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“Costa Concordia”: presentato il progetto per la rimozione del relitto
Autorità Portuale: nove posti in più per un organico che salirà da 81 a 90 persone
Costa Crociere: nel 2013 più che raddoppiata la presenza in Asia
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pag. 4 ANNO 50° — N° 5 — MAGGIO 2012
Sped. in A. P. - 45% - art. 2 comma 20/B, Legge 662/96 - Filiale di Napoli Imprimé a Taxe Reduite - Taxe Percue - Tassa Riscossa - Napoli Italy
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L’aumento dei costi minaccia gli operatori della logistica europei Ammiraglio Domenico Picone
Ad Ischia-Procida invece, ormeggio ad una mega-boa al largo
Crociere: nel golfo di Napoli ok per la sosta in rada delle navi APOLI – Mitigare gli effetti del decreto “salva-coste” per contemperare le esigenze di tutela delle aree marine protette con quelle “di scongiurare il crollo delle attività turistiche connesse con l’arrivo delle grandi navi da crociera”. Con questo obiettivo il direttore marittimo della Campania, ammiraglio Domenico Picone, ha attivato le procedure per concordare una serie di interventi. La presentazione delle due ordinanze è avvenuta presso la sala stampa della Capitaneria di porto di Napoli alla presenza di numerosi giornalisti. Il “salva-coste” ha di fatto posto un limite di 2 miglia per il passaggio e la sosta di navi sottocosta, compresi i grandi yacht. Per consentire una sosta sicura, seppure al largo della costa, è stata scelta una riduzione delle aree protette da 2 miglia ad un miglio, da parte della Capitaneria di Porto di Napoli e di quella di Castellammare di Stabia, consentendo quindi il passaggio delle navi tra le bocche di Capri e la possibilità di far sostare nella rada di Sorrento navi da crociera che provvederanno a sbarcare i turisti con i tender di bordo. Per Ischia e Procida sarà posizionata fuori dell’area protetta del Regno di Nettuno una boa di grandi dimensioni che consentirà alle navi da crociera di ormeggiarsi. Nessun divieto per gli yacht di grandi dimensioni per l’accesso ai porti ischitani, salvo le loro dimensioni per l’attracco alle banchine. Peraltro a livello nazionale “è allo studio – spiega l’ammiraglio Picone, comandante della Capitaneria di porto di Napoli – un nuovo decreto che possa consentire di ridurre il limite da 2 ad 1 miglio di distanza, e lungo tutte le coste italiane la navigazione”.
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Baldissara e Goebel rieletti rispettivamente presidente e vice-presidente della ECG RUXELLES – Gli operatori della logistica europei rimangono fortemente preoccupati circa le prospettive future del mercato dato che i costi continuano a crescere mentre c’è poca certezza circa i volumi e le tariffe future. Secondo l’ultima ricerca trimestrale “Confidence and Cost Trend Survey” dell’ECG, riguardante il primo trimestre del 2012, il 36% dei membri è pessimista circa le prospettive per i prossimi sei mesi. Questo risultato è vicino al più alto livello registrato negli ultimi due anni ed è più del doppio rispetto alla percentuale di soci che si considerano invece ottimisti. Il Presidente dell’ECG Costantino Baldissara ha commentato i risultati dell’indagine come “un esatto riflesso delle preoccupazioni dei nostri
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soci in un momento critico per il settore automotive, e per l’economia europea nel suo complesso. Come sempre, i nostri membri hanno il coraggio e lo spirito imprenditoriale di investire, ma in questi tempi così difficili la combinazione tra aumento dei costi e l’incertezza rispetto ai tassi e ai volumi agisce come un freno sulle loro ambizioni”. “Questo scenario non fa che rafforzare la necessità di una sempre più stretta collaborazione per migliorare il grado di efficienza dell’industria automobilistica”, ha continuato, “così come per ottenere misure politiche mirate che possano facilitare il risanamento del settore, come ad esempio incentivi alla rottamazione per vecchie auto e camion.” L’outlook negativo del settore è in parte attribuibile al forte au-
Costantino Baldassara
mento dei costi in aree chiave quali combustibile, finanziamenti, manutenzione e riparazione della flotta, e sostituzione delle attrezzature. Altre tipologie di costo, come assicurazioni, pneumatici e pedaggi, sono altresì aumentate rispetto all’anno precedente per una rilevante percentuale di membri. Circa il 62% ha segnalato un aumento dei propri costi finanziari e solo il 4% un calo rispetto allo scorso anno, per esempio, mentre il 66% ha registrato un aumento di più del 10% dei prezzi del carburante
rispetto allo stesso periodo. Nonostante le gravi difficoltà incontrate dal settore automotive e dall’intera economia europea, i membri dell’ECG continuano a compiere sacrifici per rimanere competitivi, nella convinzione che ciò consentirà loro di avere vantaggi quando la ripresa, finalmente, arriverà. Il 52% dei membri ha dichiarato che nei prossimi sei mesi investirà in camion, mentre il 61% in driver. a pag. 2 ☛
Mare Forum a Sorrento. Coccia: ”La crisi è quasi alle nostre spalle. Positivo il rapporto con le banche” ORRENTO – Segnali positivi per il futuro dello shipping: a delinearli Nicola Coccia, presidente della Financial Commission Confitarma. “La crisi è quasi alle nostre spalle. Per fortuna in questa fase le banche ci sono vicine”, ha dichiarato nel giorno inaugurale a Sorrento (Napoli), durante l’ottava edizione di Mare Forum, convegno internazionale, organizzato da Jannis Kostulas e dall’armatore torrese Giuseppe Bottiglieri, presidente della Giuseppe Bottiglieri Shipping Company SpA. Al Forum partecipano armatori, compagnie assicurative, responsabili dei gruppi bancari di tutto
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il mondo. La ricetta per segnare la parola fine alla crisi passa dalla cooperazione tra armatori, banche e tutte le aziende satelliti che ruotano intorno al comparto. “Le crisi sono terribili, questa che stiamo vivendo è una grande crisi, abbiamo analizzato tutti gli aspetti e ci stiamo muovendo per trovare una soluzione. L’unica risposta è muoverci per distretti e soprattutto fare rete”, ha affermato Coccia. L’altra notizia positiva è il rapporto con le banche, il sistema di credito italiano, che sta lavorando in sintonia con gli armatori. “Le banche – dice Coccia – si sono dichiarate disponibili a cooperare per far fronte alle
esposizioni dello shipping”. Tanti gli interventi al meeting di Sorrento. La Cina, leader mondiale dello shipping, conta mille cantieri, di cui il cinquanta per cento è senza commissioni dal 2011: cinquecento di questi sono sull’orlo della bancarotta. Gli effetti di questo evento, è stato detto, si risentiranno in tutto il mondo. L’unico modo per rimettere in moto il settore è quello di svecchiare il parco navi. L’Italia, secondo alcuni osservatori internazionali, detiene le flotte più giovane, con un’età media di cinque anni per nave. Il settore dello shipping essendo collegato tra tutti i Paesi dovrà valutare i
Nicola Coccia cambiamenti in atto, nei diversi settori. Per gli armatori ellenici la situazione del loro Paese va affrontata, secondo George Tsavliris, presidente della Tsavliris Salvage Group, come una grande azienda e per questo servirebbero dei grandi manager per gestirla. Di parere opposto George Gourdmochalis, che vede la salvezza solo attraverso la gestione di una rinnovata classe politica e dirigenziale.