Ottobre 2011

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Napoli

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Comitato Portuale: Approvato bilancio di previsione 2012 e piano annuale delle opere

L’era del container:  Shipping, Logistica e Globalizzazione

E’ guerra tra India e pirateria somala

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pag. 6 Sped. in A. P. - 45% - art. 2 comma 20/B, Legge 662/96 - Filiale di Napoli Imprimé a Taxe Reduite - Taxe Percue - Tassa Riscossa - Napoli Italy

ANNO 49° — N° 10 — OTTOBRE 2011

Da Assoporti nuovi elementi di riflessione sulla portualità Già poco prima che iniziassero i lavori, tra le centinaia di persone in sala si era sparsa la notizia che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, anche quest’anno non sarebbe intervenuto all’Assemblea generale delle Autorità portuali. Oltre nell’immediato a liberare qualche seduta per i molti rimasti in piedi, il passa parola sull’assenza del Ministro ha prodotto un alone di scoramento e di sconcerto generale che ha attratto molta attenzione, sottraendo, purtroppo, la riflessione da alcuni elementi di cambiamento inaspettati, che invece meritavano di essere colti. Il primo aspetto riguarda la presenza e l’intervento del Segretario Generale dell’ESPO (European Sea Ports Organization) Patrick Verhoeven, che al di là dei contenuti, ha dato un senso di appartenenza europeo ai porti italiani e alle Autorità portuali che li governano ed un significato identitario unitario che mitiga la percezione di alterità o più semplicemente di concorrenzialità con il resto dei porti soprattutto nordeuropei, prospettando l’orizzonte di muoversi e confrontarsi in un medesimo universo portuale, che pur nelle sue mille differenze e sfaccettature, costituisce uno dei principali sostegni commerciali e industriali del sistema economico europeo. Verhoeven ha presentato i risultati del Fact finding Report 2010 sulla governance dei porti, basato un questionario volontario a cui hanno risposto 116 Autorità portuali di 22 paesi comunitari e 4 limitrofi che gestiscono un totale di 216 porti. L’elemento di novità è il focus sulle Autorità portuali, soggetti capaci di lavorare nella comunità portuale come tra gli stakeholder esterni, e quindi elementi deputati alla renaissance della portualità europea, che l’evoluzione in corso richiede. Oltre alla conferma che ci si poteva aspettare, di una differenza generale tra porti anseatici,-anglosassoni e latini, il quadro emerso fa luce sulla grande varietà in corpo ad ognuna di queste categorie regionali - in termini dimensionali e funzionali su cui sono costruite modulazioni diverse di governance portuali - ricordandoci anche che la portualità EU non è fatta solo di Rotterdam, Anversa o Amburgo.

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Una copia ia

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Gruppo Grimaldi, nuova linea pax Genova-Catania-Grecia APOLI – Dal 28 ottobre il traghetto “Catania” collega regolarmente i porti di Genova, Catania, Corinto e Patrasso, finora dedicata al trasporto merci, è stata estesa anche al trasporto passeggeri. A servire tale collegamento settimanale è la ro/pax “Catania” che ha sostituita la “Eurocargo Napoli”. La nave partirà da Genova ogni venerdì alle ore 23.00 con destinazione Catania dove giungerà la domenica alle ore 9.00. Dal porto siciliano ripartirà lo stesso giorno alle ore 13.00 per arrivare a Corinto il lunedì alle ore 16.00. La “Catania” ripartirà da Corinto il martedì alle ore 17.00 ed effettuerà una breve sosta a Patrasso da dove salperà alle ore 23.30 per Catania. L’arrivo allo scalo siciliano è previsto il mercoledì alle ore 20.30. Lo stesso giorno alle ore 24.00 ripartirà per Genova dove è prevista arrivare venerdì alle ore 12.30. Con una lunghezza di 186 metri e una stazza lorda di 26,000 tonnellate, la m/nave “Catania” è in grado di trasportare 2,250 metri lineari di carico rotabile più 170 auto ad una velocità di 23 nodi, garantendo così non solo mag-

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giore capacità di carico ma anche un servizio più veloce ed efficiente. Inoltre, grazie alla vasta gamma di servizi offerti a bordo, autotrasportatori e passeggeri potranno godere di una piacevole traversata nel massimo comfort. Il moderno traghetto (costruito nel 2003 e battente bandiera italiana) è in grado di ospitare più di 800

passeggeri in 93 cabine – suddivise tra interne, esterne e suite – e 62 comode poltrone; numerosi inoltre sono i servizi offerti a bordo, quali ristorante-self service, caffetteria, saletta club Vesuvio, area videogiochi e slot machine, negozi, e solarium con lettini e bar. Il nuovo collegamento passeggeri offrirà un’alternativa con-

veniente di viaggio tra il Nord Italia e la parte Orientale della Sicilia. Inoltre, la Sicilia sarà collegata direttamente alla penisola ellenica in poco più di 24 ore, evitando ai turisti e autisti siciliani che si recano in Grecia e nei Balcani di dover percorrere l’autostrada Salerno/Reggio Calabria per imbarcarsi nei porti adriatici della Puglia.

IV Rapporto dell’Economia del Mare realizzato della Federazione del Mare assieme al Censis OMA – Il cluster marittimo italiano si conferma uno dei settori più dinamici dell’economia italiana contribuendo al PIL nazionale per 39,5 miliardi di euro (2,6% di quello totale , e l’11% di quello dei trasporti) e dà occupazione a circa il 2% della forza lavoro del Paese (477mila persone fra addetti diretti ed indotto). Questi alcuni dei dati del IV Rapporto dell’Economia del Mare realizzato della Federazione del Mare assieme al Censis, presentato stamane a Roma presso la sede del CNEL. I dati confermano il posizionamento dell’Italia al 1°posto in Europa per importazioni via mare, con 185,4 milioni di tonnellate di merce, ed al 3° per espor-

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tazioni, con 47 milioni di tonnellate. Il nostro Paese mantiene poi la leadership anche nel traffico crocieristico (con 6,7 milioni di passeggeri), e nella costruzione di navi passeggeri e motor-yacht di lusso. L’impatto delle attività marittime sull’economia italiana va oltre gli aspetti più strettamente legati alla loro dimensione trasportistica e coinvolge direttamente diversi settori produttivi dell’economia: • l’industria marittima dei trasporti, la cui produzione supera gli 11 miliardi di euro, al di fuori del cluster marittimo spende annualmente circa 700 milioni in prodotti alimentari e bevande, 330 in prodotti della raffinazione del petrolio, 240 in mobili e altri manufatti, 100 mi-

lioni in servizi di intermediazione finanziaria; • la logistica portuale acquista per 265 milioni nel settore delle costruzioni, per 155 nelle attività immobiliari, per 140 milioni nei computer e nei servizi connessi; • la cantieristica spende 960 milioni in componenti per mezzi di trasporto, 540 in prodotti metallici, 410 milioni in apparecchiature meccaniche ed elettriche, 100 in prodotti di plastica; • la nautica, 360 milioni in prodotti metallici, 165 in apparecchiature meccaniche ed elettriche; a pag. 2 ☛


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