SUSO News 3 2018

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ANNO XV n. 1 Gennaio 2017 ANNO Febbraio XVI n. 3 2018

2 Un sabato “tutto ortodontico” all’Expodental Meeting di Rimini

4 Al 2° Premium SUSO di Modena

le prime quattro Scuole classificate

5 Al “Cor-vegno” di Parma 5 sigle

Paola Cozza, Aldo Giancotti, Mariano Gallone e Marco Pironi sono i protagonisti della mattinata ortodontica svoltasi il 19 Maggio a Rimini nella Sala EXPO3D della Fiera.

Vincitrice del Premium Letizia Bolognesi (Università di Pavia) 2° e 3° classificato Antonio Ciannamea (Università di Torino) e Alessandra Putrino (Sapienza di Roma).

A Parma, l’11 e il 12 maggio in un “Cor-vegno” (né corso né un convegno) tra cinque sigle gnatologiche (SIDA, AIKEM, AIPP, SIOS e FRISP) per integrarsi nell’AIG.

11 Allo IADR di Londra ricercatori italiani sulla gestione del paziente ortodontico

13 Passaggio del testimone a Torino Fabrizio Sanna al provinciale SUSO

15 Una tesi veramente "molto incisiva”

Tema d’attualità in ambito di igiene e prevenzione, la gestione del paziente ortodontico verrà presentata allo IADR di Londra da ricercatori dell’IST e Università di Pavia e Milano

Spazio “ai neolaureati in procinto di entrare nella giungla”. Questo il commento di Patrizia Biancucci al subentro del nuovo Presidente del SUSO Torino, Fabrizio Sanna.

Incentrata sull’analisi della rugosità superficiale degli archi ortodontici dopo l’utilizzo clinico, ha avuto per il suo autore un importante riflesso sul suo futuro di ricercatore.

LA LINGUA BATTE

A seguito delle iniziative del Consejo General de Dentistas de España (l’Associazione dei dentisti spagnola) e dell’Organización Colegial (l’Ordine dei medici ed odontoiatri spagnola), l’Agencia Española de Medicamentos y Productos Sa11tarios (dipendente dal Ministero della Sanità spagnolo) ha invitato le società interessate che promuovono servizi che offrono ai pazienti la realizzazione “fai da te” di allineatori dentali trasparenti di cessare la loro attività sul territorio spagnolo ed interrompere la campagna pubblicitaria in quanto contraria alla legislazione spagnola.

Il SUSO, patrimonio dell’Ortodonzia Italiana, sempre attento alle esigenze della professione, in molti casi premonitore e interprete dei cambiamenti, ha dedicato in questi anni molto tempo alle province, con un unico, grande obiettivo: ascoltare e dar voce ai giovani.

specialista in Ortodonzia o un esclusivista della professione. Fondamentale in questa opera di cambiamento il lavoro che le nostre Università Italiane continuano a fare, formando professionisti che fanno della Ortodonzia Italiana una Eccellenza nel mondo, che consente di essere guardata e rispettata con un occhio di maggiore autorevolezza. Il SUSO resta e rimarrà la casa degli Ortodontisti italiani a tutela degli specialisti tutti, in una continua diffusione della disciplina ortodonica, pronto come più volte dichiarato, a confrontarsi con gli amici ASIO in un'ottica di condivisione e collaborazione. La nostra linea degli ultimi anni è stata dettata solo da contenuti politici volti a stendere ponti e non alzare barriere a difesa della professione ortodontica. Con la scadenza del Direttivo nel 2018, unico obiettivo ancora da raggiungere è eleggere una nuova squadra con continuità politica su basi di collegialità e di unione. Il SUSO cambia passo e Statuto. Ma non cambiano i sentimenti che lo hanno guidato per 41 anni.

IO MI ISCRIVO AL SUSO PERCHÉ 1 • Sono un ortodontista...

Ogni anno FAD gratuiti con 50 crediti formativi 6 •Eventi regionali gratuiti con ECM

Ho un’adeguata copertura 2 •assicurativa fatta apposta per me

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Godo di consulenze legali 3 •puntuali ed adeguate La consulenza fiscale è ritagliata 4 •sulle mie esigenze Dal giuslavorista apprendo 5 •come applicare le leggi del lavoro

(sul suo futuro) quella di Roberto Rongo

Allineatori: altolà in Spagna alle Società che promuovono il “fai da te” del paziente

In casa SUSO cambio passo anche di Statuto Per noi del Direttivo essere stati itineranti è stata una grande lezione di vita professionale oltre che di dinamica umiltà, ci ha consentito di interpretare i reali bisogni degli Ortodontisti, capire le necessità dei consulenti come si svolge la professione, dando loro voce. Io e il mio Direttivo avevamo due grandi obiettivi: primo, il "Cambio passo in SUSO", con mille iniziative di un cambiamento gestionale e professionale. Il secondo, caro anche all'attuale presidenza SIDO, era unificare obiettivi sindacali e distanze professionali tra SUSO e ASIO. Dopo due anni di lavoro della Commissione coordinata da Gianvito Chiarello, si è proceduto al Cambio di Statuto e Regolamento, con una completa rivisitazione dei contenuti dello Statuto, che oggi può guardare con orgoglio alla categoria per difenderla alla luce delle sfide che attendono la professione. Solo qualche anno fa, il numero degli specialisti in Ortodonzia non consentiva una vera rappresentatività sindacale né per l'Italia né per l'Europa EFOSA, tanto da spingere SUSO ad aprire anche ai non specialisti. Il nostro lavoro intenso e determinato sul territorio con il rinnovo dei Direttivi provinciali ed il coinvolgimento dei giovani specialisti, unitamente al normale turn over della professione ha portato a un profondo cambiamento della partecipazione associativa in SUSO. Quindi oggi il nuovo socio è uno

gnatologiche integratesi nell’AIG

• Consulenze medico legali in Ortodonzia di alta specializzazione

Accedo alle convenzioni 8 •create apposta “attorno a me” Esercito la mia professione 9 •con maggior tranquillità Ricevo SUSONews, 10 •finestra dell'Ortodonzia Italiana

Pietro di Michele Presidente Nazionale SUSO

NOVITÀ 2018 50 Crediti ECM in modalità FAD

CORSO FAD “L’Ortodonzia ed i Tessuti Parodontali, Syllabus Teorico Pratico” Per iscrizione scrivere a:

ecm@emmeduegroup.it

segue a pag. 11

Uno nuovo Statuto in sintonia coi tempi Dieci anni: questa è l'età dell'ultima revisione dello Statuto che detta le regole del nostro sodalizio associativo. Tenutosi a Modena il 19 maggio l’Assemblea Nazionale dei Delegati SUSO ha approvato all'unanimità la bozza di modifica che il Gruppo di Lavoro Nazionale (P. di Michele, G. Chiarello, P. Picchioni, W. Manuzzi, R. Longhin, M. Tonini) ha approntato sulla base delle nuove evenienze e dei suggerimenti pervenuti dalla base associativa. La parola spetta ora alle Sezioni Provinciali: la bozza di Statuto e Regolamento 2018 verrà inviata a ciascun Socio che potrà avanzare osservazioni e proposte di modifica. Se approvate dalla propria Assemblea Provinciale, saranno oggetto di confronto e di discussione nell’ Assemblea Nazionale del prossimo Ottobre che ratificherà la stesura definitiva del nuovo Statuto e Regolamento, per la sua entrata in vigore immediata. Innanzitutto Statuto e Regolamento, quali differenze? Il primo detta le regole basilari che governano l'associazione, con l'accordo e il contributo di tutti i Soci. Il secondo stabilisce le modalità di applicazione di tali regole adattandosi alle specifiche circostanze, secondo le indicazioni del Consiglio Nazionale.

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L’augurio SUSO alla nuova Ministra della Salute Onorevole Ministra Dott.ssa Giulia Grilli, il S.U.S.O. Sindacato Unitario Specialità Ortognatodonzia Le esprime, per il mio tramite, il più sincero compiacimento per la Sua nomina, confidando nella Sua competente attenzione per gli aspetti e i problemi della salute orale odontoiatrica e ortodontica della nostra professione.Con l'augurio di un fecondo e proficuo lavoro e dichiarandoLe sin d'ora ogni più ampia collaborazione che volesse richiedere al SUSO, unitamente al Collegio di Direzione La ossequio e La saluto molto cordialmente. Pietro di Michele Presidente Nazionale SUSO

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“Ortho3D: l’evoluzione del digitale” SIDO ad Expodental Nell’ambito di Expodental Meeting, svoltasi a Rimini dal 17 al 19 maggio, si è tenuta nella Sala EXPO3D una mattinata ortodontica articolata in vari interventi, previa presentazione del Presidente SIDO, Giuseppe Fiorentino.

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vece Mariano Gallone. Consente di creare un progetto terapeutico digitale del sorriso permettendo ai pazienti di visualizzare un’anteprima realistica dell’esito finale della terapia. Una possibilità come questa che concede alle varie figure specialistiche del team odontoiatrico (ortodontista, parodontologo, implantologo e restauratore) l’opportunità di lavorare in sinergia su un progetto comune e condiviso. Per il professionista la digitalizzazione del piano di trattamento diventa quindi uno strumento diagnostico ed una guida per il raggiungimento di obiettivi pianificati. A conclusione della mattinata ortodontica, Marco Pironi, ha parlato del tema “Ortho3D: il workflow digitale nel trattamento ortodontico-chirurgico”. Prendendo spunto dalla considerazione che sono sempre più numerosi i pazienti adulti che per motivi estetici e/o funzionali si rivolgono all’ortodontista e che talvolta per correggere la malocclusione si ricorre ad un trattamento combinato ortodontico-chirurgico, grazie alle moderne tecniche di imaging 3D, è possibile tuttavia oggi gestire in modo completamente digitale l’intero workflow di tale trattamento sia nella parte ortodontica, che in quella chirurgica.

Anche SUSO al Tavolo Tecnico per aggiornare il Nomenclatore tariffario Riunione FNOMCeO e CAO Nazionale a Roma, il 24 maggio sul Nomenclatore tariffario, alla presenza delle maggiori sigle sindacali (per il SUSO Raoul D'Alessio e Gianvito Chiarello) del rappresentante dei Presidenti dei corsi di laurea, mentre il Ministero della Sanità era rappresentato da Michele Nardone, Obiettivo dell’incontro: l’aggiornamento del Nomenclatore con l’aggiunta, visti i tempi, di un Tariffario, in considerazione che quello di riferimento è quello varato dall’ANDI nel 2006. La posizione SUSO che qui accenniamo in sintesi si basa sulla considerazione dell’elemento che qualifica maggiormente l'atto medico, ossia la diagnosi. Data la sua centralità si ritiene opportuna una congrua tariffa in considerazione della sua importanza e all'impostazione del piano di trattamento, che non può essere “impacchettato” insieme alle tante altre voci sussidiarie, in quanto i trattamenti vanno considerati nel loro insieme e per un periodo prolungato annuale. La posizione SUSO, condivisa anche dall’AIO è stata accolta con un generale consenso. Altro argomento preso in considerazione il terzo pagante, la proposta di SUSO è stata di aggiornare la posizione FNOMCeO ferma a 15 anni fa. Eleonora Cardamone, Vicepresidente nazionale AIO, ha sottolineato a sua volta l'opportunità che l'onorario di riferimento ai fini della congruità venga riferito al professionista in un’idonea percentuale, laddove la prestazione sia erogata in regime di lavoro subordinato, come accade nelle cliniche dentali “low cost”. Michele Nardone dal canto suo ha raccomandato che il Gruppo di Lavoro rediga un Nomenclatore aggiornato e un Tariffario adeguato alla situazione e alle terapie attuali. Il primo passo sarà l’aggiornamento del Nomenclatore, solo in un secondo momento verrà affrontato il problema delle tariffe. Gianvito Chiarello

Iscrizioni SUSO 2018

S.U.S.O. (Sindacato Unitario Specialità Ortognatodonzia, 1976)

Siamo l'unico puro Sindacato di categoria. la nostra rivista che, nella nuova versione, è a cadenza bimestrale e raccoglie Uniamo TUTTI gli Ortodontisti (specialisti, esclusivisti, prevalentisti) d'Italia. tutto il meglio delle notizie, serie e non solo, dell'Ortodonzia italiana e interSiamo in crescita perché riconosciuti, presenti e attivi a livello intersindacale, nazionale. Per approfondimenti vedi il sito www.suso.it Ordinistico e politico (locale e nazionale). Offriamo una serie di servizi fondamentali per la gestione quotiodiana E tutto questo a sole € 130 annuali che diventano € 50 se sei specializzando al 2° 1 Expodental Meeting Magazine | 1 2017 della professione: consulenza legale e fiscale, formule assicurative personao 3° anno o masterizzando e € 20 se sei specializzando al 1° anno o neolaurato. lizzate (professionali, RC, TFR, Investo nell'Orto) e personali, analisi e inforSe lo ritieni necessario e utile, saremo felici di poterti accompagnare e aiutare mazioni su tutte le varie normative (vecchie e nuove) che regolano la nostra nell'affrontare le difficoltà sempre crescenti della nostra professione. professione, incontri regionali-provinciali-nazionali su tematiche di particolare interesse sindacale, consigli etici-gestionali-comportamentali, SUSO News, La domanda di iscrizione è scaricabile da www.suso.it NEOLAUREATI E SPECIALIZZANDI € 20 neolaureati (nei 3 anni dalla laurea) € 20 specializzandi (1° anno di specialità) € 50 specializzandi (2° o 3° anno di specialità o masterizzandi) SOCI ORDINARI € 130 per rinnovo entro il 28 febbraio dell'anno in corso o prima iscrizione € 150 per rinnovo oltre il 28 febbraio ANNO XVI - N. 3 - 2018 SUSO news Notiziario d'Informazione del Sindacato Unitario Specialità Ortognatodonzia. S.U.S.O. Largo Re Umberto, 104 10128 Torino Tel. 011. 50 28 20 Fax 011. 50 31 53 susosindacato@libero.it www.suso.it Orari di Segreteria: Lun-Mer-Gio 9.00/13.00 13.30/17.30 Mar-Ven 9.00/13.00

Coordinamento redazionale Patrizia Biancucci Comitato di Redazione Direttore responsabile: Pietro di Michele Vicepresidente S.U.S.O.: Alessandra Leone Segretario S.U.S.O.: Antonio Cesta Tesoriere S.U.S.O.: Francesca Rosato In Redazione Pietro Bracco, Damaso Caprioglio, Gabriella Ceretti, Alessandra Leone, Roberto Longhin, Gianna Maria Nardi, Alberto Pezzini, Federico Picchioni, Maurizio Tonini, Claudia Tosi, Pasquale Venneri

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Norme redazionali La Redazione si riserva la facoltà di apportare modifiche, se necessario. In mancanza di dichiarazione contraria, qualunque articolo sottoposto all'approvazione della Redazione presuppone la tacita conferma alla pubblicazione totale o parziale. Non si assumono responsabilità in merito a libri o manoscritti non citati. Gli articoli non a firma della Redazione rappresentano l'opinione dell'Autore, che può non corrispondere a quella dell'Editore. La Redazione non risponde inoltre degli annunci a carattere pubblicitario o equiparati e non assume responsabilità per quanto riguarda informazioni commerciali inerenti associazioni, aziende e mercati e per conseguenze derivanti da informazioni erronee.

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Chiuso il giornale al 20 giugno 2018 Finito di stampare nel mese di giugno 2018 Stampa e concessione della Pubblicità

Infodent srl Strada Cassia Nord K. 86.300 01100 Viterbo Referenti: Sig. Baldo Pipitone • M. 336 773328 baldo.pipitone@infodent.com Sig.ra Paola Uvini • M. 347 2309050 paola.uvini@infodent.com

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SUSO Sindacato Ortodonzia


Nuove Miniviti QUATTRO PSM: The Real TAD’s R-Evolution Dr. Nicola Derton In passato la condizione di “ancoraggio assoluto” poteva essere fornita solamente da denti anchilosati o da impianti per implanto-protesi La rivoluzione in campo ortodontico, rappresentata dall’introduzione dell’ancoraggio scheletrico su miniviti, ha drasticamente cambiato i concetti tradizionali della biomeccanica ortodontica. Ad oggi l’ortodontista ha l’ opportunità di impiegare specifiche biomeccaniche supportate da miniviti, per ottenere movimenti dentali anche molto complicati, che prima di ora erano sostanzialmente non predicibili o addirittura assolutamente non ottenibili, se non a discapito di inaccettabili movimenti indesiderati dell’unità dentale d’ancoraggio.

fig.8

fig.11

fig.9

fig.12

Nella mia esperienza quasi ventennale con l’ utilizzo delle miniviti, ho avuto modo di utilizzare e testare clinicamente in pratica tutto il materiale che il mercato è stato in grado di proporre. Ho desiderato di proposito, con ogni tipo di nuovo TAD che ho avuto a disposizione, trattare serie di casi paritetici consecutivamente, oppure addirittura far uso nel contesto dello stesso paziente e della medesima arcata, di differenti devices al lato destro e quello sinistro, per l’ ottenimento degli stessi movimenti ortodontici. In tal modo ho potuto apprezzare pregi e difetti di ogni minivite, sia nella sua parte intraossea (taglienza, aggressività, stabilità primaria, resistenza a rottura..), che a livello collo (forma, grado di angolazione del PAD, lucidità di superficie..), che per quel che riguarda la testa ortodontica extramucosa (esistono le più svariate forme e funzionalità, dal pin alla testa a croce, dall’uncino alla testa arrotondata o triangolare, con o senza fori passanti, con o senza slot per ingaggio stabile di sezionali, con alette di sottosquadro più o meno efficaci per stabilizzazione di tali sezionali tramite legature ortodontiche...)

fig.2

fig.1

fig.10

fig.3

fig.4

ritentive, al fine di potervi applicare in modo molto semplice una legatura elastica o metallica. Tale minivite risulta perfetta quando si intende inserirne una coppia e, dopo aver modellato un opportuno sezionale Da più di un anno in molti casi mi sto servendo delle NUOVE miniviti PSM, che ad essere obiettivo rispondono

rettangolare TMA, usare la Tecnica Derton-Perini.

ottimamente, con una rosa di TAD’s e strumentario ridotta ma completa ed essenziale, a qualsivoglia necessità

Secondo tale tecnica una estremità del sezionale viene ingaggiata passiva negli slot delle teste delle 2 miniviti

dell’operatore, sia in merito al sito di inserimento che al tipo di biomeccanica egli decida di attuare. I tipi di

ed ivi saldamente fissata con legatura ortodontica (dopo di ciò spesso viene anche bondato con flow composite

miniviti sono 3, tutte con testa ortodontica extramucosa dotata di foro passante, di un collo dalla superficie

per rendere l’unità stabile del sezionale più rigida possibile); l’ altra estremità del sezionale trasferisce, con

estremamente levigata ed un PAD di contatto con i tessuti angolato di 35°. La presenza del foro permette il

modalità di “cantilever”, la forza ortodontica desiderata (intrusiva, estrusiva, mesio-distale, bucco-linguale, di

passaggio di una legatura metallica o di un filo elastico per trazione ortodontica; fa inoltre sì che, con tutte e tre

tip o torque coronale…) esattamente laddove essa è richiesta (figs 8, 9, 10). Le miniviti PSM bh risultano anche

le miniscrew, si possa adottare la tecnica per uprighting ed estrusione molare con metodica “pushing force from mesial side” conosciuta col nome di “Dista Screw System”. Tale tecnica viene eseguita per ottenere la parziale disinclusione ortodontica (generalmente pre-estrazione chirurgica) di secondi o terzi molari gravemente impattati con inclinazione mesiale. È essenziale per l’ esecuzione adeguata della metodica, che una porzione di corona sia visibile in cavo orale senza necessità di scappucciamento; se tali condizioni sono presenti, viene inserito un TAD interradicolare tra primo e secondo premolare o tra secondo premolare e primo molare e si usa un sezionale NiTi tondo 0.016 o 0.018 (a seconda dei casi); esso viene deflesso, compresso ed ingaggiato con una sua estremità nel foro passante della testa della minivite e con l’ altra in un tubo diretto bondato sulla corona del dente o in un microforo superficiale creato con una fresa diamantata a rosetta sulla corona del dente . Sia nel caso del foro passante sulla testa della minivite che del tubo diretto incollato sul dente, tramite del flow composite viene obliterata l’ estremità opposta (creando così una sorta di tubo chiuso) per creare lo stop del sezionale all’uscita, mantenendolo così compresso ed in grado di sprigionare il suo potenziale elastico

estremamente adatte all’esecuzione della neonata tecnica di “Pseudoanchilosi”. Essa si basa sul principio biologico di stabilizzazione di un’articolazione provocata dall’inflessibilità delle strutture anatomiche che la circondano. La tecnica di Pseudo-anchilosi ortodontica su minivite per ottenere condizioni di ancoraggio indiretto “assoluto”, consiste nell’inserimento e fissaggio di un filo sezionale rettangolare in acciaio 0.020 x 0.025, opportunamente modellato, nello slot della testa di una minivite e nella connessione dello stesso, mediante bonding, sui denti scelti come unità di ancoraggio. La connessione fra denti e TAD, sulla testa della quale viene ugualmente poi applicato del flow composite per massima stabilizzazione, determina l’immobilizzazione dell’unità di ancoraggio nella posizione originaria (figs 11, 12). TAD PSM narrow ø 1,3mm – unica lunghezza: 8mm

La narrow possiede le stesse caratteristiche del collo e testa arrotondata della rh (quindi dal punto di vista

per uprighting-estrusione-distalizzazione del molare (figs 1, 2, 3, 4).

funzionale si presta a biomeccaniche ortodontiche di trazione diretta (molla, legatura metallica, filo o catenella

Ognuno dei 3 tipi di minivite è stato studiato per servire in modo specifico ed adeguatamente tutti i siti di

elastica) ed al contempo offre la minore traumaticità possibile nei confronti dei tessuti molli. La sua caratteristica

inserimento vestibolari interradicolari ad ambo le arcate, palatali interradicolari al mascellare, tuber, trigono

peculiare è il ridotto diametro della parte intraossea (ø 1,3mm appunto), progettato appositamente per siti

retro molare e rafe palatino mediano e per soddisfare le differenti esigenze funzionali che a seconda del caso

spesso estremamente utili nella soluzione di certi casi, ma con spazio osseo interradicolare frequentemente

clinico si pongono all’ortodontista.

fig.13

TAD PSM rh (round head) ø 1,6mm 2 lunghezze: 7,5mm oppure 10mm

fig.5

fig.14

fig.6

diminuito, come quello tra canini e premolari o tra canini ed incisivi laterali, sia superiori che inferiori. Venendo

fig.7 Questa tipologia di minivite risulta adatta quando lo scopo è di applicarvi una trazione diretta (molla, legatura metallica, filo o catenella elastica) ed al contempo si desideri la minore traumaticità possibile nei confronti dei tessuti molli. Ottima per tutti i siti interradicolari classicamente descritti in letteratura, tuber, trigono retro

alla clinica, ad esempio le miniviti posizionate tra canini e premolari inferiori sono molto performanti nei casi di estrazioni dei quinti inferiori, quando si desideri mesializzare i molari senza minima perdita di ancoraggio in lingualizzazione del gruppo incisivo. Oppure ancora: l’ utilizzo di TAD’s nei siti interincisivi inferiori e/o tra canino e quarto inferiore per intrudere il settore anteriore della dentatura inferiore; questa è l’ unica via

molare e rafe palatino (figs 5, 6, 7).

percorribile ad oggi in ortodonzia fissa, con predicibilità di efficace risultato, nei casi di “canting occlusale”

TAD PSM bh (bracket head) ø 1,6mm – 2 lunghezze: 7,5mm oppure 10mm

canino e primo premolare di uno dei due lati. Superfluo dire quanto, disporre nel proprio strumentario di

Questa minivite è dotata di una testa ortodontica a forma di bracket, che replica esattamente uno slot edge-

miniviti architettate appositamente per questi siti di inserimento, sia per l’ operatore di utilità eccezionale

wise standard 0.022x0.028. Possiede altresì 2 micro-alette disegnate appositamente per essere particolarmente

nell’affrontare tale tipologia di quadri clinici (figs 13, 14).

causato da iper-estrusione dento-alveolare asimmetrica monolaterale del gruppo incisivo centrale e laterale,

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SPECIALE MODENA

Di nuovo a confronto Ortodonzia, Legge e Medicina Legale nell’incontro biennale di Modena (X appuntamento) il SUSO e la SIOF sono partite quest’anno in casa AUSL Modena in collaborazione con SIDO e SIMLA, da spunti clinici legati a problematiche parodontali, talvolta sottovalutate dagli ortodontisti in fase diagnostica o presentatesi durante il trattamento, con tematiche più specifiche su cui vertono il lavoro del Sindacato e della Società di Odontoiatria Forense per l’approfondimento di aspetti gestionali, etici, medico legali. A Modena in questa decima edizione si è cercato di realizzare l’antico obiettivo perseguito in tutti questi anni (una ventina): ossia tenere costantemente informati gli Ortodontisti italiani, con un approfondimento continuo su temi come la Medicina Legale, legislazioni in essere, ricadute gestionali nel mondo dell’Ortodonzia professiona-

le, ecc. L’ appropriatezza nel trattamento orto-paro ed i suoi riverberi sulla responsabilità professionale, tema prescelto nelle giornate del 18 e 19 maggio, oltre ad un aggiornamento puntuale in tema di responsabilità professionale e medico legale ha messo in luce l’attualità delle ricadute della legge “Gelli-Bianco“. L’incontro è stato incentrato e ravvivato dal sano confronto tra ortodontisti e parodontologi per comprendere insieme quanta ortodonzia in parodontologia o parodontologia in ortodonzia è necessario conoscere nell’attività clinica. A Modena c’è stato anche il primo di una nuova serie di eventi regionali SIDO ove la Delegata nazionale, unitamente al Responsabile Emilia Romagna hanno incontrato i Soci SIDO per Tutoring su Model Display ed altri quesiti di pertinenza SIDO pervenuti dai colleghi.

Partecipare al secondo Premium SUSO Sprone ai giovani per approfondire alcuni temi

Trattamento Orto-Paro al X Convegno SUSO con SIDO e SIOF A parlare di appropriatezza nel trattamento Orto-Paro ed i suoi riverberi sulla Responsabilità professionale al X Convegno Nazionale SIDO, SUSO, SIOF di Modena (18/19 maggio) i numerosi partecipanti hanno potuto ascoltare la voce autorevole di luminari in Medicina Legale e di professionisti impegnati nella ricerca e nella clinica ortodontica e parodontale. Il lavoro sinergico tra parodontologo e ortodontista è stato sollecitato da tutti i pregiati contributi dei relatori, mettendo in evidenza la grande difficoltà nel mantenimento della salute dei tessuti durante le complesse terapie ortodontiche. Complessità che deriva tra l’altro anche nella difficoltà di responsabilizzare il paziente in trattamento ortodontico all’attento controllo del biofilm batterico domiciliare, reso difficoltoso dagli apparecchi ortodontici, fissi o mobili che siano. In questo scenario il lavoro in team ben s’inserisce l’attento lavoro degli igienisti dentali, cui spetta la responsabilità di trasferire al paziente corretti stili di vita di igiene orale, portandolo ad un attento controllo domiciliare, personalizzato in base alla terapia ortodontica presente, agli strumenti meccanici e chimici più idonei, al timing della terapia ed al follow-up da considerare non solo per la cura ortodontica in sé, ma soprattutto nella complicata gestione di igiene orale professionale. Spesso i controlli dei pazienti in terapia sono gestiti solo dal punto di vista ortodontico, mentre dovrebbe essere obbligato e completato con un controllo di igiene professionale.

Il X Convegno nazionale SUSO “Ortodonzia, legge e del margine della maschemedicina legale”, edizione 2018, svoltosi a Modena il rina. La dottoressa, che ha 18 e 19 maggio, è stata occasione per molti giovani già presentato alcuni lavori È stata prospettata a questo proposito l’esigenza di ortodontisti di partecipare al II Premium SUSO, che in varie edizioni dell’EOS istituire un nuovo profilo sanitario che allarghi le comprevede la partecipazione di specializzandi, perfee dell’AAO, ha esposto in petenze dell’ASO a interventi definiti “minimali” e di zionandi e dottorandi di ricerca presso le Scuole di maniera precisa e rigorosa grande supporto per l’ortodontista. ortognatodonzia italiane. In accordo con il tema del la sua ricerca, ricevendo Sarebbe però opportuna una chiara definizione di ciò Convegno Nazionale, quello del Premium era l’intenumerosi complimenti dalche deve essere considerato “lavoro minimale”, poiché grazione ortodontica-parodontale, tema difficile ma la commissione. Due gioalcune operatività, come ad esempio il debonding, attuale nel panorama ortodontico e di importanti vani ortodontisti colleghi sono da considerarsi parte integrante della terapia e ripercussioni medico-legali. di Chieti (Università degli forse da considerarsi pratica clinica di igiene professioAnche quest’anno i partecipanti sono stati invitati a Studi di Chieti) Niccolò Lunale quella che deve portare i professionisti al controllo mandare il loro contributo scientifico in formato e-popidi e Giulio Peri, si sono attento dei tessuti duri del dente e della loro salute con ster. I sei concorrenti hanno poi dovuto presentare classificati rispettivamente indicazioni ad un opportuna ed immediata remineralizil loro lavoro alla commissione formata da Gabriella quarto e sesto con due lazazione assolutamente personalizzata. Galluccio (Università Roma Sapienza), da Maria Grazia vori basati sull’innovazione Piancino (Università di Torino) e da Gianvito Chiarello, tecnologica in ortodonzia Va dato merito agli organizzatori di aver proposto Luigi Ciaravino (liberi professionisti) e Roberto Rongo ed odontoiatria. Lupidi grande attenzione all’autodeterminazione del paziente (Università di Napoli “Federico II”). ha dimostrato tutta la sua e dato l’opportunità ai partecipanti di venire a conoI vincitori del 2° Premium insieme al presidente SUSO I partecipanti hanno così avuto possibilità di spieconoscenza e passione scenza delle novità legislative e dell’orientamento giue ai membri della commissione Premium gare in dettaglio il loro lavoro scientifico e clinico, nella discussione del suo risprudenziale: difficile da interpretare, ma soprattutto rispondendo anche alle numerose domande della poster “Valutazione del cesso del Premium tra tutti i partecipanti. Per tutti da inserire con facilità nella pratica clinica. commissione. Vincitrice del Premium Letizia Boloriassorbimento radicolare, in seguito a trattamento lo stesso congresso è risultato essere interessante gnesi, della Scuola di Specializzazione dell’Università ortodontico, tramite esame cbct”; Peri a sua volta ha dal punto di vista orto/paro che da quello di vista L’efficienza e la carica emotiva e affettuosa del presidi Pavia, diretta da Paola Gandini, presentato un interessante caso medico legale e sindacale. dente di Michele e di tutto il Direttivo ha dato a tutti la con il lavoro “The Hydrabrush/30 dal titolo “Opercolectomia con lasoddisfazione di aver partecipato. seconds smile™: Valutazione delser a diodi di elemento canino in Roberto Rongo la sua efficacia nel mantenimento inclusione: case report” illustranGianna Nardi dell’igiene orale in una popolaziodo come l’utilizzo del laser possa ne ortodontica”. Un interessante ridurre i rischi e migliorare la prostudio prospettico caso controllo, gnosi di questi interventi. Entramesposto brillantemente da una bi hanno trovato molto stimolante Letizia felice ed ovviamente molto la partecipazione al Premium che emozionata soprattutto consideli ha spronati ad approfondire le Nuova Polizza di Responsabilità Civile Professionale rando che era la prima volta che loro tematiche di interesse. Anche si cimentava nella discussione la scuola di Pavia ha avuto due di un poster. L’inizio non poteva concorrenti: al quinto posto infatti, essere dei migliori. Il secondo si è classificata Claudia Luccisano premio è andato a Antonio Ciancon il lavoro “Influenza di un pronamea (Università di Torino) per memoria attivo sul mantenimento il poster “Salute parodontale e della compliance per l’igiene orale ortodonzia: quali sinergie e quali di una popolazione ortodontica: rischi?” case series che dimouno studio caso-controllo”. Idea semplice ma ingegnosa, un strava come un’attenta diagnosi SMS reminder per ricordare al pae un’applicazione precisa della Da sinistra Pietro di Michele, biomeccanica ortodontica possaziente le istruzioni di igiene orale Maria Grazia Piancino, la prima no risolvere complessi problemi ricevute. In una breve intervista, dedicata in convenzione ai Soci S.U.S.O. Tutela classificata Letizia Bolognesi, parodontali. la dottoressa dimostra di aver Roberto Rongo per informazioni Terza assegnataria Alessandra appreso a pieno lo spirito del PrePutrino, dottoranda di ricerca alla Sapienza di Roma mium “Credo che l'iniziativa sia molto utile e finalizzatel.0432/287077-204512 che ha presentato lo studio “Implicazioni parodontali ta alla crescita professionale dei partecipanti. nell’uso degli allineatori invisibili e delle mascherine È possibile evincere ciò anche dai premi messi in email: info@realemutuaudine.it termostampate come dispositivi di contenzione orpalio che permettono ai vincitori di sperimentare todontica: valutazione clinica e con tecnologia 3D”. nuove apparecchiature ortodontiche con prescriIl lavoro valutava gli effetti sulla salute parodontale zioni differenti da quelli che la propria Scuola di di vari tipi di allineatori in dipendenza della rifinitura provenienza insegna ad utilizzare.” Grande il suc-

IN COLLABORAZIONE CON

AGENZIA DI UDINE adeguata alle più recenti normative di legge

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INCONTRI E CONGRESSI

Un mix sui temi dell’imaging in ambito gnatologico il “Cor-vegno” all’House of Gnathology di Parma L’11 e 12 maggio si è svolto nella splendida città di Parma un incontro culturale dell’AIG (Associazione Italiana di Gnatologia), con la quale 5 società gnatologiche italiane (SIDA, AIKEM, AIPP, SIOS e FRISP) si sono integrate per dar vita ad una casa Ettore Accivile comune della gnatologia: la “House of Gnatology”. Perché la nuova realtà? Perché il trattamento strutturale e funzionale dell’occlusione (in sintesi la “Gnatologia”) è il massimo comun divisore delle diverse branche riabilitative odontoiatriche e il futuro dell’odontoiatria, ormai così specialistica, non può prescindere dal confronto di diverse esperienze professionali per continuare ad evolvere insieme agli altri cultori della gnatologia. A Parma innovativo è stato anche l’incontro. Infatti è stato definito il comitato organizzatore (un “Cor-vegno”), ossia né un corso né un convegno, ma un mix sulla tematica dell’imaging in ambito gnatologico. Tema centrato ed attualissimo considerando non solo l’importanza clinica delle indagini strumentali, ma anche il dibattito, dubbi e perplessità che ruotano intorno all’argomento, soprattutto alla luce della componente medico-legale e delle legislazioni europee che regolamentano l’uso delle indagini strumentali. Il Cor-vegno non ha tralasciato nessun aspetto della tematica in esame. Particolarmente interessanti le relazioni della Dott.ssa Tiziana Robba la quale ha spiegato nei dettagli la diagnostica per le imma-

gini di MRI evidenziando i quadri fisiopatologici di riscontro nell’ambito dei disturbi temporo-mandibolari focalizzando l’analisi delle immagini dei quadri artritici, artrosici e degenerativi del condilo, del menisco articolare nelle varie sequenze T1, T2, PD. Nell’ambito delle MRI, Lukic ha posto l’attenzione sull’effettiva utilità dell’esame per il medico che si accinge a diagnosticare i DTM, mentre A. Chen ancora in ambito MRI ha presentato una ricca relazione esaltando le diverse tecniche. Sulle varie tecniche chirurgiche dell’ATM ha relazionato invece S. Sembronio partendo dall’artrocentesi fino alla ricostruzione protesica della fossa articolare e del condilo nei casi più gravi di degenerazione. Sull’utilità diagnostica e protesica della condilografia nell’ambito gnatologico ha posto l’ac-

cento la relazione di G. Slavicek che ha integrato l’intervento con la presentazione del sistema di misurazione analitica della capacità masticatoria attraverso un kit composto da particolari caramelle di diversa consistenza e del relativo sistema di misurazione informatizzato di frammenti masticati entro un certo numero di cicli masticatori.

d’incontro, il Circolo di Lettura all’interno di Palazzo Riserva, struttura dall’antico fascino e valore culturale risalente ai tempi del conte Filippo Linati (1858). L’atmosfera creata dalla location, mista agli argomenti e al desiderio di crescita comune, ricordava le scuole rinascimentali, i caffè letterari e salotti culturali dell’illuminismo.

L’argomento di C. Ghetti e C. Gazzerro è stata la dosimetria nell’uso degli apparecchi radiologici cone-beam. Gazzerro ha esaminato in particolare le varie tipologie di apparecchi cone-beam e le tarature delle riprese radiografiche sotto l’aspetto della radiazione e qualità delle immagini necessarie nella diagnosi delle patologie odontoiatriche nonché per gli usi implantari. D’eccezione il sito

Con lo stesso spirito e animo del Cor-vegno la AIG e la House of Gnatology guardano al futuro rappresentato dal prossimo congresso in programma il 23 e 24 novembre presso l’Università di Milano con anfitrione Giampietro Farronato. Maria Rosaria Abed Luca Zoboli

L’evoluzione dell’attacco nel sistema autolegante passivo • L’estrema precisione dello slot (0,021x0,027) e l’ampia distanza mesiodistale della clip controllano al meglio le rotazioni degli incisivi vi • Il ridotto spessore dell’attacco permette un preciso offset dei canini inferiori • La chiusura perfetta e la “pulizia” della clip riducono la ritenzione della placca • È possibile effettuare legature sia sugli attacchi che sui tubi del I° molare • È nichel free Acquistabile da 5° a 5° e da 6° a 6° con gancio solo sui canini o anche sui premolari

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INCONTRI E CONGRESSI

Allo Spring Meeting SIOI lo stretto legame tra odontoiatria infantile e ortodonzia Il 25 maggio si è svolto l’incontro di primavera della SIOI: una giornata due volte significativa per la presentazione di un nuovo, importante, testo e una grande partecipazione. Ospitato dalla Leone di Sesto Fiorentino in concomitanza del 39° incontro Leoclub, l’evento si è aperto con il benvenuto rivolto da Elena Pozzi amministratore unico della Leone agli astanti che hanno affollato l’Aula magna e le altre sale del Centro congressi, collegate in videoconferenza, sottolineando la stretta collaborazione scientifica esistente da più di quarant’anni tra la Leone e l’odontoiatria pediatrica e ortodonzia italiane. Anche Raffaele Iandolo, Presidente della CAO nazionale e il Presidente SIDO, Giuseppe Fiorentino hanno evidenziato come entrambe non possano che collaborare e a stretto contatto, mentre hanno inviato il loro saluto Damaso Caprioglio e Claudio Lanteri. Introdotta dal Presidente SIOI Luigi Paglia, sull’ortodonzia pediatrica, tema della giornata, si sono avvicendati sette relatori: Valentina Lanteri, Roberto Ferro, Vincenzo Quinzi, Matteo Beretta, Fabio Federici Canova, Giuseppe Marzo e Lorenzo Franchi, esaminando le condizioni che più frequentemente l’odontoiatra pediatrico e l’ortodontista incontrano, nell’approccio ad un bambino nelle prime fasi di dentizione.

Da sinistra Giuseppe Marzo, Claudia Caprioglio, Roberto Ferro, Luigi Paglia Con la prima relazione Ferro ha spiegato i perché dell’ortodonzia pediatrica essendo dimostrato che le malocclusioni di un adolescente possono dare segni iniziali in età pediatrica e che alcune sono risultato di un’abitudine viziata o di azioni scorrette compiute in dentizione decidua o mista. Un trattamento ortodontico precoce, breve e poco invasivo è quindi un vantaggio per il paziente dal punto di vista biologico ed economico. In questa ottica

L’ortodonzia pediatrica o delle prime due dentature con poco... tanto Quando l’Odontoiatria infantile e l’Ortodonzia si incontrano come in questo testo cosa accade? Si guardano con complicità inseguendosi da un capitolo all’altro, discutono e si aiutano per compiere un buon lavoro. Quando poi tra gli autori vi sono due past -president della SIOI come Roberto Ferro e Giuseppe Marzo e un promettente clinico come Vincenzo Quinzi il risultato è assicurato. Amiche da sempre, Odontoiatria Infantile e l’Ortodonzia sono cresciute insieme aiutandosi e sopportandosi come buone amiche. Non solo, ma lavorano fianco a fianco tutti i giorni. Si scambiano consigli, affrontano problemi e necessità, li analizzano, decidono chi fa cosa e quando. Li dove non arriva una, l’altra va in suo soccorso. Il loro è un rapporto discreto, un lavoro basato sui fatti concreti e non su voli pindarici. Cercano e trovano soluzioni, precoci, rapide, semplici ed efficienti proprio come sono illustrate in questo bellissimo manuale. Il corretto sviluppo della dentizione decidua e mista è fondamentale per la salute orale dei piccoli pazienti, poichè contribuisce ad una occlusione stabile,

funzionale ed esteticamente armonica. L’Ortodonzia si occupa di prevenzione, diagnosi e trattamento delle malocclusioni che possono manifestarsi come anomalia di posizione e di sviluppo di denti e dei mascellari. La diagnosi precoce ed il relativo trattamento appena la malocclusione è riconoscibile rappresentano invece l’essenza del lavoro di un odontoiatra infantile. Fondamentale è quindi per ognuno di questi saper riconoscere precocemente, già in dentatura da latte, i soggetti che avranno necessità di una fase di ortodonzia intercettiva, sia dovuta alle abitudini viziate, o alle terze classi, agli overjet aumentati e ai cross bite posteriori come ben viene sottolineato in questo testo. Compito del buon odontoiatra infantile è fare in modo che la crescita residua avvenga nel migliore dei modi “alleandosi” con il nostro lavoro e creando pazienti e genitori consapevoli. Il tutto contri-

Quinzi ha illustrato le strategie di gestione dell’affollamento in dentatura mista mentre Marzo ha spiegato come una diagnosi precoce e azioni intercettive possano prevenire l’inclusione del canino. Tutti e tre hanno poi presentato la loro opera, il volume “Ortodonzia pediatrica o delle prime due dentature. Con poco… tanto”, pubblicazione di mirabile chiarezza che, si può ben dire, segue quanto scritto da Joseph Pulitzer “Esprimi il tuo concetto in modo conciso perché sia letto, in modo chiaro perché sia capito… e soprattutto in modo esatto.” I lavori sono proseguiti nel pomeriggio con l’intervento di Franchi che con il consueto rigore scientifico ha mostrato il timing di trattamento precoce delle terze classi, seguito dalle nuove possibilità di espansione palatale rapida ottenibili con il leaf expander presentate da Lanteri. A conclusione di giornata Beretta e Federici Canova hanno, con la loro relazione, evidenziato la sinergia tra odontoiatra pediatrico e ortodontista, partendo dalla gestione dello spazio.

buirà a razionalizzare i tempi di trattamento oltre alla sostenibilità anche economica al giorno d’oggi da non sottovalutare. I fattori che causano le malocclusioni sono numerosi ed associati, possono essere ereditari e ambientali e dipendere dal periodo di insorgenza, dalla frequenza e dall’intensità dell’abitudine viziata. Tutti sono illustrati in questo testo partendo dalla clinica quotidiana: con efficacia gli autori applicano gli aspetti dottrinali della nostra disciplina con un percorso didattico apprezzabile dal neofita e dal “navigatore”. I principali obiettivi del trattamento ortodontico sono: una funzione masticatoria efficiente, un corretto allineamento dei denti ed una buona estetica del sorriso e del viso; a tale scopo è bene monitorare le condizioni della bocca fin dai primissimi anni. L’odontoiatra infantile è abituato a seguire il paziente sin da piccolissimo ed è in grado di monitorare e indirizzarne le condizioni orali secondo obiettivi precisi a seconda dell’età. Da 0 a 3 anni l’allattamento materno nei primi mesi di vita di vita ha un’azione favorevole sulla crescita dei mascellari. Con l’arrivo dei dentini da latte il passaggio ad una alimentazione solida facilita lo sviluppo delle arcate. È bene monitorare e intercettare ipotonie muscolari e posture basse della lingua. Dai 4 ai 6 anni bisogna prestare attenzione alla dentatura decidua e allo sviluppo dei mascellari intervenendo precocemente su quelle condizioni come il perdurare del succhietto, il succhiamento del dito, la respirazione orale e la deglutizione che possono determinare malocclusioni. Dopo i 6 anni fino al termine dell’eruzione, è necessario monitorare gli spazi in arcata, la naturale permuta dei denti da latte, l’arrivo di quelli permanenti ed il

Fabio Brusamolino Addetto Stampa SIOI

loro rapporto occlusale nonché la relazione tra il mascellare superiore e la mandibola. In questo libro si percepisce la tensione degli Autori a fare in modo che il benessere dei bambini sia sempre al primo posto e come per raggiungere questo scopo sia necessario che odontoiatra infantile e ortodonzista si impegnino insieme. Lo splendido testo di Ferro, Marzo e Quinzi è una esemplificazione di quali risultati sia possibile raggiungere quando la collaborazione si verifica e quali gli altissimi risultati clinici raggiungibili. I lettori, affascinati dalla lettura, non riusciranno a dimenticare i casi clinici che numerosi illustrano gli aspetti dottrinali mano a mano affrontati e proveranno un’intima soddisfazione. Una volta finita la lettura avranno il desiderio di…. ricominciare da capo rituffandosi nel magnifico mondo dell’ortodonzia pediatrica!

Luigi Paglia Presidente SIOI

Perché utilizzare DISPOSITIVI ortopedico funzionali PREFORMATI Nel mondo orto pedodontico sempre di più si accenna all’utilizzo di dispostivi orali preformati per la correzione sia di anomalie orali funzionali sia di difetti nello sviluppo di crescita dei mascellari. Sono dispositivi che intendono simulare il meccanismo di azione di dispositivi funzionali ed ortopedici dei mascellari, come propulsori o espansori funzionali. Sono, inoltre, arricchiti da caratteristiche che stimolano positivamente la funzione e, laddove possibile, la correggono. Non credo si debba ragionare in modo pregiudizievole nei confronti di questi dispositivi, banalizzandoli a semplici “preformati”. Ad oggi, ritengo importante considerarli tra le varie ipotesi

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terapeutiche a nostra disposizione; hanno caratteristiche che semplificano alcuni fasi terapeutiche, facilitano le procedure e, soprattutto, portano in modo primario l’attenzione all’ambito funzionale. Anche per questo motivo il contesto nel quale considerare questi dispostivi, a mio giudizio, deve essere prevalentemente preventivo e funzionale. Tale considerazione stimola alla attenta e precisa valutazione delle cause determinanti la malocclusione; laddove presenti ed evidenziate le cause della malocclusione, questi dispositivi permettono di intervenire per eleminarle nella logica della terapia intercettiva. Non bisogna considerarli dei semplici

dispositivi orali, ad essi sono in genere associati dei “contorni”, delle filosofie che completano la loro efficacia; penso alla terapia miofunzionale, alla postura, alla psicologia, a collaborazioni attive con logopedisti e alla terapia cognitivo comportamentale. Sono già presenti delle evidenze scientifiche che dimostrano la loro efficacia nella riduzione dell’over jet, nell’incremento dei diametri trasversi dei mascellari ed una positiva incidenza sulla muscolatura masticatoria e periorale. Sono in materiale elastico, quindi determinano sempre una stimolazione funzionale dei muscoli masticatori. Una banalità, ma a mio giudizio importante: sono perfettamente simmetri-

ci, quindi tentano di riportare equilibrio e regolarità reciproca tra i mascellari. Ovviamente non hanno tutte le caratteristiche che potrebbe avere un dispositivo individuale; allo stesso modo potrei pensare che i dispositivi individuali non hanno alcune caratteristiche di quelli preformati in modo reciproco. Certamente importante la selezione del paziente. Un caso nel quale li ritengo ottimi dispositivi? In pazienti con 5-8 anni, caratterizzati da contrazione dei mascellari e leggera seconda classe scheletrica. Dopo sei mesi di applicazione ed attivazione dell’espansore rapido del mascellare li ritengo una ottima opzione terapeutica. In conclusione, penso che sia importante utilizzarli per apprezzarne le peculiarità ed in vantaggi che posso generare nella pratica clinica, in particolare la focalizzazione sulle cause delle malocclusioni e sulle funzioni orali.

Luca Levrini


INCONTRI E CONGRESSI

Paulsen a Parma: il trattamento con l’apparecchio di Herbst nelle II classi Professore di Ortodonzia presso il CLMOPD dell’Università, Direttore dell’Ambulatorio di Ortodonzia del Centro Universitario di Odontoiatria e Coordinatore dell’Ambulatorio per le malformazioni craniofacciali dell’AOU di Parma, Alberto Di Blasio ha organizzato il 26 maggio un importante evento scientifico a Parma sul trattamento delle malocclusioni di seconda classe con apparecchio di Herbst.

Tali malocclusioni rappresentano uno dei più frequenti problemi che l’ortodontista si trova ad affrontare nella pratica clinica quotidiana

Un tema sicuramente centrale dato che le malocclusioni di seconda classe rappresentano uno dei più frequenti problemi che l’ortodontista si trova ad affrontare nella pratica clinica quotidiana, innanzitutto per la frequenza con la quale tali malocclusioni si presentano nella popolazione. Ma anche l’impatto estetico che comportano, specie quelle di divisione I, fanno in modo tuttavia che la necessità di trattamento sia quasi sempre vissuta da parte del paziente e dalla famiglia come una vera urgenza.

Nell’universo delle diverse situazioni che possono presentarsi nel contesto di una maloccclusione di classe II, molto spesso l’ortodontista si trova a dover correggere non solo una anomala posizione degli elementi dentari nello spazio, ma anche e so-

prattutto un vero difetto di crescita Da sinistra Hans Ulrik Paulsen e Alberto Di Blasio delle ossa facciali che li sostengono. facciale. Il problema diventa allora: è possibile Mentre quindi per l’utente comune questi casi venottenere, senza interventi chirurgici, un effetto gono semplicemente vissuti come “problema dei terapeutico di correzione strutturale del difetto denti superiori sporgenti”, spesso sono legati ad mandibolare? Possibile aumentare la crescita manun difetto di sviluppo anteriore della mandibola. dibolare obbligandola ad una posizione terapeutica di protrusiva? Risposta ancor oggi ancora estreÈ il difetto scheletrico nella crescita mandibolare mamente dibattuta e intrigante. Dagli anni ’50 del anteriore quindi il vero problema di una grande secolo scorso, ovvero da quando Andresen propoparte di tali malocclusioni. Se non affrontato in se gli attivatori, la ricerca di una risposta conclusiva modo causale può solo portare a compromesnon si è mai fermata. si spesso poco gratificanti in termini di armonia Alcuni punti fermi tuttavia possono, ad avviso di

Di Blasio, essere posti relativamente alle fasce di età innanzitutto: in quella infantile sono indicati gli apparecchi funzionali che, come prima si accennava, a partire dagli anni ’50 sono stati proposti in un numero grandissimo di varianti. Nella fascia di età peri-adolescenziale e nella prima età adulta, l’apparecchio di Herbst rappresenta invece la cura di prima scelta. Messo a punto già nel 1940, l’apparecchio negli ultimi anni ha vissuto una seconda giovinezza grazie alle recenti acquisizioni teoriche e al lavoro scientifico di importanti scienziati, tra cui primeggia H. U. Paulsen, Associate Professor of Department of Orthodontics, Royal Dental School dell’Università di Aarhus, in Danimarca. Aderendo all’invito di Di Blasio, Paulsen ha tenuto a Parma, nelle aule di Viale Kennedy, una conferenza dal titolo “L’apparecchio di Herbst nel trattamento delle classi II in età adolescenziale”. Il carisma del relatore, l’abbondanza del materiale scientifico presentato e la casistica di oltre 3000 casi trattati hanno decretato il successo dell’incontro, arricchito dalla presenza di oltre 120 partecipanti e dalle molte sigle ortodontiche e non, che in occasione di tale evento hanno dato il loro patrocinio: SIDO, ASIO, ORTEC, ANDI, nonché SUSO. SUSO News

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NORME E PRASSI

SUSO e Privacy, nuovo regolamento Europeo (GDPR): sei in regola? “Il GDPR è una vera rivoluzione copernicana”, “Privacy, i primi effetti del GDPR: giornali Usa bloccati e ricorsi contro i colossi tech”, “GDPR: una sigla insidiosa”, “Cybercrime e ultima chiamata al GDPR”, “Privacy 2.0 e GDPR, tutte le trappole della nuova normativa”. Questi alcuni titoli dei numerosi articoli di giornale che in questi giorni stanno comparendo sulle principali testate nazionali. Il General Data Protection Regulation, meglio noto con la sigla GDPR, ufficialmente regolamento (UE) n. 2016/679 e, è il Regolamento dell'Unione europea in materia di trattamento dei dati personali e di privacy. Con esso la Commissione europea intende rafforzare e rendere più omogenea la protezione dei dati personali di cittadini dell'UE e di coloro che vi risiedono all'interno e all'esterno dei confini dell'Unione europea stessa. Adottato il 27 aprile 2016, Il testo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea il 4 maggio 2016, entrando in vigore il 25 dello stesso mese ed anno iniziando ad avere definitivamente efficacia il 25 maggio 2018. Ma perché si è avuta la necessità del GDPR? La risposta è semplice: anche in tema di protezione di dati stiamo assistendo ad un cambio passo (tematica cara al nostro sindacato). Fino al 25 maggio 2018 al centro dell’universo c’erano le piattaforme che gestivano i dati; dal 25 in poi invece al centro ci sono i singoli cittadini: ecco la nuova rivoluzione copernicana dalla portata globale, riguardando infatti non solo i residenti in UE, ma tutti i soggetti che hanno attività con e verso i paesi dell’Unione. Il GDPR abroga la Direttiva 95/46/C e si affianca al Codice Privacy italiano (D. Lgs. 196/2003). L'adeguamento al Regolamento e i nuovi adempimenti sono rivolti ad aziende, PA e professionisti in genere, inclusi gli odontoiatri, con l’obbligo di definire un nuovo assetto organizzativo della “privacy” entro il 25 maggio 2018. Il GDPR comporta obblighi significativi e

per rispondere alle nuove esigenze normative occorre implementare un differente modello organizzativo (es.: aggiornare i documenti, le nomine del personale addetto al trattamento, le informative e i contratti, dotarsi di strumenti che possano essere utilizzati per valutare lo stato della propria accountability e dimostrarlo all’Autorità Garante mediante misure tecniche e organizzative adeguate ed efficaci). Le nuove disposizioni introducono pertanto una maggior tutela per le persone, un incremento dei livelli di protezione per i dati personali, nuovi adempimenti (es. il “Registro delle Attività di Trattamento”) oltre a significative sanzioni per chi violerà le prescrizioni. Per chi non sarà conforme sono state introdotte pesanti sanzioni che possono arrivare fino a 10 o 20 milioni di euro oppure al 2% o al 4% del fatturato totale mondiale annuo (Autorità Garante Privacy e Guardia di Finanza gli organi preposti ai controlli).Cosa bisogna fare concretamente per evitare sanzioni ed essere conformi? 4 sono i punti essenziali da seguire per iniziare il processo di adeguamento al GDPR: - Avviare un nuovo Modello Organizzativo (Data Protection Management System). La nuova regolamentazione giuridica della privacy prevede un cambio radicale nell'impostazione della tutela dei dati personali, che dovrà concretizzarsi in una sorta di “modello organizzativo” da implementare in ragione di un’attenta analisi dei rischi e a seguito di un’autovalutazione per l'adozione delle migliori strategie per presidiare i trattamenti di dati effettuati; - Analizzare il livello di conformità interna (audit) e integrare la documentazione mediante il potenziamento dei contenuti dell’informativa, la definizione di idonee modalità di acquisizione e revoca del consenso, nonché l’obbligo di fornire la relativa prova (dimostrazione

Convenzione Privacy presentata a Torino

stione e regolarizzazione delle strutture in base alle nuove disposizioni. L’incontro, che ha avuto come relatore l’avv. Graziano Garrisi, in rappresentanza della Harpo, ha visto un’affluenza numerosa, ben oltre la capienza della sede, in un clima di attenzione interessata. Dal confronto con la precedente legislazione, il relatore è passato ad enumerare gli ulteriori chiarimenti che il nuovo governo dovrà fornire. Dai focus principali alle singole questioni e nuove disposizioni cui sono tenuti sia titolari di struttura che collaboratori esterni, l’avv. Garrisi ha suggerito sistemi ottimali di protezione dati in forma digitale e cartacea, in Italia e con l’estero, sia nello studio che nelle comunicazioni tra professionisti, sono

Sabato, 16 giugno, a Torino, si è svolto il primo dei quattro incontri culturali previsti per quest’anno dal nuovo Direttivo. L’incontro verteva sulle nuove ottemperanze in materia di Privacy dovute al recente decreto a base europea, in attuazione dal 25 maggio. Con la Srl Harpo Management Società di consulenza nell’organizzazione d’impresa il SUSO Nazionale ha stipulato una convenzione ad hoc per i propri iscritti con tariffe convenzionate per la ge-

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dell’acquisizione del consenso); - Formazione e sensibilizzazione periodica obbligatoria di tutto il personale che tratta dati sanitari; - Implementare la compliance interna e adottare specifiche politiche mediante: Revisione dei Regolamenti aziendali interni, Adozione di un Registro delle attività di trattamento, Revisione e integrazione di tutti i contratti (corretta contrattualizzazione dei rapporti, con clausole privacy per la ripartizione delle responsabilità), Realizzazione di una valutazione d’impatto sulla protezione dei dati (c.d. “PIA”), Adozione di una specifica “Data retention policy”, Adozione di specifiche procedure per regolamentarne eventuali episodi di violazione di dati personali (c.d. “data breach”). A tale fine il SUSO sta organizzando corsi di formazione itineranti in tutta Italia, grazie alla collaborazione stretta con una società di consulenza e esperti in materia di privacy. Il corso ha un taglio non solo teorico ma soprattutto pratico, ricordando che uno degli obblighi di adeguamento della normativa è la formazione di coloro che trattano dati sanitari (medici, collaboratori e staff del proprio studio). Dopo aver organizzato alcune serate introduttive sul tema della privacy e della protezione dei dati, il 5 maggio si è tenuto a Modena il 1° corso itinerante dal titolo “GDPR (General Data Protection Regulation) e la professione odontoiatrica: cosa cambia con la nuova normativa europea”. A partire da quella data, nelle principali sezioni provinciali SUSO sono stati organizzati altri corsi, mantenendo il format originale inaugurato a Modena. Altre date sono Torino il 16 e Padova il 23 giugno. Come diceva Cesare Pavese “Non ci si libera di una cosa evitandola, ma solo attraversandola!”. Per cui “Keep calm and comply with GDPR”! Saverio Padalino Presidente SUSO Modena

state anche affrontate le spinose questioni sulla posizione giuridica di chi, collaborando con il medico (come es. assistenti, segretarie e laboratorio)

Un nuovo Statuto in sintonia coi tempi In 10 anni molte nostre abitudini sono cambiate, a cominciare dalle comunicazioni, che oramai corrono quasi esclusivamente attraverso i mezzi multimediali. Alla classica corrispondenza cartacea abbiamo quindi affiancato le più veloci e pratiche e-mail, utilizzate per le convocazioni ma anche per le notizie informative (i meno giovani ricorderanno il famoso "bustone" che veniva spedito due volte l'anno e che conteneva tutte le notizie necessarie agli adempimenti professionali e le attualità sindacali). Prevista anche la possibilità di tenere i Consigli in videoconferenza, con tutti gli accorgimenti necessari. Un altro principale elemento di novità riguarda la connotazione specifica del Sindacato in ambito ortognatodontico: i nostri nuovi Soci saranno Specialisti in Ortognatodonzia oppure eserciteranno in maniera esclusiva la professione. Oltre ai Soci Benemeriti è prevista una Sezione Giovanile, comprendente i giovani soci, laureati da meno di 3 anni o in Formazione Specialistica e i soci studenti iscritti al Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria. Le altre novità riguardano il rilancio e la valorizzazione delle Sezioni Provinciali, veri e propri centri di aggregazione, utili per favorire il dialogo, la conoscenza e gli scambi di opinione fra colleghi, per organizzare manifestazioni culturali, rappresentare localmente l'Associazione. Importante novità è l'elezione diretta da parte dei Soci del Presidente Provinciale. Riguardo al Consiglio Nazionale, verrà allargato a 17 Consiglieri e avrà il supporto dei Presidenti Regionali che potranno prendere parte alle sedute. Ci apprestiamo a varare un nuovo Statuto, certamente più aderente ai tempi che cambiano e alle diverse modalità di interazione fra i Soci. Attendiamo gli spunti e le osservazioni di tutti, affinchè le nuove regole, da approvare definitivamente a Firenze, siano il più possibile condivise. Gianvito Chiarello

si trova quotidianamente a maneggiare dati sensibili del paziente. Grazie alla partecipazione attiva del pubblico dall’incontro è scaturito un vivace botta e risposta circa le difficoltà quotidiane da affrontare in virtù della nuova norma. Il confronto è stato reso più agevole dalla disponibilità e accessibilità di linguaggio dimostrati dal relatore dinanzi a richieste di chiarimento su temi particolarmente ostici, dando al tempo stesso ai corsisti un’idea più chiara ed esauriente del problema. A seguito della convenzione stipulata con Harpo ad ognuno non resta quindi che realizzare in tempi brevi un personale “programma di adeguamento”. Alessia Celenza Suso Torino

ARC ANGEL, la storia di un successo ottenuto grazie a ricerca e sviluppo e ad un modello organizzativo innovativo ed unico Oltre 272.000 allineatori realizzati nel primo quinquennio, più di 2.000 medici clienti, circa 10 milioni di euro di fatturato. Basterebbero questi numeri per affermare che gli allineatori Arc Angel rappresentano un punto di riferimento per il mercato italiano in un settore che anche le più recenti ricerche indicano in costante crescita. Arc Angel è però espressione di qualcosa di più importante e strutturato, decisamente nuovo, tanto da rappresentare qualcosa di unico nel mercato in cui è arrivato a ricavarsi uno spazio di primissimo piano grazie a qualità, ricerca e innovazione. Gli allineatori Arc Angel sono infatti la riuscita sintesi di un modello organizzativo che, anticipando i tempi, ha favorito l’integrazione tra aziende odontotecniche radicate su tutto il territorio italiano. Medie e piccole aziende si sono messe in rete ed hanno creato un network innovativo e professionalmente preparato per la produzione di dispositivi medici odontoiatrici e ortodontici su misura; un modello che ha permesso

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un dialogo più che fruttuoso tra aziende e professionisti, tra competenze tecniche e cliniche per sostenere la grande evoluzione di uno dei segmenti maggiormente in crescita sul mercato dentale. Collocando in primo piano le attese di salute e benessere del paziente, Arc Angel, grazie all’applicazione di uno specifico format e allo sviluppo di un metodo che risponde in egual misura alle esigenze cliniche, risulta in grado di soddisfare a pieno sia le attese dell’utilizzatore finale sia quelle di diverse mi-

gliaia di medici, odontoiatri e ortodontisti. Nel comparto dentale avanza un modello clinico di risposte alla domanda dei pazienti che si può definire più strutturato, più imprenditoriale, più consapevole del fatto che i bisogni di estensione di qualità della salute orale debbono trovare più ampie e sostenibili risposte rispetto al recente passato. Alcune realtà, più e prima di altre, hanno saputo cogliere questi mutamenti che per molti aspetti si possono considerare irreversibili. Gli allineatori Arc Angel e il modello organizzativo che ne è alla base hanno saputo giocare un ruolo importante offrendo un’elevata qualità tecnica del prodotto. Attraverso un percorso di formazione digitale che ha interessato in modo coordinato un team di aziende produttive, oggi è possibile evadere decine di richieste giornaliere di allineatori Arc Angel che raggiungono le 30 sedi collocate su tutto il territorio nazionale. Proprio questa virtuosa alleanza determina le migliori condizioni per continuare ad in-

vestire in ricerca e sviluppo affinché siano potenziate le competenze, l’innovazione dei sistemi, la loro rispondenza e affidabilità. Esemplare da questo punto di vista il coinvolgimento del mondo accademico, in particolare dell’Università degli Studi di Brescia che sta ultimando la ricerca sulla validazione clinica dell’efficacia delle terapie ortodontiche con la sistematica Arc Angel attraverso tecnologie di ricostruzione 3D. Il modello gestionale e produttivo alla base del successo di Arc Angel in questi anni è stato presentato da importanti e prestigiose voci cliniche che, in veste di opinion leader, hanno esposto tutti i passaggi evolutivi del sistema, la sua applicabilità e gestione, a cui si aggiunge una casistica di risultati di assoluto valore clinico. Già dai prossimi mesi, grazie anche ad un’importante partnership aziendale, sarà presentato al mercato il nuovo volto di Arc Angel, una versione 4.0 che fa proprio lo spirito di altri importanti modelli imprenditoriali di successo del nostro Paese.


L’ALLINEATORE NUMERO 1 MADE IN ITALY

Arc Angel è un marchio di

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Semplice da progettare, facile da applicare, comodo da indossare: Arc Angel è il sistema di allineamento ortodontico basato su una tecnologia d’avanguardia e tutta italiana. L’efficacia e l’affidabilità di Arc Angel sono garantite dalla capillare diffusione nazionale di tutti i laboratori di Gruppo Dextra, che nell’ultimo biennio hanno prodotto 118.000 allineatori per una nuova generazione di clienti soddisfatti, felici e soprattutto sorridenti.


INCONTRI E CONGRESSI

Consiglio di un "Grande" ai giovani: “Iniziare tenendo sempre presente il risultato finale” Nella cornice dell' Hotel Palazzo Alabardieri si è svolto l’11 e il 12 maggio a Napoli il XV CONGRESSO NAZIONALE della Società Italiana di Terapia Non Estrattiva (SINET) dal titolo ”Le nuove frontiere dell’ortodonzia” Adolfo Ferro aperto a odontoiatri, specialisti e specializzandi in Ortodonzia, l’evento prevedeva una ricca scaletta di interventi da parte di relatori anche internazionali che, con spirito collegiale, hanno condiviso con i presenti in aula le proprie esperienze, cliniche e non, in materia ortodontica. Così come sottolineato nell’intervento iniziale dal Presidente, Adolfo Ferro, lo spirito dell’incontro, conforme a quello della Società di cui egli stesso è fondatore, è stato la valorizzazione delle tecniche non estrattive in ortodonzia, nella lucida revisione delle loro possibilità e limiti, con particolare riguardo agli aspetti biomeccanici, nonché biologici dei trattamenti proposti e alle nuove alternative e possibilità terapeutiche. Ampiamente trattati, durante le due giornate congressuali, sono stati argomenti quali l’uso di Tads anche in età adolescenziale, i movimenti dentari ottenuti mediante allineatori e le differenti strategie di distalizzazione. A tal proposito, la giornata di sabato si è aperta con l’intervento di John Kaku, relatore di fama, con più di 40 pubblicazioni in materia, che ha condiviso con i colleghi presenti in sala, la propria esperienza clinica nell’uso del dispositivo distalizzatore “Carriere”, spiegando il perché della scelta degli allineatori ortodontici nella risoluzione delle malocclusioni di II classe, come alternativa di trattamento non estrattivo. A chiusura dei lavori congressuali lo scrivente ha avuto il modo di avere un confronto diretto con Kaku e di raccoglierne i commenti sul tema introdotto al termine della presentazione: l’odontoiatria digitale. A suo giudizio, chiunque pratichi l’odontoiatria oggi, deve iniziare a confrontarsi con questo nuovo “mondo” e interrogarsi non tanto sul “se” fare il passaggio al digitale , ma piuttosto sul “quando” effettuare tale passo. Kaku è convinto che il passaggio all’impronta digitale e al modello in digitale, non solo permetta di evitare l’accumulo di inutili modelli in gesso, ma consenta agli ortodontisti di sviluppare il piano di trattamento, simulare

gli spostamenti desiderati scegliendone la migliore biomeccanica e visualizzare immediatamente i risultati programmati ad un livello inimmaginabile fino a qualche anno fa. Tutto si basa su una pianificazione accurata e realistica del setup: l’ortodontista ha oggi le armi per tornare ad essere protagonista del piano di cura, non passivo fruitore della tecnologia ma diretto ideatore e artefice del sorriso del paziente. Inoltre la personalizzazione del trattamento (ottenuta grazie alla customizzazione dei dispositivi ortodontici) si scontra con la prescrizione fissa dei bracketts e la rende superflua; la prescrizione sarà diversa per ogni singolo paziente, soprattutto in funzione del risultato finale progettato dall’ortodontista. Nella sua clinica “SuperSmile International Orthodontic Office” di Tokyo, Kaku ha adottato un flusso di lavoro totalmente digitale, che gli ha consentito, fra l’altro, di acquisire una maggiore produttività. La tecnologia, spiega, permette una miglior ripartizione dei compiti all’interno dell’equipe dello studio e consente nuove possibilità in termini di efficienza e rapidità per i piccoli studi professionali e le realtà più complesse come le cliniche. Alla fine della breve chiacchierata il dottore, cui non si può non essere grati per entusiasmo professionale e l’innovazione trasmessa nel suo intervento, ha indicato un motto, quale suggerimento e al tempo stesso un augurio di buon lavoro per chi scrive e per tutti i giovani ortodontisti che si affacciano a questa meravigliosa professione: “Start with the end in mind” e che si può tradurre con “Iniziare tenendo presente il risultato finale”. Benedetta Zunino Specializzanda in Ortognatodonzia presso l’Università Federico II di Napoli

SINET: investite dal progresso tecnologico le nuove frontiere ortodontiche Al XV Congresso SINET presso l’Hotel Alabardieri a Napoli dedicato al Fabrizia Ferro tema delle “Nuove frontiere dell’Ortodonzia” si sono affrontati l'11 e 12 maggio di quest’anno alcuni traguardi e limiti dell’ortodonzia moderna insieme a brillanti relatori. Il progresso tecnologico ha investito anche il settore ortodontico. Oggi sono possibili la programmazione completamente digitale di una terapia chirurgica, con la creazione di una piattaforma digitale Face Team, garante di un’enorme accuratezza (!) e altrettanto accurate e non invasive analisi facciali con la stereofotogrammetria. Rimane ad oggi il problema dei tessuti molli e della loro simulazione. I trattamenti dell’affollamento dentario sono sempre più innovativi, (funzionali, invisibili e linguali) con il raggiungimento di nuovi traguardi grazie alle miniviti e a metodologie affidabili e accurate per il loro impiego (Easy driver). A seguire, un omaggio dal Presidente Ferro a Norman Cetlin per la sua tecnica di recupero di spazio nelle classi II,1, tecnica che, come dimostrato dal

relatore, è da privilegiare per modalità di trattamento e risultati a termine crescita. Sono stati inoltre chiariti altri aspetti importanti per l’ortodontista: dalla diagnosi del paziente OSAS con la polisonnografia e il relativo trattamento con apparecchi di nuova generazione, precisi e confortevoli, in un approccio che rimane comunque multidisciplinare. Da utili protocolli di prevenzione carie e alle linee guida per individuare i problemi più comuni nei pazienti parodontalmente compromessi, fino al PRA (periodontal risk assessment). Relazioni accolte con interesse in un clima accogliente e familiare, dove non sono mancati utili approfondimenti. Il progresso impone un costante aggiornamento per essere sempre in grado di coglierne vantaggi e opportunità e a volte i limiti. Citando Einstein “il processo di una scoperta scientifica è un continuo conflitto di meraviglie”. SINET e comitato scientifico ed organizzativo hanno offerto una rinnovata opportunità di incontro e confronto. Fabrizia Ferro

Disgnazie in scena al 2° Convegno valtellinese di Ortognatodonzia Le disgnazie costituiscono un problema rilevante durante la crescita e lo sviluppo del bambino. Una normale postura dei mascellari ed un fisiologico sviluppo delle funzioni quali la fonazione, la deglutizione e la masticazione in età evolutiva sono un prerequisito essenziale per una crescita armonica dell’apparato stomatognatico. Ma parimenti l’acquisizione di corretti stili di vita alimentari ed adeguati comportamenti di igiene orale costituiscono una condizione necessaria per una crescita armonica. Ecco allora che la figura dell’ortodontista, del pediatra e dell’otorinolaringoiatra rivestono un ruolo fondamentale nell’intercettare eventuali noxae patogene che possano interferire con uno sviluppo eugnatico dei mascellari. Il 2° Convegno valtellinese di ortognatodonzia che si tiene a Sondrio sabato 23 giugno ha come obiettivo quello di sensibilizzare ed aggiornare le figure professionali coinvolte nel processo di intercettamento e di diagnosi precoce della malocclusione

quali odontoiatri, medici, pediatri, otorinolaringoiatri, logopedisti, igienisti dentali ed infermieri professionali. Giampietro Farronato esordisce con la sua relazione sulla “Funzione e sviluppo dell’apparato stomatognatico nei casi ortognatodontici complessi”, seguito da Umberto Garagiola sulla “Diagnostica 3D. Trattamento combinato ortodontico-chirurgico”. “Il ruolo del pediatra nella prevenzione della malocclusione” viene preso in esame da Emidio Palumbo, seguito da Elio Basso Narducci sul “Ruolo dell’otorinolaringoiatra nella prevenzione e nel trattamento delle disgnazie”. Dopo il coffee break, è la volta di Maria Grazia Piancino che parla della “Importanza della funzione masticatoria in età evolutiva” e di Pietro di Michele sul “Consenso informato in ortognatodonzia alla luce della nuova legge Bianco-Gelli”. In chiusura di evento la discussione con verifica di apprendimento. Lorenzo Cigni Presidente SUSO Sondrio

Nuove miniviti PSM.

È pronto il TAD di utlima generazione. La nuova minivite PSM rappresenta una vera rivoluzione nell’ambito delle miniviti per ancoraggio scheletrico. Il punto di forza di tale minivite sta nel presentarsi con una gamma di viti estremamente compatta mettendo a disposizione del clinico un device adatto ad ogni sito di inserimento vestibolare, palatale, buccale inferiore, crestale e trigono retro molare, nonché ad ogni tipo di fabbisogno biomeccanico sia richiesto (trazione con catenella, con molla, inserimento attraverso la testa di un filo ortodontico, spinta tramite Dista Screw System, utilizzo di testa-slot per inserire sezionali o cantilever che portino la propria azione a distanza, etc.). DUE VERSIONI DI TESTA ORTODONTICA La caratteristica vincente di tale tipo di nuove miniviti è che, pur mantenendo la medesima porzione intraossea, sono a disposizione due diverse versioni di testa ortodontica extra-mucosa. BH (bracket head) ø 1,6mm – 2 lunghezze: 7.5mm o 10mm Questa testa ortodontica possiede uno slot esattamente uguale ad un bracket edge-wise 0.022x0.028 bracket; ciò permette di ingaggiare nella testa della minivite con facilità, precisione e stabilità un sezionale di filo rettangolare. Vi sono inoltre 2 micro-alette studiate appositamente per effettuare facilmente legature elastiche o metalliche. Rispetto alla vecchia QUATTRO MINI, la BH ha il design della testa bracket più smussato sia nella porzione dello slot che in quella delle micro-alette; in tal modo si riduce di non poco la traumaticità nei confronti dei tessuti molli. È la minivite ideale per l’ utilizzo di un sezionale o cantilever di filo rettangolare TMA o acciaio direttamente inse-

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rotondata. La forma ed il raggio di curvatura della testa arrotondata è stato a lungo studiato e testato clinicamente per avere il minore impatto traumatico possibile in rapporto coi tessuti molli. È alla fine risulta la minivite più “safe”, confrontata con svariate altri Tad’s “button head” presenti sul mercato. La scelta della RH è perfetta quando lo scopo è di applicarvi una trazione diretta (molla, legatura metallica, filo o catenella elastica) ed al contempo si desideri la minore traumaticità possibile nei confronti dei tessuti molli (gengiva aderente, mucosa, labbra, guance).

rito e solidarizzato su una coppia di tad’s, per ottenere a distanza l’espressione di forze estrusive, intrusive, di torque, di trazione o spinta in senso mesio-distale. RH (round head) ø 1,6mm – 2 lunghezze: 7.5mm o 10mm Questa tipologia di testa è molto simile ad un bottone ortodontico, estremamente lucidata ed ar-

Questa forma di testa ortodontica risulta particolarmente adatta per tutti i siti interradicolari classicamente descritti in letteratura, tuber, trigono retro molare e rafe palatino.

MICROPLUS: IL TAD NATO PER GLI SPAZI INTERRADICOLARI STRETTI

osseo interradicolare frequentemente ridotto, come quello tra canini e premolari o tra canini ed incisivi laterali, sia superiori che inferiori. Le miniviti posizionate tra canini e premolari inferiori sono molto performanti nei casi di estrazioni dei quinti inferiori, quando si desideri mesializzare i molari senza minima perdita di ancoraggio in lingualizzazione del gruppo incisivo.

MICROPLUS (narrow) ø 1,3mm – 1 lunghezza: 8mm La minivite MICROPLUS possiede le stesse caratteristiche del collo e testa arrotondata della RH (quindi dal punto di vista funzionale si presta a biomeccaniche ortodontiche di trazione diretta (molla, legatura metallica, filo o catenella elastica) ed al contempo offre la minore traumaticità possibile nei confronti dei tessuti molli. La sua caratteristica peculiare è il ridotto diametro della parte intraossea (ø 1,3mm appunto), progettato appositamente per siti interradicolari spesso estremamente utili nella soluzione di certi casi, ma con spazio

Per maggiori informazioni: www.orteam.it/prodotto/nuove-quattro

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In collaborazione con: Dr. Nicola Derton


VARIE

Cinquant’anni di ORTEC: congresso e professione (ma anche amicizia) riferimenti a nuove tecniche ortodontiche e Come ormai da anni, nella bella alla collaborazione tra tecnico ortodontista cornice del lungomare di Rimini, e specialisti in Ortognatodonzia, Chirurgia si è svolto dal 14 al 16 giugno il orale e Chirurgia maxillo-facciale. Oltre ai Congresso annuale dell’ORTEC: numerosi Odontoiatri libero professio232 tecnici ortodontisti e circa 50 odontoiatri si sono incontrati nisti intervenuti, da citare gli interventi di per affrontare insieme un proGiampietro Farronato (Milano), Giuseppe gramma scientifico orientato Marzo (L’Aquila), di Alberto Di Blasio (Parall’innovazione in ortodonzia, ma), Pietro di Michele (Modena), Macchi ma anche per celebrare i primi (Insubria), Rossi (Trieste), Badiali (Bologna) Daniele Benatti, Remo Palmieri, Stefano Della Vecchia, Pres. Roberto Giammarini, 50 anni di un’Associazione che, e Dalessandri (Brescia). Soddisfazione e Giovanni Vanni Renato Scutella, Camillo Viotti, Gianni Caria, Fabrizio Anelli, Stefano Negrini, con il suo mezzo secolo, rappregratitudine verso una platea giunta a RimiLuciano Corti Roberto Accorsi, Patrizio Evangelista senta il sodalizio di tecnici orni da tutta Italia sono state espresse a fine todontisti più antico in Europa. evento dal Presidente Giammarini con un Significativa, nel discorso inaugrazie particolare agli sponsor da sempre gurale del Presidente, Roberto vicini all’ORTEC, allo staff e ai Soci fondaGiammarini, la lettura di un tori presenti e riconosciuti da tutti come messaggio di Giancarlo Rubbi: maestri della tecnica ortodontica italiana. “Cosa volete che siano 50 anni? Un grazie particolare rivolto al Presidente Un po' di battiti cardiaci, lotte, di Michele, che, accettando di presiedere fatiche, dispiaceri, qualche sodscientificamente l’evento, ha concretizzato disfazione. Costruire qualcosa, anche in campo tecnico l’intuizione ispiravederla consumarsi e poi ricotrice del V Forum della professione ortoPatrizio Evangelista, Giuseppe Consolmagno, Roberto Giammarini, D. Dalessandri struirla di nuovo, magari più fordontica svoltosi a Bologna nel novembre Benedetto Vinci, Accorsi Roberto, Renato te…per altri 50. Altre facce, altre 2017.Convinto che l’OR-TEC continuerà ecc, come l’Ortec sia divenuta Scutellà, Stefano Della Vecchia, Gianni Caria, generazioni e mentalità, ma sulle nell’impegno di formazione e cultura ortodontica del la casa sicura in cui tutti i più Nerio Pantaleoni, Roberto Giammarini, nostre fondamenta”. In questa comparto tecnico non solo attraverso la consolidata grandi tecnici italiani dell’OrtoDomenico Zanini, Giovanni Vanni, Marco occasione tanto piena di signifirealtà associativa e la rivista diffusa in Italia, ma anche donzia sono transitati, formanMelegari, Massimo Cicatiello, Daniele Benatti, cato, la Tavola rotonda moderacon una ancor più stretta collaborazione con S.U.S.O. dosi e affrontando il futuro della Claudio Graziani, Nicola Lambini ta da Daniele Benatti, con figure e con S.I.D.O. (rappresentata dalla relatrice Garbo e da professione. Ed in linea con il OR-TEC dallo storico spessore, quali Nerio Pantaleoni, Giammarini ricordata attraverso le figure di di Genprincipio del “cambio passo” in ortodonzia, al futuro è Renato Scutellà, Giovanni Vanni, Luciano Corti, Camillo nari, Paolo Falconi e Alberto Laino), Giammarini ha stato indirizzato anche il programma del Congresso. A Viotti e Remo Palmieri, ha ripercorso tra vari aneddoti rivolto un augurio particolarmente sentito a Massimo tal proposito va riconosciuto al Direttivo OR-TEC e al la storia dell’Associazione, stimoli e pensieri che mosCicatiello, presidente eletto. Nell’aggiungersi al comDirettore Scientifico dell’evento Pietro di Michele l’aver sero i soci fondatori nel creare all’epoca qualcosa di miato, di Michele ha condiviso l’importanza di lavoro proposto un programma approfondito e “frizzante” canuovo, che nonostante gli anni, riesce ad essere attuale in team, sottolineando la necessità di una formazione pace di spaziare con coerente disinvoltura dalle nuove ed innovativo e a riconoscere le nuove sfide del futuspecifica del tecnico ortodontico al fine di valorizzartecnologie in Ortodonzia - Ortodonzia 4.0 al rapporto ro. Si è quindi ricordato come 50 anni fa questi pochi ne il lavoro e la figura. quotidiano di collaborazione tra odontotecnico ed pionieri crearono il polo della tecnica ortodontica itaMarino Bindi ortodontista fino alle valutazioni diagnostico-cliniche liana grazie al quale vennero tradotti testi ed articoli. E Vice-Presidente S.U.S.O. relative al corretto trattamento. Interessante anche la come vennero organizzati corsi, convegni e congressi Brescia revisione relativa alle problematiche OSAS, così come i

Un rivestimento per prevenire la proliferazione batterica sugli apparecchi ortodontici Seoul. Secondo una notizia dell’American Association of Orthodontists, pubblicata negli Stati Uniti e Canada (e ripresa il 5 giugno da Dental Tribune Italia) più di cinque milioni di persone si sottopongono ogni anno a cure ortodontiche. La terapia comprende apparecchi ortodontici fissi e allineatori i cui materiali sono suscettibili di contaminazione batterica. I ricercatori delle università di Yonsei e Kyung Hee a Seoul riferiscono tuttavia di aver sviluppato una pellicola che abbatte la proliferazione batterica sugli apparecchi ortodontici. I batteri crescono spesso su allineatori o apparecchi, i quali soffrono anche di scarsa resistenza all’abrasione. Per combattere tale problema la ricerca ha preso a sviluppare un rivestimento semplice ed economico ispirandosi ai rivestimenti antibatterici super-idrofili riferiti ad altri dispositivi medici verificando se era possibile realizzare qualcosa di simile anche in ambito orale. I ricercatori hanno disteso uno strato su un foglio di polimero modificato con glicole (PETG). La pellicola così distesa crea una superficie super-idrofilica

Le colonie crescono spesso su allineatori o apparecchi, i quali soffrono anche di scarsa resistenza all’abrasione.

che impedisce ai batteri l’adesione, con una riduzione del 75 per cento nella proliferazione batterica tra il PETG rivestito e il nudo materiale. La plastica rivestita è risultata anche più forte e durevole anche dopo essere stata messa a contatto con saliva artificiale e varie soluzioni acide. Intitolata “A polysaccharide-based antibacterial coating with improved durability for clear overlay appliances” la ricerca è stata pubblicata online il 4 maggio sul ACS Applied Materials and Interfaces prima del suo inserimento sull’edizione cartacea.

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Allineatori: altolà in Spagna alle Società che promuovono il “fai da te” del paziente

Questa notizia, siglata Nor. Mac. è stata pubblicata il 26 Aprile da Odontoiatria 33 con il titolo “Allineatori dentali trasparenti fai da te, la Spagna li vieta. Il Ministero della salute spagnolo mette al bando il servizio sul territorio iberico” Secondo quanto pubblicato sul sito dell’associazione dei dentisti spagnoli, le due società che distribuiscono i servizi della multinazionale Your Smile Direct Limited, hanno dichiarato di aver cessato tutte le attività in Spagna ed anche la pubblicità rivolta al pubblico. Inoltre sul sito web della multinazionale non sono più presenti le indicazioni in lingua spagnola. L’Associazione spagnola dei dantisti ed l’Ordine – precisa l’articolo di Odontoiatria 33 - si erano rese protagoniste nei mesi scorsi di azioni comuni verso le istituzioni spagnole contro il servizio che permette al paziente di farsi realizzare un allineatore dentale trasparente senza effettuare visite dal dentista e senza controlli. Il rischio, avevano sottolineato, è quello che l’uso di questi prodotti, non prescritti e controllati da un dentista, può causare seri problemi di occlusione e compromettere seriamente l'articolazione temporo-mandibolare dei pazienti. Anche in Italia il SUSO ha preso posizione contro queste modalità di gestione clinica e andrà avanti con il Ministero della Salute, chiedendo di prendere provvedimenti. Sul tema si è tenuta al Policlinico Gemelli di Roma il 27 gennaio scorso un importante Convegno/Tavola Rotonda al quale SUSONews aveva dato ampio spazio nel primo numero di quest’anno, nel corso dell'anno continuerà a dare battaglia per bloccare questa modalità di assistenza fai da te.

Londra 25-28 luglio Insigniti dallo IADR due ricercatori italiani Tema di assoluta attualità in ambito di igiene e prevenzione è, certamente, la gestione del paziente ortodontico. Su questo trending topic si sono focalizzati anche i ricercatori dell’Istituto Stomatologico Toscano e delle Università di Pavia e Milano che presenteranno al Congresso dell’International Association of Dental Research (IADR, Londra, 25-28 luglio 2018) tre lavori riguardanti il mantenimento sia a livello professionale che domiciliare. Lo studio in-vitro di Claudia Matera, Valentina Lanteri, Andrea Butera e Olivia Marchisio, incentrato sul confronto tra diversi agenti remineralizzanti, ha evidenziato l’effetto profilattico di ozono ad emissione libera, dentifricio a base di idrossiapatite-carbonato-magnesio-stronzio con nitrato di potassio, gel di nano-idrossiapatite contro le tipiche lesioni dello smalto causate dalla terapia ortodontica fissa e il distacco precoce dei brackets. Gli stessi Marchisio (rappresentate Italiana dell’Oral Health Research Group dello IADR) e Butera in collaborazione con la scrivente e Sara Gatti, Marzia Segù, Luca Politi hanno condotto un

trial clinico su pazienti pediatrici con terapia ortodontica intercettiva e/o multibracket. Lo studio ha permesso di concludere come l’utilizzo di uno spazzolino sonico (Sonicare for Kids, Philips) sia più efficace nel mantenimento igienico domiciliare garantendo anche un miglior livello di compliance se comparato ad uno spazzolino manuale tradizionale. Anche il lavoro del team di Milano ha preso in esame l’utilizzo della tecnologia sonica, considerandola il gold standard per l’igiene orale quotidiana nel paziente multibracket. Ponendosi come obiettivo la semplificazione delle manovre igieniche domiciliari e sperimentando una diversa tecnica di utilizzo dello spazzolino sonico (Sonicare, Philips), Sara Brenna, Matteo Fanuli, Antonino Bruno, Marco Tremolati, Luca Parisi e Giampietro Farronato sono arrivati a concludere che l’utilizzo di tale dispositivo come unico strumento per le manovre igieniche quotidiane favorisca una migliore rimozione del biofilm ed una maggiore compliance da parte del paziente. Nicole Millo

La gestione del paziente ortodontico tema di assoluta attualità in ambito di igiene e prevenzione

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VARIE

OSAS e odontoiatria per curare i pazienti dal punto di vista medico: la tecnica al servizio della medicina I soggetti affetti dall’OSAS (Sindrome delle apnee ostruttive del sonno) sindrome complessa caratterizzata da un corredo sintomatologico che interessa più distretti, quindi più discipline, sono altamente significativi, quanto a numero, essendo interessati il 17-23% di sesso femminile e il 34-50% di sesso maschile. I rischi collaterali sono soprattutto importanti per il singolo che socialmente. Gli effetti dell’OSAS possono essere infatti riassunti in sonnolenza diurna, cefalea mattutina da accumulo di CO2, ridotte funzioni cognitive e, di conseguenza, scarsa qualità della vita, con aumento significativo del rischio di incidenti stradali, della mortalità e di malattie cardiovascolari nel lungo termine. La sindrome interessa in modo non trascurabile una funzione vitale quale la respirazione. Da qui deriva la gravità del corredo sintomatologico, di qui la conseguenza che debba essere gestita dal punto di vista diagnostico e terapeutico da gruppi multidisciplinari competenti, in grado di stabilire l’etiopatogenesi e la logica, coerente terapia. Non è certo questa la sede per una completa descrizione dell’OSAS, ma dedicheremo poche righe per porre l’attenzione sul ruolo odontoiatrico nell’ambito di questa sindrome. Le terapie che si possono intraprendere dipendono ovviamente dalla diagnosi e possono essere di competenza otorinolaringoiatrica, pneumologica, maxillo-facciale e odontoiatrica. Quella di elezione è la CPAP (Continuous Positive Airway Pressure), purtroppo scarsamente accettata dai pazienti. Nel tentativo di trovarne una meno invasiva, sono stati messi a punto i dispositivi di avanzamento mandibolare (MAD) riconosciuti validi per i casi medio-lievi di OSAS. Dispositivi da programmare sulla base di una diagnosi multidisciplinare e cefalometrica e, nel caso in cui sia indicato un avanzamento mandibolare con MAD, possono essere utilizzati per aumentare la pervietà delle vie aeree che tendono al collasso notturno. Questo approccio terapeutico è ben accettato dai pazienti ma è sintomatico, non causale e per questo deve essere usato quotidianamente. Inoltre, per ottenere l’effetto desiderato, è necessario un avanzamen-

to mandibolare meccanico di notevole entità. La quotidiana forzatura su denti, muscoli e articolazione dell’apparato stomatognatico può essere giustificata dalla gravità della sindrome e dei rischi da controllare. Tuttavia si tratta di un avanzamento importante e di lunga durata. L’apparato stomatognatico ha grandi capacità di compenso, ma non di autocorrezione per cui da un compenso funzionale possono instaurarsi, a cascata, alterazioni che possono anche interessare distretti diversi. Per questo, è importante che l’attenzione degli odontoiatri chiamati ad usare i dispositivi MAD all’interno di un gruppo multidisciplinare sia rivolta alla conoscenza e al controllo degli effetti collaterali. A questo proposito, finalmente, sono stati pubblicati in letteratura internazionale alcuni articoli che riferiscono le conseguenze ortodontiche e gnatologiche possibili da uso prolungato di MAD. Gli effetti collaterali ortodontici sono rappresentati da cambiamento dell’overbite, diminuzione dell’overjet e soprattutto comparsa di open bite posteriore. Interessando i settori posteriori dell’occlusione, la malocclusione coinvolge la funzione masticatoria e deve essere tenuta sotto controllo perché, se supera un certo limite, verrà mantenuta dall’interposizione della lingua durante la deglutizione e potrà diventare ingravescente sfuggendo al controllo del dentista. Per quanto riguarda le conseguenze in ambito gnatologico sono stati frequentemente descritti cambiamenti dei contatti occlusali, che generalmente diminuiscono nelle regioni posteriori aumentando in quelle anteriori. Può comparire dolore in regione articolare che passa nelle prime fasi della terapia e tende comunque ad affievolirsi nel tempo. Il paziente non si rende conto dei cambiamenti occlusali e che i MAD sono molto meglio accettati rispetto al CPAP.

Celebrati a Venezia i 10 anni dell’AIDOR e e i 25 della Scuola di Specializzazione di Ferrara

Presieduta per il 2018 dal Prof. Luca Lombardo dell’Università di Ferrara, l’’Accademia Italiana di Ortodonzia ha celebrato a Venezia dal 19 al 21 aprile il decennale dalla sua fondazione. Il congresso, chiamato Orthospringbreak ha avuto un enorme successo: più di 900 iscritti da 29 diversi Paesi oltre all’Italia hanno preso parte a questo evento unico che si è svolto nella prestigiosa sede della Scuola Grande della Misericordia di Venezia (www.youtube.com/ watch?v=7q0su1SyE&feature=youtu.be). Il congresso è stato organizzato in collaborazione con l’ASIO (Associazione Italiana Specialisti in Ortodonzia) e l’AIOT (Associazione Italiana Ortodonzia Tecnica).

A Orthospringbreak 900 gli iscritti da 29 Paesi

I lavori congressuali hanno avuto inizio giovedì 19 con i precongressi tenuti da Raffaele Spena, Giuliano Maino ed Eric Liou. Nella stessa giornata il comitato scientifico dell’Accademia ha avuto modo di valutare i casi e i contributi scientifici di numerosi soci provvisori. L’orthospringbreak, aperto da Luca Lombardo, ha visto il professor Giuseppe Siciliani ripercorrere gli anni dell’Accademia fin dalla fondazione, ricordando gli importanti traguardi raggiunti in questi 10 anni grazie al lavoro dei diversi presidenti e soprattutto ha posto l’attenzione sul futuro della disciplina ortodontica. Il primo speaker è stato David Sarver, il cui intervento è stato seguito

dalle relazioni di Davide Mirabella, Giuliano Maino e Ute Scheneider Moser. Il presidente dell’ASIO Cesare Luzi ha fatto un intervento di natura sindacale mentre i lavori della giornata si sono conclusi con la relazione di Marco Rosa. Per celebrare i 10 anni dell’Accademia italiana di ortodonzia e i 25 anni dalla fondazione della Scuola di Specializzazione in Ortodonzia dell’Università degli Studi di Ferrara è stata organizzata una festa in maschera la sera del venerdì 20 aprile nella straordinaria cornice della Scuola Grande della Misericordia di Venezia.

Nell’ultimo giorno del congresso, le relazioni di Giuseppe Scuzzo e Renato Cocconi, sono state seguite dalla lectio magistrali di Bjorn Zachrisson premiato da una memorabile standing ovation del pubblico e dal conferimento del titolo di membro onorario dell’Accademia Italiana di Ortodonzia. Il congresso si è concluso infine con la relazione di Vince Kokich Junior nel ricordo del padre che proprio 10 anni prima aveva dato inizio ai lavori dell’Accademia con una memorabile lecture sul finishing. Un grazie a tutti coloro che partecipando al congresso hanno reso possibile questo evento di alto profilo culturale organizzato in piena libertà e nel rispetto dei principi che hanno portato alla fondazione dell’Accademia nel 2008. Luca Lombardo Presidente dell’Accademia Italiana di Ortodonzia

Tuttavia non è una buona ragione per sottovalutare gli effetti collaterali che si ripercuotono sull’apparato stomatognatico, E’ consigliabile usare prudenza e collaborare con un gruppo multidisciplinare per valutare l’eventuale cambiamento della strategia terapeutica. Fondamentale come sempre, la diagnosi cefalometrica iniziale per capire le reali indicazioni del MAD e, soprattutto, per prevedere gli effetti collaterali. Anche in questo caso, come ormai spesso succede nella medicina moderna, l’odontoiatria è chiamata a curare i pazienti dal punto di vista medico, essendo la tecnica al servizio della medicina. Dovremo metterci tutto l’impegno possibile, sapendo che ogni paziente è un caso a sé, che l’OSAS è una patologia complessa che interessa due tra i più importanti distretti dell’organismo umano e richiede la massima attenzione per intervenire nel momento giusto in qualsiasi fase della terapia. Maria Grazia Piancino

Giuseppe Cozzani, compianto Maestro di Ortodonzia rivive nel II Memorial di La Spezia Il 22 settembre si tiene a la Spezia il secondo Memorial Giuseppe Cozzani, Maestro dell’Ortodonzia italiana, fondatore il 7 dicembre 1967 del Gruppo italiano di studio in ortodonzia (GISO) con altri celebri Pionieri (Magni, Falconi, Poggio, Genone, Giorgetti, Di Gioia, Caprioglio). Un Gruppo che collaborando intensamente con Cesare Luzi, lo sollecitò a dar vita nel 1968 alla SIDO. Di temperamento vivace, amante della dialettica e animato da costante curiosità scientifica, Cozzani per primo invito in Italia 1969, Anthony Giannelli e in seguito Norman Cetlin. Ammesso nel ‘72 fra i soci dell’European Angle Society (ASE) ancor oggi Gotha degli ortodontisti europei, ne divenne in seguito Presidente. Eletto Presidente anche della SIDO per il biennio 1994/95 partecipò in tale veste a San Francisco alla fondazione del WFO (World Orthodontics Federation) cui aderiscono 68 società scientifiche di 5 continenti. A La Spezia creò anche un Centro studi di Ortodonzia, Scuola privata trasformatasi ben presto in un punto di riferimento. Da buon trascinatore e animatore Cozzani era sempre disponibile a dare consigli e spronare i giovani. Amava ripetere che suo desiderio era di crescere, confrontarsi, e ricevere a sua volta qualche buon consiglio. Lo contraddistinguevano semplicità e modestia, la sua vicinanza agli allievi non solo per quanto riguardava problemi di studio ma anche di chi umanamente aveva bisogno. Leitmotiv di tutta la vita è stato l’amicizia, sentimento cui teneva maggiormente oltre alla ricerca della verità, alla schiettezza dei rapporti e alla franchezza nella discussione che a volte si accendeva. Autore di importanti libri come ”Il Giardino dell’Ortodonzia e la Triade ossa muscoli articolazioni”, tradotti in numerose lingue, scomparve il 22 agosto 2014 lasciando un gran vuoto ma anche una cospicua eredità didattico scientifica, culturale ed umana. Gli amici che lo hanno già onorato due anni fa con un primo Memorial, torneranno a ricordarlo assieme a molti suoi ex allievi. Con ”Il GISO e Giuseppe Cozzani nel 50º della Fondazione“ introdurrà la giornata Damaso Caprioglio amico per oltre 50 anni e compagno di tanti momenti scientifici ed editoriali. Dopo di lui parlerà sul “Sonno e società” Piergiorgio Strata, mentre Lorenzo Moser illustrerà gli “Approcci insoliti in Ortodonzia” e Remo Benedetti porrà il quesito se l’Ortodonzia sia utile, necessaria oppure indispensabile? Altri interventi previsti quello di Antonio Manni sulle “Seconde classi... un problema d’ancoraggio”, mentre Marco Rosa si soffermerà sulle “Priorità in ortodonzia” fino alla relazione di chiusura sulla “Pianificazione 3D in casi complessi” a cura di Renato Cocconi. SUSONews

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VOCI DAL TERRITORIO

Passaggio del testimone della presidente SUSO Torino “ai neolaureati in procinto di entrare nella giungla” Quando circa un anno fa mi è stata proposta la presidenza provinciale SUSO ho accettato ponendo la condizione che sarebbe stata pro tempore, per poi passare la mano a un giovane. I motivi erano e sono molteplici, tutti afferenti ai molti impegni che avevo e ho tuttora: il ruolo istituzionale come Consigliere OMCeO Torino e come componente CAO, l’Ufficio Stampa e il coordinamento comunicazione SUSO nazionale, l’attività giornalistica per Torinomedica.com e per altre testate di settore, l’attività professionale sempre più pressante come ben sapete, un figlio che si è appena laureato ma non ancora autonomo, una nipote di cui mi sono sempre fatta carico e che deve finire l’università. Ma oltre le questioni personali, sono anni che medito, propongo e adesso sto realizzando, la convinzione che lasciare lo spazio ai giovani deve poi concretizzarsi, sia mettendoli sulla strada sindacale (farli entrare nei Consigli provinciali) sia avvicinandoli all’Ordine dei medici e degli odontoiatri (da qui la mia proposta, recepita, di istituire la Commissione Giovani Odontoiatri). Questo in linea con le mie intenzioni espresse nel programma delle ultime elezioni OMCeO e che cito testualmente “… penso ai giovani

neolaureati che devono entrare nella "giungla" dopo anni di studio e di sacrifici, non tutti fortunati a subentrare nello studio del padre. Penso alle "trappole" del facile o del poco guadagno…”. Adesso, all’insegna del “CAMBIO PASSO” voluto dal SUSO negli ultimi anni, è arrivato il momento di compiere quell’azione che avevo preannunciato. Vale a dire passare la presidenza provinciale ad un giovane collega che, all’interno del consiglio SUSO, si è distinto per intelligenza, impegno e consapevolezza. La sua determinazione e leadership mi hanno convinto a rispettare il mio proposito e con estrema serenità abbiamo conferito a lui la carica di presidente provinciale SUSO Torino. A Fabrizio Sanna, 35 anni, laureato in Odontoiatria e specialista in Ortodonzia va tutta la mia fiducia per come saprà porsi nel contesto sindacale, da brillante interlocutore quale è e avrete modo di apprezzare. Trasmetto ai colleghi il saluto del presidente nazionale Pietro di Michele, che ha accolto con entusiasmo questo precoce passaggio di consegne. Nel ringraziare i colleghi per la disponibilità che hanno sempre avuto nei confronti miei e del SUSO, auguro a tutti buon lavoro. Grazie ancora e a presto. Patrizia Biancucci Presidente uscente SUSO Torino

“Rilancio in SUSO” realizzato a Torino grazie ad un ricco programma culturale Come già preannunciato, la riorganizzazione della storica sezione sindacale di Torino ha portato alla formazione di un nuovo Direttivo ed all’elezione di un nuovo Presidente Provinciale. Fedele alla linea di azione tracciata 12 mesi prima, la Presidente Patrizia Biancucci ha “scovato” il suo successore nella figura di Fabrizio Sanna, già consigliere all’interno della sua presidenza. Formalizzato con una elezione svoltasi nel mese di Febbraio, il nuovo Consiglio ha iniziato subito l’intenso lavoro con la finalità di ridare linfa a quella che è stata ed è tuttora una delle sedi più importanti per il sindacato. Sulla scia dello slogan nazionale del “Rilancio in SUSO” da anni portato in alto dal Presidente Pietro di Michele, si sono visti i primi frutti con la pubblicazione di un ricco programma culturale. Si inizia sabato 16 Giugno con una intera mattina dedicata alla formazione sull’importante e delicato tema della nuova legge europea sulla privacy. Grazie all’accordo con Harpo Management, società specializzata nell’organizzazione e gestione di queste tematiche, SUSO offre ai soci la possibilità di ottenere di una prima formazione necessaria per inquadrare le problematiche di ciascuna struttura e di usufruire di interessanti agevolazioni economiche per una collaborazione duratura con i professionisti di Harpo. Lunedi 16 Luglio sarà la volta della prima delle tre serate culturali del 2018 con la possibilità di trattare un tema di estrema attualità e particolarmente complesso e con un relatore di altissimo profilo (Tommaso Castroflorio) in una serata tutta incentrata sulla tematica OSAS, trattata dal punto di vista clinico e medico-legale. Dopo la pausa estiva, altre due im-

portanti serate saranno in programma: la prima (15 Ottobre) vedrà come relatrice Allegra Comba, socia attiva AIC e dottoranda presso l’Università di Bologna sotto la direzione di Lorenzo Breschi. Obiettivo della serata l’importanza dell’approccio multidisciplinare e della relazione fra ortodonzia e conservativa con particolare attenzione ai casi in cui è necessario ricorrere ad un approccio conservativo per la chiusura di diastemi. Il 5 Novembre sarà poi la volta della terza ed ultima (per il 2018) serata culturale. Vedrà l’intervento di Alina Piladieri, logopedista fra le più conosciute e preparate a livello piemontese la quale affronterà l’importante relazione fra il trattamento ortodontico e quello logopedico. Tanti argomenti e relatori di prestigio per una serie di eventi che animerà il decorso del 2018, con la speranza di incontrare sempre di più gli interessi e le necessità dei Soci. Nell’enunciare il programma culturale 2018 il neo eletto Presidente Sanna ha anche rivolto a nome suo e di tutto il Consiglio provinciale SUSO i più sentiti auguri a Virginio Bobba, altro “neo eletto” in seno ad ANDI Nazionale quale segretario culturale. Nel dichiararsi sicuro che “saprà portare anche a livello nazionale lo stesso spirito ed energia che quotidianamente pone nel complesso ruolo di gestione della sezione di Torino”, Sanna formula a Bobba i migliori auguri di buon lavoro, dichiarandosi a disposizione nel continuare la proficua collaborazione con lui e la sua squadra.

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Specialisti che comunicano e collaborano al secondo Congresso di SUSO Verona Si terrà in data 29 Settembre presso l'agriturismo Corte San Felice, alle porte della città scaligera. il secondo Congresso della Sezione provinciale di Verona del SUSO. Tema? Le malocclusioni dento-scheletriche, le abitudini viziate e le alterazioni della respirazione che rappresentano una frequente ed importante causa di insorgenza e/o peggioramento del-

le disgnazie presenti non solo nel soggetto in crescita, ma anche nell'adulto. L’argomento del Convegno, pertanto, è costituito dall'analisi in tutte le molteplici sfaccettature delle patologie di confine che possono interessare odontoiatra e otorinolaringoiatra. Presentano delle specificità che devono essere adeguatamente tenute in considerazione per valutare l'opportunità, la

Ricoprire il ruolo dei “mostri sacri dell’Ortodonzia” mi spaventa e riempie di orgoglio Ho ricevuto con estremo piacere e onore l’invito rivoltomi dalla Presidente provinciale Patrizia Biancucci e condiviso dal Presidente Nazionale Pietro di Michele, ad assumere un incarico così importante in seno al nostro sindacato. Ricoprire lo stesso ruolo che in passato è appartenuto a “mostri sacri” dell’Ortodonzia italiana come Pietro Bracco e Attilio Ferrini, da una parte mi spaventa ma allo stesso tempo mi riempie di orgoglio e di stimoli per onorare al meglio la fiducia che è stata riposta nei miei confronti. In accordo con quanto sta avvenendo a livello nazionale negli ultimi anni, l’intento del mio mandato è quello di esaltare lo spirito del “Rilancio In SUSO” anche nella sede storica di Torino. Sulla scia tracciata da Patrizia nel corso della sua presidenza, ho voluto formare una squadra in cui unire l’esuberanza e lo spirito organizzativo di alcuni giovani colleghi con la saggezza di colleghi con più esperienza che ci sosterranno nella impegnativa gestione della nostra attività sindacale. Il mio obiettivo è riportare la sezione SUSO Torino a ciò che ha significato anni addietro, vale a dire un punto di riferimento per tutte le colleghe e i colleghi che svolgo-

no la professione ortodontica. Un gruppo unito a cui potersi sempre rivolgere con fiducia per affrontare le piccole e grandi sfide quotidiane della nostra professione e che riesca ad offrire ai propri iscritti un supporto a 360°. Sulla base di questi presupposti, insieme con la squadra che mi supporta, stiamo delineando un programma culturale per l’anno 2018 con relatori di spicco su tematiche di sicuro interesse. A breve definiremo anche le date di ciascun evento che saranno tempestivamente comunicate attraverso i nostri principali organi di comunicazione. Colgo l’occasione per ringraziare Patrizia per le belle e sincere parole spese nei miei confronti, con la speranza di essere all’altezza del compito che mi è stato affidato. Ringrazio il past president William Manuzzi, mio primo maestro e caro amico, per avermi fatto conoscere ed apprezzare la realtà del SUSO e per il suo entusiasmo instancabile ed il lungo impegno in seno al nostro sindacato ed auguro a tutta la mia squadra i migliori auguri di buon lavoro. Spero di vedere tutti voi alle serate ed agli eventi che organizzeremo nel corso dell’anno. Grazie e a presto. Fabrizio Sanna Presidente Provinciale SUSO Torino

Padova 21-22 settembre il 1° ORTHODAY della Sweden & Martina Scuole di Ortodonzia di Napoli Federico II e di Ferrara organizzano a Padova il 21 e 22 settembre il 1° “ORTHODAY” della Sweden & Martina. L’azienda che ha una lunga tradizione dell’ambito dell’Implantologia e della Endodonzia da qualche anno è entrata nel mondo dell’Ortodonzia, dapprima distribuendo la tecnica SVM messa a punto da Davide Mirabella, poi acquisendo la distribuzione del nuovo allineatore F22 messo a punto dal Prof. Siciliani e dalla Scuola di Ortodonzia dell’Università di Ferrara. Inoltre Più recentemente la Sweden & Martina ha iniziato la distribuzione della Filosofia Easy & Straight messa a punto dal Prof. Martina e dalla Scuola di Ortodonzia di Napoli Federico II che con le terapie elastodontiche completano l’offerta ortodontica. Il Simposio di Ortodonzia che si terrà a Padova c/o il Centro Culturale San Gaetano si svilupperà su due direttrici: la prima riservata agli odontoiatri e la seconda per le assistenti alla poltrona. Nel primo giorno si alterneranno relatori delle due Scuole dall’ortodonzia fissa con Martina, D’Antò e Mirabella all’ortodonzia funzionale con Manes Gravina e Ierardo e dalla gestione gnatologica dei pazienti asimmetrici con Michelotti e Tecla Bocchino alla terapia con allineatori di Siciliani e Lombardo che concluderanno la giornata. Il secondo giorno della

tempistica e le corrette strategie terapeutiche da adottare. La sindrome ostruttiva respiratoria del bambino e dell'adulto verranno affrontate in tutti i loro aspetti a partire dall'inquadramento diagnostico, dall' eziopatogenesi fino ad arrivare alle più moderne soluzioni terapeutiche, con una panoramica a 360 gradi inerente l'OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome). A fine Convegno, inoltre, si terrà una trattazione inerente la sindrome algico-disfunzionale dell'ATM che, senza dubbio, rappresenta un'altra te-

sessione Odontoiatri è dedicato ad un seminario teorico-pratico che Siciliani e la sua Scuola terranno sull’allineatore F22. L’altra sessione, dedicata alle assistenti alla poltrona, è in realtà un seminario teorico-pratico che la Scuola di Ferrara terrà sull’uso del portale web dell’F22, sull’uso dello strumentario, dello sbiancamento e dello scanner. Il venerdì sera la Sweden & Martina organizza una festa di gala nei giardini dell’azienda a Due Carrare: un’occasione per socializzare tra relatori e partecipanti al simposio e poter effettuare una visita guidata nei reparti produttivi dell’azienda.

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matica di comune interesse per le figure specialistiche. Non mancherà, pertanto, l'occasione di poter interagire "face to face" con i singoli relatori per un costruttivo confronto, il tutto all'insegna di ciò che non deve mai mancare anche in campo medico: la comunicazione e collaborazione tra differenti figure specialistiche, come ad esempio l'odontoiatra, l'ortodontista, l'otorinolaringoiatra, il pediatra ed il logopedist, alle quali l'evento è aperto Info ed iscrizioni: Emmedue Group (Marta Traversa), tel. 011.18922045 e 366.1736627 ecm@emmeduegroup.it www.corsiecm.emmeduegroup.it Tommaso Leoci Presidente SUSO Verona

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ORTODONZIA INTERCETTIVA, INVISIBILE, FISSA Frutto di studi pluriennali e di numerosi brevetti, il nostro programma di ortodonzia offre soluzioni tradizionali e innovative per ripristinare un’occlusione perfetta. sweden-martina.com 14

f22aligner.com


TESI IERI, OGGI, DOMANI

Roberto Rongo: “Quella tesi sulla rugosità superficiale degli archi ortodontici ha inciso molto sulla mia carriera” Cominciamo dal suo primo iter universitario… Nel 2005 inizia il mio percorso a Napoli nel corso di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria dell’Università “Federico II”. Anni spensierati, ricchi di bei ricordi, serate, alla scoperta di una professione che mi aveva sempre affascinato e che anno dopo anno mi ha sempre più conquistato. I numerosi amici e colleghi, con cui condivisi notti insonni per la preparazione degli esami e le gioie per i successi raggiunti, sono ancora oggi amici fidati e sono diventati esperti professionisti con i quali confrontarsi. Di quegli “anni spensierati, ricchi di bei ricordi, alla scoperta di una professione…” cosa ricorda in particolare? È impossibile dimenticare l’anno di Erasmus a Santiago de Compostela che mi ha formato molto professionalmente, in cui erano numerose le ore di pratica su manichino e su paziente rispetto alla teoria, invertendo il paradigma didattico italiano dell’epoca, dove la teoria la faceva da padrone. Credo comunque che l’Università sia per tutti un ricordo indelebile. Per me rimane un ambiente stimolante, al punto che ad 8 anni dalla laurea, dopo un Dottorato e una Specializzazione in Ortognatodonzia, non mi sono per nulla stancato. A questo punto vogliamo parlare della tesi? Ricordo una scelta travagliata durante il 4° anno, fine 2008, inizio 2009, quando intrapresi con la Professoressa Rosa Valletta il mio percorso di tesi in Ortognatodonzia. Scelta la materia, toccava con apprensione individuare l’argomento fra noi otto tesisti. A me, alla fine venne affidata una tesi sperimentale dal titolo “The surface roughness of orthodontic wires after clinical use” Vuole spiegare il titolo (e non solo l’inglese)? Ossia l’analisi della rugosità superficiale degli archi ortodontici dopo l’utilizzo clinico misurata con la microscopia a forza atomica. Una tesi, quindi, che univa la clinica ortodontica alla ricerca da laboratorio. E lei come reagì? Io, da sempre, sono un curioso appassionato: mi piace capire come sono fatte le cose, come funzionano. Il mio spirito critico mi portò quindi ad apprezzare un tema che richiedeva anche approfondimenti di fisica e chimica. I miei tutor, i Professori Rosa Val-

letta e Vincenzo D’Antò e il Dott. Gianluca Ametrano, mi seguirono con attenzione motivandomi a dare il meglio. Alla fine come andò? La stesura della tesi e la presentazione dei risultati in seduta di laurea furono molto apprezzati dalla commissione, che espresse parole positive e diede al lavoro la “dignità di stampa”. Inoltre portai ulteriormente avanti l’elaborato di tesi per pubblicarlo sulla Rivista scientifica impattata “The Angle Orthodontist”. Come spiega tanto successo? Grazie all’utilizzo della microscopia a forza atomica lo studio per l’epoca era molto innovativo, evidenziando come i fili ortodontici aumentassero la rugosità superficiale dopo un mese di utilizzo. Questo avrebbe potuto favorire l’accumulo di placca batterica, con conseguenze negative per la salute orale del paziente. Numerosi studi sull’argomento usciti dopo la tesi, dimostrano come l’argomento sia ancora dibattuto e quindi da approfondire ulteriormente.

E come coltiva “quel poco” che le rimane? Sport e soprattutto i viaggi sono il mio modo per poi trovare le energie da incanalare negli impegni lavorativi. Quello più bello, tra Nuova Zelanda e Australia, mi ha permesso di conoscere le culture dei Maori o quella aborigena, molto diverse dalle nostre. Ma forse la cosa più bella del viaggio è farsi sorprendere da quello che succederà nella prossima tappa. Un po’ come accade nella vita in cui le piacevoli sorprese possono essere dietro l’angolo. Come quella di raccontare un po’ di me su SusoNEWS.

E quindi? Quindi lo consiglierei agli studenti che oggi, come me 10 anni fa, si accingono a scegliere il tema della loro tesi. Anche perché il messaggio che dovrebbe arrivare ai giovani è che, molto spesso, i prodotti vengono inseriti nel mercato odontoiatrico ed ortodontico con pubblicità sensazionali ma senza basi scientifiche, mentre solo la ricerca può fornire un fondo di verità.

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Si può affermare con quella tesi lei ha compiuto il primo passo della sua attuale carriera? Un po’ per la mia indole e in gran parte per la competenza e la passione dei miei tutor, la voglia di fare ricerca non si esaurì con la laurea, ma mi ha portato ad intraprendere un percorso di Dottorato concluso nel 2014. Quali riflessi ha ancora oggi quella tesi? Ancora oggi la ricerca orto-

Quarto Convegno annuale europeo Carriere® a Parigi presentato da Henry Schein Orthodontics Henry Schein® Orthodontics™, il ramo dedicato all’ortodonzia di Henry Schein, Inc., annuncia il 4° convegno annuale europeo Carriere®, dal 20 al 22 settembre 2018, a Parigi all’hotel Hyatt Regency Paris Etoile incentrato sulle ultime tecnologie e sui protocolli di trattamento basati sulle evidenze, per raggiungere un livello nuovo di eccellenza ortodontica. I partecipanti avranno la possibilità di conoscere approcci e strumenti, che fanno la differenza. Dalla rivoluzionaria filosofia SAGITTAL FIRSTTM al nuovo sistema di attacco completo Carriere® SLX 3DTM e agli apparecchi Carriere MOTION 3DTM, i relatori presenteranno approcci innovativi per supportare diagnosi e stabilire piani di trattamento. Condivideranno strategie comprovate che aumentano l’efficienza clinica, riducono i tempi di trattamento e aiutano a raggiungere risultati straordinari a lungo termine. I relatori e l’ideatore della filosofia Carriere, Luis Carrière, s’incentreranno su soluzioni cliniche basate sulle evidenze per il trattamento di casi complessi di classe II e III. “Nella professione l’innovazione coinvolge apparecchiature, nuovi strumenti e approcci di trattamento, influendo positivamente sul modo in cui vengono offerti risultati clinici eccellenti, migliorando al contempo l’esperienza del paziente - afferma - Pertanto, è di importanza cruciale aprirsi a nuovi approcci e abbracciare innovazioni che offrano risultati dentali, facciali e clinici totali oltre le aspettative dei pazienti. Grazie a un semplice dispositivo biomimetico associato come, ad esempio, gli apparecchi MOTION 3DTM che si rifanno alla filosofia SAGITTAL FIRSTTM, gli ortodontisti possono riposizionare la mandibola, ampliare le vie aeree e bilanciare il rapporto tra naso, labbra superiori e inferiori e mento per offrire armonia al viso

dontica resta la mia principale fonte di stimoli. Mi occupo soprattutto di valutare gli effetti del trattamento ortodontico e/o ortopedico e/o chirurgico sui tessuti molli del volto, per capire quanto effettivamente possiamo, noi ortodontisti, pensare di cambiare il volto, l’aspetto e il sorriso dei pazienti. Ma l’ortodonzia e la ricerca non sono tutto, anche se fra clinica, università (e non dimentichiamo i congressi) il tempo per dedicarsi ad altro è veramente poco. Eppure quando si può bisogna coltivare il proprio spirito ludico.

(per i casi di classe II e III). Il che si traduce in un approccio non invasivo per il viso e gli ortodontisti, riducendo notevolmente le estrazioni e gli interventi chirurgici, e quindi la necessità di affidarsi a terapie interdisciplinari per il bene dei pazienti. Sono convinto che gli ortodontisti svolgano un ruolo socialmente importante nella vita delle persone”. Carrière sarà supportato dal presidente del programma, Dave Paquette, che è anche lead clinical advisor di Henry Schein Orthodontics e presentatore di “The Evolution of Self-Ligation” e dal relatore principale John Graham, il quale spiegherà come “SAGITTAL FIRSTTM trasformerà la pratica ortodontica attuale”, oltre a una schiera di noti relatori: Ana Maria Cantor (Spagna), Peri Colino (Spagna), Francesco Garino (Italia), Antonio Guiducci (Italia), Glenn Krieger (Usa), Jep Paschal (Usa), Olivier Setmon (Francia), Norihid Tsubura (Giappone). Gli interventi si terranno in inglese e spagnolo, con servizio di traduzione simultanea in francese. Sottogruppi di lavoro saranno offerti nelle tre lingue e uno sarà dedicato a esercizi pratici. Nell’area espositiva verrà presentata un’ampia gamma delle ultime innovazioni e nuove soluzioni cliniche, ponendo al centro dell’attenzione i processi integrati del flusso di lavoro ortodontico digitale, tra cui scansione intraorale, elaborazione digitale delle immagini, pianificazione ortodontica clinica e stampa in 3D. Inoltre, saranno a disposizione opportunità di networking per dar modo agli specialisti di condividere esperienze coi colleghi di tutto il mondo. Registrazioni: www.CarriereSymposium.com, e-mail a CE@HenryScheinOrtho.com o t.+1 760 448 8712. Sconto per prenotazioni anticipate entro l’1 agosto.

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Festa di laurea (60 anni dopo) dei giovani che nel ‘58 divennero medici a Torino Per festeggiare il 60º di laurea si sono incontrati sabato 26 maggio a Torino i laureati in medicina a Torino dell’anno 1958. Un gruppo compatto che dal ‘52 al ‘58 seppero superare gli anni difficili del dopoguerra per ritrovarsi in seguito ogni cinque anni. Negli anni in cui il miracolo economico stava per cominciare quel gruppo di studenti si amalgamò sin da allora fino a formare un gruppo coeso, oltre le differenze di censo, di condizioni economiche, di estrazione familiare, in un aiuto vicendevole e comune stimolo allo studio. Il gruppo sentì subito la necessità di eleggere un capo corso, individuato all’unanimità in Ottavio Losana, per il carisma, la stima e il rispetto che riscuoteva al punto che ancor oggi dopo 60 anni è rimasto per tutti il “capocorso”. La loro coesione venne favorita anche da professori di qualità e di rigore scientifico non solo ex cathedra, ma nel laboratorio e nella clinica. Col tempo ognuno di quei giovani avrebbe preso strade diverse in luoghi anche lontani ma il desiderio di ritrovarsi anche con le famiglie non è venuto mai meno. Rimasti in meno di una quarantina degli 85 originari, molti titolari di carriere importanti (sei professori ordinari e direttori di cattedra, 27 primari ospedalieri) si sono ritrovati sabato 26 maggio, dopo la messa alla Consolata, nel ricordo

comune di un maestro di vita più che di studio, una guida severa ma anche incoraggiante. Durante l’incontro conviviale, in molti hanno testimoniato, dinanzi ad una vedova commossa, la loro riconoscenza a Rodolfo Amprino professore di istologia ed anatomia, compagno di corso di tre Premi Nobel (Salvador Luria, Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini). Fu proprio grazie al suo aiuto che la Montalcini potè superare l’esame di maturità per accedere alla Facoltà cosa che le era impedita provenendo dalle Scuole magistrali. Autore di scoperte fondamentali sulle modificazioni del tessuto osseo e cartilagineo premessa di nuove conoscenze sulla crescita cranio-facciale e la mineralizzazione dell’osso, Amprimo collaborò anche attivamente alla Resistenza in aiuto dei partigiani, ospitando documenti clandestini nell’Istituto di anatomia, al punto che ricercato dai fascisti su di lui fu messa una grossa taglia. A conclusione della festa del “come eravamo” ognuno degli intervenuti ha ricevuto dalla vedova una foto del marito corredata di dedica.

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LA FINESTRA SUL LABORATORIO

CA POWER GRIP SET

Classificazione, protocollo, inconvenienti Il sistema di allineatori CA Clear Aligner prevede delle “forme” che applicate ai denti aiutano nell’applicazione delle forze per ottenere quei movimenti che con il solo allineatore sono difficilmente ottenibili, accelerandone e/o migliorandone lo spostamento e riducendo il numero di step necessari al completamento del trattamento. Il loro nome è CA Power grip. I CA power grip sono 9 forme di attachment disegnati dal Prof. Pablo Echarri con l’aiuto di Julio Blasco e Josè Fernandez realizzatori del primo prototipo, sono stati poi testati sui pazienti nella clinica del Prof. Echarri a Barcellona per poter avere una validazione scientifica e creare un protocollo clinico. I nove power grip sono indicati con degli acronimi come segue: 1. MFM = Multifunctional Forced Movements

LA SERIE FALA E FALI

Power Grip FALA, FALA di profilo, Grip coronale, Torque negativo, Torque positivo

Power Grip FALI, FALI di profilo, Grip coronale, Torque negativo, Torque positivo

aumenta la ritenzione degli allineatori al colletto dei denti e contemporaneamente consente la correzione del torque. LE SERIE BUB E BUM

2. MDI= Mesial/Distal Inclination 3. DMI= Distal/Mesial Inclination 4. FALA= Force Application Labial 5. FALI= Force Application Lingual 6. BUB= Build-Up Bicuspid 7. BUM= Build-Up Molar 8. BUAL= Build-up Anterior Small 9. BUAS= Build-up Anterior Large

Power Grip BUB, BUB di profilo

Vediamoli singolarmente uno ad uno per comprendere il loro funzionamento. LA SERIE MFM

permettono di aumentare la dimensione verticale consentendo la correzione dentale nei casi di morso profondo. LE SERIE BUAL E BUAS

Power Grip MFM MFM di profilo estrusione e derotazione

permette l’applicazione di forze elastiche di trazione per estrusione e rotazione con l’utilizzo di elastici intraorali durante la notte ed in casa, mentre per il resto della giornata, sopratutto nelle situazioni di contatto interpersonale, la terapia continua con gli allineatori CA Clear Aligner.

Power Grip DMI DMI di profilo correzione asse

Power Grip MDM MDM di profilo correzione asse

permette il controllo della inclinazione mesio-distale e disto-mesiale dei denti ed allo stesso tempo aumenta la ritenzione dell’allineatore sui denti, facilitandone il loro movimento. Bibbliografia: Software CA Smart 3D Lab 2017 P.Echarri CA Clear Aligner Ripano Editore 2013 Scheu Dental GmbH CA Power Grip Operation manual 2013 P. Echarri CA Power Grip video presentation Scheu dental 2013

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consentono di aumentare la forza di torque e contemporaneamente permettono l’estrusione dei molari quando il paziente non indossa gli allineatori. PROTOCOLLO DI UTILIZZO Il protocollo di laboratorio per l’utilizzo dei power grip nella tecnica CA Clear Aligner offre tre possibilità, una diretta e due indirette; vediamole una ad una:

LA SERIEMDI E DMI

Fotografie del paziente realizzate dal Dott. Dante Baioccato

Power Grip BUAS, BUAS di profilo, applicazione al dente, estrusione dei diatorici

1. TECNICA DIRETTA IN STUDIO applicazione della forma prescelta direttamente sul/sui denti del paziente da parte del clinico con l’utilizzo di appositi preformati i quali replicano le forme che abbiamo appena visto in rassegna. Le sagome dei Power Grip vengono inserite sull'apposito manico, il composito viene inserito nella sagoma e fotopolimerizzato rilevamento dell’impronta digitale o tradizionale, trasferimento al laboratorio del file di impronta o della stessa con tecnica tradizionale. Il laboratorio utilizzerà il file ricevuto o fara la scansione del modello in gesso ottenuto dall’impronta del clinico ed a questo punto, in entrambi i sistemi utilizzati per ottenere il modello della bocca del paziente, si procede alla progettazione e/o al set-up digitale.

Odt. Stefano Righini

2. TECNICA INDIRETTA IN LABORATORIO Il laboratorio concorda col clinico quale sia il Power Grip più idoneo secondo le sue esigenze cliniche. Utilizzando le sagome preformate, all’interno delle quali si inietta un materiale fotopolimerizzabile, si applica il Power Grip sul modello in gesso sul quale verrà poi termoformato un foglio di materiale elastico -trasparente, spessore 0,7mm che avrà la forma in negativo dell’attachment e verrà consegnato al medico per applicare il /i Power Grip sui denti del paziente. Il Power Grip applicato al modello in gesso

3. TECNICA INDIRETTA IN LABORATORIO CON SOFTWARE utilizzando il software CA Smart 3D LAB che contiene la libreria Power Grip del Prof. Echarri si produce il modello prototipato con i Power Grip inseriti e su questo modello viene realizzata una dima di posizionamento con materiale elasticotrasparente spessore 0,7mm che verrà consegnata al clinico il quale applicherà sui denti del paziente i Power Grip nella medesima posizione stabilità con il software. Questa terza “via” per applicare i Power Grip consente al laboratorio di fabbricare e consegnare insieme alla dima per Power Grip, anche gli allineatori per il movimento dei denti, mentre nelle due tecniche illustrate precedentemente è indispensabile una impronta successiva alla loro applicazione.

Power Grip applicati con il software

Allineatore e power grip per estrusione

VEDIAMO ALCUNE APPLICAZIONI CLINICHE DEI POWER GRIP: Caso 1- affollamento incisale inferiore in paziente adulto che non accetta alcun tipo di trattamento ortodontico fisso per una correzione completa della malocclusione. Il clinico decide l’estrazione del dente 41 e si procede con una prima fase di allineatori per l’allineamento degli incisivi e la riduzione del diastema inferiore generato dall’estrazione del 41.

Scansione iniziale

Scansione iniziale frontale

Nel mese di luglio 2017 arriva il momento di applicare i Power Grip serie MDM per la correzione degli assi di 31 e 32.

inizio con P.G. serie MDM

I P.G. applicati a 31 e 32 con software

Caso 2 - Estrusione del 22 con Power Grip MFM dopo allineamento degli incisivi sup con 4 step di allineatori CA Clear Aligner Il trattamento di allineamento viene iniziato a luglio 2017; a novembre 2017 l'allineamento è completato, mentre il 22 necessita di estrusione per completare l'allineamento verticale Situazione

situazione iniziale luglio 2017

novembre 2017

Viene applicato un Power grip MFM sulla superfice vestibolare del 22. L’estrusione avviene secondo il principio illustrato nell’immagine che segue: MFM CA Power Grip Multifunctional Forced Movement

Con il software viene estruso il 22 in modo che nell’allineatore rimanga un vuoto che sarà la sede nella quale verrà guidato il 22 nella sua estrusione. Sull’allineatore vengono applicati 2 bottoni trasparenti il più possibile verso la zona incisale; tra il Power Grip ed i bottoni viene applicato un elastico intraorale 1/8" 4,5 oz. che provocherà il movimento del dente. Dopo 2 mesi il 22 è estruso. Caso 3 - L’importanza dello stripping Il problema stripping si, stripping no, è uno dei più “sentiti” dai clinici nei trattamenti con allineatori. Il protocollo stripping del sistema CA Clear Aligner, messo a punto dal Prof. Echarri, prevede quantità e tempistica ben definite per ogni singolo dente ed eseguirlo, quando è necessario, è indispensabile per il successo del trattamento. Il software fornisce una indicazione ben precisa dello stripping necessario evidenziando in rosso le aree di collisione mesio-distale, così come le aree di collisione occlusale, in verde i rapporti mesio-distali ed occlusali corretti, in blu i diastemi superiori a 0,10mm; allo stesso tempo ritoccando le aree di collisione evidenziate, il software fornisce anche la quantità di stripping che il clinico dovrà eseguire, documentando i movimenti dei denti negli assi X,Y,Z, le rotazioni, l’eventuale stripping e consentendo la creazione di documentazione grafica da consegnare al clinico. Nel caso presentato possiamo vedere cosa succede quando lo stripping non è eseguito come da protocollo. Nella prima fase Il paziente viene trattato con allineatori per correggere l’affollamento incisale superiore; ad allineamento ottenuto è necessario estrudere 12,11,21,22, ma con necessità di stripping durante la fase di estrusione. Lo stripping però non viene eseguito correttamente secondo il protocollo Echarri ed al termine dell’estrusione l’11 si è nuovamente disallineato. Da questa scansione si parte con l’applicazione dei Power Grip MFM per l'estrusione in serie di 12,11,21,22. Lo stripping non viene eseguito correttamente e... L'estrusione avviene, ma avviene anche una recidiva dell'allineamento a carico dell'11 !

Situazione a Novembre 2017

Il kit per applicazione P.G. in studio

I Power Grip sono quasi impercettibili; il diastema inferiore è chiuso, il 32 è posizonato, rimane da completare la correzione dell’asse del 31.

il 22 deve essere estruso

Scansione iniziale superiore

Allineamento degli incisivi ottenuto

OR-TEC CLUB - Strada Santa Lucia, 50/A - 06125 Perugia - Tel/Fax 075 5055033 - Email: ortec@ortec.it - www.ortec.it


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