Aprile 2015

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Nanterre

Livorno

Approvato il bilancio consuntivo 2014

Napoli

Total Lubmarine lancia nuove iniziative nella Giornata Mondiale per la Sicurezza 2015

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Il Comitato Portuale ha discusso di costi del porto e di Porto Fiorito

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Grimaldi potenzia i propri collegamenti per la Sicilia orientale

Napoli, 27 Aprile 2015 – Il Gruppo Grimaldi annuncia miglioramenti nell’offerta di collegamenti marittimi tra l’Italia Continentale e la Sicilia. A partire dagli inizi di maggio, una quarta nave ro/ro sarà impiegata sulla linea regolare che collega i porti di Genova, Livorno e Catania, aumentando così sia la capacità di carico che la frequenza del servizio. Attualmente il collegamento tra i porti di Livorno, Genova e Catania viene effettuato con tre moderne navi ro/ ro di ultima generazione della classe

“Eurocargo”, ciascuna con una capacità di carico di 4.000 metri lineari di merce rotabile. Ad affiancarle ci sarà la moderna nave “Eurocargo Salerno”, con una capacità di 2.800 metri lineari di carico rotabile e 500 auto, che effettuerà due ulteriori viaggi settimanali a/r tra i porti di Genova, Livorno e Catania. Grazie a questo investimento, il Gruppo Grimaldi potenzia le Autostrade del Mare tra il Centro e il Nord Italia verso Catania, offrendo alle aziende di trasporto coinvolte capacità di trasporto per ulteriori 40.000 segue a pag. 4

Arrestato il Comandante.La nave andava a diesel,lui ad alcool

Amsterdam 24 aprile 2015 - Oleksandr Chuyko, ex comandante russo del cargo ”Vita”, è stato condannato al carcere per aver superato il limite di alcol consentito. Chuyko, che è registrato come un senza fissa dimora, poteva essere liberato dalla custodia cautelare se avesse pagato l’importo totale delle multe emesse, pari ad una cifra di 1315 sterline. Il tribunale allora gli ha ordinato di scontare una pena massima di 28 giorni di carcere fino a quando tutti i pagamenti dovuti fossero effettuati. Durante il processo Chuyko ha parlato con la presenza di un interprete russo. Il 22 aprile, ha ammesso di essere colpevole di due seguenti colpe: di essere ubriaco nell’esercizio delle sue funzioni di coman-

dante della nave e per la sua incapacità di cooperare per un test del respiro adeguato. Il 20 aprile la polizia ha arrestato il 45enne Chuyko dopo la determinazione che era ubriaco – la nave ”Vita” era al momento ormeggiata al Bentick Dock. Chuyko aveva lasciato la nave e’ sceso dalla nave ed e’ andato a sorseggiare un drink o due, in città, dopo aver ricevuto la notizia che la moglie aveva alcuni problemi di salute e che era ritornata nella sua città natale, Kaliningrad. Per questo ha deciso che fosse il suo ultimo viaggio, dopo aver trascorso 17 anni in mare come capitano. La nave ”Vita” partì da Amsterdam il 21 aprile scorso durante la marea pomediana. La British Ports ha rifiutato di dare qualsiasi commento in merito alla questione.

Roma, 1 aprile 2015 – Graziano Delrio è Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, segretario del Consiglio dei ministri, e ha la delega alle Politiche di Coesione Territoriale e allo Sport. È stato nominato il 22 febbraio 2014 dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Nel governo del Presidente Enrico Letta il 28 aprile 2013 era stato nominato Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, ricevendo in seguito la delega allo Sport. Graziano Delrio è nato a Reggio Emilia nel 1960. Medico ricercatore all’Università di Modena e Reggio Emilia, si è specializza-

to in Endocrinologia, con studi di perfezionamento in Gran Bretagna e Israele. È in politica dalla fine degli anni Novanta: nel 2000 è stato eletto consigliere della Regione Emilia Romagna, dove ha presieduto la Commissione Sanità e Politiche sociali. Nel 2004 è stato eletto sindaco di Reggio Emilia, la Città del Tricolore, e nel 2009 è stato confermato per il secondo mandato.Vicepresidente dell’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni, con la delega al Welfare e alla Finanza locale, nell’ottobre 2011 l’assemblea nazionale dei sindaci lo ha eletto Presidente.Nello

Delrio, sara’ il nuovo Ministro delle Infrastrutture. Per fortuna e’ un medico endocrinologo

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stesso anno ha descritto l’evoluzione del modello amministrativo emiliano nel libro “Città delle persone. L’Emilia, l’Italia e una nuova idea di buongoverno”, edito per le Saggine di Donzelli. Come sindaco ha presieduto il Comitato promotore della campagna per la riforma del diritto di cittadinanza “L’Italia sono anch’io” promosso dalle maggiori organizzazioni sociali. Ha lasciato gli incarichi di primo cittadino e all’Anci nel giugno 2013 in seguito agli impegni nel governo nazionale. Ha un profilo Twitter @graziano_delrio e una pagina facebook Graziano Delrio

Trieste:firmato l’accordo per la sdemanializzazione di aree e edifici di Porto Vecchio per il Comune

Trieste, 28 aprile 2015 – Oggi presso la Centrale Idrodinamica si è svolta la riunione conclusiva tra l’Autorità Portuale, il Comune di Trieste, la Regione FVG, l’Agenzia del Demanio, il Genio Civile e la Capitaneria di Porto, durante la quale sono state individuate le aree demaniali marittime attualmente di pertinenza

dell’APT, che verranno sdemanializzate ed assegnate al Comune di Trieste. Come previsto dalla legge di stabilità 2015 passeranno al Comune tutte le aree e gli edifici del Porto Vecchio, esclusi la sede della Capitaneria di Porto, il Molo IV, il Molo III, l’Adriaterminal, il Molo 0, la Diga vecchia, la fascia costiera prospicente la prima fila dei magazzini storici e la zona del terrapieno di Barcola, dove sono situate le società sportive. “Trieste vuole e può cambiare. L’accordo di oggi, frutto di un ottimo lavoro di squadra tra i tecnici di tutti gli Enti coinvolti, lo dimostra. Da domani lavoriamo per lo spostamento del Punto Franco. Ascolteremo gli operatori e gli stakeholder per agire nell’interesse di tutte le categorie economiche e della città.” Queste le parole del Commissario Zeno D’Agostino a conclusione dell’incontro sulla sdemanializzazione del Porto Vecchio.


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continua da pag. 1 “Grimaldi” camion e 50.000 auto all’anno e frequenze quasi giornaliere del servizio. “Con la decisione di potenziare ulteriormente i collegamenti verso la Sicilia, il Gruppo Grimaldi ribadisce il proprio impegno nel venire incontro alle esigenze contingenti del mercato” – afferma Emanuele Grimaldi, Amministratore Delegato del Gruppo Grimaldi, – “Senza la fitta rete di Autostrade del Mare offerte dal Gruppo verso Catania e Palermo, i trasportatori impegnati nel commercio tra Continente e Sicilia si troverebbero ad affrontare con maggiore difficoltà l’attuale drammatica emergenza della viabilità siciliana”, conclude Emanuele Grimaldi. A completamento dell’offerta dei servizi offerti verso la Sicilia Orientale, il Gruppo Grimaldi opera l’Autostrada del Mare giornaliera tra Salerno e Catania e sulla dorsale adriatica quella che collega i porti di Ravenna, Brindisi e

Catania con frequenza trisettimanale. La Sicilia Occidentale è invece servita con frequenza quadrisettimanale con un collegamento ro/ro tra Palermo, Genova e Livorno. Infine, il Gruppo Grimaldi offre anche un collegamento bisettimanale misto merci e passeggeri tra il capoluogo siciliano e Salerno. “In una regione, la Sicilia, già fortemente penalizzata per le croniche carenze infrastrutturali, la chiusura dell’Autostrada Palermo – Catania rischia di portare al collasso molte imprese dell’autotrasporto che da anni si dibattono tra i tanti problemi del settore.” – commenta Cinzia Franchini, Presidente Nazionale della CNA Fita – “Pertanto apprendiamo con grande soddisfazione la decisione del Gruppo Grimaldi di potenziare il collegamento tra la Sicilia Orientale ed il Nord Italia continentale”, conclude l’imprenditrice modenese alla guida dell’Associazione dal Giugno 2011.

Livorno, approvato il bilancio consuntivo 2014 dell’ AP. Provinciali: una gestione virtuosa Avanzo di amministrazione di 47 mln di euro e 22 milioni di investimenti Livorno, 30 aprile 2015 – Un utile di eser-

cizio al netto delle imposte di 13 milioni 169 mila euro, e un incremento dell’avanzo di amministrazione di 17 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Sono i numeri del bilancio consuntivo 2014 che il dirigente amministrativo dell’Authority, Simone Gagliani, ha consegnato quest’oggi ai membri del Comitato Portuale. «Al 31/12/2014 – ha dichiarato Gagliani – l’Apl presenta un saldo finale di cassa di quasi 86 milioni di euro e un avanzo di amministrazione complessivo di 46,842 milioni di euro, di cui una parte vincolata per complessivi 18 milioni ed una parte, 8 milioni, destinata a copertura del disavanzo del bilancio di previsione 2015. Pertanto, la disponibilità residua è di 20,6 milioni di euro». Gagliani ha inoltre comunicato che nel 2014 sono stati impegnati 41,2 milioni di euro, di cui 22 mln per gli interventi infrastrutturali: i dragaggi del Molo Italia e dell’Imboccatura Sud, il consolidamento di piazzali e l’elettrificazione delle banchine sono solo alcune delle opere che l’Apl

ha realizzato l’anno scorso, spendendo anche 8 milioni di euro per la manutenzione straordinaria dello scalo portuale. Sul fronte delle entrate, invece, nel 2014 l’Autorità Portuale ha incamerato 48,6 mln di euro, di cui 14,3 dalle tasse sulle merci imbarcate e sbarcate, di ancoraggio ed erariali; 13,3 da proventi relativi alla riscossione dei canoni demaniali (tra concessioni, occupazione temporanea e accosti pubblici) e 13,2 da trasferimenti di risorse Stato/Regioni. «Il Quadro contabile che emerge dai dati del bilancio consuntivo – ha affermato il numero due dello scalo labronico, Massimo Provinciali – dimostra la virtuosità della gestione portata avanti dall’Ente. È cosa certa che oggi l’Autorità Portuale può pianificare senza problemi i propri investimenti: i 47 milioni di euro dell’avanzo di amministrazione certificano la nostra solidità finanziaria e sono un buon biglietto da visita da presentare alle banche per la contrazione del mutuo necessario alla realizzazione della Piattaforma Europa». «Sento a volte commenti negativi sulle Autorità Portuali e sul fatto che costano troppo all’erario – ha detto il presidente dell’Apl, Giuliano Gallanti -; credo che quei 22 milioni di euro spesi nel solo 2014 in opere di ammodernamento infrastrutturale del porto spieghino meglio di ogni altra parola quanto sia oggi importante avere sul territorio una Port Authority operativa. Non mi stancherò mai di ripeterlo: siamo ad oggi il primo investitore di Livorno con oltre 60 milioni di euro impegnati e 15 cantieri aperti dal 2012 ad oggi».

Yacht e lusso: come l’Italia fa harakiri A Porto Cervo l’8 maggio il primo Forum sul lusso possibile

Quanto rende alla comunità locale un mega yacht ormeggiato in un porto italiano? Quante famiglie sono mantenute dal lavoro originato dai grandi simboli del lusso? Quali occasioni sono buttate al vento da un paese che fa prevalere l’invidia sulla logica economica e sul mercato? A queste domande darà risposte venerdì 8 maggio a Porto Cervo, il primo forum sull’ “industria del lusso possibile” che

accenderà i riflettori sulle potenzialità economiche e sulle ricadute occupazionali di un settore che un paradosso evidente, in Italia viene demonizzato e non sfruttato come si potrebbe. Prendendo spunto dalle misure e dai controlli che in passato hanno allontanato i mega yachts dai porti italiani, lo psicologo Paolo Crepet, Maurizio Martinelli del Tg2 e top opinion makers del settore lusso e del comparto della grande nautica, fra cui Roberto Giorgi di Frazer Yacht, Piergiorgio Massidda, presidente della Cagliari Free zone e i vertici di Deloitte financial advisory, analizzeranno potenzialità e distorsioni nell’approccio a questo comparto, delineandone anche le enormi ipotesi di crescita in Sardegna. Nel corso del forum sarà presentato uno studio Federagenti sulle ricadute territoriali della grande nautica che evidenzierà nel dettaglio quanto l’Italia butti al vento delle potenzialità inmercati che sarebbero naturalmente suoi.

d’Amico International Shipping S.A. ordina due nuove navi cisterna ”Eco” a Hyunday Mipo

Lussemburgo – 27 aprile, 2015 – d’Amico International Shipping (Borsa Italiana: DIS), società operante nel trasporto marittimo su scala internazionale, specializzata nel mercato delle navi cisterna, rende noto che la propria controllata operativa d’Amico Tankers Limited (Irlanda) ha oggi siglato il contratto per la costruzione e la vendita, presso il cantiere Hyundai MIPO Dockyard Co. Ltd – Korea – di due nuove navi moderne Long Range (LR1 – 75.000 DWT, le “Navi”). Queste navi saranno costruite presso il cantiere Hyundai Vinashin Shipyard Co. Ltd –Vietnam e sono attese in consegna per meta’ 2017, per un investimento totale di circa US$ 44.0 milioni ciascuna. Le due nuove unita’ a doppio scafo appartengono ad una nuova generazione di navi ‘Eco’ design che si caratterizzano per consumi molto bassi. Le navi hanno un indice di efficienzaenergetica (EEDI) del 25% inferiore al limite massimo di riferimento IMO applicabile e, pertanto, gia’ ampiamente all’interno della riduzione dell’indice prevista dalla

fase 2 dell’IMO,che verra’ applicata alle navi costruite prima del 31 dicembre 2024. La flotta di DIS ad oggi comprende 52,8 navi cisterna (‘medium range – MR e handysize product tankers’) tutte a doppio scafo, con un’età media di 7,3 anni (di cui 23,3 navi di proprieta’ e 29,5 navi a noleggio). La Societa’ ha già inoltre sottoscritto contratti per la costruzione di altre 10 nuove navi ‘ECO’ con il cantiere Hyundai Vinashin Shipyard Co., di cui 2 LR, 4 MR e 4 Handysize, attese in consegna tra il 2015 e il 2017. Commento del Management Marco Fiori, Amministratore Delegato di d’Amico International Shipping S.A. ha commentato: ‘Sono molto lieto di annunciare che altre due navi ‘Eco’ entreranno a far parte della moderna flotta DIS. Grazie a questo nuovo investimento, DIS entrera’ nel segmento delle navi LR1 (Long Range – 75.000 dwt) del mercato delle navi cisterna. Il trend del nostro mercato e’ quello di andare verso un aumento della domanda di tonnellaggio/ miglia, a seguito della concentrazione dei centri di raffinazione negli USA e nel Medio e Lontano Oriente. In questo contesto, sono convinto che le navi LR1, grazie alla loro maggior capacita’ di trasporto, saranno molto richieste negli anni a venire, potendo trasportare maggiori quantita’ sulle stesse distanze. Stiamo, infatti, attualmente riscontrando sul mercato una crescente domanda per questa tipologia di navi di nuova generazione, da parte delle piu’ importanti compagnie petrolifere e dei principali operatori di mercato.’


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Fincantieri:approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre.Il 2014 e’ stato l’anno della svolta

Trieste, 28 aprile 2015 – L’assemblea di Fincantieri ha approvato all’unanimità il bilancio di esercizio al 31 dicembre, il primo dopo la quotazione in Borsa, che presenta un utile di 37,5 milioni di euro. L’assemblea ha deciso di destinare il 5% dell’utile, pari a 1,8 milioni, a riserva lega-

le, e il restante (35,6 milioni) a utili portati a nuovo. Alla votazione erano presenti soci in rappresentanza di 1,28 miliardi su 1,6 complessivi di azioni, pari al 75,8% del capitale sociale. E’ stata approvata inoltre a maggioranza la remunerazione ai componenti del consiglio di amministrazione e dei dirigenti per l’esercizio 2015. In sede straordinaria, l’assemblea ha approvato a maggioranza la modifica dell’articolo 5 dello Statuto sociale, che precisa gli ambiti di attività di Fincantieri a opere di dragaggio, produzione e trasformazione di energia elettrica, impianti sanitari e di trattamento rifiuti, termici, telefonici, radiofonici e televisivi, per ottenere la qualificazione secondo il Codice degli appalti. “Il 2014 è stato un punto di svolta, un traguardo e un punto di partenza per nuove sfide da affrontare e vincere” ha affermato l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, nel corso della relazione all’assemblea degli azionisti. Ricordando che lo scorso anno “le società industriali quotate in Borsa sono state molto poche”, Bono ha precisato che Fincantieri “è stata l’unica a ricevere la fiducia degli azionisti, con un aumento degli ordini acquisiti, e del carico di lavoro nei diversi segmenti”. Bono ha riassunto in particolare la “forte ripresa” nel settore shipbuilding, con otto nuovi ordini di navi da crociera, e il ruolo di “leader mondiale” nel settore cruise, con il 50% della quota di mercato mondiale. E’ infine “in definizione” con la Marina Militare il piano di rinnovo della flotta. Un rallentamento nel settore offshore, a causa del calo del prezzo del petrolio “che non induce – ha concluso Bono – le compagnie a investire nella ricerca”.

Rimorchiatori Riuniti Panfido entra nella Rimorchiatori Napoletani

Venezia, 15 aprile 2015 – Nella giornata di ieri è stata formalizzata da parte della società di rimorchio Rimorchiatori Riuniti Panfido e C. SrL l’importante acquisizione di una quota rilevante del gruppo Rimorchiatori Napoletani SrL. “Abbiamo compiuto un importante passo di crescita – ha commentato a margine l’AD della Panfido, Davide Calderan – Il nostro obiettivo immediato e futuro è quello di sviluppare una forte sinergia tra le due società, per rinforzare la nostra presenza sia sul mercato italiano che estero, garantendo i massimi standard qualitativi e professionali dei nostri servizi”. La Rimorchiatori Riuniti Panfido è concessionaria del servizio di rimorchio nei porti di Venezia e di Chioggia ed opera presso la piattaforma offshore Adriatic LNG attraverso una controllata. La Rimorchiatori Napoletani è concessionaria del servizio di rimorchio nei

porti di Bari, Gaeta, Napoli, Taranto. I due gruppi, entrambi afferenti alla Federazione Italiana Armatori di Rimorchiatori, Federimorchiatori, formano una flotta complessiva di 41 navi rimorchiatori, moderna, interamente di bandiera italiana, armata con equipaggi certificati e, nei porti più grandi, operante efficientemente in H24 per la sicurezza della navigazione nelle acque portuali e costiere.


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Porto di Livorno, il 2014 e’ stato un anno di grandi soddisfazioni

Le grandi opere, il salvataggio dell’ALP e l’integrazione con l’interporto: molti gli obiettivi centrati nell’anno che si appena concluso. Livorno, 10 aprile 2015 – Grandi opere; attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, decine di accordi di partenariato e cooperazione per la promozione dello scalo labronico, e poi ancora: le iniziative sul fronte della integrazione tra porto e interporto, le innovazioni tecnologiche a servizio della comunità portuale per le operazioni di scambio documentale telematico, le attività di formazione e sviluppo delle professionalità, le nuove sfide sul fronte della terminalizzazione ferroviaria dello scalo labronico e il salvataggio dell’ALP, la società che ai sensi dell’art.17 fornisce manodopera alle imprese portuali. La relazione sulle attività del 2014 stilata dall’Authority e presentata quest’oggi in Comitato Portuale mette a segno un saldo positivo migliore di quanto registrato negli anni passati, su molti fronti. Ad illustrarne i contenuti è stato il segretario generale Massimo Provinciali, che ha parlato di un «momento particolarmente positivo per Livorno, che trova conferma non soltanto nel rinnovato interesse di molti operatori per lo scalo labronico, ma anche nell’impegno concreto degli uffici dell’Autorità Portuale a portare a termine, con successo, gran parte dei compiti loro assegnati». «Se oggi Livorno si trova davanti alle reale opportunità di invertire la propria rotta e di imporsi all’attenzione degli operatori internazionali – ha detto Provinciali – lo dobbiamo anche a quanto siamo riusciti a seminare nel 2014». E la semina, nel 2014, è stata particolarmente proficua, a cominciare dalle opere infrastrutturali messe in cantiere. Il completamento della banchina della Sponda Est della Darsena Toscana (lavori ultimati a marzo del 2014); il banchinamento della Darsena Cala-

fati (lavori avviati nel 2014 e terminati all’inizio dell’anno successivo); la realizzazione del cunicolo e l’attraversamento con microtunnel del canale di accesso (gare giù aggiudicate); il consolidamento della banchina del pontile 12 a radice della Darsena Petroli (aggiudicata); la costruzione della seconda vasca di colmata (terminata a marzo) e l’escavo del canale tra la Darsena Nuova e la Banchina (opera terminata), sono soltanto alcune delle opere avviate o terminate nell’anno appena trascorso, e l’elenco sarebbe molto più lungo se ad esso si aggiungessero tutte le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria del porto e quelle di dragaggio, di cui si citano solo a titolo di esempio l’escavo dell’area antistante il lato nord del Molo Italia e l’approfondimento del primo lotto della banchina prospiciente la Torre del Marzocco. «In questi ultimi anni – è la riflessione che il segretario generale ha consegnato ai membri del Comitato Portuale -, abbiamo messo a disposizione del porto competenze, professionalità e risorse economiche, e lo abbiamo fatto nella speranza di riuscire a rendere il nostro scalo sempre più competitivo e dina-

mico. I recenti avvenimenti sembrano darci ragione». Il riferimento è al ritorno della compagnia israeliana Zim; all’ingresso di Msc e Grimaldi nelle compagini societarie di Lorenzini e Sintermar; ai recenti insediamenti delle multinazionali Masol in porto e della General Eletric all’Interporto; ai collegamenti con la Uasc e, soprattutto, all’approvazione finale del Piano Regolatore Portuale da parte del Consiglio Regionale, avvenuta a fine marzo. Ogni tassello sembra andare al proprio posto e formare un puzzle complesso, all’interno del quale trovano spazio anche le ambizioni ferroviarie di un porto che, entro la fine dell’anno, avrà una moderna stazione ferroviaria in Darsena Toscana e un collegamento diretto con la linea Roma-Genova, lato Pisa. Non solo, parallelamente è stato attivato un filone di opere di infrastrutturazione ferroviaria che collegherà la linea Tirrenica all’Interporto Amerigo Vespucci: si tratta del progetto “Raccordo”, col quale sarà possibile realizzare tre cose: un bypass col quale separare a Pisa il traffico passeggeri da quello cargo; la connessione ferroviaria tra l’Interporto

Vespucci e la Pisa-Collesalvetti-Vada e lo scavalco della linea tirrenica. Sono interventi prioritari, per i quali sono già stati trovati i fondi, e che sono già stati inseriti nel Piano Nazionale della Logistica. E prioritari sono anche gli interventi finalizzati alla telematizzazione delle operazioni portuali: il Tuscan Port Community System, che da luglio 2013 trasmette i dati ufficiali del traffico marittimo necessari per l’avvio delle procedure di preclearing, è, per ammissione dello stesso Provinciali, una solida realtà; nel 2014 sono anche state attivate le procedure in via telematica e semplificata per il ritiro dei container pieni, accelerando nel complesso i tempi necessari al carico/scarico della merce. Inoltre, sempre nel 2014, sono stati avviati progetti di livello internazionale sul fronte del rifornimento, deposito e distribuzione dell’LNG: «L’attività svolta in questi ultimi tre anni in nel settore dell’Energia – ha spiegato Provinciali – ha permesso di definire un piano strategico di investimenti e servizi per l’LNG nel porto di Livorno. Siamo stati i primi in Italia ad aver realizzato uno studio di fattibilità relativo ad infrastrutture di deposito/refuelling di LNG e oggi possiamo dire di aver assunto un ruolo centrale in molti progetti comunitari legati al consumo e alla distribuzione del Gas naturale liquefatto». Oltre le attività di promozione del porto (in questo campo sono infatti stati siglati due accordi di cooperazione con porti in via di sviluppo, come Ashdod e Santos, mentre nel corso di eventi e fiere sono stati presi contatti con decine di operatori), merita una particolare attenzione il piano messo in piedi dall’Authority per salvare l’ALP: l’ingresso da parte dell’Apl nella compagine societaria dell’art. 17, con il 49% delle quote, ha permesso alla società fornitrice di manodopera in porto di continuare a svolgere la propria attività regolarmente, senza ripercussioni negative per il personale.

Total Lubmarine lancia nuove iniziative nella Giornata Mondiale per la Sicurezza 2015

Nanterre, 28 aprile 2015 – Oggi è la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro e il fornitore globale di lubrificanti marini Total Lubmarine partecipa attivando una serie di iniziative per sensibilizzare la sicurezza. Uno di questi è la produzione di un video per la sua forza lavoro globale spiegando e dimostrando i passi necessari per assicurare la consegna sicura di lubrificanti marini. I temi trattati comprendono il monitoraggio costante di condizioni meteo-marine, ormeggio, l’illuminazione e la conformità alle normative terminali. Il tema di quest’anno per la Giornata mondiale per la sicurezza 2015, gestito dall’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), è la costruzione di una cultura della prevenzione in materia di sicurezza e salute sul lavoro. Dominique Bigault, globale Direttore Supply Chain di Total Lubmarine commentato: “Se il posto di lavoro è in mare o sulla terraferma, educare il personale ed i clienti è sempre il modo migliore per garantire la sicurezza. La gestione dei lubrificanti marini sta diventando sempre più complessa, per cui è importante avere una giornata per concentrarsi su un obiettivo puro e semplice, la continua spinta verso la sicurezza. Per Total Lubmarine, il miglioramento incessante di standard di salute e sicurezza non è solo un obbligo di compiere, ma un aspetto cruciale della nostra cura personale e il servizio al cliente “.

Totale Lubmarine ha procedure interne rigorose che integrano considerazioni HSEQ con tutta la sua ricerca, la produzione, la consegna e la fine dei processi di vita dei prodotti. I rischi sono stati attentamente analizzati e mitigati contro tutta la supply chain e scenari di Total Lubmarine riportati e preparati. Un aspetto importante per garantire la salute e la sicurezza è l’esame delle navi trattate con lubrificanti marini. Tutte le navi, indipendentemente dalla loro dimensione, i lubrificanti che trasportano nei loro serbatoi sono controllati da un team di controllo Total Lubmarine.

La responsabilità del fornitore – Total Lubmarine, distributori e ricevitori hanno ben tracciato la realizzazione operativa di queste responsabilità garantita da liste di controllo personalizzat,e che devono essere completate prima del trasferimento del prodotto in ogni fase. Per garantire che tutti questi processi, procedure e linee guida siano ben applicate, Lubmarine effettua audit regolarmente ad i suoi subappaltatori responsabili della produzione, trasporto, stoccaggio e distribuzione delle sue lubrificanti in tutto il mondo.


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US Coast Guard trattiene bulker per violazioni sulla sicurezza

Portland, 26 aprile 2015 – La United States Coast Guard ha bloccato la nave ”Kind Seas”, dopo significative violazioni sulla sicurezza che sono stati trovati nel corso di un’ispezione a Kalama, Washington. Gli ispettori navali della Safety Unit Marine della Guardia Costiera a Portland hanno scoperto le discrepanze durante un controllo di routine sulla nave battente bandiera, delle Marshall Islands. Le violazioni di sicurezza hanno riguardato un completo fallimento del generatore di emergenza, che fornisce energia alle apparecchiature di emergenza tra cui il sistema di pompa antincendio di emergenza. Altre discrepanze sono risultate carenti,come le porte tagliafuoco strutturale per pre-

venire la propagazione di un incendio, sentina inutilizzabile con pompe fondamentali per rimuovere l’acqua e rifiuti in eccesso di accumulo di olio in vani motore e apparecchiature di comunicazione. “Fuochi di fiancata della nave rappresentano grave rischio per gli equipaggi delle navi, la nave, e il porto”, ha detto il capitano. Patrick Ropp, comandante ed ufficiale responsabile dei controlli marine a MSU Portland. “Le carenze erano determinati a costituire un rischio significativo per l’equipaggio della nave e l’ambiente marino per indicazioni che la nave sia idonea a prendere il mare.” Come comunicato, gli ispettori della Guardia Costiera delle navi stanno lavorando con lo Stato di bandiera della nave » e Nippon Kaiji Kyokai, società di classificazione della nave responsabile certificati di costruzione delle navi , e l’equipaggio della nave, il proprietario, e la gestione di società per fare le riparazioni essenziali. ”Kind Seas”, di proprietà di Fairplay Maritime Ltd., che ha caricato mais e frumento in Kalama e partirà per il Giappone dopo aver eliminate le violazioni di sicurezza.

Napoli, il Comitato Portuale ha discusso di costi del porto e di Porto Fiorito

Inaugurazione cantieri 12 settembre 2011 Napoli, 23 aprile 2015 – Si è discusso dei costi del porto e della situazione di Porto Fiorito nella riunione del Comitato Portuale di oggi. Una seduta interamente dedicata all’analisi dei costi diretti e indiretti dello scalo che pesano sulla sua competitività e sulla operatività e alla difficile situazione di Porto Fiorito. Sui costi, la decisione è stata, al termine del serrato confronto tra tecnici dell’Ente e membri del Comitato Portuale, di istituire una commissione che valuti, nell’ambito dei vincoli di bilancio, dove e come intervenire per una loro riduzione. “La seduta -ha commentato il Commissario Straordinario, Francesco Karrer- è servita per inquadrare la questione che è complessa e che non si presta ad una semplice comparizione con

altri porti. I costi, infatti, di un porto, siano essi i canoni o le tariffe sui servizi tecnico-nautici variano da porto a porto in base a diversi fattori ( dalla tipologia delle banchine, agli spazi) per cui è indispensabile definire quali sono le voci comparabili e in base a quali criteri, per poi decidere su quali elementi intervenire.” L’importanza della rivisitazione dei costi del porto su cui gravano anche voci come tempi di verifica doganale delle merci, la viabilità, i tempi di trasporto, è stata sottolineata da tutti i rappresentanti delle categorie portuali. In particolare è stata richiamata l’attenzione sulla perdita nell’ultimo anno di 100 mila contenitori pieni e sull’urgenza di trovare soluzioni che consentano, attraverso una riduzione complessiva dei costi, di recuperare il traffico perso. Nel rispetto dell’obbligo,ovviamente, del pareggio di bilancio. Su Porto Fiorito il Comitato Portuale ha accolto la proposta del Segretario Generale, Emilio Squillante, di riunire i soggetti pubblici e la società “Porto Fiorito” per verificare i contenuti dell’accordo di programma siglato nel 2000 e i margini per la sua attuazione. Da tempo il progetto per la realizzazione di un porto turistico a Vigliena è fermo e non tutti i lavoratori ( 17 persone) hanno trovato occupazioni alternative.

Mistero circonda servizio di traghetto Panama-Colombia

Colon, 21 Aprile 2015 – Il futuro di un nuovo servizio passeggeri / traghetto che collega il porto di Colon, sul lato mare caraibico del canale di Panama, con il porto di Cartagena in Colombia è incerto. Il servizio, gestito dalla società panamense Ferry Xpress, e’ iniziato nel novembre 2014, con il noleggio del Ro-Pax italiano ”Snav Adriatico”. Il piano del proprietario del traghetto era l’offerta di una una veloce, valida alternativa per quei turisti che desiderano viaggiare su strada più lunga del mondo, di 48 mila chilometri Panamericana che va dall’Alaska del nord nell’Antartide a sud. L’autostrada è continua, tranne per l’infame Darien Gap di Panama, un tratto di impenetrabile foresta tropicale che si estende per 100-160km dal lato del Mar dei Caraibi di Pana-

ma al lato dell’Oceano Pacifico. I viaggiatori che desiderano raggiungere l’America Latina, con auto / motocicli hanno dovuto spedirli da Panama alla Colombia via mare in container, con un costo molto caro.L’arrivo verso la fine dello scorso anno di Ferry Xpress con il traghetto ”Snav Adriatico” era stato accettato con grande favore, tanto più che applicavano tariffe economiche di per il trasporto di auto e motocicli e accorciato il viaggio tra Colon e Cartagena in appena 18 ore. L’ 0biettivo della societa’ Ferry Express con la ”SNAV Adriatico”, che ha una capacità di 1.200 passeggeri e 524 automobili, è stato quello di fare due collegamenti settimanali e quindi offrire una mini crociera alla regione turistica Bocas del Toro sulla costa caraibica di Panama, vicino al confine con il Costa Rica. Tuttavia, dal momento che entro’ in servizio,gli orari della nave sono stati un po irregolari. Le recenti partenze sono state per soli passeggeri solo, senza alcun motivo per non imbarcare cicli/ auto /. La Ferry Xpress nell’attuale calendario mostra tutte le partenze che la fine di aprile è la’ fine della stagione delle navi. Fonti panamensi suggeriscono che il traghetto non funziona nella stagione degli uragani nei Caraibi. Tuttavia, Ferry Express non ha risposto circa la prosecuzione del servizio. Ancora una volta sembra che un altro fallimento di un traghetto in questa parte del mondo, come i piani della sfortunata società di traghetti venezuelana FerryMar per eseguire un servizio di traghetti veloci tra La Guair ed, il porto per la capitale Caracas, e Curacao nelle Antille olandesi, con l’ex Stena HSS 1500 Stena Discovery. Quest’ultimo, ribattezzato DISCOVERY HSS è attualmente ormeggiata in Willemstad, Curacao, in attesa di un acquirente.

Viking Star: ecco la prima delle 3 navi da crociera realizzate per Viking da Fincantieri

Marghera, 2 aprile 2015 – È stata consegnata il 28 marzo, presso lo stabilimento Fincantieri di Marghera, “Viking Star”, la prima di tre navi da crociera che Fincantieri ha attualmente in costruzione per la società armatrice Viking Ocean Cruises. Le altre due unità gemelle sono “Viking Sea” e “Viking Sky”.

Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, Torstein Hagen, fondatore e Presidente di Viking Ocean Cruises, e Giuseppe Bono, Amministratore Delegato di Fincantieri. “Viking Star”, come le altre due unità gemelle, si posizionerà nel segmento di mercato di unità di piccole dimensioni. Avrà infatti una stazza lorda di circa 47.800 tonnellate, sarà dotata di 465 cabine e potrà ospitare a bordo 930 passeggeri. L’unità è stata progettata da architetti ed ingegneri navali di grande esperienza, inclusi un team di interior design della Smc Design di Londra, e dello studio Rottet di Los Angeles. Dal 1990 ad oggi Fincantieri ha costruito 69 navi da crociera, altre 15 unità sono in costruzione o di prossima realizzazione negli stabilimenti del gruppo.


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Anno 53 - n째 04 - APRILE 2015


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