Il Giornale nel tuo Comune
Figline, Incisa, Reggello, Rignano
www.coamcostruzioni.it Periodico d’informazione locale. Anno IV n.39 del 1 maggio 2010. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10
serViZi figline
PRIMO PIANO
MAGGIO 2010
In 3D è tutta un’altra cosa Andrea Muzzi*
I la sanitÀ secondo ponte FUnziona? in vista Quindicidifetti, Pregi, milionieccellenze il costo stimato dell’opera e novità dellaper fondamentale piùlagrande viabilità del Valdarno. aziendadatoscana Ancora definire i tempi PAGG.14-15 PAG.4
incisa Nuovo look per Palazzolo, a partire da uno stadio degno di questo nome. E la rivoluzione è già iniziata PAG.6
sporT
Pendolari, futuro incerto e presente a rilento La mafia abita anche qui Ed è sorvegliata speciale
PAG.2-3
fuori porta Rignano
di Luca Serranò
GilaRdino innaMoRato Il bomber, pur al centro di alcune voci di mercato, giura amore a Firenze. “Qui sto bene, credo nel progetto” PAG.36
il piccolo maradona È Nicolas Villafane, argentino classe ‘88, l’astro nascente del Figline, in gialloblù da quest’anno e già titolare PAG.38
E
ra una notte di maggio di diciassette anni fa quando la lama della mala siciliana si piantò dritta nel cuore di Firenze, aprendo una ferita che ancora oggi brucia forte. La strage dei Georgofili, con tutto il suo dolore e la cortina di nebbie e punti oscuri che si è trascinata dietro, pesa ancora come un macigno. Come pure pesa lo spettro della mafia, che nella nostra terra è meno presente che altrove, ma che – parola di Pier Luigi Vigna, ex procu-
ratore nazionale antimafia – c’è. E c’è nelle sue forme più odiose. Cosa Nostra, ad esempio. Una presenza quatta e temibile che agisce in silenzio. E contro la quale va tenuta alta la guardia, anche se nella nostra terra, spiega Vigna, “ci salva la mancanza di collusioni politicoamministrative”. All’ex magistrato fa eco Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto, che racconta perché la Toscana fa tanta gola alla mafia… PAGG.16-17
Amianto, Con la bella occhi stagione puntati torna laMontecchi sull’ex voglia di gite PAG.6 PAG.5
l mondo si divide sempre più fra anziani e giovani. Una forbice alle cui estremità stanno due categorie di persone che non hanno quasi niente in comune. I nostri anziani hanno votato per la Repubblica mandando il re in esilio. I nostri giovani vivono in una Repubblica dove non solo i Savoia sono tornati, ma si mettono pure a cantare! Io da bambino il principe azzurro me lo immaginavo un uomo intelligente, generoso, coraggioso! Guardando Emanuele Filiberto ho capito una cosa: gli hanno fatto un incantesimo! Gli anziani la mattina si alzavano presto ed andavano a lavorare. Oggi i giovani si alzano e basta! Il lavoro non c’è. I nostri anziani vedevano i film in bianco e nero. I nostri giovani al cinema vedono i film in 3D. Gli occhiali 3D sono un’invenzione fantastica: io per esempio li faccio indossare sempre a mia moglie. Nudo non sono un gran che … ma in tridimensionale faccio anch’io la mia bella figura! I nostri anziani vivevano in un mondo pulito. Oggi invece i mari sono così sporchi che Gesù non dovrebbe camminarci sopra: con il catrame che c’è sono buoni tutti. Dovrebbe nuotarci dentro! Quella sarebbe un’impresa! I nostri anziani vivevano in un mondo dove i rapporti umani erano fondamentali. I nostri giovani vivono nell’era del computer; il grande amico che fa tutto al posto nostro! Molti giovani per fare sesso usano le chat. Ho un cugino che ha una connessione così lenta che quando si collega ad un sito a luci rosse vede solo un uomo e una donna che si fumano una sigarettina! Oggi molti anziani fanno di tutto per sembrare giovani. Mia suocera s’è rifatta tutta ed infatti quando va a riprendere mio figlio a scuola un bimbo della materna la molesta sempre! *Comico
societÀ. il caso. Insulti, Molte leappostamenti, giovani promesse messaggi fiorentine insistenti: che stanno il fenomeno “spiccando è in crescita il volo”
Quelli É allarme che zitti stalking zitti ce l’hanno a Reggello fatta S L
i etteralmente direbbe che la nostra significa sia una perseterra piuttosto guitare.feconda. Dalle E telefonate non solo diinsiolive, stenti bistecche agli appostamenti e vigneti, ma pure sotto di talenti. casa, Artisti. fino alleMusicisti, percosse, cantautori, il fenomeno fotografi, è in ma crescita anchenel attori, Valdarno. imprenditori, Tant’è sportivi che enelpolitici. giro di Giovani, pochi giovanissimi. mesi, da quanChe da do Firenze è statohanno introdotto preso il volo il reato e hanno di cominciato “atti persecutori”, a fare strada. i Carabinieri È il caso, ad di esempio, Reggellodella hanno cantante registrato Dianaotto Winter de(fiorentinissima, nunce. Il casoapiù dispetto eclatante del cognome) quelclasse lo di ’85 un euomo un curriculum arrivatochea vanta mettere anche in scena una tournèe il suicidio con Giorgia. dellaMamoglie la gio-
vane per tentare Winter èdiinfarsi ottima affidare compagnia: i figli. da citare Il marito ancheaveva il duo delle arrotolato sorelle Bazzana, un lenla zuolo violista allaGiulia ringhiera Nuti, lodel speaker terrazzo di Ra-e dio prontamente Deejay Federico chiamato Russo.ilE 112, poi c’èdila società chiarando di ventenni che lafiorentini donna faceva che aiuta uso le aziende da tempo ad di investire psicofarmaci nel socialee non e fattura era cifre più in interessanti. grado diTutto prendersi questo cura senzadei dimenticare tre bambini altre piccoli. giovanissime Un eccellenze: atto che vedi ha portato alla voce Emiliano all’arresto Viviano, dell’uomo. portiere del Finito Bologna in manette cresciuto nel anche Firenze un Ovest. opeOppure raio cinquantaseienne il capitolo spettacolo,didove origini si trovano pugliesi, volti e nomi sorpreso come quelli dalla dimoglie, Martina
un’inglese Stella (1984) ediVittoria 42 anni, Puccini mentre (1981). le E poi ricopriva ci sonol’auto i politici: di fogli fa scuola conilscritte primo cittadino, minacciose. classeL’episodio 1975, e altraeragioventù stato con preceduto sede a Palazzo da unaVecchio serie di(come telefonaCecilia te ePezza, messaggi nata nel sullo 1986) stesso o contono, scranno da in quando Provincia, la donna vedi Tommaso si era allontanata Villa (Pdl, 1974). da lui.MaSecondo a quanto pare il decreto anche i “senior” Maronon ni, approvato se la passanoilmale. 23 febbraio L’Istat ci raccon2009, ta il infatti persecutore che siamorischia una terradadi sei gentemesi longeva, a quattro e che laanni Toscana di reclusione. si piazza seconda Ma nella le vittime classifica dello dellestalking regioni con nonpiù sono caPAG.7 pelli solobianchi. al femminile. PAGG.28-29
Edizione del Valdarno F.no • 18.509 copie distribuite da
“Qualunque cosa tu possa fare, sogno tu possa sognare COMINCIA. L’audacia reca in se genialità, magia e forza. COMINCIA OrA” J.W. Goethe
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il giornale nel tuo comune
L’INCHIESTA. Binari sempre più intasati e vetture troppo vecchie
Vita da pendolari, frenati dall’Alta Velocità Con l’arrivo dei treni superveloci il rischio è che i diretti e i regionali vengano spostati tutti sulla linea lenta Francesca Puliti
I
treni ci sono, sì, ma sono superaffollati. Le stazioni anche quelle ci sono e funzionano bene, ma la pulizia spesso e volentieri lascia a desiderare. E i servizi accessori? Parcheggi scambiatori in cui bisogna arrivare di buon mattino e sgomitare per trovare posto, sale d’attesa in cui ci piove dentro e collegamenti con pullman non sempre sufficienti. Vita da pendolari, una condizione che capita in sorte a molti abitanti del Valdarno fiorentino. Che si trovano a fare i conti con questi piccoli e grandi inconvenienti ogni santo giorno di lavoro. La strada preferita è quella ferrata, che permette di ridurre notevolmente i tempi di percorrenza in direzione Firenze. E chiariamoci, la frequenza dei treni è di gran lunga migliorata negli ultimi anni, soprattutto con
l’introduzione di Memorario, un paio d’anni fa, un orario di facile memorizzazione all’interno del quale è stata aggiunta qualche corsa. I problemi sono altri. “Innanzitutto le condizioni delle carrozze – spiega Maurizio Da Re, presidente del Comitato pendolari del Valdarno – si tratta di treni vecchi, spesso con i bagni fuori uso e le porte guaste, sovraffollati negli orari di punta”. Ma la preoccupazione maggiore riguarda il futuro aumento dei treni superveloci sulla linea da e per Firenze. “Il rischio è che i treni regionali vengano passati tutti sulla linea lenta per lasciare campo libero, dall’estate 2011, a quelli dell’Alta velocità di Fs e MontezemoloDella Valle”. Con il risultato di una dilatazione dei tempi di percorrenza quasi del doppio rispetto a quelli attuali.
FIGLINE. Tra ritardi quotidiani e prospettive poco rosee INCISA. A bloccare l’ampliamento sono gli eccessivi costi
10mila abbonati snobbati A caccia di un parcheggio dai Frecciarossa e argento fin dal primo mattino S
ono vecchie di almeno 40 anni le lotte dei pendolari della stazione ferroviaria di Figline. Lavoratori di allora, oggi in gran parte pensionati, ricordano lo storico braccio di ferro con le Ferrovie dello Stato per l’inserimento di una fermata strategica a fine giornata alla stazione figlinese. Furono mesi caratterizzati da proteste, tiri del freno a mano in prossimità della stazione figlinese, occupazione dei binari. Alla fine i pendolari la spuntarono, e la fermata a Figline fu inserita. Storie d’altri tempi ormai. Oggi il “nodo” figlinese, il maggiore di tutto il comprensorio per numero di abbonamenti mensili – circa 10mila – vive ben altri e più complicati problemi. Derivanti tutti, o quasi, dal continuo aumento dei treni superveloci – i Frecciarossa e Frecciargento – che vanno a ingolfare la stessa linea utilizzata dai diretti e dai regionali che servono i pendolari. I problemi della linea veloce, che da Figline a Rovezzano passa per la maggior parte del tracciato nella galleria di San Donato, stanno in larga parte qui. “L’Alta velocità – spiega Maurizio Da Re, portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima – già dal dicembre del 2009 ha portato a un forte aumento dei treni superveloci su questa stessa linea. E un ulteriore e più forte aumento ci si
aspetta dal prossimo dicembre e soprattutto dall’estate del 2011, quando la nuova società di Montezemolo-Della Valle, la NTV (Nuovo Trasporto Viaggiatori) ha annunciato l’inserimento di 25 coppie di nuovi treni sulla linea Roma-Firenze. Non si sa ancora quali saranno gli orari di percorrenza di questi treni, ma è presumibile che i convogli dei pendolari, che danno la precedenza ai veloci per l’immissione nella direttissima, accumulando quasi quotidianamente da 5 minuti a mezz’ora di ritardo, saranno ulteriormente penalizzati”. Il rischio è che i treni dei pendolari vengano vengano “rimandati” in larga parte sulla linea lenta, quella che ferma ad Incisa e passa da Pontassieve per arrivare a Firenze. Se così fosse, l’unica soluzione possibile sarebbe quella di velocizzare questa linea, trasformandola in una sorta di metropolitana di superficie. Ma per farlo ci sarebbe bisogno di un radicale rinnovamento, a partire dalla sostituzione dei treni. Ultimo, ma non meno importante, il problema della sicurezza all’interno della galleria di San Donato, 11 km di rotaia senza uscite di sicurezza, in cui mancano riferimenti interni come illuminazione e segnaletiche che possa aiutare il passeggero a orientarsi, in caso di /P.T. problemi. Il Reporter del Valdarno F.no raggiunge 18.509 famiglie nei Comuni di Figline, Incisa, Reggello, Rignano.
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I
l movimento dei pendolari “del treno” che partono e arrivano quotidianamente a Incisa, e i problemi ad esso connessi, può essere sostanzialmente diviso in due “gruppi”. Del primo fanno parte tutte quelle persone che si servono della stazione di Incisa per i propri spostamenti, e che, in viaggio verso la città di Firenze, utilizzano la linea lenta, la vecchia linea locale che ferma in tutte le stazioni o quasi: Rignano, S. Ellero, Pontassieve e via fino a Firenze Campo Marte, bypassando a volte sì ed a volte no le fermate di Sieci e Compiobbi. Un percorso lungo circa una quarantina di minuti. Del secondo gruppo fanno invece parte tutti coloro che, diversamente, decidono ogni giorno di servirsi della linea direttissima, e, partendo da Incisa con l’auto, raggiungono la vicina stazione di Figline. Se sono fortunati, riescono a parcheggiare nei paraggi e “saltare” sul treno diretto. Se sono fortunati, dicevamo, e la frase non è buttata lì a caso. Il parcheggio della stazione figlinese è infatti congestionato e insufficiente a soddisfare le esigenze di chi si reca a prendere il treno con la macchina. Un discorso che interessa non tanto i figlinesi, evidentemente, ma anche gli abitanti dei comuni limitrofi. Un parcheggio che alle 7.30 di mattina è già pieno. “Il parcheggio esistente ha una capienza di circa 350 posti – spiega Sauro Sarotti,
presidente del Consiglio comunale di Figline – e andrebbe almeno raddoppiato, per portarlo a circa 700 posti, tale è la richiesta che arriva dai pendolari. Le organizzazioni dei pendolari hanno più di una volta sollevato il problema, e questa amministrazione vuol fare la sua parte, ma la spesa rilevante che comporterebbe l’allargamento del parcheggio non se la può accollare solo il nostro comune; vorremmo un coinvolgimento in questo senso degli altri comuni interessati”. Per il resto, questi pendolari vivono tutte le difficoltà e le preoccupazioni legate al “traffico” sulla direttissima, al concomitante passaggio dei treni superveloci, ai ritardi, al sovraffollamento, alla sicurezza del tunnel del San Donato. Paradossalmente, il servizio più efficiente per gli incisani è quello della vecchia linea locale. Una percorrenza doppia per tempistica, ma con orari rispettati quasi sempre, con ritardi non superiori ai 10-15 minuti al massimo. Certo, le carrozze sono vecchie, le locomotive danno spesso problemi, le porte automatiche funzionano a volte si a volte no. Da qui l’ipotesi, da più parti ventilata di modernizzare questa linea, rendendola una sorta di metropolitana leggera di superficie, spostando qui tutti il traffico pendolare e dotandola di nuovi treni in grado di rispondere alle /P.T. moderne esigenze.
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FIGLINE • INCISA • REGGELLO • RIGNANO
RIGNANO. Si prepara l’abbattimento dell’ascensore (mai utilizzato) di piazza dell’Unità italiana. Ma non quest’anno
Lo “Spremiagrumi” della discordia ha le ore contate L’amministrazione al lavoro su una soluzione alternativa per permettere l’accesso al binario 2 da parte dei portatori di handicap. E su una nuova sistemazione del centro del paese
L
o chiamarono “Spremiagrumi”, divenne il monumento allo spreco e alle incomprensioni tra cittadini e istituzioni. Si tratta del ben noto ascensore della stazione di Rignano, che da anni alimenta le discussioni tra i cittadini e all’interno del Consiglio comunale. Ai rignanesi non è mai piaciuto e in molti rimpiangono ancora la vecchia disposizione della piazza, con il monumento dei caduti per la patria. Non sono
poche le volte che qualche camion, salendo su per il tornante, lo ha sfiorato, portandosi via qualche pezzo della grondaia, tant’è che alla fine è rimasta così, in piedi solo per metà. Funzionare non ha mai funzionato. E il motivo è semplice: è completamente inutile. Pensato per i portatori di handicap, l’ascensore porta dalla parte alta della piazza al sottopassaggio della stazione. Ma da qui, per raggiungere il binario
2, ci sono soltanto delle scale. E per realizzare una rampa come si deve non c’è spazio a sufficienza. La soluzione potrebbe essere un “montacarichi” ma per vederla mettere in atto ci sarà da attendere ancora. “La convenzione con le Ferrovie sta per scadere – chiarisce il sindaco Gianna Magherini - perciò a breve dovremo riprenderla in mano e mettere in chiaro di chi sono le competenze”. Nel frattempo si sta valutando una soluzione drastica anche per il cosiddetto “Spremiagrumi”: l’abbattimento. Per la gioia del capo dell’opposizione in Consiglio comunale, Michele Matrone (Pdl), che per la causa ha raccolto circa 300 firme. Trecento persone che dovranno però attendere ad alzare i calici, perché l’operazione non è in programma a breve. Questione di fondi comunali, dirottati altrove per il momento. “Adesso l’urgenza riguarda l’ampliamento dei
cimiteri di San Cristoforo e Torri – sottolinea il sindaco – e la messa in sicurezza idraulica del fosso di Castiglionchio, due opere prioritarie che assorbiranno gran parte delle risorse per l’anno in corso”. Ma il contestato ascensore e l’accesso alla stazione per i portatori di handicap non sono gli unici nei della stazione. “C’è un più generale problema di pulizia degli spazi – fa notare Matrone – in primo luogo dei bagni, che versano in condizioni vergognose. Non solo, la pensilina del binario 2 si allaga ogni volta che piove”. Non ultima la questione del parcheggio scambiatore, che c’è ed è anche bello ampio, ma il più delle volte è pieno. Sarà perché è gratuito e, specialmente nei giorni del mercato, fa gola a molti, fatto sta che per i pendolari rignanesi trovare posto non è impresa da poco. E i pendolari /F.P. invocano una soluzione già da tempo.
reggello. Il Comune si sta attivando per rendere più intensi i collegamenti con le cliniche del territorio
Ancora difficile raggiungere gli ospedali più vicini Q
uando si parla di trasporto pubblico a Reggello si intende principalmente quello su gomma. Dall’aprile 2005 il servizio nei territori del Chianti e del Valdarno fiorentino è nelle mani di Autolinee Chianti Valdarno, la società consortile vincitrice della gara di affidamento bandita dalla Provincia di Firenze. Il consorzio gestisce un totale di 23 linee. Quelle che interessano Reggello si muovono su quattro direttrici principali, verso Figline, Firenze, Pontassieve e il Valdarno aretino. Buona parte dell’utenza, circa il 60%, è composta da studenti, sia quelli delle scuole secondarie di Reggello, sia quelli diretti verso le scuole superiori di Figline, San Giovanni Valdarno, Montevarchi e Pontassieve. Per i lavoratori esistono bus dedicati, come quelli per la Boehringer o la
Gkn di Campi Bisenzio, nati su iniziativa dell’Osservatorio trasporti, l’ufficio istituito dal Comune di Reggello che si occupa di raccogliere e mettere in pratica le esigenze di cittadini, amministrazione ed altri enti locali. Molti anche i pendolari ferroviari reggellesi che ogni mattina raggiungono col bus le stazioni più vicine, a Figline e Rignano, entrambe distanti una decina di chilometri. La prima viene impiegata da chi si muove verso Arezzo e chi preferisce la ‘direttissima’, linea più veloce in direzione Firenze. Rignano, a fronte di tempi di percorrenza leggermente superiori, permette però un risparmio mensile di 15 euro sull’abbonamento. Altri prendono il treno da S.Ellero o Pontassieve. Tutte le stazioni sono ben servite, specie nelle ore di punta (primo mat-
Sono molti i reggellesi che ogni mattina raggiungono col bus le stazioni di Figline e Rignano, entrambe distanti una decina di chilometri dal capoluogo tino, ora di pranzo, tardo pomeriggio) con mezzi ogni 20 minuti circa in coincidenza con gli orari ferroviari. Insufficienti invece i collegamenti con gli ospedali: da Reggello si raggiunge piuttosto facilmente Careggi con
un autobus utilizzato anche dai dipendenti dell’ospedale fiorentino. Pochi problemi per l’ospedale di Figline, ma arrivare alle altre due cliniche più vicine a Reggello – Santa Maria alla Gruccia nel Valdarno e Ponte a Niccheri, entrambe in territori che competono a differenti consorzi gestori del trasporto locale – è assai più difficile. L’amministrazione si sta attivando per rimediare e nella nuova gara di affidamento ha chiesto l’intensificazione dei collegamenti. I titoli di viaggio possono essere acquistati presso le due rivendite nel centro di Reggello, nelle altre diciannove presenti sul territorio comunale o direttamente a bordo, a prezzo leggermente maggiorato. Non esistono emettitrici automatiche per scelta del Comune, che teme atti /A.T. di vandalismo.
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FIGLINE. Dopo un decennio di discussioni e progetti, l’opera è diventata prioritaria. Anche per la Provincia
Secondo ponte, l’odissea sta per finire Quindici milioni di euro il costo stimato per la sua realizzazione,
IN CANTIERE. 650mila euro per la ristrutturazione
da dividere tra Enti locali e Regione. Ancora da definire i tempi
Scuole più sicure (e sostenibili)
Paola Tozzi
S
S
e ne parla da almeno un decennio, adesso, finalmente, il secondo ponte sull’Arno a Figline ha raggiunto la caratteristica di priorità. Se ancora è presto per parlare di progetti concreti, è certo che qualcosa si sta muovendo nella giusta direzione. Complice sicuramente la temporanea chiusura del ponte esistente per alcuni giorni - a causa della realizzazione della passerella pedonale - e la conseguente spinta popolare, che ha portato anche alla creazione di un gruppo su Facebook - “Sì al secondo ponte a Figline” – a cui hanno aderito in pochi giorni circa 2000 persone. Una di queste è il primo cittadino di Figline, Riccardo Nocentini. “Il secondo ponte a Figline – ci dice Nocentini – è l’infrastruttura di completamento di tutta la viabilità valdarnese. In fatto di viabilità non ci si può muovere con la mentalità di chi pensa solo al proprio orticello, la viabilità funziona per tutti se funziona in ogni comune. Per questo è importante che vadano avanti progetti come la variante alla Strada Regionale 69 in riva destra dell’Arno, la Casello-Casello, che da Incisa porterà fino a Terranuova interessando in gran parte il nostro comune. Esistono già i progetti ed i finanziamenti, e stanno andando avanti le procedure di realizzazione. La variante, partendo dal casello Valdarno, andrà a confluire su quello che sarà il terzo ponte di San Giovanni, al confine con il nostro comune, il quale la collegherà al nuovo tunnel previsto al Porcellino e alla successiva variante della Strada delle Miniere. A Figline poi la variante alla 69 si collegherà con la cosiddetta “variantina”, della quale
La passerella sull’Arno a Figline
Dovrebbe sorgere a sud di quello esistente, all’altezza delle superiori Vasari è già stato inaugurato un pezzo (la nuova strada che parte dalla neonata rotonda del ponte dell’Arno). Per il completamento di questa strada fino alla rotonda della Massa siamo in fase di gara di appalto”. In questo contesto si inserisce il secondo ponte figlinese, che si dovrebbe collocare a sud di quello esistente, più o meno all’altezza dell’Istituto Superiore Vasari. Gli studi di fattibilità diranno con precisione dove e come, sta-
NUOVO PUNTO COMMERCIALE
2 PERSONE PER PULIZIE 1 COLLOQUI E SPIEGAZIONI 2 RESPONSABILI CALL-CENTER 2 ADDETTI AL MAGAZZINO 1 ADDETTO ALLE CONSEGNE
PER INFO:
di alcune vetrate. Alla scuola del Matassino saranno allargate e sostituite tutte le porte delle aule per adeguarle al sistema di uscite di sicurezza, compartimentato il deposito posto all’interno dell’ingresso principale, e completamente rifatti gli spogliatoi della palestra. Oggetto di completa ristrutturazione anche la palestra della scuola in via Garibaldi. Inoltre, nel ristrutturare le rampe di accesso si terrà conto dell’abbattimento delle barriere architettoniche, prevedendo anche l’installazione di ascensori.
Si tratta dell’Istituto da Vinci in via Garibaldi e di quello del Matassino Nell’ottica del risparmio energetico si è inoltre pensato, per il riscaldamento degli spogliatoi delle due palestre, di installare dei pannelli radianti nel pavi/P.T. mento.
serietà e riservatezza
Montevarchi Via Poggio Bracciolini, 45
(davanti al museo in centro storico)
055 9851221 348 3344826
Figline V.no Via Gramsci, 2 (a 50 mt dalla stazione)
055 951090 348 3344826
1107287
1106511
055 8357732
La L.da Vinci al Matassino
COMPRO ORO E ARGENTO
PER APERTURA SELEZIONA FIGURE 1 SEGRETARIA, 3 MAGAZZINIERI 6 TELEFONISTE 2 CONTROLLI COMM. 2 RECEPTIONISTE 2 ASSISTENTI CLIENTI
bilendo costi (si parla di almeno 15 milioni di euro, ai quali dovrebbe contribuire anche il comune di Reggello) e tempi di realizzazione. Quel che importa adesso è che anche la Provincia di Firenze abbia approvato un documento della Commissione Trasporti ed Infrastrutture a riguardo, nel quale si specifica che la realizzazione dell’opera è irrinunciabile e si invitano Presidente e Giunta a promuoverne la costruzione “in tutte le sedi istituzionali, avviando un coordinamento tra le amministrazioni comunali”. Non solo: la Provincia dovrà farsi parte attiva nei confronti della Regione Toscana per ottenere il cofinanziamento dell’opera. A patto che gli enti locali si impegnino a concludere le opere già finanziate.
cuole medie più “sicure” a Figline a partire dal prossimo anno scolastico 2010/2011. Con la pausa estiva infatti sia l’Istituto Da Vinci in via Garibaldi che quello del Matassino saranno interessati da una serie di lavori di riqualificazione, che permetteranno di migliorarne le condizioni sia sotto il profilo delle nuove norme sulla sicurezza, che sotto quello dell’abbattimento delle barriere architettoniche. I soldi necessari, 650mila euro che saranno divisi fra i due istituti, sono arrivati al Comune di Figline dall’Inail (Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro), il quale aveva emesso un bando circa un anno fa riguardante proprio le scuole di primo e secondo grado. Il comune di Figline è stato ammesso a questi finanziamenti, oltretutto per una cifra consistente - “la prima volta che si ottiene un finanziamento così importante per le scuole a Figline” ha commentato il sindaco Nocentini – e si è impegnato a portare a termine tutti i lavori interni per il prossimo settembre. Si provvederà quindi alla progettazione esecutiva dell’intervento in accordo con l’Amministrazione Scolastica, poi, una volta “selezionata” la ditta esecutrice, saranno appaltati i lavori. Nel dettaglio, le scuole saranno interessate (per la cifra di circa 348mila euro quella in via Garibaldi e per circa 305mila quella del Matassino) al rifacimento dell’impianto elettrico ed all’adeguamento di quello meccanico, alla sostituzione delle tubature dell’impianto di riscaldamento, alla sostituzione
pagamento immediato in contanti
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FIGLINE • INCISA • REGGELLO • RIGNANO
RIGNANO. Sequestrata un’area di 40mila metri quadri a Troghi, ma il pericolo non è tutto qui
Dopo la Luxor, scoppia il caso amianto Situazione a rischio anche a Pian dell’Isola per la copertura in eternit dell’ex fabbrica Montecchi. Ma il sindaco rassicura i cittadini Francesca Puliti
E
’ allarme amianto a Rignano. Dopo il sequestro dell’ex fornace Montecchi, a Troghi, si aprono nuovi interrogativi sulla situazione del territorio. A destare sospetti è soprattutto la fabbrica, di nuovo ex Montecchi, che si trova a Pian dell’Isola, dotata di una copertura in eternit. E per questo oggetto di un sopralluogo da parte dei tecnici dell’Arpat, lo scorso anno. “Al momento non si presenta una situazione di pericolosità – assicura il sindaco di Rignano Gianna Magherini – ma i capannoni sono stati inseriti nel piano provinciale di bonifica dei siti inquinati”. Il che significa monitoraggio costante da parte dell’Arpat e dell’Ente provinciale e poi, in seguito, l’intervento di messa in sicurezza. Diversa la situazione a Troghi, dove lo scorso marzo è stata posta sotto sequestro un’area di circa 40mila metri quadri, a causa dell’ormai evidente rischio per l’ambiente e per la salute dei cittadini, determinato non solo dalla quantità di amianto
accumulato nell’ex fornace, ma anche da altri materiali dannosi abbandonati al suo interno. “Abbiamo sollevato più volte il problema, sia in Provincia che in Comune – dichiara il consigliere provinciale Andrea Calò (Prc, Pdci, Spc) – rivolgendo diverse interpellanze al sindaco, a partire dal 2005”. Eppure per quest’area non è mai stato predisposto un piano di bonifica per risanare il territorio. La situazione si è trascinata fino a marzo di quest’anno, quando le verifiche della Guardia di Finanza di Pontassieve hanno portato alla luce 13mila metri quadrati di onduline in eternit, esposte alle intemperie e gravemente danneggiate. La fabbrica, di proprietà della ditta Luxor di Calenzano, era stata ridotta a deposito abusivo di rifiuti speciali di ogni tipo, tra cui quattro serbatoi di oli minerali con residui di sostanze petrolifere. Come è noto, la pericolosità dei materiali contenenti amianto è data dal rilascio di fibre nell’ambiente, la cui inalazione provoca gravi malattie all’apparato
La fabbrica dismessa a Pian dell’Isola
respiratorio. Il rischio aumenta con l’aumentare della friabilità del materiale, che può rilasciare spontaneamente le fibre e andare a contaminare l’ambiente circostante. In questo caso il vicino ruscello Troghi. “Come amministrazione comunale abbiamo emesso un’ordinanza nei con-
fronti della Luxor – dichiara il sindaco – affinché bonifichi l’intera zona entro 120 giorni. Ma il provvedimento è valido a partire dal dissequestro dell’area”. Nel frattempo i due responsabili della società proprietaria sono stati segnalati all’autorità giudiziaria di Firenze.
LA VINCITA. Febbre da Win for life, al Lady’s Caffè vicino alla stazione è stato centrato il 10 più il numerone
La dea bendata bacia Rignano. Ma il “baciato” non è di qui S
tazione di Rignano, un qualsiasi lunedì mattina. Sono diverse le persone che entrano a far colazione al Lady’s Caffè, vicino alla piazza. Alcuni si soffermano un po’ di più per leggere il giornale, ma non sono molti quelli che tentano la fortuna giocando. “Non di lunedì mattina, almeno” sorride la ragazza da dietro il bancone. Eppure quel lunedì, il 29 marzo scorso, qualcuno ha giocato e ha vinto. E mica poco, quella vincita ripetuta nel tempo che ormai da mesi sono in molti a sognare. Si chiama Win for life e il meccanismo è semplicissimo. Si giocano 10 numeri da 1 a 20 e si vince qualcosa quasi a ogni combinazione (due numeri estratti, cinque e così via fino al premio più consistente, se si azzeccano tutti e 10 i numeri usciti). Ma la vincita più ambita è quella del 10 più il cosiddetto numerone, che ti assicura 4mila euro al mese per
Il bar fortunato
20 anni. Ebbene quel famoso lunedì la fortuna ha fatto rotta sul bar nei pressi della stazione di Rignano. Ma non ha baciato un rignanese. Almeno stando alle ipotesi che si sono andate formulando nei giorni successivi. I proprietari del bar hanno guardato e riguardato i video delle telecamere a circuito chiuso per cercare di individuare il volto del fortunato, ma con scarso successo. L’unica cosa quasi certa è che fosse una persona di passaggio in zona, non uno degli abituali frequentatori del locale. Di per certo non si è più fatto vivo. Niente telefonate o biglietti o mazzi di fiori come a volte succede in questi casi, per ringraziare il commerciante che ha fatto da tramite al fato. Niente. Ma, c’è da scommetterci, il bar esulterà lo stesso: per l’aumento di cittadini decisi a tentare la sorte, ché non si sa /F.P. mai, la dea bendata ripassasse di qui.
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il giornale nel tuo comune
INCISA. La rivoluzione è già cominciata, con l’inaugurazione del nuovo circolo Arci con annesso ambulatorio
Palazzolo rinasce, a partire dal calcio La squadra di Prima Categoria avrà uno stadio come si deve,
Paola Tozzi
mentre l’attuale campo sportivo è destinato a diventare area
A
verde pubblica. Costo dell’operazione 360mila euro, finanziati in parte dalla Regione, in parte dalla vendita dell’ex scuola
ppena 350 abitanti, un gruppetto di case sorte sulla strada del San Donato che va verso Firenze, eppure una realtà viva e vitale quella di Palazzolo, frazione collinare di Incisa, che nei prossimi mesi cambierà volto. Sì, perché grandi lavori sono attesi in questo piccolo borgo, primo fra tutti il tanto sospirato rifacimento del campo sportivo, che la squadra del Palazzolo, militante in
focus A Villa Campori
Anziani, arrivano nuovi appartamenti
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Uno scorcio della strada principale di Palazzolo
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i arricchisce di nuovi appartamenti per coppie di anziani autosufficienti Villa Campori, residenza posta a un passo dal centro di Incisa, dove ha sede anche il distretto sociosanitario. Con il quale la villa creerà un “filo diretto”. In seguito alla ristrutturazione di un’area di questo antico edificio, alcuni fondi sono stati messi a disposizione dell’Asl, due appartamenti sono già stati assegnati e altri due, per la spesa di 320mila euro – cofinanziati da Società della Salute, Regione e Comune di Incisa - saranno ristrutturati, e assegnati anche questi a scopo abitativo ad anziani che abbiano il requisito dell’autosufficienza. “La grande potenzialità di questa struttura – spiega Gianfranco Mazzotta, assessore comunale ai lavori pubblici – è quella di essere adiacente al distretto sanitario, affacciata su una bella area verde, a un ‘tiro di schioppo’ dal centro di Incisa, dai negozi, dai servizi. La nostra idea, proprio perché da 20 anni a questa parte sono diventati diversi gli appartamenti di Villa Campori abitati da anziani, sarebbe quella di creare un filo diretto con i servizi dell’Asl, cercando di ideare una sorta di assistenza, se non proprio a domicilio, diciamo a mini-distanza. Quindi possibilità di effettuare analisi, di prendere appuntamenti, di usufruire con una sorta di ‘canale interno’ dei servizi del distretto”. Facilitati quindi nell’accedere ai servizi sanitari i residenti a Villa Campori, ma anche vicini alle attività “ricreative”: un’ulteriore parte risultante dalla recente ristrutturazione, un sottotetto abitabile, è stato infatti dato dal Comune in concessione all’Auser, che lo utilizzerà per le proprie attività sociali; queste vanno dall’aiuto prestato agli anziani nell’adempimento degli obblighi burocratici, ad attività di svago e aggregazione. L’Auser sta allestendo i locali proprio in questi /P.T. giorni.
Prima Categoria, - e che lo scorso campionato ha anche “rischiato” la promozione - potrà finalmente utilizzare per le partite interne. Il “restyling” della frazione ha cominciato a prender forma già dallo scorso mese di novembre, quando è stato inaugurato il nuovo circolo Arci, 150 metri quadri di struttura coperta: bar, sala ricreativa e annesso ambulatorio medico comunale; quest’ultimo è stato messo a disposizione dall’amministrazione, gratuitamente, per i medici che volessero fare ambulatorio a Palazzolo. Ci sono poi i locali sottostanti, della stessa estensione, concessi al Circolo in comodato d’uso gratuito, in cui con ogni probabilità sarà realizzata una pizzeria. E poi c’è l’area all’aperto, tutta intorno alla struttura: un grande piazzale di pertinenza del circolo che potrà essere utilizzato per attività sociali e per feste, prima fra tutte la ormai celebre Sagra del Fungo Porcino, che anima le notti estive e richiama turisti ed appassionati da tutto il circondario. Ma non finisce qui: il progetto prevede la realizzazione di un campo da calcetto, anche questo utilizzabile gratuitamente da associazioni ma anche da semplici gruppi di amici che vogliano divertirsi, una pista di pattinaggio, un bocciodromo; ed inoltre parcheggi, che servano ai frequentatori del circolo ma anche all’adiacente cimitero. E poi il pezzo forte: posto un gradone più basso rispetto al piazzale del Circolo, sarà un Campo Sportivo regolamentare, con tribune, gradinate e spogliatoi. Per questi ultimi sono già in corso i primi lavori, sia di sbancamento che di realizzazione delle fondamenta. Entro il prossimo mese di giugno l’amministrazione comunale ha in progetto di indire la gara d’appalto per la costruzione vera e propria dello stadio. I lavori sono finanziati per 90mila euro dalla Regione e per 270mila euro dal Comune grazie alla vendita effettuata dell’ex scuola di Palazzolo. Anche questo edificio sarà completamente ristrutturato dai nuovi proprietari, che hanno in progetto la costruzione di appartamenti e garage, e un totale risanamento dell’area. Il vecchio campo sportivo diventerà invece area verde pubblica, andando a “impreziosire” la zona residenziale che intorno ad esso sta prendendo forma. Non dimentichiamo poi che nelle scorse settimane sono stati portati a termine i lavori della Chiesa di Palazzolo, Santa Maria di Loreto, l’altra realtà importante della frazione, insieme al Circolo Arci.
In progetto anche altri parcheggi a servizio del vicino cimitero
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FIGLINE • INCISA • REGGELLO • RIGNANO
REGGELLO. Otto denunce in pochi mesi, da quando è stato introdotto il reato. E i persecutori non sono solo uomini
Cresce anche qui il fenomeno stalking Insulti per la strada,
Andrea Tani
appostamenti sotto casa,
È
percosse, fino alla simulazione di un suicidio per dimostrare l’incapacità di intendere e di volere della moglie. Si moltiplicano nel territorio i casi di molestie ripetute nel tempo verso partner o ex mogli
arrivato fin sotto casa sua e ha iniziato ad insultarla a gran voce. L’uomo, di origini siciliane ma residente a Reggello, non era nuovo a certi comportamenti nei confronti della moglie, una bielorussa di 39 anni dalla quale si stava separando. Ad un certo punto ha iniziato anche a percuoterla. Poco distante dalla casa erano appostati alcuni carabinieri che hanno subito bloccato l’aggressore e lo hanno arrestato in flagranza per stalking. Con questo termine inglese si indica una serie di atteggiamenti, minacce o molestie ripetute nel tempo, una persecuzione che incute nella vittima stati d’ansia e di paura tali da costringerla a cambiare le proprie abitudini di vita. In Italia queste condotte configurano il reato di “atti persecutori”, introdotto nel nostro ordinamento con il cosiddetto decreto Maroni del 23 febbraio 2009 e punibile con una pena da sei mesi a quattro anni di carcere. Dalla sua entrata in vigore diverse denunce sono arrivate anche dal Valdarno, otto casi solo dal giugno scorso. L’ultimo il 30 marzo scorso ad Incisa. I carabinieri sono stati chiamati per il presunto tentato suicidio di una donna albanese di 24 anni. Nella casa c’era un lenzuolo arrotolato ad una ringhiera che, stando alle dichiarazioni del marito, 37enne anche lui albanese, la donna avrebbe voluto usare per impiccarsi. La moglie, sempre secondo l’uomo, da tempo prendeva psicofarmaci e il suo continuo stato di alterazione non le avrebbe permesso di badare ai tre figli. Ma era tutta una messinscena architettata dal marito per prendersi la custodia dei figli. L’uomo è stato arrestato. Nello scorso settembre un operaio 56enne di origini pugliesi è stato sorpreso dalla moglie, inglese di 42 anni, mentre ricopriva l’auto della donna di fogli con scritte minacciose. Da tempo aveva iniziato a tormentarla con sms e telefonate e per questo era già stato denunciato. Quando si è accorto che la donna stava cercando di fotografare il suo gesto l’ha aggredita. I carabinieri sono subito intervenuti arrestandolo. Non solo donne però tra le vittime di stalking: a Reggello una brasiliana di 24 anni è stata diffidata a mettersi in contatto con un 50enne fiorentino dopo averlo tormentato per lungo tempo.
focus Bilancio 2010, mancano all’appello 223mila euro
“Niente tagli su scuola e sociale”
L
a crisi non risparmia neanche il Comune di Reggello. Alla fine del mese scorso è stato approvato il bilancio di previsione 2010 e la spesa prospettata, 9.349.000 euro, è di 223mila euro inferiore rispetto al 2009. Un ridimensionamento, spiega il sindaco Sergio Benedetti nella sua relazione, dovuto “sia alla crisi economico-finanziaria che alle scelte del governo”. Il rimborso governativo del mancato gettito Ici previsto nella finanziaria 2010 non basterà, secondo il sindaco, a coprire la cifra effettiva non percepita e lo scarto si va ad aggiungere ai circa 450mila euro che mancano all’appello per il 2008 e il 2009. C’è poi la crisi. I suoi effetti – disoccupazione, cassa integrazione e lavoro precario – hanno fatto lievitare la domanda di interventi in ambito sociale. Si è pertanto deciso di lasciare inalterata la previsione di spesa nel settore, pari a 1.960.000 euro. “Non verranno toccate – assicura il vicesindaco con delega al bilancio Cristiano Benucci – le risorse destinate al sociale, confermando le speciali misure anticrisi introdotte lo scorso anno, né verranno ridotti i servizi scolastici”. Tra gli altri interventi programmati, il recupero dell’invaso di Donnini che costerà
circa 553.200 euro: 100mila a carico del Comune e gli altri provenienti da contributi regionali, provinciali e della Comunità montana. La manutenzione straordinaria della viabilità, del patrimonio e l’abbattimento delle barriere architettoniche saranno invece finanziati dai 622mila euro ricavati dalla concessione di permessi a costruire. L’alienazione di alcuni immobili comunali andrà a finanziare altri investimenti nel settore scolastico, primo fra tutti l’ampliamento della scuola media. Non si farà invece, almeno per ora, il nuovo plesso /A.T. scolastico elementare.
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A SERVIZIO DELLA PERSONA PER UNA ECONOMIA DI COMUNIONE E' CONVINZIONE dei professionisti di RISANA che saper comunicare ed entrare in relazione con l'altro, sia esso collega, operatore sanitario, paziente o familiare è fondamentale per vivere la professione in modo rispondente alle attese di oggi. Tra i medici specialisti che collaborano con RISANA studi medici vi sono Stefano Massi e Isabella Renzulli, neurofisiopatologi, cui poniamo la domanda di una paziente: DOMANDA AL NEUROLOGO Ho frequentemente formicolio alla mano destra: è importante? La parestesia, o come viene comunemente
chiamata formicolio, è molto spesso sintomo di una patologia a carico del sistema nervoso. Quest'ultimo si divide in: sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) e sistema nervoso periferico (nervi emergenti dal midollo). Pertanto un formicolio alla mano può essere un segnale dell'inizio di una alterazione a loro carico. Le patologie del sistema nervoso periferico sono le più frequenti e, fra queste, la sindrome del tunnel carpale e le radicolopatie cervicali. Per poterle diagnosticare è necessario effettuare un esame elettromiografico/elettroneurografio
(EMG/ENG). L'esame prevede innocue stimolazioni elettriche di bassa intensità e l'utilizzo di aghi. Tuttavia l'introduzione di elettrodi adesivi ha consentito, negli ultimi anni, di limitare l'impiego dell'ago alla sola esplorazione emg; pertanto attualmente la metodica è ben tollerata. Nel caso, meno frequente, di patologie del sistema nervoso centrale la visita neurologica è importante per poter iniziare un percorso diagnostico. Dott.Stefano Massi- Dott.ssa Isabella Renzulli
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il giornale nel tuo comune
Figline
Incisa
Reggello
Rignano
SCAMPATA INAUGURATO IL NUOVO IMPIANTO SPORTIVO E’ intitolato alla memoria di Oreste Borgheresi, figura storica del calcio cittadino, l’impianto sportivo ampliato e rinnovato in località Scampata. I nuovi spogliatoi a servizio del campo di via da Verrazzano sono stati inaugurati proprio lo scorso aprile, a conclusione di un intervento iniziato sul finire del 2007 e costato complessivamente 112mila euro. Si tratta di una struttura da 154 metri quadrati, all’interno della quale, oltre ai due spogliatoi, trova spazio l’infermeria. L’impianto sarà utilizzato dal settore giovanile dell’Asc Figline. “Siamo molto soddisfatti per la realizzazione di questi nuovi spogliatoi – ha commentato il Presidente dell’Asc Figline, Bernardo Farruggio -, questo genere di opere sono molti importanti per i settori giovanili delle squadre, soprattutto in un momento congiunturale non facile che riguarda il panorama calcistico. Ringraziamo quindi l’amministrazione comunale per aver sostenuto questo progetto che va nella direzione di promuovere il nostro settore giovanile”.
“CICOGNA VERDE” ECOPANNOLINI PER I NUOVI NATI Per ogni nuovo piccolo incisano una fornitura di pannolini ecologici. E’ partita nel mese di aprile l’iniziativa pensata per sostenere i neogenitori senza mettere in secondo piano la questione ambientale. Il kit per “eco-genitori” è disponibile presso il Palazzo comunale di Incisa. In pratica non si tratta altro che di un set di pannolini lavabili, prodotti da EcoBimbi, azienda toscana e leader in Italia del settore, realizzati con materiale naturale, cotone non sbiancato né trattato. Una sorta di ritorno al passato in grado di far risparmiare non solo in termini di inquinamento e di smaltimento dei rifiuti, ma anche e prima di tutto in termini di bilancio familiare. Rispetto all’uso dei pannolini usa e getta, il kit ecologico permetterebbe infatti di tagliare fino al 70% dei costi, nell’arco di due-tre anni. “Oltre al risparmio - afferma l’assessore all’Ambiente Tamara Ermini - si evidenziano dei cospicui benefici per l’ambiente: diminuzione di rifiuti prodotti (sembra impossibile ma soltanto in pannolini, più o meno 6mila nei tre anni, si arriva ad una tonnellata); diminuzione del consumo di acqua; impiego del 90% in meno di materie prime rinnovabili e un terzo d’energia. Inoltre gli Eco-Pannolini sono un beneficio per la pelle del bambino perché evitano arrossamenti ed eritemi cutanei”. Un dato non trascurabile per genitori attenti, prima di tutto ai propri pargoli.
OLTRE LA CRISI GLI ARTIGIANI DEL MOBILE FANNO FRONTE COMUNE La crisi continua a mordere nel reggellese, senza risparmiare i tradizionali comparti economici. L’azione combinata di recessione e concorrenza delle multinazionali ha inferto un duro colpo al settore della produzione del mobile. Colpo a cui corrisponde la risposta degli artigiani, riunitisi in un’associazione per fare fronte comune. Nasce così “Artigiani del mobile di Reggello”. Un primo risultato è già stato raggiunto: gli artigiani di Reggello e Tosi hanno infatti ottenuto lo spazio espositivo più grande alla recente Mostra dell’artigianato di Firenze, veicolo, se non di ottimi affari, se non altro di visibilità. Ma la battaglia per uscire dalla crisi va avanti, a partire dagli incontri in Provincia. Da qui l’ipotesi di avviare una collaborazione con lo stesso Ente provinciale una collaborazione sia dal punto di vista della formazione professionale che della promozione turistica, sulla scia dei progetti avviati all’Impruneta, per quel che riguarda il cotto, e Montelupo, famoso per la produzione di ceramica.
Intesa con Incisa Nasce il tavolo istituzionale sulla scuola Discutere dei problemi della scuola pubblica e affrontare le tematiche imposte dalla riforma Gelmini. Con questi obiettivi nasce il tavolo istituzionale tra Rignano e Incisa. Un organo permanente, nelle intenzioni delle due amministrazioni, destinato a coinvolgere i rappresentanti del mondo dell’istruzione locale, dai dirigenti scolastici agli insegnanti, fino ai genitori. Al centro della discussione, come annunciano gli assessori all’istruzione dei due Comuni, Lucia Bencistà e Massimo Bigoni, ci saranno i problemi dei singoli istituti, ma anche le prospettive future. Per il nuovo organismo, che ha dato il via ai lavori lo scorso aprile, si profila un’assemblea pubblica agli inizi di questo mese. Ovviamente aperta a tutta la cittadinanza, genitori, studenti o no.
RESTONE AL VIA I LAVORI PER IL CAMPO DI CALCETTO Si concluderanno nel mese di giugno i lavori per il completamento del campo di calcetto a Restone, iniziati lo scorso aprile. L’opera, appaltata per 67mila euro alla ditta Insana Francesco di Cavriglia, consiste nella realizzazione di un campo di calcetto di 40x20 metri, destinato ad ospitare tornei di calcio a 5. Per il momento la struttura, dotata di spogliatoi già costruiti in precedenza dall’amministrazione figlinese, è idonea ad ospitare gare nazionali di serie B, ma basterebbe coprire il campo per renderla adatta alle competizioni di livello più elevato. “Mancava un campo da calcetto - ha spiegato l’assessore allo Sport, Caterina Cardi – e siamo contenti di essere riusciti a soddisfare questa richiesta, come tante altre ne abbiamo soddisfatte avviando varie opere di carattere sportivo: mi riferisco ai lavori presso la stadio comunale ‘Del Buffa’, alla realizzazione della copertura del campo da tennis e all’importante riqualificazione della palestra di San Biagio”.
Figline Fervono i cantieri allo stadio comunale, continuano le manutenzioni stradali nel territorio comunale e si prospettano nuovi investimenti. LOCALI PROTEZIONE CIVILE E’ in corso la gara per l’affidamento dei lavori di
LA NOVITà IL COMUNE TI PARLA. VIA SMS Vuoi sapere quali sono gli eventi sportivi o culturali all’interno del tuo comune? Ti piacerebbe che qualcuno ti ricordasse quando devi rinnovare la carta di identità o se ci sono cambiamenti per quel che riguarda i trasporti pubblici e la viabilità cittadina? Dal primo luglio il Comune di Incisa attiverà un nuovo servizio, completamente gratuito, per informare i cittadini via sms. Servizi, novità, eventi, tutto arriverà direttamente sul telefonino degli incisani. Sempre che lo vogliano. Per accedere al servizio, infatti, basta fornire il proprio numero di cellulare. Il modulo apposito può essere scaricato dal sito istituzionale del Comune e inviato al fax 055 83.36.669, oppure consegnato direttamente presso il Palazzo Comunale negli orari di apertura al pubblico.
ALLEVAMENTO CUCCIOLI CONTRO I PREDATORI Sono stati consegnati agli allevatori presso l’azienda agricola La Torraccia di Reggello, i cuccioli destinati a diventare i migliori alleati degli allevatori fiorentini. Si tratta di sei cani da gregge che serviranno a tenere lontani orsi lupi e altri predatori selvatici. I cuccioli sono stati forniti alla Provincia di Firenze dall’associazione Cane da gregge abruzzese. L’iniziativa rientra nell’ambito di un progetto provinciale per la mitigazione dei danni causati da specie predatorie e alla conservazione della biodiversità, svolto in collaborazione con APA Firenze e CSDL. I cani provengono da coppie selezionate attitudinalmente dagli allevatori aderenti all’associazione e appartengono ad una razza canina particolarmente rustica ed efficace nella difesa, capace di garantire la sopravvivenza della pastorizia nelle aree montane, difendendo gli animali al pascolo dagli attacchi dei predatori e assicurando una coesistenza pacifica tra pastori e specie protette.
Il racconto dal Valdarno al Saharawi e ritorno Si è conclusa dopo 18 giorni l’esperienza in Saharawi del Comitato Progetto Chernobyl, associazione attiva nel sociale che da tempo opera nel territorio rignanese. E si è conclusa con un successo. Il gruppo era partito lo scorso aprile per consegnare materiale sanitario alla popolazione in difficoltà. “Siamo riusciti a consegnare tutto il materiale trasportato nei due pulmini – raccontano i componenti del gruppo - e anch’essi sono stati donati alla popolazione. Abbiamo fatto amicizia anche con gli agenti della milizia algerina che ci hanno scortato, per sicurezza, durante tutto il viaggio di circa 1700 km. Siamo stati ospitati nelle famiglie – prosegue il racconto - e oltre all’adattamento nel cibo (abbiamo mangiato anche il cammello) ci ha impressionato la grande carestia di acqua sollecitandoci ad una riflessione sul nostro uso davvero sfrenato di questo oro blu. Abbiamo avuto la possibilità di visitare tre campi profughi: Rabuni dove si trova l’ospedale e dove abbiamo consegnato oltre al materiale sanitario anche un ecografo; Dakla, sede del governatorato, dove abbiamo consegnato il materiale per un laboratorio di falegnameria; e infine Smara dove è sorto un centro per l’emancipazione delle donne e abbiamo consegnato un telaio e relativi filati”. E adesso il Comitato è ansioso di estendere ancora la propria attività, al di fuori dei confini di Rignano e dell’Italia.
ristrutturazione dei locali della Protezione civile, per un importo complessivo di 100mila euro. STADIO COMUNALE Lavori in corso allo stadio del Figline calcio, per l’adeguamento alle norme della Prima Divisione. L’opera è stata finanziata per un milione e 180mila euro e andrà avanti per tre mesi. VIA V. VENETO E’ in corso di affidamento la manutenzione straordinaria di via Vittorio Veneto, opera valutata per quasi 18mila euro complessivi. STAZIONE FERROVIARIA Restyling e messa in sicurezza in vista per il passaggio pedonale alla stazione ferroviaria. L’intervento, in che sarà affidato a breve, verrà a costare 4.700 euro alle casse comunali. Incisa Proseguono (e alcuni si concludono proprio in questi giorni) i lavori affidati gli scorsi mesi, per quanto riguarda la manutenzione stradale e gli edifici di proprietà comunale.
LOCALITà LA MASSA Saranno consegnati entro il 5 maggio i lavori di manutenzione stradale e degli spazi verdi in corso alla Massa. In tempo per la festa organizzata dal Circolo Arci. LUNGARNO MATTEOTTI Asfaltatura e sistemazione dei marciapiedi sui lungarni. Il cantiere si aprirà a breve e si concluderà nell’arco di un paio di mesi, a seconda delle condizioni meteo. CASA PETRARCA Manca solo l’ok della Soprintendenza ai Beni culturali e architettonici (che però ha già visionato il progetto) per dare il via al secondo lotto della ristrutturazione, che riguardano i cosiddetti lavori condominiali, come la sostituzione di porte e infissi. L’intervento è stato finanziato per 90mila euro, suddivisi tra privati e Comune di Incisa. Reggello Due interventi di vaste proporzioni per le strade
reggellesi, in programma per questo mese. PIAN DI RONA Va avanti il rifacimento del sottofondo stradale in via Pian di Rona. L’intervento che sarà eseguito dall’altezza della rotatoria, vicino all’abitato di Prulli, fino alla strada regionale 69, ha lo scopo di mettere in sicurezza la strada e di ripristinare le alterazioni dovute al cedimento della sede stradale a seguito della messa in opera di fibre ottiche. L’operazione, che ha avuto inizio nel mese di aprile, proseguirà per buona parte del mese. MONTE SECCHIETA Approvato in via preliminare in Giunta, il progetto di riqualificazione della strada che congiunge la Croce Vecchia con il Rifugio Giuntini, una delle più amate dagli escursionisti. Il cantiere dovrebbe aprire a breve ed essere concluso nel mese di giugno. Per un investimento da circa 100mila euro.
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dossier
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econoMia/1. Il 9,4 per cento della forza lavoro non è italiano. E non si tratta solo di braccianti
La carica dei 145mila indispensabili È il settore delle costruzioni quello più multietnico, seguito dall’agricoltura. Ma è il “basso terziario” (dall’assistenza domestica ai trasporti e fino al turismo) ad assorbire la maggior parte degli extracomunitari Francesca Puliti
L
e immagini dei telegiornali ce li mostrano soprattutto come braccianti, occupati principalmente nel settore agricolo, ma non è così. Non in Toscana. Qui da noi il quadro dell’occupazione di origine straniera è ben più complesso e sfaccettato. E rappresenta il 9,4% del totale della forza lavoro. Nel 2008 gli immigrati al lavoro in terre toscane erano oltre 145mila, di cui quasi la metà (il 46%) occupati nel comparto dei servizi del cosiddetto “basso terziario”, che va dall’assistenza alla persona e lavoro domestico, ai trasporti, fino a turismo e ristorazione. Il settore in cui si concentra la più alta percentuale di lavoratori stranieri è invece quello delle costruzioni, in cui gli immigrati rappresentano il 20%, seguito dall’agricoltura (13%). Si tratta di dati che parlano chiaro sul “peso” degli stranieri nell’economia regionale. Che si tratti ormai di una componente essenziale è un concetto acquisito e numero e tipo di contratti ne sono una riprova: basti pensare che il 57% degli stranieri può contare su un’assunzione a tempo indeterminato, una cifra che si colloca soltanto un paio di punti al di sotto di quella dei toscani doc. Non solo impieghi stagionali, dun-
que, anche se questi continuano ad andare forte. E per fortuna. “In agricoltura – sottolinea Tullio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana – gli immigrati sono diventati indispensabili. Senza di loro – continua – il 10% delle nostre colture sarebbe a rischio”. Per l’anno in corso la Toscana ha calcolato in circa 5mila persone il fabbisogno di lavoratori provenienti dall’estero. In attesa del decreto flussi, che regolamenta gli ingressi dei cittadini extracomunitari nel paese, i differenti comparti dell’economia stanno già facendo l’appello. Duemila le richieste provenienti dal mondo agricolo, mentre il resto si distribuisce tra edilizia, nella maggior parte, e turismo. Se Africa e Asia vedono crescere costantemente ma di poco la propria fetta di torta sui grafici, sono i paesi
La sanatoria ha fatto emergere 16mila badanti, ma si stima che altre 10mila siano ancora in nero
cUltURe a conFRonto Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sull’integrazione e non avete mai osato chiedere (o non sapevate a chi chiedere) è racchiuso nel cuore del quartiere 5, in via delle Panche 26. Anzi, racchiuso non è esattamente il termine giusto, perché il Laboratorio permanente per la pace è aperto a tutti i cittadini, di tutti i colori e le provenienze. Nato dalla Cooperativa Sociale “L’Abbaino”, il Laboratorio è radicato nel territorio da oltre 10 anni. E’ qui che ha sede la biblioteca più aggiornata in materia. Qui si può trovare tutto ciò che si cerca in tema di educazione interculturale, letteratura di diversi paesi del mondo, nonché testi didattici su temi generali come i diritti umani, l’infanzia, il rapporto tra Nord e Sud del mondo.
dell’Europa dell’Est a contribuire per una buona percentuale sull’aumento delle presenze straniere. La crisi però ha colpito duramente anche loro. Nel 2009 il tasso di disoccupazione è salito al 10%. “È per questo – spiega l’assessore regionale all’istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini – che dobbiamo proseguire e rafforzare l’impegno per l’integrazione, perché non possiamo, specialmente in una fase come questa, rinunciare a un apporto che appare sempre più indispensabile per assicurare l’alto livello di benessere sociale della nostra società”. Un contributo irrinunciabile anche dal punto di vista della previdenza sociale, “perché – continua Simoncini - serve anche il loro concorso per garantire un futuro a tutti i lavoratori”. C’è poi la questione dolente del lavoro in nero. Se la sanatoria pensata ad hoc per colf e badanti ha fatto “emergere” in Toscana circa 16mila lavoratrici, si stima che altre 10mila continuino a svolgere la professione nell’illegalità, mentre per gli altri settori si parla di 20mila persone impiegate in maniera irregolare. Ma si tratta di ipotesi, stilate per descrivere un mondo in cui risulta ancora difficile andare a fondo.
Badanti ceRcasi Siamo o non siamo una delle regioni a più alto tasso di invecchiamento? Lo siamo. E allora ecco che la domanda di badanti si fa sempre più insistente dalle nostre parti. Ma non sempre si tratta di una ricerca facile. In soccorso a famiglie e persone di una certa età arriva Saf, che sta per “Sostegno anziani fragili”. Il progetto, lanciato da Co&So Firenze, consorzio di cooperative impegnate in ambito sociale, prevede la selezione, la formazione e l’inserimento familiare della badante. E, aspetto non meno importante, la gestione del contratto, con relativa opera di consulenza per contributi, agevolazioni e pratiche amministrative. Tre le cooperative coinvolte: Silver (per Fiesole, Calenzano e Sesto), Alveare (Mugello) e Girasole (Firenze e Scandicci). Per informazioni è attivo il numero verde 800 773522, il sito internet www.sostegnoanziani.it e una mail apposita, info@sostegnoanziani.it.
tUtti i nUMeRi La nostra regione è quinta in classifica per incidenza degli stranieri sulla popolazione, dopo Emilia Romagna, Umbria, Veneto e Lombardia. Quasi 310mila gli immigrati iscritti all’anagrafe, a cui si deve aggiungere una quota di almeno altri 50mila che non risultano residenti, ma sono comunque regolari. Un quinto di loro sono minori (di cui ben 6 su 10 nati in Italia) e per il 52% donne. Per quel che riguarda le nazionalità, la Romania continua a detenere lo scettro come comunità più numerosa (64mila residenti), seguita a ruota dall’Albania (a quota 62mila). In terza posizione la Cina, che annovera proprio in Toscana, a Prato, la Chinatown più estesa d’Italia, seguita da Marocco e Filippine (ma a debita distanza). Tra le 5 e le 10mila presenze a testa anche per Polonia, Ucraina, Macedonia, Senegal, Perù e Germania.
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dossier
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econoMia/2. Dodici imprese individuali su cento hanno come titolare un immigrato: è il primato italiano
L’imprenditoria toscana parla straniero Il 18% di chi avvia un’attività autonoma arriva dalla Cina, seguita da Albania e Romania. Va forte anche l’Africa con Marocco, Senegal e Tunisia. I più intraprendenti? Gli iraniani Annalisa Cecionesi
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l popolo delle partite Iva in Toscana parla sempre più straniero. Il 12 per cento delle imprese individuali toscane, primato italiano, ha come titolare un immigrato da un paese al di fuori della UE. A dirlo è la rilevazione Movimprese al 30 giugno 2009, condotta da Unioncamere-InfoCamere. Allargando l’indagine a tutte le aziende, non solo quelle individuali, la percentuale di imprese straniere si abbassa all’8 per cento, restando comunque ben al di sopra della media nazionale. Lo si legge nel rapporto dell’Irpet “L’imprenditoria straniera in Toscana”, realizzato da Federica Pacini, con il coordinamento di Teresa Savino. L’istituto regionale dimostra che in otto anni in Toscana il numero degli imprenditori immigrati è raddoppiato, passando dai 23mila del 2000 agli oltre 48mila del 2008. Quasi un terzo delle aziende si concentra nella provincia di Firenze. Segue Prato, con il 14 per cento. A mettersi in proprio, solitamente in imprese di piccole dimensioni (per due terzi ditte individuali), sono in prevalenza giovani e adulti dai 30 ai 49 anni. Si tratta in genere di aziende più volatili rispetto a quelle italiane: sebbene nascano più imprese immigrate, queste hanno minori possibilità di sopravvivenza. E sbaglia chi pensa in prima battuta ai ristoranti etnici e alle aziende tessili. Il settore più toccato dal business etnico è l’edili-
zia. Se nel 2000 le imprese di costruzioni con titolare immigrato erano il 12 per cento, nel 2008 sono diventate il 29 per cento. Tengono, nonostante una flessione, il commercio (26 per cento) e le attività manifatturiere (21 per cento). Da quali paesi provengono gli imprenditori immigrati? Il 18 per cento di loro arriva dalla Cina, seguita da Albania (12 per cento) e Romania (10 per cento). Anche l’Africa fa sentire la sua voce, con Marocco, Senegal e Tunisia. Ma gli immigrati più intraprendenti, in rapporto al peso della loro popolazione residente in Toscana, sono di gran lunga gli iraniani, da più tempo radicati sul territorio e specializzati nel commercio. Settore che attira anche molti imprenditori marocchini e senegalesi, mentre i cinesi si concentrano nel manifatturiero. Dietro al successo delle imprese edili straniere stanno invece braccia (e menti) albanesi e romene. Ma cosa spinge gli stranieri a intraprendere la strada del lavoro autonomo? In alcuni casi può essere una strategia contro la disoccupazione o un’opportunità di inserimento sociale. È probabile che la sofferenza di alcuni settori, “snobbati” dalle nuove generazioni italiane, come l’edilizia, la ristorazione e il facchinaggio, abbia aperto dei varchi all’iniziativa imprenditoriale straniera che in Toscana, terra di artigiani e piccoli imprenditori, ha trovato facilmente terreno fertile.
L’INTERVISTA Parla Hidetaka Fukaya, artigiano nipponico conosciuto come “giovane genio” che ha un negozio in via de’ Federighi
“Calzolai? Siamo rimasti in quattro. Due fiorentini, due arrivati da lontano”
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idetaka Fukaya è giapponese, ha 34 anni e ha scelto di mettersi in proprio a Firenze. In un settore tipicamente fiorentino e tutt’altro che tecnologico: l’artigianato. Lo chiamano il “giovane genio”, è una via di mezzo tra un calzolaio e un fashion designer. Le sue scarpe fatte su misura costano dai 3mila euro in su e la sua clientela è internazionale, con tanto di nomi noti. Diplomato alla scuola di moda in Giappone, nel 1997 è giunto in Toscana per imparare l’arte della calzatura. Nel 1999 ha fondato il marchio “Il micio”, ideando la sua linea pret-à-porter, e nel 2005 ha aperto l’elegante negozio di via de’ Federighi.
Perché ha scelto di avviare la sua attività proprio a Firenze? Perché è la città ideale dove lavorare, a misura d’uomo. E’ facile reperire il materiale, non è molto grande e i ritmi sono rilassati, al contrario di Tokyo, dove sarebbe impossibile portare avanti un’attività come la mia. Però non c’è nessun fiorentino tra i miei clienti. Molti acquirenti, da tutto il mondo, passano di qui per motivi di lavoro. E’ difficile per uno straniero avviare un’attività imprenditoriale a Firenze? Sì, ci sono molti ostacoli, a cominciare dall’ottenere il permesso di soggiorno, fino alla burocrazia necessaria per avviare un’impresa. Le
paure sono tante, anche lo scoglio della lingua non è facile da superare. Come l’hanno accolta i colleghi fiorentini? Chi bene, chi male. Ma ormai a Firenze noi calzolai siamo rimasti quattro, due italiani e due stranieri. Sono mestieri che non attirano più i giovani del luogo, succede così anche in Giappone, dove molti artigiani arrivano da fuori. La crisi si è fatta sentire? Sì, non tanto per le scarpe su misura quanto per la linea prodotta in calzaturificio. Ma cominciano segnali di ripresa, anche se per uscirne /A.C. ci vorranno ancora uno o due anni.
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società
Maggio 2010
Gentil sesso/1. Per aiutare i genitori a destreggiarsi meglio adesso ci sono anche le “Pagine Baby”
vita da mamme nella città del giglio I servizi a misura di bambino, a firenze, sembrano essere tanti (e fantasiosi): si va dai corsi di acquaticità alla biblioteca “morbida” e alle ludoteche. Diverso il discorso per le esigenze di base: a volte anche trovare un fasciatoio può diventare un’impresa Serena Wiedenstritt
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usica, acquaticità, biblioteca, ludoteche, ma i fasciatoi? La vita da mamma a Firenze è un po’ così. Gode di una vasta rete di servizi specializzati, ma a volte si complica sulle esigenze di base: un fasciatoio per cambiare il piccolo se si decide di passare una giornata fuori casa, lo spazio per il passeggino se ci si ferma a prendere un caffè, per non parlare della difficoltà di muoversi con quattro ruote fra i marciapiedi pieni di escrementi di cani e le auto tranquillamente parcheggiate sugli scivoli per le strisce. Ad ogni modo, superate le difficoltà della quotidianità, la città offre diversi spazi e altrettante attività a misura di piccoli e piccolissimi. Si inizia dalle ludoteche: sono 16 disseminate nei diversi quartieri. Ognuna ha la sua specificità e le sue attività. Poi c’è la Biblioteca delle Oblate (http://www. bibliotecadelleoblate.it/ragazzibambini/) con lo “spazio morbido” dedicato ad accogliere chi non arriva all’anno di età e tutti i libri per i genitori in cerca di soluzioni e i bambini in cerca di fiabe. Per quanto riguarda lo sport, quasi tutte le piscine comunali e private hanno in programma corsi di acquaticità mamma-bambino. Sul versante musica, ci sono associazioni che organizzano corsi di introduzione anche per neonati, mentre Il Trillo (www.il-trillo.com) propone “Baby Show”, centro ricreativo per i più piccoli basato su una speciale formula di intrattenimento musicale. I centri commerciali più grandi (quindi non rigorosamente nel comune di Firenze), hanno un occhio particolare per le mamme, cioè per le consumatrici. Così I Gigli hanno da poco inaugurato la nuova nursery con spazio dedicato all’allattamento, mentre Ikea fra piscina di palline, menù speciali per i più piccoli e toilette con fasciatoio è molto apprezzata da mamme e papà. Nel campo alimentare fa tendenza l’esempio della Pizzeria Zero Zero (www.00pizzeria.com), che accanto alle toilette per uomini e per donne ha servizi igienici per bambini. Anche se a Firenze non ha ancora preso piede la moda del “teatro con babysitting” che stimola le uscite serali dei genitori, non ci saranno problemi per chi a fine maggio vorrà visitare Terra Futura e approfittare della Terra dei Piccoli, lo spazio con fasciatoio e scaldabiberon per le mamme in allattamento e servizio di babysitting per bambini dai 3 agli 11
Da noi non è ancora decollato il “teatro con babysitting”
anni. Infine, per chi vuole sapere tutti gli indirizzi per il bebè e anche per i più grandicelli, sono arrivate da poco le Pagine Baby, con indirizzi “per genitori e figli” della città di Firenze: un database vasto, articolato, approfondito, verificato, composto da migliaia di indirizzi della città, divisi per argomento e aree territoriali e rintracciabili gratuitamente sul web, sul portale www. paginebaby.it.
foCuS Circolini più attrezzati
L’Arci rilancia il baby “bollino”
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n’altra iniziativa, targata Arci Firenze, è il bollino “Bambini in circolo”, promosso per creare nei circoli un ambiente favorevole per le famiglie e per le future generazioni “cercando di stimolare in loro un senso di partecipazione attiva e responsabile nei confronti della struttura”. In pratica si consiglia di allestire in ogni circolo aree dedicate ai più piccoli, ai piccolissimi, e alle mamme, con tanto di fasciatoi, giochi, animazioni. Il concetto è che spesso basta molto poco: matite e carta da disegno piuttosto che un tappeto e qualche cuscino o un seggiolino da tavolo per la pizzeria per rendere un ambiente adulto a misura di bambino. Poco anche economicamente, vista l’abbondanza di negozi di usato per piccoli e di attrezzature low cost. Francesca Chiavacci, presidente di Arci Firenze e responsabile delle politiche per l’infanzia, delle politiche educative e nella scuola spiega così l’idea del bollino: “Il concetto che ci muove è quello di tornare alle origini dell’Arci. Il senso di accoglienza torna così ad essere fondamentale e va nella direzione dei più deboli, che oggi sono da un lato i migranti, dall’altro i più piccoli e con loro le famiglie. Con iniziative di questo tipo vogliamo tornare a rivolgerci ai fruitori classici dei circoli: quella fascia generazionale che non sono né gli anziani né i giovanissimi. E per fare questo basta poco”. Chiavacci chiarisce, infatti, che non si sta parlando di progetti ambiziosi, ma di ciò che altrove è normalità: “Ci sono già le ludoteche Arci (info: http://www. arcifirenze.it/attivita/ludoteche.asp), qui stiamo parlando di predisporre un fasciatoio piuttosto che un seggiolone e di pensare a un menù per i più piccoli. Perché uscire tutti insieme non diventi un percorso /S.W. ad ostacoli”.
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Gentil sesso/2. L’assessore Elisa Simoni annuncia una novità rispondendo a un lettore de Il Reporter
e per il lavoro “rosa” arriva un sostegno la letteRa
la crisi e i servizi dei centri per l’impiego Mi rivolgo al Vostro giornale che considero una voce autorevole dei problemi inerenti al nostro quartiere. Sembra che entro la fine di aprile la Provincia di Firenze voglia eliminare dei servizi erogati dal Centro per l’Impiego sito in via del Pratellino, che vengono utilizzati oltre che dai residenti del nostro quartiere anche da quelli del Comune di Fiesole. Credo che in un periodo di crisi, in cui è un compito arduo trovare un posto di lavoro, non dare più la possibilità ai disoccupati di avere un minimo sostegno dalle istituzioni renda ancora più deboli le poche speranze ancora a loro rimaste.
Pratellino verrà posizionato lo Sportello donna che fino a oggi ha svolto importanti servizi a supporto di questa fascia del mondo del lavoro come ad esempio: •
accoglienza e informazioni sulle opportunità di lavoro e formazione al femminile;
•
rilevamento dei bisogni orientativi e formativi delle donne in cerca di lavoro;
•
eventuale invio ad un’attività di consulenza individuale (counseling orientativo);
•
consulenza specifica per donne laureate o con alta scolarizzazione;
•
corsi di orientamento formativo per la stesura di un progetto professionale;
•
workshop tematici sulle trasformazioni del mercato del lavoro al femminile;
•
incontri seminariali sull’autoimprenditoria femminile (progetto net-work);
•
accompagnamento al lavoro per donne in particolari difficoltà;
•
rinvio alla preselezione per lavoro domestico (ABC per la famiglia).
Dr. Giovanni Bigazzi
la Risposta
“in via del pratellino verrà posizionato lo sportello donna” Gentilissimo dr. Francini, in merito alla segnalazione del dr. Bigazzi, ci teniamo a precisare che la volontà dell’Amministrazione Provinciale è quella di riorganizzare i servizi dei Centri per l’Impiego per renderli ancora più funzionali alle esigenze dei cittadini. All’interno della sede di Via del
Per le difficoltà che normalmente incontrano le donne nella ricerca di lavoro e per i dati che abbiamo a disposizione tramite l’Osservatorio del Mercato del Lavoro ci sembra importante dare un sostegno a questa categoria perché, specialmente con la crisi che siamo affrontando, sono proprio le donne a risultare particolarmente vulnerabili e, anche laddove
si osservano aumenti percentuali di lavoro femminile, si nota facilmente come si tratti di occupazioni scarsamente stabili e di breve durata. Pensiamo quindi che la nostra possa essere una scelta utile. Restiamo comunque a piena disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. Cordiali saluti. L’assessore Provinciale al Lavoro, alla Formazione e ai Centri per l’Impiego Elisa Simoni
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star bene
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sanitÀ/1. Con un bilancio da 7 miliardi l’anno è la più grande azienda toscana. Con pregi e difetti, quasi endemici
Salute, chi è soddisfatto e chi è rimborsato Siamo una delle poche regioni virtuose in ambito sanitario.
Francesca Puliti
Ma come la pensa chi usufruisce dei servizi? un viaggio
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n bilancio (in pareggio) da circa 7 miliardi di euro l’anno, pari al 75% delle spese regionali. E un’invidiabile posizione nella classifica italiana, che colloca la Toscana tra gli esempi virtuosi. Ma per conoscere lo stato di salute vero e proprio del sistema sanitario di casa nostra bisogna chiederlo a chi effettivamente ne usufruisce, primi
tra liste d’attesa, analisi e interventi. In un saliscendi di indici di gradimento, comunque al di sopra della media nazionale
foCuS/1 Rivoluzione Cto
Sale operatorie attive 7 giorni su 7
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IL DENTISTA RISPONDE
QUESTO MESE: LA PULIZIA DEI DENTI, A CASA E DAL DENTISTA. A cura del Dott. Giuseppe Garrubba Amici lettori, questa rubrica mensile dura ormai quasi da due anni nei quali altre volte vi ho parlato di igiene, ho trattato l’argomento anche su altri giornali... La mia esperienza di dentista mi dice però che si deve ancora parlarne perché non tutti sanno bene cosa fare. In Italia (rispetto ad altri Paesi) purtroppo, abbiamo dovuto recuperare un ritardo culturale perché, fino ad una trentina di anni fa, non gli si attribuiva la giusta importanza. Proviamo a fare un po’ di ordine, in modo che ogni cosa vi sia chiara: qualche minuto dopo il pasto si forma una placca giallastra sui denti (placca batterica), che si compone di resti di cibo e batteri. Per eliminare questo composto serve l’azione meccanica dello spazzolino (sia esso manuale o elettrico), se non viene fatto, i batteri della placca producono acido che attacca il dente cariandolo. Oltre a ciò porta (alla lunga) grossi problemi anche alle gengive, insinuandosi fra esse e il dente, creando infiammazione (gengivite). Il fenomeno, se si protrae nel tempo, può portare ad un ritiro della gengiva con, anche, ampie zone di radice che restano scoperte. I casi più gravi possono evolvere anche in piorrea (formazione di pus nelle gengive) con ritiro graduale dell’osso e, se non vengono presi
provvedimenti in tempo, conseguente vacillamento e perdita dei denti. Quindi serve uno spazzolino di piccole dimensioni, usandolo: per i superiori dall’alto verso il basso, si stacca tornando su e ripetendo l’azione; per gli inferiori, viceversa, dal basso verso l’alto, con un movimento sempre dalla gengiva verso il dente. Solo questo è il movimento corretto che permette di massaggiare la gengiva e portare via lo sporco dal dente. Il movimento contrario scolla la gengiva e ci spinge dentro la placca. Il filo interdentale va inserito tra due denti, spinto fino ad entrare un po’ fra gengiva e dente e poi tirato su, ripetendo l’operazione sulla parete del dente vicino. Importante anche la pulizia fatta dal dentista. Non è un doppione della pulizia giornaliera e quindi non è sostituibile con essa. Sarebbe bene presentarsi a questo appuntamento almeno una volta all’anno abbinandolo ad un controllo generale di denti e gengive (anche in odontoiatria la prevenzione è fondamentale). Serve a togliere il tartaro (sostanza calcarea) che si deposita sui denti, ciò dà benefici importanti per la salute di denti e gengive e per l’estetica, oltre che per l’odore dell’alito. Così si fa tanto per la salute della nostra bocca. È importante avere cura di se stessi. Salute a tutti.
DOTT. GIUSEPPE GARRUBBA Via Lungo L’Affrico, 42 - Firenze - Tel. 055 660225 Dal lunedì al venerdì 9.00 - 12.30 • 15.00 - 20.00 Il sabato 9.00 - 12.30 www.curailtuosorriso.it
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to, rivoluzione parte prima. Aumenta il personale e si riducono i tempi di attesa per gli interventi. Il piano di riorganizzazione della struttura è stato presentato lo scorso aprile ed è già entrato nel vivo, per mettere ordine in quello che ormai da più parti era additato come un caso di disorganizzazione più che di efficienza. Sette gli infermieri e quattro gli operatori sanitari assunti per rimpinguare l’organico, assieme a quattro ortopedici e cinque medici specialisti in medicina interna e geriatria in arrivo. Il tutto per assicurare un funzionamento prolungato delle sale operatorie e di conseguenza il taglio delle liste d’attesa. L’obiettivo è quello di ridurre a 36 ore al massimo i tempi per quel che riguarda gli interventi urgenti, mentre per gli altri vale anche qui la norma dei 90 giorni, dopodiché entra in vigore la regola “operati o rimborsati”, ovunque a spese della Regione. Per quanto riguarda invece i pazienti oncologici l’attesa non potrà superare i 30 giorni. Un giro di vite messo in pratica grazie a una nuova organizzazione dei turni (grazie alla quale due ortopedici saranno sempre presenti al pronto soccorso per far fronte alle emergenze) e alla decisione di rendere le sale operatorie attive sette giorni su sette e 12 ore su 24. Ma la rivoluzione non finisce qui. Il cambiamento coinvolgerà anche la struttura architettonica dell’ospedale. L’area medica sarà modificata in modo da accorpare i posti letto in un unico settore e guadagnare in termini di razionalizzazione dello spazio. E non solo: per usare le parole del direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera di Careggi, Valter Giovannini, il Cto diventerà “un laboratorio di ricerca dove applicare i metodi più innovativi nel campo /F.P. della traumatologia”.
tra tutti i cittadini/pazienti e gli operatori sanitari, insomma chi ci ha a che fare più spesso. Secondo i dati raccolti dall’Università Cattolica di Roma, che ogni anno si occupa di monitorare la situazione a livello nazionale, il 39% dei toscani assegna ai servizi un punteggio alto (da 7 al massimo dei voti, cioè 10), quasi il 45% li dichiara comunque al di sopra della sufficienza, mentre solo per il 10,6% sono al di sotto del 6. Valori in linea con quelli rivelati dal Laboratorio Management e Sanità del Sant’Anna di Pisa, che dal 2007 al 2009 di interviste ne ha realizzate quasi 60mila. Portando a casa valutazioni ottimiste, ben al di sopra di quelle nazionali. Dal primo anno di analisi allo scorso, la percentuale di coloro che si dichiarano soddisfatti è cresciuta in ogni campo, dal comfort in sala d’attesa (dal 56% del 2007 al 70% del 2009), all’assistenza e alle cure ricevute durante i ricoveri ospedalieri, che aggradano quasi il 90% degli intervistati. Eppure, segnala d’altro canto l’Istat, in linea generale la percezione del sistema sanitario ha subito un vero e proprio crollo di consensi dal 2008 al 2009, passando dal 43,5% di cittadini molto soddisfatti a un ben più contenuto 36,75%. Molto probabile che la verità si collochi a metà strada. A metà tra le eccellenze toscane e i fastidiosi disservizi che appaiono spesso e volentieri come un male endemico per la più grande azienda toscana, “l’industria sanità”. A partire dalla dilatazione dei tempi di attesa, a cui la Regione ha cercato di ovviare dando vita - con una delibera datata luglio 2009 - a un’unica lista per gli interventi intramoenia e in regime ordinario. Un provvedimento grazie al quale l’attesa dovrebbe essere ridotta a un massimo di tre mesi. Novanta giorni, non uno di più, altrimenti ci si può rivolgere a un numero verde appositamente creato (attivo dallo scorso 1° febbraio). E se neanche gli operatori del numero verde fossero in grado di trovare una soluzione, il paziente può decidere di operarsi dove vuole, a spese della Regione, secondo una formula che suona più o meno “operati o rimborsati”. Un’iniziativa che non ha mai convinto l’opposizione in Consiglio regionale, come lamenta la consigliera uscente Annamaria Celesti (Pdl): “Il successo contabile altro non è che una raffinata operazione di tagli dietro cui si nascondono una serie di disfunzioni e disservizi. Serve una riorganizzazione dell’intera filiera assistenziale - prosegue - che, nel caso degli interventi chirurgici, deve comportare l’apertura delle sale operatorie per almeno 12 ore al giorno e garantire un numero di posti letto e di personale congruo alle reali esigenze, con incremento delle risorse umane in quantità e qualità”. “Si può sempre migliorare – le risponde Enrico Rossi, neopresidente della Regione, nonché ex assessore al Diritto alla salute per un decennio – ma il sistema sanitario sta bene. E per ogni weekend i toscani guadagnano un weekend in più di vita”. Sperando di non doverlo trascorrere in fila per farsi le analisi.
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sanitÀ/2. Si tratta della quarta esperienza avviata nel Paese e della prima del centro Italia
E a Firenze arriva il bisturi cibernetico Benedetta Strappi
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ire “robot” non necessariamente equivale a parlare di un giocattolino curioso e dal sapore nipponico. Le tecnologie dei nostri tempi applicate alla medicina sono capaci di grandi risultati. Un esempio. A Firenze è stato presentato recentemente il sistema CyberKnife®, un bisturi cibernetico, un “gioiellino tecnologico” in grado di colpire tumori ed altre lesioni in ogni parte del corpo con estrema precisione. Il sistema viene utilizzato nella casa di cura Ulivella e Glicini (gruppo Giomi) di Firenze. Si tratta della quarta esperienza italiana, e della prima nel centro Italia. Come funziona? Questa tecnologia viene già impiegata largamente per il trattamento non invasivo di patologie tumorali della spina dorsale, dell’encefalo, dei polmoni, del fegato, del pancreas e della prostata. Il trattamento con CyberKnife® avviene in regime ambulatoriale, non necessità cioè di ricovero ospedaliero, ed è indolore.
Si tratta, in sostanza, di un sistema di radiochirurgia non invasiva che, sfruttando la robotica e un sistema di guida mediante immagini combinate (tac – risonanza magnetica), rende possibili interventi radiochirurgici. È un’alternativa alla chirurgia tradizionale per il trattamento di patologie maligne, malformative o funzionali praticamente in tutte le sedi anatomiche. Questo tipo di trattamento, spiegano da Villa Ulivella, offre nuove opportunità ai pazienti con tumori inoperabili e a chi, a causa di altre malattie concomitanti, non può sottoporsi all’interventochirurgico. “Il Centro di Radioterapia della Casa di Cura Santa Chiara ha sempre avuto una vocazione verso i trattamenti di tipo stereotassico ad alta precisione”, spiega il professor Franco Casamassima, ordinario di Radioterapia presso l’Università di Firenze e Responsabile dell’U.O. di Radiobiologia Clinica dell’Università di Firenze, che ha sede presso la Casa di Cura
Alla casa di cura ulivella e Glicini è in funzione un sistema che permette di colpire tumori e altre lesioni con un sistema radiochirurgico ad alta precisione
foCuS/2 È nato il primo gruppo Avis di donatori islamici
Sangue, le donazioni crescono Ma non sono mai abbastanza
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iciamo pure che è sempre il momento giusto per donare il sangue, anche se ancora non siamo nel periodo estivo, tradizionalmente contrassegnato dal bollino rosso e da ripetuti appelli alle donazioni. I gruppi più “richiesti” (in quanto più rari) restano tendenzialmente i negativi. Ma i dati fanno ben sperare, e parlano di un incremento dei donatori: in Toscana nel 2009 sono aumentati soci e donazioni. Rispetto al 2008 c’è stato un incremento del 4.8 per cento, con 7.558 nuovi soci, il valore più alto degli ultimi 10 anni, con una netta prevalenza di giovani tra i 18 e i 35 anni (57 per cento). Le donazioni Avis sono cresciute su tutto il territorio regionale, con alcuni picchi. Tra le province più virtuose c’è quella empolese (+9.8 per cento), seguita da Pistoia e Livorno (rispettivamente +7.8 e +7.3 per cento). Firenze rientra invece nella fascia mezzana, con un aumento contenuto: in totale nel 2009 ci sono state
10.772 donazioni. Ma proprio dal capoluogo è partita un’iniziativa decisamente innovativa: è nato il primo gruppo di donatori Avis della Comunità Islamica di Firenze e Toscana. Si è trattato della prima iniziativa del genere a livello nazionale, nata dall’impulso di alcuni donatori “avisini” di Firenze appartenenti alla comunità islamica, che hanno deciso di costituirsi in associazione e di aderire all’Avis fiorentina. L’associazione, che all’attivo ha già 30 tra uomini e donne, ha adottato in toto lo statuto dell’Avis ed è aperta a tutti. “Per la prima volta - spiega Luciano Franchi, presidente di Avis Toscana - assistiamo alla nascita di un gruppo organizzato di donatori periodici dove i membri di una comunità diventano promotori della loro stessa integrazione, compiendo un gesto di altruismo e solidarietà verso la comunità nella quale hanno deciso di vivere e /B.S. lavorare“.
Il sistema CyberKnife® a Villa Ulivella e Glicini
Santa Chiara. “Dal 1998 il Centro ha iniziato i trattamenti stereotassici per lesioni encefaliche e dal 2002, primo in Italia, ha cominciato ad applicare i trattamenti stereotassici anche in sedi extracraniche – prosegue – dal 2005 è stata implementata una nuova macchina radioterapica con avanzate tecniche di visualizzazione
della sede della neoplasia da trattare, di ricostruzione tridimensionale durante il trattamento del set-up del paziente e di correzione dell’internal margin del paziente, grazie a tecniche IGRT (Imaged Guided Radiotherapy). Con questa macchina, dal 2006 ad oggi, abbiamo trattato oltre 750 pazienti con trattamenti di
stereotassi, sia in sedi craniche che extra-craniche”. I primi trattamenti fatti a Firenze hanno riguardato cinque pazienti: tra questi, due con recidiva di lesione neoplastica cerebrale già operata e irradiata e altri due con recidiva in sede vertebrale di neoplasia già precedentemente irradiata con tecnica tradizionale.
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INIZIATIVE RIVOLTE ESCLUSIVAMENTE AI SOCI ARCI
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inchiesta
Maggio 2010
zooM/1. Parla Salvatore Calleri, presidente della fondazione Antonino Caponnetto
“La Toscana, così ricca, fa gola alla mafia” foCuS
Tra i campanelli d’allarme ci sono
Sulla vicenda restano ombre
Georgofili, una ferita che brucia ancora
alcuni passaggi di proprietà di alberghi
I
e agriturismi, accertati tentativi di inserirsi negli appalti e movimenti sospetti di capitali Luca Serranò
“L
a mafia c’è e fa buoni affari. Fortuna che il nostro territorio ha gli anticorpi necessari”. Salvatore Calleri, presidente della fondazione Antonino Caponnetto, si mostra cautamente ottimista sulla battaglia che le nostre amministrazioni stanno conducendo contro Cosa Nostra e le altre organizzazioni criminali. “E’ fondamentale studiare e analizzare il fenomeno - continua Calleri, già fedele collaboratore del giudice siciliano che a Firenze trovò seconda casa - altrimenti rischiamo serie e incontrovertibili infiltrazioni nel nostro tessuto economico”. E’ dal 2003 che la fondazione monitora i movimenti sospetti di persone e capitali nel nostro territorio. Un’attività che dovrebbe consolidarsi con la nascita di un osservatorio antimafia in collaborazione con la Provincia di Firenze, uno strumento istituzionale volto a contrastare le mire espansionistiche della criminalità organizzata. “Cosa Nostra, ‘ndrangheta, camorra. Mafie straniere. La Toscana è una terra ricca e fa gola a tanti. Anche per questo continuiamo i nostri incontri nelle scuole - spiega ancora Salvatore Calleri - è importante che le nuove generazioni conoscano i lati oscuri di questa società”. Nel rapporto 2009, la fondazione (che ha come presidente onorario Elisabetta Caponnetto, vedova del magistrato) sottolinea infatti l’incombenza della malavita sulle zone più floride della regione e della provincia, evidenziando in particolare i molti passaggi di proprietà che hanno interessato alberghi e agriturismi. Si parla, tra le altre
cose, di donne russe che alloggiano in alberghi di media levatura sospettate di essere le teste di ponte della criminalità dell’est in vista di massicci investimenti immobiliari. “Per fortuna dalle nostre parti la mafia non ha il controllo del territorio - prosegue Calleri - un elemento che contraddistingue le aree più colpite. Ma i segnali negativi non mancano, come gli accertati tentativi di inserirsi negli appalti e alcuni movimenti di capitali che fanno pensare al riciclaggio”. Nel frattempo, a livello nazionale, continua la “moria” di latitanti più o meno eccellenti: “Credo che il ministro Maroni stia lavorando molto bene, è un periodo di grande efficacia nella lotta alla mafia”. Una lotta che dovrà per forza di cose af-
finarsi sempre più, seguendo se non anticipando la trasformazione in senso intellettuale delle elite criminali. “Quel che abbiamo sotto gli occhi è davvero interessante - commenta Calleri - gli ultimi arresti dimostrano che le mafie dei colletti bianchi sono ormai una realtà consolidata. Occorre vigilare”. Nella speranza che le scelte di uomini come Antonino Caponnetto facciano da stella polare all’azione di governo, magistratura e forze di polizia. “Decise di occuparsi di mafia dopo la morte di Rocco Chinnici - ricorda Salvatore Calleri - ormai anziano, mise anima e corpo in questa battaglia di civiltà. È soprattutto grazie a lui che arrivarono le prime condanne definitive ad appartenenti a Cosa Nostra”.
l ventisette maggio la strage dei Georgofili “compirà” 17 anni. Una ferita ancora aperta nel cuore della città, il primo autentico attacco frontale alla democrazia nella Firenze post-fascista. L’autobomba (una Fiat Fiorino imbottita con 250 chili di esplosivo) sistemata ai piedi della Torre dei Pulci costò infatti la vita all’intera famiglia Nencioni (moglie, marito e i due figli) e allo studente di architettura Dario Capolicchio. Incalcolabili, poi, i danni al patrimonio artistico, con la storica accademia dei Georgofili sventrata dalla deflagrazione. Un attentato su cui restano molte zone d’ombra, nonostante gli ultimi sviluppi dell’inchiesta suggeriscano nuovi, più inquietanti, scenari. Lo scorso 17 marzo, dopo oltre due anni di lavoro, gli uomini della Dia di Firenze hanno notificato in carcere un’ordinanza di arresto a Francesco Tagliavia, mafioso già condannato per l’omicidio Borsellino e ora accusato d’aver messo a disposizione i suoi uomini per le stragi di Roma, Milano e Firenze. Le dichiarazioni di Gaspare Spatuzza, il pentito che nel processo a Marcello Dell’Utri ha chiamato direttamente in causa il Presidente del Consiglio, stanno dunque indirizzando il lavoro dei magistrati fiorentini. Sarà la strada giusta? In attesa di conoscere le sorti processuali di Francesco Tagliavia, gli autori accertati della campagna stragista continuano nel frattempo a riempire le pagine dei giornali. I fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, Giovanni Brusca, Matteo Messina Denaro, Bernando Provenzano, Salvatore Riina, Vittorio Tutino e Leoluca Bagarella. Nomi eccellenti della mala siciliana che ha marchiato col sangue il passaggio dalla prima alla seconda repubblica. E che una notte di maggio, senza batter ciglio, ha colpito a freddo il /L.S. cuore di Firenze.
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inchiesta
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zooM/2. L’ex procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna fa il punto sulla situazione locale
“Cosa Nostra? Agisce in silenzio ma c’è” Dalle nostre parti le cose vanno comunque meglio che altrove: “Ci salva la mancanza di collusioni politico-amministrative, ma occorre tener conto dell’espansività di ogni fenomeno mafioso” Luca Serranò
“A
ppalti, riciclaggio, prostituzione. Le mafie s’infiltrano in ogni crepa della nostra società. Mai abbassare la guardia”. L’ex procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna, da qualche tempo consulente del Comune in materia di sicurezza, punta il dito contro le zone d’ombra che silenziosamente s’addensano sul nostro territorio. “Anche se le istituzioni locali hanno fatto una grande opera di analisi e prevenzione – spiega – la criminalità organizzata ha messo radici già da tempo. I Casalesi, per esempio, a metà degli anni Ottanta fecero ottimi affari con investimenti nel settore agricolo e niente esclude che abbiano ancor oggi interessi nella zona”. Se le province di Lucca e Pistoia sono state “colpite” dall’avanzata camorrista, la ‘ndrangheta ha scelto le coste della Versilia per praticare prestiti a tassi di usura ed estorsioni. Nell’hinterland fiorentino, poi, ci sono anche le mafie straniere a tessere la propria ragnatela criminale, attraverso il racket della prostituzione e, in minor misura, lo spaccio di stupefacenti. “Ma Cosa Nostra non è da meno – racconta Pier Luigi Vigna – agisce in silenzio ma c’è”. Nonostante la Toscana se la passi meglio rispetto alle altre regioni del centro-nord, e all’Emilia Romagna in particolare, anche il nostro territorio rappresenta dunque un boccone appetitoso per le varie declinazioni della malavita organizzata. “Ci salva la mancanza di collusioni politico-amministrative – spiega – ma occorre tener conto dell’espansività connaturata ad ogni
fenomeno mafioso. Oggi che la criminalità ha assunto un profilo globale, all’attività di prevenzione deve accompagnarsi una forte azione di contrasto”. L’ex procuratore nazionale antimafia invita dunque a non sottovalutare i segnali negativi e, in particolare, a non commettere gli sbagli del passato. “Un danno di cui paghiamo ancor oggi il prezzo è quello provocato dal vecchio istituto dei confini – dice – si credeva che strappando i boss dal loro ambiente se ne potesse sterilizzare la carica eversiva. Errore grave. In molti presero il potere con la forza nelle piccole comunità che li ospitavano”. Un fenomeno che inquinò la vita democratica di molti comuni toscani, e che complicò la vita ai molti magistrati che se ne occu-
Nell’hinterland fiorentino ci sono anche le mafie straniere a tessere la propria ragnatela parono. “La lotta alla mafia è cambiata con l’arrivo di Antonino Caponnetto – racconta Vigna – un uomo di grande cultura giuridica e senso civico. Ricordo quando durante l’inchiesta sull’alluvione del ‘66 lo andavo a trovare tutte le sere in ospedale. Seguiva le indagini anche da ricoverato e s’informava su tutto. Alla procura di Firenze – conclude – era un punto di riferimento essenziale”.
Pier Luigi Vigna
Leon Blanc, unico ed elegante INAUGURAZIONE BAR PASTICCERIA IN PIAZZA PAOLO UCCELLO
L’attesa non è stata delusa, dopo un anno di lavori, lo scorso 29 aprile si è accesa una luminosa stella nel panorama fiorentino del gusto con l’inaugurazione del nuovo bar pasticceria “Leon Blanc” in Piazza Paolo Uccello a Firenze. Nessun nome avrebbe potuto rispecchiare meglio le caratteristiche di questo locale che in comune con l’animale da cui prende il nome ha eleganza e rarità. Un binomio vincente che insieme all’eccellenza della produzione ne farà un punto di riferimento per i più golosi. Leon Blanc, collocandosi in un punto strategico della città, si propone di diventare la pasticceria della città di Firenze. Un locale nuovo che per le sue caratteristiche d’arredo assomiglia più ad un locale del centro storico. L’arredamento prestigioso è un giusto complemento alla qualità dei prodotti e del servizio offerto. Un servizio caratterizzato da elevata professionalità e cordialità del personale, concepito nella stessa ottica in cui un sarto realizza su misura l’abito al proprio cliente; un servizio capace di soddisfare desideri e bisogni dei clienti. I fortunati che hanno potuto partecipare all’evento sono rimasti piacevolmente stupiti, felici di aver la possibilità di conoscere prima di tutti una vera e propria
perla. Accolti fin dal parcheggio a loro riservato, sono arrivati all’entrata del locale percorrendo la nuova passerella appositamente illuminata su un vero e proprio red carpet. La guida rossa stesa all’entrata del locale ha introdotto gli invitati in un ambiente finemente arredato dove domina il bianco. Un lungo bancone bar si snoda lungo tutto il locale, il piano di marmo e la decorazione capitonnè, imbottitura prevalentemente
utilizzata nel Settecento e nell’Ottocento, conferiscono al locale un’atmosfera elegante e retrò. La macchina da caffè Elektra Belle Epoque con il suo fascino domina la saletta riservata, arredata con eleganti poltrone in stile inglese, dove è possibile deliziarsi con profumati e cremosi espressi. La serata è iniziata con un aperitivo da gustare conversando con gli altri ospiti, tutti coinvolti nell’atmosfera frizzante ed elegante del locale, at-
mosfera resa ancora più intrigante dalle variazioni di colore dell’illuminazione che si sono susseguite durante tutta la serata. Agli invitati all’inaugurazione è stata offerta una cena durante la quale hanno potuto apprezzare in anteprima l’alta qualità della ristorazione che Leon Blanc offrirà ai propri clienti. Appetitosi antipasti e un susseguirsi di primi e secondi hanno accompagnato gli ospiti in un viaggio nel mondo della gastronomia di alto livello. Infine, e non poteva essere altrimenti considerata la vocazione di questo locale, i commensali sono stati rapiti da un trionfo di dolci, con una ricca degustazione delle specialità prodotte dai maestri pasticceri. Per i più golosi un’ulteriore occasione di peccato è stata fornita dall’abbinamento in coppia di rum e cioccolata, un classico che ha fatto vivere un’esperienza di vero piacere ai palati più fini, grazie agli ottimi distillati e ai pregiati cacai selezionati. Un’ulteriore sorpresa è stata riservata agli ospiti della serata, ai quali è stata servita in anteprima la nuova miscela “Lavazza Gran Riserva” un caffè che fa tornare alla mente le parole di Giuseppe Verdi “Il caffè è il balsamo del cuore e dello spirito.”
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speciale
Maggio 2010
l’iniziativa. Va avanti l’impegno de Il Reporter a fianco della Fondazione Francesca Rava Onlus
emergenza Haiti, anche i vip si mobilitano
Un piccolo haitiano ospite dell’ospedale pediatrico N.P.H. Saint Damien della Fondazione Rava
S
ono quattro, ormai, i mesi trascorsi dal terremoto che il 12 gennaio scorso ha devastato Haiti. Mesi che sull’isola caraibica, in uno dei Paesi più poveri della Terra – e uno degli ultimi nel ranking mondiale per quanto riguarda le condizioni dell’infanzia – sono trascorsi tra continue emergenze, nel tentativo di riportare la situazione alla normalità, una “normalità” già molto difficile prima del violentissimo sisma. Tra coloro che da subito si sono rimboccati le maniche e si son messi al lavoro c’è la Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Onlus, già operativa ad Haiti da 22 anni, che non ha perso tempo nell’affrontare l’emergenza. Perché di tempo, tra persone rimaste senza casa, cibo, acqua e assistenza medica, bambini mutilati o rimasti orfani, non ce n’era da perdere. Così, dal momento del terremoto, la Fondazione non ha mai smesso di inviare medici, infermieri specializzati e fisioterapisti volontari al Saint Damien, l’ospedale pediatrico che assiste 25mila bambini l’anno. Tra i tanti drammi con cui la popolazione si è trovata a dover fare i conti, uno dei più tremendi è stato senz’altro quello dei piccoli rimasti senza gambe, braccia o mani a causa del terremoto: ma 80 di loro, grazie al programma di applicazione di protesi temporanee iniziato alla Casa dei Piccoli Angeli, sono ora di nuovo in grado di camminare. E tra i nuovi progetti della Fondazione c’è quello della costruzione di una nuova ala della Casa dei Piccoli Angeli, che sarà interamente dedicata ai bambini amputati, che avranno continua necessità di assistenza, con una fab-
Quattro mesi dopo il terremoto che ha devastato l’isola, la popolazione continua ad aver bisogno di aiuto. Appelli da personaggi come fiorello e Martina Colombari, e anche Hollywood ha mostrato il suo volto migliore: tanti gli attori giunti sul posto
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brica per produrre in loco le protesi. Nell’ottica del ritorno alla normalità, poi, l’obiettivo – per cui sull’isola si è già al lavoro – è quello della ricostruzione, al più presto, delle scuole crollate, oltre alla realizzazione di nuove. Perché qui, anche prima del sisma, le 18 scuole di strada N.P.H. non servivano soltanto a fornire istruzione a circa seimila bambini dai 2 ai 16 anni nei quartieri più degradati di Port au Prince, ma anche (e soprattutto) ad assicurare loro cibo, acqua, cure mediche e vaccinazioni, oltre a proteggerli da droga, prostituzione e malavita. E in quattro di queste strutture l’attività scolastica è ripresa all’inizio di aprile. Tra i nuovi progetti, inoltre, ci sono la costruzione di un nuovo ospedale per adulti, di una casa per bambini disabili e di due orfanotrofi. Progetti importanti, per cui la Fondazione ha bisogno dell’aiuto di tutti. E che hanno spinto personaggi famosi come Martina Colombari, Andrea Bocelli, Paola Turci e Fiorello a lanciare appelli e realizzare spot per aiutare la Fondazione Francesca Rava. Ma non solo, perché anche Hollywood, per l’occasione, ha mostrato il suo volto migliore, con diversi aiuti e con l’arrivo sull’isola di Paul Haggis, Sean Penn, Demi Moore, Susan Sarandon, Ben Stiller e altri ancora. Perché tutti – attori famosi o semplici cittadini – sono chiamati a dare il proprio contributo: ad Haiti, infatti, l’emergenza continua.
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HAITI HAITI UN AIUTO
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politica
Maggio 2010
ReGione/1. È la giunta più “rosa” della storia, con cinque esponenti del gentil sesso ai posti di comando
Dieci in squadra, con Rossi capitano Tre assessori confermati (Bramerini,
rini, che mantiene saldamente il comando dell’Ambiente. Altro volto noto quello di Gianfranco Simoncini, che non dovrà fare altro che riprendere il filo del discorso su lavoro e istruzione. Di nuovo, invece, c’è Luca Ceccobao, primo cittadino di Chiusi, dove è stato rieletto al secondo mandato con una percentuale a dir poco schiacciante, superiore al 78%. Quarantenne, dipendente delle Ferrovie, vanta una certa esperienza in ambito di trasporti e un discreto curriculum in fatto di battaglie su questo tema. Va da sé che sia stato scelto per l’assessorato a Infrastrutture e trasporti, uno dei più scottanti. L’ottima performance elettorale regala all’Idv ben due poltrone in Giunta. E tra le più ambite. L’urbanistica tocca in sorte ad Anna Marson, che ha ricoperto lo stesso incarico per la Provincia di Venezia, dove insegna all’università; mentre cultura e turismo finiscono nelle mani di Cristina Scaletti, già nota come assessore all’ambiente in Palazzo Vecchio. Un assessorato tocca infine anche alla Federazione di sinistra (Rfc, Pdci) con Salvatore Allocca, altro grossetano della squadra. Rifondarolo, prende le redini di Welfare e casa. Pronta la squadra, non resta che uscire dallo spogliatoio e affrontare le prime sfide.
Salvadori e Simoncini), un tecnico alla sanità e una docente veneta all’urbanistica. Il Pd porta a casa cinque deleghe, l’Idv due e la federazione di Sinistra una Paola Ferri
R
ossi c’è, la squadra pure. A scendere in campo a questo giro sono in dieci, una Giunta più agile rispetto allo scorso mandato e per metà composta da donne, il che compensa almeno in parte la scarna rappresentanza femminile in Consiglio regionale. “E’ la Giunta più ‘rosa’ della storia”, sottolinea lo stesso neopresidente. Tre gli assessori confermati rispetto alla scorsa legislatura, qualche volto noto e un paio di sorprese nella formazione che guiderà Palazzo Panciatichi per i prossimi cinque anni. Se appariva quasi scontata la nomina di Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi a cui è toccato in sorte il Bilancio, la vera sorpresa è stata la scelta dell’erede di Rossi alla Sanità. E’ Daniela Scaramuccia, 37 anni, una laurea in Ingegneria nucleare e un passato da manager alla Mckinsey, società di controllo e gestione delle aziende. Un tecnico, dunque, esterno al mondo partitico, così come era stato preannunciato dal neopresidente. Il Pd invece porta a casa cinque deleghe, a partire dalla new entry Stella Targetti, selezionata come vicepresidente della Regione già in corso di campagna elettorale. Figlia di Paolo Targetti, big dell’imprenditoria fiorentina recentemente venuto a mancare, la nuova vicepresidente è una donna d’impresa, ma anche una mamma di due bambini. A lei toccherà gestire Università e scuola. Ripescato invece dalla scorsa Giunta Gianni Salvadori, unico rappresentante del Pd fiorentino, che passa dalle Politiche sociali all’Agricoltura. Confermata anche la grossetana Anna Rita Brame-
Enrico Rossi, presidente della Regione
IL CoNSIGLIo CHE SARÀ Età media oltre i 49 anni, diversi fiorentini tra le new entry. E c’è anche un italobrasiliano
Molti uomini, poche donne. E una decina di poltrone in meno Molti uomini, poche donne, un’età media che si aggira attorno ai 49 anni. Ecco come si presenta a grandi linee il nuovo Consiglio regionale. Ma partiamo dalle basi. A succedere a Riccardo Nencini sulla poltrona di presidente dell’assemblea è Alberto Monaci (Pd), eletto a maggioranza quasi assoluta (52 voti) alla prima riunione. Sessantanove primavere sulle spalle, è anche il più anziano del gruppo. Lo scettro del più giovane invece lo detiene Matteo Tortolini (Pd), classe 1977, in vantaggio di qualche mese su Giovanni Donzelli (Pdl). Solo cinque le donne elette, di
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cui una, Monica Faenzi, ha già ceduto il posto a un altro uomo, l’avvocato aretino Dario Locci, una new entry a Palazzo Panciatichi. Per quanto riguarda la provenienza dei neoeletti Firenze batte Lucca 7 a 4, anche se andando a scavare negli alberi genealogici si svelano storie addirittura intercontinentali. Padre brasiliano e madre pistoiese per il leghista Antonio Gambetta Vianna, che ha vissuto a Rio de Janeiro fino alla maggiore età. Ha origini per metà statunitensi, invece, Marco Taradash (Pdl). Sono in tanti coloro che vantano un passato nelle amministrazioni locali. Se Giuliano
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Fedeli e Alessia Ballini hanno abbandonato i loro incarichi da assessore in Provincia, rispettivamente a Pari opportunità e sport e Trasporti e infrastrutture, per seguire la strada in Regione, Paolo Bambagioni, prima di diventare presidente della Mukki, è stato sindaco di Lastra a Signa, mentre Francesco Bosi è tuttora primo cittadino di Rio Marina, in quel dell’Elba. Insomma le competenze non mancano nel gruppo, folto, seppur ridimensionato di una decina di consiglieri rispetto alla scorsa legislatura. Meno poltro/P.F. ne (55 anziché 65), meno spese. È già un buon inizio.
politica
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ReGione/2. Giovanni Donzelli “trasloca” a Palazzo Panciatichi ReGione/3. Cristina Scaletti, assessore
“Renzi non tiri un sospiro di sollievo. “Cultura e turismo Continuerò a vigilare sul Comune” in sinergia per ripartire” U
Francesca Puliti
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alla notte di “occupazione” del Salone dei Duecento allo sganassone preso da un commerciante che accusava di vendita illegale di canapa, fino alla battaglia per lo scandalo Quadra: di battaglie ne ha lanciate e portate avanti tante Giovanni Donzelli, dagli scranni del Consiglio comunale. Cresciuto nel Fuan e poi passato ad An, dopo quasi sei anni passati in Palazzo Vecchio si apre adesso per lui la nuova avventura in Regione, ma è normale che un po’ di nostalgia rimanga. Le dispiace lasciare il Comune? Assolutamente sì, anche se sono molto soddisfatto per essere stato eletto in Consiglio regionale. Avrei potuto mantenere entrambi i ruoli, la legge lo permette, ma per correttezza e coerenza con ciò che ho sempre detto ho scelto di lasciare l’incarico a Palazzo Vecchio. A chi lascia lo scettro delle interrogazioni e delle sue battaglie in Consiglio comunale? Ognuno ha il suo stile di condurre l’opposizione, i consiglieri sono tutti competenti, ma è la squadra che fa la differenza. In Regione è stato eletto con i voti della circoscrizione pisana: continuerà ad occuparsi delle vicende fiorentine? Certo, Firenze è la città dove sono nato e cresciuto. Continuo a incontrare le persone che abitano nelle case popolari di via Accademia del Cimento, a interessarmi delle questioni urbanistiche cittadine, a dare ascolto agli operai della Seves. Porterò avanti gli interessi di tutta la regione, con un occhio di riguardo per il territorio dove sono stato eletto, ma Palazzo Panciatichi non è lontano da Palazzo Vecchio. Quali questioni lascia in sospeso? Purtroppo sono tante, a partire da quella della gestione ur-
Mi batterò prima di tutto per cambiare i criteri di assegnazione delle case popolari banistica, fino alla vicenda della Quadra e al destino del Multiplex di Novoli. Non solo, proprio adesso il sindaco ha riaperto il percorso del Piano strutturale e, avendo fatto fermamente opposizione all’approvazione del precedente documento, mi sarebbe piaciuto seguire il procedimento da vicino per vedere che cosa effettivamente Renzi ha intenzione di cambiare. Il mio timore è che si tratti nuovamente di un annuncio vuoto, di quelli che non portano a niente di concreto. Continuerà a monitorare su questo? Sì, Renzi non può tirare un sospiro di sollievo, perché con-
Giovanni Donzelli
tinuerò a stargli con il fiato sul collo. Tante scelte cittadine passano attraverso decisioni regionali, basti pensare alla possibilità di costruire nuovi centri commerciali, ambito che riguarda da vicino la realizzazione della tanto sospirata Cittadella viola. Per cosa si batterà in Regione? Innanzitutto per la modifica del criterio di attribuzione del punteggio per l’assegnazione delle case popolari. Al momento non è previsto nessun vantaggio per chi è in lista d’attesa da più tempo, non viene valutata la storicità della richiesta. Così capita che alcune famiglie passino la vita ai primi posti della graduatoria senza però riuscire a ottenere un alloggio, poiché ogni volta vengono sorpassati da qualcuno che ha una situazione peggiore. Anche l’anzianità della richiesta dovrebbe costituire punteggio, si tratta di un criterio basilare, eppure non contemplato. A proposito di case popolari, cosa ne pensa della proposta formulata da Enrico Rossi secondo la quale gli stranieri potranno accedere alle graduatorie soltanto dopo cinque anni di residenza in Toscana? Sono d’accordo, ma Rossi dovrebbe mettersi d’accordo con se stesso e con il proprio partito. Ricordiamoci che nella scorsa legislatura regionale è stata approvata una legge secondo la quale anche gli extracomunitari clandestini hanno gli stessi diritti degli italiani, il che mi sembra in contraddizione con questa proposta.
na carriera fulminante quella di Cristina Scaletti, astro nascente dell’Italia dei Valori. Da assessore all’ambiente in Palazzo Vecchio ad assessore a cultura e turismo in Palazzo Panciatichi in meno di un anno. I fiorentini hanno cominciato a conoscerla la scorsa primavera, quando in città hanno fatto la loro comparsa i suoi manifesti, conditi da uno slogan piuttosto insolito per elezioni comunali, che riprendeva il suo impegno, come medico, nella battaglia alle malattie rare. Adesso però, di fronte a questa nuova sfida in Regione, il medico Scaletti non nasconde una forte emozione. Assessore, le è dispiaciuto lasciare l’incarico in Comune? Naturalmente mi è dispiaciuto molto abbandonare un percorso
Questa delega rende merito al risultato elettorale dell’Italia dei Valori che avevo intrapreso con entusiasmo e a cui mi ero appassionata. Ma sono molto soddisfatta per questa nuova sfida, sia personalmente che a livello di partito. Si tratta di una delega di spessore, soprattutto in una regione come la nostra, che vanta un patrimonio tanto ricco. Questo incarico, assieme all’assessorato all’urbanistica, rende merito a un risultato elettorale di tutto rispetto. E lo intraprendo con grande umiltà. Se dovesse fare un bilancio di questo anno a Palazzo Vecchio? E’ stata dura, una bellissima esperienza non priva di ostacoli. Il mio approccio è sempre stato
Cristina Scaletti
quello di fare in modo che a ogni problema corrispondesse una soluzione concreta, ma non è certo stato facile. Un esempio per tutti il piano antismog, per cui mi sono battuta incontrando notevoli difficoltà. Rimango convinta che per Firenze sia indispensabile formulare una strategia strutturata, anziché prendere provvedimenti legati alle singole emergenze. Quale sarà il primo impegno in ambito culturale? La nostra regione può contare su un’enorme eredità culturale, la vera sfida è quella di non sedersi sugli allori, ma saperla traghettare nel presente e nel futuro. E c’è molto da lavorare su questo piano. A partire proprio da una sinergia con il settore del turismo. Come si rilancia il turismo in un periodo di crisi come questo? Quello che manca è coordinamento e programmazione in questo settore. E’ su questo che lavoreremo. Molto si può e si deve fare anche in ambito di infrastrutture per rendere la Toscana più attraente e accessibile, a prova di turista, ma anche e so/F.P. prattutto di toscano.
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attualità
Maggio 2010
il dato. Calano i reati e la percezione di pericolo da parte dei cittadini del granducato
I fiorentini si sentono più sicuri I numeri parlano chiaro: sono aumentati solo i furti in abitazione, e per questo sono state prese misure d’accordo con gli amministratori di condominio Giuditta Boeti
P
er qualcuno è un grande bluff creato dai mass media. Per altri è uno dei problemi più reali del nostro tempo. La paura di aggressioni o rapine e la relativa percezione della sicurezza sociale oscillano drasticamente, tra atteggiamenti di psicosi collettiva e una certa serenità nel rincasare da soli (o da sole) tardi la sera. E Firenze, in questa logica, non fa eccezione. Dati alla mano, pare che i fiorentini in questo momento si sentano più sicuri rispetto a qualche anno fa. “A un calo complessivo dei reati dell’1,2 per cento nel raffronto tra il 2008 e il 2009 – spiega il prefetto Andrea De Martino – è corrisposta una crescita significativa del senso di sicurezza dei cittadini: nel 2002 erano il 74,6 per cento i toscani che uscivano di casa la sera senza timore, oggi questa percentuale è salita all’82,1”. Da un quadro più generale sulla criminalità in Toscana i dati indicano una confortante flessione di tutti i reati tranne i furti in abitazione, che risultano in crescita: +10,8 per cento rispetto al 2008, con un aumento del 17,8 per cento di arresti e denunce. Non a caso, per fronteggiare il fenomeno, oltre al potenziamento dell’attività di prevenzione e di investigazione, è stata avviata per la prima volta un’inedita forma di collaborazione con le associazioni degli amministratori di condominio per sensibilizzare gli inquilini ad adottare piccole cautele per proteggere meglio il proprio appartamento. Più in generale, sono state quattro le aree di intervento, individuate nel 2009 come prioritarie: spaccio di stupefacenti, criminalità economica, reati contro il patrimonio e i nuovi reati come stalking e alloggio a clandestini. Ma per quelli che “la sicurezza non è mai troppa” ecco che arriva una nuova figura: l’addetto ai controlli negli esercizi pubblici e nei luoghi di intrattenimento, che avrà compiti di assistenza alla clientela e anche di osservazione per segnalare alle forze di polizia comportamenti che possono
essere premonitori di reati. Una sorta di evoluzione del “buttafuori” che dovrà seguire uno speciale corso di formazione di 90 giorni promosso dalla Regione Toscana e poi iscriversi in un registro tenuto dalla prefettura. E per chi continua a non sentirsi sicuro, in città arrivano rinforzi nel sistema di videosorveglianza con sette nuove telecamere. Gli occhi elettronici saranno collocati in via Palazzuolo e a San Bartolo a Cintoia, attraverso un progetto del Comune di Firenze dell’importo di 150mila euro, finanziato dal ministero dell’Interno.
Uno scorcio di via Palazzuolo
la novitÀ. Partita (con successo) la sperimentazione in alcune aree di sosta cittadine
Bus gratis per chi lascia l’auto nel parcheggio L
asci l’auto al parcheggio e sali gratis sul bus. È l’ultima trovata in casa Ataf a sostegno di una mobilità ‘sostenibile’. Grazie ad un accordo stipulato tra l’azienda di trasporto pubblico e Firenze Parcheggi è possibile posteggiare la macchina e viaggiare sull’autobus con un solo biglietto. Il funzionamento è semplice: i fiorentini che lasciano la macchina nei parcheggi Alberti, Pieraccini, Oltrarno, Fortezza Fiera, Porta al Prato, Parterre, Sant’Ambrogio, binario 16 di Santa Maria Novella, Europa e Beccaria gestiti da Firenze Parcheggi, si sposteranno gratis sui bus della rete metropolitana Ataf e sulla tramvia per un’ora e mezzo. Infatti, basta portarsi dietro il biglietto emesso dalle macchinette dei parcheggi per prendere il bus: il tagliando sarà valido 90 minuti dall’emissione e sostituirà a tutti gli effetti il titolo di viaggio Ataf (a richiesta, dovrà essere esibito al controllore). L’idea nasce dalla volontà (ma anche dall’esigenza) di liberare le strade cittadine dal traffico privato, integrando il sistema della sosta con la rete del trasporto pub-
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blico. La formula “park più bus” è una novità assoluta per Firenze ed avrà la durata sperimentale di tre mesi (il progetto è partito ad aprile). Dopo la fase iniziale (che sta riscuotendo molto successo), si valuterà la possibilità di estendere l’iniziativa ad altri parcheggi e di offrire anche l’opportunità di abbonamenti integrati sosta e bus. Ma è partita anche un’altra novità: ogni giorno dal parcheggio di piazza Alberti c’è una navetta Ataf, gratuita per gli abbonati del parcheggio, che va alla struttura di Montedomini di via Malcontenti con una sola fermata intermedia alla Biblioteca Nazionale, per garantire un collegamento rapido con due punti di attrazione importanti per la città. E nel frattempo funzionano a pieno regime i display luminosi posti ai varchi ztl di via Romana, piazza Tasso, Borgo San Frediano e Corso dei Tintori. Ogni giorno, alle 19.30, scatta la luce verde che segnala agli automobilisti la possibilità di entrare “impunemente” nelle zone che di giorno sono invece off/G.B. limits
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progetti
Maggio 2010
IL CASO. Ancora dubbi sulle sorti della storica struttura di Corso Italia e su quelle del nuovo Auditorium
Teatro Comunale, il finale è a sorpresa
Il Teatro Comunale di corso Italia
LA KERMESSE. Dovrebbe partire a fine settembre La questione è aperta su due fronti: la vendita del vecchio edificio e la costruzione del Parco della Musica. Sul primo si era già registrata una battuta d’arresto con il bando di gara andato deserto, sul secondo pesano gli ultimi eventi giudiziari
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Serena Wiedenstritt
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a faccenda è di quelle che agitano gli animi. In consiglio comunale, dove si sprecano le domande di attualità, ma soprattutto in città. Sulle sorti del Teatro Comunale si incrociano interventi e pareri, specialmente da quando, a inizio febbraio, è giunta la notizia degli arresti della procura fiorentina che hanno riguardato anche le vicende della progettazione e costruzione del nuovo auditorium fiorentino. La questione infatti è aperta su due fronti, la vendita del vecchio e la costruzione del nuovo. Sulla prima si era già registrata una battuta d’arresto a fine 2009, quando era andato deserto il primo bando di gara per la vendita all’asta del Teatro Comunale. Ora si attendono sviluppi. Sul nuovo, il progetto era stato presentato a fine gennaio 2009, in concomitanza con la posa della prima pietra e alla presenza delle autorità cittadine e nazionali. Il nuovo teatro comunale, che si chiamerà Auditorium Parco della Musica e della Cultura di Firenze, era stato definito “un segno di fiducia e una sfida: un segno della tradizione che continua, in una città che ha inventato tanta parte dell’opera e della musica classica, ma anche un segno di modernità e di contemporaneità, nelle forme architettoniche e per la produzione di qualità che la nuova casa potrà accogliere”. Alla cerimonia era stata annunciata la data di inaugurazione, che scade fra meno di un anno: il 28 aprile 2011, 149 anni dopo l’inaugurazione del “vecchio” Teatro Comunale, emblema dell’importanza dell’attività culturale nella città che si apprestava a divenire per qualche anno capitale nazionale, e soprattutto 150 anni dopo l’Unità d’Italia. Erano state illustrate anche le caratteristiche tecniche della nuova struttura: due sale da 1.800 e 1.100 posti e una cavea a copertura capace di contenere 2.600 spettatori, una torre scenica alta 35 metri, grandi volumi rivestiti all’esterno di pietra serena, un insieme di servizi, piazze, terrazze e dehors progettati dall’architetto Paolo Desideri. Sembrava così
Alla scoperta del centro Nasce “Firenze Insolita”
già decretata la fine del teatro di Corso Italia, con il pensionamento della struttura che aveva avuto origine dal Politeama fiorentino, progettato nel 1862 da Telemaco Bonaiuti e che al momento conta i duemila posti del teatro più i 600 del ridotto. Il palcoscenico che ha ospitato i più grandi nomi del panorama musicale e teatrale mondiale sembrava essere quest’anno alla sua ultima stagione. Ma il condizionale è d’obbligo alla luce degli ultimi avvenimenti giudiziari, che hanno riguardato da vicino le fasi delle aggiudicazioni dell’appalto e della costituzione del progetto. Del resto, in questo caso gli attori in gioco sono quelli nazionali, considerato che gara, appalto e lavori sono tutti di esclusiva competenza della missione per il 150°anniversario dell’Unità di Italia di cui si occupa la Presidenza del Consiglio dei Ministri (con la gestione di Angelo Balducci, al momento detenuto). E,
La data di inaugurazione annunciata da tempo sarebbe il 28 aprile 2011 in concomitanza con le ultime vicende legali riguardanti le grandi opere, era arrivata la sentenza del Tar del Lazio che dava ragione al secondo arrivato alla gara d’appalto e condannava la struttura di missione per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia presso la Presidenza del Consiglio, pur non fermando i lavori, a risarcire l’impresa ricorrente. La somma del risarcimento va così ad aggiungersi alle ingenti spese per la costruzione della struttura, che in parte dovevano essere ripagate dalla vendita del vecchio teatro. Il dubbio su dove si terrà la prossima stagione del Maggio Fiorentino, e su dove Firenze potrà celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, resta.
i chiamerà “Firenze Insolita” e potrebbe portare una ventata d’aria fresca nel centro della città. Grazie al tavolo permanente del turismo messo in piedi dal Quartiere, in cui sono confluite le proposte di associazioni di categoria e semplici cittadini, anche il centro storico avrà infatti il suo “genio fiorentino”. Una serie di iniziative a tema che dovrebbero partire a fine settembre per concludersi a dicembre, tutte ispirate dalla volontà di far uscire allo scoperto le perle più nascoste della zona. Ecco allora il “Tour dei vinaini”, un percorso cultural-gastronomico che unirà vecchi mercati e antiche mescite, o il “Tour dei teatri chiusi”, una visita guidata in nove teatri (tra cui il compianto Niccolini) non più in attività. “L’obiettivo è quello di rivitalizzare il quartiere 1 con le risorse che abbiamo a disposizione - spiega Roberto Nativi, presidente della Commissione sviluppo economico e turismo nonché ideatore della manifestazione - è importante che i fiorentini tornino in strada e si riapproprino di questa parte di città. Siamo aperti a proposte e suggerimenti”. Qualcosa si muove, dunque, tra le strette vie del centro storico. Entro fine mese dovrebbe essere pronto il progetto definitivo, che a meno di stravolgimenti dell’ultima ora comprenderà anche il ripristino di due antiche feste patronali: San Simone e Giuda (la festa dei “buzzurri”, i venditori di
castagne che scendevano per l’occasione dalle colline) il 23 o il 24 ottobre, e quella di Sant’Ambrogio il 7 dicembre. Altra iniziativa in programma è la mappatura dell’“artigianato insolito”, con tanto di visite guidate in botteghe e laboratori poco conosciuti ma di accertata qualità. In proposito, particolare attenzione sarà riservata ai bambini e agli immigrati, in linea con i principi ispiratori della manifestazione. Non dovrebbe mancare, inoltre, anche un tour nei quattro “quartieri” storici del centro, allargando così il ventaglio di offerte di questa sorta di Genio fiorentino in miniatura. “Firenze Insolita”, è bene ricordarlo, sarà quasi a costo zero per le casse del Quartiere 1, che si limi-
Tra le idee il tour dei vinaini e quello dei teatri chiusi terà a pubblicizzare, promuovere e coordinare le singole iniziative. In caso di successo, l’esperienza potrebbe essere replicata anche l’anno prossimo e, chissà, diventare un appuntamento fisso sia per i turisti più inclini alla cultura che per i fiorentini più curiosi, desiderosi di riappropiarsi del centro di Firenze e di scoprirne alcune delle realtà più /L.S. nascoste.
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Fondo Sociale Europeo Programma Operativo Regione Toscana
CENTRI PER L’IMPIEGO
PROVINCIA DI FIRENZE
centri per l’impiego un servizio pubblico, gratuito e di qualità Centri per l’impiego a Firenze
cdev@cdev.it
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Territorio di competenza: Bagno a Ripoli, Fiesole, Firenze • Via Cavour 19 rosso - 50129 Firenze tel. 055 2761320 - fax 055 2761321 e-mail ci.q1@provincia.fi.it
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Cosa sono i Centri per l’impiego I Centri per l’impiego della Provincia di Firenze sono strutture pubbliche che offrono servizi gratuiti e di qualità a chi cerca lavoro e alle imprese che necessitano di personale, per agevolare un efficace incontro tra domanda e offerta di lavoro.
A chi si rivolgono Chi cerca lavoro può
• trovare risposte ai propri bisogni di informazione, orientamento e sostegno alla scelta di un percorso formativo e/o lavorativo • autocandidarsi alle offerte di lavoro e/o di tirocinio
Le imprese possono
• trovare risposte ai fabbisogni aziendali di ricerca, preselezione e formazione del personale o di tirocinanti • evadere le pratiche amministrative.
numero verde lavoro 800 855855 Sito internet www.provincia.fi.it/lavoro
Parterre Servizi alle imprese • Piazza della Libertà 12 - 50129 Firenze tel. 055 2760120 - fax 055 2760119 e-mail ci.parterre@provincia.fi.it preselezione@provincia.fi.it reinsmobilita@provincia.fi.it tirociniaziende@provincia.fi.it
Cosa offrono Accoglienza e informazioni
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Autoconsultazione
su banche dati, internet, materiale cartaceo Incontro domanda-offerta di lavoro/tirocinio • avviamento a selezione nella pubblica amministrazione • inserimento nella banca dati del Centro per l’impiego • prenotazioni offerte di lavoro per disabili • prenotazioni offerte di lavoro/tirocinio on line • ricerca e preselezione del personale/tirocinanti • servizio ABC per la famiglia • servizio EURES Preiscrizioni ai corsi • formazione a distanza TRIO • formazione professionale FSE Procedure amministrative • certificazione stato di disoccupazione • certificazioni posizioni lavorative • iscrizione collocamento disabili • iscrizione liste di mobilità Servizi specialistici di orientamento • colloqui per disabili • colloqui per il diritto-dovere all’istruzione/formazione • consulenza orientativa individuale • consulenza per la formazione individuale-voucher • consulenza per tirocini • reinserimento lavoratori in mobilità • sportello donna • sportello immigrati
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Centri per l’impiego in ProvinCiA di Firenze BorGo SAn Lorenzo Territorio di competenza: Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio, San Piero a Sieve, Scarperia, Vaglia, Vicchio
• Sportello di Dicomano Piazza della Repubblica 3 50062 Dicomano tel. 055 838541 SAn CASCiAno vAL di PeSA Territorio di competenza: Barberino Val d’Elsa, Greve in Chianti, Impruneta, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa • Viale Corsini 23 50026 San Casciano Val di Pesa tel. 055 820098 - fax 055 8290236 e-mail ci.scasciano@provincia.fi.it • Sportello di Greve in Chianti Via L. Cini 1 50022 Greve in Chianti tel. 055 853093 - fax 055 8544705 e.mail ci.greve@provincia.fi.it SCAndiCCi Territorio di competenza: Lastra a Signa, Scandicci, Signa
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l’appuntamento
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il Festival. Prima edizione della manifestazione che porta in città il top del made in Italy
Gelato? Qui ce n’è per tutti i gusti Barbara Biondi
Dal 28 al 31 maggio le più belle piazze fiorentine si trasformeranno,
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per l’occasione, in “villaggi” a tema. In arrivo i migliori maestri gelatai
più fedeli alla tradizione sostengono che è proprio tra le mura della città del giglio che è nata una delle specialità made in Italy più amate nei cinque continenti. E in effetti, in quanto a gelato i fiorentini hanno talento da vendere, a cominciare da Bernardo Buontalenti, famosissimo scultore, nonché artefice dell’ice cream. Per non perdere l’occasione di far divertire fiorentini e gente di passaggio, nasce il “Firenze Gelato Festival” in programma dal 28 al 31 maggio nelle più belle piazze fiorentine. L’idea è quella di trasformare la città del giglio in un parco tematico che accompagni i visitatori in location spettacolari per scoprire i segreti del gelato in tutte le sue forme. Piazza Santissima Annunziata sarà trasformata nel “Villaggio del Gelato Artigianale” con i migliori maestri gelatai in arrivo da tutta Italia, protagonisti soprattutto i bambini con attività ludico-didattiche in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti, il Salone de’ Cinquecento in Palazzo Vecchio ospiterà il convegno inaugurale della manifestazione, piazza della Repubblica diventerà il Villaggio del Gelato Industriale. Ulteriori tappe del Firenze Gelato Festival saranno le gelaterie del centro storico fiorentino, in particolare alcune di esse si trasformeranno in corner colorati e freschi dove divertirsi e stare in allegria. Per accedere all’area degustazioni e diventare protagonisti del percorso del gusto si potrà acquistare la card elettronica multifunzione dell’evento. Ad arricchire le giornate della manifestazione un ciclo di incontri e workshop dedicati al gelato. Per gli amanti dei segreti culinari è in fase di progettazione anche una mostra in piazza Santissima Annunziata che avrà come tema la storia del gelato, l’evoluzione delle tecniche della produzione del “dolce ghiacciato”, la diffusione dell’alimento dall’antichità ad oggi. 300mila i visitatori attesi al “Firenze Gelato Festival”, il primo happening italiano del gusto per il consumer, dedicato ad un alimento che, come la pasta e la pizza, rappresenta un basic food della dieta mediterranea. Un prodotto per tutte le stagioni e per tutte le età consigliato da medici e dietologi non solo per le proprietà organolettiche e la completezza degli ingredienti, ma soprattutto per “l’effetto felicità” che scaturisce.
da tutto lo Stivale. E un esercito di 300mila golosi
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primo piano
Maggio 2010
Giovani... Tantissime le promesse che hanno “spiccato il volo” partendo proprio dal capoluogo
Piccoli fiorentini crescono... in città un esercito di talenti Riccardo Bianchi
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n giovane fiorentino di talento? Matteo Renzi, lo dicono tutti. Eppure, oltre al sindaco, ci sono molte altre possibili risposte: ragazzi magari poco conosciuti al grande pubblico, ma non nei propri settori. Nella musica, per esempio, Lorenza Borrani è considerata una fuoriclasse. Violinista classe 1983, ha suonato con le migliori orchestre e ora fa parte della Mozart, diretta da Claudio Abbado. Fiorentina e giovanissima è anche Diana Winter, classe 1985 e curriculum di tutto rispetto: all’attivo ha un disco (Escapizm), una riuscita tournèe con Giorgia e un cd in preparazione. Da citare anche il duo delle sorelle Gazzana e la violista Giulia Nuti. Poi ci sono i ventenni Street Clerks, tra i gruppi più attivi sulla scena musicale cittadina o i Martinicca Boison, con il loro folk “elegante”, vincitori del Pelago on the Road Festival rispettivamente nel 2008 e nel 2009. Poco
conosciuto a Firenze, ma famosissimo a Londra e Amsterdam, è il ventiquattrenne Michele Balduzzi, in arte Phonat, la cui musica (un misto tra elettro e disco) è amatissima dai dj della Bbc. E rimanendo in tema, impossibile non ricordare l’ex studente del liceo Dante, Federico Russo, speaker radiofonico di Radio Deejay. Passando all’arte visiva, ecco Francesco D’Isa. Trent’anni, pioniere in Italia dell’arte digitale, ha esposto in tutto il mondo. Altro nome è quello di Riccardo Paci, classe 1974, pittore, fotografo, amante tanto del digitale quanto di metafore e figure retoriche. Per quanto riguarda l’economia, Il Reporter ha intervistato proprio il mese scorso Gabriele Poli, neopresidente dei giovani di Confindustria a soli ventisei anni. Da non dimenticare il quarantenne Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio Giovani Editori, o Lama, società di soli ventenni che aiuta le aziende a investire in progetti socialmente utili. Dai 38mila euro di fatturato del 2008 quest’anno punta ai 300mila. Anche nello spettacolo Firenze si difende bene, dall’im-
prunetina Martina Stella (1984) all’attore di fiction e teatro Francesco Grifoni (1983), fino a Vittoria Puccini (1981), nota come protagonista della serie Elisa di Rivombrosa. La città non demerita neppure nel suo campo storico, la moda, dove le nuove leve non mancano, come l’eclettico stilista ventottenne Lorenzo Bechi, ma si fanno riconoscere soprattutto i figli d’arte. Tra questi l’innovativo Matteo Pecchioli, nipote di Marisa Lastraioli, guida storica dell’omonimo marchio. Impossibile non citare lo sport, con la centometrista della nazionale, fiorentina di adozione, Audrey Alloh, e Emiliano Viviano, portiere del Bologna. Cresciuto nel Firenze Ovest, il suo sogno sarebbe la Fiorentina (ha un giglio tatuato sul petto). Infine la politica. Oltre a Renzi, infatti, ci sono Tommaso Villa (1974) del PdL, eletto l’anno scorso in Provincia, e Cecilia Pezza (1986), consigliere comunale del Pd. Di loro si è sentito parlare poco, si sa che uno è vicino a Denis Verdini e l’altra lavora per l’ex assessore regionale Riccardo Conti. Ma se son rose fioriranno.
Alcuni sono poco conosciuti al grande pubblico ma famosissimi nei loro settori, dalla musica alla pittura e alla fotografia, passando per la radio e la politica. Come Diana Winter, classe 1985: all’attivo ha già un cd e una riuscita tournèe con Giorgia
Diana Winter sul palco con Giorgia
elisaBeTTa Studentessa, 25 anni
marco Ass. sociale, 33 anni
neri Disoccupato, 26 anni
“Nessuno ti aiuta a farti le ossa”
“Io sono stato molto fortunato”
“Ai colloqui non segue mai niente”
“Adoro Firenze, ma non offre molto. I giovani possono scordarsi un lavoro ‘serio’, nessuna azienda aiuta a ‘farsi le ossa’. In Spagna, dove sono in Erasmus, hanno tante opportunità. Inoltre città storiche come Salamanca richiamano i ragazzi, non reprimono la vita notturna e offrono ostelli economici. Firenze no”
“Da genovese di nascita, penso che Firenze offra molte opportunità per socializzare e divertirsi. A livello lavorativo sono stato fortunato, lavoro come bidello e ora anche come assistente sociale per l’Asl. Come giovane padre ancora non mi esprimo: i servizi ci sono e sembrano molto buoni, ma devo ancora provarli”
“Ci sono molti locali per la sera, ma tutti uguali, la fantasia è poca. Per l’occupazione giovanile, Firenze è tra le più colpite dalla crisi, è difficile uscirne perché per certi ruoli ci sono troppe raccomandazioni. Ho perso il lavoro a novembre e, nonostante abbia una discreta esperienza, ai colloqui non segue mai niente”
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...e Meno Giovani. Secondo l’Istat il Granducato è al secondo posto nella classifica delle più “vecchie” d’Italia
Toscana, una regione dai capelli bianchi Barbara Biondi
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on è un Paese per vecchi? Mai sentito niente di più falso. L’Italia, e la Toscana in particolare, sembrano essere diventate un paradiso per ultrasettantenni, e a dimostrarlo è una recente ricerca che posiziona il granducato al secondo posto nella classifica delle regioni più “vecchie” d’Italia, subito dopo la Liguria. Se il belpaese si posiziona al secondo posto, subito dopo la Germania, nella classifica delle nazioni con un maggior numero di anziani, la Toscana, nel suo piccolo, vanta un ulteriore record. Infatti, se l’indice di vecchiaia (il rapporto tra chi ha più di 65 anni e chi ne ha meno di 15) in Italia è di 1,45, in Toscana arriva a sfiorare quota 1,86. Sono questi i dati relativi all’anno 2009, che l’Istat ha recentemente diffuso. Ma cosa vuol dire in soldoni essere una delle regioni con più capelli bianchi? Vuol dire che, per fortuna, abbiamo una popolazione longeva e che gode di buona salute. Abbiamo anziani che vivono a lungo grazie alle nuove tecnologie e agli sviluppi della scienza. Ma vuol dire, allo stesso tempo, che la regione con le colline più belle del mondo ha anche una natalità bassa e le coppie, giovani e meno giovani, fanno meno figli rispetto ad altre zone d’Italia. Una crescita zero dovuta alla crisi, alla difficoltà di
trovare lavoro e all’età in cui si decide di mettere su famiglia, che si sposta sempre più oltre la soglia dei trent’anni. Ma la cosa più curiosa è che, udite udite, l’indice di vecchiaia della Toscana si è ridotto di diversi punti percentuali rispetto all’ultimo censimento (che risaliva al 2002). In confronto all’indice registrato lo scorso anno pari a 1,85, sette anni prima lo stesso conteggio dava come risultato addirittura1,91 e vedeva in pole position nella classifica delle più longeve le donne toscane, che arrivavano ad avere un indice di 2,31 contro l’1,54 degli uomini. Quindi si può quasi essere soddisfatti dei risultati ottenuti tra un’indagine e l’altra: questo significa, infatti, che anche nella nostra regione i bambini hanno ricominciato a nascere più numerosi. E le regioni del sud, che fino a qualche tempo fa portavano a casa i risultati migliori e contribuivano a non far cadere l’Italia nel baratro delle nazioni con meno neonati e più anziani, adesso stanno invece invertendo la rotta e cominciando a mettere un segno meno davanti alla percentuali di nati ogni anno. Ma la classifica non finisce qui. Se la Toscana si piazza al secondo posto tra le regioni italiane, qual è la provincia in assoluto più vecchia del granducato? Questo primato se lo aggiudica Siena, seguita a ruota da Grosseto. Medaglia di bronzo alla città del giglio, che si aggiudica il terzo posto con il 7% della popolazione ultraottuagenaria.
gioVanni Pensionato, 76 anni
franco Pensionato, 81 anni
linda Pensionata, 65 anni
“Molti anziani sono ancora attivi”
“I servizi in periferia sono trascurati”
“Le Rsa costano troppo”
“Il Comune ha sempre fatto tanto per gli anziani, ci sono tante opportunità e aiuti per chi ha bisogno. Però tanti anziani sono ancora attivi. Sono presidente della Casa del Popolo di San Quirico: sono proprio loro che reggono queste realtà, ma hanno anche aperto ai giovani, ora ce ne sono molti di più”
“A Firenze i servizi sono buoni, anche se credo che la periferia sia un po’ trascurata. È pur vero che i fiorentini hanno sempre paura dei cambiamenti e gli anziani sono, per natura, più conservatori. Ho un amico che non voleva il supermercato a Gavinana, e ora ci va tutte le mattine a fare colazione”
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“Di opportunità per gli anziani ce ne sono tante, dai corsi per il tempo libero alle decine di associazioni di volontariato. Il rischio di restare soli non c’è, ma dipende anche dal carattere. Però bisognerebbe dare più attenzione a chi sta peggio, le poche residenze sanitarie che ci sono costano troppo”
E AL N IO ESS TE F N RO E P ME N TA TA IO AZ PLE TUI M M RA OR INF CO G
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in classe
Maggio 2010
istRUzione/1. La riforma Gelmini ha rivoluzionato il panorama didattico e ridisegnato gli indirizzi
Scuola, cambia tutto: ecco le novità I licei saranno sei e con una vocazione meno umanistica, con la possibilità di non fare latino allo scientifico e la riduzione delle ore di storia a vantaggio di quelle di matematica, fisica e scienze Ginevra Donnici
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ivoluzione o distruzione? I pareri sono contrastanti, di certo c’è che le novità introdotte dal ministro Mariastella Gelmini hanno stravolto il panorama della scuola superiore italiana. Tra polemiche, confusioni e ritardi gli 8.500 quattordicenni fiorentini hanno comunque fatto la loro scelta. Nomi nuovi, indirizzi incerti, programmi ancora da stabilire, eppure si sono chiuse ufficialmente le preiscrizioni alle scuole superiori che da settembre prossimo partiranno sotto il segno del rinnovamento dell’ultima riforma scolastica. Ma ecco come cambierà l’istruzione superiore a Firenze. I licei saranno sei: liceo artistico (con sei indirizzi: arti figurative, architettura e ambiente, design, audiovisivo e multimediale, grafica, scenografia); liceo classico; liceo linguistico; liceo musicale e coreutico; liceo scientifico, con l’opzione scienze applicate (non ci sarà il latino ma più ore di informatica); e liceo delle scienze umane, con l’opzione economico sociale. Anche in questo caso non è previsto l’insegnamento del latino ma quello di diritto, economia e sociologia. Ci saranno nuovi istituti professionali: servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale; servizi socio-sanitari; servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera e servizi commerciali. Del settore industria e artigianato fanno parte i percorsi in: produzioni artigianali e industriali e manutenzione e assistenza tecnica. I nuovi istituti tecnici saranno due: settore economico (con al suo interno due indirizzi: amministrazione finanza e marketing e turismo) e settore industria e artigianato (articolato in nove curricula: meccanica, meccatronica ed energia; trasporti
e logistica; elettronica ed elettrotecnica; informatica e telecomunicazioni; grafica e comunicazione; chimica, materiali e biotecnologie; sistema moda; agraria, agroalimentare e agroindustria, costruzioni, ambiente e territorio). Nel complesso le ore di lezione subiranno una riduzione. Nei licei, dalle 31 ore settimanali si passerà alle 26 per il biennio e trenta al triennio. Chi sceglie il classico studierà meno italiano e storia ma più lingua straniera, matematica, fisica e storia dell’arte. Quello della Gelmini è un liceo decisamente “meno umanistico”, con l’abolizione del latino al liceo scientifico e la riduzione dell’insegnamento della storia a vantaggio di
Stando ai dati delle preiscrizioni gli studenti di casa nostra hanno preferito i licei ai professionali più ore di matematica, fisica e scienze. I licei artistici saranno quelli dove si studierà di più: 34 ore settimanali al biennio e 35 al triennio. Una mezza novità per l’ordinamento scolastico è rappresentato dal liceo linguistico. Finora attivato come sperimentazione nei socio-psicopedagogici, da adesso avrà una sua autonomia e dignità. Si riducono le ore di latino e si incrementano quelle di lingua straniera. E, stando ai dati delle preiscrizioni, gli studenti fiorentini hanno preferito scegliere proprio i licei a svantaggio degli istituti professionali.
IL CASo Non è escluso il ricorso ai test d’ingresso
Boom per il liceo musicale
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nizio col botto per il liceo musicale di Firenze. Dopo il lungo “tira e molla” tra le istituzioni locali e il Ministero dell’istruzione, il nuovo indirizzo di studi è stato attivato nella sede del liceo classico Dante. “È una vittoria – dice l’assessore provinciale all’istruzione Giovanni Di Fede – che arriva dopo una lettera scritta, insieme al presidente della Provincia Andrea Barducci, al ministro Gelmini, perché rivedesse la geografia dei licei musicali coreutici sul territorio nazionale”. Al nuovo liceo – che sarà convenzionato con il conservatorio Cherubini – si sono preiscritti una cinquantina di studenti che nelle medie inferiori hanno già fatto percorsi musicali. Se il dato resterà confermato dalle iscrizioni ufficiali sarà necessario attivare due sezioni. Laddove l’avvio di due classi non sarà possibile, “l’accesso sarà assegnato ad una selezione, tramite un test d’ingresso”, ipotizza l’assessore Giovanni Di Fede. Il liceo musicale coreutico è stata la vera novità della riforma Gelmini che ha pareggiato
questo percorso di studi – che già esisteva – agli altri licei tradizionali. Ma l’attivazione è stata fatta con il contagocce: soltanto 40 le sezioni di liceo musicale il prossimo anno in Italia. E appena dieci quelle di liceo coreutico. In tutti e cinque gli anni si studierà per 32 ore a settimana. Ma i due indirizzi, al primo anno, avranno in comune soltanto 18 ore: quattro di italiano, tre di lingua straniera, tre di matematica, due di scienze, due di storia dell’arte e una di religione. La restante parte dell’orario sarà destinato a ma/G.D terie di indirizzo.
in classe
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istRUzione/2. In fatto di congreghe l’ateneo fiorentino batte (quasi) tutti in Italia
Studiare sì, ma con spirito goliardico Si entra da matricole, dopo aver superato qualche prova tutta da ridere, e con gli anni e l’esperienza si sale di grado. ogni facoltà ha il suo “ordine” e le sue usanze. Ecco quali Francesca Puliti
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e per caso un giorno camminando per strada vi imbatteste in un ragazzo in mutande che corre per strada non saltate alla conclusione che gli manchi qualche venerdì, potrebbe trattarsi semplicemente di una matricola universitaria messa alla prova dalla propria congrega. Sono cose che succedono, prima e durante e dopo l’ingresso in una simile “società”. Chi ha frequentato l’ateneo negli anni ’60 porterà ancora memoria delle famose feste delle matricole, tre giorni di pura follia burlesca nel centro di Firenze. Ebbene, quei momenti, seppur un po’ più in sordina, sopravvivono ancora nell’universo accademico fiorentino. Niente a che vedere con le serate organizzate a Novoli, con lattine di birra a 3 euro e vicini di casa che si lamentano per gli schiamazzi, qui ci sono regole da rispettare. Non a caso si chiamano ordini goliardici. C’è una gerarchia e ogni membro ha un titolo (oltre che un soprannome ridanciano) e compiti diversi all’interno del gruppo. L’ateneo della nostra città è uno dei più fiorenti in Italia come numero di ordini, anche se diversi sono “in sonno”,
ovvero possono contare su pochi componenti. I Cerusici di Medicina, la Lira di Economia, la Cazzuola per Ingegneria, Architettura e Belle arti, il Placido Ordine della Vacca Stupefatta per Giurisprudenza e via dicendo fino all’ordine “capo”, quello di San Salvi. Ogni facoltà (o quasi) ha il suo, caratterizzato da un proprio colore di riferimento, usi, costumi e inno rappresentativo. E, naturalmente, ogni membro ha i suoi “accessori”: l’immancabile feluca, un cappellino alla Robin Hood, il cordone della vita e i vari ammennicoli da appenderci sopra. Poi, con l’anzianità, si può acquisire anche il mantello. Ecco come funziona: si entra appena iscritti all’università, in genere si viene a sapere dell’ordine per passaparola, e via via, con gli anni e con l’esperienza, si salgono i gradini della “scala nobiliare”. Chi ha capacità dialettica e inventiva ha più possibilità di “far carriera” in questa sorta di gioco di ruolo. Alla base del tutto la goliardia, la capacità di prendere e soprattutto prendersi in giro. E dunque serate passate a discutere cercando di avere la meglio sugli altri componenti del gruppo per estorcere un am-
Il gruppo teatrale goliardico in “libera uscita”
mennicolo in più (o una bevuta), architettare scherzi e darsi battaglia con gli altri ordini cittadini e non. Un esempio? “Una volta, per pagare pegno di una sconfitta – racconta Marco, da 11 anni nella Cazzuola - dovevamo offrire una
cena a base di porchetta a un altro ordine: gli liberammo all’interno della sede della facoltà, in via Laura, un maiale vero”. Non saranno le congreghe dei campus americani, ma anche qui non si scherza. Anzi, si scherza eccome.
foCuS Hanno dai 30 ai 50 anni gli attori e sceneggiatori dell’Operetta più divertente nel panorama del Verdi
E chi si è già laureato continua a scherzare in teatro. Per beneficenza
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onclusi gli studi, c’è chi non si arrende e continua a organizzarsi il tempo libero con spirito goliardico. Nonostante il lavoro, gli impegni, la famiglia. Certo le attività un po’ cambiano, ma i toni son sempre quelli scanzonati dei tempi dell’università. E’ così che nasce il Dopolavoro Goliardico “Alvaro Vannini”, che riunisce un gruppo di uomini dai 30 ai 50 anni. La principale attività, quella che occupa 11 mesi l’anno, è l’Operetta goliardica, tradizione che affonda le radici negli anni ‘50. Ogni anno, dal 2003 ad oggi, hanno portato un migliaio e passa di persone al Verdi per assistere a uno
spettacolo tutto da ridere, giocato sulla riedizione in chiave ironica di celebri spettacoli, sulla parodia di canzoni famose e balletti di danza classica. Sempre con un riferimento ai fatti di attualità o agli avvenimenti cittadini più dibattuti del momento, dall’ovonda alla tramvia. “I preparativi ci occupano molto, sia in ordine di tempo che di denaro – racconta Alessandro – perché si tratta di uno spettacolo vero, con costumi di scena degni di questo nome, un’orchestra, un corpo di ballo”. Ma la passione c’è e la buona causa anche: il ricavato della serata, infatti, viene donato all’associazione “Daniele Maria-
no” per la lotta ai tumori infantili. D’altronde anche il motivo per cui il gruppo ha deciso di riunirsi merita lo sforzo. “Ci siamo conosciuti all’università – continua Alessandro – e abbiamo mantenuto i contatti. Sette anni fa uno di noi è venuto a mancare e abbiamo deciso di celebrarlo tornando a calcare le scene”. E portando con loro il figlio dell’amico scomparso come mascotte. Quest’anno anche lui è grande abbastanza per debuttare come attore. Anche i giovani goliardi son cresciuti, ma dietro le quinte continuano a prendersi in giro come ai /F.P. vecchi tempi.
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tempi moderni
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cURiositÀ. Nei secoli la fisionomia tipica degli abitanti del capoluogo è molto cambiata
Il fiorentino doc? Alto un metro e mezzo foCuS
Simele Kruklidis
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Dante Alighieri
Il mescolarsi di popoli ed etnie, dai longobardi agli arabi, ha diversificato l’aspetto fisico dei cittadini gigliati, che oggi sono meno bassi e meno biondi. Sbaglia però chi pensa che il naso di Dante fosse davvero quello e chi s’illude che un tempo le donne fossero tutte belle come Simonetta Vespucci, l’incantevole musa del Botticelli…
a conoscete tutti Simonetta Vespucci, e di certo l’avete ammirata decine di volte senza neppure farci caso. Forse il nome non dice un granché, è vero, ma sappiate che dopo di lei i canoni della bellezza fiorentina sono cambiati per sempre. Aiutino: non si tratta di una show girl e neppure di un’attrice o di una ballerina. È di una musa che stiamo parlando, l’incantevole ispirazione di Sandro Botticelli e di molti altri pittori dell’epoca. Gli occhi celesti e la pelle di porcellana incorniciati da una cascata di riccioli biondi: un’immagine angelica e senza eguali, che nei secoli è divenuta simbolo delle donne di Firenze e della loro femminilità. Eppure, di fronte a tale modello di dama delicata e sensuale, a volte un po’ austera e diffidente, ma pur sempre impeccabile, sorge un dubbio: “Al giorno d’oggi saremo mica peggiorate?”. Niente affatto. La verità è che anche gli artisti del Rinascimento, da bravi adulatori, sapevano modificare le imperfezioni del corpo con qualche ritocchino di pennello, come una sorta “photoshop” dell’epoca. Per le strade della città, dunque, non giravano solo visini armoniosi e corpi leggiadri, ma di tanto in tanto si scorgevano anche sguardi incavati e brutti nasoni curvi: come quello di Dante, ad esempio. D’altronde nessun altro uomo meglio del Sommo Poeta ha incarnato l’aspetto severo e dotto del fiorentino. Una figura a dire il vero piuttosto
sgraziata, divenuta celebre soprattutto per il naso aquilino (di recente smentito) e la mascella prominente: niente a che vedere con il David di Michelangelo. Ma al di là dell’esser belli o brutti, una cosa è certa: rispetto al passato oggi siamo profondamente diversi. In media più alti, meno biondi ma meglio proporzionati nei lineamenti: il mescolarsi continuo di popoli ed etnie, dai longobardi agli arabi, ha infatti modificato e diversificato anche il nostro aspetto. Oltre ai pittori, nell’immediato dopoguerra, fu lo scrittore Vasco Pratolini a portare avanti un’ampia ricerca sull’identità fiorentina, studiando non solo i volti, ma anche le movenze e le abitudini della gente: un lavoro meticoloso, in cui morfologia e fisiognomica si sono completate a vicenda, unendo lo studio dell’aspetto fisico a quello delle componenti psicologiche. In anni più recenti, l’erede assoluto di quest’arte è stato senza dubbio Oliviero Toscani, che attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica ha immortalato decine di donne e di uomini fiorentini, riuscendo a “guardare dentro” e catturandone ogni particolare, ogni specificità. Alcune di queste fotografie confluiscono in un progetto più ampio chiamato “Razza Umana”, che ha come obiettivo quello di individuare le diversità e le somiglianze degli italiani, creando in ultimo un filo comune, un’identità indissolubile. Oltre il velo delle apparenze fisiche.
ALTEZZA MEZZA BELLEZZA
Se ancora oggi non siamo di certo dei colossi di statura, nel passato in media eravamo anche dieci centimetri più bassi del solito. Le donne, se andava bene, si aggiravano intorno al metro e mezzo, mentre l’altezza degli uomini raggiungeva in genere 1,60. D’altronde basta guardare i vestiti indossati dalle dame di corte o le armature di guerra degli uomini, per rendersi conto che quei corpicini non erano soltanto piccoli in statura, ma anche piuttosto minuti e gracili nelle forme. Al giorno d’oggi, invece, l’altezza media maschile è di 1,75 mentre quella femminile si attesta all’1, 65. Cresceremo ancora?
NASO GROSSO FA BUON BRODO
Per quanto si possa sostenere il contrario, il naso prominente piace o quanto meno non dispiace affatto: dà personalità al volto e soprattutto negli uomini è considerato un emblema di virilità. Il sommo poeta Dante Alighieri fu rappresentato da Boccaccio come un uomo “pensoso e malinconico” dal naso aquilino. Di recente, l’ironia del destino ha voluto che tale descrizione venisse del tutto confutata da un gruppo di ricercatori universitari: Dante insomma non era forse un bell’uomo, ma del naso all’ingiù che ha conquistato la letteratura e l’immaginario fiorentino non c’è neanche l’ombra. E quasi quasi, ci dispiace.
LABBRA CARNOSE, ANZI NO
Senza alcun dubbio la bocca rappresenta l’elemento che maggiormente ci differenzia dagli individui del passato. I canoni di bellezza perseguiti da Leonardo sulle donne fiorentine si basavano per esempio su labbra sottili, ampia fronte e grandi occhi. La bocca carnosa non era contemplata come simbolo di sensualità, poteva anzi essere considerata un elemento disturbante nell’equilibrio del volto. Neanche a dirlo, mai come oggi le labbra carnose esprimono un’intensa carica erotica, tanto da indurci a ricorrere al trucco o addirittura al silicone per ottenere ciò che madre natura non ci ha concesso.
LATO B, UOMINI E DONNE SI SOMIGLIANO
Vladimir Swarovsky è il fondatore della Pigheologia, una scienza che interpreta le forme del fondoschiena in relazione alla capacità di attrarre e veicolare significati. Se infatti la comunicazione verbale è affidata al volto, quella non verbale risiede – secondo lo studioso – nel lato B, nelle movenze e nell’aspetto. Nei secoli il fondoschiena femminile è profondamente cambiato, per assecondare i gusti e le preferenze emozionali del sesso opposto. Oggi, secondo Swarovsky, le donne hanno assottigliato le proprie forme rendendole più simili a quelle dell’uomo, anche se a livello subliminale continuano ad esprimere gli stessi significati.
la KeRMesse. Dal 6 al 9 maggio si rinnova a Boboli l’appuntamento con le essenze e gli oli essenziali
Tra i profumi del parco fiorentino Dopo il grande successo dello scorso anno, torna negli spazi dell’orto
la MostRa
della botanica inferiore la manifestazione che nel 2009 ha visto partecipare più
Artigiani ed eccellenze nel giardino Corsini
di 18mila persone. una vetrina di qualità durante la quale profumieri e prestigiose aziende che utilizzano metodi di produzione naturale espongono i loro prodotti Caterina Gentileschi
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spirare e ispirare. Guardarsi intorno e scoprire che il giardino di Boboli non è solo una tappa obbligata della visita a Firenze ma anche un luogo dove rifugiarsi per prendere parte a manifestazioni speciali. E’ il caso de “I profumi di Boboli”, dal 6 al 9 maggio, che con i 18mila visitatori della passata edizione confermano la validità culturale e turistica della kermesse, l’unica manifestazione nella storia che permette agli artigiani profumieri di esporre e vendere le proprie creazioni all’interno del giardino di Boboli. Valore aggiunto che l’edizione 2009 ha messo particolarmente in rilievo: all’aspetto ludico si conferma quello economico per cui la manifestazione si evidenzia anche come opportunità preziosa di sinergia produttore/distributore/fruitore. Tre giorni di kermesse, di fragranze e di stili che ripercorrono attraverso gli spazi storici e artistici del giardino reale i momenti fondamentali di una produzione senza tempo. In mostra profumi, saponi, candele, profuma ambienti, olii essenziali, cosmetici, estratti da erbe aromatiche, fiori e piante profumate, accessori e complementi che dall’universo olfattivo e sensoriale traggono e offrono piacere e benessere. E non è un caso che la presenza nell’orto della botanica inferiore di un edificio adibito a spezieria, distrutto sul finire del Settecento, induca a pensare che proprio in quel locale i fiori del giardino potevano essere trattati dagli antichi profumieri e dagli erbo-
risti che distillavano dalle corolle profumi e balsami medicamentosi associando così allo scopo estetico una ben più importante finalità etica e scientifica al servizio della comunità. Obiettivi che mantengono la loro attualità ancora oggi attraverso la manifestazione Un giardino nel Giardino: l’orto e la serra della botanica inferiore, rappresentano gli spazi
espositivi volutamente lasciati nella configurazione originaria proprio per conservare e trasmettere ai visitatori lo spirito del luogo, senza alcun intervento di manipolazione che ne modificherebbe l’atmosfera. Non solo una mostra mercato, ma una vetrina sul mondo. In occasione della manifestazione rimarrà aperto il passaggio tra Boboli e La Specola.
FloRence desiGn WeeK. Una settimana dedicata a eventi, mostre e workshop
La città del giglio apre le porte al design F
irenze fa rima con design. Dal 24 al 29 maggio la città si vestirà a festa per fare spazio alla Florence Design Week, settimana dedicata al design di qualità e rigorosamente me in Tuscany. L’inaugurazione si svolgerà a Palazzo Medici Riccardi e in tutto saranno una trentina gli eventi collaterali distribuiti in 38 luoghi diversi della città (dalle gallerie-showroom in via delle oche alla Biblioteca delle Oblate, dalla Casa della Creatività fino al museo del Design di Calenzano, da Palazzo Pitti e Palazzo Medici Riccardi,dall’Ex-3 al Bar Argentina, Slowly) dove gli artisti metteranno in
mostra ogni giorno le loro opere, suddivise in quattro categorie: Visual e Graphic design, Product and Interior design, Fashion design, Food and Music design.ra Tra gli eventi più curiosi, la Mostra Alma Martis di Stefanonari, a Palazzo Pitti a partire dal 24 maggio 2010, che vedrà sposti 12 acquari dal design innovativo, 12 specie diverse di pesci e 12 gioielli per una prestigiosa linea di alta oreficeria; inoltre, il programma comprende workshops, esposizioni quotidiane di giovani designers, tavole rotonde, aperidesign e /B.B. molto altro ancora. Info: www.florencedesignweek.com
il Festival. Dodicesima edizione dell’iniziativa che porta in città la cultura internazionale
La Leopolda si veste di Fabbrica Europa T
orna puntuale l’appuntamento con il teatro, la danza e l’arte sperimentale nel maggio di Fabbrica Europa (dal 6 al 25 di questo mese). Il festival conosciuto e riconosciuto a livello internazionale per le sue performance di grande qualità. quest’anno chiude un ciclo durato tre anni, quello dedicato all’indagine sui rapporti artistici e culturali tra Europa e altri continenti con “Europa-Mediterraneo-Oriente”, un articolato programma di eventi di danza, teatro, musica, installazioni, laboratori e incontri. La dodicesima edizione del festival è così dedicata all’indagine, attuata attraverso gli strumenti della creazione artistica contemporanea, dei percorsi, dei nessi, delle suggestioni, ma anche delle differenze, tra Occidente e Oriente. Muovendoci idealmente verso Est, dall’Europa e dal Mediterraneo per giungere fino in Cina. Un’altra direttrice è quella dell’indagine del rapporto arte e scienza. Sempre di più, coreografi, registi, musicisti, artisti e studiosi conducono insieme ricerche a livello internazionale che uniscono alla prassi puramente artistica scienza e nuove tecnologie, contribuendo alla definizione di nuovi paradigmi este-
tici e superando il concetto classico di discipline artistiche. Proseguendo l’indagine sulle procedure artistiche più innovative e originali, Fabbrica Europa dà così spazio a quegli artisti che più di altri oggi si confrontano con la pratica sperimentale e la ricerca tecnologica indagando i meccanismi “segreti” della conoscenza e facendo proprio il potenziale offerto da nuove teorie e metodologie. Come sempre lo spazio principe sarà la Stazione Leopolda, dove pèer l’occasione verrà installata un’opera di Mario Merz, guru dell’arte povera, al quale giusto venti anni fa era stata dedicata una personale dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato. Tra gli spettacoli più interessanti sicuramente c’è in prima nazionale e in collaborazione con il 73° Maggio Musicale Fiorentino, La verité 25 x par seconde, la nuova creazione del coreografo belga Frédéric Flamand con il Ballet National de Marseille. Da tener presenti anche The table of earth, performance dell’americano David Moss, Albero senza ombra di Cesar Brie e Il ponte di pietra della compagnia Krypton guidata /C.G. da Giancarlo Cauteruccio, Info: www.fabbricaeuropa.net
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a venerdì 14 a domenica 16 maggio 2010 si terrà presso il Giardino seicentesco di Palazzo Corsini la XVI edizione di “ Artigianato e palazzo”, mostra unica nel suo genere , vetrina delle eccellemze dell’artigianato mondiale nata nel 1995 da un’idea di Neri Torrigiani e promossa da Giorgiana Corsini. Fin dalla prima edizione sono stati ospitati brand conosciuti internazionalmente, da Gucci a Vacheron Constantin,da Roberto Capucci alla maison Bulgari, tutti nati come botteghe artigiane che ancora oggi preservano la caratteristica del “fatto a mano”, dove la cura dei dettagli è affidata a mani esperte di artigiani, garanzia del made in Italy. Sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18 il Museo Horne, in collaborazione con Oma, Osservatorio dei mestieri d’arte, svolgerà all’interno di Palazzo Corsini alcuni laboratori realizzati per l’iniziativa “Artigiani in famiglia”, arrivata alla V edizione, dedicati principalmente ai bambini. Genitori e figli potranno sperimentare diverse tecniche artistiche come la doratura con l’uso della foglia, la lavorazione dell’argento, la tecnica dell’incisione, della stampa, l’oreficeria realizzando un piccolo gioiello. I circa ottanta maestri artigiani, provenienti da tutta Italia e dall’estero, si contenderanno il “Premio Perseo”, ambito riconoscimento che la Cassa di risparmio di Firenze donerà all’artigiano più votato dal pubblico. Nei tre giorni i maestri artigiani esibiranno i loro manufatti, lavorando il vetro, i gioielli di foggia antica e moderna, intaglieranno il legno, sbalzeranno l’argento, forgeranno il ferro, eseguiranno la complicata e affascinante procedura per realizzare la plissatura di un prezioso vestito da sera. Durante la manifestazione sono previste visite guidate gratuite al Giardino Corsini a cura degli storici dell’arte dell’Associazione Città Nascoste. Ospite d’eccezione di questa XVI edizione sarà Wanni di Filippo con la sua storica azienda artigiana fiorentina Il Bisonte, conosciuta nel mondo per le sue collezioni di borse e di articoli in pelle. In occasione dei festeggiamenti per il 40esimo anno di attività de Il Bisonte, la sera del 13 maggio, solo su invito, si inaugurerà la “mostra principe”, con alcuni pezzi storici e saranno svelati in esclusiva le creazioni /V.G. in vera pelle di bisonte.
cultura
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il conceRto. Il compositore sbarca a Firenze per regalare ai suoi ammiratori due date al Verdi
Una vita vissuta sulla punta delle dita Barbara Biondi
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n mago del pianoforte, un compositore ispirato che non lascia niente al caso. Giovanni Allevi, il giovane pianista che si è fatto ascoltare nei cinque contenti arriva a Firenze il 17 e 18 maggio al Teatro Verdi. E’ stato definito “l’artista che ha fatto riavvicinare la gente alla musica strumentale” e ha lasciato a bocca aperta fior di compositori contemporanei. Il giovane riccioluto arrivato dalle marche con un sogno nel cassetto è riuscito a sfondare dopo tanti sacrifici e adesso, con tre album all’attivo, la consacrazione al grande pubblico è diventata una certezza. Lo ascoltano grandi e piccini, senza differenze, e ognuno lo apprezza per motivi diversi. Chi per le sonorità, chi per il ritmo, chi per la grazia delle composizioni. Il tour è partito il19 marzo dalla Queen Elizabeth Hall di Londra e ha già toccato alcuni dei principali teatri italiani, sarà la prima occasione per i fan del compositore italiano di riascoltare dal vivo in piano solo Allevi dopo la lunga esperienza come direttore d’orchestra iniziata con la pubblicazione del disco “Evolution” e proseguita con il grande concerto all’Arena di Verona il 1 settembre 2009 con la All Stars Orchestra (a cui è seguita la pubblicazione del cd e del
dvd “Allevi & All Stars Orchestra - Arena di Verona”). La carriera artistica di Giovanni Allevi è costellata da successi di pubblico e discografici con oltre 500.000 copie vendute dei suoi ultimi album “No concept” e “Joy” di pianoforte solo e “Evolution” con orchestra sinfonica. A completare queste pubblicazioni il disco “Allevilive” (dal 2007 oltre 80.000 copie vendute), registrato dal vivo durante i
500mila copie vendute e un tour che ha portato il musicista in Europa
concerti del tour 2007 e “Alleviall” (2008), cofanetto che comprende gli album in studio e il dvd live di Giovanni Allevi. Tutti gli album sono pubblicati su etichetta Rca e distribuiti da Sony Music (su licenza di Bollettino Edizioni Musicali). Dopo il grande concerto dell’Arena di Verona, il 6 novembre 2009 Giovanni Allevi ha pubblicato il cd “Allevi & All Stars Orchestra - Arena di Verona”, il racconto di una notte indimenticabile, di musica
Giovanni Allevi
ed emozioni, di un concerto che è riuscito a restituire appieno la dimensione poliedrica della sua figura artistica: compositore, pianista e direttore d’orchestra. Il compositore e pianista marchigiano, al lavoro sul suo nuovo
disco che verrà pubblicato il prossimo autunno, proporrà al suo pubblico alcune delle composizioni che lo hanno reso celebre in questi anni, rendendolo uno dei compositori più conosciuti e amati dal pubblico
il peRsonaGGio. Il Reporter è stato a far visita a un professionista della traduzione
Luca Conti, gomito a gomito con il noir In un certo senso il suo era un destino già scritto, perché fin da bambino riscriveva per gioco cose scritte da altri. E alla fine il tempo gli ha dato ragione. “Quando leggevo libri tradotti in italiano pensavo a come li avrei tradotti io”. Oggi Luca Conti, fiorentino purosangue, si procura da vivere traducendo romanzi, soprattutto noir (e soprattutto dall’inglese, anche se ha avuto delle esperienze anche con testi in lingua francese) per conto di importanti case editrici. “Non ho nessuna velleità da scrittore improprio - spiega Conti -, al contrario, il mio lavoro mi piace molto. Mi diverto a tradurre i libri degli altri”. Lo studio di Luca è ordinato
Luca Conti
e preciso. Nessuna mania, nessun vizio, “come molti lavoro meglio quando ho una consegna imminente - racconta - ma il mio modo di lavorare è abbastanza semplice, stravagante nella sua normalità”. Dopo anni passati a lavorare gomito a gomito col genere noir, Luca Conti ha ormai all’attivo una seria di autori di cui è il traduttore ufficiale per la lingua italiana (nella gran parte si tratta di autori americani). “E’ una professione divertente, perché mi trasforma in 5, 6 a volte 7 scrittori contemporaneamente rimanendo me stesso”. Con molti degli autori con cui si interfaccia costantemente ha un rapporto di confidenza e confronto. “Un briciolo di for-
tuna insieme a un pizzico di abilità personale mi hanno consentito di intraprendere questa carriera”. Un lavoro fino a qualche tempo fa bistrattato e non considerato creativo come la scrittura. “Per fortuna adesso sono gli stessi lettori che si interessano a chi traduce i romanzi di un determinato autore. E questo per la mia categoria è molto importante”. Importante soprattutto per rivendicare diritti nei confronti delle istituzioni. “In pochi sanno che ogni traduttore in Italia cede tutti i diritti sulla traduzione per 20 anni e che non ci sono percentuali sulle vendite. Bisognerebbe cominciare a considerare il traduttore /L.V.Z. come un co-autore”.
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FioRentina. Alberto Gilardino giura amore alla città. “Ho tre anni di contratto e qui sto bene”
Il violino continuerà a suonare a Firenze Le voci di mercato non hanno risparmiato nemmeno lui (c’è chi lo dava in partenza per Torino, sponda bianconera), ma l’attaccante le ha sempre smentite. “Voglio rimanere perché credo nel progetto assicura - e per giocare ancora la Champions” Cristina Guerri
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Alberto Gilardino
e ultime partite di campionato le giocherà con la maglia a maniche corte della Fiorentina, ma sotto potremo intravedere quella azzurra della Nazionale. Già, perché Alberto Gilardino, al termine della stagione, non seguirà l’entourage viola nella tournée in Canada, ma salirà fino al Sestriere (forse in compagnia del compagno di squadra Riccardo Montolivo) con la Nazionale del commissario tecnico Marcello Lippi, dove sosterrà la preparazione premondiale prima di partire alla volta del Sudafrica. L’obiettivo è quello di ritentare l’impresa già compiuta quattro anni fa, nell’indimenticabile avventura di Germania 2006. Intanto, il bomber di Biella proverà a chiudere la seconda stagione a Firenze nel migliore dei modi possibili. Un’annata costellata da alti e bassi. Dal successo nel girone eliminatorio di Champions League fino alla finale di Coppa Italia sfumata a un passo dal traguardo, nel doppio confronto perso con l’Inter. Ma è stato in campionato che i tifosi hanno visto la Fiorentina più deludente. Quella capace, suo malgrado, di battere tutti i record negativi della gestione Della Valle-Corvino-Prandelli. Tra le concause che hanno contribuito a una seconda parte di stagione tutt’altro che positiva, da citare soprattutto l’assenza di Mutu e i tanti infortuni con cui il tecnico viola ha dovuto fare i conti. E, perché no, anche le chiacchiere sul futuro dello stesso allenatore e il passo indietro del patron viola Diego Della Valle, che possono aver creato qualche malu-
more nell’ambiente. “E’ normale che vicende del genere possano intaccare il morale di una squadra, ma per fortuna noi siamo un gruppo forte e unito, che non ha mai mollato neppure nei momenti più difficili – ha recentemente dichiarato Alberto Gilardino - fra l’altro i Della Valle non sono andati via, e da quanto si è capito i programmi non cambieranno: l’augurio è che si possa continuare a lottare per obiettivi importanti come in questi anni”. Le voci di mercato non hanno risparmiato nemmeno il numero 11 viola. A Torino qualcuno lo voleva con la maglia della Juventus insieme a Prandelli. Situazione, questa, più volte smentita dallo stesso giocatore: “Ho ancora tre anni di contratto e a Firenze sto bene”, ha assicurato l’attaccante. In riva all’Arno, infatti, Alberto è stimatissimo e vive senza problemi di concorrenza. Ha saputo confermare l’obiettivo principale, cioè la maglia da titolare in Nazionale (esattamente quello che gli era mancato a Milano nella sua esperienza in rossonero). Nelle successive dichiarazioni, il centravanti ha rilanciato anche il progetto Fiorentina. “Sto bene alla Fiorentina e voglio rimanere perché credo ancora nel progetto per un futuro ambizioso. E per giocare ancora la Champions”. Champions che l’anno prossimo verrà seguita in televisione, nonostante quanto di buono fatto in questa stagione proprio in quella competizione, dai giocatori della Fiorentina. Che ripartirà proprio dai gol del suo bomber per cercare di dare una scossa al famoso progetto.
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il caso. Il bomber rumeno, trovato positivo alla sibutramina, è stato squalificato per 9 mesi
Mutu in campo a ottobre. Con quale maglia? LA TouRNÈE
Sul futuro della punta si aprono diversi scenari, anche se il suo valore di mercato si è (molto)
Partenza al termine del campionato. Una gara con la Juventus
E i viola volano in Canada
abbassato rispetto a due anni fa Cristina Guerri
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veva avuto già a che fare con diversi tribunali, Adrian Mutu. Quello di Losanna (Tas), dove il Fenomeno aveva fatto ricorso dopo la mega-multa di 17.173.990 euro da pagare come risarcimento al Chelsea, club che lo licenziò dopo averlo trovato positivo alla cocaina. Allora il ricorso fu respinto (era il 31 luglio 2009), e il pool di avvocati procedette con il ricorso al Tribunale Federale Svizzero. La multa gli venne congelata. Poi, per Mutu, tanti problemi, soprattutto di natura fisica. Prima l’operazione al ginocchio sinistro (eseguita a Roma dal dottor Mariani), poi l’intervento di stabilizzazione chirurgica al gomito lussatosi nell’agosto 2008, quando era in ritiro con la Nazionale rumena. Infine, l’ultimo ko, questa volta per un problema al menisco del ginocchio destro, che lo tiene fuori dal campo per tre mesi. A inizio 2010 il Fenomeno torna alla ribalta sui campi, dove in cinque partite mette a segno ben sette reti. Tutto bello, tutto perfetto. Fino al 28 gennaio, quando arriva l’ennesima tegola sulla carriera del giocatore. Nel test disposto dalla commissione antidoping del Coni, effettuato al termine di Fiorentina-Bari, Mutu vie-
ne trovato positivo alla sibutramina, uno stimolante che annulla gli effetti della fame. La medesima positività viene riscontrata anche dieci giorni dopo, nella gara di Coppa Italia con la Lazio. Per lui scatta la sospensione. La Procura chiede un anno di stop per il rumeno (che sarebbe appellabile al Tas). Il 19 aprile scorso, intorno alle 14.15, la sentenza: nove mesi di squalifica. Il Fenomeno lascia il Tribunale del Coni scuro in volto: si aspettava una riduzione cospicua della pena. E adesso? Mutu, che in questi mesi si è sempre allenato con la squadra, tornerà a disposizione il 28 ottobre prossimo. Salterà quindi le prime otto/nove giornate del campionato 2010/2011 di serie A. Per la Fiorentina la speranza è quella di averlo in campo almeno per le partite non ufficiali che si svolgeranno dopo la fine del campionato, in attesa di capire cosa ne sarà del futuro del giocatore. L’ipotesi di una cessione è quella che ad alcuni sembra la più vicina alla realtà, anche se, al momento, non ci sono offerte registrate per il Fenomeno. Soltanto due anni fa, quando era in procinto di passare alla Roma, il suo cartellino valeva ben 20 milioni. Ora il suo valore si è senz’altro abbassato.
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l termine di un campionato che lascerà un po’ tutti con l’amaro in bocca, la Fiorentina, orfana dei suoi nazionali, volerà in Canada per una tournée. Una settimana e due amichevoli per la squadra viola. La prima è in programma il 23 maggio a Montréal contro la formazione locale Impact (i biglietti sono già in vendita da metà aprile) che milita nel campionato Ussf Second Division del Nord America, al Saputo Stadium. La seconda, invece, si giocherà due giorni dopo, il 25 maggio, al Rogers Center di Toronto contro la Juventus, rivale storica della Fiorentina. Tanta la soddisfazione per l’ad Sandro Mencucci, promotore dell’iniziativa: “Lavoravo già da tempo a questa cosa. Mi ero accorto che nel Nord America, ma anche in Canada, il calcio è in continua crescita ed espansione. C’è mol-
to interesse. A fine campionato, prima dei mondiali, non era facile organizzare una cosa del genere. Abbiamo avuto la fortuna – spiega Sandro Mencucci - e l’occasione di conoscere la famiglia Saputo, proprietari di questa squadra di Montreal che milita in seconda divisione, e abbiamo organizzato questa tournée che prevede una gara a Montreal e una a Toronto. Per tenere in attività i ragazzi fino a maggio, primi di giugno”. Poi, per giocatori e tecnico sarà tempo di vacanze. Fino a metà luglio, quando la Fiorentina si ritroverà per la prima fase del ritiro. La location sarà, per il secondo anno consecutivo, quella esclusiva di Cortina. In seguito, il trasferimento nel Mugello, a San Piero a Sieve, per la seconda e ultima parte della preparazione in vista /C.G. della nuova stagione.
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figline. La parola a Nicolas Villafane, in maglia gialloblù da quest’anno e già titolare
La giovane promessa viene dall’Argentina Andrea Trapani
Classe 1988, il nipote di Diego Armando Maradona ha iniziato col botto.
A
E ha tutta l’intenzione di dimostrare che può farcela con le proprie gambe.
rgentina e pallone. Impossibile non pensare a Diego Armando Maradona che sta al calcio come Giotto e Michelangelo alla storia dell’arte. Uno dei grandi di questo sport, se non il più grande, il cui nome riecheggia sempre ed ovunque. Da alcune settimane riecheggia anche a Figline, dove il fato - sotto forma di calciomercato - ha fatto sì che il nuovo arrivato in maglia gialloblu, il giovane argentino Nicolas Villafane, sia figlio della sorella di Claudia Villafane, ossia la (ex) moglie storica di Maradona. I giornali si sono sbizzarriti sulla sua parentela, tanti titoli sul “nipote di Maradona”, ma Nicolas non è qui per questo. Anzi. Villafane, classe 1988, vuole dimostrare di farcela con le proprie gambe, conscio di essere approdato in uno dei campionati calcistici più competitivi in assoluto: “Mi hanno consigliato di venire qui – ci risponde - perché è un ambiente buono, il Figline è una società in crescita e dunque per un giovane come me è la migliore sistemazione possibile perché mi dà la possibilità di giocare in un ambiente professionale con un grande allenatore”. E’ felice di essere qui. Ha iniziato con il botto, alla prima partita in gialloblu subito a segno. “Incredibile, non pensavo di fare un goal in C1, – dice Nicolas – è una categoria molto difficile. E’ arrivato anche l’esordio da titolare, quindi sono molto contento”. Seconda punta, mancino, proviene – dopo un’esperienza nella lega statunitense – dal Boca Juniors, una delle società più prestigiose di tutto il Sud America. Ma chi è Villafane? “Sono un giocatore a cui piace il buon gioco, giocare bene
Il futuro? In Italia, dove “si vive e si sta bene”. Sognando la nazionale
Nicolas Villafane (al centro) con il direttore generale del Figline Brunero Poggesi
la palla, sono veloce, mi piace il gioco italiano tecnico e tattico. Mi aspetto di poter giocare più partite per fare vedere le mie qualità. Vorrei restare in Italia perché mi piace questo paese”. Non solo calcio, quindi. Come sono questi i primi mesi passati a Figline? “Mi trovo bene, è una cittadina tranquilla ed è vicina a Firenze dove vado quando sono libero”. Anche a vedere la Fiorentina? “Sono andato allo stadio alcune settimane fa, ho visto la partita contro l’Udinese. E’ uno stadio molto bello e l’ambiente è molto caldo”. Torniamo a Figline. “Qui si vive bene e si sta bene”, ci dice soddisfatto. Anche con i compagni? “Sì, con tutti perché sono tutti molto bravi e disponibili. Mi aiutano, mi parlano così come tutto lo staff tecnico e la società. Sono veramente felice di stare in questo gruppo.” Torniamo allora a parlare di calcio, è immancabile la domanda sui calciatori argentini in Italia: “Qua ci sono veramente tanti giocatori argentini e sono tutti bravi. Il Catania ne ha 8, l’Inter ha Zanetti, Cambiasso e Samuel... tutti giocatori fortissimi. “Chi mi piace? Pastore che è un giovane promettente, lo conosco ed è mio amico. Poi Lavezzi”. Uno sguardo ai prossimi anni. “Il futuro? Spero di stare ancora in Italia e poi di giocare nella nazionale argentina”. Un sogno condiviso da tanti appassionati di calcio, anche dal fratello gemello che gioca nella squadra B del Real Madrid. Come potrebbe essere altrimenti?
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sport nel Valdarno
Maggio 2010
CALCIO/1. Il giocatore della Lucchese Chadi si racconta: “La partita più difficile? Quella con la burocrazia”
Siriano di nascita, rignanese nel cuore Valerio Longhi
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Chadi Cheikh Merai noto semplicemente come Chadi
CALCIO/2. Nata nel 2007, la società di Predellini è già un punto di riferimento
Il campo di battaglia dello Sparta è a Vaggio
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on solo professionisti e FIGC, il calcio è fatto di tanti appassionati che si ritrovano per passione e giocano in altre leghe. Come lo Sparta Reggello. Nata nel luglio 2007, la squadra ha un nome altisonante: se da una parte vuole evocare le virtù del popolo spartano quali orgoglio, coraggio e attaccamento alla patria come sono state messe in mostra nel film “300”, dall’altra – si specifica nel sito ufficiale - “vuole riprendere e continuare la storia e la grande tradizione del calcio amatoriale reggellese”. Appena costituita, la società presieduta da Predellini ha cominciato subito a ufficializzare nuovi giocatori e dirigenti: così Rossi, tanto bravo da
creare in brevissimo tempo un sito internet che è stato capace di far “innamorare” centinaia di tifosi, è diventato il responsabile delle comunicazioni. Mori ha la carica di amministratore delegato, mentre Nocentini, noto come grande scopritore di giovani talenti della zona, è diventato il direttore sportivo. Andrea Rabatti infine ha accolto con entusiasmo il delicato incarico di allenatore. La prima partita è stata giocata il 15 settembre 2007: da quel giorno nasce lo Sparta che oggi è diventato un riferimento importante per il calcio amatoriale di Reggello e di quella Vaggio dove la squadra ha il suo “campo di bat/V.L. taglia”.
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ncontriamo Chadi circondato dai parenti e dagli amici più stretti in quella Rignano dove arrivò nel 1999. Il Valdarno oggi non è più la sua casa, ora gioca nella Lucchese, ma qui ha ancora i suoi affetti. “Uno dei miei fratelli, infatti, vive ad Incisa con la moglie e tre splendidi gemellini. Questa – dice contento - è ancora la mia terra. Ho passato quattro anni a Rignano, dal primo giorno in Italia fino alla parentesi nel Montevarchi del 2003”. Un legame a doppio filo tra la patria natia e quella adottiva che, con un accento sempre più toscano, descrive così: “Sono siriano e la mia religione è quella musulmana, ma nelle persone contano i valori umani. Torno a casa ogni giugno per abbracciare i miei genitori, i miei fratelli e gli altri nipotini. Ma ormai vivo in Italia da 10 anni e mi considero un italiano a tutti gli effetti”. Non è la solita storia di calcio. Nonostante un titolo di campione nazionale conquistato con la squadra della propria città, il Teshrin di Latakia, Chadi arriva nel nostro paese nel ‘99. I primi mesi sono d’ambientamento. Ci sono pratiche burocratiche da affrontare per poter giocare. “Più difficili di una partita”, ci conferma. Il primo contratto arriva a settembre, Chadi entra a far parte della rosa del San Gimignano. L’inizio di una storia che lo legherà a lungo al tecnico Paolo Indiani. L’anno successivo si trasferisce, assieme al mister, nella vicina Poggibonsi. “Facevo sempre il pendolare da Rignano - ricorda Chadi - ma c’era la passione perché si capiva che stava nascendo qualcosa di importante”. E così
fu. Il Poggibonsi vince il campionato di Serie D, per il calciatore arriva l’esordio da professionista. “Un professionista pendolare, solo la stagione successiva lascerò Rignano per la prima volta”, dice con il sorriso. E’ l’estate del 2002 quando Chadi approda a Grosseto ed arriva all’improvviso la notorietà. Prorompente come la sua doppietta che il 27 ottobre annienta la Fiorentina; sì, la prima Fiorentina dei Della Valle. Quell’exploit costringe il patron viola ad esonerare Vierchowood. “Visto il risultato si può dire che i successi viola sono venuti anche per merito mio”. Difficile contraddirlo. Da lì in poi, infatti, i viola iniziano a volare. Come Chadi. A gennaio 2003 torna in Valdarno con la casacca del Montevarchi. Sei mesi e nuovo cambio, destinazione Massa. “La tappa più significativa della mia carriera – ci confida – in quanto ho incontrato di nuovo Paolo Indiani che ha creduto molto in me. Lì abbiamo vinto due campionati di fila, Serie D e C2, facendo record su record. E lì, soprattutto, ho conosciuto la mia attuale compagna.” Con lei continua il suo sogno, prima facendo tappa per due stagioni a Ferrara e poi fermandosi a Lucca. Il futuro? “Qui in Italia”. Semplice, ma chiaro.
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rignano. È fissato per il 2 giugno il tradizionale appuntamento di Torri
Tiratori di cacio ai blocchi di partenza
TENNIS TORNEO “CITTà DI FIGLINE” Aprile è stato il mese del Torneo di Terza Categoria “Città di Figline”, organizzato dal locale Tennis Club. Il torneo, incluso nel “Circuito delle Vallate Aretine C.S.I.”, ha visto tra i protagonisti i migliori giocatori maschili e femminili toscani. Le finali si sono svolte nel weekend di Pasqua sul “verde” di Matassino. I risultati completi sono disponibili sul sito ufficiale www.tennisclubfigline.it.
Andrea Trapani
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l lancio del formaggio, anzi il tiro del cacio come viene chiamato da queste parti, è lo sport di Torri. Le memorie storiche ricordano come, nella giornata di Santo Stefano, si giocasse a lanciare le forme di pecorino nelle strade della frazione. Rincorrendo queste storie e cercando di restituire a Torri le proprie tradizioni parte l’avventura che ai giorni nostri si concretizza, lungo la strada che collega il paese alla vicina Sarnese, due volte all’anno - il 26 dicembre e il 2 giugno - come ci racconta Filippo Saporito, presidente dell’A.S.D. Tiro del Cacio: “Il giorno di Santo Stefano, patrono di Torri, era il giorno classico per praticare questo sport che da sempre caratterizza questa comunità. La storia dell’attuale manifestazione parte proprio da una ricerca che ho fatto nel 2003 per recuperare quanto si faceva fino a qualche lustro fa; incontrammo la FIGEST, la Federazione italiana giochi e sport tradizionali, e quella esperienza ci permise di organizzare nel giro di un anno la prima gara, che ebbe luogo a fine 2004”. Da qui un lungo crescendo. “Le prime edizioni sono state caratterizzate dall’arrivo di ‘professionisti’, sportivi di altre zone dove il lancio del formaggio è radicato. E’ diffuso nel Centro Italia, ma in Toscana va per la maggiore in Garfagnana ad esempio. Comunque nel 2007 si è manifestata anche la volontà dei giocatori del luogo di partecipare, quindi ci siamo mossi per creare l’attuale associazione sportiva che ci permette di partecipare da protagonisti alle maggiori gare italiane”. Un’associazione
CICLISMO/1 VI GRAN FONDO DELLA MONTAGNA FIORENTINA Le strade del Valdarno si sono riempite di ciclisti domenica 11 aprile nella consueta manifestazione della “Gran Fondo della Montagna Fiorentina”, organizzata dalla Polisportiva Sieci. La gara, giunta alla sesta edizione, ha attraversato i comuni di Reggello, Incisa e Figline nei 138 km del duro percorso che prevedeva la partenza e l’arrivo alle Sieci dopo un circuito che ha toccato in successione gli abitati di Vallina, Grassina, Passo dei Pecorai, Poggio alla Croce, Figline, Vaggio, Pian di Scò, Reggello, Leccio, Carbonile, Paterno, Tosi, Donnini, Pietrapiana e nuovamente Reggello prima di chiudere in picchiata su Leccio e Pontassieve in vista del traguardo. La gara fa parte del “Brevetto Toscano 2010”, risultati ed informazioni su www.brevettotoscano.it.
Un momento della gara
che va oltre il fattore sportivo. “Esattamente – continua il presidente – l’A.S.D. Tiro del Cacio ad oggi ha oltre 60 soci, una quindicina sono giocatori. Il nostro sviluppo arriva dal 2009 quando abbiamo avuto in comodato dal Comune di Rignano una sede che è diventata un punto di aggregazione per tutta Torri e dintorni. Oltre alla presenza di una dottoressa, i nostri locali ospitano una ludoteca che permette ai soci e ai loro bambini di avere un importante spazio per le loro necessità.” Intanto il prossimo appuntamento è per il 2 giugno. Quest’anno sono previste due gare, quella con la forma da 3 kg per il ‘IV Trofeo Tricolore’ e quella con la
forma da 6 kg che ricorderà la figura di Umberto Beni, personaggio storico della disciplina, con il primo Memorial a lui dedicato. “E’ scomparso lo scorso anno, il 6 giugno, pochi giorni dopo la nostra manifestazione di cui è anche l’immagine visto che era stato come testimonial anche nel nostro logo”. E’ previsto un grande numero di partecipanti, “oltre 40” ci anticipa Filippo Saporito. L’ultima domanda è quasi scontata. Chi è il favorito? Pierluigi Pennacchi, già campione italiano, nonché plurivincitore nell’Albo d’Oro del Tiro del Cacio di Torri. “Un fuoriclasse della disciplina”, come ci conferma il Presidente.
incisa. Torna “Naturalia”, dal 14 al 16 maggio
CICLISMO/2 AL VIA IL XII TROFEO MARGIACCHI Importante appuntamento con le due ruote, a Figline Valdarno, domenica 6 giugno. L’A.S.D. Ciclistica Figlinese, infatti, organizza la tradizionale manifestazione dedicata alla categoria Esordienti 1° e 2° anno dando il via alla 22a edizione della “Coppa Circolo ARCI Amicizia – XII Trofeo M. Margiacchi”. ROSANO IL CAMPO DI CALCETTO CERCA AMICI SU FACEBOOK Gli occhi dei più cadono distrattamente lungo il tragitto che collega la frazione di Rosano a Pontassieve. Sulla destra invece, poco prima dell’Arno, c’è il campo da calcetto della cittadina. Un luogo di aggregazione importante per i giovani, tanto che alcuni cittadini hanno voluto portare su Facebook la realtà con un gruppo dedicato proprio ai cosiddetti “amici del campo di calcetto di Rosano”. La descrizione è delle più simpatiche: “Un campo tecnico, in cui si esaltano le qualità del singolo e si spalancano possibilità di gioco incredibili per una squadra affiatata. Il coefficiente di difficoltà cresce enormemente con la pioggia....”
Circolo Ricreativo Culturale “Enrico Rigacci”
Caccia e pesca protagonisti
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na tre giorni da ricordare. Parte con questi presupposti la seconda edizione di “Naturalia”, la “Fiera della Caccia della Pesca e del Tempo Libero” che quest’anno si svolgerà dal 14 al 16 maggio al campo sportivo di via Olimpia di Incisa. Un evento che promette di essere un’occasione da non perdere per gli appassionati della caccia, della pesca, dell’equitazione e del buon mangiare. L’Amministrazione comunale incisana ha lavorato alacremente per il buon svolgimento della manifestazione. Nutrito il programma previsto per allietare i visitatori; sono previste diverse attività collaterali tra cui una mostra fotografica, dal titolo “Le Colline Toscane, le armi, la caccia dal 1800 ad oggi”, che assegnerà il premio “Città di Incisa” a quei cittadini che si sono particolarmente distinti nell’associazionismo, nel volontariato nell’attività sportiva e nella promozione del territorio. Non sarà il solo motivo di interesse: “Naturalia” ospita anche la mostra canina curata dalla sezione donne della Federcaccia della Provincia di Firenze, la caccia al tesoro a cavallo nella zona di Loppiano – San Vito organizzata dal Club Ippico “Le
pillole
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Lance”, le prove di tiro con l’arco con la “Compagnia Arcieri di Campagna”, Soft Air con la “ASD Delta Bravo”, le gare di pesca alla trota presso il Lago di Tracolle e quelle nel campo gara dell’ansa dell’Arno sottostante l’area della mostra mercato. C’è spazio infine anche per le prove di tiro al piattello organizzate da Federcaccia, ArciCaccia e “ASD Laterina”. Naturalia non tradisce quindi le aspettative, non mancano infatti gli appuntamenti legati al mondo della natura, presa in ogni singolo suo aspetto: un modo sicuramente piacevole per passare in compa/V.L. gnia ore di svago.
Teatro a tavola con la "Compagnia delle seggiole" per la serie Invito a cena con delitto il radiogiallo di Ellery Queen "L'avventura degli uomini
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BUS in SOSTA COl MOTORe ACCeSO, Un APPellO Egregia redazione di Reporter, desidero conoscere e aiutare la signora “indignata” che sul vostro giornale di novembre 2009 scriveva degli autobus turistici, con solo l’autista a bordo, che sostano a Campo di Marte con il motore acceso e l’aria condizionata nel bus inquinando l’aria circostante, e ancora il sig. Francesco Rui Sacco e il sig. Costantino Giaquinto che hanno vicino a casa loro problemi simili. Questo succede anche sul lungarno Pecori Giraldi. Prego di mettermi in contatto con tutti questi signori per poter insieme affrontare questi problemi. Mariangela Paterno Pubblichiamo la lettera che ci ha inviato in modo che gli altri lettori a cui lei si riferisce, e che in precedenza ci avevano scritto per segnalare la loro situazione, possano farci sapere se essere messi in contatto con lei, nel caso in cui siano interessati. QUAnDO lA SAniTà FUnZiOnA Spettabile redazione de “Il Reporter”, vi scrivo perché, per una volta, mi sono trovata a constatare che la sanità fiorentina può anche funzionare molto bene. I primi di aprile sono stata ricoverata per quattro giorni al reparto di medicina interna di Careggi “Moggi Pignone” per problemi respiratori. E devo ammettere che sono rimasta stupita dalla gentilezza e dalla professionalità dei medici che mi hanno curata: da quella del professor Moggi Pignone innanzitutto. Ma anche dalla serietà della sua équipe di medici e di giovani specializzandi, che alla freschezza delle loro competenze a all’attenzione clinica al paziente sanno aggiungere sorrisi e cordialità. Bravi tutti! G. Gabrielli
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Maggio 2010
ViA BARACCA e lA SiCUReZZA STRADAle Buongiorno, volevo dire la mia su un vostro articolo, precisamente quello della signora Fannì Beconcini di Marzo pag.4 sotto la voce L’inchiesta –Via Baracca continua a far vittime ecc. ecc; sono d’accordo con quanto esprimono le persone intervistate dal giornale ed anch’io dico che c’è tanto da fare ancora… il problema sono anche le persone che guidano maldestramente senza tralasciare l’operato dei vigili i quali dovrebbero essere più “attivi” dove si verificano parcheggi selvaggi ed auto o autobus in sosta dove vietato ecc, ma ultimamente sono tutti in centro a tutelare solo quella parte della città, lasciamo perdere ……; ritorno all’articolo; vorrei invitare la signora a “vivere” un po’ via Baracca (non vorrei che fossimo vicini di casa…) perché così si capirebbe cosa significa questa strada; ho già scritto a riguardo al vostro giornale e grazie per aver pubblicato le mie mail, ma probabilmente chi deve decidere o ascoltare i cittadini fa le cosiddette “orecchie da mercante” e vi spiego il perché: 1)ho chiesto più volte di mettere in sicurezza le strisce davanti alla Opel ma nessuno si è visto o fatto sentire (mi è stato detto che su dette strisce sono morte diverse persone, basterebbe farsi dare dai vigili i numeri, ma così non avviene …), vi dico ciò perché mi è andata bene due volte, una delle quali con un autobus che non ricordo di quale azienda fosse ma era blu e l’autista forse per l’orario o chissà se forse era al telefonino sembrava assente alla guida tanto che non ha nemmeno rallentato o si è soffermato ai miei colpi dati sulla carrozzeria di sinistra del mezzo, quindi pensate come mi è andata bene; queste strisce vengono attraversate da molte persone ed anche bambini che si recano al giardino, altro punto dolente, ma restiamo su via Baracca; 2)le soste selvagge impediscono ai pedoni di usufruire del marciapiede e devono in alcuni casi scendere in strada rischiando molto, questo perché in detto pezzo, ma anche in altri punti di detta via, ci sono divieti di sosta ma gli autobus, che portano i turisti e di conseguenza i soldini a quelle categorie che si lamentano di continuo perché danno la colpa alla crisi e a sentir loro non lavorano mai, sostano sul marciapiede (ho foto che documentano quanto dico …) come se no bastasse anche con i motori accesi inquinando a “bestia” come si usa dire, facendo anche incazz….. i residenti anche perché detti automezzi sostano davanti ai passi carrabili impedendo in certi casi l’uscita o l’ingresso e i vigili non intervengono; sappiamo tutti che per il passo carrabile si paga al “palazzo” una certa cifra (al momento non so quantificare…) ma nessuno fa niente; vorrei che venisse fatto come dal Lidl in poi fino al Barco dove c’è il
pezzo di marciapiede per i pedoni e il pezzo riservato alle auto per parcheggiare; inoltre anche i cassonetti fanno la loro parte; in altre strade il marciapiede è stato allargato verso la strada di quel tanto per permettere ai pedoni di transitarvi tranquillamente, venga a vedere il marciapiede lato Asnu (anche di questo pezzo ho foto per ciò che dico ….) 3) per ritornare alle strisce… sono state fatte altre su sfondo azzurro in prossimità del sottopassaggio della ferrovia, chiedo a voi, alla signora che sa di via Baracca (non è polemica sia ben chiaro…) a cosa servono... hanno messo un lampione con una buona luce, inoltre detto lampione ha due lampade tipo semaforo di colore arancione che si accendono di sera alternandosi ma non sono sempre accese e quando sono in funzione non vengono viste da nessuno; ho chiesto dei rallentatori ma dicono che non possono metterli non saprei dirvi il perché; in altre parti di Firenze ci sono, vedi via Canova, via dell’Argingrosso, per far presente sulla stessa via Baracca angolo via Miccinesi all’incirca perché lì è stato messo un rallentatore e allora dove sta l’inghippo? Tornando a via Canova all’altezza della nuova biblioteca e della casa di cura il rallentatore ha delle lucine led che si attivano di sera (anche in questo caso ho le relative foto di ciò che dico ..); non so se questo accorgimento è anche in via dell’Argingrosso per i rallentatori installati; 4) chiedo il perché di queste discriminazioni; so che ci sono delle vernici fluorescenti, perché non utilizzarle? Manca il personale, se vogliono mi propongo io…… Come vede signora Fannì di problemi ce ne sono, e le chiedo se ha del tempo mi contatti sarò a sua disposizione per un sopralluogo perché la vita è importante per tutti e non si deve piangere purtroppo solo quando muoiono dei ragazzi giovani vedi via Pistoiese…. Penso che occorre la collaborazione di tutti a attuare quelle migliorie per salvaguardare l’incolumità della vita dei cittadini, altrimenti c’è da pensare a quelli di seria a b c ecc, se vale questo principio allora deve essercene uno anche per le “gabelle” che si pagano al “palazzo”, che devono essere diversificate (è una provocazione….). Costia PiSTe CiClABili, “iSTiTUiAMO UnA gUARDiA VOlOnTARiA” Spett. redazione de Il Reporter, propongo al Comune di Firenze e alle associazioni di tutela della mobilità ciclabile della città di attivarsi per arrivare all’istituzione di una Guardia volontaria delle piste ciclabili, analogamente alla Guardia ecologica volontaria del WWF o alle Guardie zoofile volontarie della Protezione Animali. Guardie volontarie delle piste ciclabili che potrebbero controllare la manutenzione, le soste vie-
tate, l’educazione dei ciclisti alle norme della circolazione. Tanto per fare degli esempi di urgenze: di notte a Firenze tutti, ma proprio tutti, vanno in bicicletta a luci spente con grave pericolo di scontro con la bici proveniente dall’altro senso nelle strette piste ciclabili. Quando è buio le piste ciclabili diventano quindi realmente pericolose per la possibilità molto concreta di scontro con chi viene di fronte, sempre completamente a luci spente, dato che le piste sono strette e la visione della bici di contro al buio avviene all’ultimo momento, specie se poi piove..... Io che uso costantemente la bicicletta per andare a lavoro sono giunto al punto di non andare più con la bici sulle ciclabili di notte, perché preferisco le auto da dietro sulla strada alle bici al buio di fronte su pista...... Ovviamente all’indisciplina di questo tipo si aggiungono tutte le altre tipiche indiscipline italiche: sorpassi e scambi da tutte le parti, a destra e a sinistra, senza alcuna regola, persone con il cellulare che non ti sente sorpassare, mamme con la carrozzina, gente con il cane al guinzaglio che (il guinzaglio) specie di notte non si vede, ecc ecc. Poi quando c’è la pulizia notturna da molte parti le piste diventano il parcheggio delle auto della zona, ovviamente tollerato dai vigili e non multato, ecc ecc. Poi ci sono le buche non riparate, gli scalini dei marciapiedi a fine pista non corretti da discesa all’immissione nella strada, ecc ecc. Mai visto in tutta la mia vita (sono come ho detto sulle ciclabili tutti i giorni per andare a lavoro) un vigile ciclista, anche se so che esistono.... Insomma una guardia volontaria avrebbe molto da fare...... Il problema è però come fare per disporre di tale servizio.... e non solo a Firenze, ma penso anche in altre città... Cordiali saluti Marco Panti il gATTO “MASCOTTe” Di gAVinAnA HA TROVATO CASA: Un RingRAZiAMenTO Finalmente, Gedeone ha passato la Pasqua in un bell’appartamento, caldo e luminoso, sempre nella zona del viale Europa. Ebbene sì, ce l’abbiamo fatta. Grazie all’appello pubblicato sul vostro giornale, Gedeone è stato adottato, sììììììì!!!!. Moltissime persone hanno letto l’articolo, veramente tante tante, anche se solo in due casi alla lettura è seguita... l’azione. Il primo è stato Alessio, la seconda la bimba Margherita. E’ stato difficile decidere; in realtà non siamo state noi a farlo, ma un insieme di fattori. La giusta pausa di riflessione della famiglia di Margherita, dopo una prima visita al micione, ha reso ancor più determinato Alessio a non lasciare il gatto un giorno in più nella piccola veranda sul terrazzo. Alessio si è “innamorato” subito di Gede e, nonostante una lieve allergia, ha deciso di prenderlo con sé e di iniziare un nuovo percorso insieme.
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invia la tua segnalazione alla nostra redazione redazione@ilreporter.it BiCiCleTTe, Se il PROBleMA SOnO le RASTRellieRe Egregio Direttore, leggo ancora una volta sul Suo giornale di Aprile il problema sollevato da vari cittadini per le piste ciclabili e/o a singhiozzo, e sono completamente d’accordo con quanto scritto, ma mi pare che si sia dimenticata la promessa fatta e non mantenuta dalla precedente Giunta e, forse, promessa anche dall’attuale. Chiarisco: la precedente Giunta, qualche anno fa, fece le piste ciclabili e ne fece una grande pubblicità. Fece anche pubblicità (se così si vuol chiamare...) sulla posa in opera di rastrelliere per le biciclette e.... promise che sarebbero state tenute in perfetto ordine. Io ho già scritto a Lei per questo problema tempo fa. Quale???? Tutte le rastrelliere sono piene e stracolme di rottami di biciclette e sono lì da mesi e mesi senza che nessuno se ne curi......... tanto ci sono ancora tanti pali, inferriate ed altro dove metterle con grande disagio per i pedoni, non vedenti, carrozzelle etc.etc. Non credo di doverLe inviare decine di foto di dette rastrelliere, penso che anche Lei, magari davanti a casa, le abbia viste. Lo so che è una cosa difficile ma almeno proviamoci!!!!! Ci sarebbero tanti materiali da recuperare! Non è certo un bello spettacolo per una Firenze pulita come il Sindaco vorrebbe!!!!!! Può dire due paroline al Sindaco Renzi???!! Delle buche di via Bronzetti, viale Duse etc.etc. ne parleremo un’altra volta!!! Grazie della Sua attenzione e La saluto cordialmente. Albano
Caro signor Albano, la sua lettera mi dà lo spunto per tornare a parlare, ancora una volta, del tema delle biciclette, evidentemente molto caro ai nostri lettori, a giudicare dal gran numero di lettere e segnalazioni che ci arriva ogni mese in redazione sull’argomento. E lo spunto, anche, per ripetere quello che già in passato avevo scritto: in una città che – come d’altronde tutte le medie e grandi città – deve fare i conti con l’aumento del traffico sulle strade, e dove il problema dello smog non è certo irrilevante, l’utilizzo della bicicletta dovrebbe essere incentivato il più possibile. Questo significa che una grande attenzione, da parte delle istituzioni, dovrebbe essere data non solo alle piste ciclabili, ovvero le “strade” di chi si sposta in bici, ma anche a tutto quello che ruota loro intorno e che è ugualmente importante per i ciclisti, a partire proprio dalle rastrelliere, spesso insufficienti o – come dice lei – piene di mezzi vecchi, inutilizzati e molto spesso, date le loro condizioni, inutilizzabili. Che, oltre a costituire un problema per chi vorrebbe parcheggiare la propria bici senza riuscire a trovare uno spazio libero, non sono in effetti nemmeno un bello spettacolo per la vista. Dalle inchieste che, nei mesi scorsi, abbiamo fatto sullo stato delle piste ciclabili nei vari quartieri fiorentini è emerso che, su questo fronte – nonostante in alcuni casi qualcosa sia effettivamente stato fatto – resta ancora molto da lavorare. Per questo motivo penso che la sua segnalazione, così come quelle di tutti i cittadini che ci hanno scritto e ci scrivono sull’argomento, possa essere importante per chi deve decidere sullo sviluppo futuro della città, anche perché tanta attenzione su questo tema – segno evidente che sono molti i fiorentini che scelgono, o sceglierebbero se le condizioni fossero migliori, di muoversi in bicicletta - non può che essere considerata come un fattore positivo. E, più che “due paroline” da parte mia, penso che importante, per il sindaco e non solo, siano le parole vostre, dei cittadini. Continuate, quindi, a inviarci le vostre segnalazioni, le vostre lamentele e le vostre proposte sull’argomento: noi continueremo a darvi voce. Matteo Francini
Gede deve ancora orientarsi ed abituarsi al suo nuovo ambiente, una vera casa. L’amore e la pazienza di Alessio gli daranno modo di adattarsi e di godere al meglio di tutto quello che, a questo punto, la vita gli può offrire. E’ stato difficile e molto commuovente per noi lasciarlo, dopo 3 mesi di amorevole accudimento. In realtà non lo lasceremo mai, per qualsiasi bisogno Gede e Alessio potranno contare su di noi. Già in questi giorni siamo andate a trovarlo per favorire il suo inserimento nella nuova famiglia. Un pensiero particolare a Margherita, ai suoi fratellini, ai loro genitori. Una famiglia deliziosa, con un grande cuore che abbiamo avuto la fortuna, in questa particolare occasione, di conoscere e di apprezzare. Un grazie di
cuore a tutti voi, ancora una volta. Sonia e Mara l’eX MeYeR e i DiSAgi PeR i ReSiDenTi Spettabile Redazione, abitando in via Buonvicini proprio di fronte alle palazzine storiche dell’ex Meyer devo fare un appunto per l’inesattezza riportata dal vs. cronista, signor Riccardo Bianchi, nell’articolo in oggetto. L’ex Meyer è stato occupato con l’aiuto di movimenti per la casa in data 3 gennaio del 2009 non, come si dice sull’articolo, da rifugiati politici bensì da un gran bel numero di extracomunitari, rumeni, albanesi ed ultimamente anche zingari. Alla faccia del tanto decantato decoro, provate a passare da via Buon-
vicini. I rifugiati politici sono viceversa alloggiati nei vecchi magazzini di via Luca Giordano, giusto sotto il cavalcavia delle Cure. Nelle giornate di sole vedrete i loro bucati stesi sul marciapiede. Trattasi comunque in tutto di circa 200/250 persone che stanno letteralmente distruggendo un quartiere. Qui non si tratta di razzismo o pregiudizio nei confronti di persone “altre”, ma di una ben precisa denuncia nei confronti di autorità che permettono queste soluzioni, in barba a quelli che sono i diritti dei cittadini fiorentini che chiedono di essere rispettati. Grazie per l’attenzione, Silvia Ciampi ViA DellO STATUTO-ViA Delle CinQUe giORnATe, “PeRiCOlO COnTinUO” Incrocio tra via dello Statuto e via delle Cinque Giornate. Nonostante il divieto di un cartello stradale per la svolta diretta su via delle Cinque Giornate, tutti se ne disinteressano. Il pericolo è continuo. Lettera firmata nAPOleOne e l’inTiTOlAZiOne Delle STRADe Gent. ma Direzione, ho visto in questi giorni, in angolo con via G. D’Annunzio, una nuova via, intitolata a Napoleone Bonaparte. Il complesso edilizio è molto bello, ma non si poteva chiamare col nome di un italiano? Abbiamo tanti nostri eroi, anche attuali, e poi Napoleone ci ha sottratto centinaia di opere d’arte. Per noi non rappresenta niente. Distinti saluti. “DegRADO e inViViBiliTà nellA ZOnA DellA STAZiOne Di CAMPO Di MARTe” Vi scrivo per evidenziare la situazione di degrado e di invivibilità della zona antistante la stazione di Campo di Marte, per intenderci via Mannelli fra via Varchi e viale Mazzini. Il traffico, il rumore, la impossibilità di parcheggio, lo sporco ormai sono realtà quotidiane. IL TRAFFICO - Ormai fra autobus taxi e pullman la situazione è diventata insostenibile. Via Mannelli poi è una strada stretta e quindi basta poco per intasarla con il risultato di automobilisti spazientiti che si attaccano al clacson delle loro auto. Quando poi è in arrivo o in partenza un treno (e ora con il freccia rossa i problemi sono aumentati) il delirio diventa totale: la gente parcheggia dove vuole davanti alle macchine posteggiate a spina di pesce, di fronte ai passi carrabili, nelle zone dedicate agli handicappati e via dicendo. IL RUMORE - Il rumore è una conseguenza del caos, senza considerare che il traffico in stazione è aumentato in maniera esponenziale e quindi il rumore dei treni è ora veramente insopportabile (ma perché alcuni treni all’una di notte quando entrano suonano la sirena facendoti sobbalzare sul letto men-
tre altri no? C’è una regola o il tutto è a discrezione del macchinista?) IL PARCHEGGIO - Questa è la conseguenza del traffico ma ora parcheggiare è veramente impossibile. Poi hanno fatto delle strisce gialle ma a chi servono? Non c’è scritto nulla e la gente continua a parcheggiarci sopra. I motorini parcheggiano nel posto delle auto. Insomma non ci sono regole e non c’è nessuno (vigile o simile) che faccia rispettare la minima regola. Quando poi c’è la partita a Firenze è veramente ma veramente il caos, specie nelle partite infrasettimanali, che poi di solito sono di mercoledì, quando nella parte limitrofa di via Mannelli c’è il lavaggio strada. SPORCO - La stazione è una zona di passaggio e ci passa di tutto, e purtroppo nessuno ha rispetto della cosa pubblica e così la strada diventa il megacestino dei rifiuti. Non parlo dei bisogni dei cani che ci costringono a fare lo slalom sul marciapiede. Ognuno pensa che la strada sia il corretto ricettore dei loro rifiuti. E’ veramente una cosa indecente. I cassonetti poi sono usati in maniera non corretta e così troviamo scatole di cartone fra i rifiuti indifferenziati e roba del genere. C’è una soluzione? Secondo me si. Prima di tutto una presenza continua della polizia municipale (basta la presenza di uno o due vigili) e poi cominciare a pensare di realizzare il progetto di rifacimento della stazione in modo di realizzare un parcheggio dalla parte di Campo di Marte (ci sono spazi immensi) e realizzare la stazione a ponte demolendo i fabbricati esistenti e aumentando gli spazi di fronte all’attuale stazione, e coprire l’attuale stazione magari con una copertura verde che possa diventare un parco gioco collegato con i giardini di Campo di Marte. Forse questo è fantascienza, ma io la proposta l’ho fatta (comunque io il progetto l’ho fatto). Ringrazio e saluto, Francesco Casalotti APPARenZA e SOSTAnZA SUlle STRADe L’altra settimana ho visto nel viale Volta e strade adiacenti lavoratori che bloccavano parte delle strade. Ho ingenuamente pensato che il Comune si fosse deciso a riasfaltare le strade piene di “crateri” pericolosi, e invece no! Stavano semplicemente ridipingendo strisce pedonali e strisce in mezzo alla strada. Ora è tutto più bello, sembrano quasi strade vere, invece delle “mulattiere” che in effetti sono. Complimenti! E’ proprio il caso di dire che in questa città l’apparenza conta più della sostanza!!!! Daniela Luporini
segnalazioni a redazione@ilreporter.it
Figline Orchestra della Toscana 7 maggio Teatro Garibaldi Appuntamento con la grande musica al Teatro Garibaldi. Il 7 maggio alle ore 21 sarà la volta dell’Orchestra della Toscana, diretta da Junichi Hirokami. Sul palco il violinista Boris Belkin, che si esibirà sulle note di Takemitsu, Brahms e Schubert. Centauri a raccolta 27-30 maggio Norcenni Girasole Club Appassionati di moto e di rock n roll a raccolta l’ultimo weekend di maggio. Torna l’appuntamento con il Kustom Weekend, mostra scambio dedicata alle moto americane prodotte prima del 1965. La manifestazione si terrà all’interno del camping, tra spettacoli, concerti ed esibizioni di artisti legati all’arte underground, fumettistica e affini. Incisa E’ tempo di porcini Dal 3 maggio a giugno Campo sportivo
storia”, nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale. L’evento fa parte della Festa della Toscana dedicata alle “Arti, Culture, Futuro”. L’appuntamento è alle ore 17. Passeggiata archeologica 15 maggio Antico Castello di Rignano Una passeggiata archeologica sul sito dell’Antico Castello di Rignano sull’Arno denominato “Il Castelluccio”. La visita avrà inizio alle 17.30 e sarà a cura della dott.ssa Leporatti dell’Università di Firenze. Alla scoperta della scagliola 16 maggio Chiesa di Santa Maria a Castiglionchio (Rosano) Un pomeriggio alla scoperta degli arredi sacri in scagliola della collezione Bianco Bianchi. La visita alla Chiesa di Santa Maria a Castglionchio avrà inizio alle 16. Seguirà una conversazione sulla scagliola a cura di Silvia Botticelli, con dimostrazione dal vivo della lavorazione.
L’equazione è quasi scontata ormai, tra primavera e sagra. Ma quella del fungo porcino, al campo sportivo di Palazzolo, più che essere scontata è un appuntamento fisso sul calendario di valdarnesi e non. Tutti i weekend di maggio, fino a giugno, il fungo è servito in ogni salsa e specialità, dalla gustosa frittura, al sugo per la pasta, al contorno per succulente carni alla brace. E se non è zuppa è porcino trifolato.
Reggello
Rignano
Gianluca Grignani 5 maggio Saschall
Tutto Ardengo Soffici in un libro 8 maggio Palazzo Comunale Sarà presentato sabato 8 maggio il volume “Gruppo Arti Figurative Ardengo Soffici – 25 anni di
Fragole a gò-gò 29-30 maggio Matassino Torna la tradizionale Sagra delle fragole con panna, che ogni anno, l’ultimo weekend di maggio, attira reggellesi e non in località Matassino. Per informazioni tel. 055/8669232. Concerti
“Sei sempre stata mia”, è la traccia che anticipa il nuovo album, “Romantico Rock Show”, uscito il 2 febbraio su etichetta Sony Music. Questo è il decimo album del cantautore milanese che
torna, in grande forma artistica, a due anni di distanza dall’ultimo cd, con un disco totalmente inedito: 11 brani, interamente scritti, parole e musica, da Gianluca Grignani, uno dei più prolifici autori italiani. 60 minuti di rock, di grande energia, di ritmi intensi e di amore celebrato e raccontato in ogni sua sfaccettatura. Per aprire la strada a questo suo ultimo lavoro discografico Gianluca ha scelto “Sei sempre stata mia”, un’intensa ballata rock. Marco Mengoni 10 maggio Saschall Dopo una sola settimana dall’uscita, il cd ep “Re Matto” ha raggiunto il primo posto della classifica degli album più venduti con oltre 40 mila copie, sbaragliando la concorrenza italiana e internazionale. Un successo straordinario per Marco Mengoni, il nuovo talento protagonista della scena musicale italiana: una vera rarità che un artista pressoché esordiente entri direttamente al primo posto della classifica ufficiale Gfk degli album più venduti della settimana. All’interno di “Re matto” il brano “Credimi ancora”, brano che Marco Mengoni ha presentato alla Sessantesima Edizione del Festival di Sanremo nella categoria “Artisti”, balzando immediatamente al primo posto della classifica di iTunes.
Fiorella Mannoia 16 maggio Teatro Verdi
FirenzeNoir Festival 2010 Dal 21 al 23 maggio Palazzo Vecchio e auditorium Cassa di Risparmio
Accompagnata da una band che vede la collaborazione di alcuni nuovi musicisti e di un quartetto d’archi arrangiato da Marcello Sirignano. Fiorella oltre al suo repertorio ci riserverà molte sorprese con interpretazioni inedite.Il tour proseguirà ad aprile e maggio portando Fiorella e la sua band Lele Melotti (batteria), Carlo Di Francesco (percussioni), Nicola Costa (chitarre), Fabio Valdemarin (pianoforte), Alfredo Paixao (basso), nei più importanti Teatri d’Italia. Elisa 20 maggio Mandela Forum Un tour che porterà Elisa in giro nei maggiori palazzetti di tutta Italia a partire dal 6 aprile, 14 date per far ascoltare ai suoi fan le canzoni di Heart, ma anche i successi di oltre dieci anni di carriera. Sul palco accanto a lei sarà presente la band che da oltre 10 anni accompagna Elisa dal vivo: Max Gelsi al basso, Andrea Rigonat alle chitarre, Andrea Fontana alla batteria e Gianluca Ballarin alle tastiere. Lo spettacolo Enrico Brignano 20 maggio Saschall
Nel 2010 Irene torna a Sanremo dopo 10 anni. Porta una canzone, “La cometa di Halley”, scritta da Francesco Bianconi, riproponendo così quella fortunata collaborazione già intrapresa con “Bruci la città” . Il brano anticipa il nuovo album, “Alle porte del sogno”, il primo di inediti in quasi 5 anni. Irene è ora coproduttrice artistica assieme a Pio Stefanini, e coautrice di quasi tutti i brani. Il disco si chiude con un’altra collaborazione, questa volta con un autore “storico” di Irene, Gaetano
Nei suoi esilaranti monologhi, Brignano mette alla berlina vizi e virtù degli uomini di oggi, dalle paure alle manie che ciascuno serba in cuore: un viaggio tra le piccole e grandi nevrosi degli italiani. Ma in questo viaggio fortunatamente viene in soccorso, anzi in ‘’Pronto soccorso’’ la risata come un sorso d’acqua fresca, capace di mandar giù e per un attimo far dimenticare qualsiasi boccone amaro. Una pausa di serenità, una pausa di buonumore.
Per passione e per beneficenza. L’Instabile al Teatro dei Salesiani n debutto con il botto per la compagnia teatrale “L’Instabile”, nata a settembre scorso su iniziativa di un gruppo di ragazzi valdarnesi tra i 24 e i 35 anni. L’esordio al Teatro Comunale di Cavriglia, lo scorso 10 aprile, ha fatto segnare il miglior incasso e il maggior numero di presenze di tutta la rassegna Teatro del Territorio. E adesso, il 14 maggio, la compagnia è pronta a replicare la performance in territorio figlinese, al Teatro dei Salesiani. La data da segnare in agenda è quella del 14 maggio, quando, a partire dalle 21, la compagnia porterà in scena “Il Trionfo dell’amore”, commedia in atto unico di Pierre de Marivaux. “Il trionfo dell’amore - spiega la regista Ceci-
Il festival
Irene Grandi 15 maggio Teatro Verdi
l’iniziativa
U
Curreri, che scrive “Stai ferma”.
lia ferretti - è apparentemente solo una favola, ma porta con sé un messaggio molto preciso: chi si ostina a rifiutare la propria natura, in nome di un pregiudizio fondato su delle verità costruite a tavolino o imposte, senza guardare il Mondo, è destinato a scontrarsi con una forza inaspettata e a vedere crollare le proprie teorie come una costruzione senza fondamenta, appena questo elemento diverso, estraneo e non schematizzabile entra a contatto con la sua vita”. Se non bastasse, c’è un motivo in più per andare a vedere lo spettacolo: il ricavato sarà devoluto in beneficenza all’oratorio salesiano e altre associazioni di volontariato operanti nel territorio /F.P. del Valdarno.
Tre giorni noir per la città di Firenze, a maggio in Palazzo Vecchio, nel salone dei duecento e nell’auditorium della CRF in Via Folco Portinai, a due passi da Piazza Duomo. Una rassegna che promuove uno strumento interpretativo della società di oggi e della sua complessità, aprendo al pubblico incontri con noti scrittori, sceneggiatori, magistrati, polizia scientifica e medici legali. Un’ opportunità per rileggere grandi fatti di cronaca e scoprire misteri irrisolti. Un programma fitto, sviluppato nell’ultimo weekend di maggio, utile per analizzare e interpretare letteratura, fiction e fatti di cronaca nera. Le visite guidate La luce della grazia 5-12-19-26 maggio Luoghi vari Quattro incontri per conoscere la città e i suoi percorsi meno conosciuti. Cominciano mercoledì 5 maggio le visite guidate alla scoperta dei più bei tabernacoli fiorentini insieme alla associazione Firenze Fede Arte. La prima giornata (il 5) accompagnerà nella visita dei tabernacoli intorno al Duomo, la seconda (il 12) sarà la volta della zona di Santa Croce e il Bargello e ancora il 19 l’Oltrarno e il 26 Ognissanti e via San Zanobi. Ogni visita dura circa 1 ora e 20 e costa 10 euro a persona. Info: www.firenzefedearte. it oppure 055.2302477 Le mostre Caravaggio e i caravaggeschi a Firenze Dal 22 maggio al 10 ottobre Galleria Palatina e Galleria degli Uffizi
Grazie dunque al cospicuo patrimonio fiorentino di opere del Caravaggio e al nucleo di pittura caravaggesca e grazie ai numerosi prestiti accordati, due dei massimi musei del Polo Museale Fiorentino, la Galleria degli Uffizi e la Galleria Palatina, ospiteranno, in occasione delle celebrazioni per il IV centenario della morte del Caravaggio, la mostra Caravaggio e caravaggeschi a Firenze. A quarant’anni dalla pionieristica mostra curata da Evelina Borea, l’evento consentirà di presentare oltre cento quadri, noti e meno noti, alla luce dei dati emersi in seguito a ricerche, documenti e nuove attribuzioni che hanno modificato il panorama critico e l’apprezzamento del pubblico. Pregio e bellezza Fino al 27 giugno Museo degli argenti Attraverso un selezionato numero di pezzi di eccezionale qualità provenienti dai più importanti musei italiani e stranieri, la mostra illustra la complessa storia di questo tesoro, a partire dalla sua costituzione ad opera di Cosimo, Piero e soprattutto Lorenzo de’ Medici, che ai cammei e agli intagli riservò un posto di rilievo all’interno delle sue collezioni d’arte e al quale si deve l’acquisto di esemplari prestigiosi come il cosiddetto Sigillo di Nerone, la splendida corniola con Apollo e Marsia celebrata e ammirata da un folta schiera di letterati e artisti. Uno sguardo nell’invisibile Fino al 18 luglio Palazzo Strozzi In esclusiva per la Fondazione Palazzo Strozzi sono arrivati dai quattro angoli del mondo una serie bellissima di quadri che racchiudono l’estro e la maestria non solo del maestro De Chirico, ma anche degli altri artisti del suo tempo.
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CILIEGI Appartamento in ottimo stato di manutenzione secondo piano con ascensore. L’immobile è ubicato a circa 1 km dall’ autostrada del sole uscita Incisa Valdarno, realizzato negli anni 80, è composto da soggiorno, cucina, ripostiglio, due camere, bagno e corredato da due terrazze. € 175.000 ☎348 3326628 FIGLINE CENTRO appartamento piano primo di una bifamiliare bel quattro vani ottime condizioni due terrazze grande soggiorno cucina ripostiglio due camere terrazze abitabili molto luminoso garage grande stanza di sgombro giardino terreno per orto posto auto ottima zona residenziale € 250.000 RIF.1/110 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO appartamento di nuova costruzione in trifamiliare a piano primo con ingresso indipendente di mq 75 composto da cucina soggiorno, tre camere, doppi servizi, sottotetto, balcone d’ingresso, resede esclusivo e posto auto. ottime finiture. subito disponibile. Richiesta € 165.000/00 RIF.1/13 ☎055 951523 FIGLINE VALDARNO centro appartamento in zona centrale piano rialzato di vani 4, grande soggiorno con terrazzo cucina con terrazzo cucinotto due camere bagno, garage ottime rifiniture possibilita’ di terza camera con bagno ottimo affare piccolo condominio zona centrale ma tranquilla posto auto sempre disponibile rif.1/36 € 230000 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO centro appartamento in zona centrale piano rialzato di vani 4, grande soggiorno con terrazzo cucina con terrazzo cucinotto due camere bagno, garage ottime rifiniture possibilita’ di terza camera con bagno ottimo affare piccolo condominio zona centrale ma tranquilla posto auto sempre disponibile rif.1/36 € 230.000 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO centro appartamento interamente restaurato nuovissimo due belle camere due bagni grande soggiorno e cucina abitabile zona centrale subito disponibili ottimo il restauro ottimo investimento € 145.000 rif.1/45 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO centro appartamento al piano secondo di uno stabile in centro vicinissimo ai servizi appartamento restaurato luminoso ottimo, tre camere bagno ripostiglio ampio soggiorno con angolo cottura prezzo interessante € 170.000 rif.1/66 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO via vittorio veneto appartamento di circa 90 mq a piano terreno con ingresso indipendente oltre circa 50 mq di resede esclusivo completamente da ristrutturare con progetto approvato per la realizzazione di soggiorno cucina, due camere matrimoniali, doppi servizi e due ripostigli. possibilita’ di acquisto anche completamente ristrutturato. Richiesta € 120.000/00 RIF.1/25 ☎055 951523 FIGLINE VALDARNO vicinanza stazione in zona tranquilla appartamento al piano secondo con ascensore in palazzo di recente costruzione composto da soggiorno pranzo, cucinotto, due camere bagno, terrazza, garage e cantina. Richiesta € 210.000/00 RIF.1/18 ☎055 951523 GAVILLE Appartamento completamente ristrutturato in porzione di colonica con 2 camere, 1 soggiorno cucina con camino, 1 ripostiglio, 1 bagno con vasca idromassaggio, 1 grande terrazza,500 mq di giardino e 2 posti auto scoperti. € 185.000 ☎348 3326628 INCISA IN VAL D’ARNO la massa zona alta appartamento di circa 100 mq al piano primo di piccola palazzina, ingresso a due, in buono stato, composto da cucina pranzo, ampia sala, due camere matrimoniali, doppi servizi, ripostiglio e balcone. Richiesta € 175.000/00 RIF.1/11 ☎055 951523 INCISA VALDARNO centro appartamento al piano secondo, ampio soggiorno cucina abitabile camera cameretta termo singolo mq 70 circa centro storico ottima posizione vicino ai servizi autostrada e stazione rif.1/26 € 130000 ☎347 9367402 MATASSINO frazione, nelle strette vicinanze nel centro abitativo in zona residenziale appartamento in colonica, 4 vani con giardino esclusivo e posto auto, rifiniture di alto pregio. Vendita diretta dal costruttore. € 220.000,00 ☎333 1011661 - 335 340818 MATASSINO zona campagna bellissimo appartamento in colonica a piano terra con giardino privato su tre lati, ingresso indipendente posto auto tutto restaurato subito libero ottimo per investimento rif.1/19 190.000 tratt ☎347 9367402 PIAN DI SCO’ faella appartamento recente costruzione piano primo di un condominio quadrifamiliare in centro vani quattro composto da soggiorno con angolo cottura due camere bagno due terrazze al piano terreno rustico con resede privato e posto auto esclusivo ottime rifiniture veramente un ottimo affare rif1/7 € 210.000 ☎347 9367402 PIAN DI SCO’ faella centrale appartamento anni 70 ristrutturato di recente al piano primo di circa 75 mq composto da ampia zona giorno con balcone, due camere di cui una con balcone, ripostiglio, bagno e garage. possibilita’ di accordo per mobilia su misura. Richiesta € 155.000/00 RIF.1/37 ☎055 951523 REGGELLO i ciliegi vicinanza casello autostradale di incisa appartamento degli anni ottanta in buone condizioni, al secondo piano con ascensore, di circa 100 mq calpestabili, composto da ampio ingresso, cucina pranzo, sala, due camere e bagno oltre terrazzo. Richiesta € 175.000/00 RIF.1/61 ☎055 951523
VILLE
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VILLETTE VALDARNO
VALDARNO VALDARNO
REGGELLO vicinanze casello autostradale di incisa valdarno appartamento di recente costruzione al piano primo con ingresso indipendente di mq. 102 con ampio soggiorno, cucina pranzo, tripli servizi, ripostiglio, due camere e terrazze oltre 60 mq di mansarda con camera, rustico con camino a piano terra garage, cantina e piccolo giardino. con fattibilita’ e progetto di frazionamento in due unita’ immobiliari Richiesta € 370.000/00 RIF.1/12 ☎055 951523
FIGLINE CENTRO appartamento al piano primo di un piccolo stabile, vani 5 tre camere oltre a cucina e soggiorno ripostiglio appartamento restaurato ottimo subito libero molto luminoso veramente bello posizione centrale € 175.000 RIF.1/2 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO centro appartamento al piano primo di un piccolo stabile, vani 5 tre camere oltre a cucina e soggiorno ripostiglio appartamento restaurato ottimo subito libero molto luminoso veramente bello posizione centrale rif.1/23 170.000 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO centro appartamento al piano secondo ed ultimo in una quadrifamiliare ottima posizione vani 5, tre camere oltre cucina soggiorno garage e posto auto, due terrazzi abitabili. Molto luminoso da rivedere posizione centrale ottimo affare rif.1/21 125.000 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO centro appartamento in centro storico da restaurare mq 110 circa compresa mansarda composto da grande soggiorno con caminetto, cucina e due camere oltre a ripostiglio immobile particolare in palazzo storico senza condominio ottimo con grandi possibilita’ rif.1/10 € 180000 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO centro appartamento al terzo piano di un condominio privo di ascensore di circa 110mq. Composto da tre camere, cucina e cucinotto, terrazzo, ampio soggiorno con terrazzo grande, ripostiglio, bagno e cantina. € 240.000 rif.1/69 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO piano primo pressi stazione ottimo 80 mq come nuovo ascensore due servizi, due camere oltre a soggiorno doppio, cucina abitabile grande terrazzo abitabile, garage e posto auto. L’appartamento si trova ubicato in zona particolarmente strategica data la vicinanza alla stazione ferroviaria e al centro storico rif.1/20 280.000 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO zona coop appartamento di recente costruzione molto luminoso di 125 mq al terzo piano con ascensore composto da ampia zona soggiorno pranzo con angolo cottura, tre camere, doppi servizi, due balconi e garage. semiarredato con ottima mobilia su misura. Richiesta € 280.000/00 RIF.1/38 ☎055 951523 FIGLINE VALDARNO zona coop appartamento al piano rialzato mq 105, ampio soggiorno, cucina tre camere due servizi, garage ottima posizione subito libero, riscaldamento autonomo luminoso comodo vicinissimo ai servizi l’appartamento in condominio pavimenti chiari in monocottura dal soggiorno si accede alla terrazza che ha una bella vista anche la cucina affaccia su di una terrazza grande per poterci magiare, tre camere e due servizi con anti bagno da una camera si accede ad un ulteriore terrazzo. Al piano seminterrato garage grande soppalcato doppio volume per piccolo rimessaggio si accede al garage con ascensore molto comodo prezzo e’ trattabile rif.1/83 € 210.000 ☎347 9367402 REGGELLO Loc Rio di Luco, direttamente dal costruttore, in complesso residenziale, appartamento 5 vani con giardino esclusivo posto auto e piscina, ristrutturato con materiali di qualità e rifiniture di pregio, € 300.000,00 ☎333 1011661 - 335 340818 REGGELLO matassino appartamento al piano secondo ed ultimo in una quadrifamiliare ottima posizione vani 5, tre camere oltre cucina soggiorno garage e posto auto, due terrazzi abitabili. Molto luminoso da rivedere posizione centrale ottimo affare rif.1/21 190.000 ☎347 9367402 SAN GIOVANNI VALDARNO centrale in ottima posizione vicino alla stazione ferroviaria e autobus appartamento di 5 ampi vani degli anni settanta, da ristrutturare, a piano primo di piccola palazzina, senza spese condominiali, molto luminoso con balcone, adatto anche per studi professionali. Richiesta € 230.000/00 RIF.1/41 ☎055 951523
OLTRE 5 VANI
COLONICHE
PIAN DI SCO vaggio zona residenziale alta villetta terratetto libera su tre lati divisa in due unita’ di nuova costruzione con ampia zona giorno, rustico, quattro servizi, quattro camere, lavanderia, giardino su due lati oltre terrazze e garage. ottime finiture. Richiesta € 400.000/00 RIF.2/15 ☎055 951523 REGGELLO pressi costruttore vende direttamente villetta bifamiliare in pietra, con ingresso indipendente, cucina, soggiorno con caminetto, studio, bagno e loggiato al piano terreno, 2 camere ciascuna con bagno e terrazza al piano primo, taverna, lavanderia e palestra al piano seminterrato, zona barbecue, posti macchina coperti e 3 ettari di terreno. Rifiniture di altissima qualità e impiantistica all’avanguardia ☎333 1011661 - 335 340818 RIGNANO SULL’ARNO loc. torri a 15 minuti da viale € pa in intervento residenziale in posizione panoramica terratetto di nuova costruzione composto da soggiorno pranzo con angolo cottura, due camere, doppi servizi oltre garage, posto auto e giardino. ottime rifiniture. parzialmente arredato e subito disponibile. Richiesta € 265.000/00 Trattabili RIF.2/11 ☎055 951523
TERRENI VALDARNO
REGGELLO cancelli piano terreno di villa padronale, 140 mq complessivi di fondi finestrati da ristrutturare oltre ampio loggiato e circa 1000 mq di terreno. Oggetto unico ed esclusivo, da amatori. richiesta € 185.000 ☎348 3326628 REGGELLO tosi Terreno Edificabile 215 mq di SUL e mq 165 di Sup. accessoria (MC 858) con progetto approvato per la realizzazione di n. 3 appartamenti con garage e giardino.Si accettano anche permute.€ 160.000 ☎348 3326628
FIGLINE VALDARNO matassino a 6 km dall’uscita dell’autostrada di incisa villetta terratetto di nuova costruzione libera su tre lati con sviluppo su due piani e composta a piano terra da cucina, soggiorno, camera, ripostiglio e bagno, a piano primo da due camere matrimoniali, ampio bagno, ripostiglio e loggia, oltre resede e garage. ottime finiture. gia’ ultimata. Richiesta € 300.000/00 RIF.2/6 ☎055 951523 PIAN DI SCO’ terratetto con ingresso indipendente e resede esclusivo completamente e finemente ristrutturato composto a piano terra da soggiorno cucina e ripostiglio, a piano primo da camera, disimpegno e bagno in muratura oltre cantina a piano terra .ottimo investimento per affittare. Richiesta € 105.000/00 RIF.2/18 ☎055 951523
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AFFITTI OFFERTA VALDARNO FIGLINE VALDARNO pressi comune appartamento completamente ristrutturato al secondo piano di piccola palazzina composto da ingresso soggiorno, cucina pranzo, camera matrimoniale, cameretta e bagno, completamente arredata di recente. contratto pluriennale. Richiesta € 550/00 RIF.1/58 ☎055 951523 PIAN DI SCO’ faella loc. il pino appartamento su due livelli con ingresso indipendente composto da ampio soggiorno pranzo e cucina a piano terreno, due camere e bagno a piano primo con balcone oltre posto auto e giardino. per l’arredo ha soltanto la cucina. subito disponibile. Richiesta € 450/00 RIF.1/55 ☎055 951523 PIAN DI SCO’ zona viale appartamento di nuova costruzione a piano primo con ingresso indipendente completamente arredato, composto da soggiorno cucina, bagno, camera e due terrazzi. subito disponibile. contratto transitorio a referenziati senza residenza. Richiesta € 500/00 RIF.1/78 ☎055 951523 PIAN DI SCO centrale villetta libera su quattro lati, ottimamente rifinita, composta da soggiorno cucina con angolo cottura, camera matrimoniale, bagno, ampio soppalco praticabile, terrazzo, giardino su due lati e resede pavimento per auto. arredata. Richiesta € 650/00 RIF.1/15 ☎055 951523 REGGELLO vaggio appartamento di recente costruzione al piano primo composto da cucina, camera matrimoniale e bagno. arredato. canone comprensivo di utenze. Richiesta € 450/00 RIF.1/27 ☎055 951523
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FIGLINE VALDARNO centro appartamento centrale al piano terreno di un piccolo condominio da rivedere di mq 65 tre vani caratteristico due camere cucina ripostiglio grazioso resede ottima posizione rif.1/25 125.000 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO centro appartamento centrale al piano terreno di un piccolo condominio da restaurare di mq 65 tre vani caratteristico ottima posizione accesso comodo grande cucina due camere oltre a ripostiglio e bagno e uso di piccolo resede esterno rif.1/25 € 125.000 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO cesto appartamento al piano primo di un piccolo condominio in zona campagna ma vicinissimo al centro mq 55 circa composto da cucina due camere bagno restaurato ottimo investimento rif.1/37 € 130000 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO Stecco grazioso appartamento al piano terreno zona semicentrale tre vani mq 67 due camere bagno soggiorno con angolo cottura grande giardino esclusivo appartamento € 175.000 RIF.1/109 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO zona coop appartamento a piano terreno rialzato con ingresso indipendente di nuova costruzione composto da soggiorno, cucina, camera matrimoniale, cameretta, doppi servizi, taverna, garage, balconi con logge e giardino. in fase di ultimazione con possibilita’ di scelta nelle finiture. Richiesta € 255.000/00 RIF.1/73 ☎055 951523 INCISA IN VAL D’ARNO incisa alta zona vivaio appartamento di recente costruzione al secondo e ultimo piano di piccola palazzina composto da soggiorno cucina, camera matrimoniale, cameretta, bagno, balcone e ampio garage al piano terreno. Richiesta € 165.000/00 RIF.1/34 ☎055 951523 INCISA IN VAL D’ARNO nel centro storico caratteristico appartamento con ingresso indipendente su due livelli, ristrutturato di recente con travi a vista e pavimenti in cotto, composto da cucina soggiorno, due camere matrimoniali, bagno e balcone. Richiesta € 139.000/00 Trattabili RIF.1/79 ☎055 951523 INCISA VALDARNO burchio nuova costruzione restaurato appartamento di mq 57 con giardino staccato, studio grande, soggiorno con angolo cottura, camera, bagno, grande terrazzo abitabile, posto auto. Ottimo affare posizione ottima, rif.1/35 160.000 ☎347 9367402 INCISA VALDARNO semicentrale appartamento recente costruzione al piano primo di un piccolo condominio vicinissimo al centro composto da cucina due camere bagno bel terrazzo ripostiglio/ lavanderia grande garage mq 20 ottimo investimento rif.1/37 € 160.000 trattabile ☎347 9367402 MATASSINO frazione, nelle strette vicinanze nel centro abitativo in zona residenziale appartamento di nuova costruzione, in colonica, 3 vani con giardino esclusivo e posto auto, rifiniture di alto pregio, € 180.000,00 ☎333 1011661 - 335 340818 PIAN DI SCO’ faella caratteristico appartamento a piano primo di piccola palazzina, con ingresso indipendente, ristrutturato di recente, composto da soggiorno pranzo, ampio cucinotto, ripostiglio, camera matrimoniale, cameretta, bagno, balcone, oltre cantina e garage comunicanti internamente con l’appartamento, giardino con annesso con caminetto. Richiesta € 170.000/00 RIF.1/50 ☎055 951523 REGGELLO cascia setteponti appartamento di nuova costruzione con ingresso indipendente a piano primo composto da soggiorno pranzo con angolo cottura, camera matrimoniale, cameretta, doppi servizi, ripostiglio, due terrazzi oltre garage, cantina e due posti auto.. gia’ ultimata. Richiesta € 210.000/00 RIF.1/54 ☎055 951523 REGGELLO matassino appartamento bifamiliare buona posizione piano primo vani tre due camere oltre a soggiorno con angolo cottura l’immobile da rivedere ottimo affare con grande garage al piano terreno 150.000 rif.1/18 ☎347 9367402 REGGELLO matassino appartamento al piano secondo di una bifamiliare ottima posizione tre vani per circa 70mq due camere oltre a soggiorno con angolo cottura terrazze grandi e garage al piano terreno ottimo rif.1/17 150.000 ☎347 9367402
REGGELLO pressi, direttamente dal costruttore, in complesso residenziale, appartamento 3 vani con giardino esclusivo posto auto e piscina, ristrutturato con materiali di qualità e rifiniture di pregio, € 190.000,00 ☎333 1011661 - 335 340818
REGGELLO san clemente appartamento degli anni ottanta a piano primo di piccolo condominio con vista panoramica e molto luminoso composto da ingresso, ampia zona giorno con canna fumaria, due camere, bagno, ripostiglio, terrazzo su tre lati, garage doppio con bagno e posto auto esterno. Richiesta € 240.000/00 RIF.1/60 ☎055 951523 VAGGIO REGGELLO appartamento in campagna di circa mq 105 da rimettere due grandi camere soggiorno con caminetto sala da pranzo terrazzo e terreno separato con capannone realizzato ottimo per rimessaggio arnesi mq 50 buonissima posizione piano terreno ottimo affare subito libero € 185.000 rif.1/9 ☎347 9367402
FAELLA Terratetto con ingresso indipendente finemente ristrutturato e arredato, composto da soggiorno cucina e ripostiglio a piano terreno e disimpegno camera da letto e bagno in muratura al piano primo. Sottoscala esterno di uso esclusivo. EURO 135.000
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VALDARNO CASTELFRANCO DI SOPRA in centro storico appartamento in bifamiliare ristrutturato con ottimi materiali, di 180 mq con sviluppo su due piani, terreno e primo, gia’ praticamente utilizzabile come due unita’ abitative, composto da ampia cucina con sala pranzo, salone, tre camere, doppi servizi, ripostiglio oltre terrazza, cantina, garage, posto auto e resede esclusivo.Richiesta € 250.000/00 Trattabili RIF.1/26 ☎055 951523 FIGLINE VALDARNO centro appartamento al piano primo rialzato di mq 80 composto da 6 vani oltre terrazzo chiuso appartamento da restaurare possibilita’ di acquistare a parte una piccola cantinetta rif.1/12 € 140.000 ottimo investimento ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO centro bellissimo appartamento in zona residenziale panoramico ottimo a pochi minuti dal centro posizione collinare mq 140 circa oltre a 80mq garage e lavanderia stanza di sgombro cantina appartamento con tre camere grandi due servizi grande soggiorno e sala da pranzo oltre a cucina grande, giardino esclusivo ottimo ben tenuto solo da imbiancare vero affare rif.1/5 € 370.000 ☎347 9367402 FIGLINE VALDARNO zona semicentrale appartamento bifamiliare, in zona residenziale al piano terreno con ingresso indipendente mq 130 circa soggiorno cucina e sala da pranzo tre belle camere doppi servizi terrazzo, giardino privato rustico cantina e garage ottima posizione vicino ai servizi subito libero rif.1/27 290.000 ☎347 9367402
ultime 4 disponibilità
Nella suggestiva campagna del Valdarno Fiorentino, nel cuore del Chianti, complesso residenziale suddiviso in n° 10 unità immobiliari, ciascuna con giardino esclusivo, posti macchina e piscina. Il complesso medioevale è stato ristrutturato con materiali di qualità e rifiniture di pregio nel rispetto delle tradizioni dell’architettura toscana.
A partire da euro 190.000
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1102201
1-2 VANI
REGGELLO matassino in complesso colonico ampio 3 vani a piano terra di 70 mq con ingresso indipendente composto da ampio soggiorno cucina, camera e bagno finemente ristrutturato con travi a vista e cotto oltre posto auto. Richiesta € 160.000/00 RIF.1/39 ☎055 951523
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