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INVESTO SEA La crisi non att(r)acca gli yacht di lusso
N°
INVESTO ART
REGISTRAZIONE: Tribunale di Torino n. 40/2011 del 27/6/11
Mehdi Ouaz
INVESTO BANKING Dalla Grecia tre motivi per sorridere
INVESTO CIAK Cinema ecosostenibile: si può fare!
INVESTO COLLECTION Locandine da collezione
INVESTO LAW
I reati informatici: nuova frontiera del crimine
INVESTO SURGERY Addio alla vecchia chemio...?
INVESTO LUXURY Bikini Diamond: e la cellulite passa inosservata
INVESTO BUILDING
STYLE TO WOMAN E...state in barca: pronte a salpare con gli abiti giusti
INVESTO WEDDING In ricchezza e in povertà la favola è servita
INVESTO HOLIDAY HOME La vacanza? Il miglior investimento!
A MIAMI IL LUSSO PIÙ SFRENATO PARLA ITALIANO, CON ACCENTO PIEMONTESE PSICO INVESTO
NON È TUTTA COLPA DELL’EVASIONE FISCALE PEOPLE:
Alessandro Meluzzi, Marco Sodano, Pietro Genuardi, Lodovico Poletto, Andrea Serlenga, Massimiliano Sciullo, Valentina Polidori, Micaela Barisone
[Caro letTORe] by Patrizia Caridi
Caro Lettore, e siamo al N.4… Promesso, non farò la replica sulla storia e il significato dei numeri come nella scorsa uscita, ma sono convinta che da raccontarne ce ne sarebbero a bizzeffe (vedi google e divertiti!). Quando tu starai leggendo questa mia Prefatio saremo entrambi al mare o quasi. Io sicuramente lo sarò, felice di una pausa estiva, a rilassarmi sulla splendida spiaggia del mio paesello calabrese,
Steccato di Cutro,
nome improponibile,
lo so, ma vi assicuro che tra ‘nduja , nuotate in acque cristalline come quelle dello Jonio
e splendide serate a ritmo di Tarantelle remixate, un turista sorvolerebbe su un dettaglio come questo. A proposito di Turisti, ti sei mai chiesto quanto valgono? Ci penso tutti gli anni quando dai TG ci propinano le stesse notizie sulle partenze intelligenti, sulla prova costume e sulle mete tanto ambite. Il
mercato del Turismo,
soprattutto nel
nostro paese, è un fattore rilevante per il PIL nazionale e, vista la sua importanza, abbiamo deciso di darvi alcune informazioni sull’investimento “casa vacanza”, sulle quali il nostro Massimiliano Sciullo si è divertito a fare una ricerca accurata in merito alle tendenze del momento. Ancora una volta la benzina
è aumentata (come da prassi ormai) e al-
lora cosa vi presentiamo? L’alternativa all’auto, il nuovo Trasporto Veloce ITALO, che con la sua Flotta di Treni più moderni d’Europa, sempre in aumento, accorcerà ulteriormente le distanze tra la mia città di residenza che tanto adoro, Torino, e il mio paese di origine (vedi sopra nome improponibile) dal quale vi spedirò una splendida cartolina! Nel frattempo vi auguro tanto relax, non pensate alla crisi e come dice uno dei miei cantanti preferiti: “ la tempesta ha una fine”. Godetevi il sole caldo, i bei tramonti , tanto fitness, sorridete, giocate in spiaggia con i vostri figli , ballate e mangiate sano e fate tanti bei castelli di sabbia... tanto su questi ultimi l’IMU non si paga (per ora!).
Dear Reader, here we go with n.4… I promise I won’t repeat the history and meaning of numbers like I did with the last publication, but I am convinced that I’d have lot of thing to tell about this number (check on Google and have fun). When you will be reading this Prefatio we will be both at the seaside, or almost. I will surely do, being happy about a summer holiday relaxing on the amazing beach of my Calabrian village, Steccato di Cutro, awful name, I know, but I can assure that among the ‘nduja, swimming in the Ionian clear water, wonderful evenings spent dancing remixed Tarantellas a tourist would surely forget about that detail. Speaking of Tourists, have you ever wondered about their value? I think about it every year when I hear from the television news always the same information about “smart departures”, bathing suit test and the most desirable destinations. The Tourism market, most of all in our country is a significant factor for our GDP and because of that importance we decided to give you some information about investing on “vacancy houses”, in which our Massimiliano Sciullo enjoyed doing an accurate research about the trends of the moment. Once more the price of petrol raised (as usual by now) and what can we present you, the alternative to the car? The super new High-Speed train ITALO, that with its growing Fleet of the most modern Trains in Europe will reduce the distance between my lovely Torino, the city I live in, and my hometown Steccato di Cutro, whence I will surely send you a beautiful postcard. In the meantime I wish you a lot of relax, don’t think about the crisis, as one of my favorites singer says “the storm has an end”, enjoy the hot sun, the glorious sunsets, lot of fitness, smile, play on the beach with your children, dance and eat healthy and make tons of sand castles, because you are not going to pay the IMU for them!
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21
[sommarIO]
33
Contents
21 PSICO INVESTO
Non è tutta colpa dell’evasione fiscale by Alessandro Meluzzi
33 INVESTO BANKING
47
65
Dalla Gracia tre motivi per sorridere by Marco Sodano
47 INVESTO ART
Mehdi Ouaz by Pietro Genuardi
55 INVESTO BUILDING
55
A Miami il lusso più sfrenato parla italiano, con accento piemontese
by Massimiliano Sciullo
65 INVESTO CIAK
Cinema Ecosostenibile: si può fare! by Alessandra Grassi
91
[sommarIO]
99
Contents
73 INVESTO WEDDING
In ricchezza e in povertà
la favola è servita by Micaela Barisone e Maria Maldarizzi
91 INVESTO SEA La crisi non att(r)acca gli yacht di lusso
124
by Pietro Diana
99 INVESTO COLLECTION Locandine da collezione
by Lodovico Poletto
107 STYLETOWOMAN E...state in barca: pronte a
salpare con gli abiti giusti
73
by Valentina Polidori
124 INVESTO SURGERY Addio alla vecchia chemio..? by Giorgio Courgner
107
139
[sommarIO]
145
Contents
129 INVESTO LAW Reati informatici: Nuova frontiera del crimine by Andrea Serlenga
139 INVESTO LUXURY
Bikini Diamonds, e la cellulite passa inosservata
129
by Micaela Barisone
145 INVESTO HOLIDAY HOME La vacanza? Il miglior investimento!
by Francesco Papa
152 INVESTO EVENTS
Gli eventi delle principali città italiane
156 ASTROINVESTO L’oroscopo degli investimenti
by Medea
158 INVESTO JOBLESS Il mestiere più stressante del mondo? LA DISOCCUPATA!
by Olga Litterio
DIRETTORE DI TESTATA Andrea Costa
MANAGER DIRECTOR Patrizia Caridi
EXECUTIVE ASSISTANT Maria Maldarizzi
ART DIRECTOR Ilaria Chiesa
PUBLIC RELATION MANAGER Francesca Leone
TEXT TRANSLATOR Fiorella Vacirca
AMMINISTRATORE UNICO Nicola Mirante
FOTOLITO E STAMPA Stampa Sud SPA, Mottola (TA)
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REDAZIONE INVESTO MAGAZINE Via Principi D’Acaia, 59 10138 Torino Tel 0115790282 info@investomagazine.com REGISTRAZIONE Tribunale di Torino n. 40/2011 del 27/6/11
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Ne Facciamo di tutti i colori!!! Ne Facciamo di tutti i colori!!!
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[i complici di questo numero]
1. Patrizia Caridi
2. Andrea Costa
3. Maria Maldarizzi
34enne calabrese, sposata e madre di due figli. Da grande vuole diventare Miranda Priestly de “Il diavolo veste Prada”, per ora veste Prada, e inseguendo questo sogno firma le nostre interviste!
E’ il Capo dei Capi. Non ha mezze misure e pare che la diplomazia non sia il suo forte, ma quando ce vo’ ce vo’. Pare sia Nordico, ma alla fine predilige i luoghi caldi e con il mare, gli unici che riescono a fargli trovare quella pace interiore che non riesce ad avere in riunioni redazionali! Cura per noi tutto InvesTO Magazine.
Laureata in Lettere e Filosofia, Pugliese nel cuore ma residente nell’alta Savoia con Billy (quello dell’Ikea non Costacurta) e i loro due figli . Si è avvicinata all’ utilizzo del Mac con molta diffidenza. È molto più veloce nell’utilizzare un eloquio aulico che nello scriverlo su una tastiera, ma si sa che ognuno ha i suoi tempi e lei ha sicuramente e per fortuna quelli delle sue origini! Cura per noi la rubrica InvesTo Wedding!
a pag. 27
a pag. 77
4. Alessandro Meluzzi Nato a Napoli, noto Psichiatra laureato cum Laude.Per InvesTOmagazine firma una delle rubriche più interessanti, legata alla sua esperienza di docente di genetica del comportamento umano, nella quale ci spiega i comportamenti umani in relazione agli investimenti: Psico InvesTo!
a pag. 21
4. Pietro Genuardi Preso in prestito alle Soap Opera si è rivelato oltre che un appassionato di Arte Contemporanea un Pubblicista molto amato, viene definito in redazione “Il Maliardo” e oltre a far sognare le donne della nostra redazione fa vivere percorsi sensoriali agli amanti dell’arte contemporanea nella rubrica InvesTo Art!
a pag. 47
5. Lodovico Poletto Un giornalista h24, è l’unico che riesce a darci il giusto incipit su cosa fare per trasformare una semplice passione, il collezionismo, in un ottimo investimento. Cura per noi la rubrica InvesTo Collection!
a pag. 99
6. Massimiliano Sciullo
7. Marco Sodano
8. Andrea Serlenga
33 anni e radici che affondano più o meno in tutta la Penisola. Piacevolmente stupito dal fatto che, nonostante due figli compresi tra i due e i 24 mesi d’età, ci sia ancora tempo per fare il giornalista. Ex giocatore di pallacanestro e juventino, molto irrimediabilmente dipendente dal fantacalcio, non fa nulla per curarsi. Scrive per noi la rubrica InvesTo Building!
Giornalista, caporedattore Economia de “La Stampa”. Pare che faccia colazione con Pane e Spread. Cura per noi la rubrica InvesTo Banking!
Avvocato torinese, 42 anni, dopo aver conseguito nel 1994 a pieni voti la Laurea in Giurisprudenza, ha costituito nel 2002 lo Studio Legale ove attualmente opera a Torino nell’ambito del Diritto Penale in genere ed in particolare in quello d’Impresa, sia in ambito processuale che di consulenza. Cura per noi la rubrica InvesTo Law!
a pag. 33
a pag. 129
a pag. 55
10. Micaela Barisone
9. Valentina Polidori Laureata in Scienze della Comunicazione, specializzata come addetto stampa, padroneggia correttamente tre lingue: l’inglese, il sarcasmo e l’ironia. Nata a Roma, capisce ancor prima di camminare che il suo primo amore è la scrittura. Il secondo la moda. Li coniuga per voi nella rubrica Style To Woman.
a pag. 107
Giornalista professionista. Ha la giusta dose di dolcezza e di rigore, ama definirsi “Una sportiva da salotto”, parla quattro lingue e per questo motivo ha sempre la valigia in mano, pronta per andare ovunque… Non importa dove, non importa quando, l’importante è andare. Ma da dovunque cura per noi rubriche di costume come InvesTo Luxury
a pag. 139
11. Olga Litterio Ha fatto della sua continua ricerca di un’occupazione un lavoro vero e proprio. Coniuga questa sua caparbietà con la sua famiglia e il suo “Poldo”(meticcio onnivoro tra un Cocker e un Bulldog francese) E’ autrice del Thriller “Inganno senza fine” dove è riuscita a convogliare la sua estrema loquacità …o meglio “Logorroicità” con la sua innata “Fantasia”.
a pag. 158
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[psico INVESTO] by
Alessandro Meluzzi
NON
È TUTTA COLPA DELL’
EVASIONE
FISCALE O
ggi si parla giustamente della necessità di andare oltre l’idea tardoottocentesca secondo cui il welfare state sia uno stato sociale funzionante attraverso il principio elementare del prelievo fiscale, che determina una quota di spesa che la collettività devolve per i meno fortunati. È il sistema perequativo di tutte le società. C’è una quota di reddito che tutti ritengono debba essere dedotta dalle potenzialità finanziarie di ciascuno per essere devoluta a sostegno di coloro che progressivamente perdono delle autonomie o della abilità sociali, tale quota di spesa ha avuto rilevanze diverse di società in società. Oggi il welfare state è in crisi. Il primo problema sono le sue inefficienze: la crisi si verifica tra il prelievo fiscale e l’erogazione della spesa. La risposta a questo problema che viene di solito data dagli economisti liberal-democratici è la sussidiarietà, che consiste nell’avvicinare il luogo e la generazione delle risorse economiche al luogo
T
oday we need to talk about the necessity to go beyond the late nineteen-century idea according to which the welfare state is a social state working through the elementary principle of charging, determining that a part of the public expense is devolved to the less fortunate. It is the equalization system peculiar of all societies. There is a part of the income that
INVESTO MAGAZINE 21
psico INVESTO
e alle risorse in cui vengono spese. Ci sono dei pro e dei contro. Il contro è determinato dal fatto che la generazione delle risorse e l’erogazione della spesa nello stesso luogo e da parte delle stesse persone tende a formare delle incrostazioni di corporativismo, consociazione locale. La sussidiarietà è il primo livello di risposta all’inefficienza. Altri problemi oggettivi derivano da ciò che chiamo della legge del 7%, un dato economico che ho potuto registrare in tanti anni di lavoro come direttore di comunità che si occupano di assistenza di vario genere. Oggi noi sappiamo che in tutti i sistemi di welfare europei di stato sociale per la spesa destinata alla disabilità, alle malattie croniche e agli anziani c’è un tasso annuo di crescita del 7% di spesa. Che cosa determina questo incremento progressivo e apparentemente irrefrenabile? Innanzi tutto c’è la crescita di età media della popolazione. È chiaro che i costi assistenziali di una persona ultrasessantenne sono maggiori rispetto a quelli terapeutici di una persona di vent’anni. La solitudine mette sempre più in crisi quelle forme di welfare comunitario che rappresentavano un potente fattore di protezione della spesa. Secondo me non si possono mai disgiungere i discorsi sullo stato sociale dalle discussioni sulla famiglia poichè a crisi della famiglia e dello stato sociale vanno di pari passo e gli economisti non sono in grado di spiegarlo. I nostri costi assistenziali sono in crescita così vertiginosa, perché le famiglie sono in crisi. Due single producono costi sociali e assistenziali sostanzialmente doppi rispetto a quelli di una famiglia. Per concludere ci dobbiamo chiedere, chi paga le tasse? Ovviamente i contribuenti e il costo della fiscalità è enormemente alto; eppure per rendere più efficiente lo stato bisognerebbe aumentare ancora di più la fiscalità. Chi sarebbe disposto a pagare? Qualcuno accusa l’evasione fiscale, ma c’è da dire che se la crisi si è attenuata è proprio grazie al fatto che il 30% dell’economia è invisibile e se questo trenta per cento fosse stato visibile, i costi della fiscalità sarebbero ulteriormente incrementati.
22 INVESTO MAGAZINE
everybody believe it to be deducted for financial support of those who gradually lose autonomies or social skills. Such share of expense had different importance from society to society. Today the welfare state is in crisis. The first problem is its inefficiency: the crisis occurs between charging and disbursement. The answer to this problem that usually comes from liberal-democrat economists is the subsidiarity, consisting in approaching the place and generation of economic resources to the place and resources where they get spent. There are pros and cons. The cons are determined by the fact that the generation of resources and the disbursement in the same place e from the same people tend to form deposits of corporatism, local consociating. The subsidiarity is the first level of answer to the inefficiency. Other objective problems derive from what I call the law of the 7%. It is an economic fact that I registered in many years of working as the director of communities that deal with various type of services. Today we know that in all European welfare systems of social state, the expense intended for disability, chronic diseases and elderly people there is an annual growth rate of the 7%. What does determine this progressive and apparently uncontrollable increase? First of there is the growth of the population average age. It is clear that the medical care costs for a person over sixty years old are bigger than those of a person of twenty years. Solitude puts even more in crisis those type of community welfare that used to represent a powerful factor of expense protection. I think that one cannot disjoin issues about social states from discussion concerning the family. The crisis of the family and social state go hand in hand and the economists are not able to explain it. Our welfare costs are growing so fast, because the family is in crisis. Two singles produce social and welfare costs basically double comparing to those of one family. To conclude we need to ask ourselves, who is paying the taxes? Obviously the taxpayers. And the taxation cost is incredibly high. And yet to render the State more efficient, taxation should be increased. But who would be willing to pay? Someone accuses the tax evasion. But we need to say that if the crisis attenuated is because of the 30% of our economy which is invisible. And if this 30% was visible, the costs of taxation would be further increased.ich is indispensable for human life. Allowing the banks to decide the volume of the money, led to a condition where the money it’s something completely abstract. You can not eat the money, it has no value, if not that to be transformed in something else. The value of the
INVESTO MAGAZINE 23
[INVESTO NEWS]
Nuovo Trasporto Viaggiatori
24 INVESTO MAGAZINE
ITALO I
talo è il nome di battesimo dei treni lanciati in servizio da Nuovo Trasporto Viaggiatori, il primo operatore privato per il trasporto ferroviario di viaggiatori sull’Alta Velocità in Italia e nel mondo. Italo è al momento il treno con le tecnologie più moderne d’Europa. È stato costruito dalla società leader dell’Alta Velocità, Alstom, nello stabilimento piemontese di Savigliano e in quello francese di La Rochelle. Deriva dal prototipo AGV detentore del primato mondiale di velocità (574,8 km/h). È omologato per raggiungere i 360 km/h (ma in Italia il limite dell’infrastruttura è di 300 km/h). Ed è un treno che sfrutta le tecnologie più innovative: ha la trazione ripartita, una soluzione che garantisce meno oscillazioni e maggior sicurezza. È inoltre attento all’ambiente perché consuma meno energia, ha un impatto acustico minore ed è costruito al 98% con materiale riciclabile. Italo offre ai suoi viaggiatori un nuovo modo di viaggiare: tre ambienti (Club, Prima e Smart) cui si aggiungono una carrozza cinema (con film anche in prima visione e in anteprima) e una relax (particolarmente “silenziosa”, dove sono banditi i toni alti e i cellulari), e un servizio di accoglienza estremamente curato. In tutte le carrozze le poltrone sono in pelle Frau e la connettività wi-fi è gratuita. E in più, un’esclusiva mondiale: sul portale di bordo è possibile vedere gratuitamente la tv satellitare di Sky. In Club e Prima è possibile fruire della ristorazione assicurata dall’eccellenza gastronomica di Eataly, mentre in Smart, i viaggiatori hanno a disposizione una comoda e fornita area snack.
INVESTO MAGAZINE 25
[INVESTO NEWS] TECNOLOGIE
PIÙ
INNOVATIVE Dal 28 aprile 2012 sono partiti i collegamenti lungo la dorsale Napoli-Roma-Firenze-Bologna-Milano. A seguire, con l’intera flotta di 25 Italo a disposizione, anche le tratte per Salerno (26 agosto), Padova-Venezia (27 ottobre) e Torino (9 dicembre): sono i percorsi dell’AV, le linee ferroviarie per il trasporto di persone attualmente “liberalizzate”. In totale, Ntv ha programmato 50 collegamenti giornalieri tra 12 stazioni di nove città, per un totale di 12 milioni di km/anno percorsi. L’investimento, totalmente privato, stanziato da Ntv supera il miliardo di euro. A questo si aggiunge un “canone” di oltre 100 milioni di euro l’anno per dieci anni che Ntv corrisponde a RFI, il gestore dell’infrastruttura. In totale, a regime sono oltre mille i nuovi posti di lavoro creati da NTV, tutti con contratti a tempo indeterminato e altrettanti nell’indotto. Il 35-40% dei neoassunti è di origine meridionale. Il contratto d’assunzione recepisce l’accordo sul contratto di lavoro sottoscritto da tutte le sigle sindacali e prevede retribuzioni nella media più alta del settore di riferimento. L’impegno di NTV sul Mezzogiorno si esplicita con due insediamenti importanti. Per la manutenzione della flotta Italo, NTV ha realizzato lo stabilimento di Nola, un impianto supertecnologico per il quale sono stati stanziati 90 milioni di euro ed è in corso l’assunzione di oltre 250 addetti. A Reggio Calabria ha sede Pronto Italo. L’innovativo contact center al numero 06.07.08 offre informazioni, assistenza e vendita alla clientela. Vi lavorano già 60 giovani, interamente dedicati al servizio Italo, che aumenteranno con lo sviluppo del servizio.
NAPOLI - ROMA
FIRENZE - BOLOGNA - MILANO SALERNO
PADOVA - VENEZIA TORINO 26 INVESTO MAGAZINE
INTERVISTA A GIANLUCA PINTO by Patrizia Caridi GIANLUCA PINTO, RESPONSABILE MARKETING DI NTV, CON ITALO, IL NUOVO TRENO AD ALTA VELOCITA’ NONCHE’ VALIDA ALTERNATIVA AL MONOPOLIO DI TRENITALIA, FINALMENTE E’ STATO INAUGURATO UN NUOVO MODO DI VIAGGIARE. QUALI SONO IN POCHE PAROLE I MOTIVI PER CUI I VIAGGIATORI DOVREBBERO SCEGLIERLO? In primis la nostra idea nasce dall’aver studiato le necessita’ del viaggiatore, da qui in poi abbiamo messo in piedi tutta l’azienda, quindi non soltanto frequenze, citta’ coperte ma abbiamo dedicato un servizio in cui forniamo molta attenzione al cliente. Quindi abbiamo investito moltissimo nella formazione del nostro personale di bordo in quanto crediamo che la differenza viene fatta dal primo contatto. Altro elemento e’ che noi non siamo un treno di lusso ma un treno di qualita’e quindi anche dopo il primo mese di operatività, la maggior parte della clientela ci ha scelti perche’ ci trova molto convenienti per le nostre offerte commerciali. QUALI SONO LE CARATTERISTICHE CHE LO CONTRADDISTINGUONO E CHE PERMETTONO DI DEFINIRLO IL TRENO PIU’ MODERNO D’EUROPA? Indubbiamente e’ il treno piu’ moderno d’Europa tanto e’ vero che attraverso il sistema di ripartizione della trazione sui vari carrelli è stato possibile abbattere la maggior parte delle vibrazioni e quindi massima insonorizzazione. Inoltre c’è un’ampia parte vetrata che permette il passaggio di molta luce e una grande vivibilità di tutti gli ambienti. Questi ultimi sono stati studiati da Giugiaro, sia gli interni che gli esterni; massima qualità e’ garantita anche dalle poltrone Frau presenti in tutti gli ambienti di viaggio. Ancora connettivita’con Italo Live, un portale d’intrattenimento perciò non soltanto la connessione internet ma veri e propri contenuti gratuiti che possono essere vissuti sul treno. E PER LA VARIETA’ DI SERVIZI OFFERTI, COME E’ STATO POSSIBILE CONIUGARE UN ADEGUATO RAPPORTO QUALITA’-PREZZO? Abbiamo fatto delle scelte molto importanti, prima di tutto sul treno. Quest’ultimo e’ composto da undici carrozze e 450 posti; la scelta fatta e’ stata di ottimizzare il treno a seconda delle necessita’ e dei volumi dei passeggeri, perciò avere un treno con il doppio dei posti e non sfrutINVESTO MAGAZINE 27
tarlo al massimo non sarebbe l’ideale. Come nostra missione ci siamo presi l’impegno di servire l’alta velocità. Il nostro progetto oggi si ferma a Salerno ma nel momento in cui ci saranno le infrastrutture per arrivare piu’ al sud, noi saremo pronti a farlo altrimenti sarebbe come voler utilizzare una Ferrari andando a 50 km all’ora perchè è divieto e non si puo’ andare piu’ veloci. IN QUALE MANIERA NTV STA OPERANDO DAL PUNTO DI VISTA DELLA COMUNICAZIONE PER PROMUOVERE L’IMMAGINE DEL SUO TRENO? Abbiamo lanciato subito il programma fedeltà e, prima di questo, abbiamo fatto molto lavoro d’iscrizione a Scopri Italo che era fondamentalmente una relazione con la clientela per informarli di tutti i nostri servizi. Attraverso questo canale ci siamo messi in contatto con cinquantamila iscritti, che poi quota parte si sono iscritti ad Italopiu’e stanno aumentando. Per questo crediamo che il contatto diretto one to one sia quello che permette di mostrare e dare più informazioni precise. CON QUALI MODALITA’ SI E’ PENSATO DI PIANIFICARE LA POSSIBILITA’ DI ACQUISIRE LA CLIENTELA E FIDELIZZARLA? Questo e’ gia’ sicuramente un modo. Il social network è un’altra modalità e poi abbiamo fatto anche della pubblicita’ istituzionale per NTV e anche geomarketing, in quanto serviamo alcune citta’ e province. Ci siamo avvalsi anche di molta cartellonistica per far conoscere le stazioni che sono servite da Italo. OGGI E’ STATA PRESENTATA LA PARTERSHIP CON STARHOTELS, QUALI VANTAGGI AVRANNO I VIAGGIATORI DI ITALO IN SEGUITO A QUESTO ACCORDO? Abbiamo iniziato questa partnership permettendo al cliente iscritto al programma Italopiù, il programma fedelta’ di Italo, di poter continuare l’esperienza sicuramente avendo un brand che e’ sinonimo di garanzia e di qualità. Quindi la possibilità di poter continuare il proprio viaggio di qualità in un albergo di altrettanta qualità. Inoltre c’è la possibilità di poter aumentare i punti fedelta’che vengono accumulati. Infatti con Starhotels e’ possibile guadagnare 6 punti Italopiù per ogni euro speso per il pernottamento in questa catena di hotels che poi si possono utilizzare per i biglietti del treno piuttosto che per dei premi a catalogo, tra cui anche notti nella catena Starhotels.
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Starhotels e Ntv alleati. La catena alberghiera diventa partner in esclusiva del nuovo operatore ferroviario, la prima impresa ferroviaria privata al mondo nell’Alta Velocità. L’accordo offre vantaggi esclusivi ai Viaggiatori Italo e ai clienti Starhotels, grazie alla carta “Italo Più”, il programma fedeltà per i Viaggiatori Italo che permette di accumulare punti per ogni euro speso acquistando biglietti ferroviari o i servizi dei partner. Starhotels riconosce infatti 6 punti fedeltà Italo Più per ogni euro speso nei 20 hotel della catena in Italia, inclusi i tre alberghi italiani della Collezione: Rosa Grand di Milano, Splendid Venice di Venezia e Savoia Excelsior Palace di Trieste. Nell’ambito dello stesso accordo, Starhotels diventa anche un “premio”. Il titolare della carta “Italo più” può infatti decidere di sfruttare i punti accumulati regalandosi un incantevole soggiorno in un albergo Starhotels nel cuore delle città. Inoltre, con Italolive, il portale di bordo, i viaggiatori Italo avranno la possibilità di prenotare un soggiorno in Starhotels anche all’ultimo minuto, direttamente in treno, collegandosi on line sul link dell’albergo prescelto. Con Starhotels e Italo l’ospitalità parte dal viaggio.
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tile italiano, professionalità rigorosa e capacità imprenditoriale di una famiglia da trent’anni riferimento dell’ospitalità nel mondo: elementi, questi, che si riassumono nel brand e nella storia di Starhotels. Un “mix” sapiente, avviato nel 1980 dal capostipite Ferruccio Fabri e che, nel corso degli anni, passione, impegno e “genio” italiano sono stati in grado di trasformare in vero successo imprenditoriale. Dopo la felice stagione di Ferruccio Fabri, alla guida per vent’anni e ancora baricentro dell’azienda, Starhotels ha trovato negli ultimi dieci anni nella managerialità, nel pragmatismo e nella determinazione della figlia Elisabetta Fabri, una visione internazionale e un nuovo impulso. La seconda generazione di una famiglia che, oggi più che mai, si dimostra brava ad anticipare gusti e tendenze, individuando le esigenze dell’ “ospite del futuro” senza – allo stesso tempo - dimenticare valori e caratteristiche che hanno determinato la nascita e lo sviluppo di Starhotels. Una tradizione aziendale fortemente radicata nella famiglia. Il gruppo Starhotels conta 22 alberghi “4 stelle”, 20 nel cuore di dodici città italiane, un “boutique hotel” a Parigi ed un “deluxe” a New York. Tra questi alberghi spiccano i 5 di particolare pregio, distinti dal segno Collezione, i più affascinanti, con una forte personalità. Straordinari per l’architettura, i dettagli preziosi, l’inimitabile stile italiano, sono situati nelle più belle città del mondo. Ospitalità unica, cultura, tradizione, cura nei dettagli, ricerca di armonia e benessere, dunque, dopo aver reso l’Italia una meta turistica irrinunciabile, sono divenuti, proprio grazie a Starhotels, veicoli per esportare il “lifestyle” italiano nel mondo. Un “made in Italy” chiaro e riconoscibile, straordinario nelle sue atmosfere sofisticate, personalizzato nei servizi accurati e dedicati a ciascun singolo ospite. Ogni albergo che Starhotels ha creato è divenuto punto di riferimento al centro delle rispettive città. Identità definita ed arte dell’accoglienza, elegantemente “declinate” nel rispetto di esigenze business o leisure. Comfort e relax si uniscono a servizi flessibili ed ambienti funzionali, in una suggestione di spazi e tecnologie dove anche i grandi eventi, sovente “spersonalizzati” nelle grandi strutture, trovano attenzioni dedicate. Oculata gestione del presente, centralizzata ed aperta ad ogni nuova acquisizione in grado di offrire valore aggiunto, dunque. Ma, contestualmente, una strategia chiara e definita rivolta al futuro. A fronte dei grandi risultati ottenuti, comunque, la saggezza manageriale di Starhotels non dimentica le caratteristiche che sono, da sempre, fondamento dell’attività. Nella convinzione che proprietà degli immobili, investimenti ingenti e costanti nelle strutture, professionalità e territorialità della ristorazione e focalizzazione sul segmento “4 stelle” con alberghi nei centri delle città siano, ancora oggi, elementi vincenti. Punti di forza di una storia che, in trent’anni, ha scritto soltanto la parte iniziale del suo successo.
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[INVESTO BANKING] by
Marco Sodano
DALLA GRECIA
TRE MOTIVI PER SORRIDERE
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essuno lo dice ad alta voce, ma tra la Grecia e l’Unione Europea il patto è già fatto. In cambio della volontà di restare dentro l’euro – e degli impegni di asuterità che ne conseguono - Atene otterrà da Bruxelles un ammorbidimento delle clausole legate al piano di aiuti. Scadenze più lunghe e tassi più bassi per rientrare dei giganteschi debiti greci. Le cifre sono molto meno importanti del principio perché il 2011 e il 2012 sono stati (e saranno) un banco di prova essenziale per la tenuta della moneta europea. E questo è il motivo che ha indotto l’Europa (perfino i tedeschi, ma solo dietro le quinte, mentre in pubblico la cancelleria di
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obody says it out loud, but between Greece and the European Union the deal is already done. In exchange for the will to remain within the euro and the ensuing commitments austerity -, Athens will obtain from Brussels a softening of the terms related to the aid plan. Longer maturities and lower rates of return for the Greek giant debts. The figures are much less important than the principle, because the 2011 and 2012 were (and are) a vital testing ground for the resistan-
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Berlino e i suoi ministri non possono permettersi di ammetterlo) a rivedere la strategia della rigidezza ad oltranza. Il 2012 sarà un anno difficile, ma si può sperare che con il 2013 respireremo un’aria di ripartenza. La crescita sarà bassa ma più solida e meno soggetta alle altalene degli ultimi due o tre anni, le difficoltà saranno quelle di una fase di consolidamento. Ecco tre motivi per essere ottimisti. Il primo è che se la Grecia, alla fine, uscisse dall’euro molto probabilmente si innescherebbe una catena di sfiducia difficilissima da fermare. La speculazione ha tenuto costantemente sotto tiro la moneta unica perché sa che la sua tenuta è una componente fondamentale: misura la sua forza. Uscito il primo paese, l’euro dimostrerebbe di non essere granitico. E a quel punto poco importerebbero i valori assoluti delle altre economie europee. Il mercato passerebbe a minare il Portogallo, poi la Spagna, poi Irlanda e Italia e così via. Poco importa quanto pesano realmente quei paesi negli scambi mondiali – e le altre grandezze, come prodotto lordo e disoccupazione - nessuno più guarderebbe ai fondamentali. Sarebbe importante solo individuare il paese più debole del momento per poi passare a sparare
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ce of the European currency. And this is the reason that induced Europe (even the Germans, but only behind the scenes, in public the Berlin chancellery and its ministers cannot afford to admit it) to revise the strategy of severity to the bitter end. 2012 will be a difficult year, but one can hope that in 2013 we will breathe an air of restart. The growth will be lower but more solid and less subject to swings from the past two or three years, the difficulties will be those of a consolidation phase. Here are three reasons to be optimistic. The first is that if Greece eventually comes out of the euro it would trigger a chain of distrust incredibly difficult to stop. Speculation has kept constantly under fire the single currency because it knows that its resistance is a key component: it measures its strength. Right after the first country would choose to go out of the euro zone, then euro would prove that it is not made of granite. And at that point the absolute values of the other European economies would matter lesser and lesser. The market would go to undermine Portugal, then Spain, then Ireland and Italy and so on. No matter how heavy these countries really are in the world trading - and other variables such as GDP and unem-
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ad alzo zero contro il suo debito. Forse potrebbe reggere la Germania, ma sarebbe una Germania isolata e molto indebolita (ha decine di miliardi investite negli altri paesi europei, a partire proprio dalla Grecia), che potrebbe contare molto meno sulla forza delle sue esportazioni. Il secondo motivo, evocato più volte da Jean-Paul Fitoussi – economista ma soprattutto grande studioso di cose umane – è la solidarietà tra debitori e creditori. Per ragioni culturali tendiamo a considerare con severità (da un punto di vista morale) il debitore. Facendolo, però, dimentichiamo che il creditore è altrettanto inguaiato. Il primo piano di salvataggio per la Grecia valeva 110 miliardi: se il salvataggio fallisse, quei soldi andrebbero persi, e le conseguenze le pagherebbe soprattuttto il resto d’Europa e dell’Occidente. Nelle ultime settimane gli Stati Uniti hanno messo bene in chiaro questo meccanismo. Oltreoceano la ripresa dell’economia – pure ancora molto incerta – è decisamente più robusta. Eppure l’Europa resta
ployment - no one would look to the fundamentals. It would be important to identify the weakest country at the moment and then move to get up and change their debt. Perhaps Germany could hold in, but it would be an isolated and very weak Germany (it has dozen of billions to invest in other European countries, starting from Greece), and could rely much less on the strength of its exports. The second reason, mentioned several times by Jean-Paul Fitoussi - economist but also a great student of human affairs - is the solidarity between debtors and creditors. For cultural reasons, we tend to look with severity (from a moral point of view) the debtor. Doing so, however, we forget that the creditor is just as much into troubles. The first bailout plan was around 110 billion for Greece: if it fails, that money would be lost, and the consequences most of all would be paid by the rest of Europe and the West. In the last few weeks the U.S. has made this mechanism very clear. Overseas the economic recovery – even if uncertain - is con-
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una grande preoccupazione per l’America (e per il suo presidente in campagna elettorale Barack Obama). Il segretario al Tesoro Tim Geithner ha strigliato Bruxelles: “Da noi la crisi europea si fa sentire in modo pesante. Le merci che esportavamo verso il Vecchio Continente hanno un peso importante nella nostra economia”. Il blocco di quel flusso crea disoccupazione negli Stati Uniti e impensierisce la Casa Bianca, che da quei disoccupati deve ottenere il voto per la conferma. Il terzo motivo è che le burrasche finanziarie della grande crisi hanno dato la sveglia al sonno primordiale della politica europea. Anche qui l’esempio greco è illuminante. Per decenni i governi di Atene hanno manovrato le finanze pubbliche con l’unico intento di assicurarsi il voto alle elezioni successive, spendendo e spandendo con l’occhio più al ritorno immediato che all’equilibrio di lungo termine. Ora, con tutte le incertezze del caso, la tendenza si è invertita. Anche il governo greco ha capito che le riforme sanificatrici non possono attendere. E anche gli elettori greci, a metà giugno, hanno votato premiando chi sosteneva gli impegni presi con l’Europa. Quanto all’ammorbidimento, non va inteso come una resa da parte dell’Europa: le condizioni generali quando quegli impegni sono stati sottoscritti (nel 2010 e nel 2011) erano meno brutte. Rivedere i patti non significa tradirli ma adeguarli alla realtà.
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siderably more robust. And yet Europe remains a major concern for America (and for its President Barack Obama in political campaign). The Treasury Secretary Tim Geithner has scolded Brussels: “We feel heavily the European crisis. The goods we used to export in the Old Continent have an important role in our economy”. The block that flow creates unemployment in the United States and worries the White House, that from those unemployed should get the votes for confirmation. The third reason is that the storms of the great financial crisis woke up the European politics from its primeval sleep. Even here the Greek example is illuminating. For decades governments have manipulated the Athens government finances for the purpose of securing the vote in the subsequent elections, spending and spreading thinking about the immediate return than the long-term equilibrium. Now, with all the uncertainties, the trend has been reversed. The Greek government has realized that the fixing reforms cannot wait. And even the Greek electors in mid-June, voted rewarding those who supported the commitments taken with Europe. About the softening, is not meant as a surrender from Europe: the general conditions when those commitments were signed (in 2010 and 2011) were less heavy. To review the terms does not mean to betray them, but adapting them to reality.
[SOCIAL BANKING news] La Banca Alpi Marittime è una Banca di Credito Cooperativo con sede a Carrù (CN) che si ispira ai principi cooperativi della mutualità, ovvero di collaborazione tra più persone per il raggiungimento di un fine comune. In questa iniziativa “Insieme nella lotta contro la SLA” il fine è la raccolta fondi finanziare la Ricerca e la collaborazione tra più persone è data dalla sottoscrizione dell’obbligazione etica che consente al cliente di trarre vantaggi facendo del bene. www.bancaalpimarittime.it
InsIeme nella lotta contro la sla
La Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport onlus nasce ed opera dal 2004 dalla volontà di Gianluca Vialli, Massimo Mauro e Cristina Grande Stevens con l’intento di di raccogliere fondi per finanziare la Ricerca Scientifica sul Cancro e sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica. www.fondazionevialliemauro.it
Banca Alpi Marittime sostiene la Fondazione Vialli e Mauro e prende posto nella lotta contro la SLA attraverso l’emissione dell’obbligazione etica. Attraverso la sottoscrizione dell’obbligazione etica si ottiene un rendimento semestrale, di cui una parte della cedola netta viene devoluta ad AriSLA - Fondazione Italiana di Ricerca per la SLA - per finanziare la Ricerca scientifica d’eccellenza promossa da AriSLA.
L’obbligazione etica è una forma innovativa di raccolta fondi che permette al cliente di: • investire i propri risparmi conseguendo un rendimento effettivo pari al BTP di medesima scadenza; • contribuire, senza un esborso diretto, ad una buona causa: la lotta alla SLA; • godere di un beneficio fiscale grazie alla deducibilità delle somme devolute.
la Buona causa La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa a decorso progressivo propria dell’età adulta. Colpisce i motoneuroni e paralizza i muscoli del corpo fino a compromettere le funzioni motorie: uso degli arti superiori e inferiori, deglutizione, fonazione, respirazione. Solo la mente del malato resta lucida e attiva, prigioniera di un corpo che, poco per volta, si immobilizza completamente. Ad oggi, della SLA non si conosce la causa e di conseguenza non è stata diagnosticata una cura.
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(*) devoluzione percentuale a favore del progetto, calcolata sul valore nominale annuo della cedola
arIsla - FonDazIone ItalIana DI rIcerca per la sla Nasce nel 2008 dalla volontà comune di Fondazione Cariplo, Fondazione Telethon, Aisla onlus e Fondazione Vialli e Mauro con l’intento di rendere più efficaci ed incisivi gli investimenti in ricerca sulla SLA. AriSLA rappresenta il primo esempio di collaborazione in Italia e in Europa tra soggetti di eccellenza in campo scientifico e filantropico e opera attraverso l’emissione di Bandi annuali per sostenere, promuovere e finanziare la Ricerca Scientifica d’Eccellenza sulla SLA. www.arisla.org
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale, Regolamento del Prestito e Condizioni definitive a disposizione in formato cartaceo ed informatico presso gli sportelli della Banca Alpi Marittime e sul sito internet www.bancaalpimarittime.it
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info@italiaveloce.it - www.italiaveloce.it P.Le Cervi 12 – Parma T +39 0521 231011
[BANKING news]
CONGRESSO DELL’ ACRI LA <FONDAZIONE> DEL SECONDO WELFARE DOPO
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on una semplice fase due del welfare, ovvero dell’attuale sistema prevalentemente pubblico di sicurezza sociale ai cui crescenti costi economici corrispondono sempre minori benefici alla cittadinanza, bensì un più efficace secondo welfare. Che restituisca autorevolezza e forza al primo, quello espressione del settore statale, ripristinando in maniera certo più selettiva molte forme di aiuto o di sostegno che sono state letteralmente cancellate dalle ultime manovre finanziarie governative. Questa è la scommessa e, a un tempo, l’appello che parte dall’Acri, l’Associazione che a livello nazionale riunisce le Casse di Risparmio e le Fondazione di origine bancaria, e che ha appena celebrato in quel di Palermo il proprio congresso nazionale, evento caricatosi nella specifica occasione di un significato alto e di un valore «costituente», legato all’approvazione della «Carta fondativa» che, da adesso in avanti, i singoli Enti ex bancari dovranno recepire nei rispettivi statuti interni per adeguarne le norme ai rinnovati dispositivi in materia di governance, di finalità istituzionali e di modalità operative per il loro raggiungimento. «Un risultato importante spiega il vicepresidente dell’Acri Antonio Miglio, che ha svolto il proprio apprezzato intervento nel corso della ”due giorni” svoltasi il 7 e 8 giugno scorsi nel capoluogo regionale siciliano - in quanto indica lo sforzo e la volontà effettiva delle istituzioni che noi rappresentiamo, Enti di diritto privato riconosciuti come tali con sentenza della Corte costituzionale e chiamati a compiti di dimensione comunitaria per i rispettivi storici territori di riferimento, verso una riscrittura delle regole del gioco che non può tuttavia vederci soli. Gli organi di governo dello Stato dovranno riattivare strumenti essenziali, in quanto le nostre Fondazioni non possono svolgere un ruolo ”tout court” di supplenza aritmetica del mancato intervento pubblico in ambiti vitali per la collettività».
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ot just a simple “phase two” of the welfare, that is to say the actual public system of social security to which the increasing costs corresponds always lower benefits for the citizens, but rather a more effective second welfare. That can restore strength and authority to the first one, that is the expression of the state sector, re-establishing more selectively many forms of help or support that have been literally erased due to the latest government financial operations. This is the challenge and, at the same time, the appeal that comes from Acri, the Association that on a national level reunites the Savings Banks and the bank Foundations, has just celebrated in Palermo its own national congress, an event loaded with the highest meaning and of a «constituent» value, linked to the «founding Charter» approval, that, from now on, the individual former bank Entities are required to acknowledge in their internal charters to adapt to the rules for renewed governance, institutional goals and operating methods to achieve them. «An important result – explains the Acri vice-president Antonio Miglio, which has done his appreciated speech during the “two days” that took place on the past 7th and 8th June in Sicily’s provincial capital – because it shows the effort and real will of the institutions that we represent, private-law entities recognized by the Constitutional Court and called to perform communitarian tasks for their historic territories, to rewrite the rules of the game that cannot be only our responsibility. The State government organs will have to reactivate important instruments, as our Foundations cannot play a role “tout court” of arithmetic substitution for the non-intervention in vital areas for the community».
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[BANKING news] “PRESIDENTE, UN BILANCIO COMPLESSIVO DEL CONGRESSO ACRI” «Anzitutto una premessa. Il plenum dell’Associazione delle Casse di Risparmio e delle Fondazioni ex bancarie ha avuto sede a Palermo per ribadire la vicinanza di questi Istituti a una realtà geografica alla quale abbiamo confermato, e non solo simbolicamente, il nostro convinto ed effettivo attaccamento con la promozione e l’adesione alla Fondazione ”Con il Sud”, al fine di favorire in maniera diffusa anche nelle regioni del Mezzogiorno una cultura favorevole allo sviluppo di forme sussidiare di intervento per lo sviluppo economico e la coesione sociale. Un compito che, come dimostrato dall’ottimo andamento dei lavori congressuali, sta dando i propri frutti ribadendo la bontà delle azioni che abbiamo intrapreso». “QUALI NOVITÀ SONO EMERSE NELLO SPECIFICO?” «Anzitutto l’innovazione degli strumenti di governance delle Fondazioni, al fine di garantire trasparenza ed efficienza decisionale per venire incontro alle mutate e maggiori esigenze economiche e sociali, che impongono speditezza e anche autonomia dalle Istituzioni politiche ai fini anche di una più ottimale collaborazione con le stesse. Inoltre, fatto importante per assicurare l’efficacia nell’allocazione delle risorse messe a disposizione dal sistema delle Fondazioni, per fronteggiare emergenze di dimensione nazionale, come quella legata alla tragedia sismica non ancora rientrata, le azioni saranno affidate a uno specifico fondo unico che ne assicurerà il coordinamento unitario». “L’OBIETTIVO FINALE È UNA SECONDA FASE DEL WELFARE, IN OGNI CASO.“ «Di più. Qui si tratta di promuovere un vero e proprio secondo welfare. Favorire cioè un autentico governo comunitario dei fenomeni sociali determinati dalla crisi, coinvolgendo attivamente le Istituzioni pubbliche territoriali, le realtà associative e i soggetti del terzo settore per definire congiuntamente le priorità da gestire, gli strumenti per fronteggiarle e i destinatari delle iniziative messe in campo. Questo però non significa che gli organi dello Stato debbano rinunciare a svolgere un compito di contrasto degli effetti sociali
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“PRESIDENT, AN OVERALL REVIEW ABOUT THE ACRI CONGRESS” «First of all a preamble. The Association of Savings Banks Foundations and former bank assembly took place in Palermo to emphasize our sympathy for these Institutes in a geographical reality to which we confirmed, and not only symbolically, our firm and effective attachment by promoting and joining the “Con il Sud” Foundation, in order to diffusely favor even in the South of Italy a positive culture to developing forms of intervention to subsidize economic development and social cohesion. A task that, as demonstrated by the excellent performance of the Congress’ work is paying off confirming the goodness of actions we have undertaken». “WHAT INNOVATIONS EMERGED IN SPECIFIC?” «In the first place, the innovation of the Foundations governance instruments, in order to ensure transparency and efficiency in decision-making to meet the changing and increased economic and social needs, which require expedition and even autonomy from political institutions for the purposes of a more optimal collaboration with them. In addition, to ensure the effective allocation of resources made available by the system of Foundations, to deal with national dimension emergencies, such as those related to the earthquake tragedy not yet ended, the shares will be assigned to a specific single fund to ensure the unitary coordination». “THE ULTIMATE AIM IS A SECOND PHASE OF WELFARE, ANYHOW“ «Even more. This is about promoting a real second welfare. Fostering a real Community social phenomena government determined by the crisis, actively involving public Institutions, the associations and third sector organizations to jointly define priorities to manage, the tools to handle them and the recipients of the initiatives put in place. This does not mean that the organs of State have to renounce playing a contrast role with the social effects of the crisis, since a second welfare system can only effectively function if the first is enabled to act authoritatively. For this reason, from the
[BANKING news] della crisi, dal momento che un secondo welfare può funzionare efficacemente solo se il primo viene messo in condizione di operare autorevolmente. Per questo motivo, dalla sede congressuale dell’Acri e da Palermo abbiamo lanciato al Governo l’appello a ripristinare finanziariamente strumenti azzerati dall’allora ministro Tremonti, in quanto nessun intervento da parte del sistema delle Fondazioni può al cento per cento supplire al mancato intervento statale». “IMU ED ENTI BANCARI. UNA QUESTIONE CHE HA INFIAMMATO IL DIBATTITO POLITICO FISCALE.“ «Questione che abbiamo chiarito a scanso di equivoci. Premesso che le Fondazioni non dispongono di alcun privilegio fiscale, in quanto le loro attività vengono sottoposte a tassazione ordinaria fatta eccezione per i beni immobiliari destinati alle finalità non commerciali, come viene previsto per le Onlus, il ragionamento conclusivo da ribadire è però un altro: ogni euro in più sottratto alle Fondazioni attraverso una maggiore tassazione è un euro in meno che queste possono dedicare alla propria missione sociale e comunitaria». “QUAL È LO STATO DI SALUTE ATTUALE DEL SISTEMA DELLE FONDAZIONI EX BANCARIE? “ «Mentre le Fondazioni di dimensione maggiore hanno dovuto fare fronte a ingenti sforzi per sostenere la ricapitalizzazione delle rispettive Banche partecipate, quelle minori hanno puntato sulla valorizzazione delle proprie partecipazioni nei corrispondenti istituti di credito, sostenendo il radicamento locale di questi ultimi per offrire strumenti aggiuntivi ai territori di competenza nelle politiche di contrasto della crisi. I fatti sembrano darci ragione con una certa continuità di risorse derivate dai dividendi bancari e dalle politiche di diversificazione degli investimenti patrimoniali condotte nel tempo, che abbiamo potuto così dedicare alle politiche di sviluppo locale e alla stabilizzazione del patrimonio per fare fronte alle esigenze future che continueranno a essere rilevanti».
ACRI conference venue and from Palermo we have launched an appeal to the Government to financially restore the instruments cleared by the former Minister Tremonti, since no intervention from the system of Foundations can entirely replace the missing State intervention». “IMU AND BANKING INSTITUTIONS. AN ISSUE THAT INFLAMED THE POLITICAL TAX DEBATE.“ «It is a question that we clarified to avoid misunderstandings. Considering that Foundations do not have any tax-privilege, as their activities undergo to ordinary taxation except for real estate properties intended for non-commercial purposes, as it is expected for non-profit organizations, the final reasoning to repeat is, however, another: every euro stolen from Foundations through higher taxes is an euro less that they can use for their social and communitarian mission». “WHAT IS THE CURRENT STATE OF HEALTH OF THE FORMER BANKING FOUNDATIONS?“ «While larger Foundations had to cope with huge efforts to support the recapitalization of their subsidiary Banks, the smaller ones focused on the enhancement of their holdings in the corresponding banks, supporting their local rooting to provide additional tools to the territories in the politics of fighting against the crisis. The facts seem to agree with us with a certain continuity of resources derived from bank dividends and policies of investment assets diversification conducted over time, so that we could focus on local development policies and stabilization of the assets to meet future needs that will continue to be relevant».
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FONDAZIONI IN CIFRE Patrimonio contabile complessivo delle Fondazioni: 50,16 miliardi di euro (dato 2010),pari all’84,3% del totale di bilancio. Esso è suddiviso fra 88 realtà. Le 5 maggiori (pari complessivamente al 49% del patrimonio) sono: Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Il patrimonio delle 18 Fondazioni di grande dimensione copre una quota del 76,8% del patrimonio complessivo del sistema, mentre le 18 Fondazioni di piccola dimensione pesano per poco più dell’1%. Le Fondazioni che hanno sede nel Nord del Paese (sono 47) hanno un patrimonio di oltre 34 miliardi di euro, pari al 67,8% del patrimonio complessivo; nel Nord Ovest in particolare, dove risiedono 6 delle 18 Fondazioni di grande dimensione, il valore medio del patrimonio è circa il doppio della media generale (1.145 milioni di euro contro 570). Al Sud e Isole, invece, per ragioni storiche le Fondazioni sono solo 11 e il loro patrimonio medio si attesta sui 206 milioni di euro, al di sotto della metà del dato generale. LA SCOMMESSA BANCARIA DELLE PICCOLE FONDAZIONI Le partecipazioni bancarie delle Fondazioni sono pari a 25,3 miliardi di euro e il 42,5% del totale attivo dei loro bilanci. A fine dicembre 2010 delle 88 Fondazioni, 18 non hanno più partecipazioni dirette nelle rispettive banche conferitarie; 55 ne detengono una quota minoritaria; le altre 15 (che nel complesso rappresentano il 4,5% del totale dei patrimoni delle Fondazioni) hanno più del 50%, compatibilmente alla deroga introdotta nel 2003 per le Fondazioni con patrimonio netto contabile fino a 200 milioni di euro nei bilanci 2002, oppure con sede in regioni a statuto speciale.
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FOUNDATIONS IN NUMBERS Amount of the Foundations Heritage: 50.16 billion euros (year 2010), the 84,3% of the total budget. It is divided among 88 organizations. The major 5 (equal to 49% of property) are: Cariplo Foundation, San Paolo Company, Monte dei Paschi di Siena Foundation, Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno and Ancona Foundation, Fondazione Cassa di Torino. The assets of the 18 largest Foundations covers a share of 76.8% of the overall system, while the 18 small size foundations account for just over 1%. Foundations based in the North Country (47) have an heritage of over 34 billion euros, representing the 67.8% of total assets, in particular in the North West, where 6 of the 18 largest Foundations reside, the average value of the assets is about twice the overall average (1.145 billion euros compared to 570). In the South and the Islands, however, for historical reasons the Foundations are only 11 and their average assets settles at 206 million euros, below the middle of the general data. THE BANKING CHALLENGE OF SMALL FOUNDATIONS The bank holdings of Foundations amounted to EUR 25.3 billion and the 42.5% of the total assets of their budgets. At the end of December 2010 of 88 Foundations, 18 no longer have direct holdings in the respective participating banks, 55 hold a minority share, the other 15 (which together represent 4.5% of total assets of Foundations) have more than 50 %, compatibly to the exemption introduced in 2003 for foundations with net assets amount up to 200 million in 2002 budgets, or located in regions with special status.
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[INVESTO ART] by
Pietro Genuardi
MEHDI OUAZ (ANSAmed) - TUNISI, 4 GIU - Ancora poche settimane e chi ambisce a guidare una delle vetture che facevano parte del parco macchine dell’ex dittatore Ben Ali e del suo clan, potra’ tentare di acquistarne una, magari riuscendo anche a spuntare un buon prezzo. Si tratta del primo lotto dello sterminato autoparco e la previsione è che, nelle casse dello Stato tunisino che sta affrontando la delicata fase dell’alienazione dei beni sequestrati all’ex dittatore e alla sua famiglia, entreranno, per questa tranche, almeno dieci milioni di euro. Una previsione abbastanza realistica perche’ si tratta di Ferrari, Lamborghini, Bentley, Aston Martin, Cadillac e, via via, fino a Porsche e Mercedes ma anche giganteschi fuoristrada.
M
i divertiva iniziare l’articolo citando una notizia ANSA di qualche settimana fa perché, se di investimenti si deve parlare, l’acquisto delle auto dell’ ex dittatore tunisino potrebbero essere un buon affare! Naturalmente vi domanderete perché questo interesse per “pezzi” sicuramente degni di considerazione artistica ma non paragonabili agli argomenti trattati nei numeri precedenti. Una leggenda mitologica dice che Didone (o Elissa)
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enjoyed starting the article quoting an ANSA news of a few weeks ago because, if we need to talk about investments we have to say that buying the former Tunisian dictator’s cars may results in a good bargain! Of course you’ll ask why this interest for the “pieces” surely worthy of artistic consideration but not comparable to the subjects of the last numbers of the magazine. A mythological legend says that Dido (or Elissa) became the leader of the settlers because her brother, Pygmalion of Tyre, killed his sister’s husband to get rich. Dido, alone, left the city of Tyre and landed on the Tunisian shores
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INVESTO ART
divenne il capo dei coloni poiché suo fratello, Pigmalione di Tiro, fece uccidere il marito della sorella per arricchirsi. Didone, da sola, lasciò la città di Tiro e approdò sulle coste tunisine dove fondò Cartagine. È proprio a Cartagine, quartiere periferico dell’attuale Tunisi, che nasce Mehdi Ouaz, artista cittadino del mondo presente da qualche anno in Italia. Questo ventinovenne approdato in Sicilia dieci anni fa e ormai naturalizzato torinese, inizia il suo percorso artistico utilizzando la tecnica ad olio, nella tradizione di chi si avvicina alla pittura da autodidatta per dare sfogo ad una necessità ma senza la corretta convinzione e soprattutto senza ricevere nessun tipo di attenzione da critici, galleristi, pubblico. Saranno anni difficilissimi, dichiarerà in seguito ai giornalisti che lo intervistano. L’arrivo a Torino lo conduce a via Lagrange dove incontra Andrea Marte, docente di storia dell’arte, artista lui stesso di grande esperienza e accreditato nei “salotti“ che contano. Una folgorazione per entrambi? Non si sa ma di fatto, la condivisione delle individuali espressioni artistiche fa nascere un connubio di nuove idee e fermenti che sfociano nell’utilizzo da parte di Mehdi Ouaz di materiali riciclati quali colla, olio d’auto esausto, su soggetti che negli anni sessanta sono stati perogativa dell’ ”inventore” della pop art Andy Wahrol. Andrea Marte, il suo guru, lo indirizza alla tecnica sperimentata sin dal 2005 ma l’idea di utilizzare icone contemporanee per Ouaz è la svolta. Massimiliano Allegri lo incontra la sera prima della semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Milan in un albergo del centro di Torino; inizialmente pensa al solito venditore di fumo che con una scusa cerca di avvicinare il Mister Campione d’Italia. Pochi secondi e uno sguardo sfuggente al dipinto che Ouaz porta con se e la disattenzione del tecnico per il giovane artista diventa ammirazione. Massimiliano Allegri trova straordinario l’utilizzo della tecnica che parte da una base fotografica e riesce a rendere volumetriche le geografie di un dipinto bidimensionale quasi fosse un lavoro ad intarsio. Tanto straordinario da richiedere immediatamente un’opera per se. Entrato dalla porta principale il gioco è fatto: Zlatan Ibrahimovic, Marco Borriello, Antonio Conte, Alessandro Del Piero, Andrea Pirlo, Gigi Buffon sono stati alcuni degli ispiratori e parecchi di loro possiedono il proprio ritratto firmato Mehdi Ouaz. Ancora in via di definizione i contratti con due delle più importanti gallerie torinesi e milanesi, la segreteria del critico Vittorio Sgarbi ha già fissato
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where she founded Carthage. And right in Carthage, a suburb area of Tunis, was born Mehdi Ouaz, artist and citizen of the world, living in Italy from a few years. This twenty-nine years old man landed in Sicily ten years ago and now naturalized Turinese, began his artistic path using the oil painting technique, following the tradition of who approaches the self-taught art to vent a need but without the correct belief and most of all without receiving any kind of attention from critics, art dealers, or public. Those years were incredibly difficult as he declared in an interview. The arrival
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un incontro. Mehdi Ouaz, il giovane uomo di religione islamica che afferma che è l’arte, indipendentemente dal proprio credo, ad unire i popoli in un unico disegno divino, lavora e produce nella città sabauda da qualche mese e già, anche per la sua sfacciata intraprendenza, ha conquistato la fiducia del pubblico e del mercato. Le opere rientrano in un range di spesa contenutissimo (dai mille ai tremila euro), i grandi musei non ne conoscono l’esistenza, la critica inizia adesso ad affacciarsi nel suo studio di Torino. Nessuna personale, nessun catalogo, solo la voglia di esprimersi, di utilizzare un linguaggio già sfruttato da altri ma con innovativi e orprendenti risultati. Il glamour diventa icona dell’icona stessa e i visi noti fanno a gara per essere ritratti dal ragazzo dal sorriso accattivante che ha scelto di dimostrare che l’Italia dà ancora la possibilità a chi possiede idee. Quando lo incontrate per le vie del centro non sorridete con sufficienza, guardategli gli occhi e spiate nel profondo dell’anima di un’artista solare che si è messo in gioco in un paese non suo, tra mille difficoltà, tra mille pregiudizi ma che sicuramente farà molta strada.
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in Turin lead him in Lagrange Street where he met Andrea Marte, history of art professor, experienced artist himself and well-known in the “salons” that matter. Was it a shock for both? We don’t know but in fact, sharing the individual artistic expressions gave life to a combination of new ideas and excitement that resulted in using by Mehdi Ouaz of recycled material such as glue, used car oil, on subjects that in the 60’s were prerogative of the pop art “inventor” Andy Warhol. Andrea Marte, his guru, orientated him towards the tecnique tested since 2005 but the idea to use contemporary icons was the turning point for Ouaz. Massimiliano Allegri met him the night before the semifinal match of Italy’s Cup between Juventus and Milan in a hotel in downtown Turin; initially he thought he was the usual boaster who was trying to approach the Mister Champion of Italy. After a few seconds and a quick look at the painting that Ouaz was bringing with him and the inattention of Allegri for the young artist became admiration. Massimiliano Allegri found extraordinary the use of the technique that starts from a photographic base and manages to make volumetric the geographies of a two-dimensional painting as if It was an inlay work. So extraordinary to request a piece for himself. Once he entered from the front door the game was on: Zlatan Ibrahimovic, Marco Borriello, Antonio Conte, Alessandro Del Piero, Andrea Pirlo, Gigi Buffon are just some of the inspirers and most of them own their portray signed by Mehdi Ouaz. The contracts with two of the most important galleries in Turin and Milan are still being finalized, the secretariat of the critic Vittorio Sgarbi has already set a meeting. Mehdi Ouaz, the young Islamic man states that is the art, independently from one’s own faith that joins the nations together in one divine plan, works and produces in Turin from a few months and already, even for his cheeky initiative conquered the trust of public and market. The works belong to a very low costs range (from one thousand to three thousands euros), the big museums don’t know anything about his existence, and the critics are starting now to appear in his studio in Turin. Not a single exhibition dedicated to him, not a single catalog, just the will to express, to use a language already used by others but with amazing innovative results. Glamour becomes the icon of the icon itself and known faces compete to be portrayed by the boy with an engaging smile who chose to prove that Italy still gives a chance to whoever has new ideas. When you meet him in Turin don’t smile smugly, look him in the eyes and spy the deep soul of a radiant artist who got involved in a country that was not his own, among thousands difficulties and prejudices but that surely will make a long way.
Biliardi Cavicchi Il biliardo Campione del Mondo
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Milano - Tel: 0291322422 - www.romeogigliplus.it - info@romeogigliplus.it
â&#x20AC;&#x153;La vita si misura dalle opere e non dai giorniâ&#x20AC;?
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[INVESTO BUILDING] by
IL Lusso PIÙ SFRENATO PARLA A
Massimiliano Sciullo
,
ITALIANO,
CON ACCENTO PIEMONTESE
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ici “Miami, Florida” e pensi alle palme, alle spiagge sconfinate e piene di amanti della tintarella, del surf, del fitness e così via. Dici Miami e pensi a una delle franchigie Nba più forti degli ultimi anni, con un marziano della palla a spicchi come LeBron James. Pensi a spazi enormi, a un passo dalle terre indio-latine. A viaggi lontani. A distanze inimmaginabili per noi, che siamo abituati alle dimensioni metropolitane italiche. Pensi a un’americanata, insomma, con tutti i pregi e
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ay “Miami, Florida” and think about palm trees, endless beaches packed with lovers of sunbathing, surfing, fitness and so on. Say Miami and think about one of the strongest NBA team in recent years, with a martian of the sliced ball like LeBron James. Think about huge space, a step away from the Indian-Latin lands. Far away travels. Unimaginable distances for us, so used to Italian metropolitan sizes. You think about the typical American exhibitionism, with all the good
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C’È IL MARCHIO
INCONFONDIBILE DI
PININFARINA
NEGLI INTERNI DEL
GRANDIOSO
MILLECENTO
UN RESIDENCE DA QUASI 400 APPARTAMENTI CON TUTTI GLI SFIZI POSSIBILI E IMMAGINABILI
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i difetti che lo stereotipo porta con sé. Ma adesso, se dici “Miami, Florida” e pensi a tutto ciò che è lusso, allora devi pensare anche allo stile italiano, al design e in particolare a un marchio conosciuto a livello globale come il torinese Pininfarina. Tutto merito del progetto <Millecento>, che mette insieme la volontà della ex carrozzeria di cambiare core business, dedicandosi al design a 360 gradi e la grande passione che oltre oceano continua a bruciare nei confronti di tutto ciò che è Made in Italy. Il risultato di tutto questo sarà concretizzato dalla realizzazione del primo condominio di lusso americano, i cui interni potranno vantare proprio la griffe e il design Pininfarina. Per il marchio italiano si tratta di un vero e proprio debutto, in terra statunitense, in particolare per quanto riguarda il settore del design residenziale. Il nome completo del progetto è “1100 Millecento Residences” e tradotto in pratica, tra cantieri e mattoni, diventerà una torre di 42 piani realizzata dalla Related Group, società con sede proprio a Miami e leader nella costruzione di condomini di lusso e residence multifamiliari. Ma visto che di americanata si parla, il condominio in questione non ha nulla a che spartire con quelli – magari vista mare, in Liguria – cui siamo abituati noi, al di qua dell’oceano Atlantico. Qui, il marchio Pininfarina, porta il suo mattoncine all’interno di un’iniziativa residenziale senza precedenti, che punta ai livelli più alti di raffinatezza
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and bad that the stereotype involves. But now, if you say “Miami, Florida” and think about all that is luxury, then you have to think to the Italian style, the design and in particular a brand from Turin known worldwide like Pininfarina. All thanks to the project <Millecento>, putting together the will of the former body shop in changing its core business, committing to design at 360 degrees and the immense passion that continues to burn across the ocean towards all the Made in Italy. The result of this will materialize with the creation of the first American luxury condominium, whose interior will feature the Pininfarina’s label and design. For the Italian brand is a proper debut in the U.S., in particular regarding the residential design area. The full name of the project is “1100 Millecento Residences” and translated into practice, between construction sites and bricks, will become a 42 floors tower built by the Related Group, a leader society in building luxury condominiums and multifamily residences, situated in Miami. But since we are talking about American exhibitionism, the block of flats has nothing to do with those – maybe overlooking the sea in Liguria – we are used to, on this side of the Atlantic Ocean. The brand Pininfarina, brings its brick inside a residential initiative without precedent, which INVESTO MAGAZINE 57
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e di lusso. Situato al numero 1100 di South Miami Avenue, nei pressi del Mary Brickell Village e del nascente Brickell CitiCentre, il condominio ospiterà qualcosa come 382 appartamenti. L’architettura sarà firmata da un professionista di grido come Carlos Ott, conosciuto a livello internazionale per i suoi progetti iconici, alto di gamma come Jade Beach e Artech. E gli interni reggeranno il confronto con l’aspetto esteriore: in base alle carte e ai progetti, infatti, tra i comfort della nuova struttura, allestiti con legni esotici e pelli italiane firmate proprio Pininfarina, non mancherà anche una piscina coperta collocata al 9° piano della struttura con tanto di club room, un centro fitness all’avanguardia, un teatro privato e – tanto per non farsi mancare nulla, manco lo sfizio più inconfessabile - anche una piscina sul tetto al 42° piano. Con cabine private, of course. “Con il nostro primo progetto residenziale negli Stati Uniti - spiega Paolo Pininfarina, presidente del Gruppo Pininfarina - porteremo tutta la nostra passione e il gusto italiano a Miami. Siamo lieti di collaborare con Related Group, non avremmo potuto scegliere partner migliore e più affidabile negli Stati Uniti”. E proprio gli imprenditori a stelle e strisce esaltano il contributo della Penisola: “I latino-americani riconoscono il valore straordinario offerto oggi da Miami e sono consapevoli della trasformazione che la città sta attraversando - commenta Carlos Rosso, Presidente della Divisione Condo di Related Group. - Brickell sta davvero diventando il luogo più versatile al centro di Miami. E Millecento sarà il condominio più raffinato che abbiamo mai costruito in Brickell. Pininfarina ci porterà la qualità del design italiano che da sempre cerchiamo”. Dici Miami, Florida. E un po’ pensi pure alla Mole e al nostro stile.
aims at the highest levels of refinement and luxury. Located at number 1100 of South Miami Avenue, near the Mary Brickell Village and the rising Brickell CitiCentre, the condominium will lodge something like 382 apartments. The architecture will be signed by a top-level professional like Carlos Ott, known worldwide for his highly iconic projects such as Jade Beach and Artech. And the interns will stand comparison with the exterior: according to papers and projects, as a matter of fact, with the comforts of the new structure, dressed with exotic woods and Italian leathers branded Pininfarina, there will even be an indoor swimming pool at the 9th floor, along with a club room, a modern fitness center, a private theatre and – just not to miss anything, even the more unmentionable whim – even a swimming pool on the roof, at the 42nd floor. With private cabins, of course. “With our first residential project in the U.S. – explains Paolo Pininfarina, President of the Pininfarina Group – we will bring our passion and Italian taste in Miami. We are glad to collaborate with the Related Group, we couldn’t choose a better and more reliable partner in the United States”. And exactly the stars and stripes entrepreneurs enhance the Italian contribution: “The latin-americans recognize the extraordinary value offered by Miami and they are aware of the transformation the city is going through – comments Carlos Rosso, President of the Condo Division from Related Group. – Brickell is actually becoming the most versatile place in downtown Miami. Millecento will be the most refined condominium we have ever built in Brickell. Pininfarina will bring us the quality of Italian design we have always been looking for”. You say Miami, Florida. And you think a bit at the Mole and our style.
UNA TORRE DI 42 PIANI POTRÀ CONTARE
SULLA FIRMA DI UN ARCHITETTO DI GRIDO COME CARLOS
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Palazzo Gualino Edificato tra il 1928 e il 1930, poco dopo la conclusione della prima Esposizione di Architettura razionale, Palazzo Gualino rappresenta uno dei capolavori del Razionalismo italiano. Progettato e realizzato, su incarico dell’imprenditore biellese Riccardo Gualino, dagli Architetti Gino Levi-Montalcini e Carlo Pagano Pogatschnig è considerato dagli storici il miglior esempio, a Torino, di architettura ispirata ai principi razionalisti. Realizzato completamente in cemento armato, è caratterizzato dalla simmetria della facciata, molto essenziale e suddivisa in sette piani su Corso Vittorio Emanuele II e sei su Via della Rocca. Le aperture delle finestre ritmano la lineare eleganza dell’edificio, mentre le grandi vetrate donano una vista ineguagliabile sulla città e sul Parco del Valentino. Lo storico edificio, è stato acquistato a marzo da Klg Torino, realtà controllata dalla romana Gesco Impresit, con il coordinamento della società di consulenza immobiliare milanese Agorà (Gruppo Simonelli), che seguirà l’asset management dell’ operazione e la vendita delle future unità immobiliari e box . Il cantiere sarà aperto entro l’ estate e il termine dei lavori è previsto per settembre 2014. Il progetto di trasformazione e rifunzionalizzazione di Palazzo Gualino, curato dall’Arch. Armando Baietto, è nato dal desiderio di attuare un intervento conservativo che facesse rivivere l’architettura all’interno di un tessuto urbano e sociale trasformato rispetto al periodo della sua progettazione e realizzazione. Sono state, infatti, consultate fonti storiche sull’edificio per riproporre vari elementi costruttivi, compatibili con la qualità originaria. Comfort, sicurezza, ecososteni-
bilità e risparmio energetico sono le parole chiave che guideranno la creazione dei nuovi spazi abitativi, tutti caratterizzati da una vista ineguagliabile su città, collina e Parco del Valentino. Gli esterni dell’edificio sono stati mantenuti pressoché inalterati e riportati agli equilibri e proporzioni originali. Nei tre piani interrati sotto l’edificio saranno collocati circa 80 box e posti auto, da dedicare a residenti ed esterni. Il piano zero e primo saranno destinati ad uso uffici su due livelli di altissima rappresentanza. Il secondo e terzo piano ospiteranno 19 appartamenti tra i 50 e i 130 metri quadrati. Al quarto piano troveranno posto 6 unità abitative tra i 110 e i 160 metri quadrati, al quinto piano verranno ricavati 6 alloggi tra i 100 e i 160 metri quadrati. Il sesto piano avrà a disposizione 4 appartamenti tra i 120 e i 200 metri. Il settimo piano, storica sede dell’ufficio di Umberto Agnelli, ospiterà un super attico di grande valore e pregio architettonico di circa 650 metri quadrati su due livelli con 500 metri di terrazzi e giardino al piano. La particolarità della riqualificazione di Palazzo Gualino è rappresentata dal fatto che tutti i piani dell’edificio sono modulabili, consentendo quindi la massima flessibilità e personalizzazione nei tagli delle singole unità immobiliari e dando la possibilità di riprogettare ogni unità abitativa secondo le esigenze dell’acquirente.
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I PROMOTORI KLG TORINO
Società di sviluppo immobiliare che opera sul territorio italiano con sedi a Roma, Torino e Milano, Klg Torino opera per la riqualifica, sviluppo e valorizzazione del patrimonio esistente. È attiva anche nella realizzazione di nuovi complessi immobiliari a destinazione terziaria, residenziale e mista e delle relative opere di urbanizzazione. La società agisce in un’ottica di sviluppo sostenibile, dedicando una particolare attenzione all’ambiente nella progettazione e riqualificazione dei territori urbani e suburbani, in risposta ad un bisogno oggi sempre più condiviso. La mission di Klg Torino è quella di riqualificare e trasformare il patrimonio immobiliare esistente, prevenendo l’erosione di nuovo territorio con imponenti opere di cementificazione.
GESCO IMPRESIT
Nata nel 2009, Gesco Impresit si è rapidamente affermata nell’ambito degli interventi di riqualificazione del patrimonio immobiliare, attraverso opere di restauro conservativo, demolizione e nuova costruzione. Grazie al costante contatto con i più accreditati intermediari del mercato immobiliare a livello nazionale, Gesco orienta le proprie iniziative di sviluppo immobiliare e scelte aziendali verso investimenti a lungo termine – diversificati per aree geografiche e tipologie di asset – con l’obiettivo di garantire stabilità e redditività al patrimonio aziendale, in un’ottica di minimizzazione del rischio d’impresa. Tra i principali lavori di riqualificazione immobiliare è da segnalare il Terminal Ostiense di Roma dove, oltre alla sede della NTV (Nuovo Trasporto Viaggiatori di Montezemolo), ha inaugurato in questi giorni anche il più grande negozio Eataly del mondo.
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AGORÀ
Tra le principali realtà operanti nel settore dei servizi integrati per il real estate, Agorà è una società milanese di intermediazione e consulenza. La sua mission è quella di offrire un affiancamento professionale e specifico per la valorizzazione, la valutazione e il finanziamento di singoli immobili e interi patrimoni a uso uffici, residenziale, industriale e logistico. In virtù della profonda conoscenza dei mercati in cui opera, Agorà si è affermata come player di primo piano e punto di riferimento per la clientela istituzionale e privata, sia locale che internazionale, grazie a una rete capillare di professionisti e di agenzie immobiliari su tutto il territorio nazionale. Agorà, inoltre, coordina soluzioni specialistiche altamente diversificate, integrando le diverse competenze e l’affidabilità di Gruppo Simonelli, operatore di grande esperienza, fortemente specializzato nel settore immobiliare.
STUDIO BAIETTO BATTIATO BIANCO Architetti associati
Baietto, Battiato e Bianco hanno studio a Torino dal 1986. Si formano nel milieu culturale dei maestri torinesi del secondo ‘900, caratterizzato da un revisionismo critico del Movimento Moderno. Le opere dello studio, pubblicate sulle principali riviste di architettura, guardano con favore alle tradizioni culturali e ai valori geografici dei diversi territori. Sono invitati alla Biennale di Venezia, nel 1996 e nel 2006 e partecipano alla Triennale di Milano, nel 2005. Fra le opere più recenti si ricordano: Il “Cineporto” della Film Commission Torino Piemonte e la Nuova sede dell’International School of Turin. Dal 1994, Armando Baietto è docente a contratto alla Prima Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, nell’attività didattica e di ricerca si occupa di temi legati alle trasformazioni urbane e ai valori del costruito. E’ autore di diversi titoli, fra saggi e pubblicazioni scientifiche, fra questi: A. BAIETTO, R. RIGAMONTI, Tessuti misti nella città compatta, Celid, Torino 2003;
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[INVESTO CIAK] by
Alessandra Grassi
CINEMA
ECOSOSTENIBILE:
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omenica 3 giugno 2012 il “Blah Blah” di Torino ha proiettato il cortometraggio “Alice sui Pattini” di Cecilia Belletti, rivisitazione ambientalista della favola “Alice nel paese delle meraviglie”. Il film era seguito da un breve documentario che racconta come “Alice sui Pattini”, oltre che parlare di ambiente, sia stato girato rispettando l’ambiente. E’ la filosofia del green set, per la prima volta applicata in Italia dalla casa di produzione Due Monete. Se vai col green set impari a rispettare. Il cinema con le stesse emozioni ma meno emissioni. Come si è arrivati a girare il primo film ecosostenibile in Italia? Tutto ha inizio da due giovani studentesse che hanno voglia di cambiare un pochino il mondo, in meglio s’intende. Loro hanno pensato che il set poteva essere reso ecosostenibile anche in Italia, e che si poteva partire dalla realtà piemontese per metterlo alla prova. Dopo cinque anni di studi alla facoltà di Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione, durante i quali hanno anche accumulato svariate esperienze come producer sui set cinematografici, nell’estate 2011 Alice Ferrari e Lucia Marengo decidono di sviluppare la loro tesi di laurea attorno alla vasta tematica del cinema prodotto in modo ecosostenibile. In Italia il cinema a basso impatto ambientale è pressochè sconosciuto e soprattutto mai applicato, ma nel resto del mondo com’è la situazione? La massima presenza di set ecosostenibili si re-
SI PUÒ FARE!
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uring Sunday, the 3rd of June 2012, the “Blah Blah” club in Turin screened the short film “Alice on skates” by Cecilia Belletti, an environmentalist reinterpretation of “Alice in wonderland”. The film was followed by a short documentary about how “Alice on skates”, besides being about environment, was shot respecting the environment. It is the philosophy of the green set, applied for the first time in Italy by the studio Due Monete. If you choose the green set you learn how to respect. A cinema with the same emotions but with less emissions. How did they get into filming the first eco-sustainable movie in Italy? Everything started with two young students who wanted to change the world at least a little bit, for the better of course. They thought that the set could be made sustainable even in Italy, and that they could start with the Piedmontese reality to test it. After five years studying Film and Media Engineering, during which they also gained several experiences as producer on the movie sets, during summer 2011 Alice Ferrari and Lucia Marengo decided to develop their graduation thesis around the wide topic of eco-sustainable cinema. In Italy the cinema at a low environmental impact is almost unknown and most of INVESTO MAGAZINE 65
INVESTO CIAK
La FILOSOFIA DEL gistra a Hollywood, e di conseguenza nei mercati a essa correlati: Regno Unito, Australia, Canada anglofono. Anche il Belgio e la Francia sono sensibili all’argomento. Si può essere produttori cinematografici ecosostenibli principalmente in due modi: seguendo una serie di regole che minimizzano lo sfruttamento del suolo e delle risorse ambientali, oppure calcolando il danno che è stato fatto in CO2 equivalente girando un determinato film e pagando il proprio debito con l’ambiente a un’azienda che si occupa di convertirlo in energia pulita. Ovviamente uno non esclude l’altro. Però, il secondo è un pareggio da un punto di vista economico, ma non propriamente ambientale, nel senso che girando il film vengono di fatto sfruttate delle risorse ambientali senza particolari limitazioni. “Alice sui pattini” è stato girato seguendo la prima filosofia, ovvero riducendo le emissioni di CO2 equivalente prodotte dal film. Per fare ciò, sono stati adottati una serie di accorgimenti ancora inesplorati
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all never applied, but how is the situation around the world? The maximum presence of sustainable sets is in Hollywood, and consequently in markets related to it: United Kingdom, Australia, Anglophone Canada. Even Belgium and France are sensitive to the matter. One can be an eco-sustainable movie producer mainly in two ways: following a series of rules that minimize the exploitation of soil and environmental resources, or calculating the CO2 damage caused by shooting a certain movie and paying one’s own debts with the environment to a company specialized in converting it into clean energy. Obviously one doesn’t exclude the other. However, the second is a balance from an economic point of view, but not environmentally, because while shooting the movie are in fact exploited environmental resources with no particular limits. “Alice on skates” was shot following the first philosophy, that is to say reducing the CO2 emissions produced by the movie. To do so, a series of measures that were never used before
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Green nella produzione italiana. Si è ridotto l’inquinamento dovuto agli spostamenti organizzando i trasporti di troupe e attori in modo da avere sempre le auto di produzione, GPL e non benzina, col massimo del carico. Sono state eliminate tutte le bottigliette di plastica ed è stata fornita una borraccia di metallo personale a ognuno, da riempire d’acqua presso appositi distributori collocati sul set: tale soluzione ha ridotto lo spreco di plastica ma anche di acqua minerale, dal momento che capita spesso a fine giornata di raccogliere moltissime bottigliette mezze aperte che, non potendone identificare il proprietario, vengono buttate. Sono stati stampati solo quei fogli davvero necessari, su carta di recupero: questo a evitare decine di sceneggiature, ordini del giorno, piani inquadrature cartacei mai consultati e buttati a fine riprese. Sicuramente la comunicazione digitale ha giocato a favore di quest’ultimo accorgimento, permettendo di scambiare informazioni o tenerle memorizzate senza la necessità di stampare tutto. Il direttore
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in Italian production have been adopted. The pollution caused by the movements was reduced organizing the transportation of the crew and actors in order to have all production cars, GPL and not petrol, with the maximum load. All the plastic bottles have been eliminated and instead of using them everyone had a personal metal water bottle, to fill with water in certain distributors located on the set: this solution reduced the wasting of plastic and water, since it happens a lot at the end of the day to pick up lots of half-full water bottles that get thrown away. Only the really useful papers were printed, on waste paper: it helped to avoid dozens of screenplays, agendas, framing plans never read and thrown at the end of the filming. Surely digital communication helped with this last trick, allowing to exchange information or simply to keep them memorized with no need of printing. The director of photography, who works with the lighting of the scenes in movies, used, where possible, LED lights that consume less, also in
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della fotografia, che cura l’illuminazione delle scene nel film, ha utilizzato, dove possibile, luci al led, che consumano meno, inoltre nelle riprese esterne ha sfruttato il più possibile le fonti di luce naturale. Anche il catering è stato di volta in volta scelto prediligendo i ristoratori locali che utilizzassero prodotti a kilometro zero. Ultima ma non per importanza, è stata realizzata la raccolta differenziata di tutti i rifiuti prodotti durante la realizzazione del film, dotando il set degli appositi bidoni. Quello che è importante, è evitare di entrare in un’ottica eccessivamente coercitiva. L’obiettivo di un green producer è sicuramente quello di limitare l’impatto sul territorio su cui si va a girare, ma senza sacrificare le esigenze artistiche del regista o del direttore della fotografia, senza creare eccessivi disguidi organizzativi. Ciò che si vuole dimostrare è che è possibile fare cinema in un altro modo, senza sacrificare la qualità del prodotto finale. Secondo i calcoli dell’ingegnere ambientale incaricato di verificare le emissioni del film in CO2 equivalente, il green set ha ridotto del 46% l’impatto ambientale di “Alice sui pattini”. La troupe e il cast artistico, messi nelle condizioni di poter essere “eco”, hanno collaborato volentieri, ed erano contenti di contribuire, nel proprio piccolo, alla causa ambientale. Tutto questo, però, a quale prezzo? Il costo del green set dipende anche dalla misura con cui prendi certe decisioni. Ad esempio, puoi decidere di utilizzare solo luci al led oppure di combinarle con luci più tradizionali. Bisogna considerare anche che alcune aziende, Amiat e Smat nel caso specifico di “Alice sui pattini”, possono decidere di sponsorizzare il film proprio perché ecosostenibile, fornendo materiali che riducono o addirittura abbattono alcune spese. Non sono ancora stati fatti dei calcoli precisi sul film in esame, tuttavia una buona stima rivela che la green production ha comportato un minimo incremento del budget del film, talmente irrisorio che non può ritenersi tale da scoraggiarne l’adozione. Ora sappiamo che il cinema può fare entrambe le cose, e anche piuttosto bene. A voi investitori la scelta.
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exterior shootings he used the sources of natural light as much as possible. Even the catering was chosen preferring local restaurants that served zero kilometer food. Last but not least, thanks to appropriate bins, was realized the recycling of all waste produced during the filming. The most important thing, is to avoid entering in an excessively coercive point of view. The aim of a green producer is to limit the impact on the territory chosen to film, but without sacrificing the artistic needs of the movie director or of the director of photography, without creating excessive organizational issues. What we want to prove is that it is possible to film in another way, with the same results in quality. According to the calculation made by the environmental engineer responsible for monitoring CO2 emissions in the film, the green set reduced by 46% the environmental impact of “Alice on skates”. The crew and the artistic cast, put in the position to be “eco”, helped and were happy to contribute, in their own way, at the environmental cause. All this, however, at what price? The cost of the green set depends even on the measure of which one takes certain decision. For example, you can decide to use just LED lights, or to combine them with more traditional lights. We need to consider that some companies, Amiat and Smat in the case of “Alice on skates”, can decide to sponsor the movie because of its sustainability, providing materials that reduce or even overthrow some expenses. There is not a specific calculation on the film in question, however a good estimation reveals that the green production has resulted in a minimal increasing of the movie budget, so derisory that cannot be considered to discourage the adoption of it. Now we know that cinema can do both things, and even pretty well. You have to take the choice, investors.
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In Ricchezza e in Povertà by
Micaela Barisone
la favola è servita...
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l matrimonio anche in tempo di crisi resta un affare. Soprattutto per gli addetti ai lavori che si occupano di rendere il giorno più bello della vita, indimenticabile in tutti i suoi passaggi. L’idea è nata e si è sviluppata oltreoceano, ma anche in Italia le agenzie che organizzano fiere, convegni e matrimoni stanno riscuotendo un buon successo. Certo quello degli sposalizi, battesimi e feste in genere resta il più redditizio. Per aprire un’agenzia completa di campionario per i matrimoni ed eventi del tipo si può arrivare ad investire anche 50mila-100mila euro a causa degli stessi campionari e degli arredi necessari. Per un’attività di questo tipo il bacino di utenza ideale è stato calcolato in 30mila-50mila abitanti. Il personale preposto deve essere almeno di una o due persone, incluso il titolare, al quale viene richiesto di frequentare corsi di aggiornamento e di formazione se l’attività è stata aperta in franchising. Il fatturato? Per un’attività che risponde a questi requisiti a pieno regime dovrebbe rimanere in una forbice compresa tra i 100mila e i 300mila
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etting married even in times of crisis remains a business. Especially for the professionals who try to render the best day in one’s life unforgettable in all its passages. The idea came out and increased overseas, but even in Italy the agencies that organize fairs, meetings and weddings are pretty successful. Of course that of wedding, baptisms and parties in general remains the more profitable. To open an agency with a selection for weddings and other events, one can invests up to 50-100 thousand euros because of the same necessary samples and equipment. For this type of activity the ideal catchment area was calculated in 30-50 thousands inhabitants. The personnel must be of at least one or two people including the owner who is required to attend
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euro all’anno. Certo i guadagni che si vedono in tv nelle trasmissioni americane più di successo in questo momento (Say Yes to to the dress conosciuto in Italia come Abito da sposa cercasi, ndr) fanno immaginare più lauti guadagni, ma ciò che è certo è che il matrimonio resta un business su cui nessuno intende risparmiare troppo. In Italia, poi, dove la fantasia è una costante e l’intraprendenza dei più giovani pure, le idee da applicare al settore non si limitano ad agenzie pronte a fornire tutti i servizi. C’è chi ha deciso di aprire un proprio laboratorio sartoriale con pochi piccoli passi. Prima di tutto si apre una partita Iva, poi c’è l’iscrizione al registro delle imprese della Camera di Commercio. Certo l’attività artigianale non si può svolgere in casa, ma serve trovare un’ubicazione per attività commerciale. Per cominciare non servono grandi dimensioni, bastano 30-40 metri quadrati mentre le attrezzature indispensabili al lavoro sono i tessuti e le macchine da cucire di ultima
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refresher courses or even training courses if the activity has been opened in franchising. The turnover? For a business that is fully operative and corresponds to these requirements, it should remain in a range between the 100 thousands and 300 thousands euros per year. Of course the profits you see on TV or in successful American programs these days (Say Yes to the Dress, known in Italy as Abito da sposa cercasi, Ed.) make one dreams about a richer incoming, but what is sure is that for wedding business nobody wants to economize too much. In Italy, where imagination and initiative of young people is continuous, the ideas in the sector are not limited to agencies ready to provide all services. There is who decides to open their own tailoring laboratory making small steps. First of all one have to acquire a VAT number, then the registration at the Chamber of Commerce. Of course the activity cannot be executed at home, but one needs to find a location for the
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generazione. I prezzi di questi apparecchi sono oggi abbastanza accessibili, non si superano i 600 euro. Per iniziare si può essere in due: la titolare e un collaboratore con almeno due postazioni di taglio e cucito. Il laboratorio sartoriale, in Italia, può avvalersi di contributi statali. Certo la sartoria non è ideale per il franchising ma si possono unire le due cose: aprire un atelier con nomi conosciuti di stilisti che attirano i clienti ed affiancare un laboratorio di sartoria per le modifiche. E tra un abito e l’altro il titolare può sempre proporre una sua creazione, offrendo la possibilità di creazioni originali e su misura. In questo caso l’investimento sarà più elevato, ma forse ne vale veramente la pena. Il costo di un abito di lusso su misura, sia da sposa che da cerimonia, varia da un minimo di 700 a un massimo di 2000 euro. Il guadagno minimo per il primo anno, per coprire l’investimento ed avere un utile, deve essere di almeno 25mila euro netti; tutto questo se si lavora da soli. Con un numero di clienti che non deve essere inferiore a 15.
business. There is no need for big spaces, one may even need just 30-40 square meters, while the equipment requested to work is fabric and sewing machines of ultimate technology. The prices for those machines are today quite affordable, no more than 600 euros. It requires two people to start: the owner and a collaborator with at least two cutting and sawing workplaces. The handmade laboratory, in Italy, can make use of Government grant. Of course tailoring is not ideal for franchising but the two things can be combined: open an atelier with names of famous stylists to attract customers together with a tailoring laboratory for modifications. And among one dress and the other, the owner can propose his or her creation offering the possibility to have original and tailored creations. In this case the investment is higher, but maybe it is really worth it. The cost for a luxury tailored dress, both for brides and ceremonials, varies between a minimum of 700 euros to a maximum of 2000 euros. The minimum gain for the first year, to cover the investment and have a profit, must be at least net
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Fantasia, abbiamo detto, ed ecco apparire gli specialisti della cromoterapia dell’abito da sposa. Dal bianco al rosso più sgargiante, il colore dell’abito da sposa esprime la personalità di chi lo indossa, la sua energia e il suo modo di essere. E allora spazio ai consigli degli esperti. Ma c’è anche chi ha puntato tutto sull’eco-friendly come l’atelier fiorentino Alta Rosa. Gli abiti a produzione artigianale e locale sono realizzati con fibre naturali e rispettano l’ambiente in ogni singola fase dell’iter che li condurrà alla sposa. In primis i tessuti: dalla coltivazione biodinamica del cotone in Egitto, alle produzioni ecologiche di canapa in Cina, alla seta prodotta in India senza che venga uccisa la larva nel bozzolo. Dalla raccolta della pianta alla filiera tessile, al confezionamento fino alla colorazione dei filati, l’eco friendly è garantito.
25 thousands euros, if one decides to work alone. With a number of clients that should not be less than 15. Imagination, we said, and here we go with the color therapy specialists for wedding dress. From white to the brightest red, the wedding dress color expresses the personality of who is wearing it, her energy and her way of being. So give space to the experts’ advice. But there is even who aimed everything around being ecofriendly like the Alta Rosa atelier from Florence. The local handmade clothes are realized with natural fibers and respect the environment in every single stage of the process that will lead them to the bride. First of the fabric: from the biodynamic cultivation of cotton in Egypt, to the organic hemp production in China, to the silk produced in India without killing the larva in the cocoon. From harvesting to the textile chains, up to tailoring and coloring the eco-friendly is guaranteed.
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ENZO MICCIO THE WEDDING KING by
Maria Maldarizzi
“COSA LE HA DATO L’INPUT PER DECIDERE DI INTRAPRENDERE LA PROFESSIONE, OGGI TANTO DI MODA, DI WEDDING PLANNER? CI RACCONTI BREVEMENTE LA SUA STORIA PROFESSIONALE” “E’ stato del tutto casuale, quando sono nato non avrei mai immaginato di passare una vita ad organizzare matrimoni; è un’attività che oggi svolgo con grande amore ma non era sicuramente il mio sogno. In realta’ ho iniziato professionalmente nel campo della moda, era quella la mia vera passione, quella che mi ha spinto ad arrivare a Milano, a sbarcare nella grande citta’ della moda, però poi l’incontro con i matrimoni è stato davvero del tutto casuale. Sono stato sempre un gran festaiolo, ho organizzato feste a casa mia, nella mia famiglia e per gli amici. La prima occasione è arrivata tramite una mia amica che si è sposata un po’ di anni fa e mi ha chiesto una mano per l’organizzazione dell’evento e poi da li’ è arrivato tutto naturalmente.” “IL NOME DI ENZO MICCIO È IN ITALIA GARANZIA DI MATRIMONI DA SOGNO. LA PROFESSIONE DI WEDDING PLANNER HA ORIGINI ANGLOSASSONI. COME SPIEGA IL SUCCESSO DI QUESTO NUOVO LAVORO NEL NOSTRO PAESE, DOVE L’ECONOMIA IN QUESTO PERIODO NON VIVE UNA SITUAZIONE ROSEA?” “Il successo della professione di wedding planner èdovuto al fatto che il matrimonio in Italia è considerato l’evento con la “e” maiuscola. Occorre pensare di lavorare in questo campo con grande professionalita’, con tanta passione e molta creatività per un evento che è di grande importanza nella vita di ogni persona, per la vita di ogni coppia. Sin da bambine tutte sognano di essere principesse per un giorno, quindi per me questa è la vera motivazione e cioè che la cultura e la tradizione del matrimonio in Italia sono veramente forti.” INVESTO MAGAZINE 77
“MOLTI GIOVANI VORREBBERO INVESTIRE NEL LORO FUTURO PROFESSIONALE E POICHÉ LA SUA PROFESSIONE RICHIEDE UNA SERIE DI COMPETENZE, LEI RITIENE CHE SIA NECESSARIO ACQUISIRLE ATTRAVERSO UN PERCORSO FORMATIVO SPECIFICO E QUALI CONSIGLI DAREBBE A CHI DESIDERA INTRAPRENDERE QUESTO TIPO DI CARRIERA?”
ENZO MICCIO
“Questo è l’unico modo per iniziare: non pensate al wedding planner come un secondo lavoro, un passatempo, un riempitivo, un hobby perche’ i figli sono diventati grandi o perche’ si è andati in pensione. E’ una professione molto importante, delicata, con grandi responsabilità e che si puo’ fare solo se le si dedica il giusto tempo. La professionalità la si acquisisce un po’ sul campo con anni di esperienza ma bisogna partire con il piede giusto e non sottovalutarla perche’ la sposa ti affida il suo giorno piu’ bello, mette nelle tue mani il giorno da principessa di cui parlavamo prima. Non ti puoi permettere di sbagliare, non puoi improvvisare, non puoi essere superficiale, non puoi essere approssimativo perciò devi essere un professionista che sa fare il suo lavoro e dare un servizio. Quindi questo è il motivo per cui ho deciso qualche anno fa di aprire una scuola, un’accademia per la formazione di questi professionisti, dei wedding planner. E’ accaduto che alcune ragazze entusiaste del programma televisivo, saccheggiavano con il cellulare delle foto a destra e a manca per realizzare un sito internet e dicevano di essere delle wedding planner. Ciò non faceva nient’altro che indebolire la mia professione, perchè ci si imbatteva in persone non professionali e ciò metteva in cattiva luce chi fa questa professione in modo serio e responsabile.” “I SUOI CLIENTI SONO IN GENERE DEI PROFESSIONISTI CHE HANNO POCO TEMPO DA DEDICARE AD UN MATRIMONIO RICERCATO. SONO PERSONAGGI ESIGENTI? E C’È STATA QUALCHE RICHIESTA BIZZARRA CHE A FRONTE DEL SUO STILE CLASSICO E SOBRIO LE HA FATTO ACCAPPONARE LA PELLE?” Devo dire che richieste particolarmente strane non me ne fanno perche’ mi conoscono e se ne guardano bene. I matrimoni che organizzo sono sicuramente belli, importanti, eleganti, sfarzosi ma sempre rispettando un canone di classicita’. Questo e’ per me molto importante perche’ io credo molto nei matrimoni, sia come istituzione sia come momento di festa per gioire intorno agli sposi. Quindi richieste molto particolari non ce ne sono state, perlomeno non irrealizzabili.
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“QUANTO AFFIDARSI AD UN WEDDING PLANNER PERMETTE DI RISPARMIARE IN TERMINI DI TEMPO E DENARO RISPETTO AD UN’ORGANIZZAZIONE FAI DA TE, NON SEMPRE FORIERA DI SUCCESSI?” Non dobbiamo pensare che avere un wedding planner venga a costare di piu’del fai da te, nel modo piu’ assoluto. Ho visto per esperienza, lavorando in questo mercato, che spesso arrivare impreparati significa spendere molto di piu’. Imbattersi in un personaggio sbagliato puo’ portare via tantissimi soldi con scarsi risultati, invece il professionista puo’ lavorare con un budget prestabilito cercando di ottimizzare le scelte finali della sposa. Quindi si cerca di comprendere quali siano le priorita’ per l’organizzazione del matrimonio e di ottenere il massimo dei risultati, in base al budget a disposizione e ai desideri degli sposi. “QUALI SONO SECONDO LEI GLI ELEMENTI DELLA TRADIZIONE IMPRESCINDIBILI ALLA REALIZZAZIONE DI UN MATRIMONIO DA FAVOLA? E QUALI QUELLI LEGATI ALLE NUOVE USANZE DI CUI LEI, ESSENDO UN TRADIZIONALISTA PER ECCELLENZA, NE ACCETTEREBBE LA COMMISTIONE?” Innanzitutto l’abito bianco perche’ per me non c’e’ matrimonio che si rispetti senza abito bianco e velo; un banchetto di nozze, i confetti e, vi sembrera’ strano, la bomboniera, il cadeau de marriage inteso come oggetto importante, come voleva la tradizione gia’ dal 1400, che possa racchiudere i confetti. Quest’ultima è qualcosa che ci invidiano in tutto il mondo perchè è una tradizione tutta italiana. Purtroppo negli ultimi anni la bomboniera e’ diventata un oggetto orribile, acchiappa polvere che buttiamo nei cassetti o regaliamo o anche cestiniamo. Le novita’in questo settore stanno nella tempistica, nella dinamicita’ dell’evento, una festa molto piu’ concentrata. Basta con i banchetti infiniti, ore e ore di tempo trascorso in tavola proprio perche’ la gente si stanca. Quindi dei lunghissimi cocktail durante i quali gli invitati possono muoversi, chiacchierare, spostarsi da una parte all’altra, accomodarsi sui divani, sorseggiare un flute di champagne e poi la grande festa intorno ad una torta, che e’ diventata la seconda protagonista del matrimonio dopo la sposa…la wedding cake che dalla tradizione americana arriva da noi scenografica, altissima, colorata, realizzata secondo il mood e il fil rouge di tutto l’evento.
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al 22 al 25 giugno 2012 a Milano – si è svolto il Sì Sposaitalia Collezioni, il salone di riferimento per il fashion system del comparto bridal. L’appuntamento più atteso dagli operatori del settore ha contato quest’anno 154 collezioni dedicate alla sposa, allo sposo, agli accessori e alla cerimonia donna, uomo e bambino. Tre sezioni hanno guidato il visitatore all’interno della manifestazione: bride, accessories e formal wear, quest’ultima suddivisa in man, woman e child. Un leitmotiv accompagna, di edizione in edizione, questa fiera: l’Italian touch, che si sostanzia nelle più ricercate creazioni dei produttori nazionali. Artigianalità ed estro, uniti ai materiali più pregiati, danno vita ad una linea d’alta gamma, ritrovabile soltanto nella proposta del salone milanese. E accanto alle produzioni italiane di qualità, non manca l’offerta dei più quotati stilisti stranieri, vere icone di stile e design dell’ambito bride. Soltanto l’eccellenza trova spazio a Sì Sposaitalia Collezioni, luogo che si traduce così nell’unica fucina di tendenze da segnare sulla propria agenda. Nella ricchissima proposta della sezione bride hanno trovato perfetta collocazione anche le creazioni di alcuni comparti produttivi italiani, specializzati nelle linee sposa. Puglia, Sicilia, e Calabria sono le tre regioni che, grazie a un’avviata politica di sistema, coprono gran parte della produzione tradizionale di abiti da sposa, e Sì Sposaitalia Collezioni è
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la vetrina che da sempre scelgono per ottenere la migliore visibilità in Italia e all’estero. La moda sposa, tradizionalmente, è il cuore pulsante di Sì Sposaitalia Collezioni. Originali e uniche, come sempre, le proposte di stilisti noti a livello internazionale come Peter Langner, Gattinoni e Giuseppe Papini, accanto ai capolavori di marchi come Amelia Casablanca, Tosca, Giovanna Sbiroli e Nicole o all’estro di David Fielden, Max Chaoul e Victorio Y Lucchino. Ma quest’anno buona rilevanza avranno anche le collezioni per lui, oltre 20, tra cui Carlo Pignatelli, Archetipo, Soprani, Balestra, Mattiolo e Javier Arnaiz a dare
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quel tocco unico ed irrinunciabile. E accanto agli sposi, anche gli ospiti più piccoli e gli invitati avranno il loro ambito espressamente dedicato, fra le originali proposte di Suzanne Ermann e Carmen Cinefra, Dina Jsr, Musani, Patricia Avendano… Anche questa edizione di Sì Sposaitalia Collezioni ha visto il suo momento più scintillante durante le sfilate con la catwalk Anteprima Collezione Puglia, che ha consentito a tutti i visitatori di vedere gli abiti indossati prendere vita grazie al defilè. Un modo perfetto per gustare e percepire al meglio le potenzialità di ogni collezione. INVESTO MAGAZINE 83
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Archetipo ha scelto di svelare le nuove collezioni 2013 in occasione di tre importanti appuntamenti di giugno 2012. Un’ anteprima di collezione è stata dedicata ad un ristretto numero di clienti storici dell’azienda nell’incantevole cornice del Castello di Buttrio (Ud), dal 4 al 6 giugno. Durante questo evento Archetipo ha presentato le proprie creazioni. Una collezione ampia, varia, in cui stile e qualità dei materiali si uniscono per dare vita a prodotti unici. La bellezza delle crezioni Archetipo e dello scenario e la presenza dei partner che condividono la filosofia dell’eccellenza Archetipo hanno reso davvero unico questo evento. “Meravigliare con creazioni uniche e commercialmente valide il gruppo di clienti che ci segue da piu’ di quindici anni ci ha riempiti di orgoglio. E’ molto facile, coinvolgere e meravigliare un cliente che vede per la prima volta il creare Archetipo. Ricevere invece, i complimenti da parte di tutti questi clienti che da tanti anni ci conoscono... e raccogliere la loro fiducia con incrementi medi di ordine pari al 20/30% ci ha regalato la consapevolezza di aver creato per il 2013 delle collezioni VINCENTI E BELLISSIME” ci racconta Stefania Vismara G.M. dell’azienda Archetipo. Il secondo appuntamento di rilevanza internazionale è stata la partecipazione alla fiera di Essen Modatex Fashion Fair dal 16 al 19 giugno. Nell’ampio stand della Hall 3, Archetipo ha ricreato due diverse ambientazioni: un percorso periferico in cui i clienti hanno potuto visionare le diverse linee di Archetipo e gli accessori e una stanza centrale bianca e luminosa, definita da molti visitatori un “piccolo tempio”, in cui erano in esposizione i dieci capi immagine, simbolo della collezione 2013. Il rassicurante fascino della collezione dei Grandi Classici Archetipo rivisitati con nuovi tessuti ed abbinamenti e gli abiti della linea fashion, con linee e colori di tendenza del 2013, hanno ottenuto un grande successo presso i nuovi clienti che hanno deciso di credere in Archetipo. Trionfo commerciale anche per la linea marsina dedicata agli sposi “principi”. Quest’ampia linea fonda il proprio successo sulla reinterpretazione moderna delle linee classiche degli ultimi tre secoli di moda . I nuovi colori, i nuovi accessori, le nuove linee e l’eccellenza di sempre nel taglio modellistico e nella scelta dei tessuti sono stati capaci di conquistare i cuori dei clienti Archetipo. Immancabile nelle scelte d’acquisto anche la selezione di capi a marchio “A come Unconventio-
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nal”, linea dedicata esclusivamente ai clienti ARCHETIPO COUTURE, anch’essa 100% made in Italy. Il fascino e la grande commerciabilità dei capi proposti in total look, l’affidabilità e velocità del servizio, il rapporto di sincera fiducia, collaborazione e supporto che Archetipo instaura con i propri clienti, sono stati i punti di forza del successo commerciale di Archetipo anche per l’edizione 2012 della fiera Si Sposa Italia Collezioni di Milano. (22-25 giugno 2012) L’incontro con il mercato italiano che Archetipo intende sviluppare, è avvenuto nella capitale italiana della moda, dove buyer e fornitori italiani ed internazionali hanno dimostrato un concreto interesse per le creazioni Archetipo. Tra i presenti alla sfilata di Archetipo che si è tenuta sabato 23 giugno alle 10.30 c’era anche Enzo Miccio, il più celebre wedding planner italiano. Dopo alcuni consigli di stile e portamento dati agli indossatori e dopo aver visionato con attenzione tutti gli abiti Archetipo nel backstage, Miccio ha seguito con estrema attenzione lo spettacolo in passerella, innamorandosi delle creazioni Archetipo e scegliendo un capo immagine a firma ARCHETIPO “IL PRINCIPE DI GALLES”....trend 2013 e abito di pura eccellenza stilistica. In prima fila anche il cantante David E. Moore, da sempre estimatore del creare di Archetipo, (di cui possiede oltre venti abiti) giunto a Milano proprio per scegliere l’abito che indosserà per la sua performance in occasione dei giochi olimpici di Londra 2012. Un giugno ricco di soddisfazioni per l’azienda Archetipo, che continua a ricevere conferma che la strada dell’eccellenza 100% made in Italy che ha intrapreso insieme ai propri clienti è l’unica percorribile per il successo proprio e dei propri partner commerciali.
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Giovanna Sbiroli Collezioni, azienda leader nel settore sposa con produzione 100% made in Italy, ha partecipato alla grande fiera internazionale dedicata alla Sposa. Tre le linee che sono state presentate: La Giovanna Sbiroli “haute couture”, la Nouvelle “new romantic” e la SIJÒ “urban style”. Giovanna Sbiroli Confezioni ha vestito famose principesse arabe e importanti dive di Hollywood, ha realizzato abiti per produzioni cinematografiche di grosso successo come“L’ultimo bacio” di Gabriele Muccino ma, soprattutto, ha aiutato tante donne, in tutto il mondo, a rendere indimenticabile e magico il giorno del proprio matrimonio. Nel marzo 2012, è stata protagonista a New York di una Esibizione Speciale del Made in Italy negli U.S.A., nella quale le collezioni più belle sono state ammirate in tutto il loro splendore assieme alle celebri manifatture del nostro paese nel settore Arte-Fashion e Design.
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arlo Pignatelli, lo stilista e designer torinese che ha rivoluzionato con la sua creatività la tradizione degli abiti da cerimonia, ha presentato a Milano le sue Collezioni Uomo e Donna per la Primavera Estate 2013: Carlo Pignatelli Cerimonia e Carlo Pignatelli Fiorinda. Un gentleman romantico ed elegante: questo è l’Uomo Cerimonia di Carlo Pignatelli, che colpisce per l’eleganza e la preziosità dei dettagli. Protagonista della collezione è la giacca, declinata in diverse lunghezze: sia corta, come un romantico giustacuore , sia più lunga, che diventa sciancrata come una redingote, perfetta per gli smoking e i tight più attuali. Tessuti sartoriali che si sviluppano in varie textures e armature,
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INVESTOwoman
privilegiando le saglie e i twill, accanto al raso, alla seta, alla lana, allâ&#x20AC;&#x2122;acetato ed alla viscosa. Il plus sono le ricche fantasie jacquard bacchettate ton sur ton oppure floreali con volute; la luce gioca sulle superfici alternando effetti intensi ad altri opachi; cangianti a metallici; per arrivare al tono liquido con spalmature effetto glossy.Preziosi dettagli: lo charme del ramage neoclassico da bassorilievo su revers e bordi di giacche, ricamato o con microstrass; motivi di cachemire indiano in all-over su blazer dal gusto coloniale; come ornamenti di divise di unâ&#x20AC;&#x2122;epoca passata, sono riportati anche sui colletti in piedi e sui polsini delle camicie: un gusto rigoroso ma ricercato, degno di un maharaja.Un vezzo: cravattoni/foulard in georgette di seta, impalpabile.I toni giocano con le classiche nuances nero carbone, blu notte e zaffiro; si stemperano nei grigi, bianco perla e argento per essere scaldati dalle note calde del rubino
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Bonnes Nouvelles Ph. E d l a n d M a n
Giovanna Sbiroli Confezioni s.r.l. S.P. 237 delle Grotte, 21/23 - 70017 Putignano (BA), Italia - tel. +39 0804911400 www.giovannasbiroli.it - email:info@giovannasbiroli.it
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Pietro Diana
ATT(R)ACCA GLI YACHT DI
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lla fine per le imbarcazioni è un po’ come per le bugie: se devi sceglierne una, allora tanto vale sceglierla grossa. Non motoscafi o piccoli fuoribordo, ma enormi, lussuosissimi yacht sopra i 20 metri. Questo, almeno, è quello che rivelano gli ultimi dati sul mercato nautico italiano e mondiale, emersi dalla recente riunione generale del settore, ospitata a Rimini. Dalle Assise di Confindustria Nautica, infatti, emerge con chiarezza quanto la crisi – ma non soltanto lei – stia colpendo duramente anche il settore delle imbarcazioni private. Da una parte, così come per tutte le tipologie di consumi, a segnare il passo è proprio la disponibilità a spendere di chi avrebbe il capitale da investire nella nautica. Dall’altra, in un minaccioso effetto a tenaglia, arriva l’accentuata severità da parte dell’Erario, che mettendo sotto la lente di ingrandimento tutti quei comportamenti e quegli stili di vita che possono non coincidere con la dichiarazione dei redditi, ha inserito il possesso e quindi l’acquisto di yacht tra i comportamenti da tenere sotto stretto controllo. Una bella tagliola, dunque, per uno dei settori che vede il made in Italy particolarmente apprezzato e diffuso sui mercati mondiali. E i dati forniti dalle imprese non possono che confermare quella che, da qualche anno a questa parte, è ormai una tendenza consolidata: il calo del fatturato, conseguente al calo della domanda. Anche se il 2011 – con i suoi 3 miliardi e 340 milioni – ha di fatto tenuto (anzi, lievemente migliorato) i livelli del 2010. L’inizio del 2012, tuttavia, non lascia presagire nulla di buono. E sul medio
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n the end, buying a boat is a bit like lying: if you have to, just choose a big one. Nor motorboats or small outboards, but huge, luxurious yacht over 20 meters in length. This is what the latest facts reveal on the Italian and global nautical market, emerged from the recent general reunion of the industry, hosted in Rimini. From the Assise of Confindustria Nautica, in fact, emerges clearly how the crisis – but not just it – is hardly hitting even the private boat sector. On one hand, such as for all types of consumptions, keeping track is the availability to spend of those who have the capital to invest in sailing. On the other hand, in a threatening claw-effect, here comes the stressed strictness from the Treasury, that putting under the magnifying glass those behaviors and lifestyles that might not coincide with the income tax return, has added the possession and purchase of a yacht among the conducts to strictly control. A trap for one of the sector that sees the made in Italy highly appreciated and popular in the worldwide markets. And the data provided by the companies confirms what, from a few years INVESTO MAGAZINE 91
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periodo non si può non evidenziare come dal 2008 a oggi il dato si sia letteralmente dimezzato (all’epoca si parlava di 6,2 miliardi). Insomma, un po’ di preoccupazione c’è, anche se esiste un’analisi delle cifre che mette in mostra un comportamento particolare: il settore di barche che sta soffrendo di più è quello “di mezzo”, ovvero con scafi compresi tra i 10 e i 20 metri. Una riduzione che porta con sé un’altra conseguenza concreta: il calo delle vendite dei motori per fuoribordo nei primi cinque mesi del 2012. Per quanto riguarda invece i grandi yacht, gli effetti della crisi sono meno evidenti. In questi casi, forse, siamo di fronte ad appassionati con budget talmente alti da non sentire l’effetto delle congiunture negative. E, tantomeno, nelle condizioni di dover temere che l’acquisto di un’imbarcazione possa svelare chissà quali capitali in più di quelli già palesi. Come dire: barca più, barca meno. Ma intanto è proprio dagli industriali del mondo della nautica italiana che si leva un appello all’Erario: come dichiarato in molte, recenti interviste, gli imprenditori chiedono non un occhio di riguardo, ma quantomeno parità di trattamento. In pratica, non pretendono che la barca non sia considerata come un lusso e come sentinella di un certo benessere, ma che
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now, seems to be an established trend: the lowering of the income as a consequence of a lower demand. Even if 2011 – with 3 billion and 340 million – has in fact kept (and even improved) the 2010 levels. The beginning of 2012, however, does not show anything good. And on the medium term one cannot underline how from 2008 until today the datum has literally halved (at that time we were talking about 6.2 billion). So, there is a bit of concern, even if exists an analysis of the numbers that shows a particular behavior: the boat sector which is suffering the most is the one in the middle, that is to say the one with boats between 10 and 20 meters in length. A cut that brings to another concrete consequence: the decline in sales of outboard engines in the
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un investimento in questo settore venga in tutto e per tutto equiparato a quelle che possono essere spese finalizzate ad acquisti di caravan, di automobili o di seconde case al mare o in montagna. Questa, insomma, l’istantanea di un settore che deve, oltre alla crisi, combattere anche uno stereotipo che in tempi di – giustificatissima - caccia all’evasore rischia di diventare uno scomodo compagno di viaggio. Anche perché, se da un lato la nautica italiana ritiene di non avere nulla da temere o da nascondere, dall’altro la nostra impresa di settore può vantare un palmares di successi e apprezzamenti invidiabili. Per farsene un’idea basta risalire la corrente e tornare
first 5 month of 2012. For what may concern the big yacht, the crisis effects are less evident. In these cases, maybe, we are in front of passionate people with such big budgets they do not feel the effect of economic downturn. And, let alone, in the condition of fearing that buying a boat might reveal unknown capitals. As we can say: one more boat is not going to make a difference. Meanwhile a plea rises right from the Italian sailing industrialist addressed to the Treasury: as declared in many, recent interviews, businessmen are asking not to have special attention, but to be treated equally. Basically, they don’t want their boat to be considered as non-luxury and sentinel of a certain wealth, but that an investment in this sector is totally equalized to those expenses oriented in caravan, car or second houses. This is the snapshot of an industry who has to fight, other than the crisis, even against a stereotype that in times of - totally justified – tax evader hunting is in danger of becoming a troublesome traveling companion. Even because if on one side the Italian sailing thinks that it does not have anything to fear or hide, on the other side our enterprise can praise a successful and enviable record of achievements. To get an idea, all you have to do is stream back to when the crisis was far from making its appearance and the numbers were settled and not shattered as in these recent years: it was the time in which our Italian sailing industries could claim their major role in the global market. A privilege that, especially in the so-called new markets, stays the same, despite everything. And on a value of 15 thousand million euros, (the global yachting market of 2002), Italian flags were the 11% of it. Inside those 12 thousand millions, then, a portion around 40% (6 billion circa) was linked to the “luxury” nautical and here the charm of made in Italy has always been unique and unshakable, as always when we talk about style and glamour. The super-yachts, already at the time of the Twin Towers attack and the consequent contraction of the majority of the luxury goods markets, showed their skills in literally “staying afloat”. This is why, even in this difficult time with no certainty on the horizon and waves that could easily put in trouble even the best helmsman, the industry maintains an healthy optimism. The slogan that ran through the corridors during the Assise in Rimini, in fact, was “We won’t die because of the crisis. There is no market in Italy right now, but it will come back. We just have to wait”. Just like with the wind. The dead calm will not last forever.
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INVESTO SEA agli inizi del millennio, quando la crisi era ancora lontana dal palesarsi e i numeri erano ancora sedimentati e non sconvolti come in questi ultimi anni: era il tempo in cui le industrie nautiche italiane vantavano un ruolo di primissimo piano nel mercato globale. Una posizione di privilegio che, soprattutto nei cosiddetti nuovi mercati, rimane tale, nonostante tutto. E su un valore complessivo di 15mila milioni di euro (il mercato globale del 2002 per la nautica da diporto), le bandiere italiane pesavano per l’11%. All’interno di questi 15mila milioni, poi, una quota pari a circa il 40% (6 miliardi circa) era legata alla cosiddetta nautica “di lusso” e proprio qui il fascino del made in Italy è sempre stato unico e inattaccabile, come sempre quando si parla di stile e di fascino. I superyacht, poi, già ai tempi dell’attentato alle Torri Gemelle e alla conseguente contrazione di molti mercati per beni di alta gamma, avevano dimostrato di saper essere anticiclici e di “restare a galla” nel vero senso della parola. Ecco perché, anche in tempi difficili come questi senza grandi certezze all’orizzonte e con ondate che metterebbero in difficoltà anche il miglior timoniere, il settore mantiene un sano ottimismo. Le parole d’ordine che correvano per i corridoi delle Assise di Rimini, infatti, erano “Non moriremo per la crisi. Il mercato in Italia al momento non c’è, ma tornerà. Basterà aspettare”. Proprio come succede con il vento. La bonaccia non dura per sempre.
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il cinema che sposa la carta. È, per certi versi, la forma di svago degli amanti della celluloide: quelli che, dopo aver amato una pellicola, averla divorata con gli occhi a più riprese, si portano a casa un ricordo di quelle due ore di proiezione su grande schermo che li ha fatti sognare. Certo, il «souvenir» se vi va di chiamarlo così, non può essere la pizza di celluloide. Ma è il manifesto del film. Oppure una locandina. O ancora tutto ciò che accompagna il marketing della produzione. Qualcuno dirà: è collezionismo residuale, per pochi adepti. Per gente impallinata. Niente di più sbagliato. Poster e manifesti sono qualcosa di più di un gadget. Sono passione vera e cultura. Sono, appunto, un matrimonio tutto da scoprire: tra la celluloide e la carta. Modernariato. Forse. Ma se non fosse collezionismo di valore e di qualità allora ci sarebbe da chiedersi per quale ragione, una delle più importanti case d’aste italiane in fatto di collezionismo, la torinesissima Bolaffi, commer-
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t is the cinema that embraces the paper. It is, in some ways, the form of entertainment for celluloid lovers: those who, after loving a film, devouring it with their eyes several times, they take home a memory of those two hours on a large projection screen that made them dream. Of course, the <<souvenir>> if you want to call it like that, cannot be the celluloid reed. But is the film poster. Or a playbill. Or all that goes along with the production marketing. Someone may say: it is residual collecting, for a few adepts. For hooked people. Nothing is more wrong than that. Prints and posters are more than just a gadget. They are real passion and culture. They are, indeed, a marriage
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cializza ormai da anni i poster: dal cinema alla pubblicità. E, con cadenza semestrale, dal maggio del 1996, organizza aste di questi prodotti. Il perché è presto detto. «Certi poster sono vere e proprie opere d’arte. Espressioni di un’epoca: sono sintesi perfette di una pellicola, con disegni e creazioni ispirate alle scene stesse del film» spiegano i collezionisti. Alfredo Capitani fu uno dei maestri di quest’arte. E, nel 1947, per l’edizione italiana del film che consacrò Rita Hayworth, «Gilda», ne realizzò il manifesto: mostrava la diva mentre raccoglie la sua chioma fiammeggiante con le braccia sollevate, guanti e abitino viola superscollato. Trent’anni dopo, nel 1997, quello stesso manifesto venne battuto all’asta: era un <CF322> offset di 197 cm x 137</CF>. Si partiva da un valore di 13 milioni di lire: venne stimato oltre 25 milioni. Tanto per capirci: lo stesso anno, da Sotheby’s un collezionista tirò fuori da portafoglio l’equivalente di 750 milioni di lire per un manifesto del 1932 dedicato al film «La mummia» con Boris Karloff. Certo, stiamo parlando di film-monumento che
to be discovered: between celluloid and paper. Modernism. Maybe. But if it was not collectoring of value and quality then we would have to wonder why one of the most important Italian auction houses in terms of collections, the Bolaffi from Turin, have been selling posters for years and years: from cinema to advertising. And, every six months, since May, 1996, organizes auctions of these products. The reason is obvious. <<Some posters are true masterpieces. The expressions of an era: they are the perfect summary for a film, with designs and creations inspired by the same scenes in the movie>> explain the collectors. Alfredo Capitani, was one of the masters of this art. And, in 1947, for the Italian edition of the film that consecrated Rita Hayworth, <<Gilda>>, he realized the poster: it showed the diva while gathering up her red hair with her arms raised up, purple gloves and super low-necked dress. Thirty years later, in 1997, the same poster was auctioned: it was a <CF322> offset of 197 cm x 137 </CF>. They started from a value of 13 million lire and was estimated over 25 million. That is to say: the same year, at Sotheby’s
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hanno fatto la storia del cinema italiano. Che rappresentano un momento storico e fissano il momento della nascita di una stella del cinema universalmente riconosciuta come tale. Ma volete mettere certi poster formato lenzuolo di film epici come «Gli indomabili» anno 1940 con Peter Lorre ed Elisha Cook? Oppure «Il vendicatore di Jess il bandito» anno 1940 e prima pellicola a colori diretta da Fritz Lang? Qualcuno sarebbe disposto anche a sborsare un bel mucchietto di mille euro pur di poter vantare nel carnet della sua collezione anche questi manifesti. Che, per inciso, sono stati disegnati - per le proiezioni italiane - da Capitani. Allora, si dirà, è un collezionismo che vale soltanto per i film del passato? Niente affatto. Prendete «ET» di Steven Spielberg, anno 1982. Il manifesto sebbene in circolazione ce ne siano ancora molti - ha un valore destinato a crescere. Su Ebay, se ne possono trovare in vendita anche a 100 euro, ma non se ne garantisce la qualità. Infata collector pulled out of the wallet the equivalent of 750 million lire for a poster dedicated to the 1932 film <<The Mummy>> with Boris Karloff. Sure, we’re talking about film-monuments that made the history of Italian cinema. Representing a historical moment and fix the time of the birth of a universally recognized movie star. But do you want compare some sheet-format posters of epic films such as <<Frontier Marshal>> year 1940 with Peter Lorre and Elisha Cook? Or <<The Return of Frank James>> year 1940, the first color film directed by Fritz Lang? Someone would be willing to pay even a nice little pile of a thousand euros to boast that the carnet of his collection includes these posters. Which, by the way, were designed - for Italian projections – by Capitani. So, one may say, this is a collecting valid only for the films of the past? Not at all. For example <<Et>> by Steven Spielberg, year 1982. The poster – even if there are still a lot of them around - has a value bound to grow. On Ebay, it can be
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‘Ve
re e
Ope prie re D ’arte ’ pro
ti, è bene ricordarlo, ciò che conta quando si discorre di collezionismo, sono le condizioni del prodotto: non usurato, non rotto, non sbrecciato, e possibilmente non spiegazzato. Insomma: ciò che conta è la perfezione. Ma come si ci può orientare in questo mare magnum di pellicole, carta, successi di pubblico e critica e inappellabili stroncature di produzioni datate di qualche decennio? Beh, una buona base di partenza sono le aste. Dal vivo. E organizzate da case qualificate. Poi c’è l’amore per il cinema stesso e la sua storia. E qualche buon compendio può risolvere i dubbi che ancora vi restano. Costano poche decine di euro. E alcuni sono davvero esaustivi. found on sale at 100 euros, but the quality is not guaranteed. In fact, it should be reminded, what matters when one talks about collecting, are the conditions of the product: not worn, not broken, not ruined, and possibly not wrinkled. In short: perfection is what really matters. But how can we orientate into this vast sea of films, papers, popular and critical success and unquestionable panning productions dating back a few decades? Well, a good starting point are the auctions. Live. And organized by qualified auction houses. Then there is the love for cinema itself and its history. And some good compendium can resolve the doubts that you still have. They cost a few dozen of euros. And some are very exhaustive.
‘ESPRESSIONI di un’ Epoca’ 102 INVESTO MAGAZINE
Si ringrazia Renzo Arbore, Aldo Biasi Comunicazione, Maxus, la fotograa di Claudio Porcarelli e gli editori che pubblicano gratuitamente questo annuncio.
Sono nello spettacolo da una vita. Eppure, il pubblico che amo di più non mi ha mai visto né sentito.
Il pubblico che amo di più, sono i sordociechi. Loro non vedranno mai questa pubblicità e nessuno potrà mai leggergliela. Tu però lo stai facendo. Dai il tuo contributo alla Lega del Filo d’Oro che li aiuta e se ne fa carico, spesso per tutta la vita. Senza applausi e senza clamori, i sordociechi ti ringraziano. Per ricevere documentazione e contribuire:
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Barca
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Valentina Polidori
:
Abit i GIUSTI!
PRONTE A SALPARE CON GLI
L
e imbarcazioni sono da sempre profonde metafore e quasi sinonimi della nostra esistenza: lo sapeva bene il poeta Arthur Rimbaud, che, appena diciassettenne, compose questi versi. Parole come onde che si avvicendavano veloci, scuotendo la sua anima, che, come un’imbarcazione incerta, si destreggiava in mezzo ai flutti della vita. Era il 1871 e già allora, come in contrapposizione con la quotidianità, andare per mare significava evadere dalla vita di tutti i giorni, dirigersi verso l’ignoto e - perché no? - avventurarsi non solo fisicamente, ma anche interiormente, intraprendendo un duplice viaggio: fuori e dentro se stessi. Sono passati molti anni, ma anche oggi compiere una navigazione in barca significa allontanarsi da tutto ciò che è ordinario, normale, solito. Ogni attività legata al quotidiano dell’inverno, a bordo di un’imbarcazione, risulta sfocata, lontana quasi anni luce dalla meraviglia delle onde che cullano il sonno e la veglia, in un ciclo infinito di profondo rinnovamento di
[…] Conosco cieli che esplodono in lampi, e le trombe E le risacche e le correnti: conosco la sera, L’Alba che si esalta come uno stormo di colombe! E a volte ho visto ciò che l’uomo ha creduto di vedere! [...]
T
(Arthur Rimbaud, “Le bateau ivre”)
he boats are always deep metaphors and almost synonymous of our existence: it knew well Arthur Rimbaud, the poet that, only seventeen, composed these verses: words like fast alternating waves, shaking his soul, which, like a boat, juggled between the waves of life. It was 1871 and already then, as in opposition to everyday life, going to sea meant escaping from everyday life, heading towards the unknown and - why not? - venturing not only physically, but also inside, taking a double journey: outside and inside themselves. Many years have passed, but even today navigating by boat means getting away from everything that is ordinary, normal, usual. Any activity related to winter everyday life, when on a boat, is blurry, almost light-years away from the wonder of waves that lully into sleep and into wake, in an endless loop of deep self renewal. Holidays, in a frenzy world like ours, must be, first of all, regenerating: a fair mix of relax and fun, that will allow us to return to town with the right energy charge to face a new autumn full of activities.
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style TO woman
sé. Le vacanze, in una società frenetica come la nostra, debbono essere, in primo luogo, rigeneranti: un giusto mix di distensione e divertimento, che ci permetta di rientrare in città con la giusta carica energetica per affrontare un nuovo autunno denso di impegni. Nulla di più adatto, dunque, delle ferie in barca per le donne manager e per le imprenditrici che vivono un’attività professionale intensa durante tutto l’anno. A patto, però, che si muti decisamente stile di vita, una volta salite a bordo. E la prima abitudine da cambiare piacevolmente è quella dell’abbigliamento: via, infatti, i rigorosi tailleur e le scomode decolletè indossate d’inverno, e largo ad abiti confortevoli e morbidi, che permettano anche al nostro corpo di sentirsi libero, non più costretto, quasi leggero in mise che prediligano assolutamente la praticità. Cominciamo dalle calzature, assolutamente studiate per vivere a bordo dell’imbarcazione. Rispetto alle prime progettate, le più moderne sono anche estremamente modaiole e glam. Le più attuali sono le Pirelli P-Zero, in nylon e pelle, con suola antiscivolo, in golden, colore passepartout per qualsiasi mix di tinte voi decidiate di indossare. Bisogna, infatti, considerare, che la barca, seppur grande, non permette di portare un guardaroba molto ricco: ci si dovrà, dunque, dotare di capi che possano essere una valida soluzione in diverse occasioni. Come gli shorts, indu-
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Nothing is more suitable, therefore, of boat holidays for women managers and entrepreneurs who live an intense professional activity throughout the year. Provided, however, that lifestyle is definitely changed once aboard. The look is the first habit to nicely change: off, in fact, the rigorous tailleur and the uncomfortable winter décolleté , and way to comfortable and soft clothes, that will make the body to feel free, no longer constrained, almost weightless in a mise that absolutely privileges soberness. Let’s start from footwear, totally designed for living on a boat. Compared to old models, the modern ones are extremely fashionable and glamorous. The most up-to-date are Pirelli P-Zero, in nylon and leather, with nonslip sole, in golden color, a passe-partout for any mix of colors you will decide to wear. We must, in fact, consider, that a boat, no matter how big, does not allow bringing a very rich wardrobe: we must therefore pack items that may be a viable solution on several occasions. As shorts, essential garment for a woman who chooses to spend her holidays between the waves. Perfect those flared cut bermuda model, proposed by Prada in blue and sand colors: practical, soft and, if necessary, easily washable. They have delicate pleats at the waist and useful pockets to store personal
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mento indispensabile per una donna che scelga di trascorrere le proprie ferie tra le onde del mare. Perfetti quelli modello bermuda a taglio svasato, proposti da Prada nei colori blu e sabbia: pratici, morbidi e, all’occorrenza, lavabili con facilità. Hanno delicate pinces in vita ed utilissime tasche per tenere gli effetti personali sempre con sé. Un capo che veste molto e che permette alle donne manager di sentirsi sempre a proprio agio, quasi come se indossassero una delle loro amate camicie, è sicuramente la polo. Nata per lo sport, pensata per l’uomo, questa mitica maglietta, nel corso degli anni, è diventata sempre più la preferita dalle signore: più costruita rispetto ad una t-shirt, meno impegnativa rispetto ad una camicetta, contiene in sé eleganza e praticità, che spesso si sposano con tessuti e tinte decisamente accattivanti. Classiche, ma sempre di classe, sono le polo Ralph Lauren, che, ingrandito e modificato il suo celeberrimo marchio col giocatore di polo, le ha adattate anche al femminile, dotandole di linee più avvitate e di colori più delicati. Colori allegri dovranno essere anche quelli dei costumi, veri protagonisti indiscussi delle vostre giornate al sole. I più belli? Quelli, intramontabili per originalità e qualità, di Parah. Il marchio tutto italiano di Gallarate, infatti, propone piacevolissime combinazioni di bikini e pareo, da sfruttare
effects. An item who makes you feel well dressed and allows women managers feel always at ease, almost as if they were wearing one of their favorite shirts, is, for sure, the polo shirt. Born for sport, designed for men, this mythical shirt, over the years, has become more and more liked by ladies: more built than a t-shirt, less challenging than a blouse, contains elegance and practicality in itself, often combining very appealing fabrics and colors. Classic, but always classy, are Ralph Lauren polo shirts, who enlarged and changed its logo with the famous polo player, have well suited the female customers, providing them with more slim fit lines and more delicate colors. Cheerful colors will also be those of bikinis, the really uncontested protagonists of your days under the sun. The most beautiful ones? Those, timeless for originality and quality, produced by Parah. The totally Italian brand of Gallarate, indeed, offers a
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in barca, nelle giornate di sole intenso. Per le più esigenti, l’abbinamento si estende persino alla borsa, per un total look da pura invidia. Borsa che dovrà contenere solari ad alta protezione (il sole, in mare aperto, raddoppia di intensità) ed un cappello (splendidi quelli a tesa larga in paglia, da vera diva). Ma la barca non la si vive solo di giorno, indossando sempre occhiali da sole, per proteggere gli occhi dai potenti raggi solari. La barca è estremamente suggestiva anche di sera. A bordo dello scafo, infatti, cenare cullati dalle onde può risultare particolarmente rilassante. Non va dimenticato, dunque, un giubbino in tessuto tecnico, che, leggerissimo in termini di peso, difende e protegge dalla brezza marina della sera. Ne produce di deliziosi Refrigiwear, marca americana approdata da pochi anni in Europa e subito salita ai vertici delle classifiche dei capi spalla più venduti, anche tra i giovanissimi. Siete, dunque, pronte a salpare. E che il vostro viaggio in mare vi riporti a riva non solamente più abbronzate e rilassate, ma anche rinnovate nell’anima e nello spirito. Affinchè il vostro battello sia sì “ebbro” come quello di Rimbaud, ma lo sia soltanto di felicità per le meravigliose vacanze.
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pleasant combination of bikini and pareo, to be used on a boat, on sunny days. For the most demanding, the combination extends even to the bag for a total look of pure envy. The bag should contain high protection sun cream (sun, offshore, doubles its intensity) and a hat (wonderful those straw, broad-brimmed, ones, like a true diva). But you don’t live aboard only during the day, always wearing sunglasses to protect your eyes from the powerful sun rays. The boat is very suggestive even at night. Aboard, in fact, dinner lulled by the waves can be particularly relaxing. It should not be forgotten, therefore, a technical fabric jacket, that, light in terms of weight, defends and protects you from the evening breeze. Refrigiwear, American brand marketed a few years ago in Europe and immediately climbed to the top of the charts of best-selling shoulder garments, even among young people, produces beautiful models of this jacket. You are, therefore, ready to sail. And let your trip take you back to shore not only more tanned and relaxed, but also renewed in soul and spirit. So your boat is “drunken” as that of Rimbaud, but it’s just that way because of the happiness for the wonderful holidays.
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SPECIAL
o registrato un’atmosfera molto positiva in questi giorni in Fortezza da Basso – dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – e i primi commenti che ho raccolto tra espositori e compratori mi confermano questa impressione. Le aziende hanno fatto un lavoro straordinario in termini di ricerca, di innovazione sul prodotto, di riposizionamento di mercato, di attenzione ai costi. I compratori e i giornalisti migliori hanno creduto nell’insieme della proposta di Pitti Uomo e hanno risposto con convinzione ed entusiasmo ancora una volta, premiando la combinazione di creatività e concretezza commerciale che caratterizza la grande parte delle collezioni. Gli eventi speciali, dentro e fuori la Fortezza, hanno riscosso grande successo, soprattutto perché sono capaci di condensare e trasmettere l’energia e il dinamismo che l’intero settore, cioè tutta la fashion community internazionale, si sono portati a Firenze”. “Per l’Italia questo è un periodo difficile, soprattutto per i consumi. Il sistema distributivo della moda sta cambiando rapidamente e continuerà a cambiare. Il dettaglio indipendente, che è stato uno dei fattori storici della forza della moda italiana, sarà sempre una colonna portante del sistema, ma con un minor numero di negozi: certo più strutturati, con superfici più grandi e con un’offerta più articolata. Cresceranno quelli più attenti alle novità e ai gusti del pubblico, quelli in grado di fornire più servizi e
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Quando l’investimento è
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di cavalcare le nuove tecnologie e i nuovi media. I dati di affluenza a Pitti Uomo non possono e non potranno non registrare questi cambiamenti: non sono affatto preoccupato, sono realista e credo che ogni tanto gli scossoni siano salutari. Anche se sono da sempre convinto della forza del nostro paese, della nostra capacità di reazione, credo che da questa congiuntura usciremo con una situazione molto diversa dal passato”. Secondo le ultime proiezioni dei risultati di affluenza, l’82esima edizione di Pitti Uomo si concluderà con un leggerissimo ma confortante aumento dei punti vendita esteri (l’insieme dei paesi esteri nel 2011 segnò un quasi + 8% rispetto all’anno prima ancora), e il (facilmente prevedibile) calo di circa il 12% degli italiani – tra cui si confermano tutte le migliori boutique, senza eccezioni. La classifica dei paesi esteri in termini di presenze vede in testa la Germania (stabile), seguita da Giappone (aumento), Spagna (calo), Gran Bretagna (aumento), Francia (stabile), Usa (aumento), Cina e Corea (entrambe con più punti vendita e meno persone), Olanda (calo), Russia (aumento), Turchia (aumento). Stabili Hong Kong e Taiwan, Polonia e Ucraina; in aumento Brasile, India, Sudafrica e Messico; in flessione Grecia, Portogallo, Belgio e Svizzera.
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È
seduttore, latin lover e conquistatore l’Uomo Alberto Guardiani PE 2013. Tradizione, artigianalità, sperimentazione e innovazione sono le parole chiave che descrivono la collezione per la prossima primavera-estate. La collezione di Alberto Guardiani si veste di leggerezza trasmettendo una sensazione di estrema morbidezza, in perfetta sintonia con l’estate. Una ricerca di materiali sapientemente abbinati che vengono lavorati e trattati all’insegna dell’artigianalità: intarsi in juta si alternano alla rafia abilmente intrecciata, il vitello assume delicate sfumature attraverso innovative tecniche di decolorazione per poi essere ricolorato a mano. Minuziose cuciture artigianali si alternano a bucature ottenute con lavorazioni a laser. I fondi in microporosa rivestiti parzialmente con pelle intrecciata, iniettati o in cuoio leggero e flessibile sono abbinati a pellami pregiati, ultra light e traforati come bufalo, agnello, canguro, vitello nappato o spazzolato, vitellini, camosci supersoft e vacchette. Una linea formale caratterizzata da modelli di orientamento casual con l’utilizzo di colori vivi quali il cobalto ed il rosso sangria si mixano alle nuance calde del legno e della sabbia, mentre le leggere tonalità del cielo si accostano ai colori decisi del bianco e nero.Una collezione accattivante e maschile, per ogni occasione: in ufficio o passeggio, in viaggio o a cena con la sua lady l’uomo Alberto Guardiani conquista per fascino e eleganza.
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a linea GUARDIANI SPORT PE 2013 si caratterizza per design leggero ed accattivante capace di giocare sul mixaggio di materiali e colori. Una collezione che sperimenta nuove forme con una verve stilistica ed emozionale contrassegnata da eleganza e sobrietà; sapore metropolitano per arricchire il proprio stile, comodità per il tempo libero ed un accento di leggerezza in ufficio: per un uomo sportivo dai tocchi casual chic. Pellami ultralight come vitelli e camosci, tessuti canvas, stonewashed e pellami forati si colorano di estate con tutte le nuance del blu e della sabbia fino a freschi toni sorbetto come l’arancio melone ed il verde menta. Molti i dettagli in argento anticato sapientemente spalmati nella collezione resa più briosa dall’uso di stringhe colorate o bicolore. Restyling dei modelli storici di casa Guardiani e rivisitazione del logo che da questa stagione va a fondersi con la tomaia e viene sobriamente accennato da cuciture a contrasto. La TOKI, modello di punta, per la PE 2013 si veste di dettagli come le zip laterali e gli inserti in tessuto a righe bianche e blu. Novità assolute: OCEANO la cui suola in gomma è iniettata direttamente sulla tomaia; FREEMAN linee pulite ed essenziali, fondo in micro con battistrada in gomma per muoversi in totale comodità. Infine il modello TUDOR spicca per la sua leggerezza donata da un fondo in gomma bianca extralight in contrasto con la tomaia il cui camoscio colorato è abbinato alla pelle gommata nera dei paracolpi. Un anello in metallo sul retro e piccoli fori laterali impreziosiscono il nuovo modello Guardiani Sport.
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WONDERFOOD PITTI!
onderFood Pitti è stato il temaguida dei saloni estivi di Pitti. Perché il cibo è – ancora, da sempre, sempre più – sulla bocca di tutti. Un argomento forte e multistrato del lifestyle contemporaneo che Pitti ha affrontato con ironica “radicalità”: partendo dalla terra dove il cibo cresce e viene prodotto. Cultura, passione, gusto per quello che mangiamo non “via chef star” ma “via natura”: ri-appropriazione di motivi fondamentali del vivere e convivere che suggeriscono anche motivi di re-invenzione dell’estetica e dell’ecologia nostra e del panorama urbano. Luogo-manifesto di WonderFood Pitti è stato il grande piazzale della Fortezza da Basso che si apre davanti al Padiglione Centrale: qui è stato allestito un orto di pura fantasia, vigilato da 35 spaventapasseri-manichini, vestiti con gli abiti che per loro hanno realizzato appositamente una selezione di designer/brands internazionali, scelti tra le aziende che hanno esposto a Pitti Uomo. E’ stata la prima volta che l’allestimento del tema-guida ha coinvolto direttamente gli espositori: nell’orto d’invenzione al centro della Fortezza, anche loro possono coltivare un loro frutto. E l’atmosfera di WonderFood Pitti è ricreata anche in Dogana a Pitti W con incursioni e installazioni sul tema, come gli spaventapasseri-manichini con look provenienti di alcuni brand internazionali di Pitti W. I marchi che vestiranno i manichini-spaventapasseri sono: 10A – Suspender Trousers Company, Barena, Dockers, Edwin, Eleonoraniccolai, Engineered Garments, Es’Givien, Filson Black Label, Gitman Bros.
...PERCHÈ IL CIBO È DA SEMPRE SULLA BOCCA DI TUTTI!
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“SUSPENDER TROUSERS COMPANY”
“ENGINEERED GARMENTS”
“RAJESH PRATAP SINGH”
Est 1978, Gray, Kreisicouture, L’Eskimo Franco Verzì, Luca Larenza, Lvchino, Maharishi, Marchand Drapier, Mark Mcnairy New Amsterdam, Mason’s, Monitaly, Needles, Orciani, Orlebar Brown, Pero by Aneeth Arora, Pierre Louis Mascia, President’s, Rajesh Pratap Singh, Stewart, Superduper Hats, Swiss-Chriss, Szen, The Editor, TS(S), Vetra, Volta Footwear, Want Les Essentiels De La Vie. E ancora, disseminati nel percorso della fiera, una nuova geografia di punti ristoro che presentano Comfort Food, il progetto ideato per trasmettere a tutti i visitatori una sensazione di benessere, all’insegna dei valori di una “cucina affettiva”, dove l’idea di familiarità, sicurezza e continuità delle tradizioni prende vita dalla tavola. Chioschi con degustazioni e aree di refreshment offrono ai visitatori i prodotti delle eccellenze gastronomiche italiane, messe in scena da Archivio Personale, in collaborazione con le aziende che partecipano a Taste, la manifestazione di Pitti sulle eccellenze del cibo Made in Italy: di fronte alla Sala della Ronda il bar con la birra Baladin, i formaggi Valsana e i salumi dell’Antica Macelleria Falorni; accanto alle Costruzioni Lorenesi l’angolo della pasta, con i prodotti del Pastificio Benedetto Cavalieri, 116 INVESTO MAGAZINE
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CANADIENS
Harmont & Blaine accompagnati dai pomodori biologici dell’azienda Paolo Petrilli e il pesto de Il Genovese Pesto Fresco. E davanti al Padiglione Centrale la casetta dell’Ortolano Federico Melani. E per WonderFood Pitti, in Fortezza anche il Firenze Gelato Festival. Tra le isole dedicate alla creatività della tavola, davanti alla Sala della Guardia, va in scena anche l’area golosa dell’arte gelatiera, curata dal Firenze Gelato festival, evento unico a livello internazionale dedicato a questo simbolo della tradizione italiana. Tra i gusti da assaggiare il pistacchio DOP di Bronte, la nocciola del Piemonte e la mandorla della Sicilia, il basilico e la pesca bianca. E ancora, il gelato cocktail, i barman più creativi proporranno delizie gelate da gustare, e il Gelato shop dove si potranno acquistare gli ingredienti utilizzati per la preparazione dei gelati. INVESTO MAGAZINE 117
News Pitti Uomo I classici del guardaroba maschile riletti con un’attitudine nuova, che da un lato recupera concetti vintage, mentre dall’altro esplora tecnologie inedite: questa è la collezione Canadiens® per la primavera estate 2013. La palette colore si arricchisce di accenti fluo e tonalità decise sottolineate da elementi a contrasto: il giallo evidenziatore trova una nuova dimensione grazie al grigio piombo, l’arancione fa capolino tra un verde brillante ed un blu oltremare, l’arancione si arricchisce di nuove sfumature grazie al sabbia. La linea Explorer è la punta di diamante della collezione: dalla down jacket, emblema di leggerezza e disinvoltura, che si alleggerisce ulteriormente e diventa elemento imprescindibile per affrontare l’attacco di stagione, alla softshell ergonomica, che traduce l’estetica sportiva e le dà corpo grazie a materiali ed elementi tecnici, fino alla functional jacket, che interpreta un modo di vestire maschile casual ma sempre impeccabile.
CANADIENS® KIDS PRIMAVERA ESTATE 2013
UNA COLLEZIONE SOTTOSOPRA le regole del guardaroba kids anadiens® stravolge 118 INVESTO MAGAZINE
forme, colori e idee: Canadiens® per la primavera estate 2013 gioco il guardaroba dei più piccoli. Giacche che si sovrappongono,
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el settembre 1952 Industria Valigeria Fine Mario Briccola muoveva i primi passi. Mario Briccola, fondatore ed attuale presidente di Bric’s spa, aveva già determinato la Mission nella sua grande visione imprenditoriale: Produrre Valigie di Qualità e Raffinate. Bric’s compie 60 anni e festeggia la sua storia, quella di una family company che ha saputo sfruttare e fare tesoro delle proprie peculiarità per crescere a livello esponenziale sia in Italia che all’estero. Ed è proprio in occasione dei suoi 60 anni che Bric’s ha presentato a Pitti Immagine Uomo la sua linea principe: LIFE. Life infatti è la linea che meglio interpreta la costante volontà di Bric’s di combinare insieme tradizione e innovazione. E’ stata inoltre presentata a Firenze la linea Life Pelle, che si conferma come altro fiore all’occhiello dell’universo Bric’s. Anche in questo caso Bric’s assicura massima leggerezza ed elasticità grazie alle caratteristiche di memoria del materiale, senza dimenticare la cura del dettaglio: il risultato è un articolo sempre raffinato ed elegante.
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a nuova collezione uomo P/E 2013 di North Sails unisce ricerca stilistica, innovazione tecnica e tradizione sportiva. Le sue origini, la passione per il mare e per la nautica sono le protagoniste indiscusse di tutti i temi di collezione, accesi da forti incursioni nel colore. Il tema Day Sailor, un classico di North Sails, propone capi per tutti i giorni dal sapore nautico che oggi si arricchiscono di inedite grafiche e tonalità accese. L’eleganza raffinata degli Yacht Club americani si presenta nei capi più classici, declinati nelle tonalità del blu e grigio, con tocchi di verde chiaro, rosso e giallo. La patria di Lowell North, gli U.S.A., diventa protagonista assoluta di tshirt, polo e felpe che giocano con l’iconica bandiera ed i suoi colori. Ritorna il tema Salted, con lavaggi e trattamenti realizzati per ottenere un perfetto look used. Ogni capo è inoltre personalizzato con richiami al mare ed alla vela. Un tocco di California travolge t-shirt, felpe e vest, trattate per ottenere un effetto vintage che ricorda l’abbigliamento sportswear anni ‘70. La scelta cromatica e le grafiche includono anche il blu royal, l’arancio, il rosso ed il giallo. Colori fluo e vitaminici accendono i capi più energetici dell’estate. Polo, shorts da mare e l’iconica Sailor Jacket brillano nei toni dell’arancio, verde e rosa. Le giacche sperimentano nuovi materiali, partendo dal nylon leggero trapuntato o Storm, perfetto windbreaker e dall’elevata colonna d’acqua, ripiegabile all’interno della tasca o in una pratica bustina. I capispalla che strizzano l’occhio al mondo della vela sono realizzati nel tessuto SX Race, con elevata colonna d’acqua e particolari tecnici come le cuciture nastrate ed il cappuccio richiudibile. La giacca antipioggia è realizzata nell’esclusivo Tyvek Dupont, un tessuto unico dalla spalmatura tecnica che gli conferisce un aspetto increspato, disponibile in quattro diverse colorazioni – bianco, blu royal, rosso e blu navy. La field jacket pensata per la città è invece in nylon Galaxy, leggero e versatile. I pantaloni ed i bermuda in gabardine sono pensati per il massimo del confort, con modelli dal chino al cargo, disponibili per tutti i gusti in ben 14 colorazioni differenti. Ampia scelta di shorts per il mare, che spaziano dalle stampe rigate al floreale al camouflage, dalle tinte più tenui ai colori fluo shock. Tutti disponibili in moltissimi materiali adatti a tutte le esigenze, dal polar alla microfibra al leggero ripstop. Completano ogni look gli accessori, dalle borse ai cappellini, insieme alle innovative calzature, sandali con suola dal forte grip e sneaker realizzate nello stesso tessuto della mitica giacca Sailor.
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Pasotti Ombrelli S.n.c. - Via Roma n.77 - 46014 Castellucchio (MN) Italy Phone +39 0376 438791 - Fax +39 0376 438927 - info@pasottiombrelli.com
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[INVESTO SURGERY]
INVESTO SURGERY
by
Giorgio Courgner
ADDIO alla vecchia CHEMIO...?
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infomi, addio alla vecchia chemio? Uno studio presentato all’Asco dimostra che le nuove terapie sono più efficaci della classica chemioterapia. Farmaci intelligenti: grazie alle nuove molecole le cellule vengono colpite selettivamente e i pazienti subiscono meno effetti indesiderati. Bendamustina: il farmaco fu inventato negli anni ‘60 in Germania Est. Oggi è stato “riscoperto anche in Occidente”. La chemioterapia con tutti i fastidiosi effetti collaterali? Potrebbe essere presto un ricordo per i
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ymphomas, farewell to the old chemo? A research presented at the Asco demonstrates that the new therapies are more effective than the traditional chemotherapies. Intelligent drugs: thanks to the new molecules cells are selectively affected and patients are subjected to less side effects. Bendamustine: this medicine was invented during the 60’s in East Germany. Today has been “rediscovered in the West”. Chemotherapy with all the troublesome side
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tanti pazienti colpiti dal Linfoma non-Hodgkin: al recente Congresso della Società americana di oncologia clinica (Asco) è infatti stato presentato uno studio che potrebbe rappresentare una pietra miliare per l’ematologia e, più in generale, per l’oncologia. È stato infatti dimostrato che una nuova terapia basata su due farmaci (uno dei quali «intelligente», appartenente alla classe degli anticorpi monoclonali) è più efficace della classica chemio «CHOP-R» (ciclofosfamide, doxorubicina, vincristina, prednisone e rituximab), considerata per ora la vera terapia standard. Ricercatori tedeschi hanno condotto uno studio chiamato «StiL NHL1», un trial randomizzato, multicentrico, di fase III (ossia sperimentale, condotto con un metodo casuale, esteso a più nazioni e quindi a più pazienti), che ha messo a confronto due terapie per i linfomi non-Hodgkin: la prima, che è la classica attualmente usata e considerata standard, è la «CHOP-R» e la seconda (considerata la prossima terapia standard per i vantaggi che possiede rispetto alla precedente) è la «B-R» (bendamustina associata a rituximab). I risultati sottolineano come quest’ultima associazione di farmaci sia più efficace, con una maggiore sopravvivenza, e con meno effetti collaterali, rispetto alla «CHOPR». Aa confermarlo i risultati: la progressione di
effects? That might be a memory for all the patients suffering from Non-Hodgkin Lymphoma: at the recent American Society of clinic oncology Congress (Asco) has been presented a research that could easily represents a milestone for hematology and, more in general, for oncology. It has been demonstrated that a new therapy based on two medicines (one of which «intelligent», belonging to the monoclonal antibody class) is more effective than the classic chemo «CHOPR» (Cyclophosphamide, doxorubicin, vincristine, prednisone and rituximab) , considered for now the true standard therapy. German researchers conducted a study called «tiL NHL1», a randomized, multicenter, phase III trial (i.e. experimental, conducted with a random method, extended to more countries and therefore more patients), that has compared two non-Hodgkin lymphomas therapies: the first one, which is the traditional currently used and considered standard, is the «CHOP-R» and the second (considered as the next standard therapy for the advantages that shows compared to the previous) is the «B-R» (bendamustine associated to rituximab). The results highlight how this latest medicines association is more effective, with a higher survival rate and with less side effects, compared to «CHOP-R»>. The results are
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INVESTO SURGERY sopravvivenza della «B-R» è di circa il 69,5 mesi rispetto ai 31,2 della «CHOP-R». Anche le percentuali degli effetti collaterali dati dall’una e dall’altra terapia parlano chiaro: nel 69% dei pazienti trattati con la «CHOP-R» è comparsa neutropenia (diminuzione del numero di neutrofili) rispetto al 29% dei pazienti trattati con la «B-R». Quest’ultima provoca anche meno casi di leucocitopenia (diminuzione del numero di globuli bianchi): 37% rispetto a 72%. In generale quindi la terapia «BR» è meglio tollerata e causa meno infezioni, stomatiti, danni nervosi. Rintuximab è un anticorpo monoclonale, che attacca direttamente la proteina Cd20, espressa in numerose malattie ematologiche. Lo fa in maniera “mirata” andando ad evitare tutti gli effetti collaterali che i normali farmaci chemioterapici provocano, ed eliminando
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confirming it: the survival progression of «B-R» is about 69,5 months compared to 21,2 of «CHOPR». Even the percentages of side effects given by both therapies are clear: in 69% of the patients treated with «CHOP-R» appeared neutropenia (a decrease in neutrophils number) compared to 29% of patients treated with «B-R». This one causes less cases of leukopenia (the diminishing of white blood cell count): 37% compared to 72%. In general THEREFORE the «B-R» therapy is better tolerated and causes less infections, stomatitis, nerve damages. Rituximab is a monoclonal antibody, that attacks directly the Cd20 protein, expressed in several hematologic diseases. It does it in a “targeted” manner avoiding all side effects that the normal chemotherapy medicines would cause, and destroying the cancer cells more effectively. The medicine is also used to treat rheuma-
in maniera più efficace le cellule cancerose. Il farmaco è utilizzato anche per la terapia dell’artrite reumatoide, dell’anemia emolitica autoimmune idiopatica, dell’aplasia eritroide pura, della porpora trombocitopenica idiopatica, della sindrome di Evans, della vasculite, della sclerosi multipla e del lupus eritematoso sistemico. Il rituximab è stato sviluppato da Idec Pharmaceuticals e attualmente è messo in commercio (co-marketing) da Biogen Idec e da Genentech negli USA e da Roche nell’Unione Europea. Roche che sta sviluppando già il suo “successore”, il GA-101, anticorpo monoclonale di ultimissima generazione che migliorerà probabilmente ancora di più l’aspettativa di vita dei pazienti e che verrà commercializzato nei prossimi anni. Singolare è invece la storia della Bendamustina, l’altro farmaco della nuova efficace terapia proposta dai ricercatori all’Asco. Si tratta di un agente anti-neoplastico innovativo, contraddistinto da una struttura chimica unica nel suo genere e da un doppio meccanismo d’azione: antimetabolita e alchilante. Ciò le consente, a differenza di altri chemioterapici, di ridurre notevolmente la tossicità senza intaccare l’attività antitumorale. In uso già da tempo nell’ex Germania dell’Est, dove fu messa a punto negli anni ’60, rimase confinata fino a dopo la caduta del Muro di Berlino negli ospedali del blocco sovietico. In occidente è stata riscoperta e introdotta solo nell’ultimo decennio, dove sta vivendo una vera e propria rinascita. Il linfoma non-Hodgkin è una forma tumorale ematologica molto frequente e diffusa (quinta in Europa) tipica dei soggetti al di sopra dei 50 anni, ma ultimamente sempre più diffusa anche in età più giovane. Il linfoma può essere di due tipi: indolente o aggressivo. Mentre quelli aggressivi sono tecnicamente guaribili, gli indolenti sono considerati attualmente ancora inguaribili, anche se permettono un’aspettativa di vita molto lunga.
toid arthritis, idiopathic autoimmune hemolytic anemia, pure red cell aplasia, idiopathic thrombocytopenic purpura, Evans syndrome, vasculitis, multiple sclerosis and systemic lupus erythematosus. The rituximab has been developed by Idec Pharmaceuticals and is currently marketed (comarketing) by Biogen Idec and by Genentech in the USA and by Roche in the European Union. Roche is developing its “successor”, the GA-101, the latest generation of monoclonal antibody that is going to improve even more the patients’ life expectancy and that will appear on the market in the next years. The history of Bendamustine is unusual, the other drug of the new effective therapy proposed by Asco researchers. It is an innovative anti-neoplastic agent, characterized by a unique chemical structure and a dual action mechanism: antimetabolite and alkylating. This allows it, in contrast with others chemotherapeutic agents, to considerably reduce the toxicity without affecting the antitumor activity. In use in the former east Germany, where it was developed in the 60’s, it was confined in the hospitals of the Soviet bloc until after the Berlin Wall fall. In the West has been rediscovered and introduced just in the last decade, and it is living a true rebirth. The nonHodgkin lymphoma is a frequent and widespread hematologic form of tumor (fifth in Europe) typical of the subjects over 50 years old, but lately always more common in younger age. The lymphoma can be of two types: either indolent or aggressive. While those that are aggressive are technically curable, the indolent are considered actually still incurable, even if they allow a very long life expectancy.
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[INVESTO law] by
Andrea Serlenga
REATI INFORMATICI: G
li strumenti informatici sono ormai entrati a far parte delle nostre attività quotidiane da molto tempo, sia in ambito privato che aziendale, e conseguentemente rappresentano oggi un terreno assai fertile ove la criminalità di ogni genere (dalle organizzazioni più complesse al singolo “delinquente informatico”) possono operare per trarre illeciti profitti. Gli ambiti ove il Legislatore nazionale ha ritenuto di porre adeguata tutela penale sono molteplici e riferibili ad un’ampia tipologia di reati in svariati settori di attività, e pertanto per ragioni di comprensibile sintesi saranno di seguito oggetto di trattazione quelli più rilevanti, sia con riferimento al settore di attività di impresa che di impiego privato degli strumenti informatici. Negli ultimi anni la norma che più di altre ha inciso nel quadro legislativo nazionale in materia di “cybercrime” è senza dubbio la Legge n.48 del 2008, emanata in ratifica della Convenzione di Budapest del Consiglio d’Europa del 23 novembre 2001, disposizione che oltre ad aver introdotto significative modifiche a vari reati informatici esistenti già dal 1993, ha reso altresì più agevole ed efficace anche l’operatività investigativa dell’Autorità Giu-
NUOVA FRONTIERA DEL CRIMINE
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he computer tools are now part of our daily activities for a long time, both in private and business life, and consequently they represent now a very fertile field in which the criminality of all kinds (from the most complex organizations to the single “computer criminal”) can work to make illegal profits. The areas where the national legislature has decided to put an adequate criminal law protection are varied and related to a wide range of offenses in various sectors of activity, and therefore for reasons of understandable synthesis we will treat the most significant as subject of treatment, both with reference to the field of business activities and the private use of computer tools. In recent years the norm that has affected more than others in the national legislation framework concerning the “cyber-crime” is undoubtedly the law n.48 from 2008, enacted in the ratification of the Budapest Convention of the Europe Council in November 23 2001, regulation that in addition to introducing significant changes to various computer crimes existing since 1993, also made even easier and more effective the investigative efficiency of the Judicial Authority in preparation of new instruments
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diziaria nella predisposizione di nuovi strumenti di acquisizione e conservazione delle prove. A ciò deve aggiungersi che proprio in virtù di questa Legge, a partire dal 2008, tutte le Aziende all’interno delle quali si siano verificati gran parte dei reati informatici sono ritenute direttamente responsabili, unitamente all’autore del reato commesso, in caso di mancata adozione di idonei Modelli Organizzativi predisposti ai sensi del D.Lgs.231/01, con gravi sanzioni pecuniarie ed interdittive in caso di accertata responsabilità. Nell’ambito del complesso quadro criminale ridisegnato dalla Legge 48/2008, merita essere segnalata la modifica del delitto di “falsità informatica” (art.491-bis c.p.), che oggi consente l’applicabilità delle disposizioni sanzionatorie concernenti la falsificazione degli atti pubblici e delle scritture private nel caso in cui la falsità riguardi un documento informatico pubblico o privato avente efficacia probatoria.
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for the acquisition and preservation of evidence. To this must be added that in virtue of this Law, from 2008, all the Companies within which have been experienced most of the computer crimes are held directly responsible, together with the offender that committed the crime, in case of failure adoption of appropriate Organizational Models developed under the D.Lgs.231/01, with severe fines and disqualification if they are found responsible. Within the framework of complex criminal redrawn by Law 48/2008, is worth to be reported the change of the “computer falsity” crime (art.491bis c.p.), which now allows the applicability of penalty provisions relating to the falsification of public documents and private documents in the case where the falsity is related to a public or private electronic document with probative value. Of primary importance is also the offense of “unauthorized access and retention in a computer system” (Art.615-ter c.p.), a crime that
INVESTO law Di primaria rilevanza risulta altresì il reato di “accesso e trattenimento abusivo in un sistema informatico” (art.615-ter c.p.), delitto che intende porre tutela alla cosiddetta “riservatezza informatica”, ovvero, più precisamente, al “domicilio informatico” inteso quale spazio fisico ed ideale che è di pertinenza della sfera individuale personale garantita dalla stessa Costituzione. Il reato in questione si verifica laddove si sia in presenza di una semplice condotta di abusiva introduzione o di indebito trattenimento all’interno di un sistema informatico protetto da misure di sicurezza, pur in assenza di successiva acquisizione o duplicazione delle informazioni o dei dati riservati. A tale proposito proprio di recente è intervenuta nel Febbraio 2012 una importante pronunzia delle Sezioni Unite penali della Corte di Cassazione (il massimo organo giurisdizionale nazionale) in base alla quale si ritiene oggi punibile l’accesso ad un sistema informatico eseguito anche da parte di un soggetto abilitato, ma condotto per finalità estranee a quelle dell’ufficio (il caso di specie era quello di un carabiniere che, pur essendo abilitato all’ingresso del sistema informatico di pendenze giudiziarie, lo aveva fatto non a fini investigativi a lui consentiti, ma per svelare informazioni riservate ad una conoscente).
intends to protect the so-called “computer privacy”, or, more precisely, the “home computer” meant where physical space and ideal that is attributable to the personal sphere of the individual guaranteed by the Constitution. The offense under discussion occurs whereas there is a simple illegal conduct of introduction or distress within a computer system protected by security measures, despite the absence of acquisition or duplication of information or confidential data. In this regard, just recently attended in February 2012, a major criminal pronunciation of the Sezioni Unite penali della Corte di Cassazione (the highest Italian criminal court) under which it is now punishable the offense to access a computer system also performed by an authorized person, but conducted for other purposes than for the office (the case was that of a carabiniere who, despite being entitled to entry in the judicial system, he did it not for permitted investigative purposes, but to reveal confidential information to a friend). Again with reference to the penal norm it is of particular interest its application in terms of access by the employer or superior to the email contained in the employee’s computer. About this it must be said that in relation to this case is possible the objection of other crimes, including in particular that of “violation of correspondence”
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Sempre con riferimento a questa norma penale risulta di particolare interesse la sua applicazione in tema di accesso da parte del datore di lavoro o superiore gerarchico alla posta elettronica contenuta nel computer del dipendente. A tale riguardo va detto che in relazione a questa fattispecie risulta possibile la contestazione anche di altri reati, tra cui in particolare quello di “violazione di corrispondenza” (art.616 c.p.), ma l’attuale orientamento giurisprudenziale è abbastanza concorde nel ritenere esente da responsabilità penale la condotta del dirigente che abbia preso cognizione della corrispondenza informatica aziendale del dipendente, una volta accertato il rispetto di determinate procedure preventivamente implementate in Azienda (quali, ad esempio, la conservazione in busta chiusa di password di accesso alla mail aziendale del dipendente, e successiva acquisizione in caso di improvvisa assenza del medesimo, preventivamente avvisato di tale eventualità, così come stabilito dallo stesso Garante della Privacy con provvedimento n.13 del 1 marzo 2007). Da ciò consegue l’interesse delle Aziende a stabilire preventivamente precise regole in materia di gestione dei sistemi informatici interni, in modo da evitare pericolose contestazioni di reati inerenti la corrispondenza informatica dei propri dipendenti. In materia informatica un altro profilo di perseguibilità penale nel settore di attività di impresa è senza dubbio il reato di “detenzione a fini commerciali o imprenditoriali di programmi per elaboratore privi di contrassegno SIAE” (software privi di regolare licenza), punito dall’articolo 171 - bis della legge n. 633 del 1941 (ipotesi di
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(art.616 c.p.), but the current jurisprudence is quite unanimous in considering free from criminal liability the conduct of the manager who took notice of the employee’s computer correspondence, after having satisfied the compliance with certain procedures previously implemented in the Company (such as, for example, storage in a sealed envelope of access password to the employee corporate email and the subsequent acquisition in case of sudden absence of that, forewarned of this eventuality, as determined by the same authority on privacy by decision n. 13 of March 1st, 2007). The interest of companies is to establish in advance clear rules about the management of internal computer systems, in order to avoid dangerous disputes of crimes involving computer correspondence of their employees. About computer questions another criminal profile able to be prosecuted in the field of business is without doubt the crime of “possession for commercial or business computer programs devoid of SIAE cachet “ (free software licensed), punishable under Article 171 - bis of Law n. 633 of 1941 (potential criminal offense updated by recent legislative news). The use of a “unauthorized” software within the Company, even without being directly duplicated by the user, involves the application of this type of offense, which also gives rise, in addition to the penalty charged to the employer, even the direct responsibility of the Company under D.Lgs.231\01. A recent ruling of the Corte di Cassazione (Criminal Chamber III, 28 October 2010) established, about this important figure of crime, that the possession and use, in connection with a freelance, of com-
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reato aggiornata da recenti novelle legislative). L’impiego di un software “abusivo” all’interno dell’Azienda, anche senza essere stato direttamente duplicato da parte dell’utilizzatore, comporta l’applicazione di questa ipotesi di reato, che peraltro darà origine, oltre alla sanzione penale a carico del datore di lavoro, anche alla responsabilità diretta dell’Azienda ai sensi del D.Lgs.231\01. Una recente pronunzia della Corte di Cassazione (Sezione III penale, 28 ottobre 2010) ha stabilito, relativamente a questa importante figura di reato, che la detenzione ed utilizzazione, nell’ambito di un’attività libero professionale, di programmi per elaboratore privi di contrassegno Siae, non integra il reato di cui all’articolo 171 - bis, non rientrando tale attività in quella “commerciale o imprenditoriale” contemplata dalla fattispecie incriminatrice e non potendo essere estesa analogicamente la nozione di attività imprenditoriale fino a comprendere ogni ipotesi di lavoro autonomo. La Cassazione ha così annullato senza rinvio con la formula “perché il fatto non sussiste” la sentenza che, invece, aveva ravvisato il reato a carico del legale rappresentante di uno studio associato di architetti che aveva utilizzato per l’attività professionale dello studio alcuni programmi informatici contenuti in supporti non contrassegnati dalla Siae e senza,quindi, essere munito della relativa licenza di utilizzo. Un ultimo aspetto che si intende trattare in questa sede è quello relativo ai casi di diffamazione realizzati tramite internet, in particolare attraverso l’utilizzo di social network, tra i quali il più popolare oggi risulta certamente essere Facebook. A questo proposito una recente sentenza del Tribunale civile di Monza (n. 770 del 2 marzo 2010) afferma che: “ogni utente di social network (nel caso di specie di “facebook”) che sia destinatario di un messaggio lesivo della propria reputazione, dell’onore e del decoro, ha diritto al risarcimento del danno morale o non patrimoniale, ovviamente da porre a carico dell’autore del messaggio medesimo”.
puter programs devoid of SIAE marking, does not include the offense referred in Article 171 - bis, not falling into that og “trade or business” contemplated by the incriminating case and could not be extended by analogy to the concept of entrepreneurship to include any notion of self-employment. The Cassazione has thus canceled without reference to the formula “because the fact is without foundation” a judgment that, however, had recognized the crime charged to the legal representative of an architects group who had used for some activity of the study, some computer programs contained in media that were not marked by the SIAE and without, therefore, be provided with the license of use. A final aspect that will be dealt with here is that related to cases of defamation made through the Internet, particularly through the use of social networks, among which the most popular today is certainly Facebook. In this regard, a recent judgment of the District Court of Monza (n. 770 of March 2, 2010) states that: “every social networks user (in the case of “Facebook “) that is the recipient of a message detrimental to their reputation, honor and decency, is entitled to receive a compensation for moral damage or non-pecuniary, of course to charge to the same author of the message. “ In the case submitted to the Court of Monza, a boy wrote highly offensive comments to some photographs of his ex-girlfriend, previously published on his facebook profile, denigrating her mainly because of a physical defect of hers. Well, the comments in question were visible to everybody and this only increased the public nature of the offenses, condemning the boy for defamation consumed against his exgirlfriend, to fully pay the moral damage suffered by the victim, for a value of € 15.000,00. This important pronouncement reminds us that
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Nel caso sottoposto all’attenzione del Tribunale di Monza un ragazzo aveva commentato, in modo altamente offensivo, alcune fotografie della sua ex ragazza, preventivamente pubblicate sul proprio profilo facebook, denigrandola soprattutto a causa di un suo difetto fisico. Ebbene, i commenti in questione erano visibili a tutti e questo non fece che aumentare il carattere pubblico delle offese arrecate, facendo condannare il ragazzo, per la diffamazione consumata ai danni della sua ex, all’integrale risarcimento dei danni morali, sofferti dalla parte lesa, per un valore di ben € 15.000,00. Questa importante pronunzia consente di ricordare che una simile vicenda trova tutela anche in ambito penale con il reato di diffamazione, previsto dall’art. 595 del codice penale, tramite cui si punisce chiunque comunicando con più persone offende l’altrui reputazione. In particolare la diffamazione “online” è prevista come circostanza aggravante poichè realizzata tramite lo strumento di internet che per sua stessa natura è strumento idoneo e sufficiente a trasmettere a più soggetti un determinato messaggio. La presenza pertanto degli elementi costitutivi del reato di specie nell’ambito di una comunicazione inserita in un social network (1: offesa alla reputazione di un soggetto determinato o determinabile; 2: comunicazione di tale messaggio a più persone; 3: volontà di usare specifiche espressioni offensive con la piena consapevolezza di offendere) può determinare in caso di denuncia l’avvio di un’indagine penale a carico del responsabile per il reato di diffamazione aggravata, per il quale sono previste dal codice penale pene che possono arrivare fino a tre anni di reclusione, oltre al risarcimento dei danni, in sede civile, per svariate migliaia di euro. La competenza territoriale per il reato di diffamazione commesso in tale contesto comunicativo (internet) sarà quella del Giudice del luogo di domicilio (o di residenza) del danneggiato poiché, secondo la recente pronunzia n.964/2011 della Suprema Corte, “la lesione della reputazione e degli altri beni della persona è correlata all´ambiente economico e sociale nel quale la persona vive ed opera e costruisce la sua immagine, e quindi svolge la sua personalità”. Gli utenti di Facebook e simili sono così avvisati dei gravi rischi cui incorrono nell’utilizzo improprio di uno dei più estesi ed importanti strumenti di comunicazione oggi esistenti.
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this story is also reflected in criminal law with the crime of libel, art. 595 of the Penal Code, which punishes anyone who, talking to other people, offends another person’s reputation. In particular “online” defamation is expected as an aggravating circumstance as realized through the instrument of the Internet that for its very nature is an instrument suitable and sufficient to convey a certain message to more people. Therefore, the presence of libel elements in a social network communication (1: offensive to the reputation of a person specified or definable; 2: communication of this message to more people; 3: willingness to use specific offensive expressions with the full knowledge of offending) can determine in case of complaint, the beginning of a criminal investigation against the person responsible for the crime of aggravated defamation, for which the Criminal Code penalties may reach up to three years imprisonment, in addition to compensation for damages, in civil action, of several thousand euros. The local jurisdiction for the crime of defamation committed in that communication context (internet) will be that of Judge of the domicile (or residence) of the victim because, according to recent Supreme Court pronouncement n.964/2011, “the injury reputation and other assets of the person is related to social and economic environment in which people live and work and build their image, and therefore express their personality. “ The Facebook users and similar are so warned about the serious risks incurred by the improper use of one of the largest and most important communication tools today existing.
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[INVESTO LUXURY]
Bikini Diamond by
e la
Micaela Barisone
Cellulite passa
inosservata...
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ontrollato il giro vita, valutato lo stato della cellulite è arrivata l’ora di mettere mano al portafogli per acquistare i costumi da bagno più trendy della stagione da mettere in valigia. Come ogni anno gli stilisti si sono sbizzarriti e hanno messo sul mercato scelte per tutti i gusti e tutte le taglie, dalla pin up - che può indossare davvero di tutto - a chi invece deve combattere con qualche inestetismo da nascondere con i giusti accorgimenti. Offerte per tutte le tasche – da chi può permettersi di acquistare costumi da capo-
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nce you have checked your waist measurement, evaluated the state of cellulite it’s time to dig into your wallet to buy the trendiest swimsuits of the season. Like every year stylists set their creativity free to create and put on the market options for all kind of tastes and sizes, from the pin up – one can wear literally everything – to whom have to hide some imperfections with the right trick. Offers for all kind of pockets – from people who can afford to buy expensive swimsuits to show off on the most exclusive Caribbean or mediterranean
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INVESTO LUXURY
giro da sfoggiare sulle spiagge caraibiche o più esclusive del Mediterraneo - a chi invece si deve “accontentare” di modelli chic ma dal prezzo più contenuto. Per ora la palma del bikini più caro al mondo è quello creato con 150 carati di diamanti, 51 carati con taglio a pera e 30 carati con taglio diamanti uniti da una lamina di platino. Il costo? Se ce lo si può permettere o se qualcuno riesce a farselo regalare è un gioco da ragazzi: 30 milioni di dollari. L’interesse per questo costume così particolare ha già alimentato la fantasia di alcuni oligarchi russi che si stanno contendendo l’acquisto del prezioso gioiello – è proprio il caso di chiamarlo così – per qualche fortunata compagna o moglie russa. Se il sogno di accaparrarselo è svanito, niente paura. Qualcosa più a buon mercato e di sicuro effetto c’è. Bastano 625 dollari, un prezzo decisamente abbordabile, per acquistare “l’Eyelet - trim bikini” che non avrà diamanti da sfoggiare ma di sicuro un numero di cristalli Swaroski di sicuro effetto. Sotto i raggi del
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beaches – to whom has to “be content” with a chic but cheaper model. For now the Oscar for the most expensive bikini goes to the one created with diamonds for 150 carats, 51 carats pear-cut and 30 carats diamond cut joined together with a thin sheet of platinum. The cost? If one can afford it or if one is able to ask for it as a present, it’s an easy game: 30 million dollars. The interest for this particular swimsuit has already increased the fantasy of a few Russian oligarchs that are disputing to buy the precious jewel – and this is the case to call it like that – for a lucky Russian partner or wife. If the dream to buy it have just disappeared, don’t worry. But there is something cheaper and impressive. All you need are 625 dollars, a more affordable price, to buy “the Eyelet – trim bikini” that won’t have diamonds but an impressive number of Swarovski crystals to show off. Under the sunlight, that is sure, you will not be unnoticed. For all the women in career, those who neither on
Carati di diamanti...
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“Solar
Powered Bikini”
sole, questo è certo, non si passerà inosservate. Per le donne in carriera, quelle che nemmeno in vacanza riescono a staccare la spina dal lavoro e che devono per forza avere computer e telefonini a disposizione anche sotto l’ombrellone gli stilisti hanno preparato una sorpresa. E’ nato il “Solar powered bikini” costituito da una particolare fibra di nylon con celle collegate in grado di ricaricare l’elettronica in spiaggia con connessione Usb. E per gli uomini invidiosi è già pronta anche la versione maschile che permette le stesse prestazioni. Per le donne che hanno cura della loro abbronzatura e che temono inestetiche bruciature ed eritemi è arrivato sul mercato il bikini con rilevatore di raggi UV. Dunque, se avete paura che il sole possa danneggiare la vostra pelle, ecco un costume da bagno che monta un sistema decisamente innovativo che vi segnala il livello di questi raggi. Così se il numero è troppo alto, potrete mettervi sotto l’ombra. Costa 170 dollari.
vacation can stop working and have to use their computer and mobile under the beach umbrella, stylists have prepared a surprise. The newborn “Solar powered bikini” made by a particular nylon fiber with linked cells able to recharge the electronics on the beach with an USB connection. For the envious men it is ready a male version who has the exact same performances. For all the women who take care of their tanning, worrying about sunburn and sun-rash we can introduce you the first bikini with UV detector. So, if you are afraid that the sun can damage your skin, here is a swimsuit that has a definitely new system that indicates the level of UV rays. If the number is too high you can enjoy some shade. It costs 170 dollars. If your wallet can afford a few more money, you better think about how you can combine the bathing suit. Surely together with the diamond
“Eyelet - Trim Bikini”
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INVESTO LUXURY
Se il portafogli permette qualche spesa in più è bene pensare a cosa abbinare al costume da bagno. E’ sicuro che al bikini tutto in diamanti e platino si sposino alla perfezione i sandali creati in oro e con ben 2200 diamanti da 30 carati tagliati e sistemati sulle finiture per creare un effetto incredibile. Per questo lussuosissimo paio di sandali hanno già perso la testa vip come Victoria Beckham e Paris Hilton che in quanto a moda e tendenze non hanno nulla da imparare da nessuno. E pazienza se chi li acquisterà non potrà di dire di averli in esclusiva. La compagnia non è certo disdicevole. Anche per questa estate 2012, insomma, c’è solo l’imbarazzo delle scelta, la voglia di stupire il marito o il compagno con un occhio sempre vigile al portafogli.
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Diamanti
da 30 carati...
and platinum bikini, the sandals made of gold and 2200 diamonds of 30 carats put over the finishing to create an amazing effect. VIPs like Victoria Beckham and Paris Hilton have already lost their mind to this luxurious pair of sandals, and they know everything about fashion and trends. And never mind if those who buy them cannot have the exclusive. The company is not improper at all. In the end, even for this summer 2012 you have a lot to choose, the will to astonish your husband or partner with an eye open for the wallet.
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Benvenuti a Torino. Welcome to Turin.
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vacanza?
[INVESTO HOLIDAY HOME] by
LA IL
P
Francesco Papa
MIGLIOR
INVESTIMENTO!
er gli appassionati di una vacanza che li faccia sentire “a casa”, questo è il momento migliore per comprare. Non un pacchetto-viaggio, ma proprio la casa in sè. Le quattro mura (o anche di più) in cui trascorrere le ferie o anche solo i week end lunghi. Qualche giorno di pausa tra uno stress e l’altro. D’altra parte i numeri del mercato delle seconde residenze parlano chiaro: i valori stanno scendendo quasi ovunque – conseguenza nemmeno troppo indiretta dell’introduzione dell’Imu -, quindi chi ha un capitale da investire, se se la sente si sostenere spese e balzelli vari, deve cogliere la palla al balzo. Ma non tutte le località di vacanza sono uguali: ci sono anche aree in cui il prezzo al metro quadro è in salita. Perché anche qui vale la moda, le tendenze, il passaparola. Meglio tenere le antenne dritte e selezionare il territorio di caccia. Come orientarsi, però? I dati elaborati dal portale Immobiliare.it dimostrano che c’è un’occasione per tutti i gusti, sia per chi ama la montagna che per chi preferisce il mare. Nelle località di grido così come in quelle più di nicchia. Senza trascurare le colline e tutte quelle
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or the fans of a holiday that makes them feel “at home”, this is the best moment to buy. Not a travelpackage, but the house itself. The four walls (or even more) where you will spend your holidays or even just long weekends. A few days of rest from one stress to another. On the other hand the numbers of second houses market speak clearly: the values are falling almost everywhere – as a direct consequence of the IMU tax introduction -, so if those who have money to invest feel like they are capable to sustain expenses and taxes, they have to seize the opportunity. But not all the vacation sites are the same: there are areas in which the square meter price is rising. Because even here trend, glamour and word-of-mouth count. It is better to prick
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INVESTO HOLIDAY HOME
zone in cui una vacanza ci sta, comunque, alla grande. Qualche esempio? Partiamo dal mare. Per chi abita al Nord, la Liguria è come il giardino di casa: a poche ore di auto, code permettendo, il mare sembra anche più bello. E per alcune zone in cui i prezzi delle case sono in salita (come Bordighera, dove da gennaio a maggio si è passati da 5009 a 5130 euro al metro quadro, con una crescita del 2,4%, oppure Santa Margherita, che fa +1,6%), sono tante quelle in cui le abitazioni sono più a buon mercato rispetto all’anno scorso. Ad Alassio, per esempio, i prezzi sono scesi dello 0,8%. Ancora di più a Loano e Pietra ligure, dove i valori – rispettivamente – sono scesi del 4,2% e del 4,9%. E oscillano tutti intorno ai 5000 euro al metro quadro. Giù pure Rapallo, che di punti percentuali ne ha persi 5. Andamenti irregolari anche in provincia di La Spezia: scende Sarzana (-2,4%) e sale Lerici (+1,1%). Ma qui la differenza la fa il prezzo puro: nel primo caso si arriva di poco sopra i 3000 euro, mentre nel secondo si sfiorano i seimila. Il doppio.
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up one’s ears and wisely select the hunting territory. But how can we choose? The data elaborated by the Immobiliare.it portal shows that there is a bargain for every taste, both for those who love mountain areas and for those who prefer the seaside. In the trendiest places as much as the less known. Without neglecting the hills and all those areas in which a vacation can be organized big style. A few examples? Let’s start with seaside. For those who live in the North, Liguria is a bit like the home garden: a few hours away by car, queues permitting, the sea seems even nicer. And for some areas in which the house prices are rising (like Bordighera, where from January to May the prices are flown from 5009 to 5130 euros per square meter, with a growth of 2,4%, or Santa Margherita, that records +1,6%), there are a lot more in which the houses are cheaper compared to last year. In Alassio, for example, the prices
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Meno facile far affari sull’altro mare settentrionale d’Italia. In Friuli, per esempio, i prezzi sono in salita: a Lignano Sabbiadoro, per esempio, nel giro di cinque mesi i prezzi al metro quadro sono saliti del 7%. Alla faccia della crisi. Va meglio nel vicino Veneto, per chi vuole investire: a Jesolo, per esempio, i prezzi sono scesi del 4,6%. Chi vuole invece togliersi lo sfizio di avere un punto d’appoggio nel cuore della movida al sapore di sale, allora l’obiettivo deve necessariamente puntare sulla Riviera Romagnola. E qui ci si può imbattere in occasioni interessanti: se a Riccione il calo rasenta comunque la sostanziale tenuta (-0,4%) sono decisamente più in calo i prezzi al metro quadro per Rimini (-4,5%) e Cattolica (-4,1%). Tra le tre località del divertimento per eccellenza, però, si fa ancora preferire Rimini, che per un metro quadro chiede una media di 3.419 euro. Scendendo lungo l’Adriatico i
lowered of 0,8%. Even more in Loano and Pietra Ligure, where the values – respectively – fell by 4,2% and 4,9%. And they all swing around 5000 euros per square meter. Even Rapallo goes down, with a loss of 5 percentage points. Irregular trends as well in La Spezia province: falls Sarzana (-2,4%) and rises Lerici (+1,1%). But here the difference is made by the pure price: in the first case it is about 3000 euros, while in the second case almost reaches 6000 euros. The double. Less easy is to get a bargain on the other Italian northern sea. In Friuli, for example, the prices are rising: in Lignano Sabbiadoro in 5 months the prices per square meter rose by 7%. And there is the crisis! In Veneto the situation is better, for those who want to invest: in Jesolo the prices fell of 4,6%. Those who want to have a place in the core of the seaside movida, then the target has to be set in the Riviera Romagnola. And here we can find interesting opportunities: if in Riccione the drop is slightly felt (-0,4%) the prices in Rimini are definitely decreasing (-4,5%) and in Cattolica too (-4,1%). Among the three holiday places, one still prefers Rimini, at a cost of 3.419 euros per square meter. Following
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prezzi calano ancora: nel Salento, Gallipoli sale del 2,3%, ma la media è di 2000 euro al metro quadro. A poca distanza, sempre in provincia di Lecce, Otranto vede i suoi prezzi scendere dell’8%, attestandosi però sui 2500 euro circa. Impossibile, prima di dedicarsi alla montagna, non fare un salto in Sardegna. Qui i prezzi sono da capogiro, ma lo stesso si può dire – evidentemente – per il valore dell’investimento. A Porto Cervo, per citare un luogo arcinoto, i prezzi al metro quadro sono di 8500 euro circa, ma stanno calando (-5,9%). Meglio magari puntare su San Teodoro, dove i prezzi calano del 2,8%, ma soprattutto la media è di poco inferiore ai 3000 euro. Chi pensa che l’Elba sia più a buon mercato, si sbaglia: Capoliveri, tanto per visitare un vero gioiello dell’isola toscana, costa 3743 euro al metro quadro, anche se il calo da gennaio è notevole: -13,3%. Un pensierino, magari, ce lo si può fare. Passiamo alla montagna, allora, per rinfrescare le idee: in Valle d’Aosta si trova di tutto, dipende dalle tasche e dalla disponibilità. Si va da una “vetta” di 7723 euro al metro quadro (la splendida Courmayeur, dove i prezzi sono stabili, con un calo inferiore al punto percentuale) a “occasioni” come Valtournenche, dove bastano 4500 euro, anche se il trend è in crescita: +1,4% rispetto a gennaio. Più a buon mercato il Trentino Alto Adige. O almeno così dice Canazei: 3943 euro al metro quadro, ma in aumento di quasi il 5%. Sui 4000 euro Brunico, peraltro stabile come oscillazioni di prezzo negli ultimi mesi. Altro paio di maniche Cortina d’Ampezzo: qui il “marchio” si paga, eccome. Anche se i prezzi sono scesi del 2,1%, un metro quadro costa qualcosa come 15463 euro. Un pensierino, infine, lo si può fare a una casa in collina. Luogo letterario, prima che turistico, ma garanzia di relax e di panorami meravigliosi. In Piemonte, una casa a Barolo costa 1357 euro al metro quadro (un vero colpaccio, rispetto ad altre località di grido), mentre a Dogliani si arriva a 1430. Cambiando provincia, l’astigiana Nizza Monferrato oscilla sui 1381 euro al metro quadro, ma la voce si sta spargendo: il trend, infatti, è di un aumento del 5,3%. Bisogna decidere in fretta.
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the way down the Adriatico sea, prices drop even more: in Salento, Gallipoli goes up with a 2,3%, but the average price is 2000 euros per square meter. In Otranto, still under Lecce province, prices reached -8%, around 2500 euros. It’s impossible, before one thinks about mountain, not to consider Sardinia. Here the prices are staggering, but we can say the same for the value of the investment. In Porto Cervo, just to talk about one of the most famous places, the prices per square meter are around 8500 euros, but they are dropping (-5,9%). Maybe it is better to aim at San Teodoro, where the prices decreased of 2,8% and the average price is 3000 euros. Who is thinking about the island of Elba as a cheaper place is completely wrong: Capoliveri, just to see a true treasure of the Tuscan island, costs 3743 euros per square meter, even if the lowering from January is noticeable: -13,3%. One can really have a serious thought about it. Now let’s move over the mountains to have a breath of fresh air: in Aosta Valley one can find everything, depending on the wideness and availability of the pockets. The maximum is 7723 euro per square meter (the amazing Courmayeur, where the prices are stable, with a decrease of less than one percentage point) to “bargains” like Valtournenche, where all one needs are 4500 euros, even if the trend is growing: +1,4% compared to January. The Trentino Alto Adige is a lot cheaper. Or that is what Canazei claims: 3943 euros per square meter, but rising up to 5%. Brunico is 4000 euros, with stable prices over the last months. Completely different is Cortina d’Ampezzo: here you have to pay for the “brand”. Even if the prices lowered by 2,1%, one square meter costs something like 15463 euros. A thought in the end goes to a house in the hills. A literary place, before being a tourist one, but a guarantee of relax and wonderful landscapes. In Piedmont, a house in Barolo costs 1357 euros per square meter (a true bargain, compared to other trendy locations), while in Dogliani the price reaches 1430 euros. Looking into the Asti province, Nizza Monferrato swings around 1381 euros per square meter, but the voice is spreading: the trend is indeed rising by 5,3%. We must decide quickly.
“Com’è misteriosa la leggerezza è una strana cosa, è una carezza...” (Giorgio Gaber)
[INVESTO EVENTS] Mostra “Fare gli Italiani” Fino al 4 Novembre 2012
Mostra sui Dinosauri
Dal 19 Aprile al 22 Luglio 2012
Mostra “I Quadri del Re”
Dal 5 Aprile al 9 Settembre 2012
Torino Fare gli italiani, la grande mostra dedicata alla storia e all’identità del nostro Paese, riaprirà al pubblico il 17 marzo 2012. L’annuncio è stato diffuso attraverso un comunicato ufficiale del Comitato esecutivo di Italia 150. La mostra Fare gli italiani potrà essere visitata fino al 4 novembre 2012, sempre presso le OGR di Torino.
Torino Esposizioni Dopo il grande successo di Roma, con oltre 120.000 visitatori, la grande mostra “Days Of The Dinosaur” arriva a Torino Esposizioni, dal 19 Aprile al 22 Luglio 2012, proponendo un viaggio avventuroso nell’era giurassica, fra 41 creature preistoriche che prendono vita di fronte agli occhi dei visitatori. Una mostra concepita nel rispetto della didattica, ma allo stesso tempo anche come un’esperienza eccitante e indimenticabile, adatta a tutta la famiglia.
Reggia di Venaria, Torino Dal 5 Aprile al 9 Settembre 2012, presso le Sale delle Arti della Reggia di Venaria Reale sarà possibile visitare la nuova mostra temporanea “I Quadri del Re”, un’esposizione di dipinti preziosi e capolavori d’arte provenienti dalla Galleria Sabauda di Torino. La mostra “I Quadri del Re” sarà integrata al percorso di visita della Reggia, completamente rinnovato per la stagione 2012 e che evoca le emozioni e la storia di uno dei più grandi capolavori dell’architettura barocca universale.
TorinoEventi
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[INVESTO EVENTS] Le opere della Galleria Sabauda
Dal 5 Aprile al 9 Settembre 2012
Eventi alla Reggia di Venaria Reale Dal 16 Marzo
Palazzo Reale, Torino
Eventi
Torino
Dal 5 aprile al 9 settembre 2012, nella Manica Nuova di Palazzo Reale di Torino si apre la mostra “Torino, Europa. Le grandi opere d’arte della Galleria Sabauda nella Manica Nuova di Palazzo Reale”. La mostra temporanea è una delle due sezioni in cui si articola l’evento “I Quadri del Re” e che vede coinvolta anche la Reggia di Venaria.
Darbar - Luci da Oriente, MAO di Torino Dal 7 Giugno al 28 luglio 2012
Torino Dal 16 Marzo 2012 la Reggia di Venaria Reale è inaugura la nuova stagione con un programma ricco di novità: un percorso di visita completamente rinnovato, la nuova mostra temporanea “I Quadri del Re”, lo spettacolo di luci e suoni della Fontana del Cervo, i suoni degli eventi Musica a Corte, gli spettacoli delle Domeniche da Re, i giochi al Fantacasino dei Giardini, le attività didattiche e le attrazioni del Potager Royal, le sontuose Merende Sinoire, le esclusive Cene Regali, la tradizionale Festa delle Rose e molti altri eventi che animeranno i giardini della Reggia di Venaria e del vicino Parco La Mandria per tutta la stagione 2012.
Torino Dal 7 giugno al 28 luglio 2012, il Museo di Arte Orientale di Torino ospita DARBAR: una rassegna di concerti, incontri, conferenze e visite guidate a tema. DARBAR è un termine che indica il luogo deputato agli eventi artistici negli antichi palazzi dei Maharaja e nel suo significato riassume perfettamente l’intento della rassegna che, dopo il grande succeso dell’anno scorso, prevede anche per il 2012 un ricco calendario di iniziative.
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[INVESTO EVENTS] Torino Young City
Dal 7 Giugno al 5 Agosto
Fuori dal set
Dal 7 giugno al 23 settembre
Aperitivo Martini Tutti i giovedi
Torino Una rassegna dedicata alla creatività, allo spettacolo, allo sport, alla partecipazione e alla sperimentazione per rendere i giovani protagonisti della trasformazione della città. Dal 7 giugno al 5 agosto.
Museo del cinema, Torino Fotografie di Chiara Samugheo per il cinema. Il Museo Nazionale del Cinema dedica una personale alla prima donna diventata fotografa professionista in Italia. Dal 7 giugno al 23 settembre.
Torino
Eventi
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OGR, Torino A Torino nasce un nuovo appuntamento per stare in compagnia: il giovedì è Aperitivo Martini in Terrazza Brek, nel giardino delle Officine Grandi Riparazioni (OGR) sede delle mostre di Esperienza Italia. E tutte le sere in Terrazza Brek prendono vita un’area “LOUNGE”, dove sorseggiare un aperitivo o un cocktail con gli amici, e un’area “GRILL” dove gustare ottimi piatti a base di carne cotta sulle braci dalle mani esperte degli chef Brek.
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Ariete
Cambiamenti in vista nelle finanze: Mercurio e Venere nel corso dei mesi estivi raggiungono il II campo. Cresce l’inclinazione all’investimento sicuro, il settore immobiliare acquista nuova attrattiva ai tuoi occhi. Marte nel Leone è lo sponsor d’incursioni spericolate in Borsa: è preferibile, prima di seguirne i consigli, verificarne l’effettiva redditività.
Toro
Venere è nel segno da luglio, Mercurio da agosto: puoi aspettarti vantaggi nella firma di contratti redditizi per la tua azienda, buone notizie dai listini di Borsa. Il settore immobiliare è quello che ha maggiori attrattive ai tuoi occhi, ma buoni risultati puoi ottenerli anche nel settore della comunicazione, dei trasporti, dell’editoria.
Gemelli
Le finanze non mostrano grande salute: con Giove contrario raggiungere gli obiettivi prescelti negli affari è impresa molto complicata. La prima parte della dell’estate è la più propizia, per quanto riguarda i viaggi, le trattative commerciali, la crescita del fatturato della tua attività. Marte è lo sponsor d’incursioni in Borsa spericolate, ma di dubbia efficacia.
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Cancro
Giove incoraggia il successo negli affari, la riuscita delle attività d’import export, il progresso delle finanze. Il settore immobiliare attira gli investimenti di maggiore rilievo: aspetta l’ultima parte dell’estate, se è possibile, per renderli operativi. Venere da luglio è nel Toro: in Borsa puoi puntare sui titoli della moda, dello stile, del lusso.
Leone
Le finanze viaggiano a corrente alternata, seguendo l’onda del tuo istinto: Marte nel segno è lo sponsor d’investimenti audaci, Nettuno in Acquario, segnala che certi progetti sono privi di sostanza, di realismo. La prima metà dell’estate è la più indicata per analizzare a fondo la situazione economica, per approfittare di qualche buona opportunità in Borsa.
Vergine
Il clima intorno ai tuoi progetti sta per cambiare: dopo un incerto avvio di inizio estate, puoi ritrovare la lucidità, la forza d’animo necessaria per chiudere in modo brillante le trattative in agenda. Mercurio e Venere nel Toro possono ribaltare la situazione: in Borsa punta sui titoli della comunicazione, della moda, oltre che su quelli del settore immobiliare.
[ASTROINVESTO] by
Bilancia
Medea
Capricorno
L’affollamento del tuo VII campo è elevato sino a metà estate: se devi cercare un accordo con i soci, un finanziamento in Banca, è meglio muoverti negli ultimi giorni. Non mancano gli incidenti di percorso, ma grazie al tuo fiuto degli affari, puoi superarli senza troppi danni. Giove è lo sponsor d’investimenti oculati nel settore immobiliare.
Non è che le cose ti siano andate male ultimamente, ma da questo momento in poi puoi solo migliorare. Venere da inizio estate è nel segno del Toro, Mercurio vi entra ad agosto: preparati ai giochi d’artificio negli affari. Giove assicura una certa continuità alle entrate finanziarie: il tuo fiuto per gli affari non è mai stato veramente in discussione.
Scorpione
Acquario
La situazione degli affari è in movimento: non stupirti se, durante l’estate, incontri più intoppi del previsto sul tuo cammino. Giove e Urano nei Pesci esaltano la voglia d’innovazione, il desiderio d’andare oltre certi luoghi comuni sul tuo conto. Le finanze non segnano il passo, nonostante qualche decisione presa sin troppo a cuor leggero.
Sagittario
L’affollamento del V campo favorisce gli investimenti di breve periodo, le incursioni in Borsa: l’industria dello spettacolo, dell’intrattenimento è la più attraente ai tuoi occhi. Marte gioca a tuo favore: nella partita dell’audacia non c’è storia, puoi vincerla a mani basse. A volte esageri con l’intraprendenza: Giove ti sconsiglia gli acquisti immobiliari.
Le finanze viaggiano a corrente alternata: Nettuno nel segno è indice di creatività, ma anche di sogni a occhi aperti, di mancanza di pragmatismo. Marte in Leone annuncia tempi difficili per gli investimenti: l’impulsività non paga, l’audacia è un lusso che non puoi permetterti. Soprattutto da metà estate in poi, quando Mercurio e Venere remano contro.
Pesci
Il vento soffia sempre più impetuoso alle tue spalle: con Giove e Urano nel segno, talento, praticità e innovazione si sposano alla perfezione. Può crescere la comunicativa nei contatti con la clientela, l’abilità nel pianificare le mosse: Venere prima e Mercurio poi, durante l’estate, tornano al tuo fianco. Gli affari migliori? Nel settore della comunicazione e della moda.
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[INVESTO JOBLESS]
“Il mest iere più st ressante del mondo? LA DISOCCUPATA!” Episodio 2
Eccomi nuovamente tra voi per continuare il racconto delle mie vicende “professionali”. Avevamo lasciato il personaggio che ti promette il lavoro facendo qualche telefonata, per incontrare il “MEGA ING. GRAN CAV. DOTT. ECC ECC.” (come veniva citato nei film di Fantozzi) che identifica i protagonisti di due dei tanti episodi rimasti nel best seller della mia memoria e che chiamo: LA PREGO NON MI SCAPPI VOGLIO LEI e DEVE COMINCIARE SUBITO PERCHE’ SIAMO NELLE CURVE. Iniziamo dal primo, descrivendo il ruolo che interpreta magistralmente e che lo colloca come proprietario di una famosa, costosa e serissima clinica privata che annovera nei propri decenni di attività nomi illustrissimi e altisonanti. Lo incontro al primo colloquio, dopo aver fatto anticamera con la responsabile del personale, che quel giorno era aggressiva come una tigre della Malesia. Rimane, a suo dire, piacevolmente impressionato da me e mi ricontatta una settimana dopo dicendo di avermi scelta tra le molte aspiranti che avevano incontrato per quel difficile ruolo. Il gatto e la volpe infatti si sono dilungati nel descrivere l’importante e fondamentale compito della centralinista che stavano cercando e quindi dovevo bene intendere che la scelta era stata ardua e che dovevo essere ben certa delle difficoltà a cui andavo incontro. Ricordo ancora che, con in mano la lunga lista di documenti da procurare per il contratto, ho pensato alla professionalità in cui mi ero imbattuta. Eravamo a metà luglio e avevamo concordato di cominciare l’affiancamento i primi di settembre. Cominciano i rientri dalle vacanze, comincia l’anno scolastico e il telefono non squilla. Il giorno 20 armata di tenacia e curiosità mi presento personalmente nell’ufficio
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del personale, trovo la tigre con le orecchie basse che divaga e quindi chiedo del “capo”. Dopo mezz’ora di attesa mi riceve e per tutta quella seguente mi prega di non cercare altra sistemazione perché voleva me e nessun’altra. Mi dice di tornare a casa e di essere fiduciosa in attesa della chiamata che finalmente arriva il 19 dicembre con un esito però un tantino diverso: la tigre, diventata una micetta impaurita, balbettando e senza spiegare i motivi dice: “Signora, siamo stati costretti ad assumere un’altra persona”. Lo spalancamento delle mie labbra credo che si sia visto in mondovisione…come costretti??? Chi ti può costringere ad assumere una persona piuttosto che un’altra? Forse neanche il presidente della Repubblica!!! Dovrebbero esistere i corsi per inventarsi le bugie così questi soggetti almeno ne uscirebbero con eleganza. Comunque passiamo al secondo personaggio ed il ruolo che interpreta, con probabile nomination ai prossimi oscar, lo vede come amministratore delegato di un’azienda metalmeccanica, leader mondiale nel proprio settore, con sedi sparse in tutto il globo. Anche questo attore lo incontro al primo colloquio e mi tiene una mezz’oretta di monologo su cosa fa l’azienda, mi descrive i personaggi al vertice e si dilunga sul fatto che hanno fretta di trovare la risorsa che cercano perché i dirigenti
non riescono ad occuparsi di tutto. L’impressione anche in questo caso è stata positiva, infatti vengo chiamata per il secondo colloquio in cui mi viene proposto, però, un part time di cinque ore al giorno. Io accetto mio malgrado anche se avrei avuto bisogno di lavorare a tempo pieno e aspetto una telefonata da parte dell’agenzia che mi aveva selezionata. Chiamata che arriva un venerdì pomeriggio e che mi fa piangere di gioia dal momento che mi viene comunicato che l’azienda aveva deciso per un tempo pieno a tempo indeterminato e con assunzione diretta; lo ricordo come fosse ieri, pensavo di aver vinto al superenalotto. Volete sapere se sto lavorando in quell’azienda? Fortunatamente no, perché i leader mondiali con sedi in tutto il mondo hanno avuto una diatriba con l’agenzia interinale a cui non volevano pagare il mandato per avermi reclutata, e il mega amministratore delegato non ha più risposto alle loro telefonate. Una riflessione è d’obbligo…Persone che ricoprono determinati ruoli o che comunque hanno evidenti poteri decisionali non dovrebbero avere maggiore consapevolezza del peso delle loro parole? E soprattutto qualcuno ha insegnato loro che nella vita, bisogna saper anche chiedere SCUSA? To be continued…
by Olga Litterio
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