SUSO News 5 & 6 2018

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ANNO XV n. 1 ANNO GennaioXVI Febbraio 2017 n. 5/6 2018

Suso News 5-6/2018 - Dicembre 2018- supplemento a Infodent International 4/2018 - Str. Cassia Nord Km 86,300 01100 Viterbo - Italy - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 26/02/2004 n°46) art. 1 comma 1 CB VITERBO - PP - ECONOMY - DCO/DCVT/ n°5fb - del 24/05/02

3 Bari: 1° Congresso Regionale SUSO per una Ortodonzia a 360 gradi

6 È arrivato il cinquantenario con Ersilia Barbato presidente SIDO 2019

8 La “Casa della Gnatologia” accoglie oltre 500 presenze al congresso di Milano

Promosso dal Consigliere nazionale Gianvito Chiarello e da Stefania Saracino neopresidente, si è svolto a Bari il 1° Congresso Regionale SUSO con una folta partecipazione

“Minuto per minuto” tutto il programma di iniziative per il 2019 elencate da Ersilia Barbato presidente SIDO 2019 nell’intervista di Damaso Caprioglio.

Più di 500 partecipanti a Milano da tutta Italia hanno affollato idealmente la nuova Casa della Gnatologia di recente costruzione per seguire i lavori dell’AIG.

8 Festa benefica di Torino SUSO

11 Fatturazione elettronica? Con la

per la Casa dei bambini

Sabato sera speciale a Torino con SUSO e UGI (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini): una grande Festa al Circolo Canottieri Armida sul Po per bambini affetti da tumore. Il ricavato sosterrà i progetti di Casa Ugi.

Convenzione SUSO non c’è molto da temere

Dinanzi alla preoccupazione per l’imminente fatturazione elettronica, una nota positiva di A. Cesta secondo cui grazie alla Convenzione SUSO “riusciremo a metabolizzare anche questo nuovo adempimento”

14 Contro l’autoregolamentazione terapeutica Tavola Rotonda a Roma tra SUSO e Invisalign Tavola Rotonda a Roma a cura di Raoul D’alessio: rappresentanti SUSO, con, in testa, il presidente Pietro di Michele e di fronte, con i collaboratori, Fausto Grossi, General Manager d’Invisalign Italia

LA LINGUA BATTE

Una traccia ben solcata e definita per SUSO Il suo Management si rinnova

Cari amici e colleghi, con la fine dell'anno mi avvio col mio collegio di Direzione nazionale SUSO alla chiusura del secondo mandato di presidenza. Non è facile raccontare la bellezza di questa mia e nostra esperienza avviata qualche anno fa con il timore di non essere in grado di farcela, venendo io dopo Paolo Picchioni, Attilio Ferrini e Bruno Genone. Voleva dire partire in salita dietro a professionisti di grande spessore. C’erano le cose già fatte (tante), quelle ancora da affrontare (molte e tutte nuove) insieme ad una grande scommessa: come rendere l'associazionismo accattivante e piacevole, utilizzando il termine Sindacato, che dalle nostre parti professionali non piace molto e cercando di compiere un miracolo generazionale: trasformare una classe dirigente molto adulta e “molto ortodontica” in una “molto specialistica” ma anche molto più giovane: specialisti in Ortognatodonzia quota 100 ! Termine oggi molto in voga: per curare 100 pazienti, i nostri colleghi fanno almeno 10 consulenze in assenza di uno studio ortodontico proprio e con mille adempimenti giuridico amministrativi entro un modello digital professionale, sempre più competitivo. Abbiamo quindi coniato frasi piene di significato come "Rilancio in SUSO" e "Cambio Passo", visto il valore della sfida in corso che chiameremo “La sopravvivenza dell'Ortodontista” nella sua nuova dimensione di lotta all'autodeterminazione del paziente “fai da te”, complici quelle Aziende che ritengono del tutto superato il nostro ruolo. Al centro della nostra attenzione, la cd. “ricerca del territorio” ribaltando le precedenti politiche centralistiche, e dando alle periferie maggiore visibilità ed importanza; un controllo gestionale

come mai prima di ora, con la scoperta valoriale di nuovi presidenti provinciali e dei loro coordinamenti; l’importanza alla comunicazione per dar voce ad un territorio con tutti gli strumenti a disposizione del sindacato; le tutele come la polizza SUSO per la responsabilità professionale studiate ad personam da team di esperti per evitare di trovarsi in solitudine e in errore; la gestione fiscale da tener d’occhio vista la continua metamorfosi legislativa in materia; il nuovo mondo delle regole della privacy, tema in continua revisione, necessario per lo sviluppo della nostra professionalità. Ancora: la crescita culturale di brand come Ortodonzia, Legge e Medicina legale a Modena, il Forum della professione ortodontica a Bologna, la SUSO School itinerante per il Management sanitario, il corso FAD SUSO, i Congressi regionali. Tutto per tracciare una strada nuova al SUSO, tale da rendere il Sindacato di specialisti in Ortognatodonzia ed il suo nuovo Statuto, una realtà sindacale dinamica e vicina al professionista. Una realtà cui il giovane specialista si avvicina con fiducia, per entrare più sicuro di sé nel mondo della professione. La nuova presidenza ed il nuovo Collegio di direzione nazionale troveranno una traccia ben solcata e definita, ma dovranno esser capaci di continuare ad ascoltare dal basso le esigenze dei nuovi professionisti per continuare a crescere al loro fianco. Buon lavoro SUSO e buon rilancio a fianco dei giovani!

Pietro di Michele Presidente Nazionale SUSO

IO MI ISCRIVO AL SUSO PERCHÉ 1

• Sono uno specialista in ortognatodonzia

Ho sottoscritto la copertura 2 •assicurativa SUSO

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• Godo di consulenze legali puntuali ed adeguate

La consulenza fiscale è ritagliata 4 •sulle mie esigenze Dal giuslavorista apprendo 5 •come applicare le leggi del lavoro

Ogni anno FAD gratuiti con 50 crediti formativi 6 •Eventi regionali gratuiti con ECM medico legali in Ortodonzia 7 •diConsulenze alta specializzazione Accedo alle convenzioni 8 •create apposta “attorno a me” Esercito la mia professione 9 •con maggior tranquillità

Ricevo SUSONews, 10 •finestra dell'Ortodonzia Italiana

Scadenza: corso FAD da completare entro e non oltre il 21/12/2018

50 Crediti ECM in modalità FAD

Roma: approvato il bilancio di previsione Enpam per il 2019 L’Assemblea nazionale della Fondazione Enpam ha approvato il Bilancio di previsione 2019. Il documento indica per il prossimo anno un avanzo di oltre 848 milioni di euro, superiore rispetto ai 727 milioni previsti dal bilancio preventivo 2018.

segue a pag. 12

SABATO 16 FEBBRAIO 2019

CORSO FAD “L’Ortodonzia ed i Tessuti Parodontali, Syllabus Teorico Pratico”

PALAZZO DEI CAPITANI, ASCOLI PICENO

Per iscrizione scrivere a:

CORSO: SPECIALISTI A CONFRONTO SU OSAS

ecm@emmeduegroup.it

• ASSEMBLEA NAZIONALE DEI DELEGATI SUSO • RINNOVO CONSIGLIO NAZIONALE

Laura Miriam Pallotta Presidente SUSO Ascoli Piceno

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Nuovo nomenclatore FNOMCeO Passano 4 emendamenti SUSO in ortodonzia È innegabile che l'Odontoiatria sia una delle branche che con maggior frequenza aggiorna il suo “stato dell'arte”, per le rinnovate metodiche e l'utilizzo di nuove tecnologie. Questa evoluzione continua richiede un particolare impegno nella definizione e classificazione delle procedure e delle tecniche, per mezzo di una nomenclatura sempre aggiornata. Lo scorso 24 maggio la FNOMCeO CAO Nazionale, nella persona del Presidente Raffaele Iandolo, ha convocato la Commissione Nazionale per il Nomenclatore Tariffario a cui sono state chiamate le maggiori rappresentanze dell'Odontoiatria italiana: SUSO, AIO, ANDI, l'Università (Lorenzo Lomuzio), Ministero della Sanità (Michele Nardone), le ASL ed altre sigle, allo scopo di redigere un nuovo Nomenclatore. Lo scorso 22 novembre è stata convocata la riunione conclusiva che ha raccolto e sintetizzato il lavoro di aggiornamento proposto da tutte le componenti. Il SUSO, rappresentato da Gianvito Chiarello e da Raoul d'Alessio, dopo un proficuo confronto con il Direttivo Nazionale, ha proposto 4 emendamenti che in breve sintetizziamo. Innanzitutto la denominazione della Specialità: da Ortodonzia si chiamerà Ortognatodonzia, in omaggio al nostro nome sindacale e all'idea innovativa portata avanti dai nostri Maestri (uno per tutti Pietro Bracco), di non considerare solo le malposizioni dei denti sulle arcate e il loro corretto riposizionamento, ma anche la posizione e la conformazione delle ossa mascellari, correggendone eventuali discrepanze. Abbiamo poi proposto di sostituire la nomenclatura "Terapia ortodontica con apparecchiatura invisibile" con: "Terapia ortognatodontica con allineatori trasparenti": le mascherine rimovibili non sono propriamente invisibili. Inoltre una definizione analoga potrebbe essere riservata anche a dispositivi in carico all'Ortognatodonzia linguale o ad altri dispositivi interni non visibili all'esterno. Quindi il termine "Ortodonzia invisibile", oltre ad essere obiettivamente inappropriato, potrebbe indurre confusione.

Riguardo alla valutazione del post-trattamento e della contenzione, abbiamo inserito la possibilità di avvalersi di esami radiologici 3D che permettono un'analisi tridimensionale del massiccio facciale e della conformazione e disposizione dei denti, nonché dei loro rapporti con le strutture ossee. Molto significativa anche la modifica proposta in materia di Contenzione post-trattamento, che non "impedisce la recidiva", come riportato nella precedente stesura, ma "consente l'adattamento fisiologico delle arcate e limita i fenomeni di recidiva": Nessun dispositivo fisso o mobile è infatti in grado di impedire con certezza assoluta i fisiologici adattamenti occlusali che determinano la posizione definitiva dei denti. Abbiamo anche proposto l'aggiunta di una nuova nomenclatura: "Contenzione Attiva: applicazione di dispositivi fissi e rimovibili che, oltre a stabilizzare i risultati conseguiti alla fine del trattamento, permettono di ottimizzare la posizione finale degli elementi dentali e/o condizionare favorevolmente i tessuti molli, ai fini della stabilità dento-scheletrica."

la corretta funzione dei tessuti molli. Tutti e 4 gli emendamenti proposti da SUSO, grazie anche ad una efficace presentazione motivata, sono stati accolti all'unanimità dalla Commissione e troveranno riscontro nella stesura definitiva del Nomenclatore, indispensabile punto di riferimento anche per l’odontoiatria pubblica, i terzi paganti e l’odontoiatria forense. Il prossimo obiettivo della Commissione Nazionale FNOMCeO sarà aggiornare il Tariffario Indicativo delle Prestazioni, attualmente fermo al 2006. Indipendentemente da quelli che saranno gli sviluppi riguardo alla discutibile Legge Bersani, rappresenta uno strumento estremamente necessario: per gli organi giurisdizionali per stabilire gli onorari professionali e la quantificazione del danno e, last but not least, per i cittadini, al fine di costituire un serio punto di riferimento nel rapporto fra professionista e paziente.

Questo perchè la Contenzione Attiva, sia fissa (contenzioni bondate in Nickel Titanio), sia rimovibile (Placche di Hawley, mascherine ecc.) è molto utilizzata alla fine dei trattamenti ortognatodontici per effettuare micro spostamenti dentali che funzionalizzino l'occlusione e per favorire il condizionamento e

Gianvito Chiarello Segretario Nazionale SUSO Raoul d'Alessio Consigliere Nazionale SUSO Presidente Sezione SUSO Roma

Iscrizioni SUSO 2019

S.U.S.O. (Sindacato Unitario Specialità Ortognatodonzia, 1976) Siamo l'unico puro Sindacato di categoria. Uniamo TUTTI gli Ortodontisti (specialisti, esclusivisti, prevalentisti) d'Italia. Siamo in crescita perché riconosciuti, presenti e attivi a livello intersindacale, Ordinistico e politico (locale e nazionale). Offriamo una serie di servizi fondamentali per la gestione quotiodiana della professione: consulenza legale e fiscale, formule assicurative personalizzate (professionali, RC, TFR, Investo nell'Orto) e personali, analisi e informazioni su tutte le varie normative (vecchie e nuove) che regolano la nostra professione, incontri regionali-provinciali-nazionali su tematiche di particolare interesse sindacale, consigli etici-gestionali-comportamentali, SUSO News, la nostra

rivista che, nella nuova versione, è a cadenza bimestrale e raccoglie tutto il meglio delle notizie, serie e non solo, dell'Ortodonzia italiana e internazionale. Per approfondimenti vedi il sito www.suso.it

NEOLAUREATI E SPECIALIZZANDI € 20 neolaureati (nei 3 anni dalla laurea) € 20 specializzandi (1° anno di specialità) € 50 specializzandi (2° o 3° anno di specialità o masterizzandi) SOCI ORDINARI € 130 per rinnovo entro il 28 febbraio dell'anno in corso o prima iscrizione € 150 per rinnovo oltre il 28 febbraio

MODALITÀ DI PAGAMENTO Bonifico bancario IBAN: IT 71 E 03359 01600 100000116255 Banca Prossima Intesa San Paolo Assegno bancario barrato "non trasferibile" intestato a SUSO Rid addebito automatico SEPA (richiedere modulo in segreteria) Contanti Pagamento online tramite circuito PayPal o carta di credito

ANNO XVI - N. 5/6 - 2018 SUSO news Notiziario d'Informazione del Sindacato Unitario Specialità Ortognatodonzia.

Comitato di Redazione Direttore responsabile: Pietro di Michele Vicepresidente S.U.S.O.: Alessandra Leone Segretario S.U.S.O.: Antonio Cesta Tesoriere S.U.S.O.:Francesca Rosato

S.U.S.O. Largo Re Umberto, 104 10128 Torino Tel. 011. 50 28 20 Fax 011. 50 31 53 susosindacato@libero.it www.suso.it Orari di Segreteria: Lun-Mer-Gio 9.00/13.00 13.30/17.30 Mar-Ven 9.00/13.00

In Redazione Pietro Bracco, Damaso Caprioglio, Gabriella Ceretti, Alessandra Leone, Roberto Longhin, Gianna Maria Nardi, Alberto Pezzini, Federico Picchioni, Maurizio Tonini, Claudia Tosi, Pasquale Venneri

Coordinamento redazionale Patrizia Biancucci

Hanno collaborato Lisa Abbate, Angelo Bernardis, Gianvito Chiarello, Raoul D’Alessio, Daniela Garbo, Alberto Gentile, Belinda Guerra, Alberto Laino, Franco Pittoritto, Stefania Saracino, Marzia Segù, Eugenio Tanteri, Domenico Tripodi, Santi Zizzo. Segreteria di Redazione Angela Rosso

E tutto questo a sole € 130 annuali che diventano € 50 se sei specializzando al 2° o 3° anno o masterizzando e € 20 se sei specializzando al 1° anno o neolaurato. Se lo ritieni necessario e utile, saremo felici di poterti accompagnare e aiutare nell'affrontare le difficoltà sempre crescenti della nostra professione. La domanda di iscrizione è scaricabile da www.suso.it

Printer: Graffietti Stampati Snc S.S. Umbro Casentinese Km. 4,500 Montefiascone (VT) - Italy Infodent International magazine, connecting dental business worldwide n°4/2018 - aut. trib. VT n°496 del 16-02-2002 Trimestrale di informazione tecnico scientifica Poste Italiane s.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 26/02/2004 n°46) art. 1 comma 1 DCB VITERBO La riproduzione delle illustrazioni è consentita previa richiesta scritta all'editore e al proprietario della testata Suso Sindacato.

Infodent srl Strada Cassia Nord K. 86.300 01100 Viterbo Referenti: Sig. Baldo Pipitone • M. 336 773328 baldo.pipitone@infodent.com Sig.ra Paola Uvini • M. 347 2309050 paola.uvini@infodent.com

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Chiuso il giornale al 4 dicembre 2018 Finito di stampare nel mese di dicembre 2018

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SUSO Sindacato Ortodonzia


SPECIALE SINDACALE

Bari: primo Congresso Regionale SUSO per una Ortodonzia a 360 gradi Grande l’affluenza dei colleghi al primo Congresso Regionale SUSO Puglia promosso dal Consigliere Nazionale Gianvito Chiarello e da Stefania Saracino, Presidente SUSO Bari-Bat-Br. Svoltosi a Bari il 24 Novembre, col Patrocinio del Comune e dell’Ordine dei Medici, ha visto la partecipazione di esperti ed aziende operanti nell’Ortodonzia. Un evento, che in linea con altri progetti regionali, mirava a coinvolgere un gran numero di professionisti che esercitano la disciplina instradando al meglio specie i giovani nei meandri di una disciplina “delicata e insidiosa”. Significativa è stata la scelta del titolo (“Orto 360°”) esplicativa della necessità di inquadrare il paziente a tutto tondo. Tutti i relatori del Convegno hanno sottolineato l’imprescindibile necessità di una diagnosi accurata dei casi ortognatodontici, sia semplici che complessi, come i trattamenti multidisciplinari ortodontico-chirurgici. “Senza una corretta diagnosi non si può intraprendere un corretto percorso terapeutico” hanno ribadito Adolfo Ferro e Massimo Ronchin, colonne portanti dell’Ortognatodonzia Italiana, che hanno relazionato rispettivamente sulla terapia delle II Classi dento-scheletriche e sull’Estetica dentale e facciale. Il fine del Congresso è stato anche l’aggiornamento sui mezzi più moderni che il progresso scientifico e le innovazioni tecnologiche hanno apportato. La tecnologia digitale, oggi di grande supporto nella diagnosi e nella terapia ortognatodontica; l’utilizzo di ancoraggi scheletrici, adesso sempre più performanti, grazie a sistemi guida che ne facilitano e ne migliorano l’inserimento, come brillantemente illustrato da Renzo De Gabriele. “Ortodonzia estetica ed estetica in Ortodonzia”, questo il titolo della relazione di Domenico Ciavarella, Prof. Associato presso l’Università di Foggia, che ha ribadito l’importanza di adeguati mezzi terapeutici perché l’estetica sta nel risultato e non nell’apparecchiatura. Ha colto anche l’occasione per confermare che a breve, dal suo Ateneo partirà il Master in ”Sleep Medicine” per rispondere alle esigenze della Sanità pugliese, sempre più alla ricerca di professionisti esperti nel settore che si occupa dei pazienti OSAS. “Il bello, in quanto frutto dell’immaginazione e del sentimento, non è una scienza esatta” afferma-

marketing. Ultimamente si sta assistendo ad un fenomeno sociologico in duffusione esponenziale, assolutamente da arginare: terapie autogestite dai pazienti con “allineatori trasparenti”, proposte commerciali che invogliano la popolazione a trattamenti in autonomia. Ma il tipico desiderio della nostra epoca di ottenere tutto e subito non può scavalcare il compito del medico che ha giurato di adoperarsi in scienza e coscienza impegnandosi a aggiornarsi costantemente. Al termine della relazione di Nicola Sgaramella sulla chirurgia ortognatica, il Congresso non poteva concludersi senza un accenno al sindacale con una relazione sugli ultimi adempimenti in corso (GDPR, privacy, ECM e fatturazione elettronica).

va Hegel, ma la bellezza ricercata nei trattamenti ortodontici deve essere il risultato di terapie mediche, non di trattamenti cosmetici proposti dal

Belinda Guerra Vicepresidente Sezione Ba-Br-Bat

Il 1° Consiglio regionale indica le vie “per coinvolgere le migliori risorse del territorio” In coda al primo congresso regionale Puglia si è svolto sabato 24 novembre anche il primo Consiglio regionale, presenti i rappresentanti delle 4 sedi provinciali: Bari-Bat-Brindisi, Foggia, Taranto e Lecce. Punto di arrivo - ha sottolineato Gianvito Chiarello - di un processo di coinvolgimento delle migliori risorse sul territorio, in linea con gli obiettivi del Consiglio Nazionale, tra cui coprire l'intero territorio italiano con sedi attive in grado di rappresentare e diffondere adeguatamente l'Ortognatodonzia. Il giovane e dinamico Presidente foggiano Gaetano Illuzzi ha illustrato le possibilità di costruire una piattaforma social regionale in grado di presentare e gestire gli eventi culturali e le attività sindacali. Anna Semeraro (Taranto) ha a sua volta prospettato la possibilità di aumentare il numero delle convenzioni per gestire l'attività professionale e stimolare l'interesse dei colleghi. Il Vicepresidente Nazionale Suso, Alessandra Leone (Lecce) ha detto che occorre puntare sulle manifestazioni itineranti che ogni Sezione dovrebbe realizzare almeno una volta l'anno, mentre la neo Presidente barese, Stefania Saracino, ha sottolineato come la Puglia, dopo l'organizzazione di questo congresso e la celebrazione del primo Consiglio Regionale, possa diventare modello di riferimento per le altre Regioni, radicando pienamente il Sindacato sul territorio nazionale. Il Consiglio Regionale si è concluso con la nomina per acclamazione del nuovo Presidente Regionale, Gianvito Chiarello, il quale ringraziando per la stima e l'affetto, ha dichiarato di assumere la carica solo pro tempore, in attesa delle elezioni del nuovo Consiglio Nazionale previsto per febbraio 2019. Santi Zizzo Segretario Provinciale SUSO Bari Bat Brindisi

SUSO School 2018: un gioco di squadra Incontri e crescita per la Scuola di dirigenza Passione, interesse, gioco di squadra. Sono gli ingredienti che hanno consentito di rinnovare un incontro annuale e di grande interesse tra colleghi e amici, con un risultato sorprendente: sentire di essere sulla “strada giusta”. La SUSO SCHOOL è nata con l’idea e la voglia di organizzare un momento formativo per i componenti dei Direttivi provinciali e nazionali, per informare e documentare tutto quel che la nostra Associazione sta facendo e quali indirizzi politici stiamo seguendo. E accanto alla crescita professional - sindacale si unisce il piacere di stare insieme anche con i familiari in un momento didattico, ma anche goliardico. Un momento di formazione indispensabile per tutti noi, per affrontare le sfide della professione sul piano clinico, ma soprattutto, sotto il profilo del management. Da questo intento prese forma il 30 settembre 2017 la I° edizione di SUSO SCHOOL in una cornice di benessere e relax come quella offerta dal "Palazzo di Varignana Resort & Spa" circondato, tra le colline bolognesi, da uno splendido giardino inserito nel prestigioso network di Grandi Giardini Italiani. Una I° edizione cui arrise il successo con l’incoraggiamento ad andare avanti. La seconda ci ha visto riuniti sabato 27 ottobre a Figline Valdarno (Fi), in un’atmosfera piacevole come quella offerta dall’ Hotel “Villa Casagrande”, una bella location che ha messo in condizioni di godere di un grande patrimonio artistico, immersi nella suggestiva atmosfera di un chiostro che raccoglie 6 secoli di storia, con un museo della cultura contadina, una fattoria dove vengono prodotti ottimi Chianti e olio extra vergine d’oliva e un ristorante dove la sera si gustavano piatti tipici toscani.

Un appuntamento ricco ed intenso con un interessante incipit del presidente Pietro di Michele che ha ribadito la mission del sindacato oggi nella professione ortodontica. Gli ha fatto seguito Gianvito Chiarello descrivendo l’evoluzione del SUSO e accennando al nuovo Statuto da poco modificato. Gabriella Ceretti insieme a Giuseppe Dilena hanno illustrato il valore della polizza assicurativa in Ortodonzia, richiamando l’attenzione sul “che cosa cambia” e sul “come” come leggerla per poter apprezzare una copertura assicurativa “tailor made”. Nell’intervento della scrivente si è fatto il punto sulle nuove norme europee sulla Privacy, sintetizzandone i vari adempimenti, mentre Raoul D’Alessio si è soffermato sull’importanza del “territorio” nella lotta all’autodeterminazione. Immancabili gli aggiornamenti del consulente fiscale SUSO, Maurizio Tonini il quale ha spiegato cosa fare

e come cambia per semplificare la gestione fiscale. Altri aggiornamenti di natura legale in tema di responsabilità professionale sanitaria alla luce delle ultime novità legislative dall’Avv. Roberto Longhin, fino alla conclusione, con un triplice intervento (Patrizia Biancucci, Massimo Boccaletti e Fabrizio Sanna) sul valore della comunicazione associativa, dalla carta stampata ai social. Sette ore di lavori, tanti colleghi, un solo obiettivo: uniti nel gioco di squadra, un “gioco” che unisce, entusiasma, fa discutere e ragionare, in un’associazione che ci fa essere “squadra”. Come nei sodalizi sportivi si è cercato tutti insieme di trovare delle strategie per ottenere il massimo di efficienza, garantire maggior soddisfazione nel lavoro che ognuno porta avanti per l’associazione, per accentuare il più senso di appartenenza, la compattezza, la condivisione, la produttività e l’efficienza per dare all’associazione una crescita esponenziale, come sta già avvenendo. Questa II edizione di SUSO SCHOOL è stata condotta in risposta al “cambio passo“ della professione ortodontica, per rispondere al cambiamento e cogliere le opportunità, consapevoli che non è più sufficiente avere nel Sindacato singole persone impegnate ma assolutamente importante disporre di team ben assortito. La squadra non è un io, ma un tu e un noi, la chiave del successo. E quindi …arrivederci alla 3° edizione del SUSO SCHOOL!!!

Alessandra Leone Vicepresidente Nazionale SUSO

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TUTTO SIDO

Alla SIDO di Firenze superati molti indici positivi in clima diffuso da cinquantenario Incentrato sulle “Orthodontic challenges” definito del Cinquantennale (ma era alla 49° edizione), alla tradizionale Fortezza da Basso (Firenze) la conclusione sabato 13 Ottobre del Congresso SIDO. Alla vigilia di lasciare il testimone a Ersilia Barbato, Giuseppe Fiorentino ha dichiarato in un’intervista “Non amo le classifiche ma gli iscritti alle sessioni scientifiche sono stati più di 1800, i partecipanti al Congresso per impegni commerciali 450, oltre 2250 operatori, una novantina di relatori (70 italiani e 20 internazionali) e più di 60 Presidenti di seduta. Anche le Commissioni hanno lavorato – dice il Presidente SIDO - perché sono stati valutati circa 200 poster, mentre sono stati premiati 11 contributi scientifici”. Una nota più leggera ma importante: al President’s Gala Dinner erano in 400 persone anche perché era stata prevista una visita al meraviglioso complesso di S. Maria Novella. Una nota altrettanto significativa il numero di mail ricevuti da Fiorentino dall’inizio del suo mandato e della maratona precongressuale: più di 4300 mail, nella sola casella elettronica della SIDO, senza contare quelle arrivate nella sua personale. E la sua rivisitazione del Congresso testè concluso non poteva non contenere un grato pensiero ai collaboratori che gli sono stati a fianco nella ambiziosa ma esaltante fatica di fare un congresso

Momento di inaugurazione del congresso con i festeggiamenti per i cinquant’anni della fondazione della Sido: da sinistra i professori Martina, Barbato, Fiorentino, Maino, Caprioglio

all’altezza della fama SIDO e dei suoi predecessori. La riuscita dell’evento è stata rilevata anche da alcuni “maitre à penser” dell’Ortodonzia italiana e internazionale, come Giampietro Farronato che in una intervista ha definito “brillante” la trattazione di alcune tematiche scientifiche del Congresso, compiacendosi anche per una sessione (“Orthodontics and Periodontics”) dove le due discipline, molto legate, sono state colte nella loro interdipendenza, ad ulteriore conferma, se mai ce ne fosse bisogno, di come nella gestione di un paziente, la collaborazione interdisciplinare sia alla base del successo terapeutico. Un’altra figura carismatica dell’Ortodonzia italiana come Alberto Laino si è soffermata sulla sinergia professionale tra chirurgo e ortodontista, in questo caso “percepita come vincente se condivisa in ogni fase della sua programmazione”. A colpire Laino è stata la competenza e precisione delle indicazioni e controindicazioni illustrate da un relatore, della chirurgia ortognatica nelle OSAS. Anch’egli past president SIDO, come Farronato e Laino, Claudio Lanteri ha anch’egli commentato in modo favorevole il soffermarsi del 49° Congresso sull’interdisciplinarietà, sulla cosiddetta “Ortodonzia invisibile” e sulle sue ricadute sul marketing con un “allargamento dei confini” della disciplina fino a comprendere «pazienti che altrimenti non avremmo mai avuto». Per concludere con una riflessione sul ruolo in ambito ortodontico de “surgery first” a differenza di quanto si verificava in passato.

Cena di gala a Santa Maria Novella con il presidente ed i soci storici dalla fondazione Sido. Da sinistra i prof Giorgetti, Ceria, Di Malta, De Luca, Il presidente Fiorentino e signora e Caprioglio

Importante novità editoriale al 49° SIDO presentato in anteprima “ORTHODONTICS” In occasione del 50º di fondazione della Società, durante il 49° congresso internazionale della SIDO (Firenze, Fortezza Da Basso, 11-13 Ottobre) riscontrato un ottimo successo scientifico, oltre 2300 partecipanti. L’evento ha registrato anche un altro momento importante: la Casa Editrice EdiErmes Publisher Medical ha presentato in anteprima la novità dei due volumi di Ortognatodonzia, scritti da Giampietro Farronato e la sua Scuola in italiano nel 2013, la “Summa” (testo base per specializzandi e chiunque si occupa di ortodonzia), in inglese col titolo "ORTHODONTICS“ in una nuova veste editoriale e scientificamente aggiornati. Autore, oltre a Farronato, Ravindra Nanda,ben noto come Editor di Progress in Orthodontics uno dei maggiori esperti di ortodonzia mondiali. Farronato ha rilasciato alcune anticipazioni sull’opera: “È un motivo di grande gioia ed una fortunata coincidenza presentarli in occasione dei 50 anni SIDO. Il volume è frutto di un lavoro collegiale a più mani

non solo dei due co-autori ma anche di due co-editor Cinzia Maspero e Umberto Garagiola. I coautori rappresentano gran parte delle Scuole italiane: Ersilia Barbato, Claudio Chimenti, Giancarlo Cordasco, Paola Cozza, Felice Festa, Aldo Bruno Giannì, Rosalia Maria Leonardi, Conception Alvaro e Letizia Perillo. Frutto di una collaborazione portata avanti con tenacia nel tempo e che ha trovato un notevole riscontro. Devo ringraziare Raffaele Grandi e il suo staff perché ha creduto in quest’opera, non solo nella versione italiana, ma anche e soprattutto nell’edizione inglese. Il testo sarà in formato anche digitale, un punto fondamentale: consentirà un aggiornamento continuo in tempo reale da parte di tutte le Scuole. Sicuramente un punto fermo, ma anche dinamico che si proietta nel futuro. La presentazione in forma ufficiale avverrà in università a Milano nel mese di febbraio". Damaso Caprioglio

Riparte il “Progetto solidarietà” SIDO Lettera del Presidente ai soci

BREVE NOTA STORICA La SIDO venne fondata nel 1968. Pertanto durante l’”Opening Ceremony” il il Presidente Giuseppe Fiorentino ha ricordato i cinquanta anni di storia ed i vari presidenti che lo hanno preceduto con 130 diapositive da lui stesso preparate. Da sottolineare alla 49° edizione la significativa presenza di Giobatta Garino, Roberto Giorgetti, Franco Magni, Franco Poggio (93 anni!) e Damaso Caprioglio, Decani dell’Ortodonzia Italiana, presenti anche alla toccante cerimonia religiosa in ricordo dei “soci per sempre”. Parlando di cinquantenari, come noto nel 2016 a cura del SUSO, venne pubblicata e presentata a Modena in una serata importante, la “Cittadella, Storia dell’Ortodonzia italiana” di 310 pagine curate da Damaso Caprioglio e Pietro di Michele. Una raccolta di personaggi, eventi ed immagini dell’ Ortognatodonzia italiana che molto ha saputo dare all’evoluzione generale della disciplina. In prima linea nello sviluppo tecnico scientifico, gli eminenti Pionieri e Maestri, oltre a quelli richiamati all’inizio dell’articolo, assieme a tanti altri testimoni autorevoli che hanno lasciato un’impronta significativa. Della “Cittadella” è imminente la pubblicazione della versione in inglese, che contribuirà a rafforzare in qualificati Circoli ortodontici di tutto il mondo la conoscenza del contributo dato alla disciplina da illustri studiosi italiani sin dal secolo scorso. Una dimostrazione di quanto la versione in inglese sia nelle attese di eminenti “addetti ai lavori” sotto diverse latitudini, può essere data da una lettera di Wolfgang Schmiedel, autorevole Presidente dell’ EFOSA (European Federation of Orthodontic Specialists’ Association) nel 19961998 e nel 2002-2004, inviata a Paolo Picchioni, past President SUSO. Nel “leggere la Cittadella” Schmidel definisce la ricerca come un contributo “unico” a coloro che in Italia “misero anima e cuore” nel fare grande l’Ortodonzia italiana, ma che, approfondendo le loro conoscenze in varie Scuole europee e americane, furono in grado di trasmettere le loro conoscenze ai colleghi di altre parti del mondo. Schmiedel esprime l’auspicio che questo libro “pregevole e di assai godibile lettura” per usare le sue parole, possa essere alimentato in futuro dalla storia di nuovi affermazioni e successi dell’Ortodonzia italiana nel mondo.

“Nel 2007 – ricorda il presidente - la SIDO creò il Progetto Solidarietà sul territorio nazionale e grazie alle adesioni (oltre 700) e al supporto dei soci , siamo riusciti a curare più di 200 bambini in affido. Nel ringraziare per la disponibilità, Fiorentino “sente” che si potrebbe fare di più: “Questi dieci anni ci hanno permesso di raccogliere le osservazioni dei soci aderenti e delle Istituzioni con cui abbiamo lavorato, inducendoci a modificare l’iniziativa per ampliarne il raggio d’azione e la fruibilità”. “Il progetto, allora riservato ai bambini in affido – sottolinea – viene modificato ed esteso a tutti i minori in condizioni di difficoltà”. In occasione dello Spring Meeting venne sottoscritto, un Protocollo d’Intesa per il Progetto Solidarietà e Prevenzione SIDO con il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris ed elaborato con il Comune quale progetto pilota che prevedeva la cooperazione tra pediatri, soci SIDO aderenti e Assessorati alle Politiche Sociali, coordinati dalla Sede centrale SIDO. Un’iniziativa, in cui i Soci SIDO volontari avrebbero offerto cure ortodontiche ai minori in difficoltà che “pone l’Ortodonzia ed i soci aderenti nel ruolo chiave che ci compete nella prevenzione e cura dei bambini tra i 6 e 12 anni”. Secondo tale Progetto dal 1° ottobre al 30 novembre 2018 i soci aderenti hanno visitato gratuitamente i bambini loro riferiti dai pediatri di zona. Alla fase successiva (cura di un bambino) parteciperanno, a fianco dei soci SIDO, gli odontotecnici (l’OrTec ha già aderito) ed alcune aziende “nostre partner storiche” – puntualizza il presidente che offriranno gratuitamente, come noi, il loro aiuto per donare un sorriso bello e sano a chi non se lo può permettere. Alla fine l’appello a tutti i soci: vi chiedo un grande aiuto. Realizziamo insieme questa iniziativa, facendola diventare ‘’na cosa grande’’. Alberto Gentile

Ricordi e commozione alla Messa per i Pionieri e Maestri del passato Un momento particolare e toccante sabato 13 ottobre alla chiesa di San Michele e San Gaetano in piazza Antinori: una Messa in suffragio “Ai soci per sempre” della SIDO, di maestri e pionieri che la fondarono riuscendo nei primi anni a farla crescere. In quella che è considerata la più bella chiesa barocca fiorentina, nota come museo per i capolavori che contiene, ha celebrato Don Federico in latino alla presenza di oltre 200 soci. Molti i past president, il Consiglio direttivo SIDO e i famigliari di quei pionieri e maestri che godono del sabato senza tramonto. Al termine il Presidente SIDO ha portato il benvenuto ricordando l’importanza di questo momento intenso, ricco di commozione, ringraziando la Past President Carmela Savastano per avere organizzato questo momento di preghiera dando poi la parola a Damaso Caprioglio per l’allocuzione finale.

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TUTTO SIDO

Ersilia Barbato, presidente SIDO 2019 all’insegna di “dogma, evidence, challenge” Ersilia Barbato, Direttore della cattedra e della scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia alla Sapienza di Roma, oltrechè referente dei Docenti di ortognatodonzia italiani al Collegio Docenti e coordinatore dei Direttori delle Scuole di Specializzazione in Ortognatodonzia, è il Presidente SIDO 2019. Damaso Caprioglio le ha fatto una intervista approfondita. Il tuo motto è molto bello: dogma, evidence, challenge. Che significato hanno queste tre parole? Sono le tre parole chiave con cui ho voluto caratterizzare l’anno scientifico della mia Presidenza e tracceranno le diverse sessioni dello Spring Meeting e del Congresso. Al di là del valore di tali termini è significativa la contestualizzazione nella disciplina. Dogma, evidenza e sfida emergono in diverso modo in tutte le sessioni dei due eventi scientifici. Esistono nella disciplina dogmi. Quali le evidenze e le sfide? In primis, la genetica, vera sfida anche per la disciplina, l’interdisciplinarietà e la multidisciplinarietà nel trattamento di condizioni cliniche spesso complesse. In tale ottica saranno approfonditi aspetti relativi all’estetica [il mandato estetico vs quello biologico], talune problematiche sagittali, verticali e trasversali. Ed ancora, il digitale, realtà a supporto della diagnostica e del trattamento, ma anche degli approcci terapeutici e realizzazione di dispositivi; realtà preminente nella nostra attività clinica, che, tuttavia richiede ancora approfondimento e validazione scientifica. Quale sarà l’impostazione generale dell’anno di Presidenza? Con la determinazione del 6 novembre, il Ministero della Salute ha pubblicato l’elenco delle società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie in attuazione della legge Gelli e del DM 2 agosto 2017. La SIDO ha superato la valutazione. Di qui la prosecuzione del lavoro intrapreso in linea con l’adeguamento normativo e la promozione d’iniziative. Manterremo l’attenzione su “Progress in Orthodontics”, rivista del panorama editoriale internazionale con Impact Factor dal 2018. Vi sarà continuità tra i due eventi scientifici: Spring Meeting e Congresso, un filo conduttore nelle tre parole chiave che condurrà dall’Auditorium della Conciliazione (Spring Meeting, 24 e 25 maggio) e al Convention Center “La Nuvola” di Fuksas (10/12 ottobre). La SIDO sarà anche presente al Congresso del Collegio dei Docenti, con un workshop interdisciplinare organizzato con SIdCO. Quale il tema generale dello Spring meeting? Come verranno suddivise le tematiche nei 2 giorni? Perchè la scelta di alcuni temi? Lo Spring si aprirà con una sessione dedicata all’impatto della genetica,

nell’inquadramento eziopatogenetico delle problematiche ortognatodontiche, nelle implicazioni correlate all’iter accrescitivo dento-scheletrico e alla risposta terapeutica, anche in termini di spostamento ortodontico e in taluni effetti indesiderati del trattamento. Le altre due sessioni comportano un approfondimento su Classi III e Discrepanze Trasversali. Verrà fatto il punto su opzioni e percorsi terapeutici, contemplando, con le soluzioni più tradizionali, l’uso di allineatori e ancoraggi scheletrici in adulti e bambini. Ad Ottobre sono invece, previsti tre percorsi paralleli inerenti l’estetica, il digitale, il multidisciplinare. In ciascuno i relatori si confronteranno su topics specifici coerenti col congresso. Nell’ambito estetico, il venerdì si passerà dalla macro alla microestetica, mentre il sabato è prevista una sessione sui dismorfismi da eccesso verticale. Nell’ambito del percorso digitale si farà il punto sugli “allineatori” con un confronto basato su considerazioni cliniche e validazioni scientifiche. Nell’ambito multidisciplinare venerdì sessione dedicata ai DTM in collaborazione con la SIOCMF su problematiche funzionali; mentre al sabato sessione di ortodonzia e parodontologia di concerto con la SIdP. Come pensi di organizzare e di incentivare i giovani? Con corsi regionali oppure altre iniziative? Ai giovani SIDO è da sempre attenta. Anche quest’anno sono previsti pacchetti dedicati per consentire a studenti e specializzandi di iscriversi agli eventi con quote agevolate. Prevista una sessione poster su topics dei 2 eventi, mentre ad ottobre si cercherà di tornare all’expo tradizionale, introducendo una chance interlocutoria per approfondimenti. Una novità dell’anno è la presenza di un giovane socio SIDO nella Commissione poster, che parteciperà alla valutazione dei contributi: un ulteriore stimolo al confronto per i giovani, che si interfacceranno con ruoli differenti. Saranno organizzati corsi pre-congressuali al giovedì, tradizionalmente a loro dedicati. Per evitare una dispersione di forze, affiancheremo al tradizionale corso di piegatura fili, attività ponderate e mirate tra cui una giornata organizzata dalla SIBOS ed un corso pratico dedicato al digitale. Altra novità, l’introduzione nel corso della giornata del “The Orthodontic Circle Day” in due sale parallele: sei figure di spicco approfondiranno argomenti specifici con taglio prettamente clinico. Sempre per i giovani, previsti due momenti serali per condividere il progetto 2019 SIDO nella suggestiva cornice di Roma. Collegherai anche la riunione delle Scuole di specializzazione con lo Spring Meeting o la terrai separata per il Congresso dei Docenti? SIDO e Simposio sono due realtà che percorrono binari paralleli. Il Simposio delle Scuole Ortodontiche, che da anni si svolge al Collegio dei Docenti, rappresenta una realtà nel contesto accademico della

All’Assemblea straordinaria del SUSO (Firenze) tutti i “Cambio Passo” compiuti e da compiere Nella bella e tradizionale cornice di Fortezza da Basso (Firenze) e nell'ambito del 49° SIDO International Congress, il 13 Ottobre si è svolta anche l’Assemblea Straordinaria Nazionale dei Delegati SUSO. Ha introdotto l'Assemblea Pietro di Michele ripercorrendo le tappe più importanti della sua mission il "Cambio Passo in Ortognatodonzia", con gli straordinari traguardi raggiunti nel corso dei due mandati da Presidente. “Topic” dell'Assemblea l'approvazione di un nuovo Statuto, aderente ai tempi che cambiano e alle diverse modalità di interazione fra i Soci: un importante traguardo che ha richiesto un iter lungo e articolato. A dieci anni dall’ultima revisione l’Assemblea Nazionale tenutasi a Modena lo scorso 19 maggio, ha dapprima approvato all’unanimità la bozza di modifica approntata dal Gruppo di lavoro nazionale (P. di Michele, G. Chiarello, P. Picchioni, W. Manuzzi, R. Longhin, M. Tonini) tenuto conto dei suggerimenti pervenuti dalla base associativa. I componenti dei Direttivi provinciali hanno di seguito analizzato la bozza, avanzato proposte di modifica, oggetto di discussione e confronto nell’Assemblea Nazionale che ha ratificato la stesura definitiva dello Statuto e Regolamento, entrato immediatamente in vigore. Sono state approvate comunicazioni e convocazioni attraverso posta elettronica, possibilità di tenere Consigli in videoconferenza. Altra importante novità è l’accoglienza, nel prossimo futuro, quali nuovi soci, solo degli Specialisti in Ortognatodonzia e di quanti esercitino

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in maniera esclusiva la professione. Oltre ai soci benemeriti è prevista una Sezione giovanile, con giovani laureati da meno di tre anni o in formazione specialistica e studenti, iscritti al corso di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria. Altre novità riguardano il rilancio e la valorizzazione delle sezioni provinciali, utili per la conoscenza, il dialogo, lo scambio di opinione fra colleghi, organizzare manifestazioni culturali e rappresentare localmente l’Associazione. Approvata anche l’elezione diretta del Presidente provinciale da parte dei soci. Il Consiglio nazionale è stato allargato a 17 Consiglieri col supporto dei Presidenti regionali che potranno presenziare alle sedute. All'ordine del giorno anche il bilancio consuntivo del 2017, gli aggiornamenti fiscali e legali, e il calendario dei prossimi appuntamenti Suso 2018: la seconda edizione SusoSchool il 27 Ottobre a Figline Valdarno, momento di crescita professionale e sindacale nell’ottica del “Cambio Passo”, il I Congresso Regionale Suso Puglia il 24 Novembre a Bari. Il 16 Febbraio 2019, ad Ascoli Piceno, obbligo di votare il nuovo Direttivo. La mission politica è già segnata e il nuovo Collegio di Direzione proseguirà su questa strada. Stefania Saracino Presidente Sezione Interprovinciale Bari-Bat-Brindisi

disciplina, importante momento di aggregazione e stimolo tra le Scuole, ciascuna rappresentata da uno specializzando o dottorando con un proprio contributo scientifico. Al migliore, grazie alla “Leone” viene assegnato il Premio ”Tiziano Baccetti”. Da anni nel Simposio è stata introdotta anche una sessione clinica. Per un evento così strutturato, l’eventuale condivisione del progetto delle Scuole con SIDO non consentirebbe agli allievi di partecipare a entrambi compiutamente. Esisterà sempre un filo che unisce SIDO e Simposio, rappresentato dagli allievi. Quest’anno ricorre il trentennale della Scuola di Specializzazione di Ortodonzia della Sapienza. Il Congresso SIDO sarà l’occasione anche per incontrare i colleghi specializzati nella nostra Scuola e per festeggiare l’importante ricorrenza. Quale attenzione per le figure facenti parte del team ortodontico? Es. le igieniste, le assistenti di studio, i tecnici di ortodonzia. Anche quest’anno verrà dato loro un ampio spazio parallelamente alle attività prettamente cliniche dedicate agli ortodontisti, per gli igienisti dentali è previsto un corso dedicato il giovedì e una sessione scientifica il venerdì. Il sabato potranno partecipare alla sessione condivisa SIDO-SIdP. Il sabato mattina è previsto anche un corso per le assistenti, con quote agevolate per i colleghi che faranno partecipare al Congresso l’assistente. Da ultimo venerdì e sabato si svolgerà un incontro organizzato da ORTEC dedicato agli odontotecnici. Quali rapporti internazionali con le altre società? A quale congressi parteciperai? Nel 2019 manterremo i rapporti già consolidati con altre Società scientifiche internazionali. SIDO è presente in qualità di affiliata alla WFO, è componente FEO, fondatrice del MOIP, ha ottimi rapporti con la AAO, delegati nelle società più importanti. Inviteremo al Congresso il presidente WFO e AAO. Con tali grandi società la collaborazione è grande. Parteciperò a maggio al Congresso AAO e sarò anche presente all’EOS a Nizza. In programma anche qualche premio particolare? Nella sessione poster saranno previsti premi, per valorizzare i contributi dei giovani. Stiamo ancora definendo alcuni aspetti operativi. Dobbiamo puntare molto sui giovani: sono la nostra forza, continuità e testimonianza di ciò che abbiamo fatto e stiamo facendo, come docenti universitari, ma anche come professionisti che condividono un progetto comune. In questo momento sento su di me una grande responsabilità anche come Presidente della nostra prestigiosa Società. Damaso Caprioglio

Il 2022 ha già il suo presidente eletto: si chiama Mauro Cozzani Il 49° Congresso Internazionale ha visto, sabato 13 ottobre anche una consultazione elettorale con diritto di voto per Soci attivi e Ordinari, dalla quale è uscito il nome dell’’incoming President per il 2022, Mauro Cozzani. Considerando che il consiglio SIDO è formato dal Presidente in carica, i due presidenti eletti, i due past president, il Segretario e il Tesoriere, qualsiasi iniziativa risulta pertanto essere collegiale. In una breve intervista dopo la sua nomina Cozzani ha dichiarato: “In accordo con quanto anticipato in assemblea dal presidente 2019 Ersilia Barbato, avrei anche io piacere che SIDO completasse il percorso di unione e pacificazione di tutte le Società scientifiche e sindacali. Con SUSO, in particolare, vorrei si potesse collaborare nella difesa della figura dell’ortodontista soprattutto nei confronti di realtà imprenditoriali che cercano di rivolgersi direttamente all’utente finale chi necessita di trattamento ortodontico, eliminando una figura intermedia (l’ortodontista) e sovrapponendo la logica commerciale. Ritengo inoltre, che una volta stabiliti in Consiglio gli obiettivi internazionali, una collaborazione con tutte le componenti dell’area ortodontica, non solo in Italia, sia necessaria per raggiungere i risultati programmati. Infine uno dei punti del programma da me inviato a tutti i soci attivi e ordinari prima delle elezioni e a cui tengo di più – aggiunge Cozzani - era cercar di riunire tutte le società scientifiche ortodontiche italiane, almeno una volta all’anno in un unico evento sulla falsariga di quanto avviene in Francia con le “Journées de l’orthodontie”. Se il Consiglio SIDO e i presidenti delle varie società scientifiche italiane saranno d’accordo mi piacerebbe tentar di organizzare tutti insieme un Congresso comune.


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INCONTRI E CONGRESSI

Col suo Congresso nazionale la “Casa della Gnatologia” diventa sempre più aperta ed accogliente Il Congresso nazionale dell’Associazione Italiaprezzate dai convenuti, ma anche per il significativo na di Gnatologia, considerata ormai di diritto la numero di studenti che entusiasticamente hanno “House of Gnathology” di tutte le Società partecipato all’evento. Vedere dei giovani ingnatologiche italiane, si è tenuto il 23/24 teressati alla Gnatologia era uno spettacolo al Novembre nell’Aula Magna della “Statale” quale ci eravamo un po’ disabituati. Probabila Milano. Svoltasi sotto l’egida della Scuola mente l’aver riunito sotto lo stesso tetto tutto di Specialità in Ortognatodonzia CONGRESSO dell’Ateciò che fa Gnatologia incoraggia di più i giovani NAZIONALE neo milanese diretta da Giampietro Farronato, a partecipare, rispetto alla frammentazione settoriala manifestazione ha visto più di 500 partecipanle precedente all’unificazione. Proprio per la grande THE HOUSE OF GNATHOLOGY ti provenienti da tutta Italia per “seguire i lavori partecipazione “di qualificati esperti, La manifestaCIC Comitato Intersocietario di Coordinamento delle Associazioni Odontostomatologiche congressuali aventi come tema la “Riabilitazione zione ha fornito l’occasioneItaliane per una ridiscussione occlusale, dalla diagnosi alla terapia”. Sul palco nudocumentale sui rapporti esistenti tra occlusione e merosi i relatori alternatisi, tra cui numerosi docenti postura, a 20 anni di distanza del primo documento universitari, le cui relazioni hanno evidenziato alcuni in materia, a cura di G. Ciancaglini nel 1998 la prima aspetti fondamentali nel trattamento, non solo delvolta, una seconda nel 2008. Quanto prima le conle problematiche disfunzionali ma anche di quelle clusioni del team di lavoro guidato da G. Farronato esclusivamente occlusali. Problematiche che hanno e da C. Di Paolo verranno pubblicate. Durante la masottolineato l’importanza della conoscenza dei fattori nifestazione il Presidente AIG Roberto Masnata ed etiologici in primis, della corretta diagnosi ed infine il suo direttivo hanno conferito la qualifica di Socio Presidente del Congresso: della appropriatezza degli interventi in termini di Onorario AIG a Tore L. Hansson per i suoi grandi meDr. Roberto Masnata Presidenteriti AIG efficacia ed efficienza, in conformità a quanto viene di studioso e insegnante in campo gnatologico, sottolineato nelle raccomandazioni cliniche ministequalifica già ottenuta nel corso di quest’ultimo anno In collaborazione con riali, alla cui formulazione l’AIG ha attivamente parteda Sandro Palla e da Gregor Slavicek. A latere della Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia dell’Università di Milano cipato. E’ stato certamente un importante momentodegli Studi manifestazione ha avuto luogo l’Assemblea OrdinaDirettore: Prof. Giampietro Farronato associativo, quello appena conclusosi, non solo per ria dei soci AIG nel cui contesto si sono svolte le elele relazioni che si sono succedute, tutte moltoAula ap- Magna zioni per i prossimi Consigli Direttivi i cui Presidenti saranno nell’ordine Francesco Ravasini, Carlo Di PaoUniversità degli Studi di Milano lo e Alessandro Nanussi. Visto il successo e i consenVia Festa del Perdono, 7 si che la manifestazione ha ottenuto ed in virtù del riconoscimento ministeriale tra le Società Scientifiche MILANO, 23-24 NOVEMBRE 2018 accreditate, l’’AIG deve ormai considerarsi a tutti gli effetti la casa di tutti i cultori della disciplina gnatologica. Di qui l’invito a tutti i potenziali interessati ad iscriversi all’associazione: sul sito www.aignatoloSocietà Italiana Disfunzioni ed Algie temporomandibolari gia.it tutte le informazioni necessarie.

ASSOCIAZIONE ITALIANA GNATOLOGIA

“La riabilitazione funzionale del sistema stomatognatico: dalla diagnosi alla terapia”

“Il momento del conferimento del titolo di Socio Onorario AIG al Prof. T.L.Hansson”

Eugenio Tanteri

(Bella) Festa natalizia organizzata dal SUSO TORINO per i bimbi affetti da tumore e le loro famiglie Qualche mese fa ricevetti un invito da parte dei referenti di una Onlus della mia città. Nel panorama torinese Ugi (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini) è una realtà molto conosciuta e ben strutturata che da anni opera in favore di famiglie meno fortunate. Nacque nel 1980 presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita, per volere di un gruppo di genitori di bambini affetti da tumore desiderosi di offrire ad altri genitori un sostegno nella cura ed ai bambini attività di gioco e didattiche. Per mia assoluta mancanza, non conoscevo cosa e come venisse fatto all’interno di quel bel palazzo di vetro che quasi quotidianamente ho visto passando di fronte con l’auto durante la mia formazione universitaria. L’occasione di quell’incontro mi ha lasciato qualcosa dentro perché è incredibile quello che l’UGI è in grado di fare, senza percepire un euro di finanziamento pubblico, per aiutare le famiglie colpite dal dramma del tumore infantile. Un supporto prima di tutto logistico attraverso vere e proprie strutture abitative messe a disposizione delle famiglie che magari si sono trasferite da lontano per seguire le terapie dei propri bambini, il supporto economico attraverso la copertura delle spese di terapia e di una vita lontano da casa, il supporto psicologico per i giovani paziente e le loro famiglie. Ed ancora: le borse di studio per i giovani medici, le attrezzature per l’ospedale. Mi sono quindi ripromesso di cercare un modo per poterli supportare. Di qui la proposta che ho subito fatto ai miei compagni di avventura nel Consiglio direttivo Suso di Torino: una festa di beneficenza per finanziare i loro progetti. Ed essendo prossimo il Natale quale miglior nome di XMAS IN SUSO?Volevo fosse un’occasione per ritrovarsi con amici e colleghi, brindare alle imminenti feste natalizie ma soprattutto aiutare qualcuno che avesse davvero bisogno di noi. La macchina organizzativa si è messa in movimento e, nonostante soli 45 giorni a disposizione, ci siamo buttati a capofitto per realizzare il miglior evento possibile e coinvolgere più amici nel progetto: locandine, mail, telefonate, corse in tipografia,

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contatti con gli sponsor, l’organizzazione della lotteria….. Una vera corsa contro il tempo e finalmente la serata è arrivata. Quasi 80 amici fra soci, colleghi, parenti, rappresentanti degli sponsor si sono ritrovati al Circolo Canottieri Armida, per l’occasione addobbato a festa, pronto ad accogliere gli ospiti, in un clima accogliente quasi come una festa di famiglia: la famiglia del SUSO, tutti uniti sotto il nome di Ugi. Grazie alla generosità di tanti sponsor odontoiatrici e non, siamo stati in grado di realizzare una lotteria con numerosi premi a disposizione per aumentare la quota per gli amici di Ugi. E’ stata davvero una bella serata. Vedere così tanti amici riuniti per un nobile scopo ci ha ripagato dello sforzo compiuto. A volte serve fermarsi, uscire dal proprio, piccolo mondo e guardare quello che ci circonda, scoprendo che alla fine molte delle nostre preoccupazioni spesso non sono così importanti. potremmo anche fare a meno di lamentarci: serve intelligenza ma soprattutto cuore. Serate come questa danno un senso al nostro impegno. Grazie ai presenti per calore, il loro supporto e generosità. E un grazie agli sponsor accorsi numerosi all’invito: Borbonese, Umbra, Sweden & Martina, Easytech, Ormco, 3M, Il filo di Marianna, Del Vago, DuParc Oriental SPA, Ludovico Marabotto E un grazie anche ai miei compagni di avventura: Simone, Benedetta, Edoardo, Francesca, Alessia, Patrizia e alla prof. Maria Grazia Piancino, che accettano sempre le sfide senza tirarsi indietro. Fabrizio Sanna Presidente SUSO Torino

Perché l'ASO deve conoscere la Gnatologia ed il campo di applicazione? Dopo l’istituzione del ruolo degli assistenti alla poltrona si moltiplicano i segni di interesse verso la categoria degli ASO. Sembrerebbe non strettamente pertinente al ruolo dell'ASO la conoscenza della Gnatologia e del suo campo di applicazione. Mentre, in realtà in ogni atto odontoiatrico viene quotidianamente ripetuta e ricercata l'occlusione. Non a caso, la Gnatologia è nata proprio dal suo studio ed approfondimento. Oggi, dopo un lungo percorso durato oltre un secolo, il mondo della Gnatologia si è affiancato prima ed è stato inglobato poi nell'ORTOGNATODONZIA. Non esiste una riabilitazione occlusale mediante mezzi ortodontici, come anche protesici, senza un preliminare e finale studio gnatologico del paziente. Il paziente disfunzionale "sintomatico" con problematiche a carico dell'ATM deve inoltre, sottoporsi ad un lungo percorso riabilitativo gnatologico. Fondamentale quindi sottolineare che ogni trattamento ortodontico, oltre a ricercare come obiettivo l'allineamento degli elementi dentali, dovrebbe ottenere un equilibrio occlusale ortognatico. Come anche un trattamento protesico dovrebbe portare nella fase finale ad una riabilitazione occlusale globale sia in protesi mobile quanto in quella fissa. La Gnatologia oggi ha trasformato molti dei suoi concetti fondamentali ed ha inglobato in sé molte altre discipline complementari dalla Kinesiologia applicata alla Posturologia e si va sempre più affiancando al lavoro dell'osteopata, del fisioterapista, ecc. Tutto ciò è avvenuto con una profonda evoluzione di pensiero. Da un concetto prettamente meccanicistico/biomeccanico in cui si cercava di portare su di un articolatore sul banco del laboratorio la globalità della funzione occlusale del paziente, si è passati ad nuovi concetti funzionalisti biologici in cui si considerava fondamentale il distretto neuromuscolare.

Spostando così nel mondo della Neurofisiologia l'approccio gnatologico che animava quello della Kinesiografia cranio-mandibolare e dell'Elettromiografia. Da altre fonti di studio, si approcciava il paziente gnatologico "sintomatico" con terapie complementari in cui l'occlusione diveniva una risultante soggetta a molte variabili e che si cercava di trattare per eliminare interferenze nocicettive in grado di modificare l'adattamento occlusale. Oggi, la grande confluenza di studi che convergono sull'importanza dell'apparato stomagnatico da tante branche, una volta apparentemente lontane, ma oggi sempre più vicine e coinvolgenti, lo gnatologo ha fatto nascere questa nuova figura professionale iperspecialistica nell'ambito dell'Odontoiatria. Non solo per attuare una corretta riabilitazione occlusale in protesi ed ortodonzia, ma anche per guidarle verso nuovi orizzonti (vedi la tecnica M.E.A.W. e tutti gli approcci combinati con tecniche di rialzi occlusali ed attivatori plurifunzionali). Questo grande fermento e differenti scuole di pensiero non possono passare inosservate agli occhi degli odontoiatri quanto delle loro assistenti. La conoscenza di base non deve mancare anche per destare nei più volonterosi la voglia di approfondimento e conoscenza verso i nuovi orizzonti verso cui si proietta l'Odontoiatria del futuro. Angelo Bernardis

Ortodontisti a La Spezia dall’Italia e dall’estero per il 2° Memorial Cozzani Sabato 22 settembre con un secondo Memorial, a lui dedicato, La Spezia ha voluto ricordare Giuseppe Cozzani a 4 anni dalla scomparsa. Il Memorial si è svolto nell’Auditorium della Biblioteca Beghe: una giornata di parole ed immagini per sintetizzare la ricerca più avanzata nella città di colui che dopo la laurea e la specializzazione in ortodonzia fu tra i pionieri di una nuova branca della medicina. Il sindaco Pierluigi Peracchini ha introdotto l’evento ricordando la figura di Cozzani, le sue doti non solo di ricercatore e docente ma la sua umanità e i rapporti che seppe mantenere con la propria città, ove visse tutta vita, per l’amore che dedicava a La Spezia e avendo creato un centro di diffusione clinico -scientifica internazionale. Alla commemorazione hanno partecipato in 200, 40 dei quali dall’estero,tra docenti e professionisti, a testimoniare i progressi dell’ortodonzia. Ha aperto il Memorial lo scrivente parlando della figura di Cozzani e dell’importanza del GISO, il Gruppo fondato a La Spezia il 7 dicembre 1967, dove Cozzani ebbe il merito di raccogliere i primi pionieri della nuova branca della Medicina conosciuta in un congresso all’estero. Formato da 13 componenti il gruppo ogni tre mesi si riuniva e ogni volta un membro ospitava nella propria città gli altri, famigliari compresi, discutendo temi scientifici e presentando casi clinici. Questo per oltre 10 anni, stimolando così la lenta crescita dell’ortodonzia in Italia. Presenti oltre a Caprioglio, Franco Magni e Roberto Giorgetti, mentre assenti giustificati Giobatta Garino e Franco Poggio. Caprioglio ha poi

parlato dell’influenza avuta dal GISO nello sviluppo dell’ortodonzia italiana, stimolando la fondazione della Società Italiana di Ortodonzia (SIDO ). Ben nove membri nei successivi 25 anni di vita divennero presidenti della Società portandola a notorietà internazionale, creando, tramite Paolo Falconi, membro GISO, la prima Scuola di specializzazione in Ortognatodonzia in Italia. Di Cozzani Caprioglio ha detto che “volle rimanere sempre un libero professionista, libero di pensare, agire, creare, ricercare e anche di sbagliare, per migliorare. Chi lo ha avvicinato ne ha ammirato la modestia, la carica di umanità e simpatia, la semplicità dell’esposizione dei suoi successi e tecniche, la disponibilità a trasmettere quel che sapeva e la generosità verso tutti.” È seguita una “Lectio magistralis” affidata al professore emerito dell’Università di Torino, Pier Giorgio Strata, neurofisiologo di fama mondiale, che ha parlato dell’importanza del sonno nella prevenzione delle malattie neurologiche. Interventi successivi prettamente ortodontici sono stati svolti da alcuni fra i più noti ortodontisti italiani: in particolare, da Lorenz Moser su approcci insoliti in Ortodonzia, Marco Rosa sulle priorità e Renato Cocconi sulla pianificazione 3D nei casi complessi. È stato infine inaugurato il nuovo Centro studi per l’insegnamento dell’ortodonzia dedicato a Cozzani, mentre l’aula principale è stata dedicata a Tony Giannelli, suo caro amico, e già direttore della Boston University. Damaso Caprioglio


VARIE NON SOLO ORTODONZIA

“Sorprendentemente elevata” l’OSAS: colpisce circa il 50% degli uomini e 25% delle donne nella mezza età Una recente relazione sull’ “OSAS: disturbi respiratori nel bambino e nell’adulto. Un approccio multidisciplinare” tenuta alL’Ordine dei Medici di Torino ha visto riuniti in platea riuniti tutti i professionisti che ruotano attorno a questa patologia, dal medico di medicina generale, il pediatra, il neurologo, lo pneumologo, l’otorinolaringoiatra, l’ortodontista e l’odontoiatra ha avuto un sapore avveniristico. Vediamo il perché con Marzia Segu’ della SIMSO (Società Italiana Medicina del Sonno). La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno è caratterizzata sul piano clinico, da sonnolenza diurna e/o alterazioni delle performace diurne e russamento notturno. Sul piano fisiopatologico l'OSA dalla comparsa durante il sonno di episodi ripetuti di ostruzione parziale (ipopnea) o completa (apnea) delle prime vie aeree associati a fasiche cadute dell'ossiemia e conseguenti desaturazioni di ossigeno dell'emoglobina arteriosa.L’OSA viene classificata in base al numero di apnee e ipopnee all’ora (indice AHI) in - lieve 5 -14 AHI - moderata 15 - 30 AHI - severa >30 AHI. I NUMERI L'apnea ostruttiva del sonno è stata considerata una malattia rara in passato (4% degli uomini e 2% delle donne), ma recenti studi epidemiologici mostrano una prevalenza sorprendentemente elevata. L’OSA da moderata a grave (AHI ≥15) è stata riscontrata in circa il 50% degli uomini e il 25% delle donne nella popolazione di mezza età. Negli ultimi 30 anni, i livelli di obesità sono aumentati drammaticamente, e ciò può spiegare almeno in parte l'aumento della prevalenza dell'OSA. Tuttavia, l'aumento dell'obesità potrebbe non essere l'unica variabile esplicativa in quanto le tecniche di misurazione e i criteri di valutazione sono notevolmente cambiati. L'AHI come unico criterio diagnostico dell’OSA è stato messo in discussione. Aumenta con l'età ed è più alto negli anziani, mentre l'associazione tra OSA e ipertensione, malattie cardiovascolari e tasso di mortalità relativo è molto più alta nei soggetti più giovani con OSA. Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato che è scarsamente associato a molti dei sintomi classici dell'OSA, come, ad esempio, la qualità della vita, la sonnolenza e la performance diurne. LA CLINICA I pazienti con OSA presentano diversi quadri clinici. In un recente studio di coorte condotto in Islanda, sono stati identificati tre cluster distinti. Il Cluster 1 definito "gruppo di sonno disturbato" che rappresenta poco più del 30% dei pazienti OSA con la più alta probabilità di sintomi insonnia-correlati, inclusa la difficoltà di addormentarsi alla sera, risveglio precoce e frequenti risvegli notturni seguiti da difficoltà a riaddormentarsi. Altri sintomi notturni imponente sudorazione, sonno agitato, gambe senza riposo, improvvisi risvegli per interruzione del respiro. Il Cluster 2 definito "gruppo minimamente sintomatico” che rappresenta circa il 25% dei pazienti che hanno più

probabilità di svegliarsi riposati rispetto al cluster 1 e 3. Il Numero 3 definito "gruppo di sonnolenza diurna eccessiva" che rappresenta circa la metà dei pazienti OSA con un altissima probabilità di riferire sintomi correlati alla sonnolenza, come addormentamento involontario durante il giorno e sonnolenza alla guida oltre ai sintomi classici notturni quali interruzione del respiro durante il sonno e russamento forte. A fronte di questa sintomatologia però sembra che le probabilità di avere ipertensione arteriosa e malattia cardiovascolare siano più elevate nel cluster 2 e più basse nel cluster 3. I cluster non sembrano differire significativamente in termini di sesso, indice di massa corporea o indice di apnea-ipopnea.

Attualmente l’odontoiatra che si affaccia alla medicina del sonno deve avere un bagaglio di conoscenze importanti, da cui non può prescindere per trattare i pazienti OSA, e deve lavorare in team con gli esperti del settore (pneumologo, neurologo, otorinolaringoiatra).

LE QUESTIONI IRRISOLTE Come influiscono sull’esito della terapia le comorbilità, l’età e il sesso, fattori classicamente ritenuti importanti? Il diabete di tipo 2 e la cardiopatia ischemica sono più diffusi negli uomini, mentre l'ipertensione e la depressione sono più frequenti nelle donne con OSA. Gli uo-

Chiude con le asimmetrie il triennio Musilli Alla SIBOS una nuova Presidente (e Direttivo) Il Congresso Annuale “Le asimmetrie dentoalveolari e scheletriche: diagnosi, pianificazione del trattamento e meccaniche” svoltosi a Roma presso l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù il 1 dicembre è stato il successo conclusivo del triennio SIBOS egregiamente presieduto dal Marino Musilli. Il testimone della Presidenza della Società (che dal 2019 sarà biennale) passa ora a Daniela Garbo e al prossimo Consiglio Direttivo della Società. La affiancheranno i colleghi Vincenzo D’Antò (vicepresidente), Bruno Oliva (consigliere culturale), Francesco Fava (segretario), Rosaria Bucci (tesoriere), Lucia Perdoni, Silvia Massotti e Pietro Vecchione, revisori dei conti. Il nuovo consiglio è da tempo al lavoro per preparare un programma culturale per il 2019 ricco di eventi e corsi. Il Congresso annuale si svolgerà l’11 ottobre nel corso della giornata precongressuale del 50° Congresso Internazionale SIDO, ospitato nel prestigioso Convention Center La Nuvola di Roma. Il tema della giornata, che vedrà impegnati relatori italiani e stranieri di primo piano, sarà la terapia ortodontica nel paziente adulto con problemi parodontali e protesici. Il valore aggiunto del corso sarà la presenza di team di lavoro consolidati di ortodontisti, parodontologi e protesisti che presenteranno il loro approccio al paziente interdisciplinare con una impronta altamente didattica.

mini affetti da OSA generalmente sono russatori abituali con apnee riferite, sonnolenti, di età compresa tra i 45 e i 65 anni sovrappeso, le pazienti di sesso femminile invece lamentano più frequentemente risvegli con sensazione di soffocamento, insonnia, stanchezza più che sonnolenza, per la maggior parte sono menopausa e la patologia ha scarsa correlazione con il peso.

L’inquadramento dei casi ortodontico-parodontali sarà affrontato da Roberto Rotundo, mentre Musilli e Paolantoni si occuperanno dei tipi di movimento ortodontico più indicati e delle meccaniche per conseguirli. Il team formato da Stefano Gracis, Matteo Cappelli e David De Franco parleranno dei rapporti tra ortodonzia, protesi e parodontologia, mentre Morten Laursen si occuperà delle interazioni tra movimenti ortodontici e tessuti mucogengivali. A completare la sessione Cesare Luzi e Arturo Imbelloni approfondiranno la tematica del finishing in questa tipologia di pazienti. Per il 2019 la SIBOS ha inoltre organizzato un corso di Biomeccanica di base, che si svilupperà in 3 moduli in tre diverse città: Bologna, Roma e Torino. Il primo appuntamento si terrà il 9 marzo a Bologna e tratterà la pianificazione e razionalizzazione del movimento dentale in un’ottica biomeccanica, indipendentemente dalla tecnica utilizzata. Nel secondo, previsto per l’8 giugno a Roma, si svilupperà l’utilizzo della barra transpalatale e delle meccaniche più efficaci per la chiusura spazi e per la gestione del torque. Chiuderà il programma un terzo incontro a Torino, nel mese di novembre, incentrato sui Cantilever, dispositivi semplici ed estremante versatili, utilissimi per ottenere movimenti ortodontici altrimenti complessi o impossibili. Daniela Garbo

Marzia Segù

Programma Culturale 2019 ALLA SCOPERTA DELLA BIOMECCANICA ORTODONTICA Corso Base 3 Moduli Indipendenti

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Controllo e pianificazione del movimento ortodontico

2

Il cantilever e le sue applicazioni cliniche

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Barra transpalatale, arco di base, torque e chiusura spazi

50 CONGRESSO INTERNAZIONALE SIDO 10 OTTOBRE 2019 ROMA CORSO PRECONGREGRESSO Ortodonzia nel paziente parodontale: scelte terapeutiche per l’ottimizzazione dei risultati

DATE E ISCRIZIONI PRESTO ONLINE www.sibos.it

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VARIE

Per la crescita del piccolo paziente a Chieti un confronto interdisciplinare

Occorre programmare, prevenire, mantenere e curare la salute di un sorriso sano, sin dalla nascita per poterlo poi preservare fino all’età adulta. Il confronto tra sanitari come l’odontoiatra pediatrico, il neonatologo ed il pediatra dà origine ad un percorso interdisciplinare tra i vari professionisti che si occupano della crescita e sviluppo del sorriso del piccolo paziente. Un percorso che si estende ad altre branche specialistiche quali l’Otorinolaringoiatria, la Chirurgia Maxillo Facciale, l’Ortognatodonzia, la Logopedia, la Psicologia, etc… Tale confronto ha reso possibile la cooperazione, in Abruzzo, di due scuole: l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara e dell’Aquila, il coinvolgimento degli Ordini provinciali dei medici e dei presidi ospedalieri delle quattro ASL del territorio, sotto l’egida di cinque società scientifiche come la SIOI, la SIMPE, la FIMP, la SIP e la SIN. Intitolato “Salute orale in età evolutiva: rela-

zione tra Odontoiatria pediatrica, Neonatologia e Pediatria”, il congresso SIOI Abruzzo organizzato dallo scrivente, Direttore della Scuola di Specializzazione in Odontoiatria pediatrica dell’Università “G. d’Annunzio” e da Marco Tieri, Referente regionale SIOI Abruzzo, si è svolto il 9-10 Novembre presso l’Auditorium del Rettorato dell’Università di Chieti. La sinergia del gruppo di lavoro è stata rappresentata nel logo del congresso che raffigura l’Abruzzo con tre bambini, espressione del sorriso: il primo, che tiene in mano specchietto e spazzolino, simboleggia l’odontoiatra; il secondo con il biberon, che esprime il neonatologo ed il terzo con un fonendoscopio, che rappresenta il pediatra. Il congresso è stato inaugurato da Sergio Caputi, primo docente Odontoiatra a ricoprire la carica di Rettore in Italia, da Camillo D’Arcangelo, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche Orali e Biotecnologiche, da Luigi Paglia, Presidente SIOI, da Roberto Gatto, Coordinatore delle sezioni regionali SIOI, da Piero Di Saverio, Segretario regionale FIMP e infine dalla scrittrice nonché pedodontista, Donatella Di Pietrantonio. Gli argomenti erano suddivisi in quattro sessioni congressuali. La prima trattava di alimentazione e il controllo degli zuccheri dalla nascita fino al termine della crescita, dal punto di vista dei diversi specialisti; la seconda, il controllo e prevenzione delle problematiche dentali, orali e facciali durante lo sviluppo. Il giorno successivo, la terza sessione ha affrontato la gestione delle labiopalatoschisi, controllo dell’alimentazione del paziente sportivo e correlazione delle anomalie dentali, in rapporto alle malattie metaboliche, la quarta, infine, riguardava i frenuli orali patologici, la traumatologia e le terapie odontoiatriche non invasive. Come si evince dagli argomenti, obiettivo dell’incontro è stato di incrementare i rapporti interdisciplinari tra varie figure professionali, universitarie, ospedaliere e liberi professionisti, per tutelare a 360 gradi la salute del piccolo paziente. Domenico Tripodi

La traumatologia dentofacciale nel corso dell'attività sportiva Nell’esercizio di qualsivoglia attività sportiva, sia agonistica che nel corso degli allenamenti di preparazione, l’incidente traumatico può sempre verificarsi interessando in taluni casi il distretto facciale e dentale. Quando si segue una competizione sportiva al verificarsi di un incidente si è abituati a veder accorrere il medico sportivo, il fisiatra, l’ortopedico, nei casi più gravi il medico rianimatore e ci si è più volte domandati se in questo staff di professionisti possa e debba trovare spazio anche l’odontoiatra e/o il chirurgo maxillo facciale. Pur non rivestendo in genere caratteri di assoluta urgenza, il trauma dento facciale presenta comunque alcuni aspetti che ne indicano l’immediatezza di intervento, quali ad esempio l’avulsione traumatica di un elemento dentale, la lussazione mandibolare, fratture scomposte dei mascellari che giustificherebbero la pronta presenza di uno specifico operatore esperto nel campo, o perlomeno di un sanitario che abbia seguito un percorso formativo di intervento su tali problematiche. Oltre alla opportunità di un intervento immediato il danno dento facciale richiede complesse soluzioni in termini di ristoro, sia in tema di costi che di complessità di soluzione ricostruttive, con inevitabili ripercussioni di carattere economico, assicurativo e di responsabilità giuridica, sia civile che penale. Al verificarsi di un incidente traumatico potrebbero infatti emergere complesse problematiche che interessano una vasta gamma di persone, dai responsabili della sicurezza fisica e delle struttu-

Tutte queste problematiche saranno oggetto di discussione nel febbraio 2019, nel corso di un evento organizzato a Udine dalla Società Italiana di Odontoiatria Forense e dal CONI in collaborazione con il SUSO e le più rappresentative organizzazioni mediche, medico legali ed odontoiatriche. Tutti gli interessati all’evento potranno iscriversi e richiedere ulteriori informazioni all’indirizzo mail: ecm@emmeduegroup.it Franco Pittoritto

Scomparsa di Isabella Tollaro la Lady dell’Ortodonzia italiana Isabella Tollaro è scomparsa domenica 25 novembre dopo un lungo periodo di sofferenze. Nata il 16 ottobre 1935 a Firenze, laureata in medicina e chirurgia nel luglio del ‘60, ha proseguito tutta la sua carriera accademica presso la Clinica Odontoiatrica dell’Università di Firenze dedicandosi esclusivamente alla Ortodonzia e Odontoiatria Pediatrica. Libera docente nel 1972, poi Associato nel 1980 e infine Ordinario nel 1987 ebbe come Maestro Mario Adorni Braccesi ottenendo sin dal 1974 l’insegnamento di Ortognatodonzia, presso la Facoltà di Medicina e poi al CLOPD dal 1982 fino al 2007. Fu anche Emerito dell’Università di Firenze dal 2008, primario a tempo pieno dell’unità operativa di Ortognatodonzia nell’ambito dell’SSN dal ‘74 al 2004. Unità che sotto la sua guida divenne centro di riferimento regionale di ortognatodonzia preventiva dell’AOU Careggi di Firenze. Fu pure direttore del Dipartimento di Odontostomatologia del 1999 al 2005. Autrice di importanti pubblicazioni ed una particolare monografia sugli aspetti ortodontici della dentizione decidua è stata relatrice a congressi e simposi in Italia e all’estero. Diventò socia ordinaria della SIDO fra i primi soci nel settembre 1968, appena costituita la società, contribuendo all’organizzazione del raduno nazionale SIDO di Montecatini (giugno 1972) e del II Congresso nazionale (Montecatini, maggio del 1973). Dal 1971 al 1974 fece parte del Direttivo della SIDO nell’ambito del quale ricoprì per un biennio la carica di segretario - tesoriere. Vinse numerosi premi e riconoscimenti in particolare il quarto premio nazionale SIDO nel 1996 e

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re sportive, agli allenatori, ai dirigenti sportivi, agli atleti stessi. La complessità inoltre degli interventi sanitari di primo intervento e di successivo ristoro e gli aspetti di responsabilità giuridica comportano necessariamente il coinvolgimento delle Compagnie Assicurative che si fanno carico degli obblighi di tutela in campo civile.

nel novembre 2010 il premio alla carriera. Introdusse il concetto di valutazione clinica precoce del paziente in età evolutiva ai fini di un moderno approccio di prevenzione e di intercettamento delle disarmonie dento - scheletriche e ne fu antesignana e promotrice efficacissima. A testimonianza il prosieguo delle ricerche note a livello internazionale di alcuni suoi allievi: Tiziano Baccetti, poi prematuramente scomparso, Lorenzo Franchi ed Efisio Defraia, attualmente Docenti presso la stessa università. Docente e ricercatrice dall’ineccepibile rigore scientifico, derivante da una acuta capacità di osservazione. Io la conobbi nel 1959 durante un viaggio di studio in Germania, dal quale prese le mosse una amicizia profonda, una grande stima e collaborazione: es. la partecipazione alla collana di Odontoiatria Infantile da lei diretta, con una monografia “La Fase di dentizione decidua“ tutt’oggi di estrema attualità e la sua eccellente prefazione al mio trattato di Ortodonzia Intercettiva. Non solo fu una grande Maestra di Scienza e di vita, ma anche la "First Lady dell’Ortodonzia Italiana!” ancor più amata e stimata dai colleghi e dai Docenti per la sua umiltà, semplicità, serenità e per il suo grande rapporto umano. Damaso Caprioglio


NORME E PRASSI

La fatturazione elettronica Una rivoluzione contabile in arrivo Siamo in procinto di una vera e propria rivoluzione contabile. A decorrere dal 1° gennaio 2019 viene previsto l’obbligo di adozione della fatturazione elettronica con riferimento alle cessioni di beni ed alle prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato. Stante l’indicazione generica la fattura dovrà essere emessa in formato elettronico, indipendentemente dalla circostanza che il destinatario della fattura sia un soggetto passivo IVA o un privato consumatore. Siamo quindi in presenza di un obbligo generalizzato. Sono unicamente esonerati da tale obbligo i soggetti che si avvalgono del regime dei minimi o del regime forfettario. Anche tali soggetti riceveranno, tuttavia, la fattura in formato elettronico, a meno che ricevano la fattura a loro volta da soggetti minimi o forfettari. In previsione di tale esonero, appare quanto mai importante il previsto innalzamento del limite dei compensi percepiti al di sotto del quale i soggetti passivi IVA potranno applicare il regime forfettario. L’Agenzia delle Entrate, in occasione di Telefisco 2018, ha specificato, inoltre, che i soggetti minimi e forfettari sono comunque tenuti ad emettere fattura in formato elettronico per le operazioni nei confronti della Pubblica Amministrazione. Sono, inoltre, escluse dall’emissione di fatture elettroniche le operazioni nei confronti di soggetti che non sono stabiliti o identificati ai fini IVA in Italia, nonché viceversa, le operazioni ricevute da questi soggetti. È sempre consentita, comunque, l’emissione della fattura elettronica nei confronti di soggetti non stabiliti nel territorio dello stato, mentre non è possibile il ricevimento della fattura elettronica da parte dei predetti soggetti. Per “fattura elettronica” si intende il documento informatico emesso in formato XML (Extensible Markup Language) inviato al Sistema di Interscambio e recapitato da questo al soggetto ricevente. Il Sistema di Interscambio (SdI) è la struttura, istituita dal Mi-

nistero dell’Economia e delle Finanze, mediante la quale è possibile trasmettere telematicamente le fatture elettroniche ed inviare le relative notifiche. Il processo di fatturazione elettronica si articola sostanzialmente nelle seguenti fasi: 1) Creazione del documento in formato XML 2) Trasmissione al Sistema di Interscambio 3) Controllo del file da parte del Sistema di Interscambio 4) In caso di esito negativo dei controlli, invio, da parte del SdI, della ricevuta di scarto al trasmittente 5) In caso di esito positivo dei controlli da parte del Sdi, recapito del documento al destinatario 6) Conservazione del documento. Si evidenzia che solo superati i controlli da parte del Sistema di Interscambio la fattura elettronica verrà recapitata al soggetto destinatario e si considera emessa. L’eventuale scarto del file fattura trasmesso viene comunicato dal SdI al cedente/prestatore entro 5 giorni dall’invio ed implica che la fattura elettronica contenuta nel file si consideri non emessa e debba essere nuovamente spedita al sistema. Il regolare ricevimento della fattura elettronica è fondamentale, in quanto è stato precisato che la data da

cui decorrono i termini per la detrazione del costo da parte del cessionario/committente coincide con la data di ricezione attestata dai canali telematici di ricezione o dalla presa visione della fattura elettronica nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle Entrate in cui è stata depositata. Risulta quindi consigliabile comunicare al SdI , tramite l’apposito servizio offerto dall’Agenzia delle Entrate, l’indirizzo telematico scelto per la ricezione (ad esempio PEC o “Codice destinatario” di un intermediario). Il SdI recapiterà la fattura elettronica in tale indirizzo telematico, a prescindere da quanto indicato in fattura, avendo l’Agenzia delle Entrate associato il numero di Partita IVA del soggetto passivo a tale indirizzo telematico. La fattura elettronica dovrà contenere le stesse informazioni previste per quella cartacea dall’articolo 21 del DPR 633/72. In aggiunta nella compilazione della fattura saranno richiesti nuovi elementi contraddistinti da codici specifici. In particolare dovranno essere indicati: - i dati relativi al regime fiscale del cedente/prestatore - i dati relativi al tipo di documento - i dati relativi alla tipologia di ritenute

- i dati relativi alla tipologia di Cassa Previdenziale del prestatore - i dati relativi alla natura della cessione di beni e/o prestazione di servizi, nel caso in cui non sia prevista l’applicazione dell’imposta - le modalità di pagamento. La fattura elettronica può essere trasmessa al SdI senza l’apposizione della firma digitale; solo la fattura elettronica emessa nei confronti della Pubblica Amministrazione richiede obbligatoriamente tale adempimento. Se la fattura elettronica è emessa nei confronti di soggetti privi di partita IVA (pazienti finali), la stessa viene resa disponibile al destinatario mediante i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, anche se una copia del documento emesso deve essere fornita direttamente da parte del soggetto emittente. Il D.L. 23/10/2018 n. 119 in corso di conversione ha stabilito che nel primo semestre 2019 la fattura elettronica può essere emessa senza applicazione di alcuna sanzione entro il termine di effettuazione della liquidazione periodica IVA. Successivamente il termine di emissione della fattura elettronica viene fissato in dieci giorni dall’effettuazione dell’operazione. Le fatture emesse e ricevute in formato elettronico dovranno obbligatoriamente essere conservate digitalmente. L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile, previa adesione ad apposito accordo, un servizio gratuito di conservazione digitale delle fatture emesse e ricevute, valido sia ai fini fiscali che a quelli civilistici. In considerazione di quanto sopra delineato appare, pertanto, opportuno verificare con il proprio professionista di riferimento le soluzioni informatiche più idonee al proprio caso specifico per non trovarsi impreparati con l’entrata in vigore della fattura elettronica e gestire nel modo più razionale possibile il proprio studio professionale. Maurizio Tonini

Con la convenzione SUSO non c'è molto da temere! Le novità sulle proroghe delle sanzioni relative all’entrata in vigore della fatturazione elettronica si susseguono di giorno in giorno, coerentemente con i costumi politici e burocratici italiani, mentre chiudiamo questo numero del Susonews. Attraverso i vibranti gruppi Whatsapp e le caselle mail, molti di noi leggono le ultime news, asciugano qualche goccia di sudore e alcuni tirano qualche prolungato sospiro di sollievo alla lettura di titoli quali: “Fatturazione elettronica: esonerati medici e farmacisti”.

Gli associati SUSO possono trovare le giuste risposte nella convenzione fiscale con lo studio del Dott. Maurizio Tonini

Di ieri infatti la notizia della proposta dell’emendamento che estenderebbe gli esoneri dal nuovo obbligo per il 2019. Sarebbero dispensati dall’adempimento i contribuenti che si avvalgono del regime forfetario previsto dalla Legge n. 398/1991. L’emendamento proposto prevederebbe inoltre l’esonero dall’obbligo di fatturazione elettronica dei soggetti obbligati all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria per rendere possibile l’elaborazione del modello 730 precompilato. L’esonero, che per gli altri soggetti partirebbe dall’inizio del prossimo anno, non è a tempo indeterminato, ma riguarderebbe esclusivamente il periodo d’imposta 2019. Tuttavia, per molti odontoiatri, e innumerevoli Ortodontisti che svolgono la propria attività professionale in regime di consulenza e collaborazione, ed emettono le parcelle ai vari studi dentistici, poliambulatori e cliniche, e che quindi non inviano questi dati al

Sistema tessera sanitaria, l’obbligo di adeguamento a partire da inizio 2019 resterebbe... eccome!

La digitalizzazione e le nuove incombenze burocratiche non spaventano solo gli odontoiatri, ma anche alcuni studi di commercialisti e centri contabili, nei quali i dipendenti meno avvezzi alla tecnologia temono di dover gestire e condividere dal 1o gennaio le difficoltà e le fibrillazioni del personale di un call center italiano con sede nei Balcani. I soci SUSO conoscono tuttavia come un mantra lo slogan del nostro Presidente e del Direttivo tutto: Cambio Passo! E, così come negli anni siamo passati dal disegnare strutture anatomiche su fogli di acetato al visualizzarle con migliore definizione sui software cefalometrici, dall’incollare frammenti di denti in gesso sui modelli museo al ruotarli e maneggiarli virtualmente sul nostro tablet, dall’archiviare le foto dei nostri pazienti su pellicole di diapositive al farlo sui meno ingombranti Cloud virtuali, a pianificare la correzione di una seconda classe sul nostro laptop mentre siamo in treno o in aereo... riusciremo senz’altro a metabolizzare anche l‘emissione delle fatture elettroniche! Tutti i soggetti interessati possono adeguare i propri sistemi contabili per emettere fatture elettroniche, oppure rivolgersi ad intermediari, vale a dire soggetti terzi che forniscono strumenti di supporto per la compilazione, trasmissione e per la conservazione a norma della fattura elettronica prevista dalla legge.

E, se le risposte del vostro commercialista di riferimento non vi convincono, ricordiamo a tutti gli associati SUSO che potete trovare le giuste risposte nella convenzione fiscale con lo studio commercialista del Dott. Maurizio Tonini (vedi il suo articolo sotto). Come in ogni momento di cambiamento, è utile saper individuare l’aspetto positivo di nuove opportunità. Nello specifico, anche quella, colta da colui che firma questo pezzo, di poter sottoscrivere a condizioni particolarmente vantaggiose la convenzione di consulenza con lo studio Tonini per tutte le incombenze fiscali (dalla registrazione contabile delle fatture emesse e ricevute, alle comunicazioni relative agli acquisti effettuati ed ai compensi fatturati (spesometro), alla predisposizione ed invio telematico della dichiarazione dei redditi, IVA, IRAP, ecc.).

Proprio in virtù della maggior entità di comunicazioni informatizzate a cui saremo abituati dal prossimo anno, diventa alla portata di tutti poter fare affidamento, pur lavorando in Molise, Veneto o Sicilia, della consulenza fiscale di uno dei professionisti più aggiornati e stimati d’Italia. Possono usufruire della convenzione unicamente gli Associati in regola con il pagamento della quota associativa. Per i neolaureati, inoltre, durante il primo anno di attività, le prestazioni fornite dal dottor Maurizio Tonini sono a titolo gratuito. Gli Associati possono aderire alla convenzione compilando e sottoscrivendo il relativo modulo di adesione alla convenzione, presente sul sito web www.suso.it o richiedendolo in Segreteria. Antonio Cesta Segretario Nazionale SUSO

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NORME E PRASSI

A Caserta con la SIOF per riflettere sull’insuccesso in implantoprotesi Il 9 e 10 novembre, nella spettacolare sede dell’Ordine dei Medici di Caserta si è tenuto il XX Congresso Nazionale della Società Italiana di Odontoiatria Forense (SIOF). Per la prima volta ha affrontato un argomento di attualità e cogenza estreme come l’Insuccesso in implantoprotesi, tra appropriatezza, complicanze ed errori: La responsabilità degli operatori sanitari, della struttura e del paziente. Al Presidente del congresso, Claudio Buccelli, abbiamo chiesto quali fossero le finalità dell’evento e le aspettative. La Legge Gelli-Bianco (L. 24/17) ha suscitato dalla sua introduzione, forti dubbi sulla capacità di incidere efficacemente sul crescendo degli addebiti di responsabilità sanitaria e di contrastare il fenomeno della medicina/ odontoiatria difensiva, ancorando la condotta del professionista sanitario al rispetto di Linee Guida – ovvero, in assenza, a buone pratiche clinico-assistenziali – con equivoca valenza protocollare. Peraltro, la stessa novella legislativa è stata oggetto, sin da subito, di pronunce giurisprudenziali che, nel penale, hanno limitato la non punibilità del professionista ai soli casi di colpa da imperizia lieve nell’ applicazione di linee guida attinenti al caso concreto ridifinendo, in sede civile, i contorni dei profili probatori per responsabilità contrattuale da inesatto adempimento della prestazione. In tale contesto e in piena mission SIOF (promuovere l’aggiornamento scientifico-culturale dei professionisti della Sanità) si inserisce il XX Congresso Nazionale per approfondire, mediante confronto interdisciplinare, gli aspetti controversi della responsabilità degli operatori sanitari, della struttura e del paziente nel trattamento implantoprotesico con riflessioni valevoli più in generale, in vari settori dell’attività sanitaria. L’evento si è svolto con un corso precongressuale tenuto da Enzo Vaia, che ha approfondito l’implantologia osteointegrata sugli aspetti che condizionano il rapporto con i tessuti perimplantari, con un’eccellente documentazione della nuova implantologia protesicamente guidata. Il tutto integrato con riflessioni di pertinenza medico legale utili alla pratica quotidiana. Alberto Laino invece, ha effettuato una disamina clinica sui possibili movimenti ortodontici finalizzati alla rigenerazione ossea del sito implantare con particolare riguardo a selle edentule post traumatiche e a pazienti in crescita in cui si è optato per la chiusura degli spazi stessi. Dalla relazione di Luigi Califano e Raffaele Piombino sul ruolo del Maxillo-facciale nelle implantoprotesi di particolare difficoltà e articolata progettualità si evince la sem-

pre maggior necessità di ricorrere a sistemi 3d. In apertura di Congresso la Lectio Magistralis di Francesco Introna sulla responsabilità delle diverse figure professionali coinvolte in un trattamento implantoprotesico, individuando 4 grandi periodi della storia della Responsabilità Professionale Medica in Italia. Si è aperta a questo punto la prima delle tre sessioni, che aveva come topic “Le variabili del risultato della prestazione implantoprotesica”. Mariano Cingolani e Luigi Guida, rispettivamente Medico legale e Odontoiatra, hanno dissertato sulle “Raccomandazioni, Linee Guida, buone pratiche clinico assistenziali nell’approccio clinico-terapeutico” attualizzando la proposta di consenso informato condiviso da SIMLA e SIO alla luce della legge Gelli-Bianco. L’evento avverso accompagnato dal dilemma “Complicanza o colpa?” è stato affrontato da Mario Natale Luca, Medico legale e Carlo Cafiero, Odontoiatra, che hanno sottolineato le problematiche dottrinali integrate alle realtà cliniche in cui si discrimina la complicanza dalla colpa, commentando casi clinici chiarificatori. La prima sessione si è chiusa con il contributo di Antonio Della Valle su “Gli aspetti psicologici della terapia implantare” supportata da una bibliografia internazionale e dagli originali risultati di una ricerca clinica multicentrica condotta in Italia su migliaia di pazienti. Al sabato mattina seconda sessione

Nuove regole in materia di consenso informato Il consenso informato è un argomento ampiamente conosciuto dagli odontoiatri che sanno bene è il presupposto necessario per legittimare l’espletamento di qualsiasi loro trattamento di cura. Sempre propensi più ad operare che a fornire informazione, pochi di loro hanno prestato attenzione alla legge 219 che sul finire del 2017 è intervenuta a disciplinare in modo organico la materia. La poca attenzione è però comprensibile. La legge è stata presentata come la normativa sul testamento biologico (DAT), nonostante essa sia intitolata “Norme in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento”. Tre degli 8 articoli di cui si compone sono però specificamente dedicati a definire in maniera organica il “consenso informato” in ambito sanitario, riprendendo elaborazioni giurisprudenziali che hanno trovato in essa codificazione. La chiave di volta dell’intero impianto normativo è la relazione di cura e di fiducia tra paziente e odontoiatra che si basa sul consenso informato. Senza di questo, si legge nell’art. 1 “nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito”. Il concetto di “trattamento” che esprime un’attività unidirezionale dall’odontoiatra al paziente, lascia dunque il posto ad una relazione dualistica nella quale confluiscono la competenza tecnica dell’uno e la scelta fiduciaria dell’altro, dalle quali prende vita la validità della relazione di cura. La prima nuova regola è quindi costituita dall’introduzione di un vero e proprio “obbligo di informazione” per il dentista, da svolgere secondo precisi parametri comunicativi indicati nel 3 comma dell’art. 1. In termini pratici questo significa che il dentista dovrà informare su diagnosi, prognosi, benefici, rischi dei trattamenti proposti, ma altresì sulle “possibili alternative” terapeutiche. L’altra grande novità è l’obbligo dettato dalla legge di documentare il consenso “in forma scritta o attraverso videoregistrazioni” che devono essere conservate nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario obbligatorio. La norma diversifica le modalità di acquisizione del consenso, da quelle di sua documentazione. Mentre le prime attengono alla relazione di cura, le altre riguardano la forma che deve essere documentale per esigenze di buona conduzione sanitaria e di conoscibilità. La legge usa i termini “annotato”, “inserito”, “depositato” per dare certezza e conoscibilità alle diverse decisioni del paziente. Il documento contenente prova del consenso diviene quindi indispensabile e costituisce un prezioso

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dedicata al “Contenzioso” introdotta dal Presidente SIOF, Claudio Buccelli, dissertando sui riverberi dello stesso, della Legge Gelli-Bianco. Luca Ramaglia ha delineato “la compliance esigibile dal paziente”, caratterizzando in maniera inequivocabile le caratteristiche cliniche del paziente parodontalmente sano da quello parodontalmente suscettibile. L’avv. Luigi Ascione ha approfondito con chiarezza “l’addebito di responsabilità” dando degli utili consigli a chi ne viene colpito. Mauro Criscuolo, dal canto suo, ha affrontato la vicenda civilistica della responsabilità professionale con riguardo alle influenze della Legge Gelli-Bianco, mentre l’Avv. Gianfranco Iadecola ha affrontato la vicenda penalistica con l’esperienza solida di un ex Magistrato di Cassazione. Alla luce della Legge Gelli-Bianco” Gianni Barbuti ha affrontato “i criteri di inclusione negli Albi dei Periti e dei Consulenti tecnici sottolineando le sfumature e le scelte decisionali nella loro evoluzione, mentre Bruno Della Pietra ha delineato “Il ruolo del Collegio Medico-Legale nell’accertamento della responsabilità”. L’ultima sessione ha privilegiato le “Esperienze cliniche e la protezione assicurativa” con un originale contributo di Aldo Bruno Giannì e Antonio Russillo autori di “terapia e il follow-up delle lesioni del nervo alveolare inferiore”. Dopo aver stigmatizzato “il valore dell’esperienza nella pratica implantoprotesica” Tanzi ha richiamato vecchie paure ed antichi pregiudizi alla luce di un’esperienza più che quarantennale. Particolare interesse e stimolo ha suscitato infine la relazione di Raoul D’Alessio che in duetto con il Prof. Alberto Laino, ha evidenziato “i rischi nel trattamento delle Star” sottolineando luci, ombre ed etica alla luce della peculiare richiesta ed aspettative delle stelle del mondo contemporaneo. Dopochè Gianni Barbuti aveva stigmatizzato i caratteri della “buona pratica assicurativa alla luce della legge Gelli-Bianco” indicandone fini, confini ed evolutività. Claudio Buccelli ha effettuato con proverbiale maestria una relazione di sintesi che ha abbracciato tutte e tre le sessioni e lo stesso precongresso sottolineando l’utilità e l’indispensabile necessità di confronto tra Medici legali, Clinici Odontoiatri e Maxillo-Facciali, con Avvocati nonché cultori del Diritto per una sinergia di intenti e di ruoli indispensabile ad una corretta ed attuale professione odontoiatrica rispettosa soprattutto del diritto del paziente a sapere a cosa va incontro. Alberto Laino

segue da pag. 1

Roma: approvato il bilancio di previsione Enpam per il 2019

strumento probatorio. La norma prescrive poi che il consenso informato in qualunque forma espresso sia inserito nella cartella clinica. Questa prescrizione rende obbligatoria anche per gli odontoiatri la predisposizione di una cartella clinica e li rende parte del sistema sanitario, perché li coinvolge nella gestione del fascicolo sanitario di cui presto tutti i cittadini saranno dotati. L’art. 3 interviene poi sul consenso dei minori. Anche loro avranno lo specifico diritto di ricevere informazioni, anche se il consenso informato sarà espresso dai genitori, tenuto conto della volontà della persona minore in relazione alla sua età e al grado di maturità. Il rispetto degli stessi diritti diviene criterio di concretizzazione dell’interesse dell’incapace nell’esercizio dei poteri di sostituzione. La legge riconosce inoltre al paziente il diritto di revocare in qualsiasi momento e con le stesse forme sopra accennate il consenso prestato, anche quando la revoca comporti l’interruzione del trattamento. L’odontoiatra del futuro dovrà per tanto imparare a comunicare con il paziente, dovrà scordarsi la sterile sottoposizione al paziente di un modulo, da ritirare firmato e dovrà sostituirlo con una informazione adeguata e comprensibile che costituisce “tempo di cura”, come si legge nell’art. 1 della legge. Grandi novità dunque, ma più per i cittadini che per i dentisti. A ben guardare infatti la nuova legge non ha fatto altro che elevare al rango normativo i principi chiaramente scolpiti nel codice di deontologia medica. L’art. 35 impone infatti l’acquisizione del consenso informato per poter intraprendere qualsiasi intervento terapeutico e fa obbligo all’odontoiatra di documentarlo nella forma scritta o con altre modalità di pari efficacia. Anche il coinvolgimento del minore è un precetto presente nell’art. 33 del CdM. In buona sostanza la nuova legge non richiede all’odontoiatra nulla di più di quanto già non prescrivano le regole deontologiche. Qual è dunque la vera novità? La nuova legge non richiede al dentista null’altro che porre maggior attenzione a una comunicazione personalizzata, attenta alle esigenze informative del cittadino per valorizzare la relazione di cura e di fiducia che si basa sul consenso informato, senza il quale il dentista rischia di dover risarcire il danno al paziente, a prescindere dalla corretta esecuzione del trattamento. Avv. Roberto Longhin

Nel 2019 le entrate contributive sono previste in moderato aumento. Contemporaneamente cresce in modo rilevante il numero degli iscritti che maturano i requisiti anagrafici della pensione. Il saldo previdenziale si attesta così a +660,7 milioni di euro, in miglioramento di 80 milioni di euro rispetto alle previsioni per il 2018 ma in contrazione dai 944,9 milioni del bilancio preconsuntivo riferito all’anno in corso. “Si tratta della cosiddetta gobba previdenziale – ha spiegato il presidente di Enpam, Alberto Oliveti –. Quanto sta iniziando ad accadere era già previsto dal bilancio attuariale che garantisce la sostenibilità a 50 anni, e spinge verso l’alto la spesa previdenziale di tutte le gestioni dell’Enpam”. Sempre in ambito previdenziale si sottolinea la diminuzione delle entrate contributive derivanti da ricongiunzioni e riscatti, rispettivamente in calo del 22 e 36 per cento, dovuta all'estensione dell'istituto del cumulo gratuito anche alle Casse professionali. La tendenza è positiva per la gestione patrimoniale, il cui saldo è previsto in netto rialzo a 301,4 milioni di euro (nel precedente bilancio previsionale era stimata a 253,4 milioni per il 2018). Nel calcolo, basato sul principio di prudenza che porta la Fondazione a rivedere sistematicamente al rialzo i dati preliminari, sono considerate tra le componenti positive esclusivamente quelle caratterizzate da una "più che probabile realizzazione", come cedole e dividendi. Le prossime sfide che attendono l'Enpam riguardano l'espansione delle tutele di welfare garantite agli iscritti, con la crescita del Progetto Quadrifoglio. Le risorse necessarie "sono presenti all'interno del bilancio della Fondazione - ha dichiarato Oliveti - ma non sono disponibili. Dobbiamo trovare una soluzione per consentire l'ampliamento della nostra assistenza e della sicurezza, anche tramite un emendamento alla legge di Bilancio che consenta di dedicare una percentuale superiore degli attivi al sostegno della professione". Per il 2019 la Fondazione punta a passare da un’assistenza per pochi alla previdenza per tutti. Una misura in particolare attende la necessaria approvazione ministeriale: 10 milioni di euro per rendere la copertura per i liberi professionisti in caso di inabilità temporanea equivalente a quella prevista per i medici convenzionati. I dati di bilancio mostrano inoltre un aumento degli iscritti tra gli studenti al V e VI anno di corso nei corsi di laurea di Medicina e Odontoiatria, saliti a fine ottobre a 3.400, con un incremento del 68 per cento rispetto al dicembre scorso. Nel 2018, per venire incontro alle esigenze di questi nuovi iscritti, il bonus bebè da 1.500 euro è stato esteso anche alle studentesse iscritte all'Enpam, con il riconoscimento del sussidio di maternità a copertura dei casi di nascita, adozione, affidamento e aborto. Prosegue infine la contrazione del saldo della gestione amministrativa, con una riduzione dei costi di funzionamento che dai 97 milioni di due anni fa scende a 73,9 milioni di euro. Il bilancio di previsione 2019 è stato approvato a maggioranza dall’Assemblea nazionale: sui 171 iscritti al voto, ci sono state 8 astensioni e nessun voto contrario. Il parlamentino dell’Enpam ha anche approvato il bilancio preconsuntivo 2018, con un voto contrario e 6 astenuti. In base alle stime l’Enpam chiuderà l’anno in corso con un attivo di 975,8 milioni, oltre 248 milioni in più rispetto a quanto inizialmente preventivato.



VARIE

Contro il “fai da te” ortodontico Tavola Rotonda a Roma tra SUSO Sindacato e Invisalign Sul fenomeno della autoregolamentazione terapeutica, ossia sul “fai da te del paziente” che in assenza di una normativa, dalla farmacia o cliccando sul web riesce a procurarsi un kit ortodontico senza prescrizione dello specialista (da cui sarà invece costretto ad andare quando si accorgerà che il kit può essere causa di danno ndr.) si è tenuta il 28 di settembre a Roma nella sede dell’Ordine dei Medici una Tavola Rotonda sull’Autoregolamentazione terapeutica dal notevole risalto mediatico. Eco già accentuata il giorno prima dell’incontro, quando Raoul D’Alessio presidente Suso Roma delegato nazionale dei presidenti provinciali SUSO, oltrechè organizzatore della Tavola, quello della CAO nazionale, Raffaele Iandolo e dell’Ordine di Roma, Antonio Magi, erano stati ospiti di TG Uno Mattina. Qualche minuto, giusto il tempo per le immaginabili ripercussioni mediatiche, specie sui “social” . Altro motivo di richiamo è stato il ritrovarsi a Roma tra due parti. Da un lato i rappresentati del SUSO, con in testa il presidente, Pietro di Michele, e di fronte, approdato a Roma con alcuni collaboratori, Fausto Grossi, General Manager d’Invisalign Italia, leader italiano di quegli allineatori invisibili che tanto successo stanno riscuotendo (l’Azienda dichiara di averne venduti 5 milioni in Italia ed uno in Europa).

Punto cruciale del confronto, il ruolo dei medici ortodontisti nel business del “fai da te” che vede sul mercato, sia Invisalign, brand più conosciuto, sia migliaia di piccole e medie aziende produttrici di kit non certificati, come dovrebbero invece esserlo tutti i dispositivi medici “a rischio”. All’ incontro per la cronaca, era presente anche l’ORTEC (sindacato dei Tecnici di Ortodonzia), che da sempre opera in stretta sintonia con SUSO. C’era la possibilità che l’incontro potesse trasformarsi in un confronto serrato di interessi in contrapposizione, come succede in America, dove il grave conflitto è approdato nelle aule dei Tribunali da un lato, tra l’Azienda, che difende la libertà di iniziativa imprenditoriale, dall’altro l’ADA (American Dental Association), paladina della salute minacciata degli acquirenti/pazienti. Invece l’incontro ha assunto sin da subito, la fluidità del dialogo, anche perché Grossi ha tirato fuori la lettera firmata da Simon Beard, Vice presidente senior e Managing Director dell'area EMEA e diretta ai medici europei secondo cui Align Technology promette (punto 1) di non bypassare il medico, impegnando (punto 2) gli Invisalign Retail Store (ossia i depositi di vendita al minuto ndr.) a non trattare direttamente i clienti/pazienti, rendendo infine noto (punto 3) che Invisalign non possiede o fornisce prodotti ad aziende di vendita diretta ai consumatori in Europa. Prendendo atto del contenuto della lettera, il Presidente P. di Michele ha espresso l’auspicio che il dialogo possa continuare in questi termini. Se da un lato Invisalign non poteva che rendere noto il contenuto, dall’altro, il dirigente italiano ha ribadito il proprio impegno annunciando che il 10 dicembre a Milano si sarebbe tenuto un corso a settecento medici per aggiornarli sugli allineatori invisibili (leggi l’ articolo in pagina). Nel commentare l’incontro, Raoul D’Alessio puntualizza ”Quale osservatore delle scelte commerciali delle aziende, il Sindacato degli Ortodontisti italiani si è proposto, con questa Tavola Rotonda, di dare maggior evidenza mediatica al fenomeno, esercitando al contempo un’azione di stimolo nei confronti del Governo perché adotti opzioni legislative che tengano conto degli attuali modelli commerciali.” “Questo – sottolinea - nell’intento di tutelare la salute dei cittadini e sulla scia di quanto avviene in altri Paesi ove è fatto divieto al cittadino/paziente di effettuare acquisti diretti di dispositivi medici senza una previa, indispensabile, valutazione clinica” .

Punto cruciale del confronto, il ruolo dei medici ortodontisti contro un business dilagante

Country Forum Invisalign a Milano sulla terapia degli aligner trasparenti

Organizzato da Align Technology, azienda globale di dispositivi medici specializzata nel design, fabbricazione e vendita del sistema Invisalign e degli scanner intraorali iTero®, Country Forum 2018, il più grande Country Forum italiano, si è svolto il 10 novembre al Centro Congressi NH Milanofiori accogliendo professionisti del dentale: provider certificati Invisalign, medici, ricercatori, associazioni di settore, rappresentanti di diverse istituzioni universitarie e scientifiche italiane e Comune di Milano. Obiettivo principale dell’incontro l’analisi degli ultimi trend nell’Ortodonzia, con particolare attenzione all’utilizzo della terapia degli aligner trasparenti su bambini, ragazzi e adulti e come alternativa ai classici apparecchi di metallo. Un’occasione scientifica offerta ai partecipanti da tutta Italia per analizzare e approfondire alcuni case studies e condividere esperienze professionali di rilievo, utili agli sviluppi futuri del settore. Fausto Grossi, direttore generale di Align Technology Italia nel sottolineare gli importanti numeri dell’evento, ha indicato l’obiettivo: “ Rendere il Forum un appuntamento scientifico annuale, utile per fornire a coloro che si occupano di ortodonzia una piattaforma dove approfondire e condividere temi connessi alla digitalizzazione e all’innovazione nell’Ortodonzia, esperienze e conoscenze sul trattamento dei pazienti con la terapia degli aligner trasparenti”

Torino, approccio multidisciplinare con altre figure: il logopedista

Da una collaborazione Cina, Neo Zelanda e Italia una meta-analisi su parodonto e allineatori Nell’agosto di quest’anno è stata pubblicata una meta-analisi1 sul Journal of the American Dental Association (JADA), esito di una collaborazione tra l’Università cinese di Nanjing, quella neozelandese di Otago e l’Università dell’Insubria di Varese-Como. JADA è l’organo ufficiale della Associazione Americana Dentisti: dal 1913 è la principale rivista dentale statunitense, punto di riferimento sia per il clinico sia per il paziente informato costantemente con adeguati strumenti di comunicazione. Il contributo italiano a questo lavoro è di Luca Levrini e Gian Marco Abbate, da sempre particolarmente attivi nella ricerca sugli effetti della terapia ortodontica sui tessuti parodontali. L’utilizzo degli allineatori trasparenti è sempre più un’alternativa gradita ai pazienti adulti e adolescenti, per ovvie ragioni di tipo estetico e di comfort. Per questo motivo, sempre più, i clinici ortodontici utilizzano questa tecnologia trovando in essa uno strumento efficace ed efficiente per la correzione delle malocclusioni. La pubblicazione scientifica sottolinea che tra i vantaggi di questa tecnica vi è anche la possibilità di consentire ai pazienti un miglior controllo della placca batterica. La presenza di attacchi ortodontici e bande spesso impedisce una corretta rimozione dei depositi

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di batteri che possono portare a demineralizzazione dello smalto e infiammazione gengivale. Gli allineatori trasparenti, al contrario, essendo rimovibili permettono un’adeguata igiene orale e riducono il rischio di sviluppare complicanze parodontali. La meta-analisi condotta rivela infatti un miglior indice di placca e indice gengivale per i pazienti portatori di allineatori rispetto a coloro a cui vengono applicati dispositivi ortodontici fissi. Gli Autori hanno effettuato una revisione sistematica della letteratura sull’argomento selezionando per rilevanza 57 pubblicazioni scientifiche. Tra queste, 47 sono state escluse in quanto non soddisfacenti i criteri d’inclusione. In seguito, sono stati complessivamente analizzati 349 casi per il l’indice di placca mostrando risultati statisticamente significativi a favore degli allineatori trasparenti. Per l’indice gengivale i casi raccolti sono stati 360 e gli score sono risultati significativamente inferiori nei pazienti portatori di allineatori rimovibili che mostravano pertanto un grado di infiammazione gengivale nettamente inferiore. Gli Autori sottolineano le difficoltà di condurre una meta-analisi su un argomento in cui gli studi clinici randomizzati sono pochi e non di alta qualità e in cui i parametri da mettere a confronto non risultano sempre omo-

genei. Nei limiti quindi di questa revisione gli Autori concludono che gli allineatori sono migliori per la salute parodontale rispetto ai dispositivi ortodontici fissi. Ulteriori studi clinici randomizzati potranno in futuro rendere alta la qualità dell’evidenza statistica che, ad oggi, viene giudicata media. Una meta-analisi sul confronto tra allineatori trasparenti e dispositivi ortodontici fissi è importante non solo per il processo clinico di “decision-making” da parte del singolo professionista per una tecnica piuttosto che l’altra, ma anche per lo sviluppo di politiche sui percorsi di trattamento ortodontico da parte di istituzioni sanitarie pubbliche e Università. Tuttavia, a prescindere dalle ormai riconosciute potenzialità cliniche degli allineatori trasparenti, che possono ormai trattare qualsiasi malocclusione, si può concludere che questi non incidono negativamente sulla salute parodontale ma piuttosto possono migliorarla. Lisa Abbate

1.Jiang Q, Li J, Mei L, Du J, Levrini L, Abbate GM, Li H. Periodontal health during orthodontic treatment with clear aligners and fixed appliances: A meta-analysis. J Am Dent Assoc. 2018 Aug;149(8):712-720

“La lingua e il suo mondo: possibile utilizzo della terapia miofunzionale nel protocollo terapeutico ortodontico” è il titolo della terza serata culturale organizzata dalla Sezione SUSO di Torino il 5 novembre. Tema della serata che ha visto come relatrice la Dott.ssa Alina Piladieri, l’approccio multidisciplinare e le interazioni necessarie fra ortodontista e logopedista nel campo della terapia miofunzionale e nella rieducazione della funzione linguale. Come si sa, il lavoro dell’ortodontista non si ferma esclusivamente all’ottenimento di una corretta occlusione: nell’ambito di un inquadramento più ampio che rientra sotto la denominazione di ortognatodonzia, obiettivo di un trattamento ortodontico è il riequilibrio di tutta la funzione masticatoria. Da tali presupposti nasce l’importanza non solo della approfondita conoscenza dei concetti di fisiologia dell’apparato stomatognatico ma dell’approccio multidisciplinare con altre figure professionali, ovvero il logopedista. La collaborazione con altre figure “extra-odontoiatriche” come il fisioterapista, l’osteopata, l’otorino, infatti, sta assumendo sempre più importanza. Durante la sua presentazione la Dott.ssa Piladieri ha mostrato in maniera molto didattica ed esplicativa il suo approccio miofunzionale nella terapia dei problemi di deglutizione e di funzione della lingua in generale. Ad una prima parte basata sui concetti di fisiologia dell’occlusione, è seguita la valutazione di una serie di casi clinici sia su piccoli pazienti che su soggetti adulti. Infatti, al fine di garantire stabilità dei risultati raggiunti con trattamento ortodontico, anche su pazienti in età adulta, l’approccio combinato assume una rilevanza fondamentale.


VARIE NON SOLO ORTODONZIA

Cambio al timone di Suso Bari Bat Brindisi Stefania Saracino è il nuovo Presidente Interprovinciale L'assemblea interprovinciale SUSO Bari Bat Brindisi, convocata sabato 13 ottobre a Bari dal Presidente uscente Cristian Intini, ha rinnovato il proprio Consiglio Direttivo. Con la bozza del nuovo Statuto alla mano, abbiamo anche allargato il numero dei Consiglieri: 5 componenti baresi più 1 rappresentante per ciascuna delle altre due province. Sono stati così eletti Stefania Saracino (Presidente), Belinda Guerra (vicepresidente), Santi Zizzo (segretario), fer-

nando Mario Sabato (tesoriere), Massimo Bruno (Consigliere). Consiglieri aggiunti Carmen Pellegrino (Brindisi) e Domenico Diella (Barletta). Il nuovo Consiglio ha inoltre pensato di avvalersi del prezioso apporto di Cristian Intini nella sua qualità di Past President, forte anche della sua passata esperienza di Presidente CAO Bari. Nel corso della mattinata è intervenuto telefonicamente

Franco Bruno, II edizione Un ricordo da parte della SIOB In occasione del 49° Congresso Internazionale SIDO, svoltosi a Firenze, è stato assegnato, per il secondo anno consecutivo il premio “Franco Bruno”, collegato, anche in quest’occasione, alla Sezione poster. La giuria, presieduta da Gian Pietro Farronato, di concerto col presidente della SIDO Giuseppe Fiorentino e della SIOB (Società Italiana Ortognatodonzia Bioprogressiva), Daniele Vanni, ha deciso di assegnare tre premi. Quest’anno il primo è andato a Fabrizia D’Apuzzo, del gruppo di ricerca dell’Università “Luigi Vanvitelli” di Napoli, guidata da Letizia Perillo. Il titolo del poster vincitore: Association between 3D palatal morphology and upper arch dimensions in buccally displaced maxillary canines in mixed dentition. Secondi ex equo i poster pubblicati da Daniel Palmacci (Università di Roma Tor Vergata) e Alessandro Bruno (Università di Torino). La Target Ortodonzia nella figura del titolare Carlo Soldi ha sovvenzionato l’evento, mettendo a disposizione dei vincitori 1000 euro in materiale ortodontico. All’autore del primo poster classificato consegnato un voucher di 500 euro, ai secondi classificati due, del valore di 250 euro ciascuno. La proclamazione ufficiale dei vincitori è avvenuta in un’aula congressi gremita,

alla presenza in sala di circa 500 ortodontisti. Il presidente Daniele Vanni, dopo un commosso ricordo del collega, ha consegnato il diploma ai tre premiati ringraziando calorosamente il Presidente SIDO, unitamente al consiglio direttivo e ai membri della commissione poster, presieduta da Farronato, a nome di tutti i soci SIOB. “Anche quest’anno – ha detto Vanni - ci è stato consentito di ricordare l’indimenticato Franco Bruno. Non esiste un consesso più appropriato ed elevato per celebrarne il ricordo e ne sono felice, anche per il livello scientifico dei poster vincitori”, auspicando che la partnership SIOB con la SIDO, casa madre di tutti gli ortodontisti italiani, continui e produca ancora in futuro iniziative simili.

il nostro Presidente Nazionale Pietro Di Michele che ha ringraziato il consiglio uscente per il lavoro svolto e ha suonato la carica per quello nuovo, subito alle prese con l'organizzazione dell'imminente Orto 360°, primo Congresso Regionale Suso. Nel corso dell'Assemblea si è parlato anche di attualità sindacali aggiornamenti sindacali (normative sul radon negli studi professionali - amalgama dentale, copertura assicurativa per R.C., nuovo Statuto SUSO. Auguriamo buon lavoro al nuovo Consiglio Barese, che saprà avvalersi anche dell'entusiasmo di tutti gli altri Soci. In bocca al lupo! Gianvito Chiarello

A cura della SIOI un Novembre di prevenzione per i bimbi Il mese di novembre a tutela della salute dei denti dei bambini La SIOI – Società Italiana di odontoiatria Infantile – si è attivata nuovamente per la prevenzione odontoiatrica in età evolutiva con il progetto di comunicazione chiedilo all’odontoiatra pediatrico. La domanda odontoiatrica da parte di fasce di popolazione anche clinicamente fragili è aumentata nel tempo, ma l’accesso al trattamento, a tutt’oggi, è ridotto per la limitata offerta specialistica delle strutture pubbliche e private. Ma d’altra parte, il ruolo dell’odontoiatria è oggi cambiato rispetto al passato soprattutto in considerazione della correlazione tra salute del cavo orale e salute sistemica. Le cure odontoiatriche hanno subìto una flessione negli anni della crisi economica. 4.000.000 di persone hanno rinunciato nel 2017 all’odontoiatra. L’Italia è al terzultimo posto nella UE per le cure odontoiatriche. La SIOI è stata quindi presente sul territorio nazionale per fornire informazioni, dare consigli, dipanare dubbi che spesso disorientano i genitori, allo scopo di promuovere una corretta prevenzione delle malattie che più frequentemente possono

compromettere la salute della bocca in età evolutiva, dalla nascita alla adolescenza. “Dalla ricerca nel web – dice Luigi Paglia, Presidente della Società Italiana di Odontoiatria Infantile - è emersa infatti la necessità di dare corrette risposte ai genitori che utilizzando internet, interpretano in modo sbagliato notizie non sempre validate scientificamente. Molto spesso le risposte sono diverse, non conformi alle linee guida e alle raccomandazioni cliniche . Il Board scientifico della SIOI ha pertanto predisposto il materiale informativo che sarà veicolato attraverso i soci che hanno aderito all’iniziativa in modo da rispondere in modo corretto, controllato, eticamente supportato, alle domande di salute odontoiatrica relative ad un periodo così importante e delicato della crescita dell’individuo “. Gli odontoiatri pediatrici della SIOI, a novembre sono stati presenti e a disposizione nelle “piazze” italiane(asili, scuole, palestre, circoli ricreativi….) con il progetto di comunicazione per aiutare genitori, familiari, insegnanti, igieniste a centrare gli obiettivi di prevenzione, diagnosi e terapia delle patologie di maggior interesse odontoiatrico nel bambino: un bambino sano oggi, sarà un adulto sano domani.

Trattamento delle III classi in crescita mediante protrazione mascellare su TADs INTRODUZIONE

Caso clinico

Nel trattamento intercettivo delle malocclusioni di III classe da deficit mascellare la facemask è il dispositivo più comunemente utilizzato. Tuttavia è inevitabile una componente dentale, spesso non voluta, rappresentata dalla migrazione anteriore della dentatura stessa. Per massimizzare l'effetto scheletrico del trattamento e ridurre la componente dentale sono state proposte differenti soluzioni che prevedano l'utilizzo di TADs. L'utilizzo di soli due mini impianti nel settore anteriore del palato, accoppiati ai molari permanenti, è una soluzione minimamente invasiva di trattamento per trasferire le forze all'osso mascellare.

Paziente di anni 11, I.S. con una malocclusione di classe III e nessuna discrepanza CO-CR. Dopo aver pianificato la posizione delle viti su CBCT viene realizzata la surgical guide e il modello prototipato sul quale costruire l'Hybrid Hyrax. L’inserimento dei due mini-implants, Benefit PSM 9 mm di lunghezza e 2 mm di diametro, avviene senza preparazione meccanica mediante l’applicazione di anestetico topico. Contestualmente viene applicato l’espansore, posizionando dapprima le bande e successivamente perfezionandone il posizionamento. È raccomandato per cementare l’apparecchio l’uso di un cemento fotopolimerizzante. Dopo 2 settimane vengono avviate le attivazioni effettuando tre attivazioni al giorno per un totale circa 1mm di espansione al giorno. L'espansione e contrazione è ripetuta per 6 settimane alternativamente, terminando in espansione di quanto pianificato in diagnosi. Costatata la mobilità dei due emimascellari, viene applicata una trazione postero-anteriori con una forza di 400 grammi per lato.Dopo solo dieci settimane è evidente l'entità di correzione. In conclusione è possibile velocizzare i risultati e ottenere un movimento a maggiore componente scheletrica utilizzando un dispositivo familiare come la facemask implementato dall’utilizzo di TADs e dell’apporto della tecnologia digitale.

Un ulteriore vantaggio dell'ancoraggio su mini impianti è dato dalla possibilità di effettuare delle espansioni e contrazioni alternate secondo il protocollo Alt-RAMEC (Alternating Rapid Maxillary Expansion and Costriction) per disarticolare il mascellare. L'espansione suturale/ protrazione è una forma di distrazione osteogenetica che permette di ottenere una maggiore protrazione mascellare. L'utilizzo dei mini impianti fa si che le forze trasversali, anteriormente, siano applicate sui mini impianti senza danni parodontali sugli elementi dentari. Per ultimo l'apporto della tecnologia digitale ha permesso di rendere il sistema facilmente applicabile nella pratica clinica anche ad operatori non esperti nell'uso dei TADs, permettendo l'applicazione simultanea dei mini impianti e del dispositivo ortodontico secondo un protocollo 3DRM (Three Dimensional Resource Matching) da noi messo a punto. Il protocollo prevede da una prima impronta la realizzazione di un modello digitale, che viene sovrap-

posto ad una immagine CBCT o a quella di una Tele RX grazie ad un apposito programma (DDS pro) per pianificare la posizione dei mini impianti. Mediante un processo di additing manufacturing viene in seguito prodotta una surgical guide ed il modello sul quale realizzare il dispositivo secondo un percorso che preveda il passaggio da virtual reality to reality.

Questo protocollo permette l'applicazione dei TADs e dell'apparecchiatura nella stessa seduta in maniera facile, precisa, predicibile e ripetibile senza possibilità di coinvolgere strutture anatomiche vicine e massimizzando la stabilità dei mini impianti. Grazie alla guida chirurgica la procedura è facilmente eseguibile da parte di qualunque operatore.

Leggi l’articolo completo su https://www.orteam.it/casi-clinici/ In collaborazione con: Dr Renzo De Gabriele

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LA FINESTRA SUL LABORATORIO

Una funzionalizzazione semplificata con il BITE SDOPPIATO I dati provenienti dalla letteratura scientifica propendono, nella maggior parte dei casi di disordini temporomandibolari, per un approccio conservativo, reversibile, non-invasivo, non-chirurgico. In particolare: “counseling”, rassicurazione, diminuzione delle richieste funzionali (controllo delle parafunzioni), terapie fisiche e fisioterapia, farmaci (antinfiammatori non-steroidei, miorilassanti, antidepressivi triciclici per brevi periodi) e dispositivi intraorali. [1]

Fig. 2 Movimenti man- Fig. 3 Bite unito in zona dibolari: esterno interno. mediana

Fig. 5 Bite separato in due pezzi

Fig. 1 Carico sbilanciato a sx (14kg) che si risolve applicando un bite gnato-posturale (1,2 kg sx ) Tramite lo svincolo dell'occlusione la muscolatura masticatoria può diventare equilibrata e in casi selezionati armonizza il sistema posturale determinando la scomparsa di fastidiosi sintomi. (Fig. 1) L’atto masticatorio è un complesso processo nel quale interagiscono i denti, i diversi muscoli masticatori e i legamenti che vanno a comporre l’elemento fulcro di questo “ingranaggio", ovvero l’articolazione temporo-mandibolare. Si è sempre cercato di riprodurre “a banco” la cinematica mandibolare al fine di ridurre il tempo di una corretta funzionalizzazione del bite in fase ambulatoriale. Nella pratica clinica esistono numerose attrezzature che permettono di riprodurre i movimenti articolari in uno strumento artificiale da utilizzare in laboratorio. Secondo la letteratura, l'uso di un dispositivo pantografico dovrebbe essere preso in considerazione per la regolazione individuale degli articolatori piuttosto che l'uso di registrazioni occlusali protrusive e di lateralità. [2] A nostro avviso l'utilizzo di articolatori a valori individuali complica notevolmente l'aspetto clinico/odontotecnico (costi e procedure), senza garantire una riproduzione fedele dei movimenti mandibolari del paziente. Non dobbiamo trascurare che i movimenti generati dai nostri articolatori (interno-esterno) sono la conseguenza di una cinematica artro-muscolare totalmente oppo-

Fig. 4 Cicli masticatori in lateralità

odt. F. Rinaldin

Fig. 7 File .stl dopo rilevazione intraorale

sta a quella dei movimenti generati dal nostro paziente. (Fig. 2) Da questa semplice osservazione abbiamo introdotto una variabile costruttiva (Fig. 3) che permette al clinico una funzionalizzazione intra-orale congrua e ridotta nei tempi evitando elaborate registrazioni occlusali che inevitabilmente portano ad errori. 1. CINEMATICA MASTICATORIA Seguendo le indicazioni di Lauret - Le Gall [3]. identifichiamo due fasi nel ciclo masticatorio (Fig. 4 ): 1. una fase di preparazione con apertura e spostamento esterno e all'indietro della mandibola; 2. una fase dentale di triturazione in cui i versanti cuspidali entrano in contatto indirettamente (se vi è bolo) con un vettore di forza che va dall'indietro verso l'avanti in direzione centripeta (interna); tale fase è distinta da un inizio e da una fine. All’inizio del ciclo masticatorio si osserva lo scivolamento della cuspide centro-vestibolare del sesto inferiore in appoggio su quella disto-vestibolare del sesto superiore, il cui asse deve avere un'inclinazione mesiale (ponte di smalto). Verso la fine del ciclo si deve avere un contatto solo sul canino del lato opposto che favorisca l’azione di schiacciamento degli alimenti da parte dei muscoli elevatori. Eventuali contatti bilancianti distali o mesiali al canino vengono definiti “inter-

dr. C. Boschin

Fig. 8 Emi-bite applicato per la funzionalizzazione

Fig. 6 Elettromiografo di un morso di costruzione: la torta è equilibrata e indica un bilanciamento corretto dei muscoli ferenze” e come tali potenzialmente lesivi o destabilizzanti in una riabilitazione con bite occlusale. 2. FUNZIONALIZZAZIONE CLINICA DEL BITE SDOPPIATO La complessità della cinematica articolare rende difficile la riproduzione artificiale di movimenti mediante articolatori. Questo aspetto ci ha indotto a eliminare qualsiasi strumento da banco, affidando totalmente la procedura di funzionalizzazione del bite occlusale al clinico. Per garantire praticità ergonomica e predicibilità ai nostri risultati clinici, abbiamo ideato un bite che può essere separato in due parti e riassemblato dopo la sua funzionalizzazione nel cavo orale e consegnato al paziente. (Fig 5) La procedura clinica di adattamento funzionale del bite risulta semplice: nella nostra esperienza clinica sono sufficienti 20-30 minuti per ottenere un risultato di equilibrio muscolare monitorato con EMG. La “conditio sine qua non” per una semplificazione della procedura risulta il rilevamento di un'occlusione fisiologicamente stabile. Essa può essere identificata tramite analisi elettromiografica e/o con pedana stabilometrica. (Fig 6) Una volta identificato il morso di costruzione possiamo rilevare le impronte con il nostro sistema ottico 3D ed inoltrare al tecnico

il file .stl per lo sviluppo dei modelli digitali (Fig 7). Al medico odontoiatra verrà fornito un dispositivo separabile che gli permetterà di funzionalizzare l'emiarcata dx e sx in maniera indipendente. La procedura clinica prevede l'applicazione di un segmento del bite sdoppiato nel cavo orale. (Fig 8) Stimolando i cicli masticatori con una gomma da masticare nel lato senza dispositivo e colorando con un comune spray di cera verde la porzione di bite che dovremo funzionalizzare, riscontreremo le interferenze distale e mesiale al canino del lato bilanciante. (Fig 9) Con questa semplice metodica costruttiva del bite si evidenzia quanto segue: - possiamo eliminare un iter procedurale stereotipato (arco facciale e articolatore) che ha poche probabilità di essere compatibile con il sistema artromuscolare del paziente; - la procedura clinica risulta confortevole per il paziente e ridotta nei tempi per il clinico; - possiamo trasferire la dimensione verticale ottenuta senza deteriorare il bite per una successiva riabilitazione protesica. Fig. 9 Interferenze bilancianti evidenziate durante i cicli masticatori con gomma da masticare BIBLIOGRAFIA [1] Ministero della salute: raccomandazioni cliniche in odontostomatologia [2] Int J Comput Dent. 2007 Jul;10(3):265-84.

Tecnica costruttiva del BITE SDOPPIATO Il bite sdoppiato nasce dall'esigenza di poter avere un dispositivo che si separi senza doverlo rompere e ricomporlo alla stessa maniera, senza l'ausilio di resine acriliche, riuscendo ad avere sempre un bite con le stesse caratteristiche iniziali. Si parte da un'impronta superiore ed inferiore e un morso di costruzione fornito dal clinico, oppure dei modelli scansiti con telecamera intraorale, come in questo caso dove viene fornito al tecnico anche la posizione dei modelli secondo la psizione rilevata. (Fig 1 e fig 2) La costruzione prevede la modellazione di un filo in acciaio da 1 mm formando una U inserendo un morsetto su uno dei Fig. 1

due fili che permetterà al dispositivo di non sganciarsi accidentalmente e permetterà al clinico di separare il bite solo mediante una chiavetta. (Fig 3) Viene termoformata sull'arcata un disco di "Duran" da 1.5 mm di spessore, rifinita vestibolarmente un mm sotto l'equatore del dente, lingualmente estesa fino a 2/3 mm sotto il margine cervicale del dente. La stampata così ottenuta viene funzionalizzata in base alla posizione delle arcate dettata dal morso di costruzione. Essendo dei bite molto sottili, la maggior parte delle volte è sufficiente per fuzionallizzarlo lo spessore del disco, altrimenti si interviene aggiungendo della reFig. 2

Fig. 3

sina, per riuscire a fornire un bite che abbia contatti puntiformi, ma con versanti cuspidali ben evidenti, che in seguito verranno regolarizzati dal clinico. Formato il sistema di sganciamento, viene posizionato lingualmente agli incisivi, centrato con la linea mediana. A livello dell'inserzione della chiavetta sul martinetto di blocco viene messa una goccia di cera, in maniera da non permettere alla resina di occludere l'inserzione della stessa. (Fig 4) Posizionato come sopra descritto il sistema di sganciamento mediante una piccola goccia di colla, controllando il suo parallelismo rispetto al piano occlusale, e controllando che non ingombri Fig. 5

eccessivamente, viene resinato e polimerizzato. (Fig 5) Dopo la polimerizzazione e la rifinitura, viene separato con il seghetto medialmente, facendo attenzione a non toccare i fili di scorrimento. Viene aperta la via per permettere di accedere alla vite di serraggio del marteinetto, una volta sbloccata si separa il bite, provando più volte la ricomposizione dello stesso. È fondamentale che i fili della "U" siano parallelli, altrimenti non permetterebbero la separazione del bite. (Fig 6 e fig 7) Lucidato con tecniche trtadizionali, il bite viene fornito al clinico che provvederà a funzionalizzarlo nella bocca del paziente. Fig. 6

Fig. 4

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Fig. 7


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