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LA POLITICA N E I MUNICIPI L'idea che i l municipio viene eletto dal popolo, p e r amministrare il comune per i l bene dell'intiera cittadinanza, è cosa da meclio evo, d a codini, anzi è idea degna di essere pietrificata e rinchiusa in u n museo d i antichità. I municipi oggi non hanno altra missione che quella di fare i deputati, e viceversa esser fatti dai deputati; perciò devono nel loro indirizzo, a dritto o a torto, farci entrare la politica; la quale, basata più sui privati interessi e su un anticlericalismo sistematico, che sul bene della nazione, è la rovina dei comuni e dello stato. E guai a quei municipi cattolici, che vogliono sentir d i politica, come i l diavolo l'acqua santa! Presto il rimédio: u n buon decreto di scioglimento, e tosto u n galoppino elettorale . che si chiama regio commissario ... E così è salva la patria. P e r esempio: perchè la maggioranza cattolica del consiglio d i Torino, lo scorso anno, alla proposta di stanziare nel hilancio L. 500 p e r la commemorazìone della breccia di Porta Pi(gli)a, votò contro, ci f u il finimondo ... Dalla minoranza viene improvvisata una dimostrazione ostile, che manifesta la volontà del così detto pubblico, con i l necessario coefficiente d i pugni, sassate e bastonate ... intanto il decreto di scioglimento era pronto ... Che f u ? il municipio d i Torino viene sciolto per provocazioni. Nell'aprile ultimo, i consiglieri di Frascati, cattolici, p u r dimostrando il loro dispiacere per l'orribile attentato d i Acciarito alla vita del re: non vollero votare u n ordine del giorno, dove si facevano auguri per l'immutabile regno d i Casa Savoia in Roma ... Ma n o ; tutti dobbiamo pensare non con la nostra, m a con la


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