Ticino7

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ticino7

tendenze

Il container, una casa trendy

numero 45 / 4 novembre 2016 / con programmi radio & tv dal 6 al 12 novembre

Sonno o Son deSto Sempre piĂš persone faticano a dormire bene

corriere del ticino / la regione w chf 3.–

42


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Sommario

ticino7

storia di copertina

04

04 dormire bene, che fatica di Roberto Roveda

come dove quando

07

07 abitare shabby chic. trasandata eleganza di Patrizia Mezzanzanica 08 consigli leggere ascoltando di Paride Pelli 09 alimentazione arancia: dono del sole a cura della Redazione

il pensiero della settimana

Non preoccupatevi, amici, è solo sonno arretrato.

(Epitaffio presente sulla lapide di Walter Chiari)

ticino e non solo

37

lo sapevi? quanto si dorme in media nel mondo

GiaPPoNE

Cambio casa di Fabio Martini

37 videogiochi nei panni di un altro di Michele Montanari 38 sette continenti rio de janeiro, la città meravigliosa di Keri Gonzato

tendenze

42

7.22’ SviZZEra

protagonisti

10

10 sette domande franco cavalli di Roberto Roveda 12 ore sette valascia. ambrì di Stefano Ember

tv e radio

13 dadomenica6asabato12

Scopri la programmazione settimanale completa in Ticino e in Europa di tv e radio per rimanere sempre informato.

parliamone

7.50’ oLaNda 42 sorprese container dolce casa di Francesca Ajmar 44 stile autunno made in ticino di Valentino Odorico

relax

46

46 stelle & curiosità astroparade di Betty l’oggetto a cura della Redazione istruzioni per l’uso di Walter Mariotti 47 gioca (e vinci) con ticino7 il cruciverba

8.25’

ticino7

dirETTo da paride pelli CoNLaCoNSULENZadi Waltermariotti rEdaTTorErESPoNSaBiLE fabiomartini CorEdaTTorE giancarlofornasier ProGETTo GraFiCo elena montobbioperWmWorkshop GraFiCa robertodresti edeborahvaccaro SiTo wEB www.ticino7.ch

Cambiare casa. Non esattamente, almeno, non nel senso di traslocare ma proprio di modificare il genere di abitazione in cui siamo abituati a vivere. Se l’idea del «mattone» come forma di investimento duraturo resiste, la diffusa consapevolezza ecologica e gli elevati costi degli immobili – almeno in Svizzera –, spingono un crescente numero di persone a pensare alla propria casa, ma anche agli spazi di lavoro, in modo nuovo. Da parte loro, gli architetti più creativi (si legga a riguardo l’articolo di Francesca Ajmar sugli edifici sviluppati a partire dai container) propongono idee originali, esteticamente accattivanti e a ridotto impatto ambientale ed economico. E non è un caso che il settore delle «case a costruzione rapida» stia attraversando negli ultimi anni un veloce sviluppo, in un’ottica decisamente più «smart». L’ambito che ha avuto la maggiore crescita è quello delle abitazioni ecosostenibili in legno, materiale che per le sue caratteristiche e grazie alle nuove tecnologie consente di erigere edifici liberamente progettabili e in grado di soddisfare ogni esigenza in termini di tipologia, funzionalità ed estetica. Un cambio di passo a cui non pochi svizzeri, soprattutto giovani,stannopensandoe che è il risultato di una silentequantoirrinunciabile rivoluzione culturale.

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Storia di copertina

Dormire bene

che fatica

Un buon riposo notturno è essenziale per il corpo e per la mente. Eppure moltissime persone soffrono di disturbi del sonno, spesso senza indagarne le cause, anche se oggi questi problemi possono essere riconosciuti e curati. Scrive Roberto Roveda

FONDAMENTALE COME IL CIBO Eppure il sonno oggi viene trascurato, ridotto spesso a un disturbo all’interno di una esistenza che deve essere attiva e produttiva. Vale il motto «chi dorme non piglia pesci» anche se le più recenti ricerche sostengono che il riposo notturno si è ridotto di circa 40-60 minuti al giorno rispetto a una trentina di anni fa. Il riposo notturno è, infatti, un processo fondamentale come ha scritto nel suo libro Un sonno perfetto Luigi Ferini Strambi, esperto di medicina del sonno: «Il sonno è ben altro che quiete assoluta. È una fase di laboriosa costruzione, in cui l’organismo sintetizza proteine e acidi nucleici, i mattoni del DNA. Rilascia ormoni, memorizza nuovi comportamenti appresi durante il giorno e fa preziose scorte di energia. Uno spazio di tempo in cui il corpo e la mente gettano nuove basi 4

TUTTI A NANNA

72%

DEGLI ADOLESCENTI SVIZZERI VA A DORMIRE TRA LE 22.00 E LE 24.00

 11%

Tra le 21.00 e le 22.00

14%  Tra le 24.00 e la 01.00

Fonte: Zurich University of Applied Sciences

Il

sonno è un bisogno irrinunciabile, primario ed è anche uno dei grandi piaceri della vita. È riposo ma anche allontanamento dalla quotidianità. È un tempo un po’ magico e un po’ poetico come scriveva William Dement, pioniere degli studi sul sonno, nel suo Il sonno e i suoi segreti (2004): «Nel corso della notte attraversiamo un vasto paesaggio costituito da reami di sogno e di non sogno, del tutto inconsapevoli del mondo che ci circonda finché, solo dopo diverse ore, al sorgere del sole veniamo ricondotti nei nostri corpi e a una vigile consapevolezza. Senza ricordare quasi nulla».

SETTE CONSIGLI 1. Chi fa fatica a dormire eviti i sonnellini pome-

ridiani. Meglio compiere attività fisica, ma mai nelle ore serali. Anche il lavoro deve essere interrotto un po’ di tempo prima di andare a dormire. 2. Il pasto della sera deve essere leggero. Una digestione difficoltosa non aiuta il buon sonno. 3. Da metà pomeriggio è consigliabile evitare bevande energetiche, con caffeina e teina. 4. La camera da letto deve essere silenziosa, buia, confortevole e destinata unicamente al riposo. Le altre attività devono essere svolte altrove. 5. Bisogna cercare di andare a letto e svegliarsi sempre alla stessa ora. 6. Non andare a dormire se non si è stanchi. 7. Non bisogna angosciarsi se non si prende sonno perché più ci si agita, più difficile diventa dormire. Inutile rigirarsi a lungo nel letto: meglio alzarsi, distrarsi e ritentare più tardi.

per poi ripartire con una marcia in più». Il sonno è importante come il cibo di cui ci nutriamo ma alla cura del nostro riposo dedichiamo molta meno attenzione che alla nostra alimentazione. Strappiamo al riposo notturno tempo per lavorare o per divertirci. Dimentichiamo i riti in grado di favorire un buon sonno spesso senza ridurre i ritmi vitali. Riempiamo la stanza da letto con televisori, smartphone, computer e affini, strumenti che appartengono alle ore di attività. Dedichiamo magari lunghe ore alla scelta delle nostre vacanze e invece se dobbiamo acquistare il materasso o il cuscino destinati a farci compagnia per anni puntiamo sulla promozione del momento. Non ci curiamo della buona qualità del nostro sonno fino a quando la situazione non diviene insostenibile e cominciamo a pagare le conseguenze del nostro deficit di riposo. Conseguenze importanti come spiega Mauro Manconi, caposervizio del Centro Sonno ed Epilessia dell’Ospedale regionale di Lugano: «La mancanza di sonno comporta difficoltà cognitive. Inoltre, influenza il carattere, si diventa irascibili e anche le relazioni personali peggiorano. Si è meno vigili, cala l’attenzione durante il giorno e aumenta la sonnolenza con tutti i rischi connessi. Se poi la carenza di sonno è cronica aumenta il rischio di sviluppare depressione e patologie gravi come tumori oppure malattie cardiovascolari (ictus, infarti). E ricordiamoci che il debito di sonno non si recupera mai pienamente, soprattutto se non si interviene in tempo».


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L’importanza deLLa diagnosi Purtroppo manca una cultura dell’igiene del sonno e troppe persone continuano a dormire male senza indagarne le cause. E queste ultime possono essere molteplici perché quella che chiamiamo comunemente insonnia può essere l’effetto secondario di altri problemi come cefalee, apnee notturne, reflusso gastro-esofageo o banalmente un mal di schiena. Esiste poi un vero e proprio disturbo a se stante definito «insonnia primaria» e della quale è necessario delineare prima di tutto la natura: «L’insonnia è la difficoltà a prendere sonno o a mantenere il sonno oppure il risvegliarsi presto la mattina, con una conseguente e necessaria ricaduta negativa sulla giornata», prosegue Mauro Manconi. «Se dormo solo 5 o 6 ore per notte e poi di giorno sto bene, è preferibile parlare di “breve dormitore” perché quella quantità di sonno potrebbe essere già sufficiente a certi soggetti. Vi sono poi i cosiddetti “lunghi dormitori” che necessitano di almeno 9 ore di sonno per funzionare bene durante la giornata. Esistono infine persone in cui la quantità di ore dormite non rappresenta il problema: pur avendo riposato a lungo il sonno non è stato ristoratore e allora siamo di fronte a una scarsa qualità dello stesso. Di fronte a un’insonnia bisogna quindi indagare: la migliore terapia per l’insonnia parte da una corretta diagnosi». Purtroppo all’aiuto dello specialista troppo spesso si preferisce il «fai da te», magari i «rimedi della nonna» come la camomilla, oppure ci si fa prescrivere un bel sonnifero che interviene sui sintomi e ci fa dormire per un certo periodo, ma non risolve il problema a monte, lasciandoci più spossati di prima: «Frequentemente si ricorre in modo sbagliato ai farmaci», prosegue Manconi. «Prima bisogna indagare le cause dell’insonnia anche perché nei centri come il nostro abbiamo a disposizione strumentazioni precise, semplici e rapide per valutare la situazione. Per esempio, l’attigrafia domiciliare che consente al medico di conoscere quale è il ciclo sonno-veglia del paziente nel suo ambiente domestico. Quando il sospetto di un disturbo del sonno è più concreto si può passare a indagini più complesse come la polisonnografia con cui registriamo più parametri del sonno e possiamo rilevare se il paziente soffre di apnee notturne o di altri disturbi di cui probabilmente non si è mai accorto. Una volta individuato il problema, a quel punto sappiamo se intervenire con i farmaci, utilissimi se usati in maniera corretta soprattutto per molte tipologie di insonnia primaria e anche in tanti casi di insonnia cronica».

diamo i numeri I disturbi del sonno conosciuti sono circa 80. Le persone che dichiarano di soffrirne sono circa il 40% della popolazione in Ticino, 31,5% uomini, 47,1% donne. In generale in Svizzera le cose vanno un po’ meglio dato che i disturbi riguardano il 35,6 % della popolazione, il 29,4% uomini e il 41,4% donne. Il Centro sonno ed epilessia dell’Ospedale di Lugano (eoc.ch) esiste da oltre 15 anni e

attualmente al suo interno svolgono la loro attività sette medici e due psicologi. È inoltre presente e attiva un’equipe di «esperti certificati in medicina del sonno» che propongono terapie di gruppo a indirizzo cognitivo-comportamentale. Annualmente il centro svolge 1.500 consulti ambulatoriali, 600 polisonnografie e 400 attigrafie. L’attività del centro sonno è in continua crescita e da due anni si è arricchita anche di un ambulatorio per i disturbi in età pediatrica. 5


Storia di copertina

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filosofia cinese Il metodo Feng shui per accrescere l’armonia

La terapia psicoLogica Non mancano quindi gli strumenti medici per affrontare i disturbi del sonno. Ad essi si può affiancare una terapia di tipo cognitivo-comportamentale dell’insonnia utile in tutti quei casi in cui non sussiste un disturbo organico alla base dell’insonnia o di accompagnamento anche nelle insonnie miste con componente organica o complesse. A parlarcene è Marco Di Gangi, psicologo non collegato con il Centro Sonno ed Epilessia di Lugano ma che esercita privatamente a Minusio: «La terapia è molto utile nei casi di insonnia cronica e meno quando il problema è nella fase acuta, cioè al suo esordio. In quest’ultima situazione sono necessari i farmaci per evitare che la condizione si cronicizzi». Il lavoro dello psicologo nei casi di disturbi del sonno è rivolto prima di tutto a capire quali sono i fattori che hanno scatenato il problema, quali sono le caratteristiche dell’insonnia di cui si soffre, se con risvegli ripetuti oppure con risveglio precoce: «Per prima cosa proponiamo dei questionari anche per capire cosa pensa la persona del proprio sonno e per poter svolgere una diagnosi psicologica. Poi inizia il trattamento vero e proprio che non è mai standardizzato ma deve adattarsi alle problematiche del paziente», racconta Di Gangi. «Si chiede di tenere un diario del sonno da compilare al mattino e si fa psico-educazione intervenendo su quei comportamenti che ci fan6

no entrare nel circolo vizioso dell’insonnia cronica. Si ricostruisce così una corretta igiene del riposo notturno che è fatta di piccole cose come evitare situazione stressanti prima di coricarsi. E si usano tecniche di ristrutturazione cognitiva, cioè si cerca di restituire al paziente una corretta concezione del sonno. Ci sono persone che vivono questa fase della giornata come una perdita di tempo, come un’assenza di controllo e spesso ai disturbi del sonno sono associati problematiche legate ad ansia e depressione. Un lavoro quindi complesso ma che dà buoni risultati» Tanti aiuti per dormire meglio, quindi, ma la cosa più importante è recuperare all’interno della società l’idea che i disturbi del sonno si possono guarire: «In questi sei anni in cui ho diretto il centro è aumentata la collaborazione con i medici di base e ci vengono inviati più pazienti», conclude Mauro Manconi. «Il trend è positivo anche se gli invii che riceviamo sono molto focalizzati su due problematiche: apnee e russamento e insonnia. Bisogna ampliare la casistica ad altre tipologia come i casi di narcolessia, di sonnambulismo, di sindrome delle gambe senza riposo o di semplice enuresi nel bambino che vengono troppo spesso ignorati. Insomma, la strada è ancora lunga, ma stiamo avanzando». Fatichi ad addormentarti la notte? Dì la tua sulla pagina Facebook di Ticino7

Il Feng shui è un’antica filosofia cinese che punta a garantire benessere ed energia vitale negli spazi in cui abitiamo o lavoriamo. Fornisce indicazioni su come arredare gli ambienti in cui viviamo, sulla disposizione dei mobili e la scelta di materiali e colori. L’obiettivo è accrescere l’armonia interiore ed esteriore e la qualità della vita. Per il Feng shui la stanza da letto è uno spazio sacro, in cui sentirsi come nel grembo materno e rigenerarsi. La stanza deve trovarsi nella zona più tranquilla e appartata della casa, deve contenere pochi mobili e il letto, meglio se in legno e realizzato a incastro, deve essere posizionato contro una parete in cui non passino tubature dell’acqua e sia priva di finestre. Quindi, niente metalli, colle e parti elettriche e meccaniche. Nessun lampadario deve sovrastare il letto: meglio usare lampade da comodino, in legno e vetro senza parti metalliche. E per le lampadine optare per quelle che irradiano una luce calda e diffusa. Evitate di tenere apparecchi elettronici in stanza, di far passare cavi elettrici dietro la testiera del letto e di notte staccate il wi-fi. Niente mensole e scaffali sopra il letto né specchi che lo riflettano. Bisogna anche prestare molta attenzione ai materiali edili usati all’interno della camera. Meglio le pitture biocompatibili, prive di sostanze tossiche, e calce e argilla per gli intonaci. Per le pareti scegliete tinte pastello tenui, che producono un effetto rilassante (evitare, per esempio, il bianco che emana senso di vuoto e instabilità). Grande importanza hanno materassi e cuscini. Il materasso ideale è in lattice naturale mentre si sconsiglia quelli con le molle metalliche. Usate materiali naturali anche per i cuscini e i rivestimenti: lino, cotone, canapa, seta, tinti in maniera ecologica.


Come dove quando

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abitare

Una trasandata eleganza Stile d’arredo presente nelle nostre case già da qualche anno, lo shabby chic sta conquistando sempre più appassionati fino a diventare, per molti, una vera e propria attitudine estetica. Scrive Patrizia Mezzanzanica

D

Salotto Per il pavimento del salotto la scelta è tra parquet (meglio se a listoni grandi e chiaro) o le mattonelle in ceramica dalle tonalità neutre e delicate. I mobili sono pochi ma di grandeeffetto,rigorosamente«decoupati» in bianco o tonalità pastello. Per le pareti lo stile shabby prevede carta da parati a righe o con motivi floreali su cui appendere stampe vintage, vecchi orologi, pendole o oli dalle tonalità non troppo accese. Il divano deve essere ampio, comodo e avvolgente. Se non è bianco è rivestito da un copridivano in lino grezzo dai colori delicati ma ricco, invece, di cuscini dai colori forti e dalle fantasie decise. Completano l’arredo poltroncine in stile Luigi XVI, consolle, cassapanche, vecchi bauli riadattati e tavolini su cui appoggiano vasi di fiori freschi.

alla moda al design, dall’arte ai gioielli, lo stile shabby piace perché ripropone la patina del tempo e il ricordo di un passato discreto ma sempre curato. Ed è nell’interior decoration che questo stile manifesta pienamente la sua influenza. La tecnica decorativa utilizzata permette, infatti, di donare a mobili e oggetti vecchi, stipati e abbandonati da anni in cantina, non solo una seconda vita ma ritrovate dignità e funzione, la possibilità, insomma, di tornare a essere protagonisti dello spazio abitativo. Proviamo quindi a dare qualche consiglio per chi desidera creare una casa total shabby chic.

CuCina e tinello La cucina in stile shabby chic deve presentare un mix di pezzi vintage: un vecchio tagliere, una bilancia d’epoca, barattoli di vetro con il coperchio in latta e, assolutamente, una credenza con gli sportelli in vetro o – meglio ancora – in rete di ferro tipo conigliera. Il colore dominante è il bianco ma, in alternativa, vanno bene anche grigio, beige e tortora. Le superfici sono in cotto, legno e pietra. Lino, cotone e canapa per i tessuti. Piatti in ceramica abbastanza spessa, magari con decorazioni in rilievo, e poi cesti e cestini di vimini, utensili in latta, fiori di campo, candele profumate e tanti mazzetti di erbe aromatiche essiccate appese un po’ ovunque.

E il tErrazzo? Piccolo o grande, il terrazzo shabby chic deve letteralmente straripare di fiori in vasi di terracotta, metallo o ceramica. Se poi si tratta di un terrazzo importante troveremo anche un gazebo in ferro laccato o un pergolato in legno coperto di foglie e fiori. Come arredi vecchie panchine e cassettiere riverniciati con la tecnica del decapè, annaffiatoi e secchi in zinco saranno accompagnati da raffinati cuscini con disegni floreali, lanterne da terra o a sospensione e tante, tante candele.

Un po’ di storia Il termine shabby chic viene coniato nel 1980 dalla rivista The World of Interiors, a indicare uno stile decorativo molto in voga nei primi anni Novanta, soprattutto negli Stati Uniti. Nella sua definizione estetica, accoglie influenze europee disparate, in particolare, provenzale, toscana e greca. La catena di negozi Maison du Monde, si è specializzata nello stile shabby chic, ed è presente con oltre 250 punti vendita in numerosi paesi europei. In Svizzera la troviamo tra l’altro a Losanna, Zurigo, Sion e Ginevra.

Bagno Stile provenzale e oggetti vintage: è questa l’essenza del bagno shabby. I mobili sono in ferro verniciato o legno sbiancato e anticato e così anche le mensole. Oltre all’immancabile porta asciugamani in stile troveremo vecchi set da bagno in ferro smaltato e ceste in vimini. La vasca d’epoca, solitamente smaltata e provvista di piedini, è posizionata al centro della stanza o comunque in uno spazio dedicato. Importante è anche la presenza di una specchiera con cornice lavorata. Sanitari tassativamente retrò in ceramica bianca e tappetini in tinte pastello. 7


Come dove quando

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consigli

Leggere ascoltando Gustarsi un romanzo in luoghi e momenti particolari della giornata, o mentre si è occupati in altre attività, si può: grazie agli audiolibri. Scrive Paride Pelli

La app per tutti Audible è la piattaforma di Amazon che permette di ascoltare audiobook, letti e interpretati da attori, doppiatori e scrittori. La app è scaricabile da tutti gli smartphone e vanta al suo interno circa duemila libri in italiano letti da attori e voci famose. Il suo catalogo conta 12mila titoli complessivi.

bambini aL potere

L

ibri acquistati e neppure iniziati, oppure iniziati ma non terminati: anche due-tre alla volta, poi impilati e impolverati sul comodino. Arrivare all’ultima pagina può diventare insomma un’impresa e spesso, quasi sempre, ci si giustifica con «la mancanza di tempo». Una soluzione ci sarebbe, anzi c’è: si chiama audiolibro e dà la possibilità di ascoltare un romanzo, un saggio, un racconto, ma nei luoghi e nei momenti più impensabili e, soprattutto, mentre si è in altre faccende affaccendati. C’è chi lo fa camminando o addirittura correndo con le cuffie, chi, attendendo il semaforo verde, trasforma il nervosismo di lunghi minuti nel traffico in un momento di relax e divertimento al volante. Basta un CD, una chiave USB oppure collegare lo smartphone via bluetooth al proprio impianto audio e il gioco è fatto. Il numero di app per audiolibri è in costante crescita e il fatturato, dopo anni di magra, comincia a dare ragione a questo supporto che in particolare in Germania e in Inghilterra – dove tutti i libri più importanti di norma escono contemporaneamente in versione cartacea e in versione audio – è molto diffuso. Gli audiolibri possono contenere musiche e 8

ambientazioni sonore, anche se generalmente quello «classico» prevede la sola voce dello speaker che legge il testo. Alcuni sono interpretati da attori e persino da cantanti e, naturalmente, dagli scrittori stessi. Già esistenti ai tempi della musicassetta, oggi si trovano sul mercato come CD, anche se il formato più diffuso è l’MP3, grazie anche ai tanti negozi digitali che ne hanno semplificato enormemente la diffusione e l’acquisto. La forza dell’audiolibro (prezioso alleato tra l’altro dei non vedenti) risiede inoltre nell’edizione personalizzata e «nobilitata» dalla voce di personaggi famosi: anche in lingua italiana non mancano gli esempi (e forse non è un caso che il mercato sia in espansione). Claudio Santamaria è stato voce de La camera azzurra di Simenon, de Il Grande Gatsby di Fitzgerald, dell’intera trilogia Millenium di Larsson e delle principali fiabe dei fratelli Grimm. Toni Servillo (nella foto) ha interpretato grandi classici come Il Gattopardo e Il giorno della Civetta, Giovanna Mezzogiorno le poesie di Emily Dickinson mentre Francesco De Gregori ha letto Cuore di tenebra di Conrad. Voci che suonano familiari e che ci coccolano, aprendo magicamente pagine troppo spesso impolverate. Proprio sicuri di non aver tempo di leggere?

Per quanto riguarda la tipologia di contenuti, sono gli audiolibri per bambini a dominare il mercato mondiale: un titolo su due tra quelli venduti appartiene infatti a questa categoria (44,8% il dato esatto). Gli audiolibri vengono considerati dai genitori un ottimo strumento educativo, un sistema capace di integrare perfettamente il divertimento con l’insegnamento e l’educazione.

1932

Le prime registrazioni di libri risalgono a oltre ottant’anni fa, quando l’American Foundation for the Blind incise The Raven di Edgar Allan Poe per non vedenti.

12,7%

La crescita annua di audiobook negli Stati Uniti tra il 2009 e il 2014: rappresentano attualmente circa il 7% del mercato.

20%

L’aumento di vendite di audiolibri della Emons nel 2015, la maggiore casa editrice italiana del settore.


Come dove quando

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ALIMENTAZIONE

Il dono del sole, tutto l’anno

L’arancia, un frutto ricco e completo Le origini dell’arancia sono note dato che, come molti frutti ormai divenuti comuni alle nostre latitudini, proviene dall’Asia. A portarla in Europa pare siano stati i marinai portoghesi, come attesta il nome che all’arancia viene dato in molte regioni italiane (in Campania la chiamano portualli, in Abruzzo partgall, in Piemonte portugaj). In Germania, per esempio, il termine che indica il colore arancione è Apfelsine, parola che conserva tracce delle origini cinesi del frutto. Comunque sia, l’arancia, dono invernale per eccellenza, è oggi l’agrume più diffuso, consumato e amato al mondo da grandi e piccini. Profumatissimo, succulento, dolce e acido al contempo, ipocalorico (un frutto contiene solo 34 calorie), totalmente privo

di glutine, ricco di minerali come calcio, fosforo, potassio, ferro selenio, di vitamine (fra cui, oltre alla vitamina C, la A, B1, e la B2) e di polifenoli dalle proprietà antiossidanti, è un autentico toccasana reperibile praticamente lungo tutto il corso dell’anno. Oltre a mangiarla al naturale, l’arancia è ottima in abbinamento agli ortaggi nella preparazione di insalate drenanti: introdotta nella dieta, per esempio come antipasto, favoriscono l’eliminazione dei liquidi. Come sceglierle? Pur restando nell’ambito dell’arancia dolce (la variante amara è usata per la preparazione di canditi, di liquori e per confezionare marmellate e conserve), l’importante è che il frutto risulti pesante, con la scorza se possibile sottile e tesa, ben aderente alla polpa. t7

CONSUMO PRO CAPITE IN EUROPA /20121 SPAGNA

20 kg SVIZZERA 8 kg

ITALIA

16 kg

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Protagonisti

sette domande

Franco Cavalli

Sognavo di fare il giornalista ma la medicina è la mia passione Professor Cavalli, se non si fosse occupato di medicina cosa avrebbe fatto nella vita? Da giovane sognavo di diventare giornalista. Anzi, a 14-15 anni scrivevo dei contributi per piccoli giornali locali e mio padre, che non era giornalista ma aveva la stessa passione, si era messo in testa di fare un giornaletto. Si chiamava l’Eco di Ascona e si rifaceva a una testata trisettimanale abbastanza diffusa all’epoca, l’Eco di Locarno. Trovammo la tipografia, mio padre scriveva di politica locale e io di politica internazionale ma dopo 4-5 mesi l’impresa si rivelò insostenibile. Forse perché scottato da questo «fallimento» quando c’è stato da scegliere cosa fare nella vita mio padre mi ha detto «non fare il giornalista o morirai di fame» e ho deciso di diventare medico. Ma scrivere mi piace ancora e lo faccio volentieri quando capita. 1

2 Questo interesse per la parola scritta l’ha fatta anche diventare un appassionato della lettura? Sono un lettore accanito ed ecclettico. Ho una biblioteca con alcune migliaia di libri e vario abbastanza nelle mie letture. Nella narrativa ho avuto una passione per la letteratura russa da giovane e poi per quella tedesca. Oggi mi appassionano i romanzieri latino-americani e sto rileggendo Gabriel García Márquez. Mi piace poi leggere i libri in lingua originale, in francese, tedesco, inglese e spagnolo, le lingue che conosco oltre all’italiano. Sul fronte della saggistica amo la filosofia, la sociologia e l’economia, ma soprattutto la storia. 3 Facciamo un gioco: in quale altro periodo storico le sarebbe piaciuto vivere? Ci ho pensato qualche volta anche se non amo molto le domande a cui non si

10

il personaggio

Nato a Locarno nel 1942, Franco Cavalli è sposato e ha sette figli. È un oncologo di fama internazionale, docente universitario, autore di libri e di più di 400 articoli scientifici. Ha ricevuto 18 riconoscimenti internazionali per il suo impegno nella lotta contro il cancro. Oggi è il Direttore Scientifico dell’Istituto Oncologico della Svizzera Italiana (IOSI) e Presidente del comitato scientifico della European School of Oncology (ESO). Dal 1995 al 2007 è stato membro del Parlamento svizzero tra le fila socialiste. È conosciuto per la sua attività di volontariato nei paesi poveri del mondo.

può dare una risposta. Sinceramente mi va bene vivere nella nostra epoca, magari più difficile rispetto ai decenni gloriosi dopo la fine della Seconda guerra mondiale ma nulla a che vedere con i periodi bui del passato, per esempio le tragedie della prima metà del Novecento. Insomma, nonostante le difficoltà e i problemi, mi pare che l’umanità stia evolvendo e che ci sia un miglioramento. Quindi, meglio oggi di ieri. Nel corso della sua vita lei ha lavorato moltissimo, dedicandosi anche alla politica. Trova spazio per riposo e vacanze? Oh, sì, soprattutto amo la montagna, fare passeggiate. Mia moglie invece predilige il mare e quindi facciamo un po’ e un po’. Quando proprio sono saturo di tutto e non ne posso più, però, mi ritiro in una baita che possiedo sopra Verscio. È un luogo isolato, ci si arriva solo a piedi, dove si ha l’impressione di stare fuori dal mondo. Se invece resto a casa per un po’ di vacanza, mi faccio portare da un giornalaio 6-7 quotidiani, nazionali e internazionali, e me li godo magari a letto, con un bel caffè. Insomma, riaffiora la mia antica passione per il giornalismo. 4

E viaggiare le piace? Mi piace scoprire nuovi paesi, nuove città, culture e persone. Così come mi rilassa il viaggio in sé durante il quale posso pensare, ascoltare musica, leggere. Difficile che un viaggio mi stanchi, insomma. Non amo, del viaggio, il fatto di ritrovarsi spesso, soprattutto quando ci si sposta per lavoro, nei soliti hotel grandi, grossi e tutti uguali. Se riesco preferisco farmi ospitare da un amico. 5

Quanto contano gli amici? L’amicizia è importante però prima ancora che dai miei amici sono circondato dalla mia famiglia. Ho sempre desiderato avere una famiglia numerosa e oggi tra figli, nipoti, morose e fidanzati, a casa siamo più di venti persone. Adesso ho rallentato un po’, però prima il mio lavoro mi occupava dall’alba a dopo il tramonto e avevo ben poco tempo per coltivare a sufficienza le amicizie. In questa fase della mia vita mi ci dedico maggiormente: i veri amici non devono essere tanti, ma quei pochi sono fondamentali. 6

Si immagina senza il suo lavoro? No, infatti continuo a lavorare anche se ho 74 anni! Faccio più lavoro volontario, alcune cose per legge non le posso più svolgere. Mi dedico alla ricerca, alla formazione dei nuovi assistenti e ai pazienti che ho in cura da anni. Insomma, gli interessi non mancano, anzi. In realtà, non ho mai fatto tanta distinzione tra vita privata e vita professionale, non ho mai pensato «che bello, è domenica e quindi non lavoro!» perché mi è sempre piaciuto tantissimo quello che faccio e considero questo una grande fortuna. 7

Intervista di Roberto Roveda Foto di ©Gabriele Putzu/Ti-Press


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Protagonisti

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ore sette

Valascia di ambrĂŹ, ore 7 e ore 19 di martedĂŹ 18 ottobre 2016.

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Foto di ŠStefano Ember


Ticino e non solo

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videogiochi

Nei panni di un altro Dotarsi di superpoteri davanti a uno schermo può aiutare a scaricare la tensione. Fino al «game over». In Ticino il mercato è sempre più florido. Scrive Michele Montanari

I sette pIù vendutI 1. GTA V

Un’immensa città americana totalmente esplorabile nei panni di 3 criminali.

2. Fifa 2017

Il simulatore calcistico per eccellenza, con squadre di club e nazionali.

3. Uncharted 4

Un’avventura dal taglio cinematografico degna del miglior Indiana Jones.

U

n mercato sempre più florido che ormai ha conquistato tutti, dal ragazzino che dopo la scuola ritrova i suoi amici online per una sfida multiplayer, alla mamma che si astrae per qualche ora dalle faccende quotidiane: stiamo parlando dei videogiochi. Tra computer, console, smartphone e tablet, il fatturato del settore videoludico a fine 2015, stando ai dati di IHS Technology, avrebbe raggiunto i 92 miliardi di dollari a livello mondiale, superando quello di cinema (62 miliardi) e musica (18). E come per i diversi ambiti dell’entertainment, si va da produzioni indipendenti a basso costo, a opere in grado di raggiungere (e superare) i budget dei blockbuster di Hollywood: il fortunatissimo GTAV, una sorta di simulatore di vita criminale, è costato la bellezza di 300 milioni di dollari. Per non parlare delle applicazioni per smartphone: PokemonGo è riuscito a invadere i telefonini di mezzo mondo facendo volare Nintendo in borsa. Sempre secondo IHS Technology, entro il 2017 più di metà del fatturato del settore sarà composto proprio dalle vendite di videogiochi per mobile. Se su PC domina il formato digitale, incentivato da una piattaforma di distribuzione come Steam, sulle consolle di nuova genera-

zione regge ancora bene la vendita dei videogiochi in formato fisico. E in Ticino, dove, diversamente dai paesi confinanti, sono molto richiesti i videogiochi di hockey, la situazione è molto simile a quella italiana. Secondo Andrea del negozio OpenGames di Lugano, Sony Playstation 4 è in netto vantaggio su Xbox One di Microsoft, per quanto riguarda la vendita di consolle casalinghe, mentre Nintendo 3ds avrebbe stravinto la «battaglia delle portatili» contro PS Vita. Andrea ci ha spiegato inoltre che oggi i videogiocatori sono una categoria molto più variegata che in passato, in quanto gli adolescenti che si sono avvicinati ai primi «esperimenti» negli anni Ottanta, ora sono cresciuti e hanno figli, ai quali hanno trasmesso la loro passione. Si va quindi dai giovani delle medie agli ultratrentenni, in prevalenza uomini, ma non mancano le videogiocatrici. Anzi, molte femmine adorano proprio gli «sparatutto», quei giochi iperviolenti rivolti prevalentemente a un pubblico maschile. Perché ogni tanto impersonare qualcun altro, magari dotato di superpoteri e una forza sovrumana, può essere il miglior modo per scaricare la tensione. Finché il «game over» non ci ricorda che è arrivato il momento di tornare alla realtà.

4. Overwatch

In un mondo futuristico va in scena una battaglia a squadre tra umani e robot.

5. Battlefield 1

Uno sparatutto in prima persona ambientato durante la Prima guerra mondiale.

6. Dark Souls 3 Un mix tra gioco di ruolo e d’azione dai toni cupi e atmosfere fantasy.

7. The Division Nei panni di una squadra speciale bisogna riportare l’ordine a New York in seguito a un’epidemia.

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Ticino e non solo

sette continenti

Rio de Janeiro 38


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Consigli/ Nelle metropoli brasiliaNe è preferibile spostarsi utilizzaNdo esclusivameNte i taxi ufficiali, la metropolitaNa e i metrobus, coNsiderati tutti abbastaNza sicuri. i taxi ufficiali possoNo essere preNotati agli appositi sportelli degli aeroporti.

S

draiata nel giardino di casa, lo sguardo perso nel verde delle grandi foglie della magnolia. Il cuore vola alle piante fuori dalla finestra di Leblon a Rio de Janeiro. Lontane mille miglia dal Ticino ma accomunate dallo stesso verde intenso. In Brasile, mi affacciavo spesso alla finestra sperando di vedere le scimmie che ti fanno sentire nella giungla anche in piena città. Nel corso degli ultimi sette anni sono stata due volte nella cidade maravilhosa e ogni volta ci ho lasciato un pezzetto di cuore: impossibile non innamorarsi di quel pacifico caos fatto di contrasti. Cemento e foresta, samba e saudade, decadenza e progresso, spiaggia e monti tondi, gloria e miseria, oscurità e luci, disperazione e speranza, controversie e miracoli, lusso e favelas.

Un tuffo nella Cidade Maravilhosa, dove la sabbia delle spiagge sembra zucchero bruno, sugli alberi corrono piccole scimmie e le zone urbane sono abbracciate dal verde della Floresta da Tijuca, da cui sbucano incantevoli rilievi. A Rio, natura e cemento ballano il samba.

Mordi e fuggi? No, NoN qui Il modo migliore per conoscerla è viverci per un po’, perdersi tra i suoi quartieri con in mano la bussola della fiducia e negli occhi la luce della curiosità. Confondersi tra la gente del posto. Il mio punto di partenza è sempre stato Leblon, la confortante e cremosa ultima curva della lunga anca sabbiosa della città. Con i piedi nell’oceano e il quartiere di Gàvea alle spalle, è il quartiere più chic, contrassegnato da di palazzi signorili e marciapiedi frondosi, punteggiato di ristoranti e locali notturni, caffè, chioschi e negozi. Alle spalle di Leblon si trova il Jardim Botanico della città, tempio maestoso di piante antiche, fiori tropicali, pagode di orchidee, dedalo di liane in cui girovagare tra radici e rami rivolti al cielo. Giardino che non è che un’assaggio della Floresta da Tijuca che abbraccia tutta la città e da cui si ergono Pao de Açucar, Corcovado e Dois Irmaos. I quartieri «di spiaggia» si articolano da Leblon, ai piedi dei Dois Irmaos: da lì si segue il lungomare e si raggiunge Ipanema, zona di shopping e grande movimento. Al termine di Ipanema, prima di seguire la curva che porta a Copacabana, c’è il lembo di roccia che esce nell’oceano: Arpoador dove si formano onde tutto l’anno e l’acqua è sempre punteggiata di surfisti. Proseguendo oltre si giunge ai 4 chilometri di spiaggia di Copacabana, nel sud della città, una delle quattro zone olimpiche delle ampiamente discusse Olimpiadi estive 2016. Il percorso Leblon-Ipanema-Copacabana si può fare a piedi in un’oretta ed è uno dei modi più divertenti e diretti per entrare nello spirito 39


Ticino e non solo

dove si trova

BRASILE Rio de Janeiro

diamo i numeri

6.320.446

gli abitanti secondo l’ultimo censimento. È la seconda città del Brasile dopo San Paolo.

53,6%

la popolazione bianca che compone la città. Religione: i cattolici sono la maggioranza (60,71%).

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sono i quartieri della città, che non hanno funzioni amministrative. Il municipio è invece politicamente suddiviso in 33 regioni. 40

carioca. Il lungomare – che ha ispirato Garota de Ipanema di Vinícius de Moraes e Toquinho (1962) – è di per sé un’opera d’arte costruita nel 1930 utilizzando le piastrelle portoghesi bianche e nere per formare un’onda geometrica. Pausa? I chiringuitos distribuiti lungo tutta la spiaggia atlantica sono perfetti per un’acqua di cocco rinfrescante. Una corona di diamanti Rio de Janeiro è tante cose. Come Il bairro di Santa Teresa, noto per il suo lato bohémien: sorge sul fianco di una collina e può essere raggiunto a bordo di un tram giallo. Nato intorno a un convento a partire dal 1750, si è sviluppato come quartiere benestante fin dai primi del Novecento. Per un certo periodo è andato decadendo per poi

rinascere con gallerie e atelier d’arte e ristoranti. Il Museo do Bonde permette di ripercorrerne la storia. Vicino al Centro Culturale Parque da Ruìnas invece si trova il Museu da Chacara do Céu dove si trova una collezione privata che va da Candido Portinari a Matisse, Di Cavalcanti ed Eliseu Visconti. Le vecchie case coloniali colorate fanno di questa zona della città un autentico museo a cielo aperto. Scendendo le scale mosaicate di Selaròn si giunge nel quartiere di Lapa, epicentro della vita notturna. Si balla tutta la notte ad Asa Branca, famosa per il forrò, allo Scenarium Carioca da Gema, regno del samba, al Club Democratico e al Lapa 40 Graus. La musica live qui rappresenta la regola piuttosto che l’eccezione. Le tribù urbane che preferiscono DJ e concerti rock fre-


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Come visitarla

 A piedi o in skate sul bagnasciuga  In bicicletta: bikeinriotours.com  In bus (portare un maglioncino per l’aria condizionata)  Raggiungere le vette con spettacolari tram e teleferiche  Di sera solo con i taxi ufficiali

Dove Dormire  Design & Lusso Hotel Fasano Rio de Janeiro by Philippe Starck  Avventura Pousada Favela Cantagalo  Local Soggiorna a casa di brasiliani tramite airbnb.com

alCuni souvenir  Bikini carioca  Infradito Havaianas  Canga, telo da spiaggia  Miniature artistiche in legno by Terravixta al Museo de Arte do Rio (MAR) quentano invece Progress e Casting Flying Circus. Assieme a Santa Teresa, Lapa è la versione carioca di Montmartre. Dagli anni Cinquanta attira intellettuali, artisti e politici che si incontrano a suon di musica. Se non si è un gatto della danza, sedersi a un tavolino, sorseggiando una caipirinha, osservando la facilità con cui solo i brasiliani sanno muovere il corpo non ha prezzo. Luci e povertà E nella notte luccicano le Favelas. Come diamanti grezzi, lucine aggrappate su per le montagne. Sebbene non vi abitino i privilegiati, godono della vista più spettacolare. Da lontano sono uno spettacolo. Più ci si addentra e le si vive da vicino più manifestano la loro complessità. La Favela Santa Marta è tra le più conosciute: dedalo di mattoni rossi

e lamiera, ospita oltre 8.000 persone. Situata nel sud di Rio, è sopravvissuta al piano delle rimozioni forzate attuato dalla dittatura brasiliana. Se fino a poco tempo fa era uno dei luoghi più pericolosi della città, dal 2008 è stata «pacificata», la situazione dell’ordine pubblico è migliorata e, durante l’ultima visita, ho avuto modo di camminarci tranquillamente. ONG locali come Atitude social vi sviluppano progetti artistici e programmi culturali. Ogni volta che ci si innamora, un pezzetto di cuore resta lì. La mia cura alla saudade di Rio de Janeiro è Lugano, così diversa ma così simile nelle sue curve tonde, nell’arco sorridente della sua baia e nei colori accesi della natura. La verità è che, da quando in Lugano vedo un po’ di Rio, la amo ancora di più. Un viaggio di Keri Gonzato

mangiare & bere  Copacabana Per un caffè in stile Confeitaria Colombo con il suoi 120 anni di attività: oltre che di torta, profuma di storia.  Lungomare Chiringuitos per agua de coco e caipirinhas.  Leblon Bibi Sucos per rigeneranti succhi di frutta tropicale, sandwich con avocado e açai com granola.  Santa Teresa Bar do Mineiro la domenica per mangiare una buona feijoada in un ambiente pittoresco e rilassato.  Centro Hachiko per gustare del sushi eccellente. 41


Tendenze

sorprese

Container dolce casa Nella prospettiva di riutilizzo di elementi esistenti si sta sviluppando una nuova tipologia di abitazioni: strutture modulari e funzionali, realizzate con contenitori da carico affiancati e sovrapposti per creare diversi ambienti, tutti da scoprire. E molto trendy. Scrive Francesca Ajmar

N

el vedere un container trasportato su un camion, difficilmente lo associamo all’idea di «casa», e tantomeno i muri di container sovrapposti l’uno all’altro potremmo considerarli come una sorta di condominio o di spazio abitativo collettivo. Eppure negli ultimi anni sono sempre più numerosi e qualificati gli studi di architettura che, in un’ottica di recupero dei materiale di scarto, opportunamente trattati e trasformati, si stanno specializzando nella progettazione di «case-container». E non si tratta di sistemazioni di fortuna, ma di alloggi, uffici, studi, negozi o atelier di tutto rispetto e dotati di ogni comfort. In effetti, il container ISO classico offre già una struttura in acciaio nata in virtù della sua modularità, da un’idea di Malcolm Mclean, un imprenditore americano attivo nel campo dei trasporti. Nel 1955, mentre nel porto di Newark osservava che la merce fosse trasferita a bordo di una delle sue navi, si rese conto che trasportare l’intero corpo del camion sarebbe stato molto più semplice che stivarne il carico. Dopodiché i container sono sempre stati utilizzati per il trasporto di merci, e mai pensati per strutture mobili o stanziali, adatte alla vita quotidiana. architettura innovativa e sostenibile Sono già alcuni anni che un architetto di Lubiana, Jure Kotnik, realizza case, laboratori, scuole, negozi e quant’altro gli viene commissionato, partendo da container navali dismessi che affianca o sovrappone, modificandoli e ottenendo spazi abitativi molto funzionali. Altro architetto che si è dedicato all’utilizzo del container con notevoli risultati è la statunitense Jennifer Siegal, vincitrice nel 2015 dell’arcVision Prize, un concorso internazionale rivolto alle donne architetto promosso da Italcementi. La Siegal, il cui sito è davvero 42


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Il caso FreItag

Un esempio di eccellente riutilizzo del container è quello voluto dalla Freitag, nota per la produzione di borse ottenute dal riciclo di teloni per camion, per il suo shop center di Zurigo. Progettato dallo studio zurighese di architettura Spillmann Echsle, è composto da ben diciassette container organizzati in modo modulare e con una marcata verticalità. L’edificio che ne è derivato, all’intersezione fra due direttive di grande traffico, rappresenta un impressionante elemento all’interno del tessuto urbano della città e riflette pienamente la filosofia e lo spirito dell’azienda sorta a partire dalla geniale idea di due fratelli, Daniel e Markus Freitag.

spettacolare (designmobile.com), è stata premiata per le coraggiose idee espresse nella ricerca e nello sviluppo di sistemi abitativi prefabbricati a basso costo. Adam Kalkin, altro statunitense, propone sul mercato case prefabbricate ottenute dall’assemblaggio di diversi container. Da anni il suo studio, ormai celebre, si ispira al lavoro e alla concezione del collega Buckminster Fuller, noto archietto che già negli anni Quaranta, da vero pioniere, affrontò il tema dell’architettura prefabbricata, con esiti spesso decisamente avveniristici. Kalkin ha di recente realizzato una splendida abitazione nel nord del Maine utilizzando 12 container navali inglobati all’interno di una struttura più ampia in ferro-vetro, che ricopre una superficie di 370 mq, disposti su due piani. Ciò che caratterizza maggiormente queste abitazioni è l’utilizzo di ampie vetrate, capaci di accogliere la luce naturale. Costi ed effiCienza Oltre alla grande cura rivolta alla sostenibilità dei materiali scelti e al tema dell’efficienza energetica, un ulteriore elemento interessante concerne l’ab-

battimento dei costi di realizzazione: si parte in media da 125 franchi al mq, una cifra contenuta, alla portata di molti. Un altro progetto di rilievo è il Cove Park Shipping Containers in Scozia: una serie di residenze per artisti realizzate in un contesto naturale di grande suggestione. Cove Park è un centro internazionale per l’arte e i mestieri creativi, che si estende su un territorio di varie decine di ettari nella penisola di Rosneath, sulla costa occidentale della Scozia. Le residenze degli artisti sono state progettate dallo studio di architettura Urban Space Management, che ha pensato di affiancare vari container per ottenere unità abitative indipendenti e modulari lungo uno specchio d’acqua che dona ancor più luce e poesia all’intero contesto. Il tetto dei container è stato coperto da un manto erboso per meglio inserire l’opera nella vegetazione del parco, mentre una parete è stata sostituita da ampie vetrate scorrevoli e oblò laterali che favoriscono l’illuminazione naturale. Un altro indiscutibile vantaggio è la rapidità di costruzione: i primi sei container di Cove Park sono stati montati in soli tre giorni. 43


Tendenze

stile

Autunno made in Ticino La moda in questa stagione si contrassegna per i colori caldi e i tessuti morbidi e sofisticati. Con grande attenzione al consumatore, cresce la proposta di capi creati «su misura», in grado di esaltare personalità e carattere. Scrive Valentino Odorico

Foto Stefano Guindani; abiti Brunello Barbieri, Rancate

C

amminando per le vie delle nostre città, e osservando le vetrine delle numerose boutique, possiamo comprendere immediatamente quali sono le proposte moda per questo autunno. Se da un lato le passerelle propongono svariati capi e infinite tendenze, dall’altro c’è il meticoloso lavoro dei nostri negozianti, spesso principali punti di riferimento, che osservando e studiando le tendenze, valutano le giuste idee per la propria clientela. Ecco materializzarsi davanti ai nostri occhi una moda assolutamente indossabile nella quotidianità, contemporanea, con proposte perfette sia per il giorno sia per la sera. La femminilità è raccontata attraverso la figura di donna forte,

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mamma e lavoratrice, che convive in modo stupefacente con la sua doppia anima: rock e romantica allo stesso tempo. L’uomo predilige capi comodi e rilassati, che coniugano eleganza e praticità. Il velluto, anche alle nostre latitudini, è il grande protagonista delle creazioni: sofisticato, caldo, seducente ritorna questa stagione in modo preponderante nel nostro guardaroba. Ma il consumatore è molto attento anche alla qualità: ecco che la lana pregiata, i cotoni pesanti, i filati ricercati e le rifiniture perfette, sono ormai un’esigenza per una buona fetta del pubblico. Oltre ai grandi marchi sul nostro territorio esiste anche un’importante offerta artigianale: brand locali che riescono

non solo a creare abiti di tendenza, ma sono capaci di trasformarli secondo il gusto del cliente, le sue aspettative, puntando su un attento servizio personalizzato. Una delle tendenze sempre più in voga, soprattutto per capi pregiati e importanti come quelli invernali, è proprio data dalla realizzazione di modelli e proposte «su misura». Mixare, unire, elaborare un proprio stile, raccontare la propria personalità: ogni capo d’abbigliamento diventa sempre più uno strumento da utilizzare per creare la propria moda, oltre i dettami e oltre le passerelle. Sentiamoci liberi quindi di giocare con varie texture: per andare sul sicuro, un deciso sì alle righe, grande must della stagione; ottimo anche


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i sette «must» 1. Velluto

Per essere eleganti, con un tocco di naturale sofisticatezza, il velluto è il tessuto della stagione. Proposto in numerose varianti colore è utilizzato non solo sugli abiti, ma anche come bordatura su accessori, borse e scarpe. Con la giusta accortezza e in situazioni particolarmente eleganti si può osare anche in total look.

2. La tracolla

La borsa a tracolla, al di là del modello, è il must di questa stagione. Non ci sono grandezze predefinite e modelli particolari; essenziale è indossarla in modo che attraversi tutto il torace: una tendenza che, giocando con le lunghezze, aiuta a smorzare tagli particolari del nostro fisico e a slanciare la figura.

3. Eleganza casual

Un abito elegante e dal taglio contemporaneo è la scelta vincente: per essere alla moda bisogna trasmettere un senso di innata comodità. Questo autunno si punta su una praticità che racconta un’attenzione al bello, ma non necessariamente legato al concetto di lussuoso.

4. Jeans ricamato

Un capo che non solo è sempre di tendenza, ma che in questo inverno rivive di nuovo lustro. Via libera a quelli ricamati, decorati e impreziositi con vari dettagli. Ottimi in abbinamento a una camicia bianca, a un maglione e con un cappotto.

5. Accessoriati

Mai rinunciare al giusto accessorio: una parte fondamentale nel completamento di un look. Per il mondo maschile molto ricca la varietà di zaini e borse eleganti, anche abbinate alla scarpa. Per le signore molto attuale l’idea della «doppia borsa»: una grande e una più piccola, che viaggiano sempre in coppia e che diventando complementari. Foto Marian Bader; abiti Blu Boutique, Lugano

l’abbinamento di nuance basiche e fredde, con colori caldi come l’ocra, il mattone, l’arancio e il senape. Un evergreen sempre attuale rimane il nero; ovviamente presenti anche il bianco e tutta la palette dei marroni. In un’epoca dove utilizziamo numerosi oggetti hi-tech e dove il tempo a disposizione è poco, anche l’accessorio e la borsa ricoprono un ruolo fondamentale nel look. Ecco che la giusta valigia, lo zaino perfetto e la tracolla passe-partout, non sono più un’aggiunta ma diventano un naturale completamento del look stesso. Molto ricca anche la proposta unisex; tessuti e tagli che si adattano sia all’universo maschile, sia a quello femminile. Un gioco di mescolanze del guardaroba

che rende tutto immediato, dove la praticità prende il sopravvento sul bisogno di apparire a ogni costo. Il gessato non troppo marcato, la giacca destrutturata, l’abito elegante ma dal taglio casual, i disegni micro: queste le tendenze e i capi maggiormente amati dai signori, soprattutto nelle nostre città. Le signore invece possono optare per abiti dal taglio pulito che accompagnano la silhouette, da portare in ogni occasione senza risultare mai fuori luogo; l’impronta di stile è spesso regalata dalle linee eleganti, ma non per questo meno pratiche. Una moda che dialoga con il corpo per abbinamenti pensati per la singola persona, per ogni contesto, per molti luoghi e numerosi lavori.

6. Retrò stile

Che l’abito sia nuovo o che faccia già parte del nostro guardaroba, il vestito dal sapore vintage è una scelta assolutamente centrata! Un capo che non solo è attuale, ma diventa un dettaglio bon-ton da sfoggiare in ogni occasione, in ogni attimo della giornata.

7. Colori caldi

Le nuance della stagione portano voglia di calore anche fuori casa: giallo, marrone, ocra, mattone, arancio, rosso. Cromatismi che ricordano proprio le atmosfere autunnali e la naturalezza dei boschi, il calore di un camino, donando colore anche alle grigie mattinate di pioggia. Per chi predilige, nonostante tutto, le tonalità fredde meglio puntare sulla gamma del blu intenso, del celeste, del navy e del verde smeraldo. Due «non colori» come il nero e il bianco sono infine un evergreen sempre presente. 45


Relax

stelle & curiosità l’oggetto Il container

Astroparade

di Betty

Ve l’aspettavate? Ne dubito. La Bilancia, con un balzo, scala il podio in virtù della sua curiosità. Il Sagittario tiene la posizione mentre Gemelli e Vergine sprofondano, in un mare di emozioni

Le Strategie Oblique - un mazzo di carte di circa 7x9 cm contenute in una piccola scatola nera - furono create dal musicista Brian Eno e dall’artista Peter Schmidt nel 1975. L’idea era quella di stimolare, attraverso una sorta di gioco, chi svolge lavori creativi a superare i blocchi mentali, favorendo lo sviluppo del pensiero laterale. È un po’ quello che fece, come si narra nell’articolo a pagina 42 di Francesca Ajmar, l’imprenditore Malcom McLean mentre nel 1955 osservava la merce che veniva issata a bordo di una delle sue navi mercantili nel porto di Newark. Una pensata geniale, all’apparenza semplice - in fondo di un grosso, grossissimo baule si tratta -, che nell’arco di un decennio rivoluzionerà l’intero sistema di trasporto globale trasformando i porti in gigantesci depositi di container (è nato il verbo «containizzare»). I vantaggi sono svariati: minori rischi di danneggiare i carichi, operazioni logistiche facilitate e un’estrema velocità di imbarco e sbarco. Le cose per McLean andarono piuttosto bene visto che dieci anni dopo, nel 1966, vendeva la sua compagnia navale, la Sea Land, a 530 milioni di dollari. Ma a quanto pare la sua idea - McLean è morto nel 2001 - ha trovato nuova linfa grazie a giovani architetti che, Strategie Oblique o meno, stanno trasformando i grossi bauli metallici in splendide ed ecologiche case, per tutti.

istruzioni per l’uso Sette indizi che (forse) stai perdendo le elezioni di Walter Mariotti 46

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BILANcIA

Mercurio entra il 13 novembre nella terza casa solare: «Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. sempre. Il viaggio non finisce mai» (José Saramago). Marte sostiene una vostra idea, un vostro progetto in un contesto pubblico.

2

SAGIttARIO

Occasioni e flirt per i nati nella seconda decade tra il 6 e il 12. Grazie a Venere e a un compiacente Urano saprete essere originali e creativi. Fortemente motivati i nati nella seconda decade nell’affrontare qualunque tipo di attività e di scelta. Date spazio alle novità e abbandonate le vecchie consuetudini.

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cAPRIcORNO

Steve Jobs, il fondatore della Apple, ebbe a dire: «Ricordare che sono destinato a morire è il modo migliore che io conosca per evitare di cadere nella trappola di pensare di avere qualcosa da perdere. Siamo già nudi. Non c’è ragione per non seguire il nostro cuore». Attenti a non commettere errori di valutazione.

4 scorpione

5 pesci

6 ariete

7 Leone

8 cancro

9 gemeLLi

10 toro

11 acquario

12 vergine

Giove in dodicesima casa, Marte in terza casa, Mercurio in prima. Approfittate di questo momento per tessere una proficua ragnatela all’interno delle vostre relazioni sociali. Grazie a Marte sarete assai determinati. calo energetico dall’8.

ci sono momenti in cui vorremmo fare tabula rasa, con slanci nichilisti in cui si coniugano sia il sano bisogno di dare una svolta alla propria vita, sia la peggior distruttività. Favorite i fuori programma e tentate la sorte. Mischiate il mazzo. Fino al 9, apporto energetico di Marte nel segno del capricorno. Diversamente i nati nella prima decade, con l’ingresso del pianeta rosso in Acquario: dovranno stare attenti a compiere una cosa per volta senza farsi prendere dall’ansia.

1. Quando il partito che rappresenti prima non ti riconosce e poi ti spara contro. 2. Quando tua moglie, che hai conosciuto in occasione di un servizio fotografico sexy, critica le tue battute sulle donne e il sesso.

Marte in sestile, Mercurio in trigono, Saturno angolare. Jean cocteau ebbe una volta a dire: «ci sono tre misteri che non sono mai riuscito a capire: il flusso e il riflusso delle maree, il regime politico delle api e la logica femminile». coraggio.

«Bisogna credere per forza che l’uomo abbia voluto vivere in società, dato che la società esiste; però, da quando esiste, l’uomo usa buona parte della sua energia e della sua astuzia per lottare contro di essa». (Georges Simenon). «Dentro un ring o fuori, non c’è niente di male a cadere. È sbagliato restare a terra». Sono parole dell’indimenticabile cassius clay. Pensateci. Inutile affliggersi per una caduta: imparate piuttosto a dosare scientemente le vostre energie.

3. Quando il marito della tua rivale, che l’ha tradita per tutta la vita, è al suo fianco e le sorride. 4. Quando i media ironizzano sui tuoi capelli phonati, ma elogiano quelli della tua rivale cotonati. 5. Quando il parere delle stelle di

«Una volta consegnati i nostri sensi e i nostri sistemi nervosi alle manipolazioni di coloro che cercano di trarre profitti prendendo in affitto i nostri occhi, le orecchie e i nervi, in realtà non abbiamo più diritti» (Marshall McLuhan). «La superstizione», ha scritto Plutarco, «è un’idea contaminata dall’emozione o dalla suggestione, un’ipotesi che produce timore, un timore che avvilisce e distrugge, in quanto si crede sì che Dio esista, ma che sia ostile e dannoso».

«Non voglio essere in balia delle mie emozioni», dichiarò Oscar Wilde, «voglio servirmene, goderle e dominarle». Eccellente programma, ma con la Luna in opposizione tra il 9 e l’11 novembre sarete in balia di sbalzi umorali e scatti d’ira.

Hollywood vale più di quello degli agricoltori dell’Alabama. 6. Quando tu hai fatto i soldi da palazzinaro e il tuo rivale, invece, da politico. 7. Quando la competizione finisce l’8 novembre, ma (forse) non è mai iniziata.


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Risolvete il cruciverba di Daniela e trovate la parola chiave. Per vincere il premio in palio, chiamate il numero 0901 59 15 80 (CHF 0.90/chiamata) entro il 10 novembre e seguite le indicazioni lasciando la vostra soluzione e i vostri dati. Oppure inviate una cartolina postale con la vostra soluzione entro l’8 novembre a: Twister Interactive AG, “Ticinosette”, Altsagenstrasse 1, 6048 Horw.

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Premio in Palio: 5 Carte BimBi aCComPagnati offerte da arCoBaleno Carta Junior e Bimbi accompagnati arcobaleno.ch/junior

1. Il polmone verde luganese w 10. Segno zodiacale w 11. Navicella spaziale w 12. Rimanere w 13. Spinta iniziale w 14. Cuor di Pasquale w 15. Il nome di Pacino w 16. Nel cuore della Toscana w 17. Cantone svizzero w 18. Sdrucite, lacere w 21. I confini di Arogno w 22. Compatta, dura w 23. Consonanti in aviere w 24. Svezia e Cuba w 25. Odio w 27. La sposa di Assuero w 30. Privi di compagnia w 31. Il re della foresta w 32. Ispide w 33. Uruguay e Germania w 34. Il noto Martin w 36. Antico Testamento w 37. Alimenti w 39. Devota w 41. Il Conti, presentatore w 43. Mesciono vino w 45. Il giorno trascorso w 47. Il Ticino sulle targhe w 48. Ama Tristano w 50. Ammiraglio in breve w 52. Il Sodio del chimico w 53. I confini del Ticino w 54. Il figlio di Anchise w 55. Canto patriottico w 56. Palpitano

VeRTIcALI

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ORIzzONTALI

Arcobaleno offre la nuova

Carta Bimbi accompagnati da CHF 30.– a 5 fortunati lettori che comunicheranno la soluzione corretta del cruciverba.

1. Fuilcostruttoredelponte-digadi Melide w 2. Ilnome diToscaniniw 3. Cattiva w 4. Coladallacandela w5. OperadiVerdiw 6. ComunitàEuropea w 7. Bimba fiabesca w 8. Moraw 9. Profonde, intime w 13. Omicidio w 19. Montegrecow 20. Gigi, attore w 22. Tappetinodacamera w 23. Vigliaccheria w 24. Pariin esatto w 26. Ritorno in centrow 28. Èanchepieghevolew 29. Colpevoli(f) w 35. Le inizialidiPappalardo w 38. Allegria w 40. VinacqueDomenico Trezzini w 42. Campicellocoltivato w 44. Temporizzatore w 46. Dittongo ingiadaw 49. NelcentrodiLosanna w 51. Innessun tempo w 54. Dittongo inreumatismo

TIRATuRA cONTROLLATA 63.212 copie chIusuRA RedAzIONALe Venerdì xxxxxxx2016 edITORe teleradio7Sa,muzzano AmmINIsTRAzIONe viaindustria,6933 muzzano tel.091960 33 83 / fax.0919603155 dIRezIONe, RedAzIONe, cOmpOsIzIONe e sTAmpA CentroStampa ticinoSa via industria, 6933 muzzano tel.091960 33 83 / fax.0919682988 ticino7@cdt.ch www.ticino7.ch www.issuu.com/infocdt/docs ticino7è su facebook sTAmpA (cartapatinata) Salvioniartigrafiche Sa Bellinzona tBS,laBuonaStampaSa Pregassona pubbLIcITà Publicitas ag, danielSiegenthaler muertschenstrasse39,Postfach 8010Zürich tel.058680 95 92 / 0796357222 daniel.siegenthaler@publicitas.com dATI peR LA sTAmpA riviste@publicitas.com publicitas.ch/riviste ANNuNcI LOcALI Publicitas lugano tel.058680 91 80/fax.0586809171 lugano@publicitas.ch IN cOpeRTINA dormire, che fatica!(foto©Boris)

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Con la Carta Bimbi accompagnati, i bambini dai 6 anni fino al compimento del sedicesimo anno di età, se accompagnati da una persona con titolo di trasporto valido, potranno viaggiare con i mezzi pubblici in Svizzera a un costo di 30 franchi per un anno intero. arcobaleno.ch/junior

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La soluzione del Concorso apparso il 21 ottobre è: FRANTOIO Tra coloro che hanno comunicato la parola chiave corretta è stata sorteggiata: Alba Frigerio 6518 Gorduno Alla vincitrice facciamo i nostri complimenti! 47



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