Il reporter-Tavarnelle-Luglio 2010 by ilreporter

Il Giornale nel tuo Comune

Barberino, Tavarnelle, San Casciano

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Giochi e scomesse Agenzia Ippica Slot machine APERTO TUTTI I GIORNI S.Casciano - Via P.zza Matteotti,3 Tel 055 82.94.669 Periodico d’informazione locale. Anno IV n.58 del 1 luglio 2010. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10

VacanZE san casciano

PRIMO PIANO

LUGLIO 2010

Cupido, mi mandi una mail? Andrea Muzzi*

Mille estati nuovi fontanelli DiveRse IlC’è Comune si con prepara chi parte il “roadsharing”, ad installare chi si scambiaglilaerogatori casa di acqua potabile gratuita) PAG.6 e chi invece resta in(ecittà

autopalio Il governo vuole mettere il pedaggio sulla Firenze-Siena. Protestano i sindaci PAG.5

sPoRt

Chi parte e chi arriva È tempo di vacanze La Toscana delle donazioni

PAGG.2-3

cuori&capanne Tavarnelle

di Kruklidis - Cafaggi

È si RiPaRte Da sinisa Nuova era in casa viola: al serbo il (difficile) compito di non far PAG.24 rimpiangere Prandelli

una“SAGGIO” UN “sQuaDRa IN sPeciale” CAMPO A tu per tu condei L’integrazione il giovane disabili grazie allo Matteo Castellani, sport: alla rivelazione scoperta delloSan del Special Donato-Tavarnelle Team Prato PAG.25

vero, in Toscana non c’è da lamentarsi. Dal punto di vista delle donazioni degli organi la nostra regione appare virtuosa, e da sei anni è prima in Italia con 83.2 donatori per milione di abitanti, a fronte di una media nazionale ferma al 21.4. Eppure c’è ancora molto da fare, la guardia va mantenuta alta e forse si parla ancora troppo poco di questo prezioso atto di generosità. E lo stesso vale per le

donazioni di midollo osseo (“non abbiamo nuovi volontari”, mette in guardia Alberto Bosi, ematologo di Careggi) e per quelle di sangue. L’allerta vale più che mai adesso, durante la stagione estiva, tradizionalmente bisognosa di donatori di sangue. Ed è un campanello che a Firenze, non troppo generosa da questo punto di vista rispetto ad altre città della regione, risuona anPAGG.20-21 cora più forte.

Le case confiscate diventano popolari PAG.4

Innamorati lontani All’interno l’inserto edell’amministrazione single a caccia comunale

il concorso ZooM-Ma Il Reporter Nasce un concorso fotograﬁco che premia i migliori scatti “estivi” che avranno Il Reporter come protagonista. In palio tre macchine fotograﬁche tutte le informazioni a PAG.26

Edizione del Chianti F.no • 13.050 copie distribuite da

PAGG.15-18

nche l’amore si è evoluto! Una volta c’erano le lettere d’amore. Se lei diceva “no” restava tutto privato: “Mia cara ti amo”. “Io no”. Finiva lì. Oggi, grazie a Moccia, l’amore è scrivere sui muri. Un mio amico ha scritto sotto casa della vicina: “Io e te 3 mt sopra il cielo”. E lei sotto gli ha risposto: “Avviati! C’ho le vertigini!”. Una volta quando ti innamoravi eri geloso della tua compagna. Oggi hai paura che lei rimanga con te per tutta la vita! Proprio per questo alcuni fanno lo scambio di coppia. Anche mio nonno c’ha provato: in cambio di mia nonna però gli hanno dato soltanto gli ecoincentivi per la rottamazione! Una volta ti innamoravi nei posti più disparati: per strada, dal fornaio, dal dentista. Oggi la maggior parte delle persone s’innamora davanti al computer. Basta andare in un sito per anime gemelle e il dado è tratto. Una volta il cupido tirava una freccia agli innamorati, oggi gli manda un’email! Oggi per incontrare una persona basta consultare le riviste per cuori solitari. In amore quello che fa la differenza è la sincerità. Avete mai letto le inserzioni per cuori solitari? Tutti si descrivono belli e simpatici. Figliuolo, se eri bello e simpatico non scrivevi ai cuori solitari! Perché non scrivere la verità? “Sono brutto come un cassonetto”. Chi legge penserà: “Però è sincero!”. Tra l’altro in queste inserzioni non si usa più il nome vero ma il nickname! Bugiardo anche quello! Io ho un’amica che spesso mette annunci in queste riviste per cuori solitari e tempo fa mi ha detto: “Ieri sono uscita con Pacifista Contagioso”. “Com’è andata?” “L’ho preso a schiaffi!”. *Con la collaborazione di Marco Vicari

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Luglio 2010

il giornale nel tuo comune

l’inchiesta. Una panoramica sul turismo in uscita e in entrata

Valigie già pronte Il portafoglio meno Un italiano su due sta per partire: il 65% andrà al mare, ma non ci resterà più di otto notti. E la zona del Chianti non farà eccezione Paolo Ceccarelli

n italiano su due sta per fare la valigia. Destinazione, le vacanze: soprattutto le coste del Belpaese, e in particolare quelle di Romagna, Sardegna e Sicilia. Ben il 64% di coloro che si metteranno in viaggio resterà infatti in Italia, mentre il 24,5% sceglierà una località europea, circa il 6% volerà nelle Americhe e il 4% in Asia. Sono i dati forniti dall’Osservatorio integrato dei viaggi di Amadeus e Google Italy, secondo il quale il 65-70% degli italiani sceglierà ancora una volta un posto di mare per trascorrere le vacanze. Una scelta che è maggioritaria anche qui nel Chianti, come dimostra la piccola inchiesta che il Reporter pubblica a pagina 3. E le decisioni dei cittadini del Chianti sono in linea con il trend nazionale

anche per quanto riguarda la durata del soggiorno: sia qui che nel resto d’Italia, la media dei pernottamenti si attesterà su una settimana, al massimo 8 notti. Per quanto riguarda invece il turismo in entrata, a pagina 2 potete leggere le preoccupazioni degli albergatori del Chianti che – eccezion fatta per i bed & breakfast – vedono diminuire sensibilmente le prenotazioni. Ma c’è un dato che può infondere un po’ di ottimismo agli operatori chiantigiani: secondo l’Osservatorio turistico della Toscana, nei primi mesi del 2010 le presenze sono aumentate in tutte le province della nostra regione, escluse quelle di Pistoia, Prato e Massa Carrara. Nell’area fiorentina l’incremento è stato del 4,2% solo a gennaio e a Siena, altra città vicina al Chianti, del 3%.

Estate/1. Effetto crisi: meno prenotazioni e soggiorni più brevi

Turisti in calo, la speranza si chiama “last minute”

n anno imprevedibile, difficile da programmare e con una netta preferenza per il last minute. Così potrebbe essere riassunto, in estrema sintesi, il giudizio degli operatori turistici chiantigiani sui primi mesi della stagione 2010. “A fronte di un aprile brillante – dice il proprietario di un albergo-ristorante – maggio è stato invece faticoso e giugno altalenante. Sicuramente – aggiunge – gettando uno sguardo agli anni passati, è subito evidente la diversa modalità di prenotazione: adesso, anche gli stranieri si collegano ad internet, individuano la struttura preferita e, molto spesso, si informano riguardo ad offerte speciali e tariffe age-

I bed & breakfast resistono meglio grazie ai prezzi più bassi e alla flessibilità nei pernottamenti volate. Inoltre la permanenza, un tempo da sabato a sabato, non supera di media i quattro giorni”. La situazione è leggermente migliore nei bed & breakfast, dove raramente si spende più di 80 euro al giorno. Qui il registro delle prenotazioni lascerebbe intendere che, in tempi di “vacche magre” come questo, il turista che vuol immergersi nelle bellezze del Chianti opta per

strutture con prezzi più abbordabili. “Le nostre tariffe contenute – spiega la titolare di un bed & breakfast – e la possibilità di pernottare senza vincoli (si può restare anche solo una notte) ci conshentono di avere sempre un buon numero di richieste. Infatti, in controtendenza rispetto ad alberghi e agriturismi, noi abbiamo già delle prenotazioni anche per luglio ed agosto”. Quest’anno. oltretutto, la primavera eccezionalmente piovosa non ha certo incentivato il turismo, già frenato dalla crisi internazionale. Emblema di questo, una delle strutture principe del Chianti: l’agriturismo, dove un appartamento in colonica può costare anche 300 euro al giorno. “Il turismo del 2010? Va malissimo – dice sconfortato il gestore di un agriturismo – Nelle nostre belle strutture immerse nel verde, nei mesi di aprile, maggio e giugno abbiamo avuto presenze al di sotto delle aspettative. E si preannunciano basse anche per i mesi a venire, con l’unica eccezione di luglio ed agosto. Sono lontani i tempi della pianificazione annuale, adesso i clienti scelgono il last minute e per periodi sempre più brevi”. E infine, a riprova che la crisi non lascia immune proprio nessuno, anche le strutture di lusso hanno avuto qualche intoppo in questo inizio di stagione. “Il maltempo, insieme alla nube islandese – spiegano dalla direzione di un hotel extralusso – ha portato alcune cancellazioni da parte dei nostri clienti stranieri. Adesso sembra che la stagione stia ingranando, ma il last minute la fa sempre da padrone”. /I.B.

L’intervista La ricetta di San Casciano

“Così sosteniamo il settore”

ltre alla percezione degli operatori del settore, c’è chi può dare un giudizio da addetto ai lavori, e al di sopra delle parti, sull’andamento della stagione turistica 2010: l’assessore al turismo del Comune di San Casciano, Renzo Masi. “Il turismo - dice - è uno dei pilastri che sorregge l’economia del nostro paese, affiancato dall’agricoltura e dall’industria manifatturiera. Con i suoi 1500 posti letto circa, il settore nella nostra area si distingue per la qualità dei servizi e la competenza. E’ di fondamentale importanza sul piano occupazionale e di valorizzazione del territorio. Inoltre, essendo in sinergia con altre attività come la ristorazione, promuove le tipicità culinarie locali”. Come ha reagito San Casciano, alla crisi che si è abbattuta sul settore? “Gli effetti della non facile congiuntura economica sono stati pesanti. Una sofferenza che in realtà si è affacciata sin dal 2008 ed è proseguita per gran parte del 2009. Tuttavia, dati alla mano, se analizziamo i mesi più “bui”, notiamo che gli alberghi fiorentini, a differenza di quanto accadeva nel nostro territorio, regi-

Stampato da Rotopress International, Loreto (AN) Il Reporter del Chianti F.no raggiunge 13.050 famiglie Periodico d’informazione locale nei Comuni di Barberino, Tavarnelle, San Casciano Editore e Concessionaria Pubblicitaria: Copia in abbonamento postale

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L’assessore Masi

stravano una flessione molto lieve di presenze. Il motivo? Un livello di accoglienza mantenuto alto, offerto però a prezzi molto contenuti”. E nel Chianti? Quali possono essere le formule “scacciacrisi”? “Da alcuni mesi abbiamo attivato un percorso che si basa su incontri personalizzati con le aziende, allo scopo di conoscere meglio i problemi e individuare insieme le possibili soluzioni. Intendiamo inoltre monitorare con regolarità i flussi turistici e, con gli altri Comuni chiantigiani, parteciperemo ad importanti “vetrine”, nazionali ed internazionali, volte a /I.B. promuovere il territorio”.

Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Web&Press s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Web&Press s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrivendo a Web&Press via Kassel 17 50126 Firenze.

BARBERINO • SAN CASCIANO • TAVARNELLE

Estate/2. Tra i più giovani la meta preferita sembra essere Malta. Le famiglie, invece, scelgono le crociere

La vacanza si accorcia ma resta irrinunciabile Nonostante la difficile situazione economica, i chiantigiani non vogliono fare a meno delle ferie. E allora partono per una settimana, magari in camper, diretti soprattutto verso le coste italiane

a crisi si sente e ogni chiantigiano la affronta a modo suo, anche in tema di vacanze. C’è chi proprio non se la sente di lasciare le mura domestiche, ma c’è anche chi va a caccia di soluzioni economiche, benché questo significhi la rinuncia a qualche comodità. A Barberino e Tavarnelle sembra che fare a meno di una settimana fuori da casa sia un sacrificio troppo grosso. Pur di partire, si

riducono i periodi di permanenza e si cambiano le destinazioni. La vacanza in albergo, in passato nettamente preferita a quella in appartamento, viene ormai scelta da pochissimi. Si risparmia anche sui mezzi di trasporto, magari affittando un camper per spostarsi senza dover affrontare altre spese per l’alloggio. Dalle agenzie di viaggio dei due paesi si conferma che le prenotazioni sono un po’ in calo rispetto agli anni passati, ma non

troppo. Il tentativo di assicurarsi una vacanza low cost passa prima di tutto dalla scelta della destinazione: le località di mare italiane sono sempre in auge, mentre il viaggio all’estero, soprattutto quest’anno, comporta spese proibitive. La colpa, più che della crisi, è delle tasse aeroportuali, che quest’anno sono aumentate molto. Anche rimanere in Toscana, però, non costa poco: una settimana sulle nostre coste comporta una spesa pari a quella dei villaggi greci. O forse anche di più, visto che in Grecia sembra esserci la tendenza ad abbassare i prezzi per far ripartire l’economia dopo la crisi di qualche settimana fa. I giovani di Tavarnelle e Barberino, invece, quest’anno sembrano aver deciso di trasferirsi in massa a Malta. L’isola, una volta meta tipica dell’adolescente che andava a imparare l’inglese divertendosi, sostituisce l’altrettanto comune viaggio a Ibiza per i ragazzi

dai 17 ai 20 anni. A San Casciano la situazione appare peggiore. In molti per adesso entrano in agenzia per raccogliere opuscoli e informazioni di ogni tipo. “Su dieci clienti – spiega Silvana Di Bari, titolare di un’agenzia – uno solo prenota la vacanza. Siamo molto in ritardo con le prenotazioni e credo che ciò sia dato dal timore della crisi, più che dalla crisi in sé. La gente ha paura di spendere e aspetta l’ultimo minuto per vedere cosa e quanto può permettersi”. Ad accomunare le preferenze dei residenti nei tre Comuni sono le crociere. Affittare un appartamento – senza contare le spese che comunque devono essere affrontate nel corso della vacanza – costa come minimo 500 euro a settimana per persona. La crociera, invece, permette alle famiglie di vivere una settimana di vacanza completamente gratis per i minorenni. E /I.E. divertente per tutti.

COME ERAVAMO. Maria Luisa di Tavarnelle, 80 anni, racconta come passava le estati quando era giovane

“Quando eravamo poveri si ballava sull’aia” M

aria Luisa Ruffoli Girardi ha 80 anni e vive da sempre a Tavarnelle. Potrebbe essere la nonna di molti giovani del paese. E come ogni nonna che si rispetti, ci ha regalato un pezzo dei suoi ricordi, raccontandoci l’estate a Tavarnelle ai tempi del ricamo e delle sale da ballo. Maria Luisa, oggi molte persone trascorrono i mesi estivi più o meno lontano da casa. Quando si viaggiava meno, cosa si faceva a Tavarnelle? “Più o meno quello che si faceva durante l’anno. Per noi donne le giornate passavano fra un ricamo e l’altro, magari tutte insieme a casa di qualcuno oppure in sette-otto davanti alla porta, in cerchio con le sedie. Si parlava, si lavorava la paglia oppure si cuciva. Io lavoravo con quello che si chiamava il

“foglio giallo”: si faceva un disegno su questo pezzo di carta gialla e poi lo si ritagliava per ottenere una specie di stampo. Con quello, si tiravano fuori bellissime decorazioni, dipinte a mano o ricamate. Dopo qualche chiacchiera si andava a letto, presto, anche perché il giorno dopo gli uomini continuavano a lavorare nei campi, non andavano mica in ferie”. E le feste? C’era qualcosa da fare in più rispetto ai mesi invernali? “Sì. Quando ero giovane io si ballava molto. Nel dopoguerra non c’era più nulla, avevano bombardato tutto e soprattutto a noi non era rimasto niente. A parte i primi anni, tragici, poi si iniziò a ballare sull’aia. Mi ricordo che eravamo poveri, ma io ero ambiziosa e mia madre comprava spesso le stoffe per cucirmi

Fu la nascita dei primi circoli, con le loro sale da ballo, a cambiare il modo di vivere questa stagione dell’anno. Poi cominciarono anche le feste in piazza i vestiti da sera. A settembre c’era la festa dell’uva e poi quella dei carri. Per queste occasioni si infiocchettavano gli animali e si portavano per strada. Ma a luglio e agosto più che altro si ballava, senza che ci fossero

ricorrenze particolari. Finita la guerra e passati i primi anni di miseria, iniziò a nascere qualche industria e anche il paese cambiò. Soprattutto, furono fatti i circoli, che cambiarono anche il modo di vivere l’estate. Si cominciò a fare le feste in piazza, ma soprattutto a usare le sale dei circoli per ballare. Prima veniva l’orchestra a suonare, poi iniziarono a mettere i dischi”. Al mare ci si va per fare il bagno. Allora usava andarsi a bagnare nel fiume? “Sì, io ci andavo. Il lunedì andavamo ai Rogai a lavare i panni, ma il bagno si faceva nella Pesa. Ricordo ancora quando Bruno Sant’Agati, un mio compaesano, mi salvò. Scivolai e per poco non rischiavo di annegare. Nonostante lo spavento, è un bel ricor/I.E. do”.

Luglio 2010

il giornale nel tuo comune

Tavarnelle. Le abitazioni, di circa 80-90 metri quadrati l’una, si trovano tutte a Sambuca

La giustizia “crea” quattro case popolari Confiscati alcuni appartamenti di proprietà di un trafficante internazionale di droga: saranno assegnati a chi ne ha bisogno Ilaria Esposito

Rioni, tocca a voi: inizia la festa

uattro appartamenti confiscati alla criminalità organizzata, altrettante famiglie contente e una nota di soddisfazione per tutti. A breve, dalle liste d’attesa per l’assegnazione delle case popolari del Comune di Tavarnelle saranno depennati quattro nominativi, ai quali verranno assegnati altrettanti appartamenti strappati ad un proprietario condannato dal Tribunale di Milano per traffico internazionale di stupefacenti e spaccio. L’uomo è ancora detenuto ed è stato il tribunale stesso a stabilire che gli immobili di sua proprietà, tutti in via San Giovanni Gualberto a Sambuca, gli fossero confiscati. Il valore totale delle abitazioni, consegnate al Comune di Tavarnelle un mese fa e ognuna di circa 8090 metri quadri, è pari a 700mila euro. La notizia è importante non solo per Tavarnelle, ma per tutta la Toscana e per l’Italia. Le confische alla malavita non avvengono di frequente ed è la prima volta che si procede ad una destinazione simile per dei beni confiscati: una destinazione che è stata proposta all’Agenzia del Demanio di Toscana e Umbria. Fino ad ora in Toscana sono stati sottratti alla criminalità ventisette beni immobili e otto aziende. Tra gli immobili, diciotto sono già stati consegnati agli Enti locali, ma mai nessuno era ancora stato destinato all’edilizia residenziale pubblica. Solitamente, la media dei tempi che occorrono per dare una destinazione definitiva all’edilizia confiscata è di 5 anni e mezzo. In questo caso la procedura è stata particolarmente breve e,

L’evento. Un calendario ricco di iniziative

Le case confiscate di via San Giovanni Gualberto

Il prefetto: “Tutto fatto in tempi brevi e con la certezza del risultato” a sei mesi dalla confisca, il destino degli appartamenti è già certo. Il prefetto di Firenze Andrea De Martino ha commentato con soddisfazione la rapidità con cui sono state condotte le operazioni. “Tempi brevi e certezza del risultato caratterizzano questa operazione – ha detto il prefetto – che ha consentito di reimpiegare a fini sociali dei beni che sono il frutto di traffici internazionali di droga. Si colpisce

SOLUZIONI DI RECUPERO CREDITI

a fondo la criminalità organizzata solo privandola, in fretta e in modo definitivo, delle risorse economiche, facendosi poi carico di restituirle al bene comune”. Proprio in ragione della velocità con cui è stato deciso di impiegare i beni confiscati all’edilizia popolare, l’amministrazione comunale di Tavarnelle ha manifestato la volontà di essere altrettanto solerte nel consegnare gli appartamenti, che non essendo mai stati abitati non hanno bisogno di lavori di muratura, ma soltanto di essere imbiancati e di qualche piccolo intervento. L’assegnazione delle case, la cui consegna avverrà dopo l’estate, seguirà la normale graduatoria dell’edilizia residenziale pubblica.

orghetto, Fondaccio, Centro, Bosco alla Doccia. I quattro rioni di Tavarnelle sono pronti a sfidarsi e lo faranno a partire da venerdì 16 luglio, in quella che sarà la terza edizione di “C’era una volta... la festa dei Rioni”. Una manifestazione nata 20 anni fa e che, dopo una lunga interruzione, è tornata nel 2008 grazie all’iniziativa del gruppo “Uninsiemegiovani”, formatosi per offrire momenti di aggregazione ai ragazzi del paese. Il ritorno della festa ha mostrato fin da subito come sia intatta la voglia di divertirsi e il campanilismo degli abitanti dei quattro rioni. Durante l’anno i rionali cooperano per dar vita a momenti di socialità e iniziative per l’autofinanziamento di Uninsiemegiovani, ma a luglio si affrontano in quell’atmosfera che si respira solo nelle sfide fra compaesani. Quest’anno l’evento inizierà alle 21 del 16 luglio in piazza Matteotti con una sfilata. Sabato 17, nella zona Erg, avrà luogo l’abbattitura del papero, mentre domenica 18 (dalle 8 alle 21) sarà dedicata alla donazione del sangue. Nella stessa data avranno inizio le serate dedicate a ciascuno dei quattro rioni, che hanno scelto un tema libero attorno al quale sviluppare una festa per tutto il paese. I primi a dover dimostrare la propria competenza in materia di divertimento saranno gli abitanti del rione Centro, mentre il 19 luglio sarà la volta del rione Fondaccio. Martedì 20 luglio alle 21, il primo gioco: la tombola dei rioni organizzata dal settimanale Metropoli. Mercoledì 21 e venerdì 23, invece, le serate in paese saranno in mano rispettivamente al rione Bosco alla Doccia e al Rione Borghetto. La fase “calda” della manifestazione

La scorsa edizione della festa

comincerà sabato 24, con l’inizio dei giochi. Alle 18 le squadre di Borghetto, Fondaccio, Bosco alla Doccia e Centro si presenteranno e giureranno di battersi al meglio delle loro possibilità. Alle 21 da piazza Matteotti partirà la gara delle botti. Una volta terminato il primo gioco, dalle 23 in poi è previsto uno spazio di intrattenimento musicale. Domenica 25 ci saranno le sfide decisive: dalle 10 alle 12.30 le prove libere della Gara dei Tranvai precederanno la gara vera e propria prevista per le 14, che durerà fino alle 16.30. Il tiro alla fune delle 17 sarà decisi-

Si parte il 16 luglio con la sfilata d’apertura. Finale domenica 25 vo per la vittoria. Alle 22.30, dopo la cena in piazza Matteotti prevista per le 20, il rione che avrà conquistato il gradino più alto del podio verrà premiato con la consegna del /I.E. palio.

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BARBERINO • SAN CASCIANO • TAVARNELLE

mobilita’/1. Per percorrere l’Autopalio gli automobilisti dovranno sborsare un euro a tragitto

La Firenze-Siena diventa a pagamento? Il governo vuole introdurre il pedaggio sui raccordi autostradali Anas, tra cui la Fi-Si. I primi cittadini di Barberino e Tavarnelle: “È un’idea assurda” Ilaria Esposito

l pedaggio sulla Firenze-Siena è un’idea poco allettante per tutto il Chianti. Ancor meno, lo è per Tavarnelle e Barberino, che come altri Comuni non sono serviti dal trasporto ferroviario. Eppure, il decreto ministeriale 78 del 31 maggio scorso prevede l’introduzione del pedaggio sui raccordi autostradali Anas e dunque anche sull’Autopalio. Anche se, nel momento in cui Il Reporter va in stampa, si continua a discutere se mettere o no il pedaggio: il senatore Paolo Amato del Pdl, ad esempio, ha presentato un emendamento per far sì che l’Autopalio resti a costo zero per gli automobilisti. Percorrere la Firenze-Siena al costo di un euro all’andata e uno al ritorno, significherebbe una spesa quotidiana tale da pesare sul bilancio annuale delle famiglie dei pendolari. Inoltre non si deve dimenticare che proprio a Tavarnelle e Barberino è diretto un consistente flusso giornaliero di persone che vengono dalle città e dalla provincia

per lavorare nei complessi industriali della zona. A questo si aggiunge la grande quantità di studenti che ogni giorno devono spostarsi verso Siena o Firenze per raggiungere licei e università. “E’ evidente – commenta il sindaco di Tavarnelle, Sestilio Dirindelli – che il decreto è stato fatto da chi non conosce il territorio. A parte tutte le evidenti assurdità di un eventuale pedaggio, corriamo anche il “rischio Rufina”, ossia di avere un paese tagliato a metà dai camion che vi passano in mezzo per evitare il pedaggio”. Preoccupato anche il sindaco di Barberino, Maurizio Semplici. “La Firenze-Siena – dice – è una mulattiera e non si può pensare di far pagare per percorrerla. Fra l’altro, nel programma di risparmio della Regione Toscana 200 milioni di euro saranno tagliati proprio al settore trasporti. Il trasporto su gomma ne sarà distrutto”. Luca Ceccobao, assessore regionale ai Trasporti, il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci e

Uno scorcio dell’Autopalio

quello della Provincia di Siena Simone Bezzini, il 9 giugno scorso hanno scritto una lettera al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Altero Matteoli. Nel documento, che riportava le perplessità della Regione e dei due Enti provinciali chiedendo al ministro un incontro,

si è fatto riferimento anche all’intesa che Regione e governo hanno firmato il 22 gennaio di quest’anno proprio in merito alla necessità di intervenire sul raccordo autostradale con opere di messa in sicurezza, allargamento e riorganizzazione degli svincoli.

mobilita’/2. Saranno tolte le postazioni fisse nell’area industriale Benvenuto Cellini e alcune lungo la Sp 101

Meno autovelox sulle strade del Chianti (e non solo) D

iminuiscono gli autovelox sulle strade della Provincia di Firenze: attualmente sono 319, presto diventeranno 144. La rimappatura degli rivelatori fissi di velocità è effetto di una direttiva del ministro Roberto Maroni del 2009, a cui la Prefettura di Firenze ha dato attuazione in queste settimane. Il provvedimento riguarderà anche Tavarnelle e Barberino, a partire dal tratto della Firenze-Siena che insiste sul loro territorio. La nuova disposizione degli apparecchi nell’area provinciale ne prevede uno soltanto nel tratto di Barberino Val d’Elsa, in località Zambra al chilometro 44, direzione Poggibonsi. Il punto esatto in cui si troverà il nuovo autovelox sarà segnalato in maniera chiara, come prescrive la legge. Non solo: sia questi che tutti gli altri 143 autovelox della provincia di Firenze saranno facilmente

individuabili in una mappa dettagliata disponibile su internet. Le postazioni di cui si è detto fino ad ora sono quelle che competono alla prefettura e non ai Comuni. Tuttavia, sulla Firenze-Siena alcuni controlli sono e saranno comunque fatti, tramite rilevatori mobili, dai vigili urbani delle due amministrazioni comunali. Secondo i dati della polizia municipale, nel 2009 la postazione presente sulla FirenzeSiena – nel tratto di San Donato in direzione Firenze – ha rilevato 1318 infrazioni. Quella di Barberino Val d’Elsa, al confine con Poggibonsi in direzione Siena, ne ha registrate 393. La differenza fra le due cifre è dovuta al fatto che sul tratto di Tavarnelle le rilevazioni vengono fatte ogni settimana, mentre su quello di Barberino una volta al mese. La direttiva Maroni avrà effetto anche sulle postazioni fisse

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che competono ai Comuni, ma per le quali serve l’autorizzazione della polizia stradale. In particolare, saranno tolte le apparecchiature della zona industriale Benvenuto Cellini e della SP 101, nei tratti di Morrocco e Madonna di Pietra Cupa. Il criterio usato per la redistribuzione degli apparecchi sul territorio è stato quello dell’incidentalità mortale. Un criterio che fa sorgere perplessità nelle due amministrazioni comunali, secondo le quali è probabile che proprio i rilevatori fissi abbiano svolto una funzione preventiva nei tratti in cui erano posizionati. Inoltre, fa notare il sindaco di Barberino Maurizio Semplici, “non ha senso segnalare gli autovelox e tanto meno renderne disponibile una mappatura. Così, ci si ferma davanti agli apparecchi e si riparte /I.E. a gran velocità come se nulla fosse”.

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Luglio 2010

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San casciano. La cosiddetta “acqua del sindaco” ha vantaggi economici, ambientali e sociali

Non c’è due senza tre fontanelli L’amministrazione comunale vuole creare nuove “fonti”

Ilaria Biancalani

da cui prendere l’acqua: una nascerà in paese, nei giardini del

fontanelli d’acqua sono utili, utilissimi, e infatti sono sempre più apprezzati dai cittadini. Spiccano tra gli interventi messi in atto dall’amministrazione comunale per creare nuovi servizi rivolti alla cittadinanza. Ed il Comune di San Casciano ha deciso di partire alla grande, con l’installazione di ben due fontanelli nelle frazioni di Cerbaia e Mercatale e di un terzo in arrivo nel capoluogo, nei giardini del “piazzone”. L’in-

piazzone. Un investimento di circa 45mila euro, che consentirà ai cittadini di bere e riempire le bottiglie completamente gratis

focus 800 euro in meno

Il fotovoltaico fa risparmiare

Sosta al fontanello, per fare “rifornimento”

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a bolletta può essere più leggera grazie all’utilizzo dei pannelli fotovoltaici. Lo dimostrano gli impianti, installati nel corso degli ultimi quattro anni, sulle coperture di alcune delle più importanti strutture comunali, come le scuole di Cerbaia, di Chiesanuova e il museo. In tutti questi edifici il fotovoltaico comincia a produrre importanti benefici economici in favore del Comune. Prendiamo ad esempio la scuola per l’infanzia di Chiesanuova: nel quadrimestre settembre-dicembre 2009 l’amministrazione comunale ha sostenuto una spesa pari a 287,31 euro. Nello stesso periodo dell’anno precedente, quando l’impianto ancora non era stato attivato, la spesa si aggirava intorno ai mille euro. Realizzato nell’autunno del 2008, l’impianto ha una potenza nominale da 3 Kw e una produzione annua stimata di 3.905 Kw. Le celle, parzialmente integrate, sono state posizionate sulle facciate delle coperture della struttura, per una superficie pari a 37 metri quadrati ed una spesa complessiva di oltre 40mila euro. Sulla base del conto energia e degli incentivi previsti dallo Stato, la scuola ottiene un vantaggio economico stimato in 3mila euro annui. La materna è dotata anche di pannelli solari termici utilizzati per il riscaldamento dell’acqua sanitaria e alimentare. “L’ambiente – dice il primo cittadino Massimiliano Pescini – è un importante investimento per il futuro. L’efficienza ed il risparmio nel settore energetico sono una nostra priorità. Avvalerci in modo sempre più massiccio di fonti di energia alternativa è un modo per dare agli edifici del nostro territorio una forte connotazione di apertura verso le tecnologie del futuro: per una migliore integrazione e rispetto del contesto in cui sorgono e si sviluppano”. /Il.Bia.

vestimento complessivo ammonta a circa 45mila euro. In questo senso San Casciano si allinea agli altri Comuni del Chianti, dove i fontanelli vengono utilizzati in modo costante dai cittadini, con benefici di molteplice natura. Innanzitutto l’erogazione di acqua di alta qualità, quindi sottoposta a periodici controlli da parte del gestore, consente un risparmio economico non indifferente. Prendendo a riferimento il fontanello più “storico”, quello presente nel capoluogo tavarnellino, che è stato inaugurato nel luglio 2006, in base alle bottiglie di acqua prelevate (quasi 2300 metri cubi, pari a circa 2 milioni e 300mila litri) il risparmio stimato è di circa 430 euro all’anno. Una cifra non indifferente, soprattutto in un momento come quello attuale, in cui purtroppo la crisi attanaglia famiglie. Se questo non bastasse, è sufficiente pensare ai vantaggi che portano all’ambiente: è infatti notevole la quantità di plastica che, grazie ai fontanelli, viene “risparmiata” e dunque non è conferita in discarica. Sempre secondo i conteggi effettuati sul fontanello di Tavarnelle, sarebbero ben 419mila le bottiglie di plastica che, in circa tre anni e mezzo di utilizzo (il dato si riferisce a dicembre 2009), non sono andate a gravare sull’ambiente. Infine, un’ulteriore caratteristica dei fontanelli è la loro collocazione. Anche questi del Comune di San Casciano, come tutti gli altri, sono posizionati in zone che rappresentano da sempre i luoghi di massima aggregazione. Andare a prendere la cosiddetta “acqua del sindaco” rappresenta, soprattutto per gli anziani, un forte momento di socializzazione e di incontro che diversamente sarebbe più difficile creare. Non a caso, laddove i fontanelli vengono già utilizzati molto dalla popolazione, a qualunque ora del giorno e della sera è facile trovare persone che aspettano volentieri il proprio turno “armate” di portabottiglie. Qui, diversamente da negozi e supermercati, non ci sono orari né di apertura né tanto meno di chiusura. Quindi, ricapitolando, di buoni motivi per lodare i fontanelli ce ne sono parecchi: si beve acqua di qualità, si spende meno, si fa del bene all’ambiente e si riesce anche a fare due chiacchiere. Forse, è il caso di dirlo, il ritorno a gesti perduti della tradizione popolare, come quello di attingere acqua da una fonte comune, potrebbe contribuire a ricreare – almeno un po’ – quel senso di comunità che rischia di perdersi.

A Tavarnelle sono stati spesi 430 euro in meno all’anno dal 2006

BARBERINO • SAN CASCIANO • TAVARNELLE

economia. Le amministrazioni al lavoro per uniformare la programmazione del commercio

Negozi, aperture uguali per tutti Nei giorni festivi le attività

Ilaria Biancalani

commerciali di tutto il Chianti

devono aprire in modo omogeneo. Per raggiungere questo obbiettivo i Comuni dell’area hanno organizzato un tavolo di concertazione. Pescini: “Una sinergia farebbe il bene dei cittadini, dei turisti e degli esercenti”

Per il commercio serve una strategia comune

are sistema sul fronte commercio. E’ questa la teoria in cui credono fermamente i Comuni del Chianti fiorentino, impegnati per la prima volta a rendere omogenee in tutta l’area le aperture festive delle attività commerciali e a dare forza ad un tavolo di concertazione sul commercio. Il Chianti, inteso come bacino di utenza unico, ha la necessità di giungere ad un atto di programmazione condiviso, omogeneo e destinato a durare nel tempo. Da questa premessa sono partite le amministrazioni comunali di San Casciano, Barberino Val d’Elsa, Greve in Chianti, Impruneta e Tavarnelle, decise a portare avanti un percorso volto ad armonizzare le aperture festive e domenicali delle attività commerciali. “Attivare una sinergia – dice il sindaco di San Casciano, Massimiliano Pescini, sintetizzando il pensiero delle amministrazioni chiantigiane – significa rafforzare le caratteristiche di omogeneità, favorendo sia il turista che il cittadino. A quest’ultimo è infatti offerta la possibilità di fare acquisti a due passi da casa evitando spostamenti verso i centri commerciali”. Per questo, aggiunge Pescini, “ci stiamo muovendo come area Chianti: per invitare le nostre comunità ad utilizzare e vivere meglio le opportunità di un territorio che consideriamo unico. La moltitudine di esercizi, per lo più di piccole dimensioni, può contribuire anche a rinverdire la coesione sociale”. E’ per queste ragioni che è stato attivato un tavolo di concertazione. Obiettivo: convergere sulle finalità ed i contenuti degli atti di programmazione della rete commerciale. Il tutto è stato espresso in un documento condiviso dai Comuni del Chianti. “Crediamo – conclude il sindaco Pescini – nel valore aggiunto delle aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali. Ai negozianti intendiamo offrire, e non imporre, l’opportunità di erogare maggiori servizi ai consumatori e allo stesso tempo tramite un’ulteriore possibilità di espressione imprenditoriale, cogliere da questa operazione i giusti vantaggi economici, in un momento di congiuntura sfavorevole”.

focus L’inaugurazione

Benvenuta, piazza Martini

’ stata intitolata a Simone Martini la piazzetta della Chiesa della Misericordia. “Ad un celebre cittadino senese, pittore e miniatore di professione che lavorò a San Casciano circa sette secoli fa”. E’ con questa motivazione che un gruppo di cittadini ha suggerito il nome di Simone Martini, nato a Siena nel 1284 e morto a Avignone nel 1344, all’amministrazione comunale per denominare una delle aree più antiche e prestigiose del centro storico di San Casciano: quella che da via Morrocchesi va verso l’antica Porta al Prato. Martini, uno dei maggiori artisti del Trecento italiano, “abita” a San Casciano grazie ad uno dei suoi capolavori custodito proprio all’interno della Chiesa di Santa Maria in Prato, dove il maestro operò per alcuni anni. Si tratta del Crocifisso ligneo eseguito su committenza dei Padri domenicani di Santa Maria Novella che vollero la costruzione della Chiesa. La Chiesa di Santa Maria in Prato fu eretta, in stile gotico toscano, nel 1304 e terminata nel 1335. Nel Cinquecento fu completamente trasformata e nel Seicento fu ceduta alla locale Arciconfraternita della Misericordia, alla quale tuttora appartiene. Oltre

al Crocifisso ligneo di Simone Martini, molte sono le opere d’arte custodite all’interno della chiesa. Per citarne alcune: la Madonna e angeli di scuola fiorentina del 400, la tela trecentesca della Circoncisione attribuita a Jacopo Vignali, un pergamo decorato di bassorilievi (Annunciazione e Santi) di Giovanni di Balduccio, la Madonna col Bambino, San Francesco e San Pietro, parti superstiti di un trittico di Ugolino di Neri, la Morte di San Carlo Borromeoa e infine una Madonna col Bambino e Santi, attribuibile a /Il.Bia. Bartolomeo della Porta

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Barberino Verde e svago “il giardino sotto vico” Continuano le aperture serali del giardino di Vico d’Elsa. Per tutto luglio l’associazione “Il giardino sotto Vico” terrà aperto al pubblico, nei giorni di venerdì, sabato e domenica, la meravigliosa esposizione di 600 piante grasse, che nel corso della notte mostrano la loro piena fioritura. Inoltre, nel corso dell’estate si inizierà il secondo lotto di lavori, che permetteranno di ampliare lo spazio del giardino raggiungendo i 5500 metri quadri e dando il via alla piantumazione di specie aromatiche. A breve, anche l’avvio della collaborazione con la casa di riposo di Tavarnelle, che porterà gli anziani al giardino di Vico d’Elsa perché possano coltivare il loro orto. Uno spazio è già stato predisposto per questa funzione. musica e cucina e’ l’ora di “linari classic” Dopo “Linari Vive”, il borgo medievale di Barberino continua a essere centro di grandi eventi con “Linari Classic”, il festival internazionale della musica della Val d’Elsa. La rassegna avrà inizio domenica 18 luglio e durerà fino al primo di agosto. I concerti, oltre che per il primo e l’ultimo giorno, sono previsti per le serate del 21, 23, 24, 26, 28, 30 luglio. Come nelle edizioni passate, la passione per la musica da camera e l’ascolto di grandi musicisti sarà affiancata a quella per la buona cucina toscana. Al termine di quasi tutti i concerti, infatti, sarà possibile trattenersi sul posto per gustare un’ottima cena. Per informazioni: www.linariclassic.com yoga il respiro che unifica Dal 25 al 31 luglio, all’agriturismo La Torre, tutti gli appassionati di Yoga potranno ritrovarsi a Barberino per sette giorni di lezioni. “Il respiro unificante” è il nome che l’associazione Yoga Vidya di Rino Siniscalchi ha dato a questo ciclo di incontri, prevalentemente sul tema del respiro. Le lezioni saranno dalle 7 alle 10 e dalle 17 alle 20. Il resto della giornata sarà libero. Per informazioni telefonare al 333.3773555.

san casciano scuola E’ stato portato a termine l’intervento di rifacimento del manto di copertura della scuola per l’infanzia del capoluogo. L’opera ha previsto anche l’installazione di

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San Casciano

Tavarnelle

salute il medico curante si sceglie all’anagrafe Nuovo servizio all’anagrafe. La scelta del medico curante si può effettuare contestualmente alla richiesta di variazione di residenza. Nei locali dell’anagrafe è stato posizionato un video di facile accesso, collegato al distretto socio-sanitario (via del Cassero). Il monitor mostra in tempo reale quali sono i medici disponibili. Una volta effettuata la scelta, i cittadini dovranno comunicarla all’impiegato unitamente alla dichiarazione di residenza. Gli incaricati del distretto socio-sanitario ritirano quotidianamente le opzioni scelte dai cittadini e provvedono ad inviarle al medico. Il nuovo libretto sanitario sarà inviato agli utenti a domicilio. Il servizio può essere effettuato solo da cittadini italiani. Per informazioni 055.8256304. TECNOLOGIA SINDACO E ASSESSORI RISPONDONO ANCHE SU INTERNET Il sindaco e gli assessori possono ricevere i cittadini anche in videoconferenza o videochiamata. Le loro postazioni sono dotate infatti di strumentazioni e software capaci di realizzare la connessione secondo la modalità Skype. Il servizio consente di dialogare con coloro che, per varie ragioni, non riescono a raggiungere personalmente il Palazzo comunale negli orari del ricevimento al pubblico. Altra novità è la possibilità di assistere alle sedute del Consiglio comunale in diretta streaming, accedendo al sito internet del Comune. Si tratta di un servizio attivato in via sperimentale, in attuazione del Codice dell’Amministrazione digitale ed in osservanza delle disposizioni del garante sulla privacy. Per usufruirne occorre utilizzare Internet Explorer, usare una risoluzione di 1024x768 pixel per ottimizzare la visualizzazione e accedere alla pagina: www.comune.san-casciano-val-di-pesa.fi.it/video3.htm. Tutte le informazioni necessarie al collegamento sono disponibili su: www.comune.san-casciano-val-di-pesa.fi.it. disabili contributi contro le barriere architettoniche Contributi economici per l’abbattimento delle barriere architettoniche sono stanziati dal Comune attraverso fondi regionali. Ai cittadini disabili che ne fanno richiesta entro il 31 dicembre 2010 possono essere concessi contributi per la realizzazione di interventi, opere edilizie e acquisto di installazione e attrezzature, in tutte le civili abitazioni. I contributi sono in misura non superiore al 50 per cento della spesa effettivamente sostenuta. L’importo previsto è fino a 7500 euro per opere edilizie e non superiore a 10mila euro per l’acquisto e l’installazione di attrezzature. L’attribuzione avverrà tramite graduatoria. Per richiedere il contributo occorre produrre la seguente documentazione: domanda in bollo da 10,33 euro nella quale andranno indicate le opere da realizzare, fotocopia del documento di identità in corso di validità, preventivo di spesa e progetto dettagliato relativo alle opere edilizie e documentazione tecnica relativa all’acquisto e all’installazione delle attrezzature finalizzate all’abbattimento delle barriere architettoniche, certificato medico in carta libera attestante l’handicap, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà dalla quale risulti l’ubicazione della propria abitazione e le difficoltà di accesso, copia conforme della dichiarazione dei redditi della persona disabile che richiede il contributo o del familiare, e infine il benestare del proprietario dell’unità immobiliare alla realizzazione degli interventi (solo nel caso in cui il richiedente non sia proprietario). Per informazioni: 055 8256270. AMMINISTRAZIONE LA SEGRETARIA DEL COMUNE LASCIA L’INCARICO Patrizia Landi, segretario comunale di San Casciano, lascia il suo incarico svolto per quasi cinque anni all’interno del Comune per motivi legati alla carriera professionale. Quarantenne, laureata in Economia e Commercio, ha preso servizio nei Comuni di Calenzano e Sesto Fiorentino. “Decidere di lasciare questo Ente non è stato semplice – commenta il segretario - a San Casciano ho fatto una bellissima esperienza sul piano professionale e umano; ho avuto la fortuna di incontrare e lavorare con persone serie che hanno a cuore il loro territorio tanto da spingermi ad occuparmene come se fosse mio”. Ricambia con parole di riconoscenza il sindaco Massimiliano Pescini. “E’ stato un grande segretario - dichiara – che ho apprezzato anche quando non riuscivamo ad avere perfetta coincidenza di vedute. Auguro a Patrizia di utilizzare al meglio l’opportunità professionale che le si è presentata e che io, in quanto primo cittadino, non mi sono sentito di negarle”. Per salutarla i dipendenti del Comune hanno organizzato in suo onore una piccola festa al Circolo Acli di San Casciano.

20 metri quadrati di pannelli fotovoltaici che serviranno alla scuola per il risparmio di una quota del consumo elettrico. Spesa, circa 70mila euro. CHIESANUOVA, BARGINO E SPEDALETTO Proseguono gli interventi di sfalcio dell’erba lungo le strade, i parcheggi e all’interno dei centri abitati opera, avviata da alcune settimane, che interesserà gradualmente tutto il territorio. Dopo le frazioni di Cerbaia, Mercatale, La Romola e gran parte del capoluogo, il lavoro sarà effettuato nelle località Chiesanuova, Bargino e Spedaletto. PARCHEGGI PER LE MAMME L’ amministrazione comunale ha provveduto ad acquistare la segnaletica verticale per l’individuazione dei parcheggi rosa. In tutto le aree di sosta riservate alle donne in dolce attesa e

alle neomamme saranno una decina. Le prime saranno collocate in prossimità del centro commerciale naturale “La dolce Gita”, del distretto socio-sanitario, della scuola primaria del capoluogo. CAMPO DI CALCIO RIMESSO A POSTO 28mila euro è l’importo stanziato dal Comune per realizzare l’opera di manutenzione straordinaria del campo di calcio a 5. L’intervento ha interessato il campo da gioco, situato nel capoluogo, e ha previsto la ristrutturazione della recinzione e del piano di gioco. I lavori sono stati realizzati in economia dal personale dell’ufficio lavori pubblici. Barberino marcialla Realizzazione camminamento pedonale in località Il Valico per il collegamento

musica lezioni alla “san donato” Dal 25 al 31 luglio a San Donato in Poggio torna “Chianti in Musica”, l’evento organizzato dalla U.E.C.A, United European Culture Association, che coinvolge musicisti di ogni età e livello. La scuola elementare di San Donato ospiterà il ciclo di lezioni legate a questa iniziativa, che ormai è giunta alla sua quinta edizione e che permette ad ogni allievo di avere una lezione privata al giorno e di esibirsi, qualora lo desideri, in uno dei concertiaperitivo previsti alle 18,30 nelle serate dal 27 al 29 luglio. Il 26 luglio saranno i docenti a regalare un concerto a San Donato, mentre il 30 luglio gli allievi si esibiranno tutti insieme. Ogni sera, dopo gli aperitivi-concerto, ci sarà una degustazione di vini alla Fattoria di Montecchio e nel corso della settimana sarà fatta una visita guidata al borgo di San Donato. bonifica via l’amianto Inizieranno il 10 luglio i lavori per il secondo lotto della palestra Luigi Biagi. Sono previsti intervernti al tetto di amianto, che verrà sostituito con una copertura a listelli e al sistema di riscaldamento, che sarà migliorato. La struttura, invece, rimarrà la stessa. Il costo di questo secondo lotto di lavori è di 180mila euro. La ristrutturazione della palestra sarà completata entro il 2010, a conclusione di un terzo blocco di interventi. In totale saranno spesi 600mila euro. trekking tra l’appennino e il chianti Il gruppo Trekking di Tavarnelle si prepara a un luglio fra Appennino e Chianti. Nel calendario delle attività dell’associazione, al 18 luglio è segnato un itinerario nelle vicinanze dell’Abetone, mentre per il 31 è previsto un saluto “notturno” prima dell’estate con un giro intorno a Barberino Val d’Elsa e, al termine del percorso, una spaghettata per chiudere la stagione e lasciare tutti in attesa delle prossime avventure che rinizieranno a settembre. Per informazioni e prenotazioni: 055.8076178.

della frazione di Marcialla al cimitero. I lavori inizieranno a luglio. tignano In estate il parcheggio pubblico sarà completato con la realizzazione di un’area a verde pubblico ad esso adiacente. tavarnelle tutto il comune E’ in corso d’opera, e verrà terminato entro l’estate, il riordino delle rotonde e di tutti gli spazi verdi stradali del territorio Comunale, compreso il taglio dell’erba ai cigli delle strade Badia a Passignano Entro l’estate saranno collocati i nuovi lampioni nella zona del nuovo parcheggio. Sulle strade della frazione verranno fatti interventi di manutenzione ordinaria.

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Luglio 2010

cuoRi e caPanne/1. Sempre più coppie costrette a faticose (e dispendiose) relazioni a distanza

La dura vita dei pendolari dell’amore sono tantissimi i fidanzati fiorentini separati da chilometri e chilometri. Le tecnologie moderne accorciano le distanze, ma non le eliminano: le storie vivono di lunghi viaggi, telefonate, sms, chat. E proibitivi week-end in casa dei suoceri Annalisa Cecionesi

“L

a lontananza è come il vento, spegne i fuochi piccoli, ma accende quelli grandi” cantava Domenico Modugno. Sarà vero? Andrebbe chiesto al battaglione di pendolari dell’amore che ogni weekend riempie treni e autostrade per abbracciare, col contagocce, la dolce metà. I cuori divisi da distanze chilometriche sono sempre di più e reclamano maggiori diritti. Per trovarli basta sbirciare su Facebook, dove spuntano decine di gruppi dedicati alle gioie e ai dolori dell’amore a distanza. C’è perfino chi vorrebbe che fosse istituito dalle ferrovie l’abbonamento speciale “due cuori e una carrozza”. Le coppie di “living apart together”, come li chiamano gli anglosassoni, sono ormai una realtà consolidata anche in Italia. E la Toscana non fa certo eccezione. Ne sono una prova le moderne fuitine che balzano periodicamente agli onori delle cronache locali. L’ultima, in ordine di tempo, quella di una quattordicenne pisana fuggita a Catanzaro dal fidanzatino conosciuto in chat. Che si tratti di tresche tra adolescenti o relazioni tra “piccioncini” più maturi, oggi l’amore fuori sede è alla portata di

tutti. La tecnologia accorcia le distanze. Se in passato a dividere un amore erano le chiamate al fronte o le traversate dei marinai, oggi frotte di motivi possono allontanare – ma al contempo “avvicinare” – due perfette metà. C’è il fiorentino che, in vacanza in Puglia, incontra la polacca dei suoi sogni. Chi si innamora chattando da un computer all’altro dello stivale. Chi è colto dalla freccia di Cupido durante gli anni da universitario fuori sede. O chi si fidanza sotto casa ma viene spedito oltre confine da un’offerta di lavoro irrinunciabile. In tutti i casi, i travagli sono i medesimi: ore incollati al telefono, abituati al fastidioso bip del cordless scarico, con i pollici intorpiditi dalle raffiche di sms e la valigia sempre pronta, verso un weekend nel quale è condensato tutto

Ho una storia da quasi un anno, racconta Nicoletta, il suo titolo è ‘Milano/ Firenze andata e ritorno’

quello che una coppia “full time” spalma nell’arco di una settimana o due. E’ dura la vita per la coppia interregionale (o internazionale). Lo si capisce anche leggendo gli sfoghi disseminati nel web. “Ho una storia a distanza da quasi un anno – racconta Nicoletta – ‘Milano/Firenze andata e ritorno’ è il titolo della nostra storia e già non ce la faccio più. Abbiamo entrambi 31 anni, un po’ grandini per fare i fidanzati. Voglio una quotidianità, un amore a km zero. Stiamo lavorando per congiungerci”. E oltre ai travagli del cuore, ci sono i dolori del portafoglio. Per mantenere questo complicato menage, va in fumo un tesoro: benzina, biglietti del treno o dell’aereo, ricariche e bollette telefoniche. C’è chi attraversa la tratta Firenze – Roma anche cinquanta volte l’anno o chi si spara Firenze – Cracovia tre volte al mese. Si sa, al cuor non si comanda. E se il flirt non si esaurisce in un mese o due, le probabilità di una buona riuscita ci sono tutte. Perché la storia a distanza è po’ una gavetta. Se la superi il gioco è fatto. Dopo il test dei ripetuti fine settimana trascorsi a casa dei suoceri, di dubbi sulla bontà del sentimento ne restano davvero pochi.

L’intErvista Le dritte di Federica Bosco, scrittrice fiorentina e ironico guru dei rapporti travagliati

Il consiglio: “Bisogna avere pazienza, pazienza e ancora pazienza”

l consiglio: “Pazienza, pazienza e ancora pazienza”. E una buona tariffa telefonica. Cosa vuol dire essere pendolari dell’amore? L’abbiamo chiesto alla scrittrice fiorentina Federica Bosco (in libreria con il suo ultimo romanzo, “S.O.S. Amore”, Newton Compton), ironico “guru” dell’amore travagliato, con un passato da fidanzata a distanza. Essere pendolari dell’amore è faticoso? Sono stata una pendolare del “love train” per più di un anno tra Roma e Firenze, finché abbiamo scelto di

stabilirci nella capitale. Vivere una relazione a distanza è estremamente impegnativo, è un’attesa continua fatta di appuntamenti telefonici a cui non rinunceresti per niente al mondo, ore attaccato alla cornetta, con l’orecchio bollente, a raccontare la tua giornata nei minimi dettagli, le litigate con tua madre, lo shopping, quello che hai mangiato, fino a fare zapping insieme ognuno dalla sua tv. Quali sono i pro e i contro? Una relazione a distanza ti consente di rimanere indi-

pendente e allo stesso tempo non essere solo, va bene per chi è dinamico e adattabile (può capitare di dormire nel divano letto in casa dei suoi) o per chi soffoca all’idea di vivere nella stessa casa. Se si è certi di aver trovato la persona giusta, la distanza non rappresenta un vero ostacolo, sempre se è una soluzione temporanea. Se invece si ha bisogno di una presenza costante del partner e solo l’idea di dormire da soli fa venire un attacco d’ansia, o si è terribilmente gelosi, allora è meglio lasciar perdere.

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Qualche consiglio per sopravvivere all’amore “fuori sede”? Pazienza, pazienza e ancora pazienza. Se c’è un progetto comune, la distanza non intaccherà l’amore, anzi lo renderà più ricco di esperienze. E’ fondamentale anche trovare una buona tariffa telefonica, installare Skype e prenotare il treno con sufficiente anticipo per avere un po’ di sconto. Non ultimo fare qualche sorpresa tipo spedire fiori, colazioni a domi/A.C. cilio e weekend romantici!

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cuoRi e caPanne/2. Tre minuti per conoscersi, una crocetta per decidere di rivedersi: è lo Speed date

Quando Cupido ha i minuti contati arrivata anche in città, direttamente da oltreoceano, la moda degli appuntamenti al buio “in serie”. Due o tre i locali di casa nostra prescelti per gli incontri. Ecco come funziona Francesca Puliti

etti 25 maschi e 25 donne, rigorosamente “a caccia”, in una stanza, fai partire il cronometro e avrai uno “Speed date”. Anni di film e telefilm made in Usa ci hanno ormai familiarizzato con il concetto di appuntamento veloce, quello in cui in una sola serata un single può passare in rassegna una serie di single del sesso opposto concedendo tre minuti ciascuno. Tre minuti per presentarsi, per piacersi (o anche no), una crocetta sulla scheda per decidere se è il caso di proseguire altrove, con più calma, la conoscenza o dichiararla conclusa nell’arco di 180 secondi. Non è roba dell’altro mondo (quello oltreoceano), come ci ha insegnato anche il più nazionalpopolare dei Verdone, e nemmeno da “disperati-senz’altra-speranzaper-incontrare-qualcuno”, come spesso viene etichettato chi vi partecipa. Provare per credere. L’esperimento è semplice come scrivere il proprio nome e cognome in un apposito modulo online, su uno dei siti internet che si occupano dell’organizzazione degli appuntamenti al buio seriali in varie città d’Italia, Fiorenza compresa. Ci si iscrive e ci si reca sul posto (due o tre i locali fiorentini prescelti per gli incontri). Una volta pagato l’obolo - circa 25 euro per le donne, 30 per gli uomini - si viene muniti di scheda per prendere appunti da riconsegnare all’uscita, numerino da attaccarsi sul petto e drink card per farsi un aperitivo nel mentre che la registrazio-

ne viene completata. Manco a dirlo gli abbordaggi hanno inizio già in fila per la bevuta. I single si riconoscono dal bigliettino che hanno in mano, le donne si guardano in cagnesco, gli uomini solidarizzano, tutti quanti si studiano e qualcuno già attacca bottone seguendo il più classico dei copioni da bancone del bar. La luminosa quarantenne si è già accaparrata il biondo palestrato e l’autista più sfrontato sta flirtando con la timida segretaria quando la maratona dei tre minuti ha inizio. Le ragazze (più o meno dai 25 ai 45) si accomodano in sala e gli uomini cominciano a girare per i tavoli portandosi appresso il proprio drink. Dal trentenne un po’ impacciato nell’esposizione, al navigato quarantenne che sfodera sorriso a 32 denti e domande studiate per l’occasione, l’universo Speed date è un concentrato della singletudine cittadina. C’è chi va in automatico e chi rivela doti da cabarettista. Perché l’importante – si dice – è farle ridere le donne. Una, però, si trova a consolare il lasciato di turno, mentre le amiche si lanciano sguardi d’intesa al tavolo accanto. C’è chi persevera e confessa di essere al quarto tentativo con questo metodo, chi si presenta da uomo di successo, chi da mangiauomini, quasi tutti e tutte, da provetti ballerini di latinoamericano. Alla fine in pochi si alzano soddisfatti, il verdetto arriverà a giorni, via mail. Solo uno ce l’ha fatta per davvero: quello che ha vinto il viaggio in palio. Per due.

Giovani Al via la campagna “Drink or drive”, promossa dall’associazione Contatti e firmata dai ragazzi dell’Istituto d’arte

Torna di moda il cocktail analcolico. e l’etilometro diventa “intrigante”

ucchero, menta e lemonsoda: è il Virgin Mojito, fratellino alcool free del più celebre cocktail a base di rum preferito da Hemingway. E, assicurano i barman dei locali della movida fiorentina, va parecchio di moda. Insomma un analcolico che “fa figo” e non tradisce le regole non scritte della “tribù”. Perché ci sono modi diversi di gustarsi una bevuta tra amici. Prova pratica ne è stata data lo scorso giugno con il brindisi analcolico organizzato in piazza Savonarola dall’associazione Contatti, nata nel 2008 da un gruppo di genitori: giovani band sul palco, cocktail a base di frutta e tanti ragazzi per festeggiare la conclusione del concorso di idee promosso nelle scuole

dall’associazione stessa. Obiettivo: l’elaborazione di una campagna di comunicazione per mettere in guardia dal rischio di bere e poi mettersi alla guida. A firmare i manifesti della campagna “Drink or drive”, che saranno prossimamente appesi in giardini e luoghi di ritrovo, gli studenti dell’Istituto d’arte. “Abbiamo deciso di cambiare linguaggio – spiega Matteo Luperini, presidente di Contatti – per far passare il messaggio. Le lezioni frontali servono a poco, è necessario coinvolgere i ragazzi in prima persona”. La prossima mossa, nelle intenzioni dell’associazione, sarebbe quella di vestire gli etilometri monouso di un nuovo e più intrigante packaging e soprattutto renderli alla porta-

ta di tutti. “Oggi un etilometro costa 3 euro – continua Luperini – a fronte di 5 o 6 euro per una bevuta. Per diffonderne l’uso i prezzi dovrebbero abbassarsi di molto. Il nostro obiettivo è convincere i gestori dei locali a comprarne in grandi quantità e distribuirli gratuitamente”. Una prima risposta è già arrivata da Vivacity, l’associazione che raccoglie molti esercenti del centro storico, che si è impegnata a fianco di Contatti per l’organizzazione dell’evento di piazza Savonarola. “Ma è dalle istituzioni che ci aspettiamo più attenzione” conclude Luperini. Segnali di incoraggiamento sono già arrivati dal primo cittadino e /F.P. dall’assessore Saccardi, entrambi presenti all’iniziativa.

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tempo libero

Luglio 2010

vacanZe/1. Si tratta di condividere un viaggio con sconosciuti che hanno la stessa meta

autostop addio, ora c’è il “roadsharing” il meccanismo - lanciato in italia da alcuni giovani informatici

Simele Kruklidis

fiorentini - è semplice: ci si registra su un sito, si cerca

i potrebbe definire come una moderna forma di autostop, ma più sicura ed istituzionalizzata. E’ il cosiddetto Roadsharing, ovvero la condivisione di un viaggio (e di un’auto) tra perfetti sconosciuti, ma diretti verso la stessa meta. Nell’insolito contesto di una piattaforma virtuale (www.roadsharing.com) che a Firenze conta 2800

la soluzione di viaggio più consona alle proprie esigenze, si contatta l’inserzionista, si prendono accordi e si parte

FoCUs Trucchi per risparmiare

ed è boom di scambi di case

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Urgenze nei festivi su prenotazione telefonica

uando si viaggia, la cosa che più ci rende turisti (oltre ai sandali e allo zainetto sulle spalle) è l’hotel: una cameretta impersonale e asettica, un paio di chiavi con un numero qualunque sopra, una colazione internazionale che in genere soddisfa poco. E’ così che tutte le sere, carichi di stanchezza ma rilassati, torniamo in albergo, dove, zitto zitto, ci aspetta un conto amaro da saldare. Ma già da tempo, qualcuno ha ben pensato di cambiare punto di vista sulla vacanza, convertendosi al famoso “scambio di casa”. Io vado a Parigi, tu vieni a Firenze: una veloce lista di regole, qualche indicazione utile e poi via, si parte. Si azzerano i costi di pernottamento e, perché no, ci si toglie qualche curiosità, sbirciando con occhio discreto nel mondo di un’altra persona, in una vita distante centinaia di chilometri dalla nostra. Per partecipare, naturalmente, serve un computer. In Italia, tra i molti siti che se ne occupano, si può fare riferimento al sito ufficiale ScambioCasa.com, che garantisce qualche sicurezza in più di altri annunci trovati in giro per il web. Versando una quota di circa 80 euro di iscrizione, si diventa soci e si acquisisce una polizza. In poche mosse si organizza un viaggio low cost, adatto non solo ai più giovani, ma anche alle famiglie e ai pensionati. Messi da parte tutti gli oggetti di valore, si può decidere di scambiare anche la macchina e di prendere accordi persino sulla cura degli animali domestici rimasti a casa. Le mete da scegliere sono illimitate, si parla di circa 24mila proposte, più di 50mila soci e oltre 100mila viaggi l’anno. Altro sito forte nel settore e che funziona con modalità simili è Homelink (www.homelink.it). Dopo i voli low cost, il road sharing e i pacchetti last minute, si fa largo un altro modo di concepire la propria vacanza; non più da semplici turisti, ma come itineranti /S.K. cittadini del mondo.

percorsi inseriti, chi ha un mezzo di trasporto può decidere di offrire un passaggio e, chiunque lo cerchi, potrà trovarlo nel giro di pochi click. I vantaggi? Innumerevoli. Si dividono le spese di benzina e tasse autostradali e quindi complessivamente si risparmia, si può conoscere nuova gente e favorire i rapporti interpersonali e, infine, si contribuisce ad inquinare meno. L’iniziativa, lanciata in America e divenuta da subito un successo anche nel Nord Europa, conta oltre 34mila iscritti, tra giovani coppie, famiglie e pendolari di tutto il mondo. In Italia è attiva dal 2008 grazie ad alcuni giovani informatici fiorentini, che hanno avuto il merito di divenire i primi sostenitori del RoadSharing italiano, promuovendo una mobilità ecosostenibile, anche a livello di consumi. Inoltre, mettersi in gioco in questa avventura è semplice e veloce: basta registrarsi sul sito e cercare la soluzione di viaggio più consona alle proprie esigenze, in base al luogo di partenza e di arrivo e alle date di riferimento. È sorprendente scoprire quanto sia facile trovare qualcuno che faccia il nostro stesso percorso. La mossa successiva è contattare l’inserzionista e prendere accordi sui dettagli del viaggio, sulle spese da sostenere e, in qualche caso, sull’assegnazione dei turni di guida. Così, quella che per alcuni sta diventando una vera e propria consuetudine, per altri si può rivelare una soluzione per gli spostamenti organizzati all’ultimo minuto. Infatti, soprattutto durante le vacanze estive, non è sempre facile trovare posti liberi in aereo, in treno o anche solo in pullman: ecco un’altra ragione per valutare questo progetto come una valida alternativa di trasporto che ha l’obiettivo di facilitare qualsivoglia esigenza di mobilità, nazionale e internazionale. Per quanto riguarda i rischi, si può dire che siano gli stessi del classico autostop, ma in misura minore. Questo grazie agli stessi utenti che, di volta in volta, possono classificare i compagni di viaggio. Tra gli inconvenienti più fastidiosi c’è il doversi fidare della guida di uno sconosciuto o anche solo il non trovarsi bene a livello di conversazione. Daniele Nuzzo, ideatore di RoadSharing.com, racconta: “Siamo diventati famosi in tutto il mondo grazie all’eruzione del vulcano islandese dello scorso aprile, quando viaggiare in Europa era diventato impossibile per il blocco degli aeroporti. In quell’occasione migliaia di viaggiatori si sono organizzati in pochi minuti con il nostro sito”. E mentre decidete se il Roadsharing fa o non fa al caso vostro, intanto decine di fiorentini hanno già scelto di sperimentare la novità: questa estate non si viaggia da soli e forse, chissà, non lo faremo mai più.

In questo modo si risparmia e si fanno nuove conoscenze

tempo libero

vacanZe/2. Mare o piscina, le consolazioni per chi non può partire hanno il loro prezzo

I conti in tasca a chi resta in città Riccardo Bianchi

lcuni andranno all’estero, molti rimarranno in Italia. Ma tutti i fiorentini, chi per una settimana o chi per tutti e tre i mesi, passeranno un po’ della loro estate a Firenze. E anche chi soffrirà, al lavoro o a casa, i 35 gradi cittadini, ha voglia di rilassarsi. Per farlo, le possibilità non mancano. La più nota è la spiaggetta sull’Arno, il falso mare sotto ponte San Niccolò. Ombrelloni e sdraio gratis fino a esaurimento, docce, serate animate e pure un maxischermo per i mondiali. Peccato per l’acqua, non proprio limpida. Ma per chi vuole fare il bagno ci sono sempre le piscine. Entrare a Bellariva (10-18 lun-ven, 9:30-18 sab-dom e 20:30-23:00 mar e giov, tel 055-677521) costa 7 euro, 5 per i ridotti (Carta Giovani, over 60, bambini e militari), stessi prezzi per la Costoli (tel 055-480054) ma i piccoli sotto i 7 anni non pagano, così come gli agenti di pubblica sicurezza e gli invalidi al 100% accompa-

gnati. Entrambe prevedono anche corsi di acquagym e di nuoto. Altra piscina è quella delle Pavoniere alle Cascine (tel: 055-6583526). Fino alle 18 il biglietto è di 8 euro, ma ci sono numerosi tipi di abbonamento, pure per il pranzo. Poi inizia la serata, che termina alle 2, durante la quale chi consuma, al ristorante o al bar, ha l’ingresso gratuito. Sempre per chi sente il bisogno di un po’ di refrigerio, fuori città ci sono ottime alternative. A partire dall’Hydron di Campi Bisenzio (055-892500), enorme centro benessere dove poter passare una giornata tra saune, scivoli acquatici e beauty farm. I prezzi variano a seconda dei servizi. Così come al parco dei Renai (3498852179) aperto nei giorni feriali dalle 14 alle 20 e sabato e festivi dalle 9:30 alle 20. Settanta ettari di laghi, isolette, piste ciclabili, attrezzature sportive. E ovviamente spiaggia, beachvolley, piscina, corsi di vela e molto altro ancora. Per chi ha voglia di spingersi un po’

Dalla spiaggetta sull’arno ai corsi di vela, le possibilità di svago per chi si deve accontentare di “ferie urbane” non mancano

La spiaggia sull’Arno

più in là, c’è sempre il Mugello. Il Lago di Bilancino ormai è una meta nota ai fiorentini. Allo stabilimento Bahia Caffé (338-3927974) un ombrellone e una sdraio costano 10 euro al giorno, e si può andare in canoa e surf, con tanto di scuola. Ci sono poi il Circolo Nautico (3486102212) per chi cerca corsi di vela,

o gli Escursionisti Barberinesi (3285475574) per chi preferisce la montagna. L’ultima possibilità, infine, è la gita fuoriporta. Per molti “fuoriporta” significa mare, quello vero. Ma quanto costa? In treno, FirenzeViareggio viene 6,60 euro in un’ora e mezza circa. Aggiungendo che l’ombrellone si porta da casa (sui

10 euro), il costo è di 23,20 euro a testa per tutta la giornata. Per una famiglia di quattro persone sono 62,80, senza il pranzo. Meglio l’auto allora: Firenze-Castiglioncello, 28 euro andata/ritorno comprensivi di pedaggio e carburante. Quanto quattro ingressi in piscina. Ma con l’incognita traffico.

estate. Ne sono rimasti pochi, e molto preoccupati

C’era una volta il cocomeraio

ei cocomerai fiorentini sono rimasti solo i semi. Di quei chioschi che coloravano gli angoli del centro storico ne sono sopravvissuti quattro o cinque, ma in periferia. Le motivazioni sono tante: dalla tassa per il suolo pubblico, aumentata anche quest’anno, alle difficoltà di svegliarsi presto e chiudere tardi, fino alla disaffezione dei giovani per il prodotto. “Non lo conoscono e preferiscono l’alcool”, confessa Giuseppe. La sua famiglia ha il chiosco accanto alla passerella delle Cascine da oltre quarant’anni. Le casse sono zeppe di angurie, ma solo qualche famiglia si ferma a prenderne una fetta. “Viene chi cerca la qualità, i clienti fissi. Ma sempre pochi”. Gli affari scarseggiano e chi sopravvive lo fa perché non c’è più la concorrenza o perché vende anche altro. “Mio nonno ha aperto nel ‘47, fino a quindici anni fa vendevamo anche sessanta-settanta cocomeri al giorno - racconta Stefano, al Piazzale Michelangelo - oggi dieci sono tantissimi”. Ora vanno forte i panini: “Prima venivano da casa per prendere una fetta di anguria, oggi un hot-dog”. Qualcuno che la pensi un po’ meno negativamente c’è, come Robin, tutti i giorni da-

vanti alla piscina Costoli, a Campo di Marte. “Da noi i ragazzi si fermano ancora, e il cocomero piace, anche se forse non come un tempo”. Il momento migliore è la sera, segno che lo mangiano per stare in compagnia. Anche per il chiosco più noto, quello sotto la Certosa del Galluzzo, la situazione non è rosea. “Quest’anno a maggio è stato freddo, quindici giorni senza vendere”, spiega Valerio. Ad agosto riempie anche dieci ceste, ma più per l’estetica: “Resisto grazie ai turisti. Ma col nuovo svincolo autostradale delle Bagnese chiuderò”. E dopo a chi lo lascia il banco? “Non credo che mio figlio potrebbe prenderlo, non rende abbastanza. Chiuderò, come hanno fatto gli altri”. /R.B.

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provincia

Luglio 2010

occuPaZione. Si chiamano Cft: investiti 3 milioni di euro per offrire 450 corsi di formazione

Novità in arrivo per chi cerca lavoro L’aCCorDo

Ginevra Donnici

i Centri Formativi territoriali costituiscono di fatto una rete composta da agenzie diffuse su tutto il territorio – dal Chianti ai quartieri di Firenze – che ha il compito di erogare corsi professionalizzanti finanziati attraverso voucher individuali del Fondo sociale e differenziati a seconda dell’area geografica

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i chiama Cft ed è un acronimo che sta per Centri Formativi Territoriali, che presto diventeranno il punto di riferimento per tutti i cittadini e i lavoratori interessati ad avere un aiuto economico per la propria formazione. Di fatto si tratta di una rete composta da agenzie diffuse su tutto il territorio – dal Chianti ai quartieri di Firenze – che sono delegate dalla Direzione Formazione della Provincia di Firenze all’erogazione di corsi formativi (inseriti in un catalogo) finanziati attraverso voucher individuali del Fondo Sociale Europeo. “Con questa operazione diamo una svolta al settore della formazione, rispondendo alla domanda che ci arriva direttamente dai territori – spiega l’assessore provinciale al Lavoro, Elisa Simoni – mettendo a disposizione dei cittadini del territorio fiorentino 3 milioni di euro distribuiti in 450 corsi. Il nuovo progetto della Provincia parte dal presupposto che i processi formativi individuali realizzati attraverso i voucher si sono dimostrati i più efficaci sia per l’accompagnamento che per il reinserimento nel mondo del lavoro”. “Un Cft – prosegue Elisa Simoni – sarà costituito dall’insieme delle sedi e delle strutture messe a disposizione dalle Agenzie formative e valorizzerà le vocazioni territoriali, i fabbisogni espressi dalle diverse aree della provincia e dai cittadini che le abitano con l’obiettivo di ottimizzare le risorse disponibili per l’erogazione di voucher”. Così, in ogni zona del territorio provinciale nasceranno spazi dedicati alla formazione dove

sarà più facile reperire riferimenti certi su titoli e finalità dei corsi, informazioni precise sulle date di avvio e di fine, indicazioni sull’entità economica dei voucher individuali che si possono ottenere. Con il personale dei Centri Formativi Territoriali sarà possibile studiare il percorso di formazione e professionalizzazione più adatto a ciascun utente, alla sua storia personale e al suo iter di studio e lavorativo. “Il compito primario di questi Centri – conclude l’assessore – sarà quello di curare la pubblicizzazione dei corsi, informando e orientando gli utenti, recependone i fabbisogni formativi, le esigenze di tipo logistico e organizzativo e supportando i cittadini nei vari adempimenti amministrativi relativi all’utilizzo del voucher”. Nei Cft si troveranno i corsi professionalizzanti per molte discipline e saranno caratterizzati per ciascuna area geografica con differenti percorsi formativi. Ad esempio nell’area Fiorentina Nord la formazione sarà mirata ai settori: meccanica, energia, acqua, gas, servizi. Nella zona Firenze centro: turismo, cultura, artigianato artistico, commercio. E nell’Area Fiorentina Sud: servizi e ambiente. I Cft dell’area Fiorentina Nord sono collocati a: Careggi, Statuto, Rifredi, Peretola, Novoli, Brozzi. Quelli di Firenze Centro sono nel centro storico, Ponte alle Mosse, piazza Puccini, Oltrarno, Porta Romana. Infine, nell’Area Fiorentina Sud: Campo di Marte, Le Cure, Coverciano, Bellariva, Gavinana, Viale Europa, Galluzzo, Isolotto, Legnaia, Soffiano, Ugnano.

Piano unico per tre province

Il turismo viaggia su scala metropolitana

ell’ottica di creare una Provincia metropolitana, che metta insieme quelle di Firenze, Prato e Pistoia, anche il settore del turismo muove i primi passi e lo fa con un accordo – firmato il mese scorso – che prevede un unico Piano turistico di area vasta e un fondo comune (di almeno 200mila euro) per finanziare le iniziative congiunte. Il protocollo d’intesa – sottoscritto dai presidenti delle tre Province: Andrea Barducci (Firenze), Lamberto Gestri (Prato) e Federica Fratoni (Pistoia) – si articola su molteplici piani, compresi gli aspetti promozionali. La collaborazione toccherà i settori del turismo scolastico, sportivo e ambientale, quelli del turismo congressuale, gli itinerari etruschi e dell’arte contemporanea comuni ai tre territori provinciali. In particolare, le tre Province coinvolte hanno deciso di istituire un coordinamento permanente fra i rispettivi assessorati al turismo che presiederà il Forum metropolitano formato dalle rappresentanze di tutti gli operatori sociali, economici e istituzionali dei territori. Inoltre, le Province di Firenze, Prato e Pistoia, daranno vita a un Comitato Turistico di Indirizzo di area metropolitana come sommatoria di quelli già esistenti, con presidenza a rotazione tra i tre Enti. “Questo accordo triennale ha una grande rilevanza – spiega l’assessore al turismo della Provincia di Firenze, Giacomo Billi – perché per la prima volta vengono individuati obiettivi e funzioni concrete. Non si tratta solo di accordi di carattere politico e amministrativo. Con questa firma le tre Province assumono reciprocamente impegni a livello pratico e operativo che, in prospettiva, potrebbero portare a maggiori sinergie per tutta l’area metropolitana Firenze, /G.D. Prato e Pistoia”.

luglio 2010

periodico dell’Amministrazione Comunale di Tavarnelle Val di Pesa A cura dell’Amministrazione Comunale di Tavarnelle - Coordinamento editoriale: Ufficio Stampa associato

Editoriale Cari concittadini, abbiamo deciso di rivolgerci a voi insieme, come ormai da anni, insieme, lavoriamo per le nostre comunità. È sotto gli occhi di tutti che, attraverso le gestioni associate, abbiamo ottenuto risultati importanti sulla qualità dei servizi erogati e sulla realizzazione di significative opere strategiche. Crediamo, che la conquista più importante di questi ultimi anni sia stata quella di aver introdotto un nuovo modo di lavorare, di collaborare, rompendo quelle barriere ideologiche e campanilistiche che non permettono di affrontare e superare le sfide della contemporaneità. In questo sforzo non siamo stati soli ma siamo stati forti del contributo del mondo dell’associazionismo e del volontariato che già da tempo aveva intrapreso concrete e solide azioni d’integrazione, dimostrando una moderna apertura politica e culturale. Insieme alla società civile, abbiamo, dunque, posto le basi per la costruzione di una comunità più forte e più coesa. In un periodo in cui le contingenze economiche e il susseguirsi di provvedimenti del governo centrale penalizzano gli enti locali, siamo convinti che solo insieme possiamo continuare a garantire risposte ai bisogni del nostro territorio e delle nostre comunità. Su questa base di valori, ci rivolgiamo ai nostri concittadini per illustrare cos’è l’Unione dei Comuni e perché intendiamo fare questa scelta. L’Unione dei Comuni non significa sciogliere due Comuni per farne uno solo: non ci saranno perdite d’identità, né aumento dei costi della politica e i Comuni che ne fanno parte manterranno il proprio nome e continueranno ad avere il loro sindaco, ma cederanno all’Unione le competenze nei servizi e nelle funzioni che a questa verranno trasferiti. Si tratta di uno strumento politico e amministrativo molto importante che è la “naturale” evoluzione del percorso intrapreso nel 2004 con le gestioni associate. Obiettivo che, tra l’altro, era presente anche nei nostri programmi elettorali. Questa scelta porterà semplificazione amministrativa, unificazione e razionalizzazione delle procedure che, oltre a rendere più robusta e stabile l’integrazione delle funzioni tra i due Comuni, consentirà di elevare l’efficienza dei servizi ai cittadini, professionalizzare maggiormente le strutture e costituire una base solida per un progetto politico di lungo corso e di ampio respiro per le nostre comunità. Porterà ottimizzazione dei costi e delle risorse e ci consentirà di assicurare ai cittadini gli stessi servizi che, se erogati soltanto da un piccolo Comune come il nostro, risulterebbero troppo onerosi. Solo un’aggregazione di funzioni può garantirci da un lato il raggiungimento di significative economie di scala e dall’altro la possibilità di usufruire di aiuti economici importanti come i contributi Regionali e le premialità e agevolazioni previste dal Governo per quei Comuni che scelgono di unirsi. Noi crediamo che i tempi siano ormai maturi per la nascita dell’Unione dei nostri Comuni e pensiamo che entro la fine di quest’anno possano essere completati tutti i necessari percorsi amministrativi. Come abbiamo sempre fatto, anche per questo nuovo percorso ci confronteremo con i cittadini, con le forze politiche, con i nostri dipendenti e con le Organizzazioni Sindacali per spiegare, nel dettaglio, quali saranno i cambiamenti. Per questi motivi invitiamo tutti a partecipare agli incontri che saranno programmati nei prossimi giorni. Sindaci Maurizio Semplici e Sestilio Dirindelli PER SCRIVERE A “TAVARNELLE IN COMUNE” potete inviare fax o lettere all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (tel. 055/8050824 fax 055/8076657) ed e-mail all’indirizzo di posta elettronica uff.stampabarberinotavarnelle@gmail.com.

140.000 euro per “Giovani Espressioni” Il progetto per valorizzare le passioni artistiche dei ragazzi Si realizzerà il progetto “Giovani Espressioni” e si affiancherà ai numerosi progetti “in cantiere” al Centro per l’Infanzia, Adolescenza e Famiglie (CIAF) dei Rovai. Tutto questo, grazie al contributo di 115.600 euro ottenuto dal FAS della Regione Toscana ed è il frutto di un lungo percorso partecipato dai numerosi ragazzi e da un’indagine sul mondo giovanile condotta insieme all’Amministrazione e realizzata dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Firenze. Nel Centro Giovani saranno realizzate nuove strutture per potenziare le attività attualmente presenti e implementare le risposte ai bisogni nonché l’integrazione delle molteplici diversità. L’attenzione sarà rivolta, innanzitutto, alle attività educative ed espressive dei giovani e dei bambini; in particolare musica e musicoterapia con laboratori di formazione insieme a sale prove per i gruppi del territorio. Inoltre, sarà predisposto uno spazio da costruire assieme ai ragazzi per un’eventuale radio o un piccolo studio di registrazione. Altri spazi saranno dedicati ad attività espressive di integrazione e formazione, alla danza, al teatro fino allo sviluppo delle nuove arti espressive video e digitali. Infine, sarà realizzato uno spazio aperto e condiviso dedicato alle attività di famiglie e bambini e ragazzi con bisogni speciali. “Abbiamo ottenuto un importantissimo risultato, in un percorso che ha visto l’anno scorso l’apertura del CIAF ai Rovai per i giovani – ha commentato l’assessore alle politiche giovanili di Tavarnelle, David Baroncelli –. È un passo in avanti significativo perché permette di andare incontro alle necessità dei giovani, di fornire uno spazio adeguato a tutte le forme di espressione nelle quali si riconoscono maggiormente. In primo luogo la musica ma senza trascurare tutte le altre attività. Questo centro può avere anche una forte valenza zonale per tutti i Comuni del Chianti.” Il progetto esecutivo ha un costo complessivo di 144.500 euro e prevede la realizzazione di quattro sale insonorizzate e di una sala polivalente con pavimentazione in legno di abete. I quasi 30.000 euro che non sono sostenuti dal finanziamento regionale saranno a carico dei due Comuni: circa 20.000 euro li metterà a disposizione

Tavarnelle e circa 10.000 Barberino. I Comuni hanno partecipato al “Bando per investimenti nei servizi per la prima infanzia. Servizi per l’educazione non formale dell’infanzia, degli adolescenti e dei giovani” che metteva a disposizione 19 milioni e 600.000 euro e le domande presentate sono state 78. “Il Centro Giovani è, per i nostri territori, un punto fondamentale perché permette di potenziare l’offerta in tema di politiche giovanili. È un luogo di sintesi e di formazione per le realtà giovanili, un luogo di aggregazione e di integrazione generazionale” ha spiegato l’assessore alle politiche giovanili di Barberino, Giacomo Cencetti. I laboratori saranno gestiti attraverso una pluralità di soggetti con il coinvolgimento dei giovani, delle associazioni e dei cittadini.

E tre! Anche San Donato ha il fontanello L’acqua pubblica del sindaco è arrivata anche nel borgo di San Donato. La nuova struttura, collocata in via Boccaccio, è stata inaugurata domenica 13 giugno davanti a tanta gente, nonostante la pioggia, e si aggiunge alle altre due già presenti sul territorio: al fontanello in piazza della Repubblica (inaugurato quattro anni fa) e al fontanello alla Sambuca (aprile 2009). Il fontanello è accolto in un piccola casa in muratura che ben si inserisce nel contesto urbano. “Questi fontanelli hanno un alto valore sociale e ambientale: sono un risparmio economico per le famiglie e un abbattimento dei rifiuti di plastica – ha sottolineato il sindaco Sestitlio Dirindelli –. Per avere un’idea di come e quanto sono utilizzati dalla collettività basta pensare che il fontanello in piazza della Repubblica, in poco più di tre anni, ha erogato oltre 2 milioni di litri di acqua e ha permesso di risparmiare 1 milione e mezzo di bottiglie di plastica, pari a quasi 50 tonnellate. Per le famiglie questo ha significato un risparmio di circa 430.000 euro. Analoghi risultati anche per il fontanello alla Sambuca che in circa 8 mesi ha erogato 213.000 litri di acqua facendo risparmiare 140.000 bottiglie di plastica, cioè pari a quasi 5 tonnellate. Anche in questo caso, non manca il dato economico: quasi 43.000 euro risparmiati per le famiglie”. Il fontanello eroga gratuitamente acqua naturale refrigerata in estate e a temperatura ambiente nelle altre stagioni. Da settembre, sarà a disposizione anche l’acqua gasata. Molto soddisfatto anche l’assessore ai lavori pubblici, Iuri Piattellini. “È un ennesimo esempio di sinergia e di collaborazione con il’ufficio ambiente e con i cittadini con i quali abbiamo intrapreso un percorso partecipativo per scegliere il luogo nel quale fare sorgere il fontanello. Sono doppiamente contento per questo risultato: sia come assessore che come abitante di San Donato”.

La realizzazione dell’impianto gestito da Publiacqua ha avuto un costo di 30.000 euro così distribuiti: 14.000 euro per l’installazione dell’impianto e 16.000 euro per la realizzazione dell’opera da parte della ditta Ergopiani. L’impianto è stato realizzato grazie a un contributo della Provincia di Firenze.

La Marcia di Barbiana Una delegazione del Comune di Tavarnelle ha partecipato alla IX° edizione della “Marcia di Barbiana” che si è svolta il 30 maggio per ricordare il sacerdote-maestro, don Lorenzo Milani e la sua opera. La delegazione di Tavarnelle era guidata dall’assessore alla pubblica istruzione Marina Baretta e dal presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Guttadauro.

È nato l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti Madrina d’eccezione, l’astrofisica Margherita Hack Margherita Hack sta all’astronomia come Galileo Galilei sta alla scienza, come Ernest Hemingway sta alla letteratura o come Albert Einsten sta alla fisica. Pertanto, che una delle più alte menti sia venuta nel Chianti, in una calda giornata di giugno, nel giorno del suo compleanno, a tagliare il nastro del nuovo Osservatorio Polifunzionale, deve rendere orgogliosi tutti. Se poi, la scienziata in questione, è fiorentina di nascita e chiantigiana di adozione, beh, allora è il massimo! Con queste premesse, il 12 giugno, Margherita Hack ha inaugurato l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti a Montecorboli, nel Parco botanico del Chianti dove è terminato il secondo lotto dei lavori. È stata una giornata di festa alla quale hanno partecipato tanti amministratori e tanta gente Il sindaco Sestilio Dirindelli, che ha presenziato la cerimonia insieme al vicesindaco di Barberino, Mario Becattelli, ha aperto gli interventi sottolineando che “nonostante le tante difficoltà di bilancio, qui, in questi territori, crediamo nella ricerca e nella scienza. È un’opera importante per tutto il Chianti – ha proseguito il sindaco – e mi auguro che entro l’anno riusciremo a completarla con la cupola, pertanto, l’anno prossimo,

credo che saremo di nuovo qui per l’inaugurazione dell’osservatorio completato. È nato come una piccola opera ma nel corso dell’anno è cresciuta fino a diventare una grande opera, un luogo dove la scienza si integra al territorio e si offre alla conoscenza dei nostri ragazzi e dei nostri cittadini. Credo che potremo prendere il protocollo d’intesa che ci ha portato fin qui e di estenderlo a tutti i Comuni del Chianti sia fiorentino che senese. Un grazie anche al contributo offerto dal Lions Club Montelibertas”. Numerosi sono stati gli interventi e l’ultimo è stato quello più atteso: quello della professoressa Margherita Hack. Anche lei ha sottolineato l’importanza di questo osservatorio, realizzato in “una struttura ecologica, tutta in legno. L’importanza di questi laboratori è di permettere ai ragazzi di capire, di mettere le mani nelle cose che studiano”. La nuova struttura dell’Osservatorio, realizzata interamente in legno, secondo i principi della bioarchitettura, nasce da un progetto del 1997, su iniziativa del gruppo Astrofili “Il Borghetto” e ha visto la partecipazione delle amministrazioni di Barberino Val d’Elsa, Tavarnelle Val di Pesa, San Casciano Val di Pesa, Greve in Chianti,

Castellina in Chianti, Provincia di Firenze e Provincia di Siena. Il nuovo osservatorio, quando sarà completato e avrà tutta la strumentazione tecnica necessaria, avrà un valore di circa 300.000 euro. Il progetto tecnico è stato curato dal geometra Massimo Calosi di Barberino.

Il commercio al dettaglio

Una ricchezza da preservare e valorizzare per il territorio Il commercio non è solo. Anche e soprattutto in questo momento di difficoltà economiche, il Comune lavora insieme alle associazioni di categoria e agli operatori per valorizzare i negozi di vicinato, per far sì che, nonostante la crisi economica, rimanga integra questa nostra caratteristica con un’immagine di accoglienza e di vicinanza, perché il nostro territorio ha tra le proprie peculiarità, proprio queste ricchezze. “I negozi di vicinato sono un tesoro da preservare e da valorizzare che caratterizzano il nostro territorio – ha spiegato l’assessore al commercio Lia Corsi –. Svolgono una funzione sociale per i cittadini e sono da richiamo per i turisti. Non siamo un grande magazzino e non vogliamo diventarlo. Siamo sensibili ai problemi dei commercianti e cerchiamo di lavorare insieme per superare, insieme, questo periodo di crisi”. Il Centro Commerciale Naturale “Di Bottega in Bottega” risponde a queste esigenze: toglie dall’anonimato determinati territori, li caratterizza e ha organizzato una serie di iniziative ed eventi per animare Tavarnelle.

La Pro Loco, come di consueto, segue la rassegna “A passeggio per il centro” e tutti i martedì, dal pomeriggio alle 24,00 ci sono negozi aperti, animazione a tema, happy hour, intrattenimento musicale e la chiusura al traffico di tutta la zona. Alcune di queste serate sono gestite direttamente dal Centro Commerciale Naturale. Segnaliamo i prossimi appuntamenti. Martedì 13: “Serata degli Artigiani”. Gli artigiani saranno al lavoro nelle strade del centro, per mostrare come nascono i manufatti e sarà possibile acquistarli. Martedì 27: “Serata degli Artisti”. Tavarnelle per una sera diventa la città francese di Montmartre e sarà possibile vedere all’opera gli artisti che creano i propri capolavori. Martedì 10 agosto: “Calici di Stelle”. La notte di San Lorenzo, quando il cielo è solcato dalle stelle cadenti, sarà possibile sorseggiare un calice di buon vino e cercare di scorgere qualche scia luminosa nella notte. “Siamo soddisfatti del lavoro svolto dal Centro Commerciale Naturale, delle iniziative organizzate volte a dare respiro

Tavarnelle Val di Pesa

al commercio ma che garantiscono anche un miglioramento dell’immagine del territorio, rendendolo più attraente e più vivace – ha proseguito l’assessore Lia Corsi –. Auspico che aumentino le adesioni per rendere sempre più appetibili e caratteristiche le nostre zone”.

Music Contest. Spazio ai giovani Il concorso musicale riservato alle band emergenti presenti sul territorio, organizzato dagli assessorati alla cultura e alle politiche giovanili dei Comuni di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa in collaborazione con il gruppo donatori di sangue Giovani Fratres si avvicina alla fase finale. Il 30 luglio è in programma la serata conclusiva del Music Contest che finora ha visto salire sul palco allestito in piazza

IN BREVE

S.A.FI. e Quadrifoglio sono più vicine e si avvicina la fusione. A giugno il Consiglio Comunale ha deliberato l’aumento del capitale sociale per la S.A.FI. e contemporaneamente l’assemblea della società che gestisce la raccolta dei rifiuti sul territorio ha deciso il conferimento degli impianti ancora di proprietà dei Comuni. È stato un passaggio importante perché propedeutico al progetto di fusione fra Quadrifoglio e S.A.FI. che i rispettivi Consigli di Amministrazione prevedono di approvare entro la fine dell’estate.

Proseguono le adesioni per il Chianti Solare che permette di ottenere energia elettrica pulita perché proveniente dal sole. Per partecipare al progetto del GASF, cioè il Gruppo di Acquisto Solidale del Fotovoltaico, contattare l’URP: 055/8050824-838. Il GASF permette di ottenere l’impianto fotovoltaico a prezzi, mediamente più bassi, un’alta qualità del prodotto, un prezzo realmente “chiavi in mano”, una manutenzione decennale inclusa, soluzioni finanziarie per sostenere i costi.

Matteotti già sette band: Opra mediterranea, Modreef, Matteo Malquori, Repleva, Mr. Piera & the Forever Young, Hot Rats, Fanti di Picche. Per la finale, sono attesi i seguenti gruppi: Almost Blue, Zatarra e il grande freddo, Speciale Guest. La band vincitrice potrà incidere in uno studio professionale il proprio cd e sarà ospite delle emittenti radiofoniche Nova Radio e Radio Rosa.

La Piazza Vive... Viva la Piazza! Il 9 luglio il citofonista della Dandini Un ricco cartellone di iniziative anima l’estate a Tavarnelle. Musica e intrattenimento in piazza Matteotti con la sesta edizione de “La Piazza Vive, Viva la Piazza!” che fino a settembre, tutti i venerdì, proporrà concerti, eventi, spettacoli a ingresso gratuito per fare vivere la piazza a suon di musica, per trascorrere le serate estive, per divertirsi tutti insieme. L’iniziativa è organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Tavarnelle. I prossimi tre appuntamenti sono il 9 luglio con Andrea Rivera, il citofonista della trasmissione “Parla con me”, mentre ad agosto segnaliamo, il 6, il concerto dei “Selton” e il 20 il concerto degli “Apple juice & le Sbarelline”. Entrambi i gruppi hanno partecipato alle selezioni della trasmissione “XFactor”. Sono tre appuntamenti legati dal filo rosso dell’ironia, del divertimento, della satira. Andrea Rivera è un attore, comico e musicista, conosciuto dal grande pubblico per i suoi interventi dissacranti nei panni del “citofonista” disturbatore dei condòmini che

imperversa, ormai da diversi anni, nella trasmissione di Serena Dandini su RAI 3. Sul palco sarà affiancato da due bravissimi polistrumentisti per dare vita a un’ora e mezza di spettacolo musicale divertente e irriverente, tra canzoni d’autore e rock che aiuta, sospinge e potenzia le parole, gli ammiccamenti, gli sguardi di Andrea Rivera. Una canzone d’autore che raccoglie, forse più di ogni altro, il testimone lasciato da Rino Gaetano per il connubio di leggerezza e incisività di musica e testi ma che ricorda fortemente anche il genio di Giorgio Gaber e del suo teatro-canzone. I “Selton” sono ormai una realtà consolidata: sia per l’insolita proposta musicale del loro album d’esordio “Banana à Milanesa” (nel quale i quattro giovani musicisti brasiliani interpretano nella loro lingua i brani più conosciuti di grandi autori italiani come Enzo Jannacci, Dario Fo, Cochi e Renato), sia per lo spettacolo interamente incentrato su cover dei Beatlese, sia per le numerose apparizioni: oltre cento in un anno e mezzo in tutta Italia. Sono brasiliani originari di Porto Alegre, e si sono fatti conoscere in Spagna, a Barcellona,

dove con centinaia di concerti hanno affinato il loro stile e la loro capacità di suonare dal vivo, davanti a un pubblico, su un palco. Infine, “Gli Apple Juice” sono una sorpresa dal sapore rock & roll mentre “Le Sbarelline” sono un sogno a pois che si materializza. Insieme, danno vita a un mix di voci, espressioni, suoni e gusti dal carattere retrò che riporta ai favolosi anni cinquanta e dà vita a uno show divertente e frizzante. Il gruppo nasce nel 2005 con la volontà, da parte dei musicisti, di rinverdire alcuni brani che hanno fatto la storia del ‘900. Il gruppo vuole rendere omaggio ai grandi autori e interpreti della musica italiana e internazionale che segnarono gli anni cinquanta attraverso lo stile di quel periodo basato sull’allegria, il divertimento e l’ironia. Lo show che ne scaturisce, si sviluppa attraverso i costumi di scena, il botta e risposta con il pubblico, le diverse personalità della band che emergono sotto un’unica bandiera: quella del sorriso.

I 40 anni di storia della Pallavolo Tavarnelle sono stati festeggiati nel migliore dei modi, grazie alla promozione in serie C della prima squadra femminile. “Complimenti, è un bel risultato conseguito dalla squadra che fa onore a Tavarnelle” ha commentato il sindaco Sestilio Dirindelli rivolgendo un saluto alla squadra, a tutto lo staff tecnico e ai due allenatori Davide Mugnai e Piergiacomo Buoncristiani che hanno condotto l’impresa.

3 Scuola. Da settembre, pagamenti più veloci per i servizi

Accettate tutte le domande per il nido Scatta l’ammodernamento per i pagamenti delle quote dei servizi di mensa, nido, trasporto e iscrizione. Il Comune sta attivando un nuovo strumento per semplificare i pagamenti e renderli meno onerosi per i cittadini. Infatti, da settembre questi servizi potranno essere pagati con RID bancario o con MAV elettronico senza costi aggiuntivi. Il RID permetterà una domiciliazione sul conto corrente in banca o alle Poste come se si trattasse di una normale utenza domestica. Inoltre, il Comune “premierà” coloro che sceglieranno di pagare con RID applicando uno sconto. Il MAV consentirà il pagamento anche on-line oltre che in banca e presso l’ufficio postale. Pagare con il RID oppure on-line permetterà agli utenti di evitare lunghe code agli sportelli, il rischio di dimenticarsi di pagare entro le scadenze i bollettini e farà risparmiare anche la commissione di 1 euro per ogni bollettino. Pertanto, sarà possibile risparmiare anche una ventina di euro l’anno. Il nuovo sistema sarà gestito da un apposito software che giornalmente registrerà gli avvenuti pasti dei bambini, indicherà la presenza di

eventuali diete specifiche, diminuirà la possibilità di errore e tutta la situazione potrà essere consultata on-line, in tempo reale, dai genitori con apposite password personali come già accade per il servizio di trasporto. A settembre, con l’inizio dell’anno scolastico, i bambini riceveranno una lettera per illustrare alle famiglie la novità e quali operazioni effettuare. Per ulteriori informazioni, telefonare all’ufficio scuola del Comune allo 055/8050886. Intanto, sempre in tema di scuola, sono state azzerate le liste d’attesa per gli asili nido. “Con soddisfazione abbiamo accolto tutte le domande all’asilo nido e auspichiamo che questo possa accadere anche nella scuola dell’infanzia” ha commentato l’assessore alla pubblica istruzione Marina Baretta. Infatti, nei due asili nido Melograno e Melarancio, rispettivamente a Sambuca e a Barberino, tutte le domande d’iscrizione pervenute entro i termini e risultate corrette sono state accolte. Sono 23 al Melograno e 54 al Melarancio. Attualmente la lista d’attesa presenta soltanto bambini sprovvisti dei requisiti necessari.

“Premio Toscana Ecoefficiente 2010”

“Disimballiamoci”, premiato a Terra Futura “Siamo contenti per aver ottenuto questo premio a dimostrazione che il lavoro svolto è stato ben apprezzato anche al di fuori dei nostri territori. È un’ulteriore riprova che la sensibilità per l’ambiente, le politiche ecosostenibili, cioè «a misura di ambiente», non passano inosservate. Il progetto «Disimballiamoci», che ormai è diventato una realtà ben presente nelle abitudini dei nostri cittadini, è una scommessa vinta ed è un nostro fiore all’occhiello. Uno dei motivi del successo di «Disimballiamoci» è sicuramente da ricercare nella natura del progetto che non è qualcosa imposto dall’alto ma nasce come un’operazione a carattere corale, messa in atto direttamente da più attori. Il punto di forza dell’iniziativa risiede nella sua capacità di coniugare azioni concrete, volte alla riduzione dei rifiuti, e il coinvolgimento attivo della cittadinanza attraverso il fondamentale apporto degli operatori economici”. È il commento dei sindaci dei tre Comuni del Chianti impegnati nel progetto “Disimballiamoci”: Maurizio Semplici, sindaco di Barberino Val d’Elsa, Massimiliano Pescini, sindaco di San Casciano Val di Pesa e Sestilio Dirindelli, sindaco di Tavarnelle Val di Pesa. Il riconoscimento per il “Premio Toscana Ecoefficiente 2010” è stato ritirato dagli assessori all’ambiente dei tre Comuni durante la cerimonia che si è svolta a fine maggio alla Fortezza da Basso di Firenze, nell’am-

bito della rassegna “Terra Futura” organizzata dalla Regione Toscana. “Attuando buone pratiche quotidiane e realizzando un percorso virtuoso siamo riusciti a ridurre drasticamente nei tre Comuni lo smaltimento degli imballaggi, dei rifiuti indifferenziati, della plastica promuovendo anche prodotti sostenibili – hanno sottolineato gli assessori all’ambiente Silvano Bandinelli per Barberino, Carlo Savi per San Casciano e David Baroncelli per Tavarnelle –. Abbiamo accolto anche proposte che hanno permesso di conseguire ottimi risultati in questo primo anno di attività e periodicamente saranno eseguite verifiche per controllare che questi impegni siano mantenuti. Il progetto coinvolge sia gli esercenti che i clienti: quindi tutti i cittadini sono impegnati per abbattere la produzione dei rifiuti e ora è necessario proseguire su questa strada”. “Disimballiamoci. Negozio sostenibile del Chianti fiorentino” da progetto è diventato ormai una realtà strutturata e funzionante, grazie alla collaborazione di una quarantina di esercizi commerciali. Il riconoscimento per il “Premio Toscana Ecoefficiente 2010” è stato ottenuto nella categoria “Buone pratiche nelle Pubbliche Amministrazioni” e i tre Comuni, per i prossimi due anni, potranno fregiarsi di questo “marchio” di eco sostenibilità riservato alle pubbliche amministrazioni, imprese e cittadini.

In vacanza con I Girasoli e l’associazione La Botte Cominciati i centri estivi per i giovani Giochi, escursioni, laboratori e tanto divertimento per i bambini e i ragazzi che frequentano le scuole di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa e che partecipano ai Centri Estivi che sono già in piena attività. “I Girasoli” si svolgono presso la nuova scuola dell’Infanzia “La casa del

Sole” di Barberino, in località Bustecca e sono riservati ai bambini della scuola materna. Sono oltre cinquanta i bambini che vi partecipano, utilizzando tutti i posti a disposizione. Sono due i turni: il primo dal 5 al 16 luglio e il secondo dal 19 al 30 luglio. La quota di iscrizione è di 150,00 euro per turno, comprendente anche il servizio di refezione e di trasporto. I Centri Estivi sono gestiti dalla cooperativa Zefiro. I bambini e i ragazzi delle scuole elementari e medie, anche qui sono una cinquantina gli iscritti, partecipano ai Centri Estivi gestiti dall’Associazione “La Botte” a San Casciano. Quattro sono i turni: dal 15 al 26 giugno, dal 29 giugno al 10 luglio, dal 13 al 24 luglio e dal 27 luglio al 7 agosto. Il costo è di 160,00 euro per ogni turno comprendente anche il servizio di refezione (presso il ristorante La Botte) e di trasporto (escluso per il quarto turno).

I gruppi consiliari

Centro Sinistra per Tavarnelle

Lista Civica “Insieme per Tavarnelle”

La Consulta degli Stranieri Per fortuna a Tavarnelle c’è! Sono trascorsi sei mesi dalla nomina della nuova Consulta degli Stranieri di Tavarnelle Val di Pesa, Consulta che rimane in carica per tutta questa legislatura e quindi fino al 2014, anno in cui scade il mandato dell’attuale sindaco Sestilio Dirindelli appoggiato dal Centro Sinistra per Tavarnelle. Anche a Tavarnelle e come già in altri Paesi italiani ed europei, il fenomeno immigratorio si espande, si consolida. Per noi è diventato, oramai, un’irrinunciabile forza economica e demografica. Ci sono settori produttivi che non possono fare a meno della forza lavoro degli immigrati: in particolar modo nel settore agricolo ma non solo. A Tavarnelle dal 2007 abbiamo voluto dare voce e spazio a questa rappresentanza, a queste persone che con le loro famiglie lavorano, pagano le tasse nel nostro Comune, mandano i propri figli nelle nostre scuole ma che non partecipano alle decisioni politiche. Ci sono già alcuni Stati in Europa dove lo straniero partecipa alle elezioni locali ma è escluso dalla possibilità di essere eletto. Adesso l’immigrato extracomunitario può eleggere i propri rappresentanti nei Consigli comunali, provinciali, regionali solo dopo la procedura di naturalizzazione che comporta un minimo di dieci anni di residenza nel nostro Paese. Ecco allora che a Tavarnelle nasce la Consulta degli Stranieri. La nostra Amministrazione ha voluto colmare questo vuoto per dare più spazio, più diritti di cittadinanza a queste persone, alle loro famiglie, dotandosi di uno strumento consultivo parallelo al Consiglio comunale, per dare più voce agli immigrati extracomunitari e coinvolgerli in prima persona nella vita pubblica, avvicinarli alle istituzioni locali. Sono queste le motivazioni che ci hanno portato ad adottare una delibera contenente un regolamento comunale che ha richiesto diversi mesi di lavoro, diversi incontri con le realtà locali, associazioni del terzo settore e Caritas. Gruppo consiliare Centro Sinistra per Tavarnelle Raffaele Tasso

Il Comune di Tavarnelle ha la Consulta degli Stranieri che è composta da 13 membri, di cui nove appartenenti alla comunità straniera, due consiglieri comunali e due volontari italiani e stranieri. Nelle riunioni discutiamo di problemi legati al mondo degli immigrati, questioni burocratiche e amministrative del Comune oppure riferite ai nostri bambini, alle difficoltà che incontriamo nel parlare e nell’imparare la lingua italiana. Nell’ultimo periodo, grazie alla Consulta, è stato risolto il problema dello sportello informativo sulla documentazione per presentare le domande per il rinnovo del permesso di soggiorno, per il ricongiungimento familiare e tanto altro ancora. Ora, la Consulta sta lavorando per migliorare la qualità dell’insegnamento volontario della lingua italiana. Tutti abbiamo la prioritaria necessità di imparare la lingua del posto dove viviamo: per trovare lavoro, per comunicare con il popolo che vive nel territorio, per mandare i figli a scuola, per comunicare con gli uffici e per tante altre necessità. Nel periodo di marzo e aprile è stato organizzato il progetto “A scuola in famiglia” con l’Istituto comprensivo di Tavarnelle. È stato un laboratorio rivolto alle mamme dei bambini stranieri che, in sei incontri, ha informato sull’organizzazione della scuola, sui servizi educativi e sociali, sui servizi della sanità, sulla formazione e sulle modalità di accesso a mondo del lavoro e sui servizi offerti dall’ufficio immigrazione. Noi stranieri abbiamo tante necessità ma, allo stesso tempo, abbiamo anche tanti doveri per poter vivere insieme agli italiani. Principalmente, per la sicurezza: non possiamo vivere sempre con la paura di essere derubati, stuprati, ammazzati, drogati. Dobbiamo dare una mano a eliminare il crimine dal territorio italiano, dobbiamo aiutare a tenere pulito l’ambiente, a non abbandonare i rifiuti, a sostenere sempre gli anziani e i bambini. Tanti di noi lavorano in aziende di produzione e nell’edilizia, hanno lavori autonomi. Tutti dobbiamo inserirci nella comunità italiana, bisogna organizzare feste multiculturali per far conoscere le nostre culture: in fondo, siamo tutti uguali. Chi ha problemi che riguardano gli stranieri oppure amministrativi oppure consigli utili per migliorare la qualità dei servizi, può rivolgersi alla Consulta degli Stranieri. Presidente della Consulta degli Stranieri Virdi Sukhwant Singh

Comune di Tavarnelle Val di Pesa: ovvero, il nulla amministrativo La chimica, l’agricoltura, la salute della gente: interessano a qualcuno? Ognuno può vedere, soprattutto in questa stagione, il massiccio impiego di sostanze chimiche nelle vigne e nelle altre coltivazioni del territorio. Migliaia, centinaia di migliaia di ettolitri di sostanze chimiche che inondano le piante e il terreno senza criterio, senza tutela perfino di chi le sparge, senza controlli né conoscenza degli effetti che possono avere sugli esseri umani e sull’ambiente. Chi consiglia l’uso, la quantità, i tempi, i modi, la permanenza nel terreno di questa peste chimica? Chi controlla usi e abusi? Non è raro sentire gli addetti ai lavori che dicono: “Tizio ha detto così… Caio dice che si è sempre fatto così….il Tale o il Tal’altro venditore consigliano…”. Dinanzi a questo quadro difficile da definire di sola ignoranza, di incredibile incompetenza o di pura e semplice idiozia suicida, i titolari della funzione di prevenzione e di controllo della salute pubblica, il sindaco “autorità sanitaria locale”, pappa soldi “società della salute”, la assurda Regione Toscana, vi risulta che facciano qualcosa? Hanno almeno il coraggio di comunicare l’andamento, statisticamente rappresentativo con opportuni raffronti temporali e territoriali, delle patologie cancerogene e di quelle della tiroide? Nella testa di questa specie di sindaci, di assessori, di insignificanti presidenti e assessori regionali non c’è nulla, vuoto pneumatico e basta? Ahimè sì.

Poeri a noi

Non so quanto denaro pubblico costa “nel cuore della toscana collinare”. Polistampa 2010 e lo spazio “concesso” non consentono neppure modesto commento. Ciò che è profondamente ridicolo è il minuetto di leccabaciamani reciproco tra il sindaco regnante e l’ex Fusi sindaco che, “more solito”, si parla addosso e basta. Questa è la “politica” di Tavarnelle: due signori nessuno che si omaggiano a turno nella assoluta assenza e indifferenza dei cittadini e, quel che è più grave, nell’assoluto menefreghismo dei problemi della gente. Chi ha detto che “chi fa politica la fa per i suoi interessi personali?” Lista Civica Insieme per Tavarnelle Fabio Toccafondi

Il Tignano Festival per l’Ambiente

Il jazz di Fabrizio Bosso, scienza, teatro e musica classica È ormai un appuntamento cult, la rassegna “Tignano Festival” giunta alla XXIII edizione che quest’anno avrà come protagonisti il jazz “Spirito Libero” di Fabrizio Bosso, che l’8 luglio inaugura il ricco programma, insieme al quartetto formato da Luca Mannutza al pianoforte e fender rhodes, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Lorenzo Tucci alla batteria. Ospite della serata sarà Roberto Cecchetto alle chitarre. Altri ingredienti del Tignano Festival saranno una conferenza spettacolo con osservazioni guidate della volta celeste, una cena-spettacolo con madrigali rinascimentali, il teatro d’autore di Alberto Severi e, per finire, la performance schubertiana de l’Ortensemble Orchestra Regionale Toscana. Anche quest’anno il Tignano Festival avrà un’anima ambientalista e lo scenario sarà il suggestivo Castello di Tignano a Barberino. La mostra “Glue Jazz” curata da Sandra Stanghellini e dalla Fondazione Giuliano Ghelli, con le stelle del jazz raffigurate con la tecnica “a spatola” dall’artista Gerar-

do Zei, farà da scenografia al festival. Il 15 luglio, appuntamento con la conferenza spettacolo “La vita, il cielo e l’ambiente”. Che cos’è la vita? Tanti i temi dibattuti insieme al pubblico da Enzo Gallori, genetista e professore associato di Genetica e Astrobiologia al Dipartimento di Fisica e Astronomia della Facoltà di Scienze dell’Università di Firenze, da Vincenzo Millucci, professore associato della Facoltà di Scienze M.F.N Fisica Matematica dell’Università di Siena e da Angelo Adamo, musicista, illustratore, divulgatore e astronomo presso l’Osservatorio Astronomico di Bologna. Gli interventi saranno accompagnati da suggestivi interventi musicali, letture e testi di ispirazione astronomica, proiezioni di immagini. La serata si chiuderà con osservazioni guidate dei principali corpi celesti, grazie alla collaborazione con gli osservatori dell’ateneo senese e di quello astronomico del Chianti. Durante la cena–spettacolo “Ecologicacena” del 22 luglio gli antichi sapori di Tignano saranno accompagnati dallo spettacolo de l’ensemble Rinascimentale “Li

Choregianti” con “Festino nella sera del giovedì grasso avanti cena” di Adriano Banchieri, uno dei primi madrigali rappresentativi della storia della musica. Al termine della cena, sarà rappresentato lo spettacolo teatrale “Il Grande Vetro, per una ecologia del quotidiano” di Alberto Severi. Cinque note scritte per la rivista “Il Grandevetro” interpretate da Massimo Salvianti con musiche e suoni di Giovanni Cassori eseguite in scena dall’autore. Lo spettacolo è stato rivisitato ed è stato scritto un nuovo finale. A chiudere il Festival, il 29 luglio, la grande musica classica di Franz Schubert eseguita dall’Ortensemble Orchestra Regionale Toscana con Daniele Giorgi concertatore. La rassegna è realizzata con i patrocini della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, la collaborazione dei Comuni di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa e il contributo di Legambiente e del suo circolo “Il Passignano”. Informazioni e prenotazioni http://www.tignano.it

società

la stoRia. Giovanni D’Andria, consulente finanziario, sta per inaugurarlo a Tavarnuzze

Se il promotore apre un ristorante Dario Nesseri

“E

sistono due modi di fare le cose: con passione o senza. Tutto il resto conta poco”. Giovanni D’Andria, affermato promotore finanziario attivo dal 1998, spiega con poche parole la sua decisione di “buttarsi” anche nel mondo della ristorazione. Una scelta controcorrente di cui si dichiara orgoglioso, un tentativo di dimostrare coi fatti che oltre a pacchetti azionari e obbligazioni esistono altre strade per fare buoni investimenti. Una grande pizzeria-ristorante, che prenderà il nome di “TerzoTempo”, sta infatti per essere da lui inaugurata a Tavarnuzze, in via Achille Grandi 2, all’interno del centro Zodiac. “Non vedo l’ora, è un’attività cui tengo molto ma che sarà portata materialmente avanti dai miei soci: Marco Pancani, Andrea Torrente, Giampaolo Neri e Stefano Rustione. Sono convinto che il lavoro di squadra paghi sempre”. Ai fornelli, invece, Mantiglia, chef d’eccezione con 35 anni di insegnamento nelle scuole alberghiere alle spalle. Uno spirito di condivisione solo in apparenza in contrasto con la sua professione di consulente finanziario, meno algida e glaciale di quanto si potrebbe pensare a prima vista. “Certo, è un ambiente dove s’aggirano parecchi ‘squali’ - scherza ma non troppo Giovanni D’Andria - in realtà è tutto il sistema

Giovanni D’Andria

che è sbilanciato. E comunque - tiene a precisare - c’è sempre chi agisce in buona fede e chi no”. In questo senso, non mancano punte polemiche nei confronti delle banche. “Il problema è che consigliano ai clienti sempre i soliti prodotti, i loro. Lo so perché sono tutt’ora legato ad un grande istituto di credito. Serve maggiore trasparenza – prosegue – continuando a forzare la mano

l’intero sistema potrebbe finire sottosopra”. Un chiaro riferimento al ruolo di “banco” che molti istituti di credito, nell’orientare gli investimenti dei propri correntisti, finirebbero il più delle volte per esercitare. “La questione più lampante è senz’altro il conflitto d’interessi - dice quasi spalancando le braccia - troppe volte si propongono pacchetti poco redditizi spacciandoli per imperdibili affari”. La vicenda dei bond argentini e della crisi Parmalat, d’altra parte, è ancora fresca nella memoria di tutti. Anche le agenzie di rating, volte a monitorare lo stato di salute delle società quotate in borsa, sono da tempo finite sul banco degli imputati. “Gli scandali degli ultimi anni sono lì a dimostrare che troppi interessi incrociati inquinano il mercato – racconta – chiunque in questo periodo di crisi avesse voglia d’investire deve farlo con la massima attenzione, senza precluder-

si strade alternative”. Nessun assalto alla diligenza, dunque. Giovanni D’Andria suggerisce estrema prudenza nella gestione dei propri risparmi, invitando comunque a prendere in considerazione altri tipi di investimento. “Penso al settore immobiliare – spiega – è un mondo in cui ho lavorato molto anche in passato. Insieme alla ristorazione è uno degli sbocchi più sicuri per un buon investimento”. In attesa di conoscere il menu del grande locale di Tavarnuzze, Giovanni D’Andria lascia intendere che anche nel suo campo “originario” punta a mettersi in proprio. “Il futuro della consulenza finanziaria è quello di singoli operatori staccati e indipendenti rispetto alle banche – conclude – in modo che sia possibile diversificare l’offerta e creare un rapporto di fiducia col cliente. Voglio essere il primo a tentare questo esperimento”.

Per dieci anni si è occupato di tutt’altro. ora ha scelto di fare anche questo passo, lanciando un locale (si chiamerà “terzotempo”) in cui obbligazioni e pacchetti azionari c’entrano poco: “È il segno che ci sono altre strade per fare buoni investimenti” 1122428

noi & gli altri

Luglio 2010

sanitÀ/1. Da sei anni la Toscana ha il più alto tasso di donazioni di organi, ma resta molto da fare

Trapianti, una regione da primato L’aPPELLo

il Granducato può vantare 83,2

Scarseggiano nuovi volontari

I donatori di midollo invece diminuiscono

benefattori per milione di abitanti, contro una

media nazionale ferma al 21,4. Ma le possibilità di crescita sono ancora notevoli Simele Kruklidis

lcuni parlano di generosità e altri ancora di dovere civico, ma quel che conta davvero in tema di trapianti non è tanto la definizione, quanto i numeri. La Toscana è da sei anni la regione italiana con il più alto tasso di donazioni di organi, vantando 83,2 donatori per milione di abitanti, quando la media nazionale è ferma solo al 21,4. Un successo che smuove le corde dell’orgoglio, considerando soprattutto che a Firenze i potenziali donatori iscritti all’Aido (Associazione Italiana per la donazione degli organi) si attestano intorno alle 23mila unità. Dati in aumento, dunque, sebbene ci siano ancora notevoli possibilità di crescita. Umberto Biagi, presidente regionale dell’Aido, ha infatti dichiarato che: “Nella vita si ha la possibilità di essere donatori una sola volta, mentre la necessità di ricevere un organo varia da una a cinque. Bisogna riflettere con coscienza sul poter essere utili ad un altro individuo, poiché purtroppo, solo uno su tre arriva al trapianto”. Gli altri due, invece, rimangono in attesa, il più delle volte invano. Nell’ospedale di Careggi, da anni oramai si pratica con successo il trapianto di rene e nello scorso anno gli interventi effettuati sono stati complessivamente 49. Quanto ai dati più recenti, relativi al 30 aprile 2010, in Toscana si contano 36 trapianti di rene, 6 di cuore, 4 di polmone, 4 di pancreas e 36 di fegato. Cifre che parlano di speranza, ma purtroppo non per tutti. Come ha spiegato il

coordinatore regionale del Craot (Centro Regionale Allocazione Organi e Tessuti) Roberto Lippi: “Nonostante i potenziali donatori siano in visibile rialzo, permane un grado di opposizione del 24,7 per cento. Ad ogni modo si tratta di un miglioramento, considerando che solo fino a qualche tempo fa il dissenso era fermo al 30 per cento”. Quel che emerge dalle statistiche nazionali, è però una forte disomogeneità nell’impulso della donazione: alcune regioni, più di altre, raccolgono assensi molto bassi. Ecco perché, come ha ribadito Lippi: “La nostra generosità acquista valore non soltanto per i residenti toscani, ma anche per molti altri cittadini che altrove avrebbero

minori possibilità di ricevere un organo”. Dal 1999, sulla decisione di donare i propri organi, vige il “silenzio assenso”, un principio in realtà non ancora effettivo. Per tale ragione ad ognuno è dato il diritto di esprimere la propria volontà, ad esempio con una dichiarazione scritta o attraverso l’AUSL. Se invece non viene espressa alcuna disposizione, i familiari possono presentare un dissenso esplicito. Ulteriore passo avanti è la cosiddetta donazione samaritana, che si riferisce al donatore vivente che offre un rene alla collettività. Così, mentre la campagna di sensibilizzazione raccoglie nuovi consensi, aumentano le speranze per gli oltre 4mila malati in attesa di trapianto.

a oltre venti anni, a Careggi, esiste un centro specializzato in trapianto di midollo osseo. Si chiama Tmo, ha ottenuto il riconoscimento di struttura qualificata a livello europeo e rappresenta uno dei quattro reparti della regione dedicati ai trapianti allogenici (ovvero da donatore diverso). Grazie a luoghi come questi, in Italia, ogni anno vengono salvate 700 vite, di adulti e bambini. Eppure, in Toscana, il trend è negativo: dalle più recenti statistiche pubblicate si evince infatti che i donatori di midollo sono in leggera diminuzione, attestandosi a 617 unità per centomila abitanti. In Sardegna, per fare un confronto, sono circa il doppio. Secondo Alberto Bosi, ematologo a Careggi, l’aspetto più grave del calo di donatori è la carenza di giovani: “Non ci sono nuove adesioni tra i volontari e, nel contempo, gli iscritti invecchiano”. Difatti, l’età di riferimento per la donazione di midollo osseo varia dai 18 ai 40 anni e non si può andare oltre. Si aggiunge poi il problema della compatibilità del midollo tra sconosciuti, che non sempre dà buoni esiti e che anzi presenta notevoli complicazioni. Proprio per questa ragione, ha sottolineato Bosi, “si rende necessario trovare il maggior numero di donatori disponibili, solo in tal modo si aumentano le possibilità di successo del trapianto”. Lo scorso anno, a Firenze, sono stati portati a termine 42 interventi, di cui dieci di midollo proveniente da familiari e 32 da estranei. A Siena, invece, le operazioni di questo genere sono state soltanto due. Numeri ancora troppo bassi per far fronte alla richiesta. “Forse quel che manca è un’adeguata campagna di sensibilizzazione sull’argomento - conclude Bosi - bisognerebbe insegnare ai giovani ad essere più solidali e generosi, accompagnandoli in questo percorso dalle scuole /S.K. sino all’università”.

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sanitÀ/2. Rispetto allo scorso anno sono aumentate le adesioni all’Avis, che ha raggiunto livelli record

e i giovani riprendono a “dare il sangue” oltre la metà dei nuovi iscritti ha tra 18 e 35 anni. il 2010 è partito bene ma, come ogni estate, ora torna l’emergenza. soprattutto a Firenze, città che non eccelle per generosità Serena Cafaggi

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endersi utili agli altri non è sempre facile. E’ un impegno, prende tempo e non tutti (pur volendo) riescono a farsene carico, tra lavoro, famiglia e mille pensieri”. Questo è il tipico esempio di scusa riparatoria, utilizzata e riciclata decine di volte per giustificarsi davanti a stessi e agli altri. Peccato però che non abbia fondamento. Dare il proprio contributo non è un’impresa da giganti ma un piccolo gesto, come quello di donare il sangue, ad esempio. In dieci minuti, un paio di volte l’anno o poco più, si può garantire un aiuto prezioso ed insostituibile ai bambini malati di leucemia, alle persone che hanno avuto un incidente stradale o ancora a chi ha subito un’operazione chirurgica. Non si parla solo di generosità, ma di salvare vite umane. Un compito portato avanti dall’Avis - associazione italiana volontari sangue - che dal lontano 1972 sensibilizza ed educa i cittadini italiani alla donazione di sangue, raccogliendo centinaia di adesioni e consensi. Anche in questo ambito la Toscana non si è tirata indietro e anzi, ha risposto ai numerosi appelli dell’Avis con dati statistici in costante aumento; il 2009 si è infatti concluso con la registrazione di 113.173 donazioni, stabilendo così un incremento complessivo del 5%. Inoltre, continua a lievitare anche il numero dei soci che ad oggi sono 7.588, un valore record rispetto agli ultimi dieci anni. Ma l’aspetto forse più rilevante è che il 57% dei nuovi iscritti è composto da giovani, di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Anche il nuovo anno sembra però essere iniziato nel migliore dei modi: facendo un confronto

diretto, mese per mese, tra il 2010 e il 2009, si nota che il numero di volontari disposti a donare il sangue a gennaio è cresciuto ancora del 2,8%, poi oltre l’1,58% a febbraio e del 3% a marzo. Un quadro sostanzialmente positivo, grazie soprattutto ad una proficua campagna di informazione che, poco a poco, sta dissipando le preoccupazioni e i dubbi più frequenti dei possibili donatori. E’ bene sapere infatti che la donazione di sangue non comporta alcun genere di rischio: non è pericoloso per l’organismo, non fa male ed il recupero è immediato. La media di volontari in Toscana è di 102 unità per mille abitanti, ma purtroppo Firenze non eccelle. Se ad esempio nella zona empolese il picco di generosità ha toccato il 9,8 per cento rispetto all’anno precedente, nel

In dieci minuti si può garantire un aiuto prezioso ai bambini malati e a chi ha avuto incidenti capoluogo non abbiamo raggiunto neppure la metà di tale valore: insieme a Prato, Pisa e Siena, è stata la città con il più basso incremento di donatori. Bisogna allora decidere di donare, di farlo per davvero e passare subito all’azione. D’altronde lo hanno già fatto decine di fiorentini che oramai, ogni anno, si recano al loro appuntamento con la solidarietà. Una scelta che a tarda sera fa addormentare un po’ più orgogliosi e sereni del solito.

libRi PeR l’estate/1. È già un successo il secondo romanzo dello scrittore e sceneggiatore

Calamini e la sindrome della moschea Una storia di fantasia che attinge a piene mani dall’attualità: in un paesino della

il festival/1

provincia toscana, da un momento all’altro, si decide di costruire una moschea.

Certaldo e la magia del teatro di strada

E se fino a quel momento i rapporti con la comunità musulmana erano stati più che civili, dall’oggi al domani si scatenano battibecchi e litigi inimmaginabili Barbara Biondi

osa succede se in un paesino immerso tra le verdi colline toscane, di punto in bianco, si fa largo l’idea di costruire una moschea? “Attilio non se n’era curato più di tanto, di quella notizia letta sul giornale. Una moschea a Montechiasso! Troppo ridicolo per essere vero. “Sarà una cosa per fare un po’ di scena prima delle elezioni”. Col Cresti si era fatto due grasse risate, di quelle tutte di pancia, che fanno bene alla salute. “T’immagini il muezzin che ci sveglia la mattina: una gara col gallo del Casini”. “Per me vince il gallo del Casini”. La storia raccontata da Cosimo Calamini nel suo nuovo “Le querce non fanno limoni” (Garzanti, 296 pagg, 17,60 euro) è un concentrato di ilarità pungente e di attenzione all’attualità e ai cambiamenti del territorio. Ma cosa hanno a che fare querce e limoni con Montechiasso, il piccolo centro attorno al quale ruota tutta la trama del romanzo dello scrittore fiorentino? “E’ un antico detto contadino che può essere interpretato in vari modi – spiega Calamini - “Non si può dimenticare da dove si viene, chi siamo veramente” ma anche “Due mondi lontani non si possono incontrare”. Ho scelto questo titolo perché uno dei temi principali del romanzo è il rapporto con l’altro, in senso lato, analizzato da più punti di vista: politico, privato, all’interno di una comunità - come può essere un paese - o nelle dinamiche familiari. E secondo me, da qualunque punto di vista lo si prenda, il rapporto con l’altro, sia esso uno straniero o un familiare, non può prescindere dalla comprensione profonda di se stessi e nonostante questo non è detto che sia sempre possibile”. Poco meno di trecento pagine per raccontare, usando uno stile agile e brillante, la storia di un piccolo centro di provincia arroccato su un cucuzzolo e di come anche in un luogo all’apparenza tranquillo, possano scatenarsi conflitti generazionali e rivendicazioni di un territorio e di una cultura: basta stravolgerne l’equilibrio e il gioco è fatto, cominciano gli scontri e quei dissapori che fino al giorno prima sembravano non esistere si svegliano rivendicando i propri diritti. I protagonisti sono da una parte la famiglia Malquori: Attilio, comunista disilluso ed ex voce

del gruppo rock “I Timidi”; la moglie Anita, una cinquantenne in crisi d’identità, e la figlia Sara, ragazza inquieta, al suo primo anno d’università; dall’altra parte la radicata comunità islamica presente nel paesino, di cui fanno parte l’imam Khaled e il figlio Averroè, segretamente legato a Sara. Alla notizia dell’arrivo della moschea le tensione sale ed esplode il caso. Tutto il borgo viene coinvolto, non solo i personaggi principali del racconto, ma anche i caratteristi più inattesi: dal-

le casalinghe che sembravano indifese ai leghisti dell’ultim’ora, dai cuochi egiziani ai preti del paese fino agli anziani che fino a quel momento passavano le giornate a meriggiare davanti alla porta. Una storia che viaggia sul filo che divide l’attualità dalla narrativa più pura in un mix che appassiona e colpisce nel segno. “Prima di scrivere questo libro – spiega Calamini – ho riletto Il Quartiere e Cronache di poveri amanti di Vasco Pratolini – sono stati una fonte di ispirazione importante”.

il festival/2. Dall’8 al 29 il borgo della Valdelsa fiorentina è ravvivato dalla kermesse

a Tignano trionfano arte ed ecologia G

radito ritorno dall’8 al 29 luglio del Tignano Festival per l’Ambiente, borgo della Valdelsa fiorentina. Un’occasione per assaporare il piacere della musica e dell’arte, unito al rispetto per la natura e al bon vivre. Si comincia giovedì 8 luglio con il concerto jazz “Spirito Libero” dell’ormai riconosciuta stella internazionale Fabrizio Bosso e della sua tromba, insieme al quartetto formato da Luca Mannutza al pianoforte e fender rhodes, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Lorenzo Tucci alla batteria e con ospite Roberto Cecchetto alle chitarre. Prima, durante e dopo il concerto la mostra “Glue jazz” curata da Sandra Stanghellini e dalla Fondazione Giuliano Ghelli con gli sbalorditivi dipinti raffiguranti le stelle del Jazz eseguiti con tecnica “a spatola” dall’artista Gerardo Zei. Il 15 luglio sarà la volta della conferenza spettacolo “La vita, il cielo e l’ambiente”. Che cos’è la vita? I “Building Code”, la vita dallo spazio, gli ostacoli al processo evolutivo e la manipolazione del vivente, il cielo come parte fondamentale dell’ambiente, le costellazioni e il loro mutare con le stagioni, il pro-

blema dell’uso pacifico dello spazio e il destino del pianeta. Durante la serata osservazioni guidate dei principali oggetti celesti grazie alla collaborazione con gli osservatori dell’ateneo senese e di quello astronomico del Chianti. Durante la cena-spettacolo “Ecologicacena” del 22 luglio gli antichi sapori di Tignano saranno accompagnati dallo spettacolo dell’ensemble rinascimentale “Li Choregianti” con “Festino nella sera del giovedì grasso avanti cena” di Adriano Banchieri, uno dei primi madrigali della storia della musica. Al termine della cena, lo spettacolo teatrale “Il Grande Vetro, per una ecologia del quotidiano” di Alberto Severi. Cinque note scritte per la rivista “Il Grandevetro” interpretate da Massimo Salvianti con musiche e suoni di Giovanni Cassori eseguite in scena dall’autore. A chiudere il Festival, il 29 luglio, la grande musica classica di Franz Schubert eseguita dall’Orchestra Regionale Toscana con Daniele Giorgi, che eseguiranno “Schubertiade: omaggio a un compositore che avrebbe cambiato la /B.B. storia della musica…se ne avesse avuto il tempo”.

on oltre 100 gruppi in scena ogni sera per cinque giorni e 35mila biglietti staccati lo scorso anno, torna dal 14 al 18 luglio 2010, a Certaldo “Mercantia”, festival internazionale del teatro di strada giunto alla 23esima edizione, punto di riferimento italiano per questo tipo di spettacolo, un evento in cui il pubblico diventa realmente parte integrante delle performance. Fin dal tramonto Angeli bianchi immobili sulle mura e trapezisti del Nuovo Circo che volteggiano nel vuoto, accoglieranno gli spettatori alle porte del borgo medievale, il paese di Giovanni Boccaccio, un borgo ancora intatto in tutto il suo fascino. E gli spettacoli inizieranno, ogni sera, con le migliori street band italiane e le più originali parate di strada teatrali: Carillon, Zastava orchestra, Bandita, Aleph, Nouvelle Lune, solo per citarne alcune. Dalle 22 tacciono le bande ed iniziano gli spettacoli veri e propri nelle decine di giardini interni, piazze, vicoli, torri e sottosuoli: dal Nuovo Circo, al teatro popolare, al cabaret, alla danza, alla prosa. Tante le proposte dei generi più tradizionali del teatro di strada: teatro di figura, burattini, marionette, e poi spettacoli di equilibrismo e giocoleria strutturate con scenografie e coreografie, le famiglie d’arte, i seguipersone, i mimi e altro ancora. Decine e decine di gruppi, per oltre trecento artisti coinvolti, che è impossibile nominare uno ad uno. Ma lo spettatore può incontrare, per le strade di Certaldo, anche installazioni artistiche e performance, come “Lune inquiete - Darkness & Light” a cura di Francesca Pepi, o le moatrs “Oltre lo specchio” dell’associazione Griselda. E a fianco del teatro, l’altra anima di Mercantia è da sempre l’artigianato artistico. Oltre 60 artigiani esporranno i loro manufatti e li realizzeranno dal vivo, e un progetto speciale realizzato da CNA e dedicato al “La moda per il teatro”: sopra un grande palcoscenico allestito in piazza, lavoreranno artigiani rappresentativi di tutti i mestieri della scena – abito, parrucca, calzature, trucco – mentre degli artigiani arrivati direttamente dal veneto allestiranno un set di costumi barocchi. Per chiudere in bellezza, nella parte bassa del paese, un mercatino con circa 100 espositori attentamente selezionati allieterà gli animi più spendaccioni. Info e biglietti su www. /C.G. mercantiacertaldo.it

Un’acrobata a Mercantia

cultura

libRi PeR l’estate/2. Il 14 luglio esce il primo lavoro del giornalista fiorentino Giorgio Sturlese Tosi

Inﬁltrati: donnie Brasco dagli usa al Bel paese Caterina Gentileschi

ice niente il nome Joe Pistone? L’agente dell’Fbi che si infiltrò negli ambienti della mafia newyorkese sotto falso nome per incastrare il clan di malavitosi dalla cui storia è stata tratta la pellicola con Al Pacino e Johnny Depp? Le storie raccontate dal giornalista fiorentino Giorgio Strulese Tosi tra le pagine della sua prima fatica letteraria “Una vita da infiltrato” (Edizioni Bur/Rizzoli, 10,50 euro) in uscita nelle librerie il 14 luglio, sono i racconti dei Donny Brasco di casa nostra. Tosi, un passato nella polizia (remoto ma non troppo), un altro passato (prossimo) da redattore per La Nazione, Il Giornale della Toscana, Panorama e L’espresso e un presente come nerista e giudiziarista per il quotidiano Epolis Milano, ha deciso di mettere insieme le testimonianze degli infiltrati italiani. Un salto nella vita di quegli esponenti delle forze dell’ordine che hanno voluto mettere in gioco la vita e gli affetti per mettersi al servizio della società e per smascherare i criminali più irraggiungibili. Il risultato sono pagine ricche, che svelano retroscena e curiosità e spiegano molto della non-vita che queste persone si trovano costrette a condurre. Poliziotti,

carabinieri, finanzieri per cui un solo passo falso può significare la morte. Professionisti che mettono a repentaglio la propria incolumità fingendosi trafficanti, ladri, manager senza scrupoli. Sturlese Tosi è riuscito ad avvicinarli e per la prima volta possiamo ascoltarne i racconti. L’agente che per incastrare un branco di stupratori ha vissuto nove mesi in un campo rom, o la prima missione di un’infiltrata che si è finta donna d’affari dedita al riciclaggio di denaro sporco; il dilemma di chi tra le maglie del narcotraffico internazionale si commuove per la sorte dei figli di una criminale, o il resoconto di una collaborazione con la Dea che ci porta negli ingranaggi della camorra. Storie di personaggi duri, difficili, abituati a vivere oltre il limite tra gli eccessi o nella più nera miseria attraverso le quali scopriamo i segreti del loro mestiere, le strategie e le tecniche, le procedure operative, l’importanza del sangue freddo e dell’abilità di improvvisazione. Ma anche le paure, le problematiche psicologiche di chi si costruisce una vita “sbagliata”, lo stress del rischio costante. Un libro inedito e coinvolgente, che ci porta nel mondo di chi lavora tutti i giorni dietro le linee nemiche.

libRi PeR l’estate/3. L’ultima fatica di Vichi: un viaggio nei luoghi della religione

Fino a San donnino, sulle tracce della fede

V Marco Vichi

iaggiare nei luoghi dell’anima e della fede per scoprire una Firenze mistica e variegata, un collage di racconti in chiave religiosa per viaggiare in mondi diversi senza fare tanta strada. Il primo volume della collana “Le non guide” di Mauro Pagliai Editore è stato affidato alla penna curiosa e acuta di Marco Vichi, noto come giallista (padre del commissario fiorentino Bordelli), che con “Pellegrinaggio in città” (pp. 176, euro 12) ci invita alla scoperta di ben 32 luoghi di culto (non solo chiese cattoliche: dalla pieve di campagna alla sinagoga), in città e provincia. Ne risulta uno spaccato davvero

interessante: a San Niccolò, durante la comunione, si ascolta musica di Hendel, mentre nella chiesa evangelica luterana sul lungarno Torrigiani l’organo vibra con Bach. Al Sacro Cuore i protagonisti sono i bambini che rispondono alle domande di don Stefano e agitano le mani durante i canti accompagnati dalle chitarre. Nel tempio episcopale americano di Saint James, dove le cerimonie sono arricchite da cori gospel, il sacerdote scende dall’altare per recitare le letture del giorno (in inglese e in italiano), dove siedono i fedeli. C’è la parrocchia dove la messa è ancora officiata in latino e quella dove l’omelia è accompagnata dalla

chitarra elettrica. C’è l’antica badia che attira i fedeli affamati di teologia e c’è la chiesa che è solo uno spiazzo all’aperto in cui la preghiera diventa invocazione di giustizia. E poi non ci sono solo le chiese dei cattolici: ci sono i luterani e gli episcopali, i metodisti coreani e anche gli ucraini, che sono cattolici, ma hanno il rito greco ortodosso. E nemmeno ci sono solo i cristiani: perché c’è la sinagoga, c’è la moschea. Insomma, con Vichi scopriamo una città multiculturale e ritroviamo, infine, figure note come don Santoro alle Piagge e don Momigli, protagonista della realtà multietnica di /C.B. San Donnino.

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la nuova fioRentina. Sarà il tecnico serbo a raccogliere la pesante eredità di Cesare Prandelli

Firenze volta pagina, parte l’era Mihajlovic sono diversi, forse opposti. Ma dopo l’addio del tecnico di orzinuovi la società ha puntato forte su sinisa. Che certo non si tira indietro: “sarà una battaglia, ma quando sono sotto pressione tendo a esaltarmi”

Sinisa Mihajlovic

Cristina Guerri

on i cinque anni trascorsi alla guida della panchina viola, Cesare Prandelli ha lasciato un segno indelebile nella storia della Fiorentina, ma soprattutto nei cuori dei tifosi. Al suo posto la famiglia Della Valle, ma soprattutto Pantaleo Corvino (“Stavo cercando un allenatore che vuol dare in campo quello che noi vogliamo dare fuori”, ha spiegato il direttore sportivo viola), si sono affidati alla freschezza e alla grinta di Sinisa Mihajlovic. Sarà lui il nuovo allenatore della Fiorentina, sarà lui a dover raccogliere la pesante eredità (anche in termini di affetto e di legame con la città) lasciata da Prandelli, chiamato dalla Federcalcio a guidare la Nazionale azzurra nel dopo-Lippi. L’ex giocatore di Roma, Sampdoria, Lazio e Inter ha difatti sì meno esperienza del suo predecessore (e anche molti anni in meno), ma con

i rodaggi di Bologna e Catania (ottima la sua stagione sulla panchina dei siciliani, dove è subentrato con la squadra in difficoltà guidandola a una salvezza tranquilla) si è costruito in pochissimo tempo una reputazione più che buona. Per non parlare dell’avventura all’Inter (in due stagioni ha vinto due campionati italiani, nonché la Supercoppa italiana del 2006), dove ha svolto il ruolo di vice di Roberto Mancini (“Lo sento quasi tutti i giorni - ha detto il neo tecnico viola - è un mio grande amico e naturalmente si è dimostrato molto contento della mia scelta, al di là di come si sia lasciato con la società all’epoca del fallimento”). Ma quello che più interessa ai tifosi è cercare di capire come sarà la Fiorentina targata Mihajlovic. In campo cambierà tanto, con Sinisa. A partire dal modulo con cui sarà schierata la squadra titolare. “Voglio il 4-3-3. Posso cambiare in base all’avversario e passare quindi al 4-2-3-1, ma lo schieramento base è il tridente. Abbiamo i giocatori che si adattano bene a questo schema”, ha chiarito il tecnico. Giocatori come

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Stevan Jovetic, per esempio. Sul talento montenegrino il serbo punterà molto. “E’ un grande giocatore, diventerà uno dei più forti. Lo dissi anche quando col Catania incontrai la Fiorentina. Stevan può giocare ovunque: dietro le punte, esterno sinistro. Lo stesso giudizio vale per Ljajic, e la nazionalità non c’entra”. Non sarà facile far dimenticare il neo cittì della Nazionale, ma per uno come Sinisa le sfide sono all’ordine del giorno. “Voglio continuare sulla strada dei risultati ottenuti da Prandelli, anche se non so come abbia lavorato – ha detto - di certo siamo due persone diverse. Tutti, chi più chi meno, sappiamo andare in campo e allenare, ma la cosa più importante è entrare nella testa dei giocatori. Questa capacità o ce l’hai o non ce l’hai; devi essere convinto di quello che fai. Potete darmi del pazzo, magari lo sono anche. Ma i miei obiettivi li raggiungo sempre. Sarà una battaglia con molte responsabilità – ha concluso Mihajlovic - ma quando sono sotto pressione tendo ad esaltarmi”. Ed è proprio quello che Firenze si aspetta da lui.

sport nel Chianti

calcio. Intervista a Matteo Castellani, una delle rivelazioni del San Donato-Tavarnelle

Il giovane saggio del centrocampo Carlo Marrone

E tra gli italiani? “Da grande tifoso della Fiorentina non potrei che scegliere Montolivo”. L’estate è anche sinonimo di vacanze: hai già organizzato qualcosa? “Tra esami universitari (Matteo è iscritto al secondo anno di Scienze Motorie all’Università di Firenze, ndr) e l’incombere della preparazione, che inizierà il primo agosto, tempo per andare al mare ne rimane poco. Ma sono riuscito a regalarmi una settimana in Sardegna con gli amici”. Riuscire a combinare lo studio con gli allenamenti non sarà facile. Pensi mai “chi me l’ha fatto fare”? “Per adesso non mi è mai successo. Certo a volte non uscire il sabato sera con gli amici mi rode, ma mi diverto a correre dietro alla palla e finché mi darà soddisfazioni continuerò a farlo”. E quali vantaggi dà essere un giocatore? “Non posso negare che con le donne è sempre una buona carta da giocare”. Cosa ti aspetti dalla nuova stagione? “Spero in un campionato più regolare di quello appena finito. E spero nell’arrivo di qualche buon giocatore del livello di quelli che sono stati ceduti”.

atteo Castellani è stato una delle rivelazioni del campionato del San Donato-Tavarnelle. Centrocampista classe ‘88, ha impressionato fin da subito i dirigenti gialloblu. Occhi furbi e viso sveglio, facciamo con lui il punto della situazione sulla stagione appena passata e su quella che verrà. Da quanto giochi a San Donato? “Sei anni. Il primo campionato ho giocato negli Juniores, poi i dirigenti hanno deciso di passarmi in prima squadra”. Molti ti descrivono come il “giovane-vecchio” della squadra. Che ne dici di questa definizione? “Sinceramente mi piace! San Donato è una piccola realtà, mi trovo bene e sarò per sempre grato per l’opportunità che mi hanno dato di buttarmi nella mischia dell’Eccellenza così giovane”. La stagione appena finita vi ha tenuto in tensione fino all’ultima partita… “Lo ricorderò come un campionato discreto. Se non fossimo partiti al rallentatore, racconteremmo ora un campionato diverso, però la storia non si fa con i se... La sosta natalizia è stata una manna per noi, dopo di quella abbiamo ingranato la marcia e non ci siamo più fermati”. Nello spogliatoio credevate nell’impresa? “Sì, sennò sarebbe stato impossibile portarla a termine. Siamo un gruppo molto unito e abbiamo la fortuna di avere un buon capitano, Luca Carrai”. Tu sei un centrocampista, qual è il campione a cui ti ispiri? “Anche se è un paragone utilizzato da molti, il mio calciatore preferito è Steven Gerrard del Liverpool. Mi piace come si muove in campo… però io segno meno gol: quest’anno solo due, uno in campionato ed uno in coppa”.

pallavolo. Le ragazze biancoblu centrano la promozione dopo tanti anni d’attesa

Impresa Tavarnelle: ora la serie C è tua I

l cielo si tinge di bianco e blu a Tavarnelle Val di Pesa. Dopo la parentesi dei lontani anni ‘90 le ragazze chiantigiane raggiungono, dopo tre anni consecutivi di play-off, l’obiettivo Serie C e scrivono una pagina memorabile nella storia della Pallavolo Tavarnelle. Volley Carrarese-Pallavolo Tavarnelle 0-3: la stagione 2009/2010 si chiude con la vittoria nella finale dei play- off che sancisce la legge della squadra più forte. Chapeau alle ragazze di Buoncristiani e Mugnai. Il traguardo raggiunto è di quelli inaspettati, ma la consapevolezza di poter fare l’impresa cresceva sempre di più negli animi delle giocatrici. Alla fine

dei giochi il risultato ha tolto tutti i dubbi ed il prossimo anno il sestetto sarà chiamato a rispondere a questa nuova avventura nella Serie C. Un campionato pieno di soddisfazioni che, set dopo set, ha visto la squadra maturare e credere sempre di più nelle proprie risorse. “Rimarremo insieme, affronteremo la serie C – dicono con orgoglio i due coach David Mugnai e Pietro Giacomo Buoncristiani – Tavarnelle è un ambiente sereno ideale per far crescere i giovani all’interno del Chianti Project”. Un solo acquisto è sicuro: quello di Sonia Cavicchioli da Il Bisonte. Una signora /L.M. centrale.

Luglio 2010

l’iniziativa

il concoRso. Nasce “Zoom-ma Il Reporter”. Premi in palio per gli scatti più belli

un’estate da fotografare. e da vincere Per partecipare basta immortalare il nostro giornale in un’istantanea che racconti le vostre vacanze: spazio alla fantasia, all’ispirazione e all’estro creativo. tre macchine fotografiche per gli autori delle opere migliori

già stato “avvistato” davanti alla Casa Bianca, sotto la Tour Eiffel e lungo le Ramblas, oltre che in tanti altri luoghi (tra i più belli e celebri) del mondo. Stiamo parlando de Il Reporter che, come dimostrano le foto pubblicate sulla sua pagina Facebook, dal momento della nascita ha già viaggiato in lungo e in largo per il pianeta. Sono stati infatti molti i lettori che, partendo per una vacanza, hanno voluto portarsi con sé Il Reporter (magari per poterlo leggere per una volta in tutta tranquillità, lontani dalla fretta e dai ritmi frenetici della città), e che poi hanno inviato una “prova” in redazione. E ora che è tornata l’estate (stagione che tradizionalmente fa rima con viaggi e vacanze), quella che nel tempo era diventata un’usanza si trasforma in un concorso. Nasce infatti il premio fotografico “Zoomma Il Reporter”, i cui protagonisti sarete voi lettori, il nostro giornale e l’estate. Come partecipare? È molto semplice. Basta inviare, dal 10 luglio al 10 settembre, una fotografia che veda Il Reporter protagonista della vostra estate: in viaggio, davanti a una qualche meraviglia del mondo o dovunque voi vogliate, a patto che lo scatto racconti la vostra estate. Spazio alla fantasia e all’estro creativo, dunque. Perché, oltre alla soddisfazione di vedere la propria opera pubblicata sulla prima pagina de Il Reporter, il vincitore del concorso si porterà a casa una macchina fotografica Canon Powershot G11: sicuramente un bellissimo ricordo di quest’estate. Premi anche al secondo e al terzo classificato, che vinceranno rispettivamente una macchina fotografica Samsung ST5000 e una Samsung ST60. Gli scatti che parteciperanno al concorso dovranno essere inviati all’indirizzo mail zoomma@ ilreporter.it, e saranno pubblicati sul sito www.ilreporter.it, dove verranno votati dai lettori. Poi, tra le dieci fotografie che avranno ottenuto il maggior numero di voti, sarà una giuria formata dalla nostra redazione a decretare la classifica finale. Il regolamento completo e le condizioni di partecipazione possono essere consultati sul sito www.ilreporter.it o ritirati presso gli uffici di Web & Press edizioni, in via Kassel 17/7, 50126 Firenze.

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Via DE sancTis-Via lanZa, i “DuBBi” sullE aiuolE Buonasera, vorrei fare un reclamo per le due aiuole che sono state fatte più di due anni fa all’incrocio fra Via De’ Sanctis e Via Lanza. A parte la pista ciclabile che e’ larghissima e di cui sento tante lamentele da parte di moltissimi residenti e negozianti (ma questa è un’altra storia...), in questo punto sono state fatte due aiuole che - fino a tre mesi fa - sono state mantenute solo con la terra mentre poi sono cresciute delle piantacce spontanee orribili che adesso sono addirittura seccate per cui le aiuole sono piene di sterpaglia secca molto brutta da vedere, specialmente per i residenti. Ora mi chiedo, se dovevano essere così trascurate, non era MOLTO MEGLIO NON FARLE?? Cosa ci vorrebbe a far venire un giardiniere del comune e farle sistemare? Sono orribili, ripeto! Capisco che non sia un problema di vitale importanza ma credo che si debba avere cura anche di questi aspetti, dettagli per la città nel suo insieme ma importanti per chi vive il quartiere.... Grazie per avermi dato l’opportunità di farlo presente. Paola Turchi a PRoPosiTo DEllE nuoVE PEnsilinE DEi Bus Buongiorno, utilizzo quotidianamente l’autobus ed ho accolto con favore la notizia della sostituzione delle vecchie pensiline. Purtroppo però, alla vista delle nuove installazioni, sono rimasta un po’ delusa. Credo che a nessuno di coloro che si servono del mezzo pubblico siano sfuggiti alcuni particolari. Primo fra tutti il fatto che sono tutte in vetro trasparente, con il risultato che nel periodo estivo divengono dei forni e la panchina prende letteralmente fuoco. Inoltre, qualcuno è in grado di spiegarmi per quale motivo si sono decisi di utilizzare dei sedili “bombati”? Qualcuno li ha provati? E pensa veramente che siamo comodi? Infine, quando piove l’acqua passa attraverso i numerosi “spifferi” fra le vetrate, cosa che con le vecchie pensiline non accadeva. Personalmente inoltre speravo che installassero le pensiline anche nei luoghi dove sono mancanti, prima di sostituire le vecchie soprattutto se ancora in buono stato. Nel quartiere di Gavinana, dove abito, ci sono diverse fermate che ne sono ancora prive anche in zone dove non creerebbero alcun problema. Ad esempio alla fermata di via Kioto, e soprattutto nei pressi del parcheggio scambiatore. Non dimentichiamoci che Firenze è una città di anziani. Infine, una cosa curiosa: in piazza Francia al capolinea della linea otto, esiste una pensilina. La fermata dell’autobus 23, non so per quale motivo, è da tempo stata spostata di circa dieci metri in avanti. Così chi ha la ventura di aspettare la linea 23 deve rimanere in piedi. Domanda: sarebbe possibile avvicinare le fermate?

Elisabetta Fantini

PRoPosTE PER lE RasTRElliERE, “lE MiE RiFlEssioni” Egr. Direttore, trovo interessante la proposta fatta da Giancarlo e da Marco Agnello nel Reporter di giugno 2010. Desidero riflettere su due punti: - l’intervento di pulizia ha un costo che il Comune non vorrà certamente accollarsi a meno di una petizione con molte firme (basti pensare che non rimuove neanche le biciclette su marciapiedi); - i vigili non sono tenuti contrattualmente a fare la rimozione fisica dei mezzi quindi occorrerebbe altro personale; - non è consentito al Comune attaccare per legge cartelli sulle facciate di proprietà privata, già in passato vi sono state proteste e cause. Invito a proporre una petizione al Sindaco inerente l’argomento. Giovanni “Musica alTa E auTo oVunQuE, la siTuaZionE Di Via PiEMonTE” Mi sono deciso a scrivere per sollevare e denunciare a livello di opinione pubblica l’incresciosa e snervante situazione che vivono gli abitanti della zona di via Piemonte. Puntualmente, come succede da diversi anni, il 1° maggio ha aperto i battenti il locale “il Manduca”, sito nella zona tra la Stazione di Firenze Cascine e l’Indiano. E subito ci siamo trovati di fronte a questa situazione, come negli altri anni: auto parcheggiate ovunque a ostruire marciapiedi ed entrate alle abitazioni, musica sparata a centinaia di decibel, schiamazzi e urla e portiere sbattute e bottiglie di birre seminate qua e là, senza nessun ritegno. E tutto questo a partire dalla mezzanotte fino alle 4 del mattino. E’ tollerabile questo? E’ tollerabile che l’interesse di un gestore si realizzi contro il diritto al rispetto di tante famiglie? E’ tollerabile che le nostre reiterate proteste, per telefono e per scritto, incontrino sempre un’impotente risposta da parte della Polizia Municipale (una volta addirittura nella figura di un alto ufficiale del Corpo, venuto a toccare “con mano” la situazione e a constatare quanto fosse alto il livello di decibel della musica emessa dal Manduca)? Le domande cui vorrei che si desse una risposta sono: - Chi e perché ha autorizzato il “Manduca” a esercitare l’attività di ricezione e sonora fino alle 4 del mattino, che a volte si prolunga anche oltre? - Quanto è l’indice di affollamento permesso per un locale siffatto? - Qual è la responsabilità del gestore? - Perché non si fa niente per regolamentare la viabilità della zona e si permette soprattutto in queste occasioni la sosta selvaggia? - Stando così le cose, a che serve il recente regolamento di Polizia Municipale? Ultima notazione. Mi risulta che la situazione della zona è stata portata a conoscenza anche dell’ufficio del sindaco, ma anche da questa parte un silenzio.... assordante, come la musica del “Manduca”! Cordiali saluti Vito Cusumano “l’EsTREMo DisaGio Di noi aBiTanTi Di Via EMPoli” Gent.ma Redazione “ IL REPORTER”, siamo un gruppo di condomini di Via Empoli e con la presente vorremmo segnalare la situazione di estremo disagio che giornalmente, da tempo, stiamo vivendo nella suddetta strada e in particolare nei fine settimana (venerdì/sabato). La suddetta Via, compresi i marciapiedi, è diventata un parcheggio infinito in doppia e tripla fila di auto e camion che ostacolano, oltre che la normale viabilità anche la possibilità di pedinamento di anziani, mamme con passeggini e carrozzine di persone differentemente abili, mettendone a rischio l’incolumità, in quanto obbligati a percorrere la via in mezzo alla strada. Si fa presente che via Empoli è uno degli sbocchi della viabilità su via Baccio da Montelupo per chi esce dalla SGC. FI.PI. LI. Nei giorni del Venerdì e Sabato con l’apertura del locale Luxury Lounge, dalle ore 23.00 alle ore 4.00, è impossibile avere quiete notturna in quanto è un continuo, da parte dei frequentatori del locale, strepitare ed urlare, ma il disagio continua in quanto questi parcheggiano le auto e i fuori strada

invia la tua segnalazione alla nostra redazione redazione@ilreporter.it PuliZia DEllE sTRaDE, l’EsEMPio TEDEsco Gentile Redazione ho letto nel Vostro numero di Giugno l’articolo riguardante la valutazione sulla pulizia delle strade effettuata con il nuovo sistema (fattibile solo su strade larghe almeno 9 metri) e non posso che essere soddisfatto del miglioramento che i cittadini hanno in questa maniera. Purtroppo è solo una parte di essi che beneficerà di questo trattamento per cui si avranno cittadini con gli stessi diritti ma trattati diversamente. Non mi dilungherò ma voglio solo far presente che in Germania (esattamente a Francoforte sul Meno) - dove periodicamente mi reco - questo problema non se lo sono mai posto sia per strade larghe (dove qui viene utilizzato il metodo nuovo) sia per strade strette. Basterebbe fare un veloce sopralluogo là per rendersi conto di come operano e forse si potrebbero accontentare qui tutti i cittadini. Ringrazio per l’ospitalità e porgo cordiali saluti. Alessandro

Caro signor Alessandro, con la sua lettera torniamo a parlare della pulizia delle strade, un tema già affrontato spesse volte in passato, sia prima dell’entrata in funzione di Sweepy Jet (l’ormai famosa macchina capace di lavare le strade senza la necessità di spostare le auto) che dopo. L’entrata in attività della nuova macchina ha portato tra i cittadini un entusiasmo tanto prevedibile quanto facile da comprendere (e le tante lettere arrivate in redazione sull’argomento ne sono state una conferma), e certo in molti avevano sperato - forse un po’ troppo ottimisticamente, ma questo non è ovviamente una colpa – che l’antico rituale della disperata ricerca del parcheggio in occasione di ogni lavaggio delle strade si trasformasse subito in un lontano ricordo. Come segnalato in alcuni articoli pubblicati su Il Reporter in questi mesi, nell’iter dell’entrata in funzione di Sweepy Jet non sono mancate alcune difficoltà, più o meno previste, ma questo forse non poteva che essere inevitabile. L’importante, a mio avviso, è che si continui ad andare avanti nella direzione intrapresa, per cercare di garantire ai cittadini i migliori servizi con i minori disagi possibili. Con la volontà di risolvere tutti i problemi che si potranno di volta in volta presentare, e senza smettere di cercare (perché no, se necessario anche all’estero) le soluzioni più appropriate per continuare a migliorare il servizio. E, in quest’ottica, ben vengano esempi e modelli anche da fuori. Matteo Francini davanti ai passi carrabili condominiali, nel centro della strada e sulle aiuole pubbliche destinate a spartitraffico.... creando un danno ad un bene pubblico. Più volte ci siamo trovati persone “ubriache” che uscivano dal locale all’interno dei nostri condomini a fare bisogni e vomitare. Inoltre il giardino pubblico di Via Empoli angolo Via Baccio da Montelupo, la notte è il ritrovo di gruppi di giovani i quali più volte hanno rotto i giochi dei bambini e le panchine. Tale segnalazione dovevamo, augurandoci che chi preposto possa intervenire per tornare ad una normale situazione di civile rispetto della comunità. Un gruppo di condomini di via Empoli un RinGRaZiaMEnTo all’osPEDalE Di s.M. annunZiaTa Il giorno 29/05/2010, a seguito di un ricovero di un nostro familiare, sentiamo il dovere di ringraziare di cuore tutto il personale del Dipartimento di Emergenza (Pronto Soccorso) per l’umanità, competenza e gentilezza che ci hanno riservato. Grazie, Famiglia Leoni sTaZionE Di caMPo Di MaRTE: il BoMBaRDaMEnTo DEl ‘44 E i nuoVi laVoRi Sono stato un combattente del conflitto 1940-45, ed ho percorso l’Italia dalla punta meridionale fino al Mugello, e sono stato congedato ad Ottobre 1945. Ho sofferto bombardamenti e mitragliamenti aerei e cannoneggiamenti su tutto il territorio percorso. Ho attraversato campi boschi e strade minate in buona parte del lungo cammino, fatto a piedi o su automezzi. Ho rischiato - abbiamo rischiato - la vita e non sempre è andata bene a tutti. Ho visto bombe lanciate da aerei non esplose in

luoghi diversi, dai campi abbandonati alle città e paesi, dove, poi, la ricostruzione ne ha resa evidenza, o addirittura, fidandosi, non le ha rimosse, costruendoci sopra un nuovo edificio, senza curarsi di ciò che in futuro poteva avvenire. Bari, Foggia, Cassino, Napoli, Itri, Fondi, e più vicino a noi nel 1944, Poggibonsi, Firenze, Pontassieve, Dicomano. Sul giornale dell’esercito americano titolato “Stelle e strisce”, avevo visto le fotografie del bombardamento della stazione del Campo di Marte quand’ero ancora lontano da Firenze. Con quanto ho detto sopra volevo mettere in evidenza che in fatto di operazioni e distruzioni belliche non sono uno sprovveduto e non parlo per sentito dire. E ancora oggi la stampa ci fornisce notizie su ritrovamenti di ordigni bellici nei posti più impensati, rendendo evidente che non tutto il territorio Italiano è stato sottoposto alle più attente ricerche di detti ordigni. Perciò ora chiedo a chi di competenza se prima di por mano ai lavori per la progettata ferrovia sotterranea siano stati posti in essere gli accorgimenti praticati con strumenti e artificieri idonei a rendere sicura l’opera programmata, affinché i danni derivanti da una incauta perforazione del terreno, che fu sottoposto all’intenso bombardamento aereo del 23 marzo 1944 - e che causò centinaia di vittime civili e distruzioni anche molto fuori dal recinto ferroviario, non debba riservare ulteriori danni e vittime fra coloro che operano. Se un’accuratissima ispezione, anche con l’aiuto di foto e cartografia, esistente specie in ambiente militare, non è stata fatta, è bene non iniziare i lavori: non ci si può illudere che ogni ordigno lanciato a quel tempo sia esploso. Tutta Firenze può contare su questa certezza?

segnalazioni a redazione@ilreporter.it

Concerti Ligabue 13 Luglio

Stadio Artemio Franchi

A due anni di distanza dall’ultimo tour negli stadi, Ligabue torna protagonista nei principali stadi italiani. La prima tappa è fissata per il 9 luglio allo Stadio Olimpico di Roma ed ha ha già fatto registrare il sold out con oltre 2 mesi di anticipo. A Firenze arriva il 13 allo stadio comunale ed è già Liga-mania. E’ in rotazione radiofonica “Un colpo all’anima”, singolo estratto dall’ultimo album “Arrivederci, mostro” (uscito l’11 maggio) che a poche ore dalla sua uscita è entrato direttamente al numero 1 nella classifica dei brani più venduti su i Tunes.“Arrivederci, mostro” (idea di copertina ripresa da Fishy Island di Erik Johansson, realizzata da Paolo De Francesco) esce a 20 anni esatti dalla pubblicazione dell’album d’esordio “Ligabue” (11 maggio 1990) e a 5 anni dall’uscita dell’ultimo album di inediti “Nome e Cogneme”. Biglietti da 60 a 25 euro. Patty Pravo 14 Luglio

Prato delle colonne Giardino di Boboli

“Tu mi fa girar, tu mi fai girar...”. Un po’ bambola, un po’ gatta, Patty Pravo torna ad esibirsi a Firenze in occasione di Opera Festival, manifestazione che anima l’estate di Firenze e non solo con i suoi spettacoli di vario genere. Quest’anno per la serie “i big della musica” italiana, va in scena il gradito ritorno della stella dell’olimpo canoro, che porterà a Firenze i pezzi migliori del suo repertorio. Biglietti da 44 a 25 euro. Cristiano de Andrè 19 luglio

Piazza Duomo - Prato Cristiano De André, polistrumentista, compositore, cantautore, torna in Toscana, questa volta a Prato. L’artista scava nelle pieghe del repertorio di Faber e parte per un tour che è un viaggio meraviglioso fra le canzoni che hanno consegnato alla storia della musica e della letteratura italiana il nome di De André. Sono passati 10 anni dalla scomparsa di suo padre. Una decade che invece di offuscare il valore culturale e popolare del suo lavoro, ci riconsegna il cantautore genovese in tutto il suo splendore. Cristiano non è solo un figlio d’arte. Diplomato al conservatorio, sale sul palco al fianco di suo padre Fabrizio nel 1980 a 18 anni, e non scende più, proseguendo con successo anche nella sua carriera solista. Un compagno di un’avventura dal vivo che rivive in questo nuovo viaggio musicale. Posto unico: 12 euro. Malika Ayane 20 Luglio

Teatro Romano -

Fiesole Malika Ayane nasce da madre italiana e padre marocchino a Milano nel 1984. Studia violoncello al conservatorio dal 1995 al 2001 e canta nel coro di voci bianche del Teatro alla Scala. La sua carriera svolta con l’incontro con Caterina Caselli nel 2007, che la mette sotto contratto con la Sugar: “Soul waver” è il suo primo singolo, che nella versione italiana (scritta da Pacifico), diventa “Sospesa”. Il singolo seguito qualche mese dopo da “Malika Ayane”, disco di debutto, da cui viene estratto un nuovo singolo, “Feeling better”. Nel 2009 partecipa al Festival Di Sanremo nella sezione Proposte, con il brano “Come foglie”, accompagnata dal padrino Gino Paoli. Anche grazie al successo ottenuto a Sanremo, torna l’anno successivo, questa volta nella sezione big, con “Ricomincio da qui”. La canzone vince il premio della critica, e in contemporanea con la partecipazione al Festival esce l’album “Grovigli”. Biglietto da 30 a 22 euro.

Mostre Caravaggio e i caravaggeschi a Firenze Fino al 17 ottobre

Galleria degli Uffizi Galleria Palatina - Villa Bardini

Nelson Mandela Forum

I bronzi di Greg Wyatt prendono casa a Reggello spirazione letteraria, tradizione greca e forte impatto emotivo, in due parole Greg Wyatt. Esiliato da Firenze, a cui aveva donato la contestata scultura Two rivers (dapprima esposta in piazza Signoria, poi finita in piazza dei Miracoli a Pisa), lo scultore americano ha diretto altrove la propria generosità. A Reggello, tanto per cominciare. In terra valdarnese sono giunti due dei suoi bronzi, Beatrice relief “Bice” di Folco Portinari, andata ad impreziosire il cortile interno del Palazzo comunale, e Paradiso relief, regalata al Corpo Forestale, che l’ha piazzata nella propria sede di Vallombrosa. Perché Reggello? Perché, nelle parole dell’artista, particolarmente legato all’Italia e in particolar modo alla Toscana, questo è un territorio “ricco di storia e bellezze paesaggistiche”. E perché a Reggello

CCCS Strozzina

Momix 27 luglio

Dopo lo straordinario successo di Bothanica (oltre 11 mila spettatori in otto repliche) i Momix annunciano il loro ritorno a Firenze con un nuovo spettacolo intitolato Momix Remix. La Compagnia di Moses Pendleton sarà al Mandela Forum di Firenze il 27 luglio con un allestimento teatrale che

lo lega l’amicizia con Michelangelo e Carlo Bastiani, consigliere comunale, che ha interceduto per la donazione. E le altre opere dello sculture, quelle che, per intendersi, erano state per qualche tempo esposte a Palazzo Vecchio, che fine hanno fatto? Quasi tutte a spasso per la Toscana, alla faccia di quei fiorentini che tanto si sono dibattuti su dove collocare quell’imponente intreccio di fiumi – Two rivers appunto – finché lo stesso autore non ha deciso di riprenderselo e farlo recapitare all’acerrima nemica di Fiorenza, Pisa. Per il resto, una è toccata in dote a San Giovanni Valdarno, un altro paio a Poppi. E tutte le destinatarie del dono hanno provveduto a valorizzarlo al massimo, in barba a chi (l’assessore fiorentino Da Empoli) aveva minacciato /F.P. di rivenderselo su E-bay.

verrà ospitata la mostra dedicata a Caravaggio e i caravaggeschi in occasione del quarto centenario dalla morte. La mostra, curata da Giovanni Papi, riprende il titolo e lo spunto dall’esposizione pionieristica di Evelina Borea, e propone, dopo anni di studi e ricerche scientifiche, una rassegna di opere molto più ampia e quasi completamente rinnovata, un viaggio alla scoperta del “caravaggismo” internazionale. Centro della mostra sono i sei capolavori della Galleria Palatina e degli Uffizi: il Bacco, L’amorino dormiente, la Medusa, i Cavadenti, Il sacrificio di Isacco e Il Cavaliere di Malta. As soon as possible Fino al 18 luglio

Spettacoli

ARTE

prevede soltanto 2.500 posti a sedere. La struttura di Campo di Marte si propone per la prima volta come sede di spettacoli estivi indoor grazie al nuovo impianto di aria condizionata che è stato inaugurato in occasione della prossima partita di pallavolo tra Italia e Serbia a giugno. Momix Remix è una nuova combinazione degli spettacoli più belli realizzati dalla compagnia di ballerini e acrobati in questi anni tra cui Passion, Opus Cactus, Sun Flower Moon e naturalmente il recente Bothanica. Biglietti da 35 a 22 euro.

L’esposizione affronta la tematica della cosiddetta high speed society, l’attuale modelllo di vita caratterizzato dalla rapidità di comunicazione e produzione dettata dalle possibilità delle nuove tecnologie. Le opere di dieci artisti contemporanei, selezionate per le diverse modalità di affronatare i temi del tempo, della velocità, dell’accelerazione o di una reazione contraria a tutto ciò, forniscono agli spettatori forti esperienze che mettono in evidenza le contraddizioni della nostra società iperveloce. “Parigi val bene una messa!” Dal 15 luglio al 2 novembre

Cappelle Medicee Fino al 17 Ottobre 2010 nelle sale di Palazzo Pitti, degli Uffizi e Villa Bardini

A quattrocento anni dall’assassinio di Enrico IV, avvenuto a Parigi il 14 maggio

1610, la Soprintendenza di Firenze con il Museo delle Cappelle Medicee, unitamente al Musée national du château de Pau, intende celebrare con una grande mostra, il Re di Francia e di Navarra. Il fulcro della mostra è costituito dalle 19 tele a monocromo che Cosimo II de’ Medici commissionò a pittori accademici fiorentini per celebrare, con grande pompa, le esequie di Enrico IV il 16 settembre 1610 nella Basilica di San Lorenzo. Whright a Fiesole: 100 anni dopo Fino al 30 Agosto

Museo civicoarcheologico - Fiesole In mostra alcuni dei progetti che l’architetto statunitense produsse dopo il suo soggiorno fiesolano nel 1910, cento anni fa.

La kermesse E...state a San Salvi 17 e 18 luglio

San Salvi città aperta Come di consueto la compagnia Chille de la balanza organizza una nutrita serie di eventi tutti ambientati nella cornice spettacolare dell’ex manicomio fiorentino. Dalle presentazioni di libri alla musica dal vivo, dalle “passeggiate” by night negli ambienti che furono del manicomio fino alle mostre e agli immancabili spettacoli teatrali che il gruppo capitanato dal napoletano purosangue Claudio Ascoli propone ogni anno per ovviare alla canicola fiorentina. Info: www.chille.it

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