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Il caIro
MIlano
Torre/Greco
Il “nuovo” canale di Suez inaugurato il 6 Agosto
Costa Crociere sigla contratto plurimiliardario con Meyer Werft
Bancarotta società navigazione, sequestro beni per 2Mln euro
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Il Gruppo Grimaldi potenzia ulteriormente i collegamenti tra Italia e Grecia Scop Sea France in liquidazione giudiziaria. Protesta dei marittimi Calais, 31 luglio 2015 – Proteste al porto di Calais dei marittimi della Scop Sea France dopo che la società – che opera i collegamenti nel Canale della Manica per la compagnia MyFerryLink di proprietà di Eurotunnel – è stata posta in liquidazione giudiziaria venerdi dal tribunale commerciale di Boulogne-sur-mer I marittimi hanno bloccato per tre ore le vie di accesso al porto di Calais e incendiato pneumatici per chiedere l’avanzamento delle trattative tra il Ministero dei Trasporti, il gruppo Eurotunnel e la società danese DFDS che, dal primo luglio, gestisce due imbarcazioni di proprietà di Eurotunnel. Nonostante la messa in liquidazione permetta il pagamento degli stipendi di tutti i 487 dipendenti per il mese di luglio, il governo francese ha fatto sapere che solo 380 posti di lavoro potranno essere mantenuti. Continuano i disagi per la città di Calais, che in questi giorni affronta anche l’emergenza migranti, che dalla Francia cercano di arrivare nel Regno Unito.
Napoli - Il Gruppo Grimaldi continua il suo progetto di espansione e rafforzamento delle proprie Autostrade del Mare in Adriatico con l’inclusione del porto di Bari tra gli scali collegati con la Grecia. A partire dal 1° agosto, infatti, il collegamento recentemente inaugurato tra i porti di Venezia e Ravenna per Patrasso è stato esteso al porto del capoluogo pugliese, novità assoluta nel network di collegamenti marittimi del Gruppo Grimaldi. Dedicato al solo trasporto di merci rotabili (automobili, van, camion, semirimorchi, ecc.), il collegamento VeneziaRavenna-Bari-Patrasso avrà una frequenza trisettimanale sia dall’Italia che dalla penisola ellenica. Le partenze da Venezia e Ravenna per Bari e la Grecia saranno il lunedì, mercoledì e sabato, mentre quelle da Bari per il Nord Italia il martedì, giovedì e sabato. Infine, le partenze da Patrasso per l’Italia saranno il lunedì, mercoledì e sabato. Il nuovo collegamento è stato reso possibile grazie all’impiego di due moderne navi ro/ro, le Eurocargo Trieste ed Eurocargo Patrasso, ciascuna con una capacità di ca-
rico di circa 220 trailer e 130 automobili. Oltre ad aumentare l’offerta di trasporto tra la due sponde dell’Adriatico, il nuovo collegamento permetterà di potenziare i collegamenti sulla dorsale adriatica consentendo di decongestionare la rete autostradale nazionale. “Desidero rngraziare sentitamente i presidenti dei porti di Venezia Paolo Costa, di Ravenna Galliano Di Marco e di Bari Francesco Mariani, nonché i Comandanti delle rispettive Autorità Marittime per averci supportato in questo im-
portante potenziamento che garantirà servizi di trasporto merci distribuiti capillarmente lungo la dorsale adriatica”, dichiara Emanuele Grimaldi, Amministratore Delegato del Gruppo Grimaldi. “Un particolare ringraziamento va al Presidente Mariani ed all’Ammiraglio De Michele, comandante della Capitaneria di Bari, che hanno permesso in maniera celere, in un momento di grande congestione dei collegamenti stradali della dorsale adriatica, di attivare questo nuovo collegamento che porterà grandi
benefici economici, oltre a ridurre il tasso di incidentalità stradale”, conclude Emanuele Grimaldi. Oltre a Bari, oggi il Gruppo Grimaldi, attraverso i marchi Grimaldi Lines e Minoan Lines, offre una vasta gamma di Autostrade del Mare tra l’Italia e la Grecia, collegando regolarmente i porti di Trieste, Venezia, Ravenna, Ancona, Brindisi, Catania, Genova con Igoumenitsa e Patrasso. Sono ben sette le navi ro/ro, traghetti e cruise ferry impiegati dal gruppo partenopeo tra i due paesi.
Assemblea Assoporti, il Ministro Delrio accellera sul piano della logistica e dei porti Roma, 22 luglio 2015 – “Il Piano della logistica e dei porti non è un libro dei sogni”. Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha rilanciato con forza quello che dovrebbe a regime fornire la base per un progetto di rinnovamento globale di un settore che – ha sottolineato il ministro – è stato colpevolmente sottovalutato dall’opinione pubblica cosí come dalla politica, preannunciando un iter legislativo serrato per i provvedimenti attuativi del processo di ristrutturazione e riforma del settore. Il palcoscenico per ribadire i contenuti di quella che il ministro ha indicato come la sfida fondamentale per il rilancio della competitività del sistema paese è stata oggi l’assemblea di Assoporti, che il presidente Pasqualino Monti ha voluto aprire con forza alle logiche del mercato e di quella economia globale che – negli auspici dei vertici dell’Associazione dei porti – dovrebbero sovraintendere anche le scelte di governance e in particolare di auto-
nomia finanziaria che dovranno essere compiute per i porti italiani. Se Delrio ha insistito sulle “due cure” per il rilancio del sistema economico del paese, quella del “ferro” riferita al rilancio dei trasporti ferroviari e quella dell’acqua (“chiave – ha detto – per lo sviluppo del paese”), Monti ha centrato la sua relazione sulla necessità cogente di intervenire su quattro fronti scottanti: l’autonomia decisionale e finanziaria (che – come emerso dalle relazioni degli ospiti internazionali all’assemblea – è la chiave del successo di grandi porti come Rotterdam o Barcellona), sulla governance portuale e quindi la necessità di abbattere le barriere burocratiche (spesso causate dalla presenza in porto di troppe competenze non coordinate) che condizionano l’efficienza del sistema portuale; quindi la governance della catena logistica e infine i rapporti con il governo nazionale e locale.
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ASSOMARINAS: LA DEROGA PREVISTA PER I MEGAYACHT NECESSARIA PER EVITARE LA FUGA DEI DIPORTISTI Roma, 21 luglio 2015 – Accogliamo con favore, dichiara Roberto Perocchio Presidente di Assomarinas, il provvedimento amministrativo del Ministero dei Trasporti con il quale i megayacht sono esonerati dall’obbligo di navigare ad una distanza di oltre due miglia dalle zone marine protette, previsto invece dal decreto Clini per le navi da crociera e mercantili. Con questo atto che certifica l’inapplicabilità della norma alle unità da diporto, di qualunque grandezza esse siano, si fa finalmente chiarezza su un aspetto che aveva generato notevoli dubbi interpretativi rischiando di creare proprio con l’avvio della stagione estiva problemi agli scali degli yacht nelle principali zone costiere del Paese che beneficiano dei flussi turistici generati dai diportisti.
Svezia: collisione nella notte tra petroliera e traghetto svedese. Tutti illesi pax ed equipaggi oteborg, 19 luglio 2015 - Il traghetto ”Stena Jutlandica” e’ stata colpita in pieno,sulla fiancata di sinistra, da una petroliera mentre si avvicina a Gothenburg in Svezia proveniente da Frederikshavn in Danimarca alle ore 02,20 di questa notte del 19 luglio,a sud dell’isola Vinga nell’arcipelago di Gothenburg.Il traghetto ha subito un grande buco (vedi foto), ma è riuscito a raggiungere Göteborg con i propri mezzi: non si segnalano feriti. Nome della nave cisterna non e’ancora rivelato, ma si pensa che sia la ” Ternvind”, che partita da Gothenburg era diretta a Halmstad con 10.000 tonnellate di gasolio a bordo. Nessuna perdita e’ stata segnalata finora, la petroliera è ancorato vicino al sito della collisione.In connessione con l’incidente, il traghetto ha imbarcato un poco d’acqua, ma nulla ha compromesso la stabilità della nave. Secondo la lista dei passeggeri, a bordo
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l’InForMaTore naVale di napoli Giornale Marittimo È un periodico edito dalla EDI.MAR. sas di Gennaro Scotto Pagliara Direttore Responsabile Gennaro ScoTTo PaGlIara Condirettore: SIlVIo ScoTTo PaGlIara Sede: Stazione Marittima (Porto), 80133 Napoli Direzione, redazione e pubblicità: Calata Vitt. Veneto (ex manufatto USO) Tel. e Fax: 081-203633 e-mail: gescotto@tin.it Registrazione presso il Tribunale di Napoli n° 1716 del 18/7/1964. Registro Nazionale della Stampa n° 9504 Spedizione in abbonamento Postale
Impaginazione e grafica eDIMar sas. Stampa: alFa di castaldo Gaetano napoli ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA Pubblicazione iscritta al Centro Nazionale ISDS (International Serials Data System) del Consiglio Nazionale Ricerche con il numero di codice ISSN 0393-9952. Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n° 5707 Responsabile del trattamento dei dati personali (D.Lgs.196/2003) Gennaro Scotto Pagliara Direttore dell’Informatore Navale di Napoli
c’erano 531 passeggeri e 89 membri dell’equipaggio. I collegamenti della ”Stena Jutlandica” da Göteborg e Frederikshavn per domenica sono state riprogrammate con la ”Stena Danica” o ”Stena Nautica”, che collegano tra Varberg e Grenaa. Il traghetto ”Stena Jutlandica”, ha una stazza di 29.691 tonnellate, costruita 1996, di bandiera svedese, armatore Stena Line. Petroliera ”Ternvind”, ha una stazza di 11.258, costruita nel 2008, bandiera danese, armatore Tarntank Ship Management AB,Svezia.
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Il ”nuovo” canale di Suez inaugurato il 6 agosto
Il Cairo, 30 luglio 2015 – Il nuovo canale di Suez è stato terminato. E nei tempi previsti. Mentre il cantiere per ultimare l’hub portuale è ancora attivo, tutto il resto è stato inaugurato il 6 agosto. La nuova autostrada del mare, iniziata nell’agosto scorso, si snoda per 72 chilo-
metri lungo il vecchio canale, raddoppiandone la portata e consentendo di dimezzare i tempi di navigazione, da 22 a 11 ore, circa; e i tempi di attesa, da 11 a 3-4 ore. Progetto faro della presidenza di Al Sissi, velocizzerà le rotte di navigazione tra Europa e Asia.
Il presidente della società Canale di Suez: “Lo abbiamo collaudato sabato. Abbiamo verificato il passaggio di tre cargo, che hanno attraversato il canale tranquillamente. Fatto che prova che il canale è pronto per la navigazione”. Il nuovo canale intende ri-
lanciare soprattutto l’economia egiziana, si calcola che in otto anni le entrate si triplicheranno, passando da 5 miliardi di euro a circa 13 miliardi. Inaugurato nel 1869, il canale fu nazionalizzato dal presidente Nasser nel 1956. Operazione cui si opposero gli azionisti britannici e francesi, con un’occupazione militare che durò una settimana ma non ebbe seguito perché non trovò il sostegno degli Usa. La guerra israelo-palestinese dei sei giorni portò alla chiusura fino al 1975. Sul canale oggi transita il 7-8% delle merci mobilitate a livello mondiale. Stimato in oltre 7 miliardi di euro il costo dell’opera, ha trovato il si entuasiastico degli egiziani che in pochi giorni, l’anno scorso, comprarono 6 miliardi e mezzo di obbligazioni. Oltre 60 imprese italiane hanno partecipato ai lavori. Insieme al Nuovo Canale, il Governo egiziano ha lanciato il progetto per un enorme piano di investimenti che punta a rendere la regione un centro di sviluppo economico, grazie alla realizzazione di centri di ricerca, poli industriali e aree dedicate alla logistica.
Storico accordo sui dazi doganali per 201 prodotti high-tech (grazie anche al contributo UE) Ginevra, 30 luglio 2015 – Giornata storica per l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC): grazie all’iniziativa e all’intermediazione dell’UE è infatti stato raggiunto un accordo in seno all’OMC tra diversi paesi del mondo (tra cui Stati Uniti e Cina) per eliminare i dazi doganali su 201 prodotti ad alta tecnologia (High-Tech). Non ne beneficeranno solo le aziende produttrici, ma anche i consumatori. Tra i 201 prodotti sui quali non si applicheranno più dazi doganali vi sono le apparecchiature mediche, i videogiochi, le console, gli impianti Hi-fi, le cuffie, i lettori blueray/DVR ed i dispositivi GPS. Sul mercato mondiale l’accordo coprirà un giro d’affari pari a mille miliardi di euro, ovvero il 90% dell’intero commercio mondiale dei prodotti in questione. La Commissaria Malmstrom ha così commentato l’accordo: “Abbiamo lavorato duro per negoziare questo compromesso tra differenti Paesi, ed alla fine abbiamo trovato la migliore soluzione per l’Europa. Questo importante risultato imprime nuovo slancio ai lavori dell’OMC. Esso dimostra chiaramente che i paesi di tutto il mondo possono lavorare insieme per arrivare a soluzioni vantaggiose per tutti. Guardando al futuro, l’accordo rappresenterà una fonte d’ispirazione per intensificare i nostri sforzi nella prossima conferenza ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio in programma a Nairobi nel mese di dicembre, quando decideremo se portare avanti o interrompere il processo di Doha: sarà infatti l’ultima occasione per concluderlo”
Per il Gruppo d’Amico due nomination al The Lloyd’s List Global Award 2015 Milano, 28 luglio 2015 – Il Gruppo d’Amico, società leader nel trasporto marittimo, ha ricevuto due nomination al The Lloyd’s List Global Awards 2015, nel le categorie “Ship Operator Award” e “Intelligence Big Data Award”. Nella categoria “Ship Operator Award” vengono presi in esame i player con le migliori performance nella gestione operativa della flotta considerando 5 aspetti chiave: sviluppo del business, sicurezza, efficienza, affidabilità e profittabilità. Il Gruppo d’Amico ha sempre dedicato molte risorse al raggiungimento di tale eccellenza, come dimostrano i costanti investimenti destinati alla creazione di una flotta innovativa, composta di navi ecologiche di ultima generazione in grado, grazie alla ricerca di nuove soluzioni tecniche che permettano di gestire con efficienza i carichi, di ridurre le emissioni di CO2 e di ottenere performance e profittabilità crescenti. Per quanto riguarda la seconda categoria, Intelligence Big Data Award, il focus si concentra sull’utilizzo dei “big data” per l’evoluzione del trasporto marittimo e il loro impatto sulle performance di monitoraggio e ottimizzazione, nonché le opportunità di previsione e mantenimento delle operazioni di gestione e manutenzione.
Il Gruppo d’Amico ha pensato di sfruttare il potenziale offerto dai big data per ottimizzare ogni aspetto operativo, e per farlo ha implementato nella sua flotta “InfoSHIP EGO”, un sistema concepito per la gestione e il monitoraggio continuo dei più importanti parametri di navigazione. Grazie a InfoSHIP EGO, il Gruppo ha mostrato l’utilità della raccolta di dati e del monitoraggio delle operazioni per migliorare l’efficienza energetica della flotta e diminuire i consumi di carburante che impattano sui costi operativi. “Siamo lieti di avere ricevuto ben due nomination ai Lloyd’s List Global Awards 2015, perché sono la prova dei nostri sforzi nella ricerca di nuove soluzioni per rendere la nostra flotta e le nostre operazioni più efficienti e all’avanguardia – commentano gli Armatori Cesare e Paolo d’Amico. Queste prestigiose nomination sono la conseguenza naturale del nostro lavoro, focalizzato sull’innovazione e sull’ottimizzazione di strumenti e procedure. Per alcuni, i premi possono essere un punto d’arrivo, per noi sono un’ulteriore spinta a migliorarci.”
Porto Empedocle: un sequestro insolito per la Guardia Costiera, un cavallo sull’arenile Porto Empedocle, 18 luglio 2015 – Questo pomeriggio personale della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, in servizio di vigilanza sulla spiaggetta tra il molo di ponente e la centrale termoelettrica, ha sottoposto a sequestro penale un cavallo in transito tra i bagnanti sulla porzione di arenile riservata ai cani. Il conduttore del cavallo, apparentemente un minore di 14 anni d’età, alla vista dei militari ha abbandonato l’animale e si è allontanato in fretta per non farsi identificare. Il cavallo è stato trasferito nel cortile interno della Capitaneria di Porto, in attesa dell’arrivo del personale veterinario per gli accertamenti sullo stato di salute e sull’eventuale presenza del microchip, che consentirà di risalire al proprietario il quale, insieme al conduttore (o ai genitori, se minore di 14 anni) rischia una denuncia all’A.G. per i reati di abbandono di animale e di omessa o incauta custodia. L’animale di sesso femminile, sarà successivamente affidato ad una struttura autorizzata
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A tutta vela verso il 55° Salone Nautico: Le novità in mostra a Genova Genova, 28 luglio 2015 – Edizione più velica di sempre, la 55° del Salone Nautico raduna una flotta di novità per il mercato italiano ed europeo, pur in un momento di grande difficoltà per i cantieri che tuttavia, in segno di ottimismo e di visione futura, hanno investito in nuovi prodotti, spesso con soluzioni fortemente innovative. Le seguenti imbarcazioni sono novità assolute, tutte presentate al 55° SaloneNautico e rappresentano la nuova generazione di imbarcazioni a vela per la stagione 2015-2016. Gli appassionati potranno ammirarle e visitarle lungo le banchine del 55° Salone Nautico, che si svolge a Genova dal 30 settembre al 5 ottobre 2015. DA CROCIERA Grand Soleil 46 LC Cantiere del Pardo Il nuovo Grand Soleil 46 LC, che sta per Long Cruise, lunga crociera, ha il sapore dell’inizio di una nuova era. Per la prima volta nei suoi 40 anni di storia il Cantiere del Pardo realizza una barca dichiaratamente da crociera, dedicata a tutti gli armatori che, vissuto il lusso della velocità e delle performance, vogliono adesso ricercare il massimo comfort senza rinunciare allo stile, alla qualità e al buon design. La volontà è stata quella di ottenere, pur con linee filanti, una grande abitabilità in coperta e negli interni, che sfruttano una serie di ambienti modulari. Il tutto su un modello lungo 14,74 metri per 4,41 metri di baglio massimo. La carena ideata dallo Studio Lostuzzi sorprende per agilità, sia navigando con randa e fiocco autovirante a prua, sia soprattutto con il G0 Furling Gennaker che riesce a garantire alla barca prestazioni sempre entusiasmanti anche nelle bavette. Salta subito all’occhio la presenza di un roll bar pensato per integrare il trasto e la scotta randa. Una novità che vuole liberare il pozzetto da un elemento d’ingombro. Ottima la facilità di conduzione grazie alla configurazione delle manovre, pensata per la gestione in equipaggio ridotto e grazie anche all’ottima demoltiplicazione degli sforzi. Gli interni del Grand Soleil 46 LC sono stati ideati da Nauta Design che ancora una volta si conferma una si-
curezza in termini di stile ed eleganza ma anche di funzionalità. New Azuree 33C Sirena Marine Azuree 33C è la nuova imbarcazione del cantiere turco Sirena Marine, una rivisitazione dell’Azuree 33 cruiser, con carena di Giovanni Ceccarelli e un re-styling delle linee di tuga e pozzetto. La C dopo il 33 sta per Creatività, Colore, Comodità, Crociera, ma soprattutto Customizzabile, Componibile…Gli spazi interni sono infatti completamente modulabili ed intercambiabili in qualsiasi momento da parte degli armatori, che possono trovarsi a configurare un’imbarcazione Day-Sailer alleggerita del classico mobilio standard con un ambiente open-space, piuttosto che un’imbarcazione tipica da crociera, con la classica configurazione a due cabine e un bagno. Ma quello che rende straordinario questo progetto è proprio la possibilità per l’armatore di cambiare la filosofia della propria barca anche in un secondo tempo, acquistando e rimuovendo diversi moduli di mobilio interno. Impression 40 e 45 Elan Nell’Impression 40 il cantiere Elan e il suo progettista Rob Humphrey hanno realizzato un piccolo capolavoro riuscendo a inserire in un 40 piedi tutti gli elementi distintivi dei deck saloon, una tipologia di barca pensata per dimensioni molto maggiori di questa. Grazie a una tuga importante gli interni godono di una luminosità e di una vista non riscontrabili su altre barche da crociera che non siano deck saloon. L’imbarcazione è stata anche studiata per essere molto semplice da gestire, questa può essere condotta da una sola persona. I layout proposti sono quattro: a due e tre cabine con uno o due bagni. Con Impression 45 il cantiere vuole offrire un’interpretazione della gamma diversa, più tradizionale, dedicata a coloro che si trovano più a loro agio su una barca più classica. E’ una barca che ama la bolina, i bordi lunghi, le accelerazioni del vento tra randa e genoa ma che con i suoi interni comodi e spaziosi non trascura gli aspetti croceristici. Il 45 dispone di quattro diversi allestimenti interni: 2 cabine e
2 bagni, 3 cabine e 2 bagni con due cabine gemelle a poppa oppure con due cabine a prua di cui una a castello sul mascone di sinistra o 4 cabine e 2 bagni con due cabine a poppa e due a prua. Bali 4.0 e Bali 4.3 Loft Adria Ship Bali 4.0 è un catamarano da crociera di 12 metri che offre gli spazi di una grande unità. L’innovazione: spazi aperti con vista panoramica sul mare. Il Bali 4.0 dispone di uno spazio comune pozzetto / quadrato, perfettamente complanare e accessibile da una porta a vetri a scomparsa con attuatori elettrici. Un altro pozzetto a prua, al posto della usuale rete, consente di pranzare e prendere il sole in due enormi isole. Un ulteriore spazio di relax prendisole si trova sul tetto della tuga. Le dotazioni sono in grado di soddisfare gli armatori più esigenti e le più esigenti armatrici con una cucina di ultima generazione, disposta nella parte prodiera della barca per cucinare di al fronte mare. Con serbatoi fino a 800 litri di acqua e 400 litri di gasolio, un frigorifero americano per il freddo, le batterie di grandi dimensioni, il tutto controllato da un touch-screen multi funzione. Bali 4.0 può navigare a lungo senza mai toccare terra. Bali 4.0 ha come il fratello maggiore Bali 4.3 Loftdeve il suo nome a uno dei migliori punti di forza del 4.3: il ponte principale è un grande ambiente open space con la porta che separa salone e pozzetto basculante verso l’alto che quando è aperta non crea alcuna distinzione, neanche di materiali, tra i due spazi. La piattaforma centrale, completamente libera da paratie, offre una superficie abitabile di oltre 30 m² e gode di una splendida vista panoramica. Wauquiez Pilot Saloon 48 Yacht Synergy Il cantiere Francese Wauquiez, specializzato in barche dedicate alle crociere a lungo raggio, celebra il suo 50° anniversario con il lancio del Pilot Saloon 48, un blue water cruiser disegnato da BerretRacoupeau Yacht Design, che rispecchia in tutto e per tutto gli standard di qualità della casa francese, con linee rinnovate e al passo con lo sviluppo del design. Lo scafo, studiato per resistere alle condizioni più dure, prevede quattro finestre later-
ali a murata, caratterizzate da una feritoia in teak, marchio di fabbrica della gamma Pilot, due a prua e due a poppa, per avere la maggiore luminosità possibile sottocoperta e, una volta aperte, anche la migliore ventilazione. Un’ampia plancetta di poppa abbattibile si trasforma in una piattaforma ideale per il bagno e garantisce nello stesso tempo l’accesso al garage del tender. In coperta la visibilità è assicurata dalla forma della tuga e dal ponte pulito con i boccaporti a filo. Tutte le manovre sono rinviate in pozzetto. Questa è una delle caratteristiche che rendono il Pilot Saloon 48 conducibile facilmente in solitario. Fedele alla filosofia “deck saloon”, il quadrato è rialzato e offre una vista panoramica e una maggiore illuminazione naturale. La cabina armatoriale è a poppa, ampia e dotata di bagno dedicato. A prua invece sono collocate le cabine ospiti: quella prodiera ha un matrimoniale a “V”, quella laterale ha due cuccette a castello. Entrambe le cabine sono servite da un bagno dotato di doccia. Italia 1298 Italia Yachts Il nuovo Italia 1298consentirà all’armatore di passare dalla modalità “crociera” a quella “regata” in poco tempoe senza nessun costo aggiuntivo.Tutte le manovre correnti sono rinviate sottocoperta e la pulizia del layout è evidente anche nel passaggio a prua, ampio e libero da ostacoli. Italia 12.98 prevede uno schema randa del tipo “German sheet” di serie e numerosi accorgimenti nell’attrezzatura di coperta in puro stile regata. Nella configurazione standard, Italia 12.98 è proposta con una cabina armatoriale a prua con bagno privato e box doccia e due grandi cabine di poppa. La cabina di prua è dotata di letto matrimoniale, sotto al quale è ricavato molto spazio per lo stivaggio. Tutte le finiture e gli accessori sono di alta qualità, con impiego di legno, pelle, accessori di design per configurare un ambiente lussuoso e accogliente, in linea con lo stile Italia Yachts. Entrambe le cabine di poppa sono dotate di letto matrimoniale, di armadi e di molti spazi e mensole per riporre oggetti personali. Entrambi i bagni sono in parte controstampati e sono muniti di finiture in teak.
Crociere: Clia, Italia leader del settore ma rallentamento nel 2014. Pesa stallo Venezia Milano, 28 luglio 2015 – Costa Crociere ha annunciato oggi di aver finalizzato un ordine per la costruzione di due navi da crociera di nuova generazione, dotate della più ampia capacità passeggeri al mondo. Le navi saranno caratterizzate da un rivoluzionario concetto di “green design”: saranno infatti le prime nel settore crocieristico (insieme alle due nuove navi giù annunciate per Aida Cruises, il marchio tedesco del Gruppo Costa), ad essere alimentate in mare aperto con gas naturale liquefatto (LNG), il combustibile fossile più “pulito” al mondo, rappresentando dunque una innovazione fondamentale a livello ambientale. Le due navi saranno costruite nel cantiere navale Meyer a Turku, Finlandia, e saranno consegnate nel 2019 e nel 2020. Ciascuna avrà una stazza lorda di oltre 180.000 tonnellate e offrirà più di 2.600 cabine per un totale di circa 6.600 passeggeri. L’ordine di Costa fa parte di un contratto del valore di molti miliardi di dollari siglato con i due cantieri Meyer di Turku (Finlandia) e Papenburg (Germania), che comprende anche due nuove navi per Aida Cruises. Il contratto con Meyer è il risultato di un più ampio documento di intesa, già reso pubblico, tra Carnival Corporation & plc (casa madre del Gruppo Costa) e i costruttori navali Meyer Werft, Meyer Turku e Fincantieri S.p.A. per la costruzione di nove nuove navi tra il 2019 e il 2022. “Queste navi consolideranno la leadership del Gruppo Costa, già numero 1 in tutti i principali mercati dell’Europa continentale,” ha affermato Michael Thamm, Amministratore Delegato del Gruppo Costa. “Il contratto plurimiliardario con Meyer rispecchia la nostra strategia di innovare costantemente le nostre offerte di vacanza e di proporre ai nostri ospiti un’esperienza di crociera insuperabile”. “Le due navi Costa rappresentano una vera innovazione per il mercato e fisseranno nuovi standard per l’intero settore: saranno le prime navi green alimentate con LNG e offriranno moltissime attrattive per gli ospiti. Rappresenteranno inoltre l’incarnazione perfetta del nostro nuovo posizionamento basato sul meglio dell’Italia.” spiega Neil Palomba, Direttore Generale di Costa Crociere. “L’ordine è anche una conferma della crescita continua del marchio Costa, che diventerà ancora più solido e continuerà a generare un impatto economico positivo nei principali paesi in cui opera, Italia compresa”. Dando il via a una nuova era nell’uso dei combustibili sostenibili, le nuove navi Costa saranno le prime nel settore crocieristico ad utilizzare LNG in motori ibridi a doppia alimentazione, per alimentare la nave sia in porto che in mare aperto. Il gas sarà immagazzinato a bordo delle navi e utilizzato in navigazione per fornire il 100% dell’energia necessaria – un’altra novità nel settore introdotta da Costa. L’utilizzo di LNG sia in porto che in mare aperto consentirà di ridurre in maniera significativa le emissioni di gas di scarico, contribuendo alla protezione dell’ambiente e al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di sostenibilità della compagnia. “Siamo onorati del fatto che il Gruppo Costa ci abbia affidato la realizzazione del programma di costruzione delle sue navi di nuova generazione per l’Europa, che si distingueranno per un rivoluzionario concetto di green cruising, pensato per rispondere alle esigenze specifiche del Gruppo” – ha commentato Bernard Meyer, Amministratore Delegato di Meyer Turku Oy. “Costruiremo queste navi a Turku con l’aiuto di fornitori per la maggior parte europei, che sono i migliori nel settore. Tra di essi ci sono anche numerosi fornitori italiani, con i quali abbiamo lavorato in passato, sia nei nostri cantieri in Finlandia che in Germania. Contiamo di poter continuare questa collaborazione di successo”. Il nuovo ordine è un’opportunità importante anche per l’Italia stessa. Secondo le previsioni di Costa Crociere, circa 750 italiani saranno assunti per prendere servizio sulle due navi. Inoltre, l’Italia sarà protagonista dell’esperienza di crociera a bordo: le nuove navi saranno ambasciatrici del “meglio dell’Italia” sui mari, consentendo a migliaia di ospiti internazionali di scoprire l’eccellenza del Paese in termini di stile, ospitalità, intrattenimento e specialità enogastronomiche. Il nuovo ordine consentirà al Gruppo Costa di continuare a rafforzare la sua posizione di leadership nel mercato crocieristico dell’Europa continentale – un mercato in cui, nel 2014, cinque passeggeri su dieci hanno scelto una vacanza su una nave del Gruppo Costa.
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Torre del Greco: Bancarotta società navigazione, sequestro beni per 2Mln euro
Napoli, 24 luglio 2015 – La Guardia di Finanza di Torre del Greco (Napoli) ha sequestrato beni mobili e immobili, per circa due milioni di euro, a due imprenditori e alle loro mogli, indagati per bancarotta fraudolenta patrimoniale, documentale e di raccolta abusiva di credito, nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata sul fallimento della “De Sena Compagnia di Navigazione srl”, società di trasporto marittimo. I finanzieri hanno messo i sigilli anche ad appartamenti, magazzini e terreni,
che si trovano nelle province di Napoli, Caserta, Avellino e Olbia-Tempio. Durante le indagini sono state ricostruite, dalle fiamme gialle, operazioni che hanno determinato il dissesto finanziario della società, avvenuto nel 2009, anno, peraltro, della sua costituzione, a causa dell’acquisto mai finalizzato di una motonave. Durante il periodo di noleggio, infatti, la nave subì un’avaria che, secondo gli inquirenti, ha dato il via alla liquidazione volontaria. Gli indagati, secondo gli inquirenti, i fratelli Vincenzo e Antonio De Sena, e le rispet-
tive mogli (soci a responsabilità limitata), avrebbero avviato un trasferimento fraudolento di beni in un’altra società appositamente creata senza provvedere al pagamento dei creditori. Un’operazione, sempre secondo gli investigatori, avviata coscientemente e con l’intento di impedire la ricostruzione del patrimonio societario e del volume di affari dell’azienda in fallimento. La Guardia di Finanza, infatti, è riuscita a mettere in collegamento la vicenda con il fallimento della Dopmar srl con i fratelli De Sena.
Adottato il programma FSE per la Campania per 837Mln di euro Bruxelles, 25 luglio 2015 – La Commissione ha adottato il programma operativo (PO) relativo al sostegno del FSE (Fondo sociale europeo) alla Regione Campania per il periodo 2014-2020. Il programma prevede un importo complessivo pari a 837 milioni di euro, di cui quasi 628 EUR milioni di euro a titolo del bilancio UE. Le iniziative previste nell’ambito del piano operativo contribuiranno in misura sostanziale alla capacità della Campania di raggiungere le principali priorità di sviluppo nazionali e dell’UE nel campo dell’occupazione, dell’inclusione sociale e dell’istruzione. L’obiettivo generale del programma è contribuire a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, intervenendo nei settori dell’occupazione, dell’istruzione e della formazione e rafforzando la dimensione sociale. Gli investimenti si concentreranno su queste priorità principali: • il 42 % delle risorse del piano operativo serviranno a rafforzare l’occupazione e la mobilità del lavoro. Sono comprese misure volte a favorire l’occupabilità delle persone in cerca di lavoro ed a sostenerne l’ingresso nel mondo del lavoro nonché a migliorare la qualità degli uffici di collocamento pubblici; previste anche iniziative per aiutare i lavoratori e le imprese ad adattarsi ai cambiamenti. Particolari sforzi saranno dedicati al sostegno per i disoccupati di lunga durata, le donne e i giovani. • il 22 % deli fondi del piano serviranno a promuovere l’inclusione attiva e la lotta contro la povertà attraverso azioni indirizzate alle per-
sone svantaggiate. • il 30 % dei fondi verranno impiegati per ridurre e prevenire l’abbandono precoce della scuola (uno degli obiettivi principali della strategia Europa 2020), migliorare il passaggio dall’istruzione al mondo del lavoro e rafforzare i sistemi di istruzione e di formazione professionale, compresi i regimi basati sul cosiddetto sistema duale (alternanza scuola-lavoro). Si calcola che il programma creerà opportunità di lavoro o di formazione per oltre 10.000 giovani attualmente non occupati né impegnati in attività di istruzione o formazione (NEET). Le misure per l’inclusione sociale dovrebbero raggiungere più di 40.000 persone svantaggiate. Gli interventi miranti a ridurre il numero degli studenti che abbandonano prematuramente la scuola saranno rivolti a oltre 100.000 giovani. Infine, per migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione, oltre 3000 dipendenti beneficeranno di misure di formazione.
ANNO 53° - N°8 - AGOSTO 2015
DALLA PRIMA PAGINA Assemblea Assoporti
Ministro Del Rio
Assoporti sostiene con forza il Piano della logistica e dei porti, ma il suo contributo – come ha evidenziato l’assemblea di oggi – consiste anche in un costante confronto con quanto accade nella portualità europea alla ricerca delle formule di competitività che fanno, ad esempio, di Rotterdam (all’assemblea era presente il direttore generale Victor Schoenmakers), con 180.000 dipendenti, un fatturato di 660 milioni di euro e profitti per 215 milioni, la colonna portante dell’economia olandese. L’assemblea di Assoporti – come ha sottolineato il presidente Monti – si è ispirata quest’anno al massimo pragmatismo. I fari per rilanciare il settore sono, da un lato, la politica europea sui corridoi Ten-T e sulla Blue Economy (sintetizzate dal direttore porti della Commissione europea, Dimitrios Theologitis); dall’altro il mercato che – come piú volte ribadito dal presidente di Assoporti, Pasqualino Monti – sta anche imponendo (ad esempio con le navi giganti) regole del gioco difficilmente compatibili con le capacità di investimento dei porti. Fattori di rischio questi, che, cosí come ferrovie inefficienti, rischiano di compromettere – hanno sottolineato Ignazio Messina e Rino Canavese – qualsiasi seria prospettiva di sviluppo della portualità italiana. LA RELAZIONE DI PASQUALINO MONTI, PRESIDENTE ASSOPORTI I porti italiani hanno vissuto da ultimo stagioni difficili, anni complessi che hanno addirittura messo in discussione il loro ruolo. Non è cosí. Anzi e’ vero il contrario e non solo per l’andamento positivo registrato dai traffici
nei primi sei mesi di quest’anno. Non è cosi’ specialmente perché il loro ruolo, la loro funzione strategica di traino dell’economia del Paese, stanno emergendo in modo sempre piú convinto. Forse per la prima volta in parallelo sia l’Unione Europea sia il Governo italiano stanno pensando che l’economia reale si generi a ciglio banchina e che le coste rappresentano economicamente, socialmente e strategicamente, la chiave di volta per disegnare il futuro di un continente che ha bisogno di sviluppo e di ripresa. E forse proprio per questo che per me, in qualità di presidente di Assoporti, è stato cosí complesso e cosí difficile mettere a punto uno schema per questa assemblea generale che cade in un momento topico: a cavallo fra l’avvio del processo di riforma e la realizzazione di un riassetto complessivo dell’intera filiera della logistica e della portualità e che quindi aveva bisogno di una dimostrazione di grande pragmatismo. Ho ben chiaro, e lo confermo da mesi con i fatti, quali debbano essere i ruoli e le funzioni di Assoporti di fronte alla prospettiva di una riorganizzazione complessiva che traguardi il raggiungimento di piú alti livelli di competitività e di efficienza e che quindi si traduca, nei fatti, in sviluppo, occupazione, ricchezza, risorse anche finanziarie nuove per il nostro Paese. Assoporti, ed è questa la filosofia che ha ispirato anche l’assemblea odierna, è il primo consulente delle istituzioni per quanto riguarda porti, trasporti e logistica. E’ la sentinella che individua in anticipo i cambiamenti nei trend del mercato; è il soggetto delegato a interpretare questi cambiamenti e a segnalare con coerenza e correttezza le azioni che consentirebbero e consentiranno di trasformarli in valore aggiunto per il nostro Paese e per il suo sistema produttivo. Assoporti è e deve diventare in modo sempre piú convinto e compatto il soggetto in grado di indirizzare le scelte infrastrutturali perché dal ciglio banchina è prima di qualsiasi altro in condizione di interpretare non cio’ che accade ma ció che accadrà. Consentitemi una citazione
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anomala: il capitano della nazionale canadese di hockey in una intervista ha affermato: io pattino verso il punto dove il disco arriverà, non verso il punto in cui il disco si trova… Lo stesso vale per noi. Siamo in corsa verso il futuro che sarà . E lo siamo all’interno di un cluster marittimo-portuale-logistico che è chiamato oggi a ricompattarsi e a diventare, pur nel riconoscimento delle autonomie dei ruoli, un’entità omogena. Perchè non sono solo i numeri relativi all’ incidenza sul Pil, o all’ occupazione,a fare di questo cluster l’asse portante , una vera e propria colonna vertebrale del sistema Paese. Lo è ancora di piú il riconoscimento di un ruolo di servizio essenziale svolto per altre filiere economiche, per l’industria energetica, per l’intero cluster produttivo, per la distribuzione, e per un turismo di cui il turismo che viene dal mare rappresenta non solo la punta di diamante ma anche elemento di assoluta eccellenza. Un cluster che ha prodotto le autostrade del mare, ovvero una nuova via al trasporto che rappresenta un primato tutto italiano. E Assoporti è oggi più che mai intenzionata ad affiancare RAM per favorire un ulteriore sviluppo della rete, così come intende rafforzare, attraverso Assoporti Servizi, il confronto e la collaborazione con tutti i soggetti responsabili delle piattaforme tecnologiche, lavorando allo sviluppo dei PCS; così come continuerà a dare il suo contributo alla risoluzione di problemi che definirei “storici”, a partire da quello dei dragaggi. Un cluster che, con le crociere, specie in presenza delle crisi geo-politiche della sponda sud del Mediterraneo, fa emergere un’eccezionale patria di diversità, una cornucopia di panorami, di città d’arte, di offerta turistica in grado da sola di giustificare la presenza di centinaia di navi da crociera in Mediterraneo. Ma vorrei ricordare un primato meno appariscente, ma ancora piú importante. Quello dell’occupazione. I porti e il cluster marittimo, sono stati gli unici in piena crisi a garantire una tenuta ed in alcuni casi una costante crescita dell’occupazione. Hanno creato posti di lavoro, frutto anche di un cocktail altrettanto unico di forze imprenditoriali e di una classe di lavoratori che ha saputo rinnovarsi e affrontare le sfide del cambiamento. Anni e anni di pace sociale ed un contratto, pur difficile, rinnovato di fatto senza tensioni ne sono la prova e sono il frutto di una collaborazione che ha visto le organizzazioni sindacali dei lavoratori giocare un ruolo positivo, con la rinuncia a posizioni di retroguardia e la disponibilità a scommettere sul futuro e sullo sviluppo. A questi primati Assoporti non guarda con passivo autocompiacimento, ma da essi vuole partire per rendere ancora più solidi, per rafforzare i nostri porti, esposti ad una concorrenza agguerrita ma altrettanto determinati a vincere quella sfida per far si che il sistema logistico italiano non sia il sovraccosto che deve pagare il nostro sistema economico, bensì il supporto alle imprese che
producono e si affacciano sui mercati. Lo stesso discorso vale per le associazioni che compongono il cluster marittimo e che hanno riannodato i fili di una collaborazione oggi più che mai indispensabile per fare ripartire il settore, ma anche, nell’immediato, per fornire quegli input che possono consentire, caro Ministro, al Governo di coniugare mercato, lavoro, opportunità e innovazione. E allora amici, Autorità, Presidenti delle associazioni del cluster, amici Presidenti dei porti, signor Ministro, è davvero venuto il momento di pigiare il piede sull’acceleratore. Dimitrios Theologitis, ormai un vecchio amico dei porti italiani, non cessa di rimarcare come anche l’Unione Europea punti con decisione sulla blue economy, sulle comunità costiere e sulla capacità dei porti di diventare la locomotiva di traino per lo sviluppo di territori estesi. Dagli amici di Barcellona, Marsiglia e Rotterdam abbiamo avuto indicazioni precise su come il pensiero portuale, pur diversificato, abbia alcuni capisaldi irrinunciabili per quanto riguarda la governance, la semplificazione e l’efficienza. Il dibattito sull’Italia e su quanto il versante mare e il versante terra chiedano ai porti italiani ci ha fatto anche comprendere rischi e potenzialità. L’apertura delle grandi opere ferroviarie come il Gottardo e il Ceneri, lungi da garantire il tanto auspicato flusso di merci e container ai porti italiani, potrebbero assumere il mostruoso aspetto di aspirapolveri di merce, ricchezza, occupazione, persino gettito Iva verso il nord Europa. L’incontrollata corsa di grandi gruppi armatoriali verso navi giganti potrebbe richiedere risposte di sistema coerenti con la necessità di investire là dove l’investimento rende alla collettività e non dove fa comodo a pochi. Ma oggi siamo qui per dire no alla prospettiva del declino. I porti italiani hanno energie da vendere. Devono essere posti in grado di sviluppare a pieno le loro potenzialità. Il Piano della logistica e dei porti, per il quale Assoporti si è battuta sin dall’inizio, è la cornice all’interno della quale programmare lo sviluppo, tanto per gli interventi infrastrutturali quanto per quelli non infrastrutturali, al fine di dare al sistema portuale e logistico italiano un organizzazione capace di regolare e programmare le attività connesse alle radici marittime dei corridoi essenziali europei protesi – da un lato – verso le aree europee dell’Europa continentale e – dall’altro – a Sud e Sud Est, verso il fronte settentrionale dell’Africa, il Medio Oriente ed il Mediterraneo Orientale, in piena coerenza con gli indirizzi di sviluppo delle reti TEN-T e le politiche Euro-Mediterranee dell’Unione Europea. Il Piano della logistica è anche l’occasione – come evidenziato nel Piano stesso – per una nuova coesione e collaborazione in Mediterraneo. E’ anche l’occasione per un grande rilancio del Mezzogiorno. I dati che emergono dal Piano parlano di un cluster
logistico che incide per il 14% sul Pil nazionale; incide direttamente – vorrei sottolineare – per il 14%, perindirettaché mente il valore strategico di questo cluster è infinitamente più alto. Un milione di addetti, 160.000 imprese, 41 milioni di passeggeri che calcano le nostre banchine, un primato europeo nelle crociere con oltre 10 milioni di turisti, il 13% dell’interscambio via mare dell’Unione europea. Il Piano prevede un coordinamento nazionale forte ed efficace in capo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Prevede uno snellimento e una semplificazione di tutta la governance, anche attraverso la creazione dello Sportello Unico dei Controlli; punta a una maggiore concorrenza, alla trasparenza, all’upgrading dei servizi, alla definizione di criteri di priorità nelle scelte delle infrastrutture da realizzare; si pone come traguardo l’accessibilità ai colmarittimi e legamenti terrestri. Siamo d’accordo e da tempo su queste linee guida. Ma siamo oggi anche consci del rovescio di questa medaglia, delle tante carenze che impediscono ad esempio al sistema Italia di attrarre quelle merci provenienti da Svizzera, Austria, Sud Germania che naturalmente dovrebbero gravitare sulla nostra portualità; quelle carenze, e questo è ancora peggio, che consentono alla portualità nord europea di drenare costantemente traffico, merci e anche gettito fiscale, anche solo per Iva e dazi all’import, che dovrebbe affluire naturalmente nelle casse del Paese, carenze dovute al mancato dialogo tra le diverse modalità di trasporto ed alle “strozzature” dell’ultimo miglio. Penso ai temi del lavoro e delle concessioni ed ai temi cari ai nostri terminalisti, alle loro associazioni primo fra tutti la regolazione del fine concessione. Così come penso al necessario e non più procrastinabile ruolo di coordinamento di tutte le amministrazioni presenti in ambito portuale che le nuove Autorità di Sistema Portuale -AdSP- dovranno svolgere per rendere, così come avviene in tutte le realtà europee, maggiormente efficienti ed efficaci i nostri scali. Assoporti, caro Ministro, cari colleghi, è su questi campi che vuole misurarsi. E’ su questi campi che può e deve dare il suo contributo concreto. E l’Assemblea di oggi ne è la prova; da alcuni porti europei abbiamo da imparare. Il loro successo e la loro crescita è la prova che alcune scelte, specie in tema di snellimento delle procedure, abbattimento delle soglie di burocrazia, governance di sistema, sono quelle vincenti. Ma noi possiamo fare meglio. Fare tesoro delle esperienze di altri e giocare una volta per tutte in modo vincente gli assi nella manica di cui disponiamo in una situazione anche geo-politica del Mediterraneo che naturalmente schiude un pianeta di
opportunità al nostro sistema logistico. Le Autorità di Sistema Portuale rappresentano la chiave di volta per una governance unificata, per fornire alle imprese quell’interfaccia unico che giustamente richiedono da sempre e che solo enti pubblici a ordinamento speciale saranno in grado di garantire. Assoporti vuole essere cabina di monitoraggio dei cambiamenti e quindi interlocutore e suggeritore privilegiato delle Istituzioni sulla rotta del cambiamento per la quale siamo salpati. Penso di interpretare il pensiero dei miei colleghi Presidenti, ribadendo che siamo prima di tutto servitori dello Stato e che quindi siamo chiamati a fare l’interesse del Paese, con l’auspicio che questo serva anche a ricomporre l’unità della nostra Associazione. Agli amici di Genova e Ravenna dico: oggi ci sono le condizioni per ripartire insieme, per rimboccarsi le maniche e contribuire tutti a ridisegnare il nuovo assetto di un settore che, per la prima volta – e non mi stancherò di sottolinearlo – vede riconosciuta la sua strategicità. Giunto alle conclusioni colgo l’occasione pubblica per un doveroso ma sentito ringraziamento a tutte le componenti del nostro cluster qui autorevolmente rappresentante; ai dirigenti e funzionari delle amministrazioni con le quali Assoporti con continuità si confronta a partire dal MIT al Comando Generale delle Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, che con lo sforzo costante teso a garantire la sicurezza della navigazione nei nostri porti, contribuisce a qualificarne complessivamente l’offerta. Un particolare ringraziamento ai rappresentanti delle istituzioni, a Lei Signor Ministro che con la sua presenza conferma il livello di attenzione alla nostra Associazione ed al nostro settore ed ai suoi collaboratori e a coloro che hanno partecipato alla redazione del Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica. Oggi più che mai abbiamo bisogno che anche il Paese, nelle sue molteplici filiere economiche e sociali, lo capisca. Dietro i varchi doganali dei porti non c’è più il buio oltre la siepe che per anni, con colpe diffuse, è stato mantenuto tale. C’è la luce di una economia globale, di mercati mondiali in costante mutazione, che solo il nostro cluster, i nostri porti, possono far splendere e trasformare in energia sana nelle aziende italiane, nelle mete turistiche, nella qualità della vita del nostro Paese.
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