Il Giornale dell’Istituto Comprensivo di Bernalda
Oltre la siepe
“Oltre la siepe” Anno 4 - numero 11
Il mio teorema di Pitagora
Bernalda, 12 giugno 2019
Metti una notte stellata, metti il teorema di Pitagora, metti i luoghi simbolo di Bernalda e Metaponto … mettili tutti insieme e cosa ne viene fuori? Ma il nuovissimo murales in maiolica che abbellisce la facciata della sede centrale del nostro grande Istituto Comprensivo Pitagora di Bernalda! Logico, no? Dall’inizio un po’ scherzoso di questo mio articolo avrete certamente capito che vi voglio parlare della mia splendida esperienza in campo artistico che ho vissuto durante questo indimenticabile anno scolastico: la realizzazione del murales dedicato al grande matematico e filosofo Pitagora che visse gli ultimi anni della sua vita a Metaponto dove fondò la famosa Scuola Pitagorica e dove scelse di morire. Ma andiamo per gradi: all’inizio di questo anno scolastico la mia Scuola ha indetto un concorso per realizzare un murales avente come tema Pitagora in quanto il nostro Istituto è intitolato proprio a questo ecclettico personaggio. Il mio prof di Arte, Giovanni Spinazzola, ha proposto alla mia classe, la mitica 3E, di realizzare dei bozzetti che sarebbero poi stati giudicati e selezionati da una giuria. Il Prof ci teneva tanto … e noi eravamo presi da tanto altro! Però, poi, mi ci sono messa di impegno e sera dopo sera ho pensato e ripensato, poi la matita ha iniziato a disegnare e l’idea ha preso forma ed … ecco finalmente il bozzetto! L’ho proposto al Prof che ha apportato qualche modifica e … meraviglia! Il mio disegno è stato scelto! Non potete immaginare la mia emozione quando ho appreso la notizia … o forse sì, potete immaginarlo. Pensate che stavo facendo ritorno dalla Spagna perché ho partecipato ad un altro progetto del nostro Istituto, il progetto Erasmus E-STAFF (ma questa è un’altra fantastica storia), quando mi è stato annunciato che proprio il mio bozzetto era quello scelto. Ne sono stata immensamente felice, perché ho visto ripagati tanto impegno e lavoro e questo riconoscimento mi ha dato la prova che, se ci credi davvero in qualcosa, poi quel qualcosa si può realizzare. Nel bozzetto del murales (che è stato realizzato presso il laboratorio di ceramica della residenza dei Padri Trinitari di Bernalda) ho disegnato un cielo stellato su cui spiccano il volto di Pitagora, a sinistra, e il suo famoso teorema, a destra; sotto i simboli del nostro territorio: la Chiesa Madre e il Castello, a sinistra, e le Tavole Palatine, a destra. Le formelle che riproducono il bozzetto sono state applicate alla parete del nostro Istituto e è stata organizzata una bella cerimonia di inaugurazione. A proposito della cerimonia di inaugurazione … essa è stata per me un’altra grande prova perché avevo paura di salire sul palco e di parlare in pubblico, ma ho superato anche questo “esame” con il supporto di chi ha creduto in me e della Dirigente Scolastica, professoressa Grazia Maria Marciuliano, che mi è stata vicina per tutto il tempo che sono stata sul palco; anche questa è un’esperienza che non dimenticherò e che porterò con me nel mio prossimo percorso alle Scuole Superiori così come tanti altri ricordi bellissimi di questi tre anni trascorsi all’Istituto Comprensivo Pitagora. Russo Donatella – 3E
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Progetto “special” Quest’anno più che mai il nostro Istituto comprensivo ha realizzato numerose e diversificate attività riscuotendo grande attenzione e successo. Interessante è stato, tra gli altri, il Progetto “Lo so fare da solo” avente come tematica l’autonomia e disabilità. Coinvolti sono stati gli alunni diversabili e i loro compagni tutor sotto la supervisione dei rispettivi docenti. Il progetto, che si è svolto tra Febbraio e Maggio a cadenza quindicinale, ha avuto l’ambizione di promuovere il vivere in autonomia in normali contesti di vita: negozi, locali e uffici del territorio. Si è consentito agli alunni di conoscere il territorio nei vari aspetti culturali, sociali, ambientali, storici e artistici ma cosa più importante si è realizzato un percorso accessibile a tutti e in grado di sviluppare le competenze alla prosocialità. Gli alunni, infatti, sono riusciti a creare un clima di benessere caratterizzato da collaborazione, incoraggiamento, fiducia e rispetto reciproco e, contemporaneamente, un incremento e un rinforzo delle abilità cognitive e delle diverse competenze disciplinari a partire dallo sviluppo delle autonomie. La comunicazione, l’orientamento, l’uso dei mezzi di trasporto, il comportamento stradale, gli acquisti, l’uso dei servizi hanno consentito loro di acquisire nuove competenze per agevolare il proprio
inserimento
sociale nella vita di tutti i giorni attraverso un apprendimento pratico-teorico in un contesto di gruppo creativo e gratificante, in cui tutti si sono sentiti protagonisti.
Il gruppo H
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Il Film Festival “Giovani in corto nella terra di Pitagora” Il mio Istituto Comprensivo Pitagora di Bernalda ha partecipato al Progetto Erasmus E-Staff, un progetto in lingua inglese che vede la partecipazione di numerosissime scuole di tutta Europa e che prevede la mobilità degli alunni partecipanti come scambio interculturale. Le scuole che partecipano al progetto dovevano garantire sul territorio la presenza di un film festival in quanto il progetto si è occupato di cinema. La nostra cittadina, Bernalda, non aveva fino ad ora una manifestazione del genere e, quindi, il nostro Istituto, di concerto con il Comune di Bernalda, ha “messo su” un vero e proprio Film Festival e l’ha intitolato a Pitagora visto che il nostro I.C. si chiama Pitagora ed è nato “Giovani in corto nella terra di Pitagora”. Il nostro Istituto ha bandito un concorso di cortometraggi a tema libero rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado: i corto pervenuti sono stati tanti ed è stata nominata una giuria di esperti che ha operato la selezione. Il Film Festival si è tenuto i giorni 22 e 23 Maggio scorsi. Il Film Festival ha avuto come ospiti speciali registi e produttori italiani che poi hanno formato la giuria per votare e premiare il cortometraggio più bello candidato al festival. Le opere cinematografiche visionate non erano solo italiane ma anche spagnole visto il progetto condiviso con i ragazzi di due cittadine spagnole…Cuenca e Manresa. Anche noi ragazzi partecipanti al progetto Erasmus ci siamo cimentatati nella realizzazione di alcuni corto. Alcuni hanno fatto i registi, altri gli attori e altri ancora gli scenografi. Il nostro cortometraggio, però, non è stato proiettato perché parteciperà al Festival di Strasburgo il prossimo anno. Come ragazzo che ha partecipato a questa esperienza, posso dire che il film festival è stata una meravigliosa idea meravigliosamente diventata realtà.
Io
sono molto appassionato di cinema e penso che questa manifestazione mancava a Bernalda e spero che continui nel tempo ogni anno più bella. Francesco Santorsola - 3E
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UN PROGETTO … MILLE EMOZIONI Oggi ho ripensato ai mesi prima della mia partenza per il viaggio del Progetto Erasmus E-STAFF, ai mille dubbi che mi assalivano riguardo a questa esperienza, alle ore spese a cercare online la risposta a tutte le mie domande: e così, pensando e ripensando, ho desiderato scrivere un articolo per raccontare la mia esperienza come alunna partecipante al progetto Erasmus. Un progetto di lingua inglese, voluto fortemente dalla nostra Preside e da uno staff di docenti del nostro Istituto, rivolto ai ragazzi delle classi prime e seconde della Scuola Secondaria di Primo Grado, che prevede un percorso scolastico di formazione su tematiche precise, la mobilità verso città europee e la realizzazione di un cortometraggio come conclusione del percorso. Il primo viaggio, quello a cui io ho partecipato, è stato fatto a Novembre scorso, mentre il secondo a Maggio. Questi due viaggi hanno permesso a me e ai miei compagni di essere protagonisti di una splendida esperienza formativa per conoscere e apprezzare le culture e le tradizioni di altri Paesi. Si sono intrecciate amicizie, sono scaturite emozioni, abbiamo fatto scoperte con i nostri coetanei spagnoli nonostante i limiti della lingua. Il nostro inglese non era proprio corretto, ma siamo riusciti a rendere possibile la conversazione. Inoltre il progetto Erasmus, che avrà una durata biennale, consisteva anche nella realizzazione di due cortometraggi: il primo realizzato quest’anno e il secondo che verrà realizzato l’anno prossimo. A guidarci in questa grande “impresa” c’era la professoressa Patrizia Petrocelli che, come il capitano di una nave insieme al suo equipaggio (lo staff delle professoresse che hanno collaborato), ci ha seguito, con passione ed entusiasmo, per la realizzazione del nostro cortometraggio e di tutti gli eventi previsti, divertendoci e, allo stesso tempo, imparando innumerevoli cose nuove. È stato fantastico lavorare con attrezzature a noi sconosciute e scoprire come si lavora su un set cinematografico. Nuovi termini, nuovi oggetti, un nuovo mondo per aiutarci ad ampliare il nostro bagaglio culturale. Per la realizzazione di questo corto hanno contribuito anche alcuni esperti del cinema della nostra cittadina. Ci hanno aiutati a immedesimarci in questa nuova dimensione, facendoci vedere alcuni dei loro lavori. … (L’articolo continua a pag.5….)
Pagina 5 Con quest’esperienza abbiamo anche capito che un cortometraggio non è meno importante di un film, che non è la durata che conta, ma il contenuto, il significato. Abbiamo capito che spesso una parola vale molto più di tante altre messe insieme. Dietro i pochi minuti di un corto c’è un lavoro enorme, fatto di tante prove, di scoraggiamenti, ma anche di tantissime soddisfazioni. Ma, ritornando al viaggio a cui ho preso parte, dopo i due nostre mobilità in Spagna, toccava a noi ospitare i nostri amici spagnoli! Sono state organizzate tantissime attività, nel corso della settimana della loro permanenza bernaldese, di ogni genere. I ragazzi spagnoli hanno potuto conoscere, proprio come abbiamo fatto noi, le nostre tradizioni e i nostri usi. Abbiamo partecipato alla “Colour Run” tradizione legata a Bernalda da tanti anni. E’ stata, per me, l’attività più bella perché quest’evento ha sempre saputo legare il movimento fisico, e quindi la corsa, al divertimento più assoluto. Tra colori, musica e competizione, i nostri ospiti hanno sentito e apprezzato tutto il nostro calore. Abbiamo visitato le Tavole Palatine, il museo di Metaponto e ovviamente non poteva mancare la nostra spiaggia e il nostro fantastico mare, dove, in una giornata di splendido sole, non si poteva non andare. Un’altra visita che ha interessato molto i nostri ospiti è stato il tour nei Sassi di Matera, dichiarata Capitale Europea della Cultura per il 2019.
“Oltre la siepe” Anno 4 - numero 11 Non meno importante, è stata l’esperienza in famiglia. Tra un inglese non proprio canonico, una merenda e una chiacchierata strappata, abbiamo fatto parlare le nostre emozioni più sincere e, quindi, il linguaggio degli abbracci e dell’ospitalità ha fatto da padrone. L’evento conclusivo è stato un entusiasmante Film Festival, il “Giovani in corto nella terra di Pitagora” alla sua prima edizione, a carattere internazionale, che ha coinvolto non solo noi del progetto, ma tutta la popolazione bernaldese. L’evento si è svolto in una cornice d’eccezione: il nostro castello, nel centro storico. Però, purtroppo, dopo una settimana di sorrisi e tanto divertimento, è arrivato il momento dei saluti e anche della conclusione del progetto (per quest’anno). È stato sicuramente il momento più malinconico perché non so se mai rivedrò quei ragazzi che hanno fatto parte della mia vita in maniera così intensa anche se per una sola settimana. Spero di poter riabbracciare forte tutti loro e ritornare nel loro splendido Paese dove ho trascorso sette giorni fantastici ed emozionanti. Ogni amico rappresenta un mondo dentro di noi, un mondo che non sarebbe eventualmente nato senza il suo arrivo, ed è solo grazie a questo incontro che nasce un nuovo mondo. Aurora Madio – III E
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IL VIAGGIO D’ ISTRUZIONE delle classi seconde !!! Il 17 e 18 maggio 2019 le classi seconde della Scuola Secondaria di I grado, hanno partecipato al viaggio d’istruzione in Campania visitando Vietri, Salerno e la Costiera Amalfitana. La partenza è stata alle ore 7:00 e l’arrivo era previsto per le 10:00 a Vietri sul Mare per visitare un’azienda di Ceramiche Artistiche, dove degli artigiani ci hanno fatto vedere i vari passaggi per realizzare un manufatto. Terminata la visita, ci siamo recati a Vietri sul Mare dove abbiamo pranzato. Nel pomeriggio abbiamo visitato il centro storico di Salerno, e in serata siamo arrivati nel hotel sito a Paestum, abbiamo cenato e pernottato. 2^ GIORNO: POSITANO-AMALFI Dopo il risveglio e colazione in hotel siamo andati al porto di Salerno per visitare, secondo il programma, la Costiera Amalfitana con il traghetto e sbarcare a Positano, e poi imbarcarci di nuovo per Amalfi. A causa del mare agitato questa escursione non è stata possibile; abbiamo preso un pullman e ci siamo recati via terra ad Amalfi. Una volta arrivati ad Amalfi abbiamo visitato il museo della carta “BAMBAGINA AMALFITANA” e infine abbiamo visitato la cattedrale di Amalfi. Dopo nel tempo libero dato dai professori, abbiamo pranzato in un ristorante ad Amalfi. Alle ore 18:30 siamo partiti per il rientro a Bernalda, siamo arrivati a Bernalda alle ore 22:00. Questa gita è stata molto interessante e divertente con qualche imprevisto che non ha oscurato la nostra felicità per aver trascorso due giorni con i compagni e i professori. Gabriele Giagni e Gerardo D’Onofrio
2^D
La II C vincitrice del “CONCORSO FIDAS” Il 26 aprile 2019, insieme ad i miei compagni di classe seguiti dalla prof.ssa Pizzolla Monica, ho partecipato ad un convegno organizzato dalla FIDAS: secondo me, una tra le esperienze più importanti che fino ad ora io abbia mai realizzato nella mia vita. La FIDAS è la Federazione Italiana Donatori di Sangue. Partecipare ad un convegno del genere mi ha fatto sentire importante ed altruista. Il pubblico era costituito da medici e paramedici, da politici, da personalità illustri e da noi ragazzi che c’eravamo interessati all’argomento vincendo il concorso e ricevendo il premio costituito da un assegno di € 500 per l’acquisto di materiale didattico. Ho provato emozioni che per la prima volta mi hanno fatto sentire partecipe ad un progetto molto importante: salvare vite umane!!! In questa sala convegni, con tutti i partecipanti interessati in vario modo ai bisogni altrui, è stato un vero piacere trascorrere la mattinata… tra l’altro c’era un buffet pieno di cose buone ed io non mi sono tirata indietro! Questa esperienza mi ha fatto riflettere sul fatto che aiutare chi ne ha bisogno, salvare la vita di un altro essere umano, è una delle missioni più importanti che ognuno di noi dovrebbe esperire nel corso della propria vita.
Antonella Roccanova, classe 2^C
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Riflessioni sul libro "Il suono del silenzio" di Caradonio L’UNIVERSALITA’ DEL RAZZISMO Samuel alzò la testa e vide che i suoi compagni di classe ridevano a capo chino ammiccando tra loro e sussurrando a bassa voce quelle strane e stupide parole: “White boy, white boy”. Allora lui li guardò dritto negli occhi per qualche istante senza dir nulla, e poi, non comprendendo la ragione delle loro risate, si girò provando a cancellare con le dita quella imbrattatura, senza però riacquistare la serenità necessaria per seguire le lezioni. Nelle sue orecchie aveva solo due parole: “White boy”. Samuel sapeva di avere un colore della pelle più chiaro, forse molto più chiaro, rispetto a quelle dei suoi compagni, ma fino a quel momento nessuno lo aveva discriminato per quella caratteristica (…) Quelle stupide parole divennero quasi un segno di vergogna. Per quei ragazzi lui era un “DIVERSO”. Ci siamo mai soffermati su come si sentono le persone quando vengono GIUDICATE? Lo scrittore infatti vuole far capire come si sentono le persone di colore quando vengono giudicate da NOI. Si assiste ad una vera e propria forma di RAZZISMO. Il razzismo è sempre stato una caratteristica dell’uomo che, a volte, mette in risalto senza accorgersene. Anche tra noi adolescenti si manifesta una piccola forma di razzismo, ma non per il colore della pelle, ma per altre caratteristiche fisiche. Secondo me questa cosa non è bella nei confronti di chi è giudicato, perché non è l’aspetto esteriore la cosa che conta ma quello interiore. Le persone non possono essere giudicate solo per il colore della pelle o per altre caratteristiche sull’ aspetto fisico, perché siamo tutti degli ESSERI UMANI. Giannini Eliana - III E
L’ORRORE DELLA GUERRA “La guerra
porta a vedere in un uomo solo il
nemico, ma anche in guerra occorre sempre ricordare
che
di
fronte
hai
un
uomo.
Ecco perché occorre rispe are anche in guerra le leggi. Rispe ando quelle leggi, si rispe a l’uomo. Mai più nemici, mai più, mai più odio.” Prendendo in considerazione questa frase, possiamo pensare che sia scontata e banale, ma è proprio su queste frasi che bisogna soffermarsi e rifle ere. Colui che va in guerra deve essere consapevole che di fronte ha un uomo, non un ogge o o una macchina da guerra. Un uomo che avrebbe potuto vivere la sua vita libero e che invece, magari, la termina sul campo di ba aglia. Non tu+ pensiamo allo stesso modo, ma tu+ abbiamo il diri o di esprimerci e per questo non ci dovrebbero più essere gli orrori della guerra, tendendo conto delle parole: Tolleranza e Fratellanza. Beatrice Carella – 3E
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GIANLUCA DE NOVI, “lo Steve Jobs” della Lucania, per un giorno E’ UNO DI NOI! In occasione della partecipazione dell'Istituto Comprensivo " Pitagora " di Bernalda alla Marcia d'Amore per la Cultura, noi alunni della prima e seconda C, guidati dalle professoresse Monica Pizzolla e Vittoria Soranno, abbiamo voluto esprimere con spontaneità ed immediatezza, attraverso un cortometraggio, il nostro orgoglio di essere LUCANI, dichiarando che la nostra Comunità può definirsi a pieno titolo la Culla dell' Armonia e dell' Arte, a partire dal filosofo e matematico Pitagora che scelse Metaponto come luogo preposto a raccogliere la preziosa eredità del suo pensiero, sino a giungere al talentuoso regista di fama mondiale Francis Ford Coppola. Tanti sono i personaggi famosi menzionati nel video e tra questi il talentuoso scienziato Gianluca De Novi, definito " lo Steve Jobs della Lucania”. Il ricercatore ha incontrato noi alunni della prima e seconda C che avevamo realizzato il video ed i ragazzi della terza C che avevano realizzato dei lavori relativi all' illustre concittadino, per indicare il suo brillante percorso e l'amore per la ricerca e l 'impegno, motivando le giovani generazioni. L'incontro è avvenuto giovedì 16 maggio, presso l'aula convegni della Scuola Secondaria di primo grado. Successivamente l'ingegnere è venuto in classe, si è seduto tra noi, regalandoci l'emozione più grande! Ha visionato il cortometraggio che avevamo realizzato con tanta passione, intitolato " LA MARCIA D'AMORE PER LA CULTURA " e si è sentito orgoglioso delle sue origini bernaldesi, complimentandosi vivamente con noi, spronandoci a credere nei sogni e a realizzare i progetti più ambiziosi. Noi ci siamo sentiti onorati della sua presenza: quel giorno, tra i banchi della nostra classe, semplicemente era UNO DI NOI!!! GRAZIE PROFESSORE! GRAZIE GIANLUCA! Le classi prima e seconda C Segui Torraco se ti vuoi rilassare, perché in palestra ti vuol portare. Se l'inglese vuoi imparare , I MIEI DOCENTI
la Petrocelli devi cercare.
‘Sta filastrocca divertente, è dedicata al corpo docente.
ci insegna con gioia il professor Andriulli. Conte, il docente di francese, ci insegna la lingua da qualche mese.
Il migliore è questo quì ed è capitato alla 1° C.
Con la Natale impara l'arte
La Pizzolla, d'italiano,
Al nostro servizio le loro menti, mettono tutti questi docenti.
Ci spiega il Vangelo con precisione, il professor Vinci di religione.
La Soranno, di geometria, con lei le ore volano via.
E se vuoi viaggiare con la fantasia, l'Onorati ascolta e la sua geografia.
e se riesci la metti da parte. arriva in classe col libro in mano.
Le sette note, a noi fanciulli,
Ed io non posso che ringraziarli e virtualmente anche abbracciarli!
Di tecnologia la Lepenne, compasso, squadrette e niente penne.
Vito PANICO – Classe 1^C