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L’abete
Non si può parlare delle piante di Natale senza partire dall’abete: è lui, indubbiamente, il principale protagonista della vegetazione delle feste. La sua compatta ed elegante forma a cono lo rende molto adatto a troneggiare nelle case, indicando il cielo con la punta che regge una stella e ospitando sotto le sue fronde sempreverdi i donì destinati ai bambini. Le origini dell’albero di Natale sono però incerte; una tradizione sostiene che durante il Medioevo, nelle piazze davanti alle cattedrali tedesche, si innalzava l’albero del bene e del male, quello, cioè, del Paradiso Terrestre con appese le mele del peccato originale. Infatti Gesù Bambino veniva a cancellare la colpa di Adamo ed Eva e dunque era giusto ricordarlo a tutti i fedeli. Col tempo, poi, le mele rosse e lucide sono diventate palle luccicanti e multicolori, mentre all’albero sono state aggiunte candele e più tardi luci elettriche, a indicare la luminosità spirituale della notte di Betlemme. È dunque un errore sostenere che l’albero di Natale sarebbe un simbolo “meno cristiano” del Presepe: molto usato nei paesi nordici, secondo la sua origine e il suo significato, è anch’esso un segno importante di Cristo, albero luminoso che offre al mondo i frutti del bene.
«Popotus», 9 dicembre 2014
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