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Ricordi di scuola C. Chaplin
Ricordi di scuola
La scuola mi aprì nuovi orizzonti: storia, scienze e aritmetica. Ma alcune materie erano noiose specie l’aritmetica: sottrazioni e addizioni mi facevano pensare ad un registratore di cassa. Un giorno, in aula, durante l’intervallo recitai ad uno dei miei compagni una filastrocca umoristica. Il nostro insegnante alzò gli occhi da ciò che stava facendo e si divertì tanto che, quando la scolaresca tornò in classe, me la fece recitare ai compagni i quali si sbellicarono dalle risa. Subito la mia fama si diffuse e l’indomani mi fecero fare il giro di tutte le classi della scuola per ripetere l’esibizione. La scuola cominciò ad entusiasmarmi. Da quel timido e oscuro ragazzetto che ero, divenni il centro dell’interesse sia del maestro che degli scolari. Da allora anche il mio rendimento scolastico migliorò.
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Charlie Chaplin, La mia vita, Rizzoli