ANNO XV n. 1 Gennaio ANNOFebbraio XV n. 6 2017
4 Intervista a Fiorentino Presidente in carica SIDO 2018
5 Svolta del V Forum SUSO: "Tecnologia digitale in Ortodonzia e non solo"
6 Congresso SIBOS a Salerno terapie invisibili in Ortodonzia
Damaso Caprioglio intervista Giuseppe Fiorentino, Presidente in carica alla SIDO, sui programmi futuri ed in occasione del 50° di fondazione della Società.
Sabato 18 novembre il V Forum della Professione Ortodontica si è tenuto a Bologna sul tema “Tecnologia digitale in Ortodonzia e non solo”
Annuale appuntamento scientifico culturale della Società italiana di biomeccanica e ortodonzia segmentata (SIBOS) il 24 e 25 novembre
6 Il Gruppo GISO celebra i suo 50 anni: Fece crescere l’Ortodonzia in Italia
8 ASO Assistenti Studio Odontoiatrico Nuovo profilo sanitario
13 Firenze, congresso AIFO: malocclusione
Primo sodalizio ortodontico creato in Italia (GISO) vide le sue prime origini nel 1964 a Berna per essere fondato ufficialmente il 7 dicembre 1967 a La Spezia
Parere positivo il 23 novembre dalla Conferenza delle Regioni al profilo dell'Assistente Studio Odontoiatrico (ASO)
L'aspetto eziologico della malocclusione è stato il tema su cui si è focalizzato il Congresso autunnale dell’AIFO a Firenze il 10 e l’11 novembre
con i Funzionalisti Orofacciali
LA LINGUA BATTE
Congressi e sponsorizzazioni Un rapporto su cui riflettere
Dott.ssa Elena Pozzi
Ortodonzia in pericolo? A rischio c'è anche la professione Ortodonzia in pericolo. Ritenere che il rischio sia solo un problema legato alla nostra amata disciplina, rischia di essere una valutazione superficiale. L’utilizzo del digitale è cosa corretta e necessaria al progresso scientifico e all’avanzamento della professione medica per la salute del paziente. Anche la sinergia della ricerca in università con le Aziende, vissuta in autonomia e rispetto dei ruoli, non è né sarà mai un problema di etica. Per l’Odontoiatria di oggi, lo è invece il suo venir meno in alcune aziende commerciali, in qualche esercente la professione medica, in quei laboratori di odontotecnica compresi nell’idea che sia tutto e solo comunicazione digitale, mentre etica è invece anche il prevedere queste cadute di stile ed stigmatizzare quel che in alcuni Paesi sta diventando una normalità. Paesi dove un paziente può definire in autonomia una terapia ortodontica, sotto la guida di Aziende venditrici di diagnosi, piano terapeutico e percorso clinico autonomo. Etica è non farla passare come normalità, perché sotto questo nome stanno una diagnosi frutto di studi e rielaborazione in alternative terapeutiche di reports condivise col paziente prima di decidere quale via intraprendere e non il semplice invio di impronte trasformate in mascherine trasparenti per allineare "terapeuticamente" i denti. È ora di individuare con le altre sigle sindacali e società scientifiche la strada da
CORSO FAD 2017
50 Crediti ECM in modalità FAD "La Responsabilità Odontoiatrica
e i rapporti di attività professionale in Ortodonzia"
percorrere, decidendo “cosa fare” per la salute orale e l’integrità dei nostri pazienti, incidendo su una società dei consumi che tutto asfalta senza tener conto delle qualità dei risultati clinici. Si torni quindi ad insegnare l’etica facendola rispettare nelle varie fasce della società (industria, università, professione, scuola e famiglia). Solo così e solo uniti si potrà evitare che la professione scompaia lentamente lasciando il posto ad una desolata “autodeterminazione dell’essere”. E poiché siamo giunti con SUSONews al termine di un altro anno editoriale mentre quello nuovo già si preannuncia denso di novità, non posso non esprimere ai nostri lettori un duplice augurio: di gioire di una pausa festiva “piena” e vivere l’anno che sta per aprirsi, con intensità personale e professionale A pagina 8 due vicende giudiziarie emblematiche della incipiente "normalità" del fai da te ortodontico.
Pietro di Michele Presidente Nazionale SUSO
TERRE ORTO ORTODONTISTI DOPO IL TERREMOTO
TERRE
RTO
FAI UNA DONAZIONE PER I BAMBINI DELLE CITTÀ TERREMOTATE DEL CENTRO ITALIA
ecm@emmeduegroup.it
Riceverà il codice di accesso alla piattaforma dedicata e potrà procedere al completamento del Corso entro la scadenza del 31/12/2017.
ULTIMI GIORNI PER L'ISCRIZIONE AL CORSO FAD!
vedi pagina seguente
Tavola Rotonda a Roma sul "come" si sta evolvendo la professione Occorre riflettere intensamente sul “come” si sta evolvendo la professione e pronunciare un deciso basta ad un nuovo stile commerciale, che poco o nulla ha a che fare con l’attività di un medico/odontoiatra che tanto ha studiato e che continua a farlo per consentire in modo più appropriato ad un consumatore (perche così si sente e così è visto socialmente, ndr.) di decidere come e in quanto tempo correggere una problematica ortognatodontica. A questo punto per avviare un opportuno confronto tra Scuole e Associazioni tra le più rappresentative sul territorio nazionale, è apparso non solo opportuno ma necessario a SUSO indire a Roma una Tavola Rotonda. Raoul D’Alessio – Presidente SUSO Roma Coordinamento Nazionale delle Presidenze Provinciali
Comunichiamo che è in scadenza il CORSO FAD SUSO 2017 (50 CREDITI ECM) gratuito per i soci in regola con la quota associativa 2017. Chi è interessato all’accesso del CORSO FAD deve inviare mail per iscrizione a:
Colpita dall’intervista del Prof. Giuseppe Siciliani al Presidente eletto AIDOR 2018, Luca Lombardo ed in particolare dalle parole “Il prossimo congresso dell’Accademia sarà il primo evento sponsor free…” l’Amministratore Unico della Leone S.p.A., Elena Pozzi, esprime in alcune considerazioni sul rapporto congressi/sponsorizzazioni, rapporto indubbiamente delicato, indubbiamente meritevole di riflessione approfondita. Pubblichiamo pertanto integralmente il testo della lettera dell’AD Leone SpA, che ringraziamo per avere con le sue considerazioni avviato un dibattito che non mancherà di trovare eco fedele sulle pagine SUSONews. La redazione
vedi pagina 6
BANCA CARIGE
IT 70X0617512901000000477280 Intestato a SUSO: Largo Re Umberto 104 - 10128 Torino Continua la Campagna “TERRE ORTO”, iniziativa di solidarietà tuttora in corso che il SUSO ha promosso a favore dei bambini delle città terremotate del centro Italia.
Per informazioni e notizie
www.suso.it
susosindacato@libero.it SUSO Sindacato Ortodonzia
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DALLA PRIMA
In geologia i terremoti al ribasso con le "fake news" Che ci faceva un geologo alla conferenza del 22 Novembre scorso al Policlinico Universitario Gemelli sulle “fake news dal web” organizzata dall’Albo dei medici e odontoiatri di Roma? Sono stato chiamato a parlare di Geoetica, ossia di un approccio etico alla geologia e della necessità di una corretta comunicazione attraverso la divulgazione. L’unica arma per combattere questo fenomeno, di cui anche la geologia è fin troppo spesso vittima, è riprendersi la fiducia della società come scienziati, attraverso un’etica granitica e la buona comunicazione. Qualche esempio in geologia? I primi dati relativi al terremoto sono cambiati nel tempo, dando adito al dilagare della fake news delle catastrofi (vedi anche nei terremoti de L’Aquila e dell’Emilia): La “manipolazione al ribasso” della magnitudo è una manovra attuata al fine di non risarcire al 100% i danni per i fabbricati colpiti. L’evento sismico, attraverso i media, era passato dall’iniziale 7.1 al successivo 6.1. Il dubbio sorgeva per via del decreto legge n. 59 del 15 maggio 2012, promosso dal Governo Monti per la riorganizzazione della Protezione Civile, dove all’articolo 2 veniva proposta la “esclusione, anche parziale, dell’intervento statale per i danni subiti da fabbricati”, rimosso prima della sua conversione in legge (avvenuta il 12/07/2013). Sulla base di questo equivoco il web ha dato luce ad un prodotto frutto di fantasia e scarsa conoscenza dei fatti: I risarcimenti sarebbero stati calcolati in base alla magnitudo sismica, appositamente ridotta. In cosa questa notizia è una “bufala”? I dati sulla scossa sismica sono effettivamente cambiati nel tempo, i primi provenivano dall’USGS (United States Geological Survey) che rilevava una magnitudo pari a 7.1 poi ridimensionata dai dati INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) che segnalavano all’inizio 6.1 poi 6.5. La motivazione non è però una manovra del governo, come avrebbero voluto far credere alcuni teorici del complotto, ma ben più interessante. La prima stima, quella proveniente dall’USGS, si basa sulla magnitudo del momento sismico (MMS), misura il terremoto in termini di energia liberata. Le altre stime, quelle provenienti dall’INGV, si basano
sulla scala Richter (ML6.1) e sulla scala MMS (Mw6.5). Il dato in scala Richter, più rapido da analizzare, viene calcolato in pochi minuti e comunicato alla Protezione Civile. È indispensabile per organizzare i soccorsi; risulta comunque meno preciso del valore in scala MMS per terremoti maggiori a Mw6. I due valori finiranno col coincidere man mano che arrivano nuovi dati e quello in scala Richter viene aggiornato. Per il dato in MMS invece bisogna attendere che sia stato registrato ed analizzato tutto il segnale sismico nelle molte stazioni che compongono la Rete Sismica Nazionale, richiede più tempo! Altro aspetto importante relativo alle scale utilizzate è che i danni, in termini di vite, strutture e ambiente vengono valutati in base alla scala Mercalli. Un terremoto di Mw9 in mezzo ad un deserto disabitato avrebbe un fattore pari a 0 per Mercalli, mentre scosse sismiche di entità anche molto minore possono avere un fattore maggiore in aree densamente popolate. Sarebbe privo di senso utilizzare la ML o la MMS per valutare i risarcimenti quando si ha uno strumento più adeguato. Che effetti produce la loro diffusione? Le fake news fanno perno su fattori emotivi, quali la paura o la compassione, e spingono chi le legge a diffidare di persone preparate, o del governo… come del parere di un medico, di un odontoiatra o in questo caso di un geologo; il clima di sfiducia che si crea intorno alla scienza genera problemi non indifferenti al paese ed ai singoli. Possiamo citare l’esperimento SOX, nel Gran Sasso, gestito dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) che, a causa della diffusione di fake news, rischia di essere cancellato; annullando un’esperienza scientifica di rilievo internazionale, che conta sulla collaborazione di 140 scienziati di tutto il mondo. Analogamente, in medicina, alcune persone rinunciano a cure offerte in coscienza per seguire terapie lette sul web e spesso prive di qualsiasi fondamento scientifico (sperimentazione e della ripetibilità dei risultati). Come si possono combattere? La maggior fonte di diffusione di questo tipo di notizie è il web, ma lungi dal demonizzarlo, lo si può utilizzare per fare buona comunicazione della scienza in termini semplici e accessibili, mediante piattaforme di divulgazione controllate e di alto livello. Oggi più che mai servono onestà intellettuale e buona divulgazione, il riconoscimento dei limiti delle materie studiate ed un approccio etico in tutte le scienze. Si deve riconquistare la fiducia di un pubblico disamorato e più disposto a dubitare cedendo alle proprie paure.
Piedilama, zona rossa, 11/set/2016
Francesco Gallo
Congressi condizionati dagli sponsor?
Iscrizioni SUSO 2018
Risponde Elena Pozzi (AD Leone Spa)
S.U.S.O. (Sindacato Unitario Specialità Ortognatodonzia, 1976) Siamo l'unico puro Sindacato di categoria. Uniamo TUTTI gli Ortodontisti (specialisti, esclusivisti, prevalentisti) d'Italia. Siamo in crescita perché riconosciuti, presenti e attivi a livello intersindacale, Ordinistico e politico (locale e nazionale). Offriamo una serie di servizi fondamentali per la gestione quotiodiana della professione: consulenza legale e fiscale, formule assicurative personalizzate (professionali, RC, TFR, Investo nell'Orto) e personali, analisi e informazioni su tutte le varie normative (vecchie e nuove) che regolano la nostra professione, incontri regionali-provinciali-nazionali su tematiche di particolare interesse sindacale, consigli etici-gestionali-comportamentali, SUSO News,
la nostra rivista che, nella nuova versione, è a cadenza bimestrale e raccoglie tutto il meglio delle notizie, serie e non solo, dell'Ortodonzia italiana e internazionale. Per approfondimenti vedi il sito www.suso.it
NEOLAUREATI E SPECIALIZZANDI € 20 neolaureati (nei 3 anni dalla laurea) € 20 specializzandi (1° anno di specialità) € 50 specializzandi (2° o 3° anno di specialità o masterizzandi) SOCI ORDINARI € 130 per rinnovo entro il 28 febbraio dell'anno in corso o prima iscrizione € 150 per rinnovo oltre il 28 febbraio
MODALITÀ DI PAGAMENTO Bonifico bancario IBAN: IT 71 E 03359 01600 100000116255 Banca Prossima Intesa San Paolo Assegno bancario barrato "non trasferibile" intestato a SUSO Rid addebito automatico SEPA (richiedere modulo in segreteria) Contanti Pagamento online tramite circuito PayPal o carta di credito
ANNO XV - N. 6 - 2017 SUSO news Notiziario d'Informazione del Sindacato Unitario Specialità Ortognatodonzia. S.U.S.O. Largo Re Umberto, 104 10128 Torino Tel. 011. 50 28 20 Fax 011. 50 31 53 susosindacato@libero.it www.suso.it Orari di Segreteria: Lun-Mer-Gio 9.00/13.00 13.30/17.30 Mar-Ven 9.00/13.00
Coordinamento redazionale Patrizia Biancucci Comitato di Redazione Direttore responsabile: Pietro di Michele Vicepresidente S.U.S.O.: Alessandra Leone Segretario S.U.S.O.: Antonio Cesta Tesoriere S.U.S.O.: Francesca Rosato In Redazione Pietro Bracco, Damaso Caprioglio, Gabriella Ceretti, Alessandra Leone, Roberto Longhin, Gianna Maria Nardi, Alberto Pezzini, Federico Picchioni, Maurizio Tonini, Claudia Tosi, Pasquale Venneri
E tutto questo a sole € 130 annuali che diventano € 50 se sei specializzando al 2° o 3° anno o masterizzando e € 20 se sei specializzando al 1° anno o neolaurato. Se lo ritieni necessario e utile, saremo felici di poterti accompagnare e aiutare nell'affrontare le difficoltà sempre crescenti della nostra professione. La domanda di iscrizione è scaricabile da www.suso.it
Hanno collaborato Francesca Argenta, Raoul D’Alessio, Giulio Del Mastro, Igor De Pasquale, Giuseppe Fiorentino, Stefano Frediani, Francesco Gallo, Gabriella Galluccio, Alberto Gentile, William Manuzzi, Pedro Morchon Camino, Marino Musilli, Maria Grazia Piancino, Elena Pozzi, Raffaele Schiavoni, Luca Toninato, Luca Viganò Segreteria di Redazione Angela Rosso
Norme redazionali La Redazione si riserva la facoltà di apportare modifiche, se necessario. In mancanza di dichiarazione contraria, qualunque articolo sottoposto all'approvazione della Redazione presuppone la tacita conferma alla pubblicazione totale o parziale. Non si assumono responsabilità in merito a libri o manoscritti non citati. Gli articoli non a firma della Redazione rappresentano l'opinione dell'Autore, che può non corrispondere a quella dell'Editore. La Redazione non risponde inoltre degli annunci a carattere pubblicitario o equiparati e non assume responsabilità per quanto riguarda informazioni commerciali inerenti associazioni, aziende e mercati e per conseguenze derivanti da informazioni erronee.
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Chiuso il giornale al 18/12/2017 Finito di stampare nel mese di dicembre 2017 Stampa e concessione della Pubblicità
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Ho letto l’intervista del Prof. Siciliani al Presidente eletto AIDOR 2018 Luca Lombardo e mi hanno molto colpito le parole di quest’ultimo “Il prossimo congresso dell’Accademia sarà il primo evento sponsor free”… ”poiché spesso i programmi congressuali sono condizionati da sponsor... Ciò fa male alla nostra professione ma soprattutto ai giovani che prendono per scientifico ciò che nasconde un evidente conflitto di interesse.” Sono rimasta sorpresa che, a detta del Presidente Lombardo, scienziati, professori universitari, professionisti della salute possano avere un pensiero scientifico così debole da essere facilmente condizionati nelle loro argomentazioni da sponsorizzazioni provenienti dall’industria. Personalmente ho molta più fiducia nell’integrità etica, professionale e scientifica della classe medica e confido che la pensino come me molte industrie e molte società scientifiche. Da parte mia, in qualità di amministratore della Leone, posso affermare con forza e risolutezza che da sempre la mia azienda investe in ricerca ed innovazione, collaborando con accademici e clinici al fine di poter proporre al mercato e ai pazienti prodotti sempre più performanti e di qualità crescente. L’investimento e l’impegno che vengono messi a disposizione sono indispensabili per integrare le idee dei medici e dei ricercatori con le conoscenze di chi da oltre 80 anni fabbrica i dispositivi e ne conosce appieno le caratteristiche in termini ingegneristici ed industriali. Sosteniamo quindi la ricerca e la rendiamo fruibile oltre a incentivarne la diffusione. È indispensabile che le innovazioni e i risultati della ricerca vengano resi noti per poter diffondere i progressi. Sta certamente poi alle società scientifiche l’onere di selezionare le ricerche degne di essere proposte ai loro iscritti, ma non credo assolutamente che se un congresso prevede la presenza di sponsor questo debba significare che non possa definirsi scientifico! Dal tempo della famiglia Medici a Firenze crediamo nell’importanza del mecenatismo per lo sviluppo, la diffusione delle scienze, dell’arte, del bello e quindi continueremo a sostenere con la passione e la dedizione che da sempre ci hanno contraddistinto quei ricercatori, quelle società scientifiche, quelle università e quei congressi che insieme a noi vorranno far “crescere” l’ortodonzia, rispettando come nostro principio la loro indipendenza e competenza.
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SPECIALE SIDO
Fiorentino, Presidente in carica per il 2018: “Ho sempre ritenuto indispensabile essere in SIDO”
Giuseppe Fiorentino Damaso Caprioglio intervista Giuseppe Fiorentino, Presidente in carica alla SIDO, sui programmi futuri ed in occasione del 50° di fondazione della Società. Proprio in vista degli importanti appuntamenti che la SIDO e il suo Presidente devono affrontare nel 2018 e della particolare ricorrenza del cinquantesimo, l’intervista è risultata particolarmente corposa. Di qui la sua suddivisione in due parti: invitiamo pertanto i nostri lettori alla lettura della seconda nel prossimo numero. Come sei diventato ortodontista? Innanzitutto grazie per la passione e l’entusiasmo che hai saputo da sempre dedicare alla SIDO. Nel 1984, quand’ero ancora alla ricerca della mia strada, partecipai al congresso SIDO di Sorrento (Presidente Franco Magni) e rimasi letteralmente folgorato, al punto da chiedere la tesi in Ortodonzia ed una volta laureato continuai a coltivare la specialità. Quale leitmotiv e quali temi generali guideranno il tuo anno di presidenza? Quale il motto che hai scelto? Il motto è “GROWinSIDO2018”, che letteralmente significa “Cresci in SIDO” invitando dunque all’inclusione e condivisione dei saperi. Allo stesso tempo, il termine Growin’ è la contrazione di growing ossia: crescendo, alludendo al continuo progresso SIDO e dei suoi soci all’interno. #GROWinSIDO2018 è l’hashtag che useremo per le comunicazioni sui vari “social”: Instagram, Facebook, Twitter. Quindi una SIDO che continua a crescere e un invito a tutti coloro che si occupano di Ortodonzia, dalle persone di esperienza ai giovani che si avvicinano alla specialità, a venire in SIDO ciascuno portando il suo piccolo contributo, per crescere insieme. Due, come sempre, gli eventi scientifici principali: lo Spring Meeting, a Napoli il 16 e 17 marzo e il 49º Congresso a Firenze dall’11 al 13 ottobre con programmi articolati, densi di contenuti. Quali i temi, i relatori principali e la sede dell’incontro di Napoli? Da la nostra apertura come Società alla cultura internazionale, l’’International Spring Meeting ospiterà relatori anche internazionali. Tema principale, la prevenzione. Quindi l’impostazione del piano terapeutico e, nella seconda parte l’”early treatment” o prima fase del trattamento. Nella fattispecie nella prima giornata, la SIDO ritorna alla sua impostazione iniziale. Storicamente lo Spring meeting era la sede dei corsi di aggiornamento SIDO. Quindi avremo due mini-corsi, Il primo, nella mattinata, vedrà impegnata Stella Chaushu da Gerusalemme, che terrà una lezione sulla prevenzione delle problematiche eruttive ed in particolare sulla “primary failure eruption”, problematiche di inclusione per le quali ultimamente viene valutato sempre più positivamente un approccio genetico. La affiancherà un chirurgo della Società
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Italiana di Chirurgia Orale, Angelo Baleani che dirà come e quando affrontare, in collaborazione con il pedodontista, la chirurgia in relazione ai difetti della permuta. Il corso sarà completato da Dania Tamimi (radiologa Usa) che mostrerà con immagini TAC 3D (la Cone Beam), come approfondire la diagnostica e fare una diagnosi differenziale tra il tragitto eruttivo normale dei denti e l’inclusione primaria, tipo di affezione eziologicamente ben definita. Paolo Cattaneo, da Aarhus, completerà il quadro con gli aspetti tecnici della CBCT illustrando rischi e pregi di tale esame e suo uso (o abuso) routinario. La seconda parte del giornata sarà dedicata alla trattazione di un tema molto attuale e di assoluta novità per la SIDO: la prevenzione delle problematiche medico-legali e il contenzioso medico-legale in Ortodonzia. Tra i relatori il Past President Alberto Laino, che, specializzatosi nel frattempo, sta lavorando in campo medico legale con Claudio Buccelli, Cattedra di medicina Legale a Napoli. Per i soci sarà una sorpresa perché lavoreremo essenzialmente sui casi clinici ma con un risvolto medico-legale importante. A chiusura il rilancio di un’iniziativa già portato avanti dalla SIDO, ora con veste rinnovata: il Progetto ”Prevenzione e Solidarietà“. Riprenderemo quel Progetto portato avanti dalle presidenze di Laino e Savastano ma in una nuova veste, con la partnership di una parte importante del nostro mondo professionale. Trascorreremo quindi una serata conviviale nel chiostro del monastero di S. Chiara, uno dei siti più belli e suggestivi di Napoli. Con l’occasione ricordo ai nostri soci che in quei giorni avranno la possibilità di visitare gli splendidi monumenti della città, molto vicini alla sede del convegno SIDO. Appronteremo anche una piccola guida per chi deciderà di trascorrere qualche giorno in più. Nel secondo giorno verrà affrontato il tema dei nuovi mezzi diagnostici, un approfondimento sulle nuove metodiche, impronte e modelli digitali, set up elettronici e come unitamente alle indagini radiologiche 3D hanno cambiato e continueranno a cambiare il modo di fare diagnosi e di impostare il piano terapeutico. E per finire ci addentreremo nel tema più clinico: “early treatment” quando, come e se intervenire; che cosa dice l’EBM circa il nostro intervento e sua utilità per il paziente. Ho tenuto molto ad avere con noi i direttori delle due Scuole napoletane che probabilmente apriranno e chiuderanno la giornata: Roberto Martina e Letizia Perillo. Quanto alla sede del congresso, è la Stazione Marittima nel porto turistico di Napoli, a ridosso della Piazza del
Municipio e del Maschio Angioino, uno dei castelli simbolo della città. A Firenze il 49º Congresso Internazionale. Quali tematiche quali oratori si alterneranno alla Fortezza da Basso? Per quanto attiene al Congresso la formula è quella che abbiamo sperimentato da anni. Il giovedì, corsi pre-congressuali e varie sessioni per i giovani. Per guidarli nelle scelte o nei primi passi, ab-
biamo pensato di organizzare Incontri confronti tra diverse filosofie su temi clinici ben definiti. Quindi, come affrontare la correzione del morso profondo, la chiusura degli spazi ortodontici, le problematiche di rifinitura, contenzione, ed altro ancora. Ci saranno due relatori a confronto su ogni tema clinico, ognuno di una certa esperienza, scelto tra i leader delle relative società scientifiche. Secondo la diversa impostazione affronteranno questi temi clinici, si confronteranno ed i presenti avranno la possibilità di interagire direttamente coi relatori. Vi saranno a disposizione, in contemporanea, almeno due sale ove si tratteranno argomenti diversi per dare un panorama orientativo clinico soddisfacente ai giovani che stanno scegliendo l’approccio formativo o a “più grandi” che vogliono guardare oltre le abituali metodiche e filosofie cliniche. Nei due giorni successivi verranno sviluppati i temi del congresso: Il paziente borderline, fonte di errori. Chiederò ai relatori di inserire di mostrare a mo’ di esempio qualche errore onde approfondire pro e contro di overtreatment o undertreatment sulla tipologia di paziente borderline. Approfondendo ancora la disamina del programma a Firenze, oltre alla sfida clinica sui borderline, verrà sottolineata l’esigenza di creare il “teamwork”: cioè ortodontisti che lavorano gomito a gomito con odontoiatri specialisti di altre branche e medici. Ad esempio il venerdì si tratterà un tema ancora poco discusso in ambito odontoiatrico e ortodontico: bruxismo, parafunzioni e occlusione, tema poco discusso finora su un piano interdisciplinare tra neurologi, psicoterapeuti e odontoiatri. Tra gli invitati due tra i più importanti relatori, G. Lavigne (Canada) e F. Lobbezoo (Olanda) che si confronteranno con i loro colleghi ricercatori e accademici italiani di caratura internazionale ed anche con ortodontisti e conservatori, discutendo se tali patologie sono collegate fra di loro o se totalmente scollegate come sembrerebbe dagli ultimi dati della letteratura. Ancora nel primo giorno si tratterà di Ortodonzia e Parodontologia, tralasciando temi ampiamente trattati di pazienti affetti da malattie parodontali ma si discuterà sul come indirizzare l’ortodontista al trattamento del paziente borderline con un occhio particolare ai tessuti intra orali. Come orientarsi nei pazienti estrattivi o non estrattivi, o in un altro tipo sicuramente borderline come quello affetto da agenesie nel gruppo frontale. Avremo confronti fra colleghi nettamente orientati per un tipo di scelta basata sull’EBM e/o sull’esperienza clinica ed altri di opinione opposta: un confronto tra parodontoligi, implantologi e ortodontisti. Il III° tema del primo giorno è “Ortodonzia e Chirurgia ortognatica“, dove si affrontano temi di ultimissima generazione quale la “surgery first”, la facilitazione del movimento chirurgico con interventi per via endoscopica tramite piezo-surgery, il miglioramento dei tessuti extra-orali o il completamento del trattamento con metodiche di Medicina estetica per il volto. Nella seconda giornata due grandi temi: il primo, tema del momento: “L’Ortodonzia Invisibile e come affrontarla“. Con apparecchiature rimovibili, quindi le sempre più sofisticate e biomeccanicamente valide trasparenti rimovibili (allineatori) oppure con l’ortodonzia linguale, che ormai ha fatto passi da gigante in comfort ed efficienza con l’apparecchio pre-costruito e pre-programmato in laboratorio? Anche qui confronto fra le due ipotesi terapeutiche sui casi clinici ricorrenti ed in linea con il titolo del Congresso, mentre in altra sala un tema già affrontato nella storia della Società, un upgrade sulla contenzione e il controllo a lungo termine dei risultati dei trattamenti. Nelle varie sale avremo dei relatori internazionali di valore: Anne Marie Kuijpers Jagtman, Birte Melsen e Flavia Artese e poi Mark Hochman, Dirk Wiechman, Kenji Ojima, Mauro Farella, Ravindra Nanda, Kyoto Takemoto, Chris Katsaros ed Anton Sculean, a confronto con colleghi clinici ed universitari italiani, altrettanto validi non tutti ortodontisti. Un’attenzione particolare sabato verrà data anche all’impostazione dello studio ortodontico, dello studio odontoiatrico che ospita anche “l’ortodontista consulente”, ai collaboratori di studio, nella sessione: “Doctors and staff for patients”. Focus sul paziente e approccio anche extraclinico, dall’accoglienza all’incremento della compliance grazie ai i social network, nuovi mezzi di informazione. Nel 2018 ricorre il 50º della fondazione SIDO: quali
programmi in particolare? È una data che abbiamo in mente sin dal primo giorno della mia elezione e forse anche prima e che sicuramente non è stata sottovalutata. Vogliamo festeggiarla in stile SIDO con discrezione ma con sostanza. Per prima cosa abbiamo pensato di investire una parte delle quote dei soci per un Premio Internazionale approvato dal direttivo a luglio su mia proposta. Il bando, già presente dal novembre 2017 sul sito, è stato inviato a Scuole di Ortodonzia e Media di Specialità di tutto il mondo. Si tratta di un premio alla Ricerca clinica ai lavori scientifici che dimostrino che l’ortodonzia migliora la salute stomatognatica e l’equilibrio psicofisico globale del paziente. Verrà scelto da una commissione internazionale tra i lavori che arriveranno entro il 31 maggio. Il primo Premio sarà di 5 mila euro, il secondo di 3 e il terzo di 2. Nella prima giornata del congresso gli autori esporranno brevemente il lavoro dinanzi alla commissione che valuterà ed assegnerà i premi. Ho voluto, come dice il bando, che almeno uno dei tre venga assegnato ad un under 40 e uno dei tre sia un ricercatore italiano. Infine si ripercorrerà la storia della SIDO, la nostra storia che corre parallelamente a quella dell’Ortodonzia in Italia e direi in Europa. Stiamo raccogliendo i documenti relativi a tutte le presidenze sin dalla prima ed anche alla nascita della nostra Società. Il frutto di questo percorso in formato elettronico digitale verrà messo su un supporto informatico regalato ai soci presenti al Congresso. Gran parte di questo materiale sarà reso fruibile ai nostri soci attraverso i canali digitali e quindi nel sito Web. Si può avere qualche anticipazione sulla President Reception e ancora di più sul Gala Dinner del 50º? La giornata del venerdì sarà piena e quindi la presentazione del materiale del 50º verrà anticipata in parte a giovedì, ma continueremo anche venerdì sera durante la cena di gala, dove ospiteremo gli attori principali di una crescita, che anno dopo anno ha condotto la SIDO a questo traguardo di durata, ma soprattutto di prestigio e primaria importanza. Nel Paese e nel panorama Internazionale. Nella cena di gala saremo assieme ai Past President che abbiamo ancora il piacere di avere con noi e agli amici che hanno lavorato in SIDO per farla crescere. (Fine prima parte) Damaso Caprioglio
SPECIALE FORUM
Bologna V Forum SUSO: “Tecnologia digitale in Ortodonzia e non solo”
Paolo Picchioni Sabato 18 novembre il V Forum della Professione Ortodontica, appuntamento SUSO oramai consolidato, si è tenuto a Bologna sul tema “Tecnologia digitale in Ortodonzia e non solo”. Il Forum era stato preceduto venerdì dal corso precongressuale “La gestione Interdisciplinare in terapia orto-perio”, dove Lorella Chiavistelli aveva riflettuto sull’importanza della collaborazione dell’Igienista dentale in casi orto-perio. Successivamente l’esposizione da parte di Carlo Cafiero e Alberto Laino (Scuola di Napoli) delle potenzialità terapeutiche e danni iatrogeni che possono essere determinati sui tessuti parodontali dalle forze ortodontiche. Dopo il saluto dei Presidenti di seduta e dei rappresentanti degli Enti e delle società patrocinatrici dell’evento, quali FNOMCeO, SIDO e ANDI, è toccato a Giampietro Farronato sabato mattina aprire le relazioni parlando dell’utilizzo del digitale nelle valutazioni cefalometriche tridimensionali. Sulla Responsabilità professionale e sui confini della nuova legge, l’avvocato Roberto Longhin. Un punto fondamentale della nuova legge è stato l’obbligo assicurativo delle strutture sanitarie pubbliche e private per la responsabilità civile verso terzi e per la R.C. verso prestatori d’opera. La Fotogrammetria 3D, utile ausilio digitale per la valutazione dei tessuti molli facciali in terapia ortodontica è stato l’argomento della relazione di Eliana Di Gioia, mentre Luca Levrini è intervenuto sul timing ortodontico e sulle nuove tecnologie: il trattamento ortodontico, anche in età precoce, può oggi beneficiare dell’efficienza delle tecnologie digitali. Il timing va inoltre ridefinito in base alla condivisione tra medico e paziente di obiettivi e strumenti terapeutici. L’avv. Marco Lama ha parlato invece delle nuove opportunità di assunzione per il personale dello studio, in riferimento alle prospettive introdotte dal Jobs Act sul lavoro autonomo. Ultimo intervento della mattinata quello di Alberto Di Blasio che ha mostrato come applicare la tecnologia digitale 3D nella gestione di casi ortodontico-chirurgici complessi, riducendo al minimo errori ed imprecisioni. In contemporanea, si è svolta la Sessione per igienisti e assistenti alla poltrona, durante la quale Marino Bindi, odontoiatra, in tandem con l’Odt. Fabrizio Anelli, e successivamente con Pedro Morchon Camino, hanno affrontato il tema della comunicazione, attraverso sfaccettature che possono aiutare il team ortodontico a migliorare la soddisfazione e implementare la fidelizzazione dei nostri pazienti. Nell’apertura della sessione pomeridiana, durante la quale le innovazioni tecnologiche sono state il fulcro di varie relazioni: temi di forte attualità sindacale sono stati invece la relazione di Tonini, sugli aggiornamenti di natura fiscale e della Vice Presidente Alessandra Leone, sulle nuove incombenze in materia di Privacy, e di Gabriella Ceretti, sulla nuova
polizza assicurativa con l’obiettivo di una sempre maggior tutela. Un’interessante finestra sulle opportunità e prospettive lavorative in Unione Europea è stata inoltre aperta da Roberto Rongo ed Emilio Fiorentino. In chiusura del Forum la premiazione dei vincitori del Premium Poster SUSO su lavori clinici e di ricerca di colleghi più giovani da vari Atenei italiani, che hanno ulteriormente rinforzato l’attenzione del Sindacato verso coloro che maggiormente rappresentano il Cambio Passo dell’ortodonzia italiana. Qualche domanda al Past President SUSO, Paolo Picchioni organizzatore assieme a Pietro di Michele, dell’attuale edizione del Forum. - In un panorama culturale sempre più ricco di eventi, come si pone il Forum? “Il Forum si caratterizza come incontro d’informazione agli operatori del settore, non solo sulle novità in campo prettamente scientifico, ma anche nel trattare di carattere gestionale e giuridico amministrativo i risvolti inerenti la professione. La formula prevede infatti l’alternanza di relazioni di clinica ortodontica, dalla diagnosi alla terapia, intercalate da interventi dagli esperti del Sindacato sulle tematiche più cogenti incontrate nello svolgimento quotidiano della professione. Sappiamo infatti, che molto spesso la preparazione culturale e scientifica specifica non si accompagna ad un’altrettanto adeguata conoscenza degli aspetti più strettamente pratici della attività professionale. Questo soprattutto perché le leggi e le normative sono in continua evoluzione e rendono indispensabile per il professionista un aggiornamento continuo anche su questi temi”. - Qual è il messaggio più significativo trasmesso dal Forum ai colleghi più giovani all’inizio della loro carriera professionale? “È relativo al grande rinnovamento che interessa oggi il settore. Il tema delle nuove tecnologie ivi affrontato ne è stata l’espressione più evidente. Infatti le nuove tecnologie ed il passaggio dall’analogico al digitale rappresentano oggi una grande rivoluzione in grado di portare notevoli vantaggi nello svolgimento della pratica professionale, ma solo se accompagnate da una corretta conoscenza dei vantaggi ma anche dei limiti di tale cambiamento. Con l’aiuto dei migliori esperti del settore il Forum vuole rispondere a questa richiesta per aiutare il clinico a pilotare il cambiamento nella giusta direzione. Il successo del Forum anche qui conferma la validità di tale formula che traccia itinerari condivisi nel rispetto dell’etica e dei valori ideali della professione”. Il successo di quest’edizione, dunque, come delle edizioni precedenti, conferma la validità di una formula che il SUSO ha fortemente voluto per contribuire alla crescita dell’Ortodonzia Italiana. Antonio Cesta Segretario Nazionale SUSO Luca Toninato Presidente Sezione SUSO Padova
L'importanza degli igienisti nell'identificare chi ha bisogno di trattamento ortodontico Durante la formazione al Forum si è parlato sul ruolo importante degli igienisti all’interno del trattamento ortodontico, i quali devono e possono instaurare rapporti di fiducia con una forte base motivazionale con i pazienti. In occasione di ogni visita eseguono una valutazione parodontale, spiegano i trattamenti e le domande che i pazienti spesso non rivolgono al dentista. Gli igienisti possono quindi valutare una malocclusione, un allineamento non corretto o un affollamento e hanno un ruolo molto importante nell’identificazione di coloro che hanno bisogno di un trattamento ortodontico. Svolgono inoltre mansioni educative che coinvolgono la sfera motivazionale del paziente. Influiscono sulla “formazione” corretta del paziente sull’uso delle metodiche e degli strumenti di igiene orale, come lo spazzolino e il filo interdentale. Il dentista dal canto suo, deve essere un leader capace di promuovere l'azione verso la propria
I° Premium SUSO: un test di vivacità intellettuale delle giovani leve Un’esperienza da ripetere
squadra di lavoro e condividere con loro i valori dell’attività clinica, promotore di coinvolgimento e motivazione degli igienisti verso un modello “più umanistico” che riconosce al paziente un ruolo più attivo nello svolgimento della propria malattia. Si è anche parlato dello sviluppo del personal branding dell’ortodontista e dell’efficacia di un marketing attuale ed emozionale, chiarendo che il personal brand è la ragione per cui un cliente, un datore di lavoro o un partner sceglie un professionista piuttosto che un altro. È il processo per comunicare la propria professionalità nella maniera migliore. Prima di venire in uno studio odontoiatrico alcuni pazienti cercano in internet informazioni sul dentista e sull’ortodontista. Lí occorre saper comunicare attraverso un marketing attuale per incidere sulla scelta del paziente. Pedro Morchon Camino
Da sinistra Paola Tessera, Alessandra Impellizzeri, Giada Matacena, Giuseppe Fiorentino, Gabriella Galluccio, Pietro di Michele, Alessandra Leone, Paolo Picchioni, Antonio Cesta, Patrizia Biancucci, Andrea Fama, Roberto Rongo Nell’edizione 2017 del V° Forum della Professione Ortodontica SUSO, svoltosi a Bologna il 17 e 18 novembre e dedicato alle tecnologie digitali, il comitato organizzatore ha voluto inserire nel programma scientifico del convegno una sessione dedicata all’apporto dei giovani ortodontisti alla ricerca in questo campo. Sono stati quindi invitati specializzandi, perfezionandi e dottorandi di ricerca presso le Università Italiane a presentare contributi scientifici, in forma e-poster. Il tema doveva essere inerente ad innovazioni tecnologiche, diagnostiche e terapeutiche in odontoiatria digitale in grado di offrire possibilità di sviluppo e auspicabile miglioramento qualitativo e economico, della pratica professionale ortodontica. La scelta dell’argomento oggetto del convegno, “Cambio passo della professione: tecnologia digitale in Ortodonzia e non solo” (argomento scelto anche per la sessione poster) rispecchia quanto la tecnologia digitale sia entrata prepotentemente nell’Odontoiatria ed ora in maniera diffusa e multiforme anche in Ortognatodonzia. 17 le scuole di Ortodonzia che hanno presentato lavori scientifici; ai giovani autori la Commissione, composta da Gabriella Galluccio e Maria Grazia Piancino (Università Roma Sapienza e di Torino, dal presidente SIDO 2018 Giuseppe Fiorentino e da Valentina Lanteri e Stefano Velo, ha dato la possibilità di presentare personalmente le ricerche, valutandone in particolare l’adeguata arte, argomenti affrontati così come la possibilità che tali lavori siano fonte di reale innovazione e di sviluppo futuro. La commissione scientifica ha quindi avuto il piacere di ascoltare le esposizioni orali dei giovani partecipanti al concorso; tutti gli elaborati si sono distinti per un alto profilo scientifico e per l’accurato lavoro di ricerca, indice sicuro di elevata preparazione dei giovani colleghi e di buone basi per una Ortodonzia futura di qualità. Moltissimi lavori avrebbero meritato la premiazione che il SUSO, oltre al conferimento del riconoscimento, ha voluto fosse accompagnata anche
da tangibili vantaggi per i giovani ricercatori. Grazie infatti alla collaborazione con numerosi sponsor come Aestetika, Dentaid, Dentaurum, Dextra, Orthosystem Torino, Sweden & Martina e la collaborazione con la società SIDO ed EOS, sono stati messi a disposizione numerosi premi per i migliori cinque elaborati selezionati. La nostra Associazione ha inoltre contribuito con un assegno di 1500.00 euro per il primo classificato. Gli argomenti trattati che si sono aggiudicati i premi sono stati nell’ordine: “Dental movement control in orthodontics with digital technology”, presentato dalla dottoressa Alessandra Impellizzeri, (Università La Sapienza di Roma); “Studio volumetrico comparato di strutture mandibolari in pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile (AIG)”, autore dr. Andrea Fama (Università degli studi di Milano); “Validità e affidabilità di una nuova analisi per la valutazione dei cambiamenti dei tessuti molli con imaging tridimensionale”, presentato dal dr. Roberto Rongo (Università di Napoli Federico II); “Differente stabilità posturometrica in adulti e bambini con occlusione simmetrica e asimmetrica”, (dott.ssa Giada Matacena, Università degli studi di Torino); “I retainers in materiale composito rinforzato con fibre di vetro, ricerca e tecnologia per la pratica clinica”, (dott.ssa Paola Tessera, Università degli studi di Pavia). Come emerge dagli argomenti oggetto di questa interessante e dinamica Sezione scientifica del Forum, si è evidenziata tutta la potenzialità della ricerca in ambito digitale ortognatodontico che copre gli aspetti più vari della disciplina. Inoltre, un’occasione per testare la vivacità intellettuale delle giovani leve della professione, dalle quali è quindi lecito aspettarsi ottime cose. Una esperienza da ripetere. Gabriella Galluccio
Per ottimizzare le nuove tecnologie, fondamentali esperienze e conoscenze Il V Forum della professione ortodontica è stato un piacevole incontro da tutta Italia su un argomento di attualità quale è la tecnologia digitale in ortodonzia. Uno dei pregi del Sindacato è senz’altro di attirare i giovani che vi trovano spazio e soprattutto un riferimento a 360° per l’aggiornamento clinico, ma anche fiscale, di ricerca, legale e in generale per la professione pratica. Grazie alla loro presenza, mi sono ritrovata in diverse occasioni a dire in quella giornata ”ben vengano le nuove tecnologie, ma facciamo in modo che siano loro al nostro servizio per migliorare la professione, non viceversa.” Infatti, quando la tecnica entra nella vita professionale senza essere stata considerata in modo competente, gli effetti collaterali e i danni si possono ripercuotere in tutti i campi: dal rischio del peggioramento di rapporto col paziente, all’invasione tecnologica nella vita del professionista (con “app” in grado di raggiungerci ovunque e in qualsiasi momento) e del paziente (iperattenzione morbosa ai movimenti dentali), fino agli errori diagnostici. Parliamo di esami sempre più settoriali che favoriscono la mancanza di valutazione del paziente nell’insieme, e terapeutici, per cui ci si affida alla tecnologia pensando che 2+2 faccia sempre 4 e ignorando il ruolo della biologia, della fisiologia e della variabilità dell’ap-
parato stomatognatico. Per trarre i giusti vantaggi dalle nuove tecnologie sono fondamentali esperienza e conoscenza. Per forza di cose un giovane ha poca esperienza, ma la conoscenza dovrebbe essere gelosamente custodita in un bagaglio culturale costruito lentamente (6 anni di laurea e 3 di specializzazione) nel percorso di “formazione universitario”. Tutti conosciamo a questo proposito, l’importanza della “formazione” e del ruolo dell’università. Tuttavia l’avanzamento tecnologico, che solo apparentemente semplifica, spesso banalizzando, ci porta a dimenticare, insieme ai nostri giovani, che “formazione” vuol dire fatica, attenzione, umiltà, dedizione, educazione, riconoscenza, ammirazione, rispetto, responsabilità, deontologia. Nessuna tecnologia potrà mai annullare questi concetti, senza l’applicazione dei quali si evolve verso una sterile “informazione”, che non ha nulla a che fare con la “formazione”. Si rischia di non consentire ai giovani di usare e non di farsi usare dalle nuove tecnologie in un’evoluzione sempre più rapida e aggressiva.
Maria Grazia Piancino
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INCONTRI E CONGRESSI
Alla “Cattolica” di Roma (27 gennaio) le future sorti dell’Ortognatodonzia Il manifesto che illustra la Tavola Rotonda in programma a Roma merita due considerazioni. La prima è l’importanza del tema trattato, racchiuso in un termine (“autodeterminazione”) che incute preoccupazione e sconcerto per la portata delle sue implicazioni. La seconda osservazione è strettamente collegata alla prima: è raro vedere, attorno ad un tema così pregnante e problematico, sul quale si
decidono addirittura le stesse future sorti dell’Ortognatodonzia, i nomi più in vista non solo della specialità, ma dell’Odontoiatria stessa, a conferma dell’importanza e della serietà del tema ed in un luogo certamente appropriato come può esserlo una celebre Università. Raoul D’Alessio Presidente Sezione SUSO Roma
I cinquant'anni del GISO il gruppo che ha fatto nascere l'Ortodonzia italiana Il Gruppo Italiano di Studio in Ortodonzia (GISO), il primo sodalizio ortodontico creato in Italia, si deve all'iniziativa di un nugolo di appassionati di Ortognatodonzia ritrovatisi nel 1964 a Berna al Congresso della Società Europea di Ortodonzia e alla prima Conferenza europea degli insegnanti in Ortognatodonzia. Animati da Giuseppe Cozzani, intenzionato a diffondere anche in Italia nuove metodiche ortodontiche ed utili scambi a livello scientifico, il primo nucleo di appassionati (Damaso Caprioglio, Giuseppe Cozzani, Elio di Gioia, Roberto Giorgetti, Franco Magni, Eugenio Peduzzi, Franco Poggio, Federico Tenti) si riunì il 7 dicembre 1967 a La Spezia. Diedero via via la loro adesione Paolo Falconi, Bruno Genone, Franco Ragazzoni, Sergio Bassani, Giobatta Garino. In tutto 13 componenti. I membri del Gruppo usavano ritrovarsi mediamente ogni 2/3 mesi, a rotazione nelle rispettive città, con sedute di due giorni per dibattere temi di interesse generale. “Ognuno portava all’incontro quello che aveva a disposizione - ricorda Franco Magni - casi, libri, riviste, contatti e conoscenze. Ogni volta - continua - veniva assegnato un tema e poi vi era la presentazione dei casi con discussione, analisi di articoli o di libri stranieri.” Nacque così col GISO una piccola grande famiglia, che riuscì a coagulare le nuove forze ortodontiche. La sua attività scientifica andò avanti per una decina di anni, circa 60 incontri ed un centinaio di temi trattati con grandissima influenza sullo sviluppo dell'Ortodonzia in Italia. Dell’attività scientifica svol-
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ta si ricorda la relazione al primo congresso Nazionale SIDO di Numana (settembre 1971) sul tema "Organizzazione e razionalizzazione dello studio ortodontico”. Furono i componenti del GISO inoltre ad aiutare Paolo Falconi nell’avvio della Scuola di Cagliari (1973) e a stringere una stretta collaborazione con Tony Gianelly, che nell'aprile ‘68 aveva tenuto a La Spezia il primo corso di aggiornamento e che sarebbe divenuto negli anni quasi il suo nume tutelare. Il GISO, che aveva anche un motto: "By uniting we stand, by dividing we fall" (Uniti saremo forti, divisi cadremo, dal latino “Concordia res crescunt, discordia pereunt”) aveva partecipato nel 1968 alla fondazione della SIDO di cui primo presidente eletto fu Cesare Luzi. Presidenti SIDO furono la maggior parte dei suoi soci: Paolo Falconi (due volte) e poi via via Bruno Genone, Franco Magni, Federico Tenti, Franco Poggio, Giobatta Garino e Roberto Giorgetti. Notevoli furono anche gli scambi scientifici avuti dal GISO con le altre Società, in particolare con la AAOS (American Association of Orthodontics). Al congresso di Firenze della Società Europea di Ortodonzia (1984) venne eletto Presidente, Franco Magni, membro GISO. Damaso Caprioglio
Damaso Caprioglio fu eletto presidente dell'International Association of Dental Traumatology (IADT) ed organizzo’ il VII Congresso mondiale della società a Firenze nel 1996 con ben 50 nazioni presenti e 1000 partecipanti.
Roma, 2 dicembre: dal Congresso dell'AIO pieno appoggio alle StP «Per il futuro l’esercizio in forma societaria può rivelarsi una modalità fondamentale di lavoro ma perché l’attività dia frutti in primo luogo ai pazienti occorrono regole uguali per tutti, odontoiatri singoli e società. Non ci devono essere esercenti la professione al di fuori della deontologia e del rapporto con l’Ordine. Le Società tra professionisti, le uniche per le quali è espressamente prevista l’iscrizione all’Albo, sono oggi purtroppo solo un 10% di tutte le forme esistenti nel settore odontoiatrico». Fausto Fiorile conclude con un monito di fronte al rappresentante del Ministero della Salute Franco Condò, a parlamentari e ai vertici della professione il VII Congresso Politico dell’AIO: un successo, sala Enpam gremita, dati importanti per il primo punto nazionale sulle società tra professionisti introdotte dalla legge 183 del 2011. In un panorama italiano dove le società di capitali sono il 5% degli esercenti l’odontoiatria solo una su dieci è società tra professionisti, e il Presidente AIO lancia un endorsement per questa seconda modalità, sostenuta da un parere del Ministero dello Sviluppo come unica forma adeguata all’esercizio dell’attività odontoiatrica. «Negli ultimi 30 anni l’odontoiatria ha cambiato volto, l’accesso alle tecnologie ha livellato verso l’alto la qualità offerta dai nostri studi, la complessità nel gestirli ci chiede un cambio di passo e questo cambio è assicurato dalle società. Ma si impone una scelta tra StP e altre forme societarie. E AIO ha già scelto. Solo le società tra professionisti danno corpo ai valori deontologicamente tutelati che ci siamo dati al momento di scegliere la professione odontoiatrica». AIO, anche nelle dense relazioni del past president Pierluigi Delogu e del segretario Gaetano Memeo, non chiede di mettere fuorilegge le altre società ma di esporle alle stesse regole delle StP, «perché la concorrenza sia vera e non falsata com’è ora. La previsione di un direttore sanitario odontoiatra per tutte le società indistintamente, chiesta e ottenuta da AIO nel testo della legge sulla concorrenza, è un’ottima cosa ma non può esaurire il problema costituito, nelle società di capitali, dalla prevalenza di risorse provenienti da fonti diverse dall’attività odontoiatrica», dice Fiorile. «Risorse che in certi casi di società spregiudicate e sostenute tra l’altro da un low cost spinto, dall’oggi al domani si sono prosciugate e hanno lasciato interi territori privi della
società in questione ma anche degli studi monoprofessionali che in precedenza non ne avevano retto la concorrenza. Servono garanzie». Garanzie che il Ministero della Salute potrebbe prendere in considerazione: il generale Condò si dice propenso a proporre che il Gruppo Tecnico per l’Odontoiatria del Dicastero si occupi «non più solo di temi tecnici ma anche di organizzazione del sistema». Si è parlato anche di accesso alle cure nell’anno delle legge sui livelli essenziali d'assistenza, che in odontoiatria la sanità pubblica copre sì e no per un sesto di ciò di cui ci sarebbe bisogno: su 8,7 miliardi di spesa totale secondo il rapporto Eures 1,7 nel migliore dei casi sono quelli spesi dalla mano del Servizio sanitario nazionale. Michele Pelillo deputato Pd e capogruppo in commissione Finanze, ha confermato che per aiutare pazienti meno abbienti ad accedere a cure odontoiatriche e prevenzione servono forme di defiscalizzazione. Alzare dal 19 al 50% le detrazioni Irpef per le sole spese “dentali” genererebbe un volano da un miliardo di euro per il settore dentale, 16.500 occupati in più e 4,5 milioni di pazienti odontoiatrici in più con un netto miglioramento della salute degli italiani. Ma genererebbe anche una spesa per il Fisco superiore al miliardo a fronte di entrate non altrettanto certe. Occorre selezionare categorie su cui il valore aggiunto della detrazione può essere decisivo e scaglionare le detrazioni per reddito. Un obiettivo su cui AIO è pronta a ragionare. Di grande rilievo al Congresso le presenze del presidente della commissione antimafia della Regione Lombardia che ha confermato i rischi di scarsa trasparenza nella gestione in forma societaria delle professioni protette (a partire dallo scandalo portato in cronaca dall’Operazione Smile) e dell’europarlamentare M5S Dario Tamburrano che porterà i temi della “giusta concorrenza” e dell’accesso alle cure dentali a Bruxelles all’Europarlamento, nonché gli approfondimenti giuridici dell’Avvocato cassazionista Maria Maddalena Giungato, e tributari dei commercialisti Alessandro ed Umberto Terzuolo dello studio Terzuolo Brunero e Associati. Contributi d’interesse pure da Adelia Piva dal punto di vista dei pazienti (Altroconsumo) e di Marcella Marletta, responsabile per i Dispositivi Medici del Ministero della Salute. Comunicato stampa
Salerno: terapie invisibili e problematiche complesse in Ortodonzia in scena al Congresso nazionale SIBOS La giornata precongressuale del ti invitati a presentare dal punto di vista 24 novembre e il Congresso del 25 biomeccanico le terapie condotte con i hanno coronato l’annuale appundispositivi più in uso oggi. Numerosi gli tamento scientifico culturale della interventi dalla platea, che hanno contriSocietà italiana di biomeccanica e buito a rendere più vivace e stimolante ortodonzia segmentata (SIBOS). il dibattito culturale tra gli astanti. Il DiAi protagonisti, relatori di rilievo, è rettivo in carica (Marino Musilli, Vincenzo stato chiesto di illustrare gli aspetti D’Antò, Daniela Garbo, Silvia Massotti, tecnico biomeccanici che rendoGiulia Vallogini), ha organizzato il tutto no uniche le loro terapie. Il corso nella splendida cornice pre natalizia di precongressuale è stato tenuto da “Salerno Luci di Artista”, manifestazione Benedict Wilmes, uno degli ideatori unica che si ripete da anni dai riconoscidel Sistema Benefit (combinazione menti internazionali. Al tema artistico è Vincenzo D’Antò, di miniviti con abutment intercamstato improntato anche il “Get Together” Benedict Wilmes, Marino Musilli svoltosi venerdì sera presso il Roof Garbiabili e personalizzabili ad ogni situazione clinica per la realizzazioden del Grand Hotel Salerno, cui hanno ne di meccaniche accurate, prevedibili e di facile preso parte soci, relatori, ospiti e sponsor; una seapplicazione) il quale, grazie all’uso dell’ancoraggio rata danzante di puro divertimento all’insegna della scheletrico, ha affrontato la risoluzione di probleconvivialità e amicizia. Si può dunque affermare, a matiche complesse in ortodonzia. Tutti impressioragion veduta, che lo sforzo organizzativo ha dato nati i partecipanti dalle possibilità offerte da tale api suoi frutti (doveroso a tal proposito un ringraziaproccio terapeutico in tecnica vestibolare e linguale, mento al Presidente CAO Salerno, Gaetano Ciancostituendo un valido aiuto per cimentarsi anche cio). Dato il successo e le reazioni entusiastiche dei nei casi complessi e riducendo al minimo la collabosoci per SIBOS 2017, la Società, come ribadito anrazione attiva del paziente. Il Congresso si è invece che in sede assembleare, si impegna a continuare, incentrato maggiormente sulle problematiche specon lo spirito che contraddistingue le “grandi famicifiche delle terapie invisibili. I relatori (Mara Giacinglie”, sulla strada di una seria e innovativa divulgata Paolone, Roberto Stradi, Mariano Gallone, Paolo zione scientifica. Manzo, Giorgio Fiorelli, Luca Lombardo, Giorgio Iodice, Vincenzo D’Antò, Roberto Ciarlantini) sono staMarino Musilli
SCIENZA E TECNICA
Variazione del microbiota orale nei pazienti in terapia ortodontica
La terapia ortodontica fissa, utilizzata per correggere le malocclusioni dentali di adolescenti e adulti, possiede il rischio di provocare problematiche parodontali (gengivite e parodontite) determinate non solo dai movimenti dentari che comporta ma anche dalla modificazione del microbiota orale. Archi e brackets facilitano, infatti, la formazione di una placca ricca di batteri anaerobi facoltativi ed obbligati, nonché una modificazione del tessuto connettivo gengivale in senso fibrotico. Alcuni studi dimostrano come tali problematiche gengivali siano passeggere e si risolvano dopo la rimozione del dispositivo, ma altri studi dimostrano una significativa perdita di attacco parodontale (CAL = clinical attachement loss) che si mantiene anche dopo la terapia ortodontica con valori di PD superiori alla norma nei soggetti che hanno subito terapia ortodontica fissa. È dimostrato che i batteri anaerobi presenti a livello subgengivale hanno un ruolo chiave nell’instaurarsi e progredire delle due citate patologie e che si selezionino più facilmente in presenza di dispositivi ortodontici fissi. I principali batteri in questione sono Aggregatibacter actinomycetemcomitans, Porphyromonas gingivalis, Provetella intermedia, Tannerella forsythia, Tannerella forsythensis e Fusobacterium Nucleatum. La presenza di anaerobi non è però sufficiente a determinare la malattia: l’instaurarsi del quadro patologico dipende dal bilanciamento di batteri parodontopatogeni e difese dell’ospite (concetto di simbiosi). In presenza di batteri dannosi per il parodonto ma con difese buone, nessun quadro di malattia sarebbe capace di determinarsi. Un ruolo importante è giocato anche dagli altri batteri presenti nella placca in quanto l’abbondanza relativa di quelli nocivi è strettamente legata alla competizione con gli altri batteri per l’utilizzo delle risorse alimentari e
per l’effetto delle sostanze di scarto del loro metabolismo. È dimostrato che la terapia ortodontica fissa è in grado di alterare questo equilibrio nell’ecosistema microbico ed aumentare perciò la patogenicità all’interno dello stesso per aumento relativo dei batteri parodontopatogeni rispetto a quelli “innocui”. Per concludere, quindi è possibile affermare che la rimozione dei dispositivi ortodontici fissi risulta in una riduzione significativa dei livelli di P. intermedia, P. gingivalis e T. forsythia nella placca sub-gengivale, il chè si associa ad un miglioramento dei parametri clinici parodontali. La situazione parodontale dal punto di vista batterico e per quanto concerne gli indici parodontali tende a normalizzarsi nei tre mesi successivi alla rimozione dell’apparecchio, ma PD e la quantità di P.Intermedia rimangono comunque elevati se paragonati ai pazienti che non hanno mai subito terapia. Questo indica che i cambiamenti indotti dalla terapia ortodontica fissa sul parodonto sono solo parzialmente reversibili. Alla luce dei dati raccolti, è importante effettuare sedute di igiene orale professionale durante la terapia ortodontica fissa ed anche nei mesi successivi alla rimozione del dispositivo, per rimuovere i batteri anaerobi dal solco gengivale in soggetti caratterizzati da una profondità di sondaggio superiore alla media della popolazione sana più probabilmente colonizzati da batteri parodontopatogeni anaerobi. Questo approccio permette di ripristinare, per quanto possibile, una condizione simile a quella pre-trattamento. La letteratura infatti ha dimostrato che dopo la rimozione dei dispositivi ortodontici fissi le modificazioni parodontali, solo parzialmente reversibili, si determinano nei tre mesi successivi alla rimozione del dispositivo. Luca Viganò Francesca Argenta
La Commissione Europea adotta Action Plan contro la resistenza antimicrobica 05/07/2017 La Commissione Europea ha adottato il nuovo Action Plan per affrontare il problema della resistenza antimicrobica (AMR), una crescente minaccia responsabile ogni anno, nella sola Unione Europea, di 25.000 morti e di costi per i sistemi sanitari quantificati in una perdita economica di 1,5 miliardi di euro. Ispirato all’approccio “One-Health”, che riconosce l’interrelazione tra salute umana, animale e ambientale, il nuovo Piano d’azione fa seguito a quello pubblicato nel 2011 e si articola in 75 azioni, raggruppate in tre pilastri principali: rendere l’UE una regione di best-practice; promuovere la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione; contribuire alla definizione di un piano globale. Il perseguimento degli obiettivi riconducibili al primo richiede di affinare la raccolta dei dati, rafforzando il coordinamento e la sorveglianza con misure di controllo più efficaci, e di sostenere gli Stati membri nell’elaborazione, attuazione e monitoraggio di piani d’azione nazionali, coerentemente agli impegni assunti in occasione dell’Assemblea mondiale della sanità del 2015. Le azioni comprese nel secondo pilastro, invece, sono finalizzate a promuovere la ricerca - colmando ad esempio le lacune afferenti l’impatto dei fattori ambientali - e incentivare ulteriormente l’innovazione, per apportare un contributo scientifico di rilievo nell’elaborazione delle strategie sanitarie
e dei provvedimenti normativi a sostegno del contrasto alla resistenza antimicrobica. La Commissione, nello specifico, intende promuovere partenariati con gli Stati membri e l’industria. Particolare attenzione sarà conferita all’elenco prioritario degli agenti patogeni stilato dall’OMS, alla tubercolosi, all’HIV/AIDS, alla malaria e alle malattie infettive dimenticate. Il terzo pilastro, infine, è espressione della dimensione internazionale cui deve essere orientato il contrasto all’antimicrobico-resistenza. Le azioni in esso raggruppate manifestano dunque l’intenzione dell’UE di intensificare la cooperazione con i paesi in via di sviluppo maggiormente esposti e potenziare la collaborazione con le organizzazioni multilaterali, per garantire un contributo decisivo nella definizione di un programma globale. Congiuntamente all’Action Plan, la Commissione ha rilasciato anche le Linee guida europee per promuovere l’uso prudente degli antimicrobici per la salute umana, rivolte principalmente a medici, infermieri, farmacisti e personale sanitario. Le misure raccomandate nel testo, elaborato sulla base di una relazione tecnica elaborata dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC), comprendono anche indicazioni per lo sviluppo e l’attuazione delle strategie nazionali. AIFA
Collaborazione ortodontista ed igienista dentale: tutti i vantaggi Ci sono branche dell’odontoiatria storicamente considerate affini: ortodonzia e gnatologia, parodontologia ed igiene orale, implantologia e chirurgia orale. Ci sono branche che pur non avendo un’affinità “storica” se praticate in modo sinergico possono influenzare, a mio parere in modo significativo, la salute orale del paziente sottoposto a trattamento ortodontico. L’articolo si ripropone di analizzare analiticamente i vantaggi della collaborazione tra ortodontista ed igienista prima, durante e dopo il trattamento. Collaborazione che inizia “prima” del trattamento, nella fase di pianificazione. Condizioni imprescindibili nella realizzazione del trattamento la salute parodontale nel soggetto sano e l’assenza di flogosi nel soggetto con malattie parodontali. Pertanto risulta indispensabile in fase di checkup una valutazione sullo stato di salute parodontale da parte dell’igienista orale. I denti si muovono nel e tramite il parodonto; pertanto la mancata valutazione della salute parodontale potrebbe impedire il raggiungimento di risultati attesi e/o condurre a tali risultati ma anche al peggioramento della situazione parodontale. Spostare i denti in presenza di tartaro adeso alla radici degli elementi dentari può causare un breakdown parodontale repentino e permanente con conseguenze a lungo termine disastrose per la salute orale del paziente. Solo la valutazione eseguita dallo specialista ad hoc può salvaguardarci e prevenire il peggioramento di patologie preesistenti. Momento importante nell’ambito del trattamento ortodontico e rappresentato dal montaggio dell’apparecchiatura. Anche in questa fase la sinergia ortodontista-igienista assicura la migliore salute orale al paziente. Qualunque dispositivo ortodontico fisso rende più difficoltose le manovre di igiene orale e riduce il meccanismo di auto-detersione della dentatura che avviene
normalmente durante la masticazione e la triturazione del cibo. Di qui l’importanza che l’igienista nella seduta di montaggio dell’apparecchiatura spieghi al paziente le manovre di igiene orale più idonee e corrette, gli strumenti da impiegare e il loro corretto utilizzo ma anche i rischi derivanti dal mancato rispetto della istruzioni. L’igienista quindi motiva il paziente all’igiene orale e previene l’instaurarsi di gengiviti, carie e decalcificazioni legate al ristagno della placca batterica sulle superfici coronali degli elementi dentari. L’igiene intesa nella sua accezione più ampia come prevenzione di quadri patologici gli compete e il rispetto delle competenze garantisce che nulla venga tralasciato a scapito della salute orale del paziente. Il suo ruolo “motivatore” dovrebbe essere mantenuto nel corso di tutto il trattamento ortodontico tramite la calendarizzazione d’incontri igienista-paziente, che potrebbero servire oltre a mantenere alta la sua attenzione nei confronti dell’igiene orale anche a programmare, qualora sia necessario, eventuali sedute di igiene professionale in presenza dell’apparecchiatura ortodontica. Studi pubblicati su riviste accreditate indicano che l’applicazione dell’apparecchiatura ortodontica fissa è in grado di trasformare in modo irreversibile la flora batterica del cavo orale di pazienti sottoposti a trattamento ortodontico. Pertanto se l’obiettivo del team odontoiatrico è la salute orale del paziente, accanto all’ortodontista che focalizza le sue attenzioni verso il risultato occlusale ed estetico, deve figurare anche l’igienista per il raggiungimento del risultato nel rispetto della salute parodontale e globale del paziente ortodontico. Il trattamento ortodontico si conclude con lo smontaggio dell’apparecchiatura e la consegna/applicazione delle apparecchiature di contenzione. La letteratura indica che solo il 30% dei soggetti trattati
ortodonticamente mostra una stabilità post-trattamento in assenza di strumenti contenititvi; e che tale stabilità non è predicibile sulla base delle caratteristiche occlusali e funzionali del paziente. È un dato di fatto che tramite il trattamento ortodontico, nella maggioranza dei casi trattati, gli ortodontisti spostano gli elementi dentari dei pazienti da una posizione stabile ad una instabile tendente a recidivare. La “contenzione fissa” al momento sembra l’unico strumento che possa contrastare tale tendenza; sempre più ortodontisti ricorrono alla contenzione fissa post-trattamento. I vantaggi di tale scelta terapeutica sono relativi al fatto che il dispositivo è “no compliance”, ovvero non necessità della collaborazione del paziente. Unico effetto indesiderato consiste nel rendere difficoltose le manovre di igiene orale e quindi nel favorire l’accumulo di irritanti marginali causando un maggior rischio di insorgenza di gengiviti e malattia parodontale. La collaborazione ortodontista-igienista permette di prevenire l’insorgenza di tali quadri clinici programmando regolari controlli e sedute di igiene professionale. Quante volte non si è potuto presentare e/o documentare fotograficamente un caso ortodontico per scarse condizioni di igiene orale? Quante volte per un eccessivo sanguinamento gengivale non si è potuto risolvere il distacco di un bracket nella stessa seduta? Se si è impiegato del tempo a rispondere a queste domande è segno che questi episodi sono già successi nella pratica clinica. È quindi arrivato il momento di instaurare una collaborazione con l’igienista nella gestione dei pazienti ortodontici? Alla luce delle considerazioni fatte la domanda è ovviamente di tipo retorico. Igor De Pasquale
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SCIENZA E TECNICA
Ortodonzia in pericolo: la "normalità" del fai da te all’esame dei giudici Usa Nella rubrica “La lingua batte” di prima pagina si stigmatizza quel che in alcuni Paesi sta diventando “normalità”: dove un paziente può definire in autonomia una terapia ortodontica, sotto la guida di Aziende venditrici di diagnosi, piano terapeutico e percorso clinico autonomo. A questo proposito riportiamo in integrale l’articolo a firma di Davis Cussotto pubblicato l’11 Dicembre da ODONTOIATRIA 33 dal titolo “Scontro legale negli Usa su allineatori trasparenti e scanner intraorali” in cui si annuncia anche che “Align Tecnology Inc. vuole portare 3 Shape in tribunale”. Align Tecnology Inc. la company Americana con sede a San Jose (California) che produce e distribuisce gli allineatori trasparenti Invisaling e lo scanner intraorale da impronta iTero, ha deciso di scendere in "guerra" contro la 3 Shape la multinazionale danese che produce 3 Shape Trios, citandola in giudizio con l'accusa di aver infranto i brevetti del software gestionale. La Align Tecnology Inc. ha dapprima presentato reclami davanti alla commissione federale per il commercio (U.S. International Trade Commission) sostenendo che 3Shape violerebbe le leggi statunitensi sull'importazione e ha richiesto la sospensione della vendita dello scanner 3Shape Trios e del suo software gestionale.
L’articolo di cui sopra fa cenno ad un’altra vertenza giudiziaria a sfondo ortodontico riportata in un articolo pubblicato il 17 Novembre 2017 a firma di Nor.Mac. dal titolo “Ortodonzia fai da te. Negli Usa è battaglia legale, l'azienda chiede i danni ai dentisti che l'hanno criticata” in cui richiama un’altra battaglia sempre a sfondo ortodontico, attualmente in corso. Se in Italia la "guerra" all'ortodonzia fai da te è appena iniziata -a settembre ANDI aveva scritto al Ministero della Salute chiedendo di intervenire- negli USA è già nelle aule dei tribunali.Il problema nasce dalla possibilità offerta ai cittadini, in Europa dalla YourSmileDirect Ltd. (azienda con sede a Dublino registrata come attività odontoiatrica codice 83 26) mentre negli USA dalla SmileDirect (azienda il cui 19% del capitale sociale, secondo la stampa USA, è di Align Technology, la società che produce Invisalign) di farsi realizzare un allineatore traspare senza andare dal dentista. O meglio il dentista, così viene spiegato, progetta il caso e prescrive il dispositivo ma il paziente non lo vede mai, in quanto le impronte vengono rilevate dai pazienti stessi attraverso un kit che viene spedito a casa. Così come vengono poi spediti gli allineatori trattamenti necessari per "raddrizzare" i denti.Contro questa pratica da tempo ADA ha chiesto un intervento alle Istituzioni e cercato di scoraggiare i cittadini con campagne informative.La sede ADA del Michigan ha recentemente trasmesso al Governo una risoluzione chiedendo un intervento legislativo. Nella risoluzione l'Associazione "ritiene che la supervisione di un dentista autorizzato sia necessaria per tutte le fasi del trattamento ortodontico tra cui esami orali, esami parodontali, esami radiografici, modelli di studio delle scansioni della bocca, pianificazione e prescrizioni del trattamento, valutazioni periodiche del progresso e finale valutazioni con misure stabilizzanti".
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Ha poi presentato 4 denunce presso il tribunale Distrettuale del Delaware per una presunta violazione del brevetto sul sistema di scansione intraorale e sul suo software, richiedendo un risarcimento monetario. Fondata nel 1997 da Zia Chishti e Kelsey Wirth, Align Tecnology ha fatturato nel 2016 1,08 miliardi di dollari. Secondo quanto Roger E. George (vice presidente di Align) ha dichiarato alla stampa statunitense, "la sua azienda è all'avanguardia mondiale nell'odontoiatria digitale e in 20 anni di ricerca e sviluppo ha creato un ampio portafoglio di brevetti che rappresentano altrettanti capisaldi nell'evoluzione digitale del settore dentale". "Difendiamo vigorosamente la nostra proprietà intellettuale", ha detto Geoge, "sia che si tratti di allineatori trasparenti, scanner intraorali o software gestionali". La Align Tecnology Inc. era recentemente stata oggetto delle attenzioni della stampa anche per la sua presenza (con il 19%) nel capitale sociale di SmileDirect, azienda che realizza allineatori trasparenti fai da te senza andare dal dentista. O meglio il dentista, così viene spiegato, progetta il caso e prescrive il dispositivo ma il paziente non lo vede mai, in quanto le impronte vengono rilevate dai pazienti stessi attraverso un kit che viene spedito a casa. Alcuni Ortodonzisti dell' ADA (American Dental Association) che hanno messo in guardia i pazienti suo social web, informandoli dei rischi che si possono correre, sono stati oggetto di azioni legali per aver divulgato informazioni false e fuorvianti su SmileDirect.
Ad aprile, l'Associazione americana di ortodontisti ha presentato denunce in 36 Stati sostenendo che SmileDirect stava infrangendo le leggi che regolano l'esercizio dell'odontoiatria.Attraverso un sondaggio condotto dall'Associazione americana degli ortodontisti circa il 13% dei suoi soci ha dichiarato di aver visitato pazienti hanno provato a raddrizzare i denti con il metodo fai da te "e alcuni di questi presentavano danni irreparabili". Ovviamente la SmileDirect non è rimasta con le mani in mano. Un suo portavoce ha dichiarato via email a Buzz Feed News che "SmileDirectClub ha attivato azioni legali nei confronti di dentisti e ortodontisti che stanno divulgano informazioni false e forvianti riguardanti SmileDirectClub". Secondo il giornale, il 23 ottobre l'azienda avrebbe citato in giudizio un folto gruppo di ortodontisti per un video contro l'ortodonzia fai da te e presentato una denuncia contro la sede del Michigan della American Dental Association per delle pubblicazioni che criticavano la pratica. Alex Fenkell, cofondatore di SmileDirectClub, attraverso un comunicato stampa ha denunciato "le imprecisioni e le false dichiarazioni" contenute nell'articolo rubricando le iniziative contro la sua società da parte delle associazioni dei dentisti come "attività anticoncorrenziale" ricordando che la loro attività offre ai cittadini un servizio più "accessibile e conveniente per ottenere un sorriso migliore e più sano". Inoltre dalla SmileDirectClub ricordano che il loro è un puro servizio di marketing verso i dentisti abilitati che prescrivono la terapia ortodontica utilizzando il loro servizio di allineatori trasparenti e che il servizio permette ai pazienti solo di non recarsi fisicamente dal dentista. Nel mirino anche i dentisti che hanno postato video critici contro il servizio su YouTube, come ad esempio Jeffrey Miller, un ortodontista del Maryland, che si è visto citare in giudizio dall'azienda che gli chiede 34 milioni di dollari di danni, a Grant Olson, un dentista a Springfield nel Missouri, a cui ne sono stati chiesti 18 mila.
Il profilo sanitario degli ASO è divenuto realtà Il 23 novembre la Conferenza delle Regioni ha espresso parere positivo al profilo dell'Assistente Studio Odontoiatrico (ASO). Il testo, accolto dall’unanime soddisfazione degli assistenti alla poltrona aderenti e non alle tre sigle ASO (SIASO, AIASO e IDEA) a coronamento di una lunga attesa, dopo essere ritornato al Ministero della Salute, attende la definitiva approvazione per DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri). La pubblicazione costituirà, la “Magna charta” dell’Assistente di Studio Odontoiatrico quale operatore sanitario fornito di attestato derivante da frequenza ad un corso di formazione. In vista di una lettura approfondita dei vari articoli che individuano la nuova qualifica sanitaria e prescindendo per ora dalle dichiarazioni di aperta soddisfazione espressa dai sindacati che attualmente portano avanti gli interessi della categoria, diamo una sintesi delle dichiarazioni ufficiali di due rappresentanze dei “datori di lavoro”.
Dopo aver sottolineato che l’ASO “svolge attività finalizzate all’assistenza dell’odontoiatra e dei professionisti sanitari del settore durante la prestazione clinica, alla predisposizione dell’ambiente e dello strumentario, all’accoglimento dei pazienti e alla gestione della segreteria e dei rapporti con i fornitori” e che è fatto loro “divieto di intervenire direttamente sul paziente anche in presenza dell’odontoiatra e dei professionisti sanitari del settore”, un comunicato dell’ANDI riporta la dichiarazione del Presidente, Gianfranco PRADA “Siamo sostanzialmente soddisfatti dei contenuti” dice, rivendicando il fatto che il testo “ha accolto molte delle indicazioni di ANDI”. E anche se il periodo di elaborazione è stato “decisamente lungo” ed “il testo ha subito molte modifiche, credo che possa rispecchiare le giuste aspettative di questa figura professionale e le esigenze di noi odontoiatri.” Con la nuova normativa si dà non solo una qualifica professionale “ma soprattutto una identità comune attraverso un percorso formativo uniforme sul territorio nazionale” rivendicando la paternità di un passaggio importante: “Prevedere il riconoscimento della professionalità acquisita in questi anni di collaborazione dei nostri dipendenti o di quelli che lo sono stati. Su questo come su altri importanti passaggi come ANDI ci siamo molto battuti”.
Gli fa eco Alberto Libero, Segretario Sindacale Nazionale ANDI: “Una figura così formata non potrà che dare miglior valore al team dello studio”. Anche «il giudizio del nostro sindacato è complessivamente positivo – dice Gaetano Memeo segretario dell’AIO, definendo l’ASO “figura chiave dello studio odontoiatrico” e ricordando il lavoro compiuto negli anni dall’ AIO per l’inquadramento contrattuale della categoria.” Dopo aver accennato ad alcuni punti discutibili, Memeo suggerisce l’opportunità di favorire chi ha già maturato due anni e mezzo contrattuali presso uno studio odontoiatrico, concedendogli un dimezzamento delle ore di frequenza obbligatorie per acquisire la certificazione professionalizzante. Compiacimento per l’adozione di un provvedimento giusto e sospirato esprime anche il presidente del SUSO. “Pur essendo in buona parte libero professionisti – dice Pietro di Michele - gli ortodontisti non sono mai stati insensibili alle giuste rivendicazioni di una figura a noi così vicina. Lo dimostra il fatto che per loro in convegni SUSO abbiamo previsto corsi di formazione per gli ASO, la cui collaborazione, alla luce del recente inquadramento, diverrà ancor più apprezzabile.
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NORME E PRASSI
Aggiornamenti dei costi di gestione in funzione delle frequenti variazioni fiscali La conoscenza dei nuovi adempimenti fiscali risulta estremamente importante per permettere una corretta gestione della propria attività professionale odontoiatrica, soprattutto nella predisposizione dei vari preventivi da sottoporre ai pazienti. È quanto è emerso dal Forum. È opportuno aggiornare continuamente i costi di gestione, per adattarli alle sempre più frequenti variazioni fiscali. La determinazione del reddito fiscale dell’attività professionale odontoiatrica avviene applicando il cosiddetto “principio di cassa”, ovvero secondo quanto previsto dall’articolo 54 del TUIR secondo cui il reddito è costituito dalla differenza tra l’ammontare dei compensi percepiti e delle spese sostenute nel periodo di imposta. Ci sono, tuttavia, limitazioni alla deducibilità di alcune spese sostenute (costi relativi alle autovetture, spese telefoniche, per ristoranti ed alberghi, di rappresentanza). Una limitazione prevista fino al 2016 non risulta più presente nel 2017. La L. 22 maggio 2017 n. 81 (Jobs Act Lavoratori Autonomi) ha previsto la deducibilità integrale delle spese di aggiornamento professionale e di iscrizione a convegni e congressi, entro il limite annuo di 10.000,00 euro. Anche le spese di vitto e alloggio, ove sostenute nell’ambito di corsi di formazione, divengono deducibili per intero, fermo restando la suddetta soglia. Un nuovo adempimento da tenere in considerazione, introdotto dal D.L. 193/2016, riguarda le comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA. Risultano obbligati tutti i soggetti IVA e sono esonerati dalla trasmissione solo quelli non obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale IVA. Sembrerebbe non interessare gli odontoiatri, fatturando in esenzione IVA, ma ormai sono frequentissimi i casi in cui l’IVA viene liquidata dall’odontoiatra, anche nei casi di acquisti di beni e servizi. In tali casi egli deve procedere alla trasmissione delle liquidazioni periodiche IVA. Mi riferisco in principal modo agli acquisti di beni e servizi intracomunitari ed alle operazioni a cui si applica il “reverse charge”. In tali casi, quanto è prevista l’inversione contabile, gli obblighi relativi all’applicazione dell’IVA devono essere
adempiuti dal soggetto passivo cessionario o committente, in luogo del cedente o prestatore. Relativamente agli acquisti di beni intracomunitari si rammenta la Risoluzione n. 21/E del 20 febbraio 2015, nella quale l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che “il documento emesso con partita IVA italiana dal rappresentante fiscale di un soggetto passivo estero residente nella U.E. (o fuori dalla U.E.), per una cessione effettuata nei confronti di un soggetto passivo IVA residente in Italia, sia da considerare non rilevante come fattura ai fini IVA e debba essere richiesta al suo posto la fattura emessa direttamente dal fornitore estero”. Si raccomanda, quindi, in considerazione della non rilevanza quindi di un documento non riconosciuto per la deducibilità del costo di verificare scrupolosamente che la fattura di acquisto rechi la denominazione e la partita IVA estera della società o soggetto non residente. Il “reverse charge” si applica, in particolare, alle prestazioni di servizi di pulizia, di demolizione, di instal-
lazione di impianti e di completamento relativi ad edifici. Quindi, esemplificando, in tutti i casi di costi per la pulizia, manutenzione, rifacimento o completamento di impianti elettrici, idraulici o di sorveglianza dello studio in cui si esercita l’attività professionale, la liquidazione ed il relativo versamento dell’IVA devono essere effettuati dall’odontoiatra. Nel caso di erronea applicazione dell’IVA in fattura, ovvero se il cedente/prestatore, per errore, emette la fattura “ivata” in luogo del reverse charge, sebbene non ci sia evasione è dovuta una sanzione a carico del cessionario/committente (quindi dall’odontoiatra) da 250,00 euro a 10.000,00 euro. La trasmissione all’Agenzia delle Entrate delle liquidazioni periodiche IVA deve avvenire, sia per i soggetti passivi IVA mensili che trimestrali, entro il secondo mese successivo ad ogni trimestre solare. Per il secondo trimestre il termine è posticipato al 16 settembre. Altro adempimento collegato al precedente riguarda la comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute. Devono essere comunicati i
dati delle fatture emesse per competenza e di quelle ricevute e registrate. Per quelle di acquisto devono essere comunicate solo le fatture registrate nel periodo di riferimento sul registro IVA. Non devono essere trasmessi i documenti diversi dalle fatture (scontrino e ricevuta fiscale, scheda carburante) e possono non essere comunicate le fatture elettroniche trasmesse mediante Sistema di Interscambio e quelle oggetto di trasmissione al Sistema tessera sanitaria. A differenza del precedente spesometro annuale, la trasmissione dei dati delle fatture deve avvenire solo in forma analitica e non anche aggregata. Tali comunicazioni devono essere effettuate trimestralmente, entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre solare. Per i dati del secondo trimestre il termine, come nel caso della comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA, è posticipata al 16 settembre. Per il 2017 è stata concessa una trasmissione dei dati su base semestrale, invece che trimestrale. I dati relativi ai primi due trimestri del 2017 dovevano essere comunicati entro il 16 ottobre, dopo ben 5 proroghe; mentre i dati relativi al terzo e quarto trimestre dovranno essere trasmessi entro il 28 febbraio 2018. A regime nel nuovo anno le comunicazioni dovrebbero essere trimestrali, ma è previsto un emendamento nella futura legge di bilancio, che prevede l’opzione anche per il 2018, da parte dei soggetti IVA, della trasmissione dei dati delle fatture su base semestrale. Da qui si evince che la normativa e la prassi fiscale sono in continuo aggiornamento, quasi mai con norme che agevolino la gestione quotidiana dello studio. Non essendo stati approvati infine, gli indici sintetici di affidabilità fiscale per l’attività odontoiatrica, continueranno, anche per il 2017 ad applicarsi gli studi di settore.
Maurizio Tonini Consulente fiscale SUSO
Bilancio ENPAM 2018 approvato con + 727 milioni
L'Assemblea nazionale della Fondazione ENPAM ha approvato il Bilancio di previsione 2018. Il documento ha ricevuto 155 voti favorevoli, nessun contrario e 7 astensioni. Il bilancio previsionale indica nel 2018 un avanzo per l'ENPAM di 727,2 milioni di euro. Analizzando la gestione previdenziale, risulta che a fronte di un incremento dei contributi per circa 130 milioni di euro, le prestazioni assorbiranno oltre 220 milioni di euro in più, riducendo il saldo della gestione previdenziale a 588 milioni di euro rispetto ai 681 milioni stimati nel preventivo 2017. La tendenza all'incremento delle prestazioni previdenziali era già contemplata dal bilancio tecnico con il quale è stata dimostrata la sostenibilità di lungo periodo della previdenza ENPAM. “Il dato mostra con tutta evidenza quanto siano diventati necessari i rinnovi delle convenzioni – spiega il presidente di ENPAM, Alberto Oliveti – e in particolare quello della medicina generale, attesa a una sfida decisiva che avrà effetti sull’intero Ssn. Questi numeri
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sono solo le prime avvisaglie della gobba previdenziale che ci attende, ma che potremo affrontare armati di un bilancio solido e in salute”. Nel 2018 per la gestione patrimoniale dell'ENPAM si prevedono proventi al netto di oneri e imposte per oltre 253,4 milioni di euro. La stima, prudenziale, è superiore rispetto ai 244,2 milioni previsti dal bilancio di previsione relativo al 2017. Nel 2018 verranno realizzati nuovi investimenti per circa 984 milioni di euro. Di questi, almeno 200 milioni saranno investiti nel settore finanziario, mentre almeno 400 milioni verranno destinati a nuovi investimenti immobiliari. In questo ambito verranno privilegiati gli ambiti direzionali e
residenziale sanitario assistito: quest’ultimo in particolare rappresenta un investimento “mission related”, capace cioè sia di garantire buone performance finanziarie, sia di generare nuove opportunità di lavoro per la categoria. Da segnalare infine il netto miglioramento del saldo della gestione amministrativa, con una riduzione dei costi di funzionamento da 97 a 74 milioni di euro. Nella seduta di sabato 25 novembre è stato inoltre approvato il bilancio assestato 2017, con 154 voti favorevoli, nessun contrario e 8 astenuti. Due i non votanti. In base alle stime l’esercizio chiuderà con un attivo di 978,8 milioni, oltre 190 milioni meglio rispetto a quanto preventivato.
Fondi europei per medici e dentisti Gli iscritti dell’ENPAM, informa inoltre un altro comunicato hanno ora a disposizione all’indirizzo www.enpam.it/fondiUe un servizio gratuito per conoscere tutte le opportunità collegate ai bandi di finanziamento europei destinati a medici e dentisti. La sezione “Bandi europei per i professionisti” contiene tutti gli avvisi regionali e nazionali che danno conto dei progetti finanziati attraverso i Fondi strutturali e di investimento pubblicati nelle ultime tre settimane, più quelli ancora in vigore. La pagina è inoltre arricchita da pubblicazioni monotematiche che approfondiscono contenuti e modalità di accesso previste dai principali programmi Ue (Erasmus Plus, Easi, Cosme, Horizon 2020, Interreg, Life).Collegandosi all’indirizzo www.enpam.it/fondiUe gli iscritti troveranno le istruzioni per accedere al servizio. Chi è già registrato all’Area riservata del sito ENPAM potrà consultare la sezione dedicata ai bandi inserendo username e password. Chi non è ancora registrato troverà le istruzioni per ricevere le credenziali necessarie. Il servizio offerto in collaborazione con Adepp si avvale di contenuti realizzati da Coopération Bancaire pour l’Europe (Cbe), società specializzata in informazione e consulenza sui temi e i programmi di finanziamento europei.
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INCONTRI E CONGRESSI
XIX Congresso nazionale SIOF a Torino Messa a punto della legge Gelli/Bianco
Torino ha ospitato quest’anno il XIX Congresso nazionale della SoSegreteria scientifica cietà Italiana di Odontoiatria Forense (SIOF) svoltosi nelle giornate del 10 e 11 novembre. Il venerdì pomeriggio l’incontro è iniziato con il Patrizia Biancucci Gabriella Ceretti lo di iscrizione CAO Torino Vice presidente Nazionale SIOF o per l’iscrizione corso precongressuale “Aspetti clinici e medico legali in odontoiatria ua parte con copia del bonifico a: Claudio Buccelli Pietro di Michele estetica”. Il Dott. Ezio Costa, Presidente di POIESIS, ha illustrato le Presidente nazionale SIOF Past president SIOF nuove metodiche che consentono di migliorare l’estetica del volto in azione maniera semplice e non invasiva, sottolineando le diverse indicazioni il patrocinio di CALIERI (TO) al loro utilizzo e la Con maniera più efficace di proporre questa estensione del trattamento puramente odontoiatrico ai nostri pazienti. Ha .it fatto seguito l’intervento del Prof. Di Lorenzo dell’Università Federico II di Napoli che ha analizzato il danno fisioniomico in odontoiatria e il correlato danno psichico, aspetto che negli ultimi tempi viene sempre più spesso chiamato in causa nella definizione della responsabiFNOMCeO lità professionale dell’odontoiatra qualora le aspettative del paziente Prov. non trovino riscontro nel risultato ottenuto. Infine l’Avv. Roberto Longhin del Foro di Torino ha approfondito gli ax aspetti assicurativi del singolo professionista e della struttura, oggi per molti versi mutati dopo l’entrata in vigore della legge 24/17, più nota come legge Gelli-Bianco. La vivace discussione che ha fatto seguito alle relazioni ha reso chiaramente contezza della sussistenza di NE: il supporto non condizionante ambito professionale che dadiun lato si sta diffon10/11 novembreluci ed ombre in unCon 017 Gratis dendo sempre più nelle nostre strutture e dall’altro richiede una preAIO 60 euro cisa definizione di ruoli e responsabilità, mentre ancora molto resta dici 90 euro da chiarire sotto gli aspetti della copertura assicurativa. ntoiatri/medici 2017-2018 60 euro SabatoGratis 11 novembre il Congresso Nazionale si è aperto con i saluti portati ECM; congresso: 8 crediti ECM) dalle Autorità che hanno visto alternarsi i rappresentanti di tutte le principali categorie associative, dell’Ordine dei Medici, del mondo accademico e della struttura sanitaria. Si è poi entrati subito nel vivo con la relazione del Senatore Bianco, autore della nuova 52671937510 sulla responsabilità medica, che ne ha spiegato le motivazioni di Marta Traversa & C. legge Sas sociali sottese e le finalità auspicate. Lo scopo della legge sarebbe TERRE quello di tutelare da un lato ORTOil medico inserito nella struttura nella sua tato a: UNA DONAZIONE PER I BAMBINI DELLE di Marta Traversa & C. scelta Sas ORTODONTISTI clinica e nella sua dignità FAI e autonomia decisionale e dall’altro DOPO IL CITTÀ TERREMOTATE DEL CENTRO ITALIA TERREMOTO i dati ed informative ai sensi del nel momento il paziente in cui, ritenendo che il suo diritto alla salute BANCA CARIGE 196/03) non è stato rispettato, si rivolge alla magistratura. IT 70X0617512901000000477280
e
TERRE
XIXCongresso Nazionale SIOF “Odontoiatria e responsabilità professionale: Tra clinica e medicina legale” Torino 10/11 novembre 2017
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RTO
Tuttavia, come precisamente puntualizzato dal Prof. Claudio Bucelli, Presidente della SIOF, molti punti sono ancora oscuri ed addirittura contraddittori e richiedono dunque di essere meglio chiariti e precisati nei decreti attuativi che entreranno in vigore nei prossimi mesi. Di estremo interesse l’intervento del Dott. Sergio Pochettino, magistrato del Foro di Torino, che ha illustrato le novità della legge dal punto di vista di chi è chiamato a giudicare la controversia. Si sono efficacemente inserite negli argomenti più classicamente medico legali le relazioni del Dott. Claudio Gatti, Presidente della Società Italiana di Parodontologia, e della Dott.ssa Silvia Masiero, socia attiva della stessa società, che hanno illustrato con estremo rigore e chiarezza come i progressi nel trattamento della parodontopatia rendano predicibile il mantenimento a distanza degli elementi dentari anche compromessi purchè in presenza di adeguata igiene orale e modificando le abitudini di vita che costituiscono un fattore di rischio. Allo stesso tempo, anche la predicibilità di sopravvivenza degli impianti e la stessa indicazione ad inserirli sono legate ad un miglioramento delle condizioni generali di salute del cavo orale. Le procedure di screening, che fanno parte del bagaglio culturale di ciascun odontoiatra, devono essere necessariamente effettuate su ogni paziente mentre il fallimento della riabilitazione implantare, se effettuata in presenza di malattia parodontale, potrebbe ascritta alla responsabilità dell’odontoiatra. Il Prof. Alberto Laino dell’Università di Napoli e il Dott. Gianni Barbuti medico legale e delegato della Società Medico Legale Triveneta hanno poi analizzato l’importanza delle Linee Guida sia per l’espletamento dell’attività clinica che nella valutazione del medico legale sull’attività del professionista coinvolto in un procedimento di responsabilità. I relatori hanno concluso affermando come sia estremamente opportuno meglio definirne il peso e la necessità di revisioni sistematiche in ragione del rapido mutare delle indicazioni cliniche e dei progressi terapeutici. Alle relazioni ha poi fatto seguito una vivace tavola rotonda nelle quale gli argomenti esaminati sono stati ulteriormente analizzati ed approfonditi. Gabriella Ceretti
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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia In collaborazione con l’Università del Piearticolare dell’ATM con Academy of Non Transfusional Hemo-Components Presidenti: monte orientale si è svolto Il 25 novembre concentrati piastriProf. Andrea Forabosco, Prof. Ugo Consolo, Prof. Carlo Bertoldi a Torino un closed meeting intitolato “Clinici (PRGF) si è parlato nical research and innovation in regenemostrando i risultati di rative medicine” presieduto da Carmen un’esperienza clinica Mortellaro. Riportiamo in sintesi le considesu pazienti con degerazioni di uno dei relatori riferite in particolare all’ o rtognanerazione delle strutture articolari. Infiltrare un tessuto in Regenerative Medicine” “Clinical Research and Innovation“Clinical Research and Innovation in Regenerative Medicine” todonzia. Parlare a un ortognatodontista di concentrati sofferente significa fornire molti dei mediatori biologici Closed Meeting Meetingnaturalmente alla guarigione, promuovenpiastrinici è difficile perché l’argomento si presta a spe- Closed che portano In collaborazione con l’Università degli Studi del Piemonte Orientale culazioni più chirurgiche che riabilitative: l’impiego è infatdo rigenerazione. Ecco perché nei pazienti sofferenti di In collaborazione con l’Università degli Studi Torino del Piemonte 25 NovembreOrientale 2017, Turin Palace Hotel via P.Sacchi 8 ti correlato alla guarigione dei tessuti e di conseguenza osteoartrosi dell’ATM (di solito portatori di placche oc……rigenerare è la parola chiave dell’Academy of Non Transfusional Hemo-Components… perché il alle procedure di chirurgia orale o di implantologia, ma clusali) un’ infiltrazione intraarticolare Torino 25 Novembre 2017,dopo Turin Palace Hotel P.Sacchi 8 con PRGF si futuro della medicina bussa via alle porte……... generalmente non di ortognatodonzia. Diverse tecniche verifica spesso una rapida risoluzione della sintomatorigenerare è la parola chiave dell’Academy of Non Transfusional Hemo-Components… perché bioloil di guarigione e rigenerazione…… tissutale in ambito odontologia algica. Ricerche in vitro spiegano il razionale futuro della medicina bussa alle porte……... iatrico ed extra hanno beneficiato del loro utilizzo con un gico di tali risultati descrivendo le particolarità dei singoli miglior risultato clinico e della sintomatologia clinica del fattori di crescita liberati dalle piastrine o di altre molepaziente, riducendo tempi di guarigione e complicanze cole presenti nel plasma. La liberazione di alcuni fattori Ordine dei Medici ed Odontoiatri Provincia di Torino postchirurgiche. In realtà anche l’ortognatodontista può di crescita (in particolare dell’HGF, Hepatocyte Growth giovarsi del loro impiego con una utile applicazione nelFactor) influisce direttamente sul controllo del processo le condizioni chirurgiche associate all’ortodonzia, specie infiammatorio con precoce eliminazione del dolore già se traumatiche come estrazione di denti del giudizio, dopo 10 giorni circa dalla prima infiltrazione. L’applicaIgienisti Dentali e Odontoiatri dei sovrannumerari o nelle germectomie. Anche nella zione di questa terapia ha determinato in quasi tutti i Iscrizione gratuita Ordine dei Medici risoluzione ed Odontoiatri Provincia di Torino scopertura di denti inclusi, quando condizionate da imcasi trattati la completa della problematica portante ostectomia o notevole riposizionamento del degenerativa articolare in termini di scomparsa del doAzienda Ospedaliero-Universitaria lembo di gengiva aderente, l’impiego dei concentrati lore e di recupero nei movimenti mandibolari: i pazienti Policlinico di Modena Via del Pozzo, 71 piastrinici riduce il dolore con un miglior risultato clinisenza un risultato positivo sono infatti meno del 5%. Le co e outcome della procedura. Con l’uso di concentrati prospettive di utilizzo di terapie biologicamente guidate piastrinici recenti tecniche di chirurgia mucogengivale applicate all’odontoiatria sono tutte da scrivere grazie Con il Patrocinio di: possono favorire il recupero di morfologia e volume all’integrazione di conoscenze biologiche a realtà cliniadeguato in caso di recessione gengivale, problematica che diverse. Durante il convegno è apparso evidente l’uquantomai controversa correlata al trattamento ortotile contributo di ricercatori dell’area biologica di diverse dontico. Ad interessare maggiormente l’ortognatodonuniversità per comprendere la complessità del campo tista è forse il trattamento delle patologie degenerative di studio. Solo grazie al confronto tra esperienze otteL’allungamento della vita media della popolasulle migliori tecniche chirurgiche da parte di relatodell’articolazione temporo-mandibolare (TMD). Di temi e nute dalle scienze biologiche e applicazioni mediche si zione umana e la conservazione di denti in nuri odontoiatri ed igienisti dentali di fama. Organizzaconcetti più prettamente legati alla biologia degli emopossono concepire percorsi terapeutici innovativi basati meri sempre maggiori presenta il problema di ta insieme ad ANTHEC (Academy of non transfusiocomponenti e delle cellule staminali si è parlato durante non sulla tecnica esecutiva ma sulla stimolazione biopreservare i tessuti di sostegno degli elementi nal hemo-components) la giornata di venerdì mira il closed meeting di ANTHEC (Academy of Non Transfulogica rigenerativa.Anche l’ortognatodonzia potrebbe dentali, prevenire le patologie parodontali e ad approfondire l’utilizzo dei concentrati piastrinici sional Hemo-Components che si occupa degli aspetti trarre un giovamento anche solo collaterale dalla gecurare quando sono manifeste! Nell’incontro di in parodontologia, in chirurgia orale e in medicina biologici, operativi e legislativi legati all’uso topico di emostione biologica della rigenerazione dei tessuti del cavo venerdi 19 e sabato 20, a Modena, presso il locale estetica. Previsto il rilascio, alla fine, di un attestato componenti come i concentrati piastrinici e di cellule orale per un miglior risultato estetico o per risolvere le Policlinico, organizzato dall’Università ed intitolato di partecipazione alle attività pratiche, valido alla distaminali in ambito medico, odontoiatrico e veterinario). incongruenze parodontali post-trattamento che spesso “La parodontologia oggi, lo stato dell’arte” viene immostrazione di “Competenze specifiche”. Da precisare: emocomponenti (non emoderivati) la cui richiedono un approccio chirurgico. partito un importante aggiornamento sull’evoluziogestione è strettamente regolamentata. Di infiltrazione Maurizio Giacomello ne della prevenzione, sull’ approccio terapeutico e SUSO News DELLA CARITA’ DI NOVARA
19-20 gennaio 2018
LA PARODONTOLOGIA OGGI. STATO DELL’ARTE 6 crediti ECM
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INCONTRI E CONGRESSI
Congresso nazionale AIFO Firenze: i retroscena della malocclusione
camente e neurofisiologicamente peculiare rispetto alle due postmaxillae e alle due emimandibole, cosa che da un punto di vista clinico-funzionale può essere utilizzata a scopo ortodontico.
Il 10 e 11 novembre si è tenuto a Firenze il Congresso autunnale dell'Associazione Italiana Funzionalisti Orofacciali (AIFO) su: "La malocclusione: patologia o adattamento (dis-)funzionale?" per approfondire l'aspetto eziologico della malocclusione. Ha aperto i lavori Cinzia Formai, antropologa dell'Institute of Evolutionary Medicine dell'Università di Zurigo, del Department of Anthropology dell'Università di Vienna e della Vienna School of InterdisciplinaryDentistry (VieSID), con l'"Evoluzione e ‘regressione’ dell’occlusione dentale nell’uomo moderno", sottolineando come il sistema masticatorio umano sia frutto del background filogenetico e di processi evolutivi adattativi in milioni di anni. Il moderno incremento delle sue disfunzioni e dei disordini temporo-mandibolari sono il risultato di una drastica riduzione delle pressioni selettive su di esso. La gracilizzazione (riduzione delle dimensioni) della mandibola e dei muscoli masticatori, la mancanza di usura dentale anche in
individui adulti e la perdita di un’efficiente occlusione, sono tra gli effetti di un uso ridotto dell’apparato masticatorio, come espressione di più recenti trend secolari. Ha quindi preso la parola lo scrivente con una relazione dal titolo: "Malocclusione fra genetica, embriologia, architettura cranica e disfunzione” cercando risposta a riflessioni che il Presidente AIFO, Luigi Scotti, aveva sintetizzato nella presentazione del Congresso attraverso gli interrogativi: "Non riusciamo più a fare figli con dentature accettabili (se non in casi davvero sporadici). Abbiamo forse perso i geni delle bocche con i denti dritti? Perché l’animale uomo a differenza di tutti gli altri mammiferi ha sempre più bisogno dell’ortodontista?". Allo stato dell'arte sembra che la malocclusione sia da considerare l'espressione dell’interazione dei geni con l’ambiente, nel corso dello sviluppo cranio facciale. La componente premascellare con i suoi 4 incisivi e le parti mesiali dei canini è da considerarsi una parte embriologi-
La relazione ha poi preso in considerazione la visione embriologica biodinamica dei campi metabolici secondo la quale, per l’espressione morfogenica, sono necessari movimenti spaziali ordinati. Tali concetti relativi ai campi metabolici e di sviluppo, possono aiutarci a capire quanto della malocclusione che si sta diagnosticando sia "iscritta nel cranio" e quindi quanto possa essere più o meno difficile "contenere" nel tempo le correzioni. Giovanna Ambrosini, terza relatrice, ha parlato di “Compensi favorevoli e prevedibili nelle Classi III” attraverso la disamina di casi clinici di Classe III trattati e seguiti nel tempo da lungo follow up. Attraverso un'attenta e precisa interpretazione del tracciato cefalometrico è possibile inquadrare la malocclusione nel più ampio contesto cranico. Attraverso i follow up fotografici e cefalometrici la Ambrosini ha poi mostrato come sia importante una fase di contenzione attiva prolungata nel tempo al fine di controllare l'ulteriore sviluppo mandibolare, anche nel paziente a fine crescita, modulando le componenti disfunzionali. Beniamino Volpato, quarto relatore, ha focalizzato la relazione sulla "correzione
delle discinesie labio-linguali: indifferibile momento terapeutico in corso di riabilitazione dei soggetti adulti disfunzionali." Partendo da considerazioni di ordine embriologico, anatomico e neurofisiologico relative alla lingua, alle labbra e più in generale ai tessuti orali, Volpato ha delineato, attraverso alcuni casi clinici, come sia utile, nei pazienti con disordine temporo-mandibolare che possono giovarsi di una correzione ortodontica dell'occlusione, rivolgere l'attenzione anche alla componente di postura labio-linguale e di deglutizione, con tutte le sue implicazioni sul distretto cranio-cervico-mandibolare. Per rimodulare la disfunzione labio-linguale ha utilizzato, nei casi mostrati, una apparecchiatura funzionale "ibrida" tra l'attivatore Bondi e l'EnveloppeLingualNocturne di Bonnet, già proposto in passato da Rakosi e da Bondi ma riveduto nei criteri costruttivi ed applicativi dal relatore. L'ultimo relatore del Congresso, Edmondo Federici, ha presentato una relazione dal titolo “Indice di divergenza: variabile diagnostica fra struttura e funzione” nella quale ha proposto una valutazione di alcuni parametri cefalometrici angolari e lineari tra quelli in uso nella cefalometria proposta dall'AIFO (Cefalonetria di Jarabak-Bondi) con l'intento di stabilire se alcuni di questi possano essere considerati influenzabili o non influenzabili dalle disfunzioni e dal trattamento delle stesse. Al termine dei lavori è stato annunciato il tema del prossimo Congresso, nella primavera 2018: avrà per titolo: "Obiettivo della terapia ortognatodontica funzionale: ripristino funzionale o modulazione disfunzionale?". Stefano Frediani Consigliere AIFO
SUSO Foggia: eziologie e procedure per prevenire l’inclusione dei canini Tutto esaurito per l'evento dell'11 novembre scorso “I canini inclusi in ortodonzia, una sfida sempre aperta!” organizzato dalla Sezione SUSO della provincia di Foggia. Più di cento gli iscritti al corso di aggiornamento tenuto da Andrea Alberti socio ordinario SIDO, certificato IBO e fondatore del blog ortodontico www.lacompagniaortodontica.it. La giornata, svoltasi presso la Clinica odontoiatrica dell’Università di Foggia, è stata presentata del Presidente provinciale Alberto Gentile col saluto dei rappresentanti CAO, ANDI e AIO e di Domenico Ciavarella docente di Ortodonzia Università di Foggia e Consigliere Nazionale SUSO. Alberti ha affrontato in prima istanza gli aspetti eziologici e le procedure più atte a prevenire l’inclusione dei canini. Successivamente è passato ad analizzare gli aspetti diagnostici che permettono all’ortodontista di individuare ed intercettare il canino incluso: vanno dall’esame obiettivo e palpazione alla CBCT, passando per l’OPT e la Teleradiografia. Interessante la parte dedicata ai rischi dei canini inclusi e al consenso informato necessario per prevenire problematiche medico-legali.
Inoltre, sono state analizzate in dettaglio le meccaniche ortodontiche semplici e quelle complesse per gestire gli spazi, gli ancoraggi e condurre in arcata i canini inclusi validate dalla presentazione di molti casi clinici. Il relatore ha, poi, attinto alla sua esperienza, segnalando una serie di errori in cui frequentemente si può incorrere, fornendo con-
sigli pratici per evitarli e qualche utile espediente da utilizzare, nel caso un professionista l'avesse incautamente commesso. L’intera giornata è stata dedicata all'attività clinica con la valutazione delle difficoltà diagnostiche, l’incerta possibilità di prevenzione, il rischio anchilosi, la tipologia di accosto chirurgico, le problematiche parodontali, le lesioni radicolari. Non ultimo la realizzazione di un adeguato consenso informato, perché l’idonea comunicazione tra medico e paziente rimane elemento fondamentale per l'intero trattamento. Gli argomenti affrontati hanno destato molto interesse nell'uditorio, confermando così l'appeal delle proposte culturali e di approfondimento offerte dalla Sezione SUSO di Foggia.
Affascinante naturalezza „ LA PERLA È, IN NATURA, L‘EMBLEMA DELLA BELLEZZA. PRENDE FORMA ALL‘INTERNO DI UNA CONCHIGLIA E CIÒ RICHIEDE TEMPO, PER MATURARE ALLA PERFEZIONE.“
Più di tre anni di ricerca e sviluppo sono serviti a Dentaurum per realizzare i nuovi brackets estetici discovery® pearl, gli attacchi ortodontici in ceramica integrale che superano tutti i limiti fino ad oggi raggiunti in termini di estetica, qualità ed efficacia. Una volta incollati sui denti, i discovery® pearl si adattano e si mimetizzano alla perfezione grazie al loro colore naturale e all’elevata traslucenza. La loro precisa geometria e dimensione rende questi innovativi brackets praticamente invisibili in bocca. Disponibili per tecnica Roth e McL 18/22 con gancio su canini e, a richiesta, anche su premolari.
Alberto Gentile Presidente Sezione SUSO Foggia Dentaurum Italia S.p.a. I Via degli Speziali, 142/144 I Centergross 40050 Funo (BO) Tel.: 051/86.25.80 I Fax 051/86.32.91 I www.dentaurum.it I info@dentaurum.it
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VARIE
Franco Bruno, "ortodontista dal Lago Maggiore" sempre in prima fila, nel ricordo di un collega amico Alla prematura età di 53 anni è scomparso a fine luglio scorso Franco Bruno, dentista di Arona. Laureato in Medicina all'Università di Pavia, si era specializzato in Ortognatodonzia all'Università di Cagliari dove aveva anche insegnato per diversi anni. Ricordo ancora perfettamente quel marzo 1990: iniziava presso la sede di un importante deposito dentale torinese un corso sulla “Filosofia bioprogressiva” che sarebbe durato un anno che mi vedeva, per la prima volta, relatore unico. Ed in prima fila c’era un giovane ortodontista "dal lago Maggiore", Franco Bruno. Ogni volta che, durante il corso io affrontavo un argomento nuovo, Franco era già in possesso di articoli che lo trattavano. Più volte mi chiesi e gli chiesi il motivo della sua partecipazione ad un corso tenuto da un emerito sconosciuto come me, essendo egli decisamente più preparato dal punto di vista teorico-culturale. Le sue conoscenze diventavano letteralmente mostruose nel campo della tecnologia ed informatica. Col progredire del corso e negli anni successivi, il nostro rapporto crebbe progressivamente passando da semplice confronto professionale a profonda amicizia cui contribuì in modo sostanziale anche la reciproca passione per l'impegno politico-sindacale. Franco infatti è stato Segretario culturale dell'ANDI nazionale, fondatore della Società cooperativa di Servizi sanitari e del Fondo sanitario
E posso assolutamente attribuirmi l'onore di averlo portato nel mondo SIOB, nel quale ebbe modo di affinare le sue spiccate qualità di leader. Poi vennero i corsi con Carl Gugino, RM Ricketts, Ivan Dus, i Congressi nazionali ed internazionali, i contatti sempre più stretti con tantissimi personaggi fantastici dal punto di vista professionale e umano, rapporti personali maturati nel tempo in vere e intense amicizie. Finita l'epoca di "noi vecchi", Franco ed il suo (e nostro) grande amico Daniele Vanni hanno diretto per anni la SIOB, mantenendola in vita, non solo, ma accentuando il suo valore anche in campo internazionale. Di Franco, si ricordano sicuramente i numerosi impegni e poco i momenti di svago spensierato a cui, comunque, era sempre pronto a partecipare con piacere: mi sembra ancora di sentirlo ridere allegramente alle barzellette che Brunello ed io raccontavamo durante le nostre cene goliardiche. Ventisette anni di amicizia sono tanti e vederli troncare così bruscamente è una tragedia che lascia un vuoto che non sarà facile colmare. Non possiamo che stringerci in un abbraccio, io e Lina, coi figli, la mamma, Mario, Marina e Fiamma. Addio Franco, riposa in pace. odontoiatri, Membro della Commissione Albo Odontoiatri di Novara, oltreché Presidente provinciale del SUSO.
Lingual OrthoSystem: il nuovo orizzonte dell’ortodonzia invisibile
SIOB, Società Italiana di Ortognatodonzia Bioprogressiva rinnova il Consiglio Direttivo La SIOB ha eletto il nuovo gruppo dirigente per il triennio 2018/20. Dopo la tragica scomparsa del Presidente Franco Bruno (leggi il ricordo di Manuzzi in questo numero) i soci si sono riuniti in assemblea per eleggere il nuovo CD. Alla presidenza è stato eletto Daniele Vanni, già alla guida della SIOB nei trienni 2007/9 e 2010/12. Storico socio SUSO Vanni ha rivestito l’incarico di
Sviluppato in collaborazione con Eline System, il sistema Lingual Orthosystem si candida a diventare la procedura più avanzata tra le tecniche di ortodonzia linguale: una rivoluzione perseguita attraverso le più innovative tecniche di allineamento e armonizzazione dell’arcata dentale, considerata la “vera ortodonzia invisibile”. Soppiantando i canonici archi sagomati con un arco retto, che qualsiasi ortodontista può realizzare di persona oppure recuperare attraverso i comuni listini delle varie aziende ortodontiche, Lingual Orthosystem aggira complesse operazioni di adattamento e, al contempo, eleva la tecnica di allineamento in incognito a un nuovo livello di precisione ed efficacia. Il sistema Lingual Orthosystem affida i suoi risultati ai migliori dispositivi attualmente disponibili: i brackets STB e ALIAS, sviluppati in collaborazione con i leader mondiali dell’ortodonzia linguale. Coniugando la meccanica Lingual Straight Wire all’innovativo slot quadrato, i brackets migliorano il controllo del torque e della rotazione, semplificando il trattamento e perfezionando la resa clinica. Grazie a un sistema di autolegatura passiva, infatti, i brackets riducono l’attrito e accelerano il trattamento con l’applicazione di forze leggere ma costanti: in più, la loro forma sagomata risulta in particolar modo confortevole e piacevole al tatto. Ma il vero fulcro operativo di Lingual Orthosystem è rappresentato dal portale web portal.elinesystem.net: un laboratorio virtuale appositamente creato per ridurre drasticamente la distanza tra clinico e tecnico. Attraverso il portale i medici potranno caricare personalmente le impronte di precisione eseguite con
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scanner intraorale (o scansionate dal laboratorio) velocizzando esponenzialmente la produzione degli apparecchi da parte dei tecnici addetti e, di conseguenza, la loro installazione sui pazienti. Attraverso le più efficaci tecniche di imaging 3D, infatti, il set-up digitale viene effettuato da un team appositamente formato e supervisionato costantemente da un clinico specializzato: in questo modo l’allineamento virtuale consente di progettare con estrema precisione e sicurezza gli interventi di riordino e armonizzazione dentale delle arcate, ottimizzando il lavoro del tecnico, l’intervento del medico, il benessere e la soddisfazione dei pazienti. Scopri tutte le potenzialità di Lingual OrthoSystem: arricchisci il tuo expertise con una tecnica destinata a cambiare per sempre il panorama dell’ortodonzia linguale. Benvenuti nel nuovo orizzonte dell’ortodonzia invisibile. Sdt. Stefano Della Vecchia Odontotecnico Specializzato in Tecnica Ortodontica di laboratorio
Via Andrea Checchi 35 | 00137 Roma +39 06 86 89 89 94 info@orthosystemroma.com www.orthosystemroma.com
William Manuzzi
Daniele Vanni e Franco Bruno
Consigliere nazionale per due mandati. Al Direttivo sono stati inoltre eletti Alessandro Orsini, Enza Robotti, Simona Gavioli, Domenico Viscuso, Nicoletta Albricci e Stefano Beonio Brocchieri. Ad Orsini è stata affidata la Segreteria e a Robotti, la Tesoreria, revisori dei conti Morena Toselli, Carmelo Condorelli ed Ermenegildo Ferla. Società scientifica di grande tradizione la SIOB si è sempre distinta per la qualità umana e professionale dei suoi soci e l’importanza degli eventi scientifici organizzati. Negli anni sono stati indetti corsi e convegni con relatori di caratura internazionale, partendo dai padri dell’ortodonzia bioprogressiva, Ricketts e Gugino. “Non vogliamo solo vivere dei fasti del passato – dice il neo Presidente Vanni - dal primo semestre 2018 partiremo con convegni e corsi di formazione riguardanti l’ortodonzia a 360°, primo fra tutti il “Memorial Franco Bruno” che, lasciandoci orfani, ha creato un vuoto che ci sforzeremo di colmare. Glielo dobbiamo e lo dobbiamo ai nostri soci.
"...dal primo semestre 2018 partiremo con convegni e corsi di formazione riguardanti l’ortodonzia a 360°, primo fra tutti il “Memorial Franco Bruno"...
NON SOLO ORTO
Raffaele Schiavoni, un ortodontista innamorato… dell’olio
“Nella vita senza passioni, sei distrutto dentro” Parlami di te, professionalmente: qual è la tua sfera d'interessi? Mi occupo da sempre di disfunzioni dell'articolazione tempo-mandibolare. Subito dopo la laurea, nel '73, sono stato a Bologna per cinque anni, nel reparto di ortodonzia dello Stomatologico 'Arturo Beretta' diretto da Giorgio Maj, salvo poi spostarmi a Cagliari per specializzarmi in ortognatodonzia nel '79. Tornato a Roma, ho continuato fino al dicembre 1990 a svolgere attività clinica e didattica presso la Cattedra di Chirurgia Maxillo-Facciale della Sapienza, il cui titolare era Giorgio Iannetti. Poi vari incarichi in SIDO fino alla vicepresidenza nel 2002. Continuo entusiasta l'attività che focalizzo in particolare su terapie ortopediche, pazienti disfunzionali e gravi classi II e III. Tra l'altro, sono stato il primo ad introdurre in Italia e ad usare per parecchio tempo l'apparecchio di Herbst, indicato proprio nella soluzione rapida di casi complessi nelle seconde classi. Da un campo sterile a un campo da coltivare: come è successo? Ho acquisito la proprietà dopo aver terminato l'impegno con l'Università. Le ore “liberate” mi permisero di iniziare a coltivare quella splendida passione che è il turismo equestre, attraverso una serie di trekking fantastici in Umbria come in Toscana. Per puro caso, in una di queste occasioni, smarrii la strada e capitai in questo angolo di paradiso col quale fu amore a prima vista. Rimasi folgorato da questo rudere abbandonato, immerso in una natura incontaminata dove caprioli, cinghiali, tassi, fagiani, marmotte o lepri sono veri padroni e l'uomo è solo tollerato. L’ambiente selvaggio mi fece scattare la voglia, poi diventata quasi un'ossessione, di diventarne partecipe. Senza entrare in dettagli noiosi sulle difficoltà quasi insormontabili relative all'acquisizione, nel 1988, quasi un anno dopo, riuscii finalmente a concretizzare il progetto e potei dedicarmi al recupero, prima del rudere che fu ristrutturato in maniera tale da integrarsi perfettamente nel contesto in cui è inserito - poi del terreno annesso, con la creazione di un primo uliveto seguito quasi subito dal secondo. Ora abbiamo duemila ulivi, sparsi su trenta ettari circa,
circondati da una bosco di piante centenarie. Più che di una passione ormai si tratta di una vera attività alternativa full time. Inutile sottolineare quante risorse fisiche, mentali - anche economiche - ho investito in questa creatura, cresciuta fino a diventare un'azienda. Quindi, praticamente dal nulla, ora produciamo tre qualità diverse di olio, due blend e un monocultivar, in più la tenuta funziona anche come struttura ricettiva, gestita personalmente da me e da Navaz, il custode pakistano che vive dell'amore per questa terra meravigliosa. L'ambiente offre un'esperienza da togliere il respiro, legato soprattutto all'essere un fondo chiuso, off limit per i cacciatori che non possono entrare se non per i canonici abbattimenti selettivi o per il ripopolamento di alcune specie. Il territorio maremmano è poi godibile praticamente tutto l'anno. Primavera e autunno sono fantastici, con un'esplosione di colori e profumi indescrivibile; anche il periodo del vino e quello dell'olio sono di grande richiamo. Inoltre, la zona è costellata di siti storici con reperti etruschi e, nelle vicinanze, i resti dell'Abbazia di S. Bruzio, strategica per la via Francigena e centro importante nei pellegrinaggi medievali. Duro lavoro e sacrifici per un settore abbandonato a se stesso? L'olivicoltura è un settore assolutamente trascurato. In Italia arriva di tutto, soprattutto dai paesi del Nord Maghreb e dalla Grecia. Olio di scarsa qualità che ha subito passaggi tali da inficiarne le caratteristiche e che spiega come sia possibile trovare nei supermercati bottiglie a meno di tre euro, quando produrne un litro costa a un produttore serio quasi il triplo. L'olio, in buone condizioni di conservazione, può mantenere stabili per diversi mesi le proprie caratteristiche chimiche ed organolettiche. È comunque un alimento facilmente deperibile, si ossida con facilità degradandosi e perdendo le sue qualità. Teme in particolare il calore, la luce e l'ossigeno, motivo per cui viene imbottigliato in ambiente saturo di azoto e conservato in particolari bottiglie spesse e scure.
C’è una sufficiente cultura dell’olio nei consumatori? L'Italia è in ritardo ma sta recuperando. L'Associazione Italiana Sommelier AIS, di cui faccio parte, ha da tempo rivolto il suo interesse anche all'olio che, secondo un amico, dovrebbe essere venduto in farmacia! Infatti, si tratta di una miscela ricca, tra l'altro, di polifenoli e tocoferoli, sostanze antiossidanti, oltre ad essere fonte di omega 3, acidi grassi essenziali che l'organismo non riesce a sintetizzare e utili nella prevenzione cardiovascolare. Per questo, non commercializzo l'olio secondo i canali tradizionali. Per quanto riguarda la promozione potrei quasi azzardare un paragone con l'attività professionale: per i numeri sviluppati da noi quasi tutto ruota sul passaparola, quasi come in studio per l'acquisizione di nuovi pazienti. Ti manca la didattica? No, visto che continuo a formare giovani colleghi in studio e che l'altra vocazione de 'La Pietraia' è la possibilità - unica! - di ospitare corsi formativi a numero chiuso per un massimo di 5 - 7 persone. Esistono forti potenzialità per una full immersion in ortodonzia di questo tipo, che prevede un'ora di yoga e una giornata intera a discutere di lavoro, anche a tavola o di fronte al camino. Gli allievi vivono con il relatore, ne condividono i tempi. La propensione a recepire le informazioni è migliore con un calice di Morellino di Scansano in mano o di fronte a un tramonto mozzafiato! Fifty - fifty o hai una preferenza? Mi piace fare l'ortodontista. Per il mio tipo di lavoro,
quasi tutti casi complessi, i pazienti sono molto impegnativi ma sono portatori sani delle più grandi soddisfazioni al momento della soluzione. Direi che le mie due passioni mi assorbono veramente allo stesso modo, anche se ad oggi passo sicuramente più tempo con l'orto(donzia) che nell'orto in Maremma. Per il fascino che esercita su di me verrebbe da dire che le percentuali dovrebbero essere invertite, anche se per entrambi gli ambiti posso definirmi un miracolato. Adoro la campagna, il bosco, ma non è nemmeno vero che il giovedì sera io non veda l'ora di scappare dallo studio per arrivarci. Questo capita quando si è costretti ad un lavoro che non piace, situazione che rischia di trasformare la propria vita in un inferno. Nella vita senza passione sei distrutto dentro. Ho parecchi collaboratori in studio con cui sto benissimo e ho sviluppato nel tempo decine di rapporti fondati su stima, amicizia e soprattutto serenità. Un sogno nel cassetto ancora da realizzare? Una cosa che ultimamente mi affascina è l'idea di realizzare delle “tree houses” sfruttando le querce e i lecci centenari da cui siamo circondati. Pensa che rimedio sarebbe contro lo stress poter passare un periodo non solo a contatto ma dentro la natura selvaggia. Un'idea bizzarra ma che farebbe sicuramente la differenza, favorendo al massimo la concentrazione. Insomma, il posto ideale per uno scrittore che voglia dar corpo al suo romanzo o per persone desiderose di pace e riflessione.
Giulio Del Mastro La Pietraia Loc. San Crescenzio Magliano in Toscana, Grosseto
A Pisa il XIX Congresso Nazionale della SIOI all’insegna della “condivisione piramidale” Pisa ha ospitato dal primo al 3 dicembre il Congresso nazionale SIOI, XIX edizione, organizzato dalla presidente Maria Giuca e dalla sua équipe: un meticoloso lavoro di preparazione all’insegna del motto congressuale “condividere” scelto appositamente dalla Presidente Giuca “perché tutto il team odontoiatrico condividesse conoscenze e competenze necessarie alla cura del bambino e al mantenimento della sua salute orale”. Onorato dalla presenza di oltre 1100 partecipanti, il successo, unito all’alto numero di soci conferma – dice la Giuca - un meticoloso lavoro effettuato sul territorio con l’organizzazione di molteplici incontri . Inoltre – continua – ha cointribuito la promozione della salute orale in età pediatrica con l’evento “Crescere previdenti: una bocca sana da adulti? Un gioco da bambini!” che ha coinvolto tanti soci nella comunicazione dei principi di prevenzione a genitori e operatori sanitari”. Tra i momenti clou, la lectio magistralis di Raffaella Docimo, past presidente SIOI, sull” importanza di indossare il sorriso“ ha suscitato un interesse tale da meritare una standing ovation finale, mentre Diego Perrone, noto pediatra, ha trattato con casistica pratica “Il bambino allergico dall’odontoiatra “. Filippo Graziani a sua volta si è intrattenuto sulla “malattia parodontale in età pediatrica” tema poco conosciuto, interessante per
intercettare patologie iniziali su cui instaurare tecniche preventive o terapeutiche evitando l’evolversi in età adulta. Dopo il toccante ricordo di Giuliano Falcolini presenti cinque dei suoi sei figli (il sesto, concertista famoso, era all’estero) e un nipote “in rappresentanza” di altri 14, altre relazioni di rilievo si sono alternate al congresso. Luca Contardo ha discusso sull’Ortodonzia in età evolutiva con le linee guida e le evidenze disponibili. Importante la relazione di Mario Gabriele sulla diagnosi e il management chirurgico dei denti sovrannumerari e degli elementi inclusi. Anna Fuks (Università di Gerusalemme) ha parlato di terapia pulpare sui denti decidui e relativa evidence, mentre Anne O’Connell di Dublino dell’utile utilizzo delle corone estetiche nei bambini. A cementare l’amicizia che lega gli oltre 1000 soci SIOI, infine, il pranzo di gala nel seicentesco Palazzo Gambacorti ideato da Bernardo Buontalenti. La fine del Congresso ha anche visto il passaggio delle consegne da Maria Rita Giuca a Luigi Paglia che in veste di presidente guiderà la SIOI nel biennio 2018 /2019. Il prossimo appuntamento internazionale in materia di pedodonzia è dato dal congresso dell’European Academy of Paediatric Dentistry (di cui fanno parte molti soci italiani) che si celebrerà a Lugano il 20 giugno prossimo. Damaso Caprioglio
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ORTEC
LA FINESTRA SUL LABORATORIO
Russamento ed apnee ostruttive del sonno: la terapia con MAD La sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) è caratterizzata dal collasso delle vie aeree superiori durante il sonno, favorita da fattori quali l’obesità, l’ipertrofia adenotonsillare nei bambini, le anomalie cranio facciali, il tono neuromuscolare. Il russamento e la sonnolenza diurna ne costituiscono i primi sintomi, a cui possono seguire ridotte funzioni cognitive, aumento del rischio di incidenti stradali e, nel lungo periodo, un rischio aumentato di malattie cardiovascolari e di mortalità. A distanza di anni la terapia ventilatoria con Cpap rimane il gold standard terapeutico per i pazienti OSAS, tuttavia il problema principale di questa tera-
pia è la scarsa collaborazione. Le linee guida odontoiatriche oggi, parlano di trattamento con dispositivi di avanzamento mandibolare (MAD) come alternativa nei casi di russamento e di apnee ostruttive nel sonno lievi, moderate e in tutti quei casi in cui non si tollera la Cpap.
Caso clinico
Monitoraggio cardiorespiratorio completo:
Sesso: F Età: 59 anni BMI: 28 ESS: 12 Anamnesi: scarsa qualità del sonno, roncopatia, sonnolenza diurna patologica, frequente cefalea al risveglio.
AHI
26.6
ODI
17.5
Sat.O2 min.
83
Media sat.O2
95
T90
0
SI
9.7
Dream tap con sensore Theramon
Profilo
Monitoraggio cardiorespiratorio completo con MAD:
Foto endorali del Dream Tap
Il dream tap è l’ultimo dispositivo, ideato dal Dott. Thorton (massima autorità mondiale, per la medicina del sonno), questa evoluzione ha consentito l’eliminazione di qualsiasi ingombro palatale e/o linguale, al fine di non invadere in alcun modo i volumi, destinati alla attività miofunzionale. Abbiamo scelto di utilizzare questo dispositivo insieme al Dott. Terranova, oltre che per i suoi evidenti vantaggi di efficacia terapeutica, anche per il fatto che è uno dei
Profilo con TAP
Grafico sistema Theramon: rapporto compliance paziente
AHI
7.8
ODI
10.7
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pochi m.a.d. ad avere tutte le certificazioni mondiali che convalidano il suo utilizzo, nella cura dei pazienti affetti da o.s.a.s. In Italia siamo trà i licenziatari Sonnair, network tecnico /clinico con esclusiva europea per i componenti dream-tap. Vediamo ora nel dettaglio le fasi di fabbricazione: Il clinico provvederà ad inviare in laboratorio 2 buone impronte, con la massima estensione anatomica vestibolare e linguo/palatale, oltre a due record occlusali, uno di massima intercuspidazione, ed uno in posizione terapeutica, generalmente rilevato con l’ausilio di uno strumento definito george gauge.
2. Una volta fissati i modelli in artico- 3. Fatto questo si stampa il primo latore si procede con la gestione dei disco, noi utilizziamo un durasoft da sottosquadri con della cera specifica. 1,5 mm.
4. Ora si procede alla realizzazione dei fili di ancoraggio superiori, e della vite di propulsione inferiore.
5. Fissati questi elementi e controllato il range di protusiva programmato, si passa alla resinatura delle placche.
6. Poi le placche cosi resinate vengono rifinite e lucidate.
Una volta eseguito uno scrupoloso controllo qualità e predisposti tutta la documentazione di certificazione, il dispositivo viene consegnato completo di chiave per attivazione del sistema di protusiva, e chiave di smontaggio in caso si renda necessaria la sostituzione del gancio.
1. George gauge
7. Infine si assemblano i componenti della vite, facendo attenzione che la postura mandibolare terapeutica venga scrupolosamente rispettata.
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Sdt Patrizio Evangelista founder gruppo dextra, owner orthonet
Questi apparecchi sono funzionali a portare la mandibola in una posizione avanzata in modo da aumentare il volume delle vie aeree superiori. Con il MAD si riscontra un allargamento del velo faringe, un miglioramento della posizione della lingua con allargamento dello spazio retro faringeo.
Foto endorali
Alla paziente con Osa moderata è stato applicato un MAD tipo Dream Tap, caratterizzato da un connettore a gancio occlusale regolabile inserito su placca inferiore che si articola su arco vestibolare superiore. Questo sistema permette ampi movimenti di lateralità ed impedisce la postero rotazione mandibolare ovvero l’apertura della bocca in posizione supina, condizione peggiorativa per le apnee ostruttive. Sui rialzi posteriori che stabilizzano la posizione mandibolare, è stato inserito un sensore Theramon sensibile alla temperatura corporea che permette con un apposito lettore di valutare l’aderenza al trattamento della paziente. La paziente è migliorata riguardo i sintomi iniziali ed ha riferito solo indolenzimenti muscolari nelle prime due settimane di trattamento.
Dott. Sergio Terranova medico chirurgo spec. Odontostomatologia e ortognatodonzia
Bibliografia - Position paper on the use of mandibular advancement devices in adult with sleep-related breathing disorders. S.Schwarting et al. – Sleep Breath 2007. - The effect of mandibular advancement device on apneas and sleep in patients with obstructive sleep apnea. M.Marklund et al. – Chest , 113. 1998. - Obstructive sleep apnea syndrome: natural history,diagnosis and emerging treatment options. T. Gharibeh , R. Mehra. – Nature and Science of sleep . Sept.2010. - Oral appliances for snoring and obstructive sleep apnea. Ferguson et.al. – A review. Sleep 2006, 29: 244-262 - Medicina del sonno per odontoiatri G.Lavigne,P.Cistulli,M.Smith – Quintessenza ed. 2012