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Livorno
trieste
La crisi morde l’economia portuale
Presentati due nuovi rimorchiatori della flotta Tripmare SpA
Nel 2013 MSC Crociere effettuerà 119 scali con un 55% di crocieristi in più
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CivitaveCChia
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Olbia: monitoraggio balenottere grazie a traghetti Grimaldi Gruppo IVITAVECCHIA – Gli avvistamenti avvengono lungo il transetto marino transfrontaliero che da Civitavecchia arriva a Barcellona attraversando così le acque giurisdizionali di tre paesi Italia, Francia e Spagna. La ricerca è inserita all’interno di un network internazionale che monitora i cetacei utilizzando navi e traghetti di linea come piattaforme di osservazione. “L’utilizzo di grandi navi per il monitoraggio dei cetacei”, spiega la ricercatrice Stefania Carcassi dell’Accademia del Leviatano “permette di poter monitorare aree di mare alto difficilmente raggiungibili con i normali mezzi di ricerca durante tutto l’anno e non solo in estate, stagione nella quale si limitano gran parte delle osservazioni marine”. Sempre nel mar di Sardegna, infatti, sono stati avvistati capodogli, globicefali, zifi e grampi oltre che comuni tursiopi e stenelle. Nello specifico la campagna di monitoraggio invernale del Mediterraneo Occidentale è resa possibile grazie alle navi della Grimaldi lines. Il transetto
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marino, attraversa aree di mare con diversa morfologia e batimetria, passa anche per le Bocche di Bonifacio permettendo così di monitorare anche questo tratto di mare dove, per la sua vulnerabilità legata al trasporto marittimo, è stata istituita la prima PSSA del Mediterraneo. Proprio allo sbocco delle Bocche di Bonifacio nel Mar di Sardegna (monitorate in estate anche lungo la rotta S. Teresa di Gallura – Bonifacio) all’altezza dell’Isola dell’Asinara sono avvenuti in numerosissimi avvistamenti di balenottere. “I traghetti sono ottime piattaforme per gli avvistamenti in mare di cetacei, tartarughe, uccelli marini e macro rifiuti marini”, ci dice Anna Ruvolo che insieme ad altre ricercatrici dell’università di Pisa hanno monitorato per quattro anni consecutivi il tratto di mare tra Livorno e Bastia nel Santuario di Pelagos. “In particolare”, aggiunge la dott.ssa Ruvolo “stiamo adattando un protocollo per monitorare il marine litter da traghetto, come già avviene in altri contesti internazionali. Il marine macro litter,
infatti, oltre ad avere un impatto negativo sul turismo è anche molto pericoloso sia per plastiche che vengono ingerite
sia per le reti fantasma che si aggrovigliano a volte intorno a cetacei e tartarughe”. Al network di ricerca, coordi-
Confitarma: per il presidente d’Amico ”obiettivi concreti e semplificazione, per facilitare la vita agli operatori e portare vantaggi a tutti” OMA – Paolo d’Amico, Presidente di Confitarma e della Federazione del Mare, nel corso dell’incontro “LA FORZA DEL MARE” Idee di Governo per l’economia del mare”, organizzato a Roma dal Partito Democratico, ha ricordato l’importanza del settore marittimo portuale, sottolineando peraltro come da anni le stesse istanze del cluster rimangano inascoltate con evidenti ripercussioni negative per l’economia del Paese. Fra le varie problematiche sul tappeto, Paolo d’Amico ha posto l’accento sull’esigenza di un sistema normativo efficiente e sulle problematiche connesse alle tariffe dei servizi tecnico nautici e alle tasse portuali. “Le regole, per essere efficienti e finalizzate al raggiungimento di obiettivi concreti, devono essere semplificate – ha affermato il Presidente d’Amico – da anni abbiamo proposto modifiche normative a costo zero che oltre a facilitare la vita degli operatori, porterebbero vantaggi e risparmi a tutto il sistema”. Riguardo all’intenzione del PD, manifestata da
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Matteo Mauri nella Relazione introduttiva e da Enrico Letta nelle conclusioni, di ripristinare un Ministero dei Trasporti autonomo all’interno del quale dedicare una specifica attenzione al mare, d’Amico ha affermato che “da tempo Confitarma ha richiamato l’attenzione delle forze politiche sull’esigenza di un organismo dedicato alle numerose e complesse tematiche del mare che oggi purtroppo risultano frammentate e distribuite in
tante sedi: abbiamo bisogno di poter parlare con un unico interlocutore che capisca i nostri problemi e con il quale trovare la soluzione migliore”. Il Presidente di Confitarma ha poi ribadito l’opportunità che il controllo delle tariffe portuali resti affidato al Ministero, per evitare che il decentramento faccia prevalere logiche di tipo localistico molto dannose. “Per tutti valga l’esempio del servizi ritiro rifiuti dalle navi che ha dato luogo alla proliferazione di discipline diverse da porto a porto creando un deleterio clima di inaffidabilità tra gli operatori e soprattutto dando luogo a rincari tariffari del tutto ingiustificati e discriminatori a danno degli utenti. E’ bene ricordare – ha sottolineato d’Amico – che i servizi resi alla nave nei porti non sono pagati dalle Autorità portuali ma dalle compagnie di navigazione utenti. Questo è un dato di fatto incontrovertibile!”
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nato da ISPRA, operante in particolare nell’area del Santuario Pelagos, partecipano diversi enti di ricerca italiani e
francesi oltre che due diverse compagnie di traghetti la Grimaldi Lines e la Corsica-Sardinia Ferries.
Roma: il CdA di Fincantieri approva bilancio 2012 a conferma della positiva gestione e solidita’ finanziaria
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OMA – Il Consiglio di Amministrazione di Fincantieri, riunitosi oggi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio consolidato e il bilancio d’esercizio relativi all’anno
2012:
L’esercizio 2012 chiude con un utile pari a oltre euro 15 milioni, in miglioramento rispetto all’anno precedente e con un EBITDA di euro 137 milioni, registrando ricavi che, nonostante le persistenti difficoltà del settore, si assestano a circa euro 2,4 miliardi con una quota di export che supera il 70%.
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DALLA PRIMA PAGINA FINCANTIERI A dimostrazione della solidità della struttura finanziaria e patrimoniale del Gruppo si segnala che la Posizione finanziaria netta risulta essere positiva per euro 480 milioni, con una disponibilità di cassa di euro 692 milioni, e che il Patrimonio netto risulta essere pari a euro 957 milioni, con euro 309 milioni di riserve prevalentemente per utili non distribuiti. Inoltre, in bilancio, sono appostati fondi più che congrui per fronteggiare rischi e oneri specifici, per un ammontare pari a circa euro 101 milioni. Gli investimenti, pari ad euro 89 milioni, sono relativi principalmente al completamento di progetti già avviati negli esercizi precedenti al fine di accrescere l’efficienza produttiva e a migliorare le condizioni di sicurezza e di rispetto dell’ambiente. Tale valore include anche la continuazione del programma di investimenti in atto nei cantieri americani. Sotto l’aspetto commerciale l’azienda è riuscita a cogliere al meglio le opportunità disponibili, finalizzando accordi per nuovi ordini, comprese le opzioni, per complessivi euro 6,5 miliardi che includono peraltro tutte le nuove navi prototipo assegnate nel settore delle navi da crociera. Tale valore include contratti già finalizzati per euro 1,4 miliardi, mentre i rimanenti accordi sono tutti soggetti alla finalizzazione del relativo pacchetto finanziario. In particolare, nel comparto mercantile sono stati sottoscritti contratti per la realizzazione di due navi da crociera per l’armatore Viking Ocean Cruises ed è stato acquisito dalla compagnia canadese Société des traversiers du Québec un ordine per la costru-
zione di un traghetto dual fuel di ultima generazione con caratteristiche di propulsione innovative. Nel settore militare si segnala l’acquisizione, attraverso la controllata americana Fincantieri Marine Group, dell’ordine per la costruzione di due unità LCS (Littoral Combat Ship) per la US Navy (relative al contratto per la costruzione di 10 unità siglato alla fine del 2010) e di 40 piccoli pattugliatori per la US Coast Guard. Infine sono stati acquisiti ordini per euro 66 milioni nel business riparazioni e trasformazioni e per euro 77 milioni in quello dei sistemi e componenti. Nell’ambito del Piano di riorganizzazione aziendale, oggetto di un accordo a livello nazionale sottoscritto a fine 2011 con il Ministero del Lavoro e la maggioranza delle Organizzazioni Sindacali, il Gruppo ha perseguito da un lato il riequilibrio degli organici in relazione ai ridotti carichi di lavoro (uscite di personale per 333 unità a livello di Capogruppo e ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria mediamente per 1463 risorse) e dall’altro gli obiettivi di diversificazione del business. Al riguardo si segnala, in data 21 dicembre, la firma di un accordo per l’acquisizione del 50,75% di STX OSV, società quotata alla Borsa di Singapore, leader mondiale nella costruzione di mezzi di supporto alle attività di estrazione e produzione di petrolio e gas naturale, che nell’ultimo triennio ha generato mediamente ricavi per circa euro 1,6 miliardi e EBITDA per circa euro 190 milioni. L’operazione è stata poi perfezionata in data 23 gennaio 2013. Attraverso questa acquisizione il Gruppo raddoppia le sue dimensioni, diventando uno dei primi cinque costruttori navali al
L’inForMatore navaLe di napoli Giornale Marittimo È un periodico edito dalla EDI.MAR. sas di Gennaro Scotto Pagliara Direttore Responsabile Gennaro sCotto PaGLiara Condirettore: siLvio sCotto PaGLiara sede: Stazione Marittima (Porto), 80133 Napoli Direzione, redazione e pubblicità: Calata Vitt. Veneto (ex manufatto USO) ☎ 081-203633 - Fax 081-289854 e-mail: gescotto@tin.it Registrazione presso il Tribunale di Napoli n° 1716 del 18/7/1964. Registro Nazionale della Stampa n° 9504 spedizione in abbonamento Postale
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mondo, con i primi quattro tutti coreani, e si posiziona come produttore leader in tutti i segmenti di mercato ad alto valore aggiunto della cantieristica navale. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre preso atto delle dimissioni presentate dal Presidente Corrado Antonini con decorrenza 31 dicembre 2012, rinviando la nomina del nuovo Presidente ad una prossima occasione. A margine della riunione del CdA Giuseppe Bono, Amministratore delegato di Fincantieri, ha commentato: “I risultati conseguiti nel 2012, nonostante il permanere di un contesto di riferimento alquanto difficile, e l’acquisizione di STX OSV, primaria società che opera in un settore ad alto valore aggiunto come quello dell’offshore, realizzata principalmente con nostre risorse, ci permettono di rafforzare le leadership raggiunte e di guardare con maggior ottimismo a un futuro di sviluppo. Tutto questo, unitamente all’implementazione del piano di riorganizzazione condiviso con il sindacato e volto al recupero della produttività e all’incremento di flessibilità, crea le premesse per mantenere in attività i cantieri italiani, in una solida situazione economico-finanziaria”.
stampa: aLFa di Castaldo Gaetano napoli ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA Pubblicazione iscritta al Centro Nazionale ISDS (International Serials Data System) del Consiglio Nazionale Ricerche con il numero di codice ISSN 0393-9952. Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n° 5707 Responsabile del trattamento dei dati personali (D.Lgs.196/2003) Gennaro scotto Pagliara Direttore dell’Informatore Navale di Napoli
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Livorno: la crisi morde l’economia portuale Livorno: i volumi di traffico del 2012 sono scesi del 7,6%. Male i contenitori, in sofferenza i rotabili, bene le crociere IVORNO – Il porto di Livorno ha archiviato il 2012 con 27 milioni 418 mila tonnellate di merce movimentata e una flessione del 7,6% rispetto al 2011. «È un decremento significativo, ma in linea con quello fatto registrare da porti come Barcellona, La Spezia e Genova», spiega il presidente della Port Authority labronica, Giuliano Gallanti, che rilancia: «Naturalmente analizzeremo le cause interne ed esterne di questo calo per mettere in campo adeguate contromisure, alcune delle quali già indicate nel Pot 2013/2015».
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I Contenitori Le statistiche del 2012, confrontate con i dati dell’anno scorso, presentano, innanzitutto, un traffico contenitori in Teus in calo del 13,9% (549 mila teus dell’anno scorso contro i 637 mila del 2011); a pesare sul dato complessivo le prestazioni del Terminal Darsena Toscana, che ha salutato l’anno appena trascorso con una movimentazione di 413 mila Teus e una perdita di oltre 68 mila Teus rispetto al 2011 (-14,2%), e quelle del terminal CILP, che è sceso ad una movimentazione complessiva di 23 mila Teus (-22,1%). Male anche per Lorenzini: 96.589 teus e una flessione del 15,1%.
I rotabili Facendo riferimento al traffico Ro/RO, Livorno è tornata ai livelli del 2010. Infatti, dopo la buona performance del 2011 (+8,8%), il porto ha fatto registrare nel 2012 un calo dell’8,3% in termini di mezzi commerciali movimentati. La movimentazione complessiva dei mezzi rotabili è stata di 303mila 692 unità, di cui quasi 152 mila in sbarco e 151.727 in imbarco. Comunque, nonostante la riduzione registrata le merci su rotabili continuano ad essere la più importante modalità di traffico dello scalo livornese, con un peso percentuale pari al 35,8% sul totale movimentato. Merci in colli Anche il settore della merce in Break Bulk ha risentito della pesante crisi economica. Con una movimentazione complessiva di oltre 2,1 milioni di tonnellate rispetto al 2011 è stata rivelata una perdita di oltre 500mila tonnellate, pari ad un calo del 20%. Tra le varie categorie merceologiche, i prodotti
forestali, che costituiscono il 54% della movimentazione del settore, hanno chiuso l’anno con circa 1,1 milioni di tonnellate (-7,8%). In contrazione, rispetto al 2011, anche il settore delle auto nuove (-40%), la frutta (-94%), il rame ed i metalli (-12%), e l’impiantistica (18%); Le rinfuse Mentre le rinfuse solide sono diminuite del 19,8% rispetto al 2011 (sono state movimentate, tra imbarco e sbarco, 638 mila 689 tonnellate), sul fronte delle rinfuse liquide è stato registrato il miglior risultato tra i vari comparti del porto: l’anno appena trascorso è stato archiviato con una movimentazione complessiva di 8 milioni di tonnellate e un incremento del 6,8%.
in meno che sono arrivate e partite dal porto di Livorno nel 2012. Le cose vanno invece molto meglio nel settore crocieristico. Lo scalo labronico, che nel 2012 ha superato la soglia del milione di turisti, ha fatto registrare rispetto al 2011 un incremento del 5,6%. Da evidenziare che, fatta eccezione per il 2009, il trend continua ad essere positivo da oltre dieci anni
Traffico Traghetti e passeggeri Nel settore dei passeggeri il traffico ha totalizzato una contrazione del 15,2%, scendendo a 1 milione 768 mila unità. Sono circa 317 mila le persone
TERMINAL FLAVIO GIOIA SpA
La regina delle full containers, Emma Maersk, va dalla Fincantieri di Palermo per lavori UEZ - La portacontainer Emma Maersk si sta dirigendo verso gli stabilimenti Fincantieri di Palermo, dove resterà in riparazione per almeno tre mesi e mezzo, senza tuttavia essere messa in bacino. Lo riferisce la rivista inglese Lloyd’s List, la quale ha specificato che la nave si troverebbe ora in fase di traino dal Suez Canal Container Terminal (SCCT), dove era stata ormeggiata dopo l’incidente occorso mentre si apprestava a entrare nel canale in direzione southbound. Emma Maersk, la più grande portacontainer al mondo, ha una capacità di 15.500 TEU. Due settimane fa ha subito un allagamento in sala macchine. I lavori saranno supervisionati da periti della società di
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classificazione ABS. La Emma Maersk, resterà in riparazione per almeno tre mesi e mezzo, senza tuttavia essere messa in bacino di carenaggio. Lo riferisce sempre la rivista Lloyd’s List, che la nave si troverebbe ora in fase di traino dal Suez Canal Container Terminal (SCCT), dove era stata ormeggiata dopo l’incidente occorso mentre si apprestava a entrare nel canale. Emma Maersk ha una capacità di 15.500 teus. Circa due settimane fa ha subito un allagamento in sala macchine. I lavori saranno supervisionati da periti della società di classificazione ABS. Nella foto:la nave completamente vuota nel canale di Suez con l’ausilio di due rimorchiatori.Nel filmato invece,un precedente incendio nel 2007.
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DALLA PRIMA PAGINA CONFITARMA Paolo d’Amico ha ritenuto quindi opportuno ricordare la posizione di Confitarma riguardo alla liberalizzazione dei servizi tecnico nautici, ribadendo l’esigenza di guardare a tali liberalizzazioni con la necessaria cautela per evitare che la loro pratica applicazione, possa in concreto determinare soluzioni economico-organizzative contrarie agli interessi dell’utenza di tali servizi. In merito alle tasse portuali, che aumentano del 30% dal 6 gennaio 2013 e di un ulteriore 15%, dal 1° gennaio 2014, il Presidente d’Amico ha sottolineato che “Aumenti di tale portata garantiscono un maggior gettito alle Autorità portuali di circa 65 milioni annui dal 2013 e di ulteriori 33 milioni annui dal 2014, ma impongono sul traffico marittimo e sulle merci imbarcate e sbarcate un pesante fardello che oltre a ridurre ulteriormente il livello di competitività dei nostri porti con il dirottamento dei traffici verso scali esteri, colpisce in particolare le compagnie operanti nel cabotaggio tra porti nazionali”. “La tassa di ancoraggio, che si calcola sulla stazza netta complessiva delle navi, ha subito dal 1993 ad oggi un incremento del 130% a seguito dell’aumento del numero delle navi e della loro stazza media, grazie agli ingenti investimenti effettuati dalle compagnie di navigazione in nuove costruzioni. Inoltre, nello stesso periodo, la tassa portuale, che si calcola sulle tonnellate di merce imbarcata e sbarcata nei porti italiani, ha subito un incremento di circa il 29%. Se si considera che l’indice del costo della vita è aumento del 54,36%, risulta evidente come l’adeguamento delle due tasse sia del tutto ingiustificato dato che il loro gettito, nello stesso periodo, si è di fatto più che adeguato”. “In conclusione, ha affermato d’Amico, non resta che auspicare che le Autorità portuali, con senso di responsabilità e coerentemente con le politiche di contenimento dei costi annunciate da alcuni loro autorevoli esponenti, si avvalgano da subito della facoltà loro concessa di azzerare l’incremento, dando un segnale concreto del loro impegno a rendere più competitivi i nostri scali e che le forze politiche si impegnino tempestivamente, nel corso della prossima legislatura, a rivedere il provvedimento del tutto inopportuno in una fase economica congiunturale così critica.
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Trieste: presentati i due nuovi rimorchiatori della flotta Tripmare SpA rieste – “Gladiator” e “Davide”. Questi i nomi dei nuovi rimorchiatori della Tripmare SpA, la concessionaria del servizio di rimorchio nel porto di Trieste che opera in assistenza a petroliere, portacontenitori, RO-RO e navi convenzionali, presentati oggi al Molo IV. I nuovi mezzi sono stati appositamente progettati e foremente voluti dalla compagnia per rispondere alle esigenze connesse all’aumento dei traffici dello scalo giuliano, caratterizzato da navi più grandi e con stazze maggiori. La presentazione di “Gladiator” e “Davide” si è svolta alla presenza dei membri del CdA della Tripmare, tra cui l’Amministratore Delegato Alberto Cattaruzza, e di numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui il Segretario Generale dell’Autorità Portuale di Trieste, Valter Sinigaglia, il Comandante in Seconda della Capitaneria di Porto – Direzione Marittima di Trieste, Natale Serrano, l’Assessore regionale alle attività produttive, delegato alla polizia locale e sicurezza, Federica Seganti, il Vicepresidente della Provincia di Trieste, Igor Dolenc, e l’Assessore all’Ambiente, Energia, Riqualificazione Ambientale dei siti inquinati, Agricoltura e Pesca, del Comune di Trieste, Umberto Laureni. I due nuovi mezzi si aggiunai rimorchiatori gono Deneb, Vega, Uran, Altair,
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Taur, Spica e Rigel, portando la flotta di Tripmare a un totale di 10 unità, corrispondenti a un investimento complessivo di circa 50 milioni di Euro dalla fondazione della società, avvenuta nel 1994. In quell’anno, infatti, la capogruppo Tripnavi – le cui radici risalgono alla società di navigazione Tripcovich sorta nel 1895 – venne acquistata dall’attuale proprietà. Le nuove unità concentrano le più moderne caratteristiche di potenza, rispettivamente con 70 e 80 tonnellate di tiro al palo, manovrabilità, grazie alla propulsione azimutale che consente un’elevatissima efficienza in manovra, e di capacità antincendio, con un potere estinguente pari a ben 2.700 tonnellate all’ora. Inoltre le certificazioni escort class e rec oil class, testimoniano come siano in grado di garantire un ingresso sempre più sicuro delle petroliere e di contribuire alla preven-
zione dell’inquinamento marino. Aspetti fondamentali per continuare a offrire prestazioni efficaci, garantire la sicurezza del porto e il pronto intervento. Grazie alla loro efficienza, inoltre, i due mezzi contribuiranno all’abbassamento delle tariffe di rimorchio e al conseguente incentivo di ulteriori traffici nello scalo marittimo
triestino. L’Amministratore Delegato Alberto Cattaruzza ha volouto sottolineare come per la società si tratti di “un investimento importante in una fase delicata dell’economia, che testimonia fiducia nella crescita del porto come realtà trainante per lo sviluppo della città, della regione e per il futuro dei giovani”.
Pisa: il rigassificatore ”Golar Toscana” arriverà nel secondo trimestre 2013
ISA – Il rigassificatore terminal galleggiante “GOLAR Toscana” di OLT Offshore LNG Toscana. Il terminale arriverà in Italia nel secondo trimestre del 2013 e sarà situato a 22 km al largo della costa tra Livorno e Pisa. Varato a Dubai, presso il cantiere navale Drydocks World. Lo ha reso noto il Comune di Pisa. ”L’avvio delle attivita’ commerciali e’ previsto per la seconda parte dell’anno – prosegue la nota – con 3,75 miliardi di metri cubi all’ anno di gas. In fase operativa il terminale sarà affiancato, con l’aiuto di rimorchiatori, dalle navi metaniere adibite al trasporto del gas liquefatto e attraverso quattro bracci mobili, il gas sara’ prelevato dalle navi e riversato nei quattro serbatoi sferici del rigassificatore dove sara’ immagazzinato e immesso in ‘scambiatori di calore’, posti a prua per scaldare il gas liquefatto e riportarlo allo stato gassoso. Successivamente il gas verra’ trasferito a terra tramite un gasdotto di collegamento di circa 32 chilometri. Per la sua attivita’ operativa, il terminal off shore sara’ in grado di ricevere in media una consegna a settimana di gas liquefatto”. Al varo del terminal off-shore erano presenti Peter Carolan del gruppo Eon e Valter Pallano del gruppo Iren, azionisti di maggioranza della societa’ proprietaria della nave gasiera, che hanno sottolineato ”la rilevanza di Fsru Toscana come infrastruttura significativa per l’ approvvigionamento energetico nazionale e importante opportunita’ per il territorio che lo ospitera’ a fronte delle positive ricadute economiche e sociali, stimate in circa 400 milioni di euro nell’arco di vita dell’ impianto”
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Crociere: RCCI avvia il progetto Sunshine, due nuove navi da 160mila tsl IAMI – Il taglio della prima lamina d’acciaio ha sancito l’avvio del Progetto Sunshine di Royal Caribbean International, che prevede la realizzazione di due nuove navi che andranno a comporre la flotta di nuova generazione della Compagnia. L’operazione di taglio è avvenuta nei cantieri navali Meyer Werft a Papenburg, in Germania, dove entrambe le navi verranno costruite. Royal Caribbean International ha deciso di celebrare questo importante momento annunciando i nomi delle due navi: Quantum of the Seas, il cui debutto è atteso per l’autunno 2014, e Anthem of the Seas, che lascerà il cantiere nella primavera 2015. Entrambe le navi faranno parte della Classe Quantum e manterranno la tradizione di Royal Caribbean in termini di design rivoluzionario e forte innovazione. “Celebriamo la posa di questa importante pietra miliare con grande eccitazione: si tratta della prima nave del nostro Progetto Sunshine. Dopo tre anni di studi di design e di avanzata pianificazione, questo è il primo effettivo passo in avanti nella costruzione della nave e, personalmente, attendo il momento di vederla prendere forma nei prossimi mesi” ha dichiarato Adam Goldstein, President e CEO di Royal Caribbean International “La nuova nave rappresenterà una vera innovazione in termini di design e di accoglienza ed è per questo che abbiamo pensato che il nome Quantum of the Seas fosse appropriato.” Royal Caribbean International è stata la prima compagnia crocieristica a introdurre a bordo le pareti da arrampicata, le piste da pattinaggio sul ghiaccio, i simulatori di surf, le Zip Lines e persino un parco tropicale con più di 12.000 esemplari bota-
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nici. La Classe Quantum resterà fedele alla tradizione della Compagnia e non mancherà di aggiungere attrazioni ed esperienze senza precedenti: il design unico ed irripetibile regalerà, ancora una
volta, a tutti una vera “WOW experience”. “Sono molti i progressi in termini di design e innovazione compiuti dalla nostra Compagnia nel corso della storia e la Classe Quantum non fa eccezione”, ha af-
fermato Richard D. Fain, presidente and CEO, Royal Caribbean Cruises, Ltd “Non vediamo l’ora di presentare ai nostri ospiti il nuovo modo di vivere la crociera a bordo delle navi di Classe Quantum.”
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Civitavecchia: nel 2013 Msc Crociere effettuerà 119 scali con un 55% di crocieristi in più
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APOLI – Anche nel 2013 MSC Crociere affida la sua crescita al porto di Civitavecchia, dove realizzerà numeri da capogiro. La Compagnia di navigazione che fa capo all’armatore Gianluigi Aponte infatti quest’anno ha programmato 119 scali e movimenterà 516.480 crocieristi, il 55% in più rispetto al 2012. “I numeri registrati a Civitavecchia da MSC Crociere, che in questo scalo movimenta un quarto dei crocieristi complessivi, confermano che il porto laziale resta uno dei punti cardine delle nostre strategie, grazie alla sua posizione geografica centrale negli itinerari
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rari invernali nel Mediterraneo occidentale. Inoltre da marzo a ottobre arriveranno MSC Orchestra con itinerari settimanali verso Tunisia, Isole Baleari e Francia, e MSC Lirica ogni 12 giorni durante la sua programmazione estiva nel Mediterraneo orientale. MSC Sinfonia arriverà a maggio con una minicrociera verso Francia e Sardegna. A settembre MSC Magnifica invece attraccherà a Civitavecchia a
settembre con una crociera di 12 giorni fra Gibilterra, Spagna, Canarie e Madeira per tornare poi altre 3 volte tra ottobre e novembre in direzione di Turchia e Grecia. Infine, a partire da novembre, l’ammiraglia MSC Fantasia terminerà il 2013 da Civitavecchia alternando itinerari nel mediterraneo occidentale verso Spagna, Marocco, Portogallo e in quello orientale verso Grecia, Egitto, Israele.
Roma: Assoporti presenta l’elenco delle priorità per il nuovo governo
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SUD SAEM s.r.l.
inseriti all’interno della nostra programmazione del Mediterraneo” ha dichiarato Luigi Cerracchio, area manager di MSC Crociere. Nel 2013 faranno scalo a Civitavecchia ben 8 navi della flotta MSC Crociere: già presenti da inizio anno sia MSC Splendida, che nel Lazio farà scalo per tutto l’anno, che MSC Divina, le navi da oltre 4 mila passeggeri che fino a metà marzo toccherà Civitavecchia ogni 12 giorni durante gli itine-
OMA – Non basta essere utilizzati per il 53% dell’import – export del sistema paese, essere terzi in Europa per movimentazione delle merci e secondi per i passeggeri. Non basta neppure realizzare un valore della produzione per oltre 6,5 miliardi. Per l’Italia i porti continuano ad essere una sorta di optional e tutti gli ultimi provvedimenti di tipo normativo e finanziario li condannano a un declino inesorabile. Questi i dati sulla base dei quali Assoporti (l’associazione nazionale che riunisce le Autorità portuali), lancia oggi un vero e proprio j’accuse e al tempo stesso un guanto di sfida al Parlamento e al Governo che scaturiranno dalle prossime elezioni chiedendo l’immediata attuazione di una serie di provvedimenti di
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Per i porti è il momento di cambiare rotta: autonomia finanziaria, coordinamento globale di tutte le funzioni in porto, semplificazione burocratica, Autorità di sistema logistico e sistemi multi porto. L’alternativa è l’accelerazione inesorabile di una perdita di competitività già in atto. reale emergenza e specialmente una brusca inversione di rotta rispetto all’approccio di cronico disinteresse e di colpevole sottovalutazione dell’importanza del settore, vittima di una carenza di visione strategica, di misure che hanno mortificato il ruolo delle Autorità portuali e di una assenza pressoché totale di programmazione nell’allocazione delle scarse risorse pubbliche disponibili. Assoporti chiede quindi l’adozione immediata di provvedimenti finalizzati a: restituire autonomia alle Autorità portuali, (oggi equiparate a meri organismi burocratici), rimuovendo quei vincoli di spesa che impediscono loro di essere il reale motore istituzionale dello sviluppo logistico e territoriale. Rimuovere quindi l’impropria equiparazione alle pubbliche amministrazioni a partire da quelle riferite ai dipendenti (sgomberando il campo da rischi oggi concreti di un conflitto sociale); conferire alle Autorità portuali un ruolo effettivamente centrale di coordinamento, di semplificazione dei processi amministrativi e dei servizi (oggi anche di competenza di altri enti e uffici) e di accelerazione delle procedure amministrative nonché degli interventi di programmazione, pianificazione e realiz-
zazione di interventi infrastrutturali; attuare nei porti quanto previsto in materia di project bond e realizzare il coordinamento (previsto nel Salva-Italia) fra porti e Interporti. Secondo Assoporti, solo attribuendo ad Autorità portuali con una reale autonomia finanziaria, e quindi al Presidente delle Ap l’effettiva responsabilità (e l’effettivo potere che ne consegue) dell’intero coordinamento (e controllo sui costi) delle attività in porto, sia sul lato mare sia sul lato terra, si possono porre le basi per un rilancio del settore. Rilancio che passa anche attraverso un recupero delle competitività degli operatori portuali attraverso la parziale e temporanea fiscalizzazione degli oneri sociali per le imprese autorizzate a operare in porto (articoli 16,17 e 18 della legge 84 del 94), ma anche una riduzione delle accise sui prodotti energetici consumati dai mezzi utilizzati esclusivamente in porto e la fissazione di regole certe e omogenee in materia di Imu sui beni demaniali. Infine Assoporti (alla luce di quanto sta accadendo in Europa in tema di reti transeuropee) propone al governo che verrà di elaborare un piano strategico del sistema logistico nazionale che faccia perno
sulla portualità nazionale, in quanto unico soggetto in grado di coniugare le esigenze di interscambio delle reti europee con quelle estese del Mediterraneo (e quindi dei paesi extra Ue), garantendo fra l’altro quella specializzazione delle operazioni di transhipment nei porti che operano in diretta concorrenza con gli scali del nord Africa. Chiede inoltre un piano finalizzato allo sfruttamento di tutte le potenzialità inespresse del mercato crocieristico. Infine l’avvio di una riflessione approfondita su un nuovo modello di governance portuale che faccia delle Autorità portuali soggetti logistici di aree estese nell’ambito delle politiche di assetto territoriale, individuando anche la possibilità di costituzione o definizione di sistemi multi portuali e multiscalo. Il tutto condizionato a una reale autonomia finanziaria delle Autorità portuali finalizzata a consentire una costante crescita infrastrutturale, anche mediante nuovi rapporti di partnership con i privati. Assoporti oltre a proporre i provvedimenti da assumere nei primi mesi di governo a costo zero, presenterà al nuovo esecutivo le linee guida di una propria proposta di riforma della legge portuale.
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ANNO 51째 - N째2 - FEBBRAIO 2013