Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente
Pro vincia R egionale di Messina Dipartimento Ambiente 1° Ufficio Di ri genzi al e
600.0
Parametro: SO2 (µg/m³), periodo: 01 gen 2004-31 dic 2004
500.0
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Milazzo Porto - media oraria
Figura 2.59 - Andamento di SO2 (µg /m 3 ) per l’anno 2004 Pro vincia R egionale di Messina Dipartiment o Ambiente 1° Ufficio Di ri genzi al e
Parametro: SO2 (µg/m³), periodo: 01 gen 2004-31 dic 2004 600.0
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S.Filippo del Mela - media oraria
Figura 2.60 - Andamento di SO2 (µg /m 3 ) per l’anno 2004 Campagne di misura eseguite da ARPA Sicilia nel comprensorio del Mela. Nel corso degli anni più recenti i Dipartimenti ARPA SICILIA Provinciali hanno avviato alcune campagne di misura degli inquinanti nelle aree del territorio della Sicilia nelle quali sono presenti le attività produttive di maggiore rilevanza. In particolare, si riporta quanto è stato recentemente rilevato nell’area (a cura della Direzione Generale ARPA Sicilia, Struttura Tecnica IV Atmosfera). Si riportano a titolo di esempio i dati acquisiti in una delle sette campagne mensili effettuate nell’area del Mela (24/04/2005 – 19/10/2006); i report relativi a tutte le campagne effettuate sono pubblicati sul sito di arpa Sicilia http://www.arpa.sicilia.it/tematiche/aria/lab_mobile.htm. Nella zona sono presenti le centraline fisse precedentemente indicate. Di seguito vengono riportati dati di sintesi ottenuti in base a rilievi dei sistemi di monitoraggio in continuo delle emissioni e/o a stime relative ai principali agenti inquinanti per le aziende che rappresentano le principali sorgenti fisse di inquinamento atmosferico.
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Tabella 2.66– Monitoraggio delle emissioni (2005) Andamento degli inquinanti nel periodo di misura Esaminando gli indicatori proposti dalla normativa appare evidente come la scala temporale adeguata per una valutazione della qualità dell’aria è generalmente quella annuale. Tuttavia, una campagna di misura condotta per un periodo più breve, può essere utile in un’ottica di approccio preliminare alla caratterizzazione dei livelli di inquinamento nel luogo soggetto all’indagine. I dati, rilevati dalla strumentazione installata sul laboratorio mobile, sono stati trasferiti, via modem, al centro elaborazione dati (C.E.D.) allocato negli uffici della direzione generale A.R.P.A. Sicilia e qui elaborati e rappresentati, per una immediata lettura, tramite grafici e tabelle. I risultati sono stati confrontati, al fine di verificarne il rispetto, con i valori limite di qualità dell’aria indicati nelle normative vigenti. In materia di livelli di attenzione e di allarme, le medie orarie e giornaliere sono state confrontate con gli obiettivi di qualità previsti dal D.M. 2/04/2002 n. 60. In generale, l’evoluzione temporale dei diversi inquinanti monitorati è rappresentata con l’utilizzo di grafici relativi a: concentrazioni medie orarie: evoluzione oraria dell’inquinante nel periodo di misura; concentrazioni medie sulle 8 h: ogni valore è ottenuto come media tra l’ora h e le 7 ore precedenti l’ora h; concentrazioni medie giornaliere: evoluzione giornaliera dell’inquinante ottenuta mediando i valori delle concentrazioni dalle ore 0.00 alle ore 23.00 dello stesso giorno; giorno tipo: evoluzione media delle concentrazioni medie orarie nell’arco delle 24 ore. Si fa inoltre presente che l’ora a cui sono associati i dati è quella solare e che le concentrazioni sono normalizzate a 20°C e 101.3 kPa. In sintesi sono stati predisposti i seguenti grafici: concentrazioni medie giornaliere, orarie e giorno tipo per il biossido di zolfo (SO2); concentrazioni medie giornalie re, medie sulle 8 ore e giorno tipo per il monossido di carbonio (CO); concentrazioni medie orarie, giornaliere e giorno tipo per il monossido di azoto (NO); concentrazioni medie orarie, giornaliere e giorno tipo per il bionossido di azoto (NO2); concentrazioni medie orarie, medie sulle 8 ore, medie giornaliere e giorno tipo per l’ozono (O3); concentrazioni medie orarie, giornaliere, e giorno tipo per i BTX; concentrazioni medie sulle 3 ore, medie giornaliere e giorno tipo per gli idrocarburi non metanici (NMHC); concentrazioni medie orarie, giornaliere, e giorno tipo per il PM10. Biossido di Zolfo (SO2 ) Il valore massimo orario delle concentrazioni rilevate è stato di 75,96 µg/m 3 (3 maggio ore 9), mentre il massimo valore medio giornaliero è stato di 15,66 µg/m 3 rilevato in data 28 aprile. Sono pertanto largamente rispettati il valore limite orario (350 µg/m 3 ) e il valore limite sulle 24 ore (125 µg/m3 ) per la salute umana, nonché il valore della soglia di allarme misurato su tre ore consecutive (500 µg/m 3 ).
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Non si è ritenuto utile calcolare il 98° percentile delle medie sulle 24 ore (D.P.C.M. 28 marzo 1983) per il limitato periodo di rilevamento. Monossido di carbonio (CO) Il valore della media massima giornaliera su 8 ore è di 0,96 mg/m3 rilevato in data 11 maggio 2005. Questo valore risulta largamente inferiore a quello limite per la protezione della salute umana (10 mg/m3 ) di cui al D.M. 60/02. Le concentrazioni rilevate come media di 1 ora e media di 8 ore calcolate sono al di sotto del valore limite di accettabilità delle concentrazioni e dei limiti massimi di esposizione di cui al D.P.C.M. 28 marzo 1983. Monossido di azoto (NO) Il monossido di azoto non è soggetto direttamente a normativa. Ciò nonostante risulta interessante conoscere gli andamenti orari delle sue concentrazioni, poiché oltre a trasformarsi in tempi brevi in NO2, la sua presenza influenza i processi fotochimici che determinano la produzione di O3 troposferico. Il valore massimo orario raggiunto durante la campagna di monitoraggio è stato di 28,68 µg/m3 rilevato in data 11 maggio alle ore 8.00. Biossido di azoto (NO2 ) I livelli di biossido di azoto (NO2 ), registrati durante il periodo di misura, sono stati molto contenuti. Le concentrazioni medie orarie sono al di sotto sia del valore limite orario per la protezione della salute umana che della soglia di allarme misurata su tre ore consecutive. Il valore massimo orario raggiunto è stato 70,21 µg/m3 , rilevato il 3 maggio 2005 alle ore 9; che quindi risulta essere largamente inferiore al limite orario di 200 µg/m 3 fissato dal D.M. 60/02. Così come per il biossido di zolfo, anche in questo caso non è stato calcolato il 98° percentile delle medie sulle 24 ore. Ozono (O3 ) Poiché la formazione di ozono (O3 ) è legata all’intensità della radiazione solare, le concentrazioni più elevate si riscontrano d’estate, che, quindi, risulta essere il periodo più significativo per eseguirne le misure. In ogni caso, in riferimento al D. Lgs. 21 maggio 2004 n.183, non si è mai assistito al superamento del livello della soglia di informazione (180 g/m³ di media oraria). Inoltre le concentrazioni medie sulle 8 ore non hanno mai superato il valore previsto dalla normativa come obiettivo a lungo termine per la salvaguardia della salute umana (120 g/m³). Il valore di concentrazione orario più elevato è stato di 126,87 µg/m3 , rilevato 11 maggio 2005 alle ore 16.00, mentre il valore massimo raggiunto dalla concentrazione mediata sulle 8 ore è stato di 117 µg/m 3 anch’esso rilevato in data 11 maggio 2005. Da notare il classico andamento ciclico, associato alla luce diurna, di questo inquinante fotochimico. Benzene, Toluene, XILENI (BTX) La media oraria delle concentrazioni di benzene, unico inquinante tra i tre sottoposto a normativa, calcolata su tutto il periodo di monitoraggio è stata di 4,28 µg/m3 , quindi largamente al di sotto del limite normativo. In effetti, il valore obiettivo da raggiungere per il benzene, calcolato come media annuale delle concentrazioni orarie rilevate, è fissato, dal D.M. 60/2002, in 10 µg/m3 , considerando il margine di tolleranza previsto per l’anno 2005. Nel breve periodo di rilevamento si sono verificati 2 superamenti orari di questo valore in data 24 aprile 2005 alle ore 9.00 e 10.00, altri 2 superamenti in data 26 aprile 2005 alle ore 8.00 e alle ore 20.00, ed infine un superamento in data 9 maggio 2005 alle ore 21.00. Il massimo valore di concentrazione orario è stato di 15,49 µg/m3 , rilevato il 26 aprile alle ore 8.00.
Idrocarburi non Metanici (NMHC) Come indicato in precedenza (vedi par. “Normativa in materia di inquinamento atmosferico”), per gli idrocarburi non metanici, il valore obiettivo, valutato su un periodo di mediazione di 3 ore consecutive, è fissato dal D.P.C.M. del 28/3/83 in 200 g/m³. Tale valore viene adottato soltanto nelle zone e nei periodi dell’anno nei quali si sono verificati superamenti significativi dello standard dell’aria dell’ozono, che, durante questa campagna di monitoraggio, non sono mai stati riscontrati.
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Tuttavia vanno evidenziati: elevate punte di concentrazioni orarie rilevate durante l’intera campagna di monitoraggio; l’elevato valore di concentrazione media oraria riferita all’intero periodo, che è stata di 288 g/m³; i numerosi picchi di concentrazione di idrocarburi aromatici verificatisi in concomitanza con i picchi di idrocarburi In particolare, l’11 maggio 2005 si è verificato il valore più alto della media su 3 ore consecutive, 1899 g/m³, superiore più di nove volte il limite suddetto, ed un valore di concentrazione media oraria di 3180 g/m³ rilevato alle ore 3.00. Particolato Fine (PM10 ) Durante la campagna di misura non si è verificato il superamento del valore limite medio giornaliero per la protezione della salute umana, fissato dal D.M. 60/2002 in 50 g/m³. Il valore massimo di concentrazione oraria è stato di 117,45 g/m³ rilevato 11 maggio 2005 alle ore 13.00, mentre il massimo valore medio giornaliero è stato di 41,18 g/m³ rilevato il 12 maggio 2005.
Monossido di carbonio (CO ). Figura 2.61 – Monitoraggio CO
Figura 2.62 – Monitoraggio CO- media giornaliera
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Figura 2.63 - Monitoraggio CO – media oraria
Studio di simulazione di dispersione atmosferica degli inquinanti effettaute dal DREAM dell’Università di Palermo Di seguito si riportano i risultati relativi alle simulazioni di diffusione atmosferica degli inquinanti effettuate dal DREAM dell’università di Palermo. In particolare sono riportati i risultati sotto forma di: Concentrazione media al suolo di SO2 su un dominio esteso (simulazioni effettuate con il modello ISC3). Concentrazione media al suolo di SO2 su un dominio esteso per differenti periodi mensili e valore medio relativo ai primi 6 mesi dell’anno (interpolazioni effettuate a partire dai dati rilevati dalle centraline di monitoraggio). Concentrazione media al suolo nell’area oggetto di studio su dominio locale. I risultati della simulazione sono confrontabili con i dati rilevati con le centraline di monitoraggio e con i dati della campagna dell’ARPA. La mappa visualizzata mostra che già a poche centinaia di metri di distanza dai camini la concentrazione al suolo si riduce di 4 volte rispetto al valore massimo ottenuto in corrispondenza delle vicinanze dell’impianto. Tale valore massimo, in ogni caso, risulta di entità non superiore rispetto ai limiti di legge. I valori massimi di concentrazione di SO2 che si ottengono dalle simulazioni rispetto al valore limite per la qualità dell’aria dal D.M. 2 aprile 2002, n. 60 (350 µg/m3 come media oraria da non superarsi più di ventiquattro volte per anno civile, e 125 µg/m3 come media giornaliera da non superarsi più di tre volte per anno civile), risultano evidentemente contenuti. Le soglie di concentrazione di 100 e di 50 µg/m 3 non vengono mai superate (in ambito urbano), secondo le simulazioni eseguite, mentre la soglia di 5 µg/m 3 viene superata per diverse ore/anno ed anche nel centro urbano. Per tale inquinante è possibile quindi evidenziare uno stato di carico ambientale generato significativo ma non superiore ai limiti di normativa. Sulla base delle impostazioni definite per il modello, il considerare inerti gli inquinanti analizzati non influisce in maniera apprezzabile sui risultati. Se si effettua una simulazione relativa all’SO2, considerando una trasformazione chimica in atmosfera con cinetica di trasformazione pari ad un tempo di dimezzamento (parametro di half-life) pari a 4 ore, generalmente accettata per tale inquinante in condizioni atmosferiche medie, si può ipotizzare qualitativamente la coincidenza dei valori. Per un confronto di tipo quantitativo dovrebbero essere applicati alcuni indicatori statistici.
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