Il Popolo, 17 marzo 1978

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Venercll 17 marzo 1978 S. Patrizio vescovo

Roma • Anno ~XXV • N. 64 L. 200 (arretrato il doppio) DIREZIONE REDAZIONE AMMINISTRAZIONE: 00188 Corwo Rin• tclmento, 1f3 • fai.i 06/65.15, fele• • Popolo 84.278 •. CRONACAt fel, 65.690.07 • Un numero L. 200 • C.c.p. 60065000 • 81), abb. post, Gr. I 70'/e • ABBONAMENfh annuo L 40.000, 1111111. L. 21.000 trim. L. H.000 • PUBBLICITA's Slpre Direzione Generale 10122 Torino. Via Bortole, 34 • fel, 57.53 • 20124 Miiano, Piazze IV No.ambre, 5 • Tel. 89.82 • 00196 Roma, Via Scl•lola, 23 • Tot. 36.99.21

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QUOTIDIANO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA

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DOPO L'IGNOBILE ASSASSINIO _DEGLI UOMINI DEULA SCORTA

Silenzio delle Brigate Rosse dopo il primo comunicato nel quale rivendicavano la respon sabilità del rapimento e della s~rage - Unanime cordoglio per le cinque vittime del feroce agguato - La Direzione della· DC r iunita in permanenza - Il Paese reagisce compatto a questa nuova gravissima sfida alle istituzioni democratiche: sciopero generale e grandi manifestazioni e cor tei in tutta Italia - Commosse testimonianze di solidarietà al Partito

Il Parlamento reagisce alla sfida

Non cediamo ROMA - Di fronite alla eccezionale e drammatica situazione creata dal rapiment.o delJ.'on. Moro 1a Di.reZiione della DC, riunita in seduta permanente, ha approvato il segue!llte docu-

Fiducia al Governo per agire subito

·

mento:

cL'assassinio degli appartenenti alle forze dell'ordine, Raffaele Iozzino, Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Giulio Rivera, Francesco Zlzzi, e l'aggressione. ed il sequestro di Aldo Moro costituiscono l'ultimo atroce attentato contro le istituzioni repubblicane e colpiscono attraverso la DC, già ripetutamente attaccata come centro di forza del sistema democratico, la democrazia italiana. e La Direzione d.c. partecipa al grande dolore delle famiglie delle vittime, ribadisce la volontà di intensificare la difesa dello Stato democratico e chiede al governo una sempre più ferma azione contro la violenza e il terrorismo. Coerente con l'insegnamento e l'esempio morale e politico del suo presidente Aldo ' :Moro, invita tutti gli italiani a dare, anche in un'ora così difficile, una prova di sereno coraggio; ringrazia tutte le forze po!Uiche e sociali che hanno espresso la loro piena solidarietà. e La Direzione nazionale è certa che tutti i democratici cristiani, uniti idealmente attorno a Moro e alla sua famiglia sapranno respingere questa infame intimidazione, continuando ad es.s ere come sempre punto essenziale di riferimento per la vita democ1·atica dcl nostro Paese e per la salvezza della libertà •.

IUSCIAMO A STENTO ad esprimere il nostro sgomento e :iJl nostro sdegno che, !in questo momento, si uniscono aiH'affetto, alla. trepidazione e alla solidarietà per il Presi· dente delila Democ·razia Cristiana on. Aldo Moro e al com· mosso cordog1io per la morte degli agenti di scorta che hanno sacrificato la vita nel compimento del loro dovere. Siamo certi che il nostro sta.to d'animo sarà compreso da tutbi giJJi dtaliani. ~Il terrol"ismo afferma cM voler colpire il cuore dello Stato ed ha. sre1to come obiettivo il cuore delila vita democratica. ita.Mana. Questa efferata, orrenda a21ione di guerra, si è diretta . contro dl leader della Democrazia Cristdana. ,contro :i!l nostro parttto, per tenta.re la massima escalation possibile, diretta a scardinare il sistema demo· cratico. NeMa storda del nostro -partito si aggiunge questa dram· matica pagina a. tante che sono state scritte nel segno del rischio, della battaglJia e del sacrificio. Ma siamo i primi a dire che questo atto è rivolto contro tutte le for:z;e politiche. contro la nostra sooietà, contro la libertà in quanto tale. La tea21ione una.rame del Paese deve essere rivolta a salvare la Repubblica. messa a cosi dura prova da questo terribile gesto. Partiti, sindacati, forze produttive e mondo deU~ cultura sentono in questo momento che solo una piena ed assoluta solidari.età nazionale più salvare l'Italia. Non è possibile che la dura e travagliata storia del nostro Paese, che dopo una tremenda guerra ha saputo ri· conquistare la libertà, venga piegalta alla volontà dell'eversione. Solo· la compatta unità del popolo itaJliano, nel difendere i'1 patrimonio della libertà e della ci:vHe convi· venza, può sconfiggere l'efferato dilsegno che muove l'or· rendo gesto di oggi e la lunga serie che lo ha preceduto. In mezzo al popolo italiano, insieme con tutti i difen. sori delila libertà, resta la Democriazia Cristiana unita attorno a,J s'!lo Presidente Aldo Moro, alle cenbinaia di migliaia dei propri mHitanti, ali tan1ll. miliond di itatiani che con il loro voto e con la loro solidarietà hanno per tren· t'anni contribuito ad assicurare e a difendere la Ubertà del nostro Paese.

Abbreviato il dibattito data l'eccezionalità degli avvenimenti per consentire di dare adeguate risposte alla strategia eversiva I commossi interventi di Andreotti, di Ingrao e di Fanfani

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In 40 secondi la tragedia

Il fulmineo agguato Rapidità e determinazione impressionanti del commando di undici uomini ed una donna - L'agente Rivera prima di cadere fulminato, ha sparato tre colpi e forse ferito uno dei brigatisti

I messaggi delle " BR" ROMA - Subito dopo il crimi- i terroristi dettano un lungo conale gesto, le Brigate Rosse ne municato. Eccone il testo: hanno rivendicato la paternità. « Senti, a Roma abbiamo se· Questo il testo del primo mes- questrato Aldo Moro, abbiamct saggio, comunicato da un anoni- ucciso Leonardi, il suo... di scor. mo appartenente all'organizza- ta e tutti gli altri della scorta zione terroristica alla redazione ad Aldo Moro. Dunque le nostre torinese dell'Ansa: «Qui Briga- richieste sono due: la liberazio· di tutti i compagni detenuti a te Rosse. Abbiamo rapito noi il ne Torino. la liberazione di tutti i servo dello Stato Aldo Moro. Se· compagni di azione rivoluzionaguirà comunicato ». Verso le 11, un'altra telefonata ria Angelo Monaco, Salvatore all'Ansa di Torino. Questa volta • CONTINUA A PAGINA 2

Una gu erra disperata Il rapimento dell'on. Aldo Moro e 111 feroce assassinio degli ~en­ ti della sua scorta, ol dicono senza alcuna possibilità di ulte· rlorl equivoci - che siamo In guerra: una guerra disperata combattuta contro la democrazia repubblicana, contro le libertà di tutti, contro un'Italia che cerca faticosamente di risalire l'aspro versante di una crisi che si ri· vela innanzitutto morale e politica, ·p!1ima ancora che economica, DI qu8$to riscatto nazionale, ohe richiede la partecipa· zlone attiva di ttJtl1e le forze politiche e sociali ciel Paese, Moro è e resta il simbolo e il punto di riferimento più attento e sensibile, non soltanto per la Democrazie Ci'istiana - che rico· nosce in fui Il suo leader più prestigioso - ma per tutti coloro che credono nella forza e nella vitalità del dialogo, del confronto, de.I rigore intellettua• le, come metodo ed esercizio di una democrazia viva e come pun· to di Incontro etorloemente non

evitabile per la comune salvezza. Ciò che sta di fronte a questo grande disegno - reso a preservare, nelle strutture tuttora fragili di una democrazia per tanti aspetti ancora approssimativa, i grandi valori d1 una nostra originale e per certi aspetti particolarissima forma di civiltà po· litica - sì rivela oggi come la ottusa ma inquietante e feroca negazione, spinta fino al delitto di massa, di ognuno di questi valot"i. Possiamo vedere in tutto questo un rigurgito di barbarie, o Il volto di un male nuovo ed antico che da secoli travaglia N Paese: l'odio, la p&rfldia, un fanatismo crudele e criminale. Ma vi vediamo soprattutto II riflesso di un contrapposto disegno eversivo, che ha li suo unico credo nella distruzione. E' proprio a questo punto che si affollano nuove Ipotesi attor· no ad t.1n'a2fone che sembra su· parare le dimensioni casalinghe di una pur efferata sfida alle Istituzioni democratiche e di llllllmida~one dello Stato, per iose-

rirsl In una più Insidiosa strate· gia generale, che mira a coinvolgere nel suo Insieme li destino del Paese. Capire l'ampiezza di questo disegno è necessario soprattutto per misurare la forza del nemico che dobbiamo combattere, con fede, con coraggio, con onore, ma avendo davanti a noi ben chiaro clO che è in gioco per tutti. Quello che è awenuto ieri mattina assomiglia molto più, per la stessa cr'iminale effiolen· za dell'azlooe, a un complotto dl vaste propo.rzioni In cui è possl· bile scorgere mat~iol e Ispirazioni anche esterne, più che ad un perfezionamento di tecniche pur efferate messe già In atto dai gruppi della criminalità ter· roristica attivi nel nostro Paese. E' certo che questi offrono in vario modo coperture e alibi - forse anche con una parteci· pazione diretta - a questo sconvolgente 'episodio della nostra vi· ta politica, che si Inserisce tuttavia in una st,rategla più ampia, più tenebrosa e temibile, portan-

do la sflida fino al cuore, lntef· fettuale e morale, della· nostra democrazia. Le prossime ore - che sono ore di angoscia per tutti, perché alle risposte a questi drammatici Interrogativi è legata In par· te non trascurabile la capacità· di reazione e di rilpresa del nostro sistema democratico - ci diranno qua li siano le vere pro. porz,loni di questa fòlle guerra contro la dep10crazla e contro lo Stato. E' tempo cl)e tutti - dal· le ambigue condiscendenze e dai fumosi sooiologismi - ritornino ad una esatta analisi deIJ,a real· tà: una realtà che lntimorisoe e sgomenta, ma contr<> la quale dobbiamo reagire solidalmente. DI fronte ad una dichiarazione di guerra scritta col sangue di cinque • servitori dello Stato • e segnata dall'angosola per la sor· te di Aldo Moro, il Paese ha li dovere di mobnltarsl e reagire coralmente: altrimenti tutto, ve· mmente, sarebbe perduto. MarceUo GILMOZZI

ROMA - Tutta lta-lia è ancora sotto choc per la tragedia che, protagonista il terrorismo più cieco e spietato, si è consumata ieri mattina in via Fani, Ci si chiede ancora, insomma, come si sia potuto, da parte di un commando delle Brigate Rosse (che hanno immediatamente rivendicato l'attentato, come diciamo in altra parte del giornale) rapil'e in pieno giorno un esponente politico deU'importan· za del presidente della Dc, Mo· ro, e trucidare a sangue freddo i cinque agenti e carabinieri della sua scorta. Ieri mattina e ieri pomeriggio, Roma ha vissuto una giornata allucinata. La città era completamente circondata da un vero e proprio e cordone militare > - come ha detto il sostituto procuratore Infelisi, che coordina le complesse indaaini che praticamente impediva l'uscita o l'accesso a chicches· sia, se non dopo accuratissimi controlli. Nella cerchia urbana, centinaia di auto della P<>Uzia e dei carabinieri sfrecciavano in continuazione a sirene spiegate: i falsi allarmi e 1.e false segnalazioni (come la bomba al palazzo di Giustizia, in piazza Cavour che, scoppiando, avrebbe provocato altri quattro morti; come l'inseguimento, con sulla sparatoria, successiva strada ve1'so Fium~ino di un elicottero dei CC che avrebbe individuato l'auto dei bri{Jatisti con a bcmlo lo stesso Moro) si sotlò susseguiti a ritmo impressionante. Una vera e propria gi· randola che si sovrapponeva alla stessa girandol.a di notizie, spesso contraddittorie, sulla cf,i,. namica dell'agguato al presidente de.li.a Dc. La gente, dal canto suo, ha reagito comp"ostamente. Anche se, nelle strade, nei negozi, si formavano di cont.inuo capannel•

Piero SPIGARELLI CONTINUA A PAGINA 2

La Camera ha vissuto ieri una giornata tra le più dram· matiche della sua storia. A tar· da sera - dopo un serrato di· battito - ha votato la fiducia al governo, con 545 voti a favore (DC, PCI, PSI, PSDI, PRI e lndip.)~ 30 contrari (MSI, DP) e 3 astenuti (gli Alto Atesini). L'ordine del giorno approvato dai deputati reca la firma de· gli onorevoli Piccoli, Natta, Balza.mo, Prati e Biasini. L'approvazione è avvenuta per appello nominale. Quando il segretario ha letto il oome di l\foro dall'assemblea s'è levato un lunghissimo 1lpplauso. Il dibattito e il voto sono una prima ferma risposta all'attacco frontale portato ieri dalle « Brigate rosse » allo Stato con il rapimento del Presidente del C&nsiglio Nazionale della DC, operazione che è costata la vita a c!inque uomini delle Forze dell'ordine. Successivamente il \Toto del Senato ha dato al governo la pienezza dei suoi poteri, E sarà, pertanto, in grado di dare quelle risposte adeguate alla guerra dichiarata dalle « Brigate rosse » allo Stato, che ieri tutti i settori respousabili del1'Assemblea di Montecitorio hanno chiesto con assoluta determinazione. E' un impegno a:ssunt.o in prima peroona dal presidente del Consiglio, che alla sua esposiziorre succinta del programma del govemo (di cui riferiamo in a.ltra pane) aveva premesso queste parole: «L'imboscata teNicola GUISO • CONTINUA A PAGINA 11

APPELLO DI ANDREOTTI ~

_R<?MA - Il presidente del Consiglio, on. Andreobti, ha rivol-

a.eri era u!1 appeJ!o agli ;italiani attraverso la radio e la teleVJSni.f1~~~.~ s1 sono collega.te in diret);a oon paiazzo Chigi a reti u ·

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« Quello di cu.t siamo stati più orgogliosi nei decenni passati ha detto Androotti - è tato non tanto un miglioramento

del tenore di vita delle famiglie degli italiani ma dl aver sapo· to, la classe politica tutta insieme, in ruoli diversi CG truire una vita normale, tranquilla, che fino a pochi anni'fa non ha conosciuto la violenza politica. Da qualche tempo le cose sono e.ambiate e noi cl troviamo a dover affrontare con gJi strumenti di uno stato democratico - strumenti preziosi, non lascia· tevi mai fuorviare dalle false concezioni che lo stato democratico sia debole: alla distanza lo stato democratico non è mai debole - una ostilità che esplode in forme diverse con spietatezza e che oggi ha compiuto un gesto criminale 'uccidendo cinque agenti dell'ordine e catturando l'on. Aldo Moro. Noi che faccia.mo politica, anche coloro che sono ai massimi livelli non abbiamo certamente una diversa posizione rispetto al resto dei cittadini e se io prendo stasera la parola qut non è · perché non abbia considerato nei giorni e nelle settimane e negli anni passati come estremamente grave quant-0 è accaduto a non piccolo numero di famiglie con sequestri di persone, quanto è accaduto con uccisioni di uomini appartenenti alle categorie più diverse ma oggi, certamente, anche per la coincidenza con il dibattito parlamentare questo atto criminoso ha w1 signifi· cato tutto particolare e noi dobbiamo s<>ttolinearlo e dobbiamo ' dirvi una parola insieme di fermezza e di invito alla calma La risposta che vi è stata in parlamento, non soltanto accele: rando il dibattito politico che sta chiudendosi alla Camera e si chiude nella notte al Senato, ma nelle precise affermazioni dl J tutti i gruppi politici e Ja risp&sta che vi è stata nel paese con · manifestallioni imponenti di condanna di violenza da parte dt uomini appartenenti a tutte le classi che avevano lasciato le fabbriche, le scuole, gli uffici, le case, costituisce una risposta di solidarietà ad un concetto di legalità repubblicana che non è ' • retorico». .. •

Espressa da Zaccagnini alla Camera

Commossa solidarieta della D.C. alle vittime ROMA - Quando l'on. Zaccagnini, primo oratore intervenuto nel dibattito sulla fiducia al go. verno, ha espresso con voce com· mossa la solidarietà di tutti gli iscritti e gli elettori dc all'ono· revole Moro, alla moglie ed ai figli che - ha aggiunto - con eccezionale forza d'animo stanno affrontando la drammatica vicenda, tutta l'Assemblea (ad eccezione dei deputati radicali) ha sottolineato le sue parole con un lungo applauso. Subito dopo Zaccagnìni ha espresso il cordoglio della DC alle vittime delle Forze dell'Ordine cadute - ha detto - nell'adempimento del loro alto com· pito in difesa della libertà e delle istituzioni. Quanto oggi è avvenuto - ha continuato il Segretario politico della DC - rappresenta la punta pii) alta dell'attacco contro lo Si;ato e le sue istituzioni. Attacco in atto da tempo atb.'averso una lunga catena di delitti, e conb.'o

il quale tutti i democratici devono sentirsi impegnati a reagire. E' un attacco -

ha detto ancora Zaccagnini - che mira a rendere ingovernabile il Paese, a minare le fondamenta della li· bera convivenza democratica. Per questo la DC iscrive al primo punto dell'impegno cqmune la di.tesa delle istituzioni contr• la violenza eversiva, certa che verrà ascoltata, e che il governo compirà tutt.o intero il sue ~ vere per tutelare l'ordine demo· cratico. Questo punto, oggi vitale, à stato ripreso da Zaccagnini a conclusione del suo intervento, dopo aver espresso la piena fiducia della DC al governo. . E' una fiducia - ha detto espressa anche nella certezza che esso avrà adeguata capacità di azione nella lotta contro i crin1inali attentati alle istituzioni • CONTINUA A PAGINA 11


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