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M. Mortillaro
La conchiglia in segno di amicizia
Sono sulla spiaggia di Valverde di Cesenatico, a fare con la mamma e il papà le mie vacanze al mare. Mi sento felice; mi tuffo e mi rituffo, nuoto e ho tanta voglia di giocare. Sulla spiaggia la solita coloratissima confusione di ombrelloni, di sedie a sdraio, cuscini, costumi, palloni, secchielli, bambini. Tutto questo mi mette allegria. L’ombrellone davanti al nostro ripara una simpatica famiglia tedesca: padre, madre e tre figli. Vorrei intendermi con la piccola Anne, darle magari un bacino. Ma niente da fare: lei è timida, non capisce le mie parole, non si fida. Provo a mostrarle una conchiglia per attirarla, le dico: «Vieni, Anne!». Ma la bimba non si avvicina, ha un’aria incerta e buffa sul visino. Per fortuna, scopro che nella pensione in cui alloggiamo, c’è una signora di Bolzano che è sposata ad un austriaco e parla ugualmente bene l’italiano e il tedesco. Mi rivolgo subito a lei, le porgo un foglio e la prego di scrivermi in tedesco la frase: «Vieni, Anna: prendi la conchiglia!». «Komm, Anne: nimm die Muschel». Il mattino dopo, prendo una bella conchiglia, la mostro alla piccola Anne e le rivolgo le parole che mi ha scritto la signora. Allora, la bambina mi sorride e si avvicina; poi, senza prendere la conchiglia, ne posa un’altra sul palmo della mia mano, in segno di amicizia. Sono felice. L’abbraccio e le do un bacino. Ormai, siamo amiche.
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Maria Mortillaro, Qui crescono le margherite, EP
Dove trascorre le vacanze estive, la protagonista? Con chi? Che cosa le piace fare?
Con chi non riesce a comunicare? In che modo risolve il suo problema?
Hai conosciuto un nuovo amico durante le vacanze? Racconta.