Intervista Magazine 4

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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB SIENA

Magazine

Valentina Agnoletto

Professione: bellissima

...non solo Venezia A nessuno importa eppure tutti ne parlano La mia arte, un grande gioco per bambini


Mostra Fotogra多ca - PAD2VA ragazzi.elisa@libero.it

Elisa Ragazzi


i Tarapini Bijoux di Natalia Bovi natalia.bovi@email.it

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S. Vito lo Sapo - Sicilia


sieze the moment

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S. Giorgio (VE) - Alcuni turisti inglesi indossano la maschera dei reali 7


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Burano (VE)

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SOMMARIO Il fuoco, archetipo del calore

La mia arte, un grande gioco per bambini

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Banda CittĂ del Palio

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Valentina Professione: bellissima

32 ...non solo Venezia

40 A nessuno importa però tutti ne parlano

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“Esaudiamo i desideri delle donne�

54 Opposti che si uniscono perfettamente

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Facebook: croce e delizia dei suoi frequentatori

64 SOMMARIO 12


Cari lettori, Intervista continua il suo viaggio, affascinante, a volte complesso, ma sempre pieno di stimoli, nuovi ed entusiasmanti. In questo nostro numero autunnale (il quarto dall’inizio dell’anno) abbiamo inteso parlare molto di cultura e di tradizione, nonchĂŠ commentare e mostrarvi la bellezza dei nostri straordinari luoghi, italiani. Ci dimentichiamo sempre piĂš di quale straordinario patrimonio artistico, culturale, ed anche ambientale sia presente nel nostro Paese. Di quale immenso potenziale rappresenti, che dobbiamo tutelare ed amare, perchĂŠ la riscoperta di tutto ciò può costituire un viatico importante - proprio in tempi FRVu GLIĂ€FLOL GDO SXQWR GL YLVWD VRFLDOH HG HFRQRPLFR Ă‹ VEDJOLDWR LQIDWWL DIIHUPDUH FRPH fanno molti (anche qualcuno del nostro governo, neanche tanto velatamente), che solo gli economisti o gli ingegneri, o pochi altri “scienziatiâ€? possano trovare lavoro ed essere produttivi (termine davvero tremendo riferito ad una persona) nonchĂŠ riuscire a realizzare qualcosa di importante per sĂŠ e per gli altri. (G HFFR FKH q LPSRUWDQWH FRQRVFHUH DUWLVWL EUDYLVVLPL FKH FRQ JUDQGH VDFULĂ€FLR UHDOL]]DQR opere importantissime. Ed ecco perchĂŠ negli scorsi numeri abbiamo dato spazio a giovani DUWLVWL IRWRJUDĂ€ ´SKRWRLPPDJLQLVWLÂľ D SHUVRQH FKH FRQ LO ORUR HVWUR OD FUHDWLYLWj QHDQFKH da lontano questi personaggi avevano quella freddezza glaciale dei nostri beneamati tecnici al governo) ma anche tanta preparazione, meritano di essere conosciuti e di poter portare avanti i loro progetti, soprattutto quando questi hanno le carte in regola per andare lontano. Inoltre, importante era, secondo noi, dare spazio ai temi dei diritti civili, umani; al diritto di amare, senza pregiudizi nè razzismi vari. Tutto questo, ma molto altro ancora, troverete nel nuovo magazine che vi state apprestando a leggere; perciò vi auguriamo una buona lettura, impegnata ma anche distesa, e vi LQYLWLDPR FRPH DOFXQL GL YRL JLj IDQQR HG KDQQR IDWWR D VFULYHUFL SHU FRPPHQWDUH JOL DUWLFROL OH IRWR HVSULPHUH JLXGL]L HG RSLQLRQL 1H VDUHPR FRQWHQWL H DSSURĂ€WWHUHPR GL WDOL occasioni per arricchirci professionalmente ed umanamente.

La redazione di

Magazine

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il fuoco archetipo del calore

I

di Nicola Bano

l fuoco e la legna sono, da sempre, l’archetipo del calore, del benessere, della casa, della cucina, della famiglia. Ma il fuoco è anche un elemento di aggregazione: il focolare domestico, il falò, il fuoco rituale, il barbecue. E, in¿ne, il fuoco è un elemento estetico: ricercato, volatile, eppure solido, pesante. Bene¿co ma anche pericoloso, il fuoco è l’elemento che l’uomo utilizza per scaldare gli ambienti in cui vive ¿n dalla più remota antichità, mentre la legna, combustibile per eccellenza ¿no almeno all’epoca post industriale, è l’elemento che più di tutti viene associato all’idea stessa di fuoco.

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La meccanizzazione del riscaldamento, con la comparsa delle prime caldaie e la sostituzione della legna prima con il carbone e successivamente – in epoca relativamente recente – con altri combustibili fossili (gasolio, GPL, metano), hanno portato ad un cambiamento tecnologico epocale nel riscaldamento degli ambienti in cui l’uomo vive, sostituendo la ¿amma viva ad un calore trasportato per mezzo dell’acqua, da un generatore di calore ad un elemento radiante che, scaldando l’aria, permette di mantenere gli ambienti ad una temperatura costante. Con la diffusione dei combustibili fossili e delle caldaie a gas, la legna, come elemento primario per il riscaldamento, è stata messa da parte o relegata a funzioni puramente estetiche e marginali: eleganti caminetti o stu-


fe, che però svolgono una funzione spesso più decorativa che funzionale, se si considera per intero il bilancio energetico delle abitazioni. Ultimamente, però, la legna (e i suoi derivati) stanno tornando ad imporsi sul mercato, grazie a forme e tecnologie diverse, più evolute. A causa dell’aumento costante del prezzo dei combustibili fossili e grazie allo sviluppo di nuove ed ef¿cienti tecnologie per lo sfruttamento delle biomasse, si stanno riscoprendo elementi dal sapore antico, e la ¿amma viva sta tornando al centro del sistema-casa, con modalità più evolute. Sfruttando al meglio il potere calori¿co della legna, grazie ad impianti ad alto contenuto di tecnologia, che ottimizzano i consumi, è possibile gestire l’intero fabbisogno di un’abitazione (riscaldamento e acqua calda sanitaria) andando ad integrare o a sostituire le caldaie a gas metano o GPL, e consentendo notevoli risparmi, grazie anche agli incentivi erogati dal governo. Stufe e camini hanno subito infat-

ti un’evoluzione tecnologica considerevole, introducendo sistemi all’avanguardia per la regolazione della temperatura, il caricamento automatico del combustibile e la gestione integrata con altri elementi dell’impianto. È quindi possibile riscoprire tutto il fascino della ¿amma viva, mescolando questo sapore antico a rese che arrivano anche al 90%. Il principio di funzionamento è un mix tra quello delle stufe/camini tradizionali e quello della caldaia a metano, che scalda l’acqua e la distribuisce a tutti i radiatori della casa. Il combustibile può essere la legna o, più di moda in questo periodo, il pellet, ricavato dagli scarti del legno (come la segatura) compressi in forma di piccoli cilindri del diametro di pochi millimetri. Esistono poi dei generatori combinati legna/pellet, legna/gas, legna/gasolio, che consentono di combinare combustibili diversi per avere una maggiore af¿dabilità nel caso in cui, ad esempio, si resti senza pellet in casa.

L’investimento per installare una termostufa è paragonabile a quello necessario per cambiare una vecchia caldaia con una allineata alle ultime normative. Inoltre, i generatori a legna e a pellet, se in sostituzione di una caldaia a gas o gasolio, possono accedere alle detrazioni ¿scali del 55% (prorogate sicuramente ¿no a giugno 2013 - attualmente il decreto che dovrebbe ride¿nire gli incentivi ¿scali è allo studio del senato), purché rispettino una serie di condizioni tecniche sulle quali i produttori o rivenditori sono obbligati a fornire tutte le informazioni al cliente. Queste tecnologie, di cui l’Italia è uno dei maggiori produttori, sono sempre più diffuse proprio perché convengono anche da un punto di vista economico e – pur essendo per certi punti di vista più scomodi rispetto alla caldaia tradizionale – consentono notevoli risparmi in bolletta.

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Pubbliredazionale

Borgo di Barigianino “Un sogno chiamato vacanza”

Adagiato sotto le pendici del bellissimo parco naturale della Montagnola Senese, a pochi chilometri dalle più famose città toscane (Siena, Lucca e Firenze), tra le zone del Chianti e del Brunello di Montalcino si trova il Borgo di Barigianino... un sogno chiamato vacanza. Quando arriverete al Borgo di Barigianino ad accogliervi troverete tutta la famiglia al completo. Michela cura l’amministrazione e il Marketing del Borgo. La mamma Davidica normalmente la troverete davanti DL IRUQHOOL LQWHQWD D SUHSDUDUH JXVWRVL SLDWWL WLSLFL GHOOD ]RQD R D FXUDUH L ÀRUL GHL JLDUGLQL /·DUUHGDPHQWR e lo stile degli appartamenti è tutto merito del papà Guido e del fratello Alberto. GLI APPARTAMENTI Gli appartamenti del Borgo vi offrono tutte le comodità mantenendo il sapore degli antichi casolari toscani. Sarete immersi nei colori e nei profumi dell’affascinante terra toscana.

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LA PISCINA ,O Ă€RUH DOO¡RFFKLHOOR GHO %RUJR GL %DULJLDQLQR q VLFXUDPHQWH OD SLVFLQD Di nuovissima costruzione si armonizza perfettamente con l’ambiente circostante, integrandosi con la parete di roccia che la sovrasta. Ăˆ dotata di una vasca grande centrale, di una vasca piccola con sedute laterali e idromassaggio; e di una vasca con effetto geyser collocata dentro una grotta naturale.

Borgo di Barigianino Loc. Barigianino 53018 - Rosia (SI) 7HO )D[ 8IĂ€FLR 0LFKHOD michela@barigianino.com - www.barigianino.com

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arte

La mia , un grande gioco per bambini

A

di Roberto Roverselli

ndreina è nata in Svizzera da genitori italiani per poi trasferirsi ad Arezzo quando era ancora molto piccola. Se L’arte fosse il risultato dell’inĂ€uenza delle terre che sentiamo nostre, quella di Andreina sarebbe una miscela davvero singolare. La nascita in Svizzera potrebbe portare in dote quell’attenzione per

i cambiamenti molto importante in un artista che non voglia rinchiudersi in se stesso. Le famiglie di provenienza dei genitori: una del sud e l’altra del nord-est potrebbero essere sinonimo di fantasia ed estro come di determinazione laboriositĂ e pazienza. Di certo l’essersi fermata nella Toscana, terra d’arte in tutti i secoli passati, non può che essere la degna chiusura del cerchio. Sul sagrato della chiesa dello Spirito Santo di Indicatore ad Arezzo si estende la prima parte del mosaico realizzato da Andreina. La seconda, giĂ progettata, inondando di colori anche la navata centrale e le due laterali, renderĂ il tappeto musivo il piĂš grande d’Europa. Quando le chiediamo come si sia avvicinata all’arte lei risponde: “Parto dal milleduecento?â€? Ăˆ con questa frase e con un sorriso che Andreina ci racconta la sua avventura nel mondo dell’arte, iniziata quando era giovanissima (ndr). ÂŤSono una delle classiche ragazze FKH DPD GLVHJQDUH ÂżQ GD SLFFROD H FKH decide di frequentare l’istituto d’arte e

Andreina Giorgia Carpenito

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SRL OÂśDFFDGHPLD GHOOH %HOOH $UWL ,QL]LR HO SRL XQ SHUFRUVR FRQ OD SDUWHFLSD]LRQH UW D YDUL JUXSSL GL SLWWRUL QHO VHWWRUH VH GHO GHVLJQ H GL RSHUH GL RJJHWWLVWLFDÂŞ FD La tua produzione artistica si div divide tra sacra e profana. Parliamo prima rim del sacro, com’è avvenuto l’inconon tro che ti ha portato a lavorare nella a chiesa di Indicatore? Š6WUDQDPHQWH LO PLR SDUURFR 'RQ 6DQWL &KLRFFLROL q XQR GHL SRFKLVVLPL sacerdoti che ancora continuano a dare OH EHQHGL]LRQL GHOOD 3DVTXD 9HQHQGR LQ FDVD PLD VL DFFRUJH GL XQÂśRSHUD HVSRVWD VX XQD SDUHWH H SHQVD EHQH GÂśLQYLWDUPL SHU XQ FROORTXLR FKH GXUD GD ROWUH TXLQGLFL DQQL ÂŞ Quale incipit ha portato negli anni alla realizzazione del piĂš grande mosaico d’Europa? Š4XHVWD q XQD FKLHVD FKH GRYHYD HVVHUH GHPROLWD SHUFKp VRIIULYD GL YDULH FDUHQ]H VWUXWWXUDOL 'RQ 6DQWL VL DFFROOz LO JUDQGH LPSHJQR H OD ULVWUXWWXUz DQFKH VH OD QRVWUD FKLHVD HVVHQGR PROWR JLRYDQH QRQ XVXIUXLYD GÂśLQFHQWLYL R GL VRYYHQ]LRQL 6L UHVH FRQWR SHUz FKH SHU UHQGHUH OD FKLHVD XQD FDVD DSHUWD WD


Particolare della vetrata

D WXWWL HUD JLXVWR UHQGHUOD DFFRJOLHQWH Possiamo dire che in tal senso il nostro q VWDWR XQ LQFRQWUR ÂłIDWDOH´ 'D Ou VRQR QDWH WDQWLVVLPH RSHUH FKH SRL VL VRQR VYLOXSSDWH QHOOÂśDUFR GHJOL DQQLÂŞ Concorre a rendere originale la chiesa, il fatto che tutte le opere sono state realizzate da un solo artista. Quale ordine hai seguito per le realizzazioni? Š6RQR QDWH VHPSUH FRPH XQD QHFHVVLWj RJJHWWLYD $G HVHPSLR OD UHDOL]]D]LRQH GHOOD SDOD OLJQHD FKH q VWDWD OD PLD SULPD RSHUD ĂŠ XQD SDOD GL PT UHDOL]]DWD VX GHL SDQQHOOL GL OHJQR HG q VWDWD UHDOL]]DWD SHU HOLPLQDUH OD OXFH FKH LPSHGLYD DL IHGHOL GL SUHJDUHÂŞ La vetrata ha una struttura particolare, ce la puoi descrivere? Š$QFKH OD YHWUDWD q VWDWD FUHDWD SHU XQ HVLJHQ]D FRQFUHWD GLPLQXLUH OD OXFH Noi ci trovavamo davanti a 160 mq di YHWUR ELDQFR /D SULQFLSDOH GLIÂżFROWj SHU XQD SLFFROD SDUURFFKLD q UHSHULUH L PDWHULDOL ,O FRPXQH YHWUR FRORUDWR DYUHEEH DYXWR GHL FRVWL WURSSR HOHYDWL 0L q YHQXWD OÂśLGHD GL XWLOL]]DUH GHL FRORUL D SLRPER FKH YHQJRQR FRWWL D gradi e che rendono la nostra vetrata XQLFD D OLYHOOR LWDOLDQR DQFKH SHUFKp VRQR GHL FRORUL RSDOHVFHQWL , YHWUL FRVL GLSLQWL WUDVIRUPDQR OD OXFH GL JLRUQR H anche di notte diventando un grande GHO PRQGR , GLSLQWL DOOÂśLQWHUQR GHOOD FDSSHOOD GHVFULYRQR OÂśLQFRQWUR FRQ DIIUHVFRÂŞ *HV H GHVFULYRQR TXHOOR FKH q So che a collegare tutte le opere c’è l’umano: quello che l’uomo ha vissuto VXOOD WHUUD DWWUDYHUVR 'LR /D SDUWH XQ ÂżOR WHRORJLFRÂŤ Š7HRORJLFDPHQWH q VWDWR VHJXLWR XQ DOWD LQYHFH FRQ OD UDSSUHVHQWD]LRQH ÂżORQH FKH YLHQH HVSUHVVR DWWUDYHUVR GHOOÂś$SRFDOLVVH GL 6DQ *LRYDQQL L VLPERORJLH UHOLJLRVH +R FHUFDWR GL 144 mila saliti in cielo che vengono UDFFRQWDUH DWWUDYHUVR OD SLWWXUD OD UDIÂżJXUDWL VXO SRUWRQH DWWUDYHUVR VFXOWXUD H LO FRORUH TXHOOR FKH q OÂśXPDQR IRUPHOOH LQ WHUUD SROLFURPD GHVFULYRQR H LO GLYLQR 1HOOD SDUWH EDVVD DWWUDYHUVR TXHOOR FKH q LO GLYLQRÂŞ OH YHWUDWH OD SHQWHFRVWH OD FUHD]LRQH

Qui hai realizzato il mosaico piÚ JUDQGH Gœ(XURSD Š,Q TXHVWL TXLQGLFL DQQL GL ODYRUR OœXOWLPD RSHUD UHDOL]]DWD q TXHVWR JUDQGH PRVDLFR $QFKH TXL LO SUR EOHPD SULQFLSDOH HUD TXHOOR HFR QRPLFR 3HQVDQGR D *DXGL ,O 3DUFR * HOO /D &DVD %DWOOy DEELDPR LP maginato un mosaico realizzato con PDWHULDOH GL VFDUWR 4XHVWR PDWHULDOH q DUULYDWR PDJDUL QRQ FRQ OH QDYL FRPH DYHYD IDWWR LO JUDQGH DUFKLWHWWR PD FRQ

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Il mosaico dall’ingresso della chiesa di Spirito Santo di Indicatore ad Arezzo

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FDPLRQFLQL GD SLFFROH D]LHQGH GHO WHU ULWRULR 6RQR DUULYDWL LQL]LDOPHQWH GXH camion di mattonelle di scarto che noi DEELDPR GRYXWR VHOH]LRQDUH 'D TXHO PRPHQWR LQ SRL FL VLDPR WURYDWL GDYDQWL DL PDWHULDOL SL GLVSDUDWL SL FRORUDWL H SL YDUL SHU GLPHQVLRQL SHU TXDOLWj H SHU TXDQWLWjÂŞ

FKH FL KDQQR YLVWL SURWDJRQLVWL FRQ questo mosaico che sembra essere il SL JUDQGH GÂś(XURSD H SUREDELOPHQWH GLYHQWHUj LO SL JUDQGH GHO PRQGRÂŞ

1RQ VLHWH SDVVDWL LQRVVHUYDWL Š4XHVWœRSHUD KD GHVWDWR OœLQWHUHVVH GHOOD VWDPSD H GHOOD FULWLFD WDQWR FKH FL KD FRQYLQWR D SURSRUUH TXHVWR SURJHWWR /œDEELDPR SRUWDWR LQ LWLQHULQJ LQ YDULH FLWWj LWDOLDQH WUD FXL )HUUDUD DO 3DOD]]R GHOOD 5DFFKHWWD XQ EHOOLVVLPR SDOD]]R FKH ULVDOH DO GRYH QRL VLDPR VWDWL RVSLWDWL H DEELDPR SUHVHQWDWR LQ FRQIHUHQ]D OœLQWHUR SURJHWWR 'RSR GL FKH VLDPR VWDWL LQYLWDWL DO 0$5 PXVHR della citta di Ravenna che ci ha inserito QHO &,'0 GDWD EDVH LQWHUQD]LRQDOH GHO PRVDLFR 'RSR LQ DOWUL SRVWL HVSRVLWLYL

Il mosaico è dedicato alla visione del profeta Ezechiele che ha immaginato che da oriente, nel tempio, esca quest’acqua che si espande e tutto ciò che tocca si trasforma in vita e tutto diventa paradisiaco

Andreina parla spesso al plurale, coinvolgendo idealmente nel suo

lavoro e nelle sue esperienze tutti coloro che l’hanno sostenuta. Per primo, senza dubbio, Don Santi con il quale si è creato un rapporto non privo dei classici contrasti tra committente curioso e artista geloso del proprio lavoro in fase di realizzazione. Contrasti schietti e decisamente produttivi. Che effetto ti fa questo possibile primato? Š'LFLDPR FKH OÂśLGHD FKH SRVVD HVVHUH LO SL JUDQGH GHO PRQGR PL DIIDVFLQD GD XQD SDUWH H PL LQTXLHWD GDOOÂśDOWUD SHUz SHQVR LQFXULRVLVFD FROXL FKH KD OD YRJOLD H OD SRVVLELOLWj GL YHQLUH D YHGHUOR $ PH VHPEUD WDQWR SLFFROR LQYHFH VRQR PT H OÂśLQWHUR VYLOXSSR SUHYHGH XQ DPSOLDPHQWR GL PT 1RL VSHULDPR GL ULXVFLUH D SRUWDUH D WHUPLQH TXHVWÂśRSHUD FRQ LO FRQWULEXWR GL WXWWL SHU IDUOD GLYHQWDUH DSSXQWR XQÂśRSHUD GL WXWWL 3HU ULXVFLUH D FUHDUH XQ TXDOFRVD FKH QRQ q SL GL FKL OÂśKD


FRQFHSLWD PD FKH SXz GLYHQWDUH GL GL IURQWH H FHUFR VHPSUH GL FRJOLHUH TXHOOR FKH q OœDVSHWWR SL SRVLWLYR QRQ WXWWL HG DSSDUWHQHUH DO WHUULWRULRª lasciandomi travolgere da quello che Ho visto tra le tue opere delle uova GL EUXWWR FL FLUFRQGD &RVL KR YROXWR trasformare la mia arte in un grande dipinte. Š3HU LO FRPSOHWDPHQWR GHO PRVDLFR JLRFR SHU EDPELQL 8Q JUDQGH SDUFR FKH UDJJLXQJHUj L PT KR UHDOL] dove riconoscersi e dove fare uscire il ]DWR SHU OD UDFFROWD IRQGL GHOOH XRYD SURSULR EDPELQR TXHOOR FKH q GHQWUR GL VWUX]]R LQFLVH H GLSLQWH H GHL SLDWWL GL QRL 7UDVIRUPR OH VLPERORJLH FKH IDQQR SDUWH GHOOD QRVWUD DGROHVFHQ]D LVWRULDWL GL FULVWDOOR 5LSRUWDQR OH VLPERORJLH GHO PRVDLFR OD QRVWUD LQIDQ]LD TXLQGL FXRUL OH FKH VDUj FRVWUXLWR LQ IXWXUR 4XHVWR ERFFKH FKH SDUODQR H FKH PXWDQR LQ SHU IDU VL FKH RJQL SHUVRQD SRVVD VRUULVL LQ HPR]LRQL ³LQWUHFFLDWH´ FRQ GHL QHOOœDFTXLVLUH XQœRSHUD GD FROOH]LRQH numerata e inserita in un archivio DOOœLQWHUQR GHOOD FKLHVD GLYHQWDUH SDUWHFLSH H VRVWHQLWRUH GHO SURJHWWRª

FRORUL YLYDFLVVLPL /ÂśDUWLVWD q LO JLRUQDOLVWD YLVLYR GHO WHPSR FKH QRL YLYLDPR H SXUWURSSR DOFXQH YROWH VL WUDVIRUPD LQ PRGD 3HU PH OD FHQWUDOLWj GHOOÂśXRPR q IRQGDPHQWDOH H quindi distinguerlo dall’essere che gli q DFFDQWR q LPSRUWDQWH GLVWLQJXHUOR DWWUDYHUVR OD IRUPD H LO FRORUHÂŞ Le tue opere sembrano giochi per EDPELQL ÂŤ Š&L VRQR L 7RWHP ERFFD &L VRQR OH ODPSDGH OH WDUWDUXJKH H L SHVFL

Parliamo un po’ di te. Qual è stato il tuo percorso artistico? Š1HO OD PLD SULPD PRVWUD UHDOL]]DWD DO &DVWHOOR GL 3RUFLDQR ĂŠ VHJXLWR XQ SHUFRUVR OXQJKLVVLPR FKH PL KD SRUWDWR LQ FRQWDWWR FRQ SLWWRUL GHO WHUULWRULR LQ SDUDOOHOR DJOL VWXGL SUHVVR OÂśDFFDGHPLD GHOOH %HOOH $UWL H OH UHDOL]]D]LRQL QHO FDPSR GHO GHVLJQ +R UHDOL]]DWR FRPH GHVLJQHU DFFHVVRUL H RJJHWWLVWLFD YDULD GL DUUHGDPHQWR +R GLVHJQDWR ERUVH VFDUSH RFFKLDOL e gioielleria con qualsiasi tecnica di ODYRUD]LRQH HG HVHFX]LRQH ,O PLR SHUFRUVR q LQL]LDWR GD JLRYDQLV VLPD GDQGRPL QRQ VROR XQ EDJDJOLR SHU TXDQWR ULJXDUGD OH WHFQLFKH GL ODYRUD]LRQH RSSXUH OD FRQRVFHQ]D GHL PDWHULDOL PD DQFKH TXHOOD FKH q OÂśDUWH FRQWHPSRUDQHD 7XWWR TXHVWR PL KD LQ VHULWR LQ XQ FRQWHVWR FKH PL KD SRUWDWR DOOD UHDOL]]D]LRQH GL RSHUH LQ WHVVXWL ÂżODWL ÂżQHPHQWH LQWUHFFLDWL VX VWUXWWXUH LQ PHWDOORÂŞ Quali lati del tuo carattere sono piĂš evidenti nelle tue opere? Š,R VRQR XQD SHUVRQD PROWR YLYDFH H HQWXVLDVWD GHOOD YLWD $PR FKL PL VWD

Totem: Andreina nel suo studio

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Formelle in terra policroma sul portone

SXRL SRVL]LRQDUH RYXQTXH LQ HVWHUQR R LQ LQWHUQR &DPELDQR DSSDUHQWHPHQWH LQ LGHQWLWj PD LQ UHDOWj PDQWHQJRQR questa voglia di gioco che ognuno di noi dovrebbe conservare anche in etĂ DGXOWDÂŞ Quale mostra tra quelle in cui hai esposto ti ha lasciato un ricordo particolare? Š6RQR VWDWD SUHVHQWH LQ PRVWUH D 7RULQR D 0RQWHFDUOR D 0LODQR H LQ DOWUH YDULH FLWWD LWDOLDQH PD TXHOOD GHOOD TXDOH KR XQ JUDQ EHO ULFRUGR q TXHOOD DOOD %RUVD 0HUFL GL )HUUDUD /D PLD LVWDOOD]LRQH q VHUYLWD D FUHDUH OD VFHQRJUDÂżD FKH SRL KD LQFRUQLFLDWR OD VÂżODWD GL &KLDUD %RQL H $OH[DQGUD )HGH 8QD VÂżODWD IUL]]DQWH H PROWR colorata dove gli abiti interagivano con OH RSHUH FKH DYHYR HVHJXLWR /D FRVD SL VLPSDWLFD q VWDWD LO JLRUQR GRSR TXDQGR OH RSHUH VRQR VWDWH WUDVIHULWH H KDQQR DWWUDYHUVDWR OD VWUDGD 6L q IHUPDWR LO SXEEOLFR VL VRQR IHUPDWH le macchine sia che il semaforo fosse VWDWR YHUGH R URVVR 7XWWL YHGHYDQR DWWUDYHUVDUH OH PLH RSHUH FRORUDWLVVLPH FRQ ÂłDWWDFFDWH´ GHOOH SHUVRQH 6HPEUDYD TXDVL XQ KDSSHQLQJ XQD LVWDOOD]LRQH PXOWLPHGLDOH GHO PRPHQWR PHQWUH YHQLYDQR WUDVSRUWDWH LQ XQD delle sale dell’imbarcadero al castello GL )HUUDUDÂŞ

giganti che ci immergono in una atmosfera fantastica di gioco e che ci fanno ricordare i cartoni animati FKH YHGHYDPR GD EDPELQL &L IDQQR VRJQDUH DQFKH SHUFKp VHFRQGR PH FKLXQTXH DEELD XQD GHOOH PLH RSHUH GHYH ULWURYDUVL VSHFXODUPHQWH LQ HVVD

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GHYH WUDVIRUPDUVL H GHYH JLRFDUVL /H PLH RSHUH QRQ VRQR VROR FRPSRQL ELOL PD VRQR GHOOH RSHUH FKH SRVVRQR HVVHUH JHWWDWH SHU WHUUD ULFRPSRVWH danno un senso della tattilitĂ LPSRUWDQWH VL WUDVIRUPDQR DWWUDYHUVR OD OXFH ĂŠ XQ JLRFR FKH FRQWLQXD H WX OH

Quali sono gli artisti da cui trai ispirazione? Š3HU TXDQWR ULJXDUGD OH RSHUH GL DUWH VDFUD OD IRQWH GÂśLVSLUD]LRQH SHU OÂśXOWLPD RSHUD HVHJXLWD LO PRVDLFR q VWDWR *DXGL 3HU TXDQWR ULJXDUGD OÂśDUWH PRGHUQD XQR GHL PLHL DUWLVWL LVSLUDWRUL q VWDWR %RHWWL FKH KD LQL]LDWR FRQ LO ÂżODWR ĂŠ DIIDVFLQDQWH WUDVIRUPDUH OD SURSULD WDYROR]]D &RPXQHPHQWH immaginiamo una tavola di legno dove DSSRJJLDUH WXWWL L FRORUL FKH IXRULHVFRQR


GDO WXEHWWR 4XL LQYHFH SDUOLDPR GL XQ FRORUH DOWHUQDWLYR FKH SHUz XJXDOPHQWH VL WUDVIRUPD LQ DUPRQLD /ÂśDUWLVWD FKH q XQ LQGLYLGXDOLVWD KD OD QHFHVVLWj GL rendersi singolare e di trovare uno VWUXPHQWR SURSULR GL UDSSUHVHQWD]LRQH FKH OR GLVWLQJXD GDJOÂśDOWUL 3HU PH TXHVWR q VWDWR LPSRUWDQWH 0L KD LQFXULRVLWR LQL]LDOPHQWH SRL q GLYHQWDWR XQ PRQGR 8Q PRQGR LQ FXL LR YDGR alla ricerca di tante tecniche e tanti PDWHULDOLÂŞ Quali scelte stanno dietro alle tue opere “profaneâ€?? Š1RQ KR PDL LPPDJLQDWR GL FRQFHSLUH XQÂśRSHUD GÂśDUWH ÂżQH D VH VWHVVD 6HFRQGR PH q VHPSUH OD FROOHWWLYLWj FKH FUHD DUPRQLD 4XLQGL WDQWH

RSHUH FKH YHQJRQR SRL XWLOL]]DWH SHU VFHQRJUDÂżH SHU DPELHQWD]LRQH R SHU LO WHDWUR 2SHUH FKH KDQQR OD FDSDFLWj GL WUDVIRUPDUVL H GLYHQWDUH in ogni occasione qualcosa di diverso D VHFRQGD GL FRPH WX OH FRPSRQL Tra l’altro queste hanno suggerito in PROWL FDVL GHOOH FXULRVLWj GD SDUWH GHO SXEEOLFR $ YROWH OH KD LPPHGHVLPDWH in dei barattoli chiedendosi cosa IRVVHUR R FRVD FL IRVVH GHQWUR $OWUH l’idea ingegnosa e geniale di bambini che hanno realizzato non so cosa H FRQ JUDQGH GLIÂżFROWj 4XHVWR PL ID ULSHQVDUH DOOD ELHQQDOH GHO TXDQGR DO SDGLJOLRQH ,WDOLD XQD VLJQRUD PL VL DYYLFLQD H PL FKLHGH Âł 0D VHFRQGR OHL OÂśHVWLQWRUH ID SDUWH GHOOÂśLVWDOOD]LRQH R q XQ RSHUD ÂżQH D VH VWHVVD"´ª

Però l’arte moderna non sempre è IDFLOPHQWH DSSUH]]DELOH ÂŤ Š/ÂśDUWH FRQWLQXD DG HVVHUH XQÂśHVSUHVVLRQH GL QLFFKLD $WWUDYHUVR LO QRVWUR SHQVLHUR LO QRVWUR FXRUH LO QRVWUR PRGR GL WUDVIRUPDUH H UDS SUHVHQWDUH XQÂśRSHUD FROOHWWLYD LQ YHFH OÂśDUWH GRYUHEEH HVVHUH DSHUWD D WXWWL 'RYUHEEH HVVHUH XQD IRUPD GL HVSUHVVLRQH LQ FXL LGHQWLÂżFDUVL 0DJDUL con linguaggi diversi e ognuno di noi GRYUHEEH WURYDUH LO SURSULR SHU HVSULP HUVL H SHU UHQGHUH OD QRVWUD YLWD XQ SRÂś ÂłDUWLVWLFD´ª

Bocche

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Senza fine di Natalia Bovi natalia.bovi@email.it 24


tradizione

storia cultura

Banda CittĂ del Palio di Aldo Oliva

“I media locali potrebbero dare molto piĂš risalto alle nostre iniziative, agli eventi in cui siamo presenti, in breve, alla banda cittĂ del Palioâ€?. Con questa frase del Presidente della banda cittĂ del Palio, Avvocato Paolo Giannini, iniziamo la nostra conversazione. Affabile ed ospitale, il presidente ci accoglie in un caldo venerdi sera d’estate (circostanza - le emozionanti prove della banda, che si tengono ogni martedi e venerdi) alla fortezza medicea. Presidente, in breve, mi dica cosa è per lei la Banda cittĂ del Palio. Š/D EDQGD FLWWj GHO 3DOLR q XQD IDQWDV

La banda affonda le sue radici nel 1200, quando non si chiamava banda, ma “concerto�. Solo nel 1800 comincia ad assumere i connotati di “banda strumentale�

WLFD FUHDWXUD XQ JLRLHOOR GL WXWWD OD FLWWj GL 6LHQD GL FKL VL VHQWH DIIH]LRQDWR D TXHVWD FLWWj H DO 3DOLR q XQ VLPEROR XQ TXDOFRVD GL VWRULFR VWUDRUGLQDULD PHQWH DQWLFR H SLHQR GL WUDGL]LRQL GL YDORUL GL XPDQLWj H VRFLDOLWj /D PX VLFD q XQ TXDOFRVD GL SHU Vp VWUDRU GLQDULR Fœq PROWD ¾PDJLDœ QHOOD QRVWUD EDQGD H QRL FHUFKLDPR GL WUDVPHWWHUOD LQ RJQL QRVWUD SHUIRUPDQFHª Si spieghi meglio: come mai dice che i media locali non vi danno grande spazio? Š3RWUHEEHUR IDUH PROWR GL SL 1HOOD VHUDWD PDJQL¿FD GHO $JRVWR LO FRQFHUWR FKH DQWLFLSD LO IDPRVR 3DOLR GHOOœ$VVXQWD GHO $JRVWR QGU HUDQR

Foto di Giugno Brocchi

25


Bisogna attendere il 1827, quando il complesso musicale viene chiamato “banda civica�. Nel 1829 avviene la prima esibizione pubblica in Piazza del Campo, a Siena

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Foto fonte: www.bandacittadelpalio.it

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Foto di Giugno Brocchi

Il giorno del Palio, la Fanfara con i suoi tamburini di palazzo, per un totale di ÀJXUDQWL scandiscono il ritmo di tutto il corteo storico

SUHVHQWL FHQWLQDLD H IRUVH PLJOLDLD GL SHUVRQH DG RFFKLR H FURFH VHFRQGR QRL GL ,QWHUYLVWD DOPHQR 0D GRSR TXHVWD FRVD VWUDRUGLQDULD FLRq OÂśDIIHWWR GL WXWWL L VHQHVL OÂśLQWHUHVVH FKH YL q VWDWR QHL FRQIURQWL GHOOD QRVWUD EDQGD H GHOOD QRVWUD HVLEL]LRQH KD WURYDWR OÂśLQGRPDQL SRFKLVVLPR VSD]LR VXL JLRUQDOL ORFDOL 1RQ OR ULWHQJR JLXVWLVVLPR /D QRVWUD q XQD EDQGD R PHJOLR XQD JUDQGH IDPLJOLD FKH VL VDFULÂżFD FRQ DPRUH SHU OD PXVLFD

H SHU OD VXD FLWWj VLDPR RUJRJOLRVL e felici di quello che abbiamo fatto e TXLQGL YRUUHPPR SL DWWHQ]LRQH GD SDUWH GHL PHGLDª La banda è aperta tutti, o solo ai senesi? La senesità è un elemento imprescindibile per farvene parte? Š1R 1RL DEELDPR DFFROWR H VXRQDQR FRQ QRL DQFKH DGHVVR WDOYROWD R GL IUHTXHQWH SHUVRQH QRQ RULJLQDULH GL 6LHQD QRQ GL 6LHQD R DQFRUD UDJD]]L H

UDJD]]H VWUDQLHUH /R ULWHQLDPR IRQWH GL DUULFFKLPHQWR FXOWXUDOH H SRL QRL VLDPR DSHUWL YHUVR WXWWL FL XQLVFH OÂśDPRUH SHU 6LHQD H SHU OD PXVLFD PD QRQ FL VRQR DIIDWWR SUHJLXGL]L SHU SHUVRQH GLYHUVH GD QRL LQ WHUPLQL GL FXOWXUD UHOLJLRQH UD]]D FLWWj GL DSSDUWHQHQ]D HFF ÂŞ Che iniziative avete preso, per cercare di invogliare maggiormente i giovani alla musica? Si sa, l’educazione musicale spesso è trascurata, e non trova grande spazio nei programmi scolastici attuali... Š$ WDO SURSRVLWR DEELDPR RUJDQL]]DWR GXUDQWH WXWWR OÂśDQQR VFRODVWLFR FRQ LO FRQWULEXWR GHOOD UHJLRQH 7RVFDQD GHOOH OH]LRQL GL PXVLFD GHOOH DWWLYLWj PXVL

Nel 1968 la banda partecipò, a Barcellona, al Grande concorso di bande europee dove VL FODVVLĂ€Fz SULPD assoluta 28 Foto di Giugno Brocchi


FDOL QHJOL LVWLWXWL VFRODVWLFL GHOOD FLWWj SURSULR SHU IDU DYYLFLQDUH L SL JLRYDQL DOOD PXVLFD H VHQVLELOL]]DUOL PDJ giormente. /D FRVD FL KD IDWWR PROWR SLDFHUH SHUFKp DEELDPR ULVFRQWUDWR XQ EXRQ LQWHUHVVDPHQWR GD SDUWH GHL giovani studenti e una grande energia H YRJOLD GL IDUH GD SDUWH ORURÂŞ Fate anche una scuola di musica? 6L ,Q UHDOWj q GDO FKH HVLVWH XQD VFXROD GL PXVLFD /D VFXROD GHOOD QRVWUD EDQGD ULSHU corre i metodi delle scuole classi che con insegnanti che vantano tutti XQÂśHVSHULHQ]D SOXULHQQDOH PRVVL GD IRUWL PRWLYD]LRQL GHWWDWH GDOOD JUDQGH SDVVLRQH FKH OL OHJD DOOD ORUR EDQGD H DOOD FLWWj GL 6LHQD

“La nostra è una banda, o meglio, una grande famiglia, che si VDFULĂ€FD FRQ DPRUH SHU la musica e per la sua cittĂ â€?

Questo, ma molto altro ancora, è la Banda città del Palio, che salutiamo.

Foto fonte: www.bandacittadelpalio.it

Lo spazio ai giovani è una prerogativa, come dimostra la presenza di piccoli musicisti in erba (per esem-

pio nella foto tratta dal concerto in Piazza del Campo del 30 Giugno scorso) e un po’ piĂš grandi. Ma i giovani sono molti. Š6L QRQ VROR KDQQR SDUWHFLSDWR FRQ grande successo e soddisfazione da SDUWH QRVWUD H ORUR GXH JLRYDQL UD JD]]H XQ VRSUDQR H XQ PH]]R VR SUDQR FKH VL VRQR HVLELWH QHO FRQFHUWR GHO $JRVWR LQ SH]]L GLIÂżFLOL H KDQQR ULFHYXWR PROWL DSSODXVL ĂŠ VWDWD SHU ORUR XQD HVSHULHQ]D PROWR HPR]LRQDQWH H DQFKH SHU QRL VL WUDWWD GL )HGHULFD &DVVDWL H %HDWULFH )DQHWWL JLRYDQL UDSSUHVHQWDQWL GHOOÂś,VWLWXWR 6XSHULRUH GL 6WXGL 0XVLFDOL 5LQDOGR )UDQFL DOOLHYH GHOOD SURIHVVRUHVVD $QDVWDVLD 7RPDV]HZVND 6FKHSLV ndr)Âť.

La banda cittĂ del Palio diretta magistralmente dal maestro Luciano Brigidi 29


Pubbliredazionale

HOTEL

Al Picchetto “Verrete per curiositĂ , Sarete conquistati dalla qualitĂ , Ritornerete per il piacere.â€?

L’atmosfera che respirerete al Picchetto sarĂ unica ed indimenticabile. Sarete circondati dal meglio che questa terra offre. L’Albergo Ristorante è situato nei pressi di Monticiano, nella bella Val di 0HUVH D .P GDOOD &RVWD 7LUUHQLFD H D .P GD 6LHQD /D SRVL]LRQH FHQWUDOH ULVSHWWR D WXWWD OD Provincia di Siena è un’ottima base di partenza per la visita delle piĂš rinomate mete turistiche della toscana meridionale. Alcune di queste: San Galgano, Montalcino, Val d’Orcia, Monte Amiata, la Maremma e Sant’Antimo. Potrete gustare piatti sia della tipica cucina toscana sia della tradizionale cucina italiana, interpretati e preparati dalle mani esperte dei nostri Chef. La struttura è dotata di due ambienti di ristorazione: ‡ 8Q VLPSDWLFR EDU ULVWRUDQWH VWLOH DQQL Âś GRYH SRWUHWH IHUPDUYL H VFHJOLHUH VH DSSUH]]DUH OH nostre prelibatezze in zona bar o farvi servire e coccolare dal nostro staff in un ambiente del tutto originale. ‡ 8Q ULVWRUDQWH FODVVLFR LGHDOH SHU SDVVDUH XQD SLDFHYROH VHUDWD DG DPPLUDUH OH RSHUH SUHVHQWL QHOOD sala e gustare i piatti accompagnati da una buona scelta di vini.

L’intera struttura ricettiva è distribuita su piĂš fabbricati disposti a quadrato che formano una corte interna sistemata a giardino e a luogo di intrattenimento. La maggior parte delle camere hanno un piccolo terrazzo affacciato sulla corte. La particolaritĂ della struttura è che tutte le camere godono di una notevole luminositĂ , sono servite tutte da un ballatoio di collegamento in modo da avere l’uscita direttamente sull’esterno.

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/¡$OEHUJR SXz FRQWDUH VX FDPHUH ognuna arredata diversamente, con vista sulla campagna circostante, sul limitare GHO Ă€XPH 0HUVH FKH Gj QRPH DOOD 9DOOH Le camere sono tutte dotate di TV, aria condizionata, frigobar. Vengono accettate prenotazioni per soggiorni di pensione completa o mezza pensione. L’Albergo accetta gite scolastiche e comitive turistiche. Dispone di un ampio parcheggio per i pullman che consente di accedere direttamente alla struttura. Lo staff del Picchetto è pronto a soddisfare le diverse esigenze di chi apprezza il piacere della tavola accompagnato da una buona dose di creativitĂ , ma senza per questo trascurare la tradizione. Siamo disponibili per ricevimenti di ogni genere e per allietarvi le serate organizziamo eventi (musica dal vivo, spettacoli...).

Hotel Al Picchetto S.S. 223 loc. Ponte a Macereto - 53015 Monticiano (Siena) Tel. Fax +39 0577 757017 - www.alpicchetto.it

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Valentina, professione: bellissima Testo di Francesca Lena

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Foto di David Prando

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U

na EHOOD GRQQD QRQ q FROHL GL FXL si lodano le belle gambe o le EUDFFLD PD TXHOOD LO FXL DV SHWWR FRPSOHVVLYR q GL WDOH EHOOH]]D GD WRJOLHUH OD SRVVLEL OLWj GL DPPLUDUH OH VLQJROH SDUWL´ 6HQHFD Questo è quello che mi è venuto in mente quando ho incontrato Valentina (accanto a lei sembravo un “puffoâ€? ndr). Bisogna ammettere che i suoi genitori si sono veramente impegnati quando l’hanno concepita. Ha un viso dolcissimo, ed un’aria un po’ imbronciata, a tratti da bambina. Ăˆ molto alta, e lei lo mette ancora piĂš in evidenza portando tacchi altissimi, valorizzando

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cosĂŹ le sue perfette gambe. Anche le donne piĂš invidiose guardandola non noterebbero un difetto. Ho visto gli sguardi degli uomini che ci passavano accanto, tutti la guardavano estasiati, alcuni rimanevano a bocca aperta, tant’è che ad uno ho consigliato di chiudere la bocca altrimenti correva il rischio di trovarsela piena di moscerini. Ammetto, la cosa mi ha divertito, non capita tutti i giorni di uscire con una modella. A parte tutte queste considerazioni è stato anche piacevolissimo parlare assieme a lei. Nonostante il lavoro che fa, lei sostiene di essere timida, a me ha dato piĂš

Ho molta cura del mio corpo, a prescindere dal lavoro che faccio la sensazione di essere una ragazza riservata, infatti, ad alcune domande che le ho rivolto, prima di rispondermi mi guardava, della serie‌ devo proprio dirlo? Due note essenziali prima di iniziare, nome: Valentina Agnoletto, nata a

Dolo (Ve) il 20 ottobre 1989, vive tra Fossò e Milano, diplomata designer di moda, con all’attivo anche un master per diventare shoes designer. Ăˆ stata Âżnalista a Miss Italia 2009 ed ex candidata velina. Fidanzato: sĂŹ, ma top secret. - Certo, che per essere cosĂŹ giovane ne ha giĂ fatta di strada. Come ha iniziato? Š+R LQL]LDWR GD SLFFROD TXDVL SHU JLRFR H FRQ LO WHPSR q GLYHQWDWR LO PLR ODYRURÂŞ - Come mai la scelta di Milano e non Roma come base per lavorare? ÂŤ6RQR XQD SHUVRQD SUHFLVD SXQWXDOH KR ELVRJQR GL SURJUDPPDUPL GL VD SHUH HVDWWDPHQWH FRVD GHYR IDUHÂŤ H D 5RPD OD JHQWH KD WHPSL GLYHUVL HG io non riesco a tenere i loro ritmiÂť - Ha partecipato alle selezioni per diventare velina a Striscia, nel 2008 q DUULYDWD DGGLULWWXUD LQ ÂżQDOH OH sarebbe piaciuto fare la velina?ÂŤCertamente sarebbe stata un’ottima YHWULQD SHU IDUVL FRQRVFHUH PD RQHVWDPHQWH QRQ q XQR GHL PLHL RELHWWLYL $ PH SLDFH PROWR LO PLR ODYRUR sto cercando di farmi conoscere nel UHVWR GÂś(XURSD FRVD QRQ IDFLOH SHU QRL LWDOLDQH q PROWR SL IDFLOH SHU OH


VWUDQLHUH FKH PDJDUL QHO ORUR 3DHVH QRQ ULXVFLYDQR D IDUH OH PRGHOOH H LQ ,WDOD VRQR GLYHQWDWH IDPRVHÂť - A chi vorrebbe assomigliare? ÂŤ$ QHVVXQD PL DUUDEELR PROWLVVLPR TXDQGR PL GLFRQR FKH DVVRPLJOLR D 0RQLFD %HOOXFFL VLFXUDPHQWH q XQD EHOOLVVLPD GRQQD PD LR VRQR LR H VRQR XQLFD FRVuÂť - Prima parlava di obiettivi, oltre a volersi affermare all’estero, e “fareâ€? la bellissima cos’altro? ÂŤ0L SLDFHUHEEH DIIHUPDUPL FRPH GHVLJQHU QHO FDPSR GHOOH FDO]DWXUH OH VFDUSH PL SLDFFLRQR PROWLVVLPR H GLVHJQDUOH VDUHEEH LO PDVVLPR XQ SDLR GL EHOOH VFDUSH DL SLHGL GL XQD GRQQD EHK IDQQR OD GLIIHUHQ]D 3XUWURSSR q XQ PRQGR FKLXVLVVLPR QRQ VRQR GLVSRVWL D GDUWL VSD]LR QRQ YRJOLRQR insegnarti nullaÂť. - Mi fa piacere notare che pur essendo una modella non è scheletrica, quindi non è vero che il mondo della moda non accetta le donne “normaliâ€?, o no? ÂŤ,QVRPPD VL H QR SHUz LR PL SLDFFLR FRVu OD PLD DOWH]]D PL DLXWD D RVFLOODUH GL XQ SDLR GL FKLOL LQ SL R LQ PHQR 1RQ IDFFLR GLHWH SDUWLFRODUL PL SLDFH PDQJLDUH IDFFLR XQD YLWD VDQD FXUR LO PLR FRUSR FRPH GRYUHPPR IDUH WXWWL D SUHVFLQGHUH GHO lavoro che si faÂť

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Spesso la paragonano a Monica Bellucci e lei si arrabbia molto: “Ovvio che la Bellucci è splendida, ma io sono io e non voglio essere etichettataâ€? - La sua bellezza le ha creato dei problemi con le amiche?ÂŤĂˆ XQ DUJRPHQWR FKH QRQ PL SLDFH DIIURQWDUH QRQ KR XQD YHUD DPLFD R PHJOLR ÂżQR D TXDOFKH WHPSR ID FUHGHYR GL DYHUOD SRLÂŤ QRQ FUHGR SL QHOOÂśDPLFL]LD PL VRQR VHQWLWD PROWH YROWH XVDWD /D PLD PLJOLRUH DPLFD SHU LO PRPHQWR q OD PLD FDUOLQD &KDQHOÂť - Noto che è un argomento che la far star male, parliamo d’altro, per i maschietti piĂš curiosi ha un compagno?ÂŤ6u PD QRQ PL FKLHGD FKL q SHUFKp non lo dicoÂť - E non insisto, sono d’accordo che in alcuni casi la vita privata deve rimanere tale. C’è una parte del suo corpo che le piace di piĂš o di meno?ÂŤ1R GHYR GLUH FKH PL DPR PROWR ÂłWXWWD´ - Oltre alla crisi economica che il nostro Paese sta purtroppo attraversando, oltrre ai giovani che non riescono a trovare lavoro, un altro argomento molto dibattuto è l’omosessualitĂ , lei che ne pensa? ÂŤ1RQ YHGR TXDOH VLD LO SUREOHPD ognuno di noi deve essere libero di YLYHUH OD SURSULD VHVVXDOLWj FRPH ULWLHQH SL RSSRUWXQR 2 PHJOLR GHYH IDUH TXHOOR FKH OR UHQGH IHOLFH /H FRVH GL FXL GRYUHPPR RFFXSDUFL VRQR EHQ altreÂť E, per citare una donna conosciuta e famosa, Simona Ventura, mi sono trovata di fronte una professionista “fatta e Âżnitaâ€?, nonostante i suoi 22 anni.

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...non solo Venezia Viaggio alla scoperta delle isole veneziane, vere e proprie oasi di pace. Secolari sedi di manicomi o di floride colture, ogni isola ha la sua storia da raccontare. Testo e Foto di Elisa Ragazzi

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BURANO Famosa

per

la

produzione

artigiana dei merletti, le origini di questa tradizione tessile, nata nel XVI secolo, è legata ad una romantica leggenda. Si dice che la regina dei mari, colpita dal grande amore di un pescatore per una ragazza dell’isola, cercò di sedurre il giovane con il canto delle sue sirene. L’innamorato riuscì a resistere alla tentazione e ricevette in cambio, per la sua sposa, un meraviglioso velo tessuto con la schiuma del mare. Le amiche della donna, invidiose per la bellezza del dono, cercarono di riprodurlo, dando inizio a questa pregiata lavorazione. Se volete una casa fuxia o blu elettrico trasferitevi a Burano, dove i colori delle abitazioni lasciano senza

i

turisti

parole.

Le

colorazioni

impiegate

sull’isola

vivaci

probabilmente

sempre

servivano

per

aiutare i pescatori a ritrovare la XZWXZQI KI[I VWVW[\IV\M TI Å\\I nebbia dei canali; pare, inoltre, che

ogni

famiglia

sia

legata

tradizionalmente ad un preciso colore.

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MURANO Nel 1295, con un decreto della Serenissima Repubblica, si decise di trasferire per ragioni di sicurezza la lavorazione del vetro a Murano. Venezia, all’epoca, era costituita da abitazioni

prevalentemente

di legno, ed i frequenti incendi delle fornaci dei vetrai rischiavano di polverizzare l’intera città. La

lavorazione

ha

origini

del

molto

probabilmente

vetro

antiche,

legate

ai

Fenici e alle popolazioni del Mediterraneo

e

dell’Antica

Persia. Murano è diventato uno dei più grandi centri di produzione vetraria attorno al XIV secolo. Da allora i mastri vetrai hanno saputo

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conservare i segreti di questa preziosa arte custodendola e tramandandola gelosamente di XILZM QV ÅOTQW La tecnica di lavorazione più complessa dell’isola è impiegata nella produzione delle tipiche ¹5]ZZQVMº 6I\M I\\WZVW ITTI ÅVM LMTT¼ Y]M[\Q piccoli capolavori vengono realizzati mescolando e manipolando minuscole quantità di vetro allo stato molle. Ancora oggi le spose veneziane amano unire i confetti della propria bomboniera al “goto de fornasa”. Questo prodotto artigianale era il bicchiere che i maestri vetrai utilizzavano per dissetarsi, ed era realizzato impiegando gli scarti della lavorazione. Con il tempo, il “goto” è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica delle diverse botteghe, che hanno deciso di trasformare questo oggetto in un simbolo caratterizzante.

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S.MICHELE Tra Venezia e Murano vi è San Michele. 8MZ ^WTMZM LQ 6IXWTMWVM VMQ XZQUQ LMTT¼ quest’isola si è trasformata di un grande cimitero monumentale. Prima di allora i defunti venivano sepolti nei sagrati o all’interno delle numerose chiese di Venezia. Nel cimitero, suddiviso in diverse aree a seconda della religione e della confessione, riposano diversi personaggi illustri.

S.ERASMO Seconda per estensione dopo Venezia, S.Erasmo è il regno delle Apecar (quasi ogni abitante ne possiede una). Isola a vocazione agricola, S.Erasmo è conosciuta anche come “l’orto di Venezia”; in questo piccolo paradiso campi e vigne si susseguono, creando il paesaggio ideale per tranquille e piacevoli passeggiate.

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S.SERVOLO S.Servolo è stato a lungo sede di un ospedale psichiatrico criminale; ospita ora un università internazionale e grandi sale congressi. Qui è possibile visitare su prenotazione l’interessante “Museo della Follia”, nella quale sono raccolte le memorie dell’isola e dei pazienti che l’hanno abitata. /TQ MLQÅKQ LMTT¼Q[WTI [WVW KQZKWVLI\Q LI ]V XIZKW# QT [QTMVbQW M TI bellezza di questo posto ispira molti degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti, che ha qui una sua piccola succursale.

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GIUDECCA Chiamata

originariamente

“Spinalonga”,

la

Giudecca è sede di una delle più importanti chiese del

veneziano,

il

“Redentore”.

Progettata

da

Palladio, è stata costruita per volontà del Doge come ZQVOZIbQIUMV\W XMZ TI ÅVM LMTTI OZIVLM MXQLMUQI LQ peste che nel 1575-1577 causò la morte di un terzo dei veneziani. Dopo quasi cinque secoli, la terza domenica di luglio, questa chiesa è sede di una delle più grandi feste tradizionali della città. Il monastero di frati cappuccini che gestiscono la parrocchia si affaccia su un giardino molto bello che è possibile visitare su richiesta.

Oggi enorme hotel di lusso, il Molino Stucky è stato una grande industria di prodotti da NWZVW KW[\Z]Q\I VMOTQ IVVQ \ZMV\I LMTT¼ LI un giovane imprenditore svizzero. La Chiesa delle Zitelle è sull’isola della /Q]LMKKI -ZM\\I ^MZ[W TI ÅVM LMT » T¼MLQÅKQW religioso comprendeva un ospizio per giovani povere. In questo luogo si educavano ragazze in età da marito (“zitelle”) senza dote. Non solo personaggi ricchi e famosi come Elton John hanno casa in quest’isola. Lungo la Sacca Fisola, area ottenuta in epoca recente JWVQÅKIVLW XIZ\M LMTTI 4IO]VI ^Q v ]V QV\MZW quartiere popolare molto vivace.

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LIDO Sede del Casinò e del più antico Festival del Cinema, il Lido è una località balneare a tutti gli effetti. Spiagge private e libere fanno la gioia di giovani, anziani e famiglie. Ogni estate i veneziani non possono proprio ZQV]VKQIZM IT KW[\W[W INÅ\\W LQ ]VI ¹KIXIVVIº Si tratta di piccole cabine con veranda dove cambiarsi, giocare all’ombra o mangiare seduti su un tavolino da campeggio. Condivise spesso da gruppi familiari o di amici, queste costruzioni sul mare costituiscono il pilastro delle estati veneziane. Nell’isola c’è un Ospedale piuttosto grande. Da circa sette anni molte cliniche e reparti del compartimento ospedaliero sono stati chiusi ed abbandonati. Tra rovine e spazzatura, in questo posto surreale, si possono ancora trovare resti della precedente attività.

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S. GIORGIO L’isola di S.Giorgio Maggiore ospita l’omonima chiesa, famosa per le tavole di Tiziano. Palladiana, simile al Redentore, è gestita da secoli dai monaci benedettini che qui vi risiedono. Il campanile della chiesa di S.Giorgio è molto simile a quello di S.Marco. Chi l’ha progettato intendeva ricreare con questi due monumenti religiosi i pilastri di un arco immaginario d’entrata alla città.

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Nel cuore della Toscana, nella terra dei vini e delle Crete, nella terra delle tradizioni e della cultura popolare, nella terra del Palio, potrete trovare accoglienza da Lorenzini rooms. Saremo felici di ospitarvi nel nostro Bed and Breakfast Lorenzini rooms 1, una piccola e confortevole struttura situata nel centro storico di Siena a pochi passi da Piazza del Campo, ideale per chi vuole concedersi relax e tranquillità senza rinunciare alle comodità del centro storico. Potrete passeggiare per le vie di Siena e lasciare l’auto nel parcheggio pubblico situato vicino al Bed and Breakfast o raggiungere a piedi i mezzi pubblici e le linee extra - urbane per raggiungere anche le altre città toscane. Bed and Breakfast “Lorenzini rooms” Via G. Duprè, 101 Via Aretina, 158 53100 Siena info@lorenzinirooms.com (+39) 339 8925080 tel. e fax (+39) 0577 180082

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S

arà che i francesi sono sempre stati più avanti di noi: probabilmente. Sarà che l’egemonia culturale cattolico-retrograda oltralpe si respira con un’aria meno pesante: forse. Sarà che la situazione politica francese è meno ingarbugliata (usiamo un eufemismo) della nostra: sicuramente. Fatto sta che i diritti per le coppie di fatto, da noi abortiti prima ancora di essere votati, in Francia sono una realtà da diversi anni e, mentre il nostrano Bersani

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annuncia balbettante dei “presidi giuridici” per le coppie omosessuali (cosa vorrà dire?), Hollande ha promesso matrimoni ed adozioni alle coppie omosessuali entro il primo semestre del 2013. Una cosa semplice, chiara, concisa, cristallina. Due parole: matrimonio e adozioni. Si può essere d’accordo o no, ma almeno non è un pasticcio come i nostri PACS o i DICO, acronimi dal suono grottesco il cui unico risultato è stato quello di dividere i partiti e scatenare risse verbali in aula. Ma si sa, qui da noi è sempre tutto molto WP JVTWSPJH[V ZMVJH[V PUKLÄUP[V

Le iperboli linquistiche della politica italiana hanno il classico odore del “tanto fumo e niente arrosto”. Un fumo che puzza anche un po’ di ipocrisia e di contentino - me lo si conceda - e così, ancora una volta, come nella miglior tradizione italiota, non se ne farà niente, o meglio, non si andrà oltre il barlume di qualJOL WYVTLZZH ]HSPKH NP\Z[V ÄUV HSSH ÄUL KLSSH JHTWHNUH LSL[[VYHSL Il problema vero è che non si riesce ancora, negli ambienti del potere (nemmeno in quelli della sinistra moderata), a parlare di omosessualità come di un semplice


A nessuno importa eppure tutti ne parlano L’unica cosa certa è che non si riesce a considerare l’omosessulaità come un semplice dato di fatto di Nicola Bano

dato di fatto. Non si riesce ancora a concepire le coppie omosessuali come una realtà oggettiva, una realtà che riguarda decine di migliaia di cittadini, che non sono di serie B, e nemmeno di serie C, come qualcuno vorrebbe ancora oggi affermare. Che il nostro sia il Paese delle stranezze lo sappiamo tutti. Così, mentre un omosessuale dichiarato governa una regione come la Puglia e un presidente del consiglio che ha fatto parlare di sé in tutto il mondo per le feste “piccanti” che organizzava in casa sua si potrebbe ri-

legi della casta, il terrorismo, i pre[P WLKVÄSP SH [HZZHaPVUL WP HS[H HS mondo e gli stipendi tra i più bassi d’Europa, abbiamo subito l’avvento del precariato, i disastri dell’amministrazione pubblica elefantiaca e la burocrazia faraonica, i referendum ignorati e le leggi popolari chiuse nel cassetto, gli affari sporchi del Vaticano e la distruzione del sistema scolastico, i terremoti, le accise D’altronde noi italiani abbiamo ac- sulla benzina e il bunga bunga, ma JL[[H[V SH WYLZLUaH KLSSH THÄH le coppie omosessuali, per carità! abbiamo accettato l’entità della Sia mai! Il nostro è un Paese di gencorruzione, delle leggi ad perso- te per bene! Bisogna preservare la nam, abbiamo quasi digerito i privi- famiglia! candidare alle elezioni per la sesta volta, in parlamento non si è riusciti, in tanti anni, ad ottenere nemmeno una legge sulle coppie di fatto. Nemmeno una legge che punisse l’omofobia. No, nemmeno quella! Perché gli omosessuali non hanno bisogno di leggi speciali: gli omosessuali, in Italia, non esistono. Un esempio lampante di amnesia selettiva di comodo.

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Qualcuno però dovrebbe spiegarmi in che modo le unioni omosessuali potrebbero intaccare l’istituzione della famiglia. Davvero, non lo capisco. Se l’omosessualità diventasse un fatto perfettamente normale, gli eterosessuali, al contrario, non si sposerebbero più?

introduzione dei matrimoni per gli omosessuali potrebbe distruggere l’istituzione della famiglia.

Quando si parla di adozioni, poi, l’ipocrisia dell’Italietta raggiunge le sfumature del grottesco: “Un bambino ha il diritto di crescere con una madre e un padre” affermano tutti “Amore no, sposarsi ormai è ‘na i nostri illuminati professionisti della robba da froci”, risponderebbe il politica (e non solo). Certo, questa ]LYV THZJOPV P[HSPJV HSSH ÄKHUaH[H affermazione è assolutamente inosperanzosa, mentre seduto sul diva- pinabile, o meglio, lo sarebbe in un no in canottiera a bere birra e man- mondo ideale. giare pizza dal cartone dell’asporto, distruggerebbe i sogni di lei, che già Ma vorrei che questi fautori della si vedeva di bianco vestita a varca- morale cristiano-pedagogica facesre la navata principale della chiesa. sero un giretto in qualche orfanatroNo, cadere nella stereotipizzazione ÄV HMYPJHUV L H]LZZLYV PS JVYHNNPV è sempre un esercizio pericoloso e di dire a quei bambini che, certo, indegno: questo, ovviamente, è va- dove sono non hanno nessuna prolido in entrambi i sensi di marcia e spettiva di una vita felice, e che, quindi io, che non amo gli stereotipi, senza ombra di dubbio medicine, TP YPÄ\[V KP WLUZHYL JOL S»L]LU[\HSL cibo, istruzione e vestiti sono cose

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indispensabili ma, purtroppo, sono beni concessi solo ai bambini che hanno la fortuna di trovare due genitori di sessi diversi che li vogliano adottare e portare in un paese sviluppato. Per carità, meglio lasciar morire quei bambini di fame, o di qualche malattia, che permettere a due uomini (o due donne) di adottarli, dando loro la possibilità di una vita migliore. Il discorso non fa una piega. Così si continua a pensare di poter imporre dei valori etici ad un’intera nazione, la quale non è minimamente interessata alla questione e continuerebbe comunque a vivere la sua vita, come ogni giorno, pacatamente oltraggiata da ben altri problemi come la crisi, la disoccupazione o lo spread.


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Marco, Paolo e Lucia Spinelli

“Esaudiamo i desideri delle donneâ€? Mineralcenter, l’atelier del gioiello: arredamento elegante e rafÂżnato, grandi tavoli in cristallo, per accogliere le loro creazioni e si evince subito che i protagonisti assoluti sono i gioielli. Come nasce la vostra storia? ÂŤRisale a quarantadue anni fa la nasci

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D VYLOXSSDUH FRQ LO SURSULR SRRO IDPL OLDUH XQœLPSUHVD FRPPHUFLDOH PROWR singolare che si estenderà negli anni a venire nei settori della gemmologia e della gioielleriaª Da Mineralcenter a Spinelli Gioielli (mission aziendale), come convivono passato e presente di questo esempio made in Italy? 63,1(//, *,2,(//, UDSSUHVHQWD LO trait d’union con le nostre origini e le SDVVLRQL FKH FL KDQQR VSLQWR DG LQ WUDSUHQGHUH XQLWDPHQWH TXHVWR OXQJR SHUFRUVR WHFQLFR DUWLJLDQDOH /œRULHQ WDPHQWR GHO JUXSSR q GL PDQWHQHUH IHUPR TXHVWR SULQFLSLR GL FUHVFLWD H GL IDU WHVRUR GHOOH HVSHULHQ]H PDWXUDWH JLRUQR SHU JLRUQR PD FRQ XQR VJXDUGR al futuroª


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ono presenti nelle collezioni Spinelli Gioielli alcune opere che meritano di essere ammirate. H2Rock che è un collier interamente realizzato con cristalli di acquamarina naturale di elevata selezione gemmifera e la collezione “Cinetici” che ha avuto particolare rilievo e riconoscimenti internazionali. Tra questi l’anello “Evoluzione” vincitore del primo premio al Tahitian Pearl Trophy. La ricerca, che è per loro un'importante componente di sviluppo e di crescita, convive ed interagisce con la tradizione. La realizzazione del Laboratorio di Analisi Gemmologiche all'interno dell'azienda ha contribuito a sviluppare l'aspetto scienti¿co e professionale della stessa. Questa è la dimostrazione che le Gemme e la loro selezione rappresentano il loro principale obiettivo.

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Lucia Spinelli e il tenore Hèctor Hernà ndez

da sx : Angelo Montrone Assessore allo Sport Comune di Abano Terme Sabrina Baldan Cons. Comunale / Grandi Eventi e Manifestazioni sp. Mauro Voltolina Presidente Consorzio Terme Euganee Lisetta Sabbion Propr. Hotel President Abano Terme Lucia Paolo Marco Spinelli

UH XQœRSHUD VHQ]D WHPSR H FKH GHEED essere quindi osservata sotto questo DVSHWWR $O GL Oj GHO YDORUH LQWULQVHFR FKH q GDWR GDL PHWDOOL QRELOL H GDOOH JHPPH XWLOL]]DWH VRQR SUHVHQWL GHL contenuti artigianali legati allo stile e alla manifattura non facilmente leg JLELOL /œHVSHULHQ]D DUWLJLDQDOH OœLQQR YD]LRQH VLD WHFQLFD FKH VWLOLVWLFD OD PRGD OD FUHD]LRQH VX PLVXUD H LO JX VWR VRQR WXWWL HOHPHQWL LPSUHVFLQGLELOL SHU OD UHDOL]]D]LRQH GHOOH QRVWUH RSH Capacità tecnica e artistica, tradi- UH 3DUWLFRODUH DWWHQ]LRQH YLHQH GDWD DO Cliente e al lavoro eseguito su richie zione o ricerca verso il futuro? (œ TXHOOR DUWLVWLFR OœHOHPHQWR JXLGD VWD GRYH LQ XQD SLDFHYROH DWPRVIH QHOOD UHDOL]]D]LRQH GHL QRVWUL JLRLHOOL UD WURYDQR VSD]LR OH LGHH H OD ULFHUFD &UHGLDPR FKH ,O JLRLHOOR GHEED HVVH creativaª Siete due fratelli e una sorella, lavorate insieme: la vostra unione funziona? $YYDQWDJJLDWL GD XQD QDWXUDOH SUH GLVSRVL]LRQH SHU LO SURSULR UXROR GL FRPSHWHQ]D ODYRUDWLYD LO QRVWUR WHDP ³IUDWHUQR´ KD WURYDWR SHU OXQJR WHPSR XQD VSRQWDQHD H LVWLQWLYD FRHVLRQH WUD L YDUL DPELWL FUHDWLYR H SURJHWWXDOH DPPLQLVWUDWLYR GL PDUNHWLQJ H FRP mercialeª

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Voi siete molto attenti al cliente, ed è per questo che avete oraganizzato il Gem Cocktail? /œHYHQWR GHO *HP &RFNWDLO q VWDWR FRQFHSLWR SHU SRWHU PDQLIHVWDUH GHOOH LPSRUWDQWL QRYLWj LQHUHQWL LO PRQGR GHO OH SHUOH ,O ³IRUVH QRQ WXWWL VDQQR FKH´ KD LQFXULRVLWR H VHQ]D HIIHWWL VSHFLDOL VRQR VWDWL HVSRVWL GHL FDSRODYRUL GHO OD QDWXUD GD SRWHU WRJOLHUH LO ¿DWR ,O ULVFRQWUR GD SDUWH GHOOD FOLHQWHOD q VWD WR VRUSUHQGHQWH H PROWR YLYR q VWDWR OœLQWHUHVVH SHU LO WHPD H OH LQIRUPD]LRQL SURSRVWHª Cosa trova il cliente da voi e quali sono i vostri progetti per il futuro in


questo mercato cosĂŹ globalizzato, ma allo stesso tempo in continua evoluzione? ÂŤ/D QRVWUD SLFFROD LPSUHVD RSHUD maggiormente nel mercato interno FRQ XQ XQLFR SXQWR YHQGLWD DG $ED QR 7HUPH 7XWWDYLD OD QRVWUD FOLHQWH OD q LQWHUQD]LRQDOH GDOOD SULYLOHJLDWD FOLHQWHOD LWDOLDQD DO PHUFDWR HXURSHR D &LQD 5XVVLD H 3DHVL $UDEL /D UL FHUFD QRQ VL IHUPD HG q LQ FRQWLQXD HYROX]LRQH &RQWLQXLDPR ULYROJHUH un vivo interesse nei confronti delle SL VLQJRODUL PDQLIHVWD]LRQL DVVRFLD te al mondo del design e del lusso VLD LQ ,WDOLD FKH DOOÂśHVWHUR H DOOR VWHV VR WHPSR VL VYLOXSSDQR GHL SURJHWWL GL FROODERUD]LRQH FRQ $UWLVWL H *DOOH ULH VLD LQ ,WDOLD FKH DOOÂśHVWHURÂŞ ) /

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Pubbliredazionale

Pensare che era partito tutto dalla necessità di un gruppo di amici che facevano correre i propri cani in un ampio spazio, idea trasformatasi poi in un’originale attività. Dopo un’attenta ricerca nel territorio padovano hanno trovato di recintare un campo agricolo adatto a farci giocare i loro cani. Solo dopo

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gli è venuto in mente di trasformare questo spazio in un parco che offrisse diverse attività da fare insieme al proprio animale, cosi hanno costruito una piscina di 8 metri per 5 profonda 1 metro e 35 centimetri, con una piattaforma rialzata centrale su cui i cani possono riprendere ¿ato o prendere con¿denza dell’ acqua appena entrati in vasca. A bordo piscina ci sono ombrelloni e lettini, dove i proprietari possono accomodarsi a prendere il sole. Una soluzione ideale per chi ha dovuto trascorrere l’estate in città, ma non ha voluto rinunciare né alla tintarella né alla compagnia del proprio

animale domestico. Nell’ampio prato verde, invece, c’è posto per seguire lezioni di disc dog, agility e molte altre attività, specialmente educative, altrimenti dif¿cili in parchi pubblici, con la garanzia della presenza e della guida di istruttori professionisti. Per questo inverno i ragazzi di Dogland hanno in mente nuovi progetti, proprio perchè questo parco di divertimenti sia fruibile tutto l’anno. Per il momento questa struttura ci risulta essere l’unica in Italia, quindi i proprietari propongono, a chi volesse farlo, un franchising dove mettono a disposizione attrezzatura e licenza, e quindi poter avere un Dogland in qualsiasi città. Dogland, inoltre, ha attivato una partnership con la trattoria Milan-Stardust, che è proprio di ¿anco al parco: per il pranzo o uno spuntino padroni e cani sono i benvenuti.


A DOGLAND trovate: Piscina Campo agility Giochi di attivazione mentale Disc dog Fly ball Preparazione atletica Dog parking (abbeveratorio) Giochi per cani da presa (boomer ball, tug of war, high jumb) Corsi di handling Parcheggio gratuito Videosorveglianza Istruttore cino¿lo professionista Vasta gamma di giochi per tutte le razze canine Abbonamenti parco più piscina Adiacente al parco una trattoria dove il tuo cane sarà benvenuto Serate e ¿ne settimana manifestazioni ed eventi

PADOVA DOGLAND Via Rosa Luxemburg 1 35020 ALBIGNASEGO (PD) Tel. - 333 8505757 www.padovadogland.it padova.dogland@gmail.com

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MOTORI

a cura di Francesca Lena

Opposti che si uniscono perfettamente

Si prevede un bel settembre, quindi non potevamo esimerci dal presentarvi un altro cabrio, e che cabrio! E poi, onestamente è un’auto che si può guidare tutto l’anno. Abbiamo potuto ammirare che gioiellino ha creato la casa di Stoccarda: la Porsche 911 cabriolet, dove si nota subito che design e tecnica sono inseparabili. Proprio come il comfort e lo sport;

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non sono una contraddizione e tanto meno una forma di compromesso. Bensì opposti che si uniscono perfettamente Accontenta anche i tradizionalisti, la Porsche 911 Cabriolet è stata dotata di una linea molto simile a quella delle generazioni che l’hanno preceduta e non ha perso i classici cromosomi identi¿cativi, come i

gruppi ottici anteriori rotondi, quelli posteriori in posizione orizzontale, la linea ad arco del tetto, le forme bombate e muscolose. La Porsche 911 Cabriolet gode di un design più sottile, più pulito, meno marcato, più elegante, meno grossolano che in passato. Il passo allungato di 100 mm migliora la stabilità di guida e la dinamica in curva. Un’immagine d’insieme sportiva,


ribadita anche dall’altezza ridotta della vettura e dalla carreggiata allargata anteriormente, nei modelli 911 Carrera di 46 mm e nei modelli 911 Carrera S addirittura di 52 mm. Grazie al passo allungato, anteriormente ora sono disponibili 25 mm in più nella zona delle gambe. Nuova è anche la posizione aerodinamicamente ottimizzata degli specchi retrovisori esterni, collocati ora direttamente sulle porte. A cosa serve ciò? A darle maggiore agilità. Dotata di tetto in tessuto che si ripiega in undici secondi. Le luci diurne

a LED di nuovo disegno aggiungono un ulteriore tocco di aggressività. I progettisti Porsche hanno creato un rinnovato ambiente interno la cui costruzione prende spunto dalla Porsche Carrera GT. Il driver è ora ancora più strettamente integrato con l’abitacolo grazie alla consolle centrale che sale verso la parte anteriore, con la leva del cambio o il selettore marce montati in posizione rialzata, particolarmente vicina al volante, come sulle vetture da competizione. Si possono trovare classici elementi Porsche: il quadro strumenti a cinque indicatori circo-

lari, contagiri centrale con schermo ad alta risoluzione integrato e blocchetto di accensione a sinistra del volante. Non cambia molto a livello meccanico: il motore è ancora là dov’è sempre stato e dove deve essere secondo la tradizione di questa vettura, cioè nella zona posteriore. 911 cabriolet viene dotata di un motore 3,4 litri boxer benzina a sei cilindri da 350 cavalli (Carrera) e di un motore 3,8 litri boxer benzina a sei cilindri da 400 cavalli (Carrera S), abbinati soltanto alla trazione posteriore e ad un cambio a sette marce.

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Free-Channel e lo streaming Lo streaming è una tecnologia abbastanza recente, straordinaria, in quanto alla possibilità di raggiungere potenzialmente milioni e milioni di persone, in tutto il mondo. La tecnologia della trasmissione di eventi o programmi via web, e, precisamente via streaming, a differenza della diffusione tradizionale via etere, permette potenzialmente di inviare a tutti, nel mondo il proprio Àusso, il proprio segnale, cioè di raggiungere, in teoria, chiunque nell’intero pianeta si colleghi al sito e acceda alla programmazione.

Free-channel è una web-radio tv, e trasmette proprio cosi: via web, e in streaming. Abbiamo già sperimentato, anche grazie ad una importante esperienza maturata in quasi un anno e mezzo di trasmissione, con oltre 60000 accessi sul nostro sito www.free-channel.it, lo streaming anche per eventi in diretta, o per meglio dire, Live. Ad esempio, negli ultimi tempi, grazie all’esclusivista degli eventi stessi, la società di comunicazioni Videobyte srl (www.videobyte.it)

abbiamo realizzato svariate dirette, per esempio, in primavera, abbiamo trasmesso la festa del motore dalla località Casetta, in provincia di Siena, e, ultimamente, molto importanti sono stati i due concerti trasmessi della Banda città del Palio, il 30 giugno e il 14 agosto.

Anche in autunno prevediamo novità, e, molto probabilmente, altri eventi live, da seguire in diretta su free-channel.it. Seguici e scopri le novità e i nuovi eventi che trasmetteremo, e se vuoi contattarci per le dirette, per ulteriori informazioni, scrivici a info@free-channel.it Ti risponderemo al più presto ed in modo esaustivo!

Stiamo partendo con il nuovo palinsesto autunnale. Pertanto, non perderti la nostra programmazione ogni giorno dalle 21.00 alle ore 24.00, dal lunedì al venerdì, e, per eventi speciali, anche nei weekend.


FREECHANNEL WEB RADIO TELEVISION

Canale radio-tv su internet aperto a tutti Streaming live per eventi televisivi in diretta Servizi videofotogra¿ci per ogni evento Postproduzioni videogra¿che

S.S. 223 loc. Ponte a Macereto 53015 Monticiano (Siena) info@free-channel.it

www.free-channel.it 63


a cura di Donna Saba

Croce e delizia dei suoi frequentatori Rubiamo solo un paio di righe alla nosta amica donna Saba, esperta di galateo, prima che vi indichi le regole di bon ton sul social network più famoso e frequentato: Facebook. È la croce e delizia dei suoi frequentatori. Fb, così viene abbreviato, per molti è diventato una droga. Sono quelli che la mattina insieme al caffè fanno un giro nel social per leggere cosa c’è di nuovo e mandano messaggi di buongiorno con le immagini più disparate, dalla semplice tazzina di caffè con brioche, a foto di cuccioli di cani o gatti o luoghi paradisiaci che non hanno, ovviamente, mai visto personalmente. Nella vita reale non è così (per fortuna aggiungiamo noi): provate ad immaginare se la mattina mentre pensate già alle mille cose che dovete fare durante la giornata vi attaccaste al telefono per augurare a tutti i vostri amici il buongiorno (non esiste persona su facebook che non abbia meno di 300 amici). Andiamo per ordine: le richieste d’amicizia. Provate a pensare che un emerito sconosciuto vi bussi alla porta di casa e vi chieda: “Vuoi essere mio amico?” Come la vedete? La frase: D FRVD VWDL SHQVDQGR" Se qualcuno vi

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chiede a brucia pelo cosa pensi, nove volte su dieci o rispondete nulla o se non siete di buon umore, la risposta è: fatti i fatti tuoi… e in più attenti a chi legge i vostri pensieri! SuperÀuo dire che fb per un single è come una miniera d’oro. Si può anche chattare, ma c’è chi lo fa con tre o quattro persone contemporaneamente, non crediamo che riusciremmo a parlare mai, nella vita vera, con più di una persona allo stesso momento. L’ultima invenzione di fb? Il diario, odiato da quasi tutti, ci sono persone che neppure quando erano adolescenti ne avevano uno. Certo, scritto così per coerenza tutti dovremmo cancellarci da fb, ma siamo convinti che il suo inventore Mark Zuckerberg, in primis, non prevedeva questo successo incredibile, e secondariamente, forse, facebook serve per confrontarsi, per far arrivare più velocemente una notizia (vedi il terremoto in Emilia, dello scorso maggio, la notizia è giunta prima dell’ansa), per dare sostegno ed aiuto a chi ne ha bisogno, alla ¿ne ha un suo perché.


L’ultima invenzione di Fb? Il diario, odiato da quasi tutti. Ci sono persone che neppure quando erano adolescenti ne avevamo uno Ora, passiamo la “tastiera” all’esperta. Come si diceva, ogni comunità si dà delle regole, anche se nonscritte e codi¿cate, nel tempo assumono valori che non ammettono deroghe nei confronti dei partecipanti al gruppo. E’ il caso di Facebook, per il quale si sta formando un “galateo” nato dalle esigenze e dalla sensibilità degli iscritti, che è bene conoscere per salvare la propria reputazione. Le principali “regole” che attualmente sono seguite dal popolo di Facebook sono state codi¿cate da :ired, che le elenca sotto forma di “errori da evitare”.

Attenzione agli auguri E’ una precauzione importante soprattutto per gli amici “virtuali”; ovvero nei confronti dei pro¿li che non corrispondono a persone che si frequentano nella vita reale. Scrivere sui pro¿li degli altri per le festività classiche o per il compleanno, inviando doni digitali e altri messaggi è azione che deve essere ben ponderata, in base a quanto è stretto il rapporto con l’amico virtuale, limitandola ad un solo messaggio per ricorrenza.

Gestire le offerte di amicizia Come ha previsto, Mark Zuckerberg, ri¿utare un’amicizia è segno di scortesia, quindi per non inserire una persona tra i propri amici senza che si offenda è preferibile ignorare la richiesta, mettendola tra quelle “in attesa di approvazione”, dove resterà a tempo inde¿nito. Si evita quindi di dover rispondere alla imbarazzante domanda “Perchè mi hai ri¿utato l’amicizia su Facebook”, fonte di inevitabile imbarazzo. La differenza tra il ri¿uto e l’attesa di conferma è talmente forte che sul web si trovano consigli su come fare per vedere se l’amico interpellato ha ri¿utato la richiesta di amicizia (sul suo pro¿lo compare l’indicazione “Aggiungi agli amici”) oppure l’ha messa in stand-by (compare “Amicizia in attesa di approvazione”).

una cena tra amici, dove non si parla per tutta la sera dello stesso argomento.

Sei gradi di separazione E’ nota l’ipotesi che, comunque si scelgano due persone nel mondo, esse sono collegate da soli “sei gradi di separazione”. Tenere conto di questo dato nel determinare la privacy del proprio pro¿lo: se lo si lascia visibile agli “amici degli amici”, si possono veri¿care episodi incresciosi. Infatti le “amicizie in comune” possono raggiungere persone con le quali non si vorrebbero condividere notizie o con¿denze che potrebbero irritare o dispiacere.

Attenti alle vacanze Condividere una vacanza con i propri amici virtuali è bello, ma è una questione di darsi dei limiti: una o due foto e qualche commento può andare bene, diverso se si postano decine di informazioni al giorno. Con il rischio, inoltre, di essere rintracciati e raggiunti da qualche amico presente in zona, con il quale non si desidera avere un contatto così “da vicino”. Rispettare la privacy degli altri: i tag (foto, presenza in un luogo, status) sono un elemento molto pericoloso nel rapporto tra persone. Infatti, chi viene “taggato” potrebbe avere imbarazzi con i propri contatti Facebook, magari perché ha mentito su dove realmente era, e allora la “classica” strategia di “negare ¿no all’evidenza” fallisce totalmente.

Evitare di scrivere in maiuscolo. Leggere un testo in maiuscolo è meno agevole che leggerlo in minuscolo. Per questo motivo le maiuscole sono limitate ai titoli o ad altri brevi testi, al massimo una riga o poche parole. Già dall’avvento delle email, scrivere in maiuscolo un intero testo è considerato l’equivalente di mettersi ad urlare: un’azione maleducata, da evitare accuratamente. Lavoro e vita privata devono essere tenuti distinti. L’esistenza di numerosi social network dedicati alle relazioni professionali non è stata intaccata dall’avvento di Facebook: perché tutti sanno che il lavoro si gestisce su una piattaforma diversa da quella su cui si racconta l’ultima vacanza, si condividono le canzoni preferite e si dicono, a volte, un po’ di sciocchezze. Tenere separati i due “mondi” è il modo migliore per non avere problemi.

(YLWDUH GL ULSHWHUVL DOO¶LQ¿QLWR Che siano le puntate di un serial tv o le azioni della squadra del cuore, è bene variare i propri interventi, non essere monotematici, si sarebbe giudicati dei “¿ssati”. Per scrivere su Facebook ci vuole fantasia, varietà di argomenti da condividere, ironia: esattamente come ad

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Staff di

Magazine

Direttore Responsabile

Aldo Oliva direttore@aldooliva.net Condirettore

Francesca Lena francesca.lena@gmail.com Fotoreporter – Reportage -Servizi

Elisa Ragazzi ragazzi.elisa@libero.it Clima e Ambiente

Nicola Bano nicola-bano@alice.it 5HVSRQVDELOH JUD¿FR

Volete ricevere Intervista magazine in abbonamento, comodamente a casa vostra, dovunque vi troviate, in Italia o nel resto del mondo? Basta inviare una mail a: abbonamenti@intervista.ws oppure mandaci un fax al seguente numero: 049 628974 In maniera semplice e veloce vi spiegheremo come fare. Non vi deluderemo!

Alice Calore Allegro allegroa@alice.it In questo numero: Francesca Lena, Elisa Ragazzi, Nicola Bano, Aldo Oliva, Roberto Roverselli Foto di copertina di David Prando Foto di copertina Toscana fonte: www.bandacittadelpalio.it Redazione Siena: Piazzetta Vecchia, 4 - MONTICIANO Redazione Padova: Via Giovanni XXIII, 21 - NOVENTA PADOVANA Per la vostra pubblicità su Intervista Magazine, contattare: pubbli@intervista.ws Stampa: Poligra¿ca S.r.l., via Friuli 29, Dalmine (BG) www.quippe.it EDITORE Find out edizioni, Piazzetta Vecchia, 4 53015, Monticiano (Siena) www.intervista.ws “Iscritto al registro degli operatori di comunicazione al numero 21716 . Iscr. del 1 dicembre 2011”

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Anno I - n.4 - Settembre/Ottobre 2012 Chiuso in redazione il 31 Agosto 2012


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