Le origini di san benedetto tr

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LABORATORIO DI STORIA LOCALE

LE ORIGINI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO Prima e dopo la torre dei Gualtieri

a.s. 2014-2015

Classe VA Scuola Primaria Miscia - ISC Nord - S.B.T.


Cerchiamo le fonti


Nel laboratorio di storia della nostra scuola


Castrum Truentinum compare su un’antica mappa di epoca romana ATTIVITÀ SULLA CARTA Osserva la carta peutingeriana e completa 1 ) Colora Castello Firmani. Cupra Maritima e Castrum Truentinum 2) Confronta con la carta geografica, a quali località attuali corrispondono? 3) Delinea sulla carta il territorio e prova a descriverlo. 4) A quale periodo risale la carta? 5) Da cosa lo capisci? 6) Che cos’era la carta peutingeriana?


Cambiamenti della linea di costa dalla preistoria ad oggi

ATTIVITA’: Leggi la didascalia e rifletti sui cambiamenti della linea di costa


Ricostruzione del litorale adriatico da San Benedetto a Porto d’Ascoli in “LA COSTA DIFESA” “Fortificazione e disegno del Litorale Adriatico Pontificio” Maria Lucia De Nicolò

L’autrice nel volume prende in esame le incursioni turche e del mondo musulmano dalla seconda metà del Quattrocento fino alla prima metà dell’Ottocento e mostra le difese che sulle coste adriatiche dello stato pontificio vennero messe in opera per far fronte alle incessanti incursioni. Grazie alle ricerche effettuate l’autrice ha illustrato il litorale adriatico ed il sistema di difesa messo a punto. ATTIVITA’:

1) Dalle illustrazioni dell’autrice Maria Lucia De Nicolò e dagli scritti degli ispettori pontifici quali informazioni si possono trarre: -sull’evoluzione della costa dall’età del ferro -sullo spostamento della foce del fiume Tronto -sulla collocazione d’origine di San Benedetto del Tronto rispetto a Truentum Ricostruzione del litorale adriatico da San Benedetto a Porto d’Ascoli in “La costa difesa” Maria Lucia De Nicolò

2) Con le informazioni prodotte con la lettura dei testi e delle carte, illustra in un disegno come immagini la situazione del litorale e del nostro territorio all’età del ferro.


In visita a Ripatransone


Al museo archeologico


MUSEO ARCHEOLOGICO DI RIPATRANSONE ______ Scheda di osservazione dei reperti _____ Nome: Anelloni (da 6 a 4 nodi) Descrizione: Materiale:

Colore: Tipo di decorazione: Stato di conservazione: integro  mancante di qualche parte  in frammenti  Uso: Luogo di ritrovamento: Datazione: Il reperto ci dice che…….



La situazione nel territorio di San Benedetto del Tronto, all’età del ferro, IX-III sec. a.C.

Dal confronto dei reperti del museo di S. B. T. con quelli degli altri musei visitati, rileviamo che i reperti conservati nel museo della nostra città sono solo in ceramica ed in cattivo stato di conservazione perché in frammenti o mancanti di parti. Sono poco numerosi e di scarsa fattura rispetto a quelli degli altri musei. Essi documentano aspetti di vita quotidiana molto semplice e quindi l’esistenza, nell’entroterra, di insediamenti dell’età del ferro con una civiltà più evoluta, rispetto a quelli in prossimità della costa sambenedettese.


Costruisci una tabella per confrontare alcune civiltà coeve ai piceni e fai le tue riflessioni Il quadro delle civiltà del I millennio a. C. (Età del ferro)

Piceni

Etruschi

Fenici

Greci

Territorio

Abitavano le regioni del medio-Adriatico che oggi si chiamano Marche ed Abruzzo. I loro insediamenti sorgevano sulle colline o vicino ai fiumi in luoghi ricchi di argilla

Abitavano il territorio dell’Italia centro-occidentale: l’Etruria che oggi corrisponde alla Toscana e ad una parte del Lazio. Abitavano anche nell’isola d’Elba chiamata Isola fumosa. Il territorio era riccco di minerali e di legname

Abitavano la Fenicia, odierno Libano, sul mar Mediterraneo. Al loro territorio appartenevano anche le colonie che costruivano dove si fermavano. Il territorio era ricco di legnami e minerali.

Abitavano la Grecia, una penisola del Mar Mediterraneo circondata da isole. Era in gran parte montuosa con piccole pianure.

Attività

Commerciavano i loro prodotti, praticavano l’agricoltura e l’allevamento. Lavoravano l’argilla ed i metalli. Erano bravi guerrieri.

Sapevano lavorare i metalli e la ceramica, erano bravi ingegneri, commerciavano i loro prodotti e prosciugavano le paludi per coltivare i campi.

Erano abili artigiani, tingevano le stoffe con la porpora. L’attività principale era il commercio e la costruzione delle navi. Erano esperti navigatori.

La loro attività principale era la pesca. Allevavano capre e pecore e coltivavano grano, ulivo,vite ed orzo. Erano bravi artigiani. Commerciavano i loro prodotti.

Organizzazione sociale

Erano un popolo formato da diverse stirpi, ma avevano in comune la stessa lingua e diedero origine ad una civiltà

Ogni città aveva un proprio re che si chiamava lucumone. Era aiutato dai

Costruirono delle colonie e quei territori diventarono loro; alcuni fenici ci

sacerdoti e dai nobili.

andarono a vivere

Fondarono grandi città. Le più famose furono Sparta e Atene. A Sparta c’era un governo oligarchico cioè di poche persone ricche. Ad Atene c’era un governo democratico cioè di tutto il popolo. Fondarono grandi colonie con le quali avevano scambi culturali e commerciali.

Erano molto religiosi e adoravano alcuni dei: Tinia, il dio dei fulmini, Uni, sua sposa, Minerva, sua figlia. I sacerdoti Etruschi indovinavano il futuro guardando il volo degli uccelli.

Adoravano statuette di ceramica che facevano loro.

originale

Religione

I Piceni seppellivano i loro morti con gli oggetti che avevano usato in vita. Nella fossa il corpo era disposto in modo rannicchiato sul lato destro o supino. La fossa veniva ricoperta con pietre e terra.

.

Erano politeisti. Gli dei erano Zeus, Ares, Poseidone, Artemide, Atena ed Afrodite. Rappresentavano gli dei con le forme umane.


DALLA TORRE DEI GUALTIERI

… continua il viaggio nel tempo


Brain-storming per iniziare

CHI CONOSCE LA TORRE DEI GUALTIERI?

L’ AVETE MAI VISITATA?

CHE COSA SAPETE SULLA TORRE?


La torre dei Gualtieri 

Più propriamente denominato "Mastio della Rocca" e più popolarmente noto come "Torrione" (lu Turriò o lu Campanò) è forse l'elemento più rappresentativo della città, spiccando dall'altura del Paese Alto a dominare l'intero abitato. Eseguita nell'ultimo ventennio del XV secolo a seguito di una ristrutturazione della cinta muraria dopo uno dei tanti conflitti tra Ascoli e Fermo presumibilmente dalla famiglia Gualtieri, la quale, verso l'anno 1145 iniziò la riedificazione del castello (sopra le rovine dell'antica pieve caduta in rovina per mano dei pirati turchi che depredavano le coste o per le invasioni barbariche) terminata circa ben tre secoli dopo con la costruzione di questa insolita torre dalla foggia così singolare. Di altezza relativamente modesta (20 m), a pianta esagonale schiacciata, è interamente in laterizio, presenta un orologio sulla faccia rivolta verso mare e una merlatura superiore eseguita nel restauro del 1901 su progetto dell'architetto Giuseppe Sacconi. L'interno è suddiviso in quattro livelli .


Analizziamo il testo informativo 

COME VIENE DENOMINATA POPOLARMENTE LA TORRE DEI GUALTIERI?

DOVE SI TROVA?

QUANDO VENNE COSTRUITA? DA CHI?

QUANTI SECOLI DOPO LA RIEDIFICAZIONE DEL CASTELLO , VENNE COSTRUITA?

QUANDO ALLORA INIZIO’ LA RIEDIFICAZIONE DEL CASTELLO E QUANDO TERMINO’?

QUANDO FU ESEGUITA LA MERLATURA SUPERIORE E SU PROGETTO DI CHI?

PER QUALE SCOPO SECONDO TE E’ STATA COSTRUITA? DESCRIVILA.

SULLA LINEA DEL TEMPO COLORA: 

IL SECOLO DI COSTRUZIONE DEL CASTELLO

IL SECOLO DI COSTRUZIONE DELLA TORRE

IL SECOLO DI COSTRUZIONE DELLA MERLATURA

IL SECOLO IN CUI VIVIAMO

DISEGNA LA TORRE


Confronta le due immagini e rileva le differenze PRIMA DEL RESTAURO

DOPO IL RESTAURO


In visita al Torrione


La guida ci spiega il meccanismo dell’orologio


In visita all’archivio storico di palazzo Piacentini


Leggiamo antichi documenti scritti


Quando è stata costruita la torre? In archivio il primo documento


Il codice 1030: la concessione di costruzione della torre 

2. ANALISI DI UN TESTO ANTICO

ANCORA UN PO’ PIÚ INDIETRO NEL TEMPO…

(Testo originale)

1146 gennaio27,Fermo

Informazioni ricavate da un documento scritto nel ……………., cioè ……………. anni fa.

È scritto in lingua italiana? ………………………………………………………………………………………….…………………… …………………… È scritto nella stessa lingua del documento che hai letto in precedenza? ………………………………………….…………………………………………. Secondo te, in quale lingua può essere stato scritto? ………………………………………………………………………………………………………….. Riesci a comprendere il significato di alcune parole? Quali? …………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………….. Di quale argomento si parla nel documento, secondo te?


Se non sei riuscito a capire bene Testo tradotto 

Liberto, vescovo di Fermo, con il consenso dei primati della Chiesa fermana, concede a Berardo ed Atto, figli di Gualtiero, la terra necessaria alla costruzione di un castello con gli orti, presso San Benedetto in Albula, riservandosi la terra intorno alla chiesa. I concessionari giurano fedeltà alla Chiesa fermana ed assumono l’impegno che gli abitanti del castello siano parrocchiani della pieve, alla quale corrisponderanno un censo annuo di due denari pavesi; inoltre ospiteranno onorevolmente il vescovo con il suo seguito ogni volta che egli si recherà nel castello (Archivio di Stato di Fermo, Archivio Storico Comune di Fermo, Codice 1030 “Liber Iurium") Dal documento, quali informazioni riesci a produrre sulla torre del Paese Alto e sulle origini della città?


Il registro catastale


Cerchiamo i nomi dei nostri antenati


La delibera per la costruzione della nostra scuola


L’albo dei caduti in guerra


E prima della torre, che c’era? Le origini in epoca romana


Gli scavi del paese alto: una villa romana nel sottosuolo


Produco informazioni osservando le immagini dei reperti LA VILLA RUSTICA ROMANA PRODUCO INFORMAZIONI OSSERVANDO LE IMMAGINI DEI REPERTI DELLA DIMORA ROMANA DEL PAESE ALTO 

QUALI LOCALI O SPAZI POTETE INDIVIDUARE?

Mosaico, vasca, tomba, fossa granaia - immondezzaio, finestre, scale, porte, piani della casa

 

 

DAI MATERIALI USATI E DALLA STRUTTURA DELLA CASA, SI PUO’ DIRE CHE ERA UNA CASA DI PERSONE RICCHE? PERCHE’? Si può dire che era una casa di persone ricche, perché aveva diversi piani, una vasca da bagno grande, molte scale e molte finestre, il pavimento a mosaico, i gusci di ostrica, il granaio. SECONDO VOI ERA UNA DIMORA DI CITTA’ O DI CAMPAGNA? PERCHE’? Forse di città perché erano ricchi.. Forse di campagna perché c’era il granaio…

ALTRE INFORMAZIONI PRODOTTE CON L’OSSERVAZIONE DELLE IMMAGINI  

Era una casa grande, i proprietari erano ricchi, mangiavano le ostriche, il pane e i derivati della farina. Potevano fare gli agricoltori, i commercianti e i pescatori, sapevano costruire le case con la pietra e per i pavimenti usavano i cocci pestati,quindi sapevano lavorare l’argilla per la terracotta.

Erano artigiani che sapevano fare il mosaico. Raccoglievano l’immondizia in una fossa.

Seppellivano i morti nelle tombe, mettendoli distesi.


LA VILLA RUSTICA ROMANA


Il testo scritto dopo l’osservazione dell’immagine 1) OSSERVA E INDIVIDUA LE PARTI DELLA VILLA. 2) COMPONI UN TESTO DESCRITTIVO 

Abitazione dei proprietari=

Locale per gli ospiti=

Sala da bagno con acqua tiepida=

Doppia sala da bagno caldo=

Locali per i contadini =

Cortile =

Sala da pranzo=

LA VILLA RUSTICA ROMANA 

Nella prima età repubblcana, il civis romanus era prevalentemente un agricoltore e la vita in campagna era la condizione dominante. La villa rustica in origine era il nucleo di un'azienda agraria a conduzione familiare, dove veniva prodotto ciò che era necessario al sostentamento. Col passare degli anni e l'accrescersi della potenza di Roma, le ville rustiche si fecero sempre più grandi e sontuose e la produzione agricola diventò un'attività il cui scopo non era più quello di sfamare il padrone, ma anche e soprattutto di vendere i prodotti in eccesso sui mercati lontani. Il lavoro era affidato a una massa di schiavi ,ma la progressiva riduzione degli schiavi, dovuta al concludersi della fase espansionistica dell'Impero romano (II secolo d.C.), costrinse l'aristocrazia fondiaria a cedere una parte sempre più vasta della terra a coloni. Questi ultimi, a differenza degli schiavi, erano liberi, ma in cambio della protezione garantita dal padrone avevano l'obbligo di prestare servizi .

La villa era divisa in diversi settori:

La Pars Dominica era la zona residenziale, destinata al dominus e alla sua famiglia;

La Pars Rustica era la zona destinata alla servitù, ai lavoratori dell'azienda;

La Pars Fructuaria era destinata alla lavorazione dei prodotti.


Tecniche costruttive di epoca romana


Nei sotterranei del palazzo Piacentini


Nel gonfalone l’immagine del santo


PerchĂŠ la cittĂ si chiama S. Benedetto? In visita alla Chiesa


Chi era San Benedetto? Descriviamo l’immagine e‌


…leggiamo l’epigrafe


Analisi del testo di una lapide 

2. ANALISI DEL TESTO ANTICO DI UNA LAPIDE

(Testo originale)

III secolo D.C.

Informazioni ricavate da un documento scritto nel ……………., cioè ……………. anni fa.

 

Il primo testo dell’immagine è scritto in lingua italiana? ………………………………………………………………………………………….………………… È scritto nella stessa lingua del secondo documento? ………………………………………….…………………………………………. Secondo te, in quale lingua può essere stato scritto? ………………………………………………………………………………………………………….. Riesci a comprendere il significato di alcune parole? Quali? …………………………………………………………………………………………..…………………… …………………………………………………………………………………………………………… Di quale argomento si parla nel documento, secondo te? ……………………………………………………………………………………………………...


Se non sei riuscito a capire bene Testo tradotto 

INNOCENTE DI MANI E DI CUORE MONDO CHE NON PRESE INVANO L’ANIMA SUA

AVENDO CONSEGUITA LA BENEDIZIONE ETERNA DEL MONDO

QUESTI E’ VERAMENTE E DI NOME E DI MERITO BENEDETTO

IL QUALE VISSE 28 ANNI. DEPOSTO IN PACE IL 13 OTTOBRE SOTTO DIOCLEZIANO E MASSIMILIANI AUGUSTI CONSOLI.

QUI E’ DEPOSTA FRUTTA SORELLA GERMANA DI LUI LA QUALEVISSE 58 ANNI

COSI’ CONGIUNTI SOTTO UN MEDESIMO SEPOLCRO.

Ora che riesci a comprendere meglio il testo del documento, rispondi:

Dove sono state trovate scritte queste parole?

Quando sono state scritte sulla lapide?

Da chi secondo te?

Quali notizie riesci a produrre su San Benedetto

........................................................................................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................................................................... .


Quando la cittĂ ha cambiato nome? Il decreto per cambiare nome


LE INFORMAZIONI DA UN DOCUMENTO SCRITTO: S. Benedetto diventa San Benedetto del Tronto VITTORIO EMANUELE II Per grazia di Dio e per volontà della nazione RE D’ITALIA

Sulla proposizione del nostro Ministro dell’Interno visto il ricorso presentato dal comune di S. Benedetto (Ascoli) Abbiamo decretato e decretiamo E’ autorizzato il Comune di S.Benedetto (Ascoli)ad assumere la denominazione di San Benedetto del Tronto in conformità della deliberazione di quel Consiglio Comunale del 29 Luglio 1862 …….. Firmato Vittorio Emanuele 2° Rispondi Evidenzia sul documento le parole sopra trascritte 1. Quando la nostra città ha cambiato nome? 2. Come si chiamava prima del 1862? Perché? 3. E dopo come si chiamò? 4. Perché è stato chiesto di cambiare nome? 5. Chi ha firmato il decreto, cioè la legge?


La storia di San Benedetto del Tronto attraverso i documenti d’archivio  

I sec. d.C= villa rustica romana, ruderi visibili dall’interno della vecchia scuola del paese alto(foto e articolo giornale) IV sec. d.C = sepolcro di San Benedetto, giustiziato nel 304 d.C. , sul sepolcro venne costruita la pieve, mentre l’attuale chiesa risale al 1774-1778. Nella chiesa è conservato anche il teschio del Santo( foto e depliant)

1030 d.C.= codice 1030 con il quale il vescovo di Fermo autorizza l’incastellamento del borgo(documento scritto)

1211 = privilegio concesso a Fermo dall’Imperatore per la piena giurisdizione del territorio costiero(documento scritto)

1245 = Federico II concede ad Ascoli il porto e la giurisdizione da Ragnola al Tronto(documento scritto)

1323 = la concessione è legittimata dal Papa e Fermo rade al suolo il porto(documento scritto)

1491= dopo la peste San Benedetto è ridotta a 150 abitanti e Fermo decide di ripopolarla(documento scritto)

Primi anni del 1600= inizia la costruzione delle case nuove oltre la porta da monte(foto)

1631= richiesta di costruzione di magazzini sulla costa, (documento scritto)

1600-1700= costruzione delle case dopo porta da mare e del palazzo Piacentini(foto)

1600-1800= espansione della città e costruzione di una scuola nella zona della marina(foto approdo)

Dal 1908- ai primi anni del dopoguerra= costruzione del porto(foto)

1849= il Torrione saluta Garibaldi di passaggio nella zona(epigrafe)

1862= San Benedetto cambia nome(documento scritto)

1901= restauro del torrione con merlatura, ad opera dell’architetto Sacconi(foto prima e dopo)

Seconda metà del ‘900= costruzione scuola di via Ferri (documento scritto e foto)


Gli autori   

 

Gli alunni della classe VA Scuola Primaria N.Miscia S.B.T. Giuditta Castelli – insegnante della classe Silvana Guardiani – insegnante del Laboratorio di storia locale COLLABORAZIONI Giuseppe Merlini – archivista del Comune di S.B.T. Vincenzo Rossi – guida del Comitato del Paese Alto di S.B.T.


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