n. 3 - ottobre / 2011
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BUONA LETTURA Massimiliano Dal Corso
Editore: Studio 2 via Matteotti, 78/1 - 30035 Mirano (VE) Registrazione al Tribunale di Venezia n. 17/2011 Direttore responsabile: Davide Tamiello Redazione: Valentina Sarto Foto: Massimiliano Dal Corso Progetto grafico: Studio 2 Stampa: Litostampa Veneta s.r.l. Via Cappelletto, 12 30173 Mestre-Venezia Responsabile trattamento dati (d. lgs. 196/2003): Davide Tamiello Per la vostra pubblicità su In & Out: ineoutmirano@gmail.com
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storia DI MIRANO
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Il Duomo di San Michele Arcangelo
Il duomo di San Michele Arcangelo, patrono della parrocchia, è il rifacimento avvenuto nel XVII secolo di una precedente chiesetta rinascimentale, annessa ad un convento.
doppia croce disegnata nello spazio antistante alla porta principale dell’ingresso alla chiesa trasporta all’esterno il clima di riflessione e “trascendenza” dell’interno; così come il filare di carpini che crea prospettiva verso la facciata del tempio. Sullo sfondo del sagrato svetta il maestoso campanile con l’iscrizione marmorea 1737. Il suo basamento in pietra d’Istria, il rosso vivo dei mattoni del corpo centrale e l’armoniosa cella campanaria, ne fanno un’opera che caratterizza particolarmente il centro Mirano L’interno della chiesa è un colpo d’occhio che affascina: stucchi, marmorini, festoni, paraste, ne fanno un gioiello d’arte tra i più belli dell’hinterland veneziano. Si ha l’impressione di entrare in un fastoso salone con finestre di stile basilicale, di muoversi sotto un grande baldacchino decorato da un affresco imponente raffigurante il Giudizio Universale, mentre l’occhio viene catturato dal ricco Presbiterio aperto da un arco maestoso. È un monumento curato in ogni particolare; le linee seicentesche, lo slancio delle paraste e la bellezza degli altari, costituiscono un tutto così armonioso da affascinare il visitatore.
I lavori iniziarono il 7 luglio 1680 e terminarono con la consacrazione del vescovo della Diocesi di Treviso, Giovanni Battista Sanudo, il 3 Il Giudizio Universale ostigiugno 1696. tuisce senz’altro una delle Dal 1768 è gestito dal cle- peculiarità della chiesa di S. ro della Diocesi; dal 1771 è Michele Arcangelo il grande chiesa arcipretale. affresco che copre quasi toSi accede alla facciata princi- talmente la superficie della pale della chiesa da un via- navata. È, a parere di molta le alberato realizzato nel critica, l’opera più significati1992; un opera di arredo va del bellunese Giovanni De che cerca di inserire in un’ Min (1786-1859), che la portò unica armonica prospettiva a compimento tra il 1847 ed il tre preziosi edifici pur diver- 1848, nell’ultimo periodo delsi fra loro: la casa canonica, la sua attività artistica. la chiesa, la cappella detta Si divide sostanzialmente in “Scoletta”. Il sagrato con la due parti, paradiso ed infer-
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no, ma il solo colpo d’occhio non basta a cogliere nella sua interezza un lavoro così vasto ed articolato. Di particolare effetto la rappresentazione di Lucifero, trascinato dai vizi capitali, che campeggia al di sotto di una nuvola nera, spartiacque tra la beatitudine ed il movimento contorto e un po’ bizzarro di demoni e dannati. È un dipinto veramente grandioso, la parte che rappresenta l’inferno, con quei colori forti, è di un’incredibile violenza espressiva. Sul dipinto che decora la volta a forma di cupola, si nota l’occhio di Dio da cui parte un fascio di luce che illumina una Croce e un Calice con l’Ostia. L’artista, con questo simbolismo, vuole richiamare l’attenzione sulla Croce e sull’Eucarestia che costituiscono il fondamento della vita di fede di un credente. Sulle vele sono dipinte quattro figure significative che celebrano il “Credo cristiano”: gli apostoli Pietro e Paolo e due insigni maestri della Chiesa, S. Agostino e S. Ambrogio. Al centro del Presbiterio spicca il maestoso Altare maggiore, di grande bellezza, opera di Antonio Fioretti del 1718.
Chiesa Parrocchiale di San Leopoldo Mandich
La chiesa di San Leopoldo Mandich è un edificio piuttosto recente. Fu costruita tra il 1990 e il 1993, anno della sua consacrazione da parte del Vescovo Paolo Magnani. E’ stata l’azione e l’ audacia, che lo Spirito sa trasmettere, a creare, in tanta gente,
raffigurano i quattro evange listi e angeli con gli strumenti della passione di Gesù. Curata finemente è anche la mensa dell’altare con marmi policromi e, all’interno di un festone marmoreo, si vedono i simboli dell’Eucarestia: spighe e grappoli d’uva. L‘altare a destra della nava-
ta, vicino all’Altare maggiore, è dedicato al “Miracolo di Sant’Antonio”. La tela è opera di Giambattista Tiepolo (Venezia 1696, Madrid 1770). Si tratta di un giovane che, rimproverato dalla madre, l’aveva colpita a calci. Pentito per la brutale azione commessa, si autopunì amputandosi un piede. Sant’Antonio, implorato dalla madre, compie un gesto miracoloso riattaccandoglielo. Un esplicito intervento del Santo contro la violenza. Il Tiepolo riduce la scena ai due interlocutori principali: il ragazzo e il Santo posti in una cercata, drammatica contrapposizione. Questa tela risale al 1760 circa e viene considerata la “perla” della chiesa arcipretale, sia per la vivacità dei colori, che per le modalità delle figure che ne fanno un capolavoro dell’arte veneta del ‘700.
il convincimento che ormai i tempi erano maturi per pensare concretamente a progetti pastorali organici, come strumenti necessari al fine di provvedere alla cura spiritua le di quella realtà che si andava configurando nell’ area del Taglio Destro di Mirano.
sello, da numerosi Sacerdoti e dinanzi a tanta gente e ai Responsabili della Civica Amministrazione, ha consacrato la nuova chiesa al frate cappuccino S. Leopoldo Mandic.
Due sono le date significative che hanno scandito il cammino e la storia della nuova parroc chia: il 10 marzo 1990 con la benedizione e la posa della prima pietra della chiesa e delle opere parrocchiali, e il 25 novembre1990 con l’ingresso del primo Parroco, Don Egidio Baldassa. L’8 dicembre 1993, il Vescovo Mons. Paolo Magnani, cir condato dal Parroco Don Egidio Baldassa, da Mons. Mario Facchinello, dal progettista archi tetto Padre Angelo Pole-
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Più che di un altare dovremmo parlare di un insieme monumentale formato dall’Altare maggiore, dalle statue vigorose di due angeli e da due gruppi di putti sopra i portali laterali eseguiti nel 1722-23 dallo scultore Giu seppe Torretto (1664-1743). L’angelo a sinistra rappresenta il patrono della parrocchia, San Michele Arcangelo. Il complesso è così imponente ed armonioso da farlo ritenere, a detta di alcuni critici, una delle opere più belle e significative dell’asolano Giuseppe Torretto, che fu maestro di Antonio Canova. Il Torretto, artista di stile classicista, scolpisce con particolare vivacità queste figure di angeli; famosi quelli della chiesa degli Scalzi a Venezia e quello del duomo di Udine. Lo stupendo e massiccio ciborio che poggia sulla mensa è ornato da bronzetti che
Il progetto dell’edificio è firmato dall’architetto Padre Angelo Polesello. È preceduta da un quadriportico, a ricordo delle chiese conventuali e monastiche del periodo romanico, mentre l’interno è a pianta semplice, in puro stile francescano, per dare centralità all’altare delle celebrazioni. Al suo interno ospita alcune sculture di autori locali contemporanei e un organo positivo di scuola napoletana del 1788. È sede della parrocchia Porara, con circa 3000 abitanti.
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storia DI NOALE
Noale è sicuramente una delle cittadine più interessanti del Veneto per le importanti testimonianze del passato fra le quali spiccano la Rocca dei Tempesta e le porte con torri del castello. Dalla sua storia strettamente intrecciata a quella di Treviso e Venezia, dal suo passato di importante centro politico commerciale e notarile Noale ha ereditato un patrimonio culturale ed artistico di notevole interesse. Decantato dagli storici come il paese bello, vago e dipinto Noale conserva nelle sue chiese e negli edifici storici che costeggiano le sue piazze un patrimonio artistico davvero eccezionale. Le prime notizie sicure di un villaggio chiamato “Anoalis” si trovano solo agli inizi del XII secolo, ma non
è azzardato farne risalire l’origine al X-XI secolo, durante il vasto processo di dissodamento e avanzamento delle colture (Anoalis significa appunto “terreno nuovo”, da poco disboscato e strappato all’incolto). La zona oggi corrispondente alla città di Noale, come dimostrano i ritrovamenti, fu abitata dalle tante popolazioni preromane e dallo stesso popolo romano dal quale traggono evidente origine i toponimi del luogo e la disposizione delle strutture (strade, fossati ecc.) Con ogni probabilità, però, Noale nacque attorno all’anno mille come avamposto militare di Treviso. Il centro, in origine noto con il nome di Novalis (“terra di nuovo utilizzo”), si trovava a poca distanza dal confine con la rivale
città dei Padova, segnato dal fiume Musone. Attorno alla metà del 1100, Noale, possedimento dei Vescovi di Treviso, venne affidata al controllo della nobile famiglia dei Tempesata i quali fecero del castello, ancora oggi esistente, la propria fortezza. Al 1193 risale la prima notizia dell’esistenza di un castello e di una residenza abitata da Guido II e Guercio, figli di Guglielmino Tempesta. Nel 1300 Noale fu spesso coinvolta nelle vicende militari che sconquassarono il Veneto. Per un breve periodo, durante la dominazione scaligera (all’incirca fra il 1329 e il 1339) Guecello Tempesta riuscì a trasformare Noale nel capoluogo di un centro amministrativo autonomo sia da Padova che da Treviso. L’arrivo della Repubblica di San Marco, nel 1339, pose fine alle ambizioni dei Tempesta e cancellò l’autonomia di Noale. Noale, da semplice centro divenne comune sotto la dominazione francese ed, in seguito, sotto il domionio austriaco, divenne capoluolo di distretto. Passando per la Provincia di Padova e quella di Venezia, Noale divenne poi parte del Regno d’Italia nel 1866. Infine, nel 1999, il 9 novembre, Noale acquisì il titolo di città grazie ad un decreto dell’allora Presidente della Repubblica.
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Da borgo medievale a città italiana
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storia DI SANTA MARIA di SALA
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Da borgo medievale a città italiana
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Le tracce dei Paleoveneti e la centuriazione romana: Il primo insediamento relativo a Santa Maria di Sala potrebbe essere di origine paleoveneta (circa 1000 anni a.C.), essendo presenti sul territorio alcuni siti denominati motte: uno a Stigliano, uno a Veternigo (entrambi in prossimità del fiume Muson) ed uno presso il centro di Caselle de’ Ruffi. I Veneti, per difendere il commercio di ambra dal Mare Baltico al Mare Mediterraneo, costruirono una rete fortificata di castellieri , strutture collegate sempre a grandi tumuli di terra chiamati, appunto, motte . Il territorio comunale ricade tutto nella zona della centuriazione romana sita a nord – est di Padova, ancora oggi ben conservata nella sua struttura fondamentale. La colonizzazione romana ha impresso al territorio un assetto ben preciso e caratteristico: esso risulta, infatti, squadrato da una serie di strade (i cardines , orientati in direzione nord – sud, e i decumani , orientati in direzione est – ovest) che, intersecandosi ad angolo retto ad intervalli regolari di 20 actus (circa 710 metri), delimitano aree quadrate (chiamate centuria ) di circa 50 ettari. Le strade presentano in genere la caratteristica alberatura di platani e i decumani sono bordati, a nord,
da piccoli canali di scolo. L’interno delle centurie risulta solitamente suddiviso in campi sistemati alla padovana (con baulatuta trasversale) e ben delimitati da fossati bordati prevalentemente da ceppaie di ontani e dalle caratteristiche piantate (filari di viti sorretti da piante arboree, come salici e gelsi).
Dal V al XV secolo: In epoca romana, il territorio di Santa Maria di Sala fece parte della Gallia Cisalpina orientale e fondamentale per la storia di questo Comune fu la fondazione della città di Aquileia (181 a.C.), che rappresentò il momento dell’ingresso del dominio di Roma sul Veneto. Gli avvenimenti accaduti al territorio di Santa Maria di Sala dopo la caduta dell’Impero Romano furono influenzati in modo particolare da quelli delle città di Pa-
dova, Venezia e Treviso fino a che non vi fu l’ingresso sulla scena della Serenissima Repubblica di San Marco, che legò Santa Maria di Sala alla propria storia. Dal XVI secolo ai giorni nostri: Con la Rivoluzione Francese viene inferto un colpo mortale ai privilegi feudali. I principi ispiratori della rivoluzione vengono diffusi in Europa dalle armate francesi capeggiate da Napoleone Bonaparte: a lui venne affidata la Campagna d’Italia contro gli eserciti piemontese ed austriaco, grazie alla quale invase il Veneto, anche contro la neutralità dichiarata dalla Repubblica di Venezia. Nel 1797, grazie al Trattato di Campoformido , si conclude la storia della Repubblica di Venezia, i cui territori vengono assegnati all’Austria. Il territorio di Santa Maria di Sala, come quello del Veneto tutto, viene sottoposto a successive occupazioni da parte degli austriaci e dei francesi fino a quando, dopo la sconfitta di Napoleone e la Pace di Vienna (1815), il Veneto viene assegnato all’Austria. Nel 1866, alla fine della Terza Guerra di Indipendenza , i salesi, come tutti i veneti, chiedono in plebiscito l’adesione al Regno d’Italia di Vittorio Emanuele II.
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gallo e le coppie di satiri e satiresse, che si trova nella sala da ballo. Le stanza sono tutte comunicanti tra di loro e contengono preziose ceramiche, cineserie, lumiere di vetro, di criVilla Pisani, eretta nel XVIII stallo e vetro dorato; preziosi secolo, si trova a Strà in anche gli arredi. provincia di Venezia e sorse Il parco di villa Pisani per volontà del doge AlmoL’edificio si affaccia sulla Rirò Pisani, della nobile famiviera del Brenta; un lungo glia Pisani di Santo Stefano, specchio d’acqua si estende su progetto di Girolamo Fridi fronte la facciata nord; la gimelica Roberti (1653-1732). vera perla della villa è senza Dopo la morte del Frigimelidubbio il parco. ca, la costruzione della villa passò all’architetto Francesco Maria Preti (1701-1774). I lavori si conclusero nel 1756. La villa, con le sue 114 stanze, non è solo la villa veneta più grande ed elaborata ma anche la più atipica, con un impianto a cinque ali e due giardini interni; una tipica reggia principesca barocca a pianta rettangolare. La facciata si articola con l’aggetto centrale, dalle colossali semicolonne corinzie, timpanato, con fregio a festoni, che contiene la sala da ballo a doppia altezza. Il piano terra è piuttosto spoglio mentre le decorazioni Dieci ettari contenenti anche iniziano dallo scalone con i principali edifici. divinità greche lignee, attri- Nato sempre su progetto del buite ad Andrea Brustolon e Frigimelica è un esempio grandioso di giardino settesoffitto di Jacopo Guarana. Ma il capolavoro della villa centesco veneto con vasche, è l’affresco commissionato serre, coffee house, esedra nel 1760 opera dei Tiepolo, esagonale, labirinto con torraffigurante l’Apoteosi della retta belvedere, rustici mafamiglia Pisani, con il Pappa- gazzini, rimessa delle carroz-
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ze, casa dei pompieri, cedraie a forma di gallerie, arancera, barchesse e boschetti. Nel giardino le idee classiche si fondono con i modelli imperanti in Europa. Curiosità Nella sua storia Villa Pisani ha ospitato celebri personaggi: Napoleone, Eugenio Beauharnais e fu sede del primo incontro tra Mussolini ed Hitler nel 1934. Gabriele D’Annunzio si ispirò “per la scena del labirinto” del suo romanzo “Il Fuoco” al
labirinto di Villa Pisani. Oggi la villa è sede di un museo che conserva arredi ed opere del settecento e dell’ottocento ed il suo parco è stato vincitore del premio “il parco più bello d’Italia 2008”. Per maggiori informazioni vai al sito www.villapisani. beniculturali.it
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“Si ha quasi l’idea che Mauritius sia stata creata prima del Paradiso e che quest’ultimo sia stato copiato da Mauritius”, così scriveva nei suoi taccuini Mark Twain. In effetti spiagge bianche, mare cristallino, laghi, torrenti, foreste, fiori, frutta e sole sono gli ingredienti per far pensare ad un Eden terreno. Passano gli anni ma Mauritius continua ad essere una delle mete tropicali più affascinanti, dove trascorrere una vacanza all’insegna del relax oziando nelle sue splendide spiagge di sabbia simile al borotalco o alternando escursioni verso l’interno, alla scoperta di paesaggi incantevoli e delle sue ricche tradizioni. Mauritius è una specie di società delle nazioni in miniatura: in 1865 chilometri quadrati convivono pacificamente Indiani, Creoli, Cinesi, Franco-Mauriziani e altre etnie; si parlano 11 lingue diverse e si praticano almeno 40 culti: la religione più diffusa,comunque, è l’induismo. Tutto ciò fa sì che Mauritius venga spesso citata come esempio di armonia religiosa e razziale. Geograficamente si trova in mezzo alle tiepide acque dell’Oceano Indiano, all’altezza del
Tropico del Capricorno, tra Africa e India a circa 800 chilometri dal Madagascar. E’ un’ isola di origine vulcanica circondata da una grande barriera corallina. I suoi 330 chilometri di costa sono bordati da circa 100 chilometri di spiagge formate da banchi corallini, mentre l’interno è occupato da alcune catene montuose e da un grande altipiano centrale cosparso di laghi e crateri estinti ed è attraversato da fiumi e torrenti che danno vita ad un susseguirsi di cascate molto coreografiche.
Il cuore turistico dell’isola è a nord. Grand Baie è stata la prima zona a essere consacrata al turismo ed è la meta preferita per chi predilige una vacanza movimentata: resort attrezzati,
numerosi ristoranti, bar, discoteche. Anche nella parte est ci sono diverse strutture turistiche, il pezzo forte e l’Ile aux Cerfs, un isolotto sabbioso raggiungibile in barca. La parte più selvaggia dell’isola è il sud-est dove si aprono scenari spettacolari. La maggior parte della zona è adibita alla coltivazione della canna da zucchero ed ha una rigogliosa foresta. La costa ovest, infine, è quella caratterizzata da affascinanti contrasti naturali. Spicca per la sua bellezza la penisola di Le Morne con la sua striscia di sabbia ininterrotta per 4 chilometri. Risalendo a nord, ci si imbatte prima nelle terre multicolori di Chamarel, cioè una serie di collinette rocciose e ondulate che gli agenti atmosferici hanno striato di rosso,giallo, verde e azzurro; e poi nel distretto di Rivière Noire ricco di bellezze paesaggistiche. Per conoscere la vera anima di quest’isola bisogna non perdere il mercato della capitale Port Louis. Come si vede, dunque, Mauritius offre varie possibilità di scelta per trascorrere al meglio la propria vacanza. Ma la sua migliore caratteristica rimane quell’originale melting pot in salsa mauriziana che è alla base del delizioso savoirfaire dei suoi abitanti.
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MAURITIUS
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aMSTERDAM by Rudy De Pol
Il semaforo verde a forma di piccola bicicletta dà il via libera. Ed è un continuo sfrecciare sul pavè, lungo i canali, sui ponti, sopra i binari del tram. Un diffondersi di tintinnii di campanelli. Perché ad Amsterdam la bicicletta è il mezzo di trasporto preferito. Amsterdam, una delle destinazioni europee più popolari, dove il fascino del vecchio mondo si confonde con la moderna metropoli cosmopolita. Una città fatta di trasgressioni e di nostalgie, crocevia di razze e di etnie. Una esplosione di fiori e di colori come un quadro di Van Gogh, una scia di luce come quella che illumina la “Ronda di notte” di Rembrandt al Rijksmuseum o come quella dei diamanti. Ma anche una città che convive in armonia con l’acqua: suggestive le prospettive dei canali con case costruite alte e strette sulla terra strappata all’acqua tenendo ben in considerazione le tasse, proporzionali
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all’estensione dell’appezzamento. Ovunque si respira quel piacevole senso di intimità e benessere tutto olandese (il “gezeilligheid”)…un benessere dato dal trascorrere il tempo libero in compagnia degli amici, magari davanti ad un buon boccale di birra, con la schiuma rigorosamente alta due dita, in qualche pub o in uno dei tanti caffè “bruni” anneriti da generazioni di fumatori come nei quadri dei pittori fiamminghi del Seicento. La notte, poi, ad Amsterdam il paradiso è a portata di mano. Al trasgressivo “It” o nelle altre discoteche, all’”Escape”, al “More” ma anche nei cinema, nei te-
atri, nei vari locali notturni o al “Paradiso”, un’antica chiesa sconsacrata dove si tengono concerti di musica pop, rock, rap ma anche di musica classica. E chi non è mai stato nel quartiere a luci rosse ? dove donnine in vetrina che fanno bella mostra di sé, sexy-shop, spettacoli hard per tutta la notte hanno forse ormai perso quel fascino, quella trasgressione, quella sensazione di proibito e peccaminoso di qualche decennio fa. Con Transavia, la compagnia aerea low-cost, Amsterdam è più vicina. Da Venezia e Verona ottimi collegamenti aerei con l’aeroporto di Schipol. Info: sito www. transavia.com.
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L’Hotel Alpine Palace - New Balance Luxus Resort è il top del comfort, del lusso e del benessere. Classe e atmosfera elegante sono accompagnate sia negli ambienti comuni che nelle camere. Il tutto immerso nei paesaggi incantevoli delle vette alpine a Saalbach-Hinterglemm, una delle più importanti località turistiche del Salisburghese, d’estate come d’inverno. 450 km di sentieri ben curati sono a disposizione degli ospiti per le passeggiate montane e gli impianti di risalita funzionano tutta estate. L’Alpine Palace New Balance è amore a prima vista. Un sogno che diventa realtà! Avrete la voglia di rimanerci per sempre! Ovunque si respira raffinatezza e gusto per i particolari. Gli arredi sono una perfetta sinfonia di colori,tessuti e stili che si impreziosiscono con il gioco di luci e acqua che rendono magico questo albergo. Una vera oasi di benessere dove i piaceri sensoriali si mescolano con quelli epidermici per dare un fresco e sensuale piacere. Gli elementi naturali ci sono
tutti: aria , acqua, fuoco,terra. Cascate d’acqua, caminetti accesi, percorsi illuminati, tutto splende e ammalia l’ospite. Parole d’ordine nel magico mondo delle acque e del wellness dell’Alpin Palace sono: Immergersi, rilassarsi e respirare profondamente! Le vasche d’acqua salata e le piscine interne ed esterne non invitano solo a una salutare nuotata, ma anche a respirare a pieni polmoni e a godere della favolosa vista sul panorama montano delle Alpi. Nella sauna “Troadkastn” godrete di piacevole benessere, circondati da un ambiente pieno di stile. E inoltre, bagno turco, solarium, sale relax,fonte rigene-
rante, camere per i massaggi, cure anti-aging e trattamenti di fisioterapia - la fonte rigenerante ideale per il corpo e la mente.
I piaceri continuano anche a tavola con una cucina sia regionale che internazionale con vini di alta qualità: leccornie per il palato e gocce di “ nettare degli dei”. Particolarmente ricca di charme è la “Burgerstube”, il ristorante con vista mozzafiato sui monti e arredi estremamente confortevoli ed eleganti. Decisamente ameno anche il giardino invernale e la terrazza solarium. L’Alpin Palace New Balance Luxus Resort è un meraviglioso 5 stelle membro dell’Associazione “L’Austria per l’Italia Hotels”. Info www.wolf-hotels.at e www.vacanzeinaustria.com
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SPECIALE LABBRA Sì, è proprio lui il protagonista dell’inverno: il rossetto rosso. Sta bene a tutte, bionde o brune che siano, basta avere un po’ di coraggio e non cedere alla timidezza e il viso acquisterà un’allure speciale, che può essere resa solo da un rossetto scarlatto. Le tendenze: quest’inverno il rossetto sarà rigorosamente mat, cremoso ma non lucido, mentre i contorni della bocca dovranno essere ben definiti con l’aiuto di una matita ad hoc. Must: il rossetto idratante e nutritivo, proposto da tutte le case cosmetiche. Come applicarlo perché duri a lungo: il lipstick aderisce meglio su una superficie morbida. Prima di applicarlo pulite bene le labbra e una volta ogni due settimane trattatele con un esfoliante. Stendete una base di colore della stessa tinta delle labbra, seguendone i contorni e riempiendo lo spazio tra questi ultimi. Con un pennello, applicare una prima mano di colore nella parte centrale delle labbra, tralasciando gli angoli, e poi stenderne un’altra. Per una tenuta extra, passare un fazzolettino con un tocco di
cipria prima dell’ultima stesura. Forse non sapete che... il rossetto rosso accentua il bianco della dentatura: dunque sorridete e sarete ancora più irresistibili. La tonalità di rosso va scelta a seconda del colore della carnagione. Se è chiara meglio tenersi alla larga dalle sfumature che tendono al marrone e preferire quelle che contengono una punta di viola. Se la pelle è più scura è bene puntare sul rosso con un tocco di mattone. Ricordatevi sempre: il rossetto va abbinato ai colori della pelle e dei capelli, oltre che a quello del vostro umore, mai a quello dei vestiti. 10 CONSIGLI PER LABBRA SPLENDIDE 1 Conservate i vostri rossetti in frigorifero. Dureranno di più (questo vale anche per le vostre creme, specie se è caldo). 2 Utilizzate sempre un pennello per applicare il rossetto. Soltanto con un pennello
otterrete risultati precisi. Non prestate il vostro pennello (né il vostro rossetto) ad altre persone, per questioni igieniche. 3 Non utilizzate, se avete labbra sottili, colori troppo scuri. Le tonalità scure fanno sembrare più sottili le labbra. 4 Se avete 50 o più anni, state attente ai rossetti mat o troppo lucidi. Per voi il rossetto migliore è un semi-mat con formula idratante per avere labbra morbide e idratate tutto il giorno. 5 Per evitare che il rossetto sbavi, potete colorare le labbra con una matita per labbra prima dell’applicazione. Scegliete una tonalità dello stesso colore del rossetto. Invece della matita potete anche applicare sulle labbra un po’ di fondotinta come base. 6 Un rossetto mat può dare la sensazione di avere labbra secche. Evitate questo disagio applicando prima del rossetto un po’ di balsamo per labbra. Aspettate qualche minuto per fare assorbire il balsamo e procedete con il rossetto.
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7 Se il vostro nuovo rossetto tete applicare sopra il rossetè troppo chiaro, colorate le to un gloss. Per una lucidità labbra prima con una matita massima utilizzate un lip lacpiù scura. 8 Se il vostro rossetto sparisce entro dieci minuti, allora procedete come segue. Prima applicate il rossetto. Poi togliete con un fazzolettino di carta il colore in eccesso, quindi passate sulle labbra un velo di cipria per finire con un nuovo, leggero strato di rossetto. 9 Per labbra ultra-shine po-
quer. Tenete il gloss sempre nella borsa perché non dura tanto. 10 sensuali applicate il gloss soltanto nel centro delle labbra. Questo lo sappiamo ormai tutte. Ma un altro piccolo trucchetto molto valido è questo: applicate un gloss naturale sulle labbra. Nel centro invece applicate un pizzico di ombretto (sì, l’ombretto per gli occhi) bianco e lucido. Per un gioco di ombre le labbra sembreranno più piene e seducenti che mai.
BAGNO AL MOSTO D’UVA by Rudy De Pol Peeling, bagno, burro e massaggio: tutto rigorosamente all’uva. Sono i trattamenti delle Terme Merano che si ispirano ai grappoli rossi e bianchi che colorano l’autunno meranese. Uva da spalmare sulla pelle e uva da assaggiare, grazie ai numerosi appuntamenti previsti nel mese di ottobre. Rivitalizzanti e anti-aging sono le caratteristiche principali di tutti i trattamenti a base d’uva, dal momento che l’essenza ricavata dagli acini e l’olio di vinaccioli contrastano l’invecchiamento della pelle, rendendola liscia e morbida. Tra i trattamenti che utilizzano le proprietà dei preziosi grappoli, il più completo è il pacchetto Vivere l’uva. Si inizia con un peeling ai vinaccioli, segue un bagno all’olio di vinaccioli nella tinozza o nella vasca di legno con un bicchiere di succo d’uva. Si prosegue con un impacco al burro d’uva, un massaggio all’olio aromatico con olio di vinaccioli spremuti a freddo e un ingresso di 2 ore in piscina. Numerosi sono anche gli appuntamenti dedicati all’uva e al vino in questo periodo. A Merano dal 14 al 16 ottobre c’è la Festa dell’uva con stand enogastronomici, bancarelle artigianali e sfilate di bande musicali; mentre dal 5 al 7 novembre si terrà la 20ª edizione del Merano Wine Festival, evento noto e atteso dagli intenditori. Nei dintorni, dal 13 ottobre al 12 novembre a Tirolo si svolge Vino Culti. Info: Terme Merano, www.termemerano.it, tel. 0473.252000.
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LE TERME DI SALE
I benefici effetti dell’haloterapia, indicata per prevenire e contrastare diversi tipi di patologie. Si chiamano Le Terme di Sale ma non pensate alle solite terme e al solito sale. I centri Le Terme di Sale by Revimax rappresentano un approccio innovativo nel campo del benessere e della salute. È infatti una stanza che ricrea perfettamente il clima della miniera per sviluppare i benefici della terapia del sale, indicata per il rilassamento del corpo e per il trattamento di diverse patologie. La distinzione delle Terme di Sale con tutte le altre grotte saline, che lavorano con il microclima marino, è costituita dall’Haloterapia (dal greco hallo e cioè sale) che con la terapia marina non ha nessuna attinenza, spiega la natu-
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ropata Diana Favrin. L’haloterapia all’estero è già diventata materia medica, in quanto tale mutabile. Il salgemma, che è il sale di miniera usato nei centri Le Terme di Sale, non ha la composizione chimica del sale marino. Non contiene iodio, è cloruro di sodio puro, ed è quindi consigliato a tutti anche a chi, come i pazienti ipertiroidei, non è compatibile con lo iodio. L’Haloterapia dei centri Le Terme di Sale fonda la sua efficacia su due elementi fondamentali: il clima ed il microclima. Il clima, simile a quello delle grotte naturali con una temperatura dai 18° ai 24° e un’umidità inferiore al 55% ottenuto tramite una particolare lavorazione di resine naturali e sale. Il tutto senza l’utilizzo di impianti di
riscaldamento o di condizionamento. Il microclima, ricreato attraverso un micronizzatore salino, dispositivo unico nel suo genere - e riconosciuto a livello sanitario europeo - che consente di micronizzare nell’ambiente il sale medicale, purificato e adatto all’inalazione. Le Terme di Sale sono un’esclusiva della Revimax, l’unica azienda in Italia in grado di realizzare le strutture per l’Haloterapia in cui è possibile eseguire in completo relax, un vero e proprio aerosol salino con tutti i benefici che ne conseguono. Le Terme di Sale sono consigliate a tutti, dal bambino piccolo all’anziano. Sono adatte a chi sta già bene ed entra per innalzare le difese immunitarie, ma sono anche e soprattutto indicate per prevenire e contrastare diversi tipi di patologie. Le sedute nelle Terme di Sale vengono consigliate in primo luogoo per malattie a carico dell’apparato respiratorio come asma, catarro, raffreddore, sinusite, bronchiti. Il trattamento haloterapico arriva a coprire anche tutte le patologie legate alle allergie e malattie dermatologiche di varia origine. Le Terme di Sale sono inoltre particolarmente indicate per gli stati di stress e affaticamento emotivo. Il beneficio nei centri Le Terme di Sale è pressoché immediato ed evidente dalla prima alla terza seduta. Ciascuna seduta dura 45 minuti e vi si accede vestiti con un abbigliamento comodo e senza scarpe ma con il monouso fornito dai centri. Un ambiente confortevole per i bambini, per i quali l’ingresso è gratuito fino ai 10 anni, naturalmente accompagnati da un adulto. Le Terme di Sale sono sinonimo di salute e benessere.
MEDICINA O EDUCAZIONE?
Lo shiatsu è un’antica arte orientale di educazione al benessere, secondo cui la salute è uno stato di equilibrio energetico globale, che riguarda corpo/mente/ spirito. Lo squilibrio di uno di questi livelli può produrre il disagio e, nel caso estremo, anche la malattia. L’operatore shiatsu interviene con particolari pressioni su canali energetici, detti meridiani, che oltre a ripristinare l’equilibrio energetico originale, attivano la naturale risposta dell’organismo, risvegliando la sua innata capacità di autoguarigione. Il trattamento shiatsu si differenzia quindi sia dal “massaggio”, che dalla “cura” come siamo abituati ad intenderli. Infatti si effettua sul cliente vestito, senza contatto diretto con la pelle del ricevente (se non nelle zone che abitualmente sono scoperte), e non interviene sui sintomi, bensì sugli squilibri energetici che sono all’origine del malessere. Si tratta dunque di una disciplina dolce e non invasiva, priva di possibili effetti collaterali, fatta di contatto (le mani sono considerate l’estensione energetica del cuo-
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LO SHIATSU:
re), di attenzione e di ascolto; asseconda i ritmi e movimenti naturali dell’individuo donando sostegno, fiducia e benessere. A volte questi concetti possono sembrare strani a noi occidentali. Siamo infatti più portati ad agire e cercare di “risolvere”, che ad “ascoltare e comprendere”. In realtà i due aspetti non sono così nettamente separati e noi siamo convinti che, almeno per quanto riguarda la nostra attività, si possano integrare in un tutto molto più efficace delle parti. E’ infatti ormai universalmente riconosciuto come il “massaggio”, ed il contatto dolce in genere, abbiano effetti miorilassanti ed antalgici e,
favorendo un atteggiamento psicologico e comportamentale positivo, possano essere considerati efficaci coadiuvanti nel trattamento terapeutico. Lo shiatsu non considera il malessere, o anche la malattia, come un evento casuale a se stante, ma come l’effetto di uno stile di vita inadeguato alle esigenze profonde dell’individuo che, protraendosi nel tempo, finisce per produrre uno squilibrio energetico globale. Dunque la cosiddetta malattia è in realtà l’atto finale di un processo, che diventa evidente per la maggior parte di noi solo quando si manifesta sul piano fisico. E’ allora che non possiamo più ignorarlo, perché i suoi effetti ci impediscono di continuare nelle nostre abitudini come se nulla fosse. L’effetto del trattamento shiatsu, come già detto, è quello di ripristinare l’ equilibrio energetico nell’individuo aiutandolo fra l’altro ad accettare meglio la sua situazione attraverso il rilassamento e indurre, nei limiti della possibilità dell’individuo stesso,
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una consapevolezza di sé, del “messaggio” che si cela nel malessere e delle proprie potenzialità auto-risananti. E’ la combinazione di questi fattori che spesso innesca processi di guarigione anche dove essi sembravano improbabili. E di frequente accade che chi ha sperimentato su di sé gli effetti dello shiatsu senta l’impulso di farlo conoscere ad altri e anche di praticarlo. A queste persone sono dedicati i “corsi amatoriali” che si svolgono durante tutto l’arco dell’anno, mentre per coloro che desiderano approfondirne meglio la conoscenza e farne un professione, vengono organizzati i “corsi professionali”. Proprio per le sue peculiari caratteristiche, lo shiatsu è adatto a chiunque desideri riceverlo. Dai bambini (nel Veneto, la Scuola Internazionale di Shiatsu presta la propria opera di volontariato nei reparti neonatali delle azien-
de ospedaliere di Padova, Verona, Vicenza e Schio), ai disabili (ogni anno gli operatori della ISS-Ve sono presenti alle Olimpiadi dei Diversamente Abili, organizzata dall’Associazione “Il Sorriso”, a Mira e sia gli atleti che i loro familiari gradiscono moltissimo i trattamenti), agli anziani, o a chiunque ne senta l’esigenza. L’Associazione Culturale “Il Sentiero”, al cui interno opera la “Scuola Internazionale di Shiatsu” (ISS-Ve), è nata nel 1995 dall’intento dei Soci Fondatori di promuovere e favorire la crescita personale e spirituale dell’individuo, nell’ambito di una visione olistica e consapevole della vita. L’Associazione organizza, presso la propria sede, corsi, seminari ed eventi culturali, creativi e formativi aperti agli interessati e alla cittadinanza e svolge un’opera di informazione sui temi della salute, dell’ecologia, del benessere inteso in senso olistico, anche attraverso il proprio sito (www.ilsentieroweb.org) ed il Forum ad esso collegato. Nel mese di ottobre Il Sentiero e la ISS aprono la propria sede a tutti gli interessati alle attività che vi si svolgono, offrendo la possibilità di una lezione di prova, gratuita e senza impegno di: shiatsu, yoga, tai-chi, do-in, pittura creativa. Il calendario delle attività è disponibile sul sito, o in sede negli orari di segreteria. Per info: 348/3276555 A cura dell’Associazione Culturale“Il Sentiero”, Via Milano 40, Fiesso d’Artico
I benefici del te verde e la sua preparzione
Diversi articoli e diversi messaggi pubblicitari enfatizzano i benefici dell’utilizzo del tè verde, noto per le sue proprietà antiossidanti attribuiti ai diversi flavonoidi che contiene, in particolare le catechine, tra cui la epigallo-catechina-gallato (EGCG) che svolge un importante ruolo nella prevenzione di molte patologie cardiocircolatorie. Pochi sanno, però, come ci spiega il Dottor Danilo Leonardi specializzato in Biologia, che il modo in cui noi occidentali usiamo questo prezioso principio attivo lo rende assolutamente nullo,
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praticamente semplice acqua calda. Il millenario rituale cino-giapponese chiede di mettere una piccola quantità di tè verde in una tazza vuota, di aggiungere circa un quarto di
acqua fredda e, quindi, lentamente aggiungere acqua calda. In questo modo le preziose proprietà del tè verde rimangono intatte. Esattamente all’opposto, la nostra frettolosa preparazione occidentale, in cui affoghiamo una bustina in una tazza d’acqua bollente, ci porta a distruggere le epigallo catechine e, con loro, le rispettive proprietà benefiche. Abituiamoci dunque, grazie a questa nuova conoscenza, a preparare, servire e di conseguenza godere di questo prezioso regalo della natura.
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la buccia dei frutti. Quindi, piu’ è appuntita e migliore sara’ il risultato finale. Ora prendi i chiodi di garofano e riempi con tanta pazienza i forellini appena fatti sulla buccia sia dell’arancia che del limone. Metti ora i frutti nell’armadio della biancheria e dopo qualche giorno, quando i suddetti frutti si saranno disseccati, spanderanno Come creare un anti-tarme naturale un profumo gradevolissimo, sicuramente meglio di per l’armadio quello della canfora e, per Con questa guida ti di- unire l’utile al dilettevomostro che non ci vuole le, pare che questo aroma poi molto per profumare tenga lontano le tarme dal l’armadio dove teniamo la nostra biancheria, e do- Come ALLONTANARE nare quindi una deliziosa LE FORMICHE IN CASA CON UN METODO fragranza senza comprare
NATURALE
un limone, lo tagli a spicchi, dopodichè prendi tanti piattini e mrtti su ognuno di essi uno spicchio di limone, appena finito posa il piattino dove ci sono le formiche, vedrai che in poco tempo queste spariranno poichè non sopportano l’odore che emana il limone e si allontanano. Lo puoi tenere anche per un pò di tempo prima di cambiarlo. Se il limone diventa ammuffito puoi anche lasciarlo finchè non attira moscerini poichè anche ammiffito fa odore, anzi ne emette di più, ed è un ottimo repellente per questi fastidiosissimi insetti. Naturalmente sceglierai di mettere il piattino od altro contenitore adatto in un posto che non ti da fastidio.
Le formiche sono forse gli insetti più diffusi e di certo Come conservare i fiori più a lungo anche tu ne avrai viste nella tua casa e le avrai eliminato spruzzando degli in- Sono tra i regali più cosetticide che oltre che fare muni che si ricevono per compleanni o anniversari di ogni tipo: i fiori. Il grave inconveniente legato a quei costosi profumabianun omaggio floreale, è però cheria che troviamo nei supermercati e che durano molto poco. Per prima cosa dobbiamo recuperare gli ingredienti principali per raggiungere il nostro scopo e se siamo nella stagione giusta sara’ male a lolo ne fanno anche sicuramente un’operazio- a noi. In questa guida ti inne facile. Allora prendi dico come allontanarli in un’arancia, un limone ed modo del tutto nturale. un pugnetto di chiodi di Se hai la casa con delle forgarofano e per finire, una miche o le vedi in un bal- quello della sua breve vita. matita che sia possibil- cone, magari vicino a del- Nel giro di pochi giorni mente ben appuntita. In- le piante e vuoi evitare di (ancora meno, durante le fatti, la matita appuntita ti spruzzare l’insetticida per- stagioni più calde), i fiori servira’ per fare numerosi chè pericoloso, puoi agire recisi tendono naturalmenforellini in varie parti sul- nel modo seguente. Prendi te ad appassire e, quindi, a 24
Rimedio labbra secche e screpolate: bere molto. Spesso, durante l’anno, si devono fare i conti con labbra secche e screpolate, causate da diversi fattori. Tra essi, ovviamente gli sbalzi improvvisi di temperatura (sia verso il freddo, sia verso il caldo) e le cattive abitudini alimentari.
Il rimedio più comune utilizzato al riguardo, è il “burro cacao”, ma spesso il suo effetto è ridotto nel tempo. Esistono anche ri-
medi naturali, o collegati all’assunzione di particolari cibi, ma uno degli elementi fondamentali, riguarda l’idratazione. Quest’ultima deve essere fatta in maniera corretta per risultare efficace. Per idratazione si intende soprattutto quella a livello corporeo, vale a dire l’assunzione di molta acqua durante l’arco di una giornata. L’idratazione diretta sulle labbra va evitata, il più possibile, da parte della saliva, a causa degli enzimi presenti in quest’ultima. Bere molto è quindi un efficace rimedio alle labbra secche, ma non tutte le bevande sono consigliate: assolutamente da bandire, infatti, sono quelle alcoliche, che provocano idratazione. Effetto simile anche per l’assunzione di caffè.
essi contenuto diventa meno digeribile; nel caso della pasta, se mangiata “fredda”, come spesso capita durante le giornate estive, l’amido perde in parte la sua solubilità.
È migliore lo zucchero di canna o “bianco”? Stando ai processi subiti dallo zucchero bianco “raffinato”, la risposta propende nettamente a favore di quello “grezzo” di canna. Quest’ultimo è infatti ottenuto direttamente da un processo artigianale di estrazione del succo dalle canne.
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morire. È una conseguenza naturale, quindi non esistono soluzioni per tenerli “in vita”; l’unico rimedio che si può attuare, in tal caso, e quello di adottare semplici accorgimenti per farli mantenere freschi il più possibile. In primo luogo, prima di immergerli nell’acqua, bisogna effettuare sul loro stelo un taglio “in diagonale”, in modo da lasciare più superficie possibile (interna allo stelo del fiore), a contatto con l’acqua. Altro piccolo accorgimento è quello di aggiungere a quest’ultima alcuni cucchiaini di zucchero. Il saccarosio è infatti in grado di fornire ulteriore nutrimento ai fiori recisi.
Consigli dieta: mangiare patate e pasta “fredde” Pasta e patate diventano due alimenti in parte “nemici” quando si decide di seguire una ferrea dieta dimagrante. Entrambe, però, possono essere consumate senza porsi eccessivi “problemi di linea”, utilizzando un semplicissimo accorgimento: mangiarle fredde. Sia la pasta che le patate, se consumate quando si raffreddano, diminuiscono il loro indice glicemico (utilizzato per valutare l’aumento della glicemia, ossia la concentrazione di glucosio nel sangue, quando si assume un determinato alimento). Nel caso dei tuberi ciò avviene perché l’amido in
Per ciò che concerne lo zucchero bianco, invece, nel processo che va dall’estrazione del succo dalle barbabietole o dalle stesse canne, esso subisce numerosi processi industriali e chimici. Tra le varie fasi di lavorazione, il succo viene infatti trattato con latte di calce, acido solforoso, ed è inoltre prima decolorato e poi nuovamente colorato, fino ad assumere il classico “bianco cristallino” che noi tutti conosciamo. 25
vare dal fatto che l’atmosfera del pianeta assorba sostanze chimiche come il sodio vaporizzato e ossido di titanio di potassio e altre sostanze di natura gassosa. Eppure, in realtà, nessuna di queste sostanze chimiche potrebbe completamente spiegare l’oscurità estrema di TrES-2b.
Psicologia:
contro la rabbia formaggio e cioccolato funzionano
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NATURA:
SCIENZA:
La NASA osserva il pianeta più oscuro
Gli astronomi hanno scoperto il pianeta extrasolare più “buio”, più nero del carbone e comunque più oscuro di qualsiasi pianeta o satellite nel nostro sistema solare. Conosciuto con il nome di “TrES-2b”, simile a Giove per aspetto e dimensioni, il gigante gassoso riflette meno dell’uno per cento della luce solare che cade su di esso. Per osservare il pianeta, gli scienziati della NASA hanno usato la navicella “Kepler”. TrES-2b, era stato già scoperto nel 2006 dal Trans-Atlantic Survey Exoplanet, TrES, manca di nuvole riflettenti a causa della sua alta temperatura e ruota intorno alla sua stella a una distanza di soli tre milioni di miglia. L’intensa luce della stella riscalda TrES-2b ad una temperatura di oltre 1.800 gradi Fahrenheit. I ricercatori pensano che la carenza del riflesso di luce potrebbe deri-
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LA PIù GRANDE TARTARUGA ALLIGATORE DEL MONDO
La tartaruga alligatore (Macrochelys temminckii) è un genere di tartaruga palustre, tra le più grandi degli Stati Uniti centro-meridionali, che deve il suo nome al suo becco affilato e alla sua attitudine predatoria che non ha nulla da invidiare agli alligatori. Questa tartaruga ha sviluppato persino un’appendice rossastra sulla lingua che, ricordando vagamente la forma di un verme, attira le sue sfortunate vittime (pesci e via dicendo). Le dimensioni di queste particolari tartarughe si aggirano tra i 34 e i 66 centimetri di lunghezza e possono addirittura raggiungere i 100 kg di peso. La più grande conosciuta sembra essere un esemplare ritrovato nel 1937 in Kansas il cui penso si aggirava sui 183 kg di peso. Un’altro esemplare gigante fu registrato nel 1999 presso lo Shedd Aquarium di Chicago, la tartaruga in questione pesava ben 113 kg.
Formaggio e cioccolato contro la rabbia: a sostenerlo è uno studio dell’Universita’ di Cambridge (Regno Unito) guidato dall’italiano Luca Passamonti del Cnr di Catanzaro che ha messo in evidenza il potere “calmante”, in particolare, di alcuni cibi. Gli studiosi hanno infatti dimostrato che una carenza di triptofano - precursore della serotonina, l’ormone cosiddetto “del buonumore” - può mettere a dura prova la capacita’ di mantenere la calma e questo avviene quando si salta il pranzo o si ha una dieta carente della sostanza, presente - appunto - in cibi come formaggi e cioccolato.
L’ora legale in italia finirà il 30 ottobre E’ scattata nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo l’ora legale 2011 in Italia che resterà in vigore fino alla notte tra sabato 29 ottobre 2011 e domenica 30 ottobre 2011 quando si tornerà all’ora solare. In Italia l’ora legale venne inserita per la prima volta nel 1916 per poi essere continuamente abolita e ripristinata fino al 1965, quando una legge la rese obbligatoria per risparmiare soldi ed energia.
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SCARPE TENDENZE AUTUNNO INVERNO 2011-2012 Quest’anno andranno di moda sia le scarpe con la punta tonda che quelle appuntite, se qualcuna avesse mai rimpianto negli ultimi due anni la scomparsa delle scarpe a punta. Bene i tacchi alti, quest’anno sia sottili sia solidi e più larghi, ma si trova grande varietà anche di scarpe basse. Il mocassino, rivisitato e reinventato, avrà il suo momento di gloria. I colori sono il classico nero, il grigio ed il marrone in tutte le loro tonalità, ma si osano il verde, il porpora, il rosa antico, il rosso, l’arancione. Molto trendy i bicolori, le fantasie
e le sfumature. L’opaco ed il vernice. Decorazioni e strass sono immancabili. Esplorando qua e là nelle collezioni e nelle sfilate, notiamo che la stampa pitonata (nei casi in cui per fortuna non si tratti di vero serpente) va alla grande per scarpe, borse ed accessori, così tutte le varianti animalier. Bootie, stivali e pump seguono però i dettami pure di altre influenze, come lo stile gothic lolita, per tacchi altissimi con plateau e cinturini, l’intramontabile rock, con fibbie e borchie; retrò, con influenze anche qui vittoriane, che ricordano un po’ le scarpe da
pattinaggio per le stringate con zeppa o tacco, alla Mary Poppins, per intenderci. Stivali da corsara fino al ginocchio e da cavallerizza, lisci, tubolari e con tacco basso, si confermano in maniera preponderante per questo inverno. Tra i materiali, il trionfo del suede, con tutta la sua morbida eleganza. I cage sandals sono invece il must per l’Autunno, insieme alle indiscusse decolletes. Reticenti ai calzettoni con i tacchi? Fate male perchè quest’inverno sono un particolare molto cool. Vi convinceranno.
IL NERO CON IL COLORE Alcuni abbinamenti trendy: Il nero con il cammello e il fucsia Il nero con il cammello e il rosso Il nero con l’aubergine e il rosso vino Il nero con l’arancio fluorescente Il nero con il blu indigo Il nero con il giallo acceso
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IL NERO RITORNA!
SOLUZIONE VINCENTE: NERO-BIANCO! Rimane un classico: il nero con il bianco. Il modo più semplice per creare un look nero-bianco? Scegliete una base nera e completate il look con una camicia bianca. IL TOTAL BLACK CON ACCESSORI COLORATI Aggiornate il vostro look ‘total black’ ravvivandolo con accessori in colori accesi. Qualche esempio? Una cintura gialla neon Una borsa verde acceso Calzini neri che indossate sopra dei calzini color arancio Il nero con la pelliccia chiara (e sintetica, per favore!) IL PIZZO NERO Il pizzo nero rimane di moda. Optate per un abito in pizzo nero (da portare senza sottoveste) oppure per una delicata camicetta in pizzo nero. LA PELLE NERA L’uso della pelle nera è di gran moda. Abiti, pantaloni, camicia, giubbotti in pelle nera sono in. Molto en vogue anche Quest’inverno il nero torna abiti neri con bordature e dettagli in pelle nera. alla grande, anzi alla gran- LINGERIE NERA dissima. Questo non significa Sotto il nero portiamo... il nero. La lingerie in pizzo nero è un che non porteremo più il co- must. lore. Anzi. Il nero e il colore vanno finalmente mano in IL NERO CON FANTASIE ANIMALIER mano. E il ‘total black’ non Abbinate il nero con una stampa pitonata oppure con una annoierà mai. Ci sono tanti fantasia leopardata per un look davvero elegante. Attenzione modi e mood per portare il però: dosate bene la quantità delle fantasie animalier. nero. Ecco come! Basta un tocco minimo altrimenti potrebbe risultare volgare.
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Miss Italia 2011 è Stefania Bivone Miss Italia 2011 è la calabrese Stefania Bivone, 18 anni. E’ stata eletta dai giurati in studio e dal televoto del pubblico da casa nella serata in diretta da Montecatini condotta da Fabrizio Frizzi, tornato a presentare il concorso dopo nove anni. Stefania è stata incoronata dalla madrina Ines Sastre. Stefania è nata a Reggio Calabria il 15 maggio 1993 ed è residente a Sinopoli (Reggio Calabria). Alta 1,79, occhi marroni, capelli castani, studentessa al liceo scientifico, aspira a laurearsi in Giurisprudenza, ma vorrebbe affermarsi nel campo dello spettacolo come cantante o modella.
Festival di Sanremo 2012, Federica Pellegrini rinuncia, forse il prossimo anno
Sanremo 2012 cerca le sue donne, ma pare che non saranno né Ambra Angiolini, né Federica Pellegrini. La campionessa di nuoto conferma il contatto ma nega che quella del Festival sia un’ ipotesi praticabile: «Confermo che mi è arrivata la proposta di es-
sere co-conduttrice a Sanremo con Gianni Morandi e Ambra, ma purtroppo ho dovuto dire di no quasi immediatamente ha detto la 23enne nuotatrice a «Verissimo». Questo è l’anno più importante della mia vita, in vista di Londra 2012. Fare Sanremo avrebbe significato una preparazione di mesi e mesi, anche perché non è il mio lavoro e quindi mi sarei dovuta preparare moltissimo, ed io tutto questo tempo, quest’ anno non ce l’ ho». Disco rosso pure per Ambra. Dall’organizzazione del Festival sottolineano che le voci sull’ attrice 34enne sono infondate. Anche Antonella Clerici, che qualcuno si era affrettato a indicare a fianco di Morandi, si era invece sfilata una decina di giorni fa, causa troppi impegni tv: «L’ anno in cui ho
condotto il Festival non avevo altre trasmissioni, ora ho già due trasmissioni e vorrei provare programmi nuovi». Dunque? La presenza di Morandi, mai ufficializzata, è sicura e il cantante-conduttore sta lavorando con Gianmarco Mazzi (direttore artistico del Festival) su varie ipotesi.
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Margherita Zanatta teme un flirt tra Andrea e Szilvia
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La rottura con Andrea Cocco ha distrutto Margherita Zanatta. L’ex concorrente del Grande Fratello 11 si è detta sconvolta per la loro separazione in quanto sarebbe ancora innamorata del suo ex. Il ragazzo, però, ha ormai preso la sua decisione. Come un fulmine a ciel sereno, la rottura tra Andrea Cocco e Margherita Zanatta ha infranto i sogni d’amore della varesina che, ancora oggi, non riesce a credere al fatto che il ragazzo abbia deciso di mettere la parola fine al loro rapporto. Dopo i mesi di corteggiamento impiegati da Cocco nel tentativo di conquistarla, sembra difficile credere che proprio lui abbia deciso di lasciarla e, invece, con l’ultima puntata di Mattino Cinque andata in onda, la realtà è emersa in tutta la sua sconcertante chiarezza: Cocco ha deciso d’interrompere la storia d’amore con Marghe, mandando in frantumi la coppia regina del Gf11. La decisione, almeno per il momento, appare incontrovertibile, almeno stando a quanto trapelato dalle parole del ragazzo.
Sting, grande festa a NY per 60 anni
Pippa Middleton, nozze all’ orizzonte?
Un megaconcerto a New York, un cofanetto antologico e uno deluxe, un libro con i testi commentati. E’ tutto pronto per festeggiare il compleanno di Sting. L’ex leader dei Police compirà 60 anni il prossimo 2 ottobre e per l’occasione ha organizzato, la sera prima, uno show-evento al Beacon Theatre di Manhattan dove celebrerà anche i venticinque anni di carriera da solista. Assieme a lui sul palco del celebre teatro di Broadway salirà la sua band composta dallo storico chitarrista Dominic Miller e da Christian McBride (basso), David Sancious (tastiere), Vinnie Colaiuta (batteria), oltre alle coriste Jo Lawry, Lisa Fischer e Tabitha Fair. Ma soprattutto ci sarà una parata di stelle del pop, del rock e del jazz: Bruce Springsteen, Stevie Wonder, Lady Gaga, Herbie Hancock, Branford Marsalis, Billy Joel, Mary J. Blige, Will. i. am, Rufus Wainwright. Lo show è già diventato un appuntamento mondano da non perdere: i biglietti, in vendita solo per gli iscritti al sito ufficiale dell’artista (con prezzi variabili dai 280 ai 2.600 dollari) o in asta di beneficenza, sono andati a ruba. I proventi finiranno nelle casse della Robin Hood Foundation, un’associazione no profit che combatte la povertà nella Grande Mela.
Dopo tante partecipazioni a diversi matrimoni, ecco che il prossimo potrebbe essere quello giusto ovvero quello a cui Pippa Middleton non parteciperà come non protagonista ma al contrario. Secondo fonti vicino alla bella Pippa sembra che la fortuna stia girando e che la prossima ad arrivare all’altare insieme al suo rampante fidanzato Alex Loudon. A riportare la notizia è stato il “Mail on Sunday” che evidenzia il fatto che ci siano prove schiaccianti riguardo ad un suo prossimo matrimonio. Pippa sarebbe ormai in pianta stabile a casa del fidanzato e, almeno tre volte a settimana, dorme a casa sua, casa di cui, a quanto pare, possiede già le chiavi. Anche i genitori di Pippa sembrano essere felici della bella unione visto che in un ristorante la famiglia si è incontrata al gran completo. L’ultima apparizione dei due è stata proprio ad un matrimonio degli amici Thomas Sutton e Harriet Colthurst nella chiesa di St Mary and St Nicholas a Wilton, nel Wiltshire. Ora non resta che aspettare il possibile annuncio.
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di Valentina Tonolo
Il dolore improvviso e la felicità assoluta in questo si somigliano: penetrano il cuore e lo sconvolgono disinteressandosi dei limiti della conoscenza. Sonia oggi superando quei limiti, non cammina su un’ipotetica linea dritta, barcolla seguendo la curva dell’emozione incontenibile. Ha appena discusso la tesi di laurea in ingegneria, ha un posto assicurato in un’azienda e sta raggiungendo gli invitati alla festa in suo onore. Possiede tutto: amore, lavoro, riconoscimento. Luca, il fidanzato, silenzioso per tutto il tempo dei preparativi, ora, per strada, nell’unico momento in cui è solo accanto a lei, la prende per mano e sblocca la situazione: “Ti lascio, io e tua sorella ci stiamo frequentando”. Sua sorella è diversa, non ne vuole sapere di studiare, non ne vuole sapere di amare. È più piccola, più rabbiosa, più introversa. Luca deride la gioia, lo fa sempre, è il suo talento, gioca con l’ironia e la serietà, con il successo e l’anonimato. Sonia lo conosce, non si scandalizza, lo scandalo è un effetto che ferisce gli incerti. Lei oggi è la regina della certezza, è magnanima e comprensiva. Non ha dubbi: accoglierà l’oscuro spirito del fidanzato delicatamente. Decide di sorridere e di ringraziare Luca per il goffo tentativo di coinvolge-
re un membro della sua famiglia in uno scherzo. Lo bacia mentre entrano nel cortile del ristorante, accolti dal calore degli invitati. Alcuni applaudono, altri vogliono il brindisi, altri ancora un discorso per rendere concreta l’emozione. Luca si mette in disparte, diventa rosso e comincia a sorridere regalando il suo disagio a chiunque lo guardi. Tutti stanno lì in un semicerchio impreciso, in un immaginario teatro greco con il bicchiere sollevato. A occhio saranno quaranta persone come lei aveva stabilito: nelle cerimonie importanti non ci può essere snobismo o esclusione. Sonia cerca Luca, lo accarezza e lo prende per mano: lo vuole accanto a sé. E lui curvo e ripiegato su se stesso come un poeta condannato all’incomprensione, accetta l’invito trascinando le gambe magre. Anche le gambe di Sonia sono
magre. Tremano come carta al fuoco. Alla festa si può essere diversi, liberi dai doveri, dai timori… eppure i discorsi creativi la intimidiscono più di quelli mirati e scientifici. È in imbarazzo. Nella sua testa confusa non riesce a pensare ad altro che alla gratitudine. Guarda Luca, con quell’aria sempre assente, ma fascinosa di fine aprile, lo ringrazia per averla sopportata in un anno pieno di alienazione. “Grazie a tutti …” è la conclusione stringata, ma sentita. Nessuno pretende un discorso più lungo o complesso quando i camerieri, indaffarati a portare i vassoi sui tavoli, sono i benvenuti. Luca sorride sollevato, ma in un attimo come se la sua ombra lo invadesse e obbligasse alla dannazione, si scansa e guarda una finestra diventata specchio, poi si gira e borbotta agitato: “Tua sorella è incinta…” Sonia sorride perché non riesce a fare altro.
John Grisham (Mondadori)
April Finnemore è scomparsa. Forse qualcuno l’ha rapita nel cuore della notte, e l’ultimo ricordo che Theodore Boone ha di lei è la telefonata della sera prima. April, è ragazza con una vita difficile alle spalle, si sente spesso sola e soltanto l’amicizia con Theo sembra portarle conforto. Sarà infatti quest’ultimo, a cercare e scovare indizi per ricostruire la vita di April e scoprire cosa veramente le è accaduto, perché per Theo, il corpo ripescato sul fiume non può essere quello della
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Theodore Boone. La rgazza scomparsa.
L iz
a cura di Libreria Mondadori Mirano
dividono tutto, dalla passione per la pallavolo all’amicizia con Ophelia, la ragazza dei loro sogni, nonché un attivo e proficuo commercio di marijuana. Ben e Chon si sono imposti sul mercato locale grazie alle ottime conoscenze di botanica del primo ed al pragmatico senso degli affari del secondo, coltivando così la miglior marijuana degli Stati Uniti. L’attività è così proficua che i cartelli messicani vogliono assumerne il controllo,con Le Belve qualsiasi mezzo; Ben e Chon si troveranno così di fronte Don Winslow ad un bivio, una scelta da cui (Einaudi) dipenderanno le loro stesse vite, nonché quelle delle persone che più amano. Un romanzo coinvolgente ed entusiasmante, che colpisce anche grazie ad un linguaggio crudo, diretto, che non lascia il tempo di respirare. Le scene si svolgono nell’arco di qualche riga,a volte poche battute, sempre accompagnate da un umorismo drammatico ed inquadrate in atmosfere talvolta paradisiache,talvota da incubo. “Le belve” si dimostra così il più affascinante e coinvolgente romanzo di Don Winslow, colui che è stato definito da James Ellroy “un vero Calexico. California e Mes- maestro”. sico.Da una parte il sogno RO D’ARTI STA - LI B americano,dall’altra il Mesn ma sico dei narcotrafficanti. E’ am H in questa terra dimenticata da Dio, al confine tra due mondi che più distante non si può, il Nord ed il Sud del Mondo, dove Ben e Chon fanno i loro affari. Due giovani californiani, amici per la pelle , così diversi tra loro ma così uniti nel loro legame quasi fraterno. Ben è un genio dell’economia dall’indole umanitaria, Chon un prodigio di forza fisica ed addestramento militare,reduce da varie missioni di guerra: consua amica April. Tra colpi di scena e suspense questo secondo romanzo di Grisham cattura qualsiasi dodicenne che voglia cimentarsi con una lettura avvincente, anche perché gli stessi protagonisti sono solo degli adolescenti, alle prese con paure, sofferenze e amore per la giustizia.
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Nel corso dell’anno 2007 David Finkel, giornalista “Premio Pulitzer” del Washington Post, fu aggregato al Battaglione USA 2-16 di stanza a Bagdad. Alla fine dell’anno quel battaglione tornò a casa decimato. Finkel ci racconta come “quei bravi soldati” furono uccisi, furono feriti e impazzirono per “esportare la democrazia occidentale”. Ma queste cose le sappiamo già! Ogni santo giorno, dal crollo delle Torri Gemelle, i TG e i giornali ci aggiornano sulle statistiche dei morti, sul numero delle autobombe, sugli scontri a fuoco. Perchè allora dobbia-
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- LIBRO D’ARTISTA
bet
(Mondadori)
z Gro
David Finkel
a Pére
i bravi soldati
Ximen
In & Out di tutti, per tutti
a cura di Libreria Mondadori Mirano
mo leggere un libro sulla guerra? Lo dobbiamo leggere perchè siamo noi, noi cittadini, non i governi, che mandiamo i “nostri soldati” a fare quelle guerre. E allora è nostra precisa responsabilità sapere di cosa parliamo. Dobbiamo immergerci nel sangue, proprio così, bagnarci nel sangue dei bambini morti e feriti e impazziti, dei loro genitori morti e feriti e impazziti, dei nostri soldati morti e feriti e impazziti. Dobbiamo sapere cos’è la loro vita, non freddi numeri, ma orrori, gambe maciullate, urla di terrore, gemiti di sirene e fischi delle bombe. Lo dobbiamo leggere per poi dire Basta!, è Finita! Non si va più a “portare la pace” in questo modo. Leggete questo libro e provate l’anticlimax: provate a pensare se qualche esercito straniero portasse “ a casa nostra” la sua democrazia.
La filastrocca di Pinocchio Gianni Rodari (Einaudi)
“Qui comincia, aprite l’occhio, l’avventura di Pinocchio, burattino famosissimo per il naso arcilunghissimo…..con questi due versi a rima baciata, quasi un ricordo delle celebri rime del “Corriere dei Piccoli”, Gianni Rodari apre il suo particolarissimo omaggio a uno dei personaggi più noti della letteratura mondiale. La lunga, e vivace filastrocca è fedele al testo originale, i personaggi, i luoghi, le avventure ci riportano al racconto di Collodi che ha educato e divertito intere generazioni. Una lettura consigliata ai piccoli e grandi illustrata con gusto e ironia.
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ARTEDITORIANTICA in una parola il nostro lavoro Orientarsi nel mondo dell’editoria antica e della cartografia originale e fac-similare non è sempre facile. Oggi il bibliofilo, il collezionista e l’appassionato hanno un aiuto in più: Antiqua. Lo staff di Antiqua, composto da veri professionisti della cultura con esperienza pluriennale nel campo dell’editoria e dell’arte, può supportarvi con passione guidandovi con competenza nella scoperta, nella valutazione e nella scelta dell’opera giusta per le vostre esigenze; tenendovi anche costantemente informati sulle ultime novità. Grazie a una rete consolidata di contatti con antiquari e referenti internazionali Antiqua propone un catalogo, ampio e sempre aggiornato, di editoria antica,cartografia e opere d’arte di grande prestigio.
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54° BIENNALE D’ARTE A VENEZIA La 54° Esposizione Internazionale d’Arte, diretta da Bice Curiger, si svolgerà dal 4 giugno al 27 novembre 2011 ai Giardini e all’Arsenale, nonché in vari luoghi di Venezia. Anche quest’anno la città di Venezia risplende alla luce del sacro fuoco dell’arte. Una lunga serie di eventi che coinvolgono danza, cinema, teatro, architettura, musica e pittura, animano ed animeranno la città lagunare fino a fine anno. Il presidente della rassegna, Paolo Baratta, la definisce “un grande pellegrinaggio dove nelle opere degli artisti e nel lavoro dei curatori si incontrano le voci del mondo, che ci raccontano del loro e del nostro futuro”. È la Biennale di Venezia 2011, che con 89 paesi partecipanti ed altrettanti padiglioni dislocati in città, si conferma come polo centrale dell’arte contemporanea mondiale. Il Padiglione Italiano, curato da Vittorio Sgarbi ed allestito all’interno dell’Arsenale, è stato inaugurato lo scorso 4 giugno dall’installazione “L’Italia in croce” di Gaetano Pesce. La selezione dei
duecento artisti partecipanti, tutti connazionali, compone un’originale progetto artistico la cui identità è esclamata sin dal titolo: “ L’arte non è Cosa Nostra”. L’obiettivo? “Liberare l’arte dalle mafie dei critici e del sistema artistico del Belpaese”. ILLUMINAzioni, questo il titolo scelto, è un percorso espositivo unico che si sviluppa su 10.000 metri quadrati e unisce ottantanove artisti provenienti da tutto il mondo. Protagoniste della mostra tre opere di Tintoretto: l’Ultima cena, il Trafugamento del corpo di San Marco e la Creazione degli Animali. La scelta di queste tele, che rimarranno esposte fino al 27 novembre, è così commentata dalla stessa Curiger:”l’arte del Tintoretto è sperimentale e si distingue per un marcato trattamento della luce. La presenza di questi dipinti alla Biennale deriva dalla convinzione che, con la loro immediatezza pittorica, possano rivolgersi ancora oggi ad un pubblico eterogeneo”. La curatrice di Illuminazioni, ha parlato dell’Esposizione come di una testimonianza in itinere, in costante movimento, di quello che l’arte contemporanea è adesso, in questo preciso momento storico. Un cantiere a cielo aperto, che muta e cresce coinvolgendo a trecentosessanta gradi la cultura, i giovani, il territorio. La luce a cui fa riferimento il titolo dell’evento è la stessa che illuminava le opere del giovane Rimbaud, ma anche quella che pervadeva le “illuminazioni profane” di Walter Benjamin o ancora l’antica filosofia persiana. Sarà un dare e avere, ha assicurato Curiger, un esempio della transitorietà ma anche della nuova anima collettiva dell’arte, che parla di se stes-
sa ma che è altrettanto decisa a parlare al mondo esterno. Il tentativo è quello di instaurare, all’interno del percorso espositivo, un contatto reale con quello che c’è fuori e che abbracci l’epoca attuale senza dimenticare il passato.
Tra i tanti grandi che parteciperanno alla Biennale, un riferimento a Fabrizio Plessi (Reggio Emilia, 1940): conosciuto come uno dei più grandi video artisti contemporanei, a Venezia proporrà Mari Verticali, un’opera realizzata per Louis Vuitton che, insieme ad Arzanà Navi ha provveduto ad un importante restauro del Padiglione Venezia, che ospiterà l’istallazione. Gli addetti ai lavori della Biennale portano avanti un progetto grandioso, che coinvolgerà la città di Venezia aprendosi a tutti i visitatori, specialmente agli studenti di Università, Accademie di Belle Arti e docenti. A loro saranno aperti, gratuitamente, degli spazi che permetteranno di visionare le mostre e di accedere ai Meetings on Art, dove sarà possibile prender parte a seminari e incontri con artisti e curatori previsti nel mese di giugno e nella sessione autunnale. Per maggiori informazioni: www.labiennale.org
La memoria è fatta di “micropacchetti” di ricordi da 125 millisecondi, così come la luce è formata da fotoni Nella camera da letto buia suona il telefono. Un uomo addormentato si sveglia di soprassalto e resta confuso per qualche attimo, senza riconoscere il posto in cui si trova. Poi, all’improvviso, la consapevolezza: è in una stanza d’albergo. È questa una sensazione familiare che tutti avranno, una volta o l’altra, provato. I ricercatori May-Britt Moser ed Edvard Moser, dell’Istituto Kavli per la Neuroscienza dei Sistemi presso l’Università Norvegese di Scienza e Tecnologia a Trondheim, hanno iniziato a scoprire a che cosa sia dovuta. Per farlo, hanno addestrat alcuni topi di laboratorio: gli scienziati hanno preparato un ambiente che era possibile illuminare in due maniere diverse, e allenato i topi a credere che un diverso schema di illuminazione caratterizzasse una stanza diversa. In pratica, se era attivo lo schema di illuminazione A, il topo credeva di trovarsi nella stanza A; quando invece era attivo lo schema di illumina-
zione B, il topo credeva di trovarsi in una fantomatica stanza B, quando invece si trovava sempre nella A, soltanto illuminata in modo diverso. Una volta assicuratisi, grazie al controllo dell’attività elettrica dei cervelli dei topi, che questi fossero davvero convinti di cambiare stanza al cambiare della luce, è iniziata la seconda fase dell’esperimento. È stato fatto credere ai topi che venivano “teletrasportati” istantaneamente da una stanza all’altra, agendo sull’interruttore dell’illuminazione: un attimo prima era attivo lo schema A, e dunque i topi credevano di essere nella stanza A; un attimo dopo era attivo lo schema B, e nei cervelli dei topi capitava qualcosa. Questo “qualcosa” è stato riconosciuto come l’attività del cervello che pescava dai ricordi la mappa relativa alla seconda stanza, per fornire al topo le informazioni necessarie affinché riconoscesse il luogo. «Abbiamo ingannato i topi. Quando attiviamo un sistema d’illuminazione, individuiamo uno schema molto specifico dell’attività delle cellule nella regione del cervello che crea le mappe» ha spiegato MayBritt Moser. «E quando attiviamo l’altro sistema, la schema
della mappa nel cervello è completamente diverso». Il cervello - hanno notato i ricercatori - non confonde mai le due mappe: passa dall’una all’altra, ma non si trova mai in uno stato intermedio; i pochi istanti di confusione quando ci si trova in una stanza inizialmente sconosciuta (perché ci si sveglia in un albergo, o perché il capitano Kirk ci ha giocato uno scherzi) sono dovuti alle conseguenze della ricerca del giusto ricordo e della transizione da una mappa (o, se si preferisce, da ciò che in effetti è, ossia un ricordo) all’altra. Misurando i passaggi, i professori norvegesi sono riusciti anche a quantificare la durata dei singoli ricordi: 125 millisecondi, pochi attimi di vita trascorsi in un determinato luogo e che sono sufficienti per riconoscerlo. La memoria risulta dunque costituita dalla somma di questi “pacchetti” di ricordi, così come la luce è costituita da fotoni.
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I ricordi? Divisi in minuscoli pacchetti
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TATUAGGIO: IL SEGNO IMMORTALE Se la pelle di un corpo umano medio venisse distesa come una mappa, un foglio di pergamena, si allargherebbe su più di due metri quadrati. L´uomo, sia che fosse isolato nella foresta Amazzonica, spazzato dai gelidi venti artici, o calmato dalle piogge al tramonto della Polinesia è diventato attraverso il genio di un´arte ispirata una mappa di cultura e mito, una geografia sacra dell´anima, il tutto espresso dalla semplicità di forme dipinte, scavate, tagliate, o incise sulla tela del corpo. Oggi , la volontà di affermare la propria identità culturale oltre a motivazioni personali fanno in modo che la pratica della tatuazione sia molto diffusa a tutte le età. In passato, venire tatuati richiedeva coraggio e resistenza, poichè in origine i tatuaggi venivano applicati raschiando la pelle o picchiettandola con un punteruolo colpito da un martelletto (da qui viene infatti la parola Tatau, in lingua Maori = battere). Processi lenti che, nel caso del tatuaggio integrale Maori, richiedevano 5 interi giorni per essere portati a termine, circostanza che giustifica la festa con cui veniva accolto chi passava la prova.
Adesso invece le moderne macchinette da tatuaggio non lasciano che una sensazione di leggero fastidio temporanea, e di calore. Il tatuaggio è stato sempre guardato con diffidenza se non addirittura proibito dalle autorità religiose in occidente, fino ai grandi viaggi di esplorazione, come quello nel Pacifico dal quale Cook ritornò con le descrizioni ammirate di quello che era destinato a diventare il tatuaggio come oggi lo conosciamo. In un epoca in cui non si ha tempo per niente, fermarsi a farsi fare un tatuaggio è quasi un lusso, un piccolo regalo che facciamo a noi stessi. Per questo è importante scegliere un tatuaggio che si adatti a noi, da “vivere” giorno per giorno.
Per un Maori, il tatuaggio racconta a chiunque la sua vita, è un biglietto da visita chiaro a tutti; allo stesso modo, un tatuaggio parla di noi agli altri, dice qualcosa del nostro io: è importante sceglierlo bene, per sentirlo sempre nostro. I tatuaggi sono un modo per celebrare una trasformazione dello spirito:
un tatuaggio in sintonia con il nostro modo di essere, che ci ha colpito particolarmente o ci ricorda qualcosa di importante, esalterà le nostre qualità, e non ci stancherà mai. Al contrario, il nostro spirito gli si plasmerà intorno. Bruce Tattoo Art Studio - tel: 3480040428 - via Calabria 13/C Salzano Venezia nasce
da un esperienza decennale nel campo del disegno e delle tecniche artistiche. Bruce Tattoo offre un servizio di progettazione del proprio tatuaggio con disegni esclusivi Utilizzando solo attrezzature sterili e rigorosamente monouso per ogni singolo cliente. Lo studio è “latex free” cioè senza presenza di alcuna attrezzatura in lattice. Il cliente ha a disposizione un suo spogliatoio riservato e per quanto riguarda i materiali e pigmenti utilizzati sono di ultima generazione e a norma di legge.
Lo staff, composto da Mauro, Sabrina, Claudio, Giulia e Nicolò, mette a disposizione tutta l’esperienza, la passione e la continua ricerca di nuovi stili per soddisfare le esigenze di lei e di lui.
In & Out - attività commerciali
Dopo dieci anni di esperienza lavorativa a Londra Mauro Galzignato (direttore artistico Ginger Group) apre a Mirano un salone di acconciatura di altissima professionalità.
Il modernissimo salone e l’accoglienza del personale sono l’ideale per mettere a proprio agio i clienti.
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di Pietro Bortolozzo
LE PIETRE MILIARI
BORN TO RUN BRUCE SPRINGSTEEN
È nel periodo compreso tra il ’75 e il’76 che il sogno si avvera: diventare una rockstar di fama internazionale. Un battage pubblicitario senza precedenti da parte della casa discografica per il lancio di quello che sarà il suo terzo album, la foto di copertina su “Times” e “Newsweeks” , una tourneè di grande risonanza sold-out negli States, tutto questo preceduto dalla recensione di un critico musicale della rivista “Rolling Stone”, Jon Landau (“ho visto il futuro del rock’n’roll”). È nata la leggenda di Bruce Springsteen. Con la consapevolezza di sapere di giocarsi l’ultima pos-
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sibilità, dopo due dischi dallo scarso impatto sul mercato e per il suo stesso bisogno di affermazione, vissuto tra angosce e stress, BORN TO RUN è il risultato di un interminabile processo di lavorazione ed impegno in sala d’incisione. Rappresenta il disco della maturità musicale, della definitiva consacrazione, forse il suo album più potente e impeccabile, destinato all’Olimpo del rock e uno dei più amati dal suo pubblico. Un sound compatto, ricco di arrangiamenti, canzoni complesse sia nelle musiche che nei test, una carica dirompente e un impeto ritmico, un impasto di suoni, sogni e parole pervade ogni solco dell’album. E poi la micidiale potenza della E Street Band con una fusione tra soul e blues, rock’n’roll e jazz, bianco e nero, come nella bellissima copertina. Aria sfrontata e giubbotto in pelle nera, Bruce affonda la sua inquietudine sulla spalla possente di “Big Man” Clarence Clemons (recentemente scomparso). Ad aprire il disco THUNDER ROAD con il suo desiderio di fuga, l’inseguimento di un sogno, pervarsa di giovanile esuberanza ed ottimismo. L’auto, la notte, la strada da percorrere, i sogni e le speranze da realizzare. Il
grigiore e la stanchezza della vita quotidiana, la magia della notte in cui trovare la rivincita, la strada in cui sfogarsi per dimenticare le difficoltà del giorno sono presenti anche in NIGHT: correre, sognare, sentirsi liberi e inseguire un ideale. Il riscatto grazie alla possibilità di fuga verso un mondo migliore, reale o solo ipotizzato, in un’atmosfera sospesa tra speranza e nostalgia. BACKSTREETS è la storia di amori difficili, di amicizie, di paure, di promesse fatte e spezzate, sviluppate con un tono epico che è poi quello che è presente in tutto l’album. La title-track, BORN TO RUN, è l’apice di tutto il disco, il vero e proprio manifesto della sua poetica, un vero e proprio inno con il supporto di una musica potentissima. Contiene tutti i temi cari e la simbologia del primo Spring-
LE ICONE DELLA MUSICA
BOB DYLAN
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steen: l’essere incatenati alla vita di tutti i giorni, la voglia di fuggire in auto e in compagnia della ragazza con cui condividere il sogno, la notte, quando si tenta la rivincita, correre via dalla città che distrugge sogni e ideali e fuggire via finchè si è giovani, “ perché i vagabondi come noi sono nati per correre”. JUNGLELAND è musicalmente maestosa con cambi di ritmo e indimenticabili assolo, dal punto di vista narrativo con molte scene e situazioni. In bilico tra vita e morte, tra sogno e realtà, sullo sfondo della città, una storia d’amore, scontri tra bande rivali al limite della legalità: una grande rappresentazione teatrale. Alla fine vengono proiettate alcune ombre che Springsteen incontrerà da lì a breve nella sua vita reale e che porteranno alla perdita definitiva di quelli ingenui ideali giovanili per lasciare il posto ad una crescita e maturazione artistica e personale, a una nuova consapevolezza. Quando viene finalmente pubblicato, il 1^ settembre 1975, BORN TO RUN è già in classifica per effetto delle prenotazioni. A meno di un mese è nella Top 10 e diventa disco d’oro entro la fine di ottobre. Sarà il primo album di tutti i tempi a conquistare il disco di platino per aver venduto un milione di copie. Da questo momento la carriera di Springsteen non sarà più la stessa. Ma neanche la storia del Rock !
All’inizio degli anni Sessanta, a New York, va di moda il folk: i giovani poeti si ritrovano nelle coffee-houses del Greenwich Village. Uno di questi è un ragazzino ebreo con un cappello alla Huckeberry Finn che è appena andato a trovare il suo idolo, ricoverato in ospedale e il cui sogno si avvera finalmente da lì a poco: diventare l’erede spirituale del più grande folk singer della storia americana: Woody Guthrie. Il cerchio si chiude nel ’63: quel ragazzino, metà hobo e metà bohemien, diventa Bob Dylan. Simbolo e coscienza di una generazione, quella degli anni ’60, considerato una figura quasi profetica, autore preferito dalla gioventù americana in lotta per i diritti civili dei negri, per la libertà d’espressione, contro la guerra in Vietnam e per la pace, Bob Dylan ha attraversato la storia del rock come nessun altro.
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lavoro furono rimpiazzati dal guardaroba da Carnaby Street. Uno di transizione, dopo il grave incidente motociclistico che lo tenne per un po’ lontano da scene e riflettori in un dorato isolamento. Un alone di mistero circonda le circostanze di quell’incidente e la gravità delle ferite riportate. È una fase, questa, di studio anche di se stesso. È a questo periodo che risale la nascita della prolifica amicizia e attività con The Band. La fase, poi, in cui manifestò un certe interesse per le radici della musica americana ( il cajun e il country); un’altra, ancora, della conversione al cristianesimo con conseguente crisi mistico-religiosa oltre che creativa.
CONCERTI Bob Dylan e Mark Knopfler 12 novembre Palalottomatica di Roma
Claudio Baglioni Dal 25 al 31 dicembre Roma, Auditorium Parco Della Musica
Dream Theater
20 febbraio Pordenone Palasport Forum 21 febbraio Assago (Mi), Mediolanum Forum 22 febbraio Perugia, PalaEvangelisti
Kasabian 20 novembre Milano, Alcatraz
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Le sue canzoni divennero inni pacifisti e lui diventò portavoce di quella generazione, menestrello elevato a poeta, enigmatico e sfuggente, in perenne contraddizione con la propria immagine, personaggio della commedia dell’arte. Passato attraverso i maggiori riconoscimenti e le critiche e le contestazioni più violente, cercando di sfuggire al suo stesso mito e alle mode per non restarne intrappolato. Dalla canzone folk di protesta degli inizi, voce ruvida e nasale, vagabondo, imitando il suo idolo, alla svolta elettrica con conseguente contestazione da parte dei fans più puristi, alla canzone d’amore, al blues, allo spiritual, al raggae… ogni volta cambiando, modificando tutto, cogliendo di sorpresa critica e sostenitori. La sua carriera si può dividere in varie fasi: un primo periodo folk, con rapidi schizzi ed invettive a carattere sociale e politico ( “The freewlin’ Bob Dylan”). Chitarra, armonica e voce affilata come un rasoio, Già incanta con le sue metafore e la capacità affabulatoria, sfrontatezza e genio letterario. Già dalla copertina un disco destinato a fare epoca: Bob e Suzie Rotolo (la fidanzatina del momento cui dedicherà le più belle canzoni) camminano timidi e infreddoliti per le strade innevate del Village; i giovani americani si identificarono subito in loro. Poi il passaggio al rock, la famosa svolta elettrica nel ’65 al Festival di Newport in cui venne duramente fischiato e contestato quando si presentò sul palco con la chitarra elettrica, che portò all’album “Highway 61 revisited”. Nel frattempo il cambiamento stilistico ebbe anche altre conseguenze: i jeans usurati e la camicia da
Marco Mengoni
26 novembre Assago (Mi), Mediolanum Forum 29 novembre Roma, Palalottomatica
Negramaro
23 ottobre Zoppas Arena di Conegliano (Tv) 23 novembre Palafabris di Padova
Negrita
Gli ultimi decenni l’hanno visto in un susseguirsi di cadute e risalite con l’alternarsi di lavori buoni con altri meno convincenti senza mai più raggiungere i capolavori di un tempo. Tra i più recenti si possono ricordare “ Oh mercy” e “ Time out of mind”. All’attività discografica si è accompagnata quella live che lo ha visto in interminabili tournee in giro per il mondo. A gennaio del 1988 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame”. Discorso di presentazione di Bruce Springsteen. Ma questa è tutta un’altra storia...
31 gennaio Firenze, Mandela Forum 3 febbraio Padova, Palafabris 4 febbraio Roma, Palalottomatica 7 febbraio Torino, Palaolimpico 10 febbraio Bologna, Unipol Arena 11 febbraio Assago (Mi), Mediolanumforum
Piero Pelù
11 dicembre Padova, Gran Teatro Geox 13 dicembre Milano, Auditorium
Smashing Pumpkins
28 novembre a Milano 29 novembre a Padova
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In & Out di tutti, per tutti
SUPER
Eroi si diventa
Abduction
Riprenditi la tua vita
GENERE: AZIONE Cosa faresti se trovassi la tua foto in un sito sulle persone scomparse? L’adolescente Nathan Harper (Taylor Lautner) si trova ad affrontare questo dilemma. Dopo essere partito per scoprire la sua vera identità, Nathan presto scopre che i suoi genitori sono molto diversi da ciò che dicono di essere. Quando la polizia, agenti del governo e strane figure cominciano a seguirlo, la missione di Nathan si trasforma in un thriller alla caccia all’uomo in stile “Bourne”.
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GENERE: AZIONE Frank (Wilson), è un giovane apparentemente nella media che è follemente innamorato della sua tormentata moglie Sarah (Tyler). Ma quando Sarah lascia Frank per Jacques (Bacon), un mellifluo trafficante di droga, Frank si trasforma nel pseudo supereroe Bolt Crimson, tiene sotto sorveglianza lo squallido rifugio di Jacques, e dà il via ad una battaglia solitaria contro la criminalità. Quello che gli manca in superpoteri, lo compensa con una fedele chiave a tubo. Ogni supereroe ha bisogno di una spalla ed entra così in scena Libby (Page), un adolescente carina e sociopatica che lavora nella fumetteria locale, che si trasforma in ‘Boltie’ e fa squadra con Frank per sconfiggere Jacques.
I tre Moschettieri
D’Artagnan e i tre moschettieri contro le trame del perfido Richelieu GENERE: AVVENTURA Francia, 17° secolo. Il giovane soldato di ventura D’Artagnan decide di recarsi a Parigi per entrare nel corpo dei Moschettieri. Arrivato nella capitale, scopre che la milizia reale è stata sciolta e che solo tre uomini sono rimasti fedeli al sovrano: Athos, Porthos e Aramis. Dopo essersi unito a loro, affronta una serie di avventure per difendere il Re e la madre dalle trame del perfido Cardinale Richelieu e dei suoi perfidi alleati, Milady De Winter e il Conte di Rochefort.
L’opera prima di Mirca Viola
FINAL DESTINATION 5 Torna la fortunata saga horror, ancora in 3D
GENERE: AZIONE Come nei precedenti episodi, anche in questo film la Morte è onnipresente e si scatena dopo la premonizione di un uomo che salva un gruppo di colleghi dal terrificante crollo di un ponte sospeso. Ma questo gruppo di anime ignare non avrebbe dovuto mai sopravvivere, e, in una terrificante corsa contro il tempo, lo sfortunato gruppo cerca freneticamente di scoprire un modo per sfuggire all’agenda sinistra della Morte.
GENERE: AVVENTURA Catania. E’ il luogo in cui l’amore, i sentimenti e gli intrighi di tre giovani coppie finiscono per trovare una chiave di verità e rinascita. Si parla dell’amore in tutte le sue sfaccettature - sottolinea il produttore Enzo Gallo - comprese menzogne e infedeltà, che la vacanza in Sicilia delle tre giovani coppie, in occasione del matrimonio di un parente, porterà alla luce. Ma sarà proprio la Sicilia, con il mare, il sole e la bellezza dei luoghi del catanese a dare ai protagonisti il coraggio di una reale presa di coscienza e la forza per intraprendere nuovi percorsi di vita. L’amore, alla fine, vince su tutto.
JANE EYRE
Nuovo adattamento del romanzo di Charlotte Brontë
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L’AMORE FA MALE
GENERE: DRAMMATICO Jane Eyre (Wasikowska) fugge Thornfield House, dove lavora come governante per il ricco Edward Rochester (Fassbender). L’isolata ed imponente residenza - e la freddezza di Mr. Rochester - hanno messo a dura prova la resistenza della ragazza, forgiata negli anni precedenti quando era un orfana. Mentre Jane riflette sul suo passato e recupera la sua curiosità naturale, decide di tornare da Mr Rochester che sta nascondendo un terribile segreto.
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La nuova Fenice fitness club sita nella zona industriale “Mirano 2” offre ai suoi soci oltre alla fornita sala cardio e sala isotonica una vasta gamma di corsi, come: DANZA CLASSICA • JAZZ • HIP-HOP • DANZA DEL VENTRE DANZE CARAIBICHE • PILATES POSTURAL TRAINING • YOGA SPINNING • AERO-BOXE • AEROBIC-POWER • KICK BOXING • SOFT BOXE
Qui da noi trovi ISTRUTTORI qualificatI IN OGNI SETTORE FITNESS sempre attentI al corretto svolgimento delle attività. Nelle varie attività durante la stagione verranno svolte gare amatoriali e manifestazioni sportive
A.s.d. nuova Fenice Fitness club 48
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sandro Del Piero e Gianluigi Buffon, ha fatto leva sui valori della Juventus, tradizione, innovazione e stile, trasformandoli in momenti di spettacolo, del quale i tifosi sono stati protagonisti. I volontari sono stati diretti da BrynWalters, uno dei
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CALCIO:
Juventus CLUB MIRANO “LELE BORTOLUZZI” PRESENTE ALL’INAUGURAZIONE DELLO STADIO Torino, Juventus Stadium Primo impianto in Italia di proprietà di un club, lo Juventus Stadium ha 41.000 posti ed eccellenti standard qualitativi. La cerimonia di inaugurazione è stata ideata dal produttore olimpico Marco Balich. La Juventus ha inaugurato l’ 8 settembre il nuovo stadio, primo in Italia di proprietà di un club. Il neo nato Juventus Club Mirano “Lele Bortoluzzi” presenzia il grande evento con una delegazione composta dal direttivo. Il nuovo club ricco di entusiasmo sta programmando una stagione piena di appuntamenti. Si ricorda ai numerosi tifosi che le iscrizioni si chiuderanno a fine ottobre. Inoltre il Club si rende disponibile a soddisfare le richieste di prenotazione dei biglietti presso la sede dell’Ostricaro in Via Errera, 3 Mirano o telefonando allo 041 433666. Lo show d’inaugurazione, che ha visto la partecipazione di alcuni dei più rappresentativi campioni bianconeri di tutti i tempi, tra i quali Giampiero Boniperti, Dino Zoff, Ales-
Da sn. Damiano, Sandrino, Giampi, Pietro, Ivano e Nello
massimi esperti mondiali di coreografie di massa per grandi eventi e cerimonie.Per la preparazione dello show sono state necessarie complessivamente 150 ore di prove. Particolarmente emozionante la coreografia finale, realizzata da oltre 420 performer che, vestiti con costumi led luminosi, hanno coinvolto il pubblico, scendendo dagli spalti e dando vita sul campo alla grande frase finale “Welcome Home”. Dopo la cerimonia la Juventus ha giocato l’amichevole con il Notts County, la squadra di Nottingham da dove arrivarono le maglie bianconere nei primi del Novecento.
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Mezza maratona e 10 chilometri
Città di Mirano
La sezione atletica del Circolo Dipendenti Cassa di Risparmio di Venezia e il Comitato Regionale Veneto Libertas, in collaborazione con la Cassa di Risparmio di Venezia, gli studenti dell’Istituto 8 Marzo di Mirano, con il patrocinio della Regione del Veneto, promuovono ed organizzano per il 16 Ottobre 2011 a Mirano la prima edizione della mezza maratona e 10 chilometri città di Mirano valida anche quale prova unica per l’assegnazione dei titoli individuali e di squadra del Campionato Italiano Bancari/Assicurativi di Mezza Maratona Km 21,095 e 10 Km “MEMORIAL MONICA LEVORATO”.
Filippo Barizza (Miranese Doc)
bancari presenti sul territorio Nazionale. Verranno assegnati i titoli italiani al livello individuale e di squadra. L’evento viene ripetuto ogni anno nelle varie MONICA LEVORATO, una ex Regioni d’Italia. collega di CARIVE ceduta in Veneto Banca, a lei è stato I PROSSIMI APPUNTAMENTI intitolato l’evento in quanto A livello interbancario sascomparsa tragicamente du- ranno la Maratona di Torino, rante un’allenamento di jog- il Cross a Bergamo, la Corsa ging serale. con le ciaspole a Padola Bel-
luno e la corsa in montagna All’evento sono attesi circa probabilmente sullo spetta1500 atleti provenienti da colare scenario delle 3 cime tutte le regioni d’Italia, dalla di Lavaredo. Basilicata alla Puglia, la Campania e il Lazio. In rappreA cura di Giuliano Barizza sentanza di oltre 80 istituti
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Venice Marathon Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con la Venice Marathon, che si terrà nel capoluogo veneto il 23 ottobre. A Venezia si va in barca sui canali, si passeggia tra le calli e sui ponti…ma si corre anche! Lo sanno bene tutti gli appassionati di corsa che ogni anno partecipano alla Venice Marathon, evento podistico immancabile anche in virtù dello splendido scenario in cui si svolge il percorso della corsa. La maratona di Venezia, che si svolge tradizionalmente ogni quarta domenica del mese, avrà luogo il 23 ottobre prossimo, e a testimoniare quanto questa manifestazione sportiva sia apprezzata e attesa, le iscrizioni per la corsa sono già state chiuse da tempo per esaurimento dei posti disponibili. Se pensavate di partecipare in qualità di maratoneti alla Venice Marathon dovrete dunque rimandare al prossimo anno, mentre siete ancora in tempo per godervi lo spettacolo da spettatori. Perché di spettacolo si tratta, e non solo perché è sempre avvincente assistere ad una competizione sportiva particolarmente
sentita, una competizione in cui gli avversari si mettono in gioco contando solo sui propri polmoni, sulle proprie gambe e sulla propria forza di volontà, ma anche perché questa maratona non si svolge in un contesto qualsiasi, ma in quella che viene considerata a ragione - una delle più belle città del mondo. La maratona Venezia in realtà non si svolge solamente in città: il capoluogo veneto è infatti il punto d’arrivo della gara, gara che nei tratti precedenti si snoda nei dintorni della città. C’è però da dire che se Venezia è una città che toglie il respiro, le zone circostanti sono, se non altrettanto belle, certamente suggestive. Basti pensare che si parte da
Villa Pisani, bellissima villa settecentesca di Stra. Prima di arrivare a Venezia si attraversano varie località della riviera del Brenta, Mestre e Marghera, e poi finalmente, quando ormai le forze cominciano a mancare, si arriva nella città lagunare: un bello sprone per non fermarsi e portare a termine la gara nel miglior modo possibile! A Venezia i podisti attraversano la zona delle zattere, Punta della Dogana, Piazza San Marco, Palazzo Ducale, Ponte della Paglia, fino ad arrivare a Riva dei Sette Martiri, dove la gara si conclude. La Venice Marathon quindi, è un evento sportivo che rappresenta l’occasione per vedere una bellissima città sotto una nuova luce.
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Correre a Venezia: è in arrivo la
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zafferano il sapore “dorato”
La zuppa dell’orco è una tra le migliori ricette per Halloween, infatti è spaventosa al punto giusto e perfetta per i bambini.
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RicettA DI Halloween: la zuppa dell’orco
Ingredienti (dosi per 6 persone): 50 g. di burro - circa 1 kg. di broccoletti - 3 scalogni - 1 spicchio di aglio - 1 tazza di brodo vegetale - 200 g. di formaggio fondente grattugiato (tipo emmentaler) - 6 uova sode - 6 olive nere snocciolate - una grattatine di noce moscata - sale e pepe q.b. Preparazione
Lo zafferano è una spezia prelibata ed oltre ad essere buono per la tavola fa benissimo alla salute per le sue virtù protettive e antietà. Le sue proprietà benefiche infatti sono molte e poi ha zero calorie ecco perché viene spesso usato come spezia nelle diete dimagranti. Lo zafferano è capace di combattere i malesseri più comuni, dallo stress ai disturbi dell’invecchiamento. Vediamo qui di seguito quel che c’è da sapere per sfruttare al meglio le sue risorse e non solo a tavola. Lo zafferano si ricava dal cro-
Lavate e tagliate a pezzetti i gambi dei broccoletti. Fate fondere 1/3 del burro in un tegame, unitevi gli scalogni e l’aglio tritati finemente, un po’ di sale e pepe e la noce moscata. Fate cuocere mescolando per 5 minuti. Versate sopra il brodo caldo e fate cuocere coperto per 20 minuti. Togliete dal fuoco unitevi il formaggio e frullate il tutto fino a ridurlo in una crema liscia ed omogenea. Lavate e spezzettate finemente le cimette dei broccoletti, poi sbollentatele in una pentola di acqua bollente salata per 3 minuti. Scolate e passate sotto l’acqua fredda. Al momento di servire, riscaldate il purè di broccoletti per 5 minuti sul fuoco medio, poi incorporatevi le cimette e il burro rimasto. Fate un piccolo incavo nelle uova sode e incastrate dentro ciascuna un’oliva nera, Dividete la zuppa in 6 ciotole e decorate ciascuna di esse con l’uovo sodo, per simulare un occhio. Gustate il tutto ben caldo con il formaggio che sarà diventato filante. Se preferite potete dividere le uova sode a metà, decorare ciascuna di esse con l’oliva nera e mettere due mezze uova in ciascuna ciotola, per una zuppa per Halloween ancora più terrificante.
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co un fiore che sboccia in autunno. Ha un colore che va dal lilla al viola e si schiude al mattino presto. Nella corolla si trovano gli stimmi, cioè tre filamenti di colore arancione. Questi, presi interi o fatti in polvere, costituiscono lo zafferano. Lo zafferano è ricco di carotenoidi tanto che per equiparare il contenuto di una sola bustina di zafferano da 0,5 grammi bisognerebbe mangiare più di due etti di spinaci, carote e pomodori. Inoltre lo zafferano è ricchissimo di viatamina B1 e B2, fondamentali per la crescita. Sono proprio i carotenoidi presenti nello zafferano a conferirgli questo elevato potere benefico per la salute. La medicina cinese infatti lo propone da secoli come medicina contro lo stress psicofisico e la scienza lo conferma. Infatti lo zafferano è utilissimo contro i sintomi della sindrome premestruale, cioè nervosismo e sbalzi di umore, risolleva l’umore negli stati depressivi lievi perchè ha effetti positivi sui neurotrasmettitori responsabili del tono dell’umore come la dopamina e la serotonina, combatte i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento precoce, aiuta la digestione e conferisce tanto sapore ai cibi in quantità minime, infatti ne basta un pizzico per arricchire i piatti. Nella mitologia greca lo zafferano veniva usato come afrodisiaco per risvegliare desiderio e energia sessuale e la scienza oggi lo conferma perchè pare che lo zafferano agisca sulle ghiandole surrenali stimolando la produzione di ormoni come ad esempio l’adrenalina, che tonifica e rafforza la sfera sessuale.
CONIGLIO AI FINFERLI
Tempo di preparazione e cottura: 75 minuti Livello di difficoltà: Medio Ingredienti per 4 persone: -
Un coniglio a pezzetti 100g di pancetta affumicata 400g di finferli 100g di fagiolini 5 scalogni 2 spicchi d’aglio una carota una foglia d’alloro un rametto di rosmarino 3 cucchiai d’olio un dl di brodo vino bianco secco sale e pepe
Procedimento: Tritate grossolanamente la carota, gli scalogni, la pancetta e l’aglio. In una larga casseruola soffriggete il trito con l’olio, il rosmarino e l’alloro, unite i pezzi di coniglio, fateli rosolare uniformemente rigirandoli con l’aiuto di 2 palette, salate, pepate, spruzzate con il vino e lasciate cuocere per circa mezz’ora. Aggiungete al coniglio i funghi e i fagiolini tagliati a tocchetti e proseguite la cottura. ancora per 45 minuti, bagnando, se occorre con qualche cucchiaio di brodo. Regolate di sale, insaporite con una abbondante macinata di pepe e servite. Note: Il coniglio è una carne ricca di ferro e vitamina PP, molto indicata per contrastare leggere anemie e sostenere il cuore. Naturalmente il re dei funghi, il porcino, va a meraviglia anche in piatti come questo. Deve essere pulito bene, come al solito, e tagliato a fette, gambo compreso. Data la morbidezza della sua polpa, va unito al coniglio solo 20 minuti prima di spegnere il fuoco.
BASTARDO DEL GRAPPA
Il Bastardo del Grappa è un formaggio tipico veneto che viene prodotto fin dall’ottocento nelle malghe dell’area del Massiccio del Grappa che comprende comuni in provincia di Treviso, Belluno e Vicenza. Il nome deriva dal fatto che per ottenerlo si usa una lavorazione che è intermedia fra quella dell’Asiago d’allevo e quella del Montasio. La storia invece attribuisce la derivazione del nome al fatto che, un tempo, veniva prodotto anche con altri tipi di latte. E’ un formaggio a pasta gialla che varia tonalità di colore e consistenza a seconda della sua stagionatura: all’aumentare della stagionatura la pasta diventa progressivamente più granulosa ma assolutamente compatta. Viene usato latte vaccino pastorizzato semigrasso, la maturazione è fra i 35 ed i 40 giorni e la stagionatura può protrarsi fino ai 12 mesi. Ha un sapore dolce e lievemente aromatico, viene prodotto negli alpeggi del Monte Grappa da giugno a settembre ed ha sapore diverso a seconda della lavorazione, del foraggio e del pascolo degli animali. Si abbina bene ad un vino rosso giovane o a un bianco di media struttura; accompagna frutta come le mele renette, le pere, o i frutti di bosco o pietanze come la mostarda di pere.
RicettA DOLCE DI Halloween: DITA DELLA STREGA
Oggi prepariamo le dita della strega, una ricetta di Halloween fantasiosa e carina, anche se sarebbe più corretto dire mostruosa, perchè ammettiamolo ste dita un pò terrificanti lo sono davvero!
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FORMAGGI:
Ingredienti (dosi per 22 dita): 100 gr di burro - 22 mandorle - marmellata alla fragola 280 gr di farina - 1 uovo - 1 pizzico di sale - 280 gr di farina - 1 cucchiaino raso di lievito - 1 bustina di vanillina - 100 gr di zucchero a velo Preparazione Prendete una ciotola e impastate la farina con l’uovo, il burro freddo fatto a pezzettini, il sale, lo zucchero a velo, la vanillina e il lievito, impastate bene con le mani fino ad avere un composto omogeneo. Formate un cilindro e dividetelo in porzioni da circa 25 – 30 gr, dovreste ottenere tra i 20 e i 25 pezzetti. A questo punto dovete formare le dita, lavorate ogni porzione di pasta con i palmi delle mani per avere dei bastoncini, la lunghezza deve essere quella delle dita, potete usare le vostre come misura. Sagomate le dita assottigliando i cilindretti in prossimità delle nocche e poi fate delle righine orizzontali con un coltello. Posizionate la mandorla sull’estremità del dito facendola sporgere leggermente, poi foderate una teglia con la carta da forno e adagiate sopra le dita. Cuocete le dita di strega in forno preriscaldato a 180° C in forno già caldo per circa 20 minuti. Quando le dita saranno pronte attaccate le eventuali mandorle staccate con la marmellata di fragole, poi se volete potete passare la marmellata su qualche mandorla per renderle ancora più mostruose.
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Nasce nel 2006, prende il nome dalla via e dal numero civico di appartenenza. Libero e Nicola rendono il locale unico con i suoi piatti originali e con il suo ricco assortimento di vini. Castellantico 21 si trova in un ambiente unico a Mirano come bellezza e storia perchè ricavato da una porzione della barchessa di Villa Tessier.
Qui puoi trovare degli ottimi stuzzichini da accompagnare a un aperitivo, dei pranzi e cene deliziose in un’ ambiente ottimo anche come punto di ritrovo per il tuo dopocena.
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Utilizzata non solo in cucina, ma anche in cosmesi e in medicina, la zucca viene persino usata come contenitore e come utensile. Il termine zucca deriva da “cocutia” (testa), poi trasformato in “cocuzza”, “cozuccae” e, infine, zucca. È originaria dell’America Centrale e i semi più antichi, ritrovati in Messico, risalgono al 70006000 a.C. Nel nord America la zucca rappresentava un alimento “base” della dieta degli Indiani e infatti i primi coloni impararono da loro a coltivarla. Insieme alla patata e al pomodoro, è stato uno dei primi ortaggi esportati dopo la scoperta dell’America. La zucca appartiene alla grande famiglia delle Cucurbitacee, molto ricca di varietà, sia per quanto riguarda la forma, che per il colore. Le specie più note sono la Cucurbita maxima (zucca dolce) e la Cucurbita moschata (zucca torta o zucca pepona), da non
COME SI SCEGLIE UNA BUONA ZUCCA? La zucca viene seminata in primavera e arriva a maturazione in agosto. Al momento dell’acquisto è importante che il prodotto sia fresco, ben maturo e sodo. Basta “colpirla” con le nocche della mano e verificare che emetta un suono sordo. Inoltre, il picciolo, deve essere morbido e ben “attaccato” alla zucca e la buccia deve essere pulita e senza ammaccature. Visto che, generalmente le sue dimensioni sono enormi, la zucca viene
venduta a tranci o fette, ma occorre tener presente che la buccia e semi rappresentano uno scarto del 30-35%. Specialmente nel caso in cui venga acquistata a fette, occorrerà verificare bene che la parte tagliata ed esposta all’aria non sia eccessivamente asciutta. COME CONSERVARE LE ZUCCHE Acquistata una zucca intera, la si può conservare per tutto l’inverno, in un ambiente buio, fresco e asciutto. Secondo la tradizione, le zucche andrebbero mangiate entro carnevale. I pezzi di zucca cruda, si conservano invece nel frigorifero, generalmente nello scomparto delle verdure, avvolti nella carta trasparente: in questo caso però, vanno consumate entro alcuni giorni poiché facilmente “si disidratano”. Se invece la si vuole conservare nel congelatore, si dovrà limare la buccia, tagliare la zucca a dadini e “sbollentarla” un po’, prima di congelarla.
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LA ZUCCA
confondere con la Cucurbita pepo, specie cui appartengono le comuni zucchine. Nella Cucurbita maxima il “frutto”, considerato la zucca per eccellenza, ha una forma voluminosa e appiattita in alto, caratterizzata da una spessa buccia verde solcata da striature longitudinali. Generalmente è di grandi dimensioni (può arrivare a pesare anche 80 kg), mentre la Cucurbita maxima presenta una polpa di colore giallo-arancio farinosa e dolciastra.La Cucurbita moschata invece, ha una forma allungata, cilindrica, un po’ “gonfia”all’estremità, è di colore verde/arancione, di dimensioni medie ed ha una polpa dolce e tenera. In Italia, le varietà di zucche più coltivate sono la Marina di Chioggia, molto diffusa nel Nord, e la Lunga di Napoli.
LE PROPRIETÀ NUTRIZIONALI La zucca è in grado di “riempire” un intero menù, dall’antipasto al dolce, poiché molte sono le sue “virtù” ed ogni piatto risulterà quindi gustoso e salutare. Le proprietà della zucca sono diverse, a cominciare dalla polpa che contiene diversi principi atti-
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attivi in particolare modo carotenoidi, ma an- indicato per i disturbi gastrici e le patologie della prostata. che mucillagini e sostanze pectiche. Anche i semi hanno la loro importanza perché in essi è possibile trovare fitosteroli, olii grassi, melene e fitolecitina. Inoltre dai semi di zucca freschi pestati si estrae un olio scuro mentre, tostati e salati, vengono serviti come “stuzzichini” insieme all’aperitivo. Ma non è solo questa la loro funzione positiva, infatti i semi della zucca sono anche in grado di alleviare le infiammazioni della pelle e di prevenire le disfunzioni delle vie urinarie. La polpa e il succo della zucca spesso vengono utilizzati come diuretici e gli specialisti consigliano di bere un bicchiere di succo la mattina a digiuno. Da essa inoltre si ricava un estratto che, mischiato al latte, è molto
PROPRIETà E VIRTù DEI CACHI In questo mese di ottobre certamente molti avranno già gustato i bei pomi di color rosso-aranciato dei cachi. L’albero che produce questo frutto riccamente zuccherino è proveniente dal Giappone e dalla Cina, e ivi è considerato l’albero delle sette virtù. Il suo nome, infatti, è Diospyros kaki che in greco vuol dire “cibo degli dei” perché buono per l’alta percentuale di zuccheri. La sua composizione riporta il 18% di zuccheri, come il fico e l’uva, per il resto il 78,20% è acqua; lo 0,80% sono proteine; lo 0,40% sono grassi e il 18,10% idrati carbonio, oltre ad una ragionevole quantità di vitamina C. Possiede, inoltre, notevoli proprietà terapeutiche sull’apparato intestinale, quali potere astringente contro la diarrea, ed è ottimo per il trattamento della tosse e del singhiozzo. E’ un frutto amato dai bambini e dagli anziani perché facilmente masticabile, consigliato alle persone debilitate o magre non è consigliabile ai diabetici, o ai malati di ulcera gastroduodenale. Si contraddistinguono per la loro polpa dolcissima, morbida e cremosa. Tipico frutto autunnale, il cachi lo si trova sui banchi del mercato da metà settembre fino al mese di novembre. Di solito i cachi vengono raccolti leggermente acerbi e fatti maturare in seguito mediante l’operazione che prene il nome di ammezzimento, per eliminare il tipico effetto astringente al palato provocato dall’elevato contenuto di tannini. I cachi sono consigliati nell’alimentazione
degli sportivi e dei bambini, perché molto nutrienti, ricchi di vitamine e di di zuccheri (16%), di vitamine A, C e K. Se assunti in grandi quantità e a completa maturazione puossono avere spiccate proprietà lassative e diuretiche. Mentre se mangiati acerbi sono ricchi di tannino, sostanza che gli conferisce quel sapore fortemente astringente. Il cachi è considerato dai nutrizionisti un frutto molto energetico, per questo consigliato ai bambini e a chi pratica molto sport. Non sono consigliati, invece, a chi soffre di diabete o a chi è affetto da obesità e soffre di disturbi alla digestione. Per ogni 100 g di cachi si assumono al’incica 70 kcalorie. Considerando che un cachi arriva a pesare anche 200-300 g, fate ben attenzione alle quantità assunte per non esagerare con le calorie.
31 di OTTOBRE! Chi di voi non ha mai sentito parlare della notte di Halloween? Si tratta di una celebrazione molto radicata nella cultura americana ed in quella anglo-sassone in generale, ma da diversi anni a questa parte pure l’Italia ha accolto a modo suo - questa preziosa occasione per dar libero sfogo alle più macabre e divertenti fantasie. Per certi versi, potremmo assimilare Halloween al nostro Carnevale, seppure orientato decisamente verso l’aspetto più oscuro, soprannaturale, della realtà. Ed è proprio per questo che i giovani e giovanissimi adorano tale festività. Il termine Halloween deriva dal fatto che il 31 di ottobre è la vigilia di Ognissanti, ovvero il giorno in cui la tradizione cristiana celebra tutti i santi, in blocco, nessuno escluso. Questa data, il 1° novembre, è denominata in inglese All Hallows’ Day. A questo punto occorre tenere presente che presso i popoli antichi (e pure per gli ebrei di oggi) il giorno non incomincia allo scoccare della mezzanotte, bensì qualche ora prima, al tramonto. Ecco perchè, per esempio, si attribuisce tanta importanza
alla vigilia di Natale: il 24 dicembre, infatti, non è solo il giorno prima, ma costituisce senza soluzione di continuità la prima parte del Natale stesso. Ora, per analogia, la vigilia di Ognissanti è denominata All Hallow’ Eve (dove “eve” sta per “vigilia”), ma anche All Hallows’ Even (che costituisce il concetto di “vigilia” con quello di “sera”); è facile im-
maginare come quest’ultima definizione si sia contratta in Hallows’ Even, e da lì ad Halloween il passo è stato breve. Le origini di questa festa risalgono all’epoca in cui le isole britanniche erano dominate dalla cultura celtica, prima che l’Europa cadesse sotto il dominio di Roma. L’anno nuo-
vo, allora, cominciava con il 1° novembre, quando i lavori nei campi erano completamente conclusi, il raccolto era al sicuro, ed i contadini potevano finalmente rilassarsi e godersi i doni che gli dei avevano loro concesso. In tale data, quindi, tutte le divinità pagane venivano ricordate ed evocate a titolo di ringraziamento ed auspicio per l’anno entrante; le porte delle dimensioni ultraterrene erano considerate aperte, per quella notte, e tutti gli spiriti erano liberi di vagare sulla terra e di divertirsi insieme agli uomini. L’aspetto di festa gioiosa, comunque, non dispiacque alla Chiesa, che in un certo qual modo si impadronì della ricorrenza per celebrare tutti i santi del cristianesimo: ecco allora nascere il nostro giorno di Ognissanti (che non a caso, ricordiamo, precede immediatamente il Giorno dei Morti, tanto per ribadire l’inscendibile legame che collega la dimensione terrena con quella ultraterrena, sia essa la sfera celeste o molto più genericamente l’aldilà). Da allora, l’antica Halloween è divenuta sinonimo di notte stregata, popolata da tutti gli spiriti maligni che la fantasia potesse immaginare.
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LE ANTICHE ORIGINI DI HALLOWEEN
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Locale aperto dalle 7 del mattino alle 2 di notte (colazioni, aperitivi con cicchetti e pesce crudo, happy hours, cocktail, pasticceria e vasto assortimento di vini di alta qualitĂ ). Proponiamo catering per matrimoni, banqueting, compleanni e varie ricorrenze.
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IL GATTO INDIPENDENTE
Il gatto certosino è una razza felina di tipo domestico tra le più conosciute per il loro carattere socievole e pacifico. LE ORIGINI E LA STORIA MODERNA Il gatto certosino è una delle razze feline più antiche. È stato importato in Europa dall’ oriente dai cavalieri templari nel 1100 d.C. circa. Resta imprecisata la provenienza: non si sa se sia proveniente dall’Iran o dalla Turchia. Una leggenda narra che i Crociati che tornavano dalle spedizioni in Terra Santa venivano ospitati nelle certose. Per sdebitarsi con i monaci dell’ospitalità offerta, regalarono loro una coppia di gatti dall’esotico mantello grigioblu. Essi avevano la fama d’essere dei grandi cacciatori di topi. Per questa loro dote i monaci iniziarono ad allevarli, allo scopo di proteggere sia i granai che le scorte alimentari, come pure per evitare la distruzione di preziosi manoscritti. Il Certosino è stato allevato, in epoca moderna, a partire dagli anni ‘30 da due signore francesi, le sorelle Léger. Esse iniziarono ad allevare dei gatti blu che comparivano
numerosi in un’isola dell’Atlantico. Pochi anni dopo la loro gatta Mignonne fu dichiarata all’esposizione di Parigi il più bel gatto Certosino del mondo. Nello stesso periodo si è sviluppato un allevamento di gatti blu nella zona del massiccio centrale francese: essi erano gatti decisamente più robusti di quelli di origine atlantici.
ti dei baffi che danno al certosino una particolare espressione, come se sorridesse. Le orecchie sono strette e arrotondate in punta, il naso è dritto e largo e la coda non è troppo lunga. Gli occhi sono grandi, tondi e vanno dal bronzo dorato all’ambra. Il certosino è caratterizzato dal pelo corto, lucido, spesso e morbido al tatto. Il colore è il grigio, anche se riflessi di luce e sfumature tendono al blu. Il colore del pelo dev’ essere uniforme, cioè non deve presentare striature o peli bianchi. In particolare il grigio tende ad essere più sull’argento sul naso, dietro le orecchie e sulla punta delle zampe.
DESCRIZIONE E’ un gatto robusto, dalla corporatura massiccia. La femmina raggiunge le dimensione tipiche del gatto domestico, mentre il maschio può raggiungere pesi considerevoli, fino a 10 kg. Il petto si presenta imponente con spalle larghe, piedi piccoli e rotondi con i cuscinetti grigi. Ha la testa piccola, con le guance paffute e i cuscinet-
CARATTERE E’ un gatto riservato, timido, indipendente, che non soffre la solitudine. Non miagola spesso, è affettuoso, adora stare in compagnia, anche se non ama stare sempre in braccio, preferisce la libertà. Si affeziona facilmente ai membri della famiglia, è molto dolce e fa capire quando è il momento del gioco e delle coccole.
In & Out di tutti, per tutti
CERTOSINO:
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OROSCOPO DI NINA
In & Out di tutti, per tutti
ARIETE I nati sotto al segno zodiacale dell’Ariete non hanno proprio nulla di più da chiedere da questo ottobre 2011. La vostra forma smagliante sarà il trampolino di lancio per tutti i successi di questo mese. Molto attivi in ogni contesto sociale, le persone che vi frequentano stanno notando un positivo cambiamento in voi che non passerebbe indubbiamente inosservato. Ottime opportunità per chi sta cercando lavoro e per chi aspetta un avanzamento di carriera. L’amore con la a maiuscola è dietro l’ angolo! Non smettete di cercare, non siate remissivi e buttatevi nelle occasioni! TORO Dopo un periodo di delizie, la situazione subirà uno stallo. Il cielo astrologico presenterà aspetti ostici, da vivere con intelligenza. Soprattutto dopo la prima decade percepirete la sensazione di “girare a vuoto”. Marte per tutto il periodo e Mercurio e Venere dalla metà saranno in fastidioso aspetto al Sole, dilatando i vostri difettucci. Una riflessione importante vi sarà imposta in amore. Dovrete avere il coraggio di chiudere le storie stanche, anche se comporterà un periodo di solitudine. In altri casi dovrete aiutare il partner, per certe sue difficoltà al lavoro o fare da paciere con i parenti. GEMELLI
Le stelle torneranno a brillare! Questo mese sarà trionfale, grazie soprattutto all’energico Marte in Leone in sestile al solito Saturno in Bilancia, nessuno bloccherà la vostra ansia di riscossa! L’amore suonerà le campane e non avrete scuse per rimandare decisioni o riappacificazioni. In famiglia si respirerà un clima da paradiso terrestre e miglioreranno sensibilmente i rapporti con i figli. Gran parte del merito, di sicuro, sarà vostro, poiché ancora una volta, quando vi sentite appoggiati e ben voluti, ricambiate con estrema prodigalità tutti.
CANCRO
Trascorsi i primi dieci giorni nervosi, l’orizzonte si colorerà delle tinte più soavi e rassicuranti grazie allo spostamento di Venere, prima e Mercurio poi nell’ alleato segno dello Scorpione. Il mese del vino nuovo e delle castagne parla di amore, di passione ricambiata di concreti sogni e progetti per il futuro. Sfruttate il periodo per mettere accordo nel vostro animo a volte scombussolato emotivamente e sgombrate la mente da vecchi rancori, preconcetti o ricordi di esperienze passate. Vita serena con il partner ufficiale o meno e tante malandrine ma felici avventure per chi saprà viverle mantenendo i piedi ancorati al terreno.
LEONE Il mese delle castagne sarà per voi un allenamento alla pazienza. Fate tesoro dei suggerimenti degli astri e aspettate che gli avvenimenti evolvano. Il prossimo mese, per voi sarà spumeggiante d’occasioni, ma dovrete rinnovarvi! Cambiate atteggiamento, look, ciò che non sarà consono all’immagine che le stelle vorranno per voi. Sarà utile ascoltare il consiglio di un amico, che merita tutta la stima e fiducia. Il settore finanziario e economico, invece, richiederà maggior prudenza e un passo più cauto da parte vostra. In certi casi sarà opportuno attendere le mosse altrui senza forzare i tempi. VERGINE Tutte le mie sincere felicitazioni chi vi ama ora! Potrà contare su partner affettuosi, leali, responsabili e quello che fa sempre piacere, fantasiosi e sessualmente attivi. Beh, quale miglior periodo per rinsaldare il legame o per far nascere storie, di questo seducente Ottobre? Naturalmente, ciò non significa che sarete immuni da discussioni o scevri da responsabilità e noiose incombenze, ma non vi lascerete stravolgere dai contrattempi, che quotidianamente disturbano i rapporti familiari e sociali. Nuove opportunità si presentano nella professione. 62
BILANCIA L’ amore vi riserverà rassicurazioni, passione e conferme, ma evitate atteggiamenti infantili che pur risultando a volte affascinanti sul lungo periodo innervosiscono anche il più paziente Giobbe. Il partner ora pretenderà atteggiamenti maturi e una fattiva collaborazione nel menage familiare. Nella vita professionale si andranno delineando nuovi interessanti orizzonti e potrete contare su vincenti occasioni per mostrare le vostre capacità. Qualcuno potrà vedersi affidato un incarico di responsabilità, primo gradino verso sostanziose gratificazioni e successi, ma saranno richieste precisione e puntualità. Siate diplomatici, sotterrate il pungiglione e non accettate provocazioni da qualsiasi parte giungano perché non avrete sufficienti energie o armi da contrapporre. Al lavoro saranno possibili ritardi, contrattempi o piccole imprevisti blocchi. Naturalmente non è il caso di scoraggiarsi, ma neanche è il periodo migliore per cercare di forzare la mano a chi per ora non ha elementi sufficienti per aiutarvi o supportarvi. Fortunatamente sarete più disponibili e dolci con il partner, che ritrovando in voi le qualità che l’ hanno fatto innamorare, saprà consolarvi a dovere e ovviamente incendiare di corrisposta passione le vostre notti.
SAGITTARIO Chi vi ama si sentirà circondarlo di simpatiche carinerie. Il fatto è che desidererete avere vicino un compagno sereno, pronto a slanci calorosi. Più lo farete sentire protetto, più riceverete amore. Se non vi difetterà la continuità e non cederete ad ingiustificati cambi d’ umore, vivrete un mese di gioie, piccole o grandi che siano. Mercurio, Venere e Marte vi doneranno una singolare capacità di “trasformare in oro, tutto ciò che passerà tra le vostre mani”! Vi attenderanno importanti affari e trattative di lavoro, che arricchiranno il prestigio professionale, che vi siete costruiti e che aumenteranno i guadagni.
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SCORPIONE
CAPRICORNO Pronti? Allora: partenza e via verso rinnovamento e conquiste invidiabili! A parte Mercurio e Venere dispettosi durante i primi giorni del periodo, potrete contare sul favore degli astri. Sarete morbidi come gattini e senza reticenze, pronti a riversare il calore della vostra dirompente passionalità su chiunque sia degno di avervi accanto. Saranno prevedibili riconciliazioni e riaperture di storie, che pur incrinate, avranno un avvenire. Ma, se avvertirete rancore, non sprecate energie a rincorrere chi non vi merita, l’ eventuale soddisfazione non vi ripagherà dell’amarezza. ACQUARIO
Il mese non inizierà sotto i migliori auspici, ma saranno i colpi di coda dell’ onda di trasformazione che vi sta investendo. Se una storia finirà, meglio accettare ed aprirsi, con entusiasmo, alle nuove possibilità, che il destino avrà in serbo per voi. Impegnatevi con energia nel lavoro e per raggiungere prima i successi, che gli astri vi garantiranno, adattatevi a certe nuove ed indispensabili regole. Questo momento sarà buono, per investimenti importanti, che porteranno frutti di rispetto e prima del previsto. Sarà opportuno ascoltare i consigli e le informazioni, che vi saranno offerti da un amico o da un esperto di fiducia.
PESCI
Mercurio è una manna se vuoi investire in Borsa, nel mattone, sei alla ricerca di un muto a tasso agevolato, se devi risolvere una questione ereditaria. Il 14 ottobre l’astro ti lancia un trigono: cresce il fiuto negli affari, nel lavoro ci sai fare, se intrattieni rapporti commerciali con l’estero sei a cavallo. Momento propizio per avviare un’ attività in settori nuovi, mai esplorati. Venere è sensuale, accende desideri in coppia e fra birichini con la fede al dito, la sua generosità investe anche il settore economico. Il 10 ottobre la Fortuna entra in Scorpione: in coppia sei felice, gli innamorati progettano di mettere su casa, i single spopolano.
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In & Out - attivitĂ commerciali 64
Via della Vittoria, 121/c Mirano (Venezia) - Tel. 041.5701777 www.ongaratomotors.it
MINI COUPè MINI svela la nuova Coupé. Le motorizzazioni, la taratura dell’assetto, la ripartizione dei pesi e l’ottima aerodinamica puntano tutte sull’ottimizzazione della performance. Per la MINI Coupé sono disponibili i più potenti motori a benzina e diesel della gamma di propulsori del marchio. Lo spettro di potenza varia dalla MINI Cooper Coupé (90 kW/122 CV) fino alla MINI Cooper SD Coupé (105 kW/143 CV), alla MINI Cooper S Coupé (135 kW/184 CV) e al modello top di gamma dall’indole particolarmente sportiva MINI John Cooper Works Coupé con 155 kW/211 CV. MOTORIZZAZIONI: MINI John Cooper Works Coupé: motore quattro cilindri a benzina con turbocompressore Twin-Scroll, iniezione diretta di benzina e numerosi dettagli tecnologici derivati direttamente dal mondo delle gare, cilindrata: 1 598 cm 3, potenza: 155 kW/211 CV a 6 000 g/min, coppia max.: 260 Nm a 1 850 – 5 600 g/ min (280 Nm con overboost a
a 1 700 – 4 500 g/min), accelerazione (0–100 km/h): 6,9 secondi, velocità massima: 230 km/h, consumo medio di carburante su base UE: 5,8 litri/100 chilometri, valore CO 2: 136 g/km. MINI Cooper Coupé: motore quattro cilindri a benzina con comando valvole variabile sulla base della tecnologia VALVETRONIC del BMW
Group, cilindrata: 1 598 cc,potenza: 90 kW/122 CV a 6 000 g/min, coppia max. : 160 Nm a 4 250 g/min, accelerazione (0–100 km/h): 9,0 secondi, velocità massima: 204 km/h, consumo medio di carburante su base UE: 5,4 litri/100 chilometri, valore CO 2: 127 g/km. MINI Cooper SD Coupé: turbodiesel a quattro cilindri con basamento in alluminio, iniezione Common-rail e geometria variabile della turbina cilindrata: 1 995 cc, potenza: 105 kW/143 CV a 4 000 g/ min, coppia max. : 305 Nm a 1750 – 2700 g/min, accelerazione (0–100 km/h): 7,9 secondi, velocità massima: 216 km/h, consumo medio di carburante su base UE: 4,3 litri/100 chilometri, valore CO 2: 114 g/km. DIMENSIONI ESTERNE: lunghezza: 3 728 millimetri (MINI Cooper S Coupé, MINI John Cooper Works Coupé: 3 734 millimetri). larghezza: 1 683 millimetri. altezza: 1 378 millimetri (MINI Cooper S Coupé, MINI John Cooper Works Coupé: 1 384 millimetri). passo: 2 467 millimetri PREZZI: Mini Coupé Cooper: 23.400 euro. Mini Coupé Cooper S: 27.750 euro. Mini Coupé Cooper SD: 28.750 euro. Mini Coupé John Cooper Works: 33.150 euro.
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SALONE DI FRANCOFORTE 2011:
1 700 – 4 500 g/min), accelerazione (0–100 km/h): 6,4 secondi, velocità massima: 240 km/h, consumo medio di carburante su base UE: 7,1 litri/100 chilometri, valore CO 2: 165 g/km. MINI Cooper S Coupé: motore quattro cilindri a benzina con turbocompressore Twin-Scroll, iniezione diretta di benzina e comando valvole variabile sulla base della tecnologia VALVETRONIC del BMW Group,cilindrata: 1 598 cm 3, potenza: 135 kW/184 CV a 5 500 g/min, coppia max. : 240 Nm a 1600 – 5000 g/min (260 Nm con overboost
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AUDI Q3 Con una lunghezza inferiore a 450 cm e una linea sportiveggiante e originale, la nuova suv Audi cercherà di pestare i piedi alla BMW X1 e alla neonata Range Rover Evoque. L’autotelaio di partenza è quello della Volkswagen Tiguan, mentre la meccanica (trasmissione integrale e motori, a benzina o a gasolio, con potenze da 125 a 200 CV) deriva dall’Audi A3. Disponibile anche a due sole ruote motrici e con il cambio robotizzato S tronic a doppia frizione, verrà costruita in Spagna. Da 32.600 euro.
Renault Koléos Rivista nel frontale e in alcuni particolari degli interni, la crossover francese si presenta con un aspetto più equilibrato. Disponibile con il solo 2.0 turbodiesel declinato in due livelli di potenza, 150 o 175 CV, si può scegliere tra la semplice trazione anteriore o le quattro ruote motrici.
LANCIA THEMA L’erede della Lancia Thesis sarà derivata dalla nuova serie della Chrysler 300 rispetto alla quale differisce solo per poche modifiche alla mascherina anteriore e alle finiture per l’abitacolo. Questa ammiraglia, dalle dimensioni intorno ai 5 metri, segnerà il ritorno della trazione posteriore in casa Lancia. Disponibile con un 3.6 V6 a benzina e un 3.0 V6 diesel declinato in due livelli di potenza, 190 e 224 CV, sarà in vendita da ottobre con prezzi intorno ai 40.000 euro.
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OFFICINE RUFFATTO
Nasce nel 1970 a Mirano da Giuseppe Ruffatto. Nel 1994, assime ai figli, apre una filiale a Campocroce di Mirano. Nel 2004, visti gli aumenti di lavoro e gli spazi ristretti, si sposta nella zona industruale Mirano2 e nel 2011 è un’azienda certificata ISO 9001. Le officine Ruffatto sono autorizzate Bosh car service, Ford e partner diretto con Pirelli e Michelin.
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