Tenuta Sorgimento

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N.10 dal 23 maggio al 3 luglio 2024

Scopri:

> GEWÜRZTRAMINER

> BARDOLINO

> NEBBIOLO

> METODO CLASSICO

> METODO CHARMAT

TENUTA SORGIMENTO COLLEZIONE ATHOS FACCINCANI

50 ANNI DI STORIA IN ARTE

Per il 2024 Tenuta Sorgimento ha dato vita a un progetto davvero speciale, la collaborazione con il Maestro Athos Faccincani. Una collezione di opere uniche dai tratti distintivi e colori vivaci che per l’occasione si trasformano in etichette d’autore. Una raccolta che nasce dal desiderio di Tenuta Sorgimento di celebrare i primi 50 anni di storia di Migross, rendendo omaggio anche ai territori in cui questa realtà è nata e cresciuta. I grandi protagonisti di questo progetto sono quindi quattro vini d’eccellenza e i loro territori ricchi di storia, che il Maestro ha saputo esaltare al meglio realizzando una raccolta di opere che descrivono in ogni dettaglio i vini e i loro territori. “Quando mi è stato commissionato questo Progetto ho da subito pensato che nelle mie opere si dovesse in qualche modo ritrovare il carattere dei vini che andavo a rappresentare. Ho usato quindi colori intensi e pennellate materiche, come le venature delle botti dove il vino riposa e prende corpo.” – Athos Faccincani

TENUTA SORGIMENTO LUGANA DOC

COLLEZIONE ATHOS FACCINCANI

Nato da vocati vigneti della zona sud del Lago di Garda, Tenuta Sorgimento Lugana DOC è un vino bianco, fermo che il Maestro ha voluto rappresentare prendendo come riferimento il simbolo del suo territorio d’origine: la Torre di San Martino della Battaglia. Imponente, è avvolta in un contesto floreale, che si sposa alla perfezione con le note fruttate ed esotiche caratteristiche di questo vino. Dalle pennellate materiche e vive dell’artista prende quindi corpo un’etichetta che descrive in ogni colore, in ogni sfumatura il Lugana e il suo territorio.

Caratterizzato da un colore giallo paglierino e da un gusto fresco e morbido, Tenuta Sorgimento Lugana DOC è perfetto da abbinare a piatti della tradizione lacustre ed è ideale anche come aperitivo.

Per scoprire la storia del quadro e del suo vino inquadra il Qrcode

TENUTA SORGIMENTO SOAVE CLASSICO DOC COLLEZIONE ATHOS FACCINCANI

Tenuta Sorgimento Soave Classico DOC nasce dalle colline storiche di Soave, un territorio di origine vulcanica che dona al vino il giusto equilibrio tra acidità e mineralità. Questa peculiarità è ben rappresentata dal sentiero che l’artista ha deciso di tracciare, un invito per l’osservatore ad incamminarsi alla scoperta dei vigneti, dei loro colori e dei loro profumi. Il Castello di Soave infine sovrasta e protegge queste colline, custodi di un vino pregiato. Dall’estro creativo del Maestro Faccincani emerge così un’etichetta che racchiude tutte le caratteristiche di questo vino: la mineralità, le note fruttate e la storicità.Tenuta Sorgimento Soave Classico DOC ha un colore giallo paglierino e si distingue per sentori di banana, pesca e frutta esotica. Tenuta Sorgimento Soave Classico DOC è certificato Vulcanic Wines.

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TENUTA SORGIMENTO VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE COLLEZIONE ATHOS FACCINCANI

Tenuta Sorgimento Valpolicella Ripasso è un vino rosso, corposo, che nasce sulle colline della Valpolicella Classica, un territorio ricco di storia e tradizioni. La peculiarità di questo vino dal colore rosso rubino è il processo di macerazione dell’uva, ovvero il ripasso sulle vinacce di Amarone per acquistare più corpo e complessità. Ed è proprio questa la caratteristica principale che il Maestro Athos Faccincani ha voluto esaltare, grazie all’utilizzo di colori caldi e autunnali che ricordano il periodo in cui questo vino prende corpo e matura. Nasce così un’etichetta che racconta il vino, il suo processo e un territorio ricco di fascino.

Tenuta Sorgimento Valpolicella Ripasso è un vino dal profumo vinoso, delicato e dal sapore asciutto, armonico con un tipico retrogusto amarognolo.

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TENUTA SORGIMENTO VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE DOCG

COLLEZIONE ATHOS FACCINCANI

Tenuta Sorgimento Valdobbiadene Prosecco DOCG è un vino brioso, simbolo di convivialità che nasce sulle suggestive colline di Valdobbiadene. Caratteristiche che il Maestro Athos Faccincani ha saputo unire nella sua opera “Il sole con le bollicine…brindiamo”, grazie a pennellate decise, colori vivaci e brillanti. Nasce così un’etichetta d’autore che descrive in ogni dettaglio la briosità del Prosecco e il suo territorio patrimonio Unesco. In altre parole, un vero e proprio invito a brindare.

Tenuta Sorgimento Valdobbiadene Prosecco DOCG è caratterizzato da un colore giallo paglierino scarico con perlage fine e persistente, con un profumo delicato, fruttato e allo stesso tempo floreale. Infine, ha un sapore brioso, fresco ed elegante, adatto a essere assaporato come aperitivo.

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IL NOSTRO ASSORTIMENTO

50 anni di storia raccontati attraverso l’arte.

Nasce così la collaborazione con il maestro Athos Faccincani, una collezione di opere uniche dai tratti distintivi e colori vivaci, trasformate in etichette d’autore.

Una tela intensa, incorniciata Migross.

LA NOSTRA LINEA ESCLUSIVA

R I S C OPR E I L GUS T O D EL L A

TRA D IZI O N E I T A L IANA E

L O P O R T A I N T A V O L A C O N P AS S IONE .

C ONOSCE I L UOG H I

D O VE L A P A S SION E D EGLI UOMINI P ER U N

L A V O R O ANT IC O I NCONTRA L A CU L TUR A

DELLA TERRA E DELLA VITE.

SFOGLIA LA BROCHURE

IL VITIGNO GEWÜRZTRAMINER E I SUOI VINI

Il Gewürztraminer è il sinomino ufficiale in lingua tedesca per il vitigno Traminer aromatico, uno degli emblemi dell’enologia dell’Alto Adige da una parte e dell’Alsazia dall’altra. Molto conosciuto ed estremamente caratteristico a livello olfattivo e gustativo, come tutti i vini derivati da uve aromatiche o parzialmente aromatiche. Più difficile, appunto per queste caratteristiche, nell’abbinamento al cibo. La sua struttura e mineralità, soprattutto nelle massime espressioni che troviamo in Alsazia, e l’alcolicità di molte interpretazioni dell’Alto Adige, lo rende poco adatto ad accompagnarsi a preparazioni delicate. La morbidezza e la consistenza del vino, abbinate ad un bouquet aromatico potente (fruttato: litchi, maracuya, ananas; speziato: pepe, chiodi di garofano, anice stellato; floreale: soprattutto la rosa) lo rendono interessante da provare con carni bianche in preparazioni orientali molto speziate (tipo Tandoori), col salmone affumicato o con formaggi erborinati. Eccezionale anche come vino da meditazione.

IL GEWÜRZTRAMINER NEL MONDO

La nazione con maggior superficie coltivata a Gewürztraminer è la Francia, con circa 3.000 ha quasi tutti in Alsazia. Il secondo paese dell’Europa occidentale è l’Italia, con circa 1.400 ha, per la maggior parte in Alto Adige, ma anche in Trentino, Friuli, Veneto e, a macchia di leopardo, in molte altre regioni, anche se con superfici estremamente esigue. In Germania ve ne sono circa 800 ha, e piccole superfici si trovano anche in Austria e Svizzera. Quasi sorprendentemente, il Gewürztraminer ha una importante diffusione in Europa orientale, con i circa 700 ha dell’Ungheria, 900 in Slovacchia, 800 in Ucraina e soprattutto i 2.700 in Moldavia. Negli Stati Uniti si trova soprattutto in California (700 ha), Oregon (200 ha) e Stato di Washington (300 ha). Poco in Sudamerica, mentre in oriente è presente con circa 800 ha in Australia (Tasmania e Clare Valley) e 300 ha in Nuova Zelanda (Gisborne e Hawke’s Bay).

Il vitigno Gewürztraminer è un vitigno internazionale a Bacca bianca la cui origine è Italia, Germania ed è diffuso principalmente in Francia, Romania e Moldavia, Italia, Germania, Alsazia, Ungheria, California. In Italia viene coltivato principalmente nella regione Trentino-Alto Adige e vi è registrato ufficialmente dal . La sua superficie coltivata a livello italiano ammonta a 1400 ha (Italia), mentre a livello mondiale ammonta a 15.000 ha.

LA DEGUSTAZIONE DEL GEWÜRZTRAMINER

ASPETTO:

ABBINAMENTI:

POLLO TANDOORI SALMONE AFFUMICATO GORGONZOLA
NOTE OLFATTIVE: FRUTTATO, SPEZIATO, FLOREALE
LITCHI ROSA PEPE - CHIODI DI GAROFANO
PROFUMI:

GEWURZTRAMINER

ANDREE KLIPFEL

ALSACE AOC

750 ml

TEMPERATURA: 8° - 12°

GRADAZIONE: 14 %

BICCHIERE: Bianco strutturato

VITIGNO: Gewürztraminer

AROMI: Frutta matura, Floreale, Speziato

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Cena serale

GEWÜRZTRAMINER

TEMPERATURA: 8° - 12°

GRADAZIONE: 13,5%

GEWÜRZTRAMINER ABBAZIA DI NOVACELLA

ALTO ADIGE VALLE

TEMPERATURA: 6°-10°

GRADAZIONE: 13,5%

BICCHIERE: Bianco strutturato

VITIGNO: Gewürztraminer

AROMI: Frutta matura, Floreale, Speziato

OCCASIONI PER L'IMPIEGO:

Aperitivo, Pasto informale, Cena serale

GEWÜRZTRAMINER KETTMEIR

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Cena serale CARATTERISTICHE PERSISTENZA

BICCHIERE: Bianco strutturato

VITIGNO: Gew ürztraminer

AROMI: Frutta fresca, Frutta matura, Speziato

TEMPERATURA: 10° - 12°

GRADAZIONE: 14%

BICCHIERE: Bianco strutturato

VITIGNO: Gewürztraminer

AROMI: Frutta matura, Floreale, Speziato

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Aperitivo, Pasto informale, Cena serale

TEMPERATURA: 8° - 12° GRADAZIONE: 14,5%

BICCHIERE: Bianco strutturato

VITIGNO: Gew ü rztraminer

AROMI: Frutta matura, Floreale, Balsamico

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Aperitivo, Cena serale

LA DENOMINAZIONE BARDOLINO DOC

La zona della Bardolino DOC è costituita dalle colline moreniche della sponda orientale del lago di Garda. I terreni posti al lato nord dei pendii collinari sono normalmente ricoperti di boschi, mentre quelli posti a sud, est e ovest, con una felice esposizione dei terreni ospitano vigneti e oliveti. In linea generale, il clima della zona è caratterizzato da estati calde ma non afose e inverni miti, tanto da permettere anche la coltivazione dell’olivo, ed essere considerato un clima “mediterraneo”. All’interno della zona di produzione si distingue l’area Classica attorno al comune di Bardolino, ossia la zona di più antica tradizione, che essendo più prossima al lago presenta delle caratteristiche climatiche e ambientali particolari.

La coltivazione della vite nella zona della Bardolino DOC risale all’epoca Romana, ma è solamente nel XIX secolo che la produzione vinicola della zona incomincia ad essere identificata esplicitamente con il nome di “Bardolino“. La storia moderna del Bardolino ha ufficialmente origine nel 1968, quando viene istituita la Denominazione d’origine protetta “Bardolino”. Il Bardolino è un vino di colore rosso rubino brillante, con profumi fruttati e fragranti e note di ciliegia, marasca, fragola, lampone, ribes, mora ed eleganti accenni di spezie (cannella, chiodo di garofano, pepe nero). Il gusto è asciutto, morbido, caratterizzato dalle medesime sensazioni di frutta rossa croccante e di piccolo frutto percepite all’olfatto, speziato, dotato di equilibrio, freschezza, e considerevole bevibilità. È, per eccellenza, un vino, giovanile e brioso, dell’inimitabile sapore salino. Il Chiaretto è la versione rosata del Bardolino: viene ottenuto con la vinificazione “in rosa” delle uve, ossia con una minima macerazione delle bucce, che così rilasciano al mosto solo una parte delle loro sostanze coloranti naturali. Da qui il caratteristico colore rosa brillante. All’olfatto il Chiaretto richiama delicati profumi di piccoli frutti di bosco (lampone, ribes, mirtillo, fragolina), accompagnati da sottilissime venature speziate (cannella, chiodo di garofano, vaniglia). Al palato offre succose sensazioni di piccolo frutto rosso, unite ad una invidiabile freschezza giovanile. La versione spumante è ottenuta con metodi a fermentazione naturale.

Per le loro caratteristiche di leggerezza, di presenza fruttata, di speziatura e di freschezza, sia il Bardolino che il Chiaretto sono caratterizzati da un’estrema abbinabilità con la cucina sia tradizionale che moderna o esotica, per accompagnare dagli antipasti ai primi, dal pesce alla carne.

IL NUOVO DISCIPLINARE DEL 2018 E LE NUOVE SOTTOZONE

Il nuovo disciplinare varato nel 2018 prevede tre sottozone, denominate Montebaldo, La Rocca e Sommacampagna, che corrispondono ad aree già individuate a fine Ottocento. Se per i vini “base” il disciplinare del Bardolino ammette una produzione massima di uva per ettaro pari a 120 quintali, la resa massima scende a 100 quintali per i vini delle tre sottozone. Per il Bardolino “base” il disciplinare delinea un colore rosso rubino tendente al cerasuolo e un sapore asciutto, sapido, armonico, mentre per i Bardolino delle sottozone Montebaldo, La Rocca e Sommacampagna è invece specificato che il colore deve essere rosso rubino “chiaro e brillante”, mentre il profumo è caratteristico, di piccoli frutti freschi, spezie, con possibili accenni erbacei e floreali e il sapore asciutto, fine, sapido, armonico.

Terra dei forti
Superficie vitata: 2.700 ha Vitigni: Corvina, Rondinella, Molinara, altri
Regione Veneto Provincia di Verona
Lago di Garda
BARTOLINO DOC
Valpolicella
Custoza Lugana

CHIARETTO GUERRIERI-RIZZARDI

BARDOLINO DOC CLASSICO 750 ml

CARATTERISTICHE PERSISTENZA

TEMPERATURA: 10° - 12°

GRADAZIONE: 12 %

BICCHIERE: Bianco leggero

VITIGNO: Corvina, Corvinone, Rondinella

AROMI: Frutta fresca, Floreale

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Aperitivo, Pasto informale

CHIARETTO CAVALCHINA

TEMPERATURA: 8° - 12°

GRADAZIONE: 12% vol

BICCHIERE: Bianco leggero

TEMPERATURA: 14° - 16°

GRADAZIONE: 12 %

BICCHIERE: Rosso medio

VITIGNO: corvina, rondinella, Molinara

AROMI: Frutta fresca, Speziato

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Pasto informale

750 ml €6,99 €5,65 € 7,53 al L

8,52 al L

VITIGNO: corvina, rondinella, Molinara

AROMI: Frutta fresca, Floreale

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Aperitivo, Pasto informale

3,69

2,99

TEMPERATURA: 14° - 18°

GRADAZIONE: 12,5 %

BICCHIERE: Rosso medio

VITIGNO: corvina, rondinella, Molinara

AROMI: Frutta matura, Speziato

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Aperitivo, Pasto informale

TEMPERATURA: 14° - 18°

GRADAZIONE: 13% vol

BICCHIERE: Rosso medio

VITIGNO: corvina, rondinella, Molinara

AROMI: Frutta matura, Speziato

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Pasto informale, Cena serale

IL VITIGNO NEBBIOLO E I SUOI VINI

Il vitigno Nebbiolo è l’autoctono piemontese per antonomasia. Il suo nome potrebbe derivare da “nebbia“, secondo alcuni perchè gli acini sono ricoperti da abbondante pruina, mentre per altri per il fatto che è un’uva che viene vendemmiata in ottobre avanzato, quando i vigneti sono avvolti dalle nebbie mattutine. Il Nebbiolo è sicuramente il vitigno a bacca nera più pregiato e difficile tra gli italiani.

I CLONI DEL NEBBIOLO

Sono stati identificati tre cloni principali del vitigno Nebbiolo, il Lampia, il Michet e il Rosé. Il Michet dà basse rese ed esprime aromi e gusto particolarmente intensi, mentre il Rosé produce vini dal colore molto scarico e sta via via scomparendo. La maggior parte dei vignaioli preferisce comunque lavorare su una miscela delle tre uve, proprio per dare al prodotto finale una maggior complessità.

LE ZONE DI COLTIVAZIONE DEL NEBBIOLO

L’eccellenza della produzione del Nebbiolo è concentrata nelle Langhe e più precisamente nelle zone del Barolo e del Barbaresco (Piemonte) e in Valtellina (Lombardia). Fuori da queste aree di elezione le uve del Nebbiolo non hanno più quello spessore, quella forza e quella “nobiltà” che lo rendono unico al mondo. Nelle aree piemontesi di Boca, Bramaterra, Fara, Gattinara, Ghemme, Lessona e Sizzano è chiamato Spanna, mentre in Valtellina prende il nome di Chiavennasca. A Ghemme e Gattinara, due minuscole oasi tagliate dal fiume Sesia, nel nord del Piemonte, tra Vercelli e Novara, il Nebbiolo lo si trova in blend con la Vespolina, per dare piccole produzioni (appena 100 ettari per il Gattinara) non prive di piacevoli sorprese. Nella zona della DOC Boca, grazie a suoli rocciosi e all’escursione termica, si scoprono finezza di bouquet e sfumature minerali, piuttosto che la concentrazione dei tannini. A Carema, un comune al confine con la Valle d’Aosta, le difficoltà che impone la coltivazione della vite in altitudine hanno spinto molti ad abbandonare i vigneti, ma il Nebbiolo che se ne ottiene è estremamente intenso, con tannini evoluti, note di ciliegia sotto spirito, pepe e cacao, petali di rosa e le classiche note terrose di montagna. Un simile scenario di ripidi terrazzamenti intagliati tra le montagne, si ha in Valtellina, l’unico vero baluardo del Nebbiolo al di fuori del Piemonte, che qui viene chiamato Chiavennasca. Le versioni locali del Valtellina superiore DOCG includono il Sassella, dai tratti molto fini, il Grumello, fresco e con note minerali, l’Inferno, forse il più robusto e scorbutico, e infine il Valgella, più leggero e floreale. Lo Sforzato di Valtellina, detto Sfursat, è un vino prodotto da grappoli raccolti e poi fatti appassire per tre mesi, a cui segue una lunga vinificazione per estrarre tutto il possibile dalle bucce di Nebbiolo e almeno 12 mesi di affinamento in botte. Il Nebbiolo è molto usato anche in Valle d’Aosta, dove è chiamato Picoutener (Picotendro).

NEBBIOLO FONTANAFREDDA

TEMPERATURA: 14° - 16°

GRADAZIONE: 13,5%

BICCHIERE: Rosso medio

VITIGNO: Nebbiolo

AROMI: Frutta matura, Speziato, Balsamico

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Pasto informale, Cena serale

TEMPERATURA: 18° - 20°

GRADAZIONE: 13,5 %

BICCHIERE: Rosso medio

VITIGNO: Nebbiolo

AROMI: Frutta matura, Balsamico

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Pasto informale

GRADAZIONE: 13,5 %

BICCHIERE: Rosso medio

VITIGNO: Nebbiolo

AROMI: Frutta fresca, Frutta matura, Balsamico

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Aperitivo, Pasto informale, Cena serale

16° - 18°

GRADAZIONE: 13,5 %

BICCHIERE: Rosso medio

VITIGNO: Nebbiolo

AROMI: Frutta matura, Balsamico

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Cena serale

BICCHIERE: Rosso medio

VITIGNO: Nebbiolo

AROMI: Frutta matura, Speziato, Balsamico

OCCASIONI

Cena serale

IL METODO CLASSICO NELLA SPUMANTIZZAZIONE

Il Metodo Classico è un sistema di spumantizzazione che si basa sul principio della rifermentazione in bottiglia. Il metodo classico è nato in Francia, nella regione nota come Champagne e famosa per il vino frizzante che porta il suo nome. La tradizione vuole che alla fine del 1600 l’abate Pierre Pérignon del monastero di Hautvillers (più noto come Dom Perignon) abbia scoperto il metodo della rifermentazione del vino in bottiglia durante un pellegrinaggio a Limoux, nella regione del Languedoc-Roussillon. Sul come Dom Perignon abbia sviluppato il metodo di spumantizzazione che resta legato al suo nome le fonti storiche sono piuttosto confuse. Alcuni dicono che lo Champagne fu scoperto grazie ad un errore durante la preparazione di alcuni vini bianchi nel monastero. L’esplosione di alcune bottiglie fece intuire al monaco la presenza di gas disciolto nel vino. Secondo un’altra versione sembra che Pérignon aggiungesse zucchero prima dell’imbottigliamento dei vini, per farli rifermentare e renderli frizzanti. Pérignon capì comunque il ruolo della seconda fermentazione e lavorò per affinare la tecnica, creando il metodo di spumantizzazione che si diffuse nel mondo come “Metodo Champenoise“. In seguito a diversi contenziosi legali si arrivò alla fine dello scorso secolo alla tutela del marchio del vino Champagne e del metodo per la sua produzione. Il suo metodo di produzione, se applicato al di fuori della zona di origine non poté più fare riferimento allo Champagne e fu ribattezzato “Metodo Classico“. Gli spumanti metodo classico prodotti in Francia al di fuori dello Champagne vengono chiamati “Crémant“, in riferimento alle note vanigliate impresse dai lieviti al profumo di questi vini. Trattandosi di una rifermentazione in bottiglia sui lieviti, il metodo classico non si presta alla spumantizzazione di vitigni aromatici. Di fatto i vitigni più utilizzati sono quelli della tradizione francese, ossia Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco ed il Pinot Meunier, poiché sono quelli che danno i risultati migliori e meglio si adattano al processo di spumantizzazione. Il Pinot Nero viene vinificato in bianco e darà struttura, corpo e persistenza. Lo Chardonnay dà al vino eleganza, freschezza e finezza, e viene anche spesso usato in purezza. In Italia si usa spumantizzare con il metodo classico anche vini da vitigni autoctoni o locali, purchè non aromatici, come il Verdicchio nelle Marche, l’Inzolia in Sicilia, il Cortese in Piemonte e molti altri. La Franciacorta è una zona nella quale la spumantizzazione con il metodo classico ha trovato la sua maggiore diffusione in Italia, ma anche in Piemonte, Trentino-Alto Adige e Veneto vi sono produzioni di assoluta eccellenza. Anche in Lombardia, oltre alle zona della Franciacorta, si sta sviluppando un’area interessante per la produzione di metodo classico, l’Oltrepò Pavese; dove il pinot nero cresce in maniera molto interessante per la produzione di spumanti.

In Francia, oltre al celeberiimo Champagne, si stanno facendo riconoscere sempre di più i Cremant, provenienti da diverse aree di produzione: Borgogna, Alsazia e Limoux. I Crémant francesi offrono un viaggio enogastronomico attraverso le diverse regioni della Francia. Ogni AOC ad essi dedicata riflette la sua unica storia, terroir e tradizioni culinarie, rendendo i Crémant non solo alternativa allo Champagne, ma vere e proprie espressioni di diversità vitivinicola. Per gli appassionati di vino, esplorare questi spumanti è un modo per scoprire e apprezzare la ricchezza della Francia vinicola.

TEMPERATURA: 6° - 8°

GRADAZIONE: 12%

BICCHIERE: Bianco leggero

VITIGNO: Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot nero

AROMI: Frutta matura, Panificazione

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Aperitivo, Cena serale

TEMPERATURA: 6° - 8° GRADAZIONE: 12.5%

BICCHIERE: Bianco strutturato

VITIGNO: Pinot Nero

AROMI: Frutta fresca, Floreale, Minerale, Panificazione

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Aperitivo, Pasto informale, Cena serale, Occasione speciale, Dopo cena

BICCHIERE: Bianco leggero

VITIGNO: Chardonnay

AROMI: Frutta fresca, Panificazione

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Aperitivo, Pasto informale

SPUMANTE TRENTASEI

TEMPERATURA: 6°-10°

GRADAZIONE: 12%

BICCHIERE: Bianco leggero

VITIGNO: Chardonnay, altri vitigni bianchi

AROMI: Frutta fresca, Panificazione

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Aperitivo, Pasto informale

TEMPERATURA: 8° - 12°

GRADAZIONE: 12,5 %

BICCHIERE: Bianco leggero

VITIGNO: Pinot nero

AROMI: Frutta matura, Panificazione

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Pasto informale, Cena serale

LA RIFERMENTAZIONE IN AUTOCLAVE CON IL METODO CHARMAT (O METODO MARTINOTTI)

Fino alla fine del 1800 il Metodo Classico era l’unico utilizzato per la produzione di vini spumanti. Nel 1895 Federico Martinotti ideò un metodo di produzione caratterizzato da costi più contenuti e tempi di produzione molto più brevi. Questo metodo implica la fermentazione in massa del vino base in contenitori in acciaio inox sotto pressione (autoclavi) a temperatura controllata. Il metodo venne poi migliorato e brevettato dal francese Eugéne Charmat una quindicina d’anni dopo, ed è ormai universalmente conosciuto come “Metodo Charmat“.

CARATTERISTICHE DEGLI SPUMANTI “CHARMAT“

La rifermentazione in autoclave si presta particolarmente all’ottenimento di spumanti freschi e profumati in particolare da vitigni aromatici, in quanto consente una più efficace estrazione di aromi e sapori in un lasso di tempo decisamente più contenuto rispetto al metodo classico. Inoltre le particolari note olfattive dovute alla lunga permanenza sui lieviti, caratteristiche del metodo classico, contrasterebbero con i profumi primari dei vitigni aromatici, creando un profilo olfattivo non propriamente armonico. I vini spumanti dolci, spesso prodotti a partire da vitigni aromatici, trovano in questo metodo quello più adatto alla loro produzione. La velocità del processo e la sua economicità permette inoltre la produzione di spumanti di qualità ad un costo molto più contenuto.

IL METODO CHARMAT O MARTINOTTI NEI DETTAGLI

Per produrre uno spumante con il metodo Martinotti (o metodo Charmat), come per il metodo classico si può partire da una cuvée di vini base, che viene introdotta all’interno di autoclavi in acciaio inox dove si avvia una fermentazione rapida che durerà almeno 30 giorni e può arrivare fino ad 80 giorni. La commercializzazione avverrà solo dopo alcuni mesi dall’inizio della rifermentazione in modo da stabilizzare il prodotto. Più si allunga il periodo di permanenza sui lieviti prima della loro separazione, più il risultato sarà uno spumante complesso, è in questi casi che sentiremo parlare di Metodo Charmat Lungo. D’altro canto il metodo Charmat si presta alla produzione di grandi volumi di prodotto, realizzando spumantizzazioni “on demand” a partire da mosti refrigerati che vengono sottoposti ad un doppio ciclo di fermentazione all’interno della stessa autoclave, dalla quale esce lo spumante finito che viene filtrato ed imbottigliato a pressione isobarica (cioè alla stessa pressione di uscita dall’autoclave).

METODO MARTINOTTI/CHARMAT (PROSECCO)

PROSECCO THE BOSS

750

TEMPERATURA: 8° - 12°

GRADAZIONE: 11 %

BICCHIERE: Bianco leggero

VITIGNO: glera

AROMI: Frutta fresca, Floreale

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Aperitivo, Pasto informale

MILLESIMATO

TEMPERATURA: 6° - 8°

GRADAZIONE: 11 %

BICCHIERE: Bianco leggero

VITIGNO: Ribolla Gialla

AROMI: Frutta fresca, Floreale

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Aperitivo

PROSECCO ROSE' THE LADY

TEMPERATURA: 8° - 10°

GRADAZIONE: 12 %

BICCHIERE: Bianco leggero

VITIGNO: glera, Pinot nero

AROMI: Frutta fresca, Floreale

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Aperitivo

TEMPERATURA: 8°-12°

GRADAZIONE: 11,5%

BICCHIERE: Bianco leggero

VITIGNO: trebbiano, GARGANEGA

AROMI: Frutta fresca

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Aperitivo

TEMPERATURA: 8° - 12°

GRADAZIONE: 12 %

BICCHIERE: Bianco leggero

VITIGNO: glera

AROMI: Frutta fresca, Frutta matura, Floreale

OCCASIONI PER L'IMPIEGO: Aperitivo, Pasto informale

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