la ubfornitura
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ATTUALITÀ
Il Piano Transizione 5.0 può rilanciare la meccanica


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SICUREZZA
Ecologia industriale e sicurezza su misura
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AUTOMAZIONE
Il raccoglitore automatico a supporto del fine linea




























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ATTUALITÀ
Il Piano Transizione 5.0 può rilanciare la meccanica
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SICUREZZA
Ecologia industriale e sicurezza su misura
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AUTOMAZIONE
Il raccoglitore automatico a supporto del fine linea
Macchine utensili: un settore che si muove a due velocità "Le
Ecologia industriale e sicurezza su misura
Evitare i fermi macchina con il monitoraggio all-in-one
Una fondazione dedicata all'inclusione sociale, lavorativa ed economica
Robot industriali: 4 milioni di unità automatizzano la produzione globale
Editoriale
Una transizione più semplice per rilanciare l'industria (E. De Vecchis) ..............................................................4
Storia di copertina
"Le competenze interne sono l'asset vincente" (E. De Vecchis) 6
Attualità
Notizie attualità .............................................................9
Industria meccanica: "Ripartire grazie al potenziale del Piano Transizione 5.0" 10
L'industria lombarda spinge l'export italiano 12
Rivogas rileva il ramo d'azienda Gas Industriali di Gas&Plus 14
NSK: Johannes Bornmueller nuovo responsabile HR ..15
Macchine utensili: un settore che si muove a due velocità 16
Nuova Sabatini incontra i bisogni delle PMI 20
Appuntamenti
Hannover Messe torna con la mostra 5G and Industrial Wireless Arena ............................................................23
Formazione
Una fondazione dedicata all'inclusione sociale, lavorativa ed economica 24
Training e fidelizzazione per costruire le "aziende 5.0" .............................................................................. 26
Stampa 3D
Materiale leggero a base di PA12 caricata con fibra di carbonio 28
Utensili
Inserti con rompitruciolo per la stabilità in fresatura .29
Sicurezza
Ecologia industriale e sicurezza su misura (E. De Vecchis, A. Bignami) 30
Componenti
Connettore con tecnologia a molla Push-Lock ...........35
Manutenzione semplificata per il ricambio dei giunti
Evitare i fermi macchina con il monitoraggio all-in-one
Transizione Digitale
Approccio personalizzato alla manutenzione nell'industria moderna (R. Savo) 40 I benefici della convergenza tra IT e OT (S.Massari) 42
Automazione
raccoglitore automatico a supporto del fine linea
Robotica Coval riprogetta i sistemi di presa in carbonio CVGC
Robot industriali: 4 milioni di unità automatizzano la produzione globale
L’industria italiana si trova a un bivio: da un lato, l’economia globale in rallentamento e l’incertezza sugli investimenti; dall’altro, nuove opportunità di trasformazione che potrebbero ridare slancio al settore manifatturiero. Eppure, senza un forte supporto istituzionale e un’immediata spinta verso l’innovazione, rischiamo di lasciare indietro una parte vitale del nostro tessuto industriale. È il momento di agire e il Piano Transizione 5.0 potrebbe rappresentare una delle migliori risorse a disposizione per rilanciare il comparto industriale italiano. Nel dettaglio, il fatturato e portafoglio ordini dell'industria meccanica nel primo trimestre del 2024 è peggiorato e, ad emergere dal sondaggio periodico diffuso da Anima Confindustria, è il quadro di un comparto in sofferenza. "A pesare sull’attività delle imprese è il generale rallentamento che ormai da tempo sta interessando l’economia globale, soprattutto nei termini della forte incertezza che bl occa gli investimenti", spiega il presidente di Anima, Pietro Almici.
La soluzione? Per l'associazione sarebbe quella di accompagnare le imprese per sfruttare appieno le potenzialità del Piano Transizione 5.0.
Anche il settore delle macchine utensili non se la sta passando molto bene: nel terzo trimestre 2024, l’indice degli ordini elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-Sistemi per Produrre torna di segno positivo registrando un incremento del 7,9% eppure, conferma il presidente Riccardo Rosa, non c'è troppo da essere allegri, visto che la situazione resta complicata e il raffronto è stato fatto con uno dei trimestri caratterizzati dalla raccolta ordini più debole di sempre: il periodo lugliosettembre 2023.
Ebbene, anche in questo caso, sembra che una soluzione possa darla proprio la misura di Transizione 5.0. UCIMU
auspica che il ministro Adolfo Urso possa disporre una semplificazione della stessa "affinché essa possa dispiegare i suoi effetti sostenendo i nuovi investimenti in tecnologie in grado di assicurare risparmio energetico".
A sostegno, invece, dell'industria del futuro arriva la misura "Nuova Sabatini" che si rinnova e si amplia con la sezione dedicata alla Capitalizzazione e si arricchisce di molte agevolazioni destinate a Beni 4.0 e agli investimenti green. La misura, ricordiamolo, è stata messa in atto dal governo italiano per sostenere le piccole e medie imprese (PMI) nell’acquisto o nel leasing di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali e tecnologie digitali. È uno strumento pensato per facilitare l'accesso al credito, aiutando i soggetti coinvolti a innovare e potenziare le proprie capacità produttive.
E poi c'è la formazione: gli ITS diventano sempre più centrali con la riforma (ormai legge) Valditara 4+2 che vuole avvicinare la formazione tecnico-professionale alle esigenze delle imprese. Ora siamo in attesa di due Decreti attuativi entro fine anno. Il futuro dell’industria italiana non è solo una questione di numeri, ma di visione e volontà di costruire un sistema produttivo innovativo, sostenibile e inclusivo. Ogni impresa, dalla PMI alla grande fabbrica meccanica, ha un ruolo cruciale in questo percorso. Il sostegno istituzionale è un elemento chiave, ma l’evoluzione del settore dipenderà anche dalla capacità delle imprese di abbracciare il cambiamento e di investire nel capitale umano. La formazione di una nuova generazione di tecnici e professionisti, sostenuta dalla riforma Valditara e dalle opportunità offerte dagli ITS, rappresenta il punto di partenza per un’industria più moderna e competitiva. Insieme, possiamo costruire un’industria italiana che non solo cresce, ma si afferma come modello di qualità e innovazione.
sostituire l’attuale Direttiva macchine 2006/42/CE. Si tratta di un regolamento (non più di una direttiva) che affronta un nuovo tipo di industria, più smart e più automatizzata rispetto alla precedente direttiva. Per questo la nuova proposta di regolamento riguarda anche le macchine e i prodotti altamente digitalizzati come i robot o le stampanti 3D per la fabbricazione: una novità ancora in divenire che ha sollevato già le prime polemiche ma che, sembra, vuole andare incontro a una necessità ormai decisiva per l’industria
rimanere fermi a un tipo di industria ormai obsoleta: un timore che potrebbe spaventare alcuni piccoli o medi imprenditori a tal punto da chiudere i battenti.
Da quasi 50 anni specialisti nel taglio di precisione di profilati in alluminio, siamo riconosciuti nel settore per la qualità ed i servizi offerti.
Con oltre 20 unità di taglio distribuite su una superficie di 4.200 mq, abbiamo una capacità produttiva annua di oltre 24.000.000 di pezzi L’organizzazione aziendale viene supportata da una struttura informatica di massimo livello. Le procedure e il controllo di processo sono effettuati in conformità alle normative di settore e ISO 9001:2015 certificate dall’ente Bureau Veritas.
Ed è proprio l’intelligenza artificiale, di cui si discute da oltre 50 anni, ad essere al centro del dibattito politico-economico. Nonostante le sue potenzialità, infatti, l’AI rimane ancora poco utilizzata dalle imprese italiane, in particolare quelle di minori dimensioni. Qualche dato incoraggiante arriva però da Anitec-Assinform, secondo cui, nel nostro Paese, il mercato dell’Intelligenza Artificiale ha raggiunto nel 2022 un volume di circa 422 milioni di euro (+21,9%) e, tra il 2022 e il 2025, è previsto che l’AI raggiunga i 700 mln con un tasso di crescita medio annuo del 22%, ancora poco rispetto ad altri paesi europei, ma qualcosa per gli standard della penisola.
I principali settori che serviamo sono: automotive, medicale, gas domestico, macchinari per settore alimentare, pneumatica e oleodinamica, illuminazione, elementi strutturali e di movimentazione, sistemi di automazione, motori elettrici, arredo d’interni.
“L’intelligenza artificiale applicata all’impresa, nell’immaginario comune, è spesso associata ad attività legate ai giganti del settore tech”, ha dichiarato Giovanni Baroni, presidente di Piccola
In Italia, infatti, tra i vari numeri emersi da questo primo semestre 2023, emergono anche le cessazioni di impresa, un fenomeno che, almeno in Lombardia, è salito del 17,1% come probabile conseguenza delle mancate chiusure durante il periodo dell’emergenza sanitaria, che erano state disincentivate dalle misure di sostegno adottate dalle istituzioni. Almeno però, a crescere sono le attività gestite in prevalenza da stranieri, donne e giovani. Insomma, per quest’Italia che viaggia tra soddisfazioni e preoccupazioni, è necessario investire negli abilitatori di trasformazione digitale come l’AI, così da sostenere la resilienza e attivare nuovi modelli di business. Un modo per farlo è quello di puntare sui settori che rappresentano i pilastri dell’economia italiana, come quello della metalmeccanica e meccatronica che da solo genera il 50% del valore aggiunto della manifattura. Ma non solo, le PMI che ancora investono poco nel digitale, rappresentano il 99% del nostro tessuto imprenditoriale, per questo oltre alle risorse del PNRR è importante partire dal territorio, dal confronto tra e con le piccole e medie
Silvia Novali, General Manager di Mec-Nova, spiega come l’azienda meccanica di precisione stia rispondendo alla debolezza della produzione industriale. Al centro mette skills tecniche, sicurezza e sostenibilità. E apre a una strategia di mercato più internazionale.
Mec-Nova è un'officina meccanica di precisione conto terzi, con sede a Sarezzo (BS), specializzata nella produzione di componenti meccanici torniti e fresati in serie su commessa e disegno del cliente. All' interno di un reparto dedicato vengono eseguite lavorazioni conto terzi di fresatura meccanica di precisione, attraverso centri di lavoro a 4 assi e 5 assi. È così che Mec-Nova realizza componenti fresati, da spezzone o da ripresa in media serie. Attraverso lavorazioni di tornitura meccanica conto terzi CNC, l'azienda produce inoltre componenti meccanici complessi che soddisfano richieste di vari settori: dalle armi sportive all'oleodinamica, dalla meccanica alla sensoristica, dall’automazione industriale alle macchine agricole. Nell’ultimo anno la produzione dell’azienda ha accusato un rallentamento, come del resto gran parte della produzione industriale, soprattutto bresciana. Mec-Nova ha saputo però rispondere a questo scenario complesso restando al passo con le richieste del mercato e investendo, prima di tutto, nelle proprie risorse. L'azienda lombarda, dopo il trasferimento nel nuovo spazio produttivo sta infatti investendo nella formazione interna del personale e in un approccio green, volto non
solo alla salvaguardia ambientale, ma anche alla tutela dei lavoratori, inseriti in un ambiente sicuro e stimolante. Silvia Novali, General Manger di Mec-Nova, ci parla di una realtà che punta lo sguardo in avanti con sempre nuovi obiettivi da raggiungere, in Italia e non solo.
Silvia Novali, come si sta concludendo il 2024 per Mec-Nova?
"Dopo l’ultimo triennio particolarmente favorevole anche noi nel 2024 abbiamo subito il rallentamento della domanda globale che subisce l’instabilità del contesto. Per il mercato interno, se questo rallentamento può essere in parte fisiologico, vista l’eccezionale espansione del biennio passato, è altrettanto vero che ha pesato anche l’incertezza intorno al
piano Transizione 5.0 oltre alla nota instabilità internazionale. La sfida quotidiana è stata trovare le migliori soluzioni possibili per risolvere i problemi di tutti i giorni, restare al passo con le richieste del mercato e gestire i processi e i flussi in modo veloce, sicuro e funzionale".
Il rallentamento della produzione industriale, i problemi dell’automotive e del mercato tedesco hanno avuto degli effetti sulla vostra attività? Quale strategia avete messo in campo per continuare a crescere?
"Non lavoriamo direttamente nel mercato automotive ma abbiamo comunque risentito del rallentamento globale della produzione industriale. Stiamo lavorando quotidianamente alla ricerca di nuovi contatti che ci permettano di diversificare il parco clienti e crescere in settori in cui non lavoravamo in passato. È un processo lungo che immaginiamo ci possa dare i primi frutti nel corso del 2025. Dal punto di vista strategico e organizzativo nel corso del 2024 abbiamo inoltre investito nella formazione interna delle nostre risorse perché solo attraverso la crescita continua delle competenze interne è possibile rimanere competitivi sul mercato. Lo sviluppo del capitale umano è la chiave del successo di un’azienda come Mec-Nova, dove le capacità dei singoli operatori altamente specializzati fa la differenza".
Dopo oltre 50 anni di attività nella sede storica di Gardone val Trompia, lo scorso anno vi siete trasferiti nella nuova struttura di Sarezzo, a soli 2 km di distanza.
Come vi siete trovati? Avete già notato un miglioramento produttivo grazie ai nuovi spazi disponibili?
"Il cambiamento è stato veloce e la fase di assestamento molto breve, però è stata indubbiamente una scelta vincente. Abbiamo costruito il nuovo stabilimento e traslocato tutta la produzione in soli dieci intensi mesi, ma ne è valsa la fatica. Spazi ben organizzati e luminosi, una logistica più
razionale e maggiori servizi per i lavoratori sono ciò che oggi ci permette di presentarci ai nuovi mercati al meglio".
Per quanto riguarda il reparto di fresatura, ora che gli spazi non rappresentano più un limite, avete in programma di inserire nuovi centri di lavoro dedicati?
"La nostra mission è quella di cercare soluzioni mirate e su misura, in risposta alle esigenze dei clienti, stiamo quindi valutando alcune soluzioni tecniche necessarie a sviluppare prodotti particolari che questi ci richiedono. L’obiettivo è di individuare le esigenze tecnologiche e costruttive che i nostri clienti necessitano per dare vita ai loro progetti così da mettere in opera le soluzioni più adatte".
Anche il tema della sicurezza gioca un ruolo importante. Avete conseguito delle nuove certificazioni su questo fronte?
"Nel corso del 2024 abbiamo ottenuto la certificazione di sistema
"Per la nostra attività utilizziamo le risorse naturali in maniera efficiente, minimizzando, in particolare, gli impatti sull’ambiente legati ai consumi di energia e di acqua, alla produzione di rifiuti, alle emissioni in atmosfera ed al suolo"
integrato "Qualità Salute Sicurezza Ambiente", nello specifico abbiamo ottenuto le certificazioni UNI EN ISO 45001:2018, UNI EN ISO 9001:2015, UNI EN ISO 14001:2015".
Quanto conta la sostenibilità per Mec-Nova e cosa sta facendo la vostra azienda a riguardo?
"L’attenzione verso la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale sono diventate fondamentali per le aziende che mirano alla competitività. Il tema è centrale: siamo consapevoli delle problematiche legate all'ambiente e ci impegniamo costantemente a implementare pratiche sostenibili nel nostro processo produttivo con l’obiettivo di garantire un'eccellenza sostenibile attraverso l'innovazione, la responsabilità ambientale e la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. L’attività in Mec-Nova è gestita utilizzando le risorse naturali in maniera efficiente, minimizzando, in particolare, gli impatti sull’ambiente legati ai consumi di energia e di acqua, alla produzione di rifiuti, alle emissioni in atmosfera ed al suolo.
La produzione è alimentata da un impianto solare fotovoltaico che contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 nell’ambiente e alla lotta al riscaldamento globale. I luoghi di lavoro sono costruiti in modo da divenire luogo del benessere e della crescita individuale. La sicurezza dei lavoratori è al centro del focus della direzione, tutti i processi sono gestiti con la massima attenzione sui temi di sicurezza. Da anni, inoltre, MecNova adotta un piano di welfare aziendale per tutti gli operatori che offre servizi ricreativi e di prevenzione della salute. La governance è certificata dall’adozione del Modello 231/2001 con specifico Codice Etico e piattaforma Whistleblowing".
C'è qualche novità che avete sviluppato nel corso di quest'ultimo anno o
"Stiamo lavorando quotidianamente alla ricerca di nuovi contatti che ci permettano di diversificare il parco clienti e crescere in settori in cui non lavoravamo in passato"
soluzioni in serbo per il futuro?
"Nel corso del 2024 ci siamo concentrati sul tema cybersecurity adottando una soluzione di storage completa che garantisce non solo prestazioni elevate, ma anche un’adeguata protezione e resilienza in caso di attacchi informatici. Per il prossimo anno stiamo valutando la certificazione ISO 27001 volta a tutelare la sicurezza informatica. Questa certificazione non solo
aiuta a instaurare un rapporto di fiducia con i clienti, ma è anche una richiesta necessaria a operare in settori altamente regolamentati come quelli in cui si muovono alcuni di loro".
Quali sono le prospettive dell'azienda per il prossimo anno?
"Pur essendo sempre focalizzati nel proseguire l’affermarsi in Italia, punteremo anche a un’espansione in Europa al fine di rafforzare la presenza internazionale".
Cardinali Holding Spa, il Gruppo della famiglia Cardinali fondato nel 2000, ha pubblicato il Report di Sostenibilità 2023 delle controllate CPC Inox, centro servizi per l’acciaio Inox, e AD Tubi Inossidabili, azienda italiana leader nella produzione di tubi saldati acquisita nel giugno 2023.
Con questo Sustainability Report, Cardinali Holding afferma i propri valori di affidabilità, centralità del personale e innovazione coniugate a un approccio a tutto tondo di sostenibilità ambientale, energetica e sociale. Proprio a cominciare dalla governance, la holding ha confermato il ruolo di Sustainability Manager di CPC Inox e ha creato un ruolo ad hoc per AD Tubi Inossidabili, al fine di coordinare al meglio le proprie
attività sostenibili in un rapporto sinergico di confronto e miglioramento dei propri obiettivi.
Per CPC Inox prosegue l’impegno intrapreso l’anno scorso con il primo report di sostenibilità dell’azienda, caratterizzato da un’analisi di materialità volta a identificare e valutare le tematiche ESG prioritarie, con obiettivi primari di salute e sicurezza sul lavoro, sicurezza e qualità del prodotto, gestione energetica, circolarità dei rifiuti, gestione della catena di fornitura, innovazione, diversità, inclusione e pari opportunità e lotta ai cambiamenti climatici.
Nel 2023 l’azienda ha rinnovato i suoi impegni con misure di efficientamento energetico per consolidare la transizione verso un’economia a basse emissioni di gas serra, tra cui l’efficienREPORT DI SOSTENIBILITÀ
AMPLIAMENTO DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE
tamento termico e idrico della sede di Basiano e l’allacciamento di impianti fotovoltaici per le sedi di Basiano e Gessare, oltre all’installazione di un impianto di domotica per ottimizzare la gestione energetica. Queste iniziative hanno consentito a CPC Inox una netta diminuzione dell’intensità emissiva di CO2 equivalente per ogni Ton di prodotto, che è passata dai 22,83 kg del 2022 agli appena 10,44 kg del 2023 (Calcolo effettuato considerando il totale delle emissioni Scope 1 + Scope 2 Market-based). Oltre all’efficientamento interno, CPC Inox ha inoltre investito ulteriormente in una supply chain sempre più sostenibile, rivolgendosi a fornitori qualificati secondo classifiche di indicatori ESG. Continui sono anche gli
investimenti in attività di R&S e innovazione, fra cui i progetti di posa di HydraToZero, innovativo sistema di tubature idriche in acciaio inox pensato per ridurre sensibilmente gli sprechi idrici, garantire una migliore qualità dell’acqua e una più rapida manutenzione. Anche l'acquisita AD Tubi Inossidabili partecipa al Report di Sostenibilità di Cardinali Holding.
Rivogas, affiliata di Air Liquide specializzata in gas e materiali di saldatura con una presen -
za capillare in Piemonte, ha finalizzato l'acquisizione del ramo d'azienda Gas Industriali della torinese Gas&Plus. Questa operazione consolida la posizione di Rivogas nell'area torinese, ampliando la rete di distribuzione nella regione e rafforzandone la leadership nell’area Nord Ovest d’Italia. Nata a Casale Monferrato (Alessandria) nel 1963, Rivogas è entrata a far parte del network di affiliate di Air Liquide nel 2020 ed ha festeggiato lo scorso anno i
60 anni di attività: una storia di successo che ha visto l’azienda espandersi, con l’apertura delle sedi di Moncalieri (Torino) e Mondovì (Cuneo) ed ampliare costantemente la capacità di distribuzione e la prossimità ai clienti sul territorio piemontese. "Siamo contenti per questa nuova integrazione che ci consente di accrescere ulteriormente la nostra competitività nell’offerta di gas, materiali e servizi per il settore della saldatura (Metal fab e Cutting &
Welding) in Piemonte, all'alba della nuova rinascita industriale della Regione che vedrà nel prossimo futuro protagonisti settori come l'Automotive di nuova generazione, l'Aerospazio e le tecnologie avanzate come la produzione di semiconduttori", spiega Paolo Secco, amministratore delegato e direttore generale di Rivogas. "Ringrazio il Gruppo Air Liquide per averci creduto ed ancora una volta supportato nel nostro percorso di crescita”.
Transizione 5.0"
Secondo il sondaggio di Anima Confindustria, per il secondo semestre 2024 circa il 40% delle imprese del settore prevede una contrazione del fatturato. Ora si punta a rafforzare la competitività.
Anima, che nel nostro paese dà lavoro a 222.000 persone. Ci sono poi fattori di criticità endogeni – prosegue Almici – come la carenza di piani strutturali a livello nazionale a sostegno delle imprese, che lamentano anche una diffusa difficoltà nel reperire manodopera specializzata. La meccanica oggi necessita di un rafforzamento delle politiche industriali volte a sostenere le imprese, soprattutto quelle medio-piccole che costituiscono la gran parte del comparto. Per questo il nostro impegno ora è finalizzato ad accompagnare le imprese per sfruttare appieno le potenzialità del Piano Transizione 5.0 che, malgrado la complessità delle procedure e la ristretta tempistica, è la misura che può rinnovare la fiducia negli investimenti e aiutare le aziende a rafforzare la propria competitività e riprendere il trend di crescita". TENDENZE
Lieve calo del fatturato e portafoglio ordini in peggioramento. È il quadro di un’industria meccanica in sofferenza quello che emerge dal sondaggio periodico diffuso da Anima Confindustria tra le mille aziende associate. In linea con la tendenza già evidenziata prima dell’estate, per il secondo semestre del 2024 l’andamento negativo della manifattura sembra non dare segni di miglioramento, con il 37,5% delle aziende associate ad Anima che vede una diminuzione delle vendite. Per un’azienda su cinque, il calo del fatturato supererà il 5% rispetto al secondo semestre dello scorso anno. Meno di un’impresa su tre riesce a crescere nella seconda metà dell’anno. Uno scenario che si riflette nei
dati relativi al portafoglio ordini. Secondo il sondaggio, nel corso del secondo semestre 2024 meno di un terzo delle aziende prevede ordinativi in crescita, mentre il 45% delle imprese meccaniche registra una contrazione degli ordinativi rispetto al secondo semestre 2023.
"A pesare sull’attività delle imprese è il generale rallentamento che ormai da tempo sta interessando l’economia globale, soprattutto nei termini della forte incertezza che blocca gli investimenti" commenta il presidente di Anima, Pietro Almici. "Ma incidono anche le criticità dovute ai conflitti internazionali e alla frenata di economie importanti per il
mercato italiano, come la Germania. Una stagnazione, alimentata dai conflitti in corso, che sta dando ripercussioni sui mercati di molti paesi europei, e che desta preoccupazione quando a rallentare è un settore fondamentale per l’economia italiana come l’industria meccanica rappresentata da
Materiali Lavorati:
• Acciaio Inox 304/316/303/307
• Inconel628, Alloy, Monel
• Acciai comuni da costruzione;
• Acciai speciali;
• Acciai automatici e leghe leggere;
• Materiali plastici.
Lavorazioni eseguite:
• Tornitura da barra fino a Ф65
• Tornitura di ripresa fino a Ф 180
• Fresatura 4/5 assi fino a 800x400x300
• Produzione ingranaggi e dentatura
• Piccoli assemblaggi di precisione
Settori di sbocco:
• Aeronautico e navale
• Costruttori di macchine/impianti
• Elettromeccanico
• Illuminotecnica
• Raccorderia speciale o ad alta pressione
• Settore Petrolchimico
• Valvole e piccoli gruppi premontati
• Ruote dentate e ingranaggi
• Medicale
• Settore alimentare
REPORT
Secondo i dati di Unioncamere Lombardia, l'export lombardo ha registrato risultati positivi nel secondo trimestre 2024, anche se la crescita è frenata dalla debolezza della domanda mondiale, che colpisce anche il settore manifatturiero.
Secondo il report annuale di Unioncamere Lombardia, nel secondo trimestre 2024 l’export lombardo è tornato a crescere rispetto a quello precedente (+4,1%). Questa svolta positiva riporta il valore dell’export sul livello massimo raggiunto di oltre 41,9 miliardi di euro, con un debole recupero su base annua (+0,1%), risultato però frenato dal perdurare della debolezza della domanda mondiale e dal generalizzato calo della produzione industriale. Sostengono principalmente il risultato regionale l’export di computer e apparecchi elettronici (+6,1% tendenziale), sostanze e prodotti chimici (+5,5%), prodotti alimentari (+6,9%) e mezzi di trasporto (+3,9%).
In contrazione significativa, invece, i prodotti tessili, abbigliamento e pelli (-8,8%), l’aggregato degli altri prodotti (-5,0%), i metalli di base e prodotti in metallo (-3,9%) e gli articoli farmaceutici (-2,4%). Meno significativa la contrazione per gomma e materie plastiche (-1,9%) e macchinari ed apparecchi (-0,3%) che poco influiscono sul dato complessivo.
GLI SCAMBI CON L'ESTERO
I risultati per area geografica mostrano una contrazione del valore dell’export verso i paesi UE (-0,3%) e una crescita verso i paesi extra-
UE (+0,4%). Considerando i singoli paesi pesano i risultati negativi in UE di Germania (-1,7%), Francia (-4,0%), Irlanda (-35,9%), Belgio (-9,4%) e Austria (-9,7%) a cui si aggiungono la svolta negativa dei paesi asiatici (Cina -9,4%, Giappone -14,8% e Corea del sud -20,6%). I maggiori contributi positivi proven-
gono invece da Spagna (+7,9%) e Polonia (6,0%) tra i paesi UE, e da Arabia Saudita (+22,2%) ed Emirati Arabi Uniti (+17,4%) tra i paesi extra UE.
Il dettaglio territoriale mostra una perfetta contrapposizione con 6 provincie con segno positivo e 6 con segno negativo. Registrano con-
trazioni tendenziali: Varese (-4,8%), Milano (-2,1%), Bergamo (-1,6%), Brescia (-1,2%), Lecco (-0,5%) e Cremona (-0,3%). In crescita l’export di: Lodi (+17,6%), Monza e Brianza (+9,9%), Sondrio (+2,5%), Pavia (+2,3%), Como (+0,6%) e Mantova (+0,5%).
Gli scambi con l’estero della Lombardia registrano una svolta congiunturale positiva nel secondo trimestre (+4,1% rispetto al trimestre precedente). Il valore dell’export sale così a poco più di 41,9 miliardi, in linea con il risultato dello scorso anno, con un contenuto incremento tendenziale (+0,1%). Anche le importazioni registrano un incremento congiunturale (+3,0%), superando i 44,5 miliardi di euro. Queste dinamiche migliorano il deficit rispetto allo scorso trimestre, ora a -2,6 miliardi di euro.
LA MANIFATTURA LOMBARDA NEL
SECONDO TRIMESTRE 2024
Segna il passo il comparto manifatturiero lombardo nel secondo trimestre 2024. A causa della perdurante debolezza della domanda sia interna (+0,4% rispetto al trimestre precedente) che estera (-0,3%) tutti gli indicatori risultano in leggera flessione: la produzione segna un -0,7% congiunturale per l’industria e +0,1% per l’artigianato (domanda interna -0,2%, estera +0,7) e il fatturato fa registrare +0,2% per il l’industria ma rimane stazionario per l’artigianato. L’assenza di significativi segnali di rafforzamento dell’attività industriale a livello globale insieme alla mancata accelerazione nella riduzione dell’inflazione e dei tassi d’interesse, influenzano le aspettative dell’industria lombarda, dove il clima per il prossimo trimestre è caratterizzato
da grande incertezza. Se la maggior parte degli imprenditori prevede stabilità dei livelli, tra i restanti prevalgono le attese pessimistiche con saldi significativamente negativi per fatturato e domanda interna. I costi dell’energia sono ancora segnalati tra i maggiori fattori di incertezza, mentre c’è attesa di una progressiva riduzione dei tassi di interesse e di un calo dei costi delle materie prime, fattori che potrebbero favorire una ripresa più vigorosa. La tendenza della produzione industriale resta negativa, registrando un -1,2% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. La produzione artigiana invece rimane al livello di un anno fa, e la variazione tendenziale è nulla.
L'ANDAMENTO DEI SETTORI
A fronte di settori in crescita sensibile come chimica (+3,8%), gomma-plastica (+2,7) e carta-stampa (+2,3%) che ora beneficiano della riduzione dei costi energetici, e minerali non metalliferi (+2,6%) ancora trainati dall’edilizia, in forte contrazione i comparti: pelli-calzature (-11,2%) e tessile (-11,1%). A questi ultimi si associano settori in contrazione più
Variazioni tendenziali salvo diversa indicazione
moderata ma comunque significativa: mezzi di trasporto (-3,7%), manifatturiere varie (-3,5%), siderurgia (-2,6%), meccanica (-2,0%), abbigliamento (-1,6%) e legno-mobilio (-1,0%). La crescita dei prezzi si è assestata, ma le piccole imprese e gli artigiani in particolare, lamentano ancora incrementi sensibili sia per le materie prime (+17,3% tendenziale) che per i prodotti finiti (+12,1%).
Variazioni tendenziali trimestre T2 anno 2024
IN CRESCITA E TASSO DI USCITE IN DIMINUZIONE Positivo l’andamento dell’occupazione sia per l’industria che per l’artigianato. Nonostante la frenata dell’attività produttiva, l’occupazione nell’industria lombarda continua ad aumentare, si legge dal report. Nel secondo trimestre, il tasso di uscita si riduce lievemente rispetto ai trimestri passati; e si ridimensiona parzialmente anche il tasso di ingresso. Il saldo tra le due curve resta quindi in territorio positivo, ma risulta leggermente inferiore rispetto a quello del primo trimestre. Nella prima parte del 2024 nel comparto industriale lombardo si osserva un incremento nel ricorso alla cassa integrazione, sia in termini di quota sul monte ore complessivo (che raggiunge l’1,6% nel secondo trimestre), che considerando la quota di imprese che vi fa ricorso (11,9%). Tra i settori più colpiti, le difficoltà più consistenti si osservano per il settore tessile, e per quello delle calzature, seguiti da alimentari, siderurgia, e mezzi di trasporto.
Johannes Bornmueller è il nuovo Senior Director for HR, Legal & Compliance di NSK, uno dei maggiori produttori mondiali di tecnologie di Motion and Control. Con oltre 20 anni di esperienza, Bornmueller ha ricoperto in precedenza posizioni senior in ambito HR presso aziende tecnologiche internazionali in settori fra cui automotive e chimico. Avvocato di professione, la sua nomina mette in risalto la “compliance” come uno dei quattro valori chiave di NSK, insieme a sicurezza, qualità e ambiente.
Per NSK la conformità va oltre il rispetto delle leggi e dei regolamenti: si tratta di agire nel rispetto di regole interne, norme sociali e filosofia aziendale, in modo sincero e corretto.
Inoltre, conformità significa guadagnare fiducia e contribuire allo sviluppo economico e sociale in tutto il mondo. Bornmueller lavorerà in stretta collaborazione con i colleghi di Europa, Giappone e Americhe ricoprendo un ruolo internazionale. Si tratta di un contesto familiare per
chi si è formato in Germania ma ha lavorato molti anni all’estero. “I diversi modi in cui persone di culture diverse affrontano e risolvono problemi è un fattore di arricchimento ed è utile per trovare soluzioni migliori," afferma Bornmueller. "Trattare i problemi in modo efficiente è ciò che alimenta la mia motivazione. In un mondo che cambia velocemente, un’organizzazione deve sempre adattarsi per restare al passo. L’industria manifatturiera in Europa è molto innovativa: evoluzione e miglioramento sono diventati la norma. L’obiettivo di qualsiasi cambiamento è che le cose migliorino. E io vorrei riprodurre questa etica anche nell’ambito HR”.
Bornmueller sta già abbracciando la cultura aziendale di NSK, concentrandosi su una serie di temi specifici, fra cui la sicurezza psicologica. "NSK con la sua cultura giapponese, può avere voce in capitolo quando si parla di rilevanza e scopo", conclude Bornmueller. "L’approccio al cambiamento e al miglioramento nella cultura giapponese è graduale: avanzare a piccoli passi ma non fermarsi mai. NSK è impegnata nello sviluppo di soluzioni che creano valore per il miglioramento della società globale. Spero di poter dare un contributo importante a questa filosofia”.
Johannes Bornmueller, NSK Senior Director for HR, Legal & Compliance
DI FORZA/COPPIA
Bota Systems, azienda all’avanguardia nella produzione di sensori di forza/coppia multiasse, ha aperto il suo Customer Experience Center presso il Connect Manufacturing Innovation Hub di Heidenhain a Fremont, in California. Il centro ospiterà l’intero portfolio di sensori di forza/coppia di Bota Systems e un robot Mecademic impegnato nella dimostrazione di applicazioni all’avanguardia che
coinvolgono i sensori. I visitatori potranno sperimentare in prima persona come i sensori permettono di ottimizzare le prestazioni dei robot in un’ampia gamma di scenari tipici del mondo industriale.
Organizzato su una superficie di 12.000 m² a Fremont, nel cuore della Silicon Valley, il Connect Manufacturing Innovation Hub di Heidenhain è stato inaugurato
all’inizio di quest’anno come spazio dedicato alla valorizzazione delle collaborazioni e al progresso delle tecnologie di controllo assi. Heidenhain Corporation facilita il coinvolgimento di partner OEI/OEM nella realizzazione di progetti di collaborazione negli spazi dimostrativi situati nella San Francisco Bay Area. Un’ulteriore espansione dell'infrastruttura del Connect Hub è prevista presso la sede Heidenhain di Schaumburg, in Illinois, all’inizio del 2025.
“Bota Systems rappresenta il tipo di azienda innovativa e proiettata verso il futuro con cui siamo entusiasti di collaborare al Connect Hub", commenta David Doyle, Presidente e CEO di Heidenhain Corporation. "I loro sensori di forza/coppia migliorano il
senso del tatto dei robot laddove un controllo preciso della forza è importante”.
“Siamo lieti di collaborare con Heidenhain, una delle aziende esperte nel campo dell’automazione e della robotica, e siamo fiduciosi che questa partnership avrà occasione di svilupparsi in modo significativo”, ha dichiarato Klajd Lika, CEO e co-fondatore di Bota Systems. I sensori di forza/ coppia sono componenti fondamentali nella robotica in quanto misurano le forze e le coppie applicate alla loro superficie, consentendo ai robot di eseguire attività di interazione complesse con precisione e flessibilità. Questi sensori di feedback in tempo reale sono determinanti per migliorare la destrezza e la sicurezza dei robot.
Brugola OEB, azienda italiana multinazionale attiva nella produzione di viti per il settore automotive, annuncia la firma del pre-accordo per l'acquisizione del 30% delle quote di Fimeur Srl, società bresciana specializzata nei trattamenti di fosfatazione. Questa operazione rappresenta un importante passo strategico per entrambe le realtà, consolidando una collaborazione già solida e di lunga data. Fimeur Srl, infatti, è un partner importante di Brugola OEB da oltre 30 anni, fornendo rivestimenti superficiali di alta qualità per le viti e i prodotti speciali dell’azienda di Lissone. Con questa acquisizio-
ne, Brugola OEB intende sostenere l'espansione del business di Fimeur attraverso il potenziamento dell'area commerciale e investimenti significativi nelle nuove tecnologie, rafforzando ulteriormente la posizione competitiva di entrambe le aziende nel settore.
L’accordo segna il primo passo di una strategia più ampia da parte di Brugola OEB, successiva al riacquisto delle quote di minoranza e al ritorno del 100% della proprietà del gruppo alla famiglia Brugola, avvenuto lo scorso aprile. L’acquisizione del 30% di Fimeur sarà completata entro la fine di settembre, aprendo
così una nuova fase di crescita e innovazione per entrambe le aziende.
"Siamo felici di aver siglato questo pre-accordo per l'acquisizione del 30% di Fimeur Srl, un partner con cui condividiamo una solida collaborazione da oltre tre decenni”, dichiara Jody Brugola, presidente Brugola OEB. “Questa operazione rappresenta non solo un passo strategico per entrambe le aziende, ma è anche particolarmente significativa per noi, essendo la prima dopo il riacquisto del 100% delle quote di Brugola OEB, ritornate interamente alla nostra famiglia. Il nostro impegno è di investire
nel futuro, rafforzando il posizionamento competitivo attraverso l'espansione del business e l'adozione di tecnologie all'avanguardia. Siamo fiduciosi che questa sinergia ci permetterà di affrontare le sfide future con rinnovato slancio e successo".
DATI DI MERCATO
Nonostante la crescita degli ordini di macchine utensili e il successo di 34.BI-MU, le aziende del settore procedono a ritmi differenti. Per questo UCIMU chiede un maggiore sostegno alla manifattura italiana a partire dalla semplificazione della misura di Transizione 5.0.
Nel terzo trimestre 2024, l’indice degli ordini di macchine utensili elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMUSistemi per Produrre, torna di segno positivo registrando un incremento del 7,9% rispetto al periodo lugliosettembre 2023. Il valore assoluto dell’indice si è attestato a 52,7 (base 100 nel 2021).
Gli ordini raccolti oltreconfine sono risultati in crescita del 10,7%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il valore assoluto dell’indice si è attestato a 94,4. Sul fronte interno, gli ordini hanno segnato un incremento del 4,3%, rispetto al terzo trimestre del 2023, per un valore assoluto di 13,7.
"Il ritorno al segno positivo dell’indice ordini dopo sei rilevazioni consecutive di calo è una notizia da accogliere con favore perché, di fatto, interrompe un trend che accompagnava il settore da troppo tempo”, ha dichiarato Riccardo Rosa, presidente UCIMU.
“Nonostante ciò, la situazione resta complicata per almeno due ragioni", ha spiegato Riccardo Rosa. "Anzitutto perché 'il segno più' è frutto del confronto con uno dei trimestri caratterizzati dalla raccolta ordini più debole di sempre: il periodo luglio-
settembre 2023, in termini assoluti, risulta di poco superiore a quello dello stesso trimestre del 2020, anno flagellato dalla pandemia. È dunque chiaro che ci muoviamo su un livello ancora decisamente basso. In secondo luogo, perché, osservando il dettaglio del risultato di questo trimestre, appare una netta spaccatura tra l’andamento del comparto delle macchine lavoranti con tecnologie per la deformazione e lavorazione della lamiera e quello delle macchine per l’asportazione di truciolo”.
“Credo sia la prima volta – ha continuato il presidente di UCIMU – che proponiamo una considerazione con questo livello di dettaglio (anche tecnico) ma, in effetti, mai come oggi, risulta evidente che il settore
rappresentato da UCIMU si muove a due velocità. Da una parte le aziende della deformazione che riescono a lavorare su tanti mercati e soprattutto ad intercettare la domanda espressa da settori profondamente diversi tra loro. Dall’altro quelle dell’asportazione alle prese con problemi di contesto particolarmente complicati. Tra le ragioni della grande difficoltà che il comparto dell’asportazione sta incontrando vi sono certamente la forte competizione estera, asiatica prima di tutto, e poi la grande incognita dell’automotive che ha paralizzato gli investimenti in nuove tecnologie di produzione come, tra l’altro, dimostra la crisi che sta vivendo l’intera economia tedesca”.
“Anche in ragione di ciò, crediamo sia fondamentale che le nostre autorità di governo continuino a sottolineare sui tavoli internazionali, e in particolare in Europa, la necessità di sviluppare politiche a sostegno della transizione industriale determinata dal cambio di rotta del settore che più di ogni altro ha trainato lo sviluppo economico e sociale del Vecchio Continente, vale a dire l’automotive. Occorre pensare a strumenti che possano accompagnare la riorganizzazione della manifattura europea affinché, pur nel rispetto dei criteri della green manufacturing, possa continuare a garantire attività e lavoro nei paesi dell’Unione, elementi fondamentali, insieme alla salvaguardia dell’ambiente, per il benessere della popolazione”.
“Bene l’auto elettrica, come ha ricordato il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, in Assemblea di Assolombarda ma – ha aggiunto Riccardo Rosa –perché non pensare anche ad un più ampio range di tecnologie che correttamente mixate rendano realmente sostenibile il nuovo modello di mobilità? Credo che un’apertura su questo punto potrebbe certamente ridare slancio all’intera filiera”.
“Con l’auspicio che i nostri rappresentanti in Europa intervengano su questo punto, al mini -
stro Adolfo Urso ribadiamo la necessità, nell’immediato, di poter disporre della semplificazione della misura di Transizione 5.0 affinché essa possa dispiegare i suoi effetti sostenendo i nuovi investimenti in tecnologie in grado di assicurare risparmio energetico”, ha concluso il presidente di UCIMU. “Infine, al di là della contingenza gli imprenditori si aspettano che il Governo avvii subito un tavolo di dialogo, che coinvolga i rappresentanti di settore, sulle misure di politica industriale che dovranno accompagnare la manifattura italiana dal 2025 in poi perché, alla fine dell’anno prossimo, si chiudono sia Transizione 4.0 che 5.0. Non manca tanto, dobbiamo attivarci fin d’ora se vogliamo sostenere, anche nel prossimo futuro, il processo di sviluppo e incremento della competitività della nostra industria”.
34.BI-MU: UN'EDIZIONE ALL'INSEGNA DELL'AUTOMAZIONE
Si è chiusa sabato 12 ottobre, 34.BI-MU, biennale internazionale dedicata all’industria costruttrice di macchine utensili, robot,
automazione, digital e additive manufacturing e subfornitura, in scena a fieramilano Rho da mercoledì 9 ottobre. Organizzata da EFIM-Ente Fiere Italiane Macchine, e promossa da UCIMU-Sistemi per produrre l'evento ha presentato il meglio della produzione internazionale di settore, espressione dell’offerta delle oltre 750 imprese, l’8,5% in più di quelle registrate per l’edizione del 2022, su una superficie totale di 65.000 metri quadrati.
Il 37% delle aziende presenti era di provenienza estera. Sono risultati circa 35.000 gli operatori professionali presenti nei 4 giorni di mostra. Di questi il 5% era straniero, da 62 paesi. Le nazionalità maggiormente rappresentate sono risultate: Germania, Svizzera, Francia, Spagna, Slovenia per l’Europa; Usa e Brasile per le Americhe; Cina, Corea del Sud, Giappone, Taiwan, Turchia per l’Asia. Tra i visitatori stranieri erano anche gli 80 operatori, per lo più utilizzatori a cui si sono aggiunti alcuni giornalisti, provenienti da 16 paesi.
Anche 4.000 studenti hanno partecipato a BI-MU attraverso visite
Riccardo Rosa (UCIMU): "Osservando il dettaglio del risultato di questo trimestre, appare una netta spaccatura tra l’andamento del comparto delle macchine lavoranti con tecnologie per la deformazione e lavorazione della lamiera e quello delle macchine per l’asportazione di truciolo"
libere e guidate, affidate a 55 giovani tutor studenti degli ITS. Oltre agli studenti delle scuole superiori, per la prima volta, la manifestazione ha aperto le sue porte anche gli alunni delle scuole medie, momento cruciale per la decisione del percorso formativo da intraprendere dopo la “scuola dell’obbligo”. Tutti i ragazzi sono stati accolti nell’area Robotgames dove hanno avuto luogo le iniziative del progetto speciale Education & Job, pensato per favorire il dialogo tra mondo della scuola e industria di settore e per attrarre talenti. Il matching tra domanda e offerta di lavoro è stato realizzato da Randstad che ha proposto anche momenti di orientamento al lavoro e attività di light self assestment gamificato. Vera attrazione dell’area è stato il nuovo concorso di automazione e robotica, Robotgames, per gli
studenti delle scuole superiori, promosso da UCIMU Academy, attraverso Fondazione UCIMU, e realizzato da EFIM con il supporto di Fondazione Fiera Milano. Sono stati oltre una ottantina gli appuntamenti, a cura di organizzatori ed espositori, la gran parte dei quali si sono tenuti nell’Arena BI-MUpiù, promossa da Fondazione UCIMU con il supporto di Regione Lombardia, la sponsorizzazione di Banca Generali e il partrocinio di TM. Di particolare interesse è stata la Giornata della Robotica che ha visto schierate tutte le principali organizzazioni in rappresentanza del segmento, da IFR a SIRI, da I-RIM a AIxIA, chiamati, insieme ad UCIMU, ad un confronto aperto sulle potenzialità di sviluppo e di applicazione delle nuove tecnologie in tutti i mercati.
Proprio per queste sue iniziative
rivolte ai giovani e all'innovazione 34.BI-MU ha ottenuto la Certificazione ICIM ISO 20121: 2013 che attesta che la manifestazione è evento sostenibile, organizzato secondo i principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Sono 6 le tesi premiate da Fondazione UCIMU nell’ambito della 48esima edizione dell’iniziativa Premi UCIMU per le miglior tesi di laurea dedicate all’industria italiana della macchina utensile. La cerimonia di consegna degli attestati dei premi si è svolta nel contesto di 34.BI-MU. L’evento è stato presieduto da Riccardo Rosa, presidente di Fondazione UCIMU e di UCIMU-Sistemi per proodurre, e da Alfredo Mariotti, direttore generale dell’associazione.
Per la categoria “Fabbrica Digitale - applicazioni delle tecnologie dell’informazione, dell’intelligenza artificiale, dell’interfacciamento/collaborazione uomo-macchina e della sicurezza informatica per la digitalizzazione del settore della macchina utensile e del manifatturiero meccanico”: Bianca Grieco, Politecnico di Milano, facoltà di Ingegneria, relatore professore Andrea Maria Zanchettin, vince il premio di laurea magistrale “Decision making in HRC combining offline path planning and machine learning methods”.
Per la categoria “Macchine utensili, robotica e sistemi produttivi - ricerca e innovazione nei materiali, macchine e processi e nei sistemi di progettazione, produzione e controllo, con particolare riferimento alla digitalizzazione del settore della macchina utensile e del manifatturiero meccanico”: Luca Beretta, Politecnico di Milano, facoltà di Ingegneria, relatore professore Paolo Rocco, vince il premio di laurea magi -
strale “Object grasp and manipulation planning with a dual arm robot”.
Per la categoria “Sostenibilità (economica, sociale e ambientale) - gestione, organizzazione e comunicazione nel settore della macchina utensile e del manifatturiero meccanico”: Miriana Mundo, Università Politecnica delle Marche, facoltà di Ingegneria, relatore professore Michele Germani, vince il premio di laurea magistrale “Metodo e strumento semplificato a supporto dell'analisi ambientale nel contesto industriale”.
Tre i premiati per la categoria “Oremi speciali per l’impatto aziendale”: Fabio Bonarota, Politecnico di Milano, facoltà di Ingegneria, relatore professore Marco Luigi Giuseppe Grasso, in collaborazione con Camozzi Group, vince il premio di laurea magistrale “An artificial intelligence based in-situ quality monitoring methodology for large-scale Additive Manufacturing”.
Tancredi Terranova, Politecnico di Milano, facoltà di Ingegneria, relatore professore Paolo Rocco, in collaborazione con Ficep, vince il premio di laurea magistrale “Adapted FMECA for Prognostics and Health Management of a unit machine”.
Elia Buscarini, Politecnico di Mila -
sottolineare come l’ingegno e la professionalità di imprenditori e dipendenti contribuiscono in modo decisivo all’avanzamento dell’intero sistema manifatturiero italiano.
Maurizio Ballabio, in 40 anni di servizio in Rosa Ermando ha ricoperto differenti ruoli di sempre maggiore responsabilità.
Claudio Merlo, da oltre 30 anni nel campo delle macchine utensili, è oggi a capo della Graziano Tortona, azienda – appartenente al grande gruppo DMG MORI Tortona.
no, facoltà di Ingegneria, relatore professore Paolo Albertelli, in collaborazione con Pama, vince il premio di laurea magistrale “Chatter stability analysis of boring process equipped with tuned mass damper through linear time periodic dynamics”.
MAESTRO DELLA MECCANICA
2024
4 i premiati, nel corso di 34.BIMU, alla quindicesima edizione "Maestro della meccanica".
L’iniziativa Maestro della Meccanica è istituita da UCIMU-Sistemi per produrre, attraverso la Fondazione UCIMU, e patrocinata da Tecnologie Meccaniche, per
Dante Speroni, che ci ha lasciato nel 2018, ed è il fondatore della Speroni Spa. Nata nel 1963, l’azienda è cresciuta nel tempo fino a divenire un punto di riferimento assoluto nei sistemi di preregistrazione e misura degli utensili.
Fernando Zoni il quale ha ricoperto diversi ruoli dirigenziali all’interno di UCIMU-Sistemi per produrre. In particolare, dal 1987 al 1993, in qualità di direttore generale di Italian M3T.
L'appuntamento con 35.BI-MU sarà a ottobre 2026. In questa occasione la fiera festeggerà, insieme a espositori e a tutti gli operatori, i suoi 70 anni. Le date della manifestazione saranno presto comunicate.
Per la prima volta BI-MU ha ospitato, oltre agli studenti delle scuole superiori, anche gli alunni delle scuole medie: momento cruciale per la decisione del percorso formativo da intraprendere dopo la “scuola dell’obbligo"
Il provvedimento si rinnova e si amplia con la sezione dedicata alla capitalizzazione. Non solo, la misura si arricchisce di molte agevolazioni destinate a Beni 4.0 e investimenti green: concetti ormai imprescindibili per le aziende più innovative.
La misura Nuova Sabatini è un’agevolazione messa in atto dal governo italiano per sostenere le piccole e medie imprese (PMI) nell’acquisto o nel leasing di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali e tecnologie digitali. È uno strumento pensato per facilitare l'accesso al credito, aiutando le imprese a innovare e potenziare le proprie capacità produttive. L'agevolazione sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
La "Nuova Sabatini Capitalizzazione" è, invece, una specifica misura all’interno della Nuova Sabatini pensata per sostenere le piccole e medie imprese che intendono rafforzare la propria struttura patrimoniale. A differenza della misura tradizionale, che si concentra sull’acquisto di beni strumentali (macchinari, attrezzature e tecnologie), la Sezione Capitalizzazione si propone di aiutare le PMI a consolidare la loro base di capitale, migliorando così la solidità finanziaria e rendendole più resilienti.
A CHI SI RIVOLGE
Possono beneficiare della misura Nuova Sabatini le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda rispettino determinati requisiti. L’agevolazione Beni strumentali ("Nuova Sabatini Capitalizzazione") è invece rivolta alle micro,
piccole e medie imprese che, oltre a rispettare determinati requisiti, alla data di presentazione della domanda: sono costituite in forma di società di capitali; sono impegnate in un processo di capitalizzazione; non annoverano tra gli amministratori o i soci persone condannate con sentenza
La Nuova Sabatini prevede un supporto dedicato per l'acquisto di beni 4.0 con l’obiettivo di favorire la digitalizzazione e l’automazione delle piccole e medie imprese italiane
definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta. Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie e assicurative.
I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, ossia a spese classificabili nell'attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità); a software e tecnologie digitali. Non sono invece ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.
Deve essere garantita l'autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito. Inoltre, ci deve essere una correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa.
LE AGEVOLAZIONI
Le agevolazioni consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti all’Addendum alla convenzione tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A., di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero rapportato agli interessi su questi finanziamenti.
L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing). Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” (istituito dall’art. 2, comma 100, lettera a, della legge n. 662/96) fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere: di durata non superiore a 5 anni; di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro; interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
COME FUNZIONA
Il funzionamento della Nuova Sabatini si basa su alcuni passaggi fondamentali, che coinvolgono sia le imprese che vogliono accedere ai fondi sia le banche o gli intermediari finanziari che erogano il finanziamento. Di seguito i principali passaggi. Presentazione della Domanda: la PMI interessata deve presentare la domanda per il contributo alla banca o all'intermediario finanziario scelto, che deve essere tra quelli aderenti alla Nuova Sabatini. La domanda deve contenere tutte le informazioni necessarie sull'impresa e sul progetto di investimento, compresi i dettagli
sui beni strumentali che si intende acquistare.
Valutazione e Concessione del Finanziamento: la banca o l'intermediario finanziario valuta la richiesta di finanziamento. Se l'esito è positivo, concede il finanziamento, che può variare tra un minimo di 20.000 euro e un massimo di 4 milioni di euro per ogni impresa. Il finanziamento deve avere una durata massima di 5 anni, compreso l'eventuale periodo di preammortamento. Approvazione del Contributo dal Ministero: una volta concesso il finanziamento, la banca o l'intermediario finanziario trasmette al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) la documentazione necessaria. Il MIMIT verifica che l'investimento sia conforme ai requisiti della Nuova Sabatini e approva il contributo in conto interessi.
Erogazione del Contributo: il contributo statale viene calcolato come una percentuale sugli interessi relativi al finanziamento. La percentuale dipende dal tipo di beni acquistati: Beni strumentali tradizionali (contributo in conto interessi standard); Beni 4.0 - tecnologie avanzate e digitali - (contributo maggiorato per incoraggiare l'innovazione tecnologica).
Il contributo viene erogato dal Ministero direttamente all'impresa in rate annuali, in proporzione alla durata del finanziamento.
Investimento nei Beni Strumentali: una volta ricevuto il finanziamento, l’impresa può procedere con l’acquisto o il leasing dei beni strumentali (macchinari, impianti, attrezzature) necessari per il proprio progetto. L’impresa deve rispettare i tempi e i criteri stabiliti dal finanziamento, dimostrando l’effettiva realizzazione dell’investimento.
Monitoraggio e Rendicontazione: l’impresa beneficiaria deve rendicontare periodicamente l’uso dei fondi ricevuti e garantire la trasparenza sull’acquisto e l’utilizzo dei beni finanziati. Il Ministero può effettuare verifiche per assicurarsi che i fondi siano stati usati in modo conforme agli obiettivi dichiarati.
La Nuova Sabatini prevede un supporto dedicato per l'acquisto di beni 4.0, ovvero tecnologie avanzate che rientrano nel paradigma dell'Industria 4.0. Questo tipo di investimento è incentivato con contributi maggiorati rispetto ai beni tradizionali, con l’obiettivo di favorire la digitalizzazione e l’automazione delle
La misura supporta anche gli investimenti green delle PMI, con agevolazioni dedicate per favorire la transizione ecologica e l’adozione di tecnologie sostenibili
piccole e medie imprese italiane, rendendole più competitive e innovative. I beni 4.0 includono una serie di tecnologie abilitanti (chiamate anche "KET" o Key Enabling Technologies) che permettono alle imprese di migliorare la propria efficienza, la qualità della produzione e la capacità di adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato. Tra i beni rientrano: Macchinari e sistemi di automazione, robotica avanzata, Internet of Things (IoT), Big Data e Analytics, Stampa 3D, Realtà aumentata e virtuale, Cybersecurity. Il processo per ottenere il contributo sui beni 4.0 prevede passaggi simili a quelli descritti per la Nuova Sabatini, ma con alcune differenze specifiche per incentivare questi investimenti innovativi.
La Nuova Sabatini prevede anche un supporto specifico per gli investimenti green delle PMI, con agevolazioni dedicate per favorire la transizione ecologica e l’adozione di tecnologie sostenibili. Questo aspetto è stato introdotto per stimolare le imprese italiane a ridurre il loro impatto ambientale e adottare pratiche
più rispettose dell’ecosistema. Per gli investimenti che contribuiscono a migliorare la sostenibilità ambientale, la Nuova Sabatini offre un contributo Maggiorato per Progetti Green: come per gli investimenti in tecnologie 4.0, anche gli investimenti green possono beneficiare di un contributo maggiorato rispetto al contributo standard. Questo permette alle imprese di ottenere una riduzione ancora più significativa sugli interessi del finanziamento.
È previsto, infine, il riconoscimento di un contributo in favore delle PMI, costituite in forma societaria, impegnate in processi di capitalizzazione, che realizzano un programma di investimento. Per queste operazioni l’agevolazione è concessa, alle PMI, nella forma di un contributo in conto impianti, il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo del:
• 5 % per le micro e piccole imprese;
• 3,575 %, per le medie imprese.
DAL 31 MARZO AL 4 APRILE 2025
Con oltre 80 espositori, la mostra speciale 5G and Industrial Wireless Arena figura tra le iniziative di maggior successo di Hannover Messe che si terrà dal 31 marzo al 4 aprile 2025 ad Hannover, in Germania. I tre partner VDMA (Associazione tedesca dell’industria meccanica e impiantistica), ZVEI (Associazione tedesca dell’industria elettrotecnica ed elettronica) e Deutsche Messe continueranno pertanto a collaborare anche in occasione di Hannover Messe 2025. VDMA sarà rappresentata dal gruppo di lavoro che si occupa di Comunicazione Wireless per i Macchinari (WCM) e ZVEI dalla 5G Alliance for Connected Industries and Automation (5G-ACIA), mentre Deutsche Messe metterà a disposizione il suo 5G Smart Venue come rete di campo per il progetto.
“Il prossimo anno organizzere-
SteelFab
13 - 16 gennaio 2025
Dubai, Emirati Arabi Uniti www.steelfabme.com
IMTEX Forming 23 - 29 gennaio 2025 Bangalore, India www.imtex.in
Fornitore Offresi 13 - 15 febbraio 2025 Como www.fornitoreoffresi.com
mo la 5G and Wireless Arena per la terza volta, forti di una storia di successi: l’arena è ormai il maggiore evento di questo genere in Europa e continuerà a crescere”, spiega Thomas Möller, Senior Project Director presso Deutsche Messe. “Momento centrale dell’iniziativa sarà ancora una volta il forum, dove si discuterà tra l’altro delle molte diverse applicazioni potenziali in ambito
industriale”.
“La 5G and Industrial Wireless Arena di Hannover Messe è una piattaforma unica nel suo genere, che offre l’eccellente opportunità di valutare gli ultimissimi sviluppi dell’ecosistema industriale 5G attraverso dimostrazioni dal vivo, conferenze di specialisti e confronto diretto con le maggiori aziende del settore. Siamo lieti di dare un seguito
Mecspe 5 - 7 marzo 2025 Bologna www.mecspe.com
Hannover Messe 31 marzo - 4 aprile 2025 Hannover, Germania www.hannovermesse.de/en
Formnext 8 - 10 aprile 2025 Chicago, Illinois www.formnextchicago.com
Lamiera 3 - 6 maggio 2025 Milano www.lamiera.net/it/
Control Struggart 6 - 9 maggio 2025 Stoccarda, Germania www.control-messe.de/en
AutoPromotec 21 - 24 maggio 2025 Bologna www.autopromotec.com/it
con i nostri partner a questo riuscito evento congiunto e di continuare ad ampliarlo”, dice Nadine Petermann, responsabile di 5G-ACIA.
“La connettività ha un ruolo centrale nella trasformazione digitale e sostenibile dell’industria”, afferma Miriam Solera, Managing Director del gruppo di lavoro WCM di VDMA. “Il grande interesse che abbiamo riscosso nel 2024 ha fatto della 5G and Industrial Wireless Arena un hub di riferimento per l’innovazione nella comunicazione industriale senza fili. Anche nel 2025 cercheremo di riunire sul posto gli esperti più all’avanguardia e di presentare soluzioni mirate e affidabili per l’industria. Riteniamo che non si possa pensare alla trasformazione digitale senza prendere in considerazione le tecnologie per la comunicazione wireless”.
Fabtech 2025 8 - 11 settembre 2025 Chicago, USA www.fabtechexpo.com
EMO Hannover 22 - 26 settembre 2025
Hannover, Germania www.emo-hannover.com
EuroBlech 20 - 23 ottobre 2026 Hannover, Germania www.euroblech.com
CONFINDUSTRIA VENETO EST
Nasce la Fondazione CVE Collabora, che vuole essere il veicolo per tutte le iniziative che rispondono alle criticità sociali e culturali del territorio, dove la formazione e l'educazione svolgono un ruolo cruciale.
Confindustria Veneto Est ha annunciato a Palazzo Giacomelli di Treviso la nascita di «Fondazione CVE Collabora», tra le prime Fondazioni in Italia promosse da una associazione territoriale di Confindustria, con lo scopo di ideare e sostenere progetti volti a favorire l’inclusione sociale, lavorativa ed economica, nonché la valorizzazione della cultura d’impresa.
Viviamo un momento storico caratterizzato da un declino demografico strutturale, denatalità e invecchiamento della popolazione, fragilità crescenti in alcune fasce della società, sia tra i giovani sia nella fascia di maturità e terza età, un mercato del lavoro in rapida evoluzione, fabbisogni occupazionali insoddisfatti e immigrazione. Tutto ciò ha creato nuovi bisogni, con una doppia valenza di urgenza e di opportunità per il tessuto economico e sociale, verso i quali negli ultimi anni l’attenzione delle imprese è cresciuta in modo significativo. In questo contesto, la Fondazione sarà il veicolo di Confindustria Veneto Est per realizzare tutte le iniziative che rispondano, a vario titolo, alle criticità sociali e culturali che il territorio deve affrontare, con possibilità di operare anche a livello nazionale ed internazionale.
Al centro delle prime iniziative ci saranno dunque l’educazione e la formazione, elementi ritenuti cruciali
per lo sviluppo del capitale umano e l’inclusione sociale; e poi il lavoro per favorire l’occupazione e monitorare le esigenze delle imprese del territorio e la casa, proseguendo lungo il solco tracciato nell’ultima
Assemblea e dall’accordo siglato con la Regione del Veneto proprio per lavorare assieme, tra l’altro, alla creazione di soluzioni abitative a costi sostenibili per i lavoratori, giovani famiglie o collaboratori provenienti dall’estero.
UN "LABORATORIO INCLUSIVO"
"È un onore per me presentare questa Fondazione frutto dell’impegno e della visione di questa Associazione", ha dichiarato Leopoldo Destro,
Presidente di Confindustria Veneto Est. "La presiederò per qualche mese, per poi passare il testimone al Presidente che mi subentrerà, nella consapevolezza che questo strumento potrà essere determinante
per affrontare assieme le sfide del domani. Al centro dell’operato della Fondazione ci saranno, infatti, tutte quelle sfide contemporanee che coinvolgono non solo le imprese, ma anche la comunità e le famiglie, fulcro della crescita economica e sociale del nostro territorio. Questo progetto che abbiamo a lungo studiato e condiviso ci permetterà non solo di raccogliere e mettere a frutto la generosità dei nostri associati ma anche quella di tutti coloro che, credendo nella bontà dei nostri progetti, vorranno dare il loro contributo per realizzarli. La Fondazione non vuole essere solo uno strumento operativo, ma un laboratorio dove creare veri e propri progetti di inclusione sociale partendo dal sostegno alle persone e ai loro bisogni. Lo faremo coinvolgendo le associazioni, come la Comunità di Sant’Egidio, che operano sui nostri territori e a livello nazionale, nonché mettendo a fattor comune la nostra capacità di fare rete con le imprese e le istituzioni per rispondere, assieme, alle sfide sociali ed economiche più urgenti, offrendo soluzioni concrete per costruire un futuro più inclusivo e solidale".
Il Presidente Destro, ha infine ringraziato il Prefetto di Treviso Angelo Sidoti, presente alla presentazione della Fondazione, la Responsabile della Comunità di Sant’Egidio per il Veneto Alessandra Coin che vi ha
preso parte, insieme al Vicepresidente Vicario dell’Associazione, Alberto Zanatta.
Fondazione CVE Collabora sarà immediatamente operativa per promuovere le attività e i progetti definiti dal suo Consiglio di Amministrazione con programmazione anche pluriennale, attraverso collaborazioni con enti pubblici e privati, istituti e associazioni. Potrà raccogliere fondi e gestire risorse per finanziare iniziative concrete, avviare collaborazioni con altre Fondazioni e soggetti correlati, nonché realizzare attività di studio, promozione e divulgazione. Con lo stesso spirito la Fondazione potrà raccogliere fondi anche da soggetti privati, presentando progetti e proposte che potranno essere sostenuti anche da singole imprese che diventeranno così cofinanziatori di progetti in ambito ESG perfettamente rendicontabili. Tutti gli incarichi operativi e gestionali della Fondazione saranno svolti a titolo gratuito e saranno espressione della governance di Confindustria Veneto Est. Unico incarico esterno sarà per il controllo di gestione, affidato ad un soggetto indipendente a garanzia della massima trasparenza.
La Fondazione, per Statuto, ha sede
a Treviso e può contare inizialmente sulle risorse raccolte grazie alla generosità degli associati nella charity dinner dell’Assemblea 2023.
FIRST”
Il primo progetto di Fondazione Collabora è "People First", un programma in partnership tra le società di formazione di Confindustria Veneto Est (Fòrema, UNIS&F, Punto Confindustria) e la Comunità di Sant’Egidio che pone al centro le persone, in particolare quelle appartenenti a categorie più vulnerabili, motivate ad entrare, o ritornare, nel mondo del lavoro. “People First” si rivolgerà in primis a giovani NEET, donne e lavoratori stranieri consentendo loro di formarsi e riqualificare le loro professionalità riuscendo così a far incontrare domanda e offerta di lavoro. La Comunità di Sant’Egidio, con cui Confindustria Veneto Est collabora da tempo, porterà nel progetto la sua presenza a fianco dei più fragili, con la preziosa sua esperienza dei corridoi umanitari e la loro complessa gestione operativa e amministrativa, che hanno consentito di far giungere in modo regolare in Italia e nel Veneto lavoratori e famiglie di origine extracomunitaria, che potranno così, attraverso la formazione e il lavoro, inserirsi nella comunità locale.
Al centro delle prime iniziative della fondazione CVE Collabora ci saranno l’educazione e la formazione, elementi ritenuti cruciali per lo sviluppo del capitale umano e l’inclusione sociale
LOGISTICA E MANUFACTURING
Per rispondere allo shortage di risorse umane FasThink investe sulla formazione: un tema cruciale, dato che l'Industria 5.0 porta con sé anche un cambiamento sostanziale delle competenze richieste ai lavoratori.
Con l’attivazione del Piano Transizione 5.0, che prevede il sostegno alla trasformazione digitale ed energetica delle imprese, si è nuovamente accesa l’attenzione sull’importanza strategica della formazione nel comparto produttivo e industriale italiano. Se l’Industria 4.0 ha avuto come punto cardine l’automazione e l’interconnessione tra le macchine, con l’avvento del 5.0 siamo vedendo il focus spostarsi sulla collaborazione uomo-robot, che va a completare e ampliare i concetti della quarta rivoluzione industriale con un approccio umanocentrico. Il passaggio all’Industria 5.0 richiede un cambiamento sostanziale nelle competenze e nella formazione dei lavoratori per affrontare le nuove sfide e sfruttare le opportunità offerte da questa rivoluzione, in un momento tuttavia dove queste competenze scar -
seggiano.
Ne ha parlato in un'intervista Marco Marella, General Manager di FasThink, system integrator specializzato in tecnologie e soluzioni innovative per il miglioramento dei processi nella logistica e nel manufacturing,che ha risposto a qualche domanda su questo tema approfondendo il punto di vista di una realtà italiana fortemente incentrata sull’innovazione.
Il cosiddetto shortage di risorse umane con competenze è una realtà purtroppo consolidata. Secondo voi è una situazione destinata a peggiorare oppure è possibile fare qualcosa per attenuare/ mitigare questo scenario di difficoltà?
"I motivi di questa situazione sono vari e partono da lontano. Poi, nel periodo post pandemico, si sono senz’altro accentuati. Gli
indicatori di mercato, oltre a quanto vediamo nel corso della nostra attività che ci consente di operare sui diversi mercati industriali, ci fanno pensare a una stabilità della situazione ma non a un miglioramento in generale nel breve-medio periodo. La situazione è abbastanza fluida e in prima istanza ritengo che ogni azienda dovrebbe, innanzitutto, investire nella formazione e fidelizzazione del proprio personale, consolidando il concetto di impresa attorno a una unica vision che rende ogni azienda un unicum irripetibile e un bene di cui essere orgogliosamente parte, senza distinzioni di qualifica o professione".
Vi sono pochi tecnici disponibili con seniority e competenze specialistiche e spesso questi vengono contesi fra aziende. Come si comporta un’azienda come la vostra?
"La nostra esperienza ci indirizza a investire sul nostro personale specializzato favorendo un rapporto di collaborazione diretto e flessibile che porti vantaggi reciproci e bilanciati tra dipendente e azienda. L’investimento sui giovani per una piccola/ media azienda può rivelarsi un effort non sempre ripagato perché quando il giovane talento è ‘maturo’ potrebbe decidere di fare nuove esperienze altrove. Ma i giovani sono il nostro futuro, fanno
parte del challenge di qualsiasi impresa e dobbiamo supportarli con coraggio e tanta attenzione. Nel nostro ambito di mercato e per il tipo di clientela di alto livello che affianchiamo, soprattutto nelle attività di sviluppo software, non abbiamo alternative se non investire su tecnici già formati. Impieghiamo però tecnici junior nelle attività di back office e di Ricerca e Sviluppo. C'è poi la fidelizzazione che passa, doverosamente, attraverso un piano di incentivi formulato su obiettivi condivisi e la disponibilità da parte della azienda di incontrare, dove è possibile, le richieste del dipendente contribuendo a migliorarne la qualità della vita, per lui e la propria famiglia".
Gli sviluppi più interessanti nell’ambito dell’additive manufacturing riguardano i materiali, che sono gli elementi in grado di conferire caratteristiche uniche ai manufatti: robustezza, leggerezza, qualità superficiale. Con oltre 20 anni di esperienza nel settore della stampa 3D, Prosilas, service e manufacturing consultant italiano con sede a Civitanova Marche e operativo su scala globale, è consapevole delle esigenze primarie dei suoi clienti e lavora per offrire le migliori soluzioni. Un’ulteriore spinta in questa direzione è stata impressa all’azienda dal suo ingresso nel 2021 nel gruppo internazionale Prototal, il più grande gruppo euroADDITIVE MANUFACTURING
peo attivo nella lavorazione dei polimeri.
Tra i tanti vantaggi offerti dalla stampa 3D, uno dei più apprezzati è sicuramente l’utilizzo dell’esatta quantità di materiale necessaria a ottenere il risultato voluto. Così, si ottiene un significativo alleggerimento dei particolari, una caratteristica conferita dalla metodologia di design per additive manufacturing (DfAM) e ricercata ormai in ogni settore produttivo. Con l’introduzione del nuovo Hyper-light Carbon, a base di Poliammide PA12 caricata con fibra di carbonio, Prosilas offre ora un materiale che eccelle sotto tutti i punti di vista: resistenza elevata, rapporto peso/
prestazioni ottimale, qualità superficiale elevata. Quando si parla di leggerezza di un materiale la chiave è la sua densità: Hyper-light Carbon si attesta a 0,82 g/ cm3, un valore molto basso e adatto ad applicazioni leggere o che richiedono il galleggiamento. Questa leggerezza, peraltro, non va a discapito
della robustezza: con una resistenza alla trazione di 50 MPa, superiore a quella di materiali come il Pa2200, Hyper-light Carbon si candida a pieno titolo a rispondere alle necessità di applicazioni estreme come l’aeronautico, la nautica, il motorsport e la costruzione di attrezzature sportive professionali.
Roboze ha sviluppato SlizeR, un software proprietario di slicing, pensato per sfruttare al massimo le potenzialità delle proprie tecnologie additive. Questo nuovo software è parte integrante della strategia Roboze per ottimizzare la produzione dei propri clienti, migliorando significativamente le prestazioni, l’efficienza e la qualità delle parti realizzate. Con il lancio di SlizeR, Roboze introduce il motto Your Production Power, un chiaro richiamo alla capacità del software di potenziare la produzione e dare nuovo impulso alla competitività delle aziende.
SlizeR introduce funzionalità innovative che permettono
di automatizzare operazioni, ridurre i tempi di conversione e migliorare la qualità dei componenti stampati.
Tra i principali vantaggi:
• Velocizzazione dal progetto 3D a R-code (G-code): SlizeR riduce drasticamente i tempi di preparazione del lavoro di stampa, permettendo di passare dal modello 3D a R-code in modo più rapido ed efficiente.
• Aumento della ripetibilità dei sistemi: la gestione ottimizzata dei parametri di stampa e i settaggi automatici garantiscono una maggiore coerenza tra le stampe in serie, rendendo il processo ancora più affidabile e ripetibile, riducendo al minimo
le variazioni da una produzione all’altra.
• Parametri di stampa ottimizzati con approccio data-driven: grazie a un avanzato approccio basato sui dati, SlizeR regola automaticamente i parametri di stampa.
• Miglioramento delle prestazioni della parte prodotta: le traiettorie di stampa ottimizzate riducono i difetti interni, migliorando le prestazioni meccaniche e la qualità complessiva delle parti realizzate.
• Controllo avanzato del materiale: strumenti migliorati permettono una gestione più accurata dei materiali, ottimizzando i costi di stampa, riducendo gli
sprechi e garantendo una previsione precisa dei materiali necessari per il job.
• Interfaccia grafica moderna e intuitiva: slizeR introduce una nuova interfaccia utente, moderna e intuitiva, progettata per facilitare il controllo del processo di stampa anche a utenti con poca esperienza.
• Evoluzione continua insieme alla tecnologia Roboze: slizeR è concepito per evolversi in sinergia con le innovazioni delle tecnologie Roboze, adattandosi costantemente a nuovi materiali e funzionalità delle macchine, permettendo agli utenti di massimizzare sempre il potenziale produttivo delle soluzioni Roboze.
Seco ha introdotto due nuovi inserti di fresatura con rompi-truciolo che riducono le sollecitazioni sulla macchina e sull'utensile da taglio per una maggiore stabilità del processo di fresatura. Gli inserti con rompitruciolo Turbo 12 e 18 per gli utensili da taglio Turbo, disponibili in cinque qualità per frese a spallamento retto ed elicoidali, riducono significativa-
mente le vibrazioni e le sollecitazioni sui dispositivi di produzione. Gli inserti con rompi-truciolo Turbo 12 e 18 hanno scanalature su entrambi i taglienti per ridurre al minimo le dimensioni dei trucioli e la forza di taglio senza ridurre i parametri e la profondità di taglio. Riducendo le dimensioni dei trucioli, le officine riducono il rischio di intasamento truciolo, migliorando la sicurezza dei processi e consentono lavorazioni più efficaci di sedi profonde. I Product Manager Magnus Engdahl e Michael Davies lavorano insieme e dirigono il team che ha sviluppato gli inserti.
"Gli inserti di fresatura con rompi-
truciolo Turbo 12 e 18 si applicano a vari materiali e applicazioni di lavorazione", ha affermato Engdahl.
"La versatilità degli inserti li rende adatti a un'ampia gamma di segmenti industriali e materiali da lavorare, offrendo ai clienti un'elevata flessibilità", ha aggiunto Davies.
Le parti difficili da raggiungere possono essere un problema anche combinando le macchine e gli utensili più robusti per via delle lunghe sporgenze. Gli inserti con rompi-truciolo Seco superano queste sfide grazie all'evacuazione efficace dei trucioli dalle sedi profonde per un migliore flusso
dei trucioli. Inoltre, gli inserti con rompi-truciolo Turbo 12 e 18 riducono le vibrazioni comunemente associate alle applicazioni con lunghe sporgenze, garantendo una maggiore durata dell'utensile e migliori finiture superficiali. Grazie alla loro stabilità e alla capacità di ridurre le forze di taglio, gli inserti con rompi-truciolo Turbo 12 e 18 offrono alle officine la sicurezza e l'affidabilità dei processi necessarie per efficaci operazioni di lavorazione senza presidio. In questo modo, le officine possono aumentare la produttività riducendo al minimo le sollecitazioni sulla macchina e sull'utensile.
TRATTAMENTI TERMICI
Carbotempra è una azienda di trattamenti termici, con impianti di ultima generazione, dotata di laboratorio per prove metallurgiche e tecnologiche.
L’azienda è specializzata nella tempra di acciai per cuscinetti e speciali, nella cementazione gassosa e carbonitrurazione.
Laboratorio metallurgico
Cementazione
Carbonitrurazione
Tempra e rinvenimento
Sottoraffreddamento
Normalizzazione
Ricottura normale e in bianco
Sabbiatura
L’EVENTO
Organizzato da Hoffmann Group, il Safety Tour ha presentato le soluzioni più innovative in tema di sostenibilità e sicurezza sul lavoro: un requisito fondamentale sviluppato con il contributo delle aziende partner e adattato alle esigenze del singolo operatore.
di Eva De Vecchis e Alessandro Bignami
Si è tenuto a inizio ottobre, presso il Vittoria Bike Park di Brembate (Bergamo), la prima edizione del Safety Tour organizzato da Hoffmann Group, esperto europeo nella fornitura di utensili di alta qualità, postazioni di lavoro e stoccaggio e DPI. Durante l'evento, al quale ha partecipato anche La Subfornitura, il Gruppo ha presentato le tendenze e le soluzioni più innovative nel settore della sicurezza, grazie alla partecipazione dei più importanti produttori italiani e internazionali. A colpire la platea le soluzioni di ecologia industriale e le protezioni antinfortunistiche su misura, fondamentali nella diffusione sempre maggiore della cultura della sicurezza aziendale. L’evento ha richiamato HSE Manager, RSPP, responsabili di produzione e imprenditori delle aziende italiane più evolute in materia di protezione della salute e della sicurezza sul lavoro. Ma Hoffmann Group non si limita a fornire i dispositivi di
I partecipanti al Safety Tour di Hoffmann Group durante l'intervento dell'apneista
Roberto Pelizzari
sicurezza necessari, diffonde anche informazioni e cerca di sensibilizzare sul tema. Con il supporto costante e di grande competenza dei suoi partner che, in questa occasione, la nostra rivista ha potuto conoscere da vicino, ovvero: Carvel Srl, Cotral Lab, Isatex Srlk, Univet Optical Technologies, Vertika Srl, The Master Lock Company. "Per Hoffmann è essenziale creare una cultura della sicurezza non solo per i propri clienti e potenziali clienti, ma anche per i concorrenti, perché il mercato deve crescere unito e consapevole, solo così è possibile lavorare meglio e in maniera attiva", ha spiegato Gabriele Frattini, Product Manager DPI di Hoffmann Italia, introducendo la giornata.
SICUREZZA PRIMA DI TUTTO
I visitatori hanno potuto conoscere e provare personalmente le soluzioni più innovative dei marchi presenti. Particolare interesse hanno suscitato i dispositivi di protezione individuale su misura, considerati ormai elemento imprescindibile per una sempre maggiore diffusione della cultura della sicurezza in azienda. Tra questi, gli otoprotettori presentati da Cotral Lab Italia, i quali, perfettamente modellati sul calco del condotto uditivo degli utilizzatori offrono un alto livello di comfort e, grazie alla disponibilità di vari filtri SNR, soddisfano le più svariate condizioni di rumore. Quindi, gli occhiali protettivi correttivi di Univet dotati di lenti graduate, che permettono anche a chi ha difetti visivi di lavorare in totale
sicurezza.
“Proprio come scegliamo calzature tecniche e comode per andare in montagna, allo stesso modo, sul luogo di lavoro, è fondamentale fornire ai dipendenti protezioni antinfortunistiche confortevoli, che permettano di lavorare in modo sereno", ha aggiunto Frattini.
"La direzione è esattamente quella dei dispositivi su misura, personalizzati in base alle esigenze proprie di ogni singolo utilizzatore. Le testimonianze dei responsabili della sicurezza che ho raccolto al Safety Tour rappresentano un’ulteriore conferma: le aziende italiane sono sempre più consapevoli del fatto che anche il comfort crea sicurezza”.
ECOLOGIA INDUSTRIALE
Sicurezza e sostenibilità hanno uno stretto legame, poiché attività produttive sempre più sostenibili favoriscono una maggiore protezione dell'ambiente e delle persone. Per questo, nel Safety Tour di Hoffmann Group, hanno trovato ampio spazio anche prodotti e soluzioni di ecologia industriale, come i sistemi di stoccaggio, armadi, container di sicurezza di Carvel, essenziali per stoccare olii e altri liquidi industriali in modo sicuro e a norma di legge, e la gamma
dei sistemi di sicurezza Lockout/ Tagout di Master Lock, in grado di assicurare che le macchine pericolose rimangano spente e non possano essere utilizzate prima del termine di eventuali manutenzioni o riparazioni, tutelando l’ambiente circostante da eventuali incidenti e la sicurezza degli operatori a contatto.
“A rendere possibile la sostenibilità nelle attività produttive sono le azioni concrete e la possibilità di realizzarle in modo semplice e rapido, senza impattare troppo sull’operatività dell’azienda. Per questo – ha sottolineato Frattini – abbiamo voluto far toccare con mano alcune delle soluzioni disponibili sul mercato. Non solo, grazie a un team dedicato, riusciamo a offrire anche consulenza tecnica e interdisciplinare ai nostri clienti per individuare soluzioni applicabili fin da subito nella loro realtà”.
Anche le soluzioni di abbigliamento personalizzato di Isatex hanno avuto grande successo presso i visitatori del Safety Tour, che hanno apprezzato qualità e varietà delle tecniche di applicazione del logo aziendale e colto gli importanti vantaggi in termini di rafforzamento della coesione interna e dell’immagine dell’azienda presso i clienti. Anche Vertika
è stata presente per illustrare come effettuare un corretto programma di fit test respiratorio, diventato obbligatorio.
Il servizio di Fit Test degli APVR di Hoffmann Group viene eseguito in loco sui dispositivi dei principali produttori
Garant – "Oggi, al di là dei costi, quando parliamo di industria tessile parliamo anche di ambiente: le rotte sono molto più lunghe perché bisogna circumnavigare l'Africa, non è sempre possibile percorrere il canale di Suez e, di conseguenza, tempi e consumi di carburante diventano altissimi”, ha detto il Product Manager DPI.
“Noi di Hoffmann abbiamo scelto invece di produrre il nostro brand Garant all'interno della Comunità Europea, questo per abbreviare la supply chain e per avere un impatto inferiore in termini di CO2. Entrando invece nel merito del dispositivo di protezione individuale personale, con il marchio Garant, siamo in grado di offrire un prodotto su misura a seconda delle diverse tipologie di piede e di calzata. Affinché le scarpe calzino perfettamente, sottoponiamo i piedi di ogni dipendente a una misurazione per poter stabilire, in modo esatto, la taglia e la
L'abbigliamento personalizzato Hoffmann Group
larghezza della pianta. In più, forniamo una consulenza specifica a chi necessita di solette particolari. In alternativa, possiamo spiegare come eseguire le misurazioni: realizzandole in modo autonomo è possibile risparmiare tempo qualora si volesse proporre la misurazione della calzata a tutti i dipendenti".
Vertika – In alcuni dispositivi, come i guanti, la protezione si vede immediatamente. Sulla respirazione, invece, il tipo di pericolo non è visivo. A questo proposito, la legge italiana ha introdotto ormai da qualche anno il fit test: un mezzo per verificare che il facciale del respiratore si adegui alle caratteristiche del volto di chi lo indossa, aderendo perfettamente. Perché ci sono tante tipologie di viso che devono essere rispettate. "Il fit test è un obbligo normativo, è entrato in vigore dal dicembre 2021 ma è ancora poco conosciuto e poco sensibilizzato, sebbene importantissimo", ha spiegato Sara Metelli, Responsabile dello sviluppo commerciale di Vertika. "Hoffmann, da questo punto di vista, è una realtà all'avanguardia e ha scelto Vertika perché noi ci occupiamo del servizio
a 360°: facciamo formazione e addestramento, eseguiamo il fit test e lasciamo una serie di documentazioni con prova fotografica dell'esecuzione. Il test viene effettuato sul singolo portatore e sul singolo dispositivo, quindi: se c'è un operatore che indossa più dispositivi, il test va fatto su più dispositivi". Master Lock – "Le procedure di Lockout/Tagout sono tra le procedure più importanti durante le operazioni di manutenzione, perché sono quelle procedure che, effettivamente, salvano la vita al manutentore", ha commentato Frattini. "Il manutentore è un lavoro rischiosissimo. In suo soccorso arrivano quindi le procedure di Lockout/Tagout, capaci di mettere in sicurez -
Otoprotettore su misura con connessione
Bluetooth 5.0 di Cotral Lab Italia
za e di bloccare tutte le fonti di energia durante le singole operazioni di manutenzione. Queste fonti di energia possono essere molteplici: idrauliche, elettriche, pneumatiche ecc. Con le procedure di Lockout/ Tagout di Master Lock, le aziende possono dare ordine alle loro manutenzioni, offrire sicurezza ai loro operatori e avere una durata maggiore anche degli impianti". Si tratta di prodotti che necessitano di un training da parte di personale formato per l'utilizzo, affinché non vengano visti come un'azione in più che l'operatore deve fare.
"Prodotti del genere ci consentono di garantire sicurezza agli accessi remoti, soprattutto in aziende chimiche o alimentari. Non solo, si tratta di prodotti adatti anche alla piccola azienda che deve effettuare una semplice manutenzione a una caldaia, evitando in questo modo il rischio di un infortunio o di un danneggiamento dell'impianto".
Hoffmann Group offre soluzioni complete e la consulenza dei propri esperti per la personalizzazione dell’abbigliamento da lavoro
Isatex – "Perché la personalizzazione degli indumenti è importante per un dispositivo di protezione individuale? Perché quando si indossa il logo della società nella quale si lavora o, addirittura, il proprio
nome, questo crea un senso di appartenenza nell'operatore: una sinergia tra l'azienda e il lavoratore che fa sì che quest'ultimo sia contento di ciò che indossa e, soprattutto, contribuisce al fatto che lo indossi", ha aggiunto nel corso del tour Gabriele Frattini.
Non solo, questo tipo di personalizzazioni possono essere effettuate anche sulle squadre di emergenza e aiutano così l'identificazione immediata delle persone”.
"Isatex si occupa di tutte le tipologie di personalizzazioni quali ricamo o stampa scelte a seconda del tessuto e del prodotto che ci troviamo davanti", spiega Filippo Antonello, CEO e fondatore di Isatex. "Ad esempio, il ricamo è più consigliato sui tessuti pesanti e rigidi, mentre su T-shirt, polo e prodotti più leggeri è consigliata la
stampa, anche perché si tratta di abiti che entrano in contatto diretto con la pelle e, di conseguenza, il ricamo sul retro può dar fastidio. Oltre a questo, c'è tutta la personalizzazione laser dedicata ai gadget o agli inserti in pelle".
Cotral – "Hoffmann ha scelto Cotral come partner perché aveva la necessità di affrontare il problema della personalizzazione dei prodotti per la protezione uditiva", ha spiegato Frattini. "Questo perché spesso le persone inseriscono l'auricolare nella maniera sbagliata, il che si traduce in un'assenza di protezione. Come per la respirazione, l'assenza di protezione uditiva provoca degli importanti danni a lungo termine. Il primo è l'ipoacusia. Ecco perché abbiamo capito che il modo migliore per ovviare questo problema era un dispositivo di protezione individuale per -
sonalizzato".
"Comodità, comunicazione, concentrazione, facilità d'utilizzo, igiene e risparmio: tutte queste qualità hanno reso gli otoprotettori su misura Cotral i dispositivi di protezione individuale contro il rumore più apprezzati dai lavoratori e dalle aziende", ha commentato Marco Diadema, responsabile Italia di Cotral. "Più efficaci e comodi rispetto a cuffie, inserti auricolari e tappi in gommapiuma. Le protezioni uditive su misura dispongono anche di un'ampia gamma di filtri per adattarsi a tutti i livelli sonori. Le protezioni uditive su misura, fabbricate grazie alla tecnologia 3D, sono una replica precisa delle impronte realizzate dal tecnico della prevenzione. Si adattano perfettamente alle orecchie di chi le indossa. Possono essere
Sentirsi sicuri “fino in fondo”: l'emozionante racconto del
Il Safety Tour di Hoffmann Group è stato anche l'occasione per ascoltare un ospite relatore d'eccezione, Roberto Pelizzari, l'apneista che ha stabilito ben sedici record mondiali nel suo palmarès. Con un racconto appassionante dei suoi esordi e un viaggio tra le sue più grandi imprese, Pelizzari ha ricordato la centralità della sicurezza nella disciplina dell’apnea. Leggenda italiana dell'apnea, Pelizzari partì da Busto Arsizio alla conquista dei fondali marini più profondi, sulle orme del grande Enzo Maiorca. Pelizzari ha emozionato il pubblico descrivendo le sue discese negli abissi (e risalite), che non sarebbero state possibili – ha sottolineato – senza la splendida squadra che lo ha accompagnato e protetto a costo di grandi sacrifici, affinché potesse concentrarsi sulla sua performance. "Prima di pensare a dove devi andare, devi pensare alla sicurezza", ha spiegato Pelizzari. "Sono sceso a quelle quote perché sapevo di essere sicuro, grazie alla squadra estremamente competente che mi ha assistito in ogni allenamento e gara e senza la quale non avrei
potuto raggiungere alcun risultato. Puoi scendere rilassato, consapevole di ciò che devi fare, concentrato sull’obiettivo perché sai che la tua sicurezza è garantita da una squadra di persone pronte a intervenire”. Un po’ quello che punta a fare Hoffmann Group: dare sicurezza affinché le aziende possano seguire la propria mission, fino in fondo.
indossate quotidianamente, indipendentemente dalla durata effettiva dell'esposizione al rumore".
In questo caso, oltre alla protezione personale si parla anche di sostenibilità. Cotral offre infatti su un inserto auricolare una garanzia di 6 anni, ma la durata del prodotto è ben superiore perché, a differenza di altri inserti presenti sul mercato, è un inserto rigido; perciò, facilmente pulibile e non viene abraso durante la pulizia. A questo proposito Cotral utilizza il CAPA-test per testare l'efficacia del prodotto. Sostenibilità, quindi, perché un operatore che cambia i suoi inserti auricolari almeno due volte al giorno genererebbe moltissimo rifiuto e perché, per produrre inserti a bassa durabilità, verrebbe emessa un'enorme quantità di scorie e di CO 2
Carvel – "Carvel è ormai nostro partner da diversi anni", ha affermato Frattini. "Ci siamo cercati perché avevamo l'esigenza di dare una soluzione ai nostri clienti delle aziende meccaniche. L'azienda meccanica di lavorazione del metallo utilizza, infatti, l'olio: uno dei prodotti più pericolosi per l'ambiente e per la falda. Nelle aziende dei nostri clienti core l'olio è sempre presente, eppure, andando a fare un'analisi, abbiamo scoperto che mancano i prodotti per assorbirlo e i prodotti per stoccarlo nella maniera giusta: un controsenso. Ecco perché entra in gioco la carpenteria industriale Carvel, capace di offrire soluzioni personalizzate grazie alla linea dedicata all’assorbenza per olii e idrocarburi. Si tratta di prodotti applicabili in tutti quegli spinosi casi dove si presentano fuoriuscite di olio,
lubrificanti, idrocarburi, vernici e solventi sia sul suolo che in acqua. Sono un alleato ideale per l’assorbenza in situazioni d’emergenza sia in ambienti di terra che marini".
Univet – "Univet è tra i maggiori produttori di occhiali in Italia, per la sicurezza sul lavoro e non solo", ha dichiarato Frattini. "Hoffmann ha attivato ormai da più di cinque anni una collaborazione locale per la gestione di occhiali personalizzati. Infatti, il 50% delle persone in età lavorativa, dai 40 ai 50 anni, porta occhiali da vista. Un occhiale neutro, quindi, senza gradazione e valido per tutte le persone sarebbe un occhiale che non protegge sul luogo di lavoro e, soprattutto, fa spendere dei soldi all'azienda e produce rifiuto in eccesso. Perciò, grazie a Univet, stiamo portando avanti una campagna di sensibilizzazione presso i nostri
clienti, per parlare dell'occhiale correttivo".
Si tratta, in conclusione, di un prodotto che ormai rasenta la perfezione. Univet è infatti in grado di fornire lenti monofocali, bifocali e progressive con trattamenti personalizzati in base al lavoro svolto da quell'operatore.
"Come dicevamo, ormai, quasi il 50% delle popolazioni porta un occhiale, perciò avere un dispositivo personalizzato senza dover portare un sovra occhiale è un vantaggio notevole, un comfort", ha spiegato Manuela Tadini, Product Specialist di Univet. "Questa soluzione è valida per vari difetti visivi e rispetta la graduazione indicata per quella persona: Univet realizza tutti i tipi di lenti, proprio come l'ottico, solo che, in più, ha un laboratorio specifico dove tutte le lenti sono marcate e certificate per l'ambiente lavorativo".
Gabriele Frattini (Hoffmann Group): “A rendere possibile la sostenibilità nelle attività produttive sono le azioni concrete e la possibilità di realizzarle in modo semplice e rapido, senza impattare troppo sull’operatività dell’azienda"
SOLUZIONI DI COLLEGAMENTO
Murrelektronik arricchisce il proprio portfolio di soluzioni con il nuovo connettore M12 dotato di tecnologia PushLock. L’obiettivo è quello di coniugare il concetto di collegamento rapido e semplice
CONNETTIVITÀ E SICUREZZA
realizzando un connettore innovativo. La tecnologia a molla Push-Lock è stata studiata per consentire una connessione robusta e affidabile, resistente a forti urti e vibrazioni, per qualsiasi tipologia di trasmissione, sia segnali che dati e alimentazione. Con il sistema Push-Lock collegare i connettori a cablare M12 è molto semplice poiché non è necessario alcun utensile. Infatti, il corpo connettore realizzato in materiale plastico ad alta resistenza è dotato di leve di contatto che consento -
no un agevole collegamento: i conduttori flessibili o con una sezione maggiore possono essere inseriti nell’alloggiamento e bloccati in modo semplice e sicuro aprendo e chiudendo le relative leve mentre nel caso di conduttori rigidi e/o dotati di puntalino è possibile un inserimento diretto senza apertura delle leve. Inoltre, le leve di contatto sono contrassegnate con colori e i singoli alloggiamenti dei conduttori numerati: con questo sistema sia l’assegnazione che l’identificazione di
ogni singolo cavo è molto semplificata così come gli errori di cablaggio che possono essere ridotti in modo considerevole. Analogamente agli altri sistemi Murrelektronik di connessione, anche i connettori Push-Lock sono disponibili in varie configurazioni: A, D o L-Code, con attacco diritto o a 90°, a 4 o 5 poli, in versione schermata o non schermata. Il sistema Push-Lock è in grado di connettere cavi con sezioni che partono da 0,08 (con puntalino) fino a 2,5 mm2 (senza puntalino).
WEG, azienda esperta nella produzione di motori, convertitori di frequenza e riduttori, ha ampliato la gamma integrata WEGmotion Drives per proporre un nuovo convertitore CA/CC che migliora la connettività, le prestazioni e la sicurezza. Il TPD500 si integra perfettamente nei sistemi fieldbus basati su Ethernet, consentendo il controllo a distanza e la connettività Wi-Fi. Il convertitore è ideale per molteplici applicazioni, tra cui i sollevamenti industriali, la lavorazione dei metalli, le funivie, i banchi prova, la lavorazione della plastica e della gomma, il controllo degli elettromagneti, gli ascensori per miniere, i parchi divertimento e i processi di elettrolisi. Il TPD500 combina la piena compatibilità con il suo pre -
decessore con prestazioni migliorate grazie alla maggiore accuratezza, precisione e risoluzione nel controllo di corrente e velocità. Queste caratteristiche rendono il convertitore ideale per i retrofit e le nuove installazioni.
Il TPD500 è compatibile con i protocolli di comunicazione più diffusi, tra cui Profinet, Ethernet-IP, Modbus TCP ed Ethercat. Il convertitore comunica perfettamente con i dispositivi esterni tramite la connessione wireless Wi-Fi o l’accesso remoto tramite un IOT gateway.
Le opzioni di installazione flessibili e la facilità d’uso consentono un’installazione rapida e agevole in molteplici applicazioni industriali. Gli utenti possono sviluppare applicazioni personalizzate
per il controllo delle macchine grazie a WEG DriveLogic, l’ambiente di programmazione di WEG, basato sullo standard IEC 61131-1. Un keypad di programmazione intuitivo con schermo LCD consente agli utenti di accedere a numerosi parametri e variabili. Il keypad può essere posizionato sul convertitore o sulla porta dell’armadio elettrico, a seconda delle esigenze applicative. Gli utenti possono accedere a menu e parametri in locale o da remoto tramite il software di configurazione WEG DriveLabs. WEG DriveLabs consente una rapida configurazione di più convertitori di frequenza in parallelo. Nel corso dell’anno sarà disponibile una versione su APP di questo strumento, WEG DriveTouch, che porte -
rà l’intuitività e la semplicità d’uso a un livello ancora superiore anche da mobile e tablet. Un’altra caratteristica fondamentale del TPD500 è rappresentata dalle funzioni di sicurezza integrate, tra cui STO (Safe Torque Off) e SBC (Safe Brake Control).
ASSISTENZA TECNICA
Un giunto rotante è un componente soggetto a usura. Per questo Johnson-Fluiten fornisce al cliente la possibilità di scegliere interventi in chiave autonoma o fullservice per ottimizzare i tempi che questo dedica alla manutenzione.
Per quanto un giunto rotante possa essere robusto e affidabile è fisiologico che, con l’utilizzo alcune sue parti, si usurino. Si può però pretendere che il giunto duri a lungo e che le parti soggette a usura si possano sostituire facilmente, rapidamente e senza contraccolpi per l’attività produttiva.
Johnson-Fluiten, azienda esperta nella progettazione e produzione di giunti rotanti per l’industria, offre una combinazione di kit di ricambio e servizi di supporto tali da garantire ai clienti che il tempo e le energie dedicate alla manutenzione vengano praticamente azzerati.
Ne ha parlato in un’intervista Marco Golla, direttore commerciale dell’azienda, di descriverci le caratteristiche dei kit e dei servizi.
Quali sono i principali ricambi che offrite per i giunti rotanti?
"In realtà la nostra proposta è più articolata rispetto a una pur ampia gamma di ricambi: infatti forniamo ai clienti la scelta fra due processi di manutenzione, in chiave autonoma o full-service.
Nel primo caso i clienti possono ordinarci un kit e procedere da soli con la manutenzione del giunto: i clienti che utilizzano i nostri giunti rotanti R-RH, ad esempio, che possono essere mantenuti senza che sia necessario smontarli, trovano conveniente questa soluzione; il cliente si occupa in
Ricambi, tenute in grafite
autonomia del montaggio dei componenti che, con i nostri kit, è molto semplice. Grazie alla spedizione in un giorno dei kit per i prodotti disponibili a catalogo, questa soluzione garantisce al cliente tempi di inattività minimi e continuità operativa. I kit sono apprezzati dagli utilizzatori finali che possono così operare in libertà senza che occorra far intervenire il reparto di manutenzione del costruttore della macchina, un intervento che risulterebbe probabilmente più lungo e costoso rispetto alla semplice manutenzione del giunto. Questa opzione è molto apprezzata dai clienti che utilizzano i nostri giunti rotanti dotati dell’esclusivo sistema di montaggio Quick Replacement Design (QRD), una tecnologia che permette di intervenire sul giunto in
pochi minuti e rimontarlo altrettanto rapidamente, senza smontarlo dalla macchina. Qualora il cliente preferisca l’opzione full-service invece, può rispedirci il giunto e riceverlo nel giro di poco tempo completamente revisionato e rimesso a nuovo. Quest'ultima è l’opzione preferita dai
costruttori di macchine, che in questo modo si assicurano un intervento a regola d’arte e possono confidare nel fatto che il cliente finale non avrà alcun bisogno di richiamarli per la manutenzione di quel giunto".
Perché è fondamentale utilizzare ricambi originali Johnson-Fluiten?
"Nessun’altra azienda fornisce i kit di ricambio per i nostri giunti rotanti o per i giunti del brand Kadant per le applicazioni a vapore. La nostra costante innovazione rende i giunti rotanti sempre all'avanguardia, si riflette anche nei ricambi, realizzati con i migliori materiali e con la massima attenzione agli standard di qualità".
Può descrivere i componenti inclusi nei kit di ricambio per la tenuta meccanica? Quali materiali vengono utilizzati e in che modo questi materiali garantiscono prestazioni ottimali?
"Offriamo ricambi diversi per le varie tipologie di giunti rotanti: i componenti inclusi nei kit cambiano a seconda del giunto; per i giunti rotanti R e RH, componenti versatili adatti a quasi tutti i settori e generalmente utilizzati per gestire acqua e olio nel riscaldamento dei cilindri, forniamo kit di tenute meccaniche e kit di cuscinetti.
Nei giunti R e RH, composti da una parte statica e una rotante, le tenute sono le parti soggette a maggior usura: per questo il nostro kit comprende un anello rotante e la relativa guarnizione, un anello statico, sempre con guarnizione, e le molle. Anche se sono le tenute meccaniche a usurarsi più rapidamente, dopo qualche anno di utilizzo continuativo può essere necessario sostituire anche i cuscinetti. Ancorché i cuscinetti adatti a questi giunti siano disponibili in commercio, la comodità del nostro kit sta nel fatto che i cuscinetti sono, dai nostri tecnici, ingrassati a vita con un lubrificante resistente alle alte temperature.
Per i nostri giunti rotanti Z forniamo un kit che comprende guide, tenuta, molla ed eventualmente rotore. Per i giunti rotanti multipassaggio e per i giunti a vapore prodotti da Kadant, i nostri kit comprendono guarnizioni per le tenute fra i passaggi in PTFE (Teflon) “caricato”, che rispetto al PTFE puro garantisce una maggior resistenza e durata.
In generale la selezione di tutti i materiali che compongono i nostri ricambi, dal Teflon alla grafite, dai polimeri ai lubrificanti, non è mai basata sull’economicità o sulla reperibilità: ci assicuriamo che la composizione e le prestazioni siano tali da rispettare gli standard di tutte le industrie dove operano le aziende nostre clienti, come ad esempio l’FDA per i settori alimentare e farmaceutico".
Ricambi cuscinetti a sfera ingrassati a vita, bronzo e silicio
Offrite programmi di manutenzione preventiva o servizi aggiuntivi per supportare l’uso dei nostri ricambi?
"Con alcuni dei nostri clienti di maggiori dimensioni, abbiamo accordi di manutenzione preventiva: in questo caso il cliente riceve a intervalli regolari prospetti dettagliati dei materiali che occorrono per una manutenzione a prova di guasto. Spesso però è l’ottimo rapporto che ci lega ai nostri clienti storici a svolgere empiricamente la funzione di un programma di manutenzione preventiva: in occasione delle nostre visite di cortesia presso il cliente verifichiamo la consistenza dei ricambi in magazzino e suggeriamo le tempistiche per i prossimi interventi di manutenzione. In alcuni casi poi i nostri giunti consentono una sorta di manutenzione quasi-predittiva: diversi modelli infatti hanno indicatori visivi di usura che, analizzati da un occhio esperto, permettono di capire se c’è il rischio che a breve si verifichi un guasto".
kit rotore e tenuta
Marco Golla (Johnson-Fluiten): "La selezione di tutti i materiali che compongono i nostri ricambi non è mai basata sull’economicità o sulla reperibilità: ci assicuriamo che la composizione e le prestazioni siano tali da rispettare gli standard di tutte le industrie"
Il modulo di comunicazione igus monitora in tempo reale le condizioni di impianti e macchinari nell’industria manifatturiera: in questo modo l'azienda può fermare il macchinario prima che un difetto meccanico porti a costosi danni.
Ottimizzare i processi operativi e ridurre al minimo i fermi macchina: questo è l'obiettivo dell’innovativo modulo di comunicazione iComm Box igus che permette di integrare i sensori di monitoraggio i.Sense nel servizio superwise. In questo modo, gli algoritmi intelligenti offrono un'analisi dettagliata dello stato delle macchine e dei sistemi collegati, mentre il pannello di controllo superwise fornisce agli utenti informazioni in tempo reale sulla necessità di eventuali interventi.
Fermare tempestivamente un macchinario prima che un difetto meccanico porti a danni rilevanti in termini di costi: è ciò che
accade quando la tecnologia supporta l'occhio umano nelle attività di monitoraggio. Con questo obiettivo, igus offre da diversi anni i sensori intelligenti della serie i.Sense, che consentono di verificare in tempo reale le condizioni dei componenti igus in movimento come catene portacavi, cavi, guide lineari, cuscinetti a strisciamento, snodi sferici e ralle. In caso di anomalia, i sensori inviano immediatamente un messaggio o innescano l’arresto automatico del sistema per evitare costosi danni agli impianti.
Tutti i rapporti vengono salvati nel portale igus i.Cee per successive analisi a scopi diagno -
stici. Inoltre, gli algoritmi intelligenti utilizzano questi dati per calcolare, ad esempio, il profilo di movimento delle catene portacavi, ottenendo previsioni dettagliate sulle loro condizioni. Grazie a questi dati, il pannello di controllo superwise consente di visualizzare in tempo reale informazioni sulla durata d'esercizio residua, raccomandazioni di manutenzione e indicazioni su eventuali anomalie.
Tra i potenziali utilizzatori del modulo di comunicazione iComm Box igus vi sono aziende dell'industria manifatturiera in genere tra cui, per citarne alcune, l’automotive, l'industria di processo, come impianti di trattamento delle acque reflue e cementifici, le gru portacontainer nei porti.
BOX IGUS
L’esempio applicativo del sensore i.Sense EC.P, che misura le forze di trazione e di spinta nella catena portacavi, permette di capire meglio il funzionamento di iComm Box. Attualmente, i valori misurati da questo sensore vengono trasmessi tramite cavo al modulo di valutazione situato
nell'armadio di controllo, che può essere collegato al PLC per innescare l’arresto automatico del sistema in caso di emergenza, come l’allentamento di un canale di guida. Tramite un cavo aggiuntivo è ora possibile collegare direttamente il modulo di valutazione all'iComm Box che, a sua volta, invia i dati al pannello di controllo superwise attraverso la rete mobile. La trasmissione avviene utilizzando un sistema di crittografia separato dalla rete TCP-IP del cliente per garantire la massima sicurezza. Inoltre, il trasferimento non comporta costi aggiuntivi, perché acquistando iComm Box l’utente ottiene una tariffa flat per i dati per dieci anni.
Attraverso il proprio pannello di controllo personalizzato, il cliente può visualizzare in qualsiasi momento la durata d'esercizio residua dei componenti collegati e il momento ideale per la manutenzione. Tuttavia, qualora i clienti non avessero la possibilità di gestire autonomamente il monitoraggio dei propri impianti, igus può assumersi questo incarico tramite il servizio superwise.
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SOLUZIONI INTELLIGENTI
Una strategia ad hoc permette di sapere quando è necessario effettuare interventi di manutenzione predittiva e preventiva, che portano alle aziende diversi vantaggi, tra cui: riduzione dei costi e dei tempi di attività, efficienza operativa, sicurezza e conformità.
di
Roger Savo, Direttore Aftermarket Europa di ELGi
Nell'ambiente industriale odierno, caratterizzato da ritmi frenetici e in cui i tempi di inattività equivalgono a significative perdite finanziarie e inefficienze operative, l'implementazione della manutenzione predittiva e preventiva (PPM) è diventata non solo un'opzione, ma una necessità per le aziende di tutti i settori. La manutenzione predittiva è una strategia di manutenzione avanzata che sfrutta l'analisi dei dati, l'apprendimento automatico e le tecnologie dei sensori per prevedere e prevenire i guasti alle apparecchiature prima che si verifichino. A differenza degli approcci tradizionali alla manutenzione, come la manutenzione reattiva (che risolve i problemi dopo che si sono verificati) o la manutenzione preventiva (manutenzione programmata indipendentemente dalle condizioni dell'apparecchiatura), la manutenzione predittiva si concentra sulle intuizioni basate sui dati per ottimizzare i programmi di manutenzione e massimizzare i tempi di attività e l'affidabilità delle apparecchiature.
DISPOSITIVI DI COMUNICAZIONE
Air~Alert di ELGi è un sistema intelligente di monitoraggio e allarme remoto delle macchine basato sull'IoT, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, che può essere implementato su impianti nuovi ed esi-
stenti. Il servizio consente ai clienti di agire in tempo per evitare potenziali guasti ai compressori, grazie al monitoraggio remoto 24/7 di un sistema di aria compressa. A tal fine, fornisce grafici di tendenza e informazioni sui parametri operati-
vi, tra cui la pressione di mandata, la temperatura dell'olio, la velocità del convertitore di frequenza variabile (VFD), le ore di funzionamento totali, gli interventi e gli avvisi su un'interfaccia online accessibile in remoto da qualsiasi parte del mondo. Air~Alert funziona anche come sistema di manutenzione predittiva, notificando ai clienti ed ai Channel Partners ELGi la manutenzione programmata, l'insorgere di anomalie e prevedendo i guasti più comuni.
Le integrazioni tecnologiche intelligenti consentono un'agilità "always-on", in cui le condizioni impreviste dei macchinari possono essere affrontate tempestivamente, riducendo così i danni potenziali e ottimizzando i processi decisionali. La connettività facilita uno scambio di dati completo, migliorando l'analisi predittiva e consentendo decisioni strategiche e precise sulla manutenzione degli asset.
COMPONENTI CHIAVE DEI SISTEMI DI MANUTENZIONE PREDITTIVA E PREVENTIVA (PPM)
L'implementazione della manutenzione preventiva richiede un approccio strategico, sostenuto da diversi componenti chiave: Tecnologia avanzata dei sensori - I sensori IoT sono fondamentali per il monitoraggio in tempo reale delle condizioni delle apparecchiature, fornendo i dati necessari per l'analisi predittiva.
Analisi dei dati e intelligenza artificiale (AI).
Manodopera qualificata - Una forza lavoro esperta nell'analisi dei dati, nell'apprendimento automatico e nel funzionamento di sofisticate apparecchiature di monitoraggio è essenziale per interpretare i dati e implementare efficacemente le strategie di manutenzione.
do la produttività complessiva. Le tecnologie connesse facilitano il processo di manutenzione predittiva, consentendo approfondimenti in tempo reale e l'impiego efficiente delle risorse di manutenzione.
La manutenzione predittiva si concentra sulle intuizioni basate sui dati per ottimizzare i programmi di manutenzione e massimizzare i tempi di attività e l'affidabilità delle apparecchiature
Cambiamento culturale - L'adozione del PPM richiede un cambiamento culturale all'interno dell'organizzazione, passando da una mentalità di manutenzione reattiva a una proattiva. Questo passaggio comporta formazione, gestione del cambiamento e assistenza continua.
MANUTENZIONE
Il processo di manutenzione predittiva si svolge in diverse fasi: Raccolta dati - Monitoraggio continuo e acquisizione di dati dai macchinari.
Analisi dei dati - Applicazione di tecniche statistiche e di apprendimento automatico per analizzare i dati raccolti.
Rilevamento delle anomalie - Identificazione di modelli di dati che si discostano dalla norma, indicando potenziali problemi.
Previsione e processo decisionale - Uso di algoritmi predittivi per prevedere i guasti e decidere le azioni di manutenzione.
Manutenzione proattiva - Esecuzione delle attività di manutenzione prima che si verifichino i guasti, sulla base di intuizioni predittive. Vantaggi dell'implementazione della metodologia PPM - La motivazione per l'adozione della metodologia di manutenzione predittiva e preventiva all'interno delle attività aziendali è sottolineata dai suoi significativi vantaggi per le imprese:
Riduzione dei tempi di inattività
- L'adozione della manutenzione predittiva è stata collegata ad una significativa riduzione dei tempi di inattività non pianificati, miglioran-
Riduzione dei costi - Il PPM riduce significativamente i costi di manutenzione. Ottimizzando i programmi di manutenzione, le aziende possono evitare attività di manutenzione non necessarie, risparmiando su manodopera e ricambi.
Estensione della vita dell'apparecchiatura - Le strategie di manutenzione predittiva hanno un impatto significativo sull'estensione della durata operativa dei macchinari, consentendo alle aziende di rinviare le spese di capitale per le nuove attrezzature e di ottimizzare il ritorno sugli investimenti per i beni esistenti.
Maggiore sicurezza e conformità - Identificando e risolvendo in modo proattivo i potenziali guasti alle apparecchiature prima che si verifichino, il PPM riduce al minimo i rischi di incidenti, creando un ambiente più sicuro per i dipendenti. Efficienza operativa - Con il PPM, le aziende beneficiano di un aumento generale dell'efficienza operativa. Se i dati vengono raccolti ed analizzati correttamente e le attività di manutenzione vengono eseguite in tempo, l'usura delle apparecchiature si riduce, migliorandone le prestazioni.
INDUSTRIA MANIFATTURIERA
IT e OT possono interloquire tra loro grazie al supporto di tecnologie innovative: un processo che prevede non solo la trasformazione tecnologica, ma anche un cambiamento culturale e organizzativo
di Stefano Massari, Sales Account Manager di DM Management & Consulting
La convergenza tra IT (Tecnologia dell'Informazione) e OT (Tecnologia Operativa) è un tema sempre più centrale e necessario quando si parla di Industria 4.0. Prima d’ora, questi due mondi hanno sempre operato in silos separati: dove tramite l'IT si gestiscono i sistemi informativi aziendali, con l'OT ci si occupa dei sistemi di controllo e supervisione dei processi industriali. Tuttavia, grazie all'avvento di tecnologie innovative come l'IIoT (Industrial Internet of Things), l'AI (Intelligenza Artificiale) e il Cloud Computing, è possibile integrare questi due ambiti.
FONDAMENTALE LO SCAMBIO
L'analisi real time dei dati provenienti dai sistemi OT consente di ricavare informazioni con cui ridurre i tempi di inattività, i colli di bottiglia e ottimizzare i processi produttivi. Già da qui si può comprendere quanto sia
Una comunicazione bidirezionale tra IT e OT permette l'automatizzazione delle attività, oltre a migliorare la collaborazione tra i diversi reparti aziendali
essenziale una comunicazione bidirezionale tra IT e OT poiché permette l'automatizzazione delle attività, oltre a migliorare la collaborazione tra i diversi reparti aziendali. Un altro vantaggio cruciale riguarda la decisionalità, ossia di agire in modo più informato e tempestivo: attraverso l'accesso ai dati integrati e all'uso di strumenti di analisi avanzati, è possibile prendere decisioni basate su una comprensione completa dei processi produttivi. Inoltre, la convergenza IT/OT può portare a una significativa riduzione dei costi: ottimizzando i processi, si ottiene un risparmio sulle materie prime e quindi si minimizzano gli sprechi. Questi ultimi due aspetti generano un impatto positivo sia sul bilancio che sull'ambiente. Alla luce dello scenario digitale odierno, va considerato anche il fattore sicurezza nel percorso di convergenza tra IT e OT: l’integrazione IT e OT aumenta la
superficie di attacco e la vulnerabilità ai cyberattacchi mettendo a rischio la sicurezza e la continuità operativa dell'azienda.
Nel settore manifatturiero il percorso verso la convergenza IT/OT presenta diversi ostacoli e sfide che richiedono un'attenta considerazione e conseguenti strategie per il loro superamento. Un notevole freno è rappresentato dalla mancanza di figure professionali con competenze ibride nell’ambito IT e OT. Questa lacuna rallenta il processo di convergenza e limita le capacità dell'azienda nello sfruttare appieno i vantaggi della digitalizzazione. Una soluzione efficace consiste nell'investire nella formazione del personale esistente o nell'assunzione di nuove figure con competenze specifiche. Tuttavia,
sono necessari programmi di formazione mirati, con i quali è possibile colmare le lacune e garantire risorse umane sufficienti per guidare il percorso di convergenza con successo. La formazione da sola non basta poiché occorre anche considerare la resistenza al cambiamento culturale all'interno dell'azienda. La comunicazione chiara e trasparente deve coinvolgere tutti i livelli dell’organizzazione; in questo modo si può iniziare la creazione di una nuova cultura aziendale orientata all'innovazione e alla collaborazione. Altri ostacoli da considerare possono includere l'infrastruttura tecnologica obsoleta, la mancanza di standard di interoperabilità tra sistemi IT e OT e i costi associati all'implementazione della convergenza. Tuttavia, se vi è determinazione e pianificazione strategica, è possibile risolvere le problematiche e capitalizzare nel tempo i vantaggi della convergenza tra IT e OT.
Per le imprese manifatturiere che non hanno ancora iniziato il percorso verso la convergenza tra IT e OT, ci sono alcune buone pratiche e valutazioni che potrebbero aiutare a muoversi nella giusta direzione. Innanzitutto, valutare il livello di maturità digitale dell'azienda, ciò implica l’esaminare l'infrastruttura esistente e le competenze del personale, al fine di comprendere la reale cultura aziendale riguardo all'innovazione e alla tecnologia. Una volta messa a fuoco la situazione attuale, si può partire con la definizione di una strategia di basata su obiettivi chiari e raggiungibili logicamente fondati sulle esigenze specifiche. Una buona pratica è iniziare con piccoli progetti pilota da portare a termine per testare l’impatto e
acquisire esperienza. La formazione del personale è un altro passo importante poiché fornire le competenze necessarie per adottare e gestire le nuove tecnologie è essenziale per non rallentare il processo: su questo punto l’approccio dei piccoli passi deve prevedere step simultanei di progresso nella convergenza e di acquisizione delle competenze. La collaborazione con partner esperti in IT e OT significa seguire il percorso fianco-fianco a fornitori e consulenti che hanno esperienza nel campo con il risultato di accelerare il processo e ridurre gli errori (e le perdite di tempo). Infine, è importante, per rendersi conto a che punto si è arrivati e se la direzione stabilita viene mantenuta, il monitoraggio costante dei risultati. Con informazioni tempestive si possono apportare tutte le correzioni necessarie per mantenere la rotta; bisogna sempre ricordare che il processo è continuo e in evoluzione.
In conclusione, la convergenza tra IT e OT rappresenta il punto di svolta per le aziende nell'era dell'Industria 4.0. Attraverso questa integrazione, le aziende possono sfruttare appieno il potenziale delle tecnologie emergenti per migliorare l'efficienza, ottimizzare i processi produttivi, ridurre i costi e garantire la sicurezza dei propri sistemi. Tuttavia, sebbene i vantaggi siano chiari, non si possono ignorare le sfide che accompagnano questo complesso cambiamento. Queste possono rendere l'implementazione della convergenza IT/OT una vera battaglia. Le parole d’ordine sono quindi: valutazione accurata, strategia ben definita e impegno continuo verso l'innovazione.
OTTIMIZZAZIONE PRODUTTIVA
Lancette DRL e Globo si sono affidate ad Astuta, la soluzione brevettata da SIA, per raccogliere i pezzi in uscita dal tornio e risparmiare in questo modo tempo, denaro e personale.
Grazie all’inserimento dello speciale raccoglitore automatico ASTUTA (Automatic Smart Turning TAble), brevettato dalla Startup SIA Srl un accessorio di fine linea semplice e universale che raccoglie i pezzi in uscita dal tornio, e li ordina su un piatto girevole. Con Astuta è possibile risparmiare tempo, denaro e personale a fronte di un aumento produttivo totalmente green. Nel caso specifico, grazie a questa soluzione, le aziende Lancette DRL e Globo Srl hanno potuto migliorare il
proprio fine linea produttivo, aumentandone il margine di profitto.
Lancette DRL, azienda di Bologna attiva dal 1980 e specializzata nella produzione e confezionamento di lancette per orologi esportati in tutto il mondo, pone grande attenzione alla crescita dei propri standard qualitativi, e vanta clienti esteri molto pretenziosi. I suoi costanti investimenti migliorano ogni aspetto produttivo.
I titolari Davide e Paolo sono
attenti ai nuovi macchinari che inseriscono in azienda e la qualità degli stessi deve essere alta per permettere una lavorazione impeccabile dei prodotti trattati in DRL. Un anno fa i soci hanno deciso di accompagnare il loro nuovo tornio giapponese Nomura con un raccoglitore automatico Astuta per ottimizzare al massimo le performance di produzione.
Lancette DRL ha riconosciuto l’efficacia del raccoglitore automatico Astuta, e conferma la fiducia nel prodotto e servizio anche dopo un anno dall’installazione.
"In DRL il core business sono le lancette degli orologi, oltre alla tornitura da barra con fantina mobile. Oggi sappiamo che il tempo ci ha dato conferma dell’affidabilità di Astuta e della startup SIA".
Globo SRL, con sede a Verolanuova, è invece una realtà con un'esperienza ventennale nel settore della lavorazione di minuteria metallica di precisione. L'azienda dedica molta cura alla crescita aziendale e vanta affidabilità e precisione su cui i clienti sanno da sempre di poter contare.
I titolari Nicola e Michele, mossi dalla passione e dall'esperienza tramandatagli dal padre Francesco, prestano particolare premura ad ogni aspetto che riguarda la loro azienda.
L’elevata qualità della lavorazione dei prodotti e i veloci tempi di consegna sono fattori imprescindibili per soddisfare i loro clienti, così come il rispetto e la formazione per i propri dipendenti che operano quotidianamente in un’ambiente di lavoro pulito, ordinato, piacevole e votato anche al sociale. Globo è perciò in crescita grazie ad una gestione sempre più dinamica e al passo coi tempi. Anche Globo ha dotato le proprie linee produttive dei raccoglitori Astuta a servizio dei torni Star e Hanwha.
I RISULTATI
Entrambe le realtà sono soddisfatte del risultato e hanno potuto risparmiare grazie all'utilizzo di Astuta: veloce rientro dell’investimento, postazioni più sicure e pulite e miglioramento della gestione del fine linea produttivo.
La soluzione brevettata Astuta può dunque aumentare i margini di produzione e far risparmiare molto in termini di tempo e denaro.
COMPATIBILITÀ ELEVATA
Nel 2019, Coval ha lanciato il suo primo sistema di presa in carbonio CVGC, progettato per i robot collaborativi, quando il mercato stava appena iniziando ad esistere. Oggi, in un mercato in continua espansione, Coval lancia la seconda generazione, ottimizzandone la modularità e la compatibilità e potenziandone contemporaneamente le prestazioni. Più che offrire un semplice aggiornamento, Coval ha riprogettato il proprio sistema a vuoto in carbonio CVGC sulla base del feedback dei clienti, degli integratori, dei produttori e degli operatori. Questa nuova generazione tiene conto
anche delle tendenze attuali e future del mercato dei robot collaborativi.
In risposta a tutti questi cambiamenti, Coval ha sviluppato una CVGC che, grazie alle sue molteplici possibilità di configurazione, è altamente versatile. Ogni cliente può configurare la “sua” pinza a vuoto in carbonio in base alle proprie esigenze. È disponibile in 3 dimensioni (240x120 mm, 320x160 mm, 350x250 mm), 2 tipi di interfaccia di presa (schiuma o ventosa) e con o senza generatore di vuoto integrato. La CVGC è disponibile con una scelta di 3 interfacce di collegamento e 6
cavi di collegamento. Questo la rende compatibile con tutte le principali marche di cobot. Il sistema di presa tramite vuoto CVGC è ora dotato di una pompa multistadio, sinonimo di maggiore potenza. Questa attrezzatura, unita alla leggerezza dell'involucro, costituito da una struttura in carbonio 2,5 volte più leggera dell'acciaio, pur offrendo una resistenza 6 volte maggiore, consente di trasportare carichi più pesanti. Poiché il CVGC è progettato per collaborare con gli operatori durante l'esecuzione di compiti separati, simultanei o alternati, il sistema è dotato di una prote-
Si prevede che Stellantis raddoppi la sua capacità complessiva presso il suo stabilimento di Kenitra utilizzando un nuovo impianto di verniciatura chiavi in mano di Dürr. Il nuovo stabilimento nel Marocco nord-occidentale è destinato a diventare un modello di ottimizzazione energetica, aumentando la capacità produttiva di Stellantis contemporaneamente per i veicoli alimentati a batteria e i modelli ibridi dei marchi Peugeot, Citroën e Fiat in modo significativo. L’impianto di verniciatura di nuova concezione è in grado di gestire 30 carrozzerie l'ora, una velocità identica a quella del primo stabilimento di Kenitra, costruito da Dürr nel 2019.
Stellantis ha optato per RoDip®, il processo di immersione con rotazione brevettato di Dürr, per
il pretrattamento e la cataforesi. Tale metodo innovativo fa ruotare le carrozzerie attorno al loro asse, garantendo una protezione elevata contro la corrosione, poiché le curve di immersione possono essere adattate individualmente ai diversi tipi di carrozzeria, ottimizzando il processo di immersione, allagamento e drenaggio. Il RoDip® consuma molta meno acqua, meno prodotti chimici e meno energia di riscaldamento rispetto ad altre soluzioni tecniche visto che il sistema di trasporto elimina la necessità di entrate e uscite inclinate nelle/dalle vasche. Ciò abbrevia la lunghezza delle vasche a immersione di fino a sei metri e riduce il volume delle vasche stesse. Il minor consumo di energia e materiali riduce inoltre i costi di esercizio e unitari.
zione intorno ai bordi in materiale flessibile e resistente per proteggere l'operatore in caso di contatto con essa. Le varie funzioni del CVGC (display, generatore di vuoto, vacuostato, silenziatore, connettori, ecc.) sono alloggiate in un involucro che le protegge da urti e danni.
Oltre alla verniciatura elettroforetica, il Gruppo Stellantis installerà il forno elettrico EcoInCure, caratterizzato da un'innovativa conduzione del flusso d'aria che riscalda e raffredda uniformemente le carrozzerie dall'interno verso l'esterno. Questo design unico riduce le sollecitazioni termostrutturali e i tempi di riscaldamento delle carrozzerie delle automobili di fino
al 30%. L'ultima generazione di EcoInCure presso lo stabilimento di Kenitra rende possibile l'indipendenza dai combustibili fossili, considerato che funziona con elettricità verde per un approccio rispettoso dell'ambiente. Stellantis sta inoltre migliorando l'efficienza adottando la tecnologia "wet-onwet“, che consente di risparmiare tempo ed energia.
40% rispetto alla versione a gas, diminuendo in modo significativo l'impronta di carbonio
I DATI DELLA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE
Secondo il rapporto "World Robotics 2024" pubblicato dalla IFR il mercato dei robot è in crescita: le installazioni annuali hanno superato il mezzo milione di unità per il terzo anno consecutivo, mentre le vendite di robot di servizio aumentano del 30% a livello globale.
Il nuovo rapporto "World Robotics 2024" pubblicato dalla Federazione Internazionale di Robotica (IFR) ha registrato 4.281.585 unità operative nelle fabbriche di tutto il mondo, con un aumento del 10%. Le installazioni annuali hanno superato il mezzo milione di unità per il terzo anno consecutivo. Per regione, il 70% di tutti i robot installati nel 2023 sono stati collocati in Asia, il 17% in Europa e il 10% nelle Americhe.
Robot operativi a livello globale raggiungono i 4 milioni nel 2023 secondo il World Robotics 2024. "I nuovi dati di World Robotics mostrano un numero record di robot industriali che automatizzano la produzione a livello globale", afferma Marina Bill, presidente della Federazione Internazionale di Robotica. "Il dato annuale di 541.302 unità installate nel 2023 è il secondo più alto mai registrato, solo del 2% inferiore rispetto al record di 552.946 unità installate nel 2022".
LA CINA PRIMO MERCATO MONDIALE
La Cina è di gran lunga il più grande mercato mondiale. I 276.288 robot industriali installati nel 2023 rappresentano il 51% delle installazioni globali. Questo risultato è il secondo livello più alto mai registrato (2022: 290.144 unità). Il Giappone si conferma il secon-
do mercato mondiale per robot industriali, dietro alla Cina. Le installazioni di robot hanno raggiunto le 46.106 unità nel 2023, in calo del 9%. Il mercato della Corea del Sud è stabile: le installazioni hanno raggiunto le 31.444 unità nel 2023, con un calo dell'1% su base annua. Infine, in India le installazioni di
robot sono aumentate del 59% a 8.510 unità nel 2023, un nuovo record.
EUROPA: NUOVO RECORD
Le installazioni di robot industriali in Europa sono aumentate del 9%, raggiungendo un nuovo massimo di 92.393 unità. In totale, l'80% delle
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installazioni nel 2023 è stato destinato ad applicazioni nell'Unione Europea (73.534 unità, in aumento del 2%). I progetti in ritardo sono stati completati e l'arretrato è stato smaltito nel 2023. La domanda di robot nella regione ha beneficiato anche della tendenza al nearshoring. La crescita nel 2023 è stata trainata in particolare dagli investimenti dell'industria automobilistica, sia in paesi produttori di auto come la Spagna (5.053 unità, +31%) che in mercati più piccoli come la Slovacchia (2.174 unità, +48%) e l'Ungheria (1.657 unità, +31%).
Le installazioni in Germania, il più grande mercato europeo e l'unico europeo nella top cinque mondiali, sono aumentate del 7% a 28.355 unità. Le installazioni nel secondo mercato europeo, l'Italia, sono calate del 9% a 10.412 unità. Il terzo mercato europeo, la Francia, ha registrato un calo del 13% con 6.386 unità installate.
Nel Regno Unito, le installazioni di robot industriali sono aumentate del 51% a 3.830 unità nel 2023, spinte principalmente dall'industria automobilistica, soprattutto per compiti di assemblaggio.
Le installazioni di robot nelle Americhe hanno superato le 50.000 unità per il terzo anno consecutivo: nel 2023 sono state installate 55.389 unità, solo l'1% in meno rispetto al record del 2022. In Canada, le installazioni di robot sono
aumentate del 37% a 4.311 unità, dipendendo fortemente dai cicli di investimento del settore automobilistico. La domanda di robot in Messico è guidata dal settore automobilistico, che rappresenta il 70% del mercato.
L'OCSE prevede una stabilizzazione della crescita globale. Tuttavia, le tensioni geopolitiche restano percepite come un fattore di rischio e incertezza importante. Le recenti crisi hanno aumentato la consapevolezza politica riguardo alla capacità produttiva domestica nei settori strategici. L'automazione consente ai produttori di localizzare la produzione in economie sviluppate senza sacrificare l'efficienza dei costi. Entro il 2024, il rallentamento economico globale avrà toccato il fondo. Si prevede che le installazioni globali di robot si stabilizzeranno a 541.000 unità. La crescita dovrebbe accelerare nel 2025 e proseguire nel 2026 e 2027, senza segni di interruzione della tendenza di crescita a lungo termine.
Le vendite di robot di servizio professionali sono aumentate del 30% in tutto il mondo. Secondo il dipartimento statistico dell'IFR, nel 2023 sono state registrate oltre 205.000 unità. Quasi l'80% dei robot proveniva dalla regione Asia-Pacifico, con 162.284 unità vendute. L'Europa ha seguito
con 33.918 unità e le Americhe con 8.927 unità vendute. Questo è quanto emerge dal rapporto "World Robotics 2024 Service Robots", presentato dalla Federazione Internazionale di Robotica (IFR).
Le installazioni di robot industriali in Europa sono aumentate del 9%, raggiungendo un nuovo massimo di 92.393 unità
Oltre un robot su due di servizio professionali venduti nel 2023 è stato destinato alla classe di applicazioni per trasporti e logistica. Le vendite sono cresciute del 35%, con quasi 113.000 unità vendute nel 2023. A causa della grave carenza di manodopera, vi è una forte domanda di supporto tecnologico: ad esempio, una delle attività più dispendiose in termini di tempo per i camionisti è il carico e scarico, per cui le applicazioni robotiche offrono soluzioni dedicate per l'automazione. La carenza di lavoratori qualificati sta inoltre stimolando la domanda di automazione in ambienti esterni senza traffico pubblico. I tipi di robot in questa categoria vanno dai veicoli convenzionali automatizzati, come carrelli elevatori o trattori, fino a soluzioni personalizzate, spesso con strutture impermeabili per la protezione delle merci trasportate.
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I robot per il settore dell’ospitalità stanno diventando sempre più popolari: nel 2023 sono state vendute oltre 54.000 unità (+31%). Le vendite di robot agricoli mostrano una forte crescita (+21%), con quasi 20.000 unità vendute nel 2023. Il mercato dei robot di pulizia professionale è cresciuto del 4%, con quasi 12.000 unità vendute. Infine, le vendite di robot medici sono aumentate del 36%, raggiungendo circa 6.100 unità nel 2023.
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N. 6 NOVEMBRE/DICEMBRE 2024
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