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Con A.L.I.S. sempre più vicino il rilancio del Mezzogiorno
Riperimetrazione SIN: Passo decisivo per sviluppo industriale del porto
Da gennaio a maggio 2017 in crescita i traffici portuali a Napoli e a Salerno nei primi 5 mesi
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Ennio Cascetta nominato Amministratore Unico di Rete Autostrade Mediterranee Spa Roma, 18 luglio 2017 – L’Assemblea degli azionisti di Rete Autostrade Mediterranee Spa (RAM), società in house del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a capitale interamente detenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha nominato Amministratore Unico il professor ingegnere Ennio Cascetta. Professore ordinario di Pianificazione dei Sistemi di Trasporto presso l’Università Federico II di Napoli e docente presso il Massachussetts Institute of Technology, l’ing. Cascetta è Presidente di Metropolitana di Napoli Spa. Da ottobre 2015 a giugno 2017 è stato Coordinatore della Struttura tecnica di Missione per l’indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l’Alta Sorveglianza del MIT. È stato presidente della Società Italiana di Politica dei Trasporti dal 2013 al 2015. Dal 2005 al 2010 è stato Coordinatore della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome; dal 2000 al 2010 Assessore ai Trasporti della Regione Campania. Con il passaggio da un Consiglio di Amministrazione composto da tre membri all’Amministratore Unico Continua a pag. 2 ☛
Alla presidenza di Confitarma il Consiglio designa Mario Mattioli
Prima di tre Car Carrier, la ”Grande Baltimora” Napoli, 19 luglio 2017 - Due giorni fa è stata consegnata al Gruppo Grimaldi la la prima e nuova car carrier “Grande Baltimora” dopo l’ordine firmato due anni fa per la costruzione di tre nuove navi. Il Gruppo Grimaldi ha recentemente siglato un ulteriore accordo per la costruzione di tre nuove navi della categoria PCTC (Pure Car Truck
Carriers), con il cantiere cinese Jinling, per un investimento totale di 165 milioni di dollari. Il contratto prevede anche l’opzione per la costruzione di un’unità aggiuntiva. Con consegna prevista nel 2017, le tre nuove unità verranno impiegate nelle rotte che Continua a pag. 2 ☛
Controlli serrati alle “Carrette del Mare”: fermata nave olandese per avaria ai sistemi di informazione per La Sicurezza Napoli, 18 luglio 2017 - La Guardia Costiera di Napoli – Nucleo Port State Control, ha emanato nella giornata di ieri un provvedimento di fermo a carico della nave da carico generale denominata “VICTORIABORG”, a seguito dei controlli del “nucleo ispettivo” di Napoli, nel corso dei quali veniva rilevata l’avaria dell’apparato NAVTEX, nonché altre deficienze inerenti la scarsa preparazione dell’equipaggio a fronteggiare una emergenza in caso di incendio a bordo. Tale avaria, peraltro, non era stata comunicata dal comando di bordo all’Autorità dello Stato di approdo in violazione della normativa vigente, che impone l’obbligo di comunicazione all’Autorità Marittima del porto di scalo in caso di difetti di apparati di bordo riguardanti la sicurezza della navigazione. Al momento l’unità risulta ancora ferma nel porto di Napoli, in attesa degli accertamenti da parte del BUREAU VERITAS e del LLOYD REGISTER, organismi riconosciuti responsabili della certificazione nave. Giova ricordare che il Nucleo PSC della Capitaneria di Porto di Napoli, guidata dall’Ammiraglio Arturo FARAONE, ha da sempre profuso notevoli
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Roma, 11 luglio 2017 – Questa mattina a Roma, presieduto da Emanuele Grimaldi, si è riunito il nuovo Consiglio eletto dall’Assemblea della Confederazione il 20 giugno scorso. A seguito delle dimissioni di due Consiglieri, sono entrati a far parte del Consiglio Antonio Morfini e Bruno Musso. L’attuale presidente dei Giovani Armatori, Andrea Garolla di Bard, risultato primo dei non eletti, verrà cooptato dal Consiglio dopo l’elezione del nuovo presidente dei GGA. Si è quindi aperta una lunga discussione sull’attuale difficile situazione che si è venuta a creare nell’ambito dell’Associazione, soprattutto a seguito delle dimissioni di importanti gruppi armatoriali. Nonostante siano state espresse posizioni diverse, unanimemente è stata sottolineata la priorità di unità dell’associazione, quale fattore indispensabile per la sua forza e autorevolezza, e la volontà di proseguire nell’azione di recupero dei soci dimissionari. Successivamente, la Commissione di Designazione ha svolto la Relazione sui risultati delle consultazioni, terminate il 23 giugno, da cui è emerso che il candidato ad aver ottenuto la maggioranza Continua a pag. 4 ☛
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DALLA PRIMA PAGINA GRANDE BALTIMORA collegano il Mediterraneo con il Nord America, linee utilizzate prevalentemente per l’esportazione di veicoli del gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobiles) verso i mercati statunitense e canadese. Le nuove navi saranno dotate di otto ponti, quattro fissi e quattro mobili, rendendole capaci di trasportare 6.700 auto. “Con questo nuovo ordine si rinnova la flotta car carrier del nostro Gruppo, per soddisfare le nuove esigenze del mercato”, commentano con orgoglio il Presidente del Gruppo Grimaldi, Gianluca Grimaldi, insieme agli Amministratori Delegati, Emanuele Grimaldi e
ENNIO CASCETTA cambia il modello di governance della società. Tale provvedimento conferisce a RAM un modello organizzativo ulteriormente snello e flessibile, in linea con il percorso di efficientamento portato avanti nell’ultimo triennio. Positivi i risultati di bilancio dell’esercizio 2016 L’Assemblea, riunitasi lo scorso 15 giugno, ha contestualmente approvato il bilancio di RAM per l’esercizio 2016. Positivi i risultati, con utile pari a 79.525 euro (+89% rispetto al 2015); 13 sono i progetti comunitari aggiudicati a valere sul Programma CEF e altri Programmi europei della società.
Diego Pacella. “Si rafforzerà inoltre la collaborazione con il cantiere cinese Jinling, con il quale abbiamo già recentemente lavorato per la costruzione di sei modernissime navi ro-ro ice class”, concludono gli esponenti del vertice del gruppo partenopeo. Il gruppo partenopeo completa il programma di potenziamento della propria flotta car carrier, prevedendo dunque la costruzione di otto nuove unità con l’opzione per ulteriori otto. Oltre a questa tipologia di navi, l’attuale portafoglio ordini del Gruppo prevede anche la consegna entro fine anno di due navi con/ro, ultime di una commessa di sei unità in costruzione presso cantieri coreani, tutte destinate ai collegamenti del Gruppo tra l’Europa e il West Africa.
Anche nel 2016 RAM ha proseguito il lavoro svolto in supporto al MIT per l’attuazione del Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica, ha operato per l’attuazione dei progetti comunitari per lo sviluppo delle grandi infrastrutture e reti di comunicazione transnazionali e promosso interventi in materia di Green e Smart Port. La società ha, inoltre, proseguito il lavoro della gestione operativa degli incentivi per le imprese di autotrasporto e ha contribuito
alla progettazione delle misure a favore dell’intermodalità mare-ferro e mare-strada per la predisposizione dei regolamenti Marebonus e Ferrobonus. I risultati confermano RAM come una società virtuosa, capace di essere partner operativo del Ministero e del territorio per lo sviluppo di una progettualità sostenibile del punto di vista tecnico, economico-finanziario, sociale, ambientale per il sistema portuale e logistico, integrata nello scenario “allargato” del
CONFITARMA delle preferenze è il Consigliere Mario Mattioli. Dopo l’illustrazione del programma del candidato Presidente, i Consiglieri hanno proceduto alla votazione a scrutinio segreto del nominativo da proporre all’Assemblea. Mario Mattioli ha ottenuto un’ampissima maggioranza, pari a circa l’85% dei voti. Infine, il Consiglio ha deliberato di convocare a fine settembre l’Assemblea che dovrà procedere all’elezione del Presidente.
l’INForMaTore NaVale di Napoli Giornale Marittimo È un periodico edito dalla EDI.MAR. sas di Gennaro Scotto Pagliara Direttore Responsabile GeNNaro SCoTTo paGlIara Condirettore: SIlVIo SCoTTo paGlIara Sede: Stazione Marittima (Porto), 80133 Napoli Direzione, redazione e pubblicità: Calata Vitt. Veneto (ex manufatto USO) Tel. e Fax: 081-203633 e-mail: gescotto@tin.it Registrazione presso il Tribunale di Napoli n° 1716 del 18/7/1964. Registro Nazionale della Stampa n° 9504 Spedizione in abbonamento postale
Impaginazione e grafica eDIMar sas. Stampa: Stampaprint ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA Pubblicazione iscritta al Centro Nazionale ISDS (International Serials Data System) del Consiglio Nazionale Ricerche con il numero di codice ISSN 0393-9952. Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n° 5707 Responsabile del trattamento dei dati personali (D.Lgs.196/2003) Gennaro Scotto pagliara Direttore dell’Informatore Navale di Napoli
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Con A.L.I.S. sempre più vicino il rilancio del Mezzogiorno
Guido Grimaldi
Napoli, 17 luglio 2017 – Per la prima volta la grande impresa del Nord Italia si confronta direttamente con il mondo dell’autotrasporto e dell’intermodalità. Oggi, presso il centro convegni della Stazione Marittima, gli imprenditori di colossi di fama internazionale quali Acqua Sant’Anna, IVECO, DHL e gruppo Veronesi si sono incontrati con gli oltre 1.000 delegati del settore dei trasporti nella grande conferenza organizzata da A.L.I.S.-Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile dal titolo “Il rilancio del Mezzogiorno attraverso la logistica intermodale sostenibile”. Un parterre d’eccezione e numerosi relatori in grado di contribuire realmente alla crescita del nostro Paese. Tra le presenze più prestigiose il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini. Anche i Presidenti di numerose Autorità di Sistemi Portuali e i massimi vertici del Governo hanno, infatti, dato il loro contributo al dibattito su una grande sfida: lo sviluppo del Sud Italia. Guido Grimaldi, Presidente di A.L.I.S., ha aperto il confronto introducendo il grande tema del convegno, la ripresa delle aziende del Sud attraverso la sinergia dei trasporti. Sinergia che mira essenzialmente alla riduzione del costo logistico, attualmente troppo caro e quindi non competitivo a livello internazionale. “L’Italia non potrà crescere se non cresce il Mezzogiorno – ha dichiarato – perché il rilancio del meridione del nostro Paese favorirà non solo le aziende del Sud ma anche quelle del Nord Italia. Con lo sviluppo infrastrutturale e dei trasporti tutte le aziende della penisola potranno realmente ampliare i loro mercati di riferimento”. Ha quindi proseguito: “Questo grande convegno ha come obiettivo quello di far sentire forte e chiara la nostra voce, voce di tante aziende che vogliono crescere e far crescere l’occupazione in Italia”. Tra i 25 relatori nella parte iniziale del convegno sono intervenuti Alberto Bertone, Presidente di Acqua Sant’Anna, Alberto Nobis, Amministratore Delegato di DHL Express Italia, Pierre Lahutte, Brand President di IVECO e Massimo Zanin, Amministratore Delegato di Feed – Gruppo Veronesi; il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il Presidente di RINA S.p.a., Ugo Salerno, il Vice Presidente International Chamber of Shipping, Emanuele Grimaldi hanno dato il loro autorevole contributo per la parte istituzionale, mentre la portualità è stata rappresentata da Pietro Spirito, Presidente di Adsp Mar Tirreno Centrale, Pino Musolino, Presidente Adsp Mar Adriatico Settentrionale, Stefano Corsini, Presidente Adsp Mar Tirreno Settentrionale, Ugo Patroni Griffi, Presidente Adsp Mar Adriatico Meridionale, Andrea Annunziata, Presidente Adsp Mar di Sicilia Orientale, Sergio Prete, Presidente Adsp Mar Ionio e
Francesco Maria Di Majo, Presidente Adsp Mar Tirreno Centro Settentrionale. L’evento è stato moderato dall’autorevole Bruno Vespa. La conferenza si è articolata in 3 sessioni. La prima, dall’impronta decisamente imprenditoriale, è stata dedicata a “L’evoluzione del trasporto e della logistica attraverso la modalità sostenibile”, la seconda, intitolata proprio il “Rilancio del Mezzogiorno”, ha avuto una connotazione fortemente istituzionale. Il convegno si è concluso, nel pomeriggio, con Il Salotto dell’ALIS, nel quale sono stati affrontati temi legati al nuovo modo di fare sistema in ambito portuale. “A.L.I.S. è realmente l’espressione di un’Italia in movimento – ha ricordato il Presidente dell’Associazione Logistica – Tutti insieme siamo una forza capace di dare risposte concrete al settore della logistica intermodale, espressione di un Paese che vuole promuovere lo sviluppo del trasporto combinato ecosostenibile”. A neanche un anno dalla sua costituzione A.L.I.S., conta più di 1.200 aziende associate, oltre alla partecipazione di Enti Istituzionali e di Autorità di Sistema Portuale. E centinaia di queste imprese hanno aderito solo negli ultimi mesi, credendo nei progetti e negli obiettivi dell’associazione. Attualmente rappresenta un totale di oltre 120.000 unità di forza lavoro, un parco veicolare di più di 80.000 mezzi con oltre 2.700 collegamenti marittimi settimanali solo per le isole e più di 120 linee di Autostrade del Mare. “Nel rappresentare le esigenze dell’intero settore dei trasporti e della logistica, abbiamo scelto di focalizzare l’attenzione sul Mezzogiorno – ha proseguito Guido Grimaldi – Perché è una priorità assoluta del nostro Paese applicare soluzioni logistiche intermodali realizzando collegamenti efficienti tra il nord e il sud Italia, attraverso l’intermodalità ferroviaria e quella marittima”. Il riscatto del Mezzogiorno è infatti uno degli obiettivi macroeconomici che A.L.I.S. si pone sin dalla sua fondazione e che si sta impegnando a portare all’attenzione dei tavoli governativi. Oltre allo sviluppo del Sud Italia, le altre finalità che l’associazione ha fatto proprie sono la continuità territoriale con le grandi isole, l’internazionalizzazione del settore trasporti e la sostenibilità ambientale. COMPANY PROFILE Premessa A.L.I.S. – Associazione Logistica dell’Intermodalità sostenibile nasce dalla volontà di promuovere il trasporto intermodale in Italia, facendone conoscere i vantaggi alle aziende italiane che operano nel settore dell’autotrasporto. Per la sua stessa posizione geografica, l’Italia è infatti una vera e propria piattaforma logistica sul Mar Mediterraneo, con infinite potenzialità in termini di intermodalità: la nascita di nuove Autostrade del Mare ha consentito, negli ultimi anni, di alleggerire le strade italiane di un numero rilevante di mezzi che ora si spostano via mare tra il Sud e il Nord del Paese, con un notevole risparmio di emissioni di CO2 e di conseguenza importanti vantaggi in termini di sostenibilità ambientale. A.L.I.S. è una forma di associazionismo innovativo che opera in un ambito di primaria importanza per l’economia del Paese: il settore della logistica incide infatti sul PIL per un 14%, quello portuale per un 2,6%, con un indotto di 160.000 imprese e 1 milione di addetti. La nuova Associazione
intende in prima istanza rilanciare a livello nazionale e internazionale le aziende italiane operanti nel settore dell’autotrasporto, contribuendo nel contempo a creare opportunità di lavoro per i giovani e ad interrompere in questo modo il fenomeno della fuga dei cervelli all’estero. A.L.I.S. è dunque la nuova Associazione di categoria che mette a sistema tutti gli operatori del mondo dei trasporti: autotrasportatori anche monoveicolari, aziende armatoriali, aziende ferroviarie, terminal, agenzie e spedizionieri. Chi siamo A.L.I.S. – Associazione Logistica dell’Intermodalità sostenibile è nata a Roma il 17 ottobre 2016. I soci fondatori sono realtà di rilievo nel settore dei trasporti e della logistica: tra queste si annoverano compagnie di navigazione, società di autotrasporto e società di intermediazione. Alla Presidenza dell’Associazione è stato eletto Guido Grimaldi. L’Associazione ha sede a Roma, al numero 157 di Via Rasella. A pochi mesi dalla sua fondazione A.L.I.S. è costituita da oltre 1.210 aziende associate, per un totale di oltre 125.000 unità di forza lavoro, un parco veicolare di oltre 80.000 mezzi con più di 2.700 collegamenti marittimi settimanali solo per le isole e più di 120 linee di Autostrade del Mare. Con oltre 30 info point regionali A.L.I.S. è inoltre presente in maniera capillare in tutta Italia. Il successo dell’Associazione è ricollegabile in primo luogo ad una diffusa esigenza di rappresentatività di tutto il settore trasporti. A.L.I.S. si differenzia infatti dalle altre associazioni di categoria in quanto si pone come presenza concreta e come interlocutore privilegiato del Governo Italiano, presso cui intende far valere non le istanze generiche dell’associazionismo bensì quelle reali degli imprenditori. Gli Obiettivi Sono quattro gli obiettivi macroeconomici che A.L.I.S. si pone sin dalla sua fondazione e che intende portare all’attenzione dei tavoli governativi. Internazionalizzazione del settore trasporti E’ fondamentale migliorare la competitività dell’Italia sia su nuovi mercati sia nei confronti di concorrenti internazionali. In tal senso, le aziende operanti nell’autotrasporto, nel trasporto ferroviario e nel trasporto marittimo, nonché tutti gli operatori del sistema intermodale reclamano da tempo la possibilità di lavorare di più a livello internazionale, grazie al potenziamento dei corridoi intermodali europei che interessano l’Italia. Continuità territoriale con le grandi isole Garantire una vera continuità territoriale con la Sicilia e la Sardegna, senza contributi statali e grazie a flotte moderne e d’avanguardia, è una priorità per tutto il settore trasporti e per l’intero paese. Ad oggi gli associati A.L.I.S. garantiscono 2.700 collegamenti marittimi settimanali per le grandi isole,
per un totale di oltre 500.000 collegamenti su base annua. Riscatto del Mezzogiorno La riduzione del gap esistente tra il Nord e il Sud del paese in termini logistici, economici e infrastrutturali, è una priorità assoluta per A.L.I.S. Il riscatto del Mezzogiorno favorirà infatti non solo le aziende del Sud Italia ma anche quelle del Nord, che – grazie allo sviluppo infrastrutturale e all’efficienza della logistica intermodale e sostenibile – potranno realmente ampliare i loro mercati di riferimento. Sostenibilità ambientale La riduzione dell’impatto ambientale provocato dal trasporto delle merci via terra, con il controllo delle emissioni di CO2 e di polveri sottili inquinanti, è una precisa direttiva dell’Unione Europea. Sulla base di questa istanza, A.L.I.S. è nata per rappresentare e promuovere l’intermodalità: la combinazione di diverse modalità di trasporto merci, dall’autotrasporto ai collegamenti ferroviari e marittimi, consente infatti un abbattimento delle emissioni di CO2 stimato tra il 40% e il 60% rispetto al trasporto effettuato esclusivamente su strada. Le aziende del settore che hanno scelto di associarsi ad A.L.I.S. dimostrano da tempo una spiccata sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali e molte di loro hanno già ottenuto le classificazioni dall’Ente di Certificazione Internazionale R.I.N.A. per l’utilizzo di mezzi di trasporto progettati e realizzati per ridurre al minimo l’impatto ambientale. A.L.I.S. in Europa Sin dall’inizio della sua attività A.L.I.S. è entrata in pieno nella fase operativa, compiendo interventi concreti, a livello nazionale ma soprattutto internazionale. E’ un forte segnale positivo la sua adesione al protocollo del Centro Servizi per il Mare, inaugurato recentemente a Bruxelles. Un accordo per promuovere gli interessi del settore marittimo presso la Ue e per avere un ruolo attivo in questo ambito: i partecipanti avranno modo di essere più vicini alle istituzioni europee ed avere un supporto concreto per interpretare le linee guida che saranno applicate in Italia. A.L.I.S. Service Per garantire agli associati un’ampia gamma di servizi a costi competitivi, è stata creata A.L.I.S. Service. La società di servizi, grazie a una serie di partnership, offre una serie di vantaggi e servizi per le aziende del settore trasporti, logistica e intermodalità: - Oltre 30 network per un totale di 80.000 km di rete autostradale - Tariffe competitive applicate dagli altri soci A.L.I.S., quali il 10% di sconto sul costo del passaggio marittimo per i mezzi - Pedaggi autostradali con massimo sconto ministeriale - Carte carburanti e carte servizi - Rimborso IVA in 30 paesi e Tassa Accise - Assicurazioni - Consulenza legale, fiscale, finanziaria e logistica Il Management Presidente A.L.I.S. – Guido Grimaldi
DALLA PRIMA PAGINA CARRETTE DEL MARE sforzi nella lotta al fenomeno delle “carrette” del mare, ovvero navi sub-standard che, in difformità delle convenzioni internazionali, navigano con gravissimo rischio per la sicurezza della navigazione e dell’ambiente marino nonché per la sicurezza e per le condizioni di vita delle persone che sulle navi vivono e lavorano. Infatti dopo i brillanti risultati ottenuti nell’anno 2016, che hanno fatto registrare il vivo apprezzamento da parte del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, i dati dell’anno in corso sembrano confermare la stessa linea, sono nove le navi mercantili straniere detenute dall’inizio dell’anno.
Napoli: Il Rettore Alberto Carotenuto dell’Università Parthenope attiverà una serie di corsi connessi al comparto mare Napoli, 15 luglio 2017 – Interessante convegno internazionale promosso a Villa Doria su ‘Shipping e Stakeholder: riflessioni sui possibili modelli di governance sostenibile in un sistema di relazioni che cambia’ in collaborazione con gli ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili della Campania. Nei saluti introduttivi il Rettore Alberto Carotenuto ha sottolineato la vocazione ‘marittima’ dell’Università, annunciando che ‘L’anno prossimo l’università Parthenope attiverà una serie di corsi connessi al comparto mare: il ‘corso professionalizzante di conduzione del mezzo navale’ che andrà a colmare un vuoto e risolverà le problematiche legate alla formazione più professionalizzante per gli allievi di plancia e macchine. Riattiveremo inoltre economia marittima e, finalmente, avremo scienze infermieristiche per il comparto nautico, un corso fortemente voluto anche dalla regione Campania. Stiamo ristrutturando ache una serie di corsi di ingegneria che vanno in questa direzione’. Responsabili scientifici dell’incontro i proff. Assunta di Vaio, Federico Alvino, Luigi Lepore. È stata proprio la prof Di Vaio a sottolineare che nell’ultimo decennio c’è crescente attenzione al settore marittimo portuale e l’obiettivo del convegno è di delineare un sistema che cambia. A portare i saluti dell’ateneo anche il Direttore del dipartimento di Giurisprudenza Ugo Grassi e il Coordinatore del dottorato di ricerca DIES Francesco Di Donato. Il presidente dell’AdSP Mar Tirreno Centrale Pietro Spirito ha poi sottolineato che si continuerà a lavorare per permettere all’Università Parthenope di utilizzare quanto prima i Magazzini Generali all’interno del Porto di Napoli per i corsi di laurea e per trasferire in quella sede il museo del mare. Nel corso del convegno il presidente Confitarma Emanuele Grimaldi ha analizzato in maniera dettagliata le problematiche dello shipping, della sicurezza informatica e della pirateria, e la normativa energetica imposta dall’Ue per la quale le emissioni di inquinanti nell’atmosfera dovranno essere ridotte entro il 2020.
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RIPERIMETRAZIONE SIN: UN PASSO DECISIVO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE DEL PORTO nazionale. Infatti, dei sette requisiti previsti dalla legge, nessuno è riscontrabile nella zona oggetto di riperimetrazione. Questo significa che le aree del Canale possono essere trattate come un qualunque sito industriale regionale. L’analisi tecnica si è rivelato fondamentale per avviare il processo di riperimetrazione del SIN. “Si tratta di un provvedimento importante ed atteso che conferma l’impegno della Regione Friuli Venezia Giulia per il recupero e lo sviluppo dell’area industriale di Trieste” – afferma il presidente Zeno D’Agostino- “In questo modo i procedimenti di bonifica diventeranno più rapidi e sarà possibile Trieste, 18 luglio 2017 – “Un Ambiente ed Energia di una redare certezze agli investitori. È un passo importante per la riqualifilazione tecnico-istruttoria sullo nuovo passo avanti verso la cazione industriale dell’area porstato di contaminazione delle ma- ripresa economica del nostro territuale e per lo sviluppo del trici ambientali dell’area. torio”. territorio”. Commentano così Zeno La relazione, frutto di un tavolo di “Da qualche mese lavoriamo in D’Agostino, presidente dell’Aulavoro tecnico congiunto tra AREA stretta collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Science Park e l’Autorità di Sistorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e Stetema Portuale del Mare Adriatico Mare Adriatico Orientale con l’obifano Casaleggi, direttore generale orientale sullo stato di contamiettivo di individuare modalità indi AREA Science Park la notizia di nazione delle matrici ambientali, novative per lo sviluppo approvazione da parte della nasce nell’ambito del protocollo di sostenibile dell’area industriale giunta regionale alla delibera con intesa siglato lo scorso marzo tra i portuale di Trieste” – commenta cui si proporrà al ministero deldue enti e finalizzato a individStefano Casaleggi, direttore genl’Ambiente e della Tutela del terri- uare strategie per attivare e erale di AREA Science Park – torio e del mare una ridefinizione potenziare insediamenti di elevato “Caratterizzare, sia dal punto di del Sito di interesse nazionale contenuto tecnologico nell’area vista infrastrutturale che ambien(Sin) di Trieste che escluda dal retroportuale triestina. tale, i terreni di potenziale interperimetro le aree a ridosso del La relazione ha evidenziato come esse per nuovi investimenti Canale industriale di Trieste. in alcune aree – in particolare industriali è il primo e fondamenLa delibera, proposta dell’assesquelle a ridosso del Canale indus- tale passo per avviare la realizsore all’Ambiente Sara Vito, nasce triale dove operano piccole e zazione di un Industrial dal recepimento, lo scorso 10 medie imprese – non sussistono Innovation Hub, che valorizzi l’inluglio, da parte dal Servizio disci- più le condizione che giustificano terazione tra ricerca, logistica porplina gestione rifiuti e siti inil mantenimento dello status di tuale e industria hi-tech e attiri a quinati della direzione centrale sito inquinato di interesse Trieste nuove realtà industriali”.
DHL Freight rinnova Eurapid, il servizio road “premium” Il servizio ora copre 105 destinazioni in 22 Paesi, con ritiri same-day e possibilità di consegna entro le ore 12 Milano, 18 luglio 2017 – DHL Freight ha esteso ed ottimizzato Eurapid, il proprio prodotto groupage premium. Il servizio è ora disponibile per 105 destinazioni in 22 Paesi europei e propone consegne day-definite nelle principali aree economiche europee. A partire da luglio 2017, con il nuovo servizio Eurapid, DHL Freight è in grado di garantire una gestione prioritaria delle spedizioni in tutte le fasi del trasporto, ed offrire così ai propri clienti tempi di consegna estremamente brevi. Le novità di Eurapid, disponibile per spedizioni groupage fino a 2.500 kg, non si fermano qui: il cliente può ad esempio richiedere il ritiro same-day, o prenotare come servizio a valore aggiunto la consegna entro le ore 12 in aree selezionate. “Eurapid integra il nostro portafoglio prodotti esistente con un servizio premium groupage general cargo”, afferma Uwe Brinks, CEO DHL Freight. “Gli ultimi miglioramenti segnalano un ulteriore passo nell’ambito della nostra nuova strategia Freight 2020, con l’obiettivo di offrire servizi con il massimo livello possibile di qualità, velocità e affidabilità. Per esempio, i clienti nei settori HighTech, Tessile e Fashion richiedono frequenze più elevate e processi affidabili. Con il rilancio di DHL Freight Eurapid, soddisfiamo questi
requisiti e colleghiamo i principali mercati europei senza soluzione di continuità”. Servizio Premium: massima cura, esecuzione affidabile e attenzione per le spedizioni groupage DHL Freight Eurapid offre una gestione prioritaria ed un servizio door-to-door giornaliero in tutta Europa, garantendo consegne in tempi rapidi e affidabili in 22 Paesi attraverso 105 terminal. Il servizio prevede una gestione prioritaria delle spedizioni per tutto il percorso, una “priority lane” che inizia dal processo di prenotazione, e si conclude solo alla consegna. Il servizio di Priority Booking garantisce affidabilità della pianificazione ed informazioni immediate sul prezzo, ove richiesto, come parte integrante di una gestione flessibile e digitale degli ordini. Il Priority Boarding, con il nuovo servizio di ritiro same-day ed uno special handling nelle fasi di carico, non garantisce solo rapidità di elaborazione e di consegna ma anche procedure di sicurezza avanzate, ed i processi di convalida e conferma dei booking sono stati attentamente elaborati per prevenire ritardi causati da informazioni erronee o incomplete. Inoltre, i clienti possono beneficiare del nuovo servizio opzionale di consegna entro le ore 12. Tutti questi elementi rappresentano il nuovo Eurapid: tempi di consegna
definiti e giorni di arrivo pianificati, report standardizzati sulle performance, processi accompagnati e monitorati da un customer service altamente specializzato e dedicato sono ulteriori punti di forza del prodotto premium di DHL Freight. Il servizio DHL Freight Eurapid è costruito sulla spina dorsale del network Freight Euroconnect. Attiva con più di 2.000 linee internazionali in tutta Europa, la rete DHL Freight Euroconnect è alla base di un servizio door-to-door efficace e senza interruzioni. Come leader mondiale nella logistica, è nel DNA di DHL valutare le necessità del cliente e rispondere con standard di alta qualità. Il nuovo volto di Eurapid rappresenta una nuova prova che DHL Freight segue con convizione i propri standard ambiziosi con l’obiettivo di ridurre i tempi di consegna ed impegnandosi costantemente per una leadership di qualità.
Collaborazione operatori-Agenzia delle Entrate per la non imponibilità Iva “in alto mare” Genova, 18 luglio 2017 – Non imponibilità Iva per le navi che hanno operato più del 70% dei loro viaggi in alto mare, ovvero in acque territoriali non italiane o internazionali. Il tema, innescato da una modifica normativa intervenuta nel 2012 a seguito di una procedura di infrazione UE, è al centro dell’attenzione del settore marittimo e portuale da gennaio scorso, da quando l’agenzia delle entrate Italiana ha emanato per la prima volta istruzioni applicative al riguardo. La delicatezza e criticità del tema per tutta l’economia del mare ha spinto Federagenti, insieme con altre quattro associazioni imprenditoriali e Fincantieri, a offrire la loro collaborazione all’Agenzia dell’Entrate, mettendo nero su bianco i problemi applicativi e una serie di spunti interpretativi finalizzati a risolvere una volta per tutte un problema fiscale fonte di innumerevoli contenziosi attuali e potenziali in un quadro di riferimento normativo rimasto per troppo tempo incerto. E’ questa la chiave di lettura della “segnalazione” in sette punti che Anpan, Assopetroli, Assorimorchiatori. Fedarlinea, Federagenti e Fincantieri hanno sottoscritto e inviato alla Direzione Centrale dell’Agenzia delle Entrate in vista della imminente emanazione di istruzioni operative per la verifica della condizione prevista dall’art. 8-bis Legge IVA di effettiva navigazione delle unità navali in alto mare. La proposta consegnata all’Agenzia delle Entrate ha visto anche la successiva condivisione da parte di Assocostieri, Nautica Italiana e Myba (Worldwide yacht broker association che di fatto rappresenta oltre il 70% della flotta mondiale di grandi imbarcazioni da diporto). Per quanto riguarda la decorrenza dei criteri applicativi pubblicati lo scorso gennaio, il documento delle associazioni ne suggerisce un ritardo in modo da consentire anche agli operatori internazionali di conoscerle ed adeguarsi e chiede che per il passato sia ritenuta sufficiente la prova di idoneità del mezzo ovvero di una navigazione effettiva in alto mare anche non prevalente. Per quanto concerne l’effettività della norma si ritiene che il riferimento più adeguato sia quello relativo al dato storico, pur con salvezza per gli operatori di dimostrare la spettanza del regime laddove la condizione risulti nel periodo di fruizione in concreto soddisfatta. Alla luce dei numerosi casi in cui la responsabilità è ricaduta sui fornitori (ad esempio nel caso delle forniture di bunker per le navi) le Associazioni sollecitano una modifica normativa che stabilisca la responsabilità del cliente o committente, l’applicabilità del regime sulla base di una dichiarazione di questo e la non sanzionabilità del fornitore, che non può essere trasformato di fatto in un sostituto del verificatore fiscale. Per quanto concerne l’ambito territoriale le associazioni ritengono che il riferimento siano le acque territoriali italiane, mentre acque internazionali o di altri paesi sono da considerare alto mare. Seppure esclusi dalla percentuale qualificante, nel documento si chiede sia riconosciuto che nel regime di non imponibilità rientrino le spese per i viaggi e le soste effettuati non in esecuzione dei contratti di utilizzo della nave ma, ad esempio, per esigenze tecniche e non “coperti da contratto” (quali i viaggi da o verso il cantiere, le soste o i riposizionamenti dell’unità non coperti da contratto). Una procedura di rettifica dovrebbe essere garantita, senza applicazione di sanzioni, laddove in fase successiva alla dichiarazione utile ai fini dell’applicazione del regime di non imponibilità l’armatore o comunque l’utilizzatore successivamente comunichi che la condizione relativa all’effettiva navigazione in alto mare non risulta soddisfatta. Infine per le unità adibite “ad operazioni di salvataggio e di assistenza in mare” le associazioni evidenziano trattarsi di fattispecie per legge distinte e sollecitano anche in materia di Tonnage Tax gli interventi di adeguamento alla normativa Ue necessari per non vanificare gli obiettivi di tutela della competitività nazionale che il regime è stato introdotto per garantire in un settore, strategico per il nostro Paese, naturalmente esposto alla competitività internazionale. I firmatari della lettera inviata alla Direzione generale dell’Agenzia delle Entrate sono: ANPAN – ASSOPETROLI – ASSORIMORCHIATORI – FEDARLINEA – FEDERAGENTI – FINCANTIERI. Il testo è stato condiviso anche da ASSOCOSTIERI, NAUTICA ITALIANA e MYBA.
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ANNO 55° - N°7 - LUGLIO 2017
Successo immediato per le ammiraglie Custom Line
La Spezia/Ancona, 18 luglio 2017 – Già vendute, mesi prima del debutto mondiale, le prime unità di Custom Line 120’, che inaugura la nuova generazione planante, e di Navetta 42, la più grande semi-dislocante mai costruita nella storia del brand.Il mondo le conoscerà fra un po’ di mesi, ma due armatori se ne sono già innamorati. Dopo un 2016 memorabile in cui ha celebrato il ventesimo anniversario, Custom Line annuncia la vendita delle prime unità del nuovo Custom Line 120’ e dell’ammiraglia Navetta 42, vari mesi prima del debutto internazionale. “Siamo particolarmente orgo gliosi di annunciare questo successo, che premia due modelli d’ importanza strategica per il presente e il futuro di Custom Line” – ha
dichiarato Stefano De Vivo, Chief Commercial Officer Ferretti Group. “Custom Line 120’ è il primogenito della nuova serie planante firmata da Francesco Paszkowski Design; Navetta 42, disegnata da Studio Zuccon International Project, è il più grande Custom Line mai realizzato. Queste due barche meravigliose rappresentano in pieno l’ identità di un marchio che porta l’ esperienza di navigazione a un livello superiore. E siamo felici che lo stile italiano di cui Custom Line è portabandiera nel mondo abbia conquistato sia il più importante mercato nautico mondiale, gli USA, dove Custom Line 120’ è stato venduto, sia il nostro Paese: la prima Navetta 42 andrà infatti a un armatore ital-
iano.” Saranno gli Stati Uniti, dove il progetto fu presentato in occasione del Fort Lauderdale International Boat Show 2016, a celebrare il debutto mondiale di Custom Line 120’, primo modello della nuova generazione planante, frutto della collaborazione tra Francesco Paszkowski Design, Comitato Strategico di Prodotto Ferretti Group e Dipartimento Engineering del Gruppo. Fortemente innovativo nelle linee, è il risultato di un percorso progettuale che rielabora i codici della progettazione navale combinandoli con gli stilemi del design automobilistico e dell’architettura civile. La prima unità, venduta in collaborazione con il broker americano Mr. Jason Wood, è in costruzione negli stabilimenti del Gruppo, a La Spezia. È qui che architetti e designer Custom Line stanno lavorando a stretto contatto con lo staff dell’armatore per creare un capolavoro del mare unico nel suo genere, impreziosito da fascinosi allestimenti interni plasmati sui desideri del proprietario. Il nuovo yacht sarà varato entro fine estate, per essere quindi trasferito negli USA dove è atteso per la première ufficiale. A conferma della crescita continua del marchio, trasci-
Ferrovie dello Stato, Uiltrasporti: Basta Con Il Poltronificio Roma, 18 luglio 2017 - “Il Piano industriale ricco di contenuti e di investimenti comunicato al Paese e al Sindacato da FSI, da qualche mese è usato, purtroppo, anche come alibi per effettuare operazioni di dubbia utilità per l’economia aziendale e scorrette sul piano delle relazioni sindacali”. Questo è quanto denuncia il Segretario nazionale Mobilità della Uiltrasporti, Nicola Settimo, riguardo ad alcune iniziative intraprese dal Gruppo FS. “L’ex Divisione Cargo di Trenitalia, confluita poi nella sub holding del Polo logistico, ora è diventata Mercitalia Rail, cioè un’ennesima società di capitale con tanto di Consiglio di Amministrazione ed un management continuamente contestato, che la Uiltrasporti ritiene non sufficientemente adeguato rispetto all’attuale situazione, in quanto non riesce a risolvere i problemi gestionali e organizzativi che stanno penalizzando l’andamento aziendale.
“Ma ora è all’orizzonte un’ulteriore scomposizione di Trenitalia – avverte il Segretario Nazionale della Uiltrasporti. “Il neo raggruppamento di Frecce, AV ed Intercity sotto un’unica direzione è utile per una razionale gestione organizzativa ed economica di tutto il settore di lunga percorrenza, a condizione che resti una divisione operativa all’interno di Trenitalia, insieme a quella del trasporto regionale. “La Uiltrasporti è fortemente contraria alla creazione di un’altra ennesima società, ancor di più se propedeutica alla quotazione in Borsa, perché la privatizzazione produrrà solo effetti negativi tanto sul piano delle convenienze economico-patrimoniali di FSI e del suo attuale azionista pubblico unico (MEF), quanto su quello sociale, a causa di tariffe più alte per i viaggiatori e per il conseguente ridimensionamento dei treni che saranno considerati non profittevoli”.
PER LA SCOMPARSA DI GIANFRANCO MESSINA cordoglio di confitarma Roma, 12 luglio 2017 – Tutta la Confederazione Italiana Armatori è in lutto ed esprime alla famiglia Messina il profondo cordoglio per la scomparsa dell’armatore Gianfranco Messina. “La perdita di Gianfranco Messina –afferma Emanuele Grimaldi, Presidente di Confitarma – ci riempie di tristezza, perché lascia un grande vuoto e addolora tutti coloro che l’hanno conosciuto e hanno avuto modo di apprezzare le sue doti di uomo e di armatore. Con lui se ne va un grande protagonista della storia dell’armamento italiano”.
nato dalla fama incontrastata della sua flotta semi-dislocante, arriva anche la vendita della prima unità di Navetta 42, la più grande mai costruita da Custom Line. Frutto della collaborazione fra Studio Zuccon International Project, Comitato Strategico di Prodotto Ferretti Group e Dipartimento Engineering del Gruppo, la nuova ammiraglia certifica anche la ripresa del mercato nazionale, che sceglie ancora una volta l ’inconfondibile stile “tailor-made” firmato Custom Line. In attesa del varo, previsto nella primavera 2018, le fasi iniziali di costruzione di Navetta 42 procedono a ritmo serrato nella Superyacht Yard Ferretti Group di Ancona, dove lo scafo è stato recentemente movimentato. Un cantiere che ospita l’intera produzione dei super e mega yacht del Gruppo e in cui l’ attività procede senza sosta . A pochi giorni dal varo della prima Navetta 33, lo scorso 5 luglio è infatti scesa in acqua anche la quarta unità di Navetta 37, a distanza di poche settimane dalla terza e, come questa, in attesa di ospitare a bordo il proprio armatore.
Torre del Greco: Una domenica di intensa attività.Soccorse diverse persone in difficolta’ sul litorale Torre del Greco, 16 luglio 2017 – Per gli uomini della Guardia Costiera di Torre del Greco impegnati nell’operazione Mare Sicuro, che sono stati a piu’ riprese impiegati per diversi casi di assistenza e soccorso. Durante la mattinata hanno fornito ausilio in mare per la sicurezza delle operazioni di ammaraggio degli aeromobili canadair impegnati per lo spegnimento dei focolai sul Vesuvio, mentre nel pomeriggio durante un pattugliamento nel tratto di litorale antistante il porto, sono stati richiamati da un bagnante che chiedeva aiuto per 5 amici che si trovavano su di un materassino gonfiabile che, a causa del forte vento e della corrente. era stato trascinato a largo. Immediatamente i malcapitati venivano raggiunti e tratti in salvo sul gommone GC B66 per poi essere sbarcati in porto, tutti in buone condizioni di salute, ma visibilmente scossi per il pericolo scampato. Subito dopo, la stessa unita’ navale veniva dirottata verso il litorale nord di Torre del Greco a seguito di segnalazione telefonica di alcuni bagnanti che erano preoccupati per un grosso incendio divampato in viale del Commercio, le cui fiamme con un maleodorante fumo nero, si avvicinavano pericolosamente al lido Bagno Nuovo. Giunto in vicinanza della riva, si notavano molte persone che si erano rifugiate in acqua temendo di non trovare altre vie di fuga, in quanto anche la visibilita’ era ridotta dall’intenso fumo che causava problemi di respirazione nei confronti di qualcuno. Si rendeva pertanto necessario effettuare il recupero dei malcapitati che sotto il coordinamento della sala operativa della Capitaneria di Porto venivano presi a bordo in 19, di cui 11 su un mezzo della guardia costiera ed 8 su due natanti privati inviati in supporto dal porto di Torre del Greco. Tra le 19 persone soccorse, vi erano delle famiglie con 6 minori e 2 persone diversamente abili, ma venivano prontamente condotti ed assistiti in porto dal personale del 118 allertato dalla sala operativa che unitamente al personale militare fornivano loro acqua ed assistenza. Fortunatamente per nessuno si rendeva necessario ricorrere a cure mediche in quanto si era trattato solo di una grande paura ed ansia per l’inusuale accadimento, finito con un sospiro di sollievo per il tempestivo intervento del personale della Guardia Costiera.
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Confitarma chiede intervento di Abi contro azioni speculative a danno della flotta mercantile italiana Il Consiglio di Confitarma, nel corso della riunione di ieri, martedì 11 luglio, ha preso in esame la situazione della società associata RBD Armatori. Roma, 12 luglio 2017 – In particolare, il Presidente Emanuele Grimaldi, ha rilevato un comportamento molto aggressivo di Pillarstone che ha deciso di agire nei confronti della RBD Armatori, dopo aver ottenuto la cessione dei crediti da parte di Banca MPS e di Intesa Sanpaolo. Senza entrare nel merito di tale cessione, Confitarma evidenzia come tale comportamento sia censurabile alla luce degli accordi a suo tempo sanciti con ABI che, con una specifica circolare, aveva invitato le banche associate a concordare e coordinare con gli armatori eventuali cessioni di credito. Ciò non in chiave preferenziale, bensì al fine di mantenere intatta la capacità dell’industria e preservare il know-how e l’occupazione in un settore strategico per il nostro Paese. L’azione esecutiva nei confronti di RBD Armatori, a distanza di soli 3 giorni dalla cessione del credito a Pillarstone, oltre a contravvenire i principi di deontologia contenuti nella suddetta circolare ABI, fa sorgere dubbi sulla genuinità dell’operazione. Confitarma chiederà nelle prossime ore, una riunione del “Tavolo Tecnico” instaurato con ABI e Banche al fine di mitigare un fenomeno che potrebbe costituire un pericoloso campanello d’allarme a danno della flotta mercantile italiana, oggetto di ingenti investimenti che hanno determinato la sua espansione ed il suo ammodernamento.
“Arbitrato marittimo – strumento di risoluzione delle controversie in campo marittimo e portuale” Salerno, 10 luglio 2017 – Si terrà venerdì 14 luglio (ore 09.00 – Sala convegni della Camera di Commercio di Salerno – via G.Clark 19/21) il workshop “Arbitrato marittimo – strumento di risoluzione delle controversie in campo marittimo e portuale”. L’incontro, organizzato dall’ente camerale, in collaborazione con l’International Propeller Club Port of Salerno, segue la stipula del protocollo d’intesa siglato il 20 aprile 2016 con l’obiettivo di presentare i vantaggi dello strumento della giustizia alternativa. Per l’occasione sarà presentata la pubblicazione “Arbitrato marittimo: casi e materiali”, realizzata dalla partnership tra Camera di Commercio-Propeller Club Salerno. “L’istituto dell’arbitrato assume un ruolo determinante quale possibile e valida alternativa cui l’impresa ricorre per la risoluzione di controversie di natura economica e commerciale a costi e tempi contenuti,” sottolinea il presidente del Propeller salernitano, Avv. Alfonso Mignone. In particolare, in tema di controversie marittime, la Camera di Commercio di Salerno sta potenziando l’offerta di servizi istituzionali su questo fronte attraverso un sistema in cui le imprese possano riconoscere nell’ente un valido punto di riferimento a livello territoriale. “Nel contesto salernitano – continua Mignone – lo strumento ha ragione di esistere anche in considerazione della presenza non solo del porto di Salerno, ma anche della capillare distribuzione di porti turistici connessa alla diffusione della nautica da diporto. La specificità della materia richiede una preliminare e dettagliata conoscenza della casistica; in tal senso si muove il lavoro svolto dall’International Propeller Club Port of Salerno, con cui la Camera di Commercio di Salerno ha avviato un consolidato rapporto di collaborazione”. “E’ motivo di vanto – conclude – poter essere i primi ad usufruire, nel Sud, di questo affidabile e peculiare strumento soprattutto perché Salerno è erede della tradizione giuridica risalente alla Tabula de Amalpha il più antico statuto marittimo italiano”.
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Da gennaio a maggio 2017 in crescita i traffici portuali a Napoli e a Salerno nei primi 5 mesi Napoli, 11 luglio 2017 – Nei primi cinque mesi del 2017 le principali voci di traffico registrano una significativa crescita nei porti di Napoli e Salerno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I porti di Napoli e Salerno segnano nel settore del traffico commerciale un risultato estremamente positivo: nel settore del traffico container l’aumento è pari all’11,4% nel porto di Napoli (209.014 contenitori in teu movimentati nei primi cinque mesi del 2017 contro i 187.364 dello stesso periodo del 2016) e dell’8,6% nel porto di Salerno (173.233 nel 2017 contro i 159.426 del 2016 contenitori in teu). Robusta risulta la crescita nel settore del traffico ro-ro nel porto di Salerno con un aumento, nei primi cinque mesi, del 32,3%, pari a 108.378 unità movimentate contro le 81.898 dello stesso periodo del 2016. Positivo per lo scalo partenopeo l’andamento dei traffici delle rinfuse liquide con lo 0,94% rispetto
ai primi cinque mesi del 2016 corrispondenti a 2.080.534 ton. di rinfuse liquide nel 2017 contro i 2.061.106 del 2016. I prodotti petroliferi sono quelli che segnalano il miglior risultato con un aumento del 6,81% rispetto ai primi cinque mesi del 2016 (490.266 ton. nel 2017 contro 459.020 ton. nel 2016) Nel traffico passeggeri, infine, i porti di Napoli e Salerno segnano un incremento complessivo del 10, 42% nei cinque mesi del 2017. Sia il traffico per le Isole del Golfo sia per le Isole maggiori risulta in crescita, con un volume complessivamente
pari a 2.285.921 passeggeri, rispetto ai 2.070.210 nei primi cinque mesi del 2016. Solo nel settore del traffico croceristico si verifica, a Napoli, il calo di traffico previsto, che tocca un – 27,74 rispetto allo stesso periodo del 2016 (223.060 croceristi nel 2017 contro 308.677 nel 2016). Il porto di Salerno registra nel traffico crocieristico un aumento del 7,7% nei primi cinque mesi del 2017, con 17.297 croceristi
IMO vs USCG: differenze nelle regolazioni dell’acqua di zavorra Washington USA, 5 luglio 2017 – L’ Organizzazione marittima internazionale (IMO) ha annunciato che la Convenzione internazionale per il controllo e la gestione delle acque di zavorra e dei sedimenti delle navi (convenzione BWM)è stata ratificata e entrerà in vigore nel settembre 2017. La guardia costiera degli Stati Uniti accoglie con favore questa notizia. Un importante passo avanti nel controllo delle specie invasive diffuse dall’acqua di zavorra e di soddisfare la sfida di ridurre l’impronta ambientale del trasporto internazionale. Anche se l’annuncio aumenta le preoccupazioni nell’industria circa le differenze tra la Convenzione BMW e le normative statunitensi in mate-
ria di zavorra. In dettaglio come e perché le norme statunitensi differiscono dalla Convenzione BWM e come vengono gestite le date di conformità e il processo di estensione si sta lavorando per l’approvazione del tipo US per i sistemi di trattamento delle acque di zavorra. Le navi che operano nelle acque statunitensi devono soddisfare i requisiti statunitensi, tra cui l’uso di una delle pratiche di gestione delle acque di zavorra descritte in 33 CFR Parte 151.2025 e 2050. Di conseguenza, le navi nelle acque statunitensi non saranno soggette alla verifica dello Stato di approdo della conformità della Convenzione BWM . Le navi dotate di un sistema
di gestione alternativo (AMS) approvato dalla Guardia Costiera rimarranno conformi alla normativa statunitense fino a cinque anni dalla data di conformità (per una singola nave). Le date di conformità saranno determinate in base a una nave per navi dopo che i sistemi di trattamento dell’acqua di zavorra approvati da tipo di guardia costiera sono commercialmente disponibili. Dopo cinque anni, l’AMS deve conseguire l’approvazione del tipo di guardia costiera o essere sostituita con un sistema omologato. Attualmente ci sono 19 produttori di BWMS con sistemi approvati da altre amministrazioni (AMS) che cercano l’approvazione di tipo dalla Guardia Costiera. Tre di questi produttori hanno riferito di aver recentemente completato i test con il laboratorio indipendente della Guardia Costiera. Sulla base delle informazioni fornite da produttori e laboratori indipendenti, ci aspettiamo di ricevere le domande per l’approvazione del tipo di
guardia costiera nelle prossime settimane. Nel frattempo, la Guardia Costiera continua a lavorare con l’IMO per armonizzare le procedure di test internazionali all’interno della Convenzione BWM, nota come le linee guida G8, con i processi di approvazione degli Stati Uniti. Le linee guida per l’approvazione dell’omologazione IMO sono attualmente in fase di revisione e sono state sviluppate raccomandazioni per le revisioni per la riunione del Comitato per la protezione dell’ambiente marino (MEPC 70) nell’ottobre 2016. La Guardia Costiera è impegnata a proteggere le nostre acque dalle specie invasive e supporta una forte soluzione nazionale e internazionale che non interferisca con il flusso continuo del commercio marittimo che guida l’economia globale. La Guardia Costiera lavorera’ con tutti i soggetti interessati per incoraggiare e facilitare l’approvazione dei sistemi di trattamento delle acque di zavorra.
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