Touch Fair Architecture and Exhibit Space

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codice fuoco

Inés Abramián





Codice Fuoco Inés Abramián


Touch Fair Architecture and Exhibit Spaces Istituto Universitario di Architettura di Venezia IUAV | Venezia 2017

Codice Fuoco | InĂŠs AbramiĂĄn Architetto CNAPPC Italia 561 | CPAU Argentina 15359 ines.abramian@archiworldpec.it ines.abramian@cpaumail.com


Design della Comunicazione Sound Design Events planning Storia dell'arte Events planning Matter: Sustainable and Recycled Thinking Architectural Design Matter: Sustainable and Recyled Thinking Storia dell'Architettura Contemporanea Urban Fair Design Architectural Fair Design Storia dell'arte contemporanea Computational Morphology Lighting Design Structure: Complexity and Matrix Arup Milano Magnetti Marelli Fiera Rimini Fiera Bologna Fiera Vicenza Venice Expo UniversitĂ La Sapienza UniversitĂ IUAV Responsabile Scientifica

Franco Achilli Ricciarda Belgiojoso Marisa Corso Maria Lodovica Delendi Luca Fois Emilio Genovesi Raffaella Laezza Carla Langella Mario Lupano Eleonora Mantese Antonella Mari Angela Mengoni Cosimo Monteleone Mario Nanni Vito Sirago Ambrogio Angotzi Federico Filodoro Clemens Kusch Monica Lambertini Mario Vescovo Gianni Gobbato Franco Purini Raffaela Laezza



Ringrazio Raffaella Laezza, Eleonora Mantese, Franco Purini, AndrĂŠs Perea



a Fernando, Sebastián, Francisco, Elisa, Martín, María Luisa alla memoria di Avedís, mio padre



L’istante della progettazione distingue e decide. Architettura è adesso Wolf Dieter Prix 1



CONTENUTI INTRODUZIONE

15

Architectural Fair Design | Antonella Mari

157

Antecedenti | Inés Abramián

17

File to factory

157

Fair system

157

II TEMPORARY PAVILION

19

Codice Fuoco | Inés Abramián

158

Elementi

160

Modularità

160

Flessibilità

162

I

Architectural Design | Raffaella Laezza 21 Fundamentals

22

Process

23

Codice Fuoco | Inés Abramián

26

Concept

26

Nature

26

Variabilità 164 III URBAN TEMPORARY PAVILION Urban Fair Design | Eleonora Mantese

175 177

Codice

32

Ground

34

Antecedenti

177

Enter

46

Process

177

Structure | modulor | skin

96

Agorà Space | Inés Abramián

178

Exhibit

104

Concept

178

Urban design

178

Itinerant system

180

IV Practice

207

Lineamenti

209

Riferimenti

214

VI Crediti

215

V

VIII Bibliografia 217


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I Introduzione 15

I INTRODUZIONE


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I Introduzione 17

INTRODUZIONE Antecedenti | Inés Abramián

L'indagine presentata nel presente scritto indica un percorso di osservazione e analisi. Lo sguar-

do attento all'intorno che ci circonda cattura line-

amenti, forme o geometrie che possono suggerire nuove strade da esplorare nei processi compositivi.

L'intreccio col progetto architettonico fa emergere

semiotiche, semantiche, grammaticali oppure evocazioni narrative relazionate a luoghi, tracce, imma-

gini o paradigmi. Lo studio delle connessioni e re-

lazioni concluso da Geoffrey Broadbent 2 agli albori dell'era digitale trova momenti continuativi nella metodologia compositiva di Raffaella Laezza

3

per gli

cambiamenti in un processo evolutivo dove niente

Spazi dell'Exhibit. Il concept Codice Fuoco è stato

si trasforma. Dal punto di osservazione distinto si

presentati per indagare sulla valenza dell'Energia

è uguale a ciò che è stato, dove ogni prospettiva

scaturisce una nuova panoramica, una visione rinnovata di ogni oggetto, di ogni cosa. Questa prospettiva, quest'avvicinamento a un nuovo ordine,

porta ad approfondire sull’origine di certi gesti progettuali che, lontani da essere arbitrari si appoggiano a ricerche dalle quali si estraggono cognizioni

elaborato attraverso gli strumenti metodologici qui e del Tempo. Tempo in connessione col territorio

e connesso con la Natura. Tempo e Natura. Tempo e Fuoco. Tempo come Dimensione. Benedetto Gravagnuolo 4 osservando il tessuto urbano affer-

ma che "Le città cambiano nel corso del tempo e il presente è il più inafferrabile dei tre tempi."


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II TEMPORARY PAVILION


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II TEMPORARY PAVILION Architectural Design | Raffaella Laezza

Raffaella Laezza 5 descrive il rapporto tra natura e

lo, alla Natura e alla percezione dell'uomo. Nella

ra". La sua indagine esplora lo scambio d'informa-

geologiche, topologiche e morfologiche creano un

suolo nel suo libro "L'Architettura della Linea Terzione che avviene al momento della progettazione

architettonica. I dati s'incontrano in luoghi-attimi d'interferenza con una varietĂ di referenze vettoria-

li tratti dall'intorno, dalla cultura e dall'elaborazione progettuale delle architetture. Le sovrapposizioni e stratificazioni diventano contenitori di memoria. Si genera cosĂŹ l'innesto per progettare gli spazi

Exhibit intesi come i nuovi luoghi ravvicinati al suo-

lettura del suolo, le immagini tratte dalle impronte

linguaggio proprio inerente alla terra e alle sue forme di espressione, siano esse acqua, aria, terra e fuoco oppure altri elementi fondamentali del sistema del tipo vegetale, animale e umano. Gli ele-

menti vitali dell'ecosistema sono portatori d'indici e

codici che, man mano che l'innesto si arricchisce vengono trasformati e modellati attraverso i vari strumenti tecnici di progettazione.


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FUNDAMENTALS All'interno di una esperienza progettuale si stabi-

liscono gli atti fondativi che regolano la composizione raggruppando e connettendo tutte le infor-

mazioni. Nella lettura del territorio si avvistano i movimenti intrinseci delle direttrici geometriche e degli strati geologici che s'impongono al tessuto progettuale. Così come l'intorno può essere in-

vaso da elementi cartesiani ritrovati nel tessuto

urbano ugualmente il progetto architettonico si

contamina con la topologia degli elementi naturali abbracciando la vettorialità e la posizione nello

spazio. La distinzione di codici richiede un processo di osservazione dei segni e segnali, analisi

e decodificazione 6. Questo percorso richiede un

posizionamento dell'osservatore diverso e uno slittamento del punto di vista. Peter Eisenman 7 provo-

ca la genesi della Ciudad de la Cultura a Santiago

de Compostela in Galizia a partire delle relazioni che stabilisce con la terra, la sua topologia oltre

alla memoria storica del monte Gaias e della città

antica di Santiago. I fondamenti sulle quali si basa la metodologia di progettazione sono i principi del-

la geometria della natura, della traslazione dei suoi codici verso il progetto, il principio della struttura

intrinseca che si rivela spontaneamente, il prin-

cipio di spazialità degli intervalli all'interno della struttura, il principio materico dell'avvolgente e le connessioni o relazioni tra di loro. I principi fonda-

mentali o fundamentals sono riconducibili ai passaggi metodologici che Raffaella Laezza definisce come nature, enter, structure, modulor e skin 8.

1 - A sinistra in alto: Frei, O. Multihalle, Mannheim, Germania, 1974. In basso: Diagrammi di occupazione del territorio, Wool Thread, 2009 2- A destra in alto: Nervi, P. L., Lanificio Gatti, Roma, Italia, 1951. In basso Eisenman P., Plastico della Città della Cultura, Spagna., 1999.


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elemento geometria trans_natura innesto alterazione azione generazione 3- Laezza, R. Process, le due fasi. Esplorazione ed azione. Key words.


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NATURE ENTER STRUCTURE MODULOR SKIN


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CODICE FUOCO CONCEPT Codice Fuoco nasce dall'idea di "energia" che nella memoria collettiva è rappresenta dal Fuoco. In

ambito scientifico, il Fuoco è l'effetto del fenomeno della combustione. Cécil Balmond

9

fa emergere

la morfologia del Fuoco e riflette sulla genesi degli

elementi in Natura nel suo libro "Elements". Codi-

ce Fuoco indaga sul rapporto tra Fuoco e Tempo, generando un innesto tra di loro. Il Tempo, inteso come paradigma della memoria lungo un viaggio a ritroso. Il Fuoco, come energia della Natura.

Il concept esplora la dimensione generata dall'incontro tra natura e architettura. La costante presenza del Tempo nel pensiero dell'uomo, indica un chiaro valore di vitale importanza. Il tempo, mi-

surabile e astratto, regola e scandisce i passaggi

della Vita, della Natura. Il Fuoco, dinamico, non

misurabile ma tangibile comporta un senso intrin-

con consueto dinamismo e irregolarità. Il Tempo

che attraversa il Fuoco e scaturisce le diverse realtà. Il Fuoco che segna la direzionalità. Si ve-

rifica uno scambio d'informazione reciproca. Un incrocio. Un incontro tra elementi che definisce

realtà e spazialità diversificate. Determina visuali

uniche e irripetibili. Il tempo, col suo scatto ritmico e regolare, le organizza come fotogrammi di una storia che si sviluppa attraverso immagini ferme le quali suggeriscono movimento moltiplicandosi

in sequenza. Una narrazione complessa in spazi

nuovi dove coesistono trame sovrapposte, tempi contrastanti, momenti di azione e momenti di riflessione. La generazione dell'elemento architettonico

avviene per lo scambio d'indicatori, segnali, cifre

la cui decodificazione si succede lungo il processo

compositivo. Codice Fuoco diviene espressione dell'Exhibit Space. Effimera. Caratterizzante, Iti-

nerante. Codice Fuoco è Touch Fair Architecture and Exhibit Space.

PROCESS

seco di transitorialità. Effimero, fugace e determi-

nante, si caratterizza per essere fonte luminosa,

fonte di calore e di carattere utilitario. Allo stesso tempo il Fuoco porta implicito un senso magico o di sacralità. Il concept sviluppa un incontro tra

questi elementi cercando di conformarsi in spazialità. Il Tempo prende forma in passaggi ritmici che scaturiscono una regolarità Il Fuoco si presenta 4 - Balmond, C. Elements, 2007

L'intero processo compositivo si definisce in due fasi. Esplorazione e azione. Sono momenti di ana-

lisi, di decodificazione e di progettazione metodologica. Il process è lo strumento tecnico applicato

per la lettura dei codici, l'esplorazione d'intervalli spaziali e la creazione della spazialità caratterizzante del concept Codice Fuoco.


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NATURE In ambito culturale, il Fuoco è descritto da Platone

10

come uno degli elementi componenti dell'essen-

za dell'universo e gli conferisce caratteristiche di perfezione. Lo considera all'interno della relazione

euclidea rappresentato dal tetraedro. I solidi pla-

tonici o poliedri regolari sono il Tetraedro, l'Ottaedro, l'Icosaedro e il Cubo, di quattro, otto, nove e dieci lati.

Il tetraedro, conformato da quattro

lati triangolari rappresenta il Fuoco.

L'ottaedro

l'Aria, l'icosaedro l'Acqua e il cubo, la Terra. Il

Fuoco si relaziona con la velocità. Tempo e Velocità si rapportano per trasformare la realtà. Il

movimento diventa prodotto del passo del tempo in relazione allo spazio di riferimento. Le dualità si

contrastano. Tempo-Spazio. Movimento-Velocità. Binomi indissolubili.

CARTESIANO | VETTORIALE Il Tempo configurato come elemento lineare, bidi-

rezionale, orizzontale appare condotto dagli assi cartesiani. Il Fuoco si presenta nello spazio senza

caratteristiche di direzionalità e attraversa lo spa-

zio lasciando traccia. Le coordinate del suo passaggio nello spazio sono definite e contenute nello spazio. Codice Fuoco incontra entrambi i sistemi

nel processo di progettazione. Tempo come spazio cartesiano. Fuoco come spazio vettoriale. 5- Abramián, I. Process.


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ELEMENTI Innesto Fuoco - Tempo. Spazio vettoriale, spazio

cartesiano. Fuoco come spazio vettoriale. Tempo come spazio cartesiano

TRANS_NATURALITY Lettura trasversale delle proprietà di entrambi gli elementi come sommatoria di valori. Scambio delle informazioni.

CODICE Codice è un insieme di segnali, caratteri o cifre.

La curva direttrice è l'indice attivo. Le informazioni trasmesse tra gli elementi generano codici all'interno dell'innesto. Diagrammi. Costruzione d'interconnessioni.

Il potenziale della realtà futura.

Sistemi organizzitivi di programmi. 11 Applicazioni.

Osservazione. Definizione. Codice Genetico.

6- Abramiàn, I. Process


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7- Abramiรกn, I. Codice Fuoco


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GROUND Lo spazio del progetto è posizionato al centro del quartiere fieristico di Bologna. Circondato da con-

nettori, locali, uffici. Spazio regolato da assi cartesiani e trama ortogonale. Griglia. Geometrie.

8 - Centro Servizi Fiera Bologna. Geometria dello spazio 30 m x 30 m x 9 m


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INNESTO Codice Fuoco e geometrie s'incontrano. Lo spazio cartesiano definisce il ritmo. Il Tempo scaturisce

il passaggio del Fuoco. Velocità, dinamica, movimento. Tempo e Fuoco.

10- Abramián, I. Codice genetico. Posizionamento. Pianta architettonica.


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ALTERAZIONE Deformazioni ed alterazioni. Nel palinsesto Tempo

Fuoco, gli elementi s'incontrano e avviene lo scam-

bio d'informazione. Intercomunicazione. Acquisizione di dati. Alterazione che diviene metamorfosi.

11- Abramian, I. Process. Progettazione.


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AZIONE Esplorazione. Ricerca. Individuazione. Variazioni parametriche. Progettazione di spazi. Tracciato di relazioni visive. Tracciato di connettori. Modellare . Emerge il volume, emerge lo spazio.

12- Abramiรกn, I. Codice Fuoco, volumentrie.


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GENERAZIONE Spazio architettonico dell'Exhibit. Emerge la morfologia dell'innesto. Il codice genera le architetture come parte materica degli spazi interstiziali e degli intervalli spaziali. Appartiene alla fisicitĂ dello

scavo. Il vuoto diventa pieno. Il palinsesto si materializza. Il codice genetico tacito si percepisce.

La trama urbana generata si ritrova nella memoria. Memoria visiva. Percezione. Codici impliciti.

13- AbramiĂĄn, I Codice Fuoco. Volumetrie.


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Ritmo e dinamica. Idea di velocitĂ e trasformazio-

ne temporale. Il visitatore rimane imperturbabile nella realtĂ del proprio tempo.


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ENTER Enter è la fase del processo compositivo che determina la specificità delle architetture.

Questo

momento progettuale caratterizzante offre il punto

di vista differente. Codice Fuoco genera una trama urbana. Le prospettive assumono panoramiche diverse. I piani e le superfici possono apparire trasformati, rivisitati, alterati.

Sperimentazione .

Percezione dell'ambiente come in Natura. Ricerca.

14- AbramiĂĄn, I. Process. Progettazione degli spazi.


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STRUCTURE Codice Fuoco genera la sua struttura al momento d'individuare gli spazi interstiziali. E un momento

di evoluzione del codice, di razionalizzazione del

sistema exhibit. Structure ed exhibit. Struttura e architettura nascono simultaneamente e sono in-

trinseci alla propria natura del codice. Architettura e struttura diventano elemento unico.

MODULOR Modulor regola, ordina, sistematizza.

Modulor

genera razionalizzazione. Dialoga con l'industria.

Avvicina l'Exhibit alla fabbricazione industriale. Stabilisce condizioni numeriche per l'esecuzione

SKIN Il layout espositivo è intrecciato alla struttura.

Scavato dall'architettura. Skin è il display. Skin è anche layout. In Codice Fuoco skin nasce all'inter-

no della Structure. Codice Fuoco unifica Structure e Skin. Trascende le intermediazioni. Skin aderi-

sce alle direzioni. Assume verticalità, assume oriz-

zontalità, anche alternative. Skin è contenuti ed è Esposizone. Skin integra storytelling ad architetttura e Structure. Momento dell'Exhibit.

15- Abramián, I. Process. Studi strutturali.


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52- Rappresentazione di un percorso immaginario attorno al padiglione. Narrativa in atlante di 24 fotogrammi che evocano


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EXHIBIT_ CODICE FUOCO Exhibit è un intorno delineato e preciso, contenito-

rie di narrazioni. Concettuali e performative, ricet-

tore di dialoghi, d'interazioni, di relazioni e d'informazione. L'Exhibit Codice Fuoco è inteso come

trasformazione, come evoluzione continua delle

relazioni dell'uomo con l'intorno. Codice Fuoco è

la Genesi. Codice Fuoco ha conformato una spazialità per l'Exhibit.

Codice Fuoco appare come

una stratificazione di Tempo e Velocità, di Natura, di Fuoco. E come il Fuoco, consegna immagini e consegna movimenti. L'Exhibit Codice Fuoco è

fotogrammi. Successioni di realtà. Una seguenza di prospettive mutevoli. Codice Fuoco consegna immagini in continuo movimento ed evoca anche, l'inafferrabile Tempo, il paradigmatico Fuoco.


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uno scatto di animazione attraverso immagini in movimento. Plastico realizzato in acrilico trasparente scala 1:100. 53- Movimento vincolato alla idea di tempo. Tempo interiore


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58- Padiglione ed espositori di legno a vista,


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EXHIBIT_ CODICE FUOCO Codice Fuoco è contenitore di narrative. Un dispositivo che stabilisce ordinamento. Generatore del senso di layout. Regola intervalli, pause. Flussi. Elabora discorsi visivi. Percorsi dinamici. Tempo.

Immagini in movimento. Energia. Spazio-Immagine. Codice Fuoco_incontro con l'immagine Codice Fuoco_incontro con lo spazio

16- AbramiĂĄn, I. Process. Progettazione di elementi espositori.


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TEMPORARY PAVILION Architectural Fair Design | Antonella Mari

FILE TO FACTORY

FAIR SYSTEM

La realizazzione dell'Exhibit richiede precisione.

Codice Fuoco è un sistema. Il progetto definisce

zazione del progetto avvengono in modo fluido

zione, serialità e modularità consentono l'industria-

L'esecuzione in laboratori industriali e concrettizattraverso le elaborazioni File To Factory con stru-

menti digitali di progettazione e realizzazione. I

sistemi Computer Aided Design e Computer Aided Manufacturing dialogano tra di sè consentendo di velocizzare il processo esecutivo con esattezza e il successivo montaggio con celerità.

un insieme di elementi che interagiscono. Ripeti-

lizzazione dei componenti con tecnologie di ultima generazione. Il sistema presenta varie possibilità

di assemblaggio aggreggando gli elementi in modi

diverso. Montaggio a secco. Immagazzinamento.

Riuttilizzo. Sostenibilità. Sistema aperto, dinamico, riclicabile. Identificativo.


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ELEMENTI Codice Fuoco è composto da un padiglione porticato e da elementi bassi che determinano un tessuto dinamico attorno. Portici e distanze, intesi

come vuoto e pieno sono coloro che regolano il ritmo, la intensità della luce, il gioco delle ombre,

l'ambience degli spazi interni, ma sopratutto, la percezione della spazialità e le relazioni con l'intor-

no. Allo stesso tempo i portici sostengono il layout

espositivo. Gli elementi afferrati a suolo assumono funzioni di espositori, marketing, zona relax, sup-

porto delle attività didattiche. Una Fiamma porticata, sei Fiamme basse.

MODULARITA La modularità consente la ripetizione e la serialità.

Il progetto esplora l'organizzazione degli elementi

raggruppati in famiglie di moduli che compongono il sistema. Alti e bassi. Moduli alti porticati percor-

ribili. Espositori-sedute. Moduli bassi a superfici fruibili. Moduli Alti n. 28. Moduli Bassi n. 92.

17- Abramián, I. Process. Progettazione di elementi.


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FLESSIBILITA Con operazioni semplici si ottengono diversi tipi di

piante disponendo i moduli in modo differente per generare nuovi scenari. Personalizzazione.

18- Abramiรกn, I. Piante architettoniche.


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VARIABILITA La specificitĂ caratterizzante della curva direttri-

ce di Codice Fuoco applicata al codice genetico definiscono variabili. Varianti di un modello introducono alternative diverse lasciando inalterata la

propria essenza. Poetica delle immagini. Tempi

molteplici. Spazio caratterizzato da altri ritmi, altre cadenze. Sviluppo. Evoluzione. Ricerca. Loop. Work in Progress_ Codice Fuoco


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La Fiamma, corpo centrale, è attraversato verticalmente dalla curva direttrice. Genera bivio. Crea

nuova attraversata. Nuove relazioni spaziali. Nuovo incrocio all'interno di un percorso. Alternativa. Biforcazioni 12. Una via dentro la via. Codice Fuoco_Biforcazioni


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La Fiamma, corpo centrale, si moltiplica. Si replica. Genera gemello. Palinsesto.

MoltiplicitĂ di panorami visivi. Visuali incrociate.

Prospettive fugaci. Visuale complessa. Poetica. Immagini in movimento. Accelerazione. Codice Fuoco_Twins


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La Fiamma, corpo centrale, si chiude.

Involvente. Maschera. DualitĂ . Chiusura. Visioni assenti. Ombra. Rallentamento. Codice Fuoco_Shade

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Fiamma e curva nel processo genetico.

Sottrazione. Tempi scaduti. Tempi dilatati.

Percezione esterna, interna. Fusioni spaziali. DualitĂ . Equilibrio dinamico. Propagazione. Gene mutante. DiversitĂ . Mutazione. Codice Fuoco_Mutant


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III TEMPORARY URBAN PAVILION


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TEMPORARY URBAN PAVILION Urban Fair Design | Eleonora Mantese

ANTECEDENTI

PROCESS

Il progetto Mediterraneo Agora al quale participa-

L'indagine riguarda il rapporto tra spazio condi-

no cinque paesi diversi e cinque università, realizza un evento performativo per il quale si propone il presente progetto. Lo spazio generato invita ai

cittadini di uscire dal confortevole isolamento dei

forum virtuali e recuperare la presenza fisica del

cittadino nella piazza, relazionarsi, ritrovarsi e condividere momenti di arte o giochi e discipline varie.

viso e atteggiamento partecipativo dell'uomo. Le

informazioni recuperate trovano codici per materializzare l'àgora che convoca, che offre momenti

di scambio relazionali e che viaggia per le città.

Agora Space è un dispositivo di azioni partecipate performanti con elementi caratterizzanti di dinamismo, leggerezza, rigenerazione, riciclaggio.


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CONCEPT Agora Space è un sistema itinerante utilizzato come kit da montare e smontare in occasione delle performan-

ces nei cinque paesi. Uno spazio privato si apre alla

città offrendo il proprio giardino cortile. Agora Space esplora sulla relazione tra bene architettonico e spa-

zio effimero. Segni. Tracce. Memoria. Arte. Identità. Nomadismo. Teatralità.

URBAN DESIGN

Si cercano soluzioni al problema della società contemporanea. Ristabilire l'equilibrio dinamico per superare

scissioni tra realtà contrastanti. Si cerca di dare all'edificio un significato per la città, un valore in relazione alla sua urbanità. Catalizzatori. Patrimonio e contempo.

Come afferma Eleonora Mantese 13 il modo d'imprimere

impronte in architetture acquisice un significato quando

abbandona la sua originaria matrice letteraria e pittorica

e diventa una categoria operativa. Sovrapposizione di tempi. Arte come strumento. Un pezzo d'Arte diventa

Accoglienza. La mission diventa Palcoscenico. La location è luogo d'arte, lettura, ospitalità. Tradizione. Identità

a Cà Zenobio di Venezia. Contemporaneità. Itinerario. Il dialogo è tra Giardino, Cortile e Agorà_Accoglienza La conversazione è Performance_Traccia. Lo scenario è dualità Storia_Effimero.

19- Abramián, I. Patrimonio Architettonico. Location Cà Zenobio, Venezia.


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ITINERANT SYSTEM Arte ed architettura s'intrecciano e propongono uno spazio dove l'arte evoca accoglienza. L'Alga

di Mattisse accompagna, l'accoglienza è un arte.

Pilastri di bambù, leggeri, effimeri e pannelli scor-

revoli in cartone pressato evocano la teatralità, le maschere, gli artisti del Zenobio. Copertura forata, gioco di luce ed ombra. Le sedute, il pergolato

come imbottiti e foderati di tessuti tecnici si arrotolano, si piegano. Spazio Agorà è Accoglienza, Performance, Itinerario.

20- Abramián, I. Genesi. Pianta architettonica.


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LOCATION


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COMPOSIZIONE URBANISTICA


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Il Palcoscenico e la Platea. Immediatezza. Il Pergolato. Luce e ombra. Teatralità. Le Quinte forate. Identità stratificata. Il giardino, il cortile. Ospitalità. Agora Space_Accoglienza


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Le Quinte scorrevoli. Trasformazioni. Il Pergolato Matisse. UniversalitĂ . La Platea Mattisse. Accoglienza. Il Giardino. Natura.

La location. Memoria Urbana. Agora Space_Partecipazioni Performative


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Bambù. Cartone pressato. Imbottiture. Tessuti tecnici. Impermeabilità.

Leggerezza. Rapidità. Sostenibilità.

Kit di viaggio. Montaggio Partecipativo. Agorà Space_Itinerant System


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IV PRACTICE


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PRACTICE Estudio Andrés Perea Arquitecto | Madrid

L'architettura di Andrés Perea

14

LINEAMENTI

dio che Perea formula riproduce dinamismo, ge-

rispetta i linea-

spazialità ed articolano funzioni o gerarchie di pro-

menti del suolo ed evidenzia il rapporto tra architettura ed intorno adottando le informazioni acquisite

dal suolo. Attraverso la sua opera Perea indaga sul processo compositivo e dimostra che l'architettura è ambiente costruito che attraversa stadi diversi lungo il processo progettuale, con i propri

elementi costruttivi e materialità. Lo stadio interme-

nera implosioni che organizzano lo sviluppo della

grammi. Nelle sue biblioteche è la luce che orga-

nizza il costruito e segna relazioni. Responsabile dei lavori per la Ciudad de la Cultura opera con

precisione nell'interazione suolo-edificio. Le sue

composizioni si affermano a terra scavando il suolo. Adotta lineamenti del territorio lasciando tracce compositive della genesi delle sue architetture.


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21- Perea, A. A sinistra: Palazzo di Congressi ed Esposizioni, La Rioja, 2000. Museo Interattivo della Storia, Lugo, 2007. CittĂ della Mistica Centro Teresiano, Avila, 2008. A destra: Asilo San Lazzaro Santiago di Compostela, 2007. Biblioteca Pubblica San Lazzaro Santiago di Compostela, 2017. Museo de los San Fermines, Pamplona, 1999.


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RIFERIMENTI 1. Prix, Wolf Dieber. "Himmelb(l)au no es ningún color". Editorial Gustavo Gili, Barcellona, 2010.

2. Broadbent, Geoffrey e Ward, Antony. "Metodología del diseño arquitectónico". Editorial Gustavo Gili. Barcellona, 1971. 3. Laezza, Raffaella. "Natura d'architettura. Taccuini per una teoria dell'architettura 1-4". https://sites.google.com/site/raffaellalaezzaarchitecture/home. 2015- 2017. 4. Gravagnuolo, Benedetto. "Metamorfosi delle città europee". Clean Edizioni, Napoli, 2011. 5. Laezza, Raffaella. "L'architettura della linea terra". Edizioni Osiride. Rovereto, 1999.

6. Broadbent, Geoffrey con Jencks, Charles e Bunt, Richard -"Signs, symbols and architecture". Editions John Wiley & Sons, Londra, 1980. 7. Eisenman, Peter. "La fine del classico". Edizioni Mimesis. Milano, 2009.

8. Laezza, Raffaella. "Natura d'architettura. Taccuini per una teoria dell'architettura 1-4". https://sites.google.com/site/raffaellalaezzaarchitecture/home. 2015- 2017. 9. Balmond, Cécil. "Elements". Edizioni Prestel, Londra, 2007. 10. Platone. "Timeo". Dialogo platonico, Grecia, 360 a.C.

11. Deleuze, Gilles e Guattari, "Mille Plateaux. Capitalisme et Schizofrénie". Les Editions de Minuit. Paris, 1980. 12. Frei, Otto. "Occupying and connecting: Thoughts on territories and spheres of influence with particular reference to human settlement". Berthold Burkhardt Edizioni, Stoccarda, 2009. 13. Mantese, Eleonora. "Carattere, narrazione, variazione. Studi sul valore urbano dell’architettura". Edizioni Marsilio. IUAV. Venezia, 2012. 14. Perea, Andrés. https://www.andrespereaarquitecto.com, Madrid, 2017


CREDITI 1 - Salone Multihalle, Otto Frei, Manheim. 1975 © https://i.pinimg.com/originals/3b/c4/07/3bc4072df1db31b30a6eeb34ff706881.jpg Wool Thread, Occupying and connecting. © Otto Frei, 2009 © https://somemarkets.files.wordpress.com/2010/04/frei-otto-optimized-path-system.jpg © http://recon sideringutopia.blogspot.it/2009_11_01_archive.html 2 - Lanificio Gatti SPA, Roma, 1951 © Archivio Pier Luigi Nervi MAXXI Roma Ciudad de la Cultura de Galicia, plastico. Santiago de Compostela, 2016 © PH Inés Abramián 3 - Steps di processo nella metodologia di progettazione, Venezia, 2013 © Raffaella Laezza 4 - Fuego, Elements. Londra 2007 © Cécil Balmond 5 a 14 - Modellazioni. Renderings. Immagini di modelli digitali. 2017 © Inés Abramián 14 - Immagini di plastici. Venezia, 2016 © PH Inés Abramián Plastico in acrilico trasparente, CAD CAM, taglio laser. C/ Fablab Roma, 2016 © Inés Abramián 15 a 18- Modellazione. Prospetti digitali. Sezioni. 2017 © Inés Abramián Prospetti a colori. Venezia 2017 © Inés Abramián 19 - Giardino Cà Zenobio. Venezia, 2008 © PH Inés Abramián 20 - Modellazioni. Prospetti digitali. 2017 © Inés Abramián 21 - Piante architettoniche, 2017 © Andrés Perea



BIBLIOGRAFIA ∞ Aalto, Elisaa e Fleig, “Alvar Aalto, proyectos y obras de los últimos años”, Ed. Gustavo Gili, Barcellona, 1982 ∞ Balmond, Cecil - “Elements”, Edizioni Prestel, Londra, 2007 ∞ Bergdoll, Barry - "Deconstructivism retrospective views and actuality", video, World-architects e-mag, 2013 ∞ Broadbent, Geoffrey -"Design in architecture", Architettura e Scienze Umane, David Fulton Ed. Londra, 1988 ∞ Broadbent, Geoffrey e Ward, Antony - “Metodología del diseño arquitectónico”, Ed G. Gili, Barcelona, 1971 ∞ Broadbent, Geoffrey con Jencks, Charles e Bunt, Richard -"Signs, symbols and architecture", Editions John Wiley & Sons, Londra, 1980 ∞ Eisenman, Peter - “La fine del classico”, Edizioni Mimesis, Milano, 2009 ∞ Engel, Heinrich - “Sistemas de estructuras”, Blume Ediciones, Madrid, 1978 ∞ Frei, Otto e Burkhardt, B. Occupying and connecting: Thoughts on territories and spheres of influence with particular reference to human settlement. Ed.izioni Axel Menges, Stoccarda, 2009 ∞ Garcia, Mark - “The diagrams of Architecture”, Edizioni John Wiley & Sons Inc, Londra, 2010 ∞ Glaesser, Georg e Polthier, Konrad - “Immagini della matematica”, Springer-Raffaello Edizioni, Milano, 2013 ∞ Gravagnuolo, Benedetto -"Metamorfosi delle città europee", Clean Edizioni, Napoli, 2011 ∞ Hill, John - "Deconstructivist Architecture, 25 years later", World-Architects", 2013 https://www.world-architects.com/en/pages/insight/deconstructivist-architecture-25 ∞ Johnson, Philip con Wigley Mark - "Arquitectura Deconstructivista”, Editorial Gustavo Gili, Barcellona, 1988 ∞ Johnson, Philip con Drexler Arthur, Rowe Colin e Frampton Kenneth - “Five architects, Eisenman, Graves, Gwathmey, Hejduk, Meier”, Editorial Gustavo Gili, Barcellona, 1975 ∞ Laezza, Raffaella - "L'architettura della linea terra", Edizioni Osiride, Rovereto, 1999 ∞ Laezza, Raffaella - "Natura d'architettura. Taccuini per una teoria dell'architettura 1- 4", 2015-2017 https://sites.google.com/site/raffaellalaezzaarchitecture/home ∞ Laezza, Raffaella -“Peter Eisenman, Città della Cultura della Galizia”, Edizioni Unicopli, 2004 ∞ Mantese, Eleonora -“Carattere, narrazione, variazione. Studi sul valore urbano dell’architettura”, IUAV, Ed. Marsilio, Venezia, 2008 ∞ Mari, Antonella -“Steven Holl”, I quaderni de L'industria delle Costruzioni. Edil Stampa, Roma, 2001 ∞ Nebuloni, Attilio -"Diagrammi dell'abitare", Edizioni Francoangeli, Milano, 2011 ∞ Prix, Wolf D. -“Himmelb(l)au no es ningún color”, Editorial Gustavo Gili, Barcellona, 2010 ∞ Sacchi, Livio - "Architettura e Decostruzione", Edizioni Il Centro, Napoli, 1990 ∞ Toscana, Chiara - “Le forme del vuoto spazi di transizione dall’architettura al paesaggio”, Politecnica, Milano, 2012 ∞ Trentin, Annalisa con Trombetti, Tomaso - “La lezione di Luigi Nervi”, Ed. Bruno Mondadori, Milano, 2010 • Wigley, Mark - "Arquitectura deconstructivista", Edizioni MoMA, New York, 1988




Codice Fuoco é un progetto di spazio espositivo. E’ uno spazio Exhibit. E’ architettura effimera. Touch Fair Architecture and Exhibit Space. Codice Fuoco nasce dall’indagine sull’energia e si svilupa attraverso un processo metodologico che tiene conto delle relazioni tra elementi della Natura. L'indagine presentata nel presente scritto indica un percorso di osservazione e analisi. Lo sguardo attento all'intorno che ci circonda cattura lineamenti, forme o geometrie che possono suggerire nuove strade da esplorare nei processi compositivi. L'intreccio col progetto architettonico fa emergere cambiamenti in un processo evolutivo dove niente è uguale a ciò che è stato, dove ogni prospettiva si trasforma. Dal punto di osservazione distinto si scaturisce una nuova panoramica, una visione rinnovata di ogni oggetto, di ogni cosa. Questa prospettiva, quest'avvicinamento a un nuovo ordine, porta ad approfondire sull’origine di certi gesti progettuali che, lontani da essere arbitrari si appoggiano a ricerche dalle quali si estraggono cognizioni semiotiche, semantiche, grammaticali oppure evocazioni narrative relazionate a luoghi, tracce, immagini o paradigmi. Lo studio delle connessioni e relazioni concluso da Geoffrey Broadbent agli albori dell'era digitale trova momenti continuativi nella metodologia compositiva di Raffaella Laezza per gli Spazi dell'Exhibit. Il concept Codice Fuoco è stato elaborato attraverso gli strumenti metodologici qui presentati per indagare sulla valenza dell'Energia e del Tempo. Tempo in connessione col territorio e connesso con la Natura. Tempo e Natura. Tempo e Fuoco. Tempo come Dimensione. Benedetto Gravagnuolo osservando il tessuto urbano afferma che "Le città cambiano nel corso del tempo e il presente è il più inafferrabile dei tre tempi."


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