Rapporto di Sostenibilità di TIMAC AGRO Italia

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BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ

2019


Se vuoi avere un buon raccolto, la cosa più importante è rendere il terreno fertile e coltivarlo bene Shunryu Suzuki


LETTERA AGLI STAKEHOLDER Cari lettori, ho il piacere di presentarvi il quarto Rapporto di Sostenibilità di TIMAC AGRO Italia, con cui desideriamo condividere in modo trasparente il nostro impegno per la creazione di una filiera agroalimentare italiana più sostenibile. In questo documento sono raccontati gli impatti del nostro agire quotidiano, le misure adottate per tutelare la sicurezza delle nostre persone, degli agricoltori che usano i nostri prodotti e dell’ambiente. Sono anche illustrate le iniziative di formazione, ricerca e sviluppo per innovare e supportare efficacemente le aziende agricole. Siamo pienamente consapevoli dell’importanza della filiera agroalimentare italiana, un asset strategico per il Paese, che deve garantire sempre, in qualunque circostanza, la continuità della produzione alimentare, per soddisfare il fabbisogno nazionale e non solo. Oggi, come quasi trent’anni fa, la nostra missione principale è quella di diventare un punto di riferimento per tutti i soggetti che operano in questa preziosa filiera, anche grazie alle peculiarità del nostro approccio al business. Ci rispecchiamo nel principio “more with less” e, per questo, puntiamo a una nutrizione vegetale di qualità e a basso impatto ambientale. Innoviamo e miglioriamo, ascoltando i bisogni degli agricoltori e sperimentando con loro le soluzioni migliori. Agiamo per essere promotori del cambiamento, guardando al futuro con una prospettiva di lungo periodo, per lasciare ai nostri figli e nipoti un ambiente migliore di quello che abbiamo ereditato. Nelle prossime pagine raccontiamo ciascuno di questi aspetti e l’impegno di TIMAC AGRO Italia per favorire la transizione verso nuovi modelli di produzione e utilizzo di nutrienti per le piante. Ci auguriamo che queste informazioni rispondano alle vostre attese, che siano di vostro interesse e che possano alimentare il dialogo e il confronto con tutti voi, che già ci conoscete da tempo o state iniziando a conoscerci. Permettetemi, infine, di rivolgere un caloroso ringraziamento a tutte le persone dell’azienda, perché è grazie al loro impegno, alla loro passione e competenza che ogni giorno TIMAC AGRO Italia dà il massimo per fare la differenza non solo nei campi e nel settore agricolo, ma, soprattutto, sulle nostre tavole. Amministratore Delegato Ing. Pierluigi Sassi

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SOMMAIRIO 1 LA NOSTRA IDENTITÀ 5 1.1 1.2

Chi siamo 1.1.1 Le sfide del contesto e le priorità strategiche 1.1.2 Il Gruppo Roullier e il Centro Mondiale dell’Innovazione 1.1.3 La nostra storia 1.1.4 Un modello di business unico 1.1.5 La produzione di fertilizzanti 1.1.6 Attività complementari 1.1.7 Le nostre persone 1.1.7 Il contributo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile La Governance e la gestione dei rischi 1.2.1 La struttura organizzativa 1.2.2 I valori aziendali e il rispetto delle regole 1.2.3 La gestione dei rischi

6 6 6 7 7 9 9 10 11 12 12 13 14

1.3 1.4

Gli stakeholder e le loro aspettative La condivisione del valore economico generato 1.4.1 Impatti economici diretti 1.4.2 Impatti economici indiretti

15 19 19 20

2 LA SICUREZZA DELLE PERSONE

22

2.1 2.2 2.3

23 24 24 25 26 26 27

La sicurezza delle persone di Timac Agro Italia La sicurezza degli agricoltori 2.2.1 La scelta delle materie prime 2.2.2 Informazioni di sicurezza L’ascolto della comunità 2.3.1 Le istanze dei cittadini 2.3.2 Le iniziative educative

3 L’ ATTENZIONE PER L’AMBIENTE

28

3.1 3.2

29 29 29 31 32 33 34 36

La sicurezza dei prodotti per l’ambiente 3.1.1 Vogliamo conoscere gli impatti ambientali dei nostri prodotti 3.1.2 L’efficacia nutritiva che rispetta l’ambiente 3.1.3 Le nostre materie prime La sicurezza dei prodotti per l'ambiente 3.2.1 Le emissioni di prodotto 3.2.2 Le emissioni di processo 3.2.3 Il cambiamento climatico e le emissioni dei gas a effetto serra

4 UN BUSINESS BASATO SULLA COLLABORAZIONE

39

3


4.1 4.2 4.3 4.4

Lo sviluppo professionale delle persone 4.1.1 La formazione continua e trasversale 4.1.2 La crescita professionale L’innovazione dei prodotti 4.2.1 La collaborazione con gli agricoltori italiani 4.2.2 La collaborazione per uno zucchero piÚ sostenibile 4.2.3 La collaborazione con altre organizzazioni Il supporto agli agricoltori 4.3.1 Il trasferimento di competenze tecniche 4.3.2 Al fianco degli agricoltori contro il cambiamento climatico In sinergia con i distributori

40 40 41 42 42 44 45 45 45 47 48

5 GUIDA ALLA LETTURA

49

49 49 50

5.1 5.2 5.3

Nota metodologica I principi per definire i contenuti e la qualitĂ del report GRI Content Index

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1.

LA NOSTRA IDENTITÀ

DA QUASI 30 ANNI GENERIAMO VALORE ECONOMICO, SOCIALE E AMBIENTALE PER GLI OPERATORI DELLA NUTRIZIONE VEGETALE

T

IMAC AGRO Italia, società del Gruppo Roullier, sostiene la filiera agro-alimentare italiana, proponendo da quasi 30 anni soluzioni mirate per la nutrizione vegetale. Con due stabilimenti e una capacità produttiva di oltre 170.000 tonnellate di fertilizzanti, grazie a un modello di business unico, fondato sul supporto agronomico ai coltivatori e un forte impegno nella ricerca e nell’innovazione, TIMAC AGRO Italia promuove pratiche agricole efficaci ed efficienti, pensate per preservare il valore del capitale naturale nel tempo. A livello commerciale l’azienda è presente in tutto il territorio nazionale ed esporta in 18 Paesi. Per gestire al meglio i propri impatti ambientali e per operare nel rispetto dei più alti standard qualitativi, l’azienda dispone di un Sistema di Gestione integrato conforme alle norme ISO 9001 e ISO 14001.

NUMERI CHIAVE

In termini economici, l’azienda ha un fatturato di circa 82 milioni di euro che nel corso del 2019 è stato interamente distribuito ai fornitori, sotto forma di costi operativi, ai dipendenti, ai fornitori di capitale, alla Pubblica Amministrazione e alla comunità locale. Con un organico di oltre 270 persone, di cui il 44% sono tecnici agronomi commerciali (ATC), l’azienda applica alla quasi totalità dei suoi dipendenti contratti di lavoro a tempo indeterminato e full-time. Grazie a una rete di oltre 120 tecnici agronomi commerciali con competenze specialistiche e presenti su tutto il territorio nazionale, TIMAC AGRO Italia assiste quasi 14.000 aziende agricole in modo continuativo (con circa una visita a settimana).

2 Stabilimenti produttivi 174.734 Tonnellate di fertilizzanti all’anno 18 Paesi d’esportazione 82 Milioni di fatturato 270 Dipendenti (di cui 120 tecnici agronomi commerciali) 14.000 Aziende agricole visitate ogni settimana


1.1

CHI SIAMO

1.1.1 le sfide del contesto e le priorità strategiche Secondo le stime dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) nel 2050 la domanda di generi alimentari aumenterà del 70% rispetto al 2017, intensificando la pressione sulle risorse naturali già al limite delle capacità produttive attuali. Oltre a ciò, ostacoli aggiuntivi saranno rappresentati dal cambiamento climatico e dai conseguenti fenomeni meteorologici estremi che, già oggi stanno dimostrando la vulnerabilità dei sistemi agricoli mondiali soggetti a un’estrema variabilità delle precipitazioni e all’aumento della frequenza di siccità e alluvioni o inondazioni. In tale scenario, qui accennato in estrema sintesi, la fertilizzazione può svolgere un ruolo importante nel sostenere una produzione agricola in grado di soddisfare le necessità alimentari degli abitanti del pianeta preservando, al tempo stesso, la qualità del suolo e delle loro caratteristiche nutrizionali e sanitarie delle colture, a beneficio delle generazioni future. Si tratta di un’ambizione che TIMAC AGRO Italia persegue in una prospettiva di lungo periodo, che vede gli sforzi aziendali pienamente allineati alla recente strategia europea “Farm to Fork”, pietra miliare del Green Deal, rivolta agli operatori della filiera alimentare.

TIMAC AGRO Italia è, infatti, una delle principali aziende italiane nel settore della nutrizione vegetale e, alla luce degli elementi di contesto sopra descritti, ritiene prioritario: • dal punto di vista agronomico, fornire soluzioni ad alto valore tecnologico, sviluppando prodotti per la nutrizione vegetale efficaci, capaci di ottenere il miglior risultato produttivo in termini di qualità, quantità e preservando la fertilità del terreno; • dal punto di vista economico, supportare gli agricoltori nel massimizzare il valore economico in una prospettiva di lungo termine; • dal punto di vista ambientale, preservare il capitale naturale, contenendo e controllando gli impatti negativi dell’attività agricola, sia in campo sia nell’ambiente circostante. A tale scopo l’azienda adotta processi produttivi volti a garantire, lungo l’intero ciclo di vita del prodotto, una riduzione degli sprechi e delle esternalità negative e applica sistemi di monitoraggio per quantificare e gestire correttamente gli impatti prodotti sull’ambiente e sulla salute umana.

1.1.2 il gruppo roullier e il centro mondiale dell’innovazione TIMAC AGRO Italia fa parte del Gruppo Roullier, un’articolata realtà produttiva e commerciale oggi presente in quattro dei cinque continenti. Negli anni ’60 il Gruppo Roullier si è sviluppato nel settore della produzione e commercializzazione di fertilizzanti speciali e correttivi derivati dalle alghe, per poi estendere i propri interessi in altri campi, spesso legati all’agricoltura, mantenendo come denominatore comune il forte legame con il mare e la nutrizione. Attualmente il Gruppo, che conta quasi 8.000 dipendenti e ha un volume d’affari di oltre 3 miliardi di euro, opera in 4 settori di attività: • agro-forniture, settore che genera circa i 2/3 del fatturato (fertilizzanti, nutrizione animale); • agro-chimica (igiene, detergenti e materie plastiche); • grande distribuzione (pasticceria); • tecnologie marine (biotecnologie marine, alghe, attività di trasporto navale).

Centro Mondiale dell’Innovazione Il Centro Mondiale dell’Innovazione del Gruppo Roullier, con sede a Saint-Malo, in Francia, è un laboratorio di ricerca e sperimentazione in ambienti controllati in cui vengono sviluppati prodotti per la nutrizione vegetale e animale ad alto valore tecnologico, in grado di rispondere con efficacia ai bisogni delle colture e delle specie viventi presenti nel pianeta, nel rispetto dei principi dello sviluppo sostenibile. Creato nel 2015, con i suoi 5.000 mq di superficie, è oggi il più grande centro di ricerca privato del settore in Europa e acceleratore di innovazione per tutte le società del Gruppo Roullier.

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1.1.3 la nostra storia TIMAC AGRO Italia opera sul territorio italiano da quasi 30 anni. Nata nel 1991 a Milano, l’azienda inizia la propria attività commerciale in Italia con la vendita di fertilizzanti prodotti da stabilimenti del Gruppo Roullier. Dopo soli tre anni, la qualità dei prodotti viene apprezzata e riconosciuta da un numero crescente di agricoltori, tanto da permettere a TIMAC AGRO Italia non solo di ampliare la propria presenza e notorietà sul territorio nazionale, ma anche di raddoppiare il numero di dipendenti, sfiorando i 50 collaboratori. Questa rapida espansione all’interno del mercato italiano rende evidente al Gruppo Roullier quanto sia importante investire in Italia, sia per il significativo know-how agricolo e agroalimentare, sia per il rilevante numero di clienti e per la diversificazione dei canali di distribuzione, caratterizzata da commercianti privati, cooperative e consorzi agrari. Nel 1998 TIMAC AGRO Italia acquisisce lo stabilimento di Ripalta Arpina e, nel 2001, quello di Barletta per, avviare la produzione in loco di fertilizzanti, così da rafforzare il proprio posizionamento strategico sul mercato italiano. Oggi TIMAC AGRO Italia è attiva nel settore delle agro-forniture, occupandosi principalmente di produzione e commercializzazione di fertilizzanti di alta qualità , destinati prevalentemente al mercato italiano. Attualmente i prodotti offerti sul mercato si presentano in 3 forme: • Granulari: nutrienti in forma solida, presentano una formulazione in granuli o granelli da spargere sul terreno o da interrare; • Fertirriganti: nutrienti in polvere o liquidi, che si somministrano alle piante disciolti nell’acqua dell’irrigazione; • Fogliari: nutrienti in forma liquida, da somministrare sulle foglie delle piante.

Tali prodotti, in base alla loro composizione chimica, possono essere: • nutrienti semplici, che consistono in una composizione di azoto, fosforo e potassio, i macroelementi di base di ogni fertilizzante; • nutrienti speciali, che sono prodotti molto più evoluti, che contengono molecole innovative, frutto di ricerca avanzata e capaci di ottenere risultati mirati nel miglioramento della nutrizione della pianta o della fertilità del suolo. L’azienda realizza nei suoi stabilimenti solo prodotti solidi (granulari e idrosolubili), sia convenzionali che speciali, mentre quelli liquidi sono acquistati da consociate di altri paesi europei (FIGURA 1 e 2). Data la valenza altamente strategica dei prodotti speciali, TIMAC AGRO Italia differenzia le sue reti commerciali: quella dedicata ai prodotti speciali è completamente internalizzata, mentre quella dedicata ai prodotti convenzionali è, in parte, esternalizzata grazie alla collaborazione con dei professionisti indipendenti. La mineralizzazione delle piante La mineralizzazione delle piante è il processo con cui la pianta assimila i nutrienti necessari, in analogia al processo digestivo che avviene nel corpo umano. Richiede alcuni elementi strutturali (per es. carbonio, ossigeno, idrogeno), alcuni macroelementi, cioè elementi necessari in grandi quantità (azoto, fosforo e potassio), dei mesoelementi, necessari in quantità medie, e dei microelementi, sufficienti in minime quantità. Grazie a queste sostanze i vegetali ricavano le vitamine.

84.522 85.739

convenzionali

20.324.405 42.162.987

speciali

FIGURA 1 - Produzione di fertilizzanti per tipo (Tonnellate)

convenzionali

speciali

FIGURA 2 - Fatturato per tipo di fertilizzanti prodotti (Euro)

1.1.4 Un modello di business unico L’azienda è parte della filiera agroalimentare italiana con un ruolo di primo piano, grazie all’adozione di un modello di business unico per il settore nel panorama mondiale, che la caratterizza fin dalle origini e rappresenta un

elemento distintivo rispetto agli altri operatori del settore. Si tratta di un approccio basato su 3 elementi strettamente correlati • supporto agli imprenditori agricoli da parte di tecnici

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agronomi esperti, per mettere a disposizione dei coltivatori competenze specialistiche, volte a favorire la crescita delle piante e a preservare, contemporaneamente, la fertilità del terreno nel tempo; • ricerca e sviluppo di prodotti innovativi, grazie alle elevate competenze del Centro Mondiale per l'Innovazione del Gruppo Roullier, costantemente impegnato nella definizione di formule innovative, e alla verifica in campo dei risultati, svolta TIMAC AGRO Italia in collaborazione con i produttori agricoli italiani; • produzione in prossimità dei luoghi di consumo e distribuzione commerciale secondo una logica di alta qualità e ottimizzazione della produzione, in funzione del fabbisogno previsto Tale modello di business, adottato fin dall’origine e tipico del Gruppo Roullier, ha comportato negli anni investimenti rilevanti per valorizzare i talenti e le competenze aziendali e ha permesso all’azienda di costruire un sistema integrato di assistenza all’agricoltore, pensato per incrementare le performance produttive e qualitative delle colture in una prospettiva non solo immediata, ma anche di lungo periodo. L’adozione di un modello di business distintivo e la competenza del Centro Mondiale dell’Innovazione del Gruppo Roullier hanno consentito all’azienda di rispondere alle esigenze specifiche degli agricoltori con prodotti unici nel panorama nazionale, ad alto valore tecnologico, ma soprattutto di conquistare la loro fiducia e la loro stima professionale. Per questo, sebbene sia pienamente corretto affermare che l’azienda vende prodotti per la nutrizione delle colture, non sarebbe sbagliato dire che TIMAC AGRO Italia “vende” un sistema, ancor più che fertilizzanti, in quanto la componente servizio è un elemento di valore imprescindibile dell’offerta

dell’azienda. Oltre a produrre fertilizzanti tradizionali, basati sull’unione di elementi nutritivi di base (NPK – azoto, fosforo e potassio), TIMAC AGRO Italia si caratterizza per la produzione e la distribuzione di fertilizzanti più complessi e innovativi, che contengono tecnologie di derivazione naturale in grado di ottimizzare i processi nutritivi e metabolici della pianta. Ciò consente di ottenere colture più produttive, di ottimizzare le quantità di prodotto impiegate e di preservare la fertilità del terreno. In altre parole, i prodotti più innovativi di TIMAC AGRO Italia sono concepiti per coniugare la sostenibilità economica dell’agricoltore con quella ambientale, applicando il principio ispiratore “more with less”. Oggi TIMAC AGRO Italia è presente in tutte le regioni del Paese con: • oltre 270 dipendenti, di cui il 44% sono tecnici agronomi commerciali; • 2 stabilimenti produttivi; • 2 brand per la nutrizione vegetale (Timac Agro e Fertimore); • 17 aree di vendita; • oltre 600 distributori. L’azienda supporta quasi 14.000 agricoltori con competenze specialistiche grazie a una rete capillare di 120 tecnici agronomi commerciali, di cui 50 nel Nord Italia e 70 nel Centro-Sud. Queste figure professionali, che contraddistinguono il modello di business aziendale, sono dipendenti della società. A essi si affianca un piccolo numero di liberi professionisti (circa 10), dedicati alla vendita dei prodotti tradizionali.

REGISTRO DEI FABBRICANTI DI FERTILIZZANTI E REGISTRO DEI FERTILIZZANTI Ai fini della tracciabilità dei prodotti fertilizzanti sono istituiti, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il "Registro dei fabbricanti di fertilizzanti" e il "Registro dei fertilizzanti". L'iscrizione a entrambi i registri deve essere richiesta dal fabbricante prima dell'immissione del fertilizzante sul mercato e deve essere confermata ogni anno. TIMAC AGRO Italia è iscritta nel Registro dei Fabbricanti di fertilizzanti e tutti i suoi prodotti sono iscritti nel Registro dei fertilizzanti. Per saperne di più: https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/9887

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1.1.5 La produzione di fertilizzanti La produzione e il confezionamento dei fertilizzanti ha luogo nei due stabilimenti di Ripalta Arpina, in Provincia di Cremona (CR), e Barletta in Provincia di Barletta-Andria-Trani (BT). La maggior parte dei dipendenti (85%) lavora presso il sito di Ripalta Arpina. In entrambi gli stabilimenti si producono fertilizzanti sia convenzionali sia speciali in forma granulare e in polvere per fertirrigazione. Il processo produttivo comporta la trasformazione di materie prime di origine minerale e organica, che vengono combinate applicando procedure standardizzate. Nell’ambito del processo produttivo avvengono delle reazioni chimiche in condizioni controllate. I prodotti in forma granulare e in polvere richiedono un periodo di essicazione prima di essere confezionati in appositi imballaggi, etichettati e stoccati in attesa della consegna al cliente. Negli stabilimenti di Ripalta Arpina e Barletta non si producono fertilizzanti in forma liquida. Le attività che avvengono presso gli stabilimenti e le sostanze trattate rendono i due siti non “a rischio di incidente rilevante”. Nella scelta delle materie prime utilizzate nei processi produttivi si tiene conto dei fattori legati alla sicurezza, sia delle persone che operano pres-

so gli stabilimenti, sia di quelle che vivono nei dintorni. Le policy del gruppo escludono l’utilizzo di alcune sostanze e prevedono la valutazione delle materie prime in termini di sicurezza e minor impatto ambientale. Per maggiori approfondimenti, si rimanda al paragrafo 2.2.1 La scelta delle materie prime. Entrambi gli stabilimenti dispongono di Autorizzazione Integrata Ambientale e lo stabilimento di Ripalta Arpina in Provincia di Cremona si trova nel cuore del parco Regionale Adda Sud.

È importante sottolineare che TIMAC AGRO Italia produce solo elementi nutritivi, non pesticidi. In questo senso favorisce la vita e la crescita sana delle specie naturali. Inoltre, una corretta nutrizione delle piante migliora la salute e la resistenza ai parassiti, riducendo la necessità di impiego di pesticidi. Per questo l’approccio al business di TIMAC AGRO Italia si può considerare in armonia con i principi dello sviluppo sostenibile in campo agroalimentare

I NUTRIENTI PRINCIPALI DELLA PIANTA Tra gli elementi essenziali per la crescita e lo svolgimento delle funzioni metaboliche della pianta vi sono l’azoto, il fosforo e il potassio, chiamati nutrienti principali o macronutrienti, in quanto richiesti in quantità maggiori rispetto ad altri, poiché servono a soddisfare esigenze strutturali ed energetiche della pianta.

Azoto

Elemento nutrivo fondamentale durante la fase di crescita della pianta, l’azoto rappresenta il principale input per il metabolismo, per la fotosintesi e per la produzione di proteine.

Fosforo

Elemento nutritivo fondamentale durante la fase di fioritura della pianta, il fosforo rappresenta il principale stimolo allo sviluppo delle radici e per la formazione dei semi.

Potassio

Elemento nutritivo fondamentale durante la fase di maturazione dei frutti della pianta, il potassio rappresenta il principale fattore nel processo di sintesi degli zuccheri, oltre a influire sulla capacità di traspirazione dell’acqua presente nelle cellule.

1.1.6 attività complementari La produzione e la commercializzazione di fertilizzanti in Italia costituiscono il core business dell’azienda, a cui si affiancano alcune attività complementari. TIMAC AGRO Italia, infatti, commercializza alcuni prodotti di altre società del Gruppo Roullier. In particolare, si tratta di alimenti destinati all’uomo e nutrienti per animali, immessi sul mercato con i brand Interaliment e Timazootec.

Negli ultimi anni, inoltre, l’azienda ha intrapreso un percorso di internazionalizzazione principalmente verso i mercati dell’Europa balcanica e orientale, del Medio-Oriente e dell’Africa. Nel 2019 le esportazioni totali hanno riguardato la vendita di oltre 26.000 tonnellate di fertilizzanti, pari a circa l’11% del fatturato, in calo rispetto agli anni precedenti. Nella maggior parte dei casi tali vendite sono rivolte ad altre società del Gruppo Roullier.

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1.1.7 le nostre persone TIMAC AGRO Italia investe in relazioni solide e di lungo periodo: la quasi totalità dei rapporti contrattuali è, infatti, a tempo indeterminato e full-time. Nei ruoli amministrativi prevale la presenza femminile, mentre i ruoli operativi e tecnico-commerciali sono rivestiti principalmente da personale maschile (Figura 3 e 4). Indeterminato

Uomini

Donne

2019

Uomini

Determinato

Donne

Uomini

2018

Donne

Uomini

2017

Donne

Uomini

2019

FIGURA 3 - Distribuzione dei dipendenti per durata del contratto di lavoro e genere

Donne

Uomini

2018

Donne

2017

FIGURA 4 - Distribuzione dei dipendenti per orario di lavoro e genere

2019

2018

2017

Uomini

Donne

Totale

Uomini

Donne

Totale

Uomini

Donne

Totale

Indeterminato

239

34

273

261

31

292

258

28

286

Determinato

3

0

3

5

5

10

1

1

2

Totale

242

34

276

266

36

302

259

29

288

TABELLA 1 - Distribuzione dei dipendenti per durata del contratto di lavoro e genere

2019

2018

2017

Uomini

Donne

Totale

Uomini

Donne

Totale

Uomini

Donne

Totale

Indeterminato

240

32

272

264

33

297

256

26

282

Determinato

2

2

4

2

3

5

3

3

6

Totale

242

34

276

266

36

302

259

29

288

TABELLA 2 - Distribuzione dei dipendenti per orario di lavoro e genere

I dipendenti assunti a tempo indeterminato sono il 100% presso lo stabilimento di Barletta e il 99% presso lo stabilimento di Ripalta Arpina. Complessivamente nel 2019 il numero di dipendenti è leggermente diminuito rispetto all’anno precedente, anche a seguito del provvedimento nazionale “Quota

100”, che ha incoraggiato diverse persone ad avvalersi del diritto di pensionamento anticipato. Infine, in analogia agli anni precedenti, nel 2019 l’azienda è ricorsa in minima parte al coinvolgimento di lavoratori esterni per mansioni occasionali. Si tratta di 9 persone, pari al 3,5% della forza lavoro complessiva (Tabella 1 e 2).

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1.1.8 il contributo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals) sono per l’azienda un vero e proprio punto di riferimento, una cornice all’interno della quale TIMAC AGRO Italia si muove orientando le sue decisioni e le sue strategie.

La seguente tabella (Tabella 3) sintetizza i principali contributi di TIMAC AGRO Italia ad alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Per maggiori dettagli su tali obiettivi e sui relativi traguardi è possibile consultare il sito web dell’ONU: https://unric.org/it/agenda-2030/

AREA TEMATICA

RISULTATI RAGGIUNTI NEL 2019

Valore economico

Distribuzione del valore economico generato ai dipendenti, alla comunità locale, alla pubblica amministrazione, agli azionisti, ai fornitori e ai fornitori di capitale.

OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE

SDG 8, target 2

Impronta ambientale

Riduzione delle emissioni dirette - Scope 1 - e indirette - Scope 2 - di gas a effetto serra registrate nel 2019. SDG 3, target 9 SDG 12, target 2

Core business

Collaborazione con la Cooperativa Italiana Coltivatori di barbabietole da zucchero (Co.Pro.B) per sviluppare nuove modalità di produzione più sostenibile dello zucchero. SDG 9, target 4 SDG 12, target 2 SDG 13, target 1 SDG 17, target 17

Sviluppo di un sistema tecnologico per supportare gli agricoltori nel contrastare gli effetti del cambiamento climatico. SDG 2, target 3 e 4 SDG 12, target 2

Le nostre persone

Erogate mediamente 30 ore di formazione per dipendente. SDG 4, target 4

Organizzate delle iniziative educative rivolte agli studenti delle scuole secondarie. SDG 4, target 4 e 7

Erogate complessivamente circa 612 ore di formazione dedicate a temi di salute e sicurezza. SDG 8, target 3 TABELLA 3 - Principali contributi di TIMAC AGRO Italia agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

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1.2 la governance e la gestione dei rischi TIMAC AGRO Italia è una società per azioni che appartiene interamente alla multinazionale francese Fipar Agro International, a sua volta detenuta al 100% da Compagnie Financière et de Participations Roullier, la holding del Gruppo Roullier.

Oggi il gruppo di Fipar Agro International conta oltre 5.700 dipendenti con una presenza commerciale in oltre 70 paesi e 39 filiali. Ogni giorno visita oltre 20.000 aziende agricole mediante la sua rete di tecnici agronomici commerciali.

Nel 2019 l’azienda ha operato una fusione incorporando la società Timazootec Srl, specializzata nella nutrizione animale e nel benessere degli allevamenti.

1.2.1 la struttura organizzativa L’organizzazione aziendale è rappresentata nel seguente organigramma (Figura 5).

CEO

Direttore Ufficio Operazioni

Direttore Finanza, Amministrazione, Controllo e Controllo di Gestione

Business Intelligence

Direttore Risorse Umane

Direttore Agroforniture BU Nord

Direttore Agroforniture BU Med

Direttore Stabilimento Ripalta Arpina

Direttore Stabilimento Barletta

Unità produttiva Nutrizione Umana

Unità produttiva Slovenia

Fertimore

BU Slovenia

FIGURA 5 - Organigramma al 31/12/2019

Un Comitato di Direzione Aziendale, composto dall’Amministratore Delegato e dai Responsabili di Dipartimento, è responsabile della definizione e del monitoraggio delle linee strategiche aziendali e conduce analisi e valutazione su iniziative e opportunità di sviluppo sostenibile. Organi di governo TIMAC AGRO Italia è dotata dei seguenti organi di governo. Il Consiglio di Amministrazione nomina i direttori, i procuratori e i mandatari della società, delibera in caso di fusione, soppressione o istituzione di sedi secondarie, di riduzione del capitale sociale e adeguamento dello statuto sociale alle nuove normative e indica l’amministratore, che ha la rappresentanza della società. Al termine del periodo di rendicontazione il Consiglio di Amministrazione è composto dal Presidente Jean Didier Billeret, dall’Amministratore Delegato Pierluigi Sassi e dal consigliere Henri Paul Marcel Boyer. Il Collegio Sindacale vigila sull’osservanza della legge e

dello statuto, sul rispetto dei princìpi di corretta amministrazione e, in particolare, sull’adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società. Alla data del 31.12.2019 è composto da: • Franco Barro, Presidente; • Maria Pia Isenburg, Sindaca; • Antonella Koenig, Sindaca; • Caterina Agostina Barbaria, Sindaca supplente; • Gianfranco Buschini, Sindaco supplente. Una Società esterna di revisione contabile verifica periodicamente la regolare tenuta della contabilità aziendale, controlla che il bilancio d’esercizio corrisponda alle scritture contabili e redige un giudizio sul bilancio di esercizio. Attualmente la società di revisione è Pricewaterhousecoopers S.p.A.

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1.2.2 i valori aziendali e il rispetto delle regole I valori di TIMAC AGRO Italia, noti a tutte le persone che vi lavorano, sono i veri pilastri della cultura aziendale. PASSIONE

INNOVAZIONE

IMPRENDITORIALITÀ

IMPEGNO

L’amore per il proprio lavoro e per i prodotti che la natura offre è lo stimolo che guida i nostri ATC. Con una frequenza di 8/10 visite al giorno il nostro team offre assistenza tecnica specializzata e lavora al fianco dell'agricoltore per massimizzare la sua redditività.

Da sempre precursori nella commercializzazione dei fertilizzanti, proponiamo prodotti innovativi che, agli elementi nutritivi, associano le tecnologie Roullier, brevettate dall'area R&S, il vero know-how dell'innovazione aziendale, per un'azione complessiva sull'intero ecosistema suolo-pianta.

Tutti i prodotti delle nostre gamme vengono realizzati all'interno nelle nostre fabbriche. Il Gruppo conta 89 stabilimenti produttivi nel mondo, di cui due in Italia, confermando una forte vocazione industriale che trova concretezza nel segno dell'innovazione.

Attraverso il nostro Rapporto di Sostenibilità condividiamo, in modo etico e trasparente, l'impegno verso i nostri stakeholder. Il nostro obiettivo è anticipare il cambiamento per offrire alle nuove generazioni delle opportunità di crescita nel rispetto dell'ambiente.

Oltre alla comunicazione e diffusione dei valori sopra riportati, l’azienda adotta anche specifici strumenti operativi per monitorare il rispetto delle regole. Nell’ambito della sua attività di presidio della conformità normativa e gestione dei rischi associati, l’azienda ha individuato alcune categorie di rischio ritenute prioritarie: • rischi legati alla condotta etica del business: in questa categoria rientrano i reati contro la pubblica amministrazione, reati di corruzione tra privati, reati societari, di ricettazione e riciclaggio e reati in violazione del diritto d’autore; • rischi legati alla salute e sicurezza sul lavoro e all’ambiente; • rischi legati alla sfera dei diritti umani: in questa categoria rientrano l’impiego illegale di manodopera, i reati di criminalità organizzata, razzismo e xenofobia. Per ciascuna categoria l’azienda ha definito un sistema di controllo preventivo, nonché regole di condotta generali da applicare alle attività considerate sensibili.

dipendenti o soggetti terzi di uniformarsi ai comportamenti descritti nel suo Codice etico, il quale costituisce il punto di riferimento principale per conoscere le regole da seguire per applicare concretamente nell’ambiente di lavoro il valore della correttezza. Inoltre, per garantire che il raggiungimento degli obiettivi aziendali avvenga nel rispetto delle leggi e dei regolamenti, TIMAC AGRO Italia si è dotata di un Modello di gestione, organizzazione e controllo conforme alle prescrizioni del D. Lgs. 231/2001 (“Modello 231”). L’Organismo di Vigilanza ne monitora la corretta applicazione. In caso di presunta violazione del Modello 231 o del Codice Etico, è possibile utilizzare diverse modalità di comunicazione per segnalare l’accaduto. A tutela del segnalante, tale processo consente l’anonimato del segnalante e della documentazione acquisita, al fine di prevenire ogni forma di ritorsione, discriminazione o penalizzazione, diretta o indiretta derivante dalla segnalazione effettuata.

L’azienda richiede a tutti i collaboratori, amministratori, PIATTAFORMA DI WHISTLEBLOWING

POSTA ELETTRONICA DELL’ORGANISMO DI VIGILANZA

LETTERA INDIRIZZATA ALL’ORGANISMO DI VIGILANZA

È possibile inviare una comunicazione tramite la piattaforma whistleblowing predisposta dalla Società accessibile all’indirizzo: https://roullier-zone-italie.whispli. com/it/compliance

È possibile inviare una comunicazione all’indirizzo di posta elettronica dell’Organismo di Vigilanza: organismodivigi-lanza@timacagro.it

È possibile inviare una lettera indirizzata all’Organismo di Vigilanza della Società, in busta chiusa e riservata, presso la sede della Società in S.P. 13 - Località Cà Nova, I- 26010, Ripalta Alpina (CR).

13


Un altro importante riferimento per orientare i comportamenti professionali delle persone di TIMAC AGRO Italia è la Politica integrata aziendale, che contiene le linee strategiche prioritarie per la corretta gestione della qualità, degli impatti ambientali e della salute e sicurezza sul lavoro. Per perseguire le priorità indicate nella Politica integrata, l’azienda definisce specifici obiettivi, predispone programmi per garantire il mantenimento dell’impegno e il miglioramento continuo delle prestazioni in tema di qualità, ambiente e sicurezza e assicura la disponibilità di risorse umane e finanziarie per raggiungerli, verificarli e sottoporli a verifiche periodiche.

La Politica integrata costituisce l’apice concettuale da cui discendono tutti gli elementi che costituiscono il sistema di gestione aziendale, di cui un ente terzo indipendente ha certificato la conformità rispetto ai requisiti delle norme internazionali UNI EN ISO 9001:2015 (Qualità) e UNI EN ISO 14001:2015 (Ambiente). Il sistema di gestione integrato, inoltre, recepisce anche le linee guida Inail SGSL in materia di salute e sicurezza sul lavoro. La diffusione della politica integrata aziendale, insieme alle iniziative di formazione, contribuisce a sviluppare una cultura interna orientata alla qualità, alla sicurezza e alla protezione ambientale.

1.2.3 la gestione dei rischi Nell’ambito della più ampia gestione dei rischi aziendali, che prevede l’identificazione, la pianificazione e l’attuazione di azioni per limitare le minacce e cogliere le opportunità, l’azienda ha preso in considerazione anche quelli derivanti dal cambiamento climatico, che sempre

più, manifesta i suoi effetti dirompenti a livello globale, causando danni economici, ambientali e sociali. Sono state individuate minacce e opportunità legate a questo fenomeno, riportate nella seguente tabella (Tabella 4).

RISCHI DERIVANTI DAL CAMBIAMENTO CLIMATICO Minacce

Opportunità

IMPATTO PER L’AZIENDA

Danneggiamento di asset aziendali

Aumento dei costi operativi per riparare o sostituire gli asset danneggiati

Nuove prescrizioni normative

Costi legati all’adeguamento normativo e al pagamento di eventuali sanzioni

Difficoltà economiche delle aziende agricole colpite da fenomeni meteorologici estremi

Minori ricavi dalle vendite

Difficoltà di reperimento delle materie prime

Rallentamento della produzione e/o aumento dei costi operativi

Capacità di fornire, attraverso prodotti innovativi, soluzioni di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico

Vantaggio competitivo sul mercato

TABELLA 4 – Minacce e opportunità considerate dall’azienda per la gestione dei rischi.

Nel 2019, presso lo stabilimento di Barletta, è stata svolta un’analisi di rischio pioggia, basata su dati storici, a seguito della quale l’azienda ha adottato delle misure per ampliare i bacini di contenimento delle acque. Come forma di gestione dei rischi, anche di quelli legati al cambiamento climatico, TIMAC AGRO Italia ha stipulato dei contratti di assicurazione che tutelano l’azienda in caso di danno ai suoi asset e impianti principali. Nel 2019 è stato introdotto un nuovo Regolamento europeo che disciplina il settore dei fertilizzanti (Reg. 2019/1009) e introduce alcune novità importanti.

Una di queste riguarda la predisposizione di un dossier per ogni tipo di prodotto con informazioni relative all’efficacia e alla sicurezza della formulazione in quanto, per la registrazione dei fertilizzanti sarà necessario dimostrare concretamente i risultati ottenuti. I dettagli relativi alle modalità specifiche di predisposizione di tale fascicolo non sono ancora noti, ma questo approccio non è del tutto nuovo per TIMAC AGRO Italia che, già da anni, prepara per i suoi prodotti dei dossier con i risultati conseguiti durante la fase di test in campo delle formulazioni. Un’altra novità, introdotta dal Regolamento per favorire

14


l’economia circolare, riguarda la possibilità di usare per la produzione di fertilizzanti delle materie prime seconde, ossia scarti di precedenti processi che, anche dal punto di vista legale, cessano di essere considerati dei rifiuti (End of Waste). Il Gruppo Roullier per la produzione di alcuni fertilizzanti organo-minerali utilizza già alcune materie prime e seconde, derivanti dal settore conciario (pari a circa il 10% del totale delle materie prime usate per quel tipo di prodotti). Inoltre, da TIMAC AGRO Italia vengono attualmente utilizzate anche alcune materie prime che derivano da scarti di coltivazione. Si tratta al momento di prassi limitate, ma di cui l’azienda sta esplorando le possibilità di estensione: è in corso, infatti, un apposito studio per individuare le modalità per ampliare considerevolmente (si pensa al 60-70%), il ricorso a materie prime seconde nella produzione di alcuni tipi di fertilizzanti, già a partire dal 2020. Infine, con questo nuovo provvedimento viene normato per la prima volta anche il settore dei biostimolanti,

aprendo la strada a possibili mutamenti negli equilibri di mercato attuali. TIMAC AGRO Italia, anche in questo caso, osserva con attenzione l’evoluzione in corso, per essere pronta a reagire tempestivamente ai possibili cambiamenti che prenderanno forma nei prossimi mesi. Regolamento europeo sui fertilizzanti A partire dal 2022 il nuovo Regolamento UE sui fertilizzanti aprirà il mercato europeo ai fertilizzanti innovativi e di nuova generazione, definendo le condizioni alle quali questi potranno accedere al mercato unico dell'UE. Sarà, quindi, possibile l’acquisto e la produzione di fertilizzanti organici provenienti dalla filiera del recupero, contribuendo così allo sviluppo dell'economia circolare e riducendo la dipendenza dall’importazione di nutrienti.

1.3 gli stakeholder e le loro aspettative Per definire i temi da sviluppare nel presente documento TIMAC AGRO Italia ha condotto un’analisi, detta “analisi di materialità”, utilizzando 2 criteri di valutazione: • l’importanza del tema per le valutazioni e le decisioni degli stakeholder; • la significatività degli impatti economici, ambientali e sociali generati da TIMAC AGRO Italia, considerando l’intera catena del valore. Tali criteri sono, peraltro, indicati dai riferimenti metodologici prescelti per predisporre il presente documento, ossia gli Standard per la rendicontazione di sostenibilità pubblicati dal Global Reporting Initiative. Gli stakeholder di TIMAC AGRO Italia sono coloro i quali hanno la capacità di influenzare il raggiungimento degli obiettivi aziendali o che possono subire gli effetti delle scelte aziendali. Prima della pubblicazione del presente documento l’azienda ha aggiornato la mappatura dei suoi stakeholder, identificando i seguenti come più rilevanti: • Dipendenti • Azionista • Gruppo Roullier • Fornitori strategici • Distributori • Agricoltori • Associazioni di categoria • Fornitori non strategici • Università ed enti di ricerca • Comunità locale • Banche • Enti di controllo normativo • Competitors • Media

Per conoscere le aspettative dei suoi portatori di interesse TIMAC AGRO Italia costruisce rapporti basati sul dialogo e l’ascolto reciproco. Nell’ambito delle normali relazioni dovute ad attività operative, anche nel corso del 2019 l’azienda ha avuto occasione di raccogliere le aspettative dei propri stakeholder con diverse modalità. Per esempio, i dipendenti sono stati coinvolti mediante indagini di clima aziendale e incontri con le rappresentanze sindacali, mentre gli agricoltori sono stati ascoltati in occasione della valutazione annuale del servizio di assistenza in campo dei tecnici agronomi commerciali. Le istanze e le richieste degli stakeholder sono ascoltate da TIMAC AGRO Italia e considerate come spunti che, nell’ottica del miglioramento continuo, possono dare luogo a modifiche organizzative o di processo. Inoltre, i temi emersi come più rilevanti per gli stakeholder sono stati utilizzati come elementi in ingresso dell’analisi di materialità svolta per determinare i contenuti principali del presente documento. La seguente “matrice di materialità” (Figura 6), che è stata discussa e validata dal Comitato di Direzione, mostra, all’esterno dell’area tratteggiata, i temi prioritari, che sono oggetto di approfondimento specifico all’interno del presente documento.

15


5 Sicurezza dei prodotti per le persone Il valore generato e distribuito Sicurezza del prodotto per la biodiversità Resilienza al climate change

Importanza per le decisioni degli stakeholder

4

Innovazione di prodotto Emissioni in atmosfera

Contributo al cambiamento climatico

Assistenza al cliente

Sviluppo del capitale umano

3 Rapporti con la comunità locale Conformità legislativa Innovazione partecipata

Consumo idrico

Livelli occupazionali

2

1 01

Impronta ambientale

23

Il nostro comportamento

45

Le nostre persone

Core business

Valore economico

FIGURA 6 - Matrice di materialità

Per ciascun tema materiale sono stati identificati gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 più pertinenti, considerando anche quelli rispetto ai quali l’azienda ha già assunto in passato degli impegni (Tabella 5).

AMBIENTI TEMATICI

TEMA Valore economico

Il valore generato e distribuito

Impronta abientale

Sicurezza del prodotto per la biodiversità Emissioni in atmosfera Contributo al climate change

SDGS PERTINENTI

16


AMBIENTI TEMATICI

TEMA

SDGS PERTINENTI

Core business

Innovazione di prodotto Resilienza al climate change Assistenza al cliente

Le nostre persone

Sicurezza per le persone Sviluppo del capitale umano

TABELLA 5 – Corrispondenza tra i temi materiali e gli SDGs

La seguente tabella (Tabella 6) mostra in estrema sintesi i principali interessi delle diverse categorie di stakeholder rispetto ai temi individuati come prioritari per TIMAC AGRO Italia. TEMA Sicurezza del prodotto per la biodiversità

Sicurezza del prodotto per le persone

Contributo al climate change

Resilienza al climate change

Il valore generato e distribuito

Emissioni in atmosfera

Assistenza al cliente

Sviluppo del capitale umano

Dipendenti

x

x

x

x

x

x

x

x

x

Azionisti

x

x

x

x

x

x

x

x

x

Gruppo Roullier

x

x

x

x

x

x

x

x

x

Fornitori strategici

STAKEHOLDER

Innovazione di prodotto

x

Distributori

x

x

Agricoltori

x

x

Associazioni di categoria

x

x

x

x x

x

x

x

x

x

x

x

x

x

x

Fornitori non strategici

x

Università ed enti di ricerca

x

Comunità locali

x

x

x

Banche

x

x

x

x

Enti di controllo normativo

x

x

x

x

x

x

x

x

x

x

x

x

x x

Competitors

Media

x

x

x

x

TABELLA 6 – Temi materiali e interessi principali degli stakeholder

17


Per meglio comprendere la natura degli impatti dell’azienda, la seguente tabella riporta una descrizione di ciascun tema, il perimetro, inteso come soggetti su cui ricadono gli impatti relativi, nonché il coinvolgimento di TIMAC AGRO Italia, ossia il tipo di responsabilità rispetto agli impatti associati a ogni tema (Tabella 7). TEMA MATERIALE

DESCRIZIONE

PERIMETRO DEL TEMA

(su chi ricadono gli impatti?)

COINVOLGIMENTO DI TIMAC AGRO ITALIA

Il valore generato Condivisione della Fipar Agro Internatioe distribuito ricchezza prodotta con nal, Gruppo Roullier, diversi stakeholder. dipendenti, PA, fornitori, banche.

TIMAC AGRO Italia ha una responsabilità diretta degli impatti derivanti dalla creazione e distribuzione della ricchezza alle diverse categorie di stakeholder quali dipendenti, fornitori di capitali, pubblica amministrazione, comunità locali.

Sicurezza del prodotto per la biodiversità

Realizzazione e Ambiente di utilizzo dei commercializzazione prodotti e comunità ivi di prodotti sicuri per la presenti. biodiversità del suolo e sottosuolo.

TIMAC AGRO Italia ha una responsabilità limitata per quanto riguarda la scelta delle materie prime, su cui interviene il Gruppo Roullier.

Emissioni in atmosfera

Emissioni di inquinanti in atmosfera durante le fasi produttive e durante l'utilizzo del prodotto.

Dipendenti, agricoltori, comunità presenti presso gli stabilimenti produttivi e presso le zone di impiego dei fertilizzanti.

Gli impatti causati dalle emissioni in atmosfera derivanti sia dal processo produttivo che dall’utilizzo del prodotto sono una responsabilità di TIMAC AGRO Italia.

Contributo al climate change

Emissioni di CO2 dirette Gli impatti del cambia(processi produttivi) e mento climatico sono indirette (consumo di globali. energia).

Per gli impatti derivanti dalle emissioni di gas climalteranti TIMAC AGRO Italia ha una diretta responsabilità che, nel caso delle emissioni associate al consumo di energia, derivano dalle sue relazioni di business.

Innovazione di prodotto

Ricerca e innovazione Agricoltori. volta sia al miglioramento dei prodotti esistenti, sia alla ricerca di nuovi prodotti da lanciare sul mercato.

TIMAC AGRO Italia contribuisce agli impatti legati all’innovazione di prodotto fornendo al Centro Mondiale per l'Innovazione del Gruppo Roullier feedback e suggerimenti che nascono dal confronto e dalle sperimentazioni in campo condotte con la collaborazione degli agricoltori italiani.

Resilienza al climate change

Capacità di rispondere Agricoltori, azionista. con resilienza alle sfide poste dal cambiamento climatico che possono condizionare i clienti di TIMAC AGRO Italia e TIMAC AGRO Italia stessa.

TIMAC AGRO Italia contribuisce alla resilienza al cambiamento climatico degli agricoltori offrendo loro prodotti capaci di contenere, almeno in parte, gli effetti dei fenomeni atmosferici estremi. Per quanto riguarda, invece, la gestione dei rischi derivanti del cambiamento climatico, TIMAC AGRO Italia ha una responsabilità piena e diretta per la protezione degli asset aziendali.

Assistenza al cliente

Servizio qualificato Agricoltori, distributori. ai Agricoltori durante la fase di vendita, post-vendita e assistenza sul campo.

L’azienda ha una piena responsabilità per quanto riguarda gli impatti legati all’assistenza al cliente.

18


TEMA MATERIALE

DESCRIZIONE

PERIMETRO DEL TEMA

Sicurezza del prodotto per le persone

Salute e sicurezza delle persone che entrano in contatto con il prodotto, sia durante il ciclo produttivo (salute e sicurezza sul lavoro), sia in fase di confezionamento, trasporto, utilizzo e smaltimento.

Sviluppo del capitale umano

Formazione e valoriz- Dipendenti, agricoltori zazione del personale, cultura organizzativa orientata alla qualità, alla sicurezza e alla protezione dell'ambiente.

(su chi ricadono gli impatti?)

COINVOLGIMENTO DI TIMAC AGRO ITALIA

Dipendenti, distributo- TIMAC AGRO Italia ha una responsabilità ri, tecnici commerciali diretta per ciò che riguarda la sicurezza del agronomi, agricoltori, prodotto per le persone. comunità che vivono nei pressi delle aree di utilizzo

TIMAC AGRO Italia ha una responsabilità diretta per ciò che riguarda la formazione e lo sviluppo del capitale umano dei propri dipendenti.

TABELLA 7 - Temi materiali, descrizione, perimetro e responsabilità di Timac Agro Italia rispetto agli impatti

1.4 la condivisione del valore economico generato 1.4.1 impatti economici diretti L’approccio al mercato di TIMAC AGRO Italia permette di generare un valore economico che viene condiviso con i dipendenti, i fornitori di capitale, ossia tutti i soggetti che a vario titolo conferiscono risorse economiche e finanziarie all’azienda, la pubblica amministrazione, gli azionisti e le comunità in cui TIMAC AGRO Italia è presente (Figura 7).

Nel 2019 l’azienda ha generato un valore economico di oltre 82 milioni di euro, interamente distribuito ai fornitori, sotto forma di costi operativi, ai dipendenti, ai fornitori di capitale, alla Pubblica Amministrazione e alle comunità local. (Tabella 8).

1% 1%

0%

5% Costi Operativi Valore distribuito ai fornitori di capitale

22%

Valore distribuito agli azionisti Valore distribuito ai dipendenti Valore distribuito alla P.A.

71%

Valore distribuito alla comunità

FIGURA 7 - Valore economico distribuito

19


2019

2018

2017

Valore economico generato

82.143.425

83.828.609

90.511.528

Valore economico distribuito

83.464.278

79.886.819

85.471.454

Costi operativi

59.366.207

60.122.005

63.263.091

Valore distribuito ai dipendenti

18.711.075

18.891.868

18.550.529

Valore distribuito ai fornitori di capitale

4.706.483

787.308

1.947.609

Valore distribuito alla P.A.

527.499

-99.334

1.604.651

Valore distribuito agli azionisti

153.014

184.972

105.574

Valore distribuito alla comunità

-1.320.853

3.941.790

5.040.074

Valore economico trattenuto

2.576.337

3.941.790

6.277.594

TABELLA 8 - Valore economico generato e distribuito (in euro)

Il valore economico trattenuto nel 2019 risulta negativo in quanto sono stati distribuiti i dividendi agli azionisti (inclusi nella voce “valore distribuito ai fornitori di capitale”) per un importo pari a 3.897.190 euro (nel 2018 non erano stati distribuiti, mentre nel 2017 avevano avuto un valore pari a 1.237.520 euro). La variazione del valore distribuito alla P.A. si deve alle imposte anticipate, che nel 2018, hanno completamente annullato le imposte correnti. Per il prossimo periodo l’azienda punta a crescere in termini di fatturato e di penetrazione di mercato, migliorando l’efficienza interna e razionalizzando ulteriormente i propri processi. La catena di fornitura di TIMAC AGRO Italia è composta per il 93% da fornitori italiani selezionati sulla base della rispondenza alle esigenze tecniche, qualitative, ambien-

tali e di prossimità territoriale richiesti da TIMAC AGRO. In egual misura i fornitori sono composti da piccole e medie aziende, così come da importanti gruppi leader del settore di appartenenza. Con particolare riferimento ai fornitori di materie prime, va precisato che circa la metà degli acquisti aziendali è gestita dal Gruppo Roullier, mentre la parte restante è gestita da TIMAC AGRO Italia, in accordo con procedura per gli acquisti stabilita dal Gruppo. Altre tipologie significative di approvvigionamento riguardano gli imballaggi, che per il 53% sono realizzati con materie prime rinnovabili. Nel corso del 2019 la catena di fornitura aziendale non ha subito modifiche significative: l’azienda ha continuato a privilegiare i rapporti di fornitura già consolidati.

1.4.2 impatti economici indiretti Gli impatti economici indiretti più significativi di TIMAC AGRO Italia sono quelli generati grazie all’affiancamento degli agricoltori da parte dei tecnici agronomi commerciali, in quanto i consigli ricevuti permettono ai coltivatori di massimizzare il valore del loro raccolto, in termini di quantità e qualità, e di preservare il loro capitale naturale nel tempo. Si tratta di un servizio molto utile e gradito, che porta benefici sia all’azienda, sia agli agricoltori: grazie a questo supporto, infatti, TIMAC AGRO Italia riesce a comprendere meglio e soddisfare i bisogni dell’agricoltore, il quale riceve gratuitamente e trasferisce ai suoi collaboratori

competenze agronomiche aggiornate e specialistiche. Tale supporto, unico nel settore, distingue TIMAC AGRO Italia rispetto agli altri operatori del settore. L’efficacia del servizio di affiancamento dei tecnici agronomi è valutata ogni anno dalle aziende agricole beneficiarie, alle quali TIMAC AGRO Italia chiede di esprimere le loro opinioni rispetto al supporto ricevuto, valutando, per esempio, la regolarità delle visite, la disponibilità da parte dei tecnici e la loro competenza. I risultati nel 2019 mostrano un livello di soddisfazione molto elevato (Figura 8).

20


3%

20%

77%

Molto soddisfatto

Piuttosto soddisfatto

Non risponde

FIGURA 8 – Soddisfazione degli agricoltori per la regolarità delle visite, la disponibilità e la competenza tecnica dei tecnici agronomi commerciali

I tecnici agronomi commerciali di TIMAC AGRO Italia diffondono lungo la filiera agroalimentare i valori di una cultura agronomica basata sul principio per cui “qualità non è sinonimo di quantità”, nel senso che la qualità e l’abbondanza del raccolto non sono direttamente proporzionali alla quantità di fertilizzante usato, anzi. Si

tratta di un principio determinante per una nutrizione vegetale equilibrata, efficace e rispettosa degli ecosistemi naturali. Il punto di forza dei prodotti aziendali consiste proprio nella capacità di ottenere risultati ottimali usando quantità di sostanze nutritive decisamente inferiori rispetto a quelle necessarie con i fertilizzanti tradizionali.


2.

LA SICUREZZA DELLE PERSONE

TUTELIAMO LA SICUREZZA DELLE NOSTRE PERSONE E DEGLI AGRICOLTORI, ASCOLTIAMO E COINVOLGIAMO LE NOSTRE COMUNITÀ

A

nche nel 2019 è proseguito il percorso di formazione dei dipendenti di TIMAC AGRO Italia sui temi della salute e sicurezza sul lavoro, per un totale di 612 ore di formazione erogate, che hanno coinvolto il 40% dei dipendenti. Durante il periodo di rendicontazione si sono registrati 0 infortuni presso lo stabilimento di Ripalta Arpina e 2 infortuni presso quello di Barletta. Per salvaguardare la sicurezza dei dipendenti e degli agricoltori durante le fasi di stoccaggio, trasporto, utilizzo e smaltimento dei fertilizzanti, l’azienda rende disponibili, attraverso le etichette e le schede di sicurezza dei prodotti, le informazioni utili a compiere correttamente tutte le operazioni. Il 94% delle aziende agricole è soddisfatto della chiarezza delle informazioni riportate in etichetta.

NUMERI CHIAVE

TIMAC AGRO Italia ritiene giusto e utile ascoltare le comunità che vive nei pressi dei suoi stabilimenti produttivi ed è aperta a proposte e spunti di miglioramento in un’ottica di collaborazione e sinergia per la valorizzazione del territorio in cui opera. Dalle occasioni di dialogo avute negli ultimi anni sono emerse alcune istanze, prevalentemente legate a temi ambientali, a cui l’azienda ha dato seguito in modo concreto. Infine, l’azienda organizza regolarmente iniziative educative rivolte ai più giovani, come visite agli stabilimenti e l’assegnazione di borse di studio per poter vivere un’esperienza di studio all’estero.

612 ore di formazione su salute e sicurezza 0 infortuni a Ripalta Arpina 2 infortuni a Barletta 94% agricoltori soddisfatti delle informazioni sull’uso sicuro dei prodotti


2.1 la sicurezza delle persone di Timac Agro Italia Garantire luoghi di lavoro sicuri è uno tra gli obiettivi aziendali più importanti. Per questo TIMAC AGRO Italia si impegna concretamente per assicurare che il benessere e la salute e sicurezza delle sue persone siano condizioni effettive. Le principali aree di rischio individuate per i dipendenti sono connesse alle attività produttive che avvengono presso i 2 stabilimenti e ai frequenti spostamenti su strada dei tecnici agronomi, che trascorrono molto tempo alla guida di un veicolo.

stabilimenti produttivi. Un altro tema affrontato nei corsi di formazione, soprattutto quelli rivolti ai neo-assunti, è stata la guida sicura: attraverso informazioni teoriche e una prova pratica l’azienda ha verificato la conoscenza e l’adozione di pratiche di guida corrette. Parte della formazione svolta riguarda anche il corretto utilizzo di tutte le sostanze impiegate nei processi produttivi. Mediante il Documento di Valutazione dei Rischi, l’azienda mappa tutte le aree di rischio per la salute e la sicurezza delle sue persone, tenendo conto non solo della legislazione vigente, in materia di salute e sicurezza, ma anche di quanto emerso in fase di consultazione con il rappresentante dei lavoratori. Sono state considerate, inoltre, le norme di buona tecnica ingegneristica e i criteri suggeriti dal medico competente.

Va precisato che gli stabilimenti produttivi dell’azienda non sono classificati come “impianti a rischio di incidente rilevante” e pertanto non sono soggetti alla normativa Seveso. In linea con la Politica di Sicurezza di Gruppo, che non solo contiene gli obiettivi generali in questo campo, ma richiede anche un impegno al miglioramento continuo delle prestazioni in materia di salute e sicurezza, TIMAC AGRO Italia ha fissato l’obiettivo “Zero Infortuni” per tutti i suoi lavoratori, dipendenti e non. Attraverso un dialogo costante con il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e la Rappresentanza Sindacale Unitaria, l’azienda viene a conoscenza delle esigenze dei lavoratori su questi temi e individua soluzioni condivise. Per poter garantire l’efficacia delle misure adottate e, più in generale, la diffusione di una cultura orientata alla prevenzione dei rischi, TIMAC AGRO Italia ogni anno attua dei programmi formativi rivolti sia ai dipendenti che ai lavoratori esterni. Nel corso del 2019 sono state erogate complessivamente 612 ore di formazione dedicate alle tematiche di salute e sicurezza sul lavoro e che hanno coinvolto il 40% dei dipendenti. Una delle sessioni più impegnative ha riguardato il corretto utilizzo degli strumenti di protezione individuale all’interno degli

TIMAC AGRO Italia monitora costantemente il rispetto delle indicazioni di salute e sicurezza da parte dei propri dipendenti. Per incentivare comportamenti sicuri e responsabili, l’azienda assegna dei premi legati al raggiungimento di obiettivi collettivi in questo ambito. Nel 2019 si sono registrati zero infortuni presso lo stabilimento di Ripalta Arpina e 2 infortuni presso quello di Barletta (Tabella 9). L’azienda, poiché considera importante l’accesso ai servizi sanitari di diagnosi e cura, rimborsa a tutti i dipendenti le spese mediche, anche sportive, sostenute.

2019

2018

2017

Dipendenti

Lavoratori esterni

Dipendenti

Lavoratori esterni

Dipendenti

Lavoratori esterni

Ore lavorate

84.069

110.243

94.878

111.252

89.400

13.246

Numero di decessi

0

0

0

0

0

0

Numero di infortuni gravi (infortuni che hanno causato più di 6 mesi di assenza)

0

0

0

0

0

0

Numero di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (> 6 mesi), a esclusione dei decessi

0

0

0

0

0

0

23


Numero di infortuni sul lavoro registrabili, inclusi i decessi

2

0

2

0

5

0

Tasso di decessi risultanti da infortuni sul lavoro

0

0

0

0

0

0

Tasso di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (a esclusione dei decessi)

0

0

0

0

0

0

Tasso di infortuni sul lavoro registrabili

23,8

0,0

21,1

0,0

55,9

0,0

TABELLA 9 – Infortuni sul lavoro

Il tasso di infortuni sul lavoro registrabili riportato in tabella è stato calcolato moltiplicando per 1.000.000 il rapporto tra numero di infortuni sul lavoro registrabili e ore lavorate.

2.2 la sicurezza degli agricoltori Tutti i fertilizzanti di TIMAC AGRO Italia sono pensati e concepiti per garantire la sicurezza degli agricoltori durante le fasi di stoccaggio, trasporto, utilizzo e smaltimento.

2.2.1 la scelta delle materie prime Il primo anello della catena del valore in cui si presidia la sicurezza del prodotto per i dipendenti e gli agricoltori riguarda la scelta delle materie prime. Si tratta di un processo gestito o comunque indirizzato dalla funzione centrale di Gruppo, la quale svolge direttamente le attività di selezione dei fornitori, contrattazione e approvvigionamento per l’acquisto di beni strategici (es. materie prime “primarie”). Per quanto riguarda, invece, l’approvvigionamento di materie prime non strategiche, che non hanno un impatto fondamentale sulla realizzazione dei prodotti o sulla loro qualità, le stesse attività sono svolte da TIMAC AGRO Italia secondo le modalità previste dalla procedura interna “Controllo dei processi, prodotti e servizi forniti dall’esterno”, il documento che regola le modalità di valutazione e qualifica dei fornitori e l’esecuzione dei controlli sui prodotti e servizi acquistati. Il Gruppo valuta periodicamente la possibilità di sostituire le materie prime usate nei processi produt-

tivi per privilegiare quelle più sicure e di minor impatto ambientale. Recentemente, per esempio, ha eliminato il nitrato ammonio. Si tratta di un composto chimico spesso impiegato in agricoltura, in quanto contiene sia azoto immediatamente utilizzabile da parte della pianta (gruppo nitrato) sia azoto a lento rilascio (gruppo ammoniacale). Il Gruppo Roullier ha preferito eliminarlo dalle sue formulazioni in quanto può essere esplosivo, sebbene con una bassissima sensibilità all'innesco.

Ogni scelta di acquisto di TIMAC AGRO Italia è conforme agli standard ambientali, di sicurezza e di qualità definiti dalla Capogruppo che, a partire dal 2019, ha istituito il Raw Materials Evaluation System, un database che permette di monitorare a livello centralizzato gli acquisti di materie prime strategiche di ogni controllata.

24


SISTEMA DI QUALIFICA DEI FORNITORI Per poter rientrare nella catena di fornitura di TIMAC AGRO Italia, le organizzazioni devono superare un processo di qualificazione che prende in considerazione le capacità industriali e finanziarie, l’affidabilità e la capacità di influenzare i rischi e gli impatti ambientali dell’azienda.

REQUISITI DI SOSTENIBILITÀ

A ciascun fornitore è richiesto il possesso delle certificazioni ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001/ISO 45001 e la disponibilità a subire degli audit sui relativi sistemi di gestione da parte di Timac Agro Italia. Ogni fornitore è sottoposto a un processo di monitoraggio e valutazione delle performance ambientali, di sicurezza e qualità, che, se non soddisfacenti, possono pregiudicare il proseguimento del rapporto di fornitura.

2.2.2 informazioni di sicurezza Nell’ottica di un costante miglioramento il Gruppo Roullier, per tutti i prodotti realizzati e messi in commercio, valuta gli impatti di salute e sicurezza che possono coinvolgere tutte le perone che, direttamente o indirettamente, ne vengono in contatto. Come previsto dalle norme vigenti, ogni fertilizzante di TIMAC AGRO Italia è accompagnato da una scheda di informazione sulla sicurezza. Si tratta di un documento sintetico in cui sono riportate le caratteristiche chimico-fisiche e ambientali del fertilizzante, la classificazione delle sostanze chimiche presenti, indicazioni su come manipolare correttamente il prodotto e i comportamenti da adottare per gestire eventuali sversamenti accidentali.

del prodotto, ai rischi, alle corrette modalità di trasporto, movimentazione e stoccaggio sono contenute nell’etichetta di prodotto. Per TIMAC AGRO Italia è importante riuscire a comunicare con linguaggio semplice ed efficace i contenuti presenti in etichetta e per tale motivo ogni anno l’azienda invita gli agricoltori a esprimere la loro opinione su questo aspetto: durante l’indagine condotta nel 2019, il 94% di loro si è ritenuto molto o piuttosto soddisfatto della chiarezza delle informazioni riportate in etichetta (Figura 9). TIMAC AGRO Italia opera nel rispetto del Regolamento Europeo REACH (Registrazione, Valutazione, Autorizzazione e Restrizione dei prodotti chimici) entrato in vigore nel 2007, con l'obiettivo di migliorare la tutela della salute umana e dell'ambiente. Tale Regolamento prevede la registrazione delle sostanze chimiche in un database europeo in cui sono riportate le informazioni sulle proprietà chimico fisiche, tossicologiche ed eco-tossicologiche, oltre a una dettagliata caratterizzazione del rischio chimico relativo all’uso delle stesse.

Ogni scheda di sicurezza è resa disponibile non solo ai distributori, ma anche agli agricoltori e può essere consultata online tramite la piattaforma SDS OnDemand, un sistema informatico pensato per soddisfare in modo pratico questo tipo di esigenze informative. Per sensibilizzare i distributori sull’importanza di tali schede, nel corso del 2019 sono state svolte delle campagne digitali dirette a tutti i soggetti appartenenti alla rete di distribuzione italiana. Le informazioni relative alla composizione nutrizionale 6%

8%

86%

Molto soddisfatto

Piuttosto soddisfatto

Abbastanza soddisfatto

FIGURA 9 - Soddisfazione degli agricoltori rispetto alla chiarezza dell'etichetta

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Nel 2019 l’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) ha condotto una verifica di conformità normativa relativamente alle informazioni riportate sulle etichette dei fertilizzanti di TIMAC AGRO Italia. Su 50 campioni esaminati, 7 sono risultati non pienamente conformi (14%).

Tali anomalie sono dovute principalmente all’attribuzione di etichette diverse da quelle corrette per il prodotto specifico durante l’operazione di insacco. L’azienda ha provveduto ad analizzare le cause all’origine dell’errore e ha adottato delle azioni correttive intervenendo sul processo interessato.

2.3 l'ascolto della comunità TIMAC AGRO Italia ritiene giusto ed utile ascoltare la comunità che vive nei pressi dei suoi stabilimenti produttivi ed è aperta a proposte e spunti di miglioramento in un’ottica di collaborazione e sinergia per la valorizzazione del territorio in cui opera.

2.3.1 le istanze dei cittadini Sui temi ambientali, la Società ha dato seguito in modo concreto alle istanze locali e alle richieste degli enti territoriali. Ad esempio, nell’area dello stabilimento di Barletta, da diversi anni TIMAC AGRO Italia è coinvolta attivamente sia nella protezione delle matrici ambientali sia in concrete attività di bonifica di inquinamenti storici o comunque di origine esterna al proprio sito e che gli enti stanno caratterizzando anche con studi idrogeologici sull'intera area industriale di Barletta. Tali risultati evidenziano una situazione compromessa della falda acquifera già a monte dello stabilimento. Su tale componente ambientale, stante la forte criticità e il proprio senso di responsabilità TIMAC AGRO Italia ha deciso di proporre agli enti competenti l'installazione di un nuovo sistema di trattamento della falda in grado di estrarne le acque a valle dello stabilimento, di depurarle e di re-immetterle a monte, così da introdurre un sistema di ricircolo e risanamento destinato ad operare a ciclo continuo. Il progetto, già presentato e discusso, è stato dagli enti approvato e ora è in fase di realizzazione, prevedendo anche l'operatività di due piezometri oltre il confine industriale che saranno monitorati dalla Società per verificare l’efficienza del nuovo sistema e il ritorno dei parametri di inquinamento entro i livelli di legge. Altre segnalazioni provenienti dal territorio a cui l’azienda ha prestato attenzione nel corso degli anni riguardano le emissioni di odori e rumore di entrambi gli stabilimenti. Va detto che fino ad alcuni anni fa questi impatti erano effettivamente di un certo rilievo perché i processi

produttivi dei fertilizzanti generavano emissioni sgradevoli, ma, a seguito di vari interventi di mitigazione, questi effetti sono andati progressivamente attenuandosi. Nel 2019 in entrambi gli stabilimenti produttivi sono stati installati dei sistemi di abbattimento fumi di nuova concezione e sono stati introdotti dei compressori insonorizzati che hanno attenuato ulteriormente gli impatti legati a odori e rumori, portandoli a livelli normali. Per quanto riguarda gli odori, in particolare, l’azienda monitora costantemente le emissioni prodotte, che negli ultimi anni risultano regolarmente al di sotto delle soglie di legge. Anche i più recenti sopralluoghi effettuati da parte delle autorità, su sollecitazione di alcuni cittadini in occasione di episodi specifici, hanno evidenziato che gli odori segnalati non provenivano dallo stabilimento di TIMAC AGRO Italia, ma avevano origine altrove. Questi sforzi compiuti dall’azienda sono apprezzati dalle autorità locali, con le quali TIMAC AGRO Italia è lieta di avere rapporti cordiali e collaborativi. Tutto ciò ha consentito il pubblico riconoscimento all’azienda circa l’impegno e i risultati ottenuti nel gestire correttamente gli impatti ambientali dei due siti. Per qualsiasi necessità di ulteriori approfondimenti l’azienda è disponibile a fornire informazioni più dettagliate e ad ascoltare la voce della comunità locale.

26


2.3.2 le iniziative educative TIMAC AGRO Italia organizza diverse iniziative educative rivolte alle nuove generazioni. Presso la sede produttiva di Ripalta Arpina, nel 2019, in collaborazione con diversi istituti scolastici e università del territorio, è stata organizzata l’iniziativa “Scuole in visita allo stabilimento”, un programma formativo sul mondo della nutrizione vegetale. Con una partecipazione di oltre 120 studenti, questo progetto ha permesso all’azienda di condividere con i giovani alcune competenze tecniche, la visione del comparto agroalimentare e gli sforzi aziendali per proteggere e salvaguardare il parco naturale dell’Adda, nel quale si trova l’unità produttiva di Ripalta Arpina. Altre iniziative di carattere educativo sono state organizzate, in continuità con gli anni precedenti, a favore dei ragazzi delle scuole secondarie. Nell’estate del 2019 tre

ragazzi (su 2.000 candidature pervenute) hanno vissuto un’esperienza di studio all’estero grazie a delle borse di studio assegnate dall’azienda a fine 2018 per un valore complessivo di 14.000 euro. Alla fine del 2019 l’azienda ha assegnato ulteriori borse di studio per l’estate 2020, ma a causa della pandemia da Covid-19 questi viaggi sono stati rinviati di un anno. Uno stabilimento nel parco naturale Lo stabilimento di Ripalta Arpina è localizzato all’interno del Parco regionale dell’Adda. Tale circostanza prova quanto i processi e i prodotti aziendali siano compatibili con uno sviluppo sostenibile


3.

L'ATTENZIONE PER L'AMBIENTE

CI IMPEGNIAMO A FAVORIRE DINAMICHE DI PRODUZIONE RESPONSABILI, LIMITANDO L'ECCESSIVO CONSUMO DI NUTRIENTI PER LE PIANTE, NEL RISPETTO DELL'AMBIENTE DI OGGI E DI DOMANI

P

er conoscere gli impatti ambientali legati al ciclo di vita dei propri prodotti, nel 2019 TIMAC AGRO Italia ha commissionato uno studio di Life Cycle Assessment che ha riguardato 7 prodotti commercializzati

nell’anno. Grazie a queste informazioni, è stato possibile modificare alcuni processi per ridurne l’impatto. Tra gli obiettivi futuri dell’azienda vi è quello di estendere il Life Cycle Assessment a tutti i principali prodotti commercializzati. L’azienda dispone, per entrambi gli stabilimenti produttivi, dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, un permesso della durata di dieci anni subordinato al rispetto di impegni per la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento.

Tutti i campionamenti delle emissioni in atmosfera hanno confermato il rispetto delle soglie di legge. Presso entrambi i siti produttivi sono stati realizzati diversi interventi per evitare lo sversamento accidentale di sostanze inquinanti nel terreno e per proteggere le acque di falda. Grazie all’impianto di cogenerazione a gas naturale dello stabilimento di Ripalta Arpina, è stato possibile soddisfare il 75% del fabbisogno elettrico dello stabilimento con energia autoprodotta. Nel 2019 le emissioni di gas a effetto serra derivanti dal consumo di combustibili sono diminuite del 6%.

Sono proseguiti anche nel 2019 gli interventi per ridurre le emissioni inquinanti dei processi produttivi (in particolare NOx, PM e emissioni COV), che sono state dimezzate.

NUMERI CHIAVE

7 prodotti oggetto di Life Cycle Assessment 50 dossier di prodotto 2 Autorizzazioni Integrate Ambientali -50% emissioni inquinanti (NOx, PM e COV) 100% conformità delle emissioni in atmosfera 75% del fabbisogno energetico di Ripalta Arpina soddisfatto con energia autoprodotta

-6% emissioni di gas serra da combustione -16% acquisti per imballaggi (in peso)


3.1 la sicurezza dei prodotti per l'ambiente 3.1.1 vogliamo conoscere gli impatti ambientali dei nostri prodotti Conoscere gli impatti ambientali legati al ciclo di vita dei fertilizzanti consente all’azienda non solo di ottimizzare l’impiego delle risorse, ma anche di ridurre le esternalità negative che possono verificarsi durante la fase di utilizzo dei prodotti. Per questo, nel 2019, TIMAC AGRO Italia ha commissionato a un soggetto terzo uno studio di Life Cycle Assessment (LCA), ovvero una valutazione del ciclo di vita di fertilizzanti granulari per quantificarne il profilo ambientale e comunicarlo attraverso una Dichiarazione Ambientale di Prodotto, nel contesto dell’International EPD System.

Dei prodotti commercializzati nell’ultimo anno 7 rientrano nel campo di applicazione di tale valutazione: Extreme, PAK, Fosfonature, Lithozinc, Magnific, F1, Organosprint. Il ciclo di vita analizzato si può scomporre nelle seguenti tre fasi (Tabella 10). Lo studio LCA è stato realizzato in accordo alle norme ISO 14040, ISO 14044, ISO 14025 e seguendo i requisiti specifici di prodotto PCR 2010:20 Version 2.1 “Mineral or chemical fertilisers”.

FASE

DESCRIZIONE

Materie prime e trasporto

In questa prima fase sono stati analizzati gli impatti ambientali derivanti dalla produzione dei formulari e dalle modalità di trasporto. Sono stati analizzati, inoltre, gli impatti relativi alla produzione del packaging primario e secondario.

Produzione

In questa seconda fase sono stati analizzati gli impatti generati dalla fase di stoccaggio del fertilizzante, i consumi idrici, la produzione di energia e il processo di lavorazione dei fertilizzanti.

Distribuzione e uso del prodotto

In questa terza fase, infine, sono stati analizzati gli impatti derivanti alla distribuzione del prodotto, dalla dispersione di azoto in ambiente e dal fine vita del packaging.

TABELLA 10 – Impatti ambientali generati dai prodotti granulari

Impatto

Legenda: impatto negativo

impatto neutro

Delle tre fasi analizzate, due in particolare sono emerse come maggiormente impattanti da un punto di vista ambientale: la prima, in relazione alla scelta delle materie prime, e la terza, per via delle emissioni causate dalla dispersione dell’azoto nell’ambiente durante l’utilizzo del fertilizzante.

vece, agli impatti della fase utilizzo del prodotto, TIMAC AGRO Italia ha valutato la possibilità di adottare delle misure di mitigazione, considerando, per esempio, i potenziali benefici ambientali derivanti da modifiche del processo produttivo, come l’aumento dell’indice di assorbimento dei prodotti.

Gli impatti associati alle materie prime derivano dalla scelta di formule industriali volte a garantire l’efficacia dei nutrienti apportati al terreno e su questo, per non pregiudicare l’efficacia del prodotto, le possibilità di intervento sono attualmente limitate. Con riferimento, in-

Infine, con riferimento alla fase legata alla produzione, l’analisi ha messo in luce come punto di forza una gestione ottimale del consumo termico ed elettrico, grazie all’impianto di cogenerazione alimentato a gas naturale presente presso lo stabilimento di Ripalta Arpina.

3.1.2 l’efficacia nutritiva che rispetta l’ambiente TIMAC AGRO Italia collabora allo sviluppo dei nuovi prodotti del Gruppo Roullier, testando le formule messe a punto presso il Centro Mondiale per l’Innovazione. Per questa attività l’azienda può contare sulla collaborazione di diversi agricoltori, che mettono a disposizione le loro colture per verificare l’efficacia delle formulazioni da

testare all’interno di un arco temporale della durata di un anno, pari all’intero ciclo di vita della pianta. Questa preziosa partnership, che rafforza il legame già solido tra TIMAC AGRO Italia e i suoi clienti finali, evidenzia l’approccio win-win che caratterizza l’operato dell’azienda. Gli esiti dei test in campo, infatti, permettono di verificare

29


la qualità e l’efficacia della nuova formula, anche in base a diverse condizioni ambientali e climatiche, consentendo il raggiungimento di formulazioni e indicazioni d’uso ottimali, a vantaggio sia di TIMAC AGRO Italia, sia degli agricoltori. La rendicontazione degli esperimenti condotti in campo è documentata all’interno di dossier di prodotto, che oggi sono circa 50, con informazioni di dettaglio sugli effetti nutritivi dei fertilizzanti TIMAC AGRO Italia in ciascuna fase di crescita della pianta. Per dare massima visibilità a queste informazioni, l’azienda partecipa a fiere di settore e organizza eventi territoriali, conferenze e riunioni con gli agricoltori e gli operatori della filiera agroalimentare. Nel 2019 sono stati organizzati circa 100 incontri di questo tipo. In alcuni casi, TIMAC AGRO Italia, soprattutto per le colture arboree pluriennali, oltre a condurre degli studi di efficacia dei suoi prodotti come quelli appena descritti, realizza anche studi per testare gli effetti della sommini-

strazione di nutrienti a concentrazione diverse, in funzione delledifferenti profondità del terreno. Durante il periodo di rendicontazione si è conclusa una sperimentazione in campo sulla pianta di pero Abate, una varietà coltivata in Italia prevalentemente in Emilia-Romagna (Tabella 11). I risultati di questo studio sono in via di pubblicazione su una rivista scientifica internazionale.

La dose giusta, al momento giusto È importante sottolineare che gli sforzi di ricerca e sviluppo di TIMAC AGRO Italia e del Gruppo Roullier servono a stabilire i dosaggi ottimali dei nutrienti e il momento migliore per massimizzare i benefici. Superare le dosi indicate non porta a risultati migliori in termini nutrizionali o economici.

Scopo della sperimentazione

Scopo principale della sperimentazione, condotta in partenariato con Fondazione Navarra, è stato quello di testare uno dei principi cardine dell’agire quotidiano di TIMAC AGRO Italia, ovvero l’idea che “less for more” sia l’approccio più valido per garantire migliori risultati utilizzando una minore quantità di sostanze nutritive.

Sfide alle quali rispondere

La sperimentazione condotta sul pero Abate Fètel ha permesso di applicare questo principio e di fornire una soluzione concreta a molte delle sfide che oggi interessano il mondo agricolo. Se infatti è vero che vi sarà la necessità di maggiori quantità di cibo per soddisfare una popolazione mondiale in continua crescita, è anche vero che tale produzione dovrà avvenire nel rispetto dei limiti planetari, preservando la fertilità del suolo e le qualità nutritive della pianta.

Risultati raggiunti I risultati preliminari di due anni consecutivi hanno confermato che fosse possibile ridurre le unità di fertilizzazione totali applicate, migliorando in modo significativo gli indicatori di produzione quantitativi e qualitativi come la resa, la resa media per albero e il peso medio dei frutti. Aumento dei parametri produttivi I risultati osservati nel 2018 e nel 2019 hanno portato un aumento della produzione del 27%. Migliore equilibrio vegeto-produttivo Il raggiungimento di un migliore equilibrio vegeto-produttivo è stato reso possibile grazie agli impatti che i fertilizzanti speciali hanno avuto sulla pianta a livello nutrizionale: vi è stata, infatti, una riduzione media nel livello di dispersione del 20% di fosforo, funzionale per le funzioni metaboliche della pianta e del trasporto di carboidrati, e del 5% di potassio, quale attivatore enzimatico e trasportatore di acqua e nutrienti. Non vi è stata invece alcuna riduzione di azoto, funzionale per lo sviluppo vegetativo della pianta. TABELLA 11 - More with less e il pero Abate Fètel

Oltre a testare i nuovi prodotti sviluppati dal Centro Mondiale dell’Innovazione Roullier, TIMAC AGRO Italia mette a punto insieme a partner italiani formulazioni originali per prodotti speciali. È il caso, per esempio, dello sviluppo di fertilizzanti granulari per la coltivazione della barbabietola da zucchero, a cui si sta lavorando con la collaborazione di Co.Pro.B (per maggiori dettagli si ri-

manda al par. 4.2.2 La collaborazione per uno zucchero più sostenibile). Questo tipo di partnership sono strette dall’azienda con consorzi e cooperative agricole di una certa dimensione e struttura.

30


3.1.3 le nostre materie prime La scelta delle materie prime è fondamentale nel determinare la qualità, la sicurezza e l’efficacia nutritiva dei fertilizzanti di TIMAC AGRO Italia.

Per la produzione di fertilizzanti sia granulari che idrosolubili si utilizzano materie prime non rinnovabili, in quanto di origine minerale (Taballa 12e 13).

Ogni anno l’azienda pianifica in modo meticoloso la produzione di nutrienti vegetali e, di conseguenza, il fabbisogno di materie prime da usare sia per la produzione dei fertilizzanti, che per gli imballaggi. La rete dei tecnici agronomi commerciali supporta le funzioni aziendali centrali nella definizione delle previsioni di vendita e, quindi, nella stima degli approvvigionamenti necessari.

Nel corso del 2019 a questo scopo sono state acquistate quasi 160.000 tonnellate di materie prime, per il 98% destinate a prodotti granulari e per il 2% a prodotti idrosolubili.

Una pianificazione accurata permette all’azienda non solo di ottimizzare il processo di acquisto realizzando economie di scala, ma anche di ridurre i prodotti invenduti e, quindi, i costi di stoccaggio e gli sprechi di risorse naturali.

Per i fertilizzanti granulari l’azienda ha acquistato principalmente fosforite, acido solforico, cloruro di potassio, solfato ammonico e urea, mentre la produzione di fertilizzanti idrosolubili ha acquistato principalmente solfato ammonico, fosfato monoammonico, nitrato di potassio, fosfato monopotassico e fosfato di diammonio.

2019

2018

Ton

%

Ton

%

Fosforite

56.366

36%

46.227

31%

Acido solforico

32.705

21%

27.196

18%

Solfato ammonico

17.449

11%

20.478

14%

Cloruro di potassio

17.098

11%

19.241

13%

Urea

16.985

11%

20.579

14%

Fosfato di diammonio

11.177

7%

8.634

6%

Fosfato monoammonico

2.486

2%

2.822

2%

Perfosfato triplo

1.734

1%

1.757

1%

Solfato di potassio

362

0%

708

0%

Totale

156.362

100%

147.642

100%

TABELLA 12 – Materie prime non rinnovabili utilizzate per prodotti granulari (tonnellate)

2019

2018

Ton

%

Ton

%

Solfato ammonico (Idrosolubile)

534

20%

460

19%

Fosfato monoammonico (Idrosolubile)

456

17%

376

16%

Nitrato di potassio (Idrosolubile)

404

15%

359

15%

Fosfato monopotassico (Idrosolubile)

379

14%

362

15%

Fosfato di diammonio (Idrosolubile)

298

11%

367

15%

Urea (Idrosolubile)

224

8%

201

8%

Cloruro di potassio (Idrosolubile)

199

7%

62

3%

Nitrato di calcio (Idrosolubile)

123

5%

93

4%

Solfato di potassio (Idrosolubile)

88

3%

125

5%

Totale

2.705

100%

2.405

100%

TABELLA 13 – Materie prime non rinnovabili utilizzate per prodotti idrosolubili (tonnellate)

31


Come detto, parte degli acquisti sono costituiti da imballaggi per i fertilizzanti. Nel corso del 2019 l’azienda ha acquistato per questo scopo principalmente bancali per il deposito della merce, sacchi e big bag per il loro trasporto (Figura 10). L’azienda valuta, ove possibile senza che ciò compro-

metta la qualità del prodotto e la sicurezza per le persone, l’adozione di packaging a minor consumo di materie prime. Nel 2019 gli acquisti totali di materiali utilizzati per gli imballaggi, pari a 1.014 tonnellate, si sono ridotti del 16% rispetto al 2018. Per il 2020 TIMAC AGRO Italia sta valutando, inoltre, di introdurre degli imballaggi realizzati in materie plastiche riciclate.

Top Sacchi (Idrosolubili) Bancali (Idrosolubili) Film Coverstretch Big bags Sacchi Bancali 01

01 00

200 2018

300 2019

400

500

600

700

FIGURA 10 - Acquisto di materiali utilizzati per gli imballaggi (tonnellate)

3.2 la sicurezza dei prodotti per l'ambiente Le emissioni in atmosfera, così come le altre tipologie di impatti ambientali, sono gestite da TIMAC AGRO Italia in conformità alle prescrizioni normative applicabili e ai requisiti specifici stabiliti per gli impianti produttivi dalle autorità competenti. Entrambi gli stabilimenti produttivi di TIMAC AGRO Italia hanno ottenuto dalle rispettive Regioni l’AIA – Autorizzazione Integrata Ambientale (lo stabilimento di Barletta nel 2011, quello di Ripalta Arpina nel 2008, con un rinnovo nel 2018). Tale autorizzazione rappresenta il punto di riferimento principale per la pianificazione e l’attuazione di iniziative di monitoraggio e miglioramento degli impatti ambientali generati dagli stabilimenti (Tabella 14). Tutti i dati di monitoraggio su questi temi sono raccolti con cadenza regolare, registrati in appositi documenti e rendicontati annualmente alle autorità competenti, per consentire la verifica del rispetto delle condizioni imposte dall’AIA. Nella gestione degli impatti ambientali, l’azienda, come richiesto dalle norme vigenti, utilizza le migliori tecnologie disponibili (BAT – best available technologies), grazie anche al supporto ricevuto dal Gruppo Roullier.

Ogni 3 anni gli stabilimenti ricevono una visita ispettiva da parte delle ARPA, le Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale, che verificano la conformità rispetto alle prescrizioni di legge e ai requisiti dell’AIA. L’impianto produttivo di Ripalta Arpina a settembre del 2019 è stato sottoposto a tale ispezione, con esito positivo. Non sono state riscontrare situazioni di non conformità e sono state segnalate 2 opportunità di miglioramento che l’azienda conta di gestire a breve. Tutte le anomalie emerse in occasione di verifiche passate sono state gestite e sanate. Il rapporto predisposto dall’ARPA evidenzia, inoltre, come elemento positivo, il fatto che negli ultimi 5 anni oltre l’80% degli investimenti sostenuti ha riguardato il miglioramento nella gestione degli impatti ambientali o di salute e sicurezza sul lavoro. In entrambi gli impianti produttivi di TIMAC AGRO Italia sono applicati da diversi anni dei Sistemi di Gestione certificati ISO 9001 (Qualità) e ISO 14001 (Ambiente). Tali strumenti, progettati per essere funzionali alle prescrizioni dell’AIA, sono molto utili per presidiare i requisiti normativi in materia ambientale e gestire in modo sistematico gli impatti generati, con particolare riferimento alle emissioni in atmosfera, ai rifiuti, ai consumi idrici e

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all’utilizzo di combustibili. Nell’ambito del Sistema di Gestione sono previste attività di audit interno e da parte di enti terzi indipendenti, attività di formazione su tematiche ambientali, pianificaContesto di riferimento

zione e gestione di obiettivi di miglioramento, momenti di riesame. Tutto ciò contribuisce al miglioramento continuo delle prestazioni aziendali in materia ambientale.

Per prevenire e ridurre l’inquinamento industriale, a partire dagli anni ’90, sono state emanate delle norme comunitarie che oggi costituiscono un quadro di riferimento fondamentale per le aziende che operano in settori che possono avere un elevato impatto sull’ambiente e sulla salute umana. Tale quadro normativo è noto come IPPC – IED (Integrated Pollution Prevention and Control - Industrial Emission Directive), di cui un elemento portante è l'introduzione del concetto di “migliori tecnologie disponibili” (BAT - Best Available Technologies): la protezione dell'ambiente è garantita dal ricorso alle migliori tecnologie disponibili, utili a evitare, o almeno a ricondurre entro certi limiti, l'impatto degli impianti industriali sull'ambiente in termini di emissioni nell’aria, nell’acqua e nel suolo e di produzione di rifiuti. Nell’ambito della normativa IPPC – IED, gli impianti che possono avere un elevato impatto sull’ambiente e sulla salute umana necessitano di una specifica autorizzazione all’esercizio, chiamata AIA - Autorizzazione Integrata Ambientale, che viene rilasciata dalla Commissione nazionale IPPC del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare o dalle Regioni a seconda della tipologia di impianto a condizione che l’azienda rispetti determinati requisiti ed attui un Piano di Monitoraggio e Controllo. Tale piano consente, infatti, di disporre di dati sugli impatti ambientali generati dagli impianti nelle diverse fasi della loro vita, in modo che sia possibile verificare la conformità rispetto ai requisiti previsti nell’autorizzazione.

Gli impianti soggetti all’AIA

Le attività industriali soggette ad AIA sono in particolare quelle energetiche, quelle di produzione e trasformazione dei metalli, le industrie dei prodotti minerali, le industrie chimiche e quelle che si occupano della gestione dei rifiuti.

TABELLA 14 - Gli impianti soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)

3.2.1 le emissioni di prodotto Quando si parla di nutrizione vegetale non si può non parlare dell’azoto, uno dei macronutrienti più importanti per la crescita della pianta.

tivo rilascio in atmosfera di gas a effetto serra, come N2O e NH3, per effetto dell’evaporazione.

La capacità di assorbimento di questo elemento da parte dei vegetali varia, tuttavia, in base alla tipologia del suolo. In caso di eccessiva o errata somministrazione di prodotti azotati o in caso di carenze di assimilazione dell’azoto da parte del vegetale, si può verificare un’eccessiva concentrazione di azoto nel terreno ed eventualmente anche nelle falde acquifere, nonché un significa-

Il ciclo dell'azoto è un ciclo biogeochimico con il quale l'azoto si muove principalmente tra l'atmosfera, il terreno e gli esseri viventi. L’azoto somministrato sotto forma di nutrienti vegetali può ritornare nell'atmosfera per l'azione di alcuni batteri specializzati.

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L’azoto è uno dei più importanti fattori della produzione agraria. L’applicazione dei concimi azotati, tuttavia, va controllata per evitare conseguenze sia sulla qualità del raccolto che sull’ecosistema ambientale. Insufficienza di azoto

• • • • • •

Eccesso di azoto

• • • •

Scarsa produzione di clorofilla, con una conseguente riduzione della fotosintesi, che si manifesta con un colore delle foglie verde chiaro o giallo; Accrescimento stentato delle piante, che presentano dimensioni ridotte sia a livello radicale, con radici poco approfondite e poco ramificate, sia a livello della parte aerea, con foglie piccole e steli sottili; Riduzione della fioritura; Caduta anomala e prematura dei frutti; Riduzione del ciclo biologico e maturazione precoce; Riduzione nella quantità o qualità del raccolto; Rallentamento dello sviluppo delle piante, con conseguente allungamento del ciclo biologico Aumento del consumo idrico; Indebolimento dei fusti, con conseguente rottura e allettamento (per esempio nei cereali autunno-vernini); Riduzione della resistenza alle avversità climatiche e parassitarie.

Per evitare un’eccessiva dispersione di azoto nell’ambiente, ma assicurare alle piante un’adeguata assimilazione di questa sostanza, TIMAC AGRO Italia offre ai coltivatori un prodotto messo a punto con il Centro Mondiale dell’Innovazione del Gruppo Roullier, che contiene azoto a rilascio graduale: Rhizovit N-Process. RHIZOVIT N-PROCESS Azoto protetto

La presenza di una membrana di natura organo-minerale consente di ridurre l’impatto ambientale conseguente a volatilizzazione e lisciviazione.

Suolo rigenerato

La presenza di attivatori microbici stimola l’attività dei microrganismi presenti nel suolo – responsabili della trasformazione dell’azoto nelle forme assimilabili dalle piante – consentendo una maggiore disponibilità e mobilizzazione dell’azoto già presente nel terreno.

Pianta attivata

La presenza di enzimi responsabili della sintesi delle proteine consente di ottimizzare il processo di trasformazione dell’azoto all’interno della pianta e di ottenere un maggior contenuto di proteine.

Nel 2019 TIMAC AGRO Italia ha venduto circa 12.000 tonnellate di prodotti della gamma Rhizovit a oltre 1.700 aziende agricole.

3.2.2 le emissioni di processo Le valutazioni ambientali condotte negli ultimi anni presso i 2 stabilimenti produttivi hanno permesso di identificare le tipologie di impatti più significativi e di definire degli obiettivi e degli interventi di miglioramento dando la priorità a quelli in grado di produrre i maggiori benefici. Tra i temi emersi come più critici vi sono: • il contenimento di polveri diffuse, conseguenza del-

la movimentazione di prodotti finiti e materie prime, in particolare le fosforiti, ossia rocce che presentano alte concentrazioni in minerali del fosforo; • il contenimento di odori; • la tutela del suolo e delle acque sotterranee da eventuali sversamenti accidentali di prodotti o materie prime.

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Contenimento delle polveri diffuse e degli odori Si riportano di seguito gli interventi realizzati negli ultimi anni per il contenimento di polveri diffuse e di odori (tabella 15). CATEGORIA DI INTERVENTO

MISSION DELL’INTERVENTO

MIGLIORAMENTO APPORTATO

Riduzione di poveri diffuse

Installazione di due filtri di polveramento posizionati rispettivamente in prossimità della zona dosaggio e trasporto delle materie prime. L’investimento sostenuto per questo intervento ammonta a circa 700.000 euro.

Riduzione delle polveri 2019 derivanti dalla movimentazione di materie prime e prodotti finiti in fase di produzione.

Realizzazione di un sistema di scarico degli automezzi dotato di impianto di aspirazione che, oltre ad aspirare le polveri diffuse che si generano durante le operazioni di scarico, premetta di evitare la diffusione delle polveri verso l’ambiente esterno.

Riduzione delle pol- 2018 veri diffuse durante le operazioni di carico e scarico delle fosforiti.

Sostituzione dello scrubber, un'apparecchiatura che consente di abbattere la concentrazione di sostanze presenti in una corrente gassosa, e revisione dei flussi di aria, al fine di migliorare l’efficienza di abbattimento e limitare ulteriormente le emissioni in atmosfera. Il progetto ha anche l’obiettivo di migliorare l’efficienza dell’intero sistema di produzione del perfosfato.

Migliorare l'abbatti- 2019 mento dei gas prolungando i tempi di pulizia dell'impianto e garantendo una migliore performance nell'abbattimento della parte chimica e odorosa.

Riduzione di odori

ANNO DI RIFERIMENTO

TABELLA 15 - Interventi realizzati negli ultimi anni per il contenimento di polveri

Questo approccio ha permesso all’azienda di ridurre di oltre il 50% le emissioni inquinanti totali dei suoi processi produttivi, con particolare riferimento alle emissioni di NOx, di PM e alle emissioni COV. L’aumento delle emissioni di SOx è dovuto principalmente all’utilizzo di metano (Tabella 16). EMISSIONI SIGNIFICATIVE* (tonnellata/anno)

2019

2018

2017

NOx

3

33

12

SOx

7

0

2

PM

3

1

3

COV

2

12

3

CO

4

0

4

Emissioni totali

20

47

25

*Il dato complessivo annuale è frutto di una media delle analisi semestrali riportate nel Piano AIA e riproporzionato sul totale delle ore lavorate annuali TABELLA 16 - Emissioni significative* (tonnellata/anno)

L’azienda monitora costantemente anche le emissioni odorigene convogliate e prodotte, che, negli ultimi anni, risultano regolarmente al di sotto delle soglie di legge. Entrambi gli stabilimenti, nel corso del 2019, sono stati sottoposti agli stessi controlli. Anche i più recenti sopralluoghi effettuati presso lo stabilimento di Barletta da parte delle autorità, su sollecitazione di alcuni cittadini in occasione di episodi specifici, hanno evidenziato che gli odori segnalati non proveni-

vano dallo stabilimento di TIMAC AGRO Italia, ma avevano origine altrove. Presso lo stabilimento di Barletta, nel corso del 2019, sono state eseguite 12 analisi, una per mese, al fine di verificare che i valori delle emissioni risultassero inferiori a quelli imposti dalla normativa della Regione Puglia. Il 100% dei campionamenti effettuati ha avuto esito positivo. Lo stabilimento di Ripalta Arpina nel 2019 non è stato

35


Attualmente in Italia non esiste una normativa nazionale che prevede dei limiti per la concentrazione di odore in aria ambiente. La regione Puglia a oggi è l’unica dotata di una legge regionale sulle emissioni odorigene, il cui rispetto dei valori presso lo stabilimento di Barletta viene controllato regolarmente da un ente esterno. oggetto di segnalazioni all’autorità da parte della comunità locale. A settembre 2019 ha avuto luogo una verifica ispettiva da parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA), che si è conclusa positivamente. Questi interventi fanno parte della visione aziendale di “fabbrica pulita”, un progetto promosso dal Gruppo Roullier: l’azienda punta, infatti, a rendere i suoi stabilimenti dei luoghi di lavoro sicuri per chi ci lavora e per chi vive nei dintorni, anche grazie a sistemi all’avanguardia di aspirazione e di abbattimento delle polveri e degli odori.

La tutela del suolo e delle acque sotterranee Altri interventi ambientali sostenuti nel 2019 hanno riguardato la tutela del suolo e delle acque sotterranee. In particolare, si tratta di azioni volte a impedire che i fertilizzanti o le materie prime utilizzate per la produzione penetrino nel suolo e nel sottosuolo per effetto di sversamenti accidentali o di interventi finalizzati a impedire l’inquinamento delle acque di falda da parte dell’azienda. Altri interventi non sono ancora stati completati, ma sono in corso d’opera. In particolare, va precisato che lo stabilimento di Barletta è classificato come “sito contaminato”, per cui sono attualmente in corso diversi interventi di messa in sicurezza operativa (“MISO”). Per quanto riguarda il tema della falda acquifera che scorre nel sottosuolo dello stabilimento di Barletta e che serve l’intera area industriale, si rimanda a quanto già riportato nel par. 2.3.1 Le istanze dei cittadini.

3.2.3 il cambiamento climatico e le emissioni dei gas a effetto serra TIMAC AGRO Italia adotta sistemi di produzione e consumo di energia volti a minimizzare le sue emissioni di gas a effetto serra. Ad esempio, tra i requisiti per selezionare i fornitori di energia vi è quello di poter acquistare energia prodotta da fonti rinnovabili. Nel 2019 le emissioni dirette di TIMAC AGRO Italia di gas a effetto serra derivanti da consumi di combustibile sono diminuite del 6% rispetto al 2018 e del 12% rispetto al 2017 (Tabella 17).

Nel 2018 in Italia il settore energetico ha prodotto l’80% delle emissioni di gas serra, il settore industriale l’8% e l’agricoltura il 7%. Il restante 4% è stato generato dal settore dei rifiuti.

EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA (t CO2 equivalente)

2019

2018

2017

Emissioni dirette - scope 1

10.329

11.014

11.681

Emissioni indirette - scope 2 (Location-based)

1,55

1,21

1,98

Emissioni indirette - scope 2 (Market-based)

12.466

11.144

14.417

TABELLA 17 - Emissioni di gas a effetto serra (t CO2 equivalente)

Emissioni scope 1: emissioni dirette dell’azienda, derivanti da processi di combustione e quindi dal consumo di combustibile Emissioni scope 2: emissioni indirette, derivanti dal consumo di energia elettrica Il 75% dell’energia elettrica consumata presso lo stabilimento di Ripalta Arpina è autoprodotta (Tabella 18 e 19), grazie ad un impianto di cogenerazione a gas naturale che permette di soddisfare gran parte del fabbisogno elettrico del sito, anche durante la fase di essicazione

dei granulati, che è particolarmente energivora (Figura 11, 12 e 13). Tale impianto, realizzato nel 2006, sarà completamente rinnovato nel 2020 sulla base delle migliori tecnologie attualmente disponibili, per consentire ulteriori risparmi di energia e minori impatti ambientali. A questo proposito, è utile precisare che l’azienda ha considerato la possibilità di cambiare tipo di combustibile per alimentare l’impianto di cogenerazione, passando al biometano, ma la valutazione degli impatti complessivi ha portato a scartare questa ipotesi, in quanto il biometano avrebbe generato pesanti esternalità negative dovute al trasporto su gomma per lunghe distanze.

36


Questo è un esempio di come TIMAC AGRO Italia consideri in ogni decisione la sostenibilità in una prospettiva di ciclo di vita, non valutando solo gli impatti immediati o Energia consumata e venduta negli stabilimenti (GJ)

più visibili, ma analizzando anche quelli meno evidenti, in modo da assumere decisioni realmente ponderate.

2019

2018

2017

Ripalta Arpina

Barletta Totale

Ripalta Arpina

Barletta Totale

Ripalta Arpina

Barletta Totale

a. Consumi di combustibile da fonti non rinnovabili

187.785

55.185

242.970

186.537

31.317

217.854

207.327

75.894

283.221

Gasolio

6.435

2.145

8.580

5.577

1.287

6.864

2.574

2.574

5.148

Metano

181.350

53.040

234.390 180.960

30.030

210.990

204.750

73.320

278.070

b. Consumi di combustibile da fonti rinnovabili

0

0

0

0

0

0

0

0

0

c. Consumi di energia acquistata o autoprodotta

42.087

208.503 250.589

49.138

136.615

185.754

42.042

282.609

324.651

Elettricità

3.619

14.137

17.756

4.225

9.616

13.841

3.615

19.098

22.713

Riscaldamento

0

44.087

44.087

0

24.786

24.786

0

60.499

60.499

Raffrescamento

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Vapore

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Totale energia consumata

229.872

263.688

493.559

235.675

167.932

403.608 249.369

358.503

607.872

d. Energia venduta

1.691

0

1.691

596

0

596

570

0

570

Elettricità

1.691

0

1.691

596

0

596

570

0

570

Riscaldamento

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Raffrescamento

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Vapore

0

0

0

0

0

0

0

0

0

TABELLA 18 – Energia consumata e venduta negli stabilimenti (GJ)

Fattore di conversione Mln m3 di metano

39.000,00

Tep

41,87

Mwh

3,60

kt di gasolio (a basso tenore di zolfo)

42.900,00

Tabella 19– Fattori di conversione applicati per calcolare i consumi in Gj

37


Energia consumata 700.000 600.000 500.000

Energia elettrica acquistata o autoprodotta

400.000 250.589

185.754

324.651

300.000 200.000 242.9702

100.000

17.854

283.221

Combustibile da fonti rinnovabili Combustibile da fonti non rinnovabili

0 2019

2018

2017

FIGURA 11 - Energia consumata (Gj)

riscaldamento 5% caldaie vapore per

carrelli elevatori 25%

granulazione prodotto

pale gommate 75%

essiccazione prodotto granulare 85%

FIGURA 12 - Distribuzione dei consumi di gasolio per tipologia di utilizzo

FIGURA 13 - Distribuzione dei consumi di metano per tipologia di utilizzo

38


4.

UN BUSINESS BASATO SULLA COLLABORAZIONE

CREDIAMO CHE COSTRUIRE RELAZIONI FORTI E STABILI CON LE NOSTRE PERSONE, GLI AGRICOLTORI E I DISTRIBUTORI SIA LA CHIAVE PER CRESCERE TUTTI INSIEME: LO SVILUPPO SOSTENIBILE È LA NOSTRA META COMUNE.

T

IMAC AGRO Italia monitora il contesto in cui opera e gestisce sistematicamente i rischi aziendali, attraverso un processo che prevede l’identificazione, la pianificazione e l’attuazione di azioni per limitare le minacce e cogliere le opportunità.

stati testati in campo 6 nuovi prodotti liquidi, di cui 3 appartenenti alla gamma di fertilizzanti per l’agricoltura biologica. Fattore comune di tali nutrienti è la capacità di stimolare l’attività microbiologica del terreno, mantenendo attivo il suolo e il ciclo dell’acqua.

Sin dal momento dell’assunzione, le persone dell’azienda sono coinvolte in numerose attività formative, che comprendono anche la condivisione dell’impegno aziendale verso lo sviluppo sostenibile.

Per definire modelli di coltivazione della barbabietola da

Nel 2019 è proseguito il programma di mobilità trasversale del personale, che permette alle persone di TIMAC AGRO Italia di “mettersi nei panni” dei colleghi. Inoltre, ogni dipendente ha svolto in media 30 ore medie di formazione e tutti hanno ricevuto una valutazione delle loro prestazioni professionali. TIMAC AGRO Italia investe costantemente nella ricerca e nello sviluppo di nuovi prodotti e lo fa anche in sinergia con altri attori della filiera agroalimentare. Nel 2019 sono

NUMERI CHIAVE

zucchero più sostenibili, nel 2019 TIMAC AGRO Italia ha avviato una collaborazione con la Cooperativa Italiana Coltivatori di barbabietole da zucchero (Co.Pro.B). I tecnici agronomi commerciali hanno supportato quasi 14.000 aziende agricole, visitandone circa 8-10 al giorno. TIMAC AGRO Italia sta sviluppando un sistema tecnologico che fornisce informazioni meteorologiche georeferenziate e storicizzate, grazie alle quali i tecnici agronomi commerciali possono offrire agli agricoltori consigli più mirati. Oltre 600 distributori collaborano con TIMAC AGRO Italia per pianificare e gestire le vendite nel corso dell’anno.

100% neoassunti formati sul tema dello sviluppo sostenibile

100% persone con valutazione professionale 6 nuovi prodotti testati sul campo (di cui 3 per l’agricoltura biologica)

107 eventi organizzati per gli agricoltori 628 distributori


4.1 lo sviluppo professionale delle persone 4.1.1 la formazione continua e trasversale Il modello di business di TIMAC AGRO Italia pone le sue fondamenta sulla competenza, che costituisce il vero capitale distintivo che permette all’azienda di offrire agli agricoltori un supporto qualificato e una guida costante in tutte le fasi di crescita delle colture.

coinvolti in una sessione formativa dedicata ai temi della sostenibilità, alle relative modalità di integrazione nel business, nonché alle azioni intraprese per contribuire al raggiungimento di alcuni target indicati dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Funzionale a, questo scopo, è la formazione e la crescita professionale dei dipendenti di TIMAC AGRO Italia (Figura 14). Per questo, sin dal momento dell’assunzione, le persone dell’azienda sono coinvolte in numerose attività formative, che comprendono anche la condivisione dell’impegno aziendale verso lo sviluppo sostenibile.

I contenuti dei corsi sono definiti ogni anno sulla base del fabbisogno formativo e dei risultati della valutazione annuale delle performance. Nel corso del 2019, sono state erogate in media oltre 30 ore di formazione per dipendente. Tale valore è in leggera crescita rispetto al 2017 e in diminuzione rispetto al 2018 (Tabella 20 e 21).

Nel corso del 2019 tutti i 12 neoassunti della struttura commerciale e della sede amministrativa sono stati 180 160

37

140 120

35

100 30

80 60

32

36 88

40 20

13

38

35

0 2019

2018

2017

FIGURA 14 - Ore medie di formazione per categoria di dipendenti

2019

2018

2017

Ore di formazione

31

38

31

Dirigenti

38

88

35

Quadri

36

35

13

Impiegati e operai

30

37

32

TABELLA 20 - Ore medie di formazione per genere e categoria di dipendenti

40


2019

2018

2017

Ore di formazione

31

38

31

Uomini

18

37

16

Donne

32

38

32

TABELLA 21 - Ore medie di formazione per genere e categoria di dipendenti

Denominatore comune delle iniziative di formazione in TIMAC AGRO Italia è la trasversalità delle competenze. L’azienda, a questo riguardo, ritiene che ogni persona, indipendentemente dal suo ruolo specifico, è responsabile della soddisfazione del cliente. In effetti, tutti i lavoratori di TIMAC AGRO Italia influiscono sulla percezione del cliente e sulla reputazione aziendale. Possono infatti trovarsi talvolta, anche in maniera non pianificata, a contatto con un cliente ed è quindi importante che siano nelle migliori condizioni per poter rispondere alle sue richieste e indirizzarlo correttamente, eventualmente mettendolo in comunicazione con le funzioni più corrette, in base alle necessità espresse. In ogni caso, la competen-

za professionale deve emergere come un tratto distintivo dell’azienda. Questo approccio è stato concretamente applicato a partire dal 2019, quando è stato avviato un programma denominato “Mobilità Trasversale del Personale”, di seguito descritto nel dettaglio. Si tratta di un’iniziativa aziendale che mette al centro il principio di “lavorare per l’eccellenza”, nell’ottica dello sviluppo dell’attenzione nei rapporti cliente-fornitore, anche interni all’azienda, e dell’impatto che ciascun dipendente ha sulla soddisfazione del cliente finale.

MOBILITÀ TRASVERSALE DEL PERSONALE Scenario

Secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OECD), mettere al centro del processo decisionale un approccio analitico e un pensiero sistemico è essenziale per affrontare le sfide in un'era, come quella attuale, di cambiamenti rapidi e dirompenti.

Risposta di TIMAC Avviato nel 2018, tale programma formativo nasce per favorire la mobilità inter-dipartimenAGRO Italia tale dei dipendenti. Della durata di una o più giornate, questa iniziativa permette a ciascun dipendente affiancare un collega appartenente a un’area diversa dell’azienda, così da far vivere a tutto tondo le varie sfaccettature del mondo TIMAC AGRO Italia, per sviluppare un approccio sistemico alla risoluzione di problemi e allo sviluppo di nuove opportunità, anche commerciali. Con particolare riferimento a questo programma formativo, nel 2019 sono stati coinvolti 17 dipendenti della rete commerciale, 3 dipendenti di stabilimento e 9 dipendenti amministrativi. Un’altra iniziativa di formazione, in questo caso specifica per i tecnici agronomi commerciali, consiste nell’affiancamento di un collega per favorire il trasferimento di conoscenze tecniche relative a alcuni tipi di coltivazioni. Si tratta di iniziative strutturate, organizzate dall’azienda, sulle quali si raccolgono informazioni di ritorno, per co-

noscere il gradimento di entrambe le persone coinvolte in ogni esperienza di questo tipo. Questo affiancamento tra colleghi permette sia la crescita professionale, sia lo sviluppo di un clima collaborativo all’interno della rete commerciale. Lo spirito di squadra è, infatti, un elemento molto apprezzato della cultura aziendale di TIMAC AGRO Italia, un motivo di attrazione e di mantenimento dei talenti di cui l’azienda riconosce il valore.

4.1.2 la crescita professionale In TIMAC AGRO Italia la crescita professionale è determinata sulla base di un processo annuale di definizione di obiettivi e valutazione dei risultati. Nel 2019, come negli anni precedenti, tutti i dipendenti aziendali hanno ricevuto una valutazione delle presta-

zioni professionali, sebbene con modalità diverse a seconda del tipo di ruolo svolto. Più precisamente, le persone che lavorano presso la sede amministrativa, inquadrati come dirigenti, impiegati o quadri, sono valutati annualmente in riferimento

41


a obiettivi assegnati individualmente; a tutte le persone che lavorano presso i 2 stabilimenti produttivi si applica il contratto di lavoro per l’Industria Chimica, che prevede una valutazione delle prestazioni sulla base di un verbale d’accordo; per quanto riguarda, infine, le persone che fanno parte della rete commerciale, per i tecnici agronomi commerciali è previsto un piano di incentivazione,

mentre per i Capo Area e le persone del Marketing una valutazione delle performance con obiettivi individuali. Per tutti, in base al livello di raggiungimento degli obiettivi, si determina l’assegnazione di una parte variabile della retribuzione.

4.2 l'innovazione dei prodotti 4.2.1 la collaborazione col Gruppo Roullier e gli agricoltori italiani La continua ricerca di soluzioni progettuali innovative, capaci cioè di anticipare le esigenze degli attori della filiera agroalimentare, rappresenta per l’azienda un aspetto prioritario, oltre che funzionale, per offrire sul mercato prodotti ad alto valore aggiunto in termini nutrizionali e a basso impatto ambientale.

sivamente una verifica in campo, supervisionata dai tecnici agronomi commerciali di TIMAC AGRO Italia. La durata del processo varia in base al tipo di innovazione: nei casi più impegnativi, in cui si vogliono lanciare nuove formule chimiche, possono essere necessari anche 10 anni.

Tale obiettivo è perseguito nello specifico dal team di TIMAC AGRO Italia dedicato alla ricerca e all’innovazione sostenibile. Ogni giorno infatti, in sinergia con il Centro Mondiale per l’Innovazione del Gruppo Roullier, con le università italiane, enti di ricerca e consorzi di settore, TIMAC AGRO Italia lavora per trasformare un’intuizione in un progetto di successo.

Da questo punto di vista il 2019 è stato un anno molto fecondo, poiché sono state testate in campo 6 tipologie di prodotti liquidi, di cui 3 appartenenti alla gamma di fertilizzanti per l’agricoltura biologica. Si tratta di numeri superiori rispetto agli anni passati, che indicano un vivace fermento nella pipeline di innovazione dell’azienda.

Più precisamente, affinché una proposta innovativa possa essere lanciata sul mercato, è necessario che vi sia prima una fase di test e validazione da parte del Centro Mondiale per l’Innovazione del Gruppo Roullier e succes-

Il costante impegno dell’azienda nell’offrire prodotti allineati ai principi di efficacia nutritiva ha permesso di formulare e commercializzare le seguenti soluzioni specifiche (Tabella 22).

EFFETTO PRODOTTO

TECNOLOGIA DEL GRUPPO ROULLIER

Ottimizza l’assorbimento e l’assimilazione del calcio ADURcal: ottimizza l’assorbimento e l’assimilazione del cal(ADUR CAL). cio Mitiga l’effetto del pH e migliora la struttura del suolo, PHYSIO +: rapido sviluppo di giovani radici indispensabili favorendo l’assorbimento del Calcio e migliorando gli per l’assorbimento del calcio aspetti quali-quantitativi delle colture (PHYSIOLITH). Estende la lamina fogliare e aumenta l’attività fotosin- SEACTIV®: ottimizza l’assorbimento e l’assimilazione degli tetica, mantenendo lo stay green, ritardando il feno- elementi nutritivi meno di invecchiamento cellulare grazie alla capacità del prodotto di prevenire eventuali micro carenze nutrizionali (FERTILEADER). Accelera lo sviluppo ipogeo e epigeo della pianta, so- FERTIACTYL: favorisce i processi fisiologici della pianta anstenendo l’equilibrio vegeto-produttivo in ogni condi- che in condizioni pedoclimatiche avverse zione e migliorando gli aspetti quanti-qualitativi delle produzioni (FERTIACTYL). Valorizza i reflui zootecnici e i residui colturali minera- PHEOFLORE®: accelera la mineralizzazione della sostanza lizzando l’azoto organico (PHEOSOL). organica TOP-PHOS®: fosforo non retrogradabile TABELLA 22 - Tecnologie Roullier e efficacia nutritiva corrispondente

42


EFFETTO PRODOTTO

TECNOLOGIA DEL GRUPPO ROULLIER

Ripristina il livello ottimale di fertilità del suolo, favo- PHYSIO PRO: attivazione della fisiologia vegetale e migliorendo la mineralizzazione per aumentare la disponibi- ramento della fertilità biologica del suolo lità di elementi necessari alla pianta, nonché potenzia la fisiologia vegetale (PHYSIO PRO). Ottimizza le performance funzionali dell’azoto, atti- META®: membrana di copertura a protezione degli elemenvando la fisiologia vegetale e riducendo il contenuto ti nutritivi di nitrati (RHIZOVIT). N-PROCESS: valorizza l’azoto presente nel suolo TOP-PHOS®: l’unico fosforo non retrogradabile Tampona il valore di pH, riportando in soluzione gli LCN: nutrizione azotata totale ed efficiente nel pieno rielementi nutritivi già presenti nel suolo e favorendo la spetto dell’ambiente proliferazione di nuovo capillizio radicale (SULFACID LCN). Apporta fosforo e ferro altamente assimilabili, poten- TIMAFIT®: fosforo a tecnologia brevettata a rapida penezia la fisiologia vegetale e rafforza il sistema endoge- trazione e diffusione nella pianta no della pianta (TIMAFIT) Accelera il processo di mineralizzazione della sostan- MPPA DUO®: mineralizzazione della sostanza organica e za organica e che valorizza l’interazione suolo-pianta protezione di elementi nutritivi per favorire un maggior sviluppo radicale (ATB PLUS). TOP-PHOS: fosforo non retrogradabile Potenzia la fisiologia vegetale e valorizza le caratteri- CO-ACTYL®: valorizza la rizosfera e accelera l’accrescistiche del suolo, contrastando la stanchezza del suolo mento iniziale della pianta e supporto la pianta nel superare con rapidità la crisi da trapianto (CO-ACTYL). Rende gli elementi minerali totalmente disponibili per D-CODER®: attivazione dello sviluppo radicale la pianta, attivando la fisiologia vegetale e miglioran- MPPA: disponibilità continua ed elementi nutrivi do gli aspetti quanti-qualitativi delle colture (D-CO- TOP-PHOS®: fosforo non retrogradabile DER). Favorisce il superamento della crisi post trapianto, so- PHYTACTYL®: rende totalmente disponibili gli elementi mistenendo lo sviluppo vegeto-produttivo della pianta, nerali portati in soluzione, accompagnando la pianta in migliorando gli aspetti qualitativi e quantitativi della tutti gli stadi fenologici produzione (KSC PHYTACTYL). Uniformare la fioritura, migliorando l’allegagione e va- MAXIFRUIT®: aumenta la produzione endogena di fitormoni lorizzando il raccolto (MAXIFRUIT).

Apporta meso e microelementi a sostegno dell’equi- OLIGAL®: favorisce l’assorbimento e l’assimilazione degli librio vegeto-produttivo, attivando la fisiologia vege- elementi per effetti immediati sulla pianta tale e migliorando la produzione(OLIGAL).

Le tecnologie Seactive®, Fertiactyl, Top-phos® e Pheoflore® sono brevetti utilizzati in diverse gamme di prodotto, pensate sia per l’agricoltura biologica che per quella convenzionale. Tutti i nutrienti vegetali riportati in tabella appartengono alla categoria dei fertilizzanti speciali, alcuni dei quali, come per esempio physiolith, fertileader, fertiacty, phe-

osol e physio pro, utilizzabili anche in agricoltura biologica. A livello di composizione chimica inoltre, al fine di offrire prodotti adatti per l’agricoltura a residuo zero, ciascun nutriente è caratterizzato da molecole che hanno una degradazione piuttosto veloce, tale per cui il residuo riscontrabile sul prodotto agricolo risulta essere inferiore a

43


0,01 mg/kg. Il valore aggiunto dei fertilizzanti è strettamente legato alla tecnologia in essi integrata. Il costante impegno del Gruppo Roullier nel ricercare e sviluppare soluzioni innovative, ha permesso alla capogruppo di brevettare tecnologie nutritive esclusive e di diventare a livello in-

ternazionale un player di primo piano nel mondo della nutrizione vegetale. Un esempio concreto è rappresentato da Top-Phos, una nuova tecnologia di fosforo monocalcico sintetizzata attraverso un processo industriale esclusivo.

Agricoltura biologica Anche in Italia, come in altri paesi, è in aumento l’agricoltura biologica, sia in termini di superficie coltivata che di numero di aziende e di fatturato. Numerosi studi evidenziano che la produzione e il consumo di alimenti biologici ha effetti positivi sulla salute, limitando gli impatti negativi delle attività agricole su aria, suolo e biodiversità e quelli derivanti dai consumi di acqua ed energia. Tuttavia, vi sono anche forti dubbi e importanti sfide ai quali il “bio” deve rispondere, come l’esigenza di sfamare una popolazione mondiale che nel 2050 toccherà i 9 miliardi di abitanti. In questo senso, secondo un approfondimento pubblicato da ISPRA, la direzione percorribile e strategica per il futuro potrebbe essere l’integrazione tra l’agricoltura convenzionale e quella biologica, finalizzata a una sintesi sinergica che combini i migliori aspetti positivi di entrambe le pratiche, raggiungendo così buone rese di prodotto di elevata qualità con sufficienti garanzie per l’ambiente e gli ecosistemi presenti. Fonte “Agricoltura biologica, una scelta giusta per l’ambiente, la sicurezza alimentare e la salute?”, ISPRA, 2015

TOP-PHOS® E LA RIVOLUZIONE DEL FOSFORO Problema: il processo di retrogradazione

Il fosforo (P) è considerato il terzo nutriente più importante per le piante dopo azoto (N) e potassio (K). Tuttavia, sebbene si tratti di un nutriente presente in natura nel terreno, il fosforo assimilabile dalla pianta rappresenta una frazione minima del fosforo totale.

La risposta del Gruppo Roullier

Top-Phos ® sostituisce i protoni che vanno a legarsi con le sostanze che bloccano il fosforo nel terreno, carbonato e alluminio, con un complesso che permette alla molecola di rimanere disponibile per tutto il periodo di sviluppo delle colture. Si tratta di fosforo solubile in acqua, immediatamente disponibile per le piante e che, allo stesso tempo, permette alla molecola di fosforo di rimanere nel terreno per l’intero ciclo produttivo della pianta.

Il valore di questa soluzione si comprende considerando lo scenario futuro: il fosforo è un minerale, quindi una risorsa non rinnovabile, che sta diminuendo progressivamente. Si stima che, negli prossimi 50-100 anni, le scorte di fosforo saranno esaurite* . Per questo è fondamentale ottimizzarne l’uso, per evitare sprechi e garantire una maggiore disponibilità nel tempo di questo macroelemento indispensabile alla nutrizione vegetale

4.2.2 la collaborazione per uno zucchero più sostenibile Per incoraggiare l’adozione di modelli più sostenibili nella produzione di barbabietole da zucchero, nel 2019 TIMAC AGRO Italia ha avviato una collaborazione con la Cooperativa Italiana Coltivatori di barbabietole da zucchero (Co.Pro.B).

sua rete di tecnici agronomi commerciali, con un supporto alle oltre 500 aziende socie di Co.Pro.B per controllare l’andamento della coltura, anche con l’ausilio di strumenti tecnologici come i fluorimetri, e identificare eventuali necessità nutritive specifiche.

Tale partnership nasce per rispondere all’esigenza della cooperativa di continuare a produrre non solo zucchero 100% made in Italy, ma anche di offrire al mercato un prodotto alimentare a basso impatto ambientale.

TIMAC AGRO Italia ha avviato il progetto “Our brains need [a more sustainable] sugar”, volto a ridurre le esternalità ambientali negative durante il ciclo di crescita della barbabietola e potenziare la resa e la qualità dello zucchero estraibile.

In questo contesto si inseriscono TIMAC AGRO Italia e la

* https://www.mdpi.com/2071-1050/3/10/2027/htm; https://ec.europa.eu/environment/natres/pdf/sustainable_use_phosphorus.pdf

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IL PROGETTO “OUR BRAINS NEED [A MORE SUSTAINABLE] SUGAR” Scenario

Secondo gli studi della FAO in materia di perdite e sprechi alimentari, oltre il 20% di tutti i rifiuti alimentari negli Stati membri dell'UE si verificano nelle fasi di produzione e post-raccolta.

Sfide globali

Il cambiamento climatico costituisce una grave minaccia per la resa della coltivazione della barbabietola da zucchero. Per esempio, il clima torrido che ha prosciugato i terreni agricoli in Europa nell'estate 2018 ha stressato le colture di barbabietole e ridotto il raccolto, che a stento è stato sufficiente per soddisfare la domanda interna.

Risposta di TIMAC AGRO Italia

Sviluppare nuovi prodotti per raggiungere i seguenti obiettivi: • Migliorare la resa della coltivazione in termini di zucchero estraibile • Massimizzare le esternalità positive e ridurre le esternalità negative generate lungo il ciclo di crescita della pianta • Aumentare il benessere economico dei coltivatori • Valutare la sensibilità e la vulnerabilità del settore, in relazione a diversi scenari di cambiamento climatico

Il partenariato con Co.Pro.B rafforza, quindi, l’impegno aziendale nel contribuire attivamente alla definizione di pratiche di consumo e produzione sostenibile, in sinergia con gli stakeholder.

4.2.3 La collaborazione con altre organizzazioni TIMAC AGRO Italia favorisce l’innovazione della filiera agroalimentare italiana anche attraverso lo sviluppo di collaborazioni operative con altre organizzazioni, università e centri di ricerca. Nel 2019 l’azienda ha collaborato con: • Abaco Group • Agrisfera • ANGA • Bonifiche ferraresi • Co.Pro.B • Consorzio Casalasco del pomodoro • CORIBAS • Federbio • Fondazione Navarra • Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (CIHEAM-IAMB) • One Planet Network • Orto Romi • Tetis Institute Srl

• • •

UNCAI (Unione Nazionale Contoterzisti) Università campus bio-medico di Roma Università di Camerino

Inoltre, nel periodo di rendicontazione sono stati siglati 3 nuovi accordi di partenariato con l’Università Campus Bio-Medico di Roma, con l’Università di Camerino in provincia di Macerata ed infine l’Università CIHEAM-IAMB di Bari. Per partecipare attivamente alla definizione di progetti e iniziative del settore della nutrizione vegetale, TIMAC AGRO Italia aderisce a diverse associazioni di categoria. A livello nazionale è attiva all’interno di Assofertilizzanti Federchimica – Associazione nazionale produttori di fertilizzanti – che a livello europeo è presente all’interno di Fertiliserseurope – Associazione europea di rappresentanza dei produttori di fertilizzanti minerali.

4.3 il supporto agli agricoltori 4.3.1 Il trasferimento di competenze tecniche Nella visione strategica di TIMAC AGRO Italia, l’assistenza tecnica agli agricoltori è un fattore cardine e di grande valore in quanto permette di: • migliorare la resa delle colture e preservare la fertilità del suolo nel tempo; • contribuire alla sostenibilità economica delle azien-

de agricole in un’ottica di lungo periodo; • diffondere una cultura della nutrizione che metta al primo posto la salute della pianta, dell’agricoltore e del consumatore. L’azienda, identifica quindi sistematicamente le compe-

45


tenze tecniche richieste dal mercato, anche sulla base dei disciplinari di produzione utilizzati dalle aziende agricole (per esempio, agricoltura biologica, residuo zero). Quindi provvede ad acquisire le competenze eventualmente non ancora disponibili attraverso iniziative di formazione rivolte ai tecnici agronomi commerciali già in organico, o attraverso l’assunzione di nuovo personale. Non è semplice reperire sul mercato il personale con caratteristiche idonee a svolgere il ruolo di tecnico agronomo commerciale (ATC), proprio perché sono necessarie delle competenze tecniche elevate unite a capacità relazionali. Il percorso di inserimento in TIMAC AGRO Italia per questo tipo di figura richiede un ciclo di formazione che dura circa un anno e mezzo. Questo forte legame tra territorialità, competenze specializzate e capacità di risposta con soluzioni locali rende il servizio di affiancamento in campo di gran valore per la filiera agroalimentare italiana. In molti casi, infatti, alcuni tecnici agronomi commerciali sono altamente specializzati in una coltura specifica, come per esempio quella del pero o del pomodoro, e sono quindi in grado di fornire un supporto estremamente specialistico, sia rispetto alle peculiarità della pianta sia per quanto concerne l’applicazione de vari nutrienti. La figura del tecnico agronomo commerciale guida l’agricoltore nelle scelte relative alla coltivazione e ai nutrienti più adatti a seconda di casi. Solitamente propone l’uso dei prodotti speciali di TIMAC AGRO Italia, ma non è escluso che, in casi specifici suggerisca altri prodotti non facenti parte delle gamme offerte dall’azienda, perché l’obiettivo del tecnico agronomo commerciale è essenzialmente quello di aiutare l’agricoltore a ottenere i risultati desiderati. Solitamente tra l’esperto di TIMAC AGRO Italia e gli agricoltori che segue si crea un rapporto molto positivo di stima e fiducia reciproca. Il tecnico rappre-

3%

40%

senta per il coltivatore anche una fonte di informazione e aggiornamento per tutto ciò che avviene nel settore agroalimentare, come ad esempio l’emanazione di una nuova normativa o la presenza di nuove coltivazioni, così come nuove tecniche colturali applicate altrove. Si tratta, quindi, di un rapporto a tutto tondo, che porta all’agricoltore un valore che va ben oltre l’indirizzo agronomico della sua coltivazione. L’assistenza dei tecnici agronomi commerciali è costante e avviene giornalmente: nel corso del 2019 il numero medio di visite presso le aziende agricole è stato di 8-10 al giorno per ogni tecnico, per un totale di quasi 14.000 aziende agricole seguite. La soddisfazione degli agricoltori anche rispetto alla varietà dei formulati emerge dai questionari che TIMAC AGRO Italia chiede di compilare ogni anno. In particolare, dai dati del 2019, rappresentativi di 1.300 aziende agricole, emerge un forte apprezzamento per l’ampiezza delle proposte nutritive offerte da TIMAC AGRO Italia (Figura 15).

Nell’ambito del proprio servizio di affiancamento all’agricoltore, il tecnico agronomo commerciale basa la propria assistenza seguendo quanto indicato dai disciplinari regionali, nazionali e talvolta anche europei. Per esempio, nel caso di una coltura che segue i principi dell’agricoltura biologica, il tecnico agronomo commerciale tiene conto delle indicazioni contenute nel disciplinare basato sugli standard International Federation of Organic Agriculture Movements (IFOAM).

3%

54%

Molto soddisfatto

Piuttosto soddisfatto

Abbastanza soddisfatto

Per nulla soddisfatto

FIGURA 15: Soddisfazione degli agricoltori per la varietà dei formulati

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Il settore agricolo italiano si caratterizza per la presenza di aziende tendenzialmente più grandi e, di conseguenza, meno numerose nel nord e aziende più piccole nel centro-sud. Gli esperti di TIMAC AGRO Italia, coordinati da diversi Capo Area, sono quindi organizzati in 2 reti commerciali distinte, una per il nord Italia e l’altra per il sud. A supporto della rete commerciale vi è la funzione del Marketing, composta da persone estremamente competenti ed esperte nelle modalità di applicazione dei vari prodotti a seconda del tipo di colture e del ciclo di vita della pianta. Questi tecnici si occupano anche della formazione dei tecnici agronomi commerciali. Inoltre, organizzano degli incontri con gli agricoltori, coordinandosi con i distributori le cooperative e i consorzi ivi presenti. Il supporto agli agricoltori da parte di TIMAC AGRO Italia

avviene, infatti, anche mediante lo svolgimento di eventi tematici, solitamente organizzati per discutere di questioni agricole specifiche di un determinato territorio. Nel corso del 2019 sono stati organizzati 107 eventi su tematiche diverse, a seconda della zona e delle necessità degli agricoltori locali. Nello specifico, tali eventi hanno riguardato principalmente: • la nutrizione ragionevole, intesa come equilibrio tra la produzione quali-quantitativa, la salvaguardia dell’ambiente, la salute delle piante e il benessere umano; • alcuni aspetti tecnici relativi ai nuovi prodotti aziendali; • esigenze e problematiche relative a coltivazioni specifiche; • la presentazione e la discussione di alcune risultanze emerse da ricerche sperimentali e, infine, dimostrazioni in campo.

“Siamo un’azienda che principalmente produce seminativi all’interno di un’area di 50 ettari di terreno. La nostra è stata una crescita graduale, resa possibile anche grazie all’impiego di prodotti ad alto valore aggiunto in termini nutrizionali che ci hanno permesso di ampliare la superficie coltivabile. In particolare, grazie all’assistenza fornita dal tecnico agronomo commerciale di zona, ho iniziato a utilizzare i prodotti di TIMAC AGRO Italia Fertileader® Magnum e D-Coder® Lithozinc i quali mi hanno permesso di ampliare e migliorare i prodotti coltivati. Tra i maggiori benefici riscontrati vi sono quelli legati alla crescita della pianta, soprattutto nella fase iniziale, sempre più rigogliosa e con standard qualitativi più elevati rispetto ai prodotti presenti sul mercato.” Azienda Agricola Del Pup Andrea “Siamo un’azienda che produce insalate lavate che in giornata spediamo alla Grande Distribuzione Organizzata. Nel nostro lavoro la qualità è la vera priorità di ogni giorno perché ci permette di garantire prodotti con alti standard qualitativi, di sicurezza e di tracciabilità. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo utilizzato i fertilizzanti di TIMAC AGRO Italia, grazie ai quali la pianta è riuscita a mantenere un giusto equilibrio nutritivo, riducendo la necessità di applicazione di prodotti per la difesa delle coltivazioni e quindi la qualità della produzione.” Azienda agricola Corradi

4.3.2 Al fianco degli agricoltori contro il cambiamento climatico Per supportare meglio gli agricoltori e i tecnici agronomi commerciali nella gestione delle sfide poste dal cambiamento climatico, TIMAC AGRO Italia, con la collaborazione di alcuni referenti del marketing operativo, sta testando un sistema tecnologico di supporto alla

decisione in grado di estrarre rapidamente informazioni meteorologiche georeferenziate e storicizzate per un determinato territorio. Ciò permette di dare consigli migliori in relazione ai prodotti da utilizzare e alle modalità di somministrazione.

LA TECNOLOGIA DI TIMAC AGRO ITALIA A SUPPORTO DEGLI AGRICOLTORI PER RISPONDERE ALLE SFIDE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO Agricoltura e cambiamento climatico: quale relazione?

L’agricoltura e il cambiamento climatico si caratterizzano per una relazione complessa di causa-effetto. L’agricoltura, infatti, contribuisce alla produzione di quantità significative di gas a effetto serra, causa del cambiamento climatico. Al tempo stesso, però, il settore agricolo subisce gli impatti negativi di tale cambiamento, in termini di riduzione della produttività e di danneggiamento degli asset. Le soluzioni capaci di interrompere questo circolo vizioso sembrano al momento riconducibili a due macro-ambiti: la rilocalizzazione delle produzioni agricole e le innovazioni nelle tecniche di gestione e nelle pratiche agroalimentari, che permettono di modificare gli input dei processi produttivi.

47


La risposta di TIMAC AGRO Italia SISTEMA DI SUPPORTO ALLA DECISIONE (SSD) Obiettivo

Tale sistema è stato sviluppato per rispondere all’esigenza dei tecnici agronomi commerciali di essere sempre aggiornati e capaci di collaborare con l’azienda agricola anche a distanza. Inoltre, tale sistema permette non solo di monitorare simultaneamente i dati di ciascuna azienda agricola sovrapponendoli ai dati climatici e idrici, ma permette altresì di mettere in rete dati tra loro diversi, ottimizzando il processo decisionale e l’efficacia del servizio di assistenza in campo.

4.4 In sinergia con i distributori Anche il distributore svolge un ruolo importante nella gestione della relazione con l’azienda agricola. Si tratta, infatti, della figura alla quale l’agricoltore si rivolge per l’acquisto del fertilizzante e con il quale TIMAC AGRO Italia si rapporta per pianificare e gestire le vendite. La stretta collaborazione tra l’azienda TIMAC AGRO Italia, gli agricoltori e i distributori, fa sì che il rischio d’impresa per questi ultimi sia molto basso: infatti, le quantità

dei prodotti acquistati sono calibrate in funzione delle stime di vendita fatte sulla base delle informazioni fornite dai tecnici agronomi commerciali. Questa stretta sinergia tra le parti interessate porta vantaggi a tutti e rappresenta un modello solido e funzionale. Complessivamente, nel 2019, oltre 600 distributori hanno collaborato con TIMAC AGRO Italia.

48


5.

GUIDA ALLA LETTURA

5.1 Nota metodologica Il presente Rapporto di Sostenibilità descrive le modalità di gestione degli impatti economici, ambientali e sociali di TIMAC AGRO Italia, con sede principale a Milano, Via Visconti di Modrone Umberto, 18. Si tratta del terzo documento di questo tipo pubblicato da TIMAC AGRO Italia. Il periodo di rendicontazione si riferisce all’esercizio 2019 (1° gennaio 2019 - 31 dicembre 2019), mentre il perimetro considerato, cioè i soggetti giuridici a cui si riferiscono i dati, è il medesimo del Bilancio consuntivo 2019. Dal punto di vista metodologico, il presente rapporto è stato redatto in conformità ai GRI Standards: opzione Core. Tali Standard, emessi dal Global Reporting Initiative, forniscono alle organizzazioni un linguaggio condiviso per divulgare informazioni di tipo non finanziario. L’opzione “Core” corrisponde a una piena conformità a tali Standard, sebbene di livello essenziale. Nella definizione dei contenuti e nella redazione del presente documento, TIMAC AGRO Italia ha fatto propri e applicato i principi di rendicontazione definiti dal GRI: inclusività degli stakeholder, considerazione del contesto della sostenibilità, materialità e completezza, per quanto riguarda il contenuto del documento; equilibrio, com-

parabilità, accuratezza, tempestività e chiarezza, per quanto concerne la qualità delle informazioni riportate. L’elenco completo degli Standard utilizzati, con l’esplicitazione dei temi selezionati e delle relative informative rendicontate, è riportato nel GRI Content Index. Ciascun tema materiale presenta un accostamento ai Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite più pertinenti, per mostrare la correlazione tra le attività svolte da TIMAC AGRO Italia e alcuni degli obiettivi di sviluppo sostenibile che costituiscono il framework delle politiche nazionali e comunitarie. Il Rapporto di Sostenibilità è il risultato di un processo articolato che ha coinvolto un gruppo di lavoro composto da persone rappresentative dell’intera organizzazione di TIMAC AGRO Italia. I dati e le informazioni economico-finanziarie sono desunti dal Bilancio consuntivo 2019. I contenuti di questo terzo documento non sono stati sottoposti a verifica esterna da parte di un soggetto terzo indipendente. Per eventuali informazioni o suggerimenti riguardanti il Rapporto di Sostenibilità è possibile scrivere all’indirizzo di posta elettronica: comunicazione@roullier.com.

5.2 I principi per definire i contenuti e la qualità del report Il Rapporto di Sostenibilità di TIMAC AGRO Italia rendiconta i temi rilevanti per TIMAC AGRO Italia e per i suoi principali stakeholder. Il documento è stato redatto tenendo conto dei principi per la definizione dei contenuti indicati dai GRI Standards: • Completezza: i temi trattati nel report sono rappresentati nella loro interezza e rappresentano gli aspetti ambientali, sociali ed economici più rilevanti per l’attività di Timac Agro Italia, permettendo in questo modo una valutazione completa delle performance della Società nell’anno di rendicontazione; • Contesto di sostenibilità: le performance di TIMAC AGRO Italia sono presentate nel contesto più ampio della sostenibilità; • Inclusività degli stakeholder: nel presente Rapporto vengono riportati i portatori d’interesse di TIMAC AGRO Italia e le modalità con le quali si è tenuto conto dei loro interessi nella definizione dei contenuti del documento; • Materialità: i temi rendicontati sono stati individuati

sulla base della significatività degli impatti economici, ambientali e sociali di TIMAC AGRO Italia o sulla base della rilevanza per le valutazioni e le decisioni degli stakeholder. Per assicurare la qualità delle informazioni riportate, nella redazione del report sono stati seguiti i relativi principi indicati dal GRI: • Accuratezza: il livello di dettaglio dei contenuti riportati nel presente Rapporto di Sostenibilità è stato stabilito per favorire la comprensione e la valutazione delle performance di sostenibilità di TIMAC AGRO Italia nel periodo di rendicontazione; • Affidabilità: i dati presentati nel documento sono stati raccolti, elaborati e validati dai responsabili di ogni funzione; • Chiarezza: per rappresentare le performance aziendali è stato preferito un linguaggio chiaro e accessibile e l’utilizzo di grafici e tabelle per rendere i contenuti fruibili e di facile comprensione per tutti gli stakeholder; • Comparabilità: i dati presentati nel Rapporto sono

49


riportati, per quanto possibile, per il triennio 2017-2019 in modo tale da permettere il confronto delle performance di TIMAC AGRO Italia nel tempo. Inoltre, sono state utilizzate le modalità di rappresentazione delle informazioni (classificazione, unità di misura etc.) indicate dagli Standard GRI per consentire il più possibile il confronto con altre realtà;

• Equilibrio: i contenuti del presente documento riportano in maniera equilibrata le performance di TIMAC AGRO Italia nel periodo di rendicontazione, rappresentando sia i traguardi raggiunti, sia i margini di miglioramento dell’organizzazione; • Tempestività: il presente documento è stato pubblicato nell’autunno 2020.

5.3 GRI Content Index Il presente Rapporto di Sostenibilità non presenta alcuna revisione rispetto alle edizioni precedenti in termini di metodologie di calcolo dei dati quantitativi. GRI Standards

Disclosure

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Omissioni

GENERAL DISCLOSURES Profilo dell’organizzazione

GRI 102: General Disclosures 2016

102-1 Nome dell’organizzazione

p.1

102-2 Attività, marchi, prodotti e servizi

Cap.1, par.1.1.4 “La produzione di fertilizzanti”, p.7

102-3 Luogo in cui ha sede il quartier generale dell'organizzazione

Nota metodologica

102-4 Luogo della sede principale

Cap.1, par.1.1.4 “La produzione di fertilizzanti”, p.7

102-5 Proprietà e forma giuridica

Cap.1, par.1.3 “La governance”, p.15

102-6 Mercati serviti

Cap.1, par.1.1.3 “Un modello di business unico”, p.7

102-7 Dimensione dell'organizzazione

Cap.1, par.1.2 “La nostra storia”, p.12

102-8 Informazioni sui dipendenti e gli altri lavoratori

Cap.1, par.1.1.5 “Le persone”, p.9

102-9 Descrizione della catena di fornitura

Cap.1, par.1.4 “La condivisione del valore economico generato”, p.9

102-10 Cambiamenti significativi all'interno dell'organizzazione e della sua catena di fornitura

Cap.1, par.1.4 “La condivisione del valore economico generato”, p.9

50


Le attività legata alla sviluppo di nuovi prodotti in TIMAC AGRO Italia prevede 102-11 Spiegazione dell'eventuale modalità di applica- l’adozione di misure zione del principio o approccio precauzionale cautelative, a maggior ragione se in presenza di situazioni di incertezza scientifica

GRI 102: General Disclosures 2016

102-12 Iniziative esterne

Cap.1, par.1.3 “Gli stakeholder e le loro aspettative”, p. 15

102-13 Partecipazione ad associazioni nazionali e/o internazionali

Cap.4, par.4.2.3 “La collaborazione con altre organizzazioni”, p. 45

Strategia 102-14 Dichiarazione da parte della più alta autorità decisionale

Lettera agli stakeholder, p.2

Etica e integrità 102-16 Valori, principi, standard e norme di comportamento

Cap.1, par.1.2.2 “I valori aziendali e il rispetto delle regole”, p. 13

Governance

GRI Standards

102-18 Struttura di governance

Cap.1, par.1.2.1 “ La struttura organizzativa”, p. 12

Disclosure

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Omissioni

Coinvolgimento degli stakeholder

GRI 102: General Disclosures 2016

102-40 Elenco dei gruppi di stakeholder

Cap.1, par.1.3 “Gli stakeholder e le loro aspettative”, p. 15

102-41 Accordi di contrattazione collettiva

Nel 2019 il 100% dei dipendenti è coperto da accordi di contrattazione collettiva secondo quanto previsto dalla normativa nazionale

102-42 Identificazione e selezione degli stakeholder

Cap.1, par.1.3 “Gli stakeholder e le loro aspettative”, p. 15

51


GRI Standards

Disclosure

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Omissioni

Coinvolgimento degli stakeholder 102-43 Modalità di coinvolgimento degli stakeholder

Cap.1, par.1.3 “Gli stakeholder e le loro aspettative”, p. 15

Cap.1, par.1.3 “Gli 102-44 Argomenti chiave e criticità emerse dall'attività stakeholder e le loro di coinvolgimento degli stakeholder aspettative”, p. 15 Pratiche di rendicontazione

GRI 102: General Disclosures 2016

102-45 Elenco delle entità incluse nel bilancio consolidato

Nota metodologica

102-46 Definizione dei contenuti del Rapporto di Sostenibilità e del perimetro dei temi

Cap.1, par.1.3 “Gli stakeholder e le loro aspettative”, p. 15

102-47 Elenco dei temi rilevanti

Cap.1, par.1.3 “Gli stakeholder e le loro aspettative”, p. 15

102-48 Descrizione delle modifiche effettuate sulle informazioni riportate nei Rapporti di sostenibilità precedenti

Nota metodologica

102-49 Modifiche nella rendicontazione

Nota metodologica

102-50 Periodo a cui si riferisce il Rapporto di Sostenibilità

Nota metodologica

102-51 Data di pubblicazione del Rapporto di Sostenibilità più recente

Nota metodologica

102-52 Periodicità di rendicontazione

Nota metodologica

102-53 Contatti per richiedere informazioni riguardanti il Rapporto di Sostenibilità

Nota metodologica

102-54 Scelta dell'opzione "Core" con i GRI Standards

Nota metodologica

102-55 GRI Content Index

Nota metodologica

102-56 Assurance esterna

Nota metodologica

TEMI MATERIALI GRI 200 - INDICATORI DI PERFORMANCE ECONOMICA Performance economica

GRI 103: Management Approach 2016

103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativo perimetro

Cap.1, par.1.4 “ La condivisione del valore economico generato”, p. 19

Cap.1, par.1.4 “ La 103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e condivisione del relative caratteristiche valore economico generato”, p. 19

52


GRI 103: Management Approach 2016

GRI 201: Perfomance economica 2016

GRI 203: Impatti economici indiretti

103-3 Valutazione sull'approccio di gestione

Cap.1, par.1.4 “ La condivisione del valore economico generato”, p. 19

201-1 Valore economico direttamente generato e distribuito

Cap.1, par.1.4 “ La condivisione del valore economico generato”, p. 19

Cap.1, par.1.2.3 “ La 201-2 Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità gestione dei rischi", dovuti al cambiamento climatico p. 14 203-2 Impatti economici indiretti significativi

Cap.1, par.1.4.2 “Impatti economici indiretti”, p. 20

GRI 300 - INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE Materiali 103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativo perimetro GRI 103: Management Approach 2016

Cap.3, par 3.1.3 “ Le nostre materie prime”, p. 31

Cap.3, par 3.1.3 “ Le 103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e nostre materie prirelative caratteristiche me”, p. 31 103-3 Valutazione sull'approccio di gestione

GRI 301: Materiali 301-1 Materiali utilizzati per peso o volume

Cap.3, par 3.1.3 “ Le nostre materie prime”, p. 31 Cap.3, par 3.1.3 “ Le nostre materie prime”, p. 31

Energia 103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativo perimetro GRI 103: Management Approach 2016

GRI 302: Energia 2016

Cap.3, par 3.2 “Le emissioni in atmosfera”, p. 32

Cap.3, par 3.2 “Le 103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e emissioni in atmosferelative caratteristiche ra”, p. 32 103-3 Valutazione sull'approccio di gestione

Cap.3, par 3.2 “Le emissioni in atmosfera”, p. 32

302-1 Consumi di energia all'interno dell'organizzazione

Cap.3, par 3.2 “Le emissioni in atmosfera”, p. 32

103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativo perimetro

Cap.3, par 3.2 “Le emissioni in atmosfera”, p. 32

Emissioni

GRI 103: Management Approach 2016

Cap.3, par 3.2 “Le 103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e emissioni in atmosferelative caratteristiche ra”, p. 32

53


103-3 Valutazione sull'approccio di gestione

Cap.3, par 3.2 “Le emissioni in atmosfera”, p. 32

305-1 Emissioni di gas serra dirette (Scope 1)

Cap.3, par 3.2 “Le emissioni in atmosfera”, p. 32

305-2 Emissioni di gas serra indirette (Scope 2)

Cap.3, par 3.2 “Le emissioni in atmosfera”, p. 32

305-7 Ossidi di azoto (NOx), ossidi di zolfo (SOx) e altre emissioni significative

Cap.3, par 3.2.2 “Le emissioni in atmosfera” sezione “Le emissioni di processo”, p. 34

GRI 305: Emissioni 2016

GRI 400 - INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE Salute e sicurezza sul lavoro 103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativo perimetro

GRI 103: Management Approach 2016

GRI 403: Salute e sicurezza sul lavoro 2018, Management Approach

Cap.2, par 2.1 “ La sicurezza delle persone di Timac Agro Italia”, p.23

Cap.2, par 2.1 “ La si103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e curezza delle persone relative caratteristiche di Timac Agro Italia”, p.23

103-3 Valutazione sull'approccio di gestione

Cap.2, par 2.1 “ La sicurezza delle persone di Timac Agro Italia”, p.23

403-1 Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro

Cap.2, par 2.1 “ La sicurezza delle persone di Timac Agro Italia”, p.23

Cap.2, par 2.1 “ La si403-2 Identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi curezza delle persone e indagine sugli incidenti di Timac Agro Italia”, p.23

403-3 Servizi di medicina del lavoro

Cap.2, par 2.1 “ La sicurezza delle persone di Timac Agro Italia”, p.23

403-4 Partecipazione dei lavoratori, consultazione e comunicazione sulla salute e sicurezza sul lavoro

Cap.2, par 2.1 “ La sicurezza delle persone di Timac Agro Italia”, p.23

54


GRI 400 - INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE Salute e sicurezza sul lavoro 403-5 Formazione dei lavoratori sulla salute e sicurezza sul lavoro

Cap.2, par 2.1 “ La sicurezza delle persone di Timac Agro Italia”, p.23

403-6 Promozione della salute dei lavoratori

Cap.2, par 2.1 “ La sicurezza delle persone di Timac Agro Italia”, p.23

Cap.2, par 2.1 “ La si403-7 Prevenzione e mitigazione degli impatti sulla curezza delle persone salute e sicurezza sul lavoro direttamente collegati alle di Timac Agro Italia”, relazioni commerciali p.23 GRI 403: Salute e sicurezza sul lavoro 2018

403-9 Infortuni sul lavoro

Cap.2, par 2.1 “ La sicurezza delle persone di Timac Agro Italia”, p.23

Formazione e istruzione 103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativo perimetro GRI 103: Management Approach 2016

GRI 404: Formazione e istruzione 2016

Cap.4, par 4.1.1 “La formazione continua e trasversale”, p. 40

Cap.4, par 4.1.1 “La 103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e formazione continua relative caratteristiche e trasversale”, p. 40

103-3 Valutazione sull'approccio di gestione

Cap.4, par 4.1.1 “La formazione continua e trasversale”, p. 40

404-1 Ore medie di formazione annua per dipendente

Cap.4, par 4.1.1 “La formazione continua e trasversale”, p. 40

404-3 Percentuale di dipendenti che ricevono una va- Cap.4, par 4.1.2 “La lutazione periodica delle performance e dello sviluppo crescita professionaprofessionale le”, p. 41

Salute e sicurezza dei clienti 103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativo perimetro GRI 103: Management Approach 2016

Cap.2, par 2.2 “La sicurezza degli agricoltori”, p. 24

Cap.2, par 2.2 “La 103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e sicurezza degli agrirelative caratteristiche coltori”, p. 24 103-3 Valutazione sull'approccio di gestione

Cap.2, par 2.2 “La sicurezza degli agricoltori”, p. 24

55


GRI 416: Salute e sicurezza dei clienti

416-1 Valutazione degli impatti sulla salute e sicurezza per categorie di prodotti e servizi

Cap.2, par 2.2 “La sicurezza degli agricoltori”, p. 24

416-2 Episodi di non conformità riguardanti impatti sulla salute e sulla sicurezza di prodotti e servizi

Cap.2, par 2.2 “La sicurezza degli agricoltori”, p. 24

Marketing ed etichettatura 103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativo perimetro GRI 103: Management Approach 2016

GRI 417: Marketing ed etichettatura

Cap.2, par 2.2 “La sicurezza degli agricoltori”, p. 24

Cap.2, par 2.2 “La 103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e sicurezza degli agrirelative caratteristiche coltori”, p. 24 103-3 Valutazione sull'approccio di gestione

Cap.2, par 2.2 “La sicurezza degli agricoltori”, p. 24

417-2 Episodi di non conformità in materia di informazione ed etichettatura di prodotti e servizi

Cap.2, par 2.2 “La sicurezza degli agricoltori”, p. 24

TEMI MATERIALI NON GRI Il supporto agli agricoltori

103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativo perimetro

GRI 103: Management Approach 2016

Cap.4, par 4.3 “Supporto agli agricoltori”, p. 45

Cap.4, par 4.3 “Sup103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e porto agli agricoltori”, relative caratteristiche p. 45

103-3 Valutazione sull'approccio di gestione

Cap.4, par 4.3 “Supporto agli agricoltori”, p. 45

L'ascolto della comunità 103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativo perimetro GRI 103: Management Approach 2016

Cap.2, par 2.3 “L’ascolto della comunità”, p. 26

Cap.2, par 2.3 “L’a103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e scolto della comunirelative caratteristiche tà”, p. 26 103-3 Valutazione sull'approccio di gestione

Cap.2, par 2.3 “L’ascolto della comunità”, p. 26

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