SISTEMI DI FISSAGGIO Una realtà che va “oltre l’efficienza produttiva”
Riaffilare, ritarare, riparare: quando conviene?
Cambio utensile automatizzato per il testing dei componenti aeronautici
Editoriale
Produzione sostenibile: una svolta culturale (E. De Vecchis) 4
Storia di copertina
Un servizio tecnico avanzato per favorire il Lead-Free (E. De Vecchis) ...............................................................6
Attualità
Spessart entra a far parte del Gruppo Mewa 9
La svolta culturale che serve all’Italia (a cura di E. De Vecchis) ..............................................10
L'export è da record, ma aumentano le incertezze 12
Notizie attualità 14
Appuntamenti
A EuroBLECH nuovi modi per migliorare la produttività 16
Utensili
Forbici professionali per conduttori flessibili Cu-Al ....... 18
Riaffilare, ritarare, riparare: quando conviene? 20
Energia
Prese di ricarica modulari per ogni esigenza (A. Berit Meier) ............................................................22
Componenti
Produzione ad alta efficienza energetica 26
Valvole per impianti di riscaldamento con pompa di calore ...........................................................................27
Giunti rotanti versatili per applicazioni ad alta pressione 28
Giunti per alberi rotanti con rigidità torsionale 30
Sistemi di fissaggio
Una realtà che va “oltre l’efficienza produttiva” 32
Strumentazione
Kit di soluzioni per il monitoraggio delle vibrazioni ....36
Scanner 3D portatili per ambienti impegnativi 37
Report
Un’industria manifatturiera sostenibile e umanocentrica (a cura di E. De Vecchis e S. Ghioldi) ........ 38
Automazione
Centro di controllo motore a bassa tensione per mercati IEC 49
Soluzioni di azionamento indipendenti ottimizzate .....50
Robotica
Cambio utensile automatizzato per il testing dei componenti aeronautici
Sistemi di azionamento per la chirurgia assistita ...
Una realtà che va “oltre l’efficienza produttiva”
La svolta culturale che serve all’Italia
PRODUZIONE SOSTENIBILE: UNA SVOLTA CULTURALE
“La produzione sostenibile, in linea con i criteri ESG, diverrà sempre più un must per l’industria manifatturiera”, è l’affermazione di Bruno Bettelli, presidente di Federmacchine a La Subfornitura. Da poco l’associazione ha presentato i dati relativi all’industria italiana del bene strumentale che, nel 2023, ha raggiunto un fatturato pari a 56,6 miliardi di euro, registrando un incremento del 2,1% rispetto al dato del 2022 e segnando così un nuovo record. Un trend che sembra aver contagiato anche l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione, come confermano i dati UCIMU-Sistemi per produrre, per i quali il 2023 si è rivelato un anno favorevole. Un nuovo record di produzione, anche in questo caso, determinato però esclusivamente dall’ottimo andamento delle esportazioni. Questo exploit dimostra, secondo la presidente uscente di UCIMU Barbara Colombo, la flessibilità delle imprese italiane capaci di riorientare rapidamente la propria attività verso i mercati più dinamici.
Di contro c’è però l’andamento della raccolta ordini dei primi sei mesi 2024 che conferma la debolezza della domanda italiana, instabile a causa del contesto aggravato, per il mercato interno, anche dalle incertezze che avvolgono quel noto Piano Transizione 5.0 introdotto dall’articolo 38 del Decreto-Legge 39 del 2 marzo 2024. Ed è qui che entra in gioco la “produzione sostenibile”, perché il Piano mira proprio ad ampliare l’orizzonte industriale, includendo la tutela ambientale tra i pilastri delle fabbriche di domani: un’evoluzione del precedente
Piano Transizione 4.0 orientato solo a incentivare la digitalizzazione e l’automazione delle imprese. L’intoppo è quindi – oltre ai tempi compressi tra la disponibilità della misura e il termine di consegna e interconnessione del macchinario – la necessità di investire in tecnologie green, come l’energia rinnovabile, l’efficienza energetica e la gestione sostenibile delle risorse che richiede non solo capitali significativi, ma anche competenze specifiche. Molte PMI italiane, già provate dalla recente crisi economica e pandemica potrebbero faticare a reperire le risorse necessarie per adeguarsi, mentre l’integrazione di obiettivi di sostenibilità nei processi aziendali comporterebbe una revisione profonda delle strategie operative. Le aziende dovranno così considerare l’intero ciclo di vita dei loro prodotti, dalla produzione allo smaltimento, cercando soluzioni che minimizzino l’impatto ambientale. Questo potrebbe implicare costi aggiuntivi, sia in termini di ristrutturazione delle linee produttive sia per la formazione del personale. Cosa serve allora? Un cambio culturale dove la chiave del successo risiederà nella capacità delle aziende di adattarsi rapidamente e di sfruttare gli incentivi disponibili per trasformare le difficoltà in opportunità. Efficienza energetica, riduzione delle emissioni, gestione dei rifiuti, economia circolare, sostenibilità dei processi produttivi, sono gli obiettivi alla base delle aziende che vogliono rimanere al passo con i tempi e che dovranno avere, per forza, un approccio più responsabile e innovativo verso il futuro.
di Eva De Vecchis
TAGLIATI PER LA QUALITÀ
sostituire l’attuale Direttiva macchine 2006/42/CE. Si tratta di un regolamento (non più di una direttiva) che affronta un nuovo tipo di industria, più smart e più automatizzata rispetto alla precedente direttiva. Per questo la nuova proposta di regolamento riguarda anche le macchine e i prodotti altamente digitalizzati come i robot o le stampanti 3D per la fabbricazione: una novità ancora in divenire che ha sollevato già le prime polemiche ma che, sembra, vuole andare incontro a una necessità ormai decisiva per l’industria
Ed è proprio l’intelligenza artificiale, di cui si discute da oltre 50 anni, ad essere al centro del dibattito politico-economico. Nonostante le sue potenzialità, infatti, l’AI rimane ancora poco utilizzata dalle imprese italiane, in particolare quelle di minori dimensioni. Qualche dato incoraggiante arriva però da Anitec-Assinform, secondo cui, nel nostro Paese, il mercato dell’Intelligenza Artificiale ha raggiunto nel 2022 un volume di circa 422 milioni di euro (+21,9%) e, tra il 2022 e il 2025, è previsto che l’AI raggiunga i 700 mln con un tasso di crescita medio annuo del 22%, ancora poco rispetto ad altri paesi europei, ma qualcosa per gli standard della penisola.
rimanere fermi a un tipo di industria ormai obsoleta: un timore che potrebbe spaventare alcuni piccoli o medi imprenditori a tal punto da chiudere i battenti.
Da quasi 50 anni specialisti nel taglio di precisione di profilati in alluminio, siamo riconosciuti nel settore per la qualità ed i servizi offerti. Con oltre 20 unità di taglio distribuite su una superficie di 4.200 mq, abbiamo una capacità produttiva annua di oltre 24.000.000 di pezzi . L’organizzazione aziendale viene supportata da una struttura informatica di massimo livello. Le procedure e il controllo di processo sono effettuati in conformità alle normative di settore e ISO 9001:2015 certificate dall’ente Bureau Veritas.
I principali settori che serviamo sono: automotive, medicale, gas domestico, macchinari per settore alimentare, pneumatica e oleodinamica, illuminazione, elementi strutturali e di movimentazione, sistemi di automazione, motori elettrici, arredo d’interni.
“L’intelligenza artificiale applicata all’impresa, nell’immaginario comune, è spesso associata ad attività legate ai giganti del settore tech”, ha dichiarato Giovanni Baroni, presidente di Piccola
In Italia, infatti, tra i vari numeri emersi da questo primo semestre 2023, emergono anche le cessazioni di impresa, un fenomeno che, almeno in Lombardia, è salito del 17,1% come probabile conseguenza delle mancate chiusure durante il periodo dell’emergenza sanitaria, che erano state disincentivate dalle misure di sostegno adottate dalle istituzioni. Almeno però, a crescere sono le attività gestite in prevalenza da stranieri, donne e giovani. Insomma, per quest’Italia che viaggia tra soddisfazioni e preoccupazioni, è necessario investire negli abilitatori di trasformazione digitale come l’AI, così da sostenere la resilienza e attivare nuovi modelli di business. Un modo per farlo è quello di puntare sui settori che rappresentano i pilastri dell’economia italiana, come quello della metalmeccanica e meccatronica che da solo genera il 50% del valore aggiunto della manifattura. Ma non solo, le PMI che ancora investono poco nel digitale, rappresentano il 99% del nostro tessuto imprenditoriale, per questo oltre alle risorse del PNRR è importante partire dal territorio, dal confronto tra e con le piccole e medie
INTERVISTA
A confermare l’alluminio come uno dei materiali più sostenibili è anche il grande lavoro svolto da Eural Gnutti sulle sue leghe senza piombo ad alta lavorabilità, acquistate e riconosciute a livello globale. Ora l’obiettivo è sostenere i clienti nella transizione al Lead-Free.
Il 2023 è stato per Eural Gnutti – realtà bresciana esperta nella produzione di semilavorati in alluminio – un anno in cui i più grandi stimoli sono arrivati dall’interno: il potenziamento del supporto tecnico ai propri clienti, unito al forte impegno verso la sostenibilità sancito dall’inizio dei lavori per la certificazione ASI, hanno guidato l’azienda di Rovato attraverso mesi complicati dallo scenario mondiale incerto. Certezze importanti sono invece arrivate, ancora una volta, dalle leghe senza piombo per lavorazioni meccaniche: un must che è anche diventato standard a livello mondiale e che, per questo, conferma le grandi potenzialità del settore nel nostro Paese. “Ciò su cui dobbiamo ancora lavorare è un’Italia capace di investire sulla produzione locale, in particolare quella dei critical raw material”, spiega Giorgio Di Betta, Direttore commerciale di Eural Gnutti.
Giorgio Di Betta, come sta andando per Eural Gnutti e come prevede si chiuderà il 2024?
“Il 2024 si sta rivelando particolare. Possiamo classificarlo tra gli anni in cui si avverte crisi anche
Un servizio tecnico avanzato per favorire il Lead-Free
perché stiamo facendo un po’ di fatica su certi impianti, mentre su altri sta andando bene. Non stiamo lavorando a pieno regime, la nostra capacità produttiva è in buona parte non utilizzata, mentre la visibilità è molto corta. L’ultimo trimestre 2024 si presenta alquanto complicato, a partire dalla perdurante crisi in Germania; la speranza è che nel 2025 ci sia un’inversione di tendenza.A questo si aggiungono forti pressioni sui costi, che si stanno rialzando: la materia prima ha avuto dei picchi molto alti e ora sembra essersi riposizionata”.
L’anno scorso, il 19 ottobre, la Commissione Europea aveva deciso per la classificazione del
Giorgio Di Betta, Direttore commerciale di Eural Gnutti
livello di tossicità del piombo, che si riflette nel Regolamento Delegato 2024/197. La quantità massima è stata fissata allo 0,25%: una quota che ha anche permesso di rendere questo
materiale circolare. Dopo questa decisione c’è stato qualche cambiamento nel vostro assetto produttivo, soprattutto a causa della sostituzione delle leghe con il piombo con quelle Lead-Free?
“Purtroppo, non tutti i nostri clienti erano preparati a questo cambio e, da parte di molti, il discorso della tossicità del piombo è stato catalogato come se fosse la scelta fatta da un ecologista esagerato che non guarda ai processi industriali, ma al miraggio del mondo perfetto. In verità, l’Eural si è sempre data da fare per trovare le migliori soluzioni di leghe senza piombo che consentano produttività e formazione di trucioli pari alle leghe con il piombo. Nonostante questo, ci sono ancora molti gruppi che stanno facendo fatica e che hanno recepito in ritardo il tema dell’abbandono del piombo.
Per quanto ci riguarda siamo pronti e stiamo portando avanti
Tornitura lega ad alta lavorabilità senza piombo di Eural
Fonderia Eural Gnutti, leghe ad alto contenuto di alluminio riciclato
“Eural Gnutti si è sempre data da fare per trovare le migliori soluzioni di leghe senza piombo che consentano produttività e formazione di trucioli pari alle leghe con il piombo”
un grande lavoro di potenziamento del servizio tecnico presso i clienti che, sempre di più, ci chiedono supporto. Abbiamo, infatti, dei tecnici competenti capaci di trattare le nostre leghe su diverse macchine, da quelle più moderne a quelle meno moderne dove invece occorre apportare dei cambiamenti sostanziali. Ben venga che i clienti approvino questo nuovo e potenziato supporto, ormai attivo da circa 6 anni”.
Avete realizzato nuovi prodotti Lead-Free?
“Più che altro abbiamo perfezio -
nato le leghe già sviluppate. La messa a punto, infatti, dura anni ed è resa possibile anche grazie alle continue nuove richieste dei clienti: un incentivo importante per poterci migliorare. La 6026LF è diventata oggi lo standard planetario, un traguardo a cui tenevamo molto. La 2033 è nata dopo la 6026LF, ed è già un enorme successo vista la sua vasta distribuzione già in tutta Europa ed USA. L’ultima nata è la 2077, per un prodotto più di nicchia che guarda all’aerospace e difesa, con caratteristiche meccaniche molto elevate. C’è stato poi il potenziamento del supporto affinché i nostri clienti riescano a trarre il maggior beneficio dalle leghe senza piombo per le lavorazioni meccaniche. Un processo, anche questo, che ci ha dato molte soddisfazioni”.
Ci sono settori che hanno rallentato o settori in ripresa, ad esempio quello del commercio e della distribuzione?
“Il settore del commercio e della distribuzione è altalenante. L’instabilità dei prezzi non aiuta i distributori, attenti sempre all’effettiva marginalità, per cui ordi -
nano il minimo indispensabile. A nostro vantaggio, si sono alzati nuovi venti di crisi nel mondo dei trasporti, che fanno da deterrente al materiale proveniente dal Lontano Oriente, nostro più grande competitor, e porta quindi i distributori a comprare più localmente e meno dalla Cina e dall’India. A questo si aggiunge il blocco degli estrusi provenienti dalla Russia. Purtroppo, distributori ed utilizzatori europei tendono ad importare tanto da Paesi con economie non di mercato, esponendo noi produttori a forti pressioni per via dei prezzi da loro offerti, spesso ben al di sotto dei nostri stessi costi. Dobbiamo invece stare attenti a questa modalità e tenere presente che, in momenti di crisi, mettersi nelle mani di fornitori esotici è rischiosissimo, il caso del gas russo ci insegna. È importante tornare a produrre localmente soprattutto i critical raw materials (tra i quali rientra anche l’alluminio), che dovrebbero essere sempre disponibili e interessati da misure protezionistiche. Ma la strada è ancora lunga, questi materiali andrebbero tutelati e, proprio perché critici, essere oggetto di una filiera locale e non dipendente da Paesi esteri, per scongiurare,
in caso di crisi, la possibilità di non averne più a disposizione”.
Eural Gnutti ha un proprio sistema di gestione dell’ambiente e dell’energia. Quanto è sostenibile la produzione della vostra azienda?
Possiamo dire che, in questo senso, il nostro compianto Presidente, Segio Gnutti, aveva davvero visto oltre: le leghe senza piombo, nate grazie a lui, sono infatti studiate in funzione di una possibile fabbricazione partendo da materia prima 100% riciclata.
La nostra Presidente Paola Gnutti, si è spinta oltre portando il con -
La sede di Eural Gnutti a
cetto di sostenibilità a vero e proprio mantra aziendale, investendo ingenti somme sull’abbattimento della CO2 sia attraverso la realizzazione di un vastissimo parco solare che dà energia all’Eural, sia al potenziamento di tutto ciò che favorisca la riciclabilità. Inoltre, Eural Gnutti otterrà entro ottobre 2024 il certificato di sostenibilità ASI (Aluminum Stewardship Initiative).
Dall’8 al 10 ottobre 2024 si terrà la fiera Aluminium. Quali sono le sue aspettative e quali prodotti porterete in fiera?
“In base a quello che sentiamo dire, l’ultimo quadrimestre dell’anno in corso dovrebbe essere la rampa di lancio per un 2025 migliore, ci attendiamo quindi un buon risultato visto che la fiera si terrà proprio in questo periodo. I focus saranno le nostre leghe Lead-Free ad alta lavorabilità. Parleremo del fatto che queste siano state scelte dai maggiori gruppi del mondo, e dell’importante supporto che stiamo dando ai nostri clienti in questa fase di transizione verso il Lead-Free. Infine, porteremo in fiera il tema della sostenibilità e il grande lavoro che stiamo portando avanti a riguardo”.
Il magazzino di Eural Gnutti
Rovato (BS)
ACQUISIZIONI
Spessart entra a far parte del Gruppo Mewa
L’azienda di finissaggio tessile Spessart con sede a Stockstadt sul Meno è diventata una partecipata al 100% del Gruppo Mewa con la nuova ragione sociale “Spessart Textilveredlungs-Service GmbH”. Spessart, azienda specializzata nel finissaggio tessile, è stata fondata nel 1946, ha un organico di un centinaio di collaboratori e nel 2022 ha realizzato un fatturato di oltre cinque milioni di euro. La produzione è localizzata in Germania: ad Alzenau, Immenhausen e a Stockstadt sul Meno. In queste tre sedi vengono ricamati e stampati tessuti di ogni tipo.
Le due aziende hanno un consolidato rapporto di partnership: Mewa collabora da molti anni con Spessart nell’ambito dei servizi di logo e ricamo. “Spessart e Mewa sono legate da una relazione di fiducia e di stima”, ha commentato Bernhard Niklewitz, CEO di Mewa. “Con l’ingresso e l’integrazione nel Gruppo Mewa intensifichiamo i nostri proficui rapporti commerciali, rafforzando nello stesso tempo la nostra catena di valore. Diamo un caloroso benvenuto a tutti i nuovi collaboratori e ci auguriamo di poter collaborare ancora più strettamente in
futuro”.
Assumeranno la direzione dell’azienda Reiner Heinrichs, responsabile della Business Unit produzione abbigliamento da lavoro di Mewa, e Günes Yenen, precedentemente direttore commerciale di Mewa in Inghilterra. Per garantire la continuità nel passaggio dell’azienda all’interno del Gruppo Mewa, l’amministratore delegato di Spessart Hans Dieter Bittroff continuerà ad essere operativo anche nel 2024. Mewa è stata la sua prima scelta quando si è trattato di cercare una soluzione per il futuro della sua azienda.
“Spessart rimarrà indipendente sul piano operativo e l’attività proseguirà senza variazioni”, spiega Bittroff. “Pensando ai miei dipendenti sono particolarmente soddisfatto di aver scelto un partner che condivide i valori di un’azienda a gestione familiare”.
TRATTAMENTI TERMICI
Carbotempra è una azienda di trattamenti termici, con impianti di ultima generazione, dotata di laboratorio per prove metallurgiche e tecnologiche.
L’azienda è specializzata nella tempra di acciai per cuscinetti e speciali, nella cementazione gassosa e carbonitrurazione.
Laboratorio metallurgico
Cementazione
Carbonitrurazione
Tempra e rinvenimento
Sottoraffreddamento
Normalizzazione
Ricottura normale e in bianco Sabbiatura
Con il fuoco
scherziamo
Via N. Sauro, 12 - 20862 Arcore (MB) Tel. +39 039615545 / +39 0396013244 www.carbotempra.it
INTERVISTA A BRUNO BETTELLI, PRESIDENTE DI FEDERMACCHINE
Ridurre i consumi sprecando meno risorse e materiale diventa sempre più importante per chi fa impresa. In questo contesto si colloca il Piano Transizione 5.0 che permetterà alle aziende italiane di unire il digitale al risparmio energetico. Eppure, i tempi di attivazione della misura vanno ancora a rilento.
A cura di Eva De Vecchis
Secondo il Gruppo Statistiche Federmacchine 2024 segnerà un’inversione di tendenza per l’industria italiana del machinery che registrerà un modesto rallentamento, mantenendosi comunque su livelli mediamente alti. In particolare, il fatturato attesterà a 54,7 miliardi (-3,3% rispetto al 2023). Il consumo interno calerà, dell’8,3%, a 27,9 miliardi di euro. Ne risentiranno sia le importazioni, attese in calo, del -2,6%, a 11,2 miliardi di euro, sia le consegne dei costruttori che dovrebbero fermarsi a 16,7 miliardi, -11,7% rispetto all’anno precedente. L’export, invece, crescerà ancora, seppur di poco (+0,9%) oltrepassando i 38 miliardi, nuovo record per il comparto.
A fare da traino alla crescita del settore c’è anche il piano Transizione 5.0 sostenuto e condiviso da Federmacchine che crede nella possibilità portate anche dal risparmio energetico. Al di là dell’evidente beneficio economico, infatti, il provvedimento farà sicuramente da traino alla transizione verso la
ATTUALITÀ
La svolta culturale che serve all’Italia
green manufacturing, ha confermato Bruno Bettelli, presidente di Federmacchine intervistato da La Subfornitura. “Si tratta infatti di una misura di politica industriale che può e deve essere interpretata come leva per sensibilizzare le imprese su un nuovo modo di operare”.
Presidente Bettelli, cos’è l’Industria 5.0 e come si differenzia dall’Industria 4.0?
“Nata come provvedimento per far fronte anzitutto al problema dei rincari dei costi di approvvigionamento dell’energia da fonti tradizionali esploso con lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, Transizione 5.0 in realtà spinge a ragionare sulla riorganizzazione della produzione e dell’attività aziendale, in chiave digitale, con l’obiettivo di misurare e ridurre il consumo energetico. Quando sarà in vigore, le imprese manifatturiere italiane avranno
l’opportunità di scegliere se operare con uno o con l’altro provvedimento, ben consapevoli che il 5.0 unisce digitale e risparmio energetico mentre il 4.0 continua a insistere esclusivamente sul digitale”.
A che punto siamo con la normativa e quali sono i principali obiettivi del piano di transizione Industria 5.0?
“Dovremmo essere in dirittura di arrivo ma, come è stato detto
Bruno Bettelli, Presidente di Federmacchine
durante l’Assemblea Federmacchine, sono mesi di annunci e la norma resta sulla carta. Abbiamo già perso più della metà dell’anno.
Al di là dell’evidente beneficio economico, il provvedimento è studiato per fare da traino alla transizione verso la green manufacturing. In sostanza questa misura di politica industriale può e deve essere interpretata come leva per sensibilizzare le imprese su un nuovo modo di operare, rendendo così più competitivo il made in Italy del comparto e di tutti quei settori che utilizzano i macchinari di ultima generazione”.
Quali incentivi fiscali o finanziamenti sono disponibili per le aziende che adottano tecnologie e pratiche dell’Industria 5.0?
“L’incentivo fiscale legato a Transizione 5.0 è il credito di imposta che dovrebbe attestarsi al 45% del valore dell’investimento”.
Gli investimenti agevolabili, per essere ammessi al credito di imposta, devono essere effettuati – in luogo della generica dicitura “negli anni 2024 e 2025” - dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025: alla luce di queste scadenze, pensa ci siano le basi affinché in Italia le imprese possano abbracciare, in così poco tempo, la transizione verso un’industria 5.0?
“I tempi così compressi tra la dispo -
nibilità della misura e il termine di consegna e interconnessione del macchinario mettono in difficoltà i costruttori italiani che, specializzati nel prodotto super personalizzato, hanno tempi di produzione di circa 6-8 mesi. Questa attesa è un vero autogol per il nostro paese perché, di fatto, rischia di favorire prima di tutto l’import (che è notoriamente arriva dall’Asia) a scapito del nostro prodotto o comunque del prodotto Made in Europe”.
In che modo l’Industria 5.0 potrebbe influenzare i mercati globali e la competitività internazionale?
della competitività del dell’industria italiana”.
A suo parere, quali settori industriali beneficeranno maggiormente dalla transizione verso Industria 5.0?
“Buona parte dei settori manifatturieri perché i beni per i quali può essere richiesto l’incentivo 5.0 tecnicamente finiscono nella gran parte delle filiere produttive”.
“La produzione sostenibile, in linea con i criteri ESG, diverrà sempre più un must per l’industria manifatturiera. Ciò significa che la riduzione dei consumi energetici e dello spreco di risorse e materiale sarà sempre più elemento di attenzione per chi fa impresa. Transizione 5.0, come ha fatto Industria/impresa e Transizione 4.0, faciliterà le imprese nell’approcciare questa tematica poiché prevede un incentivo economico. E, se entrerà in funzione, come accaduto con il 4.0 il 5.0 potrà contribuire, anche in modo determinante, al miglioramento
In che modo le aziende possono prepararsi al meglio per la transizione verso Industria 5.0 e quali i principali ostacoli che potrebbero incontrare durante questa transizione?
“Rispetto alla Transizione 5.0, si appoggiano alle organizzazioni di settore come le associazioni, chiedono a consulenti, leggono approfondimenti sulla stampa. Quando effettivamente sarà operativo il provvedimento potremo capire meglio ma credo che la difficoltà più grande sia ancora una volta di carattere culturale. Si tratta di un cambio di approccio nel modello organizzativo e non solo produttivo. Anche per questo occorre tempo e, purtroppo, ne abbiamo a disposizione davvero poco”.
“Come è già accaduto con il Piano Transizione 4.0, anche il 5.0 potrà contribuire, in modo determinante, al miglioramento della competitività dell’industria italiana”
I DATI DI UCIMU
Per l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione il 2023 è stato un anno da record. A confronto, il 2024 risulta incerto soprattutto a causa delle condizioni generali di instabilità in Italia e nel mondo.
Il quadro illustrato dalla Presidente di UCIMU-Sistemi per Produrre, Barbara Colombo − in occasione dell’Assemblea dei soci a cui è intervenuto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini − rappresenta un 2024 fatto di incertezze dettate da un calo moderato della produzione. Alla tendenza positiva dell’export si contrappone, infatti, la riduzione delle consegne sul mercato interno che risentono della debolezza della domanda domestica. D’altra parte, il rallentamento della raccolta ordini nella prima metà dell’anno è frutto dell’incertezza del contesto sia in Italia che all’estero. Durante l’Assemblea è stato inoltre designato come nuovo Presidente UCIMU, per il biennio 2024-2025, Riccardo Rosa.
L’export è da record, ma aumentano le incertezze
I CONSUNTIVI 2023
Secondo i dati di consuntivo elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU, nel 2023, la produzione italiana di macchine utensili, robot e automazione ha segnato un nuovo record, attestandosi a 7.615 milioni di euro, per un incremento del 4,6% rispetto al 2022. Il risultato è stato determinato esclusivamente
Colombo e Riccardo
Rosa durante l’Assemblea dei soci 2024 di UCIMU-Sistemi per produrre
dall’ottimo riscontro raccolto sul mercato estero: le esportazioni hanno raggiunto il valore record di 4.223 milioni di euro, pari al 21,8% in più rispetto al 2022. Il consumo è calato, del 7,8%, a 5.816 milioni, penalizzando le consegne dei costruttori italiani scese, dell’11%, a 3.392 milioni di euro, e le importazioni, risultate in calo, del 3%, a 2.425 milioni di euro. Il rapporto export su produzione è tornato a crescere passando, dal 47,6% del 2022, al 55,5% del 2023. Il fatturato di settore ha raggiunto la cifra di 11.012 milioni di euro.
LE PREVISIONI PER IL 2024
E il 2024? L’anno che stiamo attraversando segnerà un leggero arretramento dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot, e automazione il cui andamento si manterrà comunque su livelli mediamente alti. Al calo moderato registrato da tutti i principali indicatori economici si contrappone la crescita dell’export
Barbara
che segnerà un nuovo record. La produzione si attesterà a 7.450 milioni di euro (-2,2%). Le esportazioni, attese ancora in crescita (+3%), raggiungeranno il nuovo record di 4.350 milioni di euro. A soffrire di più saranno le consegne sul mercato interno (-8,6%) che si fermeranno a 3.100 milioni, penalizzate dalla riduzione del consumo domestico che scenderà (-7,1%) a 5.405 milioni. Anche le importazioni registreranno un calo, fermandosi a 2.305 milioni di euro (-4,9%). La raccolta ordini dei costruttori italiani nel primo semestre segna invece il passo. Nei primi sei mesi del 2024, l’indice UCIMU ha registrato un arretramento del 17,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. -18,7% gli ordini interni; -16,2% gli ordini esteri. A determinare questo risultato poco brillante sono soprattutto le condizioni generali di instabilità in Italia e nel mondo.
“Dopo un biennio strepitoso, segnato da una crescita a doppia cifra per tutti i principali indicatori economici, il 2023 si è confermato anno favorevole per l’industria italiana di settore che ha messo a segno un nuovo record di produzione”, ha affermato Barbara Colombo. “Il risultato positivo è stato però determinato esclusivamente dall’ottimo andamento delle esportazioni che hanno registrato una vera e propria impennata. Questo exploit dimostra, ancora una volta, la flessibilità delle imprese italiane capaci
di riorientare rapidamente la propria attività verso i mercati più dinamici e, al tempo stesso, mette in evidenza la chiara debolezza del mercato italiano che, già a fine 2022, aveva cominciato a scricchiolare”.
Ma per andare avanti l’Industria italiana deve pensare anche ad altro: ad esempio, deve investire in macchine di ultima generazione e quindi in persone capaci di gestirle, programmarle, utilizzarle. Imponendo una decisa riorganizzazione dell’attività aziendale c’è bisogno di approcci innovativi anche per le figure non direttamente legate alla produzione.
“UCIMU, per questo, sta potenziando sempre di più il suo impegno in UCIMU Academy: progetto nel quale rientrano tutte le iniziative dedicate a ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro”, spiega la Presidente.
INTERNAZIONALIZZAZIONE
“Stati Uniti, Cina, India, Vietnam e Messico oltre, ovviamente all’Unione Europea, questi sono paesi a cui guardiamo con maggiore attenzione”, commenta la presidente di UCIMU. “Esportare è il nostro primo modo di presidiarli ma non può e non deve essere l’unico. Su questo dobbiamo ancora migliorare. In risposta a questa esigenza, su spinta dell’associazione, sono nate le reti di impresa che aggregano diverse aziende del settore in mercati considerati particolarmente attrattivi. Ad oggi ne
abbiamo due: ITC India, attiva da oltre 10 anni, a cui si è aggiunta l’anno scorso IMT Vietnam”.
“Strutturarci per essere realmente competitivi sul mercato globale è un processo lungo. Per questo è importante che le autorità potenzino le risorse destinate a supportare l’attività di internazionalizzazione delle aziende, dalle missioni di incoming di operatori esteri alle fiere internazionali che si tengono in Italia, ai tour di visita alle imprese italiane, ai forum all’estero di presentazione dei settori più attrattivi del made in Italy”, aggiunge la Presidente. “Ma penso anche alle iniziative con SACE, per le coperture dell’attività di export, e con SIMEST, per i finanziamenti dei progetti di sviluppo estero così come per la partecipazione alle fiere internazionali che si tengono in giro per il mondo”.
“E poi, osservando i colossi che ci circondano, dobbiamo essere consapevoli che la dimensione delle aziende e anche quella del paese non giocano a nostro favore”, conclude Barbara Colombo. “Per cui sempre più importante sarà la nostra appartenenza all’Unione Europea all’interno della quale potremo contribuire ad indirizzare programmi, direttive e piani economico-industriali nella misura in cui saremo capaci di presidiare, a tutti i livelli, i tavoli strategici”.
MACCHINARI PER L’INDUSTRIA DEI SERRAMENTI
Pertici Industries si espande in India affiancata da Octagona
È stata perfezionata la creazione di Pertici Industry India Pvt Ltd, società di Pertici Industries spa, con sede a New Delhi, in India. Con questa operazione l’azienda di Certaldo (FI), tra i principali esperti nel settore della costruzione di macchinari per l’industria dei serramenti in alluminio e pvc, consolida il proprio posizionamento in un mercato a forte crescita come quello indiano, a conferma della propria vocazione
internazionale. Si tratta di una decisione particolarmente strategica nell’attuale congiuntura economica: l’India, con la sua inarrestabile crescita demografica e il mercato interno in rapida espansione, sta diventando uno dei Paesi protagonisti dell’economia mondiale. Con un tasso di crescita del PIL medio del 6% annuo, oggi il Subcontinente rappresenta uno dei mercati più promettenti nel panorama mondiale, posizionandosi come meta di export e investimenti per numerosi altri paesi.
La nuova subsidiary PVT LTD è una società di diritto indiano che avrà l’obiettivo di assistere ed affiancare in maniera ancora più puntuale e costante i propri clienti. In particolare, si occuperà di importare e commercializzare in India le macchine per la lavorazione
dell’alluminio, oltre che fornire assistenza post-vendita. Nella realizzazione di questo obiettivo, Pertici Industries spa è stata affiancata da Octagona, società italiana che dal 2002 è dedicata a supportare la crescita delle aziende italiane all’estero attraverso la fornitura di specifici servizi di internazionalizzazione. Dal 2022, Octagona è entrata a far parte del Gruppo italiano di consulenza Bonfiglioli Consulting, da oltre 50 anni al fianco delle aziende italiane nei processi di efficientamento e crescita, per integrare nei servizi anche i processi di internazionalizzazione.
Forte della sua esperienza pluridecennale sul mercato indiano e della presenza di 3 sedi dirette a New Delhi, Bangalore e Pune, Octagona ha svolto per Pertici Industries tutte le pratiche
necessarie all’ottenimento delle varie registrazioni societarie, le attività amministrative, fiscali, finanziarie e di company secretary.
“L’aiuto e il sostegno da parte di Octagona sono stati fondamentali, e grazie a essi abbiamo potuto lavorare insieme con grande sinergia”, ha commentato Maurizio Cei, amministratore delegato di Pertici Industries.
“Il settore della costruzione di macchinari per l’industria dei serramenti in alluminio e pvc è caratterizzato da una crescita delle esportazioni in India per via degli investimenti che il governo indiano sta attuando”, ha aggiunto Alessandro Fichera, CEO di Octagona. “La costituzione della subsidiary consentirà all’azienda di ottenere i risultati desiderati e di mantenere attiva ed efficace la loro presenza internazionale”.
Cristian Bosi nuovo Managing Director di Fanuc Italia
Dal 1° giugno 2024 Cristian Bosi ricopre il ruolo di nuovo Managing Director della filiale italiana di Fanuc, esperto nell’automazione industriale e nella produzione di robot. Con sede a Lainate (MI), Fanuc Italia conta 170 dipendenti e un fatturato di 182 milioni di Euro e fa parte del gruppo Fanuc, uno dei principali costruttori di controlli numerici, robot industriali e macchine di produzione.
Laureato in ingegneria gestionale presso il Politecnico di Milano, 56 anni, Cristian Bosi proviene
da una esperienza nel settore
Industriale con un percorso ventennale in Videojet, società operante nella Marcatura e Codifica Industriale e parte di Danaher Corporation, colosso multinazionale statunitense operante a livello globale nel settore Life sciences & Diagnostic, 80.000 persone, capitalizzazione di oltre
200 miliardi USD ed un fatturato di 23 miliardi USD, tra le Top 10 aziende mondiali per crescita media degli ultimi 20 anni.
Dopo 10 anni di esperienza in Enel con ruoli via via più impor-
tanti in pianificazione della manutenzione e progettazione elettrica, Cristian Bosi passa a Videojet ricoprendo ruoli di crescente responsabilità quali controllo di gestione, Financial Director & After Sales Manager Italia e successivamente South West Europe per 10 anni. Viene poi promosso alla posizione di Country Manager Italia per 5 anni e dal 2018 Vice President & General Manager West Europe, con le responsabilità sales, marketing, service, cackoffice, finance, HR.
Ascometal: assegnato al Gruppo Marcegaglia il sito di Fos-sur-Mer
La Camera Commerciale del Tribunale giudiziario di Strasburgo ha scelto il Gruppo Marcegaglia come acquirente del sito Ascometal di Fos-sur-Mer, attualmente in Amministrazione Controllata, che assumerà la denominazione di “Marcegaglia Fos-sur-Mer”. Il Gruppo si è impegnato ad assumere tutti i dipendenti e a investire in un nuovo, importante progetto di trasformazione industriale circa 600 milioni di euro, cui si aggiungerà il fabbisogno di capitale circolante. Tale progetto porterà ad un aumento significativo della produzione del forno elettrico sino a 1-1,2 milioni di tonnellate di acciaio, cui verranno aggiunti un impianto di colata continua bramme (invece degli attuali lingotti) e un impianto all’avanguardia per la laminazione in coils a caldo, per una capacità di produzione totale compresa tra 1,6 e 2 milioni di tonnellate. All’esito della trasformazione, il sito di Fos-sur-Mer
soddisferà circa il 30% del fabbisogno di acciaio del Gruppo Marcegaglia e utilizzerà metodi di produzione efficienti e sostenibili. “Questa importante acquisizione si inserisce nella strategia globale del Gruppo, con l’obiettivo di integrare l’intera catena del valore nella nostra produzione”, spiegano Antonio ed Emma Marcegaglia. “Inoltre, il Grand Port di Marsiglia è collocato in una posizione strategica quanto a materie prime e logistica. Il progetto di trasformazione industriale e le tecnologie innovative utilizzate, renderanno il sito di Fossur-Mer uno degli asset più rilevanti del nostro Gruppo. Tale investimento si inserisce nella più ampia strategia di sviluppo e decarbonizzazione delle attività del Gruppo: l’acciaio prodotto a partire da rottame e da “Green DRI” sarà, infatti, in grado di ridurre le emissioni di gas serra dell’80% rispetto alla produzione da ciclo integrale”.
LAVORAZIONE DELLA LAMIERA
A EuroBLECH nuovi modi per migliorare la produttività
Le registrazioni sono aperte per la XXVII edizione della fiera internazionale sulla tecnologia di lavorazione della lamiera, EuroBLECH, che si svolgerà dal 22 al 25 ottobre 2024 presso il polo fieristico di Hannover in Germania. Si tratta della più importante fiera al mondo per la lavorazione della lamiera, che copre l’intera supply chain
in 15 diversi settori tecnologici in nove padiglioni espositivi. L’edizione di quest’anno è focalizzata sulle tecnologie per il miglioramento della produttività e presenta il meglio di quello che il mercato ha da offrire in termini di incremento della produttività e dell’efficienza, allineando i processi di produzione individuali alle com -
L’agenda
AMB
10 - 14 settembre 2024
Stoccarda, Germania messe-stuttgart.de/ amb
EuroMaintenance
16 - 18 settembre 2024 Rimini, Italia www.euromaintenance24.com
Micronora
24 - 27 settembre 2024 Besançon, Francia micronora.com
Aluminium
8 - 10 ottobre 2024
Düsseldorf, Germania www.aluminium-exhibition.com/en-gb.html
BI.MU
9 - 12 ottobre 2024 Milano www.bimu.it
Italian Machine Vision Forum 17 ottobre 2024 Alzano Lombardo machinevisionforum.it
EuroBLECH
22 - 25 ottobre 2024 Hanover, Germania www.euroblech.com
plesse esigenze dello smart manufacturing. La fiera copre un’area espositiva netta di 90.000 metri quadrati circa e offre ai visitatori opportunità di networking e accesso diretto a fornitori SME e blue chip di tutto il mondo, con oltre il 60% degli espositori proveniente dall’estero. In mostra ci saranno soluzioni per la lavorazione di prodotti lavorati e semi-lavorati, tra cui lamiera, tubi, profili e ibridi in plastica. I visitatori avranno numerose opportunità per scoprire le ultime novità in fatto di stampaggio, punzonatura, pressatura, formatura, taglio, giunzione, saldatura, fissaggio, movimentazione, finitura, controllo qualità, CAD/CAM/ CIM, utensili, componenti di macchine, attrezzature per fabbrica e magazzino, riciclo di materiali, R&S, ecc. Oltre a migliaia di rappresentanti dei
Fastener Fair
29 - 30 ottobre 2024 Milano www.fastenerfairitaly. com/it-it.html
A&T Automation & Testing
12 - 14 febbraio 2025 Torino www.aetevent.com
Fornitore Offresi 13 - 15 febbraio 2025 Erba (CO) www.fornitoreoffresi.com
Mecspe 5 - 7 marzo 2025 Bologna www.mecspe.com
fornitori e soluzioni in mostra nei diversi padiglioni, l’edizione del 2024 offre ai visitatori numerosissime opportunità di avvicinarsi all’innovazione, ad esempio i nuovi tour guidati sui temi “Automation and Robotics” e “Industrial Internet of Things (IIoT)”, per ottimizzare l’efficienza produttiva. Inoltre, il popolare Forum di esperti offre conoscenze e informazioni fruibili su importanti argomenti di attualità, come “Automation, Robotics and Cobots” al Forum I e “Digitalisation, Industrial Metaverse (AI, VR, AR, IIoT) and Cybersecurity” al Forum II. I prestigiosi EuroBLECH Award saranno assegnati a cinque vincitori per gli straordinari risultati conseguiti nell’innovazione e nell’eccellenza tecnologica. E il venerdì è ancora Careers Day, per promuovere i giovani talenti nel settore.
Hannover Messe 31 marzo - 4 aprile 2025 Hannover, Germania www.hannovermesse. de/en/
Formnext 8 - 10 aprile 2025 Chicago, Illinois www.formnextchicago.com
Autopromotec 21 - 24 maggio 2025 Bologna www.autopromotec.com
Materiali Lavorati:
• Acciaio Inox 304/316/303/307
• Inconel628, Alloy, Monel
• Acciai comuni da costruzione;
• Acciai speciali;
• Acciai automatici e leghe leggere;
• Materiali plastici.
Lavorazioni eseguite:
• Tornitura da barra fino a Ф65
• Tornitura di ripresa fino a Ф 180
• Fresatura 4/5 assi fino a 800x400x300
• Produzione ingranaggi e dentatura
• Piccoli assemblaggi di precisione
F.lli Locatelli s.r.l. meccanica di precisione dal 1967
Settori di sbocco:
• Aeronautico e navale
• Costruttori di macchine/impianti
• Elettromeccanico
• Illuminotecnica
• Raccorderia speciale o ad alta pressione
• Settore Petrolchimico
• Valvole e piccoli gruppi premontati
• Ruote dentate e ingranaggi
• Medicale
• Settore alimentare
IMPUGNATURA
ERGONOMICA
Forbici professionali per conduttori flessibili Cu-Al
Rispondere alle esigenze del cliente e progettare soluzioni flessibili e adatte a rendere il lavoro dell’installatore elettrico efficiente e proficuo è uno dei principali obbiettivi di Cembre. Proprio con questo obbiettivo l’azienda propone delle forbici professionali adatte ad ogni tipo di esigenza rendendo il lavoro sempre più flessibile e pratico. Le forbici sono dotate di una struttura integrale in acciaio speciale estremamente leggera e particolarmente resistente e duratura, il corpo è in materiale antiurto ad alta resistenza e sono azionabili in tutte le fasi di utilizzo con una sola mano.
Grazie ad un attento design di prodotto, le forbici SC5X e SC6X si caratterizzano per la struttura ergonomica, con sagomatura
anatomica per migliorare il confort dell’impugnatura, in materiale plastico bicomponente. La struttura in poliammide caricato con fibra di vetro e inserti di gomma morbida. Il perno antiallentamento e il profilo smussato permettono il perfetto e costante allineamento delle lame. L’elevata durezza delle lame e la microdentatura antiscivolo, realizzata su una delle lame, permettono di eseguire tagli precisi anche sui materiali più difficili. Una apposita sagoma a gola tagliente realizzata su entrambe le lame garantisce il taglio di conduttori flessibili.
Fornita completa di custodia con aggancio girevole. Struttura integrale in acciaio speciale particolarmente resistente e duratura.
• SC5X Robust-A Per favorire
le operazioni di taglio dei conduttori è stata realizzata un’apposita sagoma a gola tagliente su entrambe le lame che le permette di tagliare cavi in rame e alluminio fino a 50 mm ².
Come gli altri modelli di forbici è possibile utilizzarle indossando guanti da lavoro, viene fornita completa di custodia con aggancio girevole.
• SC6X Agil-E pesa solo 86g, ha delle lame affusolate accoppiate alle impugnature filanti che permettono agilità e rapidità nell’esecuzione dei lavori; inoltre, la particolare sagomatura delle lame permette l’utilizzo in spazi ristretti e di effettuare il taglio dei conduttori senza sforzo. Le impugnature sono dotate di un sistema di compressione per tubetti terminali, viene fornita completa di custodia con aggancio alla cintura.
SISTEMA ANTIVIBRANTE
Lavorazione di componenti per l’industria energetica
BIG Kaiser, esperto nella realizzazione di utensili e soluzioni per lavorazioni meccaniche di altissima qualità e precisione, sostiene la transizione verso le energie rinnovabili ottimizzando la lavorazione precisa ed efficiente di componenti chiave per la produzione di energia pulita. Nel 2023 l’energia pulita ha con-
tribuito per circa il 10% alla crescita del PIL mondiale, e circa l’80% delle nuove capacità aggiunte ai sistemi elettrici proviene da fonti rinnovabili (fonte: IEA). Si tratta di un’industria di grandi dimensioni e in rapida crescita, strategica per il panorama produttivo europeo e mondiale.
L’industria energetica prevede la produzione di svariati componenti complessi, quali le carcasse delle turbine, gli involucri per i cuscinetti, le carcasse dei compressori, i bruciatori, gli anelli porta-pale, gli alberi delle turbine e le pompe. Questi componenti richiedono un’elevata precisione
ed efficienza di taglio, con velocità di avanzamento elevate e taglio costante, anche con l’ampio utilizzo di materiali duri come Waspaloy e Inconel.
BIG Kaiser dispone di una gamma completa di utensili che permettono di eseguire lavorazioni precise ed efficienti. In particolare, il sistema con meccanismo antivibrante integrato e brevettato Smart Damper per grandi diametri è stato progettato specificamente per realizzare fori in pezzi di grandi dimensioni, il che lo rende particolarmente adatto all’utilizzo nell’industria energetica, inclusi i settori eolico e idroelettrico.
Smart Damper è disponibile per diametri fino a 320 mm e incorpora una tecnologia avanzata per fornire un controllo preciso ed efficace delle vibrazioni durante le operazioni di barenatura su grandi diametri.
“Grazie al suo design modulare e alle proprietà di smorzamento, Smart Damper consente di aumentare significativamente la velocità di taglio”, spiega Giampaolo Roccatello, Chief Sales & Marketing Officer Europe di BIG Kaiser. “Inoltre, riduce le vibrazioni indesiderate che possono compromettere la qualità e la precisione della lavorazione”.
TEMPI DI ATTESA RIDOTTI
Oggi, allungare la vita e mantenere elevate le prestazioni dei propri strumenti di lavoro è una priorità. In questo contesto, Hoffmann Group si pone come unico interlocutore con numerosi servizi per industrie e officine meccaniche.
Utensili, strumenti di misura, mandrini, morse, elettroutensili sono risorse di grande valore: mantenerne elevate le prestazioni e allungarne la vita è una scelta strategica che Hoffmann Group consente di perseguire grazie ai servizi di riaffilatura, ritaratura e riparazione. Servizi facili e veloci da fruire, perché una risorsa altrettanto preziosa per le aziende è il tempo.
RIAFFILATURA UTENSILI
Il servizio di riaffilatura di Hoffmann Group consente di rigenerare una varietà di utensili, come punte, frese, maschi, lame, alesatori e utensili speciali, ottenendo gli stessi parametri di lavoro dell’originale con un risparmio fino all’85% rispetto all’acquisto del nuovo. Secondo l’Ing. Davide Osti, Product Manager Cutting Tools di Hoffmann Italia, in generale la riaffilatura è sempre conveniente per utensili con diametro dieci o superiore. “Tuttavia, se i costi di riaffilatura e acquisto di un utensile più piccolo sono simili allora la riaffilatura è da preferire perché consente di sfruttare le materie prime in modo efficiente”, spiega Osti. “Noi proponiamo prezzi molto competitivi anche per la riaffilatura degli utensili più piccoli, per dare
Riaffilare, ritarare, riparare: quando conviene?
una seconda vita anche a prodotti che altrimenti andrebbero scartati”.
“Anche i costi di gestione influenzano la scelta tra riaffilare o acquistare un nuovo utensile”, conclude Osti. “Per incoraggiare le aziende a preferire la riaffilatura quando possibile, Hoffmann Group ha completamente rinnovato il servizio. Abbiamo semplificato al massimo il processo. Offriamo un listino completo e facile da consultare, inviamo sempre un’offerta prima di iniziare il lavoro e riconsegniamo gli utensili rigenerati in dieci giorni lavorativi”.
RITARATURA DEGLI STRUMENTI DI
MISURA
Gli strumenti di misura nelle lavo -
La box antiurto con cui inviare gli utensili da riaffilare viene fornita da Hoffmann Group e rimane in uso al cliente
razioni meccaniche svolgono un ruolo centrale: soltanto misurando correttamente dimensioni, quantità o gradi, è possibile produrre un componente proprio come richiesto. È una questione di sicurezza, ma anche di standard qualitativi: un prodotto difettoso potrebbe provocare lesioni, aumentare reclami e costi e danneggiare la reputazione dell’azienda.
“Ritarando regolarmente gli strumenti è possibile minimizzare gli errori in fase di misurazione, quindi ottenere risultati affidabili e ridurre eventuali scarti dei componenti”, spiega Martino Costantin, Product Manager Hand Tools di Hoffmann Italia. “Per questo,
quando la ritaratura periodica non è obbligatoria, va comunque incentivata fornendo un servizio facile da gestire che consente di ridurre al minimo i tempi di fermo degli strumenti di misura”.
“A fare la differenza è l’opportunità di rivolgersi a un partner in grado di porsi come unico interlocutore”, prosegue Costantin. “Grazie alla nostra collaborazione con Trescal, che ha il maggior numero di accreditamenti in Italia e dispone di una rete di laboratori in tutta Europa, un cliente può rivolgersi direttamente a noi per ritarare i più svariati strumenti di misura di diversi produttori, senza sprecare tempo nella gestione di più fornitori”. Per ridurre ulteriormente i tempi di inutilizzo degli strumenti, Hoffmann Group offre anche la ritaratura on-site ove possibile. In alternativa, gli strumenti vengono spediti dal cliente al centro di taratura, senza inutili passaggi intermedi.
LA RIPARAZIONE
Con servizi efficienti e tempi di attesa ridotti, anche l’invio di un prodotto in riparazione può tra -
sformarsi da una seccatura a un beneficio tangibile.
Hoffmann Group, ad esempio, gestisce ogni anno circa due mila riparazioni, avendo fatto della rapidità una priorità.
“Siamo veloci perché ci avvaliamo di una rete in Italia di concessionari o di riparatori autorizzati dai produttori”, spiega Carlo Toffano, Sales Logistic Special Processing di Hoffmann Italia. “In questo modo, proponiamo al cliente un preven -
tivo di riparazione entro due settimane dalla ricezione della merce, specificando i tempi di riparazione e riconsegna”.
Tra i principali prodotti oggetto di riparazione vi sono mandrini, morse, strumenti di misura, chiavi dinamometriche, elettroutensili.
“Riuscire a riparare questi articoli è sempre più conveniente. Noi cerchiamo di offrire un costo inferiore alla metà del prezzo di acquisto del nuovo”, conclude Toffano.
Hoffmann Group gestisce circa 2.000 riparazioni all’anno con un servizio molto efficiente
Grazie alla partnership con Trescal, Hoffmann Group offre il servizio di ritaratura su una gamma completa di strumenti di diversi produttori
MOBILITÀ ELETTRICA
Con le prese di ricarica
Tipo 2 in AC Charx connect modular di Phoenix
Contact i costruttori di stazioni di ricarica possono godere di una maggiore semplicità gestionale, della riduzione dei costi di stoccaggio e di un minore tempo di installazione presso il cliente.
Di Antje Berit Meier, Product Management Charx connect – AC cables & Sockets, Market Segment Infrastructure, Phoenix Contact E-Mobility GmbH
Creare un’infrastruttura di ricarica modulare in grado di soddisfare ogni esigenza applicativa può sembrare difficile. Ora, con le prese di ricarica Tipo 2 in AC Charx connect modular di Phoenix Contact, è possibile e molto semplice.
Con coperchio rotondo o squadrato con e senza LED RGB, dotate o meno di sensori di temperatura, con attuatore a 3 o 4
Prese di ricarica modulari per ogni esigenza
poli, le prese lato infrastruttura
modulari in AC consentono ai costruttori di stazioni di ricarica di configurarle liberamente secondo le esigenze specifiche. È inoltre possibile scegliere il
Sono disponibili coperchi di protezione con due circuiti di comando per i LED, ad anodo comune o a catodo comune
set di cavi secondo la classe di potenza e la lunghezza desiderata. È possibile quindi creare una stazione di ricarica in modo personalizzato ed in funzione dell’applicazione semplicemente selezionando gli elementi delle prese lato infrastruttura più idonei.
INFRASTRUTTURA DI RICARICA
ORIENTATA ALL’UTILIZZATORE
Le stazioni di ricarica in AC equipaggiate con la presa socket outlet Tipo 2 permettono di ricaricare in ambito domestico, semi pubblico o pubblico. Il conducente di un veicolo elettrico ha comunque sempre con sé un cavo di ricarica mobile adatto nel portabagagli. I conducenti di veicoli elettrici possono quindi
caricare ovunque il proprio veicolo senza problemi; tuttavia, i produttori di stazioni di ricarica in AC cercano di semplificare la vita degli utilizzatori di veicoli elettrici integrando nelle proprie stazioni maggiori funzionalità.
Queste caratteristiche dovrebbero essere sempre in linea con le esigenze e nell’interesse del cliente. Questo perché i requisiti e, di conseguenza, i costi variano a seconda del luogo di installazione.
Gli ambiti applicativi per la ricarica in AC considerano tutti quei luoghi in cui il veicolo sosta per molte ore come, ad esempio, un parcheggio condominiale o il garage di casa in ambito privato, il parcheggio di un’azienda o di un centro commerciale in ambito semi-pubblico ed infine un parcheggio pubblico. In questi diversi scenari, qual è dunque il ruolo della presa di ricarica in AC?
MODULARITÀ PER UNA
MAGGIORE EFFICIENZA
Il concetto modulare della presa lato infrastruttura CHARX connect modular aumenta le possi -
bilità di rispondere alle diverse esigenze e applicazioni di destinazione. Grazie alla modularità, i costruttori di stazioni di ricarica non devono disporre di numerose varianti di prese lato infrastruttura preconfezionate. Ciò implica una maggiore semplicità gestionale e la riduzione dei costi di stoccaggio. Allo stesso modo, la modularità garantisce un risparmio di tempo durante l’installazione presso il cliente e durante i lavori di manutenzione qualora fosse necessario sostituire la presa di ricarica. Il concetto di tenuta di Charx connect modular con contatti completamente sovrastampati aumenta la robustezza (classe di protezione superiore a IP55), la durata e la disponibilità della stazione di ricarica nell’uso all’aperto.
Il concetto di tenuta di Charx connect modular con contatti completamente sovrastampati aumenta la robustezza (classe di protezione superiore a IP55), la durata e la disponibilità della stazione di ricarica nell’uso all’aperto
Le versioni Basic + LED o Premium sono dotate di coperchi di protezione con LED RGB integrati. L’alimentazione ai LED RGB non viene portata da dei fili, bensì viene convogliata attraverso le quattro viti di fissaggio semplificando molto la vita dei costruttori di stazioni di ricarica in fase di montaggio. Sono disponibili coperchi di protezio -
ne con due circuiti di comando per i LED, ad anodo comune o a catodo comune.
DESIGN SOFISTICATO
Per i costruttori di stazioni di ricarica è importante, e un notevole valore aggiunto, che una presa di ricarica si integri perfettamente nel design finale di una stazione o di una wall box. Charx connect modular è stato insignito del German Design Award 2023 nella categoria “Special Mention”. Il premio del Design Council viene conferito per risultati eccellenti nel settore del design. Nella valutazione ha inciso in modo determinante il principio modulare di questa presa di ricarica in AC in quanto consente a sviluppatori e designer un’elevata flessibilità nella realizzazione e configurazione di stazioni di ricarica. I produttori possono scegliere tra un design rotondo e squadrato del prodotto e di apporre il loro logo sul coperchio di protezione, sia per una coerenza di branding che per una configurazione personalizzata.
Inoltre, è possibile comandare liberamente l’indicatore di stato LED integrato nel coperchio di protezione della presa di ricarica.
Il connubio con i controllori
CHARX control modular permette una gestione flessibile dei LED, sono possibili funzioni quali luci fisse, lampeggianti e pulsanti, in tutti i colori RGB. I produttori possono così configurare valori di colore personalizzati specifici per il proprio Corporate Design e implementare una soluzione complessivamente armonica.
MAGGIORE SICUREZZA GRAZIE AFUNZIONALITÀ SMART
Charx connect modular sono le prime prese di ricarica al mondo con misurazione di temperatura integrata. In questo modo, in caso di un eccessivo surriscaldamento dei poli di potenza, il controllore può interrompere la procedura di ricarica per proteggere l’utente da eventuali pericoli e la stazione di ricarica da possibili danni. All’utente viene inoltre garantita maggiore sicurezza grazie al
montaggio di una protezione da contatto meccanica, detta anche otturatore(shutters), che rispetta le norme internazionali vigenti. Questa protezione funziona analogamente agli otturatori presenti nelle prese domestiche impedendo il contatto diretto con i poli oppure l’introduzione di oggetti impropri nella presa di ricarica. Questo da un lato protegge l’utente da contatti accidentali con parti sotto tensione, dall’altro l’otturatore funge da protezione contro eventuali atti vandalici all’infrastruttura di ricarica. Inoltre, può essere utilizzato comodamente con una sola mano in quanto il coperchio di protezione si apre in automatico quando si inserisce il connettore di ricarica.
Ciò consente una gestione intuitiva senza movimenti rotatori o di spinta. La presenza dell’otturatore garantisce il grado di protezione IPXXD previsto dalle norme nazionali per le installazioni in ambito pubblico. La modularità è presente anche per gli attuatori di blocco che possono essere a 3 o a 4 poli.
MAGGIORE COMFORT PER L’UTENTE
Nello sviluppo della presa di rica -
rica modulare, oltre alla massima sicurezza per l’utente, si è data priorità all’elevato livello di comfort. L’indicatore a LED colorato nel coperchio di protezione consente di rilevare con rapidità e in modo intuitivo lo stato della carica e/o la disponibilità della stazione di ricarica.
La possibilità di utilizzo con una sola mano (con e senza otturatore) sottolinea l’attenzione alla semplicità d’uso utilizzata durante la fase di design del prodotto. In qualità di produttore di tecnologia di ricarica, Phoenix Contact fornisce tutti i componenti per lo sviluppo e la costruzione di stazioni di ricarica e wallbox domestiche.
Il portafoglio completo Charx, dalle prese di ricarica per infrastrutture fino ai cavi di ricarica CCS, costituisce la base per la realizzazione di una rete di ricarica ad alte prestazioni per veicoli elettrici. A seconda del numero, della potenza di ricarica e della tipologia dei punti di ricarica, i produttori possono scegliere la combinazione di prodotti adeguata dal portafoglio scalabile: ciò consente ai Charging Point Operator di investire e crescere in linea con le loro esigenze.
LA MOBILITÀ ELETTRICA NELLA ALL ELECTRIC SOCIETY
La visione della All Electric Society descrive un mondo in cui l’energia generata da fonti rinnovabili è disponibile come forma di energia primaria ovunque nel mondo in misura sufficiente e a costi sostenibili. Il presupposto di tutto ciò è la completa elettrificazione, il collegamento in rete e l’automazione di tutti i settori dell’economia e dell’infrastruttura.
Uno dei fattori chiave per conseguire la All Electric Society è la trasformazione del settore mobilità in mobilità elettrica. Phoenix Contact offre a tal fine un’ampia gamma di prodotti per la tecnologia di ricarica, sia per l’interfaccia di ricarica lato veicolo che per l’infrastruttura di ricarica. In questo modo si creano soluzioni globali interconnesse per una mobilità sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
TORNITURA E FRESATURA
Macchine per il centro di formazione dei tecnici automotive
Da quasi 45 anni, la casa automobilistica tedesca BMW produce motori diesel e benzina nello stabilimento di Steyr del Gruppo. Inoltre, da circa cinque anni, il più grande stabilimento di motori BMW produce sempre più componenti per la mobilità elettrica. Lo stabilimento di Steyr del Gruppo BMW è responsabile della produzione dei componenti principali del motore che vengono installati in altri stabilimenti BMW. Le esigenze di BMW in termini di prestazioni, dinamica, comfort e fluidità di marcia sono molto elevate. Questo è il motivo per cui le parti principali come i basamenti, gli alloggiamenti per l’ultima generazione di azionamenti elettrici, gli alberi motore, le testate dei cilindri e le bielle vengono prodotti nello stabilimento di Steyr del Gruppo BMW. La precisione di lavorazione si misura in micrometri. Di conseguenza,
SISTEMI PNEUMATICI
le macchine di produzione e gli impianti di produzione sono all’avanguardia.
Questo vale anche per il centro di formazione di nuova costruzione, dotato delle più moderne tecnologie. Non da ultimo a causa degli elevati standard di qualità e della costante crescita di Steyr, BMW ha deciso circa due anni fa non solo di prendere in mano la formazione degli apprendisti, ma anche di portarla al miglior livello possibile, un investimento importante per i propri giovani talenti. Presso lo stabilimento del Gruppo BMW di Steyr, gli apprendisti vengono formati in varie professioni tecniche, per la maggior parte come tecnici di lavorazione. Un totale di 21 torni e fresatricidai torni convenzionali ai torni CNC e alle fresatrici CNCcomprese le apparecchiature di simulazione di Emco sono disponibili per i futuri tecnici
di lavorazione. Grazie all’equipaggiamento di alta qualità, gli apprendisti possono essere preparati in modo ottimale per la loro futura “vita BMW”. “Emco offre un’ampia gamma di prodotti per la tornitura e la fresatura per la formazione, un elevato livello di competenza tecnica e tempi di risposta molto rapidi”, afferma Christian Brötzner, Area Sales Manager responsabile di Emco. Nel corso degli anni, ciò ha portato a eccellenti referenze nella formazione scolastica, interaziendale e aziendale, nonché da parte di clienti industriali con i propri laboratori di formazione. “Con una produzione nel cuore dell’Europa, un rapporto qualità-prezzo equilibrato e componenti standard per macchine industriali, come il sistema di controllo Sinumerik ONE, Emco è in grado di offrire un concetto coerente che spazia dalla tecnologia
Produzione ad alta efficienza energetica
Sempre attenta alle esigenze di mercato, SMC propone soluzioni tecnologiche in grado di aumentare la competitività attraverso l’ottimizzazione della produzione, il miglioramento della flessibilità e la riduzione dei consumi. Nella progettazione dei propri prodotti SMC punta, infatti, a massimizzare l’efficienza energetica non solo per rispondere a obblighi normativi. L’azienda lavora per uno sviluppo sostenibile basato
su cinque punti cardine: produrre solo quello di cui si ha bisogno; recuperare ciò che non si consuma; monitorare i consumi; utilizzare solo l’essenziale e pensare in modo efficiente.
Oltre alla fornitura di componenti e sistemi pneumatici all’avanguardia, l’azienda si distingue per l’impegno nell’offrire un supporto tecnico e di consulenza completo, affiancando i clienti in ogni fase del processo,
dalla progettazione all’implementazione.
Per necessità specifiche, SMC Italia realizza prodotti personalizzati che rispondono alle specifiche tecniche e funzionali dei clienti. Lo stabilimento produttivo di Carsoli, in particolare, è dedicato alla realizzazione di prodotti speciali. Si tratta principalmente di cilindri pneumatici su disegno del cliente, ma anche di manifold speciali,
delle macchine convenzionali ai torni multitasking CNC e ai centri di lavoro a 5 assi”. Il parco macchinari di BMW comprende anche sei postazioni di formazione con PC e gemelli digitali delle macchine. Emco attribuisce grande importanza all’assistenza post-vendita, per questo motivo il produttore austriaco di macchine utensili garantisce a tutti i clienti un referente diretto.
ovvero gruppi di valvole montate su basi realizzate in materiali particolari.
GRADO DI PROTEZIONE
Azionamento con copertura dei terminali
Continua l’evoluzione della tecnologia degli azionamenti di Nidec Drives: recentemente è stato presentato l’innovativo Commander S di Control Techniques, ora dotato di serie della copertura dei ter-
SICUREZZA
minali. In fase di installazione dell’azionamento, l’utente può decidere se riposizionare la copertura una volta effettuato il cablaggio o non rimontarla, consentendo un accesso diretto ai terminali. Con o senza copertura, Commander S offre gli stessi grandi vantaggi. La nuova copertura dei terminali è un semplice particolare estetico, che lascia inalterati i livelli di prestazioni, qualità e protezione del Commander S. Questo azionamento vanta un grado di protezione IP20 con o senza la copertura installata, in quanto i morsetti di potenza e i relè del Commander S sono completamente pro -
tetti dal contatto accidentale. La nuova copertura dei terminali presenta sul retro un’utile etichetta nella quale sono riportati 10 parametri per la semplice configurazione dell’azionamento, quando non si utilizza la app Marshal o lo strumento software Connect. La copertura è inoltre disponibile come accessorio presso i fornitori locali anche per azionamenti già installati. Commander S Commander S rappresenta una soluzione per le applicazioni che richiedono l’installazione plug-and-play del prodotto direttamente appena tolto dall’imballo. È facile da installare e da utilizzare, è affidabile, economicamente
vantaggioso ed è coperto da una garanzia gratuita di 5 anni, come tutti gli azionamenti general purpose di Nidec Drives.
Commander S è il primo azionamento provvisto di serie di un’app gratuita. Marshal rivoluziona la modalità dell’utente di interfacciarsi con l’azionamento e copre funzioni quali la messa in servizio, il monitoraggio, la diagnostica e il supporto tecnico. Disponibile in 3 taglie con una potenza da 0,18 kW a 4 kW, Commander S rispetta i requisiti di efficienza energetica definiti dall’Unione Europea sulla progettazione ecocompatibile, denominata Ecodesign.
Valvole per impianti di riscaldamento con pompa di calore
Officine Rigamonti, da oltre 70 anni azienda attiva nello sviluppo e produzione di riduttori di pressione e prodotti per il riscaldamento, lancia sul mercato due valvole utilizzate in impianti di riscaldamento dotati di pompa di calore: la valvola antigelo, pensata per evitare la formazione di ghiaccio nei circuiti degli impianti di riscaldamento, evitando così danni a valvole e tubazioni che li compongono, e la valvola di by-pass, ideale per limitare la pressione differenziale. L’impegno continuo nella ricerca di materiali e connubi sempre più all’avanguardia e in generale nell’innovazione dei prodotti ha permesso ad Officine Rigamonti
di raggiungere in poco tempo risultati record per il settore: in soli 7 anni (dal 2016), il fatturato dell’azienda è cresciuto infatti costantemente, registrando ad oggi un incremento dell’83%. La valvola antigelo offre una protezione completa del sistema anche in caso di interruzione di corrente ed è composta da una valvola anti vuoto e da un elemento termosensibile sostituibile senza smontare la valvola dalla tubazione. Se la temperatura del fluido scende sotto i 2°C, l’elemento termosensibile si aziona svuotando l’impianto e resta attivo fino al ripristino alla condizione di sicurezza, sopra i 4,5°C: oltre questa temperatu-
ra l’elemento chiude il foro di scarico e consente una nuova pressurizzazione dell’impianto. Questo prodotto si caratterizza proprio per una manutenzione semplice e veloce e consente un intervento meccanico, che non prevede l’utilizzo dell’elettricità.
La valvola di by-pass, invece, è stata creata per mantenere limitata a un determinato valore la pressione differenziale tra mandata e ritorno dell’impianto; in questo modo, la portata in eccesso (dovuta ad esempio alla chiusura delle valvole termostatiche o all’azionamento delle valvole di zona) viene fatta ricircolare direttamente sul ritorno evitando l’insorgere di rumorosità fastidiose all’interno
dell’impianto e inutile usura del circolatore.
TENUTA MECCANICA MICROLAPPATA
Da decenni Nordmeccanica utilizza i componenti
Johnson-Fluiten sia per le loro ridotte necessità di manutenzione, sia per la disponibilità del fornitore a soddisfare ogni richiesta del cliente.
Da oltre 45 anni Nordmeccanica, azienda dal cuore piacentino ma presente in ben 87 paesi in tutto il mondo, progetta e produce macchinari per la spalmatura, l’accoppiamento e la metallizzazione di materiali in bobine, utilizzati principalmente per imballaggi flessibili. In questi decenni l’azienda si è evoluta rapidamente, passando da uno stabilimento di 3.000 mq agli attuali 33.000 mq di superficie, con una capacità produttiva che la pone al vertice del segmento a livello mondiale. L’offerta Nordmeccanica è decisamente varia: spazia dalle semplici spalmatrici a macchinari complessi in grado di gestire diversi materiali per ottenere accoppiati e anche soluzioni a tre strati. L’azienda offre inoltre innovative metallizzatrici che si basano su un sistema di vuoto per offrire prestazioni eccezionali in termini di rapidità della produzione e qualità del prodotto finito.
Alle decine di proposte collaudate presenti a catalogo, in grado di soddisfare le richieste della maggior parte delle aziende, si affiancano soluzioni customizzate che Nordmeccanica è in grado di realizzare partendo da moduli testati per offrire in breve tempo un macchinario affidabile e dalle prestazioni perfettamente dimensionate alle esigenze del cliente.
Giunti rotanti versatili per applicazioni ad alta pressione
L’IMPORTANZA DELLA FLESSIBILITÀ
Con una gamma così ampia di macchinari, è facile pensare che Nordmeccanica abbia bisogno di una grande varietà di componenti differenti, con una conseguente gestione del magazzino alquanto complessa. In realtà il sodalizio con alcuni fornitori, in grado di produrre componenti estremamente versatili, ha permesso di semplificare notevolmente questo aspetto della produzione.
È il caso di Johnson-Fluiten, azien-
I giunti rotanti della Serie R sono adatti soprattutto per la gestione dell’acqua a diverse temperature e pressioni
da che da oltre vent’anni realizza giunti rotanti per un’ampia varietà di applicazioni. I componenti di questo fornitore sono apprezzati per l’eccezionale tenuta, la robustezza, la durata e l’affidabilità, ma in particolare per la possibilità di adattarsi ai diversi fluidi utilizzati nel processo produttivo. Grazie a questa flessibilità, Nordmeccanica è riuscita a individuare, nella gamma di giunti rotanti prodotti da questo fornitore, due modelli con i quali è in grado di completare la stragran-
de maggioranza dei propri progetti. Questo ha permesso a Nordmeccanica una marcata standardizzazione negli ordini dei componenti, che nulla toglie, grazie alla flessibilità di utilizzo dei giunti rotanti, alla differenziazione della produzione di macchinari.
La standardizzazione ha diversi vantaggi: dal punto di vista del cliente, permette di effettuare ordinativi di maggiore volume di ogni referenza e spuntare quindi condizioni commerciali più competitive, mentre il fornitore è in grado di programmare al meglio la produzione e la gestione delle scorte, il che rende più facile garantire consegne sempre puntuali.
UN MODELLO PER MOLTEPLICI UTILIZZI
Fra i numerosi modelli di giunti rotanti prodotti da Johnson-Fluiten, Nordmeccanica ha scelto i giunti SERIE R in due dimensioni; ¾” e da 1”. I giunti rotanti della SERIE R sono adatti soprattutto per la gestione dell’acqua a diverse temperature e pressioni. Uno degli aspetti più distintivi di questi componenti è l’adozione di una tenuta meccanica microlappata, che garantisce un passaggio uniforme e completo del fluido. Questo non solo migliora l’efficienza del processo, ma lubrifica anche la tenuta stessa, prolungandone la durata e riducendo la necessità di manutenzione.
Oltre a ciò, la tenuta meccanica bilanciata è progettata per gestire applicazioni ad alta pressione, rappresenta un valore aggiunto inestimabile. Grazie a facce simmetriche che distribuiscono uniformemente la pressione, questa tecnologia minimizza la generazione di calore e l’attrito durante il funzionamento. Questo si traduce direttamente in una riduzione dell’usura delle facce di tenuta, estendendo notevolmente la vita utile dei componenti e offrendo significativi risparmi sui costi legati alla manutenzione e alla sostituzione.
Per un costruttore di macchinari industriali, scegliere i giunti rotanti SERIE R significa investire in una soluzione che non solo ottimizza le prestazioni, ma che contribuisce anche a ridurre i costi operativi a lungo termine.
Con i giunti rotanti da ¾ e da 1 pollice, Normeccanica riesce a realizzare più del 90% dei macchinari che produce. Per i restanti impianti, generalmente su misura, dove occorrono soluzioni personalizzate, i tecnici Johnson-Fluiten sono sempre a disposizione per identificare all’interno dell’ampio catalogo il giunto più adatto o, se necessario, per adattare un giunto esistente o progettarlo appositamente in tempi rapidi.
MANUTENZIONE NON NECESSARIA
Per un produttore come Nordmeccanica che esporta una gran parte
dei propri macchinari in tutto il mondo, è fondamentale dotarsi di componenti che non richiedano manutenzione, siano sempre affidabili e di lunga durata, in modo da minimizzare il rischio che i tecnici dell’azienda debbano affrontare lunghe e onerose trasferte per provvedere alla riparazione.
Con i giunti Johnson-Fluiten l’obiettivo è raggiunto: le necessità di manutenzione sono praticamente nulle e il funzionamento affidabile e costante. Anche la durata è notevole: robusti e costruiti con materiali selezionati accuratamente, resistono all’utilizzo intenso per un tempo equiparabile alla vita utile della macchina.
UNA COLLABORAZIONE
DURATURA
Tale è la fiducia riposta da Nordmeccanica nei componenti Johnson-Fluiten che, in alcune occasioni, si sono trovati a raccomandarli a clienti che avevano chiesto specificamente i giunti di altri produttori, salvo poi scoprire che fornivano prestazioni non ottimali. Su consiglio di Nordmeccanica sono passati ai giunti rotanti Johnson-Fluiten e hanno apprezzato i miglioramenti nell’efficienza del processo produttivo che ne sono conseguiti. Per l’insieme di queste caratteristiche positive, Nordmeccanica è soddisfatta dalla collaborazione con Johnson-Fluiten e prevede che continuerà ancora per molto tempo.
Con i giunti rotanti da ¾ e da 1 pollice, Nordmeccanica riesce a realizzare più del 90% dei macchinari che produce
PER CARICHI ELEVATI
Giunti per alberi rotanti con rigidità torsionale
I giunti per alberi rotanti torsionalmente rigidi sono componenti fondamentali nelle macchine industriali. Il loro ruolo, infatti, è di collegare due alberi in modo che possano trasmettere coppia e movimento senza subire deformazioni significative. I giunti per alberi rotanti sono progettati per compensare il disallineamento tra gli alberi, garantendo al contempo una trasmissione precisa. Proprio grazie alla loro capacità di compensare il disallineamento tra gli alberi e di trasmettere la coppia in modo affidabile, questi giunti svolgono un ruolo cruciale nel garantire il corretto funzionamento di molte apparecchiature e macchinari utilizzati nei processi industriali quali banchi prova, macchine utensili, trasportatori, gru, impianti di produzione di energia e molto altro ancora.
La rigidità torsionale si riferisce alla capacità di un giunto di resistere alla torsione senza subire deformazioni che influiscano negativamente sul funzionamento della macchina. In altre parole, un giunto torsionalmente rigido deve essere in grado di trasmettere la coppia tra gli alberi senza piegarsi o ruotare relativamente. Questa caratteristica è essenziale per garantire la precisione di trasmissione e la stabilità del sistema anche sotto carichi elevati.
La prima introduzione nel mercato di giunti limitatori di coppia Mayr risale agli anni ‘50; qualche anno dopo è
avvenuto il lancio del giunto ROBA-D. Questo giunto lamellare rivoluzionario ebbe immediato successo per la sua capacità di trasmettere coppie elevate con elevata rigidità torsionale. Nel corso degli anni, Mayr ha continuato a sviluppare e migliorare la sua gamma di giunti torsionalmente rigidi, introducendo nuovi modelli come il giunto lamellare torsionalmente rigido e senza gioco ROBA-DS, con un concetto innovativo nella realizzazione del pacco lamellare che evita il tipico declassamento in caso di moto alternato e assicura l’assenza di gioco a vita.
DISPOSITIVO HEAT-PIPE
Unità di climatizzazione sostenibile ed economica
La gamma Blue e+ S, l’ultima generazione di unità di climatizzazione Rittal, è stata progettata per unire efficienza e contenimento di ingombri e costi. Un vantaggio sia per gli utenti che per il nostro futuro. Queste nuove soluzioni di climatizzazione con potenze da 300, 500 e 1.000 watt chiamate "Blue e+ S" si aggiungono alla famiglia Blue e+, di cui condividono e perfezionano le caratteristiche di intelligenza,
facile integrazione in ambienti di produzione digitalizzati ed elevata efficienza.
Alla base del risparmio energetico e quindi della riduzione dei costi vi è l’utilizzo combinato di un heat-pipe e componenti controllati da inverter. L’heat-pipe ha bisogno di energia elettrica unicamente per far funzionare il ventilatore. A seconda dell'energia termica generata nell'armadio e della temperatura dell’ambiente cir-
costante, il raffreddamento può essere effettuato solo con heat-pipe oppure con l’aiuto aggiuntivo del compressore, che interviene se serve dissipare una grande quantità di calore o se la temperatura ambiente è molto alta. Oltre all'efficienza energetica, il nuovo climatizzatore riduce l’impronta di carbonio utilizzando un refrigerante con un Global Warming Potential inferiore del 56%
La gamma del giunto ROBADS si è sempre più ampliata: alla versione in acciaio si è affiancato ROBA-DS servo, in alluminio, adatto alle servotrasmissioni. Nel frattempo, Mayr ha creato anche il giunto torsionalmente rigido a soffietto metallico Smartflex caratterizzato da tempi di montaggio brevi grazie alla semplicità del sistema di fissaggio all’albero. Smartflex è adatto alle applicazioni ad alta dinamica: i movimenti d’inerzia minimi rendono sicura la trasmissione anche a velocità elevate, mentre la compensazione elevata dei disallineamenti elimina la più frequente causa di rottura dei giunti a soffietto tradizionali, garantendo durata e affidabilità nel tempo.
rispetto a quelli utilizzati in unità di raffreddamento comparabili. Inoltre, il circuito di raffreddamento utilizza il refrigerante R-513° al posto dell'R-134a usato in precedenza.
Infine, un'interfaccia IoT standard integrata permette il monitoraggio intelligente delle unità di raffreddamento in ambienti digitalizzati e il collegamento al nuovo Smart Service Portal di Rittal.
ROBA-DS, servo giunti senza gioco
PRODUZIONE E LOGISTICA
Specialinsert completa il proprio programma mirato a elevare l’efficienza della logistica, delle linee produttive e dei macchinari: tre ambiti che l’azienda ha migliorato attraverso l’adozione di innovativi strumenti digitali.
Specialinsert ® , realtà industriale specializzata nella produzione e commercializzazione di sistemi di fissaggio, prosegue nel suo percorso verso il miglioramento continuo, annunciando una serie di iniziative e investimenti strategici. Uno sviluppo che testimonia il suo impegno tangibile nel declinare l’innovazione in azioni concrete e misurabili, propedeutiche alla sua transizione verso l’Industria 5.0. In dettaglio, Specialinsert abbraccia il paradigma della quinta rivoluzione industriale, quale naturale progressione del suo
Una realtà che va “oltre l’efficienza produttiva”
approccio 4.0, più focalizzato sull’automazione e digitalizzazione dei processi industriali,
La
ridefinendo il binomio affinché la tecnologia sia al servizio delle persone.
“In questa visione, l’Industria 5.0 si pone l’obiettivo di andare oltre l’efficienza produttiva per promuovere una manifattura più sostenibile, resiliente e centrata sull’essere umano per cui in data 02 Marzo, il Governo con decreto legge Pnrr ha stanziato 6,3 miliardi di euro”, dichiara Cinzia Arduini, Amministratore Delegato di Specialinsert. “Sostenuto dalla Commissione Europea e dalle Istituzioni di ogni livello, il nuovo modello coniuga le competenze uniche dell’essere umano, che torna al cuore della produzione, con macchinari e
sede di Specialinsert a Maerne di Martegallo (VE)
processi, come evidenzia il rapporto Industry 5.0 - Towards a sustainable, human centric and resilient European industry” e conclude “In tal senso, per Specialinsert ® questo significa investire nel suo capitale umano attraverso corsi di formazione, di up-skilling e re-skilling, a favore di una trasformazione organizzativa dove le persone sono guidate ad assumere ruoli a più valore aggiunto per governare la crescente complessità tecnologica delle diverse fasi produttive”.
In linea con gli scopi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Specialinsert completa il Programma Specialinsert 4.0, oggetto di significativi investimenti, per un valore superiore a 5,5 milioni di euro. Gli interventi hanno interessato tre ambiti, con l’obiettivo di elevarne l’efficienza: la logistica resa integrata, le linee produttive interconnesse attraverso l’implementazione di tecnologie abilitanti e la digitalizzazione
dei macchinari, in chiave IoT, a favore di un quadro preciso sulle prestazioni e sullo stato di salute degli impianti.
I MAGAZZINI VERTICALI
Specialinsert eleva la produttività con i magazzini verticali: al cuore del suo progetto di realizzare una logistica integrata, si collocano i sette magazzini automatici, che si innalzano sulla parete esterna del sito produttivo di Maerne di Martellago per 15 metri di altezza e 30 di larghezza, per uno spazio di stoccaggio potenziato di 1800 m3. In aggiunta, è stata introdotta la tecnologia Putto-light, per facilitare il processo di prelievo delle merci. Il sistema prevede l’utilizzo di barre informative a LED e puntatori laser integrate nei vari scaffali o contenitori dei magazzini verticali per guidare gli operatori, illuminando la posizione esatta degli articoli, a beneficio di un processo di prelievo più efficiente e accurato, che riduce al minimo gli errori e il tempo impiegato. I
risultati di questo investimento sono senza eguali: oltre a un risparmio del 90% di spazio occupato a terra rispetto a magazzini tradizionali, l’azienda vanta zero errori e un picking fino a 140 cicli/h.
PRODUZIONE OTTIMIZZATA
Significativi anche gli avanzamenti tecnologici volti all’ottimizzazione della produzione, grazie all’integrazione di nuovi componenti, impianti all’avanguardia e a diversi interventi di retrofit.
Specialinsert aumenta la propria produttività grazie ai magazzini verticali: sette magazzini automatici che si innalzano sulla parete esterna del sito produttivo di Maerne di Martegallo, per uno spazio di stoccaggio potenziato di 1800 m3
Tra questi si distinguono: nuove postazioni di saldatura, plurimandrini per perfezionare i processi di foratura, filettatura, maschiatura automatica, puntatura delle parti metalliche e tornitura e una nuova macchina automatizzata per l’assemblaggio dell’inserto filettato autoancorante a pressione Keep-Nut ® . Innovazioni che, oltre ad assicurare maggiori prestazioni, sia in termini di efficienza energetica che di flessibilità operativa, contribuiscono in modo sostanziale alla riduzione dei costi e dei tempi di set-up.
LA LOGICA “ZERO DIFETTI”
In aggiunta, per quanto concerne l’elevata qualità dei sistemi di fissaggio prodotti, da sempre cifra distintiva di Specialinsert, sono stati ulteriormente potenziati gli impianti di misura e selezione ottica. Questo investimento ha permesso di raggiungere un controllo completo del 100% della produzione, secondo la rigorosa logica aziendale “Zero Difetti”. In più, la società ha intrapreso azioni determinanti per migliorare le condizioni di igiene e sicurezza negli stabilimenti, mediante l’installazione di un impianto di lavaggio, di
nuova generazione che impiega detergenti a basso impatto ambientale, a favore di una superiore sostenibilità. Un’iniziativa che testimonia l’alto livello di attenzione prestata alla pulizia nell’ambito di un settore caratterizzato da processi tradizionalmente considerati tra i più “sporchi”, a tutela dei lavoratori e quale dimostrazione concreta dell’impegno di Specialinsert verso il loro benessere e salute sul luogo di lavoro.
MACHINE LEARNING PER MONITORARE LE CRITICITÀ
Un’innovazione in ottica 4.0 è la digitalizzazione ed analisi dei dati inerenti ai processi produttivi dei due stabilimenti di Specialinsert, grazie allo sviluppo di un avanzato sinottico di produzione tridimensionale del parco macchine e dell’ambiente di produzione, in grado di monitorare in tempo reale gli indici prestazionali dei singoli macchinari, dei reparti o processi globali. Attraverso l’applicazione di tecniche di machine learning, il sistema è
in grado di formulare proiezioni sull’andamento futuro degli stessi, permettendo una rapida programmazione e risoluzione anticipata di eventuali criticità. In aggiunta, l’azienda ha integrato un software di analisi statistica (SPC) e personalizzato il programma gestionale ERP, a cui sono interconnessi più del 90% degli impianti di produzione, la cui manutenzione ordinaria, preventiva e predit -
tiva è governata da un piano interno, supportato da analisi termografiche e fonometriche, per individuare potenziali cause di guasto.
“Siamo orgogliosi di aver portato a compimento, nei tempi previsti e secondo le istanze del progetto iniziale, la completa conversione del sistema Fabbrica Specialinsert 4.0”, dichiara Franco Pioggia, Headquarter Quality Management di Specialinsert. “Un traguardo che, oltre a convalidare l’approccio industriale strategico e innovativo dell’azienda focalizzato sull’efficienza operativa, ha condotto a un incremento della capacità produttiva, che si attesta attualmente a 100 milioni di pezzi in un anno. Tuttavia, questo successo non segna la fine del percorso di innovazione di Specialinsert, che sta già pianificando la nuova fase 5.0. Questo includerà investimenti in attrezzature per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e il potenziamento della sinergia tra esseri umani e macchine, consolidando ulteriormente la nostra leadership in qualità di azienda sostenibile”.
Reparto materia prima Controllo
MANUTENZIONE PREDITTIVA
Kit di soluzioni per il monitoraggio delle vibrazioni
FLIR, una società di Teledyne Technologies, ha annunciato il lancio dei kit di soluzioni per il monitoraggio delle vibrazioni FLIR SV88™ e SV89™, che aiutano a monitorare le apparecchiature critiche analizzan-
do continuamente le vibrazioni, rilevando i guasti e avvisando l’utente di potenziali difetti e problemi futuri.
Grazie ai protocolli di comunicazione multipla, al robusto grado di protezione IP66 e alla funzionalità wireless, i kit di soluzioni per il monitoraggio delle vibrazioni SV88 e SV89 consentono di prendere decisioni critiche basate sui dati che avvisano l’utente di potenziali problemi e prolungano la durata delle preziose apparecchiature.
“Flir offre ai clienti una soluzione di monitoraggio delle vibrazioni e della temperatura che si integra facilmente con le loro piattaforme industria -
li, consentendo di ottenere informazioni dettagliate di cui hanno bisogno per prendere decisioni informate, migliorare le attività di manutenzione predittiva e ottenere tempi di attività e affidabilità ottimali delle risorse”, spiega John Gould, Flir Global Director of Business Development - Condition Monitoring. Flir ha sviluppato i kit di soluzioni per il monitoraggio delle vibrazioni SV88 e SV89 tenendo conto del monitoraggio continuo delle condizioni e del controllo dei dati. La funzionalità wireless dei kit di soluzioni per il monitoraggio delle vibrazioni SV88 e SV89 consente
flessibilità e implementazione in vari ambienti industriali, permettendo al contempo agli utenti di controllare e utilizzare i propri dati in modo più sicuro, grazie all’ecosistema di kit.
Con un’interfaccia grafica basata sul Web di facile utilizzo sul gateway, è possibile distribuire sensori e stabilire le frequenze di misurazione, nonché visualizzare i dati di tendenza direttamente all’interno dell’interfaccia Web. Per gli utenti avanzati che hanno bisogno di inviare dati di vibrazione e temperatura a sistemi esterni, i kit forniscono connettività tramite protocolli Modbus, MQTT e OPC UA.
OSCILLOSCOPI
Sistema di sonde isolate per misure precise su segnali a commutazione rapida
Rohde & Schwarz ha sviluppato il sistema di sonde isolate R&S RTZISO, che potenzia ulteriormente la sua offerta di oscilloscopi all’avanguardia. Il nuovo sistema di sonde R&S RT-ZISO consente di effettuare misure precise su segnali a commutazione veloce, in particolare in applicazioni dove sono presenti tensioni e correnti di modo comune elevate. Nuova è anche la sonda passiva R&S RT-ZPMMCX con connettore MMCX, che completa perfettamente il sistema di sonde isolate per svolgere alcune attività di misura.
Il suo sistema di sonde isolate di nuova generazione R&S RTZISO stabilirà nuovi standard nella tecnologia delle sonde isolate,
offrendo una precisione, una sensibilità, una gamma dinamica e una larghezza di banda senza precedenti per le applicazioni di potenza che utilizzano i semiconduttori ad elevata banda proibita (wide bandgap) di prossima generazione in carburo di silicio (SiC) e nitruro di gallio (GaN). Il sistema di sonde R&S RT-ZISO permette di effettuare misure differenziali precise fino a ±3 kV sovrapposte a tensioni di riferimento di ±60 kV con un tempo di salita di < 450 ps e sopprime i segnali veloci di modo comune che possono distorcere e interferire con le misure. La sua architettura power-over-fiber isola galvanicamente il dispositivo in prova (DUT) dalla configurazione
di misura, garantendo un rapporto di reiezione di modo comune (CMRR) molto più elevato rispetto alle sonde differenziali convenzionali. Le sue caratteristiche principali includono opzioni di larghezza di banda da 100 MHz a 1 GHz (aggiornabile), un CMRR di > 90 dB (> 30 000:1) a 1 GHz, un intervallo di ingresso e offset di ±3 kV, un intervallo di modo comune di ±60 kV e un intervallo di ingresso sensibile di ±10 mV. Collegata agli strumenti della serie MXO di nuova generazione (MXO 4, MXO 5, MXO 5C), la sonda isolata consente di effettuare misure con l’acquisizione più veloce al mondo nel dominio del tempo e dello spettro, grazie alla funzione di accelerazione
hardware integrata in questi oscilloscopi. In combinazione con gli oscilloscopi R&S RTO6, i progettisti possono utilizzare le sonde isolate per effettuare attività di analisi complesse che sfruttano le elevate prestazioni e le capacità di misura avanzate dell’oscilloscopio.
TRANSIZIONE ENERGETICA
Regolatore di pressione meccatronico per idrogeno
Landi Renzo, esperto nella mobilità con natural gas, biometano e idrogeno ha avviato lo sviluppo di regolatori elettronici di pressione per veicoli commerciali medi e pesanti con motori a combustione interna alimentati a idrogeno, realizzando un grande passo in avanti nella transizione energetica e nella decarbonizzazione nel settore della mobilità e dei trasporti. Il progetto sta ampliando la collaborazione con l’azienda tedesca Bosch, uno dei principali fornitori del settore automotive a livello internazionale. Con questo progetto, inoltre, le due aziende migliorano ulteriormente il proprio contributo al per-
SCANSIONE SEMPLIFICATA
corso di transizione energetica. Nel 2024 le due aziende hanno l’obiettivo di produrre e commercializzare sistemi di alimentazione per idrogeno applicando regolatori di pressione meccatronici di ultima generazione che permettono di raggiungere le zero emissioni nei veicoli commerciali. Inserito nel cuore della linea di alimentazione del combustibile, il regolatore di pressione serve come elemento di disaccoppiamento tra il sistema di stoccaggio e il sistema di introduzione del carburante nella camera di combustione del motore. Precedentemente era sufficiente un regolatore meccanico semplice e robusto
per gestire questa funzione. I motori a zero emissioni del futuro, tuttavia, richiedono regolatori di pressioni che non siano solo robusti e affidabili, ma che abbiano delle caratteristiche di performance prima inimmaginabili. Il regolatore di pressione EM-H garantisce una gestione e una calibra -
zione ottimale della pressione dell’idrogeno a seconda dei requisiti del veicolo accompagnati con un elevato livello di precisione e rendimento. Disegnato e prodotto in Italia, il regolatore EM-H garantisce le proprie funzionalità attraverso due stadi: uno stadio meccanico che riduce la pressione da alta a media e un secondo stadio interamente elettronico che riduce la pressione da un livello medio a quello effettivamente richiesto dal sistema di iniezione del motore. Il Sistema dispone di opportune valvole che garantiscono la protezione sia del regolatore di pressione sia della linea di alimentazione del combustibile.
Scanner 3D portatili per ambienti impegnativi
La divisione Manufacturing Intelligence di Hexagon ha realizzato una nuova tecnologia di scansione 3D portatile che va ad integrarsi nell’ampia gamma di dispositivi di controllo della produzione dell’azienda, offrendo
funzionalità di misura flessibile. I nuovi dispositivi manuali di scansione 3D, unici nel loro genere, consentono a ingegneri e personale di produzione di scansionare con facilità ciò che serve in molteplici ambienti, sia all’interno che all’esterno della fabbrica.
I nuovi dispositivi manuali Atlascan Max e Marvelscan sono ideali per la misura in molteplici ambienti di ispezione in cui la metrologia non è tradizionalmente impiegata, tra cui il settore automotive, ferroviario, delle apparecchiature industriali e del manufacturing in generale, nonché in progetti di conservazione e restauro al di fuori della produzione. I nuovi scanner 3D,
estremamente portatili, sono ideali per applicazioni di controllo della qualità manuale e automatizzato e per molteplici esigenze di reverse engineering. La produttività è fondamentale, a prescindere dall’ambiente di lavoro. Gli utenti di Atlascan Max e Marvelscan possono adattare i flussi di lavoro dinamicamente, grazie a pulsanti ergonomici che semplificano i processi di scansione 3D in spazi ristretti e in ambienti esterni o impegnativi. Non dovendo accedere a un PC di controllo durante l’attività di misura, la scansione multimodale consente di misurare efficacemente diversi tipi di pezzi e superfici.
Con questi nuovi dispositivi non è necessario fissare i pezzi prima della misurazione, con un significativo risparmio di tempo e una maggiore flessibilità di misura. Gli scanner e i pezzi possono essere spost ati liberamente durante la misurazione e ciò consente di acquisire i dati completi del pezzo in minor tempo, senza inficiare negativamente i risultati della misurazione. Inoltre, l’attività di misura di più fori e asole, spesso dispendiosa in termini di tempo, è semplificata dalla modalità di acquisizione “Hole Flash”, che permette l’acquisizione istantanea dei dati di molteplici fori e asole in una singola scansione.
Nuove tecnologie, start up, formazione e imprenditoria femminile: con questi temi SPS Italia si riconferma punto di riferimento annuale per chi si occupa di innovazione dei processi produttivi.
A cura di Eva De Vecchis e Simone Ghioldi
La dodicesima edizione di SPS Italia ha registrato una significativa crescita e richiamato l’attenzione delle imprese sulle migliori tecnologie per il sistema produttivo, con percorsi di eccellenza legati a intelligenza artificiale, IT/ IIoT, robotica, meccatronica, additive manufacturing, sostenibilità. Larga partecipazione di pubblico anche agli eventi e ai convegni. In plenaria di apertura Raffaele Spallone, Dirigente divisione digitalizzazione delle imprese e analisi dei settori produttivi MIMIT, ha sottolineato come il Piano Transizione 5.0 possa rappresentare un’opportunità per il Paese, puntando sui beni digitali per una riduzione dei consumi e una produzione più sostenibile e competitiva. All’interno dell’area Education, dove studenti e studentesse si sono appassionati alle tecnologie esposte, è intervenuta anche Anna Brancaccio, Dirigente Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Presentata la seconda edizione di Position Paper “Verso una Trasformazione Digitale UmanoCentrica”, a cura del Comitato Scientifico della manifestazione, che intende offrire oltre a una visione generale, anche alcuni approfondimenti specifici relati -
Un’industria manifatturiera sostenibile e umano-centrica
vi all’evoluzione tecnologica di Industria 4.0 e 5.0.
“Nei tre giorni abbiamo registrato una grandissima affluenza, segno di una consapevolezza sempre più concreta da parte delle imprese sull’innovazione come percorso necessario per raggiungere traguardi di competitività e sostenibilità”, spiega
Donald Wich, Amministratore
Delegato Messe Frankfurt Italia.
“Quest’anno SPS Italia è stata un mix vincente di incontri, tecnologie, formazione e nuove competenze per una nuova idea di fabbrica, in cui le soluzioni più all’avanguardia sono al servizio dell’uomo. Siamo felici di aver offerto un appuntamento di networking che ha coinvolto tutta la filiera, dai fornitori di tecnologia, al manifatturiero, alle nuove generazioni”.
“I numeri estremamente positivi
in termini di visitatori ed espositori dimostrano come questa fiera continui a rappresentare l’evento di riferimento nel settore e ad essere una vetrina dell’innovazione tecnologica del comparto”, commenta Andrea Bianchi, Presidente ANIE Automazione.
“Investire in innovazione, decli -
e meccatronica, Industrial IT & AI, Additive Manufacturing
SPS ITALIA 2024
Come ogni anno District 4.0, il percorso con demo dimostrative ha accompagnato il visitatore alla scoperta delle soluzioni di robotica
nata in particolare in sostenibilità e digitalizzazione, si conferma la scelta strategica operata delle aziende per continuare a crescere nel mercato globale, anche in uno scenario sempre più complesso e di difficile prevedibilità. L’auspicio di ANIE Automazione è che lo slancio e la vitalità espressi con chiarezza dalle aziende possano incrociarsi con politiche economiche lungimiranti e calibrate sulle reali esigenze del tessuto manifatturiero italiano. Il bilancio della presenza di ANIE Automazione a SPS Italia è senz’altro positivo: abbiamo presentato l’edizione 2024 dell’Osservatorio e la nuova Guida Tecnica dedicata all’interconnessione per il mondo industriale oltre al Vademecum 5.0. Nei prossimi mesi poi proseguirà la collaborazione con Messe Frankfurt Italia per l’organizzazione dei nostri Forum dedicati ai sistemi di visione e a meccatronica e software industriale.”
SUL PALCO, TECNOLOGIA E INNOVAZIONE
“Verso l’Industria 5.0: la mani -
fattura Italiana e la sfida delle transizioni digitale e green”, è stato il titolo della plenaria di apertura. Con l’intervento di partner e figure di riferimento, propone ai visitatori interessanti spunti di scenario. Tematiche in primo piano: sostenibilità sociale, ambientale ed economica, gender gap, intelligenza artificiale, con focus sugli aspetti tecnologici, etici e di regolamentazione. Il quadro sull’andamento del settore e sulle prossime evoluzioni è affidato ad ANIE Automazione. A cura del MIMIT l’intervento sul Piano Transizione 5.0. Il cuore della manifestazione sono stati i sei padiglioni, con le migliori tecnologie presentate agli stand degli espositori, oltre 800. Come ogni anno District 4.0, il percorso con demo dimostrative ha accompagnato il visitatore alla scoperta delle soluzioni di robotica e meccatronica, Industrial IT & AI, Additive Manufacturing. C’è poi Sustainable Innovation, l’area dedicata alla transizione green e all’energy efficiency. L’itinerario si completa con uno spazio dedicato alle start up e PMI
innovative, con talk e momenti di confronto per dare voce alle nuove idee, ma anche alle competenze e formazione. Spazio ai giovani e all’empowerment femminile
È concreto l’impegno di SPS Italia verso la formazione e lo sviluppo di competenze in ottica di upskilling e reskilling: a questi temi è stata dedicata la nuova area “Education” pensata per studenti e studentesse
In risposta alle transizioni in atto le imprese hanno infatti la necessità di adeguarsi a nuovi modelli organizzativi e produttivi; in questo contesto è concreto l’impegno di SPS Italia verso la formazione e lo sviluppo di competenze in ottica di upskilling e reskilling. A questi temi è stata dedicata la nuova area “Education” pensata per studenti e studentesse che, nei prossimi anni, entreranno nella fabbrica digitalizzata e per i loro docenti che hanno potuto incontrare personale formato sulle professioni del futuro e sulle principali attività in atto nelle academy aziendali. L’Arena Next è stata invece palcoscenico di incontri e laboratori organizzati da espositori e partner.
Altro spazio importante è stato dedicato alla sostenibilità sociale, all’empowerment, all’imprenditoria femminile e alla mentorship. In questo contesto si colloca “She SPS Italia”: la community di professioniste che unisce e racconta storie e promuove la diversità, l’apertura al talento e la spinta alla visione femminile. Lo She SPS Italia Award ha poi premiato le quattro migliori case history raccolte dalla community. Nell’evento di premiazione hanno parlato le vincitrici e sono intervenute Claudia Segre, presidente e Fondatrice di Global Thinking Foundation; Marina Geymonat, Head of AI Laboratory, Leonardo Labs; Cristina Oyón, Director of Technology, Innovation and Sustainability at SPRI.
La prossima edizione di SPS Italia si terrà a Parma dal 13 al 15 maggio 2025.
ECODER ELAP PER MOLTEPLICI
SETTORI INDUSTRIALI
ELAP, azienda con sede alle porte di Milano e con oltre mezzo secolo di storia, è conosciuta e apprezzata sui mercati internazionali per la sua offerta di strumentazione elettronica per la misurazione e il controllo di processo. La presenza di ELAP presso lo stand del Consorzio Profibus e Profinet Italia, durante la fiera SPS Italia 2024, ha attratto numerosi visitatori qualificati, dai clienti storici a volti nuovi, tutti alla ricerca di innovative soluzioni per l’automazione: in particolare, i visitatori hanno dimostrato interesse per i componenti in grado di comunicare con il campo e di trasmettere serie di dati, come gli encoder ELAP sviluppati sulla base della tecnologia Ethernet industriale.
La gamma ELAP include encoder compatibili con i protocolli
EtherNet/IP, EtherCAT e Profinet apprezzati dai produttori di macchinari per la loro flessibilità, sicurezza, precisione e velocità nella trasmissione dati. Grazie alle loro caratteristiche di interconnettività sono componenti ideali per l’integrazione in sistemi IIoT.
Gli encoder MEM-Bus di ELAP supportano Profinet, Ethercat ed Ethernet/IP, protocolli di comunicazione industriali basati su
Ethernet industriale che permettono di collegare un gran numero di dispositivi a un unico bus di campo, semplificando la progettazione e la gestione di sistemi di automazione complessi per macchine industriali.
Se Profinet è il protocollo più diffuso in Europa, soprattutto per i sistemi di maggiori dimensioni, EtherCAT è molto apprezzato nell’ambito della robotica e del
Bonfiglioli: verso un’offerta di componenti a 360 gradi
Bonfiglioli produce e distribuisce un’ampia gamma di motoriduttori, motori elettrici, riduttori epicicloidali e inverter, in grado di soddisfare le esigenze più complesse nei settori dell’automazione industriale, delle macchine mobili e delle energie rinnovabili.
“Bonfiglioli sta cercando di passare da una vendita solo di componenti a una vendita di sistemi e soluzioni, produttori, motori, inverter fino a servizi IoT”, spiega Alessio Venturelli, Global Segment Manager Material Handling & Logistics Automation dell’azienda. “Possiamo dire che non esista più il fornitore di un solo componente e che, invece, tutte le aziende cerchino di ridurre il numero di fornitori: è il mercato che lo chiede. Spesso si attivano anche delle partnership proprio per colmare quei gap che si possono avere. È qualcosa che noi facciamo sia internamente che verso l’esterno. In quest’ultimo caso, attraverso l’acquisizione di aziende specializzate in robotica o
nell’elettronica custom: il tutto per vitalizzare la produzione e per poter lavorare a quattro mani con i nostri clienti”.
Bonfiglioli, presente a SPS 2024, ha esposto alcune soluzioni meccatroniche complete dedicate alle applicazioni di intralogistica, packaging, lavorazione del legno e robotica industriale. Trasversale a tutte queste applicazioni è la piattaforma IoT, cui è stato dedicato un focus speciale. Per le operazioni di intralogistica, ovvero trasportatori a nastro e rulliere erano presenti in fiera due diverse soluzioni: la prima, sviluppata specificatamente per sistemi post & parcel e di movimentazione bagagli in aeroporto, comprende un riduttore ad assi ortogonali della Serie A, il motore sincrono a riluttanza BSR – certificato IE4 – e un inverter decentralizzato DGM. La seconda soluzione, concepita per le rulliere, combina un riduttore coassiale lineare della Serie EVOX CP con un motore elettrico MXN modulare, affidabile e ad alta efficienza energetica e un inverter della serie AxiaVert.
Per l’imballaggio primario e secondario, Bonfiglioli ha presentato un’ampia scelta di soluzioni compatte, modulari e dinamiche per sistemi di azionamento e controllo di macchine sia Horizontal Fill Form Seal (HFFS) che Vertical Fill Form Seal (VFFS), capaci di trasferire il materiale tramite nastro a uno svolgitore per sigillarlo con un singolo strato di pellicola. Per il processo
L’inverter AxiaVert
Foto: Elap
motion control per la rapidità e precisione nella trasmissione dei dati, mentre Ethernet/IP, particolarmente diffuso negli Stati Uniti per la flessibilità e semplicità di utilizzo, consente l’integrazione in un’unica rete di dispositivi multivendor che utilizzino anche protocolli differenti.
La scelta del protocollo più idoneo dipende da diversi fattori, tra cui le specifiche esigenze dell’applicazione, l’architettura del sistema, le preferenze del costruttore e i costi; in ogni caso, quale che sia il protocollo prescelto, ELAP offre versioni di encoder MEM-Bus perfettamente conformi, come dimostrano le certificazioni ottenute da ODVA, EtherCAT Technology Group e PNI (rispettivamente per EtherNet/IP, EtherCAT e Profinet).
L’ampia diffusione del protocollo, ma soprattutto le caratteristiche del prodotto, hanno fatto sì che gli encoder Profinet fossero fra le
soluzioni ELAP che hanno suscitato il maggior interesse fra i visitatori allo stand. In particolare, sono stati al centro dell’attenzione gli encoder MEM-Bus, forniti in versione multigiro con risoluzione 29 bit (8192 posizioni al giro per 65536 giri).
Questi encoder, di diametro 58 mm, offrono molte variabili meccaniche: flangia tonda o quadra, albero sporgente o cavo per accoppiamento a motore. Possono inoltre essere abbinati alla meccanica WPS/WDS per ottenere sistemi di misura assoluti a filo con corse da 2,3 a 15 m.
Gli encoder MEM-Bus sono forniti del marchio di sicurezza UL Listed, che attesta la conformità dei prodotti alle stringenti normative di sicurezza in vigore in Canada e negli Stati Uniti: un valido aiuto ai numerosi clienti di ELAP che utilizzano questi componenti per macchinari che andranno espor-
di confezionamento flow pack, Bonfiglioli ha proposto una soluzione che incorpora un servomotore sincrono BMD, un motoriduttore ad assi ortogonali della Serie A e l’inverter AxiaVert. Il suo design modulare e l’elevata versatilità applicativa rendono questo azionamento ideale per ogni esigenza e compatibile con una vasta gamma di motori (asincrono, sincrono e sincrono a riluttanza). Inoltre, AxiaVert integra numerose funzionalità avanzate di sicurezza funzionale e protocolli di comunicazione flessibili, conformi agli standard di automazione e Industria 4.0. Nell’ambito delle applicazioni di robotica mobile, l’azienda ha invece presentato BlueRoll: la piattaforma di motoriduttori su ruote ad alte prestazioni per AGV e AMR, caratterizzata dal design ultracompatto e ad alta efficienza energetica per un lungo ciclo operativo. Questo sistema di azionamento modulare è disponibile in tre configurazioni Basic, Advance e Compact, per supportare un carico per singolo riduttore da 360 a 1020 kg, con una velocità massima fino a 2 m/s, personalizzabile. La robotica, ci riporta al concetto di Industria 5.0, un tema che si è affacciato sempre di più nell’ultimo anno, soprattutto in seguito al Piano Transizione 5.0.
tati in questi Paesi.
L’utilizzo dei protocolli di rete Profinet, EtherCAT o Ethernet/ IP consente di realizzare sistemi di automazione per macchine industriali complesse, in modo efficiente, flessibile e scalabile, con notevoli vantaggi in termini di riduzione dei costi e miglioramento delle prestazioni. Per questo motivo gli encoder ELAP trovano applicazione in numerosi segmenti dell’industria manifatturiera, in particolare nei macchinari destinati alla lavorazione di materiali quali lamiera, legno, carta, vetro, plastica, tessili, alimentari, oltre che nella movimentazione industriale e nell’industria del packaging.
I MOTION DRIVES INTEGRATI
WEG FACILITANO LA TRANSIZIONE ALL’INDUSTRIA 5.0
WEG, azienda attiva nella produzione di motori, azionamenti e
“Quello che fa Bonfiglioli, in questo senso, è proporre al mercato delle soluzioni integrate che possono comunicare dati sia con algoritmi e senza sensori, ma anche con la parte sensorizzata”, commenta Alessio Venturelli. “Per quanto riguarda l’interno invece, e quindi la produzione, è tutta un’altra storia. Sono anni che sperimentiamo su noi stessi soluzioni integrate (nostre o di terze parti) con sistemi di Intelligenza Artificiale per poter snellire al massimo tutte le operazioni manuali”. Tempi di fermo macchina, guasti improvvisi, elevati costi di manutenzione e durata di vita ridotta sono tra le principali criticità per i costruttori e gli operatori di macchinari industriali. In qualità di partner tecnologico, Bonfiglioli assolve a queste sfide con soluzioni complete per l’IoT che includono i servizi di Condition Monitoring e Predictive Maintenance, nonché l’assistenza post-vendita. Attraverso la piattaforma IoT Bonfiglioli utilizza i sensori Z e W per monitorare motori e riduttori, raccogliere dati su prestazioni, consumi e tempi di ciclo. I sensori, abbinati a un motore elettrico IE3 (o IE4) asincrono a bassa tensione MXN e a un riduttore coassiale lineare CP della piattaforma EVOX, sono garanzia di alta efficienza, bassa rumorosità, flessibilità e modularità.
Alessio Venturelli, Global Segment Manager Material Handling & Logistics Automation dell’azienda
riduttori, dimostrerà ai visitatori di SPS Italia come i pacchetti motion integrati possano aiutare le aziende nel loro percorso verso l’industria 5.0, migliorando la sostenibilità e la resilienza. L’azienda ha illustrato come le sue ultime novità nell’ambito del pacchetto WEGmotion Drives possano contribuire a ottimizzare l’efficienza, l’affidabilità e le prestazioni in settori strategici, tra cui l’alimentare, il riciclaggio, il metallo e le applicazioni di trattamento delle acque.
“Industry 5.0: sustainable, human centric and resilient production” è stato uno dei temi principali di SPS Italia. Con la nuova legislazione sull’Industria 5.0 che sarà approvata dal Parlamento italiano nelle prossime settimane, aiutare le aziende a intraprendere la transizione verso un modello di produzione più sostenibile e resiliente non è mai stato così importante. I sistemi motorizzati sono la spina dorsale di ogni processo industriale e devono essere in prima linea in questa transizione. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), questi sistemi sono responsabili del 53% del consumo globale di elettricità, ma le nuove tecnologie possono contribuire a ridurre la loro richiesta energetica fino al 30%.
WEG ha mostrato come le indu -
strie strategiche al centro della transizione 5.0 possano massimizzare l’efficienza e l’affidabilità. “Isole” dedicate presenteranno le soluzioni Motion Drives di WEG in applicazioni specifiche, tra cui la produzione di carta, i nastri trasportatori per alimenti e bevande, i frantoi e gli estrusori per il riciclaggio, la lavorazione dei metalli e gli impianti di trattamento delle acque.
IGUS INVESTE SU SOSTENIBILITÀ E ZERO LUBRIFICAZIONE
La nuova linea
WEG di motori
W23 Sync+ offre un’efficienza senza precedenti
igus Italia ha partecipato all’edizione 2024 della fiera SPS, dove l’azienda ha presentato in anteprima alcune delle 247 novità annunciate a livello internazionale all’Hannover Messe. Lo specialista delle motion plastics, in particolare, interpreta la transizione 5.0 coniugando due principi chiave: digitalizzazione e sostenibilità. “Go ZERO Lubrification” è, infatti, il concept scelto
da igus come comun denominatore di tutti i prodotti e servizi che verranno lanciati nel corso del 2024.
L’intelligenza artificiale su cui si basa questa esclusiva applicazione proprietaria, infatti, permette a tecnici e progettisti di individuare i componenti igus da implementare per ottenere su qualunque prodotto, dispositivo o macchinario una configurazione esente da lubrificazione e quindi più economica, sostenibile e duratura nel tempo.
Simbolo del concetto di sostenibilità e zero lubrificazione anche RCYL, la city bike in plastica riciclata concepita e prodotta da igus di cui proprio in queste settimane è stata avviata la produzione in serie. Esposta in anteprima italiana proprio a SPS, la bicicletta firmata igus ha catalizzato l’interesse intorno a tutta la piattaforma igus:bike, con cui l’azienda mette le proprie competenze nel campo delle materie plastiche al servizio dell’industria del ciclo.
In termini di prodotto, la top 3 delle soluzioni più apprezzate dai visitatori della fiera è composta da novità che strizzano l’occhio al mondo della sostenibilità e del risparmio energetico. e-tract 3.0 è il sistema di ritrazione automatica per cavi compatto e facile da integrare. Ideale per le stazioni di ricarica dedicate alla mobilità elettrica, permette di riavvolgere automaticamente il cavo, prevenendo i danni dovuti a un avvolgimento improprio o all’aggrovigliamento.
Ultimo nato della gamma igubal, ESQM 2.0 è l’innovativo cuscinetto appositamente studiato per gli inseguitori dell’industria solare che si devono muovere senza lubrificazione né manutenzione, mantenendo elevate le prestazioni in termini di affidabilità e rispetto ambientale.
La city bike RCYL di igus
Performance superiori, design robusto e massima sostenibilità sono le caratteristiche chiave di ZLX, l’asse lineare a cinghia dentata di nuova generazione 100% esente da lubrificazione messo a punto da igus per ottimizzare le tecnologie di azionamento.
SICK: ASCOLTARE IL CLIENTE PER CREARE SOLUZIONI INNOVATIVE
Tre giorni di stand, percorsi espositivi e convegni con demo funzionanti e casi applicativi su Automazione e Digitale per l’Industria e il settore manifatturiero. Sick è stata presente all’appuntamento 2024 di SPS Italia a Fiere di Parma, con il suo stand per esporre le soluzioni tecnologiche che prendono forma a partire dai bisogni reali dei clienti, con spazi pensati per l’interazione con i partecipanti e speech dedicati anche al mondo della scuola. “Il valore della sensoristica di domani è dato dal quanto riusciamo ad ascoltare la voce delle aziende oggi”, afferma Marco Catizone, Responsabile del Product Management di SICK. “In SICK possiamo contare su un catalogo prodotti enorme e innovativo, ma ogni soluzione tecnologica alla fine assume la forma distinta e netta del nostro cliente. In occasione dell’edizione 2024 di SPS vogliamo creare suggestioni che a partire dalle voci dei partecipanti puntano a risolvere problematiche specifiche e non generici bisogni perché lavoriamo ascoltando la voce del cliente”. In occasione della fiera i partecipanti hanno potuto conoscere le novità più significative dell’ecosistema SICK, ma anche partecipare a demo, speech e stazioni dinamiche dedicate al mondo della sensoristica, della robotica e della sicurezza, con un focus speciale sull’educational. Sono state presenti stazioni demo complesse e dinamiche, in
Il cablaggio intelligente di Eaton
Eaton è un’azienda specializzata nella gestione intelligente dell’energia, che offre soluzioni per distribuzione dell’energia, protezione dei circuiti, protezione dell’alimentazione di emergen za, controllo e automazione, illuminazione e sicurezza, soluzioni strutturali e dispositivi di cablaggio, soluzioni per ambienti difficili e pericolosi e servizi di ingegnerizzazione.
L’azienda offre un ventaglio di soluzioni avanzate che consentono ai costruttori di macchine di realizzare macchine sempre più intelligenti, compatte, affidabili, economicamente vantaggiose ed efficienti, che assecondano le esigenze del mercato odierno.
Per il settore, attualmente una sfida importante è l’esportazione di macchinari nel Nord America, che richiede di conformarsi a normative specifiche per le parti elettriche. “Noi di Eaton abbiamo non solo prodotti certificati UL-CSA, ma possediamo anche il know-how e, quindi, facciamo formazione su tutto il territorio presso i clienti che vogliono essere formati su come dimensionare le macchine perché vengano esportate in Nord America”, ha spiegato Massimo Bartolotta, Commercial Operations Manager per Eaton Italia. “In generale, cerchiamo sempre di partire a monte per evitare il più possibile qualsiasi tipo di guasto, se però dovesse verificarsi lo gestiamo attraverso un’assistenza di tipo capillare, estesa a tutto il mondo e anche da remoto se si tratta, ad esempio, di problemi di service”.
In fiera, Eaton ha portato il sistema di cablaggio intelligente, SmartWire-DT che può essere utilizzato per collegare vari componenti all’interno e all’esterno del pannello di controllo in modo semplice e rapido. Questo comporta un notevole risparmio di tempo e di costi nella progettazione di macchine e sistemi. La soluzione SmartWire-DT sostituisce inoltre il cablaggio punto a punto più soggetto ad errori, supportando una comunicazione uniforme tra tutti i componenti del sistema.
Inoltre, SmartWire-DT funge da sistema di cablaggio intelligente e fornisce informazioni raccolte all’interno dell’intera rete. “SmartWire-DT è un cavo piatto a 8 poli che raggiunge tutti i dispositivi all’interno del quadro elettrico e che porta sia alimentazione che il segnale”, spiega Bartolotta. “Ad esempio, fornisce l’input per gestire la potenza. Oltre al cavo ci sono delle testine SmartWire montate sul dispositivo standard permettendo, ad esempio, di eseguire una diagnostica dello stato della macchina o dei singoli componenti”. Tra le caratteristiche principali troviamo: la riduzione dei costi di progettazione fino al 70%; la possibilità di espandere il sistema all’interno e all’esterno del quadro di comando; la possibilità di utilizzo anche in sistemi di grandi dimensioni, fino a 600 metri di distanza; un sistema di collegamento intelligente in grado di fornire dati dettagliati sull’intera rete; manutenzione flessibile da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento grazie all’accesso ai dati da remoto; la possibilità di utilizzare il sistema a temperature comprese tra 0°C e +55°C (IP20) e tra -20°C e +70°C (IP65).
Il sistema di cablaggio intelligente, SmartWire-DT
Massimo Bartolotta, Segment Marketing Manager Machinery OEM di Eaton Italia
partnership con altri fornitori di spicco del settore automazione, come la stazione robotica in cui un robot assolve due diverse applicazioni grazie ai sensori SICK.
In fiera poi, anche uno speciale corner educational per portare l’automazione, in particolare la sensoristica, nel mondo della scuola.
PER OMRON LA FABBRICA 5.0 È MISURA D’UOMO
Una produzione flessibile e interconnessa che vede l’uomo tornare al centro della smart factory attraverso la collabo -
razione robotica e la virtualizzazione. Su questo assunto si è concentrata la testimonianza del flexible manufacturing di Omron a SPS 2024, la fiera per l’industria intelligente, digitale e sostenibile, riconosciuta come punto di riferimento per il comparto manifatturiero italiano. L’azienda esperta di automazione industriale, presente con una demo che dispiegava tutte le proprie tecnologie chiave, dalla visione artificiale alla robotica mobile, collaborativa e fissa, ha declinato la sua dimostrazione nel paradigma dell’High Mix Low Volume Manufacturing (HMLV),
dimostrando come l’esigenza di realizzare lotti più piccoli e molto più personalizzati, con packaging diversificati per mercati e utenze, si sposi a logiche modulari dove l’uomo rimane centrale.
Tre stazioni di lavoro fisse, connesse da due robot mobili, costituivano la prima area della demo. Dopo un primo passaggio con un robot collaborativo dotato di sensore di visione 3D serie FH-SMD, in grado di riconoscere dei pezzi meccanici alla rinfusa, prelevarli e disporli in maniera ordinata su un vasso -
Per wenglor sensoric la parola chiave è “smart”
wenglor sensoric, azienda tedesca che sviluppa e produce sensori intelligenti, dispositivi di sicurezza e sistemi avanzati di elaborazione di immagini, ha portato a SPS Italia 2024 le tecnologie più avanzate che trovano applicazione nei settori più disparati, quali il food & beverage, il packaging, la logistica, la meccanica, il tessile, l’automotive e tanti altri. Tra le novità presentate a Parma ci sono i nuovi sensori induttivi ad anello di wenglor. Ideali per rilevare piccoli componenti metallici nei tubi di alimentazione, a partire da dimensioni di 2 mm, dispongono di una bobina divisibile che, a differenza di analoghi modelli in commercio, offre un’ergonomia di montaggio, manipolazione e sostituzione senza eguali. Grazie a questa caratteristica, il montaggio del sensore avviene ad “aggancio” e la comoda fascetta di cui dispone ne consente il fissaggio a tubi di varie
dimensioni. Inoltre, il cablaggio segue la direzione del tubo, permettendo così di ottimizzare i montaggi anche in spazi ristretti. Particolarmente adatti ad essere impiegati a bordo di macchine di assemblaggio ad alta velocità, i sensori dispongono di comunicazione IOLink e illuminazione
Elio Bolsi, General Manager di wenglor sensoric italiana
Foto: Sick
Foto: Omron
io, un robot mobile prende il vassoio di pezzi ordinati e lo trasporta alla successiva fase di lavorazione, ovvero il controllo visivo di qualità realizzato dagli ultimi robot SCARA, in grado di definire se il pezzo è idoneo oppure presenta difettosità e deve, pertanto, essere scartato. È la simulazione dell’inbound della merce da un magazzino di materie prime o di semi lavorati verso una linea produttiva, in un’ottica modulare e altamente riconfigurabile.
Al Virtual Twin è stata dedicata una seconda area dello stand,
sviluppata realizzata grazie alla collaborazione con Dassault Systèmes, per illustrare i vantaggi della simulazione virtuale e della convergenza OT/IT in termini di pianificazione, ottimizzazione ed efficienza.
FAST THINK METTE IN SCENA LA CONVERGENZA IT-OT
FasThink, una moderna realtà nativa digitale che affianca le aziende nel percorso della trasformazione digitale, ha partecipato alla scorsa edizione di SPS Italia Tramite la progettazione, produzione e commercializza -
a LED per il monitoraggio dello stato.
“Grazie alla custodia divisibile, il sensore ad anello può essere, in caso di guasto, smontato facilmente senza necessità di intervento sulla macchina, evitando così downtime indesiderati. Inoltre, grazie a IO-Link, questi dispositivi possono essere configurati in modo semplice e veloce", spiega Elio Bolsi, General Manager di wenglor sensoric italiana. Quando si misurano oggetti con forme complesse, superfici particolari e colori diversi è richiesta la massima precisione nell’ordine dei micron. Ed è proprio ciò che garantisce la famiglia di sensori di distanza a triangolazione laser serie P3 di wenglor che ha arricchito la gamma dei sensori fotoelettronici di ultima generazione PNG//smart. Utili per misurare oggetti di forma complessa indipendentemente da materiale, forma e colore, la serie P3 si compone di 32 modelli differenziati in base al diverso campo di lavoro, che va da 30 mm a 1.000 mm.
I sensori P3 operano con un errore di linearità contenuto entro lo 0,08 % e con una ripetibilità di misura fino a 0,8 µm. Queste prestazioni sono frutto dell’innovativa tecnologia
TripleA (tre in uno):
zione di sistemi e componenti proprietari e in licenza per l’identificazione, la tracciabilità, la raccolta dati e l’automazione industriale, FasThink è un partner che supporta i propri clienti nella gestione e nell’integrazione delle diverse tecnologie OT con i sistemi informatici in uso per raggiungere rapidamente in modo ottimale i requisiti di Industria 4.0.
In particolare, è stato possibile vedere all’opera Connect Orchestrator, il “bridge” per la convergenza tra sistemi IT e tecnologie OT, la piattaforma dedicata alla
“Questi prodotti sono particolarmente innovativi e, con le loro incredibili prestazioni, hanno posto una milestone per il reparto di ricerca e sviluppo di wenglor. In particolare, mi piace sottolineare che la serie P3 si caratterizza per la semplicità di utilizzo e configurazione, grazie alla possibilità di impostare i parametri tramite comunicazione Bluetooth, semplificando per gli utenti le attività di settaggio”, aggiunge Elio Bolsi. “Disponibili in differenti modelli, questi sensori permettono di svolgere diverse funzioni, come ad esempio, la misurazione dello spessore, il riconoscimento dinamico dei salti e il riconoscimento delle differenze di contrasto”. In ambito di machine vision, l’azienda ha completato l’innovativa Smart Camera B60 con l’opzione Autofocus e l’opzione C-Mount.
Grazie a un’efficace integrazione tra un hardware rinnovato e un software performante è possibile realizzare soluzioni complete e scalabili per applicazioni di elaborazione immagini di qualsiasi genere, anche le più complesse. È inoltre possibile integrare all’interno del potente software uniVision 3 le librerie HALCON, al fine di favorire una parametrizzazione intuitiva e un settaggio semplice.
La serie B60 è disponibile in 12 diverse versioni hardware con autofocus o C-Mount idealmente completati da diversi pacchetti software uniVision 3.
“Questa smart camera può essere utilizzata con un semplice software, a telecamera aperta e programmabile e può essere completamente integrata nel sistema di illuminazione”, spiega Bolsi. “Questa è sicuramente una soluzione che ha portato la machine vision ad un altro livello, grazie a una risoluzione e una velocità che non ha procedenti. Le Smart Camera B60 sono in grado di risolvere qualsiasi genere di applicazione, ma è stata pensata in modo particolare per la robotica”.
La Smart Camera B60
gestione di tutte le informazioni legate alla produzione e alla logistica. Per un’efficace integrazione e gestione di questi dati, Connect Orchestrator rappresenta una soluzione semplice, performante e scalabile poiché può essere combinata con diverse Smart Solution. Grazie alla visione di insieme della piattaforma FasThink i processi possono essere trasformati migliorandone la velocità di esecuzione, minimizzando gli errori di ogni singolo task, riducendo i costi di gestione.
Presso lo stand FasThink sono state in mostra anche le tecnologie wireless per la logistica come, Pick2Light wireless & touchless, il sistema di picking che guida l’operatore verso le ubicazioni e consente di effettuare operazioni di prelievo e convalida a prova di errore; e-Kanban wireless smart sensor, il sensore progettato per facilitare il reintegro delle scorte di magazzino e ottimizzare la gestione dell’approvvigionamento delle linee produttive in ottica Industria 4.0. e le etichette elettroniche ESL Electronic Shelf Labels, con display E-Ink, la soluzione wire -
less di nuova generazione per visualizzare le informazioni degli articoli a scaffale nei magazzini di logistica. A completamento dell’offerta di soluzioni per la logistica, la soluzione di picking automatico e movimentazione delle merci che integra le tecnologie proprietarie Connect Orchestrator, Pick2Light e e-Kanban con un sistema AMR Autonomous Mobile Robot, sviluppata in collaborazione con Omron.
DISPOSITIVI PORTATILI
Le
etichette elettroniche ESL Electronic Shelf Labels di FasThink, con display E-Ink
L’Artificial Intelligence Team di KEBA ha mostrato, a SPS Italia 2024, come l’intelligenza artificiale possa essere integrata in un processo di controllo, ad esempio per rilevare e tracciare oggetti in tempo reale. Il team ha presentato anche il KEBA AI Development Kit (un kit di sviluppo dedicato all’intelligenza artificiale). Il DevKit è costituito da un’unità di controllo KEBA C5 basata su sistema operativo Linux, completa di scheda/e di I/O e dal modulo di espansione per l’AI.
Per quanto concerne l’HMI, il team di KEBA ha presentato due novità alla SPS Italia: Il dispositivo operativo portatile KeTop T15x Safe Wireless ora disponibile anche in combinazione con la stazione base CB42x con interfaccia Profinet/PROFIsafe, e il nuovo terminale portatile KeTop T135, che amplia la famiglia HMI “KeTop”. Il KeTop T135 è dotato di uno schermo multi-touch da 7 pollici ed è ottimizzato per le visualizzazioni web. Grazie a una serie di driver, è compatibile con qualsiasi sistema di controllo. Il T135 viene fornito con il sistema operativo Linux. Le sue dimensioni compatte lo rendono particolarmente leggero e comodo da usare, anche per lunghi periodi di tempo. Una tastiera opzionale sul retro consente inoltre di operare comodamente con una sola mano. Uno dei punti di forza del KeTop T135 è l’ampia varietà di elementi opzionali integrabili, i quali consentono una personalizzazione individuale.
I macchinari modulari richiedono sistemi di azionamento flessibili e compatti. Il nuovo KeDrive D3-AC di KEBA è un servoa -
KEBA AMPLIA LA FAMIGLIA DEI
KeTop T135 di KEBA
zionamento triasse che integra l’alimentatore AC, filtro di rete, resistenza di frenatura e tre drive in un unico dispositivo. Uno dei tre assi eroga una potenza maggiorata del 50% rispetto agli altri due, garantendo la corrente necessaria all’asse verticale dei robot cartesaini. Pertanto, nel servoazionamento triasse vi sono varianti con corrente nominale 4/4/6A o 8/8/12A. KeDrive
D3-AC è un’evoluzione del sistema multiasse KeDrive D3 con alimentatore centralizzato. Con questa nuova variante KeDrive, Keba può offrire una soluzione modulare in grado di soddisfare sia applicazioni che richiedono un elevato numero di drive nel quadro elettrico principale della macchina, sia una soluzione compatta all-in-one quando un numero limitato di drive deve risiedere in un quadro elettrico decentralizzato.
LE SOLUZIONI LEAN
E SOSTENIBILI DI MURRELEKTRONIK
Murrelektronik ha presentato a SPS Italia 2024 un portfolio di soluzioni ulteriormente ampliato e molte applicazioni che confermano l’impegno dell’azienda nel proporre un modello di industria più lean, efficiente e sostenibile. Vario-X ha dato prova delle sue caratteristiche camaleontiche, estrema versatilità e adattabilità in tre demo-machine. Sviluppate su un comun denominatore dato dalla piattaforma di automazione, le demo sono dedicate ai settori intralogistico, automotive e packaging e sono la dimostrazione di come sia possibile portare i dispositivi direttamente a bordo macchina con una perfetta integrazione dei servoazionamenti. Sull’applicazione intralogistica è stato anche implementato il digital twin per mostrare come sia semplice gestire le fasi di
uKonn-X di Murrelektronik è il primo sistema supportato digitalmente e visivamente, con comunicazione bidirezionale
progettazione e commissioning.
Le tre demo sono in grado di gestire in modo affidabile l’alimentazione, i segnali e i dati grazie alla combinazione dei protocolli EtherCAT, Ethernet e naturalmente IO-Link.
Per quanto riguarda quest’ultimo, Murrelektronik arricchisce la propria gamma di dispositivi IO-Link con i nuovi Hub, evoluzione naturale della versione tradizionale che, grazie alle caratteristiche plug & play, facilitano il passaggio all’IO-Link senza parametrizzazione con operazioni di cablaggio semplici e rapide.
E se i dati sono fondamentali, lo sono anche i dispositivi per gestirli: i nuovi switch della serie Xelity rispondono alle richieste dei costruttori di macchine che vogliono sostituire le soluzioni tradizionali con componenti in IP67 direttamente sul campo.
La tecnica di cablaggio Murrelektronik porta ulteriori novità con i connettori MQ15, che in
un clic garantiscono sicurezza di collegamento anche ad alti valori di corrente e tensione. Il portfolio Murrelektronik non si amplia solo per i collegamenti, ma anche per i sistemi: che consente progettazione, sviluppo, e messa in servizio degli impianti di automazione. uKonn-X evita errori di installazione offrendo i vantaggi di un significativo risparmio economico e di tempo.
Novità anche nell’alimentazione, con il nuovo modulo Mico67 per la protezione elettronica da sovracorrenti con grado IP67, mentre per i sistemi di segnalazione Murrelektronik ha presentato le torrette luminose Modlight60 Pro RGB, dispositivo IP65 di facile installazione grazie alla gestione IO-Link dotato di 20 segmenti a LED RGB, 21 colori regolabili e 10 diversi schemi di visualizzazione che consentono una comunicazione completamente personalizzabile.
Yaskawa mette in campo integrazione, intelligenza e innovazione
“Anche quest’anno, ad SPS Italia, abbiamo messo in luce l’importanza della collaborazione tra le varie divisioni del Gruppo Yaskawa e non solo”, spiega Italo Holguin, Manager Application Engineering di Yaskawa. “Presso il nostro stand, infatti, i visitatori hanno avuto modo di trovare anche Vipa e per la prima volta alcuni dei nostri Sales Partner. L’obiettivo è infatti quello di fornire una panoramica completa che comprende Drives, Motion, Control e Robot, tutti ottimizzati per funzionare al meglio in combinazione tra loro”.
“Inoltre, abbiamo acceso i riflettori sulla piattaforma di automazione iCube Control. Si tratta di una soluzione tecnicamente coordinata per i controller specifici del settore, dal software di ingegneria e dall’hardware del controller fino alla tecnologia dei chip integrati. È infatti attraverso la sua tecnologia abilitante i3-Mechatronics (dove le 3 i stanno per integrato, intelligente e innovativo) che Yaskawa vuole offrire all’industria soluzioni smart, digitali, flessibili e sostenibili per rispondere anche alle richieste dell’industria 5.0”.
“i³-Mechatronics è la risposta di Yaskawa al concetto della fabbrica intelligente e dell’Industria 4.0 a cui il nostro Gruppo aveva già iniziato a lavorare da tempo per rispondere alla necessità dei clienti fornendo soluzioni in grado di migliorare la produttività e la flessibilità. Pertanto, quello che vogliamo sottolineare è la sua integrazione, intelligenza e innovazione”, commenta.
i3-Mechatronics è integrato in quanto i prodotti smart di Yaskawa consentono ai clienti di raccogliere e analizzare dati in tempo reale. Il sistema è aperto per ulteriori analisi dei dati come analisi di Big Data specifiche e apprendimento con Intelligenza Artificiale. È intelligente perché l’analisi dei Big Data e l’apprendimento con Intelligenza Artificiale dei dati raccolti nel sito di produzione offrono innovative soluzioni per ottimizzare il processo di produzione a tutti i livelli.
Infine, è innovativo perché le informazioni acquisite dall’analisi approfondita del processo di produzione vengono utilizzate per innescare migliorie e creare un livello superiore di produzione e qualità.
“Tra i valori aggiunti di Yaskawa ci sono l’affidabilità, le prestazioni elevate rispetto ai nostri competitor e la compatibilità. Yaskawa lavora nel mercato dei semiconduttori e fornisce soluzioni che durano almeno 20 anni, con una garanzia di compatibilità molto lunga”, aggiunge Holguin.
L’inverter
Tra le altre proposte in mostra a SPS Italia, anche il nuovo CR700, l’inverter che migliora la produttività, riduce i costi energetici e quelli complessivi, consente misure di manutenzione preventiva e aumenta la sostenibilità ambientale, per il funzionamento sicuro ed efficiente della gru.
“Il master follower dell’azionamento CR700 è il controllo della velocità e della posizione che monitorano e confrontano il valore target e quello effettivo della posizione dell’albero motore e garantiscono un funzionamento in tandem super preciso. La riduzione al minimo dell’oscillazione orizzontale del carico permette un posizionamento più rapido e facile del carico. C’è inoltre la funzione di bilanciamento del carico senza encoder e quella di carico leggero: quando viene rilevato un carico leggero, CR700 calibra automaticamente la velocità di funzionamento al massimo. Questo riduce al minimo il tempo di funzionamento del paranco e aumenta la produttività”.
Infine, CR700 può anche monitorare la lunghezza della corda, monitorare la manutenzione, impedire il superamento e il sovraccarico al di fuori dell’area di lavoro definita attraverso il sensore di limite di corsa collegato all’azionamento e, infine, monitorare il comando del freno. Presso lo stand erano poi presenti gli inverter per applicazioni industriali GA500 e GA700, caratterizzati da grande flessibilità, dimensioni ridotte e funzionalità che consentono un’integrazione senza sforzo in quasi tutte le applicazioni.
Grande attenzione è stata inoltre posta sui nuovi inverter “LA” per applicazioni ”LIFT” che garantiscono affidabilità e massimo comfort di “viaggio” per nuove installazioni e modernizzazioni specifiche per ascensori. Dal momento che la serie LA può essere integrata rapidamente e facilmente negli impianti esistenti, tempi e costi d’installazione risultano notevolmente ridotti. Oltre all’innovativa serie LA500, Yaskawa ha messo in mostra anche l’ultima generazione di inverter LA700. Potenti, flessibili e più performanti, le nuove unità possono essere programmate e monitorate da remoto tramite una specifica app.
LA500
Italo Holguin, Manager Application Engineering di Yaskawa
TEMPI DI FERMO RIDOTTI
Centro di controllo motore a bassa tensione per mercati IEC
Rockwell Automation, azienda di automazione industriale e trasformazione digitale, lancia Flexline™ 3500, un nuovo centro controllo motore (MCC) a bassa tensione per i mercati IEC a livello globale. Con questo centro controllo motore, le aziende industriali possono sfruttare i dati di produzione e aumentare il tempo di attività e la produt-
tività grazie a una gamma di prodotti intelligenti. Nelle attività di produzione e processo ogni minuto di produzione conta. Tuttavia, si stima che, a livello globale, il produttore medio affronti fino a 800 ore di fermo macchina all’anno. A seconda del settore, i downtime possono costare 100.000 dollari l’ora o più. Integrandosi con dispositivi di controllo motore intelligenti, il Flexline 3500 MCC fornisce, in tempo reale, dati di funzionamento e diagnostica per le apparecchiature critiche. I produttori di tutto il mondo classificano la manutenzione predittiva come la principale tecnologia strategica per ridurre i fermi macchina.
Il design modulare del centro controllo motore è personalizzabile per soddisfare molteplici applicazioni di controllo motore a bassa tensione oltre che requisiti di ingombro di fabbrica, mentre la tecnologia è progettata per un’ampia gamma di settori, dall’industria alimentare all’oil & gas. Inoltre, se i centri controllo motore Flexline 3500 vengono integrati con inverter intelligenti a frequenza variabile, i produttori possono ridurre significativamente il consumo di energetico.
Inoltre, il centro controllo motore è progettato per integrare il controllo motore e la distribuzione elettrica in un unico pacchetto centralizzato, in conformità
alle norme IEC 61439-1 e 2 per i clienti globali. I dispositivi intelligenti all’interno dei centri controllo motori Flexline contribuiscono a fornire vantaggi significativi:
• Riduzione di fermi macchina non pianificati, grazie agli allarmi e alle funzioni di diagnostica avanzata
• Riduzione dei costi energetici e di manutenzione
• Aumento della produttività
• Miglioramento della sicurezza dell’impianto e del personale
• Riduzione dei costi di progettazione e messa in servizio
Le specifiche del nuovo Flexline 3500 MCC soddisfano un’ampia gamma di applicazioni industriali e di esigenze di produzione.
DISPOSITIVI INTELLIGENTI
Sensori per l’intera catena
Il mercato dei sistemi di azionamento alternativi sta rapidamente guadagnando spazio. Sempre più modelli e dettagli di allestimento richiedono una produzione ancora più flessibile e una gestione completa della qualità. Come partner al fianco dei propri clienti, l’obiettivo di Leuze è quello di garantire un successo a lungo termine in un settore in costante evoluzione. L’industria automobilistica, in particolare, sta affrontando grandi sfide. La manutenzione predittiva e le possibilità di diagnostica per l’Industry 4.0 sono importanti quanto l’elevata disponibilità di impianto e i processi produttivi senza interruzioni. I processi produttivi nella costruzione di carrozzerie, negli impianti di verniciatura e nel
automotive
montaggio finale stanno diventando sempre più flessibili. Nel processo occorre tener conto dei diversi modelli dei veicoli e dettagli di equipaggiamento. A tal fine, occorrono modelli scalabili e adattabili a seconda delle capacità produttive. Anche il trend dell’auto a zero emissioni sta cambiando i processi produttivi. La complessità e il numero dei componenti nel gruppo motopropulsore si riducono, ma si aggiunge la produzione di batterie e pacchi batterie. I sensori Leuze sono al fianco del cliente in tutti gli ambiti legati all’automazione, al controllo qualità, alla tracciabilità e alla sicurezza delle macchine. Sono caratterizzati da una grande facilità d’uso durante la messa in opera o la
sostituzione. Grazie a funzioni sofisticate questi dispositivi intelligenti assicurano una produzione e un’alimentazione di materiale senza interruzioni. Leuze garantisce sia la qualità a lungo termine che la disponibilità di sensori. In questo modo i prodotti assicurano e mantengono un’elevata dispo-
nibilità dell’impianto. L’avanzare dell’automazione pone esigenze sempre maggiori per la sicurezza di macchine e persone. Grazie alla gamma Safety con prodotti di alta qualità, sistemi intelligenti e servizi tecnici competenti Leuze forniscono risposte mirate.
TECNOLOGIA PROFINET
Gli utilizzatori di sistemi di automazione eterogenei devono assicurarsi che tutti i componenti si adattino bene tra loro, per questo KEBA offre soluzioni flessibili e design compatti per l’ottimizzazione dell’OEE.
Il protocollo Profinet è una variante dell’Industrial Ethernet, standardizzato nelle norme IEC 61158 e IEC 61784, che consente soluzioni caratterizzate dall’interoperabilità con diversi brand di automazione. Tuttavia, i componenti di terze parti inseriti nell’architettura devono soddisfare certi criteri. Profinet è stato concepito come tecnologia “neutra” il cui scopo è garantire la connettività e l’interoperabilità tra componenti, anche di diversi fornitori, attraverso le certificazioni. Questo è valido nella teoria, tuttavia nella pratica sorgono spesso ostacoli poiché i vari dispositivi devono non solo rispettare le specifiche dello standard di comunicazione Profinet, ma anche supportare alcune specifiche funzioni per poter interagire. Nella tecnologia degli azionamenti questa problematica si manifesta chiaramente, nonostante vi siano delle specifiche come PROFIdrive che standardizzano le funzionalità. Ad esempio, chi utilizza motori lineari o motori coppia, motori ad alta velocità o motori integrati, spesso ricorre a fornitori di azionamenti specializzati in queste tecnologie. Lo stesso approccio vale nel caso in cui si voglia
Soluzioni di azionamento indipendenti ottimizzate
considerare un fornitore alternativo di azionamenti, mantenendo inalterata l’architettura di controllo.
LE CERTIFICAZIONI
Nell’ambito dell’interoperabilità dei dispositivi, vi sono alcuni punti da considerare nella ricerca di alternative. Uno di essi è la certificazione del PI Competence Center Comdec, in modo da avere la certezza che i dispositivi soddisfino tutte le specifiche del protocollo Profinet IRT (Isochronous RealTime), per validare il controllo di applicazioni multiasse sincronizzate, oltre alle funzioni di base di Profinet. Questa pratica è particolarmente importante per le applicazioni robotiche e per tutte quelle applicazioni in cui è prevista interpolazione di più assi. Altrettanto importanti sono le certificazioni PROFIdrive (normalizzato
Il sistema di azionamento KeDrive D3 è in grado di supportare non solo Profinet, ma anche EtherCAT e Powerlink con lo stesso hardware
secondo IEC 61800-7) per la gestione dell’asse e PROFIsafe (IEC 61784-3-3), poiché solo con questa certificazione sono garantiti i requisiti definiti nella norma per la sicurezza funzionale. KEBA è stato uno dei primi fornitori a ottenere la
certificazione PROFIdrive da Comdec con il sistema di azionamento KeDrive D3, il quale è in grado di supportare non solo Profinet, ma anche EtherCAT e Powerlink con lo stesso hardware. In questo modo con un’unica piattaforma di azionamenti è possibile soddisfare la maggior parte delle applicazioni basate sull’Ethernet realtime industriale.
COMPATTEZZA E INTEGRAZIONE
KEBA ha aumentato l’integrazione dei suoi azionamenti come KeDrive D3 rispetto ai sistemi ad asse singolo in commercio grazie al drive tri-assiale in un unico case compatto. Con questa soluzione è possibile risparmiare fino al 75% di spazio rispetto all’asse singolo, mentre confrontata con la versione con moduli ad asse doppio, gli ingombri sono ridotti fino al 20%. Di conseguenza, l’adozione di questa soluzione compatta di azionamenti multiasse, permette il posizionamento dei dispositivi a bordo macchina, il che si traduce in meno materiali utilizzati e meno cablaggi, grazie anche all’adozione del motore mono-cavo. Risulta evidente la riduzione dei tempi di installazione e conseguentemente il risparmio nei costi. Inoltre, una minore complessità e un’ingegneria semplificata impattano positivamente anche sul time-to-market e sull’economia complessiva del processo di sviluppo.
MANUTENZIONE PREDITTIVA
Un altro punto fondamentale che contribuisce al miglioramento dell’OEE (Overall Equipment Effectiveness) riguarda l’integrazione di funzionalità di condition monitoring nei drive, senza necessità di sensori aggiuntivi. Il drive KeDrive D3 è in grado
di effettuare l’analisi delle frequenze vibrazionali della catena cinematica connessa all’albero del motore, restituendo al controllore pochi parametri che identificano lo stato di usura dei componenti. Monitorando l’andamento di questi parametri è possibile pianificare in anticipo la sostituzione dei componenti prima della loro rottura, evitando così spiacevoli fermi macchina imprevisti. Il Drivebased Condition Monitoring è una funzione disponibile all’interno degli azionamenti KEBA ed indipendente dal controllo utilizzato.
L’IMPORTANZA DI UN SUPPORTO COMPLETO
KEBA mette a disposizione dei propri clienti software tools professionali, contribuendo a rendere più semplice e veloce il processo di sviluppo delle macchine. Durante la fase di progettazione, il dimensionamento dei motori e dei drives viene supportato dal software Servosoft, mentre la messa in servizio e il processo di ottimizzazione del drive avvengono con l’aiuto del software DriveManager, integrato nella engineering
suite KeStudio. Con DriveManageru la messa in servizio è guidata da un wizard grafico che consente una regolazione rapida e precisa dell’azionamento. Inoltre, l’etichetta elettronica integrata nell’encoder consente la configurazione automatica del motore.
Profinet consente di integrare componenti di fornitori diversi all’interno di un’architettura di automazione, in quanto pensato come protocollo di comunicazione neutrale. In termini pratici, tuttavia, gli utilizzatori di sistemi di automazione eterogenei devono assicurarsi che tutti i componenti si adattino davvero tra loro, ad esempio che supportino la tecnologia di azionamento desiderata e funzioni come PROFIsafe. KeDrive D3 di KEBA offre una grande flessibilità in questo senso, oltre a ulteriori vantaggi come un design estremamente compatto e funzioni aggiuntive per l’ottimizzazione dell’OEE.
Inoltre, le varie certificazioni
Profinet garantiscono che sia la comunicazione funzionale sia la comunicazione relativa alla sicurezza, operino senza sorprese.
La certificazione PROFIsafe (IEC 61784-3-3)
garantisce i requisiti definiti nella norma per la sicurezza funzionale
SISTEMA DI CONTROLLO MULTIASSE
Per effettuare il nondestructive testing dei suoi componenti aeronautici, Arcadia Aerospace Industries si è rivolta a Stäubli che ha messo a disposizione un sistema di tool changer robotizzato per effettuare diversi tipi di prove, con un unico robot e circa 14 utensili differenti.
In svariati settori industriali il non-destructive testing (NDT) è cruciale per assicurare la sicurezza e l’integrità di componenti e prodotti. Questo settore si sta evolvendo così velocemente da adottare robotica e altre tecnologie per migliorare l’accuratezza, reperibilità ed efficienza. Arcadia Aerospace Industries si è rivolta a Stäubli per sviluppare un sistema NDT automatizzato e altamente complesso, avviando una proficua collaborazione con le sue divisioni Robotics, Electrical e Fluid Connectors.
Situata in Florida, Arcadia Aerospace Industries (AAI) si distingue per lo sviluppo di soluzioni su misura nel campo del controllo qualità, dedicate soprattutto all’industria aerospaziale e ad altri settori che richiedono un monitoraggio preciso della qualità dei manufatti prodotti. L’azienda ha sviluppato strumentazione all’avanguardia e sistemi automatizzati per i mercati dei laminati in fibra di carbonio e dei componenti strutturali.
LA RICHIESTA DEL CLIENTE
AAI si è trovata di fronte a un com-
Cambio utensile automatizzato per il testing dei componenti aeronautici
pito arduo quando un suo cliente ha richiesto l’implementazione di un sistema NDT automatizzato e robotizzato che necessitava di gestire circa 100 connessioni elettriche a corrente continua, otto connessioni per il trasferimento dati, tre connessioni per fluidi con valvole ad alto flusso e connessioni AC ad alta potenza. La procedura manuale di collegamento di questi componenti si è rivelata estremamente laboriosa e soggetta ad un elevato rischio di errori. Inoltre, era essenziale che tutti gli elementi fossero contenuti in un’unità singola, sia compatta che leggera, e che potessero operare efficacemente in ambienti umidi e polverosi.
Le connessioni elettriche, fluidiche e trasferimento dati, indispensabili al sistema, necessitavano di
Un complesso sistema automatizzato non-destructive testing (NDT) per componenti aerei, realizzato su misura grazie alla collaborazione con le tre divisioni Stäubli
un tool changer estremamente versatile, capace di interfacciarsi senza problemi con robot ugualmente versatili. La funzionalità ottimale dell’intera stazione di lavoro dipendeva perciò da un’impeccabile integrazione di questi componenti con i robot Stäubli TX200L. Il robot sulla carta aveva tutte le caratteristiche per rispondere alle richieste del cliente ma sul mercato ancora non esisteva la soluzione completa.
UNA SOLUZIONE “CHIAVI IN MANO”
AAI aveva già sperimentato con successo la collaborazione con Stäubli e sapeva dunque dove attingere informazioni e knowhow necessari per il suo nuovo sistema NDT automatizzato. “Era chiaro che avevamo bisogno di
un sistema automatizzato”, ha affermato Mark Pope, Engineering Project Manager presso AAI. “Cercavamo quindi un sistema di cambio utensile da integrare con i nostri robot Stäubli. Avendo già avuto esperienze positive con Stäubli Robotics e con Stäubli CombiTac, desideravamo aggregarli”.
I team Stäubli – robotica, connettori elettrici e connettori fluidici – hanno unito le loro competenze per affrontare gli aspetti critici del progetto. Tutte le ultime tecnologie proposte dalle tre divisioni hanno dato vita ad una soluzione chiavi in mano che ha portato elementi di semplicità in un processo complesso.
OTTIMIZZARE LA PROGRAMMAZIONE CON UNIVAL DRIVE
Per garantire la precisione assoluta delle traiettorie durante le operazioni di testing NDT, era fondamentale avere un controllo di alto livello. Uno dei primi passi è stato quello di fornire ad AAI l’uniVAL drive di Stäubli Robotics. Tale sistema di programmazione permette ai robot Stäubli di essere integrati facilmente con piattaforme di controllo preesistenti e gestiti attraverso controllori generici multiasse. La connessione avviene in tempo reale tramite bus di campo Ethernet-based e supporta i principali protocolli di
comunicazione, in questo caso CANopen over EtherCAT (CoE).
AAI possedeva già un sistema di controllo multiasse customizzato ed era dotata di un’interfaccia utente su misura per riuscire ad operare con i propri due robot a sei assi TX200L, oltre ai due massicci sistemi portali. Il sistema NDT necessitava di coordinare simultaneamente 18 assi distinti, assicurando che le posizioni centrali degli utensili fossero allineate perfettamente e facendo in modo che i punti del tool center fossero sincronizzati. Grazie ad uniVAL drive, che si interfaccia direttamente con il controllore multiasse, gli utenti sono in grado di dominare ogni asse in modo individuale, stabilendo con esattezza posizioni e movimenti. Tutto ciò si è rivelato un elemento cruciale del complesso
Nella seconda stazione di test, due Stäubli TX200L si muovono su assi x e y aggiuntivi come parte di un sistema flessibile che comprende 18 assi differenti
rompicapo.
Il sistema di cambio utensile robotizzato si è rivelato un elemento cruciale nella soluzione, permettendo di effettuare diversi tipi di test con un unico robot e circa 14 utensili differenti. L’implementazione di un tool changer automatico si è definitivamente rivelata come la scelta ottimale. Stäubli Fluid Connectors è un punto di riferimento nel settore dei sistemi di cambio utensile ed End-of-arm (EOAT), ed il suo contributo è stato determinante. I sistemi di cambio utensile MPS di Stäubli si distinguono per la loro multifunzionalità. Il team ha selezionato il modello MPS 260 per la sua flessibilità. Questo sistema automatizzato consente di integrare diversi moduli per collegare media, energia e connessioni dati, nonché di supportare numerosi utensili. Anche il peso è stato un criterio essenziale: il sistema di cambio doveva avere un peso inferiore ai 20 kg. Il modello MPS 260, notevolmente compatto, risponde a questo requisito pesando soltanto 6 kg. L’introduzione del sistema di cambio utensile automatizzato ha rappresentato una svolta importante. In passato, i clienti dovevano affrontare un processo manuale e assai oneroso in termini di tempo per passare da
ROBOTICA
uno strumento all’altro durante i test, con tempi che variavano tra i 30 e i 60 minuti. Oggi, grazie al sistema automatizzato, i cambi avvengono in soli 30-60 secondi.
OTTIMIZZARE LE CONNESSIONI PER UNA SOLUZIONE D’ECCELLENZA
L’adozione del tool changer automatico si è rivelato come opzione ideale. Per gestire efficacemente tutte le connessioni elettriche e di trasferimento dati, il team ha scelto il sistema CombiTac. Per quanto riguarda le connessioni fluidiche, sono state gestite da tool changer di tipo standard. “Con il CombiTac di Stäubli posso sfruttare l’ingombro ridotto del cambio utensile e realizzare diverse operazioni con un’unica attrezzatura: termografia, ultrasonografia convenzionale, radiografia, termografia a flash e scansione laser. Questo pacchetto di tecnologie è pressocché impossibile con altre soluzioni”, ha spiegato Pope. Questa configurazione non solo consente un significativo risparmio di spa -
zio, ma offre anche un design multifunzionale che garantisce un’eccezionale flessibilità. Ciò permette, inoltre, agli agili robot TX200L di svolgere le loro funzioni ad altissime prestazioni, potenziando in modo considerevole la produttività grazie alla loro dinamicità.
Il sistema è progettato per funzionare anche in ambienti critici, esposti a fonti d’acqua e polvere di fibra di carbonio. Ad esempio, gli idrogetti sono elementi essenziali nei non-destructive-testing (NDT) effettuate dai sistemi Arcadia. Stäubli ha progettato componenti pensati per resistere a queste condizioni d’uso estreme, incluse protezioni e alloggiamenti CombiTac water-resistant.
I robot industriali della serie TX di Stäubli sono progettati per adattarsi a una vasta gamma di settori e condizioni operative, compresi gli ambienti particolarmente sensibili e gravosi. Il design del braccio a sei assi, completamente incapsulato, è reso possibile grazie ad un riduttore brevettato che consente di non avere cavi esterni. In questa specifica applicazione, il robot è stato equipaggiato con un kit di pressurizzazione opzionale che eleva il livello di protezione fino a IP65, impedendo l’infiltrazione
di particelle e spruzzi d’acqua. Il frutto della collaborazione tra Stäubli e AAI è una soluzione su misura “chiavi in mano” che non solo rispetta tutti i requisiti operativi, ma offre anche l’adattabilità necessaria per essere usata in numerose procedure di test.
LE DIVISIONI STÄUBLI
UNISCONO LE FORZE
Il frutto della collaborazione tra Stäubli e AAI è una soluzione su misura “chiavi in mano” che non solo rispetta tutti i requisiti operativi, ma offre anche l’adattabilità necessaria per essere usata in numerose procedure di test. La sinergia tra le divisioni Stäubli Fluid Connectors, Stäubli Robotics e Stäubli Electrical Connectors ha apportato un valore aggiunto significativo:
• Livelli migliorati di produttività ed efficienza, garantendo al contempo la massima qualità e riducendo i costi.
• Una metodologia innovativa che aiuta a fronteggiare le sfide poste dalle esigenze in rapido mutamento e a rispettare gli stringenti standard qualitativi del settore.
• Una strategia flessibile in grado di essere configurata con le tecnologie per il non-destructivetesting.
Tool changer automatico Stäubli che permette di eseguire una varietà di test con lo stesso robot utilizzando 14 utensili diversi, eliminando la necessità di cambiarli manualmente, operazione che nella normalità richiederebbe molto tempo
ROBOT IN SALA OPERATORIA
Sistemi di azionamento per la chirurgia assistita
Il chirurgo è seduto concentrato di fronte alla console chirurgica e utilizza i joystick per comandare i bracci del robot utilizzati per eseguire l’operazione al tavolo operatorio. Persino dopo 24 ore ininterrotte, il robot taglia in modo preciso e fluido. La telecamera, particolarmente importante per operazioni minimamente invasive, fornisce in ogni momento immagini preparate in modo ottimale e assolutamente prive di vibrazioni. Sul monitor 3D, il medico può vedere esattamente cosa sta accadendo nell’addome del paziente. Invece della convenzionale vista 2D, che è spesso molto limitata, il monitor 3D permette di vedere ogni minimo dettaglio. Poiché il corpo del paziente viene misurato con precisione prima di ogni operazione, il computer può creare un’immagine 3D dell’area chirurgica. Convertendo le immissioni effettuate dal chirurgo nel
ASSEMBLAGGIO SEMPLIFICATO
PC, sono possibili incisioni nel raggio di un decimo di millimetro, cosa che semplicemente non può essere realizzata a mano. Il paziente non è a conoscenza di nulla di ciò che accade in sala operatoria. L’anestesia ha effetto. Un’anestesista monitora con attenzione le funzioni vitali. Per la respirazione artificiale può contare su Faulhaber. Nell’unità a turbina del ventilatore integrata nel sistema di anestesia è presente un micromotore brushless CC ad alta velocità con un diametro di soli 24 mm. Il motore non è solo veloce e silenzioso su tutta la gamma di velocità, ma è anche dinamico. Ciò consente una ventilazione molto naturale. In questo modo, adulti, bambini e neonati possono essere ventilati in modo adeguato e nel modo più naturale possibile durante l’intera anestesia. Inoltre, la ventilazione a turbina consente ai
pazienti di respirare liberamente (respirazione spontanea) in ogni momento.
Poiché la chirurgia assistita da robot trova applicazione in un numero sempre crescente di discipline, anche la necessità di sistemi di azionamento, ad esempio per il posizionamento dei bracci del robot, è in costante aumento. Qui sono necessari sistemi dinamici che offrano la massima velocità nel minor tempo possibile. Grazie alla loro tecnologia di avvolgimento senza ferro e alle curve di
velocità e coppia piatte, i sistemi di azionamento Faulhaber hanno tutte le proprietà necessarie, come il posizionamento esatto e il controllo della velocità. Motori ad alte prestazioni come quelli della famiglia Faulhaber BX4 o BP4 e la nuova serie BXT, completati dalla vasta gamma di riduttori, encoder ottici, magnetici o assoluti nonché di sistemi di controllo di posizione e velocità, sono ideali per applicazioni robotiche impegnative non solo in medicina ma anche in molti altri ambiti.
Sensore di forza/coppia con foro passante per robot a polso cavo
Bota Systems, azienda all’avanguardia nella produzione di sensori di forza/coppia multiasse, presenta PixONE, un innovativo sensore di forza/coppia anulare che unisce un’elettronica ad alte prestazioni con un design compatto e ultraleggero. Progettato per integrarsi perfettamente nei più moderni sistemi robotici, PixONE è dotato di un’interfaccia con foro passante che agevola il passaggio dei cavi all’interno del polso cavo dei robot, così da migliorarne l’agilità e la sicurezza. Il design del sensore PixONE
permette un’integrazione tra il braccio del robot e gli organi di presa, e protegge il passaggio dei cavi all’interno del polso. Il design esclusivo in due pezzi di PixONE non solo semplifica l’assemblaggio, ma riduce anche in modo significativo il peso del sensore, rendendolo più leggero del 30% rispetto a sensori analoghi presenti sul mercato. Disponibile in vari modelli con un diametro esterno a partire da soli 60 mm e un diametro del foro passante di appena 15 mm, PixONE include una IMU inte-
grata e offre un robusto grado di protezione IP67 da acqua e schizzi, il che lo rende adatto ad un’ampia gamma di ambienti operativi. Le diverse configura-
zioni di PixONE supportano i robot con payload fino a 250 kg, mantenendo un’interfaccia uniforme tra tutti i modelli per facilitare una rapida integrazione. Il suo design riduce al minimo i cablaggi esterni e il numero di componenti, migliorando significativamente l’affidabilità del sistema.
PixONE sfrutta EtherCAT per la comunicazione di dati ad alta velocità e supporta la tecnologia Power over Ethernet (PoE), riducendo la complessità delle installazioni elettriche.
ELENCO INSERZIONISTI
IN QUESTO NUMERO
ABBIAMO PARLATO DI... In nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie
AGAZZI GIANCARLO 1
ASCOMETAL 15
BIG KAISER 18
BMW 26
BONFIGLIOLI 40
BOTA SYSTEMS 55 CARBOTEMPRA 9
CARUSO FASTENERS 2A COP.
CHIARI BRUNO 5 CONTROL TECHNIQUES 27 EATON 43 ELAP 40
EMCO 26
EURAL GNUTTI 1A COP., 6
F.LLI LOCATELLI 17
FANUC ITALIA 14
FAST THINK 45
FAULHABER 55
FEDERMACCHINE 10
FLIR 36
GRUPPO MARCEGAGLIA 15
HEXAGON 37
HOFFMANN 20, 4A COP.
IGUS 42
JOHNSON-FLUITEN
DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi
REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com), Eva De Vecchis (e.devecchis@interoprogettied.com)
Le rubriche e le notizie sono a cura della redazione. È vietata la riproduzione, anche parziale, di articoli, fotografie e disegni senza autorizzazione scritta.
L’Iva sugli abbonamenti possono essere sottoscritti, nonché sulla vendita dei fascicoli separati, è assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 primo comma lettera C del 26/10/72 n.633 e successive modificazioni e integrazioni. Pertanto non può essere rilasciata fattura.
Testata in corso di certificazione di tiratura e diffusione in conformità al regolamento CSST Certificazione Stampa Specializzata Tecnica
Registrazione al Tribunale di Milano n. 260 in data 07/05/2010 Iscrizione al ROC nr. 19882 Direttore responsabile: Simone Ghioldi Finito di stampare il 20/9/2024 presso Litogi, Milano
Informativa ai sensi dell’art. 13 d. lgs. 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per l’invio della rivista e per svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del trattamento è Interprogetti Editori S.r.l. - Via Maggiolino, 34 F - 23849 Rogeno (LC).
Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loro stampa, al confezionamento e spedizione delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile.
Ai sensi dell’art. 7 d. lgs. 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti tra cui consultare, modificare, aggiornare e controllare i dati, nonché richiedere elenco completo ed aggiornato, rivolgendosi al titolare al succitato indirizzo.
Informativa dell’editore al pubblico ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n° 196 e dell’art. 2 comma 2 del Codice deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica.
Interprogetti Editori - titolare del trattamento - rende noto che presso i propri locali siti in Rogeno (LC), via Maggiolino, 34 F, vengono conservati gli archivi personali e di immagini fotografiche cui i giornalisti, praticanti, pubblicisti e altri soggetti (che occasionalmente redigono articoli o saggi) che collaborano con il predetto titolare attingono nello svolgimento della propria attività giornalistica per le finalità di informazione connesse allo svolgimento della stessa.
I soggetti che possono conoscere i predetti fati sono esclusivamente i predetti professionisti, nonché gli addetti preposti alla stampa ed alla realizzazione editoriale della testata. Ai sensi dell’art.7 d. lgs. 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti, tra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al predetto titolare.
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 138 d. lgs. 196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere l’origine dei dati personali ai sensi dell’art. 7, comma 2, lettera a), d. lgs 196/2003, in virtù delle norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia.