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Futura presidenza Confitarma: Emanuele Grimaldi risponde a Ship2Shore
Firmato accordo per STX France tra Fincantieri e lo stato francese
DHL: la nuova via della seta per la Cina viaggia su rotaie
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ANNO 55° — N° 4 — Aprile 2017
Nella foto da sinistra verso destra: Sam Ogle, Automotive Supply Chain magazine editor, Doug Jackson, General Sales Manager di Atlantic Container Line, Costantino Baldissara, Commercial, Logistics & Operations Director del Gruppo Grimaldi, Peter Wooding, Chief Executive di Three6Zero.
Premio Shipping Company of the Year per il Gruppo Grimaldi La compagnia napoletana riceve il prestigioso riconoscimento durante i North America Automotive Global Awards Napoli, 10 aprile 2017 – A New Orleans, nella maestosa cornice del Ritz-Carlton Hotel, è stato assegnato il 5 aprile scorso al Gruppo Grimaldi il premio come Shipping Company of the Year. La premiazione si è tenuta durante la terza edizione dei North America Automotive Global Awards, evento organizzato da “Three6Zero”, gruppo editoriale con forte specializzazione nel settore automotive nell’ambito del quale opera attraverso varie pubblicazioni diffuse nelle Americhe, Asia, India ed Europa. Gli “Automotive Global Awards” vengono assegnati annualmente da una giuria specializzata che individua le varie eccellenze mondiali della “supply chain” automobilistica. Il Gruppo Grimaldi è stato premiato come miglior operatore marittimo, sia per servizi ro/ro che container, essendo riuscito con successo ad operare in Nord America, in un contesto commerciale difficile, rispondendo alle esigenze e alle sfide dei propri clienti e dimostrando la propria affidabilità attraverso dedizione ed innovazione. “Sono molto lieto di essere qui ed è un grande onore per me ricevere questo premio in questo grande paese”, ha commentato Costantino Baldissara, Commercial, Logistics & Operations Director del Gruppo Grimaldi mentre ritirava il premio.
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0,51 — ISSN0393/9952
Il Gruppo Grimaldi estende i propri servizi al Messico: Parte il nuovo servizio ro/ro diretto per Veracruz Napoli, 18 Aprile 2017 – Il Gruppo Grimaldi annuncia un importante potenziamento dei propri collegamenti marittimi a lungo raggio: è stato infatti recentemente lanciato un nuovo servizio diretto per il Messico per il trasporto di carichi rotabili, project cargo ed automobili. Si tratta dell’estensione del servizio regolare che collega il Mediterraneo al Nord America, operato dal Gruppo con gran successo dal 2015. Il nuovo servizio esteso collega i porti di Civitavecchia, Savona e Gemlik in Turchia con gli scali nordamericani di Halifax (Canada), New York, Baltimora, Jacksonville e Houston, nonché quello messicano di Veracruz ed ha frequenza settimanale per gli scali in Nord America e quindicinale per il Messico. Il collegamento del Gruppo Grimaldi è il primo servizio diretto e regolare tra il Mediterraneo e il Nord America per il trasporto di rotabili. Grazie all’impiego di moderne navi ro/romultipurpose che hanno una capacità to-
door. Oltre agli scali diretti, adesso il Messico è collegato in trasbordo anche con la fitta rete di oltre 130 porti nel Mediterraneo, il Nord Europa, il Sud America e l’Africa Occidentale serviti dal Gruppo in maniera puntuale.
ALIS INCONTRA LA COMMISSIONE EUROPEA
tale di carico di 3.000 metri lineari di carico rotabile e 3.000 auto, la linea regolare garantisce un transit time di soli 12 giorni tra Italia e Nord America e 20 per la costa atlantica del Messico. “Il Messico è un mercato che dimostra un importante potenziale e che ha attratto ingenti investimenti esteri in diversi settori”, dichiara Emanuele Grimaldi, Amministratore Delegato dell’omonimo Gruppo. “L’inclusione di uno scalo regolare a Veracruz, tra i
maggiori porti del paese, è un’assoluta novità nella quale abbiamo scelto di investire per supportare i traffici in import ed export con l’Italia e con tutto il resto d’Europa grazie alla capillarità dei nostri servizi.” Con questa nuova iniziativa, il Gruppo partenopeo consolida la propria leadership mondiale nei collegamenti marittimi ro/ro di corto e medio raggio, fulcro di una catena logistica avanzata che prevede servizi di trasporto door-to-
Gli Operatori del trasporto scelgono il metano liquido A.L.I.S. promuove inaugurazione del primo distributore LNG Padova, 21 aprile 2017 – E’ stata inaugurata oggi, presso l’Interporto di Padova, la prima stazione LNG/LCNG: si tratta della settima stazione in Italia dove sarà possibile fare rifornimento di gas metano liquido. Con l’occasione, sono stati inoltre consegnati 20 Iveco NP 400/LNG – i veicoli a metano pensatin per le lunghe percorrenze – all’azienda Autamarocchi, che dispone di un parco mezzi di circa 3.000 mezzi ed è tra i soci fondatori di A.L.I.S. – Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile. All’evento, in qualità di promotore dell’iniziativa, ha presenziato Marcello Di Caterina, Direttore Generale di A.L.I.S., che ha dichiarato: “Questo è un Continua a pag. 4 ☛
Roma, 10 aprile 2017 – Venerdì 7 aprile scorso, presso il Mini-stero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha avuto luogo un seminario informativo finalizzato a divulgare le specifiche tecniche inerenti l’ultimo bando CEF Connecting Europe Facility e la metodologia di presentazione delle proposte progettuali. Al seminario hanno presenziato numerosi soggetti istituzionali e realtà private, interessate alle reti di trasporto transeuropee ed ai relativi fondi CEF. A margine dell’evento, in un meeting dedicato, gli organi apicali di A.L.I.S. e del Centro Servizi per il Mare hanno incontrato i vertici dell’esecutivo comunitario per l’info day nazionale. Dopo le uscite pubbliche di A.L.I.S. a Bruxelles, l’incontro ha fornito ai vertici dell’Associazione un’ulteriore occasione per riflettere insieme ai rappresentanti della Commissione in merito al futuro comune del settore dei trasporti in Italia e in Europa. Argomento dell’incontro sono state tutte le Continua a pag. 2 ☛
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DALLA PRIMA PAGINA
l’INFoRMaToRe NaVale di Napoli Giornale Marittimo È un periodico edito dalla EDI.MAR. sas di Gennaro Scotto Pagliara Direttore Responsabile GeNNaRo SCoTTo PaGlIaRa Condirettore: SIlVIo SCoTTo PaGlIaRa Sede: Stazione Marittima (Porto), 80133 Napoli Direzione, Redazione e pubblicità: Calata Vitt. Veneto (ex manufatto USO) Tel. e Fax: 081-203633 e-mail: gescotto@tin.it Registrazione presso il Tribunale di Napoli n° 1716 del 18/7/1964. Registro Nazionale della Stampa n° 9504 Spedizione in abbonamento Postale
Impaginazione e grafica eDIMaR sas. Stampa: Stampaprint ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA Pubblicazione iscritta al Centro Nazionale ISDS (International Serials Data System) del Consiglio Nazionale Ricerche con il numero di codice ISSN 0393-9952. Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n° 5707
ALIS tematiche di primaria importanza per il settore del trasporto intermodale a livello europeo. “Ho voluto sottoporre all’attenzione della Commissione Europea l’importante compito di A.L.I.S., che giocherà un ruolo fondamentale per l’identificazione di progetti meritevoli di esse cofinanziati da Bruxelles – ha dichiarato Guido
PREMIO SHIPPING COMPANY OF THE YEA “Continueremo ad operare con grande impegno per offrire servizi di trasporto sempre più estesi ed efficienti a tutte le aziende che operano nell’import/export con il Continente Americano”. Con 70 anni di esperienza, il Gruppo Grimaldi è un fornitore dedicato di servizi di logistica integrata basati sul trasporto marittimo ai principali costruttori di veicoli a livello mondiale.
Grimaldi, Presidente di A.L.I.S. – Uno dei nostri obiettivi più rilevanti è infatti l’internazionalizzazione delle aziende italiane associate”. “Siamo disponibili a cooperare con la Commissione e con le altre Istituzioni europee nell’ottica della creazione di compagini private in grado di presentare progetti strategici per il settore dell’intermodalità sostenibile” ha aggiunto Guido Grimaldi. Numerosi sono i servizi marittimi ro/ro offerti dal Gruppo per il Nord America: con Grimaldi Lines offre un collegamento regolare dal Mediterraneo Orientale ed Occidentale nonché dalle coste dell’Africa Occidentale, mentre la controllata Atlantic Container Line (ACL) opera una linea settimanale da una serie di scali nordeuropei. I porti nord americani serviti dalle società del Gruppo Grimaldi sono: Halifax (Canada), Baltimora, New York, Savannah, Jacksonville, Norfolk, Galveston, Houston. Infine, a Westfield, in New Jersey, ha sede la ACL, acquisita dal Gruppo Grimaldi nel 2001.
Responsabile del trattamento dei dati personali (D.Lgs.196/2003) Gennaro Scotto Pagliara Direttore dell’Informatore Navale di Napoli
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Futura presidenza Confitarma: Emanuele Grimaldi risponde a Ship2Shore Roma, 13 aprile 2017 – Immediata è la risposta di Emanuele Grimaldi, Presidente di Confitarma, all’articolo apparso oggi, giovedì 13 aprile, sulla testata Ship2Shore con il titolo “Novella o d’Amico in pole per la presidenza di Confitarma”. “Mi dissocio pienamente dai contenuti dell’articolo apparso oggi su Ship2Shore, il quale è ricco di illazioni, se non addirittura di pettegolezzi, che non rispecchiano affatto la realtà dei fatti e che complicano il compito della Commissione di designazione di Confitarma, impegnata ad individuare i candidati per il rinnovo della presidenza della nostra associazione”, dichiara Emanuele Grimaldi. “Desidero inoltre puntualizzare che esiste un cordiale, costruttivo e mutuo rapporto di stima e collaborazione su tutti i principali temi marittimi ed associativi sia con il Comandante Gianluigi Aponte che con il Dott. Stefano Messina”, continua Emanuele Grimaldi. “Articoli di questo genere – conclude il Presidente di Confitarma – non fanno certamente onore ad una testata specializzata nello shipping come Ship2Shore”.
Il Consiglio di Stato italiano si pronuncia in materia di modalità minime obbligatorie di pubblicazione di un’istanza di proroga di una concessione demaniale portuale Genova, 11 aprile 2017 Una recente decisione del Consiglio di Stato italiano chiarisce una questione destinata ad avere notevoli riflessi pratici in tutta la industry portuale italiana. Tra i quesiti posti al supremo giudice amministrativo alcuni riguardavano l’obbligo o meno – per l’Autorità Portuale – di chiarire le modalità minime obbligatorie per la P.A. relative alla pubblicazione di un’istanza di proroga di una concessione esistente. Come noto, sebbene la giurisprudenza – anche comunitaria – abbia chiarito la necessità di pubblicazione sulla Gazzetta UE di qualsiasi notizia afferente alla messa a disposizione di aree portuali tramite concessione (il caso più tipico è il bando pubblico per la selezione di un concessionario ovvero l’istanza di un privato volta ad ottenere la concessione di un sedime portuale), d’altra parte, rimaneva da chiarire, nel caso in cui venisse presentata dal concessionario uscente una domanda di estensione temporale della concessione, se le Autorità Portuali possano utilizzare forme semplificate di pubblicità, come la
pubblicazione delle istanze sugli albi degli enti invece che sulla Gazzetta Ufficiale. E proprio su questo, in buona sostanza, si è pronunciata la sentenza del Consiglio di Stato, Sez. V, 16 febbraio 2017, n. 688. Nel caso di specie, i giudici di palazzo Spada hanno riconosciuto la legittimità dell’affidamento disposto dall’Autorità Portuale di Genova nonostante la stessa avesse agito senza rispettare «le forme tipiche delle procedure ad evidenza pubblica previste per i contratti d’appalto della pubblica amministrazione, con previa definizione dei criteri di valutazione delle offerte». Stando a quanto affermato dal supremo giudice amministrativo, «gli obblighi di trasparenza, imparzialità e rispetto della par condicio imposti all’amministrazione, anche a livello europeo, sono soddisfatti da un efficace ed effettivo meccanismo pubblicitario preventivo sulle concessioni in scadenza, in vista del loro rinnovo in favore del miglior offerente e da un accresciuto onere istruttorio in ambito procedimentale, nonché motivazionale in sede di provvedimento finale, da parte delle amministrazioni concedenti». La peculiarità degli affidamenti disposti dalle amministrazioni portuali, del resto, è stata affermata anche a livello eurounitario, come testimoniato dall’archiviazione, da parte della Commissione Europea, della procedura di infrazione Eu pilot n. 7019/14/Mark. In quell’occasione,
Confitarma: Fondo Nazionale Marittimi, Mario Mattioli è il nuovo presidente Roma, 13 aprile 2017 – Mario Mattioli, presidente della Commissione Education di Confitarma, è il nuovo presidente del Fondo Nazionale Marittimi, eletto dal Consiglio riunitosi il 12 aprile a Roma. Il 30 marzo scorso, l’Assemblea del Fondo Nazionale Marittimi aveva proceduto all’elezione dei Consiglieri. Il nuovo Consiglio del Fondo, oltre che da Mario Mattioli, risulta composto da Angelo D’Amato (Perseveranza Spa), Andrea Grisoni (Italia Marittima Spa) Carlo Lomartire (d’Amico Società di Navigazione Spa) Rodolfo Magosso (Ignazio Messina e C. Spa), Diego Pacella (Gruppo Grimaldi) e Sergio Repetto (Costa Crociere Spa).
infatti, è stato espressamente affermato che le concessioni portuali non rientrano nell’ambito di applicazione delle direttive europee sulle concessioni (in particolare la direttiva 2014/23/UE), essendo pertanto legittimi gli affidamenti in proroga disposti in assenza delle formalità tipiche dell’evidenza pubblica previste dal codice dei contratti pubblici. Pertanto, per evitare che la peculiarità delle concessioni portuali si traduca in arbitrio dell’amministrazione concedente, si dovrà valutare la legittimità dell’operato della stessa guardando al dato concreto, e cioè valutando l’istruttoria che medio tempore l’Autorità Portuale ha posto in essere, onde verificarne il rispetto del principio di affidamento del soggetto che offra le «maggiori garanzie di proficua utilizzazione della concessione». In altri termini, se da un lato l’operatore economico interessato non potrà appellarsi alla mancata pubblicazione in Gazzetta da parte dell’Autorità Portuale dell’istanza di concessione da parte del privato (ovvero di domande concorrenti ex art. 37 cod. nav.) o di proroga di concessioni in essere, ma avrà l’onere di verificare con quest’ultima lo stato di avanzamento della pratica, dall’altro, a fronte di una documentata maggiore qualifica tecnica ed economica, non dovrebbero sussistere margini di discrezionalità da parte dell’ente nella scelta del concessionario.
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DALLA PRIMA PAGINA METANO LIQUIDO grande passo verso la sostenibilità ambientale. Le aziende che hanno scelto di associarsi ad A.L.I.S. dimostrano da tempo una spiccata sensibilità nei confronti delle tematiche relative alla salvaguardia dell’ambiente: molte di loro hanno già otMarcello Di Caterina tenuto le classificazioni dagli Enti di Certificazione Internazionale per l’utilizzo di mezzi di trasporto ecosostenibile.” Ed ha aggiunto: “Tra i macro obiettivi che A.L.I.S. si pone c’è da sempre la riduzione dell’impatto ambientale provocato dal trasporto merci via terra”. L’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile è nata lo scorso ottobre dalla volontà di promuovere il trasporto intermodale in Italia, facendone conoscere i vantaggi alle aziende italiane che operano nel settore dell’autotrasporto. E’ dunque a pieno titolo la nuova organizzazione di categoria che mette a sistema tutti gli operatori del mondo dei trasporti: autotrasportatori anche monoveicolari, compagnie di navigazione, aziende ferroviarie, terminal, agenzie e spedizionieri. Sin dall’inizio della sua attività, A.L.I.S. è entrata nella fase operativa, compiendo interventi concreti a livello nazionale ma soprattutto internazionale. Tra questi c’è il forte segnale positivo che l’Associazione ha voluto dare con l’adesione al protocollo del Centro Servizi per il Mare, inaugurato a Bruxelles: un accordo di importanza fondamentale per promuovere gli interessi del settore presso l’ UE e per avere un ruolo attivo in questo ambito.
LOGISTICA SOSTENIBILE: Il ruolo dei porti, degli interporti e dell’autotrasporto Verona, 19 aprile 2017 – A.L.I.S. – Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile e Consorzio ZAI hanno organizzato una conferenza imperniata sulla LOGISTICA SOSTENIBILE: Il ruolo dei porti,degli interporti e dell’autotrasporto. L’evento e’ stato programmato per mercoledì 3 maggio 2017, alle ore 10,30 presso l’Interporto Quadrante Europa, Sala Brunetto – Verona L’incontro sarà l’occasione per fare il punto sulla sinergia tra A.L.I.S. e il Consorzio ZAI – Interporto Quadrante Europa di Verona, che rappresenta un modello nel settore della logistica. Programma della conferenza: Ore 11 Intervento di apertura e inizio lavori Matteo Gasparato – Presidente Consorzio ZAI Guido Grimaldi – Presidente A.L.I.S. Zeno D’Agostino – Presidente Autorità di Sistema Portuale Adriatico Orientale Pino Musolino – Presidente Autorità di Sistema Portuale Adriatico Settentrionale Angela Bergantino – Presidente SIET, Società Italiana Economia dei Trasporti e della Logistica Oliviero Baccelli – Direttore CERTeT, Centro di Economia Regionale Trasporti e Turismo Evelin Zubin – Direttrice Centro Servizi per il Mare di Bruxelles Ennio Cascetta – Capo della Struttura Tecnica di Missione, Ministero Infrastrutture e Trasporti Moderatore: Marcello Di Caterina – Direttore Generale di A.L.I.S. Seguirà light lunch Per chi fosse interessato, alle ore 15 ci sarà una visita guidata dell’Interporto
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Venduta all’asta dopo due anni, la nave che trasportava 22mila Kg di droga
Cagliari, 29 aprile 2017 – La “nave dei misteri” riprende il mare. Il mercantile Jupiter battente bandiera delle Isole Cook, bloccato fuori dal porto di Cagliari dal 2015, quando la Guardia di finanza recuperò a bordo 22mila kg di hascisc, per un valore di 200 milioni di euro, domani lascerà la Sardegna per raggiungere Alessandria d’Egitto. È la fine di una vicenda
iniziata in ottobre quasi due anni fa. La Jupiter era stata sequestrata durante una operazione della Gdf e dalla Capitaneria di Porto di Cagliari, coordinate dalla Dda del Capoluogo. Sulla nave, in un locale ricavato nei doppi fondi delle casse di zavorra sotto la stiva, era stato nascosto l’ingente carico di droga. Per recuperalo gli investigatori dovettero sbarcare un carico di granito che con astuzia era stato posizionato sui punti di ingresso ai nascondigli. Nei primi mesi del 2017 il tribunale di Cagliari, sulla base delle prove a carico degli indagati e dei problemi di sicurezza e di tutela dell’ambiente ha decretato la vendita all’asta. L’aggiudicazione si è conclusa in aprile. Inoltre il 24 marzo scorso il tribunale di Cagliari ha condannato il comandante della nave e i membri dell’equipaggio, tutti siriani, ordi-
nando la confisca della nave e del carico. “Le circostanze investigative che hanno caratterizzato l’indagine costituiscono un caso pilota a livello nazionale e internazionale – ha evidenziato Roberto Isidori, comandante della Capitaneria di porto e Commissario straordinario dell’Autorità portuale – sia per la massima celerità della vicenda giudiziaria che per i risvolti di diritto marittimo internazionale”. Soddisfatto anche Giuseppe Pau, titolare dell’Agenzia marittima Pau Shipping che ha seguito le pratica di vendita della Jupiter: “Non è stato facile trovare l’acquirente né muoversi in un contesto così complicato. Grazie alla collaborazione della Capitaneria e di tutto il mondo portuale una nave che poteva diventare l’ennesimo relitto nel nostro porto è diventata un’opportunità di lavoro in un’altra nazione”
Sfruttando la miseria, come i contrabbandieri portano le persone in Europa
Roma, 25 aprile 2017 – Con oltre un milione di migranti che arrivano sulle sponde greche e italiane l’anno scorso, si stima che le reti di contrabbando di persone hanno fatto più di 4 miliardi di euro dalle loro attività criminali. La maggior parte dei profitti dei migranti di contrabbando sono utilizzati da organizzazioni criminali per finanziare altre imprese illecite, come la vendita di droghe e armi illegali. Di seguito riportiamo i fatti chiave sui due percorsi principali utilizzati dalle bande criminali per imbrogliare le persone, spesso in condizioni deplorevoli, in Europa.
e le autorizzazioni di soggiorno. Molti siriani usano i social media per prepararsi ai loro viaggi e sono ben informati sulle tasse di contrabbando. Ciò consente loro di negoziare prezzi più bassi. Al contrario, gli afghani, i pakistani e gli iraniani spesso organizzano i loro viaggi nei loro paesi di partenza, pagando i contrabbandieri per tutto il viaggio attraverso la Grecia e successivamente alla loro destinazione finale in Europa.Per alcuni migranti i prezzi offerti dai contrabbandieri sono troppo alti. Secondo l’intelligenza raccolta da Frontex ci sono casi in cui i migranti (soprattutto Pakistanici e afghani) organizzarono il mare attraItinerario mediterraneo versando se stessi senza contare su orientale facilitatori.Il viaggio in mare da Il percorso mediterraneo orientale è Turchia alle isole greche si svolge utilizzato dai migranti che attraverprincipalmente su imbarcazioni di sano la Turchia alle isole greche gomma, ma talvolta anche su grandi dell’Egeo. L’anno scorso questo pasnavi da pesca o per il tempo libero. saggio ha visto enormi pressioni miLa distanza tra la costa turca e le gratorie, con il confine marittimo isole greche può essere di appena 4 greco con la Turchia che costituisce il miglia nautiche (7,5 km) come nel punto di passaggio principale per caso di Chios, o 5,4 miglia nautiche l’UE. Più di 870.000 migranti sono (10 km) come nel caso di Lesbo. arrivati sulle isole greche nel 2015. Sebbene questa distanza potrebbe esCi sono molteplici reti di contrabsere breve, con condizioni meteorobando che operano lungo la via orien- logiche instabili e barche tale del Mediterraneo che facilitano sovraffollate e incalcolabili, il numero l’attraversamento del mare anche se di vittime è elevato. Secondo le testil’Egeo. Ognuna di queste reti conmonianze dei migranti, i contrabtrolla un’area di partenza specifica. bandieri inviano i migranti verso la Le reti criminali che servono centri Grecia, nonostante le condizioni mespecifici in Turchia (Izmir, Bodrum e teorologiche difficili, che portano a Istanbul) sono organizzati in modo molte tragedie in mare. Frontex ha molto efficiente. Reclutano i migranti trovato prove di sconti che sono stati e organizzano il trasporto verso i offerti a coloro che sono disposti a vipunti di partenza sulla costa. Le reti aggiare in condizioni maltempo. Le tendono anche a servire nazionalità imbarcazioni di gomma di circa otto specifiche (siriani, afghani, pakistani metri di lunghezza normalmente o Bangladesh). Oltre all’organiztrasportano da 40 a 60 migranti. Ma zazione dell’incrocio marittimo, i con- le imbarcazioni in gomma non sono trabbandieri forniscono ai migranti l’unico mezzo di trasporto offerto dai informazioni sui processi di asilo in contrabbandieri – questi ultimi utidiversi Stati membri dell’UE e li ven- lizzano anche yacht in grado di dono documenti forgiati. La domanda trasportare fino a 60 migranti per più alta è per i passaporti siriani, le trasportarli direttamente dalla carte d’identità, i certificati di nascita Turchia in Italia. Il viaggio è speso in
condizioni migliori, ma è anche molto più costoso e più lungo: il costo medio per una famiglia a bordo di un tale yacht è di circa 10 000 EUR e può richiedere fino a una settimana. I contrabbandieri, che sono stati coinvolti in diversi incidenti di ripresa per resistere agli arresti, sono generalmente a bordo di tali navi. Il percorso dalla Turchia alle isole greche (Lesbos, Samos e Chios) viene utilizzato principalmente dai cittadini siriani, afghani e iracheni. Partono dai loro paesi attraverso percorsi e punti di transito diversi. Molti cittadini siriani attraversano la frontiera siriana con la Turchia con l’aiuto di contrabbandieri. Altri hanno viaggiato in Libano via Masnaa e poi prendono un traghetto o un aereo in Turchia, poiché le connessioni marittime e aeree tra la Siria e la Turchia sono state chiuse da oltre un anno. Tuttavia, con i requisiti per i visti introdotti nel gennaio 2016 dalla Turchia per i siriani che arrivano da un paese diverso dalla Siria, adesso si prevede che un numero maggiore di persone andranno a terra.Nella prima metà del 2015 quasi il 50 per cento dei cittadini siriani che hanno raggiunto la Grecia in mare erano stati residenti in Turchia per alcuni mesi o anni prima della loro partenza. Da luglio 2015 sempre più i siriani partirono direttamente dalla Siria, dalla Turchia all’Europa. Molti cittadini afghani (soprattutto dal gruppo etnico Hazara) partono dall’Iran. Persecuted in Afghanistan da gruppi estremisti sunniti su motivi religiosi molti Hazaras (musulmani sciiti) fuggirono verso l’Iran vicino. Tuttavia, negli ultimi due anni il governo iraniano ha cambiato la propria politica verso gli afghani e ha reso sempre più difficile la loro permanenza e lavorazione in Iran legalmente. Impossibile tornare in Afghanistan, molti decidono di partire per l’UE. I migranti più ricchi acquistano un biglietto aereo a Istanbul, altri si muovono attraverso le coste attraversando il confine di terra montuosa in Turchia.La maggioranza dei cittadini iracheni arriva sulle isole greche dalla parte settentrionale o centrale dell’Iraq; Raggiungono la Turchia legalmente, poi si recano alla costa occidentale per trovare una rete di contrabbando per facilitare il loro viaggio attraverso il Mar Egeo. Tuttavia, la recente modifica della politica turca nei confronti degli iracheni (la Turchia non concede loro venti di 30 giorni nei punti di attraversamento delle frontiere) potrebbe scoraggiare alcuni migranti a viaggiare su questa rotta oa cercare assistenza da contrabbandieri.
Con il nuovo collegamento tra Italia e Romania prosegue l o sviluppo del network multimodale
Arcese aggiunge la nuova tratta intermodale Verona – Curtici (Romania) Arco (Trento), 18 aprile 2017 – A partire da maggio 2017 Arcese amplia i servizi intermodali aggiungendo una nuova tratta che collega l’Italia con la Romania. La linea Verona – Curtici andrà ad integrarsi con i servizi di ritiro e consegna in Romania: Arad, Bucarest e Ia i sono solo alcune delle principali destinazioni raggiunte grazie al network Arcese. Particolarmente strategica la scelta di Curtici, importante snodo di collegamento dei flussi tra est e ovest Europa oltre che il più moderno terminal della Romania occidentale. Il nuovo investimento rientra nella più ampia strategia di Arcese di sviluppo di un network intermodale altamente integrato in Europa, consapevoli che il trasporto intermodale, oltre ad essere la scelta più efficiente per le medie-lunghe distanze, si conferma sempre più una modalità di trasporto merci che consente una flessibilità ed un’integrazione ottimale fra diverse unità di carico. Da anni Arcese ha compreso il vantaggio commerciale e sociale della combinazione strada/ferrovia, specialmente in un’ottica di sviluppo sostenibile del proprio business. Le soluzioni di trasporto intermodale coniugano infatti flessibilità ed efficienza ad una crescente attenzione verso l’ambiente. Basti pensare che ogni spedizione trasferita su rotaia permette di ridurre le emissioni di CO2 di circa il 50% rispetto al solo trasporto su gomma. In questo contesto, la nuova tratta Verona – Curtici promette di proseguire lungo la strada della sostenibilità e dell’efficienza. Gruppo Arcese Il Gruppo Arcese comprende 56 società operanti nei settori del trasporto terrestre su strada e ferrovia, spedizioni via aerea e marittima e logistica. Le tre divisioni di business – Road Freight, Air&Sea, Logistics Solutions – collaborano attivamente in costante sinergia per garantire il miglior supporto ai clienti offrendo soluzioni integrate a copertura dell’intera catena logistica.
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Firmato accordo di principio per Stx France tra Fincantieri e lo stato francese resentato dall’Agence des Participations de l’Etat (APE), l’Heads of Terms annunciato il 6 aprile 2017. Tale accordo, che costituisce un elemento fondamentale per il perfezionamento degli accordi definitivi tra i futuri azionisti, include da sinistra: Giuseppe Bono, CEO di Fincantieri; Martin Vial, Commissario di APE anche le linee (dall’Agence des Participations de l’Etat); in piedi Christophe Sirugue, Segretario di guida del Stato del Governo francese per l’Industria. piano indusTrieste, 12 aprile 2017 – triale preparato da Fincantieri per STX FINCANTIERI S.p.A. (“Fincantieri” o France, condiviso con l’APE. Fincantieri la “Società”) comunica di aver firmato in sta lavorando con il tribunale di Seul per data odierna con lo Stato francese, rapp- finalizzare quanto più rapidamente pos-
sibile l’acquisizione di STX France. Fincantieriè uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo e il primo per diversificazione e innovazione. È leader nella progettazione e costruzione di navi da crociera e operatore di riferimento in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia, dalle navi militari all’offshore, dalle navi speciali e traghetti a elevata complessità ai megayacht, nonché nelle riparazioni e trasformazioni navali, produzione di sistemi e componenti e nell’offerta di servizi post vendita. Il Gruppo, che ha sede a Trieste, in oltre 230 anni di storia della marineria ha costruito più di 7.000 navi. Con quasi 19.200 dipendenti, di cui oltre 7.900 in Italia, 20 stabilimenti in 4 continenti, Fincantieri è oggi il principale costruttore navale occidentale e ha nel suo portafoglio clienti i maggiori operatori crocieristici al mondo, la Marina Militare e la US Navy, oltre a numerose Marine estere, ed è partner di alcune tra le principali aziende europee della difesa nell’ambito di programmi sovranazionali.
Somalia e la pirateria: rischio terrorismo
Teheran, 18 aprile 2017 – La montagna di denaro che “girava” nella pirateria somala al largo del Corno d’Africa era un tempo stimato dalla Banca Mondiale si aggirava su miliardi di dollari del commercio globale e di danneggiare,ancor piu’, le fragili economie dei paesi della regione. Yury Fedotov è direttore esecutivo, dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine.I dati da lui estrapolati fanno rabbrividire sul passato e temere per il futuro qualora si avverasse la lenta, ma continua trasmigrazione da pirati a terroristi. ‘Tali costi finanziari disastrosi”, afferma Yury Fedetov “in un momento di una pesante recessione globale, unitamente ad una serie di dolore e sofferenza per quei marittimi o pescatori presi in ostaggio, molti dei quali morti a causa di condizioni di vita disperate e la mancanza di adeguate cure mediche. Ora, nelle ultime settimane, la pirateria somala è tornata a far parlare di se’: fare notizia, abbordare e catturare navi, e prendendo ostaggi. Dall’inizio del mese di marzo, ci sono stati numerosi attacchi di successo, tra cui il 1 ° aprile scorso, quando la nave da carico “Al Kaushar” fu abbordata. Nonostante la storia straziante di quella regione, cinque anni di attacchi gravi hanno portato ad una dimenticanza collettiva sui pericoli della pirateria somala, si naviga ancora troppo vicino alla costa somala e ci si accontenta della sicurezza visibile dando l’impressione di aver gettati in mare a favore del risparmio di tempo e di costi. I pattugliamenti della Marina, uno dei motivi principali per la tregua
negli attacchi, sono diminuite a causa di altre priorità emergenti per non tassare maggiormente le scarse risorse dei paesi interessati. “In primo luogo” continua Yury Fedetov , “è imperativo che la comunità internazionale resti vigile e la navigazione commerciale segua il consiglio delle varie marine e l’Organizzazione marittima internazionale al momento di pianificare il passaggio sicuro attraverso i corridoi del mare al largo della Somalia. Intelligenza sul rischio, bande criminali, la disposizione delle imbarcazioni dei pirati, e l’attività dei pirati devono essere raccolte, esaminato e rapidamente trasmessa”. In secondo luogo, la creazione di posti di lavoro aiuta anche la prevenzione del crimine. La Somalia è forse il paese meno sviluppato del mondo, e dobbiamo riconoscere che la promessa di ricchezza dei pirati è sufficiente per adescare l’amo i giovani poveri e senza lavoro. Un sondaggio di 66 pirati incarcerati dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine-UNODCand Oceans Beyond Piracy (https://www.unodc.org/documents/Piracy/SomaliPrisonSurveyReport.pdf) ha trovato che la povertà era uno dei motivi principali per la loro attività criminale: “la mia famiglia è povera, così è per questo che ho aderito di lavorare con i pirati”, ha detto un prigioniero. Sui pericoli della vita in alto mare, e la creazione di mezzi di sussistenza sostenibili a terra sono essenziali. Il rapporto di pirateria con la pesca illegale, che esaurisce le risorse della Somalia, ha anche bisogno di essere completamente esaminati e, se necessario, mitigata. In terzo luogo, il perseguimento di sistemi di giustizia penale della pena certa e pesante deve essere perseguito, e se trovato il colpevole, imprigionato nelle carceri sicure in Somalia. Finora, 1.300 giovani
somali sono tenuti in carcere con l’accusa di pirateria attraverso i tribunali di 21 stati. “UNODC, e il suo programma alla lotta della criminalità marittima globale” ha proseguito Yury Fedetov nella sede a Nairobi in Kenia”, assiste stati regionali nel processo e il perseguimento dei presunti pirati, così come molte vittime di pirateria. Sforzi per liberare degli ostaggi sono in corso e l’UNODC è stato coinvolto nella liberazione di 150 ostaggi, tra cui il rilascio dello scorso ottobre di 26 membri dell’equipaggio dalla ”FV Naham 3”. Fermare i pirati dai terroristi e’ diventato una priorità. UNODC gestisce uno dei più grandi programmi mondiali sulla prevenzione dell’estremismo violento nelle prigioni in cui sono detenuti i pirati. E ‘progettato specificamente per evitare che l’organizzazione terroristica di Al-Shabaab radicalizzi e recluti detenuti vulnerabili. In quarto luogo, i marittimi somali delle forze dell’ordine devono essere pienamente supportati con le risorse e le attrezzature, in modo che possano estendere la loro portata di controllo al di là delle coste somale. UNODC sta già fornendo formazione in modo che le operazioni di guardia costiera possono essere collegati alle operazioni della marina, così come i movimenti di spedizione commerciale per scoraggiare i pirati. Molti di questi argomenti saranno discussi in una conferenza a Londra l’ 11 maggio, alla presenza del Segretario generale dell’ONU António Guterres, il primo ministro britannico Theresa May e il somalo presidente Mohamed Abullahi Mohamed. Il nostro lavoro in questi settori è un modello per il sostegno offerto ai paesi. Le Nazioni Unite e la comunità internazionale possono essere giustamente orgogliosi di questi risultati; tuttavia, la conferenza di Londra può costruire lo slancio un’azione futura. Somalia ed il Corno d’Africa sono afflitti da numerose sfide, ma i paesi devono trovare la speranza nella ricerca di petrolio e infondere nuova vita in economie in difficoltà, gli attacchi di pirateria sono una
minaccia sempre presente alla ripresa verde germoglio. Per il bene del popolo della Somalia, la comunità internazionale ha bisogno di rimanere vigili e per aiutare dove necessario. Questo non è il momento di essere catturati in alto mare.
ANNO 55° - N°4 - APRILE 2017
Norwegian Cruise Line prende in consegna la prima nave costruita appositamente per la Cina Bremerhaven, 27 aprile 2017 – Norwegian Cruise Line ha preso oggi in consegna la Norwegian Joy, la quindicesima nave della compagnia e la prima personalizzata per il mercato crocieristico cinese, dalla MEYER WERFT durante una cerimonia a bordo tenutasi a Bremerhaven, in Germania. Con una stazza di 167.725 tonnellate e la possibilità di alloggiare 3.883 ospiti, la Norwegian Joy è la seconda nave di classe Breakaway Plus. Offre un design innovativo e comfort su misura per regalare un’esperienza in mare di prima classe agli ospiti cinesi grazie alle caratteristiche di libertà e flessibilità per le quali Norwegian Cruise Line è conosciuta in tutto il mondo. “Mentre Norwegian Cruise Line continua la sua crescita a livello globale, la consegna della Norwegian Joy segna un momento molto importante per la storia della nostra compagnia, rappresentando infatti l’ingresso nel mercato crocieristico cinese”, ha dichiarato Andy Stuart, President and Chief Executive Officer di Norwegian Cruise Line. “Siamo davvero grati allo straordinario team della MEYER WERFT che, insieme ai nostri team operativi e agli oltre 1.800 membri dell’equipaggio, ha ancora una volta consegnato una nave eccezionale”. “In questa incredibile nave abbiamo portato la caratteristica esperienza di bordo di Norwegian ampliandola e personalizzandola con caratteristiche, servizi e comfort eccezionali che combinano il meglio dell’Oriente e dell’Occidente”, ha affermato David Herrera, Presidente di Norwegian Cruise Line Holdings Cina. “Siamo onorati di consegnare questa nave spettacolare ai nostri ospiti cinesi e non vediamo l’ora di veder prendere vita la Norwegian Joy e dare il benvenuto ai primi ospiti al suo arrivo in Cina a giugno”.Prima della consegna, David Herrera e dirigenti degli uffici di Norwegian in Cina si sono riuniti per la benedizione tradizionale da parte della dea cinese del mare, Mazu, al fine di chiedere viaggi sicuri e piacevoli per la nave e per tutti i suoi ospiti in partenza. La benedizione ha avuto luogo al tempio di Mazu di Shanghai, dove ad aprile 2016 il team Norwegian aveva tenuto una cerimonia per la benedizione delle monete utilizzate per la cerimonia della posa della chiglia della Norwegian Joy, sancendo l’inizio della costruzione della nave. A seguito di questa recente visita, una statua in ceramica di Mazu è stata donata alla compagnia dai rappresentanti del tempio e portata in Germania in occasione della consegna della nave. La statua ha ricevuto un posto d’onore a bordo della Norwegian Joy affinchè porti le benedizioni di Mazu durante il viaggio verso la Cina. “Con la Norwegian Joy abbiamo messo a punto una nave altamente sofisticata con caratteristiche tecnologiche entusiasmanti. Grazie a un team composto da Norwegian Cruise Line, dal cantiere, dalla società di classificazione e dai fornitori, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di consegnare una grande nave con puntualità e soddisfacendo aspettative di alta qualità”, ha affermato Tim Meyer, amministratore delegato della Meyer Werft. Dopo la consegna, la Norwegian Joy inizierà il suo viaggio alla volta della Cina, dove sarà presentata con un grande tour inaugurale nei porti di Singapore, Qingdao, Shenzhen e Hong Kong, accompagnato da una giornata di eventi e da crociere partner VIP nei porti d’origine della Norwegian Joy di Shanghai e Pechino (Tianjin). La nave verrà battezzata durante un evento esclusivo per ospiti d’onore con personaggi famosi il 27 giugno dal suo padrino, il “Re del Pop Cinese”, Wang Leehom. La Norwegian Joy è la prima nave di Norwegian Cruise Line realizzata appositamente per il mercato cinese. Il nome Norwegian Joy dà risalto all’esperienza che la nave farà vivere ai propri passeggeri: è infatti una promessa di poter sperimentare il “Paradiso sul mare”. In grado di accogliere 3.883 ospiti, la Norwegian Joy è stata progettata per offrire un’esperienza a bordo davvero di prim’ordine, con servizi in grado di soddisfare i desideri di vacanza unici degli ospiti cinesi. La Norwegian Joy vanterà tantissime opzioni di sistemazione VIP tra cui The Haven by Norwegian®, il raffinato ed esclusivo complesso di suite di lusso che costituisce una “nave nella nave” e che comprenderà anche il nuovissimo The Haven Observation Lounge con vista a 180°, nonché un livello Concierge, una categoria di sistemazioni tutta nuova per un’esperienza VIP e cabine con balconi più grandi. Saranno inoltre disponibili cabine pensate appositamente per le famiglie e numerosissime cabine comunicanti per le famiglie allargate che viaggiano insieme, oltre a un’ampia scelta di Mini Suite, Cabine con Balcone, Cabine Esterne e Cabine Interne, molte delle quali con balconi virtuali.
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DHL: la nuova via della seta per la Cina viaggia su rotaie Milano, 11 aprile 2017 – Una antica rotta commerciale ricca di tradizione sta rinascendo: la via della seta. Le carovane sono state sostituite da treni che ora connettono Oriente e Occidente. Il percorso dall’Europa centrale al Sud Asia passando per la Siberia permette di ridurre la distanza fino a due terzi rispetto a quello marittimo (passando per gli stretti di Gibilterra, Malacca e Suez). Il servizio Rail di DHL Global Forwarding rappresenta, viaggiando sulla nuova Transiberiana che unisce la Cina all’Europa in circa due settimane, una nuova via della seta con un costo inferiore dell’aereo e transit time più veloce della nave. E c’è un altro vantaggio: il risparmio di emissioni di carbonio. Anche solo un leggero spostamento verso la ferrovia potrebbe già contribuire a ridurre le emissioni di CO2. Rispetto ad altri mezzi di trasporto il Rail emette significativamente meno CO2. Nonostante ciò, in Italia ancora solo il 6% delle merci viene spedita utilizzando il trasporto ferroviario. “La quantità di merci che si muovono quotidianamente da una parte all’altra del globo è in crescita costante e progressiva e il settore delle spedizioni, generando il 14% delle emissioni di anidride carbonica globali, ha un ruolo di primo piano nel combattere i cambiamenti climatici. – afferma Mario Zini, CEO di DHL Global Forwarding Italia – Un maggior utilizzo del Rail non può più essere rimandato: si tratta di un sistema sicuro, un compromesso eccellente fra tempi e costi. La nostra nuova Transiberiana è inoltre un’ottima occasione di incrementare l’import-export tra Cina ed Europa, due tra le realtà più in evoluzione in fatto di business”. Il servizio Rail di DHL Sul fronte green, le merci trasportate sul percorso tra l’Europa e la Cina richiede un’importante emissione di biossidi di carbonio. Pertanto, è molto utile confrontare i diversi metodi di trasporto attraverso l’applicazione DHL Carbon Calculator (https://www.dhl-carboncalculator.com). Lo strumento indica come
la spedizione di 10 ton fra Milano (Italia) e Xiamen (Cina) può essere trasportata via aereo, il metodo più veloce, ma anche l’opzione meno vantaggiosa per quanto riguarda l’impronta di CO2. Il servizio ferroviario, ad esempio, sulla tratta Milano – Varsavia – Dostyk – Xiamen è dieci volte meno impattante dal punto di vista delle emissioni di CO2 di quella della stessa spedizione via Air. La domanda della modalità di trasporto via Rail è in aumento. Nel 2016 DHL ha trasportato tramite ferrovia il doppio dei TEUs rispetto al 2015. Dalla Cina la rete si estende a coprire Sud Corea, Giappone, Taiwan e Vietnam. Una logistica via treno che permette di definire spedizioni con tempi di transito regolari e certi, con un alto livello di sicurezza (controlli fisici e RFID), attenta all’impatto ambientale e tracciabile attraverso un sistema GPS con monitoraggio 24/7. In particolare gli eventi monitorabili sono: Route Management: posizione geografica del container Breach Detection: segnalazione se il contenitore viene aperto Light Detection: presenza di luce all’interno del container Shock: avviso in caso il contenitore subisca scosse Temperature and Humidity: monitoraggio di temperatura e umidità all’interno del container Il programma GoGreen Nel 2008, Deutsche Post DHL Gruppo è stato il primo fornitore di logistica che ha introdotto un proprio obiettivo di protezione del clima. Questo obiettivo – migliorare l’efficienza di carbonio del 30% entro il 2020 – è stato raggiunto nel 2016, quattro anni prima del previsto. Guardando al futuro, DPDHL si è posta un altro obiettivo ambizioso: entro il 2050 tutte le emissioni legate ai trasporti saranno ridotte allo zero netto, per contribuire a raggiungere l’obiettivo stabilito nel 2015 alla Conferenza Onu sul clima di Parigi (COP 21). • A livello globale, il Gruppo aumenterà l’efficienza di carbonio delle proprie at-
tività e quelle dei suoi subappaltatori di trasporto del 50% rispetto al valore di riferimento del 2007. • A livello locale, il Gruppo si propone di migliorare la vita delle persone dove vivono e lavorano utilizzando soluzioni di trasporto pulite: ad esempio il 70% delle consegne del ‘primo e ultimo miglio’ verranno effettuate con bici e veicoli elettrici. • Più del 50% delle vendite incorporerà le Green Solutions, rendendo le supply chain dei clienti più green. • Il Gruppo formerà e certificherà l’80% dei propri dipendenti come specialisti GoGreen entro il 2025, per coinvolgerli attivamente nelle attività di protezione ambientale e climatica. L’azienda prevede inoltre di coordinarsi con i propri partner per piantare un milione di alberi ogni anno. Il programma di protezione ambientale del Gruppo Deutsche Post DHL GoGreen si basa su due principi fondamentali: consumare meno e combustione pulita. Da una parte ridurre il consumo di energia senza cambiare la sorgente di energia, come ad esempio misure per migliorare la capacità di carico. La “combustione pulita” si concentra invece sull’utilizzo di fonti di energia verde, come i veicoli elettrici per il ritiro e la consegna. Combinando entrambi i principi raggiunge risultati ottimali. Deutsche Post DHL Gruppo coinvolge anche i suoi clienti nelle misure di ottimizzazione, con soluzioni logistiche su misura che aiutano a ridurre le emissioni nelle proprie catene di fornitura.
ALIS TRA I PROTAGONISTI DELL’”ITALIA MIGLIORE”. L’ASSOCIAZIONE LOGISTICA PARTECIPA ALL’INIZIATIVA DEL SETTIMANALE PANORAMA Bologna, 20 aprile 2017 – A.L.I.S. – Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile ha preso parte alla quarta edizione di “Panorama d’Italia”, l’iniziativa dell’omonimo magazine che – attraverso 13 tappe in tutta Italia - racconta il paese direttamente dalle sue piazze e celebra l’eccellenza nazionale nel mondo dell’impresa, dell’economia, della cultura e della scienza. L’Associazione ha presenziato oggi alla tappa Bologna, dove questa mattina il Direttore Generale Marcello Di Caterina è intervenuto nell’ambito del dibattito “L’Italia riparte da Bologna” presso il teatro del Collegio San Luigi. “Siamo orgogliosi di partecipare a un evento così prestigioso – ha commentato Marcello Di Caterina, Direttore Generale di A.L.I.S. – La nostra realtà rappresenta realmente un’eccellenza, può essere infatti considerata unica nel suo settore”. Ed ha aggiunto: “A.L.I.S. è una forma di associazionismo innovativo che opera in un ambito di primaria importanza per l’economia del Paese. Ha il principale obiettivo di rilanciare a livello nazionale e internazio-
nale le aziende italiane operanti nel settore dell’autotrasporto, contribuendo nel contempo a creare opportunità di lavoro per i giovani e ad interrompere in questo modo il fenomeno della fuga dei cervelli all’estero”. Nata a Roma il 17 ottobre 2016, a pochi mesi dalla sua fondazione A.L.I.S. è costituita da oltre 400 aziende associate, per un totale di oltre 112.000 unità di forza lavoro, un parco veicolare di oltre 65.000 mezzi con più di 2.000 collegamenti marittimi settimanali solo per le isole e più di 100 linee di Autostrade del Mare. Con oltre 30 info point regionali è inoltre presente in maniera capillare in tutta Italia.
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