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na linea guida open source per calcolare le impronte di carbonio


Saldatura


istema di raffreddamento ad aria per linee e celle di produzione

Ambiente e riciclo
na linea guida open source per calcolare le impronte di carbonio
Saldatura
istema di raffreddamento ad aria per linee e celle di produzione
Parlare del futuro oggi è qualcosa di molto complicato. Fare previsioni non è mai stato semplice, ma di que sti tempi anche quelle poche certezze sono crollate a causa di eventi drammatici. Si parla molto di temi quali il rici clo, il risparmio, la tutela ambientale e l’autosufficienza ener getica, tutti ambiti dove le plastiche giocano un ruolo cruciale. Tematiche importanti in un mondo che si accorge di quanto sia fondamentale tutelare e saper usare con coscienza le risorse, quelle stesse che, dall’oggi al domani, potrebbero mancare.
Un primo passo è stato compiuto da ANIE Federazione – che raggruppa le imprese delle filiere dell’elettrotecnica e dell’e lettronica – e Unionplast – rappresentante delle imprese pro duttrici di materie plastiche, promotrice dello sviluppo degli impianti a energia rinnovabile negli stabilimenti produttivi di oltre 380 aziende – le quali hanno firmato un protocollo di col laborazione, con l’obiettivo di fornire alle imprese dell’industria italiana della plastica soluzioni concrete al problema del caro energia. Si tratta di un’iniziativa importante volta ad accelerare il processo di transizione verso l’uso di fonti alternative e verso il raggiungimento dell’indipendenza energetica.
Un progetto che acquista una rilevanza ancora maggiore se inserito nel contesto italiano, dove il processo di transizione green resta caratterizzato da tempi di attuazione molto dilatati, nonostante i fondi stanziati dalla comunità europea. Sul versante della sostenibilità investe molto il comparto di cavi e fili, che sembra essere il futuro di molte nuove applicazioni e nuovi modi di vivere “smart”. “Connecting sustainability and innovation” è stato quindi il tema scelto per la terza Conferenza di PVC4Cables, che ha riunito circa 140 operatori europei della filiera dei cavi in PVC per discutere lo stato dell’arte e le future tendenze del settore. Se infatti è vero che i cavi in PVC hanno perso leggermente terreno in termini di quote di mercato in Eu ropa, è anche vero che potrebbero aprirsi nuove opportunità
attraverso il rinnovamento del parco immobiliare verso un uso crescente di tecnologie smart-home e grazie agli sviluppi tec nici dei cavi in PVC, per cogliere le opportunità rappresentate da fibre ottiche e cavi per telecomunicazioni. Vista la centralità di questi argomenti, era impossibile non par larne al K 2022 che, da 70 anni, rappresenta la più grande fiera internazionale delle materie plastiche. All’evento fieristico han no partecipato 3.037 aziende da 60 nazioni, tra i temi caldi: l’e conomia circolare, la protezione del clima, la digitalizzazione. Per fortuna dai padiglioni di Düsseldorf sono arrivate buone notizie, come la consapevolezza del fatto che senza le mate rie plastiche non sarà possibile una gestione attenta del clima mondiale: una grande soddisfazione ma anche una grande responsabilità. Le materie plastiche sono fattori abilitanti per le costruzioni leggere, la mobilità elettrica, l’uso dell’energia eo lica e solare. E qui l’economia circolare è di vitale importanza, mentre la digitalizzazione è un fattore indispensabile per la tra sparenza e l’efficienza delle risorse. Il K 2022 ha rappresentato un momento durante il quale tutte le aziende e i visitatori si sono sentiti di nuovo a casa. In un posto che tre anni fa era una piacevole abitudine e tre anni dopo qualcosa di molto più importante: un simbolo di ciò che è accaduto in questi anni, un luogo di ritrovo e di condivisione delle difficoltà. Eventi come il K sono fondamentali in periodi come quello che abbiamo e stiamo attraversando perché ci ricordano l’impor tanza dell’incontro, della stretta di mano, dei dialoghi non pre parati. E in tutto questo un pensiero va all’Ucraina e alle sue vittime che non possono permettersi il lusso di una stimolan te condivisione. Il K ci ha parlato di un settore che sa andare avanti anche nelle difficoltà, della forza grazie alla forza delle aziende e delle persone che le compongono.
Eva De VecchisIl fornitore di servizi tessili Mewa propone un ampio assortimento di collezioni e prodotti per l’industria, forniti con un sistema di servizi a 360°. Tra questi anche il noleggio di abiti da lavoro, panni e tappeti assorbiolio: una scelta pratica, sostenibile e vantaggiosa.
Per utilizzare beni e prodotti, non è necessario possederli, si possono anche condividere o noleggiare. È una tendenza sostenibile, economica e al passo coi tempi, già da tempo in atto, per esempio, con il Car sharing, con molti van taggi: chi vi aderisce può salire su un’auto pronta per la guida in qualsiasi momento e non deve preoccuparsi di tutto il resto: ri parazioni, officina, assicurazioni, docu menti. In questo modo si risparmiano co sti, tempo e fatica e contemporaneamente
si fa qualcosa di utile per l’ambiente. Il Textilsharing funziona in modo analogo: chi si affida al servizio, può aprire il suo ar madietto e indossare in qualsiasi momento gli indumenti da lavoro puliti e pronti all’u so. Il cliente non deve preoccuparsi di nul la. Perché il fornitore di servizi tessili si oc cupa dell’intera gestione: ritira dal cliente gli abiti sporchi, li lava con procedimenti ecologici, se necessario li ripara, sostitui sce le parti usurate e riconsegna tutto pun tualmente al cliente.
A differenza del Car Sharing però, dove una macchina viene guidata da molte persone, nel Textilsharing gli indumenti da lavoro non vengono indossati da più col laboratori: ciascuno indossa sempre e solo i propri indumenti, una volta lavati. Un sistema di codici a barre assicura che il proprio abito non venga mai scambiato. Mewa offre collezioni di abbigliamento da lavoro e protettivo per ogni specifico set tore, con una particolare attenzione alla
qualità, alla vestibilità e al comfort di chi indossa gli indumenti.
Tra le linee più recenti di abbigliamento da lavoro fornite da Mewa a noleggio, Mewa Peak si distingue per la sua portata innova tiva: la pelle, sotto la giacca e i pantaloni, mantiene una temperatura costante. Mewa Peak combina infatti le proprietà termore golatrici, caratteristiche dell’abbigliamento sportivo, con la sostenibilità della plastica riciclata. L’innovativo tessuto è elastico, estremamente traspirante e termoregolato re e mantiene queste proprietà anche dopo molti lavaggi. I filati di poliestere uti lizzati sono realizzati esclusivamente con bottiglie d’acqua in plastica riciclata. Ci sono inoltre componenti in cotone biologi co. Nel complesso, la linea Mewa Peak contiene una percentuale del 75% di mate riali sostenibili che consentono di diminuire l’impatto ambientale.
Tra i vantaggi del noleggio di abiti da lavo ro offerto da Mewa c’è:
• Sgravio da oneri e responsabilità: il clien te non deve più preoccuparsi dell’abbiglia mento da lavoro e può concentrarsi sul proprio core business.
• Flessibilità: l’abbigliamento da lavoro può essere fornito in base alle esigenze del cliente o adattato alle nuove assunzioni.
• Identificazione e personalizzazione: ogni collaboratore e ogni collaboratrice indos sano sempre e solo il proprio indumento, contrassegnato da un codice a barre e, eventualmente, anche dal proprio nome.
• Igiene e aspetto curato: gli indumenti vengono regolarmente ritirati da Mewa e lavati secondo un calendario concordato con il cliente. In questo modo i dipenden ti indossano sempre abiti puliti e curati.
Le temperature di lavaggio comprese tra 60° e 75° C garantiscono inoltre un’igiene certificata.
• Controllo dopo il lavaggio: Mewa verifica se i capi sono in perfette condizioni e se la funzione protettiva rimane inalterata anche
dopo ripetuti lavaggi. In caso di anomalie, gli indumenti vengono riparati o sostituiti.
• Sostenibilità: l’abbigliamento da lavoro viene lavato in impianti modernissimi dove il consumo di acqua e di detergenti è ridot to al minimo. Ne traggono vantaggio an che i clienti, che indirettamente migliorano la loro immagine in termini di sostenibilità.
• Costi pianificabili: i costi dell’intero ser vizio sono concordati in anticipo con il cliente. In questo modo si riduce al mini mo il rischio di costi nascosti che possono invece subentrare se l’abbigliamento da lavoro viene acquistato (ad esempio i co sti per le riparazioni o per gli adattamenti successivi).
• Professionalità e vicinanza al cliente: il Gruppo Mewa lavora da oltre un secolo con il modello circolare del riutilizzo e offre un servizio puntuale, affidabile e di alta qualità con 46 sedi in Europa.
Polvere, olio e grasso: l’utilizzo prolungato delle macchine provoca sporcizia e usura.
Mewa Peak combina le proprietà termoregolatrici, caratteristiche dell’abbigliamento sportivo, con la sostenibilità della plastica riciclata
Anche in questo caso il Textilsharing Mewa offre una valida soluzione. Mewa offre infatti anche un sistema com pleto di panni riutilizzabili per la pulizia industriale, che vengono consegnati alle aziende, ritirati nuovamente dopo l’uso e lavati in modo ecologico. I panni Mewa possono essere riutilizzati almeno 50 volte: un modello di Sharing Economy che va anche a beneficio dell’ambiente. Non lasciano tracce residue e la loro particolare composizione riduce i tempi di pulizia fino al 30% rispetto ai normali rotoli di carta.
Questo sistema permette di utilizzare i panni senza doverli acquistare, stoccare e poi smaltire. Il cliente si limita a pagare un canone a fronte di un budget preciso e riceve in cambio un pacchetto comple to di servizi. Mewa consegna i panni di rettamente in azienda, insieme al conte nitore di sicurezza ermetico Mewa SaCon, dove i panni usati vengono con servati e trasportati in modo sicuro. L’au tista Mewa raccoglie poi i panni sporchi, seguendo un calendario concordato con il cliente e li sostituisce con un carico di
panni puliti, pronti per essere nuovamen te utilizzati per la pulizia delle macchine. E se le superfici da pulire sono particolar mente delicate? Non c’è problema. Mewa ha il panno più adatto per ogni tipo di lavo razione industriale. Sono disponibili quat tro diverse tipologie di panni multiuso, da quelli più robusti per eliminare lo sporco
più resistente, ai panni in microfibra molto delicati e praticamente privi di lanugini, adatti alle superfici più sensibili.
Lo stesso principio del Textilsharing vie ne applicato anche all’utilizzo dei tappeti assorbiolio Mewa. Olii, lubrificanti e per dite di liquidi sporcano spesso l’ambien te di lavoro nei reparti di produzione. An che in questo caso i tappeti assorbiolio Mewa a noleggio offrono una soluzione efficace. Vengono posizionati dove si ef fettuano lavori di riparazione e manuten zione di macchine e impianti, possono assorbire fino a tre litri di liquido e sono adatti per tutti i settori industriali. Il tap petino protegge da oli motore e di tra smissione, da solventi e lubrificanti. In questo modo l’ambiente di lavoro rimane pulito e si riduce al minimo il rischio di scivolamento.
Come funziona? Il liquido assorbito passa immediatamente dalla parte esterna a quella interna e viene trattenuto al centro, lasciando asciutto lo strato esterno. Per le
aree piccole e strette si può utilizzare un unico tappetino, mentre per le aree più grandi si possono posizionare più tappetini uno accanto all’altro.
Un plus per la sicurezza e l’ambiente Quando il tappeto assorbiolio ha esaurito il suo compito, non finisce nella spazzatu ra, ma in un apposito contenitore di rac colta che Mewa mette a disposizione del cliente. L’autista Mewa raccoglie i conte nitori con i tappetini usati in base a un ca lendario concordato con il cliente e ricon segna i tappeti puliti.
Anche la delicata questione dello smalti mento in questo modo viene risolta. Perché i tappeti che hanno assorbito oli e solventi sono considerati merci pericolose nella fase di trasporto e devono essere trattati in conformità alle norme. Mewa garantisce il rispetto di tutte le normative.
Le elevate temperature con cui vengono lavati da Mewa i tappeti assorbiolio assicu rano inoltre l’igiene dei tessili: un dettaglio importante soprattutto in periodi critici, come questo, dal punto di vista della sicu rezza sanitaria.
Un’utile integrazione al sistema di servizi tessili Mewa è la lavapezzi Bio-Circle, che funziona con un detergente a base acquo sa privo di solventi tossici e infiammabili. La sporcizia depositata sugli utensili e sulle parti metalliche viene rimossa delicatamen te e senza esalazioni chimiche nocive per ché vengono utilizzati microrganismi natu
Mewa fornisce un servizio completo di gestione dei tessili aziendali dal 1908 ed è quindi considerata pioniera del Textilsharing. Oggi Mewa fornisce alle aziende di tutta Europa da 46 sedi: abbigliamento da lavoro e protettivo, panni per la pulizia, tappeti assorbiolio e zerbini e ne cura la gestione, la manutenzione, lo stoccaggio e la logistica. Inoltre, a integrazione dei servizi tessili, è possibile anche ordinare articoli per la sicurezza sul la voro direttamente dal sito. Circa 5.700 dipendenti lavorano per servire oltre 190.000 clienti dei settori industria, commercio, gastronomia e artigiani. Nel 2021 Mewa ha realiz zato un fatturato di 770,4 milioni di euro e figura quindi tra i leader nel segmento della gestione dei tessili. L’azienda ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo impegno verso la sostenibilità, per il suo agire responsabile e per la gestione del marchio. Nel 2021 Mewa ha ottenuto da Confindustria in Italia il riconoscimento di “Best Performer dell’economia circolare” nella categoria Grandi Imprese di Servizi.
rali che eliminano grassi, lubrificanti e oli. La sicurezza operativa della lavapezzi è molto importante ed è garantita dalla conti nuità degli interventi di manutenzione pe riodica che includono il rabbocco del liqui do di pulizia, il cambio del filtro e la sostituzione delle parti soggette a usura. Il contratto di assistenza Mewa comprende anche il servizio di manutenzione che vie ne effettuato ogni otto od ogni quattro setti mane. Le parti eventualmente difettose vengono solitamente sostituite entro 24 ore. Anche la lavapezzi Mewa Bio-Circle viene fornita a noleggio.
Viene invece venduto a catalogo, esclusiva mente per i clienti Mewa, un ampio assorti mento di articoli complementari, destinati alla protezione negli ambienti di lavoro: oltre 10.000 prodotti adatti per il lavoro in officina e in fabbrica, tra cui dispositivi di protezione in dividuale, abbigliamento di sicurezza e funzio nale, polo e camicie sportive. La gamma com pleta è disponibile anche nel negozio online. www.mewa.it
Il protocollo di collaborazione tra ANIE Fe derazione, che raggruppa le imprese del le filiere dell’elettrotecnica e dell’elettroni ca e Unionplast, rappresentante delle imprese produttrici di materie plastiche, pro muove lo sviluppo degli impianti a energia rinnovabile negli stabilimenti produttivi di ol tre 380 aziende, è stato firmato dai rispettivi presidenti Filippo Girardi e Marco Bergaglio. L’accordo è nato con l’obiettivo di fornire alle imprese dell’industria della plastica soluzioni concrete al problema del caro energia, e mira ad accelerare il processo di transizione verso l’uso di fonti alternative e al raggiungi mento dell’indipendenza energetica. Un’ini
ziativa importante, che acquista una rilevan za ancora maggiore se inserita nel contesto italiano, dove il processo di transizione green resta complessivamente caratterizzato da tempi di attuazione molto dilatati, nonostante i fondi stanziati dalla comunità europea.
“ANIE mette a disposizione il suo know-how nel settore delle rinnovabili, in un momento storico in cui occorre velocizzare sulla ridu zione del costo della bolletta energetica in modo urgente e sistemico insieme”, dichiara il presidente di ANIE Federazione Filippo Gi rardi. “L’impressione è che purtroppo la bu
rocrazia non colga l’urgenza del momento. Neppure questo finale di Legislatura aiuta ad andare in questa direzione. La transizione energetica è la linea dell’orizzonte, ma l’Italia resta ferma agli 822 MW di fotovoltaico in stallati da gennaio a maggio di quest’anno. Di questo passo non raggiungeremo mai gli obiettivi del PNIEC e meno che mai l’indipen denza da fonti fossili. Se ci limitiamo ai 150 progetti fotovoltaici sottoposti a VIA Statale, vediamo che soltanto sei di questi 150 hanno avuto il parere della commissione tecnica sul PNIEC e PNRR, ma non ancora quello del Ministero dei Beni culturali. Altri 75 progetti sono in fase di verifica amministrativa; 68 in
Con la firma del protocollo di collaborazione Anie-Unionplast, oltre 380 imprese della plastica potranno godere di soluzioni concrete mirate all’utilizzo di fonti alternative e al risparmio energetico.
La transizione energetica è la linea dell’orizzonte, ma l’Italia resta ferma agli 822 MW di fotovoltaico installati da gennaio a maggio di quest’anno
istruttoria tecnica; un progetto è in attesa di determinazione dell’Ufficio di Gabinetto del MITE. Per far marciare le rinnovabili al ritmo previsto dal PNIEC, la politica avrebbe dovu to sconfiggere la burocrazia. Ma, numeri alla mano, siamo costretti a constatare che la bu rocrazia ha avuto la meglio”.
“L’obiettivo di Unionplast, soprattutto in un momento di forte emergenza per il nostro settore, è continuare a supportare e dimo strare la sostenibilità dell’industria di trasfor mazione delle plastiche”, commenta Marco Bergaglio, Presidente di Unionplast. “Per questo motivo siamo felici di aver stretto una nuova collaborazione con ANIE, la quale ci permetterà di avere un supporto qualificato e competente nell’implementazione di siste mi di produzione di energia elettrica, anche nell’ottica di decarbonizzazione invocata dalle Istituzioni europee e nazionali. Tali strut ture saranno ubicate presso i nostri stabili menti o in aree da essi distanti, tramite im pianti a fonte rinnovabile (FER). L’accordo – prosegue Bergaglio – consentirà quindi di ridurre i costi energetici che gravano sulle nostre aziende, prevedendo inoltre un percorso di formazione per i nostri soci: attraverso dei corsi mirati e professionali acquisiranno maggiore consapevolezza sulle tecnologie offerte dal settore rinnova
bile, in particolare sui fotovoltaici a tetto e su gli impianti utility scale, contribuendo ad inten sificare e velocizzare lo sviluppo di questi impianti per il raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica del nostro Paese”.
“Negli ultimi tre anni siamo passati da una spesa per il sistema industriale di 8 mld per il gas e l’elettricità a quasi 60, quest’anno, con una stima di 72 mld per il prossimo”, dichiara Aurelio Regina, presidente del Gruppo Tec nico Energia di Confindustria. “La crisi ucrai na ha certamente aggravato fattori specula tivi e congiunturali precedenti, ma in questo quadro in cui l’Europa indica la direzione di una decarbonizzazione spinta, si aprono sfi de e opportunità. Se riusciremo a raggiunge re la quota di 8 GW/anno da qui al 2030, ri sparmieremmo oltre 20 miliardi di metri cubi all’anno e arriveremmo a 50 miliardi di metri cubi. Significa che potremmo fare a meno del quantitativo che riceviamo dalla Russia. Questo accordo va nella direzione giusta e dovrebbe essere rafforzato da un utilizzo pri oritario per gli investimenti in autoproduzione rinnovabile”.
Con questo protocollo si intende sviluppare un percorso congiunto per favorire la diffu sione di investimenti verdi, e prevede condi
zioni agevolate per i Soci Unionplast che decideranno di realizzare impianti di produ zione di energia rinnovabile, avvalendosi delle competenze dei federati Anie.
L’intervento di Anie, attraverso ANIE Rinno vabili e la società di servizi ANIE Servizi inte grati, sarà principalmente concentrato sui seguenti fronti:
• Informazione, con la realizzazione di webi nar, gratuiti per gli associati Unionplast, dedi cati al quadro normativo e ai principali trend relativi alle tecnologie abilitanti la transizione energetica.
• Formazione, mediante l’implementazione di corsi di formazione sulle tecnologie, i mecca nismi di finanziamento, gli iter autorizzativi e la progettazione (gestione e manutenzione) de gli impianti, con particolare attenzione al mec canismo dell’autoconsumo, della auto condi visione e del power purchase agreement.
• Consulenza attraverso l’attivazione dello Sportello “investimenti in rinnovabili”, a cui potranno accedere gratuitamente i soci di Unionplast per ricevere supporto informativo di carattere tecnico, favorendo così l’incontro tra domanda e offerta qualificata.
• Relazioni istituzionali, per valorizzare il pro tocollo anche attraverso la richiesta di patro cinio presso lo stesso MITE o altri organismi e istituzioni pubbliche di riferimento.
totale e gli estrusori che chiudono il periodo con un +25%.
A destare preoccupazione per i prossimi mesi è però il quadro macro-economico e congiunturale e, in particolare, i rincari vertiginosi dei prezzi dell’energia, aggravatisi nelle ultime settimane, che si vanno ad aggiungere allo shortage di componentistica e materie prime manifestatosi nei mesi precedenti.
In questa situazione di chiaro-scuri, le aziende del setto re hanno partecipato alla fiera K di Dûsseldorf per presen tare le loro novità tecnologiche.
Sono stati oltre 250 i fornitori di macchinari del nostro Paese - dei quali la metà aderisce ad Amaplast - iscritti alla kermesse tedesca e, insieme ad altre 150 aziende della fi liera plastica e gomma (che nel suo insieme genera quasi il 5% del manifatturiero nazionale), hanno costituito la com pagine italiana a Düs-seldorf, inferiore per numero solo a quella dei padroni di casa.
Un portafoglio ordini in crescita caratterizza l’industria italiana costruttrice di macchine per plastica e gomma: il primo semestre si è chiuso con un incremento del +10% rispetto allo stesso periodo del 2021 e le stime per il terzo trimestre sono ancora di segno positivo, grazie soprattutto alle vendite e alle commesse realizzate all’estero.
A livello di macro-aree geografiche di destinazione delle vendite italiane oltreconfine - a cui storica-mente è destinato oltre il 70% della produzione - si osserva un’intensificazione dei flussi verso i mer-cati europei extra-UE, sudamericani e il quadrante asiatico mentre rallentano leggermente l’Unione Eu-ropea e il Nord America.
Dal punto di vista merceologico, è particolarmente signi ficativo l’incremento delle esportazioni nel segmento dell’estrusione, con gli impianti per mono-multifilamenti che segnano un +64% e arriva-no ormai a pesare il 6% sul
Il fil rouge che contraddistingue la proposta espositiva italiana in fiera è quello della sostenibilità.
I costruttori italiani di macchinari sono in grado di forni re soluzioni volte a migliorare la sostenibilità ambientale dei vari processi di trasformazione: macchine a ridotto consumo di energia che consentono anche la produzione di articoli di sempre minor peso ma con pari caratteristiche tecniche.
Alla mostra tedesca è stato presentato ufficialmente anche PLAST 2023 (Milano, 5-8 settembre), or-ganizzata da Promaplast srl, società di servizi di Amaplast. Le iscri zioni alla specializzata milanese so-no già aperte per i nuovi richiedenti mentre sono già 30mila i metri quadri riconfermati dai circa 600 espositori precedentemente iscritti a PLAST 2021, rinviata appunto al 2023 a causa della pandemia.
Secondo Plastic Europe la crisi dell’energia e delle materie pri me derivante dall’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Rus sia ha sollevato sfide molto significative per l’industria plastica, la catena di approvvigionamento e tutte le economie dell’UE.
Nonostante i notevoli sforzi in corso per portare la produzione di plastica europea verso gli obiettivi dell’UE di zero netto e cir colarità entro il 2050 , la produzione di plastica in Europa conti nua a fare affidamento sui combustibili fossili come fonte di energia e materia prima.
Gli elevati costi delle materie prime e dell’energia hanno già influito sui livelli di produzione di alcuni siti europei e portato a
una perdita di competitività rispetto ad altre regioni.
La plastica è un materiale strategicamente importante per l’e conomia europea, con applicazioni in quasi tutti i settori, tra cui automobilistico, edile, beni di consumo, sanità ed energia rinno vabile. I membri UE stanno quindi lavorando duramente per ri durre al minimo l’impatto della crisi sulle catene del valore a valle e sull’economia europea in generale.
La crisi ha messo in evidenza la vulnerabilità dell’industria eu ropea della plastica e potrebbe erodere la competitività dell’Eu ropa oltre a minare gli investimenti e l’innovazione necessari per la transizione verso un’economia circolare della plastica.
the electric machine with integrated hydraulics.
With more than 1000 units installed the Zeres series has confirmed all advantages that the electric/hydraulic solution can offer to end-users. Today we present the third generation of Zeres injection molding machine: evolution of a reliable and performing product. Overlapping movements, increased extraction force, absolute precision and low energy consumption make the Zeres machine the extremely flexible press for every type of use.
Haitian MM Italy s.r.l. - Via Giuseppe di Vittorio n.56, 25125, Brescia www.hmmi.it
nistratore Delegato da giugno 2018.
“Markus Steilemann ha fornito a Covestro una leadership eccezionale come amministratore delegato du rante il suo incarico, stabilendo un’importante direzione strategica e guidando la crescita sostenibile del Gruppo.
Non vediamo l’ora di continuare la nostra proficua collaborazione”, ha af fermato Richard Pott, presidente del Supervisory Consiglio di Covestro AG. “Estendendo il suo mandato prima del previsto, sottolineiamo la nostra fidu cia nel signor Steilemann per continua re con successo la trasformazione che Covestro ha iniziato a diventare com pletamente circolare”.
Nel suo ruolo di amministratore delegato, Steilemann è responsabile delle funzioni centrali dell’azienda: strategia, sostenibilità e affari pubbli ci, innovazione di gruppo, revisione aziendale, risorse umane e comuni cazione.
Altri membri del consiglio di ammi nistrazione di Covestro sono Sucheta Govil come Chief Commercial Officer, Klaus Schäfer come Chief Technology Officer e il Dr. Thomas Toepfer come Chief Financial Officer.
Markus Steilemann è amministra tore delegato di Covestro da giugno 2018.
Markus Steilemann rimarrà ammini stratore delegato di Covestro per altri cinque anni. Il Consiglio di Sorveglian za ha prorogato il suo contratto, che durerà fino a maggio 2023, fino al 31 maggio 2028. Steilemann è membro del Consiglio di Amministrazione di Co vestro da settembre 2015 e suo Ammi
“Ringrazio il Consiglio di Sorve glianza per la fiducia che ha riposto in me. Abbiamo ristrutturato Covestro e, insieme ai miei colleghi, non vedo l’o ra di condurre l’azienda verso un suc cesso e futuro sostenibile”, risponde Markus Steilemann dopo la proroga del contratto.
Dal 2008 ha ricoperto diverse po sizioni dirigenziali presso Bayer Ma terialScience, la società predecesso re di Covestro. Nel settembre 2015 Steilemann è stato nominato mem bro del Consiglio di Amministrazione di Covestro. Ha studiato chimica e economia aziendale presso l’Univer sità RWTH di Aquisgrana e l’ETH di Zurigo.
Kraiburg TPE ha messo in funzione un nuovo stampo con matrice intercambiabile nel centro tecnologico della sede principale di Waldkraiburg, in Baviera, in grado di sostituire rapidamente le matrici per lo stampaggio ad iniezione dei provini da laboratorio per otte nere dati precisi su fluidità, su perficie estetica e qualità della adesione degli specifici com pound.
L’esperienza ha dimostrato che un provino standard non è sufficiente per la validazione. Oltre alle meccaniche, sono im
portanti anche altri aspetti come la fluidità e la qualità del la superficie dei materiali. Per tenere conto anche di questo e soddisfare le esigenze dei clien ti, Kraiburg TPE ha deciso di rendere possibili diverse confi gurazioni produttive per coprire il maggior numero di opzioni. Lo stampo viene utilizzato su una nuova macchina da stam paggio ad iniezione con una forza di chiusura di 1.100 kN impiegata per testare interna mente gli innovativi elastomeri termoplastici (TPE) nonché per produrre provini e placchette
con i TPE per i test interni e dei clienti.
Una serie di sensori fornisce dati riproducibili. Le informa zioni acquisite vengono utiliz zate per analizzare il comporta mento allo stampaggio dei compound con diversi sistemi di iniezione. Inoltre è possibile realizzare e valutare goffrature differenti utilizzando vari inserti nello stampo. Infine è possibile valutare anche l’adesione all’E PDM secondo la linea guida 2701 del 2019 della associazio ne tedesca dell’industria della gomma (WdK).
Stampo Kraiburg per una sostituzione rapida delle matrici
In arrivo 860 nuovi eco-compattatori in tutta Italia per il riciclo ad uso alimentare di bottiglie PET “bottle to bottle”: è questo l’o biettivo del finanziamento da 22 milioni di euro erogato da Crédit Agricole Italia, inter venuta in qualità di Arranger, capofila e Ban ca agente, insieme a Banca Monte dei Pa schi di Siena e UniCredit, e sostenuto all’80% dalla Garanzia Green SACE in favore di Coripet, il consorzio senza fini di lucro di produttori, converter e riciclatori di bottiglie in PET che, con i suoi 56 consorziati, rap presenta circa il 51,4% del comparto delle acque minerali, soft drink e latte, olio e suc chi di frutta in Italia.
La liquidità ottenuta dal consorzio con sede a Milano verrà utilizzata per acquistare e installare gli eco-compattatori su tutto il ter ritorio nazionale, al fine di raggiungere gli obiettivi inseriti nella direttiva SUP.
La mission di Coripet è proprio quella di incrementare la raccolta e il riciclo delle bot
tiglie in PET, grazie ai macchinari eco-com pattatori, un’innovativa modalità di raccolta selettiva attraverso la quale i singoli cittadi ni possono partecipare in maniera attiva al modello Coripet “bottle-to-bottle”, conse gnando su tutto il territorio nazionale le bot tiglie in PET ad uso alimentare. Si incentive ranno così l’aumento dei livelli di raccolta e riciclo delle bottiglie in PET, e la creazione di una filiera italiana del bottle-to-bottle per la produzione di PET idoneo al diretto contatto alimentare.
“Questa operazione finanziaria mette in evidenza ancora una volta la bontà del nostro progetto e del cammino intrapreso”, afferma Corrado Dentis, presidente Coripet.
“Siamo felici di essere nuovamente al fianco di Coripet, importante realtà senza fini di lucro con una mission totalmente de dicata alla tutela dell’ambiente”, ha sottoli neato Mario Bruni, responsabile MID Cor porate di SACE.
“Con questa operazione confermiamo non solo la vicinanza alle esigenze dei ter ritori sui cui operiamo ma anche il soste gno concreto a progetti che agevolano la transizione ecologica, attraverso realtà come Coripet, esempio virtuoso di econo mia circolare”, dichiara Marco Perocchi, responsabile Direzione Banca d’Impresa di Crédit Agricole Italia.
“Con quest’accordo rinnoviamo con convinzione il sostegno a una realtà senza fini di lucro che ha una mission importante per la tutela dell’ambiente”, dichiara Paola Garibotti Regional manager Nord Ovest di UniCredit.
“Con questa operazione intendiamo forni re un supporto fondamentale a un consorzio che, senza fini di lucro, si pone l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale delle botti glie in PET su tutto il territorio nazionale”, conclude Marco Tiezzi, General Manager Area Territoriale Nord Ovest di Banca Mps.
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Grazie alla partnership appena firmata, Punch Torino, già all’avanguardia nel setto re “Additive Manufacturing”, e Roboze, re altà italiana affermata proprio nel settore della manifattura additiva con soluzioni vol te ad ottimizzare la produzione di parti in sostituzione dei metalli con super polimeri e materiali compositi, lavoreranno congiunta mente per accelerare l’industrializzazione della stampa 3D di alcuni elementi chiave
nel settore automotive e marino.
Secondo Research and Markets, azienda specializzata nell’analisi e ricerche di merca to, si stima che le dimensioni del mercato globale della produzione additiva raggiun geranno i 76,16 miliardi di dollari entro il 2030, crescendo ad un CAGR del 20,8%.
Tra i settori che guideranno questa crescita rientrano quelli automotive e marino dove l’adozione del metodo additivo avrà implicazioni critiche su ogni fase della catena del valore delle aziende coinvolte.
L’obiettivo dei due partners sarà proprio l’incremento dell’adozione della tecnologia additive e il miglioramento del processo di stampa con tecnologia FFF (Fused Filament Fabrication), rendendola sempre più com petitiva e sostenibile rispetto alle tecnologie convenzionali. Ciò permetterà nel prossimo futuro lo sviluppo di prodotti ancora più concorrenziali e performanti, con un’inci denza sostanziale sui tempi di consegna.
Nel dettaglio Roboze metterà in campo la tecnologia Automate sviluppata per i siste mi Production dell’azienda. In particolare,
ARGO 500 è una soluzione di produzione additiva che sposta il focus della stampa 3D dalla mera prototipazione alla produzio ne vera e propria di parti finite con standard produttivi equiparabili ai metodi tradiziona li. Questo sistema è il più preciso e ripetibi le del mercato, caratteristica che ha per messo a centinaia di aziende di digitalizzare i propri magazzini e scalare la produzione nel mondo. La forte specializzazione nella sostituzione dei metalli con materiali come PEEK, Carbon PEEK, Ultem e Carbon PA, offre un ottimo rapporto tra resistenza meccanica e peso, nonché proprietà chimi che e termiche per un ampio range di appli cazioni industriali.
Punch Torino ha maturato forti compe tenze all’interno del mondo Additive Manu facturing fin dal 2015, partendo dalle capa cità di sviluppo tecnologico automotive, per sfruttarne gli enormi vantaggi nel design ed industrializzazione del prodotto. Tale baga glio di esperienza verrà messo a disposizio ne dello sviluppo di materiali e tecnologie con focus sul mercato strategico FFF.
Syncro GROUP è lieta di annunciare Wal ter Cavicchioli come nuovo Sales Manager di Syncro e Plantech-CST per i mercati Euro pa, Medio Oriente ed Africa.
Cavicchioli entra nel Gruppo por tando la sua esperienza trentennale nello studio di applicazioni com plesse nel mondo dell’automazione e material handling, esperienza ma turata tra Doteco, Piovan e Penta.
Walter si presenta al Gruppo con queste parole: “È con vero piacere che inizio questa nuova avventura in Plantech-CST Syncro Group. L’entusiasmo e il dinamismo che ho trovato in Gabriele e Roberto, con i quali avevo già collaborato in passato, mi hanno dato la spinta per girare pagina nuovamente e mettere a disposizione la ormai lunga esperienza nel settore e nei
mercati EMEA, con l’obbiettivo di affrontare e vincere tutti insieme le sfide che si presen teranno all’orizzonte”.
“Il mercato EMEA è uno dei mercati più
sensibili alla Circular Economy e il Gruppo Syncro, con il suo obiettivo “Zero Waste Myssion”, ha da tempo preso questa strada investendo e sviluppando prodotti dedicati alla riduzione degli scarti di produ zione, all’automazione e alla diminu zione delle risorse energetiche”, ha spiegato Gabriele Caccia, President & CEO di Syncro GROUP. “Sono si curo che con Walter riusciremo a sviluppare il mercato EMEA e a fare grandi cose”.
“La forte crescita ha permesso a Plantech-CST di diventare esperti di mercato nei settori recycling, com pounding e PVC e sono molto con tento di accogliere Walter nella nostra famiglia andando a conquistare nuovi mercatii e riuscire ad essere sempre più Glocal”, ha commentato Roberto Pedrazzi, CEO di Plantech-CST.
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È stato in occasione della terza conferenza di PVC4Cables che si è discusso dei più recenti sviluppi del settore di cavi e fili. Un comparto che può crescere investendo nelle necessità del presente: dalle tecnologie smarthome fino alle fibre ottiche e i cavi per telecomunicazioni.
Tutte le principali sfide che caratteriz zeranno il prossimo futuro sono colle gate da un fil-rouge invisibile: quello di cavi e fili. “Connecting sustainability and innovation” è stato quindi il tema scelto per la terza Conferenza di PVC4Cables, che ha riu nito circa 140 operatori europei della filiera dei cavi in PVC per discutere lo stato dell’arte e le future tendenze del settore. “Abbiamo deciso di focalizzarci su temi quali innovazione e sostenibilità per mostra re come il settore dei cavi in PVC, conside rato maturo e piuttosto statico da diversi anni, abbia invece ampie opportunità di svi luppo e rinnovamento, come evidenziato dalle più importanti innovazioni in formula zioni, sicurezza e opportunità di sbocchi in nuovi mercati presentate alla nostra Confe renza di PVC4Cables”, ha dichiarato Carlo Ciotti, portavoce di PVC4Cables.
cavi Se è vero, come confermato da Paolo Arcel li, direttore di Plastic Consult, che i cavi in PVC hanno perso leggermente terreno in termini di quote di mercato in Europa (dal 46% al 40% nel 2021 rispetto al 2017), è
anche vero che i volumi sono rimasti stabili in termini assoluti. E nell’attuale difficile si tuazione geopolitica ed economica, potreb bero aprirsi nuove opportunità attraverso il rinnovamento del parco immobiliare verso un uso crescente di tecnologie smart-home; e gli sviluppi tecnici dei cavi in PVC, per co gliere le opportunità rappresentate da fibre ottiche e cavi per telecomunicazioni. Gianluca Sarti, responsabile R&S di Rea gens, ha parlato delle nuove formulazioni che consentono di produrre cavi in PVC con emissioni molto ridotte di fumi acidi in caso di incendio. Ha sottolineato come il lavoro di ricerca e i test condotti negli ultimi anni ab
biano permesso ai cavi in PVC di raggiun gere la Classe Bca secondo il Regolamento sui Prodotti da Costruzione (CPR – Regola mento (UE) n. 305/11.
Attraverso uno studio comparativo tra cavi in PVC e cavi senza alogeni per quanto ri guarda la tossicità delle emissioni di gas, Camillo Cardelli, responsabile del settore tecnologico I-Pool, ha dimostrato che la tossicità dei fumi di quasi tutti i materiali è praticamente identica, entro il margine di errore. Le plastiche moderne, durante gli incendi, producono generalmente gli stes si tipi e livelli di composti organici volatili (COV) cancerogeni dei prodotti in legno.
Inoltre, l’acidità è inadeguata per valutare la tossicità dei fumi. Sebbene la corrosività dei fumi (o acidità) possa avere una certa rilevanza per danni alle cose, non ha alcu na correlazione con la sicurezza della vita umana e nemmeno con la tossicità dei fumi. L’uso dell’acidità come riferimento non è corretto, poiché la sostanza tossica più comune (CO, monossido di carbonio) non è acida e non viene considerata. Test condotti su compound innovativi di PVC 4Cables hanno evidenziato un cavo finito eccellente in termini di ridotta fumosità (Classe Bca d0 s1b) e bassa emissione di gas CO dannoso. La riduzione della densi tà dei fumi è strettamente correlata alla bassa produzione di CO. L’acidità e tossicità dei fumi sono state af frontate anche da Maddalena Pezzani, di rettore tecnico di L.S. Fire e da Luca Ermini, direttore tecnico di LAPI Laboratories, che hanno analizzato vantaggi e svantaggi di standard e metodologie per misurare questi parametri per cavi in PVC. A livello accademico, R&S potrebbero apri re nuove prospettive per i cavi in PVC. Lo renzo Marinai e Sara Haveriku dell’Universi tà di Pisa hanno presentato le loro tesi di ricerca svolte presso un’azienda esterna su nuove resine e nuovi bio-plastificanti ecolo gici per compound per cavi in PVC resisten ti al fuoco. Laura Mazzocchetti, professore associato al dipartimento di chimica indu striale dell’Università di Bologna, ha esplo rato il potenziale dei rivestimenti in PVC per cavi di ricarica in veicoli elettrici.
In termini di sostenibilità, Ettore Nanni, Chair del Comitato Sustainable Use of Additives di VinylPlus® e Vincent Stone, VinylPlus Te chnical and Environmental Affairs Senior Manager, hanno presentato rispettivamente la Metodologia Additive Sustainability Fo otprint® (ASF) e il VinylPlus Product Label. L’ASF consente agli utilizzatori di valutare e promuovere attivamente la produzione e l’u
so sostenibile di additivi per PVC durante l’intero ciclo di vita del prodotto, mentre il Product Label e i Supplier Certificates aiute ranno le aziende a contribuire allo sviluppo sostenibile attraverso prodotti certificati e tracciabili.
Il riciclo è un elemento chiave per la soste nibilità dei cavi in PVC. Daniele Redaelli, rappresentante Regionale Italiano di Reco vinyl®, ha sottolineato come, grazie agli schemi di raccolta e riciclo istituiti nell’ambi to di VinylPlus, dal 2000 siano state riciclate 1,5 milioni di tonnellate di PVC provenienti da cavi, con un risparmio di quasi 3 milioni di tonnellate di emissioni di CO₂. Tuttavia, il riciclo dei cavi in PVC ha registrato un calo significativo negli ultimi anni. Ciò è dovuto in parte alla pandemia da Covid-19 e alla Brexit, che ha causato una diminuzione del le esportazioni di cavi in PVC in UK per il ri ciclo. Inoltre, anche se i cavi in PVC prodot ti oggi in Europa non contengono SVHC, le incertezze e i vincoli normativi a livello euro peo in relazione alla potenziale presenza di legacy additives in vecchi cavi in PVC han no rappresentato un forte disincentivo per i
riciclatori. La promozione dei cavi senza SVHC prodotti in Europa da molti anni è di fondamentale importanza per invertire que sta tendenza.
di “iper ammortamento”, commenta Federico Boin, Pre sidente nazionale di Confartigianato Meccanica. E se quest’ultimo – quando è stato introdotto – ha suscitato per lo più l’attenzione dell’industria, la sua naturale evo luzione in quello che adesso si chiama credito d’imposta per la transizione 4.0, è stata ed è utilizzata da un nume ro molto elevato di imprese, anche “micro”.
“Dai dati in nostro possesso la misura è stata utilizza ta in maniera diffusa”, spiega Leonardo Iezzi, Direttore Esecutivo di Apindustria Brescia. “L’incentivo in essere è di sicuro interesse per le aziende ma va segnalato, però, che sarebbe fondamentale il mantenimento, anche per il prossimo anno, delle percentuali attualmente in essere”.
Con un Pil del +3,2%, secondo le ultime stime del go verno, e gli ultimi dati sul fatturato dell’industria, cre sciuto a luglio in termini tendenziali del +16,3% (Istat), la manifattura si conferma forza trainante del Paese, no nostante le difficoltà dovute a inflazione e caro energia che il tessuto imprenditoriale italiano si ritrova a dover affrontare in questi mesi. Un settore che può contare, per perseguire l’obiettivo della trasformazione digitale, sui fondi del PNRR (13,4 miliardi di euro) destinati alla Transizione 4.0. Il MISE ha infatti già dato accesso, nel corso del 2022, a crediti d’imposta volti a incentivare gli investimenti privati a favore dell’innovazione.
Quali sono i risultati? Secondo MECSPE, la fiera più importante in Italia dedicata alla manifattura e all’inno vazione tecnologica organizzata da Senaf, in programma dal 29 al 31 marzo 2023 a BolognaFiere, che ha inter rogato alcune associazioni del settore, i risultati degli incentivi sono positivi con numerose aziende che ne hanno già usufruito.
“Le piccole imprese associate a CNA del settore mec canica hanno usufruito della misura in maniera impor tante”, spiega Roberta Piccinini, presidente del mestiere Meccanica Nazionale CNA. “Gli investimenti fatti hanno riguardato, nella maggior parte dei casi, macchinari più performanti ed interconnessi, robot, e software per una gestione integrata dell’azienda. Riteniamo si tratti in dubbiamente di una misura importante per permettere alle nostre aziende di attrezzarsi e fare un salto tecno logico necessario per rimanere competitive sui mercati internazionali.
Ritengo altresì che sarebbe opportuno renderla strut turale e non calare la percentuale di aiuto, come pur troppo è previsto per i prossimi anni.
“L’incentivo di cui si parla, è frutto dell’evoluzione nel tempo di altre forme di agevolazioni note con il nome
“MECSPE è il polo di riferimento per l’aggiornamento delle competenze e l’integrazione di innovazioni più re centi nelle aziende”, aggiunge Maruska Sabato, Project Manager di MECSPE. “In questo senso, il nostro obietti vo è proprio quello di favorire il dialogo tra tutti gli attori dell’industria con gli occhi puntati sul futuro del nostro tessuto industriale”.
Un programma mirato Il tema dell’innovazione è quindi per le imprese una sfida prioritaria per la crescita e per guardare al futu ro con ottimismo. Ed è uno degli obiettivi di MECSPE, che si occuperà anche nella 21ª edizione di favorire l’in contro e lo sviluppo tecnologico delle imprese, con un programma sempre più ricco di approfondimenti e ini ziative speciali dedicati a digitalizzazione, formazione e sostenibilità, i tre asset fondamentali per la crescita in chiave 4.0.
Come dimostrano i dati dell’Osservatorio MECSPE, il 42% delle aziende ha realizzato investimenti in campo digitale dimostrando di crescere notevolmente in que sto senso a seguito della pandemia: si tratta del +15% rispetto allo stesso periodo del 2021. Quando parliamo di investimenti digitali, su cosa puntano le imprese? Principalmente si sono diretti su cybersicurezza (43%), seguito da robotica collaborativa (26%) e cloud compu ting (25%).
Inoltre, in contemporanea a MECSPE si svolgerà ME TEF, l’expo internazionale dedicata alla filiera dell’allumi nio, un comparto centrale per la produzione industriale in chiave sostenibile. Infine, nel 2023 MECSPE raddop pierà l’appuntamento e si terrà anche a Bari dal 23 al 25 novembre con “Focus Mediterraneo” presso la Nuova Fiera del Levante, un’edizione dedicata allo sviluppo del le tecnologie 4.0 e una proposta sempre più focalizzata su sostenibilità e innovazione dei processi produttivi.
Ecomondo 2022, conta la più alta concentrazione di even ti internazionali di sempre per l’edizione numero 25. Con un evento ogni sei compartecipato dalla Commissione europea o con suoi executive ospiti, sono 94 i convegni distribuiti nei quattro giorni del Salone di Italian Exhibition Group dell’e conomia circolare che si terrà in fiera a Rimini dall’8 all’11 novembre prossimi in contemporanea con Key Energy, la ma nifestazione dedicata alle energie rinnovabili e con gli Stati Generali della Green Economy (8-9 novembre), giunti all’un dicesima edizione. E di questi eventi, 15 sono targati Commissione europea attraverso sue agenzie operative come la Euro pean Research Executive Agency (REA) o European Mission A Soil Deal for Europe o, ancora, CINEA.
La commissione europea interverrà su temi quali: Gestione e valorizzazione delle acque: Ricerca e innovazione; Finanza, formazione e comunicazione; Bonifiche sostenibili e rigene razione dei siti contaminati; Agri-food, foreste e industria Bio-based; Economia circolare e catene del valore.
Inoltre Ecomondo, il 9 e 10 novembre, ospiterà ´SwitchMed Connect´, evento biennale finanziato dall’Unione Europea che promuove approcci di economia circolare in Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Palestina e Tunisia e che per la prima volta arriva in Italia con le principali start-up,
Plastec 2 - 3 novembre 2022 Minneapolis, Stati Uniti www.advancedmanufacturingminneapolis. com/en/show-brands/plastec-minneapolis.html
Moldplas 2022 9 - 12 novembre 2022 Bathala, Portogallo https://exposalao.pt/en/feira/moldplas
Printplastpack 22 - 24 novembre 2022 Erbil, Iraq www.ppp-iraq.com
Mecspe 29 - 31 marzo 2023 Bologna www.mecspe.it
JEC Composites Europe Show 25 - 27 aprile 2023 Parigi, Francia www.jeccomposites.com
Novembre/Dicembre 2022
imprenditori, operatori del settore, istituzioni politiche e finanziarie con l’obiettivo di promuovere e accelerare il passaggio a modelli di inno vazione ambientale e sociale e produzione sostenibili nel Mediterraneo meridionale.
Tra gli altri panel di caratura internazionale e nazionale, si segnalano quelli che si occu peranno dell’impatto positivo dei fondi del PNRR sul sistema idrico integrato, sulla gestione dei rifiuti urbani o sulla tran sizione agriecologica. I primi studi sulla strategia nazionale sulla plastica varata dal Governo nel giugno scorso. Gli stru menti finanziari per investire davvero nel green, alla larga dal greenwashing. La circolarità nelle demolizioni, in campo edile e nell’automotive. La XXIV Conferenza nazionale sul compo staggio. La rigenerazione di coste e porti. La strategia europea per i rifiuti tessili e i nuovi modelli di business delle maisons della moda. Il punto sulle materie prime critiche per l’econo mia italiana come la gomma. La centralità del riciclo dei RAEE o dell´impatto del packaging.
Interpack 4 - 10 maggio 2023 Düsseldorf, Germania www.interpack.de
PIAE 21 - 22 giugno 2023 Mannheim, Germania www.vdiconference.com/piae
Plast 5 - 8 settembre 2023 Milano www.plastonline.org
Feiplastics 13 - 16 settembre 2022 San Paolo, Brasile www.feiplastic.com.br
Vietnam Plas 21 - 24 settembre 2022 Ho Chi Minh City www.vietnamplas.com
Interplas 26 - 28 settembre 2023 Birmingham, Regno Unito www.interplasuk.com
Powtech 27 - 29 settembre 2022 Norimberga, Germania www.powtech.de
Plastex 3 - 7 ottobre 2022 Brno, Repubblica Ceca www.bvv.cz/plastex
Fakuma 17 - 21 ottobre 2023 Friedrichshafen, Germania https://www.fakuma-messe.de/en
JecForum 6 - 7 giugno 2023 Bologna https://www.jec-italy.events/it
AIPE - Associazione Italiana Polistirene Espanso - ha promosso e realizzato un progetto presso il Mercato Itti co di Milano, per il completo recupero e riciclo di tutte le cassette in EPS destinate alla movimentazione e alla con servazione del pesce.
Grazie alla collaborazione con Sogemi S.p.A., società che gestisce tutti i servizi integrati del Mercato Ittico e Fan tambiente, società di consulenza specializzata nell’ambito di riciclo e tematiche ambientali, 300 tonnellate all’anno di EPS non saranno più un rifiuto, ma una grande risorsa, poiché grazie al loro completo riciclo, diventeranno nuova materia prima.
L’operazione, coordinata da Giovanni Raggi, vicepresi dente responsabile della Divisione Imballaggi di AIPE, pre vede la corretta gestione e conferimento delle cassette in polistirolo a fine vita presso il Mercato Ittico di Milano, in modo da poterle completamente riciclare, trasformandole così da rifiuto a preziosa risorsa, pronta a generare nuova materia prima.
Il modello elaborato dopo approfonditi studi logistici e gestionali da parte di AIPE, SOGEMI e Fantambiente pre vede la raccolta giornaliera delle cassette in EPS in appo siti contenitori chiamati Big Bag, presso il Mercato Ittico milanese.
Una volta raggiunta la capienza stabilita, i contenitori vengono stoccati presso il mercato in aree identificate, pronti ad essere trasportati verso i centri specializzati di raccolta per l’EPS dove le cassette saranno trasformate, attraverso un processo specifico di riciclo, in nuova ma teria prima seconda, che verrà immessa nuovamente sul
mercato e utilizzata per la produzione di nuovi prodotti. Da rifiuto a risorsa infinita, a basso impatto ambientale e a sostegno di una “economia circolare”.
“Il successo di questa operazione è quello di aver operato in piena collaborazione con SOGEMI e Fantam biente e di aver elaborato un protocollo di grande valore per il recupero totale delle cassette in EPS il quale non ha comportato alcuna modifica all’asset economico già in essere presso il Mercato Ittico di Milano, poiché il nuovo procedimento di selezione e raccolta, sfrutta to talmente le risorse già impiegate, ottimizzando i flussi di raccolta, gestione e conferimento dell’EPS”, commenta Giovanni Raggi.
“Ci auguriamo che questo protocollo venga adottato da tutti i mercati ittici Italiani. Le tonnellate di cassette in EPS, movimentate giornalmente in Italia, raggiungono valori altissimi ed è doveroso, a fine utilizzo, conferirle nel modo corretto affinché possano tornare a nuova vita”.
Solvay annuncia un nuovo piano d’azione per ridurre i residui di cal care rilasciati in mare dalla produ zione di carbonato di sodio di Solvay Chimica Italia a Rosignano, nell’am bito degli sforzi del Gruppo per otti mizzare l’efficienza e la sostenibilità delle proprie attività e in linea con l’autorizzazione IPPC rinnovata a gennaio 2022.
Il piano d’azione rappresenta un investimento stimato di 15 milioni di euro in nuove soluzioni tecniche e di processo, alcune delle quali
richiederanno l’approvazione delle autorità. Entro il 2030, l’obiettivo di Solvay è di ridurre del 20% il volu me massimo di scarichi attualmen te previsto dalla sua autorizzazione IPPC. Solvay fornirà alle autorità ag giornamenti biennali sui progressi compiuti.
Entro il 2040, Solvay ha l’ambi zione di ridurre lo scarico di calcare al 40% rispetto all’autorizzazione IPPC, attraverso investimenti in ri cerca e innovazione.
“Siamo impegnati a migliorare co
stantemente la sostenibilità dei nostri processi e a garantire che il nostro impianto di Rosignano continui a svolgere un ruolo importante nella fornitura di materiali essenziali per la società”, ha dichiarato Philippe Kehren, presidente della divisione Soda Ash & Derivatives di Solvay. “La nostra determinazione a conti nuare ad alzare l’asticella e la nostra volontà di fare ulteriori investimenti dimostrano ancora una volta il no stro impegno a migliorare costante mente le nostre operazioni”.
Un piano per ridurre del 20% i residui di calcare nel mare
Il riciclo della plastica sal va l’ambiente e fa risparmia re energia. È quanto emerge dal Rapporto di Sostenibi lità 2021 di Corepla, Con sorzio Nazionale per la rac colta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, presentato a Roma nel cor so di un convegno dal titolo “Il valore del riciclo e del recupero degli imballaggi in plastica per il sistema na zionale – Rapporto di soste nibilità 2021: l’impegno del Consorzio per l’ambiente, il lavoro e l’innovazione”.
Grazie a una sempre cre
scente attività di raccolta e riciclo degli imballaggi in plastica, che pone il nostro Paese al vertice del contesto europeo in tema di recupero di questa tipologia di rifiuto, il Consorzio ha risparmiato 520.000 ton di materia pri ma vergine, sostituendola con materia prima seconda prodotta tramite l’attività di riciclo. Sempre grazie al riciclo, risparmiati anche 10.867 GWh di energia pri maria ricavata da fonti fos sili, pari a circa il 2,5% della produzione annua di ener gia primaria in Italia e evi
tate l’emissione di 879.000 t di CO 2 EQ.
Nel 2021 la raccolta de gli imballaggi in plastica ha raggiunto 1.475.747 ton nellate, con un aumento del 3% rispetto al 2020, per un riciclo complessivo di oltre 1.020.000 t, con 314.964 t destinate al recupero energetico e il restante 14,2% presso termovalorizzatori efficienti.
Inoltre, attraverso il re cupero energetico e il recu pero complessivo degli im ballaggi in plastica è stato possibile:
• Produrre 91 GWh di energia elettrica da recu pero energetico calcolata sulla base della quantità di materiale conferito avviato a recupero energetico e dell’e nergia elettrica prodotta da recupero energetico per uni tà di materiale.
• Produrre 183 GWh di energia termica da recu pero energetico calcolata sulla base della quantità di materiale conferito avvia to a recupero energetico e dell’energia termica prodot ta da recupero energetico per unità di materiale.
• Evitare il conferimento in discarica di 34.572.733 m3 di imballaggi in plastica cal colando il peso medio di un metro cubo di rifiuti mono materiale sfuso pari a 30 kg.
“Un risultato di cui siamo molto soddisfatti frutto di un continuo orientamento dello stesso alla diversificazione produttiva, al miglioramen to della partnership con i riciclatori, al potenziamento del mercato intra-europeo, alla ricerca di nuovi clienti su mercati finora inesplora ti e allo sviluppo di modelli innovativi di riciclo”, ha di chiarato il presidente di Co repla Giorgio Quagliuolo.
“L’impegno di Corepla per il futuro è, innanzitutto, quel lo di completare la propria carbon inventory avviando le attività propedeutiche alla de terminazione delle emissioni Scope 3, coinvolgendo, quin di, tutta la filiera del recupero degli imballaggi. Tutto ciò è finalizzato a conseguire una progressiva riduzione delle emissioni, in linea con gli obiettivi sanciti a livello glo bale per contrastare il cam biamento climatico”.
NextChem, controllata di Maire Tec nimont Spa, si è aggiudicata un con tratto di Front-End Engineering Design (FEED) da parte di un esperto nel set tore dei prodotti plastici e chimici per un impianto di riciclo meccanico avan zato di rifiuti plastici urbani in Europa.
Lo scopo del progetto è la realizza zione di un impianto di riciclo mec canico avanzato per la produzione di poliolefine con contenuto di ma
teriali riciclati post-consumo fino al 100%. La capacità di trattamento di rifiuti plastici dell’impianto sarà fino a 75.000 tonnellate all’anno. Nex tChem sarà responsabile del FrontEnd Engineering Design supportan do il cliente anche nello sviluppo della fase di esecuzione. Il comple tamento del FEED è previsto entro la metà del 2023. Una volta completa to, l’impianto sarà uno dei più grandi
siti di riciclo meccanico avanzato del mondo.
“Aiutare produttori esperti ad inclu dere nel loro portafoglio polimeri total mente o parzialmente riciclati è una delle modalità più efficaci per dare alla plastica un ciclo di vita sostenibile, riducendo sia il consumo di risorse fossili che l’impat to carbonico”, spiega Alessandro Berni ni, amministratore delegato del Gruppo Maire Tecnimont e di Next-Chem.
I beni in polietilene sono riciclabili al 100%. Ecopo lietilene, consorzio nazionale per la gestione dei rifiuti da beni in polietilene, insieme con A.M. Recuperi, Po limero e Virosac e con il supporto operativo di Ecoli ght Servizi, ha certificato la prima filiera circolare per i film industriali: dalla raccolta di questi rifiuti di beni in polietilene, al loro trattamento e lavorazione, fino alla reimmissione nei cicli produttivi per dare vita a nuovi film plastici.
“Attraverso un progetto sperimentale di recupero e riutilizzo dei film in polietilene sottoforma di materia prima seconda, è stata certificata la reale riciclabilità dei beni in polietilene”, afferma il direttore generale del con
sorzio Ecopolietilene, Giancarlo Dezio. “Questo genere di plastica, che trova impiego nei più diversi manufatti a uso sia industriale sia domestico, è quindi un’impor tante risorsa per l’ambiente che deve essere sempre più valorizzata attraverso una sempre maggiore sensibiliz zazione che si traduce in una corretta raccolta e una puntuale gestione”.
Il progetto è stato sviluppato nel primo semestre del 2022 e ha interessato le regioni di Toscana, Emilia Ro magna e Veneto, coinvolgendo tre importanti realtà del mondo ambientale. La fiorentina A.M. Recuperi srl si è occupata dell’organizzazione della raccolta e del tra sporto dei rifiuti da beni in polietilene flessibili da su perficie privata nelle regioni del centro-nord Italia. Com plessivamente, sono stati raccolti oltre 214 tonnellate di film industriali in polietilene nel periodo. Polimero srl, azienda di Rovigo da oltre 40 anni impegnata nel campo della rigenerazione delle materie plastiche, ha ricevuto la mole di rifiuti e ha proceduto a trattarla per ottenere materia prima seconda. Le fasi di lavorazione hanno interessato l’impianto di Gallicano (FI) per la fase di selezione, cernita e pressatura e quello di Rovigo per il processo di triturazione, lavaggio con scarto dei cor pi estranei, estrusione e granulazione, garantendo una qualità del materiale costante ed uniforme. Il granulo così ottenuto è stato consegnato a Virosac srl che, negli impianti di Pederobba (Treviso) ha prodotto nuovo film industriale. Le 214 tonnellate di rifiuto sono diventate sacchi per la spazzatura in polietilene che, a loro volta, sono stati immessi sul mercato.
Saipem e Quantafuel ASA hanno fir mato un memorandum d’intesa per col laborare all’industrializzazione e alla co struzione di impianti di riciclo chimico di rifiuti plastici basati sulla progettazione e la tecnologia di processo sviluppati da Quantafuel.
Questo protocollo d’intesa consente a Saipem di commercializzare e realizzare a livello globale, con la licenza della tec nologia Quantafuel, impianti industriali di pirolisi. Tale processo termochimico converte i rifiuti plastici solidi in prodotti liquidi o gassosi riutilizzabili come com
bustibili o materie chimiche per il riciclo delle materie plastiche. Saipem fornirà inoltre i servizi smart di gestione e ma nutenzione, oltre alle garanzie di perfor mance degli impianti, rilasciate congiun tamente da entrambe le società.
In base all’accordo saranno sviluppa te soluzioni scalabili e modulari per gli impianti di riciclo dei rifiuti plastici, che saranno agevolmente adattate alle speci ficità dei diversi siti. La soluzione tecno logica offerta consentirà agli utilizzatori di incrementare l’impiego dei rifiuti plastici misti nella produzione di olio da pirolisi
che potrà essere riutilizzato nella produ zione di nuovi prodotti chimici e plastici. Attraverso la collaborazione con Quan tafuel, Saipem fornirà a livello globale uno dei primi concept modulari per l’economia circolare, supportando i propri clienti nel percorso di sostenibilità anche con que sta innovativa soluzione di riciclo delle plastiche. Con questo accordo, Saipem e Quantafuel si impegnano a fornire una se rie di progetti al mercato, consentendo ad entrambe le parti di perseguire i rispettivi obiettivi nell’economia circolare per mas simizzare i benefici per l’ambiente.
Un memorandum per costruire nuovi impianti di riciclo chimico
L’Europa non ha abbastanza rifiuti plastici da poter riciclare, si tratta di un problema che ha richiamato l’at tenzione di Plastics Recyclers Europe (PRE), l’organizzazione che rappresenta la voce dei riciclatori europei di materie plastiche e che chiede un maggiore impegno nella raccolta e selezione, oltre a una rendicontazione tra sparente sulla destinazione dei rifiuti plastici. ‘‘Questa situazione potrebbe rallentare la transizione verso una completa circolarità della plastica’’, ha dichiarato Ton Emans, presidente di PRE. ‘’La recente politica dell’UE e gli sviluppi globali hanno dato im pulso a massicci investimenti nelle capacità di riciclaggio della plastica nel continente: nel 2020 l’industria del riciclaggio della pla
stica ha investito 1,5 miliardi di euro, che si traduce in 1,1 milioni di tonnellate di capacità installata in più rispetto all’anno precedente e in un totale di 4,9 miliardi di euro di investi menti dal 2017. Tuttavia, senza materiali in entrata stabili e di alta qualità, gli sforzi dell’industria per raggiungere i nuovi obiettivi di riciclo potrebbero essere ostacolati. Una solida infrastruttura di selezione e raccolta è indispensabile per aumentare le materie pri me stabili per i riciclatori europei”. Questo dato giunge inaspettato, poiché da alcuni anni l’UE registra un calo delle espor tazioni di rifiuti, mentre i riciclatori hanno con tinuato a incrementare le capacità installate con una crescita importante del 60% in 4 anni. Il divieto cinese e il rafforzamento dei
controlli nell’ambito della Convenzione di Ba silea e della Decisione OCSE sui movimenti transfrontalieri di rifiuti hanno permesso una continua diminuzione dei rifiuti esportati da 3Mt nel 2014 a 1Mt nel 2021. Nonostante questi sviluppi e a prescindere dall’aumento del prezzo dei materiali selezionati spinto dai crescenti prezzi dei materiali riciclati, oggi non vengono inviate ai riciclatori quantità ag giuntive sostanziali di rifiuti.
Con 9 milioni di tonnellate di rifiuti plastici raccolti per la selezione, su un totale di 30 milioni, l’aumento della raccolta destinata al riciclaggio rimane una delle misure chiave in Europa. Il resto dei rifiuti raccolti - 21Mt - vie ne incenerito o messo in discarica. Inoltre, le statistiche dimostrano un divario di 20 milioni di tonnellate tra la quantità di rifiuti prodotti e quella immessa sul mercato. Sfidare queste cifre è fondamentale per sot trarre la plastica riciclabile alle discariche e
agli inceneritori, al fine di creare economie di scala per i polimeri riciclati. PRE chiede una rendicontazione trasparente sulla produzio ne, la raccolta e la differenziazione dei rifiuti, in modo che le quantità mancanti possano essere identificate e riciclate.
Plastics Recyclers Europe è un’organizza zione che rappresenta la voce dei riciclatori di plastica europei che ritrattano i rifiuti di pla stica in materiale di alta qualità destinato alla produzione di nuovi articoli, questo perché i riciclatori sono importanti facilitatori della cir colarità della plastica e della transizione ver so l’economia circolare. Inoltre, il riciclo delle materie plastiche in Europa è un settore in ra pida crescita, con oltre 7,7 miliardi di euro di fatturato, 9,6 milioni di tonnellate di capacità di riciclo installata, più di 650 impianti di riciclo e oltre 20.000 dipendenti.
Ci sono molte aziende però che credono nel le possibilità del riciclo e della sostenibilità. A testimoniarlo sono i vincitori dei Plastics Recycling Awards Europe 2022 annunciati al Plastics Recycling Show Europe di Amster dam. Lanciato nel 2017, il premio è stato te stimone di uno stimolante aumento dell’uso circolare della plastica attraverso l’incremen to del riciclo e della riciclabilità negli ultimi cinque anni.
I sette vincitori dei Plastics Recycling Awards Europe sono: • Prodotto automobilistico, elettrico o elettro nico: rivestimento modulare sostenibile per
gli interni dei veicoli e soluzioni di riciclaggio a valle di Grupo Antolin;
• Prodotto per l’edilizia e le costruzioni: pan nelli SOLAR HEAT da plastica riciclata di Montello spa & WET/Ecopixel srl;
• Prodotti per la casa e il tempo libero: cesti no a pedale StepUp di Brabantia;
• Imballaggi in plastica: film termoretraibile riciclabile con un eccezionale contenuto di PCR di Freiberger Lebensmittel GmbH, ale sco Folien GmbH & Co.KG, Ecoplast Kunst stoffrecycling GmbH, Borealis AG;
• Ambasciatore del riciclo della plastica: Mik Van Gaever, Fost Plus;
• Innovazione tecnologica di prodotto: sac chetto in mono PE riciclabile di Procter & Gamble;
• Innovazione dei macchinari di riciclag
gio: Mistral+CONNECT di Pellenc ST.
I vincitori hanno ricevuto un trofeo, con una base stampata in 3D realizzata con cruscotti di auto in plastica ABS riciclata al 100% e la parte superiore multicolore tagliata al laser da tappi di bottiglie per la pulizia delle spiag ge in HDPE compresso.
“Con la continua crescita dell’uso della pla stica riciclata, abbiamo assistito a un costan te aumento del numero e della qualità delle candidature ai Plastics Recycling Awards Europe”, ha commentato Ton Emans, presi dente di Plastics Recyclers Europe. “Questo non ha reso facile il compito di giudicare, ma i vincitori di quest’anno rappresentano un al tro punto di forza nel nostro percorso verso un uso veramente circolare della plastica lungo l’intera catena del valore”.
“Congratulazioni a tutti e sette i vincitori di quest’anno, ognuno dei quali sta portando avanti il riciclo e il riutilizzo della plastica”, ha dichiarato Matt Barber, Global Events Direc tor di Crain Communications. “È incorag giante vedere come individui e organizzazio ni stiano collaborando oggi per far progredire il successo dell’uso della plastica riciclata per i beni di consumo di alta qualità e di mar ca di uso quotidiano”.
Il riciclo delle materie plastiche in Europa è un settore in rapida crescita, con oltre 7,7 miliardi di euro di fatturato, 9,6 milioni di tonnellate di capacità di riciclo installata
Quest’anno il K ha compiuto 70 anni, un tempo lungo in cui l’industria della plastica e della gomma ha su bito continue evoluzioni, dovendosi anche adattare alle più ardue sfide del presente. Questa volta però, dall’ultima edizione di tre anni fa, sono accaduti eventi imprevedibili e destabilizzanti per il mondo intero, eppure la risposta della fiera sembra aver superato le aspettative.
Al K 2022 hanno partecipato 3.037 esposi tori. Le aziende hanno riferito di contatti otti mi e di una spiccata volontà di investire da parte dei visitatori, menzionando promet tenti nuove relazioni con i clienti e la conclu
sione di numerosi accordi commerciali, in parte spontanei.
“La K di Düsseldorf continua a essere la fie ra più internazionale, completa e innovativa dell’industria mondiale delle materie plasti che e della gomma”, afferma Erhard Wien kamp, direttore generale della Messe Düss eldorf. “La fiera ha dimostrato i quanto siano preziosi i contatti faccia a faccia, gli incontri casuali e le esperienze fisiche con i marchi e i prodotti. Siamo molto soddisfatti di con statare che la K 2022 è riuscita a lanciare forti segnali come motore di innovazione del settore e che i nostri espositori hanno fatto affari con un elevato numero di clienti inter
Abbiamo partecipato all’edizione 2022 della fiera K a Düsseldorf. Dopo il lungo periodo di chiusure, gli espositori e i visitatori erano ansiosi di vivere una manifestazione così attesa da tutto il
nazionali con grande potere decisionale”. In tutto il caos di persone, macchine e pro dotti in plastica sfornati al momento, è emer so un silenzioso entusiasmo generale, un’e mozione che serpeggiava tra i padiglioni e che sembrava voler dire “finalmente ci ritro viamo”. Imprenditori e clienti abituati a fre quentarsi e a confrontarsi, si sono incontrati per la prima volta dopo questi tre anni a par lare di plastica e di innovazione; gli esposito ri hanno posato i loro macchinari con soddi sfazione sugli stand appena imbiancati e li hanno esposti ad un mondo che riprende, con la dovuta cautela, a stringersi le mani. Certo, i timori verso il futuro sono aumenta
ti, l’incertezza del domani portata dalla guerra in Ucraina, dalla difficoltà di ap provvigionamento dei componenti e dall’aumento sconsiderato dei costi ener getici, sono temi tristi che accomunano ciascuna realtà industriale. “Dopo che negli ultimi tre anni quasi nessu na fiera ha potuto svolgersi a livello mondia le e nazionale, la K 2022 era ancora più at tesa come la fiera numero 1 al mondo dell’industria della plastica e della gomma ed è riuscita a dare nuovo impulso a tutti i settori della nostra industria”, ha spiegato Ulrich Reifenhäuser, presidente del comita to consultivo degli espositori della K 2022.
“Le numerose e in parte inaspettate trattati ve contrattuali concrete tenutesi in fiera par lano da sole”. L’attuale imprevedibilità e incertezza degli eventi rende la situazione del settore com plessivamente difficile, ma questo non ha danneggiato l’impegno degli espositori e l’interesse dei visitatori, anzi. “Soprattutto ora, in tempi turbolenti e in cui l’industria delle materie plastiche è in fase di trasfor mazione verso l’economia circolare, K 2022 è stato il luogo ideale per tracciare insieme e attivamente la rotta per il futuro”, aggiun ge Ulrich Reifenhäuser.
Le materie plastiche sono fattori abilitanti per le costruzioni leggere, la mobilità elettrica, l’uso dell’energia eolica e solare
A entusiasmare i visitatori è stata soprattutto la ricchezza di nuovi sviluppi tecnologici presentati dai produttori di materie prime, dai costruttori di macchine e dai trasforma tori di materie plastiche per l’implementa zione dell’economia circolare, la conserva zione delle risorse e la protezione del clima.
Oltre alla Germania, i Paesi europei forte mente rappresentati dai visitatori sono stati Paesi Bassi, Italia, Turchia, Francia, Belgio, Polonia e Spagna. Con il 42% dei visitatori provenienti da oltreoceano, la portata della K è alta come sempre tra il pubblico del commercio internazionale. Mentre i visitatori della regione dell’Asia orientale, in partico lare, sono stati meno rappresentati rispetto alla K di tre anni fa, a causa delle condizioni attualmente più difficili in quei Paesi a cau sa delle norme sulla quarantena, numerosi visitatori provenienti da Stati Uniti, Brasile e India sono stati accolti alla K 2022. Per circa due terzi dei visitatori intervistati, le macchine e gli impianti sono stati al primo po sto in termini di interesse. Il 57%, quindi il 5% in più rispetto alla K 2019, ha dichiarato di essere interessato alle materie prime e ausi liarie, con i riciclati e le bioplastiche partico larmente apprezzati. Per il 28% i semilavorati e le parti tecniche in plastica e gomma sono stati il motivo principale della visita (sono pos sibili più risposte). Oltre il 70% dei visitatori proviene dal top e middle management.
Durante gli otto giorni di fiera è emerso che la K di quest’anno ha centrato la sua selezione di temi caldi quali economia cir colare, protezione del clima e digitalizza zione. L’attenzione era rivolta in particola re alla sostenibilità, ma anche all’economia circolare e all’efficienza energetica e delle risorse nella produzione. Circa il 40% dei responsabili delle decisioni ha dichiarato di stare esaminando il tema della decar bonizzazione.
In conclusione dunque, il K 2022 ha dimo
strato l’enorme sforzo e la grande capaci tà dell’industria plastica internazionale, dove ogni singola azienda ha voluto met tere in gioco se stessa nonostante le diffi coltà del presente. I visitatori sono stati più attenti e meno dispersivi. Il K 2022 è stato un’occasione non solo di ritrovo ma anche di condivisione dei problemi, dove tutti, anche le aziende più efficienti e atti ve hanno parlato sì dei propri successi ma anche delle proprie difficoltà: qualco sa difficile da trovare in periodi “normali”. È stato un momento di scambio, di ritrovo e anche di rabbia verso un presente diffi cile e un futuro impossibile da controllare ma pieno di obiettivi. Il K è stato un mo mento, prima ancora che lavorativo, emo zionante.
Protezione dell’ambiente ed economia circolare sono temi a cui Moretto dedica grande attenzione e con cui si confronta quotidianamente per fornire soluzioni specifiche per la fabbrica intelligente
Quella di Moretto è una storia di passione, idee, valori e persone. È sinonimo di sistemi unici, perfor manti, che durano nel tempo. Di af fidabilità ed esperienza. Chi sceglie Moretto può infatti contare non solo su qualità di prodotto e ottimizza zione del processo, ma su un par tner che mette al centro il cliente e le sue esigenze, in grado di fornire una risposta rapida, dettagliata e concreta che permetta di aumentare il valore e ottenere risultati tangibili in termini di tecnologia, produttivi tà e contenimento energetico. Una storia di successo che si contraddi stingue per la capacità di innovarsi costantemente raccogliendo le sfide del nostro tempo.
Caratteristiche queste ultime che
contraddistinguono anche la fiera K. I temi che hanno caratterizzato l’e dizione 2022 – digitalizzazione, pro tezione dell’ambiente ed economia circolare – sono temi a cui Moretto dedica grande attenzione e con cui si confronta quotidianamente per fornire soluzioni specifiche per la fabbrica intelligente che assicurino un contenimento dei consumi ener getici e in grado di processare non solo materia prima vergine, ma an che materiali PIR e PCR.
Tecnologia, sostenibilità e connet tività hanno caratterizzato le novità Moretto che sono state presentate alla fiera K di ottobre come le nuove solu zioni di dosaggio e alimentazione per micro stampaggio e piccole produzioni disponibili anche per l’uso in camera
bianca. Macchinari compatti, ideali per essere installati stand alone o direttamente sulla macchina trasformatrice. Tra le soluzioni dedicate al recycling Moretto ha presentato i nuovi granu latori della serie GMK che assicurano una granulazione uniforme e costante riducendo al minimo la formazione di polvere. La struttura compatta ne per mette il posizionamento accanto alla macchina trasformatrice ottimizzando così gli spazi produttivi. L’implemen tazione di soluzioni più compatte per mette poi di incrementare la produzio ne riducendo i consumi energetici e l’inquinamento acustico. Tra le novità anche il dosatore volumetrico DVM8 che assicura la massima perfezione di microdosaggio.
Quello in cui opera Moretto si può definire un business complesso, sia per l’innovazione spinta che caratte rizza il settore sia per le note criti cità che ruotano intorno all’utilizzo massivo dei prodotti in plastica. All’interno di questo quadro articola to l’azienda è riuscita ad individuare una strategia vincente – sviluppa re soluzioni ad elevato contenuto tecnologico che contribuiscono al progresso e all’ottimizzazione dei processi in chiave sostenibile e ri spettosa dell’ambiente – che ha contribuito a farle raggiungere una posizione di rilievo nel settore rico nosciuta in tutto il mondo.
Siamo produttori di macchine per lo stampaggio ad iniezione altamente performanti, soluzioni ad hoc e sistemi innovativi che coprono l’intero settore dello stampaggio degli elastomeri.
È questo il più grande vantaggio offerto dalla produzione sincronizzata che i nuo vi sistemi di automazione Campetella permettono di ottenere.
Un nuovo concetto di automazione quello proposto da Campetella Robo tic Center, azienda italiana attiva nella progettazione e produzione di robot industriale e soluzioni di automazione per lo stampaggio a iniezione di materie plastiche, che quest’anno celebra il 125° anniversario della sua nascita. Campe tella propone un ricco ventaglio di mo delli top-entry e side-entry performanti e i suoi robot si distinguono per la loro estrema precisione, affidabilità e veloci tà. Tutte caratteristiche imprescindibili in un settore come quello dell’industria del confezionamento alimentare, da sempre molto caro a Campetella, che ha mostrato ai visitatori di K 2022 la più innovativa integrazione di tecnologia IML e automazione stack-molding per il food
packaging. Una tecnologia che permette di soddisfare le più complesse esigenze di mercato, poiché in grado di raddop piare la produzione abbattendone i costi e rendendola sempre più sostenibile.
La sostenibilità è alla base della cultura aziendale di Campetella, che la persegue attraverso una significativa riduzione dei consumi energetici. Le loro automazioni sono infatti dotate di un sistema dinami co di gestione del vuoto in grado di ri durre il consumo di aria compressa fino al 60%, rispetto ai tradizionali sistemi di presa. Inoltre, la particolare architettura dei drive interconnessi consente il recu pero dell’energia cinetica degli assi in fre nata, rendendola disponibile per gli assi in movimento. Maggiore produttività in minor spazio.
Sia presso lo stand di Campetella che in quello di Demag, i visitatori hanno po tuto ammirare la nuova Modula W X-Se ries, all’interno di un sistema completa mente automatizzato per l’applicazione IML di vaschette di margarina. Ideale per presse con forza di chiusura fino a 4.500 kN, questo robot laterale si distingue per la sua innovativa struttura a “W” che gli permette di lavorare su stampi stack a due livelli, anch’esso progettato per per mettere ai propri clienti di raddoppiare la produttività. Le vaschette estratte da uno stampo a 4 + 4 cavità, vengono prelevate e impilate a faccia in giù da uno SPIN, al fine di garantire un’igiene impeccabile. I compatti alimentatori verticali di etichet te a 5 lati permettono di ottimizzare tutto lo spazio a disposizione, mentre i bracci in fibra di carbonio del robot riducono le vibrazioni garantendo un ottimo posizio namento dell’etichetta. Infine, un sistema di visione artificiale integrato in linea ga rantisce la perfetta qualità delle vaschette impilate. Lo stand di Krauss-Maffei ha invece ospitato uno SPIN Campetella, incaricato di assemblare e pallettizzare cassette in plastica pieghevoli per orto frutta. Dotato di 3 assi di rotazione - spal la, gomito, polso - e da un asse lineare per spostamenti in direzione verticale, si caratterizza per la sua elevata destrezza, risultando perfetto per applicazioni di pallettizzazione e presa e deposito rapide.
Infine, lo stand Toyo è stato dedicato al best-seller GS2 X-Series, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per la rapi dità e precisione dei suoi movimenti. Un top-entry senza compromessi concepito per operazioni di estrazioni ultrarapide, particolarmente indicato per l’industria del confezionamento alimentare. Potenti servo motori abbinati a tecnologie co struttive e materiali innovativi assicura no massima velocità e accelerazioni da record per tempi ciclo totali fino a 2,5 secondi.
Il dosatore a nastro smart SWB-300
In occasione della K 2022 Coperion e Coperion K-Tron han no presentato una serie di novità e sviluppi tecnologici che renderanno più efficiente la produzione delle materie plastiche, miglioreranno la gestione responsabile delle risorse e permetteranno di ottenere qualità dei prodotti estremamente elevate.
L’azienda ha allestito inoltre uno spazio specifico de dicato al tema del “riciclaggio delle materie plastiche”: nella cornice del Forum dell’Economia Circolare VDMA, in un padi glione esterno Coperion ha esposto un impianto completo per il riciclaggio del polietilene tereftalato (PET). Nel padiglione del riciclaggio di Coperion, i riflettori sono stati puntati sugli inno vativi perfezionamenti tecnologici dell’azienda, tra cui l’alimen tazione laterale ZS-B MEGAfeed, che consente il riciclaggio di fibre e fiocchi di plastica con portate molto elevate.
Protagonista dello stand di Coperion è stato un estrusore ad elevate prestazioni ZSK Mc18 con un diametro della coclea di 70 mm. La sua elevata coppia specifica di 18 Nm/cm3 lo rende particolarmente adatto per la compoundazione efficiente di materie plastiche nell’ambito di processi ad elevata portata e con un consumo energetico comparativamente ridotto.
Un altro pezzo forte esposto presso lo stand Coperion è stato l’estrusore da laboratorio della serie STS Mc11 con un diame tro coclea di 25 mm. La struttura lineare, la facilità d’uso e la pulizia semplice sono le caratteristiche che lo contraddistin guono.
Alla K 2022 è stato inoltre possibile vedere il nuovo dosato re preconfigurato ProRate PLUS nelle tre dimensioni disponi bili S, M e L. Questo dosatore gravimetrico a funzionamento continuo di Coperion K-Tron è estremamente robusto e, grazie all’ottimo rapporto prezzo-prestazioni, costituisce una solu zione economicamente efficiente per il dosaggio affidabile di materiali sfusi a flusso libero.
Un altro fiore all’occhiello che Coperion ha mostrato alla K
2022 è la valvola rotativa ZXQ 800. Questa valvola ad eleva te prestazioni, che lavora con perdite di gas minime, è stata specificamente sviluppata da Coperion per l’alimentazione di polveri in sistemi trasportatori pneumatici fino a 3,5 bar. Grazie alle sue eccezionali prestazioni, è ideale per i futuri impianti ad elevate portate per la produzione di poliolefine.
Per l’alimentazione efficiente di fiocchi e fibre voluminosi in PET e altre materie plastiche negli estrusori bivite ZSK, è stato possibile vedere il dosatore a nastro smart SWB-300 con il predosatore monovite S100 e il nuovo sistema di alimenta zione laterale ZS-B 70 MEGAfeed. L’SWB è un dosatore gra vimetrico estremamente affidabile di Koperion K-Tron in grado di lavorare con altissima precisione grandi volumi di materiali sfusi con le più diverse caratteristiche di scorrimento. Grazie all’innovativo sviluppo tecnico ZS-B MEGAfeed di Coperion, la plastica riciclata con una densità inferiore a 200 kg/m³, a lun go associata a limitazioni nell’alimentazione e quindi ritenuta non conveniente per il riciclaggio, può ora essere alimentata in modo affidabile e in elevate quantità nei modelli più piccoli dell’estrusore bivite ZSK, e infine essere sottoposta contempo raneamente a riciclaggio e compoundazione.
Coperion: tecnologie efficienti per la trasformazione delle materie plastiche
Bausano – player internazio nale nella progettazione e produ zione di linee di estrusione per sonalizzate per la trasformazione delle materie plastiche – ha par tecipato al K, fiera di riferimento per l’industria della plastica e della gomma. Una cornice ideale per far conoscere agli operatori del comparto il sempre più per formante Smart Energy System per il riscaldamento a induzione del cilindro, a favore di un’im portante riduzione dei consumi energetici. Presso lo stand, infat ti, il sistema è stato visibile sia su un estrusore bivite della gamma Nextmover, che sul nuovo mo novite E-GO R, dedicato al riciclo delle materie plastiche.
In dettaglio, lo Smart Ener gy System di Bausano è com posto da bobine a induzione a raffreddamento forzato, dotate
di apposite aperture per con sentire il passaggio dell’aria e l’installazione del sensore di temperatura. La bobina, infatti, è avvolta da materiali altamente isolanti, al fine di ridurre al mi nimo la dispersione di calore dal cilindro verso l’esterno. Inoltre, la particolare struttura interna permette di convogliare l’aria di raffreddamento direttamente sul cilindro di plastificazione, a favo re di un raffreddamento più rapi do rispetto ai sistemi resistivi. Le caratteristiche possono essere così riassunte:
· Distribuzione uniforme del calore e temperatura superficiale inferiore della bobina;
· Rapido riscaldamento fino a 250 °C;
· Elevata precisione nel con trollo della temperatura, grazie all’inerzia termica ridotta.
In particolare, l’estrusore Nextmover, equipaggiato con Smart Energy System, è stato esposto in fiera in abbinamento a una testa tubi a doppia uscita per la produzione di tubi in PVC. L’obbiettivo è stato quello di mo strare ai visitatori come, grazie alla tecnologia Bausano, sia possibile raggiungere una produt tività complessiva pari a 2.000 Kg/h, per diametri da 63 mm a 160 mm, assicurando al tempo stesso un risparmio energetico del 35%.
Inoltre, grazie al sistema 4.0 di controllo dell’intera linea, il Digital Extruder Control, con schermo da 21 pollici, è possi bile monitorare con precisione il consumo di ogni singola fase del processo. La visualizzazione real time delle prestazioni per mette di intervenire, per gestire
Al K 2022 Momentive ha presentato i prodotti Nevsil di Momentive a base di LSR e HCR, adatta a un’ampia gamma di appli cazioni di tenuta nei veicoli alimentati da energie alternative, tra cui la mobilità elet trica, i concetti ibridi e la tecnologia delle celle a combustibile. Oltre a un set di com
pressione generalmente basso, la gamma di gradi comprende la resistenza alle alte temperature e il ritardo di fiamma, l’auto lubrificazione, la bassa viscosità, la bassa rigidità, l’indurimento rapido, la maggiore resistenza alle cricche e all’invecchiamen to, la buona colorabilità e la conducibilità termica.
I gradi NEVSil FR LSR e HCR, ritardanti di fiamma e con durezza Shore A da 35 a 70, soddisfano i requisiti della norma UL94 V-0 per uno spessore di 1 mm, con pro prietà meccaniche equilibrate e un’ottima resistenza al calore. Le applicazioni tipiche includono connettori e componenti stam pati resistenti all’invecchiamento termico
La sigillatura delle piastre bipolari nelle celle a combustibile è l’applicazione tipica del nuovo LSR NEVSil FC140. © Foto stock/Tramino
la potenza dei motori, la tem peratura, il controllo della cen tralina dell’olio, la regolazione delle viti e ulteriori parametri su richiesta. La linea soddisfa altresì i requisiti di integrazione verticale delle Smart Factory ed è in grado di comunicare con sistemi terzi, come il sofistica to strumento di misurazione in linea, per un controllo accurato del diametro interno ed esterno e dello spessore delle pareti del tubo.
Infine, la fiera K è stata l’oc casione per presentare, in an teprima europea, l’innovativa tecnologia E-GO R, che consente di reintegrare completamente, nei processi produttivi, materiali plastici altamente contaminati.
come guarnizioni, O-ring, ecc. Nel portafoglio Nevsil FR sono inclusi due gradi Nevsil SLFR, che offrono pro prietà ignifughe UL94 V-0 (1 mm) e fun zionalità autolubrificanti.
La resistenza al calore elevato è la proprietà principale dei compound Nev sil HTHR HCR, con durezze Shore A che vanno da 30 a 80. Opportunamente cata lizzati, questi prodotti qualificati per l’esi gente classificazione di temperatura SAE/ USCAR-2 T5 (da -40 °C a +175 °C a 1008 h) sono adatti ad ambienti impegnativi con esposizione a lungo termine a temperature fino a 300 °C. Inoltre, il portafoglio Nevsil offre tecnologie siliconiche termicamente conduttive sia in LSR che in HCR. I gradi Nevsil TC LSR offrono durezze di 30 e 60 Shore A, mentre la versione HCR offre una soluzione termicamente conduttiva con un durometro di 60 Shore A.
Sumika Polymer Compounds (Sumika), esperta nello sviluppo e nella produzione di composti termoplastici poliolefinici ed elastomeri di alta qualità e Flex-N-Gate Eu rope, hanno unito le proprie esperienze per produrre il primo rivestimento interno del portellone posteriore rinforzato con fibra di vetro corta (PP) al mondo per la nuova berlina DS4 di Stellantis, esposta al K 2022. Flex-N-Gate ha oltre sei decenni di esperien za con gli OEM automobilistici che offrono una gamma completa di servizi di proget tazione, dai rendering concettuali iniziali ai prototipi completamente funzionali per lo sviluppo di applicazioni automobilistiche di livello mondiale.
La crescente tendenza alla mobilità elet trica ha aumentato la necessità di soluzioni leggere poiché bilanciare il carico del veico lo e la distribuzione del peso dell’asse è im portante per le prestazioni e l’efficienza del
carburante. I veicoli elettrici alimentati a batteria (BEV) e i veicoli elettrici ibri di (HEV) portano nuove sfide alle case automobilistiche per quan to riguarda il bilanciamento del peso del bagagliaio.
La scelta del materiale era dettata dalla necessità di mo dellare una parte complessa e grande del portellone posterio re interno per la berlina DS4 di Stellantis, che consentisse l’inse rimento di inserti e dispositivi me tallici, doveva fornire una dispersione omogenea della fibra di vetro in lunghezze di flusso molto lunghe, fornire prestazioni meccaniche eccezionali e offrire una finitura superficiale di alto livello che includeva an che le specifiche di colore e UV dell’OEM.
Sumika, che ha oltre 40 anni di esperienza nella produzione di mescole per applicazioni
automobilistiche, ha combinato un PP ad alta fluidità della so cietà madre Sumitomo Chemical e fibre di vetro corte con una tecnologia avanzata per sviluppare un composto Thermofil HP® personalizzato che alla fine ha fornito proprietà mecca niche più elevate rispetto ai compo sti PP riempiti con fibra di vetro lunga. Il composto PP rinforzato con fibra di vetro corta Thermofil HP di Sumika consente una facile lavorazione durante l’iniezione con un minor numero di ugelli, un’estetica superficiale perfettamente liscia senza linee di saldatura visibili e un tempo di ciclo più breve fino al 5%, risparmiando così energia. La parte è anche completa mente riciclabile a fine vita.
Brüggemann si è presentata alla fiera K 2022 con una serie di additivi innovativi che miglio rano le prestazioni.
Gli additivi Bruggolen® TPH2062 e TP-H2217 sono i primi di una nuova classe di stabiliz zanti termici senza metalli e alo geni per poliammidi rinforzate e non rinforzate, destinate ad ap plicazioni nel settore elettrico ed elettronico. Questi stabilizzanti non corrodono componenti me tallici come i sensori sovrastam pati e non hanno alcun impatto sulle proprietà elettriche del po limero.
Bruggolen TP-H2217 è parti colarmente adatto per le poliam midi ignifughe termostabilizzan ti senza alogeni. Brüggemann consente così ai compoundatori di produrre materiali in poliam
mide specificamente su misura per la mobilità elettrica in classe V-0 secondo la norma UL94, ca ratterizzati da neutralità elettrica e prolungata resistenza termica a 180°C.
Bruggolen TP-H1804 è un nuovo stabilizzante termico per poliammidi alifatiche impiegate a temperature d’esercizio conti nuo da 160 °C a 190 °C, netta mente superiore agli stabilizzan ti a base di sali di rame in termini di mantenimento delle proprietà meccaniche dei materiali a cui viene aggiunto.
Al K 2022, Brüggemann ha ampliato la sua gamma di Agenti fluidificanti con l’additivo Bruggolen TP-P2201, partico larmente adatto alle applicazioni nel settore della mobilità elettri ca e delle poliammidi ignifughi
Bruggolen TP-P1810 è partico larmente adatto alla lavorazione di poliammidi semi aromatiche, mentre il Bruggolen TP-P1507 è ottimizzato per le poliammidi alifatiche e il tipo TP-P1924 per il PBT. Riciclo
Alla K 2019, Brüggemann ha presentato una vasta gamma di additivi per il riciclo meccanico delle poliammidi con stabiliz zanti termici a lungo termine, stabilizzanti di processo, agenti fluidificanti, modificatori di ca tena reattivi, agenti nucleanti e altri ausiliari di processo. Duran te l’edizione 2022 il produttore tedesco una serie di additivi per il riciclo delle poliolefine basati su una nuova tecnologia per la riparazione dei difetti delle cate ne molecolari degradanti della qualità che si verificano durante
la lavorazione e l’uso delle polio lefine. Il risultato sono polimeri riciclati con proprietà meccani che migliorate che non richiedo no l’aggiunta di resina vergine per il riutilizzo.
Con Bruggolen TP-R2090 è possibile riciclare il polipropile ne da scarti industriali e rifiuti post-consumo, mentre Bruggo len TP-R8895 è specificamente adatto per il riciclo del polipropi lene utilizzato dalle batterie.
Per il riciclo del polietilene, Brüggemann ha sviluppato il Bruggolen TP-R2162 che in tegra una nuova tecnologia di riparazione. Questo additivo è particolarmente adatto per il riciclo di LLDPE destinato all’e strusione di film. Tutti gli additivi citati sono forniti in forma com pattata senza polvere.
Ferrarini & Benelli, azienda italiana esperta nel trattamento corona e plasma da quasi 60 anni, ha partecipato alla fiera K 2022 per presentare le ultime novità.
Tra queste, il generatore digitale trifase Evo Smart, con display touch screen HMI e interfaccia intuitiva, è stata la principale novità nell’ambito del trattamento corona (estrusione, extrusion coating, accoppiamento, spalmatura e stampa flexo e roto). Evo Smart è interamente progettato e realizzato da Ferrarini & Benelli per raggiungere il livello di potenza neces sario per trattare qualsiasi materiale, anche alle più alte velocità di linea. Il sistema di navigazione del generatore è user-friendly e multilingue e consente la gestione immediata di tutti i principali parametri di funziona mento e il monitoraggio in tempo reale dei dati di produzione da qualsiasi dispositivo (PC, laptop, tablet e smartphone). Grazie alle caratteristiche innovative del sistema è possibile memorizzare gli eventi su SD card per scaricarli su PC anche tramite chiavetta USB e consultare manuali di istruzioni direttamente dal display. Il generatore Evo Smart può essere connesso alla piattaforma FB Cloud, per ricevere assistenza tecnica con servizio di monitoraggio e diagnostica da remoto, visualizzare la dashbo ard dei dati in tempo reale, e elaborare e scaricare report e analisi dei dati di produzione. I tecnici di Ferrarini & Benelli possono così monitorare dall’Italia i principali parametri del generatore installato in qualsiasi parte del mondo e offrire assistenza on line e consigli utili agli operatori.
Bikappa Rotary è invece il sistema di trattamento corona bilaterale (disponibile anche nella versione monolaterale), progettato per essere installato su estrusori ad alte prestazioni e stampanti flessografiche in linea con estrusori. L’apertura rotante dei rulli facilita l’incorsamento del
film e l’accesso al gruppo elettrodo-isolatori. Polimetal è la stazione di trattamento corona universale per tutte le applicazioni del converting (laminazione, accoppiamento, extrusion coating, stampa flexo e roto). Può trattare qualsiasi materiale, come film plastici e metallizzati, fogli di alluminio, carta plastificata e laminati. Il sistema è declinato in quattro modelli, ciascuno studiato per specifiche esigenze produttive. Elettrodi e rullo di scarica in ceramica.
Al K 2022 Ferrarini & Benelli ha anche proposto un kit di soluzioni spe cifiche per verificare se una superficie può essere stampata, accoppiata, o incollata e per valutare gli effetti del trattamento corona. Si tratta di Dyne Test Ink, Dyne Test Pen e Corona Marker: i Dyne Test Ink sono miscele liquide che consentono di verificare con precisione il livello di adesione di un liquido a una superficie plastica e gli effetti del trattamento corona; pennarelli Dyne Test Pen vengono utilizzati per verificare velocemente se un materiale è stato trattato in superficie; pennarelli Corona Marker evi denziano, grazie all’inchiostro che rimane visibile, le aree trattate corona.
Bandera - Extrusion Intelli gence® ha raggiunto quest’anno il prestigioso traguardo dei 75 anni di attività, confermandosi fra gli esperti mondiali di settore nella progettazione e produzione di li nee per l’estrusione di materie pla stiche per il packaging industriale e indirizzato ai beni di consumo, con particolare riferimento a:
- Film in bolla (packaging e converting, sacchi industriali, film agricolo e geomembrana)
- Testa piana (linee PET, film ri gido, lastra e tecnologie speciali)
- Estrusori (standard e su mi sura monovite e bivite; granula zione PVC)
- Recycling (impianti di estru sione adibiti al recupero e alla ri
qualificazione degli scarti post-in dustriale e post-consumo)
Cogliendo l’opportunità di ritor nare ad incontrare il mercato in presenza, Bandera - Extrusion In telligence ha partecipato al K2022, la prestigiosa fiera tedesca dedica ta all’industria delle materie plasti che e della gomma.
L’organizzazione dello spazio espositivo ha avuto il proprio ful cro nell’installazione dell’impianto a 9 strati “Barrier Flex® Nine” per la produzione di film barriera.
L’impianto, installato diretta mente sul posto, è stato attivato nel corso dell’esposizione e ha realizzato diversi prodotti inno vativi, tutti presentati nel corso di sezioni dimostrative dedicate agli
specialisti di settore, secondo un programma prestabilito.
La sfida che ha lanciato un evento importante come il K2022 è stata per Bandera un’ul teriore occasione per aggiunge re valore al proprio manifesto di qualità, che si sviluppa su diversi punti cardinali.
Una vera matrice imprendito riale e industriale: ieri obiettivo, oggi realtà tangibile. Il reparto R&D (ricerca e sviluppo), i labora tori interni e la presenza ai tavoli dell’Industria 4.0 individuano le risposte alle domande di Problem Solving che sanno andare oltre le “semplici” richieste commerciali del mercato di riferimento e delle normative.
Ricerca e innovazione: riman gono concetti astratti senza la messa a terra della solidità, misu rabile non solo dai dati economi ci, ma anche attraverso parametri di verifica che prevedono conti nuità sul mercato, credibilità di prodotto, efficienza del servizio e customizzazione.
Tema imprescindibile che deter mina un percorso con soluzione di continuità nel pieno rispetto dell’e conomia circolare, dal Recycling all’Upcycling passando per scelte aziendali concrete e certificate: dall’approccio progettuale all’inge gnerizzazione, dall’analisi dei nuo vi contesti alle risposte in termini di prevenzione e gestione del pro dotto finito, senza compromessi.
Gefran – multinazionale italiana specializzata nella progettazione e produzione di sensori, strumenta zione per il controllo di processi industriali e sistemi per l’automa zione – ha partecipato al K 2022, il più importante evento del settore globale delle materie plastiche, in scena a Düsseldorf. Fil rouge dello stand l’elevato know how di processo che contraddistingue e posiziona l’Azienda in qualità di Partner di riferimento per OEM, system integrator ed End User. Un’offerta che si declina in pro dotti innovativi e, grazie a Gefran Soluzioni, nella progettazione e realizzazione di sistemi di automa zione, quadri elettrici e software dedicati al mondo della plastica.
“Gefran ha partecipato all’e dizione 2022 del K con grande entusiasmo, in virtù di quanto il Gruppo ha saputo realizzare, in controtendenza rispetto ad uno scenario di mercato estremamen te complesso”, afferma Marcello Perini, amministratore delegato di Gefran. “La fiera è stata l’oc casione per rinnovare a clienti e partner il nostro impegno nell’es sere protagonisti dell’evoluzione tecnologica grazie alla profonda conoscenza delle principali appli cazioni nel campo della plastica, maturata in oltre 50 anni di espe rienza nel settore. Eccellenza di prodotto, innovazione continua e utilizzo di standard di comunica zione aperti sono alla base della nostra offerta e rappresentano la
chiave per cogliere le tante oppor tunità derivanti dalla trasformazio ne digitale”.
L’innovativo trasduttore multi variabile TWIIST, per il rilevamen to della posizione senza contatto, rivoluziona la tecnologia di misura nell’automazione, ridefinendo il ruolo stesso dei sensori. Oltre alla posizione, infatti, nelle versioni con uscita digitale CANopen e IOLink, TWIIST registra ulteriori va riabili di processo, tra cui: velocità di spostamento, accelerazione, angolo di inclinazione, temperatu ra reale e massima raggiunta, ore di lavoro e numero di Km percorsi dal cursore.
In primo piano al K anche la fa miglia GRx di relè monofase a sta to solido, la piattaforma scalabile Gefran dalle prestazioni incremen tali, con diagnostica integrata, per il controllo di resistenze elettriche nel riscaldamento industriale. Si tratta dei modelli GRS-H, GRP-H e dei più recenti GRM-H. Questi ultimi, in particolare, integrano le caratteristiche tipiche di un power controller all’interno delle dimen sioni di un SSR: permettono, in fatti, di gestire carichi resistivi lineari e non lineari come MoSi2, Sic, SWIR, grafite e trasformatori. A questi, si affiancherà in antepri ma anche il GRZ-H, ulteriore evo luzione bi/trifase, il cui lancio sul mercato è previsto nei prossimi mesi.
La nuova sonda di pressione in dustriale KS-I, dotata di interfac
sione che temperatura, con una frequenza di campionamento pari a 1.000 volte al secondo. Le sonde KS-I sono in grado di comunicare con il Master IO-Link alla velocità COM3, pari a 230.4 Kbaud, la più elevata disponibile. Non potevano mancare le novità anche per la gamma Hyperwave di Gefran, sinonimo di tecnologia ma gnetostrittiva ad elevate prestazio ni. Oggi, la famiglia di trasduttori di posizione senza contatto si compo ne, oltre ai modelli con uscita ana logica e seriale sincrona, dei sen sori WPL, con interfaccia digitale IO Link V 1.1, per rispondere alle esigenze del mondo Industry 4.0 e dei WPA-F e WRA-F, i primi sul mercato con tecnologia Hyperwave e connettività Profinet® Infine, al K Gefran ha presentato il sistema QE2008-W, evoluzione del set completo di sensori wire less QE1008-W per la misura, an cora più accurata, della deforma zione delle colonne e della forza di chiusura stampi, nelle applicazioni di stampaggio ad iniezione e pres sofusione.
RadiciGroup affronta le sfide globali rafforzando la propria presenza internazionale e offrendo soluzioni su misura e prodotti ad alte prestazioni.
Le soluzioni innovative delle Business Area High Performance Polymers e Specialty Chemicals di RadiciGroup
sono state in esposizione a K 2022, presso il polo fieristico di Dusseldorf che, per una set timana, è diventato il cuore dei materiali poli merici e ha richiamato gli addetti ai lavori di tutto il mondo.
Il Gruppo, integrato nella filiera della po
liammide e da oltre 40 anni produttore di tecnopolimeri per uso ingegneristico, è in prima linea per ampliare l’offerta di soluzioni che soddisfano requisiti di sostenibilità, per formance e sicurezza. Questi sono i princi pali driver che hanno guidato RadiciGroup nel definire le nuove proposte per i numero si mercati a cui si rivolge, da quello dell’auto e dell’e-mobility, a quello dell’elettrico/elet tronico, del water management e dei beni industriali e di consumo. “Rispetto all’ultima edizione di K il Gruppo si è presentato in fiera con un’ampliata propo sta di soluzioni a ridotto impatto ambientale
provenienti dal riciclo pre e post consumer oppure basate su fonti bio”, sottolinea Erico Spini, Global marketing manager di Radici Group High Performance Polymers. “L’o biettivo è essere partner di quei clienti che vogliono concretizzare progetti in cui la so stenibilità è un requisito fondamentale, sen za rinunciare alle performance che restano centrali in tutta la nostra offerta”. Sul fronte del recupero, il riferimento è alla nuova gamma Renycle®, tecnopolimeri re alizzati tramite riciclo meccanico con per centuali variabili di poliammide da recupero (selezionata e tracciata) e con impatto am
settore della mobilità elettrica, l’alleggerimento del prodotto e la sicurezza
bientale molto inferiore rispetto a materiale vergine, calcolato per ciascuna formulazio ne secondo lo studio LCA (Life Cycle As sessment).
“In fiera abbiamo esposto numerose appli cazioni nell’ambito della e-mobility – conti nua Spini - con focus sulla nuova gamma di prodotti per applicazioni in presenza di ten sioni elettriche elevate, tipiche dei connetto ri per mobilità elettrica, che richiedono la tonalità di colore arancione per ragioni di sicurezza. Inoltre abbiamo sviluppato pro dotti speciali con altissime proprietà che durano nel tempo per il settore del water management, come Radilon® DT e Radi strong® Aroma, dove il tema della sicurez za è altrettanto centrale per via del contatto con acqua potabile di molte applicazioni. Infine – conclude Spini – abbiamo dedicato un’area dello stand ai filamenti per la stam pa 3D, un nuovo settore a cui ci rivolgiamo forti del nostro know-how pluriennale nel compounding: Radilon® Adline è una gam ma basata su speciali gradi di poliammide, adatta non solo per la prototipazione, ma anche per la produzione di parti funzionali. Ci piace guardare al futuro e a progetti “par ticolari”, facendoci guidare dalla nostra esperienza”.
La qualità dei tecnopolimeri prodotti nei vari siti internazionali di RadiciGroup è garantita anche da un approccio comune e globale nella gestione dei processi: proprio di re cente tutti gli stabilimenti produttivi di Radi ciGroup High Performance Polymers hanno ottenuto o rinnovato la certificazione am bientale ISO 14001 e la certificazione ISO 45001, legata alla salute e sicurezza dei la voratori.
“La strategia della business area High Per formance Polymers si è basata fin dagli inizi sulla vicinanza al cliente, per offrire localmente non solo prodotti ma anche servizi puntuali ed efficienti, creando siner gie sul fronte R&D, sales&marketing e sup porto tecnico con la nostra struttura globa le”, sottolinea Cesare Clausi, Global sales manager della BA.
“Per noi è fondamentale essere vicino alle realtà industriali dei nostri clienti, garantire ovunque elevati standard di qualità, e pro porre worldwide soluzioni innovative e so stenibili sia dal punto di vista del prodotto sia del processo. Insomma, condividiamo in tutti i nostri siti gli stessi valori e li decliniamo in impegni ben definiti che si traducono in proposte certificate. In tutto il mondo”.
Un ulteriore tassello della strategia di inter nazionalizzazione del Gruppo è andato a buon fine lo scorso settembre in India, con il closing dell’acquisizione del business Engi neering Plastics di Ester Industries Ltd. L’o perazione consente a RadiciGroup – in In dia dal 2006 - di potenziare ulteriormente la propria presenza locale attraverso l’acquisi zione di uno dei principali e storici player del mercato indiano e di rafforzare l’impron ta del Gruppo nel continente asiatico, co gliendone il potenziale di crescita.
“Negli ultimi due anni – conclude Clausi – abbiamo rinforzato la nostra presenza internazionale attraverso nuove e moder ne sedi produttive, incrementando la ca pacità produttiva e quindi il livello di effi cienza in America, Europa e Cina. L’obiettivo è quello di essere proattivi con tutti i nostri clienti ed essere un loro part ner strategico, sviluppando insieme le soluzioni del futuro”.
La Business Area Specialty Chemicals –principale fornitore delle altre divisioni del Gruppo – ha presentato in fiera i pro dotti realizzati nei siti di Novara (Italia) e Zeitz (Germania), due tra i più avanzati stabilimenti chimici europei: acido adipi co e nitrico, esametilendiammina, altri intermedi chimici, polimeri di PA6 e PA66, polimeri speciali come PA612 e polimeri da fonte bio come PA610 e PA510. Mate riali utilizzati per la realizzazione di sva riati prodotti nell’industria delle materie plastiche e delle fibre sintetiche e desti nati a numerosi settori, tra i quali l’auto motive, l’elettrico / elettronico, i beni di consumo e lo sport.
Nel
sono i principali driver che guidano le specifiche delle nuove proposte
Dow ha annunciato un accordo con la società francese di riciclaggio Valo regen per contribuire alla costruzio ne del più grande sito di riciclaggio ibrido singolo in Francia, che sarà di proprietà e gestito da Valoregen. La collaborazione è un ulteriore esempio di come Dow sta lavorando con aziende in Eu ropa e in tutto il mondo al fine di investire in nuove soluzioni innovative di riciclaggio, accelerare la circolarità e affrontare il pro blema dei rifiuti plastici. “Siamo lieti di collaborare con Valoregen a questo nuovo progetto innovativo che può contribuire a dare un vero impulso al rici claggio in Europa”, ha spiegato Fabrice Di gonnet, leader della strategia di riciclaggio meccanico per Dow Packaging & Specialty Plastics. “I tassi di riciclaggio per la plastica sono ancora troppo bassi e dobbiamo con tribuire a progredire la tecnologia e a garan tire un mercato sostenibile per i rifiuti plasti ci. Il nostro investimento contribuirà ad aumentare i tassi di riciclaggio meccanico e, così facendo, ad accelerare un’economia circolare per la plastica e a ridurre le emis sioni di carbonio”.
Il progetto, che sarà operativo e inizierà a for nire materiali riciclati alla fine del primo trime
stre del 2023, rappresenta un passo impor tante nel riunire il riciclaggio meccanico (che trasforma alcuni rifiuti plastici in prodotti se condari) e i processi di riciclaggio più recen ti e avanzati (che scompongono le materie plastiche miste e difficili da riciclare nella loro forma liquida originale simile a quella della nafta per produrre nuovi polimeri simili a quelli vergini). L’obiettivo finale di Valoregen è creare un ecosistema unico in grado di riciclare tutte le tipologie di rifiuti plastici in un unico impianto. Sia le tecnologie di rici claggio meccaniche che quelle avanzate sono complementari ed essenziali per rag
almeno 100.000 tonnellate di plastica rici clata nelle sue offerte di prodotti venduti nell’Unione europea entro il 2025. “La collaborazione e la fiducia di Dow nel modello innovativo e rivoluzionario di Valo regen sono state fondamentali per il suc cesso del progetto e siamo lieti di formaliz zare questa partnership”, ha commentato Thierry Perez, presidente di Valoregen. “Il nostro team ha sviluppato una soluzione concreta e agile che contribuisce all’eco nomia circolare della plastica e promuove la decarbonizzazione. Questa soluzione di
L’impianto di Valoregen in Francia
nuova generazione consentirà il riciclaggio per applicazioni di imballaggio tecnico di fascia alta”.
Portando queste tecnologie sotto un unico tetto, l’impianto aumenterà l’efficienza ener getica consentendo una resa superiore all’80%, ben al di sopra dell’efficienza media del riciclaggio meccanico tradizionale di cir ca il 60-70%, riducendo gli sprechi grazie a un sistema di gestione energetica intelligen te. Valoregen ridurrà inoltre le emissioni com plessive di carbonio prodotte da questi pro cessi, cercando di limitare il trasporto dei prodotti di scarto verso diversi siti.
Dow sarà il principale destinatario delle resi ne post-consumo, che utilizzerà per svilup pare nuovi prodotti in plastica commercializ zati con la gamma di prodotti Revoloop™ di Dow. La società fornirà inoltre una significati va esperienza nella tecnologia di riciclaggio a Valoregen per supportare lo sviluppo delle sue capacità.
Il riciclo meccanico rimane un elemento si gnificativo della strategia di circolarità di Dow, compresa la garanzia che Valoregen possa espandere la produzione per au mentare il riciclaggio in Europa. Il riciclag
gio meccanico attualmente rappresenta la stragrande maggioranza del riciclaggio delle materie plastiche, tuttavia i tassi sono ancora troppo bassi.
Dow continuerà a collaborare con Valore gen per sviluppare completamente l’ecosi stema con il riciclaggio avanzato. Il sito è stato autorizzato dall’impianto classificato per la protezione dell’ambiente (I.C.P.E.Installation Classée pour la Protection de l’Environnement). L’investimento è stato strutturato e guidato da Dow Venture Capi tal, che si concentra sul perseguimento di investimenti strategici in società start-up innovative che consentono e accelerano l’attività e la crescita del valore di Dow.
La collaborazione con Valoregen rappre senta un altro esempio degli sforzi di Dow per raggiungere i propri obiettivi di sosteni bilità, clima e riduzione dei rifiuti plastici. Essi comprendono:
• Chiudere il ciclo: entro il 2035, Dow po trà aiutare a “chiudere il ciclo” con il 100% dei suoi prodotti venduti nelle ap plicazioni di imballaggio, riutilizzabili o riciclabili. Attualmente l’85% dei suoi prodotti rientra in questa categoria. Dow
si impegna a riprogettare e offrire solu zioni riutilizzabili o riciclabili per le appli cazioni di imballaggio.
• Proteggere il clima: entro il 2030, Dow ri durrà le sue emissioni annue nette di car bonio in misura pari a 5 milioni di tonnellate metriche, o il 15% rispetto al valore di base del 2020. Inoltre, Dow intende raggiungere la neutralità del bilancio di carbonio entro il 2050, in linea con l’Accordo di Parigi.
La società si impegna a implementare e far progredire le tecnologie per fabbricare prodotti utilizzando meno risorse, aiutando i clienti a ridurre le loro emissioni di carbo nio: ad esempio, Dow e Shell stanno por tando avanti un programma tecnologico per riscaldare elettricamente i forni di cracking a vapore, che ha il potenziale per ridurre significativamente le emissioni di CO2 da uno dei processi centrali dell’indu stria chimica.
• Fermare i rifiuti: entro il 2030, Dow aiuterà a “fermare i rifiuti” consentendo di raccogliere, riutilizzare o riciclare 1 milione di tonnellate metriche di plastica attraverso le sue azioni dirette e le sue collaborazioni. La Società sta investendo e collaborando a tecnologie e in frastrutture chiave per aumentare significati vamente il riciclaggio globale.
Il sito di riciclaggio ibrido aumenterà l’efficienza energetica consentendo una resa superiore all’80%, ben al di sopra dell’efficienza media del riciclaggio meccanico tradizionale, che è circa del 60-70%
Le emissioni Scope 3 dei beni acqui stati– ovvero tutte le emissioni indirette (non incluse in Scope 2) che si verifi cano nella catena del valore dell’organizza zione e includono le emissioni sia a monte che a valle – sono state storicamente difficili da misurare a causa della complessità della produzione chimica. Per questo Together for Sustainability (TfS), iniziativa di sostenibilità composta da una rete globale di 37 aziende, lancia la linea guida PCF (Product Carbon Footprint) open source, per il calcolo delle impronte di carbonio dei prodotti dell’indu stria chimica e non solo. La linea guida può essere utilizzata sia dalle aziende che dai fornitori per identificare, tracciare e ridurre le emissioni dell’ambito 3 a monte. La linea gui da sarà applicabile a tutti i settori industriali; sarà open source e utile per altre industrie che utilizzano materiali chimici, compresa quella della plastica. Grazie a questa nuova rendicontazione delle emissioni di Product Carbon Footprint e Corporate Scope 3 è possibile ottenere istruzioni specifiche per il calcolo delle emissioni “dalla culla al cancello” dei ma teriali chimici. La linea guida armonizza gli approcci al calcolo del PCF in tutto il setto re ed è applicabile alla maggior parte dei prodotti chimici. In futuro, ciò consentirà ai consumatori e al mercato in generale di confrontare e valutare direttamente l’impat to climatico dei prodotti. La linea guida PCF offre istruzioni chiare sul calcolo delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) per la produzione di prodotti chimici specifici,
Arriva da Toghether for Sustainability la prima linea guida PCF per trasformare il modo in cui le aziende chimiche calcolano e tracciano le emissioni a monte della catena di fornitura. Uno strumento che permetterà ai produttori e agli utenti finali di fare scelte migliori e più sostenibili.
ad esempio la produzione di acido citrico. Specifica, ad esempio, come valutare l’uso dell’elettricità di rete o delle energie rinno vabili e fornisce ai produttori di materiali chimici e ai loro fornitori un approccio di valutazione passo dopo passo che affronta aspetti importanti dell’industria chimica. I calcoli del PCF forniscono la migliore tra sparenza delle emissioni a livello di prodot
to per l’identificazione, la tracciabilità e la riduzione delle emissioni di gas serra dell’Ambito 3.
Una linea guida open source
Sebbene sia stata creata inizialmente per soddisfare le esigenze delle aziende chimi che e dei loro fornitori, la linea guida TfS può essere utilizzata come linea guida di calcolo
La nuova linea guida giunge in un momento critico, in quanto le aziende devono far fronte a una crescente pressione per ridurre le emissioni in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi
ambiente e riciclo
guida giunge in un momento critico, in quanto le aziende devono far fronte a una crescente pressione per ridurre le emissioni in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Pari gi, fissare obiettivi di sostenibilità aziendale e soddisfare le crescenti richieste di traspa renza da parte dei clienti.
Data l’urgente necessità di un approccio armonizzato al calcolo del PCF all’interno dell’industria chimica, la prima edizione della linea guida PCF si concentra esclu sivamente sulla definizione delle specifi che per il calcolo del PCF da parte dei fornitori. Quattro capitoli aggiuntivi, tra cui i principi di rendicontazione e le indi cazioni per il calcolo dell’Ambito 3.1 a li
e soluzione drop-in in qualsiasi altra industria globale che utilizza prodotti chimici. Per ga rantire un uso armonizzato, standardizzato e diffuso, TfS ha quindi deciso di pubblicare la linea guida come open source.
“La nuova linea guida PCF fa parte della missione di TfS e del nostro motoscafo per promuovere la Sostenibilità e avere un im patto nelle catene di fornitura chimiche globali”, ha spiegato Bertrand Conquéret, Presidente di TfS, Presidente della Global Supply Chain e Chief Procurement Officer di Henkel. “Il coinvolgimento tempestivo delle principali ONG, degli esperti di clima e di altri importanti stakeholder ci ha per messo di creare una linea guida armoniz zata e allineata che crea uno standard di calcolo del PCF per l’industria chimica”.
“Poiché la linea guida TfS è disponibile come dato open source, TfS mira a gui dare il cambiamento al di là dell’industria chimica, fornendo le basi per altri settori industriali per lavorare sulla riduzione delle emissioni di carbonio. Lavorando in collaborazione con iniziative intersetto riali, speriamo di costruire un futuro più sostenibile”. “Finora all’industria chimica è mancato un
approccio comune per il calcolo delle im pronte di carbonio dei prodotti”, ha dichia rato Peter Saling, Direttore dei metodi di sostenibilità di BASF e responsabile del pacchetto di lavoro sulle linee guida TfS.
“La disponibilità di dati sul PCF è limitata e i calcoli spesso non sono direttamente con frontabili. Il nuovo PCF colma questa lacu na, offrendo un metodo armonizzato per generare e condividere le informazioni sulle emissioni derivanti dalle catene di approvvi gionamento chimico. Si tratta di una risorsa unica nel suo genere per l’industria, che si basa su standard e linee guida internazio nali comunemente utilizzati - come l’ISO, il Protocollo GHG e il Pathfinder Framework (PACT powered by WBCSD) - offrendo al contempo la specificità necessaria per l’in dustria chimica”.
L’industria chimica, che vale 4,6 trilioni di dollari, è parte integrante di settori che vanno dall’aerospaziale ai beni di consu mo e alle telecomunicazioni. Si stima che sia responsabile del 7% delle emissioni globali di gas serra (GHG), il 77% delle quali rientra nell’ambito 3. La nuova linea
vello aziendale, sono stati pubblicati a novembre 2022.
“Il calcolo delle emissioni Scope 3 è parti colarmente impegnativo nell’industria chi mica, a causa della complessità della pro duzione chimica”, ha commentato Thomas Udesen, CPO Bayer e membro del Comita to direttivo di TfS. “Essa coinvolge migliaia di processi, prodotti e tecnologie specifi che. La nuova linea guida avrà un valore inestimabile a valle del settore chimico, a contatto con i clienti; significa che i produt tori di beni contenenti sostanze chimiche e, in ultima analisi, gli utenti finali possono fare scelte migliori e più sostenibili”.
CMG Granulators ha partecipato alla 37° edizione della Annual Blow Molding Conference and Exhibits a Philadelphia, con il distributore Una-Dyn.
In occasione dell’evento l’azienda
ha lanciato una nuova serie di si stemi di riciclo per applicazioni nel soffiaggio. Sono numerose le ca ratteristiche della nuova serie che contribuiscono ad ottenere il più alto grado di produttività, qualità di rimacinato (omogeneità di mensionale delle particelle di rimacinato e assenza di polvere), efficienza di funzionamento, reparto di pro duzione senza polvere ed il più basso TCO. Le configu razioni standard della nuova serie coprono produzioni da 20 kg/h a 1500 kg/h. La nuova gamma è composta da 11 modelli di granulato ri, tutti appositamente pro gettati per la macinazione di contenitori soffiati e oggetti ingombranti.
La nuova serie CMG di sistemi di granulazione progettati per il soffiag gio comprende sistemi di alimenta zione, metal detector e nastri di ali mentazione integrati al granulatore. Infatti, il nastro di alimentazione è parte integrante del sistema e non più un appendice o un dispositivo ausiliario, ed è comandato dal gra nulatore in modo da sincronizzarne tutte le operazioni.
Tutti i granulatori funzionano in condizioni di alta efficienza, sono tut ti dotati di motori EISA premium-ef ficiency e possono avere la funzione AMP (Adaptive Motor Power).
Lo scarico del macinato, la de polverazione ed il filtraggio dell’aria sono operazioni automatiche che non richiedono manutenzione. Il consu mo di energia è 20 Wh/kg contro i 40 Wh/kg delle soluzioni convenzionali.
L’obiettivo di Promix è risparmiare sui costi delle materie prime, ri durre l’impronta di carbonio e aumentare la capacità produttiva. La sua tecnologia permette di risparmiare il 20% sui costi delle materie prime nei processi di estrusione e a ridurre l’impronta di CO2 dell’azienda. In particolare, la tecnologia Promix Microcell crea una schiuma polimerica microcellulare impiegando gas atmosferici ecologici (N2 e CO2). Ciò ri duce il peso dei prodotti del 20-50%, con un conseguente enorme rispar mio di materia prima. Il risparmio di plastica si traduce anche in minori emissioni di CO2 e la tua azienda darà un importante contributo a una produzione più sostenibile.
Per quanto riguarda le proprietà meccaniche dei componenti realizzati con schiume termoplasti-che, una struttura il più possibile a celle fini rap presenta un vantaggio decisivo. Soprattutto nel caso di film e foglie per l’industria dell’imballaggio, una struttura omogenea e a celle finissime è essenziale, poiché le celle di gas createsi si deformano nuovamente nel successivo processo di termoformatura. Se le celle sono troppo grandi, la resistenza meccanica del prodotto finito si in-debolisce e, nel peggiore dei casi, si veri ficano dei difetti.
Durante la pandemia, Promix ha condotto una ricerca intensiva per l’ulteriore sviluppo del processo di estrusione di schiume ter moplastiche ottenute con espansione fisica e ha effettuato diversi test all’interno del
suo centro tecnico. Con la nuova tecnologia Promix Microcell, è stata raggiunta un’importante pietra miliare per quanto riguarda le dimensioni delle celle.
È stato pos-sibile dimezzare la precedente dimensione media delle celle di 100 micron. Una struttura estremamente fine delle celle porta a valori meccanici molto buoni, paragonabili a quelli di vaschette dello stesso spessore non schiumate.
I test di top load lo hanno confermato: con la tecnologia Promix Mi crocell è possibile ottenere un risparmio di peso di circa il 20% senza sacrificare le proprietà meccaniche.
Oltre che per i film da imballaggio, la tecnologia Promix Microcell è adatta anche per produrre lastre, tubi multistrato lisci o corrugati con strato centrale schiumato, nonché per produrre profili, guaine per cavi, componenti realizzati in estrusione-soffiaggio e blown-film. Promix ha espo-sto i suoi componenti chiave alla fiera K fornendo informazioni sulle possibilità di utilizzo in campi di applicazione specifici. Nel frattempo, più di 250 referenze industriali sono in funzione e diversi costruttori di linee di estrusione stan no integrando con successo la nuova tecno logia nei loro impianti.
Assemblaggio di componenti della Tecnologia Microcell di Promix Solutions AG
Un’azienda deve triturare un mate riale particolare o necessita di una macchina che soddisfi requisiti tecnici estremamente specifici? Questi sono alcuni esempi di personalizzazione che Vecoplan può offrire ai propri clienti. Con il nuovo concetto di macchina modu lare, lo specialista del riciclaggio ha ripen sato la struttura dei propri macchinari per la triturazione e standardizzato le interfac ce per l’utente finale offrendo vantaggi di utilizzo dell’intera linea di produzione. I produttori di tecnologie di triturazione si trovano sistematicamente ad affrontare la sfida di dover soddisfare requisiti spesso molto specifici per i propri clienti. A tal fine i costruttori adattano componenti quali rotori, corone di taglio, controlame, vagli o aziona menti in base all’applicazione richiesta
dall’utente finale. Un utente potrebbe avere bisogno di trattare materiali particolarmente resistenti, mentre un altro potrebbe necessi tare, di motori elettrici in grado di soddisfare determinate normative vigenti nella propria regione per questo motivo la corretta confi gurazione della macchina è di fondamenta le importanza al fine di ottenere un risultato vincente. Tale diversificazione delle soluzio ni tecniche comporta un aumento dei costi di realizzazione e costringono i produttori a puntare su un numero crescente di compo nenti diversi oltre che a sforzi di ricerca e sviluppo molto intensi. Per ridurre questa complessità, Vecoplan ha modificato l’architettura dei propri pro dotti e suddiviso i macchinari per la tritura zione in piattaforme di sistema sulla base dell’applicazione e delle dimensioni non
ché in moduli assegnabili in modo univoco alle varie funzioni. Con il nuovo concetto di configurazione delle macchine si può così definire il prodotto in base alle esigenze del cliente – similmente al configuratore di una casa automobilistica. Il configuratore permette, ad esempio, di scegliere il mo dulo adatto per il vaglio, il rotore o l’aziona mento; ogni opzione è disponibile in diver se varianti e, se necessario, può essere combinata con altri gruppi costruttivi.
I componenti quali le corone di taglio, le con trolame, i vagli o i rotori sono stati inseriti da Vecoplan in una griglia secondo dimensioni modulari unitarie. In tal modo è possibile clas sificare in modo dettagliato i macchinari per la triturazione di larghezza compresa tra gli 800 e i 3.200 millimetri. Al contempo, la griglia per mette di selezionare un’ampia gamma di di mensioni e tipologie di utensili senza la neces sità di modifiche costruttive ad altri componenti della macchina. Il principio sopra descritto si estende anche ad altri componen ti quali ad esempio gli azionamenti.
L’azienda ha ripensato la struttura dei propri macchinari optando per un approccio personalizzato in base alle esigenze del singolo cliente. A beneficiarne è l’efficienza dell’intera linea di produzione.
Vantaggi su tutta la linea Grazie a questo approccio Vecoplan è in grado di elaborare per il cliente una solu zione completamente personalizzata man tenendo la complessità entro limiti facil mente gestibili. Il cliente finale non deve iniziare ogni volta la configurazione da zero in caso di variazioni tecniche durante la scelta delle opzioni né sono necessarie soluzioni speciali che richiedono lunghi tempi di realizzazione. Se l’utente necessi ta di una nuova macchina specifica per le proprie esigenze, Vecoplan può adattare in tempi ancor più rapidi il trituratore e pro durlo immediatamente grazie al sistema modulare. Attraverso una gestione decisa mente più snella del magazzino, il cliente finale può contare su una disponibilità an cor più rapida dei componenti. Un’ulteriore benefit è dato dal fatto che i diversi moduli possono essere sostituiti successivamente
per adattare le funzioni della macchina a esigenze diverse nate nel tempo. Infine, ma non per importanza, i motori Tor que delle macchine Vecoplan sono ad alta efficienza energetica, un vantaggio in più utile per risparmiare soprattutto in questo particolare periodo.
Il primo trituratore basato sul nuovo sistema modulare è stato già presentato da Vecoplan nel 2019 con la piattaforma per macchine VIZ (Vecoplan Infinity Zerkleinerer) in occa sione della fiera di settore «K» a Düsseldorf. Attualmente l’azienda del Westerwald sta estendendo tale principio all’intera gamma di macchinari per la triturazione. Nei prossi mi mesi verranno presentate ulteriori piatta forme dedicate alle quali si aggiungeranno nuove integrazioni a livello modulare che permetteranno di realizzare i trituratori in
modo ancor più versatile. Il cliente riceverà così un trituratore ottimizzato per le proprie esigenze e basato sul principio modulare. L’azienda Vecoplan AG è un’impresa attiva nella produzione di macchinari e impianti per la gestione delle risorse e l’economia del riciclaggio per la triturazione, il traspor to e il trattamento di legno, biomasse, ma teriali plastici, carta, di altri materiali riutiliz zabili e di rifiuti domestici e industriali. I sistemi e i componenti vengono sviluppati, prodotti e distribuiti da Vecoplan in tutto il mondo nei segmenti della trasformazione del legno e delle sostanze residue. Nelle sedi dell’azienda in Germania, in Italia, ne gli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Spagna e in Polonia lavorano attualmente circa 450 dipendenti.
Concepiti in base al principio modulare, i componenti giusti influiscono in modo decisivo sul risultato e sulla qualità del processo di triturazioneVecoplan VIZ
Leister Laser Plastic Welding è una divisione della multinazionale Lei ster Technologies, esperta nella pro duzione di soluzioni per la saldatura delle materie plastiche e il calore di processo.
Leister Laser Plastic Welding è specializza ta in sistemi innovativi richiesti da settori in cui precisione, accuratezza e affidabilità sono essenziali, come l’industria automobi listica, medica, dei sensori o dei microsiste mi. Essendo una delle prime aziende al mondo a utilizzare e produrre sistemi laser per la saldatura delle materie plastiche, Lei ster è in grado di offrire ai propri clienti i van taggi di una lunga esperienza, con soluzioni efficienti e versatili. Inoltre, le sue soluzioni per la saldatura laser della plastica sono apprezzate in una vasta gamma di seg menti industriali: automobilistico, medicale, sensoristica ed elettronica, nonché tecnolo gia dei microsistemi.
Uno degli ultimi sviluppi dell’azienda è Ba sic S, un sistema laser raffreddato ad aria
progettato per essere integrato nelle linee e nelle celle di produzione. Il suo design intel ligente e funzionale ne consente l’utilizzo in una grande varietà di applicazioni. A parla re di questo prodotto è Johannes Eckstädt, Product Manager di Leister.
Basic S sta riscuotendo successo tra i clienti. Potrebbe descriverci le sue caratteristiche originali e gli aspetti che hanno fatto ottenere a questo prodotto un’accoglienza calorosa sul mercato?
Le aziende clienti apprezzano il Basic S per molte ragioni: è facile da integrare in qualsi asi processo produttivo, è flessibile e poco costoso.
I parametri di saldatura possono essere fa cilmente regolati tramite Web-HMI su un laptop collegato o direttamente sull’unità Basic S utilizzando il suo display.
Basic S si distingue anche per l’innovativo sistema di raffreddamento: sviluppato inter namente da Leister, garantisce una mag
giore durata del modulo laser. A differenza di altri sistemi, il raffreddamento Leister mantiene il modulo laser sempre alla sua temperatura ottimale.
Sulla scia del successo ottenuto dal Basic S, state pianificando il lancio dei Sistemi M e L. Quali elementi li distinguono dalla ver sione S?
Come Basic S, anche Basic M e L sono en trambi sistemi facilmente integrabili, progetta ti per essere inseriti in una linea di produzione. Tuttavia, mentre il Basic S è costituito da un
Facile da integrare nei processi produttivi, flessibile e poco costoso. Sono queste le caratteristiche del nuovo laser Basic S di Leister, un prodotto intelligente adatto per le più svariate applicazioni.
laser e da un’ottica, con il Basic M questa variante di base viene am pliata con più unità aggiuntive adat te alla saldatura laser. Ad esempio, offre unità di movimento e di serrag gio e una serie di sensori. Anche la valutazione della qualità può far parte del sistema. Le diverse unità possono esse re combinate in vari modi. Il sistema Basic L completa la gamma con un involucro ad alta densità del laser. Con un’integrazione sempre più profonda, Leister si assume una responsabilità mag giore o addirittura totale del processo di sal datura.
Basic, nelle sue diverse versioni, è dotato di una serie di opzioni: potrebbe elencare le principali e spiegare come contribuiscono a migliorare le prestazioni?
L’intero sistema M/L si basa su una costru zione modulare: si scelgono solo le parti necessarie. L’unità principale, il laser e l’otti ca sono fondamentali per il processo di sal datura e costituiscono quindi la configura zione di base di un sistema M/L Basic. L’unità principale garantisce la sicurezza e il controllo degli altri componenti. Tra le altre unità funzionali, il sistema può essere am pliato con un’unità di movimento e un’unità
di serraggio, ma sono tutte opzionali.
Le nostre unità standard han no una configurazione prede finita, ma il sistema può essere adattato e personalizzato in base alle esi genze specifiche dei clienti. L’elenco delle unità che lavorano all’interno del sistema M/L continuerà a crescere nei prossimi anni. Il nostro obiettivo è quello di adottare tutte le caratteristiche e i moduli che abbia mo attualmente nella nostra workstation. Offriamo anche un’ampia gamma di funzio ni per il controllo della qualità, per garantire al cliente un processo stabile e affidabile. Per facilitare la comunicazione con i sistemi di esecuzione della produzione (MES) dei clien ti, abbiamo sviluppato un nostro standard MES. Non esiste uno standard MES globale nel settore, per cui potrebbero essere neces sarie alcune integrazioni: siamo sempre di
sponibili a fornire solu zioni personalizzate per requisiti speciali.
Leister offre anche altre in terfacce per la comunicazio ne con il sistema del cliente: ad esem pio OPC-UA, Profibus o Profinet.
Avete in programma di presentare Basic M/L nelle prossime fiere per aumentarne la notorietà sui mercati internazionali, e in par ticolare in Italia?
Per cominciare, abbiamo presentato il con cetto di base di Basic S/M/L alla fiera K di Düsseldorf, in Germania. Oltre a Basic M/L, abbiamo presentato anche Maxi, un sistema di saldatura laser per plastica chiavi in mano.
Maxi è stato mostrato per la prima volta al pubblico; è stato dotato di un robot e di un tavolo rotante che ha simulato la saldatura dei fanali posteriori con l’ottica GLOBO.
In quanto “prossima grande novità” per Lei ster, Basic M/L sarà una parte importante delle nostre esposizioni del prossimo anno.
In Italia stiamo pianificando di esporre al Mecspe di Bologna o al Plast di Milano - for se anche a entrambi. Stiamo anche valutan do la possibilità di organizzare un evento interno con un distributore italiano di mac chine per la pressofusione.
Con l’uscita di nuove unità a intervalli fre quenti, la Basic S/M/L sarà a lungo protago nista di fiere ed eventi internazionali.
Come si inserisce Basic M/L in un ambiente di produzione moderno?
La flessibilità dell’hardware e del processo soddisfa le esigenze dei clienti di oggi. Sia mo in grado di gestire sistemi di produzione caotici e siamo pronti a comunicare con i più moderni sistemi di produzione.
Il Basic M/L è inoltre progettato per essere facilmente esteso a nuove unità e alle fun zionalità dell’industria 4.0 / IOT in futuro.
Mei System utilizza le viti a ricircolazione di sfere NSK nelle sue macchine per il taglio lenti, in grado di garantire avanzate tecnologie di fresatura, qualità e produttività per rendere semplici i processi più complessi.
L’ottima qualità delle lenti è il requisi to imprescindibile per offrire ai con sumatori occhiali capaci di abbina re uno stile accattivante alla visione perfetta. Mei System è l’azienda italiana che a partire dagli anni 2000 ha rivoluzionato i processi produttivi utilizzati nel settore dell’ottica, arri vando nel tempo a dominare l’industria del taglio lenti. Fu infatti MEI System a introdurre nell’industria ottica il processo di fresatura per il taglio delle lenti, ribaltando il vecchio concetto di molatura. Il nuovo processo svi luppato e perfezionato nel tempo dall’azien da bergamasca ha significativamente mi gliorato la flessibilità e la produttività delle linee di produzione delle lenti, consentendo ai produttori e ai laboratori ottici di intagliare con estrema precisione e qualità anche le forme più complesse richieste dal sempre più esigente mercato dell’occhialeria.
L’innovazione tecnologica a servizio della produttività
“La nostra azienda ha puntato da sempre ad essere il leader tecnologico del mercato, forte di una capacità di innovazione trainata dai costanti investimenti in ricerca e svilup po”, racconta Daniel Ponti, Global Opera tions Director di MEI System. “Sono tante le innovazioni che abbiamo introdotto in que sti oltre vent’anni in cui siamo rivolti al mer cato dell’ottica, tutte finalizzate a garantire la qualità minimizzando gli sprechi durante il processo produttivo delle lenti, per soddi sfare le esigenze specifiche di ogni nostro cliente.
È un processo che continua tuttora e che ci ha fatto costantemente ampliare il nostro campo di intervento. Oggi – prosegue Ponti – non forniamo più solo macchine con la mi gliore tecnologia per il taglio lenti, ma anche
soluzioni integrate per il controllo qualità, l’analisi dei flussi all’interno della linea pro duttiva del cliente e molteplici soluzioni di automazione e ottimizzazione, che offrono
vantaggi concreti alle di diverse tipologie di clienti a cui ci rivolgiamo, dai maggiori pro duttori mondiali di lenti ai grandi laboratori indipendenti, fino ai laboratori locali o i sin goli negozi che realizzano occhiali on-de mand consegnandoli velocemente ai con sumatori finali”.
La filosofia che ha guidato MEI System in tutti questi anni è stata quella di rendere semplici i processi complessi e di trovare per primi una soluzione alle sempre più arti colate richieste del mondo dell’ottica. Ad esempio, tra le sue celeberrime invenzioni vi è il sistema ‘No Block’ per il bloccaggio lenti durante la lavorazione, che ha comple tamente eliminato la necessità di utilizzare dei consumabili, i cosiddetti ‘blocchetti’. Il risultato finale è una notevole semplificazio ne del processo produttivo, con un signifi cativo risparmio di risorse, tempo e costi.
Componentistica di qualità Posizionandosi nel suo mercato di riferi mento come esperto tecnologico, MEI System realizza integralmente le sue macchine nella sua sede principale in Italia, avvalendosi di fornitori specializ zati per tutti i componenti principali. È il caso di NSK per quanto riguarda le viti a
ricircolazione di sfere, elemento essen ziale per garantire quella estrema preci sione e fluidità nei movimenti necessaria per realizzare macchine capaci di ese guire fresature della massima qualità sui diversi materiali con cui oggi vengono realizzate le lenti.
“Il brand NSK – aggiunge Ponti – è ricono sciuto come riferimento dal nostro ufficio tecnico per la componentistica di movimen tazione lineare e il nostro lungo rapporto di collaborazione testimonia la bontà dei pro dotti offerti dalla multinazionale giappone se. Tuttavia, ancora più importante è il rap porto di fiducia e partnership instaurato tra le due aziende, che va ben oltre l’eccellen za tecnica.
Con NSK abbiamo degli accordi quadro di stock management che ci permettono di al lineare i nostri fabbisogni tramite dei rolling forecast mensili, affinché la nostra catena di approvvigionamento non subisca ritardi o interruzioni, ma che nemmeno sia sovradi mensionata. Il risultato finale è eccellente e di mutuo beneficio, dandoci certezza sulla disponibilità dei materiali nei tempi previsti e con un impegno finanziario ottimizzato”.
Il grande successo riscontrato dalle solu zioni tecnologiche introdotte da MEI System ha dato un ulteriore impulso all’internazio nalizzazione della società e allo sviluppo di nuove soluzioni per estendere l’offerta a nuovi segmenti del settore dell’ottica.
L’azienda, da tempo già presente con filiali dirette negli Stati Uniti, a Hong Kong e in Brasile, ha esteso la sua presenza globale aprendo nuove sedi negli Stati Uniti, in In dia, Giappone e in Australia, per essere sempre più vicina alla sua clientela globale e farsi trovare pronta a cogliere nuove op portunità di sviluppo.
A livello tecnologico, il focus sulla ricerca e sviluppo continua, ed ha portato alla realiz
zazione di una nuova generazione di mac chine destinate al mercato delle lenti oftal miche da costruzione, con soluzioni che promettono di rivoluzionare anche questo tipologia di lavorazione, dove l’operazione fresatura serve non solo per definire il con torno, ma anche la superficie, per conferire la corretta forma personalizzata in base alla ricetta richiesta dal cliente finale.
“Nel caso delle lenti di costruzione – spiega Ponti – i requisiti di qualità e precisione della fresatura sono ancora più estremi, con tolle ranze strettissime, in quanto ogni minima imperfezione della forma si ripercuoterebbe negativamente sulla qualità di visione. An che per questi progetti, i nostri tecnici si av valgono delle viti a ricircolazione di sfere di NSK, per trasformare i moti rotatori in moto rettilinei garantendo la massima precisione di posizionamento”.
È un altro esempio di come un solido rap porto di collaborazione tra due aziende tec nologici esperte nei rispettivi campi, favori sca la crescita comune e lo sviluppo di soluzioni innovative che possano far brec cia in nuovi mercati.
Citroën e BASF hanno presentato oli: una concept car comple tamente elettrica, a dimostrazione di quanto si possa risparmiare riducendo peso del veicolo e quantità di risorse impiegate. “Questa concept car è l’esempio di cosa si possa ottenere quando i partner si fidano reciprocamente e hanno il coraggio di percorrere nuove strade”, ha commentato Uta Holzenkamp, Presidente Coatings, quale rappresentante del team automobilistico di BASF. “Il risultato è un microcosmo di idee e soluzioni che va ben oltre il concept originale”.
Con una velocità massima di 110 km/h e un’accelerazione vicina a quella dei classici modelli 2CV, la concept car presenta maggiore autonomia di guida e una durata della batteria significativamente più estesa. L’approccio minimalista ha aperto la strada a un desi gn fresco e innovativo. Vari componenti sono stati radicalmente reinterpretati e costruiti utilizzando materiali in maniera insolita. L’intero schienale, ad esempio, è realizzato in un materiale plastico
flessibile stampato in 3D (Ultrasint® TPU88A).
La struttura a traliccio aperto fornisce un flusso d’aria naturale, che sostituisce le ventole in corrispondenza dei sedili. A questo scopo, oltre che per la produzione di una ventina di parti, sono state utilizzate le competenze di stampa 3D di Sculpteo, un mar chio francese di BASF.
Inutile cercare l’impianto stereo o il sistema di navigazione per ché non li troveremmo.
Un’altra caratteristica è che molti dei nuovi componenti sono progettati e realizzati con materiali che appartengono alla stessa famiglia di prodotti chimici. Infatti, componenti realizzati con ma teriali diversi siano incollati e saldati fra loro costituiscono un pro blema per le operazioni di riciclo meccanico. Per questo motivo, i progettisti hanno scelto di sviluppare il maggior numero possibile di componenti a partire da un unico materiale.
La casa automobilistica Citroën ha lavorato a stretto contatto con BASF durante tutta la fase di sviluppo e progettazione.
“Progetti come lo sviluppo di una concept car insieme a Citroën rappresentano una grande spinta nel nostro percorso verso un fu turo più sostenibile”, ha spiegato Uta Holzenkamp.
Oltre all’esperienza nel campo dei prodotti e dell’ingegneria, BASF ha contribuito anche con il know-how nel campo della pro gettazione, attraverso il Creation Center.
“Il progetto è nato qui”, ha commentato Alex Horisberger, Ma nager Industrial Design di BASF. “Durante una visita allo studio creativo di Citroën, grazie ai nostri materiali e alle analisi dei trend, siamo riusciti a convincere i designer della casa automobilistica. Lavorare in parallelo con Citroën è stata un’esperienza incredibile, per me”.
“La collaborazione con BASF è stata un fattore determinante nel la progettazione di oli e nello sviluppo di un veicolo elettrico di vertente e, al tempo stesso, efficiente”, aggiunge Laurence Hansen, Product & Strategy Director di Citroën. “Questa vettura elettrica è in controtendenza rispetto alla ricerca di veicoli sempre più pesanti e complessi.”
Il Gruppo Flo, marchio storico spe cializzato nella produzione di stoviglie e contenitori per alimenti, è la prima
azienda in Europa a sviluppare bicchieri per distributori automatici e vasetti per lo yogurt contenenti fino al 30% di poli stirene riciclato da materia prima secon da, realizzato con Versalis Revive ® PS Land – Series Forever.
Entrambi i prodotti sono termoformati, con una struttura a strati ABA dove nello strato interno è inserito l’r-PS della serie Versalis-Revive PS ed in quello esterno PS vergine che funge da sicura barriera funzionale.
I packaging sono stati testati secondo le normative europee e nazionali per l’i
doneità al contatto con gli alimenti.
Forte della sua esperienza di termo formatore, Flo ha così realizzato le pri me linee di un’ampia serie di prodotti di nuova generazione, concepiti come soluzione per valorizzare materiali alta mente riciclabili come le plastiche, ridu cendone al contempo gli sprechi.
Versalis RevivePS, infatti, è la gamma sviluppata dalla società chimica di Eni, di polistireni compatti contenenti fino al 75% di materia prima seconda, prove niente da raccolta differenziata domesti ca o da scarti industriali.
Grazie all’utilizzo del materiale di scorrimento iglidur E3, la guida linea re miniaturizzata drylin T offre un fun zionamento molto fluido e un’inedita libertà di progettazione. A seconda del baricentro del sistema, il coefficiente di attrito è di circa 0,16* e permette di ridurre l’attrito fino al 40% rispet to ai materiali standard igus e anco ra di più rispetto ad altri materiali di scorrimento disponibili in commercio (*misurazioni eseguite su alluminio anodizzato). Di conseguenza, anche le forze di spostamento per la regola zione manuale sono inferiori del 40%.
“Si tratta di un passo importante che ci permette di ampliare ulterior mente le possibilità costruttive e la li bertà di progettazione”, spiega Stefan Niermann, Responsabile della Tecno logia Lineare presso igus.
Il tradizionale rapporto 2:1, applica to di norma ai cuscinetti lineari, pre
suppone che la distanza tra la forza di azionamento e il cuscinetto fisso non sia superiore di due volte la distanza tra i cuscinetti. Se così non fosse, il movimento potrebbe essere irregolare e potrebbe compromettere il corretto funzionamento del sistema.
Maggiore è la distanza tra l’aziona mento e il lato fisso, maggiori sono la forza motrice richiesta e l’usura sugli elementi di scorrimento. igus propo ne un rapporto di progettazione a 3:1, che permette di aumentare del 50% la distanza dell’azionamento, senza pregiudicare il movimento della guida lineare.
Allo stesso tempo, le forze di azio namento necessarie diminuiscono del 40%, equivalenti a loro volta a un ri sparmio energetico del 40% sulle ap plicazioni ad azionamento elettrico. La guida miniaturizzata drylin T è dispo nibile in tre dimensioni (09, 12 e 15) e
può essere utilizzata nei dispositivi da laboratorio, nella tecnologia medica e nella fabbricazione di utensili. Il carrello miniaturizzato con i nuo vi cuscinetti lineari in iglidur E3 offre tutti i vantaggi delle motion plastics igus. L’assenza di lubrificazione ester na permette di evitare i depositi di polvere e sporco e i conseguenti in terventi di manutenzione. Eliminare la lubrificazione non è vantaggioso solo in termini di costi, ma lo è anche per l’ambiente.
Il materiale iglidur E3 riduce l’attrito del 40% e offre maggiore libertà di progettazione nella tecnologia lineare – senza inquinamento da lubrificanti. (Fonte: igus GmbH)
I nuovi sviluppi dei componenti tradizionalmente realizzati in poliammide 66 vengono sempre più spesso implementati direttamente in poliammide 6.
Un esempio recente è la cover per un caricabatteria di bor do utilizzato in un veicolo compatto completamente elettrico prodotto da una casa automobilistica tedesca. È composto da Durethan BKV50H3.0 di Lanxess, rinforzato con il 50% in peso di fibre di vetro corte. Il produttore del sistema composto da cover e caricabatterie è Leopold Kostal GmbH & Co. KG, Lue denscheid, Germania, fornitore globale di sistemi elettrici per il
settore automobilistico, industriale e solare, nonché di sistemi di connettori elettrici.
Questa applicazione su larga scala evidenzia il fatto che i compound di poliammide 6 non devono necessariamente es sere stabilizzati all’ idrolisi per essere utilizzati nei veicoli elet trici per il raffreddamento con refrigeranti acqua-glicole.
I componenti in plastica del circuito di raffreddamento dei motori a combustione sono stati a lungo uno dei principali ambiti di applicazione della poliammide 66. Questo perché la termoplastica è altamente resistente ai refrigeranti caldi, come le miscele d’acqua e glicole. Tuttavia, i requisiti per la gestione termica dei propulsori puramente elettrici si stanno spostan do verso temperature più basse. Per i veicoli completamente elettrici, la resistenza termica a lungo termine dei compound di poliammide 6 alle miscele acqua-glicole è sufficiente per la maggior parte dei componenti, in alcuni casi anche per tempi di sollecitazione notevolmente più lunghi. In questo modo, la cover resiste senza problemi a temperature fino a 85 °C quando il veicolo è in funzione e si raggiungono pressioni di scoppio fino a 10 bar. I test a lungo termine sui campioni hanno inoltre rivelato che le proprietà meccaniche del compound nelle mi scele acqua-glicole non diminuiscono quasi mai anche dopo 1.500 ore di stoccaggio a 110 °C e a una pressione di 1,5 bar.
Applicazione nei veicoli elettrici per le materie plastiche
I materiali compositi a fine vita si presentano come un agglomerato di diverse sostanze chimiche non facili da smaltire. A raccogliere la sfida sono state due aziende marchigiane che, grazie a un progetto di recupero, hanno dato una seconda vita agli scarti di produzione.
Due aziende marchigiane, Delta srl e Simonelli Group, stanno collabo rando nell’ambito della manifattura sostenibile che è alla base di MARLIC (Marche Applied Research Laboratory for Innovative Composites) – un progetto Co-finanziato dalla Regione Marche attra verso il POR MARCHE FESR 2014/2020. Delta s.r.l. è un’azienda che ha maturato esperienze trentennali e forti competenze nella produzione di materiali compositi, an che grazie ad un proprio laboratorio R&D incentrato sullo studio di tali materiali oltre allo stampaggio di manufatti. È stata quindi creata un’operazione siner gica con un’altra azienda del territorio mar chigiano, la Simonelli Group, azienda all’a vanguardia nella produzione di macchine per caffè espresso, mira alla costante inno vazione del prodotto grazie alla continua ricerca in campo tecnologico, che ha con dotto l’azienda anche a collaborare con Università ed Enti di Ricerca.
I materiali di scarto della Delta, sono diven tati una risorsa, una nuova materia prima per la Simonelli Group. In particolare, par tendo dal piano di un colatoio di un lavello di scarto, si è ottenuto del materiale per la realizzazione del coperchio di una macchi na macina caffè.
E sempre da alcuni materiali di scarto di prodotti della Delta, è stato realizzato un
nuovo oggetto da corredo ad una macchi na professionale per il caffè. La difficoltà rilevata, in questa circostanza, è stata il ta glio di un materiale molto resistente e duro.
La transizione verso un’economia di tipo circolare rappresenta uno dei pilastri della politica della Commissione Europea, che
si è concretizzata nell’adozione di un Piano di Azione volto proprio ad accelerare la transizione dell’Europa, promuovendo un tipo di crescita economica sostenibile, in cui ciò che cambia radicalmente è il mo dello di produzione e consumo. Nell’estate del 2020 si è dato inizio ad un movimento complesso che si inseri sce a pieno titolo nelle Agende strategi
che Europee e Nazionali, nell’ambito della manifattura sostenibile. Il progetto MARLIC è nato infatti per dar vita ad una piattaforma collaborativa emersa in rife rimento ad alcune delle tematiche spe cifiche individuate dalla S3 (Smart Spe cialisation Strategy) della Regione Marche, incentrate sul concetto di Eco nomia Circolare.
Il progetto De-Manufacturing – uno dei due sotto progetti che alimentano la piattafor ma – ha infatti tra i suoi obiettivi, il recupero di scarti di produzione, di materiali da componenti compositi alla fine del proprio ciclo vitale ed il recupero di materia prima e/o seconda, da cicli di produzione, da po ter impiegare nuovamente per la progetta zione e realizzazione di nuovi materiali compositi. Si intende quindi concretizzare la filosofia delle 4R, pilastri dell’economia circolare: Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, Re cupero delle risorse.
Il settore dei materiali compositi è stato al centro dell’attenzione della Commissione Europea. Questi materiali trovano ad oggi un vasto utilizzo in diversi settori manifattu rieri, perché si presentano molto vantag giosi sotto certi aspetti, come ad esempio la maggiore resistenza alla corrosione, un peso inferiore rispetto ai metalli, una durata piuttosto elevata.
Tuttavia c’è – come spesso accade – il ro vescio della medaglia. Con la crescita del la diffusione dei materiali compositi in di versi campi applicativi, emerge il problema del loro riciclo, una difficoltà non da poco se si considera che tali prodotti a fine vita si presentano come un mix di diverse so stanze chimiche non facili da smaltire.
Raccogliere la sfida del recupero e del riciclo dei materiali compositi, risponde quindi ad un’esigenza forte, poiché corri sponderà non solo al miglioramento della sostenibilità ambientale, ma farà registra re importanti ricadute tecnologiche, eco
nomiche e sociali. Si potrà infatti, non solo ridurne i flussi, ma an che individuare quelle tecnolo gie capaci di rendere i materia li compositi di scarto di una produzione, un materiale nuo vamente utilizzabile per prodot ti di diverse filiere, rispondendo anche alle esigenze, mai attuali come in questo momento stori co particolare, di risparmio energetico e nuove risorse.
I risultati della collaborazione tra Delta e Simonelli Group sono esempi delle possibilità che sca turiscono da quella che a tutti gli effetti si può definire simbiosi in dustriale, laddove del materiale di scarto, frutto della produzione di un’azienda, non chiude il suo ciclo di vita divenendo rifiuto, ma si in serisce nuovamente nel ciclo pro duttivo, diventando risorsa, mate ria prima per la produzione di una seconda azienda.
Sinergie virtuose che chiaramente neces sitano di studio, sperimentazione, di quella tenacia tipica di chi fa ricerca e che spinge a superare gli inevitabili ostacoli, per arri vare quindi ad un risultato finale pienamen te soddisfacente.
Lo scambio che si è stabilito con la Si monelli Group, all’interno del progetto MARLIC non è l’unico esempio.La Delta, infatti, sta portando avanti diverse altre collaborazioni, alcune in stato ancora embrionale per quanto riguarda i risulta ti finali, come ad esempio la collabora zione con la HP Composites – altra nota azienda del territorio marchigiano e ca pofila del progetto – che ha fornito uno scarto di fibra di carbonio per lavorazio ni successive. E ancora, le prove di uti
lizzo che si stanno effettuando su un campione di scarto canapulo fornito dall’ENEA, e le sperimentazioni d’uso per la resina BIO fornita dall’azienda Elantas.
Motore trainante di tutte queste attività è senza dubbio l’Università di Camerino, che conduce analisi e caratterizzazione chimi co/fisica degli scarti e dei prototipi ottenuti. Le attività promosse e sviluppate all’inter no della Piattaforma Marlic, sono fautrici di un grande sforzo indirizzato a sostegno del sistema industriale marchigiano, per modernizzarlo e diversificare i prodotti e i processi produttivi nell’alveo tracciato dall’esigenza della transizione verso un’e conomia circolare.
In questo numero abbiamo parlato di... (in nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie)
AIPE 22 ANIE 10 BANDERA 36 BASF 52 BAUSANO 34 BRÜGGEMANN 35
CALDARA PLAST .................................................................... 5 CAMPETELLA 32 CITROËN 52
CMG GRANULATORS 44
COLORTECH 25 COPERION 33 COREPLA 23 CORIPET 15 COVESTRO 14 DOW 40 ECOMONDO 21 ECOPOLIETILENE 24
FERRARINI&BENELLI 36 GEFRAN 37 GRUPPO FLO 52 HAITIAN ................................................................................ 13 IGUS 53 IMAC TECNOLOGIE............................................................... 17
IMG 31 IPM 4A COP. KRAIBURG 14
LANXESS 53 LEISTER 48 MAIRE TECNIMONT 23 MARLIC 54 MECFOR .......................................................................3A COP. MECSPE 20 MEI SYSTEM..........................................................................50
MESSE DÜSSELDORF 28 MEWA 1A COP., 6 MOMENTIVE 34 MONTENEGRO ...................................................................... 15 MORETTO 30 NEXTCHEM 23 NSK 50 PILLER 2A COP.
PLASTIC EUROPE...................................................................12 PLASTIC RECYCLERS EUROPE 26
PRESMA ................................................................................. 1
PROMIX 44
PVC4CABLES 18
QUANTAFUEL 24
RADICI GROUP 38 ROBOZE 16 SACE 15 SAIPEM 24 SOLVAY 22 SUMIKA 35
SYNCRO GROUP 16 TFS 42
VECOPLAN 46 VERSALIS 52 VIROSAC 24
ANNO XI NUMERO 4 NOVEMBRE/DICEMBRE 2022
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REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com), Eva De Vecchis (e.devecchis@interprogettied.com) GRAFICA: Studio Grafico Page Vincenzo De Rosa, Simona Viapiana - www.studiopage.it
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