2019
IL NOSTRO MANIFESTO
Il territorio in cui viviamo appartiene ad ognuno di noi. È un luogo in cui cresciamo, di cui condividiamo la natura e il paesaggio, in cui lavoriamo per farlo crescere. È casa nostra e come ogni buon padrone di casa vogliamo mantenerlo bello e curato, appetibile ed attrattivo sia per la nostra comunità sia per i nostri ospiti. Per questo vogliamo che il progetto DOPO L’UNESCO, AGISCO! continui a diffondersi e ci impegniamo personalmente a contribuire a svilupparlo, condividendone i principi cardine. Vogliamo che il territorio di Langhe-Roero e Monferrato diventi ancora più piacevole per chi lo abita e attraente per chi lo visita. Il nostro obiettivo è promuovere la cultura del bello e del pulito. Il titolo di Patrimonio Mondiale UN ESCO non è il punto di arrivo, ma il punto di partenza di un grande progetto condiviso con tutta la popolazione del nostro territorio. Vogliamo generare la consapevolezza che tanti piccoli cambiamenti, uniti a tante piccole valorizzazioni delle nostre tradizioni, possano portare a un grande miglioramento d’insieme. Siamo certi che ogni azione (anche la più semplice) che ogni singola realtà attuerà per rendere il nostro territorio più bello e più pulito porterà grandi vantaggi economici per tutti. Foto: ©Alex Webb/Magnum Photos
Crediamo che amare il proprio Patrimonio sia uno stile di vita. Per questo vogliamo stimolare tutte le realtà del territorio ad adottare nella quotidianità comportamenti che contribuiscano a una valorizzazione duratura della propria terra. Pensiamo che per apportare miglioramenti la strada migliore sia quella di affrontare le sfide come se fosse un gioco, per raggiungere gli obiettivi in modo piacevole. Crediamo che la velocità e la costanza siano determinanti in questo processo di miglioramento. Ecco perché vogliamo essere i primi ad agire. Pensiamo che internet e i social network siano i mezzi più utili per diffondere una cultura del bello e del pulito, e per far conoscere a tutti, anche a chi non vive nel territorio, le bellezze della nostra terra e i tanti progetti che attueremo. Siamo convinti di poter avere tutte le carte in regola per rinnovare anno dopo anno il prezioso riconoscimento che ci ha conferito l’UNESCO.
www.ioagisco.it
E noi saremo orgogliosi di avere agito.
Alberto Cirio
Vittoria Poggio
Presidente della Regione Piemonte
Assessore alla Cultura, al Turismo e al Commercio della Regione Piemonte
U
n territorio di grande bellezza e complessità, quello di Langhe-Roero e Monferrato, che ha saputo, intorno al riconoscimento UNESCO ai propri paesaggi vitivinicoli, costruire un’identità condivisa, dimostrata dal crescente numero di visitatori che, da tutto il mondo, scelgono proprio queste colline per scoprirne il fascino e le tipicità. Questi risultati sono il frutto di un lavoro che ha coinvolto le istituzioni, in primis la Regione Piemonte, che è presente nel territorio con progetti capaci di coinvolgere le diverse anime. Un obiettivo che “Dopo l’UNESCO, agisco!” persegue con un crescente successo nella partecipazione dei Comuni e dei cittadini: un’iniziativa, fatta da un gioco che premia chi si è distinto per azioni o iniziative volte a migliorare lo spazio e il paesaggio urbano e naturale, con una logica di coinvolgimento dal basso e rivolta a tutta la popolazione. Il progetto che coinvolge in totale 162 Comuni, dei quali 100 compresi nel sito UNESCO “Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato” e 62 nei comuni limitrofi al sito, ha saputo, in questi anni, trasformare la competizione tra territori in una spinta positiva a fare squadra, risvegliando il senso di comunità e l’orgoglio di portare avanti piccoli e grandi gesti di bellezza. Dal 2019 sono stati coinvolti alcuni Comuni limitrofi su indicazione dell’Associazione per il patrimonio dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, al fine di sensibilizzare il maggior numero di persone nella tutela di questi luoghi straordinari. I criteri di selezione sono stati i seguenti: paesaggio agricolo e particolarmente vitato; presenza di
castelli ben conservati e fruibili al pubblico; zone di pregio del vino. Una consapevolezza che, in questi anni, si è tradotta in un sempre maggiore orgoglio dei cittadini di queste aree, che passa dalle sue radici e dalla sua storia ma comprende anche l’importante crescita sotto il profilo culturale e turistico. Il valore di questa iniziativa consiste nell’aver saputo far nascere e crescere un importante e diffuso senso civico, che impegna ogni cittadino a tutelare e migliorare, a beneficio di tutti, il paesaggio e l’ambiente. I risultati delle precedenti edizioni confermano l’importanza del progetto, nato in un’area che deve molta della sua fortuna e bellezza a quello che possiamo definire come la sua “cultura immateriale”: dal tartufo tipico di queste aree e che grazie alla fiera internazionale del tartufo bianco di Alba ne è ambasciatore nel mondo, alle colline, frutto di secoli di lavoro e fatica dei contadini e preservate dai suoi cittadini, tra tradizione e innovazione. Uno scenario all’interno del quale “Dopo l’UNESCO, agisco!” si conferma come un progetto capace di affermare il valore dell’aver cura e di promuovere azioni insieme quotidiane e straordinarie, andando oltre i confini del riconoscimento UNESCO, coinvolgendo tutto il territorio e trasformando le comunità in gruppi consapevoli e attivi perché diventino tutti custodi e promotori dell’ambiente e del bello. Un patrimonio che, come ente regionale, ci siamo impegnati a sostenere per il grande valore aggiunto che è capace di generare, tanto per il suo sviluppo economico quanto per quello delle sue comunità.
Gianfranco Comaschi Presidente Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato
L’
Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, ente gestore del sito riconosciuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel giugno 2014, è al fianco della Regione Piemonte nel progetto ‘Io Agisco!’ nella convinzione che l’iniziativa sia uno strumento efficace per fare emergere la vocazione e la bellezza di questo territorio. Il gioco di comunità è cresciuto negli anni, dimostrando la sua capacità di coinvolgere attivamente tutti coloro che abitano, studiano e lavorano nell’area dei paesaggi vitivinicoli. Il sito UNESCO appartiene a tutti e tutti siamo responsabili della sua tutela, tutti dobbiamo ritenerci coinvolti, attraverso piccoli e grandi gesti quotidiani, nella conservazione e trasmissione di questo inestimabile patrimonio alle generazioni future. Di fronte alle urgenze del presente, siamo tutti chiamati a riflettere sul rapporto tra l’uomo e la natura all’interno di questo territorio. Ognuno di noi può dare un piccolo ma significativo contributo al bene delle nostre comunità, tutti insieme possiamo fare la differenza.
Roberto Cerrato Direttore Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato
N
el quinto anniversario di iscrizione dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte a Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, in piena condivisione con la Regione Piemonte, abbiamo deciso di allargare la platea dei Comuni inseriti nel progetto “Dopo l’UNESCO, agisco!” (Io Agisco). La ragione di questa scelta è racchiusa, ancora una volta, nella straordinaria bellezza del territorio che ci circonda. Le 6 componenti del sito - La Langa del Barolo, Il Castello di Grinzane Cavour, Le colline del Barbaresco, Nizza e la Barbera, Canelli e l’Asti Spumante, Il Monferrato degli Infernot - i 29 comuni della core zone e i 71 comuni della buffer zone non sono separati da steccati e barriere, sono un unicum di storia e di fascino. Questo contesto ha stretti rimandi culturali, economici e sociali con un’altra porzione di Sud Piemonte altamente vitata. Ci riferiamo all’area di produzione del Dolcetto di Ovada e del Gavi, dove i profili delle colline sapientemente lavorate offrono emozioni nuove e diverse rispetto alle Langhe, al Roero
“Io Agisco” nei Comuni extra UNESCO per un territorio sempre più bello e al Monferrato astigiano. Un’esperienza che prolunga il piacere di scoprire e di visitare i paesaggi del vino, godendone a pieno la vita, le tradizioni, i prodotti valorizzati dalle Enoteche e dalle Botteghe. Estendendo la possibilità di partecipare alla “gara” ad altri 62 Comuni abbiamo lanciato una sfida che risponde alla volontà di aggregare - e di non dividere - un territorio che è coltivato prevalentemente a vigneto. Siamo convinti che questo progetto possa portare una sempre maggiore capacità di resilienza in coloro che abitano questo territorio e che per primi devono essere soddisfatti di vivere, lavorare, socializzare con tutti gli ‘ospiti’ che vengono a trovarci tutto l’anno. Io Agisco rappresenta pertanto un modello di interazione tra paesaggi tutelati e paesaggi ricchi di storia e di tradizione nella filiera del vino, che è iscritta nel “codice genetico” di questa Regione. Unitamente agli sforzi per favorire una sempre maggiore condivisione di intenti, consapevolezza e responsabilità delle comunità all’inter-
I risultati della quinta edizione
S
ono 57 le squadre dei Comuni di Langhe-Roero e Monferrato che hanno partecipato all’edizione 2019 di “Dopo l’UNESCO, agisco!”. Un risultato sorprendente, segno della grande vitalità e dell’impegno costante di amministratori e cittadini nella tutela e conservazione di questi luoghi straordinari. Nel 2019 l’iniziativa della Regione Piemonte ha coinvolto anche una selezione di Comuni limitrofi al sito UNESCO, dando vita ad un’accesa competizione, che è continuata sino all’ultimo giorno disponibile per il caricamento dei progetti sul sito www.ioagisco.it.
La classifica delle squadre dei Comuni UNESCO ha visto la vittoria di Sala Monferrato (AL), seguita da Grazzano Badoglio (AT) e Montabone (AT). Al quarto posto Vignale Monferrato (AL), con l’azione fondamentale di un’associazione di volontari che si prende cura del paese con attività di valorizzazione e tutela del verde. In quinta posizione Santa Vittoria d’Alba (CN), con progetti di pregio come l’intervento di recupero di una fontana in mattoni risalente al 1449. Segue Cella Monte (AL), riconosciuto
tra i Comuni Ciclabili della FIAB e tra i Borghi più belli d’Italia. Al settimo e ottavo posto Vinchio (AT) e Treville (AL), già vincitori di Io Agisco nelle passate edizioni e veterani dell’iniziativa. Chiudono la top ten La Morra (CN), di cui ricordiamo la riqualificazione di piazza Castello, famosa per la suggestiva posizione panoramica sulle Langhe, e Cassine (AL), che si distingue per un bel progetto di messa in sicurezza di una strada comunale in pessime condizioni. La classifica delle squadre dei Comuni limitrofi al sito UNESCO vede trionfare Calliano (AT), con Farigliano (CN) e Murazzano (CN) al secondo e terzo posto. Subito dopo Refrancore (AT), di cui citiamo un bel progetto di riqualificazione della passeggiata pedonale. In quinta posizione Vezza d’Alba (CN), dove è stato eseguito un intervento di demolizione di una costruzione in stato di abbandono, sostituita con una terrazza panoramica sui paesaggi del Roero. Seguono in classifica Rocca Cigliè (CN), con la riqualificazione dell’antico palazzo comunale di epoca ottocentesca, e Cigliè (CN), con il progetto di recupero della
no del sito UNESCO, guardiamo con fiducia ai territori limitrofi, convinti che l’unione di altri comuni possa dare maggiore forza alla tutela culturale e ambientale dei paesaggi vitivinicoli Patrimonio dell’Umanità.
Riccardo Volpi Settore Attività Turistiche, Promozione dello Sport e del Tempo Libero della Regione Piemonte
cappella di San Giovanni Battista, risalente al XV secolo. All’ottavo posto Bubbio (AT), che si distingue per l’azione di recupero di un ex fabbricato artigianale e la sua conversione in un moderno spazio espositivo adibito alla mostra permanente delle opere degli artisti Quirin e Renè Mayer. In nona posizione Belvedere Langhe (CN), dove il Comune ha recuperato i ruderi di un’antica torre medievale, creando una terrazza panoramica da cui poter ammirare uno splendido paesaggio. A pari punti in decima posizione Montaldo Bormida (AL), con la riqualificazione di piazza Nuova Europa, e Montaldeo (AL), dove è stato effettuato un importante intervento di abbattimento delle barriere architettoniche. È stata significativa la partecipazione dei cittadini all’iniziativa, con molti progetti caricati sul sito, dalla ristrutturazione delle abitazioni alla cura del verde, e centinaia di condivisioni del Manifesto di Io Agisco su Facebook. Per scoprire i progetti di tutti i Comuni e la classifica completa: www.ioagisco.it
Le squadre vincitrici COMUNI NEI TERRITORI PATRIMONIO DELL’UMANITÀ
1° posto
Squadra del Comune di Sala Monferrato (AL) Al primo posto troviamo la squadra di Sala Monferrato (AL) con 38 progetti, risultato dell’azione congiunta di Comune, aziende, associazioni e cittadini. Tra le iniziative pubblicate sul sito www.ioagisco.it meritano una menzione il restauro di una chiesa del Seicento in totale stato di abbandono, realizzato grazie all’impegno di un gruppo di volontari dell’oratorio di Sala, l’allestimento di un piccolo ma prezioso museo
dedicato alla memoria del produttore discografico Nanni Ricordi, il restauro di alcune cappelle della chiesa parrocchiale che ospitano le tele dell’artista Guglielmo Caccia, il ripristino di una strada interrotta da una frana mediante un’innovativa opera di ingegneria naturalistica e gli interventi di ristrutturazione di numerose abitazioni di privati, spesso effettuati con l’ausilio dei materiali tradizionali del Monferrato.
2° posto
Squadra del Comune di Grazzano Badoglio (AT) Giunta alla quinta partecipazione a Io Agisco, la squadra di Grazzano Badoglio (AT) occupa il secondo gradino del podio, risultato del grande impegno del Comune nel miglioramento del paese. Di rilievo il restauro di alcuni Infernot e il loro inserimento in un percorso tematico aperto al pubblico, il ripristino di una strada comunale danneggiata da una frana, realizzato con l’utiliz-
zo di materiali a basso impatto ambientale, l’apertura di un Info Point per i turisti, il restauro di un edificio dell’Ottocento che ospita la scuola elementare, eseguito con un attento lavoro sui colori e sui materiali, il recupero di un antico abbeveratoio di pietra e la sostituzione di una vecchia siepe con oltre 200 piantine di ligustro, messe a dimora con l’aiuto di alcuni consiglieri comunali.
3° posto
Squadra del Comune di Montabone (AT) La forte sinergia tra Comune e cittadini, sfociata anche in un’intensa campagna social, è la cifra distintiva della squadra di Montabone (AT). Tra le iniziative presentate citiamo il ripristino del servizio di prestito della biblioteca civica ad opera di un gruppo di volontari; un progetto di accoglienza che ha visto protagonisti il sindaco, due consiglieri di minoranza e un’artista, i quali hanno dato nuova vita a una panchina
posta nella piazza del paese, ora testimonianza della lotta contro la violenza sulle donne; la ritinteggiatura delle colonnine idriche per l’approvvigionamento dell’acqua da parte dei Vigili del Fuoco, effettuata da una comunità di ragazzi del paese; la creazione e donazione alla comunità, da parte di un cittadino, di opere d’arte raffiguranti personaggi famosi di Montabone, tra cui il pittore Guglielmo Caccia.
I 5 progetti vincitori per categoria
Comune di Sala Monferrato (AL) Recupero e valorizzazione
Ristrutturazione ex asilo comunale L’edificio di fine Ottocento che ha ospitato l’asilo comunale fino al 1960 è stato completamente ristrutturato dal Comune. L’intervento è stato eseguito con l’impiego dei materiali tradizionali del Monferrato. La struttura è stata successivamente destinata a scopi sociali e messa a disposizione della comunità. Un bellissimo esempio di efficienza a beneficio di tutta la cittadinanza.
Apertura del nuovo Punto Informazioni Turistiche
Comune di Grazzano Badoglio (AT) Accoglienza
Comitato per San Lorenzo pulito e fiorito di Vignale Monferrato (AL)
Il Comune ha realizzato un nuovo Info Point per i turisti, che sarà gestito in collaborazione con la Pro loco e una squadra di ragazzi che garantiranno la propria presenza nelle giornate di sabato e domenica, da marzo a novembre. Questa iniziativa è molto più di un servizio, perché si basa sull’attivazione volontaria dei giovani. Il loro entusiasmo nel far conoscere la qualità del proprio territorio è alla base del coinvolgimento vivo e attivo dei turisti che visiteranno il paese.
Decoriamo con allegria I trou sono dei contenitori tradizionali in cemento, usati un tempo dai viticoltori per preparare il verderame o come contenitori per l’acqua. Un gruppo di volontari ha avuto l’idea originale di trasformare i trou sparsi per il paese in piccole opere d’arte, allegre e divertenti, impreziosite con piante e composizioni floreali.
Settore artistico
Abbellimento dell’affaccio panoramico lungo via Massucco
Comune di Neive (CN) Pollice verde
Comune di Grazzano Badoglio (AT) Pulizia ambientale
La salita panoramica al centro storico del paese è stata valorizzata con il posizionamento di una consistente quantità di vasi di fiori. L’impiego di fioriture sospese in vasi pensili migliora notevolmente la qualità paesaggistica del tracciato e mitiga la presenza del parapetto formato da una ringhiera in ferro. Il risultato conferma l’impegno del Comune per la cura dei percorsi storici del centro abitato.
Pulizia e manutenzione del parco “Querceta di Casalecchio” Per garantire la fruibilità della rete sentieristica del parco, ormai divenuta inagibile, il Comune ha effettuato un corposo intervento di pulizia e manutenzione. Il progetto dimostra una particolare attenzione per la cura del verde pubblico, in linea con i principi promossi dall’UNESCO. Il problema della gestione del patrimonio verde è quantomai attuale: soltanto i lavori puntuali di manutenzione assicurano la fruibilità dei parchi e il loro corretto utilizzo da parte dei cittadini.
Le squadre vincitrici
Squadra del Comune di Calliano (AT) Con 35 progetti pubblicati sul sito www.ioagisco.it, la squadra di Calliano (AT) si posiziona al primo posto della classifica delle squadre dei Comuni limitrofi al sito UNESCO. Tra le iniziative di rilievo figurano la realizzazione della pedana del Belvedere, che offre una vista spettacolare sulle colline del Monferrato, la riqualificazione di un’inte-
ra area del paese mediante la creazione di un’area verde con annesso parco giochi e la messa in sicurezza di una scarpata, la ristrutturazione di numerosi edifici ad opera di aziende e cittadini, con il relativo miglioramento dell’aspetto di insieme del paese, e il posizionamento di una “panchina gigante” in un punto altamente panoramico.
Squadra del Comune di Farigliano (CN) La squadra di Farigliano (CN) conquista la seconda posizione in classifica con iniziative di ottima qualità, realizzate sia dal Comune sia da aziende e associazioni. Tra queste citiamo il progetto di recupero di un’antica cascina diroccata e la relativa conversione in struttura ricettiva, realizzato con l’ausilio di materiali tradizionali come
1° posto
2° posto
la pietra di Langa, la riqualificazione e pedonalizzazione della piazzetta della Fontana, con il rifacimento del manto stradale in blocchetti di pietra di Luserna e l’inserimento di nuovo arredo urbano, la completa ristrutturazione di un antico casale posto in zona centrale, ora utilizzato come B&B.
3° posto
Squadra del Comune di Murazzano (CN) La squadra di Murazzano (CN) occupa il terzo gradino del podio, merito delle numerose iniziative pubblicate dal Comune. I progetti spaziano dal ripristino della rampa di accesso alla scuola primaria per le persone con disabilità al rifacimento di alcune strade del centro storico realizzato con l’utilizzo di materiale
lapideo, dall’intervento di pulizia e ripristino del sito in cui si trova l’antica fontana del Larone alla realizzazione di un punto informativo digitalizzato con annesso punto di ricarica per biciclette elettriche, dalla valorizzazione della piazza principale del paese ad opere di pulizia ambientale.
I 5 progetti vincitori per categoria
Comune di Vezza d’Alba (CN) Recupero e valorizzazione
Vezza riqualifica il territorio Una costruzione mai completata, posta a ridosso del Santuario della Madonna dei Boschi, è stata demolita dal Comune per ridurre l’impatto ambientale. Al suo posto ora sorge una terrazza panoramica sui paesaggi del Roero. Un esempio virtuoso della capacità delle amministrazioni comunali di operare con azioni concrete per la valorizzazione del proprio territorio.
Abbattimento barriere architettoniche
Comune di Farigliano (CN) Accoglienza
Comune di Viarigi (AT) Settore artistico
Il Comune ha eliminato tutti i gradini sotto i portici di Piazza Vittorio Emanuele II, migliorando sensibilmente l’accessibilità di uno dei luoghi più importanti del paese. Il tema dell’abbattimento delle barriere, fisiche e culturali, è uno dei principi fondamentali dell’UNESCO. Inoltre, dal punto di vista turistico, è tra i requisiti di maggior rilievo per valutare la qualità di un territorio.
Murale “Chi sono io? Il saltimbanco dell’anima mia” Un anonimo muro del paese è stato impreziosito con un murale ispirato ad un festival dell’arte di strada che ha luogo a Viarigi da 30 anni. Realizzato in collaborazione con la Scuola del fumetto di Asti, il murale trae ispirazione dalla poesia “Il saltimbanco” di Aldo Palazzeschi. Un modo economico e originale per dare colore e vivacità al piccolo centro abitato.
Realizzazione area verde
Comune di Calliano (AT) Pollice verde
Comune di Farigliano (CN) Pulizia ambientale
Una zona di Calliano in totale stato di abbandono è stata acquisita e rivalutata dal Comune mediante la realizzazione di un’ampia area verde con annesso parco giochi. L’intervento ha riguardato anche la rimodulazione e messa in sicurezza di una scarpata, che è stata consolidata con la piantumazione di diverse specie arboree. Un ottimo esempio di progetto finalizzato al miglioramento del bene pubblico, a beneficio di tutta la comunità.
Illuminazione pubblica a LED Il Comune ha cambiato il sistema di illuminazione di corso Ferrero, sostituendo le vecchie lampade (ormai vecchie ed obsolete) con luci a LED di nuova generazione. Il progetto ha raggiunto un duplice obiettivo: l’ottenimento della massima efficienza energetica con il contestuale contenimento dell’inquinamento luminoso.
Il Piemonte, la Regione più bella del mondo secondo la Lonely Planet
V
aste montagne che si allungano all’orizzonte, vigneti che fanno da sfondo a ondulate colline su cui stanno sospesi pittoreschi borghi senza tempo, specchi d’acqua cristallina disseminati a macchie sul territorio, castelli romanici-gotici e barocchi, forti medioevali, che ancor oggi raccontano storie di epoche passate, e ancora monasteri, risaie, fiumi e città ricche di opere d’arte. Il Piemonte è un connubio perfetto tra storia, arte, cultura e natura. Altera, raffinata e riservata è una terra che, con le sue innumerevoli attrattive, sa ammaliare e stupire i visitatori più esigenti. Oltre all’arte e alla natura incontaminata, il Piemonte è anche una meta irrinunciabile per chi ama la buona cucina. Le tante specialità gastronomiche, che spaziano dalle ricette elaborate della pianura a quelle più semplici d’alta montagna, accompagnate da un calice
di vino, che si sposa bene alla cucina nostrana, sono la roccaforte di questo territorio straordinario. Per queste caratteristiche nel 2019 la Regione Piemonte, battendo Catskills negli Stati Uniti, il Nord del Perù e Red Centre in Australia, si è conquistata il premio dalla Lonely Planet come regione più bella del mondo. Come ogni anno, la Lonely Planet pubblica infatti Best in Travel, una guida essenziale, creata dai sondaggi fatti fra gli autori della storica casa editrice che stilano una classifica con i 10 Paesi, le 10 regioni e le 10 città da visitare nel corso dell’anno. Un riconoscimento importante per il nostro territorio, che ha premiato le tante iniziative culturali e i paesaggi naturalistici delle otto provincie piemontesi. Non da ultimo, bisogna riconoscere che la zona Langhe-Roero e Monferrato ha dato, negli
Alessandra Corrà Settore Attività Turistiche, Promozione dello Sport e del Tempo Libero della Regione Piemonte
ultimi anni, un valore aggiunto al Piemonte, grazie all’ottimo lavoro svolto a livello turistico ed enogastronomico dalle realtà locali. In questa zona il turismo negli ultimi anni si è molto sviluppato, ma, nonostante siano sorte innumerevoli strutture finalizzate al pernottamento, in grado di ospitare i turisti, si è continuato a rispettate le tradizioni locali e la vita continua a procedere con i ritmi di un tempo, dove la bellezza si nasconde nelle semplici costruzioni della fede contadina disseminate in luoghi che a ogni stagione rivelano un fascino rimasto intatto nei secoli.
Il cicloturismo in Piemonte
N
egli ultimi anni si è riscontrato anche in Italia un maggior interesse verso il cicloturismo. Molte realtà, sia pubbliche che private, hanno compreso i vantaggi che potrebbe apportare questa forma di turismo nella nostra società.
Infatti, se le persone usassero la bicicletta, sia come mezzo di trasporto nelle attività turistiche e ricreative sia per le necessità quotidiane, vi sarebbe una netta riduzione della congestione delle città, nonché una diminuzione dell’emissione di CO2; di contro aumenterebbero il benessere, la forma fisica e la longevità delle persone. Con l’entrata in vigore della Legge 2 del 2018, tutte le regioni italiane si sono dovute attenere agli obiettivi proposti dalla norma: promuovere l’uso della bicicletta, al fine di
tutelare il patrimonio naturale e ambientale, ridurre gli effetti negativi della mobilità in relazione alla salute e al consumo di suolo, valorizzare il territorio e i beni culturali, accrescere e sviluppare l’attività turistica. Da diversi anni anche la Regione Piemonte, avvalendosi del contributo tecnicoconoscitivo di FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta (ora Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), associazione di Protezione Ambientale per la mobilità ciclistica e il cicloturismo, si è impegnata a investire sulla mobilità ciclabile, promuovendo progetti di pianificazione, rinforzando le infrastrutture e incrementando la comunicazione, anche con l’ausilio del portale Piemonte Bike (https:// www.piemontebike.eu/it/ ). Un buon lavoro è stato fatto nella zona compresa tra Langhe-Roero e Monferrato, dove sono state implementate alcune reti ciclabili, che si sono trasformate in una vera opportunità di sviluppo economico e occupazionale a impatto zero, capaci inoltre di valorizzare il patrimonio paesaggistico e ambientale dei territori locali. Un ottimo riconoscimento l’ha ottenuto quest’anno il paese di Cella Monte, in Provincia di Alessandria, tra le colline del Monferrato, che è stato accolto tra i Comuni Ciclabili della FIAB.
Traguardo conquistato grazie alle politiche intraprese dal Comune, che hanno permesso una limitazione della velocità nel centro storico, l’istituzione dell’Assessorato per lo Spazio Pubblico e Bene Comune, un’installazione di colonnine di ricarica per le biciclette elettriche e la realizzazione di punti di sosta.
Memorie e tradizioni delle vigne Gianfranco Comaschi Presidente Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato
FUBINE MONFERRATO
A cinque anni dal riconoscimento UNESCO dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, l’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli ha realizzato - e continua a seguire e sviluppare - progetti volti alla valorizzazione, fruizione e comunicazione del Sito Patrimonio dell’Umanità. Per fare fronte alla sua mission l’Associazione si è adoperata nell’ideazione e successiva realizzazione, dapprima, del progetto Valorizzazione delle Architetture del Vino attraverso attività di catalogazione, educazione e fruizione, per poi focalizzarsi sul progetto Land(e)scape the disabilities – Un paesaggio per tutti. Se col primo ci si era posti l’obiettivo di porre in evidenza l’alto contenuto culturale dei beni architettonici legati al mondo vitivinicolo, col secondo si è tentato di renderlo accessibile a tutti, individuando e creando luoghi fisici e virtuali che potessero venire incontro alle esigenze delle persone con disabilità. In continuità con quanto fatto nel lustro precedente, l’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli ha ideato e sta realizzando il progetto Memorie e tradizioni delle vigne. Esso include la produzione di un docufilm intitolato Vite! e la realizzazione di un archivio multimediale delle tradizioni e delle pratiche vitivinicole, costituito da video-interviste a viticultori e operatori del settore del vino, al cui interno verranno caricate le fonti scritte e visuali, ulteriori testimonianze del secolare rapporto che ha legato strettamente la sfera quotidiana della popolazione alla filiera del vino. Per la prima volta, quindi, con questo progetto si dà voce alle persone che, attraverso un lavoro generazionale, hanno realmente e fisicamente modellato quel paesaggio che dal 2014 è un Patrimonio dell’Umanità. Infatti, in un Sito in cui cultura e coltura del vino interagiscono strettamente in virtù del rispettoso rapporto intercorso tra l’Uomo e la Natura, è importante costruire un progetto che contribuisca a raccogliere e a valorizzare l’amplissimo ventaglio di saperi tradizionali, pratiche agricole e conoscenze, tramandate fra le generazioni, che giocano un ruolo essenziale nell’assicurare il mantenimento degli aspetti di autenticità del Sito. Tra i depositari di tali saperi tradizionali vi sono coloro che rappresentano i veri e propri “custodi” del paesaggio culturale di Langhe-Roero e Monferrato, ovvero i viticultori, il cui costante presidio contribuisce a conservare i caratteri di eccellenza del territorio.
CASTELNUOVO CALCEA
BARBARESCO
CASSINE
Fabrizio Aimar Architetto, Consigliere Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Asti, Dottorando di Ricerca e Assegnista di Ricerca presso il Politecnico di Torino
Architettura e territorio: operare con consapevolezza
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inque anni sono trascorsi da quel 22 Giugno 2014, giorno del riconoscimento de il “Paesaggio Vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato” quale Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’UNESCO. Cinque anni che hanno visto riflessioni critiche e azioni ponderate volte alla valorizzazione di questi territori, in un esercizio quotidiano di responsabilità, individuale e comunitario. La sensibilità passa attraverso la consapevolezza ed è proprio lungo questa via che bisogna muovere passi significativi nell’affrontare le sfide dei prossimi cinque anni a venire. Tra queste, la componente architettonica del paesaggio è fondamentale, perché quest’ultimo è da sempre l’esito di un rapporto co-evolutivo tra società e natura attraverso lo spazio fisico e il volgere del tempo. Pertanto, appare evidente che le esigenze del vivere quotidiano e le sue aspettative mutino con la società, divenendo input di scelte che coinvolgono l’intera filiera edile, dal committente alle maestranze. Come detto, se intendiamo fare della sensibilità una nostra compagna di viaggi, occorre ragionare criticamente sul contemporaneo e le sfide che esso ci impone. Il pressante tema ambientale del cambiamento climatico interessa, in modo anche sostanziale, il comparto edile. Si pensi, ad esempio, che le emissioni di CO2 liberate nell’atmosfera imputabili al solo ciclo del cemento sono pari all’8% di quelle annue totali, a livello mondiale. Il settore delle costruzioni è infatti responsabile di quasi il 40% delle emissioni globali, dirette e indirette, di CO2. Dunque, come fare per applicare consapevolmente i principi sopra richiamati? In primis, la scelta consapevole di materiali/servizi rispetto alla loro impronta carbonica, ossia quanta CO2 producano dalla nascita alla loro dismissione. Ad esempio, è bene sincerarsi delle materie prime di cui è composto un prodotto, della lavorazione, trasporto e modalità di impiego in cantiere, fino al riuso o riciclo a fine vita. In tale ottica, il Codice dei Contratti Pubblici prevede l’obbligatorietà dell’applicazione delle specifiche tecniche contenute nei Criteri Ambientali Minimi (D.lgs. 50/2016). La nostra Regione, insieme a Veneto, Liguria, Toscana e Umbria, è tra le prime in Italia ad avvalersi di un Catalogo dei prodotti edilizi dotati di certificazione ambientale, gratuito e aperto a tutti. L’elenco, diviso in schede, oltre alla descrizione generale e alle caratteristiche fisiche, riporta le Certificazioni Ambientali di Prodotto (Tipo I e Tipo II) e, nel caso di Certificazioni Ambientali di Tipo III, le fasi di vita in base agli indicatori di impatto ambientale desunti dall’analisi LCA. Questi, pertanto, possono trovare impiego nel Prezzario Regionale per Opere e Lavori Pubblici della Regione Piemonte. Un’altra opportunità operativa è quella di preferire la scelta, ove possibile, di opere di ingegneria naturalistica rispetto a tradizionali muri di contenimento comunemente noti come in “cemento armato a vista”. Tale indicazione era già stata consigliata dalle Linee Guida per l’Adeguamento dei Piani Regolatori e dei Regolamenti Edilizi alle Indicazioni di Tutela per il Sito UNESCO (2015) emesse dalla Regione Piemonte, in modo particolare ai 29 Comuni facenti parte delle 6 Core Zones. Per quelli già presenti sul territorio, invece, si registrano opere di camouflage anche mediante interessanti iniziative artistiche, tra cui la recente opera “Frammenti” di Valerio Berruti a Monticello d’Alba. Tali azioni possono avere collocazione in 2 dei 4 Obiettivi elencati nel Piano di Gestione di Langhe-Roero e Monferrato, ossia il “Paesaggio Armonico” (pp.59/60) e il “Paesaggio Efficiente” (p. 62). In particolare, quest’ultimo mira alla gestione ottimizzata delle risorse territoriali disponibili, aprendo a possibili discorsi sulla resilienza sistemica. Un tema, quest’ultimo, che sarà sempre più centrale in ottica pianificatoria, come confermato dall’attenzione nazionale riservata al prossimo Padiglione Italia alla 17. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia del 2020, dal titolo “Comunità Resilienti”.
Foto: ©Tino Gerbaldo
Roberto Cerrato Direttore Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato
Il paesaggio del vino di Langhe-Roero e Monferrato IL VOLUME UFFICIALE DEL SITO UNESCO
I
l trionfo di colori nell’alternarsi delle stagioni. Il sodalizio indissolubile tra uomo e natura che fa dei paesaggi del vino di Langhe-Roero e Monferrato un Patrimonio dell’Umanità. È questa la chiave narrativa del volume “Il paesaggio del vino di Langhe-Roero e Monferrato” realizzato dall’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vinitivinicoli grazie al contributo della Fondazione CRT. L’opera, presentata nel maggio scorso al Salone Nazionale del Libro di Torino, raccoglie gli scatti fotografici più sorprendenti del concorso “I colori della vite”, promosso dall’Associazione tra il 2017 e il 2018.
Foto: ©Federico Carpino
Foto: ©Alberto Maffiotti
Foto: ©Samantha Panfilio
Foto: ©Marcello Bramante
Le immagini condivise sui canali social con l’hashtag #icoloridelvino sono state centinaia, le più suggestive sono state selezionate per la pubblicazione. Il volume si arricchisce inoltre delle fotografie donate da: Cantine Bosca, Cantine Contratto, Cantine Coppo, Cantine Gancia, Mark Cooper, Leonardo Fazio, Enzo Massa, Maurizio Milanesio, Andrea Pagano, Flavio Pesce. L’opera, con testo in italiano e inglese, è stata curata dall’Associazione con la supervisione del direttore-site manager Roberto Cerrato.
È destinata ai soci dell’Associazione - ente gestore del sito UNESCO - alle enoteche regionali, alle biblioteche delle scuole, ai Comuni, agli enti culturali e turistici del territorio. La versione digitale sarà a breve disponibile sul sito dell’Associazione Patrimonio www.paesaggivitivinicoli.it. A cinque anni dall’iscrizione nella Lista del Beni Patrimonio dell’Umanità, l’opera rappresenta il volume ufficiale del Sito UNESCO narrato e valorizzato da immagini straordinarie in tutte le sue componenti.
Dopo l’UNESCO, agisco! è un progetto della Regione Piemonte Grafica e impaginazione Wacky Weapon Gli autori Alberto Cirio Presidente della Regione Piemonte Vittoria Poggio Assessore alla Cultura, al Turismo e al Commercio Fabrizio Aimar Consigliere Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Asti Roberto Cerrato Direttore Associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato Gianfranco Comaschi Presidente Associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato Hanno contribuito alla 5a edizione di “Dopo l’UNESCO, agisco!” Settore Attività turistiche, promozione dello sport e del tempo libero Foto: ©Alex Webb/Magnum Photos
Alessandra Fassio (dirigente) Alessandra Corrà Rebecca De Marchi Michela Garaffo Riccardo Volpi (coordinamento redazionale) Settore Comunicazione, Ufficio Stampa, Relazioni esterne, Urp Donatella Actis Associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato Roberta Favrin Carola Giacometti Alessandra Aires, Bruna Biamino, Luca Morino, Carlo Tosco, Roberto Vaccà Esperti di “Dopo l’UNESCO, agisco!”
www.ioagisco.it
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