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Benvenuta Petra

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Il verbo temere

Il verbo temere

La mia maestra di terza elementare, Iride, sapeva capire i bambini anche se a volte non esprimevano le loro emozioni. Un giorno arrivò nella nostra scuola Petra, una bambina del circo, da pochi giorni in città. La ricordo con i capelli castani e lisci, incapace di pronunciare una frase di senso compiuto in italiano. Era slava. La maestra sapeva che si sarebbe fermata solo un paio di mesi, ma come fare in modo che quel tempo diventasse un’esperienza utile sia per lei che per noi? Così quella mattina ci fece disegnare il circo. Alla fine incollammo i disegni su un cartellone su cui scrivemmo: BENVENUTA PETRA. Lei aggiunse alcune parole nella sua lingua. Il giorno dopo, la maestra arrivò in classe accompagnata da un clown, con le guance e il naso rossi. Sotto il braccio teneva un libro scritto in due lingue: italiano – sloveno. Scoprimmo che Petra aveva scritto sul cartellone: CHE BELLO ESSERE QUI CON VOI!

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