ROMA 93° giorno
dell'occupazione
Anno I - N. 4 - 12 dieembre 1943
nazista
Se la demoerazi a vuole essere cristiana essa darà. alla Patria un avvenire di pace, di pròsperità e di LEONE Xlii felicità.
LIBE RTÀ GIUS TIZIA U
N
I
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A
e dei doveri, e animata dallo spirito Una democraz ia rappresen tativa, espressa dal suffragio universale , fonda t a sull'ugua glianza dei diritti di fraternità , che è fermento vitale della civiltà cris t iana: questo deve essere il regime di domani.
LA PAROLA ·DEI DEMOCRATICI CRISTIANI LA TR_ì.DIZI1)NE
Me 11tr e il ca m1t1nc ro111ha se mprc più da Yiciuo e la cura d i sos ten tare la ,-ita si fa più affannosa e pe rniane n elle n os.t re . fa n~igli~ 1'.a~1go, cia per le centma1a c~1 i:rn&"ha1.a d i fra t elli ch e son o pri g wrn eri, dis pers i o >banditi e rn og~1i Jutt? .e o-u og ni ri mpian Lo deve 1m pors1 il fl' rmo proposito cli condu rre a r apido e. vittorioso termine questa 11os t ra g uerr a di ri scossa .naz ion ale non vorremmo dirvi una par ola d~ e avesse sapo re elettoralistico e pa r es~e derivare da grett o spirito d i parte. Vorremmo i11 vece ch e fosse un a parol a sin cera di fede e di speranza nri nos tri des tini , una parola cl i fra ternità ch e ci faccia solidali 11cll a tri st e e n ella buona Yen tura , una parola che ridesti e guidi tutte le en ergie della n ostr a Yolontà r in . novatri ce.
Quesle d u e generazioni, la p iù giovane e l a più anziana, senton o sem pre viva ed operan te in loro la trad izione di quel moviment o di idee e di fatti, sort o alla fine del -;ec. XI.X, che in Italia si chiamò prcvalen Lemen te democrati co cri&Li ano, (mentre altrove, specie nei -paesi aus triac i, si· di sse cr.i stianosoc.iale) . E' questa una tr adizion e che ad ogni svolta dcli.a stori a si rin nova e si aggiorna, ch e ti ene co nt o dell 'esp eri ei;iza social e e cam1nin a co n essa, un ·id ea oh e si ves lr d ella realtà dinami ca per domi na rla , mi; ferm ent o ch e attingendo all a perennità delle sue fonti, dà vita a nuove forme sociali , diventa il lievi Lo di un a nuova economia e germina un profond o, ri vqlgim.ento politico.
CHI ST!\:\l<J
CENTRCl . DI ATTRAZTONE
La salvezza d ella patria esige ch e Siamo giovan i e anziani , ch e si su ques ta b ase le due generazioni so n o dati la mano per costru.ire u11 fond in o i loro sfo rzi ricostruttivi e poli te fra due ge1ier.azioni , tra l ~ quali il fascismo aveva t entato d i la loro uni on e diventi il e.ent ro che scavare un abisw; la generazione a l.tragga il massim o num ero pòsl'he visse e combnttè l'altra gu er- ;; ifJil e di ener gie vali de e sane, provenienti anch e d a a llre corren ti , ra e che, rlopo la g u erra , fece l 'e' JJ~ ri r n za cl elie torbide lo ll e sociali ; purch è pure ; e siano anche u omini cf1e, neffe presenfi angmùe, a.òùiala ge nerazione ch e tentò invano di no sentita per la prima volta la vo~barrare la Yia al fasci ~ m o t otalitario, cnmbatlendo n elle fil e del cazione sociale. Dalla t endenda r ea" Pari ito Popolare Italiano n per la li stica di adeg u are i propri sforzi liber liì con lro la dittatura ; e intu ì alle esigenze dei t empi e alle n ecessità del popolo itali ano , nascerà i1 di sastro, senza riu scire , p er la dispari I à delle armi, a scongiu- quel programma concr eto di riforme ch e dovranno attuarsi n ello ra r ìo . Stalo di d omani. M.a già ora, perL ·altra generazione è quell a dei g i0Ya11i che attraYersaron o ìl ven- ch è la solidari-elà di. rhi ci segu e sia effi cace e r esista alle dure prote nn io fascis ta. senza cont a min arsi, ve dcll 'anenire, essa d eve fondarsi sr rbancl osi n el .cuore· ribelli alla su alcuni punti fondame'ntali che dittatura , s tringendosi sui margini s'ispirano ai n ostri principi o sodell a torbid a fium ana p er non lasciarsi tra sc.i nare dalla corru zion e e ,no conclusio ni di un 'esperienza sopreparand osi in., ?pcr~, di .ci,ilt,ura e 1 1 ciale, ec.q n oll).ica_ e1 politi,~ . .r-ram~i sedlar~ . E~si, 111 tern;um gen er1di l fraternilà ~o c iale ai g1onu delci, . si possono formular e come l 'im mancabile riscossa. segue. I
• Primato della coscienza morale
I
Le riform e politich e, sociali ed economich e, le gara11zie costi t uzionali, i controlli am m inistrativi , le s tesse sanzioni penali res tan o inefficaci, se non è viva ed o per ante la rn;c ienza morale. Il cara bini ere, il finanziere, il revisore, .il giudic P non lla stanÒ a fr enare e sopprimere la corruzione. Bisogna ch e con trollori e controllati , cu stodi e custoclili, govern o e governati si sen. La110 res ponsabili innanzi al Supremo Creat ore e Moderatore di tutte le cose. I conflitti sociali non si posso n o comporre senza il senso di fr at erni là ch e è il ferm ento della civilli1 cristiana; i patti internazioT!iili ;;ono carta straccia, se non ha nn o la salva guardi a della cosc ien za m or ale. La libertà p olitica d 'un popolo soccomb e, se non è accom pagnata dai freni di un a vii a morale, perch è il govern o, se tali freni non agiscono, sarà indotto, per alluare le su e riforme, ad una coslrizione eccessiva , e perfino ad una <litta tura ferr ea e sanguinaria. L 'e ffì cacia dell e r iforme statali è vincola la al m igli oram ento del costum e. Per questo lo Stato demo c ra.ti co, il quale contro ogni intolleranza di razza e di r eligione, si fonda sul più rigua rd oso rispett o alla lib erlà de lle coscienze, h a part icolare interesse ch e le forz e spirituali possano conserrnre e alimentare nel popolo la linfa vitale della civillà c ri ~t i a n a, ch r la voce del Ro man o Pon tefì ce possa risu o11arq liberamente n el mondo e che la pace fra. S lato e Chiesa, raggiunt a e codificata n ei tratta i.i del Laterano, cos ti tuisca una pietra b asilare an che dell 'Italia di domani .
Il
La ricostruzione dello Stato
E' con venuto che il problema i sti Luzio nal e verrà deferito a una co n s u llaz ione popolare, da indirsi d opo la guerra . Già un d''ora però ii comune impegno dei democratici c ri s ti <mi deve riguardare l 'eLement o (Jiù esse n zial e del nuovo 8ta lo, cioè 1l ca rattere d el suo regime. L'ESSENZA D EL REGI~fE
REPCBBLICA NO
La moltepli ce esperienza m.on dia le n egli ul1irni 1.50 ann i port a alla
concl u sion e ch e il m elodo pitl adatto alle presenti condizioni d ella co n viYen za umana è il metodo dell a libertà e la mi glior forma politica una de mocrazia rappr esentativa fondata. su ll ' uguaglianza d ei dirilt i e dei dove ri. Nè partito unico, nè cesari smo plebiscitario, n è m oriarchia assoluta, n è r epubbli ca dittatoriale. nè l 'oli gar chi a dei ricchi, nè la dittatura proletaria. Un unico esercito ch e di pend e d al governo, e ch e non potrà ' es,ere mandato in gu erra, senza il consenso del p opolo. Una Camera eletta a suffra gio universale, senza il consenso della quale nulla cl'importante potrà venir deci so . Acca nto alla Camera dei deputati si cos tituirà, in sostituzi on e del Sen ato, un'Assemblea rapprese ntativa ·degli interessi c•1ganizzal i, pr ~va l entement e eletta dalle r appresentanz e del lavoro e della professione. Bi sogn erà cerca r e mezzi e modi per ottenere un govern o forte e stabile e per salvaguardare la costituzione da colpi di mano, ch e veni ssero dall'alto o d al basso (Co rt e S uprema di Giusliz'a ). L O SPAZIO VITALE DEL CITTADINO
Oltre ln netta distinzione dei poteri, lo St a to democrat ico dovrà ri,;pe t lar e i diritti naturali dell 'u oino e della famiglia e con sicl erar e le a ut onomie locali , sindacali , colturali ed econ omich e com e lo spazio vilale elci cittadino. LE REGIONI
Per elim inar e i per.icoli dell ·acco ntramento co nrnrr à costi luire final mente le Regioni quali enti aut onomi, rappresentati vi e amministrativi degli 'interessi professionali e locali e come mezzi norm ali di clecc n tra mento dell 'attività statal e. Il Corpo rappresentati vo della B.rgion e si fonderà prernlenteme n1e rnu ·organizznzion e professionale; 1n e 11 i r e per q uell o del Comun e, r es tiluito a libertà, p o lrà essere elemen Lo preyaJen le il vot o dei capi di tamigli;i. Dal libero svil 11 ppo dell e energi e regi onali e çl all a collaborazion e tra rp1 e;o lp r a ppresentanze elettive e gli orga ni s latali n e r isulterà rinsal·I ~la la stessa unità n azionale e n el] 'a mbito dell ·au ton ornia regionale
troveranno adegua la soluziouoe i problrmi specifi ci clel Mezzogiorn.o e dell e Isole. ORGANIZZAZIO:NE DEL LAVOR O E DELLA P lHWESSIONE
Impo rt anti ss im a sa rà l a ricostruzione de ll e orga ni zzazioni sindacali. Pensiamo ch e essa potrà avveni're second o le segu en ti linea: i lavora lori , com e tutte le altre categori e· godranno piena li.berl à di riunio n e e di associazion e. Tu ttavia per regolare .i con tr a tti coll e tti vi e i conflitti cli lavoro (arbitrato) e per r apprcseu Lare gli interessi della categoria in confront o d ello Sl alo e degli E.nl.i pubblici saranno errati organismi profess io nali di dìri tf;o pubblico , comprendent i, per iscriz ione cl ' uHìcio, Lutti gli appar-
III
Lenen li al l a ca lcgoria (lavo r a lori, lecnic.i, imp rendi tori), i quali eleg. gera n no col sist ema proporz ionale i lo ro organi d irettivi. Le r appresentan ze r egionali flominate ' prevale n temente d a tali or ganismi eleggeranno infìn e i m embri della sel'oucl a Assemblea nazionale (Sena!o). In ques to si sterna ai t ecnici , r lernent o di mediazione e di competenza, d ovrà essere assicurata 1111a influenza adeguata alla loro i 111 portanza e alla loro funzione. Così l e forze del lavor o, r iunite per g ruppi cl 'interessi e professioni (agricoltura , industria, commer cio, -ecc.) a m ezzo del suffragio erono111ico integreranno il suffragio politico , senza assorbirlo e diventera11110 lo s trumento propulsivo e d irettivo della nuova economia.
• sociale La nuona economia
La n uova econo1nia si muove l'orato ri all 'impresa r im ane un a tra due poli: Ja Jibe rt11 , d irilt o del- meta degna dei nostri sforz.i prn l ' uom o e la giu sti zia social e, mis- coslanti, poich è si t ratta di eleva· re i salari ati all 'autonom ia e alla s ione dello Stato. Ovun que la naturale te nden za a r espon s;ihililà di co mpr ~ prielar i. cos tituire la proprcl à coi /'ruLLi del p roprio lavoro, la libera iniziativa CONT RO LA PLUTOCRAZ IA 9 la co n co rr enz a tra fe singofe ùnMa la giustizia sociale vuole ~nprese esercit an o una funz ione utiche l 'eli.minazion e delle eccessive Je al bene com un e, lo Stato si limilerà a tutelare, promuovere, in- concentr·azion ; della ricchezza, le quali costituiscono un feudali sn~o tegrare. E' questa in Italia la vasta zo na finan ziario, industriale e agrario ch è ost;icola Ja diffusione dell a piccl ella piccola e medi a proprietà rura le, dell 'artigianalo, dell a piccola cola proprietà privata e insidia lo e m ed ia industri a, d el piccolo e sviluppo di un p opolo libero. Tale eliminazi one, in quanto medio comm er cio: è dunque il caso della maggioran za dell e fa rni - non sja sla ta ottenuta con leggi speciali sui w vraprofitti di guerra gli e e delle azi ende italian e. Qui lo e su gli illeciti profitti di r egime, Sta io intervien e a favorir e e con ~o li cl are la piccola propri.e~à e. la .l''?- dovrà raggiungersi: a) mediante un a severa politica cola azienda, con facihtaziom .h,scal" <> ! p-iu rifr'.c~ e,.... f<?l co1!~~e , .fi scale cbP grayi in forma progresc;onsorz1 e assoc1az10m d1 ~1\7~! ! va specie s i rcaalti n-on re11'i.vecol promuo;ere la ?ooper~z10ri e di J s'titi produttivamente e sui capi.tali n on applicati al fatto produttivo. consumo, ~i sm~rc10 . e d1 prod_uIn generale, unifi ca le le imposte e zione, coll orgamzzaz10n e del pi~semplifi cato il sistema di accert~colo credito; ma sopra~utto col difendere questa zon a hber~ contro mento, il crilerio delle progressile tendenze al i;nonopoho della vi Là coll 'esenzion e. delle quote miniU:e, costituirà il p ernio fondagrande industria e le ambizio~i imp er ialistich e d ella p lutocr azia ca- mentale del sistema tributario. b) mediante un a lin ear e politi. pitalistica . ca economica ch e· jnvesta l 'agricolEd ecco il punto, ove libertà e gi u stizia sociale convergono allo tura l 'industria, il credito, il commer~io e miri a sprigi onare d alle stesso frne. categorie lavoratrici e dai c~t~ me: <.;IUSTIZIA S OCIALE di il massimo num ero p ossibile di energie autonome e ri costruttive . E DIRITTO AL LA';ORO Le riform e essenziali riguardano riconoscimen to l 'indus tria e l 'agricoltura. Dall 'universale cl el diritto al lavoro, ch e in un ceNELL 'INDUST RIA lebralo Messaggio al mondo della più alta autorità spi~ituale e~be la p olitica economica : 1) pro la sua massima sanz10n e, deriva che compito primario della politi: muoverà la m assim a diffusione della lib era concorrenza in tutti ca economica deve essere quello di garantire a tutti la p os.sibilità d el i settori produttivi, n ei quali per .il cara ttere e la molteplicità delle lavoro cioè un 'occupazione r emun erat; sulla b ase del minimo di imprese sia da presumere la t en. denza dei prezzi a livellarsi sui sussist en za. costi ; Lavoro e occupazione per tutti 2) cou troll erà fermam énte tutte deYe essere la nostr a parola d 'ordile coalizioni di imprese che tenn e e la meta dello Stato , il quale dono a regolare il m ercato e le per r aggiungere tale fin e dov~à _faimprese sin gole che mirino a conre appello a tutte le forze sociali e quistare ,po,s izioni monopolistiche. a tutte le r isorse economiche. Tutta questa zon a economica non può più esser e considerata di ABOLIZIONE esclusivo interesse privato, ma va D EL PROLETARIA TO , r egolat a coi mezzi più elastici e adegu ati ch e vann o dalla man ovra Il m inimo cli su ssist enza va int eso in senso molto largo, tale cioè doganal e a quella del cr edito , dal controllo di nuovi impianti alla non solo da far fronte ai bisogni quotidiani d el lavor atore, ma di gestl on e mista. Nei casi pili gravi permettergli anch e di crearsi una da valutarsi singolarm ente dal proprietà personale (cas~ , . o ~t.o fa: punto di vista tecnico-econo mico, si adotleran no forme di propriemiliar e, risparmi trasmissibili) , . si ! à collettiva o mista ; si passerà che scompaia il tipo del prolelano, çioè alla socializzazion e di d eterclell .operaio cioè, del contadino o d ell'impiegato ch e altro non pos- minate imprese a caratter e prevasiede se non le braccia e la prole . lentem ente e fatalmente monopoli stico . A tal rigu ardo, esemplifiI m ezzi proposti dagli ·esperti sono ca11 clo , si citan o comun emente, olqri: all a base il giust o salari o familiare, poi provvidenza per la ca- i re i Srrvizi pubblici, l 'industria sa e rnolteplice a,:s istenz a sociale elc i tri ca, l 'industria siderurgica e me tallurgica, l 'industria mineracon trattu almente garan tit a, più ria , i trasporti m arittimi e aerei cst eoa adozione dei cottimi nei vari reparti e diretta p arlecipaz ion e dei cli .l in e;i, la g rande indus tria chimi ca, qualche· settore della granlavoratori e degl 'impiegati agli utide in du s tria meccanica e navale. li dell 'irnpresa. Ques ta politica econ omica sarà Più oltre va la tenden za all 'Azionaturalmen t e unitaria nella sua n at alo opera' o, cioà per dirla in t erimpos taz ion e, ma n ella sua esecumine volgare e approssimativ o , alla m.ezzadria .indust riale: il quale zione dovrà esser e largament e decen tra la e contare sulla collaborasistema tr ova specie in al cuni amici dell 'alta Ital ia, salari a li e im- zion e degli organismi sindacaliprofcssionali , altrove descritti. prenditori , degl i apos toli convinti, E' questa una z.o na di economia men tre allri sono meno cer ti della soclale ch e offr e all a classe lavorasua effi cacia o per lo m eno dubitrice e i mpi ngatizia largh e possi l<ino della poss ibilità di applicarlo s u vast a fca la. Quale ch e possa es- bi lit à di graduale elevazione. Perser e la migliore soluzione tecnica ciò si d ovrà dare il m assimo ' innei dive rsi rami di ·produzione e cremento all' is t ruzione t ecnicon elle vari e circostanze cli tempo e p rofessi·onale per giovani operai e di luogo, la pa rtecipazio n e de i laco n Lad ini , per spec ializzati e capo-
t ecnici ; si favor ira n.11 0 le scuole aziendali e inl e razi eJ1da]i e le stesse organ izzaziou i professio nali dovranno, con 11 umerose borse di s tudio , render e accessibile ai fi gli meritevoli d i lavoratori, .p iccoli impi egati e con t adini la scu ola medi a e in particolar e la scu ola special izzat a Un.a sc uola s uperiore all,a alla formazione· cli ·t ecni ci d irigen Li preparerà i quadri più eleva ti della n uova econo mi a. KELL'AGRIC OLTFR _ì.
Le sperai1zp d ella · rina scita s i fondano in prima .linea su un a classe libera e sa n a ' di con tadinL Ogni sfor zo deve esser e fatto, ogni provvedim ento deve essere preso p er irrobustirne la s lruttura e migliorarne J;i co ndizione. hl Itali a i bracc ianti sono asso] utam ente troppi. Anche i prol e lari della t erra devo n o sco mparire e tra >formars i grad u almente in mezzadri e prop,ri e l.ar i, ovvero, quando ragioni tecnich e lo impongano, i n assoc iali all a gesti on e di imprese agricole a ti po indu stri ale. Sa!v.i ! n ccessil ri ri guardi alla produtl1v1 Là e aJJ e es igell ze della co nduzion e, bi sogri er à quindi pr om u o-
IV
Yere il risca llo dell e terre da parl e d ei contadini co n una ri forma terricra ch e lim i Li la prop rietà fondiaria p er consentire il rafforzamento della categoria dei pi ccoli propriefari. L 'a ltuazio n e di tale riforma con i crit eri più appr opriati ai luogh i, alle condizioni e qu ali tà dei t erreni e agli aspetti produttivi, sar à uno dei compiti fonda m en tali delle rappresentanz e d elle Hegioni. Sarà assicu ra lo i11 ogni caso ai laYoratori agr icoli il diril Lo di prela:done con facilitaz ioni fiscali e On anziarie per l 'acquisto e la oondu z.ione diretta dei fond i. Nel complesso quadro delle riforme agrarie la col onizzazion e del lo/ ifon do d ovrà troyare finalmen· , le la . Stia effe ! Uva attu azione.
U1.10 , s iudi o a p arte meriteranno le r1fonn e da introdursi n elle Assic u.razio1ù sociali che vanno dece1~trale e appoggiate all 'organizzazio n e del l avoro, n elle banche e in alcuni Istituti paras tatali ch e van n o indirizza ti a reali zzare una migliore di stribuzione della riccbezza e a impedirne il concentramento in poche mani.
Provvedimenti d' emergènza
Ma clisgraziat amente il lavoro Stato d emocratico. Noi intanto ch e si impone prima di ogni altro a!Hici ~em ocratici cristiani, prepa'. sarà d omani non tanto di rifor, namoci a. dare alla Patria quel n omare e migliorare, ma quello di ~tro pa:t1colare contributo che è rifare le stesse nostre basi cli sus- carattenz.zato dalle nostre origini e sist enza e di m anten er e e ravvivadalla nostra tendenza costruttiva. re la nostra compagine per conLa.vt?ri a!no in ·profondità, senza durre a buon fine la g u erra . con amb1z10m particolaristic he •Converrà difender ci contro il alto. sèn so del dovere, non 'cur;mamminicaos sociale e l'anarchia doc1 delle accuse di essere t,roppò a $lrativa, risolvere il p{·oblema mo- ~les t~·~< o tropp? a sinistra .. Jsecol1do.' · 1,etario, ~ premunirci · c~mtro la fa- il lmguaggio cònve11zioìia)E\. della , me e la · miseria, rifaré le nostre superata topografia parlamentare . . scorte di viveri, di carbone, di carIn r ealtà ogni ·partito r ealizzatore burante, di fertilizzanti e delle più :~a . al . c~nlro, fra, l 'ìdeale e il ragnecessarie materie prime p er· ri- . ,,,1ung1b1!e, fr~ ,1 autonomia persomettere in moto le industri e, rinn~l ~ ~ 1 aulonla dello Stato, fra i novare il nostro patrimonio zootedmtt1 della libertà e l e esigenze cnico, e soprattutto ri costr uire il d el la giustizia sociale. s istema dei trasporti , ripdstinare lile , portuali cioè le attrezzature DIS TINZIONI E u :vurr n ee ferroviarie, i ponti e le strade, ripar are gli impianti elettrici, le oflì cine del gas, gli acquedotti, E a proposito cli lealtà e chiarezprovveder e all'immen so m ateriale za , è for se anch e il caso di avverLire ch e per lll.n partito esiste pure rotabile ch e è andato perduto. Di un probl ema di distinzioni e di lifronte a tali compiti elem entari è miti. Il partito è uno strumento natural e ch e il prossimo governo orga nizzativo atto a funger e su di politico sarà un governo di guerra un solo settore nella nostra comue di emerge nza e che i partiti (fanità na zionale, quello dello Stato . talmente troppi) cerchin o per coE c.oiue per noi pluralisti (nel senstituirlo e sostenerlo la comun e ri: so cli Maritain e di Sturzo) lo Stato sultante delle loro direttrici. è l 'organizzazion e p olitica della SoLEALTÀ POLITICA cietà , . ma non tutta la Società così il partito è un organismo li~itato E' pur ovvio in tanta comunanch e non deve propor si d i tutto riza di avverse vicend e che, anche fare e riordinare in tutti i campi, al di fu ori dell e necessità di gc.ver- ma presuppone ch e altri or ganismi · no si accentuino gli avvicinament i sociali agiscano nel,l o stesso tempo e le convergenze; ma vige sempre e n ello st esso spazio su diersi piaper tutti J ·obbli go morale deila ni , al di fuori e al di· sopra com e probità verso sr stessi e il pub- la società religiosa, cioè la Chiesa blico. Allro è m e ttersi d 'accorcoll e sue forze spirituali e organizdo su determinati provvedim en - z:ative, al di sot to co me le socie tà scientifiche-c ulturali, e le società ti di sociali zzazione, altro sarebbe co n patti gen eri ci lasciar cr edere eco nomich e colle loro autonomie e che il marxismo socialista non sia colle. loro leggi. Ecco perchè, a difdiviso dalla d emocrazi a cristiana fer en za d i chi n ello Stato vede un che d a pregiucliziali, pii1 o meno mi/ o ch e ass omma, sostitui sce e « in soflìtta n; altro è camminare in centra tutte le fedi e tutte le forassieme per una prima ricostru- ze sociali, noi, in funzion e politizion e dem ocra tica, altro sar ebbe ca , non ci presentiamo com e proconfondere la democrazia popolare mo~ori i_ntegrali st.i cl! una palinge,colla dittatura di classe. nesi umversa, ma come portatori Il tempo cammina , e u omini e ·cli una propria r esp onsabilità spep artiti si. muovono e si evolvon o o fì ca, determinata non solo dal con esso . Auguriamoci che la spin11os l ro programma icl eale , ma anta unitaria , impressa dalla dura ch e Jirni1 ata cl a!J 'amhiente di conprova diventi u na forza costant e vivenza in cui esso deve venire at~ GI t ua t o. anch e n ell 'ulleti or e sviluppo dello j;,:
V
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nuovo secondo
II popolo itali ano, al quale - com e st atisti ingles i e americani hanno solenn em ent e aminesso - non son o imputabili le imprese di conqui sta mussolini ane e che oggi, a mano a mano che riprende la libertà di' d ecision e. entra ]n linea cogli alleat i, intende impegnarsi in questa g u erra, non solo per liberare il su o t erritorio, ma anch e per partecipare · alla costituzion e d el nuovo ordin e internazonale. ì'lonostant.e qu alch e dichiarazione in sen so contrario, noi speriamo dunq u e che, il m ond o anglosas- .
IL
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za upprimere gli st ati m inori e re-. sistendo alla tentazione della conquista m ili tare. ·· Di tal man iera trecen to milioni di uomini sono protetti con mezzi p acifi ci contro il disastr o delle gu erre, o almen o wn t rn la frequenza di esse. Que, sto à1etodo della libertà nei rap porti inter statali è in stretto nesso col m et odo della libertà attuato rlagli ang·losassoni nel regime poli tico interno , p er cui la nostra lotta contro il fascismo e il totalitari smo statale è la stessa lotta che si comb atte contro il militarismo, e in favore di un ordine pacifì.co in tern azionale. ITALIA DEMOCRATIC:A E PACIFICA
Anche l 'Ital ia, ponte fra l 'Europa centrale e il mediterran eo, ristabilita la sua indipendenza e integrità nàzionale, ritroverà la sua grandezza nella · sua funzion e di equilibrio e di mediazione fra tre importanti correnti umane: il lavoro, per m ezzo della sua insop'p rimibile em igrazione, ch e h a già fe condato i. campi e le industrie d'America; la cultura a mezzo della sua trimillenaria civiltà, per cui l'Italia rimane nella stori a il terreno più fe condo del genio umano; la religione, perchè trecento milioni di cattolici guardano da tutti i paesi del mondo a Roma, ci ttà sacra e sede d el Sommo Pontificato. Gli anglosassoni e · gli italiani sono dunque all eati naturali d i un a pacifica ricostruzione del ·m ondo. Ma già nel 1926 il più illustre interprete del nostro pen siero, esule a Londra (1), avvertiva che il metodo della libertà doveva essere applicato anche ai rapporti economici. La pol?tic.a della porta chiusa, del pro ~ teziomsmo dogan ale e d el divieto d 'immigraz ion e è una politica di f? ~za , ..non di libertà. La nuova politica maugurata da Roosewelt alla vigilia d ella guerra e durante il suo corso ci fa sperare che il mondo anglosassone sia d efì.nitiv ament e guadagnato a questa politica di solidarietà econ omica fra le n azioni ricche e le n azioni proletarie. . «.Le esigenze. di vita d el popolo i tahano - abbiamo scritto nell 'opuscolo sulle Id ee ricostrutti ve_ e la necessità di soddisfare con risor se naturali ai bisogni del suo eccedente potenziale di lavoro ·richiedono che esso possa accedere all f:'. materie prim·e a parità di condizioni con g·li altri popoli, avere il suo posto n el popolamento e nella messa in valore dei territori coloniali , emigrare in dignitosa libertà e sviluppare senza arbitrl).ri nel m ndo >>. &coli (\i suoi traf'fì.ci L.- - ··- 'l-"st ! !' i
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Quando gli an glo-america ni, entrando in Roma, sfì.leranno colle . loro vittoriose b andiere innanzi ai monumenti della nostra civiltà trim illenaria e sentiranno il vasto respiro di quest'Urbe, madre del diritto e maestra un tempo nel governare il mondo, e marceranno sul suolo , per corso sì: da t anti Ce: sari trionfatori , ma imbevuto anch e del sangue di milioni di martiri che p er difendere la libertà . di coscienza negarono a Cesare quello ch e era di Dio; suolo talvolta pr-ofanato dal passaggio di tanti despoti barbari ma riconsacrato dai Pontèfki Romani che scacciarono gli invasori e rintuzzarono le offese in nome della civiltà e d ella d ignità um ana, allora i generosi Hgli d'Ameri ca, del Canadà ,e della N. Zeland a, i prodi soldati d 'Ina hllterra e dell 'India avranno la ~en sazionp ch e nessun'altra città al . mondo p or la, come Roma , impresse s ul suo volto mannoreo le fiere lotte sostenute per l'universalità dello spirito um ano , per il trionfo del diritto, per la difesa del debole contro l'oppresso, per l 'eguaglianza morale e civile di tutti gli uomini, e di tutte le nazioni. E se attraversando il pon te che nell'anno del giubileo calcò Dante, sognatore della Monarchia universale, s'accosteranno al Vaticano, ri corderanno ch e fu da quel colle ch e durante questa guerra risuonò il richiamo più angosciato alla fratellanza e al comune destino d el genere umano. Fu di lassù che Pio XII lanciò le sue protes te conLro il totalitarismo neopagano e riven dicò contro gli imperiali sti della spazio vitale, lo spazio vitale della persona e della' famigli a; fu di la ssù che facendo eco : a Roosewell , si fissarono i punti d'una pace giusta e in altri m essaggi al m ondo si segnarono i di.ritti e i doveri delle Na zioni e si indicarouo i principi per ricostruire la Comunità internazionale. Il popolo i tali ano, consa pevole delle sue tradizioni, accoglieva r eli giosam en te l a voce del Capo del1a Cristianità, la sola ch e potesse osar e, la sola ch e potesse r omper e una barbara con segn a d 'in compre nsione e di odi o e invocava il giorno in cui, sia pure attraversq il sacrifì.cio e il combattimen t o, potesse conqui s i.arsi il diritto di collabor are con voi, o frat elli di tutti i co ntitienti, alla costituzion e del nuovo " ordin e internazionale secon do g iustizi a '' · · DE.MO FILO (1) L. STunzo, Ital y and Fascism a, Fober ancl Gwyer.
POPOLO
SETT IMA .NA
LA
ri (iutat-i di accettare ii crimine repiibblica;no-fasc ista; a.l riprist-ino de l Tribunale Sp e·ciale ed all e ennesime rapine antie bra'iche. Sulla misura già. da, un pe zzo colma delle loro '//ia.lefatt e , i fascist i osano versare ancora al lro veleno : servirà forse per convincere a suo tempo qnalche "timidetto" sulla giustizia (vorrei di.re che sarà sempre impari) delle punizioni. L'Ispettore fas cista di Ronw ha iri una re~ cente adunat:ia dichiarato enfa ticamente di ben sapere come a loro sia riservaf;o la morte o l'esilio: sa. re bbe forse i..na ve rità - l'unica verità da lui pronunciata - se non sapessimo tutti che 1iessuna terra vo,1-rà accogUere questi signori . Il dilemma perde quindi il secondo dei snoi corni.
Nuovo consiglio dei ministri della "repubblica,, Fidenti in un rapido svolgimento degli eventi che provocasse l'esodo dei tedeschi - e con loro dei fasci sti che , avessero potuto sfuggire ( prov-visoriam ente) alla esecuziJone ct:iPitaile - avevamo accolto con indiffe>renza i primi provvedimenti del governo repubblicano, . che speravamo non avessero avuto agio di tradursi in atto .' vediamo però om con terrore moltiplicarsi i colpi di lancia che i marama/.di vanno scag liànçlo sul corpo esanisto della, Naz~one. Anche i cìechi vedono che non altro scopo haniw i v.àri deliberati del Consiglio dei rrvinislri, riunitosi per la terza vo lta, sotto la pre sidenza dell'ineffabile· Capo fantasma (che ci sia molti ne dubitano, dove s-ia nessun lo· sa). L'aumento, così, del 30 % delle retribuzioni - bilanciato, ma wm due , righe soltanto, dal l'annuncio dello sblocco · dei prezzi - a ' null'àltro porta che alla disoccupazione quasi generale, essendo ovvio che le fabbriche saranno costrette a chiudere, impossi bilitate a far fronte ad un onere aggi1intivo di .c ondizioni già disaslrose: m entre d'altra parte crescendo i prezzi-ba.se e circolando, come si sa, un fiiim e di banconote sempre in crescila, la borsa nera si svolgerà con un listino da.. . matematica 1 superiore. Si fa conto in tal modo che molti saranno coloro che la fame conviincerà ad entrare nelle file dei due occupanti, il tedesco o a fascista. Ed eguali penose consj,derazioni si traggono da. tutu gli altri prov vedimenti: da.l licenziamento degli impiegati che onestamente (od cmche per calcolo, si badi, non limitato al minuto pres ente.,.) ·si son
Alta cultura Si dic e che Giovanni Gentile abbia dato una spiegazione di filos ofia della storia del ritorno fascista: U ritorno è buono ;Perchè ha permesso alla Nazione di compiere ·un atto di gi1tstizia e di oculatezza, invano sollecitato da venti anni, cioè la n om ina del m edesimo Gentile ad accademico ed anzi a Presi.dente del massimo · co nsesso culturale. Se il professore siciliano avesse chiuso la siia esistenza piib blica all 'indomami della . smasc herntura delle sue mène per imgraziarsi l'ambiente badogliano, dì lui come per· sona fo1·s e s{ avrebbe avuto un ricordo un po' 1imoristico' nui in fondo ancora ben evolo: la debolezza se nile ed ima ben nota ambizione po. tevano spiegare tante cose. J\lla ora ogni limite è siiperato, ed anche i più devoti tra i suoi discepoli sentono fl rimpianto di av er perduto il proprio tempo, nella vi cinanza di
im opportunis ta così sfrontato. Bei discorsi de l "Mae stro" sulla nobiltà del p ensiero e sul disinteresse, pazientem ente as coltati nelle aule universitarie ... Anche n oi crediamo che il ritorno fa.scista pro duca, nella desolazfo n e generale, qualche buon frntto . T ra q·nesti, la de_fi.niti-va condanna m orale di Giovanni Gentile.
Gaudeamus Per chi osasse crede<re che perdu rino ancora p er R oma nwtivi gàieraU di dolore, di liitto e di avvili1!1 ento, suonano .qÙali net te smenli fe la ripresa dell!l co rse a Villa Glori, la riap ertura dell'Opt:ra , la "normaliJZzazione" dei diversi spettacoli< c.o sidetti di arte varia. Ed in realtà sono migliaia di cittadini che si sprofondano in questi nirvana, appia.u dendo con pari foga ai irottatoeri dell'elegante Ippodromo ,; al suono degli i!nni fas cisti al teatro dell'Opera. Tutto questo, se riempie d nausea, fa pure pensare ciie i'o rl ir ~·no castigo n on è immeritato. E se i sintomi di una ripresa ci<iile ~ono quelli suddetti, non c'è da. 111cra<•igl.im·si di nwli maggiori.
Autofagia Indispettiti dalla ccmcorrenza nelle ruberie e nel terrore i ted esc hi' Tianno ordinato l'arresto del F edérale di Roma e di gran parte dei cari camerati di · Palazzo Braschi. La colonna Bardi ha fatto "il solenne ing1:esso, al 1nattino del 29 .r wvembre, nel carcere di Regina Coeli. Si dispensa daU e visite. HISTORICUS
personale non sufficientemente preparato, con apparecchi scarsi .di numero, deficienti per quali'tà ed arnwmento; di tipo. per clo più declassalo. Il largo tributo di sangue pagato dall' eroico personale navigante, , si deve per gran parte a questa de ficienza del nw teriale, che non po.t eva assolutamente competere con que llo avversario , di gran lunga superiore qualitativa.men/,e e cmantitanel mezzo il castello del signou:, .i ntiva,m ente ; e lo\ stesso deve dirsi torno intorno, vicino e lontano, i per t11tto quanto si riferis ce all e 'incassinali dei vassa lli e le capanne sta1l/.azioni e servizi a terra. dei servi della gleba. I nuovi euroIl grave danno m orale e nwte,riapei avrebbero potuto tiprodursi se- , condo i dettami cli una scienza più e subito, durante l'a ttuale . guerra, l~ riçpnautica_ ~ ta:liana_. va ..,/J'i:f.Jita.:..,. da rigoros<1 di quella che imp~d i sce f&,ciSm 5; • l qu{!lf non seppe det inerl iv~ a4-:, l.i"ttf-iai:d: " t 1 ·1uc1uclu con le vacche di Friburgo e i tede'- ' PriJ. ararla afficac ement:e per il granschi non avrebbero contratto ma- . dè. sforzo , che le si sarebbe ric hiesto, ni' ma.ntenerla all'a.ltezza della trimonio che fra dì loro, altrim'l<nti fama. acquisita nelle gloriose imprela razza ne avrebbe sofferto. E chissà poi quale divinità ci avrebbero .. se delle , gueyre _ precedenti-. . imposto. ICARO Se « il nuovo ordine» non è diventato realtà, la ragione è molto semplice e non va ricercata, in primo luogo, nell'aiuto armato che gli anglo-sassoni s i sono .., decisi a dare La nota della « Corrispondenza all 'Europa, anche perchè qu esto era Repubblicana " dedicata a far conel loro int~resse precipuo. Tradinoscer e agli italiani i « canguri gizionalmente incapace di valersi delganti" - cioè « gli scrittori e i la psicologia , la Germania h a fatto giornalisti che dopo il 25 luglio si capire ai popoli dei quali sollecitava sono schierati contro il fasc ismo dila solidari età che appena avesse chiarando che essi « mai avevano vinto col loro aiuto li avrebbe traavuto a che fare " e «nutrivano per sformat i in docili schi::ivi. Questo è esso il più fiero disprezzo » e che tutto, e lo sanno benessimo an che « erano finalmente felici che la bequei popoli che oggi fingon o di batstia immonda fo sse stata rovesci atersi ancora per il nazismo, o sono ta)) ' mentre' avevano percepito fino costretti a farlo . allora assegni e sovvenzioni non inFu un gra·ve errore parlare d'ordifferenti da parte del Ministero deL dine nuovo già nel prologo : se mai. la Cultura Popolare" -- ci ha reso bt~ognovn parlarne nell'epilogo. un segnato servizio. Ci ha dato, inEuropeus . fatti, dei nomi che non saranno dimenticati quando, nella libertà fin almen te e stabilmente ritornata., si dovranno rivedere le responsabilitit di tutti, piccole o grandi che siano. E qu elle della stampa, di coloro che scri vono ed influenzano la pubblica • opinione, sono - dicia molo s ubito ·_ senz'altro grandi. Ma ci si permettano due postill e : L'areonautiic'a italiana, dopo esLa prima riguarda. 1 'accusa cli sersi affermata, prima fra tutte, nel« ingenuità (per hon dire dabbenag_ la guerra per la conquista della Ligine) " rivolta agl i italiani che hanbia ed aver partecipato con onore no creduto «in que~ti fa risei come alle operacvcnii che si sussegitirono, se i fosse trattato cl i a u ten tic i comdivenne, durante la guerra mondiapioni di . una idea cli onore e di gra nle, potente stnimento di vittoria, dezza». Giusto. Ma il Ministero deL apportando magnifico contributo alla Cultu ra Popolare, il go verno, il lo sforzo bellico contro gli imperi fasci smo non è forse caduto nella centra.li. All'avvento del fascismo, ingenuità (per non dire dabbenagnono'stante gli inevitabili danni aUa girie) cli credere che della gente sua efficienza, consegirnnti alla· smache si vendeva, che macchiava la bvlitazione, essa dis poneva di ottimi propr·ia cosçienza, _la dignità, l'oqiiadri., che avevano al loro attivo nore al servizio di una cosidetta ~'esperienza di diverse canipagne . cau sa · solo per averne del den aro Il fascismo·, calpestando, secondo il sotto fo rma di " as$egn i mensili o costume, l,a tradizione di un ·onoresovve nzioni varie " , sarebbe poi rivole passato, volle demolire l'o pemasta fede le al proprio pagatore, ra , che era costa.la lunghi e seri stiL una volta che questo non pagava di e tanto sacrift,cio di sangue, crepiù ? dendo tutto costruire. Al solito, i Non solo (ed è questa la seconda) dirigenti fascisti, senza preparaziod'accordo sulla immoralità di chi si ne, die:dero, anche nel campo a.via" ve1,1de: ma a che livello si trovava lo-rio, luminosa, prova della loro inla ,moralità di chi comprava? È più competenza e di qualità co1npletacorruttore chi corrompe o chi è cormente negativa. P er a.nni e.d anni, rotto? Voi, ministero, governo, fa si praticò malmnente dello sport, si scismo, avete proposto, accettato e lavorò alla sup erficie, senza curarsi legalizzato il contratto: tu ti vendi di lavorare in profondità. ed io ·ti pago_, anzi, io offro di paUna cricca dominante, rot eante gare perchè tu ti venda, e qu esto attorno ai rmnpolli di Mussoli'ni, era m entre gridavate alla libertà di l'immagine espressiva della colossaespression e e alle manifestazioni le, tragica commedia deUa decan« spontanee " con le quali tutti g li tata arina azz urra. atti, tutte le decisioni, tutt e le atDi consegu en za., l'areonanfica mitivitit, tutte le parole era no accolte litare italiana entrù in gu erra n el dalla pnbblica opinione. Sfido io: Giugno del u140 in condizioni di ern pagata! notevole inferiori/:à; nei confrrm.tr IL CENSORE delle aeronai.itiche belligeranti, con
D " ORDINE NUOVO,,
·Il f allit~ piano tedesco · di asservimento dell'Europa Di dove tragga origine la rovin a della Germania hitleriana è presto detto: dall'avere, ad un certo momento, rivelato i propositi di soggiocare l'Europa e d'imporsi anche al resto del monclo, mettendosi a parlare di shazio vitalé è· di ordine nuo;vo.
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della razza germani ca fece . il resto. Sino a quando la Germania as pirava al revisionismo previsto d::illo stesso trattato cli Versaglia, sarebbe stato doveroso ed utile venir incontro ad alcune sue rivendicazioni. l\1a il vero volto della Germama hitleriana si vide quando, realizzata l'unione dei tedesch i, la Germania non perdè troppo tempo 'a soggiogare milioni di czechi ' che pur sapeva irrimediabilmente ostili e cominciò ad applicare la teoria dello spazio vitale ed a far tremare tutti i piccoli popoÌi che nel centro, n el1'est e nel sud-est europeo avevano fin o allora vissuto lasciandosi purtroppo g uidare da nazionalismo puro e sciovinismo fazioso, riabilitando la memoria dell'Impero austro-ungarico e dell 'ottomano. I~ ' Euro1:ia , 11 nazismo voleva ri ordin arla in una mani era molto se mplice: sostenendo ohe l'Europa dovesse appartenere agli europei, il nazismo pensava di fare della Germania la dominatrice e l'amministratrice dei popoli e delle nazion i del vecchio ·continente ed altresi la rappresentante n ei confronti della Gran Bretagna (se a ·questa potenza, definita extra-europea, fosse stato concesso di sopravvivere) e dell'America. La « marcia " Unione sovietica si sar ebbe disfatta come il frutto marc io usa, ed il popolo eletto non più quello d'Israele, ma il t edesco -, per condurre a termine la ·missione « affidatagli dalla Provvidenza ,, cli rinnovare il mondo, in brev-<' volger di tempo avrebbe preso possesso del!' Africa e invitato il Brasile a considerarsi una sua colonia. Chi non abbi::i letto il profetico libro del senatore professor Rauschnigg non ha il diritto di contestare quanto sopra. Il neo-pangermanesimo
Nel nord dell'Europa, il mare sarebbe diventato dunque tedesco. dal la cos ta francese bagnata da!l' Atlantico sino alla Danimarca e alla Norvegia; Olanda e Belgio occorrevano alla Grande Germania come eterni e ines pugnabili bastioni; la Polonia aridava gerlll(olnizzata un a volta per sempre forse per invertire quei processo stor ico che' ricavò prussiani dagli slavi, e l'Ungheri a, la Jugoslavia, la Bulgaria, la Rumeuia, la Grecia anclri.va no tutte coordinate nel sistema, o per l'efficienza agricola, o per la posizione geografica o strategica, o •a motivo del petrolio, o come arteri a di passaggio obbligatorio, Sia a questi Stati che alla "alleata» Italia, Berlino - stanza di: compensazione della nuova Europa riordinata ai fini tedeschi - avrebbe detto che cosa avrebbero dovuto produrre e in che quantità e a qu ale prezzo. L'europa sa rebbe diventata un grande feudo :
~.
Stato corruttore
L-'aeronautica ID regime fascista
Mete sociali e conquiste economiche do a far coincidere capitale e laLa prc lf'Sa orgogliosa quanto voro nelle stesse mani. scjent emen 'le falsa del Fascismo di aYer risolto •finalm ente il pr oblema Non fid ando e rò nella potenza sociale, ha la più eviden le e bru- m iracoli stica del manganello e ciante sm entita nelle preoccupazio- dell a sopqffazion e, ci asteniam o ni e nel disagio che dominan o i1 dall 'allettare i lavoratori incitandovas lo quadrante della vita nazionali a r aGcogliersi per rovesc~are con le, ci1e di quel problema imperiola violenza un assetto economicosamente esige nuove, adegu ate so- sociale ingiusto p er ottenere con luzioni . Ma se è vero quel che già un colpo di forz a ciò che soltanto nel 1848 jl Tocqùeville rilevava, una evoluzion e gradu ale può d ar e. ~he cioè le passioni delle classi Una siffatta rivoluzione porteoperaie da politichè son o diventate i falli rebbe inevitabilmente sociali, ciò nondimeno esse vanno l 'h anno altrove provato - a un inserite nel quadro degli interessi en orme concentram ento di p oteri ·ge nerali della comunità e adegu~ n elle m ani dello Stato, ch e' dovrebte alle nu ove esigenze dei pubbl1be forzatàmente intervenire per le sette n. 2ttivare e ordinare il processo ecouna valutazione squisitamen t e p onomico in una societ à repentin :ilitica che postula sopratlutt.o com- mente sovvertita, sostituendo così in tra rien ~ i ordin amenU . 11 che al capitalismo privat o il capitali· pren sione obi e tliva e se rena. La smo di Stato, certo nel falto più storia ci riech eggia oggj oppGrtuno ferreo ed armato , anch e se ammane puntuale ;1 ,grido del Foscolo: tato delle più b elle e ge nerose chi" A rifa.r e l '!talia, liosogna disfare ni-ere. Seguendo un a tradizion·e politiIl lavoratore ch e diviene salariaca che il nome stesso del nostro to dello Stato p erdé' la sua libertà gi~rnale vuol ricordare e p eq_ie.tua; e gli sperperi ch e sogliono accomre ci di chi ariamo· per un a vJS10ne pagnare la gestione statale non gli e ; sociali questioni delle si~teiica sentono davvero sen sibili micon sintesi sig nifi ca compren sione di · g lior amenti economici. tutte le esigenze, siano anch e co~ E l 'imposizione d all 'a'lto e ad trapposte sig nifica gerarchia . nspo.ndent~ a mansion~ effettiva- opera di pochi del nuovo ordinamento perpetuerebbe ancora quel , mente e utilmente esplicate , orgasupino disinteressamento del p o: nicità coordinazione. Sintesi che polo alla vita pubblica, frutto d1 non s'gorga da un meccanico lay-oventi anni di asfì.ttica atmosfera ro "di "meditazione n, ma dall 'inp olitica. sieme dei n ostri principii sociali, che n on na e limiti attingono dalla Non è questo il luogo nè il mopur propo" vivace fontana n del Vangelo di mento opportuno nendoci di farlo in seguito - p er Cristo. Infatti se cOn sideriamo l'orgascendere al d ettaglio delle soluzionizzazion'e statale a servizio di tutni pratich e ch e noi caldeggiamo e ti se ricon osciamo a tutti le pro- ch e variano a seconda delle esigenp;ie aspirazioni, noi vediamo al: ze locali e della produzione. Cotresì che p er alcune classi i bisogni munque a mio parere ·la proprietà si fanno più gravi e . profondi. Ver- dello Stato dovrà essere limitata so di esse, proprio per qu el senso alle indus lrie-chiave di carattere di giustizia cri stiana ch e si comn\onopolistico troppo spesso domi- _ pleta n ella carità, s'indirizza m n ato dalle ristr ette oligarchie delmodo particolar e la nostra opera. la finanza; e ·an ch e nei casi in cui E il fatto ch e quelle classi si ano la nuda proprietà dei grandi comle classi lavoratrici ci impone il plessi econgm!g! §strà attribuita compito delle grandi rivendicaz.ioallo· Stato, la gestione dovrà esseni del lavoro ancora insoddisfatte, r e aflìdata a forze autonome. Per ch e sovente coincidono con le ril'industria pr::moniamo inoltre la vendicazioni di taluni dei più pe- cjifesa dell ' artigianato, quando ciò culiari diritti dell 'uomo. n on rappresenti per la nazion e un o sfor zo antieconomico e la traLo sviluppo industriale ha svisato e capovolto il principio · ele- sformazione dell 'attuale fision omia dell 'assetto capitalistico con la parmentare che i mezzi servono al fì.tecipazione dei lavoratori, nelle inne ed è riuscito assai spesso a far du strie di determinate proporzioJ ' uomo schiavo del capitale ch e dal ni, agli utili, al capitale e alla geluvoro umano era sorto. Noi vogliastion e. mo mutare nella misu;ra del possibile_jiueBt tato di cose parados- ,.l - Per ! 'agricoltura propçmiamo ris a e ed inig,u;i . 1:lllìlll L.tb.re'>-'le ~o s~ ~ _forme agraF.i'e ch e,<fis sat ò un lifuia posto non e sovversivismo, anzi te di possedibilità in relazione alla significa dar e arià ali 'am biente e feracità del terreno e alla cultura, , ordinare alla casa. favoriscano la piccola e m edia propri età dove esse siano ·profì.cue I nostri propositi al riguardo (p . .es. cultm:a della vite) o la forsono stati già compendiati in uirn m azi one di enti agrari a base cooJrase del noto opuscolo Idee ricopera tiva. st ruttiv e della D emocraz:a cris tiano: «Bandito per sempre, utilizLe conquiste durevoli son quel- , zando tutte le forze sociali e le rile ch e costano e noi vogliamo ch e sorse economiche disponibili , lo i lavoratori conoscano il valore del spettro dell a di soccupazion e ; estese loro· riscatto, fac endosi così degni le assicur azioni sodali, semplifì.cadi r ea l izzare e diriger e le propri e la lord gestione che va affid a ta alle istituzioni e le proprie fortune . categorie in Leressate, la m eta che Questo è l 'aspetto educativo del si d eve raggiungere è l:i sop presprobl ema sociale. sione del proletariato n. Con queAhileremo dunqu e il processo di s 'intende sta espressione non el evaz ion ~ delle classi . organizzale g iungere alla soppression e della senza piegare alla vwlenza ma povertà (ch e n on è miseria) nè del se nz a tem er e di troppo concedere, lavoratore sa lariato, b en sì aUa scomp ars a della cronica pi aga so- co nvinti ch e n el continuo ascendere dei ceti umili è il pegno migliociale costituita dall'esi st enza di r e del progresso sociale. g ruppi sem.pre più numerosi di Solo così la risoluzion e del prolavoratori ch e, veri mercenari del blema sociale potrà portare veraquasi parte formano braccio, estranea e inassimilata della ,co- . mente _al raggiungimento d ell 'aulngovern o delle classi lavoratrici . munità. All 'immenso compito di ricostruzione e di lavoro necessario L'ESEGETA per il risorgimen to del Paese , queHe m asse potranno dare il loro con tributO fattivo e volenteroso solo se sentirann o di concorrere a un lavoro comun e p er il bene comune, se sapran n o alfi.Ife di far parte di una stessa famiglia, ch e non ha figli . privilegiati e cenerentole. Sapete come si amministra la giu _ Il problema sociale è ·per noi antizia penale· nella parte d'Italia occh e e sopraltulto probl ema d i licupata dai ted esc hi ? bertà. Non b as la affermare in un ' seguente: le denunzie Nel nwdo documento costituzionale ch e ii Prese.n tate al P1·ocu.ratore del l~ e cii tadino è libero , se un su strat o economico noIL garantisce la l.iberpresso i Tribunali ordinari o mil-i. tà conclamata. La stessa Dichiaratari debbono essere tras1n.esse alzione dell '89 nell 'elencàzione dci l'aliilo'l'iltà tedesc,~ la qu.ale decid e fa mosi diritti enunciò accanto alla qnali reati saranno giudicati dai trilibertà la proprietà, anche ,se non bunali gennanici e quali da quelli offrì concretamente il mezzo d i far n e un presidio della prima. Ma italiani. - ciò che di singolare è da notarI criteri che. determinano la comsi a questo proposito - la necessità della conGretizzazione econo- petenza sono assolutannente arbitrami ca rlelh lib ,~ rtà intesa d al J~,i ri e dipendono anche dallo stato di b euf e poi più vivamente d alla criconoscen za della Ungua i taliana. da tica marxis la, ha portato all 'oppodel te,u tonico cui spetta la departe sta conclusion e di ' ri nnegare la lic.isione. bertà stessa come un 'aspirazione « borghese n in n ome ' di una lotta Ma vi sono dei casi ell e i '" ' r " - 1, ; di classe sfociante in una dittatusi rise rvano ad og ni costo e sono r a di classe. quelli relati-vi ai reati d i cui essi Noi n on sopravvalutiamo l 'elemento economico - il « fil o ros - ste ssi si 'mwcchiano og ni giorno la r o n di Eng-els - come det ermisporca coscienza. I reati rii furia, nante dei fatt i sociali a scapito specie se riguardanti oggetti apped elle altre oompo nenti molteplici titosi {nw.teria le da trasporto, gom per ch è crediamo nell'esistenza delme p er a.utomooili, g eneri alim enle forze morali e spirituali e. all 'e ffi cacia (ogg i manifesta) d elle ideotasi) son o così ài lo ro escl,iisfoa comlogie, ma affermiamo la n eèessità ' pe.ten.za. di uno sp azio vitale dell 'u omo, cge Il che è anche logico: chi più di -- per parlar e in t·e rmini con cr eti loro è in grado di essere a per/ella e attuali - può essere assicurata conosce n::a di tali gene,1i di delitt i? al lavorator e uùi cam ente, tenden-
Gi._stizia teutonica
IL
PO?ULU
DISCORSO A J. DUBBIOSI
PROBLEMI DlORAll E TECRICI DlLLA RICOSTRUZIORE LlBERTA' E GIUSTIZIA SOCIALE Porre la libertà come fine esclusivo o principale dello stato può farsi solo in sede astratta e filosofica, giacchè in sede pratica non solo la libe>:tà degli uni va contemperata con la libertà di tutti gli altri ma J'e varie forme di libertà (di pensiero, religiosa, di azione politica, di associazione, economica, libertà dal bisogno_, dalia guerra ecc.) vanno integrate l'una co ~ l'altra per giungere a un equilibrio che rappresenti non già un compromesso sui principi, ma un concreto e realistico programma politico. D'altra parte l'evoluzione tecnica ed economica' eh~ ha subito la società occidentale moderna mette sempre piu in evidenza come l'eserc1z10 della libertà e la concezione stessa della sua natura e del suo att1i'ai:si siano sempre più strettamente legate a fattori di ordine economico o che con la vita economica hanno stretta attinenza. Per le demo~razie 5toriche il ràpporto fra libertà ed economia si esauriva troppo spesso in una formula 'di generica libertà economica imp_e rniata soprattutto sulla tuteln giuridica ·lel diritto di proprietà, considerato come la massima e più efficace difesa dei diritti deila persona sul piano C'.Cot10mico. Anche quando le democrazie capitaliste si sono avvia.te verso forme . sempre più estese ed intense di intervento statale · nella vita economica, lo , hanno fatto senza una chiara · visione dei fini dell 'intervento ;:tùso, che non poteva quindi non rivelarsi frammentario, disorganico, contradditorio. Orcorre inve'ce rifarsi ai p rincipi: assicuràre la Epera. espansione e 1 lo sviluppo della persona umana è il fine primario della società, che deve realizzarsi non solo s1tl terreno 'gin.ridico, ma anche, su quello dei fatti, vale a dire soprattutto nel campo sociale ed f'.Conomico; la tutela · del bene comune dei cittadini non è altro che una più concreta definizione di quel fine, primario in quanto esso deve riguardare la generalità dei partecipanti al consorzio civile_, se pure organicamente distinti nelle diverse forme di convivenza, prima fra tutte lo stato. Parlare di ben? c~mune significa senz'altro parlare di rapporti fra uo_ mini, cioè di giustizia, di quella gius~izia 'che può ben dirsi giustizia so. I' ibertà e giustizia sociale sono
aunq~duè c!'.ardini essenziali della vita civile~ egualmente necessari,
egua-lmetÌ.t" immediati e' complementari l'.uno dell'a-ltro e l'uno all'altro indiss~lubilmerite legati. Per questo la nuova · democrazia non può non "porre tra i fini primari dello stato la gfastizia sociale, ac.canto 2lla libertà.
Diritto di pròprietà e diritto al lavoro Questa affermazione, che sembra .a prima vista cos) ovvia e per tutti •accettabile, implica conseguenze profondamente novatrici, per non di ·re rivoluzionarie, se portata ai suoi 1ogici sviluppi sul piano realistico <lella vita economiea odierna. · . Essà c<:importa ad ' esempio, per cominciare con un problema cocente ·e dibattuto., una radicale revisione dell 'i5tituto gi~1ridico della proprietà privata: come fino ad ora lo stato - tanto lo ·stato democratico che quello totalitario. -- ha difeso e ga~ rantito la proprietà privata, sia pu re con determinate limitazioni, così d'ora in poi, il nuovo stato demo~ratico dovrà esplicitamente difende-re e garantire concretamente, ponendolo sullo stesso piano del diritto di proprietà, un altro diritto fondamentàle per la difesa deJla persona umana, il diritto al la.v@ro. L'ordiuamento giuridico e sociale "<:!ella nuova democrazia dovrà offrire :a tutti la effettiva possibilità di ottenere una occupazione remunerata seondo le capacità ed i meriti, e in ogni caso in rnisura non inferiore a uh mi:iimo di dignitosa sussistenza., tenuto il debito conto del fattore ·monetario. Enunciare questo scopo - che ··corrisponde alla così detta ·«piena occupazione,, - significa fissare una meta nettamente rivoluzio·naria, rispetto àlle vecchie concezioni liberali e democratiche : infatti noia è chi noi1 veda com~ l'elimi·nazione ddla disoccupazione (esclu· sa quella economicame.nte inelimina'bile per ragioni dì avvicendamento o ·quella cosl detta «professionale») possa comportare forme di intervento sia dello · statò che delle col·1ettività intermedie assai intense e lesive del diritto di proprietà privata onde ·:ittenere che l~ risorse di· spc·nibili, i capitali e i behi strumen_ ·tali vengano applicati al fatto prò·duttivo indipendentemente dal cal·colo ristretto della conveniènza pri·vatistica, considerando invece_, più antpjamente e più realisticamente, un calcoio di convenienza sociale. E' questo, come si è detto, solo un esempio, e 11011 certo il più im·portante del profondo significato ·che può assumere , ed assume o\;gi d; fatto, il porre la giustizia so-
ciale come fine dello stato accanto alla libertà. l}ue~ti due fini, che a loro volta si articolano nella realtà sociale in una vasta gamma di « libertà " e in una serie di « conquiste " della giustizi,a sociale, sono in parte concomitanti, nel senso che il muoversi verso uno di essi fa compiere passi anche verso la realizzazione degli altri, in parte sono invece contrastanti, per r:ui è nee:essi tio definire una gerarchia, sia ne\l'ordine dei valori che nell'ordine del tempo. Questa gerarchia non può derivare che da una concezione del bene comune puntualmente applicata anche ai problemi della politica economica. Occorrerà perciò vedere caso per caso quali limitazioni debba subire la libertà nel comportamento economico degli individui : si tratterà di limitazioni giuridiche in senso stretto (per esempio legislazione rnlle società, sui contratti ecc.) di limitazioni fiscali (pre1ievo di parte dei redditi e capitali, fino 2 giungere per questa via a g-radÙali redistribuzioni di ricchez~a); limitazioni amministrative (pei-
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es . autorizzazioni e licenze); di limitazioni dirette (connesse con un intervento diretto dello stato e Ji •1ltri organismi pµbblici e s·emipubblici nella gestione di deterrainati rà mi produttivi).
conseguimento cli una siffatta struttura. Poco importa se si vorrà chiamare questa attività col nome di « pianificazione " o di « econom.ia diretta " o si vorrà invece parlare di « nuova democrazia economica" o infine di « nuovo socialismo " o Quello che deve rimanere ben ferdi « capitalismo sci.entifico ", come mo è il carattere strumentale di ogni pure è stata definita negli Stati Uniordinamento economico, rispetto al ti questa .t endenza a « programmafine di libertà individuale che si re» la tutela della libertà de·movuol raggiungere. cratica. In un 1~ondo dove le risorse sono Quello che it~porta è di non perlimitate cd i bisogni illimitati, può dere di vista la meta di libertà e dirsi che in un dato momento stogiustizia sociale della nuova demorico e in un dato ambiente esista crazia e di non lasciarsi deviare dal ,ma struttura. di istituti economici. timore dell(l novità_, dali'inconscio e sociali che meglio di ogni altra ma SJ?esso inceppante peso della ~onsenta di avvicinarsi al vero obdifesa di intèressi precostituiti, biettivo eh~ interessa l'uomo, la li:lal pe,ricolo dell'astrattismo e della bertà. La ricerca e la defo;1izione .incoerenza tra fini sinceramente vodi questa struttura deve costituire, luti e appassionatamente perseguiti la meta della nuova democra:zia : e mancanza di pi;ecisione, di .con occorre. avviare perciò un processo sequenz~alità ? d:i coragg~o nella di giuridici.zzazione mirante ad escoadozione dei mezzi necessari. Anché gitare ~ormtìle pos1itive adeguate, qui un austero senso del dovere e secondo una tecnica giuridica proun combattivo amore pet la verifondamente novatrice, anche se rità ; quali si po5sono attingere m1espettosa• degli ,eterni ptincipi basigìio che da ogni altra terrena fonlari del diritto. te alla . fonte viva del Vangelo, C{JO cc o r r e contemporaneamente stituiscono le premesse indispensaorientare l'intero svolgimento del- bili per là affermazione della nuova la politica economica, nei suoi com- democrazia. plessi m u ltiformi aspetti, verso il SALOMONE
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PROBLEMI POLITICI DELL'ORA
.. • g1ov.an1
P os i ·z i on i Non è iriutìle premettere - al~ l'esame che in questo ed i.n qualche a.l/.ro urticalo cercheremo di affrontare, della posizione attuale dei ,i;iovani 'di fronte al problenw poli" tico - çhe, prima anwra . di risolvere !.a saldatura "teorica" con .il vecchio mondo tornato dopo il ven ticinque luglio allà ri•baita nazionale, noi, che giovani siamo e lenimmo ad essere, abbianw con esso deci!so la collaborazione att.i va: non condividendo ed anzi condannando in pieno gli assenteismi di molti - critici forse pculi 1na i1ÌCf paci di contrlbutì. po;\ibivi \- che s!lanno a guardare, in attesa che, con il chiarfmento del.la , situazione generale, anche le variç correnti poUticlte ahbÌan; n~od o ' di j)res"etitar~· .progra.1n.mi e quadri ben precisi ·(come -poi i programmi potrebbero risultare aggiornati ed accetU ai giovani se fossero .<olo dei non giovani a . prep(lr
ciale" in una sfera assai più com· t.ri r.W,.i evi non mutano la diffidenza prensiva. verso quanti - si dice non solo L'esame nostro si limita princinon , hanno saputo ~mpedire il sorpalmente alla seconda categoria; gere e l'affermarsi del fascismo ma sp·e rando che, se qualcosa di vivo e hanno - allontanandosi dall'anima çi.i grande verrà loro presentato, anqel popolo - spianato ad esso le che .molti degli altri spezzeranno il strade. L'esperienza, caotica e '1W1i chi11so elle ne coniprime lo spirito. certo seriamente comprovante, del Ed. in .un giornale politico dovremo perio,do 25 luglio - ro settembre, ha altresì compiere un'altra limitazioribadito la diffidenza dei giovani, ne: circoscrivendo l'ambito, appuninvocanti a gran voce uomini nuovi. to al solo campo politico. Una siffatta posizione, seppur e.ePer la ricostruzione deWitalia, ci . , cessiva (e così .di fallo la stimiadomandiamo. quale apporto è posmo) va attentam!Jnte valutata e se sibile attendersi dai giovani? 1!01.J.'tJ ;.~occupe!} adeguatamente po-
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frà "1Jlire conseguenze sorp,:rendenli e doloi:o~e. Ai giovani non riesce ** di assuefarsi ai particolarismi, alle fazioni, alle "chiesuole": e nòn è ' Va innanzit11.tto detto elle noi verÌut(l invece .per ora una parola pur lontanissimi da o•gni bellicismo ché suonasse. come preoccupazione e dalla credenza in tmi.niaturgic.he prima, di amore di pafria, di cura doti dell'esperienza militare - sendel ;bene com.une (ques to spiega t.iamo come dovere e compito fontanti;'-Orientamenti estremisti, -,wrso damentale di quest'ora ·sia il com.. rarU, questi a1nic.i no.n · ci _d icono). la quale direzione si ·ama vedere un batti1nento per la liberazione delNon · si esclude davvero che al mopiù largo respiro). E come può mai l'Italia e" per la sconfitta definitiva mento decisivo alcuni gruppi o pargiovaré al restaurarsi della Nazione di ogni totalitari.mio, di qualunque titi possano presentarsi irriducibilun frazionamento così pen_oso e ra.. colore. Per questo abbiamo sofferto mente chiitsi, piinto permeati ·dal dica li! quale si va preannunciando? ne~ vedere scissa la ·_fìne àel fascicontatto avuto con i giovani duranLe scaramucce parlamentari mentre smo dalia r<Jttura con la Germania te i' odierna preparazione (elle '1Wn l'Ifa.zia ~cedeva al tiranno sono ben nazista, · che avrebb.e certamente ~e per tutti è tale) : allora sì <i.l ritinote 'ai giovani, che forse tale pe • gnato - allora - un moth10 di rirarsi dei giovani stessi sarebbe n~ riodo, ricostruito faticosamente e.on sveglio e · d~ unificazione iutziionale: turalmente giustificato. Oggi occoruno studio paziente di giornali e di e più ancora abbiamo ·sofferto negli . re la presenza completa, cne perlibri e con l'orale tradizione delle av·vilenti giorni di sell:embre, allorm~tta di formarsi alla vita civile e di·verse parti, conoscqno più <H chè non una voce si le·uò a chiamadia insieme nuovamente , un credito re gli Italiani alle armi per impe- · quanto non si crl!lda. Quq.lsiasi prcalla gioventù, specie a :qiieUa stumessa per un ·nuovo fascismo - co• d.ire ciò che Prirtròppo è tn.ivemtlo. diosa sconosciuta nell'opinione dei munque si chiami ~ si vuole ineOggi (vorremmo dire esser nostra piz! ~eUe sue effettive possi.bilità.. sorabilmente rimossa. fredda considera:donc) il lottare si I giovani vogliono pure aver · liimpone, non per servilismo allo bertà di giudicare serenamente il straniero· anglosassone, ma perchè ** passalo sceverando il male dal beunica .via è questa che all'-Italia si 11e: una tal serenità è felice prerooffre di un riscatto morale, pregiuPrendendo com.e criterio di di·· gativa di essi, capace di sviluppi diziale per avere una voce nell'avstinzione l'interesse per la società, fecondi. E per il domanì i.' giovani venire. cioè il superamento dell'egoismo domandano - invero più per inNon dovrà esserci quindi' alcun teorico e pratico. i gio'!lani vengono tuizione e sentimento che non per giovane che sotto i segni ' di un , ad esser dist-inti. in d11e grandi caben ponderato ragionare - una ligoverno legale che rappresenti vetegorie . Una. djscreta maggiorà>riza bertà che '1Wn ·sia solo statutaria ma ramente · la nazione - si sottragga non gua,rda oltre la .propria, sfera che sj attui in _ tutta la ·vita, uno al tributo della propria persona. Coindi'viduale, anche Si!i com.pie talStato che sia forte senza toccare la sì, senza rettorica. E se ogni movolta atti obiettivamente a.pparenii dittatura, una giustizia effettiva elle nopolio, pur quello dei combattenti, c:;ome voi.ti al bene comune, e non realizzi per vva d~ politica quello è contrario ai nostri disegni, non è . si preocciipa m-.fnima.m ente del comche potrebbe una rivoluzione, e an1nen vero c.he chi avrà fatto l'eitiplesso della nazioni;. o dell'intera cor più. Citi risponderà a tali aspi· ficio sociale nuovo sarà principalfamiglia uin;arra - . ·posizione antira_-zioni? Noi abblam fede nella formente i.l ~oldpto del/.e battaglie di giovanile per eccellenza, ma di fatto ma demo·cratica, se essa saprà liberazione. Non lo si potrà din~çnc allignante in un numero davvero ci si passi la parola un po' delticare. inìpressionante ai ' soggetti, se per l'era - "alli'nearsi": per questo, e ia "paralisi" fascista o per altre Ma oltre al combattimento si imchiudiamo dondè siain partiti, lavocircoslanze n<m è qui il caso di inpone, con urgenza. non miiiore . .il riamo con impegno e pa1ssione neldagare. L'altra schiera fnvece, problema della formazione di una la democrazia cristiana, dove riteqiumtitafi.vamente più esig1w, racclasse politica che sia all'altezza dei nvamo che la critfca alla società còglie tutti coloro che si sentono -tempi durissimi e "nuovi". Agli presente ~ che i giovani vanno forper un prirncipio religioso, per trauomini dell'ante -fascismo i giova1nu lando - e le loro esigenze possadizioni familiari, per l'educazione ni - . è inutile negarlo - gua1:dano no ti<ovare intelligente accoglienza, ricevuta, per nobiltd d'animo o per con scarsa fidu.oia. Non ma:ncano e dove più che altrove sussistono, qua/,çivo glia altro superiore 1notidegne figure , apprezzate ed amate; elementi perchè la saldatura tra le vo ~ membri coscienti deUa civile non ci si nasconde poter esser il 'ueccltie e le nuove generazioni possocietà e si ispirano ne.zia propria . nostro giudizio complessfoo influensci riuscire perfetta. . azionè a questi più dilatati orizzato da una piòpa,ganda velenosa; Qual sia, in particola>re, la posizonti. J?: ben chiaro che non si tratsi sa bene come l'esperienza politica .zione di noi giovani, in questo parta solo di quanti fanno - o si pre- non si improvvisi e sia quindi la tito, altra volta vedremo. parano a fare - politica in senso presenza dei "vecchi" oltrechè giutecnito: spa,zia.ndo la "coscienza sosta anche necessaria: questi ed alUNO DEL '19
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FRONTE
I tedeschi in Il&lia si trovano tra due ·fronti, fra quello propriamente bellico che ora si spiega lungo il G'arigliano e il Sangro, e l'altro che si estende su tutto il territorio italiano ove imp erversa IJ furore ger.manico; questo secondo fronte è oggi il vero fronte degli italiani e sul quale deve per ora in modo principale convergere la nostra attenzione. e la nostra azione. In questa lotta tutti dobbiamo .impegnrorci decisamente. Prim.a di tutto · perchè il compilo è terribilmente difficile, e potremmo ritenr,rìo ben superiore alle nostre possibilità, se non a-uessimo anche la visione di un continuo imdebolimento materiale e. mprale del nemico. In secondo luogo perchè abbiamo bisogno di far presto. Ii ·questo i;on so.ZO per li1nitcire i danni di ogni genere di una guerra combattuta sul nostro suolo, ma anche, e specialmente, . per ridurre il più possibi'le l'opera lii di:stru) ;:;ione e eili spogliazione clic i tede~ schi svolgono con tanto accamimen- to e con tanta ferocia nelle nostre contrade. A tale tragica realtà siamo noi che dobbiamo far fronte;. Si tratta di necessità elle non interessano a nessun altro se non molto indirettamente . Una chiara valutazione di questo fatto sarà un fattore efficacissimo per orientare e stimoù;ire gli italiani ad aver anzitutto coscienza dei loro doveri e dei loro compiti. La guerra che gli anglo-americani conducono nell'Italia meridionale è da essi posta nel quadro dei loro ·generali e più ' vasti interessi bellici. Infatti la lentezza dell'avam.zata verso iJl nord, non è certamente dovuta Solo alle. difficoltà del terreno, al piovigginare aidunnàle e alla reazfrme tedesca, ma dipende, non poco; dalla ~tessa impostazione della guerra sul suolo italiano. Basti considerare come nella nostra penisola; che,' .fino qlle immediate vicinanze del .Po, ha' una larghezza limi(ata tra i 125 e i 225 Km ., gli anglosassoni hanno finora rinunziato alle maggiori risorse delle loro forze di mrorina che potevano operare incontrastate su i due mari. Essi- si sono invece impegnati n.e:Ua g1terra di montagna elle è proprio quella ìn cui i tedeschi possono trarre i maggiori vantaggi. Questa scelta del terreno di lot· ta, che appare .itn assurdo anche ai fini bellici degli stessi allealir, e.i fa pensare elle il fattore ten~po non abbia q:vuto troppa' prem·i nènza . s~ll programma degli anglo-americani. E non è da credere che un{L questione di prestigi'o possa suggei;i.re una previsione dei piani. Pnò cer-
C.LASSI Anche oggi in primo piano dei dibattit i a carattere sociale appare un interrogativo : lotta o colla,borazione di classe? ·Il sindacalismo ispirato a lla democrazia cristiana, dal suo sor gere al momento in · cui ven ne st roncato dall a violenza fascista, ebbe come ·bandiera. · d i distinzione da altri sindacalismi il principio· della collaborazione tra le classi, mentre altri, nella prassi cl' )gni giorno e per i non chiari scopi polit ici che s i ·prefiggevano, sostenevan o · e -pare intendano sostenere arche o.~g'i, che non vi è redenzione del lavoro senza lotta. di classe. Due CO)lèezioni, dui; metodi che si ,.contravano e che ·nello · .s contro davano luògo a quell a malaugurata scissura del mondo operaio, che costit uiva il suo tallone d'Achille. E qui si pq.Ò aggiungere che se il problema dell'unità sindacale ' ha molte possibilità di <oluzione in senso positivo • lo si deve. proprio alla inderogabi le n~cessità· di eliminare . questa collissione in campo operaio. . A noi però sembra di intra.vv.e· dere una soluzione più radicale e cioè ci domandiamo: all 'epilogo del periodo, certamente molto lungo, di a:sséstamento che succ!ederà all'att uale conflitto ritroveremo le classi per lo meno intese nel senso an tico e , t radizionale 'della parola? Rit eniamo esistano sintomi di una così profonda revisione nella posizione dei fattori che contribuiscono a lla produ zione, da f(lrèi pensare· ad una vera e propria .eliminazione dell'elemento classe cosi come oggi si con cepisce. · Al t ermine dell'altr a guerra l'orientamento del mondq economico, spont aneo in parte ·(è strano come 1'economia capitalista abbia bisogno della g u erra per r iconoscere con qualche spontaneità i diritti del lavoro) e in p:irte trascinato dalle agitazioni operaie, mirò a concedere al mondo operaio sensibili migliorament i che però non cambiar;mo la natura del rappor to tra capitale e lavor o. Tanto è vero che il sindacalismo cristiano si trovò a sostenere il d iritto alla partecipazione agli utili e all'Rzionariato più come affermazione ideale che çome possibilità di realizzazione pratica. Non si direbb" che 1 ug~ial cosa debba accadere al , termine deli'attuale conflitto. Ciò che oggi è in discussione non è l'aumento del sa-
bamente a<n1enire che da :un m.o mento all'altro, la guerra prenda un ritmo più accelerato , ' che sia presa qualche altra ini.ziatfoa, 1na quest o può anche non avvenire. Quindi per · conto nostro dobbia1;10 tenere pri;~ sente ambedue l'e11imtualità. E nei riguardi ·della priina non si deve attendere più o me!no inoperosi, ma fare tutto que/.lo che ci è possibile per facilitarla, e, intanto, provvedere per far fronte atla seconda. Un valore diverso e ben fiù iniportante e significativo assumerà il fronte meridionale italiano quando potranno finalmente operarvi formazioni nostre che acquisteranno m.aggiore efficienza in segui<to all'af_ fluire di nuovi uomini: quelli elle dalle zone occupate<dai tedeschi (1'Ìescono a varcare la linea di fuoc?e quelli c.he di mano in mano saran. no libÙ;at{ in seguito a.llo spos't'fi!mento del front'e . Allora anc.he .quello sarà il - no.1 tro fronte e su di esso puntiamo pure fin d'ora la nostra attenzione, ma con l'unico intento di contrib1dre ·validamente e generosamente a renderlo nostro. 1l nostro posto di combattimento è oggi sul fronte interno-, su quello dçlla re.s istenza passiva ed at'tiva nei riguardi d·egli occupanti, del sabotaggio, del boicottaggio , della guerriglia spicciola e organizzata. Dobbiamo poi essere convinti di un'altra cosa, e cioè che i ri:schi e i' sacri.fìci che accettiamo irn questa lotta non sono affatto superiori a quelli che incontreremmo rimanendo foerti. anzi sono minori: perchè i tedeschi lasciati indisturbati avranno maggior tempo e maggiori me.zzi per realizzare il loro programma di devastazione, di saccheggio e di deportazioni; la qual cosa ci costerà ben di più di quello c Ile si deve sacrifìcare per , impedirla.. Q~testo valga specialmente per i d1sorientatf, i dubbiosi, i timidi, i pavidi , i calcolatori: · · Questa nostra lotta riveste un'importanza e va:lo.ri an:che sqidsita·m ente poli-tici-morali. Con essa. dob biamo cancellare defì.niUvamente l'obbobrioso pas9ato che la tiramiide fascista Ila imposto all'Italia, · ç dobbiamo, non solo ritrovare la 1:1ia della rinnscita interna ma dobbiamo anche risorgere ad: una dignità nuova al cospetto del mondo inl1no che ci legherà alla m1011a solidarie" là dei popoli e che ci darà l'a:utorità ed il diritto di esser padroni dei nostri; destini e dei nostri interessi. Queste possibilità cv sa.ranno assicurate in rnodo inequivocabile solo se la sconfitta dei tedeschi sul suolo d'Italia sarà pun opera degli italiani. MILES
CLASSE? lario o la riduzione de.lle ore di lavpro : oggi i quattro qùin t i di coloro che d isputano di assestamento soci~e compresi g~i appartenenti alle categorie .dirigenti, affrontano decisamente il problema di un d'iverso rapporto . tra chi alla produzione dà il capit a le e chi alla stessa dà il lavoro. · Se dal piano teorico, ove il processo si è già iniziato, si ar riverà sul terreno delle r ealizzazioni non ~~ da escluder(:! che la disputa ci porti molto lont ano. Parlando di capitale s i dovrà effettnare una: nett a distinzione tra la pr~senza nelìe aziende del dena- · ro investitÒ da persone assoluta mente lontane ed estranee alPazienda e l 'effettivo contributo di opere' dato da chi porta alla produzione, ass-ieme <il capitale mobjle o im nobile, il trib u to dir etto della propria inte lligenza e capacità sia es sa direttiva sia essa tecnica. Non sembra debbasi pensare ad un d ir itt o pari tra queste du e forme di presenza del capitale . La prima non è che un'offer.ta d i denaro a prestito per il quale, dato il maggiore rischio, · è sufficiente garantire un eq1w tasso poco p iù: elevato d i quello bancario_. , la seconda sarà uno dei modi di prestazione di energie data dall 'operaio. NeL ìa sostanza il titolo unico ch e darà diritto a godere de·i cosidetti utili sarà il lavoro. Non intendiamo naturalmente petter·e ùna ipoteca sur domani fino a prevederlo senz 'altro fecondo di così profonde trasformazioni ma è chiaro che se questa sostanziale modifica nei· ·rapporti tra i due elementi, oapitale e lavoro, dovesse avvenire, non si avrà più possibi lità di parlare , almeno in sede di economia produttiva, della esistenza di due classi poichè soltanto una, quella di chi lavora, ne sarà la vera e -sola. protagonista.. Vi sarà certamente una .i ndispensabile graduazione di valori e di ge-· rnrchie, ma in radice resterà sempre il principio che sia pure in modo diverso sarà chiamato a godere dei risuitati cteila prc.dEztone solo chi avrà dato a questa Ì1 tributo delle propr ie energie intellettuali o fisiche.
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ESPERIENZE
Il malgoverno •
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nelle amm1n1Btraz1on1 locali
POPOLO
vedevano avvocati a capo di associazioni s ind acali dei com mercianti, m edici a . capo delle Provincie e_generali a ca p o delle ammin istrazioni comu n ali. Si manifestò piuttosto una impu denza mai conosciuta nel fare i propri interessi trascurando e danneggiando quelli dei comuni, azione questa facilitata dall a m a ncanza di controlli diretti. Altro che garanzia dagli sperp eri a scopi elettorali! ~on si ottenne n eppure con la r.iforma una maggior e speditezza nella trattazione degli affari, ed è naturale in quanto la m éss ima parte degli atti clei comu n i s piega la sua efficacia solamente dopo l'approvazione da parte dell'autorità di tutela e di vigi lanza. Sarebbe stato quindi necessario, per ottenere una maggiore soliecitudìne, snellire la procedura dei controlli i quali invece pe r quanto
sostanzialmente inefficaci furono form a lmente resi assai più p esa nti. Ed infine, conseguenza questa dei rapporti tra partito e governo, non si di ede neppure ai Podes tà quel potere più stabile e sicuro dì cui s i p arlava, perché essi furono in balia dei segretari politici che nei comuni facevano il bello ed il brutto tempo: Bastava così che un podestà sollec ito delle finanze comunali rifiutasse un contributo a l fascio o al dopolavoro locale perchè fosse subito denunciato quale persona invisa e fosse immediatamente sostituito. È noto del resto che con circola re de l Ministero ,dell'Interno era stato disposto che i prefetti, prima cli in oltrare qualsiasi proposta, ri15uarclante la nomina dei podestà, dovevano chiedere il placet al Seg r etario federale. IL PREFETTO A RIPOSO
cìsce la gratuità della carica, non vi La dichiarazione della ' Conferenera Podestà che non avesse sotto za di :\fosca relativa all 'Italia, staforma · di indennità varie compensi bilisce tra l'altro, quale misura im più o meno lauti. portante e da attuarsi al più presto, p er la rinascita del nostro Paese, Incc1npeten:e ed arbitrii ln creazione d i organi democratici Da quanto sì è detto, . balza evidi amministrazione locale. dente come non s i s ia assicurata al Tale dichiaraz10ne, invero pleonagoverno del comune qu ella maggiostica (in quanto l'organizzazione su re competen za nella trattazione debasi democratich e dell'amministrag li affari che la legge si riprometzione locale è d ir etta conseguenza teva; ne ciò può far m eravigìia sol della cost ituzione di un governo deche s i rifletta come cl urante il regimocratico), dimostra quanta irnJ?orme fascista s i ebb e in tutti i ca mpi tan za abbia il problema per la ricoil trionfo dell' in competenza onde si struzione della vita politica e amministra t iva dell'Italia. l'or gan izzazione · Riteniamo che degli enti locali s ia intimamente connessa con il problem a della forma cli governo che il popolo italiano sarà C'hiamato a scegliere e perciò pensiamo che come questo essa non potrà avere compiuta solu zione ch e a .g uerra finita. I S i dovrà allora riguard are agli che 'i termini monetari non si spoAnche prima che la insu.fficienza Una delle più gravi eredità del enti locali con criteri completamenstino, per effetto di arbitrari dirizdei razio'1'Ulmenti rendesse la frase fascisnw è -il caos giuridico-econote nuovi ed improntati a princìpi zoni del governo; che i rischi del di dominio comune e senso genemico , In quasi tutti i campi, tra veramente democratici abbandonanmercato (normalmente tanto rilerale , si può ben dire che non -vi era leggi e decreti, normai-i, circolari, do . q u ella eccessiva prudem:a c:i i è vanti) non vengano aggra.vati da prodi~ttore o consumatore il quale dispos-izìoni confederali ecc., vi si s tata ispir::-ta tutta la leg1s laz1one arbitrari n·mlamenti di dazi, di cdn non vivesse, per q,11a;lche aspetto manifestavano tali e tante contradprecedente, timorosa di ipotetici attingimtamenti, di valute, di tributi, grosso o piccolo, fiior( legge. L a dizion-i da non essere possibile, ten t ati all'unità d'Italia. di politica del credito ecc.; che gli rinatiiralmente doveva si ragione matein esperto più. al nemmeno Si dovrà al m om ento opportuno non vengano perennemente istituti di norma chiara wna avere cercare: · di ria, sfatar e ta le timore e dovrà essere riformati, o poco dopo creati nea) nell'arbitrio con cui dall'alto azione. Assai più sp ~ sso di quanto concessa egli enti locali amplissima gletti e intisichili per correr dielro -venivano dettate le dirett-ive , senza a prinia visia sembri, le norme a utonomia ch e, mentre da un lato a nuoue creaJzioni presto anche, qt{eerano manifestamente non applica" mim.imamente sentire gli organi tee· è perfettamente conciliabile c?n i ste abbandonate. Altrimenti, di'mibili senza incorrere in gravissime,' , nici che pure es istevano e che 'nosupremi . interess i della Naz1.one, nuisce sempre più il campo della nostante la loro assurda CO'Ynposip;-egiudfaiC'voli consegiienze econo• è da ll' altro più sollecita degli 111teiniziativa. privata e, come diretta zione avrebbero potuto determinare . miche. r essi locali. conseguenza, aumenta l'intervento qualc.he renwra. Tali organi, troNe risiiltò un progressivo veloce Per fare ciò è evident e che bisodello Stato con le gravi conseguenvandosi di fronte al fatto com.piu to, onnubilamento dl?!l senso morale: o-na anzitutto spazzar e il campo da ze a tutt-i no'ie. Il sistema perdura dovevano poi sudare sette camicie non pot'endo rispettare la legge , tutti gli istituti cr eati dal fascismo . e si aggrava in regime repubblicaper modifi.care o coartare l'applica.do-vendo -violarla, era diffidle staDurante il r egime fasc is ta il <'lino-nazi-fascista . zione in sede di esecuzione, ·il che bilire c<m(ini alla Uceità e alla mospotismo era assurto a s i s.t e n~a in determitnava 1,i lteriore confusi'one; L'iiltimo esempio : nel recente i·ale , cos'icchè il li~nit e del lecito h1tti i ca mpi; naturale qu111<'11 ch e b) nella siiblime incompetenza e consiglio dei cosidetti ministri revenne a svanire sempre più. Meno esso non risparmiasse· gli enti lofrrlibb />iicani, al fine dii i/n.camera·re si rispettavano le leggi e più. si le- incoscienza dei supremi reggitori. ca li e sopratutti qu elli tra essi e.b e profitti rU guerra, si sono istituU e Nel campo economico non vi è nulcostit ui scono le cellule della vita · giferava e più gra-vi si comminavagravos e 'i mposte di regi.stra (de/, 20 la di più pernici.oso della " riv oluno le pene: proprio come ai tempi n azionale : i Comuni. per cento) su tutti gli acquisti efzlone permanente", della niania del di Renzo Tramaglinn. Tale deterioLa legislazione fascista nei r iguarriformismo fine a se stesso. Perchè jettuaU dal r940 in poi. Vale la peraniento della coscienza r;itiridiéa si di dei ~Comuni fu ispirata al conun i1nprenditore possa arrischiare na di entrare in nzerito? Quando andò progressivamente à'ggravando cetto di sopprimere qualsiasi autocapita.li e iniziative occorre che egli mai è stata consentita in tale 1nafino a raggiungere la soglia del n omia e farne organi burocratici possa fare fondatainente previsioni; leria la retroalUvit,ì ? Possono"' orcaos. dello Stato; si comin ciò col porre a capo delle amm ini strazioni comun ali dei podestà di nomina regia sostitu endoli a i si ndaci di elezione po. . po~re. Or a non v'è dubbio che tale 1st1tuto debba esser e senz'altro soppresso; la sua conda nna del reste; oltre ch e al sistema dispotico cui è ispirçlto, discei;ide altresì ~ai r,i~ sultati ottenuti in pratica , n sultat1 la. · nel camlon, lasciato a poca distanza tre bamb Hii piccoli le spianav, che caso non infrequente n ella le1nitragUh im.pe dendo !01·0 cli vo1l• nella strada maestra. gisi'azione fascista, fnrono b en ditarsi mentre saccheggiavano /?/ abI contadini hanno finto di adeversi da quelli elle il legis latore si Nella cittadina di Capranica in cìavano tutte le nw.sserizie e per rire alla ric hiesta dei ''nu011i padroriprometteva. provi.ncia di Viterbo si presentava ultinw il casale . ni", dandosi da fare nelle stalle e Secondo o-li intendimenti della alle ore 3. dcl mattino di giove dì le giovani, quesii ài sacrifici.o Il nella cucina, mentre uno di loro legge fonda 1~ enta le, l 'istituzi? n e del I 8 novembre, 'ltna colonna tede'sca loro madri invano invocate nef loro prendeva il fucile da caccia, si appoPodestà avrebbe dovuto realizzare l della famigerata "S.S." guidata da supremo anelito, le loro , spose in stava dietro im pagliaio e lo scasegu en ti ri su ltati: sottrarre la vita fascisti e tedeschi in borghese, che attesa angosciosa, l'lta.lia che -vede ·ri.cava su i tedeschi, uccidendo il comun ale a ll'imperver sar e delle fa bloccava tutti gli accessi al paese, assassinali i suoi figli innocenti sencapilano e ferendo gli altri du e che zion i con va ntaggio della pace pubfen11ava il popolo che si recava al z;a, un Processo benchè . sonim~1wio si 1.ùi-uano a precipitosa fuga set,za bl ica; garantir e l'a.mministr~zione lavoro dei ca:111pi, qnindi penetrava chiedono gi 11stizia cont.ro gli assas11 agire e senza neppu-re soccorrere dagli sperperi a scopi elettora li ; as n1ell'a.b>itato sparnmdo a/.l'imphzzata cmnpartecipi loro i ed il loro mperiore . bnitali sini sicurare al governo del comune una anche contro porle e _fin estre, per traditori. Quest'a,/tro è arvveniito a S . Anamaggiore compet en za e una m agsconvolgere e te rrorizzare la popolatolia di Narco . un villaggio fra Spogiore sped it ezza . n ella trattaz10ne zione. leto e Norcia, i:n qiiella zona in cui dei pubblici affap ; conferire al ca• · I predoni s{ recavamo qiiindi a il misticismo francescano, bene de tpo dell' amministrazion e un potere colpo sicuro nei lug11,rf e nei fie nili i in.o .e agosti'niano aveva creato una più stabile e più sicuro, 9uale de_ve 011e riposavano g rupp v di mUitari atmosfera di santità e di bene da essere quello di un pubblico ufficiaNei villaggi mon/;ani come nei sa;·di, i:n massima parte della Divifa rv i ritenere eterno il sorriso della le che deve, neila sfera delle _s ue borghi d.el pùi:no, nei da.solari a•b sione Sassari'-'. j.1ace e· dell'amore. a ll'ordme, veglia r e attri bu zioni, margini. dei bosc hi o s11lle ri·v e dei La popolazio·ne presa alla sprovmantenere la disC'iplina, prom 110fiumi, dove la t.radizi.ona.le serenità Una patt1~g/.ia tedesca aveva cat-,;ista non pote-va. dare a'i rice rcati de /, focolar e è quotidianamente insivere il bene comune . turato due prigionie ri inglesi che
LE '·GRIDA,,
CRISI DELLA COSCIENZA GIURIDICA
111ai scioglie-re t contralti colo ro che 11on vo lessero o non potessero assoggettarsi al nuovo onere che, se nolo prima, probabilmente 011re bbe i1'11,pedito l'acqii,i sto ? Presc~nd e ndo dal criticare U fme dd, assorbi,'re' i sopraprofitti di gnerra di cui non si discute, co-rne discrim'inare gli inve stimenti di tali sopraprofitti da qnalli di valori da tempo rispar.. iniati o provenienti da Precedenti vendUe, che hanno già sÌ1 bito svalutazione per aumento di prezzi? Come considerare sopraprofitti gli acquisti fatti tutti o parte a credito (magari col contri.buto statale come p er le· famiglie numerose) ? Violazione più palese delle norme più ele1nentari della g iu,sti.zia tributaria non si pote11a cJncepire. Gli insegnamenti che dal marasma dovrebbero risultare sono evidenti : · - limitare al minimo l'op era. legisla.tiva, lasciando nn campo sempre più ampio all'iniziativa dei privati ; - non emanare leggi se non dopo un ampio dibattito negli organi economici, politici e nella stampa lecnù;,a e politica; - organizzare gli organi politici ed economici in ·modo da rendere quanto più organica la rappresentanza ai.1t-e-ntica di tutte le classi e i ceti; interessati in un determinato campo; procedere veloce·m ente àlla soppressione di tmtto il complessò leg~slalivo caotico in essere, sostiluerndolo con poche line e le gislative c.hiare, limitate nella materia, sludiate projondlimiente; - tendere alla massima poss,ibile sta'bai'ff.tà di c;ondilzio1~i economico-' politiche ; - fare tutto il possibile per ricostit.uire il rispetto alla legge, oss'ia l'ordine giuridico. Dopo trent'anni di disordini, di g uerre, di arbitr·i politici ed economici, ed anco1·a di guerre, di invasioni, di smembramenti di terrttori, di àziende, di fam·i gUe; dopo tanti anni di lontanaJnza dal lavoro e dalla famiglia di militari prigionieri, il primo desiderio è que llo dell'ordin_e neUe opere di pace. Questo desiderio portò allora al trionfo del fascismo, e porta ora all'avversione e all'odio per lo stesso fascismo , del enn·i nando conten-iporaneamente la ricerca di nu.ove formule. Ulpiano
FATTI E llllSFATTI DELrDCCUPAZIORE RAZIFASCISTA
Viltà brutale
Provincia eroica
.J)
Il 111etodo del/.'i11! ri go In pratica nessuno <'li tali risultati fu raggiunto. La vita comunale non fu sottratta alle faz ion i; se per fazione si intende l'intr igo e la · cospirazione per af. ferrare il potere. In tutti i nostri piccoli centn sono sempre due o al ma ssimo tre le persone ch e si contendono l' ascesa ai posti direttivi , ed intorn n ~cl e-·se gravi ta tutta la vita del comune. Con l'istituz ione del Podestà non si modificò eh il sistema di a:;,' esa ; a ll a scelta, per favore popolare, ispirata quasi sempre a_l . ~ene .c?l: lettivo e basata sui reqm s1h posihn dellll pe rsona ~celta, si sosti tuì l_a nomina dall'alto, frutto dell'a rbitrio,. basata escl1Ìsivament e sn interessi personali che trovavano prot ezion e presso gl i organi_ del partito. Gli esponenti della Ytta co mu_n~ le, in aperta lotta fra loro, 1111zìarono talora una subdola campa : gna di intrighi per ottenere i fa,·on Zlei gera rchi ch e ne promm· essero la ca ndidatura ben sapendo ch e unri parola di un gern rc&. al Prefetto av r ebb e sen z'altro deciso frl\·ore,-o,1, . m ente per la loro nomin a . E se in qualche comune s1 nusci a nominare persona estranea al J'gmbiente, ciò fu pnss ìbil e solo n quei centri in cui is:li espon ent i ver loro disavventura s1 erano legati a gerarchi caduti in iji~;gra_zia . . In tal caso, al vantaggio clt aver e a capo dell' a mministrazione _persona estranea a lle beghe locali . fece ri scontro l'ignora nza da parte Llel nominatu dei problemi ioca li ed 11 disinteresse pili assoluto ad una solu zione eh ess i. Questn per qu;mto rigu ar dn i. piccoli centri, perchè la canea eh Podestà delle città fu riservata escl n· sivamente a gerarchi che dovevano s iste mar e i propri interessi in quan to, com ' è noto, 1nentre la legge s an -
pressochè nessun aiut o. Forl11na.tame nte. di qu.alche centinaio di questi po-ve ri g io·vani soltanto circa uni 'Je nli na ri11sdrono ad esse re presi e co n loro anche un gim•ane ca.pranichese . tra-valo in possesso di una o du e , b01nbe a mano, La sbirraglia rirna.se a te rrorizza re il paes e fino al tardo pm11e riggio. Si seppe più tardi che il pro posito era di incend iare il paes e se non fosse in.lei-venuto il comando di Roncigion.e, di cui l'inl erorete era staio ospflato a 11m go a Ca pran ica. I diciannove giovani presi . caricali su di un anloca.rro, tolto loro ogni docu11 w nto, f11rono !ras -p ortati in aperta campagna., in località tra S11/ ri e Bassano; q11i fn loro ordinato di toglie rsi le scarpe. li1scnsibili ad ogni s11pplica stra::;iante, all'accorala invoca:::ione delle madri lontan é . i tedeschi li wstrinse ro ad o/.I re passare un. piccolo fossato, dove raggiunti pri·m.a da una. bo111ba f11111ogena, abbagliali poi da al.cu11i colpi di magn es io , venivano milragliati rip et ufom enle e abban" donati quindi s11l terreno. Di rssi una decina furono colpiti subilo mortalniente, gli altri si trascinarono per qualche centinaio di m etri qui·ndi caddero sfiniti. Sella zonq la tragicà fine dei gio<>an i lahnrios;: che a:buta.vano la popolazione nei lavori dei campi ha provocalo im111enso smarrimento . Dopo qualche giorno i cadaveri venivano rnccolli e sepolti e s ul luogo dell'assassinio i/, po polo depose una coro na e vicino i nomi degli uccisi. Tra le efierrale::;ze co mpiute in paese n ella ·ricerca di qucsli giova,.ii. particolarn brnlali là ha l'assalto 1~d 1111- casal e oc,;e eran o rifugiati ,, 11aitro di tal i sardi che avvisati vn /e1npo era no ri'll sciti a fu ggire. Delnsi nella loro ricerca, da efferrati tm bambini piccoU, le spianavano la famiglia composta dai genitori e da
diata nella vUa e nell'onore dal crescente insolenlire dei tedeschi e de-i traditori fas cisti, ·vigile e coraggioso, il nostro popolo combatte la sua oswra , perkolosiss hna battaglia che nfjretli la lib era zione e la ris cossa . Il patriota che si dà, alla macchia pe r evitare l'ar·molainento n el servizio del lavoro o l'onta del sen.10.ggio fratriJcida. nell'ese rcito di Hitler e di Graz-iani, il prigionierQ che, evaso dal campo di. concentra:menlo, affannosa1nen.te cerca sfu.ggire alla caccia eh.e gl i dà la spietata sbirraglia ted e,sca, hanno sem pre dai contadini e dai popolani quella ass~stenza i.111.mediala e alfjett zwsamente fra terna che è propria della nostra gente , la quale compie generosamente qu.1?Jsta sublime o pera di patrio ttismo e di carità cristia.na. , ben sapendo che, per sa.l-vare la. vi la. degli altri,, ·1,net/e a rep entaglio la propria e q11 ella dei fig li. F;, al momento opportuno; il popolo nosti-o decisarn ente1 imbraccia il /nei.l e sott ratto alle perqi1isizionì e ai seqnesl ri, e l'adopera con -inegna.g1iabile valore co1·ne few sul Carso e siil Pia-ve coni ro lo stesso nemico che anche allora calpesta-va il, suolo d'Italia. Nomi di . audaC'i e fatti~ di gloria che forse nessuno scri-verà. mai ma e he costituiranno 'bi patrimonio .geloso e intangibile delle tradizi.oni più. belle e più intim-mmcnt,e famiglia ri della ·,;ecchia, eroica provincia! Abbiamo notizia di due episodi ,_i;.;vcnuli in qu esti gio rni che voglia1110 fare conoscere ai nostr-i lettori. Un capita.no tedesco, acco mpagnalo da dne saldai i ciie pomposamente ostentava,no arm i di ogni genere, si è pres entato , in 11-na casa di contadini, nel pressi d-i Valt opina. nn paesino uinb·ro sn//,a via Fla'minia, tra Foligno e No ce ra, chiedendo viveri e besUa:me da caricare
boriosamen te tradite.e-va al vicino comando. Un patriota, che si trovava a passare per il bosco che costeggfo la via, vede i tedeschi con la loro preda.. "Gli inglesi, sono nost ri amici, b'i sogna ' /i.berarli.''. E, sen~a wn attimo di esitazione, i·inùracci.a U fucile e spara. I te,d eschi
oadono fnlmihati me f tre gli. inglesi corron o esultan ti ve-rso il loro liberatore, che indica loro un sicuro sentiero della selva, facendo cenno che li seguirà tra breve. Il patriota non. si muove. __,. _Q11 ; si' s11bito, richia:miati dagli spari, due ufficiali s11periori te deschi che seguivano poco lontani i prigionieri, accorrono ansanti- e -vedono i loro uomini rive·i·s,i nel san... gue . J\/a non famno in tempo a rendersi bene conto di qnantO è ·successo che il patriota con dn e co,l pi U fr edda ent rambi.
Gran mondo All'Excelsior, il Comandante Ger'/llani·co ha offerto i/. 23 n.o-ve-nzbre una serata in onore dei tedeschi, milita.ri e civili , dei va1·i uffici di Roma. Compiacenti artisti, sia .d el t.ea.fro lirico (Tagliavini e la. Ca rosio) sia del jazz (Strappini e C.) hanno 1'iiUegrato l' ambiente, esiben dosi - sembra - con molto slancio. Prendiamo nota. Bil a:nci del fascismo
ECHI DI CRONACA MANIFESTI Fra gli innumerevoli manifesti che t entano di a llettare gli ingenui o g li in coscienti , quando non minac ciano la p ena di morte a serie per i pi ù svariati m otivi, che giorn a lm ente compaiono sui muri delle n ostre c ittà, n e abbiamo n ot ato uno in particolare rivolto ai nostri opera i . Tre figur e, o meglio tre fi guri, in costumi" e con caratteristich e afffatto . ita li a n e, invita n o perentoriamente gli operai a ... «ried ifica r e la patria''· Quale patri a? L a r:sposti'l è eviden t e nmandc: c he il m anifesto è s tato esegu ito e stampato in German ia. 1VIa g1i itali ani non abbocCano.1 e lo dimostrnno le ... salaci aggiunte che con particolar e abbon danza com paiono su ques ti manifesti . Pi1\ finezza s ignori unni , aln1eno quando Rpponete la leggenda « :lfin istero d ella Difesa Nazionale>>.
TRADITORI ,\bbiamo notato nd nostro secondo numero quanto verificatosi a l Ministero dei lavori pubblici circa la consegna a i tedeschi dei p iù segreti p ian i .ii ,irrig:izio;'le delle bonifich e pontine
Dobbiamo per ora aggiungere alla li s ta il ìVIinistero delle comun icazioni ch e, alla prima richiesta, s i affrettò a con segnar e a i comandi di occupazione i piani completi d ei p ropri impianti con i tracciati dett agliati ed originali dì tutte le lin ee, con gli inventari e i particolari relativi a l dislocamento di tutti i magazz ini e servizi, con le più minuziose e comp\lete in fo rmazfoni d i eccezionale importanza e deli catezza ci rca le galleri e, ponti, v ia dotti ecc. Tutto questo h a consentito ai t edesc hi dì impadronirsi con estrema fa cilità ·: com plet ezza clella nostrn i nt era ret e, coinpr esì i più del icati e ri servr.tì settori , sia agli effett i c1elle proprie necessità, sia sopra t utto per procedue a lle s iste matich e d istruzioni e rapine. Ci ri sulta in modo categori co r h e il capo sen·iz10 interessato, effe ttuò tali consegne con una sollec itu dine ed una abbondanza non minori de l suo 'servile zeio verso le autorità t edesche. E que sto mentre centin aia di ferrovieri hanno affr ontato serenamente la morte in numeros i atti cli sa botaggio, h anno p r efer ito clqrsi a lla macchia, perdere l'impiego, ri sch ia re vendett e e rappres ag lie p er non se rvire il nemico.
ITALI .c\~ I
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Con un senso di vivo .cl isgus lo nssishamo allo s pettaco lo di profond a miseria morale e di ignobil e tradimento, di quei cosi.ruttori ed impresari che hanno sollecitato e cornnnque accettato dalle orga nizzazioni tedesche, lavori c11 distruzione di opere pubbli che it alian e , e di costruzioni di opere militari in fa vore del nemico. La nostra Fede e le nostre con vinzioni ci fanno certi che anche in questo caso i tre nta denari di Giuda non porterann o fortuna.
ANCORA 1\tIISERIE E come qualificare l'ini ziativa del Generale Te~sari dell ' Areonautica, cli sottoporr e ad una visita d i con trollo da parte cli m edici ted<';schi , ti1tti i numerosi ufficiali 1ta li a11 ì riscontra ti m alati od invalidi in quest 'ultimo periodo dai n orm a li sa nitari italiani, e comunque in cond izione di non potersi trasfe r ir~ in alta Italia a s1;rviz io del n e mico?
ROMA, CI1TA APERTA? È · degna di rilievo la disinvoltura dei tedeschi nell 'interpretare e sopratutto nell'applicare le . norm e relative a ll'is tituto delb c ittà aperta. Abbiamo sist em at icamente ved uto e ved iamo, transitare per Roma lun: ghe colonn e di a rmi e di armati ed assistiamo a<'! un continu o scorazzamento di m ezzi armati e co razzati e di truppe specialmente nella zona centrale. Ma il.. .. rispetto t edesco p er la città aperta si dimostra sopratutto in occasione dei bombardamenti aerei_ anglo-american i s ui campi di a viaz10ne e n elle zon,; prossime a Roma. Allora tutte le truppe, tutte le colon n e, tutti i mezzi tedeschi s i dirigono in gran fretta verso la parte centrale dì Roma. E qualunque tedesco p otrà dirvi con la massima n a turnlezza che que_ sto è l'ordin e perm anente dei loro comand i, la cu i disinvoltura trova adeguato riscontro sul m odo d i servir si dei .. . segn i de ll a croce rossa .
RINN OV Al\IENTO Per non . essere da meno de i prop n padro111, 1 qu a ttro superstit i d eE defunto fascirn10, si sono dati ad una vera orgia cli efferate crudeltà. E, come spesso a vviene per i Yili e gli in etti nella corsa al m ale in più di un cas o stanno superando i ;1rnes tr~ che, pur non sono dappoceo m s11n1le materia. Così, con sistema t ipica m ente fa~cista, nei rec0nditi n icessi .'f [ l! J :. ro tane protette dai carn ar mati '1 teutonici, commettono le più sce llerate efferatezze contro inerm i' rei solo di sentirsi ita liani, e 1i'io1to s pesso per ,-end ette person a li. D a ogni parte dell 'Ita li a ancora occupa~a, F irenze, Cremona, Genova,, M ilano, Torino ecc. giu ngone> notizie eh ucc1s1oni comp iute senza motivo, cli repugn a nti scempi cli or' ribili suppl izi. Quàndo potrà essere completan:iente !10ta la stori a cli questo pen odo, 11 mondo inorridirà all a abbonda nte enumerdz ione e clescrizio-n e di certi obbrori ch e la natura umana non arriva a concepire e ch esolo delie immonde e sanguinari e· tene possono commettere. .-\. Cremona il truce Farinacci ha cred uto n ecessa rio p ubblica r e un a ,.mentita che è un a indireta con ferma. A R om a lo sca ndalo è stato così gra nde che i te desc hi stessi hannoritenuto cli intervenire, evidentemente perch è a R oma è vicina la resa clei conti, face n do una retata; dell'associazione a ' delmquere ; Pollastnm , Bardi e compagni . Moìti cadaveri stra ziati sono stati in grari frett a , evacuati da palazzo l3rasch1 e ,-irca quar anta seviziati in condi zioni orribili sono stati sot_ toposti alle cure mediche. Un comunicato ufficial e ha a nnunciato che i. qnaranta gerarch i arr estati verranno deferiti all'aLitorità g iudi ziaria . Dal sicuro rifugio settentr io~ ale il com.pl ice. Pavolini non ha pot 1 :t~ fa~- di meglio c he dar ... passata, n om111ando un n u ovo commissa rio E dire ch e sono a n cora in noi tu tti vi ve le pubbli ch e professioni dì fe-de cattolica a postolica romana à a ques ti signori proc lamate con molta compunzione da quello stesso palazzo dopo il bo mbardam ento nazi-fascista del \-atioa no.
UN PE R FINIRE I n :m'im portante trattoria roman a: tre .g.enera l i lrn la dolorosa sorpresa· m1hzw r epubblicana consumano alle_ gr~i_mente il loro pasto fuo1--i legge. I erm ma ta la colazione uno dei< tre gene-mli h a la dolorosa sorprest eh n on ritrova r e il proprio berr etto gallonato ed un altro di trovare il' s_c,10 ncco -:a~Jpotto di castorino gri--gio verde profan ato nel retr.o con· grosse macch ie. Vane le ric erch e d e i berretto con la greca; inu ti li le fregature p erfare scompa rire ìe macchie dal cappotto. Evi.dent_emente un qualche ones to c1ttad1110 ave,-a vo luto prend ersi le s u espos t e. sodcl isfazion i per esprL mere un ch iaro momto all'indiri zzo degli autorevoli rappresentanti della repubblica fascista. IL PUBBLICO MINISTERO.