Le qualità della qualità: dall'indagine censuaria su qualità e costi dei nidi in Toscana spunti per

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COLLANA EDITORIALE

L’educazione zerosei

LE QUALITÀ DELLA QUALITÀ

Dall’indagine censuaria su qualità e costi dei nidi in Toscana spunti per la governance del sistema integrato

Centro Regionale di documentazione per l'infanzia e l'adolescenza


COLLANA EDITORIALE

L’educazione zerosei

LE QUALITÀ DELLA QUALITÀ

Dall’indagine censuaria su qualità e costi dei nidi in Toscana spunti per la governance del sistema integrato

Centro Regionale di documentazione per l'infanzia e l'adolescenza


COLLANA EDITORIALE L’educazione zerosei

INDICE

Centro Regionale di Documentazione per l’Infanzia e l’Adolescenza di cui alla L.R. 31 del 2000, Partecipazione dell’Istituto degli Innocenti di Firenze all’attuazione delle politiche regionali di promozione e di sostegno rivolte all’infanzia e all’adolescenza.

PREMESSA p. 05

di Cristina Grieco

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IL TEMA DELLA QUALITÀ NEL PERCORSO EVOLUTIVO DEI SERVIZI EDUCATIVI PER L’INFANZIA IN REGIONE TOSCANA p. 08

LE QUALITÀ DELLA QUALITÀ dall’indagine censuaria su qualità e costi dei nidi in Toscana spunti per la governance del sistema integrato A cura di Aldo Fortunati Gruppo di ricerca Aldo Fortunati, Sara Mele, Arianna Pucci, Marco Zelano, Diego Brugnoni, Barbara Giachi, Jessica Magrini, Michele Mannelli, Francesco Nuti, Maurizio Parente, Sandra Traquandi Gruppo dei rilevatori Daniela Angelini, Francesca Balata, Lara Ballati, Valeria Baragatti, Susanna Becherini, Maria Bernini, Camilla Biondi, Carolina Busoni, Giulia Cau, Marzia Emmer, Veronica Landeschi, Emma Martelli, Marta Placidi, Sara Radici, Alice Righini, Giacomo Maria Spolverini

di Aldo Fortunati e Sara Mele

IL DISEGNO DI RICERCA E LA RACCOLTA DEI DATI p. 16

di Aldo Fortunati e Arianna Pucci

p. 17

L'universo di indagine Gli strumenti di rilevazione La campagna di rilevazione

p. 20 p. 24

LA VALIDAZIONE DEI DATI E LA STABILIZZAZIONE DEL DATA SET p. 30

di Aldo Fortunati, Francesco Nuti, Arianna Pucci e Marco Zelano

p. 31

I dati sulla qualità I dati sui costi di gestione e sull’assetto organizzativo e il calcolo dell’indicatore del “costo medio per ora/bambino di servizio erogato” La definizione dei gruppi di riferimento all’interno dell’universo

Coordinamento realizzativo Arianna Pucci, Marco Zelano

p. 36

Elaborazioni dati e grafici Diego Brugnoni, Francesco Nuti, Marco Zelano

p. 40

Segreteria di redazione Paola Senesi

L’ANALISI DEI RISULTATI

Progettazione grafica e impaginazione Rocco Ricciardi

di Aldo Fortunati, Arianna Pucci e Marco Zelano

p. 43

Introduzione: come rappresentare la relazione fra qualità e costi? Qualità e costi: una prima lettura dei dati Qualità e costi: la lettura dei dati “normalizzati” Qualità e costi: un tentativo di indicatore di sintesi Considerazioni conclusive: promuovere l’integrazione del sistema

p. 45 p. 49 p. 57 p. 62

I REPORT ZONALI Un ringraziamento sentito ai coordinamenti zonali infanzia per il lavoro svolto e di cui questa pubblicazione è testimonianza

p. 68

2019, Istituto degli Innocenti, Firenze ISBN 978-88-6374-066-0 La presente pubblicazione è stata realizzata dall’Istituto degli Innocenti di Firenze nel quadro delle attività del Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza. Tutta la documentazione prodotta dal Centro regionale è disponibile sul sito web: www.minoritoscana.it

La riproduzione è libera con qualsiasi mezzo di diffusione, salvo citare la fonte e l’autore. Le fotografie a corredo del testo sono state fornite dai servizi educativi toscani 0-6 e raccolte nell’archivio documentale sul Tuscan Approach all’educazione dei bambini presso l’Istituto degli Innocenti, Firenze.

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p. 42

a cura di Diego Brugnoni, Jessica Magrini, Michele Mannelli, Arianna Pucci e Marco Zelano

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APPENDICE p. 142 p. 174 p. 180

Sistema qualità dei servizi educativi per l'infanzia in Regione Toscana Maschere di immissione dati del sistema informativo regionale SIRIA Tavole statistiche


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PREMESSA

L’educazione dei bambini sembra godere di una attenzione rinnovata negli ultimi anni e certamente in relazione ai recenti provvedimenti di riforma che hanno definito – prima con la Legge 107 del 2015 e successivamente con il Decreto legislativo 65 del 2017 – l'istituzione del “sistema integrato dell’educazione e istruzione 0-6”. Si tratta di un cambiamento epocale che identifica l’area dell’infanzia, in passato costretta nei limiti dell’assistenza o relegata all’ambito della funzione preparatoria dei processi di alfabetizzazione, come il primo segmento del sistema nazionale dell’educazione e istruzione, finalmente riconosciuta con una propria identità specifica nella quale si concretizza finalmente l’idea che l’educazione è un diritto fin dalla nascita. Peraltro, anche i più recenti orientamenti della Comunità Europea individuano come strategia maestra quella di promuovere rinnovati investimenti per la maggiore diffusione di servizi educativi per l'infanzia di qualità e accessibili in via generalizzata da parte delle famiglie. Giova rimarcare che la Toscana ha conquistato in questo settore di intervento una condizione di primato, con una consolidata generalizzazione dell’offerta delle scuole dell’infanzia e una diffusione dei nidi e dei servizi educativi integrativi per la prima infanzia che colloca la Toscana al vertice delle posizioni in Italia e in linea con gli obiettivi di diffusione definiti da tempo dalla Comunità Europea. Non è un caso che la Toscana sia stata fra le prime regioni italiane a inserire tutto il sistema dell’offerta dei nidi e delle scuole dell’infanzia nell’area dell’istruzione – e non delle politiche sociali – anticipando la prospettiva che solo da poco si rappresenta, con i richiamati provvedimenti di riforma dello 0-6, come obiettivo da raggiungere in modo generalizzato in tutto il Paese.


Le qualità della qualità

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Non dimenticando che l’educazione nella prima età non è solamente una questione seria – tale dunque da giustificare investimenti e scelte decise e coerenti che ne sostengano la concreta realizzazione – ma anche una questione molto delicata, una questione di qualità. E proprio la qualità rappresenta un fil rouge nelle attenzioni che la Regione Toscana, anche attraverso il Centro di documentazione sull’infanzia e l’adolescenza istituito presso l’Istituto degli Innocenti, ha dedicato da sempre allo sviluppo delle esperienze educative sul proprio territorio. Così, anche la ricerca sulla qualità e sui costi dei nidi toscani, che in questo volume viene presentata, rappresenta – nella sua originalità all’interno dell’attuale panorama nazionale e internazionale – il senso e il valore di pensare all’educazione dei bambini come a una cosa davvero importante, mentre la scelta di integrare le riflessioni sulla qualità educativa con quelle riferite all’utilizzo razionale delle risorse ci auguriamo sia la prospettiva migliore di interpretare compiutamente il tema della governance del sistema integrato. Cristina Grieco Assessore a Istruzione, formazione e lavoro Regione Toscana


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IL TEMA DELLA QUALITÀ NEL PERCORSO EVOLUTIVO DEI SERVIZI EDUCATIVI PER L’INFANZIA IN REGIONE TOSCANA L’attenzione al tema della qualità dei nidi e dei servizi educativi per l’infanzia in genere costituisce una delle prime e certamente la più continua prospettiva di attenzione nelle attività del Centro Regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza della Toscana, a partire già dalla prima metà degli anni ’90 del secolo scorso. di Aldo Fortunati e Sara Mele

Questo avviene – in modo insieme specifico e anticipatorio rispetto ad altre riflessioni che si svilupperanno in altri ambiti territoriali – in stretta relazione e sulla scia del lavoro prodotto nel 1992 per la Rete per l’Infanzia della Commissione Europea1, nel quale sono esplicitati gli indicatori di qualità dei servizi per l’infanzia, emersi da un confronto ampio che aveva coinvolto esperti dei vari Paesi della Comunità Europea. 1 Balageur I., Mastres J., Penn H., La qualità nei servizi per l’infanzia; un documento di discussione, Commissione delle Comunità Europee –Direzione generale – Occupazione, Relazioni Industriali e Affari Sociali, 1992.


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Il tema della qualità nel percorso evolutivo dei servizi educativi per l’infanzia in regione toscana

·· valutazione dei bambini e i provvedimenti adottati; ·· rapporto costi benefici; ·· valori etici. Nello stesso tempo, il lavoro prosegue in Regione Toscana con l’obiettivo di individuare alcuni indicatori in grado di descrivere le dimensioni della qualità precedentemente individuate nel documento di orientamento e di tradurre tali indicatori in strumenti di rilevazione, standardizzati e utilizzabili in una sola giornata di visita in un servizio. La prospettiva cambia e dalla prospettazione degli orientamenti per la costruzione della qualità si passa a quella di rendere possibile la sua valutazione, nel presupposto che si possa così accompagnare positivamente il processo di sviluppo e miglioramento della qualità. Viene così pubblicato nel 1998 il manuale di valutazione della qualità4, successivamente aggiornato e integrato nel 2006 con la pubblicazione sul nuovo sistema di valutazione5. Infatti, nello stesso periodo, in Regione Toscana una apposita commissione di studio elabora gli indicatori di qualità del nido2, nel quale sono descritti gli ambiti della qualità dei servizi educativi per la prima infanzia, fra loro strettamente correlati, delineando in particolare gli orientamenti principali da tenere a riferimento per costruire le corrette condizioni organizzative e progettuali quale presupposto della qualità dei servizi educativi nelle diverse realtà della Regione. L’attenzione è focalizzata in questo caso su 8 ambiti: ·· immagine del servizio e facilità d’accesso; ·· lo spazio come riferimento, stimolo e risorsa; ·· i bambini, gli oggetti e gli altri nel contesto educativo; ·· il lavoro educativo: collegialità e professionalità; ·· la valutazione e la documentazione; ·· i rapporti con le famiglie e la gestione sociale; ·· i servizi educativi nei confronti della diversità; ·· il rapporto fra costo e qualità del nido. Nel 1996 la stessa Rete per l’infanzia della Commissione Europea definisce gli obiettivi della qualità dei servizi per l’infanzia3, quale orientamento di lavoro per i futuri dieci anni degli Stati membri. Il documento suddivide gli obiettivi nelle seguenti 10 aree: ·· accessibilità e utilizzo dei servizi; ·· ambiente; ·· attività di apprendimento; ·· sistema delle relazioni; ·· punto di vista dei genitori; ·· continuità; ·· valutazione della diversità; 2 Gli indicatori della qualità per l’asilo nido, Regione Toscana-Istituto degli Innocenti, 1993, scaricabile a questo link: https://tinyurl.com/indicatori-qualita-93 3 Quaranta obiettivi di qualità per i servizi per l’infanzia, Commissione Europea –Rete per l’infanzia e gli interventi per conciliare le responsabilità familiari e professionali tra uomini e donne, Junior, Bergamo, 1996.

Il cambio di passo è importante poiché per la prima volta il tema della qualità viene compiutamente sviluppato per l’intero sistema integrato dei servizi educativi – composto da nidi e servizi integrativi – volendo con ciò dar conto del fatto che il sistema dell’offerta si è andato diversificando nelle caratteristiche specifiche dei servizi che lo compongono, ma anche e soprattutto del fatto che la qualità deve essere un elemento da perseguire in modo trasversale come elemento di garanzia fondamentale per i bambini e le famiglie (e ovviamente anche per gli educatori e operatori che vi lavorano quotidianamente). Proprio in questo secondo volume, lo strumento che viene messo a punto sia per la tipologia del nido che per quella dei servizi integrativi utilizza modalità diverse e integrate per la rilevazione della qualità: ·· a) uno strumento di intervista che permette di rilevare informazioni attinenti le seguenti aree: ·· aspetti strutturali e di dotazione del personale: caratteristiche della struttura, localizzazione e accessibilità, adeguatezza degli spazi interni ed esterni, dotazione strumentale, professionalità/composizione delle risorse umane, quantità delle risorse umane; ·· processi di erogazione del servizio: pianificazione strategica e operativa del servizio, lavoro di rete, integrazione delle diverse professionalità, valutazione e miglioramento, personalizzazione degli interventi, gestione e sviluppo delle risorse umane, rispetto della identità socio-culturale, informazione e comunicazione; 4 Manuale per la valutazione della qualità degli asili nido nella Regione Toscana, Regione Toscana-Istituto degli Innocenti, Edizioni Junior, 1998, scaricabile a questo link: https://tinyurl.com/manuale-qualita-98 5 La qualità dei servizi educativi per la prima infanzia. Il nuovo sistema di valutazione dei nidi e dei servizi educativi integrativi, Regione Toscana-Istituto degli Innocenti, Collana editoriale “Infanzia, adolescenza e famiglia”, 2006, scaricabile a questo link: https://tinyurl.com/qualita-servizi-2006

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·· b) uno strumento di osservazione che permette di rilevare informazioni attinenti le seguenti aree: ·· aspetti strutturali e di dotazione di personale: relazione con i bambini, aspetti strutturali, caratteristiche infrastrutturali, adeguatezza spazi interni ed esterni, adeguata localizzazione della struttura, dotazione strumentale, manutenzione della struttura; ·· processi di erogazione del servizio: adeguata quantità delle risorse umane, integrazione di diverse professionalità che operano nel servizio, facilitazione della strutturazione di relazioni positive; ·· c) uno strumento di analisi documentale che permette di rilevare informazioni attinenti le seguenti aree: ·· aspetti strutturali e di dotazione di personale: rispetto della normativa, professionalità e quantità delle risorse umane, gestione e sviluppo delle risorse umane; ·· processi di erogazione del servizio: correttezza e trasparenza del servizio, pianificazione strategica del servizio, programmazione operativa del servizio, integrazione di diverse professionalità che operano nel servizio, gestione operativa del servizio, monitoraggio, valutazione e miglioramento, gestione e sviluppo delle risorse umane. Nello stesso periodo nel quale le esperienze dei servizi educativi per l’infanzia italiani sono toccati dagli effetti del “piano straordinario”6 definito dal governo nel triennio 2007/09 per lo sviluppo dei nidi, la Commissione Europea istituisce un nuovo gruppo di lavoro, formato da decisori politici, ricercatori e rappresentanti di O.N.G. esperti del settore provenienti dai 25 Stati dell’Unione (a cui si aggiungono anche Norvegia e Turchia), con l’obiettivo di stilare una serie di principi e linee guida per la qualificazione dell’offerta di servizi per l’infanzia in ambito europeo, tenendo conto del fatto che i contesti socio-economici e politici in cui tali principi dovrebbero/dovranno trovare applicazione sono spesso davvero molto diversi tra loro. Il documento7, prodotto nel 2014 dal gruppo di esperti a conclusione del percorso di lavoro, auspica di poter facilitare processi di cambiamento, a partire dal basso, orientando le scelte dei decisori politici su diversi piani, da quello locale, a quello regionale, fino ad arrivare al livello di governo nazionale. Attingendo dal lavoro già portato avanti dalla Rete per l’Infanzia della Commissione Europea negli anni ʼ90 del secolo scorso, il documento individua le seguenti 5 importanti dimensioni e 10 azioni finalizzate a supportare gli Stati membri per il miglioramento della qualità:

6 Legge n. 296 del 27 dicembre 2006, art. 1, comma 1259 - Piano per lo Sviluppo del Sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia 7 Proposal for key principles of a Quality Framework for Early Childhood Education and Care. Report of the Working Group on Early Childhood Education and Care under the auspices of the European Commission, 2014, scaricabile a questo link: https://tinyurl.com/quadro-qualita-ecec-2014

Il tema della qualità nel percorso evolutivo dei servizi educativi per l’infanzia in regione toscana

·· accesso ·· promuovere servizi accessibili a tutte le famiglie e ai loro bambini; ·· sostenere nei servizi le pratiche partecipative e inclusive; ·· personale educativo ·· personale altamente qualificato; ·· rispetto delle condizioni di lavoro del personale; ·· curricolo ·· un curricolo basato su obiettivi pedagogici e didattici in grado di permettere ai bambini di raggiungere le proprie competenze a partire da un approccio olistico; ·· un curricolo che richiede al personale di collaborare con i bambini, i colleghi e genitori e di riflettere sulla propria pratica; ·· valutazione e monitoraggio ·· adozione di procedure di valutazione della qualità a livello locale, regionale e nazionale per promuovere continue azioni di miglioramento e sostegno delle politiche; ·· monitorare e valutare all’interno dei servizi quale pratica utile per il personale educativo, i bambini e le famiglie; ·· governance e finanziamenti ·· creazione di un sistema integrato dove è forte la collaborazione tra protagonisti diversi; ·· norme di settore chiare e finanziamento ordinario di questi servizi. Ma anche in Toscana il lavoro non si ferma e un nuovo gruppo di lavoro viene costituito per elaborare un “sistema qualità” di cui facciano parte in modo integrato sia indicazioni di orientamento per la costruzione della qualità che, in via complementare, strumenti utili per la sua valutazione e per la definizione di un piano di miglioramento.

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Il nuovo sistema qualità8 della Regione Toscana del 2015 integra, dunque, orientamenti teorici con lo strumento di valutazione della qualità e individua 5 dimensioni da tenere in considerazione per garantire un’esperienza di qualità a bambini e famiglie, ovvero: ·· ambiente, spazio, arredi e materiali; ·· assetto organizzativo; ·· programmazione del servizio; ·· relazioni e processi di esperienza; ·· relazioni con le famiglie, gli altri servizi e il territorio. Il sistema qualità viene reso oggetto di una interessante sperimentazione pilota, condotta nel 2015 su un campione di 35 nidi d’infanzia del territorio regionale, selezionati uno in ciascuna delle zone educative e mettendo anche a confronto diverse forme di titolarità e gestione dei servizi (pubblica diretta, pubblica affidata, privata convenzionata e privata non convenzionata). Il rapporto9 che ne deriva sperimenta anche una prima forma di analisi integrata della qualità e dei costi di gestione, un nuovo elemento di novità nel panorama delle indagini svolte sul tema in altri contesti.

8 Il sistema qualità dei servizi educativi per l'infanzia in Regione Toscana, Centro Regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza, 2015, scaricabile a questo link: https://tinyurl.com/sistema-qualita-2015 9 In equilibrio fra qualità e costi per promuovere lo sviluppo sostenibile dei nidi. Nuovi spunti e orientamenti dalla recente indagine pilota realizzata dall’Istituto degli Innocenti in Regione Toscana, Centro Regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza, 2015, scaricabile a questo link: https://tinyurl.com/ qualita-costi-2015

Il tema della qualità nel percorso evolutivo dei servizi educativi per l’infanzia in regione toscana

Su questa base – infine – la Regione Toscana, con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 536 del 22/05/201710, ha stabilito, tra l’altro, di realizzare una valutazione complessiva del livello qualitativo del sistema territoriale toscano dei nidi d’infanzia, da attuarsi a cura delle Conferenze zonali e mediante il supporto e il coordinamento tecnico scientifico dell’Istituto degli Innocenti, nell’ambito del piano delle attività del Centro Regionale definite per l’anno 2018. L’indagine, di cui diamo conto in questo volume, rappresenta insieme una novità e un progetto del tutto originale nel suo genere all’interno del panorama nazionale, che ha comportato un ambizioso programma di lavoro per tutti coloro che ne sono stai coinvolti. Siamo certi che l’analisi dei risultati dell’indagine restituirà la misura di quanto sia effettivamente garantito il diritto a un’offerta educativa di qualità alle bambine e ai bambini della Regione Toscana, mentre potrà, allo stesso modo, orientare positivamente le riflessioni sulla tenuta delle funzioni di governance di livello regionale e locale anche al fine di prevederne i necessari adeguamenti.

10 L.R. 32/2002: approvazione delle ‘Linee guida per la programmazione e progettazione educativa integrata territoriale’ – anno educativo/scolastico 2017/2018’. Progetti Educativi Zonali P.E.Z., scaricabile a questo link: https:// tinyurl.com/deliberazione536-2017

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IL DISEGNO DI RICERCA E LA RACCOLTA DEI DATI L’UNIVERSO DI INDAGINE

Oggetto dell’indagine è stato l’universo dei nidi d’infanzia attivi al 31.12.2016 in Regione Toscana.

di Aldo Fortunati e Arianna Pucci

Il nido d’infanzia, così come definito nel Regolamento 30 luglio 2013, n. 41/R11, “è un servizio educativo di interesse pubblico rivolto a bambini da tre mesi a tre anni, che consente l'affidamento quotidiano e continuativo dei bambini a educatori qualificati” (art. 21), la cui “ricettività minima e massima è fissata rispettivamente in sette e sessanta posti” (art.25). Inoltre “il calendario annuale di funzionamento del nido d’infanzia prevede l’apertura per almeno quarantadue settimane, con attività svolta almeno dal lunedì al venerdì compresi. L’orario quotidiano 11 Regolamento di esecuzione della L.R. 26.7.2002, n. 32 (Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale, lavoro), scaricabile a questo link: https://tinyurl.com/regolamento41-2013


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Il disegno di ricerca e la raccolta dei dati

·· i servizi rientrassero nella tipologia del nido d’infanzia; ·· l’anagrafica del servizio fosse corretta, con particolare riferimento all’indirizzo della sede e al nominativo e contatti del referente interno; ·· i servizi fossero ancora attivi nell’anno educativo 2017/2018, per poter escludere le unità di offerta che avevano cessato l’attività prima del 01.09.2018 e quelle che sceglievano (principalmente per mancanza di iscrizioni) di non aprire il servizio per quell’anno in particolare. La verifica effettuata ha condotto all’esclusione dall’universo di riferimento – in quanto servizi verificatisi come inattivi – di 23 unità d’offerta distribuite in 16 diverse zone educative.

di funzionamento, a partire dalla mattina, è compreso fra un minimo di sei ore e un massimo di dodici ore. Ciascun bambino può frequentare il nido d’infanzia per un massimo di dieci ore giornaliere. Il servizio educativo prevede l’erogazione del pranzo e modalità di iscrizione e frequenza diversificate” (art. 26). Rientrano dunque propriamente nella tipologia del nido d’infanzia e pertanto sono stati altresì oggetto dell’indagine: ·· le sezioni primavera, ovvero il “servizio educativo per bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi”;12 siano esse aggregate ai nidi d’infanzia che alle scuole dell’infanzia; ·· l’offerta 0-3 nei Centri educativi integrati zerosei, di seguito denominati “Centri zerosei”, promossi dalla Regione Toscana per realizzazione della continuità verticale13. L’universo di riferimento è dunque costituito da tutte le unità di offerta di nido d’infanzia (nonché di sezioni primavera e offerta 0-3 nei Centri 0-6) censite dal SIRIA, ovvero il sistema di rilevazione dei servizi educativi per la prima infanzia della Regione Toscana14. Per la definizione dell’universo di riferimento sono state prese in esame 817 unità d’offerta censite alla data del 28.02.2017 con riferimento alla data del 31.12.2016. La validazione dell’universo di riferimento ha previsto una fase di interlocuzione diretta con i Comuni che, oltre a inserire sul SIRIA i dati sui propri servizi validano anche i dati inseriti dai titolari privati, per verificare ulteriormente che: 12 Regolamento recante, ai sensi dell’articolo 7, commi 1 e 2, della legge regionale 29 dicembre 2010, n. 22 (Legge finanziaria 2011), requisiti, criteri, modalità e procedure per l’attuazione degli interventi destinati a sostenere il servizio erogato dalle Sezioni Primavera, scaricabile a questo link: https://tinyurl.com/ sezioni-primavera 13 I centri zerosei accolgono “bambini da tre mesi a sei anni in un’unica struttura in cui si svolgono, in modo integrato, le attività rivolte ai bambini delle diverse fasce di età” (art. 47 del già citato Regolamento 41/R). 14 Per maggiori informazioni consultare il link: https://tinyurl.com/siria-toscana

All’esito di tutte le verifiche l’universo dell’indagine risulta essere composto da 794 unità d’offerta, distribuite in tutte le 35 zone educative e in ben 204 Comuni. Di queste fanno parte anche 21 Centri zerosei (per la parte in cui accolgono bambini da 0 a 3 anni) e 43 Sezioni primavera (di cui 20 aggregate a un nido d’infanzia e 23 a una scuola dell’infanzia).

Grafico 1. Unità di offerta di nido, sezione primavera e Centri 0-6 incluse nell’universo di indagine (dato in grassetto) per Zona educativa

1: Alta Val d'Elsa 2: Amiata Grossetana 3: Amiata Val d'Orcia 4: Apuane 5: Aretina 6: Bassa Val di Cecina 7: Casentino 8: Colline dell'Albegna 9: Colline Metallifere 10: Elba 11: Empolese 12: Fiorentina Nord-Ovest 13: Fiorentina Sud-Est 14: Firenze 15: Grossetana 16: Livornese 17: Lunigiana 18: Mugello 19: Piana di Lucca 20: Pisana 21: Pistoiese 22: Pratese 23: Senese 24: Val di Cecina 25: Val di Chiana Aretina 26: Val di Chiana Senese 27: Val di Cornia 28: Val di Nievole 29: Val Tiberina 30: Valdarno 31: Valdarno e Valdisieve 32: Valdarno Inferiore 33: Valdera 34: Valle del Serchio 35: Versilia

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GLI STRUMENTI DI RILEVAZIONE

Il disegno di ricerca e la raccolta dei dati

2.2

La valutazione della qualità organizzativa e pedagogica offerta ai bambini e alle famiglie dai nidi d’infanzia del territorio regionale è stata realizzata attraverso l’utilizzo del “Sistema qualità dei servizi educativi per l’infanzia in Regione Toscana” (vedi appendice al volume). Il documento è stato elaborato nel 2015 da un tavolo tecnico composto da referenti della Regione Toscana, esperti dell’Istituto degli Innocenti e da alcune coordinatrici pedagogiche di servizi educativi per l’infanzia sia pubblici che privati operanti sul territorio. Il documento, elaborato con l’obiettivo di mettere a disposizione dei sistemi territoriali gli strumenti aggiornati per svolgere l’attività di monitoraggio della qualità dei servizi, è suddiviso in due parti: ·· gli orientamenti per la qualità ·· lo strumento di valutazione della qualità. La prima parte costituisce sia un utile supporto per chiunque sia interessato a realizzare nuovi servizi educativi – avendo in questo caso una funzione simile a quella di un “manuale” - sia una guida per chi si voglia impegnare in un’attività di valutazione della qualità di un servizio, utilizzando, in questo caso, lo strumento di valutazione presentato nella seconda sezione del sistema qualità. La prospettiva di base che ha ispirato l’elaborazione del “Sistema qualità dei servizi educativi per l’infanzia in Regione Toscana” è stata di concepire la qualità come concetto multidimensionale e processuale, intendendosi con questo che la qualità di un servizio educativo non è mai determinata da un fattore singolo, bensì rappresenta il risultato del concorso sinergico di diversi elementi che la compongono. Inoltre, perseguire la qualità significa lavorare per tenere attiva e vitale quella tensione a fare sempre meglio, quella ricerca, quella capacità riflessiva sul proprio operato, che può evitare di entrare nella routine e perciò di fare passi indietro, anche nelle migliori esperienze. Sono state individuate le seguenti 5 dimensioni fondamentali della qualità: ·· Ambiente, spazio, arredi e materiali L’attenzione si concentra sull’organizzazione dell’ambiente del servizio educativo (inteso insieme come architettura, presenza e disposizione degli arredi e dei materiali di gioco), pensando che non siano un elemento neutro né di poco significato, ma

solo che una sua attenta organizzazione possa orientare e favorire le esperienze dei bambini che accoglie. ·· Assetto organizzativo Il tema delle risorse umane impiegate nei servizi (educatrici, operatrici, coordinatrici…) e di come viene organizzato il lavoro, per garantire le attività di formazione, per incontrare le famiglie e per condividere all’interno del gruppo di lavoro riflessioni e momenti di confronto. ·· Programmazione del servizio Il riconoscimento del nido nel suo valore educativo e come primo tassello della formazione di un individuo. Ragione per cui le esperienze proposte ai bambini e alle famiglie necessitano di essere pensate e programmate, organizzando i vari momenti della giornata e con particolare cura alcuni periodi significativi, come l’ambientamento. ·· Relazioni e processi di esperienza L’attenzione al tema delle relazioni tra adulti e tra adulti e bambini per un’offerta aperta al possibile che accolga e valorizzi il protagonismo individuale dei bambini e ponga attenzione al tema dell’osservazione, documentazione e riflessione sulle esperienze ·· Relazioni con le famiglie, gli altri servizi e il Territorio Le famiglie sono co-protagoniste del progetto educativo e i servizi per l’infanzia sono un contesto privilegiato di socializzazione e di confronto delle esperienze genitoriali, nonché un spazio permeabile, aperto e in relazione con le altre agenzie formative del territorio, per prima la scuola dell’infanzia e con tutto ciò che il contesto locale offre, ma anche con i servizi sociali territoriali e i servizi sanitari. Ciascuna delle cinque dimensioni della qualità vengono descritte ed esplicitate nella prima parte degli orientamenti, che è fondamentale conoscere anche per la compilazione del questionario di valutazione, che si trova nella seconda parte

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e che si compone di una serie di item che, in forma sintetica, riprendono i contenuti trattati in precedenza. La compilazione dello strumento di valutazione richiede una permanenza nel servizio da parte del valutatore per un tempo non inferiore alle 5 ore, da dedicare prevalentemente a: ·· osservare direttamente l’organizzazione dell’ambiente e delle situazioni e al contempo osservare di processi di relazione che coinvolgono bambini e adulti (genitori compresi); ·· consultare la documentazione predisposta dal gruppo di lavoro per descrivere l’organizzazione del servizio e la proposta pedagogica pensata per i bambini e le famiglie; ·· intervistare un referente interno del servizio per il racconto delle esperienze in corso e per approfondire gli aspetti non possono essere colti immediatamente. Per ciascun item può essere attribuito un punteggio di: ·· 1=critico, ·· 2=insufficiente, ·· 3=sufficiente, ·· 4=buono, ·· 5=ottimo. Possono essere attribuite anche valutazioni intermedie alle unità, per una gamma complessiva di 10 variabili di punteggio. Lo strumento consente di individuare un punteggio di sintesi finale che è il risultato della media di tutte le valutazioni ma, prima di questo, è interessante calcolare il punteggio medio in ciascuna dimensione e disegnare il profilo di valutazione, ovvero la curva che si ottiene unendo i valori medi ottenuti in ogni dimensione disegnati su un istogramma. Il profilo di qualità di un servizio descrive immediatamente i punti di forza e i punti di debolezza del servizio stesso ed è utile per definire eventuali piani di miglioramento.

Il disegno di ricerca e la raccolta dei dati

Per quanto riguarda la strumentazione utilizzata per il calcolo dei costi di gestione dei servizi, questa è stata costituita dalle maschere di immissione dati del sistema informativo regionale SIRIA (vedi appendice al volume). Gli elementi informativi raccolti riguardano in particolare due aspetti: ·· i costi di gestione del servizio; ·· gli elementi che definiscono il suo assetto organizzativo, con particolare riferimento ai dati riferiti alla numerosità e all’età dei bambini accolti e al tempo previsto di loro frequenza del servizio. Sono infatti proprio questi elementi che consentono di calcolare l’indicatore del “costo medio per ora/bambino di servizio erogato”, individuato come riferimento per valutare il costo del servizio.

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LA CAMPAGNA DI RILEVAZIONE

Il disegno di ricerca e la raccolta dei dati

2.3

La parte dell’indagine di maggior momento organizzativo e realizzativo è stata quella relativa alla rilevazione della qualità dei nidi d’infanzia toscani, per la quale è stata impiegata una coppia di rilevatori che contestualmente hanno visitato la stessa unità d’offerta. Ciascuna coppia è stata composta da: ·· un ETERO valutatore, incaricato dal Centro Regionale; ·· un AUTO valutatore, individuato dal coordinamento zonale nella cui area territoriale si collocava l’unità di offerta interessata. Tenuto conto dell’alto numero di unità di offerta interessate – ben 794 – e la loro dislocazione diffusa sull’intero territorio regionale, il gruppo dei rilevatori del Centro Regionale è stato composto da 16 persone, reclutate attraverso una selezione pubblica e incaricate dall’Istituto degli Innocenti. I collaboratori del Centro Regionale sono stati selezionati fra candidati in possesso di titolo di studio universitario, con laurea afferente alle discipline di scienze dell’educazione, scienze della formazione e psicologia, e con esperienza di lavoro maturata nel settore dei nidi d’infanzia. Inoltre, al fine di garantire l’assenza di qualsiasi conflitto di interesse, nonché il valore della terzietà del processo di valutazione, si è ritenuto opportuno inserire fra i requisiti di ammissibilità al bando la clausola che i candidati non avessero alcun rapporto di lavoro con nessuna organizzazione pubblica o privata che in vario modo fosse titolare e/o gestore di servizi educativi per l’infanzia sul territorio della Regione Toscana. Questo gruppo di persone ha seguito una formazione specifica per l’utilizzo dello strumento di valutazione della qualità prima dell’avvio della campagna di rilevazione e durante tutto il processo ha potuto contare su ulteriori incontri individuali e di gruppo, nonché su un’assistenza tecnica da remoto che li ha seguiti costantemente nel loro lavoro. Quanto invece al gruppo degli AUTO valutatori, la responsabilità della rilevazione dei servizi afferenti alla propria zona è stata assunta da ognuno dei 35 organismi di coordinamento zonale operativi sul territorio regionale. Ciascun coordinamento zonale ha individuato i propri rilevatori secondo la modalità organizzativa più pertinente in relazione alla complessità del proprio territorio, coinvolgendo referenti dei servizi educativi sia pubblici che privati.

Nella programmazione dell’impegno dei diversi AUTO valutatori, i coordinamenti zonali hanno comunque evitato di affidare l’incarico a persone direttamente legate – nell’ambito di funzioni di referenza e/o coordinamento – ai servizi stessi. Se infatti il principio della terzietà è stato precisamente e sistematicamente rispettato nei piani di visita assegnati ai rilevatori del Centro Regionale, è ovvio che ai medesimi orientamenti e regole metodologiche si è ispirato anche il piano di abbinamenti che il coordinamento zonale ha definito con i propri rilevatori. Il coordinamento zonale ha gestito, inoltre, la regia complessiva della rilevazione sul proprio territorio, l’individuando procedure condivise e attivando momenti di raccordo e confronto tra i diversi rilevatori del coordinamento zonale impegnati nell’indagine. Queste sono state anche occasioni per riflettere su quanto emergeva dalle rilevazioni effettuate. Prima dell’avvio della campagna di rilevazione, tutti i componenti degli organismi di coordinamento zonale sono stati invitati a partecipare ai seminari territoriali organizzati dal Centro Regionali, fra la fine del 2017 e l’inizio del 201815, per assistere alla presentazione del disegno complessivo dell’indagine e ricevere alcuni suggerimenti metodologici sulla conduzione del sopralluogo nel servizio. Quanto, infine, all’addestramento per l’utilizzo dello strumento di valutazione, anche i componenti dei coordinamenti zonali hanno potuto partecipare agli incontri formativi all’uopo realizzati presso l’Istituto degli Innocenti. La campagna di rilevazione della qualità ha preso avvio il 5 febbraio e si è conclusa il 30 giugno 2018. 15 I seminari sono stati realizzati nelle seguenti date e sedi: il 13 novembre a Poggibonsi, il 22 novembre ad Arezzo, il 27 novembre a Prato, il 29 novembre a Livorno, il 4 dicembre a Massa, il 10 gennaio a Follonica e il 12 gennaio a Scandicci.

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Le qualità della qualità

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Molte delle visite, tuttavia, si sono realizzate entro il mese di maggio per poter assistere e registrare il funzionamento “ordinario” del servizio e meno legato alle attività all’aperto, come abitualmente avviene con l’avvicinarsi al periodo di chiusura estiva. Prima dell’inizio dell’indagine, sono stati inviati ai referenti dei coordinamenti zonali i calendari delle visite con l’abbinamento del giorno alla singola unità d’offerta, e comunque in tempo utile per poter organizzare la contestuale presenza dell’AUTO valutatore espressione della zona. Ciascun rilevatore del Centro Regionale ha visitato circa 50 unità d’offerta, dislocate mediamente in tre diverse zone educative. Ciascun rilevatore del Centro Regionale ha inviato con un certo anticipo una e-mail al titolare del servizio, e per conoscenza al referente del coordinamento zonale, per prendere contatto direttamente e per organizzare nel dettaglio il sopralluogo: orario di inizio, punto di ritrovo ecc. Spesso i rilevatori si sono spostati utilizzando i mezzi pubblici, potendo contare sul generoso supporto logistico dei operatori dei Comuni interessati. Rispetto al calendario inviato, i rilevatori del Centro Regionale hanno generalmente accolto positivamente alcune proposte di modifica sollecitate dal territorio (per spostamento di data o spostamento di servizio). Nei casi in cui non è stato proprio possibile modificare il calendario, il coordinamento zonale ha attivato strategie correttive rispetto alla propria organizzazione, avvalendosi della collaborazione di colleghi di altri Comuni. ETERO e AUTO valutatori hanno preliminarmente condiviso alcune indicazioni di orientamento riguardo all’utilizzo dello strumento e alla gestione della visita nel nido, che tengono conto di:

Il disegno di ricerca e la raccolta dei dati

·· sostare nel servizio per almeno 4 ore nel corso della mattina, a partire dal momento dell’entrata dei bambini e delle famiglie al nido, per assistere alle situazioni di gioco e di cura, compreso l’accompagnamento al riposo; ·· mantenere durante la visita un comportamento “neutro” in modo da non modificare il consueto svolgimento della giornata tipo e non distrarre il personale in servizio, compreso il fatto di non intervenire nelle situazioni in corso se non richiesto esplicitamente; ·· dedicare la prima parte del tempo della visita all’osservazione diretta del contesto e delle diverse situazioni di esperienza in corso, stando possibilmente seduti con le spalle al muro; ·· dedicare la seconda parte della visita all’intervista del referente del servizio e alla consultazione dei documenti; ·· compilare individualmente il questionario. Durante la campagna di rilevazione, in raccordo con i referenti zonali e i titolari dei servizi, è stato necessario escludere dall’indagine 13 unità d’offerta per motivi inerenti erronea identificazione dei servizi come nidi (Comuni di Fivizzano, Massa e Cozzile e Capannori), inattività del servizio nell’anno educativo di riferimento (Comuni di Montiano e Montepulciano), temporanea diversa collocazione del servizio per interventi di manutenzione straordinaria in corso di svolgimento (Comune di Sesto Fiorentino) o anche cessazione di attività nel corso dell’anno educativo di riferimento (comune di Ponsacco).

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Le qualità della qualità

Grafico 2. Unità di offerta di nido, sezione primavera e Centri 0-6 confermate nell’universo di indagine dopo la realizzazione della campagna di rilevazione (dato in grassetto) per Zona educativa

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1: Alta Val d'Elsa 2: Amiata Grossetana 3: Amiata Val d'Orcia 4: Apuane 5: Aretina 6: Bassa Val di Cecina 7: Casentino 8: Colline dell'Albegna 9: Colline Metallifere 10: Elba 11: Empolese 12: Fiorentina Nord-Ovest 13: Fiorentina Sud-Est 14: Firenze 15: Grossetana 16: Livornese 17: Lunigiana 18: Mugello 19: Piana di Lucca 20: Pisana 21: Pistoiese 22: Pratese 23: Senese 24: Val di Cecina 25: Val di Chiana Aretina 26: Val di Chiana Senese 27: Val di Cornia 28: Val di Nievole 29: Val Tiberina 30: Valdarno 31: Valdarno e Valdisieve 32: Valdarno Inferiore 33: Valdera 34: Valle del Serchio 35: Versilia

Il disegno di ricerca e la raccolta dei dati

Al termine del primo semestre dello stesso anno 2018 in cui si compiva la campagna di rilevazione sul territorio per la valutazione della qualità, si completava anche la rilevazione dei dati sui costi di gestione delle stesse unità di offerta interessate dall’indagine. L’acquisizione di questi dati si è realizzata – come di consueto – mediante alimentazione del sistema informativo regionale SIRIA con particolare riguardo alla sezione dello stesso dedicata a raccogliere annualmente i dati sui costi di gestione dei servizi educativi operativi in Toscana.

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Le qualità della qualità

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03

LA VALIDAZIONE DEI DATI E LA STABILIZZAZIONE DEL DATA SET I DATI SULLA QUALITÀ

di Aldo Fortunati, Francesco Nuti, Arianna Pucci e Marco Zelano

Una volta conclusa la rilevazione sul campo, l’impegno dei rilevatori terminava con l’immissione dei dati rilevati nei servizi loro assegnati su un foglio di excel, i cui campi informativi rispecchiavano fedelmente quelli del questionario cartaceo utilizzato per la rilevazione. La fase di immissione dati, pur non presentando elementi di particolare difficoltà di esecuzione, per la sua natura ripetitiva e meccanica può indurre un effetto alienazione in chi riporta i dati dalla scheda cartacea al formato elettronico, introducendo una componente di errore, difficilmente individuabile a posteriori. Per cercare di limitare questa componente, ma anche per rendere più agevole il lavoro dei rilevatori, nel foglio excel sono stati previsti una serie di vincoli, che non permettevano l’inserimento di valori al di fuori di un range predefinito, e dei menù a tendina nei quali venivano proposte una serie di opzioni alternative che esaurivano le possibili modalità di risposta. Attraverso questi accorgimenti si


Le qualità della qualità

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La validazione dei dati raccolti e la stabilizzazione del data set

è cercato di limitare gli errori di digitazione, usuali nella fase di immissione dei dati. Si tenga presente che la matrice ottenuta mettendo insieme le rilevazioni sulla qualità delle 794 unità di offerta costitutive del campione contiene circa 192.000 celle. La prima fase di controllo della qualità dei dati ha riguardato proprio la verifica della rispondenza delle informazioni immesse rispetto ai vincoli previsti. L’uso da parte di alcuni rilevatori di fogli di calcolo diversi da excel ha permesso loro di bypassare i vincoli ed immettere quindi valori non conformi e per questi è stato necessario quindi procedere ad una correzione. In alcuni casi infatti le valutazioni sono state espresse attraverso lettere e non cifre, in altri è stata usata la numerazione anglosassone (che usa il punto invece della virgola per indicare i decimali) ed infine sono stati immessi elementi di testo laddove la cella doveva essere lasciata vuota. Il numero di casi in cui è stato necessario intervenire per questo tipo di problematiche è risultato comunque molto limitato. I giudizi sintetici espressi dai rilevatori sono stati analizzati ulteriormente tenendo conto delle note fornite a corredo dell’indicazione numerica. Questa onerosa operazione ha avuto un duplice effetto: da una parte ha permesso di integrare dei dati mancanti, dall’altro ha permesso di rettificare il giudizio espresso a fronte di una descrizione non pienamente congruente. Una volta terminata questa fase si è proceduto all’analisi della qualità dei dati in termini di risultati medi, operazione effettuata per singola dimensione e relativamente ad ogni servizio censito. Il calcolo di questo indicatore mirava, in prima battuta, a comparare i risultati derivanti dal valutatore esterno e quello interno, e successivamente tra i valutatori nel complesso. Questo primo carotaggio sui dati risultava necessario per far emergere se tra i vari rilevatori ci fosse stato un uso fortemente diversificato dello strumento di rilevazione. Peraltro, le caratteristiche del questionario utilizzato rendevano necessaria questa attenzione alla modalità di utilizzo, per i motivi che seguono. Per ogni items del questionario, infatti, i rilevatori erano tenuti ad esprimere il loro giudizio su quello che osservavano attraverso una scala (detta scala Likert) di valori da scegliere tra 1, 1,5, 2, 2,5, 3, 3,5, 4, 4,5, 5. Come è stato autorevolmente osservato, l’uso di una scala numerica (metrica) per l’assegnazione di una misura a “stati” o “proprietà” osservate che, per loro natura, non sono misurabili, come inteso nelle scienze fisiche, introduce la possibilità di distorsione nei giudizi attraverso una forte personalizzazione nell’uso della scala. Si tratta peraltro di un atteggiamento del tutto naturale, laddove ogni rilevatore, per sensibilità e formazione personale, decodifica a suo modo ciò che ha osservato nei nidi e indica la sua valutazione. Avendo utilizzato una squadra di 16 rilevatori, sebbene formati sull’utilizzo dello strumento di rilevazione e seguiti costantemente durante la discesa sul campo, per dubbi

interpretativi o problemi, era del tutto lecito aspettarsi una variabilità nei giudizi espressi che andasse ben al di là delle differenze oggettivamente riscontrabili tra i nidi toscani. Si è quindi reso necessario apportare degli interventi correttivi a posteriori, nei casi in cui l’uso fortemente personalizzato della scala avesse amplificato in maniera anomala differenze nella qualità riscontrata. Il correttivo introdotto ha inteso quindi ricondurre le valutazioni in un ambito di confrontabilità più coerente. Per questo scopo sono stati innanzitutto definiti dei criteri che segnalassero le anomalie, al fine di intercettare tutti i casi in cui il rilevatore fosse stato eccessivamente generoso o critico nei confronti di un servizio, con la conseguenza di utilizzare in maniera ricorrente punteggi molto alti o molto bassi. Per arrivare ad evidenziare tali casi, per ogni nido è stata calcolata la distribuzione percentuale dei voti utilizzati (ossia in quanti casi è stato utilizzato il giudizio “1”, “1,5” e così via per tutta la scala). In seconda battuta, sono state calcolate le distribuzioni percentuali medie per gruppi di nidi secondo il rilevatore e la zona di appartenenza del nido, con l’idea che questo fosse il blocco principale all’interno del quale valutare gli atteggiamenti dei rilevatori (si tenga presente che la maggior parte dei rilevatori ha visitato nidi di più zone). Sono stati quindi ottenuti 57 gruppi e di conseguenza 57 distribuzioni. Si è stabilito che l’anomalia si registrasse in presenza di un ricorso sbilanciato su valutazioni molto negative (1, 1,5 e 2), e/o simmetricamente molto positive (4, 4,5 e 5). L’anomalia, segnalata con il punto giallo nel grafico che segue, emergeva se il valore dato dalla somma delle percentuali dei due gruppi, risultava esterno all’intervallo dato dalla media dei 57 valori più o meno il relativo scarto quadratico medio. Questo approccio basato sulla distanza è risultato efficace nell’intercettare i gruppi di nidi penalizzati da valutazioni eccessivamente severe o premiati da punteggi decisamente generosi. La procedura appena descritta è stata

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La validazione dei dati raccolti e la stabilizzazione del data set

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applicata alle 5 dimensioni ed ha portato a mettere sotto attenzione mediamente circa 20 gruppi di nidi per dimensione, gruppi che nella gran parte dei casi ricorrono tra le varie dimensioni, a testimonianza di un atteggiamento valutativo non pienamente corretto da parte del rilevatore, che prescindeva dalla dimensione analizzata. Grafico 3. Gruppi di unità di offerta secondo il rilevatore e la zona di appartenenza del nido che registrano dati anomali nella valutazione di qualità (segnalati in giallo).

L’effetto di questa operazione, come emerge con chiarezza dal grafico che segue, ha prodotto l’effetto di smussare i picchi in positivo o in negativo, legati ad un uso della scala di valutazione fortemente concentrato sui valori estremi della serie. Nello specifico, il grafico rappresenta le variazioni dei giudizi per Zona, tra il dato medio calcolato sulle valutazioni indicate dai rilevatori esterni al servizio e quello ricalcolato, “deflazionato” della distorsione riscontrata e prendendo inoltre in considerazione la correzione operata sulle valutazioni a seguito dell’analisi delle note.

- media etero - media dopo deflazione e analisi note

Grafico 2 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0

Alta Val dElsa Amiata Grossetana Amiata val d'orcia Apuane Aretina Bassa Val di Cecina Casentino Colline dellAlbegna Colline Metallifere Elba Empolese Fiorentina Nord-Ovest Fiorentina Sud-Est Firenze Grossetana Livornese Lunigiana Mugello Piana di Lucca Pisana Pistoiese Pratese Senese Val di Cecina Val di Chiana Aretina Val di Chiana Senese Val di Cornia Val di Nievole Val Tiberina Valdarno Valdarno e Valdisieve Valdarno Inferiore Valdera Valle del Serchio Versilia

Grafico 4. Giudizi medi complessivi per zona derivanti dai voti dell’etero valutatore e ricalcolati a seguito di deflazione e analisi delle note

Titolo valore

Una volta individuati i gruppi critici si è proceduto con interventi correttivi che hanno avuto un effetto “deflattivo” sul dato originario, al fine di mitigarne la distorsione rilevata. L’intervento, in pratica, è consistito nella sostituzione dei valori nel gruppo di (1, 1,5 e 2) e di (4, 4,5 e 5), con un valore ricalcolato in base alle esigenze di mitigare giudizi evidentemente troppo severi o troppo generosi. Per far questo, per ogni nido censito si è preso come riferimento il punteggio medio complessivo, ottenuto su tutte le dimensioni – considerato un indicatore della tendenza ad assegnare punteggi alti o bassi indipendentemente dalla specifica dimensione osservata – e si è sottratto alla corrispondente media della dimensione. All’interno dei gruppi risultati critici si è poi calcolata la media degli scostamenti, considerati in valore assoluto. Questo scostamento medio, che oscilla tra 0,4 e 0,7, è stato poi utilizzato in maniera additiva ai singoli punteggi delle due classi di valori oggetto di attenzione, nei casi in cui necessitasse migliorare valutazioni eccessivamente negative, facendo aumentare le valutazioni medie della dimensione. Di contro, per i casi nella situazione opposta, è stato sottratto.

L’effetto del ricalcolo ha effetti ad intensità variabile sulle valutazioni medie nelle varie zone (visibile dalla distanza tra le due linee), non interessando affatto 16 zone.

Titolo categoria


Le qualità della qualità

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I DATI SUI COSTI DI GESTIONE E SULL’ASSETTO ORGANIZZATIVO E IL CALCOLO DELL’INDICATORE DEL “COSTO MEDIO PER ORA/BAMBINO DI SERVIZIO EROGATO”

La validazione dei dati raccolti e la stabilizzazione del data set

3.2

Esaminiamo a questo punto i dati sui costi di gestione dei nidi d’infanzia oggetto dell’indagine, dati rilevati dal sistema informativo SIRIA a maggio 2018, con riferimento all’anno solare 2017. La rilevazione sui dati economici ha interessato solamente i servizi attivi nei due anni educativi a cavallo del 2017, escludendo pertanto i servizi di nuova attivazione e quelli inattivi nel 2016/17 o nel 2017/18. Ulteriori esclusioni hanno riguardato i servizi interessati da subentri di nuovi soggetti titolari o gestori tra il 2017 e il 2018, data la difficoltà a reperire dati di bilancio attendibili. A seguito di tale restringimento dei casi oggetto di rilevazione, il costo ora/bambino è stato calcolato su un totale di 781 nidi. Il campione di servizi così definito è stato oggetto di alcuni controlli di qualità del dato, che hanno evidenziato la necessità di ricodificare alcuni valori giudicati scarsamente attendibili. Le ricodifiche hanno interessato le seguenti variabili: ·· modalità di gestione dei servizi pubblici: sono stati ricodificati come “gestione indiretta” i casi con 0 costi diretti per personale educativo e presenza di costi per “acquisto servizi”; ·· convenzionamento dei servizi privati: sono stati ricodificati come “convenzionati” i casi con presenza di “entrate da convenzionamento”; viceversa sono stati ricodificati come “non convenzionati” i casi con 0 entrate da convenzionamento; ·· giorni di funzionamento, in questo caso sono state effettuati due tipi di ricodifica: ·· sono state ricodificate le date di apertura e chiusura (che potevano riguardare giorno, mese ed anno palesemente errati) anche con riferimento alle sospensioni di Natale e Pasqua; ·· è stato ricodificato il numero di giorni di funzionamento, adottando il seguente criterio. Per ogni unità di offerta è stato confrontato il numero di giorni di funzionamento dichiarato in SIRIA con il corrispondente numero di giorni desumibili dal calendario (ricodificato) di funzionamento; nei casi in cui la differenza risultante da tale confronto fosse non superiore a 10 giorni (bilanciando entro questo margine il maggior numero di giorni imputabili ad errori commessi nell’indicare il calendario di funzionamento con il minor numero di giorni imputabili ad ulteriori periodi di sospensione del servizio non previsti dal sistema informativo, ad esempio in concomitanza del 25 aprile, 1 maggio o di ferragosto) è stato considerato valido il numero totale di

giorni dichiarato in SIRIA: questi casi sono risultati pari a 689. Nei casi in cui la differenza risultante da tale confronto fosse superiore a 10 giorni (92 casi) è stato confrontato il numero di giorni di funzionamento dichiarato in SIRIA con il range di giorni di funzionamento “tipico” (>194 e <226) adottato in precedenti analisi; nei casi in cui il numero di giorni di funzionamento dichiarato fosse compreso in tale range, questo valore è stato considerato valido (38 casi), nei casi in cui il numero di giorni di funzionamento dichiarato NON fosse compreso in tale range, il confronto è stato effettuato con il numero di giorni desumibili dal calendario (ricodificato) di funzionamento, nei casi il numero di giorni desumibili dal calendario fosse compreso nel range di riferimento, questo valore è stato considerato valido (27 casi), mentre infine nei casi in cui il numero di giorni desumibili dal calendario NON fosse compreso nel range di riferimento, è stato considerato valido il valore più vicino al range, confrontando il numero di giorni desumibili dal calendario (18 casi validi) ed il numero di giorni di funzionamento dichiarato (9 casi validi). A seguito della ricodifica del numero di giorni di funzionamento annuale, il corrispettivo monte ore di frequenza è stato diminuito proporzionalmente al numero di giorni con funzionamento ridotto eventualmente dichiarati nella scheda di rilevazione 2016/17 con riferimento al periodo estivo. Come accennato precedentemente, il costo ora/bambino di servizio erogato combina dati di bilancio con quelli di funzionamento, desumibili dal calendario di apertura all’utenza, dato, quest’ultimo, che il sistema informativo SIRIA raccoglie per anno educativo, sovrapponendo pertanto due anni solari consecutivi. Per allineare temporalmente i dati si è quindi proceduto al calcolo del funzionamento complessivo per l’anno 2017, combinando il periodo gennaio-luglio dell’anno educativo 2016/17, con quello settembre-dicembre dell’anno educativo 2017/18.

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Le qualità della qualità

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La validazione dei dati raccolti e la stabilizzazione del data set

All’esito delle operazioni di cui sopra è stato possibile calcolare per ogni unità di offerta compresa nel campione il “costo medio per ora/bambino di servizio erogato”.

dei risultati svolta nel capitolo seguente; ·· ridurre i casi del campione oggetto di analisi a livello di complessiva orbita regionale a quelli che hanno un valore del costo ora/bambino di servizio erogato compreso tra il valore medio regionale +/- deviazione standard. Questi dati sono la principale base per l’analisi dei risultati svolta nel capitolo seguente.

La lettura dei dati che ne sono derivati ha posto sotto evidenza la grande variabilità dei valori dell’indicatore nei casi presi in esame e in particolare il suo diversificarsi anche in misure molto lontane da quelle della media del campione. Tenendo conto di questo – e in particolare dell’esigenza di poter contare su dati validi per poter misurare la relazione fra punteggio sulla qualità e valore dell’indicatore sul costo medio per ora/bambino di servizio erogato, si è ritenuto di procedere nella direzione di diversificare il numero di casi presi in esame a seconda dell’orbita territoriale presa a riferimento per l’analisi, nel modo seguente: ·· mantenere tutti i casi del campione per la restituzione dei risultati a livello di singolo comune, evidenziando in questo contesto i casi da rendere oggetto di una verifica per gli aspetti relativi a costi e assetto organizzativo. Questi dati non sono riportati nel presente rapporto, ma sono stati resi disponibili ad ogni singolo comune in occasione dei seminari di restituzione svolti nel periodo compreso fra il mese di marzo 2019 e il mese di maggio 2019 16 ·· ridurre i casi del campione oggetto di analisi a livello di zona educativa a quelli per i quali il costo ora/bambino di servizio erogato risulta avere un valore compreso tra un limite inferiore dato dal valore del 1° quartile della serie di dati meno la differenza tra il 3° ed il 1° quartile (differenza interquartile) e un limite superiore ottenuto sommando al 3° quartile la stessa differenza. Questi dati sono riportati nell'apparato statistico e di corredo (tavola 3); essi sono altresì una delle basi per l’analisi 16 Calendario dei seminari: il 14 marzo a Firenze; il 28 marzo a Siena; il 04 aprile a Montevarchi; l’8 aprile a Piombino, l’11 aprile a Lucca; il 18 aprile a Pistoia e il 9 maggio a Pontedera.

Il grafico seguente sintetizza la situazione sopra descritta. Grafico 5. Numero di casi oggetto di elaborazione e analisi a livello di Regione (x) e Zona educativa (y).

1: Alta Val d'Elsa 2: Amiata Grossetana 3: Amiata Val d'Orcia 4: Apuane 5: Aretina 6: Bassa Val di Cecina 7: Casentino 8: Colline dell'Albegna 9: Colline Metallifere 10: Elba 11: Empolese 12: Fiorentina Nord-Ovest 13: Fiorentina Sud-Est 14: Firenze 15: Grossetana 16: Livornese 17: Lunigiana 18: Mugello 19: Piana di Lucca 20: Pisana 21: Pistoiese 22: Pratese 23: Senese 24: Val di Cecina 25: Val di Chiana Aretina 26: Val di Chiana Senese 27: Val di Cornia 28: Val di Nievole 29: Val Tiberina 30: Valdarno 31: Valdarno e Valdisieve 32: Valdarno Inferiore 33: Valdera 34: Valle del Serchio 35: Versilia

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Le qualità della qualità

40

LA DEFINIZIONE DEI GRUPPI DI RIFERIMENTO ALL’INTERNO DELL’UNIVERSO

La validazione dei dati raccolti e la stabilizzazione del data set

3.3

Grafico 6. Unità di offerta oggetto di analisi per forma di titolarità e gestione e per Zona educativa

41

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Grafico 3

Alta Val d'Elsa Amiata - Val d'Orcia Amiata Grossetana

L’universo dei nidi d’infanzia della Regione Toscana oggetto dell’indagine, come in precedenti indagini, è stato successivamente ripartito in gruppi di unità d’offerta riaggregati in relazione alle diverse forme di possibile titolarità e gestione. I gruppi che se ne sono ricavati sono stati quindi 4, che a seguito delle verifiche17, sono risultati avere la seguente numerosità: ·· servizi pubblici a gestione diretta ·· servizi pubblici a gestione indiretta o affidata ·· servizi privati convenzionati con il pubblico ·· servizi privati non convenzionati

Aretina Bassa Val di Cecina Casentino Colline dell'Albegna Colline Metallifere Elba Empolese Fiorentina Nord-Ovest Fiorentina Sud-Est Firenze Grossetana Titolo categoria

La decisione di riproporre questa ripartizione va nella direzione di porre sotto attenzione – nella conseguente analisi dei risultati – le possibili forme di relazione, in termini di somiglianze e differenze, fra le quattro diverse forme con cui i servizi sono presenti nel sistema dell’offerta, nel presupposto che la prospettiva del sistema integrato richieda di analizzare e sottoporre a monitoraggio e verifica il modo con cui il pluralismo delle forme di titolarità e gestione dei servizi si sposa o meno con una coerenza generale all’interno della rete dei servizi.

Apuane

Livornese Lunigiana Mugello Piana di Lucca Pisana Pistoiese Pratese Senese Val di Cecina Val di Chiana Aretina Val di Chiana Senese Val di Cornia Val di Nievole Val Tiberina Valdarno Valdarno e Valdisieve Valdarno Inferiore Valdera Valle del Serchio

17 Partendo dalle indicazioni fornite dal titolare del servizio che ha curato la compilazione su SIRIA, si è operata una ricodifica sia per i nidi pubblici a gestione diretta (non sono considerati come tali i nidi che NON dichiarano spese dirette per personale ma solamente spese per “acquisto servizi”. Tali casi sono stati ricodificati come nidi “pubblici a gestione indiretta”) che per i nidi privati convenzionati (non sono considerati come tali i nidi che auto-dichiarano di essere convenzionati per l’anno educativo considerato, dichiarando però un importo delle “entrate da convenzionamento” pari a 0).

Versilia 0

10

20

30

40

50 Titolo valore

60

70

80

90

100


Le qualità della qualità

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04

L’ANALISI DEI RISULTATI INTRODUZIONE: COME RAPPRESENTARE LA RELAZIONE FRA QUALITÀ E COSTI?

di Aldo Fortunati, Arianna Pucci e Marco Zelano

Sebbene nel percorso di analisi e commento ai dati emergenti dall’indagine cercheremo nel seguito di collaudare una modalità di rappresentazione sintetica e unitaria dei valori registrati con riferimento ai due indicatori di riferimento – il punteggio di qualità e il costo medio per ora/bambino di servizio erogato – la nostra analisi parte dal considerare i due indicatori come diversi e dall’obiettivo di dar conto del modo in cui interagiscono fra di loro. Per questo scopo – come peraltro già fatto in occasione dell’indagine pilota svolta nel 201518 - ci serviremo innanzitutto del classico piano cartesiano, utilizzando l’asse orizzontale 18 Fra qualità e costi. Per lo sviluppo sostenibile del sistema integrato dei

servizi educativi per l’infanzia, Collana editoriale L’educazione zerosei, 2018, scaricabile a questo link: https://tinyurl.com/qualita-costi-2018


Le qualità della qualità

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dell’ascissa per ospitare la scala di valutazione della qualità, graduata fra “critico”, “insufficiente, “sufficiente”, “buono” e “ottimo”, e dedicando l’asse verticale delle ordinate per rappresentare il valore del costo per ora/bambino di servizio erogato lungo una scala compresa fra € 0,00 e € 9,00. La colorazione delle diverse aree identificabili nel piano utilizza il codice semaforico per rappresentare le seguenti caratteristiche relative ad ognuno dei tre colori: ·· area rossa: situazione problematica nella quale la qualità è bassa e i costi di gestione sono o troppo alti o troppo bassi; ·· area gialla: situazione da attenzionare nella quale la qualità è bassa e i costi di gestione sono nella media, o la qualità è alta e i costi di gestione sono o troppo alti o troppo bassi; ·· area verde: situazione corretta nella quale la qualità è alta e i costi di gestione sono nella media.

Grafico 7. Piano per la identificazione della posizione dei casi esaminati in relazione al punteggio di qualità e al valore dell’indicatore del costo medio per ora/bambino di servizio erogato.

Va da sé che ognuna delle situazioni – o dei gruppi di situazioni – di cui sopra non solo consente di attribuire una precisa valutazione al caso in esame, ma anche al contempo di identificare le opportune azioni di miglioramento da adottare: il posizionamento dei diversi casi esaminati sul piano conduce cioè automaticamente a poter formulare una sorta di diagnosi (quale valutazione può essere fatta per il caso) e anche di una prognosi (quali attività possono essere svolte per migliorare la situazione). Il grafico 7 rappresenta in sintesi gli elementi sopra descritti.

L’analisi dei risultati

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QUALITÀ E COSTI: UNA PRIMA LETTURA DEI DATI

4.2

Definita la modalità di rappresentazione dei dati, possiamo passare a questo punto al loro posizionamento sul piano. Il grafico 8 rappresenta la posizione delle unità di offerta esaminate identificando la posizione di ognuno dei nidi costituenti l’universo di indagine a livello regionale. Due le precisazioni da fare al proposito: ·· la prima relativa al fatto che i casi esaminati sono stati distinti tenendo conto dei quattro gruppi di riferimento individuati tenendo conto delle diverse forme di titolarità e gestione dei servizi: simboli diversi sono utilizzati per rappresentare rispettivamente i servizi a titolarità pubblica e gestione diretta, i servizi a titolarità pubblica e gestione indiretta o affidata, i servizi a titolarità privata convenzionati e i servizi a titolarità privata non convenzionati; ·· la seconda relativa al fatto che – come preannunciato nel corso del capitolo precedente – l’universo delle 781 unità di offerta presenti in Regione Toscana è stato depurato, nella presentazione dei risultati a livello regionale, dei casi in cui si sia registrato un valore dell’indicatore del costo fortemente distante dalle medie di riferimento: in particolare, i casi - 170 in cui tale valore sia distante dalla media di riferimento di +/- la deviazione standard; così il numero dei casi esaminati diventa 611 (i servizi a titolarità pubblica e gestione diretta passano da 159 a 122, i servizi a titolarità pubblica e gestione indiretta o affidata passano da 223 a 164, i servizi a titolarità privata convenzionati passano da 278 a 214 e i servizi a titolarità privata non convenzionati passano da 121 a 111).


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Grafico 8. Qualità e costi: posizione di ogni unità di offerta a livello di Regione Toscana rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore del costo ora/bambino di servizio erogato, per i 4 gruppi di nido individuati secondo la diversa forma di titolarità e gestione del servizio19 pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

19 La fotografia che ne deriva offre un quadro decisamente frastagliato, anche se occorre segnalare che, sebbene l’analisi del livello di correlazione fra qualità e costi segnali la sostanziale assenza di una correlazione diretta (il valore della correlazione è infatti pari a 0,27), è piuttosto evidente che i diversi casi si collocano in posizione relativamente diversa a seconda della specifica forma di titolarità e gestione. Anche l’analisi realizzata “a colpo d’occhio” della nuvola di casi collocati nel citato grafico 8 evidenzia una concentrazione dei servizi a titolarità pubblica nella parte in alto a destra del piano – l’area della buona qualità e del costo situato fra la media e valori più alti – mentre i servizi a titolarità privata sembrano essere un po’ meno stabili sul piano della qualità e insieme talvolta un po’ troppo economici. Il tutto – sarà bene dirlo da subito – segnala differenze anche significative, ma in un quadro generale in cui la grande maggioranza delle unità di offerta – ben il 92% - si colloca nell’area che, per quanto riguarda la valutazione di qualità, va dalla piena sufficienza all’eccellenza. Il successivo grafico 9 aiuta a comporre in sintesi le valutazioni appena fatte. Nella media dei casi calcolata per ognuna delle quattro diverse forme di titolarità e gestione dei nidi, le posizioni sembrano collocarsi sempre nell’area della buona qualità e della gestione razionale delle risorse, anche se, come sempre accade quando parliamo di medie, il quadro che si rappresenta annulla fortemente la variabilità della complessiva casistica.

19 I nidi rappresentati nel presente grafico 8 e nel seguente hanno un valore del costo ora/bambino di servizio erogato compreso tra il valore medio regionale +/- deviazione standard, ritenendo anomali i valori esterni a tale intervallo.

Grafico 9. Qualità e costi: posizione media delle unità di offerta a livello di Regione Toscana rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore del costo ora/bambino di servizio erogato, per i 4 gruppi di nido individuati secondo la diversa forma di titolarità e gestione del servizio.

Da questo punto di vista, il grafico 10 – che rappresenta le posizioni medie dei quattro gruppi di nidi individuati per la diversa forma di titolarità e gestione in ognuna delle 35 zone educative della Regione ci aiuta a non trarre conclusioni affrettate e semplificate. Anche in questo caso, la situazione complessivamente è certamente positiva, se si pensa che la maggior parte delle posizioni registrate – oltre 9 casi su 10 - rientra nell’area della buona qualità e della buona gestione delle risorse impiegate.


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QUALITÀ E COSTI: LA LETTURA DEI DATI “NORMALIZZATI”

4.3

Certo l’analisi della variabilità delle valutazioni registrate nei diversi singoli casi esaminati va oltre le ambizioni di questo rapporto di analisi dei risultati. La successiva parte del volume è destinata proprio a raccogliere i dati riferiti ad ognuna delle 35 zone educative proponendo per ognuna di esse alcune possibili specifiche chiavi di lettura e di commento, mentre ad ognuno dei 203 Comuni toscani interessati dalla presenza di nidi è stato trasmesso un report che restituisce i dati con riferimento ad ogni singola unità di offerta esaminata. Così, sia a livello di zona educativa che di singolo Comune l’indagine potrà sostenere lo sviluppo di riflessioni utili ai diversi livelli.

Grafico 10. Qualità e costi: posizione media delle unità di offerta per Zona educativa rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore del costo ora/bambino di servizio erogato, per i 4 gruppi di nido individuati secondo la diversa forma di titolarità e gestione del servizio. 20

Quel che costituisce però naturale curiosità nell’ambito del complessivo livello di analisi regionale è rappresentato dal fatto che, suddividendo idealmente la nuvola dei casi in strati orizzontali, i servizi a titolarità pubblica sono collocati nella parte alta del piano – cioè con maggior costo – di quelli a titolarità privata, collocati nella parte inferiore del piano. Perché? Se la domanda si impone all’attenzione, la risposta deve essere capace di spiegare in modo non superficiale i motivi della differenza, anche per evitare possibili derive “economistiche” che, se prive di un ancoraggio al tema della qualità, potrebbero facilmente condurre ad un indebolimento complessivo del sistema dell’offerta.

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

20 Al contempo, è anche evidente che i valori registrati sia nella scala della valutazione della qualità che in quella del costo variano all’interno di un range che impegna la parte prevalente della complessiva scala disponibile: da meno di 1 a oltre 8 per il valore del costo per ora/bambino di servizio erogato e da meno che sufficiente a quasi ottimo per la valutazione della qualità.

20 Per questo livello di analisi, i valori medi delle zone per la 4 famiglie sono calcolati per i nidi che hanno un valore del costo ora/bambino di servizio erogato compreso tra: . limite inferiore = (1° quartile – diff. interquartile) . limite superiore = (3° quartile + diff. Interquartile) ritenendo anomali i valori esterni a tale intervallo

Cerchiamo dunque di procedere nella riflessione chiarificatrice. È ben noto che ci sono fattori che conducono ad appesantire il costo dei nidi con ben fondate motivazioni; fra questi due si segnalano con particolare evidenza: ·· il primo legato alla rilevanza percentuale dei bambini piccoli accolti sul numero complessivo dei bambini accolti; in questo caso, poiché – come noto – il rapporto numerico fra personale educativo e bambini è inferiore nel caso dei bambini piccoli rispetto a quello relativo ai bambini più grandi, è evidente che – a parità di altri fattori – un nido che accoglie più bambini piccoli costa di più di un nido che ne accoglie di meno; ·· il secondo legato al fatto che, nel caso di accoglienza di un bambino con disabilità, si determina un cambiamento favorevole del rapporto numerico fra personale educativo e bambini che conduce ancora una volta a determinare un maggior costo: un nido che accoglie un bambino con disabilità costa – a parità di altri fattori – più di un nido che non li accoglie.


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Ma è possibile calcolare quanto incide questo maggior costo? È proprio quello che abbiamo cercato di fare normalizzando i dati dei costi di gestione attraverso l’azzeramento degli effetti dei maggiori costi derivanti dalla maggiore accoglienza di bambini piccoli e/o di bambini con disabilità21. I risultati sono presentati nei grafici 12, 13 e 14. 22.

Orbene, ognuna delle circostanze sopra richiamate discrimina in modo netto – talvolta drastico – i nidi a titolarità pubblica e quelli a titolarità privata. Il grafico 11 ci aiuta a cogliere la dimensione delle differenze in gioco.

Grafico 12. Qualità e costi: posizione di ogni unità di offerta a livello di Regione Toscana rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore del costo ora/bambino di servizio erogato normalizzato rispetto all’eventuale frequenza di bambini piccoli o con disabilità, per i 4 gruppi di nido individuati secondo la diversa forma di titolarità e gestione del servizio. 22

Grafico 4

% iscritti con disabilità % iscritti piccoli

Titolo categoria

Grafico 11. Percentuale di bambini iscritti piccoli (<15 mesi al 31/12) e con disabilità nei nidi sul totale degli iscritti, per i 4 gruppi di nido individuati secondo la diversa forma di titolarità e gestione del servizio.

1,3

Pubblica a gestione diretta

18,3

1,1

Pubblica a gestione affidata

14,9

0,5

Privata convenzionata

15

0,2

Privata non convenzionata 0

% iscritti con disabilità

12,5 5

10

15

20

% iscritti piccoli

Nel caso della percentuale di bambini piccoli accolti sul numero complessivo dei bambini accolti, i nidi a titolarità pubblica ne hanno circa una volta e mezzo di quelli a titolarità privata, mentre nel caso dell’accoglienza di bambini con disabilità il livello di accoglienza dei nidi a titolarità pubblica è circa 4 volte quelli a titolarità privata, senza dimenticare che il tasso di accoglienza diventa marginale nel caso dei nidi privati non convenzionati. Dunque sembrano esserci molto buoni motivi per non stupirsi che i nidi a titolarità pubblica costano più di quelli a titolarità privata.

Grafico 13. Qualità e costi: posizione media delle unità di offerta a livello di Regione Toscana rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore del costo ora/bambino di servizio erogato normalizzato rispetto all’eventuale frequenza di bambini piccoli o con disabilità, per i 4 gruppi di nido individuati secondo la diversa forma di titolarità e gestione del servizio. pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

21 La normalizzazione è avvenuta in due passaggi: 1_“trasformazione” del monte ore piccoli (calcolato applicando la proporzione degli iscritti piccoli sul totale degli iscritti al monte ore totale) mediante la moltiplicazione per 1,4 (=rapporto tra 8,5 e 6, cioè tra bambini medio grandi per educatore e bambini piccoli per educatore); 2_ La pesatura viene completata sommando al monte ore del punto 1 una quota aggiuntiva di ore di frequenza (24 ore per il numero totale di giorni di funzionamento annuale del servizio) per ciascun disabile accolto. 22 Vedi nota 19


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La normalizzazione consiste dunque nel rettificare i valori dell’indicatore di costo per annullare gli effetti di variabilità dipendenti dai diversi contratti di lavoro applicati. Il risultato è rappresentato nei grafici 15, 16 e 17.

Grafico 14. Qualità e costi: posizione media delle unità di offerta per Zona educativa rispetto ai valori della qualità e del costo ora/bambino normalizzato rispetto all’eventuale frequenza di bambini piccoli o con disabilità per i 4 gruppi di nido individuati secondo la diversa forma di titolarità e gestione del servizio. 23 pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

L’analisi dei risultati

25 26

23 Si potrà notare che la comparazione con i precedenti grafici 8, 9 e 10 offre una rappresentazione maggiormente “compatta” dei dati nella loro dispersione verticale nel caso dell’analisi dei dati a livello complessivo regionale: per quanto riguarda il valore dell’indicatore del costo per ora/bambino di servizio erogato, si scende infatti al di sotto della soglia degli 8 euro nell’analisi del complesso dei casi in modo individuale e al di sotto della soglia dei 6 euro quando si esaminano le medie per gruppi di nidi individuati secondo la diversa forma di titolarità e gestione. Quando si passa invece all’analisi della media per gruppi di nidi individuati per forma di titolarità e gestione a livello delle 35 zone educative la cosa cambia, perché in questo caso la variabilità non diminuisce e suggerisce l’idea che non sia così omogeneo il comportamento registrato a livello di singola zona in rapporto alle altre. Ma di questo riparleremo meglio nell’ultimo paragrafo del capitolo. Rimane a questo punto da considerare un ultimo importante elemento costitutivo del costo del servizio e non direttamente riferibile agli aspetti che ne caratterizzano l’aspetto organizzativo. Stiamo parlando del valore del costo del lavoro, il quale incide sul costo del servizio in relazione al tipo di contratto applicato al personale in esso impegnato. Il costo del lavoro è peraltro – e innanzitutto – il principale elemento costitutivo del complessivo costo del servizio, se si pensa che incide percentualmente per circa il 75% del suo valore24. Questa incidenza media, tuttavia, risente fortemente del tipo di contratto applicato che ne determina, come si diceva, una variabilità che può essere stimata nell’ordine del 30% a seconda dei casi (CCNEELL, FISM, ANINSEI). 23 Vedi nota 20 24 Vedi nota 18

Grafico 15. Qualità e costi: posizione di ogni unità di offerta a livello di Regione Toscana rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore del costo ora/bambino di servizio erogato normalizzato25 rispetto all’eventuale frequenza di bambini piccoli o con disabilità e alle tipologie di contratto applicate al personale educativo, per i 4 gruppi di nido individuati secondo la diversa forma di titolarità e gestione del servizio26

Grafico 16. Qualità e costi: posizione media delle unità di offerta a livello di Regione Toscana rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore del costo ora/bambino di servizio erogato normalizzato rispetto all’eventuale frequenza di bambini piccoli o con disabilità e alle tipologie di contratto applicate al personale educativo per i 4 gruppi di nido individuati secondo la diversa forma di titolarità e gestione del servizio. pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

25 Lo normalizzazione è avvenuta in due passaggi: 1_“trasformazione” del monte ore in presenza di bambini piccoli e con disabilità così come spiegato nella Nota 21; 2_ Per ciascun nido è stata presa in considerazione la tipologia di contratto prevalente. Il costo totale del personale educativo è stato poi normalizzato, moltiplicando per un montante che deriva dalla differenza percentuale di tutti gli altri contratti rispetto al costo orario netto per il personale FISM, che risulta avere un costo equidistante tra il costo maggiore (EE.LL) e quello minore (Aninsei). 26 Vedi nota 19


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Grafico 17. Qualità e costi: posizione media delle unità di offerta per Zona educativa rispetto ai valori della qualità e del costo ora/bambino normalizzato rispetto all’eventuale frequenza di bambini piccoli o con disabilità e alle tipologie di contratto applicate al personale educativo per i 4 gruppi di nido individuati secondo la diversa forma di titolarità e gestione del servizio. 27 pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

27 È soprattutto nei grafici 15 e 16 che le conseguenze di questa ulteriore normalizzazione dei dati si rendono evidenti producendo l’effetto di un ulteriore compattamento dei dati lungo l’asse verticale: ·· nel grafico 15 i valori di costo registrati a livello di singola unità d’offerta si allineano sotto la soglia dei 7 euro per ora/bambino di servizio erogato, scendendo dunque di 1 euro circa rispetto all’elaborazione precedente e di quasi 2 euro rispetto all’analisi dei dati grezzi; ·· nel grafico 16, relativo alle medie registrate nei quattro gruppi riferiti alle diverse forme di titolarità e gestione dei nidi, la differenza fra il valore più alto – 5 euro – dei servizi a titolarità pubblica a gestione diretta e quello più basso – 3,5 euro – dei servizi a titolarità privata non convenzionati si riduce a circa 1,5 euro. Anche in questo caso, i dati medi regionali nascondono una diversificazione fra le 35 zone educative che, come visibile nel grafico 17, propone un quadro di variabilità con differenze che coprono larga parte della scala valutativa complessivamente disponibile. Ma di questo, come già detto, parleremo meglio nel paragrafo conclusivo del capitolo. Resta semmai da interrogarsi su quali siano le motivazioni che conducono comunque, anche all’esito dei processi di normalizzazione realizzati, a rendere in ogni caso differenziato il valore del costo considerando da una parte i servizi a titolarità pubblica e dall’altra quelli a titolarità privata. Si può a questo proposito lanciare la seguente ipotesi. Abbiamo già ricordato che il principale fattore costitutivo del costo del servizio è il lavoro ed è ben vero che il suo valore dipende da due elementi principali: 27 Vedi nota 20

·· il suo costo unitario, per esempio il costo dell’ora di lavoro; ·· la sua rilevanza relativa in rapporto al volume di prestazione erogato. Il primo di questi aspetti lo abbiamo già considerato verificando i diversi costi contrattuali e annullandone l’effetto attraverso la procedura di normalizzazione, assumendo – come abbiamo fatto – che, a parità di altre condizioni, la diversità dei contratti di lavoro applicati incide sul costo. Ma il punto è proprio questo: “a parità di altre condizioni” poiché evidentemente non è detto che queste non varino ed è certo che la condizione più interessante da verificare riguarda la verifica della quantità di attività di lavoro messa a disposizione della prestazione erogata, ciò che corrisponde con evidenza al rapporto educatore/bambino come misura, appunto, della relazione fra risorse messe in gioco e quantità di servizio erogato. Questa dunque la domanda a cui rispondere: i nidi a titolarità pubblica e quelli a titolarità privata adottano gli stessi rapporti numerici? Sebbene il sistema informativo SIRIA raccolga regolarmente dati sia sul numero di ore/bambino di servizio erogato, che sul numero di ore di lavoro degli educatori, si è ritenuto, per economia procedurale, di procedere alla stima del valore del rapporto numerico medio fra educatori e bambini rilevando il dato in un piccolo campione selezionato di casi. I dati che ne risultano, pur non statisticamente rilevanti, premiano il quesito proposto con una risposta affermativa poiché, sebbene i valori registrati di rapporto numerico medio siano nel complesso al di sopra della soglia minima definita per legge, nei nidi a titolarità pubblica si registrano spesso condizioni di rapporto numerico anche un po’ superiori allo standard di legge. In particolare, mentre il rapporto numerico fra educatori e bambini è inferiore a 7 – precisamente 6,72 – nel caso dei nidi pubblici a gestione diretta per salire a 7,65 in caso di titolarità


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QUALITÀ E COSTI: UN TENTATIVO DI INDICATORE DI SINTESI

pubblico e gestione affidata, e a 8,46 e 8,94 in caso di titolarità privata in gestione rispettivamente convenzionata e non, il costo per ora/bambino di servizio erogato normalizzato scende dal valore di 5,2 euro nel caso di nido pubblico in gestione diretta a 4,51 nel caso di pubblico in gestione affidata e ancora a 3,41 e 3,22 in caso di nido privato rispettivamente convenzionato o non. Le variazioni fra i valori sopra richiamati sono rappresentate nel grafico 18 e ci parlano di scostamenti molto coerenti e speculari nei due casi esaminati. Piuttosto che destare stupore, questa constatazione ci induce a riflettere, come già in altre occasioni, sul fatto che è sempre rischioso parlare dei costi senza analizzare con attenzione l’insieme delle condizioni che li producono, soprattutto quando queste condizioni – come nel caso dell’accoglienza che include anche i bambini più piccoli e i bambini con disabilità, o nel caso di migliori trattamenti contrattuali e di maggiori garanzie organizzative – corrispondono non solo a differenze ma anche a importanti valori di qualità di cui sostenere lo sviluppo e la diffusione all’interno della rete dei servizi.

Rapporto numerico ore bambino/ore lavoro Costo ora con doppia normalizzazione

Grafico 5 9

8,9

8,5 7,7

6,75 Titolo valore

Grafico 18. Rapporto numerico ore bambino/ore lavoro degli educatori e costo ora-bambino di servizio erogato normalizzato: variazioni percentuali tra i 4 gruppi di nido individuati secondo la diversa forma di titolarità e gestione del servizio.

6,7 5,2

4,5

4,51 3,41

3,22

2,25 0

Pubblica a gestione Pubblica in diretta Pubblica in gestione diretta

gestione affidata

PrivataPrivata convenzionata convenzionata

Privata non convenzionata

4.4

Le analisi svolte fino a questo momento si sono concentrate nella prospettiva di integrare la valutazione della qualità e quella dei costi utilizzando due scale rispettivamente fondate l’una – per la qualità – sul punteggio ottenuto dall’applicazione dello strumento di valutazione della qualità e l’altra – per il costo – sul valore dell’indicatore del costo per ora/bambino di servizio erogato, la prima costruita su una scala da 1 a 5 (corrispondenti a una graduazione della valutazione compresa fra scarso e ottimo) e la seconda su una scala da 0 a 10 (corrispondente al valore in euro dell’indicatore preso in esame). Il piano di rappresentazione utilizzato conseguentemente rende interessante l’analisi del posizionamento delle unità analizzate e costituisce una ottima base per un commento ai dati ma non consente evidentemente di individuare un valore sintetico da attribuire alle stesse unità analizzate. Per consentire questo risultato si è ritenuto di procedere come di seguito: ·· per quanto riguarda la valutazione della qualità, riportando a una scala da 0 a 10 le valutazioni registrate in applicazione dello strumento di valutazione; ·· per quanto riguarda la valutazione del costo, rapportando il valore dell’indicatore del costo per ora/bambino di servizio erogato al costo standard come determinato nel contesto dello studio realizzato sul tema nel 201528 e in modo tale da attribuire un punteggio 10 ai casi di corrispondenza del valore dell’indicatore al costo standard individuato per il gruppo di servizi di appartenenza in base alla forma di titolarità e gestione e un punteggio proporzionalmente inferiore in caso di valore diverso per eccesso o per difetto. Il risultato delle operazioni sopra descritte – effettuato a partire dai punteggi grezzi attribuiti ai nidi ricompresi nell’universo di indagine è rappresentato nei grafici 19 e 20 nei quali la posizione di ogni unità di offerta segnala al contempo la sua valutazione di qualità e la sua maggiore o minore corrispondenza al costo standard di proprio riferimento. Più in particolare: ·· per quanto riguarda la qualità, la posizione a destra del piano identifica una valutazione più alta; ·· per quanto riguarda il costo, la posizione nella parte alta del piano identifica una posizione più vicina al costo standard, mentre nella parte inferiore del piano si individuano le unità 28 Vedi nota 18


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L’analisi dei risultati

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che si discostano dal costo standard, col colore giallo se lo scostamento è per difetto e col colore rosso se lo scostamento è per eccesso. L’analisi integrata di tutti i casi – cioè di tutti e quattro i gruppi di nidi individuati per la diversa forma di titolarità e gestione – segnala (grafico 19) che fra i casi che si allontanano dal costo standard di riferimento i casi “più economici” si distribuiscono in modo più omogeneo sulla scala della qualità rispetto ai “casi più dispendiosi”, che si concentrano nella parte più alta della scala della qualità: se dunque costare più dello standard vuol dire spesso garantire una migliore qualità, non è vero che costare meno dello standard voglia dire il contrario. 29 Grafico 19. Qualità e costi: punteggi della qualità e del costo ora/bambino espressi in una scala da 0 a 1029 (in rosso i nidi con un costo molto più alto del costo standard, in giallo quelli con un costo molto più basso)

posizione positiva nella valutazione della qualità: superare i costi standard non si traduce automaticamente in maggiore qualità, mentre essere in difetto rispetto allo standard di costo può indebolire la posizione rispetto alla qualità.

È tuttavia il grafico 20 che ci consente di osservare meglio come si comportano i quattro diversi gruppi di nido compresi nell’universo di indagine. Si potrà notare, a questo proposito, che nei nidi a titolarità pubblica sia molto più frequente lo scostamento per eccesso dal costo standard di riferimento senza che questo conduca a risultati migliori sul piano della valutazione della qualità, mentre, nel caso dei nidi a titolarità privata, sia ben più rilevante la casistica dello scostamento per difetto dal costo standard di riferimento, con una conseguente difficoltà a mantenere una 29 Per quel che riguarda la qualità, i punteggi sono stati ricalcolati nella nuova scala assumendo che il punteggio 3 del questionario di valutazione equivalesse al valore 5 della scala 0-10 (entrambi valori centrali delle serie). Per quel che riguarda i costi, la trasformazione in un punteggio 0-10 è avvenuta assegnando il valore massimo (10) ai nidi che registravano un costo ora/bambino pari al costo standard (vedi da p.80 a p.99 del volume scaricabile a questo link: https://tinyurl. com/qualita-costi-2018), il valore 5 a quelli con un valore pari al costo standard +/(½ costo standard), ricalcolando i punteggi proporzionalmente alla distanza da tali valori soglia.

Grafico 20. Qualità e costi: punteggi della qualità e del costo ora/bambino espressi in una scala da 0 a 10 per per i 4 gruppi di nido individuati secondo la diversa forma di titolarità e gestione del servizio (in rosso i nidi con un costo molto più alto del costo standard, in giallo quelli con un costo molto più basso)

Pubblica a gestione diretta

Pubblica a gestione affidata

Privata convenzionata

Privata non convenzionata


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Se questa prima analisi si è svolta avendo a riferimento i punteggi grezzi registrati dai nidi analizzati dall’indagine, sembra opportuno procedere anche in questo contesto a normalizzare gli stessi neutralizzando i fattori distorsivi legati alla diversa percentuale di bambini piccoli accolti nei servizi e alla disomogenea distribuzione dei casi di accoglienza di bambini con disabilità. Al contempo, risulta invece non da applicare alcuna procedura di normalizzazione nel caso della variabile legata ai diversi contratti di lavoro applicati, in quanto di tale variabilità si tiene già conto nel definire in modo distinto per ogni gruppo di nidi il valore del relativo costo standard. Operando la normalizzazione secondo quanto sopra definito e analogamente a quanto fatto nel paragrafo precedente, se ne deriva la rappresentazione leggibile nei grafici 21 e 22. Come prevedibile, la normalizzazione produce l’effetto (grafico 21) di far diminuire i casi “rossi” (costo superiore allo standard di riferimento), i quali tuttavia si concentrano ancor più che in precedenza (grafico 22) fra i nidi a titolarità pubblica. 30 Grafico 22. Qualità e costi: punteggi della qualità e del costo ora/bambino normalizzato espressi in una scala da 0 a 10 per i 4 gruppi di nido individuati secondo la diversa forma di titolarità e gestione del servizio (in rosso i nidi con un costo molto più alto del costo standard, in giallo quelli con un costo molto più basso)

Grafico 21. Qualità e costi: punteggi della qualità e del costo ora/bambino normalizzato rispetto alla percentuale di frequenza da parte di bambini piccoli o all’eventuale frequenza di bambini con disabilità espressi in una scala da 0 a 1030 (in rosso i nidi con un costo molto più alto del costo standard, in giallo quelli con un costo molto più basso)

30 Vedi nota 31

Pubblica a gestione diretta

Pubblica a gestione affidata

Privata convenzionata

Privata non convenzionata


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CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE: PROMUOVERE L’INTEGRAZIONE DEL SISTEMA

L’analisi dei risultati

63

4.5

Tirando le somme da tutte le diverse prospettive di analisi sviluppate in queste pagine è forse giusto e corretto cogliere innanzitutto come non ovvio – e certo molto positivo – il fatto che un sistema di servizi educativi che conta 817 unità dislocate in 205 comuni di una Regione e che contempla il protagonismo di soggetti titolari e gestori pubblici e privati operanti l’uno a fianco dell’altro sia sottoposto ad una azione di controllo sistematico su due aspetti così importanti come quello della qualità e quello dei costi. Qualità e costi rappresentano due temi fondamentali, ma è anche certamente vero che più superficiale è lo sguardo su questi aspetti e tanto più è facile che si determinino valutazioni approssimative o distorte da elementi di valutazione pregiudizialmente posti come tali. Anche il mondo dei nidi è stato esposto di continuo a correnti di opinione che hanno sentenziato in modo spesso davvero opinabile sia sul tema della qualità che su quello dei costi. Per ripercorrere posizioni intenzionalmente selezionate come contrapposte ed estreme: ·· sul primo punto – a proposito della qualità – taluni hanno voluto farla diventare non solo una cosa importante, ma talvolta anche qualcosa che “non ha prezzo”, come a voler dire che non ha senso misurare il costo e l’efficienza produttiva di un nido se non esclusivamente dal punto di vista della sua offerta educativa; ·· e d’altra parte – a proposito del costo – altri hanno voluto spingere verso regimi gestionali talmente stretti da conquistare una patente di concorrenzialità ed appetibilità dimenticando ogni valutazione attenta alle qualità sostanziali dell’offerta che un nido deve rivolgere ai bambini e alle famiglie e insieme anche a chi vi lavora. Fortunatamente, le attenzioni rivolte alla riflessione sulla qualità dei nidi in Toscana hanno sempre cercato di tenere in equilibrio i temi della qualità e quello dei costi, innanzitutto inserendo le riflessioni all’interno di un quadro di regole orientate da una parte a non abbassare l’assicella dello standard e dall’altra a sottoporre a verifica la qualità dell’impiego razionale e non dispersivo delle risorse utilizzate. Il tutto all’interno di un sistema di offerta caratterizzato da elementi di complessità e differenziazione che si rappresentano proprio nella realtà della Regione Toscana come particolarmente attuali, pensando al sostanziale bilanciamento fra offerta con titolarità pubblica e titolarità privata, alla forte diffusione dell’istituto dell’accreditamento e – in ultimo ma certo non da ultimo – sul fortissimo investimento su strutture di coordinamento gestionale e pedagogico a livello delle 35 zone educative.

La prospettiva è stata dunque quella di favorire lo sviluppo del sistema dell’offerta non attraverso la riproduzione di modelli organizzativi e gestionali unici, ma piuttosto di valorizzare il protagonismo propositivo di soggetti e iniziative diverse pur ricondotte a un quadro generale coerente perché sottoposto a una generale funzione di governance assunta dalla Regione Toscana sia in prima battuta e in via generale in modo diretto, sia in modo complementare e integrato attraverso i coordinamenti territoriali a livello zonale. La formula che emerge potrebbe essere descritta come lo sforzo di tenere insieme le diversità valorizzando lo scambio e la contaminazione reciproca in un quadro di regole date al sistema per limitare il rischio della sua possibile eccessiva diversificazione o frammentazione. Anche riflettendo sugli aspetti appena richiamati abbiamo ritenuto di concludere questo rapporto studiando il modo per rappresentare e dare una misura al grado di coerenza interna che il sistema dei nidi esprime rispetto al tema qualità/costi nelle diverse 35 zone educative. L’indicatore è stato calcolato facendo la media aritmetica delle distanze euclidee di ciascun nido (individuato dalla coppia di valori di qualità e costo) rispetto al valore medio registrato sempre a livello di zona, quale “valore baricentro” della zona. Di conseguenza a valori più alti dell’indicatore corrisponde una più alta dispersione nel piano cartesiano qualità/costi, come rappresentato nei grafici precedenti, e quindi una maggiore variabilità in tema di costi e di qualità, mentre a valori più bassi dell’indicatore corrisponde una situazione in cui a livello della zona si realizza una maggiore reciproca compattezza di posizione per le diverse unità di offerta operanti. I grafici 23 e 24 rappresentano il risultato del calcolo rispettivamente con riferimento ai dati di costo grezzi o normalizzati rispetto alla percentuale di bambini piccoli frequentanti o all’eventuale presenza di bambini con disabilità.


Le qualità della qualità

Grafico 23. Misura sintetica della distanza dei nidi di ciascuna zona dal loro baricentro rispetto alla posizione attribuita sul piano qualità/costi (valori di costo grezzi) minore di 1,18 da 1,19 a 1,42 da 1,43 a 1,68 da 1,69 a 1,99 maggiore di 1,99

Grafico 24. Misura sintetica della distanza dei nidi di ciascuna zona dal loro baricentro rispetto alla posizione attribuita sul piano qualità/ costi (valori di costo normalizzati rispetto alla percentuale di bambini piccoli frequentanti e all’eventuale frequenza di bambini con disabilità) minore di 1,04 da 1,05 a 1,31 da 1,32 a 1,50 da 1,51 a 1,70 maggiore di 1,70

64

1: Alta Val d'Elsa 2: Amiata Grossetana 3: Amiata Val d'Orcia 4: Apuane 5: Aretina 6: Bassa Val di Cecina 7: Casentino 8: Colline dell'Albegna 9: Colline Metallifere 10: Elba 11: Empolese 12: Fiorentina Nord-Ovest 13: Fiorentina Sud-Est 14: Firenze 15: Grossetana 16: Livornese 17: Lunigiana 18: Mugello 19: Piana di Lucca 20: Pisana 21: Pistoiese 22: Pratese 23: Senese 24: Val di Cecina 25: Val di Chiana Aretina 26: Val di Chiana Senese 27: Val di Cornia 28: Val di Nievole 29: Val Tiberina 30: Valdarno 31: Valdarno e Valdisieve 32: Valdarno Inferiore 33: Valdera 34: Valle del Serchio 35: Versilia

1: Alta Val d'Elsa 2: Amiata Grossetana 3: Amiata Val d'Orcia 4: Apuane 5: Aretina 6: Bassa Val di Cecina 7: Casentino 8: Colline dell'Albegna 9: Colline Metallifere 10: Elba 11: Empolese 12: Fiorentina Nord-Ovest 13: Fiorentina Sud-Est 14: Firenze 15: Grossetana 16: Livornese 17: Lunigiana 18: Mugello 19: Piana di Lucca 20: Pisana 21: Pistoiese 22: Pratese 23: Senese 24: Val di Cecina 25: Val di Chiana Aretina 26: Val di Chiana Senese 27: Val di Cornia 28: Val di Nievole 29: Val Tiberina 30: Valdarno 31: Valdarno e Valdisieve 32: Valdarno Inferiore 33: Valdera 34: Valle del Serchio 35: Versilia

L’analisi dei risultati

65

Va da sé che dobbiamo come al solito essere attenti a non leggere i dati in modo superficiale. Ovvio infatti che la misura della compattezza o dispersione dipende dalla numerosità delle unità di analisi e ancor di più dalla presenza o meno di tutti i quattro gruppi di nidi individuati in base alla loro diversa forma di titolarità e gestione; e ancora dal gradi di attendibilità dei dati raccolti, ricordando in particolare che per quanto riguarda i dati riferiti all’indicatore del costo per ora/bambino di servizio erogato la maggior parte delle zone hanno registrato alcuni dati con un valore non compreso tra il valore medio regionale +/deviazione standard. Dunque il grado di dispersione rappresentato nei grafici 23 e 24 dipende in parte dalla rilevanza di dati di costo molto bassi o molto alti (esterni alla fascia compresa tra il valore medio regionale +/- la deviazione standard) e in parte dalla diversità dei gruppi di nido presenti sul territorio zonale e infine anche, ma con minore rilevanza, dalla numerosità delle unità di servizio presenti. Ma in tutti i casi – e analizzate le diverse situazioni tenendo presenti le diverse variabili che conducono a determinare il risultato – è certo che la prospettiva della maggiore coerenza e compattezza del sistema territoriale è un orizzonte di lavoro importante, sia nella direzione di rettificare attraverso una verifica attenta i dati di costo particolarmente distanti dalla media di riferimento, sia in quella di incentivare lo sviluppo di maggiore equilibrio fra tutti i nidi attivi, indipendentemente dal fatto che essi siano appartenenti ad uno o all’altro dei gruppi individuati in base alla forma di titolarità e gestione del servizio.


Le qualità della qualità

66

Quale conclusione se ne può trarre? Sul tema della qualità, il sistema toscano dei nidi – largamente collocato nell’area della buona qualità – sembra sulla strada giusta e soprattutto considerando il fatto che la struttura del sistema di valutazione prevede di concludere l’analisi con la definizione di un percorso di possibile miglioramento: ma che la qualità sia un tema che non si esaurisce è noto, dunque il tema diventa quello di orientare il processo in modo corretto verso il futuro. Quanto ai costi, anche questo tema non manca di complessità intrinseche, poiché si intrecciano aspetti legati allo standard organizzativo adottato, alla percentuale di bambini piccoli fra i frequentanti e/o di frequenza da parte di bambini con disabilità, mentre una determinante importante è anche il valore riconosciuto al costo del lavoro. Tutte questioni di grande valore per la qualità e dunque occorre confermare l’importanza di non risparmiare le risorse necessarie per garantire qualità dell’accoglienza ai bambini e alle famiglie e dignità e riconoscimento al valore del lavoro. Semmai, accanto a questa prospettiva maestra, occorre misurare se ai costi corrisponde effettivamente la qualità e dunque che ai costi corrisponda una spesa produttiva in termini di qualità e non dispersiva di risorse. Per questo – e l’ultimo indicatore costruito per misurare la coerenza interna dei sistemi territoriali di nidi va proprio nella direzione di provare a misurare questo aspetto – è importante che il sistema sia integrato e segnali caratteristiche di coerenza interna che contrastino gli eccessi di differenza. È ovvio che per questo occorrono le regole e questo è il contributo che viene dall’apparato normativo regionale. Ma è altrettanto chiaro che per questo occorre una governance capace di essere vicina ai servizi e non sfugge – da questo punto di vista – come l’intuizione ormai ben consolidata della Regione

L’analisi dei risultati

67

Toscana di sostenere lo sviluppo dei coordinamenti gestionali e pedagogici zonali segni la strada lungo la quale anche la riflessione continua sui temi della qualità e dei costi potrà offrire – ci si augura anche col contributo dell’indagine di cui abbiamo concluso di analizzare e commentare i risultati – spunti di crescente realtà alla prospettiva del sistema integrato dei servizi educativi per l’infanzia.


Le qualità della qualità

68

05

I REPORT ZONALI I report regionali qui raccolti hanno consentito di animare riflessioni e confronti con i coordinamenti zonali intorno a due temi principali: la qualità educativa e la qualità gestionale.

a cura di Diego Brugnoni, Jessica Magrini, Michele Mannelli, Arianna Pucci, Marco Zelano

I dati presentati per ciascuna zona e qui riportati riguardano: ·· la composizione dell’offerta zonale di nido d’infanzia distinta nelle 4 classi secondo titolarità e gestione; ·· i profili ottenuti dalla media zonale per dimensione del “sistema qualità” e il valore del costo ora/bambino secondo la titolarità e gestione del nido; ·· la posizione nella tavola “semaforica” di ogni nido rispetto ai valori ella valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/ bambino di servizio erogato ·· i punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione; ·· i suggerimenti migliorativi.


Le qualità della qualità

70

ALTA VAL D’ELSA

I report zonali

71

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

16 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Casole d’Elsa

2

Colle Val d’Elsa

2

4

Poggibonsi

2

3

San Gimignano

1

2

Totale

5

0

2

9

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Lo spazio risulta bene organizzato e curato, tuttavia in alcuni servizi potrebbe essere migliorata l’organizzazione dello spazio esterno per garantire maggiormente che i bambini facciano esperienze significative anche all’aperto ·· Le famiglie dovrebbero essere maggiormente informate della complessiva offerta di servizi educativi per promuovere la domanda e favorire l’accessibilità al sistema ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità pubblica a gestione diretta che risultano avere costi più alti rispetto al costo standard e per quei servizi a titolarità privata non convenzionati che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

72

AMIATA GROSSETANA

I report zonali

73

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

4 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Arcidosso

1

Castel del Piano

1

Cinigiano

1

Santa Fiora

1

Totale

0

3

0

1

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Lo spazio esterno potrebbe essere organizzato per essere utilizzato dai bambini durante tutto l’anno e non soltanto in primavera/estate ·· Da rafforzare i rapporti di collaborazione con la scuola dell’infanzia anche per verificare possibili sinergie organizzative in un’ottica di continuità 0-6 ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata non convenzionati che risultano avere costi molto più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

74

AMIATA VAL D’ORCIA

I report zonali

75

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

5 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Abbadia San Salvatore

1

Piancastagnaio

2

1

San Quirico d’Orcia

1

Totale

0

3

0

2

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Da incentivare la partecipazione ai percorsi di formazione in servizio per il personale educativo, coinvolgendo in certi casi anche il personale ausiliario ·· Da rafforzare il coordinamento tra i nidi d’infanzia per una maggiore integrazione del sistema zonale e contestualmente costruire rapporti di collaborazione con la scuola dell’infanzia anche per verificare possibili sinergie organizzative in un’ottica di continuità 0-6 ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata non convenzionati che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

76

APUANE

I report zonali

77

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

28 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Carrara

2

6

2

Massa

6

2

3

5

Montignoso

1

1

Totale

9

8

4

7

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Da incentivare la partecipazione ai percorsi di formazione in servizio per il personale educativo dei servizi a titolarità privata, coinvolgendo in certi casi anche il personale ausiliario ·· Da promuovere maggiormente le relazioni con il territorio, sia nel caso del raccordo con la scuola dell’infanzia, sia con i servizi socio-sanitari per l’accoglienza di bambini provenienti da famiglie svantaggiate che di bambini con disabilità ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata convenzionati e non che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

78

I report zonali

79

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

ARETINA 28 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Arezzo

4

8

7

4

Capolona

1

Civitella in Val di Chiana

1

Monte San Savino

1

Subbiano

1

1

Totale

5

10

8

5

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Lo spazio risulta bene organizzato e curato, tuttavia in alcuni servizi alcuni arredi risultano essere un po' usurati e andrebbero sostituiti con dei nuovi ·· Da promuovere maggiormente le relazioni con il territorio per mettere a valore quanto offerto dalla comunità locale in particolare dalle associazioni, dal volontariato… ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata convenzionati e non che risultano avere costi un po’ più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

80

BASSA VAL DI CECINA

I report zonali

81

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

14 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Castagneto Carducci

1

1

Cecina

1

1

1

Rosignano Marittimo

4

2

1

2

Totale

5

4

1

4

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Le strategie di osservazione delle esperienze proposte ai bambini dovrebbero avere una continuità nel tempo e essere registrate in maniera puntuale anche attraverso l’uso di strumenti pensati per lo scopo ·· Individuare una modalità condivisa per la rilevazione almeno una volta all’anno della soddisfazione delle famiglie ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata non convenzionato che risultano avere costi un po’ più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

82

CASENTINO

I report zonali

83

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

10 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Bibbiena

1

Castel Focognano

2

Castel San Niccolò

1

Chiusi della Verna

1

Ortignano Raggiolo

1

Poppi

1

Pratovecchio Stia

1

2

Totale

0

6

2

2

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte:

·· Lo spazio interno dei servizi potrebbe essere organizzato meglio per accogliere gli incontri con le famiglie ·· Da rafforzare il coordinamento tra i nidi d’infanzia per una maggiore integrazione del sistema zonale e contestualmente costruire rapporti di collaborazione con la scuola dell’infanzia anche per verificare possibili sinergie organizzative in un’ottica di continuità 0-6 ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quel servizio a titolarità privata non convenzionato che risulta avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

84

COLLINE DELL’ALBEGNA

I report zonali

85

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

7 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Manciano

1

Monte Argentario

2

Orbetello

1

1

1

Pitigliano

1

Totale

1

5

0

1

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Lo spazio interno dei servizi potrebbe essere organizzato meglio per accogliere gli incontri con le famiglie ·· Individuare una modalità condivisa per la rilevazione almeno una volta all’anno della soddisfazione delle famiglie ·· Da rafforzare il coordinamento tra i nidi d’infanzia per una maggiore integrazione del sistema zonale e contestualmente costruire rapporti di collaborazione con la scuola dell’infanzia anche per verificare possibili sinergie organizzative in un’ottica di continuità 0-6


Le qualità della qualità

86

I report zonali

87

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

COLLINE METALLIFERE 9 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Follonica

1

4

Gavorrano

1

Massa Marittima

2

Scarlino

1

Totale

0

5

0

4

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· In alcuni servizi potrebbe essere migliorata in maniera più funzionale l’organizzazione dello spazio, con attenzione anche allo spazio esterno per garantire maggiormente che i bambini facciano esperienze significative anche all’aperto ·· Da rafforzare i rapporti di collaborazione con la scuola dell’infanzia anche per verificare possibili sinergie organizzative in un’ottica di continuità 0-6 ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata non convenzionato che risultano avere costi molto più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

88

ELBA

I report zonali

89

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

4 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Campo nell’Elba

1

Capoliveri

1

Portoferraio

2

Totale

0

2

2

0

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· La proposta educativa pensata per i bambini potrebbe essere meglio programmata, documentata e verificata ·· Da rafforzare il coordinamento tra i nidi d’infanzia per una maggiore integrazione del sistema zonale e contestualmente costruire rapporti di collaborazione con la scuola dell’infanzia anche per verificare possibili sinergie organizzative in un’ottica di continuità 0-6 ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata convenzionati che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

90

I report zonali

91

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

EMPOLESE 35 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Capraia e Limite

1

1

Castelfiorentino

1

Cerreto Guidi

2

1

Certaldo

1

Empoli

2

4

5

Fucecchio

1

4

2

Gambassi Terme

1

Montaione

1

Montelupo Fiorentino

1

1

2

Montespertoli

1

1

Vinci

1

1

Totale

4

12

8

11

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Da incentivare la partecipazione ai percorsi di formazione in servizio, coinvolgendo in certi casi anche il personale ausiliario ·· L’accoglienza delle famiglie potrebbe prevedere sia spazi dedicati all’interno dei servizi che incontri di educazione familiare ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata convenzionati e non che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

92

FIORENTINA NORD-OVEST

I report zonali

93

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

52 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Calenzano

1

3

Campi Bisenzio

2

6

2

Fiesole

2

2

Lastra a Signa

1

3

Scandicci

5

1

7

Sesto Fiorentino

2

4

6

2

Signa

1

1

Vaglia

1

Totale

11

12

25

4

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· In alcuni servizi potrebbe essere migliorata l’organizzazione dello spazio con particolare attenzione al momento del pranzo e del riposo ·· La presenza del coordinatore pedagogico per la supervisione complessiva del progetto pedagogico potrebbe essere più frequente ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità pubblica a gestione diretta che risultano avere costi più alti rispetto al costo standard e per quei servizi a titolarità privata convenzionati e non che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

94

FIORENTINA SUD-EST

I report zonali

95

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

27 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Bagno a Ripoli

3

1

1

Barberino Val d’Elsa

1

1

Figline e Incisa Valdarno

2

1

1

Greve in Chianti

2

1

Impruneta

1

1

Reggello

2

2

Rignano sull’Arno

2

S.Casciano Val di Pesa

2

2

Tavarnelle Val di Pesa

1

Totale

2

15

8

2

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Lo spazio risulta bene organizzato e curato, tuttavia in alcuni servizi potrebbe essere migliorata l’organizzazione dello spazio esterno per garantire maggiormente che i bambini facciano esperienze significative anche all’aperto limitando al contempo l’utilizzo di giochi in plastica ·· Individuare una modalità condivisa per la rilevazione almeno una volta all’anno della soddisfazione delle famiglie ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata convenzionati e non che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

96

I report zonali

97

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

FIRENZE 90 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Firenze

32

14

34

10

Totale

32

14

34

10

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Lo spazio risulta bene organizzato e curato, tuttavia in alcuni servizi potrebbe essere migliorata l’organizzazione dello spazio esterno per attrezzarlo maggiormente a verde ·· Individuare una modalità condivisa per la rilevazione almeno una volta all’anno della soddisfazione delle famiglie ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità pubblica a gestione diretta che risultano avere costi più alti rispetto al costo standard e per quei servizi a titolarità privata convenzionati e non che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

98

I report zonali

99

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

GROSSETANA 26 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Castiglion della Pescaia

2

Civitella Paganico

1

Grosseto

4

2

14

Roccastrada

3

Totale

4

3

19

0

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· In alcuni servizi andrebbe ripensato l’organizzazione dello spazio, connotando in maniera più chiara i vari angoli gioco e limitando l’uso di cancellini e giochi/arredi in plastica ·· Da rafforzare i rapporti di collaborazione con la scuola dell’infanzia anche per verificare possibili sinergie organizzative in un’ottica di continuità 0-6 ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata convenzionati che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

100

I report zonali

101

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

LIVORNESE 34 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Collesalvetti

3

Livorno

13

1

12

5

Totale

13

1

15

5

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Lo spazio risulta bene organizzato e curato, tuttavia in alcuni servizi potrebbe essere migliorata l’organizzazione dello spazio interno per accogliere gli incontri con le famiglie ·· Da promuovere maggiormente le relazioni con il territorio per mettere a valore quanto offerto dalla comunità locale in particolare dalle associazioni, dal volontariato… ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata convenzionati e non che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

102

I report zonali

103

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

LUNIGIANA 3 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Aulla

1

Bagnone

1

Pontremoli

1

Totale

1

2

0

0

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Lo spazio risulta bene organizzato e curato, tuttavia in alcuni servizi potrebbe essere migliorata l’organizzazione dello spazio per rendere più accogliente il momento del riposo ·· Da consolidare la stabilità nel tempo dei gruppi di lavoro ·· Da rafforzare i rapporti di collaborazione con la scuola dell’infanzia anche per verificare possibili sinergie organizzative in un’ottica di continuità 0-6


Le qualità della qualità

104

I report zonali

105

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

MUGELLO 15 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Barberino di Mugello

1

2

Borgo San Lorenzo

1

1

1

Dicomano

1

Firenzuola

1

Marradi

1

Palazzuolo sul Senio

1

Scarperia e San Piero

1

2

Vicchio

2

Totale

1

6

6

2

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Da promuovere maggiormente le relazioni con il territorio per mettere a valore quanto offerto dalla comunità locale in particolare dalle associazioni, dal volontariato… ·· L’accoglienza delle famiglie potrebbe prevedere sia spazi dedicati all’interno dei servizi che incontri di educazione familiare ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata convenzionati e non che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

106

I report zonali

107

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

PIANA DI LUCCA 24 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Altopascio

1

Capannori

1

1

2

2

Lucca

1

6

3

4

Montecarlo

1

Porcari

1

Villa Basilica

1

Totale

2

8

8

6

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Da consolidare il rispetto del monte orario non frontale a tutto il personale educativo ·· L'interlocuzione con gli uffici comunali di riferimento potrebbe avere una frequenza maggiore ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata convenzionati e non che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

108

I report zonali

109

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

PISANA 41 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Calci

1

Cascina

1

1

5

1

Pisa

8

6

3

4

San Giuliano Terme

1

2

Vecchiano

3

Vicopisano

1

1

3

Totale

10

11

12

8

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Da rafforzare il coordinamento tra i nidi d’infanzia per una maggiore integrazione del sistema zonale e contestualmente costruire rapporti di collaborazione con la scuola dell’infanzia anche per verificare possibili sinergie organizzative in un’ottica di continuità 0-6 ·· L’accoglienza delle famiglie potrebbe prevedere sia spazi dedicati all’interno dei servizi che incontri di educazione familiare ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità pubblica a gestione diretta che risultano avere costi più alti rispetto al costo standard e per quei servizi a titolarità privata convenzionati e non che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

110

I report zonali

111

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

PISTOIESE 29 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Agliana

1

1

1

Marliana

1

Montale

1

Pistoia

6

1

5

1

Quarrata

1

2

3

2

Serravalle Pistoiese

3

Totale

8

8

9

4

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Rendere più esplicita e per scritto la progettazione educativa annuale ·· Individuare una modalità condivisa per la rilevazione almeno una volta all’anno della soddisfazione delle famiglie ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata convenzionati e non che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

112

I report zonali

113

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

PRATESE 57 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Cantagallo

1

Carmignano

4

Montemurlo

2

2

Poggio a Caiano

1

2

Prato

7

1

32

4

Vaiano

1

Totale

7

4

42

4

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Lo spazio risulta bene organizzato e curato, tuttavia in alcuni servizi potrebbe essere migliorata l’organizzazione dello spazio per rendere più accogliente il momento del pranzo ·· La proposta educativa pensata per i bambini potrebbe essere meglio documentata ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità pubblica a gestione diretta che risultano avere costi più alti rispetto al costo standard e per quei servizi a titolarità privata convenzionati e non che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

114

I report zonali

115

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

SENESE 40 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Asciano

1

Buonconvento

1

Castellina in Chianti

1

Castelnuovo Berardenga

2

1

Chiusdino

1

Gaiole in Chianti

1

Montalcino

3

Monteriggioni

3

Monteroni d’Arbia

1

1

Murlo

1

Rapolano Terme

1

San Giovanni d’Asso

1

Siena

6

1

10

Sovicille

2

1

1

Totale

6

18

14

2

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Da consolidare il rispetto del monte orario non frontale a tutto il personale educativo anche per garantire la partecipazione ai percorsi di formazione in servizio ·· Lo spazio risulta bene organizzato e curato, tuttavia in alcuni servizi potrebbe essere migliorata l’organizzazione dello spazio esterno per garantire maggiormente che i bambini facciano esperienze significative anche all’aperto ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata convenzionati che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

116

I report zonali

117

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

VAL DI CECINA 7 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Casale Marittimo

1

Castelnuovo di V. Cecina

1

Montecatini Val di Cecina

1

Montescudaio

1

Pomarance

1

Riparbella

1

Volterra

1

Totale

1

6

0

0

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Lo spazio risulta bene organizzato e curato, tuttavia in alcuni servizi potrebbe essere migliorata l’organizzazione dello spazio per rendere più accogliente il momento del cambio ·· Trattandosi in certi casi di servizi con un solo educatore, è necessario prevenire l’isolamento favorendo i momenti di confronto con personale di altri servizi e con il coordinatore pedagogico ·· Individuare una modalità condivisa per la rilevazione almeno una volta all’anno della soddisfazione delle famiglie


Le qualità della qualità

118

I report zonali

119

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

VAL DI CHIANA ARETINA 11 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Castiglion Fiorentino

1

1

Cortona

1

2

2

Foiano della Chiana

1

1

Lucignano

1

Marciano della Chiana

1

Totale

2

5

1

3

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Lo spazio risulta bene organizzato e curato, tuttavia in alcuni servizi potrebbe essere migliorata l’organizzazione dello spazio per rendere più accogliente il momento del cambio ·· Da rafforzare il coordinamento tra i nidi d’infanzia per una maggiore integrazione del sistema zonale e contestualmente costruire rapporti di collaborazione con la scuola dell’infanzia anche per verificare possibili sinergie organizzative in un’ottica di continuità 0-6 ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata convenzionati e non che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

120

I report zonali

121

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

VAL DI CHIANA SENESE 14 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Cetona

1

Chianciano Terme

1

1

Chiusi

1

Montepulciano

2

2

Pienza

1

Sarteano

1

Sinalunga

1

1

Torrita di Siena

1

1

Totale

2

5

4

3

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Rendere più esplicita e per scritto i momenti di valutazione e verifica del progetto educativo ·· Da rafforzare il coordinamento tra i nidi d’infanzia per una maggiore integrazione del sistema zonale e contestualmente costruire rapporti di collaborazione con la scuola dell’infanzia anche per verificare possibili sinergie organizzative in un’ottica di continuità 0-6 ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità pubblica a gestione diretta che risultano avere costi più alti rispetto al costo standard e per quei servizi a titolarità privata convenzionati e non che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

122

I report zonali

123

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

VAL DI CORNIA 11 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Campiglia Marittima

1

1

Piombino

2

5

San Vincenzo

1

Suvereto

1

Totale

4

2

5

0

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Da rafforzare il coordinamento tra i nidi d’infanzia per una maggiore integrazione del sistema zonale e contestualmente costruire rapporti di collaborazione con la scuola dell’infanzia anche per verificare possibili sinergie organizzative in un’ottica di continuità 0-6 ·· Le strategie di osservazione delle esperienze proposte ai bambini dovrebbero avere una continuità nel tempo e essere registrate in maniera puntuale anche attraverso l’uso di strumenti pensati per lo scopo ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità pubblica a gestione diretta che risultano avere costi più alti rispetto al costo standard e per il servizio a titolarità pubblica e gestione affidata e quei servizi a titolarità privata convenzionati che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

124

I report zonali

125

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

VALDINIEVOLE 19 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Buggiano

1

Chiesina Uzzanese

1

Lamporecchio

1

Larciano

1

Massa e Cozzile

1

Monsummano Terme

1

2

Montecatini Terme

1

4

Pescia

1

1

1

Pieve a Nievole

1

1

Uzzano

1

Totale

4

0

11

4

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Da consolidare la cura e manutenzione degli spazi esterni per tutto l’anno ·· Da rafforzare il coordinamento tra i nidi d’infanzia per una maggiore integrazione del sistema zonale e contestualmente costruire rapporti di collaborazione con la scuola dell’infanzia anche per verificare possibili sinergie organizzative in un’ottica di continuità 0-6 ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità pubblica a gestione diretta che risultano avere costi più alti rispetto al costo standard e per quei servizi a titolarità privata convenzionati e non che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

126

I report zonali

127

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

VALTIBERINA 6 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Anghiari

1

Badia Tedalda

1

Pieve Santo Stefano

1

Sansepolcro

1

1

Sestino

1

Totale

3

2

0

1

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· La proposta educativa pensata per i bambini potrebbe essere meglio programmata, documentata e verificata ·· Da rafforzare i rapporti di collaborazione con la scuola dell’infanzia anche per verificare possibili sinergie organizzative in un’ottica di continuità 0-6 ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità pubblica a gestione diretta e per quel servizio a titolarità privata non convenzionato che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

128

I report zonali

129

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

VALDARNO 21 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Bucine

1

Castelfranco Piandiscò

1

1

1

Cavriglia

2

Loro Ciuffenna

1

Montevarchi

1

1

1

4

Pergine Valdarno

1

San Giovanni Valdarno

1

1

1

Terranuova Bracciolini

2

1

Totale

4

7

2

8

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· La proposta educativa pensata per i bambini potrebbe essere meglio programmata, documentata e verificata ·· Individuare una modalità condivisa per la rilevazione almeno una volta all’anno della soddisfazione delle famiglie ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità pubblica a gestione diretta che risultano avere costi più alti rispetto al costo standard e per quei servizi a titolarità privata convenzionati e non che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

130

I report zonali

131

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

VALDARNO E VALDISIEVE 10 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Pelago

1

Pontassieve

4

2

1

Rufina

1

1

Totale

1

5

3

1

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Rendere più esplicita e per scritto i momenti di valutazione e verifica del progetto educativo ·· Da rafforzare i rapporti di collaborazione con la scuola dell’infanzia anche per verificare possibili sinergie organizzative in un’ottica di continuità 0-6 ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quel servizio a titolarità privata non convenzionato che risulta avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

132

I report zonali

133

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

VALDARNO INFERIORE 17 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Castelfranco di Sotto

1

3

Montopoli in Val d’Arno

2

San Miniato

3

5

1

Santa Croce sull’Arno

2

Totale

4

9

1

3

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Da consolidare la cura e manutenzione degli spazi esterni per tutto l’anno ·· Le famiglie dovrebbero essere maggiormente informate della complessiva offerta di servizi educativi per promuovere la domanda e favorire l’accessibilità al sistema ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata non convenzionati che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

134

I report zonali

135

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

VALDERA 35 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Bientina

2

Buti

2

Calcinaia

4

2

Capannoli

1

1

Casciana Terme Lari

3

Crespina Lorenzana

2

Lajatico

1

Palaia

1

Peccioli

1

Ponsacco

5

Pontedera

1

1

5

1

Santa Maria a Monte

1

1

Totale

1

5

26

3

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Lo spazio risulta bene organizzato e curato, tuttavia in alcuni servizi potrebbe essere migliorata l’organizzazione dello spazio esterno per garantire maggiormente che i bambini facciano esperienze significative anche all’aperto limitando al contempo l’utilizzo di giochi in plastica ·· Da rafforzare i rapporti di collaborazione con la scuola dell’infanzia anche per verificare possibili sinergie organizzative in un’ottica di continuità 0-6 ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata convenzionati e non che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

136

I report zonali

137

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

VALLE DEL SERCHIO 6 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Bagni di Lucca

1

Barga

1

Borgo a Mozzano

1

Castelnuovo di Garfagn.

1

Gallicano

1

San Romano in Garfagn.

1

Totale

0

4

2

0

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Lo spazio risulta bene organizzato e curato, tuttavia in alcuni servizi potrebbe essere migliorata l’organizzazione dello spazio per rendere più accogliente il momento del cambio ·· Da rafforzare i rapporti di collaborazione con la scuola dell’infanzia anche per verificare possibili sinergie organizzative in un’ottica di continuità 0-6 ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quel servizio a titolarità privata convenzionato che risulta avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

138

I report zonali

139

Qualità e costi: posizione di ogni nido rispetto ai valori della valutazione di qualità e dell’indicatore costo ora/bambino di servizio erogato

VERSILIA 26 unità d’offerta incluse nell’indagine

pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Pubblica in gestione diretta Pubblica in gestione affidata Privata convenzionata Privata non convenzionata

Unità d’offerta del sistema territoriale zonale per forma di gestione e titolarità

Comune

Pubblica Pubblica Privata Privata non diretta affidata convenzionata convenzionata

Camaiore

1

2

2

Forte dei Marmi

1

Massarosa

2

Pietrasanta

4

Stazzema

1

Viareggio

6

3

2

2

Totale

7

13

4

2

Qualità e costi: punteggi medi complessivi della qualità e costo ora/bambino per le 4 famiglie di nido secondo la titolarità e la gestione pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

Punteggi medi per dimensione del «sistema qualità» e costo ora/ bambino secondo la titolarità e la gestione del nido 1-Ambiente 2-Organizzazione 3-Programmazione 4-Esperienze 5-Partecipazione

Ipotesi migliorative e proposte: ·· Lo spazio risulta bene organizzato e curato, tuttavia in alcuni servizi potrebbe essere migliorata l’organizzazione dello spazio esterno per garantire maggiormente che i bambini facciano esperienze significative anche all’aperto ·· Da rafforzare i rapporti di collaborazione con la scuola dell’infanzia anche per verificare possibili sinergie organizzative in un’ottica di continuità 0-6 ·· Da verificare la qualità organizzativa-gestionale per quei servizi a titolarità privata non convenzionati che risultano avere costi più bassi rispetto al costo standard


Le qualità della qualità

APPENDICE

140


Appendice

143

LO STRUMENTO DI RILEVAZIONE

SISTEMA QUALITÀ DEI SERVIZI EDUCATIVI PER L'INFANZIA IN REGIONE TOSCANA

Lo strumento di rilevazione è organizzato in un questionario strutturato in 5 sezioni, coincidenti con le 5 dimensioni generali: ·· 1. Ambiente, spazio, arredi e materiali, ·· 2. Assetto organizzativo, ·· 3. Programmazione del servizio, ·· 4. Relazioni e processi di esperienza, ·· 5. Relazioni con le famiglie, gli altri servizi e il territorio. Per ognuno degli item compresi nello strumento è previsto di esprimere un giudizio su una scala Likert a 5 livelli (“critico”, “insufficiente”, “sufficiente”, “buono”, “ottimo”). Sulla base dei singoli giudizi espressi è possibile calcolare, per ciascun nido, un profilo sintetico “di qualità” (variabile da “critico” a “ottimo”) relativo a ogni dimensione indagata e al servizio educativo nel suo complesso. Complementare alla valutazione della qualità educativa è quella riferita alla qualità gestionale. Nella scheda di sintesi che raccoglie i dati sul "profilo di qualità", uno spazio specifico è destinato infatti a raccogliere il dato relativo al valore registrato dall'indicatore del "costo per ora/bambino di servizio erogato". Alcune schede sono infine destinate ad accogliere le osservazioni propositive che, tenendo conto delle valutazioni riportate, identificano i contenuti del piano di miglioramento della qualità.


Anagrafica dell’unità di offerta Denominazione Via /piazza ______________________________________________, n. _________ Indirizzo

c.a.p. ______________ Comune di _______________________________________ Provincia (_____________)

Telefono

______/______________

Fax

______/______________

e.mail

___________________________________@_____________________

Referente

Nome e Cognome ____________________________________________________________________

Dati sulla visita di valutazione Data Valutatori Referente servizio presente alla visita

______ / ______ / ____________ Nome e Cognome ____________________________________________________________________ Nome e Cognome ____________________________________________________________________

40


Elementi da verificare

Valutazione 1.e Gli spazi sezione sono progettati nel rispetto dell'età dei bambini.

1.a Lo spazio esterno è organizzato in modo tale da garantire accessibilità e sicurezza. Note:

(Es. verificare se sono presenti uscite di sicurezza, _______________________________________________ controllo del cancello d’ingresso, recinzione, ecc.)

(Es. Verificare se è previsto un angolo morbidoaffettivo, angoli per le attività espressivomanipolative, per la lettura, per i travestimenti, per il gioco simbolico, per il movimento, ecc.)

_______________________________________________

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

_______________________________________________ 1.f Lo spazio del sonno risulta curato e ben connotato.

1.b Lo spazio esterno è organizzato in modo da garantire esperienze significative per i bambini. (Es. Verificare se sono presenti attrezzature, giochi, materiali per attività didattiche, ecc. e se l'organizzazione dello spazio viene utilizzato in riferimento al progetto educativo)

Note:

Note:

_______________________________________________

(Es. Verificare se i lettini sono stabilmente attribuiti a ogni bambino, se sono previsti oggetti _______________________________________________ personali per lettino, se la stanza viene oscurata, _______________________________________________ se ci sono luci soffuse, se la stanza è areata, ecc.)

_______________________________________________

_______________________________________________ _______________________________________________ 1.g Lo spazio per il pranzo risulta curato.

1.c Il servizio garantisce un piano di manutenzione e cura degli spazi esterni. (Es. Verificare se: l'erba del giardino, siepi e piante sono regolarmente potate, se è garantita, altresì, la manutenzione delle attrezzature e dei giochi, ecc.)

1.d Gli spazi dedicati ai bambini sono progettati per garantire esperienze di piccolo gruppo ed esperienze individuali

Note:

_______________________________________________

(Es. Verificare se c'è attenzione nell’allestimento e nella cura del carrello di servizio organizzato con Note: l’occorrente, se le tovaglie sono di stoffa e se ci _______________________________________________ sono oggetti personalizzati (ad es portatovagliolo), se c'è cestino per rifiuti) _______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________ _______________________________________________ 1.h Gli spazi del cambio appaiono curati e ben connotati.

Note:

(Es. Verificare se esistono angoli dedicati al gioco _______________________________________________ con gruppi piccoli (4/6 bambini), laboratori, _______________________________________________ angoli, atelier, ecc. )

(Es. Verificare se c'è il fasciatoio, la presenza di mobili/mensole per contenere oggetti, avvolgi pannolini, vaschetta per il lavaggio vicina al fasciatoio, ecc.)

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

_______________________________________________

42

43


1.o È presente varietà di materiali. 1.i Sono presenti spazi per gli adulti espressamente predisposti per il lavoro dell'équipe e per accogliere le famiglie.

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

1.l Il servizio prevede spazi interni differenziati per funzione.

Note:

_______________________________________________

(Es. Verificare se ci sono materiali per le esplorazioni tattili (manipolare, trasformare), per le esplorazioni visive, per le esplorazioni sonore, non troppa plastica, se sono presenti immagini/libri per bambini rappresentativi delle diversità in generale – culturale, di genere, disabilità).

1.p Il servizio è curato dal punto di vista igienico.

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

Note:

_______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

1.m L'organizzazione interna degli spazi è attenta ai bisogni dei bambini. Note:

(Es. Verificare se c'è assenza di ostacoli che _______________________________________________ impediscono il passaggio dei bambini da un ambiente all’altro, accessibilità ai materiali, ecc.). _______________________________________________

_______________________________________________

1.n È prestata attenzione e cura alla quantità e qualità degli arredi.

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

44

45


46


Elementi da verificare

Valutazione

2.e

Le educatrici si sostengono positivamente nei diversi momenti.

2.a

È garantito al personale educativo un monte orario non frontale.

Note:

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________ _______________________________________________

2.f

L'équipe tende a far variare i ruoli.

2.b

L'équipe educativa si impegna a mantenere costante una dimensione di lavoro di gruppo.

Note:

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________ _______________________________________________

2.g

È garantita la partecipazione del personale educativo ad attività di formazione.

2.c

Il referente dell'équipe di ogni servizio mantiene contatti costanti con gli uffici dell'organizzazione di appartenenza e con il Comune.

Note:

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________ _______________________________________________

2.h

Sono promossi all'interno del servizio processi di Note: scambi pedagogici. _______________________________________________

2.d

L'équipe educativa promuove ed esercita uno scambio e un confronto continuo e giornaliero.

Note:

_______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________ _______________________________________________

2.i

È garantita la partecipazione del personale ausiliario ad attività di formazione.

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

48

49


.

50


Elementi da verificare

Valutazione

3.a

Valutazione

3.f

Le modalità di ambientamento dei bambini al nido sono ben definite (Es. Verificare se sono previsti colloqui iniziali con le famiglie, se viene concordato il periodo di ambientamento, le modalità di presenza alle famiglie, ecc.)

Elementi da verificare

Il progetto educativo è oggetto di verifica e valutazione da parte del personale educativo. Note:

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________

(Es. Verificare se sono previsti momenti di verifica e valutazione del progetto – almeno tre momenti nell'arco dell'anno educativo)

_______________________________________________

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

3.g È prevista una strutturazione dei tempi di vita quotidiana in modo che siano facilmente prevedibili e riconoscibili.

3.b

È prevista all'interno del servizio una progettazione educativa annuale delle attività Note: (Es. Verificare se il documento di progettazione contiene le seguenti indicazioni: spazio e opportunità, i _______________________________________________ protagonisti, le finalità, obiettivi e proposte, i metodi e strumenti di documentazione e valutazione, i tempi di _______________________________________________ realizzazione)

_______________________________________________

Note: (Es. Verificare se è prevista una strutturazione che

prevede alcuni dei momenti seguenti: accoglienza, gioco libero, gioco strutturato, pranzo, sonno, ecc.)

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

3.c

La costruzione del progetto educativo avviene in modo condiviso e partecipato.

_______________________________________________

3.h È prevista una strutturazione dei tempi capace di contemperare tempi di socialità più condivisa con Note: altri individuali. _______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

Note: (Es. Verificare se alla costruzione del progetto partecipa il personale educativo, il coordinatore pedagogico, le famiglie, ecc)

3.d

La pianificazione annuale delle proposte Note: educative, in attuazione della programmazione, si realizza con puntualità durante l’arco dell’anno. _______________________________________________

3.i

L'équipe educativa adotta strategie e strumenti di Note: osservazione. _______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

3.e

Sono previsti momenti di condivisione del progetto educativo con le famiglie. (Es. Verificare se è previsto almeno un incontro durante l'anno educativo)

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ 52

3.l I bambini – in relazione all'età – vengono incoraggiati nello sviluppo della propria autonomia.

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ 53


Elementi da verificare

Valutazione

3.m Vengono realizzate attivitĂ di documentazione delle esperienze.

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

3.n

La documentazione costituisce uno strumento di comunicazione e informazione per i genitori, di stimolo per i bambini e di socializzazione delle esperienze educative nei confronti dei soggetti esterni e degli altri operatori.

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

3.o

Vengono promossi processi di valutazione dell'organizzazione complessiva del contesto educativo, di situazioni specifiche, dei percorsi progettuali.

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

3.p

Viene rilevata con regolaritĂ la soddisfazione dei genitori. (Es. Almeno una volta l'anno)

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

3.q

I risultati dei processi di valutazione supportano il gruppo di lavoro nelle loro riflessioni. (Es. Verificare se e come i risultati della valutazione Note: ricadono sulle decisioni del personale educativo: _______________________________________________ revisione del progetto educativo, della proposta _______________________________________________ delle esperienze al gruppo dei bambini, ecc.) 54


Elementi da verificare

4.a Vengono realizzate riunioni di équipe con la presenza del coordinatore (Es. Almeno un incontro al mese)

Valutazione

Note:

_______________________________________________

4.e È prestata attenzione all'organizzazione delle esperienze dei bambini (Es. Verificare se le educatrici organizzano le esperienze in base al progetto educativo, le esperienze proposte muovono da un'attenta osservazione del bambino e del gruppo, è incoraggiata l'autonomia dei bambini, ecc.)

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________

_______________________________________________ _______________________________________________ 4.f Le esperienze di gioco e di cura sono proposte dalle educatrici in modo da favorire l'autonomia dei bambini

4.b C'è chiarezza rispetto la ripartizione dei ruoli e delle funzioni

_______________________________________________

(Es. Dove la situazione lo consente, verificare se c'è _______________________________________________ una chiara e condivisa ripartizione dei compiti nel _______________________________________________ gruppo degli operatori)

_______________________________________________

4.c All'interno del servizio viene prestata adeguata attenzione alla relazione tra operatori e bambini

4.g Le educatrici prestano attenzione alla gestione del momento del cambio Note:

(Es. Verificare se il momento del cambio viene _______________________________________________ gestito come momento di grande relazione e intimità tra l'adulto e il bambino, durante il cambio _______________________________________________ l'adulto parla con il bambino, ecc.)

Note:

_______________________________________________

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

4.d Viene prestata attenzione e cura al momento dell'entrata e dell'uscita

4.h Le educatrici prestano attenzione alla gestione del momento del pranzo (Es. Verificare se si favorisce la dimensione di piccolo gruppo e la relazione tra i bambini, è prestata attenzione alla cura dell'allestimento dei tavoli, ecc.)

Note:

(Es. Verificare se vengono offerte informazioni non frettolose, si garantisce una mediazione al momento della separazione e del congedo)

_______________________________________________ _______________________________________________

Note:

(Es. Verificare se si osserva una vicinanza non invasiva, un ascolto interessato, una restituzione dei significati, una risposta alle richieste dei bambini, è garantita una gestione autonoma dei conflitti dove possibile)

Note:

_______________________________________________

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

_______________________________________________ _______________________________________________

4.i Le educatrici prestano attenzione alla gestione del momento del sonno. (Es. Verificare se la stanza è oscurata, i lettini personalizzati, c'è uno spazio adeguato tra i lettini per permettere il passaggio dell'adulto, l'adulto è attento ai tempi individuali dei bambini, ecc.)

56

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

57


4.l L'équipe educativa garantisce il rispetto della diversità. (Es. Verificare se l'équipe progetta esperienze che favoriscono l'inclusione di bambini disabili e/o socialmente svantaggiati, sono promosse esperienze a favore delle diversità di genere, sono realizzati incontri con le famiglie per affrontare queste tematiche, ecc.)

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

58


Elementi da verificare

Valutazione

5.a L'équipe educativa cura le relazioni con le famiglie. (Es. Verificare se vengono previsti organi di rappresentanza delle famiglie, colloqui individuali (almeno 2 all’anno), incontri del gruppo sezione (2 l’anno), assemblee generali (1 l’anno), giornate aperte, laboratori pomeridiani, ecc.)

5.b L'équipe educativa organizza momenti di socializzazione fra famiglie, al fine di rendere il servizio un punto di riferimento per la comunità. (Es. Verificare se sono progettati incontri e momenti di confronto, feste, gite, laboratori per soli genitori, gruppi di parola, esperienze di condivisione di esperienze)

5.c L'équipe educativa collabora attivamente con le scuole del territorio in un'ottica di continuità verticale. (Es. Verificare se sono previsti incontri con insegnanti, incontri dei bambini/famiglie presso le scuole, progetti ponte, ecc.)

5.d L'équipe educativa collabora attivamente con i servizi del territorio in un'ottica di continuità orizzontale (Es. Verificare se sono previsti progetti con agenzie non formali (associazionismo, parrocchie, ecc.) e informale (agenzie del territorio a pagamento).

Elementi da verificare

Valutazione

5.f L’équipe educativa promuove incontri di

educazione familiare Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

(Es. Verificare vengono realizzati incontri strutturati – incontri con esperti, laboratori per genitori, gruppi di parola – e meno strutturati – situazioni anche informali dove i genitori possono incontrarsi e scambiare informazioni, confrontarsi su esperienze, ecc.)

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________

5.e Il servizio collabora attivamente con i Servizi socio-sanitari e con i servizi sociali del Comune. (Es. Verificare se esistono accordi istituzionali, si realizzano incontri periodici per parlare di casi di bambini con difficoltà)

Note:

_______________________________________________ _______________________________________________ 60

61



Scheda di sintesi Unità di offerta:

____________________________________

Codice:

____________

Scheda di sintesi qualità/costi

(riservato all’elaboratore)

PUNTEGGIO MEDIO

AMBIENTE, SPAZIO, ARREDI E MATERIALI

+ (PUNTI DI FORZA) - (PUNTI DI DEBOLEZZA) (SUGGERIMENTI MIGLIORATIVI) PUNTEGGIO MEDIO

ASSETTO ORGANIZZATIVO

+  Ambiente, spazio, arredi e materiali

PUNTEGGIO MEDIO

PROGRAMMAZIONE DEL SERVIZIO

+

65

+ -

PUNTEGGIO MEDIO

RELAZIONE CON LE SERVIZI E IL TERRITORIO

Relazione con le famiglie, gli altri servizi e il Territorio

Costi totali / (Numero bambini iscritti x numero ore frequenza giornaliera contrattualizzate x numero giorni funzionamento annuale servizio)

FAMIGLIE, GLI ALTRI

Relazioni e processi di esperienza

Algoritmo di calcolo:

-

PUNTEGGIO MEDIO

ESPERIENZA

Programmazione del servizio

Costo medio ora/bambino di servizio erogato:

RELAZIONI E PROCESSI DI

Assetto organizzativo

+ 

PUNTEGGIO MEDIO

+ SINTESI

 64

Media


Scheda di sintesi

Posizione dell’unità d’offerta nel piano qualità costi

Copia da consegnare al referente dell’unità d’offerta PUNTEGGIO MEDIO

AMBIENTE, SPAZIO, ARREDI E MATERIALI

+ (PUNTI DI FORZA) - (PUNTI DI DEBOLEZZA) (SUGGERIMENTI MIGLIORATIVI) PUNTEGGIO MEDIO

ASSETTO ORGANIZZATIVO

+  PUNTEGGIO MEDIO

PROGRAMMAZIONE DEL SERVIZIO

+ 

66

PUNTEGGIO MEDIO

RELAZIONI E PROCESSI DI ESPERIENZA

+  PUNTEGGIO MEDIO

RELAZIONE CON LE FAMIGLIE, GLI ALTRI SERVIZI E IL TERRITORIO

+ 

PUNTEGGIO MEDIO

SINTESI FINALE

+ 

69


Scheda di sintesi qualità/costi

Posizione dell’unità d’offerta nel piano qualità costi

Copia da consegnare al referente dell’unità d’offerta

Ambiente, spazio, arredi e materiali

Assetto organizzativo

Copia da consegnare al referente dell’unità d’offerta

Programmazione del servizio

Relazioni e processi di esperienza

Relazione con le famiglie, gli altri servizi e il Territorio

Media

Costo medio ora/bambino di servizio erogato: Algoritmo di calcolo: Costi totali / (Numero bambini iscritti x numero ore frequenza giornaliera contrattualizzate x numero giorni funzionamento annuale servizio) 70

71


Appendice

175

INTRODUZIONE

MASCHERE DI IMMISSIONE DATI DEL SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE SIRIA

La Regione Toscana dispone da alcuni anni di un sistema di rilevazione dei servizi educativi per la prima infanzia, il SIRIA, che consente (grazie alla collaborazione dei Comuni e dei soggetti pubblici e privati, titolari e gestori) di acquisire informazioni dettagliate ed aggiornate sui servizi educativi toscani, costituendo al contempo uno strumento conoscitivo fondamentale per la programmazione regionale del settore. La necessità di disporre di sempre maggiori informazioni, accurate e aggiornate, relative ai servizi educativi, ha spinto il Settore Educazione e Istruzione della Regione Toscana, in collaborazione con il Centro Regionale di documentazione dell'infanzia e l'adolescenza, a realizzare indagini conoscitive mirate attraverso il potenziamento del sistema informativo esistente. Pertanto, accanto alle consuete rilevazioni censuarie, che si realizzano annualmente - attraverso la scheda "Comune" (contenente informazioni sul sistema comunale dell'offerta) e la scheda "Unità di offerta - anagrafica" (contenente informazioni per ciascuna unità di offerta presente sul territorio di ogni comune toscano) - in un diverso periodo dell’anno, vengono raccolte le informazioni sui dati economici, attraverso la scheda qui riportata “Unità di offerta-Costi di gestione”.


Le qualità della qualità

176

Appendice

177


Le qualità della qualità

178

Appendice

179


Appendice

181

INTRODUZIONE

I dati che seguono si riferiscono ai grafici che si trovano inseriti nel corpo del Rapporto e che vengono offerti in forma di tavola per un maggior dettaglio informativo.

TAVOLE STATISTICHE

Nelle tavole da 1 a 4 è evidenziata la variazione numerica delle unità d’offerta a partire dagli 817 servizi censiti dal sistema informativo regionale SIRIA nell’anno educativo 2016/17, sulla base di successive verifiche sull’eventuale inattività e sull’effettiva tipologia oggetto di analisi (nidi, sezioni primavera, centri 0/6) che hanno portato le unità effettivamente incluse nell’analisi a 781. Inoltre vengono messi a diretto confronto i grafici relativi alla complessiva situazione regionale e alle medie di livello regionale e zonale registrate nei quattro gruppi di nidi individuati rispetto alla diversa forma di titolarità e gestione dei servizi (pubblica in gestione diretta, pubblica in gestione affidata, privata convenzionata e privata non convenzionata), al fine di rendere maggiormente visibile l’effetto delle operazioni di normalizzazione effettuate sui dati grezzi con riferimento alla percentuale di bambini piccoli sui bambini frequentanti e sulla eventuale presenza di bambini con disabilità, nonché con riferimento ai diversi contratti di lavoro applicati nei quattro gruppi di nidi individuati. Infine sono mostrati in apposita tabella di dettaglio i valori di compattezza/dispersione a livello di zona educativa delle posizioni delle unità di offerta analizzate sul piano qualità/costi.


Le qualità della qualità

Tavola 1. Unità di offerta di nido, sezione primavera e Centri 0-6 attive in Toscana al 31.12.2016 e incluse nell’universo di indagine dopo le verifiche di attività per Zona educativa

182

di cui ZONE

Unità di offerta attive al 31/12/2016

Unità di Nidi Sezioni Centri offerta incluse Primavera 0-6 nell’universo di indagine dopo verifica attività

Alta Val d’Elsa

16

16

16

0

0

Amiata Grossetana

5

5

5

0

0

Amiata - Val d’Orcia

6

5

4

1

0

Apuane

29

29

24

5

0

Aretina

28

28

26

2

0

Bassa Val di Cecina

17

15

13

0

2

Casentino

10

10

10

0

0

Colline dell’Albegna

8

8

7

1

0

Colline Metallifere

9

9

8

1

0

Elba

4

4

3

1

0

Empolese

36

35

33

1

1

Fiorentina Nord-Ovest

55

54

49

2

3

Fiorentina Sud-Est

28

27

25

2

0

Firenze

93

90

85

3

2

Grossetana

27

26

23

3

0

Livornese

34

34

27

1

6

Lunigiana

4

4

3

1

0

Mugello

16

15

14

1

0

Piana di Lucca

26

25

25

0

0

Pisana

43

41

35

4

2

Pistoiese

30

29

29

0

0

Pratese

58

57

55

2

0

Senese

40

40

39

1

0

Val di Cecina

7

7

6

1

0

Val di Chiana Aretina

11

11

10

1

0

Val di Chiana Senese

15

15

14

1

0

Val di Cornia

12

11

11

0

0

Val di Nievole

23

20

18

2

0

Val Tiberina

6

6

6

0

0

Valdarno

23

23

22

1

0

Valdarno e Valdisieve

10

10

9

1

0

Valdarno Inferiore

18

17

17

0

0

Valdera

36

36

30

1

5

Valle del Serchio

6

6

6

0

0

Versilia

28

26

25

1

0

Totale

817

794

732

41

21

Appendice

Tavola 2. Unità di offerta di nido, sezione primavera e Centri 0-6 in Toscana per Zona educativa confermate nell’universo di indagine dopo la realizzazione della campagna di rilevazione

183

ZONE

Totale

di cui

Nidi

Sezioni Centri 0-6 Primavera

Alta Val d’Elsa

16

16

0

0

Amiata Grossetana

4

4

0

0

Amiata - Val d’Orcia

5

3

2

0

Apuane

28

22

6

0

Aretina

28

28

0

0

Bassa Val di Cecina

14

12

0

2

Casentino

10

10

0

0

Colline dell’Albegna

7

6

1

0

Colline Metallifere

9

8

1

0

Elba

4

3

1

0

Empolese

35

33

1

1

Fiorentina Nord-Ovest

52

47

2

3

Fiorentina Sud-Est

27

25

2

0

Firenze

90

86

2

2

Grossetana

26

24

2

0

Livornese

34

27

1

6

Lunigiana

3

2

1

0

Mugello

15

14

1

0

Piana di Lucca

24

24

0

0

Pisana

41

35

4

2

Pistoiese

29

29

0

0

Pratese

57

52

5

0

Senese

40

38

2

0

Val di Cecina

7

6

1

0

Val di Chiana Aretina

11

10

1

0

Val di Chiana Senese

14

14

0

0

Val di Cornia

11

11

0

0

Valdinievole

19

17

2

0

Valtiberina

6

6

0

0

Valdarno

21

20

1

0

Valdarno e Valdisieve

10

9

1

0

Valdarno Inferiore

17

17

0

0

Valdera

35

29

1

5

Valle del Serchio

6

6

0

0

Versilia

26

25

1

0

Totale

781

718

42

21


Le qualità della qualità

Tavola 3. Numero di casi oggetto di elaborazione e analisi a livello di Comune, Zona educativa e Regione

184

ZONE

Livello di analisi

Regione

Zona

Comune

Alta Val d’Elsa

12

14

16

Amiata Grossetana

3

4

4

Amiata - Val d’Orcia

3

4

5

Apuane

22

26

28

Aretina

25

27

28

Bassa Val di Cecina

13

13

14

Casentino

7

9

10

Colline dell’Albegna

3

4

7

Colline Metallifere

8

8

9

Elba

3

3

4

Empolese

32

35

35

Fiorentina Nord-Ovest

33

48

52

Fiorentina Sud-Est

21

24

27

Firenze

76

84

90

Grossetana

17

23

26

Livornese

30

33

34

Lunigiana

3

3

3

Mugello

11

14

15

Piana di Lucca

22

22

24

Pisana

34

39

41

Pistoiese

20

25

29

Pratese

50

55

57

Senese

34

36

40

Val di Cecina

6

6

7

Val di Chiana Aretina

8

9

11

Val di Chiana Senese

8

10

14

Val di Cornia

7

10

11

Val di Nievole

10

13

19

Val Tiberina

5

6

6

Valdarno

15

18

21

Valdarno e Valdisieve

7

7

10

Valdarno Inferiore

17

17

17

Valdera

24

29

35

Valle del Serchio

3

6

6

Versilia

19

26

26

Totale

611

710

781

Appendice

Tavola 4. Unità di offerta oggetto di analisi per forma di titolarità e gestione e per Zona educativa

185

ZONE

Pubblica Pubblica Privata a gestione a gestione convendiretta affidata zionata

Privata Totale non convenzionata

Alta Val d’Elsa

5

-

2

9

16

Amiata Grossetana

-

3

-

2

5

Amiata - Val d’Orcia

-

3

-

1

4

Apuane

9

8

4

7

28

Aretina

5

10

8

5

28

Bassa Val di Cecina

5

4

1

4

14

Casentino

-

6

2

2

10

Colline dell’Albegna

1

5

-

1

7

Colline Metallifere

-

5

-

4

9

Elba

-

2

2

-

4

Empolese

4

12

8

11

35

Fiorentina Nord-Ovest

11

12

25

4

52

Fiorentina Sud-Est

2

15

8

2

27

Firenze

32

14

34

10

90

Grossetana

4

3

19

-

26

Livornese

13

1

15

5

34

Lunigiana

1

2

-

-

3

Mugello

1

6

6

2

15

Piana di Lucca

2

8

8

6

24

Pisana

10

11

12

8

41

Pistoiese

8

8

9

4

29

Pratese

7

4

42

4

57

Senese

6

18

14

2

40

Val di Cecina

1

6

-

-

7

Val di Chiana Aretina

2

5

1

3

11

Val di Chiana Senese

2

5

4

3

14

Val di Cornia

4

2

5

-

11

Val di Nievole

4

-

11

4

19

Val Tiberina

3

2

-

1

6

Valdarno

4

7

2

8

21

Valdarno e Valdisieve

1

5

3

1

10

Valdarno Inferiore

4

9

1

3

17

Valdera

1

5

26

3

35

Valle del Serchio

-

4

2

-

6

Versilia

7

13

4

2

26

Totale

159

223

278

121

781


Le qualità della qualità

Grafico 1. Sequenza delle posizioni di ogni unità d’offerta a livello di Regione Toscana secondo l’eventuale normalizzazione (vedi grafici 8, 12 e 15) pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

186

Appendice

Grafico 2. Sequenza delle posizioni medie delle unità d’offerta per tipologia di gestione a livello di Regione Toscana secondo l’eventuale normalizzazione (vedi grafici 9, 13 e 16) pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

187


Le qualità della qualità

Grafico 3. Sequenza delle posizioni di ogni unità d’offerta per Zona educativa secondo l’eventuale normalizzazione (vedi grafici 10, 14 e 17) pubblica in gestione diretta pubblica in gestione affidata privata convenzionata privata NON convenzionata

188

Appendice

Grafico 4. Misura sintetica della distanza dei nidi di ciascuna zona dal loro baricentro (vedi nota 33)

189


Le qualitĂ della qualitĂ

Grafico 5. Misura sintetica della distanza dei nidi di ciascuna zona dal loro baricentro (vedi nota 34)

190

Appendice

191


Finito di stampare nel mese di settembre 2019 Tipolitografia Contini s.r.l. Sesto Fiorentino (Firenze)


ISBN 978-88-6374-066-0


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