InTernI AnnuaL 20 contract 11 Monografia aLLegata a monographic SUppLEmEnT To iNterni N° 11 NOVEMbRE/noVEmBEr 2011
AnnuaL contract 2011
Architetture futuropoLi, vince iL gLobaLismo archItecture futuropolIs, globalIsm takes over tendenze fotovoLtaico integrato sociaL housing Lusso a chiLometro zero trends Integrated photovoltaIc socIal housIng zero-km luxury Living cuLtura d’ambiente lIvIng envIronmental culture
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InTernI AnnuaL 20 contract 11 progetti, prodotti e tendenze Designs, proDucts anD trenDs
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INTerNI AnnuaL 20 ConTracT 11
INdice/CONTENTS I.A EDiToriaLe 6
sempre più contract
MORE AND MORE CONTRACT DI/BY GILDA BOJARDI
ProGeTTi, ProDoTTi e TenDenze DESIGNS, PRODUCTS AND TRENDS
I.A News 8
contract su misura
CONTRACT CUSTOM DI/BY GIORGIO BERSANO
aLLeGaTo a/SUPPLEMENT TO INTerNI N° 11 NOVEMBRE/NOVEMBER 2011
I.A INteriors&architecture 12
futuropoli
FUTUROPOLIS DI/BY ALESSANDRO ROCCA 24
lusso a chilometro zero
ZERO-KILOMETER LUXURY DI/BY PATRIZIA CATALANO 34
come un’onda
LIKE A WAVE DI/BY ALESSANDRO ROCCA
I.A INsight 42
fotovoltiamoci
LET’S GO SOLAR DI/BY VALENTINA CROCI 54
colore, carattere
COLOR, CHARACTER DI/BY ANTONELLA GALLI 64 COPERTINA: LA HALL DELL’HOTEL MISSONI KUWAIT A KUWAIT CITY, CON LE PARETI DECORATE DA CONI GIALLO ORO CON FUNZIONI DI ILLUMINAZIONE E DI BOCCHE PER CASCATELLE D’ACQUA, ELEMENTO CARATTERISTICO DELLA TRADIZIONE ORIENTALE. L’HOTEL, INAUGURATO A MARZO SCORSO, SECONDO DEL MARCHIO MISSONI, HA VISTO LA COLLABORAZIONE DI ROSITA MISSONI CON THE REZIDOR HOTEL GROUP. COVER: THE HALL OF THE HOTEL MISSONI KUWAIT IN KUWAIT CITY, WITH WALLS DECORATED BY GOLD-YELLOW CONES THAT FUNCTION AS LIGHTING FIXTURES AND OPENINGS FOR CASCADES OF WATER, A CHARACTERISTIC ELEMENT OF THE ORIENTAL TRADITION. THE HOTEL, OPENED IN MARCH AND THE SECOND FOR THE MISSONI BRAND, IS THE RESULT OF THE COLLABORATION OF ROSITA MISSONI WITH THE REZIDOR HOTEL GROUP.
conservatorium hotel DI/BY MATTEO VERCELLONI
I.A SPeciaLe SociaL Housing 74
ti voglio social
MAKE IT SOCIAL DI/BY ALESSANDRO BINI 76
social beauty
SOCIAL BEAUTY DI/BY PAOLA ROMAGNOLI 82
impegno sociale e innovazione
SOCIAL COMMITMENT AND INNOVATION DI/BY DANILO PREMOLI 88
i libri per gli altri
BOOKS FOR OTHERS DI/BY ALESSANDRO ROCCA
I.A service 110
traduzioni TRANSLATIONS DI/BY STEVE PICCOLO / CLAUDIA CAVALLARO
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indirizzi FIRMS DIRECTORY DI/BY ADALISA UBOLDI
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DAI GRANDI PROGETTI urbani ALLE architetture DEL FUTURO. DAI NUOVI edifici industriali ECOCOMPATIBILI AI PROGETTI DI social housing, IL SETTORE DEL CONTRACT È IN continua evoluzione
Benessere 68
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6 / product design
C
sempre più contract
on Interni Annual Contract 2011 partono una serie di novità che ci rendono particolarmente orgogliosi e che fanno questo numero più ricco e più diversificato, per sezioni e tematiche, delle precedenti edizioni. Parliamo innanzitutto di grandi cantieri in fieri: ci siamo rivolti ai principali studi di architettura nazionali ed esteri per indagare sui progetti work in progress. Ne è emersa una ricca selezione dei più importanti cantieri in corso: si parte da Milano, che certamente in questi anni sta vivendo un periodo di grande rilancio dal punto di vista urbanistico e architettonico. A seguire, i principali progetti in cantiere in Italia, in Europa e negli altri continenti. Abbiamo messo a punto un altro paio temi piuttosto caldi: il real estate, con l’esempio virtuoso di Jesolo che a partire da un masterplan di Kenzo Tange del 1997 (uno degli ultimi lavori dell’architetto giapponese), ha realizzato un nuovo parco tematico per l’architettura, con insediamenti a firma di Richard Meier, Jean Nouvel, Zaha Hadid e altri, per il rilancio di una cittadina fino ad ora unicamente vincolata alla sua immagine di “stazione balneare”. E poi le architetture industriali, che si occupano di risparmio energetico e di nuove fonti di energia: un bell’esempio di come anche le fabbriche, se ben progettate, possono contribuire alla ricchezza del
linguaggio architettonico e del territorio in cui si insediano. Infine un focus che ci auguriamo diventi sempre più ricco nei futuri Annual Contract, in cui parliamo di Social Housing. Una nuova forma di edilizia calmierata a basso costo rivolta a giovani coppie, studenti, single, extracomunitari, insomma a quella variegata realtà sociale che ormai da tempo popola il mondo occidentale e che proprio in questo periodo di crisi stenta a garantirsi una residenza adeguata. Il social housing lavora per fornire residenze a prezzi calmierati con un buono standard edilizio e una serie di servizi. Ci sono eccellenze in Europa ma anche l’Italia sta affrontando un problema da cui oramai non si può più prescindere. Gilda Bojardi
The MeT hoTel a Salonicco dello STudio ZeGe/ ZeppoS-GeorGiadiS, con il bar arredaTo da Molteni & C.
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eDITorIaLe
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8 /News
HOTEL missoni
progetto di Yoav Meiri foto di Yoav Meiri, R. Kuper, T. Rogovski testo di Alessandro Rocca
COntRAct su MIsuRa A LIVELLO MONDIALE, IL contract SEMBRA NON RISENTIRE DELLA CRISI. MA LA SUA AFFERMAZIONE RICHIEDE ADEGUATE promozioni E CONSOLIDATE ORGANIZZAZIONI, CAPACI DI SUPPORTARE IL made in Italy E LA qualità DELLA SUA TRADIZIONE
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testo di Giorgio Bersano
N
onostante la crisi, il contract appare un segmento in crescita a livello mondiale. Ed è così che il modello anglosassone del chiavi in mano sembra ormai formula ricorrente applicata ad un numero crescente di settori e di tipologie. Anche in Italia: “Nell’area milanese, afferma Claudio de Albertis presidente di Assimpredil ANCE, le imprese di media dimensione incominciano a ragionare in termini di contract”. La diffusione internazionale del “su misura” avvantaggia le aziende del made in Italy per la visibilità dei prodotti, il livello delle realizzazioni, i ripetuti successi nel tempo, considerate dal mercato garanzie di buon gusto e di qualità. Anche
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REX/OMA, IL WYLY THEATRE DI DALLAS. LO SPAZIO TEATRALE ALLESTITO DAL CONTRACT DELLA MOROSO (FOTO IWAN BAAN). SOTTO, STUDIO ZEGE/ZEPPOS-GEORGIADIS, THE MET HOTEL A SALONICCO. IL BAR ARREDATO DA MOLTENI &C.
se la crisi esaspera la complessità gestionale dei progetti per la stretta creditizia, le difficoltà finanziarie, la discontinuità della domanda, la possibile insolvibilità del cliente. Elemento trainante del contract, a livello mondiale, restano le attrezzature turistiche. Secondo Aurelio Volpi dello CSIL/Centro Studi Industrie Leggere di Milano, le spese di arredo degli hotel nel mondo superano ogni anno i 10 miliardi di dollari mentre il contract del settore è pari a un quarto del contract globale. Anche in Italia la potenziale ristrutturazione degli alberghi a tre stelle è considerata possibile area del contract. “Il rifacimento degli hotel è obiettivo di Federlegno Arredo, afferma Roberto Snaidero, presidente della principale associazione del settore del mobile “È stata avviata una trattativa con gli organismi di governo perché agiscano sulle banche facilitando il credito degli operatori. Ma non
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10 / News
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Zaha hadid, maXXi/ museo naZionaLe deLLe arti deL XXi secoLo di roma. sopra, L’auditorium aLLestito daL contract deLLa matteograssi; sotto, L’esterno deLL’edificio (foto beppe raso). pagina accanto in aLto, renZo piano buiLding Workshop, pinacoteca giovanni e mareLLa agneLLi a torino. La saLa di consuLtaZione deLLa bibLioteca arredata da De PaDova (foto vacLav sedy). sotto, renZo piano buiLding Workshop, gLi uffici deL neW york times a neW york. a sinistra, gLi interni arredati daL contract deLLa unifor; a destra, L’esterno deLL’edificio.
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illudiamoci, il contract è un fenomeno internazionale da promuovere sul mercato globale, ad esempio attraverso missioni all’estero che Federlegno Arredo organizza per facilitare l’incontro fra industrie del made in Italy ed operatori o progettisti di altre nazioni” Il marketing del contract si basa in effetti sulla capillare relazione con strutture di progetto, operatori, agenzie finanziarie, che le aziende considerano interlocutori privilegiati. “Facciamo riferimento a un indirizzario di circa 700 interlocutori. Con alcuni il rapporto ha carattere fiduciario” afferma Ilaria Messa responsabile contract di De Padova. “Quella di De Padova è una produzione di nicchia ma a livello internazionale ci sarà una continua richiesta di arredi di qualità. Lo dimostra la crescita del contract aziendale, in aumento su mercati inaspettati come quello degli emirati arabi”. Il contract è comunque un fenomeno complesso, che richiede la integrazione di forniture o competenze a supporto di una qualità finale da garantire attraverso adeguate organizzazioni. Lo conferma il management della Moroso: “Almeno il 50% del fatturato aziendale deriva da forniture contract, grazie ad una apposita organizzazione che ricorre a strutture sussidiarie dislocate all’estero” dichiara Alberto Gortani direttore della azienda. “Si tratta della Moroso Gulf dei Paesi arabi, della Moroso USA a New York, della Moroso UK di Londra, della Moroso Asia aperta a Singapore. A questa va aggiunta una apposita struttura preposta al mercato italiano”. A una consolidata organizzazione fanno riferimento gli interventi contract del gruppo Molteni, di cui fan parte Molteni & C, Dada, Unifor, Citterio. “La
nostra struttura contract in Italia raggiunge le 30 persone, afferma Carlo Molteni, presidente e amministratore delegato del gruppo “a cui si aggiunge un ufficio di promozione e gestione per Francia, Inghilterra, Stati Uniti; e uno ad Hong Kong che supporta mercati asiatici e developer cinesi per i quali realizziamo anche i progetti. Certo, il contract è un settore la cui crescita interessa anche l’arredo per ufficio di Unifor o Citterio. Ed è un settore che continuerà a crescere fino a quando il made in Italy eserciterà un forte richiamo sul mercato”. Anche il presidente della Matteo Grassi ritiene che il contract si espanderà a livello mondiale, soprattutto nel settore del turismo e del wellness. Ma è un segmento da
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supportare mediante adeguate capacità di promozione e gestione per garantire quella qualità fondamentale per la credibilità aziendale. “La Matteograssi”, afferma Massimo Grassi, “ha una attrezzata rete di agenti di vendita e un paio di uffici all’estero, a Dubai e a Singapore. Ma non bisogna dimenticare il mercato africano dove in Angola abbiamo gestito interventi contract ricorrendo a una struttura locale”. Sempre Matteograssi, coordinatore delle aziende aderenti al Gruppo Contract di Federlegno-Arredo, teorizza la necessità che le imprese agiscano collegialmente proponendosi come sistema. Tanto che si è impegnato a trasformare il gruppo in una struttura capace di integrare risorse produttive, finanziarie,
manageriali, per gestire contract da 60 o 70 milioni di euro in competizione con le agenzie tedesche o americane. Alla organizzazione e alla integrazione della competenze, a livelli minori fa riferimento la struttura di Toscana Interiors, che da tre anni si rivolge al mercato dei “boutique hotel” e degli agriturismi di livello. Composta da 15 imprese, supportata dalla Regione Toscana, l’organismo si avvale di una struttura di management che effettua la promozione e realizza gli interventi. “L’obbiettivo è garantire la capacità operativa” rivela Sauro Servadei che insieme a Patrizia Guerrieri gestisce il progetto “ad aziende minori incapaci da sole di accedere al mercato del contract. Operazione invece garantita dal management della associazione”.
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FuTuroPoLI
NELLE CASELLE DEL MONOPOLI PLANETARIO APPAIONO I migliori progetti IN CORSO CHE, NEL FUTURO PROSSIMO, CAMBIERANNO IL PROFILO DELL’architettura contemporanea E L’IMMAGINE DELLE PIÙ IMPORTANTI città mondiali di Alessandro Rocca
FOSTER + PARTNERS, CITIC BANK HEADQUARTERS, HANGZHOU, 2009 – IN PROGRESS. SITUATA AL CENTRO DI UN NUOVO DISTRETTO FINANZIARIO SULLA RIVA DEL QIAN JIANG, A FIANCO DELLA SFERA DORATA DELL’INTERNATIONAL CONFERENCE CENTRE, DISEGNATO DA CARLOS OTT,LA TORRE EVOCA LA FORMA DEL “DING”, ANTICO VASO CINESE CHE È SIMBOLO DI SALUTE, DIGNITÀ E STABILITÀ.
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14 / architecture
Nelle immagiNi dei cantieri emergoNo tecnologie costruttive iNNovative e la Necessità di proporre forme, spazi e materiali a forte impatto visivo. come Nella piazza iNcliNata di santiago de compostela o Nel Bosco verticale che, a milano, crescerà Nelle pareti delle due torri resideNziali
In costruzIone: Il centro congressI dell’eur, dI MassIMIlIano e dorIana Fuksas, con audItorIuM da 1800 postI e albergo dI 441 caMere. Il progetto è stato avvIato nel 1998 e sarà terMInato nel 2012. le resIdenze dI cItylIFe, a MIlano, dIsegnate da zaha hadId con patrIck schuMacher nell’area della FIera, saranno consegnate nel 2014.
S
embra un gioco di società, un Monopoli futuribile dove al posto delle strade ci sono le città del mondo, con i valori economici in primo piano insieme alle immagini di rendering che prefigurano spazi, visioni e possibilità sempre più seducenti. Crisi o non crisi, la scena dell’architettura mondiale sembra traboccare di progetti ambiziosi per un mondo più luminoso, più tecnologico e più accogliente. Le molte immagini di questo servizio non sono che una goccia nel mare di quello che si sta facendo, avremmo facilmente potuto decuplicare il numero dei progetti senza riuscire a registrare l’intero panorama mondiale. Perciò, abbiamo preferito un affresco che, seppure consapevolmente incompleto, desse una testimonianza positiva e realistica di come sarà l’architettura di domani e un’anticipazione, seppure parziale, del volto che assumeranno le nostre città nel futuro prossimo venturo. Nella varietà delle proposte emerge la vitalità del pensiero architettonico di oggi che si
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Il bosco vertIcale dI boerI studIo (s. boerI, g. barreca, g. la varra) è una coppIa dI torrI resIdenzIalI verdI sItuata nel nuovo downtown dI garIbaldI repubblIca, a MIlano; FIne lavorI nel 2012.
manifesta attraverso una diversità di approcci e di strategie urbane, dai landmark isolati, vedi Norman Foster a Huangzhou, agli isolati di UN Studio a Singapore ai progetti Land Art di Peter Eisenman, a Santiago, alle libere forme scultoree di BIG e Mario Bellini, alle geometrie esatte di Renzo Piano, Jean Nouvel e Massimiliano Fuksas. Impossibile, e inutile, catalogare tutti gli approcci, di fronte alla trasmigrazione di idee che sciamano e sconfinano da un architetto all’altro, da un continente all’altro. E tutti i fiumi, tutte le idee, sfociano nello stesso mare (o nello stesso brodo), è il globalismo, naturalmente, il world wide web, la rete totale, l’intreccio e la convivenza di ogni identità specifica che confluisce e si mescola nel fluido incessante delle autostrade informatiche. Con effetti diversi: da una parte abbiamo una specie di nuovo stile internazionale per cui un museo latinoamericano e una moschea albanese possono assomigliarsi parecchio. D’altra parte si registra l’effetto contrario,
cioè una maggiore attenzione al site-specific, perché i migliori architetti sembrano sempre più attenti, e soprattutto più allenati, a leggere e interpretare luoghi diversi nel momento in cui niente ci è più veramente estraneo. Fino a pochi anni fa, i progetti con firma straniera erano garanzia di modernità ma facilmente procuravano una sensazione di anonimato, magari elegante ma un po’ frigido, e di palese indifferenza ai caratteri dei luoghi. Osservando i progetti di oggi, e di domani, pare che gli architetti abbiano imparato a cogliere i dettagli di ogni luogo e anche la maniera per trasferire ogni angolo del mondo nel circuito dell’architettura globale. È un labirinto di incroci culturali e commerciali, un viavai di americani e giapponesi che lavorano in Italia, inglesi e olandesi in Estremo oriente, francesi e inglesi negli Emirati, danesi nei Balcani, italiani in Francia (e Renzo Piano in tutto il mondo). Certamente questo traffico frenetico invita a fare la stessa architettura dappertutto ma, se vogliamo essere ottimisti, significa anche che per
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LA CIttà deLLA CULtUrA, A SAntIAgO de COmpOSteLA, è Un prOgettO dA 150.000 mq fIrmAtO dA peter eISenmAn. I LAvOrI SOnO In dIrIttUrA d’ArrIvO COn qUAttrO edIfICI, deI SeI prevIStI, gIà reALIzzAtI; fIne LAvOrI neL 2015. è In vIA dI COmpLetAmentO IL CentrO dIrezIOnALe dI vIA SAntAnder, A mILAnO, dI mArIO CUCIneLLA, COn 2500 mq dI fOtOvOLtAICO, pIAzzA InternA e perCOrSI verdI; fIne LAvOrI neL 2011.
ogni occasione si può trovare il progettista più adatto, ricorrendo con facilità a un mercato dell’architettura di scala mondiale. Un altro aspetto positivo è la compresenza, in questo affresco, delle diverse generazioni. I protagonisti degli anni Settanta, Peter Eisenman, Richard Meier, Arata Isozaki e Toyo Ito, restano sulla breccia e si dimostrano capaci di aggiornarsi empaticamente con lo spirito del tempo mentre, per fortuna, sono numerosi i giovani emergenti che si segnalano con grandi exploit. Il danese Bjarke Ingels (B.I.G.), il messicano Michel Rojkind, il tedesco Jurgen Mayer, gli italiani Plasma, Modostudio, Barreca & LaVarra testimoniano dello slancio di una generazione che sa portare visioni originali e sa farsi largo con l’energia del nuovo che avanza. E in Italia, oltre al fenomenale successo di Renzo Piano, possiamo contare anche su un gruppo nutrito di progettisti con competenze ed esperienze di livello assoluto: Massimilano Fuksas e Mario Bellini, Dante Benini e Mario Cucinella rappresentano qui un più vasto gruppo di protagonisti che si misura ad armi pari con la concorrenza straniera e rappresenta, per il nostro Paese, un prezioso patrimonio di cultura e di creatività progettuale.
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Milano SI TRASFORMA
CON PROGETTI A GRANDE SCALA, DAL downtown di Garibaldi Repubblica ALLE RESIDENZE DI LUSSO DI Citylife, E CON INTERVENTI CHE COMPLETANO LA CITTÀ ESISTENTE, COME L’EX SIEROTERAPICO E L’ampliamento del Policlinico, O ACCRESCONO L’OFFERTA DI SERVIZI PER IL BUSINESS, COME IL Centro congressi della Fiera E IL RINNOVAMENTO DELL’hotel Gallia
L’AMPLIAMENTO DEL POLICLINICO DI MILANO, DI STEFANO BOERI, GIANANDREA BARRECA E GIOVANNI LA VARRA, IMPEGNA UN’AREA DI 70.000 MQ; REALIZZAZIONE PREVISTA TRA IL 2012 E IL 2014.
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IL REDESIGN E L’AMPLIAMENTO DELL’HOTEL GALLIA, A MILANO, DELLO STUDIO MARCO PIVA. UN BUDGET DI 77 MILIONI DI EURO PER UN PROGETTO INIZIATO NEL 2009 E ATTUALMENTE IN CORSO D’OPERA.
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Headquarters, Milano, 2007 - 2013. - Boeri Studio, Cerba, Milano, 2011 - 2015. - Mario Bellini, Milano Congressi, 2011. - Dante Benini, Borsa, Milano, 2010 - in costruzione - Dante Benini, ex Sieroterapico, Milano, 2004 in costruzione. - Dante Benini, Polo d’eccellenza, Milano, 2004 in costruzione.
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- Dante Benini, social housing, Milano, 2010 - in progress. - Arata Isozaki e Andrea Maffei, grattacielo per uffici Citylife, Milano, 2004 - 2015. - Cesar Pelli, Garibaldi Repubblica, Milano, 2003 2012. - Mario Cucinella, Palazzo uffici Santander, Milano, 2008 - 2011.
- Park Associati, Uffici Morgan Stanley, via Turati, Milano, 2008 - in costruzione. - Marco Piva, Hotel Gallia, Milano, 2009 - in progress. - Dominique Perrault, Piazza Garibaldi, Napoli, 2004 - 2012. - Zaha Hadid, Torre e residenze Citylife, 2004 2014.
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LA FIRMA ROMANA MODOSTUDIO HA AVVIATO, NEL 2009, IL RECUPERO DELLE EX FONDERIE RIUNITE DI MODENA CHE DIVENTERANNO LA SEDE UNIVERSITARIA DEL DAST (DESIGN, ARTE, SCIENZA E TECNOLOGIA). LA NUOVA SEDE DELL’ITALCEMENTI SI TROVA AL LIMITE EST, VERSO BERGAMO, DEL PARCO SCIENTIFICO DEL KILOMETRO ROSSO, AFFACCIATO SULLA A4. PROGETTATA DA RICHARD MEIER, SARÀ TERMINATA NEL 2012.
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A BERGAMO, È PARTITO NEL 2006 IL PROGETTO PER IL QUARTIERE DEL NUOVO GLENO, DI ATTILIO GOBBI, BRUNO GRITTI E MASSIMO FACCHINETTI. IL PARCO È DISEGNATO CON IL PAESAGGISTA FRANCESE GILLES CLEMÉNT E CON ALESSANDRO ROCCA.
LA STAZIONE DI BOLOGNA È GIÀ IN CORSO DI TRASFORMAZIONE, CON UN PROGETTO AD OPERA DI ARATA ISOZAKI ED ANDREA MAFFEI; IL TERMINE DEI LAVORI È PREVISTO PER IL 2015.
LA STAZIONE SANTUARIO DELLA CIRCUMVESUVIANA, A POMPEI, È UN PROGETTO AVVIATO NEL 2006 DA PETER EISENMAN E DOVRÀ ACCOGLIERE TRE MILIONI DI VISITATORI ALL’ANNO; INIZIO LAVORI NEL 2012.
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Italia
IN , Bergamo, Modena, Pompei, Bologna, SONO ALCUNI DEGLI epicentri dell’architettura DI DOMANI TRA INTERVENTI DI RECUPERO, nuove opere e infrastrutture. GIOVANI FIRME NAZIONALI SI MESCOLANO ALLE ARCHISTAR MONDIALI E INIZIA A MANIFESTARSI, CON MAGGIORE FREQUENZA , LA DOMANDA DI una nuova figura professionale, QUELLA DELL’architetto del paesaggio
LavorI In corso In ITaLIa - Peter Eisenman, stazione Santuario, Pompei, 2006 - in progress. - Massimiliano e Doriana Fuksas, centro congressi, Roma Eur, 1998 - 2012. - Deotto, Kursaal, San Pellegrino Terme, 2010 in costruzione. - Attilio Gobbi, Bruno Gritti, quartiere Nuovo Gleno, Bergamo, 2006 - in costruzione. - Gregotti Associati International, Trasformazione Ex Fonderia Leopolda in centro culturale, Follonica, 2007 - in costruzione. - Arata Isozaki e Andrea Maffei, Stazione Centrale, Bologna, 2007 - 2015. - Richard Meier, Italcementi Center for Research and Innovation, Bergamo, 2005 - 2012. - Richard Meier, Jesolo Village and Tower, Jesolo Lido, 2003 - 2013. - Metrogramma, CMC center, Ravenna, 2008 in progress. - Modostudio, Fondazione Elisabeth e Helmut Uhl, Laives (BZ), 2009 - 2012. - Modostudio, ex Fonderie Riunite, Modena, 2009 in progress. - Richard Meier, David Chipperfield, Matteo Thun, Villa Eden, Gardone Riviera, 2010 - 2013. - Cino Zucchi, centro direzionale Lavazza, Torino, 2010 - in progress. - Cino Zucchi Trilogia Navile, Edifici residenziali, Bologna 2008 - in progress.
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A PIERREFITTE SUR SEINE-SAINT DENIS, PERIFERIA DI PARIGI, MASSIMILIANO E DORIANA FUKSAS STANNO COSTRUENDO LA SEDE DEI NUOVI ARCHIVI NAZIONALI CHE SARÀ PRONTA NEL 2012. MARIO BELLINI E RUDY RICCIOTTI FIRMANO IL PROGETTO PER IL MUSEO DI ARTI ISLAMICHE DEL LOUVRE E IL RIFACIMENTO DELLA COUR VISCONTI, A PARIGI. L’INAUGURAZIONE È PREVISTA ENTRO IL 2012. BIG, LO STUDIO DANESE CONDOTTO DA BJARKE INGELS, HA VINTO NEL 2011 IL CONCORSO PER UN CENTRO RELIGIOSO E CULTURALE IN PIAZZA SCANDERBEG, NEL CENTRO DI TIRANA. 27.000 MQ CON MOSCHEA, CENTRO ISLAMICO E MUSEO DELL’ARMONIA RELIGIOSA. OMA, LO STUDIO DI REM KOOLHAAS, STA PROGETTANDO STADSKANTOOR, LA SEDE MUNICIPALE DI ROTTERDAM. UN PROGRAMMA DA 65 MILIONI DI EURO CHE PREVEDE ANCHE AREE COMMERCIALI E RESIDENZE. SONNENHOF È UN COMPLESSO PER UFFICI E RESIDENZE NEL CENTRO STORICO DI JENA, DISEGNATO DA JURGEN H. MAYER. 14 MILIONI DI EURO PER CIRCA 10.000 METRI QUADRI DI SUPERFICE UTILE, FINE LAVORI PREVISTA NEL 2012.
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Europa
IN IL RINNOVAMENTO DELLA CITTÀ PASSA ATTRAVERSO I grandi complessi istituzionali E GLI edifici per la cultura. UN ALTRO SETTORE IMPORTANTE E APERTO ALL’INNOVAZIONE, SOPRATTUTTO NEL NORD, È L’architettura residenziale CHE, SEMPRE PIÙ SPESSO, È INTEGRATA IN MODO ORGANICO ALL’INTERNO DI complessi a destinazione mista
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LavorI In corso In EuroPa - Wiel Arets, Allianz Headquarters, Zurich, 2008 - in costruzione. - Wiel Arets, Media House Schwäbischer Publishers (Under Construction), Ravensburg, Germany, 2008 - in costruzione. - Wiel Arets, B Tower, Rotterdam, 2006 in costruzione. - Mario Bellini - Rudy Ricciotti, Museo delle arti islamiche, Louvre, Parigi, 2005 - 2012. - BIG, Moschea e centro culturale, Tirana, 2011 in progress. - Odile Decq, Frac Bretagne, Rennes, 2005 - 2012. - Alberto Campo Baeza, Junta de Castilla y Leon, Zamora, 2008 - in costruzione. - Michele De Lucchi, Batumi Casino, Tbilisi, 2010. - Michele De Lucchi, torre di controllo, Batumi, Tbilisi, 2010. - Michele De Lucchi, hotel Medea, Batumi, Tbilisi, 2006 - 2011. - Peter Eisenman, Città della cultura, Santiago de - Compostela, 2015. - Ensamble Studio, Casa del lector, Madrid, 2006 in cantiere. - Massimiliano e Doriana Fuksas, complesso scolastico, Montpellier, 2006 - 2012. - Massimiliano e Doriana Fuksas, Archivi nazionali, Parigi, 2005 - 2012. - Jakob MacFarlane, FRAC, Orléans, 2006 in costruzione. - Steven Holl, School of Art, Glasgow, 2009 in progress. - Mansilla Tunon, Convention Center, Madrid, 2007 - in costruzione. - Mecanoo, Library of Birmingham - REP Theatre, 2008 - 2013. - Jurgen Meyer, Sonnenhof residenze e uffici, Jena, 2008 - 2012. - MVRDV, House of Culture and Movement, Copenhagen, 2009 - 2015. - MVRDV, Markthall, Rotterdam, 2009 - 2014. - MVRDV, Call Center, Dijon, 2010 - 2012. - NL Architects, Groninger Forum, Groningen, 2007 - 2015. - Jean Nouvel, Hotel Catalunya, Barcelona, 2008 - 2012. - Jean Nouvel, Hotel de ville, Montpellier, 2003 - 2011. - Jean Nouvel, Residential Complex, Ibiza, 2007 in progress. - OMA, Stadskantoor, Rotterdam, 2009 - in progress. - Dominique Perrault, DC Towers I + II, Vienna, 2004 - 2012. - Dominique Perrault, Grand Theatre, Albi, 2009 - 2013. - Dominique Perrault, Museo Dobrée, Nantes, 2010 - 2015. - Renzo Piano, London Bridge Tower, Londra, 2000 - in costruzione. - Sanaa, Louvre Lens, 2005 - 2012. - Selgascano, Conference Centre and Auditorium, Cartagena, 2004 - 2011. - Selgascano, Conference Centre and Auditorium, Plasencia, 2005 - 2012. - Un Studio, Arnhem Central Station, 1996 - 2013.
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LavorI In corso neL MonDo
- Gregotti Associati International, Stadio di calcio e atletica di Agadir, 2012.
- BIG, W57th residential, New York, 2010.
- Steven Holl, Nanjing Art Museum, 2003 - 2011.
- Cesar Pelli, Transbay Transit Center, San Francisco, 2007 - 2017.
- Odile Decq, Stazione marittima, Tangeri, 2007 in progress.
- Mecanoo, Wei-Wu-Ying Center for the Arts, Kaohsiung, Taiwan, 2007 - 2013.
- Ensamble Studio, Cervantes Theater, Mexico DF, 2007 - 2012.
- Toyo Ito, Taichung Opera House, Taiwan, 2005 in progress.
- Cesar Pelli, Tong Shan Jie development, Shangai, 2009 - 2014.
- Foreign Office Architects, Museum of Contemporary Art, Cleveland, 2010 - in progress.
- Mecanoo, Cultural Complex, Shenzhen, 2011 in progress.
- Norman Foster, Citic Bank, Hangzhou, 2009 in progress.
- Richard Meier, Liberty Plaza, Mexico City, 2009 - 2013.
- Massimiliano e Doriana Fuksas, aeroporto di Shenzen, 2008 - 2012/15.
- Richard Meier, Rothschild Tower, Tel Aviv, 2009 - 2013.
- Manuelle Gautrand, Tena Tower, Ouagadougou, Burkina-Faso, 2010 - 2015.
- Jean Nouvel, Musée National du Qatar, Doha, 2010 - 2013.
- Un Studio, Rafle City, Huangzhu, 2008 - 2013.
LO SPETTACOLARE LOUVRE DI ABU DHABI, DOMINATO DA UNA CUPOLA DI 180 METRI DI DIAMETRO, È FIRMATO DA JEAN NOUVEL E SARÀ PRONTO ENTRO IL 2012.
IL CHU HAI COLLEGE DI HONG KONG È UN PROGETTO DI 28.000 MQ AVVIATO NEL 2009 CON IL CONCORSO VINTO DA OMA / REM KOOLHAAS.
LA TAICHUNG METROPOLITAN OPERA HOUSE È UN PROGETTO DI TOYO ITO CHE, AVVIATO NEL 2005, SARÀ COSTRUITO DAL TAICHUNG CITY GOVERNMENT, REPUBLIC OF CHINA (TAIWAN); RENDERING DI KURAMOCHI+OGUMA.
L’AGORÀ AL CENTRO DELLA SINGAPORE UNIVERSITY OF TECHNOLOGY AND DESIGN, DISEGNATA DALL’UN STUDIO DI BEN VAN BERKEL. UN CAMPUS DA 200.000 MQ CHE SARÀ ULTIMATO NEL 2014.
IL CONCORSO PER L’AMPLIAMENTO DEL MUSEO TAMAYO ATIZAPAN, A CITTÀ DEL MESSICO, È STATO VINTO NEL 2009 DA ROJKIND ARQUITECTOS IN ASSOCIAZIONE CON LA FIRMA DANESE BIG.
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- Jean Nouvel, Louvre Abu Dhabi, 2007 - 2012.
- Plasma, Datong Twin Towers, 2010 - in progress. - OMA, ChuHai Campus, Hong Kong, 2009 - in progress. - Rojkind arquitectos + BIG, Tamayo Museum Atizapan Extension, Mexico DF, 2009 - in progress. - Rojkind arquitectos, High Park Building, Monterrey, Mexico, 2011 - in progress. - Un Studio, l’Park City, Suwon, Korea, 2008 - 2011. - Un Studio, Singapore University, 2010 - 2014.
A LONDRA È IN FASE AVANZATA LA COSTRUZIONE DELLA LONDON BRIDGE TOWER, DISEGNATA DA RPBW (RENZO PIANO BUILDING WORKSHOP), 72 PIANI A USO MISTO, UFFICI, ALBERGO E RESIDENZE; FOTO DI HAYES DAVIDSON E JOHN MCLEAN.
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mondo
NEL ORIENTALE Infrastrutture, musei e centri per lo spettacolo RAppREsENTANO uNA sfIdA ImpORTANTE pER I pAEsI IN vIA dI svILuppO E pER I fAcOLTOsI EmIRATI dEL gOLfO. E IL settore dell’educazione, IN EsTREmO ORIENTE, vIvE uNA fAsE dI grande espansione, cON mOLTI cAmpus chE sONO AmpLIATI E RINNOvATI spEssO ATTRAvERsO L’impegno di progettisti europei
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Jesolo. UN PIANO DI sviluppo urbano DEL 1997 A FIRMA DI Kenzo Tange. ORA UNA politica DEL territorio CHE PUNTA A TRASFORMARE LA Città BALNEARE IN UN parco tematico dell’architettura. ATTRAENTE NON SOLO PER IL SISTEMA TURISTICO
LusSO A CHILoMetRO ZerO
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ue numeri che fanno sobbalzare: 20mila, il numero dei residenti della città di Jesolo (che dista 20 km da Venezia) e 5 milioni, il numero dei turisti che annualmente accoglie questa perla (almeno economicamente parlando) dell’Adriatico. E ancora: un master plan firmato da Kenzo Tange nel 1997 e un lavoro (di squadra) messo a punto da un paio di sindaci per un totale di quattro legislature, che hanno fatto sì che Jesolo cambiasse le sue prospettive. E mirasse all’architettura come punto di partenza per una trasformazione assolutamente necessaria. Ci racconta Francesco Calzavara, attuale sindaco della città: “Jesolo ha avuto un boom negli anni del Dopoguerra diventando con la sua spiaggia, i suoi alberghi sul mare un punto di riferimento per il turismo italiano e internazionale. Diciamo che la
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di Patrizia Catalano foto di Henry Thoreau
città poi ha vissuto di rendita fino alla prima metà degli anni Ottanta. A quel punto ci siamo resi conto che Jesolo stava perdendo il suo appeal e non trovava una nuova dimensione, più adeguata al momento storico in corso. Tange ci ha aiutato a individuare le direttive: lo sviluppo di una città nuova che incrementasse l’utilizzo delle direttrici verticali sul lungomare, poi è venuto il resto”. In parole povere, la città ha sposato l’architettura, inizialmente timidamente e poi via via con più grinta e determinazione. Il che si è concretizzato in una serie di progetti realizzati che portano la firma di Richard Meier, Gonçalo Byrne e João Nunes, Carlos Ferrater, Aurelio Galfetti, e in altri in fase di
JESOLO, IL COMPLESSO MERVILLE - CASA NEL PARCO, (UNA TORRE, UNA SERIE DI APPARTAMENTI A DUE TRE PIANI E UNA GRANDE PISCINA). IL PROGETTO È DELL’ARCHITETTO GONÇALO BYRNE E DELL’ARCHITETTO PAESAGGISTA JOÂO FERREIRA NUNES. UN INTERVENTO INSERITO NELLA PINETA DELLA CITTADINA VENETA. SOPRA, UN’IMMAGINE DEI COMPLESSI INTORNO ALLA PISCINA. A LATO, LA HALL DELLA TORRE. IN ALTO. UN’IMMAGINE DELLA SPIAGGIA DI JESOLO. IL PARCO COMUNALE, SEMPRE A FIRMA DEL PAESAGGISTA PORTOGHESE JOÂO FERREIRA NUNES.
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AD Amsterdam, NEI PRESSI DEL MUSEO VAN GOGH E DEL “Museumplein”, LO spazio VERDE CENTRALE ATTORNO CUI SONO DISTRIBUITI I PIÙ IMPORTANTI MUSEI DELLA CITTÀ, L’INTERVENTO DI Piero Lissoni DI TRASFORMAZIONE E RILETTURA DELL’ottocentesco Sweelinck Music CONSERVATORIUM IN NUOVO ‘hotel di design’ HA SAPUTO UNIRE ALL’IMMAGINE STORICA DELL’EDIFICIO UN inequivocabile segno CONTEMPORANEO.
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una sequenza di immagini delle due torri drago degli architetti ortica&zanforlin, maurizio ghezzo, favaretto: la piazza antistante, anche questa realizzata dai progettisti; una delle due cupole e la vista della terrazza con piscina di uno degli appartamenti all’ultimo piano; l’interno di un appartamento campione. a lato un chiosco sulla spiaggia. tra i progetti di riqualificazione, c’è anche quello di ripensare all’offerta delle strutture balneari: più eterogenee e appetibili per un pubblico esigente e diversificato.
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costruzione o “in procinto di”, a firma Jean Nouvel piuttosto che Zaha Hadid. Notevole. Anche se controverso. Costruire grattacieli di oltre 25 piani non è cosa facile in Italia. “Ma la verticalità” aggiunge Calzavara “ci consente di recuperare spazi verdi. Cosa che non era mai stata contemplata negli anni passati dove si costruiva senza un piano regolatore, cementificando tutto il suolo disponibile. Inoltre, le torri di Jesolo sono solo una parte degli interventi in città: ci sono la Torre Aquileia di Ferrater, Carabajal, Martì e Maltese, la torre di Merville di Byrne e Nunes, le due torri Drago di Ortica&Zanforlin, Grezzo e Favaretto ma ci sono anche palazzine, complessi
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come il Fronte Mar di Montesi e Costanza e Jesolo Lido Village di Richard Meier”. Sintetizzando quello che è stato fatto (visibile anche sul sito www. jesolo2012thecitybeach.it) possiamo dire che a Jesolo ci sono, al momento, strutture residenziali, commerciali, un riassetto urbano delle piazze principali e dei più importanti nodi di traffico, un nuovo porto turistico e un golf club. “L’idea” continua il sindaco “è stata quella di potenziare l’offerta turistica rivolta a un pubblico medio alto che fino a qualche anno fa pensava di acquistare una seconda casa lontano dalla prima residenza, magari in Sardegna, e che oggi trova molto più comodo avere una realtà ricca, articolata e di
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a lato. old style. una torretta di salvataggio sul mare. sotto e a lato, diversi punti di vista della torre aquileia degli architetti spagnoli ortica&Zanforlin, mauriZio gheZZo, favaretto. la torre prevede nei piani bassi appartamenti destinati a ufficio, e nei piani alti, appartamenti per residenZa, tutti con ampie terraZZe e la possibilità di scegliere tra il fronte mare e il paesaggio lagunare.
le architetture rinnovano il volto di jesolo. È necessario inoltre aggiornare l’immagine di una comunità che vuole percorrere una strada interessante per il mondo contemporaneo
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qualità, a pochi chilometri da casa”. Calzavara si riferisce principalmente a una nuova forma di turismo più ricercata meno “mordi e fuggi”, che può pensare di trascorrere nella seconda residenza non necessariamente il periodo vacanziero canonico del mese di agosto. Ma come riuscirà l’amministrazione ad armonizzare questa nueva ola jesolana con la precedente realtà fatta di pensioni, hotel tre-quattro stelle, ombrellone & lettino ? “Stiamo lavorando da vent’anni. È un progetto avviato ma in cui c’è ancora molto da fare. Il fronte mare, per esempio, prevede un’operazione di restyling grazie a una legge che fa sì che, abbattendo i corpi preesistenti, si possa arretrare dal mare e ricomporre i volumi”. In parole povere, vuole costruire edifici più alti? “Non necessariamente. Attualmente esiste uno scompenso tra la fila delle case fronte mare, generalmente più alte, e quelle retrostanti spesso più basse. Sommando e riaccorpando in un unico edificio si riesce a creare edifici più armonici, meno incombenti sul lungo mare e con più superfici
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nascono alcuni progetti importanti che vedono impegnati grandi nomi dell’architettura internazionale: richard meier, jean nouvel, gonçalo byrne, joĂƒo Ferreira nunes. e altri
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verdi. E poi, cos’altro ha in mente in questa renovatio urbis? “Vorremmo rilanciare l’area balneare, oggi troppo omogenea, creando un’offerta diversificata più appetibile a un pubblico sempre più diversificato, per età e stile di vita”. E con la Serenissima che rapporti ci sono? “Purtroppo al momento non esiste un sistema Venezia che contempla anche la provincia, ma bisogna lavorarci. Il Veneto è la regione a maggior tasso di turismo esistente in Italia, visto il momento contingente – crisi in nord Africa, caos in Medio Oriente, cataclismi naturali nelle aree oceaniche – l’Europa è destinata a essere sempre di più un polo attrattivo fortissimo. E noi a maggior ragione”. Un sogno nel cassetto? Vorrei che Jesolo, grazie a questo progetto davvero unico in Italia, aumentasse anche il numero dei suoi residenti, trascinando gente dalla terra ferma a vivere sul mare che tra l’altro d’inverno è bellissimo: ti alzi con uno sguardo verso la luce del mare e poi ti volti verso la laguna: non è magnifico?”. Al di là del fiume, tra gli alberi, diceva Hemingway.
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sopra. due complessi residenziali della nuova jesolo. a sinistra e in basso il progetto (firmato richard meier) di jesolo lido village di cui è stata realizzata una parte quella più arrertrata rispetto al fronte mare ed è ancora in costruzione il complesso più prestigioso con spa e affaccio sul mare.
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OuTDoor
by Corradi
ReLax en PLeIn aIr
IN ALTO. NELL’ALLESTIMENTO PER LA TERRAZZA DEL RISTORANTE ANGOLO DI MARIO A PESARO È STATO UTILIZZATO IL SISTEMA DI OMBREGGIAMENTO X-TENSION INSIEME ALLA COLLEZIONE DI ARREDI PER ESTERNO TOO GETHER CHE COMPRENDE TAVOLI E SEDIE CON STRUTTURA IN ACCIAIO, SEDUTE E TOP IN DURAWOOD.
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SOPRA, DA SINISTRA. LA COPERTURA DELL’ARENA PLAUTINA DI SARSINA REALIZZATA CON IL SISTEMA PERGOTENDA, IN GRADO DI COPRIRE ANCHE AMPIE SUPERFICI. ALL’HOTEL BULGARI DI MILANO, GLI ARREDI VINCA E PERGOTENDA 100, STRUTTURA AUTOPORTANTE IN LEGNO, DISPONIBILE IN OLTRE 200 COLORI DELLA GAMMA RAL.
PAGINA ACCANTO, IN ALTO. IL DEHORS DELL’HOTEL HOLIDAY INN A ROMA PRESENTA PERGOTENDA KUBO, UN SISTEMA AUTOPORTANTE IN ALLUMINIO CON GRONDE E PLUVIALI INTEGRATI NELLA STRUTTURA. VISTA DALL’ALTO DELL’HOTEL CUBE DI RAVENNA CHE MOSTRA IL MECCANISMO DI IMPACCHETTAMENTO DEL SISTEMA PERGOTENDA.
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PERSONALIZZAZIONE E FUNZIONALITÀ PER GLI ambienti PIÙ DIVERSI. CORRADI PROPONE UN TOTAL LOOK CHE UNISCE COPERTURE OMBREGGIANTI SU MISURA E arredi per esterno. DALLA TERRAZZA DI CASA ALL’hotel, PER SENTIRSI BENE ALL’ESTERNO
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SOPRA. PROGETTAZIONE SU MISURA AL MAMILLA HOTEL DI GERUSALEMME, DOVE LA TERRAZZA PANORAMICA MONTA LA VELA X-TENSION, REALIZZATA IN DACRON E CHE RISULTA COME UN VELARIO AGGANCIATO AI MONTANTI IN ACCIAIO.
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on basta una bella vista o un giardino curato. Fondamentale negli spazi all’aperto è potervi sostare confortevolmente. Terrazze che diventano zone living, angoli di giardino che si trasformano in zone relax: i dehors sono da vivere tutto l’anno e in crescente richiesta anche nell’hotellerie. Ma sempre più curati e accessoriati. Gli spazi esterni sono i più diversi sia per l’esposizione agli agenti climatici che per le dimensioni. Pertanto le aziende devono avere una produzione flessibile, ma anche in grado di fornire un’immagine coerente e rendere gli spazi funzionali. Corradi è un’azienda produttrice specialista in coperture solari e vele ombreggianti, così come in arredi e complementi per esterno. Un’offerta di prodotti Total Look, arricchita dalla progettazione su misura degli spazi outdoor, per rispondere alle esigenze più particolari di protezione e arredamento: dai sistemi di ombreggiamento fino ai vasi, l’illuminazione, i tappeti e perfino i biocaminetti. Outdoor realizzati
applicando criteri di funzionalità e design. Design e praticità che si ritrovano ad esempio nelle linee di arredamento, che impiegano tessuti e materiali adatti a resistere a lungo in esterno ma non rinunciano a qualità e raffinatezza. Ma non c’è solo ricerca estetica. Corradi conta trentacinque brevetti tra cui lo storico marchio Pergotenda: un sistema di copertura scorrevole a impacchettamento in alluminio oppure in legno, che può essere ancorato a parete o autoportante. E per chi vuole usare gli spazi esterni anche nei mesi più freddi, il sistema di riscaldamento a pavimento e a soffitto, anch’esso brevettato. Per un intervento più leggero, sei linee di vele ombreggianti di derivazione nautica, soluzione ideale per ombreggiare e arredare con puro stile Made in Italy spazi esterni pubblici o privati. Grazie ai tessuti utilizzati e alla struttura in acciaio inox, le vele necessitano di una manutenzione ridotta e hanno un’ottima resistenza a salsedine e usura. Per un impiego dalla riva del mare, fino alla terrazza in città.
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Il sole, Il veNto e I colorI del lItorale si riflettono NeglI spazI e NeI paesaggI della cité de l’ocean et du surf dI BIarrItz dell’archItetto amerIcaNo steven holl, uNo deI maestrI pIù orIgINalI e INveNtIvI del Nostro tempo
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n edificio che è una piazza ma anche un’onda, una spiaggia, un paesaggio. Nato nel 1947, Steven Holl è un grande protagonista dell’architettura degli ultimi due decenni. Americano del Nordovest, con studio a New York dal 1976, Holl è emerso come progettista radicale, con visioni utopiche come “Alphabetical City”, del 1980, e come intellettuale, inventando, nel 1978, “Pamphlet-Architecture”, una rivista che negli anni Ottanta ebbe grande risonanza internazionale. Da quella partenza coraggiosa è rimasta, nell’approccio di Holl, l’audacia sperimentale su cui poi ha innestato, con il crescere dell’esperienza, una solida concretezza
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come un’onda
professionale. Oggi Holl ha grandi realizzazioni alle spalle e, in particolare, si è specializzato nei musei. A incominciare dal Kiasma di Helsinki (1998), per proseguire con l’ampliamento del Nelson-Atkins di Kansas City (2007) e per arrivare, sorvolando su altre opere importanti in Scandinavia e in Cina, all’ultima realizzazione ancora in fase di completamento, il museo d’arte contemporanea di Nanjing. Holl arriva dunque a Biarritz con una profonda conoscenza del tema, il museo, ma incontra un programma molto particolare. Non si tratta, infatti, di esporre opere d’arte, ma di creare l’ambiente adatto, come racconta Holl, “per esplorare il surf e il mare e il
progetto di Steven Holl Architects foto di Iwan Baan testo di Alessandro Rocca
loro ruolo dal punto di vista del tempo libero ma anche sotto gli aspetti scientifici ed ecologici”. Nel concorso internazionale del 2005 il team è composto da Steven Holl e dall’artista e architetto Solange Fabião, giovane brasiliana di New York, che lavorando insieme si impongono con un’idea davvero originale. Un grande spazio concavo che sviluppa il concetto “sotto il cielo / sotto il mare”: piazza Oceano è l’ambiente concavo aperto verso l’orizzonte e il mare, che è lì a poche centinaia di metri, mentre una copertura convessa”, spiega Holl, “forma lo spazio sottomarino, per così dire, dove si allestiscono le mostre”. Un ruolo importante lo rivestono anche i giardini che hanno
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IL fIAnCO deL mUseO, COn Le pAretI COnCAve deLLA pIAzzA deLL’OCeAnO e IL CUbO vetrAtO deL rIstOrAnte.prOvenendO dAL mAre, IL perCOrsO sI trAmUtA neLL’edIfICIO Che AppAre COme UnA pIAzzA sU CUI sOnO AppOggIAtI deI vOLUmI IsOLAtI. LA terrAzzA sI AffACCIA versO IL mAre e rACChIUde UnA vAsCA dI CementO per LO skAtebOArd dI CUI, dAL pUntO dI vIstA deLLA pIAzzA, sI perCepIsCe LA strAnA COnvessItà.
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il compito di collegare il museo al mare con una sequenza di spazi in cui, in modo graduale, il pavé in blocchetti di cemento cede il passo alla vegetazione del litorale. Per quanto riguarda l’edificio, Holl interpreta un’idea che abbiamo già ammirato nel Multimedia Building di Kazuyo Sejima, e cioè porta il tetto dell’edificio a terra e lo trasforma in una specie di piazza sospesa, un piano architettonico che si china e scende fino a mettersi in continuità con il terreno. Così l’edificio vero e proprio non è più un volume, dal momento che tutte le sale espositive sono interrate, ma una superficie. Una piazza, come dice Holl, ma anche e soprattutto un
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paesaggio, una topografia suggestiva, e abbastanza misteriosa, su cui fanno capolino gli ingressi e le prese di luce degli ambienti sottostanti. L’effetto è di grande forza, con il pavé che dà texture e materialità a un disegno molto astratto, dove il profilo dell’edificio in cemento definisce con precisione lo spazio concavo e quello convesso, mentre le pareti laterali sono pannellature vetrate che assecondano, e rendono ancora più evidenti, i bizzarri profili della struttura. Sulla grande piazza, esposta al sole, al vento e al mare, spiccano i volumi vetrati, un ristorante e un chiosco, che risplendono come cristalli, mentre l’erba e il muschio colonizzano il pavé introducendo una nota di malinconia. L’instabilità dei piani inclinati ricorda le piste da skateboard ma anche il ponte di una nave nella tempesta: tutto concorre a creare un’atmosfera singolare, un paesaggio sospeso tra terra e mare dove l’architettura evoca, attraverso forme e materiali, le sensazioni che si avvertono navigando e, soprattutto, surfando, sulle onde dell’Atlantico.
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il museo è soprattutto una piazza, uno spazio memorabile aperto al dialogo, all’interrelazione con gli elementi naturali di Biarritz LA pIAzzA è pAvImentAtA COn Un pAvé In bLOCChettI dI CementO Che, In ALCUne zOne, fAvOrIsCe LA fOrmAzIOne dI IsOLe erbOse. Un pArtICOLAre deLLA terrAzzA Che COnsente LA vedUtA pAnOrAmICA versO LA spIAggIA e IL mAre, Che sI trOvAnO A CIrCA qUAttrOCentO metrI (fOtO steven hOLL And Ass.). IL mUseO è InterAmente COntenUtO neLLO spessOre deLLA pIAzzA, CArAtterIzzAtA dAgLI ALtI rIsvOLtI LAterALI Che ne defInIsCOnO LA fOrmA COnCAvA. sCOrCIO deI dUe vOLUmI IsOLAtI sULLA pIAzzA, dUe CrIstALLI COmpLetAmente trAspArentI Che OspItAnO Un ChIOsCO e IL rIstOrAnte.
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by granitifiandre
beige rosseggiante di Mars. Non è casuale il richiamo al Sistema Solare per l’idea di spazio sconfinato che è possibile progettare. Alle qualità estetiche della collezione si aggiunge lo spessore da 6 o 3 mm, eccezionale per lastre di questo formato. L’oversize di Marmi Maximum, con formati da 300x150 cm, crea un ponte tra l’innovazione tecnica del mondo ceramico e l’estetica dell’architettura modernista, descritta da interi pareti in pietra levigata. Così come il marmo lucidato, le nuove lastre di gres porcellanato sono prive di asperità e consentono alla luce di riverberarsi sulla superficie. Aggiungendo performance di resistenza, leggerezza e flessibilità.
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A lAto. Moon MAxiMuM è lA declinAzione nei toni AntrAcite dellA collezione Aster. lA superficie è seMilucidAtA e i forMAti dA 300x150 cM e 300x100 cM su uno spessore di 3 o 6 MM. in bAsso. MAxiMuM MichelAngelo stAtuArio fA pArte dellA collezione MArMi MAxiMuM insieMe Ad Altri due colori. finiturA seMilucidAtA su forMAti dA 300x150 cM e 300x100 cM. pAginA AccAnto. Aster MAxiMuM MArs riflette lA MorbidezzA e l’effetto polveroso del ceMento. declinAto nei toni beige e rossAstri conferisce unA sensAzione di cAlore nell’AMbiente.
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high-tech
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by Kone
LIBerI DI sceGLIere
IN QUESTA PAGINA. ALCUNE FINITURE POSSIBILI PER I MODELLI DELLA PIATTAFORMA MONOSPACE. LEGNO, VETRO, VINILE, METACRILATO, LAMINATO E PERFINO UNA COMBINAZIONE DI ACCIAI DIVERSI PERMETTONO DI CREARE CABINE SEMPRE NUOVE. LA SCELTA DELLE FINITURE INFLUENZA IN MODO CONSIDEREVOLE L’ESPERIENZA DELLE PERSONE. PAGINA ACCANTO. GLI ELEVATORI SCENIC COMPLETAMENTE IN VETRO ALL’INTERNO DI SANOMATALO, L’EDIFICIO DI NEGOZI E UFFICI A HELSINKI, PROGETTATO DA JAN SÖDERLUND ANTTI-MATTI SIIKALA.
A OGNUNO LA SUA cabina. MATERIALI tecnologici, SPECCHI CONTRO LA CLAUSTROFOBIA E infoscreen PER DISTRARSI DALLA CORSA. MonoSpace DI KONE OFFRE CINQUANTADUE POSSIBILITÀ DI SERIE PER personalizzare L’ASCENSORE
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hi avrebbe mai detto che l’Italia è il Paese con il maggior numero di ascensori rispetto alla superficie del territorio? Ottocentonovanta mila elementi di servizio per pochissimi modelli di serie. Eppure l’ascensore è il biglietto da visita dell’edificio: il primo luogo in cui si imbatte e dove ci si incontra. Prima sugli altri,
Kone affronta l’estetica delle cabine tanto da ricevere il Good Design Award. E dopo aver risolto due importanti problemi tecnici: la piattaforma brevettata MonoSpace permette di salvare spazio eliminando il locale macchina; mentre MaxiSpace, impianto concepito per le ristrutturazioni, può essere realizzato a misura in base alla volumetria disponibile. Così come per l’automobile, nei modelli MonoSpace è possibile scegliere pavimenti e pareti, il tipo di illuminazione, lo zoccolino, il corrimano e gli specchi. Microfilm consentono di cambiare il colore della bottoniera e avere sempre la percezione del nuovo. Fattore importante se si pensa che un ascensore è installato in media per vent’anni. Sono disponibili anche legno e vinili con striature high-tech: finiture inusuali per prodotti di serie. Infine, Kone impiega un’illuminazione ecologica a Led, sottoforma di strisce e plafoniere che concorrono a progettare l’atmosfera. Il catalogo di finiture nasce da indagini sociologiche e di mercato volte a comprendere e, di conseguenza, limitare gli elementi che creano disturbo e ansia durante la corsa. Ad esempio, la sensazione di claustrofobia è diminuita da specchi che ampliano il volume, oppure da colori tenui. Negli uffici, in cui c’è un alto transito di persone, si possono installare infoscreen con monitor da 12, 14 o 16’’ con informazioni quali il meteo o la borsa in modo che le persone si distraggano. Ma come decidere il design della cabina? Kone mette a disposizione la sezione Premium Partner con consulenti per la progettazione o lo stile. Ha poi attivato un software nel sito internet, che consente gratuitamente di disegnare e stampare in alta risoluzione il proprio modello di cabina. Infine, ha aperto uno showroom a Milano, in cui si possono vedere in scala reale dodici delle cinquantadue possibilità di serie.
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FOtovoLTIamOcI testo di Valentina Croci
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GLI EDIFICI SI TRASFORMANO DA dissipatori passivi A PRODUTTORI DI ENERGIA. ECCO ALCUNI ESEMPI DI architettura pubblica E INDUSTRIALE CHE MOSTRANO UNA nuova via: IL FOTOVOLTAICO INTEGRATO
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L’INTERNO DELLA STAZIONE DEI VIGILI DEL FUOCO A HOUTEN IN BELGIO, PROGETTATA DA PHILIPPE SAMYN AND PARTNERS, HA UNA COPERTURA A VOLTA CON VETRI FOTOVOLTAICI (FOTO CHRISTIAN RICHTERS). PAGINA ACCANTO, IN ALTO. L’ENER[GIE]NGER DI MONACO È UN EDIFICIO QUASI AUTOSUFFICIENTE, PROGETTATO DA PETER LORENZ ATELIERS (FOTO ROLAND WEEGEN). IN BASSO. L’ESTERNO DELLA STAZIONE DEI VIGILI DEL FUOCO A HOUTEN DI PHILIPPE SAMYN AND PARTNERS (FOTO CHRISTIAN RICHTERS).
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rima era solo sui tetti o in zone nascoste alla vista, oggi la tecnologia fotovoltaica diventa da mostrare. Fabbricati industriali, ospedali, centri commerciali e direzionali e perfino stazioni ferroviarie mostrano inedite coperture a spirale, gallerie vetrate e volte rivestite da pannelli fotovoltaici. Oggi la tecnologia consente inedite qualità estetiche e, fattore piÚ importante, trasforma l’edificio da dissipatore passivo a produttore di energia.
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L’eUrOspACe A LIbIn-trAnsInne In beLgIO hA UnA COpertUrA e Un brIse sOLeIL dI pAnneLLI fOtOvOLtAICI. prOgettO phILIppe sAmyn And pArtners, fOtO mArIe frAnçOIse pLIssArt. A LAtO. I pAnneLLI neLLA sede 3m dI mILAnO dI mArIO CUCIneLLA ArChIteCts (fOtO dAnIeLe dOmenICALI). pAgInA ACCAntO. IL pAdIgLIOne deLL’OspedALe pedIAtrICO meyer dI fIrenze, prOgettO dI Cspe ArChItettI AssOCIAtI COn msA ArChItettI AssOCIAtI.
Enel Green Power conferma che nel 2010 il mercato fotovoltaico ha segnato una decisa espansione: 2000 MW di potenza installata accumulata solo nel settore industriale. Una crescita confermata nel 2011, anche nell’ambito domestico. Il paese che vanta il numero maggiore di installazioni è la Germania, ma l’Italia è al quarto posto per potenza accumulata e al secondo nel 2010 per quella installata (2.326 MW). E visto che proprio all’architettura è imputato il maggior dispendio energetico e di risorse, rendere i fabbricati autosufficienti è una risposta al problema. Non a caso Enel Green Power ha appena messo in vendita il primo kit fotovoltaico “chiavi in mano” per il settore residenziale, fornendo anche il servizio di smaltimento dei pannelli a fine ciclo di vita. Difficoltà che limita l’impiego di questa tecnologia.
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L’Italia conta su pochi ma virtuosi esempi di edilizia industriale con uso esteso del fotovoltaico. È il caso del Gruppo Tontarelli, azienda nello stampaggio di casalinghi in plastica che, grazie all’impianto realizzato Energy Resources, è in grado di produrre nella sede di Castelfidardo 7 milioni di kWh di energia pulita (al pari del consumo medio di 2400 famiglie). Oppure gli uffici milanesi di 3M e la sede bolognese di Newco Duc. Entrambi i progetti sono di Mario Cucinella Architects che fa della sostenibilità il principale tema della sua ricerca. La sede di SIP/Fiere di Parma è ancora in fase di definizione. In essa Cucinella compie un passo ulteriore: 115 mila mq di superficie coperti con speciali vele che ottimizzano l’inserimento del fotovoltaico, superando l’irrisolta questione dell’impatto paesistico. I pannelli sono posti nelle parti non
visibili, inclinate verso sud e non occupano terreno aggiuntivo. La sede di SIP/Fiere di Parma indica un ambito progettuale ancora poco esplorato, in cui la composizione architettonica viene insieme al progetto del consumo energetico dell’edificio. I vantaggi dei sistemi fotovoltaici sono numerosi: dalla durata degli impianti (circa 25 anni), alla semplicità e rapidità d’installazione, grazie alla modularità delle componenti, ai bassi costi di gestione e manutenzione. La spesa d’investimento iniziale è oggi più competitiva. Come accennato, esistono problematiche legate allo smaltimento e alla riciclabilità dei materiali, nonché il calo progressivo di rendimento nella vita dei pannelli. Problemi a cui le aziende produttrici stanno lavorando, fornendo un servizio dalla messa in opera allo smaltimento o migliorando le prestazioni dei componenti. Della maggiore accessibilità del fotovoltaico si avvalgono edifici pubblici come gli ospedali. È superfluo sottolineare quanto sia cruciale il risparmio energetico e il comfort ambientale in strutture di questo genere. A Firenze, CSPE Architetti Associati ha realizzato il nuovo padiglione per l’Ospedale pediatrico Meyer (Vincitore del bando “Alta valenza Architettonica” del Ministero dell’Ambiente), che monta un impianto di quasi 15 mila celle su una sistema di laminati trasparenti (progettato MSA Architetti Associati). Il padiglione funziona come una serra bioclimatica, condizionando il clima interno. E i vetri fotovoltaici nella volta agiscono come brise soleil schermando la luce e creando giochi di Il fotovoltaico nell’edilizia
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LA STAZIONE PORTA SUSA DI TORINO È IN FASE DI COSTRUZIONE E PRESENTA UNA VOLTA IN ACCIAIO E VETRI FOTOVOLTAICI (FORNITURE ENERGY GLASSES E CIMA SRL). PROGETTO AREP / SILVIO D’ASCIA ARCHITECTE / A. MAGNAGHI. PAGINA ACCANTO. IL PARCO SIP DI PARMA, PROGETTATO DA MARIO CUCINELLA ARCHITECTS, MONTERÀ PANNELLI FOTOVOLTAICI INTEGRATI MA NON VISIBILI PERCHÉ INSERITI NELLE PIEGHE DELLA COPERTURA.
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pubblica ha un impiego più diffuso nei Paesi nordici, anche grazie agli incentivi governativi per l’utilizzo di risorse energetiche alternative. Tra gli esempi di maggior interesse, la spettacolare Umwelt Arena di Spreitenbach che rappresenta l’impiego più esteso di pannelli fotovoltaici in Svizzera, realizzati da 3S Photovoltaics per un totale di 5300 mq. Per garantirne l’efficienza, il tetto è stato studiato con 33 inclinazioni diverse in base all’orientamento verso il sole. A Libin-Transinne in Belgio c’è l’Eurospace, il centro per la ricerca spaziale e delle telecomunicazioni. Progettato da Philippe Samyn and Partners il complesso presenta una controfacciata di 120 metri per un totale di 5 mila mq di pannelli fotovoltaici. Quest’estesa schermatura è anche il motivo estetico dell’edificio che gioca sul labile confine tra interno ed esterno, luci e ombre. L’Ener(gie)nger, la sede a Monaco di Baviera dell’azienda tedesca Gienger che vende sistemi di impiantistica domestica, fa un passo ulteriore ponendosi come modello virtuoso di sostenibilità ambientale. Progettato da Peter Lorenz Ateliers, è in grado di produrre elettricità sia con il geotermico che con i 250 mq di pannelli fotovoltaici e solari posti sulla copertura. L’acqua piovana va ad alimentare il sistema di riscaldamento e refrigerazione e, infine, come fonti energetiche alternative, si adottano carburanti senza petrolio e gas naturali. L’attenzione alla sostenibilità energetica è una richiesta del mercato e un’esigenza planetaria imprescindibile. Gli esempi eccellenti ci sono, la tecnologia fotovoltaica è ora più accessibile e le potenzialità estetiche per l’architettura sono tutte da esplorare. Anche nel nostro Paese. Soprattutto se l’investimento nella tecnologia è supportato da incentivi continuativi e ritorni economici per chi investe.
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Il radIatore KelvIn della collezIone art radIators dI CALEIDO è dIsegnato da KarIm rashId e ne rIspecchIa I pattern caratterIstIcI e I colorI accesI. mIsure: 54x182 cm per una resa termIca versIone sIngle 924W. pagIna accanto. la lInea Ice è una collezIone dI radIatorI con pIastra In accIaIo Inox dotata dI scaldasalvIette, nel caso deI modellI per Il bagno. dIsponIbIle In dIversI colorI e fInIture, dal marrone satInato (modello a destra) al reflex fInIsh specchIato (a sInIstra).
NoN più da NascoNdere, il termoarredo coNferisce l’impronta estetica agli ambieNti ed eNtra a far parte dell’iNterior desigN. coN diversi stili: dal pop colorato che trasforma il radiatore iN uN quadro, all’high tech dai riflessi metallici termoarredi
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La forma deL caLdo by Caleido
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hiamarli radiatori è riduttivo. Non più anonime unità di acciaio, i cosiddetti scaldasalviette diventano un’occasione per decorare e caratterizzare gli ambienti living e il bagno. Variegati nelle forme e nei materiali diventano un vero e proprio elemento d’arredo. Le innovazioni nel mondo dei radiatori, però, non sono solo estetiche. Le aziende stanno investendo sulla resa dei radiatori, sull’affidabilità e la sicurezza. Con Caleido, marchio dell’azienda bresciana Co.Ge.Fin, il caldo prende forma in materiali e sagome inedite. L’originale Kelvin è composto da un’unica piastra in acciaio con incisioni dirette sulla lamiera. È l’ultimo nato della collezione Art Radiators disegnata da Karim Rashid che, con le fantasie, i pattern e i colori che contraddistinguono il suo design, trasforma la piastra in una tela pittorica. O meglio, il mondo digitale e astratto a cui appartiene il designer egiziano tramuta il radiatore in un’immagine virtuale. La capacità decorativa del termoarredo non è aspetto da trascurare nel contract, dove di solito l’impiantistica è nascosta. Gli elementi della collezione Art Radiators, invece, possono divenire stimoli progettuali per l’interior design, dando l’impronta cromatica alle stanze. Caleido passa dall’esuberanza di Kelvin a modelli più minimali con un’estetica hightech. Per l’ambiente bagno nasce la serie Ice: caloriferi radianti costituiti da un’unica piastra in acciaio con barre porta salviette. Sono molte le finiture possibili, ma la versione specchiata Ice Bagno Inox Reflex Finish possiede in particolare appeal perché allarga l’ambiente conferendogli quei toni metallici che ne risaltano finiture e rivestimenti. Una soluzione adatta per spazi non grandi, dove il termoarredo ha, oltre alla funzione di scaldasalviette, un forte impatto visivo. Per il contract è indicata soprattutto la versione nell’altezza 820 mm, idraulica oppure elettrica, con finitura inox reflex. Questa proposta è una valida soluzione per gli ambienti bagno delle camere d’albergo.
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illuminazione
luce sartoriale by Fala Contract
L’
illuminazione crea atmosfere e scenografie d’impatto. È un aspetto cruciale nel progetto d’interno e, per questo, una delle voci più importanti nel contract. Spazi commerciali, aree pubbliche alberghiere e ristoranti possono cambiare radicalmente se l’illuminazione è opportunamente progettata e flessibile. Il “su misura” di un apparecchio luminoso può risaltare anche in un prodotto seriale. I due
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brand Marchetti Illuminazione e Ultraluce del Gruppo Fala di Sergio Marchetti realizzano forniture flessibili per assecondare il progetto del committente. Dallo stile classico rivisitato al minimalismo, Marchetti Illuminazione lavora il cristallo italiano con taglio bohemia. Prodotti modulari come Rondò e One Dream possono essere composti in molteplici configurazioni, singole o multiple, a seconda del contesto d’uso.
Il primo può dare vita a sospensioni, plafoniere e applique in diverse dimensioni; il secondo è adatto dove vi sia necessità di uno sviluppo orizzontale. Mentre i lampadari Bollicine mettono in evidenza la magia del vetro lavorato a mano. Ultraluce legge il contract come difesa dell’ambiente: metodi produttivi ecosostenibili, riduzione di sprechi ed emissioni di sostanze nocive, e attenzione alle normative degli ambienti pubblici.
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FlessIbIle nella composIzIone, ecosostenibile e adattabIle ad ambienti diversi. Questa è la rIcetta del Gruppo Fala per l’IllumInazIone nel contract
“Fare contract significa poter fare sperimentazioni su grande scala, tenere in considerazione tutti gli aspetti del progetto, dal primo abbozzo dell’idea fino alla manutenzione del prodotto finito. Ma significa anche mettersi alla prova per trovare soluzioni che possano poi essere trasferite dai macroambienti alle case, dalle realtà aziendali agli spazi più intimi”, conclude Sergio Marchetti, presidente del Gruppo Fala.
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SOpRA. RONdò di MARCheTTi iLLUMiNAziONe è UN SiSTeMA COMpONibiLe COSTiTUiTO dA SfeRe eLLiTTiChe iN veTRO bOROSiLiCATO e iN CRiSTALLO OTTiCO e iNSeRTi iN CRiSTALLO, già ASSeMbLATi TRA LORO A fORMARe ANeLLi e SUCCeSSiONi.
pAgiNA ACCANTO, iN ALTO. di MARCheTTi iLLUMiNAziONe, LA LAMpAdA SOSpeNSiONe bOLLiCiNe pReSeNTA UN diAMeTRO di 60 CM CON eLeMeNTi SfeRiCi iN veTRO COLATO. iL CORpO iLLUMiNANTe, ALLOggiATO AL CeNTRO deL SiSTeMA, MONTA 6 LAMpAdiNe g9 dA 60w.
pAgiNA ACCANTO A SiNiSTRA. pOLi-LighT di ULTRALUCe è UN SiSTeMA di eLeMeNTi iN pMMA dA 15 MM di SpeSSORe Che pOSSONO eSSeRe pOSiziONATi OvUNqUe. iL SiSTeMA bReveTTATO CON dOppiO ANeLLO peRMeTTe AL pORTALAMpAdA UN’ORieNTAbiLiTà di 360 gRAdi.
pAgiNA ACCANTO, iN bASSO. ONe dReAM di MARCheTTi iLLUMiNAziONe è UNA CASCATA di CRiSTALLi COMpOSTA dA UNiTà MOdULARi Che pOSSONO ORigiNARe MOLTepLiCi CONfigURAziONi. vARiAbiLi ANChe Le SeqUeNze deLLe SORgeNTi LUMiNOSe.
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L’esTaTe TuTTo L’anno by Omnidecor
MaTerIaLI
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ome desiderare yogurt gelato anche quando fuori piove e fa freddo? Sentendosi in un luogo di fantasia, fuori dal comune, e che dia l’idea di estate perpetua. È la risposta della catena inglese di frozen yogurt Snog che per i suoi negozi londinesi ha investito su un’immagine originale e d’impatto, affidata al giovane studio inglese Cinimod, specializzato in interactive lighting. La gelateria di Londra, nel quartiere Chelsea, è caratterizzata da grafiche vivaci alle pareti e da un soffitto multicolore e con l’illuminazione cangiante a Led. La volta, letteralmente delle “strisce di cielo” che simulano i fenomeni atmosferici, conduce prospetticamente al punto focale del negozio: il
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fondale fucsia con il tipico logo della catena. Il colore è infatti un aspetto cruciale dell’allestimento: brillante e allegro. Nonostante il negozio sia stretto e lungo, la parete dietro il bancone è ben visibile dalla strada e funziona come un’insegna proprio grazie al suo scintillante colore. I progettisti si sono affidati ad Omnidecor per creare una variante di tono ad hoc del vetro smaltato DecorOpal. L’azienda di Erba (Como) ha lavorato in stretta sinergia per creare l’esatto punto colore fucsia del brand Snog che determinasse la riconoscibilità del nuovo negozio. È stato ottenuto un particolare pigmento fluorescente che ha incrementato l’effetto di lucentezza del color fucsia.
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LA CATENA INGLESE DI YOGURT GELATO SNOG REALIZZA A Londra UN negozio ALL’INSEGNA DEL COLORE E DELLA TECNOLOGIA. E SI AFFIDA A Omnidecor PER SUPERFICI DALL’immagine fresca e bizzarra
E l’effetto finale regala una sensazione tattile calda e profondità visiva. Il vetro smaltato DecorOpal si avvale di un processo di colorazione con vernice organica all’acqua. Particolarmente duttile a tutte le lavorazioni meccaniche esclusa tempera, stratifica e curvatura, è utilizzabile in progetti di interior. L’esempio di Snog dimostra che, pur in uno spazio piccolo e confinato, un interior design semplice ma mirato su alcuni elementi chiave può raggiungere qualità inedite e la sensazione, per chi lo vive, di essere in un posto speciale.
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IN ALTO E SOPRA. IL NEGOZIO DI FROZEN YOGURT DELLA CATENA SNOG A CHELSEA (LONDRA). SI NOTANO LE STRISCE LUMINOSE DI CIELO CHE SIMULANO I COLORI DELLA GIORNATA. L’ALLESTIMENTO DEL SOFFITTO CONDUCE VERSO LA GRANDE PARETE FUCSIA CON IL LOGO SNOG DIETRO IL BANCONE. PAGINA ACCANTO. LA PARETE FUCSIA È STATA REALIZZATA AD HOC DA OMNIDECOR RICERCANDO UN PARTICOLARE PIGMENTO FLUORESCENTE. LE LASTRE DI VETRO FLOAT DELLA SERIE DECOROPAL POSSONO ESSERE IN SPESSORI DA 3 A 15MM, MENTRE LE DIMENSIONI DELLE LASTRE SONO DA 200 X 321 CM.
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CoLOre, caRAttere di Antonella Galli
IL SECONDO Hotel Missoni HA APERTO A Kuwait City: UNA FORMULA DI hospitality SEGNATA DALLO STILE inconfondibile DEL MARCHIO ITALIANO. CHE CHIAMA A RACCOLTA I GRANDI DEL design
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VIstA dALL’ALto deLLA terrAzzA deL prImo pIAno deL L’HoteL mIssonI KUwAIt, con LA pIscInA rIVestItA dI cerAmIcHe A strIsce coLorAte cHe rIcHIAmAno I tonI deL mAre. AncHe gLI ombreLLonI sono In tessUto Missoni.sotto AL sommArIo: I dUe grAndI VAsI In mosAIco A strIsce e onde VArIegAte: sono IL sImboLo degLI HoteL mIssonI, e Vengono rIVestItI con I coLorI cHe cArAtterIzzAno AncHe gLI InternI.
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In alto: una delle sale da pranzo delle suIte, con le sedIe cH24 dIsegnate da Hans J. Wegner per Carl Hansen & son nel 1949; a sInIstra, la poltroncIna Womb dI eero saarInen per Knoll (un progetto del 1948).
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er il secondo hotel del marchio di famiglia, a Kuwait City, Rosita Missoni si è fatta ispirare dall’azzurro lapislazzulo del Golfo Persico, dal giallo dorato delle spiagge, dal bianco accecante della linea dell’orizzonte. Il colore è la chiave stilistica dei Missoni per interpretare i luoghi in cui sorgono gli hotel del brand, formula di ospitalità a tutto tondo realizzata con Rezidor (operatore internazionale di Radisson Blu e Regent). Dopo il primo hotel a Edimburgo, ecco il brillio del mare e del sole entrare negli interni dell’Hotel Missoni Kuwait, inaugurato nei primi mesi del 2011 nel distretto più animato di Kuwait
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nella pagIna seguente: tavolI allestItI al rIstorante cucIna dell’Hotel mIssonI KuWaIt; accanto aI dIvanI, rIvestItI con tessutI fIorItI Missoni HoMe, un classIco del desIgn nordIco: le poltroncIne tulIp dI eero saarInen per Knoll.
City. L’hotel occupa un edificio di diciotto piani dalle forme fluide nel complesso Symphony Centre, con 106 stanze e 63 suites (di cui la presidenziale di 312 mq più terrazzo di 90). Al primo piano dispone di un’ampia terrazza con piscina, rivestita da strisce blu-verdi di ceramica, mentre al diciottesimo piano, un lounge bar con degustazione si va ad aggiungere al ristorante principale Cucina e al più informale Choco Cafè. In ogni spazio i tessuti e i rivestimenti Missoni conferiscono il tono alle atmosfere grazie al brio raffinato dei giochi di colore: fiori, geometrie, strisce, onde e quadri si mescolano vibranti in un
mosaico glamour. Per meglio definire le aree per la convivialità, così come quelle per il relax (l’hotel dispone di una sontuosa Spa Six Senses impostata sui toni del verde acqua), Rosita Missoni ha scelto alcuni pezzi storici del design, come le sedie CH24 di Hans J. Wegner, le poltroncine di Knoll firmate da Saarinen, insieme a pezzi attuali del made in Italy, dalla lampada Twiggy di Foscarini alle poltrone Fat Sofa e Canasta di Patricia Urquiola per B&B. Al Missoni Hotel di Kuwait City seguiranno nuove aperture in Oman, Brasile, Turchia.
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by Calligaris furniture
Con una struttura dediCata al ContraCt, Calligaris risponde alle neCessità dell’industria dell’ospitalità. e, Con prodotti idonei al Contesto, Compare in hotel, bar e ristoranti dalla danimarCa al maroCCo
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Consulenti d’ambiente
ontract vuol dire forniture in grande numero ma anche assistenza a clienti e progettisti. E consigliare sulla scelta di prodotto più giusta. Se il luogo pubblico è outdoor bisogna anche considerare, oltre al comfort e alla resistenza dei prodotti all’usura, quella agli agenti atmosferici. Perché ciascun dettaglio d’arredo influisce in modo considerevole nel disegnare l’atmosfera del posto. La struttura dedicata al contract di Calligaris nasce nel 2008 e, grazie alla rete distributiva in novanta paesi del mondo, può raggiungere dalla sede di Udine ogni destinazione. La parola d’ordine è adattabilità al contesto. Il ricco catalogo dell’azienda permette non solo di assecondare diversi stili ma anche di conformarsi all’interior design con un’ampia gamma di colori e materiali. I tavoli sono il fiore all’occhiello delle produzioni Calligaris. Da sempre ingegnosi nei sistemi di chiusura e di allungamento, consentono una grande intercambiabilità strutturale che li rende personalizzabili. Alcuni modelli possono anche essere impilati orizzontalmente. Fattore importante
nell’arredo stagionale di molti bar e ristoranti all’aperto, oppure nelle sale di ricevimento che non hanno un allestimento fisso di arredi. La collezione Calligaris consente di arredare gli ambienti a 360° e può offrire un servizio a tutto tondo. A catalogo una vasta gamma di imbottiti con divani fissi e componibili, poltrone e pouf rivestiti, e sistemi a parete autoportanti e modulari. La scelta è completata da una ricca serie di complementi quali oggettistica, tappeti e illuminazione. Lampade in vetro soffiato, materiali plastici, tessuto e legno sono valorizzate dalla tecnologia e dal design italiano. Seguire un cliente nel contract significa anche verificare che i propri prodotti siano conformi alle normative vigenti nei Paesi del mondo. Ma anche offrire al cliente la sicurezza di una produzione testata e certificata. Calligaris ha ottenuto le certificazioni del sistema di qualità ISO 9001 e quella della FSC (Forest Stewardship Council) per la gestione delle riserve di legno in maniera ecologicamente ed economicamente responsabile.
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SOTTO. UN pANifiCiO A UdiNe è ARRedATO CON Le Sedie iN TeCNOpOLimeRO ALChemiA, impiLAbiLi fiNO A Sei eSempLARi. iN bASSO A SiNiSTRA. iL ReSTAURANT fUSiON Ad AALbORg iN dANimARCA è CARATTeRizzATO dAgLi ACCeNTi di COLORe CONfeRiTi dAgLi SgAbeLLi JAm, pARTiCOLARmeNTe AdATTi Ai bANCONi dA bAR. iN bASSO. iL RiSTORANTe KATSURA A mARRAKeCh UTiLizzA Le Sedie heRO, ReALizzATe iN AiR mOULdiNg, ReSiSTeNTi e fACiLmeNTe LAvAbiLi. iN ACCOppiATA CON i TAvOLi LANdSCApe CON bASe iN meTALLO A COLONNA. pAgiNA ACCANTO. iL RiSTORANTe-bAR diSTRiCTO di mAdRid pReSeNTA Le SedUTe New YORK, CARATTeRizzATe dA UN CONfORTevOLe SChieNALe iN peLLe imbOTTiTA e STRUTTURA iN TONdiNO di meTALLO.
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illuminazione
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InterventI sartoriali e dI aLto profILo artigianale. Lontana daL prodotto serIaLe L’ILLumInaZIone dIventa arte, decoraZIone e atmosfera. Zonca reaLIZZa peZZI unIcI su dIsegno InsIeme aL cLIente e con rIsuLtatI moLto dIversI: da veneZIa a dubaI aLLe onde degLI oceanI
L’
Luce come passIone by Zonca
SOpRA. NeLL’hOTeL CiTyCeNTeR di LAS VegAS, pROgeTTO JACqUeS gARCiA, Zonca è iNTeRVeNUTA NeLL’iLLUmiNAziONe deLL’AReA deL CASiNò CON LAmpAde A SOSpeNSiONe diReTTe SUi TAVOLi. pAgiNA ACCANTO. LA SpA deLL’hOTeL ATLANTiS di dUbAi pReSeNTA L’eNORme LAmpAdARiO iN VeTRO SOffiATO Che RipReNde Le NUANCe deLLA VOLTA AffReSCATA.
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hotel è uno spazio liminale, dove perdersi e allontanarsi dal quotidiano. Spesso si cerca la magia negli ambienti e un design lontano dalla consuetudine. È così anche per i luoghi di ristorazione dove si persegue l’eleganza e l’eccezionalità. E lo è ancor di più nelle navi da crociera in cui si mettono in scena i sogni, il lusso e la fantasia. L’illuminazione gioca un ruolo fondamentale nel design degli interni e nella percezione dell’atmosfera finale. La scelta degli elementi illuminanti è parte stessa della regia d’ambiente, influenzando la nostra esperienza: il modo con cui ci muoviamo, interagiamo e sostiamo nella stanza. La collaborazione tra progettisti e aziende di illuminazione è pertanto fondamentale. La vogherese Zonca è attiva da oltre un secolo ed è specializzata in lampade su misura. Per quattro generazioni ha sviluppato un know how nella progettazione illuminotecnica e nella realizzazione di prodotti customized, anche di grandi dimensioni, fornendo assistenza specializzata direttamente in cantiere. E la rete di consulenti può raggiungere località ovunque nel mondo. Tale aspetto importante per i delicati interventi del contract. Si prenda ad esempio il grandissimo lampadario in vetro soffiato, posto nell’anticamera della Spa dell’hotel di Atlantis a
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A LATO. NeLLO STARhOTeLS SpLeNdid VeNiCe, pROgeTTO di ANdReA AULeTTA, C’è iL bAR gARCiA CON ViSTA SUL CANALe. TRA gLi ANgOLi RACCOLTi, deLimiTATi dAi diVANeTTi RÉTRO, Si è pOSiziONATA UN’iLLUmiNAziONe pUNTUALe CON AppLiqUe e piCCOLe piANTANe. SOpRA. NeLLA SALA CONfeReNze deL bOSCOLO hOTeL di ROmA, pROgeTTO di iTALO ROTA, iL SOffiTTO è pUNTeggiATO dA pLAfONieRe COLORATe. SOTTO. iL ReCeNTe hOTeL TRiTONe di AbANO TeRme è ReALizzATO SU diSegNO deLLO STUdiO bORTOLAmi. NeLLA SALA dA pRANzO deLLe eLegANTi AppLiqUe e LAmpAde A SOSpeNSiONe CON diffUSORe iN STOffA. peR UNA LUCe mORbidA e SOffUSA. pAgiNA ACCANTO. NeLLA NAVe dA CROCieRA fANTASiA di mSC è STATA ReALizzATA UNA LANTeRNA COSTiTUiTA dA UNA fiTTA ReTe di gOCCe di CRiSTALLO. UNA ReALizzAziONe SARTORiALe di impReSSiONANTi dimeNSiONi.
Dubai. Realizzato in collaborazione con gli architetti Wilson & Associati, presenta una sorta di palla infuocata con una fitta scia di fiammelle in vetro soffiato che riprendono i colori della volta affrescata e avvolgono di luce morbida e diffusa l’ambiente. Opere di questo tipo hanno bisogno di verifiche strutturali e di assistenza specializzata nella difficile fase di montaggio. Ancora più articolato l’intervento in una delle navi da crociera di MSC. La grande lanterna posta al di sopra dello scalone non solo è impressionante per le dimensioni ma anche per la complessità dell’opera. Inserita nel controsoffitto, che integra anche tutti gli altri corpi illuminanti, è un elemento sartoriale che nasce insieme al progetto esecutivo dello spazio. Grazie al controllo diretto di ogni fase della produzione, l’azienda è capace di personalizzare anche i prodotti a catalogo, in modo da caratterizzarli secondo il mood dell’ambiente. Si ricercano soluzioni innovative ma versatili, capaci di assecondare il gusto e i diversi stili del contract. L’attività di Zonca è passione al servizio della luce.
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Uno scorcio della corte interna coperta con le nUove scale di collegamento ai piani delle camere, a fianco, dUe viste della loUnge e del ristorante nella corte interna trarsformata in cUore dell’hotel.
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NEI PRESSI DEL MUSEO VAN GOGH E DEL “Museumplein”, DI AMSTERDAM, L’INTERVENTO DI Piero Lissoni DI TRASFORMAZIONE DELL’ottocentesco Sweelinck Music CONSERVATORIUM IN NUOVO ‘hotel di design’ HA SAPUTO UNIRE ALL’IMMAGINE STORICA DELL’EDIFICIO UN inequivocabile segno CONTEMPORANEO
di Matteo Vercelloni
COnsERvaTOrIUm HoteL
L
e vicende dello Sweelinck Music Conservatorium di Amsterdam, un’architettura ‘emergente’ con le facciate di mattone a vista segnate da lesene e marcapiani di pietra, con pinnacoli angolari, guglie e un articolato sviluppo dei fronti offerti alla città, segue come molti edifici storici un avvicendarsi di usi e trasformazioni che sottolineano il valore dell’edificio in sé quale matrice urbana di riferimento passibile di diversi impieghi. Da scuola di musica a sede della Rijkspostspaarbank (nella riforma dell’architetto Daniel Knuttel) a quest’ultimo attento recupero e trasformazione in Hotel, condotto con sensibilità e calibrato confronto da Piero Lissoni.
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Il Conservatorium Hotel e la sua ubicazione, sono parte di una generale razionalizzazione del sistema centrale della città, di cui lo spazio verde del Museumplein , il “Campo dei Musei” disegnato dal paesaggista Sven-Ingvar Andersson (Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2008) è fulcro di riferimento. Destinato a riemergere quale landmark restituito in nuova veste alla città, l’edificio che oggi accoglie il Conservatorium Hotel è stato assunto da Lissoni come una preesistenza con cui confrontarsi in un dialettico dialogo compositivo tra linguaggio contemporaneo e memoria storica tese verso la definizione di un lusso lontano da ogni revival stilistico. Anche in questo progetto emerge quel processo del ‘levare’, di portare all’essenziale la figura di un oggetto, di un’architettura e di uno spazio che caratterizza con coerenza il lavoro di Lissoni sia nel campo del design, sia in quello dell’architettura. Qui, come in altri casi di progetti di intervento sul costruito e in edifici storici, Lissoni attiva un necessario
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confronto con la storia e le sue tracce (come è avvenuto ad esempio per il progetto dell’Hotel Monaco & Gran Canal a Venezia, 2001-2004, o a Gerusalemme per il Mamilla Hotel, 2005-2008) per giungere più che a una riduttiva espressione di uno ‘stile’, al risultato di una ricerca tesa verso il raggiungimento di un dialogo in cui all’architettura storica, riportata allo stato originario, si affiancano le figure del nuovo intervento, riconoscibili ed essenziali, che trovano però nella palette materica, nell’impiego di alcuni oggetti propri alla tradizione delle arti olandesi (i piatti di ceramica appesi alle pareti delle camere come un’installazione contemporanea; la riproduzione di quadri icone della storia della pittura olandese, nel disegno di alcuni arredi fissi) dei rimandi espliciti, filtrati dalla sensibilità contemporanea, alla storia del luogo. Una storia portata negli interni quale testimonianza diretta, come nella corte centrale coperta dove i fronti in mattone fanno da sfondo alla lounge, definita da
sedute perimetrali che rileggono le figure delle boiserie di legno scuro disegnando una sequenza di piccole stanze aperte verso la zona centrale del ristorante con tavoli di legno massiccio. Una geometria ad incastro di sottili travi metalliche, al cui interno sono collocate sorgenti luminose, definisce nella corte l’altezza virtuale della zona conviviale cui si affianca il volume di cristallo trasparente della libreria e la scala a nastro zigzagante metallica. Anche nelle camere (129 su otto piani, di diversa dimensione e categoria) gli spazi originari sono valorizzati al meglio; in quelle distribuite all’ultimo livello la trasformazione di alcune delle stesse in spazi a doppia altezza con soppalco ha permesso di mettere in luce la struttura lignea originaria con le capriate della ripida copertura, dove aperture ex-novo si aggiungono a quelle antiche per offrire nuovi sguardi sul panorama urbano dell’intorno.
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Sopra, viSta del bar interno dell’hotel con la parete retroillumunata da cui emergono oggetti e vaSi contemporanei affiancati da manufatti legati alla tradizione artS and craftS olandeSe. Sotto, viSta dell Spa e di una camera tipo. pagina a fianco, una camera dell’hotel con ampie aperture che Si affacciano Sulla Scena urbana dell’intorno.
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Benessere
CuLTura D’amBIenTe by Culti
RELAIS, SPA, MA ANCHE L’art de la table SONO UNITE DAL MEDESIMO CONCEPT DI ARREDO. E DALLA FILOSOFIA SOTTESA AL mondo Culti VOLTA AL BENESSERE E AL piacere dei sensi
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a percezione di comfort in un ambiente non è solo una questione di arredo o di design d’interno. È anche legata alla cura con cui si scelgono i complementi d’arredo, si ripongono gli oggetti o come il tessile viene coordinato nelle varie stanze, dal bagno alla cucina. La sensazione di benessere è data anche dalla scelta di tutti quei piccoli accessori che migliorano, quasi impercettibilmente, le nostre giornate. Questa è la filosofia di Culti, il mondo creato da Alessandro Agrati che vuole esplorare il concetto di life style, liberamente inteso come ambiente, arredo e il suo complemento, profumeria, abbigliamento e quant’altro concerne casa e persona insieme. Dalla costruzione della prima spa milanese, Culti è diventato un concept
declinato in decine di ambienti, in Italia e all’estero, nell’ospitalità, nel residenziale, nella ristorazione e nelle spa. “Progettare una casa vuol dire rispettare l’individualità e l’unicità della persona che abiterà in quel luogo. È fondamentale conoscerla per coglierne l’anima e adattare il mondo Culti alle sue esigenze. Imprescindibile è l’attenzione ai dettagli della struttura architettonica in cui si interviene e all’arredamento. Si parte dall’idea e dal disegno e si conclude con la consegna chiavi in mano” spiega Agrati, fondatore e direttore creativo della maison milanese. Gli ambienti progettati da Culti rispecchiano un’immagine di lusso non ostentato e caratterizzato dalla cura dei dettagli. Colori neutri
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A LATO. LA STANZA DEL POSARIUM DELLA CULTI DAY SPA REALIZZATA CON UN LETTO RISCALDATO AD ACQUA. SOTTO. IL BAGNO DELLE CAMERE DI HISTÒ, IL RELAIS SUL MAR PICCOLO ALL’INTERNO DI UN’ANTICA MASSERIA. LE STANZE SONO TUTTE DIVERSE. IN BASSO. UNA DELLE DICIANNOVE STANZE DI VILLA GREY, UN HOTEL 4 STELLE SUL LUNGOMARE DI FORTE DEI MARMI, RICAVATO DA UN’ELEGANTE RESIDENZA FIN DE SIÈCLE. STANZE E SPAZI COMUNI SONO ALL’INSEGNA DELLA SOBRIETÀ. PAGINA ACCANTO. AMBIENTE CUCINA DEL LUXURY APARTMENT CONCEPT, L’INTERPRETAZIONE PROGETTUALE DELLO STILE CULTI BASATO SU MATERIALI NOBILI E SUL SU MISURA.
tono su tono, materiali naturali come pietre e legni, illuminazione calibrata e puntuale creano degli spazi raccolti il cui scopo è far sentire l’ospite in un rifugio. Tra gli ultimi relais Culti l’Histò sul Mar Piccolo, vicino Taranto, che gode di un’antica sorgente termale. “Ho pensato a Histò come a un universo da vivere in modo personale e sempre diverso, dove rifugiarsi per recuperare un rapporto privilegiato con la natura, scoprire nuovi sapori e suggestioni o soltanto rilassarsi. Perché il vero lusso è concedersi del tempo per assecondare i propri desideri”, conclude Agrati.
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wellness
tecnica ed emozione by cleaf
Un centro benessere che pUnta sUl rivestimento senza interrUzione. Ăˆ l’installazione aetherea private spa che sperimenta nUove soluzioni progettuali
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li spazi wellness giocano sulle texture dei materiali e su scenografie che nascono dai loro accostamenti. Lo sa bene Cleaf, specializzata in superfici per l’interior design, che è in grado, grazie alla flessibilità dei suoi impianti produttivi, di realizzare una produzione al limite del customised. In collaborazione con lo Studio Bizzarro l’azienda brianzola ha realizzato l’installazione Aetherea Private Spa, sul tema delle nuove frontiere progettuali negli spazi benessere. Un rivestimento corre su tutte le superfici senza soluzione di continuità, dal pavimento alle pareti al piano d’appoggio. Cleaf ha fornito il rivestimento in finitura graphite utilizzando un tono neutro che raccorda i diversi elementi della spa come il lavabo da appoggio, il camino a bioetanolo, la vasca idromassaggio e la sauna, caratterizzati da
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materiali e stili differenti. La scelta degli architetti conferisce all’ambiente una sensazione di omogeneità e calore, e fa scorrere la vista dell’osservatore lungo tutta la stanza. Le superfici Cleaf nascono da un approfondito lavoro di ricerca e dalla stretta collaborazione con progettisti e produttori. L’ampio assortimento di finiture disponibili è adatto al contract perché offre uno vasto scenario di soluzioni e applicazioni: dalle superfici più decorative contraddistinte dalle nuances cromatiche, a quelle con texture più visibili e tattili. Le finiture sono realizzate con le più recenti tecnologie. Con l’assortimento si può giocare perché, soprattutto nel settore spa e benessere, è di grande interesse amplificare le suggestioni dell’ambiente con valenze tattili e sensoriali. L’attenzione al
design e la scelta dei materiali sono infatti i punti cardine della progettualità in questo settore. E, per spingere la ricerca, Cleaf trae spunti e suggestioni dal design, l’architettura e la moda, di cui acquisisce i codici espressivi e li trascrive sulla superficie.
Le sUpeRfiCi CLeAf NeLLA fiNiTURA gRAphiTe sONO UTiLizzATe COme RivesTimeNTO deLLA vAsCA idROmAssAggiO e, iN mOdO iNediTO, sULLA pAReTe NeLL’AReA dOCCiA e dei sANiTARi. LA sOLUziONe peR LA zONA LAvAbO deLLO sTUdiO bizzARRO vede L’UTiLizzO deLLe sUpeRfiCi Cleaf ANziChÉ deL più TRAdiziONALe TOp iN LegNO LACCATO. iN qUesTO mOdO si dà più ACCeNTO AL vOLUme AppOggiATO.
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VOcazIOne moNDo
DALLA Trump Tower DI Toronto AL KING ABDULLAH FINANCIAL DISTRICT. LA DIVISIONE CONTRACT DI Listone Giordano DIFFONDE LA CULTURA DEL legno
MaTerIaLI by Listone Giordano
L
a Trump Tower di sessanta piani sovrasta la città di Toronto e il lago Ontario. È il nuovo landmark della nazione, in quanto l’edificio più alto. La torre è stata progettata dallo studio Eberhard Zeidler and Zeidler Partnership con l’ambizione di integrarsi con l’ambiente circostante, e al contempo lasciare una testimonianza architettonica per le generazioni future. Trump Tower sarà un mixed-use: ospiterà un hotel di lusso e spazi residenziali. Lyndon Devaney, project manager, ha selezionato una serie di partner per sviluppare soluzioni su misura e chiavi in mano nel segno della qualità. Tra questi la divisione contract di Listone Giordano del Gruppo Margaritelli. La collaborazione prevede la fornitura di pavimentazioni lignee realizzate ad hoc a partire dalle collezioni Listone 90 Naturplus e Xplus.
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La divisione contract di Listone Giordano ha già all’attivo realizzazioni a livello internazionale in collaborazione con architetti dal cui scambio reciproco sono nate idee per nuove applicazioni. Ad esempio, Massimo Iosa Ghini ha personalizzato gli spazi Alitalia negli scali di Torino e Catania e arredato la Vip Lounge, il Foyer e le Sale Congressi del New York Palace Hotel di Budapest. Ultime due realizzazioni, in fase di ultimazione, sono il grattacielo Istanbul Sapphire e il King Abdullah Financial District a Riad Saudi in Arabia. Il primo è la seconda torre della città, progettata da Biskon Construction a scopo residenziale e in una visione ecosostenibile; il secondo si sviluppa su 16 ettari e ospiterà la Borsa del Medio Oriente. Esperienze in civiltà diverse dove condividere conoscenze e diffondere la cultura del legno.
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LA TRUMP TOWER DI TORONTO È UN EDIFICIO DI OLTRE 276 METRI, IL SECONDO DEL CANADA. È REALIZZATO IN GRANITO E CON FACCIATE VETRATE SU PROGETTO DI EBERHARD ZEIDLER AND ZEIDLER PARTNERSHIP. PAGINA A FIANCO IN ALTO A SINISTRA. DELLA COLLEZIONE LISTONE 90 XPLUS, IL MODELLO ROVERE FIBRAMIX CON SPESSORE DI LEGNO NOBILE DA 3,5 MM. DIMENSIONI: 140 X 1190 MM. IN ALTO A DESTRA. IL MODELLO NATURPLUS SPAZZOLATO ROVERE FIBRAMIX BIANCOSPINO, TRATTATO CON PIGMENTI NATURALI CHE RISALTANO LE VENATURE DEL LEGNO. A SINISTRA. LA COLLEZIONE LISTONE 90 NATURPLUS SPAZZOLATO ROVERE FIBRAMIX GRIGIO LAVA MANTIENE VISIBILI LE CARATTERISTICHE DELL’ESSENZA PUR IN UN COLORE PIÙ SCURO.
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NON ABBASTANZA RICCHI MA NEPPURE ABBASTANZA POVERI. Giovani, anziani, single. ECCO la casa che li farà felici. E CHE TERRÀ IN PIEDI IL COMPARTO DELL’edilizia in Italia
C’
è solo un motivo che tiene ancora lontano il settore delle costruzioni italiano dallo stato di default. Anzi, un motivo e una speranza: il primo è il recupero del patrimonio edilizio esistente, la ristrutturazione. La seconda è che si avviino, a breve, realizzazioni per il social housing. Il quadro, caratterizzato da grigi scurissimi, è sostanzialmente questo: gli investimenti in abitazioni si riducono nel 2010 del 4,9 per cento in termini reali rispetto all’anno precedente, come sintesi del decremento del 12,4 per cento degli investimenti in nuove abitazioni e di un aumento dello 0,5 per cento di quelli destinati al recupero abitativo (dati Ance). Visto che le spese per la riqualificazione del patrimonio esistente rappresentano il 60 per cento del totale, ecco spiegato da quale cannuccia passa ancora un po’ d’ossigeno per la sopravvivenza. Già, tuttavia, sopravvivere non basta.
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TI voGLIo SocIaL di Alessandro Bini
Per un attimo cambiamo scenario e entriamo nella famiglia italiana, che negli ultimi anni ha vissuto notevoli cambiamenti. Il nucleo alla base della nostra società si rimodella, spiegano all’Istat: rimpicciolisce (da 2,6 componenti medi nel 2001 a 2,4 nel 2010) e si consolida in nuove forme. Aumentano le persone sole (da 25,5 per cento nel 2003 a 28,4 nel 2010), le coppie senza figli, i single non vedovi, i monogenitore, le coppie non coniugate, le coppie ricostituite. Tout se tient. L’evoluzione della struttura demografica ha importanti riflessi sul mercato abitativo. A prescindere dal fatto che, in Italia, la crescita delle famiglie ha sostenuto la domanda abitativa, evitando la bolla immobiliare che si è manifestata in altri Paesi. Allo stesso tempo, però, i cambiamenti strutturali della popolazione italiana e il martello incessante delle difficoltà economiche legate alla crisi, stanno evidenziando una domanda abitativa
più articolata tra diverse componenti e che, per questo, richiede una maggiore diversificazione dell’offerta. Accessibilità, anche solo iniziale al bene casa (pensiamo ai famosi “bamboccioni”, i ragazzi che permangono nella famiglia di origine per difficoltà economiche, con buona pace di Peter Pan), dunque, politiche di housing sociale e nuove tipologie edilizie. Famiglie più piccole richiedono, in generale, case più piccole. Ma non solo, la nuova popolazione ha aspettative diverse rispetto all’abitare: nuovi servizi, la presenza di spazi da vivere in comune, ma anche un’articolazione sociale più fluida e mista, cosa che, tra l’altro, evita pericolosi processi di polarizzazione (ricchi-poveri, giovani-vecchi, italiani-stranieri). Ecco che la speranza prende forma. Un rilancio del settore edilizio passa dall’avvio di politiche di social housing, che non è un mero slogan: ce n’è davvero bisogno. Per la verità, a tutt’oggi – secondo Eire, che ha
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A SINISTRA E QUI SOPRA, DUE DIVERSE PROPOSTE, VILLETTE MONOFAMILIARI E UN PICCOLO CONDOMINIO, DI LUCA SCACCHETTI. ENTRAMBE PRESENTANO BASSISSIMI COSTI DI REALIZZAZIONE. IN BASSO, IL RENDERING DEL PROGETTO DI MARCO PIVA PER UNA STRUTTURA DI GRANDI DIMENSIONI CHE ABBINA LA SOSTENIBILITÀ SOCIALE A QUELLA AMBIENTALE. NELLA PAGINA A FIANCO, UN EDIFICIO RESIDENZIALE PROGETTATO CON CRITERI DI HOUSING SOCIALE DA MARIO CUCINELLA PER LA MOSTRA HABITER ECOLOGIQUE PRESSO LA CITÉ DE L’ARCHITECTURE A PARIGI.
nel suo mirino il fenomeno – i progetti di social housing edificati in Italia sono pochini, stanno proprio sulle dita di una mano. Migliori, invece, i numeri delle opere avviate o in fase di cantierizzazione: 157, oltre a 23 nuovi bandi. Sono localizzati tra Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Abruzzo, Campania e Veneto. In Lombardia si concentra il
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maggior numero di progetti (32,3 per cento), seguita dall’Umbria (17,7) e dal Piemonte (11,4). Bene anche l’Emilia Romagna (8,9 per cento), Toscana e Veneto, entrambe con una quota del 4,4 per cento del totale. In sintesi, il Social housing corrisponde a una formula edilizia progettata per realizzare interventi a costi limitati così da poter immettere sul mercato quote di abitazioni in affitto a prezzi etici, prevedendo –
eventualmente – una successiva vendita in cui l’erogazione dei primi anni di canone rappresenti un’anticipo sull’acquisizione finale. Il trucco dov’è? Ovvero, come si realizza un edificio a costi pari talvolta a un terzo di quelli che siamo abituati a vedere? La risposta sta in due principi: predisposizione territoriale e buona progettazione. Il luogo deve presentare valori fondiari adeguati e chi lo gestisce non può pensare di innescare fenomeni speculativi. Quindi si tratta di operazioni che devono necessariamente coinvolgere il Pubblico, in questo modo si genera la giusta strategia per l’assetto territoriale. La convergenza con l’intelligenza di chi progetta e realizza è l’altro cardine. Qui, davvero, siamo nella situazione in cui destinare qualche punto percentuale in più dell’investimento su un buon pool di progettazione significa risparmiare – tanto – sulla realizzazione. Perchè il concept dell’intera struttura deve rispondere a un disegno complessivo fatto di studio dei materiali, organizzazione degli spazi, interni ed esterni, ma anche previsione delle funzioni e delle necessità d’utilizzo. Qualche esempio: nella maggior parte dei casi si ricorre a una prefabbricazione moderna, realizzata con materiali innovativi multifunzionali e completa di impiantistica. Di fatto, si tratta di pannelli preassemblati dall’industria che arrivano in cantiere per essere montati in tempi rapidissimi e questo, naturalmente, abbatte notevolmente i costi di edificazione. Ma l’economicità costruttiva viene giocata anche sulla razionalizzione degli spazi: la ricerca si spinge verso il Co-housing, con la creazione di aree comuni, dalla lavanderia al kinder garden, passando per la sala lettura o la sala hobby, che consentono di liberare i singoli alloggi dalla reiterazione di tante piccole aree funzionali. Il concetto è: perché ogni nucleo famigliare deve possedere un trapano, che ha una vita media di reale utilizzo di 30 minuti, prima di essere gettato, quando è possibile realizzare un’officina con una serie di strumenti comuni e utili a tutti gli inquilini?
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hi l’ha detto che risparmio fa rima con rinuncia? Settori quali l’arredamento o i trasporti lo dimostrano già da tempo e il contagio si propaga via via anche ai cantieri. Un vento che soffia da Paesi quali Scandinavia e Olanda, da sempre attenti alle politiche urbanistiche, ambientali e sociali, e che scatena l’emulazione; al bello, d’altro canto, non si resiste. Riflettori sul social housing, politica dell’abitare che grazie ad affitti calmierati e organismi pubblici nei panni di committenti e finanziatori permette l’accesso alla casa alle fasce di popolazione che non possono permettersi i prezzi dettati dal mercato immobiliare. Nascono così palazzi, se non interi quartieri, dove ai progettisti si chiedono design e funzionalità. Un abitare che sia anche un’iniezione di ottimismo; basta interni angusti ed edifici-mostro relegati nelle periferie degradate, la sfida di oggi è colorata ed esige creatività, qualità e innovazione. Così è nato il progetto firmato dall’olandese Atelier Kempe Thill che, dalla sede di Rotterdam, ha dato forma alla Hiphouse per studenti di Zwolle, cittadina a nord est di Amsterdam. Oltre sessanta i mini appartamenti consegnati nel 2009 e raccolti in una sorta di parallelepipedo di vetro. Deciso il cambio di rotta rispetto alla tradizione dell’edilizia popolare olandese che prevede scale laterali e ballatoi su cui si affacciano gli alloggi. Un evidente passo avanti nel segno dell’estetica, con tanto di paesaggio circostante moltilplicato,
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insieme alla luce, dal riflesso della facciata. E un gigantesco Atrium interno quale spazio collettivo con finiture volutamente grezze all’insegna della semplicità. Per gli interni, invece, spazio al multicolor, stimolo del buon umore. Di Rotterdam anche Kuiper Compagnons, squadra di progettisti che nell’Europakwartier dell’area portuale di Almere (NL) ha inserito nientemeno che un intero palazzo dalla facciata rosso fiammante. Quasi un appello allo slancio, per una pianificazione pronta nel 2010 che coniuga privato e servizi per la collettività. Gli altri edifici del quartiere si sviluppano intorno all’area verde, mentre un ulteriore stabile denominato ‘store house’, e con esterni in zinco e arancio, destina i suoi 4.300 metri quadrati a ospitare tra l’altro un centro medico, spazio fisioterapico, ristorante e area computer. Un inno all’incontro è anche l’insediamento Building 111 appena ultimato ai margini della città di Terrassa (non lontana dalla capitale catalana).
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SocIaL BeauTY
di Paola Romagnoli
LOW COST SÌ, MA senza rinunciare al benessere E GRATIFICANDO ANCHE occhio e paesaggio. DAL Nord Europa IL SOCIAL HOUSING attrae i migliori progettisti E SI FA SUOLO PER SPERIMENTARE armonia e sostenibilità
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A SINISTRA: LA GLASS TOWER HIPHOUSE DI ZWOLLE (NL) CON, ALL’INTERNO, IL GRANDE ATRIUM CENTRALE ALTO 26 METRI E CHE GODE DI ILLUMINAZIONE NATURALE PROVENIENTE DALLA SOMMITÀ. ALL RED PER LA PALAZZINA DELL’EUROPA KWARTIER DI ALMERE (NL) RISERVATA AGLI ACQUIRENTI DI PRIMA CASA, AFFIANCATA DA ABITAZIONI FAMILIARI, APPARTAMENTI IN AFFITTO E CENTRO SERVIZI.
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TERRASSA. UNO SCORCIO DEGLI ALBERI PIANTATI NEI GARAGE DI BUILDING 111 E CHE EMERGONO SULLA PIAZZA GRAZIE AD APERTURE CREATE AD HOC, CHE ASSICURANO LUCE AI SOTTERRANEI.
A DESTRA: DUE IMMAGINI DELL’INSEDIAMENTO CATALANO BUILDING 111 CON LE FACCIATE CHIARE IN CEMENTO E GLI EFFETTI DI LUCI ED OMBRE CREATI DALL’ALTERNANZA DI AREE LEVIGATE E IRREGOLARITÀ.
I PALAZZI DEL QUARTIERE AI MARGINI DELLA CITTÀ DI TERRASSA SONO STATI COMMISSIONATI ALLO STUDIO FLORES&PRATS DALLA LOCALE SOCIETAT MUNICIPAL DE L’HABITATGE.
DALLA CATALOGNA ALLA SLOVENIA LA superficie delle vetrate SI MOLTIPLICA. Vita domestica e paesaggio CIRCOSTANTE si mescolano SCALDATI DA ABBONDANZA DI LUCE NATURALE. PER UN’intimità contagiata dal sole
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IN ALTO: I TETRIS APARTMENTS SLOVENI SONO COSÌ CHIAMATI PER LE FACCIATE IN INTONACO COLORATO, LEGNO E AMPIE VETRATE CHE RICHIAMANO LA GRAFICA GEOMETRICA DEL POPOLARE VIDEOGIOCO. QUI SOPRA: INTERAMENTE LOCALE LA PROGETTAZIONE DELLE TRE TORRI SJÖLILJAN DI VISBY, SULL’ISOLA DI GOTLAND (S). LA STRUTTURA TONDA PERMETTE AGLI APPARTAMENTI UN’AMPIA VISUALE. ESEMPIO DI ‘CASA PASSIVA’, LE PALAZZINE DI VISBY PREVEDONO PANNELLI SOLARI PER LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA, VERANDE, E SISTEMI DI VENTILAZIONE CONTROLLATA A RECUPERO ENERGETICO.
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Qui lo studio Flores & Prats ha infatti previsto una grande piazza quale cuore pulsante e vitale, oltre che transito obbligato per accedere agli oltre cento appartamenti del complesso. Stessa filosofia per gli interni che, grazie a balconi o atri, facilitano il contatto tra inquilini. Negli interni, stanze chiuse solo per camere da letto e bagni, mentre il living è un gioco di semi-pareti e separazioni accennate con grandi vetrate affacciate sul bosco o la piazza. Tetti sporgenti e balconi rientranti sono invece la scelta di Ofis Arhitekti, di Ljubljana, per i Tetris Apartments del capoluogo sloveno terminati già nel 2007. Privacy così garantita e orientamento obliquo per evitare l’affaccio sul traffico della vicina autostrada. Problema che certo non hanno le torri tonde Sjöliljan di Visby, sull’isola svedese di Gotland. In
fase di ultimazione, godono di vista sul mare e la firma dei progettisti locali VisbyArk, decisamente orientati verso l’alta efficienza energetica. Esempio di ‘casa passiva’, infatti, il progetto prevede isolamento termico a tecnologie avanzate. Un piccolo paradiso a cui possono accedere tutti, visto che in Svezia il social housing (‘public housing’ nell’accezione locale) non è riservato ai redditi medio bassi, bensì punta a miscelare diversi strati sociali della popolazione (con l’intervento di sussidi per chi non riesce a far fronte agli affitti). Obiettivo: convivenza e integrazione.
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il piacere di scegliere by lamm
furniture
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Sedute per aree pubbliche d’ogni genere. e il beneficio di ergonomia e qualità. È la SinteSi di lamm per il contract Senza limiti
a storia del design è costellata di sedie pieghevoli. Trovare il modello mancante è stata la sfida dell’architetto David Chipperfield che ha progettato per Alessi la sedia pieghevole Piana, prodotta da Lamm con il marchio Alessichair by Lamm. È il massimo della semplicità e dell’efficienza: in polipropilene caricato con fibra di vetro, riciclabile al 100%, si adatta sia all’esterno che all’interno. I tratti lineari nascondono però una costruzione non banale: i tre elementi che la compongono ruotano intorno a un singolo asse e la struttura portante, con i relativi meccanismi, è celata all’interno. Da piegata è completamente piatta ed è accatastabile in orizzontale. All’esterno è solo colore. Piana è facilmente riconoscibile e adatta a diversi contesti d’uso. E dunque si rende trasversale negli ambienti del contract. Tra le prime applicazioni, la sala meeting Spazio Progetto di Reggio Emilia, sede della Fondazione Architetti della città.
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Ma non è l’unica prova superata. Lamm, attiva dal 1959 nel mondo del contract a livello internazionale, sa risolvere i problemi. Un esempio di questa abilità aziendale è l’Auditorium ex-chiesa S. Vincenzo di Piacenza in cui, per evitare di forare il pavimento, è stato utilizzato un innovativo sistema di fissaggio della poltrona C100, design Baldanzi & Novelli, che non prevede l’applicazione di tasselli. La poltrona è pensata per sale conferenza, auditorium, cinema e teatri. E presenta molte possibilità di variazione come due altezze dello schienale, ciascuna con tre diverse angolazioni, alla possibilità del piano di servizio per scrivere. Altro esempio di adattabilità del prodotto in contesti diversi è la sedia Hit, disegnata da Dante Bonuccelli. È impilabile e ha un design geometrico ma confortevole, grazie allo speciale telaio elastico inserito nella scocca di poliuretano.
Sopra. La Sedia pLana, deSign david ChipperfieLd per aLeSSi prodotta da Lamm. impiLabiLe in orizzontaLe è reaLizzata in poLipropiLene CariCato fibra diSponibiLe in 6 CoLori. in aLto, a SiniStra. La Sedia hit, deSign dante bonuCCeLLi aLL’interno deLLa SaLa riStoro deLL’hoteL CenaCoLo di aSSiSi. a deStra. La poLtrona C100, deSign baLdanzi & noveLLi, aLL’interno deLL’auditorium ex-ChieSa San vinCenzo di piaCenza.
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the Bowery house a new York trasforma un ostello Per ex mIlItarI In un hotel dalla forte identità. e con una splendida vIsta sul quartIere nolIta by Pedrali
furnIture
Per soldatI metroPolItanI
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n nuovo concetto di lusso, non più inteso come esclusività ma come peculiarità. A causa dell’omologazione nello stile di molti cosiddetti design hotel, caratterizzati da un progetto d’interni piuttosto anonimo, molte strutture di recente costruzione hanno scelto di puntare sul luogo. Sottolineando attraverso il design quegli elementi distintivi – i materiali, lo stile e la storia – del contesto in cui sorgono. È il caso del The Bowery House di New York, un hotel situato in 220 Bowery nato da un edificio del 1927. Dapprima adibito a fabbrica di produzione, lo stabile è stato riconvertito nel 1940 nel The Prince Hotel, un alloggio temporaneo per i soldati di ritorno dalla seconda guerra mondiale. I piani sono stati frammentati in duecento cabine singole, atte a contenere un letto e il minimo contenimento. I bagni erano in comune, in modo da ospitare il maggior numero di soldati. Il luogo si è ben prestato alla recente ristrutturazione, senza essere snaturato. Le stanze mantengono la personalità e l’arredo semplice della cabina e i bagni rimangono in comune. Una
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sistemazione spartana che, però, presenta spazi comuni molto curati e una forte coesione con il luogo: il quartiere per artisti di NoLita. Punto focale la terrazza di 3500 mq affacciata sul New Museum. Per l’arredo dell’ambiente sono stati scelti le poltrone Pasha e Plus, il pouf-sgabello Wow, il tavolino squadrato Togo, il banco bar Tetris e la lampada Time Out. Tutto di Pedrali. Le sedute e i pouf sono particolarmente adatti alle forniture contract, non solo perché in materiale plastico e resistenti agli agenti atmosferici, ma anche perché l’ironia della forma, che riecheggia le poltroncine classiche, e il colore conferiscono un tocco di allegria. L’utilizzo, infine, del bancone illuminato e delle lampade Time Out, con Led a ridotto consumo energetico, consente di vivere il roof garden anche di notte senza bisogno di interventi irreversibili e costosi. LA TeRRAzzA è ARRedATA CON Le sedUTe e gLi sgAbeLLi PAshA e WOW, desigN CLAUdiO dONdOLi e MARCO POCCi. si NOTANO iNOLTRe LA LAMPAdA TiMe OUT, disegNATA dA ALbeRTO bAsAgLiA e NATALiA ROTA NOdARi, e iL bANCO bAR COMPONibiLe TeTRis, seMPRe di dONdOLi e POCCi. A siNisTRA. L’eNTRATA sU 220 bOWeRy, viCiNA AL NeW MUseUM, Che MANTieNe LA MORfOLOgiA degLi edifiCi deL qUARTieRe.
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la settima edizione di eire - expo italia real estate, tenutosi a Fieramilano rho lo scorso giugno, ha visto, tra i più importanti eventi collaterali, la social housing exhibition, il più grande salone europeo dedicato all’housing sociale
impegno sociale e innovazione testo di Danilo Premoli
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a cosa si intende esattamente per Social Housing? Oggi in Italia, c’è bisogno di un’edilizia residenziale ad affitto sostenibile che rappresenti al tempo stesso una risposta al degrado di molti quartieri: il Social Housing rappresenta questa risposta, dedicata a chi ha l’esigenza di vivere a costi contenuti e in condizioni sociali vivibili, dando l’opportunità alle persone di poter avere una rete di relazioni umane senza essere costrette a scegliere soluzioni di disagio economico o di emarginazione. Il Social Housing vede impegnati studi di architettura, imprese, consorzi, investitori e fondazioni che insieme promuovono progetti utilizzando le migliori tecnologie nella costruzione, nei materiali e nell’arredo. A questo proposito, quest’anno FederlegnoArredo e Federcasa, federazione che
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associa oltre cento enti in Italia che costruiscono e gestiscono abitazioni sociali con fondi pubblici, propri e a prestiti agevolati, hanno firmato un’intesa congiunta. Obiettivo dell’accordo: la realizzazione di soluzioni innovative, grazie all’uso del legno, che possano migliorare e sviluppare in modo sostenibile il settore dell’edilizia residenziale sociale sia pubblica che privata. L’accordo quadro, di durata triennale, prevede l’impegno, da parte di Federcasa, nella promozione di iniziative di edilizia residenziale sociale, che prevedano l’utilizzo di sistemi costruttivi multipiano in legno e di un abaco di elementi di finitura e di arredo predisposto da FederlegnoArredo, che, da parte sua, si impegna a promuovere e coordinare corsi di formazione sulla tecnologia degli edifici in legno per i tecnici degli enti associati a Federcasa, oltre a sostenere, all’interno di manifestazioni di settore, iniziative che valorizzino le esperienze degli associati a Federcasa nel settore della costruzione sostenibile e a basso costo. Il presidente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero, ha commentato: “Con questo accordo mettiamo a segno un’ulteriore azione per la definizione di un “sistema dell’abitare italiano” che proponga, anche nel mercato dell’edilizia sociale, l’eccellenza e la qualità dello stile italiano nel mondo” e Luciano Cecchi, presidente Federcasa, ha aggiunto: “I nostri associati sono da sempre attenti al tema della sostenibilità nell’edilizia residenziale pubblica e lo fanno promuovendo e utilizzando soluzioni tecnico costruttive aggiornate e qualificate che riducano sia i costi degli edifici che i successivi oneri di gestione del patrimonio immobiliare”. Dichiara l’architetto Dante O. Benini che con il progetto SMS - Social Main Street ha vinto il premio dell’edizione dello scorso anno per l’alta
qualità architettonica della costruzione, che pure mantiene costi di realizzazione molto bassi: “È sbagliato considerare il Social Housing come edilizia convenzionata o come casa popolare. I progetti vedono sempre il coinvolgimento sia del pubblico che del privato e il fine è quello di mettere sul mercato abitazioni per studenti e alloggi temporanei a prezzi straordinariamente calmierati. Il progetto del mio studio – prosegue Benini, quest’anno nella giuria del premio Social Housing – prevede un costo finale di 850 euro al metro quadrato arredato e rappresenta anche un piccolo record architettonico: con i suoi quindici piani realizzati in legno è il più alto edificio al mondo realizzato con questa tecnologia”. Il Social Housing dunque diventa anche occasione di ricerca applicata e di innovazione. L’edizione 2011 del premio ha raccolto novanta partecipanti, tra cui otto società di gestione, oltre settanta progetti e una superficie espositiva significativamente in crescita rispetto all’edizione dello scorso anno. Antonio Intiglietta, presidente Ge.Fi. Spa che organizza il salone, e Roberto Benaglia, presidente della giuria del Social Housing Awards, hanno messo l’accento sull’elevata qualità dei progetti in concorso e hanno quindi assegnato i riconoscimenti nelle tre categorie previste. Social Housing Awards 2011 – Premio per la migliore qualità architettonica: Campus Martinitt, Milano. Motivazioni: “Il progetto è stato premiato per la tipologia e la bellezza della struttura, riuscendo a mantenere una grande ampiezza degli spazi. Molto apprezzata la capacità di riconvertire l’esistente, ripresentando l’edificio in chiave moderna, adattandolo alle esigenze particolari degli studenti universitari a Milano. Ci interessa
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Social Housing Awards 2011 - Premio per i tempi e i costi di realizzazione: Casa Crema+. Motivazioni: “Migliore equilibrio tra i tempi e i costi di realizzazione, tenendo conto anche dei canoni di affitto. Molto interessante anche la costruzione del fondo, che permette e favorisce una garanzia della gestione del progetto. Speriamo che questa particolare forma favorisca forme di gestione terziarizzata, che possa dare garanzie maggiori anche per gli inquilini di terza, quarta, quinta generazione, senza che gli appartamenti perdano di bellezza. Nelle case popolari spesso non è stato così: i primi inquilini si sono trovati a vivere in case belle, che a poco a poco hanno perso di qualità. Il Social Housing non può prescindere da questo tipo di gestione, dato che riteniamo che questo debba servire come momento di passaggio delle famiglie che ci vanno ad abitare, nell’attesa che queste possano migliorare la loro situazione economica e possano quindi migliorare anche la qualità della loro casa (magari di proprietà). Infine è doveroso
prospetti) e tipologiche (con possibilità di operare alcune scelte nella fruizione degli spazi) garantiscono dinamicità e flessibilità, fondamentali per ottenere la massima caratterizzazione e personalizzazione degli spazi abitativi e rompere la tipica monotonia dell’edilizia sociale corrente. L’efficienza termica dell’involucro e l’impianto di ventilazione forzata, hanno portato a un sovracosto di costruzione di circa il 10% ma la vendita dell’energia elettrica prodotta dal sistema produrrà un risparmio dell’energia termica della struttura. La certificazione del progetto ha evidenziato un fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento inferiore a 6,9 kWh/m2a, che colloca entrambi gli edifici residenziali in Classe A+. Social Housing Awards 2011 - Premio per innovazione tecnologica ed ecosostenibilità: residenza temporanea per studenti a Pescara. Motivazioni: “Edificio passivo, tendente alla autonomia energetica. Utilizzo delle tecnologie di geotermia, distribuzione a pannelli radianti,
in alto: progetto SMS di dante o. Benini and partnerS, vincitore del Social HouSing awardS 2010. a lato: Social HouSing awardS 2011 – preMio per la Migliore qualità arcHitettonica: caMpuS Martinitt, Milano. nella pagina a lato: progetto caSa creMa+, firMato dallo Studio MilaneSe d2u – deSign to uSerS, vincitore del Social HouSing awardS 2011 – preMio per i teMpi e i coSti di realizzazione. foto di arnaldo genitrini.
sottolineare l’attenzione al riutilizzo dell’esistente, che permette la riqualificazione del tessuto urbano senza utilizzare nuovo territorio. Elevato valore sociale dell’intervento. Non da ultimo, il risultato è stato molto armonioso, pur mantenendo costi di realizzazione ragionevoli e dando servizi a chi ci va ad abitare”. Campus Martinitt è il risultato di importanti lavori di ristrutturazione che hanno interessato lo storico orfanotrofio milanese, oggi diventato un insediamento per studenti universitari. La residenza è già attiva e ospita oltre 350 ragazzi provenienti da tutta Italia e dall’estero attraverso il progetto Erasmus. Una sistemazione di pregio, ma non solo: Campus Martinitt offre all’interno diversi servizi, come la palestra, un bar, una sala pranzo con spazi per cucinare, sale studio e ricreative, dove gli ospiti possono socializzare e dedicarsi allo studio. La dotazione complessiva è di 440 posti letto per diverse tipologie abitative completamente arredate: camere singole, doppie e mini-alloggi per due persone. Il giardino è parte integrante del progetto, organizzato con tavoli e panchine per le attività di studio e svago, rese possibili dalla copertura wi-fi dell’intera area. Il Campus è oggetto di convenzione tra Aler, Politecnico e Università Statale di Milano.
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sottolineare che il costo indicato è reale, dato che si tratta di un progetto concluso, che sta entrando nella fase di assegnazione degli alloggi”. Il progetto Casa Crema+ è firmato dallo studio milanese D2U - Design to Users, architetto Corrado Caruso con architetto Marco Mazzucchelli. Il complesso è un unico organismo costituito da tre distinti blocchi edilizi: due residenziali di quattro piani fuori terra (90 appartamenti di 95,75 e 65 mq, attività commerciali, servizi di vicinato) e uno centrale, alto un piano solo, costituito dalla scuola materna caratterizzata da un tetto verde inclinato non praticabile che funge da cerniera per permettere l’ideale continuità di tutto il lotto; la peculiarità dell’asilo è il suo essere al tempo stesso edificio e paesaggio. L’andamento irregolare dei due fabbricati residenziali genera spazi aperti privati di pertinenza (giardini ai piani terra, logge e terrazzi) e spazi aperti comuni in quota (terrazze di copertura praticabili). La piazza interna pedonale (tutti i parcheggi sono sotterranei) è lo spazio dei negozi, delle edicole, dei bar, del gioco urbano, dell’interazione sociale con incontri, mercatini, feste, momenti di aggregazione. Le differenti soluzioni morfologiche (date anche dal diverso uso dei materiali, dei colori e dal trattamento dei
fotovoltaico, solare termico, mini eolico; attenzione alla promozione del trasporto pubblico/green, realizzazione socialmente pregevole. Dal punto di vista tecnologico e impiantistico rischia di essere fin troppo dotata, con tempi di ritorno probabilmente elevati, d’altra parte l’obiettivo è ambizioso e prevede l’arrivo all’autonomia energetica. Non è stato premiato chi ha messo più sistemi di produzione ed efficienza energetica, ma la qualità del progetto nel suo insieme, tenendo anche conto dei costi di costruzione. Ulteriore nota di merito: è un progetto piccolo, fatto a Pescara da privati ed è un modello mirato su un’esigenza di abitazione per studenti”. La Residenza temporanea per studenti a Pescara “Spazio Residenza” sorge nei pressi del Polo universitario ed è la prima struttura specialistica destinata ad alloggi e residenze per studenti fuori sede. L’intervento, in certificazione energetica Classe A, ha interessato un’area di quasi 6mila mq e si articola in 94 unità per un totale di 108 posti letto; sono state previste cinque camere e un appartamento per l’utilizzo anche da parte di utenza diversamente abile. Il costo di costruzione è di 1.100 euro/mq.
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cucine
Living e conviviaLità by doimo cucine
L’area giorno degLi appartamenti di Le Jardin de VerLaine passa daL saLotto aLLa cucina senza interruzioni. suLLo sfondo L’isoLa di cottura e La zona contenimento deL modeLLo extra di Doimo CuCine. pagina a fianco, in aLto. in primo piano i fuochi inseriti a fiLo deL bancone, e dietro, Le coLonne di extra caratterizzate daLL’anta con manigLia integrata ricaVata neLLo spessore 26 mm. in basso. L’isoLa di cottura con iL LaVeLLo integrato. La cappa è sottiLe e squadrata, e sormonta tutta L’area incLudendo anche i faretti d’iLLuminazione.
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el real estate residenziale la tendenza è quella del “chiavi in mano”: gli appartamenti sono venduti comprensivi di arredi fissi e mobili. Un’ottima opportunità per le aziende che, oltre ad assicurarsi forniture in una certa quantità, possono distinguersi per la qualità e la flessibilità della loro produzione. È anche un’occasione per collaborare con architetti di fama e sperimentare soluzioni d’arredo. A Verlaine, vicino Liegi, è appena nato un complesso di trenta appartamenti di lusso, Le Jardin de Verlaine, progettato da Benoît Jaco per l’immobiliare S.A. Établissements in
collaborazione con il punto vendita CAD Tendances di Rocourt. Alloggi da 135 a 155 mq immersi nella campagna belga i cui spazi sono caratterizzati da grandi aperture. Per il complesso residenziale Doimo Cucine ha fornito Extra: un modello moderno e squadrato con anta in mdf laccata opaca a spessore 26 mm. I pensili senza maniglia presentano un’apertura con gola integrata nel fusto che ne enfatizza l’aspetto monolitico. La cucina fa parte di un unico ambiente living con il soggiorno e il pranzo, senza soluzione di continuità. Infatti, l’isola di cottura ci appare come un bancone e il lavello insieme alla
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A VerLAIne, neLLA campagna belga, un CompLesso DI trentA appartamenti nel verde. un’unICA zonA gIorno DoVe gLI ArreDI DI cucina e salotto sI CompenetrAno neLL’ottICA DeLLA funzionalità e DeLLA fILosofIA green
cappa, sottile e slanciata, quasi scompaiono alla vista. Anche la zona di contenimento retrostante si amalgama con l’arredo dell’area giorno. La caratteristica opacità dell’anta di Extra, unita al colore scuro, mimetizza gli elettrodomestici built-in. Doimo Cucine è stata scelta anche perché rispecchia l’approccio “green” di questo complesso residenziale. L’azienda italiana di Nervesa della Battaglia (Treviso) ricerca la qualità dei materiali unita all’attenzione per l’ambiente: tutti i modelli in produzione sono realizzati con pannelli riciclabili a bassa emissione di formaldeide, nel rispetto del rigoroso standard CQA -Formaldehyde 4 Stars. E per questa ragione, unita alla capacità di assecondare le esigenze del cliente, Doimo Cucine sta crescendo nel contract internazionale.
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materiali
lA pietra protagonista Un complesso residenziale dAl sApore mediterrAneo richiAmA, grAzie All’Uso dellA pietra naturale, il contesto e i colori dellA terra di puglia
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by Artesia
entirsi a casa, percepire il luogo, è soprattutto una questione di scelta dei materiali. Nel contract residenziale assistiamo a due tendenze: da un lato c’è chi progetta complessi architettonici hitech, calcando quell’estetica globale che vuole torri in acciaio e vetro, dall’altro c’è chi sceglie di conformarsi al territorio circostante, ricercando la simbiosi tra intervento umano e paesaggio naturale. A Torre a Mare, provincia di Bari, è nato il complesso residenziale Giardino degli ulivi. Questi appartamenti a schiera, di soli due piani, si insediano in una splendida zona con vista sul mare. Su progetto di Tony Bugna per il developer Desco Due Srl della famiglia De Santis, il
complesso intende rispettare il contesto in cui si inserisce con il giardino di ulivi e i tipici colori della terra pugliese. Per questa ragione l’architetto ha scelto materiali naturali e biocompatibili come la pietra, utilizzata per rivestire, a disegno alternato, le facciate delle case. Si tratta di 4000 mq di quarzite naturale fornita da Artesia, marchio di International Slate, e fornita dal rivenditore Barili. La tonalità della Quarzite Mix Colour si sposa con le nuance del legno dei pergolati, con le sfumature neutre degli intonaci e soprattutto con le gradazioni di colore del paesaggio circostante. L’obiettivo di fondo del complesso residenziale è infatti essere un rifugio immerso nella natura a
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SOTTO E IN BASSO. DUE PARTICOLARI DEL RIVESTIMENTO IN PIETRA QUARZITE MIX COLOUR MURALES DI ARTESIA. LA FINITURA PRESENTA LA FACCIA A VISTA CON SPACCO NATURALE E LATO DI POSA SPIANATO. FORMATO: 3/4,5/6 X 30-60 CM; SPESSORE: 12-14 MM. POSA A GIUNTI UNITI CON STUCCATURA NON NECESSARIA. PAGINA ACCANTO. VISTA FRONTALE DI UNA PARTE DEL COMPLESSO RESIDENZIALE GIARDINO DEGLI ULIVI A TORRE A MARE, PROVINCIA DI BARI, CARATTERIZZATO DAL RIVESTIMENTO A MURALES IN PIETRA QUARZITE.
due passi dalla città. Non soltanto le qualità estetiche hanno spinto i committenti a scegliere la pietra di Artesia. Le lastre sono lavorate in Italia in modo da garantire omogeneità nella fornitura, sono ecocompatibili e possono essere impiegate sia all’interno che all’esterno, dal pavimento ai murales. E tagliate su misura. In questo modo, anche nelle case si potrà richiamare il tema del rivestimento lapideo. La pietra naturale ha un valore estetico intrinseco ed inequivocabile. È sempre bella anche con il passare del tempo e non risente dall’avvicendarsi delle mode che, invece, rendono la maggior parte dei materiali sintetici obsoleti.
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i libri per gli alTri progetto di Yoav Meiri foto di Yoav Meiri, R. Kuper, T. Rogovski testo di Alessandro Rocca
la libreria si trova nel levinsky Park, vicino alla stazione centrale degli autobus, e fa Parte di un Progetto comunitario a scoPo artistico e sociale. la libreria è diventata anche un luogo sicuro dove i lavoratori immigrati Possono lasciare i loro bambini, seguiti dai volontari del collettivo arteam.
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A Tel Aviv, in un abituale punTo di riTrovo degli immigrati, un colleTTivo di artisti produce unA libreria multiculturale open Air. A ridosso di un rifugio antiaereo, due scAffAli con 3500 libri A disposizione di grandi e piccini
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LA LIbrerIA, dedICAtA AI LAvOrAtOrI ImmIgrAtI, Offre 3500 LIbrI In dIverse LIngUe: CInese mAndArInO, AmArICO, thAI, tAgALOg, ArAbO, hIndI, nepALese, bengALese, tUrCO, rUmenO, frAnCese, spAgnOLO, e IngLese.
C
ome si organizzano i libri sugli scaffali di una biblioteca? Nella Levinsky Library, la collocazione di ciascun volume è decisa dall’ultimo lettore che, in base all’impressione che ne ha ricevuto, sceglie dove riporlo. Dentro ogni libro c’è uno sticker con sette quadratini che indicano sette giudizi: divertente, bizzarro, noioso, deprimente, eccitante, stimolante, sentimentale. “Anche se gli ultimi dieci lettori hanno lasciato un libro nello scaffale del genere comico, spiega l’architetto Yoav Meiri, l’undicesimo lettore, se ha trovato il libro noioso ha tutto il diritto di riporlo nella sezione dei libri noiosi”. Questa è una social library al servizio delle persone che, a Tel Aviv, frequentano i giardini a ridosso della stazione degli autobus. Siamo nel tratto sud di Neve Sha’nam, la strada pedonale che, prima di arrivare al centro della città, attraversa un quartiere povero e disordinato dove trovano ospitalità i lavoratori immigrati. Siamo a Levinsky Park, un luogo marginale e un punto di ritrovo abituale dei lavoratori immigrati. Nel 2009, dall’incontro tra Yoav Meiri, un architetto che abita e lavora nel quartiere, e l’associazione Arteam, impegnata in attività di volontariato culturale e sociale, nasce l’idea della piccola grande biblioteca. La “Garden Library per i rifugiati e per i migranti”, una struttura low cost, in acciaio e compensato, che si appoggia ai muri di due piccoli ricoveri antiaerei e che offre un servizio sociale gratuito e realmente per tutti, perché qui,
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punto di raccolta e d’incontro dei clandestini, nessuno controlla i documenti. “La biblioteca, racconta Meiri, non ha porte né muri ma è composta soltanto da due scaffali. Uno alto, per gli adulti, e uno più piccolo che contiene i libri per i bambini. Quando la libreria è aperta, la chiusura dello scaffale piccolo si stende a terra e forma un parquet dove sedersi a leggere e a giocare. La chiusura dello scaffale grande si apre invece verso l’alto e forma un piccolo portico che protegge dal sole e dalla pioggia e invita le persone a fermarsi per guardare i libri e per socializzare”. Sugli scaffali si trovano circa 3500 libri, donati da librai, amici, abitanti del quartiere e dai funzionari delle ambasciate, perché, tenendo conto della provenienza degli immigrati, i libri sono in molte lingue diverse: cinese mandarino, amarico, thai, tagalog, arabo, hindi, nepalese, bengalese, turco, rumeno, francese, spagnolo, e inglese. Lo scaffale piccolo è dedicato ai bambini che, nonostante siano per la maggior parte africani, indiani e di altri Paesi stranieri, parlano tra loro in ebraico e perciò i libri sono quasi tutti nella lingua nazionale d’Israele. Realizzata per una comunità aperta e instabile come quella degli immigrati, molti dei quali sono clandestini, la biblioteca ne adotta le caratteristiche ed è una struttura leggera che può essere rimossa e trasferita con estrema facilità. Una struttura all’aperto e totalmente aperta, senza muri, senza porte, senza ingressi, perché i confini sono molto
importanti soprattutto per chi li ha dovuti attraversare e, spesso, a caro prezzo. “Alle prese con un pubblico potenzialmente paranoico – spiega Meiri – con persone attente alle guardie, alle porte che gli si chiudono alle spalle e a tutto ciò che ha a che fare con le istituzioni, il fatto che la biblioteca sia uno spazio completamente aperto aiuta a superare queste difficoltà”. Lior Waterman, che era l’artista residente nel rifugio antiaereo, è oggi il direttore della biblioteca e coordina l’impegno dei settanta volontari israeliani di Arteam che si alternano nella gestione della libreria. Lavorano in gruppi di quattro, e due persone si dedicano completamente ai bambini. “Una delle funzioni più importanti della libreria, raccontano i membri di Arteam, è di offrire ai bambini del quartiere un luogo sicuro, al riparo dalle attività non sempre irreprensibili che animano i giorni e le notti di Levinsky Park”.
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FurnITure
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UnA seduta che rIchIAmA le stAccIonAte dI cAmpAGnA rIsponde All’esIGenzA del vivere il verde in città. mA non è solo per outdoor
ArIa nuova In GIardIno
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oglia di aria aperta, di ricercare la campagna in città e trasformare i terrazzi, i dehor pubblici o privati in un fazzoletto di verde. È un’esigenza diffusa. Lo testimonia la crescente attenzione non solo verso il verde fai-da-te e le mostre mercato dedicate al mondo del giardino, ma anche per il settore dell’arredo outdoor su cui investono le aziende del made in Italy. Così, il designer Raffaello Galiotto trae ispirazione dalle romantiche staccionate in legno di campagna per disegnare Aria, prodotta dall’azienda vicentina Nardi in 6 colori mat che rimandano al legno laccato. Il progetto Aria propone un’ampia seduta, con pendant di cuscini imbottiti proposti in diverse tipologie di tessuti, colori, trame e un tavolino. Il leit motiv degli arredi sono le accurate strutture dogate, leggermente avvolgenti nella seduta, il gioco geometrico di pieni e di vuoti, il variare dell’ inclinazione e distanza delle doghe oltre agli effetti “rilievo” delle diverse congiunzioni che donano estrema elasticità e slancio all’insieme.
by nardi
Il polipropilene, specialità di Nardi, rispetto al più tradizionale legno, assicura ai prodotti maggiore resistenza agli agenti atmosferici e facilità di pulizia nonché la riciclabilità al 100% perché gli elementi sono monomaterici. Il progetto Aria può essere impiegato anche in contesti diversi dall’outdoor: dai terrazzi privati ai centri benessere, le sale d’attesa, i bar o le zone lounge. E perfino negli interni. Infatti per la sua flessibilità Aria si presta bene al contract. La versatilità d’impiego è una tendenza, così come lo stile ibrido degli arredi che permette la reciprocità d’uso tra spazi interni ed esterni. Non più da riporsi a fine estate, i mobili per outdoor superano le stagioni e arredano gli ambienti 365 giorni l’anno.
ARiA di RAffAeLLO GALiOTTO, pROdOTTA dA NARdi, è ReALizzATA iN pOLipROpiLeNe sTAmpATO CON LA TeCNiCA Ad iNieziONe AiR-mOULdiNG. pReseNTA UN peNdANT di CUsCiNi imbOTTiTi e UN TAvOLiNO dA CAffè. LA sTRUTTURA CON fiNiTURA OpACA pUò esseRe iN vARi COLORi e RiChiAmA iL LeGNO LACCATO.
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furniture
Ulisse Dining è Un sistema Di arreDo trasformabile Disegnato Da giUlio manzoni con Clei. è costitUito Da Un tavolo per qUattro persone che scompare al Di sotto Del letto matrimoniale, sempre pronto, con rete a Doghe. pagina accanto. il Divano swing, Disegnato Da pierlUigi colombo con clei, pUò avere Uno o DUe braccioli, schienale reclinabile, e penisola scorrevole in tre posizioni. lo spazio contenitore è sotto la seDUta. swing si integra con il sistema componibile living system, con parete giorno che si trasforma in letto matrimoniale.
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LA STANZA SI TRASFORMA DA zona living A camera da letto CON SEMPLICI MOVIMENTI. COSÌ I METRI QUADRI SI MOLTIPLICANO SINO AD AVERE un locale in più. SONO LE PROPOSTE DI Clei PER AMBIENTI CHE CAMBIANO NEL CORSO DELLA GIORNATA
L’ArreDamenTo cHe ceLa un monDo by Clei
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ddio agli scomodi divani letto. Alla fatica di chi, costretto nei pochi metri quadri di un monolocale o di un residence, si trova a dover smontare alla sera e rimontare al mattino il divano, per ottimizzare l’uso dello spazio. L’azienda brianzola Clei è specializzata in arredamenti componibili e trasformabili. Propone soluzioni modulari e versatili che consentono di modificare l’ambiente a seconda delle ore della giornata, in modo pratico e veloce. Non si tratta soltanto di superare la mancanza di spazio in appartamenti piccoli, quanto della possibilità di moltiplicare le stanze, adattandole all’uso che se ne fa. E il medesimo ambiente diventa camera da letto, zona living, sala da pranzo o per l’entertainment. Pareti attrezzate, letti verticali a scomparsa e arredi modificabili sono oggetto di indagine sino dalla fondazione dell’azienda, negli anni Sessanta. Una propensione al nuovo che ha cavalcato la scia delle avanguardie progettuali di quell’epoca, che hanno disegnato i primi arredi modulari e compatti, e le prime soluzioni trasformabili. Gli
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esperimenti di Joe Colombo, per citarne il principale fautore. Già in quell’epoca la dimensione delle case si stava comprimendo, l’economia e le nuove infrastrutture dei trasporti portavano a una maggiore mobilità delle persone e dunque la quotidianità del vivere evidenziava nuove esigenze. Così il design inizia la sua ricerca nelle soluzioni d’arredo versatili e polifunzionali. La multifunzionalità dello spazio non è un tema semplice dal punto di vista progettuale. Clei propone due innovativi programmi d’arredo, Living e Young System, il secondo dedicato alle camere per ragazzi, che regolano la modularità e la possibilità di combinazione degli elementi. Librerie, contenitori, divani, tavoli e scrittoi possono essere coniugati in spazi divisi e condivisi, integrati con altri elementi modulari e sostituiti nel tempo. Grazie al lavoro del dipartimento Ricerca e Sviluppo di Clei, che ha all’attivo numerosi brevetti, sono stati progettati innovativi meccanismi di movimentazioni dell’arredo: leggeri, intuitivi e facili da usare.
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materiali
by marazzi
mimesi totale SofiSticate tecniche di Stampa ci Sfidano a riconoScere la ceramica a occhio nudo. anche al tatto ci appare diverSa: calda, inedita. marazzi realizza con treverkhome il legno che non eSiSte in natura
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l legno a pavimento è la finitura più usata, perché calda, elegante e nobile. Non sempre però è la scelta più ecologica. Molti legnami non sono certificati né nella provenienza né nelle modalità produttive, spesso dannose per l’ambiente. Il parquet è inoltre piuttosto delicato e pertanto non può essere usato in spazi con elevato passaggio di persone. Fattore che ne limita l’impiego nel contract. Quale soluzione a tutti questi problemi? Un gres che sembra legno. TreverkHome di Marazzi è una sofisticata interpretazione del materiale. Sono state studiate le
tonalità e le venature delle più diffuse e pregiate essenze lignee, fino a giungere a quattro colorazioni: betulla, rovere, castagno e quercia. Le ultime tecniche di stampa digitale ad alta risoluzione, su cui l’azienda può contare, garantiscono un sorprendente effetto di mimesi. La superficie è satinata e contraddistinta da un’alternanza di effetti di lucido e opaco. Il risultato è molto curato: texture e venature sono estremamente naturali e capaci di replicare perfino quell’imperfezione, caratteristica dei legni lavorati artigianalmente, che ne determina la ricchezza. Le precedenti prove dell’industria ceramica di imitare il legno hanno invece visto pattern piuttosto artificiosi e con un’evidente ripetitività che ne tradiva subito il tentativo. Le differenti tonalità della collezione TreverkHome permettono di creare atmosfere differenziate. Per una stanza più algida e luminosa, è più opportuna la colorazione betulla, contraddistinta dal beige chiaro; mentre per un effetto più intenso e profondo, l’ideale è il tono marrone della quercia. Il grigio caldo del rovere è indicato per ambienti più ricercati, mentre la nota calda del castagno stimola la composizione di interni più intimi e avvolgenti. La collezione è 100% made in Italy ed ecologica per due motivi: primo, perché limita l’uso del legno naturale; secondo, perché è realizzata con un processo produttivo a ciclo chiuso, con un elevato contenuto di materiale riciclato. TreverkHome di Marazzi favorisce l’ottenimento da parte degli edifici dei crediti LEED, la certificazione che considera tutto il ciclo di vita dell’immobile, dalla progettazione alla costruzione.
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LA COLLeziONe TReveRkHOme è UN gRes fiNe pORCeLLANATO COLORATO iN mAssA. LA seRie è ReTTifiCATA mONOCALibRO e ReALizzATA sU TRe fORmATi: 30x120, 20x120 e 15x120 Cm.
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Dettagli Di valore by colombo Design
Accessori
Accessori DA bAgno e maniglie non sono elementi trAscurAbili. FAnno lA DiFFerenzA nell’uso dello spazio e ne cArAtterizzAno l’estetica
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interni AnnuAl contrAct 2011 / 97
A lAto e pAginA AccAnto. lA collezione over, design efrem BonAcinA e giovAnni moro, presentA un disegno lineAre e AccAttivAnte. È reAlizzAtA in AcciAio inox Aisi 316 l e si fissA A muro con strisce di BiAdesivo. in BAsso dA sinistrA. Alcune delle mAniglie dellA lineA six millimiters concept: deA, design pio e tito toso lAB; isy di lutA BettonicA e giAncArlo leone; zeldA di JeAn mArie mAssAud; e tool di michele de lucchi. tutte le mAniglie sono cArAtterizzAte dAllo spessore di sei millimetri di rosettA e BocchettA. non necessitAno di interventi sul pAnnello di porte e finestre. possono quindi essere ApplicAte su elementi già esistenti.
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l settore del contract esige prodotti di qualità, resistenti all’usura e capaci di integrarsi nel disegno complessivo del contesto. Maniglie e accessori per il bagno sono oggetti di piccole dimensioni ma fondamentali per l’utilizzo degli spazi. Di imprescindibile presenza, influenzano immediatamente il colpo d’occhio e, se di cattivo gusto, rovinano la qualità e l’armonia estetica dell’ambiente. Questo aspetto è ben conosciuto da Colombo Design che realizza, dagli anni Novanta, maniglie ed accessori per il bagno nel proprio stabilimento di Terno d’Isola (Bergamo). La collaborazione con architetti e designer di primissimo piano, e una naturale tendenza a ricercare innovazione e non stilismo, ha portato a creare da sempre elementi dal disegno moderno e riconoscibile, al di fuori delle mode effimere e quindi di lunga durata. Esempio concreto della visione dei prodotti è la collezione di maniglie Six
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millimeters concept che presenta la rosetta e la bocchetta a basso spessore – appunto sei millimetri – che, grazie ad un particolare sviluppo tecnico, non necessita di alcuna lavorazione sul pannello della porta o dell’infisso della finestra e porta un notevole risparmio di tempo e costi con la possibilità di poter essere applicate su elementi già presenti in casa. Sempre con questa filosofia l’azienda ha recentemente presentato la collezione di accessori da bagno Over. Nata dalla collaborazione con Efrem Bonacina e Giovanni Moro, la serie è caratterizzata da un design accattivante ed essenziale, e coniuga l’utilizzo di una materia prima pregiata – acciaio inox – con un sistema di fissaggio con un biadesivo
di nuova concezione che consente di fissare gli accessori nei casi dove non si desidera o non è possibile forare il muro o la superficie di attacco. In ultimo, ma non per importanza, Colombo Design dialoga con le società del contract con una figura specifica di riferimento, in grado quindi di rispondere alle diverse richieste di prodotto e di servizio tipiche del settore. Inoltre l’azienda pone particolare sensibilità alla protezione dell’ambiente nei processi produttivi seguendo, dalla progettazione alla realizzazione dei vari articoli, un concept aziendale chiamato “Green Made” ed adottando metodologie ed impianti moderni che hanno permesso all’azienda di conseguire la certificazione UNI EN ISO 14001:2004.
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wellness by ceramiche atlas concorde
progettare il benessere Una spa all’interno di Una fiera. per dimostrare le infinite possibilità della ceramica nell’interior design. ma soprattUtto per percepirla con tutti i sensi
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l contract è un settore in cui esperienza e saper fare fanno la differenza. Uniti alla capacità di offrire un servizio personalizzato. Nel settore ceramico, non basta offrire un catalogo esteso di prodotti, è necessario anche saperli declinare nel rispetto di clienti e progettisti. Per creare ambienti unici e non omologati. Ceramiche Atlas Concorde prosegue e amplia il progetto Hospitality Design, volto a esprimere le capacità espressive della ceramica del contract dell’ospitalità. Al Cersaie presenta l’Atlas Concorde Spa: un’esposizione dedicata al benessere, dove il materiale troneggia in ogni ambiente e diviene la finitura per creare atmosfere emozionali. Sono stati ricreati gli ambienti delle spa, dall’ingresso che accoglie e proietta il visitatore in una dimensione ovattata e sospesa dal mondo esterno, all’area wellness dove immergersi in un’estasi di profumi, fino alla zona termale con le docce e le vasche rigeneranti. La ceramica è usata a 360° su pavimenti e superfici. La variazione di collezioni e texture
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In alto. l’area wellness è caratterIzzata dal pavImento etIc noce, con posa allIneata ma multIformato: 22,5x90, 15x90, 11x90. Il rIvestImento a parete ImpIega advance moca creme (30x60) e etIc noce (15x90). a sInIstra. nell’Ingresso della spa sono state ImpIegate advance In fInItura BIanco Brera da 45x90 e amBItIon whIte, una superfIcIe ceramIca da rIvestImento In pasta BIanca, da 30,5x91,5. sopra. la vasca dell’area wellness è rIvestIta con advance In versIone moca creme 30x60 e BIanco Brera 60x60, che danno la sensazIone delle pIetre naturalI. pagIna accanto. la parete dIetro alla vasca è rIvestIta con Il mosaIco amBItIon moKa chIc mosaIc 30,5x30,5.
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sottolinea la versatilità del materiale. All’ingresso è stato utilizzato Advance Bianco Brera 45x90 che contrasta con la speciale nicchia con vasca che attrae l’attenzione. Lo sfondo più scuro è realizzato con Ambition Moka Chic Mosaic sottoforma di fogli di mosaico da 30,5 cm, particolarmente luminosi e materici. Sotto la vasca è stato inserito Etic Rovere Grigio che richiama il calore dei listelli del parquet, senza però le stesse problematiche di manutenzione. Due soglie simmetriche conducono dall’ingresso rispettivamente all’area wellness e termale. I materiali utilizzati sono le due collezioni Etic e Advance, entrambe si ispirano ai materiali naturali come il legno nel caso della prima e la pietra per la seconda. I diversi formati
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consentono di creare sfumature di colori e decori. A pavimento, invece, la nuance più calda di Etic Noce nei tre formati 22,5x90, 15x90 e 11x90. Con la Spa, Atlas Concorde prosegue la sua partnership sempre più stretta e consolidata con architetti e progettisti che operano nel settore dell’ospitalità e del benessere, dimostrando di saper coniugare le esigenze estetiche con quelle tecniche di resistenza, praticità e sicurezza.
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sottolinea la versatilità del materiale. All’ingresso è stato utilizzato Advance Bianco Brera 45x90 che contrasta con la speciale nicchia con vasca che attrae l’attenzione. Lo sfondo più scuro è realizzato con Ambition Moka Chic Mosaic sottoforma di fogli di mosaico da 30,5 cm, particolarmente luminosi e materici. Sotto la vasca è stato inserito Etic Rovere Grigio che richiama il calore dei listelli del parquet, senza però le stesse problematiche di manutenzione. Due soglie simmetriche conducono dall’ingresso rispettivamente all’area wellness e termale. I materiali utilizzati sono le due collezioni Etic e Advance, entrambe si ispirano ai materiali naturali come il legno nel caso della prima e la pietra per la seconda. I diversi formati
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consentono di creare sfumature di colori e decori. A pavimento, invece, la nuance più calda di Etic Noce nei tre formati 22,5x90, 15x90 e 11x90. Con la Spa, Atlas Concorde prosegue la sua partnership sempre più stretta e consolidata con architetti e progettisti che operano nel settore dell’ospitalità e del benessere, dimostrando di saper coniugare le esigenze estetiche con quelle tecniche di resistenza, praticità e sicurezza.
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Sotto e in baSSo. Dettagli Della vaSca Dell’area termale, riveStite con aDvance bianco brera 30x60 e aDvance moca creme moSaico 30x60. la collezione ha cinque DiverSe eSSenze-pietra con ricchezza nella grafica e profonDità. in baSSo a SiniStra. Dettaglio Della Doccia nell’area termale. la parete è riveStita con la collezione aDvance nella verSione moca creme 30x60. pagina accanto. viSta compleSSiva Dell’area termale Della Spa atlaS concorDe. l’ambiente gioca con l’alternanza Dei formati Della linea aDvance creanDo DiSegni e movimentazione Delle pareti. a pavimento etic noce 22,5x90, 15x90 e 11x90.
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Sotto e in baSSo. Dettagli Della vaSca Dell’area termale, riveStite con aDvance bianco brera 30x60 e aDvance moca creme moSaico 30x60. la collezione ha cinque DiverSe eSSenze-pietra con ricchezza nella grafica e profonDità. in baSSo a SiniStra. Dettaglio Della Doccia nell’area termale. la parete è riveStita con la collezione aDvance nella verSione moca creme 30x60. pagina accanto. viSta compleSSiva Dell’area termale Della Spa atlaS concorDe. l’ambiente gioca con l’alternanza Dei formati Della linea aDvance creanDo DiSegni e movimentazione Delle pareti. a pavimento etic noce 22,5x90, 15x90 e 11x90.
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materiali
prova di resistenza by eiffelgres
Sembra pietra ma è gres porcellanato. eiffelgres nobilita le pavimentazioni di spazi pubblici. dove l’uSura rende problematico l’utilizzo di altri materiali
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mbienti con grande afflusso di persone come spazi e piazze pubbliche, aeroporti o grandi magazzini necessitano di materiali diversi: resistenti all’usura e di facile manutenzione. In passato questo bisogno ha coinciso con compromessi poco attenti all’estetica. Ma il gres porcellanato ha fatto notevoli miglioramenti in questo senso, consentendo oggi superfici effetto pietra, infinite palette di colori e molti formati. Eiffelgres si specializza proprio nella produzione di porcellanato tecnico. Nata nel 2001 all’interno del gruppo GranitiFiandre ha all’attivo molte realizzazioni nel contract di edilizia pubblica. L’azienda viene prediletta da progettisti e architetti anche per l’attenzione alla sostenibilità e i marchi di qualità
come ISO 9001, 14001, ANAB e LEED. Lo stabilimento di Viano (Reggio Emilia) conta su software innovativi per realizzare lastre che riproducono le pietre naturali con una notevole verosimiglianza, unita a prestazioni tecniche, durezza, ingelività e impermeabilità. Nei due duty free dell’aeroporto di Francoforte di Gebr. Heinemann, una delle tre principali aziende al mondo nel campo del travel retail, sono stati scelti Lastranera e Atmosphere Earth in formato 60x60 proprio perché ecologicamente sostenibili e pratici nella manutenzione. Analogamente, nel negozio per parrucchieri di Dusseldorf della catena Sassoon Salon International è stata impiegata Pietralavica Brown (formato 60x60) per donare l’eleganza e il calore del richiamo al materiale lapideo garantendo, però,
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resistenza ai prodotti chimici e un alto coefficiente di attrito. Fattore importante in luoghi in cui, per la presenza di acqua, si può scivolare, come per esempio nella recente Spa dell’Hotel Marina Palace di Aci Castello. Un elegante spazio dove predomina il bianco dei rivestimenti a pavimento, realizzati con le lastre della collezione Pietra di Brera, intervallati alle pareti rivestite con Lastranera. I formati diversi danno ritmo alle superfici, mentre i decori su rete, ritagliati in dimensioni ad hoc, dimostrano la versatilità del materiale ceramico. IN ALTO. FRIseURsALON sAssOON DÜesseLDORF, IL NegOzIO DI pARRUCChIeRI pROgeTTATO DALLO sTUDIO FRICk UND FRICk DI FRANCOFORTe. IL pAvImeNTO UTILIzzA pIeTRALAvICA BROwN, NeLLA FINITURA NATURALe 60x60. A LATO. heINemANN DUTy FRee B-OsT DeLL’AeROpORTO DI FRANCOFORTe. NeLL’ACCessOIRes BOUTIqUe è sTATA ImpIegATA LAsTRANeRA pOsATA NeL FORmATO 60x60. pAgINA ACCANTO. LA spA DeLL’hOTeL mARINA pALACe DI ACI CAsTeLLO pReseNTA UN pAvImeNTO CON pIeTRA DI BReRA INTeRvALLATA ALLe pAReTI DA INseRTI DI LAsTRANeRA A FORmATI DIveRsI, DAL mOsAICO ALLA LAsTRA 90x60.
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il lavabo protagonista by scarabeo interpretare le tendenze è l’obiettivo di scarabeo che, oltre ai sanitari bicolore e a prodotti adattabili a vari contesti, propone il total black della serie planet
sanitari
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el contract, soprattutto alberghiero, il bagno è uno spazio cruciale per l’interior design. Dà l’impronta alla stanza ed è spesso uno dei fattori di scelta da parte dei fruitori. Non si chiedono soltanto prodotti tecnicamente avanzati, ma anche esteticamente d’impatto e decorativi, affinché il cliente si senta in un ambiente unico ed eccezionale. E spesso il punto focale è l’area del lavabo. La sperimentazione nelle forme dei lavabi è tipica della storia di Scarabeo, quando alla fine degli anni Novanta il fondatore Giovanni Calisti ha l’intuizione di presentare una linea ispirata ai vecchi catini, reinterpretati secondo linee più moderne e un design innovativo. Da qui inizia il nuovo corso dell’azienda viterbese, caratterizzato da un profondo rinnovamento produttivo:
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Scarabeo ha iniziato a interpretare le tendenze. La presenza del nero è un trend nell’arredo bagno. La ceramica scura consente di ottenere texture ed effetti inediti: dalla finitura opaca che ricorda la pietra, a quella brillante che rende le superfici specchianti. Con la serie Wish, design Studio Talocci, e Moai, disegnata da Massimiliano Braconi, Scarabeo ha già sperimentato il nero nel bagno, raccontato attraverso il contrasto con l’interno bianco del bacino del lavabo. La collezione Planet, sempre progettata da Branconi, vede invece un “total black”. E si completa di nuovi elementi con linee arrotondate e compatte, ma al contempo adattabili agli allestimenti più diversi. L’impatto visivo è allegro, senza però permettere all’estro creativo della forma di prevaricare sulla funzionalità. Scarabeo ha investigato anche il tema dei lavabi asimmetrici: le serie Moai e Wish presentano prodotti con ellissi eccentriche rispetto al bacino dell’elemento. In questo modo possono essere ricavati spazi e piccoli piani d’appoggio. Per assecondare la personalizzazione della stanza con un arredo bagno flessibile rispetto al contesto.
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LA NUOvA COLLeziONe PLANeT, disegNATA dA MAssiMiLiANO BRACONi, COMPReNde iL LAvABO A COLONNA e i sANiTARi, TUTTi CARATTeRizzATi dA LiNee ARROTONdATe e COMPATTe. PAgiNA ACCANTO iN ALTO A siNisTRA. iL LAvABO PLANeT gRANde dA APPOggiO PReseNTA UN OvALe MOLTO ACCeNTUATO dA 660 x 385 MM. iN BAssO. iL LAvABO Wish, desigN sTUdiO TALOCCi, iN veRsiONe sOsPesA e BORdO sOTTiLe. LA fiNiTURA ARgeNTO LO ReNde sPeCChiANTe. A LATO. A desTRA. LA COLLeziONe MOAi, desigN MAssiMiLiANO BRACONi, iN veRsiONe BiCOLORe. iL BideT PReseNTA L’eLLisse deCeNTRATA CONseNTeNdO di RiCAvARe UN PiCCOLO PiANO d’APPOggiO.
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sanitari
scenari del bagno
l’unione tra riferimenti al passato e nuovi linguaggi e l’utilizzo di colori originali rende la serie “sculture evento” adatta a inedite composizioni. per una stanza cHe stupisce sempre più
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edicato a quei progettisti che sanno osare e che nell’hôtellerie ricercano ambienti bagno insoliti e sorprendenti. Sculture Evento di Hatria, disegnato dallo Studio Dal Lago, presenta un nuovo lavabo freestanding in colorazioni speciali, che trovano forza nel contrasto della porcellana bicolore: bianco e oro, bianco e nero, bianco e rosso. Il lavabo freestanding ha dimensioni importanti (65 cm) ed è adatto a essere collocato al centro della stanza. Hatria propone la collezione con lavabo e sanitari sospesi in un ambiente totalmente nero, caratterizzato dalle superfici lucide in gres porcellanato. Sculture Evento spicca nella stanza grazie alla sua forma e a quei colori inediti che vengono riflessi dalle superfici specchianti di pareti e pavimento. La collezione è dunque ideale
by Hatria
per il contract alberghiero, che ricerca ambienti suggestivi e fuori dal comune. Ma è adatta anche a coloro che della stanza da bagno vogliono fare il tempio della casa. La forma del lavabo è particolare, innovativa ma al contempo famigliare, perché unisce caratteri della tradizione, come i catini o le fontanelle da esterno, agli inconsueti accostamenti cromatici. E i colori vengono ripresi anche nei vasi e bidet sospesi. Dietro la forma si nasconde la tecnologia Hatria, azienda del Gruppo Marazzi, che impiega il meglio delle innovative tecnologie produttive e pone attenzione ai dettagli. Si notino le pilette e gli scarichi bianchi di lavabo e bidet, che si mimetizzano dentro il bacino degli elementi. Sculture Evento non è la sola collezione di Hatria a stimolare l’estro degli architetti. Sistemi
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come Area, in cui il piano d’appoggio a lunghezza variabile è ricavato dal prolungamento del bordo del lavabo angolare, o il sistema monoblocco G Full, che integra le funzioni di vaso-bidet e seduta, sono esempi di come l’azienda del Gruppo Marazzi sia attenta alla flessibilità, e le sue proposte si adattino ai quesiti di spazio espressi dal contract.
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IN ALTO, IL LAVABO FREESTANDING DELLA COLLEZIONE SCULTURE EVENTO DI HATRIA, DESIGN STUDIO DAL LAGO ASSOCIATI, HA DIMENSIONI IMPORTANTI (65CM) ED È DISPONIBILE TOTAL WHITE O BICOLORE: BIANCO E NERO, BIANCO E ORO, BIANCO E ROSSO.
GLI STESSI COLORI BIANCO, NERO, ROSSO E ORO DELLA PORCELLANA DEL LAVABO FREESTANDING SONO RIPRESI NEI SANITARI SOSPESI DELLA SERIE SCULTURE EVENTO, DIMENSIONI 60 X 40 CM. PER COMPLETARE L’OFFERTA DI PRODOTTO NELLO STESSO STILE.
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FurnITure
Su mIsura TecnoLoGIco
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areti curve, fuori squadra, dimensioni non standard sono soltanto alcuni dei problemi da fronteggiare nell’allestimento di un luogo. Le aziende di arredamento producono spesso mobili su misura a partire dal proprio catalogo, ma non tutte hanno anche le tecnologie per costruire arredi interamente su disegno. Mentre il contract richiede proprio la realizzazione di opere personalizzate. Le nuove tecnologie a controllo numerico consentono di fabbricare prodotti a partire dai programmi di progettazione CAD-CAM, abbattendo i tempi di attesa e i costi di realizzazione. Inoltre, le macchine a controllo numerico consentono una precisione al decimo di millimetro nella lavorazione e l’ottimizzazione
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by Giannini Arredamenti
degli scarti. Da un decennio la società brianzola Giannini Arredamenti ha investito in queste tecnologie, specializzandosi in arredamenti e realizzazioni su misura. Dunque, I mobili nascono insieme all’idea dell’architetto e in funzione dei problemi specifici che il luogo sottopone. Interni, negozi, mobili per ufficio, alberghi e ristoranti, ma anche stand fieristici sono pertanto esecuzioni uniche, su richiesta del cliente. Tra gli esempi più recenti il bar del Museo del Novecento, nell’edificio dell’Arengario in Piazza Duomo a Milano. Su disegno di Italo Rota e Fabio Fornasari, Giannini Arredamenti ha realizzato, dal rilievo alla messa in opera, tutti gli arredi fissi e le decorazioni in mdf laccato nero, come i portali e le colonne tagliate. Queste ultime hanno la
straordinaria altezza di 6 metri su una base di 60 cm e sono autoportanti. E, non essendo attaccate al soffitto, la loro sicurezza statica non è stata un problema da poco. O ancora la sede per il ritiro dei giocatori dell’Inter ad Appiano Gentile (Como). Giannini Arredamenti è intervenuta in uno spazio esistente, grande e dispersivo, delimitato da una scala che conduce alla soppalcatura ellittica. Sono stati realizzati arredi e pareti dalle linee curve, la sala ristoro con l’area giochi e gli uffici. Tutto in tempi strettissimi. Perché alla base del servizio c’è organizzazione ed esperienza.
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INTerNI ANNUAL CONTRACT 2011 / 109
IL CONTRACT RICHIEDE prodotti personalizzati E TEMPI DI REALIZZAZIONE STRETTISSIMI. MA CON LE NUOVE tecnologie digitali È POSSIBILE FABBRICARE PRODOTTI UNICI PER OGNI QUESITO PROGETTUALE E DI SPAZIO. È LA MANIERA DI Giannini Arredamenti, SPECIALIZZATO IN SOLUZIONI AD HOC
IL BAR DEL MUSEO DEL NOVECENTO A MILANO PRESENTA ARREDI E DECORAZIONI REALIZZATE SU DISEGNO. TRA QUESTE LE COLONNE TAGLIATE, RIVESTITE IN MDF NERO, ALTE 6 METRI SU BASE 60 CM. IN ALTO. IL MOBILE CONTENITORE PER IL BAGNO VEDE ELEMENTI SU MISURA DAL PROFILO CURVATO E LA SAGOMATURA DEL CASSETTO INTORNO AL SIFONE. A LATO. UN DETTAGLIO DI UN ARMADIO COSTRUITO PER UN LOFT MILANESE. NEL CONTENITORE SONO STATI INSERITI RIPIANI PORTA SCARPE ESTRAIBILI. PAGINA ACCANTO, IN ALTO. L’AREA RISTORO DELLA SEDE INTER AD APPIANO GENTILE È STATA DELIMITATA ATTRAVERSO GLI ARREDI E LE PARETI ATTREZZATE. SOTTO. UN LOFT DI MILANO È STATO SUDDIVISO DA UN SISTEMA DI PARETI CONTINUE E ARMADIATURE CON ANTE COMPLANARI SCORREVOLI. FINITURA CON LASTRA DI ROVERE EUROPEO.
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I.A EdiToRial
Interiors&architecture
MoRE And MoRE conTRAcT
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Interni Annual Contract 2011 is the start of a series of new developments that make us particularly proud and make this issue more variegated, in terms of sections and content, than previous editions. First of all, we discuss the major works under construction around the world: we met with the leading national and foreign architecture firms to find out about their current projects. The result is a section that offers a fine selection of the main works now being built: we start in Milan, which is certainly going through an intense period of growth in terms of architecture and urban planning. Then we look at projects underway in the rest of Italy, in Europe and the other continents. Two special features are devoted to very timely themes: real estate, with the virtuous example of Jesolo, which starting with a masterplan by Kenzo Tange in 1997 (one of the last works of the great Japanese architect) has developed a new architectural theme park with works by the likes of Richard Meier, Jean Nouvel, Zaha Hadid and many others, to revive a town that was too closely linked with its image as a “seaside resort”. Then we look at industrial architecture, with examples that concentrate on energy savings and new energy sources: even factories, if they are well designed, can contribute to the richness of the architectural language and the territory in which we live. Finally, a special we hope will become a more important part of our Annual Contract, on the subject of Social Housing. A new form of subsidized real estate development aimed at young couples, students, separated people, singles, in short that whole, varied social congeries that has been growing in the western world for some time now, and in these years of economic crisis has problems finding suitable shelter. Social housing works to guarantee houses at reasonable prices with a good standard of construction and a series of essential services. Examples of excellence in Europe and also in Italy, to approach a problem that can no longer be postponed. - Caption pag. 6 Euro Space in Libin-Transinne, Belgium, with roofing and sunscreens made with solar panels. Project by Philippe Samyn and Partners. Photo by Marie-Francoise Plissart. Gilda Bojardi
I.A news
conTRAcT cusToM
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text Giorgio Bersano
On a worldwide level contract doesn’t seem to be feeling the pinch. But success calls for suitable promotion and established organizations capable of supporting Made in Italy and the quality of its tradition. In spite of the crisis, contract is still growing worldwide. And the Anglo-Saxon turnkey model seems to be a recurring formula, applied to a growing number of sectors and typologies. Also in Italy: “In the Milan area – says Claudio De Albertis, president of Assimpredil ANCE – medium-sized companies are starting to think in terms of contract”. The international spread of “all things custom” is an advantage for Made in Italy, for the visibility of products, the level of quality, the repeated successes over time, seen by the market as a guarantee of good taste and quality. Though the crisis increases the complexity of project management due to the credit crunch, financial difficulties, flagging demand and possible insolvency of clients. The driving force behind contract, around the world, is still tourism. According to Aurelio Volpi of CSIL/Centro Studi Industrie Leggere of Milan, hotel furnishing costs surpass 10 billion dollars per year in the world, while contracts for this sector account for about one quarter of the total. In Italy, too, the potential restructuring of three-star hotels is seen as a possible contract opportunity. “The renovation of hotels is an objective of Federlegno Arredo – says Roberto Snaidero, president of the main association in the furnishings sector - “and we have launched negotiations with government organisms to put pressure on banks, to facilitate credit. But let’s not kid ourselves. Contract is an international phenomenon to promote on a global market, for example through missions abroad, which Federlegno Arredo organizes to facilitate the encounter between the industries of Made in Italy and operators and designers from other nations”. The marketing of contract, in effect, is based on capillary relations with design structures, operators, financial agencies, which are the main counterparts of companies. “We rely on an address list of about 700 contacts. With some the relationship is one of long-term trust – says Ilaria Messa, contract manager at De Padova. – Our production occupies a market niche, but on an international level there is growing demand for quality furniture. This is proven by the growth of corporate contract, expanding in unexpected markets, like those of the Arab Emirates”. In any case, contract is a complex phenomenon that requires integration of suppliers or forms of expertise to converge in a final quality guaranteed by suitable organizations. This is confirmed by the management of Moroso: “At least 50% of corporate sales comes from contract, thanks to a special organization that relies on subsidiary structures positioned abroad”, says Alberto Gortani, director of the company. “These include Moroso Gulf for the Arabian countries, Moroso USA in New York, Moroso UK in London, Moroso Asia in Singapore. And we also have a special structure for the Italian market”. A consolidated organization is also the point of reference for the contract projects of the Molteni Group, which includes Molteni & C, Dada, Unifor and Citterio. “Our contract structure in Italy employs 30 persons – says Carlo Molteni, president and CEO of the group - “joined by an office of promotion and management for France, England and the US; and one in Hong Kong, to support Asian markets and Chinese developers, for whom we also handle the projects. Contract is a sector whose growth also has an impact for the office furnishings of Unifor or Citterio. It is a sector that will continue to grow as long as Made in Italy continues to have strong market appeal”. The president of Matteo Grassi also believes contract will expand on a worldwide level, especially in the sector of tourism and wellness. But it is a segment to support through adequate promotion and management, to guarantee the fundamental quality for corporate credibility. “Matteograssi – says Massimo Grassi – has a network of sales agents and two foreign offices, in Dubai and Singapore. But we should not forget the African market, where in Angola we have done contract projects in collaboration with a local structure”. Matteograssi, as coordinator of the companies of the Contract group of Federlegno-Arredo, theorizes the need for companies to work together as a system. The commitment is to transform the group into a structure capable of integrating production, financial and managerial resources, to handle contracts of 60 or 70 million euros, in competition with the German and American agencies. Organization and integration of forms of expertise, though on lower levels, are also the focal points of Toscana Interiors, which for three years now has been working on the market of “boutique hotels” and quality rural tourism facilities. Composed of 15 companies and supported by the Tuscany Region, this organism relies on a management structure that focuses on promotion and produces projects. “The goal is to guarantee operative capacity – says Sauro Servadei, who manages the initiative together with Patrizia Guerrieri – with smaller companies that would not be able to enter the contract on their own. The efficacy of the participation is guaranteed by the management of the association”. - Caption pag. 9 REX/OMA, the Wyly Theatre in Dallas, furnished by the Moroso contract division (photo Iwan Baan). Below, Studio ZEGE/ Zeppos-Georgiadis, the Met Hotel in Thessaloniki. The bar, with furnishings by Molteni &C. - Caption pag. 10 Zaha Hadid, MAXXI/ National Museum of the Arts of the XXI Century, in Rome. Above, the auditorium furnished by the MatteoGrassi contract division; below, the exterior of the building (photos Beppe Raso). Facing page, above: Renzo Piano Building Workshop, Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, Turin. The reference room of the library features furnishings by De Padova (photo Vaclav Sedy). Below: Renzo Piano Building Workshop, offices of the New York Times in New York. Left: interiors furnished by the contract division of Unifor; right: exterior of the building.
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FuTuRopolIs
p. 12 text Alessandro Rocca
On the planetary Monopoly board, the best projects in progress that, in the near future, will change the shape of contemporary architecture and the image of the world’s leading cities. It seems like a game, a futuristic game of Monopoly, where instead of streets there are cities. Economic values are foregrounded together with renderings that offer glimpses of spaces, visions, seductive possibilities. In spite of the recession, the world architecture scene seems to be overflowing with ambitious projects for a brighter, more technological and welcoming world. The many images in this article are just the tip of the iceberg. We could easily of multiplied by number of projects by ten, and still not have been able to report on the entire worldwide scene. So we’ve opted for an incomplete overview, but one that gives a positive as well as realistic spin on the architecture of tomorrow, as well as a partial preview of the image of the cities of tomorrow. The variety of the proposals is proof of the vitality of today’s architectural thought, manifested through different approaches and urban strategies, from isolated landmarks, as in the case of Norman Foster in Huangzhou, to the blocks of UN Studio in Singapore and the Land Art projects of Peter Eisenman in Santiago, or the free sculptural forms of BIG and Mario Bellini, and the precise geometries of Renzo Piano, Jean Nouvel and Massimiliano Fuksas. It would be impossible and futile to try to catalogue all the approaches, faced with a migration of ideas that swarm and shift from one architect to another, one continent to the next. And all the rivers, all the ideas flow into the same sea (or soup), that of globalism, naturally, the world wide web, the total network, the interplay and coexistence of every specific identity, combining and mingling. The effects vary: on the one hand we see a sort of new International Style, so a museum in Latin American and a mosque in Albania might resemble each other quite a bit. On the other we can observe an opposite effect, namely greater site-specific attention, because the best architects seem to be more careful, and better trained, to read and interpret different places, even in an age when nothing seems truly foreign anymore. Until a few years ago projects by foreign designers were a guarantee of modernity, but they often felt rather anonymous, elegant but somewhat frigid, displaying a certain disregard for the character of places. Observing the projects of today and tomorrow, we see architects have learnt to grasp the details of every site, while shifting every corner of the globe into international architecture circuit. It is a labyrinth of cultural and commercial crossings, a to and fro of Americans and Japanese working in Italy, Englishmen and Dutchmen in the Far East, French and English architects in the UAE, Danes in the Balkans, Italians in France (and Renzo Piano all over the world). This frenetic traffic certainly encourages production of the same architecture everywhere, but on the optimistic side it also means that for every opportunity it is possible to find the best designer, dipping into a worldwide market of talents. Another positive aspect is the coexistence, in this panorama, of different generations. The protagonists of the 1970s, Peter Eisenman, Richard Meier, Arata Isozaki and Toyo Ito, are still riding the wave, proving that they are capable of adapting to the changing spirit of the times. But at the same time, fortunately, there are many emerging younger talents, who stand out for major exploits. The Danish architect Bjarke Ingels (B.I.G.), the Mexican Michel Rojkind, Germany’s Jurgen Mayer and the Italians of Plasma, Modostudio, Barreca & La Varra bear witness to the verve of a generation that has brought original visions and energy. In Italy, apart from the phenomenal success of Renzo Piano, we can also mention a large group of designers with an excellent level of expertise and experience: Massimilano Fuksas and Mario Bellini, Dante Benini and Mario Cucinella, in this article, represent a much larger group of players competing on a par with foreign rivals. For our country, they are a precious resource of culture and creativity. In the worksite images innovative construction technologies are evident, along with the need to propose forms, spaces and materials of strong visual and emotional impact. As in the inclined square of Santiago de Compostela or the Bosco Verticale that, in Milan, will grow on the concrete outcroppings of two residential towers. Milan is being transformed with large-scale projects, from the Garibaldi-Repubblica area to the luxury residences of Citylife, and with projects that complete the existing city, like the former Sieroterapico and the addition to the Policlinico, or augment the offering of services for business, like the Convention Center at the Fair and the renovation of the Gallia Hotel. Bergamo, Modena, Pompeii, Bologna are some of the centers of the Italian architecture of tomorrow, with revitalization projects, new works and infrastructures. Young international names mingle with worldwide starchitects, and there is a growing demand for a newly appreciated professional figure, that of the landscape architect. The renewal of the European city involves large institutional complexes and buildings for culture. Another important sector, also open to innovation, especially in northern Europe, is that of residential architecture, increasingly integrated in a seamless way with mixed-use complexes. Infrastructures, museums and entertainment centers represent a major challenge for developing nations, and for the wealthy Emirates of the Persian Gulf. In the Far East the education sector is going through a phase of great expansion, with many updated campus facilities involving the work of European designers. Caption pag. 13 Foster + Partners, Citic Bank Headquarters, Hangzhou, 2009 – in progress. Located at the center of a new financial district on the bank of the Qian Jiang River, beside the golden sphere of the International Conference Centre designed by Carlos Ott. The tower evokes the form of the “ding”, the ancient Chinese vase that is a symbol of health, dignity and stability. - Caption pag. 14 Under construction: the Convention Center of EUR by Massimiliano and Doriana Fuksas, with an 1800-seat auditorium and 441 hotel rooms. The project was launched in 1998 and will be completed in 2012. The residences of Citylife, in Milan, designed by Zaha Hadid with Patrik Schumacher in the area of the Fair, to be completed in 2014. The Bosco Verticale by Boeri Studio (S. Boeri, G. Barreca, G. La Varra) is a pair of green residential towers in the new development of the Garibaldi-Repubblica zone in Milan; slated for completion in 2012. - Caption pag. 15 The City of Culture in Santiago de Compostela is a project on an area of 150,000 sq meters by Peter Eisenman. Work is about to finish on four buildings out of the six in the plan; completion date 2015. The office complex of Via Santander, in Milan, by Mario Cucinella, with 2500 sq meters of photovoltaic panels, an internal plaza and green walkways, should be finished by the end of 2011. - Caption pag. 16 The addition to the Policlinico of Milan, by Stefano Boeri, Gianandrea Barreca and Giovanni La Varra, covers an area of 70,000 sq meters; for completion in 2012-14. The redesign and expansion of the Gallia Hotel in Milan, by Studio Marco Piva. A budget of 77 million euros for a project that began in 2009 and is still in progress. Another project about to be finished is the one for the 13,000 sq meters of offices and laboratories in the area of the former Sieroterapico, in Milan; the work began in 2004, with a design by Dante Benini & Partners. The “Comet”, the Convention Center of Fiera Milano designed by Mario Bellini, is also about to be completed, for 15,000 sq meters at the edge of the new Citylife district. - Caption pag. 18 Rome’s Modostudio has launched, in 2009, the recovery of the former Fonderie Riunite in Modena, to create the university facility of DAST (Design, Art, Science and Technology). The new headquarters of Italcementi is on the eastern edge, towards Bergamo, of the Kilometro Rosso science park, facing the A4 highway. Designed by Richard Meier, it will be completed in 2012. In Bergamo, work began in 2006 on the project for the new Gleno district, by Attilio Gobbi, Bruno Gritti and Massimo Facchinetti. The park was designed with the French landscape designer Gilles Clemént and Alessandro Rocca. The Santuario station of the Circumvesuviana, in Pompeii, is a project launched in 2006 by Peter Eisenman, to welcome 3 million visitors per year; construction begins in 2012. The rail station
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InternI AnnUAL COntrACt 2011 / 111 of Bologna is already being transformed, thanks to a project by Arata Isozaki and Andrea Maffei; work is slated to finish in 2015. - Caption pag. 20 At Pierrefitte sur Seine-Saint Denis, on the outskirts of Paris, Massimiliano and Doriana Fuksas are building the facility of the new National Archives, to be completed in 2012. Mario Bellini and Rudy Ricciotti have done the project for the Museum of Islamic Arts of the Louvre and the renovation of the Cour Visconti, in Paris. The opening is scheduled for 2012. BIG, the Danish studio headed by Bjarke Ingels, won the competition in 2011 for a religious and cultural center on Scanderbeg Square, in the center of Tirana. 27,000 sq meters with a mosque, an Islamic center and a museum of religious harmony. OMA, the studio of Rem Koolhaas, is designing Stadskantoor, the municipal building of Rotterdam. A program with a budget of 65 million euros that also calls for shopping and residential areas. Sonnenhof is a complex for offices and apartments in the historical center of Jena, designed by Jurgen H. Mayer. 14 million euros for about 10,000 sq meters of usable space, to be completed in 2012. - Caption pag. 22 The spectacular Louvre of Abu Dhabi, dominated by a dome 180 meters in diameter, is by Jean Nouvel and should open in 2012. The agorà at the center of Singapore University of Technology and Design, designed by UN Studio of Ben van Berkel. A campus with 200,000 sq meters of area, to be finished in 2014. Chu Hai College in Hong Kong is a project of 28,000 sq meters launched in 2009 with the competition won by OMA / Rem Koolhaas. The competition for the Tamayo Museum Atizapan extension, in Mexico City, was won in 2009 by Rojkind Arquitectos in association with the Danish firm BIG. The Taichung Metropolitan Opera House is a project by Toyo Ito, launched in 2005, to be constructed by the Taichung City Government, Republic of China (Taiwan); rendering by Kuramochi+Oguma. In London, construction is near completion for the London Bridge Tower, designed by RPBW (Renzo Piano Building Workshop), with 72 mixed-use floors, offices, a hotel and residences; photos by Hayes Davidson and John McLean.
Zero-kilometer luxury p. 24
photos Henry Thoreau text Patrizia Catalano
Jesolo. An urban development plan by Kenzo Tange, dated 1997. Now a territorial policy to transform a seaside resort into an architectural theme park. Not just for tourists. Two surprising numbers: 20 thousand, the number of residents in the city of Jesolo (20 km from Venice); and 5 million, the number of tourists who come here every year. More data: a masterplan by Kenzo Tange in 1997, and teamwork done under two mayors for a total of four legislatures, to change prospects and perspectives in Jesolo. Focusing on architecture as the starting point for necessary change. Francesco Calzavara, the present mayor, explains: “Jesolo went through an economic boom in the postwar period, becoming a reference point for Italian and international tourism thanks to its beach, hotels and seaside. Then the city lived on that wave until the first half o the 1980s. At that point we realized that Jesolo was losing its appeal, and needed to find a new dimension, in step with the times. Tange helped us to identify the directions: the development of a new city that would increase use of the vertical axes as opposed to the coastline. Then came the rest”. In short, this city has embraced architecture, a bit timidly at first, and then with greater determination. The concrete results: projects built by the likes of Richard Meier, Gonçalo Byrne and João Nunes, Carlos Ferrater, Aurelio Galfetti, and others on their way, by big names like Jean Nouvel or Zaha Hadid. A remarkable but also controversial tale. Building towers higher than 25 floors is not an easy task in Italy. “But vertical growth”, Calzavara adds, “lets us recover green spaces. No one ever thought about that in the past, when there was no masterplan and all the available land was used for speculation. The towers of Jesolo are just one part of the interventions: we have the Aquileia tower by Ferrater, Carabajal, Martì and Maltese, the Merville tower by Byrne and Nunes, the two Drago towers by Ortica & Zanforlin, Grezzo and Favaretto, but there are also smaller buildings, complexes like the Fronte Mar by Montesi and Costanza, and Jesolo Lido Village by Richard Meier”. Summing up what has been done (also visible at the website www.jesolo2012thecitybeach.it), we can say that Jesolo, at the moment, has residential and commercial structures, an urban redesign of the main squares and most important traffic nodes, a new tourism harbor and golf club. “The idea,” the mayor continues, “was to enhance the tourism offering for a medium-high range audience that until a few years ago wanted to buy a vacation home far from their normal residence, perhaps in Sardinia, but is now shifting its focus toward more accessible places that offer a high level of culture and quality”. Calzavara is talking about a new type of tourism that is more refined, less hasty, spreading leisure time over the course of the year, not just during the traditional month of August. But how can the administration manage to create harmony between this “nueva ola” and the previous reality of boarding houses, ordinary hotels, beach umbrellas and cots? “We’ve been working on it for twenty years now. The project is underway, but there is still much to be done. The waterfront, for example, is in for a restyling operation, thanks to a law that makes it possible to demolish existing volumes and set the new ones further back, rearranging their concentration”. In other words, you are going to build taller structures? “Not necessarily. Right now there is a conflict between the houses on the front line by the sea, which are generally taller, and those behind them. By combining the volumes in a single building it is possible to create more harmony, with less crowding on the waterfront and more greenery”. What else do you have in mind for this renewal? “We would like to revitalize the beach, which is to homogeneous today, creating a more appealing range of offerings for different types of users, of different ages and tastes”. What about the relationship with Venice? “Unfortunately at the moment there is no system that also includes the province, but we’re working on that too. Veneto is the region with the highest level of tourism in Italy, and given the present situation – crisis in North Africa, chaos in the Middle East, natural disasters in oceanic zones – Europe is bound to increase its appeal for tourists”. A dream to be realized? “I hope that Jesolo, thanks to this project that is truly unique in Italy, can also increase its resident population, attracting people to live on the sea, which is also very beautiful in the winter: you wake up in the morning and look at the sea, then you turn around and see the lagoon: magnificent, isn’t it?”. - Caption pag. 24 Works of architecture are revitalizing Jesolo, to update the image of a community that is taking a path of development to stay in step with the contemporary world. Important projects have involved big names in international architecture: Richard Meier, Jean Nouvel, Gonçalo Byrne, João Ferreira Nunes and others. - Caption pag. 26 Merville, a house in the park, a tower, a series of two and threestorey apartments and a large swimming pool. The project is by the architect Gonçalo Byrne and the landscape designer Joâo Ferreira Nunes, inserted in the pine groves of Jesolo. Above, an image of the complexes around the pool. To the side, the hall of the tower. Above, image of the Jesolo beach. The municipal park is also by the Portuguese landscape architect Joâo Ferreira Nunes. A sequence of the two Drago towers by the architects Ortica&Zanforlin, Maurizio Ghezzo, Favaretto: the front plaza, also by the same architects; one of the two domes and the view of the terrace with pool of one of the apartments on the upper level; interior of a model apartment. - Caption pag. 28 To the side, a kiosk on the beach. The renewal program also includes rethinking of the beachfront offerings, to introduce greater variety for a more demanding, diversified audience. Below and to the side, different views of the Aquileia tower by the Spanish architects Ortica&Zanforlin, Maurizio Ghezzo, Favaretto. The tower calls for offices on the lower levels and residential apartments above, with large terraces and views of either the seen or the lagoon. - Caption pag. 31 To the side: old style, a lifeguard station. Above: two residential complexes of the new Jesolo Left and below, the project by Richard Meier for Jesolo Lido Village. One part, set back from the seafront, has been completed, while the most prestigious complex, with a spa facing the sea, is still under construction.
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like A WAVe p. 34 text Alessandro Rocca Sun, wind, coastal colors reflect in the spaces and landscapes of the Cité de l’Ocean et du Surf in Biarritz by the American architect Steven Holl, one of the most original and inventive masters of our time. A building that is a plaza but is also a wave, a beach, a landscape. Born in 1947, Steven Holl is a leading figure of the architecture of the last two decades. An American from the Northwest, with a studio in New York since 1976, Holl emerged as a radical designer with utopian visions like “The Alphabetical City” in 1980, and as an intellectual, after having invented (in 1978) “Pamphlet-Architecture”, a magazine that had great international impact in the 1980s. Since then his courage hasn’t flagged, though the experimental daring has been joined by solid professional experience. Today Holl has done a number of major projects, specializing in the design of museums, in particular. Starting with the Kiasma in Helsinki (1998), then the addition of the Nelson-Atkins in Kansas City (2007) and arriving, via other important works in Scandinavia and China, at the latest creation, still under construction, namely the contemporary art museum of Nanjing. Holl thus reaches Biarritz with profound knowledge of museum design, but here he has met up with a very particular program. The problem is not to show artworks, but to create the right environment, as he puts it, “to explore surfing and the sea and their role, in terms of leisure time, but also in scientific and ecological aspects”. In the international competition in 2005 the team composed of Steven Holl and the artist-architect Solange Fabião, a young Brazilian living in New York, submitted a very original idea. A large concave space that develops the concept “under the sky / under the sea”: Ocean Plaza is open to the horizon and the sea, a few hundred meters away, while a convex roof “forms the underwater space, so to speak, where the exhibitions are held”, Holl explains. The gardens also play an important role, connecting the museum to the sea with a sequence of spaces where concrete block pavements gradually give way to coastal vegetation. For the building, Holl reinterprets an idea we have already seen in the Multimedia Building by Kazuyo Sejima, bringing the roof of the building down to the ground and transforming it into a sort of suspended plaza, an architectural plane that bends and dips to meet the terrain. The building, then, is no longer a volume, since all the exhibition spaces are under ground: it is a surface. A plaza, as Holl says, but also and above all a landscape, an evocative and rather mysterious topography, penetrated only by the entrances and the light ducts for the spaces below. The effect is one of great force, with the paving that adds texture and material substance to a very abstract design, where the profile of the concrete building precisely defines the concave and convex spaces, while the lateral walls are glazed panels that adapt to and underscore the bizarre profiles of the structure. On the large plaza, exposed to the sun, the wind and the sea, glazed volumes emerge, a restaurant and a kiosk, that glow like crystals, while grass and moss colonize the pavement, introducing a melancholy note. The instability of the inclined planes reminds us of skateboard ramps, but also of the deck of a ship during a storm: everything combines to create a unique atmosphere, a landscape suspended between earth and sea, where architecture evokes – through forms and materials – the sensations one feels when sailing and, above all, surfing on the waves of the Atlantic. - Caption pag. 35 The museum is above all a plaza, a memorable space open to dialogue and relationships with the natural features of Biarritz. The side of the museum, with the concave walls of the Ocean Plaza and the glass cube of the restaurant. Arriving from the sea, the path transforms into a building that looks like a plaza, on which isolated volumes are placed. - Caption pag. 37 The terrace faces the sea and includes a concrete skateboard pit whose strange convex form is perceptible from the plaza. The plaza is cobbled with concrete blocks arranged to favor the growth of grassy islands in certain zones. A detail of the terrace that offers a panoramic view of the beach and the sea, at a distance of about 400 meters (photo Steven Holl and Assoc.). The museum is entirely contained in the thickness of the plaza, characterized by the tall lateral bends that determine its concave form. View of the two isolated volumes on the plaza, two completely transparent crystals that contain a kiosk and a restaurant.
i.A iNsight
let’s go solAr p. 42 text Valentina Croci
Buildings are being transformed from passive squanderers to active producers of energy. Here are some examples of public and industrial architecture that indicate a new path: that of integrated solar energy. First it was located only on roofs or zones hidden from view. But today photovoltaic technology is being displayed. Industrial facilities, hospitals, shopping centers, office buildings and even rail stations vaunt unusual spiral roofs, glass galleries and vaults covered with solar panels. Today’s technology offers original aesthetic effects and, more importantly, the possibility of making buildings into true power plants. Enel Green Power confirms that in 2010 the photovoltaic market grew decisively: 2000 MW of installed power in the industrial sector alone. This trend has continued in 2011, also in the area of residential buildings. The country with the most installations is Germany, but Italy is in fourth place for accumulated power and second, in 2010, for installed power (2326 MW). Given the fact that architecture is responsible for the largest share of energy consumption, making buildings self-sufficient is a good answer to the problem. It is no coincidence that Enel Green Power has just put the first “turnkey” photovoltaic kit on the market for the residential sector, also supplying a service for the disposal of panels at the end of their life cycle, often a difficulty that limits the use of this technology. Italy has a few but virtuous examples of industrial buildings that make extensive use of solar energy. One case is that of the Tontarelli Group, a company that makes moulded plastic articles for the home. Thanks to the system created by Energy Resources, the facility in Castelfidardo can produce 7 million kWh of clean energy (equal to the average consumption of 2400 families). The Milanese offices of 3M and the Bologna facility of Newco Duc are both projects by Mario Cucinella Architects, an architecture firm that focuses on sustainability. The SIP/Fiere facility in Parma is still in the design phase. Here Cucinella takes another step forward: 115,000 sq meters of area, covered with special veils that optimize the insertion of photovoltaic panels, overcoming the issues of landscape impact. The panels are placed in non-visible zones, inclined towards the south, and do not occupy added land area. The SIP/Fiere facility in Parma indicates a design sphere that has yet to be fully explored, in which architectural composition goes hand in hand with the energy consumption project of the building. The advantages of photovoltaic systems are many: from durability (about 25 years), to simplicity and speed of installation, thanks to modular components, to low costs of operation and maintenance. Today the initial investment called for is more competitive. Some problems still exist regarding the disposal and recycling of materials, as well as the gradual decline in the performance of the panels as they age. Manufacturers are working on these issues, providing service from installation to dismantling, and improving the performance of components. Public buildings like hospitals are taking advantages of this increased feasibility. There is no need to underline how crucial energy saving and environmental comfort are in structures of this type. In Florence, CSPE Architetti Associati has designed the new pavilion for the Meyer Pediatric Hospital (winner of the “high architectural value” competition of the Ministry of the Environment), which has a system of almost 15,000 cells on transparent laminates (project by MSA Architetti Associati). The pavilion functions like a bioclimate greenhouse, keeping the internal climate comfortable. The photovoltaic glass of the roof acts as a sunscreen and creates effects of light and shadow. Solar panels are more widely used in public buildings in the Nordic countries, also thanks to government incentives for the use of alternative energy resources. One of the most interesting examples is the spectacular Umwelt Arena of
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112 / inservice translations Spreitenbach, the largest photovoltaic installation in Switzerland, made by 3S Photovoltaics for a total of 5300 sq meters. To ensure efficiency, the roof has been designed with 33 different angles, based on orientation toward the sun. At Libin-Transinne in Belgium, the Euro Space Center is a research and telecommunications facility. Designed by Philippe Samyn and Partners, the complex has a counterfacade of 120 meters for a total of 5000 sq meters of photovoltaic panels. This large screen is also the aesthetic motif of the building, which plays with the shifting borderline between interior and exterior, lights and shadows. The Ener(gie)nger, the Munich headquarters of the German company Gienger, which sells equipment for homes, can be seen as a model of environmental sustainability. Designed by Peter Lorenz Ateliers, the building is capable of producing electricity with geothermal systems and with 250 sq meters of photovoltaic and solar panels on the roof. Rainwater feeds the heating and cooling system, and as alternative energy sources fuels without petroleum and natural gas are used. A focus on energy sustainability is being demanded by the market and is an unavoidable planetary requirement. Excellent examples do exist, photovoltaic technology is now more affordable, and the aesthetic potential for architecture is there to explore. Also in our country. Above all if investment in technology is supported by ongoing incentives and economic returns for investors. - Caption pag. 43 Interior of the fire station in Houten, Belgium, designed by Philippe Samyn and Partners, with roofing that includes photovoltaic glass (photo Christian Richters). Facing page, above: the Ener[gie] nger of Munich is an almost self-sufficient building designed by Peter Lorenz Ateliers (photo Roland Weegen). Below: the exterior of the fire station of Houten, by Philippe Samyn and Partners (photo Christian Richters). - Caption pag. 45 The Euro Space Center at Libin-Transinne in Belgium has a roof and sunscreens made with photovoltaic panels. Designed by Philippe Samyn and Partners, photo by Marie-Françoise Plissart. To the side: the panels of the 3M headquarters in Milan by Mario Cucinella Architects (photo Daniele Domenicali). Facing page: the pavilion of the Meyer Pediatric Hospital in Florence, by CSPE Architetti Associati with MSA Architetti Associati. - Caption pag. 47 The Porta Susa station in Turin, now under construction, has a roof in steel and photovoltaic glass (supplied by Energy Glasses and Cima srl). Project AREP / Silvio d’Ascia Architecte / A. Magnaghi. Facing page: the SIP park in Parma, designed by Mario Cucinella Architects, will feature integrated but not visible photovoltaic panels, inserted in the folds of the roofing.
Color, CharaCter p. 54 text Antonella Galli
The second Missoni Hotel has been opened, in Kuwait City: a hospitality formula featuring the unique style of the Italian fashion brand. With the help of big names in design. For the second hotel of the family trademark, in Kuwait City, Rosita Missoni was inspired by the lapis lazuli blue of the Persian Gulf, the golden yellow of its beaches, the blinding whiteness of the horizon. Color is the stylistic key of Missoni to interpret the locations of the brand’s hotels, an all-around hospitality formula produced with Rezidor (the international operator of Radisson Blu and Regent). After the first hotel in Edinburgh, the sparkling light of the sea enters the interiors of the Hotel Missoni Kuwait, opened in the first months of 2011 in the liveliest district of Kuwait City. The hotel is in an 18-floor building with fluid forms in the Symphony Center complex. It has 106 rooms and 63 suites (including a presidential suite of 312 sq meters plus 90-meter terrace). The first floor contains a large terrace with swimming pool, clad in stripes of blue-green ceramic, while the 18th floor has a lounge bar, joining the main Cucina restaurant and the more informal Choco Cafè. Every space features fabrics and coverings by Missoni, setting the tone of the atmospheres with the refined verve of their colors: flowers, geometric patterns, stripes, waves, checks mingle vibrantly in a glamorous mosaic. To enhance the convivial areas and the zones for relaxation (the hotel contains a sumptuous Six Senses Spa, in aqua green tones), Rosita Missoni has chosen some historic design pieces, like the CH24 chairs by Hans J. Wegner, the Knoll chairs by Saarinen, as well as up-to-date pieces Made in Italy, from the Twiggy lamp by Foscarini to the Fat Sofa and Canasta seating by Patricia Urquiola for B&B. The Missoni Hotel in Kuwait City will be followed by other openings in Oman, Brazil and Turkey. - Caption pag. 55 View from above of the first floor terrace of the Hotel Missoni Kuwait, with the swimming pool clad in colored ceramic stripes echoing the tones of the sea. Even the umbrellas are made with Missoni fabrics. Below the contents: the two large mosaic vases with variegated stripes and waves are the symbol of the Missoni Hotel, and are covered with the colors found in the interiors. - Caption pag. 56 Above: one of the dining rooms of the suites, with the CH24 chairs designed by Hans J. Wegner for Carl Hansen & Son in 1949; left, the Womb chair by Eero Saarinen for Knoll (designed in 1948). On the facing page: set tables in the Cucina restaurant of the Hotel Missoni Kuwait; beside the divans, covered in Missoni Home floral fabric, a Nordic design classic: the Tulip chairs by Eero Saarinen for Knoll.
Conservatorium hotel p. 64
text Matteo Vercelloni
Near the Van Gogh Museum and the “Museumplein” in Amsterdam, the project by Piero Lissoni to transform the 19th-century Sweelinck Music Conservatorium into a new ‘design hotel’ combines the historic image of the building with clear contemporary features. The story of the Sweelinck Music Conservatorium of Amsterdam, a landmark with brick facades featuring by pilaster strips and stone floor markers, with corner pinnacles, spires and fine detailing, involves a series of different uses and transformations. From a school of music to the headquarters of the Rijkspostspaarbank (in a renovation by the architect Daniel Knuttel) to this latest renewal to make a hotel, conducted with sensitivity and balance by Piero Lissoni. The Conservatorium Hotel and its site are part of a general rationalization of the central system of the city, where the green space of the Museumplein, the “field of museums” designed by the landscape expert Sven-Ingvar Andersson (winner of the International Carlo Scarpa Prize for the Garden in 2008) is the fulcrum. Destined to resume its status as a landmark in a new guise, the building that now contains the Conservatorium Hotel has been approached by Lissoni in terms of compositional dialogue between contemporary language and historical memory, to propose an idea of luxury that is far from any kind of stylistic revival. This is another project that sheds light on the process of ‘subtraction’, of taking the figure of an object, a work of architecture or a space back to its essence. An approach found throughout Lissoni’s work in the fields of design and architecture. Here, as in other cases of intervention on the constructed heritage, Lissoni activates a necessary confrontation with history and its traces (as happened, for example, in the project of the Hotel Monaco & Grand Canal in Venice, 2001-2004, or in Jerusalem for the Mamilla Hotel, 2005-2008), not to reach a reductive expression of a ‘style’, but to seek a dialogue in which the historic edifice, taken back to its original state, is joined by the figures of the new project, recognizable and essential, involving the use of a range of materials and objects that belong to the tradition of Dutch arts (ceramic plates hung on the walls of the rooms, as in a contemporary art installation; reproductions of iconic paintings from Dutch art history; the design of certain fixed furnishings). These are explicit references, filtered by contemporary sensibilities, to the history of the place. A history brought into the interiors as direct testimony, like the covered central court where the brick facades form a backdrop for the lounge, organized with perimeter seating that reinterprets the figures of the dark wood paneling, forming a sequence of small rooms open to the central restaurant zone with its solid wood tables. An interlocking geometry of slender metal beams that support lighting fixtures indicates, in the courtyard, the virtual height of the convivial zone beside the transparent glass volume of the bookcase and the zigzag metal ribbon staircase. In
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the rooms (129 on eight levels, of different sizes and categories) the original spaces are also shown to advantage; on the upper level, some of the rooms have been transformed into two-storey spaces with lofts, making it possible to reveal the original wooden structure with the trusses of the steep roof, where new openings are added to the original ones to offer new views of the urban panorama.. - Caption pag. 64 View of the covered internal courtyard with the new stairs connecting the levels of the rooms. To the side, two views of the lounge and restaurant in the courtyard, which is now the heart of the hotel. - Caption pag. 67 Above, view of the bar in the hotel with the backlit wall from which contemporary vases and objects emerge, from manufacturers linked to the Dutch arts and crafts tradition. Below, view of the spa and of a typical room. Facing page, a hotel room with large windows offering views of the urban setting.
i.a sPeciale social housing make it soCial text Alessandro Bini
p. 74
Not rich enough, yet not sufficiently poor. Young people, senior citizens, singles. Here’s the house to make them happy. Which should also keep the Italian real estate sector on its feet. There is only one reason the Italian real estate sector hasn’t already crashed into default. A reason, and a hope: the first is the recovery of existing constructed heritage, through restructuring. The second is the new wave of social housing. The outlook, full of dark gray patches, is substantially this: investment for homes drops in 2010 by 4.9% in real terms with respect to the previous year, representing a decrease of 12.4% in investment on new houses and an increase of 0.5% for renovations (source: Ance). Given the fact that expenditures for renovation of existing structures represent 60% of the total, it is easy to see where there is still a bit of oxygen for survival. But survival is not enough. Let’s shift perspective for a moment to look at the Italian family, which has gone through significant changes of late. The basic nucleus of our society has been reshaped, Istat explains: it is smaller (from 2.6 components on the average, in 2001, to 2.4 in 2010), and is taking on new forms. There are more people living alone (from 25.5% in 2003 to 28.4% in 2010). There are more couples without children, singles that are not widows or widowers, single parents, unmarried couples, reconstituted couples. Tout se tient. The evolution of the demographic structure has important impact on the housing market. It is true that in Italy the growth of families has kept housing demand steady, avoiding the real estate bubble that has happened elsewhere. But at the same time, the structural changes in the Italian population and the incessant economic troubles caused by recession are leading to a more complex kind of demand, with different components, requiring more diversified offerings. What is required is accessibility, not only to a first home (think about the famous “bamboccioni”, young people who continue to live with their parents until middle age, due to economic difficulties), along with policies of social housing and new building types. Smaller households, in general, require smaller homes. But the new population also has different expectations: new services, community spaces, a more fluid, mixed social make-up that could help to avoid dangerous processes of polarization (rich-poor, young-old, Italians-foreigners). So the hope takes form. A renewal of the real estate sector can happen through the launch of social housing policies, and this is more than a mere slogan: the need is really there. Actually, for the moment – according to Eire, which is studying the phenomenon – there are still few social housing projects in Italy… you can count them on the fingers of one hand. The number of works now underway, however, points to more optimism: 157, as well as 23 new guidelines for projects. They are located in Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardy, Marches, Molise, Piedmont, Tuscany, Trentino Alto Adige, Umbria, Abruzzo, Campania and the Veneto. Lombardy has the lion’s share of the projects (32.3%), followed by Umbria (17.7) and Piedmont (11.4). Emilia Romagna (8.9), Tuscany and the Veneto, both with 4.4% of the total, are also getting started. In short, social housing corresponds to a development formula that focuses on construction at limited costs, in order to offer the market a portion of the housing units at ethical prices, while at times allowing tenants to purchase their homes at a later date, using the rent paid over the first few years as a down payment. So where’s the rub? After all, how can a structure be built for one-third of the usual cost? The answer can be summed up in two principles: territorial readiness and good design. The place has to have suitable land values and those in charge of the project have to avoid triggering phenomena of speculation. So these operations necessarily have to involve the public sector, to generate the correct strategy for the territorial situation. The intelligent convergence of those who design and those who build is another key factor. This is a situation in which earmarking a few more percentage points for investment in a good design pool can lead to big savings in the construction phase. Because the concept of the whole structure has to correspond to an overall design based on study of materials, organization of interiors and outdoor spaces, with the capacity to predict functional requirements and patterns of use. For example: in most cases modern prefabrication is utilized, with innovative multifunctional materials, complete with physical plant elements. Panels are preassembled in factories and brought to the site for quick assembly. Clearly this is a way of gaining remarkable reductions of construction costs. But the economies can also be generated through rational space planning: the research is moving toward the idea of Co-housing, with the creation of community areas, shared laundry rooms, play areas, reading and hobby rooms, to free up individual apartments instead of repeating many little functional zones. The concept is this: why should every family have a drill, which an average person uses for about 30 minutes before it gets thrown away, when it is possible to make a workshop with tools that can be borrowed by all the tenants? - Caption pag. 75 Left and above: two different proposals, single-family houses and a small apartment house, by Luca Scacchetti. Both can be built very inexpensively. Below, the rendering of the project by Marco Piva for a large structure that combines social and environmental sustainability. On the facing page, a residential building designed with the criteria of social housing, by Mario Cucinella for the exhibition Habiter Ecologique at Cité de l’Architecture in Paris.
soCial beauty p. 76
text Paola Romagnoli
Low-cost is fine, if you don’t have to sacrifice wellbeing, and can still gratify the gaze and nurture the landscape. From northern Europe, social housing is attracting the best designers and becoming a proving ground for programs of sustainable harmony. Who ways savings rhymes with sacrifice? The furnishing and transportation sectors have been demonstrating just the opposite for some time, and the low-cost approach is gradually spreading, even to construction sites. A wind that blows from the north, from places like Scandinavia and Holland, with their traditional focus on urban, environmental and social policies, and finds emulators elsewhere; beauty, after all, can be very tempting. The spotlight is on social housing, a policy of subsidized rentals and public organisms that act as clients and backers, aimed at offering access to shelter to segments of the population that cannot bear the price burdens of the free real estate market. The results are buildings or entire estates whose designers are asked to supply both appeal and functional quality. A way of living that is also an injection of optimism, putting an end to tiny spaces and monstrous project located in dismal suburbs. Today the challenge is to be colorful and the deploy creativity, quality and innovation. These are the ideas behind the project by the Dutch firm Atelier Kempe Thill, which from its office in Rotterdam has given form to the Hiphouse for students in Zwolle, a town to the northeast of Amsterdam. Over sixty mini-apartments delivered in 2009, gathered
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InternI AnnUAL COntrACt 2011 / 113 in a sort of glass parallelepiped. This project makes a decisive change in direction with respect to the Dutch tradition of low-cost housing, with its lateral staircases and balconies. A clear step ahead in terms of aesthetics, with the surrounding landscape and light multiplied by the reflecting facade. And a gigantic Atrium inside, a gathering place with intentionally rugged furnishings, based on a clear idea of simplicity. For the interiors, the approach is multicolored, to generate a good mood. Another design team from Rotterdam is that of Kuiper Compagnons, who in the Europakwartier of the waterfront of Almere (NL) have inserted an entire building with a bright red facade. Almost an impetus, for a planning scheme completed in 2010 that combines private homes and community services. The other buildings in the neighborhood develop around the green area, while another building, known as the ‘store house’, with exteriors in zinc and orange, offers 4300 sq meters of space for a medical center, a physiotherapy facility, a restaurant and a computer area. Building 111 is also a hymn to interaction, just completed on the outskirts of the city of Terrassa (not far from the Catalan capital). Here the studio Flores & Prats has come up with a large plaza, a beating, vital heart as well as an obligatory passage for access to the over 100 apartments in the complex. The same thinking applies to the interiors, thanks to balconies and lobbies that facilitate contact between tenants. In the interiors the only closed spaces are the bedrooms and bathrooms, while the living areas feature half-walls and hinted divisions, with large windows overlooking the woods or the plaza. Overhanging roofs and recessed balconies are the options chosen by Ofis Arhitekti, in Ljubljana, for the Tetris Apartments, completed back in 2007. These choices guarantee privacy, while a diagonal orientation avoids direct perception of the traffic of the nearby highway. Traffic is certainly not a problem for the round Sjöliljan towers of Visby, on the Swedish island of Gotland. Now being finished, they offer views of the sea, and were designed by the local firm VisbyArk, with a decisive orientation toward high energy efficiency. An example of ‘passive building’, the project includes thermal insulation based on advanced technologies. A small paradise everyone can afford, given the fact that in Sweden social housing (or ‘public housing’, as it is called here) is not restricted to low-medium incomes, but aims to mix different social strata of the population (with subsidies for those who can’t pay the rent). The objective: coexistence and integration. - Caption pag. 77 From Catalonia to Slovenia, the glass surfaces multiply. Domestic life and the surrounding landscape mix, warmed by an abundance of natural light. For intimacy under the sun. Left: the HipHouse glass tower in Zwolle (NL), which contains a large central Atrium, 26 meters in height, bathed in natural zenithal light. Total red for the building of the Europakwartier of Almere (NL), set aside for people buying their first home, alongside family dwellings, rental flats and a service center. - Caption pag. 78 Above: view of the trees planted in the garages of Building 111, that emerge on the plaza thanks to special openings that also bring light below ground level. Right: two images of the Catalan complex Building 111, with pale concrete facades and effects of light and shadow created by the alternation of smooth and rough zones. Below: surrounded by trees, the buildings of the area on the outskirts of the city of Terrassa were designed by the studio Flores&Prats, commissioned by the local Societat Municipal de l’Habitatge. - Caption pag. 79 Top: the Tetris Apartments in Slovenia get their name from their facades in colored stucco, wood and large glazings, like the geometric graphics of the popular video game. Above: the design of the three Sjöliljan towers of Visby, on the island of Gotland (Sweden), is entirely local. The round structure offers wide views from inside. An example of ‘passive architecture’, the Visby buildings feature solar panels for the production of hot water, verandahs and controlled energy-recovering ventilation systems.
Social commitment and innovation p. 82 text Danilo Premoli
The seventh edition of EIRE - Expo Italia Real Estate, held at Fieramilano Rho in June, included an important coordinated event, the Social Housing Exhibition, the largest European show on this subject. But just what is meant by Social Housing? Today in Italy there is a need for residential real estate at affordable prices, also to respond to problems of local neighborhood decay: Social Housing attempts to provide an answer, for people who need to live at a reasonable price in decent conditions, giving them the opportunity to have a network of human relations without being forced into marginal situations and conditions of outright poverty. Social Housing involves architecture firms, developers, consortia, investors and foundations, to promote projects that use the best construction technologies, materials and furnishings. This year FederlegnoArredo and Federcasa, the federation of over 100 agencies in Italy that build and manage social housing with public funds or facilitated loans, have signed a joint agreement. Its objective: the creation of innovative solutions thanks to the use of wood, which can improve and sustainably develop the social housing sector, on both public and private levels. The 3-year pact calls for Federcasa to promote social housing initiatives that call for the use of multilevel construction systems in wood, providing a table of finishing elements and furnishings indicated by FederlegnoArredo, which in turn agrees to promote and coordinate training programs on the technology of wood construction for the technicians of the agencies of Federcasa, and to support initiatives that take advantage of the experiences of the members of Federcasa in the sector of sustainable, low-cost construction. The president of FederlegnoArredo, Roberto Snaidero, comments: “With this pact we have started further action for the definition of an ‘Italian system of living’ that proposes, also in the social housing market, the excellence and quality of Italian style in the world”. Luciano Cecchi, president of Federcasa, adds: “Our members always pay close attention to the themes of sustainability in public housing, and they do so by promoting and utilizing up-to-date technical construction solutions that reduce costs of building, management and maintenance of real estate resources”. The architect Dante O. Benini, whose project SMS – Social Main Street won the prize last year for high architectural quality, while keeping construction costs very low, explains: “It is wrong to think of Social Housing as simply subsidized or workers’ housing. The projects always involve both public and private interests, and the goal is to put lodgings on the market for students, or temporary residences, at extraordinarily reasonable prices. The project by my studio – Benini continues, in his role as one of the jurors of the Social Housing prize this year – reaches a final cost of 850 euros per furnished square meter, something of a record: with its fifteen floors made in wood it is the tallest building in the world made with this technology”. Social Housing, then, can also be an opportunity for research and innovation. The 2011 edition of the award had ninety participants, including eight building management firms, over 70 projects and a much larger exhibit space than last year. Antonio Intiglietta, president of Ge.Fi. Spa, which organizes the fair, and Roberto Benaglia, chairman of the jury of the Social Housing Awards, put the accent on the high quality of the projects submitted, and then assigned the prizes in the three categories. Social Housing Awards 2011 – Prize for best architectural quality: Campus Martinitt, Milan. The reasoning: “The project stands out for the typology and beauty of the structure, which maintains ample sizing of the spaces. The jury appreciated the capacity to convert existing edification, rethinking the building in a modern way, adapting it to the particular needs of college students in Milan. We would also like to underline the attention to reuse of existing things, which permits renewal of the urban fabric without occupying new territory. A project of high social value. Finally, the results are very harmonious, while keeping construction costs on a reasonable level and providing services for the tenants”. Campus Martinitt is the result of major restructuring of a historic Milanese orphanage, now offering housing for college students. The facility is already operative and hosts over 350 students from all over Italy and abroad, in collaboration with the Erasmus project. A nice place to live, and more: Campus Martinitt offers services like a gym, a cafe, a dining room with spaces for cooking, a study hall and recreation space. The overall capacity is
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440 beds, in different apartment types, all completely furnished: singles, doubles, mini-flats for two persons. The garden is an integral part of the project, organized with tables and benches for studying and relaxing, with total wi-fi coverage. The Campus is part of an agreement between Aler, the Milan Polytechnic and the State University. Social Housing Awards 2011 – Prize for timing and costs of construction: Casa Crema+. Reasoning: “The best balance between timing and costs, also taking rent costs into account. A very interesting factor is the construction of a fund as a guarantee of project management. We hope this particular form will favor a service industry approach, to offer greater guarantees also for third, fourth and fifth generation tenants, to prevent the apartments from deteriorating. In low-cost housing projects this is often not the case: the first tenants live in beautiful homes, which gradually lose their quality after that. Social Housing cannot overlook this type of management, which must supervise the passage from one tenant to the next, in the hope that they will be able to improve their economic status and therefore also improve the quality of their dwelling (perhaps through purchase). Finally, we should point out that the indicated cost is real, because this project has been concluded and is now entering into the phase of assignment of the apartments”. The Casa Crema+ project is by the Milan-based studio D2U - Design to Users, of the architects Corrado Caruso and Marco Mazzucchelli. The complex is a single organism composed of three separate blocks: two residential blocks of four above-ground levels (90 apartments of 95.75 and 65 m2, shops and services), and a central one-storey block composed of a kindergarten with a sloping green roof. The kindergarten, then, is both an edifice and a landscape. The irregular shape of the two residential buildings generates open spaces (gardens, loggias, terraces) and elevated shared outdoor zones (roof terraces). The internal pedestrian plaza (all parking is underground) is the space for shops, newsstands, cafes, urban play, social interaction, markets, parties, gatherings. The different morphological solutions (also with differentiated use of materials, colors and elevation treatments) and typologies (with the possibility of making certain choices regarding the use of spaces) guarantee dynamic flexibility, fundamental to obtain maximum character and personalization of living spaces, breaking up the typical monotony of current social housing. The thermal efficiency of the enclosure and the forced ventilation system added about 10% to construction costs, but the sale of electrical energy produced by the system will lead to energy savings in the future. Certification of the project pointed to primary energy requirements for heating of less than 6.9 kWh/m2a, putting both the residential buildings in Class A+. Social Housing Awards 2011 – Prize for technological innovation and ecosustainability: temporary residence for students in Pescara. Reasoning: “A passive building, designed for energy independence. Use of geothermal technology, radiant panels, photovoltaic panels, solar thermal, mini-aeolic; attention to promotion of public-green transport. From a technological and physical plant viewpoint it runs the risk of being dated, but with return times that are probably not very long. The objective is ambitious, calling for achievement of energy autonomy. The prize is not for the combination of multiple systems of energy production and efficiency, but for the quality of the project as a whole, taking construction costs into account. Another merit: it is a small project, done in Pescara by private operators, and a model based on the habitat needs of students”. The temporary residence for students in Pescara “Spazio Residenza” stands near the university pole and is the first structure of its kind in the city. The project, with Class A energy certification, covers an area of almost 6000 m2, with 94 units for a total of 108 beds; five rooms and one apartment have been set aside for disabled users. Construction cost: 1100 euros/m2. - Caption pag. 83 Above: the SMS project by Dante O. Benini and Partners, winner of the Social Housing Awards 2010. To the side: Social Housing Awards 2011 – Prize for best architectural quality: Campus Martinitt, Milan. On the facing page: the Casa Crema+ project by the Milan-based studio D2U - Design to Users, winner of the Social Housing Awards 2011 – Prize for timing and costs of construction. Photo Arnaldo Genitrini.
BookS for otherS p. 88 project Yoav Meiri photos Yoav Meiri, R. Kuper, T. Rogovski text Alessandro Rocca In Tel Aviv, at a gathering point of immigrants, an art collective has created an open-air multicultural library. Placed against a bomb shelter, two bookcases with 3500 books, available to adults and children. How are books organized on the shelves of a library? In the Levinsky Library, the position of each volume is decided by its last reader, based on his or her impressions. Inside each book there is a sticker with seven boxes for seven opinions: fun, strange, boring, depressing, exciting, stimulating, sentimental. “Even if the last ten readers have left a book on the comedy shelf – explains the architect Yoav Meiri – the eleventh reader might think the book is boring, so he has the right to put it in the boring book section”. This is a social library at the service of the people in Tel Aviv who spend time in the park near the bus station. We are in the southern part of Neve Sha’nam, the pedestrian street that before reaching the city center crosses a poor neighborhood inhabited by many immigrant laborers. Levinsky Park is their habitual hangout. In 2009 Yoav Meiri, an architect who lives and works in the neighborhood, met up with the Arteam, an association engaged in cultural and social volunteer work, and the idea of this little big library was born. The “Garden Library for foreign workers and immigrants” is a low-cost structure in steel and plywood positioned against the walls of two small air-raid shelters. It offers a free social service that is truly for everyone, because nobody ever checks your papers here. “The library – Meiri continues – has no walls or door, and is composed of just two bookcases. One is high, for adults, and one is lower, with children’s books. When the library is open the closing panel of the smaller bookcase is placed on the ground to form a floor where people can sit and read or play. The closing panel of the large bookcase opens upward to form a small awning for protection from sun and rain, encouraging people to stop, look at the books and socialize”. The shelves contain about 3500 books donated by booksellers, friends, neighbors and functionaries of the embassies. The books are in many different languages: Mandarin Chinese, Amharic, Thai, Tagalog, Arabic, Hindi, Nepalese, Bengalese, Turkish, Romanian, French, Spanish and English. The smaller shelving is for children. Though most of them are from Africa, India or other foreign countries, they also speak Hebrew, so the books are almost all in the national language of Israel. Created for an open, unstable community like that of immigrants, including illegal aliens, the library has the characteristics of a light structure that can be removed and transplanted with great ease. An outdoor structure, completely open, without walls, doors, entrances, because borderlines are very important above all for those who have ad to cross them, often at great expense. “Dealing with a potentially paranoid public – Meiri explains – with people on their guard, distrustful of the police, of doors that close, of anything associated with institutions, the fact that the library is a completely open space helps matters greatly”. Lior Waterman, the artist who was living in the air-raid shelter, is now the director of the library and coordinates the efforts of the seventy Israeli volunteers of Arteam. They work in groups of four, with two people concentrating completely on the children. “One of the most important functions of the library – the members of Arteam say – is to offer the children of the neighborhood a safe place, out of the way of the not always irreprehensible activities that happen during the day and night in Levinsky Park”. - Caption pag. 88 It is located in Levinsky Park, near the central bus station, and is part of a community project with artistic and social goals. The library has also become a safe place where foreign workers can leave their kids in the care of Arteam volunteers. - Caption pag. 89 The library for foreign workers offers 3500 books in different languages: Mandarin Chinese, Amharic, Thai, Tagalog, Arabic, Hindi, Nepalese, Bengalese, Turkish, Romanian, French, Spanish and English.
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114 / Inservice TRAnslATIons
I.A ProDucT DesIGn From large urban projects to the architecture of the future. From new ecocompatible industrial buildings to social housing. The contract sector continues to evolve.
outdoor
RelAxInG ouTDooRs
Snog logo behind the counter. Facing page: the fuchsia wall was custom made by Omnidecor, thanks to research to create a particular fluo pigment. The sheets of float glass from the DecorOpal series come in thicknesses from 3 to 15mm, and measure 200 x 321 cm.
WoRlD vocATIon p. 72 by listone Giordano
p. 32
by corradi
Personalization and functional quality for a wide range of outdoor spaces. Corradi offers a total look that combines shady custom shelters and outdoor furnishings. From the home terrace to the hotel, for feeling good out of doors. A nice view and well-tended garden are not sufficient. In outdoor spaces it is fundamental to be able to spend time in a comfortable setting. Terraces that become living areas, garden corners transformed into lounges, places that permit year-round enjoyment, also an increasing focus in the field of hotel design. With a new, expanding range of accessories. Outdoor spaces can vary widely, depending on their size and the climate of the place. So companies must have flexible products, while still supplying a consistent image and making spaces functional. Corradi is a manufacturer specialized in elements for shelter from sunlight, as well as furnishings and complements for outdoor use. The firm offers products for a total look, enhanced by custom design of outdoor spaces, to respond to the widest range of special needs in outdoor protection and decor: from systems that supply shade to planters, lighting, carpets, even bio-fireplaces. Outdoor furnishings, made by applying criteria of functional quality and design. Design and practicality found, for example, in the furnishing lines, that use fabrics and materials chosen for their outdoor durability, without sacrificing quality and refinement. The research does not only cover the aesthetic aspects. Corradi has 35 patnets, including the historic Pergotenda brand: a system of sliding shelter elements in aluminium or wood, attached to the wall or self-supporting. For those who want to use outdoor spaces even during the colder months of the year, the firm offers patented heating systems, mounted in the floor or ceiling. For a lighter project, six lines of shade-producing sheets, like those used on yachts, offer an ideal solution for shelter and decor in pure Made in Italy style, for public or private outdoor spaces. Thanks to the fabrics utilized and the stainless steel structure, these sheets call for very limited maintenance and stand up well to salt air and use. By the seaside, but also on an urban roof terrace. - Caption pag. 32 Top: in the furnishings of the terrace of the Angolo di Mario restaurant in Pesaro, the X-Tension shade system has been installed together with the Too Gether outdoor furnishings collection, including tables and chairs with structure in steel, seat and top in Durawood. Above, from left: the roof of the Arena Plautina of Sarsina, made with the Pergotenda system, ideal also for large areas. At the Bulgari Hotel in Milan, the Vinca furnishings and Pergotenda 100, a self-supporting wooden structure, available in over 200 RAL colors. On the facing page, top: the outdoor area of the Holiday Inn in Rome features Pergotenda Kubo, a self-supporting system in aluminium, with gutters and drainpipes built into the structure. View from above of the Hotel Cube in Ravenna, showing the hide-away mechanism of the Pergotenda system. - Caption pag. 33 Top: custom design at the Mamilla Hotel in Jerusalem, where the panoramic terrace uses the X-Tension awning made of Dacron, like a sail attached to steel posts.
materials
oveRsIzeD ceRAmIcs p. 38 by GranitiFiandre
The technology of porcelain stoneware breaks through boundaries. Permitting sheets up to 4.5 m2, with smaller thicknesses. Stone and concrete effects. For high performance and sustainability. Precious marble, warm natural stone, concrete, unexpected shadings. Total mimesis. The ceramics industry offers multiple design options for contract, and unlimited indoor and outdoor applications. GranitiFiandre surpasses its limits and offers large sheets, up to 4.5 m2. The new Maximum collection makes it possible to create continuous, seamless walls. Two lines with a strong materic impact: Marmi Maximum, inspired by marble and natural stones, and Aster Maximum, which evokes the tones and textures of concrete. The porcelain stoneware of Aster stands out for its brushed effect and shading: from the diaphanous pallor of Uranus, to the anthracite tones of Moon, all the way to the reddish beige of Mars. The reference to heavenly bodies is no coincidence, for the idea of boundless space in which to let design creativity loose. The aesthetic qualities of the collection are joined by thicknesses of 6 or 3 mm, exceptional for this format. The oversized pieces of Marmi Maximum, in a format of 300x150 cm, create a bridge between technical innovation in the world of ceramics and the aesthetics of modern architecture, expressed by entire walls with the look of polished stone. Like buffed marble, the new porcelain stoneware sheets are free of roughness and let the light echo off their surfaces. With the addition of performance features of strength, lightness and flexibility. - Caption pag. 39 To the side: Moon Maximum is the range with anthracite tones of the Aster collection. The surface is semigloss and the formats are 300x150 cm and 300x100 cm, with thickness of 3 or 6 mm. Below: Maximum Michelangelo Statuario is part of the Marmi Maximum collection, together with two other colors. Semigloss finish on formats of 300x150 cm and 300x100 cm. Facing page: Aster Maximum Mars evokes the soft, powdery image of concrete. In beige and reddish tones, it brings a sensation of warmth to spaces.
summeR yeAR RounD p. 52 by omnidecor
The English frozen yogurt chain Snog opens a store in London with an accent on color and technology. Omnidecor has supplied surfaces with a fresh, bizarre image. How can you get the urge to eat frozen yogurt when it’s cold and rainy outside? By feeling like you’re in a place of fantasy, out of this world, conveying the idea of perpetual summer. This is the answer of the English frozen yogurt chain Snog, which for its London outlets has invested in an original, high-impact image created by the young English studio Cinimod, specialized in interactive lighting. The London store, in Chelsea, stands out for the lively graphics on the walls and a multicolored ceiling with changing LED lighting. The ceiling, literally “strips of sky” that simulate weather phenomena, leads the gaze to the focal point of the store: the fuchsia backdrop with the typical logo of the chain. Color is a crucial aspect of the decor: bright and cheerful. Though the store is long and narrow, the wall behind the counter is clearly visible from the street and functions as a sign, thanks to its dazzling color. The designers have called on Omnidecor to create a custom tone variation of DecorOpal enameled glass. The company from Erba (Como) has worked in close collaboration to create the precise fuchsia color point of the Snog brand, making the new store very recognizable. A particular fluo pigment has been obtained to increase the glowing impact of the fuchsia hue. The final effect is one of tactile warmth and visual depth. The DecorOpal enameled glass relies on a coloring process using organic water-base paint. Particular ductile for all types of mechanical working, with the exception of tempering, layering and curvature, the material is ideal for interior design applications. The example of Snog demonstrates that even in a small space, a simple interior design that focuses on a few key elements can add original qualities and the sensation of being in a special place. - Caption pag. 53 Top and above: the frozen yogurt store of the Snog chain in Chelsea (London). Note the luminous strips of sky that simulate the various colors of the day. The ceiling draws the gaze toward the large fuchsia wall with the
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From the Trump Tower in Toronto to the King Abdullah Financial District. The contract division of Listone Giordano spreads the culture of wood. The 60-storey Trump Tower looms over the city of Toronto and Lake Ontario. It is the nation’s new landmark, and one of the tallest buildings in Canada. The tower was designed by the studio Eberhard Zeidler and Zeidler Partnership, with the aim of blending into the surroundings while also leaving an architectural legacy for future generations. The Trump Tower will be a mixed-use building: it will contain a luxury hotel and residences. Lyndon Devaney, the project manager, has selected a series of partners to develop custom, turnkey solutions under the sign of quality. One of them is the contract division of Listone Giordano, part of the Margaritelli Group. The collaboration calls for the supply of custom wood floors, starting with the Listone 90 Naturplus and Xplus collections. The contract division of Listone Giordano has already done major international projects in collaboration with architects, in which mutual exchanges have led to ideas for new applications. For example, Massimo Iosa Ghini has personalized the Alitalia spaces at the airports of Turin and Catania, and furnished the VIP Lounge, Foyer and Convention Rooms of the New York Palace Hotel in Budapest. The two latest projects, now being completed, are the Istanbul Sapphire skyscraper and the King Abdullah Financial District at Riyadh in Saudi Arabia. The former is the city’s second highest tower, designed by Biskon Construction for residential use, with an ecosustainable vision; the second covers 16 hectares and will contain the Middle Eastern Bourse. Experiences in different civilizations, to spread knowledge and the culture of wood. - Caption pag. 73 The Trump Tower in Toronto has a height of over 276 meters, making it Canada’s second tallest building. It is made of granite with glass facades, and designed by Eberhard Zeidler and Zeidler Partnership. Facing page, upper left: from the Listone 90 Xplus collection, the Rovere Fibramix model, with 3.5 mm solid wood. Measurements: 140 x 1190 mm. Upper right: the Naturplus model in brushed Rovere Fibramix Biancospino, treated with natural pigments that bring out the wood grain. Left: the Listone 90 Naturplus collection in brushed Rovere Fibramix Grigio Lava keeps the characteristics of the wood clearly visible, though in a darker shade.
sTone, The PRoTAGonIsT p. 86 by Artesia
A residential complex with a Mediterranean makes use of natural stone to echo the context and colors of Apulia. Feeling at home, perceiving a place, is above all a question of materials. There are two new trends in residential contract projects: high-tech architecture that reflects the international taste for towers of steel and glass, and dialogue with the surrounding territory, creating a symbiosis between human intervention and the natural landscape. At Torre a Mare, in the province of Bari, the residential complex “Giardino degli Ulivi” offers two-storey row apartments in a splendid sea-view zone. Designed by Tony Bugna for the developer Desco Due Srl of the De Santis family, the complex respects the host context, with olive groves and the typical colors of Apulia. The architect has chosen natural, biocompatible materials like the stone used to clad the facades, with an alternating pattern. The 4000 sq meters of natural quartzite were supplied by Artesia, the brand of International Slate, through the dealer Barili. The tone of the Quartzite Color Mix matches the nuances of the wood of the pergolas, the neutral shadings of the stucco and, above all, the hues of the nearby landscape. The goal of the residential complex, in fact, is to be a refuge immersed in nature, yet close to the city. But this stone by Artesia has not just been chosen for its looks. The slabs are worked in Italy to guarantee homogeneity, are ecocompatible and can be used both indoors and outdoors, for floors, pavings and walls. They can also be cut to measure, adding references to the external stonework inside the flats. Natural stone has intrinsic, incomparable aesthetic value. It is always beautiful, impervious to the effects of time, weather and passing fashions, unlike most synthetic materials. - Caption pag. 87 Below and at the bottom: two details of the facing in Quartzite Mix Color Murales by Artesia. The finish calls for the natural hewn side to be exposed, with the flat side facing inward. Format: 3/4,5/6 x 30-60 cm; thickness: 12-14 mm. Installed with matched joints, no filler required. On the facing page: frontal view of part of the “Giardino degli Ulivi” residential complex at Torre a Mare, province of Bari, with wall facings in Quartzite stone.
ToTAl mImesIs p. 94 by marazzi
Sophisticated printing techniques dare us to recognized ceramics with the naked eye. Even the touch is different: warm, unusual. Marazzi, with TreverkHome, makes the wood that does not exist in nature. Wood is the most often used material for floors, because it is warm, elegant, noble. But it may not be the most ecological choice. Many kinds of wood are not certified, and many treatments are damaging for the environment. Wood flooring is also quite delicate, so it is not recommended for high-traffic areas. This makes its use limited in the contract sector. What is the solution to all these problems? Stoneware that seems like wood. TreverkHome by Marazzi is a sophisticated interpretation of the material. The tones, the grain, the finest varieties. Everything has been studied to create four different shades, from birch to chestnut to two shades of oak. The latest high-resolution digital printing techniques guarantee surprising mimetic realism. The surface has a satin finish and stands out for the alternation of glossy and matte effects. The result is one of great care, with extremely natural textures and grain, even reproducing the flows of hand-crafted wood. In the past, the attempts of the ceramics industry to imitate wood were very fake looking, with an evident repetition that immediately revealed the situation. The different tones of the TreverkHome collection make it possible to create a range of atmospheres. For a cool, luminous space, the birch color is perfect, with its light beige shadings; for a more intense, deeper effect, the ideal choice is the dark brown oak version. The warm gray of the other oak tone is ideal for refined spaces, while the warm chestnut tone is perfect for more intimate interiors. The collection is 100% Made in Italy, and ecological, for two reasons: first, because it limits the use of natural wood; second, because it is made with a closed-circuit production process, with a high level of recycled material. TreverkHome by Marazzi helps buildings to obtain LEED credits, for the certification that examines the entire life cycle of the building, from design to construction. - Caption pag. 95 The TreverkHome collection is made with batch-dyed fine porcelain stoneware. The series comes in three sizes: 30x120, 20x120 and 15x120 cm.
sTRenGTh TesTInG p. 102 by eiffelgres
It looks like stone, but it is porcelain stoneware. Eiffelgres adds nobility to the floors of public spaces, where heavy use can make other materials problematic. High-traffic areas, like public facilities and squares, airports or department stores, require different materials: substances that stand up to wear and are easy to maintain. In this past, this need coincided with certain compromises regarding image. But porcelain stoneware has made some big improvements, and today these surfaces can benefit from a
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InternI AnnUAL COntrACt 2011 / 115 stone effect, an infinite range of colors and many different formats. Eiffelgres specializes precisely in the production of technical porcelain stoneware. Founded in 2001 as part of the GranitiFiandre Group, the firm has been the supplier for many important public construction contracts. The company is a favorite of designers and architects, also due to its focus on sustainability, with quality trademarks like ISO 9001, 14001, ANAB and LEED. The plant at Viano (Reggio Emilia) uses innovative software to make tiles that reproduce the image of natural stone, for a vivid look combined with high technical performance to stand up to frost, impact and humidity. In the two duty free stores of the Frankfurt airport of Gebr. Heinemann, one of the world’s three leading companies in the field of travel retail, the choice has gone to Lastranera and Atmosphere Earth in the 60x60 size, precisely because these materials are ecosustainable and require little maintenance. Likewise, in the hairdressers’ supply store in Dusseldorf of the Sassoon Salon International chain, the flooring is in Pietralavica Brown (format 60x60) to add elegance and the warm look of stone, while guaranteeing resistance to chemical substances and a high friction coefficient. This is an important factor in places where slipping can be a problem, due to the presence of water, as in the recent spa of the Marina Palace Hotel of Aci Castello. An elegant space where the dominant tone is the white of the floors, made with sheets from the Pietra di Brera collection, while the walls are clad in Lastranera. The different formats add rhythm to the surfaces, while the screen-mounted decorations, in custom sizes, demonstrate the versatility of the ceramic material. - Caption pag. 103 Above: Friseursalon Sassoon Düesseldorf, the hairdressing supply shop designed by the studio Frick und Frick of Frankfurt. The floor is made with Pietralavica Brown, in the natural 60x60 finish. To the side, the Heinemann Duty Free B-Ost at Frankfurt Airport. In the Accessoires Boutique, Lastranera has been installed in the 60x60 format. Facing page: the spa of the Marina Palace Hotel of Aci Castello has flooring in Pietra di Brera tile, alternating on the walls with inserts of Lastranera of different sizes, from the mosaic tile to the 90x60 sheet.
high-tech
Free to choose p. 40 by Kone
To each his cabin. High-tech materials, mirrors to cut down on claustrophobia, infoscreens to keep the mind occupied. MonoSpace by Kone offers 52 possibilities for personalization of elevators. Who would ever have imagined that Italy is the country with the largest number of elevators per square meter of territory? It contains 890,000 lifts, though there are very few standard models from which to choose. The elevator, nevertheless, is a sort of calling card for a building: a first impression, a place where people meet. Ahead of the rest of the industry, Kone has approached the image of elevator cabins, and has even received a Good Design Award for its efforts. This was done after solving two important technical problems: the patented MonoSpace platform saves space, eliminating cumbersome compartments for machinery; while MaxiSpace, a system designed for renovation projects, can be made to measure for available space. Just as with cars, in the MonoSpace models it is possible to choose floors and walls, lighting, baseboards, handrails, mirrors. Microfilm permits changes of color of the controls, for an ongoing perception of novelty. An important factor if we consider the fact that elevators usually have an installed life of about 20 years. The cabins also come in wood and vinyl, with high-tech stripes: unusual finishes for industrially produced items. Finally, Kone uses ecological LED lighting, in the form of strips and ceiling units that contribute to define the atmosphere. The catalogue of finishes is based on sociological and market research, avoiding features that contribute to anxiety for users. For example, the sensation of claustrophobia can be diminished by the use of mirrors or soft colors. In offices, where lifts are used by many people, it is possible to install an infoscreen with a 12, 14 or 16’’ monitor, to provide info on the weather and the stock market. How can you decide on the cabin design? Kone provides the Premium Partner division, with design and styling consulting. There is also a program at the company’s website that allows users to design and print their own elevator cabin ideas, free of charge. Finally, the firm now has showroom in Milan, in which 12 of the 52 standard versions can be seen in actual size. - Caption pag. 41 On this page: some of the possible finishes fo r the models with the MonoSpace platform. Wood, glass, vinyl, methacrylate, laminate, or even a combination of different kinds of steel, to create cabins that always feel new. The choice of finishes has great impact on the quality of user experience. On the facing page: the Scenic elevators, completely in glass, inside Sanomatalo, the building of shops and offices in Helsinki, designed by Jan Söderlund / Antti-Matti Siikala.
thermo-furnishings
the Form oF warm p. 48 by caleido
They’ve come out of hiding. Thermo-furnishings add image to environments and play a new role in interior design. With different styles: from colorful pop that makes radiators into paintings, to high-tech with shiny metals. It’s reductive to call them radiators. No longer anonymous steel units, so-called towel warmers now offer an opportunity to decorate and add character to living spaces and bathrooms. With a variety of forms and materials, they become true furnishing features. The innovations in the world of radiators are not just aesthetic, though. Companies are also investing in performance, reliability and safety. With Caleido, the brand of the Brescia-based firm Co.Ge.Fin, warmth takes form in unusual materials and shapes. The original Kelvin model is composed of a single steel plate with incisions. It is the latest addition to the Art Radiators collection, designed by Karim Rashid. The patterns and colors transform the plate into a painting-like surface. The digital, abstract world of the Egyptian designer converts the radiator into a virtual image. The decorative impact of thermo-furnishings is a factor that cannot be overlooked today in contract applications, where physical plant elements are usually concealed. The pieces in the Art Radiators collection can become interior design stimuli, adding touches of color to rooms. Caleido shifts from the exuberance of Kelvin to more minimal models, based on a high-tech aesthetic. For the bath environment, the Ice series offers radiators composed of a single steel plate with towel bar. There are many possible finishes, but the Ice Bagno Inox Reflex Finish model has particular appeal, because it brings a sense of spaciousness along with metallic tones that enhance finishes and facings. A perfect solution for small spaces, where radiators have a strong visual impact. For contract the recommended model is the version with a height of 820 mm, hydraulic or electric, with Reflex stainless steel finish. This product is also an ideal solution for bathrooms in hotels. - Caption pag. 48 The Kelvin radiator from the Art Radiators collection by Caleido is designed by Karim Rashid, with his characteristic use of patterns and bright colors. Measurements: 54x182 cm, thermal performance in the single version of 924W. Facing page: the Ice line is a collection of radiators made with a stainless steel plate and towel bar, in the case of the models for bathrooms. Available in different colors and finishes, from satin brown (right) to Reflex mirror finish (left).
lighting
tailored light p. 50 by Fala contract
Flexible composition, ecosustainability, adaptation to different environments. This is the recipe of the Fala Group for lighting in the contract sector. Lighting creates atmospheres and settings of great impact. It is a crucial factor of interior design, and therefore one of the most important considerations
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in contract applications. Commercial spaces, public zones in hotels and restaurants can be changed radically if their lighting is correctly designed and flexible. The “tailoring” of lighting fixtures can emerge even through the use of standard catalogue products. The two brands Marchetti Illuminazione and Ultraluce of the Fala Group of Sergio Marchetti supply flexible orders to adapt to the client’s design. From reworkings of classic style to minimalism, Marchetti Illuminazione works with Bohemian-cut Italian crystal. Modular products like Rondò and One Dream can be organized in single or multiple configurations, depending on the usage context. The former can be used for hanging, ceiling or wall fixtures in different sizes; the latter is ideal for applications that require horizontal arrangements. The Bollicine chandeliers bring out the magic of handcrafted glass, while Ultraluce interprets contract as a way of defending the environment: ecosustainable production methods, reduction of waste and emissions of harmful substances, and a focus on regulations for public spaces. “Doing contract means being able to experiment on a large scale, taking all the aspects of the project into consideration, from the first sketch of the idea to maintenance of the finished product. But it also means testing limits, to find solutions that can be transferred from macro-environments to homes, from corporations to more intimate spaces”, says Sergio Marchetti, president of the Fala Group. - Caption pag. 51 Above: Rondò by Marchetti Illuminazione is a component system featuring elliptical spheres in borosilicate glass and optical crystal, with crystal inserts, already assembled to form rings and sequences. Facing page, left: Poli-light by Ultraluce is a system of elements that can be positioned anywhere, in PMMA with a thickness of 15 mm. The patented double-ring system permits direction adjustment of 360 degrees. Facing page, top: from Marchetti Illuminazione, the Bollicine hanging lamp has a diameter of 60 cm, with spherical parts in poured glass. The light source, positioned at the center of the system, uses 6 G9 60W bulbs. Facing page, below: One Dream by Marchetti Illuminazione is a cascade of crystals composed of modular units for multiple configurations. The sequences of the light sources are also variable.
light as passion p. 60 by Zonca
Custom projects and fine craftsmanship. Far from mass production, lighting becomes art, decoration and atmosphere. Zonca makes one-offs, designed in cooperation with the client. With highly varied results, from Venice to Dubai to the waves of the oceans. The hotel is a liminal space in which to lose oneself, far from the everyday world. Often the magic is found in environments and design that reject conventions. The same is true of restaurant spaces, with an accent on elegance and exceptional quality. Cruise ships create settings of dreams, luxury and fantasy. Lighting plays a fundamental role in the design of interiors and the perception of the final atmosphere. The choice of lighting elements is part of the orchestration of the space, influencing our experience: the way in which we move, interact and linger in a room. So collaboration between designers and lighting companies is fundamental. Zonca, based in Voghera, has been active for over a century and specializes in tailor-made lamps. For four generations the firm has developed know-how in technical lighting design and the creation of custom products, also in large sizes, supplying expert assistance directly on the worksite. Their network of consultants can reach locations anywhere in the world, an aspect that is important for delicate contract projects. One example is the very large chandelier in blown glass positioned in the lobby of the spa of the Atlantis Hotel in Dubai. Made in collaboration with the architects Wilson & Associati, it displays a sort of ball of fire with a dense trail of flames of blown glass that reflect the colors of the frescoed ceiling and wrap the space in soft, diffused light. Works of this type require structural testing and specialized assistance in the difficult assembly phase. The company’s contribution to one of the MSC cruise ships is even more versatile. The large lantern over the main staircase is impressive not only for its size but also for its complexity. Inserted in the suspended ceiling, which also contains all the other light sources, it is a tailor-made element created in parallel with the interior design. Thanks to direct control of every production phase, Zonca can also personalize the products in its catalogue, adding character to match the mood of any decor. The accent is on innovative but versatile solutions, capable of conveying the different tastes and styles of contract. The activity of Zonca is passion at the service of light. - Caption pag. 61 Above: in the Citycenter Hotel in Las Vegas, designed by Jacques Garcia, Zonca has worked on the lighting of the casino area, with hanging lamps for direct light on the tables. On the facing page: the spa of the Atlantis Hotel in Dubai features an enormous blown glass chandelier that reflects the hues of the frescoed ceiling. - Caption pag. 63 To the side: in the Starhotels Splendid Venice, designed by Andrea Auletta, the Garcia bar offers a fine view of the canal. In the cozy corners bordered by retro sofas, precise lighting is supplied by appliques and small floor lamps. Above: in the conference room of the Boscolo Hotel in Rome, designed by Italo Rota, the ceiling is punctuated by colored lamps. Below: the recent Hotel Tritone of Abano Terme was designed by Studio Bortolami. In the dining room, elegant appliques and hanging lamps feature fabric shades, for soft, diffused light. Facing page: on the Fantasia cruise ship of MSC, a lantern composed of drops has been made with a dense installation of crystals. A custom creation of impressive size.
furniture
environmental consulting p. 58 by calligaris
With a dedicated contract structure, Calligaris responds to the needs of the hospitality industry. Through products that are ideal for the context, the firm shows up in hotels, cafes and restaurants, from Denmark to Morocco. Contract means supplying things in big numbers, but it also means assistance for clients and designers. With advice on the best product for the job at hand. If the public place is outdoors you also have to consider problems of weathering, besides comfort and resistance to wear. Every furnishing detail contributes to the atmosphere of a place. The Calligaris contract division was founded in 2008, and thanks to a distribution network in 90 countries, it can reach out to any destination from the headquarters in Udine. The key word is adaptation to the context. The company’s fine catalogue of products makes it possible to adapt to different styles and to the formulation of interior design with a wide range of colors and materials. Tables are the forte of Calligaris. They always feature ingenious systems of closure and extension, for great structural interchange and personalization. Some of the models can be horizontally stacked. An important factor for seasonal furnishings in outdoor bars and restaurants, or in reception rooms that do not have fixed furnishings. The Calligaris collection makes it possible to furnish 360° spaces, offering complete service. The catalogue has a vast range of upholstered pieces, with fixed and component divans, armchairs and hassocks, as well as freestanding and modular wall-mounted systems. The choice also extends to a varied series of complements and objects, carpets and lights. Lamps in blown glass, plastic, fabric and wood are enhanced by Italian design and technology. Assisting a contract client also means checking to make sure products comply with the regulations in different countries. While offering the security of tested, certified articles. Calligaris has obtained certifications of the ISO 9001 quality system and the FSC (Forest Stewardship Council). - Caption pag. 59 Below: a bakery in Udine, furnished with Alchemia technopolymer chairs, stackable up to six units. Lower left: the Fusion Restaurant in Aalborg, Denmark, featuring color accents provided by the Jam stools, perfect for the bar area. Below: the Katsura Restaurant in Marrakech uses the Hero chairs, made with air moulding, sturdy and easy to wash. Together with the Landscape tables, with a metal column base. Facing page: the Districto restaurant-bar in Madrid has the New York seating, with a comfortable back in padded leather and a structure made with metal rods.
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The pleasure of choosing p. 80 by lamm
Seating for public areas of all kinds. With the benefit of ergonomics and quality. This sums up Lamm, for unlimited contract applications. The history of design is studded with folding chairs. Finding the missing model was the challenge the architect David Chipperfield faced when he designed, for Alessi, the Piana model, produced by Lamm under the trademark Alessichair by Lamm. This model is the utmost in simplicity and efficiency, made in polypropylene laden with fiberglass, 100% recyclable, suitable for both indoor and outdoor use. But the linear design conceals a constructive idea that is certainly not banal: the three parts rotate around a single axis and the support structure, with its mechanisms, is hidden inside. When folded, the seat is completely flat for easy storage. Outside, it is only color. Piana is recognizable and adapts to different usage contexts, making it versatile in contract situations. One of the first applications is the Spazio Progetto meeting room in Reggio Emilia, headquarters of the Architects’ Foundation of that city. This is just one example of Lamm’s contract activity. The company has been active on an international scale since 1959, and knows how to solve problems. Another example of this ability is the Auditorium in the former church of San Vincenzo in Piacenza, where to avoid making holes in the floor an innovative system was developed for the C100 seating, designed by Baldanzi & Novelli, to avoid the need for bolts. The seating is ideal for conference rooms, auditoriums, cinemas and theaters. It offers many variation possibilities, including two heights for the back, each with three different angles, and optional writing surfaces. Another example of a product that adapts well to different contexts is the Hit chair designed by Dante Bonuccelli. The unit is stackable and has a geometric but comfortable design, thanks to the special elastic frame inserted in the polyurethane chassis. - Caption pag. 80 Above: the Plana chair designed by David Chipperfield for Alessi, produced by Lamm. Easily stacked for storage, it comes in 6 colors, in fiberglass-laden polypropylene. Upper left: the Hit chair designed by Dante Bonuccelli, inside the dining room of the Cenacolo Hotel of Assisi. Right: the C100 chair by Baldanzi & Novelli, seen in the Auditorium of the former church of San Vincenzo in Piacenza.
for meTropoliTan soldiers p. 81 by pedrali
The Bowery House in New York transforms a former military hostel into a hotel with a forceful identity. With a splendid view of the NoLita neighborhood. A new concept of luxury, no longer based on the exclusive, but on the particular. Because of the stylistic standardization of many so-called design hotels, with rather anonymous interior design, many recent hospitality structures are opting for an accent on place. They emphasize their host context through the design of distinctive features, materials, style and history. This is the case of the Bowery House in New York, a hotel at 220 Bowery, created in a building that dates back to 1927. First it was a factory, but then the building was converted in 1940 to make the Prince Hotel, offering temporary lodgings for soldiers returning from the second world war. The floors were broken up into two hundred single cabins, just big enough for a bed. Bathrooms were shared. The idea was to welcome as many soldiers as possible. The place has responded well to its recent renovation, without losing a sense of its original nature. The rooms maintain the personality and simple decor of the cabins, and the bathrooms are still shared. In spite of this rugged approach to hospitality, the common areas are very well designed, conveying a coherent image of the place, the arty NoLita neighborhood. The focal point is the 3500 sq meter terrace facing the New Museum. For the furnishings, the choice went to the Pasha and Plus chairs, the Wow hassock-stool, the Togo square table, the Tetris bar counter and the Time Out lamp. All by Pedrali. The seats and hassocks are particularly suited to contract applications, not only because they are in plastic and stand up to atmospheric agents, but also because of the irony of the form, with its echoes of classic armchairs, and the color that adds a cheerful note. The use of the illuminated counte and the Time Out lamps, finally, with low-consumption LEDs, makes it possible to enjoy the roof garden at night, without the need for irreversible, costly intervention. - Caption pag. 81 The terrace is furnished with the Pasha and Wow seats and stools, designed by Claudio Dondoli and Marco Pocci. Note the Time Out lamp, designed by Alberto Basaglia and Natalia Rota Nodari, and the Tetris modular bar counter, also by Dondoli and Pocci. Left: the entrance at 220 Bowery, near the New Museum, conserves the image of the neighborhood buildings.
fresh air in The garden p. 90 by nardi
A seat that reminds us of country fences while responding to the need to experience greenery in the city. Not only for outdoor living. The desire for fresh air, to find some country in the city, to transform terraces, public or private outdoor areas into patches of greenery, is very widespread. Just consider the growing focus not only on do-it-yourself gardens and exhibition-markets for gardeners, but also the boom in the outdoor furnishings sector, with major investments on the part of the companies of Made in Italy. Designer Raffaello Galiotto gets his inspiration from romantic wooden country fences to create Aria, produced by the Vicenza-based company Nardi in 6 matte colors with the look of painted wood. The Aria project offers a large seat with cushions, in different types of fabrics, colors and patterns, and a small table. The leitmotiv is the precise structure of the slightly enveloping seat, a geometric game of solids and voids, varying the angles and distance of the planks, along with the “relief” effects of the various joints, adding extreme elasticity and dynamic lines. The polypropylene, a Nardi specialty, as opposed to more traditional wood, guarantees greater resistance to atmospheric agents, easy cleaning and 100% recycling, because the pieces are made with one material only. The Aria project can be used in different contexts, not just outdoors: from private terraces to wellness centers, waiting rooms, bars, lounge areas. Or even in normal interiors. In fact, thanks to its flexibility Aria is also ideal for the contract sector. Versatility of use is a trend, as is the hybrid styling of furnishings, to permit use in both indoor and outdoor spaces. No longer requiring storage at the end of the summer, outdoor furnishings are now for all seasons, furnishing spaces 365 days a year. - Caption pag. 91 Aria by Raffaello Galiotto, produced by Nardi, is made with the air-moulding injection technique, in polypropylene. The seating comes with padded cushions and a coffee table. The structure is offered in a range of matte colors with the look of painted wood.
furnishings ThaT conceal a world p. 92 by clei
To transform a space from a living room to a bedroom with a few simple movements. To multiply square meters, gaining an extra room. These are the ideas of Clei for spaces that change during the course of the day. Say goodbye to uncomfortable sofa-beds. And to the hard work of those who are forced to live in the small spaces of studio apartments, and find themselves have to make and unmake a bed every evening and every morning, to optimize use of space. The
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Brianza-based company Clei specializes in convertible furnishing components, offering modular, versatile solutions that make it possible to modify a room throughout the day, in a practical, quick way. This is useful not only for small dwellings, but also because it offers the prospect of multiplying rooms, adapting them to different uses. The same space can become a bedroom, a living area, a dining room or an entertainment center. Accessorized walls, vertical hide-away beds, convertible furnishings have always been the areas of research of this company founded in the 1960s. A taste for new things that developed in the wake of the design avant-gardes of the time, responsible for the creation of the first modular, compact furnishings, and the first transformable solutions. The experiments of Joe Colombo, for example. Already in those days, houses were shrinking, while new transport infrastructures were granting people greater mobility, leading to new needs in everyday life. Design began to search for versatile, multifunctional furnishing solutions. Multifunctional space is far from a simple theme, in terms of design. Clei offers two innovative furnishing programs, Living and Young System, the latter earmarked for the rooms of young people, with an eye on modular design and possible combinations of pieces. Bookcases, cabinets, sofas, tables and desks can be combined in shared or divided spaces, integrated with other modular parts, or replaced over time. Thanks to the work of the R+D division of Clei, with its many patents, innovative mechanisms have been designed: light, intuitive, easy to use. - Caption pag. 92 Ulisse Dining is a transformable furnishing system designed by Giulio Manzoni with Clei. It is composed of a table for four persons that vanishes under a double bed, always ready, with a wooden plank base. Facing page: the Swing sofa designed by Pierluigi Colombo with Clei can have one or two armrests, a reclining back and a sliding peninsula with three positions. The storage space is under the seat. Swing can be integrated with the Living System, with a partition that can be transformed into a double bed.
Technology To measure p. 108 by giannini arredamenti
Contract requires personalized products on a very tight schedule. New digital technologies make it possible to manufacture unique products for every design approach and every space. This is the method of Giannini Arredamenti, specialized in custom solutions. Curved or skewed walls, non-standard measurements: these are just a few of the problems faced in the creation of a facility. Furniture companies often produce custom pieces starting with catalogue models, but they do not all have the technologies to make fully customized items. At the same time, operating in the contract requires just such personalization. The new numerical control technologies make it possible to manufacture articles starting with CAD-CAM programs, reducing waiting time and costs of production. Numerically controlled machinery also permits extreme precision, while optimizing the use of materials. For one decade the Brianza-based company Giannini Arredamenti has been investing in these technologies, to specialize in the production of custom furnishings and installations. The furnishings are created together with the idea of the architect, to respond to the specific problems of the site. Interiors, shops, furnishings for offices, hotels and restaurants, but also trade fair stands all become unique operations, made to measure for clients. Recent examples include the cafe of the Museo del Novecento, in the Arengario building on Piazza Duomo in Milan. Based on the design by Italo Rota and Fabio Fornasari, Giannini Arredamenti has created, from the surveying to the installation, all the fixed furnishings and decorations, in black painted MDF, including the doors and the cut columns. The latter have an extraordinary height of 6 meters on a base of 60 cm, and are self-supporting. Because they are not attached to the ceiling, their structural stability was a major issue that has been effectively resolved. Another example is the facility for the players of the Inter soccer team at Appiano Gentile (Como). Giannini Arredamenti intervened here in a large, disorganized existing space, bordered by a staircase that leads to an elliptical mezzanine. Curved furnishings and walls were produced and installed for the dining room, the recreation area and the offices. All in record time. Because the firm’s services are based on efficient organization and experience. - Caption pag. 109 The cafe of the Museo del Novecento in Milan features custom furnishings and decorations, including the cut columns, clad in black MDF, with a height of 6 meters on a base of 60 cm.Above: the cabinet for the bathroom features curved custom elements and the profiling of the drawer around the siphon. To the side: detail of a wardrobe constructed for a loft in Milan. The cabinet contains removable shelves for footwear. Facing page, top: the dining area of the facility of the soccer team Inter at Appiano Gentile is bordered by the furnishings and the accessorized partitions. Below: a loft in Milan, subdivided by a system of continuous partitions and cabinets with sliding doors. European oak finish.
wellness
environmenTal culTure p. 68 by culti
The relais, the spa, but also the “art de la table”, joined in a single furnishing concept. The philosophy behind the world of Culti, to achieve wellness and sensory pleasure. The perception of comfort in an environment is not just a matter of furnishings and interior design. It is also connected with the care that goes into the choice of furnishing complements, the way objects and textiles are coordinated in different rooms, from the bath to the kitchen. The sensation of wellbeing also comes from the choice of all those little accessories that almost imperceptibly improve everyday life. This is the philosophy behind Culti, the world created by Alessandro Agrati to explore the concept of lifestyle, freely understood as environment, decor and complements, fragrances, clothing and everything else that has to do with people and their homes. Since the construction of its first spa in Milan, Culti has become a concept that unfolds in dozens of different spaces, in Italy and abroad, in hospitality, residences, restaurants, spas. “Designing a house means respecting individuality, the unique qualities of the person who will live there. It is fundamental to know the person, to adapt the Culti to their needs. Attention to the details of the architectural structure in which the furnishings are inserted is also very important. The process starts with the idea and the drawing, and ends with delivery of the completely finished work” says Agrati, founder and creative director of the Milanese firm. The spaces designed by Culti convey an image of luxury that is never ostentatious, based on attention to detail. Neutral ton-sur-ton colors, natural materials like stone and wood, balanced lighting with precise accents to create welcoming spaces that offer a sense of protection and shelter. One of the latest creations is the Relais Culti Histò on the Mar Piccolo, near Taranto, which has an ancient hot spring. “I have thought of Histò as a universe to always experience in a different, personal way, a refuge to recover one’s relationship with nature, to discover new flavors and sensations, or just to relax. Because the real luxury is to be able to take time to pursue your own desires”, Agrati concludes. - Caption pag. 69 To the side: the Posarium room of the Culti Day Spa, with a water-heated bed. Below: the bath of one of the rooms of Histò, the Relais on the Mar Piccolo, in a historic rural complex. The rooms are all different. Below: one of the 19 rooms of Villa Grey, a 4-star hotel on the waterfront in Forte dei Marmi, created in an elegant turn-of-the-century residence. The rooms and common areas all have a very sober, understated design. Facing page: the kitchen of the Luxury Apartment Concept, the design interpretation of the Culti style, based on noble materials and custom creations.
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InternI AnnUAL COntrACt 2011 / 117
Technique and emoTion p. 70
accessories
A wellness center that features continuous facings. The Aetherea Private Spa experiments with new design solutions. The design of wellness spaces focuses on the textures of materials and on settings that conceal their combinations. Cleaf, specialized in surfaces for interior design, is well aware of this fact. Thanks to the flexibility of its production facilities, the firm can produce a variety of articles that border on true customization. In collaboration with Studio Bizzarro, the Brianza-based company has done the interiors of the Aetherea Private Spa, exploring new design frontiers for spas. One facing runs throughout the surfaces, seamlesly, from the floor to the walls to the counters. Cleaf has supplied the graphite-finish facings, using a neutral tone that connects the various elements of the spa, like the countertop washstands, the bioethanol fireplace, the hydromassage tub and the sauna, with their different materials and styles. The architects wanted to give the space a sense of homogeneity and warmth, drawing the gaze of the visitor smoothly across the whole room. The Cleaf surfaces are the result of in-depth research and close collaboration with designers and producers. The wide range of available finishes is ideal for contract, offering a vast scenario of solutions and applications: from highly decorative surfaces featuring chromatic nuances, to those with more visible, tactile textures. The finishes are made with the latest technologies. The assortment lends itself, especially in the spa and wellness sector, to exploration of the tactile and sensorial potential of finishes. The focus on design and choice of materials are key factors in this applications field. To pursue its research, Cleaf pays close attention to the latest developments in design, architecture and fashion, to find new expressive codes and to transcribe them on surfaces. - Caption pag. 71 Cleaf surfaces in the graphite finish are used to clad the hydromassage tub and, in an original way, the wall of the shower area and the fixtures. The solution for the washstand area by Studio Bizzarro calls for the use of Cleaf surfaces instead of the more traditional lacquered wood top. This approach enhances the countertop volume.
by colombo design
by cleaf
designing wellness p. 98 by ceramiche atlas concorde
A spa inside a fair. To demonstrate the infinite possibilities of ceramics in interior design. But above all to per ceive with all the senses. Contract is a sector in which experience and know-how make all the difference. Combined with the ability to offer personalized service. In the ceramics sector, it is not enough to offer an extensive catalogue of products. You also have to know how to adapt them to the needs of clients and designers. To create unique, never standard spaces. Ceramiche Atlas Concorde continues and expands its Hospitality Design project, to develop the expressive potential of ceramics for hospitality contracts. At Cersaie, the firm presents the Atlas Concorde Spa: an exhibition on wellness, where the material is found in every setting, becoming the finish for creation of emotional atmospheres. Spa spaces are re-created, from the entrance that welcomes and projects visitors into a soft dimension, removed from the outside world, to the wellness area in which to be immersed in a flood of fragrances, all the way to the thermal zone with the showers and regenerating tubs. Ceramic materials are everywhere, on all floors and surfaces. The variation of collections and textures underscores the versatility of the material. At the entrance Advance Bianco Brera 45x90 forms a contrast with the special tub niche that attracts attention. The darker backdrop is made with Ambition Moka Chic Mosaic, in the form of 30.5 cm mosaic sheets, for a particular luminous, materic effect. Under the tub Etic Rovere Grigio is inserted, a reminder of the warmth of wood floors, but without their maintenance problems. Two symmetrical thresholds lead from the entrance to the wellness area and the thermal area. The materials utilized are the two collections Etic and Advance, both based on natural substances like wood and stone (respectively). The different formats make it possible to create shadings of colors and decorations. On the floor, the warmer nuance of Etic Noce is used in three sizes, 22.5x90, 15x90 and 11x90. With this spa, Atlas Concorde continues its close, established partnership with architects and designers operating in the hospitality and wellness sector, demonstrating a capacity to combine aesthetic impact with requirements of strength, practicality and safety. - Caption pag. 99 Above: the wellness area features Etic Noce flooring, in an aligned multiformat installation: 22.5x90, 15x90, 11x90 cm. The wall facing is in Advance Moca Creme (30x60) and Etic Noce (15x90). Left: in the entrance to the spa Advance tiles are used in the Brera White finish, 45x90 cm, along with Ambition White, a white clay ceramic surface, in the format 30.5x91.5. Above: the tub in the wellness area is covered with Advance in the Moca Creme 30x60 version and Brera White 60x60, conveying the sensation of natural stone. Facing page: the wall behind the tub is clad in Ambition Moka Chic Mosaic 30.5x30.5. - Caption pag. 101 Below and bottom: details of the tub in the thermal area, clad with Advance Brera White 30x60 and Advance Moca Creme Mosaico 30X60. The collection has five different wood-stone varieties, of great graphic depth. Lower left: detail of the shower in the thermal area. The wall is faced with the Advance collection in the Moca Creme version, 30x60. Facing page: overall view of the thermal area of the Atlas Concorde Spa. The atmosphere is based on alternation of formats from the Advance line, creating designs and a sense of movement on the walls. On the floor, Etic Noce 22.5x90, 15x90 and 11x90.
Kitchens
living and socializing p. 84 by doimo cucine
In Verlaine, in the Belgian countryside, a complex of thirty apartments in a green setting. A single living area where kitchen and living room furnishings mingle, for functional efficiency and ecological living. In residential real estate the trend is toward “turnkey” solutions, apartments that are sold completely furnished and ready to use. This is a great opportunity for companies, offering a chance to supply larger quantities of furnishings and to gain visibility for the quality and flexibility of their production. It is also a chance to work with outstanding architects and to experiment with new furnishing solutions. In Verlaine, near Liege, a complex of 30 luxury apartments, Le Jardin de Verlaine, designed by Benoît Jaco for the developer S.A. Établissements, has just been completed, in collaboration with the sales point CAD Tendances of Rocourt. The apartments measure from 135 to 155 sq meters, immersed in the Belgian countryside and its wide open spaces. Doimo Cucine has supplied Extra: a modern, squared model with a door in mat lacquered MDF, 26 mm thick. The wall units without handles have a groove for opening, built into the body to underline its monolithic look. The kitchen is part of a single living environment, with the living and dining areas, organized in a seamless whole. The cooking island is like a counter and the washstand, together with the slender hood, almost vanish from view. The storage zone to the rear also blends with the furnishings of the living area. The characteristic mat finish of the door of Extra, combined with the dark color, disguises the built-in appliances. Doimo Cucine was also chosen thanks to the “green” approach of this residential complex. The Italian company from Nervesa della Battaglia (Treviso) concentrates on the quality of materials combined with low environmental impact: all the models in production are made with recyclable low-formaldehyde panels, in compliance with the rigorous CQA-Formaldehyde 4 Stars standard. For this reason, and for its ability to respond to the needs of clients, Doimo Cucine is a growing force on the international contract market. - Caption pag. 84 The daytime area of the apartments of Le Jardin de Verlaine passes from the living room to the kitchen without interruptions. In the background, the cooking island and the storage zone, using the Extra model by Doimo Cucine. Facing page, top: in the foreground, the burners mounted flush in the counter; behind them, the Extra columns, with handles built into the thickness of the 26 mm doors. Below: the cooking island with the built-in sink. The hood is slender and squared, above the whole area, and includes spotlights.
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deTails of value p. 96 Bath accessories and handles are not objects that should be overlooked. They make all the difference in the use of space, adding to its image. The contract sector demands quality products that stand up to wear and can fit into the overall contextual design. Handles and accessories for the bath are small, but they are also fundamental for the way spaces are used. With their indispensable presence they immediately influence first impressions, and if they are in bad taste they can ruin the quality and aesthetic harmony of spaces. Colombo Design is well aware of all this. Since the 1990s the company has created handles and accessories for the bath in its plant at Terno d’Isola (Bergamo). Collaboration with outstanding architects and designers, and a natural tendency to look for innovation and not just styling, have led to the creation of pieces with a very modern, recognizable image, far from passing fashions and therefore valid for a long period of time. One concrete example of the product vision is the Six Millimeters Concept handle collection, with very thin hardware – just 6 mm – that thanks to particular technical development requires no working of the door panel or the window casement, leading to great savings of time and costs, with the possibility of application to elements that are already present in the home. The same philosophy is behind the recently presented collection of bath accessories, Over. Based on collaboration with Efrem Bonacina and Giovanni Moro, this series stands out for its attractive, essential design, combining the use of a fine raw material – stainless steel – with a new bi-adhesive attachment system that makes it possible to position accessories in places where holes cannot be made in walls or surfaces. Last but not least, Colombo Design establishes a dialogue with contract companies through a specific figure of reference, capable of responding to different requirements of products and services. Furthermore, the company pays particular attention to environmental protection in production processes, monitoring articles from design to production, through a corporate concept known as “Green Made” using the most modern methods, permitting the company to obtain UNI EN ISO 14001:2004 certification. - Caption pag. 97 To the side and on the facing page: the Over collection, designed by Efrem Bonacina and Giovanni Moro, has an attractive, linear look. In AISI 316 L stainless steel, the items are attached to the wall by means of an adhesive strip. Lower left: some of the handles from the Six Millimeters Concept line: Dea, designed by Pio & Tito Toso Lab; Isy by Luta Bettonica and Giancarlo Leone; Zelda by Jean Marie Massaud; and Tool by Michele De Lucchi. All the handles feature plates and keyholes with a thickness of just six millimeters. They require no preparation of door panels or window casements for installation, so they can be applied to already existing elements.
fixtures
The proTagonisT washsTand p. 104 by scarabeo
Interpreting trends is the goal of Scarabeo, which besides two-tone fixtures and products that adapt to different contexts, offers the total black of the Planet series. In contract, especially for hotels, the bathroom is a crucial space for interior design. It sets the tone of a room and often is one of the criteria of choice on the part of guests. These installations require not only technically advanced products, but also items of great aesthetic and decorative impact, so guests feel like they are in a unique, exceptional place. The focal point is often the area of the washstand. Experimentation with the forms of washstands is a typical part of the history of Scarabeo, when towards the end of the 1990s its founder, Giovanni Calisti, had the idea of launching a line based on old washbasins, reinterpreted with more modern lines and innovative design. This led to a new period of success for the Viterbo-based company, marked by great productive renewal: Scarabeo began to interpret trends. The presence of black is a trend in bath furnishings today. Dark ceramic material makes it possible to obtain unusual textures and effects: from a matte finish like stone, to a bright finish that makes surfaces into mirrors. With the Wish series, designed by Studio Talocci, and Moai, designed by Massimiliano Braconi, Scarabeo has already experimented with black in the bathroom, narrated through the contrast with the white inside of the washstand. The Planet collection, also by Branconi, is based on “total black”. And it is now completed with new pieces with rounded, compact lines, that adapt to all kinds of installations and contexts. The visual impact is appealing, but without allowing the creative verve of the form to compromise functional quality. Scarabeo has also investigated the theme of asymmetrical washstands: the Moai and Wish series have products with ellipses that vary with respect to the basins. This makes it possible to create small spaces and surfaces. To encourage personalization of the room, with bath furnishings that flexibly adapt to different contexts. - Caption pag. 105 The new Planet collection, designed by Massimiliano Braconi, includes a column washstand and bath fixtures, all featuring rounded, compact lines. On the facing page, upper left: the large Planet countertop washstand has an accentuated oval form, 660 x 385 mm. Below: the Wish washstand, designed by Studio Talocci, in the suspended version with slender border. Silver mirror finish. To the side, right: the Moai collection, designed by Massimiliano Braconi, in the two-tone version. The bidet has an ellipse placed off center, to create a small counter.
BaTh scenarios p. 106 by hatria
The combination of references from the past and new languages, and the use of original colors, make the “Sculture Evento” series ideal for unusual compositions. For a space that amazes more than ever before. For daring designers, who in the field of hôtellerie want to create unusual, surprising bath spaces. Sculture Evento by Hatria, designed by Studio Dal Lago, features a new freestanding sink in special colors, made more vivid by the contrast of two-tone porcelain: white and gold, white and black, white and red. The freestanding unit is large (65 cm) and ideal for positioning at the center of the room. Hatria offers the collection with fixtures and washstand suspended in a totally black environment, featuring shiny porcelain stoneware surfaces. Sculture Evento stands out in the room thanks to its form and its unusual colors, reflected on the glossy surfaces of the walls and floor. The collection is ideal for the hotel contract sector, always in pursuit of evocative, unusual settings. But it is also perfect for all those who want to make the bathroom a true domestic temple. The form of the washstand is particular, innovative yet also familiar, because it combines traditional characteristics, like those of antique washbasins, with unusual chromatic effects. The colors are also used for the suspended toilet and bidet units. Behind the form lies the technology of Hatria, a company of the Marazzi Group, which uses the finest, most innovative production technologies, with great attention to detail. Note, for example, the white drain hardware of the washstand and the bidet, to blend into the design of the basin. Sculture Evento is not the only Hatria collection that stimulates the fantasy of architects. Systems like Area, in which the counter of variable length is made by extending the edge of the corner washstand, or the G Full monoblock system that combines the functions of toilet, bidet and seating, are examples of how this company of the Marazzi Group pays attention to flexibility, with proposals that adapt to the requirements of the contract market. - Caption pag. 107 Above, the freestanding sink from the Sculture Evento collection by Hatria, designed by Studio Dal Lago Associati, is a large unit (65cm) available in total white or two-tone: white and black, white and gold, white and red. The same colors – white, black, red and gold – of the porcelain of the freestanding sink are reprised in the suspended fixtures of the Sculture Evento series, measuring 60 x 40 cm. To complete the range of product offerings in the same style.
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Ragione sociale/Company name: Artesia® di International Slate Company srl Presidente/Chairman: Ivo Dondero Amm.Del./Managing Director: Giovanni Beronio Dir. Comm./Sales Manager: Gianluca Ligorio Dir. Marketing/Marketing Manager: Francesca Dondero Tipologie produttive/ Production Lines: Artesia: pavimentazione e rivestimenti in ardesia e pietre naturali per interni ed esterni. Esportazione/Export: 40% sul fatturato annuo Pubblicità/Advertising/P.R. (2011): A cura dell’azienda, Francesca Dondero Artesia® di International Slate Company srl Via Pezzonasca 27 16047 Moconesi GE Tel. 0185935000 Fax 0185935001 www.slate.it info@slate.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Calligaris spa Presidente/Chairman: Alessandro Calligaris Tipologie produttive/ Production Lines: Arredamento:sedie, tavoli, mobili, complementi d’arredo, divani, letti, lampade, oggettistica e tappeti Calligaris spa Via Trieste 12 33044 Manzano UD Tel. 0432748211 Fax 0432750104 www.calligaris.it calligaris@calligaris.it In Italia: Per informazioni sui punti vendita: www.calligaris.it Sezione Contract: contract@calligaris.it Foreign countries: vwww.calligaris.it contract@calligaris.it
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Ragione sociale/Company name: Ceramiche Atlas Concorde spa Presidente/Chairman: Luca Mussini Amm.Del./Managing Director:: Maurizio Mazzotti Tipologie produttive/ Production Lines: Pavimenti e rivestimenti ceramici in Grès porcellanato e Monoporosa. Esportazione/Export: 75 % sul fatturato annuo Pubblicità/Advertising/P.R. (2011): A cura dell’azienda press@atlasconcorde.it Ceramiche Atlas Concorde spa Via Canaletto 141 41042 Spezzano di Fiorano MO Tel. 0536867811 Fax 0536867726 www.atlasconcorde.it marketing@atlasconcorde.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: CO.GE.FIN s.r.l. Amm.Del./Managing Director: Danilo Rossetti Tipologie produttive/Production Lines: Radiatori e scaldasalviette d’arredo Designers: Bullo Antonio, Canepa Alessandro, Di Marco James, Rashid Karim Esportazione/Export: 55% sul fatturato annuo Pubblicità/Advertising/P.R. (2011): Giuffrida -Bragadin s.r.l. www.giuffridabragadin.com CO.GE.FIN s.r.l. Via Maddalena 83 25075 Nave BS Tel. 0302530054 Fax 0302530533 www.caleido.bs.it cogefin@cogefinsrl.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Cleaf spa Presidente/Chairman: Luciano Caspani Amm.Del.-Dir. Comm./Managing Director-Sales Manager: Alessandro Carrara Tipologie produttive/ Production Lines: Pannelli nobilitati, laminati e bordi Designers: Cleaf Research Lab Esportazione/Export: 30% sul fatturato annuo P.R. - Pubblicità/Advertising (2011): Oikos sas www.oikosassociati.com Cleaf spa Via S. Ambrogio 18 20050 Macherio MB Tel. 0392074 Fax 0392017820 www.cleaf.it - info@cleaf.it In Italia: nei migliori negozi del settore. Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Clei srl Presidente/Chairman: Italo Colombo Amm.Del./Managing Director: Enzo Colombo Dir. Comm./Sales Manager: Eugenio Foresti Tipologie produttive/ Production Lines: Sistemi d’arredo trasformabili Designers: Pierluigi Colombo Esportazione/Export: 50% sul fatturato annuo Pubblicità/Advertising(2011): A cura dell’azienda P.R. (2011): Banfi&Minelli Comunicazione www.banfieminellicomunicazione.it Clei srl Via G. Marconi 22060 Carugo CO Tel. 031761666 Fax 031762346 www.clei.it info@clei.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Colombo Design spa Presidente-Amm.Del./ChairmanManaging Director: Michele Colombo Dir. Comm./Sales Manager: Andrea Santambrogio (Div. Accessori Bagno) Josè Colombo (Div. Maniglie) Michel Maalouf (Export Department) Tipologie produttive/ Production Lines: Maniglie per porte e finestre ed accessori per il bagno. Designers: Jean Marie Massaud, Jasper Morrison, Kostantin Grcic, Carlo Bartoli, Luca Colombo, Makio Hasuike, Ambrogio Rossari, Michele De Lucchi, Castiglia Associati, Alberto Meda, Angeletti e Ruzza, Paolo Pininfarina, Efrem Bonacina e Giovanni Moro, Pio e Tito Toso, Luta Bettonica e Giancarlo Leone, Studio Spalvieri / Del Ciotto, Marco Acerbis, Architettura Laboratorio, Di Blasi Associati, Francesco Lucchese, Giulio Ripamonti, Studio Kairos Esportazione/Export: 50% sul fatturato annuo Pubblicità/Advertising/P.R. (2011): A cura dell’azienda con la collaborazione di S.V. & Partners P.R. (2011): Italia: Agenzia Zelaschi www.agenziazelaschi.it Estero: Di Palma Associati www.dipalmassociati.com Colombo Design spa Via Baccanello 22 24030 Terno d’Isola BG Tel. 0354949001 Fax 035905444 www.colombodesign.it info@colombodesign.it In Italia: nei migliori negozi del settore. Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
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Ragione sociale/Company name: Corradi spa Presidente/Chairman: Alberto Corradi Amm.Del./Managing Director: Gianmarco Biagi Dir. Comm./Sales Manager: Carlo Mazzali Tipologie produttive/Production Lines: Sistemi di copertura scorrevole ad impacchettamento per esterno progettati su misura e personalizzabili, vele ombreggianti di derivazione nautica, arredamento e complementi outdoor Designers: Gianluca Rossi, Valerio Cometti Esportazione/Export: 44% sul fatturato annuo P.R. (2011): A cura dell’azienda Corradi spa Via G.Brini 39 40128 Bologna Tel. 0514188411 Fax 0514188400 www.corradi.eu info@corradi.eu In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita: m.cattaneo@corradi.eu marketing@corradi.eu Corradi USA (Dallas): info@ corradiusa.com Corradi France (Lyon): v.calabrese@corradi.eu Corradi Lifestyle Emirates & Furniture LLC (Abu Dhabi): ma.zecchi@corradi.eu Other Countries: m.cattaneo@corradi.eu marketing@corradi.eu
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Ragione sociale/Company name: Culti srl Amm. Unico/Sole Manager: Giovanni Lato Dir. Comm./Sales Manager: Fabio Rocchigiani Tipologie produttive/ Production Lines: Fragranze e arredo design Designers: Alessandro Agrati Esportazione/Export: 60% sul fatturato annuo Pubblicità/Advertising (2011): A cura dell’azienda con la collaborazione di Adv Campaign P.R. (2011): Bianca Ehmer (bianca.ehmer@culti. it) Culti srl Viale Brianza 32/34 20823 Lentate sul Seveso MB Tel. 0362569496 www.culti.com culti@culti.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Doimo Cucine spa Amm. Del/Managing Director: Edy Doimo Dir. Comm./Sales Manager: Enrico Mazzon Tipologie produttive/ Production Lines: Mobili per cucina Designers: Romano Giacomazzi, ImagoDesign Esportazione/Export: 31% sul fatturato annuo Pubblicità/Advertising (2011): Ketchum www.ketchum.it Doimo Cucine spa Via Schiavonesca 78 - Loc. Bavaria 31040 Nervesa della Battaglia TV Tel. 0422775611 Fax 0422882082 www.doimocucine.it info@doimocucine.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Eiffelgres divisione di GranitiFiandre spa Presidente-Amm.Del.-Dir.Comm./ Chairman-Managing Director-Sales Manager: Graziano Verdi Tipologie produttive/ Production Lines: Grès porcellanato Designers: Mauro Bellei, Annika Cova Esportazione/Export: 80% sul fatturato annuo Pubblicità/Advertising (2011): A cura dell’azienda P.R. (2011): A cura dell’azienda Eiffelgres divisione di GranitiFiandre spa Via Ghiarola Nuova 119 41042 Fiorano Modenese MO Tel. 0536996811 Fax 0536996825 In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. www.eiffelgres.com info@eiffelgres.com Foreign countries: contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Fala di Sergio Marchetti srl Presidente/Chairman: Sergio Marchetti Amm.Del./Managing Director: Riccardo Marchetti Dir. Comm./Sales Manager: Maurizio Mozzicafreddo Tipologie produttive/Production Lines: Prodotti per illuminazione d’interni Designers: Roberto Giacomucci Esportazione/Export: 32,8% sul fatturato annuo Pubblicità/Advertising (2011): Giacomucci Design www.giacomuccidesign.com Fala di Sergio Marchetti srl Via G.Pastore 13 60131 Ancona Tel. 0712868666 Fax 0712868690 www.fala.it info@fala.it www.marchettiilluminazione.com info@ marchettiilluminazione.com www.ultraluce.it info@ultraluce.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Giannini Arredamenti snc Amm.Del.-Dir.Comm./Managing Director-Sales Manager: Domenico Giannini Tipologie produttive/Production Lines: Arredi su misura per interni Pubblicità/Advertising (2011): A cura dell’azienda Giannini Arredamenti snc Via Silvio Pellico 18 20030 Seveso MI Tel. 0362524828 Fax 0362516840 www.gianniniarredamenti.com giannini.arredamenti@alice.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information
Ragione sociale/Company name: GranitiFiandre spa Presidente-Amm.Del./ChairmanManaging Director: Graziano Verdi Tipologie produttive/ Production Lines: Grès porcellanato a tutta massa Esportazione/Export: 55% sul fatturato annuo Pubblicità/Advertising/P.R. (2011): A cura dell’azienda P.R. (2011): Graziano Verdi GranitiFiandre spa Via Radici Nord 112 42014 Castellarano RE Tel. 0536819611 Fax 0536827097 www.granitifiandre.com info@granitifiandre.com In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
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Ragione sociale/Company name: Hatria - Marazzi Group spa a socio unico Presidente/Chairman: Alessandro Poletto Dir. Comm./Sales Manager: Maurizio Francalanci Tipologie produttive/ Production Lines: Vitreous China, Fine Fire Clay Designers: Adalberto Dal Lago, Nilo Gioacchini, Francesco Lucchese Pubblicità/Advertising (2011): A cura dell’azienda P.R. (2011): Studio Monika Carbonari www.studiomonikacarbonari.it Hatria - Marazzi Group spa Viale Virgilio 30 - 41123 Modena Tel. 059384350 Fax 059384212 www.hatria.com press@hatria.com In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Kone spa Presidente/Chairman: Matti Alahuhta Amm.Del./Managing Director: Angelo Bosoni (per l’Italia) Tipologie produttive/ Production Lines: Ascensori, scale e tappeti mobili, porte automatiche per edifici Designers: Anne Stenros (vicepresidente Uff. Progetti Kone) Pubblicità/Advertising (2011): A cura dell’azienda Kone spa Via Figino 41 20016 Pero MI Tel. 02339231 Fax 0233923654 www.kone.it italy@kone.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
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Ragione sociale/Company name: Lamm spa Presidente/Chairman: Eugenio Morselli Amm.Del./Managing Director: Andrea Margelli Dir. Comm./Sales Manager: Michele Serafini - Italia Carlo Barbieri - Estero Tipologie produttive/Production Lines: Sistemi di sedute per collettività, contract, didattica, conferenza e ufficio. Designers: Giovanni Baccolini, Baldanzi & Novelli, Bartoli Design, Dante Bonuccelli, David Chipperfield, Giorgio Gurioli, Justus Kolberg, Lucci & Orlandini, Emilio Nanni, Giancarlo Piretti, Marco Piva. Esportazione/Export: 45 % sul fatturato annuo Pubblicità/Advertising (2011): A cura dall’azienda P.R. (2011): Cavalleri Comunicazione www.cavalleri.com Lamm spa Via Verdi 19/21 43017 San Secondo Parmense PR tel. 0521877511 fax 0521877599 www.lamm.it info@lamm.it In Italia: nei migliori negozi del settore. Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Margaritelli spa Presidente/Chairman: Giuseppe Margaritelli Amm.Del./Managing Director: Luca Margaritelli Dir. Comm./Sales Manager: Gianluca Gargaglia (per Listone Giordano) Tipologie produttive/ Production Lines: Parquet e boiserie (per Listone Giordano) Designers: Michele De Lucchi, Matteo Nunziati, Marco Tortioli Ricci Esportazione/Export: 40% sul fatturato annuo
Pubblicità/Advertising (2011): Ghenos www.ghenos.net P.R. (2011): Debora Vella Margaritelli spa Miralduono di Torgiano 06086 Torgiano PG Tel. 0759886883 Fax 0759889043 www.listonegiordano.com info@listonegiordano.com In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Marazzi - Marazzi Group spa a socio unico Presidente/Chairman: Filippo Marazzi Amm.Del./Managing Director: Maurizio Piglione Dir. Comm./Sales Manager: Maurizio Francalanci Tipologie produttive/ Production Lines: Gres cristallizzato, gres porcellanato smaltato e non smaltato, monocottura, bicottura, mosaico Designers: Adalberto Dal Lago, Nilo Gioacchini, Francesco Lucchese Pubblicità/Advertising (2011): A cura dell’azienda P.R. (2011): Studio Monika Carbonari www.studiomonikacarbonari.it Marazzi - Marazzi Group spa Viale Virgilio 30 - 41123 Modena Tel. 059384111 Fax 059384303 www.marazzi.it press@marazzigroup.com In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Nardi spa Presidente/Chairman: Giampiero Nardi Amm.Del/Managing Director: Anna Nardi e Floriana Nardi Dir. Comm./Sales Manager: Italo Zordan e Andrea Ceriolo Tipologie produttive/ Production Lines: Arredo per l’outdoor contract e privato Designers: Raffaello Galiotto Esportazione/Export: 67,31 % sul fatturato annuo Pubblicità/Advertising (2011): A cura dell’azienda P.R. (2011): Busa & Associati www.busaeassociati.it Nardi spa Via Arso 4 - 36072 Chiampo VI Tel. 0444422100 Fax 0444422150 www.nardigarden.it info@nardigarden.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Omnidecor spa Legale Rappresentante-Amm.Del.Dir. Comm./Legal Advisor-Managing Director-Sales Manager: Ferruccio Bresciani Tipologie produttive/Production Lines: Vetro satinato/colorato/decorato Designers: Defne Koz, Marc Krusin, Robert A.M. Stern Architects Esportazione/Export: 70% sul fatturato annuo P.R. - Pubblicità/Advertising (2011): Oikos Associati www.oikosassociati.com Omnidecor spa Via del Lavoro 1 22036 Erba CO Tel. 031633701 Fax 031610331 www.omnidecor.net info@omnidecor.net In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information
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Ragione sociale/Company name: Pedrali spa Presidente-Amm. Del./ Chairman-Managing Director: Giuseppe Pedrali Dir. Comm./Sales Manager: Monica Pedrali Tipologie produttive/Production Lines: Sedie, sgabelli, tavoli, complementi, illuminazione Designers: Balutto Adriano, Basaglia Alberto e Rota Nodari Natalia, Busana Alessandro, Dondoli Claudio e Pocci Marco, Fioravanti Odoardo, Franzolini Enrico, Gori Cristian, Lo Scalzo Moschieri Daniele, Manzoni Maurizio e Tapinassi Roberto, Pensi Jorge, Piva Marco, Sadler Marc, Semprini Roberto. Esportazione/Export: 70% sul fatturato annuo Pubblicità/Advertising/P.R. (2011): A cura dell’azienda Pedrali spa Sp 122 Mornico al Serio 24050 Bergamo Tel. 03583588 Fax 0358358888 www.pedrali.it info@pedrali.it In Italia:Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Scarabeo Ceramiche srl Presidente/Chairman: Giovanni Calisti Amm.Del.-Dir. Comm./Managing Director-Sales Manager: Giampaolo Calisti Tipologie produttive/Production Lines: Lavabi,sanitari,accessori per il bagno Designers: Giovanni Calisti, Giovanna Talocci, Massimiliano Branconi, Studio Valeri Pubblicità/Advertising (2011): Studiopiù Communication www.studiopiu.org P.R. (2011): Studiopiù Communication www.studiopiu.org Scarabeo Ceramiche srl Loc. Pian del Trullo 01034 Fabrica di Roma VT Tel. 0761540028 Fax 0761540286 www. scarabeosrl.com info@scarabeosrl.com In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information
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Ragione sociale/Company name: Zonca spa Presidente/Chairman: Luigi Zonca Dir. Comm./Sales Manager: Primo Zonca (Italia) Fabrizio Zonca (Estero) Tipologie produttive/ Production Lines: Illuminazione, contract Designers: Ufficio Progetti Zonca con la collaborazione di Jacques Garcia, Marco Piva, Italo Rota, Maurizio e Massimo Papiri, Adam D. Tihany Esportazione/Export: 48 % sul fatturato annuo Pubblicità/Advertising (2011): A cura dell’azienda P.R. (2011): A cura dell’azienda (Alessandra Zonca) Zonca spa Via Lomellina 145 - 27058 Voghera PV Tel. 038348441 Fax0383647336 www.zonca.com zonca@zonca.com In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
CARL HANSEN & SON A/S Holmevænget 8 DK 5560 AARUP Tel. + 45 66121404 Fax +45 65916004 www.carlhansen.com info@carlhansen.dk Distr. in Italia: CANOVA Via Tortona 31 20144 MILANO Tel. 0283249690 www.canovamilano.com info@canovamilano.com DE PADOVA srl Strada Padana Superiore 280 20090 VIMODRONE MI Tel. 0227439795 Fax 0227439780 www.depadova.it info@depadova.it KNOLL INTERNATIONAL spa Piazza Bertarelli 2 20122 MILANO Tel. 027222291 Fax 0272222930 www.knoll.com www.knolleurope.com italy@knolleurope.com MATTEOGRASSI spa Via Monte Grappa 66/68 20833 GIUSSANO MB Tel. 036286621 Fax 0362866292 www.matteograssi.it info@matteograssi.it MISSONI Via Solferino 9 20121 MILANO Tel. 028545821 Fax 0280509083 www.missoni.it showroom@missoni.it MISSONI HOME /T&J VESTOR spa Via Roma 71/b 21010 GOLASECCA VA Tel. 0331950311 Fax 0331959011 www.missonihome.it info@tjvestor.it MOLTENI & C spa Via Rossini 50 20833 GIUSSANO MB Tel. 03623591 Fax 0362354448 www.molteni.it customer.service@molteni.it MOROSO spa Via Nazionale 60 33010 CAVALICCO UD Tel. 0432577111 nr. verde 800016811 Fax 0432570761 www.moroso.it info@moroso.it
POLTRONA FRAU spa S. Statale 77 km 74,500 62029 TOLENTINO MC Tel. 07339091 Fax 0733971600 www.poltronafrau.it info@poltronafrau.it UNIFOR spa Via Isonzo 1 22078 TURATE CO Tel. 02967191 Fax 0296750859 www.unifor.it unifor@unifor.it
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ANNUAL CONTRACT 2011 ALLEGATO A/SUPPLEMENT TO INTERNI N° 616 NOVEMBRE/NOVEMBER 2011 direttore/editor GILDA BOJARDI bojardi@mondadori.it art director CHRISTOPH RADL caporedattore centrale central editor-in-chief SIMONETTA FIORIO simonetta.fiorio@mondadori.it a cura di/edited by PATRIZIA CATALANO interniv@mondadori.it contributi redazionali editorial contributors GIORGIO BERSANO ALESSANDRO BINI VALENTINA CROCI CLAUDIA FORESTI ANTONELLA GALLI DANILO PREMOLI ALESSANDRO ROCCA PAOLA ROMAGNOLI HENRY THOREAU MATTEO VERCELLONI testi produzione/production texts
VALENTINA CROCI CLAUDIA FORESTI
grafica/layout ELENA MARIANI internie@mondadori.it ELENA MICHELINI imkt2@mondadori.it traduzioni/translations STEVE PICCOLO segreteria di redazione responsabile/head ALESSANDRA FOSSATI alessandra.fossati@mondadori.it assistente del direttore/assistant to the editor ADALISA UBOLDI adalisa.uboldi@mondadori.it BARBARA BARBIERI barbara.barbieri@mondadori.it
ARNOLDO MONDADORI EDITORE 20090 SEGRATE - MILANO Italian International Design INTERNI ANNUAL CONTRACT Novembre/November 2011 via D. Trentacoste 7 20134 Milano Tel. +39 02 215631 Telefax +39 02 26410847 www.internimagazine.it Allegato a/supplement to INTERNI la rivista dell’arredamento n. 616 Novembre/November 2011 Dir. Resp./Editor Gilda Bojardi Prezzo di copertina/cover price e 7* (in Italia/Italy) *da vendersi solo congiuntamente con/sold only as supplement to INTERNI n. 11/2011 al prezzo complessivo di/ at combined price of e 10. numeri arretrati/back issues Interni: € 10 Interni + Design Index: € 14 Interni + Annual: € 14 Interni + OnBoard: € 14 Modalità di pagamento: c/c postale n. 77270387 intestato a Press-Di srl “Collezionisti” (tel. 199 162 171). Indicare indirizzo e numeri richiesti. Per pagamento con carte di credito (accettate: Cartasì, American Express, Visa, Mastercard e Diners), specificare indirizzo, numero di carta e data di scadenza, inviando l’ordine via fax (02 95103250) o via e-mail (collez@mondadori.it). Per spedizioni all’estero, maggiorare l’importo di un contributo fisso di € 5,70 per spese postali. La disponibilità di copie arretrate è limitata, salvo esauriti, agli ultimi 18 mesi. Non si accettano spedizioni in contrassegno. Please send payment to Press-Di srl “Collezionisti” (tel. + 39 02 95970334), postal money order acct. no. 77270387, indicating your address and the back issues requested. For credit card payment (Cartasì, American Express, Visa, Mastercard, Diners) send the order by fax (02 95103250) or e-mail (collez@mondadori.it), indicating your address, card number and expiration date. For foreign deliveries,add a fixed payment of h 5,70 for postage and handling. Availability of back issues is limited, while supplies last, to the last 18 months. No COD orders are accepted. Distribuzione/distribution per l’Italia e per l’estero DISTRIBUTION for Italy and abroad Distribuzione a cura di Press Di srl L’editore non accetta pubblicità in sede redazionale. I nomi e le aziende pubblicati sono citati senza responsabilità. The publisher cannot directly process advertising orders at the editorial offices and assumes no responsibility for the names and companies mentioned.
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