Ottobre 2012

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Genova

GrosseTo

TriesTe

Convegno su trasporto marittimo. Un sacco di soldi

Costa Crociere: vogliamo capire quali siano state le cause del tragico incidente

Fincantieri: navi da crociera, doppio ordine

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dal colosso “Carnival”

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Grimaldi Group: due ferry-cruise tra Trieste, Ancona, Igoumenitsa e Patrasso (Grecia) rieste – L’amministratore delegato di Grimaldi Group, Manuel Grimaldi, ha incontrato oggi i vertici di Trieste Terminal Passeggeri Spa e dell’Autorità Portuale di Trieste. L’armatore partenopeo del piùgrande gruppo navale privato italiano ha definito i tempi per l’avvio di un collegamento attraverso i ferry “Cruise Europa” e “Cruise Olimpia” tra Trieste, Ancona, Igoumenitsa e Patrasso (Grecia). Il via definitivo alla linea è previsto a inizio dicembre. Il collegamento partirà da Trieste il lunedì, mercoledì e sabato e vedrà impegnate le due navi gemelle, capaci ognuna di trasportare 3.000 passeggeri con 3.000 metri lineari utili per l’imbarco contemporaneo di 170 camion e 250 autovetture. Il collegamento con la Grecia è stimato in 24 ore. “Si tratta di un servizio innovativo, con moderne navi – ha detto Grimaldi – che vengono denominate ‘cruise’ perchè offrono gli standard di accoglienza delle navi da crociera. Vediamo la linea come una autostrada del mare che collegherà la Grecia e i Balcani. Le navi trasporteranno passeggeri e vacanzieri, automobili e camion”. Per il presidente di Ttp, Antonio Paoletti, “è un risultato importante dopo un intenso lavoro fatto assieme all’ad di Ttp, con un impegno di squadra che porta un’ottima occasione per Trieste, aprendo mercati nuovi sia per turisti che per le merci, collegando Grecia e Balcani con l’Est Europa, l’Austria, la Germania e ovviamente il nostro territorio”.

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Grimaldi Group: XVI° Euro Med, appuntamento annuale per programmare strategie di sviluppo ALERMO – In tutti gli ambienti palermitani non si è parlato d’altro per diversi giorni, delle centinaia di importanti ospiti della Grimaldi Group per la XVI edizione dell’Euro Med Convention From Land to Sea, che ha occupato gli alberghi più importanti della città ma anche location spettacolari in cui si sono tenuti i momenti conviviali, in un’organizzazione curata nei minimi particolari dalle direzioni del Gruppo delle Relazioni Esterne e del Turismo, dando prova di saper fare oltre la logistica delle merci anche quella del turismo. Attraverso il mare, merci e persone anche molto distanti trovano forti collegamenti e sinergie tra loro ed ai lavori plenari e alle riunioni collaterali della Convention si sono parlate molte lingue e non solo europee, per la significativa presenza di delegazioni arabe, principalmente clienti Grimaldi Group provenienti da Marocco, Libia, Tunisia, Egitto, Siria, Libano, Turchia ma anche da Israele, che hanno seguito con interesse gli interventi dei Presidenti portuali di Brindisi Civitavecchia, Palermo, Savona, Salerno, e Valencia che hanno presentato le strutture e i servizi dedicati al traffico RoRo, nella medesima ottica di Luis Valente de Oliveira, Coordinatore europeo della AdM, che nel suo intervento ha evidenziato la multimodalità del trasporto e la necessaria creazione di articolazioni scorrevoli. Si è parlato dei colli bottiglia di ultimo miglio e di come i porti presenti alla Convention stanno rispondendo alle criticità che ostacolano la libera circolazione di merci e persone e la riduzione delle esternalità ambientali. Infatti, la sostenibilità ambientale ed economica della mobilità marittima è stato il tema al centro dei lavori e della relazione introduttiva di

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Emanuele Grimaldi, ai vertici del Gruppo congiuntamente al cognato Diego Pacella ed al fratello Gianluca Grimaldi che ne è anche il Presidente. La congiunzione di crisi economica e di salita record del prezzo del bunker rappresentano un duro banco di prova per le imprese di navigazione, anche per quelle molto attente come la Grimaldi Group. Nella prima metà del 2012, il prezzo del carburante è incrementato di circa 100 euro a tonnellata rispetto allo stesso periodo del 2011, attestandosi a 550,00euro alla tonnellata, causando al Gruppo un incremento di costi di circa 150mln di euro a parità di carico. Il consumo di fuel e lubrificanti dell’intera flotta che ammonta a oltre 100 navi, benché risultato di una politica aziendale iniziata già da tempo di rinnovo continuo ed espansione della flotta con navi molto avanzate per capacità/consumo/velocità di navigazione, ha un costo complessivo di 800 mln di euro, 3 volte quello di 10.000 persone che lavorano nel Gruppo tra mare e terra. La risposta imprenditoriale del Gruppo è stata la creazione del dipartimento interno Energy saving con obiettivo il risparmio di circa 100 mila tonnellate di bunker all’anno, promuovendo nel ramo shipping che controlla 6 compagnie di navigazione, iniziative di breve e lungo termine – dalla ri-pitturazione degli scafi con siliconati per attenuare l’attrito con la superficie dell’acqua che incrementa il consumo di carburante in navigazione, allo spegnimento del motore laddove possibile, alla formazione mirata degli equipaggi.

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Crociere: CLIA e ECC nominano Senior Advisor Barbara Muckermann RUSSELS – Cruise Lines International Association (CLIA) e European Cruise Council (ECC) hanno comunicato oggi la nomina di Barbara Muckermann a Senior Advisor per la comunicazione delle due associazioni. In questa nuova posizione, lavorerà con CLIA ed ECC nelle iniziative strategiche di comunicazione a supporto dell’industria mondiale delle crociere. “La vasta conoscenza del nostro settore e le importanti esperienze in numerosi mercati nel mondo, permetteranno a Barbara di apportare un notevole contributo al rafforzamento delle attività di comunicazione di CLIA e ECC nei confronti dei propri stakeholders” ha commentato Christine Duffy, Presidente e CEO di CLIA.

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DALLA PRIMA PAGINA GRIMALDI GROUP Questa politica ha un effetto positivo diretto anche sulle emissioni prodotte dalle navi, rimarcato da Ugo Salerno, Ad e Presidente del RINA SpA, che ha sottolineato che per quanto concerne il settore marittimo, l’Europa per proteggere l’ambiente può puntare sul risparmio energetico lavorando sulle dimensioni, la geometria e le caratteristiche delle navi. Tuttavia, è alle porte l’entrata in vigore della Direttiva approvata recentemente dal Parlamento europeo di recepimento dei nuovi regolamenti IMO sulle emissioni navali, che ha fissato il limite del contenuto di zolfo nei combustibili per uso marittimo all’1% fino al 31 dicembre 2014 e allo 0,1% dal 1° gennaio 2015 per le aree SECA e allo 0,5% nelle altre acque comunitarie entro il 2020. L’iniziativa dei soli armatori non basterà ad affrontare i problemi consequenziali che si delineano. Infatti, l’attuale differenziale di prezzo tra l’olio combustibile in uso e il fuel a basso tenore di zolfo è del 50%, che è destinato ad aumentare se alla nuova domanda non corrisponderà una maggiore offerta, mentre i sistemi alternativi di propulsione della nave a GPL presentano forti criticità in termini anche di rifornimento o l’installazione di voluminosi scrubber che non solo riducono gli spazi disponibili della nave ma ne pregiudicano anche la stabilità, portando in aggiunta il problema dello smaltimento dei materiali di scarto. Quindi è necessario che gli Stati membri si

L’inForMaTore navaLe di napoli Giornale Marittimo È un periodico edito dalla EDI.MAR. sas di Gennaro Scotto Pagliara Direttore Responsabile Gennaro sCoTTo PaGLiara Condirettore: siLvio sCoTTo PaGLiara sede: Stazione Marittima (Porto), 80133 Napoli Direzione, redazione e pubblicità: Calata Vitt. Veneto (ex manufatto USO) ☎ 081-203633 - Fax 081-289854 e-mail: gescotto@tin.it Registrazione presso il Tribunale di Napoli n° 1716 del 18/7/1964. Registro Nazionale della Stampa n° 9504 spedizione in abbonamento Postale

Fotocomposizione e grafica Stampa Generale S.r.l. ☎ 081.568.78.84 stampa: aLFa di Castaldo Gaetano napoli ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA Pubblicazione iscritta al Centro Nazionale ISDS (International Serials Data System) del Consiglio Nazionale Ricerche con il numero di codice ISSN 0393-9952. Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n° 5707 Responsabile del trattamento dei dati personali (D.Lgs.196/2003) Gennaro scotto Pagliara Direttore dell’Informatore Navale di Napoli

attivino per supportare il processo di adeguamento delle raffinerie perchè si dotino di sistemi di produzione adeguati a garantire quantità abbondanti di fuel ma anche perchè tutti gli altri paesi accolgano il regolamento IMO per evitare distorsioni di mercato e danni agli armatori virtuosi che lavorano sulle rotte internazionali. I lavori Euro Med Convention hanno ospitato anche il saluto del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che in un fluente inglese ricco di spunti in perfetto stile anglosassone, ha poi proseguito in italiano per affermare la volontà della sua Giunta di mettere a reddito la città di Palermo, creando le condizioni perché gli investimenti privati “in questa

città siano non solo giusti e legali ma anche convenienti”, seguendo la scia tracciata già nel 2001, quando il fondatore della Corporate partenopea, dott. Guido Grimaldi, ordinò alla Fincantieri di Palermo una nave, a cui ne seguirono poi altre quattro, accogliendo l’invito ad investire a Palermo che Orlando, alla sua prima investitura a Sindaco, gli aveva rivolto. Rievocando in sala l’emozione del varo della prima quelle cinque navi, rivolgendosi direttamente a Donna Paola Grimaldi presente in sala, Orlando ha poi concluso con una nuova richiesta al Gruppo di contribuire a creare e consolidare “almeno un casello autostradale per le AdM a Palermo” della rete Ten T. GIOVANNA VISCO


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Genova: Convegno su trasporto marittimo. Un mare di soldi ENOVA, 23 OTTOBRE 2012. SRM Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo), ha presentato oggi, in collaborazione della Banca d’Italia – Sede di Genova, la ricerca dal titolo “Trasporto marittimo e Sviluppo economico. Scenari Internazionali, analisi del traffico e prospettive di crescita”. Un lavoro di analisi che approfondisce gli aspetti economici e strategici del comparto in Italia, e che dimostra la funzione driver svolta dal trasporto marittimo per la nostra economia, in quanto volano di internazionalizzazione, innovazione, investimenti in infrastrutture, nonché di occupazione e crescita del PIL. Nell’ambito del convegno, SRM ha dunque presentato dati e statistiche sul traffico, sulla numerosità della flotta, sulle aree di sviluppo del settore e sui punti di forza e debolezza del trasporto marittimo, non trascurando aspetti connessi alla presenza di forti, insidiosi, competitor esteri sia in ambito armatoriale, sia logistico-portuale. In particolare, il Centro Studi ha sottolineato il “peso commerciale” dell’Italia nel bacino del Mediterraneo e i traffici marittimi da e per l’area Med, con l’indicazione dell’intensità degli scambi e dei principali partner interessati, tra cui spiccano Turchia, Tunisia ed Egitto. Ne è emerso il quadro di un settore che nonostante la crisi ha continuato ad investire e ad innovare. Lo shipping, nello specifico ha continuato a contribuire all’internazionalizzazione del nostro sistema manifatturiero. E non mancano punte di eccellenza, le aree strategiche del Paese – anch’esse approfondite nella ricerca – quali il cluster marittimo campano e le realtà portuali di Genova e Trieste, tre “motori” della nostra economia del mare. L’iniziativa, svoltasi nella sede della Banca d’Italia del capoluogo ligure, ha visto la partecipazione di numerosi esperti e rappresentanti del comparto. Hanno aperto i la-

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vori il Direttore della Banca d’Italia – Sede di Genova, Letizia Radoni, e il Direttore Generale di SRM, Massimo Deandreis. La presentazione della ricerca si è focalizzata in particolare sugli scenari internazionali e le dinamiche dell’area MED, con la relazione di Alessandro Panaro, Responsabile Infrastrutture SRM, e sull’assetto e l’evoluzione del porto di Genova, interfaccia marittima del Nord-Ovest, con la relazione di Andrea Migliardi dell’Ufficio Analisi e ricerca economica territoriale della Banca d’Italia – Sede di Genova. I temi sollevati sono stati discussi da Gian Enzo Duci, Presidente Associazione Agenti e Mediatori Marittimi di Genova; Nereo Paolo Marcucci, Vice Presidente Confetra; Antonio Nucci, Direttore Regionale PiemonteLiguria-Valle d’Aosta di Intesa Sanpaolo; e da Luigi Merlo, Presidente dell’Autorità Portuale Genova e Presidente di Assoporti. Massimo Deandreis, Direttore Generale di SRM afferma che: «Per superare la crisi e proiettare il nostro Paese verso orizzonti di competitività e crescita internazionale è importante investire nei settori in cui la nostra economia ha un know-how consolidato e storico, ed in tale contesto il comparto marittimo, visto come anello indispensabile di una catena logistica integrata, deve rappresentare una priorità per le strategie di sviluppo del Paese e del Mezzogiorno in particolare. Superare gli ostacoli della burocrazia, attrezzare i nostri porti per affrontare il fenomeno del gigantismo navale, garantire una certezza dei fondi a disposizione per lo sviluppo delle infrastrutture e un’adeguata pianificazione per tutto il sistema marittimo: sono alcuni dei passi necessari da compiere per misurarci con i principali competitor esteri. Uno studio, quindi, che vuole costituire uno strumento conoscitivo e di utilità concreta a quanti operano nel settore e a coloro che hanno responsabilità di governo del territorio».

Antonio Nucci, Direttore Regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo aggiunge che: «La volontà da parte di Intesa Sanpaolo di voler presentare questa ricerca è espressione di come il Gruppo segua con attenzione le dinamiche collegate a questo settore, fondamentale per la competitività del sistema Paese. L’industria armatoriale italiana si rivolge, da sempre, alle grandi banche nazionali e agli istituti specializzati internazionali, con il fine di creare un’alleanza funzionale che non si limiti all’erogazione dei finanziamenti, ma che renda disponibili servizi e professionalità specializzati e di alto standard qualitativo. Intesa Sanpaolo offre una risposta concreta alle esigenze degli imprenditori armatoriali attraverso un desk specialistico dedicato al settore, che presidia tutto quanto è connesso al mercato del navale, supportando gli imprenditori nell’analisi dei progetti, anche quelli più complessi». I NUMERI CHIAVE DELLA RICERCA • L’Italia è al 3° posto in Europa per merci movimentate via mare. Il nostro Paese è tra le nazioni che hanno reagito meglio alla crisi (+5,2%, rispetto al +2,2% del Regno Unito, al +3,5% Spagna, al -0,6% della Francia). • Dal 2001 al 2011 sono stati investiti dagli armatori oltre 37 md€ in nuove navi ed oggi l’Italia vanta una delle flotte più giovani e tecnologicamente avanzate. Il 67% del naviglio ha età inferiore ai 10 anni e il 46% meno di 5 anni. • I porti della nostra nazione hanno un forte grado di internazionalizzazione: il 65% del traffico merci è relativo a navigazione internazionale. • Il sistema portuale italiano ha movimentato, nel 2011, 478 milioni di tonnellate di merci. Le imprese del cluster marittimo italiano sono prevalentemente concentrate nel Mezzogiorno (in particolare in Campania sono presenti 1.056 unità, 15% del totale nazionale). • Nel 2011 a fronte della ridu-

zione del numero delle navi in transito, il canale di Suez ha registrato un aumento del 7,1% delle merci trasportate, a dimostrazione dell’incremento delle dimensioni delle navi che transitano sulle rotte est-ovest. Trend confermato anche nel 2012 (navi, + merci). • Tra il 2005 e il 2011 i porti hub della sponda Sud del Mediterraneo hanno incrementato la propria quota di mercato dal 18% al 30%. Avanzano i nuovi competitor marittimi: Tanger Med e Port Said. • L’interscambio dell’Italia verso i Paesi dell’Area

Med ammonta a circa 57,7 miliardi di euro e di questi, oltre il 70% (pari a 40,6 miliardi di euro) è ascrivibile al trasporto marittimo. I Paesi dell’Area Med costituiscono il 17% dell’interscambio marittimo totale dell’Italia (2011). • L’interscambio marittimo dell’Italia verso l’Area Med si concentra soprattutto nei Paesi del Southern Med (per il 51% nel 2011). E’ cresciuto nel tempo il peso dell’interscambio verso i Paesi dell’Eastern Med (+19,4% tra il 2008 ed il 2011); in primis verso la Turchia (+24,3% tra il 2008 ed il 2011).

La ricerca di SRM “Trasporto marittimo e Sviluppo economico” presentata oggi nella sede di Genova della Banca d’Italia. In allegato la sintesi delle ricerca.


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Costa Crociere: vogliamo capire quali siano state le cause di quel tragico incidente in quella notte ROSSETO, 19 ottobre 2012 – Dall ’ i n c i d e n t e probatorio di Grosseto, in corso di conclusione, a cui

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Costa Crociere ha partecipato in qualità di “parte danneggiata”, e dalla discussione sulla relazione dei periti del Tribunale, sono emersi in modo inequivocabile alcuni aspetti fondamentali della drammatica vicenda. Ecco i principali: 1. L’unità di crisi • L’Unità di crisi si è opportunamente costituita ma non ha potuto fornire un adeguato supporto alla nave per la rapidità con la quale è avvenuto l’affondamento. L’Unità di crisi ha svolto le sue funzioni fornendo supporto logistico ai passeggeri e all’equipaggio a terra. • Il ruolo dell’unità di crisi, secondo la normativa vigente, è quello di fornire supporto in situazioni di emergenza. Qualunque decisione che riguardi la sicurezza della navigazione rimane di esclusiva competenza del Comandante, il quale è a bordo e conosce meglio di chiunque altro la situazione sul posto e ha il potere e il dovere di prendere ogni opportuno provvedimento per affrontare la specifica situazione.

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• Il dovere di informare le autorità su un sinistro che possa pregiudicare la sicurezza della nave è di esclusiva responsabilità del Comandante, secondo gli articoli 17 e 19 del Decreto legislativo 196 del 2005. Il Comandante ha il dovere di informare la Compagnia. Il Comandante e la Compagnia hanno l’obbligo di restare a disposizione delle autorità e dare la massima collaborazione. 2. La nave • La nave ed i sistemi di supporto alla navigazione sono stati progettati, costruiti, testati, in linea con gli avanzati criteri di sicurezza previsti dalle norme nazionali ed internazionali. Gli strumenti di ausilio alla navigazione di Costa Concordia sono talora presenti

Nota di Costa Crociere sulla fine dell’incidente probatorio di Costa Concordia: in numero superiore a quello previsto dalle norme vigenti per garantire la sicurezza di funzionamento anche in caso di guasto durante la navigazione. Le navi della flotta Costa operano sotto la normativa della bandiera italiana e nel rispetto della normativa internazionale vigente nel settore. Le navi della flotta sono state soggette a più di 107 ispezioni nel corso del 2011, attestando il rispetto delle norme nazionali ed internazionali ed i più alti standard di sicurezza. • Costa Concordia alla partenza del porto di Civitavecchia aveva tutti i certificati dalle normative vigenti in corso di validità ed i suoi impianti in corretto stato di manutenzione e di funzionalità. 3. Le procedure di sicurezza E’ emerso che le procedure di sicurezza di Costa Crociere sono adeguate e rispondono pienamente a tutte le disposizioni di legge. 4. L’equipaggio Le difficoltà incontrate nell’abbandono nave sono state influenzate dal ritardo con il quale il Comandante ha preso la decisione di dare l’allarme generale e successivamente l’abbandono nave. Dal momento del segnale di abbandono, la nave è stata evacuata in tempi rapidi pressoché esclusivamente dall’equipaggio che ha lavorato in condizioni estremamente difficili in quanto la sbandamento della nave ha reso impossibile a quest’ultimo lo svolgi-

mento dei propri incarichi secondo le procedure prestabilite. 5. La rotta Quanto alla variazione di rotta effettuata dalla nave la sera del 13 gennaio ,l’obbligo di comunicazione spettava al comando nave. Né la Capitaneria di Porto né la Compagnia sono state informate della variazione alla rotta prevista. Costa Crociere è stata riconosciuta essere una Società che ha in essere procedure complete e rispondenti alle stringenti normative nazionali e internazionali applicabili, sia per quanto riguarda la navigazione ordinaria che per l’emergenza; una società che ha navi costruite secondo i più rigorosi standard , in particolare quelli della sicurezza, e che addestra il suo personale nel rispetto della normativa vigente. Nel rispetto del doloroso bilancio di vittime che non può essere dimenticato, Costa Crociere ha un solo obiettivo: capire sino in fondo la natura e la successione degli avvenimenti verificatisi quella notte e quali siano state le cause di questo tragico incidente. L’accertamento della verità ci permetterà di continuare a costruire il futuro della società su basi solide continuando a operare nel consueto rispetto delle leggi, dell’ambiente e della società in cui operiamo. Per questo continueremo a collaborare con la magistratura, verso il cui operato abbiamo piena fiducia, come già dichiarato.


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Fincantieri: navi da crociera, doppio ordine dal colosso Carnival

DALLA PRIMA PAGINA Barbara Muckermann “In questo nuovo ruolo, Barbara ci aiuterà a massimizzare il coordinamento tra i principali mercati, facilitando il confronto con gli interlocutori più rilevanti”. Laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli studi di Genova, Barbara Muckermann ha conseguito un Master in Business Administration (MBA) presso la Columbia University e la London Business School. Nel suo percorso professionale ha rivestito il ruolo di Chief Marketing Officer di MSC Crociere, presso la sede di Ginevra e durante il suo impiego in MSC, ha anche ricoperto l’incarico di Responsabile della Communication Taskforce per l’Europa di CLIA-ECC. Prima di approdare in MSC, ha svolto ruoli di responsabilità in altre compagnie, in qualità di Senior Vice President del marketing mondiale di Silversea Cruises e di Advisor del Chief Product Officer di Norwegian Cruise.

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Giuseppe Bono

RIESTE – Il gruppo statunitense Carnival Corporation & plc e Fincantieri hanno raggiunto un accordo per la costruzione di due navi da crociera, destinate ai brand Holland America Line e Carnival Cruise Lines. En-

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trambe le unità saranno le prime di una nuova e innovativa classe di navi. L’unità per Holland America line avrà una stazza lorda di 99.000 tonnellate, potrà ospitare a bordo 2.660 passeggeri, sarà consegnata nell’autunno del 2015 e si aggiungerà alla flotta del brand a cinque anni dalla “Nieuw Amsterdam”, consegnata a Marghera nel 2010. L’unità per Carnival Cruise Lines avrà 135.000 tonnellate di stazza lorda, una capacità di 4.000 passeggeri ed entrerà in servizio nell’inverno del 2016, quattro anni dopo “Carnival Breeze”, consegnata a Monfalcone nella primavera 2012. Le parti hanno raggiunto un’intesa su tutti gli aspetti dell’accordo, e contano di firmare un contratto in tempi brevi una volta che tutte le condizioni saranno perfezionate. L’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, ha commentato: “Questo ulteriore ordine porta a 61 il numero delle nostre navi per il gruppo Carnival e conferma la leadership di

Fincantieri a livello mondiale nel settore delle navi da crociera, anche in un momento di rallentamento della domanda”. Bono ha concluso: “Auspichiamo che questo ordine sia un segnale forte per la ripresa di un settore strategico per l’economia del Paese e per l’intero comparto”. “L’ordine conferma la strategia del gruppo di introdurre da due a tre navi all’anno suddivise tra i dieci marchi. Abbiamo programmato con attenzione l’introduzione di queste nuove navi per garantire ai rispettivi brand il tempo sufficiente per ampliare la base della propria clientela e assorbire la nuova capacità, senza deprimere la redditività delle navi già esistenti” ha dichiarato Micky Arison, presidente e amministratore delegato di Carnival Corporation & plc. L’accordo tra Fincantieri e Carnival, leader crocieristico a livello globale che opera attraverso 100 navi, con altre nove in consegna tra il 2013 e il 2016, consolida ulteriormente una collaborazione di successo che dura da oltre vent’anni.

European Cruise Council è l’associazione che rappresenta i maggiori player europei del settore e conta, tra i suoi membri, 30 operatori crocieristici e 34 società marittime associate. ECC promuove in Europa gli interessi degli operatori del comparto, lavorando a stretto contatto con le Istituzioni europee su tematiche legate a trasporti, ambiente, salute, interessi dei consumatori, aspetti fiscali e turismo. ECC inoltre promuove il settore delle crociere favorendo l’espansione del mercato Europeo, collaborando con alcune associazioni regionali quali: Cruise Baltic, Cruise Europe, Cruise Norway e MedCruise. L’industria europea delle crociere continua ad incrementare la propria quota di mercato globale con 27,8 milioni di passeggeri ospiti di un porto europeo nel 2011; nello stesso anno 6,2 milioni di passeggeri europei hanno viaggiato con una crociera. Il comparto ha generato un giro d’affari complessivo di 36,7 miliardi di euro e garantendo più di 300.000 posti di lavoro. Nel 2011 hanno operato in Europa 171 navi da crociera attive nel Mar Mediterraneo e 102 nei mari del nord Europa..

CLIA Cruise Lines International Association è la principale associazione mondiale del settore crocieristico. Impegnata nella promozione e nello sviluppo del comparto, CLIA rappresenta 26 tra i principali operatori e partecipa alla definizione del processo di sviluppo politico e normativo del comparto sostenendo nel contempo tutte le misure tese a favorire la massima sicurezza delle navi da crociera.


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Torre del Greco: RBD Armatori, accordo con le banche ORRE DEL GRECO, 23 ottobre 2012 – La RBD Armatori S.p.A. comunica che, con il coinvolgimento delle sue Banche finanziatrici, ha avviato un programma di ristrutturazione finanziaria, fruendo delle nuove possibilità normative e procedurali introdotte dal recente Decreto Sviluppo del Governo Monti.

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Staff RDB

Il Programma sviluppato con l’ausilio di primari Advisors internazionali coordinati dall’advisor finanziario Rothschild prevede la concentrazione dell’operatività

aziendale nella Flotta di proprietà, costituita da 16 navi di recentissima costruzione, all’avanguardia per tecnologia, efficienza ed affidabilità di esercizio.

Sotto il profilo finanziario è stato predisposto un Piano di ottimizzazione dei flussi finanziari in relazione ai ricavi derivanti dalla ordinaria operatività della flotta di proprietà in esercizio; al contempo è stato avviato un programma di concentrazione del patrimonio su assets strategici teso anche alla valorizzazione di parte del patrimonio aziendale. Unitamente all’apporto di necessaria nuova finanza per lo sviluppo del piano da parte del ceto bancario, è anche previsto l’intervento degli Azionisti con l’effettuazione di manovre di patrimonializzazione e rafforzamento della Società. Tutte le operazioni di riassetto si svolgeranno nel pieno rispetto della normativa di recente introduzione. La conclusione delle attività di riassetto finanziario di RBD Armatori è prevista entro pochi mesi.


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