COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE Provincia di Palermo 2° Settore Economico Finanziario 1° Servizio Gestione Risorse Finanziare NOTA TECNICA AL BILANCIO 2015 PREMESSA A decorrere dall’esercizio finanziario 2015 gli Enti Locali applicano, in relazione alla gestione finanziaria, le nuove “disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio” di cui al D.Lgs. 118/2011, come modificato ed integrato dal D.Lgs. 126/2014. L’art. 11, comma 12, del suddetto D.Lgs. 118/2011 e smi, prevede, limitatamente all’esercizio finanziario 2015 e per i soli enti che non hanno partecipato alla sperimentazione, l’adozione degli schemi di bilancio e di rendiconto vigenti nel 2014 (ex DPR 194/1996), che conservano valore a tutti gli effetti giuridici, anche con riguardo alla funzione autorizzatoria, ai quali affiancano gli schemi previsti dal nuovo ordinamento (comma 1 del medesimo articolo 11 D.Lgs.118/2011 smi), cui è attribuita funzione conoscitiva. Il bilancio di previsione 2015 costituisce un importante punto di svolta nella rappresentazione dei dati contabili dell’ente. Trovano infatti allocazione poste di bilancio nuove, che rappresentano le unità contabili sorte a seguito dell’applicazione dei nuovi principi contabili e, in particolare, del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui all’allegato 4/2 al D.Lgs.118/2011. L’applicazione dei nuovi principi gestionali, ed in particolare del nuovo principio della competenza “potenziata” determina necessariamente una rivisitazione nel merito dei singoli stanziamenti, al fine di adeguare gli stessi al nuovo concetto di imputazione secondo criteri di esigibilità e di scadenza delle poste di entrata e di spesa ed a seguito della contabilizzazione di tutti i crediti, anche di quelli di dubbia e difficile esazione, per l’intero importo, abbandonando il criterio di accertamento per cassa. Il Bilancio di Previsione 2015 viene, purtroppo, approvato in ritardo rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente, poiché a seguito dell’entrata in vigore del predetto D.L 118/2011, è stato necessario definire il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi e poi procedere alla elaborazione del Bilancio di Previsione 2015. Operazione questa che ha comportato notevole impegno per il settore economico-finanziario e resa ancora più difficile da quello che è stato definito il “Caos armonizzato della Regione Sicilia”.Tale caos normativo è stato prodotto dalle recenti e contraddittorie norme sull’armonizzazione contabile in Sicilia con adempimenti diversi e contrastanti : 1. 2. 3. 4.
La Legge Regionale n. 3/2015 che in un primo momento obbligava gli enti locali ad adottare atti per disporre il rinvio di istituti contabili già rinviati da norme nazionali ( la sola contabilità economico-patrimoniale); La Legge Regionale 9/2015 la quale rinviava l’intero impianto della Contabilità armonizzata all’ 01/01/2016; La circolare 18/2015 che rinviava l’intero impianto della contabilità armonizzata al 2016 ma dava agli enti la facoltà di applicare anche nel 2015 il principio della competenza finanziaria potenziata. Infine la Legge Regionale 12/2015, del mese di luglio, che imponeva l’obbligo a tutti i comuni siciliani di adottare già dall’ 01/01/2015 il principio della competenza finanziaria potenziata e di procedere al riaccertamento Straordinario dei Residui attivi e passivi.
Terminata la difficile operazione del riaccertamento straordinario il Settore Economico-Finanziario ha potuto iniziare i lavori sul Bilancio di Previsione 2015, settore che ha visto, ancora una volta, il cambio del responsabile all’1/11/2015. ANALISI Diverse sono le componenti da esaminare e valutare in questo bilancio 2015, sia per contenuto sia per novità, ma di certo il primo elemento contabile che risalta è la consistente diminuzione dei trasferimenti sia statali che regionali. La Corte dei Conti – Sezione di Controllo per la Regione Siciliana con l’indagine su “La finanza locale in Sicilia 2013 – 2014 “ (Deliberazione n.164/2015/INPR) conferma la grave crisi in cui versano gli Enti Locali Siciliani dimostrando come il