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Porti più competitivi con tagli alla burocrazia
Porto è nel POR 2014-2020. La UE vincola i fondi del Grande Progetto del porto
Industria marittima è confusa circa il rinvio delle regole MEPC.227 (64)
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GRIMALDI GRUPPO: INAUGURATA LA OLBIA-LIVORNO E PER ROMPERE IL MONOPOLIO DI ONORATO PAGA SOLO L’ANDATA. IL RITORNO È GRATIS Olbia, 27 gennaio 2016 – Si è aperta ufficialmente la “guerra dei mari”. Contro il monopolio di Onorato (Tirrenia-Moby), la Grimaldi ha lanciato oggi da Olbia la sfida alla concorrenza offrendo 100.000 passaggi ponte gratuiti. A bordo della Zeus Palace, l’ammiraglia che da alcuni giorni copre la tratta Olbia-Livorno (partenza alle 21.30 dal porto toscano e alle 10 dalla Gallura), uno degli armatori della compagnia, Guido Grimaldi, in occasione della cerimonia ufficiale di inaugurazione della rotta, ha annunciato: Continua a pag. 2 ☛
Marittimi: Fast Confsal chiede l’intervento del Ministro Delrio sulla diatriba tra Onorato e Confitarma Torre del Greco, 25 gennaio 2016 – “Faccio un appello al Ministro dei Trasporti e Infrastrutture Graziano Delrio perchè intervenga nell’ ambito del comparto marittimo sulla diatriba sorta tra la societa’ Moby Lines e Confitarma (Confederazione Italiana Armatori) apportando,se il caso lo richiede, le necessarie azioni prospettate dalla massima Associazione datoriale italiana dell’imprenditoria marittima” ha dichiarato Gaetano Vitiello, responsabile nazionale dei marittimi della FAST CONFSAL. Confitarma si è dichiarata disposta ad “abolire le sovvenzioni esistenti nei collegamenti marittimi con la Sardegna, laddove operano armatori italiani che garantiscono la continuità territoriale” e che, ha proseguito Vitiello “in un momento di spending review, le spese cioe’ sostenute dallo Stato per il funzionamento dei suoi uffici e per la fornitura di servizi ai cittadini, allo scopo di ridurre gli sprechi e di apportare miglioramenti al bilancio”, ha concluso Vitiello.
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Il Gruppo Grimaldi potenzia i collegamenti per Sicilia e Sardegna Napoli, 26 gennaio 2016 A seguito del grande successo e dell’apprezzamento espresso dalla clientela sarda, il Gruppo Grimaldi prosegue nel suo progetto di rafforzamento delle proprie Autostrade del Mare nazionali con l’ulteriore potenziamento dei collegamenti da e per la Sicilia e la Sardegna. A partire da giovedì 28 gennaio, il gruppo partenopeo procederà a potenziare ulteriormente i propri collegamenti tra il Continente e le isole maggiori grazie all’introduzione di nuovo tonnellaggio. Infatti, l’arrivo della nave ro/ro Eurocargo Istanbul che affiancherà le Eurocargo Savona ed Eurocargo Alexandria, operative dallo scorso settembre sull’itinerario quadri settimanale Genova-Livorno-Cagliari-Palermo, permetterà di offrire capacità di carico sensibilmente maggiore nonché transit time più competitivi. In particolare, l’Eurocargo Istanbul, la cui capacità di carico è di 200 rimorchi e mezzi pesanti, verrà impiegata esclusivamente sulla tratta LivornoCagliari, offrendo così un
collegamento diretto tra il porto labronico ed il capoluogo sardo. Partenze da Livorno saranno il martedì, giovedì e sabato alle ore 23:59 con arrivo il mercoledì, venerdì e domenica alle ore 18.00. La nave ripartirà da Cagliari il lunedì, il mercoledì e il venerdì alle ore 23.59, con arrivo a Livorno alle ore 18.00 del giorno successivo. L’impiego di una nave dedicata tra Livorno e Cagliari permette al gruppo partenopeo di offrire nuove opportunità di trasporto sia per le merci in im-
port che per quelle in export tra il Centro/Nord Italia e la Sardegna. Con tale potenziamento, il Gruppo Grimaldi intende ringraziare le aziende di trasporto sarde per aver appoggiato ed apprezzato le proprie recenti iniziative. L’arrivo dell’Eurocargo Istanbul permetterà di incrementare significativamente la complessiva capacità di carico anche sulle linee da Genova per Cagliari e Palermo con tempi di transito migliori ed orari di partenza ed Continua a pag. 2 ☛
Precisazioni di Emanuele Grimaldi, presidente Confitarma sulle affermazioni dell’armatore Onorato mattina su alcuni quotidiani nazionali, preciso quanto segue.
Emanuele Grimaldi
Roma, 22 gennaio 2016 : In merito all’Avviso a pagamento dell’armatore Onorato, apparso questa
Confitarma non sta facendo alcuna pressione per estendere i benefici della bandiera italiana ad unità di bandiera comunitaria. Esiste invece una procedura in corso in tal senso avviata dalla Commissione europea nei confronti del nostro Governo. L’armatore Onorato, se non ritiene credibili le parole della Confederazione, può avere contezza di ciò contattando il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’armatore Onorato, de-
nota un’assoluta ignoranza in materia e ciò che sostiene, “da eretico” riguardo alla sua politica di occupazione di marittimi tutti italiani, è da ricondurre ad un preciso obbligo derivante da norme italiane e comunitarie che impongono l’imbarco di marittimi italiani e/o comunitari su traffici di cabotaggio nazionale. Obbligo assolto da tutti gli armatori italiani su traffici equivalenti a quelli operati dall’armatore Onorato. La flessibilità relativa alla nazionalità degli equipaggi imbarcati su navi operanti Continua a pag. 2 ☛
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DALLA PRIMA PAGINA COLLEGAMENTI SICILIA E SARDEGNA arrivo per soddisfare ancora meglio le esigenze e le tempistiche di consegna delle aziende di trasporto impegnate nei traffici da e per la Sardegna e per la Sicilia.
Le Eurocargo Savona ed Eurocargo Alexandria, ciascuna con una capacità di carico di circa 250 mezzi rotabili e 450 auto, continueranno a collegare i porti di Genova, Cagliari e Palermo, con una frequenza quadri settimanale ed una toccata aggiuntiva ogni settimana a Livorno. Ad oggi, il Gruppo Grimaldi
offre i seguenti collegamenti regolari tra il Continente e la Sardegna: Civitavecchia – Porto Torres (merci/passeggeri), Salerno – Cagliari (merci), Livorno – Olbia (passeggeri/merci). A questi si aggiungono i collegamenti diretti tra la Sardegna e la Spagna: Porto Torres – Barcellona (merci/passeggeri), iari – Valencia (merci).
l’iNformaTorE NaValE di Napoli Giornale marittimo È un periodico edito dalla EDI.MAR. sas di Gennaro Scotto Pagliara Direttore Responsabile GENNaro SCoTTo paGliara Condirettore: SilVio SCoTTo paGliara Sede: Stazione Marittima (Porto), 80133 Napoli direzione, redazione e pubblicità: Calata Vitt. Veneto (ex manufatto USO) Tel. e fax: 081-203633 E-mail: gescotto@tin.it Registrazione presso il Tribunale di Napoli n° 1716 del 18/7/1964. Registro Nazionale della Stampa n° 9504 Spedizione in abbonamento postale
impaginazione e grafica Edimar sas. Stampa: Stampaprint
GRUPPO GRIMALDI “Chi sceglierà Grimaldi all’andata, per il rientro avrà il passaggio ponte gratuito su tutte le linee da e per la Sardegna”. E ha lanciato un avvertimento non troppo velato a Vincenzo Onorato: “Questa linea è nata proprio a seguito delle pressioni che abbiamo subito da Cin. Ne nasceranno altre. Più minacce, più linee”, ha chiarito. L’armatore ha poi parlato con i giornalisti
PRECISAZIONI DI EMANUELE GRIMALDI su rotte miste (internazionali e di cabotaggio) è regolata da norme dello Stato italiano, da disposizioni ministeriali nonché, per motivi di sicurezza dei passeggeri connessi alla lingua parlata a bordo, da norme degli altri paesi interessati a quei collegamenti. La verità è che, alla base delle ripetute dichiarazioni, vi sono
dell’importanza della posizione del porto di Olbia nel Mediterraneo e dell’investimento sostenuto dalla Grimaldi, che domani raddoppia inaugurando anche la tratta Cagliari-Livorno. Poi un nuovo affondo su Tirrenia. “Settanta milioni di sovvenzioni statali sono del tutto inutili, perché – ha spiegato l’armatore – noi assicuriamo già la continuità territoriale marittima per tutta la Sardegna senza prendere un euro”
evidenti problemi dell’armatore Onorato a fronteggiare la concorrenza, pur beneficiando dei privilegi fiscali – come da lui citati nel suo avviso – e, in via esclusiva, di più di 70 milioni di Euro all’anno a titolo di sovvenzione su tratte coperte anche da altri armatori italiani. L’armatore Onorato dimentica che, quando la Tirrenia era ancora pubblica, nel 1999 portò avanti una dura campagna contro lo statalismo nel cabotaggio sostenendo che i contributi statali erano un privilegio feudale
che ponevano l’Italia fuori dall’Europa. E nel 2008 dichiarò “Non vedo la ragione per la quale lo Stato debba spendere denaro pubblico per sovvenzionare collegamenti che il privato già attua”. E allora, l’appello che Confitarma rivolge al Governo è: abolire le sovvenzioni esistenti nei collegamenti marittimi con la Sardegna, laddove operano armatori italiani che garantiscono la continuità territoriale. Emanuele Grimaldi Presidente della Confederazione Italiana Armatori
ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA Pubblicazione iscritta al Centro Nazionale ISDS (International Serials Data System) del Consiglio Nazionale Ricerche con il numero di codice ISSN 0393-9952. Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n° 5707 Responsabile del trattamento dei dati personali (D.Lgs.196/2003) Gennaro Scotto pagliara Direttore dell’Informatore Navale di Napoli
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Porti più competitivi per fare crescere il paese. Tagli alla burocrazia e presidenti manager
Roma, 21 gennaio 2016 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto di “Riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione delle autorità portuali”, presentato dal Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia. Il provvedimento si inserisce nelle politiche e nelle azioni per il rilancio della portualità e della logistica intrapreso dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. Insieme ad altre azioni in corso, il decreto punta sulla competitività dei nostri porti e sostiene il ruolo dell’Italia, attraversata da quattro corridoi ferroviari Ten-t, come hub nel Mediterraneo e piattaforma logistica europea. La semplificazione delle procedure per facilitare il transito di merci e passeggeri, la promozione di centri decisionali strategici rispetto all’attività di porti in aree omogenee, la riorganizzazione amministrativa, il coordinamento centrale del Ministero sono i princìpi centrali del decreto. - Semplificazione burocratica Rispetto agli attuali 113 procedimenti amministrativi, svolti da 23 soggetti, funzioneranno lo Sportello Unico Doganale e dei Controlli, da realizzare sotto il coordinamento funzionale dell’Agenzia delle Dogane, e lo Sportello Amministrativo Unico, un front office per tutti i procedimenti amministrativi e autorizzativi che non riguardano le attività commerciali e industriali. Due sportelli che abbasseranno drasticamente i tempi di sdoganamento e amministrativi, oggi imparagonabilmente più lunghi rispetto ai maggiori porti internazionali. Semplificazioni e risparmi, inoltre, per arrivi e partenze delle navi. - La promozione di centri decisionali strategici: le Auto-
rità di Sistema portuale I porti italiani vengono riorganizzati in 15 Autorità di sistema portuale, centri decisionali strategici con sedi nelle realtà maggiori, ovvero nei porti definiti core dalla Comunità Europea. Le sedi di Autorità di sistema portuale sono: Genova, La Spezia, Livorno, Civitavecchia, Cagliari, Napoli, Palermo, Catania, Gioia Tauro, Taranto, Bari, Ancona, Ravenna, Venezia e Trieste. Il decreto prevede che alle nuove Autorità di sistema portuale faranno riferimento 54 porti di rilevanza nazionale. Le Regioni possono chiedere l’inserimento nelle Autorità di Sistema di ulteriori porti di rilevanza regionale. Alle sedi di Autorità di Sistema Portuale viene affidato un ruolo strategico di indirizzo, programmazione e coordinamento del sistema dei porti della propria area. Avrà funzioni di attrazione degli investimenti sui diversi scali e di raccordo delle amministrazioni pubbliche. Stretta la relazione con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in particolare per il Piano Regolatore di Sistema Portuale e i programmi infrastrutturali con contributi nazionali o comunitari. - La riorganizzazione amministrativa L’Autorità di Sistema Portuale sarà governata in modo snello: il Presidente, il Comitato di gestione, cioè un board ristretto a poche persone, il Segretario Generale, il Collegio dei Revisori dei Conti. Rispetto agli attuali Comitati Portuali, si passa da circa 336 membri a livello nazionale si passa a circa 70. Fanno parte del Comitato di gestione: 1. il Presidente, nominato dal Ministro d’intesa con il Presidente o i Presidenti delle Regioni interessate: deve avere comprovata esperienza e qualificazione professionale e ha ampi poteri decisionali; 2. un componente designato dalla Regione, due in caso di due Regioni; 3. un componente designato dal sindaco di ciascuna delle città metropolitane, se presenti nel sistema portuale; 4. un componente designato dal sindaco di ciascuna città ex Autorità portuale, se presenti nel sistema portuale; 5. un rappresentante dell’Autorità marittima con voto solo sulle questioni di competenza. Per garantire la coerenza con la
Graziano Delrio: “Un sistema di porti a vantaggio delle imprese e dei passeggeri” 21 gennaio 2016 - “Perché l’Italia sia davvero il porto dell’Europa abbiamo introdotto misure per la semplificazione e la competitività dei nostri porti”. Lo afferma il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ad approvazione avvenuta in Consiglio dei Ministri del decreto di riorganizzazione dei porti italiani in attuazione della “Legge Madia”. “I porti italiani ora faranno sistema – spiega Delrio – si compiono scelte strategiche, si semplificano i processi. La sfida è quella del confronto con le grandi potenze portuali del mondo, il Nord Europa, il Nord Africa, il Pireo, il Far East”. “La Risorsa Mare torna centrale in Italia. Queste innovazioni servono a rendere concreta quella ‘cura dell’acqua’ che abbiamo avviato e a valorizzare il Sistema Mare, che è uno dei nostri principali asset economici, attraverso il quale transita il 70% delle merci italiane”. “Si tratta di innovazioni e miglioramento di servizi che chiedono le imprese italiane d’eccellenza, piccole o grandi, quel Made in Italy che il mondo ammira, che chiedono i milioni di passeggeri che vogliono venire a visitare il nostro Paese. Il nuovo sistema sarà a vantaggio di imprese e cittadini e per la crescita del Paese”. strategia nazionale viene istituito al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il Tavolo nazionale di coordinamento delle Autorità di Sistema Portuale. Per il necessario dialogo con i soggetti economici e sociali attivi nei porti è previsto in ciascuna Autorità di Sistema Portuale un Tavolo di Partenariato della Risorsa Mare, con funzioni consultive di partenariato economico-sociale. Le Autorità potranno avvalersi, all’interno del sistema portuale, di Uffici territoriali di Scalo, nelle sedi delle attuali Autorità portuali, con compiti istruttori e di proposta su materie locali e con altri compiti amministrativi, di vigilanza e decisionali propri. - Le altre azioni in corso per la logistica e portualità Molti sono, oggi, gli strumenti su logistica e portualità messi in campo dal Mit che rafforzano i
porti per affrontare le sfide globali dei porti italiani, quali il raddoppio del Canale di Suez, il gigantismo navale, la necessità di attrazione di investimenti e di grandi partnership industriali, aumento della concorrenza in Nord Europa, Nord Africa, Pireo, area Baltica, Far East. Le altre azioni in corso: - semplificazioni su escavi e dragaggi nel Collegato ambientale - collegamenti “ultimo miglio”: all’interno del contratto Rfi sono stati attivati diversi collegamenti ferroviari portuali - revisione dei progetti superati e sblocco degli investimenti - ferrobonus e marebonus: 200 milioni di incentivi nella Legge di Stabilità 2016. Slide “Nuovi sistemi portuali per la crescita del Paese” Elenco delle nuove Autorità di sistema portuale Cartina delle nuove Autorità di sistema portuale
Aumentano i casi di Norovirus a bordo delle navi da crociera
Miami, 23 gennaio 2016. Il primo focolaio di norovirus su una nave da crociera individuata in un porto degli Stati Uniti per quest’anno è stato segnalato dai Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) del Governo Usa. La ”Crown Princess” appena tornata a Los Angeles dopo una crociera di due settimana dal 3 al 18 gennaio 2016. Sono 180 dei 3.060 passeggeri (5,88%) a bordo della nave da crociera che erano ammalati con sintomi di vomito e diarrea. 24 invece dei 1.168 membri dell’equipaggio (2,05%) si sono ammalati con sintomi gastrointestinali come il CDC ha confermato sono stati a causa del Norovirus. Potete leggere il rapporto CDC in coda a questa notizia. Nel corso del periodo di sei anni, a partire dal 2010 alla data corrente, la Princess Cruises ha registrato il maggior numero il Norovirus focolai sulle sue navi da crociera, secondo il CDC. Princess ha registrato diciannove (19) casi alla CDC durante questo periodo di tempo. Navi di crociera della Carnival hanno segnalato solo due (2) casi nello stesso periodo di tempo. Celebrity Cruises ha segnalato 15 casi, mentre Royal Caribbean ha segnalato 9 casi. HAL registra anch’essa un numero alto (12) durante il periodo di tempo 2010-2016. Cunard ne ha riferito 4; NCL 3; Oceania 3 e Crystal 2.
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Legislatura 17ª – Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause del disastro del traghetto Moby Prince-Resoconto sommario n. 5 del 26/01/2016 Netta ripresa dei traffici merci e passeggeri nello scalo di Porto Empedocle, in base ai dati registrati nel corso del 2015 dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera
Roma 26 gennaio 2016 – Prime battute in questa audizione,tesa ad appurare dei motivi che causarono l’affondamento della ”carcassa” della nave traghetto ”Moby Prince” ormeggiata da 8 anni ad una banchina del porto livornese,dopo la collisione appena fuori dal porto avvenuta nel 1991,causando la morte di 140 persone. 5ª Seduta PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAI Interviene il responsabile della Direzione Sicurezza e Ambiente dell’Autorità portuale di Livorno, ingegner Giovanni Motta. La seduta inizia alle ore 13 SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI Il PRESIDENTE avverte che della seduta odierna verrà redatto il resoconto sommario ed il resoconto stenografico. Ai sensi dell’articolo 13, comma 5, del Regolamento interno, comunica che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l’attivazione dell’impianto audiovisivo a circuito chiuso e sul canale televisivo del Senato. Chiede all’ audito e ai commissari se ritengano che debbano essere secretati i loro interventi. L’audito e i commissari avranno la possibilità di chiedere in qualsiasi momento la chiusura della trasmissione audio-video e la segretazione dell’audizione o parte di essa, qualora ritengano di riferire alla Commissione fatti o circostanze che non debbano essere divulgati. A norma dell’art. 13 del Regolamento
interno, precisa che è la Commissione a decidere su un’eventuale richiesta in tal senso. Audizione del responsabile della Direzione Sicurezza e Ambiente dell’Autorità portuale di Livorno, ingegner Giovanni Motta. L’ingegner MOTTA premette che l’Autorità portuale non esisteva nel 1991 e che fino al 1995 la competenza sugli spazi del porto spettava interamente alla Capitaneria. Dichiara che lo stato attuale dei luoghi del porto di Livorno coincide con quello del 1991, sebbene i lavori di ristrutturazione ne abbiano ampliato la capacità ricettiva. Il senatore FILIPPI (PD) chiede perché il relitto del Moby Prince sia stato distrutto e non conservato per ulteriori indagini. L’ingegner MOTTA evidenzia che il relitto del traghetto è stato oggetto di indagine dei periti della magistratura e delle parti civili per molto tempo. L’Autorità portuale, dovendo iniziare i lavori di ristrutturazione della sponda est, chiese all’autorità giudiziaria il dissequestro del relitto, in modo da obbligare l’armatore a provvedere alla sua rimozione dalla banchina. A seguito dell’affondamento del relitto nell’aprile del 1998, il Tribunale ne dispose il dissequestro. Il senatore MATTEOLI (FI-PdL XVII) domanda quali provvedimenti siano stati presi nel tempo per evitare il ripetersi di tragedie analoghe a quella del Moby Prince. Il senatore PEGORER (PD) chiede chiarimenti sulle modalità di affondamento del relitto del traghetto. L’ingegner MOTTA sottolinea come l’Autorità portuale sia competente per legge in tutti i servizi che si svolgono lungo le banchine, mentre per la sicurezza della navigazione è competente la Capitaneria di porto. Assicura gli importanti miglioramenti delle con-
Idra Porto s.r.l. Servizio idrico Piazzale Pisacane
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dizioni di navigazione in rada introdotti recentemente. Ricorda che la situazione del Moby Prince nel 1998 non presentava possibilità di recupero. La sua stabilità era messa continuamente in crisi dalle sollecitazioni provocate dal traffico delle imbarcazioni in porto. Ciò determinò la necessità di un monitoraggio costante del relitto da parte dell’Autorità portuale e dei Vigili del fuoco per evitare sversamenti di materiali inquinanti in mare. Il senatore FLORIS (FI-PdL XVII) domanda se la Autorità giudiziaria verificasse lo stato del relitto ormeggiato in banchina. Il senatore FILIPPI (PD) chiede notizie sulla disciplina di regolamentazione del traffico navale in entrata ed in uscita dal porto. Il senatore COLLINA (PD) pone attenzione sull’individuazione delle cause che determinarono l’affondamento del Moby Prince. L’ingegner MOTTA ricorda che le condizioni di stabilità del traghetto peggiorarono rapidamente nell’aprile del 1998. Fino a quel momento il relitto era sotto custodia giudiziaria della Capitaneria di porto e non poteva essere oggetto di interventi che ne salvaguardassero la stabilità. La disciplina generale del traffico navale in entrata e in uscita dal porto risale agli anni ’50 e la Capitaneria di porto interviene con propri atti di fronte a situazioni particolari, come il trasporto di merci pericolose. SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE Sulla base delle indicazioni dell’Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, tenuto il 20 gennaio scorso, il PRESIDENTE informa del prossimo ciclo di audizioni. La seduta termina alle ore 14
Porto Empedocle, 23 gennaio 2016 – Sono state 90 le navi mercantili giunte nello scalo, con lieve flessione del 6% compensata dall’approdo di unità con più elevata capacità di carico. Generale incremento delle quantità sbarcate, sia per le merci tradizionali (+ 5% per il pet-coke) che per nuove tipologie di traffico (nocciolino di sansa, perlite, componenti di torre eoliche), solo l’olio combustibile denso conferma il trend negativo (oltre 70% in meno) dopo la riconversione a turbogas della centrale Enel. L’imbarco di sale industriale destinato all’esportazione vanta un consistente aumento (+ 73%), grazie anche all’impiego di navi di maggiore stazza. In controtendenza il settore crocieristico che, rispetto al 2014, mantiene quasi invariato il numero di navi in arrivo ma registra la diminuzione di quasi i due terzi dei passeggeri in transito a causa dell’impiego di unità di ridotte dimensioni. Deciso incremento, infine, nel numero di passeggeri sbarcati (oltre il doppio su base annua, con sensibile aumento del numero di migranti trasferiti via mare da Lampedusa) e imbarcati (più della metà negli ultimi dodici mesi) a bordo di traghetti e aliscafi in servizio di linea per le isole Pelagie La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle sta completando una serie di incontri con gli operatori interessati, le agenzie marittime e le competenti amministrazioni al fine di disciplinare opportunamente tutti gli aspetti legati alla sicurezza (safety e security), alla circolazione stradale in ambito portuale ed all’ordinato andamento dei servizi tecniconautici a seguito della recente immissione in servizio di linea per le isole Pelagie di un secondo traghetto, e sta altresì predisponendo l’avvio del nuovo sistema informatico che permetterà nel giro di pochi giorni di espletare le formalità di arrivo e partenza delle navi esclusivamente in maniera telematica, con una semplice e-mail, con l’obiettivo di snellire ed armonizzare le procedure e di favorire l’utenza riducendo al minimo i tempi di trattazione delle pratiche.
Il 2015, un anno record per Valletta Cruise Port La Valletta, 20 Gennaio 2016 – Nel 2015 un forte aumento del numero di movimenti passeggeri è stato registrato rispetto all’anno precedente. Un totale di 668,277 passeggeri movimentati sono stati registrati su 306 navi da crociera (2015) chiamata La Valletta. Ciò significa un aumento di 150,683 passeggeri pari ad un aumento del 29,1% rispetto all’anno precedente (2014). Il precedente record è stato fissato nel 2012, con 608,786 passeggeri movimentati. Come per le statistiche NSO, che escludono l’imbarco ai passeggeri, i passeggeri sbarcati 2015 ammontano a 600.156 (2014: 471.554). Ciò supera il precedente anno record del 2012 (562.812), di circa il 6%. Il più grande componente operativo rimane porto di scalo, pari al 79% del movimento passeggeri. Operazioni Homeport pari al 21% dei movimenti totali passeggeri. Il mese più trafficato nel 2015 e’ stato ottobre con un movimento di 105.164 passeggeri pari al 15,7% del movimento passeggeri di tutto l’anno. Nel corso dell’anno, il giorno più trafficato è stato il 22 luglio, con oltre 13.500 passeggeri. Questo è stato davvero un operazione difficile, soprattutto perché due navi, la MSC Fantasia e la Costa Neoclassica erano ormeggiate contemporaneamente a Boiler Wharf e Lab Wharf. Stephen Xuereb, CEO di Valletta Cruise Port ha detto, “Migliorare le infrastrutture lungo le banchine 4/5 e una proposta di prolungamento verso Barriera Wharf è fondamentale per la continua crescita del settore a La Valletta. Valletta Cruise Port sta attualmente lavorando su questi piani al fine di affrontare le sfide che ci attendono.Il 2016 sara’ un anno molto promettente e La Valletta prevede di dare il benvenuto ad oltre 740.000 passeggeri movimentati. E ‘ davvero un momento emozionante per Valletta Cruise Port “.
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Comitato Portuale: il porto di Napoli è nel POR 2014-2020. La UE vincola i fondi del Grande Progetto del porto di Napoli
Napoli, 21 gennaio 2016 – Lo scalo partenopeo è nel programma dei fondi destinati dall’Unione Europea al Grande Progetto. La Regione Campania, rappresentata da Presidente della Commissione Trasporti, Luca Cascone ha comunicato ai componenti del Comitato Portuale che i fondi previsti nel Grande Progetto per il porto di Napoli sono confermati e soprattutto vincolati alla realizzazione delle opere già previste. La seduta del Comitato Portuale si è aperta con l’importante e attesa comunicazione fornita prima dal Commissario Straordinario Antonio Basile e confermata dall’intervento del rap-
presentante della Regione Campania. La svolta è giunta grazie ad un lavoro di approfondimento svoltosi in queste settimane tra gli uffici dell’Autorità Portuale e della Regione e definiti in una riunione tenutasi nell’ufficio di presidenza dell’Autorità Portuale prima dell’inizio della seduta odierna. Un’azione di coordinamento supportata, soprattutto nell’ultimo periodo, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Gli incontri- ha spiegato il Commissario Antonio Basile- sono serviti a chiarire alcuni aspetti legati al bilancio di previsione 2016 relativamente agli investimenti e ai conseguenti im-
pegni di spesa per le opere da inserire nell’elenco annuale e nel programma triennale allegati al documento contabile. La Regione ha precisato che non solo nel POR 2014-2020 sono stati assegnati al porto di Napoli i fondi del Grande Progetto ma anche che sono vincolati. Non potranno essere destinati ad altro” Come si ricorderà a fine dicembre il Comitato Portuale aveva rinviato l’approvazione del bilancio di previsione 2016 perché non c’era certezza sull’assegnazione dei fondi del Grande Progetto all’Autorità Portuale. La comunicazione di questa mattina e le verifiche effettuate anche in sede di Commissione Europea hanno fornito decisive rassicurazioni sulle possibilità di lavorare alla realizzazione delle opere previste consentendo di inserirle, alla voce investimenti, nel bilancio di previsione 2016. Il Comitato odierno è stata caratterizzato dalla straordinaria sinergia tra le Istituzioni che si sono strette intorno alle sorti del porto di Napoli, nella consapevolezza che solo l’unione può garantire l’effettivo recupero di produttività che lo scalo merita. La riunione si è quindi chiusa con l’accoglimento della proposta del Commissario Antonio Basile di aggiornare al 4 febbraio la seduta per l’approvazione del bilancio di previsione 2016 insieme all’elenco annuale e al programma triennale delle opere.
In uscita l’edizione dell’Annuario Marittimo Regione Campania Anno 2016. fondato nel 1958! Napoli, 14 gennaio 2016 – “Un occhio in più sul mondo marittimo-portuale”: questo lo slogan dell’edizione 2016 dell’Annuario Marittimo. Una pubblicazione divenuta tradizionale e che si è resa indispensabile non soltanto per gli addetti ai lavori, ma a quanti operano e gravitano nel mondo marittimo, portuale e nautico. L’Annuario Marittimo è nella tradizione e storia della editoria marittima in Campania ed unica nel suo genere.Autentico strumento di lavoro, esso ripropone per il 58° anno consecutivo di vita, il suo contenuto prezioso ed aggiornato: 3.000 nominativi suddivisi in 115 categorie. Il volume, in vita oltre mezzo secolo, contiene una minuziosa, precisa e completa rassegna di tutti gli operatori delle attività marittime della Campania, elencati per categorie: dagli armatori, ai cantieri navali e nautici, dalle agenzie marittime a quelle turistiche, dalle officine navali ai mediatori marittimi, enti, bacini di carenaggio, forniture navali di medicinali, viveri, ecc. Per informazioni : Annuario Marittimo Regione Campania Direzione: Calata Vittorio Veneto (palazzina ex USO) – 80133 Porto di Napoli Tel. 081 5886023 –
ANNO 54° - N°1 - GENNAIO 2016
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Direzione Marittima di Napoli: resoconto attività Anno 2015 Napoli, 20 gennaio 2016 – L’anno 2015 ha visto il personale della Direzione Marittima della Campania, che comprende oltre alla Capitaneria di Napoli, le Capitanerie di porto di Salerno, Castellammare di Stabia e Torre del Greco, impegnato in un’intensissima attività atta ad assicurare l’efficiente e costante assolvimento delle proprie missioni istituzionali. Le articolazioni della Guardia Costiera dislocate sull’intero territorio regionale sono riuscite a garantire elevatissimi livelli di efficienza e di prontezza operativa che hanno consentito di poter rispondere, in ogni occasione, alle istanze della collettività e delle istituzioni valorizzando sempre più il proprio ruolo di Tutor di quella pluralità interessi di primaria rilevanza costituzionale avuto particolare riguardo alla: ricerca e soccorso e salvaguardia della vita umana in mare (SAR) alla conservazione e valorizzazione delle Aree Marine Protette (AMP, PSIC, SIC, ZBS, ecc.), delle zone speciali di protezione e delle zone marine protette, nonché della tutela della biodiversità; al controllo e monitoraggio del traffico dei rifiuti; alla tutela delle risorse idriche; alla sorveglianza, monitoraggio e recupero delle condizioni ambientali conformi agli interessi fondamentali della collettività e dell’impatto sull’ambiente, con particolare riferimento alla prevenzione e repressione delle violazioni compiute in danno dell’ecosistema marino costiero; alla lotta all’abusivismo demaniale marittimo ed al riequilibrio degli assetti territoriali soggiacenti a particolari aggressioni e devastazioni da parte della criminalità organizzata; al più generale ambito della sicurezza marittima. Nel corso del 2015 sono state effettuate 399 operazioni SAR che hanno consentito di soccorrere 864 persone. 23067 i controlli effettuati in materia di demanio, inquinamento, scarichi, occupazioni abusive, 12703 i controlli in materia di pesca e 13754 quelli sul diporto nautico. A fronte dei controlli effettuati per la prevenzione e la repressione dei reati marittimi, soprattutto nel settore demaniale ed ambientale e di quelli connessi alla tutela del patrimonio ittico, sono stati redatti n°3776 verbali amministrativi, sono state redatte n°550 notizie di reato e conseguentemente sono stati operati n°266 sequestri penali e n°311 sequestri amministrativi. Si riportano di seguito le principali attività ed operazioni poste in essere dalla Direzione Marittima di Napoli durante il 2015: OPERAZIONI SAR MAGGIO Salvati 2 diportisti di origine polacca, di 39 e 74 anni, a 40 miglia a sud ovest di Ischia, al largo di Punta Imperatore che si trovavano a bordo di un’unità in fiamme che è successivamente affondata. GIUGNO nelle acque di Capri, dopo circa sei ore di ricerche, è stato tratto in salvo e in buone condizioni di salute un sub di cui non si avevano più notizie dalla notte precedente. LUGLIO tratti in salvo 5 giovani diportisti che si trovavano a bordo di un’ imbarcazione che si è schiantata sugli scogli antistanti le acque di Ischia. AGOSTO collisione nelle acque antistanti il Marina d’Arechi (SA). A causa della collisione tra due natanti uno degli occupanti è stato tratto in salvo mentre un altro ha perso la vita. un motoscafo in navigazione nel golfo di Napoli, a circa 6 miglia da Capri, è affondato al largo dell’isola. I due occupanti del natante sono stati soccorsi e salvati da una motovedetta della Guardia Costiera di Capri. SETTEMBRE due bagnanti di nazionalità Norvegese sono stati soccorsi nelle acque antistanti la Grotta Verde dell’isola di Capri. Uno dei due, una donna di 56 anni, era in principio di annegamento e manifestava evidenti difficoltà respiratorie. Determinante è stato l’intervento del personale della Guardia Costiera che ha tratto in salvo i due bagnanti. soccorso all’equipaggio ed agli ospiti presenti a bordo, 14 persone, che si trovavano a bordo del M/Y “ANGRA” nelle acque antistanti l’isola di Ischia e che hanno dovuto abbandonare l’unità per l’ incendio verificatosi a bordo nel locale macchine. operazione di soccorso per il passeggero di un’unità da diporto che rischiava di affondare nelle acque antistanti il porto di Sorrento (NA) per una seria avaria al motore della sua barca. soccorsa dalla Guardia Costiera di Ischia la modella Olandese Yfke Sturm caduta da un Jet Surf . OTTOBRE evacuazione medica, nelle
acque antistanti l’isola di Ischia a bordo della nave “Vision Of The Seas – Royal Caribbean” battente bandiera Bahamas, in viaggio dal porto di Salerno in direzione di Barcellona. Salvato un passeggero infartuato di anni 82. DICEMBRE evacuazione medica dalla M/N Costa Mediterranea, che si trovava a circa 70 miglia dal porto di Napoli, a bordo di un velivolo della Guardia Costiera di una passeggera con emorragia e minacce di aborto per il successivo trasferimento presso l’ospedale Cardarelli. la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, soccorreva un sub in difficoltà nelle acque del Banco di Santa Croce del comune di Vico Equense che lamentava i classici sintomi di un principio di embolia. operazione complessa di ricerca e soccorso di due pescatori sportivi partiti alle prime luci dell’alba dal borgo marinari nel comune di Napoli a bordo di un piccolo gozzo in legno. Le attività di ricerca sono durate a pieno regime per 4 giorni e proseguite senza soluzione di continuità nell’ambito delle attività Istituzionali con l’ausilio di tutti i mezzi navali a disposizione della Direzione Marittima nonché i velivoli nella disponibilità del Corpo e delle altre Forze di Polizia e hanno interessato un’ampia area di ricerca. OPERAZIONI DI CONTROLLO DEMANIALE MARITTIMO E AMBIENTALE MARINO OPERAZIONE TERRA PULITA – Capitaneria di porto di Napoli: A seguito di una complessa attività investigativa condotta in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e coordinata dalla DDA di Napoli, è stata portata alla luce una strutturata attività organizzativa interna all’Azienda KUWAIT PETROLEUM S.p,a. finalizzata alla gestione abusiva di ingenti quantitativi di rifiuti pari a oltre 70000 tonnellate di acque oleose nel corso delle attività sono state altresì poste sotto sequestro aree per circa 240000 metri quadri rientranti nel perimetro del deposito fiscale e che presentavano gravissime compromissioni delle matrici ambientali di suolo e sottosuolo. All’esito di detta attività investigativa il giorno 01 dicembre il personale ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo – per equivalente emesso dal GIP del Tribunale di Napoli per un valore di EURO 239.723.305,00 a carico della Soc. KUWAIT. OPERAZIONE MIGLIO D’ORO – Capitaneria di porto di Torre del Greco: Oltre 170 (centosettanta)le fattispecie illecite ambientali portati alla luce nell’area di giurisdizione della Capitaneria di porto di Torre del Greco. Deferimento all’ Autorità Giudiziaria competente dei soggetti individuati quali responsabili della commissione dei reati rilevati e irrogazione di sanzioni amministrative per oltre settecentomila euro. Sequestro di un’ area di oltre 10.000 metri quadrati e di un’area di circa 13.000 mq, ricadenti nel territorio di Torre del Greco, destinate ad uso agricolo, ed illecitamente adibite a discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi ed a cantiere navale di rimessaggio e deposito di unità nautiche. Le imbarcazioni rinvenute sono state poste sotto sequestro ed i soggetti titolari e/o proprietari delle aree, deferiti all’Autorità Giudiziaria. Sequestro, nel mese di agosto, nel comune di Capri di un manufatto abusivo realizzato su area demaniale marittima interdetta per pericolo di caduta massi. La struttura, priva di qualsivoglia titolo autorizzativo, si trovava in una zona accessibile soltanto dal mare e di particolare pregio paesaggistico/ambientale, antistante i faraglioni. Sequestro di un’area di circa 12.000 mq. sita nel Comune di Pontecagnano Faiano (SA) adibita a discarica abusiva, nella quale erano stati illecitamente smaltiti oltre 45.000 mc di rifiuti speciali. Gli stessi provenivano dall’area di cantiere della Rete Ferrovie dello Stato. Sono stati deferiti alla Autorità Giudiziaria 12 soggetti per reati ambientali e paesaggistici, oltre che per i delitti di truffa e frode in pubbliche forniture. Sequestro operato nel Salernitano, all’interno di un’azienda leader a livello internazionale nella produzione confettiera/dolciaria. La ditta immetteva i rifiuti liquidi prodotti dall’attività di lavorazione industriale, senza alcun trattamento, direttamente nel Rio Foce, una delle tre sorgenti del fiume Sarno. Il titolare della azienda è stato deferito
alla competente Autorità Giudiziaria per illeciti di natura ambientale e paesaggistica Sequestro di un’area di circa 400 Km2 (pari a 53 campi da calcio) compresa fra i Comuni di Capaccio, Albanella ed Eboli (SA), percorsa dai fiumi Sele e Calore, all’interno della quale i titolari di 6 aziende agricole zootecniche smaltivano illecitamente i rifiuti speciali prodotti dall’attività esercitata. L’attività è stata condotta anche attraverso l’ausilio di un elicottero AW139 del Corpo. 4 aziende sono state sottoposte a sequestro, contestando anche la commissione dei cd. «delitti ambientali» da ultimo introdotti dal Legislatore nel sistema penale. Attività di verifica intensa e massiva sulle strutture alberghiere e termali dell’isola di Ischia circa l’assenza ovvero la non vigenza di autorizzazioni allo scarico in pubblica fognatura al suolo ovvero in mare, dalla quale sono emerse, a carico dei titolari di 14 strutture alberghiere ipotesi penalmente rilevanti di danno ambientale e di smaltimento illecito e gestione di rifiuti, anche sanitari, non autorizzata. Attività di controllo sul trasporto illecito di rottami ferrosi sull’isola di Ischia – denunciato trasportatore abusivo a bordo di un autocarro intento al trasporto rottami ferrosi (CER 20.01.40). Nel corso del controllo a bordo vi erano circa 400 kg di rifiuti e rottami ferrosi non pericolosi destinati presumibilmente alla vendita o allo smaltimento illecito. I predetti rifiuti venivano trasportati senza alcun titolo autorizzativo, all’AG per attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione. Operazione eseguita nel mese di Luglio nel porto di Ischia per la pulizia dei fondali. Sono stati recuperati diversi rifiuti, alcuni pericolosi, quali: pneumatici, vasi, materiale ferroso, cime, sanitari, batterie ed altri rifiuti per un quantitativo pari a 5 mc circa. Sequestro di aree demaniali marittime impiegate quali lidi lungo il litorale Domitio per un totale di 52 stabilimenti sequestrati. I titolari, deferiti all’Autortià Giudiziaria risultavano privi di qualsivoglia titolo autorizzativo per l’occupazione degli spazi demaniali. OPERAZIONI DI CONTROLLO SULLA FILIERA ALIMENTARE DEI PRODOTTI ITTICI E DEGLI STOCK PROTETTI Nel corso dell’intensa attività investigativa sono state condotte diverse operazioni di polizia che hanno evitato la somministrazione al consumatore finale di prodotti ittici alterati, scaduti, conservati in cattivo stato e di provenienza non documentata. Le attività hanno portato al sequestro, di: 230 Tonnellate di prodotti ittici freschi e congelati nonché 140 tonnellate di prodotti alimentari di vario genere. Napoli - sequestro di 15 Tonnellate di Cozze in un centro di ingrosso di molluschi. Tali cozze erano provenienti da zone di mare ove vigeva il divieto di raccolta per inquinamento e pronte per essere commercializzate presso la Grande Distribuzione Napoli – sequestro di 5,5 Tonnellate di Tonno Rosso (specie ittica protetta) smantellando una vera e propria organizzazione criminale tra la Sicilia e la Campania tesa al commercio illegale di tale specie ittica Torre del Greco – sequestro di un impianto abusivo di mitilicoltura di oltre 28.000 mq insistenti lungo la fascia costiero/litoranea vesuviana. Pozzuoli – sequestro di 7 tonnellate di anguille, nel comune di San Marcellino (CE), rinvenute presso un allevamento realizzato abusivamente all’interno di un edificio adibita a privata abitazione. DATTERI DI MARE (lithophaga lithofhaga) Gennaio : sequestro di 10 KG di datteri di mare in località “La Palombara nel comune di Castellammare; sequestro di 15 kg di datteri di mare in località “Le Calcare” del comune di Vico Equense; Marzo: sequestro di 3 kg di datteri di mare in località “Bikini” del Comune di Vico Equense; Novembre: - sequestro di 4 kg di datteri di mare in località “Famous Beach” del comune di Vico Equense; Dicembre: Sequestro di 68 kg di datteri di mare presso l’abitazione di un privato nel comune di Castellammare di Stabia; Sequestro di 87 kg di datteri di mare in località ex Colonia Ferrovieri nel comune di Castellammare di Stabia;
Industria marittima è confusa circa il rinvio delle regole MEPC.227 (64) Bedford, 21 gennaio 2016 Grande confusione che circonda la data di entrata in vigore del MEPC 227 (64), il regolamento modificato che disciplina lo scarico delle acque reflue in mare con navi con nuovi requisiti, potrebbe vedere alcuni armatori che rientrare nel divieto delle nuove regole. Mark Beavis, l’Amministratore Delegato di ACO Marine, uno dei principali fornitori di MEPC.227 (64) sistemi di trattamento delle acque reflue conformi, ritiene che ogni ulteriore ritardo da parte del Comitato Marine per la protezione dell’IMO (MEPC) annunciando formalmente una nuova data che creerà ulteriore confusione . “Un certo numero di armatori ritengono l’entrata in vigore differita se si applica MEPC.227 (64) nella sua interezza, altri diversamente.Per l ‘Organizzazione Marittima Internazionale, il suo MEPC 68 e’ solo rinviato la data di entrata in vigore dei requisiti di scarico delle acque reflue della ‘zona speciale’. Il resto del regolamento resta ancora in vigore. ” Secondo un aggiornamento di legge pubblicato nel numero di dicembre 2015 di Class News del Lloyd Register: “L’ entrata in vigore dei requisiti di cui all’allegato IV MARPOL vietano alle navi passeggeri che si scarichi delle acque reflue nell’area speciale del Mar Baltico (ogni zona speciale IMO designate era destinato ad applicare alle navi nuove a partire dal 1 ° gennaio 2016. Tuttavia, un ritardo nella organizzazione e / o confermare le strutture di accoglienza nei nove Stati del Mar Baltico significa che l’area speciale non può entrare in vigore in questa data. Pertanto, MEPC dell’IMO ha accettato in linea di principio (cioè senza modificare formalmente MARPOL allegato ancora IV) per implementare i requisiti a partire dal 1 ° giugno, 2019 (e dal 1 ° giugno, 2021, per le navi esistenti). Le navi diverse dalle navi passeggeri che devono ancora essere conformi alla risoluzione MEPC.227 (64) test delle prestazioni e requisiti standard (escluso lo standard dell’azoto e del fosforo) dal 1 gennaio 2016, anche se questo è conforme alla conferma finale a MEPC 69 [aprile]. ” “Non credo che l’ IMO ha fatto alcun annuncio ufficiale circa le date del giugno 2019 e giugno 2021, in modo che il settore è ancora al buio su questo”, ha detto Beavis. “Ciò nonostante, i proprietari di navi passeggeri che operano in” zone speciali “non dovrebbero usare il rinvio dell’IMO di rinviare l’installazione di MEPC.227 (64) [compresa la sezione 4.2] impianto di trattamento conforme. “Attualmente il Mar Baltico è l’unica zona speciale designato dall’ IMO, ma altre aree stanno applicando per uno speciale status di zona e così non ci sarebbe un impatto più ampio sulle operazioni delle navi passeggeri. Armatori e cantieri hanno bisogno realmente di iniziare, specificando ora, se si vuole rispettare le nuove regole in tempo “, ha aggiunto.
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