INVESTOMAGAZINE N° 3

Page 1

REGISTRAZIONE: Tribunale di Torino n. 40/2011 del 27/6/11 - N.10 Anno 2

IMAGAZINE NVESTO MONEY & LIFESTYLE

DUEMILATREDICI

3


PubblicitĂ


Doppia


quando EDITORIA E TECNOLOGIA VANNO DI PARI PASSO...

Pubblicità singola retro copertina Bastano pochi semplici passi... 1) Scarica l’App ‘Digimarc’ 2) Avvia l’App e punta il cursore sulla foto nella pagina contrassegnata dal simbolo

3) Guarda i contenuti extra della pagina 71 direttamente sul tuo smartphone


Dear Reader..

Caro Lettore...

M

ay has finally arrived and even if the sun is trying hard to come out of the clouds, we can begin to enjoy the taste of spring together with the appointments that characterize this period. During April we visited three big Fairs representing for Italian market an very important showcase: the Salone del Mobile, Vinitaly and the Salone del Risparmio. These, in spite of the time and thanks to the registered numbers, gave us a glimmer of optimism… there just to announce ‘spring’ for markets resurrection. We finally have a Government and a President of the Republic. Whether we like it or not, at least apparently, we are back at a socio-political normality that allows us like a CountryCompany to appear as more ‘reliable’; considering then that we have two Popes, the Value of our credentials should increase. Joke aside, waiting for the next Fairs during which we will address topics about culture and real estate, such as the Salone del Libro in Turin and the Eire-Expo Italia Real Estate- at Milanofiere, I leave you with the point of view of our experts, catching your attention on the interview we made with Licia Mattioli, President of the Turin Industrial Union, which has given to us with her all-feminine presence, an added value to the importance of Pink Quotas at the top of corporate power. In this regard I invite you to download the free app DIGIMARC that will allow you to see the interview through your Smartphone or Tablet… and just like a Signorina Buonasera I wish you: enjoy the view!

“M

aggio è arrivato e benché il sole faccia un po’ fatica a farsi spazio tra le nuvole, iniziamo ad assaporare il gusto della primavera in concomitanza agli appuntamenti che contraddistinguono questo periodo. Nel mese di Aprile abbiamo visitato tre grandi Saloni che rappresentano per il mercato italiano una vetrina importantissima: il Salone del Mobile, Vinitaly e il Salone del Risparmio. Questi, nonostante il periodo e grazie ai numeri registrati, ci hanno dato uno spiraglio di ottimismo …quasi ad annunciarci una ‘primavera’ di risurrezione dei mercati. Finalmente abbiamo un Governo e un Presidente della Repubblica. Volenti o nolenti ormai, almeno all’apparenza, siamo tornati ad una normalità socio-politica che ci permette come Paese-Azienda di apparire più ‘affidabili’; considerando poi che di Papi ne abbiamo due, le nostre credenziali dovrebbero aumentare di Valore. Scherzi a parte, in attesa dei prossimi Saloni nei quali affronteremo argomentazioni di cultura e immobiliare, quali il Salone del Libro di Torino e l’Eire -Expo Italia Real Estate- a Milanofiere, vi lascio al punto di vista dei nostri esperti, attirando la vostra attenzione sull’intervista a noi concessa da Licia Mattioli, Presidente dell’Unione Industriale Torino, la quale ha dato con la sua presenza, tutta al femminile, un valore aggiunto all’importanza delle Quote Rosa ai vertici del potere aziendale. A tal proposito vi invito a scaricare l’applicazione gratuita DIGIMARC che vi permetterà di visionare l’intervista attraverso il vostro Smartphone o Tablet… e come le Signorine Buonasera auguro: Buona Visione a tutti!

Patrizia Caridi


ra io

m m o

S

15 | PSICO INVESTO Le scelte uccidono Alessandro Meluzzi e Andrea Grippo

19 | INVESTO BANKING

15

Un occhio all’immobiliare Marco Sodano

22 | INVESTO BANKING Doctor Fund: Giocando si Impara

25 | INVESTO EVENTS

19

La primavera dei mercati - Baselworld Patrizia Caridi

29 | INVESTO Law Fondi d’investimento esteri Giorgio Tosetti

39 | INVESTO building Case di lusso cercansi

25

Massimiliano Sciullo

45 | investo art La c’arte del riciclare Pietro Genuardi

53 | INVESTO green Le Langhe, terra di... Bamboo Pietro Diana

63

63 | Style to woman Ogni riccio un capriccio Valentina Polidori

69 | INVESTO woman Entusiasmo e caparbietà Micaela Barisone

69



PROVA A SCARICARMI!

Pubblicità singola

IMAGAZINE N V E S TO


IMAGAZINE N V E S TO

DIRETTORE DI TESTATA Andrea Costa

MANAGER DIRECTOR

Patrizia Caridi

EXECUTIVE ASSISTANT Maria Maldarizzi

ART DIRECTOR Katja D’Armi

PUBLIC RELATION MANAGER Francesca Leone

AVVOCATO

Giorgio Tosetti

International Comunication Manager Rita Ayeni

TEXT TRANSLATOR Fiorella Vacirca

COORDINAMENTO EDITORIALE E PUBBLICITARIO

Skarabocchi

FOTOLITIO E STAMPA

Stampa Sud SPA

DISTRIBUZIONE SDA

REDAZIONE INVESTOMAGAZINE

Via Principi d’Acaja, 59 - 1038 Torino Tel: 0115790282 | info@investomagazine.com www.investomagazine.com


E N O I Z A D E LA R

Patrizia Caridi

ANDREa costa

MARIA MALDARIZZI

Katja d’armi

FRANCESCA LEONE

giorgio tosetti

Rita AYENI

FIORELLA VACIRCA

MICAELA BARISONE

Manager Director

Art Director

International Comunication Manager

Head Director

Public Relation Manager

Text Translator

Executive Assistant

Avvocato

Giornalista


noi... r e p o n o iv r c S

ALESSANDRO MELUZZI

marco sodano

LODOVICO POLETTO

massimiliano sciullo

ELENA FERRARO

PIETRO GENUARDI

VALENTINA POLIDORI

andrea scarpetta

NADIA AFRAGOLA

Psico Investo

Investo Building

Style to Woman

Investo Banking

Investo Show

Investo Fitness

Investo Collection

Investo Art

Investo Tendence


LOCATION TORINO MILANO

BARI

ROMA

FIRENZE

SIENA

BERGAMO

PARMA

TAORMINA

NAPOLI

VENEZIA

CAPRI

COURMAYEUR

VERONA

NEW YORK

CERVINIA

PORTO CERVO

PARIGI

GARGNANO (BS)

LONDRA LUGANO

Location News! Per info contattaci a: info@investomagazine.com

Per ottenere maggiore visibilità diventa la nostra location del mese!


Location del Mese

Pubblicità singola lumi dall’azienda agricolaMulinello, in provincia di Enna, i pistacchi da Bronte,punto le olivedie arrivo l’oliodall’azienda Ogni o di parL’Ulivo Cortese Coco Adrano». tenza diventa, per il digiocatore Perché Fratò? Perché ha lo scintilin attesa di giocare, un panoralante calore del Mediterraneo e ne ma da ammirare. Dal tee della offre i sapori autentici, insieme ad buca 4, attorniato dalle rocce ospitalità, professionalità e all’allelevigate vento, si intravedogria dellodal staff, che vi accoglierà no oltre il Golfo del Pevero i rilieaccompagnandovi nella scelta vi deidella piatti.Corsica: una suggestiva

“ “

tradizione sposa la creatività in un Il La Pevero Golf Club, progettato nuovo ristorante, dedicato ai sapori nel 1967, venne inaugurato nel dell’arte sicula.unUn angolo 1972 e perculinaria anni è stato segreto di Mediterraneo nel cuore di Torino, gelosamente custodito poichè è dove gustare materie prime d’ecceluno dei più bei campi al mondo. lenza in ricette rivisitate con gusto, èaccolti veramente un luogo magico; in una cornice punteggiata con i suoi stagni naturali tra le a rocdi tocchi di design”. Dedicato pace, un sottobosco profumato diin lati gourmand, Fratò guida gli ospiti ginepro, mirto e corbezzolo, il Peun viaggio appagante nelletradizioni vero è il percorso più pittoresco e del nostro sud, rivisitate con creatività e competenza. «Il pesce freschissicuramente uno dei più richiesti da mai Mazara del ilVallo, i sainsimo cui arriva si possa avere piacere di giocare. Come paesaggio ogni buca è diversa dall’altra.

emozione da portare nel cuore. L’unico rischio per i giocatori è di sbagliare un tiro perché la vista e il panorama circostante sono talmente belli e suggestivi da distrarre l’attenzione anche del giocatore più concentrato e preparato.

RISTORANTE FRATÒ

PEVERO GOLF CLUBDoria, - Loc. diTORINO Volpe|- +39 07021 Cervo (OT) Via Andrea 21 Cala | 10123 011 Porto 19703744


PubblicitĂ singola


PSICO con la

INVEST O

by A orazion lessandro M e e di An drea G luzzi rippo

collab

The choices kill

Le scelte uccidono

“S

cegliamo costantemente. Ci sono scelte importanti che riguardano la professione, la casa o il partner. Ma ci sono anche scelte banali come la scelta di fare una passeggiata o restare sul divano, ascoltare la musica con l’ipod o leggere un libro. Insomma, ogni nostro movimento controllato è il risultato di una decisione. Durante un pasto prendiamo addirittura circa 600 decisioni. Devo fare economie per pagare l’università ai figli oppure posso comprare l’impianto stereo che ho sempre desiderato? Devo risparmiare perché non sono certo che avrò una pensione oppure posso acquistare l’ultimo modello di televisore? Devo compilare la dichiarazione dei redditi oggi oppure posso farlo domani? Sono scelte di vita quotidiana che svelano le mie preferenze, le quali hanno rischi e guadagni. Tutte le decisioni hanno un minimo comun denominatore in quanto fanno collidere un bene presente con un bene futuro. Di solito il bene futuro sarà fonte di un piacere più soddisfacente rispetto al bene immediato. Il fatto che il bene presente sia immediato lo rende preferibile a un bene futuro, seppur più grande. Preferisco guardare un film

W

e choose constantly. There are important choices regarding our job, our house or partner. But there are also dull choices like going for a walk or stay on the couch, listen to music with the iPod or read a book. In short, every controlled movement that we make is the result of a choice. During a meal we even take about 600 decisions. Do I have to save for my children’s university studies or can I buy the stereo system that I’ve always wanted? Do I have to save because I’m not sure that I will have a pension or can I buy the latest TV model? Do I have to fill the tax return form today or can I do it tomorrow? These are everyday life choices revealing my preferences, which have risks and gains. All the decisions have a common denominator since they collide a present good with a future good. Usually the future good will give a much more satisfying pleasure compared to the immediate good. The

15


V

TO S E

O

P

C SI

IN

Durante un pasto prendiamo addirittura circa 600 decisioni.. stasera piuttosto che compilare la dichiarazione dei redditi, perché è un sollievo non farlo stasera. Abbiamo comportamenti di procrastinazione e di impulsività che comporta una scelta gratificante a breve termine ma un danno a lungo termine. Questo comportamento per il quale si rimanda sempre a domani non è utile. L’essere umano è impaziente e miope, non sembra in grado di valutare cosa è meglio per il proprio avvenire. Che cosa fare dei miei soldi? Potrei metterli da parte per la vecchiaia oppure per un bene importante ma posso dirmi che la vecchiaia potrebbe non arrivare e che potrei pensare a quel bene futuro nel momento in cui si presenterà l’occasione. Manca la volontà e la debolezza ci impedisce di agire. Quando decido a favore di un bene immediato, posso contravvenire ai principi che difendo anche pubblicamente. Se cedo alla tentazione, allora devo subire le conseguenze della mia scelta. Ci sono ovviamente conseguenze psicologiche perché mi vedo come un traditore dei miei ideali. Al fallimento materiale si aggiunge il rammarico. L’essere umano ha delle preferenze, ha progetti che vuole realizzare. Ci sono in lui processi riflessivi coscienti e controllati. Però agisce in modo impulsivo, dimenticando i buoni propositi: non vede che il bene immediato è in contrasto con il bene futuro. Qui entra in gioco il sistema emozionale in cui alcune zone del cervello vengono bersagliate dalla dopamina, ormone e neurotrasmettitore. Le nostre scelte vengono prese dopo una battaglia combattuta tra sistema riflessivo e sistema emozionale. La dopamina tende a concentrarsi in zone del cervello in cui si elaborano la ricompensa e la motivazione. Se l’ormone viene a mancare in queste aree cerebrali,

fact that the present good is immediate makes it preferable to a future good, even if bigger. I prefer to watch a movie tonight instead of filling the tax refund form, because it’s a relief not doing it tonight. We have procrastinating and impulsiveness behaviors implying a short-term satisfying choice but a long-term damage. This behavior for which we always postpone the day after is not useful. The human being is impatient and shortsighted, and doesn’t seem able to evaluate what is best for his future. What can I do with my money? I could save them for my old age or for an important good but I can tell myself that I will never get old and that I could think about that future good when the opportunity arises. Will is lacking and weakness prevents us from acting. When I decide in favor of an immediate good, I can violate the principles that I also defend in the open. If I surrender to the temptation, then I have to suffer the consequences of my choice. There are obviously psychological consequences because I see myself as a traitor of my ideals. We add regret to material failure. The human being has some preferences, has projects that wants to realize. There are in him controlled and conscious reflective processes. But he acts impulsively, forgetting the good intentions: he doesn’t see that the immediate good is in contrast with the future good. Here starts working the emotional system in which some areas of the brain get targeted by the dopamine, a hormone and neurotransmitter. Our choices are taken after a battle between reflective system and emotional system. Dopamine tends to concentrate into areas of the brain in which reward and motivation are elaborated. If the hormone is lacking in these cerebral areas, the human being

16


PS

IC

O

IN

VE

ST O

l’essere umano perde la volontà di agire. Questo neurotrasmettitore influisce sui nostri comportamenti e anche sul processo decisionale, mostrandoci alcuni fatti come più seducenti rispetto ad altri. Quando scegliamo il presente a discapito del futuro, è ovvio che abbiamo una naturale preferenza per il piacere immediato. Se dilapidiamo il nostro patrimonio, non sono i nostri impulsi a essere un ostacolo ma i nostri progetti per il futuro. Ci convinciamo che oggi possiamo trasgredire perché tanto domani avremo un comportamento retto. Le scelte impulsive stanno alla base di problemi come ad esempio l’imprudenza fiscale, uno stile di vita rischioso e le tendenze suicide. Il suicidio è la situazione estrema in cui il valore del presente vince a completo svantaggio del valore del futuro. Nella mente del suicida il futuro non ha più peso né valore, mentre il presente è insopportabile e doloroso. Il suicida non paragona più il bene presente con quello futuro. Si parla qui di suicidi motivati dalla disperazione, come quello avvenuto a Civitanova Marche dove tre persone si sono tolte la vita a causa della crisi economica.

loses the will to act. This neurotransmitter affects our behaviors and also on the decision procedure, showing us some fact as more seducing than others. When we choose the present to the detriment of the future, obviously we get a natural preference for the immediate pleasure. If we squander our capital, our impulses are not an obstacle but it is our project for the future. We convince ourselves that today we can transgress because tomorrow we will have a righteous behavior. Impulsive choices are at the base of problems such as fiscal imprudence, a risky lifestyle or suicidal tendencies. Suicide is the extreme situation in which the value of the present wins to complete disadvantage of the value of the future. Inside the mind of a suicide victim the future does not have any weight or value, while the present is unbearable and painful. The suicidal does not compare anymore the present good with the future one. We are talking about suicides motivated by despair, like the one happened in Civitanova Marche where three people took their life because of the economic crisis.

Le scelte impulsive stanno alla base di problemi.. 17


PubblicitĂ singola

www.duenote.com


INVEST O BAN KING by Ma

rco So d

An eye for real estate

Un occhio all’immobiliare

“I

I 2013 potrebbe essere l’anno giusto per investire nel mattone: il calo dei prezzi ha superato abbondantemente il 10% rispetto al 2012 e le compravendite sono scese addirittura del 17% (secondo i dati della federazione degli agenti immobiliari professionisti). Gli operatori del settore sono concordi: la ripresa arriverà al più presto nel 2014. Chi si affaccia sul mercato della casa, insomma, dovrebbe trovare le condizioni ideali per il compratore: prezzi ai minimi e venditori che attendono da mesi, se non da anni, di riuscire a piazzare le loro case. Naturalmente tutto questo ha un senso a patto che si stia pensando a un investimento di lungo termine e che si sia disposti a credere che la lunga crisi dell’economia europea non si risolverà in un crash collettivo (ipotesi, quest’ultima, che a ben vedere, scoraggerebbe qualunque tipo di investimento). Secondo le analisi dell’immobiliare Gabetti, poi, il crollo dei prezzi sarebbe ancora più marcato di quanto dicano le statistiche ufficiali. Secondo loro i proprietari che vogliono concludere si vedono costretti ad abbassare - in media - il prezzo del 30% rispetto alla richiesta iniziale comunicata all’agenzia.

2

013 could be the right year to invest in real estate: the price decrease has far exceeded the 10% compared to 2012 and the trade fall even of the 17% (according to the data of the federation of professional real estate agents). The professionals of the sector all agree: the recovery will happen as soon as possible in 2014. Who comes for the first time in the housing market, in short, should find the best condition for the buyer: minimum prices and sellers waiting for months, if not years, to be able to place their houses. Of course all this makes sense as long as one is thinking to make a long-term investment and that one is able to believe that the European economy long crisis won’t lead to a collective crash (this last hypothesis, actually, would discourage any kind of investment). According to the analysis by Gabetti estate agent, then, the prices collapse would be even more marked of how much official statistics claims. According to them the owners wanting to sell are forced to lower the price

19

ano


G

N KI

Il 2013 potrebbe essere l’anno giusto per investire nel mattone

Che nella stragrande maggioranza dei casi sembra ancora legata alle quotazioni del 2007, ovvero di prima della crisi. Insomma: fuori dal mercato. Un occhio alle obbligazioni: chi ha rischiato investendo nei titoli di Stato europei nel corso degli ultimi tre anni aveva visto giusto. Primo esempio: il debito irlandese ha reso il 25% battendo il rendimento dei Bund tedeschi che si sono fermati al 19%. Tanto per continuare nel paragone, chi ha scelto i Bond indicizzati italiani per proteggersi dall’inflazione ha guadagnato solo il 6% (l’indice dei prezzi è cresciuto invece del 9%). Il cattivo rendimento dei Bond si deve alle previsioni (cattive) sulla crescita dell’economia italiana. Sempre negli ultimi tre anni, il rendimento migliore in assoluto lo hanno realizzato i titoli di Stato filippini, che hanno messo a segno un risultato (+ 64%) da portafoglio azionario. Manila gode di rendimenti tutto sommato alti, crescita robusta e inflazione modesta, di conseguenza gli investitori esteri non si fanno pregare ad indirizzare il loro denaro. Morale: il rischio paga, la prudenza ha un prezzo. D’altra parte, chi ha investito nei titoli di Stato greci negli ultimi tre anni ha perso il 40%. Quello che in gergo si definisce un bagno di sangue. E infine l’oro. Secondo gli analisti il metallo giallo è destinato a scendere sotto i mille dollari per oncia verso l’inizio del 2014. Nel breve periodo l’andamento sarà instabile e si vedranno dei recuperi. Tuttavia, il brusco crollo degli ultimi mesi segnala una marcata mancanza di fiducia da parte degli investitori, i cui effetti si sono visti solo in parte. Secondo il World Gold Council, la domanda annua degli investitori- sia il metallo in forma di lingotti, sia le monete, sia gli Etf legati all’oro- è triplicata tra il 2004 e il 2010, ora è sensato attendersi un’inversione di marcia. Non solo: nel 2005, la domanda degli investitori rappresentava solamente il 19,5% della domanda mondiale (il resto era quello della gioielleria), mentre tra il 2005 e il 2011 tale percentuale è salita al 37%, dunque il peso di questi ultimi sulla formazione del prezzo è cresciuto significativamente. Il primo segno di una minore propensione all’acquisto di oro è stato il calo del 9,7% della domanda che abbiamo visto nel 2012. Secondo gli esperti, solo un primo avvertimento di quanto accadrà in futuro. Prepariamoci all’oro a tre cifre.

– on average – of 30% compared to the initial request communicated by the agency. That in the vast majority of the cases seems still bonded to 2007 quotations, that is to say before the crisis. In short: out of the market. An eye on the bonds: who risked investing on European government bonds during the last three years was right. First example: the Irish debt rendered 25% defeating the German Bunds that stopped at 19%. Just to go on with the comparison, who chose Italian bonds to protect themselves from inflation earned just 6% (the price index instead has grown of 9%). The bad performance of the bonds is owed to the (bad) predictions on the growth of Italian economy. In the last three years, the absolute best yield was realized by the Filipinos Bonds, that reached a result (+ 64%) worth of shares portfolio. Manila enjoys, after all, high yields, a strong growth and a modest inflation, and as a result the foreign investor do not think twice about redirecting their money. Moral: risking pays, prudence has a price. On the other hand, who invested in Greek Bonds in the last three years, lost the 40%. What in slang is called a bloodbath. And lastly gold. According to analysts the yellow metal is destined to lower under one thousand dollars per ounce at the beginning of 2014. In the short period the trend will be unstable and there will be a small recovery. However, the hard fall of the last months underline a strong lack of faith from the investors, the effects of which has been partially seen. According to the World Gold Council, the investors’ annual demand – for the ingot-shaped metal, or coins, or Eft gold-related – tripled between 2004 and 2010, now it is reasonable waiting for a change of direction. Not only that: in 2005, the demand from the investors represented just the 19,5% of global demand (the rest of it was about jewelry), while in 2005 and 2011 this percentage raised up to 37%, therefor the weight of these latter two on price formation raised significantly. The first sign of a lower inclination of gold purchase was the 9,7% drop of the demand that we saw in 2012. According to the experts, this is just a first warning of what is going to happen in the future. Let’s be ready for the three-digitgold.

IN

V

TO S E

N BA

20


IN

VE

ST O

BA N

KI

21

N

G


we s

N

G

N KI

TO S E

V

IN

N BA

QUANDO L’IN V

A

letti Gestielle SGR, il 15 aprile u.s. - in occasione della settimana delRisparmio Ed. 2013, ha presentato l’innovativa “APP” Gestielle “DOCTOR FUND”, applicazione gratuita per smartphone e tablet che propone sia contenuti formativi e divertenti, per una maggiore diffusione della cultura finanziaria , sia un gioco di strategia e simulazione. L’applicazione consente ai risparmiatori di poter mettere alla prova le proprie conoscenze finanziarie e di poter misurare le capacità di gestione del risparmio. «Con questa iniziativa intendiamo coniugare i principali punti di forza della nostra strategia: innovazione, formazione, capacità di gestione dei portafogli e di controllo dei rischi, comunicazione trasparente delle scelte di investimento » – commenta Francesco Betti , Direttore Generale Aletti Gestielle SGR. «Doctor Fund è anche il nostro contributo alla diffusione della cultura e della fiducia finanziaria nel nostro Paese, le basi su cui costruire una nuova fase di sviluppo ». L’evento è stata anche l’occasione per presentare il nuovo sito internet della Società, caratterizzato da una “Sezione multimediale” interattiva che permette ai visitatori di partecipare gratuitamente alle “dirette live mensili”, autoprodotte da Gestielle, e di confrontarsi con

...è un gioco d 22


N

IN

VE

ews

ST O

N VESTIMENTO...

BA N

i gestori della Società. «Abbiamo sentito forte l’esigenza di dare vita ad un progetto di comunicazione innovativo che, con semplicità ed immediatezza delle informazioni date, diffondesse una nuova immagine della nostra Società e del risparmio gestito in generale» - ha sottolineato Fabrizio Carenini, Direttore Commerciale & marketing Aletti Gestielle SGR - «La sezione multimediale del nostro nuovo sito ci permette di proporre una comunicazione più facilmente fruibile dai nostri partner e dai nostri clienti, attraverso l’utilizzo di innovative tecnologie; in tal modo riteniamo di poter avvicinare il mondo dell’economia e della finanza alla quotidianità dei risparmiatori». Sul sito doctorfund.gestielle.it sono disponibili le modalità attraverso cui scaricare l’applicazione “DOCTOR FUND”. La realizzazione di questa App è a nostro avviso una presa di coscienza importante da parte di un ente finanziario. Ciò di cui hanno bisogno oggi gli investitori e i potenziali investitori è sicuramente un’educazione all’Investimento, poiché solo comprendendo e conoscendo le dinamiche dei mercati è possibile tutelare e difendere il proprio patrimonio e con Doctor Fund è possibile mettersi alla prova con un gioco-educativo… d’altronde qualcuno un giorno disse che ‘Giocando si impara’.

23

o da ragazzi.

KI

N

G


Varcare la soglia di Mare Nostrum è come trovarsi in un angolo di Sicilia, Puglia, Campania. Scegliete voi. L’ importante è prepararsi ad un gustoso tuffo nella cucina mediterranea, quella vera, genuina, rispettosa dei sapori autentici..


INVIN ESVTEO STXOXEXV XEXNXTXS by Pat

rizia Ca

La primavera dei mercati

LA PRIMAVERA DEI MERCATI

“N

el mese di aprile si sono svolti tre saloni importanti, Il Salone del mobile, Vinitaly e il Salone del

risparmio. Prendendo in considerazione i numeri che questi hanno registrato in fatto di presenze tra operatori di settori ed espositori , gli organizzatori possono dichiarare che non è andata poi così male. Le Iniziative hanno riportato infatti un discreto successo. Il Salone del Mobile con 2.500 espositori , ha registrato oltre 325.000 visite; Vinitaly, ha avuto un incremento delle presenze soprattutto sotto il profilo internazionale, difatti, su 148.000 visitatori , 53.000 erano stranieri (un +10% dell’anno precedente). Infine il Salone del Risparmio curando un tema molto caro ad ogni singolo individuo è partito attirando l’attenzione dei 20.000 visitatori sull’importanza dell’educazione all’investimento, offrendo approfondimenti sugli aspetti chiave dell’investimento del risparmio. Nel frattempo aspettiamo Giugno, per l’esattezza dal 4 al 6, quando l’Eire (EXPO ITALIA REAL ESTATE) a Fieramilanocity , riporterà ancora una volta l’Italia al centro del mercato internazionale attraverso gli INVESTOR’S Days , la tre giorni di incontri tra gli investitori e le opportunità di sviluppo sul territorio, del mercato Immobiliare.

25

ridi


TS

N

TO S E

E EV

V

Baselworld.. It’s time to time

BASELWORLD... it’s time to time

“B

aselworld alla chiusura della sua 41ª edizione in una veste rinnovata negli spazi e nella struttura grazie a un investimento di 430 milioni di franchi svizzeri (circa 349 milioni di euro) si riconferma il Salone Mondiale dell’Eccellenza del Lusso. La Fiera di Basilea su un nuovo edificio di 38 mila metri quadrati e su mille nuovi stand, progettato dallo studio di architettura Herzog & de Meuron ha potuto contare la presenza di 1.460 espositori del settore provenienti da 40 paesi superando i risultati dello scorso anno messi a segno dai segnatempo, settore che, sarebbe il caso di dire , nonostante ‘i tempi difficili’ tiene ancora. Il Baselworld 2013, ha infatti sfidato la crisi

e spinto il mercato orafo esponendo le nuove collezioni delle maison più rinomate nel mondo della gioielleria e dell’orologeria. La fiera ha contribuito, anno dopo anno a creare una solida unione tra il settore della gioielleria e quello dell’orologeria di lusso, a tal punto che la divisione tra i due campi, risulta meno percepibile. Con lo slogan BRILLIANCE MEETS Baselworld 2013 ha definito il suo ruolo come Salone Mondiale dell’Orologeria e della Gioielleria offrendo a queste industrie la cornice ideale per riunire tutti i marchi del settore in un punto d’incontro unico al mondo. Solo a Basilea viene infatti presentata tutti gli anni sia la varietà che la qualità dell’offerta.

IN

26


IN

VE

ST O

EV

EN

TS

1.460 espositori del settore provenienti da 40 paesi

U-BOAT ITALO FONTANA

27


Roma: Altare della Patria

MILANO Galleria Vittorio Emanuele For Info: +39.02.89098043 galleria@bricstore.com


INVEST O LAW by Gio

rgio To

Fondi di investimento esteri, la porta è (quasi) aperta

Foreign investment funds, the door is (almost) open.

“I

l tema di questo numero di InvestoLaw è stato a lungo dibattuto. I recenti scandali bancari o altri simili argomenti di attualità hanno senz’altro interessanti risvolti giuridici. Analizzarli però avrebbe significato aggiungere qualche goccia di inchiostro ai fiumi già versati dai giornali degli ultimi mesi. Meglio pensare positivamente ad opportunità del futuro piuttosto che a nefandezze del passato. Ecco perché ci occupiamo in questo numero di investimenti in forma collettiva, o meglio dello strumento principale attraverso i quali effettuarli: i fondi comuni. L’argomento è molto attuale: entro il 22 luglio 2013, infatti, anche l’Italia dovrebbe dare attuazione alla cosiddetta “AIFMD” (Alternative Investment Fund Managers Directive), la direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 61 del 2011. Senza voler scendere in tediosi tecnicismi, questo significa che le porte del mercato italiano dell’asset management dovranno essere (ed era ora) molto più aperte di prima. Come i più informati lettori di InvesTO Ma-

T

he topic for this issue of InvestoLaw has been debated for a long time. The recent bank scandals or other similar arguments about the current events have interesting legal implications. Analyzing them could have meant to add a few ink drops at the newspapers already spilled rivers during the last months. It is better to think positively to future opportunities instead of the vileness of the past. So, in this issue, we deal with investments in a collective form, or to say it better, we deal of the main instrument through which realize them: the common funds. The topic is very present: by July the 22nd 2013, Italy should start the so-called “AIFMD” (Alternative Investment Fund Managers Directive) too, the directive of the European Parliament and Council n. 61 of 2011. Without falling into tedious technicalities, this means that the doors of Italian asset management market should be (at it was about time) much more open than before.

29

setti


TO S E

W LA

V

IN

gazine sanno, infatti, ad oggi la possibilità per un investitore italiano di sottoscrivere quote di fondi comuni esteri è molto limitata, dato che soltanto i cosidetti fondi “armonizzati” (cioè quelli conformi alle cosiddette direttive europee “UCITS”) possono essere facilmente commercializzati nel nostro bel paese. Per i fondi armonizzati la strada verso l’Italia non è particolarmente contorta: è sufficiente seguire una procedura di cosiddetto “passaporting”, sostanzialmente una comunicazione tra le autorità di vigilanza italiane e quelle dello stato dell’Unione Europea in cui il fondo estero è costituito, oltre alla traduzione di alcuni documenti in italiano. Ad oggi, invece, per i fondi stranieri cosiddetti “alternativi” (fondi di private equity, hedge funds, fondi di real estate, fondi di fondi, ecc.) il mercato italiano ha le porte quasi sprangate. Non è praticamente possibile fare alcuna forma di promozione di questi fondi in Italia, in quanto si tratta di organismi collettivi che non rispettano i rigorosi limiti di investimento imposti dalle direttive UCITS ed i pochi investitori italiani (per lo più istituzionali) che hanno accesso al mondo dei fondi alternativi esteri devono prendere direttamente loro l’iniziativa di parteciparvi. Tra le finalità principali della direttiva AIFMD vi è proprio l’abbattimento di queste barriere di ingresso, aprendo tutti i mercati europei ai fondi alternativi. Si tratta pur sempre di investimenti per addetti ai lavori e quindi, per evidenti finalità di tutela del risparmiatore medio, per poter partecipare ai fondi alternativi sarà comunque richiesta una notevole esperienza in materia di investimenti, alta propensione al rischio ed adeguata capacità finanziaria, ma l’Italia non potrà più essere una zona quasi “off limits” per i fondi esteri non armonizzati. L’AIFMD introduce infatti un “passaporto europeo” per i gestori europei di fondi alternativi, che potranno promuovere

30


IN

VE

ST O

As the most informed readers of InvesTO Magazine know, in fact, today the possibility for an Italian investor to sign for shares of foreign mutual funds is very limited, since just the so-called “harmonized” funds (that is to say those in accordance with the “UCITS” European Directives) can be easily marketed in our Country. For the harmonized funds the way to Italy is not particularly twisted: it is enough to follow a procedure of “passaporting”, in short a communication between the Italian authorities and those of the EU State in which the foreign fund is created, other than the translation of some documents in Italian. Until today, instead for the so-called “alternatives” foreign funds (funds of private equity, hedge funds, real estate funds, funds of funds and so on) the Italian market has its doors almost barred. It is not almost possible to do any form of promotion of these funds in Italy, since it is about collective organisms that do not respect the rigorous limits of investments imposed by the UCITS directives and the few Italian investors (most of all institutional) that have the access to the world of alternative foreign funds have to take directly the initiative to participate. Among the main goals of the AIFMD directive there is the downing of these entry barriers, opening all the European markets to the alternative funds. It is still an investment for professionals and so, for obvious purposes of protecting the average saver, to participate to the alternative funds it is requested an incredible experience in the investment field, a high risk inclination and an adequate financial capacity, but in Italy it will not be any more an “off limits” area for the non-harmonized foreign funds. The AIFMD introduces in fact the “European passport” for the European managers of alternative funds, which will promote and commercialize the shares of their funds in other EU countries (other than Iceland, Liechtenstein and Norway, as members of the European Economic Area) and even create and manage alternative funds in EU

31

LA W


le porte del mercato italiano dell’asset management dovranno essere molto più aperte di prima e commercializzare le quote dei propri fondi in altri stati UE (oltre a Islanda, Liechtenstein e Norvegia, in quanto membri dello Spazio Economico Europeo) ed addirittura creare e gestire fondi alternativi in stati UE diversi da quello dove il gestore ha sede. Ma vi è di più. Anche i gestori di fondi alternativi non europei potranno ottenere un passaporto per la UE (e quindi per l’Italia), anche se questo avverrà soltanto a partire dal 2015, con una serie di fasi intermedie prima dell’apertura completa del mercato europeo dei fondi alternativi nel 2018. Diversi stati UE stanno completando il recepimento della direttiva AIFMD nei loro ordinamenti interni, mentre l’Italia è (come al solito) parecchio in ritardo. Il 22 luglio 2013 però si avvicina (e le nuove opportunità di investimento anche) e nei prossimi mesi il mondo dei fondi alternativi sarà il protagonista di molte novità interessanti. Quindi non perdetevi la prossima puntata di InvesTO Law!

32

countries different from where the manager is located. But there is more. Also the managers of non-European alternative funds will obtain a passport for the EU (and therefore Italy), even if this is going to happen just from 2015, with a series of intermediate phases before the complete opening of the European market of alternative funds in 2018. Several EU countries are completing the transposition of AIFMD directives into their national legal systems, while Italy is (as always) quite late. But July the 22nd, 2013 is getting closer (and with it new opportunities to invest) and in the next months the world of alternative funds will be the protagonist of many interesting news. So don’t miss the next issue of InvesTO Law!

IN

V

TO S E

W LA


PubblicitĂ singola


we s

N

G

N KI

IN

V

TO S E

N BA

34


N

IN

VE

ews

ST O

L’investimento che suona bene

Symphonia SGR…

parte del Gruppo Veneto Banca. Ad oggi Symphonia SGR, è una delle più autorevoli e affermate società italiane di gestione, con oltre 4 Miliardi di Euro di patrimoni in gestione, al servizio di Clienti privati e istituzionali , con una struttura di 60 collaboratori capace di supportare un mercato articolato ed in continua espansione. La Società si avvale di diversi Collocatori, attivi nei settori private e retail banking, con una presenza diffusa sul territorio. L’offerta di Symphonia SGR permette al Cliente di affidare l’investimento del proprio patrimonio a professionisti esperti nella creazione e gestione di portafogli, delegando le scelte e beneficiando di una rigorosa metodologia di controllo del rischio. Il numero crescente di opportunità di investimento permette al Gestore di creare valore aggiunto per il Cliente, individuando il portafoglio più adatto. Grazie a queste capacità di lavoro di Gruppo e affidabilità dei loro Fondi anche quest’anno Symphonia SGR è riuscita a rimanere nella Play-list del <Alto Rendimento “Il Sole 24 Ore”> aggiudicandosi il Primo posto come “Fondi Hedge – Miglior gestore” (periodo di riferimento 11/2009 – 11/2012). E tutto ciò suona magicamente come una perfetta sinfonia per gli Investitori.

l termine sinfonia (dal greco , composto da = “con, insieme”, e = “suono”) ha avuto, nella storia della musica, vari significati; in particolare ha indicato diverse forme musicali. L’accezione più comune della parola deriva dall’uso tardo settecentesco del classicismo viennese e della scuola di Mannheim, secondo il quale la Sinfonia è un brano orchestrale composto di più movimenti, di proporzioni abbastanza ampie e articolati secondo procedimenti formali ben precisi. Si basa sulla cosiddetta forma-sonata, per cui la sinfonia può essere definita la “sonata per orchestra”. E proprio come un’orchestra, attraverso un lavoro di gruppo, in continua evoluzione e che offre una molteplicità di soluzioni, predisposte per venire incontro alle diverse esigenze dei loro Clienti, unendo competenze ed approcci tra loro complementari, nella prima metà degli anni novanta nasce Symphonia SGR la quale ha saputo crearsi uno spazio importante fra i soggetti attivi nel settore del risparmio gestito in Italia, dando origine ad un’offerta ricca ed articolata di prodotti e servizi. Nel 2003 la società è stata acquisita da Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A. , istituto bancario specializzato nel private banking entrato, nel 2010, a far

“I

35

BA N

KI

N

G


PubblicitĂ


Doppia


Pubblicità singola

‘Non si può pensare un’architettura senza pensare alla gente’ Rogers) “La vita si misura(Richard dalle opere e non dai giorni”

Gruppo REA srl Via Collegno, 12 Torino Tel. + 39 011 067 4949 4747 - Fax Via Santa Teresa 23, Torino - Tel. +39 011 067 - Fax+39 +39011 011067 06749 4949 49- - Email: Email: info@grupporea.it info@grupporea.it


INVEST O BUIL DING by Ma

ssimilia

no Sciu

Case di lusso cercansi

case di lusso cercansi

“È

un dato di fatto, c’è poco da dire. La crisi si fa sentire ormai da mesi, ma non colpisce tutti indistintamente. Tra le vittime preferite delle difficoltà congiunturali, infatti, ci sono soprattutto le fasce medie. Quelle che una volta avremmo chiamato “borghesia”, ma che ora si trovano a fare i conti con ristrettezze e sacrifici. Chi invece può permettersi di rimanere (quasi) immune dalla recessione è la fascia superiore, quella dei grandi capitali, talmente consistenti e diversificati da essere al riparo dai crolli recenti. L’ennesima dimostrazione arriva dal settore immobiliare: se da anni, ormai, le compravendite sono letteralmente congelate, lo stesso non si può dire per il settore del lusso. Basta osservare l’andamento del 2012, nel nostro Paese e non solo. Se nelle fasce intermedie il segno meno è una costante, secondo le ultime rilevazioni della gamma più elevata il 2012 ha visto il mercato continuare a crescere su scala internazionale. Le ricerche di nuove case, nel corso dei passati 12 mesi, sono aumentate del 2%. Ma ci sono addirittura picchi superiori se si considerano soltanto i potenziali compratori che hanno gettato l’amo sia dal nostro Paese (+5% rispetto

I

t’s a given fact, there is not so much to say. The crisis has been present for months, but it does not affect everybody indiscriminately. Among its favorite victims of short-term difficulties, in fact, there are the mid-range people. The one that we could have called “middle class”, but that now is facing poverty and sacrifices. Who can instead afford to be (almost) immune from the recession is the upper class, the one of huge capitals, so consistent and diversified to be sheltered from the recent collapses. The umpteenth demonstration comes from the real estate sector: from six years the trading are literally frozen, but the same does not happen to the luxury sector. We just have to watch the 2012 trend, in our Country and not only. If in the intermediate ranges the minus sign is a constant, according to the last surveys about the upper ranger, 2012 saw the market growing on an international scale. The research for new houses, during the last 12

39

llo


G

IL

D

IN

V

TO S E

BU

IN

. .l’area più affamata di lusso è il Regno Unito

al 2011) che dalla Russia (+6%), il che non suona come una novità, visto che nell’ex Unione Sovietica sono sempre di più le storie di questi nuovi ricchi emersi con il crollo dell’egemonia comunista. Suona decisamente più curioso il dato altrettanto positivo (+8%) riferito alla Grecia. Una terra data e descritta ormai come in ginocchio da tutti gli osservatori, ma che evidentemente conserva una fetta di patrimoni privati che, anche alla luce delle difficoltà finanziarie tra le mura di casa, cercano opportunità di investimento all’interno dei confini stranieri. I dati, nella loro completezza, emergono dall’elaborazione effettuata dal portale Immobiliare.it (che incrocia domanda e offerta online) e il corrispondente internazionale Luxuryestate.com, specializzato proprio nel facilitare la compravendita di immobili di alto e altissimo pregio. Restando ai numeri, si scopre così che l’area più affamata di lusso è il Regno Unito (17% delle domande di nuove case), anche se la sua tendenza rispetto all’anno precedente è meno dinamica (solo +1% di crescita). Seguono gli Stati Uniti, che rappresentano il 14% della domanda internazionale di immobili d’alta gamma, in crescita del 3% sul 2011. Quindi la Francia, che pesa per il 13% delle richieste, anche se rispetto all’anno precedente è piuttosto stabile: +1% per i transalpini con capitali da spendere e investire nel mattone. L’Italia resta comunque a poca distanza, considerando che complessivamente rappresenta l’11% della domanda. «Oggi si distinguono due macro gruppi fra chi cerca una casa di extra lusso – dichiara Carlo Giordano, che è amministratore delegato di Gruppo Immobiliare.it – da un lato ci sono le richieste provenienti da nazioni con redditi pro capite molto alti come la Russia, il Lussemburgo o la Svizzera, dall’altra quelle che nascono da nazioni attraversate da una pesante crisi economica e in cui molti

months, increased of 2%. But we also have higher peaks if we only consider the potential buyers both from our country (+5% compared to 2011) and from Russia (+6%), that doesn’t sound like a big news, since in the ex URRS there are always more stories about these new rich people emerged after the collapse of communist hegemony. It sounds more curious the data referred to Greece (+8%). A land described as on its knee by all the observers, but that instead is keeping an important part of private capitals that, under the light of the financial difficulties in their homeland, are searching for an opportunity to invest within the foreign borders. The data, in their completeness, emerge from the elaboration done by the portal Immobiliare.it (that intersects online demand and offer) and the international equivalent Luxuryestate.com, specialized into facilitating the trade of properties of high and very high level. Sticking to the numbers, we find out that the most luxury-hungry area is the UK (17% of the demand of new houses), even if its tendency compared to last year is less dynamic (just 1% of growth). USA follows, representing the 14% of the international demand for luxury real estate, growing of 3% compared to 2011. Then France, that weights for about 13% of requests, even if compared to the last year is quite stable: +1% for the Transalpine with capitals to invest in bricks and mortar. Italy is anyway in a short distance, considering that it represents 11% of the demand. «Today we can distinguish two macrogroups among those searching for an extraluxury house – says Carlo Giordano, CEO of Immobiliare.it Group – from one side there are the requests coming from nations with incredibly high per capita earnings like Russia, Luxembourg or Switzerland, on the other side those raising from nations with a heavy economic crisis and in which many rich citizens are trying to save their fortunes.

40


IN

VE

ST O

BU

IL

D

IN

G

Il raffreddamento degli scambi ha portato inevitabilmente a un calo dei prezzi cittadini abbienti cercano di mettere al riparo le proprie fortune. Fra questi chiaramente c’è l’Italia, ma anche la Spagna e la Grecia.» Ed ecco spiegato perché tanta dinamicità in questi Paesi, compreso il nostro, proprio in un momento in cui – a rigor di logica – la congiuntura consiglierebbe prudenza. Ma non il mercato: il raffreddamento degli scambi ha infatti portato inevitabilmente a un calo dei prezzi. Ecco perché, chi fiuta l’affare da mille e una notte, non può mancare questa occasione. Rimangono, tuttavia, alcune curiosità. Per esempio la contemporanea assenza di potenziali compratori arabi (un’altra categoria di “nuovi ricchi” decisamente

Among those of course there is Italy, but also Spain and Greece.» And here is why there is so much dynamism in those Countries, together with ours, in a moment in which – logically – the situation would suggest prudence. But not the market: the exchange chilling has in fact brought inevitably to a prices decrease. This is why who is able to sense the bargain of one thousand and one night, cannot miss this chance. However, there are still some curiosities. For example the simultaneous absence of potential Arab buyers (another category for the “new rich people” incredibly prominent) and the already quoted over-presence of the Uni-

41


G

D

IN

V

TO S E

l’Italia balza al primo posto dell’offerta europea affermata) e la già citata iper-presenza del Regno Unito, considerato sì una zona benestante, ma non certo un territorio scandito da enormi patrimoni. «Ad un primo sguardo – continua Giordano – questa situazione può colpire, ma analizzando i dati con maggiore attenzione il motivo diventa subito chiaro. Gli emiri o i plurimiliardari residenti in quell’area del mondo conducono le loro compravendite immobiliari attraverso broker specializzati che, nella maggior parte dei casi, si trovano nel Regno Unito. Ecco quindi spiegato anche il numero così alto di ricerche provenienti dalla Gran Bretagna.» E se tutto questo è il settore della domanda, alcune curiosità sono nascoste (nemmeno troppo) nel settore dell’offerta. Chi vuole vendere ville, castelli o dimore di lusso? Dai dati emerge che nei Paesi con economie più solide il numero di immobili di questo genere è rimasto sostanzialmente stabile se non, addirittura, diminuito se messo in rapporto con il totale dell’offerta mondiale. Ben diversa, comprensibilmente, la situazione nelle nazioni in maggiori difficolta: lì, al contrario, si è assistito nell’ultimo anno ad un notevole incremento degli immobili di questo segmento. Ovvio che, chi ha necessità in questo periodo di capitalizzare i propri investimenti, sta cercando il miglior offerente cui cedere i propri pregiati mattoni Così, l’Italia balza al primo posto dell’offerta europea (14% davanti al Regno Unito) con un incremento anno su anno dell’8%, la Francia è quarta con il 12% (+4% sul 2011) e la Spagna settima con il 3% (+6% sul 2011). Finiscono invece nelle retrovie i Paesi notoriamente ricchi: Montecarlo, Emirati Arabi e Lussemburgo occupano rispettivamente l’ottava, nona e decima posizione nell’elenco delle località in cui si trovano questi immobili da mille e una notte.

ted Kingdome, considered as a wealthy area, but for sure not a territory with great patrimonies. «On a first gaze – Giordano continues – this situation can shock, but analyzing the data with greater attention the reason becomes immediately clear. The emirs or the billionaires in that area conduct their real estate sales through specialized brokers that, in most cases, are in the UK. This is why there is such an high number of researches coming from Great Britain.» And if this is the demand sector, some curiosities are hidden (and not so much) in the offer sector. Who is willing to sell mansions, castles or luxury homes? From the data emerges that in the Countries with more solid economies the number of properties of this kind remained stable if not even diminished if compared with the total worldwide offer. It is quite different, and understandably, the situation of nations with more difficulties: there, on the contrary, we saw in the last year a remarkable increase of properties of this segment. Obviously, those having the necessity to capitalize their investments in this span of time, are looking for the best bidder to sell their precious bricks to. So Italy jumps in the first place for European offering (14% ahead of United Kingdome), with an increase, year after year of 8%, France is fourth with 12% (+4% on 2011) and Spain is seventh with 3% (+6% on 2011). In the rear we can find notoriously rich Countries: Monte Carlo, Arab Emirates and Luxembourg occupy respectively the eight, ninth and tenth position in the list of places in which there are these houses of one thousand and one night.

IL

BU

IN

42



PubblicitĂ singola CONCEPT BAR

Via Lovera di Maria 1 - Angolo Via Lagrange 24, 10123 Torino


INVEST O ART by Piet

ro Gen

La c’arte del riciclare

LA C’ARTE DEL RICIcLAre

“N

ulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. Viene da pensare alla stupenda intuizione di Democrito del 400 a.C. guardando le opere di Franca Carzaniga, milanese di nascita ma da tempo residente a Morbegno in Valtellina. Non a caso i suoi rotolini di carta riciclata “sono atomi spiega lei facendosi seria - questa parte piccolissima, arrotolata su se stessa, da il via a un’esplosione che dilaga sulla tela formando un tessuto tridimensionale in una sinfonia di colori”. Ma se l’intuizione è filosofica la realizzazione è fatta di mani e di volantini dei supermercati riciclati, proprio quelli coloratissimi che prendiamo sbuffando dalla cassetta delle lettere. Franca Carzaniga li taglia a striscioline dai colori e lunghezze più diversi - a questo punto il riciclo diventa arte - e

45

uardi


TO S E

T R A

V

IN

46


IN

VE

ST O

arrotola le striscioline su se stesse ottenendo più rotolini concentrici con un’attenzione ossessiva all’accostamento dei colori. Da questi rotolini-atomi accostati e incollati su tele a tinte forti nascono i suoi quadri dalle spirali coloratissime, quasi ipnotiche, sempre diversi ma con un unico comun denominatore: la carta riciclata, elemento base del percorso espressivo di questa ecclettica artista dal piglio di cicala e dalla pazienza di formica. “La carta si taglia, si cuce, si piega, si bagna, si stropiccia si stira - spiega Franca - la carta è uno dei materiali

più poveri, più versatili, ma anche più antichi”. Così crea oggetti di design, pezzi unici quali cornici e specchi di sapore pop che nascono da pacchetti di sigarette vuoti. Barattoli e bottiglie che diventano piccole sculture. Originali braccialetti originati da rocchetti di nastro adesivo. L’effetto finale è un’ode alla leggerezza e al trasformismo che solo la materia riutilizzata più volte, a scopi diversi, ci mostra nella sua vera essenza. Assolutamente da conoscere. www.artedelriciclare.com.

Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.. 47

AR T


L

A CI

TO S E

SO

V

IN

48


IN

VE

ST O

“O

gni minuto nel mondo un bambino diventa cieco. In tutto sono 1,4 milioni i bambini non vedenti: 1 milione si trova in Asia, 300 mila in Africa. Un dato allarmante, che diventa inaccettabile se si pensa che nel 40% dei casi la cecità potrebbe essere evitata con interventi mirati. A maggio CBM Italia torna con “Apriamo gli occhi”: la campagna che ha l’obiettivo di raccogliere fondi per i progetti di lotta alla cecità evitabile di CBM. Due gli appuntamenti principali a sostegno della campagna, giovedì 9 e giovedì 16 maggio. Curare una cataratta oppure comprare un paio di occhiali, fondamentali per corregge una miopia. Pura “routine” in una parte del mondo (Europa, America del Nord). Una rarità nell’altra area del globo (Africa, America Latina e Asia in primis). La carenza di questi semplici servizi e strumenti, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), diventa un fattore di rischio per milioni di bambini che vivono nei Paesi in Via di Sviluppo. La lotta alla cecità evitabile è l’obiettivo di “Apriamo gli occhi”: la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi promossa due volte all’anno da CBM Italia (maggio e ottobre), in accordo con le raccomandazioni dell’OMS per l’eliminazione della cecità evitabile. Ad oggi la marcia della cecità infantile prosegue a un ritmo impressionante: ogni minuto un bambino diventa cieco. Eppure basterebbe una diagnosi precoce per curare le principali cause della cecità e delle patologie oculari. Secondo l’OMS nel 40% dei casi, le cause che determinano la cecità infantile sono curabili con interventi mirati. È allarmante rivelare, inoltre, che nei Paesi in Via di Sviluppo il 60% dei bambini che diventano ciechi muore entro 1 anno dal momento in cui ha perso la vista. Dal 5 al 19 maggio 2013 sarà possibile sostenere la campagna “Apriamo gli occhi” inviando un sms da 1 euro al numero 45595 da da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, Postemobile, CoopVoce, Tiscali e Nòverca; oppure chiamando lo stesso numero da rete fissa TWT, mentre si può contribuire con 2 o 5 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, Teletu. I fondi raccolti con la campagna contribuiranno a sostenere i progetti di lotta alla cecità di CBM in 12 Paesi in Via di Sviluppo in cui il

fenomeno è più acuto (Etiopia, Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Tanzania, Kenya, Uganda, Haiti Bolivia, Brasile, India, Nepal). I medici di CBM potranno così realizzare operazioni oculistiche per i bambini delle famiglie più povere, allestire cliniche oculistiche mobili e attività di screening per seguire i bambini che vivono nelle aree più remote e non hanno la possibilità di raggiungere gli ospedali nelle città. Inoltre grazie ai fondi raccolti dalla campagna saranno distribuiti occhiali per bambini. Con i fondi raccolti dalla campagna sms solidale “Apriamo gli occhi” negli anni precedenti (2011 e 2012), i medici di CBM hanno potuto: ridare la vista a 12.000 persone con operazioni oculistiche, distribuire più di 5.000 paia di occhiali per bambini e allestire cliniche oculistiche mobili nelle aree più remote dei Paesi beneficiari della campagna. I medici di CBM hanno portato finalmente la luce nella vita di tutte queste persone. Oggi le loro giornate sono cambiate per sempre. GLI APPUNTAMENTI A SOSTEGNO DI “APRIAMO GLI OCCHI” Milano - Giovedì 9 maggio, ore 18.30 presso gli spazi di CityLife (Viale Duilio 8) sarà presentata la mostra fotografica “Regard de l’àme” di Giulio Palaferri a cura di Carola Amelia Muttoni. Un vernissage aperto al pubblico con le fotografie di 35 personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport e della moda tra cui Filippa Lagerback, Daniele Bossari, Valentina Vezzali, Mara Maionchi, Veronica Ferraro e tanti altri. Gli sguardi degli ambasciatori di CBM Italia saranno presentati con un evento multimediale aperto al pubblico e con la partecipazione di tutti i protagonisti del progetto fotografico. Chiunque parteciperà all’evento potrà contribuire a sostenere la campagna scattando una fotografia con l’applicazione “World Light” by Transitions. Milano - Giovedì 16 maggio, ore 20.30 torna la manifestazione in bicicletta “Luci in bici” aperta ai milanesi, ai sostenitori e ai testimonial di CBM Italia. Con un percorso che si svilupperà lungo le vie del centro storico fino all’Arco della Pace, i partecipanti pedaleranno per portare metaforicamente il messaggio della campagna “Apriamo gli occhi”: insieme possiamo riportare la luce nella vita di migliaia di persone. Ad animare la biciclettata ci sarà il gruppo Daniele Ronda folk club che, con una poliedrica performance, parteciperà suonando in bicicletta. Alla manifestazione non mancheranno i testimonial di CBM Italia, in primis Filippa Lagerback.

49

SO

CI

AL


L

A CI

TO S E

SO

V

“I

n occasione del lancio delle sue nuove lenti Transitions Signature, le uniche con la tecnologia brevettata Chromea7, Transitions Optical lancia World Lights, la prima digital experience che, coniugando fotografia e tecnologia, nasce con l’obiettivo di consentire a tutti gli utenti di vedere il mondo nella sua luce migliore. Puntando a coinvolgere da un lato ottici e optometristi e dall’altro tutti i loro clienti attuali e potenziali il nuovo sito web transitionsworldlights.com rappresenta una realtà social innovativa che consente in pochi semplici step di creare un proprio account e iniziare a navigare tra tutte le luci del mondo raccolte all’interno del planisfero digitale di World Lights by Transitions. Disponibile anche in versione di mobile app, per un accesso più istantaneo, World Lights consente di scattare una foto, o di caricarla dai propri social network, e di applicarle l’esclusivo filtro Chromea7, la rivoluzionaria tecnologia fotocromatica brevettata da Transitions e testata in oltre 200 situazioni di vita reale ripercorrendo più di 70.000 km in giro per il mondo. Le foto, ottimizzate in un click dalla tecnologia Chromea7, restituiranno così un’immagine nuova, colta nella sua luce migliore e priva di riverberi o bagliori che spesso non permettono di riprodurre la veridicità del ricordo immortalato. Una volta acquisita la nuova immagine sarà possibile per l’utente effettuare il download oppure condividerla con i propri amici sui propri account ‘social’. World Lights by Transitions raccoglie tutte le foto scattate creando una vera e propria mappa dei luoghi in cui sono state registrate e creando così inedite connessioni. Grazie ai tag gli utenti potranno vedere le foto caricate filtrandole per location e affinità di luce, o ancora secondo tag rappresentativi di alcuni principali stati emozionali. Per ottici e optometristi l’utilizzo della nuova piattaforma riserva inoltre tanti vantaggi: da un lato la possibilità di guadagnare miglia da spendere sul portale dedicato mytransitions. it, dall’altro la grande opportunità di entrare

a far parte di un dettagliato store locator su base nazionale. World Lights by Transitions rappresenta un progetto divertente e vantaggioso che, all’interno di una realtà digital dedicata, consente di accrescere l’interesse riguardo al marchio Transitions e ad acquistare sempre maggiore consapevolezza delle enormi potenzialità della tecnologia fotocromatica alla base delle lenti dinamiche Transitions. A proposito di Transitions Optical Transitions Optical è leader mondiale nella produzione di lenti dinamiche a tinta variabile. L’azienda è da sempre all’avanguardia nello sviluppo delle tecnologie fotocromatiche più avanzate in grado di garantire il controllo ottimale della luce. Transitions Optical è proprietaria di 80 brevetti registrati che garantiscono e proteggono le proprie innovazioni. Le lenti Transitions® offrono un significativo valore aggiunto rispetto alle normali soluzioni per la correzione visiva. Si adattano alle continue variazioni di luce per migliorare la visione di chi le indossa. Grazie alla loro innovativa capacità di gestione della luce, più del 96% di chi le utilizza è particolarmente soddisfatto della propria scelta d’acquisto. Transitions Optical è in grado di soddisfare le esigenze di chiunque desideri molto di più rispetto ad una normale lente chiara correttiva, sia di uso quotidiano (Transitions Signature VII e XTRAactive) che per attività all’aperto. Le lenti Transitions® sono disponibili in un’ampia selezione di materiali e tipologie di lenti – dalle ultra sottili a quelle in materiale antiurto come Trivex®, sia monofocali che una vasta gamma di progressive. Sono idealmente compatibili con qualsiasi tipo di montatura. Le lenti Transitions® sono, a livello mondiale, le lenti fotocromatiche più raccomandate in assoluto. Ogni secondo nel mondo viene venduto un paio di lenti Transitions®. Per ulteriori informazioni visitare: www.transitions.it

IN

50


IN

VE

ST O

SO

CI

AL

51


Investi in creativitĂ !

KIWI s.r.l. - Via Tenivelli n. 18, 10024 Moncalieri (TO) info@kiwisrl.it

Tel.+39.02.47958012 www.kiwisrl.it

Fax +39.02.89959647


INVEST O GRE EN by Piet

ro Dian

TheLanghe, land of.. Bamboo

LE LANGHE, TERRA DI... BAMBù

“L

e Langhe, terra di Barolo, di nocciole, di cibi della tradizione. E di bambu. No, non è un errore di battitura, è proprio così. Da un paio d’anni, infatti, tre imprenditori hanno deciso di investire nell’agroalimentare puntando a sposare una terra regina in questo settore con una coltivazione completamente diversa. Lontana anni luce non solo in senso geografico, ma anche culturale, da quelle che sono le nostre abitudini. E il bello è che funziona! Tanto da aver vinto il premio nazionale Oscar Green 2012 della Coldiretti, riservato ai giovani imprenditori innovatori. E proprio in questi giorni arriva anche la ribalta televisiva, con la partecipazione alla Prova del Cuoco, sui canali Rai. Una vera e propria tesi di laurea per quello che è un caso unico in Italia, ma forse anche in Europa. L’intuizione è legata a tre soci, che hanno fondato l’azienda “L’essenza del bambu”: si tratta di Andrea Demagistris, imprenditore agricolo con alle spalle già l’esperienza nella coltivazione ben più tipica della nocciola di Langa, Fabio Chiarla, architetto col bernoccolo della coltivazione e Thomas Froese, curiosissimo caso di tedesco trapiantato da decenni nella terra che fu di Pavese, con una passione sfrenata per la coltivazione del bambu. Tanto da essere non solo un produttore, ma un vero e proprio collezionista, con una coltivazione

T

he Langhe, the land of Barolo wine, of hazelnuts, of traditional food. And the land of bamboo. No, this is not a typo, that’s exactly right. From a couple of years, actually, three businessmen have decided to invest in agri-food aiming at joining a queen land in this sector with a completely different plantation. Light years away and not only geographically, but also culturally, from what are our habits. But it works! It works so much that it won the national award Oscar Green 2012 by Coldiretti, reserved to young innovative entrepreneurs. And right in these days also comes fame on TV, with the participation at the Prova del Cuoco on Rai channels. A true proof for what appears to be a unique case in Italy, but maybe also in Europe. The intuition is linked to the three partners that founded the enterprise “Essence of bamboo”: they are Andrea Demagistris, agricultural entrepreneur with lot of experience in farming the typical Langa hazelnut, Fabio Chiarla, architect and fanatic of cultivation and Thomas Froese, a curious case of German introduced for decades in Pavese’s land, with a wild passion for bamboo cultivation. So wild that he is not only a producer, but also a true collector, with

53

a


N

E E R

O ST

IN

VE

G

simile più a un orto botanico che a un campo agricolo. Suo, infatti, è il terreno che a Cravanzana (in Alta Langa) sta facendo da locomotiva a questi primi anni di attività, mentre in Bassa Langa, a Roddi, nuove semine stanno portando alla crescita di altro bambu, ancora troppo “giovane” per essere utilizzato. A fare da stimolo per l’intera avventura imprenditoriale è stato, come spesso capita, un viaggio: “Sono stato in Giappone – racconta Andrea Demagistris – e lì ho avuto l’illuminazione. Ho capito che potenziale enorme può avere la pianta del bambu e di quanto questa sia sottostimata dalle nostre parti. Così, grazie al know-how di Thomas e alle capacità di Fabio, ci siamo messi in gioco, puntando sul bambu biologico, con tanto di certificazione italiana per l’uso alimentare”. Una vera rarità. “Sì, perché in Italia non si usano i germogli di bambu. Tantomeno freschi. Ed è un peccato, perché vengono considerati tra i primi 5 super-food a livello globale, per le tante caratteristiche e proprietà preziose che contengono”. “Quei pochi che usano i germogli di bambu in Italia, soprattutto ristoranti orientali, li usano in salamoia, ma è tutto un altro discorso. I nostri, invece, che consumati freschi hanno un gusto simile al carciofo o agli asparagi, vengono richiesti dai ristoranti stellati o dai giapponesi di alto livello. Li vendiamo freschi, ma anche sott’olio o in crema. E presto penseremo anche a un liquore e a una crema dolce”. Tante, si diceva, le proprietà benefiche: una miniera di vitamine, antossidanti e sali minerali. Anzi, il bambu “è la pianta con più sali minerali in natura”, assicura Demagistris. Ma i suoi utilizzi non si limitano alla cucina: il bambu prodotto in Langa da questi tre pionieri infatti punta anche a trovare spazi nel settore dei cosmetici, così come nell’artigianato, essendo un legno molto interessante da usare, ma solo dopo un procedimento di essiccazione rigorosissimo. E infine, il bambu, si propone anche come biomassa per creare energia in maniera rinnovabile. Insomma, una risorsa a 360 gradi. Una sfida affascinante, ma non facile: “Quando abbiamo iniziato, qui in Langa ci hanno guardato come dei marziani - con-

a cultivation more similar to a botanic garden than an agrarian field. His, in fact, is the land that in Cravanzana (in Alta Langa) is dragging behind these first years of activity, while in Bassa Langa, in Roddi, new seeding are generating the growth of new bamboo, still too “young” to be used. The spark that gave life to this adventure came, as often happens, from a trip: “I was in Japan – says Andrea Demagistris – and there I had the enlightenment. I understood the great potential that the bamboo plant has, and how underestimated it is in our country. So, thanks to Thomas’s know-how and Fabio’s abilities, we got into the game, betting on organic bamboo, with the Italian certification for food use”. A rarity. “Yes, because in Italy we don’t use the bamboo sprout. Even less if fresh. And it’s a pity, because is considered among the first 5 super-food on a global scale for its precious characteristics and properties”. “Those few using bamboo sprout in Italy are most of all Asian Restaurant, using those in brine, but it’s a whole different story. Ours, instead, consumed fresh has a taste similar to artichoke or asparagus, and it is requested from famous restaurants or high-level Japan restaurants. We

Una miniera di vitamine, 54


IN

VE

ST O

G

RE

sell them fresh, but also in oil or as a cream. And soon we’ll think about a liquor and a sweet cream”. The beneficial properties are many, as we said: a goldmine of vitamins, antioxidants and minerals. The bamboo “is the plant with the most minerals in nature”, ensures Demagistris. But its utilization is not limited to the kitchen: the bamboo produced in Langa from these three pioneers aims at finding a space in the cosmetics field, as well as in the craftsmanship, being it a very interesting kind of wood to use, but only after a rigorous drying procedure. And lastly, the bamboo, can also be used as biomass to create renewably energy. In short a 360 degrees resource. A fascinating challenge, but not easy: “When we started, here in Langa everyone looked at us as we were Martians – confides an amused Demagistris – actually, people were coming to us asking how to extirpate the bamboo, since here it is considered an infesting plant. And it took huge sacrifices. A bamboo plantation, in fact, needs an intense and specific irrigation, more than other typical agricultural productions of this land. And to make a bamboo plantation work we need to wait at least five years. This is why, right now, on three cultivated hectares we are using just Thomas’s hectar, in Cravanzana, waiting for the other two to be ready”. The expenses to sustain at the beginning, then, are not little: “Every plant costs from 7 to 10 euros, depending on the type, without forgetting the potentiality, but also the uncertainties, in a market that basically does not exists. For now we can pay back the expenses, but we are more and more known and appreciated and sells are growing. For now we are serving restaurants in the Milan area, or German cosmetics industries”. A real entrepreneurship adventure, with lots of dangers. But the stubbornness and culture from the Langhe, together with the Teutonic culture, are a reliable guarantee.

fida divertito Demagistris – anzi, chi ci avvicinava ci chiedeva come estirparlo, il bambu, visto che viene considerato un infestante da queste parti. E ci sono voluti enormi sacrifici. Un bambuseto, infatti (questo il nome della coltivazione, ndr) richiede un’irrigazione intensa e specifica, più di altre produzioni agricole tradizionali che si fanno da queste parti. E perché un bambuseto sia produttivo bisogna attendere almeno cinque anni. Ecco perché, al momento, su tre ettari coltivati stiamo utilizzando solo l’ettaro di Thomas, a Cravanzanta, in attesa che gli altri due siano pronti”. Le spese da sostenere in partenza, poi, non sono poche: “Ogni pianta costa dai 7 ai 10 euro, a seconda della tipologia, senza dimenticare la potenzialità, ma anche le incognite, in un mercato che di fatto non esiste. Per ora riusciamo a ripagarci le spese, ma ci conoscono e ci apprezzano sempre di più e le vendite crescono. Al momento serviamo molto i ristoranti del Milanese, oppure le aziende tedesche di cosmesi”. Una vera avventura imprenditoriale, con non poche insidie. Ma la cocciutaggine e la cultura del lavoro langarole, unite a quelle teutoniche, sono una garanzia affidabile.

antiossidanti e sali minerali. 55

EN




L

A CI

TO S E

SO

V

IN

58


IN

VE

LaFelicità

AL

é donare

oberto Riccio architetto originario di Amorosi in provincia di Benevento è l’artefice da ormai dieci anni di numerosi progetti umanitari a sostegno delle popolazioni Africane tra Kenya e Tanzania. Ha costruito più di 50 pozzi, una scuola, case famiglia, un ospedale e porta avanti progetti di sostegno alimentare e sanitario a famiglie terminali di HIV. Otto anni fa fonda l’associazione ‘Onlus ComicsXAfrica E Arts X World’ , che ha come scopo l’attivazione di progetti concreti in difesa della vita e della salute umana . Roberto ha coinvolto, grazie alla sua esperienza pluriennale, gruppi di professionisti che hanno deciso di collaborare alla realizzazione dei suoi numerosi progetti ,uno degli ultimi è stato costruito con Alfonso De Nicola, medico Sociale del CalcioNapoli, il quale sta provvedendo a formare una equipe di lavoro che possa operare negli ospedali localizzati sul territorio. Roberto ha anche scritto un libro dal titolo ‘ Quest’acqua è solo veleno’ nel quale affronta una tematica importante col mero scopo di sensibilizzare la gente; i proventi del libro sono tutti devoluti a sostegno della missione in particolare la realizzazione di nuovi pozzi. Io non mi tiro indietro…e tu?

59

SO

CI

Felicità

“R

ST O


A

rt L

A CI

IN

V

TO S E

SO

60


A IN

VE

rt

ST O

“ ‘V

olto di Donna’ una mostra che ha come filo conduttore la condizione femminile nel mondo, partendo dai paesi Thailandesi, Indiani fino ad arrivare in Africa. Roberto Riccio, fondatore, organizzatore, protagonista di Comix for Africa o Arts X World, lavora intensamente nel campo della solidarietà seguendo numerosi progetti in Africa e le sue mostre hanno lo scopo di diffondere la conoscenza di problemi gravissimi legati al sottosviluppo: dalla mancanza d’acqua alla diffusione delle malattie, dalla fame all’abbandono dei bambini. Nello stesso tempo, il suo valore come artista, il suo eclettismo, la rete di collaboratori che riesce a coinvolgere, fanno sì che le sue iniziative rappresentino sempre un momento importante di crescita artistica e culturale per tutti i partecipanti.

61

SO

CI

AL



STYLE

TO WO MAN

by Vale

ntina P

One whim for each curl

Ogni riccio, un capriccio

“t “

ot capita, tot sententiae”, solevano dire i Latini, per indicare la particolarità e l’unicità di ciascun pensiero, il fatto che potessero esservi tante opinioni diverse, all’interno di una cerchia di persone. Tante teste, appunto. E, sebbene si tratti di un argomento certamente più leggero, potremmo trasporre questo antico proverbio nella nostra vita di tutti i giorni: chi di noi, anche in una sola occasione, non ha desiderato una capigliatura, una testa, diversa dalla propria? Chi, riccia come Beyoncè, non ha, anche solo per un istante, desiderato una cascata di capelli lisci alla Federica Panicucci prima maniera? Quale donna, con capelli diritti come Elisabetta Gregoraci, non ha momentaneamente sognato boccoli morbidi alla Valeria Golino? E, se Cenerentola è la prova (quasi) vivente che un paio di scarpe possono sul serio cambiarti la vita, lo specchio è l’infallibile test che dimostra che un’acconciatura o un taglio di capelli ben fatti possono regalarti una giornata certamente migliore. E non c’è stagione più adatta di quella calda per mettere in pratica questa semplice teoria.

T

ot capita, tot sententiae”, would say the Latins, about the peculiarity and uniqueness of each thought, the many different opinions, within a circle of people. Many heads, indeed. And, although this is certainly a light subject, we could transpose this ancient proverb to our everyday life: who of us even if on one occasion only, did not want hair, a headstyle, different from our own? Those curly like Beyonce did not, even if only for an instant, want a straight hair falls as Federica Panicucci first look? Which woman, with straight hair like Elisabetta Gregoraci, hasn’t momentarily dreamed of soft ringlets like Valeria Golino’s? And, if Cinderella is the living proof (almost) that a pair of shoes can seriously change your life, a mirror is the foolproof test showing how a hairstyle or well-made haircut can make of your day a better one. And there is no more suitable season than

63

olidori


M

AN

E

S

L TY

TO

O W

. .l’importante è che la parola d’ordine sia “spettinato”..

the hot one to put into practice this simple theory. Left behind the annoying winter rain and humidity, hair-and us with them- find again brightness and splendor, and a softness forgotten in cold months. But, there is a right cut, that promotes, enhances and reward every head, every texture, every fold of hair, leaving us free to style our hair with a few simple gestures. The must-have of summer 2013 will be, as expected, considering the high temperatures ahead, tied, in different forms: low chignon, refined, elegant, like Grace Kelly, or even top banana, modern, current, giving a few extra inches to those small in stature. The important thing is that the keyword is “disheveled”, whether it is, always and everywhere, a “messy bun”, or hairstyles that, forgetting the gel and Hairspray cast, are always a bit messy, to give a feeling of wild hair, which makes bon ton. As well as the faux bob, so much in vogue among celebrities seeking the mythical page boy cut, but only for one night. It is, in fact, the rolling of neck lengths inwards with expertise, so that seems to have just the hair of the incorruptible Raffaella Carrà. Soft lengths, over shoulders, remain fashionable, certainly, provided, however, that it is not rigid, very smooth, retro hairstyle. Room, on the other hand, to beach waves like Gisele Bundchen, hair naturally wavy, soft waves drawn from nature. Even braids are delicious, with a romantic and timeless allure, decorated with ribbons in pastel color silk, perfect for the evening, to combat heat wave and preserve hair all night long. The bangs deserve a separate speech, a mixed blessing for all those who belong to the female gender. Viewed still, perfect, elegantly outlined on models and VIPs, the mere mortals often choose bangs to give character and personality to their face. Unless, then, they soon repent for the difficult management of short hair and rebel-

Abbandonate fastidiose pioggia e umidità invernali, i capelli - e noi, con loro - ritrovano luminosità e splendore, e quella forma vaporosa dimenticata nei mesi freddi. Ma, per ogni testa, per ogni texture, per ogni piega di capelli, c’è un taglio giusto, che la valorizza, la enfatizza e la gratifica, lasciandoci libere di acconciare la nostra chioma con pochi, semplici, gesti. Il must dell’estate 2013 sarà, come era prevedibile, viste le alte temperature che ci aspettano, il raccolto, in tutte le sue forme: chignon basso, raffinato, elegante, alla Grace Kelly, o anche banana altissima, moderna, attuale, che slancia anche le piccole di statura. L’importante è che la parola d’ordine sia “spettinato”, che si tratti, sempre e comunque, di “messy bun”, ossia di acconciature che, dimenticate le ingessature di gel e lacca, siano sempre un po’ disordinate, a dare una sensazione di capigliatura selvaggia, che fa tanto bon ton. Così come il finto bob, tanto in voga tra le celebrities che desiderano il mitico caschetto, ma solo per una sera. Si tratta, infatti, di arrotolare le lunghezze sulla nuca verso l’interno con perizia, affinché sembri di avere proprio i capelli dell’immarcescibile Raffaella Carrà. Restano di moda, sicuramente, le lunghezze morbide, oltre le spalle, a patto, però che non si tratti di acconciature rigide, liscissime, retrò. Largo, invece, alle beachy waves alla Gisele Bundchen, ai capelli mossi in modo naturale, alle onde morbide disegnate solo dalla natura. Deliziose anche le trecce, dotate di un allure romantico e sempre attuale, e decorate da nastri in seta dai colori pastello, perfette anche per la sera, per combattere la canicola e mantenere intatta la capigliatura all night long. Un discorso a parte merita la frangetta, croce e delizia di tutte le appartenenti al

64


ST

YL

E

TO

W O

M

genere femminile. Vista immobile, perfetta, elegantemente delineata su modelle e vip, le comuni mortali scelgono spesso la frangia per dare carattere e personalità al proprio viso. Salvo, poi, pentirsi con rapidità per la difficile gestione di quei capelli corti e ribelli che ricadono sulla fronte. Meglio, quindi, optare per un taglio scalato, con un ciuffo laterale, da modellare con maggior praticità, e da mantenere sciolto, ad incorniciare il viso, in caso di capelli raccolti. L’imperativo, in ogni caso, è uno solo: cercare, il più possibile, di mantenere la propria capigliatura al naturale, senza sottoporla a inutili stress che la indeboliscano. Via libera, dunque, a maschere e impacchi ricostituenti pre e post shampoo e, se proprio si è addicted della piastra lisciante, applicare sempre, prima di stirare i capelli, su di essi un siero termoprotettore, che li preservi dalle altissime temperature del ferro. Poi, inutile negarlo, la nostra chioma parla di noi, racconta il nostro intimo meglio di mille parole.

lious ones that fall on the forehead. Better, then, to opt for a climbed cut, with a lateral tuft, to model with greater practicality, and to keep loose, to frame the face, in the case of tied hair. The imperative, in any case, is only one: try, as much as possible, to keep your hair au naturel, without unnecessary stress that undergo that undermine them. Go ahead, therefore, with masks and wraps tonics pre and post shampoo and, if you’re addicted to the straightening plate, always apply, before using it, on hair, a serum thermal protector, which preserves them from high temperatures. Then, useless to deny it, our hair speaks about us, speaks about our intimate self better than a thousand words. A drastic cut, new, or a different color, as opposed to the previous one, immediately express a desire for change, renewal, for fresh air. That is the end of a love affair, or the beginning of a new occupational adventure, we women like to reveal it like this: with a new, unexpected, look.

65

AN


E

S

L TY

TO

O W

La nostra chioma parla di noi, racconta il nostro intimo..

Un taglio drastico, nuovo, o un colore diverso, opposto al precedente, denunciano immediatamente una volontà di cambiamento, di rinnovamento, di aria nuova. Che sia la fine di un amore, o l’inizio di una nuova avventura lavorativa, a noi donne piace rivelarlo così: con un nuovo, insospettabile, look. Il taglio, la piega, la tinta, infatti, rivelano moltissimo di noi, e del nostro carattere. Le più alla moda, infatti, opteranno per shatush e balayage, gli ultimi ritrovati dei coiffeur per dare sfumature naturali e sensazionali ai capelli, mentre le più classiche sceglieranno i soliti, rassicuranti, colpi di sole. Così come le più tradizionali sceglieranno colori scuri e decisi per le proprie chiome, mentre le più romantiche opteranno per biondi caldi e castani intensi. Ad ognuno il suo, verrebbe da dire. E ciò vale anche per le acconciature: le donne più all’avanguardia, più rigorose, sceglieranno una piega estremamente liscia, mentre le più fantasiose, le più sbarazzine preferiranno onde morbide e ricci capricciosi sulle loro teste. Anche l’evento, l’occasione, il momento fanno la loro parte: va da sé, infatti, che per un meeting di lavoro capelli lisci o raccolti saranno più appropriate delle onde mosse che sfoggeremo durante una cena informale in pizzeria con gli amici. L’imperativo, imprescindibile, ineluttabile, categorico è, sempre e comunque, uno solo: essere se stesse, sentirsi a proprio agio. Non solo nei panni che si indossano, nei gioielli che si sfoggiano, nel make up che si sceglie, ma anche, e soprattutto, nelle chiome. Che siano sempre lo specchio della nostra anima. Dunque, il più naturali, semplici e gradevoli possibile.

The cutting, folding, hue, indeed, reveal a lot of us, and of our character. The hippest, in fact, will opt for shatush and balayage, the latest treatments of hairdressers to give natural and sensational shades to the hair, while those with a more classic taste will look for the usual, reassuring, sunstrokes. As the more traditional will choose dark and strong colors for their hair, the most romantic will opt for warm blonde and intense brown. To each one their own style, one might say. And this also applies to hairstyles: women more cutting-edge, more rigorous, will choose an extremely smooth fold, while the more imaginative, more open-minded ladies will prefer soft waves and capricious curls. The event, the occasion, the moment, they make their part: it goes without saying that for a business meeting tied hair will be more appropriate than the waves we will exhibit during an informal dinner at a pizzeria with friends. The unavoidable, inescapable imperative, categorical, is, always and everywhere, one: be yourself, feel at ease. Not only in the shoes that you wear, jewels that you have, in make-up that you choose, but also, and especially, with your hair. They are always a mirror of our soul. Therefore, the more natural, simple and enjoyable as possible.

M

AN

. .meglio di mille parole. 66


SCUOLA CALCIO MERCADANTE via Mercadante, 133 - 10154 Torino e-mail: mercadantesc@libero.it

SCUOLA CALCIO MERCADANTE di Simone Loria per informazioni: responsabile scuola calcio Marco Gatti cell. 339 2322688



INIV NEVSETSO TO XX WXO XM XA XN X by Mic aela B

arisone

Licia Mattioli

LICIA MATTIOLI

“Entusiasmo e caparbietà” 69


AN

M

IN

V

TO S E

O W

“A

vvocato per formazione, imprenditrice per vocazione. Licia Mattioli dal settembre 2012 è alla guida di Confindustria Torino. Entusiasmo e caparbietà sono i suoi tratti distintivi così come innumerevoli i suoi interessi. Per alcuni anni a Torino ha avuto una galleria d’arte contemporanea che in breve è diventata punto di riferimento per gli artisti emergenti piemontesi. Profonda conoscitrice del territorio è stata la prima donna ad essere eletta ai vertici di Federorafi.

L

I gioielli sono..

awyer for education, entrepreneur as a vocation. Licia Mattioli from September 2012 is the leading figure of Confindustria Torino (Confederation of Italian Industries). Enthusiasm and stubbornness are her distinctive traits just like her numerous interests. For a few years in Turin she had a gallery of contemporary art that easily became the landmark for emerging piedmonts artists. Strong expert of the territory she was the first woman to be elected at the top of Federorafi. Doctor Mattioli, your professional past is linked to glold-working world. In your opinion what is the relation women-jewelry? “Women and jewelry… Marylin Monroe used to say it, jewels are a girl’s best friends! Actually jewelry, in my opinion, is a dream and this is what we try to communicate through the history of Mattioli Gioielli, that is to say the fact that our collections represents the small fragments of a dream”. How heavy or positive it is being a woman in business and at the top of an association like the one you lead? “There are very different situations. Surely, on some sides it is more complicated to be a woman because we have to prove something more compared to a man, but on other sides it helps because the feminine approach is typically a solving approach, it is the symbol of the research for peace, of positive synergies. So I think that in this sense being a woman and being used to do this ancestrally inside the family, helps a lot”. How much your national experience with Emma Mercegaglia could have influenced your election? “On a Turin-city level I think that it has effected relatively little because Turin is a city a bit of its own. We don’t have to forget that the Industrial Union was born in Turin and therefor is the heart of modern Con-

Dottoressa Mattioli, il suo passato professionale è legato al mondo orafo. Secondo lei qual è il rapporto donne - gioielli? “Donne e gioielli… lo diceva già Marilyn Monroe, sono i migliori amici delle donne! In realtà il gioiello secondo me è un sogno ed è questo che noi cerchiamo di far percepire attraverso la storia di Mattioli Gioielli, cioè il fatto che le nostre collezioni rappresentino dei piccoli frammenti di un sogno”. Quanto pesa o favorisce essere donna nel fare impresa ed essere ai vertici di un’associazione come quella che lei dirige? “Ci sono situazioni molto diverse tra loro. Sicuramente per certi versi è più complicato essere donna perché bisogna comunque dimostrare qualcosa in più rispetto ad un uomo, invece per altri versi questo ti aiuta poiché l’approccio femminile è tipicamente un approccio di risoluzione, è il simbolo della ricerca della pace, delle sinergie positive. Quindi credo che in questo senso l’essere donna ed essere abituata a fare questo in famiglia atavicamente, aiuti molto”. Quanto può aver influito nella sua elezione l’esperienza nazionale di Emma Marcegaglia? “A livello torinese credo che abbia influito abbastanza poco poiché Torino è una città un po’ a sé stante. Non dimentichiamoci che l’Unione Industriale è nata a Torino e quindi è il cuore della Confindustria moderna; tutto è partito da qui e qui siamo molto conservato-

. .i migliori amici delle donne. 70


IN

VE

ST O

W O

M

Punta il cursore Digimarc del tuo smartphone sull’immagine

71

AN


AN

M

TO S E

O W

V

ri. In realtà è stata una scelta indipendente e completamente avulsa da un contesto nazionale”.

findustria; everything started from here and we are very conservatives. Actually it was an independent choice and completely separated from a national context”. What is the added value of a woman leading an enterprise? “It is exactly what we were saying before, women bring with them a different ability from men and so, in my opinion, they can create synergies with them and create together something completely different and more effective”. You are the promoter of Alto di Gamma, the multi-sectorial pact. A balance of this project and future prospects in the light of the actual economic situation. “Surely creating a net is a positive experience because with EXCLUSIVE BRANDS TORINO we go all around the world telling how we live in Italy, and this is very appreciated since we tell it through jewelry, chocolate, costumes, scents and so we tell about a world, a way of being Italian that is appreciated. Moreover, the fact of proposing different sides of this way of being Italian attracts and intrigues a lot the foreign customers”. If today you could start in the business world, what would you choose to do? “I think that the path we took with our brand is all to write, so we need to try to leave a mark with what we are doing and anyway I don’t think that it’s important to choose a field but to do a profession such as that of the entrepreneur which is very beautiful, in spite of everything”. Is the adage “the gown does not make the friar”? How much does clothing influence one person’s reliability in a professional situation? “This proverb is no longer entirely true because things are changing. In fact, in formal context, on the opposite informality has become almost a distinctive sign, that is to say that who is informal, in some ways, can afford it. Truthfully the dress counts up to a certain point, surely it is more important for us European than in the rest of the world, where instead people are less accustomed to appearance and they pay more attention to the essentials”.

Qual è il valore aggiunto di una donna ai vertici di un’impresa? “E’ esattamente ciò che dicevamo prima, cioè che le donne portano con loro una capacità differente e diversa da quella degli uomini e quindi, secondo me, possono fare sinergia con loro e creare insieme qualcosa di totalmente diverso e molto più efficace”. Lei è la promotrice di Alto di Gamma, il patto plurisettoriale. Un bilancio di questo progetto e prospettive future alla luce della situazione economica attuale. “Sicuramente fare rete è un’esperienza positiva perché con EXCLUSIVE BRANDS TORINO andiamo nel mondo a raccontare come si vive in Italia e questo piace moltissimo dato che lo raccontiamo attraverso i gioielli, attraverso il cioccolato, attraverso i costumi, i profumi e quindi raccontiamo un mondo, un modo di essere italiano che piace. Peraltro il fatto di proporre diverse sfaccettature di questo modo di essere italiano attira ed incuriosisce moltissimo i clienti stranieri”. Se oggi dovesse lanciarsi nel mondo dell’imprenditoria cosa sceglierebbe di fare? “Penso che il percorso che abbiamo intrapreso con il nostro marchio sia ancora tutto da scrivere, quindi occorre continuare a cercare di lasciare il segno con ciò che stiamo facendo e comunque non credo che sia importante scegliere un settore ma fare una professione come quella dell’imprenditore che è bellissima, malgrado tutto”. Resta valido il detto “l’abito non fa il monaco”? In ambito professionale quanto influisce l’abbigliamento nella credibilità di una persona? “Questo detto ormai non è più del tutto valido poiché le cose in merito stanno cambiando. Infatti nei contesti molto formali, l’informalità è diventata quasi un segno distintivo al contrario, nel senso che chi è informale, per certi versi se lo può permettere. In realtà l’abito conta fino ad un certo punto, sicuramente conta più per noi europei di quanto non conti nel resto del mondo, dove invece sono meno abituati alla forma e guardano più alla sostanza”.

IN

72


PubblicitĂ singola


F

oo d S

EW

O ST

IN

VE

N

Oinos

Fusion D’autore

“ C’

è un posto a Torino,prima Capitale d’Italia, che unisce il gusto più orientale del mondo, quello giapponese a quello della cucina più meridionale d’Italia, quella siciliana. L’Oinos per l’appunto, propone il ‘Sushiliano’, un mix di Sushi e sapori di Sicilia in un ambiente zen ma contestualmente ricco di fascino contemporaneo . Non mancano comunque proposte alternative al pesce, dal Fassone Piemontese al solo vegetariano, il tutto realizzato con materie prime eccellenti trattate con originalità e gusto. Una carta dei Vini impeccabile con proposte di vigneti italiani ed esteri DOC. C’è Fusion e Fusion e poi c’è l’Oinos con il suo stile semplicemente unico .

RISTORANTE OINOS Via della Rocca 39/G | 10123 TORINO| Tel +39 011 835084 www.oinosrestaurant.it

74


F ood IN

VE

ST O

75

N

EW

S


PubblicitĂ singola


INVEST O sky by Van

essa M

irante

THESUITEAIR

Quando

“T

HESUITEAIR (www.thesuiteair. com) è una Società specializzata nel settore del trasporto privato elicotteristico e jet, nata nel 2012 dall’unione dell’expertise nell’ambito del volo privato e dell’hospitality dei due soci fondatori, Luigi Contessi e Roberto Boscolo. Il connubio perfetto tra riservatezza, eccellenza, avanguardia e sicurezza, ha dato vita a questo nuovo progetto che rende disponibili anche ad alta quota il lusso, il comfort e l’eleganza di una Suite. THESUITEAIR si avvale delle competenze di uno staff specializzato, che ha sviluppato la propria esperienza professionale a livello internazionale nei settori Aeronautico, Logistico e della Luxury Hospitality La società è in grado di fornire il miglior servizio di volo privato per qualsiasi destinazione che abbia le caratteristiche prescritte dalla normativa nazionale in materia di sicurezza, organizzando la partenza da qualsiasi punto nel mondo. THESUITEAIR organizza nei minimi dettagli un viaggio “tailor-made” unico e in pieno relax. THESUITEAIR si pone nel suo comparto di riferimento come il partner ideale per chiunque necessiti di spostamenti rapidi, sicuri e dotati di tutti i comfort sia in Italia che nel mondo.

Volare

é punt are in alt o

77


y

TO S E

sk

V

IN

78


IN

VE

ST O

sk

y

Se attualmente il mercato è costellato di realtà imprenditoriali che possono offrire soluzioni su misura per la propria clientela, THESUITEAIR è in grado di offrire un’innovativa esperienza di viaggio per rispondere fin nei minimi dettagli alle esigenze della propria clientela. Ogni ospite di THESUITEAIR ha infatti a disposizione un account dedicato, per 24 ore al giorno, durante tutto l’anno, che lo seguirà in ogni momento del viaggio – dalla prenotazione all’arrivo – per soddisfare ogni minima richiesta, rendendo così il viaggio un’esperienza unica e indimenticabile. Un servizio di personal concierge dedicato durante tutta la trasferta, infine, completa la gamma dei servizi che rendono speciale ogni volo con THESUITEAIR. Sebbene si tratti di un servizio extra lusso, THESUITEAIR pone però attenzione anche all’aspetto di cost saving, nel rispetto delle esigenze dei propri clienti. Per questo motivo, la società ha introdotto nella propria offerta alcune assolute novità per il settore: - l’opportunità di viaggiare grazie al servizio “empty leg”: vere e proprie offerte last minute su lussuosi executive jet, che sfruttano le tratte vuote degli aerei per ottenere posti a prezzi competitivi; - l’opzione ”jet sharing”: la possibilità di riservare un posto in condivisione con altre persone su una serie di voli privati diretti verso località esclusive; - l’opportunità di accedere a pacchetti comprendenti volo in jet, elicottero e soggiorno in località di charme in tutto il mondo a condizioni esclusive e riservate.

Inoltre, con la AIR CARD di THESUITEAIR, si ha la possibilità di volare sia con Private Jet che con Elicottero a tariffe esclusive, scegliendo la categoria più adatta alle proprie esigenze di volo. La AIR CARD di THESUITEAIR consente inoltre di acquistare, tramite la formula prepagata, crediti di ore volo, trasformando così il servizio di noleggio nella disponibilità garantita del jet o elicottero, proprio come se fosse di proprietà esclusiva dell’acquirente. Il servizio permette di delegare più persone per la richiesta dei voli in modo tale che, in caso di emergenza, un familiare, l’assistente o il proprio socio d’affari potranno prenotare e pagare un trasferimento in Jet o Elicottero in qualsiasi momento o giorno dell’anno. I crediti accumulati con la AIR CARD potranno essere utilizzati sia per servizi Jet che per voli in Elicotteri oltre che combinarli contemporaneamente. E in più utilizzarli anche per tutti i servizi accessori che THESUITEAIR offre. Infine, con l’operazione “ci presenti un amico”, il possessore della AIR CARD di THESUITEAIR avrà la possibilità di presentare una persona fisica o giuridica che, acquistando uno dei tagli previsti, gli darà in omaggio l’equivalente del 3% del valore della nuova card acquistata accreditabile immediatamente sulla card: un bonus insomma da utilizzare a proprio piacimento con i servizi THESUITEAIR.

connubio perfetto tra riservatezza, eccellenza, avanguardia e sicurezza.. 79



PubblicitĂ singola


PubblicitĂ singola


INVEST O CITY by Fra

ncesco

The city center

Il centro città

“I

l centro di una città? Un posto per uffici, dove la vita finisce al tramonto, senza locali e con un fuggi-fuggi generalizzato verso le aree più residenziali. Dagli anni Ottanta in poi, questa è stata la sorte di tante metropoli, condannate a riservare le loro parti storiche ai luoghi di lavoro e agli edifici di rappresentanza di aziende e istituzioni. Influenzandone di conseguenza anche la vita, la fruizione dei servizi e via dicendo. Ma adesso una nuova tendenza sta prendendo piede: i cittadini si stanno riappropriando della loro città: tornano a viverla, ad animarla, ad abitarla. E anche se non si può assegnarle il diploma di pioniere con assoluta certezza, Torino si conferma una realtà innovatrice ed esploratrice anche in questo campo: all’ombra della Mole, i vecchi uffici che ritornano case sono già una realtà. Gli esempi si stanno moltiplicando, tra le strette vie a scacchiera della prima capitale d’Italia. Ex sedi di istituti di credito, ex caserme dei vigili (che da quelle parti chiamano “civich”): tanti angoli urbani stanno rifacendosi il trucco, recuperando gli antichi splendori. Un’applicazione di questo nuovo concetto di “abitare” che si può già toccare con

T

he city center? A place for offices, where life ends at sunset, without any club and with a general stampede towards residential areas. From the 80’s on, this was the destiny of many metropolis, condemned to reserve their historical parts to workplaces and buildings used as representation of companies and institutions. Influencing consequently also the life, the fruition of services and so on. But now a new trend is taking place: citizens are taking back their town: they go back on living it, lighting it up, residing it. And even if one cannot assign to this city the degree for pioneering with absolute certainty, Turin confirms itself as an innovative and exploring reality also in this field: shaded by the Mole, old offices are going back in being houses is already reality. The examples are multiplying among the narrow chess-like streets of the first Italian capital. Former headquarters of lending institutions, former police barracks (that are in

83

Papa


Y

TO S E

T CI

V

IN

Piazza San Carlo - Torino

PHOTO: ANTONIO FILIGNO - www.antoniofiligno.com

mano si trova in via Alfieri, a un passo dalle grandi piazze celebri di quella che fu Augusta Taurinorum: qui, le linee nobili di un antico edificio barocco (Palazzo Valperga) si sono trasformante nel “Number 6”, come il civico che lo contraddistingue. Già sede di uffici di un noto gruppo bancario locale, ora al suo interno sorgono 36 appartamenti di alta categoria. Un lusso ragionato, che oltre agli allestimenti di ogni singola unità abitativa ha ricavato anche parcheggi riservati, un’area spa-fitness riservata ai condomini e anche un’opera d’arte in cortile. Non una statua o un quadro, ma un’installazione realizzata dall’artista Richi Ferrero, definito lo “scultore della luce”. Ma la modernità non ha spazzato via la storia, altrimenti salterebbero le regole del gioco: accanto alla ri-progettazione degli spazi, è stata portata avanti anche una grande opera di restauro delle parti auliche. Sono stati tolti quattordici strati di decorazioni, accumulatesi nel corso dei secoli, ed è stato restituito l’aspetto originale. Ci sono voluti due anni di cantiere, restauratori compresi. E il risultato è stato talmente buono che una proposta immobiliare di gamma così elevata ha già visto la Building spa (la società che ha condotto l’operazione nel suo complesso) piazzare oltre due terzi degli appartamenti. Ma altri due progetti simili sono già in cantiere: uno si trova in via Lagrange, un’altra via a pochi passi dal Ca-

dialect are called “civich”): lots of urban corners that are putting the make-up on, recovering their ancient splendor. An application to this new concept of “living” that can be already touched is in Alfieri Street, one step away from the big famous squares of the former Augusta Taurinorum: here, the noble lines of an ancient baroque building (Valpegra Palace) transformed in “Number 6” as its house number. Already home to the offices of a famous local bank group, now in its internal are situated 36 high-class apartments. A reasonable luxury, that other than the equipment of every single housing unit also acquired reserved parking, a spa-fitness area reserved for the residents and also a work of art in the courtyard. Not a simple statue or a painting, but an installation realized by the artist Richi Ferrero, defined as “the sculptor of the light”. But the modernity did not destroy history: otherwise the rule of the game would go off: together with the spaces redesign, it was also carried out a great work of restoration of noble parts. Fourteen layers of decorations were removed, accumulated over the centuries, and its original appearance has been returned. It took two years of work, including the restorers. And the result was so good that a proposal for a real estate of such high range has alrea-

84


IN

VE

ST O

CI

TY

dy seen the Building S.p.a. (the society that conducted the operation as a whole) able to place over two-third of the apartments. But also two similar projects are already on the pipeline: one is in Lagrange street, another in a street near the Caval d’Brons, recently pedestrianized and redesigned from the municipality architects. So, there, at house number 12, where once there were the headquarters for the traffic wardens, is developing an intervention of recovery and relaunch similar to Number 6, transforming the former places for fines, lines and pleas in the place for luxury apartments inspired by home automation and new technologies. As the spaces are different, here the apartments will be just eight, but bigger than 200 square meters each, with an attic of 600 square meters dominating the Turin skyline. Also here there will be a gym and spa for the residents, while the ground floor and first floor will be used for shops. The total investment is about 25 millions, the time for realization, also in this case, goes from 18 months to two years. Similar times and a little less investment (18-20 million in total) for a third building belonging to the same “family”: this in in Via delle Orfane, at the corner with Santa Chiara street. For whoever knows Turin, in this case, an important role will be played by the operation of restoration, recovery and design, asking for help to the new design arts. “We are modifying the look of Turin – explains architect Piero Boffa, Buliding S.p.A. CEO – they are all complex projects, in which we do not limit ourselves in just painting the walls, but in which we try to bring together interventions and different priorities. We want to dedicate ourselves to the high-level real estate, one of the few that, even if in a period of crisis such as this one, is guaranteeing good results. Signals that allow us to look at the future of our field with some reasonable ground for optimism.”

i cittadini si stanno riappropriando.. . .della loro città 85

val d’ Brons, recentemente pedonalizzata e ripensata dagli architetti comunali. Ecco, proprio lì, al civico 12, dove una volta c’era la sede dei vigili urbani, si sta sviluppando uno intervento di recupero e rilancio simile al Number 6, trasformando i luoghi di multe, code e ricorsi in appartamenti di lusso ispirati alla domotica e alle nuove tecnologie. Visti gli spazi differenti a disposizione, qui gli appartamenti saranno soltanto otto, ma di dimensioni superiori ai 200 metri quadri ciascuno, con un attico di oltre 600 metri quadri che domina il panorama di Torino. Anche qui ci saranno palestra e spa per i residenti, mentre piano terra e primo piano sono dedicati ai negozi. L’investimento complessivo è di circa 25 milioni, i tempi di realizzazione, anche in questo caso, vanno dai 18 mesi ai due anni. Tempi simili e investimento di poco inferiore (si tratta di 18-20 milioni in tutto) per un terzo edificio appartenente alla stessa “stirpe”: questo si trova in via delle Orfane, all’angolo con via Santa Chiara. Per chi conosce Torino, un altro angolo di storia della città. Qui gli appartamenti saranno circa 50, di varie metrature. Anche in questo caso, un ruolo importante sarà l’operazione di restauro, recupero e progettazione, chiedendo aiuto alle nuove arti del design. “Stiamo modificando l’aspetto di Torino – spiega l’architetto Piero Boffa, ad della Building spa – si tratta di progetti complessi, in cui non ci si limita a dare una mano di bianco e via, ma in cui cerchiamo di far convivere interventi e priorità diverse. Abbiamo voluto dedicarsi all’immobile residenziale di fascia alta, uno dei pochi che, anche in un periodo di crisi come questa, sta garantendo buoni risultati. Segnali che ci permettono di guardare al futuro del nostro settore con qualche ragionevole motivo di ottimismo“


PubblicitĂ singola


INVEST O TEN DENCE by Nad

ia Afra

Marcel Wanders

Marcel Wanders

“Un genio griffato Moooi” 87

gola


CE

N

“A

sono benissimo stare anche separati. La presentazione è stata volutamente una soluzione architettonica di uno spazio che è troppo grande per essere umano ma che rende appieno l’essenza MOOOI”. La collaborazione con il fotografo olandese Erwin Olaf ha portato a queste foto extralarge di 4,5 metri, un esposizione nell’esposizione. Cosa riserva il futuro? “Aspettatevi delle sorprese, fossimo prevedibili non saremmo definiti creativi”. Stravaganza e magia in questo allestimento, e un tocco di surrealismo grazie ai manichini di Hans Boodt. Com’è nata l’idea? “Volevamo trovare un modo per dare un po’ di vita e una dimensione umana al progetto, soprattutto perché le immagini di Erwin erano così fuori scala. Da qui è nato l’intrinseco bisogno di una dimensione umana da restituire ad ogni singolo spazio di questo allestimento. Hans ha una interessante collezione di manichini, che in realtà, per i mobili, sono dei veri e propri vestiti. Ho trovato interessante l’unione del tutto”.

l Fuorisalone di Milano era l’evento più atteso: parliamo del lancio della nuova collezione MOOOI, delle collaborazioni vecchie e nuove che fanno storia e di quel genio tutto olandese di Marcel Wanders, al quale pareva non bastassero gli oltre 1700 mq a disposizione in Via Savona 56. L’allestimento è stato reso spettacolare dalle fotografie extralarge di Erwin Olaf, una collaborazione che dura da anni e che ha raggiunto l’apice nella 52ª edizione del Salone del Mobile: il fondatore e direttore artistico, Marcel Wanders, ha deciso infatti di dedicare l’intero spazio espositivo al fotografo, per un effetto d’insieme che toccava il passato, sembrava vivere il presente e proiettarsi in un futuro prossimo. Gli spazi sono stati riempiti da un altro ospite d’eccezione, Hans Boodt, che con i suoi manichini ha portato un tocco di surrealismo in un contesto fuori dal tempo. Marcel Wanders non si risparmia, presenzia ogni giorno a quello che viene definito dagli addetti ai lavori il “movimento di adorazione della comunità del design intera” e poi si racconta.

Moooi, il brand olandese al momento tra i più importanti al mondo, se non il più importante, ha nel nome la sua essenza: vuol dire “bello” in olandese ma con una “o” in più. E l’aggiunta sta a simboleggiare proprio il plus-valore in termini di bellezza e unicità che si punta ad avere. Loro questa bellezza così unica da stordire i sensi ce l’hanno, e basta infilare la testa in Via Savona per sentirsi un po’ Alice in Wonderland. Chapeau.

Un allestimento spettacolare di oltre 1700 mq. Il genio di Marcel Wanders sembra non riuscire a stare dentro ai confini. Com’è nata l’idea di questo stand che sembra un film con tante scene diverse? “Abbiamo voluto celebrare l’opera di Erwin e abbiamo immaginato due universi paralleli che funzionano insieme, ma pos-

IN

V

TO S E

TE

EN

D

88


IN

VE

ST O

TE

N

D

EN

CE

89


I PRINCIPALI PUNTI DI VENDITA: TORINO

Eataly via Nizza 230/14

MILANO

Ottimomassimo Via Spadari ang. Victor Hugo

MILANO

La Rinascente Piazza del Duomo, 7째 piano

Per gli altri corner consultare http://www.tamilano.com/it/corner.php

Premio Agrifood Club Golosario 2011 Premio Compagnia del Cioccolato "Miglior cioccolatino ripieno 2011" Premio speciale Compagnia del Cioccolato "Emergenti 2010" Vincitori dell'Oscar dell'imballaggio "Quality Packaging Design 2008"

www.tamilano.com


INVEST O TEN DENCE by A ntonie

tta Co

Special Vettori Tessili

SPECIAL VETTORI TESSILI

“I

l giusto mix tra contemporaneo e classico, uno spirito d’avanguardia a far da cornice e un made in Italy sinonimo quanto mai prima d’ora di qualità: parliamo di Vettori Tessili, un brand di abbigliamento da uomo che strizza l’occhio alla crisi, che nasce all’ombra della Mole non più tardi di un anno fa e che si dimostra capace di imporsi con una vincente rete vendita a livello nazionale, grazie alle scelte autentiche di una collezione che è semplicemente bella. Si veste l’uomo con cotoni pregiati, con capi che seducono gli occhi per l’eleganza e il tatto per le scelte mirate dei tessuti. L’amministratore delegato, Rossana Rossi, non lesina commenti: “Vestire la donna vuol dire seguire una quantità tale di proposte e varianti non facilmente controllabili. L’uomo? Con una polo, un pantalone, una t-shirt e una camicia lo fai felice. A meno che non ti chiami Tom Ford e scegli una gonna. Il nostro è un uomo sportivo, non troppo di tendenza, con un tocco retrò, elemento questo che contraddistingue il nostro marchio”. Nessuno stilista o riferimento ben preciso ma un gruppo di creativi che seguono

T

The right mix between contemporary and classic, framing an avant-garde spirit and a made in Italy synonym, now more than ever, of quality: we are talking about Vettori Tessili, a brand of man clothing line that winks at the crisis, born shaded by the Mole no more than one year ago and that is demonstrating the ability to stand out as a winning selling net on a national level, thanks to the authentic choices of a collection that is simply beautiful. The man is dressed with precious cottons, with clothes seducing the eyes for the elegance and the touch for the targeted choices of the fabrics. The CEO, Rossana Rossi, does not skimp on comments: “Dressing a woman means following such a huge quantity of proposals and variations not easily controllable. The man? With a polo shirt, a pair of pants, a t-shirt and a shirt you can make him hap-

91

nfalon

ieri


CE

N

TO S E

TE

EN

D

V

IN

PHOTO: LETIZIA TOSCANO

py. Unless your name is Tom Ford and you choose a skirt. Our is a sports man, not too trendy, with a retro touch, an element that distinguishes our brand”. No stylist or precise reference, but a group of creative following a guideline and its becoming a “model”. “The vintage print was more marked at the beginning – continues the CEO Rossana Rossi – but we choose to step a bit back not to dress a man too depending on a jacket and a tie. We aimed at a sportsman, able to appreciate an item and his taste of the ancient and precious know-how, without renouncing at the quality of the raw materials and able, if anything, to put away that annoying knot at the neck”. No stylists at Vettori Tessili house. “True: we prefer to point our resources, other than our researches, on the choices of the fabric and the finishing touch that in their tailoring are hiding that added value that we are aiming to make our trademark. The clothes can be combined among them without lo-

una linea guida e il suo farsi “modello”. “L’impronta vintage alle origini era più marcata – continua l’a.d. Rossana Rossi – abbiamo scelto di fare un passo indietro per non vestire un uomo che dipenda troppo da una giacca e da una cravatta. Abbiamo puntato su uno sportivo, capace di apprezzare un capo e il suo sapore del fare antico e pregiato, senza rinunciare mai alla qualità delle materie prime e capace semmai di mettere nel cassetto quel fastidioso nodo al collo”. Niente stilisti in casa Vettori Tessili. “Vero: preferiamo puntare le nostre risorse, oltre che ricerche, sulla scelta dei tessuti e su delle rifiniture che nella loro sartorialità celano quel valore aggiunto che puntiamo a far diventare il nostro marchio di fabbrica. I capi possono essere combinati tra loro senza perdere mai la propria identità. Il tutto per facilitare la scelta di un uomo/acquirente per natu-

92


PHOTO: LETIZIA TOSCANO

IN VE ST O N

93

TE D CE

EN


CE

N

TO S E

TE

EN

D

V

PHOTO: LETIZIA TOSCANO

ra più pigro rispetto alla donna. Noi donneviviamo per la ricerca del “capo” e se vediamo un “completo” puntiamo a smontarlo per ricreare un ordinetutto nostro. Per l’uomo è un po’ diverso”. Banditi per il momento i testimonial. “Sarebbe prematuro farlo in questo momento e andrebbe contro la nostra politica aziendale. Ci stiamo dando un’identità e vorremmo essere riconosciuti per il prodotto con il quale siamo sul mercato e non per un volto che lo indossa. Saremo anche contro ogni regola del marketing ma vogliamo provare ad essere coraggiosi in un periodo storico in cui non è per nulla facile esserlo. A vestire un adone alto due metri sono capaci tutti. Vettori Tessili vuole vincere con un prodotto fatto per la gente normale: e scusate se per noi è tutto, quella gente!”

sing their identity. Everything to facilitate the choice of a man/costumer lazier for its nature compared to a woman. We women live to look for the “dress” and if we see an “outfit” we tend to dismantle it to recreate our own order. For the man is a little bit different”. For now the testimonials are banned. “It would be premature doing it right now and it would go against our business policy. We are creating an identity and we would like to be recognized for the product with which we are on the market and not for the face of a person wearing it. We may be against any marketing rule but we want to try being brave in an historical period in which being brave is not easy at all. Everyone is capable of dressing a 6 foot tall Adonis. Vettori Tessili wants to win with a product created for normal people: and excuse us if those people mean everything to us!”

IN

94


INVEST O MAN by Nad

ia Afra

Emanuele Salce

EMANUELE SALCE

“Occhi sul figlio d’arte” 95

gola


AN

“A

d essere padri si impara con la pratica. Figlio invece ci nasci, e orfano alle volte lo diventi in modo troppo repentino. Se poi sei figlio d’arte e come in questo caso il ruolo principale ha due protagonisti d’eccezione tutto si complica. Parliamo di Emanuele Salce, figlio dell’attore e regista Luciano Salce, cresciuto però con il secondo marito della madre Diletta, il grande Vittorio Gassman: “La prima immagine che mi apparve fu la mia: cosa si fa quando muore un padre? Mi accesi una sigaretta: prendevo tempo” parte più o meno così. Ci sono scrittori che racchiudono in un libro la loro vita e ci sono attori di teatro che portano in scena drammi, gioie e dolori di un’esistenza che si fa teatro per poi regalare repentinamente un sorriso: parliamo di “Mumble Mumble Confessioni di un orfano d’arte”, la tournée italiana di questo avvincente spettacolo teatrale ha incrociato le nostre strade a Milano, al Teatro San Babila, e lì abbiamo conosciuto Emanuele, narratore d’eccezione, orfano di due padri, che si racconta attraverso due funerali e mezzo: “Sono nato accartocciato su me stesso, come il muschio all’ombra di quei giganti”. Un racconto intimo, ironico, coraggioso, dissacrante, onesto, di una onestà di cui avremmo tutti un po’ bisogno. Si parla della morte di Luciano, subito dopo di una sbronza del figlio che deve ancora farsi uomo e poi della dipartita di Vittorio: nel mezzo tanto Dostoevskij, un cucchiaio di Totti, una semifinale Olanda-Italia ai tempi degli Europei del 2000, una bionda che prenderà il cuore per un pezzo di strada e una catarsi del povero Emanuele che solo alla fine riesce a liberarsi di quel peso a tratti insopportabile per un solo figlio. In scena anche il suo fedele amico, da oltre quarant’anni anni, Paolo Giommarelli (un po’ personaggio, un po’ spettatore, alle volte complice, raramente provocatore) che irrompe dicendo: “Smettila con questo Dostoevskij, parlaci di te, parlaci di tuo padre, Luciano, e di quell’altro padre tuo, Vittorio, sì Vittorio Gassman”.

Poi cala il sipario e tra i camerini Emanuele è ancora più vero del vero, perché come diceva il suo babbo Vittorio Gassman: “L’attore è un bugiardo al quale si chiede la massima sincerità”. “Nella speranza di avere una speranza”: una verità buttata lì a metà spettacolo. “Per non ammorbare ho provato a sintetizzare una vita intera e due padri che è quasi riduttivo definire solo padri. Ho raccontato teatralizzando tanti episodi di vita vissuta senza inventare nulla. Chi vorrà capirà”. Che speranze oggi per un orfano di padre d’arte con la passione per il teatro? “Spero di farcela, di essere sempre contento di quello che andrò a fare. La vera difficoltà sta nel conoscersi, nell’andare d’accordo in primis con se stessi. Accettarsi è la cosa più difficile da fare per un uomo che prova a fare l’adulto”. Da Torino un ragazzo che muove i primi passi nel teatro ha fatto di tutto per essere al suo spettacolo. Al nuovo che avanza che consigli si sente di dare? “Ha meno di vent’anni credo, lo vedo e già lo reputo un mio collega. Gli vorrei dire: fidati di te, tieni sempre vivo l’allievo che è in te. Ognuno di ogni avrà tanti maestri nella vita ma alla fine conterà solo quello che si sarà appreso”. Lo spettacolo si chiude con le voci dei padri dentro un filo del telefono e con un “siamo i discendenti di Michelangelo, di Raffaello, di Totti”. Voci importanti, come la sua da radiofonico degli anni ’40, lui che orfano di padre lo è per davvero ma d’arte ne ha da vendere.

IN

V

TO S E

M

“Mumble Mumble

Confessioni di un orfano d’arte” 96


IN

VE

ST O

M

AN

97



C.so Massimo D’Azeglio, 21 – 10126 Torino | www.duparcorientalspa.com


PubblicitĂ singola

produced and distributed by MADE IN ART s.r.l. www.pepmarchegiani.it


INVEST O SHO W by Elen

a Ferra

Cristina Chiabotto

PHOTO: DARIO PLOZZER - Gioielli: Byblos by Osa Gioielli

Cristina Chiabotto

“Destino speciale” 101

ro


W O

in

v

to s e

SH

“S

i potrebbe pensare che proporre un lavoro in radio ad una grazia riconosciuta come la più bella d’Italia sappia un po’ di dispetto, meno crudele ma in scia a quello che fecero arcignamente le sorellastre e la matrigna a Cenerentola, nascondendo la sua bellezza in soffitta al passaggio dell’incaricato del Principe. E invece no. Parlando con Cristina Chiabotto, Miss Italia 2004 anche se quest’etichetta ormai risulta riduttiva per disegnarla, mi conferma che l’esperienza di lavoro a Radio Kiss Kiss tutte le mattine le calza a pennello ed è esattamente quello in cui si vuole esprimere ora, molto riconoscente alla vita che le ha regalato un sogno. Nessuna forzatura sulla sua positività, nessun dubbio sull’energia che la trasporta insieme alle sue parole. Sta vivendo un’importante esperienza di speaker radiofonica nel programma “Pronto chi parla?”. Cosa porta a casa di questa esperienza, così diversa dalla televisione che l’ha vista sbocciare? “La radio è un contenitore senza filtro e il nostro programma è in diretta. Ho un approccio più adrenalinico all’esperienza quotidiana e di lavoro, una sensazione di vero brivido. È tutto più immediato rispetto alla televisione: nessun depuratore di contenuti, nessun muro che ti separa dagli ascoltatori. Quello che amo molto è che la radio ti permette di arrivare per quello che sei davvero: non puoi mentire. È un contesto dove alla lunga si apprezza di più anche la naturalezza e l’istinto ed è uno spazio sicuramente meno costruito. Molte persone in televisione ti selezionano per la bellezza o per un copione, la radio è semplicemente un’altra cosa. Senza far polemica, perché non è mia intenzione. Sono molto grata al mondo della televisione e alle esperienze che mi ha permesso di fare”.

W

e could think that giving a radio job to a beauty recognized as the Italian most beautiful girl might be a bit of a bad joke, less cruel but on the same page as what grimly did Cinderella’s stepsisters and stepmother, hiding her beauty in the attic when the Prince’s delegate came by. But no. Talking with Cristina Chiabotto, Miss Italy 2004 even if this label is, by now, reductive to draw her, she affirms that the work experience in Kiss Kiss Radio every morning perfectly fits her and it is exactly where she wants to express herself now, incredibly thankful for the life that has given her a dream. There is no forcing on her positivity, no doubt on the energy that she carries together with her words. You are living an important experience as radio speaker in the program “Pronto chi parla?”(“Hello, who’s talking?” ed). What are you learning from this experience, so different from the TV that saw you bloom? “Radio is a container without any filter and our show is live. I have a more hyper approach to the everyday work experience, a thrilling feeling. Everything is more immediate compared to television: zero contents purifier, no wall separating you from the audience. What I really love about radio is that it allows you to express what you really are: you cannot lie. It is a context where, on the long-term, you appreciate more the simplicity and instinct and it is a less insincere space. A lot of people working on TV choose you because of your beauty or because of a script, radio is simply something

«Io non ho ansia di apparire.. sono una persona molto fortunata 102


PHOTO: DARIO PLOZZER - Gioielli: Byblos by Osa Gioielli

in ve st o O W

103

SH


W O

to s e

SH

v

in

Il programma lo conduce insieme a Joe Violanti. Come si trova a lavorare al suo fianco? “Sono sempre stata una grande fan di Joe Violanti. Quando andavo a scuola, lui e il suo programma erano una compagnia importante: lo ascoltavo sempre. La proposta di lavoro è arrivata proprio da lui, per cui per me è stata tanto inaspettata quanto davvero incredibile ed emozionante. Lavoriamo molto bene insieme e credo che si senta questa bella sinergia. Abbiamo età diverse che compensano: da una parte la sua esperienza, dall’altra la mia spontaneità. In principio la sua idea era quella di avere una partner femminile al fianco ogni mese diversa, poi invece ci siamo trovati bene ed eccoci qui: siamo diventati una squadra”. Effettivamente in radio non manca proprio di percepirla questa sua naturalezza, che quasi fa specie pensando di dover slegare ad una Miss la sua missione di bellezza. “Io non ho ansia di apparire. Sono una persona molto fortunata, non lo dimentico mai e partecipo a tante occasioni dove l’immagine ha la sua importanza, certo. Ma ho

else. I don’t want to start a controversy, it’s not my intention. I am very grateful to the television world and to the experiences that it allowed me to do”. You host the program with Joe Violanti. How do you feel about working with him? “I have always been a big Joe Violanti’s fan. When I went to school, he and his program were an important company: I used to listen to it all the time. The work proposal came right from him, this is why for me it was so unexpected as well as really incredible and exciting. We work very well together and I think that this beautiful synergy is felt. We have different ages compensating each other: on one side his experience, on the other side my spontaneity. At the beginning his idea was to have a different female host partner every month, but then we enjoyed it and here we are: we are a team”. In fact on the radio we can really feel your freshness, and it’s pretty odd thinking about untying a Miss from her beauty mission. “I have no anxiety of appearing. I am a very lucky person, I don’t ever forget it and I participate at a lot of situations in which

104


IN

VE

ST O

SH

O W

la fortuna di non aver mai dovuto fare le cose per forza. Tutti i lavori televisivi importanti (Festivalbar, Ballando con le Stelle, Le Iene, Scherzi a Parte, solo per citarne alcuni ndr) mi sono arrivati, non li ho cercati e continuo a non cercare il modo per esserci a tutti i costi. Sono anche convinta che le cose non avvengano mai per caso; incontri quelli che hai sognato o vissuto in un’altra dimensione”. Dà un’immagine di lei molto rassicurante e serena. Mi sbaglio? “Sto bene con me stessa e mi fa piacere che questo mio aspetto venga fuori. Ho uno spirito di grande apertura ed entusiasmo verso il mondo e sono una persona curiosa”. Ci racconta una sua giornata tipo? “Sono presissima sin dalle prime ore del giorno. La mia sveglia suona alle cinque e trenta del mattino tutti i giorni dall’anno scorso. Non è facile abituarsi ad un ritmo così impegnativo perché ti ribalta letteralmente lo stile vita e il metabolismo. Inizio in radio alle sette e finisco alle dieci. Ho impegni diversi, come l’intervista di oggi e il servizio fotografico di ieri. Nel mio tempo libero c’è tanto in tutto. Amo molto ascoltare musica, faccio shopping, mangio nei fast food, mantengo le mie relazioni amicali e familiari a cui tengo molto. Faccio cose molto normali. Nelle mie cose mi accompagna sempre la musica, anche dopo e nonostante le ore in radio, perché la musica è colonna sonora della mia vita”. Cosa c’è nella sua playlist musicale? “Ascolto tanta musica italiana leggera: da Eros Ramazzotti a Tiziano Ferro come anche Jovanotti. Amo molto ascoltare le novità discografiche, il mondo della radio anche in questo devo dire che mi sta aiutando e completando tanto. Di internazionale non mancano mai Robbie Williams e Rihanna. Anche nella mia sveglia ogni giorno c’è musica. Non riesco ad immaginarmi uno squillo anonimo che dia inizio alla mia giornata. E amo cambiare: ogni giorno mi sveglio con un brano diverso. Questa mattina il mio risveglio è arrivato con un brano di Zucchero”. Cosa le piacerebbe fare? “Mi piacerebbe scrivere un libro. Un racconto dove l’effetto sta in quello in cui riesco a dare. Potrei raccontare la mia storia di ragazza semplice e del sogno che la vita mi ha regalato, un destino speciale”.

image has its importance, of course. But I am lucky enough to have never had to be forced to do anything. All the important television works (Festivalbar, Dancing with the Stars, Le Iene, Scherzi a Parte, just to name a few ed) came to me, I didn’t search for them and I keep on not trying to be there at all costs. I am also convinced that things never happen by chance; you meet who you dreamed about or lived in another dimension”. You have a very reassuring and serene image. Am I wrong? “I feel good with myself and I’m glad that this side of me comes out. I have a spirit of big openness and enthusiasm towards the world and I’m a curious person”. Can you tell us something about your typical day? “I am very busy since the first hours of the day. I wake up every morning at five-thirty in the morning since last year. It’s not easy to get used to such a demanding pace because it literally overturn your lifestyle and metabolism. I start the radio at seven o’clock and I finish at ten a.m.. I have several appointments, like today’s interview and yesterday’s photo-shoot. In my free time there is a lot in everything. I love to listen to music, to do some shopping, I eat in the fast food, I take care of the relationship with my friends and family, which are very important to me. I do very normal stuff. In my things there is always music with me, even after and in spite of all the hours in radio, because music is the soundtrack of my life. What’s in your playlist? “I listen to a lot of Italian pop music: from Eros Ramazzotti to Tiziano Ferro, but also Jovanotti. I really love to listen to new music releases, and the radio world is helping me and completing me a lot, I have to admit it. Of international I always listen to Robbie Williams and Rihanna. Also in my alarm clock there is music every day. I cannot imagine an anonymous sound to start my day with. And I love to change: every day I wake up with a different track. This morning I woke up to the sound of Zucchero”. What would you like to do? “I would like to write a book. A story where the effect is in what I am able to give. I could tell my story of being a simple girl and the dream that life gave me, a special destiny”.

105


PubblicitĂ


107


PubblicitĂ singola


INVEST O COL LECTIO N by Lod

ovico

Saluti da..

SALUTI DA...

“ D’

accordo, le cartoline non sono Rolex. Sono tante, a milioni e capire qual è il suo valore è davvero complicato. Ma non sottovalutate il solaio delle case di campagna dei nonni o le cantine. Se lo fate siate consapevoli che lì, dentro quegli scatoloni dimenticati da un paio di generazioni almeno, ci potrebbero essere tesori. Che potrebbero far di voi dei collezionisti di primo piano., E se non vi importa la gloria pensate che alcune di quelle immagini potrebbero riempirvi le tasche. Ventimila collezionisti di cartoline in Italia, età media cinquant’anni. Il mondo di chi raccoglie, cataloga e stabilisce il valore delle cartoline è quello più agée che esista. E il perché è presto detto: quelle vedute panoramiche con i saluti vergati sul retro sono quasi oggetti d’antan, così antichi che vostro figlio smantettone su internet, forse, in vita sua ne ha mandate ai nonni appena un paio, e quando ancora andava in colonia con i ragazzi dell’oratorio, tra gli 8 e gli undici anni. Poi ha iniziato a spedire mms, videomessaggi, twitterate e tutto il resto. E le cartoline le ha dimenticate.

E dire che se, adesso, avesse tra le mani una bella immagine un po’ sbiaditella della Legione italiana SS, quel reparto della Repubblica di Salò addestrato nella Germania hitleriana, e realizzata da quel disegnatore, illustratore e artista che è Gino Boccasile capirebbe anche lui che sta stringendo un pezzo di storia. Storia vera, misconosciuta ai più, e celebrata all’epoca con qualche centinaio di cartoline che quei soldati spedivano – spesso non affrancate - alle famiglie: “Cara mamma io qui sto bene. Il vitto è ottimo e abbondante e mi mancare voi tutti...”. No, attenzione, questo non è questione di fede politica, questo è collezionismo. E una cartolina così vale tra i 2 e i 5 mila euro. E se vi sembra-

109

Poletto


n

o ti

c

e ll

to s e

co

v

no pochi sappiate che c’è gente che ne possiede sei o sette. E in circolazione ce ne sono ancora un bel po’. Ma vai a sapere in quale solaio sono a prendere polvere. Ecco qui: le cartoline sono pezzi di storia del Paese, sono istantanee di un’Italia che è cambiata e che cambia ancora. Raccontano l’evoluzione del costume, dello stile, della società e delle città stesse. Certo, il mare di Cesenatico è sempre lo stesso. Specie se fotografato senza nessuno che prende il sole. E lo stesso dicasi per piazza San Carlo a Torino è rimasta identica a se stessa, in fatto di chiese portici e finestre. Ecco le cartoline statiche, immobili, per i collezionisti sono poco ambite. Valgono qualche euro. Ma niente di che. Tutto cambia, se si racconta un’altra storia, se le immagini di quei cartoncini sono “animate”, ovvero contengono figure vestite come allora. Che si muovono come allora, che raccontano quel pezzo di città che non c’è più. Cioè, quella gente, quel modo di muoversi e vivere cancellato dalle mode e dal tempo. Pensate alla cartolina dei ven-

ditori di maccheroni, a Napoli è molto ambita. E che chi la possiede , al di là del valore economico (qualche centinaio di euro), non se ne separerebbe mai. Perché quei commercianti, che con le mani servivano una razione di pasta, non esistono più. Ma il valore delle cartoline? Stimarlo, con certezza, è impossibile. Molto dipende dallo stato di conservazione. Moltissimo dal fatto se sono, o meno, affrancate. Molto da chi le firma. I prezzi? Una cartolina ben conservata, Anni ’30 o ’40 può valere anche 200 o 300 euro. Può. Ovvio. E se poi si ha la fortuna di trovare le cartoline d’inizio secolo quelle in cui si potevano scrivere per 2 centesimi 5 parole, beh, fate attenzione all’affrancatura. Sotto quei francobolli, spesso, ci sono lettere intere, centinaia di parole scritte fitte-fitte. Quando la cartolina arrivava a casa, il francobollo veniva tolto con il vapore. E appariva la lettera vera. Storie d’amore, questioni politiche, tragedie famigliari. Lì sotto c’era il mondo vero. Oggi quelle immagini postabili sono un tesoro. Per collezionisti. Il valore? Da qualche centinaio di euro in su.

in

110



PubblicitĂ singola


INVEST O FITN ESS by And

rea Sc a

The magic of our face

La magia del nostro volto

“I

l volto è la parte del corpo presentata apertamente al mondo. È anche la prima parte che si esamina quando si guarda un’altra persona… la parola “volto” viene usata anche per indicare l’immagine di una persona, quando si collega il concetto di viso all’ego, poiché l’ego, in una delle sue funzioni, è interessato all’immagine proiettata della persona. Il nostro volto è la maschera che presentiamo al mondo e perciò rivela molti dei nostri sentimenti interiori. Io credo che oltre a plasmare i nostri volti in conseguenza di ciò che siamo realmente e di ciò che proviamo, li modelliamo anche in conseguenza di ciò che fingiamo di essere e fingiamo di sentire. In presenza di un conflitto tra la nostra vera natura e quella simulata, spesso si rivela una tensione a carico dei muscoli facciali. Proviamo a pensare a ciò che facciamo con il nostro volto quando siamo in presenza di qualcuno che detestiamo, ma ci comportiamo come se lo trovassimo

T

he face is the body part openly exposed to the world. It is also the first part that we examine when we look to another person… the word “face” is used also to indicate the image of a person, when the concept of face is connected to the ego, because the ego, in one of its functions, is interested to the image cast by the person. Our face is the mask that we present to the world, so it reveals many of our inner feelings. I believe that other than shaping our faces consequently to what we really are and really feel, we shape them also in consequence of what we pretend to be and to feel. When a conflict happens between our true nature and our simulated nature, often a tension on facial muscles is revealed. Try to think about what we do with our face when we are in presence of someone we hate, but we behave as if we are able to find him likable; in such situation, our face will show a plastic smile and a tense attention, while inside of us we will grumble and mumble. In this kind of behavior, a certain amount of tension is

113

rpetta


n

to s e

t fi

s

es

v

in

simpatico; in una situazione del genere, il nostro viso sfoggerà un sorriso plastico e un attenzione tesa, mentre dentro di noi borbotteremo e brontoleremo. In questo tipo di comportamento, una quantità di tensione si accumula rapidamente in tutti i muscoli del viso e del collo. LA FRONTE I muscoli della regione delle sopracciglia e della fronte vengono usati in congiunzione con quasi tutti i movimenti del volto e di conseguenza tendono a mostrare tutti i sentimenti ed i movimenti cronici che esprimiamo per mezzo della faccia. Questi muscoli possono facilmente subire un’eccessiva tensione, diventando corazzati e tesi. IL COLLO La tensione nel collo può essere solitamente causata da una situazione in cui un individuo ha assunto responsabilità superiori a quelle che è in grado si addossarsi tranquillamente. Questo so-

rapidly accumulated in all the muscles of the face and the neck. THE FOREHEAD The muscles of the forehead and eyebrows region are use together with all the movements of the face and consequently they tend to show all the feelings and the chronic movements that we express through the face. These muscles can easily suffer from excessive stress, becoming hardened and tensed. THE NECK The tension in the neck can be usually caused by a situation in which a person took over the responsibilities superior to what he is able to usually manage. This overload is felt loud and clear as pain; tension becomes a chronic attitude and at this point our once flexible neck, becomes rigid, limiting its movement. Rising above the shoulders and the back, the neck works as a pedestal on which places the head. The shape and position of the pedestal, influenced by the kind of emotions animating the related muscles, they indicate the chronic attitude with which and individual faces the world.

114


in

ve

st o

fi

tn

vraccarico si registra forte e chiaro sotto forma di dolore; la tensione diviene un atteggiamento cronico e a questo punto il nostro collo un tempo flessibile, diviene rigido, limitando così il suo movimento. Innalzandosi sopra le spalle ed il dorso, il collo funge anche da piedestallo su cui poggia la testa. La forma e la posizione del piedestallo, influenzata dal tipo di emozioni che animano i muscoli relati, indicano l’atteggiamento cronico con cui un individuo affronta il mondo. I colli lunghi ed eleganti riflettono atteggiamenti fieri e solidi colli taurini indicano un atteggiamento chiuso ed a g g re s s i v o nei confronti delle esigenze della vita. IL SEGMENTO ORALE: GOLA-MENTOMASCELLA Questa regione è responsabile di una vasta gamma di azioni espressive, come parlare, piangere, ridere, mordere, sorridere, accigliarsi, mangiare, urlare e inghiottire. Secondo William Shultz: in generale, i muscoli della gola si afferrano alla paura di espressione… il respiro è trattenuto dalla gola contratta. Il bambino che vorrebbe gridare contro i genitori, ma non può trattiene il grido in gola, e la sua voce è forzata o troppo sommessa.

The long and elegant necks reflect a proud and solid attitude, thick necks indicate a closed and aggressive attitude towards what life demands. THE ORAL SEGMENT: THROAT-CHIN-JAW This region is responsible of a varied range of expressive actions, such as speaking, crying, laughing, biting, smiling, scowling, eating, screaming and swallowing. According to William Shultz: in general, the throat muscles grab to the fear of expression… the breath is held by the contracted throat. The baby who would want to scream against his parents, but that cannot, holds the scream in his throat, and his voice is forced or too soft. The end of the jaw is often the place where the tears are held, stopping prematurely the crying… the jaw muscle, called MASSETER, often holds back lots of rage; the dental problems caused by excessive gnashing of the teeth can be caused by repressed anger. The position of the lower jaw is determined by the tension of the masseter. That means that if a child is unable to respond with the same mood to his parents, he will tend to hold his jaw muscle, pulling it back. The inward jaw (protrusion

Fitness per il viso: 5 magici movimenti 115

es

s


n

in

v

to s e

t fi

s

es

Il nostro volto è la maschera che presentiamo al mondo e perciò rivela.. Il fondo della mascella è spesso il luogo dove vengono trattenute le lacrime, arrestando prematuramente il pianto… il muscolo della mascella, chiamato MASSETERE, spesso ritiene molta collera; i problemi dentali causati dall’eccessivo digrignare dei denti si possono spesso far risalire all’ira repressa. La posizione della mascella inferiore è determinata soprattutto dalla tensione del massetere. Ciò significa che se un bambino è incapace di rispondere a tono ai genitori tenderà a trattenere il muscolo della mascella, tirandola all’indietro. La mascella rientrante (sporgenza della mandibola superiore) solitamente rispecchia tristezza o collera trattenuta, ostacolando nell’individuo la capacità di esprimere oralmente le sue emozioni. La persona tenderà ad avere molte difficoltà a parlare nei gruppi a difendersi e ad esprimersi. La sporgenza in avanti della mascella invece rispecchia un atteggiamento di sfida; l’individuo in questo caso ha un modo estremamente determinato di essere al mondo. ATTORI E POLITICI LO STANNO GIÀ FACENDO! CHE COSA? La fitness per il viso, semplici movimenti che effettuati con costanza e regolarità, migliorano e mantengono l’elasticità, lucidità e la tonicità della pelle del nostro viso. Un impegno di 10/15 minuti al giorno per un minimo di 30 giorni può darci risultati stupefacenti.

of the upper jaw) usually reflects sadness or repressed anger, preventing in the individual to develop the capacity of expressing orally his emotions. The person will tend to have lots of difficulties to speak in groups, to defend and express himself. Instead the forward jaw reflects a challenging attitude; the person in this case has an extremely determined way of being alive. ACTORS AND POLITICIANS ARE ALREADY DOING IT! WHAT? Fitness for the face, simple movements that done with perseverance and regularity, can improve and keep elasticity, clarity and tonicity of the skin on our face. A commitment of 10/15 minutes per day for a minimum of 30 days can give us incredible results. FIVE PRODIGIOUS MOVEMENTS NECK • Keeping the head still push down the corner of the mouth. • Feel the tension in the neck and chin muscles for 5 seconds. • Relax your mouth. • Repeat 10 times. FOREHEAD/EYELIDS

Frown while knitting your brows. Count up to 10. • Relax your face.

116


in

ve

st o

fi

tn

CINQUE MAGICI MOVIMENTI

Raise your eyebrows and open wide your eyes. • Repeat everything 10 times.

COLLO • Mantenendo ferma la testa spingete in giù gli angoli della bocca. • Sentite la tensione dei muscoli del mento e del collo per 5 secondi. • Rilassate la bocca. • Ripetere 10 volte.

EYES • Keep the head firm, roll your eyes clockwise 5 times. • Look up and down 5 times. • Look from the right, to the left and diagonally for 5 times. • To relax your eyes quickly whip the lashes of one eye, keeping the other open. Count up to 30 and then repeat with the other eye.

FRONTE/PALPEBRE • Corrugare la fronte, aggrottando le sopracciglia. Contare fino a 10. • Rilassate il viso. • Alzate le sopracciglia spalancando gli occhi. • Ripetere il tutto 10 volte.

LIPS • Wrinkle your lips and push them forward as if you wanted to give a big kiss to someone. • Keep the position for 5 seconds. • Relax your mouth.

OCCHI • Tenendo la testa ben ferma, ruotare lo sguardo in senso orario 5 volte. • Spostate lo sguardo dall’alto verso il basso 5 volte. • Spostate lo sguardo da destra a sinistra e in diagonale per 5 volte. • Per rilassare gli occhi sbattete velocemente le ciglia di un occhio, tenendo l’altro aperto. Contate fino a 30 e poi ripete con l’altro occhio.

Put your fingers against you lips slightly opposing resistance and try to smile. • Repeat the series 10 times.

CHEEKBONES • With your lips make a wide open “O” and right after a wide “A”. Repeat 10 times. • Suck in your cheeks keeping this position for 20 seconds. • Relax your face.

LABBRA • Raggrinzate le labbra e spingetele in avanti come se voleste dare un bacio grande a qualcuno. • Mantenere la posizione per 5 secondi • Rilassate la bocca. • Appoggiate le dita contro le labbra opponendo leggermente la resistenza e provate a sorridere. • Ripetere il ciclo 10 volte.

. .molti dei nostri sentimenti interiori.

ZIGOMI • Fate con le labbra una vocale “o” molto aperta e subito dopo fare una ampia “a”. Ripetere 10 volte. • Risucchiate le guance, tenendo questa posizione per 20 secondi. • Rilassate la faccia.

117

es

s


PubblicitĂ singola


INVEST O WED DING by Ca

rlotta Is

Wedding dress and barefoot

In bianco e a piedi nudi

“I

l giorno delle nozze? Spesso è la realizzazione di un sogno e allora perché non vivere questo sogno in un luogo incantato dal fascino intramontabile? Una splendida spiaggia bianca dell’isola di Mauritius o delle Seychelles dove pronunciare il fatidico “sì” a piedi nudi sulla sabbia oppure su un paradisiaco atollo maldiviano o immersi nei profumi delle mille orchidee thailandesi o ammirando i tramonti polinesiani. Realizzare tutto questo è più facile di quanto si possa pensare. Basta preparare i documenti e cominciare a sognare perché sposarsi in un luogo fuori dall’Italia è meno costoso di quanto si possa pensare. Le Maldive arcipelago di isole incantate, anticamera del paradiso, luogo magico dove è possibile fermare il tempo e trasformare i sogni in realtà è una delle destinazioni più rinomate per le fughe romantiche e per chi ha sempre sognato di pronunciare il “sì” in modo unico, speciale e indimenticabile. Scambiarsi le promesse matrimoniali in un’isola tropicale, circondati dal mare turchese, da distese di spiagge bianca e soffice, da una natura incontaminata in resort esclusivi e romantici regalerà ricordi unici da custodire. Nel caso si decidesse di pronunciare la promessa di matrimonio o il

T

he wedding day? Often it is the realization of a dream and so why not living this dream in an enchanted place with timeless charm? A wonderful white beach from the Mauritius island or from the Seychelles where to pronounce the fateful “yes” barefoot on the sand or on a heavenly Maldivian atoll or surrounded by the scent of the thousand Thai orchids or admiring the Polynesian sunsets. Realizing all this is easier than you might think. You just have to prepare the documents and start dreaming because getting married in a place outside Italy is less expensive of how you might imagine. The Maldives, archipelago of enchanted islands, antechamber of paradise, magic place where it is possible to stop the time and transform dreams into reality is one of the most famous destinations for romantic break and for who has always dreamt of pronouncing the “yes” in a unique, special and unforgettable way. Exchanging marriage vows in a tropical island, surrounded by turquoise sea, by expanse of soft white sand, by uncontaminated nature in exclusive and

119

oardi


G

D

IN

ED

o st

in

ve

W

pronunciare il fatidico “sì”..

matrimonio stesso c’è da tenere presente che si tratta solo di una cerimonia folkloristica senza alcun valore civile in Italia per cui tornati nel proprio paese bisognerà celebrare interamente il rito. La cerimonia viene officiata dalla personalità più anziana dell’isola e impiega di norma una giornata intera. Al costo di 2600 euro il pacchetto include un wedding planner sul luogo, un massaggio per la coppia, 30 minuti di lezione di yoga o di meditazione, decorazione del luogo dove avverrà il rito e un cocktail pre-cerimonia per gli sposi. Durante la cerimonia, invece, sono previsti il byggy decorato per il matrimonio, il bouquet di fiori freschi, l’intrattenimento e le fotografie. Infine champagne, torta nuziale, foto della coppia intorno all’isola, cena romantica in un luogo esclusivo dell’isola, bagno floreale, certificato di matrimonio, album fotografico. E perché anche il giorno successivo sia indimenticabile una colazione nel bungalow e un cocktail mimosa. Alcune isole, poi, offrono anche la possibilità con una spesa di 1850 euro di celebrare le proprie nozze nella vivace e colorata vita sottomarina con i pesci di ogni specie come silenziosi testimoni. Per chi desidera un matrimonio valido anche in Italia il paradiso delle isole polinesiane è la scelta giusta. L’importante è non volersi sposare di domenica o nei giorni festivi perché è impossibile. Il matrimonio deve necessariamente essere celebrato in municipio, poi gli sposi possono scegliere di coronare il loro sogno circondati da parenti e amici secondo le tradizioni e i rituali locali. Una classica cerimonia a Bora Bora? Costa solo 970 euro. Poi tocca alla coppia scegliere tra le molte opportunità di cerimonie in stile polinesiano con una spesa che va dai quasi 500 ai 9mila euro. Inclusi ci saranno le danze tradizionali e il “tifafai” il rituale tradizionale che prevede di avvolgere gli sposi nello stesso telo. Chi ha sognato di dire sì a piedi nudi sulla spiaggia potrebbe optare per l’isola di Mahè alle Seychelles. Dove i matrimoni vengono celebrati sulla spiaggia

romantic resorts will donate unique memories to keep. Just in case you might decide to pronounce the marriage promise or the wedding itself you have to keep in mind that it is just a folkloristic ceremony without any civil value in Italy, so once you are back in your country you have to celebrate the marriage entirely. The ceremony is officiated by the oldest person in the island and it usually takes the whole day. At the price of 2600 euros, the package includes a wedding planner right on the place, a massage for the couple, a 30 minutes yoga or meditation lesson, decoration of the place where the ceremony will be officiated and a pre-wedding cocktail for the newlyweds. The ceremony is provided with the decorated byggy for the wedding, the fresh flowers bouquet, the entertainment and pictures. In the end champagne, wedding cake, picture of the couple all around the island, romantic dinner in an exclusive place of the island, floral bath, wedding certificate, photo album. And to make the next day also unforgettable one breakfast inside

120


in

. .a piedi nudi sulla sabbia

ve

st o

ED

D

121

IN

G

the bungalow and a mimosa cocktail. Other islands, then, offer the chance with an expense of 1850 euro to celebrate your wedding inside the lively and colored submarine life with fish for every species in the role of silent witnesses. For those wanting a wedding valid in Italy too, the Polynesian paradise is the right choice. The important is not wanting to get married on a Sunday or during nonworking days because it is impossible. The wedding must necessarily be celebrated in the town hall, then the newlyweds can choose to fulfill their dream surrounded by relatives and friends along with local traditions and rituals. A classic ceremony in Bora Bora? It costs just 970 euros. Then it’s up to the couple to choose among the several ceremonial opportunities in complete Polynesian style with a cost that goes from around 500 to 9 thousand euros. Traditional dances are included and also the “tifafai” the traditional ritual during which the couple is wrapped in the same cloth. Who dreamed of saying “I do” barefoot on the beach can choose the Mahè island at Seychelles. Where the weddings are celebrated on the beach with preparation for the occasion. A very trendy wedding is at the Mauritius, always considered as a paradise. Among the most requested ceremonies those in typical Mauritian clothes, very close to the Indian folklore and culture: for women a wide choice of saris, jewelry and decorations with henna, flowers and perfumes. For the man the typical trousers dhoti and the kurta. To these traditional heavens are added other non-less fascinating places like Sri Lanka, South Africa, Dubai, Mexico and the classical Las Vegas, today a little down among the preferences.

con allestimento per l’occasione. Molto in anche il matrimonio alle Mauritius da sempre considerato un paradiso. Tra le cerimonie più richieste quelle in abiti tipici mauriziani, molto vicini al folklore e alla cultura indiana: per le donne un’ampia scelta di sari, monili e decorazioni con henné, fiori e profumi. Per l’uomo i classici pantaloni dhoti e la kurta. A questi tradizionali paradisi si aggiungono altre località non meno affascinanti come lo Sri Lanka, il Sudafrica, Dubai, il Messico e la tradizionale Las Vegas oggi per la verità un po’ in discesa tra le preferenze.

W


www.krizia.it

Pubblicità singola

MILANO VIA DELLA SPIGA 23 ROMA P.ZZA DI SPAGNA 87 PARIGI 48 AVENUE MONTAIGNE NEW YORK 446 WEST 14TH STREET

ITA_Krizia1_InvestoMagazine.indd 1

11/04/12 16:38


INVEST O VIN TAGE by Lud

ovica

Distinguersi? Sì può con il vintage

“C

Distinguish yourself? It is possible with vintage.

ercare una nuova opportunità di lavoro, investire in un mercato che possa essere considerato

L

ooking for a new job opportunity, investing in a market that could be considered prosperous and able to offer economic growth opportunities is not so easy in these times. But it would be enough just to look around, analyze the trends, the tastes and the tendencies of the mo-

crescita economica non è molto semplice di questi tempi. Ma basterebbe guardarsi intorno, analizzare le tendenze, i gusti e le mode del momento per capire che c’è ancora qualche ambito vergine su cui vale la pena investire. E a volte non è neppure necessario essere in possesso di parecchi soldi. Basta un piccolo gruzzoletto, la voglia di

on which it is worth to invest. And sometimes is not even necessary to possess a lot of money. You just need a bit of money, the will to challenge yourself and confront the headwinds. Of what market are we talking about? Simple, the vintage market. Yes, because vintage is not a trend, it is a lifestyle. And being like that it needs a quite wide consumer base, on which is easy to breach in. Furthermore there are always more enthusiasts of those objects and clothes considered as retro that, to become a proud holder of the name “vintage” at the moment of the purchase, have to be passed at least twenty years. The vintage sale is not just about clothing – that remains the core business of vintage shops and it is different from

Di quale mercato stiamo parlando? Semplice, del vintage. Già perché il vintage non è una moda, il vintage è uno stile di vita. E come tale ha un bacino di utenti piuttosto ampio sul quale è facile fare breccia. Del resto sono sempre di più gli appassionati di quegli oggetti e indumenti considerati retrò che, per fregiarsi del nome “vintage” al momento del riacquisto, devono risalire ad almeno vent’anni prima. La vendita vintage non è solo abbigliamento – che resta il core business dei negozi vintage e si distingue dall’usato per le caratteristiche di irriproducibilità - ma anche accessori, oggettistica, complementi d’arredo come dischi,

123

Robbio


E

G TA

N

TO S E

VI

V

the second-hand market for its characteristics of irreproducibility – but also accessories, objects, furnishings such as records, lamps, guitars containing in their craftsmanship all the charm of an era. Starting a vintage shops requires a not so high investment and the mark-up on products of particular value can be considerable, also in the case of the vintage wholesale. To widen the offer it is possible to think of selling also the so-called “fake vintage” products, realized in our era, but inspired, imitating or copying with precision the models from the past. Fake vintage allows to apply price politics particularly interesting, most of all for passionate people without the resources to buy authentic vintage. This market field is expanding and is going to be always less exclusive, creating new – although antique – business opportunities. The vintage franchising is revealing as a lucrative choice. And if someone prefers it, it is always possible to sell online. The specific websites about vintage proliferates, offers and proposals that can be found on the internet make this market rich and interesting. Bargains are at hand, both for the sellers and the buyers. Without forgetting the fairs and exhibitions dedicated to objects and vintage clothing that are multiplying all over Italy, bringing enthusiasts and curious from all over Europe. Yes, because the vintage phenomenon is not just Italian, but gathers followers also all over the Old Country where the memory of the 50’s and the 60’s is a recollect from which is difficult to distance.

lampade, chitarre che racchiudono nella loro fattura tutta la suggestione di un’epoca. Avviare un negozio vintage richiede un investimento non elevato e i ricarichi sulla merce di particolare pregio possono essere considerevoli, anche nel caso dell’ingrosso vintage. Per ampliare la propria offerta si può pensare di vendere anche i prodotti chiamati “falso vintage”, realizzati nella nostra epoca, ma che traggono ispirazione, imitano o copiano con precisione modelli del passato. Il falso vintage permette di applicare politiche di prezzo particolarmente interessanti, soprattutto per coloro che sono appassionati ma non hanno le risorse per acquistare il vintage autentico. Questo settore di mercato è in espansione e va facendosi via via meno esclusivo, creando nuove, anche se antiche, opportunità di business. Il franchising vintage si rivela solitamente una scelta proficua. E se qualcuno preferisce resta sempre la scelta di vendere on line. I siti dedicati al vintage prolificano, le offerte e le proposte che si possono trovare su Internet rendono questo mercato ricco ed interessante. Gli affari sono a portata di mano, sia per chi vende sia per chi acquista. Senza dimenticare, poi, le fiere e le esposizioni dedicate agli oggetti e all’abbigliamento vintage che ormai si moltiplicano in tutta Italia richiamando appassionati e curiosi da tutta Europa. Sì perché il fenomeno vintage non è solo italiano, ma raccoglie discepoli anche nel resto del vecchio continente dove il ricordo degli anni Cinquanta e Sessanta è un amarcord dal quale è difficile prendere le distanze.

IN

124


IN

VE

ST O

VI

N

TA G

E

125


o t s e v n i o r t as

ARIETE

toro

gemelli

Cambiamenti in vista nelle finanze: Mercurio e Venere nel corso dei mesi estivi raggiungono il II campo. Cresce l’inclinazione all’investimento sicuro, il settore immobiliare acquista nuova attrattiva ai tuoi occhi. Marte nel Leone è lo sponsor d’incursioni spericolate in Borsa: è preferibile, prima di seguirne i consigli, verificarne l’effettiva redditività.

Venere è nel segno da luglio, Mercurio da agosto: puoi aspettarti vantaggi nella firma di contratti redditizi per la tua azienda, buone notizie dai listini di Borsa. Il settore immobiliare è quello che ha maggiori attrattive ai tuoi occhi, ma buoni risultati puoi ottenerli anche nel settore della comunicazione, dei trasporti, dell’editoria.

Le finanze non mostrano grande salute: con Giove contrario raggiungere gli obiettivi prescelti negli affari è impresa molto complicata. La prima parte della dell’estate è la più propizia, per quanto riguarda i viaggi, le trattative commerciali, la crescita del fatturato della tua attività. Marte è lo sponsor d’incursioni in Borsa spericolate, ma di dubbia efficacia..

bilancia

scorpione

sagittario

L’affollamento del tuo VII campo è elevato sino a metà estate: se devi cercare un accordo con i soci, un finanziamento in Banca, è meglio muoverti negli ultimi giorni. Non mancano gli incidenti di percorso, ma grazie al tuo fiuto degli affari, puoi superarli senza troppi danni. Giove è lo sponsor d’investimenti oculati nel settore immobiliare

La situazione degli affari è in movimento: non stupirti se, durante l’estate, incontri più intoppi del previsto sul tuo cammino. Giove e Urano nei Pesci esaltano la voglia d’innovazione, il desiderio d’andare oltre certi luoghi comuni sul tuo conto. Le finanze non segnano il passo, nonostante qualche decisione presa sin troppo a cuor leggero.

L’affollamento del V campo favorisce gli investimenti di breve periodo, le incursioni in Borsa: l’industria dello spettacolo, dell’intrattenimento è la più attraente ai tuoi occhi. Marte gioca a tuo favore: nella partita dell’audacia non c’è storia, puoi vincerla a mani basse. A volte esageri con l’intraprendenza: Giove ti sconsiglia gli acquisti immobiliari.

126


by Paola Volpe

cancro

leone

vergine

Giove incoraggia il successo negli affari, la riuscita delle attività d’import export, il progresso delle finanze. Il settore immobiliare attira gli investimenti di maggiore rilievo: aspetta l’ultima parte dell’estate, se è possibile, per renderli operativi. Venere da luglio è nel Toro: in Borsa puoi puntare sui titoli della moda, dello stile, del lusso.

Le finanze viaggiano a corrente alternata, seguendo l’onda del tuo istinto: Marte nel segno è lo sponsor d’investimenti audaci, Nettuno in Acquario, segnala che certi progetti sono privi di sostanza, di realismo. La prima metà dell’estate è la più indicata per analizzare a fondo la situazione economica, per approfittare di qualche buona opportunità in Borsa

Il clima intorno ai tuoi progetti sta per cambiare: dopo un incerto avvio di inizio primavera, puoi ritrovare la lucidità, la forza d’animo necessaria per chiudere in modo brillante le trattative in agenda. Mercurio e Venere nel Toro possono ribaltare la situazione: in Borsa punta sui titoli della comunicazione, della moda, oltre che su quelli del settore immobiliare.

capricorno

acquario

pesci

Non è che le cose ti siano andate male ultimamente, ma da questo momento in poi puoi solo migliorare. Venere da inizio estate è nel segno del Toro, Mercurio vi entra ad agosto: preparati ai giochi d’artificio negli affari. Giove assicura una certa continuità alle entrate finanziarie: il tuo fiuto per gli affari non è mai stato veramente in discussione.

Le finanze viaggiano a corrente alternata: Nettuno nel segno è indice di creatività, ma anche di sogni a occhi aperti, di mancanza di pragmatismo. Marte in Leone annuncia tempi difficili per gli investimenti: l’impulsività non paga, l’audacia è un lusso che non puoi permetterti. Soprattutto da metà estate in poi, quando Mercurio e Venere remano contro.

Il vento soffia sempre più impetuoso alle tue spalle: con Giove e Urano nel segno, talento, praticità e innovazione si sposano alla perfezione. Può crescere la comunicativa nei contatti con la clientela, l’abilità nel pianificare le mosse: Venere prima e Mercurio poi, durante l’estate, tornano al tuo fianco. Gli affari migliori? Nel settore della comunicazione e della moda.

127


www.miabag.com

BOLD

BRIGHT

SUPREME

SWEET


DIVINE

CHIC

ROCK www.miabag.com

REBEL


PubblicitĂ


Doppia


PubblicitĂ singola


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.