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Assemblea Confitarma, l’Industria armatoriale italiana è competitiva
Msc Crociere, sequestro da 33,3 milioni di euro
Consiglio dei Ministri dei Trasporti UE,
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la sintesi dei risultati raggiunti
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Sped. in A. P. - 45% - art. 2 comma 20/B, Legge 662/96 - Filiale di Napoli Imprimé a Taxe Reduite - Taxe Percue - Tassa Riscossa - Napoli Italy
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Napoli: Brinda all’Anno Nuovo con Grimaldi Lines ! Amsterdam: Baldissara, Presidente dell’ECG ”Il cambiamento è l’unica costante” Amsterdam, 21 ottobre 2014 – Il Presidente dell’ECG invita a nuovi i investimenti nel settore per consentire la crescente domanda. Oltre 220 delegati del settore della logistica automobilistica europea si sono incontrati ad Amsterdam la settimana scorsa alla conferenza annuale dell’Associazione della Logistica Europea per i veicoli (ECG). La conferenza ha goduto di un record di presenze, sottolineando la sua importanza come il più grande raduno di professionisti del settore della logistica dei veicoli finiti ovunque in Europa. ,Sono intervenuti Erik Jonnaert, segretario generale di Acea, che rappresenta i produttori automobilistici europei, molti dei quali erano presenti. Ha auspicato un “approccio integrato” con i fornitori di servizi in collaborazione con produttori di veicoli industriali, al fine di migliorare l’efficienza e affrontare l’abbassamento del CO2 e di altre emissioni. Continua a pag. 4 ☛
Napoli, 28 ottobre 2014 – Torna il tradizionale appuntamento con il Capodanno a Barcellona: tanto divertimento e un ricco programma di intrattenimento e animazione. Un Capodanno indimenticabile nella capitale europea del divertimento. E’ quanto propone Grimaldi Lines con il grande evento di fine anno, in programma dal 29 dicembre 2014 al 3 gennaio 2015 a bordo dell’ammiraglia Cruise Bar-
celona, sulla rotta Civitavecchia-Barcellona. La navigazione nel Mar Mediterraneo offrirà agli ospiti un’opportunità unica di divertimento. A bordo della nave è infatti previsto un ricco programma dal tema “L’indiscreto fascino di Barcellona”, a cura di Samarcanda, leader indiscusso nel settore dell’intrattenimento. Ed ecco allora che gli ospiti verranno accolti da un fantastico e colorato “Baleari Party”, previsto per la
prima serata, potranno sfidarsi e giocare con “La Corrida”, o mettere alla prova le proprie abilità nel corso del talent show “Tu si que vales”; potranno inoltre cimentarsi nei tornei di carte della “Baraja Espanola”, partecipare alla stravagante “Mirò Night” e molto altro ancora. Per chi ama l’attività fisica, sono previste sessioni di Zumba Fitness, a cura di Never Give Up Fit, oltre a lezioni di Pilates, Training
Brand e la particolarissima Sand Power Walking organizzata all’aperto sulla spiaggia di Barceloneta. A disposizione dei genitori che desiderano godere di qualche ora di libertà, ci sarà il miniclub organizzato con personale altamente qualificato e con tante divertenti e coinvolgenti attività per i più piccoli. I festeggiamenti proseguiranno nel cuore della capitale catalana. La nave raggiungerà Barcellona la sera del 30 dicembre e si fermerà nel porto catalano per tre notti, consentendo agli ospiti di dedicarsi con tranquillità alle meraviglie di questa grande città europea. Il programma prevede infatti interessanti passeggiate nel centro storico dal titolo “Caminando con el arte”: non solo itinerari classici, ma anche percorsi meno conosciuti e ricchi di curiosità. In alternativa, si potrà scegliere tra le escursioni proposte da Grimaldi Lines Tour Operator,pubblicate sul sito della Compagnia ed acquistabili sia in fase di prenotazione, che direttamente a bordo. Continua a pag. 2 ☛
Creta: si è conclusa la XVIII Convention EUROMED della Grimaldi Group Creta, 6 ottobre 2014 – Come sempre, è stata una manifestazione affollata da personalità del mondo imprenditoriale internazionale e Istituzionali, quella che si è tenuta nella stupenda isola di Creta per la XVIII Convention Euromed, splendidamente organizzata ogni anno dal gruppo armatoriale Grimaldi di Napoli, guidato dai fratelli Gianluca e Manuel Grimaldi e dal cognato Diego Pacella. Due, le sessioni affollate da operatori dello shipping e da giornalisti accredidati dalle maggiori testate del mondo marittimo ed economico. Il Gruppo Grimaldi è una compagnia di navigazione leader nei trasporti marittimi di automobili e di altri carichi rotabili con una delle maggiori flotte al mondo di navi roro/multipurpose e car carrier. L’attuale flotta è composta da oltre 100 navi, 32 delle quali costruite negli ultimi 5 anni. Si tratta
di navi ro/ro/multipurpose, PCTC, cruise ferry e traghetti veloci.
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DALLA PRIMA PAGINA Grimaldi Lines L’appuntamento più atteso sarà quello con la notte di San Silvestro. A bordo della Cruise Barcelona, ancorata nel porto di Barcellona, le danze si apriranno con un grande buffet presso i ristoranti di bordo. A seguire brindisi di mezzanotte presso lo Smaila’s Club e l’attesissimo “Barcellona Sensation Party” con allestimenti e dress code total white. Nel corso del viaggio di rientro a Civitavecchia,
proseguirà il ricco programma di animazione che avrà il suo culmine nello spettacolo dedicato all’amore, con il tema “Venere e Cupido”, ed ispirato all’opera di Salvador Dalì, con tanto di dress code total gold per la serata finale. Le quote di partecipazione variano in base alla sistemazione prescelta e partono da 339 euro a persona, con sistemazione in cabina quadrupla interna, e 479 euro a persona in cabina doppia interna. La formula proposta comprende: viaggio a/r da
ECG Il Gruppo ha creato anche terminal portuali in Nord Europa, Mediterraneo e l’Africa Occidentale con una superficie totale di oltre 4,5 milioni di metri quadrati. La sessione mattutina è stata dedicata allo sviluppo ed ai problemi dello short sea shipping, in particolare quello adriatico. L’intervento di Manuel Grimaldi è paragonabile ad una lezione di economia marittima, con dati raccolti sul ”campo” e non per sentito dire. Conciso,chiaro nel parlare e sintetico nei giudizi. Il gruppo comprende sette compagnie marittime,incluso la Atlantic Container Lines (ACL), la Malta Motorways of the Sea, Finnlines e Minoan Lines che opera con navi ro/pax sulle rotte adriatiche Italia-Grecia e sulla rotta interna Pireo-Creta: “La crisi nel settore dei ferry si è fatto sentire, passando dai 12 milioni di pax nel 2008 agli 8 milioni di pax nel 2013. La concorrenza dei collegamenti aerei low cost è un dato di fatto oggettivo. Tra Italia e la Grecia si è passati dai 3milioni nel 2009 ai 1.490.000 nel 2013. Solo la Grimaldi-Minoan hanno migliorato i dati con numeri positivi ed incrementi del 14,5% di pax (68.500); con il 6% in più nel trasporto auto (6mila auto) e del piu’ 16% (15.500) nel trasporto dei camion. La concorrenza non si adegua e perde sem-
Civitavecchia a Barcellona con 5 pernottamenti in cabina, 5 prime colazioni di cui 3 a buffet, 2 pranzi e 2 cene presso il self service di bordo, animazione e intrattenimento come da programma, diritti fissi. La cena a buffet, organizzata per la notte del 31 dicembre è facoltativa ed ha un prezzo di 50 euro a persona. Sono disponibili altri supplementi facoltativi, tra cui le escursioni a Barcellona.Per informazioni e prenotazioni: Grimaldi Lines – call center 081/496444 email: info@grimaldi.napoli.it
pre traffico ogni anno. Dobbiamo accettare la fine dei traffici consolidati”, ha dichiarato Manuel Grimaldi. Nella seconda sessione si è parlato di collegamenti marittimi nel Baltico dove la società Finnlines, dopo aver ridotto il numero di navi a noleggio,sta affrontando le problematiche dovute alla limitazione delle emissioni nocive nell’area SECA Zone che impongono dal primo gennaio del 2015 l’abbattimento al 3% e dello 0,5% a partire dal 2020/25: ”Abbiamo varato un piano di investimenti di 100milioni di euro per dotare le nostre navi di scrubber applicati ai motori per abbattere le emissioni e di nuove eliche,per ridurre anche i consumi di carburante. Dal primo gennaio dovremo quindi convivere con questa direttiva che nel breve termine non portera’ nessun beneficio.Atteggiamenti irresponsabili”, ha fatto notare Manuel Grimaldi. Si assiste, in tutto il mondo, alla corsa per costruire nuove navi alimentate a LNG (gas liquido): ”NLG non sara’ disponibile in tutti i porti,perche’ non tutti vogliono tali strutture” ha affermato Manuel Grimaldi che, sollecitato da un giornalista a dire la sua sulla riforma portuale ha concluso: “Bastava riunire attorno ad un tavolo il Ministro dei Trasporti, Assoporti e Confitarma che sono poi i veri utilizzatori. Non si ottiene nessuna economia riducendo il numero delle Port Authority”.
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Roma: Assemblea Confitarma, nonostante tutto l’industria armatoriale italiana è competitiva
Nella foto: squinzi e manuel grimaldi
Roma 15 ottobre 2014 – L’industria armatoriale italiana è competitiva e nonostante la crisi continua a fronteggiare con successo la concorrenza. Salvaguardare la competitività, promuovere ricerca e sviluppo, dedicare attenzione alla formazione, rafforzare la presenza nelle sedi internazionali ed europee; semplificare le norme e snellire le procedure burocratiche. Queste le sfide lanciate da Emanuele Grimaldi, presidente della Confederazione Italiana Armatori, nel suo discorso all’Assemblea svoltasi oggi a Roma, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, e di circa 400 rappresentanti del mondo politico, economico, armatoriale e sindacale. “A fronte di persistenti dati negativi dell’economia generale – ha affermato il Presidente Grimaldi – le attività marittime risultano stabili e continuano ad essere molto importanti per il Paese, producendo ogni anno beni e servizi per circa 40 miliardi di euro (il doppio di comparti strategici per il Paese come tessile e telecomunicazioni)”. Anche l’occupazione del cluster marittimo è in controtendenza e tuttora dà lavoro a mezzo milione di persone, direttamente o nell’indotto. Negli ultimi dieci anni, gli armatori hanno investito più 15,5 miliardi di euro nel rinnovo del naviglio, l’occupazione di marittimi italiani e comunitari sulle navi iscritte nel Registro Internazionale è aumenta in tre anni del 4,7%, con punte del 9% per i comuni e del 6% per gli ufficiali, soprattutto nei settori delle crociere e dei traghetti. “Con una flotta di oltre 1.500 navi per circa 18 milioni di tonnellate, l’Italia è tra i paesi leader dello shipping mondiale: 2° tra le flotte dell’Unione europea e 4° al mondo tra le flotte di bandiera a controllo armatoriale nazionale”. Tutto ciò è stato possibile grazie all’introduzione del Registro Internazionale e della Tonnage tax, e per questo, “è fondamentale che non vengano in alcun modo modificati i pilastri su cui si poggia la competitività della flotta, competitività che ci consente, anche in presenza di crisi come l’attuale, di continuare a investire, creare occupazione, formare i giovani per
le carriere di mare e di terra e fare logistica”. “Con il raddoppio della flotta in poco più di 10 anni, abbiamo dimostrato che, quando le nostre istanze sono accolte, i risultati sono concreti per il settore”. Accanto alle istanze degli industriali di terra, il Presidente Grimaldi, ha poi ricordato le peculiarità del settore marittimo, a cominciare dall’esigenza di difendere navi ed equipaggi che operano in aree a rischio di pirateria. “L’azione della Marina Militare per il contrasto della pirateria marittima nell’Oceano Indiano ha protetto le navi italiane e scongiurato il rischio di emarginare il Mediterraneo dal contesto dei traffici mondiali – ha affermato il Presidente di Confitarma, ricordando che grazie ai quasi 350 i viaggi difesi dai Nuclei Militari di Protezione, a cui si aggiungono più di 50 protetti dalle società di sicurezza private, che si sono conclusi con successo, “le nostre navi non hanno più subito alcun sequestro, per il semplice effetto di deterrenza”. Nel ribadire la solidarietà dell’armamento ai due fucilieri di Marina trattenuti in India, il Presidente Grimaldi ha affermato che tale vicenda “non deve essere strumentalizzata per mettere in discussione un impianto normativo che consente alla flotta mercantile italiana di operare in sicurezza in acque a rischio pirateria” ed ha chiesto che venga data completa attuazione alla legge per “evitare che ogni sei mesi si debba procedere con la frustrante richiesta di prorogare l’imbarco di ex-appartenenti alle forze armate, data l’assenza dei corsi di formazione previsti. Siamo alla quinta proroga mentre basterebbe forse una formulazione più elastica per evitare dispendio di tempo e energie”. Non meno importante è garantire protezione anche alle navi e agli equipaggi che operano in Africa Occidentale, ove gli attacchi di pirateria, pur con una connotazione diversa, sono in continuo aumento. Passando alle tematiche ambientali, Emanuele Grimaldi ha ribadito che la nave, per unità di merce trasportata, resta il mezzo più sicuro, efficiente e compatibile con l’ambiente. Lo shipping, sviluppando nuove tecnologie e diminuendo la velocità delle navi, in cinque anni ha ri-
dotto del 20% le emissioni di Co2 e, a fronte di un aumento del 50% del petrolio trasportato via mare, dal 1990 ha ridotto dell’80% il volume degli sversamenti di idrocarburi da parte delle cisterne che oggi rappresentano solo una quantità marginale del totale. Inoltre, per vincere la competizione internazionale in termini qualitativi, gli armatori italiani hanno fatto ingenti investimenti grazie ai quali nel 2013 la bandiera italiana è passata dal 9° al 5° posto della “White list” del Paris MoU (Memorandum of Understanding di Parigi sul Port State Control). Nonostante tutto ciò, il settore è sottoposto ad un vero e proprio “assedio ambientale”. per ridurre il suo impatto sul mare e sull’atmosfera. “È fondamentale, perciò, che tali norme siano attuabili e realizzabili e, soprattutto, che ciò avvenga per tutti, in base a quanto stabilito dall’IMO. Ciò vale anche per le norme dell’Ue e per quelle nazionali: norme che a breve entreranno in vigore, più o meno tutte allo stesso tempo, comportando pesanti obblighi ed oneri, anche su unità già in esercizio. Parliamo di miliardi di dollari nell’arco del prossimo decennio!” Il Presidente di Confitarma ha quindi lanciato un appello: nel recepimento delle Direttive è bene limitarsi a trasporre semplicemente il dettato comunitario – come fanno gli altri paesi – evitando inutili appesantimenti della norma che si traducono in iter legislativi troppo lunghi, più alti costi per l’industria italiana e perdite di quote di traffico. Il tutto a vantaggio dei concorrenti, non solo internazionali, ma addirittura comunitari. Nel richiamare l’attenzione sui servizi di cabotaggio il Presidente Grimaldi, ha definito “avventurose” le iniziative pseudoarmatoriali, ricorrenti nei periodi estivi sulle rotte per la Sardegna e per la Grecia, che hanno male interpretato la filosofia dei servizi low-cost, utilizzando navi vecchie di 30 anni ed oltre, che sarebbe stato meglio inviare alla demolizione. Al contrario le compagnie di navigazione italiane leader nel comparto operano con competenza, esperienza, professionalità e capitali adeguati. “Nessuno si è chiesto come mai, alla fine, tutte queste “avventure” falliscono regolarmente con ricadute negative economiche e d’immagine sull’intera collettività”. Per quanto riguarda l’annosa questione del corretto accesso ai traffici cabotieri nazionali, riservati ad armatori comunitari e solo ad essi, il Presidente di Confitarma ha chiesto ancora una volta un riscontro da Roma e Bruxelles per evitare che operatori “falsamente” comunitari rompano equilibri di mercato “genuinamente” comunitario, danneggiando l’interesse economico delle nostre Imprese ma soprattutto, dell’economia e dell’occupazione del Paese! Al sistema creditizio il Presidente di Confitarma chiede di continuare a sostenere l’industria armatoriale italiana, malgrado la lunga crisi, in attesa della ripresa. Esprimendo soddisfazione per la ripresa della trattativa interrotta a luglio, Emanuele Grimaldi chiede più flessibilità alle Organizzazioni sindacali auspicando che giunga rapidamente al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Continua a pag. 5 ☛
DALLA PRIMA PAGINA
Baldissara In linea con questa filosofia ECG sta lanciando un’ importante piattaforma web gratuito per abbinare domanda e offerta nel mercato, consentendo ai suoi membri la possibilità di risolvere rapidamente i problemi di capacità. Patrick Verhoeven di ECSA, – Associazione armatori della Comunità europea – ha confermato che ”le sfide che il settore marittimo nel Nord Europa dal gennaio 2015, quando le emissioni di zolfo nelle zone di controllo (SECA) entreranno in vigore. Il Forum europeo del trasporto sostenibile istituito dalla Commissione europea diventerà probabilmente uno strumento utile per il futuro, ma non fornirà soluzioni in tempo per il 2015” ha detto. Anche la Dott.ssa Nicoletta Batini, una economista internazionale del Fondo Monetario internazionale (FMI), che ha condiviso le sue opinioni personali sullo stato dell’economia globale. Ha detto che, nonostante le battute d’arresto globali “una irregolare ripresa globale continua”, anche se a livello europeo “. I fornitori europei di servizi logistici per l’automotive devono sostenere fortemente il cambiamento, continuando a adattarsi alle sfide attuali, al fine di gestire la crescita e tenere il passo con le crescenti richieste del mercato. “Il cambiamento è una parola scritta nel DNA di ogni operatore della logistica”, ha dichiarato Costantino Baldissara, presidente dell’ECG,”Gli investimenti devono essere eseguite oggi per sostenere la continua ripresa del settore”. Una condivisione sostenuta anche dalla economista Batini che ha detto “il tempo di investire nella logistica è ora “. Dopo aver toccato il minimo da 20 anni a questa parte nel 2013, le vendite attuali e la crescita della produzione sta portando un sollievo tanto necessaria per l’industria. Nei primi nove mesi del 2014, il mercato UE per le autovetture è aumentato + 6,1% anno su anno. Tra gli altri oratori Libor Lochman di CER parlando a nome del settore ferroviario e Massimiliano Strotmann del Gabinetto del Commissario europeo uscente e il vicepresidente Siim Kallas cui competenze trasporto termina poco. Strotmann ha incoraggiato i membri dell’ECG per assicurarsi che le loro voci siano ascoltate dai rispettivi Stati membri nel chiedere per un mercato unico la lunghezza di carico di trasportatore per veicoli. L’ampia gamma di relatori, esperti e membri del panel non solo fanno pensare che il focus e’ veramente multi-modale all’interno in ECG, ma continua a stabilire con fermezza l’associazione come la piattaforma più significativo che rappresenta il settore della logistica automobilistica in Europa. La supply chain europea è sempre più complessa, la domanda di guida per il volume della logistica, competenze e sistemi. Gli associati di ECG sono pronti e in grado di affrontare queste sfide e disposti ad investire per un futuro forte.
Cairo: Al Qaeda mira agli stretti marittimi per bloccare i flussi di petrolio Il Cairo, 23 ottobre 2014 – I terroristi legati ad Al Qaeda hanno chiesto attacchi contro gli stretti marittimi laddove passa quasi tutto il petrolio verso l’Occidente: questo e’ quanto appare in una rivista di propaganda in inglese e pubblicate online. Il gruppo terroristico ha messo in evidenza lo stretto di Gibilterra, lo Stretto di Hormuz, il canale di Suez, e lo stretto Bab El Mendeb nel Mar Rosso come possibili bersagli per interrompere i flussi energetici globali. “Anche se una sola superpetroliera … dovesse essere attaccata in uno dei punti degli stretti marittimi o dirottata o affondata in una di queste rotte marittime, le conseguenze sarebbero fenomenali …” ha osservato un articolo all’interno della rivista. Il gruppo sta spingendo per uno “sforzo coordinato per interrompere la spedizione nemico in futuro in tutte queste regioni” per tagliare il “cordone ombelicale energetico” dell’economia-petro occidentale. Così come il targeting di navi, l’articolo ha chiesto che terminali e condotte petrolifere siano attaccate. Al Qaeda era dietro agli attacchi contro la petroliera francese Limberg al largo dello Yemen nel 2002, mentre un gruppo scissionista in Sinai, sparo’ un RPG su una grande nave container Cosco mentre transitava nel Canale di Suez lo scorso anno.
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Assemblea Confitarma Inoltre, secondo Grimaldi, Armamento e Organizzazioni sindacali possono svolgere un ruolo strategico, individuando insieme misure innovative nella contrattazione sindacale, che favoriscano l’imbarco degli allievi e dei terzi ufficiali italiani, fronteggiando la sfida generazionale con la formazione di giovani professionisti del mare e di uno Stato maggiore qualificato, affinché l’intero cluster marittimo non perda la sua principale risorsa. In materia di portualità, il Presidente di Confitarma ha ribadito la disponibilità dell’armamento a contribuire a definire una riforma ispirata a criteri di competitività ed efficienza. Per il rilancio della competitività del settore è necessario che imprese già gravate da un pesante fardello burocratico, possano contare su un contesto amministrativo adeguato. La recente riorganizzazione del ministero delle Infrastrutture e trasporti ha portato all’accorpamento in un’unica Direzione generale delle diverse competenze marittime e portuali che dovrebbe essere rafforzata per poter delineare una politica marittimo-portuale integrata, come richiesto dall’Ue e come avviene in
tutti gli altri Paesi del Mediterraneo. Grazie alla sinergia tra Confitarma e i ministeri delle Infrastrutture e dei trasporti, degli Affari esteri, dello Sviluppo economico e il Comando generale delle Capitanerie di porto, si sta finalmente avviando il processo di semplificazione e informatizzazione delle procedure per ovviare ai problemi in materie delle visite ispettive delle navi all’estero e degli adempimenti consolari. “Ma c’è ancora molto da fare – ha sottolineato il Presidente Grimaldi – Vorremmo, in particolare, che il Parlamento finalmente approvasse quei provvedimenti legislativi di semplificazione a costo zero che, da almeno cinque anni, proponiamo inascoltati”. Salvaguardare la competitività della flotta di bandiera, mantenendo inalterata l’architettura normativa del Registro Internazionale; promuovere ricerca e sviluppo, per nuovi investimenti in navi ancor più efficienti, competitive ed eco-compatibili, dedicare attenzione alla formazione di risorse umane nazionali adeguate allo sviluppo della flotta mercantile; rafforzare la nostra presenza nelle sedi internazionali ed europee, ove si elabora la politica marittima; semplificare le norme e snellire le procedure burocratiche che condizionano il settore. Queste le sfide che Emanuele Grimaldi intende affrontare con tenacia e coraggio sapendo di poter contare su una Confitarma unita e compatta. Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, ha sottoli-
neato l’importanza dell’economia del mare ed in particolare dei trasporti marittimi che contribuiscono a “portare l’eccellenza italiana nel mondo” e con oltre 7 miliardi di euro, rappresentano una buona fetta del contributo dell’economia del mare al Pil nazionale. Il presidente di Confindustria ha quindi affermato che una politica industriale proiettata nel futuro non può prescindere dalla modernizzazione e dal rilancio del sistema portuale. In particolare, il gigantismo navale e le alleanze tra i principali player internazionali sono fattori determinanti per il futuro sviluppo dei nostri porti per i quali l’accessibilità, la gestione dei carichi e la connettività logistica faranno la differenza. La riforma portuale – ha affermato il presidente di Confindustria – è una priorità non più differibile visto che oltre il 30% delle merci italiane ed il 63% di quelle del Mezzogiorno viaggia via nave. La via intrapresa dal governo con l’art.29 del decreto 133/2014 – ha concluso il presidente di Confindustria – è un buon punto di partenza a cui però deve seguire una riforma organica della legge 84/94. Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, ha sottolineato il grande contributo delle navi mercantili alle azioni di salvataggio della missione Mare Nostrum e, parlando di pirateria, ha definito paradossale la situazione dei Marò trattenuti in India. “Per l’Italia – ha continuato il ministro Lupi – non ci sarà crescita e ripresa senza l’economia del mare che rappresenta uno dei pilastri su cui risollevare il Paese: non si può parlare di futuro senza pensare alle eccellenze che abbiamo. Ma ci sono anche delle criticità che non vanno taciute e in particolare la competitività del sistema portuale”. Il ministro quindi ha affer-
mato che entro 90 giorni dalla conversione del decreto Sblocca Italia il Governo approverà il Piano nazionale della portualità e della logistica che conterrà tutti gli elementi e i contenuti per la riforma portuale. Inoltre, Lupi ha annunciato che nella prima settimana di novembre verranno convocati “gli Stati generali dell’economia del mare” ed ha espressamente invitato Confitarma e Confindustria a partecipare e a contribuire per iniziare un percorso di proposte operative e concrete. Ricordando che uno dei principali obiettivi del Governo è la lotta alla burocrazia inefficiente, il ministro Lupi ha ritenuto eccellente l’esperienza che ha visto Confitarma interagire con i ministeri dei Trasporti, dello Sviluppo economico e degli Affari esteri e con il Comando Generale delle Capitanerie di porto Confitarma per il progetto “Nave Veloce”, che presto verrà tradotto in provvedimenti normativi per risolvere particolari problemi ed ha auspicato che si possa insediare questo tipo di tavolo per avere ritorni immediati “Il fattore tempo- ha aggiunto – è determinante”. Passando alle tematiche ambientali, il Maurizio Lupi ha sottolineato che la flotta italiana è all’avanguardia anche in questo campo e ha annunciato l’intenzione di sostenere lo sforzo armatoriale per l’innovazione tecnologica segnalando alla BEI (Banca Europea degli Investimenti) tali investimenti come prioritari e quindi meritevoli di tassi agevolati. Infine, sui servizi low cost che in estate hanno creato notevoli disagi ai passeggeri sulle rotte di Olbia e Brindisi, ha affermato che il Governo deve intervenire su modello di quanto avviene nel trasporto aereo per garantire il consumatore.
Napoli:il Commissario Karrer aggiorna il Comitato Portuale sul Grande Progetto
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Napoli, 23 ottobre 2014 – Il Commissario Straordinario Francesco Karrer ha tenuto una dettagliata relazione al Comitato Portuale sul Nuovo Piano Regolatore Portuale e sullo stato della progettazione e messa a gare delle prime nove opere previste nel Grande Progetto (prima fase). Il Nuovo Piano Regolatore, ha precisato il Commissario, è stato restituito dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per essere integrato per quanto riguarda il profilo procedurale della valutazione ambientale e tecnico inerente alla ipotesi di delocalizzazione degli ormeggi delle navi petroliere “Siamo obbligati-ha detto-a riscrivere il Piano Regolatore partendo da due considerazioni: la necessità di definire la strategia di sviluppo dell’intera circoscrizione portuale ( porti di Napoli e Castellammare di Stabia), il suo inquadramento ambientale in modo da dimostrare la coerenza interna e esterna con le altre numerose pianificazioni, di area e di settore, e di approfondire la delicata questione dello spostamento del traffico petrolifero anche per le implicazioni di natura ambientale ad essa connesse.. Per questo abbiamo già costituito un gruppo di lavoro, cui partecipano l’Ente Territoriale e gli Enti locali, per stabilire il quadro generale all’interno del quale disegnare il nuovo assetto urbanistico dei due scali e quindi incardinare le opere conseguenti” Sul Grande Progetto, il Commissario ha ribadito che “siamo tutti impegnati a progettare e a mettere in gara le prime 9 opere previste per un importo di 154 milioni di euro. Come
anticipato sono state bandite le gare per il completamento della rete fognaria e per i collegamenti viari e ferroviari legati al nuovo Terminal di Levante. Entro dicembre procederemo a bandire la gara per il restauro dell’edificio Immacoletalle Vecchia, nonché le opere relative all’eliminazione dei residui bellici presenti nel porto e all’individuazione dei reperti archeologici sommersi.” Sul dragaggio, Francesco Karrer ha ribadito che, grazie al decreto di approvazione emesso dal Ministero dell’Ambiente, dopo aver effettuato le prescritte indagini integrative, si potrà bandire la gara per l’escavo dei fondali del porto di Napoli decisiva per procedere al riempimento della cassa di colmata del terminal di Levante in costruzione. Diversi membri del Comitato sono intervenuti per ringraziare il Commissario del lavoro svolto in pochi mesi e per manifestare il sostegno delle Istituzioni e dei rappresentanti delle imprese e delle categorie all’attività dell’Autorità Portuale. Tra i punti all’ordine del giorno c’erano anche la cancellazione dei residui attivi e una serie di pratiche demaniali. Dopo l’approvazione delle delibera relative ai residui attivi da cancellare, si è deciso di rinviare ad una apposita seduta l’esame delle pratiche demaniali perché “ è indispensabile-ha affermato Karreranche alla luce della nuova normativa europea, delle posizioni più recenti della giurisprudenza amministrativa e dell’art. 29 del decreto “Sblocca Italia” che prevede una nuova strategia nazionale sulla gestione dei porti, esaminare in maniera approfondita il sistema concessorio.”
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Napoli: Grimaldi Napoli mette in campo la VIII edizione del Premio Giornalistico Internazionale Napoli, 8 ottobre 2014 – Dal mese scorso e’ stato bandito il Premio Giornalistico Internazionale,giunto alla sua VIII edizione,con una dotazione di 50mila euro di premio per i vincitori.
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Napoli: Msc Crociere, sequestro da 33,3 milioni di euro
1. Finalità e area tematica La VIII edizione del premio giornalistico internazionale Mare Nostrum Awards, bandito dalla rivista Grimaldi Magazine Mare Nostrum, si propone di promuovere e valorizzare la conoscenza delle Autostrade del Mare che costituiscono una valida alternativa al trasporto stradale ed un’eccezionale opportunità per lo sviluppo sostenibile dei paesi bagnati dal Mediterraneo. Gli elaborati in concorso dovranno, pertanto, sottolineare i vantaggi che questi collegamenti marittimi regolari, effettuati con navi moderne, sicure e veloci, vantano dal punto di vista economico, sociale, turistico ed ambientale nonché il loro contributo a creare un’area di scambi e cooperazione tra le varie sponde del Mare Nostrum. 2. Requisiti per la partecipazione Al Premio possono partecipare giornalisti pubblicisti e professionisti,autori in generale e fotografi che avranno diffuso l’argomento, descritto nell’area tematica, tra il 15 settembre 2014 ed il 15 aprile 2015. La partecipazione al concorso è aperta ad autori residenti in Italia, Spagna, Grecia, Tunisia e Marocco che potranno presentare i propri lavori in italiano, inglese, spagnolo, catalano, francese o greco. I premi saranno assegnati a servizi giornalistici, documentari, servizi televisivi o radiofonici, reportage fotografi ci, nonché inchieste economico-turistiche giudicati dalla Giuria coincidenti con le finalità istitutive del Premio. 3. Media Saranno ammessi al concorso gli elaborati divulgati, nelle lingue sopra indicate, in Italia, Spagna, Grecia, Tunisia e Marocco attraverso: - quotidiani e periodici a diffusione nazionale (incluso le versioni online); - pubblicazioni a diffusione nazionale e testate online di trasporto e di turismo; - agenzie di stampa; - emittenti radio e/o televisive nazionali e locali; - riviste di fotografi a e mostre fotografiche. 4. Modalità di partecipazione La partecipazione al Premio è gratuita, ma non è consentita a dipendenti o collaboratori di società del Gruppo Grimaldi. I partecipanti dovranno far pervenire i loro elaborati, con lettera di accompagnamento firmata alla Segreteria Organizzativa del Premio, sia in formato digitale (fi le Word) tramite posta elettronica all’indirizzo mna@grimaldi.napoli.it, sia in formato cartaceo entro il 30 aprile 2015 5. Ospitalità ai concorrenti Per favorire l’acquisizione di informazioni ed esperienze dirette, utili per l’elaborazione delle loro opere, agli autori interessati a partecipare al premio Mare Nostrum Awards sarà offerto un viaggio di andata e ritorno a bordo di una delle navi di Grimaldi Lines o di Minoan Lines in servizio tra Italia, Spagna, Tunisia, Marocco e Grecia, da effettuarsi entro il 30 marzo 2015. Per informazioni sulle linee passeggeri è possibile consultare i siti www.grimaldi-lines.com e www.minoan.gr. 6. Premi I premi consistono nella corresponsione di cinque riconoscimenti in denaro, per un importo di 10.000 euro netti ciascuno. I premi saranno attribuiti secondo l’insindacabile giudizio della Giuria. 7. Giuria La Giuria Internazionale del Premio, presieduta da Folco Quilici, scrittore e regista, è composta da eminenti personalità del mondo della cultura e del giornalismo. Segretario: Luciano Bosso, giornalista – Direttore della rivista Grimaldi Magazine Mare Nostrum. Le decisioni della Giuria sono defi nitive ed inappellabili. Le motivazioni dell’assegnazione saranno illustrate nel corso della Cerimonia di Premiazione.
pierfrancesco Vago,con moglie e suocera
Napoli, 27 ottobre 2014 – Due decreti di sequestro preventivo di beni per un valore di 33,3 milioni di euro sono stati eseguiti nei confronti di Pierfrancesco Vago, AD della Msc Crociere S.A di Ginevra, e Francesco Zuccarino, presidente del cda di Msc Crociere spa di Napoli. Omessa dichiarazione dei redditi nei confronti del primo e dichiarazione infedele per il secondo i reati ipotizzati. I decreti sono stati emessi dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della sezione Criminalità economica della locale Procura della Repubblica, ed eseguiti dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza nei confronti di Pierfrancesco Vago, ad protempore della Msc Crociere S.A. di Ginevra (e non della Msc crociere spa, come comunicato in un primo momento) e di Francesco Zuccarino, presidente del cda della Msc crociere spa di Napoli La cifra di 33,3 milioni copre fino al valore delle imposte ritenute evase. Il provvedimento colpisce partecipazioni societarie, beni immobili e disponibilità finanziarie. Il sequestro eseguito nei confronti dell’amministratore della società ginevrina consegue all’accertamento dell’esistenza, presso la sede della Msc crociere di Napoli – secondo quanto sottolinea il procuratore aggiunto della Repubblica, Fausto Zuccarelli – di una “stabile organizzazione occulta della citata
Msc Crociere S.A. che non ha dichiarato redditi realizzati nel territorio nazionale per circa 38 milioni di euro cui corrispondono imposte dirette evase per oltre 10,7 milioni. Le investigazioni hanno consentito di accertare che nell’ottobre 2006 la Msc Crociere spa con sede a Napoli ha modificato il proprio oggetto sociale (da tour operator a intermediario dei trasporti) ‘trasferendo’ l’attività di organizzazione e vendita di pacchetti di crociere alla società ginevrina Msc Crociere S.A., ma mantenendo le stesse funzioni sino ad allora svolte con riferimento all’organizzazione e vendita di crociere nel territorio italiano”. Il sequestro eseguito nei confronti del presidente del consiglio di amministrazione della società napoletana Msc crociere spa, sottolinea la Procura di Napoli, “scaturisce dalla relativa verifica fiscale conclusa dal locale nucleo di Polizia tributaria che ha consentito di accertare che la società, allo scopo di ridurre indebitamente i redditi da assoggettare a imposizione nel territorio italiano, ha sottofatturato le prestazioni di servizio rese nei confronti della società ginevrina Msc Crociere S.A., dalla quale è di fatto controllata in virtù di particolari vincoli contrattuali, benché il suo capitale sociale sia interamente detenuto dalla Marinvest srl, che a sua volta è controllata al 99,9% da due società dell’isola di Man”. Secondo
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8. Premiazione La Cerimonia di Premiazione si svolgerà in luogo e data da defi nire, con l’impegno dei membri della Giuria e dei vincitori a presenziare personalmente all’evento. Tutte le informazioni necessarie ai fi ni della partecipazione all’evento saranno tempestivamente comunicate ai vincitori. 9. Riserve Il Gruppo Grimaldi si riserva la facoltà di pubblicare le opere dei vincitori. Tutti i partecipanti consentono, quindi, di utilizzare e pubblicare gli articoli o i servizi inviati o parte di essi, mantenendo il diritto ad essere menzionati come autori. 10. Segreteria Organizzativa del Premio Vita Wembagher Tel. +39 081 496440 – fax 081 496390 e-mail: mna@grimaldi.napoli.it Via Marchese Campodisola, 13 IT- 80133 Napoli
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Zuccarelli “sulla base di tali fatti, in applicazione della specifica disciplina tributaria in materia di rapporti commerciali con società controllanti estere, gli imponibili delle prestazioni di servizio in esame sono stati rivalutati al ‘valore normale’, così constatando una maggiore base imponibile ammontante complessivamente, per gli anni dal 2007 al 2012, a oltre 75 milioni di euro”. “A carico della medesima Msc Crociere spa – si sostiene nella nota della Procura – sono stati inoltre accertati costi indeducibili, perché non inerenti, per circa 2,6 milioni di euro, relativi a un’aliquota di personale stabilmente ed esc l u s i v a m e n t e impiegata per curare la contabilità della società svizzera Msc Crociere S.A. Le imposte dirette complessivamente evase della Msc Crociere spa ammontano a oltre 22,6 milioni di euro”. Contestazioni “del tutto infondate e in palese dispregio delle norme internazionali, relative in particolare al settore marittimo”. Così in una nota Msc Crociere, in relazione al sequestro preventivo di beni nei confronti dei vertici del gruppo per presunte violazioni delle norme fiscali. Il gruppo ribadisce “la correttezza del proprio operato e conferma di aver avviato con totale trasparenza e collaborazione le opportune interlocuzioni con le autorità fiscali competenti al fine di chiarire la propria posizione e ottenere il rispetto da parte delle suddette autorità competenti delle vigenti norme internazionali applicabili”. In particolare, “la convenzione fiscale in vigore tra Italia e Svizzera per evitare le doppie imposizioni prevede espressamente che – contrariamente a quanto stabilito per una qualunque attività d’impresa – i redditi che una società svizzera consegue specificamente dal trasporto marittimo internazionale siano tassati esclusivamente nella Confederazione elvetica indipendentemente dall’esistenza o meno di una stabile organizzazione in Italia. Tale norma è conforme al modello di convenzione internazionale dell’OCSE applicato sistematicamente dagli Stati nei loro trattati bilaterali per evitare la doppia imposizione”.
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Grecia: uno shipping a due velocità
Lussemburgo: Consiglio dei Ministri dei Trasporti UE, la sintesi dei risultati raggiunti Lussemburgo, 9 ottobre 2014 – Il Consiglio dei Ministri dei Trasporti dell’UE, sotto la Presidenza italiana del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, riunitosi ieri 8 ottobre, ha adottato provvedimenti sui temi dei porti, delle infrazioni al codice della strada e sull’uso civile dei droni. - Porti UE: finalizzata la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del consiglio che istituisce un quadro normativo per l’accesso al mercato dei servizi portuali e la trasparenza finanziaria dei porti dell’Unione europea. E’ stato finalizzato l’accordo politico sul regolamento sui servizi portuali, dopo un intenso e serrato negoziato condotto sin dai primi giorni del Semestre. Spetta ora al Parlamento europeo fare la sua parte in vista dell’approvazione finale. Attraverso i porti europei, nodi strategici per la crescita economica e l’occupazione, transitano il 75% delle importazioni e esportazioni UE e il 37% del commercio interno. Inoltre sono elementi essenziali della rete Ten. Le nuove norme migliorano l’accesso al mercato, rafforzano la trasparenza finanziaria e rendono più efficienti il finanziamento dei porti, contribuendo in maniera decisa allo sviluppo economico del settore. “Non era facile, ma ce l’abbiamo fatta” ha detto il ministro italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, che presiedeva il Consiglio, informando del risultato raggiunto nella riunione di oggi del Consiglio dei Trasporti a Lussemburgo. “Il risultato raggiunto infatti è di grande spessore strategico nella gestione della portualità europea. I paesi dell’Unione
hanno trovato un accordo su una tematica che, sin dall’istituzione della Comunità, era stato sempre oggetto di difficile condivisione”. I porti, per la loro ubicazione geografica, le forme gestionali, l’integrazione con i retroporti, infatti, hanno tutte caratteristiche diverse da paese a paese e spesso di difficile armonizzazione. Alcune realtà come l’Italia e la Spagna hanno nel sistema portuale la condizione chiave per la crescita e lo sviluppo, basti pensare che i porti italiani l’anno scorso hanno ospitato nel settore crociere ben sette milioni di passeggeri, un dato che rappresenta il 22,4% di quello europeo ed è cresciuto dell’11% rispetto al 2012; i Paesi dell’area del Baltico e del Nord Europa hanno in questo campo esigenze completamente diverse rispetto a quelli dell’area mediterranea; l’Inghilterra e la Grecia pongono nella gestione portuale grande rilevanza strategica, soprattutto per i processi importexport. “Ebbene – ha precisato Lupi – questa Presidenza è riuscita a trovare un comune denominatore e produrre così un regolamento che, finalmente, diventa un pilastro in particolare per i punti del pilotaggio, del dragaggio e della trasparenza finanziaria. L’atto di oggi diventa un riferimento portante per il nostro paese proprio nel momento in cui il Governo italiano si appresta a redigere, entro novanta giorni dal decreto Sblocca Italia, un piano della portualità e della logistica”. - Sicurezza stradale UE: anche gli stranieri pagheranno le multe Gli automobilisti stranieri che commettono infrazioni in Italia finalmente pagheranno le
multe. E lo stesso avverrà in tutta Europa per le auto con targa straniera. Questo, in sintesi, il risultato del Consiglio dei ministri dei Trasporti dell’Unione europea che ha adottato la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio per lo scambio tra Paesi delle informazioni sulle infrazioni del codice della strada. La direttiva permetterà agli Stati membri di avere reciproco accesso ai dati nazionali sulle immatricolazioni dei veicoli per poter individuare e sanzionare i responsabili delle infrazioni stradali più importanti: eccesso di velocità, cinture di sicurezza, uso del cellulare, semaforo rosso, guida in stato di ebrezza o alterato da stupefacenti, mancato uso del casco e abuso delle corsie dedicate. “È un segnale molto importante per la sicurezza – ha dichiarato Lupi – Il possesso di un’auto immatricolata in un altro Paese non sarà più un alibi per i tanti stranieri che ormai vivono e lavorano in Italia, il rispetto del codice sarà rafforzato dal fatto che anche loro saranno perseguibili e dovranno finalmente pagare le multe”. - Droni UE: una nuova era per il trasporto aereo – Aprire il mercato aereo all’uso civile dei droni in modo sicuro e sostenibile. Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio Il Consiglio europeo ha affrontato anche il tema altamente strategico dei sistemi aerei a pilotaggio remoto, i cosiddetti “droni”, approfondendo quattro profili principali: 1. Il primo, quello che riteniamo più importante e al tempo stesso più delicato, è quello legato alla sicurezza e in modo particolare alle possibili interferenze tra tali velivoli e l’intero sistema del trasporto aereo. Su questa tematica, gli interventi dei vari paesi al Consiglio dei Ministri sono stati tutti convergenti verso l’identificazione di procedure armonizzate a livello UE in grado di garantire i massimi standard di sicurezza. 2. La rilevanza tecnologica e innovativa dei droni è davvero rivoluzionaria. “Tali dispositivi”, ha sottolineato il Ministro Lupi “schiudono prospettive molto ampie e ad oggi inimmaginabili di utilizzazione funzionale, con particolare riferimento alle applicazioni per il controllo della mobilità sulle reti stradali urbane e extraurbane”. 3. L’alto contenuto tecnologico dei droni ha implicazioni importanti per la tutela della pri-
vacy, che dovrà al tempo stesso essere attentamente controllata, come sottolineato dalla grande maggioranza dei ministri intervenuti nel dibattito. 4. Le prospettive di crescita del settore, sia sotto il profilo industriale che commerciale, sono molte buone. Si rende pertanto necessario mettere in campo, in tempi brevi, un’accurata analisi dei processi produttivi al fine di creare le condizioni per un mercato UE forte, innovativo e competitivo in questo settore altamente strategico. Accordo ferroviario Corridoio Rhine-Alpine Sempre a Lussemburgo, a margine del Consiglio dei Trasporti dell’Unione Europea, con i Ministri omologhi di Belgio, Germania, Paesi Bassi e Svizzera il ministro Lupi ha siglato l’Accordo che formalizza il cambio di denominazione del Corridoio Rotterdam – Genova in Corridoio ferroviario merci RhineAlpine e ne istituisce il Comitato Esecutivo. L’Accordo rende operativo il Regolamento europeo istitutivo dei Corridoi ferroviari merci, così come modificato dal Parlamento UE. Il Regolamento prevede infatti che i Corridoi ferroviari, dove si concentrano i traffici merci internazionali, saranno dotati di un Comitato Esecutivo per la supervisione e il controllo e un Comitato di Gestione per il funzionamento operativo. Il Comitato Esecutivo (Executive Board) sarà composto dai rappresentanti dei Ministeri dei Trasporti dei Paesi interessati al transito della linea, mentre il Comitato di Gestione (Management Board) sarà composto dai rappresentanti dei Gestori ferroviari dell’infrastruttura. Con lo strumento dei Comitati, l’Europa intende monitorare e coordinare lo sviluppo dei Corridoi ferroviari merci sia in termini di prestazioni, capacità ed offerta per cogliere al meglio le esigenze del mercato e degli operatori, sia per individuare le azioni necessarie a migliorare i livelli qualitativi e quantitativi dei servizi ferroviari merci. L’Accordo impegna inoltre gli Stati attraversati dal Corridoio Rhine-Alpine ad assicurare un maggior coordinamento nella pianificazione finanziaria delle tratte interessate e ribadisce l’interesse allo sviluppo di azioni coordinate sull’implementazione dei sistemi europei di segnalamento (ERTMS/ETCS) e di altre future azioni comuni, quali quelle volte alla mitigazione della rumorosità dei carri ferroviari merci.
Creta, 25 ottobre 2014 – Dalla survey annuale che ormai da 17 anni conduce l’istituto di ricerca Petrofin, non si arresta la crescita della flotta greca. Ad agosto 2014 le 4.707 unità censite hanno raggiunto la capacità di trasporto in peso (tons dwt) di circa 304 milioni, in crescita ininterrotta dal 2001. Solo nell’ultimo anno le nuove navi entrate in servizio sono state 134, incrementando il dwt complessivo dell’8% (22milioni). Secondo Petrofin Research questo risultato è dovuto alla grande e significativa penetrazione dei fondi di investimento statunitensi e del mercato azionario nel settore dello shipping (nel 2013 nel settore armatoriale greco sono stati investiti oltre 9 miliardi di euro), animata dall’aspettativa di ripresa ciclica della crescita dei noli e del valore delle navi. Anche dalle classifiche internazionali appare chiaro quali siano i segmenti che hanno drenato la maggioranza degli investimenti; per tonnellaggio gli armatori greci sono primi nel settore tanker e secondi in quelli delle dry bulk carriers, delle metaniere e delle portacontainer, e, secondo Clarkson, 40 armatori greci controllano oltre il 10% del dwt mondiale e oltre il 9% del volume di carico. Questo sviluppo, nonostante la fortissima e grave crisi economica del paese, trova principalmente radici nel regime di tassazione greco particolarmente favorevole allo shipping, che riesce a mantenersi competitivo nonostante la forte concorrenza dell’offerta fiscale di alcuni paesi per attrarre compagnie di navigazione. Ma la crisi in Grecia è durissima, e pochi giorni fa è entrato in vigore un provvedimento legislativo che attua un Accordo volontario – sottoscritto più di un anno fa ed emendato solo a luglio scorso dopo un lungo e serrato confronto – tra il primo ministro Samaras e l’Associazione nazionale degli armatori greci UGS (Union of Greek Shipowners). L’accordo, che per la Costituzione greca non può essere obbligatorio, anche se impegna formalmente l’UGS ad indicare vie alternative per gli “evasori”, prevede una contribuzione volontaria extra (cioè aggiuntiva alla Tonnage tax, unica tassa pagata dagli armatori greci e recepita costituzionalmente) di 420 milioni di euro, ripartiti in 105milioni annui da ottobre 2014 al primo trimestre 2017. Il provvedimento coinvolge 478 compagnie ed è calcolato sulla stazza delle navi operate, indipendentemente dal Registro di bandiera a cui sono iscritte. Visto il processo strutturale di gigantismo navale che sta interessando lo shipping greco, alcuni osservatori ritengono che la contribuzione potrà essere più elevata del previsto. Tuttavia permangono nel settore stridenti contraddizioni, che condizionano negativamente il mercato a sfavore delle imprese di navigazione più virtuose, che operano in particolare nel settore roro e ropax. Sempre più si sta delineando una netta separazione tra il dinamismo dello shipping greco internazionale e il congelamento stagnante dello shipping domestico. Infatti, non trova un corrispondenza nazionale quel che sta avvenendo nelle flotte greche che operano sui mercati internazionali, che crescono e contemporaneamente si concentrano (40 società detengono oltre il 55% del dwt totale greco con flotte di oltre 25 navi) con navi di età media 9 anni per le +20.000 dwt e di 3,5 anni per quelle che trasportano LNG, in totale 50 unità che formano la più giovane flotta greca. Sempre dai dati Petrofin, dal 2011 il numero degli armatori è sceso del 12%, arrivando alle 668 società attuali; la caduta principale è tra le piccole società con 1 o 2 navi di proprietà, che attualmente rappresentano il 45% delle compagnie greche: 274 società che controllano poco più di 8,5 milioni dwt e con il 45% di navi di oltre 20 anni di età. E’ proprio in questa fascia che si concentra il naviglio che serve i collegamenti domestici e intramediterranei di passeggeri e rotabili. Questa problematica, che ormai ha assunto il peso dell’urgenza, non poteva non essere oggetto anche della Convention Euromed 2014 della Grimaldi Group, che dal 2008 detiene oltre l’88% della società cretese Minoan Lines, principale operatore di servizi di linea roro e ropax sulle rotte Creta-Pireo e Grecia-Adriatico italiano. Con la nuova proprietà armatoriale, leader mondiale del settore roro, Minoan è stata sottoposta nel tempo ad un radicale processo di rinnovamento ed ammodernamento della flotta, eliminando le navi obsolete ed inserendo 3 navi Green Class di bandiera italiana, le più grandi RoPax del Mediterraneo di 4-7 anni di età. Attualmente essa opera con la più giovane flotta (età media 8 anni) in servizio sui mercati adriatici e cretesi e recentemente il gruppo ha iniettato ulteriori 30 milioni di capitale sociale. Dopo anni di perdita entro quest’anno la società, che ha la sua sede centrale ad Heraklion (Creta), dovrebbe raggiungere il break-even ed i dati dei primi 8 mesi 2014, nonostante la stagnazione, confortano questa previsione, registrando un incremento positivo su tutte le voci, in particolare nell’automotive, con un + 6% (6000 vetture) di auto nuove e nel trasporto di trucks con un +16% (15.500 unità). Risultati importanti, se si pensa che il traffico Short Sea Shipping tra Egeo e Adriatico di rotabili, trucks e trailers, dopo essere sceso al tasso annuo del 10% dal 2010 al 2012, ha subito una forte stagnazione nel 2013 a causa della crisi e dei continui miglioramenti infrastrutturali dell’area balcanica. A ciò si è aggiunta anche la forte concorrenza dei voli low cost punto a punto, che, incidendo direttamente sull’economia di scopo delle navi ro pax, hanno ormai acquisito strutturalmente una grossa fetta di mercato dei vacanzieri senza auto al seguito. Ma questa pagina di buone pratiche aziendali non trova analoghi riscontri nel mercato domestico più vasto. Infatti, molte piccole compagnie ferry nella spirale del debito insoluto sono state assorbite dalla Banca del Pireo, che ora mantiene operative navi vecchie ed obsolete di età fino a 40 anni, che consumano ed inquinano molto su linee sovvenzionate dallo Stato con €85 mln annui (Minoan Lines, che non è sovvenzionata dallo Stato), e collegano le isole greche al Pireo in modo inefficiente, inquinante e potenzialmente insicuro. Per questo motivo, come denunciato da Emanuele Grimaldi che è anche Presidente dell’Associazione degli armatori italiani, Confitarma, il mercato è destabilizzato da 6 anni, procurando stagnazione e perdite alle compagnie tra i 100 e i 200 mln all’anno. “Occorre prendere atto che la domanda è calata in maniera strutturale e che bisogna costruire un nuovo modello di business con un masterplan per il nostro settore. Le navi vecchie vanno demolite per riequilibrare il mercato” è il monito lanciato dall’Euromed alle banche e al mercato greco. Giovanna Visco
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