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Il Gruppo Grimaldi tra le principali e più solide realtà del Centro-Sud
Il Porto di Napoli ispezionato dalla Commissione Europea
Tassa di soggiorno giornaliera per i turisti delle crociere. Proteste
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ANNO 57° — N° 1 — Gennaio 2019
CONFITARMA: regole uguali per tutti e dialogo con le istituzioni Livorno, 10 gennaio 2019 – Non si può non condividere l’affermazione che “le regole ci sono e vanno rispettate da tutti” ma, al tempo stesso, dato che sono ancora in corso le indagini della magistratura per le concessioni demaniali nel porto di Livorno, è criticabile qualsiasi valutazione in merito alla legittimità dei comportamenti di operatori e istituzioni prima che venga emessa la sentenza che stabilirà a chi, eventualmente, imputare colpe e/o responsabilità. Inoltre, compito di un’associazione di categoria è quello di tutelare gli interessi dei propri associati ma non di intervenire in situazioni di tipo commerciale tra due o più aziende usando armi improprie a difesa dei propri associati, quali tipicamente sono gli interventi sulla stampa, non basati sulla oggettiva conoscenza del caso. Tutto ciò premesso, crediamo che una associazione di categoria, che abbia ben chiara quale sia la sua funzione, dovrebbe essere sempre in grado di dialogare con istituzioni e autorità locali al fine di individuare una soluzione per l’interesse della collettività e non del singolo soggetto coinvolto. Oltre a proseguire il dialogo con tutte le autorità marittime e di sistema portuale, e non solo quelle che oggi sono al centro dell’attenzione mediatica, Confitarma auspica che si giunga al più presto ad una soluzione per il bene del porto di Livorno, della sua competitività e dei suoi lavoratori.
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0,51 — ISSN0393/9952
ALIS e ALIS EUROPE, protagoniste nelle politiche per trasporto e logistica nel 2019
Roma, 30 gennaio 2019 – Si sono tenuti oggi a Roma i lavori del Consiglio Direttivo di ALIS,Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile.Il presidente Guido Grimaldi ha tenuto una relazione incentrata sui grandi obiettivi dell’Associazione per l’anno in corso: tra i più importanti, lo sviluppo della rete associativa, la firma del contratto collettivo nazionale del lavoro, l’operatività del Trached Cover Alis, la costituzione di Alis Europe, l’implementazione dell’ CMR elettronico e sull’imminente stipula di un protocollo di intesa con il ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del Mare. Nel corso del direttivo sono stati ascoltati i coordinatori delle varie commissioni interne: il dr. Matteo Arcese per la Commissione Affari Europei; il dr. Domenico De Rosa per la Commissione Trasporto Intermodale; il dr. Luigi D’Auria per la Commissione Trasporto Internazionale; il dr. Giorgio Fiorini per la Commissione merci pericolose, rifiuti e trasporti eccezionali; il dr. Salvatore
Luigi Cozza per la Commissione Porti e Infrastrutture; l’ing. Dario Bocchetti per la Commissione Ambiente & Energy Saving. Alla riunione sono intervenuti i consiglieri rappresentanti delle seguenti aziende: AL LOGISTICA, ARCESE TRASPORTI, AUTOMAR, BRUCATO DE.TA., CASILLI ENTERPRISE, CODOGNOTTO ITALIA, D.M. TRASPORTI, D.N. LOGISTICA, GRIMALDI EUROMED, INTERMODAL TRASPORTI, LCT, LOGISTICA MEDITERRANEA, MY TAXI, NICOLOSI TRASPORTI, NUOVA LOGISTICA LUCIANU, ORETO TRASPORTI, SAVONA TERMINAL AUTO, SMET, SPARACIO TRASPORTI, TORELLO TRASPORTI, TRANSITALIA. Il Presidente Guido Grimaldi ha sottolineato gli ottimi risultati conseguiti da ALIS in termini di immagine ed operatività: “ALIS ha sviluppato rapporti istituzionali ed una politica associativa talida essere considerata l’Associazione di riferimento del trasporto e della logistica, garantendo ai propri associati ma soprattutto agli Imprenditori, ai nostri lavoratori e ai giovani del nostro Paese crescita occupazionale e creazione di valore aggiunto per l’intera comunità trasportistica”. “ALIS si aprirà e si impegnerà sempre più in Europa dove si individuano le linee guida delle politiche trasportistiche – ha continuato Guido Grimaldi- e a tale scopo abbiamo costituito ALIS EUROPE, una costola dell’Associazione nata per rafforzare il ruolo e le azioni del nostro cluster a Bruxelles, nonché per assistere al meglio i processi di internazionalizzazione delle nostre associate ed allargare ad altre realtà europee l’ingresso in associazione. Diventerà sempre più intensa l’attività di lobbying che ci consentirà di implementare nel 2019 la nostra azione in sede comunitaria e, attraverso il servizio LEGALIS, le nostre iniziative in merito alle proposte legislative per il settore del trasporto, con particolare riferimento alle misure contenute nei Pacchetti Mobilità e nella modifica alla Direttiva 106/1992 in materia di trasporto combinato”. “Sempre in ambito organizzativo, stiamo passando già alla fase operativa del Tranched Cover Alis. Sono state definite le linee procedurali d’intesa con Medio Credito Centrale e Monte dei Paschi di Siena, e oggi in Consiglio sono intervenuti Continua a pag. 2 ☛
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DALLA PRIMA PAGINA ALIS E ALIS EUROPE i delegati di MCC per illustrarne le modalità di attuazione. L’Associazione, di intesa con le due banche, sta mettendo a punto le linee procedurali affinchè gli associati possano accedere al portafoglio, che avrà una dotazione iniziale di 110 milioni di Euro. E’ stata già attivata un’apposita casella mail – finance@alisservice.it – contestualmente ai quanto fruibile dal sito www.alis.it e attraverso l’APP di Alis ”. “Grazie ad Alis Service – ha proseguito il Presidente – molti dei nostri associati hanno iniziato un periodo di test sperimentando così i vantaggi del CMR elettronico: digitalizzazione, ottimizzazione dei costi, sburocratizzazione, efficientamento degli oneri amministrativi e tracciabilità della merce trasportata. Nei prossimi mesi allargheremo la rete di sperimentazione e proseguiremo l’attività per il riconoscimento giuridico di tale strumento”. Uno dei punti su cui ha espresso la massima attenzione il Presidente di ALIS riguarda poi le iniziative in essere del Comitato Tecnico sul Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, avviando una partnership solida e strategica con lo studio legale LABLAW in persona degli avv. prof. Francesco Rotondi ed Alessandro Paone, presenti al Consiglio. Lo stesso studio sarà partner per seguire tutti gli aspetti jus lavoristici riguardanti ALIS ed i suoi associati. “Quello del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro è un obiettivo centrale per l’Associazione” – ha concluso
Guido Grimaldi – bisogna prendere atto che la nostra Associazione è la realtà più rappresentativa in maniera trasversale e completa dell’intera filiera logistica e del trasporto, sia in termini di numeri che di forza aggregattiva, e pertanto non può rimanere estranea ai processi inerenti gli accordi sul mondo del lavoro”. In assemblea il Direttore di ALIS Marcello Di Caterina ha presentato i principali appuntamenti che vedranno l’Associazione in prima linea nei prossimi mesi, partendo da una forte presenza al Transpotec Logitec 2019, la più importante fiera del trasporto e della logistica in Italia in programma a Verona dal 21 al 24 febbraio p.v. “In un’area di oltre 700mq – ha dichiarato Marcello Di Caterina – presenteremo le nostre realtà imprenditoriali e daremo vita ad un fitto programma di conferenze, a cui saranno presenti nomi di primo piano della politica nazionale, tecnici e stakeholders, nonchè workshop aziendali, per dare un nostro forte contributo all’informazione ed al confronto tra gli operatori del settore”. Il prossimo 15 marzo ALIS è stata inoltre invitata a prendere parte a Milano agli Stati Generali della logistica del Nord-Ovest, organizzati dall’Assessorato alle Infrastrutture della Regione Lombardia e coordinati da una cabina di regia interregionale con Piemonte e Liguria. “Di particolare rilievo sul fronte istituzionale – ha proseguito ancora il direttore di ALIS Di Caterina – è l’iter avviato ed in via di conclusione, di un importante Protocollo d’Intesa tra ALIS ed il Ministero dell’Ambiente per iniziative sull’educazione ambientale e lo sviluppo sostenibile nel settore del trasporto e della logistica”
l’INFormAtore NAVAle di Napoli Giornale marittimo È un periodico edito dalla PUBLISHING & SERVICES srls Direttore Responsabile Antonio Scotto pagliara Sede legale: Viale Maria Bakunin 100, 80126 Napoli tel.: 081-18096172 e-mail: : publishingeservicessrls@gmail.com Registrazione presso il Tribunale di Napoli n° 1716 del 18/7/1964. Registro Nazionale della Stampa n° 9504
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Il Gruppo Grimaldi tra le principali e più solide realtà del Centro-Sud
Napoli, 28 gennaio 2019 - Il Gruppo Grimaldi desidera esprimere, con ancora maggior vicinanza, la propria solidarietà al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli ed al Presidente della Confederazione Italiana Armatori Mario Mattioli, vittime di un ennesimo turpe attacco mediatico da parte di Vincenzo Onorato. Se umanamente appare comprensibile lo stato di agitazione in cui versa Vincenzo Onorato, con il bond aziendale a 37,9 centesimi (molto meno della metà del valore di emissione), la multa di Euro 29 milioni comminata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per abuso di posizione dominante e concorrenza sleale, il crollo delle quote di mercato, le perdite sempre più ingenti, il blocco intervenuto sulla tentata fusione CIN-Moby immaginato per confondere mercati finanziari e creditori, nel contempo non si può non replicare alle notizie infondate e calunniose da lui riportate. Il Gruppo Grimaldi rappresenta una delle principali realtà imprenditoriali del Centro-Sud, opera una flotta composta da 115 navi di proprietà di cui ben 51 assolutamente prive di debiti. Ha un fatturato di oltre Euro 3 miliardi ed occupa 15.000 dipendenti in tutto il mondo (a terra ed in mare), di cui ben 12.000 europei Sin dalla sua fondazione, avvenuta oltre 70 anni fa, il Gruppo ha sempre raggiunto risultati positivi, registrando un rapporto fra investimenti ed indebitamento fra i più prudenti nel settore a livello mondiale. Grazie alla filosofia di gestione improntata all’eccellenza ed alla professionalità, il Gruppo mantiene da sempre ottime relazioni con enti istituzionali e finanziari a tutti i livelli, nonché con i sindacati regolari riconosciuti a livello mondiale e nazionale. Non a caso, recentemente, il Gruppo ha ricevuto pubblici attestati di apprezzamento per il proprio stato patrimoniale, finanziario ed economico, dai vertici di alcune fra le più importanti banche Europee. Inoltre, annualmente il Gruppo riceve regolarmente i più prestigiosi premi internazionali per la logistica ed il trasporto marittimo. Con riferimento agli equipaggi, le 27 navi miste merci/passeggeri, gestite dal Gruppo con i marchi Grimaldi Lines, Finnlines e Minoan Lines in tratte intra-europee, impiegano a rotazione su 2.000 posti di lavoro oltre 4.000 marittimi, tutti comunitari. Sulle altre 90 navi merci RoRo, Car carrier e ConRo, impiegate prevalentemente su tratte transoceaniche, gli equipaggi sono composti prevalentemente da marittimi europei, in numero ben superiore rispetto a quanto richiesto dalla normativa nazionale ed internazionale. Inoltre, preme segnalare che il Contratto di secondo livello siglato dal Gruppo è uno dei più generosi del settore mentre, per tutelare il benessere
Grimaldi Group: Fincantieri sta ingrandendo e abbellendo la ”Cruise Roma” e ”Cruise Barcellona” degli equipaggi, è stata recentemente istituita una posizione specifica relativa al Welfare dei marittimi, per soddisfare tutte le ragionevoli e legittime ambizioni delle risorse imbarcate. Il Segretario Generale dell’ITF (International Transport Workers’ Federation), si è recentemente congratulato per l’attenzione dedicata dal Gruppo al benessere delle sue risorse umane. Purtroppo, chi opera su mercati locali, soprattutto se sovvenzionato, non riesce a comprendere le dinamiche concorrenziali e le specifiche problematiche delle linee internazionali, come ad esempio i problemi nel reperire alcune posizioni a bordo, come gli ufficiali di macchina o i mozzi. Poco più di dieci anni fa, prima della privatizzazione di Tirrenia, Onorato dichiarava che: “… consentire al gruppo Tirrenia di ottenere dallo Stato italiano circa un miliardo di euro di sovvenzioni è in aperta contraddizione con le regole dell’Unione europea e le esigenze della popolazione della Sardegna … la fine del monopolio in Grecia ha fatto sì che ben 84 collegamenti per le isole, assegnati attraverso una gara, costino allo Stato soltanto 38 milioni di euro l’anno, con un sensibile miglioramento dei servizi per i residenti nelle isole.” Nel frattempo, dopo aver acquisito la
Tirrenia, Vincenzo Onorato ha cambiato idea. Del resto il “personaggio” è sempre stato volubile, evidenziando seri problemi a relazionarsi con gli altri ed a mantenere rapporti duraturi con tutti, istituzioni politiche e finanziarie, consulenti e collaboratori. Nel tempo ha abbandonato anche le associazioni nazionali dei Rimorchiatori prima e degli Armatori dopo per formare nuove associazioni autoreferenziali, facendo nascere anche un sindacato ad hoc. Secondo la più autorevole giurisprudenza, nel momento in cui verrà confermata la multa per posizione dominante e concorrenza sleale, la Convenzione dovrebbe automaticamente decadere, per il non assolvimento degli obblighi di servizio pubblico. A quel punto, si potrà voltare pagina e l’auspicio è che per garantire la continuità territoriale possa essere adottato il modello Spagnolo, erogando la sovvenzione sotto forma di contributo direttamente all’utenza, in modo equo, democratico e non lesivo degli equilibri concorrenziali. In tal modo il popolo Sardo potrà finalmente scegliere liberamente il vettore con cui muovere le proprie merci o viaggiare, senza alcun condizionamento. Vincerà il mercato, l’efficienza, il buon senso e il buon governo.
Palermo, 4 gennaio 2019 – Fincantieri e il Gruppo Grimaldi firmarono una lettera di intenti per allungare e trasformare i cruise ferry “Cruise Roma” e “Cruise Barcelona” nel mese di marzo scorso. La costruzione dei tronconi, che verranno inseriti al centro delle navi nel 2019, mentre il termine delle operazioni è previsto nello stabilimento di Palermo, entro questa estate del 2019. Questa mattina,il primo troncone di 30 metri e’ in dirittura di arrivo a Palermo su un pontone e sotto scorta di grossi rimorchiatori. Le 2 unità, impiegate sulla tratta giornaliera CivitavecchiaPorto Torres-Barcellona con la livrea “Grimaldi Lines”, sono state costruite da Fincantieri nel cantiere di Castellammare di Stabia (Napoli) e consegnate al gruppo partenopeo nel 2007 e nel 2008 rispettivamente. Sono lunghe 225 metri, hanno una stazza di circa 54.000 tonnellate, capacità di trasporto di 3000 persone, con 2.400 m2 ponte auto e 3.000 metri lineari per mezzi pesanti. Nel troncone di allungamento, lungo 29 metri, ci sarà spazio per 600 metri lineari per merci pesanti in più, 80 posti letto in nuove cabine passeggeri, due sale poltrone per complessivi 450 posti e un nuovo ristorante “Family self-service”, da 270 posti a sedere. Saranno effettuati significativi lavori di rinnovamento delle aree pubbliche, creato un ristorante tematico e saranno implementate le dotazioni di sicurezza. Al termine dell’allungamento, curato dalla divisione Ship Repair and Conversion di Fincantieri, ogni nave sarà lunga circa 254 metri, avrà una stazza di 63.000 tonn, potrà ospitare 3.500 persone, con 3.000 m2 di ponte auto e oltre 3.700 metri lineari per mezzi pesanti. Saranno adottate soluzioni di avanguardia per ridurre l’ impatto ambientale e più risparmio energetico, come installare scrubber per depurare i gas di scarico e un impianto di mega batterie a litio, cosi’ raggiungera’ l’obiettivo di zero emissioni in porto. Il “rinnovamento e allungamento dei due cruise ferry, dimostra l’impegno del Gruppo Grimaldi a eccellenza, innovazione e rispetto dell’ambiente”, ha detto Emanuele Grimaldi, a.d. del Gruppo. “Rinsaldata la storica collaborazione con Fincantieri” l’iniziativa contribuisce a “creare nuova occupazione in un delicato momento per il Mezzogiorno”. L’a.d. Fincantieri Giuseppe Bono parla di “punto di riferimento a livello mondiale per questo genere di operazioni, altamente sofisticate, abbiamo consolidato la nostra leadership anche nelle riparazioni e trasformazioni”, referenze che son “miglior viatico per riaprire la collaborazione con un prestigioso gruppo armatoriale”.
La Fondazione Grimaldi Onlus riapre l’edificio Bianchi con la “Scuola della Famiglia” Napoli, 24 gennaio 2019 – Inizia ufficialmente domani, 25 gennaio 2019, il progetto “Scuola della famiglia” ideato, realizzato e finanziato dalla Fondazione Grimaldi Onlus in collaborazione con diverse associazioni del terzo settore. La sede centrale delle attività sociali sarà l’Istituto Bianchi; l’edificio di oltre 10.000mq, situato nel centro storico di Napoli, era stato rilevato dalla Fondazione per una cifra superiore ai 10 milioni di Euro lo scorso ottobre, a seguito di un’intensa trattativa con l’Ordine religioso dei Barnabiti. La Scuola della famiglia include diverse attività che mirano a sostenere le famiglie numerose e basso reddito della città di Napoli, gli anziani, i bambini, gli adolescenti e disabili. La prima attività a partire, gestita direttamente dalla Fondazione Grimaldi Onlus, è la Spes-F, un programma che coinvolge famiglie numerose e a basso reddito in seminari di potenziamento genitoriale in ambito economico, giuridico, domestico, sanitario e relazionale, con remunerazione del gettone di presenza. In più saranno attivati un doposcuola per bambini e adolescenti e uno sportello legale gratuito per le famiglie. Inoltre, nell’ambito della Scuola della Famiglia, entro l’estate saranno avviate altre iniziative: - la Comunità di Sant’Egidio implementerà il progetto “Viva Gli Anziani”, il programma privato e gratuito di sostegno all’anzianità più importante a livello regionale e nazionale, che coinvolgerà oltre 1500 anziani over 75; - l’Associazione degli Ex-Alunni del Bianchi ridarà vita alla secolare tradizione scolastica dell’edificio riaprendo la scuola elementare, coniugando formazione di alto livello e impegno per il sociale; - l’Associazione Libera Officina 21,22,23 offrirà percorsi di autonomia fa-
miliare, sociale, lavorativa, a favore di piccoli e grandi in condizioni di disabilità. La vicina Parrocchia di Montesanto, da anni attore sociale vivace e attivo nel centro storico, avrà inoltre la possibilità di continuare a svolgere nell’Istituto Bianchi le attività di oratorio, formazione e i corsi di sport gratuiti dedicati ai giovani. “L’iniziativa attivata al Bianchi, oltre ad essere un punto di riferimento per le fasce sociali a rischio, costituirà un esempio di solidarietà concreto e tangibile per Napoli e tutto il Sud Italia”, ha dichiarato il fondatore e amministratore delegato della Fondazione Grimaldi Onlus Emanuele Grimaldi. “Vuole essere come una dichiarazione di amore per la nostra città’”. Oltre alla Scuola della Famiglia, nell’ultimo semestre la Fondazione Grimaldi ha finanziato integralmente, a Napoli e in altre città italiane, iniziative in favore di case famiglia, progetti di formazione e campi estivi per giovani delle periferie in condizioni di disagio; altrettanto significativo è stato l’impegno della Fondazione in importanti progetti di ricerca contro il cancro coordinati da prestigiosi centri universitari del nord Italia, e nel supporto di un programma di accompagnamento e assistenza domiciliare gratuita per malati oncologici terminali a Napoli.
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Capitano di una nave da crociera sospeso dopo un test positivo per alcool dopo la collisione Prysmian si è aggiudicato un nuovo progetto per un collegamento in cavo sottomarino negli Usa e prodotti ad Arco Felice Milano, 3 gennaio 2019 - Prysmian Group, leader mondiale nel settore dei sistemi in cavo per l’energia e le telecomunicazioni, si è aggiudicata una nuova commessa assegnata da Caldwell Marine International LLC, appaltatore statunitense attivo nel settore delle costruzioni e specializzato nel supportare le utility nelle attività operative sottomarine. ”Questa commessa rappresenta un’importante opportunità strategica per Prysmian Group che, a seguito dell’acquisizione di General Cable, punta a consolidare la propria presenza nel mercato statunitense delle interconnessioni” ha dichiarato Hakan Ozmen, EVP Projects, Prysmian Group. Prysmian Group sarà responsabile per la progettazione, produzione, fornitura e collaudo di 6 km di sistema in cavo sottomarino 3×630 mm² da 115 kV con isolamento in XLPE, nonché dei relativi accessori per il cablaggio del collegamento tra Deer Island e l’entroterra nel Massachusetts (USA). Prysmian Group sarà anche responsabile della fornitura e installazione di 8 km di cavi terrestri da 115 kV insieme ai relativi accessori. Tutti i cavi sottomarini verranno prodotti nel centro d’eccellenza Prysmian di Arco Felice (Napoli). I cavi terrestri saranno invece prodotti nello stabilimento all’avanguardia di Prysmian Group ad Abbeville (South Carolina, USA), offrendo quindi al mercato statunitense prodotti e soluzioni in cavo di elevata qualità sfruttando know-how locale. La consegna del progetto è prevista agli inizi del 2019. “Con questo importante progetto, Prysmian conferma ancora una volta la propria leadership storica nelle soluzioni in cavo sottomarino e interrato per il mercato statunitense dell’alta tensione. Grazie all’esperienza maturata negli anni nelle soluzioni “chiavi in mano” e al solido track record, Prysmian è in grado di cogliere tutte le opportunità che si presentano sul mercato americano dei sistemi in cavo” ha concluso Ozmen. Nel corso degli anni, il Gruppo ha investito ingenti risorse nell’ upgrade dei propri asset, ampliando la gamma di prodotti e tecnologie innovative, potenziando i servizi offerti e rafforzando le proprie capacità di produzione, esecuzione e installazione. L’obiettivo del Gruppo è infatti soddisfare al meglio i bisogni del mercato, proponendosi come provider di soluzioni “chiavi in mano” in grado di offrire la più ampia gamma di sistemi in cavo ad alta e media tensione, in corrente alternata e continua. La recente acquisizione di General Cable ha rafforzato ulteriormente il posizionamento del Gruppo all’interno del settore dei cavi sottomarini statunitense, includendo anche il centro d’eccellenza produttiva di Nordenham (Germania), nonché una presenza geografica altamente strategica.
Guam, 11 gennaio 2019 -” Nippon Maru”, una nave da crociera battente bandiera giapponese ha colpito un molo in una struttura della Marina statunitense a Guam nella notte del 30 dicembre 2018, è stato trovato che aveva consumato alcol oltre il limite legale durante i test successivi all’incidente. La collisione, che ha lasciato danneggiati sia il molo che la nave Mitsui OSK Lines (MOL), Nippon Maru (nella foto), è stata investigata separatamente dalla US Coast Guard (USCG) e dalla US Navy. Funzionari della USCG hanno rivelato che i suoi ispettori hanno somministrato un test del respiro al capitano della Nippon Maru quattro-cinque ore dopo l’incidente in conformità con il protocollo e hanno scoperto che il suo livello di alcool superava abbondante ente il limite legale di 0,15 milligrammi al litro. Il capitano ha difeso le sue azioni, sostenendo che ha bevuto l’alcol solo dopo la collisione per calmare i suoi nervi. MOL ha sospeso il capitano mentre l’inchiesta è ancora in corso, ha detto la società in una nota.
Ancona: varato superyacht di Andrea Merloni disegnato da Floating Life Ancona, 15 gennaio 2019 – È stato varato dal Cantiere delle Marche il M/Y Audace, un Explorer Yacht di quasi 42,8 metri, largo 9,40. Il progetto disegnato da Andrea Pezzini, Ceo di Floating Life (un’azienda-boutique fondata insieme a Barbara Tambani nel 2002 che si occupa a 360° di nautica dalla progettazione, alla charterizzazione, al management sino alla vendita di yacht) insieme all’architetto Mauro Sculli, dello Studio Sculli di Sarzana, nasce dalla stretta collaborazione del team di progettazione con l’armatore stesso.
M/Y Audace nasce dal desiderio di Andrea Merloni, ex presidente Indesit nonché uomo esperto di mare e già armatore di un’imbarcazione di grandi dimensioni, di possedere uno yacht nuovo, da vivere totalmente, intensamente e a lungo, proprio come una dimora, e di poter navigare in tutti i mari del mondo. Intenzione dell’armatore, infatti, è oltre che di passare molto tempo a bordo, di fare crociere nel Mediterraneo, nei Caraibi ma anche di raggiungere il Sudamerica, Panama e il canale di Suez. Merloni, che ha partecipato attivamente all’ideazione della sua dimora flottante, ha trovato in Andrea Pezzini non solo un abile yacht designer, in grado di interpretare i suoi desiderata, ma anche un capace Project Manager in grado di seguire l’evoluzione in concreto dello yacht. L’armatore desiderava che a bordo ci fosse un intero ponte dedicato al suo appartamento privato, che lo yacht potesse imbarcare una Jeep e una moto per eventuali spostamenti a terra, oltre a due tender di cui uno di 10 metri. Desiderava, inoltre, che fosse uno yacht al contempo molto sociale per poter organizzare eventi e party. L’armatore di Audace, quindi, ha trovato nella serie K proposta da Pezzini, una piattaforma navale funzionale sulla quale realizzare uno yacht altamente customizzato per realizzare tutti i suoi desideri, che includono (oltre all’appartamento privato completo di living e di piccola cucina, una sorta di “Penthouse”, a 15 metri di altezza realizzata al posto del sundeck),
due zone da adibire a discoteca (una altamente insonorizzata e la seconda in una zona semi aperta); a estrema prua, una specie di soppalco leggero e removibile consente l’alloggiamento delle moto d’acqua al di sopra della zona dove si trovano una Land Rover Defender, una moto BMW GS 1200 e un tender di servizio. Auto, moto, tender, jet ski sono varati e alati tramite una gru con portata 2.22 tonnellate. Per gli ospiti vi sono sono 4 grandi cabine, due sul ponte principale e due sul ponte inferiore, tutte con apertura sull’esterno. Il Cantiere delle Marche, forte della sua esperienza nella realizzazione di Explorer Vessel è riuscito a consegnare uno yacht con tutte le caratteristiche richieste dall’armatore e di altissimo livello. “Audace è uno yacht dal carattere marcato. È il risultato di un ottimo lavoro di squadra che ha visto un armatore determinato e dalle idee molto chiare, una squadra di progettazione armonica e un cantiere altamente competente e professionale”, dice Andrea Pezzini, Ceo di Floating Life. “Per me è un’emozione forte vedere realizzato questo 42metri della serie K che ho progettato insieme allo Studio Sculli. Rappresenta la summa delle nostre competenze maturate in oltre 35 anni di professione. Soprattutto è la conferma del concetto che sta alla base della linea K, che permette un’elevata personalizzazione, la soddisfazione dei desideri armatoriali e di ottenere barche uniche”.
“È una imbarcazione che bisogna vedere fuori e dentro per poterla capire. È a bordo che esprime completamente le sue potenzialità, perché ha volumi inimmaginabili paragonabili a quelli di un 60 metr.” Dichiara l’architetto Mauro Sculli dello Studio Sculli. Per noi è stata una sfida fantastica, a volte complicata anche nello sviluppo degli interni dove ha prevalso la funzionalità al decoro, e dove le richieste particolari, o meglio “audaci”, dell’armatore, hanno reso il progetto e la sua realizzazione estremamente stimolante; tutti abbiamo speso il massimo delle energie. Il mio studio e Andrea Pezzini siamo felici di essere stati in grado di soddisfare le idee dell’armatore (anche le più bizzarre) mantenendo l’efficienza della barca e in particolare di una carena, che ha preso vita anche dalle competenze acquisite nel settore della vela, in maniera molto corretta.
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EMSA A NAPOLI? Il presidente De Luca lancia la candidatura Napoli 18 gennaio 2019 – Il Presidente Vincenzo De Luca, nella mattinata del 17 gennaio scorso, in Conferenza delle Regioni, ha candidato la Campania ad ospitare il Centro regionale dell’Agenzia “Emsa” (European Marittim Safety Agency) nella città di Napoli. La Conferenza delle Regioni all’unanimità ha riconosciuto il proprio sostegno alla candidatura. L’Agenzia fornisce consulenza tecnica e assistenza operativa per migliorare la protezione dei mari, la preparazione e l’intervento in caso di inquinamento e la sicurezza marittima. L’Emsa, che ha la sua sede principale a Lisbona, fornisce in tempo reale ai governi e alle autorità locali, informazioni dettagliate e affidabili su quanto accade in mare e offre servizi marittimi per gli utenti del settore in tutta Europa. Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) Indice • Sintesi • Cosa fa • Struttura • Come funziona • Chi ne beneficia • Contatti Sintesi • Ruolo: offrire consulenza tecnica e assistenza operativa in materia di sicurezza marittima e inquinamento • Direttore: Markku Mylly • Anno di istituzione: 2002 • Numero di dipendenti: 250 • Sede: Lisbona (Portogallo) • Sito web: EMSAen L’Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) fornisce consulenza tecnica e assistenza operativa per migliorare la protezione dei mari, la preparazione e l’intervento in caso di inquinamento e la sicurezza marittima. La maggior parte dei compiti dell’agenzia sono di tipo preventivo, come il monitoraggio dell’applicazione di determinate leggi e la valutazione della loro efficacia globale, ma alcuni sono reattivi, quali fornire ai paesi dell’UE le navi per il recupero degli idrocarburi in caso di gravi fuoriuscite di petrolio in mare e rilevare l’inquinamento marino mediante la sorveglianza via satellite. Cosa fa L’EMSA fornisce ai governi e alle autorità informazioni dettagliate e affidabili su quanto accade in mare, in tempo reale, per aiutarli ad attuare efficacemente le politiche marittime. Inoltre, offre servizi marittimi che rispondono alle esigenze in evoluzione dei diversi utenti del settore in tutta Europa: • segnalazione navaleen • osservazione della Terraen • informazioni marittime integrateen • interventi antinquinamentoen • controlli da parte dello Stato di approdoen. L’EMSA svolge un ruolo fondamentale nel promuovere le migliori prassi. Grazie all’esperienza maturata con le problematiche connesse alla protezione dei mari e alla sicurezza marittima dal punto di vista legale e operativo, l’EMSA ha acquisito ampie conoscenze su queste tematiche e sulle condizioni concrete per affrontarle. L’EMSA svolge molti tipi diversi di controlli tecnici:
• verifica le società di classificazione registrate come “organismi riconosciuti” dai paesi membri dell’UE • valuta la formazione nel settore marittimo e i sistemi di certificazione nei paesi extra UE • controlla la corretta esecuzione delle ispezioni sulle navi che fanno scalo nei porti dell’UE • verifica i sistemi nazionali di monitoraggio del traffico marittimo. Inoltre: • garantisce indagini uniformi sugli incidenti marittimi in tutta l’UE condivide le migliori pratiche in materia di sicurezza marittima e questioni ambientali. Struttura L’agenzia è gestita da un direttore esecutivo, che è coadiuvato direttamente da un ufficio esecutivo, da 3 capi dipartimento, un consulente politico, un contabile e un coordinatore del controllo interno. L’agenzia conta 9 unità singole all’interno dei 3 dipartimenti, che si occupano di servizi all’impresa, sicurezza e norme, e operazioni. Il direttore esecutivo dell’EMSA riferisce a un consiglio di amministrazione che si riunisce circa 3 volte all’anno e comprende: • 28 rappresentanti dei governi, uno per ciascun paese dell’UE • 2 rappresentanti senza diritto di voto dei governi dell’Islanda e della Norvegia • 4 rappresentanti della Commissione europea • 4 rappresentanti senza diritto di voto provenienti dal settore marittimo. Il consiglio di amministrazione dell’EMSA discute e adotta il programma di lavoroen, il bilancio e la tabella dell’organico, il piano pluriennale in materia di politica del personale, e la relazione annuale che elenca le prestazioni dell’agenzia. Come funziona Ogni cinque anni l’agenzia riesamina la strategiaen adottata e gli obiettivi stabiliti. Dopo ampie consultazioni con il consiglio di amministrazione e le istituzioni dell’UE, l’EMSA redige un programma di lavoro pluriennale. Successivamente elabora un programma di lavoro annuale dettagliato. L’agenzia collabora a stretto contatto con altre agenzie dell’UE e con organizzazioni istituzionali, quali: • ’Agenzia europea di controllo della pesca (EFCA) • l’Agenzia spaziale europea • Frontex • il Centro di analisi e operazioni contro il narcotraffico marittimoen • EU Navforen Chi ne beneficia I principali gruppi interessati sono: • le istituzioni dell’UE • le amministrazioni marittime nazionali dell’UE • le amministrazioni marittime degli Stati costieri dell’EFTA. A livello internazionale, l’EMSA sostiene: • l’Organizzazione marittima internazionale • i paesi rivieraschi del Mar Mediterraneo, del Mar Nero e del Mar Caspio, nel quadro della politica europea di vicinato.
Il Porto di Napoli ispezionato dalla Commissione Europea Napoli, 11 gennaio 2019 – Si è conclusa oggi l’ispezione di security al porto di Napoli della Commissione Europea, condotta al fine di monitorare la corretta implementazione – da parte dell’Italia – delle norme in materia di maritime security, sia per quanto attiene le navi e gli impianti portuali ai sensi del Regolamento 725/2004, sia dell’intero comprensorio portuale di cui alla Direttiva 2005/65/EC. L’obiettivo è quello di creare un sistema armonizzato di prevenzione e protezione delle navi e delle strutture portuali contro minacce di atti illeciti intenzionali in ambito europeo, basato anche sulle determinazioni assunte a livello internazionale dall’IMO (International Maritime Organization), agenzia specializzata delle Nazioni Unite. Nella mattinata di martedì 08 gennaio u.s., dopo il saluto di benvenuto del Direttore Marittimo della Campania e Comandante del porto di Napoli, Contrammiraglio Pietro Giuseppe Vella, si è tenuto un briefing introduttivo, nel corso del quale i rappresentati della Commissione hanno presentato lo scopo e gli obiettivi dell’ispezione, alla presenza del Vice Prefetto e del Questore di Napoli, del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale e dei massimi rappresentanti di tutte le altre Amministrazioni dello Stato che, a vario titolo, partecipano alla implementazione della normativa di security. Il team della Commissione, composto da sei ispettori di diversa nazionalità, ha condotto una serie di controlli relativi all’esatta osservanza, attuazione e implementazione della complessa normativa internazionale e nazionale che disciplina la materia della “port security” in tre impianti portuali (port facilities), mentre per la parte “ship security“, sono state ispezionate quattro navi di diversa nazionalità, di cui una extracomunitaria, una comunitaria e due unità italiane. Nonostante il pochissimo preavviso con
il quale è stata preannunciata, l’ispezione ha avuto un esito estremamente positivo, come sottolineato nel discorso di chiusura dalla delegazione, che ha avuto parole di apprezzamento per la professionalità e la preparazione del personale della Guardia Costiera, che ha operato nella duplice veste di Autorità Competente, ruolo rivestito dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto rappresentato dal Contrammiraglio Luigi Giardino, Capo del 6° Reparto – Sicurezza della Navigazione, e di Autorità Designata, figura propria della Capitaneria di Porto, nonché con propri ispettori a bordo delle unità ispezionate (Duly Authorized Officers). Il team ispettivo ha inoltre apprezzato la capacità di tutte le Amministrazioni dello stato coinvolte di saper operare in perfetta sintonia, ognuno secondo le proprie prerogative e professionalità acquisite, conseguendo apprezzabili risultati in termini di sicurezza delle navi e del porto, presupposto fondamentale per garantire i traffici marittimi ed aumentare la competitività dello scalo partenopeo. La delegazione ha lasciato Napoli ringraziando il Contrammiraglio Vella per i risultati raggiunti, l’ospitalità offerta e per la piena collaborazione durante lo svolgimento delle attività.
ANNO 57° - N°1 - GENNAIO 2019
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Aiuti di Stato: la Commissione adotta 2 decisioni con cui raccomanda la tassazione dei porti in Spagna e in Italia Amsterdam: Tassa di soggiorno giornaliera per i turisti delle crociere fluviali e marittime. Proteste Amsterdam, 20 gennaio 2019 – A partire dal 1 ° gennaio 2019, la città di Amsterdam ha fissato una tassa di soggiorno giornaliera per le crociere marittime TRANSIT e per i passeggeri delle crociere fluviali che ormeggiano entro i confini municipali di Amsterdam.Qualche societa’ crocieristica ha gia’ fatto notare che e’ assurdo colpire solo i turisti che arrivano ad Amsterdam attraverso il mare e/o i fiumi mentre chi arriva tramite pullman,treno od aereo ne viene escluso. Per chi deve essere pagata l’Imposta di soggiorno? Per tutti i passeggeri in transito per i quali Amsterdam è uno scalo. Viene applicato solo a quelle navi che si ormeggiano ad Amsterdam (non in un altro comune). L’aliquota fiscale è di 8 euro a persona, al giorno (24 ore – o parte di esso). I membri dell’equipaggio sono esclusi dalla tassa di soggiorno. Processo di dichiarazione per gli operatori di crociere fluviali: La dichiarazione per le navi da crociera fluviali viene effettuata tramite l’app Easydock. I clienti che arrivano nel Porto of Amsterdam hanno un codice di accesso per questo. I nuovi clienti possono richiedere l’applicazione e accedere tramite easydock.portofamsterdam.com. Affinché la procedura venga gestita correttamente, il capitano deve anche avere un codice di accesso personale per Easydock e avere l’app installata su smartphone, desktop o tablet. Quelli che effettuano le prenotazioni per le navi da crociera fluviali inseriscono in anticipo il numero previsto di passeggeri TRANSIT a Easydock. Il capitano conferma il numero definito di passeggeri entro 5 giorni dalla partenza a Easydock. La dichiarazione è definitiva una volta che l’approvazione del capitano è stata ricevuta a Easydock. La persona che effettua la prenotazione riceve una conferma di questa dichiarazione. Processo di dichiarazione per gli operatori di crociere marittime: Per le navi da crociera marittime, il Passenger Terminal di Amsterdam (PTA) farà una dichiarazione entro 5 giorni dalla partenza tramite il modulo “per scopi di fatturazione” e inserirà il numero finale di passeggeri in Easydock. Il modulo “a fini di fatturazione” è lo stesso modulo attualmente firmato da entrambe le compagnie di navigazione e PTA per il cross-charge della tariffa del terminale. La compagnia di navigazione riceve una conferma della dichiarazione tramite l’agente, incluso l’importo della tassa di soggiorno. Il porto di Amsterdam raccoglie questa tassa per conto della città di Amsterdam. Questo è separato dalle altre quote portuali. Il porto di Amsterdam verifica i numeri dei passeggeri forniti. Non è necessario presentare liste passeggeri. Dichiarazione e termine di pagamento La dichiarazione deve essere fatta preferibilmente entro 5 giorni (ma non oltre un mese) dalla partenza. Il pagamento della tassa di soggiorno giornaliera, con riferimento al numero di dichiarazione, deve essere completato con bonifico bancario entro un mese dalla partenza. Il numero del conto bancario è indicato sulla dichiarazione.
Bruxelles, 8 gennaio 2019 – La Commissione europea ha proposto, in due decisioni distinte, che l’Italia e la Spagna conformino i rispettivi sistemi di tassazione dei porti alle norme in materia di aiuti di Stato. La Commissione conferma così il proprio impegno a garantire condizioni concorrenziali eque in tutta l’UE in questo fondamentale settore economico. Margrethe Vestager, Commissaria responsabile per la Concorrenza, ha dichiarato: “I porti sono infrastrutture essenziali per la crescita economica e lo sviluppo regionale. Per questa ragione le norme UE in materia di aiuti di Stato prevedono che gli Stati membri dispongano di ampi margini di manovra per l’adozione di misure di sostegno e di investimento a favore dei porti. Al tempo stesso, per garantire condizioni eque di concorrenza in tutta l’UE, i porti che generano profitti esercitando attività economiche vanno tassati allo stesso modo degli altri operatori economici – né più, né meno.” La concorrenza transfrontaliera svolge un ruolo importante nel settore portuale e la Commissione si è impegnata a garantire condizioni concorrenziali eque in questo fondamentale settore economico. I porti svolgono sia attività non economiche che attività economiche: Le attività non economiche, quali le attività di sicurezza e di controllo del traffico marittimo o di sorveglianza antinquinamento, rientrano solitamente nell’ambito di competenza delle autorità pubbliche. Tali attività sono escluse dal campo di applicazione delle norme UE in materia di aiuti di Stato. Lo sfruttamento commer-
ciale delle infrastrutture portuali – come la concessione dell’accesso al porto dietro pagamento – costituisce al contrario un’attività economica. A questo secondo tipo di attività si applicano le norme UE in materia di aiuti di Stato. L’esenzione dall’imposta sulle società per i porti che realizzano profitti da attività economiche può rappresentare un vantaggio competitivo sul mercato interno e pertanto comporta un aiuto di Stato che potrebbe essere incompatibile con la normativa dell’UE. In Italia i porti sono integralmente esentati dall’imposta sul reddito delle società. In Spagna i porti sono esentati dall’imposta sul reddito delle società per quanto riguarda i loro principali cespiti, ad esempio le tasse portuali o i redditi derivati da contratti di locazione o concessione. Nei Paesi Baschi, i porti sono totalmente esentati dal pagamento dell’imposta sulle società. Nell’aprile 2018, la Commissione ha informato l’Italia e la Spagna in merito alle proprie preoccupazioni relative ai regimi di tassazione dei porti in vigore nei due paesi. La Commissione ritiene, in via preliminare, che tanto in Italia che in Spagna i regimi fiscali vigenti concedano ai porti un vantaggio selettivo che potrebbe violare le norme UE in materia di aiuti di Stato. Oggi la Commissione ha quindi invitato l’Italia e la Spagna ad adeguare la loro legislazione per assicurare che i porti paghino, a partire dal 1° gennaio 2020, l’imposta sulle società allo stesso modo delle altre imprese attive, rispettivamente, in Italia e in Spagna. Ciascun paese
dispone ora di due mesi per reagire. Le decisioni odierne fanno seguiti a recenti decisioni in cui la Commissione ha chiesto a Paesi Bassi, Belgio e Francia di abolire le esenzioni dall’imposta sulle società di cui beneficiavano i rispettivi porti. Contesto I regimi fiscali applicabili ai porti in Italia e in Spagna esistevano prima dell’entrata in vigore in tali Stati membri del trattato sull’Unione europea. Tali misure sono pertanto considerate “aiuti esistenti” e la loro valutazione è soggetta ad una specifica procedura di cooperazione tra gli Stati membri interessati e la Commissione. Per gli aiuti esistenti che risultano essere stati adottati in violazione delle norme UE in materia di aiuti di Stato, i beneficiari non sono tenuti a rimborsare gli aiuti percepiti in passato. Quando un aiuto esistente risulta violare le norme UE sugli aiuti di Stato, la Commissione informa, in un primo momento, lo Stato membro riguardo ai suoi timori. In base alla risposta, la Commissione può, in un secondo momento, proporre misure appropriate per rendere la misura conforme alle norme UE sugli aiuti di Stato. Le proposte odierne rivolte all’Italia e alla Spagna sono un esempio di proposte che la Commissione può adottare in tale fase. Qualora gli Stati membri non accettino le opportune misure proposte, la Commissione può decidere, in un terzo momento, di avviare un’indagine approfondita per verificare la compatibilità degli aiuti esistenti. Se dovesse giungere alla conclusione che il regime non è compatibile con le norme UE in materia
di aiuti di Stato, la Commissione può chiedere allo Stato membro di porre fine al regime di aiuti che falsa la concorrenza all’interno del mercato unico. Parallelamente, la Commissione prosegue la sua indagine sul funzionamento e la tassazione dei porti in altri Stati membri e d adotterà le misure necessarie per garantire una concorrenza leale tra tutti i porti dell’UE. Eliminare i vantaggi fiscali ingiustificati non significa che i porti non possano più ricevere contributi statali. Gli Stati membri hanno numerose possibilità di sostenere i porti rispettando le norme UE in materia di aiuti di Stato, ad esempio al fine di conseguire gli obiettivi dell’UE in materia di trasporti o di realizzare i necessari investimenti infrastrutturali che non sarebbero possibili senza l’intervento pubblico. A questo proposito, nel maggio 2017 la Commissione ha semplificato le regole che disciplinano gli investimenti pubblici nei porti. Dopo che la Commissione ha esteso il regolamento generale di esenzione per categoria agli investimenti non problematici nei porti, gli Stati membri possono ora investire fino a 150 milioni di € nei porti marittimi e fino a 50 milioni di € nei porti interni nella piena certezza giuridica e senza previo controllo della Commissione. Il regolamento autorizza ad esempio le autorità pubbliche a coprire le spese di dragaggio dei porti e delle relative vie di accesso. Inoltre, le norme dell’UE consentono agli Stati membri di compensare i porti per i costi sostenuti nello svolgimento di compiti di servizio pubblico (servizi di interesse economico generale).
CONFITARMA: come garantire la continuità territoriale Roma, 23 gennaio 2019 – Confitarma, la principale espressione associativa dell’industria della navigazione italiana, esprime la propria solidarietà al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli a seguito di dichiarazioni di cui non condivide né la forma né la sostanza. In particolare, Confitarma sottolinea che non esiste alcun rischio di perdita di lavoro per i marittimi italiani qualora non venga rinnovata l’attuale convenzione Tirrenia-CIN in quanto, in base alla legge vigente, gli equipaggi delle navi che operano in servizi di cabotaggio devono essere obbligatoriamente comunitari. Ancora una volta il tema della disoccupazione dei marittimi viene strumentalizzato. Infatti, Torre del Greco conta poco più di 85.000 abitanti: parlare di 50.000 marittimi disoccupati di fatto sminuisce le problematiche dei circa 3.000 marittimi locali che in parte effettivamente navigano ed in parte realmente sono in cerca di occupazione. Peraltro, è vero che la TirreniaCIN non ha il monopolio dei collegamenti con la Sardegna dato che oltre il 60% dei traffici fa capo ad altri 4 operatori così come il vero monopolio esistente in Sardegna è
quello relativo alle sovvenzioni statali a Tirrenia-CIN,unica beneficiaria dei 72 milioni di Euro annui erogati dallo Stato. Per questo l’attuale convenzione è ancora più insostenibile ed irragionevole. In linea di principio, Confitarma ritiene che, in particolare per le grandi isole, non dovrebbe essere prevista alcuna sovvenzione per garantire la continuità territoriale. Il network di operatori privati è talmente strutturato ed organico da offrire già adeguate garanzie di collegamenti. Volendo comunque erogare delle sovvenzioni per garantire la continuità territoriale, si potrebbe ricorrere al modello spagnolo in base al quale le sovvenzioni non vengono erogate alle compagnie di navigazione ma direttamente all’utenza sotto forma di contributo: in pratica passeggeri ed autotrasportatori possono scegliere liberamente l’operatore che meglio risponde alle loro esigenze di mobilità. Il modello spagnolo risulta equo, democratico, non produce effetti distorsivi della concorrenza e promuove standard qualitativi elevati dei servizi. Ad esempio, si potrebbe prevedere un contributo di 100 Euro a camion/semirimorchio movimentato
da e per la Sardegna, ovvero circa il 30% dell’attuale nolo medio, seguendo le modalità in passato adottate con l’Ecobonus. I trasportatori potrebbero così scegliere liberamente la compagnia di navigazione ed i contributi pubblici verrebbero erogati a consuntivo solo a quelle che dimostrano che i viaggi sono stati realmente effettuati. Considerando gli attuali traffici, tale misura impegnerebbe circa 35 milioni di Euro all’anno degli attuali 72 milioni di Euro. I restanti 37 milioni di Euro si potrebbero utilizzare per dare un contributo diretto ai passeggeri sardi che si muovono da e per la Sardegna, utilizzando sia la nave che l’aereo. Solo nel caso di “fallimento del mercato”, come nei collegamenti con le piccole isole nei periodi invernali, le sovvenzioni tradizionali possono essere ancora considerate il sistema più sostenibile. Secondo Confitarma, che da sempre dialoga con le Istituzioni per la ricerca delle migliori soluzioni per lo sviluppo del Paese, questa è la via da seguire per garantire la continuità territoriale in modo trasparente, efficiente ed efficace, senza alterare la libera concorrenza e senza creare posizioni dominanti di mercato.
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