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by Inside Art
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redazione
È nata nel 1999 sotto l’impulso del suo curatore generale Guillaume Piens e oggi Art Paris festeggia il suo venticinquesimo anniversario con un’edizione che riunisce ben 133 gallerie.
In 25 anni la fiera parigina è diventata l’appuntamento artistico essenziale della primavera per monitorare quello che succede nell’arte moderna e contemporanea. Dal 30 marzo al 2 aprile al Grand Palais Éphémère, gli espositori – per il 60% francesi e per il 40% stranieri – promuovono la ricchezza dell’ecosistema contempora- neo: dai marchi essenziali dell’arte moderna e contemporanea alle gallerie regionali, passando per il sostegno alle strutture più giovani grazie al settore Promesse.
Tra i progetti attivi nella fiera, che racchiudono le tematiche portanti di quest’edizione: il progetto espositivo L’Exil: dépossession et résistances, curato da TAP – Temporary Art Platform e che coinvolge 18 artisti sensibili al tema. «Partire da un luogo non significa non esserci più – parla Amanda Abi Khalil, curatrice e fondatrice di TAP – l’esilio, scelto o forzato, è sempre sofferto. Rinsalda i legami con i luoghi e le persone da cui ci si sente espropriati e trasforma i residui di un altrove in condizione di sopravvivenza. Questi diventano punti di aggancio nei non-luoghi che si tenta di raggiungere, invano». Il progetto riflette e mostra al pubblico della fiera l’iter che ogni migrante è costretto ad affrontare, ponendo un’attenzione particolare sulle “pratiche artistiche” rispetto all’ospitalità, al rapporto con l’altro e il senso di estraneità. Insieme al tema dell’esilio, un altro solco tracciato è quello dell’impegno dell’arte nei riguardi del mondo attraverso «opere che invitano all’emancipazione e all’empatia e ci obbligano ad aprire il nostro sguardo sull’arte come sul mondo, sulla loro storia e sull’attualità», come sottolinea il curatore di Art & Engagement. Un regard sur la scène française, Marc Donnadieu, che ha selezionato 20 artisti di diverse generazioni presentati dalle gallerie protagoniste.
Tra le realtà internazionali presenti nei booth della fiera, spiccano nomi noti come Galleria Continua, Perrotin, Lelong & Co, Derouillon, Dina Vierny, le coreane H.A.N. Gallery, Gallery Woong, Simon Gallery e 313 Project Art, e poi la galleria cilena AMS, l’africana Afriart o, per il Marocco, Comptoir des Mines e Atelier 21. La scena italiana, invece, è rappresentata da Francesca Minini, Poggiali e A Palazzo.
Quest’anno, per la prima volta, BNP Paribas Banque Privée è associata all’evento e diventa partner premium della fiera, mettendo in evidenza artisti francesi, selettività, diversità, impegno, eco-design. Art Paris mira ancora una volta a rendere l’arte contemporanea accessibile a un pubblico sempre più ampio, attraverso visite guidate dall’Osservatorio d’Arte Contemporanea, un sito web con tour virtuale della fiera e i relativi filtri di ricerca per artista, fascia di prezzo, provenienza geografica, tecnica.
Tutte le info: www.artparis.com