Luglio 2018

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Roma

Il sistema ALIS impulso per la competitività del Sud

FINCANTIERI: Il CDA di Fincantieri approva i risultati al 30 Giugno 2018

Corfù shock … con Grimaldi Lines! Napoli, 25 luglio 2018 – Proseguono gli sconti nell’estate di Grimaldi Lines! Da oggi, e fino al 12 agosto, chi desidera prenotare il viaggio via mare per regalarsi qualche giorno di relax nella meravigliosa isola verde di Corfù, potrà usufruire di una nuova imperdibile promozione. Nel cuore dell’estate 2018 Grimaldi Lines lancia infatti l’offerta Corfù Shock, che prevede il passaggio nave alla tariffa fissa di 39 euro – a tratta, diritti fissi inclusi – sul collegamento marittimo Brindisi-Corfù e viceversa. La promozione è valida per le prenotazioni effettuate dal 25 luglio al 12 agosto 2018, con partenze tra il 27 luglio e il 9 settembre 2018 (nessuna data esclusa). Corfù Shock è cumulabile con le altre offerte attive al momento della prenotazione, quali lo sconto del 20% sul ritorno – disponibile anche ad agosto, ma solo sulle partenze indicate come bassa stagione – e con la speciale riduzione bambini. È cumulabile anche con le convenzioni in corso. L’isola di Corfù è la grande novità nella programmazione estiva di Grimaldi Lines. Da quest’anno la Compagnia propone infatti il collegamento marittimo stagionale dal porto di Brindisi, che fino al 9 settembre garantisce tra partenze alla settimana – ogni venerdì, sabato e domenica – in entrambe le direzioni. Dal 15 luglio la perla delle isole ionie è inoltre raggiungibile anche da Venezia e Ancona, con due partenze alla settimana da entrambi i porti. Ai collegamenti marittimi per/da Corfù Grimaldi Lines ha destinato esclusivamente moderni traghetti e cruise ferry di ultima generazione che assicurano ai passeggeri una piacevole esperienza di navigazione. Da Brindisi le navi Corfù e Florencia possono trasportare fino a 1.000 passeggeri ciascuna per ogni viaggio effettuato, mentre da Ancona le due ammiraglie gemelle Cruise Olympia e Cruise Europa offrono piscina e solarium, centro benessere con sauna, bagno turco e idromassaggio, palestra, ristorante panoramico, Smaila’s Club con musica dal vivo, casinò e discoteca aperta tutta la notte.

Fincantieri fa da locomotiva del settore

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Sped. in A. P. - 45% - art. 2 comma 20/B, Legge 662/96 - Filiale di Napoli Imprimé a Taxe Reduite - Taxe Percue - Tassa Riscossa - Napoli Italy

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0,51 — ISSN0393/9952

Precisazioni del Gruppo Grimaldi su presunta “Delocalizzazione” Napoli, 13 luglio 2018 – In riferimento a notizie apparse negli ultimi giorni su organi di stampa circa una presunta “delocalizzazione” di armatori italiani, tra cui anche il Gruppo Grimaldi, il gruppo partenopeo si trova costretto a fare le dovute precisazioni in merito. Come si evince chiaramente dal proprio Report di Sostenibilità per il 2017, i cui dati sono stati soggetti ad “assurance” da un ente revisore esterno, il Gruppo Grimaldi, multinazionale operante su scala globale, è profondamente radicato in Italia e nel resto dell’Europa.Su circa 14.800 dipendenti impiegati dal gruppo a livello mondiale, i marittimi originari da paesi extra-UE sono solo 2.200, il 14,86% del totale (rispetto al 15,60% del 2016). La

loro presenza a bordo è necessaria, dovendo loro solitamente coprire posizioni rifiutate da italiani ed altri europei. Inoltre, il numero di italiani ed altri cittadini europei imbarcati sulle oltre 120 navi Grimaldi,la maggior parte delle quali impie-

gate su tratte internazionali,è di gran lunga superiore a quanto richiesto dalle vigenti normative nazionali ed internazionali. Per quanto riguarda le spese totali del Gruppo Grimaldi nel 2017, il 91% sono state effettuate con fornitori la cui sede

legale è ubicata in paesi europei, con al primo posto l’Italia (39%) ed al secondo la Finlandia (22%). Ciò significa che, attraverso le sue varie attività, il Gruppo Grimaldi, la cui sede è in Italia, è fonte di Continua a pag. 6 ☛

Emanuele Grimaldi insignito come “Commander of the Order of the Lion” della Finlandia

Napoli, 5 luglio 2018 – In una breve cerimonia svoltasi ieri a Roma presso la residenza dell’Ambasciatore di Finlandia, è stata conferita ad Emanuele Grimaldi, Ammini-

stratore Delegato del Gruppo Grimaldi e Presidente e CEO della società controllata Finnlines, l’onorificenza di Commander of the Order of the Lion della Finlandia. L’ambasciatore di Finlandia in Italia, Janne Taalas, ha dichiarato che l’onorificenza, conferita dal Presidente della Repubblica di Finlandia, Sauli Niinistö, è un riconoscimento per il grande l’impegno di Emanuele Grimaldi nel sviluppare, attraverso la società Continua a pag. 2 ☛


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DALLA PRIMA PAGINA GRUPPO GRIMALDI ricchezza per l’intero Continente. E’ evidente che la disinformazione circa le attività del Gruppo Grimaldi, alimentata da alcuni isolati mezzi di informazione,ha il solito suggeritore il cui obiettivo è quello di orchestrare una campagna diffamatoria contro il gruppo partenopeo il quale agirà legalmente per difendere i propri interessi lesi. Questa campagna di diffamazione riguarda anche la politica tariffaria del Gruppo Grimaldi per il 2018.

COMMANDER OF THE ORDER OF THE LION Finnlines, i trasporti marittimi da e per la Finlandia, a supporto dell’economia nazionale. “Sono molto lusingato di aver ricevuto questa onorificenza”, ha affermato Emanuele Grimaldi. “Abbiamo lavorato molto in Finnlines, come una vera squadra di centinaia di collaboratori in mare e a terra, per migliorare le nostre prestazioni operative ed economiche, raggiungendo risultati oltre le nostre aspettative e permettendo di posizionare l’azienda tra le storie imprenditoriali di successo nell’area baltica. E’ per me un onore presiedere questa squadra, e ricevere dal Presidente della Repub-

A questo riguardo, il gruppo ribadisce di nuovo che le tariffe passeggeri offerte su tutte le tratte tra Continente e Sardegna sono rimaste mediamente immutate rispetto all’anno scorso. Non trovano perciò alcun fondamento le informazioni circa presunti aumenti di prezzi applicati dalla Compagnia. In particolare, con riferimento alla linea giornaliera Livorno-Olbia-Livorno il nolo medio nel primo semestre di quest’anno, è stato di circa € 29,00 a passeggero mentre quello per le auto al seguito di circa € 10,00 a veicolo. Una vera low cost! blica di Finlandia e dall’Ambasciatore di Finlandia questo prestigioso riconoscimento”. L’onorificenza “Commander of the Order of the Lion” è assegnata a personalità che si sono distinte sul territorio finlandese, di cui soltanto pochissimi cittadini stranieri. La società Finnlines è di proprietà del Gruppo Grimaldi, che ne ha iniziato il processo di acquisizione nnel 2005 fino a completarlo nel 2016. Società leader nel settore del trasporto marittimo di merci e passeggeri nei Mari Baltico e del Nord e nel Golfo di Biscaglia, Finnlines opera con una delle più grandi ed efficienti flotte di navi ro/ro e ro/pax. Oltre al trasporto marittimo, la compagnia fornisce servizi terminalistici nei porti di Helsinki e Turku, tramite la sussidiaria Finnsteve.


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Il sistema ALIS impulso per la competitività del Sud

Manduria, 17 luglio 2018 - “Il progetto ALIS è ambizioso ma ha sicuramente un grande futuro. E sono sicuro che il nostro modello di sistema possa essere applicato con successo anche per il rilancio del Mezzogiorno e della sua filiera agroalimentare” Guido Grimaldi, presidente di ALIS (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile) è convinto sulla necessità di fare sistema al Sud e lo fa dalla prestigiosa sede della tenuta Li Reni a Manduria nel corso di un convegno moderato da Bruno Vespa che aveva come tema “Lo sviluppo del Mezzogiorno ed il rilancio della filiera agroalimentare attraverso il trasporto intermodale sostenibile”. All’appuntamento promosso da ALIS hanno partecipato il Governatore della Regione Puglia,Michele Emiliano , il presidente del Gruppo

Grimaldi Emanuele Grimaldi , il sottosegretario al Sud Giuseppina Castiello, il direttore generale per la vigilanza sulle autorità portuali Mauro Coletta , i presidenti delle autorità di sistema portuale per il Mar Adriatico Meridionale e per il Mar Ionio Ugo Patroni Griffi e Sergio Prete, Pasquale Casillo presidente della Casillo Group e Francesco Sciaudone, managing partner dello Studio legale Grimaldi. “Sicuramente bisognerà insistere sulla messa a sistema del rapporto tra pubblico e privato” ha continuato Guido Grimaldi . “ Per quanto ci riguarda, ad esempio, la presenza delle Autorità portuali all’interno della nostra associazione viaggia palesemente in tal senso. Poi è necessario operare con coraggio e non temere di avere spirito di iniziativa.E proprio nel corso della serata si è affrontata una nuova ed importante iniziativa di matrice associativa, unica nel suo genere: la promozione ed il lancio di un fondo per centinaia di milioni, per consentire alle aziende associate di accedere a nuovi investimenti finalizzati allo sviluppo della logistica integrata e dell’intermodalità” Il convegno ha preso avvio con le dichiarazioni del presidente del gruppo Grimaldi, Emanuele Grimaldi , che ha sottolineato un notevole risparmio per le imprese del settore. “Grazie all’intermodalità marittima, i costi del trasporto – ha detto – si sono abbattuti sino ad un 30-40% rispetto alla modalità tuttostrada.Bisogna assolutamente internazionalizzarsi ed avere visioni che coinvolgono più mercati. Grazie allo strumento intermodale diversi imprenditori lo stanno facendo. E si stanno moltiplicando gli investimenti. Ad esempio, oggi oltre il 50% dei trasporti fra Spagna e Italia avviene via mare con un notevole risparmio per tutta la filiera” Emanuele Grimaldi ha inoltre fatto riferimento agli investimenti del Gruppo che ha commissionato la costruzione di 12 navi con tecnologie d’avanguardia capaci di trasportare fino a 520 mezzi, raddoppiando così la capacità di stiva con ulteriori risparmi per le aziende e minore impatto

sull’ambiente. Il Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha apprezzato molto l’iniziativa ed ha puntato il dito sulla necessità di disinnescare l’immobilismo procurato dall’eccessiva burocrazia. “ Il nuovo governo punta tanto sull’abbassamento della tassazione fiscale. In realtà – ha detto – le imprese vogliono innanzitutto una forte semplificazione. Per fare un’opera pubblica oggi ci vogliono mediamente dieci anni, dove nel resto d’Europa ne bastano tre e mezzo. Invece noi abbiamo un codice degli appalti che è una catastrofe. Il vero problema – ha concluso Michele Emiliano – è che per superare tutto ciò ci sarebbe bisogno di una forte coesione politica”. Significativi sono stati anche gli interventi del Direttore Generale per la navigazione Marittima e la vigilanza sulle AdSP del Ministero Infrastrutture e Trasporti, Mauro Coletta, che ha auspicato una maggiore sinergia e coordinamento tra le diverse modalità di trasporto a beneficio della reale efficienza della pubblica amministrazione. Gli hanno fatto eco il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio, Sergio Prete, che ha sottolineato l’importanza del porto di Taranto che dal mese di Settembre tornerà ad essere ancor più competitivo, ed il Presidente del Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi che ha rilevato l’efficienza del c.d. long bridge, che si concretizza , ad esempio, nella possibilità per le compagnie di autotrasporto di imbarcare i propri mezzi in Turchia ed arrivare sino in Spagna e Tunisia, via Igoumenitsa, Brindisi, per poi scalare i porti di Salerno o Civitavecchia alla volta di Valencia, Barcellona o Tunisi. Di grande spessore anche l’intervento di Pasquale Casillo, Presidente dell’omonimo gruppo leader nella commercializzazione e distribuzione del grano, che ha inviato un monito a tutti gli imprenditori a non lamentarsi, improntando la loro azione con proposte serie come quelle messe in campo da ALIS. “Vedo imprese aderenti a questo progetto associativo, del quale anche io faccio orgogliosamente parte, con un grande livello qualitativo – ha affermato Casillo – tutte pronte a crescere, continuando ad investire in maniera lungimirante per il rilancio del Mezzogiorno e del Paese”. L’Avv. Francesco Sciaudone ha poi messo in evidenza il lavoro svolto da ALIS in Europa in grado di interloquire con metodo con i vertici delle istituzioni europee. Le conclusioni sono spettate al Governo, rappresentato dal Sottosegretario al Sud Giuseppina Castiello che ha sostenuto che per il Mezzogiorno c’è bisogno di cambiare approccio . “Dobbiamo far diventare il Sud – ha detto l’esponente leghista – un nuovo locomotore del Paese. Ed una nuova coniugazione tra il mondo dell’imprenditoria e il pubblico è sicuramente una buona chiave di lettura. L’autonomia passa dagli investimenti, dalle strategie, e dallo sviluppo delle infrastrutture per i trasporti combinati”.

Al via il nuovo Bando di Costa Crociere Foundation volto a selezionare progetti innovativi e sostenibili ad alto impatto sociale Costa Crociere Foundation apre il Bando 2018 alla ricerca di progetti a stampo sociale da sostenere. Le organizzazioni non profit potranno inviare le proprie proposte online tramite il sito web della Fondazione entro il 5 agosto 2018, sino al raggiungimento del limite massimo di 200 proposte. Genova, 9 luglio 2018 – Costa Crociere Foundation ha indetto la quarta edizione del Bando rivolto a organizzazioni non lucrative, ufficialmente registrate in Italia, in grado di offrire assistenza alle comunità attraverso progetti innovativi e sostenibili. Le organizzazioni non profit che operano in Italia in ambito sociale potranno inviare la candidatura tramite il sito web ufficiale della Fondazione (www.costa-crociere-foundation.com). I progetti potranno essere proposti da oggi al 5 agosto 2018 (fino al raggiungimento del limite massimo di 200 proposte) e per essere presi in considerazione dovranno essere realizzati in Italia e dimostrare di generare benefici misurabili e a lungo termine. Il Bando 2018 si focalizza sulla lotta alle principali cause di povertà ed esclusione sociale al fine di garantire ai membri più bisognosi della società le risorse necessarie a condurre una vita dignitosa; le aree di intervento saranno quindi: • women empowerment: in particolare a favore di donne vittime di violenza; • assistenza al soddisfacimento dei bisogni di base (cibo, riparo, assistenza medica) ai membri più bisognosi della comunità; • educazione, formazione o training per giovani NEETS (Not Engaged in Education, Employment or Training), cioè ragazzi non impegnati in attività formative o lavorative. Oggetto di particolare attenzione saranno i progetti che dimostreranno di essere rivolti alle donne, di generare impatti positivi che durino nel tempo anche dopo la conclusione delle attività, di essere in grado di definire quantitativamente e precisamente i beneficiari e l’impatto generato e di essere economicamente sostenibili. Prioritarie saranno anche la valorizzazione delle risorse non finanziarie a disposizione di Costa Crociere S.p.A. e di Costa Crociere Foundation e il co-finanziamento di almeno il 15% dei costi totali con risorse proprie dell’organizzazione proponente o di altri finanziatori. Costa Crociere Foundation è un’organizzazione indipendente, il cui obiettivo è quello di migliorare le condizioni sociali e ambientali delle comunità in Italia, Paese in cui Costa Crociere è nata e dove ha la sede principale, e negli altri Paesi in cui la Compagnia opera. Nel perseguire questo obiettivo, che oggi si declina nella gestione di numerosi progetti, la Fondazione valorizza le risorse messe a disposizione dalla Compagnia e dai suoi partner.

Cimice asiatica, Australia e Nuova Zelanda combattono l’insetto incrementando le misure di biosicurezza per le merci in partenza dall’Italia Milano, 24 luglio 2018 – Arriva dall’oceano e rappresenta un pericolo concreto per frutticoltura e orticoltura. Stiamo parlando della Brown Marmorated Stink Bug (BMSB), meglio conosciuta come cimice asiatica. L’insidioso insetto di provenienza orientale si nasconde tra i container, imballaggi e manufatti e sfrutta la globalizzazione per raggiungere nuove terre. Lo scorso anno, i governi di Australia e Nuova Zelanda sono corsi ai ripari rafforzando le misure restrittive per le importazioni di prodotti da Stati Uniti e Italia. Precauzioni necessarie, ma che non hanno fermato l’insetto asiatico: nel dicembre 2017, infatti, colonie di BMSB sono state rinvenute in Australia e Nuova Zelanda all’interno di container provenienti dall’Italia. Per questo motivo, la Nuova Zelanda e il Paese dei canguri hanno imposto l’obbligo di trattare preventivamente la maggior parte delle merci importate per la stagione 2018-2019. In Italia, il corretto trattamento fitosanitario degli imballaggi in legno, in conformità allo standard ISPM n. 15, è garantito dal marchio IPPC/FAO di cui Conlegno (Consorzio Servizi Legno Sughero) è Soggetto Gestore, dal 2005, attraverso il Comitato Tecnico FITOK.


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Zes Campania i vantaggi per le aziende Import-Export Oriented: plafond di 1,5 miliardi

Costa Zena Festival: una giornata da record per Costa Crociere Genova, 7 luglio 2018 – Il 7 luglio sarà una data da ricordare per Costa Crociere che oggi a Genova, in occasione del Costa Zena Festival, la festa per celebrate insieme alla città i 70 anni della compagnia, si è aggiudicata un sorprendente primato mondiale e sta cercando di aggiudicarsi un secondo record. Misura ben 340 metri lo scivolo gonfiabile ad acqua progettato e installato per aggiudicarsi il tanto ambito Guinness World Records per la distanza più lunga “scivolata” in un’ora! Dalle 10.00 di questa mattina, genovesi e turisti hanno provato l’emozionante esperienza di scivolare lungo il gonfiabile posizionato nella centralissima via XX Settembre, per provare a stabilire il nuovo record di 775 chilometri in un’ora. Ospite speciale la conduttrice televisiva e radiofonica Diletta Leotta. Lo scivolo è stato inaugurato da Neil Palomba, Direttore Generale di Costa Crociere, dal Sindaco di Genova Marco Bucci e dal Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.Il Costa Zena Festival ha già conquistato un altro incredibile record mondiale: il primato per il gran pavese più lungo di sempre.2.070 bandierine tipiche della tradizione nautica per una lunghezza totale di ben 2 km: sono questi i numeri che hanno permesso a Costa Crociere di raggiungere l’obiettivo salendo sul gradino più alto del podio. Il gran pavese è stato issato sulle strade di Genova, da via XX Settembre al

Porto Antico, per segnalare le aree del festival. La festa per il 70° anniversario di Costa Crociere continua fino a tarda notte: lo scivolo rimarrà a disposizione per tutto il pomeriggio con l’ultima “scivolata” prevista per le ore 20. I partecipanti verranno coinvolti in una ricca serie di appuntamenti che animeranno il centro città di Genova, il Porto Antico e Piazza Caricamento con più di 60 performer provenienti da tutta Europa e 29 artisti tra cantanti, dj, e attori comici genovesi. Durante la giornata, presso Piazza de Ferrari, i più piccoli potranno divertirsi con laboratori e giochi insieme alle mascotte di Peppa Pig e PJ Masks, oppure ci si potrà rilassare sulle sdraio del solarium, allestito proprio vicino alla fontana. Dalle 18 alle 20, la Piazza delle Feste ospiterà gli spettacoli tutti da ridere di Maurizio Lastrico, i Bruciabaracche e tanti altri comici genovesi. In Piazza Caricamento e al Porto Antico continueranno le performance di artisti di strada, acrobati, musicisti e danzatori. Appuntamento imperdibile alle 20.30 presso il palco di Radio 105, di fronte alla Piazza delle Feste, per un grande concerto con alcuni tra gli artisti più amati dai giovani: Michele Bravi, Elodie, The Kolors, Francesco Gabbani, Ermal Meta, Irama e Moreno. Seguirà il gran finale con un coinvolgente dj set che farà ballare tutti fino a notte inoltrata.

Intesa Sanpaolo e Banco di Napoli illustrano alle aziende italiane ed europee le opportunità di sviluppo offerte dalla ZES (Zona Economica Speciale) della Campania. Un fenomeno in crescita in tutti i Paesi l’ultimo anno importanti risultati in terdel mondo. Dalle 79 Zone Franche mini di traffico: del 1975 in 25 Paesi del mondo alle 2°in Italia per Ro-Ro (Roll-on Roll-off, le attuali 4.500 Zone in 135 Paesi navi per il trasporto dei mezzi gommati)con 13,7 milioni di tonnellate;

Milano, 27 luglio 2018 – Le aziende italiane export-oriented che vorranno investire nella ZES della Campania avranno nuove e importanti opportunità sia attraverso i supporti finanziari messi a disposizione da Intesa Sanpaolo sia grazie all’agevolato regime fiscale dovuto al credito d’imposta e alle semplificazioni amministrative e doganali della ZES, la Zona Economica Speciale della Campania. Queste le principali opportunità illustrate in un workshop che si è svolto oggi a Milano organizzato da Intesa Sanpaolo e della controllata Banco di Napoli. All’incontro hanno partecipato Francesco Guido, direttore generale del Banco di Napoli e direttore regionale di Intesa Sanpaolo per Basilicata, Calabria, Campania e Puglia, Pietro Spirito, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale (ADSP) del Mar Tirreno Centrale, Teresio Testa, responsabile Direzione Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo e Alessandro Panaro, responsabile “Maritime & Mediterranean Economy” di SRM (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno). Il Banco di Napoli e l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale, alla fine dell’anno scorso hanno firmato un accordo per assistere finanziariamente le imprese assegnatarie di appalti per le opere Portuali mediante l’anticipazione dei crediti certificati e gli altri supporti finanziari correlati all’impianto dei cantieri. L’accordo inoltre prevede: soluzioni di consulenza, anche attraverso i desk specializzati del gruppo Intesa Sanpaolo, alle imprese candidate quali investitori nelle Zone Economiche Speciali, per l’elaborazione dei piani di investimento e della finanza di progetto necessarie; una relazione di lungo periodo e di stretta collaborazione con le ADSP per sostenere le imprese che attorno ai sistemi portuali realizzeranno lavori di riqualificazione e potenziamento, nuovi insediamenti con nuovi posti di lavoro, crescita dei sistemi logistici a beneficio dei settori economici circostanti. L’obiettivo è sostenere la mission delle nuove ADSP del Mezzogiorno perché garantiscano al sistema manifatturiero italiano e del Meridione nuove e potenziate capacità di intercettare flussi commerciali internazionali. Per questi accordi il Banco di Napoli ha già messo a disposizione un plafond di 1,5 miliardi di euro”. Le imprese che investiranno nella ZES avranno: procedure semplificate per adempimenti burocratici e per l’accesso alle infrastrutture; credito di imposta in relazione agli investimenti effettuati fino ad un massimo di 50 milioni di euro per ogni progetto di investimento. Le aziende dovranno però mantenere l’attività nella ZES per almeno 7 anni. Fondamentale sarà il supporto degli enti pubblici territoriali e locali che dovranno contribuire a snellire in modo importante gli adempimenti burocratici ed amministrativi per le imprese. Importante anche la connessionetra le iniziative imprenditoriali ed il porto; le ZES sono ideate per favorire l’attrazione di investimenti che mettano a sinergia la logistica con il sistema manifatturiero. Le imprese avranno la possibilità di poter contare su una portualità diffusa ed al pieno servizio delle aree interessate. L’Autorità di Sistema Portuale (ADSP) del Mar Tirreno Centrale ha conseguito nel-

4°per rinfuse solide (merci o carico non imballati)con 6,3 milioni di tonnellate; 4 pertraffico container con 964mila TEU (acronimo di Twenty-foot equivalent unit, misura standard dei container ISO); 6°per traffico complessivo con 37,4 milioni di tonnellate. Le risorse finanziarie pubbliche complessivamente messe a disposizione ad ora ammontano a poco più di 200 milioni di euro. Teresio Testa, responsabile Direzione Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo:“Le ZES rappresentano un’opportunità di investimento che consente di razionalizzare la produzione e la logistica delle aziende ponendole in condizioni di prossimità alle aree portuali e quindi ai mercati di sbocco. In altre nazioni le ZES hanno rappresentato un grande volano di sviluppo che può essere misurato sia in ottica di convenienza individuale che in prospettiva di sistema economico complessivo e l’interesse manifestato dagli operatori internazionali alle ZES italiane è una conferma dei valori potenziali sottesi. In questo senso vogliamo essere collegamento tra le imprese del Nord e del Mezzogiorno, sostenendo il business con tutti gli strumenti bancari che abbiamo a disposizione e in linea con il nostro piano di impresa. Intesa Sanpaolo, con il forte e convinto sostegno all’iniziativa, tanto finanziario quanto non finanziario, ribadisce il suo ruolo di supporto evoluto a tutte le iniziative che possono generare un salto qualitativo della crescita economica italiana”. Pietro Spirito, presidente Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Centrale: “La ZES campana può costituire un catalizzatore per far ripartire gli investimenti manifatturieri, potendo contare non solo sugli incentivi alla localizzazione, ma anche su condizioni logistiche che favoriscono la competitività nelle connessioni con i mercati internazionali. Per il successo di questo nuovo strumento di politica industriale sarà necessario un lavoro di squadra, che deve coinvolgere istituzioni, imprenditori, forze sociali, operatori finanziari. La zona economica speciale deve essere un ecosistema capace di attrarre investimenti produttivi, superando le difficoltà di contesto che hanno sinora caratterizzato le regioni meridionali”. Alessandro Panaro, responsabile “Maritime & Mediterranean Economy” di SRM: “I nostri studi hanno mostrato come le ZES possano avere, una volta avviate a regime, un importante impatto sul territorio; in particolare su indicatori come il traffico portuale dei container che è una proxy del commercio internazionale. Da una stima effettuata su un panel di ZES estere dotate di scali efficienti, ad esempio Tanger Med in Marocco e Mersin in Turchia, è emerso un aumento dell’interscambio tramite container dell’8-9% annuo in un decennio, si pensi che in Italia solo nell’ultimo biennio questo dato è dello 0,7-0,8%. Questo vuol dire che questi strumenti se ben strutturati possono dare, nel mediolungo termine, un contributo notevole allo sviluppo economico imprenditoriale ed infrastrutturale di un’area”.


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Fincantieri: il CDA di Fincantieri approva i risultati al 30 Giugno 2018 Ricavi al 30 giugno 2018 in incremento del 10% rispetto al medesimo periodo del 2017, EBITDA pari a euro 183 milioni (in crescita del 25%), EBITDA margin del 7,3% in miglioramento rispetto al 6,3% del 30 giugno 2017 (+16%). Risultato del periodo adjusted[2] positivo per euro 39 milioni (in aumento del 39%) Carico di lavoro complessivo[3] al livello record di euro 29,8 miliardi e pari a circa 6 volte i ricavi del 2017: il backlog al 30 giugno 2018 ammonta a euro 22 miliardi (euro 20,4 miliardi al 30 giugno 2017) con navi in consegna fino al 2026, mentre il soft backlog è di circa euro 7,8 miliardi (circa euro 5,1 miliardi al 30 giugno 2017), in gran parte trasformato in ordini nel mese di luglio. Il carico di lavoro complessivo consente a Fincantieri di avere visibilità per i prossimi anni in termini di lavoro assicurato per tutti i cantieri italiani e di consolidare la propria leadership a livello mondiale. Al 30 giugno il Gruppo aveva in portafoglio 99 navi, diventate 109 con gli ordini acquisiti nel mese di luglio Ordini e accordi commerciali nel settore Shipbuilding per un totale di 9 navi da crociera (incluse le opzioni) firmati nei primi sei mesi dell’anno Nel mese di luglio, nel settore Shipbuilding, acquisito un nuovo importante cliente, Tui Cruises, con due navi di nuova concezione con propulsione a LNG; convertita in ordine l’opzione per due navi da crociera da parte di Norwegian Cruise Line; fir-

mato un Memorandum of Agreement con Princess Cruises, brand del gruppo Carnival Corporation & plc, per la costruzione di 2 navi da crociera di prossima generazione da 175.000 tonnellate di stazza lorda, che saranno le più grandi finora realizzate in Italia; confermato l’ordine per una unità da crociera destinata allo storico brand di lusso Cunard del gruppo Carnival Corporation & plc; acquisito, tramite la controllata Marinette Marine Corporation (in un consorzio guidato da Lockheed Martin), un ordine dal governo statunitense per l’avvio della progettazione di dettaglio e la pianificazione per la costruzione di quattro unità Multi-Mission Surface Combatants (MMSC) destinate all’Arabia Saudita. Inoltre, Viking ha commissionato a VARD due nuove expedition vessel, settore di mercato in promettente crescita Consegnate nel settore Shipbuilding sei unità nel primo semestre, di cui quattro da crociera (”Carnival Horizon”, “Seabourn Ovation”, “MSC Seaview”, “Viking Orion”) e due militari (la settima unità del programma “FREMM” e la nave oceanografica “Kronprins Haakon” per l’Institute of Marine Research norvegese) Firmato con lo Stato francese l’accordo di compravendita per l’acquisizione del 50% del capitale di STX France. Il closing dell’operazione è soggetto alle condizioni previste per questo tipo di operazioni, tra cui l’approvazione delle autorità Antitrust competenti. Al closing dell’operazione verranno altresì firmati i patti parasociali tra gli azionisti ed il contratto di prestito a Fincantieri dell’1% del capitale azionario di STX France, i cui termini sono già stati concordati tra le parti. L’accordo con STX France fa parte di un più ampio progetto di collaborazione tra Italia e Francia nell’ambito della

cantieristica europea L’assemblea di VARD ha approvato il delisting della società Ordini acquisiti: euro 2.388 milioni (euro 4.369 milioni al 30 giugno 2017) Ricavi e proventi: euro 2.527 milioni (euro 2.295 milioni al 30 giugno 2017) EBITDA: euro 183 milioni (euro 146 milioni al 30 giugno 2017) con un EBITDA margin consolidato pari al 7,3% (6,3% al 30 giugno 2017) in miglioramento del 16% Risultato del periodo adjusted: positivo per euro 39 milioni (euro 28 milioni al 30 giugno 2017) Risultato del periodo: positivo per euro 15 milioni, risulta in aumento di euro 4 milioni rispetto al risultato del primo semestre 2017 (positivo per euro 11 milioni), pur scontando euro 32 milioni di oneri straordinari, principalmente dovuti ad accantonamenti relativi al contenzioso per danni da amianto Indebitamento finanziario netto[4] di euro 264 milioni (euro 314 milioni al 31 dicembre 2017), per la maggior parte relativo al finanziamento di attività correnti riconducibili alla costruzione di navi da crociera. Questa voce contiene debiti a breve termine che, pur afferendo al finanziamento delle commesse, non sono, per forma tecnica, construction loans Construction loans, strumenti di credito utilizzati esclusivamente per finanziare le commesse cui sono riferiti, sono pari a euro 488 milioni al 30 giugno 2018 (euro 624 milioni al 31 dicembre 2017) e sono relativi alla controllata VARD per l’intero importo (euro 574 milioni al 31 dicembre 2017) Flusso di cassa delle attività operative: positivo per euro 99 milioni nel primo semestre 2018 (positivo per euro 122 milioni al 30 giugno 2017), sconta il rimborso di construction loans per euro 165 milioni (al 30 giugno 2017 il Gruppo aveva acceso con-

struction loans per euro 319 milioni) Ricavi al 30 giugno 2018 in incremento del 10% rispetto al medesimo periodo del 2017, EBITDA pari a euro 183 milioni (in crescita del 25%), EBITDA margin del 7,3% in miglioramento rispetto al 6,3% del 30 giugno 2017 (+16%). Risultato del periodo adjusted[2] positivo per euro 39 milioni (in aumento del 39%) Carico di lavoro complessivo[3]al livello record di euro 29,8 miliardi e pari a circa 6 volte i ricavi del 2017: il backlog al 30 giugno 2018 ammonta a euro 22 miliardi (euro 20,4 miliardi al 30 giugno 2017) con navi in consegna fino al 2026, mentre il soft backlog è di circa euro 7,8 miliardi (circa euro 5,1 miliardi al 30 giugno 2017), in gran parte trasformato in ordini nel mese di luglio. Il carico di lavoro complessivo consente a Fincantieri di avere visibilità per i prossimi anni in termini di lavoro assicurato per tutti i cantieri italiani e di consolidare la propria leadership a livello mondiale. Al 30 giugno il Gruppo aveva in portafoglio 99 navi, diventate 109 con gli ordini acquisiti nel mese di luglio Ordini e accordi commerciali nel settore Shipbuilding per un totale di 9 navi da crociera (incluse le opzioni) firmati nei primi sei mesi dell’anno Nel mese di luglio, nel settore Shipbuilding, acquisito un nuovo importante cliente, Tui Cruises, con due navi di nuova concezione con propulsione a LNG; convertita in ordine l’opzione per due navi da crociera da parte di Norwegian Cruise Line; firmato un Memorandum of Agreement con Princess Cruises, brand del gruppo Carnival Corporation & plc, per la costruzione di 2 navi da crociera di prossima generazione da 175.000 tonnellate di stazza lorda, che saranno le più grandi finora realizzate in Italia; confermato l’ordine per una unità da crociera destinata allo storico brand di lusso Cunard del gruppo Carnival Corporation & plc; acquisito, tramite la controllata Marinette Marine Corporation (in un consorzio guidato da Lockheed Martin), un ordine dal governo statunitense per l’avvio della progettazione di dettaglio e la pianificazione per la costruzione di quattro unità Multi-Mission Surface Combatants (MMSC) destinate all’Arabia Saudita. Inoltre, Viking ha commissionato a VARD due nuove expedition vessel, settore di mercato in promettente

crescita Consegnate nel settore Shipbuilding sei unità nel primo semestre, di cui quattro da crociera (”Carnival Horizon”, “Seabourn Ovation”, “MSC Seaview”, “Viking Orion”) e due militari (la settima unità del programma “FREMM” e la nave oceanografica “Kronprins Haakon” per l’Institute of Marine Research norvegese) Firmato con lo Stato francese l’accordo di compravendita per l’acquisizione del 50% del capitale di STX France. Il closing dell’operazione è soggetto alle condizioni previste per questo tipo di operazioni, tra cui l’approvazione delle autorità Antitrust competenti. Al closing dell’operazione verranno altresì firmati i patti parasociali tra gli azionisti ed il contratto di prestito a Fincantieri dell’1% del capitale azionario di STX France, i cui termini sono già stati concordati tra le parti. L’accordo con STX France fa parte di un più ampio progetto di collaborazione tra Italia e Francia nell’ambito della cantieristica europea L’assemblea di VARD ha approvato il delisting della società Ordini acquisiti: euro 2.388 milioni (euro 4.369 milioni al 30 giugno 2017) Ricavi e proventi: euro 2.527 milioni (euro 2.295 milioni al 30 giugno 2017) EBITDA: euro 183 milioni (euro 146 milioni al 30 giugno 2017) con un EBITDA margin consolidato pari al 7,3% (6,3% al 30 giugno 2017) in miglioramento del 16% Risultato del periodo adjusted: positivo per euro 39 milioni (euro 28 milioni al 30 giugno 2017) Risultato del periodo: positivo per euro 15 milioni, risulta in aumento di euro 4 milioni rispetto al risultato del primo semestre 2017 (positivo per euro 11 milioni), pur scontando euro 32 milioni di oneri straordinari, principalmente dovuti ad accantonamenti relativi al contenzioso per danni da amianto Indebitamento finanziario netto[4]di euro 264 milioni (euro 314 milioni al 31 dicembre 2017), per la maggior parte relativo al finanziamento di attività correnti riconducibili alla costruzione di navi da crociera. Questa voce contiene debiti a breve termine che, pur afferendo al finanziamento delle commesse, non sono, per forma tecnica, construction loans Construction loans, strumenti di credito utilizzati esclusivamente per finanziare le commesse cui sono riferiti, sono pari a euro

488 milioni al 30 giugno 2018 (euro 624 milioni al 31 dicembre 2017) e sono relativi alla controllata VARD per l’intero importo (euro 574 milioni al 31 dicembre 2017) Flusso di cassa delle attività operative: positivo per euro 99 milioni nel primo semestre 2018 (positivo per euro 122 milioni al 30 giugno 2017), sconta il rimborso di construction loans per euro 165 milioni (al 30 giugno 2017 il Gruppo aveva acceso construction loans per euro 319 milioni)

Roma, 26 luglio 2018 – Il Consiglio di Amministrazione di FINCANTIERI S.p.A. (“Fincantieri” o la “Società”), riunitosi sotto la presidenza di Giampiero Massolo, ha esaminato e approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018, redatta in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS). A margine della riunione del Consiglio Giuseppe Bono, Amministratore Delegato di Fincantieri, ha commentato: “Fincantieri ha nuovamente dimostrato di saper trasformare la propria strategia industriale e commerciale in una solida performance economica e finanziaria. Ricavi, utili e marginalità sono in crescita rispetto all’anno scorso, e vedranno un’accelerazione nella seconda metà dell’anno, confermando le linee guida del Piano Industriale. Ci tengo inoltre a sottolineare ancora una volta la nostra straordinaria capacità di acquisire ordini. Già un record alla chiusura del semestre, con i nuovi ordini acquisiti nel mese di luglio il nostro carico di lavoro complessivo supera i 32 miliardi di euro e testimonia la nostra capacità di costruire e consegnare puntualmente prodotti ad altissimo valore aggiunto. Questi ordinativi assicureranno lavoro a tutti i cantieri italiani per gli anni a venire; solo nel 2018, svilupperemo in Italia circa 15 milioni di ore di produzione, dando un contributo fondamentale all’export del Paese. Fincantieri è un Gruppo forte che ha saputo, con le proprie risorse, crearsi un futuro brillante e che, nella sua attuale configurazione, assicura stabilità in termini di lavoro e di margini per i prossimi anni. Forte di questo, l’azienda contribuirà in posizione non subalterna al processo di consolidamento dell’industria cantieristica europea”.


ANNO 56° - N°7 - LUGLIO 2018

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Cantieristica navale italiana 2018, “l’anno della ripresa selettiva”: Fincantieri fa da locomotiva del settore Roma, 11 Luglio 2018. Si è tenuta oggi a Roma, sotto la presidenza dell’Amb. Vincenzo Petrone, l’Assemblea degli Associati e degli Aggregati di ASSONAVE, l’Associazione che rappresenta gran parte dell’industria navalmeccanica italiana che ha approvato il Bilancio 2017 e il Preventivo 2018. Ne è emerso un quadro del settore cantieristico mondiale che inizia a dare i primi segnali di ripresa, dopo i minimi ventennali segnati nel 2016, quindi devono essere attentamente ponderati i tassi di crescita registrati nel 2017. La ripresa inoltre non risulta essere omogenea, con settori quali quello crocieristico che si conferma in ottima salute, i settori militare e nautico che evidenziano prospettive sempre più promettenti, quello delle navi standard e High Tech in ripresa, mentre il segmento Offshore e’ ancora praticamente fermo. E’ per questo che il 2017 si può definire l’”anno della ripresa selettiva”. L’andamento di mercato degli ultimi anni e’ frutto dell’ eccesso di capacità produttiva generato, prevalentemente, dai cantieri asiatici, i quali, supportati dallo Stato, hanno conseguentemente portato avanti una pericolosa politica di dumping. Questo ha generato ordini speculativi da parte degli armatori superiori alla capacità di assorbimento del mercato, con conseguente eccesso di offerta da parte degli armatori e calo dei noli, a tutto vantaggio delle economie esportatrici (Cina in primis), dal momento che il 90% dei traffici avviene via mare. Il

mancato rispetto dei fondamentali di mercato e la conseguente over-supply generatasi ha provocato però il crollo degli ordini del 2016, con conseguenti chiusure di cantieri, licenziamenti e interventi di salvataggio statale nella cantieristica asiatica, soprattutto coreana. Tutto cio’ a riprova del fatto che i mercati non possono essere artificialmente alterati troppo a lungo. La cantieristica italiana, e la relativa supply chain, grazie alla propria capacità strategica, si continuano a trovare complessivamente dalla parte giusta del mercato, essendosi concentrati nei tre segmenti, Cruise, Militare e Nautica, dove il dumping asiatico non ha potuto esprimersi, poiché essendo segmenti ad altissimo valore aggiunto erano più alte le barriere all’ ingresso. In particolare, nel 2017 gli ordini mondiali di nuove di navi mercantili si sono attestati sui 21,5 Milioni di tonnellate di stazza lorda compensata (Tslc.) in crescita del 94% rispetto al 2016 ( 11,1 Mil. Tslc). In dettaglio, in termini di tipologia di mezzi, gli ordini di navi da trasporto standard ammontano a 12,3 Mil. Tslc, quasi tre volte i volumi 2016 (4,7 Mil. Tslc), mentre gli ordinativi di navi high-tech sono aumentati del 51% a 6,3 Mil. Tslc (4,1 Mil. Tslc. nel 2016). Nel 2017 il quadro del mercato mercantile complessivo ha visto quindi un inizio di ripresa, dopo un 2016 di probabile, e auspicabile, punto di minimo generale. Cio’ nonostante il livello di consegne 2017 e’ risultato superiore al livello di nuovi ordini di ben 14 milioni di Tslc., e cio’ e’ indicativo del perpetrarsi di una situazione di sbilanciamento tra la capacità produttiva mondiale e la capacità del mercato di assorbire tale capacità produttiva, con conseguente permanere di una situazione di crisi per overcapacity e oversupply.

Inoltre, e’ interessante notare come l’Europa, in termini di equilibrio e bilanciamento rispetto alla propria capacità produttiva, continui ad essere in trend totalmente opposto rispetto al resto del mercato mondiale, con il proprio portafoglio ordini che cresce di più rispetto alle consegne e già adesso infatti, secondo le stime del broker Clarkson, la valorizzazione del portafoglio ordini europeo per le sole navi commerciali ad aprile 2008 vedrebbe l’Europa leader con 62 miliardi di US$, seguita dalla Cina con 60,3 miliardi di dollari, e dalla Corea, con 50,5 miliardi di dollari, mentre il Giappone arriva a soli 27,1 miliardi di dollari. La relazione del Presidente di Assonave all’Assemblea dei Soci fa un’analisi dell’andamento di mercato di tutti i principali segmenti da cui emerge, in particolare, che il settore Cruise fa registrare un nuovo anno d’oro, con il 2017 che chiude con un livello di nuovi ordini elevato, 23 navi superiori a 10. 000 tslc., contro le 25 del 2016, per un totale di 71.200 LB (letti bassi) contro 45.162 LB nel 2016. Fincantieri, con VARD, ha acquisito 12 navi, oltre a 3 unità soggette a MOA. Il portafoglio ordini Fincantieri si attesta al livello record di 80 navi, pari a 225.600 LB, e supera i 9 milioni di Tslc., contro le circa 4,2 Milioni di Tslc. di fine 2007, anno del picco di ordinativi ante-crisi economico finanziaria. In campo militare, nel 2017 sono stati perfezionati ordini per un valore di circa Euro 16 Mld. (pari a 66 unità) contro Euro 12,9 Mld. (60 unità) del 2016 (+31% in valore).Per quanto riguarda la nautica da diporto, nel 2017 si è registrato un +11% rispetto all’anno precedente nelle vendite di imbarcazioni di nuova costruzione, un +19% nel fatturato complessivo e un +13% nel valore della sola produzione cantieristica, per un totale di 22,9 miliardi di euro. Molte di queste imbarcazioni sono made in Italy, con l’Italia che esporta l’88% della sua produzione (dati Nautica Italiana).Il mercato delle riparazioni vede nel 2017 un lieve aumento di ordini, in linea con la ripresa tendenziale del trasporto marittimo globale, anche se dobbiamo attendere un consolidamento di tale tendenza prima di poter trarre indicazioni di medio termine. In tale contesto, la cantieristica italiana e Fincantieri in particolare, hanno continuato a concentrarsi quando possibile su progetti di riparazione e conversione ad alta tecnologia e ad alto valore, tra cui il settore dell’upgrade e della conversione di navi da crociera. In termini di aree geografiche, la Cina si conferma, con i suoi 7,2 Mil. Tslc, il paese leader mondiale nel 2017, con una quota del 33% (+2 punti vs 2016) seguita dalla Corea, che, dopo aver registrato il suo minimo storico nel 2016, si attesta al 32%, a fronte di circa 6,9 Mil. Tslc. di nuovi ordini. Di

tali ordini, il 43% ha riguardato navi “tanker”, tipologia per la quale la Corea si è aggiudicata circa metà della domanda mondiale (48% di quota), ma non dobbiamo dimenticare che parte rilevante delle acquisizioni sono state generate in Corea, anche per mezzo di società armatoriali direttamente legate allo Stato, con il chiaro obiettivo di mitigare la crisi cantieristica del Paese.La cantieristica europea ha acquisito ordini per circa 3,6 Mil. Tslc. (+ 20% rispetto al 2016), valore riconducibile per l’80% alle navi da crociera. La quota di mercato tuttavia si attesta al 17%, in diminuzione di ben 10 punti rispetto al 2016, anno però da considerarsi anomalo in termini di quota di mercato raggiunta dall’Europa. Il Giappone consegue una quota del 6%, a fronte di ordinativi pari ad appena 1,4 Mil. Tslc., in ulteriore diminuzione rispetto a già drammatici 1,5 Mil. Tslc. del 2016. Alla luce di ciò, la navalmeccanica italiana, al pari di quella europea, non solo esce molto bene da un lungo periodo di crisi, ma e’ più forte di prima, e soprattutto dimostra di avere, a differenza dei concorrenti Asiatici, un sistema produttivo equilibrato, e in espansione, senza beneficiare di aiuti di Stato. Come già notato in passato, i sistemi economici non consentono infatti di essere alterati nel lungo termine ed i nodi sono venuti al pettine generando la grande crisi del 2016, con chiusure e licenziamenti in Asia, a cui sono seguite pesanti ristrutturazioni del sistema produttivo e piani di recupero spesso supportati ancora dallo Stato, soprattutto in Corea, il che dimostra che il problema e’ ancora tutto da risolvere, ed e’ per questo che Assonave, nell’ ultimo anno, ha incrementato sostanzialmente le proprie attività europee ed internazionali. La mission di Assonave si può sintetizzare nel sostenere la competitività dei cantieri e dei fornitori navalmeccanici nazionali tramite attività di rappresentanza (sui piani governativi di settore e sugli strumenti normativi nazionali e comunitari), e stimolo e supporto alla competitività degli associati, e sulla base di tale Mission, Assonave nel 2017 ha portato avanti 26 attività fondamentali in Europa o a livello nazionale, descritte in dettaglio nella relazione del presidente.Tra le prime, si ricordano quelle relative alla riorganizzazione di Sea Europe (Associazione Marittima Europea), al presidio delle attività relative alla Programmazione Economica 2021-2028 della UE, alla riorganizzazione della piattaforma tecnologica Waterborne 2.0, alla partecipazione assidua ai tavoli UE ed OCSE (quali ad esempio il WP6), all’organizzazione ed alla partecipazione allo Shipbuilding Dialogue Eu-Cina, alle azioni di rappresentanza che hanno favorito la decisione cinese di ridurre i limiti agli investimenti esteri nella can-

tieristica a partire da fine 2018, al supporto alla revisione dello studio sulla sfida cinese del Prof. Jonathan Holslag, Consigliere Speciale del Vice-Presidente della Commissione Europea Timmerman, allo svolgimento di attività per sfruttare al meglio le opportunità, in area militare, derivanti dall’European Defense Fund. Assonave sta inoltre portando avanti la proposta di includere il settore della costruzione navale tra quelli che possano beneficiare degli aiuti di Stato a finalità regionale; sta sviluppando, su brief dei Capi di Stato e di Governo italiano e francese, una Roadmap Assonave – Gican (la associazione navalmeccanica francese) in campo R&I nel settore della costruzione navale; ha posto in essere azioni di rappresentanza che hanno portato il Parlamento Europeo ed il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) a richiedere alla Commissione Europea la redazione di una nuova ambiziosa strategia di politica industriale per la navalmeccanica; ha favorito, con Sea Europe, l’organizzazione del “European Shipping Industry Stakeholders Forum” di Varna, e della “Sea Europe Maritime Technology Conference” di Bruxelles; ha svolto azioni lobbistiche finalizzate ad influenzare i contenuti di alcune Direttive e Regolamenti in discussione di interesse del comparto navalmeccanico; ha contribuito all’ottimizzazione dello studio sulle “Nuove tendenze nella globalizzazione nella costruzione navale e nelle forniture marittime” che la Commissione Europea ha affidato ad una società di ricerche di mercato specializzata; ha assunto un ruolo direttivo nel ENMC (European Network of Maritime Clusters), la confederazione europea dei cluster marittimi nazionali. Assonave ha, infine, partecipato attivamente alle attività di Confindustria; si e’ adoperata per l’aumento degli stanziamenti ai sensi del DM n. 196 del 10/06/2015; ha raccomandato e salutato con soddisfazione l’inserimento in legge di Stabilità 2018 di strumenti di ausilio al comparto navalmeccanico, quali la voce “Sviluppo e sicurezza della navigazione e del trasporto Marittimo» per oltre Euro 180 milioni; ha avviato un proficuo processo di collaborazione attiva con la nuova Direzione del MIT; si e’ adoperata per favorire l’aggregazione della rappresentanza marittima e la concentrazione nella Governance Istituzionale dell’economia del mare; ha aderito ed ha partecipato attivamente alla riorganizzazione del Cluster Blue Italian Growth; ha iniziato a generare risparmi concreti per centinaia di migliaia di Euro per i propri associati grazie ad un progetto, di propria ideazione, denominato COP, che favorisce la creazione di centrali di acquisto tra gli associati; ha completato il progetto denominato Eurofin, fi-

nalizzato alla mappatura del mondo dei finanziamenti a credito agevolato o a fondo perduto, a partire da quelli Europei, identificando quanto potenzialmente aggredibile dai Soci Assonave e come aggredirlo; ha infine implementato la circolazione filtrata di un grosso quantitativo di notizie, in tempo reale, sulle attività svolte e sulle informative rilevanti al comparto navalmeccanico, tra cui una Rassegna Stampa con focus sull’area mare. In conclusione, la maggior parte degli associati sono oggi concentrati a rispondere alle sfide generate da un carico di lavoro eccezionale, e questo può trasformarsi in un pericolo se si dimenticasse di approntare già da oggi una strategia di massimizzazione della competitività futura. Assonave vuole e può essere un valido supporto in tal senso, operando per incrementare la competitività del comparto nel suo complesso. Sarà però fondamentale non perdere la lezione del crollo del 2016, puntando alla costruzione di un mercato con regole nuove, condivise, cogenti e applicabili ovunque indistintamente, strutturando poi le aziende associate su tali logiche. E’ pertanto sempre più imperativo ragionare in termini di sistema, e lavorare in modo tale da creare le condizioni perche’ il sistema navalmeccanico italiano prosperi nel suo complesso e nel lungo termine. Assonave nel 2017 ha sviluppato progetti concreti e tangibili, nonostante le limitate risorse a disposizione, ma ora e’ chiamata a fare un ulteriore salto di qualità attraverso il supporto dei propri associati per restituire al comparto navalmeccanico, ed all’industria marittima, il peso politico che merita, sia a livello italiano che europeo. Al termine dei lavori, il Presidente Vincenzo Petrone ha commentato: “La priorità che Assonave deve perseguire nel 2018 e’ duplice: da un lato far si che il ruolo da protagonista giocato dalla navalmeccanica italiana nel mondo si rifletta adeguatamente negli organismi europei di rappresentanza del settore, mi riferisco principalmente a Sea Europe e al cluster europeo dell’industria marittima. Dall’altro, Assonave parteciperà in prima linea allo sforzo congiunto dei grandi organismi di rappresentanza europei affinché la Commissione dedichi attenzione politica e risorse finanziarie per mantenere e sviluppare ulteriormente la ricerca e innovazione nella nostra industria al fine di preservarne la leadership mondiale”.Petrone ha poi concluso: ”E’ giunto il momento che in Europa si prenda atto che le moderne piattaforme navali sviluppate dai cantieri del nostro continente sono l’esempio più eloquente delle eccellenze che l’industria europea sa sviluppare e affermare sui mercati mondiali”


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