Informare Giugno 2012

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Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno”

Anno 8° - Numero 110 - GIUGNO 2012

GA.SA

GA.SA

Federico Lesta Angolo: Viale Oleandri / Viale Acace Pinetamare - 81030 Castel Volturno (CE)

Tel. 0823 18 75 291

LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO

edicola ga.sa

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Informare incontra il dottor. Cantarino

Focus sullo scioglimento del consiglio comunale. La relazione ministeriale > > > pag. 4

Intervista al nuovo Presidente dell’Associazione Antiracket > > > pag. 3

EST 20 ATE 12

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Commemorazione di Mimmo Noviello > > > pag. 7

Consorzio di Bonifica, i motivi per impugnare l’ingiunzione > > > pag. 6

Vino e Design > > > pag. 11

COSTE DI CASTEL VOLTURNO: TUTTO BALNEABILE I PRIMI CAMPIONAMENTI HANNO CONFERMATO LA BALNEABILITA’ DI TUTTO IL LITORALE, TRANNE ALLA FOCE DEI REGI LAGNI. SOLO CON POCHI INTERVENTI AGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE E’ STATO POSSIBILE AVERE UN ACQUA MARINA DI QUALITA’ BUONA/ECCELLENTE. SE VENISSERO ATTUATI TUTTI GLI INTERVENTI PREVISTI SUL FIUME VOLTURNO E SUI REGI LAGNI, POTREMMO FINALMENTE GODERE DEL NOSTRO MARE COME FACEVAMO UN TEMPO … Speciale a pag. 5


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INFORMARE

Politica & Ambiente

Informare incontra il Dott. Contarino

La commissione prefettizia sarà collaborata da sei subordinati di alto profilo Il problema erosione a Castelvolturno

Municipio di Castel Volturno CASTEL VOLTURNO. Il 18 Maggio scorso abbiamo ottenuto un’intervista dal viceprefetto dott. Antonio Contarino, affidatario provvisorio della gestione del Comune di Castel Volturno attraverso una Commissione Straordinaria composta anche dal viceprefetto Dott.ssa Anna Manganelli e dal dirigente dr. Maurizio Alicandro. La nomina, valida per diciotto mesi, è avvenuta con DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA del 17 aprile 2012, pubblicata sulla G.U. n. 102 del 3-5-2012 Suppl. Ordinario n. 88 ed è firmata in data 4 aprile 2012 dal Ministro dell’Interno, dott.ssa Annamaria Cancellieri. E’ stato un incontro cordiale e costruttivo,

durante il quale è stato possibile conoscere le idee programmatiche che la Commissione intende attuare e che è possibile sintetizzare di seguito. La Commissione ritiene indispensabile organizzare una “squadra” che lavori in piena sintonia in modo da stabilire sintesi e unicità di metodo tra i vari settori dell’Amministrazione Comunale che, ovviamente, dovranno raccordarsi alla supervisione della stessa Commissione. La delega ricevuta dalla Commissione consentirà di scegliere dei collaboratori fino ad un massimo di sei, in modo da operare le scelte necessarie in tempi brevi. Nonostante le note difficoltà territoriali, molte professionalità di alto spessore hanno già fornito la propria disponibilità. Sussiste prioritariamente la necessità di reclutare delle professionalità esperte nel settore ambientale, nel settore urbanistico e nel settore amministrativo, con il tentativo di sbloccare una serie di attività vitali per l’economia del territorio. Posso citare un’affermazione del dott. Con-

tarino che mi ha molto colpito: «Il mio lavoro sarà improntato all’organizzazione generale affinché si crei un vero e proprio modus operandi. Spero che, quando andrò via, resterà qualcosa di positivo e duraturo per il territorio». In qualità di Associazione noi di Officina Volturno abbiamo portato a conoscenza della Commissione le nostre proposte inerenti alla risoluzione delle problematiche della discarica So.Ge.Ri., dei Regi Lagni e dell’inquinamento ambientale generale di tutto il territorio, così come fatto anche con il precedente Commissario Prefettizio, il dott. Walter Crudo. Proprio durante l’intervista è giunta la notizia che il prossimo 28 maggio, si dovrà tenere un incontro in Regione Campania alla quale parteciperà anche la Sogesid (rappresentante tecnico del Ministero dell’Ambiente) per discutere del progetto preliminare di messa in sicurezza. Ringraziando il dott. Contarino per la cortesia, disponibilità e interesse alle attività della nostra Associazione, auguriamo a tutta la Commissione un ottimo e duraturo lavoro che possa portare reali benefici al nostro territorio. TOMMASO MORLANDO

Bando del Fondo Europeo per la Pesca

«Il ripascimento artificiale può essere la migliore cura contro l’erosione delle spiagge». A parlare è Massimo Morea, responsabile Settore Idraulico presso Autorità di Bacino dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno. Secondo l’ingegnere, con interventi corretti, non solo si può proteggere il Litorale Domitio ma anche ricostruirlo. Insomma, ogni problema, per quanto grande, ha una sua soluzione. Ing. Morea, qual'è oggi lo stato delle spiagge del litorale Domitio in relazione all’erosione? «La tendenza evolutiva è certamente di tipo erosionale e risale agli anni ‘60 e ‘70, causata principalmente da una non corretta gestione del patrimonio costiero. Le mareggiate asportano ogni anno una grande quantità di sabbia

Erosione costa Pescopagano

e arrivano, qualche volta, agli stabilimenti balneari». Quanto ha influito l’abusivismo edilizio in questa situazione? «Per quanto riguarda la “riduzione di spazio”, tutti gli edifici costruiti in zone non controllate hanno sicuramente peggiorato il problema: l’asportazione di dune costiere e l’edificazione della zona di frangenza delle onde non permettono al mare e alla spiaggia di avere il loro equilibrio naturale che andrebbe sempre rispettato». Cosa si sta facendo per contrastare l’erosione? «Negli ultimi anni il metodo più “gettonato” è il ripascimento artificiale che, però, per essere davvero efficace devo essere “protetto”: dopo lo sversamento di sabbie si deve necessariamente costruire una barriera, idonea alle correnti e alla spiaggia, che limiti l’asportazione del nuovo materiale. In località Ischitella si è invece costruita una barriera sommersa che ha già dato ottimi risultati con l’estensione del litorale di circa 30 metri». GIANCARLO PALMESE

Il Litorale Domitio punta sull’economia del mare

Il bando regionale sullo sviluppo delle zone di pesca ha un nuovo concorrente. Si tratta del gruppo di azione costiera (Gac)

INFORMARE Registrazione c/o il Tribunale di S.Maria C.V. N° 678 del 03/04/2007 ---------------------------------------------Periodico edito dall’Associazione Culturale e Politica Centro Studi Officina Volturno.

Responsabile editoriale: Giancarlo Palmese *** Direttore responsabile: Angelo Morlando *** Responsabile Area Legale: Avv. Fabio Russo *** Grafica: D.Ciccarelli di Bizmaker Fotografo: Gennaro Versi *** Responsabile distribuzione: Fabio Paradisone *** La tua posta va indirizzata a: INFORMARE P.zza Delle Feste 7/8 Pinetamare 81030 Castel Volturno (CE) e-mail: informare@officinavolturno.com Tel/Fax: 081 509 70 39 siti internet: www.officinavolturno.com www.informareonline.com Chiuso il: 26/05/2012 Numero Copie : 4000 Stampa: LITERSTAMPA Corso Umberto I, 297 81039 Villa Literno (CE) Tel. 081/8928482

“Litorale Domitio”, appena costituito grazie all’adesione dei Comuni di Castel Volturno, Cellole, Mondragone e Sessa Aurunca, delle cooperative dei pescatori e delle associazioni turistiche e alberghiere del territorio. LA MISURA 4.1 La costituzione dei Gac è elemento propedeutico alla partecipazione al bando della misura 4.1 del fondo europeo per la pesca (Fep) della Campania. Con i soldi messi a disposizione dalla Regione Campania è possibile ottenere finanziamenti fino a 1 milione e 700 mila euro per la realizzazione di

dei prodotti e del territorio anche attraverso la certificazione dei processi produttivi. Tra gli obiettivi che scaturiscono dal bando figura peraltro la creazione delle attività di cooperazione interregionale ed internazionale tra gruppi di pesca con la possibilità di dar vita a progetti che vedano al centro lo scambio di esperienze e di buone pratiche tra diverse realtà. Oltre al litorale domizio le altre aree interessate dagli interventi sono quella flegrea, l’isola di Capri e il Cilento. FABIO PARADISONE

Punteruolo Rosso

piani di sviluppo locale. Sono previste azioni come l’ammodernamento dei natanti e delle attrezzature di pesca, la realizzazione di punti di sbarco e ripari di pesca, la realizzazione di punti di commercializzazione al dettaglio direttamente dal pescatore (vendita a “miglio zero”), la creazione di punti di ristoro e di vendita di prodotti gastronomici direttamente dai produttori e l’implementazione di attività di pescaturismo. Inoltre, saranno approntati impianti di mitilicoltura ed acquacoltura, verrà tutelato l’ambiente nelle zone di pesca per conservarne la capacità attrattiva e per recuperare il potenziale produttivo nel settore della pesca, se danneggiato da calamità naturali o industriali. CERTIFICAZIONE DEI PROCESSI Infine, ci sarà spazio per una qualificazione dell’offerta mediante azioni di valorizzazione

Il SERVIZIO FITOSANITARIO REGIONALE da anni ha approvato una serie di “misure fitosanitarie volte al controllo e all’eradicazione del Rhynchophorus ferrugineus”, ovvero il cosi detto Punteruolo Rosso delle Palme, specie di insetto parassita originaria dell’Asia meridionale e della Melanesia, sempre più diffuso nella nostra zona. Ritorniamo questo mese su di un argomento già ampiamente trattato da questo periodico, in quanto sono sempre di più le segnalazioni che abbiamo recepito di palme presenti sul nostro territorio collassate a causa della presenza del punteruolo rosso, purtroppo cittadini incoscienti continuano a tagliarle e lasciarle per strada. Ricordiamo che l’insetto vive all’interno della palma, dove compie interamente il suo ciclo vitale La femmina depone circa 300 uova distribuite alla base delle giovani foglie o sulle ferite delle foglie o in cavità del tronco della palma. Le uova si trasformano da 2 a 5 giorni in piccole larve che bucano il fusto delle palme, cibandosi dei tessuti delle stesse. Le larve si muovono

verso l’interno del fusto della palma scavando tunnel e larghe cavità, si possono trovare in qualsiasi parte della palma, anche al colletto. Il periodo larvale varia da 1 a 3 mesi. Dopo 14 - 21 giorni fuoriescono gli adulti. L’intero ciclo dura 4 mesi. Generalmente il curculionide non si sposta in una nuova palma finchè non ha completamente distrutto quella su cui vive. I danni sono causati dalle larve e sono visibili solo quando il curculionide ha colonizzato l’intera pianta che alla fine collassa. Le misure fitosanitarie adottate per porre un freno a questo fenomeno sono le seguenti : - lo spostamento di piante appartenenti alle specie ospiti dell'insetto potrà essere effettuato previa comunicazione scritta, da inoltrare, al Servizio fitosanitario regionale; nel sito ove si è riscontrata la presenza di R. ferrugineus in sostituzione delle piante abbattute non potranno essere reimpiantate piante appartenenti alle specie ospiti dell'insetto per almeno un periodo di anni due; Oltre ciò, è stato anche stabilito a quali interventi di profilassi generale devono attenersi tutti i proprietari di piante di palme: - accurate ispezioni periodiche su tutte le piante suscettibili di attacco da parte del coleottero in questione; - impiego di trappole

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innescate con feromone di aggregazione per il monitoraggio degli adulti; - accurata potatura delle foglie e delle infiorescenze secche, eliminazione delle guaine fogliare, residui organici; - bruciatura dei residui della potatura, evitare i tagli delle foglie verdi o, se indispensabili, effettuarli nel periodo invernale; copertura e disinfezione delle ferite eventualmente presenti o procurate nelle operazioni di trasporto e/o potatura con mastici, paste insetticide, trattamenti cuprici; Si invitano i privati a farsi parte diligente quando vengono a conoscenza di un fenomeno di infezione da punteruolo rosso, e allertino subito le autorità preposte. Difatti per la buona riuscita dell’applicazione delle predette misure fitosanitarie occorre la più ampia collaborazione tra il Servizio Fitosanitario Centrale, il Servizio Fitosanitario Regionale, i tecnici dei servizi di sviluppo agricolo per collaborare alla fase di monitoraggio, le Amministrazioni Provinciali e Comunali, in qualità di proprietari di molte aree pubbliche o private, per cui sono chiamate ad attuare le misure fitosanitarie per quanto concerne l’estirpazione e il controllo delle piante infette ed infine i privati. GIANCARLO PALMESE


Cronaca e Attualità

INFORMARE

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Per una società più giusta: legalità e responsabilità L'associazione Antiracket Domenico Noviello si è radicata sul territorio

Abbiamo incontrato Luigi Ferrucci (foto), commerciante, nuovo presidente dell’associazione Antiracket di Castel Volturno intitolata alla memoria di Domenico Noviello. Luigi, da quando tempo è il nuovo Presidente dell’associazione? Potrebbe presentare i suoi componenti e quale è il programma della stessa?. «Sono presidente da circa 8 mesi, dopo un normale avvicendamento con il mio predecessore. Questa associazione è nata nel novembre 2010, dopo un percorso abbastanza lungo ed impegnativo: imprenditori che avevano denunciato hanno avuto la possibilità e la volontà di riunirsi in associazione antiracket, grazie alla sensibilità di un ufficiale dei carabinieri che ha colto il momento giusto per presentarli a Tano Grasso. L' Associazione Antiracket Castel Volturno per la Legalità Domenico Noviello è composta dal presidente, dal vice presidente, dal segretario, dal tesoriere, dai componenti il consiglio direttivo (soci fondatori anch'essi) e dai soci. L'associazione, aderente alla F.A.I., ha come

scopo principale la diffusione della Legalità, l'assistenza alle vittime del racket e dell'usura, sia legale che psicologica. Accompagniamo i testimoni alle udienze, ad esempio, per dare il nostro sostegno... » State avendo nuove adesioni o ci sono difficoltà da parte di commercianti e imprenditori ad aderire? «Ci sono state nuove adesioni dal momento della costituzione ed anche diverse richieste. Aderire ad un'associazione antiracket, però, significa fare un percorso impegnativo, ogni candidato viene accuratamente esaminato per evitare l'ingresso di persone non propriamente "adeguate" per così dire...» Notate un cambiamento di sensibilità culturale nella società civile ed una maggiore partecipazione? «Devo dire, come ho pubblicamente dichiarato in occasione della commemorazione di Domenico Noviello, che ultimamente c'è un certo fermento da parte di associazioni che operano nel sociale e nell'ambiente, con al seguito un buon numero di giovani volenterosi e validi, e questo è certamente un aspetto positivo di rinnovamento per Castel Volturno.

Però la strada da fare è ancora lunga, c'è bisogno che ognuno faccia la sua parte, vivendo nella Legalità e comportandosi responsabilmente: per dirla con Don Luigi Ciotti, due sono le colonne portanti di una società più giusta, Legalità e Responsabilità». Se un imprenditore o un commerciante ricevesse una richiesta di pizzo e delle minacce, come si dovrebbe comportare? A chi rivolgersi? Cosa consigliate.? «Se una persona viene minacciata, è ovvio che bisogna denunciare alle forze dell'ordine, proprio per una questione di difesa personale. Come detto precedentemente, la F.A.I. e le varie associazioni antiracket locali sono sempre a sostegno di tutti coloro che hanno un problema del genere, esiste un numero verde ed il sito web www.antiracket.it . Anche la nostra associazione ha il proprio sito dal quale attingere varie informazioni e stabilire un primo contatto: www.antiracketcastelvolturno.it». Vi sentite tutelati dalle forze dell'ordine e dalle istituzioni? «Noi abbiamo un rapporto ottimo con le istituzioni e con le forze dell'ordine, un rapporto

Casapesenna: “Rivogliamo la nostra dignità” In tutto l'agro aversano c'è un risveglio della società civile

Nella Casapesenna commissariata, all’indomani degli spiacevoli eventi politici che hanno visto in manette l’ex sindaco di Casapesenna L’ing. Fortunato Zagaria con l’accusa di essere un portanome del boss Michele Zagaria, si accende la voglia di scendere in campo, questa volta il campo della giustizia, e di combattere finalmente il pregiudizio che incombe sul territorio e che da anni etichetta il paese con il nome di “Ca-

morra” e “immondizia”. Questa voglia di riscatto emerge dalle parole dei rappresentanti di due importanti movimenti civici inauguratasi il giorno 20 maggio nei pressi di Casapesenna: “Casapesenna Futura” e “Comitato uniti per Casapesenna”. Entrambi i movimenti tengono innanzitutto a dire: “Non siamo partiti politici” ed è lo stesso Lello De Rosa (nella foto in basso) a ricordare la necessità per la politica di fare un passo in dietro affinché possano guadagnare spazio associazioni ambientaliste e culturali coinvolte in un serio e coscienzioso impegno per la valorizzazione di Casapesenna. «Se fino a poco tempo fa - continua De Rosa - i partiti politici si sono rilevati insufficienti nel consigliare e guidare la gente verso le giuste decisioni, ora è tempo che essi, assieme alle associazioni attive nel paese, interagiscano direttamente con la popolazione supportandola e indirizzandola

verso un futuro di lealtà e compattezza». Non si parla di progetti utopistici e a dirlo è proprio Casapesenna Futura che sposando l’ideale di intraprendere una “Politica del coraggio” si evoca il compito di esercitare un impegno concreto che abbia a cuore in primo luogo la cosa pubblica, che sappia custodirla, preservarla e ,cosa più importante, difenderla dagli sguardi colmi di biasimo e indifferenza che tanti rivolgono a questa terra rimasta per tanto tempo all’ombra. E’ proprio un aria di speranza e rinnovo quella che oggi si respira a Casapesenna: un paese che inizia a dimostrare di saper essere onesto e rispettoso della legge e di impegnarsi per diffondere un nuovo ideale basato sul vero rispetto: quello dell’onestà e della stima reciproca e non più quello della paura, della minaccia e dell’atroce silenzio.

diretto e continuo. La loro presenza è tangibile, nel momento del bisogno sono sempre al nostro fianco, di giorno e di notte. Senza contare poi che la nostra stessa costituzione come associazione è avvenuta una notte in una caserma dei carabinieri...» Avete una sede o un punto d'ascolto a cui rivolgersi? «La sede attuale è quella della F.A.I. di Tano Grasso, al Corso Umberto I° Napoli. In tale sede si fa ascolto e c'è l'ufficio legale. In futuro avremo anche una nostra sede sul territorio, anche se prima di fare ciò vogliamo organizzarci bene per dare un servizio ottimale a chiunque abbia bisogno di aiuto..» Ci viene riferito da più parti che sul territorio persistono due grandi piaghe sociali: l'usura e il gioco d'azzardo...cosa può dirci in tal senso? «Cosa dire…Dal mio punto di vista esse sono gli effetti, o meglio, alcuni degli effetti, di un territorio disastrato sotto tutti i punti di vista, forse da quello sociale in primis. L'illegalità diffusa, la profonda crisi economica ed altri grossi disagi sociali, fanno sì che prosperino fenomeni di usura, gioco d'azzardo ed altro.. C'è tanto da fare, ripeto, c'è bisogno della collaborazione di tutti. Dal basso, tramite ognuno di noi». Gli aderenti alla vostra associazione hanno dei "doveri" comportamentali da rispettare come "simbolo" e testimoni di legalità? «Certamente. Ma ritengo che questo debba essere non solo dovuto da chi appartiene ad una associazione antiracket, ma da ogni persona che intenda vivere in maniera civile e contribuire alla costruzione di una società migliore. Ovviamente, sarebbe quantomeno ipocrita se ad esempio io non rispettassi le leggi e poi andassi a parlare di Legalità ai ragazzi nelle scuole, Le pare?». Cosa si sente di dire ad eventuali imprenditori che credono nel nostro territorio e soprattutto ai giovani che non vogliono andare via da questa terra? «Dico che è difficile restare, lo capisco. Allo

filomenadiana@hotmail.it

Attentato di Brindisi e Ordigno di Castel Volturno

A pochi giorni dalla comparsa di un’ ordigno non innescato nei pressi dell’istituto alberghiero di Castel Volturno colpisce come un fulmine a ciel sereno la notizia di un attentato simile in una scuola di Brindisi.Ad oggi non sembrerebbero emersi dei collegamenti tra i due accaduti ma tante circostanze simili,come l’ordigno composto da una bombola di gas e da un innesco con una bomboletta contenente polvere pirica collegata con dei fili e poi un’antenna che fa pensare ad un comando a distanza o il fatto che entrambi gli ordigni siano stati posizionati innanzi a delle scuole pubbliche. Sta di fatto che quello di Brindisi è esploso e quello di Castel Volturno è risultato un “falso”,anzi un avviso,infatti sull’ordigno c’era un cartello con una scritta “Colpiremo dieci volte il Capo dello Stato”,quasi a voler dire “Se vogliamo possiamo farlo

esplodere”.Un avviso perchè sembrerebbe impensabile posizionare su un ordigno che sta per esplodere un cartello che nessuno ,una volta avvenuta l’esplosione,sarebbe riuscito a leggere.Inizialmente il ritrovamento dell’ordigno non aveva suscitato scalpore e il comando dei Carabinieri di Mondragone aveva ritenuto inutile espandere la notizia ed allarmare gli studenti,tantè che la stessa notizia è stata “nascosta per alcuni giorni prima di essere diffusa proprio per evitare che il panico si propagasse in un ambiente di solito tranquillo. Ma con l’attentato di Brindisi la cosa è diventata più seria, l’allarmismo tra i cittadini sta screscendo e

i Carabinieri hanno deciso di avviare indagini più approfondite. Inoltre è da ricordare che all’interno dell’istituto alberghiero, tra la fine di aprile ed inizio maggio, si erano tenuti degli eventi sul tema della legalità, alla presenza di magistrati della Dda di Napoli e alti ufficiali delle forze dell’ordine. Un istituto che come quello di Brindisi, è considerato un presidio in una terra ad alto tasso di criminalità. VINCENZO LO CASCIO

stesso tempo dico che questa è la nostra terra, e se lavoriamo tutti insieme è possibile farla ritornare Campania Felix, come era un tempo. Badate, credo che la mafia sia anche figlia nostra, dei nostri comportamenti illegali, della nostra indifferenza, della nostra irresponsabilità. Se ci comportiamo in maniera esemplare, ad essere soli sarà chi delinque, chi vuol male a questa terra, e non avrà altra scelta che cambiare strada. Ai giovani voglio ricordare in questo senso le parole di Paolo Borsellino: "Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo"». Grazie Luigi per ciò che fai, siamo convinti che quest’associazione inciderà e non poco sul futuro del territorio, e da parte nostra sappiate che avrete sempre il massimo sostegno e collaborazione. TOMMASO MORLANDO

La droga ti spegne!

FILOMENA DIANA

Analogie che mettono paura

Luigi Ferrucci durante la manifestazione commemorativa di Domenico Noviello

La canzone dei giovanissimi, come se fosse una valida giustificazione, è sempre la stessa: «E’ vero che la droga ti sballa, ma anche l’alcool ti sballa…» Questa verità, però, non da il diritto a nessuno di drogarsi e di alcolizzarsi facendo rischiare la vita anche agli altri. Un’altra canzone diffu-

sa tra i giovanissimi è: «Se la droga è naturale non fa male. C’è cocaina e cocaina… Se è purissima non ti fa male…» Se ti sballi anche con la droga “naturale” e ti metti in macchina, rischi e fai rischiare comunque la vita a te e agli altri. La verità è una sola ed è racchiusa in un detto popolare: «I drogati e i giocatori di carte conoscono solo le bugie» Se hai bisogno dello spinello o di ubriacarti per uscire con i tuoi amici, per andare in discoteca, per sentirti forte, per riuscire a stare insieme agli altri, allora c’è qualcosa che non va. Non spetta a noi fare i genitori o gli psicologi, ma abbiamo il dovere di sollevare il problema. GENNARO VERSI

Droga: italiani al primo posto in Europa per consumo di cannabis nell’ultimo anno. Il trend dell’Italia dal 2001 al 2008 è quello che ha segnato il massimo incremento in Europa, dal 9,2% al 20,3%, ovvero un aumento dei consumatori di cannabis dell’11,1% in meno di dieci anni. Ancora una volta l’Italia nelle posizioni d’avanguardia nelle graduatorie negative a livello internazionale. Un’altra conferma in tal senso viene dall’Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) che ha preso in esame la popolazione compresa nella fascia che va dai 15 ai 64 anni. Pensate che nella speciale classifica abbiamo la medaglia d’oro in Europa per consumo di cannabis nell’ultimo anno(14,3%); siamo al secondo posto (6,9%), dopo la Spagna (7,6%) per uso della canapa nell’ultimo mese; mentre il 32%, quindi circa un terzo della popolazione ha consumato cannabis almeno una volta nella vita piazzandoci così al terzo posto dopo la Danimarca (32,5%) e la Spagna (32,1%). GENNARO VERSI

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INFORMARE

Attualità e Cronaca

Focus sullo scioglimento del consiglio comunale Analisi della relazione ministeriale e suoi riflessi sulle future elezioni amministrative

CASTEL VOLTURNO. Lo scorso Aprile il Presidente della Repubblica firmava il decreto di scioglimento del consiglio comunale di Castel Volturno ai sensi dell’art 143 del Testo Unico Enti Locali (TUEL), ovvero a causa di fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso. L’organo elettivo era, in realtà, già decaduto in forza di precedente D.P.R. del 19/09/2011 ai sensi dell’art. 141 TUEL, cioè per dimissioni contestuali della metà più uno dei membri assegnati al consiglio comunale.

Leggendo la Relazione del Ministro dell’Interno Cancellieri rivolta al Capo dello Stato, prendiamo atto di molte vicende già note all’opinione pubblica, ma anche di molti altri eventi, probabilmente ignari alla maggior parte dei cittadini castellani, in base ai quali si è deciso di adottare l’estremo rimedio. Già note sono, senza dubbio, le indagini condotte dalla DDA di Napoli che hanno investito componenti delle ultime due amministrazioni comunali, e dalle quali sono scaturite le ordinanze di custodia cautelare giunte alla ribalta della cronaca. Altrettanto note sono le vicende che riguardano le licenze del centro commerciale Giolì e quelle del Domitia Village, sintomo, secondo la Commissione di accesso, di un chiaro condizionamento dell’attività amministrativa. Per quanto riguarda aspetti, invece, di cui si è poco parlato, leggiamo nella Relazione Ministeriale che l’attività contrattuale del comune

di Castel Volturno è risultata carente e concentrata quasi esclusivamente sulla concessione di loculi cimiteriali, mentre risultano essere stati stipulati pochi contratti per la manutenzione stradale e per l’illuminazione pubblica, sintomo di scarsa attenzione ai servizi essenziali per la collettività. Altri aspetti amministrativi sui quali si è concentrata l’attenzione degli organi della Prefettura riguardano un contratto di notevole rilevanza economica, inerente la realizzazione di quattro piazze in diverse zone del comune, la cui procedura presentava delle anomalie per il coinvolgimento di una ditta destinataria di provvedimenti interdittivi, nonché i profili di irregolarità del PUC che l’amministrazione sciolta non ha provveduto a rimuovere come avrebbe dovuto. La Relazione, in ogni caso, analizza in maniera analitica tutti gli aspetti della gestione amministrativa dell’ente degli ultimi anni, e l’insieme di tutti gli elementi ricavati evidenziano, secondo il Ministro degli Interni, la deviazione di settori cruciali dell’Ente “ idonea a suffragare le rilevate forme di condizionamento del procedimento di formazione della volontà degli organi comunali e la compromissione del buon andamento e dell’imparzialità di quella amministrazione”. Proprio in merito allo scioglimento dell’amministrazione comunale di Castel Volturno sono circolate, in queste settimane, molte voci secondo le quali tale provvedimento determinerebbe l’incandidabilità del sindaco e dei

LIBRO DEL MESE

consiglieri decaduti. Ciò non corrisponde al vero. Pertanto sembra doveroso fare un po’ di chiarezza sulla normativa amministrativa vigente in materia. Il Pacchetto Sicurezza varato dal Governo Berlusconi (Legge 94/2009) ha modificato l’articolo 143 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Il nuovo comma 11 oggi prevede che “(...) gli amministratori responsabili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento di cui al presente articolo non possono essere candidati alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali, che si svolgono nella regione nel cui territorio si trova l’ente interessato dallo scioglimento, limitatamente al primo turno elettorale successivo allo scioglimento stesso, qualora la loro incandidabilità sia dichiarata con provvedimento definitivo. Ai fini della dichiarazione d’incandidabilità il Ministro dell’interno invia senza ritardo la proposta di scioglimento di cui al comma 4 al tribunale competente per territorio, che valuta la sussistenza degli elementi di cui al comma 1 (…).” La nuova norma, dunque, prevede che il Viminale non possa decidere autonomamente ma debba chiedere al Tribunale competente la sospensione dell’elettorato passivo a carico degli amministratori comunali i quali abbiano seduto in assemblee condizionate dalla malavita. Pertanto, l’avvenuto scioglimento dell’amministrazione comunale di Castel Volturno non determina in maniera automatica l’incandidabilità

del sindaco o dei consiglieri decaduti, essendo necessario un provvedimento del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta del Ministro degli Interni, che non ci risulta, allo stato, essere stata avanzata. In tal senso, una sentenza che farà certamente storia è quella adottata, lo scorso Gennaio, dalla Prima sezione civile del Tribunale di Nola, presidente Giovanni Fragola Rabuano, che ha applicato per la prima volta in Campania (due soli sono i precedenti giurisprudenziali in Italia, e riguardano la Calabria) l’articolo 143 del TUEL come modificato dal pacchetto sicurezza del 2009. I giudici napoletani, difatti, accogliendo la richiesta del Ministro dell’Interno, hanno statuito che Antonio Agostino Ambrosio, ex sindaco presso il Comune di San Giuseppe Vesuviano, il cui Consiglio comunale è stato sciolto il 9 Dicembre del 2009 per infiltrazioni camorristiche, non potrà ricandidarsi alle prossime elezioni. Urne vietate anche per gli ex consiglieri comunali Gennaro Ambrosio, Franco Giuliano, Francesco Santorelli. FABIO RUSSO

News dall’Associazione Commercianti di Pinetamare Lunedì 28 Maggio l’Associazione dei commercianti di Pinetamare ha organizzato una serrata di tutte le attività commerciali di Villaggio Coppola e zona Domitiana, come forma di protesta generalizzata verso una serie di problematiche che da anni affliggono il nostro territorio. In primis il mancato inizio dei lavori del porto turistico come elemento trainante dell’economia del territorio, nonché la difficile situazione dei plessi scolastici. Sempre l’Associazione Commercianti annuncia che dal 03 al 15 Agosto si terrà la seconda edizione dell’August Fest, la festa della birra che l’anno scorso ha riscosso grandissimo successo, attirando persone da tutta la provincia di Caserta. L’evento si svolgerà nuovamente nel suggestivo Piazzale del Gabbiano.

Confessioni di un Killer di Daniela De Crescenzo

La cronistoria delle deprorevoli gesta di un camorrista pentito. Un buon libro, ma troppe perplessità Allora è proprio vero che oggi chiunque può scrivere un libro. Calciatori, veline, attori, cantanti, comici, religiosi, maestri, operai, impiegati ….e collaboratori di giustizia. “Confessioni di un KILLER” è il libro scritto da Daniela De Crescenzo, giornalista, sulla vita di Oreste Spagnuolo, membro di quell’ala stragista del clan dei casalesi che ha seminato la morte sino al 2008 a Castel Volturno e dintorni. Il pentito ripercorre in prima persona le vicende della sua vita. Con una certa perplessità ho letto questa opera editoriale, in quanto percepivo come inusuale la scelta del soggetto. Forse il banale disappunto che sorge in me nel pensare alle tantissime persone brillanti, eroi di tutti i giorni, che hanno realiz-

zato imprese di notevole spessore umano e sociale, ma di cui nessuno ne parla. Oddio, il libro in sé, valutandolo asetticamente come opera letteraria di inchiesta, senza alcuna forma di pregiudizio personale, lasciando cioè da parte valutazioni morali o idealistiche, è senza dubbio interessante. Chi legge viene proiettato in un mondo nuovo, fatto di dinamiche e modi di pensare lontani anni luce dalla nostra quotidianità, che inevitabilmente stimolano il lato morboso della curiosità del lettore. Però è difficile valutarlo come un libro qualunque. Non ci riesco, ma lo riconosco ed è un mio limite. Accettare che si parli di questa persona in termini lusinghieri, con un tono che ha quasi il gusto dell’ammirazione, mi risulta difficile. Mi sorprende, per esempio, che Franco Roberti, capo del pool della DDA di Napoli che seguiva le indagini sul gruppo Setola, nel concludere la sua prefazione dica «Non so se anche Oreste Spagnuolo riuscirà a riscattarsi, ma credo alla sincerità del suo proposito, con l’aiuto dello Stato. Intanto, continua a scrivermi anche adesso che sto a Salerno. Gli rispondo sempre con piacere».

Sono l’unico a percepire qualcosa che non và in questa frase? Ripeto, sarà un mio limite, tuttavia questa piacevole disponibilità di un magistrato a mantenere i contatti con un uomo che pensando al suo passato dice «Io invece quando commetto un omicidio (…) appena girò le spalle, quel momento è cancellato. Nella mia testa non c’è né il volto della persona ammazzata, ne quello che abbiamo fatto, scompare tutto e quindi questa cosa non mi pesa. (…) Non pensi alla vita degli altri, pensi alla tua (…)» bè devo dirlo mi lascia un po’ confuso. Ugualmente sorge il disappunto quando costui nel parlare di cittadini africani li etichetta come musi pelosi. La perplessità aumenta, inoltre, quando leggo che, secondo il pentito, le forze dell’ordine sapevano di loro ma volutamente non li fermavano per evitare grattacapi. D’istinto sarei portato a dire questo tizio è un ciarlatano. Poi, però, Roberti ricorda che «la validità delle dichiarazioni di Spagnuolo è stata riconosciuta dalla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere (…)» ed allora un brivido mi coglie. Qualcuno avrebbe potuto fermare pri-

ma questi killer e non lo ha fatto? Esiste un’inchiesta in corso? Senza considerare la vicenda Garrone che trae origine da libro ed ora è diventato un caso giudiziario. Dunque, sino a che punto costui è credibile? Forse sono uno sciocco, un’idealista, un qualunquista. Ma come lettore, mettendo da parte anche la mia professione di avvocato, avrei voluto che l’autrice, oppure i due magistrati che hanno curato la prefazione, dicessero anche qualcos’altro di Spagnuolo. Per esempio, che la sua scelta di collaborare con la giustizia dopo tutto è stata mero opportunismo. Considerando che ha condotto una vita dedita ai crimini più biechi senza mai pentirsi, senza mai riflettere nemmeno per un attimo sul disvalore delle sue scelte, e poi, sette giorni dopo l’arresto, si pente, bè il dubbio può sorgere! Avrà influito la prospettiva di un sicuro ergastolo? Tra l’altro non posso far a meno di pensare che il modo di narrare i fatti, un pò spavaldo e fiero di sè, in un momento dove i valori si sovvertono, potrebbe essere un cattivo esempio per tanti giovani in cerca d’identità. Insomma,

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la mia personalissima idea è che una confessione a ruota libera, priva di censure e freni, non sia stata una scelta ottimale. Lo riconosco, è dannatamente populista, ma non posso fare a meno di pensare che è molto comodo condurre un’esistenza proiettata al mero soddisfacimento dei propri bisogni materiali fregandosene di tutti e di tutto, e poi, quando le cose si mettono male, simulare un sussulto di coscienza. Forse parlo così perchè sono semplicemente un cittadino di Castel Volturno, e non riesco a dimenticare che certi episodi non sono i contenuti di un romanzo, bensì quanto realmente accaduto. Conoscevo Mimmo Noviello, e penso alla sua famiglia e alle famiglie di tutti coloro che sono stati trucidati anche da costui. Ebbene, l’idea che venga pagato dallo Stato per rifarsi una vita, che sfugga al suo destino per una scelta di convenienza, che venga stimato dai magistrati della DDA e addirittura raggiunga la fama con un suo libro, che volete, crea in me grande disagio. Non aggiungo altro….rischierei di pentirmene. E’ un mio limite! FABIO RUSSO


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Ser vizi vizi Speciali Speciali Ser

Mappa della balneabilità 2012 PER AIUTARE I LETTORI DI INFORMARE, PROPONIAMO DI SEGUITO LE MAPPE DELLA BALNEABILITA’ COSI’ COME RIPORTATE SUL SITO WEB DELL’ARPAC. BANDIERINA BLU = ZONE BALNEABILI BANDIERINA ROSSA = ZONE NON BALNEABILI AREE ROSSE AREE GIALLE AREE VERDI AREE AZZURRE

= QUALITA’ SCARSA = QUALITA’ SUFFICIENTE = QUALITA’ BUONA = QUALITA’ ECCELLENTE

LE AREE NUOVE O DI NUOVA CLASSIFICAZIONE (COME QUELLE DI CASTEL VOLTURNO) SONO INVECE RAPPRESENTATE IN BIANCO IN QUANTO SONO DIVENUTE RECENTEMENTE BALNEABILI.

Qualche dettaglio tecnico... Nelle prossime righe, si riportano le definizioni base per la balneabilità così come disponibili dal sito dell’ARPAC. Pur sapendo che sono dettagli tecnici, è indispensabile uno sforzo comune per apprendere sempre di più di una risorsa, ambientale ed economica, che ci appartiene e che è di TUTTI: le coste. Senza informazione, qualsiasi battaglia sarà perduta in partenza !!! La balneabilità delle zone costiere per la stagione 2012 è stata definita ai sensi della nuova norma, con la delibera regionale n. 808 del 30.12.2011 (pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 2 del 10/01/2012), sulla base dei controlli eseguiti dall’ARPAC dal 1° aprile al 30 settembre nelle ultime quattro stagioni balneari (20082009-2010-2011). Pertanto il giudizio di idoneità di inizio stagione balneare 2012, espresso in delibera, deriva dall’analisi statistica, non più solo dell’ultimo anno di monitoraggio, ma anche delle ultime tre stagioni balneari precedenti

in base agli esiti analitici di solo 2 parametri batteriologici: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali. Tali parametri sono stati considerati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità indicatori di contaminazione fecale più specifici rispetto a quelli ricercati con la vecchia normativa, il DPR 470/82 (Coliformi totali, Coliformi fecali, Streptococchi fecali, Salmonella, Enterovirus, pH, fenoli, tensioattivi, oli minerali, ossigeno disciolto, colorazione e trasparenza). Le acque di balneazione sono state così classificate secondo le classi di qualità previste dalla norma: Scarsa, Sufficiente, Buona, Eccellente e riportate in forma tabellare negli allegati della DGR n.808 del 30.12.2011. È opportuno precisare che le acque “non idonee alla Balneazione”, ad inizio stagione balneare 2012, sono sia quelle di classe “scarsa” ai sensi D.lgs 116/08 (nuova normativa) che quelle che risultano in art.7 ai sensi del DPR 470/82 (vecchia normativa), indipendentemente dall’esito della classificazione. Per ciascuna acqua di balneazione classificata «SCARSA», ai sensi del D.lgs

116/08, le Amministrazioni comunali dovranno adottare, ad apertura della stagione balneare, le seguenti misure: 1. adeguate misure di gestione, inclusi il divieto di balneazione, per impedire l’esposizione dei bagnanti all’inquinamento; 2. individuazione delle cause e delle ragioni del mancato raggiungimento dello status qualitativo «sufficiente»; 3. adeguate misure per impedire, ridurre o eliminare le cause di inquinamento; 4. garantire l’informazione al pubblico. Per le acque non classificate di qualità “scarsa”, ma vietate alla balneazione in base all’art.7 della vecchia normativa (DPR 470/82), si ritiene opportuno evidenziare che in applicazione del DM 30.3.2010, art.2

c.5, “potranno essere riaperte solo a seguito di quattro campionamenti effettuati con cadenza quindicinale, a decorrere dal mese di aprile, con risultati analitici inferiori a quelli

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indicati nell’allegato A previa dimostrazione dell’avvenuto risanamento attraverso la comunicazione delle misure di miglioramento messe in atto”. ING. ANGELO MORLANDO


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Speciale Consorzio di Bonifica

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Consorzio di Bonifica del Volturno I motivi per impugnare l'ingiunzione di pagamento... Le motivazioni principali per impugnare l'ingiunzione del Consorzio di Bonifica possono essere così riassunte a seguito di consultazione della giurisprudenza disponibile:

• Lo opere gestite dal Consorzio di Bonifica sono in pessimo stato di manutenzione in lunghi periodi dell’anno, come dimostrabile attraverso una copiosa documentazione fotografica raccolta negli ultimi mesi. Idrovora Tamerici completamente distrutta! L'Idrovora Tamerici completamente abbandonata

• Il contributo di bonifica è un onere reale, non personale, e il beneficio nasce dal rapporto inscindibile tra l'opera e il fondo, al quale il Consorzio, con i suoi interventi, dovrebbe apportare un incremento di valore.

• I contributi di bonifica sono la quota parte della spesa rimasta a carico del bilancio del Consorzio per gli interventi realizzati nell'interesse della proprietà consorziata e alla quale abbia portato un beneficio di natura fondiaria. • I contributi di bonifica sono volontari e non sono obbligatori in quanto i Consorzi di Bonifica agiscono solo ed esclusivamente come concessionari pubblici delle funzioni di difesa del suolo. Per quanto attiene alle ingiunzioni visionate, si può affermare quanto segue: • nell’ingiunzione non sono riportati elementi descrittivi, tecnici e/o contabili per poter individuare gli eventuali interventi eseguiti dal Consorzio di Bonifica;

• nell’ingiunzione non sono riportati elementi per poter individuare gli eventuali benefici a favore dell’immobile dell’impugnante;

• nell’ingiunzione non sono indicate le somme pubbliche percepite dal Consorzio nell’esecuzione di eventuali interventi a favore dell’immobile dell’impugnante; • l’impugnante non è messo in condizione di poter comprendere come sia stato liquidato l’ammontare del contributo.

Si invitano i cittadini ad inviare documentazione fotografica inerente allo stato di manutenzione delle opere gestite dal Consorzio con l’intenzione di inviare un fascicolo/dossier a tutte le autorità competenti. ING. ANGELO MORLANDO

Macerire e amianto all'esterno dell'Idrovora Tamerici

L'Idrovora Diana completamente abbandonata!

Idrovora Villa Literno

Fanghi all'Idrovora di Lago Patria

Idrovora di Lago Patria colma di fanghi

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Ser vizi speciali

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Inaugurato il caseificio della legalità

Dedicato alle vittime della Mafia

Giovedi ,17 Maggio a Castel Volturno ha avuto luogo l’inaugurazione del caseificio della cooperativa sociale “Le Terre di don Peppe Diana – Lebera Terra” , dedicata ad un uomo che inevitabilmente è divenuto il simbolo delle lotta contro la criminalità organizzata nelle terre di gomorra,il sacerdote ucciso dalla camorra Don Peppe Diana. C’erano proprio tutti quel giovedì pomeriggio a Castelvolturno .Dal capo della Dda di Napoli Cafiero De Raho a Don Luigi Ciotti presidente di Libera, tutti a Castel Volturno per stringesi attorno a questi ragazzi che da domani gestiranno una impresa casearia sulle ex terre dei boss casalesi. Il caseificio si trova in una stradina sterrata, via Pietro Pagliuca, a qualche chilometro dalla Domiziana. All’ingresso, sul cancello di quella che fu la tenuta

del boss Zaza. La realizzazione del caseificio gestito da una delle cooperative “Libera Terra” è stata possibile grazie alla legge 109 del 96, sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, che prevede l’assegnazione dei patrimoni e delle ricchezze di provenienza illecita a soggetti come associazioni o cooperative in grado di restituirli alla cittadinanza, tramite servizi, attività di promozione sociale e lavoro.Protagonista della presentazione è stato il valore , anche simbolico, del riutilizzo dei beni confiscati alle mafie per celebrare il riscatto culturale, sociale ed economico del territorio casertano e dei suoi valori, a partire dalla produzione di mozzarella di bufala campana Dop sui terreni confiscati alla criminalità organizzata. L’entrata in funzione dello stabilimento di produzione casearia di Castel Volturno è stata possibile grazie al sostegno del Gruppo Unipol, oltre a quello di Fondazione Vodafone Italia, Fondazione con il Sud, Fondazione BNL e Coopfond. Unipol è da tempo impegnato a fianco di Libera e dei giovani delle cooperative che si battono per la legalità, il lavoro e lo sviluppo; ogni anno aiuta e supporta la nascita delle cooperative di Libera Terra. Un

traguardo importante non solo per l’impegno e la fatica , ma anche per l’alto valore sociale e simbolico dell’iniziativa.La parlamentare PD Pina Picierno in una lettera inviata ai ragazzi di Libera nel giorno dell’inaugurazione ha ricordato ai ragazzi di Libera che “La corruzione inquina i processi della politica, minaccia il prestigio e la credibilità delle Istituzioni , inquina e distorce gravemente l’economia, sottrae risorse destinate al bene della comunità, corrode il senso civico e la stessa cultura democratica”. Anche Domenico Raimondo, presidente del consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop, ho sottolineato l’importanza di questo traguardo spiegando che: «La mozzarella della legalità prodotta da Libera si fregia del marchio dop, dal momento che ha superato tutti i rigorosi parametri e controlli previsti dal disciplinare di produzione. Siamo felici di avere Libera tra i soci del Consorzio e siamo sicuri che ciò contribuirà in maniera significativa a rilanciare ulteriormente il più importante marchio Dop del Centro sud Italia». Il significato più importante che emerge da questa manifestazione è la grande presenza della società civile e dei giovani che con affetto ed entusiasmo circondavano Don Ciotti. VINCENZO LO CASCIO

La violenza cieca e criminale del terrorismo ha colpito ancora. Colpisce vittime innocenti, ragazzi, studenti nella loro scuola, presidio di legalità e spazio di giustizie e libertà, luogo in cui dovrebbe nascere la speranza di un futuro migliore, e che invece è stato teatro di una orribile tragedia. Il fatto che si possa morire a scuola è inconcepibile da sempre, ma il fatto che questo accada in una dinamica folle ed omicida è un dato preoccupante che non può lasciarci in silenzio. Proprio in una scuola, che ha il nome della moglie del giudice Falcone, vittima di una violenza mafiosa, proprio in contemporanea al passaggio in città della carovana antimafia. Poco importa quale sia la pista, certo è che la violenza in questi territori, nel Sud Italia, è figlia di una cultura che deve essere distrutta e cancellata. Indipendentemente dall’esito delle prime indagini, quello che è successo è un atto gra-

vissimo, senza precedenti. La risposta deve essere immediata, da parte della giustizia e di tutta la cittadinanza italiana, colpita ancora una volta al cuore, aggredendo al futuro del Paese, agli studenti. Per chi è morto, per chi è ferito, senza motivo, solo perchè era uno studente con dei sogni, con delle passioni, con dei desideri, con un futuro di libertà per cui lottare. Per chi aveva dei sogni che sono stati spezzati dalla follia della cieca violenza. Perché non si può morire così, entrando a scuola. Non bisogna farsi terrorizzare, non possiamo darla vinta a chi vuole, attraverso il terrore, mettere in scacco la democrazia nel nostro Paese e mettere a rischio la vita di innocenti. Non bisogna aver paura di urlare, di opporre la conoscenza e la voglia di libertà alla vile azione violenta. La solidarietà attiva, umana è una necessità senza la quale si rimane soli, senza la quale si perde il

senso collettivo di una tragedia come questa. Bisogna reagire a questa violenza. Bisogna restare uniti nella negazione a questi atti di disumana atrocità, da quella voglia di libertà e democrazia che ancora una volta hanno provato a scalfire, ma che non potranno mai soffocare. MAURIZIO FABIANI (FONTE: MOVIMENTO TILT)

Non si può morire entrando a scuola

DOMENICO NOVIELLO,(San Cipriano d’Aversa, 1943 – Castel Volturno, 16 maggio 2008) è stato un imprenditore italiano vittima innocente di camorra. - Noviello, nel 2001, denunciò un tentativo di estorsione ai suoi danni da parte di un gruppo di affiliati al clan camorristico attivo nella zona, quello capeggiato da Francesco Bidognetti, contribuendo alla cattura ed alla condanna di cinque persone, tra cui i fratelli Alessandro e Francesco Cirillo e Pasquale Morrone, quest’ultimo morto qualche anno fa per cause naturali. I fratelli Cirillo e gli altri indagati sono stati, poi, scarcerati ma alcuni di loro sono stati nuovamente arrestati per altre estorsioni portate a termine ai danni di operatori economici della zona.

Massimiliano in preghiera Dopo 4° anni sono felice per il grande passo avanti che ha fatto la comunità di Castel Volturno, tante persone ora sono pronte a dire no e ad esporsi per la lotta alla criminalità. Ciò dimostra che la denuncia di mio padre contro chi tentava di portagli via la sua libertà e il suo onore non è poi stato un gesto così folle, come invece venne giudicato. Non posso essere che felice per questo e ringraziare tutti coloro che in questo modo continuano, giorno dopo giorno a tenere vivo il ricordo di mio padre e di tutte le altre persone che come lui, erano convinti che questi individui non sono poi così forti come vogliono far credere. grazie a tutti i presenti. MASSIMILIANO NOVIELLO

Inaugurato il Centro di Formazione Nazionale E’ stato inaugurato alla presenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania e dal Capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone, il nuovo ‘’Centro di Formazione Nazionale’’ del Corpo forestale dello Stato di Castel Volturno. La struttura - informa una nota della Forestale- tecnologicamente all’avanguardia, è stata intitolata a Don Giuseppe Diana, il sacerdote di Casal di Principe, ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994 per il suo impegno contro la mafia ed insignito, per il suo sacrificio, del-

la medaglia d’oro al Valor civile. Il centro sarà destinato allo svolgimento di attività di formazione e di specializzazione per il personale del Corpo e di altri Enti ed Istituzioni, nonché per l’attività di educazione e divulgazione in materia di difesa dell’ambiente e del territorio. Il Centro, interamente rinnovato, sorge all’interno di un nucleo edilizio (conosciuto come ‘’Villaggio Coppola’’) per lungo tempo oggetto di una controversia sul rispetto dei vincoli paesaggistici ed ambientali. Ci si augura che questa im-

portante struttura utilizzi i propri uomini per un controllo attento e sistematico sia dell’ambiente e sia del rispetto delle concessioni su aree demaniali. GIANCARLO PALMESE

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Ambiente & Tecnologia

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9 Giugno ore 16.00 piazza delle Feste

Prima giornata innovazione tecnologia e difesa dell’ambiente L’ambiente e i giovani L’ Autonautica Epomeo e i giovani di Officina Volturno in Piazza delle Feste Sabato 9 giugno ore 16 hanno organizzato un test drive sulla TWIZY ..... Il futuro dell’auto è “elettrico”... puoi provarla a Castel Volturno. Inoltre sarà una festa dedicata anche ai bambini con animazione, musica, dolciumi e tantissima allegria. Hanno confermato la loro partecipazione: Radio Mela, Generazione Libera, GoodNews Napoli Nord, Il Calicanto, le scuole medie del territorio, La Senesi s.p.a., Officina Volturno, Biz Maker, S.I.B. sindacato Balneari, Fare ambiente Castel Volturno, il giornalista del Mattino Ammaliato, AIL Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e meloma, Associazione commercianti Pinetamare e tanti altri amici si aggiungeranno e saranno i benvenuti...

WI FI GRATUITO IN PIAZZA DELLE FESTE

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Cultura, Sport e Società

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Gli uomini passano, le idee restano Era il 23 maggio del 1992 e la Repubblica Italiana è stata sconvolta da un evento che ne ha cambiato le sorti ed è rimasto impresso nelle coscienze di molti italiani. Molti ma forse pochi a vedere i fatti. O forse è rimasto talmente impresso nelle coscienze che lì rimane nascosto, senza giungere alla maturazione e ad un’azione coerente. Il Paese Italia è in crisi. Una crisi devastante e generalizzata che dietro la facciata economica nasconde una crisi di identità, di valori, di cultura, di libertà e di rispetto civico. Erano le 17,58 e Giovanni Falcone, un uomo, un magistrato,

un esempio di lotta alla mafia ed onestà, tornava a casa per l’autostrada Trapani-Palermo nell’auto blindata, insieme alla moglie Francesca Morvillo(magistrato) ed a Giuseppe Costanza(autista del ministero), seduto per l’occasione sul sedile posteriore. Alla guida della sua auto, c’era Giovanni Falcone, preceduta e seguita da altre due croma con la scorta (Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Di Cillo, Paolo Capuzzo, Gaspare Cervello, Angelo Corbo). In quell’istante la croma di scorta che precede e quella del giudice vengono investite da una tremenda esplosione di 5 quintali di tritolo innescati tramite radiocomando da “Cosa Nostra”. Volutamente non cito l’autore materiale del gesto, seppure giuridicamente riconosciuto colpevole, perché non è una vittima, non è un uomo di Stato, non merita di es-

sere ricordato e soprattutto perché è l’ultimo anello di una catena di persone “potenti” rimaste ingiudicate, impunite e forse neanche sospettate. Il ricordo deve essere il riconoscimento per un qualcosa che qualcuno ha fatto per il bene comune e/o di altri e non una mera menzione statistica o storica. Restano assassinati Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro (poliziotto, 30 anni lascia moglie e due figli), Rocco Di Cillo(poliziotto, 30 anni), Vito Schifani(poliziotto, 27 anni lascia moglie ed un figlio di pochi mesi). Erano tutti, con diverse funzioni ma l’una non meno importante dell’altra, servitori dello Stato. Quello Stato con la “S” maiuscola che rappresenta l’unione tra popolo ed Istituzioni, tra diritti e doveri, tra ricchi e poveri, tra giovani e vecchi, tra uomini e donne. Quello “Stato” che è allo stesso tempo popolo e suo degno rappresentante. Quello “Stato” che merita rispetto, ammirazione perché è qualcosa in più di ogni singolo cittadino ma ha il cittadino come singolo e come parte di insieme quale proprio punto di riferimento. Quello “Stato” di cui tutti siamo orgogliosi di appartenere. PISCICELLI VINCENZO

Campionato italiano di moto d’acqua

CASTEL VOLTURNO. Sabato 12 e Domenica 13 maggio l’Hyppo Kampos Resort ha ospitato il Campionato Italiano di Moto d’acqua, indetto dalla F.I.M. (Federazione Italiana Motonautica) ed organizzato dal Comitato Regionale FIM Campania. Una grandissima manifestazione che ritorna in Campania dopo 15 anni di assenza, segnando un momento importante per Castel Volturno e per il Litorale Domitio che continua il suo percorso di riscatto e riposizionamento nel mercato nazionale e internazionale. L’Hyppo Kampos è stato per due giorni il teatro di competizioni di altissimo profilo, nelle tre discipline tipiche di questo sport: sky, freestyle e runabout. Hanno gareggiato per aggiudicarsi i preziosi punti in classifica tutti i migliori piloti italiani:

come Alberto Monti, campione europeo in carica, che si è aggiudicato il primo posto in Ski F1. Due giorni di vero e proprio spettacolo tra le acque dei laghi e la natura lussureggiante dell’Hyppo Kampos, “un’esperienza esaltante sotto tutti i punti di vista: sportivo, ludico e imprenditoriale - afferma Sergio Pagnozzi, presidente F.I.T.A. (Federazione Imprese Turistiche Alberghiere) Litorale Domitio - Lo sport è sempre veicolo di valori e messaggi positivi e solo per questo andrebbe sempre supportato. Ma in misura maggiore noi imprenditori turistici puntiamo su competizioni che esercitano una fortissima attrattiva sia su appassionati che su curiosi e che si sviluppino su più giornate di gara. Certamen-

«Credo nel duro lavoro, nell’allenarsi, nel buttarsi in qualcosa per cui hai una passione. Credo nell’idea che se t’impegni puoi conquistare tutto». Avere fiducia, essere consci delle proprie potenzialità, sudore, sacrificio e tanta passione: è la ricetta per diventare campioni senza la necessità di vincere perché il momento della vittoria è troppo breve per vivere solo di quello. Si cresce col tempo, si matura con le esperienze. Le parole di un campione rimbombano negli animi della gente comune. Idolo indiscusso per la carriera e soprattutto per il modo in cui affronta la vita. La stima che si accumula è direttamente proporzionale al numero delle medaglie al collo e anche ai trionfi senza traguardo da podio. È ciò che Oscar Leonard Carl Pistorius rappresenta, fattosi immagine di un uomo che non vuole essere considerato diverso dagli altri. Atleta sudafricano e campione paralimpico, Pistorius è un simbolo dello sport per disabili che ha lottato per essere ammesso nel 2008 alle Olimpiadi di Pechino per gareggiare con i normodotati. La sua storia comincia ventiseianni fa quando nasce a Johannesburg con una grave malformazione agli arti inferiori che lo costringe, a soli undici mesi, a farsi amputare entrambe le gambe. La forza di volontà sovrasta ogni ostacolo fisico e psicologico. Sposa l’atletica leggera

e comincia una carriera sportiva che lo porta al vertice del successo, colmando il palmares con una medaglia d’argento conquistata con i normodotati nel Mondiale di Daegu del 2011, in Corea del Sud, e quattro ori e un bronzo tra le Paralimpiadi di Atene del 2004 e quelle di Pechino nel 2008 e inoltre è pronto a partecipare ai prossimi Giochi olimpici di Londra. Soprannominato “the fastest thing on no legs” (la cosa più veloce senza gambe), Oscar corre grazie a particolari protesi in fibra di carbonio, denominate “cheetah”. Termini tecnici e nuova vita alla quale ha dovuto abituarsi sin da bambino quando a quell’età sono raccontante ancora favole. E come se fosse proprio una favola, l’uomo senza gambe riesce a correre più veloce di chi handicap non ne ha. Nella vita, come nello sport, a fare la differenza è la mentalità, e la paura di sbagliare e di non centrare un risultato non può incombere su una carriera perché, come dice la madre di Oscar Pistorius: «Perdente non è chi arriva ultimo in una gara, ma chi si siede e sta a guardare». Carattere, coraggio e perseveranza: il segreto è essere più forti

te manifestazioni sportive di così grande prestigio rappresentano un forte impulso al turismo ed un mezzo di rilancio dell’immagine del nostro territorio e dell’intera provincia”. La struttura aveva già espresso tutto il suo potenziale in gare regionali e nazionali di triathlon, sci nautico, canoa e canoa polo, tanto da essere già da tempo partner di diverse Federazioni sportive come la F.I.S.N. (sci nautico), la F.I.TRI (triathlon) e la F.I.C.K. (canoa Kayak). LA REDAZIONE

Più forti del destino… Oscar Pistorius: “la cosa più veloce senza gambe”, campione paralimpico

di qualsiasi destino avverso e affrontare la vita come si presenta perché importante non è tagliare il traguardo, ma affrontare la corsa con dignità, sapendo di avercela messa tutta. Questione d’ideale e mentalità. Come Oscar… più forte del destino. FABIO CORSARO, corsarofabio@gmail.com Hai una storia da raccontare? Sei riuscito come Oscar ad essere più forte del destino? Scrivici di te, o di tuoi conoscenti che, nonostante alcune disavventure, non hanno perso mai la voglia di vivere. Invia una e-mail a corsarofabio@gmail.com. La tua storia può essere fonte di ispirazione per qualcuno.

Una testiera realizzata con cilindri allegri, colorati e morbidosi per un letto originale e moderno; adatta sia per la cameretta dei ragazzi che per la camera degli ospiti. Funzionale, simpatica e facilissima da realizzare, scegli tu colori e misure e, se vuoi la puoi abbinanare a dei pouf realizzati negli stessi colori e materiali .Per realizzarla hai bisogno di: 1 tavola di abete di 8 cm di spessore larga 30 cm e lunga in misura del letto, 2 tondini di legno di 5 cm di spessore alti 80 cm, 2 tondini di legno di 5 cm di spessore alti 1 metro, 1 tondino di legno di 5 cm di spessore alto 120 cm, tessuto colorato, gommapiuma da 60 - 80 cm di spessore, fettucce colorate, colla vinilica trapano, flatting Inizia a preparare la base della testiera: procurati una tavola di abete larga dai venticinque ai trenta centrimetri, la lunghezza la devi stabilire in base alla larghezza del letto a cui la andrai ad applicare; è importante che lo spessore sia di almeno otto centimetri, per garantire un buon fissaggio dei tondini di legno. Carteggia accuratamente la tavola, successivamente, dopo aver praticato i fori, passa una mano di flatting.Con il trapano realizza cinque fori ciechi di cinquanta millimetri di spessore distanti l’uno dall’altro trecentocinquanta millimetri. Inserisci in ciascun foro e incollai

con la colla vinilica per legno i tondini nel seguente ordine: il tondino centrale alto un metro e venti centimetri, i due intermedi laterali alti un metro e gli ultimi due laterali alti ottanta centimetri. Queste misure sono per un letto singolo, se devi realizzare una testiera per un letto matrimoniale adatta le misure e pratica più fori.Fascia i tondini con la gommapiuma da ottanta millimetri di spessore e fermala bene con il nastro adesivo.Per il rivestimento dei cilindri taglia dei rettangoli di stoffa di cotone nei colori che preferisci e confeziona dei “sacchi” cilindrici del diametro di trecentocinquanta millimetri. Alle estremità dei cilindri ricava delle “coulisse” nelle quali devi inserire le fettucce o i cordoncini. Inserisci i sacchi sui tondini rivestiti e stringi i cordincini per chiuderli sia sopra che sotto. Alcune fettucce le puoi legare e annodare lungo lo sviluppo dei cilindri. Per informazioni e consigli scrivete a: manimania@altervista.org o visita il sito www.manimania.altervista.org A CURA DI LOREDANA REGINA

Napoli in festa

Dopo 25 anni il trofeo approda all’ombra del Vesuvio C’è una linea sottile tra vincere e gioire, in particolare per Napoli, una città sola che deve lottare contro sfottò e razzie, frutto dell’ignoranza di gente nordista che però mai è punita. Quella linea sottile carica di soddisfazione, piena di entusiasmo, calcata da forti emozioni. Ed è così che la vittoria di un trofeo a Napoli si accentua e si estremizza, rendendo la festa un party di cultura, ideali, ricordi e mentalità, che fanno di questo popolo una specialità. E la soddisfazione che oggi i napoletani possono vantare è la conquista della Coppa Italia contro la storica rivale Signora Juventus, neocampione d’Italia. L’Olimpico di Roma ha rappresentato un palcoscenico di storia ed emozioni ospitante la finale di questa competizione: l’ultima partita di una lunga e positiva stagione per gli Azzurri, nonostante spesso incomba il rammarico della mancata qualificazione in Champions League. Napoli comunque in festa: sciarpe, striscioni e bandiere. Tutto è dipinto d’azzurro, come quel cuore che batte nei napoletani, che pulsa uno spirito creativo, vincente ed edonistico, nonché indole di un popolo capace di cavare l’arte dal sole. Le lacrime del Pocho, in procinto di salpare da Napoli, rimarranno conservate nei ricordi dei tifosi; Cavani si aggiudica il titolo di capocannoniere

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della Coppa Italia con cinque gol; Pandev stabilisce un record assoluto in Italia: unico calciatore a vincere la competizione quattro volte consecutivamente, dal 2009 al 2012, prima con la Lazio, poi con l’Inter e infine col Napoli, e con una serie ancora aperta. In campionato gli Azzurri si sono aggiudicati il quinto posto, quindi la qualificazione all’Europa League. Stagione in Serie A che ha visto la Juve trionfante e un Milan che deve accontentarsi del secondo posto e zero titoli. Due squadre che lasciano partire due grandi calciatori di cui nomi, facce e carriere sono da tempo entrate nell’immaginario collettivo della gente: campioni del mondo e signori del calcio, Alessandro Del Piero e Filippo Inzaghi appendono al chiodo rispettivamente la maglia bianconera e quella rossonera. Uomini degni di meritare rispetto, garanti di sportività, artefici del calcio bello e pulito, lasciano l’Italia ma non il calcio giocato. Prima allievi, ora maestri. L’uno insegna ad essere eleganti col pallone fra i piedi, l’altro ad essere cinici e fanatici del gol. Discipline che si fondono per personificare un immagine del calcio italiano vincente, senza ombre e maldicenze. FABIO CORSARO ; corsarofabio@gmail.com Segui Fabio su: www.informareonline.com


Medicina, Salute e Benessere

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IMPLANTOLOGIA DENTALE

Rubrica a cura del dr. Carmelo Pulella

Salve amici, continuando a trattare la soluzione implantare, mi sembra giusto affrontare quelle situazioni dove bisogna sostituire tutti i denti in una o tutte e due le arcate dentarie. Innanzitutto, questa condizione si verifica per la coesistenza di patologie organiche generali oltre ad una patologia locale importante, che ha distrutto buona parte del tessuto di sostegno delle radici di denti e molari. Normalmente in questi pazienti vi è sempre una storia clinica di dolore,ascessi dentari, di fumo, di cure saltuarie risolte nella maggior parte dei casi con estrazioni senza sostituzione degli elementi rimossi; oppure una storia di protesi mobile adattata e riadattata di volta in volta alle necessità . E’ bene ricordare che, la protesi mobile, rappresenta nei pazienti portatori di protesi molto attenti un mantenitore di placca batterica superiore ai livelli di normalità, basta poco quindi per comprendere come un paziente, portatore di protesi mobile, non proprio attento al proprio stato di igiene orale ,sia maggiormente esposto alla malattia parodontale, motore inesauribile della perdita di denti strutturalmente sani. Pertanto in una condizione dove abbiamo perso tutti i denti di un’arcata, o dobbiamo rimuovere gli ultimi denti e sostituirli, le soluzioni terapeutiche a nostra disposizione sono due: la soluzione mobile prevede una protesi mobile totale post-estrattiva

mentre come alternativa di protesi fissa un’implantologia a carico immediato computer assistita. La protesi mobile post-estrattiva è quella protesi che si utilizza quando un paziente ha già diversi elementi dentari in meno e quei pochi denti rimasti si possono rimuovere in un’unica seduta allocando al loro posto una protesi totale, la classica dentiera, che viene preparata in anticipo e che con l’uso di particolari materiali in studio, assicura un certo confort e stabilità, consentendo al paziente di uscire dallo studio del professionista in ordine. Infatti il paziente con questo tipo di protesi sin da subito, ha la possibilità di parlare, mangiare cibi morbidi, senza dover far conoscere le proprie problematiche odontoiatriche, e senza modificare le proprie abitudini di vita, se non solo nei primi giorni dopo le estrazioni. Naturalmente questa condizione va seguita settimanalmente per almeno tre mesi così da consentire una guarigione guidata dei tessuti e che permetta di dare subito il miglior confort possibile al nostro paziente. Alla fine del periodo di osservazione e di guarigione dei tessuti, periodo questo variabile da paziente a paziente, possiamo iniziare a progettare la protesi totale definitiva che prevede almeno cinque appuntamenti, in quanto, anche la protesi mobile, definita protesi sociale, oggi ha un’attenzione da parte degli odontoiatri molto elevata. Come è facile comprendere dopo la consegna della protesi sono previsti una serie di appuntamenti di controllo, per appurare che confort, funzione ed estetica rispondano alle aspettative del paziente. E’ naturale chiedersi questo tipo di protesi che costi preveda. Va subito detto che questa pratica terapeutica consta di due protesi ,quella immediata e quella definitiva, che si differenziano tra loro non solo per i materiali utilizzati, resina e denti, ma principalmente per le ore di lavoro nello studio che l’odontoiatra e non l’odontotecnico, deve spendere per “funzionalizzare”, il più

I benefici per la salute

vicino possibile al pregresso fisiologico, la protesi totale. Una sottolineatura s u l l a differenza tra odontotecnico ed odontoiatra. L’odontotecnico o il tecnico dentista , come a volte si definiscono per confondere i pazienti, ha studiato come si costruisce una protesi, quali siano i materiali idonei con le procedure tecniche adeguate del momento. Questo ovviamente è cosa diversa dal progettare una protesi, prendere un impronta , una dimensione verticale , valutare delle abitudini occlusali e tanto altro, che come potete immaginare è materia di stretta competenza dell’odontoiatra. Chi si affida alle mani dell’odontotecnico pensando di risparmiare , commette lo stesso errore che faremmo noi affidando ad un bidello piuttosto che ad un professore, la formazione culturale di un nostro figliolo. Sempre in tema di costi vorrei che fosse chiaro a tutti che la definizione di questo tipo di protesi come protesi sociale non deve porre in noi la convinzione di una protesi fatta male, velocemente e pertanto a costi contenuti. Personalmente invito a diffidare sempre di preventivi troppo favorevoli in quanto, oltre ai costi dei materiali, quando si paga una prestazione odontoiatrica ,si contribuisce al pagamento dei costi di gestione e di aggiornamento che l’odontoiatra effettua per offrire ai propri pazienti delle terapie sempre al passo dei tempi. La seconda soluzione al prossimo articolo, a presto. Per qualsiasi ulteriore informazione ci si può rivolgere presso lo studio sito al Viale delle Mimose 60, Pinetamare, Castel Volturno. Tel: 081 5094848; e-mail: cpulella@libero.it

“Le Vie dei Mercanti” X Forum Internazionale di Studi

Il professore Carmine Gambardella, preside della Facoltà di Architettura Luigi Vanvitelli della Seconda Università di Napoli (SUN), e presidente del Centro di Competenza Regionale sui Beni Culturali, Ecologia ed Economia (BENECON) costituito da quattro Atenei(SUN), Università di Napoli Federico II, Università di Salerno e Università del Sannio), membro istituzionale del Forum UNESCO University ad Heritage, ha organizzato per il decimo anno consecutivo il Forum Internazionale di Studi “Le Vie dei Mercanti” dal titolo “Less/More Architecture, Design, Landscape” (www.leviedeimercanti.it) che si terrà nella sede della Facoltà di Architettura di Aversa la bellissima abazia di San Lorenzo ad Septimum - il 31 maggio e nell’isola di Capri l’1 e

2 di giugno 2012. Il Forum è stato patrocinato tra gli altri dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Presidenza della Camera dei Deputati. Parteciperanno all’evento distinguished professors, ricercatori e rappresentanti di organizzazioni internazionali in virtù dei numerosi accordi di cooperazione siglati dalla Facoltà di Architettura e del BENECON, in particolare con il Massachusetts Institute of Technology di Boston, l’Università di Berkeley (Department of Landscape Architecture), Harvard (School of Design) e Rutgers, the State University of New Jersey, con la quale si è appena concluso un ciclo di seminari on-line in Cultural Heritage and Urban Planning con rilascio d titolo congiunto da parte di entram-

INFORMARE

be le istituzioni. La Commissione Scientifica Internazionale del Forum ha valutato i contributi degli oltre 300 studiosi e conferenzieri provenienti da tutto il mondo. Il significato di questo confronto internazionale è rinchiuso nelle parole di Gambardella: “Less, induce quasi sempre a considerazioni riduttive e la sua stessa applicazione linguistica, per lo più, caratterizza uno stato di inferiorità, di degrado o di perdita. Se ci riferiamo agli ambiti di nostro interesse, Architettura, Disegno Industriale, Paesaggio e alle categorie da declinare che questi termini includono, premettere less potrebbe implicare una condizione di crisi, o di omologazione ad un’epoca, come quella che stiamo vivendo, nella quale le economie dei Paesi occidentali sono tese a riaggiustare

a cura della Dott.ssa Giuseppina Traettino Biologo Nutrizionista Specialista in Scienza dell’Alimentazione In primavera riassaporiamo il piacere di vivere all’aria aperta, di passeggiare avvolti in un gradevole tepore e di osservare la natura che rifiorisce in tutti i suoi colori. La natura è un potente alleato per il nostro benessere e ci dona, anche in primavera, deliziosi e nutrienti prodotti. E’ la stagione della rinascita e il nostro corpo ha bisogno di recuperare carica ed energia dopo il freddo invernale. Stagionalità di frutta e verdura significa mangiare prodotti freschi, cresciuti sotto il sole e non gonfiati d’acqua in serre, per cui vitamine e minerali non vanno persi, il sapore è più gustoso e il costo è nettamente inferiore a quello dei prodotti fuori stagione. Inoltre, occorre controllare la provenienza dell’alimento, poiché molto spesso, frutta e verdura fuori stagione provengono da paesi extracomunitari in cui le regole in materia di prodotti fitosanitari sono meno rigide rispetto all’Italia. Tra la frutta troviamo le nostre migliori alleate, come: le albicocche ricche di vitamine e oligoelementi, di betacarotene per combattere i tipici mali di stagione (stanchezza, spossatezza e depressione). Le ciliegie contengono molti sali minerali come potassio, calcio, fosforo e vitamina A e C; sono alleate della pelle, ne preservano la bellezza e stimolano l’abbronzatura; hanno proprietà antiossidanti, diuretiche e lassative, utili in caso di stipsi e gonfiore addominale. I kiwi ricchi di vitamina C, potassio e magnesio; sono rinfrescanti e regolano la funzionalità cardiaca e la pressione arteriosa; facilitano

l’assorbimento del ferro; favoriscono il transito intestinale poiché ricchi di fibre. Le fragole ricche di vitamina C, hanno funzioni disintossicante e depurative; favoriscono il buon umore grazie alla stimolazione della

serotonina. Le arance ricche di antiossidanti (contrastano l’invecchiamento), sali minerali e vitamina C; hanno proprietà diuretiche e antinfiammatorie e sono un aiuto naturale per il controllo della fame. Tra le verdure gli asparagi che grazie all’alto contenuto di potassio sono un alimento molto utile al cuore e ai muscoli, sono ricchi di vitamina A, manganese, fosforo e acido folico. I carciofi aiutano a depurare il fegato, mentre porro e ravanelli sono utili per fare scorta di potassio, calcio e fosforo. Molte vitamine anche nelle fave e nei piselli e negli spinaci. Lattuga, cicoria e rucola aiutano a depurare l’organismo. L’aglio è un prezioso alleato della salute per le numerose proprietà terapeutiche, combatte i problemi cardiocircolatori, riduce pressione arteriosa e colesterolo. DR.SSA GIUSEPPINA TRAETTINO, TEL:

3383489750;

E-MAIL: PINATRAETTINO@EMAIL.IT

i propri bilanci operando tagli gene- Preside Carmine Gambardella e il ralizzati delle spese piuttosto che direttore del dipartimento di architettura ad investire sul proprio patrimonio prof. Mathias Kondolf) per creare ricchezza e lavoro. Con less, invece, vogliamo promuovere, e di qui le ragioni del X Forum Internazionale “Le Vie dei Mercanti”, una comune riflessione di Studiosi, Ricercatori, Imprenditori ed Esponenti della Pubblica Amministrazione sulla creazione di uno sviluppo fondato sul meno spreco di Beni (materie dustrial Design, More research in Landscape prime, capitale umano, risorse). Infatti, Less se il Capitale Umano dei Territori verrà pre(meno) non vuole significare minori investi- parato per realizzare una efficace formazione menti o tagli generalizzati, ma l’individuazione per essere inserito nella gestione, nella tutela di una gerarchia di investimenti rilevanti soste- e nella rigenerazione delle materie prime e dei nuti e attraversati dalla Conoscenza. Less in bisogni degli stessi uomini che vivono nelle Archtecture, Less in Industrial Design, Less in Città e nei Territori. Landscape sussume il more se saremo in gra- ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE. PRESIDENTE ASSOdo di fornire modelli rigenerativi, articolati su CIAZIONE ALBERGATORI E RISTORATORI DEL LITORALE visioni integrate e di sistema. Pertanto, More DOMITIO. VICE PRESIDENTE CLUB UNESCO CASERTA. research in Architecture, More research in In- alessandro.ciambrone@gmail.com

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INFORMARE

Utilità, Segnalazioni e Diritto

Vino e design

In mostra un connubio tra vigneti storici e complementi per la tavola

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IL DIRITTO:

Nel cortile di via Martucci a Napoli, il 17 maggio, un vino raro ha incontrato il design sofisticato nella cornice di Wine and City, un vero e proprio Fuori Salone di Vitigno Italia, organizzato in oltre 100 location nel centro storico della città.

AUTORE: AVV. FABIO RUSSO

E-MAIL: AVV.FABIORUSSO1975@LIBERO.IT

TEL.: 3476595190

Per esempio non integra né violenza né minaccia la resistenza meramente passiva (ad esempio, buttarsi a terra, rifiutarsi di obbedire etc.) e quindi essa non integra il delitto in esame neppure nel caso in cui il funzionario sia costretto ad usare la forza per vincerla. Dunque è necessario che la resistenza abbia il carattere di comportamento attivo, ed in particolare, aggressivo e non difensivo. Pacifico è che la semplice fuga a piedi non può mai configurare il reato in esame, in quanto in essa non è ravvisabile né violenza né minaccia; a meno che la fuga, come afferma la giurisprudenza, non sia stata agevolata da spintoni che il soggetto dà all’agente di polizia al fine di liberarsi dalla presa... Il semplice divincolarsi ad un pubblico ufficiale, come forma di reazione spontanea ed istintiva, per esempio spostargli il braccio quando questi sia eccessivamente rude, non costituisce resistenza a un pubblico ufficiale, a meno la condotta non sia accompagnata da un forza diretta a vincere o annullare l’attività di controllo.. ..

dall’antichissima Fornace di CottoRufoli e ai tecnologici vassoietti bianchi di acrilalluminio di Alequadro. Sulla scena anche i pannelli da parete di metacrilato a specchio della serie Volvèr ispirati alle ventose atmosfere del film di Almodòvar.

FR-Edizioni ha messo in mostra Costiera non amour, le collezioni di Francesca Russo per la tavola in Tessuto, Cotto, Corian insieme agli splendidi vini di Tenuta S. Francesco e ai formaggi dei Monti Lattari. Tovaglie, sottobottiglie, piatti e accessori per la tavola, attorno ai taglieri fatti con l’argilla

PUBBLICO UFFICIALE

L’art. 337 c.p. punisce la condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio, mentre compie un atto di ufficio o di servizio, o a coloro che, richiesti, gli prestano assistenza.

Per fare un pò di chiarezza in riferimento ad un’ipotesi di reato che si espone a facili abusi da parte di taluni operatori poco solerti, cerchiamo di analizzare il contenuto precettivo di questa norma attraverso alcuni casi specifici.. . .

NAPOLI.

RESISTENZA A UN

Gaetano Bove, patron della cantina, ha presentato una ricca documentazione a dimostrazione che il vigneto storico di Tenuta S. Francesco era già piantato ai tempi della Rivoluzione Francese e che alcuni enormi ceppi centenari del vitigno “Tintore” sono ancora fruttiferi per le centellinate bottiglie della famosa cantina di Tramonti (SA). Alcuni complementi per la tavola sono stati disegnati da Salvatore Cozzolino (foto), con il coordinamento di Fabbrica delle Arti, per sperimentare inedite applicazioni di diverse capacità manifatturiere della Campania, unendo materiali millenari come l’argilla chiara di Rufoli e nuovi polimeri termoplastici belli come il marmo. Se avete domande e curiosità da proporre al prof. Salvatore Cozzolino scrivete a: salvatore.cozzolino@unina2.it ANGELO MORLANDO

Riceve solo per appuntamento presso Tecno Office - Pinetamare

R u b r ic a a c s tu d io d i c o u r a d e ll o m d i A n to n ie tt m e r c ia li s ti a M o r la n d o

Compensazioni con i crediti della Pa Presto la compensazione dei cre-

Viale Gramsci diti certifi cati con19i Napoli debiti erariali. antoniettamorlando@hotmail.com Sarà possibile solo per le somme tel. 08119578427 dovute e iscritte a ruolo entro il 30

aprile 2012. Il Governo ha illustrato il decreto che sbloccherà i crediti delle Pa a favore delle aziende interessate. Si attende la sua pubblicazione. Le imprese interessate possono scaricare il modulo per la certificazione e inviarlo all’amministrazione debitrice allegando: le fatture, una dichiarazione in cui si chiede l’eventuale compensazione, l’impegno a non attivare procedimenti giudiziari fino alla data del pagamento. La risposta del debitore deve essere data entro 60 gg., dopodiché, su nuova istanza del creditore, si procede alla nomina di un commissario ad acta. La risposta dell’Amministrazione, circa la compensazione, deve essere data entro 10 gg. Per i crediti oltre i 10.000 euro le Amministrazioni dovranno verificare eventuali posizioni debitorie del creditore con cartelle esattoriali non pagate. In caso di inadempienze accertate, la certificazione ne darà atto e sarà “resa al lordo delle somme ancora dovute”.

Per chi ha perso il lavoro: i SUPER-MINIMI NUOVO REGIME FISCALE AGEVOLATO PER GIOVANI IMPRENDITORI E PROFESSIONISTI E PER CHI HA PERSO IL LAVORO: I SUPER-MINIMI. Una delle novità più importanti del 2012 è sicuramente stata la riforma del regime dei minimi introdotta con il D.L. 98/2011. Un regime fiscale tutto nuovo perché da quest’anno l’accesso è limitato a un numero ristretto di contribuenti, per i quali è prevista l’applicazione di un’imposta sostitutiva del 5%. Il regime dei minimi è stato introdotto con la Legge Finanziaria 2008 (Legge 244/2007) per snellire il carico tributario dei contribuenti più piccoli: il regime semplificato prevede l’esenzione del versamento Irpef e relative aliquote regionali e comunali, dell’Iva e dell’Irap e l’applicazione di un’imposta sostitutiva agevolata del 20%. Con il nuovo regime, detto dei super-minimi,

l’aliquota agevolata è passata al 5% sul reddito calcolato sempre secondo il cosiddetto principio di cassa. Possono beneficiare del nuovo regime: a) coloro che intraprendono un’attività d’impresa, arte o professione; b) coloro che l’hanno intrapresa successivamente al 31 dicembre 2007. c) coloro che non abbiano esercitato, nei tre anni precedenti l’inizio dell’attività, attività artistica, professionale ovvero d’impresa, anche in forma associata o familiare. DURATA Il regime agevolato può durare fino a cinque esercizi tuttavia, per i contribuenti di età inferiore a 35 anni, è prevista un’estensione per cui sarà possibile continuare ad applicare il regime oltre il quinquennio e comunque fino al compimento del trentacinquesimo anno di età.

ADEMPIMENTI AGEVOLATI I super-minimi sono esonerati dalla tenuta delle scritture contabili e quelle in materia di Iva. Dovranno però conservare i documenti ricevuti ed emessi e conservare e numerare le fatture di acquisto, le bollette doganali e di certificare i corrispettivi (emissione scontrino, ricevuta fiscale). I ricavi e i compensi percepiti dai super minimi non sono oggetto di ritenuta d’acconto da parte del cliente-committente. Infatti in presenza di una tassazione sostitutiva del 5 per cento, l’applicazione di una ritenuta d’acconto, seppur bassa, determinerebbe croniche situazioni di credito nei confronti dell’erario. Il regime dei super-minimi è un regime naturale per cui nessuna comunicazione deve essere effettuata in presenza dei requisiti richiesti. Il passaggio avviene attraverso il comporta-

mento concludente. SOGGETTI ESCLUSI Sono, in ogni caso, esclusi dal regime agevolato: a) le persone fisiche che si avvalgono di regimi speciali ai fini dell’imposta sul valore aggiunto (es., editoria, rivendita sali e tabacchi, posti di telefonia pubblica, agricoltori, etc.); b) i soggetti non residenti; c) i soggetti che in via esclusiva o prevalente effettuano cessioni di fabbricati o porzioni di fabbricato, di terreni edificabili e di mezzi di trasporto nuovi; d) gli esercenti attività d’impresa o arti e professioni in forma individuale che contestualmente partecipano a società di persone o associazioni di cui all’articolo 5 del Tuir ovvero a società a responsabilità limitata di cui all’articolo 116 del medesimo testo unico.

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CESSAZIONE DEL REGIME AGEVOLATO La fuoriuscita dal regime avviene allorquando: - viene superato il limite di euro 30.000 di ricavi; - vengono effettuate esportazioni; - vengono impiegati lavoratori dipendenti o parasubordinati; - viene superato il limite di euro 15.000 di beni strumentali; - si trasferisce la residenza all’estero; - si acquisiscono partecipazioni in società di persone, a responsabilità limitata oppure in associazioni di cui all’articolo 5 del Tuir. -Infine, coloro che escono, per qualsiasi ragione, dal regime di vantaggio non potranno più rientrarvi. A CURA DI DIMITRI RUSSO E GIUSEPPE SCIALLA, DOTTORI COMMERCIALISTI


Via Domitiana, km. 37,500 n.189 Complesso 4 F.lli - Tel.081 509 55 83 Orario invernale dal MartedĂŹ al Sabato 8.30 - 19.30 VenerdĂŹ e Sabato si riceve solo su appuntamento


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