Febbraio 2014

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La Spezia

S. Diego

Livorno

Fincantieri consegna la ”Carlo Margottini” alla Marina Militare Italiana

Costruzione prima nave container al mondo alimentata a LNG

Livorno: traffico, il porto chiude in positivo il 2013

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Sped. in A. P. - 45% - art. 2 comma 20/B, Legge 662/96 - Filiale di Napoli Imprimé a Taxe Reduite - Taxe Percue - Tassa Riscossa - Napoli Italy

ANNO 52° — N° 2 — Febbraio 2014

Latakia: slitta di altri tre mesi la consegna delle armi chimiche da parte della Siria ATAKIA – La Siria ha proposto una nuova scadenza per la consegna del proprio arsenale chimico da distruggere, già in ritardo di diverse settimane rispetto al piano Onu-Opac deciso lo scorso novembre. In particolare, dopo le sollecitazioni ad accelerare le operazioni e gli avvertimenti di Usa e Ue per non aver finora rispettato gli impegni presi, e dopo il tentativo di Damasco di ottenere uno slittamento di 100 giorni, la Siria – si apprende all’Opac – ha dichiarato ieri di poter far uscire il materiale chimico dal proprio territorio entro il 13 aprile, eccetto quello stoccato in due siti di deposito, inaccessibili per motivi di sicurezza, per il quale le autorità siriane hanno fissato un’ulteriore scadenza al 27 aprile. Nessuna risposta ufficiale è arrivata finora dall’Opac che mantiene la “barra ferma” sul piano di distruzione delle armi chimiche di Bashar al Assad entro il 30 giugno 2014, data sulla quale la Siria è già in ritardo. Dopo la consegna degli agenti chimici ai cargo danese e norvegese al porto di Latakia, infatti, il materiale dovrà raggiungere il porto di Gioia Tauro per essere imbarcato sulla nave Usa Cape Ray che lo distruggerà in mare aperto in circa 60-90 giorni. Ieri la Siria ha consegnato ai cargo il quarto carico dall’inizio del piano, ma si tratta ancora di quantità limitate rispetto all’intero arsenale.

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Napoli: il Gruppo Grimaldi potenzia i collegamenti verso la Spagna

Emanuele Grimaldi APOLI – Il Gruppo Grimaldi, nell’ambito della sua politica di potenziamento ed ampliamento della propria rete di Autostrade del Mare nel Mediterraneo, annuncia miglioramenti nell’offerta di collegamenti marittimi tra Italia e Spagna. A partire da oggi 17 febbraio viene ulteriormente incrementata la frequenza della linea tra gli scali di Livorno, Savona e Valencia, grazie all’impiego di tonnellaggio aggiuntivo. Dedicata al solo trasporto di merci rotabili, l’Autostrada del Mare tra i porti italiani di Livorno, Savona e Valencia avrà frequenza giornaliera da entrambe le direzioni. A servire la linea saranno le gemelle Eurocargo Ravenna, Eurocargo Alexandria, Eurocargo Palermo ed Eurocargo

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Eurocargo Ravenna Cagliari, unità ro/ro di ultima generazione, con una lunghezza di 200 metri, una stazza lorda di 32.700 tonnellate ed una capacità di carico di 4.000 metri lineari ciascuna, pari a 300 unità tra semirimorchi, container, camion, automobili, macchinari e veicoli eccezionali. “L’introduzione di due nuove navi rappresenta un potenziamento significativo per i trasporti marittimi sulla direttrice Nord Italia – Spagna” afferma Emanuele Grimaldi, Amministratore Delegato del Gruppo Grimaldi, insieme al fratello Gianluca. “Grazie ad una capacità di carico di fatto incrementata del

100% a settimana, potremo meglio rispondere alle esigenze commerciali dei clienti operanti in settori come l’automotive e i trasporti refrigerati. La clientela potrà inoltre godere per la prima volta di partenze giornaliere su questa strategica direttrice di traffico, realizzando una rotazione migliore dei propri veicoli commerciali, con benefici importanti sia in termini di ottimizzazione dell’utilizzo del parco veicoli che di risparmio di costi operativi.” Grazie al potenziamento del servizio, la capacità di carico offerta su base settimanale tra i tre scali verrà raddoppiata raggiungendo i 3.600 veicoli commerciali. Questo

miglioramento arricchisce la gamma di servizi offerti per il trasporto di merci rotabili tra il Nord, Centro e Sud Italia e la Spagna. Infatti, tra Italia e Spagna il Gruppo Grimaldi attualmente offre un collegamento giornaliero tra i porti di Civitavecchia e Barcellona, un collegamento trisettimanale tra i porti di Livorno, Savona e Barcellona, e un collegamento trisettimanale tra i porti di Salerno, Cagliari e Valencia, garantendo quindi una capacità di carico di 7.000 veicoli commerciali a settimana.

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Aiuti di Stato: la Commissione ordina il recupero di aiuti di Stato illegittimi presso la società italiana di navigazione Saremar A seguito di un’indagine approfondita, la Commissione europea ha concluso che una parte delle misure di sostegno concesse dalla Sardegna alla compagnia di navigazione Saremar nel 2011 e nel 2012 è incompatibile con le norme UE in materia di aiuti di Stato. In particolare, un conferimento di capitale a condizioni diverse da quelle di mercato e la compensazione per l’esercizio di alcuni servizi di navigazione hanno procurato a Saremar un indebito vantaggio economico rispetto ai suoi concorrenti. Per porre rimedio alla distorsione della concorrenza creatasi, Saremar deve restituire l’indebito vantaggio di cui ha beneficiato dell’importo totale di circa 10,8 milioni di EUR. Allo stesso tempo, la Commissione ha concluso che due lettere di patronage emesse dalla Regione non garantiscono alcun obbligo finanziario per la compagnia e quindi non constituiscono aiuto di Stato alla Saremar. La Commissione ha anche concluso che le attività promozionali svolte da Saremar sono state pagate al prezzo di

mercato. Joaquín Almunia, Vicepresidente e Commissario per la politica di concorrenza, ha dichiarato: “Gli Stati membri e le autorità regionali sono ovviamente liberi di finanziare servizi di interesse economico generale. Tuttavia, come previsto dalle norme UE, il finanziamento dovrebbe essere trasparente e basato su obblighi di servizio pubblico chiaramente definiti.” Nel 2012 Saremar ha ricevuto un conferimento di capitale dalla Sardegna per un importo annunciato di 6,1 milioni di EUR. La Commissione ha concluso che nessun investitore privato operante in condizioni di mercato avrebbe accettato di investire alle stesse condizioni in circostanze analoghe. L’apporto di capitale costituisce pertanto un aiuto di Stato poiché ha conferito un vantaggio economico a Saremar rispetto ai suoi concorrenti, che esercitano la propria attività senza denaro pubblico. Tale aiuto di Stato è inoltre incompatibile con le norme dell’UE in quanto non era accompagnato dall’attuazione di un

piano di ristrutturazione conforme ai requisiti degli orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà. La Commissione ha pertanto ingiunto all’Italia di recuperare da Saremar la parte del conferimento di capitale già attuata.

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