Informare Agosto 2012

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Anno 8° - Numero 112 - AGOSTO 2012

Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno” GA.SA

GA.SA

Federico Lesta Angolo: Viale Oleandri / Viale Acace Pinetamare - 81030 Castel Volturno (CE)

Tel. 0823 18 75 291

LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO

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GIOCATTOLI - RICARICHE DVD - FAX - LOTTERIE SCHEDE INTERNAZIONALI ABBONAMENTI E BIGLIETTERIA TRASPORTI PUBBLICI

Porto Turistico, audizione presso la Regione > > > pag.4

Balneabilità, qual’è la verità? > > > pag. 5

Senesi: Rifiuti, costi raddopiatti per cittadini e commercianti > > > pag. 6

La proposta: Napoli, lo stadio a Castel Volturno! > > > pag. 7

A testa alta, presentazione del libro di Paolo Miggiano > > > pag. 8

Continua il festival dell’impegno civile > > > pag. 8

Cooperazione e scambio interculturale, parole che esprimono la volontà di trovare soluzioni immediate ai problemi di oggi. Il significato più alto della parola integrazione, dunque, raggiunge la sua sintesi realizzando concrete iniziative di solidarietà sociale. Grazie a Domenico Ciccarelli della Good News Napoli Nord e allo staff dell’ Hyppo Kampos Resort, quindici ragazzi provenienti da tutte le parti del mondo hanno avuto l’ occasione di conoscere il territorio di Castel Volturno e di Pozzuoli. Studenti neo-laureati, provenienti dal Canada, Messico, Turchia e anche dall’India, ogni anno si rivolgono all’ AISEC, associazione studentesca che permette a più di 35000 studenti di vivere esperienze lavorative all’ estero con un programma di scambio. Gli stagisti, immersi nella natura castellana del Resort o im-

pegnati sulle spiagge del Fusaro con il progetto della “Social beach” , hanno mostrato grande interesse alle bellezze del nostro territorio. Proprio qui, nel cuore dell’area flegrea, la Nuova Emmaus, comunità di recupero di minori, in stretta sinergia proprio con tanti studenti volontari provenienti da tutto il mondo, ha recuperato l’area esterna e la spiaggia adiacente alla comunità stessa, trasformando un sito degradato in un luogo fruibile gratuitamente dalle famiglie, ma soprattutto dai ragazzi del territorio. Attraverso questi piccoli gesti i giovani dimostrano di volersi riprendere i loro spazi, di voler contribuire al rilancio di un territorio. Ed è proprio nelle nuove generazioni che l’Italia deve trovare il terreno fertile dove far attecchire il seme della rinascita spirituale e sociale della società. Sono loro, le nu-

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ove leve, che tracciano il solco attraverso il quale dovrà passare il fiume del riscatto. Noi ragazzi di Officina Volturno, in collaborazione con gli organizzatori,abbiamo partecipato con slancio e ospitalità al progetto cercando di trasferire l’esperienza acquisita negli ultimi anni. L’iniziativa più simpatica è stata quella di girare un video che abbiamo intitolato: “Contro tutte le mafie in tutte le lingue del mondo”. Anche se non è stato semplice spiegare il termine “mafia” e “camorra” a ragazzi provenienti da continenti lontani, immediata e coinvolgente è stata la loro adesione e partecipazione. Il video è visibile su http://www.youtube.com/watch?v=sLyG QNzfGt8&feature=share. Officina Giovani


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INFORMARE

Politica & Ambiente

Spiagge: diritti e doveri dei bagnanti La stagione estiva è in pieno corso, pertanto abbiamo stilato uno vademecum su diritti e doveri dei bagnanti. Le spiagge sono beni demaniali, ossia di proprietà dello Stato. Parte di esse vengono date in concessione a soggetti privati (i cosiddetti lidi), che

possono chiedere a coloro che vogliono permanere sul lido un biglietto di ingresso per consentire l’uso di alcuni servizi (docce, servizi igienici, spogliatoi, servizio di salvataggio e pulizia dell’arenile). L’affitto di sdraio, ombrelloni e cabine, il cui prezzo a volte è già compreso nel biglietto di ingresso, non è obbligatorio, ma facoltativo. Il bagnante può quindi, in perfetta autonomia, decidere di non usufruirne dopo aver pagato il biglietto di entrata. Non è consentito l’accesso e la sosta agli ani-

mali, salvo nei casi in cui sia espressamente previsto. È vietato giocare a pallone, con le racchette o, comunque, praticare attività ludiche che possano arrecare disturbo ai bagnanti, a meno che non ci siano aree allestite a tale scopo. Spesso le ordinanze comunali vietano di accendere falò sulle spiagge. Prima di organizzare quindi tali raduni è sempre meglio accertarsene allo sportello del Comune. È vietato praticare il nudismo, salvo che nelle aree riservate [Lo ha ribadito la Cassazione in una recentissima sentenza, con la quale ha confermato l’ammenda di 1.200 euro disposta dal Giudice di Pace di Taormina (ME) nei confronti di un uomo trovato senza costume su una spiaggia pubblica. Nonostante l’evolversi del comune sentimento – sostiene la Cassazione – il nudo integrale, esibito su una spiaggia pubblica non naturista, provoca turbamento nella comunità]. Se il bagnante vuole semplicemente ac-

Discariche abusive: un tunnel senza uscita!

Persiste il problema dei rifiuti nei territori dell’Agro Aversano Si parla molto del bisogno di rispettare l’ambiente, dei doveri che ogni cittadino ha nei confronti del suo paese, delle sue strade e della sua stessa salute; ma a quanto pare c’è ancora qualcuno, forse troppi, che ancora non si accorgono di questa urgente necessità che riguarda i nostri paesi in particolare, afflitti sempre più dal terribile morbo dei rifiuti. E’ naturale, allora, che, di fronte all’apatia delle genti e al comune menefreghismo, anche le speranze di pochi finiscono per precipitare in una oscura delusione. Quella delusione che

INFORMARE Registrazione c/o il Tribunale di S.Maria C.V. N° 678 del 03/04/2007 ---------------------------------------------Periodico edito dall’Associazione Culturale e Politica Centro Studi Officina Volturno.

Responsabile editoriale: Giancarlo Palmese *** Direttore responsabile: Tommaso Morlando *** Responsabile Area Legale: Avv. Fabio Russo *** Grafica: Dariusz Gnatek Fotografo: Gennaro Versi *** Responsabile distribuzione: Fabio Paradisone *** La tua posta va indirizzata a: INFORMARE P.zza Delle Feste 7/8 Pinetamare 81030 Castel Volturno (CE) e-mail: informare@officinavolturno.com Tel/Fax: 081 509 70 39 siti internet: www.officinavolturno.com www.informareonline.com Chiuso il: 28/07/2012 Numero Copie : 4000 Stampa: LITERSTAMPA Corso Umberto I, 297 81039 Villa Literno (CE) Tel. 081/8928482

distrugge l’anelato ottimismo esattamente nel momento in cui nubi di fumo velenoso, causato dall’immondizia bruciata, arrivano fin dentro le nostre case, dritto ai nostri olfatti e ai nostri polmoni. A Casapesenna e nelle zone immediatamente confinanti, la problematica dei rifiuti gettati abusivamente per le strade, insieme anche al drastico calo della raccolta differenziata, nelle ultime settime, ha raggiunto punti estremamente gravosi. Le cooperative locali, tra cui spiccano L’Upc e Casapesenna Futura, hanno prontamente denunciato il fatto alla commissione straordinaria. Per fare qualche esempio: hanno riportato le condizioni della III traversa di via S. Filomena, nonché quella dell’area mercato in via Roma. Entrambe le zone sono state difatti sormontate da cumuli di immondizia e come se questo non fosse già abbastanza dannoso, il tutto è stato dato alle fiamme. Per il momento, un momento che però sembra durare una vita, la problematica rimane insoluta e le parole dei rappresentanti dell’ Upc si riempiono giustamente di amarezza in una loro comunicazione in cui affermano: «Mal Mal si comprende come si riesca a restare insensibili a queste problematiche senza pensare ai propri figli che sono obbligati e condannati a respirare veleni. I cittadini di Casapesenna hanno una sola certezza: nessuno oserà mai

fare qualcosa per il nostro territorio. Ormai gli anni trascorsi e le tante aspettative deluse devono insegnare tanto a questa comunità, cioè che mai nessuno si è speso per questo territorio e quando qualcuno ha dato qualcosa lo ha fatto per ricevere molto, ma molto di più del proprio sacrificio». E’ giusto, tuttavia, considerare anche l’altra faccia della medaglia, e cioè che non sono pochi i cittadini sensibili a queste problematiche e disposti ad impegnarsi per risolverle. A testimoniarlo è la raccolta firme che è stata avviata per ottenere la bonifica dei rifiuti e soprattutto per l’attivazione del PUC, utile anche per salvare alcuni immobili abusivi: per lo più case abitate da intere famiglie. Ma finché si parlerà di casi isolati e finché non si innalzerà una comune indignazione, purtroppo anche questi positivi progetti saranno costretti a naufragare e a perdersi nei meandri di ignobili scenari, sotto i quali la firma continua ad essere anonima. FILOMENA DIANA

cedere al mare non è obbligato a pagare il biglietto di ingresso dello stabilimento balneare. Non è, invece, consentito sostare sulla spiaggia in concessione, né sulla corrispondente battigia [Con battigia si intende il lembo di sabbia di cinque metri compreso tra il mare e il punto di massima estensione dell’onda sulla spiaggia]. Questi spazi non possono essere occupati da persone o cose, in particolare da attrezzature da spiaggia, come ombrelloni e sedie sdraio, se non per il tempo necessario al transito. In sintesi: sono permessi l’accesso e il passaggio, ma non è ammessa la sosta [Legge Finanziaria 2007, art. 1, comma 251]. E' permessa, però, la sosta sugli scogli che certamente non sono in concessione. L’arbitrario divieto d’accesso o la richiesta di somme di denaro rappresentano un abuso e, pertanto, vanno segnalati alle autorità competenti. Gli stabilimenti balneari devono essere intervallati da spiagge libe-

aste degli stabilimenti balneari previste dall’Unione Europea a partire dal primo gennaio 2016. L’agitazione è stata decisa oggi dai Sindacati di categoria SIB – Confcommercio, FIBA – Confesercenti, CNA – Balneatori e Assobalneari Italia – Confindustria, insieme ad un pacchetto di iniziative che verranno attuate nel corso del mese di agosto su tutte le spiagge. Le Organizzazioni chiedono all’Esecutivo la riapertura del tavolo di confronto

TOMMASO MORLANDO

La pineta del Litorale: Un immenso tesoro!

CASTELVOLTURNO. Solo pochi giorni trascorsi nel Salento, a pochi passi da un mare che assume tonalità di colore blu-azzurro impossibili da descrivere, servono gli occhi e la vista per capire quanto ci sia di eccezionale in questa meraviglia della natura. Prima di raggiungerlo, ci si imbatte in una immensa pineta, simile ad altre di vegetazione mediterranea, una come le tante sparse sul territorio nazionale, diverse tra loro soltanto in aspetti fondamentali che ricavano dalla bellezza donata dalla natura anche un luogo di sviluppo e di ricchezza per l'intero territorio. Anche a Castel Volturno abbiamo questo tesoro immenso, la pineta, che può e deve essere usata e sviluppata, rispettando la natura ed il paesaggio, innanzitutto attraverso un percorso di fuoriuscita dal degrado e dalla incuria, iniziando una vasta operazione di bonifica, che porterebbe sviluppo in termini lavorativi ed occupazionali. Al momento questo immenso tesoro, purtroppo, è il regno della sporcizia assoluta, abbandonato da anni è diventato luogo non solo di sversamento di rifiuti normali, ma anche di rifiuti altamente nocivi alla salute (amianto, plastiche etc.). Quello che potrebbe essere un perfetto e naturale punto di accesso alla spiaggia, come avviene nel Salento, è al momento, specchio fedele di un territorio martorizzato dalla incapacità della gestione delle risorse della macchina amministrativa e bisogna dirlo, anche da tanta inciviltà dei cittadini, parte in causa del degrado in cui versa questa risorsa. Questo è uno dei grandi progetti, da cui poter

SIB: il 3 Agosto ombrelloni chiusi per protesta

Il prossimo tre agosto i balneari di tutta Italia incroceranno gli ombrelloni in segno di protesta per manifestare contro il silenzio del Governo riguardo ai problemi della categoria. I clienti degli stabilimenti dovranno aspettare le 11 del mattino per potersi riparare da solleone, fino a quando cioè i gestori riprenderanno la normale attività dopo aver reso note le motivazioni del fermo, (saranno regolarmente garantiti i servizi di salvataggio). In particolare la protesta mira a dire no alle

re, senza che queste ultime siano relegate nelle aree meno suggestive e periferiche del litorale. È inoltre necessario che via sia proporzione tra le spiagge in concessione e gli arenili direttamente fruibili [Legge Finanziaria 2007, art. 1, comma 254. Questa nota è tratta da leggi nazionali. Esistono anche delibere regionali e comunali. Ma oltre ogni legge, è fondamentale il “buon senso” ed il “senso civico” che dovrebbe prevalere su i tutto ]. La pulizia delle spiagge libere è di competenze comunale. I prezzi praticati dagli stabilimenti balneari devono essere conformi alla qualità e quantità dei servizi messi a disposizione della clientela. I bagnanti che ravvisino una violazione dei loro diritti possono rivolgersi alla polizia municipale, ai carabinieri, alla capitaneria di porto.

per redigere un documento condiviso con le misure da mettere in campo per superare la condizione di difficoltà che sta paralizzando il settore balneare già fortemente provato dagli effetti della crisi economica. Le Associazioni di categoria hanno invitato le Istituzioni locali ad unirsi alla manifestazione di protesta contribuendo in questo modo a dare visibilità ad una situazione che sta mettendo a rischio imprese e posti di lavoro. Info: ufficio stampa SIB cell. 339.4500094

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Maurizio Fabiani partire, per poter rivalorizzare e ridare slancio, ad una terra che nella natura ci offre, ogni giorno la possibilità, ai nostri occhi, di poterla adottare e modificare, attraverso un percorso di sviluppo ed investimento nelle risorse esistenti, contribuendo allo stesso tempo alla riconquista di spazi abbandonati e alla messa in moto di un turismo su larga scala, che con il suo incremento porterebbe un miglioramento generale di tutti gli aspetti legati al suo sviluppo sostenibile. Valorizzazione e fruibilità devono diventare imperativi assoluti delle politiche future, per qualsiasi amministrazione presente e futura, nelle gestione dei beni ambientali di cui il nostro territorio ne è particolarmente in possesso; simili ricchezze non possono essere più disperse e abbandonate, in quanto le occasioni di sviluppo devono essere costruite basandosi sulla riconversione in bellezza di un patrimonio andato dimenticato e perduto. Una corretta rivalorizzazione di questo immenso tesoro, sarebbe anche un luogo di incontro durante l'intero anno solare, per le famiglie e per tutti i cittadini; inoltre si potrebbero creare in sinergia con gli istituti scolastici, itinerari didattici e di educazione al rispetto della natura, che per i nostri bambini sarebbe fonte di studio e divertimento. La pineta costiera di Castel Volturno non ha nulla da invidiare a quella del Salento in termini naturali, c'è bisogno invece della mano giusta dell'uomo, nel rispetto ambientale, per poterne trarre anche un punto di forza economico, turistico e culturale per tutto il territorio. MAURIZIO FABIANI


Cronaca e Attualità

INFORMARE

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A 20 anni dalla strage di via D'Amelio Da Castel Volturno le proposte di CGIL e FLAI:

In occasione del ventennale della strage di via D’Amelio dove perse la vita Emanuela Loi, la prima poliziotta italiana ad essere uccisa in un agguato mafioso, il COISP, in un’ottica di studi delle politiche di genere, ha deciso di aderire, con una campagna dal nome “Le strade delle Poliziotte”, al gruppo “Toponomastica Femminile” (www.toponomasticafemminile.it), attivo anche su facebook e nato da un’idea di Maria Pia Ercolini, autrice del libro: “Roma, percorsi di genere femminile”, con l'intenzione di impostare ricerche, pubblicare dati e fare pressioni su ogni singolo territorio affinché strade, piaz-

ze, giardini e luoghi urbani in senso lato, siano dedicati alle donne. Gli odonimi dei centri urbani, nell’Europa continentale, sono il risultato di scelte politiche e ideologiche ben chiare e consentono di leggere orientamenti e mode delle rispettive società. Nell’Italia preunitaria prevalevano il riferimento ai santi, a mestieri e professioni esercitate sulle strade, e alle caratteristiche fisiche del luogo. In seguito, la necessità di cementare gli ideali

Qualità e legalità per rispondere alla crisi

nazionali, portò a ribattezzare strade e piazze dedicandole a protagonisti, uomini, del Risorgimento e in generale della patria; con l’avvento della Repubblica, si decise di cancellare le matrici di regime e di valorizzare fatti ed eroi, uomini, della Resistenza. Il COISP attraverso le sue strutture territoriali chiederà ai Comuni di intitolare vie, piazze, musei, giardini, edifici pubblici ad Emanuela Loi ed a tutte le donne appartenenti alle Forze di Polizia che hanno donato la loro vita alle istituzioni democratiche contribuendo alla sicurezza del Paese, nonché a proseguire con progetti di sensibilizzazione della cittadinanza e di promozione delle figure femminili di rilievo, portando così un valore aggiunto al miglioramento della città e della cultura. Il COISP ritiene opportuno evidenziare, attraverso l’iniziativa “Le Strade delle Poliziotte”, l’eroismo quotidiano delle donne e degli uomini della Polizia di Stato e delle altre Forze di Polizia, che in alcune circostanze sono chiamati al supremo sacrificio della vita. Cosi come ricordiamo oggi la strage di via D’Amelio non dimentichiamo altre centinaia di eroi che in tutto il Paese hanno contribuito alla difesa dei cittadini da ogni forma di criminalità. LA SEGRETERIA NAZIONALE DEL COISP

CASTEL VOLTURNO. In questo territorio convivono la grande tradizione della filiera bufalina, le esperienze di emersione alla legalità rappresentate dalla cooperativa Don Peppe Diana che produce la 'mozzarella della legalità' ed episodi come il recente fatto giudiziario che ha coinvolto l'Azienda 'Mandara' che rischiano di indebolire il lavoro che per anni si è fatto per portare i prodotti bufalini casertani a livello di eccellenza e marchio dop riconosciuto come qualità al livello internazionale'. Lo hanno dichiarato congiuntamente Serena Sorrentino delle Segreteria Nazionale CGIL e Stefania Crogi, Segretario Generale FLAI, nel corso dell'iniziativa che si sta svolgendo a Castel Volturno "Tuteliamo il lavoro pulito". “Qualità e legalità - proseguono - sono la chiave di competizione che possono essere una valida risposta alla crisi". Per queste ragioni FLAI e CGIL auspicando che la magistratura accerti in fretta la verità giudiziaria, chiederanno subito: di incontrare l'amministratore giudiziario nominato per l'azienda Mandara al fine di garantire la sicurezza occupazionale per i lavoratori coinvolti; di incontrare il Prefetto e chiedere la verifica sui controlli attuati per il rilascio del marchio dop e la certificazione del rispetto dei protocolli di lavorazione; verificare le condizioni per costituirsi parte civile nei confronti di quelle aziende che violando le regole rischiano di compromettere lo sviluppo e le opportunità di "Terra di lavoro'”. CS GIANCARLO PALMESE

Disservizi.LaDenunciadelCavalierMicheleCarlone CASTEL VOLTURNO. Sono ormai svariati mesi che

si presentano diversi disservizi all’interno del comune castellano. Tali disagi non colpiscono solo le persone comuni ma bensi sono fonte di gravi disagi per le persone disabili che vivono in zone limitrofe dovendo affrontare ,in molti dei casi, mille fatiche per poter prendere un bus o entrare in un edificio pubblico. La denuncia ci arriva da un persona che ha dato

molto alla Repubblica Italiana, il Cavalier Michele Carlone. Il Cavaliere ha da anni una protesi nel bacino che non gli permette di poter percorrere lunghi tragitti a piedi e di conseguenza deve necessariamente affidarsi ai servizi pubblici del comune. Il Cavaliere lamenta la carenza di tali servizi, come ad esempio l’assenza, da parecchi mesi, del passaggio del M1 all’interno del Villaggio Coppola e del sovraffollamento del bus da parte di extracomunitari. Servizi che non dovrebbero mancare all’interno di un comune vasto come quello di Castel Volturno e per di più sotto la supervisione di un commissario prefettizio, ma è anche vero che tali problemi non hanno carattere solo locale ma bensi si estendo ai vertici e sarebbe giusto interpellare i ministri compe-

tenti per cercare di risolvere questi problemi. Il Cavaliere ha dato tanto allo stato italiano combattendo per i diritti degli extracomunitari e partecipando al procedimento fondativo di vari sindacati di cui è stato personalmente il segretario ricevendo meritatamente una delle più alte onorificenze da parte dello stato italiano ed è per questo che tali diritti non devono mancare non solo perché il Cavaliere ha prestato servizi di estrema utilità allo stato ma anche per tutti i cittadini Italiani che necessitano di tali diritti ,sono principi fondamentali della Costituzione Italiana. Il Nostro appello è rivolto alle istituzioni e a chi di competenza affinchè si cerchi di tutelare e garantire i nostri diritti costituzionali.

VINCENZO LO CASCIO

Destra, sinistra, centro:

illusione e ipocrisia di parole senza senso

Guardavo la tv con i vari Bersani, Casini e Berlusconi che commentavano l’operato del Governo Monti durante il Tg, se il conduttore non avesse spiegato che il primo è il segretario del Partito Democratico ovvero il maggior partito di sinistra, che il secondo è il segretario dell’Unione di Centro ovvero rappresenta i moderati ed il terzo è il proprietario del Popolo della Libertà, ovvero la destra italiana, avrei avuto molte difficoltà a distinguerli in base alle idee che esprimevano. Parole difficilmente traducibili in un’idea chiara e concreta ma tante chiacchiere con distinguo che si traducevano nel votare tutti uniti la fiducia al Governo Monti. Difficilmente accettabile per chi identifica la sinistra in Enrico Berlinguer, la destra in Giorgio Almirante ed il centro in Alcide De Gasperi. Potevi non essere d’accordo con quello che dicevano, con le loro idee ma avevano carisma, capacità, morale ed erano identificabili in un ideale che era conseguente al proprio modo di essere e di apparire. Erano politici, erano statisti, parlavano alla gente, dei problemi della gente, avevano un’idea di società, sapevano far sognare, dare un esempio, dare la speranza di un futuro migliore. Questi parlano di alleanze, di come vincere le elezioni a scapito degli altri e comunque tutti contro il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e non di come risolvere i problemi della gente, di come creare lavoro, diminuire la pressione

fiscale, garantire una vita dignitosa a tutti, migliorare l’efficienza della Giustizia piuttosto che della scuola o della sanità o dei trasporti o del territorio. Sintesi comune il popolo dipendente e pensionato deve pagare gli errori di chi li governa e/o li ha governati, il debito pubblico, la corruzione, l’evasione fiscale e contributiva, i vari indulti, gli sprechi, i costi e gli abusi della politica. Seppure costoro sono i maggiori esponenti della attuale maggioranza di governo non possiamo dimenticare il crollo della Lega Nord di Bossi che è stata costretta per vari scandali a levare dal proprio simbolo il nome del fondatore “Bossi”. E della riduzione di consensi dell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro che dice alcune cose condivisibili ma a guardare i fatti è un partito senza più il mordente e l’identità del Di Pietro, magistrato conosciuto per “Mani Pulite”. Bersani chi rappresenta, non riesco a capirlo, forse ha dimenticato chi era Enrico Berlinguer. Berlusconi è chiaro chi rappresenta, ma insieme a qualche ex colonnello di AN non rappresentano certamente l’eredità di Giorgio Almirante. Casini, pure si capisce chi rappresenta ma non è Alcide De Gasperi. Questi personaggi abusano delle eredità del passato e dovrebbero avere il coraggio e l’umiltà di ammetterlo e di cedere il posto ad altri. enzo1@inwind.it PISCICELLI VINCENZO

Presentazione del libro:

Confessioni di un Killer

Venerdì 3 Agosto 2012, alle ore 18,30, presso la sede del Centro Studi Officina Volturno, in Pinetamare alla Piazza delle Feste 7/8, si terrà la presentazione del libro "Confessioni di un killer". Interverrà ovviamente l'autrice dell'opera, Daniela Crescenzo, giornalista de Il Mattino, nonchè G. De Crescenzo Battista D’Angelo dell' Associazione Antiracket di Castel Volturno, Daniele Manzo dell'Associazione Villaggi Globali e Raffaele Vitale, Sindaco di Parete. L'incontro sarà moderato da Vincenzo Ammaliato, anch'egli giornalista de Il Mattino. L'iniziativa è stata realizzata in collaborazione con AISLO, Associazione Antiracket “D. Noviello”, GIT Banca Etica, Missionari Comboniani, Officina Volturno e Villaggi Globali. Il libro racconta la storia di Oreste Spagnuolo, killer della camorra ed artefice, con Giuseppe Setola, della strage dei ghanesi avvenuta nel Settembre del 2008 a Lago Patria. FABIO PARADISONE

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Ambiente

Porto Turistico: audizione presso la Regione Annunciato per novembre il termine ultimo per l’inizio lavori, ma restano ancora molte questioni aperte Il Porto turistico di Pinetamare è stato l’oggetto specifico di un Audizione tenutasi lo scorso 28 Giugno presso la sede del Consiglio Regionale della Campania, all’attenzione della Terza Commissione Consiliare Permanente, Attività produttive, Programmazione, Industria e Turismo. A fare gli onori di casa il Consigliere Consoli, vice Presidente della Commissione stessa. Sono intervenuti, tra gli altri, Antonio Piscopo, Presidente generale dell’Arpac, l’ing. Amodio Fioretto, funzionario della Regione Campania, responsabile della supervisione del corretto svolgimento della messa in opera del progetto del porto, Gennaro De Micco, rappresentante Cisl, Antonio Russomando, nella veste di ex dipendente della struttura portuale San Bartolomeo e di ex consigliere comunale, l’arch. Raffaele Buonanno, presidente della Lega Navale di Castel Volturno e l’Associazione Commercianti di Pinetamare, rappresentata dal Presidente Agostino Marchesano, il segretario Daniele Manzo e l’associato D’Auria. Molte e significative le questioni affrontate, tutte finalizzate a far chiarezza sui tempi e le modalità di realizzazione dell’importante approdo turistico. Tra i punti nevralgici che sono stati sviscerati, si segnalano le preoccupazioni, espresse da

De Micco, in ordine alla situazione di tutti i lavoratori risultati danneggiati dalla chiusura del molo San Bartolomeo. Sul punto si è pronunciato anche Russomando, precisando che la Mirabella, ai tempi della chiusura del vecchio porto, garantì tempi brevi per l’inizio dei lavori, laddove sono trascorsi invano già 4 anni. Lo stesso Russomando, ha poi evidenziato anche un problema di permessi locali afferenti il progetto. Anche l’arch. Buonanno ha evidenziato problematiche di natura tecnica, in particolare errori di progettazione legati alla futura struttura, la quale sembrerebbe non essere idonea a fronteggiare le mareggiate. Altro punto dolente, fatto rilevare da Marchesano dell’Assocommercianti di Pinetamare, è il totale stato di abbandono istituzionale dei commercianti di Pinetamare in virtù della mancata partenza dei lavori del Porto Turistico, che sta determinando da tempo l’irreversibile chiusura di molte attività commerciali, In tal senso, però, l’ing. Fioretto ha voluto rassicurare tutti asserendo che i lavori inizieranno categoricamente entro Novembre 2012. Altra nota positiva è stato l’impegno che si è assunto il vice presidente della Terza Commissione Consoli di farsi portatore di una rapida risoluzione della questione del molo San

Domiziana 2012, lo Stato dell’arte

Mare non più blu, spiagge solo a pagamento, rubinetti secchi, venditori ambulanti divenuti stanziali, parcheggiatori abusivi e tanto altro, tutto caratterizzato dalla violazione dei diritti minimi e inviolabili: è decisamente un’estate in salita quella da poco iniziata per Castel Volturno, e soprattutto per la località domiziana che nei fine settimana dei mesi caldi attira il più gran numero di bagnanti e di turisti mordi e fuggi, Pinetamare. Qui, nel quartiere a sud del litorale casertano, nel week and è una vera e propria babele, dove i diritti pare scompaiano e esistono solo doveri, imposti peraltro non dalle istituzioni, ma dai prepotenti di turno. E in questo stato di abbandono e di anarchia lo stato sembra resti a guardare. Questo perché l’amministrazione comunale a Castel Volturno non c’è, sciolta con decreto del presidente della repubblica, e perché nelle casse comunali prosciugate dal dissesto finanziario non ci sono soldi da destinare a controlli e prevenzione. Ma anche il controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine è piuttosto labile. La massiccia presenza in zona di tutori della legge, pubblicizzata ampiamente dal famigerato “modello Caserta” (istituito subito dopo la strage della sartoria), in questa calda estate appare soltanto un lontano ricordo. E i vuoti di potere a Castel Volturno si palesano soprattutto nei fine settimana, quando sulla striscia litoranea aumenta la presenza di utenti e calano gli uomini a disposizione delle istituzioni a causa di turnazioni e le ferie. Peraltro, al comando dei vigili urbani, dopo che la società di leasing si è ripresa le quattro vetture che aveva affida-

to al corpo perché non pagata, agli agenti di polizia municipale è rimasta una sola vettura, ma spesso non può essere neanche utilizzata perché col serbatoio a secco. Mentre polizia e carabinieri, anche loro con a disposizione una sola volante, la utilizzano solo in caso di eventi di portata sociale e criminale elevata. Il palazzone inaugurato pochi mesi fa a Pinetamare della forestale, invece, il sabato e la domenica resta vuoto (in servizio attualmente oltre al comandante ci sono solo altri due agenti). E se si contatta la capitaneria di porto dopo le cinque del pomeriggio, le telefonate vengono autonomamente smistate all’ufficio di Pozzuoli. In pratica, al cittadino per far valere i suoi diritti negati non basta rivolgersi ai numeri di emergenza, perché nei migliori dei casi gli sarà risposto che non ci sono uomini e mezzi da inviare sul posto. In questo panorama ha gioco facile chi se ne infischia delle leggi e mostra i muscoli nei confronti di chi desidera far rispettare leggi e regolamenti. Dimitri Russo, ex consigliere comunale del Pd, che aveva organizzato una manifestazione di protesta contro questo stato di abbandono di Pinetamare, col desiderio di varcare l’ingresso di un lido di Pinetamare senza pagare la gabella della discesa, ha dovuto fare retromarcia. La polizia lo ha diffidato da manifestare perché non aveva formalmente richiesto l’autorizzazione nei tre giorni precedenti come previsto dalla legge. Lui ieri ha fatto un passo indietro. I furbetti del quartierino, no; e Castel Volturno, e soprattutto la località di Pinetamare, sono stati nuovamente teatro dell’anarchia più totale. VINCENZO AMMALIATO

Bartolomeo. La volontà è quella di consentire la riapertura del vecchio approdo in attesa che partano ufficialmente i lavori del Porto Turistico. In tal senso, il 16 Luglio scorso, i commercianti di Pinetamare, unitamente alla

Lega Navale, alla Cooperativa di ormeggiatori della darsena e diportisti residenti, facendo seguito all’audizione, hanno inviato alla Terza Commissione Consiliare Permanente una nota di sollecito per attuare tutte le iniziative

necessarie a dare nuova linfa all’economica locale attraverso al riapertura della Darsena San Bartolomeo. Resteremo vigili sulla questione, e forniremo il mese prossimo tutte le ulteriori novità. LA REDAZIONE

Non tutti conoscono a pieno i diritti dei bagnanti e spesso i cittadini “ignari” si trovano a fronteggiare situazioni talvolta complesse che rappresentano dei veri e propri rompicapi sia per la cittadinanza che per gli esperti del diritto. A Castel Volturno la situazione è complessa poichè quando ci sono di mezzo le autonomie territoriali, il rischio è di dover fare i conti con normative che cambiano da un territorio all'altro, mandando in confusione i turisti. E' il caso, ad esempio, delle spiagge libere, che sono sottoposte a un primo livello decisionale ad opera delle Regioni, in linea con il quadro di riferimento nazionale, ma anche a un ginepraio di regolamenti comunali. La normativa nazionale impone come principio generale l'equilibrio tra spiagge in concessione e spiagge libere. Spetta poi alle Regioni e ai Comuni la garanzia e il rispetto di questo indirizzo nei piani regionali e nelle deleghe municipali. Questi enti intervengono non solo nelle concessioni, ma anche nel definire le distanze minime tra i lidi e nelle modalità riguardanti la loro manutenzione che di regola spetterebbe ai lidi confinanti in assenza di una normativa comunale. I problemi nascono in fase di applicazione, con molti stabilimenti che forzano le regole per mas-

simizzare i guadagni e spesso cercano di ingannare i consumatori giocando sulla mancata conoscenza normativa da parte di questi ultimi. Qui a Castel Volturno dall’avvento della Capitaneria di Porto nella frazione di Pinetamare sono state numerose le denuce ai vari stabilimenti balneari, quasi come se tale struttura desse un senso di sicurezza, confortando i cittadini e conferendogli il potere della denuncia. Tra le numerose denunce, quella sicuramente più gettonata riguarda l’accesso a pagamento all’interno dello stabilimento. Al riguardo la legge di riferimento che disciplina questa questione è l'art. 1 comma 251 della Finanziaria 2007, che recita così: è fatto obbligo per il titolare delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione. L’interpretazione della norma, dunque, lascia ben pochi dubbi: il titolare del lido non può pretendere in alcun modo un pagamento per il semplice accesso alla spiaggia. L’unico aspetto che non appare ben chiaro è se appunto la norma possa riferirsi sia al semplice ingresso per il raggiungimento della battigia, o anche per la sosta all’interno del lido stesso. Vi sono, a riguardo, diverse interpretazioni: la specificazione “anche al fine della balneazione” sembrerebbe secondo alcuni chiarire questo dubbio a favore anche delle persone che intendono permanere all’interno del lido privato, altri approcci invece limiterebbero la

possibilità di accesso gratuito solo alle persone che intendono transitare e raggiungere la battigia. Tuttavia è chiaro che l'accesso alla battigia, ovvero la striscia di sabbia di 5 metri da dove arriva l’onda, deve essere garantito e gratuito, ma ciò incontra dei limiti poichè non è consentito appore sulla battigia oggetti ingombranti, come lettini e ombrelloni,o intralciare il transito. Un analogo divieto, invece, è riferito ai stabilimenti balneari che non possono in alcun modo costruire strutture in cemento nella zona pubblica che hanno in concessione. Mentre risulta più eclatante la violazione dell’art.16 della costituzione che recita: Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche... subito ci fa pensare alle “ringhiere” presenti su tutto il litorale che impediscono il libero accesso al mare e alla spiaggia essendo una vera e propria violazione di uno dei principi costituzionali. Quelle ringhiere sono frutto di un’ordinanza comunale ma comunque ciò non toglie che tale ordinanza sia assolutamente “incostituzionale”. Dopo un incontro con la nostra redazione la Capitaneria di Porto si è resa subito disponibile nel dare delucidazioni sulla siuazione castellana dichiarando di attivarsi da subito con maggiori controlli ad ampio spettro affermando anche di aver ottenuto ottimi risultati riguardo la piccola spiaggia libera che si trova su lungo mare di Pinetamare.

Mare, un diritto della società civile

VINCENZO LO CASCIO

E’ possibile riutilizzare le acque reflue depurate ?

Il tema è complesso, già dal punto di vista normativo, anche se negli ultimi anni sono state apportate notevoli semplificazioni. Il riuso/riutilizzo parte dalla necessità di ottimizzare sempre più i consumi idrici che vedono per l’uso agricolo le necessità maggiori.

Gli investimenti per la gestione ottimale della risorsa idrica sono diminuiti drasticamente nell’ultimo periodo, pertanto, interventi urgenti per ridurre le perdite idriche negli acquedotti principali e nelle reti distributive sono stati ulteriormente rimandati. Quali soluzioni possibili ??? - Una soluzione è sicuramente il riutilizzo delle acque depurate, sia per uso industriale, sia per uso agricolo, ma la scelta di procedere secondo tale strada è alquanto difficile. - Riutilizzare le acque necessita di una depurazione molto spinta e di un obbligatorio trattamento terziario. Di fatto, si potrebbe anche parlare di un depuratore / potabilizzatore, perché, in uscita dal depuratore e prima di essere riutilizzate, le acque devono caratte-

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ristiche molto vicine alla potabilità. - E’ indispensabile, pertanto, individuare quegli impianti di depurazione che ricevono reflui con pochi contributi industriali, altrimenti il trattamento depurativo diventa troppo costoso e rischia di essere, comunque, inefficace. - L’ideale sarebbe un impianto di depurazione che riceve solo reflui domestici o assimilabili ai domestici. - Un altro punto fondamentale è l’ubicazione del depuratore, che dovrebbe essere scelto tra quelli più prossimi alle aree industriali e/o agricole, altrimenti il dispendio energetico per dislocare le acque trattate fino ai punti di utilizzo diverrebbe inaccettabile. Tratto dal Magazine ArpaCampania Ambiente del 30 giugno 2012


Ser vizi vizi Speciali Speciali Ser

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INFORMARE PAG. 5

Balneabilità… Quale è la verità ??? quelli che scaricano nei Regi Lagni - non ci sono i soldi per gestire gli impianti di depurazione e si fa solo la manutenzione ordinaria del poco che funziona - gli impianti sono in funzione, nel senso che entra quasi tutta la portata dalle fogne principali, ma gli impianti non sono a norma, soprattutto per la linea fanghi - i by-pass generali degli impianti sono numerosi con lo scarico diretto dei liquami a mare; ciò è dovuto agli innumerevoli problemi di gestione. Gli impianti di depurazione sono completamente da rifare e fortunatamente sembrerebbero esserci anche i progetti, ma mancano i fondi. Il problema più

I dati ARPAC dello scorso 10 luglio 2012 confermano e riaffermano la balneabilità su quasi tutto il litorale castellano, addirittura con dati di inquinamento bassissimi per molte località, soprattutto per Pescopagano e Destra Volturno che hanno ricevuto la classificazione ECCELLENTE. Il problema è che il 10 luglio era martedì, mentre stamattina 21 luglio (sabato) il mare è di un colore indefinibile, almeno in località Pinetamare. I motivi ? In alcune circostanze incidono temperature troppo alte e correnti marine, in altri casi i motivi sono sempre gli stessi : - non c’è un gestore effettivo degli impianti di depurazione, sia di Cuma, sia di

grande, però, riguarda il fiume Volturno, il Canale Agnena, il Torrente Savone, i Regi Lagni, il Lago Patria, l’Alveo Camaldoli, il Canale di Quarto… All’interno di questi canali è scaricato di tutto senza alcuna possibilità di controllo e monitoraggio. Quando piove il problema aumenta in maniera vertiginosa, ma… come tutti sanno… quando piove non c’è nessuno a mare e, quindi, l’acqua nera non la può vedere nessuno. Su questo enorme problema non è programmato nessun intervento, anche se alcune soluzioni sono possibili, ma costano troppo poco, come ad esempio, interventi estensivi di fitodepurazione. Ing. ANGELO MORLANDO

Denuncia Pubblica Da cittadini del Lago Patria/Licola ci giunge questa foto denuncia… “queste immense spiagge son terre di nessuno..o meglio sono volutamente lasciate alla mercè dei cosiddetti “cavallari”di dubbie appartenenze..devastano un litorale,offendono questi animali ed ammazzano queste bellezze naturalistiche.. che in altri “lidi”potrebbero essere fonte di un’economia, sviluppo turistico cn creazione di posto di lavoro,aggregazione per giovani e famiglie... l’abbandono è voluto per sof-

Delibera CIPE dell’11 Luglio 2012 Non ci sono soldi per il Litorale Domitio…

Si propongono di seguito gli interventi previsti dall’ultima delibera CIPE per complessivi 212 milioni di euro: - Comuni di Forio e Serrara Fontana - Realizzazione impianto di depurazione - Comune di Napoli - Interventi di adeguamento funzionale dell’impianto di depurazione Napoli Est - Comune di Benevento - Completamento rete fognaria e adeguamento impianti di depurazione - Comune di Lacco Ameno e Casamicciola -

Realizzazione impianto di depurazione - Comune di Capaccio - Adeguamento impianto di depurazione - Comune di Ercolano - Riordino dei collettori Napoli orientale “Darsena-Marinella”. L’unica buona notizia è che finalmente il Comune di Benevento, anche se tra qualche anno, si doterà di un completo sistema fognario – depurativo e non scaricherà più nel fiume Calore e, quindi, nel fiume Volturno.

focare una fonte di sviluppo e ricchezza. qui comanda ..sempre la stessa mano “infamante”... Tommaso Morlando - Queste spiagge potrebbero essere fonte di ricchezza per giovani e non se gestite in modo legale... ma si preferisce continuare con il degrado e l’illegalità... Queste sono denunce pubbliche... a chi tocca intervenire?

Poi non dite che la società civile non partecipa che volta la faccia ed è silente... la faccia la girano e da tempo, politici ed istituzioni che definire “ciechi” è un eufemismo.

ANGELO MORLANDO

Operazione spiagge pulite 2012 CASTEL VOLTURNO. Il 14 e 17 Luglio scorsi il Commissario straordinario, dott. Antonio Contarino, si è fatto promotore dell’iniziativa

“Operazione spiagge pulite 2012”. Le spiagge libere di Baia Verde e Ischitella sono state oggetto di fervida attività di pulizia. Con rinnovato impegno, rastrelli e sacchetti, i tanti volontari delle associazioni operanti sul territorio di Castel Volturno si sono ritrovati per proseguire un progetto già intrapreso nelle scorse settimane. Tra le fila dei volontari anche “giovanisssimi” che hanno dato un valido contributo nel raggiungere l’irrinunciabile obiettivo: ridare un

sorriso al bel Litorale Domitio. Anche in questa occasione la Senesi, con i propri mezzi, ha dato il proprio fattivo contributo. L’opera di pulizia degli arenili è stata ripetuta anche nelle giornate di sabato 21 e lunedi 23 Luglio! L’iniziativa è senza dubbio lodevole, e dimostra l’inequivocabile volontà dei cittadini di riappripiarsi dei propri spazi. Tuttavia, siamo convinti che soltanto una programma di interventi serio ed esteso a tutto il territorio potrà sortire gli effetti che si spera. Singole giornate a tema servono per dare un segnale, ma se ad esse non segue un’opera costante di

manutenzione e controllo, rimarranno ahimè slogan fini a se stessi, in quanto il giorno dopo le spiagge saranno di nuovo sporche. Inoltre, l’impegno meritorio delle associazioni di volontariato non può sostituirsi all’iniziativa del comune, che deve con propri mezzi garantire la pulizia e la salubrità delle spiagge. Dunque urge l’approvazione ad opera della Commissione straordinaria, di un Piano Spiaggia che regolarizzi anche questi aspetti

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fondamentali, che non possono essere relegati nell’ambito dell’improvvisazione. LA REDAZIONE


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Ser vizi Speciali

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Rifiuti: costi raddoppiati per cittadini e commercianti

L'assessore all'Ambiente e Ciclo integrato dei rifiuti della Regione Campania Giovanni Romano ha dichiarato: «Per lo svolgimento del servizio di raccolta differenziata i Comuni devono avvalersi, obbligatoriamente ed in via esclusiva, dei Consorzi laddove sono già operanti». Lo ricorda alle amministrazioni locali, in una missiva inviata ai prefetti, ai presidenti delle Province, ai 551 sindaci della Campania e ai commissari liquidatori dei Consorzi. «Le tensioni sociali legate alla protesta dei lavoratori dei Consorzi - ha aggiunto l'assessore Romano sono dovute allo scenario attuale in cui molti Comuni, con atteggiamenti censurabili anche da punto di vista del danno all'erario, hanno affidato a soggetti terzi o svolto in economia le funzioni che, per legge, avrebbero dovuto svolgere i Consorzi. I Consorzi, dal canto loro, afflitti da difficoltà finanziarie a causa delle morosità dei Comuni, non sono più in grado di assicurare servizi efficienti, ma non procedono alla definitiva liquidazione, principalmente a causa della mancata ricollocazione

del personale dipendente». dipendente «Per questo - ha precisato « Giovanni Romano - va ribadito che fino al 31 dicembre le attività di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti e di smaltimento o recupero dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata continuino ad essere svolte dai Comuni secondo le attuali modalità, che prevedono la prosecuzione delle attività da parte dei Consorzi. Agire in maniera diversa - ha concluso l'assessore regionale - significa gravare sui costi della pubblica amministrazione e acuire la crisi in atto nei Consorzi». sorzi Restiamo pienamente d’accordo con l’assessore Romano e con la speranza che i commissari del Comune di Castel Volturno si adeguino quanto prima, visto il risultato fallimentare della raccolta differenziata finora ottenuto. Si ricorda alla cittadinanza che i costi del servizio più quello di raccolta ai cittadini costano circa 9 MILIONI di EURO (€ 8.400.000 + € 600.000 accise pagata sempre dai cittadini sulle bollette ENEL). TOMMASO MORLANDO

La raccolta differenziata

Piccolo vademecum per i cittadini

La raccolta differenziata nel comune di Castel Volturno ha quotidianamente sviluppo con il sistema del porta a porta. I metodi di raccolta sono differenti per i cittadini residenti in villette e piccoli condomini e coloro che, invece, risiedono in residence o parchi. I residenti in abitazioni monofamiliari e piccoli condomini hanno in dotazione tre piccole pattumiere che dovranno essere esposte fuori l’uscio di casa nei giorni previsti per il ritiro. La pattumiera marrone dovrà essere utilizzata per il conferimento dell'umido posto all’interno sacchetti biodegradabili forniti dal comune, quella grigia, invece, conterrà i rifiuti indifferenziati mentre quella bianca carta

e cartone. I rifiuti indifferenziati, carta e cartone non hanno alcun bisogno dei sacchetti biodegradabili ma potranno essere diretta mente conferiti nelle pattumiere. Tutti coloro che abitano in condomini più grandi o residence possono conferire i rifiuti in appositi bidoni carrellati posti sotto i fabbricati o nelle immediate vicinanze. I colori sono gli stessi delle pattumiere con l’aggiunta del carrellato di colore giallo in cui deve essere conferito il multi materiale. Per operare una corretta differenziazione dei rifiuti tutti gli utenti sono stati dotati di un utile guida, alll'interno della quale sono illustrati i tempi e le modalità della raccolta differenziata. I rifiuti ingombranti

possono essere smaltiti direttamente dagli utenti presso l'isola ecologica sita in strada n°333, aperta dal Lunedì al Sabato dalle 8.00 alle 13.00 ed il Martedi ed il Giovedi dalle 14.30 alle 17.30, oppure ritirati presso il domicilio del richiedente contattando la Senesi al numero 0823.85.36.87. Un addetto raccoglierà la chiamata ed in breve tempo il ritiro sarà effettuato. Per qualunque dubbio o perplessità sulla collocazione dei rifiuti vi raccomandiamo di consultare "l'Alfabeto dei rifiuti". Pubblichiamo di seguito i dati relativi alla raccolta differenziata tratti dal sito: www.senesispa.it

ANNO 2011 Abitanti

Tot. Produzione [kg]

24.149

22.793.689

Tot. R.I. [kg]

Tot R.D. [kg]

Prod. Pro Capite [kg abitante/giorno]

Perc. Differenziata [%]

2,6

5,08%

29.635.180 1.158.509 ANNO 2012 [Da GENNAIO a MARZO]

Abitanti

Tot. Produzione [kg]

Tot. R.I. [kg]

Tot. R.D. [kg]

Prod. Pro Capite [kg abitante/giorno]

Perc. Differenziata [%]

24.149

4.104.782

3.717.260

387.522

1,87

9,10%

LA SENESI DA I NUMERI... Volevamo attendere Settembre per fare il punto sul lavoro svolto dalla Senesi, l’azienda che espleta il servizio raccolta rifiuti a Castel Volturno, ma dati i risultati di Luglio e le tante segnalazioni negative giunte in redazione, anticipiamo le nostre considerazioni, nella speranza che servano per evitare ulteriori disservizi per il mese di Agosto. La differenziata sul nostro comune allo stato è completamente fallimentare, basta leggere i dati ! Lascia perplessi, che sempre la stessa azienda, nella città di Aversa, come si evince dal sito www.senesispa. it, dichiari che in quella città si è giunti al 45% (se lo stesso risultato,

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fosse raggiunto a Castel Volturno, si risparmierebbero circa 2 milioni di euro all’anno). I cittadini ci chiedono perchè i dati giornalieri della raccolta, non vengono trasmessi al comune in tempo reale e gli stessi inseriti sul sito istituzionale. Ancora, si è constatato che in piena estate si manda il personale in ferie, ma senza sostituirlo con operai stagionali, e di conseguenza lo spazzamento stradale risulta inadeguato, come tanti altri servizi su cui stendiamo un velo pietoso. Infine, come avevamo preannunciato in una nota inviata alla Senesi, nonchè al Comune di Castel Volturno per conoscenza, la raccolta a cassonetto “sperimentata” in Pinetamare è risultata un bluff. TOMMASO MORLANDO


Cultura e società

INFORMARE

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Lo stadio a Castel Volturno ! vranno costruirsi il proprio stadio dove, ovviamente, riterranno più conveniente.La proposta dell’Associazione Officina Volturno

Passeranno ancora molti mesi prima di poter immaginare qualche soluzione per lo Stadio del Comune di Napoli. A pochi sfugge che invece è indispensabile lo Stadio per la SSC Napoli. La differenza è sostanziale. Se entro l’anno verrà approvata la Legge sugli Stadi (speriamo) saranno le Società Sportive a necessitare dello Stadio e non i Comuni. Questo vuol dire che le Società Calcistiche do-

e della consulta degli Esperti è quella di portare lo Stadio nel nostro Comune. Il luogo ottimale potrebbe essere quello sulla strada che collega Castel Volturno con Capua (S.S. 264). Perché proprio lì ???

- Perché è posizionato baricentricamente rispetto a tutto il territorio - Perché è una zona già ben servita con le infrastrutture viarie - Perché è la posizione più vicina al futuro Aeroporto di Grazzanise (che si farà !!!) - Perché i terreni sono in

gran parte agricoli e costano poco - Perché potrebbe essere l’occasione (ultima) che con

Lido Cormorano...

...accoglienza tutto l’anno Pane, vino e cortesia. E’ questo quello che troviamo scritto sul menù del Cormorano e che rappresenta il vero modus vivendi di questo bel lido-ristorante, situato in una ventilata insenatura di Pinetamare. Un’accoglienza che sa mettere a proprio agio i clienti, una conduzione familiare che permette un buon rapporto qualità-prezzo e la cucina della signora Ada, capace di farti sentire i profumi e i veri sapori di madre natura…fino a comprendere i due provetti bagnini, Carlo e Gianluca, fanno la differenza di questo posto. Come ci conferma lo stesso titolare Paolo Ferrara, coadiuvato dalla carismatica presenza del padre Arturo: “ Noi offriamo un mix di emozioni al fine di regalare momenti magici alla clientela, il tutto con qualità di servizi (internet WF ed anche il noleggio canoa) ed offerte, come l’ingresso famiglia dove i bambini fino a dodici anni non pagano. Vera novità è che saremo aperti tutto l’anno, quindi rappresenteremo un punto di

riferimento per questo litorale desideroso di riemergere. Grande successo sta ottenendo il nostro menù “Cormorano” consistente in 15 assaggi di antipasti di mare, più un primo piatto a sorpresa (che non sveliamo fino all’ultimo) del pescato del giorno, il tutto ad un prezzo economico. Il ristorante con vista mare rimarrà aperto anche d’inverno in un ambiente climatizzato, anche per cerimonie, feste private, cene a tema e meeting”. Come ultimo tocco, al Cormorano si può anche cenare con un piacevole sottofondo musicale concordato col cliente. Senza per questo fermarsi e con la voglia di guardare avanti a nuove iniziative. RECENSIONE A CURA DI FRANCESCO SASSONE

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l’opportunità di potenziare le infrastrutture viarie si possano finalmente realizzare le infrastrutture ferroviarie che colleghino Castel Volturno con Napoli. La nostra proposta la giriamo alla Commissione Prefettizia Castellana, ma anche a tutti i Comuni limitrofi, affinché in una battaglia comune possano veder realizzata un’opera che, unitamente all’Aeroporto di Grazzanise, potrebbe seriamente modificare le vicende economiche del nostro territorio. Il Presidente O.V. Giancarlo Palmese


Cultura e Società

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Continua il festival dell’ impegno civile nelle terre di Don Peppe Diana Due clamorosi appuntamenti nel bene confiscato in San Cipriano D’Aversa

Il 20 e il 21 luglio sono state per il festival dell’impegno civile, l’unica rassegna interamente svolta sui beni confiscati, due tappe decisive. I due appuntamenti ricchi di eventi si sono entrambi svolti nel bene confiscato a Pasquale Spierto, in via Ruffini a San Cipriano D’Aversa. Per la prima giornata è stata prevista la discussione sul tema “Il ruolo della scuola per costruire una società liberata dalle mafie”, ed è stato, inoltre, lanciato il progetto “Valorizzare il bene”, fortemente voluto dal comitato Don Peppe Diana e da Libera Caserta in associazione

con la fondazione torinese Fitzcarraldo. Ma il momento più atteso è stato senza dubbio quello di “Italianesi” di Saverio La Ruina. Si tratta di un monologo scritto e interpretato da La Ruina ed esibito con successo in tutta Italia e all’estero. Italianesi, difatti, arriva a Via Ruffini dopo il suo grande debutto Parigino e in tante altre importanti città della nostra penisola. Ma è ancora in Via Ruffini che si tiene, il giorno seguente, un nuovo dibattito: questa volta sul ruolo della giustizia. Ciò non poteva non vedere la partecipazione di una delle figure più eminenti nel quadro della magistratura riferita alle vicende camorristiche della provincia di Caserta: il magistrato Raffaello Magi, estensore della sentenza del maxi processo Spartacus, con la quale venne confermata la condanna all’ergastolo ai capi clan dei Casalesi colpendo duramente i vertici

dell’organizzazione criminale Casertana e Campana. Magi, autore del libro “Dentro la giustizia”, parla agli uditori, tra i quali i ragazzi dei campi estivi di Libera, di quella che è stata la sua personale vicenda, sul piano sia professionale che umano, all’interno della complessa e delicata causa giudiziaria. Il magistrato cita più volte il cosiddetto “slancio di verità”: lo stesso slancio che spinse magistrati dal calibro di Borsellino e Falcone verso il loro impegno, a costo della vita, al fianco della giustizia. Slancio che necessariamente lo Stato deve sentire per riuscire a penetrare fino in fondo la logica imprenditoriale della camorra e per cercare di ricostruire con precisione le sanguinose vicende che la riguardano. “ Non è importante”, dichiara il magistrato, “solamente individuare i singoli autori dei delitti di sangue, ma è necessario capire quali siano i motivi che li precedono e solo l’ostinazione da parte nostra verso il raggiungimento di una verità, unita

alla collaborazione, attraverso la denuncia, da parte dei cittadini, può rappresentare la giusta strada per restituire alla popolazione i suoi diritti.” Ad affiancare Raffaello Magi, Il giornalista Raffaele Sardo, che battezza il libro come il Backstage della sentenza del processo Spartacus apprezzandone la chiarezza con cui sono ripercorsi i punti più salienti di 15 anni di storia della Camorra Casertana.

Infine, a dare la sua testimonianza sia come

presidente della SIR che come parente di una delle tante vittime della camorra, Antonio Diana, il quale confessa il suo dolore per la perdita di un genitore e di come quell’evento drammatico abbia segnato la vita della sua famiglia spingendola ad una continua collaborazione con la giustizia. A seguire l’animato dibattito, brevi letture di passi estratti dal libro di Raffaele Sardo da parte dei vari gruppi del campo di volontariato di Libera, dopodiché, sul finire decisivo dell’intenso pomeriggio e sull’inoltrarsi della serata, la proiezione del film “LàBas” di Guido Lombardi, la cui commovente trama si svolge sullo sfondo della sanguinosa “Strage di San Gennaro” in cui viene repressa nel sangue la rivolta di molti extracomunitari africani alla tirannia della camorra. FILOMENADIANA@HOTMAIL.IT

A testa alta, il libro di Paolo Miggiano

Presentazione presso il Centro Miriam Makeba. Presente anche il Pm Conzo della DDa di Napoli

CASTEL VOLTURNO.

A testa Alta, è questo il titolo del libro scritto da Paolo Miggiano edito da “Di Girolamo editore” presentato al Centro

Miriam Makeba mercoledì 18 Luglio 2012. La presentazione promossa da AISLO ha visto la partecipazione di Giovanni Conzo, sostituto procuratore della Repubblica presso la DDa di Napoli, Enrico Tedesco, segretario fondazione Polis, Sergio Tanzarella della casa editrice Di Girolamo editore e Gennaro

Del Prete, figlio di Federico, dalla cui vita è tratta il libro. Il tutto moderato dal giornalista del Mattino Vincenzo Ammaliato. Alla presenza di un nutrito gruppo giovanile, gli interlocutori hanno espresso il proprio pensiero e giudizio sul libro. Gli interventi hanno iniziato a spaziare su diverse problematiche e valutazioni, tutte unite da un unico filo conduttore: combattere le prepotenze, vivere “A testa Alta” e non chinarla per timore di ripercussioni. Ed è proprio per questo che lo scrittore Miggiano ha voluto scrivere la storia di Federico Del Prete, vittima innocente di camorra, ucciso nel 2001 perché cercava di ostacolare il sistema delle tangenti nel comune di Mondragone . “Mio padre è stato un uomo che semplicemente ha fatto il proprio dovere. Il

suo gesto è stato soprattutto un atto d’amore per il suo territorio” afferma Gennaro Del Prete. Poi Sergio Tanzarella puntualizza: “il libro è intitolato a testa alta perché Del Prete non poteva fare diversamente qui in Campania, dove si deve rivalutare il concetto di normalità”. La storia di Federico Del Prete è un buon esempio per le generazioni future, specialmente qui a Castel Volturno dove vi è un crocevia di tutti i tipi di illegalità. Sul punto, ricorda il sostituto procuratore Conzo che Castel Volturno ha

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grandi potenzialità, ma spetta a noi cittadini e alle istituzioni locali fare in modo che queste vengano valorizzate . FABIO PARADISONE


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Cultura, Sport e Società

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Macrì: dalla polvere del Darwin alle medaglie del successo

Il 2008 è l’anno che gli cambia la vita. Ora le Paralimpiadi di Londra.

Ha ingoiato la polvere delle macerie. Ha sentito 200 chili di ghisa cadere sul suo corpo. Ha visto morire accanto a sé il suo amico, nonché compagno di classe. Storia maledetta di un avverso destino che scaglia la sua ira su un normale studente di liceo, proprio nel bel mezzo di una giornata scolastica. Il soffitto della classe IV G crolla e soffoca i respiri di Vito Scafidi, durante quel maledetto sabato 22 novembre 2008 nel Liceo Scientifico Darwin a Rivoli. “Ho sentito un botto, come se fosse stata una bomba che mi ha spezzato la schiena, verso il bacino e ho visto il mio amico Vito per terra, non si muoveva più”. A parlare è Andrea Macrì, sopravvissuto alla strage ma paralizzato a vita. Su di lui un tu-

bazione crollata con il controsoffitto che gli ha procurato una lesione midollare bassa e incompleta e il ricordo e le immagini di quella giornata non possono essere cancellate e come fantasmi lo seguono ovunque, anche nei sogni. Ma il tempo scorre e la vita corre avanti con gli anni e con gli eventi. Si cresce, si matura e si bisogna avere la forza di vincere le proprie paure e incertezze. E Andrea Macrì, classe ’91, è riuscito ad alzare la testa e superare i suoi limiti, aggrappandosi allo sport, diventato sua ancora di salvezza e rinascita. Pratica scherma con ottimi risultati, nonostante abbia un’esperienza in questo sport di soli due anni. È abile sia con la spada che col fioretto. Infatti l’atleta torinese è riuscito a qualificarsi per le Paralimpiadi di Londra 2012, in programma dal 29 agosto al 9 settembre, nella spada individuale, durante la prova di Coppa del Mondo di Malchow in Germania. Risultati importanti li ha raggiunti anche con i suoi compagni di nazionale: tre medaglie di bronzo conquistate nella specialità del fioretto

rispettivamente alla prova di Coppa del Mondo di Malaga, poi all’Europeo di Sheffield e infine alla prova di Coppa del Mondo di Eger, in Ungheria. Inoltre, la medaglia d’argento conquistata ai Mondiali disputati a Catania nel 2011 concede definitivamente il pass agli Azzurri per le Paralimpiadi. Non c’è solo la scherma nella vita di Andrea: la passione dello sport scorre nel suo sangue come un’irrefrenabile flusso di energia vincente capace di cicatrizzare quella ferita ancora aperta procuratosi in quel tragico giorno di quattro anni fa. Campione nella vita e anche nell’Ice Sledge Hockey (hockey paralimpico su ghiaccio): conquista con la nazionale la medaglia d’oro all’Europeo in Svezia, arricchendo il suo medagliere di sport e d’orgoglio. A condire la sua seconda vita c’è la famiglia, ci sono gli amici, Amsterdarm, il sushi, la passione per le foto e per Paperino. Un ragazzo semplice con la forza di ricominciare a costruirsi, partendo dallo sport, inevitabile attracco per non cedere alla morte. Andrea Macrì… più forte del destino. FABIO CORSARO, corsarofabio@gmail.com Hai una storia da raccontare? Sei riuscito come Andrea ad essere più forte del destino? Scrivici di te, o di tuoi conoscenti che, nonostante alcune disavventure, non hanno perso mai la voglia di vivere. Invia una e-mail a corsarofabio@gmail. com. La tua storia può essere fonte di ispirazione per qualcuno.

Apre la “Dream Dance Academy” Si accenderanno i riflettori Domenica 2 Settembre 2012, per l’inaugurazione della nuova A.S.D. “Dream Dance Academy”, sita a Castel Volturno in viale Gaspare Landi, 12. Nome alquanto caratteristico, vuole indicare il “ Sogno della Danza” , un sogno che accompagna molti giovani ragazzi del territorio Volturnense, che aspirano a raggiungere notevoli risultati nel mondo Coreutico. Ad affiancare questi giovani talenti ci sarà un qualificato Corpo Docente, che li seguirà passo a passo : - Carla Colinet , insegnante di danza classica e modern jazz ;

- Veronica Langella, insegnante di Latino Americano Coreografico ; - Pako Capuano, insegnante di Hip Hop ; - Andrea Taglialatela e Valentina Pagliuca, insegnanti di Danze Caraibiche di Coppia . Lunedì 3 Settembre, invece, saranno aperte le iscrizioni ai corsi di danza per l’Anno Accademico 2012/2013 e cominceranno anche le lezioni di prova per tutti gli allievi nelle varie discipline , che potranno così valutare il proprio talento e la professionalità degli insegnanti.

Vi aspettiamo per condividere il Vostro ed il Nostro Sogno. Buona Danza LA DIREZIONE

do una spatola, o meglio ancora le mani, in questo modo ti accorgerai più facilmente se si formano grumi che possono rovinare il lavoro. La miscela sarà pronta quando avrà una consistenza semi liquida e il gesso sarà ben sciolto. Ora prepara il telaio di legno, che deve essere di forma quadrata, fornito di una cerniera per avere un lato apribile, puoi comprarlo già pronto in un negozio di articoli per bricolage o costruirlo con quattro assicelle di legno della stessa lunghezza e spessore, incolla tre lati con collante per legno o fissali con dei chiodini ed avvita una cerniera al lato apribile. Appoggia il telaio su un foglio di plastica rigida, mi raccomando che sia più grande del telaio, oppure su qualsiasi superficie liscia e non assorbente. Intorno ai lati esterni del telaio forma una sottile barriera con della plastilina facendo molta attenzione a sigillare attentamente i bordi. La plastilina servirà ad impedire che il gesso, allo stato semi liquido possa fuoriuscire dal perimetro. Usa un pennello morbido per spennellare con l’olio, anche quello da cucina andrà benissimo, il fondo di plastica e i lati interni del telaio, assicurati di ungere bene tutte quelle parti che andranno a contatto con il materiale che do-

Affoga nei silenzi l’Italia del calcio che si mette in discussione in un mare di polemiche che rendono però solo forte l’indole patriottica di calciatori e tifosi che credono nel tricolore anche nei momenti difficili. “Riscatto” è la parola d’ordine per lavarsi dal marcio di un calcio malato, avido e avaro, sporcato, ancora, dal calcioscommesse e dalla sbornia di un alcol chiamato pecunia, che va dritto alla testa, macchiando nome, volto e dignità di chi cade nella brama di volerne sempre più. Subentra allora la maglia azzurra, quella della nazionale, come sei anni fa con calciopoli prima di diventare Campioni del Mondo. L’Italia unita nel pallone si lascia alle spalle tribunali e avvisi di garanzia per entrare in campo, giocare a calcio e disintossicarsi da tutta quella roba che non ha nulla a che fare col mondo del pallone. Nel girone C la Spagna fa paura ma un po’ ci teme. Infatti quel punto sudato, guadagnato e meritato con le Furie Rosse, grazie al gol del vantaggio di Di Natale, ha peso d’oro. La Croazia è talentuosa ma coach Bilic è abbastanza presuntuoso e viene punito dalla magia su punizione di Pirlo, fin troppo sottovalutato dallo stesso mister croato. Un errore di Chiellini e la conseguente rete di Mandzukic permettono alla Croazia di pareggiare. L’Irlanda del Trap viene castigata dal matto duo Cassano-Balotelli. Geni sregolati che schiacciano quel tanto pronosticato “biscotto”, più mediatico che altro, tra Spagna e Croazia. Gli Azzurri volano ai quarti contro l’Inghilterra. L’inno di Mameli tuona più forte e dopo centoventi minuti di

assoluto dominio italiano, i rigori decidono le sorti di Italia e Inghilterra. In svantaggio, dopo l’errore di Montolivo, l’inerzia psicologica della partita la cambia con un colpo di genio Andrea Pirlo, artefice di un cucchiaio che merita solo rispetto. Follia, genialità, senso di superiorità e signore del calcio, Professor Pirlo insegna al mondo come essere campioni e ad Hart ad abbassare le arie e restare umili. Diamanti sigla l’ultimo rigore ed è semifinale con la Germania. La presunzione tedesca è uno spread morale perso con la mentalità italiana: mollare mai, crederci sempre. SuperMario castiga con due gol: uno di testa in anticipo su Badstuber e l’altro di potenza e precisione, sotto l’incrocio dove Neur ci può arrivare solo con lo sguardo. E allora via la maglia da quel corpo sudato di adrenalina e riscatto del nero bad boy d’Italia, spaccando i cuori delle ragazze e diffondendo la mania d’imitazione dei suoi addominali tra i ragazzi, magari dopo un gol segnato in spiaggia. Poi la stanchezza prende il sopravvento, l’acido lattico alloggia perennemente nei muscoli e il sogno si distrugge al 14’ della finale con la Spagna dopo il gol di David Silva, il primo dei quattro che umiliano l’Italia. La testa comunque esce alta da questa competizione e lo spirito italiano vince ancora poiché capace di resistere, combattere e mai crollare in un’atmosfera di pressioni. Delusi per com’è finita, orgogliosi per com’è stata affrontata questa competizione. Ma, cara Italia, bisogna rimanere fratelli non solo quando gioca la nostra nazionale. FABIO CORSARO

Il Napoli promette

Come costruire una mattonella di gesso

Decorare oggetti in gesso già pronti in commercio è divertente, ma realizzare una mattonella da decorare successivamente è molto più soddisfacente perché puoi creare qualcosa di veramente unico ed originale e seguendo le indicazioni di questa guida vedrai che sarà molto semplice. Materiali: recipiente di plastica, gesso in polvere, telaio in legno, foglio di plastica, plastilina, spatola, pennello, olio. Per iniziare a realizzare la mattonella di gesso devi preparare una miscela secondo queste proporzioni: un terzo di gesso in polvere e due terzi di acqua, versa il gesso in una ciotola o in un piatto ed aggiungi l’acqua un pò per volta, lavora il composto utilizzan-

Euro 12, cosa resterà?

vrai versare. Adesso inizia a versare un primo strato molto sottile di gesso prima agli angoli e dopo lungo i bordi interni del telaio, aiutati con un cucchiaio per distribuirlo in modo uniforme, è importante che gli angoli e i bordi siano ben riempiti. Continua a versare il composto lentamente aiutandoti con le dita per spargerlo fino a quando non avrai raggiunto l’altezza che riterrai più conveniente. La mattonella non deve essere troppo sottile perchè si spezzerebbe con facilità, ma neppure troppo spessa perché diventerebbe troppo pesante. Aspetta che il gesso cominci ad indurirsi, a quel punto, quando sarà diventato più solido, inizia a “lisciare” la superficie, puoi usare una spatola oppure un piccolo listello di legno. Fai molta attenzione alla pressione che userai perché il gesso non sarà ancora del tutto asciutto e quindi si possono produrre degli “avvallamenti” che non potrai correggere. Aspetta almeno dodici ore che la mattonella sia ben asciutta, poi apri il telaio e , dando piccoli colpi con un martelletto di legno libera il gesso dal calco. Con questo semplice lavoro hai ottenuto una mattonella pronta per essere incisa o dipinta. LOREDANA REGINA

È troppa l’attesa che divide il napoletano dal proprio Napoli tra la fine di una stagione e l’inizio di una nuova. Una tifoseria Fabio Corsaro bella e focosa come quella partenopea ha bisogno di respirare calcio H24 perché quella maglia non rappresenta solo una squadra, ma il colore di una città che si stringe forte ogniqualvolta che il Napoli scende in campo. Vuoi che sia un’amichevole, vuoi che sia una partita ufficiale, la passione è sempre la stessa. Non muta, mai. Neanche con un Pocho in meno che si ritrova a Parigi circondato subito da critiche e pressioni: il rimprovero che muove il portale web di “Le10sport” contro Lavezzi è lontano dall’affetto che i napoletani concedevano all’argentino. “Psg, che fregatura Lavezzi. E’ irrequieto. Vale davvero quei 30mln? Una cosa è certa, a Napoli stanno ringraziando il Psg per la cifra pagata”. Roba da matti per una stagione che deve ancora cominciare ufficialmente. Il Napoli intanto culla il suo fenomeno: Lorenzo Insigne, la cui maglia numero 24 è stata la più venduta durante il ritiro conclusosi il 23 luglio a Dimaro, già autore di una rete, la terza, nell’amichevole di prestigio contro i vice campioni d’Europa del Bayern Monaco e conclusasi 3-2 per gli Azzurri. Punta sui giovani questo Napoli che ambisce a diventare grande come Barcellona

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e Real Madrid senza fare però un mercato inutile e dispendioso e basandosi su un progetto che sia parsimonioso e al contempo efficace. Parola di Presidente De Laurentiis che afferma che si acquista solo se serve. Finora sono solo due gli acquisti ufficiali del Napoli: Valon Behrami (27), giocatore duttile dal piede ben calibrato e Alessandro Gamberini (31), difensore centrale di spessore fisico e d’esperienza che può risultare come valida seconda linea. Un centrocampo ad orologeria quello azzurro con tre svizzeri (Inler, Dzemaili e Behrami) e l’ “intruso” uruguagio Gargano che potrebbe essere ceduto in Spagna, conteso tra Malaga e Valencia. Meriterebbe destino migliore il connazionale di Cavani, che nel frattempo partecipa alle Olimpiadi di Londra col suo Uruguay. Intanto è ancora calda la pista di Armero, dopo che Balzaretti sembra sfumato per mezzo di interessi personali a non lasciare Palermo o quantomeno volare a Parigi. Torna invece a casa il Napoli dall’accogliente e fresco Trentino per continuare questo pre-campionato che ha in programma partite di spessore: Bayer Leverkusen e Bordeaux al San Paolo, poi si vola in Cina per la Dragon Cup con Pechino e Shangai e per l’attesa Supercoppa italiana contro la Juventus, e infine, ancora al San Paolo, ultima amichevole con l’Olympiacos. Tante emozioni per una stagione che promette spettacolo.

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FABIO CORSARO


Salute e dintorni

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Le bevande gassate: dolci o light? a cura della Dott.ssa Giuseppina Traettino Biologo Nutrizionista Specialista in Scienza dell’Alimentazione

Il consumo di bevande gassate con la calda stagione aumenta, anche se sarebbe il caso di limitarne sempre il loro consumo e evitarle se si hanno problemi di sovrappeso, obesità e diabete. Alcune famiglie le usano abitualmente e questo è un grosso errore, perché modificano le abitudini alimentari dei bambini, che le preferiranno sempre di più e per loro saranno un’ottima alternativa all’acqua. A tavola è meglio consumare tutti acquae in caso di un avvenimento particolare fare un’eccezione nell’uso moderato di bevande. Le bibite gassate sono bevande a base di acqua, alla quale sono aggiunti altri ingredienti come l’anidride carbonica, che dà il via alle bollicine tanto amate dai bambini, zuccheri di vario genere, coloranti e conservanti, acidificanti, succhi di frutta in percentuali diverse, aromatizzanti. Le bibite gassate dolci purtroppo riescono a innescare un effetto boomerang, cioè si bevono per trovare sollievo, per rinfrescarsi e dissetarsi, ma in realtà il loro elevato contenuto di zucchero richiamerà la necessità nel nostro organismo di avere a breve distanza ancora sete. Avremo così innescato un circolo vizioso, legato al fatto che le calorie liquide non vengono percepite dal nostro organismo poiché non fanno scattare il senso di sazietà. Allora passeremo alle bevande light, una grande attrazione per tutti coloro che hanno problemi di peso e non vogliono privarsi dei piccoli piaceri. Quindi dolcificanti si o no? La domanda si ripete periodicamente da quando, nel 1965, fu scoperto casualmente l’aspartame, un edulcorante, dolcificante ed esaltatore di sapidità artificiale, composto

da due amminoacidi (l’acido aspartico e la fenilalanina),da un chimico della statunitense Searle& Company. Con un potere dolcificante maggiore a quello zucchero, è entrato in commercio con il nome di NutraSweet e continua a dividere gli scienziati.L’aspartame è un additivo alimentare autorizzato a livello europeo, classificato col numero E951e incluso in merendine, bibite, caramelle e chewing-gum, in centinaia di farmaci, come sostitutivo dello zucchero. La dose giornaliera ammissibile è stata fissata in 40 mg/kg di peso corporeo, ma le persone che soffrono di fenilchetonuria, cioè hanno difficoltà nell’assimilare la fenilalanina, ne devono controllare l’assunzione. Pur avendo la stessa quantità di calorie dello zucchero, il suo potere dolcificante è circa 200 volte maggiore, motivo per cui ne sono necessarie piccole quantità per dolcificare cibi e bevande. Ma se crediamo che queste bevande possano seriamente aiutarci a mantenere la linea, dobbiamo anche essere coscienti di alcuni rischi collegati al loro consumo.Tuttavia recenti studi stanno mettendo sotto accusa l’aspartame, che potrebbe predisporre a complicazioni di tipo cardiovascolare o tumorale. Entro il prossimo settembre 2012, l’EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare) sotto obbligo della commissione europea, dovrà rivalutare la sicurezza sull’aspartame. La formula migliore per dimagriree mantenersi in forma resta sempre “mangiare sano,accompagnare i pasti con acqua e fare un po’ di sport”. TEL: 3383489750 E-MAIL: pinatraettino@email.it

Le calorie non sono uguali e per dimagrire servono grassi Le calorie non sono affatto tutte uguali e non è vero che si dimagrisce eliminando i grassi. Non serve eliminare i grassi (é una scelta che fa anzi rallentare il dimagrimento) ma è molto utile sostituire i carboidrati raffinati con quelli integrali, verdure e legumi. Smontano il dogma del ‘conto delle calorie’ alla base di tutte le diete i medici del Boston Childern’s Hospital in una ricerca pubblicata sul Journal of American Medical Association. Lo studio confronta gli effetti delle tre diete più popolari al mondo e mette quella a basso indice glicemico in testa per i migliori risultati. Le diete indagate sono: la Atkins a basso contenuto di carboidrati (ne

contiene il 10 %, mentre il 60% sono grassi e il 30% proteine), quella con pochi grassi (con 20% grassi, Sostituire carboidrati 20% proteine e raffinati con 60% carboidrati) quelli integrali, e quella a basso verdure e legumi indice glicemico (40% grassi e carboidrati non raffinati, 20 % proteine). Le calorie, ricordano i ricercatori, sembrano uguali ma il loro effetto biologico non è affatto lo stesso né per il peso né per la salute: se si abbattono i carboidrati ‘buoni’ cioé quelli integrali, aumentano i livelli di cortisolo che può indurre alla insulino-resistenza e i livelli di proteina C-reattiva che incrementa il rischio cardiovascolare. “La dieta con pochi grassi che riduce molto i grassi induce al più basso livello di dispendio energetico e ad alterazioni lipidiche e insulino resistenza” conclude Ludwig. LA REDAZIONE

INFORMARE

IMPIANTOLOGIA DENTALE -Seconda Parte -

Rubrica a cura del dr. Carmelo Pulella

Salve amici, eccoci a trattare la seconda possibile soluzione, gli impianti, quando, per una serie di motivi, dobbiamo estrarre i denti residui e non vogliamo la soluzione di una protesi rimovibile, la classica dentiera bensì una protesi fissa e pertanto stabile. Dal principio va ben sottolineato che la scelta non sempre può essere dettata solo dalla volontà del paziente, ma come è facile immaginare, devono essere presenti i requisiti biologici che ci permettano l’utilizzo di questi sostituti delle radici e dei denti naturali. Certamente una soluzione che utilizzi una protesi fissa in assenza di denti naturali è possibile solo con l’uso degli impianti. Questi sono delle viti, costruite con materiale biocompatibile di diverse tipologie, che possono avere forme diverse, che simulano le radici dei nostri denti, e su di esse ci permettono di montare uno o più sistemi sui quali sono presenti dei denti artificiali. Spiegato così sembra logico e facile, e di solito così è ma bisogna studiare bene ogni singolo caso per valutare la presenza di alcuni requisiti che possono far decidere l’odontoiatra se e quale tecnica mettere in uso. Va considerato che

ormai gli impianti sono utilizzati nelle nostre bocche da oltre 40 anni e che gli studi clinici a medio e lungo termine ci hanno rincuorato circa l’affidabilità e la prognosi degli stessi. Soffermiamoci un attimo anche sulla parte merceologica dell’impianto. Quando si parla di impianti difficilmente si chiarisce al paziente il tipo, le caratteristiche costruttive e la qualità dello stesso. Come spesso dico ai miei pazienti anche per gli impianti, che sono un prodotto dell’industria, esistono quelli di prima fascia e di seconda fascia, intendendo con questo che come qualsiasi altro prodotto esistono prodotti di qualità diverse a costi veramente diversi. E’ ovvio che il professionista qualificato non avrà alcuna difficoltà a chiarire marca e modello dell’impianto utilizzato. In verità il professionista deve annotare sulla cartella clinica tutti i riferimenti dell’impianto utilizzati anche per poter attivare la garanzia presso la casa produttrice di quell’impianto. E’ inutile sottolineare che la differenza di fascia determina anche una congrua differenza dei costi, e questo può spiegare perché ,a volte, per la sostituzione di un elemento ci vengono prospettati costi diversi, a volte anche molto diversi. Dopo questa piccola parentesi merceologica diventiamo operativi. E’ naturale quindi che il singolo paziente venga valutato a 360° prima di essere sottoposto a qualsiasi intervento. Diversi sono gli elementi di cui l’odontoiatra deve tener conto per ottenere il successo, ed alcuni di questi sono: se il paziente è un fumatore o meno, se è affetto da patologie importanti, le eventuali terapie assunte, la presenza o meno di osso disponibile e uno studio anche sulla qualità dello osso stesso. Naturalmente, dato per scontato che i parametri siano tutti favorevoli, oggi abbiamo la possibilità nello stesso intervento di posizionare un numero di impianti sui quali possiamo montare una struttura preconfezionata dal laboratorio odontotecnico che consenta al nostro paziente di andare

via dallo studio già con la possibilità di sorridere, parlare e mangiare cibi morbidi. Sembra logico comprendere come con la diagnostica per immagini che oggi abbiamo a disposizione possiamo sostituire l’elemento dentale estratto con un impianto immediato senza alterare estetica e psicologia dei nostri pazienti. Basti pensare a quanti giovani in seguito a traumi correlati ad incidenti stradali perdono elementi dentari importanti per la loro estetica. Quindi con questa tecnologia computer guidata possiamo sostituire uno o numerosi elementi dentari sapendo già dove andranno posizionati gli impianti, le radici, e dove andranno a collocarsi i denti e quindi a funzionare. Non dimentichiamo che oltre a sorridere ed a parlare con i nostri denti mangiamo, e quando mastichiamo sviluppiamo forze di tutto rispetto, pertanto è semplice comprendere che la posizione, l’inclinazione, e tanti altri parametri tecnici, rivestono un ruolo determinante affiche questo equilibrio di forze sia positivo, e quindi funzioni, e non negativo producendo danni sull’osso e pertanto perdendo gli impianti, le radici. Ecco come funziona una chirurgia implantare computer guidata. Anche oggi siamo giunti alla conclusione e ci risentiremo dopo la pausa estiva, invitandovi sempre incaso di dubbi o domande personali a contattarmi sulla mia mail. Arrivederci e buone vacanze. Per qualsiasi ulteriore informazione ci si può rivolgere presso lo studio sito al Viale delle Mimose 60, Pinetamare, Castel Volturno. Tel: 081 5094848; e-mail: cpulella@libero.it

Lega Pro Animale ed O.V. sul problema randagismo Collaborazione tra i giovani di Officina Volturno e la Lega pro Animale della dottoressa Dorothea Friz. Per tutti i cittadini privati (no organizzazioni protezionistiche) di Castel Volturno: - Per coloro che adottano un cane o un gatto randagi portandolo a casa (non deve girare più sul suolo pubblico!) e sono disposti a registrarlo a nome suo, la LEGA PRO ANIMALE offre la sterilizzazione (per maschi e femmine) e l’applicazione di un microchip con seguente iscri-

zione all’anagrafe canina/felina gratuitamente - Possono essere portati gatti randagi di entrambi i sessi per la sterilizzazione gratuita. Il tutto è possibile prendendo appuntamento al numero: 0823-859552, Lun-Gio e Sab. Cerchiamo volontari per darci una mano in clinica (con gli animali, amministrazione, preparare i teli per l’intervento, etc) oppure nel centro (giardinaggio, manutenzione). Per un primo colloquio parlare con la dott.ssa Friz sempre dopo appuntamento a questo numero: 0823-859552. Dorothea Friz, DVM www.legaproanimale.de www.fondazione-

mondoanimale.com 335-6207996 (privato!!) Si preannuncia che da Settembre partirà una campagna di sensibilizzazione per l’affido dei cani, a cui i giovani di Officina parteciperanno attraverso il sito. Inoltre verrà organizzato un convegno avente ad oggeto il tema del “randagismo”. GIANCARLO PALMESE

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Sede Legale: Via Zaccagnini snc, 81050 Francolise (CE) Fraz. S.Andrea del Pizzone Tel. 0823.502045 - 502053 Fax 823.502079 - 502963

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INFORMARE

Utilità, Segnalazioni e Diritto

NUOVO DESIGN E ANTICHE PORCELLANE

Sono state presentate alla Stampa il 23 giugno le prime sperimentazioni avviate dalla Soprintendenza Regionale per la valorizzazione sostenibile di Capodimonte. Il Direttore Regionale, Gregorio Angelini, e il Direttore del Real Bosco di Capodimonte, Guido Gullo, hanno illustrato il progetto candidato ai finanziamenti del Programma Operativo Interregionale (POIn), che prevede il restauro e rifunzionalizzazione di edifici, giardini e terreni. A gennaio è stato avviato anche il recupero delle attività produttive storicamente radicate come la Porcellana, la Floricoltura, l’Agricoltura e l’Erboristeria, con la partecipazione di Slow Food Campania (che ha già messo in coltura gli antichi orti del ‘700 della Masseria Torre) e della Fabbrica delle Arti – laboratorio, atelier e centro di ricerca di alto artigianato artistico e design - che si propone il recupero e l’innovazione dell’antica lavorazione artisticoartigianale della porcellana. La rilettura in chiave contemporanea è stata affidata a 5 designer secondo un concept che mette insieme un progetto strategico di tutela del tessuto sociale attraverso il lavoro

manuale, creativo e cosciente e una volontà di espressività artistica che si realizza con tecniche accurate e abilità senza tempo. In questo modo l’intenzione artistica innesta un plus significativo che consente produzioni di bassa e media serie con costi unitari contenuti, ma equamente soddisfacenti per acquirenti e produttori, per creativi e per manovali. Le Manifatture del Cibo, questo il nome del progetto, unisce l’esperienza pluriennale di Fabbrica delle Arti sul territorio con le antiche sapienze della fine Porcellana di Capodimonte e con la missione di Slow Food, associazione internazionale che promuove il cibo sano, giusto ed equo. Designer e artigiani, coordinati da Giusi Laurino e da Patrizia Nicoletti, hanno preparato una piccola serie di prodotti in cui ritrovare produzioni agricole tipiche della Campania e tutelate dal sistema dei “presidi” di Slow Food come legumi, carciofi e pomodorini del piennolo. Gli utensili per il cibo realizzati dalla Fabbrica delle Arti sono l’esito di una ricerca, nata nel 2010, sui manufatti per riscoprire i valori identitari e rituali dell’alimentazione, dalla dispensa alla tavola, dando vita a una linea di stoviglie, anche ad ampia diffusione, destinata alla conservazione e alla fruizione alimentare, che abbiano inoltre il valore aggiunto della cultura artistica e della manifattura. Lo scopo è di rinnovare la perfetta prestazionalità della

porcellana con la ricerca di nuovi prodotti che rispettino le tradizioni, ma che siano aperti a nuovi valori estetici e funzionali. Gli artigiani Pasquale De Palma, Daniele Sbordone ed Enrico Sbordone, possedendo il sapere e le tecniche della Porcellana di Capodimonte, hanno saputo leggere e interpretare i nuovi disegni e realizzare la Legumiera di Salvatore Cozzolino, il Porta Frutta di Luigi Di Vito, il Vassoio per antipasti di Marcello Panza, la Griglia per verdure di Maria Antonietta Sbordone e il Piatto di portata per zuppe di Oreste Zevola. La documentazione fotografica di Mario Laporta ha raccontato i vari momenti di questo percorso che culminerà nella presentazione del progetto prevista per il prossimo autunno. Ringraziando il prof. Cozzolino per la disponibilità, consigliamo di seguire le attività dell’ADI direttamente dal sito: www.adi-design.org/homepage.html SE AVETE DOMANDE E CURIOSITÀ DA PROPORRE AL PROF SALVATORE COZZOLINO SCRIVETE A:

salvatore.cozzolino@unina2.it

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IL DIRITTO:

IN CASO DI SINISTRO

Chi causa un incidente deve fermarsi, è un obbligo prescritto dal codice oltre che un dovere morale Allontanarsi dal luogo del sinistro così da impedire l’accertamento dei propri dati e della dinamica dei fatti costituisce un reato omissivo di pericolo. Una fermata troppo breve, e quindi non bastevole ai fini dell’identificazione, snaAUTORE: AVV. FABIO RUSSO turerebbe la logica della norma del E-MAIL: AVV.FABIORUSSO1975@LIBERO.IT codice della strada. Lo ribadisce la TEL.: 3476595190 Cassazione Penale nella sentenza 17220/12. Sul punto, esemplare è il caso di un soggetto che veniva assolto in secondo grado dal reato di mancata assistenza nei confronti di persona ferita (norma disciplinata dall’art. 189, c. 7, codice della strada) per insussistenza del fatto ma veniva giudicato colpevole – in relazione al c. 6 dello stesso articolo – per la residua imputazione di inosservanza dell’obbligo di fermata. Nulla infatti lasciava intendere che l’uomo potesse ritenere che la persona incidentata fosse rimasta ferita; tuttavia il Tribunale confermava la responsabilità dell’individuo per non essersi nemmeno fermato dopo il sinistro: la consapevolezza della probabilità di danni derivava dall’ovvia percezione delle modalità dello scontro. L’imputato ricorre per Cassazione, senza ottenere però l’accoglimento del gravame. La Corte sottolinea come il codice della strada descriva – all’art. 189 – in maniera dettagliata il comportamento che l’utente deve tenere in caso di incidente comunque collegabile al suo comportamento, stabilendo un crescendo di obblighi in rapporto alla delicatezza delle situazioni presentate. Nella fattispecie vige l’obbligo di fermarsi in ogni caso: l’inottemperanza viene punita con sola sanzione amministrativa in caso di danno alle cose; con quella penale nel caso di danno alle persone.

Paesaggi d’acqua a Castel Volturno Suggestiva rassegna presso l’Hyppo Kampos

Il Club UNESCO Caserta ha presentato il 14 luglio 2012 presso il centro c ongr es s i dell’Hyppo Kampos Resort di Castel Volturno, la terza rassegna Dialoghi sul Paesaggio dedicata ai Paesaggi d’acqua, patrocinata dalla Provincia di Caserta e curata dalla professoressa Jolanda Capriglione e dall’architetto Alessandro Ciambrone. Hanno partecipato alla manifestazione, in qualità di partners, la Seconda Università di Napoli, l’Ente Riserva Foce Volturno Costa di Licola Lago Falciano, l’Osservatorio Europeo sul Paesaggio, UNISCAPE (network di università mondiali che sviluppano ricerche sulla Convenzione europea del Paesaggio), l’Associazione Albergatori e Ristoratori Litorale Domitio, il Consorzio delle Pro Loco del Litorale Domitio, la Pro Loco Volturnum Castri Maris, la FITA (Federazione Imprese Turistiche Alberghiere) e l’Associazione Le Sentinelle. Nel corso della manifestazione sono stati presentati i progetti dei corsi di “Estetica del Paesaggio” (corso di laurea in Architettura UE) e “Culture Materiali del Mediterraneo” (corso di laurea in Design

per la Moda SUN) insieme agli artisti Felix state analizzate, comparate e valutate le Policastro e Umberto Gorirossi. Oltre settan- risultanze delle indagini condotte da soggetta studenti hanno elaborato delle mappe e ti diversi, fra cui il Ministero dell’Ambiente, degli schizzi sui paesaggi d’acqua della Pro- nell’arco temporale di otto anni: per tutti i casi vincia di Caserta, evidenziando, con spunti esaminati non si riscontrano valori fuori norcritici, assets, problematiche e potenzialità ma”. Traduzione: il sito non è inquinato!!! Il inerenti, fra l’altro, il Garigliano, il Clanio, il distretto turistico dei laghi di Castel Volturno, Matese, le acque carsiche del Latino, le ac- che si estende per oltre 400 ettari e sui quali que termali di Sessa Aurunca e Roccamonfi- insistono oltre dieci laghetti, è interessato da na, le acque minerali di Riardo e Prata Sanni- circa un decennio dal più vasto intervento di ta, l’area della Trebula (Pontelatone) e l’area riqualificazione territoriale in Campania, con costiera (lago Falciano, Litorale Domitio). Alla una progettualità di sviluppo che sta suscitavola rotonda hanno partecipato l’ingegnere tando vivo interesse fra imprenditori italiani Giovanni Mancino (Assessore Urbanistica, e stranieri, Centri di Ricerca e Università di Piani Territoriali, Viabilità, Edilizia e Edilizia tutto il mondo. Eccezionale notizia per l’HypScolastica della Provincia di Caserta), il dot- po Kampos e per Castel Volturno!!! tor Alfonso Ruffo (direttore de “Il Denaro”), il dottor Vincenzo Ammaliato (giornalista de “Il A CURA DELL’ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE Mattino”) e il professore Andrea Buondonno PRES. ASS. ALBERGATORI E RISTORATORI LITORALE ( Dipartimento di Architettura della Seconda DOMITIO. VICE PRESIDENTE CLUB UNESCO CASERTA. Università di Napoli), e il padrone di casa alessandro.ciambrone@gmail.com e presidente della FITA dottor Sergio Pagnozzi. Buondonno, studioso e ricercatore dalla riconosciuta professionalità internazionalmente, ha presentato il primo report scientifico, prodotto dal Dipartimento di Scienze Ambientali della SUN, sullo stato di salute dell’ecosistema del distretto dei laghi di Castel Volturno. Il docente scrive: “Sono Nella foto: Ammaliato; Mancino; Capriglione

Rubrica a cura dello studio di commercialisti di Antonietta Morlando via Gramsci 19, Napoli antoniettamorlando@hotmail.it Aggiornamento catastale, cosa fare in caso di contenzioso Viale Gramsci 19 Napoli Agenzia del Territorio: atti integrati quando le sentenze che accolgono i ricorsi passano in antoniettamorlando@hotmail.com giudicato tel. 08119578427degli atti catastali è effettuato nel momento in cui le sentenze che accolL’aggiornamento gono il ricorso del contribuente passano in giudicato. Come indicato dal provvedimento, le sentenze delle Commissioni tributarie vengono annotate negli atti del Catasto indicando anche l’esito del giudizio. In seguito, l’ufficio territoriale competente procede all’annotazione entro 30 giorni dalla notifica di impugnazione. Le stesse regole valgono anche per le sentenze della Corte di Cassazione che rinviano la causa alle Commissioni tributarie. Negli atti catastali vengono inoltre menzionate le sentenze che confermano l’atto impugnato, i provvedimenti giurisdizionali in base ai quali l’atto diventa definitivo, o l’estinzione del processo. Entro 30 giorni dalla presentazione di una copia della sentenza, o entro 90 giorni da quando è venuto a conoscenza delle decisione definitiva, l’ufficio provinciale territorialmente competente provvede infine all’aggiornamento degli atti.

Riscossione dei crediti verso le PA Due decreti “Decreto Certificazioni” e “Decreto Compensazioni” del 25 giugno 2012, pubblicati sulla G.U. n. 152 del 2 luglio 2012, danno attuazione alla riscossione dei crediti verso le PA. I decreti disciplinano le modalità di certificazione del credito, anche in forma telematica, delle somme dovute da parte di Regioni, Enti locali ed Enti del Servizio Sanitario Nazionale, e le modalità di compensazione dei crediti con le somme dovute a seguito d’iscrizione a ruolo. Il contribuente che è titolare di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili verso la PA può decidere di compensare il proprio credito con i debiti iscritti a ruolo o di chiederne semplicemente il recupero entro i 12 mesi successivi alla richiesta.

E’ possibile non comunicare ? Nessuna società, prima di quella attuale, ha visto i mezzi di comunicazione svilupparsi in modo così significativo. Eppure in famiglia, nel lavoro, a scuola ed i altri

ambiti sociali ci si lamenta spesso che “non si comunica”, che “è difficile comunicare”, eccetera. Quasi come se all’aumentare degli strumenti e delle occasioni corrispondesse una contrazione della comunicazione stessa. Certo, un conto è impostare una relazione attraverso i mezzi tecnologici, un altro è farlo direttamente, “faccia a faccia”. Internet o il telefono, ad esempio, ci mettono inevitabilmente in contatto con gli altri. Ricorriamo a questi strumenti, anzi, proprio quando vo-

gliamo comunicare. Se lo desideriamo, però, basta spegnere il pc per isolarsi da un modo affollato, anche se da presenze virtuali, che però può coinvolgerci come qualsiasi altra realtà tangibile. Se siamo in presenza di altre persone, invece, le cose funzionano diversamente. Tutto dipende da quel che diciamo e da come lo diciamo. In ogni caso, però, non possiamo evitare di comunicare. Nel momento che entriamo in contatto con altre persone c’è poco da fare: qualcosa, consapevolmente

o meno, trasmettiamo. Dunque quel lamento a cui accennavamo poc’anzi, in effetti, è privo di senso. E’ praticamente impossibile non comunicare se non restandosene chiusi tra quattro mura, senza vedere niente e nessuno ( siamo certi che anche questo isolarsi non sarebbe un modo per comunicare? ). A meno che non si intenda per comunicazione “essere d’accordo” e cose di questo genere. In tal caso, allora, possiamo anche accettare l’idea che possa non esserci comunicazione.

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Ma se con questo termine intendiamo quell’insieme di segni verbali e non verbali che costituiscono il nostro comportamento, allora ci rendiamo conto che l’assenza di comunicazione è impossibile e che, quando la percepiamo, dipende solo dal nostro desiderio di accordo e di condivisione, certamente obiettivo legittimo di ogni relazione ma che a volte, però, è frutto della incapacità a riconoscere ed accogliere la diversità dell’altro. ALFONSO FALANGA ASCOLTOECOMUNICAZIONE@ALICE.IT


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