Velocità 2.0 N°8 Febbraio

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ANNO 2 | NUMERO 8 | FEBBRAIO 2018 | COPIA GRATUITA - VELOCITA2.0@GMAIL.COM

FINALI MONDIALI LAMBORGHINI

MXGP

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SOMMARIO

FINALI MONDIALI LAMBORGHINI 2017


REDAZIONE Riccardo Giorgi Valentina Roma Fabio Grandi Riccardo Grandi Mauro Stanzani Fabrizio Carrubba www.velocitaduepuntozero.com velocita2.0@gmail.com

MOTOR SHOW BOLOGNA FOTO: FABIO GRANDI

CHI BEN COMINCIA...


Per la prima volta, l’Autodromo di Imola ospita le Finali Mondiali Lamborghini, preceduta dall’ultima prova della serie europea. Il monomarca della Casa di Sant’Agata Bolognese giunge nel 2017 alla nona edizione, confermandosi uno dei monomarca a quattro ruote di riferimento nel panorama mondiale.

Al via i principali protagonisti dei campionati che si corrono in Europa, Asia e Nord America, che si sono date battaglia sulle ultraperformanti Huracan LP 620-2 Super Trofeo, per decidere i Campioni delle diverse categorie.


FINALI MONDIALI LAMBORGHINI 2017 FOTO: MAURO STANZANI GRAFICA E TESTO: RICCARDO GIORGI


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a stagione agonistica del Lamborghini Super Trofeo si è conclusa con la Lamborghini World Final 2017. Per la prima volta la finale è stata ospitata dal’ Autodromo Internazionale Dino e Enzo Ferrari di Imola. Di fronte ad una vasta platea che ha approfittato degli ingressi liberi a Paddock e Tribuna Centrale, la vittoria del World Final Pro - Am è andata al duo composto da Riccardo Agostini e Trent Hindman. I piloti migliori dei 3 continenti Europa, Usa e Asia si sono sfidati senza esclusione di colpi ad un ritmo altissimo calamitando l’attenzione del pubblico fino agli ultimi metri. Reduce della vittoria del titolo PRO del Lamborghini Super Trofeo Nord

America l’equipaggio del team Prestige Performance con il ventitreenne Agostini e Hindman ha conquistato il successo nel primo turno di qualifica e in Gara 1. 17 novembre Fortunatamente il sole è tornato a risplendere sulle curve del circuito di Imola da poco sgomberato dalla neve per permettere di disputare le gare del round finale del Lamborghini Super Trofeo, in attesa del via della Finale Mondiale del 18 novembre con warm-up e qualifiche e che si è conclusa domenica 20 con le due gare in programma. Oltre 50 vetture sono scese in pista in questa giornata nelle tre zone, con gare avvincenti e spettacolari che hanno visto i successi di Nemoto – Abbate e Spinelli – Grenier (Europa), Agostini – Hindman


“Non potevamo finire meglio la stagione racing dell’Autodromo che con lo spettacolo offerto dalla Lamborghini World Final.” - Giovanni Ricci, Direttore Autodromo


(USA), Cozzolino – Yazid (Asia). L’imprevisto ha caratterizzato la gara 1 Zona Europa. Vito Postiglione, autore del miglior tempo assoluto, ha visto svanire la vittoria a causa di una foratura alla gomma posteriore destra. Rientrato in pista, dopo la sostituzione, nel fondo dello schieramento, è riuscito a rimontare, portando il team dell’Imperiale Racing fino all’ottava posizione. Il successo è così andato a Yuki Nemoto – Raphael Abbate, costruito sin dal via dal giapponese, abile a passare Postiglione quasi immediatamente. Entrambi i piloti hanno guidato riuscendo a mantenere una grande distanza da Loris Spinelli e Mikael Grenier, che hanno chiuso in seconda posizione. Terzo posto per l’equipaggio italo-brasiliano composto da Edoardo Liberati e Nicolas Costa. Al termine di una gara 2, vissuta sul duello tra due equipaggi, Spinelli e Grenier sono riusciti a portare a casa successo e titolo.

Grande battaglia con Rik Breukers e Axeil Jefferies, arrivati in seconda posizione. Riscatto parziale per Postiglione – Cecotto, che sono riusciti a salire sul terzo gradino del podio. Nella gara 1 Zona USA Ad imporsi sono stati Riccardo Agostini e Trent Hindman, che hanno portato a casa il titolo. Al via Agostini si è fatto sorpassare da Edoardo Piscopo, ma già nel corso del primo passaggio è riuscito a riportarsi al comando. Hindman ha poi completato l’opera. A completare il podio Brandon Gdovic. Non è cambiata la musica in gara, con Agostini – Hindman che hanno dettato legge, dimostrandosi senza ombra di dubbio l’equipaggio più forte. Altra prova determinata di Mul, che però si è dovuto accontentare della seconda posizione. A ribadire lo stesso podio di gara 1 ci ha pensato Gdovic, terzo sotto la bandiera a scacchi. Gara 1 Zona Asia. Il successo è andato


50 vetture Colpo di scena nella gara 1 Zona Europa. Vito Postiglione, autore del miglior tempo assoluto e grande favorito, ha visto svanire la vittoria a causa di una foratura alla gomma posteriore destra.


a Kel Cozzolino – Afiq Yazid, autori del giro più veloce della gara in 1’41”498 che hanno preceduto di 2”5 Milos Pavlovic – Andrew Haryanto, terza posizione per Richard Goddard e Jack Bartholomew. Confermando la loro indiscussa superiorità, Cozzolino – Yazid hanno distanziato tutti gli avversari in gara 2. Terzo posto di Rik Breukers e Nigel Farmer. 18 Novembre AL VIA LA LAMBORGHINI WORLD FINAL CON SUCCESSO DI AGOSTINI HINDAMANN NELLA PRO-PRO AM E DI WLAZIK – SCHOLZE NELLA AM-LC Una corsa dai ritmi altissimi, con i migliori piloti delle tre Zone impegnati in una sfida serrata che ha tenuto con il fiato sospeso fino alla fine. Emozionante la battaglia per la vittoria tra Riccardo Agostini-Trent Hindman e Loris Spinelli-Mikael Grenier. Fino al cambio pilota è stato Agostini a

comandare ma la scelta di Spinelli di fare qualche giro in più ha permesso a Grenier di rientrare in testa. Spettacolare l’inseguimento di Hindman letteralmente incollato al paraurti di Grenier come la lotta per il terzo gradino del podio. A conquistarlo è stato l’equipaggio Richard Antinucci – Patrick Kujala, che è riuscito ad avere la meglio sugli ottimi Dennis Lind – Andrea Amici. Settima posizione per Vito Postiglione – Jonathan Cecotto, partiti dalla 13° posizione e autori di una solida rimonta. Duelli continui, con contatti e uscite di pista hanno caratterizzato gara 1 della World Final Am – Lc. La Safety Car è uscita per ben due volte. Hanno fatto scintille, anche gli scontri tra Yuki Harata, scattato dalla pole position, e Andrej Lewandoski. Il pilota giapponese, più veloce, ha cercato di sorpassare il rivale alla Tosa, toccandolo e mandandolo fuori pista. Questo ha causato una penalità di 20” e anche un successivo


ritiro per un guasto tecnico dopo un rientro ai box. Da quel momento 5 piloti si sono trovati a combattere, e dopo sorpassi e controsorpassi, a giocarsi il successo sono rimasti Phillip Wlazik e Matej Konopka, con il primo che è riuscito a contenere agevolmente gli attacchi del rivale. Ottima la prestazione dell’italiano Mario Cordoni che, scattato dalla 19° posizione, ha portato a casa un incredibile terzo posto.

19 novembre

NEMOTO-ABBATE VINCONO LA GARA, AGOSTINI-HINDMAN CONQUISTANO IL TITOLO DI CAMPIONI DEL MONDO DELLA PRO. NELLA AM SI IMPONE MANTOVANI Si è conclusa, la Lamborghini World Final, evento conclusivo della stagione Racing dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari. La splendida giornata ha favorito la presenza di un grande pubblico, che ha potuto assistere a gare avvincenti e combattute, dall’esito imprevedibile fino all’ultimo. Grande emozioni anche nella Gara 2 della World Final Pro + Pro Am. La corsa si è decisa dopo il cambio pilota, quando Nemoto-


Abbate sono riusciti passare JefferiesBreukers, fino a quel momento al comando. A quel punto hanno preso il largo andando a vincere indisturbati con oltre 7” di vantaggio, terzo gradino del podio per Kujala-Antinucci. Una vittoria che comunque non è servita all’equipaggio nippo-brasiliano per conquistare il mondiale: con una condotta di gara esemplare, grazie al quinto posto finale, Agostini-Hindman sono infatti riusciti a conquistare il titolo. La gara ha visto ritirarsi svariati piloti in lotta per il podio, come Lind, Costa e Cecotto, mentre Spinelli-Grenier, secondi al traguardo, hanno subito una penalizzazione di 20” per aver causato l’uscita di pista di Costa. Tanti colpi di scena nella World Final Am + Lc, con gara 2 che è stata dichiarata conclusa a 5’ dalla fine causa l’esposizione della bandiera rossa per l’incidente che ha coinvolto Perez. Un finale in sintonia con tutta la gara, caratterizzata dal diverse entrate della SC, penalizzazioni per irregolarità commesse in pit lane e contatti più o meno al limite. Alla fine ad imporsi è stato Massimo Mantovani dell’Imperiale Racing, con una guida esente da errori. Sul secondo gradino del podio sono saliti Cyril Leimer e Jenny Laurent, partiti dalla 16° posizione, mentre sul terzo Dilantha Malagamuwa.


Duelli continui, senza esclusione di colpi e contatti




Pier Giovanni Ricci Direttore Autodromo: “Non potevamo finire meglio la stagione racing dell’Autodromo con lo spettacolo offerto dalla Lamborghini World Final. La neve caduta lunedì non ci ha trovato impreparati e grazie allo sforzo di tutti siamo riusciti a far sì che tutto fosse pronto al meglio per l’inizio della manifestazione. Sono particolarmente contento di aver visto tante persone, non solo appassionati ma anche famiglie, segno queste vetture e questi eventi continuano ad esercitare grandi emozioni, anche grazie alla politica di permettere l’accesso libero a Tribuna e Paddock. Voglio ringraziare ancora una volta Stefano Domenicali per aver scelto Imola per la World Final 2017, una grande festa che ha coronato una stagione dove c’è stata un’importante partnership con Lamborghini, con oltre 50 giornate tra driving experience, prove prodotto e presentazioni stampa”.



CHI BEN COMINCIA...

Testo e foto Fabrizio Carrubba


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…È A METÀ DELL’OPERA Lo sanno bene i piloti che il 4 marzo si schiereranno al cancelletto di partenza sulla pista di Neoquen, Argentina, dopo aver visto quanto messo in atto da Antonio Cairoli durante gli Internazionali d’Italia Motocross 2018.

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erchÊ Tony Cairoli ha dimostrato a tutti di essere ancora il campione da battere, forte di una forma fisica e mentale impressionante. La fame di titoli non si è certo spenta, ed il pilota KTM punta piÚ che mai a fare suo anche il decimo titolo iridato, per essere piÚ che mai proiettato in cima alla lista delle leggende del motocross, al pari di Stefan Everts. Gli Internazionali sono stati la vetrina ideale per mettere in mostra tutto il talento e la forza di Cairoli, che ha saputo conquistare il primo posto nelle classifiche della MX1 e della Supercampione, confrontandosi subito con gli avversari che


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OTTIMA LA PROVA DI ALESSANDRO LUPINO IN SELLA ALLA KAWASAKI. IL PILOTA PORTACOLORI DELLE FIAMME ORO CONQUISTA IL SESTO POSTO NELLA GARA RISERVATA ALLA MX1

tenteranno di dargli filo da torcere nelle lunga stagione iridata che porterà al titolo 2018. Già dalla prima prova di Riola Sardo Cairoli ha calato il suo miglior biglietto da visita, aggiudicandosi le due gare in cui è stato protagonista indiscusso. Nella categoria MX1 la KTM numero 222 ha fatto subito il vuoto alle sua spalle, precedendo sotto la bandiera a scacchi Max Anstie a quasi 20 secondi e Van Horebeek, in lotta serrata fino al termine con Paulin. Subito fuori dai giochi Jeffrey Herlings, costretto al ritiro nelle battute iniziali. Nella Supercampione, la categoria Elite che mette in pista i migliori delle classi MX1 ed MX2, Cairoli ha nuovamente preceduto il pilota Husqvarna Anstie, relegando Romain Febvre al terzo posto. A distanza di solo una settimana gli Internazionli si sono spostati in Sicilia, dove Cairoli, davanti al suo pubblico, ha fatto nuovamente la parte del padrone. Peccato per la vittoria sfumata nella MX1, dopo una gara dal ritmo incredibile condotta davanti a Romain Febvre, che proprio nelle battute

finali strappa il primo posto all’idolo di casa, al traguardo staccato di poco più di 3 secondi. Van Horebeek nulla può, accontentandosi di un terzo posto ad oltre 45 secondi dalla testa della corsa. Nella Supercampione il riscatto di Cairoli davanti ai suoi tifosi, con la vittoria ai danni di Van Horebeek e Febvre. Si trattava quindi solo di una pura formalità chiudere i giochi a Mantova, sede della prova conclusiva degli Internazionali d’Italia, ed aggiudicarsi il primo importante titolo della stagione. Sul Crossodromo mantovano Tazio Nuvolari le cose non cambiano e, nonostante il freddo pungente e una leggera pioggia, Cairoli mette in riga tutti quanti a cominciare dalle prove cronometrate, dove chiude in testa con il tempo di 1:50.114 precedendo Van Horebeek (+0.048), Febvre (+0.945) ed un più prudente Gajser (+2.267). La MX1 si apre e si chiude secondo un copione ben definito, con Cairoli che conquista l’Holeshot


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Inizio di stagione positivo anche per Jeremy Van Horebeek, che in sella alla Yamaha ottiene il terzo posto assoluto degli Internazionali MX 2018, sia nella classifica della Supercampione che nella classifica riservata alla classe MX1


Gara sfortunata quella della classe MX2 per Samuele Bernardini, rimasto coinvolto nella caduta di gruppo alla prima curva. Il forte pilota TM ha dato spettacolo con una gran rimonta che l’ha portato dall’ultima posizione alla 12esima sotto la bandiera a scacchi www.velocitaduepuntozero.com


per prendere subito il largo in compagnia di Gajser e Van Horebeek., che presto però perdono terreno. Una brutta caduta mette fuori dai giochi proprio Gajser che cade pesantemente all’atterraggio di un salto facendo temere per il peggio. Il pilota sloveno se la caverà con una duplice frattura alla mandibola che probabilmente lo terrà lontano dai giochi nelle prime fasi del Mondiale. Strada libera per Cairoli, che conquista così il titolo della MX1. Sul podio di Mantova anche Van Horebeek e Fevre. La Supercampione, con i piloti migliori delle classi MX2 ed MX1 vede nuovamente Cairoli condurre dal primo all’ultimo giro, rispettando tutti i pronostici. Il nove volte Campione del Mondo tiene nuovamente a bada Febvre e Van Horebeek. Per il campionissimo di Patti la stagione inizia quindi nel migliore dei modi, con i due titoli conquistati negli Internazionali d’Italia ed è prontissimo alla sfida iridata nel lungo campionato che prenderà il via il 4 marzo in Argentina e che si chiuderà dopo 19 round nello storico Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Da ricordare che per il 2018 saranno ben tre gli appuntamenti in terra italiana per ammirare le gesta di Cairoli e dei suoi avversari: l’8 aprile il Mondiale andrà in scena in Trentino, per poi replicare il 17 giugno ad Ottobiano e per chiudere definitivamente i giochi il 30 settembre nel tempio della velocità di Imola.

Mantova si rivela una trappola per Tim Gajser, caduto nel corso della gara riservata alle MX1. Il pilota sloveno cade pesantemente e viene trasportato in ospedale per accertamenti. Per lui frattura della mandibola con il rischio di mancare al primo round del Mondiale.




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