I piceni 2002 03

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Coordinamento e realizzazione: GUARDIANI SILVANA Realizzazione grafica: CESCUTTI MAIRA Partecipazione alla realizzazione: 1° Circolo S. B. T. 1) BARTOLINI DINA 2) BARTOLOZZI PAOLA 3) CESCUTTI MAIRA 4) DE DOMINICIS LALLA 5) GUARDIANI SILVANA 6) MASCARETTI BRUNA 7) ROSETTI NADA

(1° (2° (1°

2° Circolo S. B. T. 6) BOLLETTINI PATRIZIA 7) MANDOLINI VIRGINIA 8) TRAVAGLINI PALMIRA

(1° anno, 2° anno) (1° “ 2° “ ) (1° “ 2° “ )

3° Circolo S. B. T. 9) ROSINI M. TERESA

(1° anno, 2° anno)

(2° anno, 3° anno) (1° “ 2° “ ) (3° “ )

“ 2° “ ) “ 2°

“ “ )

Circolo Centobuchi (Monteprandone) 10) ANGELICI ALBERTA (1° anno) 11) SCIARRONI FRANCA (1° “ 2° anno) 12) TAFFORA MARISA (1° “ )

3° anno)


Il lavoro di ricerca sui Piceni • L’impianto metodologico è facilmente riscontrabile: • i testi da analizzare sono molti, di natura diversa: manifesto, testo storiografico, immagini , carte tematiche, carte geografiche, reperti museali, testimonianze, interviste, fonti dirette , riproduzioni,… • vi è una attenzione speciale al territorio, il lavoro sulle carte è costante • ogni testo è corredato da apparato didattico per permettere l’apprendimento e verificarlo in itinere; le esercitazioni sono graduali di difficoltà progressiva • l’interesse delle insegnanti non è solo l’acquisizione di conoscenze sui Piceni, ma bensì di abilità storiche, di saper operare sulle fonti e di far capire come si costruisce la conoscenza

• l’operatività è l’elemento costante che attraversa tutto il lavoro.


U. di A. I Piceni: ricerca storico didattica strutturata per moduli Esperienza | preconoscenze

Nuova esperienza conoscitiva (materiali stimolo, guida all’apprendimento, verifiche) manifesto

Nuova esperienza conoscitiva (materiali stimolo, guida all’apprendimento, verifiche ) musei

Organizzazione preconoscenze

Osservazione, organizzazione oss, riflessione, inferenze, generalizzazioni, problematiazzazione

Osservazione, organizzazione oss, riflessione, inferenze, generalizzazioni, problematiazzazione

Costruzione dei prerequisiti

Offerta di nuovi materiali per acquisire informazioni e approfondire


I PICENI E IL TERRITORIO DI S. BENEDETTO DEL TRONTO NELL’ETA’ DEL FERRO (IX-III sec. a. C.) I PARTE MODULO N. 1 • PER INIZIARE : I Piceni della mostra • MOTIVAZIONE: Il manifesto della mostra “I PICENI POPOLO D’ EUROPA” • Attività: 1) Conversazione iniziale 2) Lettura del manifesto (o del depliant o di un mini-catalogo della mostra) 3) Alla scoperta della fonte che ha ispirato l’immagine del manifesto, attraverso l’osservazione della foto del reperto, di cui l’immagine è un dettaglio 4) Rilevazione di dati temporali e spaziali 5) Produzione di un primo testo informativo sulla mostra. MODULO N. 2 • CONOSCIAMOLI UN PO’ MEGLIO: il testo del depliant della mostra • Attività: 1)Formulazione di ipotesi su: chi erano i Piceni, quando sono vissuti, dove sono vissuti, con quali popoli sono venuti in contatto, da dove provenivano, perché popolo d’Europa? 2)Verifica delle ipotesi attraverso. • Smontaggio del testo del depliant della mostra per individuare i temi • Rilevazione dei dati temporali sulla civiltà • Lettura delle carte su: l’origine dei Piceni, i contatti con altri popoli, il territorio Piceno dal più grande al più piccolo, dall’Europa a S. Benedetto del Tronto. • Smontaggio del testo scritto “i Piceni popolo d’Europa”


MODULO N. 3 • IL TERRITORIO TRA PRESENTE E PASSATO: IL Piceno ieri ed oggi • Attività: il Piceno oggi • Lettura della carta fisica e politica della regione Marche • Lettura delle carte della provincia di Ascoli Piceno (il Piceno attuale) • Lettura della carta del territorio di S. Benedetto del Tronto (le caratteristiche fisiche e gli insediamenti) • Testo informativo • Il Piceno all’età del ferro • Lettura e smontaggio del testo storiografico sui confini e gli insediamenti • Individuazione del territorio sulla carta storica • Confronto con quello attuale MODULO N. 4 • ALLA RICERCA DELLE TRACCE: I Piceni dei musei • VISITA AI MUSEI PICENI di Ascoli Piceno, Monsampolo, Ripatransone e S. Benedetto del Tronto • (Prima sarebbe preferibile far visitare il museo della propria città e su alcuni reperti far compilare schede di analisi e ragionamenti sul lavoro dell’archeologo, poi far visitare una collezione significativa di un altro museo e far ripetere esercizi di osservazione più complessi, per il confronto fra i reperti e per costruire un quadro di civiltà significativo).


Approfondimenti per gli alunni - I popoli del Mediterraneo coevi ai Piceni - Tabella di confronto di due quadri di civiltà (es. Piceni ed Etruschi) evidenziando i seguenti temi: -territorio, -attività, -religione e vita spirituale, -cultura, organizzazione sociale. - Le fasi di produzione della ceramica e tipologia dei vasi piceni - Le necropoli picene - L’origine dei Piceni - Le abitazioni Approfondimenti per gli insegnanti - La didattica museale.


SECONDA PARTE MODULO N. 5 1) FORMULIAMO DELLE IPOTESI 2) CERCHIAMO UNA SPIEGAZIONE E VERIFICHIAMO LE NOSTRE IPOTESI CON: - Intervista all’archeologa che ha revisionato il materiale del museo di S.Benedetto del Tronto - Intervista al geologo - Intervista agli storici locali che hanno seguito gli scavi 3) CONSULTIAMO I DOCUMENTI SCRITTI - Testimonianza scritta di storici sull’esistenza di Truentum, toponimo di S. Benedetto del Tronto. 4) APPROFONDIAMO LE RISPOSTE DEGLI ESPERTI CON LA CARTOGRAFIA • Lettura e riflessioni su: - carta dei ritrovamenti a S. B. T. • Per immaginare com’era il territorio nell’età del ferro, lettura e riflessioni su - acquerelli del ‘600 del territorio di S. B.T. - riproduzione cartografica del territorio costiero in epoca romana: carta peutingeriana - studio sull’ipotesi di spostamento della foce del fiume Tronto e del percorso della Salaria 5) TESTO STORIOGRAFICO CONCLUSIVO


• Modulo n° 1 • “I PICENI DELLA MOSTRA” • PER INIZIARE


LAVORO SUL MANIFESTO DELLA “I PICENI POPOLO D’EUROPA”

MOSTRA

4 marzo - 31 dicembre 2000 ATTIVITA’: • • • •

Conversazione iniziale Lettura del manifesto ( Immagine e testo) Rilevazione di dati temporali e spaziali Scoperta dell’origine dell’immagine riprodotta dal manifesto, attraverso l’osservazione della foto del reperto di cui l’immagine è un dettaglio Produzione di un primo testo informativo sulla mostra


CONVERSAZIONE INIZIALE SUL MANIFESTO MANIFESTO DELLA MOSTRA Questionario per rilevazione preconoscenze • • • • • • •

• • • •

• •

Che cos’è? Lo hai mai visto ? Osserva l’immagine: cosa rappresenta secondo te? Come sono le figure? Che impressione ti fanno? Leggi il testo: di chi e di che cosa si parla nel manifesto? Quali riferimenti di luogo e di tempo sono contenuti nel testo? Chi sono i “Piceni”? Hai mai sentito questo nome? Ti viene in mente qualcosa a cui puoi collegarlo? Come possiamo conoscere meglio il popolo di cui si parla nel manifesto? Che cos’è una mostra? Cosa pensi di vedere in una mostra?


RILEVAZIONE DI DATI SPAZIALI E TEMPORALI Costruisci una linea del tempo sulla quale colorare il periodo relativo alla storia del popolo dei Piceni secondo l’indicazione del manifesto. NASCITA DI CRISTO

1000

• • •

0

1000

Evidenzia sulla carta i luoghi dove si sono tenute le mostre. Quale località non è presente sulla carta? In quali regioni si trovano queste località?

2000


OSSERVAZIONE DI UN REPERTO • • •

Individua nell’immagine del reperto le figure presenti nel manifesto. Che tipo di oggetto rappresenta l’immagine? Cosa ti suggerisce?

FIBULA A NAVICELLA CON PETTORALE IN BRONZO (NUMANA) Ora organizza tutte le informazioni sulla mostra in un breve testo.


Lavoro sul testo del depliant della mostra. Attività : Smontaggio del testo. Rilevazione di dati temporali e spaziali sulla civiltà. Lettura di carte su: - origine dei Piceni - contatti con altri popoli - territorio dei Piceni “popolo d’Europa”.


Dove vissero? • Nel testo individua ed evidenzia i dati spaziali; • Sulla carta dell’Europa evidenzia la tua nazione; • Sulla carta dell’Italia evidenzia le regioni del medio Adriatico (Marche – Abruzzo); • Sulla carta delle Marche evidenzia il territorio della provincia di Ascoli Piceno (il Piceno attuale); • Sulla carta della provincia di Ascoli Piceno evidenzia il territorio del tuo Comune.

Attività: Sulla carta dell’Europa evidenzia la tua nazione.


Attività: Sulla carta dell’Italia evidenzia le regioni del medio Adriatico (Marche – Abruzzo).

Attività: Sulla carta delle Marche evidenzia il territorio della provincia di Ascoli Piceno (il Piceno attuale).


Provincia di Ascoli Piceno Attività: Sulla carta della provincia di Ascoli Piceno evidenzia il territorio del tuo Comune. Dal più grande al più piccolo e viceversa Europa-----------------Continente Italia---------------------Nazione Marche--------------------Regione Ascoli Piceno------------Provincia S.Benedetto Tr.----------Comune


Completa il grafico

Comune: ………….. .Provincia : ………….. Regione: .………….. .Nazione: ………….. Continen te:

……………


DA DOVE PROVENIVANO? •

Osserva le carte, leggi le didascalie e rispondi: perché i Piceni erano un popolo formato da diverse stirpi, accomunate dalla stessa lingua? Ora esponi le tue riflessioni in un breve testo.

Cartina n° 1. Circa 4000 a.C. Genti che abitavano le grandi pianure orientali dell’Asia si spostano verso l’Europa centrale.


Carta n° 2. circa 3000 a. C. Eneolitico (prima età dei metalli – rame). Popoli dell’Europa centrale migrano verso l’Italia passando per il Mediterraneo Orientale (Turchia) o per le coste orientali dell’Adriatico.

• Cartina n° 3. Circa 2000 a. C. (età dei metalli – bronzo antico). Sui monti dell’Appennino i vari gruppi si fondono e nasce una “cultura” comune chiamata “cultura appenninica”. Essi si integrano con comunità agricole insediate nel territorio collinare (cultura subappenninica).


Con quali popoli hanno avuto contatti? Attività Confronta con la carta politica dell’Europa.

Le frecce indicano i popoli con cui i Piceni stabilirono contatti: scoprine il nome.


Attività sul testo Leggi il testo e traccia con colori diversi sulla cartina d’Europa: -Il tragitto dell’ambra da Nord a Sud (Mar Baltico - Germania - Brennero - Po - Piceno – coste della Iugoslavia - Grecia); -Il tragitto degli oggetti di provenienza mediterranea (Grecia – coste della Iugoslavia – Piceno - Po - Brennero - Germania - coste del Mar Baltico). Verifica le tue ipotesi mettendo una crocetta sulle risposte esatte. I Piceni sono chiamati “popolo d’Europa” perché? Il territorio da loro abitato è situato in Europa I Piceni erano conosciuti in Europa per il commercio I Piceni avevano contatti con altri popoli europei I Piceni si diffusero in Europa

V V V V

F F F F


MAPPA DI VERIFICA FINALE

Dove vivevano?

Chi erano?

I Piceni Cosa facevano? Quando sono vissuti?

Con quali popoli avevano contatto?


mod. n°3 “IL TERRITORIO DEI PICENI TRA PRESENTE E PASSATO” ATTIVITA’:

IL PICENO ALL’ETA’ DEL FERRO – Lettura della carta storica del territorio piceno e riflessioni – Lettura e smontaggio del testo sui confini e gli insediamenti piceni IL PICENO OGGI – Lettura della carta fisica e politica delle regioni medio-adriatiche: Marche e Abruzzo ed esercizi – Lettura delle carte della provincia di Ascoli Piceno(il Piceno attuale) ed esercizi – Lettura della carta del territorio di S. Benedetto del Tronto ed esercizi – Confronto con il territorio all’età del ferro – Testo informativo


IL TERRITORIO DEI PICENI FRA IL IX E IL III SEC. a.C. (età del ferro) Il territorio dei Piceni si estendeva dal fiume Foglia a nord, al fiume Pescara a sud ed era delimitato all’interno dagli Appennini. I Piceni si stanziarono lungo la costa, sulla fascia collinare e nelle valli fluviali, che sono anche le più agevoli vie di comunicazione verso i valichi appenninici. Lungo la costa l’insediamento era concentrato in prossimità di approdi marittimi: foce del Metauro, tratto di costa fra Ancona e Numana, alla foce del Potenza e del Chienti, lungo le vallate del Tenna e del Tronto.

(notizie tratte dalla “Civiltà Picena” di Edvige Percossi)


CARTA DEL TERRITORIO PICENO È la carta storica con cui il Cluverius identifica i confini dell’AGRO PICENO antico e di altri popoli italici.

(Da Ph.Cluverius, Italia Antiqua, 1624)

OSSERVA E RISPONDI In questa carta con quali elementi sono identificati i confini del territorio piceno a nord e a sud? Attualmente a quali territori o regioni corrisponde il territorio piceno antico? La situazione di quale periodo storico, è rappresentata nella carta, secondo te? Prova a descrivere le caratteristiche del territorio piceno antico.


ATTIVITA’: Confronta con la carta fisica delle regioni del medio-Adriatico e colora la carta muta.


Quali differenze rilevi tra il territorio Piceno attuale e quello dell’età antica?


Quali differenze rilevi tra il territorio attuale e quello antico? (confronta con la carta del Cluverius)


Modulo n° 4

ALLA RICERCA DELLE TRACCE “I PICENI DEI MUSEI” Visita ai musei Piceni

Attività: • Questionario per rilevazione preconoscenze • Attività di preparazione alla visita • Compilazione delle schede di osservazione dei reperti • Schede di riflessione dopo la visita • Confronto tra i reperti in tabella • Testi conclusivi • Approfondimenti: Le necropoli L’archeologo La ceramica


I musei piceni Nella carta allegata i pallini indicano i musei archeologici dei Piceni delle Marche e dell’Abruzzo: - Evidenzia con colori diversi i confini delle due regioni. - In quali zone o province si concentrano piÚ musei? - Elenca i musei piceni della provincia di Ascoli. - Evidenzia sulla carta quelli che andremo a visitare San Benedetto del Tronto Ascoli Piceno Monsampolo del Tronto Ripatransone Quale manca? PerchÊ secondo te?


Pianta e foto del museo

Osserva la pianta del Museo: Zona A – B – C: settore Museo delle Anfore Zona D – F: settore Antiquarium Truentinum Zona E: documenti iconografici sulla Civiltà Marinara


ATTIVITA’ • Osservando la pianta e la legenda ad essa allegata individua la parte del museo denominata “Antiquarium truentinum”. • Ricava queste informazioni dal testo: - Quanti percorsi troviamo all’interno del “Museo delle Anfore”? - In quali settori è diviso l’Antiquarium Truentinum?


IL SAMBENEDETTESE CON I SITI ARCHEOLOGICI DI ETA’ PREPROTOSTORICA (Archeologa Lucentini). ATTIVITA’: • Colora il mare ed individua la costa •

Individua la vallata del Tronto e colora il corso del fiume

Colora la foce del fiume Tronto

Evidenzia il territorio di San Benedetto del Tronto

Attraverso la cartina ed i simboli individua la collocazione dei siti Lungo la costa □ Lungo la vallata □ Sulle colline □


CARTA DEI SITI RILEVATA DALLA CARTA ARCHEOLOGICA


Scheda di osservazione Luogo………………………………………..data……………………….. Denominazione reperto contenitore di ceramica o olla Luogo di ritrovamento……………………anno del ritrovamento…….. Datazione………………………………………………………………… Tipo di oggetto:

Forma:

Grandezza:

Materiale:

Colore:

E’ un contenitore E’ un soprammobile E’ una scultura Irregolare Sferica Cubica Diametro Cm 6 circa Cm 20 circa Cm 50 circa Metallo Legno Ceramica Nero Bianco Color mattone

Disegno


Superficie:

Decorazioni: Integrità:

Utilizzo:

Porosa Liscia Ruvida Sì No Scheggiato Crepato Mancante di una parte Integro Per cucinare Per contenere alimenti Per tessere

Caratteristiche particolari: …………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………… Il reperto ci dice che: I Piceni del nostro territorio usavano oggetti di ceramica Altri interrogativi: -Era un oggetto locale o di importazione o era un oggetto di scambio? -Lavoravano loro la ceramica? -Cosa conteneva?


MUSEO ARCHEOLOGICO DI CUPRAMARITTIMA ______ Scheda di osservazione dei reperti _____ Nome: Anelloni (da 6 a 4 nodi) Descrizione: Materiale:

Colore: Tipo di decorazione: Stato di conservazione: integro  mancante di qualche parte  in frammenti  Uso: Luogo di ritrovamento: Datazione: Il reperto ci dice che…….


MUSEO ARCHEOLOGICO DI CUPRAMARITTIMA ______ Scheda di osservazione dei reperti _____

Nome: Elmo Descrizione: Materiale: Colore: Tipo di decorazione: Stato di conservazione: integro  mancante di qualche parte  in frammenti  Uso: Luogo di ritrovamento:

Datazione: Il reperto ci dice che…….


MUSEO ARCHEOLOGICO DI CUPRAMARITTIMA ______ Scheda di osservazione dei reperti _____ Disegno e/o foto Nome: Vasellame (Kothon) Descrizione: Materiale: Colore:

Tipo di decorazione: Stato di conservazione: integro  mancante di qualche parte  in frammenti  Uso: Luogo di ritrovamento: Datazione: Il reperto ci dice che…….


• •

Guida alla comunicazione delle conoscenze conseguite

Hai raccolto ormai un numero di informazioni sufficiente per elaborare un discorso sulla ceramica picena. Utilizzando i testi informativi studiati e le schede dei reperti rispondi alle seguenti domande: 1- Dove sono esposte le ceramiche che hai studiato? ..……………………………………..……………………………………. 2-Dove sono state trovate le ceramiche che hai studiato? ……………………………………………………………………………. 3-Nomina le parti dei contenitori che hai conosciuto. ……………………………………………………………………………. 4-Descrivi le diverse decorazioni e le tecniche per ottenerle. ……………………………………………………………………………. 5-A quali secoli risalgono le ceramiche che hai studiato? …………………………………………………………………………… 6-Le ceramiche che hai studiato ci danno un’idea di cosa facevano quotidianamente i Piceni del nostro territorio? ……………………………………………………………………………. 7-Era importante la ceramica nella vita dei Piceni? Perché? Che cosa ce lo fa capire? ……………………………………………………………….…………… 8-Sulla base degli oggetti trovati nelle tombe possiamo affermare che i Piceni conoscevano e praticavano la lavorazione della ceramica? Con certezza o con probabilità? …………………………………………………….……………………… 9-Quale scoperta potrebbe togliere ogni dubbio? ……………………….…………………………………………………… 10- Sono tutti uguali i tipi di ceramica o di vasellame fittile osservato nei vari musei? …………………………………………………………………………… • Con tutte le risposte date prova a comporre un testo storiografico (basta metterle insieme in modo sintatticamente corretto)


Costruisci una tabella per confrontare alcune civiltà coeve ai piceni e fai le tue riflessioni Il quadro delle civiltà del I millennio a. C. (Età del ferro)

Piceni

Etruschi

Fenici

Territorio

Abitavano le regioni del medio-Adriatico che oggi si chiamano Marche ed Abruzzo. I loro insediamenti sorgevano sulle colline o vicino ai fiumi in luoghi ricchi di argilla

Abitavano il territorio dell’Italia centro-occidentale: l’Etruria che oggi corrisponde alla Toscana e ad una parte del Lazio. Abitavano anche nell’isola d’Elba chiamata Isola fumosa. Il territorio era riccco di minerali e di legname

Abitavano la Fenicia, odierno Libano, sul mar Mediterraneo. Al loro territorio appartenevano anche le colonie che costruivano dove si fermavano. Il territorio era ricco di legnami e minerali.

Abitavano la Grecia, una penisola del Mar Mediterraneo circondata da isole. Era in gran parte montuosa con piccole pianure.

Attività

Commerciavano i loro prodotti, praticavano l’agricoltura e l’allevamento. Lavoravano l’argilla ed i metalli. Erano bravi guerrieri.

Sapevano lavorare i metalli e la ceramica, erano bravi ingegneri, commerciavano i loro prodotti e prosciugavano le paludi per coltivare i campi.

Erano abili artigiani, tingevano le stoffe con la porpora. L’attività principale era il commercio e la costruzione delle navi. Erano esperti navigatori.

La loro attività principale era la pesca. Allevavano capre e pecore e coltivavano grano, ulivo,vite ed orzo. Erano bravi artigiani. Commerciavano i loro prodotti.

Organizzazione sociale

Erano un popolo formato da diverse stirpi, ma avevano in comune la stessa lingua e diedero origine ad una civiltà

Ogni città aveva un proprio re che si chiamava lucumone. Era aiutato dai

Costruirono delle colonie e quei territori diventarono loro; alcuni fenici ci

sacerdoti e dai nobili.

andarono a vivere

Fondarono grandi città. Le più famose furono Sparta e Atene. A Sparta c’era un governo oligarchico cioè di poche persone ricche. Ad Atene c’era un governo democratico cioè di tutto il popolo. Fondarono grandi colonie con le quali avevano scambi culturali e commerciali.

Erano molto religiosi e adoravano alcuni dei: Tinia, il dio dei fulmini, Uni, sua sposa, Minerva, sua figlia. I sacerdoti Etruschi indovinavano il futuro guardando il volo degli uccelli.

Adoravano statuette di ceramica che facevano loro.

originale

Religione

I Piceni seppellivano i loro morti con gli oggetti che avevano usato in vita. Nella fossa il corpo era disposto in modo rannicchiato sul lato destro o supino. La fossa veniva ricoperta con pietre e terra.

Greci

.

Erano politeisti. Gli dei erano Zeus, Ares, Poseidone, Artemide, Atena ed Afrodite. Rappresentavano gli dei con le forme umane.


Modulo 5° II PARTE IL TERRITORIO DI SAN BENEDETTO NELL’ETA’ DEL FERRO

ATTIVITA’

• Riflessioni sulla tabella di confronto e formulazione di ipotesi • Analisi ed interpretazione delle fonti orali • Analisi ed interpretazione delle fonti scritte • Analisi ed interpretazione delle fonti iconografiche • Testo conclusivo



RIFLESSIONI SULLA TABELLA DI CONFRONTO

Confronta i reperti del museo di S. Benedetto del Tr. con i reperti degli altri musei e rispondi: 1) I reperti del museo di S. Benedetto del Tr. sono in materiale fittile e in cattivo stato di conservazione Vero  Falso  2) Sono numerosi Vero  Falso  3) Sono stati classificati con datazioni imprecise, ma comunque comprese nell’età del ferro Vero  Falso  4) Sono sicure le località di provenienza Vero  Falso  5) I ritrovamenti sono avvenuti in località collinari Vero  Falso  6) I ritrovamenti in prossimità della costa sambenedettese, rispetto a quelli avvenuti nell’entroterra,testimoniano l’esistenza di una civiltà più evoluta Vero  Falso 


• Ricomponi le informazioni in un breve testo Dal confronto dei reperti del museo di S. B. T. con quelli degli altri musei visitati, rileviamo che i reperti conservati nel museo della nostra città sono solo in ceramica ed in cattivo stato di conservazione perché in frammenti o mancanti di parti . Sono poco numerosi e di scarsa fattura rispetto a quelli degli altri musei. Documentano aspetti di vita quotidiana molto semplice e quindi l’esistenza, nell’entroterra, di insediamenti dell’età del ferro con una civiltà più evoluta, rispetto a quelli in prossimità della costa sambenedettese. • Perché la situazione nel territorio di S. Benedetto del Tronto è diversa e poco documentata?

Formuliamo delle ipotesi

- Per la situazione dei ritrovamenti e degli scavi sul nostro territorio: non sono ancora definitivi, oppure sono stati occasionali, oppure sono stati fatti da non esperti…… - Per la tipologia degli insediamenti: erano poco numerosi, poco importanti e gli abitanti erano poveri. - Per le caratteristiche del territorio che era sfavorevole agli insediamenti ed alle attività. • Per verificare le nostre ipotesi dobbiamo cercare ulteriori informazioni su: La situazione degli scavi e dei ritrovamenti sul nostro territorio Sugli abitanti di questa zona, nell’età del ferro Sul territorio.

Con quali strumenti?

Interviste agli esperti: storico locale, archeologo, geologo, etc (fonti orali) Carte storiche e geografiche del territorio (fonti immagini) Testi storiografici (fonti scritte)


Intervista all’archeologa che ha revisionato il materiale conservato nel museo di S.B.T.: l’archeologa N. Lucentini. 1- Quando sono iniziati gli scavi? 2- Dove sono stati fatti gli scavi? 3- Chi li ha curati? 4- A tutt’oggi come si presenta la situazione dei ritrovamenti nella nostra zona? 5- A quale periodo storico fanno riferimento i ritrovamenti? 6- Perché i ritrovamenti riferiti all’Età del ferro sono scarsi? 7- Quali e quanti reperti del periodo piceno sono stati ritrovati?


Intervista all’esperto dei reperti dell’Antiquarium Truentinum: lo storico locale G. Cavezzi. 1-In quali zone del nostro territorio sono stati ritrovati i reperti piceni? 2-Quali erano le caratteristiche del territorio nell’età del ferro? 3-Quali reperti sono stati ritrovati sul nostro territorio? 4-A che periodo risale il materiale ritrovato? 5-A chi apparteneva? 6-Che tipo di insediamenti erano? 7-Perche’ si erano insediati in queste zone? 8-Quali attività svolgevano? 9-Come era fatta la loro abitazione?


Leggi attentamente l’intervista allo storico locale e rispondi alle seguenti domande: I reperti piceni, sul territorio di S. B. T., sono stati ritrovati: Sulla costa  In collina  Individua nella seconda risposta le informazioni, riguardanti: Il territorio: ……….. Il fiume Tronto: ………. La foce del fiume: ……… I reperti ritrovati sono: Molti oggetti di metallo  Capanne  Oggetti in ceramica  Quale datazione è stata data ai reperti? Segna con un colore le risposte in cui lo storico parla degli insediamenti in questa zona e rispondi: Come erano gli insediamenti sulla costa rispetto a quelli dell’entroterra? Perché si erano insediati in queste zone? Le attività principali degli abitanti erano: La pastorizia  L’agricoltura  L’artigianato  Lo storico ha descritto le fasi di costruzione della capanna, prova ad elencarle.


LA CIVILTÁ PICENA NELLA VALLATA DEL TRONTO NELL’ETÁ DEL FERRO

Tra il IX e il III sec. a. C., ossia durante l’età del ferro, nel tratto di costa compreso tra i fiumi Foglia a nord, Pescara, a sud, e delimitato all’interno dagli Appennini, si è sviluppata la civiltà Picena. Nelle scelte delle aree abitative in questa zona, anche in età preistorica, si è evidenziata la frequenza di insediamenti sulla sommità dei colli. Già nella prima metà del VI sec. a.C. una notevole crescita di abitanti interessò il Piceno meridionale e in particolare, la vallata del Tronto. A Monsampolo, Spinetoli, Colli del Tronto, una serie di necropoli disposte a raggiera intorno ai colli, dove probabilmente sorgevano i centri abitati, documenta una considerevole intensità d’insediamenti che presuppone una florida economia in quest’area. Risale a tale epoca la necropoli del colle di S. Francesco di Acquaviva, che era collegata ad un’importante area abitativa. Questo insediamento insiste sui terreni sabbiosi di natura argillosa, facilmente sfruttabili per l’agricoltura. Nel corso poi del V sec. a. C. la via d’acqua costituita dal Tronto assume un’importanza di rilievo per molti siti (ad es. per Stella di Monsampolo). Ad Acquaviva la frequentazione è attestata fino al IV sec. a.C.

(informazioni tratte da: Federica Cancrini in “Lettura integrata del territorio della valle del Tronto”)


Lavoro sul testo:

SCENARIO ABITATIVO NELL'ETÀ DEL FERRO Partiamo dalle fonti dell'Età Romana che sono di tipo scritto e quindi più precise. Sui documenti romani troviamo la distinzione tra Ager Asculanus e Ager Truentinus. Ciò sottolinea l'appartenenza a due distinte tribù, la Fabia corrispondente alla picena Ascoli, comprendeva fino a Monsampolo. Solo al Monteprandonese viene dato il nome di Truentino: ciò nella stessa zona in cui nella prima età del ferro, erano testimoniati scambi con la costa Liburnica. Tale divisione territoriale, dall'età del ferro si prolunga, probabilmente ininterrotta, in età romana. In questo anomalo assetto territoriale si nota il segno di quella presenza Liburnica tramandataci da Plinio (p. 28. Lucentini) Al di là della situazione locale, bisogna sottolineare che all'inizio dell'età del ferro, il Tronto sembra costituire il confine di un territorio teramano occupato da gruppi di provenienza o cultura tirrenica e addirittura villanoviana, riconoscibili in base alla distribuzione di spade ad antenne, rasoi rettangolari a manico fuso e cinturoni pancera concentrati nel teramano settentrionale e completamente assenti nell'ascolano.


Rispondi:

COSA CI DICONO I DOCUMENTI ROMANI?

COM’ERANO SUDDIVISI I TERRITORI?

SCENARIO ABITATIVO NELL’ETA’ DEL FERRO

DI QUALE PERIODO SI PARLA?

PERCHE’ QUESTA DIVISIONE DEL TERRITORIO?


ATTIVITÀ SULLA CARTA Osserva la carta peutingeriana e completa 1 ) Colora Castello Firmani. Cupra Maritima e Castrum Truentmum 2) Confronta con la carta geografica, a quali località attuali corrispondono? 3) Delinea sulla carta il territorio e prova a descriverlo. 4) A quale periodo risale la carta? 5) Da cosa lo capisci? 6) Che cos’era la carta peutingeriana?


ATTIVITA’: Leggi la didascalia e rifletti sui cambiamenti della linea di costa


Ricostruzione del litorale adriatico da San Benedetto a Porto d’Ascoli in “LA COSTA DIFESA” “Fortificazione e disegno del Litorale Adriatico Pontificio”

Maria Lucia De Nicolò L’autrice nel volume prende in esame le incursioni turche e del mondo musulmano dalla seconda metà del Quattrocento fino alla prima metà dell’Ottocento e mostra le difese che sulle coste adriatiche dello stato pontificio vennero messe in opera per far fronte alle incessanti incursioni. Grazie alle ricerche effettuate l’autrice ha illustrato il litorale adriatico ed il sistema di difesa messo a punto.

ATTIVITA’:

1)Dalle illustrazioni dell’autrice Maria Lucia De Nicolò e dagli scritti degli ispettori pontifici quali informazioni si possono trarre: sull’evoluzione della costa dall’età del ferro sullo spostamento della foce del fiume Tronto sulla collocazione d’origine di San Benedetto del Tronto rispetto a Truentum Ricostruzione del litorale adriatico da San Benedetto a Porto d’Ascoli in “La costa difesa” Maria Lucia De Nicolò

2)Con le informazioni prodotte con la lettura dei testi e delle carte, illustra in un disegno come immagini la situazione del litorale e del nostro territorio all’età del ferro.


TESTO STORIOGRAFICO CONCLUSIVO

Conclusioni da organizzare in un testo - I ritrovamenti dell’età del ferro, nel territorio di S. B. T. sono pochi e sparsi

-

-

sulle alture perché la costa attuale, dove ora sorge la città, era inesistente nell’età del ferro. La linea di costa era spostata più ad ovest ed il mare lambiva le colline. La foce del fiume Tronto (è il fiume che dà il nome alla città e che attualmente segna il confine tra le Marche e l’Abruzzo) era spostata più a sud rispetto ad oggi ed era un punto di approdo per i commerci con l’altra sponda, dato che la costa era alta ed impervia. Il fiume era inoltre navigabile per circa un miglio. Lungo la valle del Tronto infatti si trovano insediamenti piceni importanti. Il territorio costiero era probabilmente controllato dai Liburni, popolazione proveniente dall’altra sponda dell’Adriatico, ai quali è attribuita la fondazione di Truentum, situata presso la foce del fiume Tronto, in posizione collinare e più a sud rispetto alla collocazione della S. Benedetto attuale, secondo alcuni storici con insediamenti su tutte e due le sponde del fiume.


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