Piceni 2004-05

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Ins. Bernardina Bartolini Scuola Primaria “Moretti” Classe QUARTA Anno scolastico 2004-2005


A quel tempo non c’erano ancora gli Italiani.

C’erano tanti popoli diversi che parlavano lingue diverse e pensavano cose diverse. Spesso si facevano guerra tra di loro. Uno di questi popoli era IL POPOLO DEI PICENI


Accadeva molto tempo prima di Cristo. La civiltà picena risale a 3 000 anni fa circa. Se noi siamo nel 2004 d. C. vuol dire che i Piceni sono un popolo antico che è vissuto a partire dal 1 000 a. C. circa. I Piceni non si sono estinti come i dinosauri. Sono stati semplicemente assorbiti dal popolo romano. Essi furono sconfitti nella battaglia di Ascoli nel 268 a. C.


Nella zona compresa tra i fiumi Foglia e Pescara si sviluppò la civiltà picena. Il territorio è caratterizzato da una fascia di costa pianeggiante e da un entroterra prima collinare e poi montuoso, solcato da fiumi che scendono dagli Appennini verso il mar Adriatico. Oggi ci sono le Marche e una metà dell’Abruzzo.



Cartina dell’Italia dall’età del bronzo all’età del ferro.


QUESTIONARIO Le nostre preconoscenze del Museo. 1. Sei mai stato in un museo? Sì 2. Che differenza c’è tra mostra e museo? La differenza è che la mostra è un’esposizione momentanea invece il museo è un’esposizione permanente. 3. Quale museo hai visto? Ho visto il museo Ittico, il museo del Louvre ed il museo dei Fossili. 4. Cosa c’era? Nel museo Ittico c’erano i pesci, nel museo dei Fossili c’erano i fossili e nel museo del Louvre c’erano i quadri, le sculture, le opere d’arte… 5. Chi ha trovato i reperti del museo? I reperti sono stati trovati dagli archeologi. 6. Perché nel museo i reperti sono conservati nelle vetrine? I reperti vengono messi nelle vetrine perché sono molto preziosi 7. Nella nostra città ci sono musei? Sì 8. Come si chiamano? Un museo si chiama Ittico e l’altro si chiama il museo delle Anfore. 9. Dove si trova? Il museo Ittico si trova al porto mentre il museo delle Anfore si trova al Comune.


COME CI SI COMPORTA ALL’INTERNO DI UN MUSEO Non toccare i reperti Non mettere le mani nelle vetrine Non parlare ad alta voce Non correre nelle salette

Non dare le spinte Non mangiare all’interno del museo Mettersi in fila per andare in bagno Ascoltare attentamente la guida e non interromperla Abbiamo stabilito queste regole e abbiamo deciso che chi non le rispetta avrà la seguente punizione: NON PARTECIPARE ALLA PROSSIMA USCITA DIDATTICA


Tutti i musei possono essere considerati come grossi CONTENITORI DI TESTIMONIANZE su alcuni aspetti del passato.

I musei mettono a disposizione di studenti e visitatori FONTI che sono state precedentemente studiate e descritte e le espongono al pubblico in appositi edifici. Di ogni REPERTO mettono in evidenza le caratteristiche, la tipologia, la cronologia. L’oggetto museale ci dà numerose informazioni sul passato. Esso può servire per conoscere e ricostruire aspetti della vita materiale, economica, religiosa; può servire a ricostruire la cultura e le origini di una civiltà in un determinato periodo; scoprire la permanenza o meno di alcuni aspetti delle civiltà osservate. Esistono vari tipi di musei, noi ci recheremo a visitare

MUSEI ARCHEOLOGICI


VISITA AL MUSEO ARCHEOLOGICO

DI ASCOLI PICENO

Il biglietto d’ingresso documenta:

•La nostra visita avvenuta •L’ingresso gratuito •Il giorno in cui è avvenuta •Il nome del museo •La soprintendenza a cui appartiene il museo (Regione Marche) •Il numero dei biglietti venduti (9932)



Quali informazioni dirette ci comunica?

Ci comunica che i Piceni usavano questo oggetto per bere il vino. Quali informazioni indirette ci comunica? Ci comunica che la tomba apparteneva ad una persona ricca.



Quali informazioni dirette ci comunica?

Ci comunica che i Piceni andavano in guerra. Quali informazioni indirette ci comunica? Ci comunica che nel luogo di ritrovamento c’erano delle necropoli e quindi lÏ abitavano i Piceni.









I MUSEI PICENI Nella cartina allegata i pallini indicano i musei archeologici delle Marche e dell’Abruzzo.


1. Evidenzia con colori diversi i confini delle due regioni. 2. In quali zone o province si concentrano pi첫 musei? Si concentrano nella provincia di Ascoli e in quella di Macerata

3. Colora con colori diversi le due province dove si concentrano pi첫 musei Piceni. 4. Elenca i musei Piceni della provincia di

Ascoli. Fermo, Ripatransone, Cupramarittima, Offida, Monsampolo, Ascoli. 5. Evidenzia sulla carta quello che abbiamo visitato: Ascoli Piceno.


1. Leggi attentamente. Usa il vocabolario per definire il significato delle parole evidenziate. STIRPE: prima origine di una famiglia antica, gruppo familiare considerato dell’insieme di più generazioni. OMOGENEA: dello stesso tipo, simile. COEVA: contemporaneo, dello stesso periodo. DIRETTRICI DELLE ROTTE MARINE: linee di direzione delle navi. ENTRARE IN CONTATTO: comunicare, incontrarsi. PERIZIA: Particolare abilità, bravura.


2. Rispondi alle seguenti domande per la comprensione del testo a. Di quale popolo si parla? Si parla del popolo Piceno. b. Quando vissero? I Piceni vissero tra il IV a. C. e il IX a. C. c. Dove vissero? I Piceni vissero nelle regioni del Medio Adriatico. d. A quale popolo vissero contemporaneamente? I Piceni vissero contemporaneamente con gli Etruschi. e. Con quali popoli commerciavano? I Piceni commerciavano con i Greci, gli Egizi, gli Etruschi‌

f. Come commerciavano? I Piceni usavano due mezzi: per andare a commerciare nei paesi del Nord usavano i carri, invece per andare a commerciare nei paesi dell’Adriatico utilizzavano le navi.


g. Cosa commerciavano? I Piceni commerciavano vasellame, armi, ceramica, gioielli ed anche alimentari h. Perché si chiamano “Popolo d’Europa”? I Piceni venivano chiamati così perché per commerciare dovevano attraversare tutta l’Europa. 3. Nel testo individua ed evidenzia con l’arancione i DATI TEMPORALI. 4. Metti in corrispondenza le informazioni lette con i dati temporali individuati e sottolineati.


5. Costruisci la linea del tempo. Colora il periodo di sviluppo della civiltà picena come la legenda. Colloca le informazioni dell’esercizio precedente. LEGENDA


I Sabini erano uno dei popoli che si erano stabiliti sulla dorsale appenninica. Essi vivevano sparsi in diverse vallate, in gruppi indipendenti, perché trovandosi in una zona montuosa non avevano spazi sufficientemente grandi da permettere la vita della comunità troppo numerosa. Praticavano la pastorizia e l’agricoltura che sfruttava i pochi “fazzoletti di terra” che riuscivano a coltivare. Quando nel territorio di queste comunità si verificava un impoverimento delle risorse o un aumento eccessivo della popolazione, i Sabini erano costretti a cercarsi nuovi spazi per vivere.


I Sabini per attirare la benevolenza degli Dei, facevano dei voti (promesse pubbliche) con i quali sacrificavano alle divinità tutti coloro: uomini, animali, piante che nascevano nella primavera successiva. Essa era perciò detta PRIMAVERA SACRA Chi nasceva nella Primavera Sacra, una volta diventato adulto, era obbligato ad emigrare lasciando la propria comunità per fondarne un’altra in un luogo diverso. Coloro che partivano però ricevevano una protezione particolare dalla divinità, che assumeva l’aspetto di un animale per guidarli verso la loro nuova patria. Fu proprio per il voto di una Primavera Sacra che un gruppo di giovani Sabini, s’incamminarono verso oriente e oltrepassando la dorsale appenninica


trovarono al di lĂ di essa una nuova terra. Nel loro viaggio furono guidati da un picchio, animale sacro al Dio Marte, per questo presero da esso il nome di PICENI o PIACENTINI.




Ricerca il significato dei termini geografici scritti in neretto





PERCHE’ I PICENI SONO CHIAMATI “POPOLO D’EUROPA”? Il territorio dei Piceni fu terra di incontro e di confine tra il mondo Mediterraneo e l’Europa continentale. Da qui transitavano merci provenienti da Nord e dirette a Sud e viceversa.

Nell’Adriatico si svolgeva infatti gran parte del traffico dell’ambra, preziosa resina fossile di colore giallo che giungeva in italia dalle coste del Mar Baltico, lungo i fiumi del Nord, il passo del Brennero e le valli alpine e poi dalla foce del Po al Piceno, alle coste Jugoslave, fino alla Grecia. Da qui partivano invece oggetti di provenienza mediterranea. (Notizie tratte da “Greci e Galli nel Piceno” di Maurizio Landolfi)


LAVORO SUL TESTO

1. Leggi il testo e traccia con colori diversi sulla cartina d’Europa

a. Il tragitto dell’ambra da Nord a Sud (Mar Baltico – Germania – Brennero – Po – Piceno – Coste della Jugoslavia – Grecia) b. Il tragitto degli oggetti di provenienza mediterranea (Grecia – Costa della Jugoslavia – Piceno – Po – Brennero – Germania – Mar Baltico)



Metti una crocetta sulle risposte esatte I Piceni sono chiamati “Popolo d’Europa” perché?

a. Il territorio da loro abitato è situato in Europa

V

F

b. I Piceni erano conosciuti in Europa per il commercio

V

F

c. I Piceni avevano contatti con altri popoli

V

F

d. I Piceni si diffusero in Europa

V

F


Colora con colori diversi le due regioni dove si sviluppò la civiltà picena


Non c’è tomba maschile in cui non compaiano le armi: il Piceno ricco o povero, che abita sui monti o sulla costa, che sia nobile o un popolano è sempre e comunque un guerriero.

Il suo armamento è sempre vario. Il più celebre guerriero Piceno è il guerriero di Capestrano. E’ l’immagine di un re, come è inciso nell’iscrizione sul pilastrino di destra.

La statua si ergeva in cima al tumulo sepolcrale del re nella necropoli presso Capestrano, sull’altopiano aquilano. Il guerriero è armato di tutto punto: ha in testa un elmo con larghissima tesa. Sul petto e sul dorso ci sono i dischi, corazza a protezione del cuore. Da alcune cinghie pende una spada con fodero. L’elsa e il puntale sono riccamente decorati.


Cerca sul dizionario il significato

delle parole evidenziate. PILASTRO= robusto sostegno di forma quadrangolare. TUMULO SEPOLCRALE= mucchio di pietre che i popoli antichi elevavano sopra una sepoltura. NECROPOLI= cimitero appartenente a una civiltĂ antica. TESA= parte sporgente del cappello. CINGHIE= striscia di cuoio che serve

per stringere e sostenere. ELSA= Impugnatura della spada.



Nel periodo piĂš antico, i Piceni usano due tipi di spada: una spada di bronzo lunga e pesante con elsa ad antenne e una spada corta in ferro per il combattimento ravvicinato.

Il cuore è protetto da due DISCHICORAZZA


Quando la civiltĂ Picena raggiunge la sua massima fioritura compaiono vari tipi di ELMI, a calotta semplice o con tesa piĂš o meno accentuata.

Gli elmi possono essere decorati con borchie o elementi a rilievo. Ci si arma anche di ASCIA, LANCE, GIAVELLOTTI, ARCO E SCUDO.



I Piceni andavano a caccia con l’arco e la lancia. Per catturare gli animali piÚ grandi, come il cervo, lo accerchiavano in molti. Con la sua pelle ricavavano calzature molto morbide e con gli ossi realizzavano attrezzi come manici di coltelli, pettini e ciondoli. La caccia era praticata soprattutto dai signori che vi si dedicavano non solo per procurarsi del cibo ma anche per mettere alla prova il loro valore. L’unica raffigurazione di cacciatori si trova su una stele di NOVILARA dove sono rappresentati due uomini con lunghe lance che assalgono un orso e un cinghiale.


Rappresenta la scena di caccia rinvenuta


Lettura tratta da “Vita da Piceni”, Luciani – Melazzi Pispino racconta: “Quando mio zio Arrutino ritorna da un suo lungo viaggio è una festa perché ci porta alcuni regali: a me ha portato una statuina fatta di ossa a forma di sirena anche se preferisco un coltellino, ma va be’! Mio zio prima era un artigiano che fabbricava oggetti come coltellini, braccialetti e rasoi, ma si è stufato, quindi ha cominciato a girare per il mondo, per mare e per terra. Il suo primo viaggio è stato in Etruria per comprare dei vasi decorati. Mio zio questa volta è andato in un posto lontanissimo: nei paesi del Nord dove ha scambiato quei bellissimi coltellini con dell’ambra. Le donne sono impazzite, soprattutto mia zia Atessa; non so cosa ci trovano di tanto speciale in quella stupida pietra!


L’ambra è la resina fossilizzata, mia zia dice che sono le lacrime delle figlie del sole. Alcuni pezzi dell’ambra sono molto interessanti perché hanno degli insetti come le formiche e le zanzare. Mio zio dice che farà tanti soldi se vende quegli “stupidi sassolini”, ma credo che i più furbi sono stati quelle lenze dei Nordici che si sono cuccati quei bellissimi coltellini!” Lavoro di coppia Sara e Chiara


I signori piceni non portavano con sÊ nelle tombe soltanto le armi, ma anche il vasellame per bere e mangiare. Sono stati rinvenuti grandi calderoni di bronzo che servivano a bollire le carni, inoltre, gli spiedi, le scodelle, le pentole. Tutte le notizie sull’alimentazione degli antichi Piceni ci sono fornite da due scienze sviluppatesi di recente: la PALEOZOOLOGIA e la PALEOBOTANICA. La prima analizza le ossa degli animali selvatici e domestici che sono stati ritrovati nelle tombe. La seconda si occupa dei vegetali e analizza i resti di radici, fusti, semi che si trovano nel terreno dei siti archeologici.



VERBALIZZO I Piceni mangiavano soprattutto carne. I signori mangiavano la cacciagione come cervo, cinghiale, lepri, orsi, mentre i popolani si cibavano della carne degli ovini e dei suini, producevano anche il formaggio pecorino, infatti sono state ritrovate grattugge. Il popolo piceno non beveva vino puro, ma diluito con acqua. Mangiavano cereali come orzo, farro, frumento, coltivavano mele e pere. I cacciatori non andavano soltanto a caccia per procurarsi cibo, ma anche per divertimento, questo lo facevano soprattutto i signori.


LA CIVILTA’ PICENA NELLA VALLATA DEL TRONTO nell’età del ferro

1. Leggi attentamente il testo e scrivi le informazioni che ne hai tratto.


INFORMAZIONI  A Cupra e a Ripatransone c’erano dei nuclei abitativi.  Intorno ai nuclei abitativi sono stati ritrovati sepolcreti.  I morti venivano messi in fosse scavate sotto terra supini o rannicchiati sul fianco destro.  Nelle tombe sono stati ritrovati i corredi funerari.

 Nelle tombe femminili sono stati ritrovati ornamenti femminili come fibule, collane, orecchini.  Nelle tombe maschili sono rinvenute le armi.

 A volte, le lance e le spade erano piegate in segno di lutto.


2. Osserva la carta degli insediamenti nella vallata del Tronto nell’età del ferro (tra il IX e il III secolo a. C.)


RISPONDI ALLE DOMANDE In quali località sono concentrate le necropoli nella zona vicina al Truentum? Le località in cui sono concentrate le necropoli sono: Acquaviva, Colonnella, Colli, Spinetoli, Monsampolo. Nel territorio dove oggi sorge San Benedetto del Tronto sono indicati ritrovamenti? Nel territorio dove oggi sorge San Benedetto non sono indicati ritrovamenti. Gli insediamenti sorgevano di più sulle colline o sulla costa? Gli insediamenti sorgevano di più sulle colline perché sulla costa c’erano numerose paludi.


I PICENI DI TRUENTUM In età Preromana, nel nostro territorio, il mare si insinua nelle vallate, formando ampie insenature usate come porti abbastanza sicuri. A tre chilometri dall’attuale foce del fiume Tronto sorgeva Truentum sulla riva destra nei pressi di Colonnella. La città aveva probabilmente il suo “castello” situato sull’altra riva del fiume, Castrum Truentum, al quale era collegato da ponti di barche. Fiorenti erano i commerci con l’altra sponda adriatica e con la Grecia. I Romani in seguito, riconosciuta la grande importanza commerciale di Truentum, prolungarono la via Salaria fino alle porte di Roma. Truentum divenne così il più diretto scalo adriatico per Roma. (Da -San Benedetto in Albula a San Benedetto del Tronto- di Giovanni Guidotti)


COSTRUISCI UNA TABELLA PER CONFRONTARE LE CIVILTA’ COEVE A QUELLA PICENA


MAPPA DI VERIFICA FINALE

Chi erano?

Dove vivevano?

Erano un popolo antico di Sabini, Marchigiano

Vivevano tra i fiumi Pescara e Foglia ed il loro territorio era suddiviso in costa, nella zona interna colline e montagne, poi c’erano anche i fiumi. Oggi sarebbero vissuti nelle Marche e una parte dell’Abruzzo.

I PICENI

Quando sono vissuti? I Piceni sono vissuti tra il IX e il III secolo a. C.. Vissero circa 3000 anni fa e sono vissuti a partire dal 1000 a. C..

Con quali popoli avevano contatto? Avevano contatto con le popolazioni del Nord per il commercio dell’ambra, con gli Etruschi per il commercio dei vasi e con i Greci.

Cosa facevano? Erano guerrieri, commercianti, pastori, agricoltori, artigiani e lavoravano metalli ed argilla.



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