Il reporter-Rignano-aprile 2010

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Il Giornale nel tuo Comune

Figline, Incisa, Reggello, Rignano

www.coamcostruzioni.it Periodico d’informazione locale. Anno IV n.30 del 1 aprile 2010. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10

incisa POLITICA

PRIMO PIANO

APRILE 2010

L’auto ai tempi del solare Andrea Muzzi*

N

energia dai tetti IL GOVERNATOR ROSSI IlL’ex fotovoltaico edifici assessore sbarca al dirittosugli alla Salute pubblici, a partire scuolecon quasi della Toscana elettodalle presidente Massa ildella 60 per cento dei voti PAGG.20-21 PAG.6

figline Un investimento da 850mila euro per adeguare lo stadio gialloblu alla prima divisione PAG.4

reggello SPORT

Pioggia di lavori per la terza corsia L’avanzata dei single Ma la famiglia regge

PAGG.2-3

Regione ambiente

di Cecionesi - Puliti

se il lavoro se ne va LA NUOVA FIORENTINA ÈLacominciato stagione èilaltrasferimento rush finale, a Milano di alcuni reparti Boehringer. ma in casa violadella si lavora già Futuro incerto per i dipendentiPAG.37 per il prossimo anno PAG.7

rignano Associazioni con le carte in regola. Un albo comunale per disciplinare l’universo no profit PAG.5

I

numeri parlano chiaro, e lasciano poco spazio alle interpretazioni: a Firenze i single stanno “accerchiando” quelle che solo fino a poco tempo fa erano il pilastro della società, le famiglie. Che nella città del Giglio sono circa 100mila. Ma, alle loro spalle, si fanno sempre più pressanti quei particolari tipi di nuclei composti da un solo individuo, arrivati a contare 80mila unità. Ma non solo. Perché, a ben guardare, anche le famiglie che “resistono”

stanno cambiando, diventando sempre meno numerose. E sempre più anziane: aumentano, infatti, i nuclei “dai capelli bianchi”, composti da anziani che vivono soli o, al massimo, con la badante. Tutti preoccupati? Macché. C’è chi guarda con grande interesse all’avanzata degli “scapoli”: il mondo del commercio. Perché, assicura la Coldiretti, soltanto di cibo i single spendono il 60% in più delle famiglie. E questo PAGG.30-31 è solo l’inizio.

figline. Nuove sale operatorie Serristori e accorpamenti LAVORO. Dagli infermieri ai gelatai: altrovare dipendenti non sempreinèvista facile

Sanità, rivoluzione corso Quei mestieri in cerca di in personale S

embra strano, di questi tempi. Stranissimo. L’azienda che cerca qualcuno da assumere senza però riuscire a trovare nessuno che faccia al caso suo, o addirittura nessuno che lo voglia fare, quel lavoro che viene proposto. Roba da prima della crisi, quando qualcuno poteva ancora permettersi il lusso di dire no a un’offerta di impiego. Poi è venuta la grande recessione, e riuscire a trovare un lavoro è diventata un’impresa. Ma, nonostan-

R

iorganizzazione i servizirinnovabili, socio-sanitari te questo, ci sono dei settori dovealre-via per le energie dove figlinedi posti A partire Serristori, perire personalesi. continua a nondall’ospedale essere di lavoro ne sonoche statisarà creatidotato 5mila di in nuovedagli sale infermieri, operatorie,pernuoviquattro reparti di cardiologia e radiolofacile. A partire anni, e che per molti potrebbe personale. Le attività che lo trovano spazio proseguiregia coneglipiù insegnanti di scuola essere sboccoattualmente per i cassaintegrati in via Fabbrini sonoE invece destinate a traslocare in unMa edifimaterna e gli addetti al turismo. poi delle aziende della meccanica. andi nuova costruzione Da iVerrazzano. In nome della c’è l’ormaicio cronica carenza di artigia- in via che qui controsensi non mancano: se dell’offerta in un’unica area della ni, per cuiconcentrazione manca il passaggio gene- ilsanitaria futuro appare sempre più verde, la così da facilitare il raggiungimento e potenziare i servirazionale. città, Per non parlare dei gelatai. realtà ancora non sembra esserlo. Perzi. Cambiamenti vista anche perregolamenti l’assistenzaurbanistici agli anziani. Ma qui il motivo è diverso: i in giovani ché, tra rigiLa Casa di Riposo Martelli cone la Rsa San Romolo non vogliono rinunciare all’estate, e si di,accorpa burocrazia l’improvvisazione di amplia. agli Il progetto la azienda, ristrutturazione completa non resta echesi affidarsi stranieri. prevede qualche anche questo settore PAG.4 Diverso è dell’edificio. il discorso nel campo del- stenta a decollare. PAGG.10-11

Edizione del Valdarno F.no • 18.509 copie distribuite da

EnricoeRossi Arno smog, eletto Governatore si corre ai ripari PAGG.20-21 PAGG.28-29

onostante la crisi, la vendita delle macchine è aumentata del 12%. Al primo posto c’è la Cina. Leggevo sul giornale che i cinesi sono stati capaci di rifare anche una Ferrari. Era uguale all’originale. Si sono accorti che non era una Ferrari vera perché quando hanno alzato il cofano invece del motore c’erano due cinesi al telaio. Le macchine di oggi sono diventate uffici mobili. L’Inps ha aperto un nuovo sportello dentro una Fiat Multipla! L’altro giorno ho provato a chiamare il direttore, la segretaria mi ha detto: “Un attimo le passo il bagagliaio!”. Eppure il costo della benzina continua a salire. Se continuiamo di questo passo presto dovremo prendere una decisione drastica: o la macchina o la benzina. Sono convinto che tra 5 anni vedremo gente che andrà a piedi spingendo la macchina mentre altri cammineranno con una tanica di benzina sulle spalle. Cosa fare? Non lo so! Le famose energie alternative non è che mi convincano tanto. L’energia solare è pericolosa. Pensa se uno guida una macchina ad energia solare in pieno agosto quando il sole picchia forte. Se passa davanti a un autovelox come minimo gli ritirano la patente! Poi ci sono anche i biocarburanti. Tempo fa ho guidato una macchina che andava con un diesel ottenuto dal mais. Sono vivo per miracolo: siccome la macchina s’è ingolfata, ho dato diversi colpi di acceleratore e dalle bocchette è cominciata a uscire la polenta. Mi ha salvato un pompiere con un mestolo! Insomma, godiamoci le macchine ora perché del doman non v’è certezza! *Comico


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Aprile 2010

il giornale nel tuo comune

L’INCHIESTA. Lavori a pioggia per l’ampliamento della A1

Chi ci guadagna dalla terza corsia Francesca Puliti

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e ne parla da almeno 15 anni della variante di valico e del famoso ampliamento dell’autostrada del sole nel tratto Barberino-Incisa. Adesso, anche per il segmento valdarnese, le ruspe stanno per entrare in azione. Con il loro seguito di espropri, camion e alterazioni della viabilità. Sì perché la realizzazione della terza corsia nei 19 chilometri compresi tra Firenze sud e l’uscita Incisa-Reggello è destinata inevitabilmente a segnare il territorio. In cambio di una circolazione più fluida e della riduzione del tempo trascorso in autostrada (in fila), per i prossimi cinque anni i comuni di Incisa, Figline e Rignano dovranno sopportare un notevole aumento di traffico. Solo per quanto riguarda Incisa si parla di 142 camion al giorno in transito tra la galleria di San Donato e Pian dell’Isola. E’ qui, infatti, che sarà depositato il materiale di scavo del tunnel. Vietato

però parlare di discarica: si tratterà di un “rimodellamento ambientale”. In cambio del quale l’ente locale potrà intascare opere accessorie e almeno 250mila euro di oneri di urbanizzazione. Noccioline, in confronto ai costi dell’intera opera pianificata da Autostrade, stimata in poco meno di 2mila milioni di euro. Ma nel prezzo sono comprese anche una serie di opere accessorie da distribuire ai comuni attraversati (inclusi quelli del Valdarno), tra parcheggi scambiatori, piste ciclabili, verde pubblico, interventi sulle strade. I progetti per il tratto valdarnese sono attualmente al vaglio degli enti locali - cittadini compresi - chiamati a visionare carte e cifre fino al 9 aprile. Dopodiché, accolte eventuali modifiche e assolte le ultime formalità burocratiche, Autostrade darà il via alle danze. L’apertura del primo lotto di lavori è prevista per l’anno prossimo.

FIGLINE. Dalle Fs arrivano i soldi per Porcellino e Restone

INCISA. Cominciati gli espropri a Burchio e Palazzolo

Cavriglia, 15 milioni Qui il cantiere strategico per la viabilità alternativa Ed è già allarme rumore A

rriveranno circa 15 milioni di euro per realizzare il secondo tratto della viabilità alternativa alla Strada Provinciale 14 delle Miniere. Questa strada, che collega il comune di Figline con l’abitato di Cavriglia, avrà, al termine dei lavori, un tracciato completamente nuovo, dalla piattaforma complessiva di 10 metri e mezzo. Il tragitto comprenderà anche una galleria, necessaria a bypassare l’abitato del Porcellino. L’intesa per il finanziamento di quest’opera da parte della Rete Ferroviaria Italiana, firmata nel febbraio scorso, è una sorta di indennizzo a fronte della possibilità di stoccare nell’area ex mineraria di Cavriglia le terre di scavo provenienti dal nodo fiorentino dell’Alta velocità. “Si parla di circa 3 milioni di metri cubi di terra – spiega Riccardo Nocentini, sindaco di Figline – che saranno trasportati tramite ferrovia, senza congestionare con mezzi pesanti il traffico viario. In cambio si otterrà una riqualificazione di tutta la rete stradale della zona, con un notevole miglioramento della qualità della vita”. Non solo, al Comune di Figline arriverà un altro milione di euro come ulteriore indennizzo, soldi che saranno utilizzati per riqualificare marciapiedi, viabilità e attraversamenti pedonali nelle frazioni di Porcellino e Restone. “Al comune sono già arrivati 100mila euro – prosegue il sindaco – per la progettazione preliminare, alla quale stiamo

già lavorando”. La sistemazione della SP 14 delle Miniere si collega al più ampio progetto che riguarda la viabilità valdarnese. A partire da questo collegamento viario di Cavriglia si potrà accedere al nuovo sottopasso ed attraversare, quando sarà realizzato, il terzo ponte di San Giovanni. Dopo decenni di richieste e ragionamenti, qualcosa sembra quindi muoversi davvero in questo territorio, diviso tra due province ma a tutti gli effetti un unico bacino, soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture. “Stiamo ridisegnando – afferma il sindaco di Figline, Riccardo Nocentini – tutta la viabilità valdarnese come un’unica entità, anche se divisa fra comuni e province. E’ importante che qui le amministrazioni locali si muovano unitariamente quando si tratta di prendere cruciali decisioni”. A questo proposito, è un segnale molto importante il fatto che, per la prima volta, i comuni di Figline, San Giovanni e Cavriglia (fra i quali si divide l’abitato del Porcellino) abbiano firmato – il 20 marzo scorso – un’intesa storica. “In questo accordo – prosegue Nocentini – le tre amministrazioni riconoscono che i servizi prestati nei confronti della comunità del Porcellino e le opere da realizzare da uno qualsiasi dei tre comuni, concorrono a valorizzare la località tutta e quindi richiedono un’equa ripartizione delle spese /P.T. fra le tre amministrazioni”. Il Reporter del Valdarno F.no raggiunge 18.509 famiglie nei Comuni di Figline, Incisa, Reggello, Rignano.

Copia in abbonamento postale

il reporter è un periodico di 10 edizioni che mensilmente viene distribuito da in 216.486 copie

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ono essenzialmente due le zone del comune di Incisa che saranno interessate dai lavori per la costruzione della terza corsia autostradale, nel tratto compreso fra Firenze Sud ed Incisa. Anche nella zona incisana infatti il traffico sull’A1 raggiunge picchi di 110mila veicoli al giorno, con punte di circa 32mila fra camion e pullman. Spiega il sindaco Fabrizio Giovannoni: “Le aree interessate sono Palazzolo, dove sono già iniziati gli espropri di alcune abitazioni ‘sulle’ quali dovrebbe passare il nuovo tratto, e in parte Burchio”. Tre i fabbricati che saranno demoliti per i quali “l’amministrazione comunale – prosegue il sindaco – si impegnerà nell’aiutare le famiglie, che dovranno ricostruire altrove la propria casa”. Questo grazie ai soldi che saranno versati dalla Società Autostrade. Per quanto riguarda l’inizio dei lavori, non è atteso prima della fine del 2011, quando sarà aperto un grande cantiere, con notevole movimento di mezzi pesanti. In “cambio” del disagio provocato, il Comune di Incisa ha invitato Società Autostrade a una particolare attenzione alle barriere antirumore, da installare in prossimità del centro abitato di Palazzolo, frazione che tutt’ora risente

di un forte inquinamento acustico. “Inoltre – continua Giovannoni – abbiamo chiesto l’adeguamento della strada comunale che da Palazzolo si dirige verso Pian dell’Isola lungo il torrente Salceto. Questa strada, ad oggi non carrabile, potrà diventare un’infrastruttura molto importate per i collegamenti della zona; un’alternativa, soprattutto per il traffico pesante, alle vie esistenti che passano dentro il centro abitato di Incisa”. C’è poi un’altra novità venuta fuori di recente, in sede di Conferenza dei Servizi a Roma: per i lavori alla galleria del San Donato (il traforo sarà in pratica raddoppiato), la società autostrade prevede di smuovere circa 230mila metri cubi di terra, e sta cercando terreni in grado di “accoglierli”. La società avrebbe individuato un terreno a Burchio, compreso proprio fra l’autostrada e la ferrovia, di proprietà di privati. “I proprietari – spiega Giovannoni – puntavano su questo terreno per realizzare alcune attività, per le quali avevano già presentato un progetto. Si tratta comunque di una zona non di pregio, e quindi stiamo cercando un accordo con la proprietà, alla quale spetta l’ultima parola. Noi siamo comunque possibilisti rispetto a /P.T. questa soluzione”.

Stampato da Rotopress International, Loreto (AN)

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FIGLINE • INCISA • REGGELLO • RIGNANO

RIGNANO. La strada che porta a Pian dell’Isola sarà allargata. Ma resta il problema sicurezza per i pedoni nel capoluogo

Pendolari, da Troghi a Firenze viaggi più veloci Un parcheggio scambiatore all’imbocco della galleria di San Donato, per rendere più agevole l’accesso ai mezzi pubblici. L’opera sarà realizzata totalmente a spese di Società Autostrade

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irca 40 ettari di terreni e un migliaio di metri quadri di abitazioni espropriati, una strada nuova e un parcheggio scambiatore. Questo il bilancio dell’ampliamento dell’A1 per il Comune di Rignano. La strada in questione è quella che da Troghi porta a Pian dell’Isola, passando per Salceto. Percorso che già esiste, ma che sarà ampliato nell’ambito delle opere accessorie alla realizzazione della terza corsia autostradale. “Una

richiesta avanzata in realtà dal Comune di Incisa – precisa il sindaco Gianna Magherini – ma che avrà effetti positivi sul nostro territorio. Perché laddove le infrastrutture funzionano la qualità della vita migliora per tutti, pendolari e non”. Da Troghi imboccare l’autostrada dovrebbe risultare più facile, con questa modifica, e la viabilità della zona diventerebbe più scorrevole, specialmente in previsione dello sviluppo di quell’area industriale,

che al momento esiste più che altro sulla carta, nei piani del Comune. “L’opera è interamente a carico di Società Autostrade - sottolinea la Magherini - e non è destinata a sconvolgere l’ambiente”. Eppure c’è chi non la pensa allo stesso modo. Michele Matrone, capogruppo Pdl in Consiglio comunale, ad esempio. “A che serve quella strada? Quella è una zona tranquilla, fatta di villette, il rischio – incalza Matrone – è che si vada a declassare l’intera area, esponendola a una mole superiore di traffico. Non sarebbe stato più utile utilizzare i soldi provenienti da Autostrade per realizzare la circonvallazione di Troghi, che i cittadini chiedono a gran voce da anni?”. Ma la viabilità della frazione non è l’unico nodo da sciogliere in tema traffico. Altre problematiche si trascinano da anni nel capoluogo, come la pericolosità di alcune strade prive di protezione per i pedoni. Come avviene nel tratto che dalla stazione

porta agli impianti sportivi. “In merito a ciò ho presentato una mozione per rimettere i rallentatori di velocità – dichiara ancora Matrone – ma ne è stato messo soltanto uno, dopo il campo sportivo. Vale a dire che il problema non è stato certo risolto”. Carenza di fondi, rispondono dalla maggioranza. “Forse l’anno prossimo potremo realizzare un altro attraversamento pedonale rialzato – suggerisce il sindaco – per il momento abbiamo collocato dei catarifrangenti lungo la strada per fornire almeno più visibilità”. Un palliativo per un marciapiede che non è possibile realizzare, causa larghezza insufficiente del piano stradale. Quello che invece arriverà in tempi brevi, con i fondi di Autostrade, è un parcheggio scambiatore all’altezza della galleria di San Donato, grazie al quale pendolari e non potranno lasciare l’auto a Troghi e proseguire verso Firenze /F.P. con pullman diretti. E più veloci.

reggello. Quaranta giorni di cantieri per rimettere in sesto il Pian di Rona, con un investimento di 300mila euro

Asfalto nuovo per la “strada della morte” P

er contare il numero degli incidenti avvenuti negli ultimi anni non bastano le dita delle mani. Sono cinque, invece, le persone che ci hanno rimesso la vita dal 2007. In molti l’hanno già ribattezzata la ‘Strada della morte’. Per chi proviene dal Matassino, così come per chi scendendo da Reggello vuole raggiungere il casello autostradale di Incisa, percorrere il Pian di Rona è una scelta quasi obbligata. Una strada periferica che per circa 4 km scorre parallela proprio all’Autosole. Poche curve e mai brusche, l’ideale per gli incivili che non si curano dei limiti di velocità. Pochi i guardrail su tutto il percorso. L’asfalto è deformato qua e là da profonde buche ed irregolarità che mettono a rischio la tenuta di strada. Danni in parte da imputare ad

Alcatel, l’azienda di telecomunicazioni che durante l’installazione di cavi a fibre ottiche ha provocato il cedimento della sede stradale in diversi punti, senza poi provvedere alla riparazione. La ditta, in base ad una polizza fideiussoria, ha già rimborsato al Comune una cifra sufficiente a coprire gran parte dei 300mila euro necessari per un intervento di riqualificazione di tutta la sede stradale. Lavori che cominceranno proprio in questi giorni e che interesseranno in particolare il tratto compreso dalla rotatoria di Prulli fino all’imbocco della strada regionale 69. Per almeno quaranta giorni il traffico sarà disciplinato con sensi unici alternati regolati da semaforo. Ma la messa in sicurezza del Pian di Rona basterà ad evitare altri incidenti? Resta fondamen-

Per combattere la velocità eccessiva da un anno e mezzo è attivo un tutor. Un periodo più che sufficiente per accertare numerose infrazioni tale l’atteggiamento prudente di chi si trova al volante. “L’alta velocità, unita all’umidità della vallata che nei periodi freddi si deposita sul fondo stradale, è la prima causa degli incidenti” secondo il comandante

della Compagnia Carabinieri di Figline Valdarno Giovanni Mennella. “Non scordiamoci che una macchina che si schianta a 50 all’ora impatta con la stessa forza d’urto che avrebbe cadendo dal secondo piano di un edificio”. Il Comune ha da tempo cercato di correre ai ripari: da un anno e mezzo è attivo sul Pian di Rona in via sperimentale un tutor, dispositivo che calcola la velocità media delle auto in un tratto di 2,7 km. “Un periodo – spiega l’assessore ai lavori pubblici Fabio Tirinnanzi - più che sufficiente per accertarne il funzionamento e durante il quale abbiamo rilevato numerose infrazioni. Stiamo però ancora aspettando l’omologazione necessaria da parte del Ministero dei Trasporti senza la quale non è /A.T. possibile elevare le sanzioni”.


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il giornale nel tuo comune

FIGLINE. Concentrazione dell’offerta e facilità di accesso, queste le chiavi della riorganizzazione

Servizi sanitari, al via la rivoluzione Nuove sale operatorie per l’ospedale Serristori, i servizi socio-sanitari si trasferiscono in via Da Verrazzano e le Rsa si accorpano

Uno stadio da prima divisione

Paola Tozzi

G

C

oncentrare l’offerta sanitaria in un’unica area della città, per facilitarne il raggiungimento, e potenziare e migliorare i servizi esistenti. Questo il principale obiettivo della riorganizzazione dei servizi socio-sanitari in programma per il Comune di Figline, una serie di interventi da realizzare grazie ai contributi della Regione Toscana e dell’Azienda Sanitaria di Firenze. A partire dall’ospedale Serristori, che verrà dotato di nuove sale operatorie e di nuovi reparti di cardiologia e radiologia. Si prevede inoltre la realizzazione di un poliambulatorio per attività specialistiche preospedaliere. Una particolare attenzione sarà dedicata, in quest’ambito, all’anoressia. Inoltre a partire dal prossimo novembre arriveranno un nuovo ortopedico e due nuovi anestesisti. Parte del cantiere riguardante le opere di potenziamento è già stata allestita. Per quanto riguarda invece i servizi socio-sanitari, l’attività sarà trasferita in un edificio di nuova costruzione in via Giovanni da Verrazzano, sede della Misericordia. L’attuale sede di via Fabbrini, in pieno centro storico, sarà così liberata. A rimanere in via Da Verrazzano saranno medicina legale, veterinaria, igiene del territorio e medicina del lavoro, mentre il resto dei servizi, tra cui il Sert, troverà spazio in centro, nell’attuale sede della Rsa di via San Romilo. Anche l’ex Fattoria Serristori sarà completamente ristrutturata, e diverrà un centro di accoglienza e di intervento per persone con disagi mentali. Infine la Casa di Riposo Martelli, il cui ampliamento è stato affidato allo Studio Rossi Prodi Associati. L’accorpamento con la Rsa

la novità. L’adeguamento costerà 850mila euro

Il progetto della Casa di Riposo Martelli

Ampliamento e ristrutturazione in vista per la Casa di Riposo Martelli San Romolo comporterà, infatti, la costruzione di nuovi spazi da annettere all’edificio esistente, che si sviluppa su una superficie di circa 5mila metri quadri, più volte ampliato in passato per rispondere alle crescenti esigenze di accoglienza. Una totale ristrutturazione che vedrà il complesso delle attività della casa svilupparsi intorno ad un grande spazio centrale. I progettisti, infatti, si sono ispirati all’antico ordine tipologico

della struttura, che comprendeva una grande sala centrale a forma ottagonale. “Gli affacci su questo spazio – spiegano allo studio di architettura - saranno costituiti da terrazze e spazi collettivi, oltre che da spazi di distribuzione. Una copertura vetrata lascerà penetrare la luce, creando l’effetto di un luogo a cielo aperto”. “Riteniamo molto importante – ha affermato il vicesindaco figlinese Carlo Artini – l’attenzione verso le strutture socio-sanitarie del territorio ricevute da Regione, Asl e Società della Salute. Continueremo a collaborare, affinché questi nuovi servizi siano fruibili dai cittadini all’interno di un’area a loro dedicata: questa è la nostra visione per lo sviluppo dei servizi socio-sanitari”.

iocherà nello stadio Goffredo Del Buffa finalmente ristrutturato ed adeguato alla prima divisione della Lega Pro, la squadra del Figline, a partire dal prossimo campionato. La ditta che si è aggiudicata i lavori, la Elettromega System di Scarperia, vincendo la gara d’appalto al ribasso, pubblicata nello scorso mese di settembre, lavorerà per tutta l’estate, oltre che in quest’ultimo scorcio di campionato, per portare a termine le opere di ristrutturazione. Il primo stralcio dei lavori è stato finanziato dal Comune per l’importo di 850mila euro, grazie all’accensione di un mutuo presso il Credito Sportivo di Roma. Si tratta del nuovo impianto di illuminazione e di videosorveglianza, dell’adeguamento e rifacimento delle recinzioni intorno allo stadio, dei nuovi ingressi separati per ospiti e pubblico locale, dell’ampliamento delle tribune dagli attuali 1500 posti fino alla capienza di 2500 posti, come richiesto dalle disposizioni della categoria in cui milita la squadra di calcio figlinese. Successivamente si provvederà poi ad ampliare ancora le tribune fino ad una capienza di 4000 spettatori, e a realizzare i nuovi spogliatoi. Riguarderà invece interventi sulla viabilità intorno al Del Buffa, stadio risalente al 1965, il secondo lotto di lavori, che non sono stati ancora appaltati. I lavori, come dicevamo, saranno resi “compatibili” con le partite che il Figline giocherà in casa; si tratterà in pratica di una sorta di cantiere “mobile”, costruito in modo da non intralciare lo svolgimento delle gare. Gare che comunque, nonostante il Del Buffa non sia a norma per la categoria, si stanno disputando da ottobre sul campo dei gialloblu. “Questo grazie – spiega il sindaco Riccardo Nocentini – alla stretta collaborazio-

ne fra la Società, il Comune e le forze dell’ordine, Questura e Prefettura in primis. Allo stadio di Figline entrano a vedere le partite soltanto gli abbonati, cioè coloro che hanno sottoscritto la tessera del tifoso, per una questione di sicurezza. Le circa 800 tessere rilasciate fino ad oggi fanno del Figline una delle prime squadre della categoria, anche da questo punto di vista”. “Per la nostra città – ha spiegato il sindaco – promuovere lo sport significa soprattutto coinvolgere il pubblico e creare le condizioni affinché possa usufruire dello stadio in totale sicurezza e viverlo come un luogo di

Sarà un cantiere “mobile”, pensato per non intralciare le partite in casa festa e aggregazione. Il nostro impegno ci sembra oltremodo doveroso, vista l’ascesa ‘stellare’ della squadra, passata in soli tre anni dai dilettanti alla C1, e tutto quello che ne è deriva/P.T. to in termini d’immagine”.

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FIGLINE • INCISA • REGGELLO • RIGNANO

RIGNANO. Tra comitati, gruppi sportivi e di volontariato sono una quarantina gli enti che operano sul territorio

Un albo d’oro per le associazioni virtuose Tre regolamenti per disciplinare l’universo no profit. Dall’istituzione del registro ufficiale alla possibilità di accedere ad agevolazioni e locali pubblici Francesca Puliti

U

na quarantina di associazioni per un paese da circa 8mila abitanti. Praticamente una ogni 200 persone. Un calcolo che lascia poco spazio alla fantasia su quanti cittadini possano far parte di una realtà associativa. Non si scherza con i comitati e i gruppi di interessi comuni o solidarietà, a Rignano. A ulteriore riprova, adesso, per la prima volta, è stato elaborato e approvato in commissione Politiche sociali e culturali un regolamento per dare basi ufficiali (e comunali) alle associazioni rignanesi. Anzi, a dire il vero si tratta di tre regolamenti diversi. Innanzitutto quello per istituire l’albo comunale. I criteri per entrare a farne parte sono scritti a chiare lettere dall’assessore all’urbanistica Wais Sabatini. Per poter figurare nell’elenco ufficiale e garantito è necessario essere un’associazione senza scopo di lucro regolarmente costituita che operi sul territorio di Rignano da almeno un anno. Al momento

della richiesta (i moduli così come il registro sono gestiti dall’Ufficio Affari Generali e Istituzionali), il soggetto deve presentare, oltre allo statuto, il bilancio dell’anno precedente, ulteriore elemento di trasparenza nella disciplina dell’universo no profit. “Si tratta di un mondo molto vivace – spiega l’assessore alle Politiche sociali e associazionismo Lucia Bencistà – finora privo di una vera e propria regolamentazione. Con questi tre regolamenti ci proponiamo di sostenere comitati e fondazioni e fornire loro coordinamento e visibilità”. Non solo, ma anche la possibilità di dire la loro sulle scelte dell’amministrazione che possono incidere in qualche modo sul settore in cui operano. Da regolamento, infatti, sindaco e giunta sono tenuti a consultare le associazioni prima di prendere questo tipo di decisioni. Un parere non vincolante, ma sicuramente di peso. A loro volta i soggetti iscritti all’albo hanno il diritto di presentare proposte, istanze

Il Municipio di Rignano

e petizioni, ai fini di una maggiore tutela degli interessi collettivi. E di accedere ad agevolazioni e contributi, tra cui l’uso di strutture comunali. Il secondo documento recentemente approvato, infatti, regola l’assegnazione dei locali pubblici, in locazione o in comodato

d’uso gratuito. Sconti in vista anche per chi volesse pubblicizzare la propria attività attraverso le bacheche pubbliche, materia del terzo regolamento. Perché il curriculum di un’associazione a volte non basta ad attirare nuovi soci e l’informazione non è mai abbastanza.

FOCUS. Da vent’anni La Formica sostiene i missionari in Sudamerica. Fornendo un servizio sociale ai rignanesi

Il mercatino delle occasioni è anche equo e solidale Q

uando si dice scout nell’anima. E’ dall’iniziativa di un ex caposcout che nasce, vent’anni fa, l’associazione La Formica, radicata nel territorio di Rignano con numerose iniziative di solidarietà sociale. Era appunto il 1990 quando Claudio Morandi fondò questa realtà. Tutto cominciò con la raccolta della carta, che veniva portata alle cartiere per ricavare un gruzzoletto da dare in beneficenza a Padre Francesco Focardi, missionario in Bolivia. Oggi l’associazione conta una quarantina di iscritti e devolve ogni anno migliaia di euro a più di cento bambini adottati a distanza in Sudamerica. Il bilancio dello scorso anno (completamente trasparente e disponibile anche online) parla di oltre 40mila euro inviati in Bolivia, Brasile e Salvador. Raccolti come? “Fornendo un altro servizio di utilità

sociale – spiega Claudio Savi, coordinatore della Formica – raccogliendo vestiario, oggettistica e mobili usati da rivendere, dietro libera offerta, a chi ne fa richiesta”. Molti “clienti” sono di origine straniera, ma non solo. “Qui – dove per ‘qui’ si intende nella sede in centro a Rignano e al ‘Cantiere’, struttura molto più ampia dove trova spazio il mobilio – è possibile portarsi a casa un’intera camera da letto con un centinaio di euro – continua Savi – Prezzi che neanche all’Ikea”. Insomma un vero e proprio mercato delle occasioni, dove si può trovare di tutto per la casa, ma anche prodotti del Commercio Equo e Solidale provenienti dai paesi in via di sviluppo e piccoli pezzi d’artigianato giunti in quel del Valdarno dritti dalla Bolivia. Da qualche anno, inoltre, l’associazione svolge anche l’attività di

banco alimentare, in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale. Sono invece una decina i bambini che ogni mercoledì e venerdì frequentano il doposcuola organizzato nella sede centrale. “Si tratta soprattutto di figli di extracomunitari – afferma il coordinatore – che hanno bisogno di una mano per fare i compiti”. Si rivolgono anche ai genitori, invece, i micro-corsi di formazione informatica e linguistica che l’associazione organizza durante l’anno con i proventi del mercatino missionario. La richiesta è decisamente cresciuta negli ultimi anni. Così come è aumentato, per fortuna, l’interesse per La Formica. “Quel che manca – conclude Savi – è il ricambio generazionale. Sono pochi i giovani che si avvicinano al volontariato”. Ma que/F.P. sta è un’altra storia.

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Aprile 2010

il giornale nel tuo comune

INCISA. Da questo mese pannelli fotovoltaici e solari approdano sui tetti degli edifici pubblici

Calore e corrente dai tetti delle scuole Le elementari e le medie della Massa diventano autosufficienti.

Paola Tozzi

Il Comune investe sulle nuove tecnologie a risparmio energetico,

E

con l’obiettivo di produrre il 30% del fabbisogno destinato all’illuminazione pubblica. E arrivano i lampioni a Led

la scuola diventò autosufficiente. Dal punto di vista energetico si intende. Stiamo parlando delle elementari della Massa, dove sono già cominciati i lavori per la copertura del tetto con pannelli fotovoltaici. “Già da diversi anni – spiega Gianfranco Mazzotta, responsabile dei lavori pubblici – stavamo cercando finanziamenti per l’installazione dei pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici. Adesso sono

focus Lavori a Castello, fase due

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utto Petrarca in una casamuseo, pronta nel giro di tre anni. Riprenderanno a breve i lavori in quella che fu l’abitazione incisana del poeta. Le opere di restauro e consolidamento dell’edificio, sono costate finora 400mila euro, in parte finanziati dal Monte dei Paschi di Siena, in parte dalla Regione. Adesso i cantieri entrano nel vivo, suddivisi in due fasi successive, al prezzo di circa un milione di euro. Costi sostenuti per metà dalla stessa Regione Toscana, comproprietaria dell’immobile, e per il resto da fondi europei. Si comincia con i cosiddetti lavori “condominiali”, come infissi e sistemazione degli interni, il cui appalto dovrebbe essere affidato a breve. Si prosegue con il recupero funzionale e l’allestimento degli spazi dove dovrebbe sorgere l’annunciato “Centro Culturale Multimediale”. “Il Centro – spiega l’assessore Gianfranco Mazzotta – ospiterà tutte le opere di e sul Petrarca, in supporto multimediale, oltre a una raccolta di tutto ciò che riguarda Incisa e la sua storia”. Nei locali della ristrutturata casa del Petrarca troveranno spazio anche un museo e una sala convegni. A gestire e vivacizzare le attività del Centro sarà un’associazione ad hoc. Lo studio archeologico che ha preceduto l’apertura dei cantieri, ha inoltre riacceso l’attenzione sulla zona del Castello, il più grande “Castello a Battifolle” che si conosca, con i suoi due ettari di estensione. “Secondo questo studio – spiega Mazzotta – Incisa sarebbe la prima delle cosiddette ‘terre nuove’ di Firenze. Si ribalta così la storica priorità in questo senso del comune di Figline. Fra l’altro nell’area sono state rinvenute tracce di una chiesa risalente al 1100. Si tratta perciò di una zona di grande interesse storico /P.T. e culturale”.

arrivati i soldi della Regione, e si provvederà alla copertura della scuola elementare della Massa. I lavori comprendono il rifacimento di una porzione di tetto e l’installazione degli apparecchi. Dopodiché la scuola sarà completamente autonoma dal punto di vista energetico, cioè si produrrà da sola tutta la corrente di cui ha bisogno”. Ma non solo: anche sul tetto della scuola media saranno installati pannelli, questa volta solari, che serviranno per la produzione di acqua calda per la mensa e la palestra. Il comune si sta inoltre muovendo alla ricerca di aziende interessate a collaborare per dotare di impianti fotovoltaici altri edifici pubblici: il capannone comunale della Massa – 1.600 metri quadri di tetto – il magazzino della Protezione Civile e infine il parcheggio a monte del Palazzo Comunale, che verrebbe coperto da pensiline. Obiettivo: produrre energia per arrivare a coprire almeno il 30% del fabbisogno per la pubblica illuminazione. Che il Comune di Incisa sia sulla strada giusta per il risparmio energetico lo dimostrano anche i complimenti incassati solo qualche settimana fa dalla Road Authority (l’Ente Stadale) norvegese, per la recentissima installazione, in via della Costarella, dei 16 nuovi lampioni a tecnologia Led. La delegazione nordeuropea è stata accompagnata in visita ad Incisa da alcuni responsabili della ditta installatrice dell’impianto (la Aec di Subbiano), ed è rimasta impressionata dalle ottime performance degli apparecchi e dalla scelta di impiegare questa tecnologia, rispettosa dell’ambiente. “La nostra scelta – prosegue l’assessore – segue la filosofia del risparmio energetico ed anche quella della riduzione dell’impatto ambientale. Le caratteristiche elettriche ed ottiche dei Led garantiscono infatti la possibilità di regolare i tempi di accensione e l’intensità dell’illuminazione, e conferiscono un elevato confort visivo, grazie a una luce dal forte impatto estetico e contemporaneo”. Una scelta riuscita quella del Comune, tant’è che già si progetta l’installazione di altri sette lampioni in via Pasolini, e si sta valutando la possibilità di dotare di questo tipo di illuminazione anche la nuova rotatoria della Massa. “Inoltre – conclude Mazzotta – stiamo pensando a una modifica del regolamento edilizio del Comune, per cui nelle prossime lottizzazioni, doteremo la parte pubblica – giardini, aree gioco e così via – di illuminazione a Led”.

L’amministrazione ha ricevuto i complimenti dalla Norvegia


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FIGLINE • INCISA • REGGELLO • RIGNANO

REGGELLO. E’ cominciato il trasferimento nel milanese delle attività dell’azienda farmaceutica

Boehringer, in 140 con il fiato sospeso Sono pochissimi coloro

Andrea Tani

che si sono dichiarati

G

focus

iornate di alta tensione per i circa 140 dipendenti della Boehringer Ingheleim che attendono di sapere se il proprio futuro lavorativo sarà ancora nell’attuale sede di Reggello, si sposterà in quella di Milano, oppure, nell’ipotesi peggiore, se saranno costretti alla mobilità. Nel dicembre del 2007 l’azienda farmaceutica ha infatti stilato un piano di riorganizzazione che, tra il 2011 ed il 2013, porterà al trasferimento di gran parte dei reparti direttivi dal Valdarno allo stabilimento milanese. A pochi mesi dall’avvio della delocalizzazione gli incontri tra le rappresentanze sindacali e l’azienda si sono infittiti, ma “la partita – spiega Luca Fratini della Filcem-Cgil – resta lunga e complessa”. La situazione che si delinea al momento è questa: circa 30 dipendenti resteranno nella divisione Customer Healthcare, che si occupa di farmaci da banco, l’unica a rimanere a Reggello; altri 15 potrebbero essere destinati al telelavoro. Ci sono poi una ventina di impiegati che, nel 2013, saranno vicini alla pensione e potrebbero così beneficiare di uno “scivolo” per il riposo anticipato di due anni. Boehringer sta inoltre discutendo la cessione del proprio ramo informatico a un’azienda di servizi della provincia di Firenze che ha garantito contratti per almeno 5 anni: se l’affare andasse in porto una trentina di lavoratori verrebbero ricollocati sul territorio. Pochissimi quelli che per ora hanno accettato il trasferimento a Milano. Resterebbero fuori almeno 40 lavoratori non ricollocabili per i quali si dovrà ricorrere agli ammortizzatori sociali. “È chiaro che la soluzione occupazionale sia quella maggiormente auspicabile, ma appare difficilissima da raggiungere per tutti i dipendenti” commenta Fratini. “Se il ricorso agli incentivi alla mobilità è inevitabile la partita che resta aperta ha carattere puramente economico e noi la giocheremo al rialzo. La speranza è che nell’arco di un mese si possa chiudere un accordo di buon senso”. “C’è però un altro problema che sta a monte” fa notare Alessandro Bianchi della Cisl. “Boehringer si sta allontanando dall’Italia per spostarsi in paesi che offrono legislazioni meno restrittive e controlli più blandi”.

disposti a lasciare il Valdarno. Tra telelavoro e prepensionamenti circa 40 lavoratori rimangono comunque a rischio mobilità. Ma a detta dei sindacati la partita è ancora aperta

Lo stabilimento Boehringer a Reggello

L’assessore Faina rassicura i commercianti

Domenica con i negozi aperti

I

negozianti di Reggello possono stare tranquilli: i limiti alle aperture domenicali imposte dalla legge regionale non verranno recepiti nel territorio comunale. La legge regionale n.28 del 7 febbraio 2005, poi attuata con il regolamento n.15/R/2009, stabilisce infatti che “gli esercizi di commercio al dettaglio in sede fissa osservano la chiusura domenicale e festiva”, pur concedendo una deroga per l’apertura nelle “domeniche e festività del mese di dicembre nonché in ulteriori otto domeniche o festività nel corso dell’anno”. Troppo poco secondo l’assessore alle attività produttive Valter Faina: “Si tratta di un regime di capestro al quale non abbiamo intenzione di sottostare. Per questo abbiamo deciso di non recepire la legge”. Ne uscirebbe danneggiata soprattutto l’economia turistica. Le frazioni di Vallombrosa e Saltino sono mete molto apprezzate dai visitatori, specie quelli tedeschi. “Reggello – spiega l’assessore – è comune ad economia turistica dal 1973, il secondo per importanza nella provincia di Firenze. Abbiamo una trentina di strutture ricettive, tra hotel, agriturismi e bed&breakfast. Non possiamo negare ai turisti di mangiare un panino o acquistare un

souvenir per quaranta domeniche all’anno”. Un problema che riguarda anche l’outlet di Leccio, che proprio nei giorni festivi registra il maggior afflusso di clienti. Meno preoccupati i commercianti del centro di Reggello: “Siamo ben disposti – dice la titolare di un negozio di abbigliamento –ad aprire in occasione di particolari festività, come abbiamo fatto per la ‘Festa dell’olio’ o quando alcune squadre sportive si trovavano in città per il ritiro pre-campionato. Ma nelle altre domeniche sarebbe uno sforzo inutile, meglio stare in casa e riposar/A.T. si con la famiglia”.

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Aprile 2010

il giornale nel tuo comune

Figline

Incisa

Reggello

Rignano

MOBILITà 200mila euro per abbattere le barriere architettoniche Ammonta a 200mila euro l’importo stanziato dalla Giunta comunale per abbattere le barriere architettoniche su strade e marciapiedi. “Quest’anno abbiamo programmato un intervento considerevole attraverso il rifacimento di strade e marciapiedi – ha spiegato il sindaco Riccardo Nocentini –. Il programma andrà avanti nell’ottica del miglioramento delle condizioni di sicurezza e della qualità della vita prestando attenzione anche alle piccole cose, quei particolari che rendono più bella la nostra città e che migliorano la vita di tutti noi”. Per quanto riguarda le strade del capoluogo l’ufficio Lavori pubblici ha individuato alcuni tratti di via Galilei, via Bruno, via Bianchi, via Taneta e via Rosselli, dove saranno avviati lavori di fresatura, risanamento e riasfaltatura. I marciapiedi interessati sono invece quelli in via Bruno, via Roma, via Petrarca, via Pilati, via Bachelet e via San Biagio.

TORNA NATURALIA Tra caccia al cinghiale e caccia al tesoro Dopo il successo della prima edizione, tenutasi a maggio dell’anno scorso, torna la Fiera della Caccia, della Pesca e del Tempo libero a Incisa. L’appuntamento è per il 14, 15 e 16 maggio, ma già fervono i preparativi. E già si possono svelare alcune anticipazioni. A partire dalla sede prescelta, il Campo Sportivo di via Olimpia. Ricco il parterre delle associazioni locali che prenderà parte alla tre giorni, dagli stand di prodotti tipici, a quelli di promozione turistica (in particolare dedicata al turismo venatorio). Anche le aziende del settore dell’energia pulita troveranno spazio alla Fiera. Ma i veri fiori all’occhiello dell’evento saranno le mostre. Caccia protagonista nella raccolta di scatti intitolata “Le Colline Toscane, le armi, la caccia dal 1800 ad oggi”, in occasione della quale sarà assegnato il premio “Città di Incisa” ai cittadini che si sono particolarmente distinti nelle gare sportive, nella caccia, nella pesca, nella promozione del territorio, nell’associazionismo e nel volontariato. La seconda esposizione in programma è quella canina, curata dalla Sezione Donne della Federcaccia della Provincia di Firenze. E infine, l’appuntamento più gustoso, la mostra-mercato a cura di importanti case produttrici inerenti i settori promossi dalla fiera. Se i più sportivi potranno cimentarsi con prove di tiro al piattello e tiro con l’arco, gare di pesca e maneggio aperto a tutti, gli altri potranno approfondire le tematiche dell’energia pulita durante un convegno a cui interverranno assessori provinciali e regionali. Infine, sempre per rimanere in tema caccia, nella zona di Loppiano si terrà una vera e propria caccia al tesoro. Ma a cavallo.

SALUTE Nuovo punto Cup a Leccio Prenotare esami e analisi? Ora si può fare anche dalla farmacia comunale di Leccio. E’ stato aperto lo scorso 18 marzo, infatti, il nuovo punto Cup (Centro Unificato di Prenotazione). Il servizio è attivo ogni giovedì mattina dalle 9 alle 11. L’apertura del nuovo sportello si affianca all’inaugurazione, che si è tenuta sempre nel mese di marzo, di due nuovi presidii farmaceutici sul territorio reggellese. Si tratta di quelli di Donnini e Vaggio, due “proiezioni farmaceutiche” in grado di fornire un servizio capillare e funzionale al territorio. La proiezione di Donnini (via Marconi, 11) è la succursale della farmacia di Tosi e segue l’orario lunedì, mercoledì e sabato dalle 9 alle 13, martedì e venerdì dalle 16 alle 19.30. Quella di Vaggio (piazza della Repubblica, 5) è invece collegata alla farmacia di Cascia e sta aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30.

SOLIDARIETà Da Chernobyl al deserto del Sahara Si attendono di ritorno i quattro volontari del Comitato Progetto Chernobyl, andati in missione lo scorso mese nel Saharawi con l’obiettivo di consegnare materiale sanitario e attrezzature necessarie ad avviare alcune attività. Piero Cappelli, Romano Massi, Alvaro Batucci e Osvaldo Focardi hanno affrontato la traversata in mare fino all’Algeria per poi proseguire a bordo di due pulmini carichi di prodotti e strumentazioni, tra cui un apparecchio ecografo e tutto il necessario per un laboratorio di falegnameria. Portato a destinazione anche un telaio per la tessitura e lana a sufficienza per dare inizio a un progetto di sviluppo di lavoro locale tutto al femminile. Gli stessi due pulmini verranno donati alla popolazione del Saharawi. “Al ritorno dei volontari – annuncia l’assessore Lucia Bencistà – organizzeremo un evento aperto a tutta la cittadinanza per farci raccontare l’esperienza in presa diretta”. E attivare un filo diretto con il Saharawi.

AGEVOLAZIONI Bollette dell’acqua più leggere Arrivano gli sconti per le famiglie in bolletta. Per accedere ai tagli sulla tariffa dell’acqua è necessario presentare la richiesta a Publiacqua entro il 30 aprile (il modulo si può scaricare da internet), allegando una copia dell’attestazione Isee e un documento di identità.

Musica la Carmen Campori in trasferta Il Coro Schola Contorum dell’associazione Carmen Campori va in trasferta a Bruxelles. Dal 19 al 24 maggio i coristi incisani avranno modo di incontrare e di esibirsi assieme al Coro La Galliarde, originario della capitale d’Europa.

INFANZIA Aperte le iscrizioni ai nidi C’è tempo fino a lunedì 12 aprile per iscrivere i pargoli ai servizi di asilo nido per l’anno 2010-2011. Le domande, devono essere presentate all’Ufficio Protocollo del Comune, in piazza Roosvelt. I moduli sono disponibili online sul sito del comune, oppure presso l’Ufficio Pubblica Istruzione del Comune, Piazza IV Novembre, Reggello (tel. 055/ 8669273/ 361/ 237/ 229), la Biblioteca Comunale, Via M. L. King - Cascia (tel. 055/ 8665013), l’ Asilo Nido “Regina della Pace”, Via Della Chiesa Nuova Donnini (055 / 860016 - 6560170 ), il Nido Aziendale Piccolo Verde Piccolo Blù di Cascia, via De Nicola - Cascia Tel. 055 / 8664384. Quattro i nidi presenti sul territorio, di cui due comunali, uno convenzionato e uno aziendale, riservato ai dipendenti del Comune. Le strutture sono in grado di accogliere bimbi dai 6 ai 36 mesi. Le richieste d’iscrizione dei bambini non residenti potranno essere accolte dopo aver dato priorità ai residenti. Sono inoltre previste agevolazioni per chi ha più figli in età da nido: se i bimbi sono due, per il secondo figlio è prevista una riduzione del 20% sulla quota fissata.

FIGLINE Saranno mesi intensi per i cantieri figlinesi, i prossimi. Dallo stadio gialloblu alla cassa di espansione dell’Arno, passando per la realizzazione di nuovi percorsi pedonali e piste ciclabili.

STADIO COMUNALE La consegna dei lavori con il relativo avvio dei cantieri è avvenuta il 25 marzo. La ristrutturazione e l’adeguamento dello Stadio è stata appaltata per 850mila euro e durerà circa quattro mesi. RESTONE Proseguono i lavori, cominciati alla fine del mese scorso, per la realizzazione di un nuovo campo sportivo. PIZZICONI Entro la fine di aprile avverrà la consegna dei lavori per la cassa di espansione Pizziconi I lotto, necessaria alla messa in sicurezza dell’Arno e di sistemazione idraulica dei fiumi minori, in particolare Resco e Faella. Durata prevista lavori: 500 giorni circa. PONTE AGLI STOLLI Saranno a breve completati i percorsi pedonali esistenti nella parte storica del borgo del Ponte agli Stolli. L’inizio dei lavori è previsto

entro questo mese, per unire la Strada Provinciale Grevigiana con la sottostante strada comunale denominata Vecchia Via Grevigiana, fino alla cappella ecclesiastica del paese, e la strada che dalla cappella conduce al sottopasso denominato “arco” fino alla piazzetta del borgo. CESTO Pista ciclabile in arrivo in località Cesto. Sono in via di conclusione gli espropri per la realizzazione del percorso ciclabile, che sarà costruito a spese della ditta lottizzante che sta realizzando la lottizzazione dell’ex Avicolo. INCISA Proseguono i lavori stradali partiti lo scorso mese nelle vie di Incisa. LUNGARNO MATTEOTTI Asfaltatura e sistemazione dei marciapiedi sui lungarni. Il cantiere si aprirà a breve e si concluderà nell’arco di un paio di mesi, a seconda delle condizioni meteo.

VERDE Sessanta nuove piante in arrivo Solo piante tipiche della zona, come Lecci, Farnie, Roverelle e Frassini. Nasceranno all’interno del comune di Figline due nuove aree boschive, grazie alla collaborazione con il Corpo Forestale. Sessanta le piante in arrivo che andranno ad “arredare” la zona vicina a via della Comunità Europea. Nel frattempo prosegue l’attività di ristrutturazione e messa in sicurezza del verde pubblico nel centro abitato. Tra gli interventi in programma la sistemazione della nuova area pubblica Gaglianella, lungo la strada regionale 69, dove sono state recentemente piantate due nuove alberate, in collaborazione con il Cnr.

GEMELLI DIVERSI Arriva la delegazione di Gross-Zimmern Appuntamento il 24 aprile con i “gemelli” tedeschi di Rignano. E’ attesa per quella data la delegazione di GrossZimmern, comune della provincia di Darmstadt Deiburg con cui la cittadina valdarnese è unita da un patto d’amicizia dall’anno scorso. A suggellare l’unione e consolidare i rapporti istituzionali tra i due comuni arriva adesso la delegazione tedesca. E il territorio si prepara ad accoglierla con i dovuti onori. La comunanza tra le due città risale in realtà a diversi anni prima del gemellaggio ufficiale. A Gross-Zimmern, infatti, abita un nutrito gruppo di italiani, trasferitisi qui, anche dallo stesso Valdarno, a partire dal dopoguerra. Un punto di forza che, coniugato al presente, facilita gli scambi culturali, in primis tra gli studenti, e la collaborazione tra realtà diverse. Così lontane, così vicine.

STRADA REGIONALE 69-PROVINCIALE 1 L’incrocio sarà presto messo in sicurezza, con particolare attenzione per l’attraversamento pedonale. Nuovo look anche per il marciapiede PALAZZO COMUNALE Sarà aggiudicato tra aprile e maggio l’appalto per la ristrutturazione dell’ultimo piano del Palazzo Comunale, che necessita di solai nuovi e dell’abbattimento delle barriere architettoniche. RIGNANO Cantieri in stand by fino all’approvazione del bilancio comunale, prevista per metà aprile. Proseguono i lavori già avviati nei mesi scorsi. CIMITERO COMUNALE E’ in atto la sostituzione delle grondaie e altri elementi in rame che erano stati trafugati la scorsa primavera al cimitero di via della Pieve. VIA DEL PONTE Ristrutturazione in corso per i locali dell’ex archivio comunale. Al termine dei lavori l’edificio sarà adibito a uffici.


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primo piano

Aprile 2010

l’inCHiesta/1. Il 2010 si annuncia come un anno di grave crisi occupazionale. Ma non per tutti

Quando a mancare sono i lavoratori Esistono professioni dove gli sbocchi ci sono, e dove per le aziende reperire personale non è facile: dagli infermieri agli elettricisti, passando per gli addetti al turismo. Per i diplomati assunzioni tre volte superiori rispetto ai laureati Riccardo Bianchi

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nfermieri, educatori, ingegneri specializzati, ma anche elettricisti, amministrativi e lavoratori del turismo. Il 2010 si annuncia come un anno di grave crisi occupazionale per la Toscana, ma ci sono ancora delle professioni dove gli sbocchi lavorativi non mancano, anche se bisogna cercarli un po’. I dati Unioncamere, infatti, dicono che le aziende della provincia di Firenze nel 2009 hanno registrato circa la metà delle assunzioni a tempo indeterminato del 2008: da 17.090 a 9.340. Nonostante questo, per alcune categorie reperire personale non è stato facile. Su tutti gli infermieri, perché, come spiega il presidente del collegio fiorentino, Gianfranco Cecinati, “il numero chiuso dell’università non risponde alle esigenze delle aziende, pubbliche e private”. Seguono a ruota gli insegnanti di scuola materna e gli educatori professionali, figure sempre più legate al mondo delle cooperative. “C’è grande richiesta di servizi sociosanitari e educativi - spiega Stefano Meli, presidente di Confcooperative - non mancano lavoratori preparati, quanto quelli motivati”. Tra gli universitari, solo gli ingegne-

ri (soprattutto meccanici) sono richiesti, ma, come tutte le associazioni di categoria specificano, spesso le aziende richiedono profili molto precisi, esperti iperspecializzati. Insomma, una laurea non vuol dire lavoro immediato. Anzi, dall’ultimo Rapporto sul lavoro dell’Irpet sembra che Firenze, nonostate stia meglio del resto della Toscana, abbia un tessuto produttivo poco avanzato. L’alta tecnologia non è di casa sulle rive dell’Arno, e i laureati, specialmente quelli giovani, appena usciti dall’università, o fuggono in altre zone d’Italia e all’estero, oppure, come conferma la ricercatrice Lara Antoni, “si adattano a qualifiche e a stipendi più bassi di quelli che la laurea dovrebbe portare”. Va molto meglio, invece, per i diplomati, le

Nell’artigianato non c’è ricambio generazionale: non si trovano più sarti, falegnami e panettieri

cui assunzioni sono state tre volte superiori a quelle degli universitari. In cima alla classifica ci sono quelli usciti dagli istituti commerciali, seguiti dal turistico. Anche dalla Confesercenti ammettono che, per quanto i turisti siano calati, mancano profili professionalmente formati nella ristorazione, come cuochi o sommelier, e nell’accoglienza turistica. Specialmente serve gente che parli molto bene le lingue. Nel commercio e nell’artigianato, come già raccontato da Il Reporter nel mese scorso, manca il passaggio generazionale: non si trovano più panettieri, macellai, ambulanti di generi alimentari. Secondo la Confartigianato i più introvabili sono i falegnami, seguiti da pellettieri, vetrai, meccanici ed autoriparatori, carpentieri, parrucchieri ed estetisti, sarti e modellisti, panettieri e pastai, idraulici e orafi. E Firenze sta peggio della media italiana. Un vero esercito di apprendisti mancati, perché i giovani preferiscono un lavoro subito più redditizio, come il call-center, ma che poi non dà grandi sbocchi futuri, non valutando le possibilità di crescita (anche economica) che le professioni artigiani permettono.

Annunci di lavoro

ZooM È tra le attività di cui c’è più richiesta, ma i giovani non vogliono perdersi l’estate. Così restano gli stranieri

C’era una volta il gelataio, quel mestiere che nessuno vuol più fare e gelaterie rimangono aperte da metà marzo (i più coraggiosi da febbraio) a ottobre, al massimo novembre. È la stagione, che richiede lavoratori stagionali. Ma trovarli già preparati e volenterosi è così difficile che ormai c’è chi si è adattato a prenderli fissi. “Sono vent’anni che faccio il gelatiere e ogni anno ho avuto gli stessi problemi - racconta Sandro Lazzeri, presidente di Confartigianato gelatieri e tra i fondatori di Gelatando - ogni volta dovevamo ritrovare gente nuova e perdere uno o due mesi a formarli. Poi qualcuno a luglio si stanca e va via, perché vuole andare al mare ad agosto o per-

ché, come ci è successo due anni fa, non vuole lavorare la sera. Perciò ci siamo decisi a prendere a tempo indeterminato due ragazze. Paghiamo di più, ma ci togliamo il pensiero. Ormai lo fanno in tanti”. Il problema è comune. I giovani non vogliono perdersi l’estate, qualcuno inizia, ma lascia a metà e gli unici disponibili sono gli stranieri. Gli annunci di “cercasi commessa” si sprecano, vanno da Santa Croce all’Affrico, e tutti chiedono una ragazza già esperta. “Con i lavori della tramvia abbiamo visto dimezzare il lavoro e di dipendenti ora non ne cerchiamo - racconta Stefano Trentanovi, di Righi in piazza

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Batoni - ma per anni ci siamo scontrati con queste difficoltà e quasi tutti i colleghi le hanno anche adesso” A Firenze sono 67 le gelaterie artigianali, 124 in provincia. Fatti due conti, un bel po’ di posti. “C’è il problema che è un lavoro solo stagionale, ma anche che molti pensano sia facile - spiega Simone Bonini di Carapina, in piazza Oberdan, che ora ha aperto anche una ‘succursale’ in via Lambertesca - bisogna saper trattare con i clienti, consigliarli. Molti dopo poco se ne vanno. Certo, loro devono accettare di andare in ferie a gennaio, ma il datore di /R.B. lavoro deve saperli gratificare”.

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primo piano

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l’inCHiesta/2. Tante le difficoltà che frenano un settore considerato il volano dell’economia

Il futuro è verde (ma il presente no) In Toscana creati 5mila posti nel campo delle energie rinnovabili in 4 anni, ma burocrazia e regolamenti urbanistici non aiutano. E per molti questo potrebbe essere lo sbocco per i cassaintegrati Riccardo Bianchi

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n investimento di oltre 679 milioni di euro e 5mila nuovi posti di lavoro creati tra il 2007 e il 2010 solo nel campo delle energie verdi. Sono i dati snocciolati dalla Regione Toscana nel corso degli ultimi Green Days, le giornate per l’ambiente del novembre scorso. Un annuncio che sembra dire che anche in Toscana il futuro è verde, nel senso energetico del termine. La realtà, però, non lo è altrettanto. I regolamenti urbanistici troppo rigidi, la burocrazia assillante, ma anche una certa improvvisazione di qualche azienda, stanno frenando proprio quel settore che è considerato il volano dell’economia, tra i pochi a poter far ripartire l’Italia dopo la crisi. “Molti dei comuni fiorentini, e toscani, non permettono l’istallazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti perché rovinano il paesaggio”, spiega Sauro Ballini, presidente dell’Unione impiantisti della Cna provinciale. “Firenze è inflessibile. Si può anche capire per il centro storico, ma per la periferia no. In altri è difficile installarli addirittura sui tetti delle fabbriche; servono mille fogli, che chiedono tempo e soldi”. Un disincentivo che fa male, “perché negli ultimi anni le imprese di impiantistica che hanno puntato sulle rinnovabili sono cresciute anche del 20, mentre chi è rimasto sul classico è crollato del 15%”. E, insieme

ai bilanci, anche gli organici sono aumentati. Servono ingegneri e periti elettrotecnici, ma anche gli edili, per le strutture di sostegno degli impianti. Secondo molti, le rinnovabili potrebbero essere lo sbocco per molti cassaintegrati delle aziende della meccanica. Così è successo all’Electrolux di Scandicci, dove dalla produzione di frigoriferi si è passati a quella di pannelli fotovoltaici. E a insegnare il mestiere ai lavoratori ci penserà l’azienda di Carlo Chellini, che sempre a Scandicci sta preparando un grande impianto su un terreno da 120mila metri quadrati: “La crisi si sente - racconta - ma soprattutto manca, a tutti i livelli, la volontà politica”. “Parlare di nuova occupazione è difficile - spiega Alfredo degl’Innocenti, presidente di Energycoop - sicuramente se gli impianti aumentano, dovranno essere mantenuti e ci sarà bisogno anche di altri elettricisti, ma esperti nel campo. Certo che se le banche non danno finanziamenti, le aziende non compreranno i pannelli”. Nel frattempo, però, si è creato anche indotto, fatto di piccole società e studi professionali, come quello di progettazione dell’ingegnere Roberto Giberti: “Le commesse ci sono e aumentano ci racconta - il problema è che anche per un impianto familiare ci vogliono sei mesi a causa delle pratiche. Alla fine molti rinunciano”.

IL CASo Nata nel ‘99, vanta ora dieci dipendenti e un fatturato di 20 milioni. “E assumeremo ancora”

L’azienda che da Pontassieve vende pannelli in mezza Europa

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a Pm Service, azienda di Pontassieve, si occupa soltanto di acquistare e rivendere pannelli e materiale fotovoltaico. Niente impianti, niente progetti. Quando è nata, nel ‘99, vendeva pochissimo. A dieci anni da quella data, il fatturato ha toccato i 20 milioni di euro, ha dieci dipendenti e ha iniziato a vendere anche in Germania, Olanda, Belgio e Spagna. “I mercati esteri sono più reattivi - spiega uno degli amministratori, Andrea Parrini - i nostri regolamenti comunali sono troppo restrittivi”. La Pm è divisa in tre settori: uno commerciale, uno amministrativo e uno tecnico, per assistere i clienti: “In

tutti e tre abbiamo preso giovani diplomati, li abbiamo formati sulle rinnovabili e ancora oggi continuano a seguire corsi di formazione per specializzarsi sempre di più”. Oltre alla burocrazia, Parrini critica quelle società che non hanno investito nella professionalità: “Con l’arrivo delle tariffe agevolate per rivendere l’energia prodotta, in tanti si sono buttati nel settore, anche improvvisando. A volte a montare o rivendere i pannelli sono idraulici o tecnici dei condizionatori, e il servizio ne risente”. Secondo Parrini, però, questo è un settore che può trainare l’economia. “Nel 2010 puntiamo a raddoppiare

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17° MOSTRA SCAMBIO

il fatturato, anche perché le richieste dall’estero aumentano e forse non riusciremo a rispondere a tutte. Basti pensare che ci riforniamo dalla Power One di Terranova Bracciolini, che l’anno scorso ha prodotto pannelli per 450 Mw e quest’anno ha domande per 2.000 Mw”. Anche l’occupazione, ovviamente, ne risentirà positivamente: “Noi sicuramente prenderemo altre persone, una nel reparto tecnico e una in quello commerciale. Ma il discorso dovrebbe valere anche per gli altri, perché il momento è buono. L’energia verde potrebbe essere un volano /R.B. per il paese e per Firenze”.

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tendenze

Aprile 2010

nUovi Mestieri. Dalle guarnizioni al giardinaggio, c’è chi fa dei lavoretti domestici un vero impiego

Professione marito. in affitto Imbranati, impegnati o semplicemente incapaci di impugnare chiavi inglesi e brugola (o ago e filo)? Il “pronto soccorso” per i piccoli grandi guai quotidiani trova sempre più clienti. Principalmente single, tra i 30 e i 40 anni, con poco tempo a disposizione da dedicare alla casa Paola Ferri

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ei tempi quelli in cui ti potevi rivolgere all’uomo di casa e quello ti sapeva aggiustare tutto, dal piccolo guasto alla lavatrice, alle ante del pensile che non stanno più in squadra, al cambio delle gomme dell’auto. Vuoi per l’aumento di famiglie con un solo genitore, vuoi per il tempo sempre più sfilacciato tra i mille impegni della giornata, chi te le cambia più le guarnizioni del lavello? A volte poi capita che un uomo di casa non ci sia neanche. Ma lo si può prendere a noleggio. E’ l’idea di “Marito in affitto”, un marchio nato nel 2007 nel nord Italia e dall’anno successivo esportato in tutto il paese, oltre che in Francia Germania. A Firenze è sbarcato il mese scorso, quando Giovanni Monello, antellino di 53 anni, ha deciso di affiancare al lavoro di geometra (e di edicolante) la passione per il bricolage. E mettere sul mercato le sue competenze in campo domestico. Il servizio è pensato per togliere dai pasticci giovani e non più giovani signore alle prese con una serie di piccoli lavoretti che in genere verrebbero delegati al sesso forte. Ma a chiamare Giovanni non sono solo donne. “Principalmente single – spiega Monello – tra i 30 e i 40 anni. Si tratta di persone che vivono da sole, lavorano e hanno poco tempo per dedicarsi a queste incombenze, ma vantano un reddito medio-alto”. Anche se, assicura il “marito in affitto”, il servizio è uno di quelli che fa risparmiare. La tariffa dipende naturalmente dal tempo speso e dal tipo di richiesta del cliente, ma il vantaggio sta nel fatto di non dover chiamare tre o quattro professionisti diversi (con relativi costi anche della sola uscita) per risolvere questioni di poco conto. Dal giardino alla cucina, dalle tubature allo stuccaggio delle pareti, ce n’è per tutti gli imprevisti quotidiani, con qualche tocco in più che fa

E per le incombenze tipicamente femminili entra in gioco un pool di esperte del settore

sempre curriculum. “Essendo principalmente un geometra – continua Giovanni – posso anche progettare impianti di irrigazione o prendere le misure delle stanze, con tanto di elaborazione della mappa della casa”. Oppure offrire consulenza su preventivi che ai profani possono apparire oscuri. Come quelli per i lavori condominiali, o - ancor peggio per il gentil sesso - quello del meccanico, pressoché scritto in un’altra lingua. Ma non solo una spalla per le donne, dicevamo. La ditta offre anche lavoretti tipicamente femminili. E qui entra in gioco il pool di esperte del settore, tra sarte, stiratrici e via dicendo. Insomma un quadro completo di tutte quelle piccole in-

L’ANNUNCIO Sarà più chiara. Novità anche per i pagamenti

Publiacqua, cambia la bolletta

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ollette indecifrabili addio. A partire dai prossimi giorni, nelle case dei circa 300mila cittadini serviti da Publiacqua arriverà la nuova “Bolletta amica”, fresca di un restyling realizzato nel nome della massima trasparenza. I dati essenziali dell’utente raggruppati in due colonne, con indicazione precisa sugli importi dovuti, riepilogo di tariffe e metodi di determinazione della spesa, date delle letture del contatore e dell’invio della bolletta successiva. Sul retro, il dettaglio del fatturato, la situazione dei pagamenti precedenti e le specifiche relative al servizio e al regolamento. L’utente sarà inoltre messo in allarme in caso di consumi anomali dovuti a perdite o guasti dell’impianto o di mancato pagamento di fatture precedenti. Colori e caratteri tipografici diversi metteranno in evidenza tutte le informazioni essenziali. Novità anche sul fronte dei pagamenti: da questo mese sarà infatti possibile effettuarli in tutte le tabaccherie e ricevitorie del circuito Lottomatica, e presto anche online o alle casse per il pagamento automatico installate agli sportelli dell’azienda. Trasparente, chiara, ricca di informazioni. Ma ciò che più interessa le famiglie è certamente il suo costo. “La nostra – spiega il presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis – è una bolletta leggera. Nel 2009 le famiglie dell’area di Publiacqua hanno consumato mediamente 117 metri cubi d’acqua ciascuna, pari a 250 litri al giorno per persona. Il costo medio delle bollette è stato di 217 euro annui, circa 4 euro a settimana, più o meno la stessa cifra spesa per l’acquisto di /A.T. acqua minerale in bottiglia”.

combenze di manutenzione che abbiamo sempre meno voglia di fare. Finché non si sconfina negli interventi più consistenti. In tal caso meglio chiamare un professionista del settore, lo stesso “coniuge in prestito” ha pronta una lista di consigli. O trovarsi un marito vero che lo faccia per noi.

IN RETE Solidarietà in “rosa”

E la mamma si condivide online

C’

è chi prende a noleggio un marito e chi cerca il sostegno di una nonna o di una mamma. Dove? Ma in rete, è ovvio. Nel senso che la ricerca parte da lì, ma l’aiuto si concretizza nella vita reale, al di là di schermi e tastiere. Dopo il bike sharing e il car sharing, arriva anche il “Mamma sharing”, letteralmente “madre in condivisione”, servizio pensato per chi necessita di consigli, suggerimenti, ricette o compagnia. Tutto rigorosamente gratuito. “L’intenzione è quella di offrire una rete di solidarietà al femminile – spiega Irene Peretti, responsabile delle relazioni esterne – in un momento di profonda crisi economica come questo”. L’idea nasce a Torino, a novembre dell’anno scorso, e da lì si espande in tutta Italia a macchia d’olio, fino a raggiungere qualche centinaia di iscritti e oltre 200mila visite al portale online. E a formare una rete tutt’altro che virtuale. “Il contatto su internet è solo il punto di partenza – continua la Peretti – per poi incontrarsi e sostenersi a vicenda”. Tra le iniziative in ponte il riciclo dei giocattoli, che ha toccato l’apice sotto Natale. Ma non solo, la rete di genitrici si avvale anche di un gruppo di professionisti (volontari, naturalmente), in grado di rispondere a esigenze specifiche. La maggiore richiesta al momento riguarda la consulenza legale, offerta gratuitamente dall’avvocato matrimonialista Laura Gaetini. Il gruppo può inoltre contare sull’esperienza di un cardiochirurgo, il dottor Danilo Santo. “Ma c’è anche chi cerca consigli più banali - conclude Irene Peretti – ad esempio quanto tempo dopo il parto può ricominciare ad andare in palestra, oppure segnala iniziative sul territorio che possono essere d’interesse per altre madri”. Per fare squadra online e nella vita vera.



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il caso

Aprile 2010

edilizia/1. Le oltre 7mila abitazioni Erp non bastano a soddisfare una richiesta sempre maggiore

La grande emergenza delle case popolari Molte famiglie fino a poco tempo fa autosufficienti si ritrovano

Luca Serranò

a barcamenarsi tra liste e graduatorie, e nel frattempo c’è chi decide di farsi “giustizia” da solo occupando gli stabili sfitti. Entro l’estate saranno messi a disposizione 140 alloggi ristrutturati

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omento delicato per la residenza popolare fiorentina. Le oltre 7.000 case Erp (edilizia residenziale pubblica) non bastano a soddisfare una richiesta sempre maggiore, mentre gli sfratti per morosità (circa l’80% del totale nel 2009, dati Sunia) contribuiscono ad alimentare

foCUS L’assessore Fantoni

“Le norme devono essere rispettate”

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NON SEI SOLO...

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chiedi aiuto ad un professionista RUBRICA DI PSICOLOGIA A CURA DELLA DR.SSA DEBORA GILARDI Approccio cognitivo - Comportamentale Master in Disturbi dell'Alimentazione e Obesità Iscrizione all'albo degli Psicologi della Toscana al N.° 4388

TACHICARDIA, sudorazione, sensazione di formicolio, dolore al petto... Tutto vi porterebbe a pensare che stia descrivendo i sintomi di un infarto... A questo punto vorrei aggiungere sensazioni di sbandamento, di svenimento, di testa leggera, brividi o vampate di calore, paura di perdere il controllo, di impazzire e di morire... La persona che in un periodo di tempo circoscritto, spesso a insorgenza improvvisa, si ritrova a provare alcuni di questi sintomi, accompagnati da una intensa paura, terrore o senso di catastrofe imminente, si trova a sperimentare un "attacco di panico". Il ricordo che lascia il primo attacco è molto vivido e ricco di dettagli, la sensazione di disagio è percepibile al solo pensiero...ma la cosa che più spaventa è che si possa presentare nuovamente, in modo inaspettato e magari in situazioni in cui sarebbe difficile cercare aiuto e ricevere soccorso (ad esempio in auto, in ascensore, in un luogo affollato). E così si iniziano

a mettere in atto tutta una serie di "precauzioni", evitando di fare certe azioni o facendole solo se accompagnati da una persona fidata, utilizzando farmaci che possano rassicurare e diminuire l'ansia, ma allora poi è necessario averli sempre con sé - "non si sa mai!" - cercando in tutto e per tutto di scongiurare la possibilità che l'attacco possa ripresentarsi. Eppure a volte si ripresenta. Molti stimoli, in questo caso, possono col passare del tempo essere in grado di scatenare un altro attacco, poiché, siano essi sensazioni corporee o eventi esterni, sono sempre interpretati dalla persona in maniera catastrofica ed erronea. Il circolo vizioso del disturbo di panico si fa strada, causando notevole disagio alla persona che lo sperimenta, ma è possibile interromperlo. Attraverso l'utilizzo di opportune strategie cognitive e comportamentali, la persona è aiutata dallo psicologo ad affrontare il problema e a riprendere funzionalmente il corso della propria vita.

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on c’è nessuna novità. Si tratta di una procedura esistente già da molti anni, proprio non capisco il perché di questo polverone”. L’assessore alla casa Claudio Fantoni risponde con fermezza alle domande sui bollettini di indennità (dai 130 euro in su) che Casa s.p.a. sta recapitando agli occupanti di alloggi popolari. “Non c’è nessuna regolarizzazione – spiega l’assessore - è un modo per tutelarli da eventuali danni erariali e non certo una sanatoria mascherata”. Il Movimento lotta per la casa, ad ogni modo, fa leva anche su questi pagamenti (oltre che sul generalizzato disagio economico) per chiedere una sorta di moratoria per gli “occupanti senza titolo”, per coloro cioè che in virtù dell’uso indebito di abitazioni popolari sono depennati dalle relative graduatorie. “Le norme devono essere sempre rispettate - ribadisce Fantoni - gli esempi di altre città dimostrano che abbassando la guardia si rischia di alimentare un vero e proprio racket del settore”. Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Simone Porzio del Sunia, che denunciando la lentezza nell’assegnazione degli alloggi e la troppa burocrazia si oppone comunque alle soluzioni “abusive”. “I problemi sono tanti, ma non per questo possiamo abdicare al principio di legalità – dice - è una garanzia per tutti, ricordiamoci sempre che le famiglie che occupano un alloggio Erp impediscono ad altre l’esercizio di un diritto”. Una sorta di “guerra tra poveri” che, purtroppo, va in scena tutti i giorni negli anfratti della residenza popolare fiorentina. “I bollettini di indennità di Casa s.p.a. sono il male minore - conclude Porzio - anche se ci auguriamo la medesima solerzia nella prevenzione e nel/L.S. la lotta all’illegalità”.

il corto circuito sociale innescato dalla crisi economica. Migliaia e migliaia di famiglie, fino a pochi anni fa completamente autosufficienti, si ritrovano oggi a barcamenarsi tra liste e graduatorie, quasi in competizione l’un con l’altra per un tetto sopra la testa. “Serve un intervento dello Stato - spiega l’assessore alla casa del Comune di Firenze, Claudio Fantoni - non scordiamoci che i fondi stanziati in tal senso nel 2007 sono stati anticipati dalla Regione e mai restituiti. Quei soldi sarebbero stati essenziali per fronteggiare al meglio la questione abitativa”. Un chiaro riferimento al piano casa voluto dal centrodestra nel 2008, concentrato più sull’ampliamento delle costruzioni esistenti che su un vero e proprio rilancio dell’edilizia popolare. “Sono state bloccate le risorse messe in campo l’anno prima - si lamenta Simone Porzio del Sunia, il sindacato degli inquilini e degli assegnatari - 550 milioni di euro destinati alla costruzione e al recupero di alloggi. Solo in Toscana sarebbero sorte 1.500 case in più”. Nel frattempo, in molti hanno deciso di farsi “giustizia” da soli, occupando gli stabili sfitti del Comune con “spedizioni” più o meno organizzate. Fenomeno che ultimamente sta prendendo una piega allarmante, con molte effrazioni in locali vuoti o disabitati, e che ben inquadra la commistione di illegalità e miseria cui fa da cornice questa vistosa emergenza sociale. Casa s.p.a., il consorzio di comuni fiorentini che gestisce il patrimonio abitativo, nel tentativo di mettere ordine al problema, invia da tempo i cosiddetti “bollettini d’indennità”, sorta di canone a carico degli occupanti. “L’abusivismo non può essere la risposta - dice Claudio Fantoni le amministrazioni locali devono farsi carico del problema e agire in fretta. Noi – continua - stiamo andando a velocità doppia rispetto al passato. Entro l’estate metteremo a disposizione circa 140 alloggi ristrutturati ed entro un anno contiamo di arrivare a 450”. Altro intervento previsto è il recepimento della norma regionale sulla morosità incolpevole (quando il canone di affitto è superiore al 30% del reddito), figura giuridica che consente l’accesso alle graduatorie Erp. Gli stessi bandi, nelle intenzioni dell’assessore alla casa Claudio Fantoni, avranno tempi dimezzati. “Il prossimo – conferma - sarà a fine 2010”.

I bandi avranno tempi dimezzati. Il prossimo sarà alla fine dell’anno


il caso

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edilizia/2. Dal centro storico alla periferia, le strutture non utilizzate sono sparse un po’ ovunque

Intanto la città è piena di spazi vuoti Riccardo Bianchi

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an Salvi, l’ex Panificio Militare, Sant’Orsola, ma anche le numerose caserme dismesse. In città gli stabili vuoti non sono pochi e sono sparsi un po’ ovunque, dal centro storico alla periferia. Proprio nel cuore cittadino ci sono due delle strutture più note: l’ex cinema Apollo, in via Nazionale, e l’ex convento di Sant’Orsola, in via Guelfa. Per il primo, chiuso dall’86, nel 2004 il consiglio comunale approvò il piano per farvi nascere un residence, un ristorante, dei negozi e un garage, ma i lavori sono partiti solo l’anno scorso. Sant’Orsola, dopo anni passati impacchettata dalle impalcature, in marzo è andata definitivamente in mano alla Provincia: l’idea è di rendere la struttura al quartiere, con spazi commerciali, un auditorium polivalente, una parte del liceo artistico Alberti e un presidio di polizia. Di proprietà del Comune di Firenze è l’ex Meccanotessile, l’allora Gali di Rifredi. Trentamila metri quadri

che da trent’anni cadono a pezzi. I lavori di recupero, iniziati nel 2003, sono fermi dopo la denuncia dell’azienda arrivata seconda nella gara di appalto. Il sindaco Matteo Renzi ha affermato di volerlo vendere, dicendo di no al centro per l’arte contemporanea. Ancora, però, non c’è niente di sicuro, così come su San Salvi. Nel parco dell’ex manicomio, dove hanno sede molti uffici della Asl, ci sono anche palazzi di proprietà comunale, vuoti. A novembre uscì la notizia che l’amministrazione vorrebbe acquistare tutto il parco per costruirvi un quartiere residenziale. Per ora sono solo parole. Tra le strutture vuote più importanti ci sono anche il rudere delle poste di via del Pratellino, la Manifattura Tabacchi alle Cascine e l’ex Panificio Militare. Queste ultime due hanno, tra i proprietari, la Baldassini Tognozzi Pontello, società al centro delle indagini sullo scandalo della Protezione Civile. Difficile, perciò, ipotizzare una soluzione ve-

Da San Salvi al Panificio Militare, dall’ex Apollo alle caserme dismesse: tanti gli immobili in attesa di un futuro e sul cui destino restano molte incertezze

l’oPinione. Parla Simone Porzio (Sunia)

“Favorire l’affitto, non più l’acquisto” L

a crisi economica c’è e per le famiglie fiorentine ha ripercussioni in tutti i campi, compreso quello dell’abitazione. È quanto è emerso dall’ultimo congresso cittadino del Sunia, il sindacato unitario degli inquilini. Se acquistare una casa costa meno, perché sempre meno persone se la possono permettere, negli ultimi due anni sono saliti i prezzi degli affitti. Simone Porzio, il segretario provinciale, la chiama “rendita di speculazione”. Tanti turisti e tanti universitari sempre alla ricerca, il che porta i proprietari ad alzare le somme. E oggi Firenze è la terza città più costosa d’Italia, dopo Roma e Milano. “Un tempo una giovane coppia prendeva un mutuo, aiutata dai genitori, e si comprava un appartamento - racconta Porzio – oggi, con uno dei due disoccupato, si ritrova nella categoria dei ‘forzati dell’affitto’. Ma quelli che prima erano i ‘forzati dell’affitto’ ora si ritrovano

con rate arretrate da pagare e lo sfratto sulla testa, e cercano case pubbliche che però non ci sono”. A essere cascati in quest’ultima fascia di disagio, dove un tempo c’erano “sbandati” e famiglie sfortunate, oggi sono soprattutto laureati, con stipendi medio-bassi o addirittura senza un’entrata. Oggi le case popolari a Firenze sono poche. Secondo il Sunia servirebbero almeno altri 1.500 alloggi, divisi tra canone sociale e canone proporzionale al reddito. “E bisogna cambiare la legge regionale del ‘96 per l’edilizia pubblica. Per entrare in una di queste abitazioni ottiene più punteggi chi è sotto sfratto, anche perché è finito il contratto, di chi ha un canone alto proporzionato al nucleo familiare e al reddito”. Ma soprattutto, per Porzio, serve un cambio di rotta della politica: “Deve favorire l’affitto, non più l’acquisto della casa: per anziani e giovani al primo impiego /R.B. non c’è alternativa”.

L’ex cinema Apollo

loce per questi edifici. Vi sono poi molti altri palazzi un tempo in mano alla Difesa, poi venduti ai privati e adesso abbandonati: la scuola di sanità militare e la caserma Vittorio Veneto di costa San Giorgio, i depositi di carburanti di Coverciano, la caserma De Laugher sul lungarno della Zecca. Non vanno dimentica-

ti neppure gli stabili teoricamente vuoti ma praticamente no: quelli occupati. Su tutti l’ex Meyer alle Cure, dove si sono insediati alcuni rifugiati politici, il condominio di viale Matteotti, il centro sociale di Firenze Sud, e anche la struttura del Fosso Macinante e l’ex ospedale di Poggio Secco, sopra il Cto: nel pri-

mo, di proprietà del Comune, sono finiti i somali evacuati dalla scuola Caterina da Siena, sul viale Guidoni, dopo l’incendio di dicembre scorso, mentre nel secondo dal 2008, dopo un accordo con la Croce Rossa, risiedono “regolarmente” numerose famiglie straniere che cinque anni prima l’avevano occupato.

IL DENTISTA RISPONDE

QUESTO MESE: L'estetica è importante. Cosa fare per avere un bel sorriso. A cura del Dott. Giuseppe Garrubba È innegabile che oggi, più di prima, si curi la propria immagine. Perché non cercare di essere più gradevoli? Un bel sorriso sicuramente è importante per presentarci nel migliore dei modi agli altri. I pazienti apprezzano l'importanza di questo aspetto tanto da richiedere, sempre più numerosi: lo sbiancamento dei denti, apparecchi di ortodonzia, in età sempre più avanzata, per raddrizzare i denti, faccette di ceramica per ridare bellezza a denti anteriori policromi e non ben allineati, etc... È importante ribadire che alla base di tutto c'è una corretta igiene giornaliera e la pulizia fatta dal dentista almeno una volta all'anno, così già si fa molto per la salute e l'estetica dei nostri denti. Si evita che si cariano e che assorbano colorazioni esterne, si preserva la gengiva da ritiri che espongono porzioni di radice... Di questo argomento vi parlerò nella prossima rubrica. Passiamo adesso a brevi cenni su alcune tecniche che possono migliorare l'estetica del nostro sorriso. Lo sbiancamento dei denti permette di schiarirne il colore. Personalmente, tale metodica la tratto con il laser, usando quella che è riconosciuta come la

tecnica più efficace. Si stende sul dente una sostanza apposita sulla quale si passa il fascio di luce laser che la attiva. Quando tutto questo non è sufficiente si può ricorrere alle faccette in ceramica. Tale soluzione la consiglio in caso di particolari problemi estetici, spesso legati a denti anteriori con colorazioni particolarmente brutte e non uniformi. Per applicare delle faccette si può asportare porzioni infinitesimali (decimi di millimetro) di smalto del dente per fare spazio alla faccetta che è un fine guscio di ceramica. Tale guscio che aderisce perfettamente al dente, verrà poi cementato su di esso, coprendone la parete esterna (detta vestibolare). Si può anche mettere una faccetta sul dente non preparato, in quel caso si cementerà il guscio sulla superficie trattata con un acido apposito che lo irruvidisce leggermente (mordensatura). Questa seconda tecnica porta ad un leggero ingrossamento del dente. Tante sono le possibilità che la moderna odontoiatria ci offre per migliorare l'estetica dei denti. Oggi molte cose in più sono possibili.

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focus

Aprile 2010

on tHe road/1. Percorsi modificati, sensi invertiti. Ecco quanto ci vuole per viaggiare in città

Valzer della frizione, atto secondo A 12 mesi di distanza Il Reporter è tornato sulle strade di firenze per capire quanto ci vuole ad attraversarla e per scoprire un blog che suggerisce quando cambiare percorso Caterina Gentileschi

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l valzer della frizione, così si intitolava l’articolo scritto esattamente un anno fa a proposito del traffico fiorentino. Un articolo che parlava dello stress al volante, dei fiorentini che passano sempre più tempo in coda (esattamente 5 giorni l’anno) e sulla viabilità cittadina che spesso sembra brancolare nel buio. Un anno, e molti cambiamenti dopo, siamo di nuovo a parlare di traffico, cercando di mettere a confronto le strade di ieri e le strade di oggi, tentando di fare una valutazione, seppure approssimativa, della qualità della vita degli automobilisti della bella Florentia. Come tutti sanno, negli ultimi trecensosessantacinque giorni la viabilità fiorentina ha subito dei forti sconvolgimenti, dovuti innanzitutto a due cambiamenti: la pedonalizzazione del Duomo e delle strade limitrofe in primis, inversione di tendenza che ha permesso di respirare ad alcuni dei luoghi più belli della città ma ha catalizzato il flusso di auto su alcune arterie, e l’avvio della linea 1 della tramvia, che ha sconvolto il già precario equilibrio della zona Isolotto/viale Talenti. Cambiamenti calibrati e studiati dai tecnici, che hanno fatto di tutto per non rendere troppo traumatico il risultato all’atto pratico, con risultati talvolta convincenti, tal altra meno. Per capire se davvero gli sconvolgimento del traffico sono stati ben assorbiti dalla città, facendo la tara delle immancabili lamentele degli automobilisti che continuano a rimanere imbottigliati in code infinite. Il risultato non è tanto diverso da quello dell’anno passato. Abbiamo

ripercorso le stesse strade, eccezione fatta per un nuovo percorso “critico”, ovvero quello che separa la stazione di Santa Maria Novella dal capolinea opposto della linea 1 della tramvia a villa Costanza, nel comune di Scandicci. Ci è sembrato quantomeno doveroso inserire nella nostra indagine il percorso parallelo a quello del tram, calcolando tempi, annessi e connessi negli orari di punta e in momenti di normale afflusso. Sembrerà strano ma i tempi si sono dilatati solo di pochi minuti. Tramvia a parte, ci vuole un po’ tempo in più per raggiungere l’aeroporto dalla stazione, essendo cambiata la via di uscita dall’area di Santa Maria Novella (prima si usciva da via Valfonda, adesso da via della Scala),

stesso discorso per il tragitto piazza FerrucciOsmannoro, che risente dei rallentamenti nei dintorni della Fortezza. Sostanzialmente i tempi si sono allungati, ma non in modo sconvolgente come verrebbe da pensare. I cambiamenti sono, ancora adesso, all’ordine del giorno, sia per i lavori sia per adeguamenti, e spostamenti di fermate e tragitti dei mezzi pubblici. Una soffiata per chi vuole essere tenuto costantemente aggiornato su chiusure, interruzioni, strade, lavori e altri argomenti riguardanti da vicino il traffico cittadino. E’ nato da pochi mese il curioso blog di Andrea Margheri, 21enne studente di informatica che si chiama Florencetraffic (http:// florencetraffic.altervista.org/blog/), una specie

di bollettino puntuale, condito da qualche commento sulle news riguardanti le strade fiorentine. Il motivo che spinge un giovane a scrivere un blog sulla strada (e non sui fatti suoi come fa la maggior parte dei ragazzi della sua età) è dettato da un motivo quanto mai semplice. “Vivo vicino alla tramvia e ho visto il cantiere crescere, da qui nasce il mio interessamento all’argomento - spiega il blogger - e ho deciso di farlo perché mi fa piacere pensare che magari grazie al blog qualche persona in più sia informata su quello che succede a Firenze”. D’ora in avanti gli automobilisti fiorentini non avranno più scuse: per essere informati in tempo reale basterà un clic.

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focus

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on tHe road/2. Le prove de Il Reporter, per capire quanto è cambiata la viabilità cittadina

Un anno dopo: stesse code stesso stress 2009

2010

PORTA ROMANA - CASELLO A1 FIRENZE CERTOSA 5KM TEMPO PREVISTO 8MIN EFFETTIVO 18MIN

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STAZIONE SMN - AEREOPORTO TEMPO PREVISTO EFFETTIVO

8KM 17MIN 38MIN

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8KM 17MIN 44MIN

VIALE EUROPA - PIAZZA LIBERTÀ TEMPO PREVISTO EFFETTIVO

5KM 14MIN 28MIN

VIALE EUROPA - PIAZZA LIBERTÀ TEMPO PREVISTO EFFETTIVO

5KM 14MIN 28MIN

STADIO FRANCHI - SASCHALL TEMPO PREVISTO EFFETTIVO

3KM 8MIN 25MIN

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speciale

Aprile 2010

l’iniziativa Va avanti l’impegno de Il Reporter a fianco della Fondazione Francesca Rava Onlus

Haiti tre mesi dopo, c’è ancora molto da fare

Un piccolo haitiano ospite dell’ospedale pediatrico N.P.H. Saint Damien della Fondazione Rava

Tra i tanti drammi con cui la popolazione si trova a dover fare i conti c’è quello dei bambini mutilati, che a causa del sisma hanno perso mani, braccia o gambe. Ma alla Casa dei Piccoli Angeli 60 di loro hanno ricominciato a camminare grazie alle protesi

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A

d Haiti sono trascorsi tre mesi dal terremoto. E se nel resto del mondo ormai se ne parla sempre meno, nell’isola caraibica – già prima del sisma dello scorso 12 gennaio uno dei Paesi più poveri della Terra, con oltre la metà della popolazione costretta a dover fare i conti con la malnutrizione – l’emergenza continua. Anzi, sarebbe il caso di dire le emergenze continuano. Perché ce ne sono tanti, di drammi: tra questi, uno dei più tremendi è quello dei bambini mutilati e disabili. Sono migliaia i piccoli rimasti senza mani, braccia o gambe a causa del terremoto: piccoli che, in un Paese dove vivere è difficile anche per i bambini “normali”, dovranno affrontare enormi problemi per mangiare, studiare e giocare. In una parola, per sopravvivere. E sono talmente tanti che c’è già chi parla di “una generazione di mutilati”. Ma, anche in una simile tragedia, una buona notizia c’è. Ed è che alla Casa dei Piccoli Angeli, ovvero al centro di riabilitazione realizzato dalla Fondazione Francesca Rava – N.P.H Italia Onlus, operativa ad Haiti da 22 anni, 60 bambini hanno ricominciato a camminare, grazie al programma di applicazione di protesi temporanee avviato il 23 febbraio scorso. Da allora, l’obiettivo è quello di applicare protesi a 10-15 bambini alla settimana, grazie anche ad attrezzature arrivate dall’Italia e a team di fisiatri e ortopedici provenienti da diverse ortopedie del nostro Paese, che si avvicen-

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deranno per lavorare in coordinamento con i chirurghi dell’ospedale pediatrico Saint Damien. Ma non solo. Perché, nel medio termine, sarà costruita anche una fabbrica di protesi, e verrà realizzato un nuovo centro per i programmi di riabilitazione per bambini disabili che andrà a sostituire quello che esisteva a Petionville, crollato nel sisma. È così che, ad Haiti, si cerca di rispondere al terremoto. Affrontando tutte le emergenze senza però dimenticarsi della quotidianità, di quelle migliaia di persone che ancora oggi, a Port au Prince, vivono in tendopoli senza cibo, acqua e assistenza medica. Così come senza dimenticarsi degli orfani del terremoto, di tutti quei bambini e quelle bambine rimasti senza famiglia: per far fonte anche a questa, di emergenza, sarà ampliato l’orfanotrofio Kay Saint Helene di Kenscoff, e ne verrà costruito uno nuovo. Intanto, sono già giunti in Italia alcuni piccoli haitiani dall’ospedale pediatrico N.P.H Saint Damien, per ricevere cure urgenti. E questi sono solo alcuni dei problemi dell’isola, delle attività che la Fondazione Francesca Rava sta portando avanti per affrontare le emergenze e per avviare la ricostruzione. Per raggiungere la quale c’è ancora bisogno dell’aiuto di tutti.


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HAITI HAITI UN AIUTO


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politica

Aprile 2010

REGIONALI/1. Il candidato del centrosinistra elettro presidente con il 59.7% dei voti

È Enrico Rossi il nuovo governatore Francesca Puliti

H

a fatto meglio di Martini nel 2005 (che però contava su una coalizione diversa, in cui mancava all’appello Rifondazione), conquistando oltre due punti percentuali in più. Enrico Rossi fa il suo ingresso a Palazzo Sacrati Strozzi forte di un risultato che non lascia adito a dubbi. La sua coalizione Toscana democratica sfiora il 60% delle preferenze dei sei toscani su 10 che si sono recati alle urne, mentre Pdl e Lega Nord insieme si fermano al 34,4%. “Sarò il presidente di tutti” chiarisce immediatamente il neogovernatore. E mentre avviene il passaggio di consegne tra Rossi e Martini (o meglio il passaggio di cravatta), già si pensa agli equilibri interni della maggioranza prossima ventura. Perché se è vero che qui in terra toscana la sinistra ha ottenuto uno dei migliori risultati (secondo solo a quello della Basilicata) e il Pd di casa nostra si è affermato come il “primo Pd d’Italia” (parola del segretario regionale Andrea Manciulli), incassando il 42%, la sorpresa arriva dall’Idv. Un sonoro 9,4% che porta in dote ai dipietristi ben cinque scranni in Consiglio regionale. Seggi che saranno fondamentali alla tenuta della maggioranza. Un bel balzo in avanti rispetto alle scorse regionali, che valsero all’Idv uno 0,88%, ma anche rispetto alle politiche di due anni fa, quando il partito raggiunse circa il 3,5%. Altro risultato al di sopra delle aspettative quello della Federazione di Sinistra e Verdi, riusciti ad andare oltre il 5%. Rimane fuori per un pelo, invece, Sinistra Ecologia e Libertà, assestatasi al 3,8%, poco sotto lo sbarramento del 4 previsto dalla legge elettorale regionale sperimentata per la prima volta a questo giro. A fare il botto dall’altra parte della barricata è la Lega Nord, che moltiplica il risultato del 2005 incassando il 6,5%. Voti in gran parte erosi all’interno dello stesso centrodestra. Il Pdl di Monica Faenzi si attesta al 27%, ottenendo nella circoscrizione fiorentina una delle peggiori performance, con poco più del 23%. Scavalca la soglia di sbarramento anche Francesco Bosi con l’Udc e annuncia che “la partita non è finita, continuerà dai banchi dell’opposizione, a fianco del Pdl”. Se ci sarà la Faenzi a dar battaglia in Consiglio regionale

I festeggiamenti con il comitato elettorale

ancora non è dato sapere. La candidata alla carica di governatore si è per ora lasciata ogni strada aperta, dichiarandosi a disposizione del partito, ma anche a tornare a Castiglione della Pescaia per indossare di nuovo la fascia tricolore. Quel che è certo è che, a campagna chiusa, i primi impegni annunciati dai due principali concorrenti sono tutt’altro che astratti e ideologici. Il primo impegno

di Rossi governatore sarà quello di portare ai detenuti i nuovi materassi, così come promesso. Mentre con la Faenzi l’intesa è già stata trovata su un punto: la realizzazione di un centro di riabilitazione per i disturbi dell’alimentazione proprio in quel di Castiglione. Le premesse per il mandato appena aperto appaiono, se non concilianti, quantomeno concrete.

I pUNtI chIAVE dEL pROGRAmmA ELEttORALE SANItà

LAVORO

Le persone aL centro deLLe sceLte

Consolidare i risultati fin qui ottenuti e, dove possibile, migliorarli. Questo l’obiettivo di Enrico Rossi per quanto riguarda la sanità. Tra i propositi per la nuova legislatura, ci sono quelli di realizzare le priorità del piano sanitario regionale in vigore, confermare i piani di investimento – sbloccando le risorse soprattutto per nuovi ospedali e per l’adeguamento delle strutture sanitari esistenti – e mantenere l’impegno sul fronte del sostegno alla non autosufficienza, delle politiche sociali e per i disabili, “mettendo sempre le persone al centro delle scelte”. “Il sistema socio-sanitario toscano non deve più essere orientato a un mero assistenzialismo passivo, ma deve cercare di favorire la vita attiva delle persone, il dinamismo sociale, il contrasto delle disuguaglianze, la lotta contro malattie ed insufficienze ancora non debellabili”, ha spiegato Rossi, secondo cui “la sanità pubblica è un vero motore di sviluppo per l’intera regione”.

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Lui, in campagna elettorale, l’aveva spiegata così: “Lavoro, lavoro e ancora lavoro”. Questa, in sintesi, la ricetta indicata da Rossi per uscire dalla crisi, il cui obiettivo, su questo fronte, è quello di creare tutte le condizioni necessarie per favorire l’occupazione, “per tornare a far correre la Toscana”. Per far questo, il primo impegno è quello di velocizzare gli insediamenti industriali di chi vuol investire nella regione, velocizzando le decisioni politiche per il rilascio delle autorizzazioni e individuando aree vincolate all’industrializzazione, favorendo le imprese che investono in Toscana. L’obiettivo, infatti, è quello di attrarre investimenti di industrie ad alto valore aggiunto, per combattere così disoccupazione e cassaintegrazione e arrestare il processo di precarizzazione. Nuovi posti di lavoro, secondo Rossi, dovranno venire anche dal settore delle energie rinnovabili.

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Una città da 3 milioni e 700mila abitanti. Guardando la Toscana in questa prospettiva diventa ancor più inconcepibile un sistema di trasporti regionali frammentato come il nostro. Strade al primo posto, ma non solo. “Basta con la rivalità tra l’aeroporto di Pisa e quello di Firenze, occorre ragionare in una logica integrata” ha recentemente annunciato il neogovernatore. Collegamenti più veloci e diretti, dunque, tra le due città. E poi, in secondo luogo lo sviluppo di Peretola. Che resterà comunque un city airport. Tra le priorità anche quella di sciogliere il nodo dell’Alta velocità, che, insieme all’autostrada costiera dovrebbe finalmente dotare la regione di due dorsali di spostamento. Dando una mano, allo stesso tempo, alla mobilità dei pendolari. “Se solleviamo dal tappo di Firenze i treni veloci potranno viaggiare più treni regionali” afferma Rossi. E c’è da prestare una fiducia a uno che ha percorso gran parte dei chilometri di campagna elettorale sui binari.

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politica

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REGIONALI/2. Giochi fatti per l’assemblea della Toscana: ecco come saranno divisi i 55 scranni

Consiglio, la maggioranza dice trentatré Paola Ferri

ENRICO ROSSI

MONICA FAENZI

FRANCESCO BOSI

ALFONSO DE VIRGILIIS

ILARIO PALMISANI

VOTI 1.055.751

608.680

81.106

13.892

7.980

% 59,7

34,4

4,6

0,8

0,5

VOTI VALIDI

1.767.409

100,0

BIANCHE

20.109

1,1

NULLE

39.591

2,2

VOTI AI SOLI CANDIDATI

247.937

14

LISTA

VOTI

%

FED. DELLA SINISTRA - VERDI 80.017

5,3

ITALIA DEI VALORI

143.194

9,4

SINISTRA ECO. E LIBERTA'

57.815

3,8

PD - RIFORMISTI TOSCANI

641.214

42,2

TOSCANA DEMOCRATICA

922.240

60,7

IL POPOLO DELLA LIBERTA'

412.118

27,1

LEGA NORD

98.523

6,5

PER LA TOSCANA

510.641

33,6

UNIONE DI CENTRO

72.548

4,8

UNIONE DI CENTRO

72.548

4,8

LISTA BONINO PANNELLA

8.414

0,6

LISTA BONINO PANNELLA

8.414

0,6

FORZA NUOVA

5.588

0,4

FORZA NUOVA

5.588

0,4

VOTI VALIDI

1.519.431

100,0

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giochi sono fatti. O quasi. Già, perché per qualche giorno ancora terranno banco le nomine degli assessori e i possibili avanzamenti in lista. I 55 scranni in Consiglio regionale però (dieci in meno rispetto all’ultima legislatura) sono già stati spartiti tra le coalizioni. Trentatré alla maggioranza, ventidue all’opposizione. Sono 24 le poltrone riservate al Pd (più quella del presidente), il che assicura il posto innanzitutto ai cinque del listino bloccato (Daniela Lastri, Alberto Monaci, Caterina Bini, Pieraldo Ciucchi e Andrea Manciulli). A seguire entreranno sicuramente i primi cinque in lista nella circoscrizione fiorentina (Vittorio Bugli, Gianluca Parrini, Alessia Ballini, Paolo Bambagioni e Nicola Danti), mentre rimarrà per certo fuori il coordinatore metropolitano Simone Naldoni. Ben cinque seggi invece se li conquista l’Idv, che porterà in Consiglio l’attuale assessore comunale all’ambiente Cristina Scaletti. Notizia, questa, che fa intravedere all’orizzonte qualche trasformazione anche in Palazzo Vecchio. Tre posti riservati nel salone anche per la Federazione di Sinistra e Verdi: sono quelli di Monica Sgherri, Paolo Marini e Mauro Romanelli. Non ci saranno molte novità, invece, tra i banchi dell’opposizione. Tra i diciassette seggi del Pdl, oltre a quello destinato alla candidata alla carica di governatore, rieletti Alessandro Antichi, Stefania Fuscagni, Nicola Nascosti e Paolo Marcheschi. Ce l’ha fatta anche Giovanni Donzelli, “vecchia” conoscenza di Palazzo Vecchio, che era candidato a Pisa. La vera novità è l’ascesa “verde”: debutto con il botto per la Lega Nord, che passa dal risicato 1,27% delle scorse elezioni al 6,5%, conquistando il posto a tre dei suoi. Il grande escluso rimane Mario Razzanelli a cui, nonostante la performance del Carroccio, non resterà che tenersi il suo posto nel Salone dei Duecento. L’ha spuntata anche l’Udc, con il 4,8%. A rappresentarla, oltre al candidato presidente Francesco Bosi, dovrebbe tornare a sedere in Consiglio Marco Carraresi. Nessuna poltrona per i radicali, sostenuti da Alfonso De Virgiliis, né per Forza Nuova, capitanata da Ilario Palmisani, che non sono riusciti a oltrepassare l’1%. Tracciata la mappa, il nuovo corso è ancora tutto da disegnare.

992414

CANDIDATO PRESIDENTE

E AL N IO ESS TE F N RO E P ME N TA TA IO AZ PLE TUI M M RA OR INF CO G


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ricorrenze

Aprile 2010

la storia. Nata in memoria del bimbo scomparso per un tumore cerebrale, la Fondazione raggiunge i 10 anni

“Tommasino, il falso santone e l’aiuto agli altri” LE INIZIATIVE

Matteo Francini

tanti i progetti realizzati e in corso

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ostanza e Caterina hanno oggi 9 e 3 anni, e ancora non sanno quanto può arrivare a essere cattiva la gente. Eppure i loro genitori (e quel fratello maggiore che non hanno mai conosciuto) l’hanno provata sulla propria pelle, la crudeltà umana al suo stato più basso e orribile, e un giorno, quando le due sorelline saranno più grandi, potranno raccontare loro tutta la storia. Che più o meno sarà così: c’era una volta un bambino malato di un male terribile, un tumore cerebrale, scoperto quando aveva appena 9 mesi di vita. Dopo averle provate tutte (due operazioni, cicli di chemioterapia, un percorso infinito e difficile, deboli speranze e tanta disperazione) con la medicina tradizionale, e dopo che questa non aveva più niente da offrire loro, quei genitori hanno deciso di provare di più, spinti dallo sconforto e da un dolore troppo forte per potersi fermare: così, si sono avventurati per quelle strade alternative troppo spesso battute da personaggi senza scrupoli, alla ricerca di qualcuno (un mago, un santone) che riuscisse a togliere dalla testa del loro bambino quel male che se lo stava portando via. E a uno di questi sedicenti santoni, un filippino chiamato Alex Orbito, quei genitori hanno affidato le proprie speranze, le proprie illusioni, oltre che tanti soldi perché facesse quello che non avrebbe mai potuto fare: guarire loro figlio. Questa è la storia (vera) che Barbara e Paolo Bacciotti dovranno raccontare alle loro due bambine: la storia del loro primo figlio, Tommasino, scomparso il 19 dicembre del 1999, due giorni dopo aver compiuto due anni. Da quel dolore, da quei tremendi giorni, il 22 febbraio del 2000 è nata – ad appena due mesi dalla scomparsa del piccolo Tommaso - una fondazione che porta il suo nome, e che è ora arrivata a celebrare i suoi dieci anni di attività.

A maggio arriva la casa accoglienza per famiglie

S

Nello sconforto, Barbara e Paolo Bacciotti si erano affidati anche a un sedicente guaritore. oggi ne ripercorrono le vicende e avvertono: “Attenzione a chi sfrutta il dolore” Una fondazione nata con un obiettivo preciso: aiutare, in memoria di Tommasino, altri bambini colpiti dalla sua stessa malattia e le loro famiglie, ma anche far sì che il difficile percorso compiuto durante quel lungo calvario non sia stato inutile e, soprattutto, non debba essere ripetuto da altre persone. “Non immaginavamo che al mondo ci fosse tanta gente pronta a sfruttare il dolore degli altri per far soldi – racconta oggi Paolo Bacciotti, dopo che nell’ottobre scorso la Cassazione ha condannato Orbito a un anno di reclusione e al risarcimento di 100mila euro, soldi mai pagati dal sedicente guaritore perché scappato all’estero – per questo, quello che vogliamo dire alle persone che si trovano nella nostra stessa condizione, alle persone che non hanno più speranze, è di avere comunque la forza di stare attente”. E oggi, tanti anni dopo quella brutta storia, resta la strada fatta dalla fondazione, che “ha raggiunto importanti obiettivi, andando ben oltre le aspettative iniziali – conclude Paolo Bacciotti – sono tante le famiglie che vengono a cercarci: noi proviamo ad aiutarle tutte”.

La famiglia Bacciotti a una cena di beneficenza

ono numerose le iniziative realizzate dalla Fondazione Tommasino Bacciotti nei suoi 10 anni di vita, iniziate con il finanziamento di una borsa di studio a favore di una dottoressa oncologa. Da allora non sono mancati progetti e attività, come, nel 2006, “Un taxi per amico”, per trasportare gratuitamente da e per il Meyer le famiglie dei bambini ricoverati, o l’acquisto di macchinari per l’ospedale pediatrico e il finanziamento, ogni anno, di numerose borse di studio. Nel 2007, grazie al contributo di 100mila euro donato dalla fondazione, al Meyer è stato inaugurato un nuovo reparto di 5 camere sterili; nel 2008 è stata acquistata un’ambulanza a misura di bambino, mentre nel 2009 sono iniziati i lavori per la realizzazione della prima “Casa accoglienza Tommasino” in lungarno Ferrucci, che dal prossimo maggio ospiterà le famiglie dei bambini malati che vengono da lontano a Firenze per curarsi. E tanta è stata la richiesta che, grazie a un nuovo progetto portato avanti in collaborazione con il Meyer, presto saranno disponibili per le famiglie dei piccoli malati altri 5 appartamenti a Careggi. Tante iniziative, dunque, finanziate grazie agli eventi che la fondazione organizza durante l’anno: il prossimo appuntamento è in programma domenica 11 aprile quando, in occasione della corsa podistica Vivicittà, si terrà la “Tommasino run”, rivolta ai bambini. E per il decennale della fondazione non mancano i riconoscimenti: dalla Medaglia d’argento che il consiglio regionale della Toscana conferirà il 9 aprile alle Chiavi della città che saranno consegnate a settembre dal sindaco Renzi. Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito www.tommasino.org. Per donare il 5 per mille dalla dichiarazione dei redditi alla Fondazione Tommasino Bacciotti onlus (la cui sede è in via Ontignano 46 a Fiesole - telefono 055.697959) deve essere inserito il numero 94078280487. /M.F.

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Istituzioni Unione dei Comuni: lo Statuto torna nei Consigli comunali Mercoledì 17 marzo si sono riunite le Commissioni dei tre Comuni: passo decisivo verso lo Statuto definitivo. Così è stato compiuto un altro passo verso la costituzione dell’Unione dei Comuni tra Figline, Incisa e Rignano, attraverso la quale saranno riorganizzati e razionalizzati i servizi in un gioco di squadra che consentirà un’azione più incisiva nei confronti dei livelli istituzionali sovracomunali. Le tre commissioni Affari istituzionali, alla presenza dei sindaci e dei presidenti dei Consigli comunali, hanno esaminato il documento in cui sono state raccolte tutte le osservazioni sullo Statuto prodotte dai consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione. I membri delle Commissioni si sono espressi sui singoli emendamenti accoglibili e questo sarà la base per la discussione che avverrà nei rispettivi Consigli comunali. Le commissioni, inoltre, hanno approvato all’unanimità anche l’integrazione all’articolo 1 proposta dai sindaci e che va verso l’allargamento dell’Unione ai Comuni della Valdisieve. Entro la fine del mese si pronunceranno le assemblee di Figline ed Incisa, mentre ad aprile sarà la volta di Rignano. “Si tratta di un altro passo importante verso l’Unione dei Comuni - hanno spiegato i sindaci di Figline, Incisa e Rignano -, dopo la riunione di mercoledì i Consigli comunali discuteranno gli emendamenti che porteranno ad uno statuto definitivo”. L’Unione dei Comuni, ricordiamo, permetterà di condividere esperienze, mettere insieme le eccellenze e valorizzare le competenze di ciascuno dei Comuni aderenti, vantaggi notevoli soprattutto per i Comuni più piccoli dove anche le risorse umane potranno essere gestite in modo più funzionale ed efficiente.

Ampliamento alla terza corsia Barberino di Mugello - Incisa Valdarno

Autostrada A1 Milano - Napoli Firenze Sud – Incisa Valdarno

M

ercoledi’ 14 aprile, alle ore 21.15, presso la Sala IRIS del Circolo ARCI CELLAI l’Amministrazione Comunale, con la collaborazione della Società Autostrade per l’Italia s.p.a., presenta il progetto definitivo dell’ ampliamento alla terza corsia autostradale Barberino di Mugello – Incisa Valdarno e precisamente il tratto interessato sul territorio del Comune di Rignano sull’Arno: dalla galleria di San Donato al viadotto del Massone e opere connesse. Ad oggi il procedimento di approvazione del progetto definitivo si trova in questa fase: il 5/11/09 si è aperta presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la conferenza dei servizi alla quale erano presenti tutti gli enti interessati: Comune di Bagno a Ripoli, Rignano Sull’Arno, Incisa Valdarno, la Provincia di Firenze, la Regione Toscana, tutte le aziende di servizi “Publiacqua, Enel, Telecom Italia”e altri Enti di controllo. Nell’occasione è stato presentato il progetto definitivo non ancora ultimato ed è stata aperta una discussione nella quale i presenti hanno effettuato i loro rilievi tecnici in relazione alle modifiche fatte al progetto nell’ambito dell’accoglimento delle osservazioni fatte nel 2007. In relazione al recepimento di queste ultimi rilievi è stato redatto dalla Società Autostrade il progetto definitivo che è stato inoltrato a tutti gli enti. Contestualmente si sono aperti presso la Regione Toscana con la presenza di tutti gli enti interessati, dei tavoli tecnici specifici per analizzare ed approfondire nel dettaglio le problematiche riguardanti le risorse idriche, di superficie e di profondità, l’impatto acustico e atmosferico, le cantierizza-

Il progetto Chernobyl nel Saharawi L’

Amministrazione comunale di Rignano sull’Arno informa la sua cittadinanza che un’associazione che da tanti anni opera nel territorio rignanese, il Comitato Progetto Chernobyl, su invito dell’ANPAS di Firenze, sta eseguendo in questi giorni, un avventuroso viaggio umanitario nel Saharawi. Gli amici Cappelli Piero, Massi Romano, Batucci Alvaro e Focardi Osvaldo, sono partiti, ormai da diversi giorni, con 2 pulmini carichi di materiale sanitario e fra questi un apparecchio ecografo, tutta l’attrezzatura per un laboratorio di

falegnameria, un telaio per la tessitura con molta lana per il progetto di sviluppo di lavoro locale delle donne. I due pulmini verranno donati a questo popolo in difficoltà. Il viaggio, di circa 2000 km, ha attraversato, per buona parte, il deserto algerino, e pur presentando difficoltà, è stato assistito da 4 militari, che hanno scortato il convoglio per tutto l’itinerario. In questi giorni avverrà la consegna diretta di tutto il materiale. Aspettiamo dunque il rientro dei quattro volontari per notizie più dettagliate.

zioni. Il risultato di questi tavoli tecnici sarà preso in considerazione per la chiusura del progetto definitivo. Le tre Amministrazioni Comunali coinvolte hanno chiesto, in occasione dell’apertura della conferenza dei servizi, alla Società Autostrade per l’Italia spa di illustrare il progetto definivo in assemblee pubbliche. Tale richiesta è stata accolta, ed il 14 Aprile i nostri cittadini potranno assistere alla presentazione del progetto e valutare in che modo le osservazioni presentate da singoli cittadini, da associazioni, enti o quant’altro, scaturite in fase di valutazione di impatto ambientale, siano state accolte e recepite all’interno del progetto definitivo. Il processo si concluderà, salvo imprevisti, nel maggio 2010 con la chiusura della conferenza dei servizi. L’Amministrazione ritiene, per l’interesse della collettività, che venga salvaguardato il più possibile il territorio interessato dall’intervento, attraverso bonifiche e corretti ripristini ambientali, e su questo l’Amministrazione avrà un ruolo vigile e attivo. Ribadiamo inoltre che la cantierizzazione e l’inizio dei lavori della nuova galleria di San Donato, sarà vincolata alla realizzazione della nuova conduttura acquedottistica, dalle Quattro Vie a San Donato, che dovrà garantire l’approvvigionamento idrico della vallata di Troghi in caso di intercettazione delle falde del pubblico acquedotto a seguito della perforazione. Vi aspettiamo e troverete sempre da parte nostra, la massima collaborazione. Alberto Barbetti Assessore LL.PP ed Infrastrutture - Viabilità e Trasporti


BANDO DI CONCORSO PER L’ASSEGNAZIONE IN LOCAZIONE SEMPLICE DI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA DISPONIBILI NEL COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO Il 30 marzo p.v. verrà pubblicata la graduatoria provvisoria per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dell’Ente. Le 21 domande pervenute, a seguito della pubblicazione del Bando nell’ottobre 2009, sono state verificate nella completezza e regolarità della documentazione presentata per la formazione della graduatoria che sarà affissa all’albo pretorio e rimarrà esposta per trenta giorni. A tutti coloro che avevano fatto domanda sarà inviata una comunicazione da parte dell’Uffico Casa. Trascorsi i trenta giorni, potrà essere pubblicata la graduatoria definitiva integrata con le nuove domande ed in base alla quale saranno assegnati gli alloggi che si potranno rendere disponibili nel territorio comunale.

BANDO DI CONCORSO PER L’ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI AD INTEGRAZIONE DEI CANONI DI LOCAZIONE PER L’ANNO 2010 Verso la metà del mese di Aprile sarà pubblicato il bando di concorso per l’assegnazione dei contributi ad integrazione dei canoni di locazione per l’anno 2010. A partire dalla pubblicazione e per 30 giorni consecutivi i soggetti in possesso dei requisiti richiesti potranno presentare domanda il cui modulo sarà disponibile presso l’Ufficio U.R.P. Del Comune di Rignano sull’Arno.

REGOLAMENTI E ASSOCIAZIONI L’amministrazione comunale di Rignano sull’Arno al fine di valorizzare le libere forme associative, di cooperazione e collaborazione tra Istituzioni e Cittadini, intenzionata a dare attuazione alle previsioni statutarie, ha deciso di disciplinare, con appositi regolamenti, materie di interesse delle associazioni quali: l’istituzione di un registro delle associazioni, ai sensi dell’art. 81 dello Statuto Comunale; la concessione in uso di immobili e locali alle associazioni - ai sensi dell’art. 64 comma 2 stesso Statuto - oltre che la concessione in uso e l’installazione di bacheche sul territorio comunale e di . disciplinare con apposito regolamento criteri di utilizzazione delle somme relative ad oneri di urbanizzazione secondaria. “ Abbiamo intrapreso questo percorso da oltre un anno che ha visto con la massima trasparenza e partecipazione il coinvolgimento delle parti politiche, le commissioni consiliari e tutte le associazioni attualmente operanti sul territorio di Rignano al fine di una condivisione tesa alla valorizzazione di coloro che si pongono al servizio della socialità e del bene dei cittadini rignanesi”. Le associazioni iscritte sull’apposito registro potranno usufruire, per far conoscere la loro attività, di una pagina web sul sito istituzionale del comune. Con questi regolamenti sono state definite regole certe per l’uso dei locali e degli immobili comunali per l’utilizzazione e installazione delle bacheche informative e per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione secondaria. Di quest’ultimo regolamento ne potranno usufruire le chiese, i centri civici e sociali, il privato sociale, enti, associazioni , organizzazioni e fondazioni; che intendano realizzare interventi ad opere così come recita la L.R. 1 del 12/01/2005. Wais Sabatini Assessore all’Urbanistica

Programma triennale Opere Pubbliche 2010-2012 Bilancio di previsione 2010 LL.PP e Infrastrutture Il 18 Febbraio la giunta comunale ha approvato il Programma Triennale delle Opere Pubbliche ed attualmente è pubblicato sulla pagina web del Comune di Rignano sull’Arno. Questo schema di programma deve rimanere pubblicato per almeno 60 giorni per eventuali osservazioni, dopodiché potrà essere discusso ed approvato insieme al bilancio di

previsione 2010 in seduta di Consiglio Comunale. Nel programma triennale delle opere pubbliche si ritrovano tutte quelle opere il cui importo stimato supera i € 100.000. Nel 2010 l’Amministrazione Comunale ha previsto i seguenti interventi: -Percorso pedonale da piazza dei Martiri al plesso scolastico del Capoluogo -Messa in sicurezza idraulica fosso di Castiglionchio -Ampliamento cimitero di Torri (lotto A) -Ampliamento cimitero di San Cristoforo (lotto A) Nel 2011 sono previsti il completamento dei cimiteri, Torri e San Cristoforo inoltre sono previsti il rifacimento di alcuni muri sulla strada di Castiglionchio e la realizzazione della piazza e parcheggio a Rosano nella zona ex campi da tennis. Nel 2012 invece è previsto la realizzazione dell’area mercatale e relativo parcheggio nella zona sottostante i giardini di via Indipendenza del capoluogo.. Per poter realizzare quanto sopra, lo schema triennale prevede anche quelle che saranno le entrate atte a finanziare gli interventi, pertanto otre alle entrate avente destinazione vincolata per legge ed alle entrate derivanti da altri enti e privati è stata prevista una ulteriore entrata derivante dalle alienazioni. Gli immobili che l’Amministrazione intende alienare nel 2010 sono: l’ex “Fornace di Troghi, attuale deposito mezzi della VAB, l’appartamento sopra l’ex farmacia di Troghi ed un terreno in via Salvo D’acquisto. Il bilancio di previsione 2010 relativo al settore opere pubbliche e infrastrutture si focalizza essenzialmente su tre punti cardine “ SICUREZZA – RISPARMIO ENERGETICO – RIQUALIFICAZIONE SPAZI PUBBLICI “. Per quanto concerne la” Sicurezza”, all’ interno del bilancio si trovano tutte quelle risorse relative alle verifiche di staticità delle scuole ed edifici pubblici, la messa in sicurezza idraulica del fosso di Castiglionchio, sul quale è già stato redatto il progetto preliminare e stiamo predisponendo gli atti per il progetto definitivo. Una consistente voce prevede il rifacimento del manto stradale sulle strade comunali più disastrate, con l’installazione di una nuova segnaletica stradale e barriere di sicurezza. Inoltre è prevista la sostituzione dei giunti sul ponte di Rosano. Abbiamo scelto di destinare risorse abbastanza consistenti per la redazione del Piano di Protezione Civile, realizzato dal personale del Centro Intercomunale di PC Arno sud/est fiorentino e l’apertura della sala operativa CESI con reperibilità h24, in modo da affrontare al meglio eventuali emergenze, il tutto verrà diffuso e pubblicizzato con prossimi interventi informativi a tutta la cittadinanza. Stiamo inoltre predisponendo con le associazioni di volontariato di protezione civile del nostro comune “VAB e CRI “ un piano neve, che prevede l’acquisto di piccole attrezzature a disposizione delle associazioni per affrontare al meglio e con più celerità l’emergenza neve. Relativamente al Risparmio Energetico si prevedono investimenti sulla sostituzione di alcuni tratti di illuminazione pubblica con corpi illuminanti a led che abbattono del 60% il consumo di energia rispetto a quelli esistenti, inoltre verrà affidata la progettazione definitiva dell’impianto fotovoltaico sul tetto del deposito mezzi comunali, che prevede anche la bonifica dell’attuale copertura in eternit. Inoltre è prevista la sostituzione di alcuni impianti termici esistenti con caldaie a basso consumo nelle strutture sportive. Di rilevante importanza è la previsione di € 15.000 da destinare ad interventi a basso costo, tipo installazione di cronotermostati, interruttori di prossimità, interruttori orari, sostituzione infissi, isolamento termico e quantaltro. La risorsa messa a disposizione è finalizzata al raggiungimento dell’obiettivo che è stato affidato a tutti i responsabili e di conseguenza a tutti i dipendenti comunali, e prevede la riduzione del 10% dei consumi relativi a gas, energia elettrica, telecomunicazioni, acqua, carburanti, carta. Se tale obiettivo verrà raggiunto, ci sarà un risparmio di circa € 35.000 che sarà reimpiegato nel prossimo bilancio, sempre in interventi mirati al risparmio di energia. Gli interventi di Riqualificazione degli Spazi Pubblici sono riferiti al miglioramento e sostituzione degli arredi nei giardi-

ni pubblici, al confort negli edifici scolastici,(come l’installazione di ventilatori nella scuola elementare del capoluogo, alla correzione acustica di alcune aule della scuola materna, al miglioramento del giardino del centro infanzia di Troghi). Inoltre sono previste la realizzazione di alcune piazzole ecologiche e l’adeguamento di alcuni parcheggi esistenti. In questo bilancio si può notare una consistente cifra relativa ad incarichi professionali utili per la progettazione di interventi da realizzarsi nei prossimi anni, tipo: •• correzione acustica del palazzetto dello sport; •• riqualificazione aree esterne impianti sportivi del capoluogo; •• realizzazione del parcheggio e dell’area mercatale sotto i giardini di via Indipendenza dove si prevede lo sviluppo di un commercio di filiera corta; •• realizzazione del parcheggio e della piazza a Rosano; •• definizione di un percorso pedo-ciclabile lungo il torrente da Troghi a Cellai. Chiaramente quanto previsto sarà totalmente attuabile soltanto se riusciremo a vendere gli immobili e i terreni di proprietà comunale e saranno garantite le entrate previste da altri enti. Alberto Barbetti Assessore LL.PP e Infrastrutture

LA TERZA COMMISSIONE CONSILIARE INCONTRA GLI OPERATORI DEL SETTORE URBANISTICO Un’originale iniziativa si è svolta Sabato 20 Marzo nella Sala Cosiliare del Comune: la terza Commissione consiliare (che si occupa del territorio e dello sviluppo, urbanistica; ambiente; edilizia privata, industria, artigianato e commercio, agricoltura, caccia e pesca) ha incontrato quanti operano localmente nel settore urbanistico: architetti, ingegneri, geometri, immobiliaristi, rappresentanti delle categorie economiche come CNA e CIA. L’incontro è stato programmato in contemporanea con l’avvio delle procedure per la definizione dei nuovi strumenti urbanistici a cui dovrà lavorare l’Amministrazione Comunale nei prossimi mesi, ma una volta tanto non si è parlato dei massimi sistemi , piuttosto delle tante piccole e grandi cose che possono rendere più produttivo il rapporto fra operatori e rappresentanti di categorie con il Comune. Oltre al Presidente della Commissione Renzi ed ai membri della stessa Matrone, Staderini,Monti e Tursi erano presenti l’Assessore all’Urbanistica Sabatini, quello al Bilancio Buonamici , la responsabile dell’Ufficio Urbanistica Arch. Spilotros, il capogruppo di Rifondazione Calò e il segretario del PD Lorenzini. La riunione era stata preceduta dalla richiesta ad un rappresentante per ognuno degli ordini professionali di una relazione scritta sugli aspetti più significativi sui quali sarebbe stato opportuno porre attenzione; erano quindi disponibili le relazioni dell’Ing. Degl’Innocenti, dell’Arch. Baci e del Geometra Puliti. Quasi tutti i partecipanti sono intervenuti portando un fattivo contributo alla discussione; in particolare sono state evidenziate alcune difficoltà di ordine burocratico nelle pratiche autorizzative, la difformità di alcuni aspetti procedurali fra il nostro Comune ed altri a noi vicini, la non sempre chiara motivazione dei vincoli a cui sono sottoposte le pratiche edilizie e urbanistiche. Gli Amministratori sono stati soprattutto ad ascoltare ed a chiedere chiarimenti ed approfondimenti degli argomenti, assicurando comunque che di quanto emerso si terrà conto sia nel lavoro quotidiano, sia in particolare nella redazione dei nuovi strumenti urbanistici per i quali sarà di fondamentale importanza la partecipazione di più cittadini possibile. Il successo che l’iniziativa ha riscosso fra tutti i partecipanti ha suggerito a diversi membri della Commissione di programmare altri incontri dello stesso tipo con rappresentanti di altre istituzioni e categorie in modo da svolgere un’attività di supporto e confronto con l’Amministrazione Comunale in una fase particolarmente delicata ed importante nella quale si andrà a delineare il futuro del nostro Comune.


Gemellaggio con Gross-Zimmern

I

l 23 Aprile arriverà la delegazione tedesca del comune di Gross-Zimmern della Provincia di Darmstadt Deiburg. Il comune, partecipando con esponenti di maggioranza e di opposizione, ha già siglato la firma del patto di gemellaggio nella cittadina tedesca l´anno scorso. Questo mese sarà l´occasione per ratificare la nostra amicizia, consolidare i buoni rapporti istituzionali e soprattuto sviluppare e promuovere la reciproca conoscenza tra i giovani, le scuole, le Associazioni, lo sport e la fede religiosa dei due territori. Le celebrazioni avverranno il giorno sabato 24 Aprile e i “gemelli” visiteranno il nostro territorio in quel fine settimana. All´evento parteciperà anche Aiccre Toscana. In questi giorni coglieremo l´occasione per stabilire legami sempre più stretti tra le importanti associazioni di volontariato

presenti a Rignano e gli esponenti della società civile della cittadina tedesca. E´ da notare come l´immediata positività dei rapporti ci abbia portato a decidere di unirsi in così breve tempo; la parrocchia di Rignano e le categorie economiche che parteciparono alla firma rimasero molto entusiaste dell´incontro e in quell´occasione ci fu la netta sensazione che vi era la volontà di proseguire velocemente verso la ratifica del patto. Inoltre a Gross-Zimmern vi è un club d´italiani che si sono trasferiti per lo più durante il periodo migratorio degli anni 70 verso quelle province tedesche e lì non hanno dimenticato le loro radici che in ogni buona occasione tengono a esaltare. Anche loro saranno presenti oltre ad una composita delegazione pluripartitica. Il ViceSindaco Tommaso Cipro

Sabato 24 Aprile firma del patto di gemellaggio

Iscrizioni ai servizi per la prima infanzia Da Giovedì 15 Aprile 2010 si aprono le iscrizioni per l’anno educativo 2010/2011 ai Servizi per la Prima Infanzia del Comune di Rignano sull’Arno. Per favorire la scelta consapevole da parte dei genitori della migliore tipologia di servizio al quale accedere sono state programmate due aperture delle sedi dove le educatrici saranno a disposizione di coloro che intendono visitare gli spazi e avere informazioni di tipo educativo-didattico nei giorni: giovedì 22 Aprile 2010 dalle ore 17.30 alle ore 19.30 giovedì 6 Maggio 2010 dalle ore 17.30 alle ore 19.30 Gli stampati per le iscrizioni si ritirano dal Lunedì al Venerdì ore 08.30/12.30, Martedì e Giovedì ore 15.00/18.00, il Sabato ore 08.30/11.30 presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune. Tutta la modulistica sarà disponibile anche on-line sul sito del Comune di Rignano sull’Arno all’indirizzo web:

www.comune.rignano-sullarno.fi.it Le domande e la relativa documentazione dovranno essere consegnate all’Ufficio Protocollo o all’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune entro le ore 11.30 di Sabato 15 Maggio 2010. Qui di seguito trovate il dettaglio del funzionamento dei Servizi suddivisi per sede e tipologia: SEDE DI RIGNANO SULL’ARNO Asilo Nido “Il grillo e la formicuzza” Fascia d’età ammessa: dai 9 ai 36 mesi Apertura annuale: da settembre a luglio con calendario scolastico Orario di frequenza settimanale: dal lunedì al venerdì in tre fasce differenziate: A)7.30 - 14.00 / B)7.30 - 16.30 / C) prolungamento del turno B fino alle 18.00 Posti disponibili: 34 Nido Flessibile (Centro Gioco Educativo) Fascia d’età ammessa: dai 15 ai 36 mesi

Apertura annuale: da settembre a giugno Orario settimanale: Martedì e Giovedì con orario 09.00 – 12.00 Posti disponibili: min 5 – max 10 Spazio Gioco Adulti – Bambini Fascia d’età ammessa: dai 15 ai 36 mesi (è richiesta la presenza di un adulto di riferimento) Apertura annuale: da ottobre a dicembre / da febbraio ad aprile Orario settimanale: Mercoledì 16.30 – 18.30 / Sabato 9.30 – 11.30 Posti disponibili: min 8 – max 15 SEDE DI TROGhI Asilo Nido “La Chiocciola” Fascia d’età ammessa: dai 15 ai 36 mesi Apertura annuale: da settembre a giugno con calendario scolastico Orario di frequenza settimanale: dal lunedì al venerdì con orario 8.00 16.00 Posti disponibili: min 8 - max 18

Antica Fiera Di Maggio

Fiera artigiana di arti e mestieri

Come ormai succede da alcuni anni, il primo fine settimana del mese di Maggio si presenta denso di appuntamenti per il Comune di Rignano sull’Arno. L’Amministrazione comunale ripropone infatti l’antica Fiera di Maggio che era nata nella prima metà dell’Ottocento per esporre e vendere i prodotti del territorio, ma che da ormai tanti anni era relegata al solo giorno del lunedì, con un mercato di una intera giornata. Per questo gli assessorati alla Cultura e allo Sviluppo Economico, insieme con le associazioni, i commerciati, i produttori e gli artigiani del paese, hanno previsto un programma che prendera’ il via Domenica 2 Maggio con la FIERA ARTIGIANA DI ARTI E MESTIERI. Saranno presenti stands e bancarelle con ditte che producono artigianato ed una bancarellata dei prodotti delle tipicita’ alimentari locali e la possibilità di degustare i prodotti . Ci saranno attrazioni per bambini, il castello gonfiabile, la pista di mini quad e l’animazione con trampolieri e giocolieri. Come da tradizione la fiera si concluderà Lunedì 4 maggio con il tradizionale mercato delle merci che si protrarrà per l’intera giornata snodandosi per le vie e le piazze del paese L’ Amministrazione Comunale ringrazia per la collaborazione i commercianti rignanesi che per l’ occasione effettueranno un’ apertura straordinaria dei propri esercizi.

Servizio SmS ai rignanesi: “Rignano Informa”

Con l´approvazione del bilancio sarà attivato un nuovo servizio di comunicazione tra l’Amministrazione Comunale e i cittadini di Rignano. Il servizio consiste nel ricevere informazioni sul cellulare in merito a varie tipologie di attività che il Comune di Rignano svolge per i Rignanesi. Eventi culturali,sportivi, manifestazioni associazionistiche e di volontariato, scadenze tributi e di documentazione varia nonché la comunicazione istituzionale in merito alla convocazione di commissioni e consigli comunali, gli interventi della P.Civile in casi di calamità e condizioni meteo avverse e infine lavori pubblici e viabilità. L´iscrizione al servizio è su base volontaria e il cittadino può decidere su quale ambito intende essere informato. Al momento che il servizio sarà disponibile si potrà effettuare l´iscrizione tramite Internet o su foglio cartaceo da consegnare all´ ufficio u.r.p del comune. La ricezione delle informazioni è completamente gratuita per i residenti. Questo nuovo metodo, che si va ad aggiungere alle comunicazioni mensili che arriveranno ogni mese nelle famiglie, permetterà a chi ne vorrà usufruire di essere a conoscenza delle ultime novità che l´Amministrazione sta portando avanti. Stare vicini ai cittadini e permettere loro di essere sempre informati di quello che avviene crea cittadinanza attiva e spirito critico, elementi con i quali gli amministratori devono essere sempre pronti a confrontarsi per poter adeguatamente rispondere.


Nel Comune di Rignano sull’Arno nel periodo 2004-2009 sono stati realizzati quattro importanti interventi infrastrutturali di servizio alla collettività. Ciò è stato possibile grazie alla sinergia delle risorse messe a disposizione sia dall’Amministrazione Locale, sia dal Piano Regionale di Investimento Sociale a favore dei Comuni della Zona Socio-Sanitaria Fiorentina sud-est, alla quale Rignano fa riferimento.

Informazione a cura del Comune di Rignano sull’Arno


economia

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l’intervista. Gabriele Poli, nuovo presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria

“rinnoviamo il marchio di Firenze” Matteo Francini

non quella del “furbetto del quartierino”. Serve un buon capitale per iniziare? Bisogna vedere in quale settore si vuole iniziare: ci sono settori in cui non è necessario, dove chi ha idee può partire anche grazie agli strumenti di accesso al credito esistenti. È un luogo comune quello secondo cui cominciare è impossibile. Quali sono i suoi primi obiettivi? Per prima cosa rinnovare il marchio di Firenze, che è straordinario ma allo stesso tempo troppo legato al passato. Firenze non deve essere solo meta di turismo low cost, ma un luogo dove imprenditori e multinazionali vengano a investire. Il primo atto che faremo, nei prossimi mesi, è lanciare un concorso di idee per giovani creativi, per rivisitare in chiave moderna il brand di Firenze. Poi? Prestare più attenzione all’imprenditoria femminile: le donne spesso sono troppo poco presenti nelle imprese, soprattutto ai posti di comando. E poi una maggiore attenzione all’internazionalità: bisogna uscire da una logica che vede Firenze ripiegata su se stessa. Dobbiamo guardare oltre: per questo, ogni anno, una nostra delegazione farà missioni all’estero. Quest’anno andremo in Cina, poi toccherà a Russia e India. Come giudica, oggi, la situazione di Firenze? È abbastanza difficile per tutti, ma bisogna affrontare il mercato andandolo a cercare. Firenze ha grandi potenzialità, e ora si sono riaccesi i riflettori, sia nazionali che internazionali, sulla città: questo fa ben sperare. Insomma, penso che abbiamo diversi assi nella manica da giocarci.

C

hi l’avrebbe mai detto che un giorno Firenze, città tradizionalmente ancorata al suo passato e diffidente nei confronti del “nuovo”, avrebbe avuto il più giovane presidente tra i Gruppi di giovani imprenditori di tutta Italia? E invece è proprio così. Dallo scorso febbraio, il nuovo presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Firenze è Gabriele Poli, arrivato a rivestire questa carica ad appena 26 anni. “E questo è un segnale importante di rinnovamento”, assicura, lui che del rinnovamento vuol fare il tratto distintivo del suo “mandato”. A partire dal marchio stesso di Firenze. Come si arriva a questa carica a soli 26 anni? Iniziando a lavorare prestissimo come ho fatto io, che ho cominciato quando ancora non avevo 18 anni. A 19 mi sono messo in proprio, ho iniziato a fare l’imprenditore, e così alla mia età ho già 7 anni di esperienza. Per molti, imprenditoria e giovani non sono due parole che vanno a braccetto... È un problema legato alla mobilità sociale, che in Italia è scarsa. I figli di imprenditori entrano presto in azienda, ma prima che prendano il posto di comando passano anni. E di nuovi imprenditori difficilmente ne nascono. Come si possono avvicinare a questo mondo i giovani che non provengono da una famiglia di imprenditori? Incentivando la mobilità sociale e la voglia di fare impresa. Grazie a un nostro progetto, ogni imprenditore “adotterà” uno studente agli ultimi anni delle superiori per fargli capire che, anche per chi non proviene da una famiglia di industriali, questa strada è più percorribile di quanto si pensi. E poi bisogna rendere questa scelta più affascinante, facendo passare un’immagine diversa dell’imprenditore,

A soli 26 anni è il più giovane in Italia a rivestire questo ruolo: “Si tratta di un segnale importante di rinnovamento” assicura, lui che sul rinnovamento ha deciso di puntare tutto. A partire da quello del brand della città: in arrivo un concorso di idee

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ambiente

Aprile 2010

la salUte della Città/1. Palazzo Vecchio corre ai ripari per arginare le emissioni di polveri sottili

Troppo smog. Si piantano gli alberi Giuditta Boeti

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igli, frassini, olmi e aceri ci salveranno dallo smog. O almeno aiuteranno a rendere l’aria fiorentina meno inquinata. Saranno oltre 950 gli alberi che Palazzo Vecchio pianterà per arginare le emissioni di smog e bilanciare il fiume di inquinamento che ogni giorno viene prodotto in città. Le piante sono definite “a pronto effetto”, cioè “sono in grado di esercitare un importante ruolo sull’abbattimento degli inquinanti atmosferici, sia gassosi, come l’anidride carbonica e gli ossidi di azoto, che in forma particolata come il pm10 e il pm2,5”, spiegano dall’assessorato all’ambiente di Palazzo Vecchio. I nuovi alberi saranno piantati entro la fine del 2010 (l’operazione costerà mezzo milione di euro) e troveranno posto nelle zone della più tartassate dal traffico: via Sestese, via Allende/via Fabiani, via Barsanti, piazza Caduti dei Lager, via Palazzeschi, via del Gignoro, via della Chimera, via Venosta, via di Villamagna, viale Nenni (zona San Lorenzo a Greve), via degli Arcipressi, via Baccio da Montelupo e via Fabbroni. Ma questo è solo uno degli interventi messi in atto per contrastare la diffusione delle polveri sottili. Per fermare lo smog si ricorre anche a provvedimenti di emergenza, necessari per abbassare la concentrazione di polveri sottili che ripetutamente superano il limite di 50mg a metro cubo. Ogni volta che le centraline segnalano uno sforamento dei termini consentiti dalla legge, il sindaco predispone un’ordinanza che dà il via a una serie di provvedimenti di emergenza, suddivisi in tre fasi. La prima misura, che scatta il

giorno successivo a quello dello sforamento segnalato dai tecnici dell’Arpat, consiste in una limitazione dell’orario e della temperatura di funzionamento del riscaldamento domestico (non più di 18 gradi e non oltre le otto ore al giorno). In questo primo caso parte anche un invito esplicito ai cittadini affinché lascino a casa le auto e si spostino usando i mezzi pubblici. Se dopo due giorni gli sforamenti di Pm10 continuano, le misure di contrasto diventano via via più severe. Il secondo livello di allarme – che entra in vigore a 48 ore di distanza dal primo – prevede una limitazione del traffico per alcuni dei veicoli più inquinanti (motorini e moto a due tempi, auto a benzina e furgoni merci diesel euro 1 e anche le auto diesel euro 2 e 3), limitatamente alla zona centrale della città, negli orari 8,30-12.30 e 14,30-18,30. Se i livelli di Pm10 non rientrano nella norma, scatta la terza fase del provvedimento, con l’estensione dei divieti di circolazione a tutto il centro abitato (con le stesse deroghe delle cosiddette “domeniche ecologiche”) con l’esclusione di alcune strade di accesso e uscita dalla città come il viadotto dell’Indiano, viale Europa, via Aretina, via Sestese e via Pratese.

A rendere meno inquinata l’aria fiorentina ci penseranno (almeno in parte) i quasi mille tigli, frassini, olmi e aceri che saranno sistemati entro la fine dell’anno nelle zone più tartassate dal traffico. Ma a volte servono provvedimenti di emergenza

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MarTa Pensionata, 60 anni

“Gli scarichi il problema dell’Arno”

“Difficile trovare soluzioni”

“I volatili sembrano aumentati”

“Il problema principale che affligge l’Arno sono gli scarichi fognari della città riversati sulla sua riva sinistra. In certi punti l’aria è irrespirabile. Sono anni che si parla del completamento del sistema di depurazione del fiume ma per ora continuiamo a vedere le acque reflue galleggiare sull’Arno”

“E’ difficile trovare soluzioni per ridurre l’inquinamento atmosferico. Il blocco domenicale delle auto non serve a niente, se non a creare disagi. Abitare in città ha i suoi pro e i suoi contro: lo smog è un prezzo da pagare. L’unica soluzione per non respirare aria inquinata è emigrare in collina”

“A occhio nudo il fiume non pare messo così male e rispetto agli anni passati i volatili che frequentano le sue sponde sembrano aumentati. Chi ci dice però che nell’acqua non ci siano sostanze pericolose? Bisognerebbe avere sott’occhio le analisi degli esperti per essere sicuri che l’Arno sia sano”

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ambiente

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la salUte della Città/2. Secondo l’ultimo rapporto Arpat la sua qualità è “non ancora accettabile”

Un fiume in cattive acque E la fauna “snobba” l’Arno Annalisa Cecionesi

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Un tratto delle sponde dell’Arno

e si potesse chiedere all’Arno qual è il suo stato di salute, lui risponderebbe “potrebbe andare meglio”. L’ultimo rapporto del Dipartimento provinciale Arpat di Firenze, relativo agli anni 2005-2006, definisce la qualità dell’Arno a valle della città di Firenze “non ancora accettabile”. Se da Rosano al tratto urbano l’Arno riesce a strappare un sufficiente, dall’Isolotto a Camaioni la sua qualità è “scadente” (la valutazione si basa sull’indice di stato ecologico – Seca che considera fattori chimici e biologici). Determinante, a monte della confluenza del fiume Greve, è l’immissione dei reflui urbani di riva sinistra d’Arno, non depurati. Le altre cause? “L’assenza o la riduzione delle fasce riparie di vegetazione, la diminuzione della capacità autodepurativa dovuta a arginature, cementificazione delle sponde, riduzione degli ambiti fluviali, l’impermeabilizzazione dei suoli e la mancata regolamentazione e qualificazione dei consumi idrici per assicurare un deflusso minino vitale del fiume”, si legge nel rapporto dell’Arpat. Problemi a tutt’oggi pressoché irrisolti, affiancati però da qualche segnale di miglioramento. Uno di questi potrebbe arrivare dalla realizzazione del collettore dei reflui urbani in riva sinistra collegato al depuratore di San Colombano, i cui lavori, secondo quanto annunciato da Publiacqua, dovrebbero partire questo mese per conclu-

dersi entro il 2014, chiudendo la brutta pagina dei riversamenti in Arno degli scarichi fognari. Intanto, le piante acquatiche che spuntano copiose d’estate nel tratto cittadino sembrano dare segnali rassicuranti. Non sarebbero collegate al peggioramento della qualità delle acque. “La presenza di tali piante in un ecosistema fluviale – secondo quanto monitorato da Arpat nell’estate 2009 - rappresenta in ultima analisi un segnale positivo, poiché indica che le condizioni generali di salute dell’ecosistema sono in miglioramento”. Un rischio per l’equilibrio dell’ecosistema, semmai, sono le specie vegetali e ittiche non autoctone, come la sudamericana “erba alligatore”, che cresce da alcuni anni anche lungo le sponde dell’Arno. Chi altro popola il corso d’acqua? Gli uccelli non sono molti. La condizione necessaria perché ci sia fauna lungo il fiume è la presenza di un habitat idoneo. Le nostre sponde non lo offrono, limitando così la possibilità di vedere un fenicottero sotto casa. “Per prima cosa – spiega Carlo Scoccianti, biologo del Wwf Toscana - l’Arno è un grande canale, non un fiume, e le sue sponde non hanno più niente di naturale. Il secondo problema riguarda la gestione troppo rigida di alcuni tratti, specialmente per quel che riguarda il consorzio di bonifica che si occupa della sponda destra, dove la vegetazione è stata completamente tagliata”. Ma un’isola felice c’è. E’ l’isolotto nei pressi della pescaia di San Niccolò, sulla sponda sinistra, da qualche anno abitato da esemplari di fauna selvatica, attirati da salici e canneti.

anna Pensionata, 60 anni

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giUsePPe Pensionato, 65 anni

“Domeniche ecologiche inutili”

“Il fiume è in condizioni pietose”

“I veicoli elettrici aiuterebbero”

“Il fiume è in condizioni pietose, anche per l’inciviltà delle persone, come quei pescatori che abbandonano scatolette, filo e lenze sulle sponde, nei quali restano intrappolati gli uccelli. A volte sembra che il fiume contenga sostanze oleose, a giudicare dalle macchie nere sul pelo dei cani, difficili da togliere”

“L’aria del centro storico è migliorata a scapito delle periferie. Lo smog si concentra nelle strade più trafficate ma alla fine è un problema comune a tutta la città. Basta spostarsi un po’ in collina per notare la differenza. L’uso di veicoli elettrici potrebbe aiutare ma il problema è di difficile soluzione”

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“Le domeniche ecologiche e la pedonalizzazione del Duomo sono palliativi inutili, misure adottate dalle amministrazioni solo per una questione di immagine. Le macchine intasano tutti i giorni le strade e sopra le nostre teste gli aeroplani scaricano tonnellate di benzina, inquinando l’aria che respiriamo”

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tempi moderni

Aprile 2010

soCietà/1. Dalle baby-angurie agli accessori domestici, ecco come se la cavano i battitori liberi

Spesa, vacanze e casa a misura di single Tra villaggi, serate e locali dedicati, spuntano i life coach per superare gli indugi e gli speed date. Nel tentativo di trovare qualcuno con cui condividere i costi (sempre più alti) della vita al singolare Francesca Puliti

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a dura vita del single? Ma chi l’ha vista. Il commercio ha già fiutato l’affare da quel dì e supermercati, locali, villaggi vacanze fanno a gara per disegnare un mondo a uso e consumo dei battitori liberi. Nella lista dei pro e dei contro ogni lato negativo trova una risposta appositamente studiata. Dal cuscino a forma di spalla di fidanzato su cui dormire sonni tranquilli, ai piatti pronti per risolvere una cena solitaria. Se le miniporzioni non hanno più segreti per i single di casa nostra, c’è chi studia anche l’orario per andare a fare la spesa. Gli “esperti del settore” consigliano le 6 del pomeriggio, evitando accuratamente il finesettimana, che fa molto coppia felice. Anche se a Firenze e dintorni ancora latitano i supermercati in stile romano, dove sono spuntati carrelli differenziati per individuare al primo colpo d’occhio i cuori solitari, l’abbordaggio tra pacchi di riso e fette biscottate funziona anche in terra toscana. Nel tentativo di trovare qualcuno con cui condividere i costi della spesa. Secondo alcuni dati diffusi recentemente dalla Coldiretti, infatti, i single spendono in cibo circa il 60% in più delle famiglie. Poco meno di 300 euro dilapidati ogni mese a suon di primi surgelati, verdura in busta e baby angurie. E, statistiche alla mano, sembrano essere meno propensi al risparmio rispetto agli ammogliati. La spesa media mensile supera in media i 1.000 euro e almeno un terzo viene assorbito dalla casa. Insomma, se manca l’altra metà della mela si è meno disposti a privarsi di altro. Tanto meno dello svago. Perché l’importante è viversela bene la condizione di maschile o femminile singolare. E allora ecco che

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spuntano anche i life coach specifici, per superare ansie e indugi e incrementare la propria vita sociale e affettiva. Lezioni individuali e di gruppo per lavorare su se stessi, un formato planato sulle colline toscane, guarda caso, direttamente dagli Stati Uniti. Sempre da oltreoceano è sbarcata, già da qualche anno, la moda dello speed date. In città se ne può scovare all’incirca uno al mese, organizzato in locali diversi, ma sempre con le stesse modalità. Il concetto è semplice, una sorta di appuntamento al buio ridotto ai minimi termini, anzi diversi incontri del genere riprodotti in serie in una sola serata. Si parte dalle basi: uomini e donne libere si iscrivono all’iniziati-

Poco meno di 300 euro dilapidati ogni mese a suon di piatti pronti, insalate in busta e surgelati va (il costo si aggira attorno ai 20-30 euro, comprensivi di cocktail) e si presentano, in egual numero (da sei a una quindicina) nel luogo di ritrovo. La gentil donzella si accomoda a un tavolino, il cavaliere si siede di fronte a lei per pochi minuti e poi passa alla candidata successiva, cosicché i partecipanti si passano tutti in rassegna a vicenda. Il tempo per conoscersi è poco, ma spesso e volentieri abbastanza per scambiarsi numero di cellulare e mail. E se Cupido non dovesse scoccare la freccia, ci si può sempre riprovare il mese dopo.

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Buongustai solitari, amanti della buona tavola che si vorrebbero cimentare tra mestoli e fornelli ma non sanno da dove cominciare o si trovano a fare i conti con montagne di avanzi, la soluzione è servita. I corsi di cucina per single stanno spuntando come funghi a Firenze e dintorni. Alcuni sono organizzati direttamente dai quartieri (come accade a Campo di Marte), altri da ristoranti, associazioni e fantasiosi chef. Com’è il caso dell’associazione Magici Sapori, in zona piazza Puccini. La clientela? “Gruppi di sei persone tra i 30 e i 40 anni”, spiega Giuseppe Castri, presidente dell’associazione.

Cosa non PUÒ ManCare in disPensa

Il frigo di un single riserva in genere poche sorprese, al massimo una discreta eco. Ecco allora cosa non far mai mancare nella dispensa per riparare al vuoto siderale della ghiacciaia nel caso (fortunato) di dover mettere a tavola un’altra persona. Una buona bottiglia di vino, tanto per cominciare, un barattolo di alici sottolio, del salmone in scatola o in busta, un pacco di tagliatelle e uno di riso, tavoletta di cioccolato d’ordinanza. E nel freezer una confezione di porcini surgelati e una di frutti di bosco. Dopo di che via libera alla fantasia, ma con moderazione. Il dessert più veloce? Ciliegie conservate sotto alcol immerse in cioccolato fuso. Se poi si dispone anche di panna da montare (e soprattutto la si sa montare) il gioco è fatto.

Una MaMMa Per aMiCa (o fidanzata)

Se la coppia scoppia che si fa? Ci si rimette in gioco, o almeno si cerca qualcuno con cui condividere gioie e dolori della condizione di genitore single. Ci pensa internet a mettere in contatto mamme e papà tornati (o sempre stati) liberi. Un modo per confrontarsi e magari conoscersi di persona. Oltre alle chiacchiere online, infatti, l’operazione funziona in alcuni casi come una specie di banca del tempo. Per chi ha qualche ora libera da dedicare alla causa, che suona più o meno: io tengo i figli a te e tu a me.


tempi moderni

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soCietà/2. I nuclei in città sono circa 100mila, “accerchiati” da 80mila composti da un solo individuo

La famiglia resiste. Ma si restringe In media sono formate da due persone: aumentano quelle costituite da anziani che vivono soli, diminuisce il numero dei figli. Sempre meno matrimoni religiosi Annalisa Cecionesi

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a famiglia italiana? Si piega ma non si spezza. Malgrado l’avanzata dei single, resta il pilastro della nostra società. Se fino a ieri imperava l’immagine del quadretto familiare in stile “Mulino Bianco”, oggi è difficilmente etichettabile. Al di là della definizione giuridica, infatti, la famiglia ha mille facce: quella dei conviventi, delle coppie di omosessuali, dei singoli genitori con figli o delle coppie di divorziati con prole. Un mosaico familiare che si ripropone anche a Firenze. Le famiglie fiorentine, secondo i dati del Comune aggiornati al 28 febbraio 2010, sono circa 100mila (“accerchiate” dall’esercito dei circa 80mila nuclei formati da un solo individuo). In media sono composte da due persone. La prole dei fiorentini – quando c’è – è sempre meno numerosa. In prevalenza si hanno uno o due figli, in linea con la tendenza italiana. Più aumentano i componenti, più diminuisce il numero delle famiglie. Se quelle formate da due persone sono 47mila, quelle con tre componenti sono 29mila e quelle con quattro 18mila. E dai cinque componenti in su

si scende uno scalino ripido: le famiglie con tre figli sono 4mila, mentre quelle con 7 o più componenti sono meno di 600. Una bassa fecondità che porta la città a un invecchiamento rapido. Basti pensare che oggi si contano più di due anziani per ogni bambino. Così, complice la maggiore longevità, sono sempre di più le famiglie “coi capelli bianchi”, composte da anziani che vivono soli o accompagnati da badanti. Ma i giovani fiorentini preferiscono il matrimonio o la convivenza? Il primo batte la seconda, almeno sulla carta. I dati contano circa 3.500 conviventi a Firenze, ma è ipotizzabile che siano molti di più. Poche, invece, le coppie iscritte nel registro delle Unioni civili della città, un albo simbolico aperto alle “coppie di fatto”, comprese quelle dello stesso sesso. Nel 2009 si sono aggiunte tre nuove coppie, mentre dall’inizio del 2010 due. Il picco, dall’entrata in vigore del registro (nel 2001), è stato con le 12 coppie del 2007. Ma anche l’intramontabile matrimonio, zoccolo duro delle forme familiari, cambia pelle. Perde campo quello religioso, quasi dimezzatosi negli ultimi dieci anni. Lo

dicono i dati dell’Ufficio comunale di statistica. Se nel 1999 i matrimoni religiosi celebrati a Firenze erano stati 661, nel 2009 hanno detto sì con rito religioso 371 coppie. Tiene invece il matrimonio civile che, nell’ultimo decennio,

oscilla tra le 900 e le 1.000 unioni l’anno, stabilendo un primato che dal 1994 lo vede vincitore su quello religioso. A voler metter su famiglia, insomma, c’è da sbizzarrirsi. Casa che vai, famiglia che trovi.

TENDENZE Crescono le unioni miste. Romania, Brasile e Marocco le nazionalità più amate dai fiorentini

Moglie e buoi dei paesi... che vuoi: ora il coniuge si cerca lontano adagio “moglie e buoi dei paesi tuoi” agli italiani comincia a star stretto. Se ieri il coniuge si cercava sotto casa, oggi è facile trovarlo in un’altra nazione. E se lo si trova nei paraggi, non è detto che sia italiano. Può essere un immigrato, uno straniero in vacanza, un forestiero giunto in Italia per studio o per lavoro. Secondo l’Istat, negli ultimi dieci anni le unioni miste in Italia sono aumentate del 300%, coerentemente con l’aumento della popolazione straniera. Le famiglie internazionali sono una realtà consolidata anche nella città del giglio. A Firenze, nel 2008, secondo il bilancio demografico

Istat, le famiglie con almeno uno straniero erano oltre 22mila. E ogni anno, nel capoluogo toscano, vengono celebrati nuovi matrimoni “cosmopoliti”. Dal 2006 a oggi ne sono stati ufficiati dai 400 ai 600 l’anno (a eccezione del 2008, quando si è verificata una contrazione). Nel 2009, ad esempio, i matrimoni con almeno uno straniero tra i contraenti sono stati 508, sui 1.248 totali. Chi sposano i fiorentini? Tra le nazionalità più “amate”, al primo posto svetta la Romania, seguita da Brasile e Marocco. Generalmente sono famiglie più numerose rispetto a quelle dei fiorentini. Gli stranieri, infatti, compensano (alme-

no in parte) il basso tasso di natalità. Nel 2007, secondo i dati Istat, i nati da almeno un genitore straniero si aggiravano intorno al 20% della nascite registrate in provincia di Firenze. Ma dietro ai numeri ci sono molte storie. Come quella di Angela, di origini peruviane, da tempo sposata con il suo insegnante di italiano, dal quale ha avuto una bimba. O quella di Juljan, che ha lasciato l’Albania durante l’infanzia e da un anno convive con Sara, fiorentina, in attesa del primo figlio. Sono storie come tante, segno che è ora di aggiornare il proverbio. Moglie /A.C. e buoi dei paesi che vuoi.

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curiosità

Aprile 2010

eCodesign. Si chiama Città Riciclante il network di artisti dediti al riuso di materiali di scarto

E da una Vespa nacque una poltrona Nei programmi del gruppo di artigiani c’è anche l’apertura di un caffè letterario, in cui perfino tazzine e tavoli siano in vendita Francesca Puliti

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utto cominciò dieci anni fa con una bici riscattata dal deposito comunale e rimessa a nuovo. Da quell’esperienza nasce l’associazione Veni Vidi Bici e poi il network di artisti “ricicloni” Città Riciclante. Il concetto è quello di tramutare in arte i sempre più numerosi scarti della vita moderna, un’idea semplice, dietro la quale c’è tutta una filosofia di vita. “Quella di sensibilizzare le persone al riuso e a una mobilità sostenibile”, spiega Andrea Buzzegoli, il “padre” di Veni Vidi Bici. Da anni l’associazione opera sul territorio fiorentino attivando laboratori con le scuole elementari, medie e superiori. Cinque incontri durante i quali bambini e ragazzi si cimentano con velocipedi ripescati dalle discariche e li rimettono in sesto. Un ciclo di lezioni pratiche che si conclude con una pedalata collettiva per la città o una gita sulle vicine colline. Ma il network è anche molto altro, una decina di artisti da tutto il mondo che hanno scelto di fare base a Firenze per promuovere le proprie opere e far entrare in sintonia la città stessa con il proprio modo di vivere. “Ci piacerebbe prendere in consegna alcuni spazi inutilizzati – afferma David Styler, scultore nonché altro ‘nodo’ della rete – e farli rivivere in chiave creativa ed ecosostenibile”. La materia prima c’è tutta: panchine, elementi di arredo, lampade e sculture ricavate da pezzi di auto, macchinari, elettrodomestici, mobili in legno. Ogni scarto può avere una seconda chance nelle mani di Andrea e del suo team. Così ad esempio una vecchia Vespa si trasforma in una poltrona, dotata perfino di autoradio con frontalino estraibile e gran belle casse incluse. “Il mio lavoro nasce da quando – racconta l’artefice Matteo Menduni - stupito nel vedere lo scarto di questa società, cercavo di capirne la composizione. Poi col tempo e con la conoscenza di quello che ti permette di farlo, a questo raccattare e smontare si è aggiunta la variabile riadattare-trasformare”. I resti, tanti materiali, diventano inventiva allo stato puro e riprendono vita e forma. Tra i

componenti del network c’è anche Natalia Bavar, socia fondatrice della ben nota in città Libreria La Cité, caffè, bar e centro di aggregazione in Santo Spirito attorno al quale ruotano gli “artisti ricicloni”. E non a caso nei loro programmi c’è l’apertura di un locale simile, a metà strada tra caffè letterario e spazio espositivo. Con una particolarità. “Tutto ciò che vi troverà spazio sarà in vendita – anticipa Andrea Buzzegoli – dalle tazzine, ai tappeti, alle lampade”. Insomma si entra per prendere un cappuccino e si esce con tutto il tavolino. I costi? Se il materiale pare low cost, la mutazione in pezzi d’arredamento/d’arte non lo è altrettanto. E i prezzi scritti sul cartellino variano, dalle più abbordabili lampade ricavate da tubi di scappamento e fari, ai più costosi “transitdivano” e “vespoltrona”. “Le vendite avvengono principalmente online – continua Andrea – ma credo che potremo incrementarle allestendo uno spazio ad hoc. A Firenze la sensibilità verso questo tipo di attività sta aumentando”. Ed è qui, nella patria degli artisti/artigiani, che il network ha deciso di mettere radici. Sperando di contagiare l’intera città.

Alcune opere del gruppo Città Riciclante

last MinUte MarKet. Seconda vita per la merce invenduta, in nome della solidarietà

Lo spreco diventa ricco banchetto (per poveri) C

hiamatelo pure mercato delle occasioni, è un modo per risparmiare sui rifiuti, tagliare gli sprechi e al tempo stesso fare anche un’opera buona. Il nome già la dice lunga, Last Minute Market nasce alla fine degli anni ‘90 a Bologna da un’idea del professor Andrea Segré, preside della facoltà di Agraria. E da semplice idea si fa spin-off dell’Università, come sono dette le aziende che prendono forma all’interno dell’ambiente accademico e poi spiccano il volo sulle proprie ali. Una specie di uovo di Colombo, un concetto tanto semplice quanto efficace: molta della merce che riempie scaffali e banchi frigo dei supermercati rimane invenduta, andando ad accrescere la quantità di scarti prodotta. Allora perché non dare in beneficenza i prodotti che stanno per scadere? Il passo dal magazzino del super alla mensa di senzatetto e indigenti è breve. E il banchetto si fa più ricco. E’ nel 2006 che il progetto scavalca l’Appen-

nino, per fermarsi a Empoli. Ma nell’arco di quest’anno l’iniziativa è destinata ad allargarsi, a partire da Livorno. “La crisi economica ha dimostrato che è ora di cambiare prospettiva – afferma Segré – Se non c’è mercato la produzione crolla. Allora è il caso di porci dei limiti, recuperare gli sprechi e contenere così anche le inutili spese per lo smaltimento dei rifiuti”. Non solo cibo, la raccolta spazia dai farmaci ai libri, fino agli indumenti, come nel caso di Empoli, dove l’iniziativa ha preso corpo grazie al progetto Re.So. Perché della merce invenduta non si butta via niente, alla faccia di una confezione un po’ sbreccata o di una copertina sciupacchiata. Dopo la partecipazione al Green Social Festival di Bologna lo scorso febbraio, Last Minute Market sarà presentato in terra toscana, più precisamente a Terrafutura. L’appuntamento con la solidarietà è alla Fortezza Da Basso il mese /F.P. prossimo.

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la KerMesse. Torna il festival che quest’anno mette in primo piano musica classica e contemporanea

Il Maggio si dirige “Verso Oriente” ha il sapore delle spezie che vengono dai Paesi orientali il cartellone proposto dal

l’aPPUntaMento

Maggio Musicale fiorentino nella sua 73esima edizione. A salire sul palcoscenico

Quattro giornate a ritmo di tango

protagonisti provenienti da tutto il mondo, con una grande attenzione al nuovo

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Bozzetto di Yannis Kokkos per “Die Frau ohne Schatten”

Ludovica V. Zarrilli

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uest’anno il Maggio musicale fiorentino si dirige a Est. “Verso Oriente”, così si intitola il Festival nel 73esimo anno dalla nascita, dedicando grande attenzione ai sound multietnici ed esotici, partendo da Mozart e arrivando fino alla musica contemporanea. All’inaugurazione, prevista per il 29 aprile con Die Frahu Ohne Schatten (La donna senz’ombra) di Richard Strauss, il cui libretto fiabesco Hoffmansthal trasse da leggende indiane, arabe, cinesi. A dirigerla Zubin Metha, che la affrontanterà per la prima volta nella sua lunga carriera. L’opera verrà messa in scena con un nuovo allestimento del grande Yannis Kokkos, alla sua prima regia per il festival fiorentino. Intorno a Mehta, che quest’anno festeggia 25 anni

come direttore principale del Maggio, e all’amico Daniel Baremboim, ruota buona parte del cartellone: il maestro indiano è infatti sul podio anche del “Ratto dal serraglio” mozartiano, ripresa di un fortunato spettacolo con la regia di Eike Gramms e di due concerti sinfonici. Grande attesa per l’opera contemporanea che, come di consueto debutta a Firenze in occasione del festival. Quest’anno sarà la volta di “Natura Viva”, che porta la firma di Marco Betta e verrà messa in scena in anteprima assoluta il 15 e il 17 giugno al Teatro Goldoni, sul libretto di Ruggero Capuccio a cui presterà la voce Chiara Muti. Opera astratta e di simboli, l’opera di Betta, è una riflessione su tre stati della morte, per amore, giustizia e arte – ci sono riferimenti profondi a Paolo Borsellino e Caravaggio -, e da relitti musicali di avanguardie ma anche di antiche culture e ninnananne tradizionali,

fa di Palermo e della Sicilia luoghi evocativi dove convergono segni d’Oriente e di Occidente. Nuovi personaggi, nuovi interpreti provenienti da nazioni che prima d’ora non avevano mai avuto modo di esibirsi al Maggio e nuove anche le età degli interpreti che saliranno sul palcoscenico. Nel parterre de roi ci sarà infatti un pianista palestinese, Saleem Abboud Ashkar . Spazio anche alla danza, con la creazione di Guillame Cotè e con la coreografia “La vérité 25x par seconde” studiata per essere messa in scena in occasione di Fabbrica Europa alla Stazione Leopolda. Per la prima volta nella storia del Maggio verrà riservata grande attenzione ai grandi jazzisti come Enrico Rava e Poalo Fresu Spazio e al Maggio Off con le sue sonorità rock. E per chiudere in bellezza, gli amatori potranno ascoltare la Nona di Beethoven. www.maggiofiorentino.com

la novità. Il 16 aprile il colosso dei beni culturali e tecnologici apre un punto vendita a I Gigli

Libri, dischi e fotografia: arriva la Fnac L

a Fnac sbarca in Toscana, per la precisione a Campi Bisenzio. Dal prossimo 16 aprile, il colosso specializzato nella distribuzione di beni culturali e tecnologici aprirà un punto vendita all’interno del centro commerciale I Gigli. Circa 2.400 metri quadri che segneranno l’avvento del gruppo nato a Parigi nel 1954 nella nostra regione, e che andrà ad aggiungersi ai negozi già presenti, in Italia, a Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Verona. Libri, dischi, informatica, audio, video e fotografia: questi i prodotti che si potranno trovare alla Fnac, la cui apertura segnerà un evento non solo per la regione, ma anche per i I Gigli, dove sorgerà il punto vendita. “E’ un evento molto atteso da tutti noi – spiega il direttore del centro commerciale Alessandro Tani – sarà un’apertura molto significativa”. E anche l’occupa-

zione ne risentirà in positivo: grazie anche all’arrivo di Fnac, i posti di lavoro offerti dai 134 punti vendita dei Gigli passeranno dai circa 1.500 del 2008 a 1.680, con un incremento di ben il 12%. Ma non è questa l’unica novità in arrivo al centro commerciale: entro l’estate sarà organizzata, insieme al Comune di Campi Bisenzio, una “notte verde” - con i negozi aperti fino a tardi – tutta dedicata alla sostenibilità ambientale. Ancora da stabilire la data precisa, ma – assicurano gli organizzatori – si tratterà di un evento unico nel suo genere. E per una novità sicura, eccone altre due “work in progress”: a breve, ai Gigli, potrebbe arrivare la “personal shopper”, ovvero una figura incaricata di aiutare i clienti nelle loro spese, oltre a un’area per la custodia degli animali /M.F. mentre il padrone si dedica allo shopping.

a danza più sensuale della terra torna a emozionare Firenze per quattro giorni consecutivi. Dal 22 al 25 aprile torna al Saschall l’ottava edizione del Firenze Tango Festival, rassegna popolata da professionisti e dilettanti, durante la quale i provetti ballerini si cimenteranno nelle evoluzioni e nelle movenze nate nelle strade popolari di Buenos Aires. Il Festival fiorentino è uno degli eventi più attesi dai tangheri e dagli amanti dell’autentica cultura del tango argentino in Italia e all’estero. Ballerini ed insegnanti internazionali, musicisti di primissimo livello, uno spettacolo con l’orchestra Hyperion e 5 coppie ospiti del Festival, milongas con musica dal vivo, esibizione dei maestri, stages di tango salon, nuevo e milonguero, milonga, vals, tecnica, seminari di teatro sono gli ingredienti di questa edizione. L’ottava edizione della manifestazione si svolgerà a Firenze dal 22 al 25 aprile in vari luoghi della città. Oltre che nel rinnovato spazio del teatro del Circolo Affratellamento di Ricorboli, le due giornate principali del Festival si svolgeranno nei 2.500 mq del Teatro Saschall (www.saschall.it), – teatro che ospita i più grandi concerti della città - e che si trova subito all’uscita dell’autostrada di Firenze Sud con grande parcheggio gratuito annesso. Inoltre ampi e funzionali spazi per studiare e per ballare, bar aperto fino alla chiusura della milonga, possibilità di cenare nel ristorante del teatro. Il fFirenze Tango festival si prepara, oltre che a ripetere il successo delle passate edizioni, a dare un forte segnale di qualità proponendo un nutrito cartellone di eventi che permetta al grande pubblico e al pubblico degli appassionati, di assaporare tutte le sfumature di cui è ricco il tango argentino: musica, danza, poesia, cinema. Spettacoli, concerti, presentazioni, mostre ed incontri di approfondimento culturale richiameranno appassionati, addetti ai lavori e grande pubblico da tutte le parti del mondo. La scorsa edizione ha visto oltre 30 artisti di fama internazionale esibirsi ed insegnare a più di 5.000 spettatori. Nessun problema se non si sono mai indossate le scarpette o non si è mai fatta pratica, la kermesse potrebbe essere l’occasione per guardare volteggiare i campioni e avvicinarsi ad una disciplina che ogni anno coinvolge sempre più persone. www.fi/L.Z. renzetangofestival.com/festival/

Un momento del Festival


cultura

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il MUsiCal. Rivisitazione teatrale del capolavoro di Lewis Carroll, con personaggi famosi e colpi di scena

Al Saschall il paese delle meraviglie Barabara Biondi

A

lice fever. E’ la febbre che impazza nell’ultima stagione e che coinvolge vecchi e nuovi amanti del racconto di Lewis Carroll. Dopo la versione cinematografica di Tim Bruton, che ha sbancato i botteghini ed è stata applaudita da grandi e piccini di mezzo mondo, il 7 maggio arriva sul palcoscenico del Saschall “Alice nel paese delle meraviglie. Il musical” opera inedita per la prima volta sui palcoscenici italiani. La sceneggiatura creata da Enrico Botta e Annalisa Benedetti è frutto di una accurata riealaborazione dei famosi scritti di Lewis Carrol “Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie” e “Attraverso lo specchio”. Le musiche composte appositamente per questo musical da Daniele Biagini con i testi di Lorenzo Biagini e Enrico Botta mettono lo spettatore a tu per tu con gli spettatori della fiaba. Ogni brano dei 14 composti ha una propria identità e stile musicale che li differenzia dagli altri. Componente fondamentale di questo musical è la grande creatività espressa in tutte le componenti dello spettacolo, dalle scenografie, ai costumi, agli effetti speciali, fino al ripudio di colori e di simbologia. Lo spettacolo è composto da 2 atti, per un totale di 12 scene che si susseguono con un cambiamento continuo a vista di scenografia, grazie a un palco ruotante ed elementi su ruote

che permettono ai cambi scena di essere parte integrante dello spettacolo, come se lo spettatore sfogliasse le pagine di un libro. Le scene giocano sulle diverse proporzioni, forme e colori per ricreare l’ambientazione e la magia del paese delle meraviglie. Lo spettacolo è arricchito da vari effetti speciali grazie alla particolarità di disegno, luci e a giochi di magia e trasformismo inseriti nella trama. La storia inizia nel mondo reale, nel

Stregatto, Brucaliffo e Regina di Cuori accompagnano Alice

giardino di casa della piccola Alice, dove i genitori hanno organizzato un invito all’ora del the. La superba madre di Alice per ben apparire con i suoi ospiti la invita a cantare di fronte a tutti ed inconsapevolmente la piccola presa dalla paura scapperà e darà inizio alla sua fantastica avventura all’interno del paese delle meraviglie dove incontrerà gli strampalati personaggi già famosi ed amati dal pubblico. Dal Coniglio Bianco al Cappellaio Matto, dalla Regina di Cuori allo

Stregatto e tutti gli altri pazzi e colorati personaggi si alterneranno con i loro “non sensi”, accompagneranno Alice in questo viaggio strampalato a volte aiutandola, a volte confondendole le idee. giocheranno o si prenderanno gioco di lei, can-

teranno e balleranno insieme, si divertiranno e dovranno affrontare delle difficoltà. E’ così che Alice vivrà le sue avventure e riuscirà a trovare “la propria strada” all’interno di questo paese delle meraviglie, cioè all’interno di sé.

la Mostra. Tornano agli Uffizi alcuni capolavori del genio del Rinascimento

La sala dei Lippi è finalmente completa I

La pala del noviziato di Filippo Lippi

no detto Il Pesellino. Per la prima volta dopo due secoli, la predella sarà esposta nella sua composizione originaria grazie a un eccezionale prestito dal museo del Louvre di Parigi. Tre in totale i capolavori restaurati, dopo un lungo e attento lavoro reso possibile dagli Amici degli Uffizi, che dal 1993 opera in sostegno alla Galleria: oltre alla pala e alla predella, gli interventi hanno riguardato la cosiddetta pala di Annalena e altre due tavole dell’artista: La Madonna annunciata e Sant’Antonio abate e L’angelo dell’Annunciazione e San Giovanni Battista. Lo straordinario recupero della pala del Noviziato – commenta la soprintenden-

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colori sono quelli che Filippo Lippi vide coi suoi occhi mentre li stendeva, il brio e l’atrmonia delle forme è quella che il frate carmelitano regalò ai suoi dipinti. Torna a risplendere nella sua originale completezza la Pala del Noviziato, capolavoro di Filippo Lippi (Firenze, 1406 ca. – 1469) dipinto per l’omonima cappella in Santa Croce, su commissione di Cosimo de’ Medici nel 1445. Dal 26 aprile al 30 maggio sarà possibile ammirarla interamente rinnovata dopo l’ultimo importante lavoro di restauro realizzato dalla Galleria degli Uffizi e finalmente riunita alla predella dipinta dal giovane aiutante di Lippi, Francesco di Stefa-

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te al polo museale Cristina Acidini – esalta il dipinto, dove si uniscono la magnificenza dei Medici e la splendida maturità artistica di un protagonista assoluto del Rinascimento quale fu Filippo Lippi”. In mostra cinque capolavori chiave dell’opera del pittore fiorentino, di chiara ispirazione masaccesca. “Filippo Lippi faceva parte della cerchia intellettuale di Cosimo il Vecchio - spiega il direttore degli Uffizi Antonio Natali - e lì imparò il principio aristotelico secondo cui l’arte deve commuovere. Ammirare queste opere nella loro bellezza originaria significa cogliere la grande emozione che ispirò /B.B. l’artista fiorentino”.

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fiorentina. Cristiano Zanetti è rientrato, dopo un brutto infortunio, per il finale di stagione

A centrocampo è tornato il “cervello” Era arrivato a firenze tra il malcontento per la cessione di Melo, in poco tempo ha convinto tutti, poi uno dei tanti ko della carriera. ora è di nuovo a disposizione per tentare l’assalto all’Europa: “Ci proveremo fino alla fine”

Cristiano Zanetti

Cristina Guerri

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ra arrivato a Firenze tra il malcontento generale dopo la cessione alla Juventus di Felipe Melo. Ma il malumore dei tifosi è scivolato via dopo le prime uscite di Cristiano Zanetti con la maglia viola. Quella perfetta contro il Liverpool in casa prima, e quella contro la sua ex squadra (quella Juventus scelta dal brasiliano, sempre meno rimpianto a Firenze) poi, hanno convinto la città. Poi, un brutto infortunio, uno dei tanti della sua carriera, lo ha tenuto fuori dai giochi per molte settimane. Adesso il cervello del centrocampo viola è tornato per un finale di campionato da cardiopalma. In ballo c’è un posto in Europa, dove la Fiorentina vuol continuare ad essere protagonista anche la prossima stagione. “Raggiungere il quarto posto sarà un’impresa – dice il centrocampista - però fino a quando ci saranno punti a disposizione continuere-

mo a sperare e a provarci fino alla fine. Consapevoli, lo ripeto, che servirà un’impresa”. Vada come vada, per Cristiano sta per concludersi la prima stagione con la maglia viola, e per lui è già tempo di bilanci. “La Fiorentina è andata oltre ogni aspettativa, nessuno si sarebbe aspettato che facesse risultati così importanti con squadre molto superiori sia a livello di organico che di tradizione. Sinceramente non mi aspettavo di passare il girone di Champions – ammette Zanetti - invece abbiamo battuto il Liverpool, il Lione e il Bayern Monaco. Credo che la Fiorentina abbia fatto più di quello che ci si poteva aspettare. Avrei messo la firma per una stagione così”. Come sottolineato in precedenza, la carriera di Zanetti è stata costellata da molti ko fisici. “Si fanno male quelli che giocano, e io sono sempre stato in squadre impegnate ogni tre giorni. È il rischio di stare nei grandi club – spiega - guardate la Fiorentina: quando mai era accaduto che con questo staff ci fossero così tanti infortuni? Recuperare giocando ogni tre giorni non è facile. Per me è

comunque un vanto sapere che la mia assenza pesa anche per il ruolo particolare che occupo in campo. E poi chi sta in panchina non si fa mai male”. Il suo rapporto con la città è solido, forte anche dei suoi trascorsi nelle giovanili della Fiorentina. “I tifosi viola sono fantastici. Chi non lo vive non può immaginare quanto sia fondamentale il loro apporto”. Prima dello stop che l’ha tenuto fermo per diverso tempo aveva costituito una coppia di ferro con il compagno di reparto Riccardo Montolivo, forse arrivato quest’anno alla sua definitiva consacrazione. “Un giocatore non ‘esplode’ - dice Zanetti - Riccardo è stato aiutato dalla squadra, così come lui ha aiutato i compagni. Quest’anno abbiamo fatto grandi partite, anche quando abbiamo perso. E Montolivo ha potuto dimostrare tutto il suo valore. Bolatti? Ha grandi qualità. È un nazionale argentino, è molto ordinato e intelligente tatticamente. Ancora non ha fatto vedere quello che sa fare – conclude il centrocampista - ma ha grandi margini di miglioramento”.


sport

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CalCioMerCato/1. Mancano molte settimane alla sessione estiva, ma in casa viola si è già al lavoro

La squadra che verrà inizia a prender forma Cristina Guerri

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ancano ancora diverse settimane all’inizio del calciomercato estivo. Ma, in attesa di capire quali saranno gli scenari della prossima stagione, il diesse

viola Pantaleo Corvino è già al lavoro per costruire la Fiorentina che verrà. Il primo intento del direttore sportivo gigliato è quello di riuscire a trattenere a Firenze i pezzi pregiati della rosa attuale. A partire da Frey. Il portiere francese, giunto al quinto anno in maglia viola, è richiesto dalle big d’Europa. Bayern Monaco e

Il primo obiettivo è trattenere i big: frey, Vargas e anche Mutu interessano a molti. Il sogno è Kolarov, davanti piace Pinilla

Manchester United sono le squadre che più di tutte hanno manifestato l’interesse per l’estremo difensore, che ha una clausola rescissoria di 18 milioni di euro. Due i nomi del possibile sostituto, nel caso in cui il francese lasciasse Firenze: Viviano e Amelia. Il primo è per metà di proprietà dell’Inter e da sempre è tifosissimo della Fiorentina. Il secondo, in rotta da tempo con il suo attuale allenatore (Gasperini), sarebbe felice di accasarsi alla Fiorentina. Piace, e tanto, anche Vargas. A chi? A Real Madrid, Inter, Juventus e Manchester City. Il costo del cartellino dell’esterno offensivo ruota intorno ai 20-25 milioni. E poi c’è il capitolo Mutu. Caso doping a parte, esiste una reale ipotesi che l’attaccante rumeno lasci in ogni caso la Fiorentina. A quel punto le due giovani leve di casa viola, Jovetic e Ljajic, dovranno farsi trovare pronte a sobbarcarsi il peso della sostituzione del Fenomeno. Sul piatto ci sono poi i rinnovi di Kroldrup e Gobbi. Con Munoz in arrivo, per il danese potrebbero prospettarsi scenari diversi da Firenze: il difensore, tra l’altro, piace molto in Grecia. Stesso destino anche per Gobbi, destinato a raggiungere molti ex viola (vedi Storari, Zauri, Semioli, Pazzini) alla Sampdoria. Per quanto riguarda le entrate, come già accennato, a giugno arriverà dall’argentina il giovanissimo Munoz. Il secondo rinforzo potrebbe arrivare direttamente dall’Olanda. Stando alle voci prove-

nienti dai Paesi Bassi, il ventiduenne esterno dell’Heerenveen, Roy Beerens, si è detto pronto a vestire la maglia viola. La sua valutazione è di circa 3,5 milioni. Serve poi trovare il possibile sostituto d Gobbi. Il sogno è Kolarov (Lazio), ma la

concorrenza (vedi Inter) per il serbo è tanta e agguerrita. Per l’attacco il primo elemento da tenere d’occhio è Pinilla, la rivelazione del campionato di serie B. In tal senso, la Fiorentina si sarebbe concretamente mossa con il Grosseto.

CALCIoMERCATo/2 Cinque anni di acquisti: il bilancio

Top e flop dell’epoca Corvino

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li ultimi in ordine cronologico sono stati Keirrison, Ljajic, Bolatti e Felipe. Troppo poco il tempo per poterli giudicare. Nei cinque anni di gestione corviniana, ne sono arrivati tanti di giocatori. Alcuni, anzi molti, hanno contribuito a portare la Fiorentina a un discreto livello europeo. Tanti i giovani di buona prospettiva esplosi sotto la gestione Prandelli. Come Jovetic: arrivato a Firenze da semisconosciuto, il montenegrino si è inserito nella scorsa stagione per poi esplodere quest’anno, soprattutto in Europa. Per non parlare di Gilardino, rinato con l’aria di Firenze dopo i malumori milanesi con la maglia del Milan. Prima di lui era toccato a Mutu. Caso doping a parte, il rumeno si è riscoperto Fenomeno dopo il licenziamento dal Chelsea e la breve parentesi con la Juventus. E Vargas? C’è

chi, dopo i primi mesi, lo aveva già etichettato come “bidone”. Poi il suo adattamento, tecnico e tattico sul campo e mentale nello spogliatoio lo hanno reso uno degli esterni offensivi più forti in circolazione. Ai tanti acquisti top, in questi cinque anni si è visto anche qualche flop. Il più rinomato è quello di Da Costa. Acquistato per 4,5 milioni di euro, il difensore portoghese, quando impegnato, non ha mai convinto. Per non parlare di Anthony Vanden Borre. Arrivato pieno zeppo di buoni intenti, il belga ha collezionato solamente otto presenze in campionato. È durata poco anche l’avventura di Castillo. Acquistato l’estate scorsa e per poi andarsene via a gennaio, ha fatto in tempo a segnare la sua unica rete contro il Bari, squadra in cui milita in questa seconda parte di /C.G. stagione.


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Aprile 2010

sport nel Valdarno

FIGLINE. Campionato agli sgoccioli e tempo di bilanci per mister Moreno, dopo il primo anno nel Valdarno

Torricelli, la fiaba continua in gialloblu Andrea Trapani

Serietà, soddisfazioni, salvezza. Queste le parole chiave per chiudere la stagione

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in bellezza. In nome di una carriera altrettanto brillante, che ha portato

uaranta anni appena compiuti. Una carriera lunga e piena di soddisfazioni, lontana da quella Toscana a cui però negli ultimi anni si è trovato legato da un doppio filo. Prima da calciatore, poi da allenatore. Stiamo parlando di Moreno Torricelli, nato ad Erba in quella Lombardia dove è stato scoperto. La sua storia, infatti, non è uguale a quella degli altri giocatori. Parte da lontano, parte dalla Brianza dove Torricelli – oltre a giocare, più per hobby che per mestiere, nella Caratese nel Campionato Nazionale Dilettanti - lavorava. Il suo ingresso nel mondo del calcio ricorda più una fiaba che una fredda cronistoria di un giornalista. La Caratese incontra nella classica amichevole infrasettimanale la Juventus, per gli osservatori bianconeri è come un fulmine a ciel sereno. Le cronache vogliono che ad inizio 1992 venga convocato dalla Juve per giocare una serie di amichevoli in prova. Va tutto così bene che Giovanni Trapattoni lo vuole con sé. Sarà la prima di un’avventura che lo legherà al Trap nazionale. Nel settembre dello stesso anno Torricelli fa il suo esordio in campo: Juventus – Atalanta, la partita. Diventa titolare, vince subito un trofeo, la Coppa Uefa. Non sarà l’unico, anzi. Arrivano i tre scudetti, le due Coppa Italia, la Champions League, la Coppa Intercontinentale, le due Supercoppa Italiane e la Supercoppa europea. Nel 1998 una delle sue svolte: va ai Mondiali in Francia e soprattutto arriva nella Toscana che tuttora lo ospita. Arriva alla Fiorentina, in maglia viola ancora una volta trova Trapattoni. Gioca a

l’ex giocatore della Nazionale fino alla panchina dello stadio Del Buffa

Moreno Torricelli

Firenze fin quando può, i gigliati attraversano anni difficili e Torricelli va in Spagna, a Barcellona con la casacca dell’Espanyol. Ma non è finita. E’ ancora Toscana, nel novembre 2004 arriva all’Arezzo dove chiude una carriera che, a pochi chilometri di distanza, si riapre con un nuovo futuro. Dal campo alla panchina, nel 2007 va ad allenare i giovani della Fiorentina. Si ricomincia a correre come da giocatore: dai giovani arriva subito il primo contratto da allenatore professionista, a Pistoia. Ancora in Toscana. L’avventura in questo caso non è delle più fortunate, la Pistoiese retrocede ma la storia continua. Nello scorso giugno 2009 il Figline, appena promosso in Lega Pro Prima Divisione, lo chiama sulla propria panchina. Inizia così l’attuale avventura valdarnese con la casacca gialloblu. Una partenza in salita, la prima del Figline nella terza serie è stata dura. Ma il mister sembra avercela fatta. Il 2010 sembra essere positivo per i gialloblu e per Torricelli che comunque rimane con i piedi per terra: “Alla mia squadra ho sempre chiesto di dare continuità al nostro lavoro e di conseguenza ai nostri risultati. Prima riusciamo a centrare l’obiettivo salvezza, e più soddisfazioni ci potremmo togliere nelle ultime giornate di campionato”. Siamo arrivati a quasi poter scrivere la parola fine a questa stagione, per Torricelli un altro capitolo da aggiungere alla sua lunga fiaba.


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sport nel Valdarno

Aprile 2010

REGGELLO. Quest’anno la squadra ha deciso di attingere dall’ampio vivaio, senza ricorrere a giocatori esterni

Qui il basket è tutto fatto in casa Valerio Longhi

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Il presidente Moreno Castagnini

figline. Un settore giovanile sconfinato per la società di pallacanestro nata nel ‘69

La Don Bosco fa 13. A suon di esordienti

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uando si dice basket in Valdarno non si può non pensare alla Don Bosco Figline. Una società arrivata a superare, lo scorso anno, il quarantesimo anniversario dalla nascita. Era il 1969, infatti, quando un gruppo di amici uniti dalla passione della pallacanestro diede vita al Basket Don Bosco che, ad oggi, accomuna le vite di 189 ragazzi, 378 genitori, 9 allenatori, 12 vice e un numero sconfinato di tifosi che esce ben al di fuori dalle mura cittadine. Tredici le squadre in questa stagione, in campo maschile come in quello femminile. Si va dalla Serie C donne alla Promozione maschile passando per lo sconfinato settore giovanile. Ci sono le squadre Under 13, 15, 17 e 19

per i maschietti nonché l’Under 13 per le ragazze. Senza dimenticare l’attività per i più piccoli: sono impegnati quest’anno gli Esordienti ‘98, gli Aquilotti ‘99-’00, il MiniBasket 2000 e ‘01 oltre alle Paperine. Un movimento di tutto rispetto che fa della Don Bosco una delle società più importanti a livello regionale, soprattutto per il valore del settore giovanile. In questo senso da ricordare anche per l’edizione 2010, svoltasi lo scorso gennaio - il consueto torneo a sei squadre in ricordo di Rodolfo Del Puglia, storico massaggiatore del Basket Don Bosco. In onore di “Foffo” ci sono stati tre giorni di sport, amicizia e competizione. /V.L. In nome della vera pallacanestro.

Una delle squadre in azione

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l canestro attrae da sempre gli sportivi reggellesi. E’ nel loro Dna. Da qui nasce la storica presenza del “Basket Reggello”, una società che proprio in questa stagione ha fatto una scelta importante. Dopo 8 anni consecutivi di partecipazione a Campionati Nazionali (ben cinque) e Regionali, infatti, la società del Presidente Moreno Castagnini ha deciso il ridimensionamento della prima squadra con l’utilizzo esclusivo dei ragazzi facenti parte dell’organico, senza ricorrere a giocatori esterni. Se dal lato costi ciò ha portato degli indubbi benefici, dal lato risultati la squadra è riuscita a vincere solo 2 partite su 23 con una quasi sicura retrocessione in Serie D. “Ciò non ci preoccupa – dice la vicepresidente, Simonetta Evangelista – perché è una situazione prevista e comunque la Società può contare su un discreto vivaio composto da oltre 70 ragazzi di tutte le età con 3 squadre che partecipano a Campionati agonistici, più precisamente gli Under 19, gli Under 17 e gli Under 14”. Proprio ai più giovani è rivolto il focus dell’attività. “Esatto, – continua Evangelista - abbiamo il settore Mini Basket con le squadre degli Esordienti, Aquilotti e Scoiattoli. Senza dimenticare che, oltre a queste, abbiamo anche una squadra di grandi che partecipa al Campionato di Prima Divisione”. Che il basket piaccia a Reggello, come dicevamo, è indubbio. I numeri parlano chiaro: gli iscritti superano le 100 unità e sono suddivisi in ben 8 squadre che, ci confida la vicepresidente, “per

la nostra realtà rappresentano un motivo di orgoglio e ci danno lo sprone per continuare in questa attività che consente ai giovani di crescere con principi e regole molto importanti al giorno d’oggi”. La scelta di ricorrere solo al vivaio quindi non solo non cancella i grandi risultati ottenuti negli ultimi anni, ma al contrario rafforza il lavoro di un team di grandi appassionati del basket. Per dimostrarlo basta ripercorrere la storia recente del “Basket Reggello” che, dal 2003 al 2009, ha partecipato per cinque stagioni al Campionato Nazionale di Serie C1; un’opportunità che ha portato il capoluogo reggellese a confrontarsi con realtà cestistiche molto importanti come Cagliari, Sassari, Perugia, Arezzo, La Spezia, Siena, Pistoia e Livorno. “In questi anni - ricorda il Direttore sportivo Lorenzo Chimenti - abbiamo avuto anche la soddisfazione di una convocazione in Nazionale Under 21 del giocatore Tomas Di Dio, avuto in prestito dalla Mens Sana Siena, e nella Nazionale Under 19 di Kurt Chanel Kabunda che arrivava invece da Teramo”. Il miglior piazzamento? E’ l’ottavo posto conseguito nel Campionato di C1 del 2003/2004 che permise di partecipare ai Play-Off finali.


sport nel Valdarno

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Incisa. Oltre la metà degli iscritti ha meno di 12 anni. Ma abbandona presto

Judo, la passione è giovane Andrea Trapani

CROSS LUNGO ATLETICA FUTURA, ANCORA CAMPIONI

La società figlinese Atletica Futura si ritrova, a distanza di un anno, a celebrare la vittoria del secondo titolo toscano in corsa campestre. Rispetto al 2009, nel 2010 il titolo da festeggiare è quello del cross lungo. Titolo che da sempre è stato il primo obiettivo delle società toscane più prestigiose. In questo modo l’Atletica Futura ha avuto accesso di diritto alla finale nazionale 2010 sia nel cross corto per il risultato dell’anno precedente (19° ai nazionali) sia nel cross lungo potendo portare così 10 atleti ai campionati italiani di cross svoltisi a Volpiano (To). Nella gara tricolore da segnalare il 47° posto di Saadouni nel cross corto e la prova di Talam che si è aggiudicato il gradino più basso del podio in una gara di livello internazionale.

J

udo, che passione! Sicuramente quella di Mario Porzio, vicepresidente dell’A.S.D. Judo Incisa, è trascinante. Lo si vede da come racconta il suo sport: “Il judo – ci spiega subito – è uno sport completo, come il nuoto. Anzi di più. In piscina si galleggia, in palestra invece questo sport ti permette di controllare i movimenti per sapere dove sei tu e dove è l’altro”. Un vero e proprio spot per i più giovani che, infatti, accorrono in forze nei locali dell’associazione. Sessantatré iscritti, di cui ben 37 Under 12; tutti ad allenarsi presso il salone polivalente di Incisa, in Piazza Santa Lucia. Due gli appuntamenti settimanali, il lunedì e il giovedì: dalle 18 alle 19 è il turno dei più piccoli mentre più tardi, dalle 19, tocca agli agonisti. Quattro i maestri a cui si aggiunge la collaborazione di Alessandro Geri, pluricampione nazionale e campione del mondo a livello militare. Un gruppo unito. “I cinque soci fondatori sono ancora alla guida della società che a gennaio – precisa Porzio – si è staccata dalla precedente Palestra G.S.C. Gruppo Sport Cultura per diventare un’entità autonoma: i protagonisti però siamo sempre noi. Il Presidente Andrea Massai, il sottoscritto alla vicepresidenza, poi Raspini, Tiranno e Losi”. Due incisani e tre figlinesi, il cuore della società è tutto nel Valdarno. Come gli iscritti che provengono in prevalenza da Incisa e Figline, ma

pillole

MOTORI IL RALLY GIOCA ... IN ANTICIPO

Due piccoli iscritti dell’A.S.D. Judo Incisa

anche da Rignano, Leccio e Reggello. Non tutti però fanno judo agonistico. Una decina di atleti combatte ed i risultati non mancano tanto che attualmente fanno parte del gruppo tre campioni regionali. “Purtroppo nonostante un grande ricambio generazionale che è la nostra forza da sempre, non riusciamo – sottolinea Mario Porzio – a trattenere i giovani appena passano un certo livello. Molti arrivano a buoni risultati come la cintura arancione o quella verde, ma poi abbandonano. Il motivo? Ci sono altri interessi che distolgono i ragazzi dal judo, il calcio in primis.

Questo è uno sport che fa bene ai bambini, ma purtroppo soffre la concorrenza di discipline che hanno un maggior seguito di pubblico”. Non mancano però i partecipanti alla manifestazione nazionale che ogni anno il Judo Incisa organizza a Montevarchi. Partita dall’esperienza di “Incisa in Sport” lo scorso gennaio si sono registrati ben 700 atleti al “IV Trofeo Città di Montevarchi – Coppa Macaluso”. Un’occasione che riunisce gli appassionati di tutta Italia e che permette di far conoscere per tutta la Penisola il valore della società incisana. L’appuntamento è all’edizione 2011.

A nove mesi dalla data di svolgimento è stato già presentato il 3° Rally di Reggello e Valdarno Fiorentino. Gli organizzatori della Reggello Motorsport, alla fine del mese di gennaio scorso, desiderosi di mostrare a tutti gli sportivi ed appassionati l’evoluzione che la gara reggellese, hanno presentato l’edizione 2010. Il rally si svolgerà il 5 e 6 settembre nei territori di Figline, Incisa, Reggello e Rignano dove è stato disegnato il percorso di gara.

CALCIO VECCHIE GLORIE IN CAMPO E A... TAVOLA

Si è giocata domenica 28 marzo la partita tra Notte di Note FC e le vecchie Glorie dell’US Rignanese. Un’occasione, organizzata dalla locale squadra di calcio per amatori, per una domenica di festa che ha visto, oltre al match, anche una affollata e divertente “Cena degli Amatori” a cui hanno preso parte i giocatori della partita e tutti i simpatizzanti. Leitmotiv dell’iniziativa è stata quella alla base di NdN FC: la passione per l’educazione dei giovani, l’amore per il “gioco più bello del mondo” e la consapevolezza di poter fare qualcosa di importante per tutto il paese. Il resoconto dell’incontro è disponibile su www.iogufo.it.

rignanese. Il verdetto nelle ultime due giornate

Un sogno chiamato Eccellenza

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’obiettivo è chiaro, è più che chiaro. La Rignanese sa di poter realizzare i desideri dei propri tifosi, ossia centrare il ritorno in Eccellenza. Il campionato è tuttora in svolgimento, la lotta per il primo posto con il Lanciotto Campi non è certo conclusa, ma in casa biancoverde, nonostante sorpassi e controsorpassi, l’ottimismo regna sovrano. Ed è giusto che sia così. Il Girone B di Promozione comunque vada a finire avrà regalato una delle più belle sfide a due degli ultimi anni. La compagine, guidata dal Presidente Andrea Bacci, sta dimostrando di avere i numeri per riscattare una storia recente che l’aveva portata fin troppo lontana dalle migliori categorie di calcio dilettantistico. Il campionato di Eccellenza - dove la Rignanese ha già militato per due stagioni - è un ruolo importante che la società vuole riconquistare. Lo scorso dicembre era addirittura in procinto di passare sulle sponde dell’Arno l’ex viola Christian Riganò che, affascinato dalla squadra rignanese, è stato a un passo da vestire la maglia biancoverde. Sintomo che le cose vanno per il verso giusto. Tutto questo mentre prosegue la rincorsa a un primo posto che darebbe la promo-

La Rignanese (foto concessa da Calciotoscano.it)

zione diretta nella categoria superiore: a Campi Bisenzio sognano, a Rignano pure. Manca poco all’ultima giornata, il 2 maggio, quando il campionato, darà il suo verdetto. I biancoverdi valdarnesi comunque sono una squadra ambiziosa, mister Coppi lo sa bene e sta studiando alacremente il calendario delle ultime gare. Rimangono due incontri casalinghi e due esterni: l’11 e il 25 aprile arrivano al Comunale di Rignano Bucinese e Vicchio, ma sarà sui campi di Firenze Ovest e Fonte Bel Verde dove si dovranno sudare quei punti che potrebbero aprire le porte a un sogno chiamato /A.Tr. Eccellenza.

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“eternit, l’ex montecchi non è un caso isolato” Dopo l’intervento delle forze dell’ordine che hanno sequestrato lo spazio ex fornace Montecchi a Troghi non si deve minimamente pensare che questo fatto sia isolato od isolabile. In molte altre parti del territorio comunale esistono coperture in eternit che vengono ignorate e comunque non rimosse. Un esempio su tutti. Accanto all’asilo nido del capoluogo esiste una struttura abbandonata conosciuta come ex fabbrica Chierichetti che ha una copertura obsoleta, fatta con lo stesso materiale che è stato identificato come dannoso a Troghi. Accanto al plesso scolastico e sotto gli occhi di tutti. E’ sicuramente meritevole l’intenzione espressa di acquisirla al patrimonio comunale per realizzare una struttura nuova al servizio della collettività, ma, in attesa che i sogni si realizzino, i nostri nipoti devono convivere con questo pericolo potenziale accanto? Una banalità: se l’eternit è un pericolo per la pubblica salute si operi con coerenza per toglierlo ovunque. Tiziano Renzi Consigliere comunale L’Ulivo per Rignano Comune di Rignano sull’Arno RIGNANO, MATRONE (PDL) INTERVIENE SULLA SCELTA DEGLI SCRUTATORI PER LE ELEZIONI REGIONALI E’ bene che i concittadini-elettori sappiano che la Commissione elettorale (composta da membri di maggioranza e da Andrea Calò) ha indicato i “suoi” scrutatori per le scorse elezioni regionali senza tener conto delle proposte del PDL, partito che, insieme agli alleati, rappresenta circa un terzo del corpo elettorale. Qui a Rignano c’è qualcuno che lancia la palla e poi va a raccoglierla. Fanno tutto in casa lasciando fuori

lettere

Aprile 2010

la vera opposizione. E’ clamoroso che, quando fa comodo, si consideri Calò rappresentante della opposizione, dimenticando interessatamente che il suo partito, elezioni regionali comprese, è alleato del PD ed appoggia il candidato Enrico Rossi. Questo equivoco deve essere denunciato a livello politico. E’ bene che elettrici ed elettori sappiano quale pluralismo vige a Rignano. Michele Matrone Capogruppo Pdl Comune di Rignano sull’Arno SEVES, PARLANO GLI OPERAI DEL SINDACATO DI BASE Caro Reporter, siamo qui a scriverti, noi operai della Seves Spa di Firenze aderenti al Sindacato di Base, perché dopo la cassa integrazione straordinaria siamo diventati fantasmi, dove nessuno si vuole occupare di noi, se non in momenti quando si fanno gesti eclatanti, e poi stop. Siamo uomini e donne che abbiamo smesso di pagare mutui, bollette, affitti, pur di mandare i figli a scuola, pur di dare a loro una cultura fino a che sarà possibile. La cassa integrazione straordinaria per evento improvviso e imprevedibile è solo una toppa, e noi siamo ad aspettare un lavoro dignitoso per andare avanti con le nostre famiglie. E pur vero che il tema lavoro è uscito dall’agenda di tutti i politici, perché non si pensa più in grande, non più alla gente ma si pensa a cose più futili che né a noi né alle altre aziende servano. Il nostro impegno nella vita quotidiana è quello di far emergere con forza il pesante masso che sta sulle nostre spalle, è ora di ricominciare a parlare di lavoro, di giustizia e di libertà! La nostra azienda ha avuto sì una battuta d’arresto ma non crediamo che tutto si possa ricondurre ad una semplice lotta fra capitali. Il nostro dovere oggi e il nostro diritto, sono quelli di essere al centro del tema lavoro e di non essere più considerati come persone del girone C1 in quanto appartenenti a un sindacato di Base. Ogni volta che la stampa parla di noi, ne parla solamente quando vi è un sindaco di mezzo o il centro della politica di Palazzo Vecchio. Noi invece vorremmo essere i primi attori su questa scena drammatica, là dove si sta consumando la tragedia Seves. E’ in quest’ottica che noi scriviamo affinché si possa parlare di noi, di quegli operai dimenticati da tutti forse perché non hanno fatto parte dell’RSU. Operai Seves appartenenti al Sindacato di Base TABERNACOLI/1, LA RISPOSTA DEL COMITATO Spett. Redazione del giornale “il Reporter di Firenze” Questo grande patrimonio di arte e spiritualità che arricchisce Firenze, connotandola in un modo che non ha paragoni altrove per la sua ricchezza e

rilevanza è, sì, esposto, assai più dei beni custoditi all’interno di edifici, alle ingiurie del tempo e della inciviltà pubblica, ma non assolutamente abbandonato all’incuria, come il vostro articolo pubblicato sul n. 17 dell’8 marzo u.s. con troppa leggerezza afferma. Esiste infatti da quasi vent’anni, presso l’Associazione Amici dei Musei Fiorentini, un Comitato il cui obbiettivo è appunto la tutela e la salvaguardia di questi monumenti. Di esso fanno parte, oltre a vari volontari dell’Associazione Amici dei Musei, rappresentanti delle Soprintendenze, del Comune, della Curia diocesana e dell‘Opificio delle Pietre dure, impegnati con dedizione e adeguata competenza professionale a individuare opportunità di intervento, reperire fondi, vagliare progetti, seguire le pratiche occorrenti per ogni singolo caso. Risultati: oltre 120 restauri condotti a termine dal 1991 ad oggi; - due importanti pubblicazioni ad essi relative: la prima, edita nel 2001, a cura di Bruno Santi; la seconda, a cura di Doretta Ermini e Chiara Sestini, presentata nello scorso febbraio presso l’Associazione Amici dei Musei; - numerosissimi articoli di stampa che plaudono al nostro operato; - un concorso che ha portato alla collocazione di opere di artisti contemporanei in tre edicole da tempo vuote. Ci permettiamo pertanto di rilevare una palese disinformazione alla base del vostro articolo (ad esempio, due dei tre tabernacoli riprodotti sono stati restaurati di recente, come testimoniano le targhe in ottone apposte accanto ad essi) e invitiamo un inviato di cotesta redazione a contattarci e magari visitarci per prendere atto della cospicua documentazione conservata nella nostra sede. Cordiali saluti La Presidente del Comitato (prof. Oretta Sabbatini) TABERNACOLI/2, LE ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE AMICI DEI MUSEI FIORENTINI Gentile Redazione, in merito all’articolo da Voi pubblicato “Diamo voce ai tabernacoli fiorentini” di L.V. Zarrilli e G. Donnici desidero evidenziare che le informazioni in esso contenute non tengono conto di una delle attività principali dell’Associazione Amici dei Musei Fiorentini. Esiste, infatti, un Comitato per il restauro e il decoro dei Tabernacoli che opera sul territorio da molti anni con ottimi risultati riconosciuti ed apprezzati dai cittadini e dagli Enti preposti alla tutela. Sono uscite anche alcune interessanti e documentate pubblicazioni sui restauri eseguiti che saremo lieti di donare alle biblioteche di Quartiere. In attesa di cortese riscontro nello spirito della migliore collaborazione, cordiali saluti, Carla Guiducci Bonanni

TABERNACOLI/3, TRA “SACRO E PROFANO” IN VIA FILIPPINA

Salve, ho visto il Vostro articolo sui tabernacoli fiorentini, allego una mia foto (titolo: Sacro e Profano) su un tabernacolo in Via Filippina, zona Santa Croce. Distinti Saluti Alessio Novori BOBOLI, GLI SPETTACOLI ESTIVI E LO SPAZIO PER I BAMBINI Gentile Redazione, mandiamo questa lettera con preghiera di pubblicazione: esiste un grande prato, bordato da platani, dove i bambini della zona possono correre e giocare in pace e al sicuro, respirando aria buona. Questo incanto si trova nel Giardino di Boboli vicino all’ingresso di Porta Romana. Ma purtroppo per quattro mesi l’estate smette di esistere, perché ai bambini si sostituiscono le impalcature; all’allegro cinguettio dei piccoli e degli uccelli si sostituiscono i martelli e i rumori del cantiere - e tutto questo per poche serate di spettacoli che impediscono la pace degli abitanti vicini, creando un caos di macchine in cerca di parcheggiare. E dopo, a festa finita, il prato è devastato e quando avrà ripreso un p’ del suo aspetto normale sarà tempo di ricominciare a distruggerlo e sacrificare di nuovo i bambini. Non sarebbe possibile trovare un luogo più idoneo per gli spettacoli? Per esempio le Cascine? Perché i cittadini più indifesi devono essere i meno protetti? Genitori e nonni di Porta Romana A PROPOSITO DEL SEMAFORO DI LUNGARNO COLOMBO Un semaforo sbagliato e pericoloso. Il semaforo situato alla fine del lungarno Colombo e all’inizio del lungarno Aldo Moro, incrocio a T con via Marco Minghetti, è sbagliato e pericoloso. Il suddetto semaforo dovrebbe essere istallato prima dell’incrocio e di tipo doppio, con la segnaletica per chi va dritto e quella per chi va a destra. È certo che gli incidenti sono di responsabilità di


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invia la tua segnalazione alla nostra redazione redazione@ilreporter.it VIA BARACCA E LA SOSTA SELVAGGIA Via Baracca è un cantiere che è fermo e stagnante da 2 settimane per lavori, ma niente ferma la sosta selvaggia delle auto, perfino in seconda fila, all’incrocio di via del Barco. È mai possibile che ogni mattina per andare al lavoro si formino code infinite a causa di coloro che si fermano a far colazione???? Non è civile e non c’è volontà di trovare una adeguata soluzione. È vergognoso!!!! Lettera firmata Lettera firmata

Caro lettore, purtroppo il problema della sosta selvaggia non riguarda solo via Baracca, strada dove forse le conseguenze di questo malcostume nostrano si fanno sentire più che altrove per l’alto numero di auto che ogni giorno vi transitano. Ma se si tratta di un problema di cui non è difficile accorgersi – è sufficiente un breve spostamento in città per imbattersi in almeno qualche caso del genere – altrettanto facile non è, o almeno non sembra essere, la sua soluzione. Perché, vista (purtroppo) l’entità del problema e l’alto numero di strade che contemporaneamente, ogni giorno, interessa, è assolutamente impossibile pensare che i vigili urbani possano essere simultaneamente ovunque la sosta selvaggia si “manifesti” per risolvere la situazione. E, come emerge dagli articoli sulla questione pubblicati sia in passato che su questo numero (quartieri 3 e 4) de Il Reporter, le stesse istituzioni riconoscono (e d’altronde come non farlo) l’esistenza del problema, non nascondendo le difficoltà esistenti nel risolverlo. Perché se i controlli delle forze dell’ordine per le strade devono esserci – e forse dovrebbero anche essere intensificati, per quanto possibile – di modo che i cittadini si sentano tutelati anche contro la maleducazione e i comportamenti scorretti delle altre persone, altrettanto importante è un cambiamento nella mentalità e negli atteggiamenti degli automobilisti. Che spesso, lasciando l’auto in sosta dove non si può solo per pochi minuti, per comprare il giornale o per “fare colazione”, come dice lei, non pensano di far niente di male e di non danneggiare nessuno. E se in qualche caso questo potrebbe anche essere vero, il risultato è che poi ogni singolo automobilista, nel momento del “bisogno”, si sente legittimato a lasciare il proprio mezzo in sosta vietata perché “lo fanno tutti”. E questa è un’abitudine a cui deve essere messa la parola fine. Semplicemente perché, in una città (come Firenze) dove le auto sulle strade aumentano di giorno in giorno, anche una sola vettura in sosta vietata può causare code e nuovi problemi per un traffico che, di problemi, ne deve affrontare già molti. E questo non è giusto. Matteo Francini

chi non volesse sistemare la situazione. In questa medesima, e lo faremo fino alla nausea, segnaliamo ancora la situazione grave di via Faenza, tratto via Nazionale-piazza del Crocifisso: lì, causa traffico, la sosta selvaggia e le condizioni paurose del fondo stradale e la mancanza di marciapiedi piccoli e sconnessi porteranno a fatti incresciosi, di cui qualcheduno dovrà rispondere. Lettera firmata PONTE A GREVE, I GIARDINI E LE STRISCE PEDONALI Gentile redazione, sono indeciso se scrivere o meno perché non so se pubblicate tutto, però io ci provo e vi ringrazierei se lo faceste, anche per far sentire le nostre voci agli amministratori pubblici. Abito nella zona del Ponte a Greve dal 1974, quando ancora c’erano solo campi ed orti, per gli anziani e per i ragazzi non c’erano giardini. Quando fu costruito l’asilo fu chiesto all’allora presidente di quartiere Cruccolini di avere un pezzettino di giardino, ma il solerte presidente rispose: “Non possiamo fare un giardino anche con solo panchine vicino all’asilo

poiché i bambini dell’asilo vedendo altri bambini con le nonne starebbero male”. Negli anni sono arrivati i giardini grazie ai privati. Ma poi è arrivata la Coop ed allora hanno pensato bene di fare un bel vialetto con delle panchine, prendendo un pezzo di giardino dell’asilo, per collegare la Coop a via Bugiardini, perché ora i bambini anche vedendo altri bimbi con le nonne o le mamme a giocare nel vialetto o sulle panchine non ci stanno male. Altro appunto che gradirei fare sono le strisce pedonali di via Bugiardini davanti alle scuole e all’asilo: le strisce pedonali praticamente non esistono quasi più, ma è stato pensato bene di fare un dosso con le strisce pedonali di fronte al passaggio per andare alla Coop, forse i nostri amministratori sono più attenti alla Coop che alla sicurezza dei bambini. Grazie per la vostra gentilezza. LE BUCHE DI VIA AGOSTINO DI DUCCIO Leggo sempre con un certo interesse il vostro giornale Reporter. Sono a domandarmi se voi riuscirete a far rifare la strada ed i marciapiedi di via Agostino

di Duccio, ove vi sono delle buche incredibili. Non basta mettere i cartelli marciapiede dissestato - come hanno fatto in via Maso di Banco e nessuno è venuto a sistemarlo. Ma dobbiamo proprio sbattere la faccia in terra noi anziani? Grazie per quello che potrete fare e cordialmente vi saluto, Velleda Valobra CASA DI DANTE, “CHE FINE HA FATTO LA CANCELLATA?”

Recentemente sono andato a La Società delle Belle Arti –Circolo degli Artisti “Casa di Dante” per partecipare all’inaugurazione della Mostra “MacchiaioliPost Macchiaioli, Novecentisti”. Era qualche tempo che non andavo in Via Santa Margherita, e da vecchio fiorentino (anche se ora abito in provincia) con mio grande stupore non ho visto più quella bellissima cancellata che attraversava e ornava tutta la piazzetta antistante la Casa di Dante, ne delimitava in un certo modo l’accesso, ora è totalmente in balia delle esigenze fisiologiche della gente che vi passa. Ma che fine ha fatto la cancellata? In terra fra le pietre e agli angoli delle due facciate, si vedono ancora benissimo i segni dove era collocata, mi hanno detto che è stata tagliata e tolta per facilitare i lavori di ristrutturazione della “Casa” stessa, ma i lavori sono finiti da diversi anni, ma non è stata rimessa più al suo posto. Avrà fatto la fine delle “pietre” di Piazza della Signoria? Perché su quelle “pietre” una cancellata così bella ci starebbe proprio bene. Peccato, un altro pezzo di Firenze è scomparso! Piano piano non rimane nulla, solo il ricordo. Grazie, Mauro Barbieri “GUASTI ALLA CARROZZINA, QUANTI DISAGI PER UN DISABILE” Spett.le Redazione, vorrei segnalare i disagi che un disabile incontra quando si guasta la carrozzina elettrica, avuta in dotazione dalla ASL. La carrozzina elettrica aveva bisogno di nuove batterie. Dalla ASL di mia appartenenza mi è stato spiegato che dovevo andare dal mio medico di famiglia e richiedere un’impegnativa per una visita fisiatrica. Per me? Chiedo. No, per la carrozzina, affinché il fisiatra potesse giudicare come intervenire. Dopo aver avuto dal mio medico il certificato richiesto, tramite CUP cerco un fisiatra da far venire al mio domicilio per “visitare la carrozzina”, ma dato che occorreva molto

tempo, decido di fare una visita normale presso un ambulatorio, facendo portare la carrozzina da un’altra persona. Dopo aver fissato la visita all’ambulatorio il fisiatra, fortunatamente senza guardare la carrozzina, che è rimasta in macchina, prescrive i codici per le nuove batterie. Con questa prescrizione si ritorna all’ASL, si lascia all’ufficio di competenza e si attende l’autorizzazione per farla riparare presso un’officina convenzionata. Quest’autorizzazione arriva dopo tre settimane. Ritorno all’ufficio ASL che mi rilascia anche un elenco delle officine convenzionate, dove far fare l’intervento. Scelta l’officina, portato la carrozzina, passa un’altra settimana. Finalmente la ritiro, ed è funzionante. Ma non è finita qui. Devo portare un numero imprecisato di fogli al precedente fisiatra per il collaudo, altrimenti dopo 60 gg. le spese sono a mio carico, e riportare gli stessi una volta timbrati e firmati all’officina che ha fatto la riparazione. Quindi di nuovo medico di famiglia per prescrivere una visita fisiatrica, nuovo appuntamento col solito fisiatra, nuova perdita di tempo per un timbro e una firma, per poi riportare tutta la documentazione timbrata, firmata ed approvata all’officina che ha fatto la riparazione. Tempo occorso per sostituire le batterie per la carrozzina elettrica, due mesi, persi tra uffici, ambulatori, collaudi, firme, timbri, oltre al tempo, una settimana, per la sostituzione delle stesse. Tutta questa burocrazia è veramente una cosa abominevole, specialmente se attuata nei confronti di disabili e di chi li accompagna. Le cose semplici a quanto pare l’ASL non le sa fare e invece di facilitarle le complica, non tenendo conto delle condizioni e delle difficoltà dei soggetti interessati. Grazie per l’attenzione Un disabile disgustato VILLA VOGEL, “SERVONO POSTI AUTO RISERVATI” Spett.le redazione, con l’inizio della prossima stagione estiva il parco di Villa Vogel sarà sempre più frequentato non solo da giovane mamme con i loro pargoli, ma anche da persone anziane spesso in difficoltà nell’ambulazione. Sarebbe opportuno, secondo il mio parere, di segnalare nella piazzetta di fronte al parco, in via Vittorio Corcos, uno o due posti macchina riservati ai disabili, poiché la piazzetta in pratica è sempre occupata da altre macchine, specialmente da quando in via Corcos si sono insediati vari uffici nel nuovo blocco, alcuni anni or sono contestato dai residente in via Vittorio Corcos. Cordialmente Luciano Bonaccorsi


segnalazioni a redazione@ilreporter.it

Figline L’Orchestra della Toscana in concerto 7 aprile Teatro Garibaldi Una serata da non perdere per tutti gli appassionati o i neofiti della musica classica. Schubert, Brahms e Takemitsu sbarcano al Teatro Garibaldi di Figline, sulle corde di Boris Belkin (violinista). A dirigere il concerto, organizzato nientemeno che dall’Orchestra della Toscana, il maestro Jun’ichi Hirokami. Il Medioevo per immagini 17 aprile Ridotto del Garibaldi Ultimo appuntamento con il ciclo di incontri dedicati al Medioevo per immagini, al Ridotto del Garibaldi di Figline. Storia dell’arte protagonista nella conferenza a cura di Maria Cristina La Rocca, docente presso l’Università di Padova, che parlerà di “Tracce di re. Sepolture, monumenti, oggetti dei sovrani longobardi”. Incisa E’ tempo di porcini Dal 3 maggio a giugno Palazzolo L’equazione è quasi scontata ormai, tra primavera e sagra. Ma quella del fungo porcino, al campo sportivo di Palazzolo, più che essere scontata è un appuntamento fisso sul calendario di valdarnesi e non. Tutti i weekend di maggio, fino a giugno, il fungo è servito in ogni salsa e specialità, dalla gustosa frittura, al sugo per la pasta, al contorno per succulente carni alla brace. E se non è zuppa è porcino trifolato. Focolarini a raccolta 1 maggio Loppiano E’ ormai entrato a far parte della tradizione valdarnese il Meeting dei giovani focolarini, che si tiene ogni anno a Loppiano. Anche quest’anno i ragazzi, provenienti da ogni parte d’Italia, si ritroveranno il primo maggio per seminari, convegni e occasioni di socializzazione. Rignano Letture animate 23 aprile Biblioteca comunale La Ballata di Hansel e Gretel prende vita grazie all’interpretazione di Roberto

Piumini. Il prossimo appuntamento con le “Letture animate”, dedicate ai bambini dai 3 agli 8 anni, è fissato per venerdì 23 aprile alle 17, alla Biblioteca comunale. Artigiani in piazza 3-4 maggio Centro di Rignano Torna “L’antica fiera di maggio” il primo weekend del mese prossimo. Arti e mestieri della tradizione scendono in piazza. Una due giorni per riscoprire sapori, odori e colori del passato. Tra le bancarelle sarà possibile degustare prodotti tipici e fare anche un po’ di beneficenza. Domenica pomeriggio, infatti, sarà allestito un mercatino dei prodotti del progetto “Tre chicchi di grano”curato dai bambini della scuola primaria di Rignano. L’intero ricavato delle vendite sarà devoluto per contribuire alla creazione di un parco giochi a Tione degli Abruzzi, piccolo Comune terremotato. La fiera si concluderà lunedì 4 maggio con il tradizionale mercato delle merci che si protrarrà per l’intera giornata. Reggello Reggello chiama, Buenos Aires risponde 24 aprile Sala Filarmonica Ragazzi a confronto in un video realizzato in collaborazione con il Centro Interculturale di Pontassieve. I giovani valdarnesi e della Val di Sieve discutono con i coetanei argentini di una tematica comune “Non è un paese per giovani?”. Il video verrà proiettato nella Sala Filarmonica di Reggello sabato 24 aprile alle 17. Spettacoli Fiorello Show 23 e 24 aprile Mandela Forum A grande richiesta lo spettacolo dello showman siciliano raddoppia anche ad aprile e alla data di venerdì 23, si aggiunge quella di sabato 24. La carica dell’artista, la musica, i monologhi e l’improvvisazione, assieme ad un allestimento dal forte impatto visivo, hanno entusiasmato gli oltre 12.000 spettatori che hanno assistito alle precedenti serate a Firenze, facendo pervenire numerose le richieste di replica. Anche ad aprile il sipario del Fiorello Show Tour si aprirà al Mandela Forum, ed il ritorno dello showman sarà un’opportunità in più per tutti coloro che non sono riusciti ad acquistare i biglietti nelle prime date. Con la regia di Giampiero Solari, Fiorello sarà accompagnato ancora una volta sul palco dal maestro Enrico Cremonesi e la

sua band, per fondere spettacolo e divertimento in oltre due ore di puro show. Gli autori del Fiorello Show Tour, oltre allo stesso Rosario Fiorello, sono: Francesco Bozzi, Riccardo Cassini, Alberto Di Risio e Federico Taddia, con la collaborazione ai testi di Pierluigi Montebelli. A teatro Le Conversazioni di Anna K Dal 13 al 18 aprile Teatro della Pergola Le Conversazioni di Anna K. attingono dalle Metamorfosi di Kafka senza voler essere l’adattamento teatrale di uno dei più perfetti ed emblematici racconti del Novecento. Anna è l’anziana vedova che la famiglia Samsa assume come donna tutto fare dopo quanto accaduto a Gregorio. Una figura appena accennata ma puntuale in vari snodi del racconto. Ed è proprio questa “presenza sottintesa” che rende affascinante l’ipotesi di assumerla come punto di osservazione per l’intera vicenda. Così la vedova Anna, senza un cognome precisato, diviene obbligatoriamente Anna K. e, da figura marginale, assume un ruolo di protagonista. Favole 29 e 30 aprile Teatro Puccini Le favole di Perrault, Beaumont e De Brunhoff interpretate e riadattate dal grande interprete toscano sul palcoscenico del Puccini. Queste favole, che formano il tesoro della tradizione popolare, mostrano intrecci analoghi ai racconti di Straparola e Basile. Esse hanno avuto fortuna in ogni tempo, passando dalla tradizione orale alla letteratura scritta e da questa sfociando nella letteratura teatrale, fornendo così fonte di ispirazione a musicisti illustri come Ravel e Prokof’ev. Anche la vicenda di Giulietta e Romeo, una delle perle shakespeariane, è desunta dalla novellistica nostrana, da Bandello appunto, in cui le note tragiche di stemperano nell’incanto fiabesco dell’immortale destino amoroso. Concerti Mario Biondi 27 aprile Teatro Verdi E’ partito dal Teatro degli Arcimboldi di Milano lo “Spazio tempo tour” di Mario Biondi che toccherà i principali teatri italiani. I concerti seguono l’uscita del suo ultimo album di inediti “If” (uscito il 6 novembre) e già doppio disco di platino con oltre 150.000 copie vendute. A tre mesi dall’uscita, il disco della voce black della musica italiana conquista nuova-

l’iniziativa

Scrittori si diventa sulle colline del Pratomagno D

a sempre meta dei weekend primaverili ed estivi dei valdarnesi, La Trappola, Frazione di Loro Ciuffenna, sulle colline del Pratomagno, farà da scenario, a partire dal 10 aprile, ad una scuola di scrittura tenuta dal romanziere figlinese Angelo Australi. “L’arte del racconto” – questo il titolo del ciclo di lezioni – si rivolge ad aspiranti scrittori e giornalisti e vuole essere, nelle intenzioni degli organizzatori, anche un modo per fruire della pace e del silenzio della montagna e - perché no? - per gustare la buona cucina tradizionale toscana. Il corso, le iscrizioni al quale si potranno effettuare fino a domenica 11 aprile, comprenderà una serie di sette lezioni, ma anche pranzi e cene dai tipici sapori della cucina dei nostri nonni, e si protrarrà fino al weekend del 22 e 23 mag-

gio. All’insegna quindi dell’accattivante trinomio cultura-gastronomia-ambiente, il programma delle lezioni spazierà dall’analisi di alcuni romanzi, come “Il Cacciatore Gracco” di Kafka, “The dead” di James Joyce, “Un giorno perfetto per i pesci banana” di J.D. Salinger, fino a lezioni teoriche su come iniziare un racconto o scrivere un finale, o come cimentarsi in dialoghi e descrizioni. “La creatività – afferma il “docente” Angelo Australi – nasce sempre da un percorso personale, ma la letteratura è anche un punto di vista privilegiato sul mondo che ci circonda, e questo punto di vista può diventare spesso un ponte con gli altri per esprimere le nostre paure, le nostre passioni, i nostri sentimenti”. Per chiunque fosse interessato: www.vin/P.T. denuvoli.it.

mente il podio della classifica dei dischi più venduti della settimana posizionandosi al 2° posto della Music Charts - GfK Retail and Technology. Litfiba 16 e 17 aprile Mandela Forum “La voglia di salire sul palco insieme e fare dei concerti è inarrestabile!” Così dichiarano Piero Pelù e Ghigo Renzulli, protagonisti di una delle più belle storie della musica italiana che nella prossima primavera suoneranno di nuovo insieme. Il 2009 è l’anno della reunion della più importante rock band italiana, i Litfiba di Piero Pelù e Ghigo Renzulli. Una reunion che nasce da una forte esigenza artistica, che guarda al futuro e che rimane fortemente ancorata al proprio passato. Dopo una separazione a cui hanno fatto seguito anni di lento riavvicinamento,umano e artistico Piero Pelù e Ghigo Renzulli torneranno insieme con quattro potenti concerti. Un live, frutto di esperienza raccolta in anni di concerti in tutto il mondo con canzoni che sono la storia del rock. Le mostre De Chirico, Max Ernst, Magritte, Balthus. Uno sguardo nell’invisibile Fino al 18 luglio Palazzo Strozzi Il centro gravitazionale dell’esposizione è costituito da un nucleo di capolavori del periodo metafisico di Giorgio de Chirico (1909-1919). Traduzione pittorica della sensibilità e della particolare concezione della vita maturata dall’artista attraverso la lettura di Nietzsche, la poetica metafisica viene riconosciuta come l’espressione dello stato d’animo di un intero secolo. Alienazione e solitudine. Senso di abbandono, isolamento, inquietudine e disperazione: De Chirico approda alla raffigurazione avant lettre del “grande silenzio” generato dal primo conflitto bellico. Pregio e bellezza. Intagli e cammei dei Medici Fino al 27 giugno Palazzo Pitti Inserita nel calendario delle mostre del 2010, Un anno ad arte, la mostra dedicata ai cammei è uno sguardo affascinante sul processo di riscoperta dell’antico che caratterizzò il Rinascimento. A partire dalla prima metà del XV secolo cammei e intagli furono ricercati con fervore da papi, principi e cardinali, scatenando in alcuni casi aspri conflitti tra estimatori, pronti a spendere cifre molto elevate pur di aggiudicarsi il pezzo desiderato..

nightlife L’evento

L’underground sbarca in città

D

opo i grandi successi a livello internazionale, Spex mc (voce principale degli Asian Dub Foundation) e il grande dj Vader, sono pronti per un nuovo entusiasmante live show. L’appuntamento è fissato per venerdì 16 aprile da mezzanotte in poi al Viper Theatre (via Lombardia - Firenze) Da quando la collaborazione con ADF è finita, Spex mc ha fondato il progetto drum’n’bass “Invasian Krew Killah” e pochi mesi ha mandato in delirio le folle di tutta Europa insieme a dj Vader. La loro tournee ha toccato Francia, Spagna, Croatia, Romania, Italia, Slovenia e Australia. Nessuno può rimanere indifferente all’impatto scenico di Spex mc e delle sue incredibili performance caratterizzate da un flow veloce, ritmico e preciso. Assieme a dj vader, uno dei dj piu bravi al momento, danno forma a una delle piu richieste collaborazioni sulla scena. Il loro set varia dalla jungle/d’n’b, grime, dubstep, al raggae hip hop tenuto a ritmi serrati per due ore di show. L’evento è organizzato da Planet Bass, gruppo composto da Numa Crew, Nuclear Child e Marco Pintucci.


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un valido orientamento per la tua casa nel Valdarno le migliori offerte immobiliari: residenziali, commerciali, stagionali 1-2 VANI VALDARNO FAELLA Terratetto con ingresso indipendente finemente ristrutturato e arredato, composto da soggiorno cucina e ripostiglio a piano terreno e disimpegno camera da letto e bagno in muratura al piano primo.Sottoscala esterno di uso esclusivo. € 135.000 ☎348 3326628 INCISA IN VAL D’ARNO vicinanze stazione appartamento di nuova costruzione a piano primo con ascensore composto da soggiorno pranzo con angolo cottura, camera matrimoniale e bagno oltre ampio terrazzo e posto auto. ultimato e subito disponibile. Richiesta € 130.000/00 Rif.1/42 ☎055 9155677 - 335 7734481 INCISA VALDARNO bilocale in bel palazzo di nuova costruzione, l’ appartamento è corredato da terrazzo coperto, termosingolo e portoncino blindato. Possibilità garage e/o posto auto coperto. Si acquista direttamente dal costruttore senza intermediazioni. Prezzi a partire da € 130.000 trattabili ☎055 9121333 - 335 5832046 INCISA VALDARNO monolocale con bagno in bel palazzo di nuova costruzione, l’appartamento è corredato da terrazzo, termosingolo e portoncino blindato. Possibilità garage e/o posto auto coperto. Si acquista direttamente dal costruttore senza intermediazioni. Prezzi a partire da € 110.000 trattabili ☎055 9121333 - 335 5832046 MONTEVARCHI centro appartamento bilocale a piano primo completamente e finemente ristrutturato in piccolo condominio ristrutturato composto da soggiorno cucina, camera matrimoniale e bagno oltre cantina al piano terreno. ultimato e subito disponibile Richiesta € 125.000/00 Rif.1/32 ☎055 9155677 - 335 7734481 RIGNANO SULL’ARNO bombone appartamento monolocale a piano primo con ingresso indipendente completamente ristrutturato composto da un ampio vano oltre angolo cottura e bagno. Richiesta € 85.000/00 Rif.1/67 ☎055 9155677 - 335 7734481

3 VANI VALDARNO FIGLINE VALDARNO centro appartamento centrale al piano terreno di un piccolo condominio da rivedere di mq 65 tre vani caratteristico due camere cucina ripostiglio grazioso resede ottima posizione rif.1/25 ☎347 9367402 125.000 FIGLINE VALDARNO cesto appartamento al piano primo di un piccolo condominio in zona campagna ma vicinissimo al centro mq 55 circa composto da cucina due camere bagno restaurato ottimo investimento ☎347 9367402 rif.1/37 € 130000 INCISA IN VAL D’ARNO incisa alta zona vivaio appartamento di recente costruzione al secondo e ultimo piano di piccola palazzina composto da soggiorno cucina, camera matrimoniale, cameretta, bagno, balcone e ampio garage al piano terreno. Richiesta € 165.000/00 Rif.1/34 ☎055 9155677 - 335 7734481

INCISA VALDARNO appartamento in bel palazzo di nuova costruzione, l’appartamento è così composto: grande zona giorno con angolo cottura, 2 camere, bagno, 2 terrazzi, termosingolo e portoncino blindato. Possibilità garage e/o posto auto coperto. Si acquista direttamente dal costruttore senza intermediazioni. Prezzi a partire da € 180.000 trattabili ☎055 9121333 - 335 5832046 INCISA VALDARNO burchio nuova costruzione restaurato appartamento di mq 57 con giardino staccato, studio grande, soggiorno con angolo cottura, camera, bagno, grande terrazzo abitabile, posto auto. Ottimo affare posizione ottima, rif.1/35 160.000 ☎347 9367402 INCISA VALDARNO semicentrale appartamento recente costruzione al piano primo di un piccolo condominio vicinissimo al centro composto da cucina due camere bagno bel terrazzo ripostiglio/lavanderia grande garage mq 20 ottimo investimento rif.1/37 € 160.000 trattabile ☎347 9367402 MATASSINO frazione, nelle strette vicinanze nel centro abitativo in zona residenziale appartamento di nuova costruzione, in colonica, 3 vani con giardino esclusivo e posto auto, rifiniture di alto pregio, € 180.000,00 ☎333 1011661 - 335 340818 PIAN DI SCO’ Faella centrale appartamento anni 70 ristrutturato di recente al piano primo di circa 75 mq composto da ampia zona giorno con balcone, due camere di cui una con balcone, ripostiglio, bagno e garage. possibilita’ di accordo per mobilia su misura. Richiesta € 155.000/00 Rif.1/37 ☎055 9155677 - 335 7734481 REGGELLO matassino appartamento al piano secondo di una bifamiliare ottima posizione tre vani per circa 70mq due camere oltre a soggiorno con angolo cottura terrazze grandi e garage al piano terreno ottimo rif.1/17 150.000 ☎347 9367402 REGGELLO matassino appartamento bifamiliare buona posizione piano primo vani tre due camere oltre a soggiorno con angolo cottura l’immobile da rivedere ottimo affare con grande garage al piano terreno 150.000 rif.1/18 ☎347 9367402 REGGELLO matassino in complesso colonico ampio 3 vani a piano terra di 70 mq con ingresso indipendente composto da ampio soggiorno cucina, camera e bagno finemente ristrutturato con travi a vista e cotto oltre posto auto. Richiesta € 160.000/00 Rif.1/39 ☎055 9155677 - 335 7734481 REGGELLO pressi, direttamente dal costruttore, in complesso residenziale, appartamento 3 vani con giardino esclusivo posto auto e piscina, ristrutturato con materiali di qualità e rifiniture di pregio, € 190.000,00 ☎333 1011661 - 335 340818 TERRANOVA BRACCIOLINI centro appartamento piano terzo grazioso e luminoso tre vani con terrazzo due camere soggiorno con angolo cottura restaurato ottimo posizione centrale rif.1/24 140.000 ☎347 9367402

4 VANI VALDARNO CILIEGI Appartamento in ottimo stato di manutenzione secondo piano con ascensore. L’immobile è ubicato a circa 1 km dall’ autostrada del sole uscita Incisa Valdarno, realizzato negli anni 80, è composto da soggiorno, cucina, ripostiglio, due camere, bagno e corredato da due terrazze. € 175.000 ☎348 3326628

FIGLINE VALDARNO centro appartamento in zona centrale piano rialzato di vani 4, grande soggiorno con terrazzo cucina con terrazzo cucinotto due camere bagno, garage ottime rifiniture possibilita’ di terza camera con bagno ottimo affare piccolo condominio zona centrale ma tranquilla posto auto sempre disponibile ☎347 9367402 rif.1/36 € 230000 GAVILLE Appartamento completamente ristrutturato in porzione di colonica con 2 camere, 1 soggiorno cucina con camino, 1 ripostiglio, 1 bagno con vasca idromassaggio, 1 grande terrazza,500 mq di giardino e 2 posti auto scoperti. € 185.000 ☎348 3326628 INCISA V.NO vendesi appartamento di nuova costruzione in pronta consegna, l’appartamento è così composto: grande zona giorno con angolo cottura, 2 camere, bagno, 2 terrazzi, termosingolo e portoncino blindato. Possibilità garage e/o posto auto coperto. Si acquista direttamente dal costruttore senza intermediazioni. Prezzi a partire da € 180.000 trattabili ☎055 9121333 - 335 5832046 INCISA VALDARNO centro appartamento al piano secondo, ampio soggiorno cucina abitabile camera cameretta termo singolo mq 70 circa centro storico ottima posizione vicino ai servizi autostrada e stazione ☎347 9367402 rif.1/26 € 130000 MATASSINO frazione, nelle strette vicinanze nel centro abitativo in zona residenziale appartamento in colonica, 4 vani con giardino esclusivo e posto auto, rifiniture di alto pregio. Vendita diretta dal costruttore. € 220.000,00 ☎333 1011661 - 335 340818 MATASSINO zona campagna bellissimo appartamento in colonica a piano terra con giardino privato su tre lati, ingresso indipendente posto auto tutto restaurato subito libero ottimo per investimento rif.1/19 ☎347 9367402 190.000 tratt PIAN DI SCO’ faella appartamento recente costruzione piano primo di un condominio quadrifamiliare in centro vani quattro composto da soggiorno con angolo cottura due camere bagno due terrazze al piano terreno rustico con resede privato e posto auto esclusivo ottime rifiniture veramente un ottimo affare rif1/7 € 210.000 ☎347 9367402

FIGLINE VALDARNO piano primo pressi stazione ottimo 80 mq come nuovo ascensore due servizi, due camere oltre a soggiorno doppio, cucina abitabile grande terrazzo abitabile, garage e posto auto. L’appartamento si trova ubicato in zona particolarmente strategica data la vicinanza alla stazione ferroviaria e al centro storico rif.1/20 280.000 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO zona coop appartamento al piano rialzato mq 105, ampio soggiorno, cucina tre camere due servizi, garage ottima posizione subito libero, riscaldamento autonomo luminoso comodo vicinissimo ai servizi l’appartamento in condominio pavimenti chiari in monocottura dal soggiorno si accede alla terrazza che ha una bella vista anche la cucina affaccia su di una terrazza grande per poterci magiare, tre camere e due servizi con anti bagno da una camera si accede ad un ulteriore terrazzo. Al piano seminterrato garage grande soppalcato doppio volume per piccolo rimessaggio si accede al garage con ascensore molto comodo prezzo e’ trattabile rif.1/83 € 210.000 ☎347 9367402 REGGELLO Loc Rio di Luco, direttamente dal costruttore, in complesso residenziale, appartamento 5 vani con giardino esclusivo posto auto e piscina, ristrutturato con materiali di qualità e rifiniture di pregio, € 300.000,00 ☎333 1011661 - 335 340818 REGGELLO matassino appartamento al piano secondo ed ultimo in una quadrifamiliare ottima posizione vani 5, tre camere oltre cucina soggiorno garage e posto auto, due terrazzi abitabili. Molto luminoso da rivedere posizione centrale ottimo affare rif.1/21 190.000 ☎347 9367402 RIGNANO SULL’ARNO rosano appartamento in quadrifamiliare a piano primo e ultimo, 130 mq composto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile con caminetto e veranda, tre camere, doppi servizi, ripostiglio, due terrazze, soffitta praticabile, garage, cantina, posto auto e giardino esclusivo. Richiesta € 420.000/00 Rif.1/72 ☎055 9155677 - 335 7734481

OLTRE 5 VANI

VILLE

E

VILLETTE VALDARNO

REGGELLO pressi costruttore vende direttamente villetta bifamiliare in pietra, con ingresso indipendente, cucina, soggiorno con caminetto, studio, bagno e loggiato al piano terreno, 2 camere ciascuna con bagno e terrazza al piano primo, taverna, lavanderia e palestra al piano seminterrato, zona barbecue, posti macchina coperti e 3 ettari di terreno. Rifiniture di altissima qualità e impiantistica all’avanguardia ☎333 1011661 - 335 340818

COLONICHE

E

TERRENI VALDARNO

REGGELLO cancelli piano terreno di villa padronale, 140 mq complessivi di fondi finestrati da ristrutturare oltre ampio loggiato e circa 1000 mq di terreno. Oggetto unico ed esclusivo, da amatori. richiesta € 185.000 ☎348 3326628 REGGELLO tosi Terreno Edificabile 215 mq di SUL e mq 165 di Sup. accessoria (MC 858) con progetto approvato per la realizzazione di n. 3 appartamenti con garage e giardino.Si accettano anche permute.€ 160.000 ☎348 3326628

IMMOBILI VARIE VALDARNO INCISA V.NO appartamenti nuovi in pronta consegna in bel complesso residenziale. Tutti dotati di terrazzi coperti, termosingolo e portoncini blindati. Possibilità acquisto garage e posto auto coperto. ottimi per investimento. No mediazioni. Prezzi a partire da € 110.000 trattabili mutuabili ☎055 9121333 - 335 5832046

VALDARNO

5 VANI VALDARNO FIGLINE VALDARNO centro appartamento in centro storico da restaurare mq 110 circa compresa mansarda composto da grande soggiorno con caminetto, cucina e due camere oltre a ripostiglio immobile particolare in palazzo storico senza condominio ottimo con grandi possibilita’ rif.1/10 € 180000 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO centro appartamento al piano primo di un piccolo stabile, vani 5 tre camere oltre a cucina e soggiorno ripostiglio appartamento restaurato ottimo subito libero molto luminoso veramente bello posizione centrale rif.1/23 170.000 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO centro appartamento al piano secondo ed ultimo in una quadrifamiliare ottima posizione vani 5, tre camere oltre cucina soggiorno garage e posto auto, due terrazzi abitabili. Molto luminoso da rivedere posizione centrale ottimo affare rif.1/21 125.000 ☎347 9367402

FIGLINE VALDARNO centro appartamento al piano primo rialzato di mq 80 composto da 6 vani oltre terrazzo chiuso appartamento da restaurare possibilita’ di acquistare a parte una piccola cantinetta rif.1/12 € 140.000 ottimo investimento ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO centro bellissimo appartamento in zona residenziale panoramico ottimo a pochi minuti dal centro posizione collinare mq 140 circa oltre a 80mq garage e lavanderia stanza di sgombro cantina appartamento con tre camere grandi due servizi grande soggiorno e sala da pranzo oltre a cucina grande, giardino esclusivo ottimo ben tenuto solo da imbiancare vero affare rif.1/5 € 370.000 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO zona semicentrale appartamento bifamiliare, in zona residenziale al piano terreno con ingresso indipendente mq 130 circa soggiorno cucina e sala da pranzo tre belle camere doppi servizi terrazzo, giardino privato rustico cantina e garage ottima posizione vicino ai servizi subito libero rif.1/27 ☎347 9367402 290.000

AFFITTI OFFERTA VALDARNO FIGLINE VALDARNO zona coop appartamento al terzo piano di edificio con ascensore composto da ampia zona cucina soggiorno, due camere matrimoniali, doppi servizi, e terrazzo. completamente arredato. disponibilita’ immediata. contratto transitorio. Richiesta € 600/00 Rif.1/35 ☎055 9155677 - 335 7734481 REGGELLO vaggio appartamento di recente costruzione a piano primo composto da cucina soggiorno, camera matrimoniale, bagno, terrazzo e posto auto. arredato. Richiesta € 400/00 Rif.1/28 ☎055 9155677 - 335 7734481 REGGELLO vaggio appartamento di recente costruzione al piano primo composto da cucina soggiorno, camera matrimoniale e bagno. arredato. canone comprensivo di utenze. Richiesta € 450/00 Rif.1/27 ☎055 9155677 - 335 7734481


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Affiliato: STUDIO FIGLINE VALDARNO s.n.c. Via Petrarca, 7 - Figline Valdarno(FI) - Tel.

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LOC. LA MASSA: in zona tranquilla 3 vani al piano terra con ingresso indipendente composto da cucina abitabile, 2 camere, in zona molto tranquilla No spese condominiali. OTTIMO INVESTIMENTO

VIALE A MONTE: in zona tranquilla disponiamo di un 2 vani di 55 mq, ampio ingresso soggiorno, camera matrimoniale cucina abitabile bagno e sfogo esterno. No condominio. Vicino a tutti i servizi . OTTIMO INVESTIMENTO

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FIGLINE V.NO VIA FABBRINI: in zona centrale al 3 piano ampio e luminoso appartamento di 4 vani di 90 mq ca composto da soggiorno, cucinotto, 2 ampie camera matrimoniali, oltre bagno e 2 balconi. Da rimodernare

VIA BERLINGUER: 3 vani costruito nel 2005 composto da 2 camere, soggiorno angolo cottura, bagno, balcone oltre cantina e posto auto. L’appartamento non presenta nessun lavoro da eseguire, ottime condizioni ed esposizione a solatio OTTIMO AFFARE

EURO 147.000

EURO 158.000

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LOC. CILIEGI: bilocale immerso nel verde, composto da soggiorno angolo cottura, camera matrimoniale, bagno oltre ampia terrazza abitabile e posto auto privato. Impianto di aria condizionata incluso. No spese condominio. La terrazza affaccia sul castello di incisa valdarno

VIA VANZETTI (san Biagio) 4 vani in condominio signorile, finemente ristrutturato, con ampia zona giorno open space molto luminosa, cucinotto separato, 2 ampie matrimoniali wc due balconi oltre garage, l’immobile non necessita di nessun tipo di lavoro di manutenzione libero subito.

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ZONA COOP.: via benelux al primo piano ampio 5 vani, in buone condizioni dotato di due camere matrimoniali ed una singola oltre ampio soggiorno cucina e terrazza abitabile, ampio garage.

VIA LEOPARDI: bilocale di recente costruzione composto da soggiorno angolo cottura, camera matrimoniale, bagno oltre posto auto e garage privato.

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FIGLINE VALDARNO VIA DEL GIGLIO, appartamento al piano terreno rialzato (8 gradini), dotato di 2 camere da letto ampia sala, ampio ingresso, oltre cucina abitabile e garage di 18 mq. L’appartamento è stato recentemente ristrutturato, per tanto non necessita di nessun tipo di intervento OTTIMO AFFARE

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FIGLINE V.NO LOC. PIAN DELLE BORE disponiamo in zona collinare di terratetti a schiera in stile rustico toscano, disposti su 3 livelli con taverna adatta per cucina rustica, soggiorno ampio con, camera e mansarda. Tutti con giardino, ingresso indipendente garage e piscina condominiale contesto meraviglioso

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